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40 FDs 260 Il regno degli ascolti di Dimitri santini COSE BUONE CON POCO DIFFusorI booKsHELF SOUND FIDELITY F-1 Piacerebbe, al povero Marchionne, che fosse sufficiente aggiungere un piccolo trattino per far volare ancora di più le nostre Rosse di Maranello. E come loro finalmente vincono in F1, anche altre eccellenze italiane fanno gioire le orecchie e divertire gli animi. Una di queste è la Sound Fidelity, uno dei prodotti è il bookshelf F-1. Ma credo che quella “effe” non voglia nemmeno dire “formula”...

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40 FDs 260 ▼ Il regno degli ascolti

di Dimitri santini

COSE BUONE CON POCO

DIFFusorI booKsHELFSOUND FIDELITY F-1

Piacerebbe, al povero Marchionne, che fosse sufficiente aggiungere un piccolo trattinoper far volare ancora di più le nostre Rosse di Maranello. E come loro finalmente vinconoin F1, anche altre eccellenze italiane fanno gioire le orecchie e divertire gli animi. Una diqueste è la Sound Fidelity, uno dei prodotti è il bookshelf F-1. Ma credo che quella “effe”non voglia nemmeno dire “formula”...

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Una pesante cassa di legno, unadecina di viti a passo lungo eniente avvitatore. Come se

l’estate agostana non fosse già abba-stanza calda arrivano le creature diFabio Sortino a farmi sudare, anchesolo per tirarle fuori.Chi ha letto i miei precedenti artico-li avrà capito che la scorsa estate lamia casa è stata parecchio affollata dicomponenti hi-fi, una vera invasionedelle ultraelettroniche che ha sfidatola seppur alta tolleranza e rasentatol’ira della pelide consorte. Motivoper cui, quando ho estratto i due bo-okshelf di Sound Fidelity, li ho ap-poggiati sullo scaffale e lì sono rima-sti per un po’. Buoni, educati, silen-ziosi e soprattutto non facevano di-sordine.Poi il primo Google mi ha rivelato lanatura dei componenti di queste F-1:passi per il tweeter Seas, ma un mid-woofer Fountek? Quando ho fatto ilprimo switch-off con le danesi, e al-lora a pilotare c’erano ampli e CD Ya-maha serie 3000, sono iniziate le sor-prese.Ho ascoltato davvero di tutto con que-ste piccole meraviglie e la selezione didischi che porto in questa prova è solouna piccolissima parte del goduto.Non ci sono CD che non mi siano pia-ciuti suonati dalle F-1 e quindi ho scel-to 4 album “vari” per presentare ge-neri differenti, senza un approccio ve-ramente logico o filologico (cosa perme abbastanza abituale), ma pura-mente casuale. O forse, come molti so-stengono, nella casualità c’è qualco-sa di logico: ancora una volta qualchepregiudizio di troppo mi ha impedi-to in principio di godere della raffi-natezza di uno dei dischi sotto citati,“Painted From Memory” di Elvis Co-stello e Burt Bacharach, così come, conun po’ di snobismo, ho pensato cheforse non mi sarei infatuato delle F-1. La differenza fra le due storie è nel-l’inizio e nell’epilogo: Costello e Ba-charach sono entrati piano piano nel-le mie grazie e sono diventati uno diquegli ascolti che non mi stanche-ranno mai, mentre i diffusori di que-sto mese mi sono piaciuti da subito epurtroppo dovrò presto restituirli.

DESCRIZIONEIl costruttore non mi vorrà bene, il Di-rettore non sarà contento, ma io co-mincerò col dire che questi bei diffu-sori non mi fanno impazzire nella co-lorazione neutra della ecopelle che lericopre. In realtà è un qualcosa dicompletamente diverso da quanto si

vede in giro, perché il rivestimento ètotale e questa tinta le rende elegan-ti, ma… le rendi non facilmente in-seribili in ambiente domestico! Tral’altro questa scelta si porta dietro ilproblema di non avere una griglia dicopertura, che magari sarebbe possi-bile avere affondando dei magneti sot-to la pelle. Certo, una griglia rovinal’estetica, ma protegge dalla polvereil tweeter, quindi armatevi di pen-nellone da trucco, o voi futuri acqui-

renti. Per il resto devo dire che la fi-nitura è eccellente e sufficientemen-te artigianale. Il mobile è pesante, ilbaffle molto curato, le targhette inci-se fanno un bellissimo effetto. Sul re-tro, sopra i connettori monowiringisolati e sotto il condotto reflex, c’èuna orgogliosa targhetta che recita“Made in Italy”. Mica male, di questitempi. La forma molto tradizionale el’ingombro contenuto (sono piuttosto

profonde, invero) facilitano il posi-zionamento in libreria, anche se io la-scerei spazio dietro per dare modo alreflex di muovere aria.

TECNICAIl sistema è un tradizionalissimo duevie con bass reflex posteriore, dotatodi un tweeter Seas a cupola, garanziadi resa eccellente, e un economicomidwoofer da 145 mm Fountek. Hoavuto il piacere di parlare con FabioSortino, il papà di questo progetto,che mi ha confermato come non ci sianiente di segreto. Pochi accorgimen-ti, una cura estrema nel posiziona-mento reciproco dei trasduttori, ma-teriali di qualità e attenzione soprat-tutto al risultato sonico più che allemisure. Il crossover, che taglia a 4000Hz, ha induttanze avvolte in aria econdensatori in polipropilene. Mipermetto di aggiungere che la fre-quenza di incrocio favorisce una ri-produzione della gamma media ve-ramente ottima, ma ne parlerò piùsotto. Nei cablaggi sono usati glistessi cavi che Sound Fidelity com-mercializza con il nome di “Silver”. Lascelta del monowiring è dettata dal-la necessità di contenere i costi da unlato e dall’altro seguire la filosofia diun diffusore di fascia medio-bassa cheprevede l’inserimento in un impian-to dove il proprietario non abbia spe-so una fortuna in cavi. Nella schedatecnica sul sito ufficiale della SoundFidelity questo diffusore è consiglia-to per un ambiente da 8 a 16 mq: io ho

Ebbene, il cartellino èinteressante in assoluto, mauna volta ascoltate diven-tano un “great deal”. Fate-lo se potete, e non abbiatepaura di farle pilotare daamplificatori con il pedi-gree, perché ho l’impressio-ne che non vi deluderanno.

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Molto bella la lavorazione della ecopelle con i trasduttori che si raccordano perfet-tamente. Personalmente preferisco la finitura nera per questioni di pulizia...

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fatto i conti che, compresi i volumiaperti comunicanti, li ho piazzati inquasi 30 mq… Nonostante i legnosi 88dB di sensibilità, hanno sparso musicaovunque con grande naturalezza.

ASCOLTOHo inserito le uniche critiche possibilinella descrizione, in questa parte chesegue ne troverete poche. Non perchéle F-1 non abbiano difetti, la perfe-zione non esiste, ma perché il rap-porto resa/costo è enorme e perché al-cune delle osservazioni che farò sonodettate da limiti fisici, non ascrivibi-li nella categoria – appunto - dei di-fetti.Credo che gli esemplari in mio pos-sesso avessero già suonato, perché ap-pena partite hanno subito fatto capi-re di che pasta (di legno) sono fatte,scomparendo completamente nel-l’ambiente. La morbidezza e la natu-ralezza del tweeter Seas mi ha colpi-to da subito, sembra che la gammaalta accarezzi le orecchie anziché cer-care di violentarle come spesso fannocerti diffusori troppo energici. Primadi mettermi lì a scegliere quattro di-schi per la prova ho ascoltato per orequesti bookshelf sedendomi sul di-vano, andando in giro per casa, dal-la cucina, dalla camera, da dietro e difianco. Non ho mai sentito il deside-

rio di abbassare, anzi a volte mi sonoriposizionato nello sweetspot perascoltare meglio qualcosa che mi erapiaciuto.È successo con Costello e Bacharach,che aspettano che io parli di loro da3764 caratteri, un po’ meno del soli-to, farà notare qualcuno, e poi eranoin due a farsi compagnia...

Ho snobbato “Painted from Memory”e le belle recensioni profuse dai più,forse colpito da un accesso di giova-nilismo in cui ho rifiutato gli arran-giamenti old fashioned fino a definirlibanali. Il mese successivo all’arrivodel dischetto a casa sono improvvi-samente invecchiato e come Archi-mede ho avuto l’illuminazione: tuttala complessità della trama è emersa eora ascolto questo disco almeno unavolta a settimana. Si tratta di una bel-lissima incisione, peraltro, con una mi-sura nel livello degli strumenti diffi-cile da trovare in una produzione mo-derna.Le F-1 hanno interpretato il tutto congioia e forte impegno: nonostantesiano tracce ben prese, ci sono pas-saggi che richiedono velocità e altri incui sono tanti gli strumenti in gioco.Per dirla tecnicamente la risoluzionenon manca, la grana è eccellente,l’asciuttezza con cui si affrontanocerti transienti è esemplare. Per dir-la alla mia maniera i due (Costello eBacharach, sempre loro), si sarebbe-ro divertiti ad ascoltarsi sul divano dicasa mia. Le F-1 sono indiscutibil-mente raffinate, non stancano mai. Latragicità lirica di un certo incedere ti-pico di Costello è esposta con pas-sione e precisione, le sottili finezze de-gli arrangiamenti di archi si svelanolentamente in secondo piano, sembrache sul fondo della stanza ci siano deitimidi musicisti che non voglionofar stridere troppo le corde per non di-sturbare e rendere l’ascolto più dolce.Passiamo oltre. “Chamber Music So-ciety” è un disco con cui ho un rap-

porto conflittuale, perché lo trovo atratti un po’ ostico per via della miacultura jazz piuttosto miserrima. Ciònon toglie che io lo ascolti spesso equesto succede perché lei, EsperanzaSpalding, ha una voce estremamenteben portata. La sua timbrica potrà nonpiacere, ma quanto a modulazione,tecnica, espressione, sfido a dire chenon sia brava. È lei ad aver compostoed eseguito l’intero disco, essendo an-che bassista. Se devo usare un agget-tivo per definire l’approccio che han-no avuto le F-1 con questo album è:delicatezza. La voce è suadente eleggera, naturale e ricca. Il violoncellopossiede un certo realismo e su LittleFly ci si adagia comodamente a go-dere del trasporto un po’ mieloso incui certi passaggi vanno a finire. Le ar-monizzazioni semplici e i grandivuoti vanno a braccetto con il carat-tere delle F-1, ma quello che mi ha col-pito di più è il contrabbasso: è vero,mancano le armoniche più profonde,ma l’articolazione nel pizzicato è bel-lissima. Merito del piccolo wooferino,testimonianza di come a volte un li-mite diventi un pregio. Ci vuole unbravo progettista, però...Mi rendo conto solo ora che sto per ci-tare il terzo disco e che per questa re-

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CARATTERISTICHE TECNICHE

DIFFUSORE BOOKSHELF SOUND FIDELITY F-1

SISTEMA: 2 vie, bass reflex posteriore, dif-fusore da stand o scaffaleALTOPARLANTI: 1 tweeter Seas a cupo-la da 19 mm, 1 midwoofer Fountek da145 mmFREQUENZA DI CROSS-OVER: 4000 HzcircaRISPOSTA IN FREQUENZA: 50-20000HzSENSIBILITÀ: 88 dB/1 watt/1 mIMPEDENZA NOMINALE: 8 ohmAMPLIFICAZIONE RACCOMANDATA MI-NIMA: 10 wattDIMENSIONI: (H x L x P) 31,5 x 19 x 28,5cmFINITURA: Cabinet in MDF da 19 mm ri-vestito in similpelle con colore custo-mizzabile.

Prezzo: Euro 800,00

Costruttore e Distributore:Sound Fidelitywww.audio.soundfidelity.it

La morbidezza e la na-turalezza del tweeter Seasmi ha colpito da subito, sem-bra che la gamma alta ac-carezzi le orecchie anzichécercare di violentarle comespesso fanno certi diffusoritroppo energici.

Sarà pure economico, ma il piccolomid-woofer Fountek sa suonare moltobene. Il driver delle alte frequenze è unSeas: garanzia di qualità e nessun affa-ticamento all’ascolto.

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censione ho prelevato ben due CDdalla sezione “pietre miliari” dellamia libreria. Non so cosa voglia dire,in realtà, ma quando ho fatto girare“Walking Wounded” degli Everythingbut the Girl non mi aspettavo una taleautorevolezza. I bassi della primatraccia, Before Today, sono eccellenti emai fastidiosi, mentre su Wrong (i cul-tori degli EBTGnon ci leggonodegli echi dellahit Missing?) lavoce di TraceyHorne irrompecon la sua con-sueta malinconiaperfettamente di-segnata sulla sce-na sonora e im-mediatamentecollocata al centrodelle emozioni.Questo è il discodella maturità de-gli EBTG e l’unici-tà del cantato della Horne è eviden-te anche nella traccia 5, quella che dàil titolo all’album; le F-1 riproduconole armonizzazioni con estrema cura,come pure su Mirrorball, dove al grandettaglio si aggiunge una bella pro-fondità.Per chiudere in tristezza ho deciso di

aggiungere un altro ascolto difficile eper cui serve il mood: “Third” diPortishead, a mio parere un capola-voro che scavalca il trip-hop con cuil’ensemble è diventata famosa. SuHunter sono ancora i bassi ad esserepredominanti, ma sempre ben con-trollati. La disperazione metallicadelle chitarre fa eco a quella umana,lontana e distaccata, della voce di BethGibbons. La scena è bellissima, purtrattandosi di musica elettronica, pre-valentemente sviluppata in profon-dità. Il dettaglio è sempre alto, ma maifastidioso. La dolcezza delle F-1 rie-sce persino a smorzare i toni acidi del-la voce effettata su Nylon Smile. Chiu-do citando la traccia 4, The RIP, per se-gnalare la bellezza nell’interpreta-zione del crescendo in cui si mixanole corde all’elettronica. Se sopravvi-vete all’ascolto, potete persino arri-vare alla fine del disco: a me questeSound Fidelity hanno aiutato moltonell’impresa...

CONCLUSIONIIn certi momenti ho persino fatto fa-

tica a capire qualidiffusori stavanosuonando a casa,vuoi per la resaeccellente di que-ste F-1, vuoi perla loro capacità discomparire, tan-to da farmi rima-nere sul divano acercare di focaliz-zare il punto diprovenienza delsuono. E possogarantire che sul-la libreria non

c’erano le mie so-lite Indiana Line, ma diffusori dalle 2alle 5 volte più costosi di quelle quipresentate. Raffinate nel suono, cor-rette nella timbrica, una splendidagrana e una gamma media veramen-te tanto bella e per niente ruffiana.Poco colorite anche se bisognose dicorrente per muovere l’aria, vanno

ben posizionate e messe non troppolontane fra loro. Fabio Sortino le ha in-ventate per aggredire un mercato incui per entrare è necessario proporremerce ad un prezzo interessante. Eb-bene, il cartellino è interessante in as-soluto, ma una volta ascoltate di-ventano un “great deal”. Fatelo se po-tete, e non abbiate paura di farle pi-lotare da amplificatori con il pedigree,perché ho l’impressione che non videluderanno.

L’IMPIANTO D’ASCOLTO UTILIZZATO

Sorgente digitale per musica liquida:MacBook Air, Amarra Simphony. Sor-gente digitale: Sony DVP NS930VL.Amplificatore integrato: Musical Fi-delity A200. Diffusori: Audiovector SR1Avantgarde, Sound Fidelity F-1. Cavi disegnale: Sound Fidelity Silver, Acrolink7N-A2200 III. Cavi di potenza: Autoco-struiti a 24 conduttori solid core. Ac-cessori: Wyred 4 Sound reclocker USB

ALCUNI DEI DISCHI UTILIZZATI:

Third – Portishead – GO! DiscsWalking Wounded – Everything butthe girl – SonyChamber Music Society – EsperanzaSpalding – MontunoPainted from memory – Elvis Costellowith Burt Bacharach – Mercury

WAF -The Wife Acceptance FactorSono di aspetto gradevole e poco ingombranti, e questo è già un punto a favore: çava sans dire… Sono riposanti, e questo è un altro punto a favore, poiché voi ascol-terete musica ad alto volume per molto tempo e nessuno si lamenterà mai vera-mente con forza. Non costano uno sproposito, Jimmy Choo e Phillip Lim sanno faredi peggio. Volete provarci? Io lo farei, il prodotto è buono e creerà pochi – se nonzero – dissapori in casa. Sarà sufficiente convincere la consorte dei vantaggi di pas-sare la prossima vacanza in appartamento anziché in albergo, cosa che io faccio giàda anni… Il budget è presto trovato.

Raffinate nel suono, cor-rette nella timbrica, unasplendida grana e una gam-ma media veramente tantobella e per niente ruffiana.Poco colorite anche se biso-gnose di corrente per muo-vere l’aria, vanno ben posi-zionate e messe non troppolontane fra loro.

Morsettiera semplice ma ben fatta,monowiring per filosofia. Bella la tar-ghetta dell’orgoglio italiano!

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