Cronache Cittadine n. 1210 del 29 Marzo 2013

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ANNO XXIV - N° 1210 VENERDI’ 29 MARZO 2013 San Secondo d’Asti OMAGGIO Tel. e fax 0697305038 [email protected] www.cronachecittadine.it edizione VENERDI’ Bisettimanale di Colleferro, Valle del Sacco, Lepini, Area Metropolitana Sud a pag. 7 La nuova Giunta Zingaretti Oggi 4 REGIONE LAZIO a pag. 3 Farmacia Comunale in crescita... COLLEFERRO A Valeriani e Storace va la carica di vicepresidente ROMA. Al vertice del Consiglio Regionale del Lazio Daniele Leodori eletto presidente LA RAPINA DI CIPRO la vicenda “Cipro” ci fa tremare non poco anche se in molti (per ora) affermano che l’Italia non ne subirà le medesi- me conseguenze. Ma pur di “rapina autorizza- ta” si tratta... Person- lmente non sono mai stato un europeista con- vinto, diciamocelo fran- camente, ed oggi più che mai, perchè dovrei (e a maggior ragione) esser- lo? Guardo semplice- mente i risutati e il fali- mento... Non dimenti- chiamo che l’Euro fu “inventato” per “azzera- re” subito, e senza colpo ferire, quell’enorme debito pubbico che tutti avevamo...Ma, già allo- ra, fummo discriminati con quel valore rapopor- to-lira di cent 1993,... Oggi desidero parlare ancor più chiaramente; poichè sono sempre stato abituato a dire pane al pane e vino al vino, senza alcun preconcetto partitico nè attaccamenti particolari a questo o a quell’altro schieramento politico-ideologico, vor- rei liberamente (e final- di Gian Luca Cardillo punto di vista ROMA - Daniele Leodori è il nuovo Presidente del Consiglio Regionale del Lazio. Con 38 voti l’esponente del Pd ha raggiunto il numero necessario di preferenze che, in seconda votazione, preve- de una maggioranza di tre quinti, dunque 31 voti. Già nel corso del primo scrutinio Leodori aveva otte- nuto 3 voti in più rispetto alla maggioranza. Leodori e’ nato a Roma nel 1969 e, tra l’altro, è stato sindaco di Zagarolo. ‘’Ringrazio chi mi ha vota- to - ha detto Daniele Leodori pochi istanti dopo essere stato eletto - e anche chi non mi ha votato. Sarò il presidente di tutti’’. MassimilianoValeriani (con 29 voti) e Francesco Storace (con 15 voti) sono stati eletti, a loro volta, alla carica di vicepresidenti del nuovo Con- siglio Regionale del Lazio. A loro giungano gli auguri di buon lavoro! segue a pag. 2 Il neo-presidente della Regione Lazio Daniele Leodori Cari amici,

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Bisettimanale di informazione locale

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ANNO XXIV - N° 1210VENERDI’ 29 MARZO 2013San Secondo d’Asti OMAGGIO Tel. e fax 0697305038

[email protected]

edizione

VENERDI’

Bisettimanale di Colleferro, Valle del Sacco, Lepini, Area Metropolitana Sud

a pag. 7

La nuovaGiuntaZingaretti

Oggi4REGIONE LAZIO

a pag. 3

FarmaciaComunalein crescita...

COLLEFERRO

A Valeriani e Storace va la carica di vicepresidente

ROMA. Al vertice del Consiglio Regionale del Lazio

Daniele Leodorieletto presidente

LA RAPINADI CIPRO

la vicenda “Cipro” ci fatremare non poco anchese in molti (per ora)affermano che l’Italianon ne subirà le medesi-me conseguenze. Mapur di “rapina autorizza-ta” si tratta... Person-lmente non sono maistato un europeista con-vinto, diciamocelo fran-camente, ed oggi più chemai, perchè dovrei (e amaggior ragione) esser-lo? Guardo semplice-mente i risutati e il fali-mento... Non dimenti-chiamo che l’Euro fu“inventato” per “azzera-re” subito, e senza colpoferire, quell’enormedebito pubbico che tuttiavevamo...Ma, già allo-ra, fummo discriminaticon quel valore rapopor-to-lira di cent 1993,...Oggi desidero parlareancor più chiaramente;poichè sono semprestato abituato a dire paneal pane e vino al vino,senza alcun preconcettopartitico nè attaccamentiparticolari a questo o aquell’altro schieramentopolitico-ideologico, vor-rei liberamente (e final-

di Gian Luca Cardillo

punto di vista

ROMA - Daniele Leodori è ilnuovo Presidente del ConsiglioRegionale del Lazio. Con 38 voti  l’esponente

del Pd ha raggiunto il numeronecessario di preferenze che,in seconda votazione, preve-de una maggioranza di trequinti, dunque 31 voti. Già nel corso del primo

scrutinio Leodori aveva otte-nuto 3 voti in più rispetto allamaggioranza.  Leodori e’ natoa Roma nel 1969 e, tra l’altro,è stato sindaco di Zagarolo. ‘’Ringrazio chi mi ha vota-

to - ha detto Daniele Leodoripochi istanti dopo essere statoeletto -  e anche chi non mi havotato.  Sarò il presidente ditutti’’. Massimiliano Valeriani (con

29 voti) e Francesco Storace(con 15 voti) sono stati eletti,a loro volta, alla carica divicepresidenti del nuovo Con-siglio Regionale del Lazio. A loro giungano gli auguri

di buon lavoro!segue a pag. 2

Il neo-presidente della Regione Lazio Daniele Leodori

Cari amici,

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2 n° 121029 MARZO 2013 CONTINUAZIONI DALLA PRIMA PAGINA

mente) poter dire la mia. Le elezioni sonofinite ed i problemoni restano grossi! Mi siaconsentito allora esprimere solo un pensiero,come del resto posson far tanti, ma giammaidi natura qualunquistica nè tanto meno“populista” o, altrettanto categoricamente, da“inquadrato” nelle troppo facilmente preve-dibili (e, soprattutto, di comodo)  prese diposizioni tra coloro che, in questi anni ed innome di una falsa ed ipocrita politica del“vuoto assoluto”, hanno di fatto permessol’andirivieni di poco prestigiosi governi gui-dati da personaggi che,diciamocelo con mag-giore franchezza, altro non hanno fatto chesferzare il cosiddetto “colpo di mannaia” alnostro già tanto bistrattato Belpaese facendo-lo inabissare, ulteriormente ed inesorabil-mente nei meandri della totale rovina econo-mica, finanziaria e, soprattutto produttiva edoccupazionale a tutto vantaggio di altrenazioni guidate da tristi personaggi del fanto-matico ed ipocrita “estabilishment” interna-zionale.Ma l’Italia, è pur vero, è il Paesedalle mille risorse nascoste. Una nazione chesa “leccarsi le ferite” e rinascere rinvigorita,come l’ “Araba Fenice”, mitologico uccello,dalle sue stesse ceneri ogni 500 anni...Oggi, a distanza di oltre due lustri, ci si chie-de a che cosa può essere servita veramentequesta moneta unica europea al punto in cuici ritroviamo. Orbene, il “prelievo forzso”imposto in questi giorni a Cipro rappresental’estrema conseguenza della spudorata, pre-potente, banditesca ed incivile voracità dei“compagni di merende”  dell’osteria  “mer-keliana”! Benvenga allora, nel segno dellavera democrazia, un referendum propositivo,checchè se ne dica, per la scelta di una suadefinitiva abrogazione per quel che ci riguar-da. Facciamo ancora in tempo? Chi ce lo puòdire? Nessuno. Tuttavia a “naso”, anzi a“tasche svuotate”  supponiamo speranzosa-mente di si. Un “si” ottimistico e liberatoriodettato dalla necessità di risalire al più prestola china. Il nostro Capo dello Stato ha dettoche le grida sollevate per verificare se ilpopolo italiano (unico sovrano della realedemocrazia!) sono di “inaudita pericolosità”(sic!)... Lui, con tutto il rispetto, in questi ulti-mi giorni di “semestre bianco”, queste“grida” forse non le ha mai volute sentire; edè per questo che le definisce “inaudite”? Tut-tavia i padiglioni auricolari di milioni emilioni di italiani, da diverso tempo, riesconoinvece a captare, giorno dopo giorno, i malu-mori e la completa e reale inutilità di unamoneta unica che ormai non serve veramentepiù a nessuno, ci attanaglia e ci ha totalmenteavvinghiato nei meccanismi economico-finanziari “centrali” che non solo fagocitanoil nostro Paese (e molti altri, anzi quasi tutti)ma che a tutt’oggi dimostrano come la solaGermania abbia, in realtà,potuto trarre l’uni-co vantaggio da tutto questo “giochetto in

stile gran Monopoli” impostoci in “illo tem-pore” quando invece la “saggia Albione”,dicasi Gran Bretagna ed altri stati nordicid’Europa (definiti culla di democrazia, civil-tà e alto buon senso), rifiutò a priori di essereinserita nella megatrappola del gigantesco“tritacarne”. Tutto ciò fu voluto a tutti i costida quei governi centrali che ben sapevano disfruttare (e succhiare fino all’ultima goccia disangue) le già precarie risorse economiche diquelle nazioni collocate da subito a trainodell’ insaziabile e spregiudicata locomotivache ci ha condotto nel più completo disastroeconomico di tutti i tempi e di cui tutti nepaghiamo lo scotto , non riuscendo a tirarce-ne fuori. Tra queste nazioni “saldamenteagganciate” alla ferrea ed assurda politica diconvenienza della Germania, purtroppo,figura ai primi posti l’Italia che, secondo unaprecisa e programata “scaletta” potrebbe dicerto rischiare di fare la fine della Grecia edella bell’isola venerina dell’Egeo. AncheSpagna, Francia, Portogallo ed altri...dal lorocanto, poveri loro! La prepotente e malcelata“Terza Guerra Mondiale” mai combattutamilitarmente ma scatenatasi con eguale vio-lenza economica impositiva soprattutto daparte della politica della cancelliera “Merkel”ed "eurozona”, ci riporta indietro ad atavicheprevaricazioni e prepotenze subite da talunipopoli teutonici già ampiamene viste, sentitee vieppiù sofferte... Ma, a ben pensarci, checosa ce ne sarebbe fregato, da subito, a noi“umili italici”, di uscire dalla nostra cara vec-chia moneta, arlecchinesca che pur si voglialira con seppur “trasformistico” valore? Pote-vamo benissimo ancora “pilotarla”, svalutar-la, se lo credevamo opportuno (anche stam-pando banconote a profusione), per rilancia-re, in effetti, poi, tutta la nostra produttivitàcon il vantaggio di acquisire nuove risorse ecapitali con la rinnovata capacità competiti-va...! Un fallimento, dunque, potrebbe rap-presentare, per assurdo, la nostra salvezza,chiusi in una nuova e tranquilla “botte diferro”. Peggio per gli altri, per coloro che cihano voluto trascinare nel baratro..! Il “mira-colo” economico che i governanti dellacosiddetta Prima Repubblica sapevano com-piere con magistrale bravura dagli anni del“boon ecomico”  fino alla prima metà deglianni ‘90, checchè se ne dica si potrebbebenissimo ripetere. Perchè abbiamo scelto(ma chi?) per forza di buttarci nella mischiacome “cani attorno ad un “osso di gomma”da spolpare come fosse ricolmo di carne, esederci attorno al tavolino dei più “forti” (maquali poi?) economicamente nell’ottica, soloillusoria, di spartire, insieme a loro, un futuro“bottino” a tutto esclusivo vantaggio dellenostre economie? Siamo stati veramentescemi? Imprudenti? Creduloni? Probabil-mente si! Come si potrebbe entrare, per fareun esempio, “in società” con altri “partners”

ritenuti più forti e solvibili di noi senza tutta-via comprendere a priori la condanna eterna“a non aver, di volta in volta, voce in capitoloper peso economico ed altro? Sarebbe statomeglio starsene allora a casa! Questi nostri“soci”, ritenuti erroneamente più forti, cihanno fornito, in realtà, la falsa illusione diaiutarci e garantirci ogni tipo di crescita esviluppo che mai e poi mai, per noi, è avven-to. Anzi. Purtroppo un’ impietoso e nefastovortice ci ha scagliato con violenza nel  puntodi non ritorno.Non è mai troppo tardi per nonperderci d’animo e sperare...Ma ce la dobbia-mo fare da soli mentre la Merkel alla finestringerà in mano solo un pugno di mosche invirtù del vecchio proverbio del “chi troppovuole, nulla stringe...” come è successo, d’al-tronde ad un “baffetto mozzato” tanti e tantilustri or sono! Le soluzioni, or ora, sono assaisemplici. Nulla vi è di complicato. Il famoso“nodo gordiano” tranciato di netto sul giogodel carro trainato dai buoi da AlessandroMagno, ci insegna, metaforicamentre parlan-do, che è forse giunto il tempo di dire addioad una esperienza che ci ha letteramenterovinato (dicasi e leggasi “rovinato”!) con lesue assurde limitazioni, i vari “patti di stabili-tà”, la chiusura dei crediti alle imprese, i suoiveti, freni alle belle ed utili iniziative e pro-poste,le sue paradossali teorie ed affermazio-ni politico-economico-finanziarie, il rigore elo “stringere la cinghia” non permettendoalla nostra nazione di svilupparsi come tuttiavrebbero voluto dal lontano 2002, creandosoltanto sfiducia, avvilimento, sfiducia nellapolitica e nelle istituzioni e strozzando tuttigli  entusiasmi che sono alla base di ognimiglioramento di situazione e qualità dellavita. E non ci sembra, a tal riguardo, che nazionicome la Germania ed altri, abbiano oltremo-do tirato come noi questa ”cinghia”.Spezzare di netto questo “nodo gordiano”significherebbe dunque azzerare tutto; chi siè visto si è visto, in un Europa monetaria (enon solo) che in realtà non c’è più  e continuaa far finta di esserci solo per la convenienteinsistenza dei soliti egemonizzatori... Nem-meno nel caso di interventi diretti da partedella commissione UE sul ridicolo ed imba-razzante caso dei nostri marò in India è statadimostrata l’utilità di questo organismo che,tirandosi in pratica fuori dalla intricata esquallida vicenda internazionale, ha di fattoconfermato l’inefficienza ed inutilità di que-sto ente proteso solo ad interessarsi dellevicende economico-finanziarie di “casa pro-pria”.Ma a che serve allora la tanto decantataEuropa Unita? A ben poco, pare. Il problemavero è cambiare radicalmente le cose cercan-do di uniformare prima di tutto le molteplicied ancora troppo diverse mentalità delle sin-gole popolazioni purtroppo avvinghiate ine-

sorabilmente nel loro atavico ed inespugna-bile campanilismo. A riprova di tutto ciò si colloca il reale valoredi quest’euro in rapporto ad una cosiddetta“equità” di valore. In poche parole non puòesservi moneta unica se ogni nazione è poisoggetta ad un “potere d’acquisto” variabile. Se da un lato, per fare un esempio illuminan-te, un operaio tedesco guadagna in media piùdel doppio (e anche più...) di un collega ita-liano, è chiaro che i costi di beni e servizi inquel paese sono di gran lunga e meglio sop-portati.Ebbene questi “costi” se non vi è reale potered’acquisto sono sempre maggiormente “cari-cati” sulle spalle dei partners più deboli!Altro che parità! L’Euro non è, allora, unamoneta unica, non lo è mai stata! E’ solo unosfruttamento! Una ricetta per tutti allora civuole. Si cominci a lavorare per conto nostro(e soprattutto per bene) dimostrando a tuttiche cosa, quando lo vogliono, sono in gradodi fare gli italiani, con la loro alta creatività, illoro gusto, raffinatezza, intelligenza, umani-tà, fantasia, passione. spirito di sacrificio,dedizione al lavoro e  capacità di inventareoggetti e “cose” che tutto il Mondo ha sem-pre invidiato ed apprezzato. Ed allora giù conla moda, con il grandioso “made in Italy”,con l’enogastronomia, i prodotti tipici, con lacantieristica navale, con le stupende automo-bili, con il turismo e la ristorazione, con lenostre eccelleze industriali, con i nostriuomini e capitani d’industria, maestranzealtamente qualificate e lavoratori d’eccezionee, soprattutto, con il nostro modo di fare sem-pre affabile, sincero ed ospitale. Facciamocipagare allora con moneta sonante quei famo-si “spaghetti al pomodoro, pizza e ...mandoli-no” che per anni hanno rappresentato il bana-le “sfottò” per tanti invidiosi stranieri cheperò tornano sempre nel nostro Paese...Aglialtri, soprattutto alla gente come la Merkel(che praltro viene spesso a fare la turista inItalia), sittanto osannata e servita da unMonti da scordare per sempre, dovremmoinvece “far pagare il biglietto” per entrare nelnostro Stivale e poter ammirare da vicinotutte le eterne bellezze e realtà storico-artisti-co-archeologiche dense di un tradizionale edultramillenario bagaglio culturale dell’ indi-scussa ed atavica “culla di civiltà”. Altro chelibere frontiere! Saremmo forse più rispettati,apprezzati e riusciremmo a lavorare da soli,con le nostre uniche risorse, che Iddio ci hadonato, senza elemosinare soldi a nessuno.Ma purtroppo, ben sappiamo, che questa èsolo un’utopia  a causa dell’avidità di certigovernanti e spregiudicati affaristi... 

Punto di Vista

La rapina di Cipro

Gian Luca Cardillo

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3n° 121029 MARZO 2013

ROMANA SUDCASTELLI - PRENESTINI - VALLE DEL SACCO - AREA EST

COLLEFERRO. In pubblicazione a breve il bando per la vendita della storica azienda...

Farmacia Comune di Colleferro Spa,una realtà con il trend in crescita...

COLLEFERRO - A metàgiugno dello scorso annoabbiamo affrontato la que-stione relativa alla venditadella “Farmacia Comune diColleferro Spa”. L’occasione ci venne offer-

ta dall’allora imminente sca-denza del relativo bando, cherecitava laconicamente: «IlComune di Colleferro haindetto un’asta pubblica per ilgiorno 28-06-2012, alle ore10.00, per la cessione dellaSocietà “Farmacia Comune diColleferro Spa” e della titola-rità del servizio farmaceutico.L’importo a base di gara èpari ad euro 6.320.535,00…». Allora aggiungemmo:«In caso di gara deserta ci siaugura che si rivaluti l’interaoperazione e magari si pensia rinviare a tempi migliori, ecertamente anche piu “reddi-tizi”, l’alienazione di questoimportante gioiello di fami-glia...».Come annunciammo pro-

prio in quell’articolo, e laconferma non tardò ad arriva-re, il bando andò deserto e laFarmacia co munale (è cosìche preferiamo chiamarla perl’affetto che ci lega all’istitu-zione) è ancora lì, a lavorarein silenzio…Da allora ad oggi, l’azien-

da ha iniziato e condotto unainteressante e produttiva azio-ne di ottimizzazione dellapropria gestione. Le perditefatte registrare nel periodoimmediatamente successivoal trasferimento presso la“Cittadella della Sicurezza” del“secondo” punto vendita(quello che aveva sede alloScalo, per intenderci), vannovia via appianandosi.Il bilancio 2012 verrà chiu-

so con un passivo pari allametà del passivo fatto registra-re nell’anno precedente (2011),nonostante l’infelice con-giuntura economica che hacoinvolto anche il settoredella vendita al dettaglio deiprodotti farmaceutici; mentrel’andamento rilevato nei primimesi dell’anno in corso faben sperare per una chiusuradel bilancio di quest’annoalmeno in pareggio…Il trend ormai è stato inver-

tito e il nuovo sistema digestione sta dando i suoi risul-tati…Va considerato che il lavo-

ro di riassetto dell’azienda edi ottimizzazione gestiona-

In alto, il Presidente del Consiglio di Amministrazione di “Farmacia Comune di Colleferro Spa”, Pietro di Fraia ed il Sindaco di Colleferro Mario Cacciotti.Sotto i due punti vendita dell’azienda, siti in Corso Garibaldi (a sinistra) ed in Via Casilina km 50,3 (a destra).

le, ha iniziato ad incidere suirendiconti, solo a partire dallase conda metà dello scorsoanno ed è stato perseguitointervenendo su tutti i setto-ri operativi, dalla soppres-sione dei servizi di aperturano-stop, notturno e Cup, allacessazione di alcuni contrat-ti di lavoro a termine, all’im-plementazione di un siste-ma multiservizi ad alto valo-re aggiunto (soprattutto pres-so il punto vendita di ViaCasilina) nel tentativo dibilanciare il drastico deca-dimento degli utili prove-nienti dal servizio sanitarioregionale... Si pensi che, aconti fatti, evadere ricettedall’importo inferiore a 15euro  risulta  essere  oggiun’operazione passiva.L’andamento gestionale

attuale e la forte patrimonia-lizzazione maturata in questianni “riconsegnano” un’atti-vità assolutamente sana etotalmente autonoma, per-fettamente in grado di garan-tire l’integrale copertura delleperdite di esercizio scaturen-ti dalla messa a punto, in ter-mini di redditività, dall’imple-

mentazione dei nuovi servizi.Il Presidente Pietro Di

Fraia, coadiuvato dal consu-lente esperto del settore AldoGrisanti, i consiglieri di ammi-nistrazione Mar co Sinibaldi eAndrea Cavezzan, il colle-gio dei sindaci, costituito daFrancesco Ubaldi, Luca DeCinti ed Alessandro Ioghà,ed in particolar modo i Diret-tori dei due punti vendita,Cinzia Priori e Luca Ricci,sono intervenuti tutti, ciascu-no per le proprie competenze,in maniera radicale ricondu-cendo l’azienda in tempi rapi-dissimi su binari perfetta-mente compatibili con l’attua-le realtà commerciale deglioperatori del settore farmaceu-tico.Certamente oggi le con-

dizioni per dar seguito allavolontà dell’Amministrazio-ne  comunale  di  alienarel’azienda, (i proventi dellavendita sono destinati allarealizzazione di un polo uni-versitario) sono nettamentemigliori rispetto a quelle di unanno fa, sia in termini assolu-ti, sia in termini relativi, con-fortati dal trend gestionale.

«Il lavoro svolto negli ulti-mi mesi - ha affermato il Pre-sidente Di Fraia - ha com-portato la rinuncia ad alcunielementi del progetto inizia-le, ma per ottenere i risultatiche stiamo conseguendo nonè stato possibile fare altri-menti.Ci tengo a sottolineare il

fatto che del buon esito degliinterventi messi in atto vadetto grazie all’impegno ditutta l’organizzazione della“Farmacia Comune di Colle-ferro Spa” ed anche al suppor-to  dell’Amministrazionecomunale, con in testa il Sin-daco Mario Cacciotti che èsempre stato attento a tutte lenostre vi cende…».Nel frattempo è in prepara-

zione il bando per la cessionedell’azienda che dovrebbeessere pubblicato nelle pros-sime settimane e scadrà nelmese di giugnoMolto probabilmente ver-

ranno rivisti alcuni elementidovendosi tener conto delleleggi vigenti secondo le qualiogni farmacia dovrà averecome titolare della licenzaun farmacista, ed anche la

stessa titolarità del diritto allaprossima apertura di un puntovendita potrebbe avere unacquirente separato.Si tratterà dunque di un

bando unico nel quale da unaparte la “Farmacia Comune diColleferro Spa” venderà idue punti vendita con i rispet-tivi status economico-finan-ziari, dall’altra il Comune diColleferro andrà a colloca-re la titolarità del dirittoall’apertura del successivo,punto vendita.Il  tutto potrebbe essere

proposto sul mercato con unimporto tra i 4 e i 5 mln dieuro, la cui appetibiltà verràgiudicata dal mercato stes-so.Nei prossimi giorni il CdA

approverà il Bilancio di gestio-ne relativo all’anno 2012 conun passivo intorno ai 300milaeuro, dato assolutamentelusinghiero, non tanto e nonsolo in termini assoluti rispet-to al 2011 (bilancio in passi-vo di oltre 700mila euro),quanto soprattutto in terminitendenziali essendo già oggipossibile prevedere una chiu-sura del 2013 in pareggio.

Del resto nessuna azienda diquesto tipo riesce ad ammor-tizzare, dall’oggi al domani,uninvestimento della portata diquello messo in atto, con lesole proprie energie, dalla“Farmacia Comune di Colle-ferro Spa”.E’ necessario un piano eco-

nomico finanziario che puòessere teso al rientro nel minortempo possibile (quello messoin atto) od al mantenimento dideterminati servizi (no-stop,notturno, Cup, etc…) dila-tando i  tempi di “rientro”.L’azienda “Farmacia Comu-ne di Colleferro Spa” dun-que ha imboccato la stradagiusta per un rilancio opera-tivo e funzionale che molti cit-tadini hanno già potuto speri-mentare, ed anche la sua“appetibilità” sul mercato ètornata ad essere significati-va... Staremo a vedere se e quale

attenzione verrà rivolta albando di vendita dagli opera-tori del settore chiamati adun investimento comunqueragguardevole in un perio-do congiunturale critico comequello che stiamo vivendo...

DI FRAIA.«Il lavoro svolto negli ultimi

mesi ha comportato la rinunciaad alcuni elementi del progettoiniziale, ma per ottenere i risul-

tati che stiamo conseguendonon è stato possibile fare altri-

menti. Ci tengo a sottolineare ilfatto che del buon esito degli

interventi messi in atto va dettograzie all’impegno di tutta l’or-

ganizzazione della “FarmaciaComune di Colleferro Spa”

ed anche al supportodell’Amministrazione comunale,

con in testa il Sindaco MarioCacciotti che è sempre

stato attento e vicino a tutte le nostre vi cende…»

Page 4: Cronache Cittadine n. 1210 del 29 Marzo 2013

4 n° 121029 MARZO 2013 ROMANA SUD

FRASCATI

BREVI•

Sicurezza negli ambientiFRASCATI - Si è svolta, nella Sala degli Specchi diPalazzo Marconi, la prima  delle due giornate di studiodedicate al tema della sicurezza negli ambienti  di lavorodedicata alle piccole e medie imprese con il progettoformativo “S.O.S. Sicurezza Ovunque Sempre”.L’incontro è stato introdotto dal  saluto del sindaco Ste-fano Di Tommaso, alla presenza del Presidente del con-siglio comunale Paolo Ciuffa e dell’assessore alle Atti-vità Produttive Alberto Rossotti. Due giornate formative per una meritoria iniziativa.      

PERCORSI GIUBILARI

Un’ “App” per la Via Francigena...TRACCIA l’itinerario dell’antica Prenestina, da Piglioalla Capitale, passando per Serrone, Paliano, Genazza-no, Cave, Palestrina, Zagarolo e Gallicano nel Lazio.Chi l’avrebbe mai detto che la Via Francigena, il traccia-to dei pellegrini alla volta di Roma, sarebbe stata infor-matizzata in un’App? Grazie alla Fondazione PercorsiGiubilari (www.percorsigiubilari.it) arriva “la Via Fran-cigena nel Sud”, la prima App ufficiale del percorsosacro nel Lazio, per smartphone e tablet, in italiano,inglese e spagnolo, che si potrà “scaricare” gratuitamen-te. Si tratta di una ricca audioguida che promuove l’iti-nerario dell’antica Prenestina, da Piglio (Frosinone) allaCapitale, passando per Serrone, Paliano, Genazzano,Cave, Palestrina, Zagarolo e Gallicano nel Lazio.Tutti i preziosi dettagli dell’App creata dalla Nova ICTsaranno illustrati al convegno di Martedì 16 Aprile (ore16.30) alla Pontificia Università Lateranense di Roma.

ROCCA PRIORA

Al via i lavori del centro giovanileROCCA PRIORA - Dovrebbero concludersi entro lafine di giugno i lavori per la ristrutturazione dell’immo-bile comunale denominato “Fontana del Sassone”, edestinato ad ospitare un centro giovanile, a disposizionedell’associazionismo cittadino. Costo per il recuperocirca 200 mila euro, di cui 190 mila provenienti dallaRegione Lazio, mentre i restanti dieci mila sarannocoperti da fondi comunali. Nel secolo scorso l’area eraoccupata da due fontane: la superiore era adibita adabbeveratoio per gli animali, e la sottostante, provvistadi tre grandissime vasche, costituiva il lavatoio pubbli-co, dove le donne si recavano a lavare i panni, successi-vamente stesi ad asciugare nei prati circostanti. (L.C.)

SEGNI. Dotta conferenza della dottoressa Sandra Gatti

“Gli Ernici, fonti storichee nuovi dati archeologici”

GATTI.«Gli scavi

eseguitiin questi ultimi

vent’anni,hanno permesso

di acquisireimportanti

dati che hannoconfernato

il ruolo di grandeimportanza

di queste zoneche collegavano

l’Etruria,gli Ernici

e la Capitale

di ELEDINA LORENZON

SEGNI - Si è tenuta, neigiorni scorsi, presso la SalaPolifunzionale di Via Traia-na a Segni, un’interessanteconferenza tenuta della dot-toressa Sandra Gatti, diret-trice del Museo Archeologi-co di Palestrina, sul tema“Gli Ernici,  tra fonti stori-che e nuovi dati archeologi-ci”. Dopo i saluti del Direttore

del Museo Dr. FrancescoMaria Cifarrelli agli ospitiintervenuti ed al numerosis-simo pubblico,  l’interventodel sindaco Stefano Corsi haribadito come senza  culturanon possa esserci  sviluppo edoccorra riattivare il circolovirtuoso tra conoscenza, ricer-ca, arte, tutela ed occupazio-ne.  La D.ssa Gatti nella suaintroduzione ha evidenziatocome fino al 1995 di questopopolo non si avevano moltenotizie, se non che erano con-siderati un gruppo di stirpe ita-lica stabilitisi nell’alta Valledel Sacco. Strutturati  politicamente in

una confederazione che oltread Anagni, comprendevaVeroli, Ferentino ed Alatri,ebbero una posizione autono-ma sia verso la Lega Latinache verso Roma, nei con-fronti della quale mantenne-ro sempre un atteggiamentoribelle fino al   367 a.C. incui vennero definitivamentesconfitti. 

Gli scavi eseguiti in que-st’ultimo ventennio circa,grazie alla collaborazione traSovrintendenza per i BeniArcheologici   del Lazio edAmministrazione Comuna-le di Anagni, hanno interessa-to  diversi punti della cittadi-na laziale quali  l’Acropoli,Santa Cecilia,  località Oste-ria della Fontana ed hannopermesso di acquisire impor-tanti dati che ne  confermanoil ruolo di primaria impor-tanza ed attestano anche comela città fosse, nel periodo trail VII ed il VI secolo a.C. il

punto di incrocio di contatti epercorrenze che collegava-no non solo l’Etruria e Romaall’Italia meridionale lungo lavia interna del Sacco e delLiri, ma anche le zone appen-niniche interne con l'area tir-renica.Soprattutto in località Santa

Cecilia è stato ritrovato unimportante deposito votivoche doveva essere pertinentead un santuario suburbano. Il materiale rinvenuto com-

prende una gran quantità diceramica etrusco-corinzia, dibucchero di fabbricazione

etrusco-laziale e campana,oggetti personali, soprattuttofibulei. Importante il ritrovamen-

to di un vaso con iscrizione ,che fa ipotizzare l’esistenza diun santuario dedicato ad unadivinità femminile , protettri-ce della fertilità.Un altro importante luogo

di culto , riferibile alla secon-da metà del VII sec. a. C, èstato individuato in localitàOsteria della Fontana, dove èstato anche riconosciuto ilCompitum Anagnium ed ilCirco marittimo, costruzionea base circolare di 37 mt didiametro, in opera quadrata,luogo dove  i rappresentantidelle città erniche si riuni-vano periodicamente. In Contrada Spinelli e

Finocchieto sono state inve-ce rinvenute  diverse sepoltu-re e materiale quale armi,fibule pendenti in osso, adimostrazione totale dellaforte latinizzazione del popo-lo ernico.In chiusura d’incontro

l’Ass. alla Cultura-ValenteSpigone ha presentato gliinterventi che l’Amministra-zione Comunale di Segnipromuoverà nel prossimofuturo, tra i quali l’inizio deilavori per il restauro del Nin-feo, di recente acquisizionepubblica, e la nuova  campa-gna  di scavi  che vedrà impe-gnato  il Museo Archeologi-co in collaborazione  con laBritish School di Roma. 

COLLEFERRO. Cerimonia alla presenza del sindaco Cacciotti

Verranno intitolati a Placido Rizzottoi giardini pubblici siti in Via Giotto

COLLEFERRO - Il Comune rendeomaggio a Placido Rizzotto, sindacali-sta ucciso dalla mafia. I giardini di via Giotto verrano infat-

ti intitolati al sindacalista rapito e ucci-so dalla mafia a Corleone il 10 Marzo del1948, per aver difeso i diritti dei conta-dini, sfidando i boss mafiosi locali  (lacerimonia era prevista per mercoledì scor-so, ma è stata rinviata a causa del mal-tempo). Ad un anno dai funerali di Stato,

svolti dopo aver appurato che i restimortali, rinvenuti in una foiba sicilianasolo nel 2009, appartengono al giovanetrucidato 65 anni fa, anche Colleferro havoluto rendergli il doveroso omaggio. «Con questa intitolazione - afferma il

sindaco Mario Cacciotti - diamo segui-to ad un impegno del Consiglio comu-nale che, all’unanimità, ha scelto di

ricordare degnamente la figura di unuomo che si è battuto, fino alla morte,contro la mafia. Più in generale, vogliamo  ribadire il

nostro dissenso, forte ed assoluto, per ogniorganizzazione mafiosa e criminale,contro cui è necessario, ancora oggi, con-tinuare a lottare. Intitolandogli un luogopubblico, frequentato da cittadini diogni età, vogliamo anche accrescere, inparticolare nei giovani, la conoscenza difatti importanti e delicati della nostra sto-ria, perché ricordare l’ uccisione di un cit-tadino onesto, fortemente  impegnato nelsociale, oltre a darci modo di condanna-re ancora una volta gli orrori perpetra-ti contro coloro che vivono nel rispettodella legalità, ci spinge anche a nondimenticare quanto è importante l’im-pegno di ciascuno per migliorare ilfuturo».   Placido Rizzotto

Page 5: Cronache Cittadine n. 1210 del 29 Marzo 2013

5n° 121029 MARZO 2013ROMANA SUD

COLLEFERRO. Festeggiamenti con tutti i soci ed autorità

Caac, trent’anni al serviziodel trasporto su gomma

di GIULIO IANNONE

COLLEFERRO - Una pia-cevole serata in famiglia...E’ stato vissuto proprio inquesto modo, l’incontro con-viviale organizzato dal Con-sorzio Autotrasportatori Arti-giani di Colleferro (Caac) inoccasione del trentennaledalla sua fondazione.Qualche immagine pro-

iettata su una parete bianca haaggiornato il bellissimo dvdrealizzato in occasione del25°. Istantanee familiari…Familiari anche quando ilsoggetto era un “bestione”con 10 ruote. Ma c’eranoanche loro, le famiglie. Con i bambini che gironzo-

lavano e si rincorrevano peril salone a testimoniare cheormai nel consorzio si sonosuccedute tre generazioni.Insomma, proprio una bella

atmosfera...Certo la congiuntura eco-

nomica non è di quelle piùfavorevoli, anzi. In questo settore la crisi

si sente forse più che in altri:l’aumento degli strumenti dilavoro (mezzi, carburante,lubrificante, pneumatici,…),da un lato, ed il forzato con-tenimento delle tariffe di tra-sporto, dall’altro, hanno con-tribuito a rendere particolar-mente difficile operare in unsettore in cui il capitale ingioco è davvero non com-misurato all’utile che produ-ce. Senza considerare il lavo-ro, con tutto quello che com-

Foto di gruppo degli autotrasportatori e socie del CAAC di Colleferro

Giancarlo Ceccarelli

In alto: scorcio della gremita sala e, sopra, ospiti ed autorità intervenute

Marcello Pigliacelli

Olevano, sindacoscrive sul “Biogas

di Genazzano”

porta sia in termini di faticafisica, che in termini di rischi,e di sacrifici nei confrontidelle famiglie…Sono stati trent’anni di cre-

scita. Nonostante tutto. Unacrescita incessante. Non tanto

e non solo dal punto di vistaquantitativo, quanto soprattut-to sotto il profilo qualitati-vo. I mezzi, la preparazione,ed anche la coscienza hannofatto… molta strada… Finoqui, in un ristorante con vistasulla Valle del Sacco e sulquel groviglio di strade illu-minate che ad ogni ora delgiorno qualche mezzo delCaac percorre verso un nuovoviaggio o verso casa…Al di qua della finestra

l’atmosfera gioviale che hacoinvolto tutti  i presenti,anche gli invitati che su uncamion, forse, non ci sonomai saliti.Il Sindaco di Colleferro

Mario Cacciotti, l’on. RenzoCarella,  il Presidente dellaCamera di Commercio diFrosinone Marcello Piglia-celli, il DIrettore della localefiliale Unicredit Luca Di Niso,i rappresentanti dell’Italce-menti, della Romana Diesel,dell’AssoTir, e di altri consor-zi di trasportatori… Ciascuno con la sua presen-

za e con le sue parole ha volu-to condividere questo momen-to di festa, sotto gli occhi delPresidente del Consorzio

OLEVANO ROMANO -  Ilsindaco Mampieri scrive aivertici istituzionali per richie-dere un tavolo di confrontosull’impianto a biogas diGenazzano“In seguito alla recente

assemblea pubblica svoltasi aGenazzano il giorno 09.03.2013 e alla missiva inviataa  firma del sindaco di CaveMassimo Umbertini, con laquale veniva posta all’atten-zione pubblica la questioneinerente la realizzazione diuno o più impianti a biogas nelterritorio di Genazzano, sono- scrive il sindaco di Olevano Romano Marco Mampieri (nellafoto) - con la presente a richiedere, con la massima solleci-tudine possibile, la convocazione di  un tavolo d’ambito chevaluti, con profonda attenzione, le ricadute ambientali egli effetti logistici degli impianti stessi, realizzati in aree agri-cole  dall’alto valore paesaggistico  che in questi anni hannopuntato su uno sviluppo economico agricolo, enogastrono-mico e ricettivo, in un contesto in cui la viabilità  è incapa-ce di sopportare ulteriori carichi di traffico...    ...Non deve essere taciuta l’inquietante situazione ambien-tale in cui versa la Valle del Sacco ormai nota, tanto alle cro-nache nazionali che internazionali, per il suo alto livello diinquinamento dovuto ad uno sfruttamento nefasto del terri-torio...”.

Ubaldo Ciocchetti, del vice-presidente Roberto Moro-ni, dei consiglieri GiancarloCapozi, Emilio Proitto, Fran-cesco Massari, del segreta-rio Sergio Ceccarelli non-ché del direttore tecnico-amministrativo (fin dallafondazione del consorzio)Giancarlo Ceccarelli il quale,per l’occasione, si è cimen-tato, non senza successo,nella veste di… presenta-tore. Un po’ di musica e qual-

che ballo hanno fatto il restofino alla torta finale con suscritto “30°”…Auguri Caac!

Page 6: Cronache Cittadine n. 1210 del 29 Marzo 2013

Le tentazioni di Frate AmoreLIbRI. L’ultima coinvolgente fatica letteraria dello scrittore castellano Aldo Onorati

“Sacerdote al bivio tra l’Amore verso Dio e quello verso una donna”, tema di grande attualità

6n° 121029 MARZO 2013

CULTURA & SOCIETA’LIBRI-SPETTACOLI-STORIA-ARTE-MUSICA-PERSONAGGI

di LUCIA FRUTTALDO

La raffinata editriceTracce di Pescara,ha pubblicato inquesti giorni unuovo romanzo di

Aldo Onorati: romanzo nelvero senso del termine, convarie trame che si interseca-no, colpi di scena, proble-matiche attuali ed un finaleaperto. Aldo Onorati non è nuovo

a questo genere complessodi narrazione; egli ha datoprova di essere un vero roman-ziere col ponderoso volumestorico “La speranza e la tene-bra” e con “La vigilia deisensi”, una struggente e tragi-ca storia d’amore.Dunque, “Le tentazioni di

Frate Amore” (pp. 232, euro13) è un libro che pone sul tap-peto varie scottanti proble-matiche. La prima è se un sacerdo-

te, innamorato realmente diDio, può amare anche unadonna. La seconda riguarda laComunione ai separati e laterza appartiene alla spinosavexata quaestio del sacerdo-zio alla donna. latere, si parla anche del-

l’amore fra omosessuali, mail centro focale diviene l’ac-cettazione del Mistero, anzi:l’abbandono ad esso.Il protagonista è un frate

cappuccino, Stefano, quaran-tenne, irreprensibile nella suavita di uomo di Dio, in unconvento descritto da Onora-ti in modo quasi inventarialese non fosse sostenuta, ladescrizione, da una poesia

delle cose fortemente lirica,ardente, quasi antropocen-trica. Tutto procede lisciofinché, una mattina, una vocefemminile, al confessiona-le, dichiara al frate di volerloincontrare fuori del conven-to e della stessa chiesettafrancescana. Ma la provocazione non si

ferma lì: la bellissima tenta-trice corteggia il sacerdote,telefonandogli, scrivendoglie,  infine, dichiarandogli ilsuo amore. I due si  incon-trano, e proprio Stefano pren-de la cosiddetta sbandata,resa più sofferta dal mododi comportarsi di Lucrezia, la

quale, provocando il frate,nel contempo lo blocca quan-do le cose si fanno più acce-se e pericolose. Il pover’uomo cade in una

specie di delirio, ma… uncolpo di scena, inatteso, spo-sta i termini della questione,ponendo il religioso di fron-te a un bivio: lasciare il saio,oppure lasciare la donna. Non illustrerò oltre la trama,

la quale è psicologicamenteraffinata, avvincente, porta-ta al massimo della tensioneemotiva. Infatti, il libro non finisce

con l’amore dei due, bensìcontinua entrando in altre

problematiche, ad alcunedelle quali ho accennato sopra. I personaggi sono molti,

oltre il protagonista scanda-gliato come in un perisco-pio. C’è Lucrezia, figura ambi-

gua, inafferrabile, dalla dop-pia personalità: e viene descrit-ta con una penetrazione psi-cologica che fa pensare aipersonaggi femminili dei rac-conti di Maupassant e diD’Annunzio; c’è il priore,un anziano cappuccino inodore di santità, che incarnala saggezza della vita e perdo-na i peccati con la misuraevangelica del padre che tutto

comprende in una pietà disenso latino e cristiano; c’è ilfrate cellerario, una dellemacchiette più incisive e pla-stiche, quasi un bassorilie-vo, e via di seguito, fino alvescovo della diocesi, uomodi altissima statura morale, manon poteva mancare il contral-tare narrativo, frate Ginepro,che è invidioso del protago-nista  e “un mezzo della Prov-videnza” per rimettere Stefa-no sulla via della riflessionee della rinuncia.Il  convento,  posto  al

sommo di un colle, è dipintonelle più varie sfumature,secondo le atmosfere, i colo-

ri del giorno e della sera, ilcaldo pesante dell’Estate ele tramontane autunnali cheincendiano l’azzurro. All’opposto, c’è la città

tentacolare, invivibile, refrat-taria ai moti del cuore. Al centro del filo condutto-

re, c’è l’abbandono al Miste-ro, la gioiosa resa alla ForzaEnigmatica che governa ilpianeta e le stelle, il cosmo eil tempo.Lo scrittore Aldo Onorati

non è solo l’autore dell’origi-nale libro “La saga degli omi-nidi”, apprezzato dai mag-giori intellettuali del secondoNovecento, da DomenicoRea a Giorgio Bàrberi Squa-rotti, da Luigi Volpicelli aHan Yeong Kon, da SolangeDe Bressieux a Gorge Pope-scu etc. E’ pure l’autore di“Il Dio ritrovato” e della bio-grafia spirituale “Incontrocon Zaccaria Negroni”, uomosingolare ora in via di beati-ficazione (il libro, giunto alladecima edizione, è stato or oratradotto in inglese da KayMcKarty), nonché della bio-grafia di M. Maggiori, fonda-trice di un ordine di suoreesteso nel mondo (“QuandoDio scommette sugli umili”,tradotto in portoghese da M.Grazia Medas). Voglio dire che il lato reli-

gioso dell’Onorati uomo èfortemente presente in questolibro di “Frate Amore”, incui il termine “Amore” deveessere inteso in senso lato, enon solo in quello che dàl’occasione narrativa al bellis-simo romanzo.

“Fra Filippo Lippi” nell’omonimo celebre dipinto Il famoso scrittore, dantista e critico prof. Aldo Onorati

Page 7: Cronache Cittadine n. 1210 del 29 Marzo 2013

7n° 121029 MARZO 2013

ROMA-REGIONECAPITALE E TERRITORI PROVINCIALI DEL LAZIO

LAzIO. Nominati gli assessori regionali, ben sei le donne...

La nuova giunta Zingarettitra “merito e competenza”

Nicola Zingaretti davanti all’ingresso della Presidenza della Regione Lazio con la sua nuova giunta

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti

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ROMA – Il presidente dellaRegione Lazio Nicola Zinga-retti ha nominato in questigiorni la nuova Giunta regio-nale. L’esecutivo è composto

da 10 assessori, 4 uomini eben 6 donne, una percentua-le di presenza femminile chene fa la Giunta regionale piùrosa d’Italia. I nuovi assesso-ri sono tutti esterni al consi-glio regionale. “Avevamo  detto  che

avremmo cambiato tutto -afferma Zingaretti - ...abbia-mo cominciato eleggendotutti consiglieri nuovi, conti-nuiamo con la scelta degliassessori. Io sono orgoglioso della

Giunta che presentiamo, per

la qualità delle persone e per-ché è stata formata esclusiva-mente sui due principi chiaveche vogliamo portare nellaRegione: il merito e la com-petenza. Ai riti della vecchia politi-

ca abbiamo preferito, graziealla disponibilità di tutti  ipartiti di maggioranza, unaseria ricerca sui curriculapuntando su persone ester-ne al Consiglio di provataesperienza nei rispettivi campi.L’alto profilo professionale ditutti nuovi assessori credone sia la testimonianza eviden-te.  Un motivo in più di orgo-glio è la forte presenza fem-minile nella Giunta. Siamo andati oltre la logi-

ca del 50%, facendo dellaGiunta del Lazio quella con lamaggiore rappresentanzafemminile tra le Regioni ita-liane.   Voglio sottolineareche non si tratta di una sceltadi facciata, ma del risultato deigrandi cambiamenti in attonella nostra società e del ruoloche, con coraggio e fatica,stanno finalmente conqui-stando le donne anche nelnostro Paese. Era ora che anche la poli-

tica se ne accorgesse. Ora ciaspetta un lavoro molto diffi-cile, vista la situazione dell’amministrazione che trovia-mo e dell’intera regione. Ma sono sicuro nella capa-

cità delle persone che abbia-mo scelto, che insieme allequalità e competenze dei con-siglieri di maggioranza faran-no ripartire davvero il Lazio”.

Di seguito  i nomi e  lerispettive deleghe.Massimiliano Smeriglio,

vicepresidente e assessorealla Formazione, università,scuola e ricerca E’ stato assessore provin-

ciale al lavoro e alla formazio-ne nella Giunta Zingaretti.Dal 2001 al 2006 è stato pre-sidente dell’XI municipio diRoma. Dal 2006 al 2008 èstato deputato della Repubbli-ca ed è stato rieletto alle ulti-me elezioni. Dal 2000 èdocente presso la Facoltà diScienze della Formazionepresso l’Università di RomaTre.Concettina Ciminiello,

assessore alla Semplificazio-ne, trasparenza e pari oppor-tunità Dal 2010 ricopre l’in-carico di funzione dirigen-ziale di livello generale diDirettore Amministrativodella Scuola superiore del-l’economia e delle finanze(MEF). Negli anni ha inoltre rico-

perto e ricopre tuttora ruoliapicali in diversi ministeri.Michele Civita, assesso-

re alle Politiche del Territorio,della mobilità e dei rifiuti. E’ stato prima assessore

provinciale ai trasporti nellaGiunta Gasbarra e successi-vamente assessore all’am-biente nella Giunta Zinga-retti.  Da assessore ha segui-to la vicenda rifiuti sviluppan-do la raccolta differenziatadella provincia di Roma. Dal 1997 al 2000 ha lavo-

rato all’organizzazione del

grande Giubileo con la re -sponsabilità del programmadegli interventi.Guido Fabiani, assessore

Attività Produttive e svilup-po economico E’ Rettore dall 1998 della

Università degli studi diRoma Tre. Professore ordinario di

Politica economica dal 1980,ha ricoperto fino al 1998 lacarica di Preside nella Facol-tà di Economia “FedericoCaffè” dell'Università degliStudi Roma Tre. Lidia Ravera, assessore

alla Cultura e allo sport Scrit-trice, giornalista italiana hapubblicato oltre 25 libri, perlo più romanzi. Ha collaborato a numero-

se sceneggiature per il cine-ma e per alcune serie televi-sive della RAI.Fabio Refrigeri, assessore

alle Infrastrutture, alle politi-che abitative e all’ambienteSindaco di Poggio Mirtetodal 2004, ha ricoperto neglianni numerosi incarichi ammi-nistrativi nell’area del reati-no. Responsabile, per l’An-ci Lazio, delle unioni diComuni e dell’associazioni-smo comunale dal 2004 al2009. Responsabile in Ancidello Sportello unico delleattività produttive e com-mercio dal 2011. Presidentedell’unione di Comuni dellaBassa Sabina.Sonia Ricci, assessore

all’Agricoltura, caccia e pescaDirigente d’azienda e impren-ditrice nel settore dell’agricol-tura Dal 2007 al 2012 è stataconsigliere comunale e vice-presidente del consiglio delcomune di Sezze (LT). Dal1994 al 1996 è stata assesso-re alle attività produttivenello stesso comune.Alessandra Sartore, asses-

sore al Bilancio, patrimonioe demanio È dirigente delMinistero dell’Economia edelle Finanze dal 25 mag-gio 2001. Ricopre moltepli-ci cariche nell’ambito di orga-nismi di controllo di naturasindacale in rappresentanza

del Mef. Ha svolto docenze inmateria di finanza pubblica edha fatto parte di comitati egruppi di lavoro su varietematiche di finanza pubbli-ca.Lucia Valente, assessore

al Lavoro Professore asso-ciato di diritto del lavorodella Sapienza Università diRoma – Facoltà di Giuri-sprudenza.  Membro  delComitato pari opportunità edel Comitato etico dellaSapienza, Università di Roma.Paola Varvazzo, assessore

alle Politiche Sociali VicePrefetto Aggiunto. Per anni ha incentrato la

propria attività all’internodell’amministrazione pub-blica sui temi dei diritti civi-li, cittadinanza, condizionegiuridica dello straniero,immigrazione e diritto d'asi-lo.Rimangono al Presidente

Zingaretti le deleghe: Europa,Turismo, Economia del maree Protezione civile.Nei giorni scorsi, intanto,

si è svolta la prima sedutadella Giunta regionale. Il primo provvedimento

adottato è stato la riduzionedelle direzione regionali da 20a 12. «Vogliamo riorganizzare

la Regione, per servizi piùsemplici, efficienti e vicine allepersone.  Abbiamo preso unadecisione - afferma il presiden-te della Regione Lazio, Nico-la Zingaretti - e già da oragli assessori andranno a lavo-rare con il proprio mezzo,treno o autobus, come tutti icittadini.   Le macchine diservizio saranno usate solo perle attività istituzionali...».Subito dopo l’approvazio-

ne delle strutture del Consiglio,sarà approvato il decreto cherecepirà i decreti Monti suitagli ai costi della politica.«Tutelando i lavoratori -

aggiunge Zingaretti - ci siamodati l’obiettivo del taglio del30% delle aziende, della ridu-zione dei consigli di ammini-strazione, puntando a unamministratore unico...».

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