CRONACHE di NAPOLI CRONNNapoliACHE · Grafica: CRONACHE di NAPOLI INAIL - Istituto nazionale...

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CRONACHE N N apoli Giovedì 20 Dicembre 2007 Pagina 5 CRONACHE di NAPOLI S.S. Sannitica km. 19,800 81025 Marcianise - Caserta Tel. 0823.581055 - 0823.581005 - 0823.821165 Sito web: www.cronachedinapoli.com CRONACHE di NAPOLI S.S. Sannitica km. 19,800 81025 Marcianise - Caserta Tel. 0823.581055 - 0823.581005 - 0823.821165 Sito web: www.cronachedinapoli.com i suoi risparmi. E cosa ne fa? Il trenta agosto del 2005 il consiglio d’amministrazione del- l’Inail - composto da sindacati confederali e da Confindustria - ha approvato all’unanimità una delibera concedendo trecento milioni di euro alla cittadella della polizia di Napoli - un’area di oltre centottantamila metri quadrati ubicata nell’ex manifattura tabacchi di Napo- li, che ospiterà spazi addestrativi, poligono di tiro, palestra ed eliporto - investe e gestisce immobili, trasforma villa Bandini, residenza borbonica ubicata in viale dei Colli Aminei, in un centro congressuale per partiti ed asso- ciazioni, concede oltre sessanta milioni di euro (tre milioni in Campania) ad aziende e consorzi privati finanziando “progetti per la sicurezza antinfortunistica”, ovvero libri, convegni, materiale mul- timediale e videogiochi. Sono stati finanziati i progetti presentati dalla Confartigianato, dalle associazioni delle scuole edili, dagli enti bilaterali artigiani, dai patronati sindacali e dalle associazioni dei costruttori. Le piccole e medie imprese hanno bene- ficiato di agevolazioni tariffarie ed i comitati paritetici antinfortunistici hanno goduto di finanziamenti indi- retti attraverso corsi di formazione. Migliaia di euro sono stati investiti per racco- gliere i dati ed elaborare statistiche sugli infortuni, garantire le consulenze esterne per conoscere i fattori di rischio, promuovere i corsi di formazione e lanciare le campagne sulla sicurezza. Una vicenda paradossale, L’Inail accumula il ‘tesoretto’ ma non ritocca gli indennizzi Dal 2000 a oggi l’istituto non ha mai rivalutato le tabelle dei risarcimenti mentre le sue casse ‘ingrassano’ al ritmo medio di due miliardi ogni anno La denuncia NAPOLI (ca.ru.) - “Dopo una morte sul lavoro - ha dichiarato Pietro Mercan- delli , presidente dell’asso- ciazione nazionale mutilati ed invalidi sul lavoro - ad andare bene bisogna aspet- tare almeno cinque mesi per avere un indennizzo, ma ci sono casi in cui si aspetta anche cinque anni”. Mercan- delli ha portato a testimo- nianza anche la sua espe- rienza personale di banca- rio: “Ho visto molti casi di vedove e familiari colpiti dalla scomparsa di un con- giunto, che non avevano di che sostentarsi, finire anche nelle mani degli strozzini”. Per fornire un aiuto imme- diato a chi si trova a vivere questa tragedia, l’Anmil ha dato vita alla fondazione ‘sosteniamoli subito’, tramite la quale eroga una rendita. Quando poi il sostegno arri- va, è spesso poco consi- stente. “La norma che stabi- lisce come si calcola l’inden- nizzo - ha detto Mercandelli - è vecchia: risale al 1965. Da allora, molte cose sono cambiate: basti dire che, se muore, come a Torino, un ragazzo di ventisei anni senza figli, ai suoi genitori non va niente”. Eppure, i soldi per allargare le maglie ci sarebbero. “Ogni anno l’I- nail - ha accusato Mercan- delli - accumula un avanzo di oltre due miliardi di euro, e negli anni nelle casse dell’I- stituto si è depositato un atti- vo di circa tredici miliardi di euro, ma per poterli utilizza- re ci vuole una legge che riveda le norme in vigore”. In Italia, i titolari di una rendita Inail (al trentuno dicembre del 2006) sono circa un milione, così composti: quasi ottocentosessantaquattromi- la disabili da infortunio sul lavoro e quasi centoventot- tomila orfani, vedove ed altri superstiti di morti sul lavoro. A questi ultimi, in particolare (e solo a loro), è diretta la norma della Finanziaria che prevede l’equiparazione con le vittime del terrorismo. E fra questi si trovano i familiari (coniugi e figli) dei quasi ottomila morti per infortunio sul lavoro tra il 2001 ed il 2006 e degli ottocentoset- tantatré morti per malattia professionale nel quinquen- nio dal 2001al 2005. di Carlo Russo NAPOLI - In Campania, per trentatremila e settecentosettantanove infortuni e denunce di malattie professionali, l’Inail eroga circa ven- timila indennizzi. Gli importi non vengono rivalutati da oltre sette anni. Ad esempio, per un lavoratore di quarant’anni che abbia subìto un danno permanente da lavoro, pari al 6 per cento d’invalidità, l’Inail riconoscerà un indennizzo liquidato in circa tremila e sette- cento euro. Lo stesso ente assicuratore ha cal- colato che, solo fino al dicembre del 2005, la perdita di valore dell’indennizzo è stata supe- riore al 15 per cento, senza considerare l’effet- to sopraggiunto dell’entrata in vigore dell’euro. Dall’inizio dell’anno ad oggi, secondo i calcoli di ‘articolo 21’, associazione di giornalisti impe- gnata nel diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro, in Italia sono stati novecentonovantadue i morti sul lavoro, quasi centomila gli infortuni e quasi venticinquemila gli invalidi. Gli infortunati in Campania sono stati set- tantacinque, di cui ventiquattro a Napoli e diciotto a Caserta. E la cosa curiosa è che l’istituto competente (l’Inail) gode per contro di ottima salute. Anche troppa, si potrebbe dire, a scor- rere i bilanci degli ultimi anni. Questi parlano, dal 2002 ad oggi, di “avanzi consolidati di amministrazione” pari a circa due miliardi di euro all’anno (un miliardo e settecento milio- ni, nel 2007). E’ così facendo l’Inail accumula trattandosi di un istituto assicurativo in cui le entrate (costituite dai premi pagati dalle azien- de e dai contributi dei lavoratori) e le spese (le prestazioni erogate) dovrebbero essere a saldo zero. Invece gli ‘avanzi’ dell’Inail ammonta- no complessivamente a tredici miliardi di euro, depositati in un conto corrente intestato all’Inail presso il ministero dell’Economia, senza alcun rendimento per l’istituto però, uti- lizzato invece dal Tesoro “per diminuire la propria esposizione nel mercato finanziario”. Dall’altra parte le prestazioni erogate dall’isti- tuto sono diminuite: dal 2000 ad oggi, di tre- centomila unità, da un milione e duecentomila nel 2000 alle novecentocinquantamila nel 2006 (quest’anno ancora in discesa a nove- centodiciassettemila). E’ così facendo che l’I- nail accumula i suoi risparmi. Villa Bandini, centro congressi per i privati NAPOLI (ca.ru.) - Ecco come si uti- lizzano le risorse dei lavoratori e delle imprese. Dal trenta giugno del 2004 è operativa al viale Colli Aminei villa Bandini, polo formativo regionale e centro di formazione e convegni dell’I- nail. La villa viene utilizzata anche come centro congressuale, a disposizio- ne di soggetti pubblici e privati che intendano usufruirne per manifestazio- ni socioculturali. Assolutamente straor- dinario il valore stori- co ed artistico della struttura. Con sedici- mila metri quadrati di parco secolare e vista mozzafiato sul golfo di Napoli, la villa è un’incantevole struttu- ra ubicata in posizione prospiciente la collina di Capodimonte costruita dai Borboni all’inizio dell’Ottocento come casino di caccia. Un salone di rappresentanza, con panorama, lampadari e fregi d’epo- ca, è invece ubicato al secondo piano della palazzina, che termina con un locale mansardato destinato ai locali tecnologici. L’Inail si vanta del suo patrimonio immobiliare artistico e non bada a spese quando bisogna investire nella manutenzione o finanziare ‘pro- getti sulla sicurezza’, ma chiude i rubi- netti della spesa quando si tratta di pagare gli assistiti. La falange di un dito vale tremila euro l’anno di rendita, due- centocinquanta euro al mese. IL PATRIMONIO Il presidente Anmil Pietro Mercandelli: in molti finiscono in mano agli strozzini a causa dei ritardi Un operaio medio di quarant’anni, per un danno permanente pari al 6 per cento, riceve un assegno di tremila e settecento euro UNIVERSO INFORTUNI GLI INCIDENTI I fondi dell’Inail sono depositati in un conto presso il ministero dell’Economia utilizzato dal Tesoro come ‘paracadute’ I DEPOSITI NAPOLI (ca.ru.) - Cosa succede dopo una ‘morte bianca’? Spesso, oltre all’irreparabile danno della perdita di un padre, di un marito o di un figlio, rimane anche un’amara beffa: l’indennizzo tarda ad arrivare (in media ci vogliono quattro o cinque mesi, ma in alcuni casi si arriva anche a parlare di cinque anni) e quando viene elargito l’indenniz- zo, si tratta spesso di cifre misere (il 50 per cento dell’ultimo stipendio e - se ci sono figli minorenni - un 20 per cento in più a figlio). E’ il caso di Daniela Eramo , vedova con tre figli di Franco Mariani, operaio di ‘Tre- nitalia cargo’ morto schiacciato dalla ruota di una locomotiva. “L’ultimo stipendio di mio marito - ha detto la signora Daniela - è stato di mille e trecen- tocinquanta euro e su quello è stata calcolata la nostra rendita: cinquecen- toquindici euro al mese. Per i tre figli oramai mag- giorenni, neanche un cen- tesimo. Siamo una fami- glia semplicissima, e siamo abituati a spaccare l’euro in quattro. E per fortuna - ha aggiunto - percepisco anche la rever- sibilità della pensione di mio marito: novecento- trentaquattro euro al mese, meno comunque dei mille e quattrocentoquaranta che gli sarebbero spettati se fosse ancora in vita a fron- te di trentasette anni di contributi versati”. L’istitu- to nazionale per le assicu- razioni per gli infortuni sul lavoro riceve i soldi dai lavoratori e dalle imprese per dare sicurezza nei luo- ghi di lavoro e compensa- re i danni pesanti avuti dagli infortuni. Due dita amputate, altre due quasi del tutto bloccate, valgono per l’Inail appena centot- tanta euro. Cifra che Domenico riceve ogni mese come indennizzo. Non un centesimo in più. Tre anni, in compenso, per trovare un nuovo lavoro in un piccolo cantiere edile. E poi, lo scorso anno, il secondo infortunio. Ora Domenico è in malattia, ma l’azienda si è già pre- murata di comunicargli il prossimo licenziamento. Spera di ottenere l’invali- dità civile, ma la strada - lastricata di lungaggini burocratiche di ogni gene- re - si presenta tutt’altro che semplice. Le presta- zioni in favore degli inva- lidi del lavoro sono dimi- nuite, in termini di spesa reale, e questo ha - fra l’altro - contribuito a determinare un’importante quota degli avanzi di bilancio dell’Inail. La destinazione di questo ‘tesoretto’ viene utilizzata in termini d’investimenti immobiliari, di cartolariz- zazione e di altre politiche di finanza pubblica. Un aspetto certo singolare per un’istituto il cui bilancio - tra tasse che vengono incamerate e servizi che vengono resi - dovrebbe essere pari a zero. Miseri ‘contentini’ per chi perde un familiare Viene elargito come risarcimento il 50 per cento dell’ultimo stipendio percepito da chi muore sul posto di lavoro SPRECHI L’ente elargisce fondi alle aziende, ai consorzi, alle varie associazioni degli edili e dei costruttori ed agli enti bilaterali PER QUESTA PUBBLICITA CONTATTARE A VVISI L EGALI TEL. 081/4201411 - FAX 081/7901216 LE TESTIMONIANZE Grafica: CRONACHE di NAPOLI INAIL - Istituto nazionale assicurazioni infortuni sul lavoro INFORTUNI DENUNCIATI NEL 2006 NAPOLI 15.000 ----- 24 405 58 CASERTA 5.000 ----- 18 90 7 CAMPANIA 33.000 10.000 75 800 112 Infortuni denunciati Infortuni non denunciati Infortuni mortali (al 18-12-2007) malattie denunciate malattie indennizzate Infortuni indennizzati Campania n. 20.000 media indennizzo infortunio grave comporta 70% inabilità lavoro con 590 euro Avanzo bilancio Inail: 2.830 milioni Valore patrimonio immobiliare: 388 milioni Finanziamenti concessi ad aziende, patronati, sin- dacati, consorzi privati per progetti sulla sicurezza antinfortunistica (convegni, materiale multimedia- le, videogiochi, libri): 60 milioni di euro (3 milioni in Campania) 20120705.qxd 19/12/2007 20.19 Pagina 1

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CCRROONNAACCHHEENNNNapoliGiovedì 20 Dicembre 2007 Pagina 5

CRONACHE di NAPOLIS.S. Sannitica km. 19,800

81025 Marcianise - Caserta

Tel. 0823.581055 -

0823.581005 - 0823.821165

Sito web: www.cronachedinapoli.com

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Tel. 0823.581055 -

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i suoi risparmi. E cosa ne fa? Il trenta agostodel 2005 il consiglio d’amministrazione del-l’Inail - composto da sindacati confederali eda Confindustria - ha approvato all’unanimitàuna delibera concedendo trecento milioni dieuro alla cittadella della polizia di Napoli -un’area di oltre centottantamila metri quadratiubicata nell’ex manifattura tabacchi di Napo-li, che ospiterà spazi addestrativi, poligono ditiro, palestra ed eliporto - investe e gestisceimmobili, trasforma villa Bandini, residenzaborbonica ubicata in viale dei Colli Aminei,in un centro congressuale per partiti ed asso-ciazioni, concede oltre sessanta milioni dieuro (tre milioni in Campania) ad aziende e

consorzi privati finanziando “progettiper la sicurezza antinfortunistica”,ovvero libri, convegni, materiale mul-timediale e videogiochi. Sono statifinanziati i progetti presentati dallaConfartigianato, dalle associazionidelle scuole edili, dagli enti bilateraliartigiani, dai patronati sindacali edalle associazioni dei costruttori. Lepiccole e medie imprese hanno bene-ficiato di agevolazioni tariffarie ed icomitati paritetici antinfortunisticihanno goduto di finanziamenti indi-retti attraverso corsi di formazione.

Migliaia di euro sono stati investiti per racco-gliere i dati ed elaborare statistiche sugliinfortuni, garantire le consulenze esterne perconoscere i fattori di rischio, promuovere icorsi di formazione e lanciare le campagnesulla sicurezza. Una vicenda paradossale,

L’Inail accumula il ‘tesoretto’ma non ritocca gli indennizziDal 2000 a oggi l’istituto non ha mai rivalutato le tabelle dei risarcimentimentre le sue casse ‘ingrassano’ al ritmo medio di due miliardi ogni anno

La denuncia

NAPOLI (ca.ru.) - “Dopouna morte sul lavoro - hadichiarato Pietro Mercan-delli, presidente dell’asso-ciazione nazionale mutilatied invalidi sul lavoro - adandare bene bisogna aspet-tare almeno cinque mesi peravere un indennizzo, ma cisono casi in cui si aspettaanche cinque anni”. Mercan-delli ha portato a testimo-nianza anche la sua espe-rienza personale di banca-rio: “Ho visto molti casi divedove e familiari colpitidalla scomparsa di un con-giunto, che non avevano diche sostentarsi, finire anchenelle mani degli strozzini”.Per fornire un aiuto imme-diato a chi si trova a viverequesta tragedia, l’Anmil hadato vita alla fondazione‘sosteniamoli subito’, tramitela quale eroga una rendita.Quando poi il sostegno arri-va, è spesso poco consi-stente. “La norma che stabi-lisce come si calcola l’inden-nizzo - ha detto Mercandelli- è vecchia: risale al 1965.Da allora, molte cose sonocambiate: basti dire che, semuore, come a Torino, unragazzo di ventisei annisenza figli, ai suoi genitorinon va niente”. Eppure, isoldi per allargare le maglieci sarebbero. “Ogni anno l’I-nail - ha accusato Mercan-delli - accumula un avanzodi oltre due miliardi di euro, enegli anni nelle casse dell’I-stituto si è depositato un atti-vo di circa tredici miliardi dieuro, ma per poterli utilizza-re ci vuole una legge cheriveda le norme in vigore”. InItalia, i titolari di una renditaInail (al trentuno dicembredel 2006) sono circa unmilione, così composti: quasiottocentosessantaquattromi-la disabili da infortunio sullavoro e quasi centoventot-tomila orfani, vedove ed altrisuperstiti di morti sul lavoro.A questi ultimi, in particolare(e solo a loro), è diretta lanorma della Finanziaria cheprevede l’equiparazione conle vittime del terrorismo. Efra questi si trovano i familiari(coniugi e figli) dei quasiottomila morti per infortuniosul lavoro tra il 2001 ed il2006 e degli ottocentoset-tantatré morti per malattiaprofessionale nel quinquen-nio dal 2001al 2005.

di Carlo Russo

NAPOLI - In Campania, per trentatremila esettecentosettantanove infortuni e denunce dimalattie professionali, l’Inail eroga circa ven-timila indennizzi. Gli importi non vengonorivalutati da oltre sette anni. Ad esempio, perun lavoratore di quarant’anni che abbia subìtoun danno permanente da lavoro, pari al 6 percento d’invalidità, l’Inail riconoscerà unindennizzo liquidato in circa tremila e sette-cento euro. Lo stesso ente assicuratore ha cal-colato che, solo fino al dicembre del 2005, laperdita di valore dell’indennizzo è stata supe-riore al 15 per cento, senza considerare l’effet-to sopraggiunto dell’entrata in vigoredell’euro. Dall’inizio dell’anno adoggi, secondo i calcoli di ‘articolo21’, associazione di giornalisti impe-gnata nel diffondere la cultura dellasicurezza sul lavoro, in Italia sonostati novecentonovantadue i morti sullavoro, quasi centomila gli infortuni equasi venticinquemila gli invalidi. Gliinfortunati in Campania sono stati set-tantacinque, di cui ventiquattro aNapoli e diciotto a Caserta. E la cosacuriosa è che l’istituto competente(l’Inail) gode per contro di ottimasalute. Anche troppa, si potrebbe dire, a scor-rere i bilanci degli ultimi anni. Questi parlano,dal 2002 ad oggi, di “avanzi consolidati diamministrazione” pari a circa due miliardi dieuro all’anno (un miliardo e settecento milio-ni, nel 2007). E’ così facendo l’Inail accumula

trattandosi di un istituto assicurativo in cui leentrate (costituite dai premi pagati dalle azien-de e dai contributi dei lavoratori) e le spese (leprestazioni erogate) dovrebbero essere a saldozero. Invece gli ‘avanzi’ dell’Inail ammonta-no complessivamente a tredici miliardi dieuro, depositati in un conto corrente intestatoall’Inail presso il ministero dell’Economia,senza alcun rendimento per l’istituto però, uti-lizzato invece dal Tesoro “per diminuire lapropria esposizione nel mercato finanziario”.Dall’altra parte le prestazioni erogate dall’isti-tuto sono diminuite: dal 2000 ad oggi, di tre-centomila unità, da un milione e duecentomilanel 2000 alle novecentocinquantamila nel2006 (quest’anno ancora in discesa a nove-centodiciassettemila). E’ così facendo che l’I-nail accumula i suoi risparmi.

Villa Bandini,centro congressi

per i privatiNAPOLI (ca.ru.) - Ecco come si uti-lizzano le risorse dei lavoratori e delleimprese. Dal trenta giugno del 2004 èoperativa al viale Colli Aminei villaBandini, polo formativo regionale ecentro di formazione e convegni dell’I-nail. La villa viene utilizzata anchecome centro congressuale, a disposizio-ne di soggetti pubblici e privati cheintendano usufruirne per manifestazio-ni socioculturali. Assolutamente straor-dinario il valore stori-co ed artistico dellastruttura. Con sedici-mila metri quadrati diparco secolare e vistamozzafiato sul golfodi Napoli, la villa èun’incantevole struttu-ra ubicata in posizioneprospiciente la collinadi Capodimontecostruita dai Borboniall’inizio dell’Ottocento come casino dicaccia. Un salone di rappresentanza,con panorama, lampadari e fregi d’epo-ca, è invece ubicato al secondo pianodella palazzina, che termina con unlocale mansardato destinato ai localitecnologici. L’Inail si vanta del suopatrimonio immobiliare artistico e nonbada a spese quando bisogna investirenella manutenzione o finanziare ‘pro-getti sulla sicurezza’, ma chiude i rubi-netti della spesa quando si tratta dipagare gli assistiti. La falange di un ditovale tremila euro l’anno di rendita, due-centocinquanta euro al mese.

IL PATRIMONIO

Il presidente AnmilPietro Mercandelli:in molti finiscono

in mano agli strozzinia causa dei ritardi

Un operaio medio di quarant’anni,per un danno permanente pari al 6 per cento,riceve un assegno di tremila e settecento euro

UNIVERSO

INFORTUNI

GLI INCIDENTI I fondi dell’Inail sono depositatiin un conto presso il ministero dell’Economiautilizzato dal Tesoro come ‘paracadute’

I DEPOSITI

NAPOLI (ca.ru.) - Cosasuccede dopo una ‘mortebianca’? Spesso, oltreall’irreparabile dannodella perdita di un padre,di un marito o di un figlio,rimane anche un’amarabeffa: l’indennizzo tardaad arrivare (in media civogliono quattro o cinquemesi, ma in alcuni casi siarriva anche a parlare dicinque anni) e quandoviene elargito l’indenniz-zo, si tratta spesso di cifremisere (il 50 per centodell’ultimo stipendio e - seci sono figli minorenni -un 20 per cento in più afiglio). E’ il caso diDaniela Eramo, vedovacon tre figli di FrancoMariani, operaio di ‘Tre-nitalia cargo’ mortoschiacciato dalla ruota diuna locomotiva. “L’ultimostipendio di mio marito -ha detto la signora Daniela- è stato di mille e trecen-tocinquanta euro e suquello è stata calcolata lanostra rendita: cinquecen-toquindici euro al mese.Per i tre figli oramai mag-giorenni, neanche un cen-tesimo. Siamo una fami-glia semplicissima, esiamo abituati a spaccarel’euro in quattro. E perfortuna - ha aggiunto -percepisco anche la rever-sibilità della pensione dimio marito: novecento-trentaquattro euro al mese,meno comunque dei millee quattrocentoquaranta chegli sarebbero spettati sefosse ancora in vita a fron-te di trentasette anni dicontributi versati”. L’istitu-

to nazionale per le assicu-razioni per gli infortuni sullavoro riceve i soldi dailavoratori e dalle impreseper dare sicurezza nei luo-ghi di lavoro e compensa-re i danni pesanti avutidagli infortuni. Due ditaamputate, altre due quasidel tutto bloccate, valgonoper l’Inail appena centot-tanta euro. Cifra cheDomenico riceve ognimese come indennizzo.Non un centesimo in più.Tre anni, in compenso, pertrovare un nuovo lavoro inun piccolo cantiere edile.E poi, lo scorso anno, ilsecondo infortunio. OraDomenico è in malattia,ma l’azienda si è già pre-murata di comunicargli ilprossimo licenziamento.Spera di ottenere l’invali-dità civile, ma la strada -lastricata di lungagginiburocratiche di ogni gene-re - si presenta tutt’altroche semplice. Le presta-zioni in favore degli inva-lidi del lavoro sono dimi-nuite, in termini di spesareale, e questo ha - fral’altro - contribuito adeterminare un’importantequota degli avanzi dibilancio dell’Inail. Ladestinazione di questo‘tesoretto’ viene utilizzatain termini d’investimentiimmobiliari, di cartolariz-zazione e di altre politichedi finanza pubblica. Unaspetto certo singolare perun’istituto il cui bilancio -tra tasse che vengonoincamerate e servizi chevengono resi - dovrebbeessere pari a zero.

Miseri ‘contentini’ per chi perde un familiareViene elargito come risarcimento il 50 per cento dell’ultimo stipendio percepito da chi muore sul posto di lavoro

SPRECHI

L’ente elargisce fondialle aziende, ai consorzi,alle varie associazioni

degli edili e dei costruttoried agli enti bilaterali

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LEGALI TEL. 081/4201411 - FAX 081/7901216

LE TESTIMONIANZE

Grafica: CRONACHE di NAPOLI

INAIL - Istituto nazionale assicurazioni infortuni sul lavoro

INFORTUNI DENUNCIATI NEL 2006

NAPOLI 15.000 ----- 24 405 58

CASERTA 5.000 ----- 18 90 7

CAMPANIA 33.000 10.000 75 800 112

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Infortuni indennizzati Campania n. 20.000media indennizzo infortunio grave comporta 70%

inabilità lavoro con 590 euro

Avanzo bilancio Inail: 2.830 milioni

Valore patrimonio immobiliare: 388 milioni

Finanziamenti concessi ad aziende, patronati, sin-

dacati, consorzi privati per progetti sulla sicurezza

antinfortunistica (convegni, materiale multimedia-

le, videogiochi, libri):

60 milioni di euro (3 milioni in Campania)

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