Cover RPP 2012 - 2014 - provincia.siena.it · 1 SOMMARIO “Attraverso la crisi” Introduzione...
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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
2012 - 2014
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SOMMARIO “Attraverso la crisi” Introduzione alla Relazione Previsionale e Programmatica al Bilancio di Previsione 2012 pag. 3 1 Sezione I - CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA
INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL’ENTE pag. 19 1.1 Popolazione ed economia insediata 1.2 Territorio 1.3 Servizi dell’ente 1.4 Organismi gestionali
2 Sezione II – ANALISI DELLE RISORSE pag. 101
2.1 Fonti di finanziamento 2.2 Quadro riassuntivo
2.2.1 Entrate tributarie 2.2.2 Contributi e trasferimenti correnti 2.2.3 Proventi extratributari 2.2.4 Contributi e trasferimenti in conto capitale 2.2.5 Accensione di prestiti 2.2.6 Riscossione di crediti ed anticipazioni di cassa
3 Sezione III – PROGRAMMI E PROGETTI pag. 116
Riepilogo Programmi e Progetti Programma 1: Affari generali Programma 2: Affari istituzionali Programma 3: Cultura scuola e welfare Programma 4: Formazione lavoro Programma 5: Opere pubbliche ed assetto del territorio
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Programma 6: Politiche ambientali Programma 7: Polizia provinciale Programma 8: Risorse faunistiche e riserve naturali Programma 9: Risorse umane e finanziarie Programma 10: Sviluppo economico Programma 11: Sviluppo rurale Programma 12: Trasporti Programma 13 Segreteria Generale e Direzione Generale
4 Sezione IV – CONSIDERAZIONI FINALI SULLA COERENZA DEI PROGRAMMI RISPETTO AI PIANI REGIONALI DI
SVILUPPO, AI PIANI REGIONALI DI SETTORE, AGLI ATTI PROGRAMMATICI DELLA REGIONE pag. 214 4.1 Considerazioni finali sulla programmazione
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“ ATTRAVERSO LA CRISI”
Introduzione alla Relazione Previsionale e Programm atica al Bilancio di Previsione 2012
(aggiornamento 2° progetto del Bilancio 2012 dopo i l Decreto Monti)
Gennaio 2012
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1. PREMESSA
Il Bilancio di Previsione per il prossimo Esercizio Finanziario non può non risentire degli sconvolgimenti socio-economici che si sono consumati
nel corrente anno e che ci accompagneranno – senza illusioni – per i prossimi anni; e non potrebbe essere diversamente, perché se fosse un
semplice adempimento tecnico-contabile, basterebbe un semplice provvedimento del Dirigente delle Risorse Finanziarie, senza coinvolgere,
prima l’Organo Esecutivo collegiale, e poi la massima assise rappresentativa della Provincia.
Non s’intende affatto addentrarsi, in questa sede, nelle ragioni della crisi, nelle misure adottate e proposte dai Governi nazionali, né tanto
meno in analisi socio-economiche sui condizionamenti europei ed internazionali.
Ogni Consigliere ha le sue fonti di documentazione ed ogni Consigliere ha le sue opinioni.
Su una cosa comunque si è convinti che ogni Consigliere concordi: una situazione così grave, così profondamente lesiva degli assetti socio-
economici costruiti con il lavoro e i sacrifici di intere generazioni, non si era mai vista nell’ultimo mezzo secolo.
E non servirebbe a nulla concludere – semplicisticamente – che circostanze straordinarie si fronteggiano con strumenti straordinari.
La situazione è molto più complessa di quello che normalmente consegue da questo assioma organizzativo: qui sta saltando – non solo a livello
nazionale, ma anche a livello locale - il palinsesto di un’intera programmazione socio-economica: l’esecuzione di grandi opere pubbliche, per
tagli o per rispetto del patto di stabilità, non potrà più essere perseguita attraverso impegni pluriennali, come eravamo abituati negli anni
scorsi; le azioni di presidio sociale non potranno più svilupparsi a 360 gradi, come in passato; le risorse inefficienti od improduttive dovranno
essere messe a reddito con pragmatismo e velocità, senza più i voli pindarici che spesso si sono fatti nel passato.
La parola d’ordine dovrà essere “riprogrammare” e riprogrammare “velocemente”, perché – come dimostra la logica del mercato globale in
cui siamo (purtroppo!) totalmente immersi – la crisi corre più veloce delle manovre anticrisi.
Riprogrammare significa “scegliere”: scegliere che cosa finanziare con risorse via via più scarse, scegliere le procedure più utili per allentare
le morse vincolistiche, scegliere la soglia di contenimento della spesa che non deprima la produzione o la qualità del prodotto, scegliere le
nuove risorse da attivare o quelle da rivalutare ... e scegliere velocemente.
Qualcuno (tra i meno attenti!) potrebbe obiettare: ... ma che novità è questa! Ogni Bilancio è una scelta!
Certo – si potrebbe rispondere – nei Bilanci passati si discuteva se destinare il milione di euro alla nuova strada o all’edificio scolastico ... il
problema di oggi è quando quel milione di euro non esiste più, né per la strada, né per l’edificio scolastico, o quando uno scellerato patto di
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stabilità ti dice che non puoi contrarre il mutuo né per l’uno, né per l’altro, o che cosa si fa, quando lo stesso patto di stabilità ti vieta di
pagare opere eseguite per un milione di euro ... opere appaltate – si badi bene - quando “quel” patto di stabilità neppure esisteva!
L’orizzonte poi si offusca – è appena un accenno, ma si vuole accennarlo – quando ad agosto si introduce nel nostro panorama normativo il
germe della soppressione dell’ente intermedio ... dell’abolizione delle Province: un “battage” pubblicitario e demagogico (trasversale,
purtroppo, a quasi tutte le forze politiche!) non sorretto da alcun “piano industriale”, ma finalizzato esclusivamente a trovare un “capro
espiatorio” per i malumori della pubblica opinione ed intriso di tanta incompetenza, che, se attuato secondo i disegni depositati, risulterebbe
persino suscettibile di negare il dichiarato punto di partenza, ovvero il risparmio di spesa!
Ma questa – come si suole dire – è un’altra storia e staremo a vedere come andrà a finire. Di certo, però, questa iniziativa non aiuta
l’approccio dell’Amministratore provinciale al Bilancio provinciale, perché la “scelta” sin qui fatta (... torna il significato delle scelte!) non
distingue tra Province virtuose e Province meno virtuose, tra Province che hanno saputo costruire e Province che hanno fatto da spettatori, tra
Province che hanno saputo tenere la “regia” di un territorio vasto e Province che si sono piegate a chi faceva la voce più grossa ...
Tornando al Bilancio 2012, si riassumeranno sinteticamente i vincoli per il prossimo esercizio e le scelte che questo Esecutivo propone
all’Organo Consigliare.
2. L’AGGIORNAMENTO DEL PROGETTO DI BILANCIO DOPO LA CONVERSIONE DEL “DECRETO MOINTI”
La Giunta Provinciale ha approvato lo schema di Bilancio 2012 con deliberazione n.322 in data 29 novembre 2011 e ha messo a disposizione dei
Consiglieri Provinciali i relativi allegati entro i termini previsti dalle pertinenti disposizioni normative, per giungere alla sua approvazione
prima dell’inizio del relativo esercizio.
Il Decreto Monti (D.L. 6 dicembre 2011, n. 201), emanato successivamente al provvedimento GP, ha previsto – senza entrare nel merito di
altre considerazioni – ulteriori tagli a danno delle Province d’Italia e ha posto da subito il problema del mantenimento della buona prassi
amministrativa di procedere all’approvazione del nuovo bilancio prima dell’inizio del relativo esercizio, senza far capo alle moratorie
legislativamente disposte.
Tale problematicità si è manifestata ancora più intensa con la conversione in legge del Decreto Monti (legge 22 dicembre 2011, n. 214) ed ha
convinto gli organi esecutivi della Provincia di Siena a rinviare la seduta consiliare per l’approvazione del bilancio al mese di gennaio 2012 (in
sintonia con l’orientamento delle altre Province d’Italia), dopo l’elaborazione di un 2° progetto di bilancio rispettoso degli ultimi atti della
manovra.
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Tale rinvio risulta già legittimato dalla moratoria disposta per tutti gli Enti Locali con Decreto Ministero dell’Interno 21 dicembre 2011, che ha
differito al 31 marzo 2012 il termine per l’approvazione del bilancio 2012.
La Giunta Provinciale non intende però portare sino alle estreme conseguenze tale moratoria e, d’intesa con i competenti uffici provinciali, ha
disposto l’approvazione dell’azione correttiva (nuovo progetto di bilancio) per la prima seduta del nuovo anno.
Al riguardo occorre evidenziare che ancora oggi – a causa di una tecnica legislativa pressappochista legata all’urgenza della manovra “salva
Italia” – non è stabilito con chiarezza l’entità pro-ente di tali tagli, ma, usando i principi di prudenza previsionale e di veridicità contabile già
utilizzati per il primo progetto di bilancio, gli stessi possono stimarsi in 5,118 milioni di euro, derivanti dalla riduzione del fondo sperimentale
di riequilibrio, voce che nel 2012 dovrebbe assorbire tutti i precedenti trasferimenti erariali aventi carattere di generalità e permanenza
(trasferimenti D. Lgs. 112/98; compartecipazione IRPEF), nonché l’ormai soppressa addizionale sul consumo dell’energia elettrica..
Va subito detto – perché qui non si parla solo tra di noi, ma si parla all’opinione pubblica – che con queste ulteriori riduzioni non si tratta più
di tagliare la carne, ma di intaccare la struttura ossea dell’Ente Provincia!
3. I “TAGLI” PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2012
Un primo dato che va fornito – sia pur sinteticamente - all’Organo Consigliare e all’intera comunità provinciale è quello dei tagli al bilancio
provinciale, rispetto alle risorse 2010, per effetto delle diverse manovre governative che si sono succedute nel tempo e per effetto delle
vicende dei mercati, che siamo ormai abituati a monitorare quotidianamente.
3.1 I tagli erariali
Prosegue l’inesorabile erosione dei contributi erariali sancita dal D. L. n. 78/2010: dopo il taglio di € 3.579.187,01, già operato sull’esercizio
finanziario 2011, si è concretizzata un’ulteriore riduzione di € 2.398.055,29, per un totale di minori trasferimenti erariali rispetto all’anno
2010 pari a € 5.977.242,30.
Con la manovra Monti si aggiungono – come già detto – ulteriori tagli per € 5.118.000, per cui il totale dei minori trasferimenti rispetto
all’anno 2010 è pari per il 2012 ad € 11.095.242,30.
Si tratta di una botta poderosa alla parte corrente del bilancio, che l’anno scorso si è fronteggiata col sistema dei “tagli lineari” (dopo aver
messo in sicurezza alcuni servizi strategici, come il trasporto pubblico locale), ma che quest’anno necessita di un contenimento di spesa più
selettivo e di una politica di entrata più mirata.
Si tenga altresì presente che il dato dei tagli erariali 2012 è stato stimato sulle scorta delle disposizioni normative del D. L. 78, in quanto
ancora oggi l’importo non è stato ufficialmente pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno.
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Va pure ricordato infine che tali nuovi (e più ridotti) contributi erariali, aventi i caratteri di generalità e permanenza, assieme al gettito
dell’addizionale sull’energia elettrica, confluiscono dal Bilancio 2012 nella risorsa “Fondo sperimentale statale di riequilibrio”, come previsto
dai decreti sul federalismo fiscale.
3.2 I tagli regionali
Va subito premesso che già nell’esercizio finanziario 2011 i trasferimenti regionali di carattere generale hanno subito una drastica riduzione (-
43%) rispetto all’anno 2010 (€ 3.516.766,63 nel 2011 contro € 6.170.264,39 nel 2010).
In mancanza di indicazioni certe da parte della Regione, si è ipotizzata prudentemente un’ulteriore riduzione dei trasferimenti regionali
rispetto al 2011 di circa € 780.000,00, corrispondente alla residua somma di trasferimenti per APT erogata nell’anno 2011.
Pertanto, se si guarda al bilancio di riferimento “pre-crisi” (2010) mancano all’appello nel 2012 trasferimenti regionali per complessivi €
3.403.497.76, anche se la parte più grossa è stata già assorbita nel bilancio 2011, ma con rinunce che dovranno consolidarsi nel bilancio 2012.
Resta da dire che per gli esercizi 2013 e 2014 è prevista la fiscalizzazione dei contributi regionali aventi carattere di generalità e permanenza,
tramite la loro sostituzione con il gettito proveniente alla compartecipazione alle tasse automobilistiche regionali.
3.3 Gli altri tagli
E’ evidente che sotto questa voce non può che farsi capo – essenzialmente – ai cofinanziamenti della Fondazione MPS che da sempre hanno
sostenuto gli interventi finanziari della Provincia di Siena, prevalentemente nella parte in conto capitale del bilancio.
Tali contributi possono distinguersi sostanzialmente in una duplice tipologia: gli impegni annuali a sostegno di singoli interventi previsti nei
singoli esercizi finanziari e gli impegni pluriennali a sostegno delle grandi opere provinciali, attraverso il rimborso parziale delle rate di
ammortamento dei mutui per il finanziamento delle stesse.
Il prospetto che segue illustra i cofinanziamenti concessi dalla Fondazione MPS alla Provincia di Siena negli esercizi 2010 e 2011 e quelli
richiesti per l’esercizio 2012, tenuto conto di quanto è avvenuto in questi mesi nell’andamento dei mercati.
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Cofinanziamenti/Anni 2010 (concessi) 2011 (concessi) 2012 (richiesti)
Impegni annuali 24.275.000 18.250.000 11.870.000
Impegni pluriennali 4.464.641 3.200.081 3.036.068
Totale 28.739.641 21.450.081 14.906.068
Gli impegni pluriennali 2012 sono stati richiesti - come negli scorsi anni – per il rimborso parziale delle rate dei mutui in corso di
ammortamento, contratti per il finanziamento di opere pubbliche provinciali, mentre i cofinanziamenti annuali sono stati richiesti per n. 14
interventi riguardanti diversi rami di amministrazione: dal welfare alla riqualificazione delle strade provinciali, dalla rete bibliotecaria al
sostegno ai lavoratori, dalla messa in sicurezza degli edifici scolastici alle misure anticrisi, dal programma “terredisiena – carbon free 2015” ai
laboratori sperimentali delle riserve naturali, ecc.
Al momento dell’approvazione da parte della Giunta Provinciale del Progetto di Bilancio 2012 non esistono risposte ufficiali della Fondazione
MPS a queste richieste di cofinanziamento; tale circostanza, unita al panorama di criticità a tinte fosche di queste settimane, ha indotto la
Giunta Provinciale, - in ossequio ai principi di prudenza contabile e di veridicità del bilancio -, a costruire la proposta di Bilancio 2012
inserendo esclusivamente i cofinanziamenti pluriennali per l’ammortamento dei mutui, per i quali esistono consolidati impegni da parte della
Fondazione, e non anche i contributi per gli interventi annuali (cui si accennava poco fa), i quali saranno inseriti nel Bilancio 2012 solo con
successive specifiche variazioni di bilancio nei termini in cui saranno assegnati dall’ente erogante
Sono state conseguentemente eliminate dal Piano delle Opere Pubbliche (POP) le opere il cui finanziamento era stato ipotizzato tramite
contributi annuali della Fondazione MPS
3.4. I tagli complessivi
Per avere un’idea complessiva dei tagli sul Bilancio 2012, sinteticamente descritti ai paragrafi precedenti e necessitati dalle condizioni
normative e di mercato ivi descritte,è sufficiente anticipare il totale a pareggio della stesso bilancio e raffrontarlo con quello dei due bilanci
precedenti:
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Rendiconto 2010
Totale a pareggio
Assestato 2011
Totale a pareggio
Bilancio di Previsione 2012
Totale a pareggio
146.112.772 143.016.363 89.871.902,53
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4. IL PATTO DI STABILITA’
Il secondo cane che morde ai fianchi l’azione amministrativa della Provincia di Siena (come per gli altri Enti Locali assoggettati) è lo scellerato
“patto di stabilità” esistente in Italia, di cui da tempo le Associazioni rappresentative degli EE. LL. (Anci e Upi) hanno reclamato la revisione,
almeno sul modello di quello tedesco, che – a differenza del nostro – non tiene conto degli investimenti e che, quindi, non incide in modo
depressivo all’interno della crisi.
Basti pensare che, nel caso di un’opera pubblica finanziata con mutuo, il nostro ordinamento ci impone, nel calcolo dei saldi del patto di
stabilità, di gettare su uno dei piatti della bilancia l’importo dello stato avanzamento lavori, ma non di caricare sull’altro piatto il relativo
rateo di mutuo che lo finanzia, con l’unica via di uscita di recuperare altrove (... dove?) un’entrata compensativa in termini di cassa o di
bloccare il pagamento sino a fine anno (.. ma poi l’anno successivo la storia si aggrava!)
Si tratta di una regola lontana anni luce da qualsiasi parametro di razionalità e di buon senso, di un sistema che sta distruggendo la credibilità
della pubblica amministrazione locale e sta rovinando l’imprenditoria che ad essa si affida con pubblici contratti, tenendo conto – non bisogna
dimenticarlo – che in Italia la maggior parte degli investimenti pubblici (oltre il 60%) sono assicurati da Comuni, Province e Regioni, e non dallo
Stato Centrale!
Non c’è nulla di più deprimente per un amministratore locale di avere in cassa il relativo rateo di mutuo e di non poter pagare l’impresa
appaltatrice per questa regola scellerata, sapendo che quella ditta non potrà pagare i suoi dipendenti e i suoi fornitori, con un effetto
depressivo montante.
Gli obiettivi di patto per l’anno 2012 e seguenti sono stabiliti dall’art. 31 della legge di stabilità: essa prescrive che siano calcolati applicando
- alla media delle spese correnti per gli anni 2006, 2007 e 2008 - una percentuale che va dal 16,5% al 16,9% per l’anno 2012 ed una dal 19,7%
al 20,1% per gli anni successivi; l’applicazione delle aliquote dipenderà dalla classe di virtuosità in cui sarà inserito il nostro Ente con
successivo decreto.
Per questo Ente tale media è pari a € 83.757.000, con un obiettivo 2012, pertanto, pari a € 14.154.933 (ipotizzando l’applicazione
dell’aliquota più elevata), ai quali devono essere detratti gli importi delle riduzioni dei trasferimenti erariali (pari a € 5.965.000) per un
obiettivo finale di € 8.189.933.
Se si considera che l’obiettivo finale 2011 è stato pari a € 5.697.000 (al netto del patto regionale “verticale” che ne ha provocato un
alleggerimento di € 1.112.000), avremo – senza correttivi normativi - un inasprimento degli obiettivi di patto per il 2012 pari a € 2.492.933,
che, a questo punto, diventano difficilmente gestibili con la semplice dilazione di pagamento.
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La conseguenza (ineluttabile, restando così le cose) è che per l’esercizio 2012, oltre a rinnovare le convenzioni con le banche (già
sperimentate nell’ultimo quadrimestre 2011) per la cessione “pro soluto” dei crediti delle imprese (che comunque producono interessi passivi
a carico dell’Ente!), occorrerà mettere in campo politiche di bilancio tese ad elevare le entrate “proprie”, non tanto per compensare in
termini di competenza i tagli descritti al capitolo precedente, quanto piuttosto per aumentare i flussi di cassa ed onorare i pagamenti in
termini di decenza contrattuale, evitando il moltiplicarsi di effetti depressivi sull’economia locale.
5. LE POLITICHE DI BILANCIO PER L’ESERCIZIO 2012
Alcune “scelte” sono già state accennate nei capitoli precedenti, ma andiamo con ordine:
5.1 Approvazione del Bilancio di Previsione entro il primo mese dell’esercizio
Come già detto, la contemporaneità dell’ultima seduta parlamentare per la conversione in legge del Decreto Monti con la prevista seduta
consiliare di fine anno per l’approvazione del bilancio (22 dicembre) ha indotto l’esecutivo a rinviare l’approvazione dello stesso a gennaio
2012, soprattutto per evitare pasticci contabili e tenere assetti omogenei a livello regionale e nazionali.
L’esecutivo comunque non intende (tenuto conto delle festività natalizie) andare oltre la fine del mese di gennaio, in quanto un prolungato
ricorso all’esercizio provvisorio con gli impegni in dodicesimi non risulta consono al panorama finanziario appena descritto e non permette –
peraltro – l’elaborazione tempestiva del Piano Esecutivo di Gestione (PEG) con la consegna di obiettivi coerenti alla Dirigenza dell’Ente.
Del resto anche il ventaglio delle possibili opzioni a disposizione delle Province ha un angolo molto più stretto di quello offerto ai Comuni con
le recenti riforme e neppure soffre delle incertezze di questi giorni sulle eventuali ulteriori leve allo studio per i Comuni (si pensi ad es. alla
ventilata reintroduzione dell’ICI).
5.2 Scrupoloso rispetto dei principi contabili
A ben vedere, non sarebbe neppure una scelta, ma un adempimento doveroso.
Intendiamo invece citarlo, perché a fronte di artifici (più o meno legittimi) che amministratori e funzionari locali si vanno inventando un po’ in
tutta Italia per sopravvivere nello scenario sopra descritto, questo Esecutivo ritiene di dover fornire assicurazione che il Bilancio 2012 è
redatto nel pieno rispetto dei principi contabili, ed in particolare di quelli della veridicità degli elementi e della prudenza previsionale
(postulati 38 e 68 del Documento12 marzo 2008 dell’Osservatorio per la Finanza Locale presso il Ministero dell’Interno).
In altri termini la Giunta Provinciale ha “scelto” di presentare – anche attraverso decisioni dolorose – un bilancio “asciutto”, privo di
suggestioni e/o di dubbi, evitando di ritrovarsi successivamente di fronte a disastri gestionali e lasciando alla naturale dinamicità del bilancio
la possibilità della sua successiva implementazione attraverso provvedimenti di variazione per la contabilizzazione di risorse “certe”.
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Gli effetti di questa scelta sono stati in parte già accennati al precedente cap. 3. e si sono sostanziati nella stima “prudente” dei trasferimenti
regionali aventi carattere di generalità e nella non iscrizione in bilancio degli impegni annuali 2012 richiesti alla Fondazione MPS privi di
riscontro ufficiale alla data di approvazione del progetto di bilancio da parte della Giunta Provinciale: una scelta dolorosa fatta – come si
ricordava – per l’integrità del Bilancio, ma che moltiplicherà le attenzioni dell’Esecutivo e della Dirigenza nella “caccia” a queste risorse e
nell’iscrizione in bilancio con apposite variazioni.
Particolarmente dolorosa è stata la non iscrizione in Bilancio degli annuali cofinanziamenti della Fondazione MPS per la manutenzione dei
1.800 Km. di strade provinciali (€ 2.200.000) e per la sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici scolastici (€ 800.000), che
usualmente integrano gli stanziamenti propri per la concretizzazione dei relativi programmi di sicurezza e di qualità: l’ incomprimibile
assegnazione di tali risorse è stata provvisoriamente tamponata con l’utilizzo di una nuova entrata, destinata – come vedremo - nelle
politiche di bilancio all’obiettivo progressivo di abbattimento del debito.
5.3 Implementazione delle entrate proprie
Come già accennato al precedente cap. 4. la politica di bilancio dell’elevazione delle entrate proprie si rende indispensabile non tanto per
compensare i tagli dei diversi trasferimenti, che trovano la loro sistemazione attraverso tagli di spesa ed utilizzo di maggiori entrate
direttamente discendenti da disposizioni normative (ad es. aumento RCA), quanto piuttosto per corrispondere alle seguenti esigenze:
• rifornimento di cassa per sopperire alle “storture” del patto di stabilità vigente e, quindi, consentire – per quanto possibile -
pagamenti tempestivi in conto capitale, evitando effetti depressivi montanti nell’economia locale;
• destinazione prioritaria di tali nuove risorse proprie all’abbattimento dell’indebitamento pregresso (anche attraverso l’estinzione
anticipata di mutui) al fine di alleviare la morsa del patto di stabilità; tale orientamento strategico iniziale si è inevitabilmente
affievolito con i nuovi tagli della manovra Monti e necessita di nuove riflessioni alle luce dell’annunciato trasferimento delle funzioni
provinciali ad altri Enti;
• utilizzo delle stesse per il cofinanziamento di progetti comunitari e/o regionali, i cui fondi diversamente andrebbero persi;
• utilizzo provvisorio delle stesse per esigenze gestionali pressanti, in attesa che maturino le “certezze” di altre fonti di cofinanziamento
(come accennato al paragrafo precedente).
Allo stato attuale e nel rispetto dell’ordinamento vigente in tema di finanza locale le uniche leve che si possono significativamente utilizzare
per l’elevazione delle entrate proprie sono:
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• la leva fiscale, limitata per la Provincia alla sola possibilità significativa di aumento dell’aliquota dell’imposta sull’assicurazione della
RCA (responsabilità civile automobilistica);
• la leva delle alienazioni del patrimonio pubblico provinciale
5.4 La leva fiscale
La Giunta Provinciale con deliberazione n. 305 del 15.11.2011, pubblicata sul sito del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia
e Finanze, ha incrementato per l’anno 2012 l’aliquota dell’imposta sull’assicurazione della RCA del 3%, portando l’aliquota complessiva al
15,5%.
Per l’anno 2012 è stato ipotizzato un maggior gettito di circa € 1.800.000, mentre per gli anni successivi, a regime, la maggiore entrata
ipotizzata è pari a € 2.200.000; questo in virtù del fatto che la quota dei premi assicurativi spettante alla Provincia è riversata nelle casse
dell’Ente con lo scarto temporale di due mesi e pertanto il beneficio per il primo anno si avrà solo a partire dal mese di marzo.
Come già detto al paragrafo precedente, la destinazione prioritaria di questa nuova maggiore entrata nel 1° progetto di bilancio era quella
della riduzione dello stock del debito provinciale, anche se – come pure detto precedentemente – la stessa veniva utilizzata in fase
previsionale, ed in attesa dell’assegnazione formale dei corrispondenti cofinanziamenti della Fondazione MPS, per dare “veridicità” agli
stanziamenti per la manutenzione dei 1.800 Km. di strade provinciali (integrando lo stanziamento proprio con una quota di € 1.600.000 della
nuova maggiore entrata) e per la messa in sicurezza degli edifici scolastici (integrazione con la quota residua di € 200.000).
Con il 2° progetto correttivo dopo la manovra Monti tale assetto strategico non può che essere abbandonato, in quanto la nuova entrata deve
necessariamente andare a coprire (parzialmente!) gli ulteriori 5,118 milioni di euro di tagli disposti il 22 dicembre.
Resta da capire se tale tributo, in futuro, potrà essere regolamentato ai sensi dell’art. 52, comma 1, del D.Lgs. 446/1997, ove si stabilisce che
le Province possono disciplinare con regolamento le proprie entrate, anche tributarie. Infatti l’art. 17, comma 1, della legge 68/2011,
definisce la RCA un tributo proprio derivato delle Province: la portata dell’aggettivo “derivato”, riferito a tale tributo, non è chiara; qualcuno
lo interpreta come blocco preventivo di qualsiasi “fantasia agevolativa differenziata” da parte delle diverse province, come invece è accaduto
per l’IPT. Per arrivare alla regolamentazione di tale tributo occorre quindi che il MEF individui le possibili agevolazioni e/o esenzioni, che gli
Enti saranno liberi di inserire nei propri regolamenti.
In verità però il discorso finisce per divenire ozioso, se – come annunciato – nel 2012 le funzioni delle Province dovranno essere trasferite ad
altri Enti!
5.5 La leva delle alienazioni
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La dismissione del patrimonio pubblico provinciale, nel contesto critico descritto nei capitoli precedenti, può essere la leva decisiva per il
riordino del bilancio dell’Ente e renderlo sfidante rispetto alla crisi e alle manovre governative.
Ovviamente si parla del patrimonio inutilizzato, inefficiente o destinato a funzioni non propriamente dell’Ente od orientato a progetti
irrealizzabili nell’attuale contesto socio-economico, per il quale negli anni scorsi – non si ha difficoltà ad ammetterlo – c’è stata scarsa
attenzione strategica e gestionale.
Questa Amministrazione, a meno di un anno dal suo insediamento, ha subito percepito l’esigenza, tant’è che con la riorganizzazione
dirigenziale dell’aprile 2010 ha posto il patrimonio e demanio sotto la diretta attenzione del Direttore Generale e ha richiamato a tale Servizio
professionalità specifiche che erano state disperse in altri Settori.
Tuttavia la scarsa attenzione del passato ha prodotto dei pesi sul patrimonio (apposizione di standard urbanistici da parte dei Comuni,
pratiche di deruralizzazione mai avviate ecc.) che si stanno analizzando e risolvendo, ma che costituiscono altrettanti “deprezzamenti” da
superare se non si vuole “svendere”, anziché alienare.
Ciò nonostante, nel corso del 2011 è stato concluso un primo bando che ha prodotto 70.000 euro ed è stato avviato il mese scorso un ulteriore
bando che dovrebbe produrre prima della fine dell’esercizio un’ulteriore entrata di 350.000 euro, oltre al ricavato dall’alienazione di alcuni
piccoli appezzamenti di terreno per un importo di circa 27.000 euro.
Nell’esercizio 2012 sono previste alienazioni immobiliari per 1.800.000 euro, ma si stanno studiando interventi più decisi, compatibilmente
con i pesi sopra descritti, i cui proventi saranno eventualmente oggetto di specifiche variazioni di bilancio.
Nel 2° progetto correttivo del bilancio 2012 dopo la manovra Monti tali proventi sono stati destinati alla manutenzione straordinaria delle
strade, ma potranno essere “spesati” solo dopo l’effettivo accertamento.
5.6 Il contenimento della spesa
E’ stata condotta un’accurata opera di spending review al fine di garantire adeguati standard qualitativi pur in presenza di significative
riduzioni di risorse.
E’ stata, altresì, verificata la corrispondenza dei dati di bilancio con le esigenze di equilibrio economico dello stesso, nonché l’aderenza ai
vincoli di finanza pubblica (patto di stabilità, spese di personale, riduzione di alcune categorie di spesa ecc.).
Come più volte ribadito, l’impostazione del bilancio di previsione è stata estremamente prudenziale in presenza di variabili di entrata molto
difficilmente prevedibili e quantificabili e – in questo scenario – non poteva essere diversamente: si pensi ad es. all’aumento dell’IPT dovuto
15
all’assimilazione dell’imposta sugli atti soggetti a IVA a quelli non soggetti: un aumento in vigore dal 19 settembre dello scorso anno, per cui è
stato previsto un prudenziale aumento del 20%, anche se ci si augura che l’aumento sia maggiore.
Logicamente la prudenza nell’entrata si traduce in una minore possibilità di spesa, che potrà essere rivista in aumento se, dal monitoraggio
delle entrate, dovessero scaturire maggiori risorse.
Certo è che, in un quadro di risorse così scarse, la possibilità di spesa dovrà maggiormente concentrarsi in quelle che l’art. 21 comma 4 della
legge 5.5.2009, n. 42 definisce come funzioni fondamentali delle Province.
Pertanto in sede di costruzione del bilancio di previsione sono stati privilegiati gli interventi sui settori più sensibili, quali la manutenzione
delle strade, del patrimonio scolastico, il TPL ecc.
In realtà anche la manutenzione delle strade provinciali ha subito – nonostante l’azione di tamponamento con i proventi delle alienazioni – una
sensibile riduzione di risorse (€ 2.418.000), che, in mancanza di risorse integrative in corso d’esercizio, vedrà per il futuro compromessa
l’attuale qualità manutentiva, riconosciuta tra le più elevate a livello nazionale
Per quanto riguarda le principali riduzioni di spesa corrente, queste si sono verificate soprattutto nelle seguenti funzioni:
• Turismo, sport e ricreazione (da € 3.567.238,46 a € 1.607.368,74) principalmente in conseguenza dello scioglimento delle APT e della
mancata previsione dei contributi della Regione Toscana;
• Tutela ambientale (da € 8.389.527,04 a € 5.879.930,60) principalmente in conseguenza della non ancora certa erogazione dei
cofinanziamenti FMPS;
• Settore sociale (da € 2.439.525,91 a € 92.040,86) principalmente in conseguenza della non ancora certa erogazione dei cofinanziamenti
FMPS;
• Sviluppo economico (da € 9.429.785,43 a € 5.255.893,94) principalmente in conseguenza della non ancora certa erogazione dei
cofinanziamenti FMPS.
• Gestione del territorio (da € 9.789.153,70 a € 6.348.467,00), in quanto trattasi della funzione maggiormente finanziata da fondi non
vincolati.
Si ribadisce che la mancata previsione dei cofinanziamenti FMPS – al momento dell’approvazione del progetto di bilancio da parte della Giunta
– rappresenta l’unica scelta corretta in applicazione del principio dell’integrità del bilancio e che, al momento della loro formale
assegnazioni, gli stessi saranno inseriti con specifiche variazioni di bilancio.
16
5.7 La progettualità: come prepararsi all’uscita dalla crisi
Se lasciamo un attimo da parte lo spettro del default del Paese e del crollo dell’Euro, una visione non pessimistica del futuro deve portarci a
pensare – razionalmente – che da questa situazione di crisi globale si dovrà, prima o poi, uscire; e in quel momento occorrerà essere pronti
(ognuno) con i propri progetti di rilancio, anzi è solo con uno spirito e con una preparazione di tal genere che si potrà, ai primi segni di
ripresa, favorire la stessa.
Vero è che - con questi tagli, con questo patto di stabilità e con questa crisi del credito – non è più possibile immaginare gli impegni
pluriennali che servono per assicurare il finanziamento delle grandi opere provinciali (basti pensare che lo stesso limite di indebitamento sul
totale delle entrate correnti è stato portato per legge al 4%, dal 25% che era qualche anno fa!), ma è anche vero che l’errore più grosso
sarebbe quello di sedersi ad aspettare.
Occorre invece sin d’ora - sin dal Bilancio 2012 – curare i progetti dei grandi interventi e sfruttare questa pausa forzata per tutti quegli eventi,
condizioni e circostanze che già conosciamo come i grandi motivi di ritardo nel ciclo di realizzazione delle opere pubbliche: le varianti
urbanistiche dei Comuni, le ricerche catastali per gli espropri, le valutazioni di impatto ambientale, l’articolazione in lotti funzionali, le varie
autorizzazioni e nulla-osta sugli elaborati progettuali ecc.
In questo modo un vincolo potrebbe essere sfruttato come opportunità per non incorrere più negli errori del passato!
Ovviamente occorre riversare questo input non semplicemente sulle opere pubbliche tecnicamente intese, ma su tutti gli interventi che
interessano i rami di amministrazione che gli studiosi più attenti stanno individuando come strategici nel nostro Paese per il superamento
della crisi: dallo sviluppo sostenibile al turismo, dall’innovazione all’alta formazione, dalla coesione sociale alla cultura.
E va pure detto che proprio nelle stagioni di risorse finanziarie scarse sono le risorse umane e la loro professionalità a fare la differenza: non
è più tempo di maestranze che viaggiano a velocità diverse; occorrono già dal 2012 nuovi percorsi riorganizzativi che sappiano stimolare
ulteriormente la produttività del nostro patrimonio umano e il senso finale dell’agire, anche attraverso strumenti diversi e più concreti di
valutazione, differenziazione ed incentivazione.
Non è tempo di ripiegarsi su se stessi, ma di dispiegare il massimo della propria potenzialità, per proteggere i nostri standard sociali e salvare
il futuro delle nuove generazioni.
17
6. – CONCLUSIONI
Non si può omettere di evidenziare in questo 2° progetto di Bilancio 2012 che il paragrafo precedente è stato scritto quando la Giunta
Provinciale ha approvato il 1° progetto di bilancio, quando cioè non esisteva ancora il Decreto Monti e neppure la sua conversione in legge da
parte del Parlamento: il paragrafo aveva il significato di una sfida accettata in un contesto di continuità aziendale.
Oggi – dopo la conversione in legge del Decreto Monti ed in particolare dell’art. 23, commi 14 e segg., che riguardano le Province – la
prospettiva di continuità aziendale è stata calpestata e, a prima vista, non esisterebbero neppure più sfide da accettare: ... chi potrebbe
criticare un’ Amministrazione Provinciale che tirasse i remi in barca, in attesa della legge statale e della legge regionale che proprio entro il
2012 dovrebbero trasferire le sue funzioni ai Comuni e, in via residuale, alla stessa Regione? Soprattutto quando tutto questo viene fatto senza
alcuna concertazione, in spregio alla leale collaborazione tra le Istituzioni della Repubblica disposta dalla riforma del titolo V della
Costituzione, sulla scorta di grossolani errori tecnico-giuridici (probabilmente) causati dalla decretazione d’urgenza e (certamente) per
gettare una focaccia di farro nelle fauci dell’antipolitica, senza toccare i grandi (e ben diversi!) sprechi degli apparati ministeriali, regionali e
dei numerosi enti inutili che ancora sopravvivono dai tempi del fascismo!
Non serve – in questa sede - dilungarsi su tali considerazioni e neppure motivarle puntualmente, perché l’Esecutivo della Provincia di Siena fa
propri tutti i documenti elaborati dall’UPI (Unione delle Province d’Italia) e pubblicati sul relativo sito istituzionale (www.upinet.it).
Preme invece a questo Esecutivo mantener fermo – nonostante tutto - il proprio livello di lealtà istituzionale e mantenere – nonostante le
incertezze indotte dalle nuove norme – gli impegni assunti con il 1° progetto di bilancio per preparasi all’uscita dalla crisi; e questo almeno
per un paio di buone ragioni:
• anzitutto perché tutte le Istituzioni hanno il diritto/dovere di esercitare al meglio le proprie funzioni fino all’ultimo giorno della
relativa titolarità e di evitare aggravi alle Istituzioni che succederanno nell’esercizio delle stesse (... soprattutto quando tutti gli
esperti concordano nel prevedere, a seguito della riforma Monti, almeno un quinquennio di caos istituzionale per imprese e cittadini
con gravi disordini procedurali ed inevitabili contenziosi!);
• in secondo luogo perché non si crede che proprio un governo “tecnico” - fuori dall’ansia della decretazione d’urgenza - possa rimanere
ancora sordo rispetto a tutti gli errori, le storture e le incongruenze denunciate dall’Unione delle Province d’Italia e proseguire lungo
una strada irta di violazioni costituzionali: c’è solo una strada istituzionalmente e costituzionalmente corretta ed è quella del riordino
complessivo delle Istituzioni della Repubblica, riordino non solo delle Province, ma anche degli apparati statali, delle Regioni e dei
Comuni, facendo tesoro degli errori del passato (... anche delle Province!), ma senza sovvertire con un colpo di mano l’impianto
costituzionale della rappresentatività popolare.
18
L’Amministrazione Provinciale di Siena combatterà questa battaglia sul piano tecnico, giuridico e politico assieme all’UPI e alle altre Province
d’Italia, ma soprattutto s’impegnerà per contrastare la campagna di disinformazione che nei mesi scorsi (... e negli anni scorsi) si è consumata
ai danni delle Province d’Italia (per “coprire” ben altre mancanze), diffondendo nella comunità provinciale i documenti-verità pubblicati
dall’UPI e manifestando, soprattutto ai sindaci dei Comuni medio-piccoli, i grandi pericoli ancora poco evidenti del “Decreto Monti”.
L’effetto più rischioso delle nuove norme – come paventano alcuni costituzionalisti – potrebbe essere quello dell’affievolimento della
rappresentatività popolare dei Comuni medio-piccoli, che trovavano nell’elezione a suffragio universale del Consiglio Provinciale la possibilità
di incidere sulle politiche di area vasta.
Sembra farsi strada, invece, un nuovo disegno di Repubblica, costituita da Stato, Regioni e Città medio-grandi, che dopo aver soppresso gli
organi dell’ente intermedio liberamente eletti dal popolo, finirà per stritolare la capacità di incidenza dei Comuni medio-piccoli tra funzioni
regionali e funzioni “adeguate” delle Città medio-grandi, il cui governo dovrà rispondere ai propri “cittadini” elettori e non ai “paesani”
elettori dei piccoli villaggi della Contea!
Quali funzioni di area vasta potrà mai esercitare il piccolo Comune, che già non riesce a controllare i servizi associati con altri piccoli Comuni?
Le funzioni dell’ex Provincia saranno inevitabilmente ripartite tra la Regione e le Città più grandi!
E a nulla serve ricordare che ci sarà il nuovo organo composto da dieci (... non più di dieci!) consiglieri provinciali eletti dai Comuni del
territorio, perché si tratta di un Ente (... fin quando ci sarà!) privo di funzioni (ripartite tra Regioni e Città) e privo di rappresentatività
popolare diretta! Cioè incapace di incidere e incapace di rispondere agli elettori!
Il tutto con buona pace per il vecchio decentramento amministrativo e per il nuovo federalismo e con buona pace ... persino per la Carta
scritta dai nostri Padri Costituenti!
19
SEZIONE I
CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI
DELL’ENTE
20
1.1 POPOLAZIONE ED ECONOMIA INSEDIATA 1.1.1 POPOLAZIONE In questa sezione sono riportati alcuni dati relativi alla popolazione residente nella Provincia di Siena, sintetizzati nei principali indicatori demografici elaborati dall’ISTAT. I dati definitivi si riferiscono all’ultimo quinquennio (per il 2011 i dati indicati sono solo parziali e stimati). Tabella n. 1 – Indicatori demografici
Provincia di Siena
Anno
Principali indicatori demografici 2006 2007 2008 2009 2010 20111
Tasso di natalità (per mille abitanti) 8,4 9 8,6 9 8,9 ..
Tasso di mortalità (per mille abitanti) 11,9 12,1 12,3 11,5 11,9 ..
Tasso di nuzialità (per mille abitanti) 5,4 5,5 5,2 4,5 4,5 ..
Saldo migratorio interno (per mille abitanti) 2,3 2,2 2,8 1,6 1,3 ..
Saldo migratorio con l'estero (per mille abitanti) 6 13,7 13,2 9,1 7,9 ..
Saldo migratorio per altro motivo (per mille abitanti) -0,7 -0,3 -0,5 -1,2 -1,6 ..
Saldo migratorio totale (per mille abitanti) 7,6 15,6 15,5 9,6 7,6 ..
Crescita naturale (per mille abitanti) -3,5 -3,1 -3,6 -2,6 -3 ..
Tasso di crescita totale (per mille abitanti) 4,1 12,5 11,9 7 4,6 ..
Numero medio di figli per donna 1,29 1,39 1,35 1,42 .. ..
Speranza di vita alla nascita - maschi 79,2 79,1 79,9 .. .. ..
Provincia di Siena
1 I dati relativi al 2011, se disponibili, sono stimati.
21
Anno
Principali indicatori demografici 2006 2007 2008 2009 2010 20112
Speranza di vita a 65 anni - maschi 18,2 18,3 18,6 .. .. ..
Speranza di vita alla nascita - femmine 84,9 84,9 84,7 .. .. ..
Speranza di vita a 65 anni - femmine 22,5 22,3 22,1 .. .. ..
Popolazione 0-14 anni al 1° gennaio (valori percentuali) - al 1° gennaio 11,8 12 12,1 12,3 12,4 12,5
Popolazione 15-64 anni (valori percentuali) - al 1° gennaio 63 62,9 63,1 63,2 63,2 63,2
Popolazione 65 anni e più (valori percentuali) - al 1° gennaio 25,2 25,1 24,8 24,5 24,4 24,3
Indice di dipendenza strutturale (valori percentuali) - al 1° gennaio 59 59 59 58 58 58
Indice di dipendenza degli anziani (valori percentuali) - al 1° gennaio 40 40 39 39 39 38
Indice di vecchiaia (valori percentuali) - al 1° gennaio 213 210 205 200 197 194
Età media della popolazione - al 1° gennaio 46 46 46 46 46 46
Fonte I.Stat
2 I dati relativi al 2011, se disponibili, sono stimati
22
1.1.2 ECONOMIA INSEDIATA In questa sezione sono riportati alcuni dei dati più significativi relativi alla forza lavoro (i dati si riferiscono alla Regione Toscana e alle province toscane) e alla struttura imprenditoriale della Provincia di Siena. I dati si riferiscono all’anno 2010 e sono stati rilevati da fonti ufficiali della CCIAA di Siena. Tabella n. 2 – Dati popolazione
Popolazione di 15 anni ed oltre per sesso, classe di età e provincia
Anno 2010 (dati in migliaia)
Maschi Femmine Totale
15-24 25-54 55 e oltre Totale 15-24 25-54 55 e oltre Totale 15-24 25-54 55 e oltre Totale
TOSCANA 163 789 596 1.548 156 796 744 1.695 318 1.585 1.339 3.243
Massa 9 42 34 86 7 43 44 94 16 86 78 180
Lucca 17 83 63 163 20 82 78 179 36 165 140 342
Pistoia 11 62 47 121 12 64 58 133 23 126 105 254
Firenze 42 212 153 407 40 214 197 451 82 427 349 858
Livorno 17 68 57 142 15 70 72 157 31 138 129 299
Pisa 17 90 66 173 16 91 79 186 33 181 145 359
Arezzo 16 75 55 146 15 74 67 156 31 150 122 303
Siena 12 55 45 113 10 58 55 123 22 113 100 236
Grosseto 10 46 40 95 9 47 49 105 19 93 89 200
Prato 13 54 36 103 13 52 45 109 25 106 81 212
23
Tabella n. 3 – Forze lavoro
0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
TOSCANA Lucca Firenze Pisa Siena Prato
Maschi
Femmine
Totale
Forze lavoro in complesso e tasso di attività (15-64 anni) per sesso e provincia
Anno 2010 (dati in migliaia e in percentuale)
Forze di lavoro Tasso di attività (15-64 anni)
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
TOSCANA 937 718 1.655 77,2 58,9 68,0
Massa 51 38 89 76,3 56,9 66,6
Lucca 99 65 164 77,4 51,0 64,2
Pistoia 75 57 132 79,2 58,8 68,9
Firenze 248 202 450 78,8 62,6 70,6
Livorno 79 62 142 71,7 56,1 63,8
Pisa 103 77 180 74,9 56,6 65,7
Arezzo 90 69 159 78,1 60,9 69,5
Siena 67 54 121 76,6 62,4 69,5
Grosseto 58 43 101 77,9 56,5 67,1
Prato 65 51 116 79,4 62,4 70,9
24
Tabella n. 3 – Occupati
0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
1.600
TOSCANA Lucca Firenze Pisa Siena Prato
Maschi
Femmine
Totale
Occupati in complesso e tasso di occupazione (15-64 anni) per sesso e provincia
Anno 2010 (dati in migliaia e in percentuale)
Occupati Tasso di occupazione (15-64
anni)
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
TOSCANA 890 664 1.554 73,3 54,5 63,8
Massa 47 34 80 69,0 50,5 59,8
Lucca 93 58 151 73,0 45,0 58,9
Pistoia 72 51 124 75,9 53,1 64,3
Firenze 238 190 428 75,6 58,9 67,1
Livorno 74 58 132 66,2 52,6 59,3
Pisa 99 72 170 71,6 52,7 62,2
Arezzo 86 64 150 74,5 56,1 65,3
Siena 64 51 115 73,4 58,7 66,0
Grosseto 57 40 96 75,4 51,7 63,4
Prato 61 47 108 73,7 57,7 65,8
25
Tabella n. 4 – Occupati per settore e posizione
Occupati per settore di attività economica, posizione e provincia
Anno 2010 (dati in migliaia)
Agricoltura Industria di cui: in senso stretto Servizi Totale
Dipen-denti
Indipen-denti
Totale Dipen-denti
Indipen-denti
Totale Dipen-denti
Indipen-denti
Totale Dipen-denti
Indipen-denti
Totale Dipen-denti
Indipen-denti
Totale
TOSCANA 28 28 56 298 136 434 229 66 295 767 297 1.064 1.093 461 1.554
Massa [0] [1] [1] 14 6 20 10 [1] 11 42 17 60 56 24 80
Lucca [1] 3 4 21 23 44 16 9 26 63 40 103 84 66 151
Pistoia 4 3 7 25 15 40 21 8 29 49 27 77 78 45 124
Firenze 4 [2] 7 78 32 110 61 15 76 232 80 312 314 114 428
Livorno [0] [1] [2] 21 6 27 14 4 18 76 27 103 98 34 132
Pisa 3 3 6 36 15 51 26 8 33 88 26 114 126 44 170
Arezzo 3 3 6 42 14 56 34 8 43 63 24 88 109 41 150
Siena 8 4 11 23 8 31 15 4 19 57 16 73 88 27 115
Grosseto 5 8 13 9 7 16 4 3 7 44 23 67 58 38 96
Prato [0] [0] [0] 29 10 39 26 7 33 51 17 68 81 27 108
26
Tabella n. 5 – Persone in cerca di occupazione
0
20
40
60
80
100
120
TOSCANA Lucca Firenze Pisa Siena Prato
Maschi
Femmine
Totale
Persone in cerca di occupazione e tasso di disoccupazione per sesso e provincia
Anno 2010 (dati in migliaia e in percentuale)
Persone in cerca di occupazione Tasso di disoccupazione
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
TOSCANA 47 54 101 5,0 7,5 6,1
Massa 5 4 9 9,4 11,1 10,1
Lucca 6 8 13 5,6 11,7 8,0
Pistoia 3 5 9 4,2 9,6 6,5
Firenze 10 12 22 4,0 5,8 4,8
Livorno 6 4 10 7,5 6,1 6,9
Pisa 4 5 10 4,3 6,7 5,3
Arezzo 4 5 9 4,5 7,7 5,9
Siena 3 3 6 4,1 6,0 4,9
Grosseto 2 4 5 3,0 8,1 5,2
Prato 5 4 8 7,0 7,5 7,2
27
Tabella n. 7 – Non forze di lavoro
0
100
200
300
400
500
600
700
800
Toscana Lucca Firenze Pisa Siena Prato
Maschi
Femmine
Totale
Non forze di lavoro e tasso di inattività (15-64 anni) per sesso e provincia
Anno 2010 (dati in migliaia ed in percentuale)
Non forze di lavoro Tasso di inattività (15-64 anni)
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
Toscana 270 493 762 22,8 41,1 32,0
Massa 16 28 44 23,7 43,1 33,4
Lucca 28 62 90 22,6 49,0 35,8
Pistoia 19 39 59 20,8 41,2 31,1
Firenze 65 119 184 21,2 37,4 29,4
Livorno 30 48 78 28,3 43,9 36,2
Pisa 34 58 92 25,1 43,4 34,3
Arezzo 25 44 69 21,9 39,1 30,5
Siena 20 32 52 23,4 37,6 30,5
Grosseto 16 32 48 22,1 43,5 32,9
Prato 17 30 47 20,6 37,6 29,1
28
Tabella n. 8 Dati relativi alla demografia delle imprese in Provincia di Siena Riepilogo delle imprese registrate per divisioni di attività economica (ATECO 2007) nel periodo 2009-2010. Tassi di natalità, mortalità e sviluppo nel periodo 2009-2010 (Valori percentuali)
ANNO 2009 2010
DIVISIONI DI ATTIVITÀ’ ECONOMICA Tasso
di natalità
Tasso di mortalità
Tasso di sviluppo
Tasso di
natalità
Tasso di mortalità
Tasso di sviluppo
A01 Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi 3,0 5,3 -2,3 3,5 5,1 -1,6
A02 Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali 12,1 3,6 8,6 8,3 3,8 4,5
A03 Pesca e acquacoltura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
B05 Estrazione di carbone (esclusa torba) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
B06 Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
B07 Estrazione di minerali metalliferi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
B08 Altre attività di estrazione di minerali da cave e miniere 0,0 2,8 -2,8 0,0 8,6 -8,6
B09 Attività dei servizi di supporto all'estrazione 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
C10 Industrie alimentari 1,5 3,0 -1,5 0,0 0,0 0,0
C11 Industria delle bevande 3,3 3,3 0,0 0,0 10,0 -10,0
C12 Industria del tabacco 0,0 50,0 -50,0 0,0 0,0 0,0
C13 Industrie tessili 13,5 0,0 13,5 2,4 0,0 2,4
C14 Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia 1,4 7,2 -5,8 5,3 6,1 -0,8
C15 Fabbricazione di articoli in pelle e simili 3,1 8,4 -5,2 4,4 6,1 -1,7
C16 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio
2,3 7,6 -5,4 0,9 5,4 -4,5
C17 Fabbricazione di carta e di prodotti di carta 0,0 3,2 -3,2 3,3 10,0 -6,7
C18 Stampa e riproduzione di supporti registrati 1,1 6,7 -5,6 0,0 2,4 -2,4
C19 Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
C20 Fabbricazione di prodotti chimici 0,0 3,3 -3,3 0,0 0,0 0,0
C21 Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
C22 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 2,6 0,0 2,6 2,6 0,0 2,6
C23 Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 2,3 4,9 -2,6 2,0 4,7 -2,7
29
Riepilogo delle imprese registrate per divisioni di attività economica (ATECO 2007) nel periodo 2009-2010. Tassi di natalità, mortalità e sviluppo nel periodo 2009-2010 (Valori percentuali)
ANNO 2009 2010
DIVISIONI DI ATTIVITÀ’ ECONOMICA Tasso
di natalità
Tasso di mortalità
Tasso di sviluppo
Tasso di
natalità
Tasso di mortalità
Tasso di sviluppo
C24 Metallurgia 0,0 8,7 -8,7 0,0 4,8 -4,8
C25 Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) 2,6 5,4 -2,8 3,2 5,0 -1,8
C26 Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi
0,0 8,3 -8,3 5,9 5,9 0,0
C27 Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche
0,0 3,7 -3,7 1,3 1,3 0,0
C28 Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca 0,7 6,0 -5,4 2,1 3,5 -1,4
C29 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 0,0 17,4 -17,4 5,3 5,3 0,0
C30 Fabbricazione di altri mezzi di trasporto 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
C31 Fabbricazione di mobili 2,3 7,5 -5,1 1,0 3,7 -2,6
C32 Altre industrie manifatturiere 1,8 6,7 -4,9 3,8 6,3 -2,5
C33 Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature 16,4 16,4 0,0 15,5 11,3 4,2
D35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 22,2 33,3 -11,1 0,0 20,0 -20,0
E36 Raccolta, trattamento e fornitura di acqua 0,0 33,3 -33,3 0,0 0,0 0,0
E37 Gestione delle reti fognarie 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
E38 Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali 4,0 4,0 0,0 0,0 0,0 0,0
E39 Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
F41 Costruzione di edifici 2,9 8,1 -5,2 3,0 5,9 -3,0
F42 Ingegneria civile 3,7 11,1 -7,4 3,8 3,8 0,0
F43 Lavori di costruzione specializzati 7,2 9,1 -1,9 7,3 9,1 -1,8
G45 Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli 3,1 7,2 -4,1 3,6 4,1 -0,5
G46 Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) 4,9 6,9 -2,0 5,5 6,8 -1,3
G47 Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) 6,1 7,9 -1,8 5,0 6,5 -1,5
H49 Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte 2,4 4,7 -2,4 1,7 3,9 -2,2
H50 Trasporto marittimo e per vie d'acqua 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
30
Riepilogo delle imprese registrate per divisioni di attività economica (ATECO 2007) nel periodo 2009-2010. Tassi di natalità, mortalità e sviluppo nel periodo 2009-2010 (Valori percentuali)
ANNO 2009 2010
DIVISIONI DI ATTIVITÀ’ ECONOMICA Tasso
di natalità
Tasso di mortalità
Tasso di sviluppo
Tasso di
natalità
Tasso di mortalità
Tasso di sviluppo
H51 Trasporto aereo 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
H52 Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti 4,4 6,7 -2,2 4,5 2,3 2,3
H53 Servizi postali e attività di corriere 0,0 8,3 -8,3 0,0 0,0 0,0
I55 Alloggio 3,9 5,2 -1,3 3,6 5,6 -2,0
I56 Attività dei servizi di ristorazione 5,9 8,7 -2,8 4,7 7,9 -3,2
J58 Attività editoriali 1,9 1,9 0,0 3,7 7,4 -3,7
J59 Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore
0,0 2,9 -2,9 8,8 2,9 5,9
J60 Attività di programmazione e trasmissione 5,9 0,0 5,9 0,0 10,5 -10,5
J61 Telecomunicazioni 2,2 15,6 -13,3 2,6 2,6 0,0
J62 Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse 12,5 12,5 0,0 5,8 6,7 -0,8
J63 Attività dei servizi d'informazione e altri servizi informatici 5,0 7,9 -2,9 2,8 2,8 0,0
K64 Attività di servizi finanziari (escluse le assicurazioni e i fondi pensione) 0,0 6,1 -6,1 10,4 6,3 4,2
K65 Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione (escluse le assicurazioni sociali obbligatorie) 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
K66 Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative 9,9 9,9 0,0 9,1 8,5 0,6
L68 Attività immobiliari 1,9 5,3 -3,4 1,7 2,6 -0,9
M69 Attività legali e contabilità 1,5 4,6 -3,1 1,6 1,6 0,0
M70 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale 3,4 4,8 -1,4 3,8 4,5 -0,6
M71 Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche 3,8 5,1 -1,3 5,1 2,5 2,5
M72 Ricerca scientifica e sviluppo 10,7 3,6 7,1 0,0 3,3 -3,3
M73 Pubblicità e ricerche di mercato 1,6 10,7 -9,0 8,9 3,6 5,4
M74 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche 9,1 12,6 -3,5 7,3 6,8 0,5
M75 Servizi veterinari 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
N77 Attività di noleggio e leasing operativo 7,3 12,5 -5,2 5,3 9,6 -4,3
N78 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale 0,0 33,3 -33,3 0,0 50,0 -50,0
31
Riepilogo delle imprese registrate per divisioni di attività economica (ATECO 2007) nel periodo 2009-2010. Tassi di natalità, mortalità e sviluppo nel periodo 2009-2010 (Valori percentuali)
ANNO 2009 2010
DIVISIONI DI ATTIVITÀ’ ECONOMICA Tasso
di natalità
Tasso di mortalità
Tasso di sviluppo
Tasso di
natalità
Tasso di mortalità
Tasso di sviluppo
N79 Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse
4,5 8,2 -3,6 5,7 7,5 -1,9
N80 Servizi di vigilanza e investigazione 0,0 16,7 -16,7 0,0 10,0 -10,0
N81 Attività di servizi per edifici e paesaggio 11,8 8,0 3,7 13,0 9,0 4,0
N82 Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese 6,4 7,5 -1,1 3,6 8,2 -4,6
O84 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
P85 Istruzione 5,6 5,6 0,0 6,7 10,7 -4,0
Q86 Assistenza sanitaria 2,4 2,4 0,0 0,0 2,4 -2,4
Q87 Servizi di assistenza sociale residenziale 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Q88 Assistenza sociale non residenziale 7,3 4,9 2,4 0,0 4,5 -4,5
R90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento 6,5 13,1 -6,5 4,0 6,0 -2,0
R91 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali 0,0 11,8 -11,8 0,0 0,0 0,0
R92 Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco 0,0 0,0 0,0 0,0 12,5 -12,5
R93 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento 2,6 9,3 -6,6 7,0 2,1 4,9
S94 Attività di organizzazioni associative 18,2 9,1 9,1 0,0 8,3 -8,3
S95 Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa 5,3 6,9 -1,6 4,7 5,5 -0,8
S96 Altre attività di servizi per la persona 4,6 5,7 -1,1 4,3 3,7 0,6
T97 Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
T98 Produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
U99 Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
X Imprese non classificate 42,1 9,3 32,8 55,5 11,1 44,5
TOTALE 5,9 7,1 -1,2 6,3 6,1 0,1
32
1.2 TERRITORIO
La Provincia di Siena si caratterizza per la varietà e la complessità dei suoi territori. La superficie complessiva occupata è pari a 3.821 kmq, che rappresenta il 16,6% del territorio della Regione Toscana. I rilievi collinari, con altitudine compresa tra 200 e 500 metri, sono predominanti rispetto ai rilievi di carattere montuoso concentrati soprattutto nelle zone del Chianti, della Montagnola Senese, delle Colline Metallifere, dell’Alta Val di Merse, del Monte Amiata e del Monte Cetona. Le zone maggiormente pianeggianti si concentrano prevalentemente lungo i corsi d’acqua principali: l’Elsa, l’Orcia, l’Ombrone e il suo affluente Merse, e il torrente Arbia. Il territorio senese comprende diverse aree protette al fine di garantire la massima salvaguardia della flora e della fauna tipica. La Provincia di Siena ha ottenuto importanti riconoscimenti per l’integrità ambientale e paesaggistica di alcune zone. In particolare vale la pena ricordare che la Val d’Orcia, i Centri Storici di Siena, Pienza e San Gimignano sono stati dichiarati Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco. La struttura produttiva della Provincia di Siena presenta diversi ambiti di eccellenza tra cui spicca un’agricoltura di qualità, un artigianato tipico di alto livello, un settore turistico-ricettivo di alto livello qualitativo, e un settore manufatturiero specializzato nella lavorazione del vetro, della ceramica, e nella produzione meccanica e mobiliera. Importante per la sua tradizione e quale elemento di sviluppo è sicuramente il sistema termale della Provincia di Siena che con i suoi numerosi siti può offrire un’offerta diversificata nel settore del “benessere”.
33
1.3 SERVIZI DELL’ENTE
La Provincia di Siena è articolata, da un punto di vista organizzativo, in 13 settori all’interno dei quali operano 438 unità di personale con contratto a tempo indeterminato (dipendenti e dirigenti) e 7 unità di personale con contratto a tempo determinato (dipendenti e dirigenti). La riorganizzazione avviata nel 2010 ha portato al delinearsi dell’assetto organizzativo descritto dall’organigramma riportato nella pagina seguente3. Nel dettaglio i Settori ed i rispettivi Dirigenti sono:
1. Settore Affari generali – D.ssa Simona Migliorini
2. Settore Affari istituzionali – Dott. Luca Rossi
3. Settore Cultura, scuola e welfare – Dott. Antonio De Martinis
4. Settore Formazione e lavoro – D.ssa Simonetta Cannoni
5. Settore Opere pubbliche ed assetto del territorio – Ing. Fabio Galli
6. Settore Politiche ambientali – Dott. Paolo Casprini
7. Settore Polizia provinciale – Dott. Marco Ceccanti
8. Settore Risorse faunistiche e riserve naturali – D.ssa Serena Signorini
9. Settore Risorse umane e finanziarie – Dott. Roberto Bazzani
10. Settore Sviluppo economico – Dott. Orazio Figura
11. Settore Sviluppo rurale – Dott. Paolo Bucelli
12. Settore Trasporti – Arch. Alessandro Ferrari
13. Segreteria Generale e Direzione Generale – Dott. Tommaso Stufano
3 Con delibera di GP n. 327 del 29/11/2010 è stata completata la riorganizzazione dell’apparato dirigenziale, già approvata con delibera di GP n. 46/2010, mediante l’enucleazione dal Settore OOPP e Assetto del Territorio, del Settore “Pianificazione urbanistica e coordinamento territoriale” ed è stato bandito il concorso pubblico per la selezione di un Dirigente a tempo indeterminato, contratto CCNL da assegnare a tale Settore.
34
Provincia di Siena - Organigramma
SVILUPPO ECONOMICO
TRASPORTI
OOPP
SVILUPPO RURALE
POLITICHE
AMBIENTALI
PRESIDENTE
POLIZIA PROVINCIALE
AFFARI ISTITUZIONALI
SEGRETARIO
GENERALE DIRETTORE
GENERALE
RISORSE UMANE E
FINANZIARIE
RISORSE FAUNISTICHE RISERVE
NATURALI
FORMAZIONE E LAVORO
SCUOLA
CULTURA WELFARE
PIANFICAZIONE
URBANISTICA
COORD.TO
TERRITORIALE
(1)
AFFARI
GENERALI
35
1 SETTORE AFFARI GENERALI – Dirigente D.ssa Simona Migliorini Funzioni: Vicesegretario e assistenza alla Direzione Generale, archivio e protocollo, contratti, gare ed appalti, contenzioso, provveditorato, economato e conservatoria beni mobili artistici provinciali, coordinamento società partecipate, semplificazione e trasparenza. Organizzazione del Settore:
Risorse umane del settore: PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente DIR 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Contratti,Contenzioso,Partecipate” D6 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Economato e Provveditorato” D6 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Flussi documentali,trasparenza e semplificazione”
D6 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili D2 2
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili D1 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C4 2
DIRIGENTE
SERVIZIO GARE,CONTRATTI, CONTENZIOSO, PARTECIPATE .
SERVIZIO ECONOMATO E PARTECIPATE
SERVIZIO FLUSSI DOCUMENTALI,TRASPARENZA
SEMPLIFICAZIONE
U.O. GARE E CONTRATTI
U.O. ECONOMATO E PROVVEDITORATO
U.O. CONTENZIOSO
U.O. PARTECIPATE
U.O. INVENTARI E VALORIZZAZIONE
PATRIMONIO MOBILIARE
U.O. ARCHIVIO E PROTOCOLLO
U.O. POSTA CERTIFICATA TRASPARENZA E
SEMPLIFICAZIONE
36
PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C2 5
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C1 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B6 2
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B5 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B3 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B1 3
37
2 SETTORE AFFARI ISTITUZIONALI – Dirigente Dott. Luca Rossi Funzioni: Servizi agli organi istituzionali, ufficio stampa, comunicazione istituzionale, URP, contributi, sponsorizzazioni, relazioni istituzionali e cerimoniale. Organizzazione del Settore:
Risorse umane del settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente DIR 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Staff Segreteria organi istituzionali” D6 1
Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili C4 1
Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili C3 1
Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili C2 9
Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili C1 1
Collaboratore Servizi Amministrativo/Contabili B7 1
Collaboratore Tecnico Prof.le Tipografo B7 1
Collaboratore Tecnico Prof.le Autista Meccanico B7 3
Collaboratore Servizi Amm.vi/Contabili B3 1
Collaboratore Servizi di accoglienza B2 5
Operatore di accoglienza A5 1
Operatore di accoglienza A4 1
DIRIGENTE
SERVIZIO ORGANI ISTITUZIONALI
SERVIZIO RELAZIONI ISTITUZIONALI
SERVIZIO CONTRIBUTI, SPONSORIZZAZIONI
SERVIZIO STAFF, COMUNICAZIONE ISTITUZIONBALE, UFFICIO STAMPA,
URP
38
3 SETTORE SCUOLA CULTURA WELFARE – Dirigente Dott. Antonio De Martinis Funzioni: Diritto allo studio, programmazione rete scolastica provinciale, informazione, formazione ed educazione ambientale, osservatorio scolastico provinciale, cultura, sport, pari opportunità, politiche sociali, politiche per stranieri e detenuti, cooperazione internazionale per lo sviluppo e la pace.
Organizzazione del Settore:
Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente DIR 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Coordinamento comunicazione progetti speciali”
D5 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D5 1
DIRIGENTE
SERVIZIO CULTURA SERVIZIO SCUOLA SERVIZIO WELFARE
COORDINAMENTO
COMUNICAZIONE
PROGETTI SPECIALI
STAFF
AMMINISTRATIVO/CONTABILE
U.O. SPORT
U.O. DIRITTO ALLO STUDIO
U.O. PROGRAMMAZIONE E
SVILUPPO SCUOLA
U.O. SVILUPPO OFFERTA
FORMATIVA
U.O. INIZIATIVE CULTURALI E
SPETTACOLO
U.O. POLITICHE SOCIALI E
GIOVANILI
SERVIZIO COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE
U.O. UN EURO ALL’ORA
U.O. TRASPORTO SCOLASTICO
ASSOCIAZIONISMO
U.O. POLITICHE PER LA
SICUREZZA
U.O. POLITICHE DI GENERE E
PARI OPPORTUNITA’
39
PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Esperto Servizi Tecnici Assistente Sociale D5 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D4 2
Esperto Servizi Tecnici Assistente Sociale D4 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D3 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D2 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C2 2
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B6 1
40
4 SETTORE FORMAZIONE E LAVORO - Dirigente D.ssa Simonetta Cannoni Funzioni: Centri territoriali per l’impiego, sportelli tirocini, obbligo formativo, procedure di mobilità, formazione esterna apprendistato, collocamento mirato e soggetti disabili, crisi aziendali, programmazione attività formativa, rendicontazione FSE e fondi ministeriali, controlli attività finanziate e riconosciute. Organizzazione del Settore:
DIRIGENTE
SERVIZIO PROCEDURE
FINANZIARE FSE
SERVIZIO FORMAZIONE SERVIZIO CRISI AZIENDALI
COORDINAMENTO
PROGRAMMAZIONE
FSE
SERVIZIO POLITICHE SOCIALI
DEL LAVORO
U.O. AMMINISTRATIVA
CONTABILE
U.O. GESTIONE U.O. COORDINAMENTO COMITATO
TECNICO L.68 E INSERIMENTI
LAVORATIVI MIRATI
U.O. APPRENDISTATO
SERVIZIO CENTRI IMPIEGO
U.O. CENTRO IMPIEGO
TERRITORIALE AREA SENESE
U.O. CENTRO IMPIEGO
TERRITORIALE ZONA AMIATA
U.O. IMPIEGO TERRITORIALE
ZONA VAL D’ELSA
U.O. CENTRO IMPIEGO TERRITORIALE
ZONA VALDICHIANA E MONTEPULCIANO
U.O. CENTRO IMPIEGO TERRITORIALE
ZONA VALDICHIANA SINALUNGA
U.O. RENDICONTAZIONE
PROGETTI
U.O. RENDICONTAZIONE
VOUCHER
U.O. CONTROLLI
41
Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente DIR 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Politiche Formative e Progetti Comunitari” D6 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Procedure finanziarie,certificazioni spesa risorse FSE in qualità di organismo intermedio”
D2 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D6 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D5 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D2 4
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D1 3
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C5 1
Istruttore Programmatore C5 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C4 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C2 4
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C1 2
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B3 1
CENTRO PER L’IMPIEGO ZONA SENESE
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Politiche Sociali e del Lavoro” D6 1
Esperto Servizi Tecnici Assistente Sociale D5 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C5 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C4 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C2 5
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C1 2
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B7 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B5 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B3 2
CENTRO PER L’IMPIEGO VALDELSA
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Coordinamento Centri Impiego” D2 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D2 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C5 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C4 1
42
PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C2 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B4 1
CENTRO PER L’IMPIEGO AMIATA
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D5 1
Espero Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Crisi aziendali” D2 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C5 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B7 2
CENTRO PER L’IMPIEGO VAL DI CHIANA SINALUNGA
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D6 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C5 2
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B7 2
Collaboratore Servizi di accoglienza B2 1
CENTRO PER L’IMPIEGO VAL DI CHIANA MONTEPULCIANO
Esperto Servizi Amministrativo D6 **
Esperto Servizi Amministrativo D1 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C5 2
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C2 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B7 3
43
5 SETTORE OPERE PUBBLICHE- Dirigente Ing. Fabio Galli Funzioni: Programmazione OO.PP., gestione rete stradale di competenza provinciale, gestione automezzi, procedure espropriative, difesa del suolo, gestione edilizia scolastica, edifici pubblici e patrimonio immobiliare, assetto del territorio, approvazione strumenti pianificazione territoriale e cartografia. Organizzazione del Settore:
Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente DIR 1
Esperto Servizi Tecnici Ingegnere Posizione Organizzativa “Viabilità” D6 1
Esperto Servizi Tecnici Ingegnere Posizione Organizzativa “Edifici Pubblici Edilizia Scolastica” D5 1
Esperto Generico Servizi Tecnici D5 3
Esperto Servizi Tecnici Ingegnere D3 1
Esperto Servizi Tecnici Geologo D2 1
Esperto Servizi Tecnici D2 1
Esperto Servizi Tecnici Ingegnere D2 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili D2 1
Esperto Servizi Tecnici Ingegnere D1 1
Esperto Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Staff Amministrativo” D1 1
DIRIGENTE
SERVIZIO VIABILITA’ SERVIZIO SCUOLE,
EDIFICI PUBBLICI
SERVIZIO DIFESA DEL SUOLO
SERVIZIO STAFF
AMMINISTRATIVO
SERVIZIO ASSETTO DEL
TERRITORIO SERVIZIO DI PROTEZIONE
CIVILE
44
PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Esperto Amministrativo/Contabili D1 2
Esperto Servizi Tecnici D1 3
Istruttore servizi Tecnici Geometra C5 5
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C4 2
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C3 1
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C2 7
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C2 2
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C1 1
Collaboratore Tecnico Professionale Falegname B7 1
Collaboratore Tecnico Manutentivo B7 2
Collaboratore Tecnico Manutentivo B5 1
Collaboratore Tecnico Manutentivo B4 2
Collaboratore Tecnico Manutentivo B3 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B2 3
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B1 1
Collaboratore Tecnico Manutentivo B2 1
Istruttore Coordinatore Squadre C2 16
Istruttore Coordinatore Squadre C1 3
Collaboratore Servizi Viabilità B7 14
Collaboratore Servizi Viabilità B6 28
Collaboratore Servizi Viabilità B5 10
Collaboratore Servizi Viabilità B4 10
Collaboratore Servizi Viabilità B3 2
Collaboratore Servizi Viabilità B2 7
Collaboratore Servizi Viabilità B1 1
DIFESA DEL SUOLO E RISCHIO IDRAULICO
Esperto Servizi Tecnici Architetto Posizione Organizzativa “Difesa del Suolo” D5 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D5 1
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C5 2
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C3 1
45
PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Istruttore Servizi Tecnici Geometra C2 1
ASSETTO DEL TERRITORIO
Esperto Servizi Tecnici Architetto Posizione Organizzativa “Assetto del territorio” D5 1
Esperto Servizi Tecnici Architetto D3 1
Esperto Servizi Tecnici Architetto D2 1
Esperto Servizi Tecnici Geologo D2 1
Esperto Servizi Tecnici Architetto D1 1
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C4 1
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C2 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C1 1
46
6 SETTORE POLITICHE AMBIENTALI – Dott. Paolo Casprini Funzioni: Rifiuti, energia, emissioni in atmosfera, inquinamento acustico, bonifica siti inquinati, sviluppo sostenibile, autorizzazione integrata ambientale, attività estrattive, valutazione impatto ambientale, scarichi idrici. Organizzazione del Settore:
Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente DIR 1
Esperto Servizi Tecnici Architetto Posizione Organizzativa “Tutela ambientale,emissione scarichi,AIA” D6 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D5 1
Esperto Servizi Tecnici Geologo Posizione Organizzativa “Protezione civile,attività estrattive,VIA VAS,bonifiche”
D3 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Attività amministrative rifiuti e sanzioni” D2 1
esperto Servizi Tecnici Ingegnere D1 3
DIRIGENTE
SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE
EMISSIONI SCARICHI A.I.A.
SERVIZIO ATTIVITA’
ESTRATTIVE,BONIFICA AMBIENTALE ,VIA,VAS
SERVIZIO GESTIONE AMMINISTRATIVA E
BILANCIO,RIFIUTI,SANZIONI, RAPPORTI
CON APEA
U.O. AUTORIZZAZIONE
IMPIANTI ENERGIA
RINNOVABILE
U.O. SCARICHI IDRICI
U.O. EMISSIONI
IN ATMOSFERA
U.O. AUTORIZZAZIONE
INTEGRATA AMBIENTALE
U.O. BONIFICA AMBIENTALE
V.I.A. V.A.S.
U.O. AUTORIZZAZIONE
ORDINARIA GESTIONE RIFIUTI
U.O. GESTIONE ATTIVITA’
SEMPLIFICATE RIFIUTI
47
PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Istruttore Servizi Tecnici Geometra C5 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C2 2
Istruttore Servizi Tecnici Perito Chimico C1 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B7 1
48
7 SETTORE POLIZIA PROVINCIALE – Dirigente/Comandante Dott. Marco Ceccanti Funzioni: Vigilanza sul rispetto e sulla applicazione di leggi e regolamenti con particolare riferimento alle competenze della Provincia, funzioni amministrative per rilascio qualifica di guardia giurata volontaria, guardia pesca e guardie ambientali volontarie, rilascio abilitazione per l’esercizio venatorio, rilascio attestato di idoneità per il contenimento di selvaggina, coordinamento operativo della vigilanza volontaria, procedimento sanzionatorio, presidio servizi di pronto intervento: protezione civile e antincendio boschivo. Organizzazione del Settore:
Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente-Comandante DIR 1
Specialista di vigilanza Posizione Organizzativa “Gestione operativa attività di polizia” D4 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Gestione amministrativa attività Polizia Provinciale”
D2 1
Specialista di vigilanza D1 2
Agente di polizia C5 4
Agente di polizia C4 1
Agente di polizia C3 7
Agente di polizia C2 5
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C2 1
Agente di polizia C1 5
DIRIGENTE-COMANDANTE
SERVIZIO OPERATIVO SERVIZIO AMMINISTRATIVO
U.O. GESTIONE SALA OPERATIVA
U.O. GESTIONE COORDINAMENTO
CONTROLLO TERRITORIO
49
8 SETTORE RISORSE FAUNISTICHE E RISORSE NATURALI – Dirigente D.ssa Serena Signorini Funzioni: Pesca e risorse ittiche, gestione ungulati, aziende venatorie, allevamento e detenzione fauna selvatica, gestione appostamenti fissi di caccia, rapporti con ATC., riserve naturali. Organizzazione del Settore:
Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente DIR 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Staff Amministrativo/Contabili” D5 1
Esperto Servizi Tecnici Posizione Organizzativa “Risorse Faunistiche” D5 1
Esperto Generico Servizi Tecnici D5 1
Esperto Generico Servizi Tecnici Perito Agrario D2 2
Esperto Servizi Tecnici Biologo Posizione Organizzativa “Aree Protette” D3 1
Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili C4 1
Istruttore Servizi Amministrativo C2 3
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C1 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B6 1
DIRIGENTE
SERVIZIO RISORSE FAUNISTICHE SERVIZIO AREE PROTETTE
SERVIZIO STAFF AMMINISTRATIVO/CONTABILE
50
9 SETTORE RISORSE UMANE E FINANZIARIE – Dirigente Dott. Roberto Bazzani Funzioni: Programmazione e rendicontazione finanziaria - contabile, funzioni di gestione del bilancio, imposte e tasse, entrate tributarie extra-tributarie e da trasferimento, selezione del personale, gestione giuridica e formazione del personale, coordinamento sorveglianza e sicurezza sui luoghi di lavoro, relazioni sindacali, gestione economica del personale. Organizzazione del Settore:
Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente DIR 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Risorse Umane” D5 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili D6 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D5 2
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D3 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Bilancio” D2 1
DIRIGENTE
SERVIZIO RISORSE UMANE SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE
U.O. GESTIONE RETRIBUTIVA
U.O. GESTIONE PREVIDENZIALE E CONTRIBUTIVA
U.O. PROCEDURE DI ACCESSO, SELEZIONE E
FORMAZIONE
U.O. GESTIONE CONTRATTO DECENTRATO,
RELAZIONI SINDACALI, SICUREZZA SUL LAVORO
U.O. SISTEMI DI VALUTAZIONE, INCENTIVAZIONE
E PERCORSI DI CARRIERA
U.O. PROGRAMMAZIONE E RENDICONTAZIONE
ECONOMICI FINANZIARIA
U.O. GESTIONE FISCALE
U.O. VERIFICA REGOLARITA’ CONTABILE ATTI
U.O. ENTRATE
51
PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Esperto Servizi Amministrativo Contabili D2 2
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D1 4
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C5 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C2 7
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B7 1
Collaboratore Servizi Amministrativo Contabili B3 1
52
10 SETTORE SVILUPPO ECONOMICO – Dirigente Dott. Orazio Figura Funzioni: Coordinamento programmazione economica, politiche di marketing territoriale, fondo sviluppo economico e CPSE, finanziamenti pubblici e politiche comunitarie, osservatorio economico provinciale, coordinamento SUAP, agenzie di viaggio e turismo, strutture ricettive, pro loco, osservatorio turistico, termalismo. Organizzazione del Settore:
DIRIGENTE
SERVIZI TURISTICI DELEGATI
COORDINAMENTO STATISTICHE PROMOZIONE INTEGRATA “TERRE DI SIENA”
COORDINAMENTO GENERALE PROMOZIONE INTEGRATA “TERRE DI SIENA”
PROGETTO CHIANCIANO TERME E ALTRI PROGETTI TURISTICI SPECIALE
COMUNICAZIONE TURISTICA
SERVIZIO COMPETITIVITA’ E ATTIVITA’PRODUTTIVE
COORDINAMENTO SUAP
U.O. SERVIZI DELEGATI U.O. SOSTEGNO AL SISTEMA ECONOMICO
U.O. PROGETTI SPECIALI
U.O. COORDINAMENTO POLITICHE COMUNITARIE
53
Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente DIR 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Coordinamento generale” D6 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Coordinamento SUAP” D5 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili Posizione Organizzativa “Coordinamento statistiche e promozione territoriale”
D5 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Supporto al coordinamento della Promozione Integrata”
D5 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Comunicazione Turistica” D5 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Supporto alla progettazione e gestione di progetti e prodotti turistici per target e lo sviluppo di un progetto speciale per Chianciano Terme”
D4 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili D2 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili D1 3
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C5 1
Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili C4 6
Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili C2 6
Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili C1 1
Collaboratore Servizi Amministrativo/Contabili B7 3
Collaboratore Servizi Amministrativo/Contabili B5 1
Collaboratore Servizi Amministrativo/Contabili B1 1
54
11 SETTORE SVILUPPO RURALE – Dirigente Dott. Paolo Bucelli Funzioni: Programma di sviluppo rurale (investimenti nelle aziende agricole, misure agro-ambientali, diversificazione e multifunzionalità delle imprese), coordinamento attività del GAL, piano agricolo regionale, schedario viticolo ed albi dei vini a denominazione di origine, interventi edilizi in zona agricola, verifiche e controlli sull’utilizzazione del carburante agevolato, sulla qualifica di imprenditore agricolo professionale, sull’attività agrituristica, promozione e valorizzazione dei prodotti tipici locali. Organizzazione del Settore:
DIRIGENTE
SERVIZIO STAFF
AMMINISTRATIVO/CONTABILE
U.O. PREDISPOSIZIONE E VERIFICA
ATTI AMMINISTRATIVI
U.O. VALORIZZAZIONE PRODUZIONI
AGROALIMENTARI
SERVIZIO SUPPORTO ALLE IMPRESE
AGRICOLE
U.O. VITICOLTURA
U.O. PROGRAMMA DI SVILUPPO
RURALE E AGEVOLAZIONI FISCALI IN
AGRICOLTURA
U.O. VERIFICHE E CONTROLLI
SERVIZIO FORESTAZIONE U.O. PATRIMONIO AGRICOLO
REGIONALE E PROCEDIMENTI AGEA E
ISTAT
U.O. VINCOLO IDROGEOLOGICO
U.O. GESTIONE CANTIERI VIVAIO
CAMPINO E PREVENZIONE INCENDI
55
Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente DIR 1
Esperto Servizi Tecnici Agronomo D6 1
Esperto Servizi Tecnici Posizione Organizzativa “Servizi alle imprese agricole” D5 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa “Servizio Staff amministrativo contabile” D5 1
Esperto Servizi Tecnici Agronomo Posizione Organizzativa “Servizio Forestazione” D5 1
Esperto Generico Servizi Tecnici D5 1
Esperto Servizi Amm.vo/Contabili D5 1
Esperto Servizi Amm.vo/Contabili D4 1
Esperto Servizi Tecnici D4 1
Esperto Generico Servizi Tecnici Perito Agrario D2 4
Esperto Servizi Amm.vo/Contabili D1 1
Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili C5 3
Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili C3 1
Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili C2 8
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C2 1
Istruttore Servizi Tecnici Perito Agrario C2 1
Istruttore Servizi Tecnici Perito Agrario C1 3
Collaboratore Servizi Amm.vo/Contabili B7 1
Collaboratore Servizi Amm.vo/Contabili B1 1
Operatore di accoglienza A4 1
56
12 SETTORE TRASPORTI – Dirigente Arc. Alessandro Ferrari Funzioni: Trasporto pubblico locale, trasporto privato. Organizzazione del Settore:
Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Dirigente DIR 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D2 1
Esperto Servizi Amministrativo Contabili D1 1
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C2 3
Istruttore Servizi Amministrativo Contabili C1 1
DIRIGENTE
SERVIZIO TRASPORTO PUBBLICO LOCALE SERVIZIO TRASPORTO PRIVATO
57
13 SEGRETERIA GENERALE E DIREZIONE GENERALE – Dott. Tommaso Stufano Funzione: Supporto amministrativo agli organi dell’ Ente, controllo di regolarità amministrativa delle determinazioni dirigenziali. Coordinamento dei controlli interni. Pianificazione e progettazione del sistema informativo, lo sviluppo della rete telematica. Coordinamento delle funzioni di statistica. Coordinamento per l’attuazione di obiettivi ed indirizzi degli organi di Governo nonché la programmazione e il controllo strategico, il controllo di gestione, la valutazione delle posizioni e delle prestazioni dirigenziali, predisposizione di sistemi e metodologie di valutazione, redazione della proposta il Piano Esecutivo di Gestion. Progettazione dei sistemi di riorganizzazione, coordinamento dei progetti di innovazione ed evoluzione. Il Direttore Generale presiede il Nucleo di valutazione. Organizzazione del Settore:
DIRIGENTE
SERVIZIO STAFF
SEGRETERIA GENERALE, DIREZIONE
GENERALE
COORDINAMENTO SUB-DIRIGENZIALE
SERVIZIO SEGRETERIA GENERALE E
STATISTICA
SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E
CONTROLLO
SERVIZIO I.C.T. SERVIZIO PATRIMONIO E DEMANIO
U.O. DEMANIO STRADALE
U.O. DEMANIO IDRICO
U.O. PATRIMONIO
58
Risorse umane del Settore PROFILO PROFESSIONALE QUALIFICA UNITA’ Direttore Generale/Segretario Generale 1
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili Posizione Organizzativa ”Assistenza e supporto alle funzioni di Segreteria Generale e Direzione Generale”
D2 1
SERVIZIO SEGRETERIA GENERALE E STATISTICA
Esperto Servizi Amm.vo/Contabili D1 1
Istruttore Servizi Amm.vo/Contabili C2 1
Esperto Statistico D1 1
SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
Esperto Servizi Amministrativo/Contabili D1 1
COORDINAMENTO SERVIZI ICT
Esperto Informatico Posizione Organizzativa “Coordinamento Servizi ICT” D1 1
Istruttore Programmatore C5 3
SERVIZIO PATRIMONIO E DEMANIO Esperto Servizi Amm.vo/Contabili Posizione Organizzativa “Patrimonio e Demanio” D2 1
U.O. PATRIMONIO
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C5 1
Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili C3 1
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C2 1
U.O. CONCESSIONI DEMANIO STRADALE
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C3 1
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C2 2
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C1 1
U.O. CONCESSIONE DEMANIO IDRICO
Istruttore Servizi Tecnici Geometra C3 1
Istruttore Servizi Amministrativo/Contabili C2 1
Collaboratore Servizi Amministrativo/Contabili B7 1
59
Riepilogo dirigenti e dipendenti al 31/10/2010
Qualifica funzionale Totale personale dipendente T.I. Totale personale dipendente T.D
Segretario Generale Direttore Generale 1 0
Segretario Generale Direttore Generale 1 0
Dirigente a tempo indeterminato 6 0
Dirigente a tempo determinato 0 6
Dirigente extradotazionale 0 1
cat. D 118 0
cat. C 182 0
cat. B 129 0
cat. A 3 0
TOTALE 438 7
Dipendenti a TI per categoria
cat. D
cat. C
cat. B
cat. A
cat. D
cat. C
cat. B
cat. A
60
1.4 ORGANISMI GESTIONALI Questa Amministrazione quale soggetto rappresentativo del territorio e dei suoi interessi generali ha costituito consorzi e società ed acquisito quote di partecipazioni societarie per la gestione di reti e servizi pubblici e per l’indirizzo ed il governo strategico di settori rilevanti ai fini dello sviluppo socio-economico del territorio. Di seguito vengono indicati i dati delle Società e Consorzi a totale partecipazione di una pluralità di enti locali, a totale partecipazione di comuni e province, e a partecipazione mista di enti locali e di altri e altri soggetti pubblici e privati di cui fa parte la Provincia di Siena In questa sezione sono riepilogati i dati relativi agli organismi gestionali partecipati dalla Provincia di Siena. I dati riportati sono aggiornati al 24/11/2011 e riguardano: 1. la rappresentazione grafica della struttura delle partecipazioni dirette4;
2. i dettagli, per ciascuna delle aziende, relativi alla partecipazione;
3. la tabella di sintesi dei risultati economici delle aziende partecipate relativi agli esercizi 2008 – 2009 – 2010.
4 La Provincia di Siena detiene una sola partecipazione indiretta pari o superiore al 10% attraverso il Consorzio Terrecablate in Terrecablate Reti e Servizi (100%)
61
Provincia di Siena - Controllante
Finanziaria Senese di Sviluppo – Partecipazione 12,97%
APEA - Partecipazione 71,68%
Patto 2000 – Partecipazione 4,23%
Qualità e sviluppo rurale – Partecipazione 30,09%
Società dele Terme e del benessere – Partecipazione 2,57%
Aeroporto Toscano Galilei – Partecipazione 0,35%
Consorzio Energia Toscana - Partecipazione 0,62%
Terme di Petriolo – Partecipazione 96,5%
Terme Antica Querciolaia – Partecipazione 35,39%
Arezzo Telematica – Partecipazione 1,49%
Val d’Orcia - Partecipazione 8,18%
La Ferroviaria Italiana – Partecipazione 5,3%
Etruria Innovazione - Partecipazione 5,56%
Centro Sperimentale Mobili ed Arredamenti – Partecipazione 1,5%
Microcredito della Solidarietà – Partecipazione 15%
Consorzio Sviluppo Geotermie – Partecipazione 0,2%
Eurobic Toscana Sud – Partecipazione 16,93%
APSLO - Partecipazione 100%
Promosiena – Partecipazione 15,06%
Aeroporto di Siena – Partecipazione 1,03%
Siena Ambiente – Partecipazione 16,19%
Fidi Toscana - Partecipazione 0,03%
Consorzio Terrecablate - Partecipazione18%
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
Partecipate - Risultato riepilogativo dei risultati di esercizio 2008 - 2010
Denominazione/Ragione Sociale 2008 2009 2010
FISES SpA -368.304,00 -3.999.096,00 199.941,00
APEA Srl 7.242,00 6.232,00 5.838,00
PATTO 2000 a.r.l. 17.772,00 73.501,00 -17.301,00
QUALITA' E SVILUPPO RURALE Srl 8.463,00 -4.796,00 127,00
S.T.B. Spa 3.101.125,00 -3.295.323,00 -8.304.177,00
AEROPORTO TOSCANO G.GALILEI (SAT) Spa 2.659.947,00 2.692.661,00 3.534.621,00
C.E.T. Scrl 1.259,00 803,00 1.724,00
TERME DI PETRIOLO Spa -3.620,00 -142.542,00 -187.051,00
TERME ANTICA QUERCIOLAIA Spa 103.414,00 178.853,00 262.882,00
AREZZO TELEMATICA Spa 9.728,00 15.348,00 9.149,00
VAL D'ORCIA Srl 1.178,00 689,00 1.502,00
L.F.I. Spa 712.059,00 1.089.210,00 7.510.842,00
ETRURIA INNOVAZIONE Srl 15.674,00 -106.078,00 1.828,00
CENTRO SPERIMENTALE DEL MOBILE E DELL'ARREDAMENTO Srl 0,00 0,00 0,00
MICROCREDITO DELLA SOLIDARIETA' Spa 5.448,00 4.927,00 8.489,00
COSVIG Srl 18.974,00 23.683,00 24.980,00
EUROBIC TOSCANA SUD Spa 8.570,00 4.031,00 -55.506,00
APSLO Srl 144,00 3.261,00 1.223,00
CONSORZIO TERRECABLATE 0,00 0,00 0,00
PROMOSIENA Spa 53.382,00 12.897,00 14.425,00
100
Partecipate - Risultato riepilogativo dei risultati di esercizio 2008 - 2010
Denominazione/Ragione Sociale 2008 2009 2010
AEROPORTO DI SIENA Spa -1.264.716,00 -2.170.375,00 -2.079.131,00
SIENA AMBIENTE Spa 1.608.006,00 867.852,00 801.535,00
FIDI TOSCANA Spa 787.383,00 356.527,00 212.364,00
TERRECABLATE RETI E SERVIZI Srl -171.215,00 -668.548,00 -423.965,00
101
SEZIONE II
ANALISI DELLE RISORSE
2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO
2.2.1 - QUADRO RIASSUNTIVO
Tributarie 28.873.948,33 29.082.315,79 30.331.882,34 28.793.820,66 33.280.849,42 33.280.849,42 5,07-
Contributi e trasferimenti correnti 50.533.033,21 47.875.718,86 42.186.463,18 34.762.775,05 31.054.837,59 26.959.994,59 17,60-
Extratributarie 23.599.168,09 23.800.680,70 17.551.707,21 7.964.407,15 7.740.567,93 7.936.567,93 54,62-
TOTALE ENTRATE CORRENTI 103.006.149,63 100.758.715,35 90.070.052,73 71.521.002,86 72.076.254,94 68.177.411,94 20,59-
Avanzo di amministrazione applicato per spese correnti - - 2.121.126,03 - - - -
TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE CORRENTI E
RIMBORSI PRESTITI (a) 103.006.149,63 100.758.715,35 92.191.178,76 71.521.002,86 72.076.254,94 68.177.411,94 22,42-
Alienazione di beni e trasferimenti di capitale 34.336.721,44 35.222.726,33 35.223.275,90 3.053.990,81 46.113.240,00 32.249.242,52 91,33-
Accensione mutui passivi 12.150.000 406.741,79 3.016.908,86 3.016.908,86 - - -
Altre accensioni prestiti - - - - - - -
TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE A
INVESTIMENTI (b) 46.486.721,44 35.629.468,12 38.240.184,76 6.070.899,67 46.113.240,00 32.249.242,52 84,12-
Riscossione di crediti - - - - - -
Anticipazioni di cassa - - - - - -
TOTALE MOVIMENTI FONDI (c) - - - - - -
TOTALE GENERALE ENTRATE (a+b+c) 149.492.871,07 136.388.183,47 130.431.363,52 77.591.902,53 118.189.494,94 100.426.654,46 40,51-
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
ENTRATE
TREND STORICO
2009
Accertamenti di
competenza
2010
Accertamenti di
competenza
2011 Accertamenti
di competenza
Previsione BPA
2012
Previsione BPP
2013
Previsione BPP
2014
% scostamento tra 2012
e 2011
102
Composizione delle entrate correnti
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2009Accertamenti
di competenza
2010 Accertamenti
di competenza
2011Accertamenti
di competenza
PrevisioneBPA 2012
PrevisioneBPP 2013
PrevisioneBPP 2014
Anni
Inci
den
za
ExtratributarieContributi e trasferimentiTributarie
103
2.2 - ANALISI DELLE RISORSE
2.2.1. - ENTRATE TRIBUTARIE
Imposte 28.737.613,82 29.018.709,33 30.256.882,34 21.450.006,00 25.937.034,76 25.937.034,76 29,11-
Tasse - - - - - - #DIV/0!
Tributi speciali ed altre entrate proprie 136.334,51 63.606,46 75.000,00 7.343.814,66 7.343.814,66 7.343.814,66 9.691,75
TOTALE ENTRATE TRIBUTARIE 28.873.948,33 29.082.315,79 30.331.882,34 28.793.820,66 33.280.849,42 33.280.849,42 5,07-
% scostamento tra 2012
e 2011
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
ENTRATE
TREND STORICO
2009
Accertamenti di
competenza
2010
Accertamenti di
competenza
2011
Accertamenti di
competenza
Previsione BPA
2012
Previsione BPP
2013
Previsione BPP
2014
Andamento entrate tributarie
26.000.000,00
27.000.000,00
28.000.000,00
29.000.000,00
30.000.000,00
31.000.000,00
32.000.000,00
33.000.000,00
34.000.000,00
2009 Accertamenti di competenza 2010 Accertamenti di competenza 2011 Accertamenti di competenza Previsione BPA 2012 Previsione BPP 2013 Previsione BPP 2014
Anni
Imp
ort
i
104
Totali 8.121.154,45 8.799.513,65 9.288.655,87 9.288.655,87 9.633.033,31 10.104.682,11 10.228.773,32 10.106.820,74 9.793.244,10 9.083.533,08 9.411.039,67
Imposta Responsabilità civile auto RCA - Andamento incassi dal 2000 al 2010
A far data dal 1999 ( art. 60 Dlgs 446/1997) viene attribuito alle province il gettito dell'Imposta sulle Assicurazioni contro la Responsabilità Civile derivante dalla circolazione:
dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, dove hanno sede i pubblici registri automobilistici nei quali i veicoli sono iscritti; per le macchine agricole, nel cui territorio risiede l'intestatario della carta
di circolazione. Gli assicuratori sono tenuti:
a) a scorporare dal totale delle imposte dovute sui premi ed accessori incassati in ciascun mese solare l'importo dell'imposta relativa ai premi ed accessori contro la responsabilità civile derivante
dalla circolazione dei veicoli a motore e delle macchine agricole; b) ad effettuare, tramite concessionario della riscossione di ogni provincia, distinti versamenti a favore di ogni provincia nella quale
hanno sede i pubblici registri in cui sono iscritti i veicoli a motore o di residenza dell'intestatario.
20082002 2003 2004 20052000 20102001 2006 2007 2009
Andamento incassi dal 2000 al 2010
0,00
2.000.000,00
4.000.000,00
6.000.000,00
8.000.000,00
10.000.000,00
12.000.000,00
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Anni
Imp
ort
i
105
Totali 5.640.152,59 7.139.739,26 6.043.424,84 6.524.363,75 6.736.405,05 6.300.612,52 6.683.762,92 6.926.557,97 6.178.439,13 5.929.250,99 5.630.883,77
2006 2007 2008 2009
Il presupposto impositivo è la richiesta di formalità di iscrizione, trascrizione e annotazione dei veicoli nel pubblico registro automobilistico ai sensi dell'art. 56 del Dlgs 446/1997. Soggetto passivo dell'imposta è l'acquirente del veicolo o il soggetto
nell'interesse del quale viene compiuta l'iscrizione o l'annotazione, come individuato negli artt. 93 e 94 del D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, recante il nuovo codice della strada. L'imposta è applicata sulla base della tariffa deliberata da ciascuna provincia
per l'anno di competenza.
In base all'art. 56, comma 2, del D.Lgs 446 del 1997, le province possono deliberare l'aumento delle misure di base dell'imposta - contenute nel D.M. n. 435 del 1998 - sino ad un massimo del 30%.
Tali misure devono essere adottate ai fini dell'approvazione del bilancio di previsione, si applicano a partire dal 1° gennaio dell'anno cui è riferito il bilancio di previsione e devono essere notificate entro 10 giorni dalla data di esecutività della relativa
deliberazione al competente ufficio del PRA ed all'ente che provvede alla riscossione per gli adempimenti di competenza.
Imposta provinciale di trascrizione IPT - Andamento incassi dal 2000 al 2010
2000 2001 2002 2003 2004 20102005
IPT - Andamento incassi 2000 al 2010
-
1.000.000,00
2.000.000,00
3.000.000,00
4.000.000,00
5.000.000,00
6.000.000,00
7.000.000,00
8.000.000,00
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Anni
Imp
ort
i
106
Totali 3.461.343,72 3.567.853,66 3.709.117,44 3.739.433,67 3.995.695,53 3.647.936,53 4.032.216,11 4.412.208,07 4.126.444,87 4.467.470,35 3.998.774,57
20102009
Ai sensi dell'art. 6 comma 1 del DL 28/11/1988 n. 511 convertito nella L. 27/01/1989 n. 20 e successive modificazioni, è istituita un'addizionale provinciale all'accisa sull'energia elettrica sui consumi di qualsiasi uso effettuato in locali e
luoghi diversi dalle abitazioni, per tutte le utenze con potenza disponibile non superiore a 200 kw e fino limite massimo di 200.000 Kwh di consumo al mese. La Provincia ha la facoltà di incrementare la misura dell'addizionale
provinciale da € 9,30 fino a € 11,40 per ogni mille Kwh.
Le province devono deliberare la misura dell'addizionale entro i termini di approvazione del bilancio di previsione e pubblicarle sul sito informatico del Dipartimento per le politiche fiscali del Ministero dell'economia e delle finanze.
Sono tenuti al versamento dell'addizionale provinciale all'accisa sull'energia elettrica i soggetti previsti dall'art. 53 del testo unico delle accise, che procedono alla fatturazione dell'energia elettrica ai consumatori finali. L'addizionale è
versata direttamente alla provincia nell'ambito del cui territorio è ubicata l'utenza.
Addizionale energia elettrica AEE - Andamento incassi dal 2000 al 2010
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Andamento incassi AEE dal 2000 al 2010
0,00
500.000,00
1.000.000,00
1.500.000,00
2.000.000,00
2.500.000,00
3.000.000,00
3.500.000,00
4.000.000,00
4.500.000,00
5.000.000,00
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Anni
Imp
ort
i
107
Totali 426.335,37 641.002,62 874.661,56 943.359,29 1.229.795,33 1.005.988,23 1.212.028,41 1.656.455,37 2.028.179,95 2.042.625,09 2.360.940,50
2006 2007 2008 2009
Il tributo è attribuito alle Province a fronte delle funzioni amministrative svolte in materia di tutela ambientale (Art. 19 del D. L. 504/92 - Art. 49, c. 17 del D.Lgs 22/97).
Il tributo è applicato, come previsto dalla normativa, alle tariffe della tassa smaltimento rifiuti o alla tariffa di igiene ambientale, qualora istituita.
L'aliquota è stabilita annualmente dalla Provincia.
Tributo igiene ambientale TIA - Andamento incassi dal 2000 al 2010
2000 2001 2002 2003 2004 20102005
Andamento Incassi TIA dal 2000 al 2010
0,00
500.000,00
1.000.000,00
1.500.000,00
2.000.000,00
2.500.000,00
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Anni
Imp
ort
i
108
2.2 - ANALISI DELLE RISORSE
2.2.2 - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Contributi e trasferimenti correnti da Stato7.316.773,86 6.645.512,16 4.483.799,29 1.344.699,50 1.339.187,50 1.339.187,50 70,01-
Contributi e trasferimenti correnti da Regione6.129.231,53 6.148.123,11 5.154.792,22 4.289.417,90 286.765,17 286.765,17 16,79-
Contributi e trasferimenti correnti da Regione per funzioni
delegate 32.902.010,78 30.815.432,66 27.171.767,89 24.468.124,12 24.796.416,07 20.701.573,07 9,95-
Contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari ed
internazionali 91.305,48 59.995,57 300.130,63 55.627,18 27.562,50 27.562,50 81,47-
Contributi e trasferimenti da parte di altri enti del settore
pubblico 4.093.711,56 4.206.655,36 5.075.973,15 4.604.906,35 4.604.906,35 4.604.906,35 9,28-
TOTALE CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI 50.533.033,21 47.875.718,86 42.186.463,18 34.762.775,05 31.054.837,59 26.959.994,59 17,60-
Previsione BPP
2014
% scostamento tra 2012
e 2011
ENTRATE
TREND STORICO
2009
Accertamenti di
competenza
2010
Accertamenti di
competenza
2011
Accertamenti di
competenza
Previsione BPA
2012
Previsione BPP
2013
Andamento contributi e trasferimenti correnti
-
10.000.000,00
20.000.000,00
30.000.000,00
40.000.000,00
50.000.000,00
60.000.000,00
2009 Accertamenti di competenza 2010 Accertamenti di competenza 2011 Accertamenti di competenza Previsione BPA 2012 Previsione BPP 2013 Previsione BPP 2014
Anni
Imp
ort
i
109
2.2 - ANALISI DELLE RISORSE
2.2.3 - PROVENTI EXTRATRIBUTARI
Proventi dei servizi pubblici264.956,52 295.899,94 562.500,00 604.500,00 604.500,00 604.500,00 7,47
Proventi dei beni dell'Ente1.442.381,04 1.507.884,67 1.698.200,00 1.748.200,00 1.748.200,00 1.748.200,00 2,94
Interessi su anticipazioni e crediti1.168.955,81 377.660,65 482.453,79 470.000,00 470.000,00 470.000,00 2,58-
Utili netti dalle aziende speciali, partecipate e dividendi di
società 7.661,91 11.392,71 8.640,00 - - - 100,00-
Proventi diversi20.715.212,81 21.607.842,73 14.799.913,42 5.141.707,15 4.917.867,93 5.113.867,93 65,26-
TOTALE PROVENTI EXTRATRIBUTARI 23.599.168,09 23.800.680,70 17.551.707,21 7.964.407,15 7.740.567,93 7.936.567,93 54,62-
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione BPA
2012
Previsione BPP
2013
Previsione BPP
2014
% scostamento tra 2012
e 2011
ENTRATE
TREND STORICO
2009
Accertamenti di
competenza
2010
Accertamenti di
competenza
2011
Accertamenti di
competenza
Andamento proventi extratributari
-
5.000.000,00
10.000.000,00
15.000.000,00
20.000.000,00
25.000.000,00
2009 Accertamenti di competenza 2010 Accertamenti di competenza 2011 Accertamenti di competenza Previsione BPA 2012 Previsione BPP 2013 Previsione BPP 2014
Anni
Imp
ort
i
110
2.2 - ANALISI DELLE RISORSE
2.2.4 - CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE
Alienazione beni patrimonali203.661,00 76.059,59 159.144,00 1.870.000,00 1.070.000,00 1.070.000,00 1.075,04
Trasferimenti c/capitale dallo Stato1.777.979,26 8.144.100,34 11.738.921,62 - - - 100,00-
Trasferimenti c/capitale dalla Regione15.821.752,18 17.788.347,32 15.402.663,07 1.183.990,81 2.361.320,78 - 92,31-
Trasferimenti c/capitale da altri enti del settore
pubblico 331,76 158.036,52 92.753,50 - - - 100,00-
Trasferimenti c/capitale da altri soggetti16.532.997,24 9.056.182,56 7.829.793,71 - 42.681.919,22 31.179.242,52 100,00-
TOTALE CONTRIBUT E TRASFERIMENTI C/CAPITALE 34.336.721,44 35.222.726,33 35.223.275,90 3.053.990,81 46.113.240,00 32.249.242,52 91,33-
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
ENTRATE
TREND STORICO
2009
Accertamenti di
competenza
2010
Accertamenti di
competenza
2011
Accertamenti di
competenza
Previsione BPA
2012
Previsione BPP
2013
Previsione BPP
2014
% scostamento tra 2012
e 2011
Andamento contributi e trasferimenti c/capitale
-
5.000.000,00
10.000.000,00
15.000.000,00
20.000.000,00
25.000.000,00
30.000.000,00
35.000.000,00
40.000.000,00
45.000.000,00
50.000.000,00
2009 Accertamenti di competenza 2010 Accertamenti di competenza 2011 Accertamenti di competenza Previsione BPA 2012 Previsione BPP 2013 Previsione BPP 2014
Anni
Imp
ort
i
111
2.2 - ANALISI DELLE RISORSE
2.2.5 - ACCENSIONE DI PRESTITI
Finanziamenti a breve termine- - - - - - #DIV/0!
Assunzioni mutui e prestiti12.150.000,00 406.741,79 3.016.908,86 3.016.908,86 - - -
Emissione prestiti obbligazionari- - - - - - #DIV/0!
TOTALE ACCENSIONE DI PRESTITI 12.150.000,00 406.741,79 3.016.908,86 3.016.908,86 - - -
ENTRATE
TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
2009
Accertamenti di
competenza
2010
Accertamenti di
competenza
2011
Accertamenti di
competenza
Previsione BPA
2012
Previsione BPP
2013
Previsione BPP
2014
% scostamento tra 2012
e 2011
Andamento indebitamento
-
500.000,00
1.000.000,00
1.500.000,00
2.000.000,00
2.500.000,00
3.000.000,00
3.500.000,00
2009 Accertamenti di competenza 2010 Accertamenti di competenza 2011 Accertamenti di competenza Previsione BPA 2012 Previsione BPP 2013
Anni
Imp
ort
i
112
29.082.315,79
47.875.718,86
23.800.680,70
100.758.715,35
8.060.697,23
2.794.673,83
-
-
% di indebit.
2,77
5.266.023,40
2.794.673,83
- Idem regionali
DISPONIBILITA' PER LA CONTRAZIONE DI NUOVI MUTUI (B-D)
D) - Ammontare Interessi passivi netti e percentuale di indebitamento al 31/12/2011 2.794.673,83
Ammontare dei contributi statali in conto:
- Interessi
Distinta degli interessi:
C) - Interessi passivi su mutui in ammortamento e fidejussioni prestate
DATI RENDICONTO 2010
DATI PREVISIONALI 2012
TABELLA DIMOSTRATIVA DELLA POTENZIALITA' DI INDEBITAMENTO E DI GARANZIA PER LA CONTRAZIONE DI NUOVI MUTUI O PRESTITI
Titolo I Entrate tributarie
Titolo II Entrate da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, Regione ed altri enti
Titolo III Entrate extratributarie
A) Totale entrate correnti
B) Potenzialità di indebitamento pari all' 8% di (A)
113
2.2 - ANALISI DELLE RISORSE
2.2.6 - RISCOSSIONE DI CREDITI ED ANTICIPAZIONI DI CASSA
Riscossioni di crediti- - - - - - #DIV/0!
Anticipazioni di cassa- - - - - - #DIV/0!
TOTALE ANTICIPAZIONI - - - - - - #DIV/0!
Previsione BPP
2014
% scostamento tra
2012 e 2011
Altre considerazioni e vincoli
ENTRATE
TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
2009
Accertamenti di
competenza
2010
Accertamenti di
competenza
2011
Accertamenti di
competenza
Previsione BPA
2012
Previsione BPP
2013
114
N. Risorsa 2012 2013 2014 Totale
1 Avanzo di amministrazione - - - -
2 Imposte 21.450.006,00 25.937.034,76 25.937.034,76 47.387.040,76
3 Tasse - - - -
4 Tributi speciali ed altre entrate 7.343.814,66 7.343.814,66 7.343.814,66 14.687.629,32
5 Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato 1.344.699,50 1.339.187,50 1.339.187,50 2.683.887,00
6 Contrbuti e trasferimentii correnti dalla Regione 4.289.417,90 286.765,17 286.765,17 4.576.183,07
7Contributi e trasferimenti correnti da Regione
per funzioni delegate24.468.124,12 24.796.416,07 20.701.573,07 49.264.540,19
8Contributi e trasferimenti da parte di organismi
comunitari ed internazionali55.627,18 27.562,50 27.562,50 83.189,68
9Contributi e trasferimenti da parte di altri enti
del settore pubblico4.604.906,35 4.604.906,35 4.604.906,35 9.209.812,70
10 Proventi dei servizi pubblici 604.500,00 604.500,00 604.500,00 1.209.000,00
11 Proventi dei beni dell'ente 1.748.200,00 1.748.200,00 1.748.200,00 3.496.400,00
12 Interessi su anticipazioni e crediti 470.000,00 470.000,00 470.000,00 940.000,00
13 Dividendi di società - - - -
14 Proventi diversi 5.141.707,15 4.917.867,93 5.113.867,93 10.059.575,08
15 Alienazioni beni patrimonali 1.870.000,00 1.070.000,00 1.070.000,00 2.940.000,00
16 Trasferimenti in c/capitale dallo Stato - - - -
17 Trasferimenti in c/capitale dalla Regione 1.183.990,81 2.361.320,78 - 3.545.311,59
18Trasferimento in c/capitale da altri enti del
settore Pubblico- - - -
19 Trasferimenti in c/capitale da altri soggetti - 42.681.919,22 31.179.242,52 42.681.919,22
20 Riscossione di crediti - - - -
21 Assunzione mutui e prestiti 3.016.908,86 - - 3.016.908,86
22 Anticipazione di cassa - - - -
77.591.902,53 118.189.494,94 100.426.654,46 195.781.397,47 Totale
Relazione previsionale e programmatica 2012-2014
La Relazione previsionale e programmatica approvata dalla Giunta è stata redatta in base agli schemi approvati con DPR n. 326 del 03/08/1998 ed in conformità a
quanto stabilito dallo Statuto e dal Regolamento di Contabilità della Provincia di Siena.
115
116
SEZIONE III
PROGRAMMI E PROGETTI
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
118
SETTORE AFFARI GENERALI RESPONSABILE SIMONA MIGLIORINI
ORGANIZZAZIONE
Il Servizio Affari Generali svolge le seguenti attività, ciascuna incardinata in uffici distinti: • Tenuta del Protocollo Informatico dell’ente, coordinamento delle postazioni di protocollo decentrate e
coordinamento archivi; • Procedure di gara ad evidenza pubblica con cui l’ente acquisisce beni, servizi od ordina lavori e successiva attività
di stesura dei contratti; • Contenzioso dell’ente; • Coordinamento delle partecipazioni provinciali; • Economato, Provveditorato, Patrimonio Mobiliare, Scritture inventariali immobiliari e mobiliari • Supporto alla Direzione Generale e Vice-Segreterio
PROGRAMMA N. 1 EFFICACIA ED EFFICIENZA AMMINISTRATIVA
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE
Capitolo 12 .1 - promuovere lo sviluppo del know how attraverso la creazione la valorizzazione e condivisione del
patrimonio di conoscenze e competenze necessario a supportare i processi di innovazione interna. - investire nella comunicazione e nell’informazione sia verso l’esterno che verso l’interno, utilizzando
nuove tecnologie e forme che diano trasparenza a tutte le questioni e, nello stesso tempo, valorizzino i risultati.
- ridurre i percorsi burocratici, interni ed esterni, offrendo ai cittadini, ai Comuni e alla società senese tempi più rapidi di risposta e trasparenza.
Capitolo 12.3 - dare seguito alla politica di razionalizzazione della spesa.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Il Programma è imperniato nello svolgimento di funzioni prevalentemente dirette ad utenti interni, di natura trasversale, che, a loro volta, si sostanziano sia in attività ordinarie strumentali a tutti i settori ( p.e. protocollazione posta, gestione gare di appalto, funzioni di economato provveditorato), sia in attività di indirizzo e sostegno operativo agli uffici nello svolgimento dell’attività amministrativa diretta al raggiungimento delle finalità istituzionali dell’ente e degli obiettivi di governo. Nel caso delle attività strumentali si tratta delle” tradizionali “ attività proprie di ogni organismo amministrativo, caratterizzate in alcuni casi dall’elevato numero degli outputs prodotti e dall’elevata standardizzazione delle procedure , in altri, invece, da un numero di procedure decisamente più limitato ma di forte complessità normativa e di rilevante impatto economico e politico. Nel caso delle attività di indirizzo e sostegno (coordinamento delle partecipazioni provinciali,supporto alla Direzione Generale e Vicesegreteria, coordinamento delle postazioni di protocollo decentrate e coordinamento archivi, contenzioso dell’ente), si tratta, prevalentemente, di attività innovative o comunque non propriamente tradizionali, funzionali ad un disegno organizzativo che, tendendo all’incremento della qualità dei servizi resi, presuppone una funzione interna di accompagnamento e supporto nella gestione di attività complesse e strategiche. Per quanto siano funzioni eterogenee ed , in alcuni casi , “ordinarie “ , presentano entrambe significativi ambiti di miglioramento ed innovazione, nella misura in cui, nello svolgimento delle stesse, si operi con la consapevolezza che tutti i processi, anche quelli più tradizionali, in cui costituisce già un buon risultato il mantenimento degli standard attuali, debbono essere gestiti in un’ottica di costante attenzione alla qualità , ai costi del servizio reso e alla possibilità della loro revisione . Per qualità del servizio reso si intende: puntuale adeguamento normativo, semplificazione, standardizzazione e informatizzazione delle procedure , a garanzia di una migliore qualità, accessibilità e trasparenza delle procedure. Per attenzione ai costi, si intende la consapevolezza che l’attuale situazione di restrizione finanziaria richiede una costante valutazione dei riflessi economici delle scelte che, nell’ambito della propria discrezionalità tecnica, si attuano. Tali finalità, tale funzionalizzazione dell’attività , risultano pienamente compatibili con gli obiettivi di efficienza, fruibilità della macchina amministrativa e rigore nell’uso delle risorse, previsti nelle linee programmatiche e che, nell’ambito di questo programma, si intendono conseguire.
Note relative agli incarichi
Per la realizzazione del programma si prevede di conferire alcuni incarichi di collaborazione esterna per un importo presunto di €20.000,00.
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120
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N. 1.1 Il nuovo sistema di gestione documentale: seconda fase di attuazione
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Dopo l’importante lavoro messo in atto nel 2011, anno in cui si è effettuato il primo scarto documentale dell’ente con il quale sono state individuate circa tre tonnellate di materiale cartaceo da rimuovere dagli uffici, il 2012 sarà l’anno in cui si darà l’avvio ad una nuova modalità di gestione del protocollo. Si è infatti acquisito un nuovo programma di protocollo, che dovrà essere attivato dall’inizio dell’anno e per la cui piena utilizzazione sarà necessario un forte lavoro di collaborazione con tutti gli uffici dell’ente, per poterne utilizzare appieno tutte le potenzialità. Rilevante il lavoro dell’ufficio protollo, che, nell’ambito di tale progetto trasformerà in documenti digitali tutta la posta in arrivo dell’ente.
Finalità da conseguire
Omogeneizzare le procedure di gestione documentale, migliorando il sistema di tracciabilità e conservazione dei documenti, riducendo i costi di conservazione. Innalzare della qualità del servizio reso alla collettività, tutelando la memoria collettiva contenuta nei documenti e favorendo il miglioramento della loro reperibilità. Ridurre i costi ed i tempi di spedizione e distribuzione interna degli atti. Migliorare l’accessibilità telematica all’ente.
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PROGETTO N. 1.2 Razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni e di servizi e strumenti di risparmio .
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Le permanenti restrizioni di bilancio impongono di mantenere alta l’attenzione agli oneri per il funzionamento ordinario dell’ente. E’ pertanto necessario, nell’ambito delle attività di acquisto di beni e servizi di competenza del settore, proseguire nella realizzazione di azioni finalizzate a porre alla base delle procedure di spesa la preliminare programmazione, verificata e condivisa, e, ove possibile e compatibilmente con le prescrizioni di legge, azioni di ricerca di strumenti di acquisizione dei servizi e dei beni, efficaci, efficienti ed economici, anche di tipo sperimentale, con particolare attenzione alle modalità di acquisto. Accanto a ciò dovranno essere consolidate le attività di monitoraggio e controllo già in essere. Ad esse dovranno essere unite, laddove possibile, specifiche indicazioni operative per la concreta riduzione dei consumi.
Finalità da conseguire
Realizzare risparmi tramite la leva prioritaria della razionalizzazione della spesa e del controllo in itinere. Supportare processi di innovazione interna
PROGETTO N. 1.3 Qualificazione e supporto amministrativo
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il progetto si inquadra nell’ambito della propria funzione di accompagnamento ai settori nello svolgimento di attività rilevanti e complesse e consiste in una serie di azioni dirette a:
- aumentare la condivisione della conoscenza in materia di gare di appalto; - sottoporre a verifica importanti processi gestiti dall’ente, proceduralizzandone l’iter ottimale; - Continuare il supporto dell’ufficio tecnico nello svolgimento di procedure di gara semplificate.
Nel corso del 2011, in coerenza con quanto previsto negli strumenti di programmazione, si è attivata una stabile funzione di aggiornamento in materia di appalti, sia svolgendo corsi di formazione che mediante una costante attività di informazione generale. Dato l’esito, pare pertanto importante proseguire e consolidare questa esperienza e se, possibile , qualificarla mediante forme di collaborazione trasversale nell’ambito dei diversi uffici. Anche le altre azioni di verifica e di sperimentazione che si andranno successivamente a definire dovranno tendere, principalmente ma non esclusivamente, a riallineare le procedure, ad omogeneizzarle e , nei limiti di quanto stabilito dalla normativa,a semplificarle. Saranno sviluppate iniziative per permettere una più omogenea trattazione del contenzioso.
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Finalità da conseguire
Supportare i processi di innovazione interna Valorizzare e condividere il patrimonio delle conoscenze Ridurre i percorsi burocratici interni ed esterni Migliorare la qualità del servizio reso
PROGETTO
N. 1.4 Società Partecipate: prosecuzione attività di riassetto
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Al settore è attribuita la competenza in materia di coordinamento delle società partecipate , che si principalmente nella gestione e nell’aggiornamento della banche dati in materia e l’inserimento nel sito delle informazioni richieste dalla normativa. Nel corso del 2011 l’ufficio, in collaborazione con i settori a cui fa direttamente capo il controllo delle società partecipate, ha attivato la dismissione di quelle per cui era stata prevista tale procedura. Nel 2012 si prevede che tale processo sia portato a compimento nel perseguimento di un obiettivo, proprio di questo ente, di progressivo riordino e razionalizzazione del sistema delle partecipate.
Finalità da conseguire
Ridurre i costi. Migliorare la qualità dei servizi resi dalle società partecipate.
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato - - -
Da Regione - - -
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti - - -
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) - - -
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici 50.000,00 50.000,00 50.000,00
Proventi dei beni dell'ente - - -
Proventi diversi 90.000,00 90.000,00 90.000,00
Totale (b) 140.000,00 140.000,00 140.000,00
c) Quote di risorse generali 3.689.057,73 3.689.837,54 3.689.837,54
Totale (c) 3.689.057,73 3.689.837,54 3.689.837,54
Totale generale (a+b+c) 3.829.057,73 3.829.837,54 3.829.837,54
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 1
AFFARI GENERALI
MIGLIORINI SIMONA
123
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
3.812.777,73 99,57 - - 16.280,00 0,43 3.829.057,73 33,33
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
3.813.557,54 99,57 - - 16.280,00 0,43 3.829.837,54 33,34
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
3.813.557,54 99,57 - - 16.280,00 0,43 3.829.837,54 33,34
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Programma
Settore
Responsabile
N. 1
AFFARI GENERALI
MIGLIORINI SIMONA
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SETTORE AFFARI ISTITUZIONALI RESPONSABILE LUCA ROSSI
ORGANIZZAZIONE
Servizi agli organi istituzionali, ufficio stampa, comunicazione istituzionale, URP, contributi, sponsorizzazioni, relazioni istituzionali e cerimoniale. Il Settore è organizzato con i seguenti Servizi: - Segreteria del Presidente; - Ufficio Relazioni Istituzionali; - Ufficio Relazioni con il Pubblico; - Segreteria del Presidente del Consiglio, Commissioni consiliari e degli Assessori; - Ufficio Amministrativo, gestione contributi provenienti dalla FMPS - Ufficio stampa, comunicazione e informazione; - Servizio accoglienza e centralino; - Servizio garage e autisti per le auto istituzionali;
PROGRAMMA N. 2 Una Provincia vicina al cittadino
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE
PROIETTARE I NOSTRI VALORI NEL FUTURO Un progetto per conoscere la Costituzione italiana Sviluppo un progetto, rivolto alle scuole primarie fino a quelle di secondo grado, per conoscere la Costituzione italiana e approfondire temi ad essa legati quali la democrazia, i diritti umani, la legalità, il lavoro, la partecipazione alla vita sociale e politica dello Stato. Un progetto pensato con una serie di iniziative che siano occasione di partecipazione attiva, riflessione e confronto. Il progetto approfondirà l’importanza del valore della Resistenza per la storia del territorio, attraverso i racconti dei protagonisti e la conoscenza dei luoghi della memoria. Istituzioni più vicine ai Cittadini Attivazione di percorsi di conoscenza delle Istituzioni, coinvolgendo anche i 36 Comuni, attraverso visite guidate e lezioni propedeutiche per far conoscere ai cittadini, ma soprattutto agli studenti delle scuole secondarie, il quadro delle Autonomie locali previste dalla nostra Costituzione. LA PROVINCIA DI SIENA: LA CABINA DI REGIA DEL TERRITORIO
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Attivazione di una doppia “cabina di regia”, una a livello provinciale e una di area, per creare strategie ed azioni condivise per tutto il territorio della provincia di Siena in coordinamento con gli atri Settori dell’Ente “MOBILITA’ DOLCE”, MOTORE PER LA SOCIALITÀ DEL TERRITORIO Proseguimento nel lavoro con il Gruppo di lavoro sulla “mobilità dolce”: - piste ciclabili della provincia di Siena; - catasto delle “strade bianche”; - creazione di una rete ciclabile in tutto il territorio della Provincia di Siena.
SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Ufficio di presidenza L’ufficio di Presidenza continuerà a supportare il Presidente nell’l’attività di segreteria, pubbliche relazioni, regia e coordinamento per la convocazione di tavoli istituzionali che vedono coinvolti istituzioni, enti, aziende, privati.
Ufficio Segreteria degli Assessori, del Presidente del Consiglio, Commissioni Consiliari e Gruppi Consiliari
La segreteria svolge un’attività di raccordo e di filtro tra gli Assessori, l’utenza esterna e i servizi interni per la tenuta delle agende; con la Segreteria di Presidenza per la partecipazione degli Assessori ad incontri o eventi. Per questi ultimi e per la concessione di patrocini collaboriamo anche con l’ufficio REL .Una parte rilevante dell’attività è rappresentata dalla convocazione di tavoli istituzionali. Protocollo, archivio,portale e aggiornamento contatti out look rappresentano la parte amministrativa dell’ufficio. L’obiettivo è quello di mantenere, pur in presenza di un ridimensionamento del personale (di fatto ogni segretario ha ora due assessori di riferimento), puntualità ed efficienza stabiliti nel programma di mandato, anche con la turnazione pomeridiana che assicura l’apertura dell’ufficio per l’intera giornata tutta la settimana.
La Segreteria delle Commissioni Consiliari istituite nella presente legislatura proseguirà nello svolgimento dell’attività che si è ultimamente intensificata. Collabora, inoltre, come supporto amministrativo per l’organizzazione delle Feste Istituzionali. Le due distinte segreterie si supportato vicendevolmente nello svolgimento delle rispettive attività.
Servizio Relazioni Istituzionali. Obiettivo è quello di qualificare l’immagine e la presenza dell’istituzione Provincia e del suo operare attraverso la collaborazione con le altre istituzioni locali. In riferimento alle linee programmatiche di mandato l’ufficio, di concerto con il Dirigente del settore Anche a fronte della distanza che talvolta sembra esistere tra istituzioni e società, ed a maggior ragione tra istituzioni e giovani, ritiene opportuno promuovere iniziative riconducibili ai temi di fondo della cittadinanza attiva. Ovvero creare occasioni e strumenti che informino ed educhino attorno all’idea del bene comune e quindi al senso
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di partecipazione civica. Concetti, questi, declinabili in rapporto alla comunità in cui si vive e alla imprescindibile dimensione globale. Potrebbero essere interessanti, in questa ottica, alcune iniziative che, in continuità con una certa storia delle popolazioni senesi, aiutino a comprendere il presente e le sfide che esso pone nel segno della crescita comune e in nome di una civiltà di indubbio valore. Interagendo tra le competenze del servizio e coinvolgendo a pieno l’ufficio editoria e l’ufficio copia e grafica si potenzierà l’efficienza e l’efficacia delle iniziative. Per il 2012 l’ufficio sarà impegnato nella programmazione e nella realizzazione delle celebrazioni del 25 Aprile, 2 Giugno,4 Novembre, ed altri eventi che faranno capo al Settore. Provvederà inoltre all’istruttoria per la concessione dei patrocini. Supporterà il Capo di Gabinetto nell’attività di segreteria e di relazioni istituzionali, curerà l’identità visiva della Provincia. Ufficio stampa, comunicazione e informazione Il servizio si esplica nelle attività di comunicazione e informazione delle attività della Giunta e Consiglio. Accoglienza e centralino Il servizio viene svolto con personale della Provincia e con personale esterno a seguito di gara pubblica. In considerazione del buon risultato si prevede che lo stesso continuerà, anche attraverso parziali modifiche e accorgimenti, anche per l’anno 2012. Autisti e Rappresentanza Questo servizio proseguirà l’attività di supporto agli organi istituzionali nella guida e cura delle auto di rappresentanza. Si prosegue anche nell’attività di apertura del garage, della consegna auto a guida libera e della manutenzione meccanica. Gestione contributi Fondazione Mps, contributi ordinari. Supporto tecnico amministrativo Settore. L’Ufficio GE.CO. proseguirà nel suo compito di raccordo e gestione dei contributi concessi dalla Fondazione MPS attraverso apposito software. Svolgerà tutte le azioni amministrative di competenza del Settore Affari Istituzionali. Farà da supporto al progetto sulla “mobilità dolce”. URP Nel corso del 2012 si dovrà proseguire il percorso avviato finalizzato alla pubblicazione del nuovo Portale della Provincia di Siena, attraverso l’individuazione delle responsabilità e delle modalità di gestione dello stesso, a mettere a regime l’attività avviata per la gestione documentale dei reclami, accessi agli atti, segnalazioni e richieste informazioni attraverso l’uso di un software e con il coinvolgimento dei servizi a più livelli. Verrà inoltre somministrato il questionario elaborato nel 2011 per valutare la soddisfazione e percezione degli
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utenti esterni rispetto ai servizi della Provincia, e analizzato il sondaggio avviato sulla platea interna all’ente. Si proseguirà il percorso avviato per rendere funzionale lo sportello sia sotto il profilo logistico che sotto il profilo dei servizi da erogare al cittadino perché diventi un punto di riferimento immediato per chi ha bisogno di interfacciarsi con la Provincia, sia direttamente che attraverso l’utilizzo di interfacce telematiche. Si attiveranno forme di collaborazione con tutti i settori della Provincia al fine di supportare gli stessi su attività rivolte al cittadino, promovendo eventi, distribuendo materiale divulgativo elaborato dall’Ente ecc.... Inoltre l’URP avrà un ruolo di coordinamento relativamente alle attività di comunicazione, trasparenza ed informazione , attraverso tavoli di confronto. Inoltre individuare e promuovere nuove forme di comunicazione tra i servizi dell’Ente (INTRANET e videocomunicazioni ecc.) e/o soggetti esterni. Anagrafe degli Eletti Raccolta, organizzazione, pubblicazione e aggiornamento dei dati relativi ai componenti del Consiglio e della Giunta al fine di renderli disponibili e chiaramente consultabili sul portale della Provincia nella sezione apposita “Anagrafe degli Eletti”.
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato - - -
Da Regione - - -
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti - - -
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) - - -
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici - - -
Proventi dei beni dell'ente - - -
Proventi diversi 250.000,00 250.000,00 250.000,00
Totale (b) 250.000,00 250.000,00 250.000,00
c) Quote di risorse generali 155.100,00 150.100,00 150.100,00
Totale (c) 155.100,00 150.100,00 150.100,00
Totale generale (a+b+c) 405.100,00 400.100,00 400.100,00
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 2
AFFARI ISTITUZIONALI
ROSSI LUCA
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Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
405.100,00 100,00 - - - - 405.100,00 33,61
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
400.100,00 100,00 - - - - 400.100,00 33,20
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
400.100,00 100,00 - - - - 400.100,00 33,20
Programma
Settore
Responsabile
N. 2
AFFARI ISTITUZIONALI
ROSSI LUCA
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
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SETTORE CULTURA, SCUOLA E WELFARE RESPONSABILE ANTONIO DE MARTINIS
ORGANIZZAZIONE
Il Settore Cultura, Scuola e Welfare è organizzato in 4 servizi: Servizio Cultura: il servizio comprende le U.O. Sport e Iniziative Culturali e Teatri, inoltre afferiscono a questo servizio anche i progetti “Via Francigena” e “Musei, Biblioteche e REDOS (Rete Documentaria Senese). L'area Cultura e Sport è attiva con numerosi programmi per la valorizzazione dei beni culturali, l'arricchimento della programmazione per le varie forme di spettacolo, il sostegno all'educazione musicale di base, la promozione della lettura, la promozione di iniziative ed interventi di coordinamento e diffusione della cultura e della pratica delle attività motorie, ricreative e sportive e la valorizzazione dello sport per tutti. Servizio Scuola: il servizio comprende U.O. Programmazione e Sviluppo Scuola con annesso il coordinamento dell’Osservatorio Scolastico Provinciale e l’U.O. Sviluppo offerta formativa. La competenza generale è sulla scuola secondaria di secondo grado nella provincia di Siena. La Provincia tramite il servizio provvede all’istituzione, trasferimento e soppressione di scuole, nuovi corsi, indirizzi e sezioni di qualifica della scuola secondaria di 2° grado, modificando inoltre il dimensionamento delle Istituzioni scolastiche autonome. Predispone annualmente il piano Provinciale della rete scolastica, che viene inviato alla Regione Toscana entro il 30 novembre di ogni anno. Inoltre il servizio si occupa della ripartizione dei finanziamenti regionali per l’acquisto dei libri di testo per gli studenti della scuola media inferiore e superiore e per le borse di studio per gli alunni delle scuole elementari, medie inferiori e medie superiori. Dal 2010 fa riferimento a questo servizio anche la progettazione integrata riguardante i temi dell’Educazione Ambientale. Servizio Welfare: comprende l’U.O. Politiche Sociali anche con l’Osservatorio Sociale Provinciale, le Politiche della Sicurezza e l’U.O. Pari Opportunità e Politiche di genere a cui fa riferimento anche il Centro Pari Opportunità provinciale. In particolare l’U.O. Politiche Sociali si pone come obiettivo il sostegno alle fasce più deboli e vulnerabili del tessuto sociale, attraverso la promozione di iniziative e ricerche e attraverso il coordinamento di interventi innovativi. Al fine di favorire soluzioni condivise nell'ambito delle problematiche sociali, il servizio intrattiene relazioni dirette con il volontariato, l'associazionismo, la cooperazione sociale, le associazioni dell’immigrazione e dell’handicap. Inoltre mette a disposizione le proprie risorse per individuare le priorità, definire gli obiettivi, cercare le soluzioni e i modi per realizzarle. Più specificamente, l'area coordina iniziative sociali rivolte ad anziani, portatori di handicap, detenuti. Si occupa di iscrivere al registro regionale le associazioni del volontariato in campo sociale e sanitario. Infine eroga contributi a sostegno di iniziative in campo sociale. Servizio Politiche di Genere e Pari opportunità La Provincia di Siena lavora da anni affinché la parità tra uomo e donna
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nella famiglia, nella società, nella rappresentanza politica ed istituzionale e nel mercato del lavoro non sia solo un concetto astratto ma una realtà concreta e ben consolidata. A tal fine opera attraverso il Centro Pari Opportunità Provinciale, in maniera trasversale ai diversi settori di intervento della Provincia, proponendo il genere quale categoria di analisi e di interpretazione dei fenomeni economici, sociali e culturali. L’area delle pari opportunità, quindi, è soprattutto uno strumento di “governance”, in chiave di genere, delle politiche messe in atto dalla Provincia di Siena, per promuovere una cultura del rispetto e delle pari opportunità, quale elemento di sviluppo del territorio. Area Contabile Amministrativa del settore: si occupa della programmazione economico-finanziaria del settore e al monitoraggio dei contributi erogati tanto dalla Regione Toscana che dalla Fondazione MPS e da altri soggetti pubblici e privati per le attività del settore. Inoltre predispone la rendicontazione dei progetti e delle attività svolte. Cooperazione internazionale: L’attività del servizio cooperazione internazionale è una acquisizione recente del settore cosi come previsto dalla riorganizzazione della dirigenza. Le attività di cooperazione permettono alla comunità locale di dare il proprio contributo allo sviluppo sostenibile su scala globale, toccando alcune problematiche, spesso poco considerate: pace, povertà, fame, degrado ambientale e ingiustizia. L'attività della servizio in questo settore è impostata privilegiando la capacità di fare rete; il coordinamento tra i diversi soggetti; l’ottimizzazione dell’uso delle risorse e una maggiore qualificazione per gli attori locali della pace e della cooperazione decentrata. L’U.O. si avvale di fondamentali collaborazioni esterne come i vari Comitati (Terre di Siena e per Haiti) e il Forum Provinciale della Cooperazione e Solidarietà.
PROGRAMMA N. 3 Per una Provincia che cresce nella coesione sociale e nel sapere
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE
9.1 Per valorizzare e mettere a sistema le nostre risorse culturali Realizzare un vero e proprio distretto culturale evoluto della provincia di Siena, creando un'interazione sinergica fra le risorse primarie (artistiche, culturali e ambientali), le infrastrutture che ne garantiscono la fruibilità e il sistema delle imprese che erogano servizi di interesse turistico e/o culturale. Per fare questo è necessario una programmazione delle politiche culturali che sappia fondarsi su un adeguato supporto di saperi integrati, conoscenze, competenze, esperienze gestionali e capacità progettuale (…) 11.1 Lo sport, motore per la socialità del territorio Nei prossimi anni il nostro impegno sarà quello di continuare a favorire la pratica sportiva, dai primi anni di vita fino alla terza età, consapevoli dell’importanza dell’attività motoria come strumento per lo sviluppo individuale, per l’integrazione sociale e per il miglioramento della qualità della vita(…)
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7.1 Per una nuova stagione del sapere La Provincia si occuperà di promuovere azioni di orientamento e supporto per il proseguimento degli studi di ragazzi e ragazze dopo l’obbligo scolastico attraverso l’istituzione di borse di studi per studenti meritevoli e per quelli in difficoltà economica. 8.1 Per un nuovo patto di welfare La nostra idea di welfare è basata su quattro concetti: inclusione, partecipazione, innovazione e mobilità sociale. Vogliamo dare vita ad un patto per un nuovo welfare, che faccia della provincia di Siena una comunità sempre più coesa e solidale, allargando le risposte a tutti coloro che fino ad oggi ne sono rimasti esclusi (…). Abbiamo bisogno di un modello di welfare che sia più vicino alle donne e alle famiglie con figli che chiedono più asili nido; più assistenza per gli anziani; più flessibilità negli orari; innovazione negli strumenti di tutela del reddito e politiche abitative più eque. Per questo è necessario lavorare per costruire sul nostro territorio una vera e propria rete di servizi territoriali (dagli asili nido ai centri anziani fino ai servizi per l’accompagnamento), dando un ruolo attivo alle zone socio sanitarie e promuovendo un forte coordinamento a livello provinciale.
SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Il settore Cultura, Scuola e Welfare risulta essere strategico per lo sviluppo della Provincia di Siena. Gli ambiti interessano vari aspetti della vita della comunità locale. I mutamenti della società e le nuove dinamiche sociali anche per effetto della crisi economica devono ottenere risposte concrete ed incisive nella salvaguardia delle categorie più fragili e nello sviluppo di opportunità per i giovani.
Servizio Cultura La cultura può diventare strumento di coesione sociale, oltre che occasione di confronto, di socializzazione e di intrattenimento, contribuendo, a volte in modo determinante, all’ampliamento delle capacità e all’accrescimento della consapevolezza di ciascuno. Una politica di programmazione culturale estesa e articolata offre l’opportunità di integrare le conoscenze del pubblico e allo stesso tempo di rendere più vasto lo spettro di conoscenze e di capacità interpretative sia della società nel suo complesso, sia dell’individuo nella sua dimensione personale: in tale ottica, diventa fondamentale fornire ai cittadini non soltanto una serie di strumenti di informazione, ma anche la chiave di accesso a veri e propri processi di “capitalizzazione” (empowerment), intesa come espansione dei diritti sociali e politici di cui dovrebbero poter beneficiare tutti gli esseri umani. È dunque importante ampliare lo sguardo dalle problematiche di esclusione in senso stretto a questioni di più ampio respiro, quali la legittimazione del sostegno pubblico alla cultura e la creazione di uno spazio culturale democratico ; lo sviluppo della partecipazione, dell’accesso (non solo al consumo culturale, ma anche ai mezzi della produzione e della distribuzione) e della diversità culturale; il ribaltamento dei processi di
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alienazione e lo sviluppo di valori pluralisti e democratici; la correlazione tra capitale culturale e capitale sociale; il nesso tra identità, cultura e libertà positiva; la cultura non solo e non tanto come un settore specifico di intervento, quanto piuttosto come un elemento trasversale e orizzontale di coesione comunitaria. Attività sportiva: La salute di una comunità passa anche attraverso le buone abitudini tra cui l’attività sportiva, per questo sarà importante attivare tutti quegli strumenti di comunicazione che possano rendere sempre più attrattiva la possibilità utilizzare parte del proprio tempo libero in qualche attività fisica.
Servizio Scuola: i tagli effettuati dal livello nazionale creano non pochi problemi al sistema scolastico provinciale, si deve intervenire per limitare i disagi e i tagli soprattutto nell’ottica di salvaguardare gli studenti svantaggiati e portatori di handicap. Inoltre si dovrà intervenire a favore degli studenti in difficoltà per garantire il diritto di accesso all’istruzione.
Servizio Welfare: In un momento di crisi come quello attuale, questo servizio assume un ruolo fondamentale, non solo nella progettazione di interventi a carattere di sostegno per le persone non autosufficienti ma anche per i disoccupati e per la progettazione di nuove azioni a favore delle fasce deboli della comunità. Attraverso il dialogo e il coordinamento con gli altri attori del sociale, quali ASL, Comuni e Terzo Settore per elaborare modelli di sostegno e aiuto alle nuove povertà emergenti ed a rischio di esclusione sociale. Nel rispetto dei diritti e opportunità tra uomo e donna e cittadini , attuare tutti gli strumenti utili alle forme di contrasto di violenza e di integrazione degli immigrati nella provincia di Siena. L’U.O. Politiche Sociali svolge funzione di coordinamento e raccordo delle azioni programmatorie e progettuali in campo sociosanitario promosse e gestite dalle Società della Salute e dal privato sociale. A tal fine partecipa attivamente, con l’Osservatorio Sociale Provinciale all’elaborazione dei Profili di salute parte integrante dei Piani Integrati di salute delle 4 Società della Salute. L’Osservatorio Sociale Provinciale partecipa all’attività della Rete Regionali degli Osservatori e coordinerà un gruppo di lavoro “Fenomeno migratorio” funzione per la quale è prevista l’assegnazione di adeguate risorse da parte della Regione Toscana.
Nota incarichi esterni
Si prevede di affidare incarichi professionali esterni per funzioni attinenti a: 1) Per Osservatorio Sociale 2) Per Politiche Sociali 3) Per Progetto Via Francigena 4) Per Osservatorio Scolastico per un importo totale di Euro 150.000,00.
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ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N. 3.1 “Festival Terre di Siena” Estate 2012
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il progetto, a seguito di numerosi incontri del Tavolo di Coordinamento Spettacolo “Festival Terre di Siena” composto da amministratori locali e soggetti organizzatori dei festival, serve per l’organizzazione e lo svolgimento di numerosi festival ed altre manifestazioni culturali della Provincia caratterizzati da consistente qualità e rilevanza sul piano artistico-culturale. Proseguirà l’esperienza della promozione coordinata degli eventi dei Festival attraverso la realizzazione di un unico cartellone provinciale nell’estate 2012 nonostante il quadro di riduzione delle risorse.
Finalità da conseguire
Coordinamento degli eventi di spettacolo nella provincia di Siena.
PROGETTO N. 3.2 REDOS ( rete bibliotecaria e documentaria senese): la promozione della lettura come formazione di cittadini informati e consapevoli.
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
La Rete Documentaria e Bibliotecaria Senese Re.Do.S., composta da 32 biblioteche di ente locale e da 4 istituti culturali di Siena, dopo 10 anni di attività, ha come obiettivo per l'anno 2012 la realizzazione dei seguenti nuovi progetti: - Nuovo sito internet di rete con servizi di social networking e con contenuti digitali (possibilità di scaricare e-book gratuitamente per gli utenti delle biblioteche della rete); - Possibilità per i non udenti di scaricare gratuitamente file -mp3 per l'ascolto di audiolibri, dal sito di Rete; - Analisi degli utenti e non utenti in tutte le biblioteche della Provincia di Siena che aderiscono alla Rete per analizzare la qualità del servizio e per programmare delle azioni di "attrazione" sui non utenti. - Concorso fotografico rivolto sia alle scuole secondarie inferiori che superiori per una futura campagna di comunicazione delle nostre biblioteche comunali. Il concorso prevede che vengano realizzate delle foto per spiegare i servizi e per dare un'immagine contemporanee di biblioteca, usando come modelli i ragazzi stessi che usano la biblioteca e i libri. Per una biblioteca più vicina ai cittadini e per cercare di mirare delle iniziative verso quella fascia d'età, i cosiddetti "giovani-adulti" che non sono di solito frequentatori di biblioteche; - Adesione a Medialibrary on-line - (primo network italiano di biblioteche pubbliche per la gestione di contenuti digitali. MLOL è la piattaforma italiana per il “prestito digitale” (digital lending) nelle biblioteche italiane. Ad oggi le biblioteche aderenti sono 2.000, da 10 regioni italiane). Attraverso MLOL l’utente potrà ad esempio (da casa o in biblioteca). Gli
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utenti potranno: prendere a prestito e-book dei principali editori italiani; consultare banche dati ed enciclopedie; leggere le versioni edicola dei quotidiani o di altri periodici; ascoltare e scaricare audio musicali; visionare video in streaming; ascoltare e scaricare audiolibri; assistere in live - casting ad eventi organizzati dalle biblioteche o rivederne le registrazioni; consultare manoscritti e testi antichi in formato immagine; leggere libri digitalizzati attraverso tipologie diverse di e-book reader. - Ordinamento, inventariazione e stampa di n. 5 inventari di Archivi Storici Comunali (Montepulciano - Chiusi - Casole d'Elsa Abbadia S. Salvatore - Radicofani) e marcatura -xml di n. 4 inventari di Archivi Storici Comunali già pubblicati (Colle di Val d'Elsa, Siena, Sinalunga, Castiglione d'Orcia). Consolidamento dei seguenti servizi/progetti: - acquisto coordinato e centralizzato di libri, dvd e altro materiale da destinare al prestito gratuito agli utenti; - catalogazione centralizzata (ottimizzazione delle risorse, alta qualità della catalogazione e risparmio di tempo per i bibliotecari locali da destinare ai servizi all'utenza); - promozione della lettura coordinata per il mese di ottobre e novembre con la XXII Edizione di “Leggere è volare”, Festa del Libro per ragazzi e giovani, si terrà dal 6 al 22 novembre 2012 a Siena e nei 36 comuni della provincia, aderendo alla campagna di comunicazione di Regione Toscana dal titolo "In Biblioteca perchè c'è il futuro della tua storia" 2012 - Bibliobus - (servizio di outreach) - consolidamento del servizio esterno di biblioteca, per raggiungere quei comuni o zone che non hanno una biblioteca o quelle frazioni che non sono servite dal servizio bibliotecario tradizionale; - Redazione di altri 3 numeri della neo-rivista Bibliomap con gestione del relativo blog e profilo facebook.
Finalità da conseguire
Garantire il funzionamento e la crescita delle biblioteche e il diritto alla lettura come servizio pubblico.
PROGETTO N. 3.3 Progetto “Via Francigena”
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il progetto prevede la valorizzazione dell’antico percorso della Via Francigena sotto vari punti di vista storico, culturale e spirituale nella provincia di Siena.
Finalità da conseguire
Continuazione dell’attività di valorizzazione e coordinamento lavori relativi alla segnaletica ed al reperimento dei finanziamenti regionali per la Via Francigena, attraverso la gestione del master plan della Regione Toscana e il coordinamento delle attività dei Comuni. Valorizzare dal punto di vista storico, culturale e spirituale, puntando a far
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entrare l’antica via di comunicazione nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco collaborando con i Comuni e le Diocesi per la valorizzazione del percorso medievale della Via Francigena.
PROGETTO N. 3.4 “Osservatorio Sportivo regionale e programmi di attività ludico sportive”
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Partecipazione all’Osservatorio Sportivo Regionale al fine di conoscere lo stato dell’arte dell’impiantistica sportiva, in collaborazione con il C.O.N.I. e sostegno alle attività sportive delle scuole di ogni ordine e grado per sviluppare la conoscenza e la pratica del maggior numero possibile di attività motorio - sportive. Favorire e sostenere la scelta dell’attività sportiva più congeniale dalla prima infanzia agli adulti.
Finalità da conseguire
Razionalizzazione degli interventi nell’impiantistica sportiva e promozione di programmi e attitudini alla pratica sportiva.
PROGETTO N. 3.5 Per un welfare a misura dei deboli.
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Azioni a sostegno delle famiglie con soggetti non autosufficienti,disabili e minori. Il progetto nasce dall’idea di implementare il patto tra i soggetti partecipanti al tavolo delle Politiche Sociali ,con azioni tese ad arginare gli effetti della crisi in atto e le ripercussioni che ha avuto e sta avendo, non solo dal punto di vista economico generale, ma anche sulla capacità della vita dei cittadini delle nostra provincia. Attraverso specifiche progettualità saranno coordinati i servizi/interventi in favore delle fasce più fragili della cittadinanza. Sarà attuato il progetto “ INSIEME E’ PIU’ FACILE” “Bando per contributi regionali - Sostegno alle buone pratiche e alle politiche di rete educativa volta al sostegno sociale dei detenuti e dei detenuti neoscarcerati italiani e stranieri”. Presentazione progetto “Progress” fondo FEI in qualità di partner per sostenere il processo d´integrazione di giovani stranieri di recente arrivo, anticipando gli interventi al momento della richiesta di ricongiungimento da parte dei genitori, creando un sistema di orientamento-accompagnamento multidimensionale (istituzionale, formativo, sociale) per giocare d’anticipo nell’inclusione, coinvolgendo famiglie e comunità autoctona.
Finalità da conseguire
Coordinare gli interventi tra i vari soggetti sottoscrittori del patto implementando le azioni già avviate con nuovi interventi di sostegno alle fasce fragili della popolazione. Sostegno/facilitazione all’inserimento in ambito lavorativo dei soggetti detenuti, ex detenuti ed in M.A. attraverso attività di orientamento al lavoro e bilancio di competenze. Sostenere il processo d´integrazione di giovani stranieri di recente arrivo, anticipando gli interventi al momento della
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richiesta di ricongiungimento da parte dei genitori, creando un sistema di orientamento-accompagnamento multidimensionale (istituzionale, formativo, sociale) per giocare d’anticipo nell’inclusione, coinvolgendo famiglie e comunità autoctona.
PROGETTO N. 3.6 Progetti sulle Politiche di Genere e sulla promozione dei diritti come elemento trasversale
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
A seguito della sottoscrizione dell’Accordo Territoriale di Genere nel giugno 2010, ai sensi della legge regionale 16/2009 “Cittadinanza di genere” sono stati realizzati 11 progetti allegati. Sette di questi progetti sono rivolti alle scuole per la promozione della cultura di genere ed il superamento degli stereotipi, gli altri quattro sono rivolti al tessuto produttivo locale, al fine di favorire lo sviluppo di politiche e pratiche di conciliazione nei luoghi di lavoro.
• UNAR - Osservatorio antidiscriminazioni Descrizione del progetto e motivazione delle scelte Le politiche antidiscriminatorie rappresentano, infatti, un indispensabile complemento alle politiche di genere, poiché sono soprattutto le donne che subiscono discriminazioni plurime e che costituiscono la maggioranza nei gruppi discriminati. In tale direzione, nel gennaio 2011 la Provincia di Siena ha sottoscritto il Protocollo d’Intesa con l’UNAR, in materia di contrasto alle discriminazioni. E’ in fase di studio la convenzione con l’Unar per la costituzione ed il funzionamento dell’Osservatorio territoriale antidiscriminazione, che andrà a regime nel 2012, con l’assegnazione di risorse da parte del Dipartimento Pari Opportunità.
• Gender budgeting Descrizione del progetto e motivazione delle scelte Attualmente la provincia ha costituito un gruppo di lavoro interno per avviare una prima fase sperimentale di analisi e riflessione sul bilancio di genere, con riferimento ai settori “Formazione e Lavoro” e quello “Cultura Scuola e Welfare”, in collaborazione con la Direzione Generale. In un’ottica di mainstreaming è fondamentale continuare ad affinare gli strumenti e gli indicatori per la lettura in chiave di genere del bilancio, ampliando progressivamente i settori di analisi.
• Carta Europea per l'uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale Descrizione del progetto e motivazione delle scelte La Provincia di Siena nel 2007ha sottoscritto la “La Carta europea per l'uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale”. E’ in fase di ultimazione, a seguito di un percorso di partecipazione e condivisione, la bozza del Piano d’azione, previsto dalla Carta, che sarà presentato ed attuato nel 2012.
Finalità da conseguire
Favorire una reale cultura delle pari opportunità, attraverso interventi mirati nelle scuole e mediante lo scambio di buone pratiche in tema di conciliazione tra soggetti sociali pubblici e privati potenziare e rafforzare le azioni di sistema di ambito cittadino e provinciale finalizzate alla prevenzione ed al contrasto di qualsiasi forma di discriminazione.
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Leggere le politiche ed il bilancio dell’Ente secondo le differenti ricadute prodotte sulle donne e sugli uomini, al fine di promuovere la piena attuazione dei principi di parità ed uguaglianza ed evitare che si creino o si perpetuino situazioni di disparità tra i generi, attraverso meccanismi di trasparenza, equità ed efficienza. Utilizzare appieno le proprie possibilità di intervento ed i propri partenariati a favore di una maggiore uguaglianza delle donne e degli uomini, nell’ottica del superamento delle discriminazioni, anche indirette.
PROGETTO N. 3.7 Politiche Giovanili
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
La Provincia di Siena è da tempo impegnata nel campo delle politiche giovanili per contribuire allo sviluppo di azioni e interventi improntati alla cittadinanza attiva, la progettazione partecipata, il lavoro di rete nella comunità locale. La considerazione delle politiche culturali giovanili come ambito imprescindibile delle politiche di welfare locale indica gli obiettivi di: facilitare l'accesso dei giovani alle strutture e alle attività culturali, promuovere il mantenimento e l'ampliamento dei beni e dei servizi culturali, l'accrescimento della capacità creativa e la ricerca di nuove forme di espressività con la sperimentazione di nuovi linguaggi, il coordinamento tra le politiche culturali e quelle educative, promuovere politiche locali che vedano lo scambio ed il confronto tra amministratori, giovani, e terzo settore, in un’ottica di sempre maggior integrazione e trasversalità delle politiche per i giovani. I giovani sono una grande risorsa per la comunità in cui vivono, risorsa che deve trovare adeguati spazi in cui esprimersi, in cui partecipare. Partecipare è costruire e mantenere un dialogo costante con le istituzioni e con il territorio , per il quale occorre un lavoro integrato tra soggetti e punti di responsabilità diversi. L’attenzione al processo, piuttosto che al prodotto, diventa priorità, tessere relazioni, costruire legami sociali per una ragione valoriale (diritti cittadinanza, pari opportunità e garanzie, eguaglianza) e per una ragione funzionale (maggiori risorse attivabili, ottimizzazione delle risorse). Così i servizi pubblici e del privato sociale svolgono una “funzione pubblica” nei confronti dei giovani e dell’intera cittadinanza, divenendo “luoghi sociali” in cui si elaborano conoscenze, si costruiscono convergenze e si aggregano risorse. Nel 2012 la Regione Toscana nell’ambito dell’Accordo Programma Quadro con il Ministero della Gioventù assegna alla Provincia di Siena la gestione diretta di € 170.000 per il coordinamento e la realizzazione di progetti rivolti ai giovani su 3 direttrici: aggiornamento e formazione per l’avvicinamento dei giovani ad arti e mestieri della tradizione culturale locale, valorizzazione della creatività e dei talenti dei giovani, valorizzazione di una rete di strutture per l’accoglienza dei giovani. I progetti presentati dagli enti territoriali e delle associazioni giovanili prevedono il forte coordinamento della Provincia di Siena attraverso un’azione di sistema che possa realizzare compiutamente il percorso di collegamento in rete di tutte le agenzie a vario titolo coinvolte nelle politiche giovanili.
Nell’anno 2012 la Provincia di Siena realizzerà le azioni del progetto TAG – Toscana Area Giovani per valorizzare al meglio i giovani talenti tecnologici, promuovere la conoscenza delle eccellenze toscane, realizzare di una comunità
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giovanile toscana tecnologica consapevole delle proprie potenzialità, in collaborazione con le altre 9 Province Toscane, con UPI, la Fondazione Sistema Toscana e il Corecom, con un finanziamento del Ministero della Gioventù nell’ambito di Azione Province Giovani.
Finalità da conseguire
Far sì che il significativo intervento sulla risorsa giovani, possa uscire dalla logica della sperimentazione e del progetto per diventare sistema di servizi integrato in tutti i settori di competenza della Provincia, per contrastare le precarietà generali che sono riversate sul contesto giovanile e non solo sul piano del lavoro.
PROGETTO N. 3.8 Tavolo di Coordinamento contro la violenza alle donne
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Contrastare la violenza e sostenere le vittime richiede sinergie interistituzionali, strategie complesse e strumenti/tecniche efficaci. Si tratta di agire contestualmente su più livelli, entro riferimenti istituzionali ed organizzativi stabili, attraverso l’incontro, lo scambio e la messa in discussione di prassi organizzative e metodologie afferenti a diverse professionalità ed esperienze, con coscienza e passione. E’ stato proseguito il lavoro di rete che ha condotto, partendo dalla elaborazione all’interno dei gruppi di lavoro del Tavolo, alla sottoscrizione del Protocollo per attivazione e la gestione integrata di percorsi di accoglienza e di uscita dalla violenza e alla contestuale apertura di una Casa di accoglienza e di 4 punti di emergenza h24 sul territorio, attraverso apposita convenzione con i Centri antiviolenza ed il privato sociale. Il Tavolo, sulla base dell’esperienza maturata dai 4 gruppi di lavoro, ha stabilito di proseguire le concrete azione in favore delle donne vittime di violenza, attraverso la continuità del lavoro dei suddetti gruppi, e precisamente: rilevazione, sensibilizzazione, percorsi assistenziali e formazione, stringendo sinergie e relazioni con altri soggetti pubblici e del privato sociale. In collaborazione con l’OSP proseguirà la raccolta dei dati, allargando la rilevazione alle aziende sanitarie ed ai Comuni della provincia.
Finalità da conseguire
Ampliare la rete dei soggetti impegnati sul tema della violenza di genere, rafforzare la rete e le relazioni tra i soggetti a livello territoriale, promuovere progettualità condivise.
PROGETTO N. 3.9 Diritto allo studio
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Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Le attività previste per il settore scuola anno 2012 potranno essere orientate alle seguenti attività: - consolidamento delle attività di supporto alla programmazione territoriale integrata: dopo la costituzione del tavolo per la PTI e la riorganizzazione del Gruppo di Lavoro Provinciale per l'Educazione Ambientale, si prevede di fornire un supporto consulenziale e di sostegno alle attività di progettazione e monitoraggio dei Comuni della Provincia, tramite le 4 conferenze zonali per l'istruzione, nel campo dell'istruzione formale (Piani Integrati di Area - PIA), non formale (Piani Educativi - PE) e Educazione Ambientale (EA); - progetto di valutazione delle competenze dei sistemi scolastici, con un ruolo nevralgico dell'Osservatorio scolastico Provinciale, che gestirà i rapporti con le Dirigenze scolastiche per la messa a punto degli strumenti di valutazione; - progetto per l'alternanza scuola - lavoro, in collaborazione con l'UST; - progetto per il sostegno alle attività di integrazione nelle scuole secondarie di 2° grado (handicap e stranieri), anche attraverso la stipula di convenzioni con l'Università degli studi di Siena e l'Università per stranieri per la gestione di tirocinanti.
Finalità da conseguire
Sostenere studenti, famiglie e istituzioni scolastiche per garantire il diritto allo studio alle fasce scoiali più deboli della comunità senese. Coerente programmazione delle risorse e opportunità formative, curriculari ed extra scolastiche. Sostenere il diritto allo studio dei soggetti portatori di handicap.
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato - - -
Da Regione 195.600,00 195.600,00 195.600,00
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti - - -
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) 195.600,00 195.600,00 195.600,00
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici 23.000,00 23.000,00 23.000,00
Proventi dei beni dell'ente - - -
Proventi diversi 29.942,24 - -
Totale (b) 52.942,24 23.000,00 23.000,00
c) Quote di risorse generali 435.777,72 465.527,08 465.497,65
Totale (c) 435.777,72 465.527,08 465.497,65
Totale generale (a+b+c) 684.319,96 684.127,08 684.097,65
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 3
CULTURA SCUOLA E WELFARE
DE MARTINIS ANTONIO
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Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
684.319,96 100,00 - - - - 684.319,96 33,34
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
684.127,08 100,00 - - - - 684.127,08 33,33
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
684.097,65 100,00 - - - - 684.097,65 33,33
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Programma
Settore
Responsabile
N. 3
CULTURA SCUOLA E WELFARE
DE MARTINIS ANTONIO
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SETTORE FORMAZIONE E LAVORO RESPONSABILE SIMONETTA CANNONI
ORGANIZZAZIONE
Il settore svolge le funzioni attribuite sia da normative nazionali in materia di lavoro e formazione, sia dalla Regione Toscana con L.R. 32/2002 “Testo Unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”. E’ articolato in: una sede direzionale a Siena e 5 Centri Impiego Territoriali (zona Amiata, zona Senese, zona Valdelsa, zona Valdichiana – Montepulciano e Sinalunga) che erogano i servizi anche nelle sedi distaccate di Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni e San Gimignano. Il Servizio gestisce anche 9 Poli e Web Learning Point del sistema della Formazione a Distanza del Progetto TRIO nelle sedi di: Abbadia S.Salvatore, Casole d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Chianciano Terme, Montalcino, Montepulciano, Poggibonsi, Siena e Sinalunga.
PROGRAMMA N. 4 LA FORMAZIONE E IL LAVORO PER LO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO DEL TERRITORIO
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE CONOSCERE PER CRESCERE: PER UNA NUOVA STAGIONE DEL SAPERE PER UN LAVORO DI QUALITA’: POLITICHE ATTIVE PER LA BUONA OCCUPAZIONE
SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Le priorità perseguite dal Settore Formazione e Lavoro della Provincia di Siena si collocano in un contesto di forte sintonia con le strategie dell’Unione Europea. Questo Settore – che opera da tempo per realizzare la Strategia Europea per l’Occupazione elaborata in sede Comunitaria – aderisce alle proposte della Commissione operando nelle aree del mercato del lavoro, istruzione (in parte), formazione, inclusione sociale, adattabilità dei lavoratori, imprenditorialità. La volontà è di perseguire obiettivi volti a contrastare la disoccupazione giovanile, il supporto all’uguaglianza di genere, la promozione della ricerca e dell’innovazione. Continueremo a concorrere all’attuazione del Progetto Giovani Si, finalizzato a sostenere l’autonomia dei giovani nei loro percorsi di crescita e mobilità sociale. Tutto ciò comporta, ed ha comportato, un ampio processo di innovazione che ha coinvolto il Sistema dei Servizi per l’Impiego e della Formazione Professionale. Le attività che stiamo svolgendo e che svolgeremo hanno fatto fronte alle sfide poste dalla crisi economica adottando azioni per controbilanciare gli effetti negativi della crisi sui cittadini e sulle imprese. La forte crisi economica che ha colpito anche il nostro territorio ha fatto registrare un forte aumento dei lavoratori in mobilità, cassa integrazione che si rivolgono ai Centri per l’Impiego; ciò ha comporta la necessità di programmare e
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realizzare azioni di riqualificazione professionale e, più in generale, di politiche attive del lavoro rivolte a occupati, atipici, cassaintegrati, inoccupati, disoccupati, studenti, donne e cittadini svantaggiati. Le risorse del Fondo Sociale Europeo POR 2007-2013 e gli altri finanziamenti disponibili ci consentono di realizzare detti interventi ma non sarebbero sufficienti, alla luce della difficile fase congiunturale da cui è colpito economicamente anche il nostro Ente, se le nostre politiche della formazione e del lavoro, non venissero migliorate ed “efficientate” attraverso un ripensamento complessivo delle attività stesse, delle modalità di erogazione, di riorganizzazione degli uffici. L’obiettivo generale è di attivare processi che aumentino la competitività e la cooperazione del sistema produttivo provinciale, per favorire la sostenibilità socio-ambientale del sistema delle imprese, per accrescerne la capacità di innovazione e di creazione di ricchezza diffusa sul territorio e per incrementare l’attenzione alla sicurezza sul lavoro. Continueremo ad attuare interventi volti a migliorare la quantità e la qualità dell’occupazione sui bacini di impiego trainanti sul territorio, sostenendo concreti processi di sviluppo. Lavoreremo per il potenziamento e lo sviluppo dell’educazione degli adulti, per realizzare un modello formativo che si caratterizzi per l’offerta di una molteplicità di percorsi aperti e flessibili. Verrà ulteriormente potenziata la fruizione di servizi a distanza attraverso la piattaforma TRIO e si verificherà la possibilità di potenziare l’utilizzo degli strumenti informatici per rendere più flessibile, a favore delle persone, la conoscenza e l’utilizzo dei nostri servizi. Il programma sarà sviluppato perseguendo i seguenti obiettivi: 1) favorire uno sviluppo fondato sui pilastri della strategia europea (occupabilità, adattabilità e pari opportunità) che sia funzionale e adatta alle linee di sviluppo economico produttivo e occupazionale nel territorio senese; 2) promuovere con i Centri per l’Impiego e gli altri attori istituzionali l’integrazione tra i servizi per l’impiego e le politiche formative e del lavoro. Punteremo ad una forte integrazione tra esigenze di sviluppo economico e le politiche di valorizzazione delle risorse umane. Tale approccio implicherà un confronto costante con gli attori del mondo istituzionale, sociale produttivo, al fine di calibrare al meglio le convergenze su obiettivi, strumenti e risorse. Coerentemente con la strategia Europa 2020 dovremo lavorare per attuare il passaggio da un contesto di politiche orientate alla gestione della crisi e delle sue emergenze a nuove azioni finalizzate a potenziare la crescita e l’occupazione, salvaguardando la sostenibilità delle finanze pubbliche. Per la realizzazione del suddetto programma sono previsti vari incarichi di collaborazione esterna per un importo complessivo di euro 200.000,00.
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ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N.4.1 Formazione professionale: Conoscere per crescere
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il necessario riposizionamento dell’apparato economico senese deve trovare supporto in una formazione professionale in grado di accompagnare efficacemente le forze di lavoro coinvolte nei processi di ristrutturazione, riconversione e aggregazione delle imprese, indispensabili al rilancio del sistema economico. Da anni l’Unione Europea sostiene che l’economia del continente deve sempre più essere e diventare l’economia della conoscenza per dare più dinamicità e forza allo sviluppo territoriale; ciò quale condizione imprescindibile per mantenere l’Europa competitiva in un contesto sempre più globalizzato. La formazione rappresenta infatti fattore di competitività e di crescita. Nell’attuale contesto di crisi economica la Provincia di Siena sta assumendo un ruolo di “cabina di regia” per coordinare e programmare le azioni formative considerate strategiche per il territorio anche in un’ottica di razionalizzazione e di capitalizzazione di risorse economiche e umane sempre più ridotte (si pensi alla diminuzione del numero dei dipendenti pubblici che sta già avvenendo). Pur in tale situazione di difficoltà la Provincia di Siena sta promuovendo un sistema di formazione lungo tutto l’arco della vita, capace di accrescere le capacità e i saperi in un’ottica di equità e uguaglianza fra le persone.
Finalità da conseguire
Coerentemente con la strategia di Europa 2020 si opera per sostenere i sistemi di istruzione e formazione affinchè questi garantiscano la realizzazione sociale e professionale di cittadini, accanto alla prosperità economica e l’occupabilità. Gli obiettivi strategici che ci si propone sono: - fare in modo che l’apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà; - migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione e della formazione; - incoraggiare la creatività e l’innovazione, compresa l’imprenditorialità, a tutti i livelli dell’istruzione e della formazione. In questo contesto rimane indispensabile innalzare il livello qualitativo del sistema formativo senese anche in attuazione delle deleghe della L.R. 32/2002. E’ necessario potenziare gli interventi di formazione professionale, rivolti ai lavoratori, rendendoli più funzionali alle esigenze del mondo delle imprese. Una particolare attenzione dovrà essere rivolta al sostegno dei soggetti più deboli, a partire dalle persone con basso livello di scolarità e/o scarsa qualificazione professionale. Al tempo stesso deve essere sviluppato un sistema di governance della formazione professionale che miri al
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coordinamento tra le diverse agenzie formative e punti allo sviluppo di azioni sinergiche tra enti locali, istituzioni scolastiche ed universitarie, Fondazione Mps e associazioni datoriali e sindacali, anche per il miglior utilizzo delle risorse finanziarie disponibili. Bisogna inoltre continuare a lavorare nell’ambito dell’alta formazione, legata ai poli di eccellenza che già esistono o che si realizzeranno. In particolare vanno proseguiti i progetti Business School e Gli Incontri dell’Accademia Palazzo al Piano valutando l’opportunità di unificare le due iniziative. Si deve inoltre dedicare particolare attenzione alla fase di avvio dell’ITS – Istituto Tecnico Superiore Energia e Ambiente quale luogo deputato all’alta formazione in materia ambientale ed energetica in cui interagiscano scuola secondaria, Università, altre agenzie formative e soggetti privati. Si continuerà inoltre ad attuare azioni che favoriscano la mobilità europea dei cittadini sia per motivi di studio che di lavoro attraverso il nuovo servizio Eures, e gli stage all’estero per giovani laureati attraverso programmi come Leonardo; si potenzieranno i rapporti di partenariato con soggetti europei pubblici e privati. In definitiva, coerentemente con le indicazioni della Commissione europea, si dovrà ripensare e ridefinire l’istruzione e la formazione professionale in rapporto alle politiche di sostegno alla ripresa e di contenimento dell’impatto della crisi, nel quadro di sfide a più lungo termine, indotte dall’economia globalizzata, dai mutamenti tecnologici, dal passaggio a produzioni sostenibili sotto il profilo ambientale.
PROGETTO N. 4.2 Per un Lavoro di qualità
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
In linea con la strategia Europa 2020 e all’iniziativa “faro” Un’agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro, si intende concorrere alla modernizzazione del mercato occupazionale e a consentire alle persone di migliorare le proprie competenze in tutto l’arco della vita al fine di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare meglio l’offerta e la domanda di manodopera, anche tramite la mobilità dei lavoratori. Si realizzeranno azioni per consentire l’accesso alla formazione e all’orientamento professionale di tutti i lavoratori, tese a ridurre i divari fra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori con contratti temporanei. In questi anni la Provincia ha lavorato sviluppando una rete di servizi per il lavoro, con l’obiettivo di costruire politiche attive in materia. In un momento di difficoltà come quello attuale, caratterizzato da un aumento del ricorso alla cassa integrazione e alle procedure di mobilità tra i lavoratori a tempo indeterminato e da una grande incertezza tra quelli precari, c’è ancora più bisogno di un sistema di servizi e strutture che migliorino e aumentino l’occupabilità, ponendosi come crocevia fra politiche nazionali e locali e favorendo anche l’incontro tra domanda e opportunità di lavoro qualificato e a tempo indeterminato, sia per i più giovani che per gli adulti. In questi anni, i Centri per l’impiego hanno operato come delle vere e proprie agenzie territoriali, registrando e misurando, da un lato, le trasformazioni del mondo produttivo e dell’organizzazione del mercato del lavoro e, dall’altro,
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confrontandosi con i bisogni del cittadino. Il loro sforzo è stato quello di trovare una sintesi delle dinamiche socioeconomiche a livello locale, modulando politiche e strumenti a sostegno dello crescita del territorio. Oggi è necessario, ancora di più, valorizzare e potenziare il ruolo dei servizi pubblici per l’impiego come connettori delle diverse politiche attive del lavoro e in funzione della costruzione di iniziative e progetti in grado di farci perseguire il concetto di un moderno workfare. In sostanza deve essere possibile programmare e utilizzare le politiche attive del lavoro non solo per adeguare l’offerta alle esigenze di breve periodo, ma anche per misurare e rappresentare efficacemente le caratteristiche dell’offerta in modo da stimolare la domanda e orientare correttamente le direttrici e gli strumenti di sviluppo. Il ruolo del Fondo Sociale Europeo dovrà essere focalizzato più efficacemente sulle politiche attive del lavoro e sul miglioramento della corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro.
Finalità da conseguire
Si sta lavorando affinchè i Centri per l’impiego sviluppino, ancora di più, strategie efficaci di matching ed elaborino, nel contempo, un’azione di più ampia portata, in grado di integrare le politiche attive del lavoro con le necessarie misure di welfare (reddito di formazione, sostegno al reddito nei periodi di fuoriuscita dal mercato del lavoro e di riqualificazione professionale) e di tutela dei diritti (contrattuali, di sicurezza sul lavoro, di adeguatezza salariale, di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, di attenzione verso le fasce deboli, portatori di disabilità, donne, migranti). I Centri per l’impiego devono, dunque, divenire il fulcro di un insieme integrato di servizi sempre più personalizzati ed attivare risorse proprie e sinergie territoriali, articolando un efficace sistema di rete. Il ruolo dei Centri per l’impiego dovrà essere rafforzato e reso più dinamico al fine di:
- aiutare i cittadini, attraverso servizi di orientamento e sviluppo professionale, ad accedere e a reinserirsi nel mercato del lavoro. In questo senso saranno sostenute iniziative di formazione individuale, potenziando l’utilizzo delle carte di credito formativo, che mettono a disposizione dei disoccupati risorse per finanziarsi un percorso formativo individualizzato; oppure promuovendo sistemi per l’apprendimento a distanza, come il sistema TRIO, o sviluppando iniziative di aggiornamento e qualificazione di persone e imprese;
- sostenere l’occupazione costruendo un sistema di incentivi a supporto dell’assunzione di personale e promuovendo misure di conciliazione fra vita familiare e lavoro;
- favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Per le imprese, sarà necessario accompagnare l’attività di consulenza con un’analisi dei loro fabbisogni;
- introdurre politiche più efficaci di inserimento dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro e favorire l’aumento dell’occupazione in età adulta. Andranno messe in campo anche azioni di sensibilizzazione del sistema produttivo locale nella direzione di una maggiore domanda di occupazione qualificata ed istruita;
- promuovere le iniziative rivolte alla creazione d’impresa, mettendo a disposizione risorse integrative per il sostegno e lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e femminile, per il ricambio generazionale, e per lo sviluppo
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del lavoro “autenticamente” libero professionale (i consulenti del terziario avanzato); - sviluppare azioni sperimentali di welfare to work, presidiandole in modo da combattere eventuali abusi: misure a
sostegno dei lavoratori non coperti da ammortizzatori sociali, sperimentazione di forme integrate di sostegno al reddito, formazione e incentivi all’occupazione;
- rafforzare gli strumenti e le azioni dedicate ai diversamente abili, favorendo il loro inserimento lavorativo e valorizzando le potenzialità e il talento della persona. Dovranno essere potenziate le iniziative di informazione e sensibilizzazione sulla normativa, rivolte sia ai diversamente abili che alle aziende.
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato 5.512,00 - -
Da Regione 4.142.902,26 4.924.843,00 830.000,00
Da Unione Europea 28.064,68 - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti - - -
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) 4.176.478,94 4.924.843,00 830.000,00
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici 10.000,00 10.000,00 10.000,00
Proventi dei beni dell'ente - - -
Proventi diversi 185.314,06 152.500,00 147.500,00
Totale (b) 195.314,06 162.500,00 157.500,00
c) Quote di risorse generali - - -
Totale (c) - - -
Totale generale (a+b+c) 4.371.793,00 5.087.343,00 987.500,00
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 4
FORMAZIONE LAVORO
CANNONI SIMONETTA
150
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
4.371.793,00 100,00 - - - - 4.371.793,00
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
5.087.343,00 100,00 - - - - 5.087.343,00 48,70
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
987.500,00 100,00 - - - - 987.500,00 9,45
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Programma
Settore
Responsabile
N. 4
FORMAZIONE LAVORO
CANNONI SIMONETTA
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Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
152
SETTORE OPERE PUBBLICHE E ASSETTO DEL TERRITORIO RESPONSABILE FABIO GALLI
ORGANIZZAZIONE Il Servizio si occupa dei nuovi investimenti e della manutenzione nei settori del patrimonio stradale, del patrimonio immobiliare e del reticolo idraulico. Il Servizio si occupa inoltre della pianificazione territoriale di livello provinciale, in relazione anche agli atti di pianificazione comunale
PROGRAMMA N. 5 Lo sviluppo delle infrastrutture della Provincia di Siena
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE Il governo del territorio tra sviluppo e sostenibilità
SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Il Programma relativo ai Lavori Pubblici si divide nell’attività di gestione della manutenzione del patrimonio immobiliare e stradale e dei relativi investimenti. Inoltre l’attività programmatica si estende a tutte le opere di difesa del suolo, protezione civile e assetto del territorio. Il Programma delle OO.PP. con gli investimenti più rilevanti ivi compresi, consente una immediata lettura delle strategie di fondo e degli obbiettivi già peraltro delineati nella relazione di mandato. Nel settore del Patrimonio l’Amministrazione Provinciale è proprietaria di un consistente patrimonio immobiliare costituito da edifici adibiti a finalità pubbliche (Caserme CC, Centri Impiego, Prefettura, Questura ecc) o destinati alla attività didattica secondaria.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
153
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N. 5.1 Difesa Suolo e Protezione Civile
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
L’attività del settore Difesa Suolo sarà incentrata sulla programmazione e attuazione di alcune opere importanti aventi come obbiettivo la mitigazione del rischio idraulico negli abitati interessati dal bacino dei fiumi Arbia (Taverne d’Arbia, Castelnuovo Berardenga e Asciano) e Ombrone (Buonconvento). Altri due interventi di rilevo riguardano la messa in sicurezza del torrente Staggia all’altezza dell’abitato di Badesse, e la messa in sicurezza dell’abitato di Chiusi (qs intervento si somma ad altri in fase di completamento). A qs interventi, che derivano da attività di pianificazione degli anni precedenti, e sono frutto di intese anche con la Regione Toscana, si aggiunge l’intervento relativo al primo lotto della costruzione di una rete irrigua nella Val di Chiana con derivazione dalla diga di Montedoglio, che vede soggetto attivo anche la Provincia di Arezzo nel proprio territorio. Altra attività di rilievo nel 2012 sarà rappresentata dalla gestione della Servizio Bonifica, che si sostanzierà attraverso un attività di controllo degli atti fondamentali assunti dai vari soggetti istituzionali presenti sul territorio, nonché attraverso una attività di monitoraggio e pianificazione degli intereventi, affinchè siano ridotti al minimo gli effetti negativi della dispersione di competenze che caratterizza il settore Difesa Suolo e Bonifica. L’attività del settore di Protezione Civile, che pur necessita ancora nella sua organizzazione di interventi mirati volti a creare una struttura operativa efficiente, sarà finalizzata prevalentemente a presidiare la sicurezza della rete stradale e al controllo di fenomeni di esondazione.
Finalità da conseguire
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
154
PROGETTO N. 5.2 Assetto Territorio
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Nel 2011 arriverà a compimento il processo di rivisitazione del Piano Territoriale di Coordinamento, con l’esame delle osservazioni pervenute e la definitiva approvazione del nuovo strumento provinciale da parte del Consiglio Provinciale, e si aprirà pertanto, a partire dal 2012 una nuova fase nel settore della pianificazione provinciale, per metodo e contenuti. Questa fase consisterà inizialmente in un’attività di ricognizione e di verifica della conformità degli atti di pianificazione comunale alle nuove regole del PTC 2011. Questa fase di ricognizione dovrà esaurirsi necessariamente entro tutto il 2012. Terminata la fase di verifica potranno essere consentiti tutti gli interventi che non comportano criticità rispetto al Piano Provinciale approvato, mentre per gli altri interventi si dovrà avviare gradatamente un processo di adeguamento. Questo processo di adeguamento degli strumenti di pianificazione comunale alle regole del PTC sarà svolto di concerto con le Amministrazioni Comunale attraverso percorsi condivisi, e rappresenterà l’attività di punta del Settore.
Finalità da conseguire
PROGETTO N. 5.3 Patrimonio
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
La necessità di investire in maniera costante nella manutenzione e nell’ammodernamento di tale patrimonio, per garantirne la massima fruibilità ai cittadini e all’utenza scolastica, è obbiettivo di fondo anche nell’anno 2012, attraverso una solida politica nel campo della manutenzione e messa in sicurezza . Nel 2012 preme sottolineare che gli interventi di manutenzione, che assorbono per tipologia di intervento tutto il Programma OO.PP, avranno un occhio di riguardo ad interventi ecocompatibili e di risparmio energetico, con l’installazione di impianti fotovoltaici sia in diversi edifici scolastici, quali l’Ist.Tecnico Roncalli di Poggibonsi, l’Ist. Sarrocchi di Siena, l’Ist. Redi di Montepulciano sia su alcuni immobili di proprietà dell’Ente, dando così un segnale importante in un settore di grande attualità.per la difesa dell’ambiente. Con questi interventi l’Amministrazione Provinciale fornirà una risposta adeguata in termini di qualità e sicurezza alle esigenze della didattica della scuola secondaria superiore nel ns. territorio, caratterizzata spesso da esigenze estremamente mutevoli per la variabilità di fattori quali il numero delle iscrizioni nei vari istituti, l’organizzazione della didattica ecc.
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Come sopra precisato nel 2012 sono previsti investimenti di manutenzione straordinaria sostanzialmente per la messa in sicurezza e adeguamento per circa 1.000.0000,00 €, pur in un periodo di congiuntura economica caratterizzato da minori trasferimenti statali che rendono difficoltosa tale azione; Nel corso dell’anno 2012 verranno avviati inoltre importanti interventi, quali:
- il Restauro della Villa Parigini; - l’intervento per il miglioramento sismico dell’Ist. Avogadro di Abbadia S. S.; - la Ristrutturazione del Centro riserve naturali il Pigelleto.
Negli anni successivi oltre al prosieguo della attività manutentiva, sono previsti due importanti investimenti: - La costruzione del nuovo Istituto Agrario a Siena; - Costruzione della palestra presso l’Ist. Tolomei; - Consolidamento della Caserma CC di Buonconvento.
Finalità da conseguire
PROGETTO N. 5.3 Strade
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Nel settore delle strade il tema di fondo è quello di ridefinire e ammodernare la nostra rete stradale provinciale, attraverso investimenti mirati capaci di risolvere alla radice problemi vecchi di anni fortemente sentiti dall’opinione pubblica. Questa strategia accomuna la rete stradale provinciale e anche quella regionale in gestione, sulla quale anzi si concentrano i maggiori impegni finanziari e i cantieri più rilevanti in essere. Questi investimenti hanno l’obbiettivo fondamentale di creare nuove direttrici di transito in variante a quelle esistenti, con il compito di assorbire il transito veloce di scorrimento senza interferenza con i centri abitati, realizzando quindi una sempre più marcata differenziazione tra le strade extraurbane di scorrimento e di collegamento tra i capoluoghi di comune e quelle che assorbono il transito locale. Anche se già nella fase di cantiere, è opportuno ricordare che nel 2012 il Servizio continuerà a gestire oltre ai due importanti investimenti sulla rete regionale in gestione, e cioè la variante stradale alla SR 429 Poggibonsi Certaldo e la variante stradale alla SR 2 Cassia tratto Monsindoli, Monteroni, del valore ciascuna di circa 34 milioni di euro, anche l’intervento relativo alla variante stradale alla SP1 di San Gimignano i cui lavori sono stati già stati avviati. Il 2012 vedrà l’inizio di importanti interventi, in particolare:
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156
- la realizzazione della variante esterna all’abitato di Pienza sulla S.P. 146 “di Chianciano”; - il completamento della SP 65 “Vivo d’Orcia”; - Rotatoria La Fontina nel Comune di Chiusi; - Adeguamento SP 73 (curve di Frosini) I lotto II stralcio; - Il Collegamento viario tra il vecchio ed il nuovo tracciato della S.R. 429 in loc. Zambra nel Comune di San
Gimignano. Altri principali investimenti programmati nel 2012 sono:
- Realizzazione variante stradale di collegamento via 25 Aprile Cassia. Loc. Castellina Scalo/Monteriggioni Bretella collegamento tra Via XXV Aprile e Cassia a Castellina;
- SR 2 Cassia Variante abitato Staggia; - Miglioramento viario E78 Siena Bettolle Rapolano Asciano Strada S. Gimignanello; - SP18/A tratto tra Abbadia S.S. - Piancastagnaio. Messa in sicurezza della sede stradale in corrispondenza
del ponte sul fosso Indivina; Oltre ai suddetti investimenti, anche nel 2012 proseguirà l’azione di messa in sicurezza del tracciato storico della Via Francigena in maniera tale da rendere fruibile un percorso anche di elevato valore turistico.
Finalità da conseguire
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato - - -
Da Regione 1.848.196,74 49.436,04 49.436,04
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti - - -
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) 1.848.196,74 49.436,04 49.436,04
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici 27.000,00 27.000,00 27.000,00
Proventi dei beni dell'ente 50.000,00 50.000,00 50.000,00
Proventi diversi 107.992,53 77.500,00 77.500,00
Totale (b) 184.992,53 154.500,00 154.500,00
c) Quote di risorse generali 10.660.690,73 52.565.222,56 38.990.267,84
Totale (c) 10.660.690,73 52.565.222,56 38.990.267,84
Totale generale (a+b+c) 12.693.880,00 52.769.158,60 39.194.203,88
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 5
OOPP ASSETTO DEL TERRITORIO
GALLI FABIO
157
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
5.177.162,98 40,78 - - 7.516.717,53 59,22 12.693.880,51 12,13
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
4.592.871,15 8,70 - - 48.176.287,45 91,30 52.769.158,60 134,64
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
4.503.880,45 11,49 - - 34.690.323,43 88,51 39.194.203,88 37,45
Programma
Settore
Responsabile
N. 5
OOPP ASSETTO DEL TERRITORIO
GALLI FABIO
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
158
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
159
SETTORE POLITICHE AMBIENTALI RESPONSABILE PAOLO CASPRINI
ORGANIZZAZIONE
Il Settore Politiche Ambientali svolge competenze e attività nelle seguenti materie: Energia, Rifiuti, Autorizzazione Integrata Ambientale, Depurazione acque, Emissioni atmosferiche e acustiche, Valutazione Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica, Bonifiche , Attività estrattive, Certificazione ambientale e azioni di sostenibilità. Il Settore è formato da n.13 dipendenti ed è organizzato secondo il modello approvato con DGP.n.318 del 23.11.2010. Per gli aspetti connessi ai controlli degli impianti termici, delle attività di auditing interni, di Energy Management, del supporto al Polo Tecnologico delle rinnovabili, dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti, del Bando per la gestione del fotovoltaico, della pianificazione in campo energetico e altre attività il Settore si avvale del supporto dell’Agenzia Provinciale per l’Energia e l’Ambiente Srl (APEA Srl).
PROGRAMMA N. 6 Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE - L’energia come frontiera della “green economy” - Per un sistema di gestione sostenibile dei rifiuti all’avanguardia.
SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Il Settore Politiche Ambientali svolge competenze e attività finalizzate ad ampliare e migliorare le prestazioni ambientali dell’Amministrazione da sempre attenta e sensibile ai valori ambientali del territorio.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
160
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N. 6.1 Siena Carbon Free 2015. Nuovo Piano Energetico Provinciale
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il nuovo Il nuovo Piano Energetico, per il quale è in corso di valutazione una proposta intermedia, dovrà declinare gli obbiettivi del P.I.E.R. individuando le politiche di sviluppo energetico più appropriate per il territorio della provincia di Siena e costituire elemento di riferimento per l’obbiettivo Siena Carbion Free 2015
Finalità da conseguire
Migliorare la quota di energia prodotta da fonte rinnovabile. Migliorare le prestazioni degli edifici, dei sistemi produttivi e dei mezzi di trasporto ai fini del risparmio energetico.
PROGETTO N. 6.2 Siena Carbon Free 2015. Riduzione delle emissioni di CO2.
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Al fine di proseguire nella riduzione delle emissioni di CO2 si proseguirà con il sostegno alla realizzazione di impianti fotovoltaici e si attiverà una campagna informativa al fine di coinvolgere istituzioni, imprese e cittadini per il raggiungimento dell’obbiettivo di azzeramento del bilancio delle emissioni entro il 2015..
Finalità da conseguire
Migliorare, a livello provinciale, la componente relativa agli impianti per la produzione dell’energia da fonti rinnovabili.
PROGETTO N. 6.3 Siena Carbon Free 2015. Certificazione ISO 14064-1 del bilancio delle emissioni di gas ad effetto serra per il territorio della Provincia di Siena per l’anno 2010.
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il progetto che prevede la collaborazione dell’Università degli Studi di Siena – Dipartimento di Chimica è finalizzato alla certificazione secondo la norma ISO 14064-1 del bilancio delle emissioni per l’anno 2010
Finalità da conseguire
Verifica dello stato di attuazione del progetto Siena Carbon Free 2015
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
161
PROGETTO N. 6.4 Siena Carbon Free 2015. Polo scientifico e tecnologico per la produzione delle energie rinnovabili.
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
APEA S.r.l. è il principale referente delle azioni previste dal Protocollo che ha istituito il Polo delle Rinnovabili a Siena. Le azioni, strettamente connesse con quelle dei precedenti progetti, saranno pertanto rivolte allo sviluppo delle possibili iniziative attivabili nei confronti dell’economia insediata sul territorio per lo specifico settore delle energie rinnovabili sia per la realizzazione di impianti che per la riconversione di specifici processi produttivi e per lo sviluppo di concrete azioni di efficientamento energetico E’ attivato anche un tavolo tecnico-istituzionale per la valutazione di azioni rivolte allo studio ed alla verifica di fattibilità di nuovi materiali e di nuove tecniche progettuali e costruttive finalizzate al risparmio energetico delle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni.
Finalità da conseguire
Assicurare un sostegno alle aziende tramite il concerto delle azioni garantite dai soggetti sottoscrittori del protocollo d’intesa relativo al “Polo per le Rinnovabili”.
PROGETTO N. 6.5 Piano Interprovinciale Rifiuti
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
La Provincia di Siena ha già avviato le procedure per l’impostazione della nuova programmazione interprovinciale, sulla base della L.R. 61/2007, insieme alle Province di Arezzo e Grosseto, che prevede sia lo stralcio relativo ai rifiuti urbani e speciali anche pericolosi sia lo stralcio relativo alla bonifica dei siti inquinati.
Finalità da conseguire
Sono in corso i lavori a cura della Conferenza dei Servizi interprovinciale. Per l’anno 2012 è stata programmata la stesura degli schemi di piano interprovinciale bonifiche e urbani-speciali. Sarà valutata anche la necessità di azioni di adeguamento della capacità impiantistica nell’ambito della vigente programmazione.
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato - - -
Da Regione - - -
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti - - -
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) - - -
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici 119.500,00 119.500,00 119.500,00
Proventi dei beni dell'ente
Proventi diversi 440.000,00 440.000,00 440.000,00
Totale (b) 559.500,00 559.500,00 559.500,00
c) Quote di risorse generali 120.704,13 113.700,67 108.190,00
Totale (c) 120.704,13 113.700,67 108.190,00
Totale generale (a+b+c) 680.204,13 673.200,67 667.690,00
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 6
POLITICHE AMBIENTALI
CASPRINI PAOLO
162
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
680.204,13 100,00 - - - 680.204,13 33,66
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
673.200,67 100,00 - - - - 673.200,67 33,31
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
667.690,16 100,00 - - - 667.690,16 33,04
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Programma
Settore
Responsabile
N. 6
POLITICHE AMBIENTALI
CASPRINI PAOLO
163
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
164
SETTORE POLIZIA PROVINCIALE RESPONSABILE CECCANTI MARCO
ORGANIZZAZIONE
Il Settore Polizia Provinciale provvede allo svolgimento dei compiti ad esso attribuiti dalle disposizioni vigenti, che prevedono in generale: prevenire e reprimere le infrazioni alle norme di polizia locale; vigilare sull’osservanza delle leggi, dei regolamenti, ordinanze e altri provvedimenti amministrativi dello stato, della regione e degli enti locali, la cui esecuzione sia di competenza della Provincia. Il Settore è alle dirette dipendenze della Presidenza e collabora strettamente con la Direzione Generale ed è organizzato in Servizio Operativo e Servizio Amministrativo, al primo si riconducono due U.O.: Gestione Sala Operativa e Gestione coordinamento e controllo del territorio.
PROGRAMMA N. 7 Presidio del territorio rurale, coordinamento vigilanza volontaria venatoria ed ittica, vigilanza ambientale e presidio sicurezza stradale
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE
3.4 “Per dare più forza allo sviluppo rurale” 3.4.1 Per una caccia sostenibile e popolare in Provincia di Siena 3.4.2 Per una pesca sostenibile 3.4.3 Le Riserve Naturali: patrimonio da valorizzare 5.2.1 Per una viabilità moderna e sicura
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Il Settore Polizia Provinciale intende intensificare ed affermare il concetto di polizia provinciale di prossimità in ambito rurale, ovvero l'attività di prevenzione attuata anche attraverso la comunicazione e collaborazione, oltre che con le attività economiche, anche con i singoli cittadini al fine di renderli parte attiva nelle realizzazione delle politiche di sicurezza integrate in ambito rurale al fine di favorire un contatto più diretto ed esercitare la prevenzione, il controllo e la repressione di tutti quegli illeciti di natura non solo venatoria, ma soprattutto ambientale. Inoltre tale "vicinanza" è utile per capire i disagi e le richieste che provengono dal territorio di sicurezza, consolidando un rapporto di fiducia per diventare un saldo e rassicurante punto di riferimento sul territorio. Nell’ottica di una presenza costante sul territorio si inserisce il rafforzamento, visto anche il nuovo regolamento provinciale sulla vigilanza volontaria, del coordinamento sia delle guardie volontarie venatorie per la vigilanza e per le operazioni di contenimento della fauna che delle guardie volontarie ittiche per il controllo delle risorse idriche ed il prelievo della ittiofauna oltre che con riunioni mensili, con lo sviluppo dell’attuale sistema di teleprenotazione dei servizi, implementando lo stesso con la versione via web ed individuando una migliore gestione territoriale, tale da prefigurarne un loro utilizzo più immediato. Infine La Polizia Provinciale coordina anche le Guardie Ambientali Volontarie di cui alla L.R. n. 7/98. Le finalità dell’istituzione di tale servizio volontario sono il monitoraggio ed il controllo del territorio, con particolare riguardo alle Aree Protette, Riserve Naturali e Siti d’Interesse Comunitario, al fine di reprimere gli illeciti ambientali come, ad esempio, gli abbandoni di rifiuti e gli attingimenti idrici abusivi per tutelare il paesaggio e garantire l’equilibrio delle biodiversità in collaborazione con il Settore Risorse faunistiche e Aree Protette. Si intende, infine, istituire un costante presidio sulla sicurezza delle Strade Provinciali. In particolare per quanto attiene agli incidenti con la fauna selvatica. A tale proposito la Polizia Provinciale ha iniziato una campagna di sensibilizzazione sul fenomeno con diverse iniziative anche in collaborazione con la Regione Toscana e con gli altri Settori dell’Ente interessati alla problematica che sarà sviluppata ulteriormente nei prossimi anni. Sarà eventualmente valutata anche la possibilità dell’utilizzo della strumentazione per il controllo della velocità (telelaser). La finalità rimane sempre la prevenzione con particolare attenzione agli incidenti stradali con fauna selvatica; creando, con la presenza adeguatamente segnalata di tale strumentazione e delle pattuglie, un deterrente a quelle situazioni di pericolo che l’alta velocità statisticamente crea.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N. 7.1 Miglioramento del controllo delle aree extraurbane della Provincia di Siena.
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il Progetto per il miglioramento del controllo delle aree extraurbane della Provincia di Siena intende estendere il concetto di polizia provinciale di prossimità, già presente nella Polizia di Stato, nell'Arma dei Carabinieri e nella Polizia municipale. La sua particolarità è il legame con il territorio. In Italia, la polizia di prossimità è attuata attraverso i poliziotti, i vigili ed i carabinieri di quartiere. Il carattere di “prossimità” racchiude, in modo molto complesso, l'attività di polizia di sicurezza e prevenzione, la “vicinanza fisica” alle realtà è il carattere più evidente e visibile di questo progetto quindi è il continuo ed immediato adattamento delle procedure operative alle realtà sociali presenti sul territorio, sempre più diversificate e complesse, al fine di garantire alla cittadinanza adeguate forme di comunicazione e collaborazione così da coinvolgerlo nel processo di “produzione” della sicurezza.
Finalità da conseguire
Istaurare un costante legame con il territorio attraverso il contatto periodico tra la Polizia Provinciale e le realtà stabilmente insediate nelle aree rurali della Provincia di Siena.
PROGETTO N. 7.2 Definizione degli standard del servizio di polizia di prossimità
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Stabilire le modalità di svolgimento del servizio e individuazione delle aree di intervento.
Finalità da conseguire Aumentare il grado e la percezione della sicurezza.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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PROGETTO N. 7.3 Condivisione del servizio con le altre Forze di Polizia
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
In Italia le nuove politiche della sicurezza, ispirate alla prevenzione, sono indirizzate verso il sistema dei “Protocolli d’intesa”, ossia da un variegato insieme di iniziative e forme di “partenariato” tra forze dello Stato ed Enti locali proprio per incrementare e rafforzare le iniziative rivolte alla tutela della collettività, e in questa ottica tale progetto potrebbe essere inserito e condiviso con la Prefettura di Siena nello spirito di collaborazione già in essere vista la presenza nel Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico della Provincia.
Finalità da conseguire
Condivisione delle problematiche sul territorio.
PROGETTO N. 7.4 Comitato per coordinamento della vigilanza volontaria
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Predisposizione di un programma di coordinamento da condividere con gli organi istituzionali e con le Associazioni aderenti, tale da consentire una migliore presenza sul territorio più efficace ed efficiente ed in stretta collaborazione con la Polizia Provinciale.
Finalità da conseguire
Maggiore prevenzione, informazione, repressione degli illeciti e salvaguardia del patrimonio faunistico e ambientale.
PROGETTO N. 7.5 Coordinamento operativo
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Riunioni mensili di coordinamento con l’illustrazione diretta alle guardie volontarie degli obiettivi da perseguire e dei risultati ottenuti.
Finalità da conseguire
Miglioramento del controllo del territorio rurale
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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PROGETTO N. 7.6 Sistema di teleprenotazione dei servizi.
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Implementazione dell’attuale sistema di teleprenotazione introducendo oltre alla modalità telefonica tramite numero verde anche quella via web tale da consentire una visione immediata dei servizi sia ai responsabili delle associazioni che alle autopattuglie già dotate di pc portatile. Revisione della codifica territoriale tale da individuare in breve tempo la zona di intervento al fine di avere un’ampia visione del loro dislocamento sul territorio anche con l’eventuale utilizzo di cartografie.
Finalità da conseguire
Miglioramento dell’utilizzo delle risorse umane
PROGETTO N. 7.7 Raggruppamenti territoriali
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Organizzazione territoriale delle Guardie volontarie ridefinendo i raggruppamenti con un adeguato contingente di GAV e GGVV per ogni raggruppamento. Definizione dei programmi e delle criticità territoriali dove maggiormente operare con particolare attenzione alle Aree protette, Riserve Naturali e S.I.C.
Finalità da conseguire Nuova organizzazione del servizio
PROGETTO N. 7.8 Criteri operativi
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Stabilire, in collaborazione con la Polizia Provinciale, le modalità, i criteri e le priorità di intervento del servizio individuando i canali di comunicazione e le attività conseguenti.
Finalità da conseguire
Miglioramento della vigilanza ambientale nelle Aree protette, Riserve Naturali e S.I.C.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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PROGETTO N. 7.9 Ripristino di luoghi e cose
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Collaborazione con i Comuni e/o con altri Settori dell’Ente per il ripristino dei luoghi in caso di abbandoni di rifiuti o alla revoca di autorizzazioni per prelievi idrici difformi.
Finalità da conseguire
Mantenimento delle risorse ambientali del territorio senese.
PROGETTO N. 7.10 Presidio sicurezza sulle strade provinciali. Coordinamento con la Prefettura di Siena e altri Settori dell’ Ente.
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Istaurare un canale costante con le altre forze di Polizia attraverso la partecipazione diretta del Comandante al Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico ed all’Osservatorio sulla sicurezza stradale, riferita all’incidentalità con fauna selvatica, istituito presso la Prefettura di Siena, al fine di condividere le situazioni e le priorità da perseguire. Sviluppare con altri settori dell’ente interessati strategie per la limitazione di incidenti stradali con fauna selvatica.
Finalità da conseguire
Individuazione dei tratti stradali a maggiore tasso di incidentalità
PROGETTO N. 7.11 Piano Operativo
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Stabilire le modalità del servizio tali da non sovrapporre più autorità con lo stesso compito sullo stesso tratto stradale.
Finalità da conseguire Aumentare il grado della sicurezza delle strade provinciali
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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PROGETTO N. 7.12 Attività di prevenzione
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Presenza e pattugliamento dei tratti ad alto rischio di incidentalità anche con l’utilizzo, in ultima analisi, del tele laser, adeguatamente segnalato, per incentivare una condotta di guida prudente e responsabile.
Finalità da conseguire
Analisi dei rapporti e riduzione dei sinistri sui tratti controllati.
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato - - -
Da Regione 119.650,64 119.650,64 119.650,64
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti - - -
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) 119.650,64 119.650,64 119.650,64
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici - - -
Proventi dei beni dell'ente - - -
Proventi diversi 110.000,00 110.000,00 110.000,00
Totale (b) 110.000,00 110.000,00 110.000,00
c) Quote di risorse generali 91.731,18 91.681,18 91.631,18
Totale (c) 91.731,18 91.681,18 91.631,18
Totale generale (a+b+c) 321.381,82 321.331,82 321.281,82
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 7
POLIZIA PROVINCIALE
CECCANTI MARCO
171
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
201.381,82 62,66 - - 120.000,00 37,34 321.381,82 33,34
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
201.331,82 62,66 - - 120.000,00 37,34 321.331,82 33,33
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
201.281,82 62,65 - - 120.000,00 37,35 321.281,82 33,33
Programma
Settore
Responsabile
N. 7
POLIZIA PROVINCIALE
CECCANTI MARCO
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
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Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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SETTORE “Risorse faunistiche e aree protette” RESPONSABILE Serena SIGNORINI
ORGANIZZAZIONE
Competenze istituzionali della Provincia in materia di risorse faunistiche ed aree protette. Disciplina e controllo del prelievo alieutico e venatorio e tutela delle aree protette. Il settore è composto dai 2 Centri di Costo richiamati nella denominazione. La struttura è organizzata con una unità di Staff del Dirigente e con n° 3 Servizi: “Amministrativo”, “Risorse faunistiche” e “Aree Protette” su cui sono incardinate altrettante posizioni organizzative. Le unità di personale dipendente attualmente assegnate sono 12.
PROGRAMMA N. 8 Tutela e gestione delle risorse faunistiche e Tutela e gestione delle aree protette
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE
Linee programmatiche di mandato (G.P. n° 65 del 27.7.2009): Capitolo 3.4.1 – “Per una caccia sostenibile e responsabile” Capitolo 3.4.2 – “Per una pesca sostenibile” Capitolo 3.4.3 – “Le Riserve Naturali: patrimonio da valorizzare”
SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Attività e competenze istituzionali dell’Ente Provincia in materia di tutela e controllo delle risorse faunistiche del territorio, con pianificazione e gestione degli istituti faunistici pubblici e privati, della attività venatoria, oltre alla tutela delle risorse ittiche e alla pesca dilettantistica. Attività e competenze istituzionali dell’Ente Provincia in materia di aree protette, gestione delle riserve naturali e dei S.I.C. e S.I.R. presenti sul territorio provinciale.
Nota incarichi esterni
Questo programma, data la mancanza in pianta organica di personale professionalmente idoneo, può rendere necessario il ricorso a soggetti esterni specializzati ovvero a società partecipate a cui delegare porzioni di attività. Con riferimento all’art. 3 comma 55 della L. 244/2007, come modificato dalla L.133/2008, nonché al programma da approvarsi con atto di Consiglio ai sensi dell’art. 42 D.Lgs 267/2000 si segnala tuttavia che al momento non sono previsti incarichi di collaborazione esterna da imputarsi su Capitoli afferenti al bilancio di previsione per l’E.F. 2012 in corso di approvazione.
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ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N. 8.1 Disciplina attività venatoria
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Calendario venatorio provinciale, Registri provinciali (selecontrollori, cinghiale, conduttori cani, detentori trofei, opzioni esclusive), anagrafe richiami e allevamenti, catasto appostamenti fissi.
Finalità da conseguire
Regolamentazione e gestione amministrativa di tutte le forme di caccia previste dalla normativa ai fini della tutela e del’incremento del patrimonio faunistico presente sul territorio della provincia.,
PROGETTO N. 8.2 Gestione istituti faunistico venatori
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Istituzione e gestione (diretta o indiretta tramite gli ATC) degli istituti pubblici (ZRC, ZRV, Oasi e Zone di protezione, Centri pubblici di riproduzione). Istituzione controllo degli istituti privati (AFV, AAV, AAC, Centri privati di riproduzione), con gestione delle variazioni amministrative, delle verifiche tecniche e modifiche di confine e dei procedimenti disciplinari.
Finalità da conseguire
Garantire il conseguimento delle finalità previste dalla legge per ciascun tipo di istituto, nel rispetto della normativa di settore e delle linee operative individuate dalla disciplina della Provincia e dagli strumenti di pianificazione regionali e provinciali
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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PROGETTO N. 8.3 Programmazione e sperimentazione
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Elaborazione dei “Piani annuali di gestione degli istituti pubblici e privati”, nonché del prelievo venatorio degli ungulati. Programmazione e controllo degli interventi di contenimento della fauna in esubero (L.R. 3/94 art. 37) sulla base dei protocolli definiti con l’ISPRA. Progettualità finalizzate all’incremento della qualità ambientale e faunistica in sinergia con il piano di sviluppo rurale e con le risorse a ciò destinate da Regione Toscana e Fondazione MPS. Sperimentazione di nuovi modelli organizzativi e di nuove procedure tecnico-scientifiche in materia di monitoraggio delle specie selvatiche, di recupero della fauna in difficoltà, di prevenzione dei danni alle colture e degli incidenti stradali causati da fauna selvatica.
Finalità da conseguire
Assicurare alla “missione aziendale” dell’ente Provincia in materia di tutela e incremento del patrimonio faunistico e della biodiversità, un percorso di attuazione supportato da scelte programmatiche attente, innovative e scientificamente testate sulla base degli sviluppi stagionali e dei parametri risultanti dai cicli biologici di ogni singola specie selvatica.
PROGETTO N. 8.4 Pianificazione pluriennale
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Elaborazione dell’atto di pianificazione denominato “Piano Faunistico Venatorio Provinciale” in attuazione del PRAF (Piano Regionale Agricolo Forestale), che è in approvazione per fine 2011. Si tratta dello strumento cardine della pianificazione pluriennale affidata alla Provincia in materia di “risorse faunistiche” ai sensi della L.R. 3/1994 – art. 8. La sua approvazione discenderà da una fase di concertazione approfondita, sia con gli enti indicati dalla norma (comuni, comunità montane e ATC) , sia con i soggetti rappresentati nel tavolo di concertazione istituito con atto GP 198/2010. La redazione del Piano sarà affidata ad un Gruppo di Pianificazione interno all’Ente. Il “Piano Faunistico Venatorio Provinciale” definirà inoltre le linee e gli orientamenti per l’aggiornamento di regolamenti e disciplinari provinciali in materia di risorse faunistiche, reso necessario dall’entrata in vigore del nuovo Testo Unico del Regolamento Regionale 33/R del 26.7.2011.
Finalità da conseguire
L’obiettivo della concertazione conferisce sostanza strategica all’atto di pianificazione, in quanto momento di sintesi e di sviluppo armonico dei contributi provenienti da associazioni ed ambienti culturali differenti tra loro e con finalità e sensibilità peculiari, quali le associazioni professionali degli imprenditori agricoli, le associazioni venatorie, ed il movimento ambientalista. Le esperienze consolidate di gestione faunistica e la conoscenza approfondita del territorio provinciale che il personale dipendente è in grado di mettere in campo nel progetto costituiscono un potenziale straordinario per la applicabilità del piano, e per il raggiungimento degli obiettivi strategici che saranno individuati.
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PROGETTO N. 8.5 Sinergie con gli ATC
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Sviluppo di relazioni e progettualità in collaborazione con i 3 ATC della Provincia, in particolare per quanto attiene agli strumenti di programmazione, alla gestione di ZRC e ZRV, agli interventi di miglioramento ambientale, ed alla tutela delle produzioni agricole, per un ottimale utilizzo delle risorse finanziarie provenienti dalla Regione e dalla Fondazione MPS.
Finalità da conseguire
Garantire e consolidare il principio della concertazione tra l’Ente e i soggetti a vario titolo coinvolti nella gestione faunistica, sia quelli istituzionali che quelli che sono portatori di interessi diffusi. Valorizzare in questa ottica l’opportunità offerta dalla nomina dei nuovi Comitati di Gestione da parte del Consiglio Provinciale, prevista entro 60 giorni dalla approvazione del PRAF già richiamato sopra da parte della regione Toscana. Nei Comitati degli ATC infatti, secondo lo spirito della legge, sono rappresentati tutte le componenti (ass.ni agricole, venatorie ed ambientaliste).
PROGETTO N. 8.6 Risorse ittiche, pesca dilettantistica e professionale
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Calendario della pesca dilettantistica, gestioni dei diritti di pesca e della pesca professionale sui laghi, gestione degli istituti e dei divieti di pesca, campi gara e ripopolamenti. Interventi di valorizzazione del patrimonio ittico con ottimale utilizzo delle linee regionali di finanziamento in collaborazione con le associazioni individuate dalla legge. Elaborazione e aggiornamento del Regolamento provinciale per la pesca nei laghi di Chiusi e Montepulciano.
Finalità da conseguire
Regolamentazione e gestione amministrativa di tutte le forme di pesca dilettantistica previste dalla normativa ai fini della tutela e del’incremento delle risorse ittiche presenti sui corpi idrici della provincia. Verifiche dei livelli di compatibilità tra l’esercizio della pesca, dilettantistica e professionale, e la tutela delle risorse ambientali all’interno delle aree protette (Riserve naturali, ZPS, SIC, SIR, Oasi e Zone di protezione)
Nota incarichi esterni
Questo progetto, data la mancanza in pianta organica di una professionalità tecnica di tipo specialistico (ittiologo), rende indispensabile il ricorso a soggetti esterni. Si intende procedere mediante estensione del contratto di servizio con la società partecipata APEA srl con affidamento di attività e funzioni in materia di risorse ittiche, che la società gestirà con proprio personale professionalmente idoneo.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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PROGETTO N. 8.7 Disciplina e gestione delle aree protette
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Elaborazione ed aggiornamento del regolamento provinciale di gestione della Riserve Naturali, istruttoria e rilascio delle varie autorizzazioni previste dalla normativa, gestione dei centri visita e della senti eristica anche tramite soggetti esterni convenzionati. Funzioni relative alla prevenzione e indennizzo di danni causati dalla fauna selvatica alle colture agricole, nonché di indennizzi per mancato reddito.
Finalità da conseguire
Regolamentazione e gestione degli interventi nelle aree protette che la legge affida alla competenza dell’Ente ai fini della tutela e del’incremento del patrimonio naturale della provincia, garantendone al contempo la corretta fruizione da parte dei cittadini.
PROGETTO N. 8.8 Studio, monitoraggio e pianificazione
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Elaborazione ed aggiornamento dei piani di gestione e dei piani di sviluppo economico e sociale delle aree protette. Le funzioni istituzionali di pianificazione discendono da una attenta attività di studio e monitoraggio, affidata anche a soggetti esterni di alta specializzazione.
Finalità da conseguire
Recepimento delle norme nazionali ed europee in merito alla tutela del patrimonio naturale (fauna, flora, ecosistemi) attraverso la realizzazione di indagini e ricerche scientifiche finalizzate alla definizione di linee guida e strumenti di pianificazione delle aree protette (Riserve naturali, ZPS, SIC, SIR)
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PROGETTO N. 8.9 Promozione e valorizzazione del sistema delle aree protette
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Attività di promozione e divulgazione da realizzarsi, anche con affidamento a soggetti esterni specializzati, tramite pubblicazioni specifiche, partecipazioni a mostre e convegni, educazione ambientale nelle scuole. Elaborazione di progettualità articolate e finalizzate all’utilizzo dei finanziamenti da parte di Regione Toscana, Fondazione MPS, Unione Europea. Organizzazione diretta Workshop Nazionale “Cantieri della Biodiversità” in collaborazione con ISPRA e Federparchi. Realizzazione di un Piano Industriale che individui gli interventi strategici necessari alla promozione e valorizzazione del sistema. La procedura negoziale per l’affidamento dell’incarico di elaborazione del piano è già stata completata. Dopo l’approvazione del Piano Industriale si avvierà la procedura di applicazione con la ricerca delle risorse finanziarie necessarie e l’individuazione dei partners pubblici e privati da coinvolgere nel progetto.
Finalità da conseguire
Diffondere, specialmente nelle generazioni più giovani, sensibilità e passione per il patrimonio naturale, stimolare il dibattito e il confronto sulla conservazione della biodiversità, promuovere una crescita qualitativa nella tutela e gestione delle aree protette assieme ai soggetti che a livello nazionale sono preposti alle medesime finalità, intese come valorizzazione e sviluppo di un “sistema” complesso e articolato, cioè “vivente” e come tale in continua evoluzione. Garantire nel contempo la fruizione del sistema da parte dei cittadini, anche implementando le opportunità nel campo del turismo e delle attività economiche presenti sui territori interessati.
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato - - -
Da Regione 985.259,70 985.259,70 985.259,70
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti - - -
Altri forme di indebitamento - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) 985.259,70 985.259,70 985.259,70
b) Proventi da servizi/Proventi 95.000,00 95.000,00 95.000,00
Proventi dei Servizi pubblici
Proventi dei beni dell'ente - - -
Proventi diversi 95.000,00 95.000,00 95.000,00
Totale (b) 190.000,00 190.000,00 190.000,00
c) Quote di risorse generali 470.469,16 463.042,35 455.286,15
Totale (c) 470.469,16 463.042,35 455.286,15
Totale generale (a+b+c) 1.645.728,86 1.638.302,05 1.630.545,85
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 8
RISORSE FAUNISTICHE E AREE PROTETTE
SIGNORINI SERENA
179
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
1.630.728,86 99,09 - - 15.000,00 0,91 1.645.728,86 33,49
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
1.623.302,05 99,08 - - 15.000,00 0,92 1.638.302,05 33,34
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
1.615.545,85 99,08 - - 15.000,00 0,92 1.630.545,85 33,18
Programma
Settore
Responsabile
N. 8
RISORSE FAUNISTICHE E AREE PROTETTE
SIGNORINI SERENA
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
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Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
181
SETTORE SETTORE RISORSE UMANE E FINANZIARIE RESPONSABILE BAZZANI ROBERTO
ORGANIZZAZIONE
Il settore risorse umane e finanziarie è articolato in due unità organizzative: - Risorse umane: si occupa della programmazione del fabbisogno in termini di risorse umane dell’ente, del
reclutamento, della formazione continua, e dello sviluppo professionale. Accanto alla funzione di programmazione questa unità gestisce, inoltre, tutti gli aspetti economici e previdenziali derivanti dal rapporto di lavoro. Altre importanti funzioni gestite attengono alla contrattazione decentrata, alla valutazione e all’incentivazione salariale e alle relazioni sindacali, al presidio in materia di salute sui luoghi di lavori, alla gestione degli istituti normativi e contrattuali del rapporto di lavoro.
- Risorse finanziarie: si occupa della programmazione economico-finanziaria (predisposizione dei documenti di programmazione annuale), della gestione del bilancio (controllo di regolarità contabile di delibere e determinazioni di impegno di spesa, liquidazioni, emissione di mandati di pagamento e reversali di incasso), della rendicontazione e del controllo (rendiconto della gestione, comunicazioni alla Corte dei Conti, rapporti con l’organo di revisione). Tale unità provvede, inoltre, a tutti gli adempimenti fiscali previsti dalla legge, al supporto per il controlli previsti sulle società partecipate, al monitoraggio dei contributi erogati tanto dalla Regione Toscana che dalla Fondazione MPS, e alla gestione e controllo dell’indebitamento.
PROGRAMMA N. 9 Risorse umane e finanziarie: verso una gestione di sviluppo integrata
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE
Capitolo 12 Per una Provincia Utile 12.2 Il personale della Provincia, patrimonio da valorizzare – Obiettivi La necessità di rispondere in tempo reale, con competenza e cortesia, alle esigenze dei cittadini e dei soggetti pubblici e privati, ci impone di avere all’interno della Provincia personale qualificato, motivato e supportato da un’organizzazione che permetta di lavorare in modo fluido e trasparente, sviluppando la propria professionalità e creatività. Per questo il nostro impegno, per i prossimi anni, sarà quello di investire, ancora di più, in una politica di formazione continua del personale che parta dalla valorizzazione e dal riconoscimento delle competenze e delle performance, ed arrivi alla pianificazione di percorsi formativi mirati e sviluppati nel tempo. 12.3 Rigore e selettività nell’uso delle risorse - Obiettivi
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
182
La Provincia, nei prossimi anni, lavorerà per mantenere l’invarianza fiscale nonostante le riduzioni che potrebbero verificarsi nelle entrate (IPT, RCA, AEE), legate all’andamento generale dell’economia. L’amministrazione provinciale, inoltre, si impegnerà a promuovere un monitoraggio, insieme ai soggetti competenti in materia, dell’andamento tariffario dei servizi pubblici locali. La Provincia dovrà accompagnare al contenimento e alla riduzione della spesa corrente, l’impegno per ricercare finanziamenti europei, statali e regionali per la realizzazione di progetti ed interventi in un quadro di sinergia tra tutti i livelli istituzionali. L’esigenza è quella di costruire relazioni costanti e collaborative tra i Comuni, non solo per confrontare le scelte strategiche e programmatiche, ma anche per armonizzarle. Sarà inoltre necessario dare seguito alla politica di razionalizzazione della spesa, portata avanti in questi anni.
SVILUPPO DEL PROGRAMMA
L’importanza delle risorse umane e finanziarie all’interno di un’autonomia locale come la Provincia è sicuramente indiscutibile. I processi di cambiamento che stanno interessando le autonomie locali, a partire dalla Riforma Brunetta e di decreti sul federalismo, stanno ponendo un’attenzione particolare tanto sul fronte delle risorse umane che sulla maggiore autonomia finanziaria riconosciuta a ciascun ente. Partendo da questi elementi di contesto il Settore risorse umane e finanziarie ha elaborato un programma di azione che si muove su due direttrici: - Risorse umane: sarà cura di questo settore assicurare l’implementazione di quanto richiesto alle autonomie locali in
tema di personale, con particolare riferimento ai principi stabiliti dal D.Lgs. n. 150/ 1999. Una seconda priorità sarà quella relativa alla formazione e alla valorizzazione del personale, cercando di qualificare e quantificare i fabbisogni formativi del personale, attraverso una sistematica azione di rilevazione e programmazione delle attività di formazione. Altro importante aspetto da non trascurare riguarda il controllo della spesa del personale che al fine di garantirne il contenimento in relazione alle esigenze dell’ente.
- Risorse finanziarie: anche sul fronte delle risorse finanziarie il Settore dovrà tenere conto delle tendenze, in materia tributaria, che si stanno delineando con i decreti sul federalismo fiscale e le eventuali implicazioni per le finanze provinciali. Per tale motivo sarà necessario non solo monitorare le principali entrate proprie dell’ente ma anche valutare nuove modalità di reperimento di risorse finanziarie, anche in collaborazione con gli altri settori dell’ente.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
183
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N. 9.1 Presidio dei vincoli di finanza pubblica
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il rispetto della normativa sui vincoli di finanza pubblica è fondamentale per assicurare all’Ente la piena operatività soprattutto in considerazione dell’inasprimento delle sanzioni previste in caso di mancato raggiungimento di alcuni degli obiettivi previsti. Da questa premessa emerge il programma volto a monitorare continuamente le grandezze che concorrono, a vario titolo, al rispetto di tali vincoli.
Finalità da conseguire
La finalità principale perseguita con questo progetto è quella rendere operativi gli strumenti di monitoraggio delle grandezze “coinvolte” nella definizione dei parametri che consentono il rispetto dei vincoli di finanza pubblica e permettere, qualora si rendessero necessarie, tempestive misure correttive.
PROGETTO N. 9.2 Sperimentazione e utilizzo dei software gestionali
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il settore risorse umane e finanziarie sono chiamati a gestire un insieme di attività sempre più complesse e che presentano un elevato grado di interdipendenza soprattutto per svolgere al meglio le attività di programmazione e controllo delle risorse, tanto umane che finanziarie, gestite all’interno dell’ente. A tal fine è stata avvertita la crescente necessità di disporre di software gestionali capaci di garantire la disponibilità di dati di diversa natura e di provenienza tanto esterna che interna in relazioni ai quali sia possibile effettuare le elaborazioni necessarie per supportare i processi decisionali. Durante il 2010 si è conclusa la procedura per l’acquisto dei software tanto di contabilità finanziaria che di gestione del personale. Nel corso del 2012 si dovrà completare l’implementazione dei software al fine di poter razionalizzare, snellire e semplificare, le procedure amministrativo-contabile.
Finalità da conseguire
La finalità perseguita è quella di garantire una maggiore disponibilità di dati di diversa natura (contabili, extra-contabili) e una facilità di utilizzo degli stessi per soddisfare esigenze conoscitive diverse, tanto per le attività di programmazione che di controllo, secondo una logica funzionale ed integrata e capace di garantire anche la correttezza, l’accuratezza e l’attendibilità dei dati stessi.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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PROGETTO N. 9.3 Razionalizzazione delle funzioni di gestione delle Risorse Umane
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
L’accentramento, presso un unico Servizio, di tutte le funzioni relative alla gestione delle risorse umane (tanto sotto il profilo giuridico-contrattuale che quello economico-previdenziale, è stata una scelta di rilevanza strategica con la quale si è voluto perseguire l’obiettivo ultimo di gestire il complesso fattore “risorse umane” in modo unitario e completo. L’operazione di integrazione, avviata nel 2010, proseguirà nel triennio a venire con l’obiettivo di razionalizzare, semplificare ed ottimizzare una serie di procedure relative alla gestione delle risorse umane (rilevazione delle presenze, gestione dei buoni pasto, cedolino elettronico, fascicolo personale su portale ecc.).
Finalità da conseguire
La finalità di questo progetto è quella di rivedere un insieme articolato e complesso delle procedure relative alla gestione delle risorse umane nel loro complesso in un’ottica di semplificazione, integrazione e razionalizzazione che possa garantire maggiori livelli di efficienza ed efficacia.
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato 30.000,00 30.000,00 30.000,00
Da Regione 2.552.183,82 - -
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti 4.906,35 4.906,35 4.906,35
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) 2.587.090,17 34.906,35 34.906,35
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici - - -
Proventi dei beni dell'ente - - -
Proventi diversi 3.328.367,93 3.328.367,93 3.529.367,93
Totale (b) 3.328.367,93 3.328.367,93 3.529.367,93
c) Quote di risorse generali 17.869.222,72 20.448.216,02 20.163.938,40
Totale (c) 17.869.222,72 20.448.216,02 20.163.938,40
Totale generale (a+b+c) 23.784.680,82 23.811.490,30 23.728.212,68
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 9
RISORSE UMANE E FINANZIARIE
BAZZANI ROBERTO
185
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
20.683.254,67 100,00 - - - - 20.683.254,67 33,37
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
20.651.057,17 100,00 - - - - 20.651.057,17 33,32
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
20.651.057,17 100,00 - - - - 20.651.057,17 33,32
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Programma
Settore
Responsabile
N. 9
RISORSE UMANE E FINANZIARIE
BAZZANI ROBERTO
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Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
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SETTORE SVILUPPO ECONOMICO RESPONSABILE ORAZIO FIGURA
ORGANIZZAZIONE
(Descrivere brevemente l’attività istituzionale svolta dal settore e l’organizzazione) Il Settore Sviluppo Economico – a seguito delle intervenute modifiche normative introdotte dalla Regione Toscana in materia di promozione turistica, nonché dalle deliberazioni della Giunta Provinciale di Siena (n. 46 del 15/2/2011; n.195 del 28/6/2011; n.234 del 17/9/2011) con le quali si è proceduto allo scioglimento delle due Agenzie per il Turismo (APT) esistenti sul territorio provinciale – è stato nel corso del 2011 riorganizzato e svolge, da una parte, attività di programmazione e gestione delle politiche di sviluppo economico provinciale attraverso il coordinamento e l’integrazione di specifiche azioni operative che coinvolgono Istituzioni ed operatori privati; dall’altra gestisce le funzioni delegate dalla Legge Regionale 42/2000 in tema di turismo e coordina progetti e iniziative di integrazione settoriale in un’ottica di promozione e valorizzazione turistica, compreso le attività di implementazione delle politiche per il rilancio del sistema termale provinciale.
Il Settore è articolato in tre servizi di staff e tre servizi in line.
SERVIZI IN STAFF:
1. Promozione Integrata “Terre di Siena”
2. Coordinamento Statistiche, Studi e Ricerche
3. Coordinamento SUAP
SERVIZI IN LINE:
1. Servizio Servizi Turistici Delegati
2. Servizio Competitività e Attività Produttive
3. Servizio Amministrativo-Contabile
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PROGRAMMA N. 10 Lo sviluppo economico tra criticità e potenzialità
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE Capitolo 3. Per Una nuova fase dello Sviluppo Sostenibile in Provincia di Siena Per un Manifesto dell’attrattività in Provincia di Siena
SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Le finalità generali del presente programma rispondono all’esigenza di creare un presidio unitario in ambito economico produttivo, allo scopo di sviluppare strategie di intervento globali, integrate e sinergiche in settori – quali le attività economiche, il turismo - che presentano bisogni similari, sia in termini di specializzazione e qualificazione degli operatori economici, sia in termini di supporti tecnici, operativi e conoscitivi miranti a qualificare il sistema produttivo nel suo complesso. L’obiettivo specifico è quello di attuare un processo di ricerca ed attrazione delle risorse finanziarie, in un contesto che vede una progressiva riduzione delle fonti di finanziamento e che quindi necessita di un’unica “cabina di regia“ qualificata. I principali servizi riguardano attività di programmazione e atti di gestione propri del Settore in materia di sviluppo economico, attività produttive, turismo secondo la normativa comunitaria, statale e regionale. Il perdurare delle criticità che continuano ad interessare anche il sistema economico provinciale, da un lato, e le tendenze che stanno caratterizzando la domanda e l’ambiente competitivo, dall’altro, evidenziano la necessità di proseguire su una serie di interventi già intrapresi nel corso del 2011 e di definire nuove linee di azione che contribuiscano a mantenere il livello di sostenibilità fisica, economica e sociale, nonché “culturale” e di immagine del territorio in particolare nel breve, ma anche nel medio e lungo termine. In ragione di ciò, continuare a parlare di crisi appare inadeguato a definire ciò che sta succedendo nel mondo: più che di crisi occorre parlare di cambiamento, ed assumere la consapevolezza che troppe cose messe oggi in discussione non potranno tornare come prima. Lo scenario globale della crisi ci dimostra infatti che siamo di fronte ad una trasformazione complessiva, in cui la competizione avviene in base alla capacità dei sistemi economici locali di inserirsi in dinamiche di livello mondiale e collocarsi sui filoni di sviluppo futuri. Affrontare il cambiamento vuol dire allora individuare le innovazioni necessarie e trasformare la crisi in un'opportunità per creare un'economia più produttiva, più innovativa, capace di valorizzare meglio le competenze. È in questo senso che lo sviluppo del programma prevede la realizzazione di una nuova serie di progetti – come di seguito riportati - coerenti con gli indirizzi delineati nel programma di mandato di questa Amministrazione, che si fondano sull’obiettivo comune di sostenere lo sviluppo economico e sociale della comunità senese in un’ottica integrata di
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mantenimento e rinnovamento del grande patrimonio naturale, urbano ed imprenditoriale esistente attraverso il rafforzamento del modello di governance che contraddistingue il nostro territorio. Una serie di progetti che, partendo dai risultati derivanti dall’attuazione del Piano Anticrisi 2009-2011, arrivasse ad attivare una nuova fase di programmazione capace di proiettare nel medio e lungo periodo la ripresa e lo sviluppo dell’economia provinciale nel suo complesso
Note incarichi esterni
Per consentire una corretta e più efficiente gestione delle attività in capo al Settore Sviluppo Economico, in particolare per attività che comporteranno consulenza in tema di strategie di sviluppo turistico e di sviluppo economico sarà necessario ricorrere all’affidamento di incarichi di collaborazione esterna, che supportino gli uffici, per un importo già individuato in bilancio di € 50.000,00.
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N. 10.1 La gestione del nuovo sistema di regia del governo dello sviluppo provinciale “Terre di Siena”
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il progetto fa riferimento alla fase di gestione della governance delle Terre di Siena, a partire dal “Protocollo” che rappresenta il documento di sottoscrizione di impegno dei firmatari ed il riferimento base di lavoro che, nel rispetto delle autonomie delle parti contraenti, definisce la responsabilità di ognuna di esse nell’esercizio delle proprie prerogative, deleghe e funzioni. Si darà luogo alle necessarie azioni per favorire e realizzare la convergenza, l’integrazione, le sinergie che portano alla costruzione, sviluppo e governo del territorio del “sistema Terre di Siena”. In particolare si opererà per il rafforzamento sistematico delle condizioni di sviluppo locale del tessuto economico, imprenditoriale e sociale provinciale, l’innovazione, la crescita della competitività e del valore aggiunto delle produzioni, il consolidamento della coesione ed il miglioramento della qualità sociale, del lavoro e della sua sicurezza e la promozione dei diritti di cittadinanza. Si lavorerà, inoltre, per il rafforzamento dei dispositivi organizzativi del governo del territorio ed in particolare quelli da rafforzare tra i comuni della stessa area e nei rapporti tra i comuni delle singole aree con la Provincia nella gestione delle competenze di government e dei servizi associati. Gli ambiti di confronto, cooperazione ed intervento trovano contesto privilegiato di azione partendo:
� dalle esigenze e fabbisogni che emergono dal territorio su cui occorre intervenire con tempestività ed in modo efficace;
� dai contenuti degli strumenti di programmazione economica e sociale e pianificazione territoriale correnti che in fase i aggiornamento e dalla normativa regionale;
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� dagli effetti che possono derivare dal nuovo quadro normativo sul federalismo che si va formalizzando allo scopo di favorire una gestione condivisa e che non penalizzi i comuni economicamente più svantaggiati;
� dai processi di riorganizazione dei modelli di governance tra gli attori del territorio e di government tra gli Enti Locali.
Finalità da conseguire
− completamento elaborazione dei contenuti di proposta e di azione del Piano Strategico di Sviluppo − avvio gestione Piano Strategico − gestione del Piano di Marketing Territoriale − Sostegno allo sviluppo e funzionamento dei sistemi di governance e government a livello provinciale e di singola
area sui temi dello sviluppo economico
PROGETTO N. 10.2 Completamento attuazione piano anticrisi della Provincia di Siena
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il progetto prevede l’attuazione e il completamento di alcune azioni/attività previste dal Piano Anticrisi della Provincia di Siena del 2011. In particolare:
− Attuazione del protocollo d’intesa per l’anticipo del trattamento di cassa integrazione straordinaria o in deroga ai lavoratori della provincia di Siena con la novità che verrà esteso anche ai “contratti di solidarietà”;
− Realizzazione di specifiche azioni per garantire adeguate condizioni di liquidità al sistema delle imprese e per accompagnare processi di ristrutturazione aziendale, sia attraverso il proseguimento della gestione dei due bandi che la concessione di contributi in conto interessi in favore di imprese agricole e di operatori turistici gestori di strutture ricettive nel comune di Chianciano Terme Val di Chiana;
− Realizzazione di un progetto che consenta un più facile accesso al credito da parte del sistema produttivo locale attraverso azioni di informazioni e formazioni sulla valutazione del merito creditizio attraverso il coinvolgimento della CCIAA e delle Associazioni di Categoria;
− Realizzazione di una serie di interventi specifici che riguardino il sostegno alla ricerca e all’innovazione delle imprese; l’internazionalizzazione delle eccellenze produttive;
− Prosecuzione del progetto Manifesto per l’attrattività, in particolare con la realizzazione di interventi di “Marketing Territoriale/Attrazione investimenti” in collaborazione con la Fondazione Toscana Life Sciences (TLS);
− Il sostegno a spin off aziendali e universitari e all’autoimprenditorialità attraverso la seconda edizione “Terre di Siena Creative”;
− La realizzazione di attività per valorizzare ulteriormente il ruolo degli incubatori di Impresa (TLS, Centro Torrita) attraverso azioni specifiche di animazione e ulteriore sviluppo del Centro Servizi Torrita, la condivisione e messa in
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rete delle best practice dell’incubatore TLS in materia di gestione incubatore, servizi di accompagnamento delle imprese, attrazione capitali;
− La messa in funzione del Centro di Competenza di Torrita di Siena, in collaborazione con APSLO/APEA; − La prosecuzione del progetto di creazione di una rete provinciale dei centri commerciali, della tipicità e della
tradizione
Finalità da conseguire
− Orientare il “sistema Siena” verso una nuova fase di riprese e di sviluppo, dove la sostenibilità dovrà essere interpretata sempre più in chiave dinamica e come fattore principale di competitività.
− Fornire un utile contributo al coordinamento delle diverse iniziative che altri soggetti del territorio - nel rispetto delle reciproche autonomie – stanno realizzando o hanno pensato di realizzare.
− Mettere in atto quelle misure più consone per contrastare la crisi in atto
PROGETTO N. 10.3 “La Promozione Integrata “Terre di Siena”
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
A seguito delle modifiche introdotte dalla Regione Toscana in merito alla riorganizzazione del sistema turistico in Toscana e la riallocazione delle funzioni di promozione turistica, che previsto la soppressione della APT e l’attribuzione alla Provincie delle sole funzioni di informazione, accoglienza e promozione locale, il 2012 sarà dedicato a definire nuove azioni di promozione e completare/rivedere altre già in corso di realizzazione
Si darà seguito a una serie di attività che hanno come obiettivo principale quello dell’interazione fra i tanti soggetti pubblici e privati coinvolti e dell’integrazione con gli altri settori economici affermando un turismo che, attraverso politiche concertate e condivise, punti decisamente sulla qualità, sulla diversificazione e la destagionalizzazione. Verranno adottate azioni per qualificare l’offerta turistica e per promuovere e sviluppare una vera e propria filiera integrata del turismo, in grado di potenziare quei caratteri di distintività ed eccellenza, riconosciuti al brand “Terre di Siena”. Si lavorerà per attuare i seguenti sottoprogetti:
− Il sistema di regia della promozione turistica provinciale il cui punto fondamentale sarà la gestione del “Tavolo permanente per la promozione integrata”;
− Ospiti di valore – “Terre di Siena Card” – “Terre di Siena Carbon Free”. Altro strumento concreto della filiera integrata è la realizzazione di una CARD “Terre di Siena” dotata di banda magnetica e legata ai circuiti Ospiti di valore / Centri Commerciali Naturali / Mercatali e Spacci di filiera corta, da utilizzare presso tutte le strutture aderenti ad uno o più di questi circuiti ( strutture recettive, ristoranti, negozi, artigiani, aziende agricole, terme,
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Musei ecc.); − “TURISMO CONGRESSUALE”: lo scopo è quello di coordinare, qualificare e promuovere l'offerta congressuale delle
due destinazioni congressuali presenti in provincia di Siena (Siena e Chianciano Terme-Val di Chiana); − “Innovazione e semplificazione nel turismo”. Si tratta di un progetto avviato nel 2008, come risposta alle
esigenze di gestione, attraverso una banca dati unica delle strutture ricettive, delle informazioni rese obbligatoriamente (L.R n°42/2000) dagli operatori turistici al Servizio Turismo. Vista la risposta positiva avuta da parte degli operatori e l’interesse generale manifestato per la procedura innovativa, abbiamo deciso di dare continuità al progetto ponendoci come obiettivo quello di coinvolgere quante più strutture possibili che operano sul territorio provinciale.
− Rafforzamento degli interventi nel campo del turismo lento e sostenibile, riconducibili al concetto di “Mobilità dolce”, favorendo relazioni ed integrazione con i progetti provinciali già in corso, come “Cicloturismo”, “Terre di Siena a cavallo”, “Treno Natura”, il progetto interprovinciale ( AR-GR-SI) “le Vie della Transumanza” , il progetto speciale di interesse regionale “la Via Francigena , e avviando anche progettualità inedite, legate allo sport, alle aree protette ( da integrare con l’educazione ambientale e la didattica ), all’arte moderna.
− Riorganizzazione della rete provinciale di informazione e accoglienza turistica provinciale.
Finalità da conseguire
− Riorganizzare il sistema provinciale di informazione, accoglienza e promozione turistica;
− Realizzare un’azione di sistema organica e concertata, affinché gli investimenti azionati abbiano una ricaduta adeguata e diffusa sui diversi comparti turismo e servizi, ma anche beni culturali, agricoltura, artigianato, e sulle diverse aree del territorio provinciale, capoluogo e “circondari”
PROGETTO N. 10.4 Azioni di sostegno per la valorizzazione del sistema termale senese e per il rilancio della destinazione termale “chianciano terme”
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Da un punto di vista promozionale si procederà con il rafforzamento di un prodotto turistico collegato al settore termale sviluppato su tre livelli essenziali:
− Promuovere il sistema delle terme senesi con proposte di vacanze termali collegate al concetto di benessere, di sana alimentazione e più in generale della cura del corpo facendo leva sui valori più diffusi di qualità del nostro territorio;
− Promuovere l’offerta termale come elemento centrale della proposta all’interno della motivazione più ampia di ricerca di benessere e relax da abbinare a itinerari per la scoperta del territorio provinciale;
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− Promuovere la proposta termale come valore aggiunto nelle altre proposte per target (cicloturismo, vacanze a cavallo, vacanze a piedi, turismo d’arte);
− Predisposizione di un Protocollo di Intesa tra i soggetti privati che fanno parte del sistema termale senese e la Provincia di Siena per condividere e realizzare azioni congiunte di promo-commercializzazione del “prodotto turistico termale”.
Per quanto riguarda il rilancio della destinazione termale di “Chianciano Terme”, l’obiettivo è quello di proseguire nella realizzazione di specifici progetti e azioni già in parte intraprese nel 2010 e nel 2011. In particolare:
− Gestione del “Fondo” destinato a sostenere interventi di riqualificazione delle strutture ricettive di Chianciano. − favorendo la riqualificazione e il riposizionamento delle strutture termali. − evidenziando il ruolo delle terme come destinazione o ulteriore possibile offerta del territorio senese attraverso la
riproposizione del progetto di riposizionamento; − sostenendo la valorizzazione del ruolo sanitario della stazione termale di Chianciano Terme; − supportando un percorso di riqualificazione urbanistica attraverso le possibili forme di collaborazione con soggetti
privati consentite dalle normative vigenti; − sostenendo lo sviluppo di un progetto che preveda la realizzazione di un “Parco Tematico” rivolto ad un ampio
target di utenti, di ogni fascia di età ed in particolare a gruppi di giovani, coppie e famiglie; − sostenendo le azioni per l’implementazione quali-quantitativa del settore congressuale” − supportando il completamento del progetto relativo alle piscine termali.
Finalità da conseguire
Promuovere il sistema delle terme senesi con proposte di vacanze termali collegate al concetto di benessere, di sana alimentazione e più in generale della cura del corpo facendo leva sui valori più diffusi di qualità del nostro territorio da abbinare a itinerari per la scoperta del territorio provinciale
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato - - -
Da Regione - - -
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti - - -
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) - - -
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici - - -
Proventi dei beni dell'ente - - -
Proventi diversi 28.000,00 28.000,00 28.000,00
Totale (b) 28.000,00 28.000,00 28.000,00
c) Quote di risorse generali 247.635,54 248.335,54 248.835,54
Totale (c) 247.635,54 248.335,54 248.835,54
Totale generale (a+b+c) 275.635,54 276.335,54 276.835,54
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N.10
SVILUPPO ECONOMICO
FIGURA ORAZIO
194
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
275.635,54 100,00 - - - - 275.635,54 33,26
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
276.335,54 100,00 - - - - 276.335,54 33,34
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
276.835,54 100,00 - - - - 276.835,54 33,40
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Programma
Settore
Responsabile
N.10
SVILUPPO ECONOMICO
FIGURA ORAZIO
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Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
196
SETTORE SVILUPPO RURALE RESPONSABILE PAOLO BUCELLI
ORGANIZZAZIONE
Attuazione delle politiche di sviluppo rurale, utilizzando al meglio le risorse che l’U.E. e la R.T. mettono a disposizione del settore agricolo forestale, nonché attivazione di interventi mirati a conservare e migliorare il territorio provinciale dal punto di vista ambientale. Il settore è organizzato in 3 P. O. : Servizi alle imprese agricole per la gestione degli aiuti comunitari, regionali e vitivinicolo; Servizio Forestazione per la gestione degli interventi in ambito forestale, prevenzione incendi e vincolo idrogeologico; Supporto amministrativo/contabile e valorizzazione delle produzioni tipiche locali, oltre ad un’ U.O. Produzioni zootecniche ed ISTAT.
PROGRAMMA N. 11 Programmazione e gestione del settore sviluppo rurale, in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, per l’erogazione di sostegni economici alle imprese, il rilascio di autorizzazioni e certificazioni, l’organizzazione di cantieri per la conservazione dell’ambiente e la valorizzazione delle produzioni tipiche locali.
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE Programma 2 e 3
SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Le finalità generali del programma rispondono all’esigenza di creare un presidio in ambito economico produttivo, allo scopo di sviluppare strategie d’ intervento globali, integrate e sinergiche tra i settori dello Sviluppo Rurale del Turismo del Commercio. L’obiettivo è quello di attuare un processo di gestione e attrazione delle risorse finanziarie, per sostenere l’identità territoriale di un’agricoltura di qualità basata su produzioni agroalimentari certificate integrata dalla fornitura di servizi territoriali diversificati.
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ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N. 11.1 Gestione del programma di Sviluppo Rurale
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Rappresenta una delle attività principali del settore per dare attuazione alle politiche di sviluppo rurale. Saranno attivate misure nei seguenti ambiti: “Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale”, “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale” “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale” . Inoltre sarà svolto un lavoro di coordinamento tra gli enti per la gestione della graduatoria unica e per l’attuazione condivisa delle diverse misure attivate nel territorio provinciale.
Finalità da conseguire
Mettere a disposizione delle aziende agricole risorse per sostenere, oltre agli investimenti strutturali, anche la gestione dell’attività economica ordinaria, orientandola sempre di più verso il miglioramento della qualità ed il sostegno alle produzioni in crisi.
PROGETTO N. 11.2 Gestione del Piano Regionale Agricolo e Forestale e delle variazioni allo schedario Viticolo
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Riguarda tutti gli interventi per il rilascio di autorizzazioni e certificazioni relative agli interventi in ambito forestale, alle diverse tipologie di variazioni al potenziale viticolo, alle verifiche sugli interventi edilizi in zona agricola, l’agriturismo ed il riconoscimento della capacità professionale, nonché alla gestione delle risorse regionali a sostegno della zootecnia ed agli interventi di assistenza tecnica nell’ambito dell’attività dei servizi di sviluppo agricolo e rurale
Finalità da conseguire
Offrire alle aziende agricole del territorio tutte le opportunità definite dalla normativa agricola per sostenere la loro attività quotidiana e le opportunità di sviluppo.
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PROGETTO N. 11.3 Collaborazione regionale per la semplificazione della governance dello sviluppo rurale
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Sulla base del protocollo d’intesa firmato dalle istituzioni regionali a fine 2011 proseguirà il percorso di collaborazione con la R.T. per definire un sistema di organizzazione della governance istituzionale a livello regionale teso a semplificare le procedure di gestione dello sviluppo rurale tramite la standardizzazione delle procedure, l’informazione agli utenti, l’attivazione del Registro Unico dei Controlli (RUC), la gestione associata di funzioni tra gli enti territoriali e l’utilizzazione decentrata del sistema informativo di ARTEA.
Finalità da conseguire
Razionalizzare la gestione degli interventi per lo sviluppo rurale e ridurre il numero di soggetti che a più riprese eseguono controlli a vario titolo presso le aziende agricole.
PROGETTO N. 11.4 Valorizzazione dei prodotti tipici anche con collaborazioni interprovinciali
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Organizzare la partecipazione a manifestazioni nazionali ed internazionali del settore agroalimentare e progettare eventi di valorizzazione delle produzioni tipiche anche in collaborazione con le province limitrofe e la Regione Toscana. Gestione dei Gruppi di Assaggio, con riqualificazione ed integrazione degli stessi, per la valutazione organolettica delle produzioni tipiche.
Finalità da conseguire
Contribuire ad affermare il marchio della Toscana nella valorizzazione delle produzioni agroalimentari per offrire opportunità di sviluppo economico alle imprese agricole del territorio
PROGETTO N. 11.5 Efficienza amministrativa
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Migliorare la gestione dei procedimenti amministrativi riducendo la produzione di carta e strutturando un percorso di tracciabilità dei flussi documentali relativi ai singoli procedimenti
Finalità da conseguire
Ridurre la richiesta da parte degli uffici e la produzione da parte delle imprese della documentazione istruttoria, tramite il potenziamento del fascicolo unico delle aziende agricole.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
199
PROGETTO N. 11.6 Politiche di filiera corta per la costruzione di un sistema agroalimentare locale
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Attivazione di un percorso che basato sull’alimentazione con prodotti locali stimoli nei consumatori nuovi stili di vita coerenti con l’utilizzazione di alimenti di qualità prodotti localmente a difesa dell’ambiente. Gestione dell’esperienza innovativa della Bottega di Stigliano e supporto ai Comuni della Provincia per l’introduzione nelle mense pubbliche di prodotti alimentari di origine locale.
Finalità da conseguire
Definizione di un sistema di governance territoriale per l’organizzazione di una rete locale di rapporti strutturati tra produttori agricoli e consumatori consapevoli
PROGETTO N. 11.7
Predisposizione e gestione del piano antincendi boschivi. Gestione dei cantieri forestali in amministrazione diretta e degli interventi appaltati alle cooperative forestali, per la tutela dell’ambiente e la prevenzione dei dissesti idrogeologici.
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Attivazione delle procedure previste dalla normativa forestale volte alla tutela dell’ambiente e delle foreste. Sarà provveduto alla progettazione e realizzazione di opere finalizzate alla prevenzione degli incendi boschivi.
Finalità da conseguire
Tutela e salvaguardia dell’ambiente con diminuzione delle emissioni gassose in atmosfera tramite la realizzazione di nuovi rimboschimenti (Carbon Free)
PROGETTO N. 11.8 Vivaio e progetti Speciali
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Proseguirà la produzione e l’accrescimento di piantine forestali e da frutto derivanti da varietà antiche in via di estinzione, per talea e da seme.
Finalità da conseguire Salvaguardia del patrimonio genetico autoctono di piante forestali e da frutto e riproduzione di varietà resistenti alle malattie.
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato 30.000,00 30.000,00 30.000,00
Da Regione 2.552.183,82 - -
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti 4.906,35 4.906,35 4.906,35
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) 2.587.090,17 34.906,35 34.906,35
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici - - -
Proventi dei beni dell'ente - - -
Proventi diversi 3.328.367,93 3.328.367,93 3.529.367,93
Totale (b) 3.328.367,93 3.328.367,93 3.529.367,93
c) Quote di risorse generali 17.869.222,72 20.448.216,02 20.163.938,40
Totale (c) 17.869.222,72 20.448.216,02 20.163.938,40
Totale generale (a+b+c) 23.784.680,82 23.811.490,30 23.728.212,68
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 9
RISORSE UMANE E FINANZIARIE
BAZZANI ROBERTO
185
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
1.338.996,81 92,25 - - 112.500,00 7,75 1.451.496,81 33,56
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
1.324.965,73 92,17 - - 112.500,00 7,83 1.437.465,73 33,24
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
1.323.114,17 92,16 - - 112.500,00 7,84 1.435.614,17 33,20
Programma
Settore
Responsabile
N. 11
SVILUPPO RURALE
BUCELLI PAOLO
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
201
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
202
SETTORE SETTORE TRASPORTI RESPONSABILE ALESSANDRO FERRARI
ORGANIZZAZIONE Il settore trasporti svolge attività relative al trasporto pubblico locale su gomma e al trasporto privato. E’ per questo suddiviso in due distinti servizi: Trasporto Pubblico Locale e Trasporto Privato.
PROGRAMMA N. 12 Mobilità sostenibile: prospettive di sviluppo per la Provincia di Siena
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE
- Prosecuzione di una forma di affidamento dei servizi di TPL del bacino senese per il solo anno 2012.
- Prosecuzione del progetto AVM (Automatic Vehicle Monitoring). - Continuazione della fornitura di servizi relativi alle attività delegate sul Trasporto Privato.
SVILUPPO DEL PROGRAMMA
L’anno 2011 è stato uno dei più travagliati periodi nella storia del Trasporto Pubblico Locale recente. La crisi economica generale e le ripercussioni sulla finanza pubblica hanno prodotto una prima serie di effetti dirompenti sull’assetto consolidatosi negli ultimi decenni. In particolare i tagli operati dal governo e i successivi provvedimenti regionali, con in testa la legge finanziaria regionale (L.R. 65/2010), che contiene una sostanziale riforma del TPL, hanno completamento ridisegnato gli scenari strategici e operativi del settore. Tutto ciò ha portato allo stravolgimento dei programmi già previsti per il 2011 (effettuazione gara provinciale) e a una gestione d’emergenza (attraverso atti d’obbligo), che si dovrà prolungare anche nell’anno 2012, in attesa della maturazione delle (difficili) condizioni per effettuare una gara, ora su lotto unico regionale, nell’anno 2013. Questi fortissimi elementi di novità, forse non ancora ben metabolizzati dal sistema enti locali-regione- aziende-sindacati, hanno innanzitutto prodotto fino ad oggi (ma con inevitabili proiezioni anche future), un elevato grado di incertezza a tutti i livelli. Disegnare dunque una previsione sull’anno a venire obbliga oggi a confrontarsi con temi e problemi ancora lungi dall’essere definiti, con la conseguenza di un aumento del rischio di effettuare una programmazione sottoposta poi a inevitabili variazioni per rincorrere i probabili ulteriori cambiamenti, normativi e di scenario tecnico e politico.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
203
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N. 12.1 Trasporto pubblico locale
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Per l’anno 2012, a causa del protrarsi della discussione e della definizione a livello istituzionale delle strategie e dei criteri da utilizzare per la preparazione della gara unica regionale, si prevede un’ulteriore periodo di transizione, dopo quello già vissuto nell’anno in corso. In particolare dovrà essere prolungato il periodo “ponte” verso la gara, che prevede un affidamento diretto all’azienda tramite atti d’obbligo, onde evitare l’interruzione del pubblico servizio di trasporto. Il 2012 appare forse meno incerto del 2011 in termini di copertura economica dei servizi, avendo la Regione Toscana già annunciato informalmente le risorse a disposizione per gli affidamenti. Purtroppo però queste dovranno subire un ulteriore taglio del 2,5% circa rispetto al 2011, a cui va aggiunto il peso dell’inflazione, che, se calcolata secondo l’indice F.O.I., porterebbe la percentuale di risorse mancanti a quota 6% circa. A questo va aggiunta la constatazione che per il 2012, contrariamente a quanto avvenuto nel 2011, la Provincia non potrà più contribuire a sostenere il bilancio del TPL extraurbano con ulteriori risorse aggiuntive (263.000 euro per l’anno in corso), comportando questo un’ulteriore contrazione dei servizi svolti. Contrazione dei servizi e tagli potrebbero inoltre causare una più acuta contrapposizione con l’Azienda, che già quest’anno ha sostenuto un contenzioso che solo grazie all’azione accorta dell’Ente ha potuto concludersi con un accordo bonario. Pur in presenza di questo difficile e incerto scenario (d’altronde comune agli altri enti di pari livello in Toscana), le azioni da compiere saranno essenzialmente: conclusione dell’accordo di programma con i comuni per la definizione delle risorse aggiuntive 2012, ulteriore razionalizzazione della rete senese per giungere all’equilibrio tra servizi e spesa programmata, affidamenti mensili o plurimensili tramite specifici atti d’obbligo, resistenza agli eventuali contenziosi intrapresi dall’Azienda. Oltre alla programmazione e gestione dei servizi 2012, l’anno a venire dovrà vedere un forte impegno della struttura per la preparazione degli strumenti necessari ad affrontare la gara unica regionale 2013, a partire dalla partecipazione alla conferenza regionale dei servizi e dal funzionamento dell’Ufficio Unico Regionale, sul quale (come sul resto) ancora si addensano incertezze in merito a funzionamento, partecipazione, competenze, attività effettive etc.. In questo lungo e difficile periodo di transizione verso il nuovo regime imposto dalla L.R. 65/2010 e dalla gara su lotto unico regionale, acquista particolare importanza il prosieguo della consulenza professionale già in atto, che può essere prorogata per l’intero anno 2012, a tutto vantaggio della ingente mole di lavoro da portare avanti, a fronte della esigua consistenza dell’ufficio provinciale. Razionalizzazioni di servizi e di risorse potranno inoltre portare il loro effetto riduttivo anche su altre attività svolte
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
204
dall’Ente, in particolare per il sostegno e la fidelizzazione della clientela del TPL. Su questo fronte si prevede un’ulteriore riduzione della percentuale di contribuzione provinciale per il sostegno agli abbonamenti, che da un ‘iniziale 10% è passata quest’anno al 6,5% e dovrà scendere ancora al 3% per l’anno 2012, per poi scomparire completamento dal 2013, in coerenza anche con i probabili nuovi regimi, anche tariffari, imposti dalla gara. In questo ambito rientrano anche le politiche di sostegno (contenute nel vecchio contratto di servizio) per anziani, integrazione urbana, secondo e terzo figlio, che potranno subire nel corso dell’anno profonde revisioni operative e di finanziamento. Anche per il 2012 sono previste tutte le attività di controllo e sanzionamento effettuate dall’ufficio nei confronti dell’Azienda, al fine di garantire la migliore qualità del servizio per l’utenza, pur in tempi di ristrettezze e tagli. Le attività avranno corso attraverso ispezioni, sopralluoghi e conseguenti istruttorie ed emanazioni di atti. Simile andamento avranno anche le attività, parallele, di istituzione di nuovi servizi e/o fermate sulla rete del bacino senese, tramite apposite attività di ispezione, istruttoria e rilascio o diniego di nulla osta e autorizzazioni. Per il 2012 deve essere valutato un approfondimento progettuale sul tema sensibile delle fermate del TPL con eventuale affidamento esterno per una consulenza tecnico-informatica e/o per l’acquisto di un software dedicato. Inoltre, tra fine 2011 e primi mesi del 2012, verrà dato corso ad una nuova fase del progetto “Aree deboli” con l’obiettivo di esaurire le residue risorse allocate a questa finalità, attraverso un accordo con i comuni interessati, l’espletamento di procedure di acquisto e assegnazione di mezzi adatti al TPL locale per i comuni interessati, sempre che il progetto, in questa sua fase terminale, susciti l’interesse delle amministrazioni locali coinvolte.
Finalità da conseguire
PROGETTO N. 12.2 Progetto avm – Automatic Vehicle Monitoring
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Si è conclusa nel 2011, tramite gara pubblica bandita dal gestore del progetto, la fase di affidamento ad una società specializzata per la fornitura dei prodotti informatici e dei macchinari relativi per la definitiva installazione nell’azienda e sugli autobus utilizzati per i servizi di TPL. Nel 2012 il piano realizzativo progettuale prevede la prosecuzione dell’avvio operativo del sistema prototipale e l’installazione delle attrezzature funzionali al sistema AVM a bordo dell’intera flotta autobus,. Il progetto AVM consentirà, con apposite azioni di integrazione e omogeneizzazione informatica, anche il più proficuo utilizzo dei programmi digitali per la gestione generale del TPL da parte dell’Ente programmatore. La Provincia dovrà pertanto svolgere a fondo il proprio ruolo di coordinamento e monitoraggio del progetto, quale ente capofila nel raggruppamento delle province della Toscana centro-meridionale.
Finalità da conseguire
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
205
PROGETTO N. 12.3 Trasporto privato
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Le attività previste per il rilevante settore del cosiddetto “Trasporto Privato”, prevedono per l’anno a venire, oltre alla prosecuzione delle attività di competenza, anche alcune nuove azioni derivanti da mutamenti e adattamenti normativi . Pertanto per il 2012 si prevede di continuare la fornitura dei servizi relativi alle attività delegate ( ex D. Lgs 112/98, ex L. 246/91, D.M. 317/95, D.M. 395/00, D. Lgs 285/92, D. Lgs 171/05 e D. Lgs 422/97) con particolare riferimento ad alcune procedure (gestione SCIA per l’esercizio dell’attività di autoscuola, DIA per scuole nautiche, istanze per l’apertura di Studi di Consulenza Automobilistica e riconoscimento consorzi di Autoscuole per conducenti di veicoli a motore, istante per autorizzazioni di Officine di Revisione, istanze di rilascio licenze per autotrasporto di cose conto proprio, conto terzi, gestione albo Autotrasporto, istanze per Noleggio di Autobus con Conducente nonchè le visite ispettive e i controlli obbligatori e programmati di verifica delle attività stesse indicate), con riguardo al funzionamento delle Commissioni (Commissione consultiva per il rilascio e la gestione di licenze per l’autotrasporto di cose in conto proprio, commissione consultiva per la gestione dell’Albo autotrasporti di cose in conto terzi, commissioni d’esame per il riconoscimento dell’idoneità di insegnanti e istruttori di autoscuole, commissioni d’esame per l’idoneità alla conduzione di Studi di Consulenza Automobilistica e commissioni d’esame per l’idoneità alla titolo professionale per l’autotrasporto di cose e persone in conto terzi), e controllo del periodo di rinnovo dei membri delle predette Commissioni. Relativamente agli esami per Istruttori e Insegnanti di autoscuole, a seguito dell’entrata in vigore del D.M. n.17/2011 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel 2012 dovranno prendere avvio le importanti attività di espletamento delle procedure di esame, a completamento del quadro di attività ex Motorizzazione Civile e attribuite alle Province con D. Lgs. . 112/98. Si intendono continuare a gestire le attività di trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio con conducente (NCC) attraverso l’ esecuzione delle istruttorie per il rilascio delle autorizzazioni e relative attività di sportello. Relativamente all’autotrasporto merci, si continuerà a sviluppare la nuova procedura informatica che consente una migliore e più veloce gestione dell’Albo che, dal 2012, subirà un sostanziale rinnovamento a seguito dell’entrata in vigore del Regolamento Europeo “Reg. (CE) 21/10/2009, n. 1071”. Pertanto, si dovranno aggiornare in parte gli indirizzi operativi per il settore onde verificare la rispondenza ai nuovi requisiti delle procedure finora adottate.
Finalità da conseguire
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato 1.300.000,00 1.300.000,00 1.300.000,00
Da Regione 17.924.362,73 17.924.362,73 17.924.362,73
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti 4.550.000,00 4.550.000,00 4.550.000,00
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) 23.774.362,73 23.774.362,73 23.774.362,73
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici
Proventi dei beni dell'ente
Proventi diversi 35.000,00 35.000,00 35.000,00
Totale (b) 35.000,00 35.000,00 35.000,00
c) Quote di risorse generali 2.072.231,49 2.064.687,78 2.067.146,51
Totale (c) 2.072.231,49 2.064.687,78 2.067.146,51
Totale generale (a+b+c) 25.881.594,22 25.874.050,51 25.876.509,24
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 12
TRASPORTI
FERRARI ALESSANDRO
206
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
25.850.554,22 99,88 - - 31.040,00 0,12 25.881.594,22 33,34
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
25.843.010,51 99,88 - - 31.040,00 0,12 25.874.050,51 33,33
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
25.845.469,24 99,88 - - 31.040,00 0,12 25.876.509,24 33,33
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Programma
Settore
Responsabile
N. 12
TRASPORTI
FERRARI ALESSANDRO
207
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
208
SETTORE SEGRETERIA GENERALE – DIREZIONE GENERALE RESPONSABILE STUFANO TOMMASO
ORGANIZZAZIONE
Il Settore Segreteria Generale e Direzione Generale si articola in servizi ed unità operative, riconducibili a quattro acro-ambiti:
1. Servizio Staff Segreteria Generale e Direzione Generale, al quale afferiscono tutte le funzioni ed attività in ordine alla gestione delle deliberazioni degli organi di governo, agli adempimenti connessi al funzionamento degli organi istituzionali, supporto nelle funzioni di controllo di regolarità amministrativa degli atti, attività di elaborazione dati statistici e adempimenti progetti ISTAT.
2. Servizio Programmazione e controllo che svolge le funzioni in ordine alla programmazione, controllo e valutazione. 3. Servizio I.C.T., al quale sono affidate tutte le funzioni ed attività inerenti la gestione dei supporti tecnologici, la
produzione e coordinamento dei progetti di innovazione tecnologica. 4. Servizio Patrimonio e Demanio, al quale afferiscono funzioni ed attività nell’ambito della gestione e valorizzazione
del patrimonio immobiliare della Provincia di Siena nonché dei provvedimenti di concessione sul demanio idrico e demanio stradale.
PROGRAMMA N. 13 Sviluppo delle attività a supporto della Segreteria e Direzione Generale
RIFERIMENTO ALLE LINEE PROGRAMMATICHE
Capitolo 10. La rete e le nuove tecnologie, motori per diffondere opportunità 10.2 Scommettere sull’e-gov per accorciare le distanze Capitolo 12. Per una Provincia utile 12.1 L’efficienza e l’efficacia amministrativa 12.2 Il Personale della Provincia, patrimonio da valorizzare 12.3 Rigore e selettività nell’uso delle risorse
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
209
SVILUPPO DEL PROGRAMMA
Il programma, per quanto attiene la Direzione Generale, è incentrato soprattutto su attività collegate strettamente alle funzioni di indirizzo, pianificazione e controllo con particolare attenzione al processo di definizione degli obiettivi strategici e gestionali ed al monitoraggio costante sul loro stato di attuazione. Elemento di rilievo è l’azione di coordinamento ed indirizzo sull’attività delle strutture per l’attuazione delle linee programmatiche degli organi di governo. In quest’ ottica dovrà essere ulteriormente sviluppato ed affinato il sistema di pianificazione e controllo direzionale già implementato, svolgendo attività a supporto dell’intera struttura dell’Ente ed in modo da avere sempre maggiori e più utili strumenti di gestione per l’Amministrazione. Il Servizio Programmazione e controllo, quindi, proseguirà nelle azioni intraprese volte ad assicurare maggiore trasversalità e coordinamento fra i settori e presidio delle funzioni di programmazione e controllo, anche al fine di conseguire un miglioramento del livello di efficienza della macchina amministrativa e dell’organizzazione interna, nonché di semplificazione e miglioramento delle performance, in coerenza con i principi della riforma del lavoro pubblico e con l’esigenza di far fronte alla riduzione continua di risorse. Il Servizio Segreteria Generale sarà impegnata ad assicurare tutti gli adempimenti connessi al funzionamento degli organi istituzionali ed alla gestione degli atti deliberativi in un’ottica di semplificazione e snellimento delle procedure, verificando al contempo la regolarità amministrativa dei principali atti amministrativi. Il Servizio ICT conferma il ruolo di coordinamento generale dei servizi informatici dell’Ente con particolare attenzione alla programmazione del fabbisogno di software e hardware. Proseguirà anche in questo esercizio l’impegno sulle attività di coordinamento e supporto alla pianificazione di servizi di innovazione tecnologica a sostegno dei settori provinciali ed enti territoriali (Comuni, Unioni di Comuni), con la progressiva razionalizzazione di servizi informatici destinati a semplificare processi di comunicazione, rendendo allo stesso tempo maggiormente economici i servizi destinati agli enti stessi ed ai cittadini. Il Servizio Patrimonio e Demanio proseguirà le azioni, già in parte intraprese nello scorso esercizio, rivolte alla valorizzazione e gestione del patrimonio immobiliare, mettendo in atto interventi per assicurare una gestione strategica del patrimonio immobiliare anche razionalizzando ed ottimizzando l’utilizzo dei beni disponibili ed indisponibili. Saranno inoltre proseguite le attività rivolte a dare attuazione al piano delle alienazioni dell’Ente.
Nota incarichi esterni
Per la realizzazione del programma si prevede il conferimento di alcuni incarichi di collaborazione esterna per un importo complessivo di € 20.000,00.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
210
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA IN PROGETTI
PROGETTO N. 13.1 Sviluppo delle funzioni di programmazione, pianificazione e controllo in un ottica di miglioramento della performance dell’organizzazione.
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
Il sistema di pianificazione e controllo direzionale già implementato sarà ulteriormente sviluppato ed affinato per i migliorare il necessario collegamento fra gli strumenti di programmazione e gli strumenti di gestione e controllo interno. Proseguirà il percorso volto all’implementazione di un sistema di controllo strategico teso alla verifica del grado di realizzazione dei programmi e delle linee strategiche dell’Amministrazione per giungere ad una rendicontazione delle performance conseguite e degli impatti prodotti dalle politiche messe in atto. Saranno inoltre portate avanti attività di monitoraggio sugli interventi messi in atto in ordine alla riorganizzazione dell’apparato dirigenziale e gestionale per assicurare la piena operatività ed efficacia ed attivata la sperimentazione del sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale, con particolare riguardo al personale ed ai responsabili di posizione organizzativa.
Finalità da conseguire
Le azioni e gli interventi indicati sono finalizzati a migliorare il livello di efficienza della macchina amministrativa, la qualità dei servizi, la performance dell’intero apparato organizzativo.
PROGETTO N. 13.2 Progetto “Provincia Digitale”: diffusione di strumenti di e-gov a favore dell’omogeneizzazione dei sistemi informativi per la Provincia di Siena e per il territorio.
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
L’azione è rivolta alla promozione di forme comuni di procedure per la comunicazione e per lo svolgimento (centralizzato o decentralizzato) di servizi di pubblica utilità, con particolare attenzione alla garanzia di sicurezza per il cittadino e all’economicità derivante dall’introduzione di tali servizi.
Finalità da conseguire
Saranno progettati e promossi agli enti del territorio strumenti di e-gov che garantiscano bassi costi di gestione. E’ prevista la diffusione di sistemi di accesso wi-fi alla banda larga per poter garantire al cittadino l’accesso libero e semplificato dei suddetti strumenti. Le best practice adottate in campo ICT dalla Provincia di Siena saranno promosse agli enti locali del territorio per poter offrire un supporto concreto per la soluzione di problematiche comuni, anche alla luce delle recenti normative sull’amministrazione digitale.
Relazione previsionale e programmatica 2012 – 2014
211
PROGETTO N. 13.3 Azioni per la gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare e del demanio dell’Ente
Descrizione del progetto e Motivazione delle scelte
In questo esercizio saranno portati avanti interventi volti a completare ed implementare il “Fascicolo Immobiliare” per ogni immobile di proprietà dell’Ente, al fine di giungere ad un documento che possa fornire tutte le informazioni utili ad una conoscenza più approfondita ed una visione d’insieme dei beni immobili di proprietà, anche per una programmazione degli interventi di razionalizzazione, valorizzazione ed eventuale dismissione degli stessi. Proseguiranno gli interventi finalizzati alla regolarizzazione delle concessioni sul demanio idrico, degli accessi e dei mezzi pubblicitari sulle strade provinciali anche attraverso il completamento del censimento dei beneficiari. Sono altresì previsti alcuni interventi di adeguamento regolamentare.
Finalità da conseguire
Le azioni e gli interventi sopra indicati sono finalizzati a conseguire una migliore e più efficiente gestione e redditività del patrimonio immobiliare e del demanio, attraverso interventi di regolarizzazione, ammodernamento, nonché recupero dell’elusione e dell’evasione.
Programma
Settore
Responsabile
Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Legge di finanziamento
a) Entrate Specifiche
Da Stato - - -
Da Regione 49.729,13 49.729,13 49.729,13
Da Unione Europea - - -
Da Cassa Depositi e Prestiti - - -
Da Altri Soggetti - - -
Altri forme di indebitamento - - -
Altre Entrate - - -
Totale (a) 49.729,13 49.729,13 49.729,13
b) Proventi da servizi/Proventi
Proventi dei Servizi pubblici 240.000,00 240.000,00 240.000,00
Proventi dei beni dell'ente 1.748.200,00 1.748.200,00 1.748.200,00
Proventi diversi 765.000,00 665.000,00 665.000,00
Totale (b) 2.753.200,00 2.653.200,00 2.653.200,00
c) Quote di risorse generali 1.235.900,00- 1.316.177,03- 1.308.703,20-
Totale (c) 1.235.900,00- 1.316.177,03- 1.308.703,20-
Totale generale (a+b+c) 1.567.029,13 1.386.752,10 1.394.225,93
Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma
N. 13
SEGRETERIA GENRALE E DIREZIONE GENERALE
STUFANO TOMMASO
212
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
1.534.029,13 97,89 - - 33.000,00 2,11 1.567.029,13 36,04
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
1.355.752,10 97,76 - - 31.000,00 2,24 1.386.752,10 31,89
Entità (a) % su totale Entità (b) % su totale Entità (c) % su totale
1.363.225,93 97,78 - - 31.000,00 2,22 1.394.225,93 32,07
Programma
Settore
Responsabile
N. 13
SEGRETERIA GENRALE E DIREZIONE GENERALE
STUFANO TOMMASO
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e II
Anno 2012
Spesa prevista per la realizzazione del programma
Consolidata Di Sviluppo
Spesa correnteSpesa per investimenti
Anno 2013
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
Anno 2014
Spesa correnteSpesa per investimenti
Totale (a+b+c)%su totale Spese finali del
titolo I e IIConsolidata Di Sviluppo
213
214
SEZIONE IV
VALUTAZIONI FINALI SULLA PROGRAMMAZIONE
215
4. Considerazioni finali sulla programmazione In merito alle considerazioni finali sulla programmazione relativa all’esercizio 2012, si rimanda per una trattazione più esaustiva all’introduzione alla Relazione previsionale e programmatica 2012 -2014 inserita nella sezione I. Siena, 3 gennaio 2012 Il Segretario Generale – Direttore Generale
Dott. Stufano Tommaso
Il Responsabile del Servizio Finanziario Dott. Roberto Bazzani
Il Presidente Simone Bezzini