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ECM, da oggi anche instreaming!Tutto il repertorio della mi-tica etichetta tedesca cultodella musica classica, jazz econtemporanea fondata dalproduttore Manfred Eicherora disponibile anche suSpotify, Apple Music, Ama-zon Music e Deezer. KeithJarrett, Meredith Monk eArvo Pärt sono solo alcunedelle icone che hanno resounica una delle label piùprestigiose di sempre.www.ecmrecords.com

Lucia Minetti, Jazz NatureAppena uscito per l’eti-chetta discografica VelutLuna il nuovo attesissimoalbum di Lucia Minetti,Jazz Nature. Un disco emo-zionante, un’interpretazio-ne magnifica e ricca di sfu-mature di una cantante stra-ordinaria. Tutti i possibilicolori dell’incredibile vocedi Lucia Minetti sono rac-colti in un affresco diffe-rente per ciascuno degli 11brani scelti.Jazz Nature è un live instudio nel quale un’accura-ta selezione di brani delgrande songbook america-no è stata interpretata conintenso lirismo da LuciaMinetti insieme a PietroBallestrero alla chitarra eStefano Profeta al contrab-basso, due musicisti digrande valore che hannosaputo condividere con Lu-cia lo spirito di questo la-voro raggiungendo con leiun’assoluta unicità espres-siva e un interplay davveroincredibile.La voce di Lucia si muove

su una gamma infinita ditonalità, con un’estensioneda brivido dalle note piùprofonde a quelle più acu-te. E le dinamiche sono au-tentiche corse sulle monta-gne russe dai suoni più te-nui alle esplosioni a pienavoce. La magistrale regi-strazione di Marco Lincetto,realizzata coi musicisti in-sieme on stage, rende an-cora più vivida la tavoloz-za dei colori di questo discoe sottolinea le straordinariedinamiche e le sfumaturepiù sottili. Lincetto ha sa-puto riportare sul discoesattamente e con assolutafedeltà di suono la narra-zione musicale così come èstata immaginata e suona-ta. Il disco sarà disponibilein contemporanea mondia-le in tutti i principali nego-zi di dischi, online sul sitoVelut Luna e su tutte lepiattaforme digitali.www.velutluna.it

Paolo Conte, Zazzarazàz –Uno spettacolo d’arte variaLa grande raccolta con ilmeglio dagli studio album,libro fotografico e il branoinedito “Per Te” in box DE-LUXE da 4 CD e in edizio-ne SUPER DELUXE da 8CD.www.universalmusic.it

Salvatore Sciarrino, Altrivolti nuovi 1 e 2In occasione del 70° com-pleanno del Maestro Salva-tore Sciarrino, oggi fra i piùcelebrati compositori al mon-do, anche Universal si unisceai festeggiamenti con due cd:“Altri volti e nuovi 1” e “Al-tri volti e nuovi 2”, in distri-buzione per l’etichetta Dec-ca.La produzione è resa possi-bile dalla fruttuosa collabo-razione con l’Orchestra diPadova e del Veneto direttadal Maestro Angius, uno deimaggiori conoscitori dellaproduzione del compositore.Completano il cast le voci diCristina Zavalloni e LiviaRado.Tra le caratteristiche ecce-zionali dell’iniziativa, costi-tuita quasi integralmente dabrani in prima mondiale, viè la stretta collaborazionecon Sciarrino stesso che hapresieduto tutte le sessioni diregistrazione fino alla postproduzione, ideando perfinole preziose immagini di co-pertina.www.deccaclassics.com

Fabrizio Bosso 4Tet, MerryChristmas Baby!Il Fabrizio Bosso Quartet,che raggruppa Julian Oli-ver Mazzariello al piano, Ja-copo Ferrazza al contrab-basso, Nicola Angelucci allabatteria e Bosso alla tromba,questo Natale ha registrato“Merry Christmas Baby”,un album con i classici na-talizi arrangiati in chiavejazz. “Merry ChristmasBaby” vede inoltre la colla-borazione delle voci di Wal-

ter Ricci (“Frosty the snow-man”, “What are you doingnew year’s eve?” e “Jinglebell rock”) e di Karima (“TheChristmas Song”). MerryChristmas Baby sarà dispo-nibile in cd, vinile e digitale.www.warnermusic.it

Fantasia, Christmas AfterMidnight

La cantante R&B Fantasia,già vincitrice di un Grammy,presenta il suo primo albuma tema natalizio, “ChristmasAfter Midnight”, per la Con-cord Records. L’album di 12tracce è stato prodotto daRon Fair (Christina Aguile-ra, The Black-Eyed Peas) einclude alcuni grandi classi-ci del periodo natalizio tracui “This Christmas”, “SilentNight”, “Have Yourself AMerry Little Christmas” e“Baby, It’s Cold Outside”.Registrato presso i famosiCapitol Studios di Los An-geles e Blackbird Studios diNashville, “Christmas Af-ter Midnight” è un mix alle-gro e ispirato di rock, soul,jazz, funk e blues arricchitodalla splendida voce souldi Fantasia che riesce a dareuna nuova veste a questiamatissimi classici. www.egeamusic.com

80 FDS 264 ▼ Notizie dal moNdo della musica • a cura di Giada Ventura

Libri, notizie e curiosità dal mondo della musica

81Notizie dal moNdo della musica ▼ FDS 264

Fabrizio De André, Tu chem’ascolti insegnami

Dopo il progetto dedicato aLucio Battisti, Sony Musiccontinua il lavoro di conser-vazione e restauro del pro-prio patrimonio d’archivioproponendo, da venerdì 24novembre, Tu che m’ascoltiinsegnami. La raccolta contiene una ric-ca selezione di brani di Fa-brizio De André completa-mente rimasterizzati in altadefinizione 24 bit/192 kHzdai master analogici originalidi studio.www.sonymusic.it

Victor De Sabata, Registra-zioni per Deutsche Gram-mophon e Decca (1939-1945)Edizione limitata

Quattro CD con musiche diBeethoven, Berlioz, Brahms,Kodály, Mozart, Sibelius, R.Strauss, Verdi eseguite daBerliner Philharmoniker,London Philharmonic Or-chestra, Orchestre della Ra-diotelevisione Italiana diret-te da Victor de Sabata.www.deutschegrammo-phon.com

Peter, Paul & Mary, In con-cert

Questo doppio album pub-blicato per la prima volta nel1964 si apre con l’allora nuo-vissimo brano di Bob Dylan“The Times They Are A-Changin” e si chiude con lacanzone più famosa maiscritta da Pete Seeger e LeeHayes, vale a dire “If I Hada Hammer”. Questa sem-plice considerazione po-

trebbe sembrare più che suf-ficiente per descrivere questodisco di Peter, Paul andMary, ma in realtà In Concertha in serbo per gli appas-sionati molto, molto di più,come scrisse a suo tempo ilcritico di AllMusic. Tra le sor-prese meritano di essere ci-

tati alcuni brani blues e go-spel e – soprattutto – alcunedigressioni molto diverten-ti. Rimasterizzato con estre-ma cura da Kevin Gray, que-sto SACD ibrido stereo puòessere riprodotto su tutti i let-tori CD e SACD e sui lettoriDVD compatibili con ilSACD.www.soundandmusic.com

B. B. King, The complete1958-1962 Kent singlesUniversalmente riconosciu-to come uno dei più impor-tanti artisti della storia delblues, BB King ha saputo la-sciare un segno importantenel mondo della musica cheha travalicato i confini digenere. King ha registrato lamaggior parte dei suoi lavorimigliori tra gli anni Cin-quanta e i primi anni Ses-santa, tra cui classici come“Sweet Sixteen”, “Treat MeRight”, “Peace of Mind”,“Come By Here”, “3 O’clockBlues” e “Everyday I Have

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the Blues”, solo per citarnealcuni. Le suddette canzonisono incluse in questo dop-pio cd che riunisce tutti i bra-ni che B.B. King ha pubbli-cato come singoli (lati A&B)per l’etichetta Kent tra il1958 e il 1962.www.egeamusic.it

Zecchini Editore, “L’espres-sione della Musica”Un regalo destinato ai mu-sicisti e agli appassionati dimusica: ogni titolo di questacollana è dedicato a unostrumento musicale e ne trat-ta storia, evoluzione, tecnica,applicazione e costruzio-ne.  Destinata non solo aimusicisti, anche l’appassio-nato di musica può trarre be-neficio dalle complete in-formazioni e curiosità. I vo-lumi, in grande formato, siavvalgono di un’importan-te apparato iconografico esono firmati da autori-artistipiù affermati del solismo in-

ternazionale.www.zecchini.com

Pink Floyd: dal 19 gennaiola mostra a RomaA 50 anni dalla nascita diuno dei gruppi musicali piùinnovativi e influenti dellastoria, a gennaio arriva aRoma dopo Londra, accla-mata dalla critica, la mostra“The Pink Floyd Exhibition:Their Mortal Remains“.L’esposizione, promossa daRoma Capitale Assessoratoalla Crescita Culturale, apri-rà al MACRO Museo d’Ar-te Contemporanea di Romadi via Nizza dal prossimo 19gennaio. Dopo l’enorme suc-cesso del debutto di qualchemese fa al Victoria and Al-bert Museum di Londra, cheha visto la partecipazionedi più di 400.000 persone, lamostra si sposta a Roma perla prima tappa internazio-nale.“ Ideata da Storm Thorger-son e sviluppata da Aubrey‘Po’ Powell di Hipgnosis,che ha lavorato in strettacollaborazione con Nick Ma-son (consulente della mostraper conto dei Pink Floyd),The Pink Floyd Exhibition:

Their Mortal Remains è unviaggio audiovisivo nei 50anni di carriera di uno deipiù leggendari gruppi rockdi sempre e offre una visio-ne inedita ed esclusiva delmondo dei Pink Floyd.In esclusiva per l’Italia ilMACRO ospiterà l’esposi-zione e lo stesso Mason ri-corda che, a meno di 1 chi-lometro di distanza, proprioal Piper ebbe luogo uno deiprimi concerti dei Pink Floydin Italia nell’aprile del 1968.

La mostra racconta quale fuil ruolo della band nel cru-ciale passaggio culturale da-gli anni sessanta in poi. Gra-zie al suo approccio speri-mentale, che rese il gruppoinglese esponente di spiccodel movimento psichedelicoche cambiò per sempre l’ideadella musica in quegli anni,la band venne riconosciutacome uno dei fenomeni piùimportanti della scena mu-sicale contemporanea.“I Pink Floyd hanno prodot-to alcune delle immaginipiù leggendarie della cultu-

ra pop: dalle mucche al pri-sma di The Dark Side of theMoon, fino al maiale rosa so-pra la Battersea Power Sta-tion e ai “Marching Ham-mers”. La loro personale vi-sione del mondo si è realiz-zata grazie a creativi come ilmoderno surrealista e colla-boratore di lunga data StormThorgerson, l’illustratore sa-tirico Gerald Scarfe e il pio-niere dell’illuminazione psi-chedelica Peter Wynne-Wil-son.“www.pinkfloydexhibi-tion.com

Piero Buscaroli, BachIl «Bach» di Piero Buscaroliè uno studio esemplare perchi voglia avvicinarsi al gran-de compositore barocco.Questo libro ha riscoperto eriletto con eccezionale scru-polo filologico le fonti pri-marie della vicenda bachia-na, ne ha ridisegnato conacume e capacità di pene-trazione psicologica le lineeartistiche e familiari. Il ri-sultato è un saggio che re-stituisce al musicista tedescola sua intera storia, la suaumanità, l’ansia, il gran ca-rattere, la volontà di poten-za, i suoi scopi d’artista, irapporti col mondo circo-stante, il passato e il futurodell’arte. www.mondadoristore.it

FDS 264 ▼ il disco del mese • di Mauro Bragagna84

Non servono le droghe, per fare viaggi bellissimi. Me-glio un impianto hi-fi di qualità, che non ha nep-pure pesanti effetti collaterali, cui affidare dischi

come Bidin’ My Time. Così si può tornare indietro di mez-zo secolo, al 1965 di Mr Tambourine Man dei Byrds, l’al-bum che dava il la a una delle tante Rivoluzioni degli AnniSessanta: usare le chitarre elettriche per suonare il folk. Sem-bra banale, oggi, ma all’epoca ci volle una certa incoscienza.Il folk-rock parte da lì, da canzoni come The Bells of Rhym-ney, scritta da Pete Seeger pensando alla lotta dei mina-tori gallesi negli Anni Venti.Raccontare il passato per capi-re i tempi che stanno per cam-biare, ecco la lezione di quel-l’album seminale, e la stessacanzone apre il nuovo disco diChris Hillman. Il cerchio si èchiuso. Dei Byrds era il fonda-tore, insieme al compiantoGene Clark e a David Crosby eRoger McGuinn, che per annisi sono guardati come Renzi eD’Alema ma oggi partecipanoa Bidin’ My Time. Per gliamanti della genealogia rock,effettivamente, assomiglia auna reunion dei Byrds. No-stalgia canaglia, grazie alla mu-sica dell’America che ci hasempre fatto sognare, e pa-zienza se l’album dura solouna mezz’ora abbondante.Rendiamo grazie a Tom Petty(1950-2017), che lo produce e losuona insieme agli inseparabili Heartbreakers. È difficilespiegare con quanto gusto, e con quale senso della misu-ra, il rocker di Gainesville si sia messo al servizio di que-sti Maestri, venerati dagli appassionati ma dimenticati dalgrande pubblico. Anche perché da solista Hillman ha fat-to buoni dischi ma non ha mai spiccato il volo veramen-te, come gli accadeva quando si trovava a suonare e com-porre con musicisti come Gram Parsons. Considerato chela sua voce è rimasta prodigiosamente intatta, libera dalrombo basso che accompagna di default le ugole delle vec-chie glorie, si può affermare che sia il suo miglior albumsolista di sempre, senza timore di ricevere una pernacchiacome risposta. Il disco si conclude con una cover di Wil-dflowers, un modo eccellente per ricordare Tom Petty…Per una singolare coincidenza, il nuovo album di Chris Hil-lman è stato pubblicato quasi in contemporanea a quellodi David Crosby, Sky Trails, che però fa meno notizia per-ché è il terzo lavoro pubblicato nel giro di pochi anni. Lamusica è completamente diversa: non una celebrazione delfolk-rock degli Anni Sessanta, ma un rock per adulti che

in alcuni momenti evoca i mai abbastanza apprezzati Stee-ly Dan, la cui perfezione è quasi impossibile da replicare.Eppure She’s Got to Be Somewhere, dominata da un pia-no elettrico con molto groove, e poi da voci e fiati che simuovono con la precisone millimetrica della mano di unchirurgo, trasmette le buone vibrazioni che non ti aspet-ti quando la musica è troppo ordinata, proprio come ac-cadeva con la band di Fagen e Becker. Da solo Crosby hacomposto Somebody Home, mentre la maggior parte del-le canzoni le ha scritte con il figlio James Raymond, e Be-

fore Tomorrow Falls in Lovecon un’icona del rock più raf-finato come Michael Mc Do-nald. In scaletta c’è pure unacover della splendida Ameliadi Joni Mitchell. Non è un caso.Il folk jazzato della cantautricecanadese è una delle influenzepiù evidenti di Sky Trails, chenon rinuncia nemmeno alleballate acustiche che hannofatto la leggenda di David Cro-sby. La classe è intatta, gli ar-rangiamenti perfetti, ma l’ispi-razione non è sempre ai mas-simi livelli, manca il senso dicompletezza del suo indimen-ticabile capolavoro solista, If ICould Only Remember MyName. Ma a settantasei anni:chapeau.

Chris Hillman. Don MacRostie ha costruito il mandolinoRed Diamond, la Martin Guitars una bellissima Signatu-re OM. La produzione di Tom Petty, poi, ha fatto l’im-possibile per far rivivere la magia del jingle-jungle deiByrds. Peccato che tutto questo emerga con fatica dal CD,troppo compresso, e trovare un vinile di Chris Hillman inItalia, oggi, non è operazione del tutto banale. SUFFICIENTE/DISCRETO

David Crosby. Pure il nuovo album di Crosby lo abbiamoascoltato in CD, ma il risultato è ben diverso. Il suono è net-tamente meno compresso, c’è un più che discreto senso del-lo spazio, la banda passante è più che soddisfacente. Sul-la tecnica incide anche la musica, ovviamente, più vicinaal soft-jazz che al folk-rock, ma non va certamente sotto-valutato il fattore M: il mastering è di Bernie Grundman.BUONO

CD Rounder Records 1166100249CD BMG 53828462

IL DISCO DEL MESE

CHRIS HILLMAN “BIDIN’ MY TIME” DAVID CROSBY “SKY TRAILS”

85di Francesco Peluso • Jazz DISCHI ▼ FDS 264

AVISHAI COHEN“Cross My Palm With Silver”

ECM 2548

A distanza di un solo anno, il trombetti-sta israeliano Avishai Cohen prova a bis-sare il successo ottenuto presso pubblicoe critica con l’album d’esordio “Into TheSilence” (ECM 2482), realizzando, sem-pre per l’etichetta bavarese di Eicher,“Cross My Palm With Silver” a confermadi un legame artistico con il percorso ini-ziato nel precedente lavoro. In compa-gnia di un collaudato organico, formatodal pianista Yonathan Avishai, dal con-trabbassista Barak Mori e dal batteristaNasheet Waits, Avishai Cohen proponeun disco articolato in cinque composi-zioni che si tinteggiano di coloriture de-cisamente chiaroscurali. “Cross My Palmwith Silver” dichiara a chiare lettere il ri-fiuto per i conflitti fra popoli e il con-temporaneo riaffermarsi dell’odiorazziale, attraverso gli sfumati accenti diun interplay che sfiora la pura telepatiafra i quattro musicisti, alfine di esaltareuna concreta crescita professionale ecreativa del leader e dei suoi compagnid’avventura. È lo stesso Cohen a definireil proprio gruppo un vero dream team,che condivide all’unisono la sua scritturae il suo originale senso dell’improvvisa-zione. Il dialogo fra tromba e pianoforterispecchia, nello svelarsi dell’interaopera, un oscuro pessimismo verso la ri-soluzione delle tematiche trattate, men-tre la coppia contrabbasso/batteria donaalle strutture un sobrio ed etereo soste-gno ritmico. Mistico, meditativo, evoca-tivo, “Cross My Palm With Silver”racchiude il pensiero critico di AvishaiCohen sull’aspro confronto fra il popoloebraico e quello palestinese, sull’ipote-tico muro fra USA e Messico, utilizzandoil Jazz quale mezzo di profonda rifles-sione.

Qualità artistica 8 Qualità tecnica 9

Già nel 1995, il maestro Riccardo Fassi,alla testa della Tankio Band, aveva dedi-cato una produzione discografica alla ge-niale vena creativa di Frank Zappa. Adistanza di due decenni, con “PlaysZappa (Return of the Fast Chicken)”ALFA MUSIC, Fassi ripropone l’indiscu-tibile attualità di una scrittura che con-serva negli anni il suo preziosocontenuto, intriso di un inossidabile lin-guaggio innovativo, dissacrante, pro-rompente. La musica di Zappa permettealla Tankio Band di esplorare la trasver-salità stilistica del suo autore, esaltandola bellezza dei temi, la complessità delletrame ritmiche, l’ironia dei testi, in pocheparole, il suo essere stato sempre contro-corrente. Ad arricchire le dinamichedella corposa orchestra, Riccardo Fassiha coinvolto Alex Sipiagin (tromba e fli-corno), Gabriele Mirabassi (clarinetto),Antonello Salis (accordion e voce),Ruben Chaviano (violino) e Mario Cor-vini (trombone). Il disco propone unpuzzle di strutture relative al periodoche va dai primi anni ‘70 ai più maturianni ’90. In tal senso, la presenza in al-cuni brani del leggendario NapoleonMurphy Brock (voce, tenor sax e flauto),per molti anni al fianco di Frank Zappa,ha donato al disco un notevole contri-buto al rendere quanto mai coerente l’in-terpretazione del divergente pensiero delgeniale maestro d’oltreoceano. RiccardoFassi e la sua Tankio Band si sono im-mersi, anche in questo secondo omaggio,negli sconfinati spazi dell’impervio ter-ritorio musicale di Zappa, proponendo,più che un’ennesima rilettura, la ricercadi nuovi spunti per rinnovare una formamusicale che non potrà mai pronunciareil fatidico e definitivo “The End”.

Qualità artistica 8,5 Qualità tecnica 8,5

RICCARDO FASSI TANKIO BAND“Plays Zappa (Return of the Fast Chic-

ken)”ALFA MUSIC AFMCD 200

GAVINO MURGIA MEGALITICO4TET

“Endless”ABEAT RECORDS ABJZ 176

Gavino Murgia, Luciano Biondini, Mi-chel Godard e Patrice Heral sono gli at-tori di questa produzione ABEATRECORDS dal titolo “Endless”. L’origi-nale quartetto, che fa della trasversalitàfra generi la sua principale cifra stilistica,a cui aggiunge la multiforme essenza delproprio interplay collettivo, è compostodal vulcanico band leader Gavino Mur-gia (soprano, alto, tenore e baritono sax,launeddas, percussioni), dal dinamicofraseggio di Luciano Biondini (accor-dion), dal multietnico verbo di MichelGodard (tuba e basso elettrico), dalla va-rietà percussiva di Patrice Heral (batte-ria, sabar, djembe, kanjira, calabash,triangolo, percussioni). Da tutto ciò, è fa-cile intuire che il disco si articola nel sus-seguirsi di dieci tracce in cui si alternanomutevoli atmosfere che rendono accatti-vante il manifestarsi del Megalitico 4tet,laddove l’impronta mediterranea dellamusica prevale su ogni altra forma o ge-nere. Ne deriva che la formazione italo-francese proponga un sound capace diunire sonorità piuttosto distanti fra loro(launeddas, tuba, percussioni nordafri-cane), grazie al background di ciascunodei musicisti coinvolti. Dunque, alla basedi “Endless” si coglie un abbraccio inter-culturale, in cui si mescolano sapori e co-lori della nostra area geografica,incursioni nel territorio ProgressiveRock, riferimenti a strutture Jazz e WorldMusic, snocciolate attraverso un ensem-ble acustico che non disdegna il misuratouso dell’elettronica. Allora, non essen-doci alcuna controindicazione, si consi-glia il piacevole tuffarsi in un lavoro chenon delude né per il suo contenuto arti-stico, né per la notevole ripresa audio.

Qualità artistica 8,5 Qualità tecnica 9

86 FDS 264 ▼ RocK e i suoi FRatelli audioFili • di Mauro Bragagna

King Krule “The Ooz”

2LP + download XL Recordings191404087206

Il primo extended play a 16 anni, il primo el-lepì a 19. E che ellepì: l’acclamato 6 Feet be-neath the Moon (2013). Alla faccia dellecarriere costruite un passo dopo l’altro e deitalent show, che cercano di formare i talenticome se dovessero modellare la creta. Questosbarbatello dal forte accento londinese e dallascintillante chioma rossa, che pare uscito dailibri di Charles Dickens più che dalle patinateriviste di moda, come accade quasi sempre aidivi del pop, non ha bisogno dei consigli deiGiudici. Troppo sicuro dei suoi mezzi, sem-mai, come può capitare a un ragazzo che al-l’improvviso si ritrova protagonista del DavidLetterman Show, invece di guardarlo. TheOoz ci ha messo quattro anni, per essere pub-blicato, forse perché King Krule sa che il se-condo album conta quasi sempre più delprimo. E ha fatto centro. Andy Marshall hapreso il nome da un film di Elvis, KingCreole, deformandolo con amore come fa coni suoni, e i suoi discografici lo definiscono “ilChet Baker dei nostri giorni”. I rimandi con ilpassato finiscono qua. La sua musica inquietae onirica non assomiglia a nessun’altra: in TheOoz ascoltiamo acquerelli ambient e jazzd’autore, ma l’approccio è ruvidamente rockanche quando si gioca con l’elettronica. Lapoetica dell’album ricorda Paul Nizan, loscrittore amico di Jean-Paul Sartre: “Avevovent’anni. Non permetterò mai a nessuno didire che è la più bella età della vita.” Unalbum difficile ma con una ragione d’essereprecisa come la sua estetica, come accaddecon Swordfishtrombones di Tom Waits, rite-nuto spiazzante all’uscita ma considerato unclassico. King Krule non cerca di imitare lavoce roca di Louis Armstrong ma va dritto alcuore, come Joe Strummer. Peccato per la du-rata impegnativa: 19 tracce e 66 minuti densicome questi, ascoltati di seguito, sono un ritodi iniziazione.

Non vuole assomigliare a nessuno, e i suonisono stravolti per esigenze di produzione.Non aspettatevi la definizione e la correttezzadei dischi audiofili, ma in questa festa di so-norità eccentriche, pur mancando il senso del-l’Alta Fedeltà, non c’è la cappa che opprimead esempio l’ultimo Robert Plant. Curatissimala confezione della limited edition, che pro-pone una copertina apribile, un vinile aran-cione e l’altro turchese. DISCRETO

Vi ho detto tutto. Ho raccontato più di quanto direia mia madre. St. Vincent ha già vinto unGrammy per il miglior album indipendente,e dopo una simile confessione vi aspetterestedi ascoltare un lavoro intimista come non mai.Invece accade il contrario. Masseduction è di-verso dai suoi predecessori, si muove nellaterra di nessuno, anzi, in un territorio nemico.Che, come il Pianeta Pandora di “Avatar”, allafine si rivela un alleato. Apparentemente St.Vincent ammicca alla musica da classifica, icui colori sgargianti sono ben riassunti nellacopertina sorprendentemente sexy. O ambi-guamente sexy. O ironicamente sexy. Per laprima volta non vediamo il suo volto, ma laparte del corpo che solitamente rappresenta lafortuna. Stanchi delle tante cantautrici bravema indistinguibili fra loro? St. Vincent è l’arti-sta che fa per voi, al di là del gossip che l’hafatta diventare un Personaggio anche al difuori del mondo musicale: l’ambiguità ses-suale che ai tempi di David Bowie costituivaun elemento dirompente, oggi esprime ilNuovo Conformismo del politicamente cor-retto. Preso atto della sua ingombrante vitaprivata (sono solo fatti miei, diceva un celebrespot) come artista ci convince per il coraggio euna qualità di scrittura estremamente duttile,che le consente di passare da una ballata pro-fonda come Happy Birthday, Johnny all’elet-tronica alla Giorgio Moroder di Sugarboy. C’èmolta intelligenza, in queste canzoni pococonsolatorie: Pills racconta la dipendenza daifarmaci e dalle droghe, Los Ageless la pauradi invecchiare che fa la fortuna della chirurgiaplastica. Si balla, ma i ritmi sono più vicini aPrince che all’EDM. Ecco perché la citazionedi David Bowie non va intesa solo dal puntodi vista delle inclinazioni sessuali. Se interessal’Art-rock, Masseduction non può esseresnobbato: Kamasi Washington non preste-rebbe mai il suo sax a un disco di pop bal-neare.

La ricerca sonora di St. Vincent è encomiabiledal punto di vista artistico, deludente daquello tecnico. Il cd è quasi inascoltabile su unimpianto serio, l’ellepì è un drastico passoavanti ma non ci fa saltare di gioia: a un certopunto abbiamo temuto che uno spiritello ma-ligno avesse messo fuori fase gli altoparlanti.Il DR è un più che discreto 10, ma per il restomeglio soffermarsi sulla confezione della li-mited edition, con l’originale copertina inPVC e il vinile rosa 180 grammi, più bello daguardare che da ascoltare. INSUFFICIENTE/SUFFICIENTE

St. Vincent “Masseduction”

LP 180 grammi + Download Loma VistaRecordings/Concord 164565E1/Au

Robert Plant and the Sensational SpaceShifters

“Carry Fire” 2 LP Nonesuch Records 563057-1

Inutile provare a glissare, tanto vale farlo su-bito, quel nome impossibile da dimenticare:Led Zeppelin. Un‘ombra gigantesca comequella che facevano i grandi dirigibili quandosi avvicinavano a terra, un pezzo di storia delrock che potrebbe ancora garantirgli guada-gni enormi, ma Plant li rifiuta, preferisce guar-dare avanti. Lo dicono quasi tutti i vecchi eroicon un grande futuro alle spalle, ma nel casodel gallese c’è una novità: non è solo un vezzo,è proprio vero. Già con gli Zeppelin, al di làdell’hard rock che era la loro ragione sociale,era riuscito a far emergere una vena di folkceltico misterioso e seducente (pensate a LedZeppelin III), come i riferimenti alle musichee agli enigmi dell’Oriente (Kashmir). Con i ra-gazzi che lo accompagnano oggi, I Sensatio-nal Space Shifters, continua la sua ricercalungo i sentieri della musica etnica senza ri-nunciare a un pizzico di elettronica, fra am-bient e trip hop. Sulla carta parrebbe unpapocchio di suoni eterogenei e nemici fraloro, come gli uomini di Hobbes, impossibilida portare a una sintesi. E invece Plant ci rie-sce, affascinante e autentico come pochi. Nonricorre mai alla furbizia spiccia, agli spettacolidi arte varia. Carry Fire è prima di tutto il la-voro di un appassionato di musica, onestocome l’intenso ritratto che si vede in coper-tina. Manca il pezzo che ti stende veramente,ma l’album è consistente. L’unica cover, il di-menticato standard Bluebirds over theMountain che arriva dagli Anni Cinquanta, èun duetto con Chrissie Hynde, e tutto sembratranne che il solito incontro fra vecchie glorie.Plant è tornato a vivere in Galles con il suocane, ama quel clima umido e ventoso chepiace a pochi, proprio come la sua musica at-tuale, troppo stravagante per incontrare ilgusto della massa.

Registrato in sei studi diversi, fra cui il RealWorld di Peter Gabriel; masterizzato da BobLudwig; prodotto dallo stesso Robert Plant,che evidentemente vuole che la sua musicasuoni così. A lui piace, ma ci dispiace per noi.Suono piccolo, asfittico e compresso su CD. Ilvinile, inciso su tre facciate, segna almeno ilgol della bandiera, dipana meglio una ma-tassa che rimane torbida, sfocata e bidimen-sionale. SUFFICIENTE

RocK e i suoi FRatelli audioFili ▼ FDS 264 87

Courtney Barnett and Kurt Vile “Lotta Sea Lice”

LP + Download Matador RecordsMA0114LP

Kurt Cobain e Courtney Love, con la loro sin-golare storia d’amore accordata con la ruvi-dità della musica grunge, sono statiprotagonisti assoluti della scena degli AnniNovanta, fino al giorno in cui Cobain hascritto su una lettera d’addio “è meglio bru-ciare che arrugginire”. Una coppia pubblicacome Sandra e Raimondo, ma avvolta da unanube tossica come la diossina e crudele comel’autodafé. I nuovi Kurt e Courtney raccon-tano un’altra realtà, nel bene e nel male, sicu-ramente meno tragica. Vile dopo aver fondatoI War on Drugs si è dedicato ad una carrierasolista molto loureediana, elettrica e roots manon troppo, dolcemente dinoccolata. Quandoascolti i suoi dischi ti chiedi se stai violando lasua privacy, ti sembra di ascoltare un musici-sta che sta provando le canzoni nella sua ca-meretta, rilassato e pigro come un JJ Cale. Agliantipodi dell’urgenza wagneriana dei Nir-vana. La Barnett è una cantautrice australianasbocciata da poco, un paio di dischi le sonobastati per entrare nell’affollatissimo spaziodel cantautorato in gonnella, distinguendosidalle altre per freschezza e genuinità. L’in-contro discografico fra Kurt e Courtney sem-brava dovesse limitarsi ad un singolo, o pocopiù, ma in studio le cose sono andate così beneche si è deciso di andare oltre il divertisse-ment, pubblicando un vero e proprio album.Le loro voci si mescolano bene come le chi-tarre, ed è simpatico che in copertina i loronomi siano impressi sulla foto sbagliata, persottolineare l’intercambiabilità di ruoli e di ta-lenti. Lotta Sea Lice è indubbiamente piace-vole e ben costruito, ma delude un pochinochi si aspettava chissà quali fuochi d’artificio,fra i due musicisti, mentre in definitiva l’ap-porto della Barnett non ha creato troppo be-nefico scompiglio. Pare di ascoltare un albumdi Kurt Vile accompagnato da una brava vo-calist, e il bicchiere è pieno al cinquanta percento. Mezzo pieno o mezzo vuoto?

Finalmente un disco che suona normalmente,non dico bene, ché siamo comunque nell’am-bito dell’indie rock. Forse perché è stato mi-xato e registrato in Australia, dove sonoabituati a confrontarsi con una realtà dura eostile, e quando vanno in gita al fiume con-trollano che i bimbi non facciano da merendaagli alligatori: non hanno tempo per le fisime.Così le voci non sono troppo in avanti néfanno a gara fra loro per vedere chi comanda,ma pensano al risultato finale. Discreta la de-finizione, c’è anche un accenno di profonditàche rende l’insieme piuttosto realistico. DISCRETO/BUONO

Sono più importanti i giocatori o l’allenatore?L’allenatore. E non chiedetemi perché, losanno anche gli svedesi. Nel 2015 il chitarristaJohn Cummings ha abbandonato la band dicui era un simbolo, che è tornata a farsi pro-durre da Dave Friedman, lo stesso di RockAction (2001) e Come On Die Young (1999). Ilrisultato è un album brillante come forse nonci aspettavamo più. Diciamolo chiaramente,anche se può apparire scontato: nei solchi nonc’è il senso del pericolo da base jumping cheaccompagnava l’ascolto dei loro primi dischi,quando erano stampati dall’etichetta Chemi-kal Underground di Glasgow, nel suo piccoloun simbolo dell’orgoglio scozzese come laLinn e la Nazionale di Rugby. Il Post-rock eraqualcosa di alieno e sorprendente, come unaddetto all’autovelox che si dimostra simpa-tico e comprensivo: musica essenzialmentestrumentale, cinematica anche quando non èuna colonna sonora, giocata su crescendo chemettono a dura prova l’impianto e le orecchie,un furore elettrico che viene sistematicamenteinterrotto da silenzi impressionisti da quietedopo la tempesta, o la sigaretta accesa (per chiha ancora il vizio) dopo i momenti che ren-dono la vita meritevole di essere vissuta.Dopo tutti questi anni Every’s Country’s Sunnon stupisce, ma rimane un lavoro di grandeefficacia. I momenti cantati, giusto un paio,sono così accattivanti (Party in the Dark) dafarne l’album dei Mogwai più facile di sem-pre, senza cadere nella banalità. Ribadiamo: cisi accorge più della presenza di Dave Fried-man, che dell’assenza di John Cummings.

Abbiamo sostenuto il vinile quando tutti loavevano abbandonato, come Hansel e Gretel,ma non ci piace essere costretti ad acquistarloperché il CD è inascoltabile. Compresso senzaritegno, come in questo caso. Mentre l’ellepìesibisce un discreto DR 10. La musica deiMogwai ha i suoi vezzi, certe distorsioni sullepercussioni, ad esempio, sono motivate dapresunte “scelte artistiche”, ma solo con ildisco nero – o grigio trasparente se trovate lalimited edition – le dinamiche appaiono con-vincenti. DISCRETO

Mogwai “Every Country’s Sun”

2LP 180 grammi ROCKACT108LP

The Dream Syndicate “How Did I Find Myself Here?”

LP + download Anti 7530-1

Negli Anni Ottanta dominati dal techno-pop edall’edonismo più frivolo, c’era qualcuno checontinuava a suonare le chitarre elettriche conl’ostinazione dei soldati giapponesi rimastinascosti nella giungla, aspettando per decennila vittoria dell’Imperatore. I Dream Syndicatedi Steve Wynn facevano rivivere le pagine piùinfuocate di Velvet Underground, dei Quick-silver Messenger Service, e del Neil Young coni Crazy Horse più elettrici, mettendosi ideal-mente alla guida di un movimento noto comePaisley Underground, chiamato così in omag-gio alle camicie sgargianti portate dagli hip-pie negli anni dei fiori e dell’amore universale.Oltre a Steve della formazione originale è ri-masto solo il batterista, quindi ci si dovrebbechiedere dove stia la differenza fra How DidI Find Myself Here? e i tanti album solo diWynn. Effettivamente, un nuovo disco in stu-dio dei Dream Syndicate dopo 29 anni asso-miglia a un grande inganno, ma se andiamo avedere il bluff, cioè a sentire il disco, le carte sirivelano imprevedibilmente buone. Altro chebluff. Come se Steve Wynn, rispolverando ilmarchio che gli ha dato la gloria, si fosse rin-vigorito come accade ai Galli del villaggio diAsterix, dopo aver bevuto la pozione magicadel Druido. In queste canzoni non c’è tracciadei momenti un po’ così che rendono interes-santi ma tutto sommato prescindibili tantisuoi lavori, non è un caso se critica e pubblicosono stati quasi unanimi nell’applaudire que-sto ritorno. Il difetto più grave che si è riuscitia trovare all’album è un eccesso di giovanili-smo, comprovato da una evidente presenza dichitarre shoegaze. Boh, per soddisfare tutti laprossima volta proveranno a sembrare “ma-turi” come Willie Nelson, ma intanto godia-moli così, quasi al livello (sottolineo: quasi)del leggendario esordio di The Days of Wineand Roses. Quello con Kendra Smith. Che ri-troviamo a sorpresa nel brano finale, Ken-dra’s Dream. La recensione non può che finirSteve Wynn e con l’aggettivo che da sempreaccompagna l’avventura musicale della band:psichedelica.

I Dream Syndicate sono tornati con il lorosuono migliore, tiratissimo. Sempre al mas-simo: per una volta non ce la prendiamo conla loudness war, è la loro musica che deve suo-nare così, con una dinamica praticamentenulla e le canzoni che vivono di minimi spo-stamenti in un quadro costantemente teso. Vi-nile azzurro, per festeggiare il ritorno dellaloro musica, se non del buon suono. SUFFICIENTE

L’uscita su vinile di al-cuni album che stan-no riscuotendo un ot-

timo successo di critica epubblico offre uno spuntointeressante per sottolinea-re come, in molti casi, alcu-ni artisti poco noti (o pernulla) al grande pubblico,siano invece molti cono-sciuti dagli audiofili nontanto, o meglio non solo,per le loro qualità artistiche,ma anche (e a volte princi-palmente) per la parte tec-nico-realizzativa dei lorolavori, particolarmente cu-rata (e riuscita) sotto tutti ipunti di vista.Anche le “piccole” etichet-te discografiche che realiz-zano e pubblicano le operedi questi artisti non sfug-gono alla regola della nic-chia audiofila. Si tratta spesso di edizionilimitate e numerate con ti-rature che vanno dalle 500alle 2000 copie per titolo; incaso di particolare successodi un titolo è facile che siprovveda, in un secondotempo, ad una nuova stam-pa, questa volta, non nu-merata. Realizzazioni spesso di“classe”, lontane anni luceda quelle di massa a bassaqualità (purtroppo la mag-gioranza delle ultime usci-te che si trovano in venditanelle medie e grandi su-perfici e online all’internodei siti dei colossi mondia-li), con standard qualitativialtissimi, a partire dalla re-gistrazione (sempre analo-gica), per proseguire conun mastering allo stato del-l’arte effettuato da tecnici,per citarne solo alcuni deipiù conosciuti ed apprez-zati, del calibro di BernieGrundman, Kevin Gray eRyan K. Smith

È questo il caso di un paiodi artisti: la prima, in stret-to ordine alfabetico, è AnneBisson, cantante canadese

nata nel Quebec che devemolto del suo successo inambito audiofilo all’albumBLUE MIND, pubblicatoin origine (alcuni anni fa) suetichetta Fidelio.In queste ultime settimane,sulla scia del successo ri-scosso, è stato nuovamentepubblicato, questa volta suetichetta Camilio Recordsnella versione su due LP a45 giri con vinile 180 gr., siain vinile blue che sul clas-sico vinile nero, entrambe inedizione limitata e nume-rata a mano a tiratura di1000 copie.

Le copie su vinile blu sonoandate letteralmente a rubae sono in pratica già esau-rite; probabile che la stessasorte tocchi, a breve, alle co-pie su vinile nero.Altro successo di quest’an-no è stato CONVERSA-TION dove la Bisson, pianoe voce, è accompagnata, tragli altri, da Vincent Belan-ger al violoncello. Si trattadi un LP 33 giri su vinile180 grammi, con ottima tec-nica di registrazione, che siavvale del processo di ma-stering a cura di BernieGrundman.

Infine, di recentissima usci-ta, sempre con Bernie Grun-dman a curare il mastering,l’album FOUR SEASONSIN JAZZ – LINE AT BER-NIE’S: un doppio LP a 45giri su vinile 180 gr. in edi-zione limitata e numeratacon tiratura di 3000 copietutte numerate a mano. Leprime copie sono autogra-fate dall’artista; il prezzo divendita negli USA è di $99,99 e di $ 119,99 per quel-le autografate.La Bisson, pianoforte evoce, si avvale della colla-borazione di Jean-BertrandCarbou al basso acustico edi Pierre Tanguay alla bat-teria e percussioni. La regi-strazione è stata effettuata,con la tecnica “direct todisc” e “direct to tape”, di-rettamente negli studiGrundman. L’album ha ricevuto il rico-noscimento al RockyMountain Audio Fest 2017(RMAF) quale migliore re-gistrazione analogica dellamanifestazione.

Seconda artista in argo-mento è Lyn Stanley, can-tante statunitense molto co-nosciuta dagli audiofili peri suoi tre album INTER-LUDES, POTIONS (fromthe 50’) e LOST IN RO-MANCE pubblicati negliultimi anni dalla A.T. MU-SIC in formato doppio LP45 giri e vinile 180 grammi(stampati negli USA dallaRTI) oltre al classico, per ilmercato audiofilo, SACDIbrido.

Nelle ultime settimane sonousciti 2 nuovi album dellaStanley, molto ambiziosi,sia dal punto di vista tecni-co che artistico, dove si av-vale della collaborazioneal piano di un artista del ca-libro di Mike Garson e di unbackground di altri artistimolto stimati.

Si tratta degli album THEMOONLIGHT SESSIONSVOLUME ONE e MOON-LIGHT SESSIONS VOLU-ME TWO, pubblicati a bre-ve distanza l’uno dall’altro,su doppio vinile 45 giri,180 grammi (con stampasempre a cura della RTI), inedizione limitata e nume-rata a tiratura di 2000 copie(numerazione su sticker3D).

Le prime copie di entrambigli LP (riservate a chi liaveva prenotati in anticipoed ai primissimi acquiren-ti, sino ad esaurimento)sono state autografate dal-l’artista (pratica ultima-mente in voga per le stam-pe audiofile più costose). Ilprezzo in origine negli USAè piuttosto alto, $ 124,99per le copie autografate e $99,99 per quelle non auto-

88 FDS 264 ▼ Novita ̀audioFile musicali • a cura di Maurizio Vecchi

NOVITÀ AUDIOFILE MUSICALI IN VINILE

grafate (ma sempre nume-rate).Per entrambi la registra-zione è stata effettuata da-gli ingegneri del suono AlSchmitt & Steve Genewickal “The Village RecordingStudio D” di Los Angeles; ilmastering invece è stato ef-fettuato (guarda caso) daBernie Grundman e il pro-cesso di produzione ha be-neficiato del nuovo sistemadenominato ”One-Step Su-personic™ Process“, moltointeressante e che meritadi essere spiegato nei par-ticolari.Il processo “ONE-STEPPRESSING” era utilizzatoagli albori della stampa suvinile; quando però iniziò laproduzione di massa degliLP i tecnici crearono quelloche è l’attuale processo di

stampa che permette uncosto di produzione infe-riore e su grande scala.Per produrre un vinile ènecessario un “negativo”per stampare il vero e pro-prio LP. Lo standard indu-striale attuale, per otteneretale negativo, si basa su unprocesso a tre stadi studia-to per poter produrre ilmaggior numero possibiledi LP da una singola lacca(il cui costo di produzioneè molto elevato). Per farciò sono attualmente ne-cessari tre differenti pro-cessi; il primo è quello diprodurre il negativo (Fa-ther), il secondo quello dicreare una “MADRE” po-sitiva (Mother) da tale ne-gativo ed il terzo di crearele “matrici negative” (Stam-per) dalla madre. Con que-

sto processo il FATHER èquello meno utilizzato emeglio preservato però, conquesta tecnica a tre proces-si, il prodotto finale che siascolta (LP in vinile) è ilfrutto di 3 differenti lavo-razioni prima si esserestampato e tali processi cau-sano l’insorgere di qualcherumore di fondo e una ine-vitabile perdita di qualità. Il processo “ONE-STEP”utilizza il FATHER, otte-nuto dalla lacca originaleche crea poi, direttamente,l’LP finale. Alcuni FATHERposso essere utilizzati soloper 100 stampe, altri arri-vano sino a 1000; ciò di-pende dalla qualità del pro-cesso di creazione del FA-THER e della lacca. Dalmomento in cui il FATHERnon può più essere utiliz-

zato, in quanto oramai pri-vo dei requisiti tali da per-mettergli di stampare il vi-nile finale, viene distrutto enessun altro album può es-sere prodotto con quellalacca di origine. I vinili ONE-STEP di LynStanley rivendicano unaqualità tecnico/sonora su-periore proprio grazie al-l’utilizzo di questo proces-so.C’è solo da augurarsi che iprezzi dei vinili stampaticon tale tecnica possanogradualmente ridursi dalmomento in cui si riescanoa massimizzare tutti i pro-cessi di produzione.

Per altre informazioni e cu-riosità, potete consultare ilsito www.musicandvideo.it.

89Novita ̀audioFile musicali ▼ FDS 264

“DIRECT TO DISC”Apro un breve inciso; i più anziani divoi ricorderanno certamente le eti-chette Sheffield Lab e M & K Real-time (entrambe con sede negli USA),pioniere delle registrazioni “direct todisc” già negli anni 70; una tecnicapiena di difficoltà ed insidie che pre-vede il passaggio diretto, in temporeale, del segnale dal mixer microfo-nico al tornio di incisione per il tagliodella lacca. Nessuna possibilità di er-rore né da parte dell’artista né daparte del tecnico, pena la necessità di

gettare la lacca e di ripetere la take.Non tutte le registrazioni furono al-l’altezza, alcune però fanno partedella storia dei vinili audiofili; FLA-MENCO FEVER, FOR DUKE e HOTSTIX (M&K) sono sicuramente quellepiù conosciute. Non posso non men-zionare, tra gli altri, alcuni albumdella Sheffield Lab di indubbio valoretecnico quali I’VE GOT THE MUSICIN ME, RHAPSODY IN RUSSIA,JAMES NEWTON HOWARD &FRIENDS e quelli di HARRY JAMES.

13, 14 16, 20 dicembre Napoli,Teatro di San Carlo,CarmenMusica di Georges Bizet,libretto di Henri Meilhac eLudovic Talevi, DirettoreZubin Mehta, Orchestra,Coro, Corpo di Ballo e Corodi Voci Bianche del Teatro diSan Carlo

18 dicembre Roma,Auditorium Parco della Musica,Leonidas Kavakos e Yuja WangAll’Accademia di Santa Ce-cilia di Roma due superstardella classica come Leoni-das Kavakos e Yuja Wangpresentano un programmaraffinato che abbina a fa-mose pagine di Schubert,Debussy, Bartók e la Sona-ta per violino e pianofortedi Janáček: Leoš Janàček,Sonata, Franz Schubert,Fantasia in do maggiore D.934, Claude Debussy, So-nata in sol minore, BélaBartók, Sonata n. 1 Sz. 75,BB 84.

20 dicembre Venezia,Teatro La Fenice,Le Mystere Des Voix Bulgare Un fascino arcano e magico,un miracolo di equilibrionella straordinaria varietàdi toni, un caleidoscopiodi ricordi e culture diver-

sissime. Le Mystère desVoix Bulgares continua asorprendere ed emozionarein un successo planetarioche non conosce confini. Ilcoro femminile sarà al Tea-tro Le Fenice di Venezia, il20 dicembre (ore 20.00), neltradizionale concerto di Ve-neto Jazz che da tempoesplora diverse espressionimusicali e che con questoevento corona un’ambizio-ne: portare su un palcosce-nico prestigioso un’espe-rienza sonora difficile da di-menticare, fuori da ognischema cognitivo precosti-tuito e per questo straordi-nariamente emozionante.

23 dicembre Torino,Auditorium RAI “A. To-scanini”,James Conlon per il Con-certo di Natale Dal palco dell’AuditoriumRai “A. Toscanini” di Tori-no l’ Orchestra sinfonicadella Rai e il Direttore ame-ricano James Conlon, Di-rettore principale dell’Or-chestra Sinfonica nazionaledella RAI per il concerto diNatale.

26, 27, 28 dicembre Roma,Auditorium Parco dellaMusica – Sala Petrassi,Nicola PiovaniLa musica è pericolosa –

Concertato è un raccontomusicale narrato dagli stru-menti che agiscono in scena.Un viaggio musicale in cuiPiovani racconta al pubbli-co il senso dei frastagliatipercorsi che l’hanno porta-to a fiancheggiare il lavorodi artisti come, tra gli altri,De André, Fellini e Magnialternando l’esecuzione dibrani teatralmente inediti anuove versioni di brani piùnoti, riarrangiati per l’oc-casione.

Dal 28 dicembre al 1 gen-naio Orvieto,Umbria Jazz Winter25a edizione del festivalinternazionale di musicaJazz in Umbria: Orvietoospita la tradizionale ras-segna musicale jazz inver-nale (Umbria Jazz Winter).

Un’occasione per apprez-zare artisti e musicisti jazzprovenienti da ogni partedel mondo e che si esibi-scono in numerosi concer-ti nell’incantevole scena-rio di festa della cittadinaumbra.I concerti si svolgono inbellissimi palazzi storicidel centro, inoltre durantequesto festival sono pre-senti numerosi eventi pa-ralleli, esibizioni in stradae molto altro ancora.Giovedì 28 dicembreore 13, Malandrino Bi-strot, RICCARDO BISEOpianoforte, MASSIMOMORICONI contrabbas-so, GEGE’ MUNARI bat-teria ore 16, Palazzo del Popo-lo, sala Expo, UMBRIAJAZZ CLINICS 2017AWARD GROUPS: un en-semble composto dai mi-gliori studenti selezionatilo scorso luglio, tra coloroche hanno frequentato iseminari estivi della Ber-klee Summer School atUmbria Jazz Clinics 2017.Questo concerto rappre-senta per loro il premiopiù ambito. Il gruppo si esi-birà gratuitamente il primogiorno del Festival.

90 FDS 264 ▼ aPPuNtameNti d’ascolto • a cura di Giada Ventura

Rassegna di concerti ed eventi di tutti i generi musicali per lasciare, una volta tanto, l’impianto spento. O, quantomeno, in stand-by...

91aPPuNtameNti D’ASCOLTO ▼ FDS 264

ore 18 – Centro storico Or-vieto: FUNK OFF, la stre-et band toscana è diventa-ta popolarissima con unaformula originale e rico-noscibile: superare il con-cetto di marching banddella tradizione di NewOrleans proponendo unamusica trascinante, mo-derna e coinvolgente scrit-ta e arrangiata da DarioCecchini, leader e fonda-tore della band. È così chei Funk Off sono diventati,da quando Umbria Jazz liha presentati la prima vol-ta, nel 2003, i beniaminidel pubblico. Pensate a unamusica in cui si affaccianoechi di James Brown eFrank Zappa, fino al purofunk tipo Gorge Clinton.ore 19 – palazzo dei Sette,Meeting Point, SUGAR-PIE & THE CANDYMEN:Sugarpie and the Candy-men sono una divertenteband che rivisita il buonvecchio swing in chiavemoderna. La loro peculia-rità è che applicano lo sti-le jive e gypsy ad un re-pertorio in apparenza im-probabile: pop, rock e per-fino disco.Lara Ferrari, voce solista;Jacopo Delfini, chitarra gip-sy e armonie vocali; Rena-to Podestà, chitarra, banjo

e armonie vocali; RobertoLupo, batteria; Claudio Ot-taviano, contrabbasso.ore 20.30 – ristorante alSan Francesco, LITTLEFREDDIE KING BLUESBAND (replica il 29, 30 e 31stessa ora). Arriva da NewOrleans la band del chitar-rista Freddie King, mem-bro fondatore del New Or-leans Jazz & Heritage Fe-stival, nonché della Loui-siana Music All of Fame.ore 20.30 – Il Malandrinobistrot, THE CONNEC-TION TRIO: PIERO ODO-RICI (sassofoni tenore esoprano) – DARYL HALL(basso elettrico e contrab-basso) – ROBERTO GAT-TO (batteria) (repliche finoal 30, stessa ora). Il trioformatosi nel 2016 in occa-sione di un tour Europeo edi una registrazione del cd«The Connection» ha par-tecipato a festival impor-tanti come Umbria JazzSpring 2017. Il repertorio èbasato su brani inediticomposti dai tre musicistie alcuni standard rivisitatiesplorando aspetti acusticied elettrici.ore 20.30 – palazzo deiSette, Meeting Point, SPA-GHETTI SWING: ACOOKING CONCERT.Una cenetta con spaghetti

cotti on stage e serviti alpubblico + wine tasting,cheese etc. Un cooking con-cert con lo chef, attore ecantante Maurizio HunterSiciliano e la band capita-nata da Don Gigino Sidero.ore 21 – Teatro Mancinel-li, JAZZMEIA HORN: unanovità assoluta per l’Italia.In America la consideranoil nuovo astro della vocali-tà jazz al femminile dopoche ha vinto, due anni fa, laprestigiosa TheloniousMonk Institute Internatio-nal Jazz Competition e an-cora prima la Sarah Vau-ghan International Jazz Vo-cal Competition.A seguire GINO PAOLI &DANILO REA – ospitespeciale: FLAVIO BOL-TROore 22.30 – palazzo deiSette, Meeting Point,LUCA VELOTTI QUAR-TETTO‘round midnight – palaz-zo dei Sette, MeetingPoint, THE NEW ORLE-ANS MYSTICSVenerdì 29 dicembreore 11.30 – Centro storicoFUNK OFF (replica alle18)ore 12 – museo EmilioGreco, MARC RIBOTTRIO con HENRY GRI-MES E CHAD TAYLOR:

uno dei più creativi chitar-risti delle ultime genera-zioni del jazz (e non solo),Marc Ribot si esibirà con ilsuo trio, col quale ha pe-raltro recentemente incisoil suo «Live At Village Van-guard».ore 13 – palazzo dei Sette,Meeting Point, SPA-GHETTI SWING: ACOOKING CONCERT(replica il 31 dicembre e l’1gennaio, stessa ora)ore 15 – palazzo dei Sette,Meeting Point, LUCA VE-LOTTI QUARTETTOore 16 – palazzo del Po-polo, sala Expo, SORIGHT: OMAGGIO AJONI MITCHELL conMARIA PIA DE VITO –JULIAN OLIVER MAZ-ZARIELLO – ENZO PIE-TROPAOLIore 16.30 – palazzo deiSette, Meeting Point, SU-GARPIE & THE CANDY-MENore 17 – palazzo del Po-polo, sala 400, JAZZMEIAHORNore 18 – palazzo dei Sette,Meeting Point, FILIPPOBIANCHINI 4TET: il sas-sofonista orvietano, con ilsuo quartetto, presenterà ilsuo ultimo lavoro disco-grafico.ore 18.30 – palazzo del Po-

polo, sala Expo, THE LI-CAONES: FRANCESCOBEARZATTI (sassofoni,clarinetto) – MAURO OT-TOLINI (trombone) –OSCAR MARCHIONI (or-gano Hammond) – PAOLOMAPPA (batteria). Dopocirca dieci anni, torna inscena lo storico gruppod’area friulana The Licao-nes.ore 19.30 – palazzo deiSette, Meeting Point, SPA-GHETTI SWING: ACOOKING CONCERT.ore 20.30 – ristorante AlSan Francesco, THE NEWORLEANS MYSTICSore 21 – Teatro Mancinel-li, THELONIOUS MONKCENTENNIAL – JASONMORAN presenta: IN MYMIND: MONK AT TOWNHALL 1959 con LOGANRICHARDSON, WALTERSMITH III, RALPH ALES-SI, ANDRE HAYWARD,BOB STEWART, TARUSMATEEN, NASHEETWAITS. Il tributo di JasonMoran al centesimo anni-versario della nascita dìThelonious Monk: non solola rilettura del celebre con-certo della Town Hall, NewYork, del 1959, con un or-ganico più ampio di quel-li che Monk era solito usa-re, ma uno spettacolo mul-timediale in cui la musicasi fonde con le immagini ele parole di Monk. In que-sto contesto va inserito an-che l’interessante Mon-kfold test che l’inviato delDownBeat farà allo stessoMoran.A seguire MARC RIBOT& THE YOUNG PHILA-DELPHIANS: il chitarristadi Newark al fianco di unadelle formazioni più inte-ressanti della scena inter-nazionale, The Young Phi-ladelphians: JamaaladeenTacuma, G. Calvin Weston,Mary Halvorson, MaxHaft, Sabine Akiko Arendt,Nathan Botranger. Un pro-getto che coniuga il PhillySound dei ’70 con il PrimeTime di Ornette Coleman.ore 21.30 – palazzo deiSette, Meeting Point,

LUCA VELOTTI QUAR-TETTOore 23 – palazzo dei SetteMeeting Point, SUGAR-PIE & THE CANDYMENore 00.30 – palazzo deiSette Meeting Point, LIT-TLE FREDDIE KINGBLUES BAND‘round midnight – Il Ma-landrino bistrot, THE RE-SIDENT TRIO (BISEO-MORICONI-MUNARI) &ospiti (replica il 30, stessaora)Sabato 30 dicembreore 11.30 – centro storico,FUNK OFFore 12 – museo EmilianoGreco, MARC RIBOTTRIO con HENRY GRI-MES E CHAD TAYLOR

ore 13 – ristorante Al SanFrancesco, THE NEW OR-LEANS MYSTICSore 13 – palazzo dei Sette,Meeting Point, SPA-GHETTI SWING: ACOOKING CONCERT(replica alle 19.30)ore 15 – palazzo dei Sette,Meeting Point, FILIPPOBIANCHINI 4TETore 15.30 – palazzo del Po-polo, sala Expo, THE LI-CAONES: FRANCESCOBEARZATTI (sassofoni,clarinetto) – MAURO OT-TOLINI (trombone) –OSCAR MARCHIONI (or-gano Hammond) – PAOLOMAPPA (batteria)ore 16 – Teatro Mancinel-li, THELONIOUS MONK

CENTENNIALore 16.30 – palazzo deiSette, Meeting Point, SU-GARPIE & THE CANDY-MEN (replica alle 21.30)ore 17 – palazzo del Po-polo, sala 400, JAZZMEIAHORNore 18 – palazzo dei Sette,Meeting Point, LUCA VE-LOTTI 4TETore 18 – centro storico,FUNK OFFore 18.30 – palazzo del Po-polo, sala Expo, THANKSFOR THE FIRE: LUCAAQUINO (tromba e flicor-no) – GIOVANNI GUIDI(pianoforte) – MICHELERABBIA (percussioni): untriangolo praticamente per-fetto quello instaurato tra il

pianista folignate, il trom-bettista campano e il mul-tiforme percussionista pie-montese. Legati dal filoconduttore costituito dallagrande curiosità che non liancora a dei linguaggi ri-saputi e banali, da unagrande attrazione per lacomponente melodica, dal-l’audacia nell’avventurar-si su percorsi spesso inu-suali, dalla capacità di ar-rivare all’essenza della ri-cerca espressiva, dalla na-turalezza dell’ascolto reci-proco, i tre affrontano unrepertorio dove la tradi-zione melodica italiana,venata dai colori delle mu-siche mediterranee si fon-de con lo spirito del blues

e le suggestioni e il lirismodei silenzi del Nord.ore 20.30 – ristorante AlSan Francesco, LITTLEFREDDIE KING BLUESBANDore 21 – Teatro Mancinel-li, CORE CORAÇAO:MARIA PIA DE VITO –HUW WARREN – GA-BRIELE MIRABASSI (re-plica alle 18 del 31 dicem-bre al palazzo del Popolo,sala 400)Maria Pia De Vito presen-ta il suo ultimo lavoro di-scografico che traslitteranel vernacolo napoletano itesti di Chico Buarque. Aseguire GINO PAOLI &DANILO REA.ore 22 – palazzo del Po-polo, sala 400, MARC RI-BOT & YOUNG PHILA-DELPHIANSore 23 – palazzo dei Sette,Meeting Point, LUCA VE-LOTTI 4TETore 00.30 – palazzo deiSette, Meeting Point, THENEW ORLEANS MY-STICSDomenica 31 dicembreore 11 – palazzo del Po-polo, sala 400, DOWNBE-AT presenta THE MON-KFOLD TEST:il Monkfold Test è una va-riazione del famoso Blin-dfold Test per celebrare ilcentenario della nascita diThelonious Monk, con ilgiornalista Dan Oueletteche chiederà a Jason Morandi commentare varie in-terpretazioni di Monk.ore 11.30 – centro storico,FUNK OFFore 12 – museo EmilioGreco, GIOVANNI GUI-DI: dopo il concerto in triocon Aquino e Rabbia, ilpianista di Foligno si esi-birà in piano solo.ore 13 – Il Malandrino bi-strot, THE CONNEC-TION TRIO: PIERO ODO-RICI (sassofoni tenore esoprano) – DARYL HALL(basso elettrico e contrab-basso) – ROBERTO GAT-TO (batteria) (replica l’1gennaio)ore 15 – palazzo dei Sette,Meeting Point, LUCA VE-

92 FDS 264 ▼ aPPuNtameNti D’ASCOLTO

LOTTI 4TETore 16 – Teatro Mancinel-li, MARC RIBOT TRIO. Aseguire THELONIOUSMONK CENTENNIALore 16.30 – palazzo deiSette, Meeting Point, SU-GARPIE & THE CANDY-MENore 16.30 – palazzo del Po-polo, sala Expo, FABRI-ZIO BOSSO 4TET: Fabri-zio Bosso (tromba); JulianOliver Mazzariello (piano-forte); Jacopo Ferrazza(contrabbasso); Nicola An-gelucci (batteria)ore 17.30 – palazzo del Po-polo, sala 400, JAZZMEIAHORNore 18 – palazzo dei Sette,Meeting Point, FILIPPOBIANCHINI 4TETore 20.30 – ristorante AlSan Francesco, THE LI-CAONES; LITTLE FRED-DIE KING BLUES BANDore 21 – Il Malandrino Bi-strot (gran cenone di fineanno): THE CONNEC-TION TRIOore 22 – palazzo dei Sette,Meeting Point (gran ce-none di fine anno)FILIPPO BIANCHINI4TET; SUGARPIE & THECANDYMEN; LUCA VE-LOTTIQUARTETTOore 23.15 – palazzo del Po-polo, sala ExpoTHE LICAONES; FUNKOFF on stageore 01.00 – Teatro Manci-nelli, BENEDICT GO-SPEL CHOIR from SouthCarolinaore 01.00 – Il Malandrinobistrot, THE RESIDENTTRIO (BISEO-MORICO-NI-MUNARI) & ospitiore 01.00 – palazzo del Po-polo, sala 400, MARC RIBOT & THEYOUNG PHILADEL-PHIANSLunedì 1 gennaio 2018 ore 12 – museo EmilioGreco, MARC RIBOTTRIOore 13 – ristorante Al SanFrancesco, THE NEW OR-LEANS MYSTICSore 15 – palazzo dei Sette,Meeting Point, FILIPPO

BIANCHINI 4TETore 16 – palazzo del Po-polo, sala 400, MARIAPIA DE VITO & RITAMARCOTULLIore 16 – Teatro Mancinel-li, THELONIOUS MONKCENTENNIALore 16.30 – palazzo deiSette, Meeting Point,LUCA VELOTTI QUAR-TETTOore 17 – palazzo del Po-polo, sala Expo, JAZZ-MEIA HORNore 17 – Duomo, BENE-DICT GOSPEL CHOIRore 18 – centro storico,FUNK OFFore 18.30 – palazzo del Po-polo, sala 400, TRIO DIROMA: DANILO REA –ENZO PIETROPAOLI –ROBERTO GATTO. IlTrio di Roma è una bandstorica perché, formatasinella metà degli anni Set-tanta nella Capitale, è sta-ta il punto di partenza dellungo percorso artistico diRea, Pietropaoli e Gatto.ore 19.30 – palazzo deiSette, Meeting Point, SPA-GHETTI SWING: ACOOKING CONCERTore 20.30 – ristorante AlSan Francesco, LITTLEFREDDIE KING BLUESBAND; THE NEW ORLE-ANS MYSTICSore 21 – Il Malandrino bi-strot, THE RESIDENTTRIO (BISEO-MORICO-NI-MUNARI) & ospitiore 21.30 – palazzo deiSette, Meeting Point,LUCA VELOTTI 4TETore 23 – palazzo dei Sette,Meeting Point, SUGAR-PIE & THE CANDYMENwww.umbriajazz.com

31 dicembre Firenze,Teatro del Maggio Fiorentino,Concerto di S. SilvestroL’Opera di Firenze ha de-ciso di offrire al propriopubblico, su modello di al-tri grandi Teatri nel mondo,la possibilità di festeggiarein Teatro la notte di San Sil-vestro.Per quella che è la sera più

attesa dell’anno, l’Operadi Firenze ha programma-to un concerto straordina-rio, del celebre direttorerusso Vladimir Jurowski,impegnato nell’esecuzio-ne di quello che è un veroe proprio monumento allafratellanza e alla libertà:la Sinfonia n. 9 di Ludwigvan Beethoven. A seguire una Cena di Galaallietata da “arie di sor-betto”, interpretate da gio-vani cantanti lirici del-l’Accademia del MaggioMusicale Fiorentino. Amezzanotte, dopo il brin-disi per salutare il 2016,gli ospiti godranno di unmagnifico spettacolo piro-tecnico sul piazzale del-l’Opera e, per concludere,chi vorrà ballare, com’ètradizione, potrà farlo colQuintetto Jazz.

1 gennaio Genova,Teatro Carlo Felice,Concerto di CapodannoDorian Wilson direttore,Lukas Geniusas pianoforte,programma: FryderykChopin Concerto n. 2 perpianoforte e orchestra in faminore op. 21, Arturo Már-quez Danzón n 2, GeorgeGershwin Catfish Row(symphonic suite from Por-gy and Bess), AlexanderBorodin Danze Polovesia-ne da Il Principe Igor.Orchestra e Coro del TeatroCarlo Felice, Maestro delCoro Franco Sebastiani.

1 gennaio Palermo,Teatro Massimo,Concerto di Capodanno

Ogni anno con grande suc-cesso si rinnova la tradi-zione del Concerto di Ca-podanno:l’Orchestra e il Coro dellaFondazione saranno diret-ti da Wayne Marshall, unodei musicisti più versatilied estrosi di oggi per que-sta occasione nella doppiaveste di direttore e pianistacon una artista d’eccezione,Anna Jane Casey cantantee attrice applaudita nei tea-tri piu importanti del mon-do per Ie sue interpreta-zioni di musical, spessoospite dei prestigiosi Promsdi Londra e presso la ColePorter company di Holly-wood.

2 gennaio Milano,Teatro alla Scala,Andrea ChénierNel cinquantenario dellascomparsa di Victor de Sa-bata, una nuova produzio-ne del Teatro alla Scala chevedrà alla direzione il Mae-stro Riccardo Muti e YusifEyvazov con Anna Ne-trebko come interpretiprincipali. Coro, Corpo di Ballo e Or-chestra del Teatro alla Sca-la

4 gennaio Roma,Auditorium Parco dellaMusica,Roberto Gatto Quarktet,Kurt RosenwinkelCon il nuovo progettoNow, Gatto torna alla di-mensione prettamente acu-stica con l’ausilio di tre

93aPPuNtameNti D’ASCOLTO ▼ FDS 264

compagni che rappresen-tano il meglio del panora-ma jazzistico italiano at-tuale: Alessandro Lanzonial pianoforte, Matteo Bor-tone e Alessandro Prestialla tromba. Il gruppo siavvale della presenza diKurt Rosenwinkel, proba-bilmente il chitarrista sta-tunitense più interessantesulla scena mondiale.

8 gennaio Genova,Teatro Carlo FeliceStefano Bollani “NapoliTrip”,Stefano Bollani, pianofortee tastiere; Daniele Sepe,sassofoni; Nico Gori, clari-netto; Bernardo Guerra,batteriaNapoli Trip, è un progettodiscografico e live, che na-sce dal grande amore diStefano Bollani per la cittàpartenopea. Un amore cheha radici lontane da quan-do il pianista, appena un-dicenne, scoprì il grandeRenato Carosone, l’artistache prima di ogni altro loispirò “uno che suonava ilpiano, scriveva canzoni,cantava e si divertiva”.

Dal 12 gennaio al 20 aprile Terni,Visioninmusica 2018 Visioninmusica ha confe-zionato per la sua XIV edi-zione 2018 sette imperdibiliconcerti serali e due even-ti fuori abbonamento. Conalla base solo ingredienti di

primissima qualità, la ri-cetta del Direttore Artisti-co Silvia Alunni è sapientee collaudata, ma annodopo anno trova ancora ilmodo di rinnovarsi e stu-pire. Varcando i confini dell’Ita-lia e persino dell’Europa, siè andati alla ricerca delleultime novità tra i feno-meni musicali più interes-santi che incarnassero lospirito di Visioninmusica:suoni, immagini ed emo-zioni. Così si è messa in-sieme una serie di nuoveproduzioni e lancio di nuo-vi album e ci si è accapar-rati una tappa di tour eu-ropei di artisti affermati edi giovani in vertiginosaascesa. La selezione pro-posta per il 2018 è diversi-ficata e affascinante nelpresentare formazioni induo, trio e piccoli ensem-ble, secondo un’ampiagamma di declinazioni: visi trova musica d’autore,indie, blues, jazz, classica eworld music dallo spicca-to accento latino america-no.Apre la stagione, venerdì12 gennaio (ore 21), unadelle più insolite e strabi-lianti formazioni musicaliin circolazione: MusicaNuda, con la voce di PetraMagoni accompagnata dalcontrabbasso di FerruccioSpinetti. Il loro ultimo al-bum Leggera esplora inparole e musica il concettodi ‘leggerezza’, ispirato allaprima delle Lezioni Ame-ricane di Italo Calvino.Omar Sosa & GustavoOvalles appartengono adun altro genere di duo stru-

mentale, in scena venerdì2 febbraio (ore 21): il rigo-glioso pianismo di Sosa sisposa con le percussionietniche e multiformi diOvalles in un’esperienzasonora – “urban contem-porary music” dall’animalatina – con innegabili ele-menti di spiritualità, ispi-rata alla pace e alla fratel-lanza.Venerdì 23 febbraio (ore21) sarà la volta di OrenLavie: artista poliedrico,cantante, compositore, re-gista teatrale e cinemato-grafico israeliano, natura-lizzato francese. Nel suo ul-timo disco dal titolo “Be-droom crimes” echi folk,pop, jazz, orchestrazionineoclassiche e una lieve‘saudade’ sono calibraticon uno stile retrò, che lohanno fatto emergere allagrande nella scena indiepop europea.Nel quarto appuntamento,venerdì 9 marzo (ore 21),saranno ospiti di Visionin-musica Javier Girotto &Natalio Mangalavite checon il loro Estándars con-durranno gli ascoltatori inun appassionante viaggioattraverso l’Argentina, lasua terra e la sua musica.Un’articolata storia musi-cale frutto di innumerevo-li contaminazioni (dal-l’America, dall’Europa,dall’Africa) e filtrata dallaloro arte e storia persona-le. Venerdì 23 marzo (ore 21)salirà sul palco dell’Audi-torium Gazzoli il TingvallTrio, un ‘classico’ trio jazz:piano, contrabbasso e bat-teria. L’ensemble è forma-

to da un musicista svedese,un cubano e un tedesco,che hanno scelto come baseil vivacissimo ambientemusicale di Amburgo. Diclassico e tradizionale han-no davvero poco, amanosperimentare ed innovare:la loro ultima uscita disco-grafica si intitola Cirklar eil leader Martin Tingvallcosì la definisce: “Ogni suopezzo è una sfida, un gio-co, un dramma che gira incircolo finché non si esau-risce”.Venerdì 6 aprile (ore 21)arriverà il Greg Koch &The Koch-Marshall Trio. Un gruppo formato dalchitarrista americano GregKoch, da suo figlio Dylanalla batteria e da Toby LeeMarshall all’organo Ham-mond B3. Il cuore di questotrio batte a ritmo di blues,ma le composizioni origi-nali di Koch sono un amal-gama di rock, funk, jazz ecountry, arricchito da im-provvisazioni dinamiche eda un groove potente, daltrascinante coinvolgimen-to. Il loro nuovo albumToby Arrives uscirà nel2018 con l’etichetta Ma-scot.Si chiude venerdì 20 apri-le (ore 21) con un granderitorno per Visioninmusica:gli Aca Seca Trio. Una band vocale e stru-mentale – chitarra, piano,percussioni – che si inseri-sce nel genere della canzo-ne popolare argentina, masi estende e raggiunge an-che le tradizioni musicalidel Brasile e dell’Uruguay,con delle note di jazz, bos-sa nova e musica del fol-

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klore. Saranno in tour perpresentare il loro ultimis-simo lavoro (2018).Il primo dei due eventifuori abbonamento, grazieal fondamentale sostegnodella Fondazione Carit, ciporta nella magica cornicedel Teatro Manini di Narnidove venerdì 2 marzo (ore21) l’Orchestra Roma Sin-fonietta diretta da Gabrie-le Bonolis affronterà unprogramma tutto gershwi-niano, con al pianoforte ilgiovane portento Giusep-pe Albanese (che ha già in-ciso per Deutsche Gram-mophon e Decca): Suite daPorgy and Bess, i Preludiper piano solo, le celebriSongs, per culminare conuna pirotecnica Rhapsodyin blue.Ancora fuori abbonamen-to e in collaborazione conUmbria Jazz Spring, lune-dì 30 aprile (luogo e orarioda definire), per l’Interna-tional Jazz Day promossodall’Unesco, un ultimoevento frizzante e ricco dienergia: Groovin’ Up! La voce potente e melodi-ca del sax tenore e sopranodi Claudio Jr De Rosa è af-fiancata dal pianista Ales-sio Busanca, dal contrab-bassista Aldo Vigorito edal batterista Luigi DelPrete. Una band giovane

che guarda al futuro conpassione ed entusiasmo,ma con profonda ammira-zione e sincero rispetto perla tradizione jazzistica diieri e oggi. Un gruppo capace di en-trare in punta di piedi conil coraggio e la consapevo-lezza di chi si prepara apercorrere un lungo sen-tiero.Tutti gli spettacoli, ad ec-cezione di quello del 2 mar-zo a Narni e il 30 aprile(luogo e orario da definire),si svolgeranno all’Audito-rium Gazzoli di Terni, coninizio alle ore 21. www.visioninmusica.com

15 gennaio Bologna,Auditorium Teatro Man-zoni,Prazak QuartetCostituito nel 1972, il Pra-zak Quartet è oggi attesta-to come la più importanteformazione appartenentealla tradizione cameristicaceca, ospite richiestissimodei più importanti festivale stagioni concertisticheinternazionali. Nella suastoria, il Quartetto ha otte-nuto molti premi, tra cui,nel 1978, il primo posto alConcorso di Evian e il pre-mio speciale di Radio Fran-ce per la migliore incisione.

Oggi è ospite regolare del-le maggiori capitali euro-pee e collabora con artisticome Menahem Pressler,Jon Nakamatsu, CynthiaPhelps, Roberto Diaz e Jo-sef Suk.. Il concerto preve-de il seguente program-ma:Antonín Dvořák, Quartet-to n. 12 in fa maggiore op.96 – Americano, Franz Jo-seph Haydn, Quartetto n.81 in sol maggiore op. 77 n.1 – Lobkowitz-Quartett,Bedřich Smetana, Quartet-to n. 1 in mi minore – Dal-la mia vita.

16 gennaio, TorinoSala Cinquecento,Pacific Quartet ViennaDal palco della Sala Cin-quecento un concerto dav-vero straordinario. Un gio-vane quartetto di recenteformazione, il Pacific Quar-tet Vienna, distintosi giàper i prestigiosi premi vin-ti e i concerti svolti nellesale più importanti d’ Eu-ropa. L’evento prevede ilseguente programma: D.Shostakovich, Quartetto n.8 in do minore op. 110, F.Schubert, Quartetto n. 13 inla minore D 804 «Rosa-munde».

17 gennaio Milano,Conservatorio G. Verdi,Sala Verdi,Beatrice RanaIn Stagione l’eccezionalepartecipazione della gio-vane e affermata pianistaBeatrice Rana; nel giugnodel 2013 si è aggiudicata il

Secondo Premio e il ‘Pre-mio del Pubblico’ al pre-stigioso Concorso Pianisti-co Internazionale ‘Van Cli-burn’. Per l’ occasione ese-guirà il seguente pro-gramma: R. Schumann,Blumenstück op. 19, R.Schumann, Studi Sinfoniciop. 13, M. Ravel, Miroirs,G. Agosti, L’ Uccello diFuoco da Stravinskij.

20 gennaio Firenze,Teatro del Maggio Musi-cale Fiorentino,Roberto ProssedaL’ultima sinfonia di Sho-stakovich sorprendel’ascoltatore presentandosiquasi come un pastichemusicale, con autocitazio-ni di proprie opere e duetemi molto riconoscibili: ilcelebre squillo di trombetratto dalla sinfonia delGuglielmo Tell di Rossininell’Allegretto del primotempo e, nel finale, il temadella marcia funebre delSigfrido di Wagner. Dalpalco del Teatro del MaggioMusicale Fiorentino il di-rettore Oleg Caetani dirigeuno dei più grandi pianistiitaliani presente nel pano-rama internazionale: Ro-berto Prosseda nel seguen-te programma: IldebrandoPizzetti, Preludio per Fe-dra, Luigi Dallapiccola, Pic-colo concerto per MurielCouvreux per pianofortee orchestra, Dmitrij Sho-stakovich, Sinfonia n. 15in la maggiore, op. 141.

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Doppie uscite per biwiring. Di-chiarati 100W ma reali sono dipiù. E’ di fine 2007. Con imballioriginali, manuale e certificatodi garanzia. Batterie cambiatedalla Domaudio con certificatodi sostituzione batterie e revi-sione generale. Cambio perprendere i pre e finali sempreDomaudio. No permute. Euro2000. Diego – 3703000977 [email protected]

Registratore a bobina UherRoyal de luxe vendo come nonfunzionante in quanto riav-volge il nastro. Angeloni –3711603407 - [email protected]

Pre a valvole Conrad Johnson 4telai Premier Seven B originale220v eccezionale 2 serie la mi-gliore x ricostruzione tridimen-sionale scena e spazialitàperfetto ex demo monta 10 val-vole escluso qualsiasi cambio €5.900 intratt. astenersi solo inu-tili curiosi per invio foto è visi-bile a Roma Eur non spediscoed accetto solo ritiro diretto epagamento cash dopo la prova.GIUSTINIANI – 3773185897 [email protected]

Vendo coppia di eccellenti cavidi potenza per diffusori Vanden Hul Revolution, condizioniperfette, come nuovi, un annodi vita. Sono terminati con con-nettori Furez in rame pienoplaccati argento: da un lato conterminazioni a forcella, dall’al-tro a banana. Lunghezza 1,6 m(perfetti per finali monofonici).Valore da nuovi circa € 400.Paolo – 3388638987 [email protected]

Vendo set completo MegahertzAudio nuovi (mai usati) perpre-linea Euridice: 2 trasforma-tori alimentazione TA011SLIM,2 trasformatori di uscitaTL311/T, 4 induttanze di filtroL10550 euro. A richiesta dispongoanche di coppia valvole Ray-theon 5842 selezionate concurve (Sofia). Alberto –3491390298 - [email protected]

Vendo raro lettore cd KenwoodLD1 (100 copie al mondo)comenuovo, completo istruzioni eimballo, laser nuovo, colorchampagne, fiancatine legnopeso 20 kg. da collezione euro2000. Pietro Bini – 3482923212 [email protected]

98 FDS 264 ▼ aNNuNci comPRo/veNdo

Cavi AUDIO NOTE ANLEXUS LX 80, DI 3 metri dilunghezza, vendo. Solo zona diRoma. Rolando - [email protected]

Vendo coppia cavi diffusori RI-CABLE modello SupremeSpeaker. Rapporto qualitàprezzo eccezionale. Vedere re-censioni sul loro sito. L=2 mt.circa 10 ore d’uso. Imballi e cer-tificati di acquisto. Vendo peracquisto coppia da 3 metricausa errata lunghezza da 2metri per la seconda coppia didiffusori che avendo i morsetticavi a 80 cm da terra me lirende inutilizzabili. 210 euro.Stefano – Verona – 3393899375 [email protected]

Sono interessato al Dussun v8inuovo oppure usato. Salvatore- 3333071898 [email protected]

Vendo pre Phono TrichordDino. Il preamplificatore Tri-chord Dino MKII Ha l’alimen-tazione separata, è dotato di unpiccolo trasformatore toroidalesovradimensionato esterno. Al-l’interno c’è l’arma segreta, Dueset di dip-switch forniscono unnumero di combinazioni di re-sistenza d’ingresso, capacità eguadagno adatte ad interfac-ciare praticamente qualsiasitipo di testina sia magnete mo-bile che moving coil. Il prephono Trichord Dino ha rag-giunto il prezzo di listino in-torno ai 600,00 Euro.Apparecchio completo di istru-zioni ed imballo, come nuovo,con qualsiasi prova su Roma,vendo Euro 250,00. CorradoGallo – 3334628348 - [email protected]

Vendo Vtl St 150 condizioniperfette euro 2500. AudionSterling Kt 120 praticamentenuovo euro 1400. Prezzi non

trattabili. Ritiro a domicilio.Mauro Neri – 3334794350 - [email protected]

Denon AVR-3806 120W x 7 ca-nali su 8 ohm Nuovo circuitoDDSC. Convertitore D/Aaudio a 24 bit/192 2 ingressiHDMI, 1 uscita HDMI Sinto-nizzatore AM/FM stereo, im-balli originali Possibilitàascolto, valuto permute. TonyPedalino – 3283746218 - [email protected]

Burmester cd 061 in ottimostato vendo completo manuali,imballo e cavo di alimenta-zione speciale Oyade al 50%del prezzo di listino usatomolto poca a causa di pocotempo libero, per passare a undue telai. Mauro – 3337424157- [email protected]

Buongiorno mi chiamo Fede-rico e cerco dépliant dagli anni1987 ai primi anni 90 delle mar-che Yamaha, Technics, Teac,Aiwa, Sony e Pioneer. Distintisaluti e buona musica. FedericoBugin – 041914242 - [email protected]

Vendo Music Tools supporti(stand) per diffusori, modelloTools One, ideali per migliorarein maniera netta palcoscenico ebassi di qualsiasi cassa acustica.Vendo inoltre cavi di segnaleWhite Gold ref. Sublimis Pi-greco MKII lunghezza 1 metroe connessioni rca. Cavo di se-gnale Dyssanayake, connes-sioni rca e lunghezza 1 metro.Andrea – 3396930429 - [email protected]

Vendo woofer Ciare Sica 18Sound diametro 20 30cm 38cm46cm per uso sub o sistemimultivia. vendo tweeter Fostex,driver a nastro Stage Accom-pany e Beyma, bidriver Bms.Vendo inoltre amplificatori da

revisionare LEM da incassonelle casse da 400+400W su 8ohm con DSP interno e finali XJfet alimentazione toroide.Vendo pochi pezzi, preferibil-mente consegna a mano. Fran-cesco. [email protected] –3207688032

Vendo i seguenti numeri di Co-struire HiFi: n. 68 (01/2004), n.71 (04/2004), dal n. 92 al 104(dal 10/2006 al 11/2007), n. dal111 al 200 (dal 7-8/2008 al12/2015). Chiedo 1 Euro a nu-mero, 10 Euro per un anno in-tero (11 o 12 numeri, dipendedall’annata). Preferirei il ritiro amano, ma se volete spedisco acarico vostro. Marco. Cerme-nate (CO)[email protected] –3474911599

Vendo cavi Mit Oracle 3.1 dipotenza biwiring, lunghezza3+3 metri. Cavi di segnale MitOracle 2.1 con connessioni rca,lunghezza 2 metri. Cavi di se-gnale WHITE GOLD REF. SU-BLIMIS PI-greco MK II conconnessioni rca, lunghezza 1metro. CD Naim CDS secondaversione con imballi e istru-zioni. Finale Audio ResearchVS 110, imballo. PiedistalliMusic Tools modello Tool One.Tavolino Rata Tolyte. Cavi disegnale Dissanayake con con-nessioni rca e lunghezza 1metro. Andrea - [email protected]

Vendo giradischi EMT 930stcompleto di braccio 929, piattoin vetro, pre phono mc155st ,base sismica e due shell com-pleti di testine At 440 e StantonMKV, eu 8000, giradischi MA-RANTZ TD 125 MKII, braccioRabco tangenziale e testinaShure v15 MKIV eu 950, unitàinerziale tipo la Micro Seiki ha80, custom made, eu 700, stepup Entre et200 eu 600, casse AR

10 pi greco con stand eu 1000,McIntosh c28, mc2105, mr80,eu 1000 cad, lettore c’è Wadia 8,eu 2000, convertitore Wadia 27eu 2000 - Paolo - 3939421661 [email protected]

Vendo: coppia di diffusori arti-gianali, monovia + subwoofer.Altoparlanti: gamma estesaE.J.Jordan JX92S (cono in allu-minio) in cassa chiusa 6 Dmc diforma asimmetrica; wooferFocal 11V7511 in bass reflex 55Dmc accordato 26 Hz. Costru-zione di altissima qualità, cassawoofer in multistrato di betulla21 mm con struttura interna dirinforzo, cassa alti in MDF 30mm, impiallacciatura in veronoce. Richiedono biamplifica-zione, taglio consigliato 150-200 Hz. Efficienza media(woofer 87-88 dB, medioalto85-86 dB), timbrica naturale ecoerente grazie all’assenza dicrossover in gamma medio-alta, bassi estesissimi e puliti.Invio fotografie a richiesta.Vendo, anche separatamente,coppia casse woofer 300 Euro,satelliti 200 Euro, tutto insieme450 Euro. Giancarlo. [email protected] – 3348579346

Vendo diffusori Triangle Ma-gellan concerto SW 2. numeroserie MCSW 032. Diffusore Hi-End top di gamma della fran-cese Triangle. Se interessatidisponibile ad ascolti senza im-pegno su Milano. Grande occa-sione, vendo per trasloco.Federico. [email protected] - 039 9054902

Vendo capsula microfonica acondensatore, originale Rode,diametro 34 mm, doppio dia-framma, utilizzata sul modelloNT2, nuova mai usata, inviofoto su richiesta, 150 Euro spe-dizione inclusa. Andrea. [email protected] Tel 3341311250