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42 FDS 261 Il Regno degli Ascolti di Marco Bicelli L’UNIONE fA L’HI-fI SISTEMA HI-FI ADvANCE ACOUSTIC SMART SERIES Perché un trittico? Essenzialmente mi trovo a rispondere io stesso a questa domanda. Il primo dato di fatto è che ognuno di questi tre componenti può essere inserito in un qual- siasi impianto. Il secondo dato di fatto è che il DAC di cui leggerete, qualora dovessi re- censirlo da solo, sarebbe un componente neutro. Tuttavia uniti riescono a integrarsi ad un livello profondo restituendo una musica dotata di corpo ed immagine.

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42 FDS 261▼ Il Regno degli Ascolti

di Marco Bicelli

L’UNIoNE fA L’HI-fI

SISTEMA HI-FIADvANCE ACoUSTIC SMART SERIES

Perché un trittico? Essenzialmente mi trovo a rispondere io stesso a questa domanda. Ilprimo dato di fatto è che ognuno di questi tre componenti può essere inserito in un qual-siasi impianto. Il secondo dato di fatto è che il DAC di cui leggerete, qualora dovessi re-censirlo da solo, sarebbe un componente neutro. Tuttavia uniti riescono a integrarsi adun livello profondo restituendo una musica dotata di corpo ed immagine.

La serie Smart è composta dalpreamplificatore PX1, dal DACDX1 e dal finale di potenza ste-

reo BX1, tutti disponibili in versionenera e bianca. Occupano tutti una di-mensione abbastanza ridotta, tantoche Advance Acoustic ha deciso diidentificare la serie con l’appellativoSMART, anche se l’intera serie portail marchio dedicato ai suoi dispositi-vi hi-end: Advance Paris.Approfondiamo il DAC DX1: il cuo-re del DAC è il chip Asahi KaseiAK4490, l’interfaccia USB è gestita dalceleberrimo XMOS, mentre i rima-nenti ingressi digitali sono gestiti dachip Texas Instrument di ottima qua-lità. Inoltre è possibile usarlo anchecon sorgenti con uscita AES/EBU econ clocker esterni. Legge PCM finoa 32 bit 768 kHz e DSD fino a DSD256.Dotato di uscite sia sbilanciate sia bi-lanciate è possibile controllarne ilvolume d’uscita, ma non monta unpreamplificatore. È possibile inoltreusare due cuffie contemporanea-mente in quanto è dotato di due am-plificatori separati per uscita. Inte-

ressante è anche il fatto che questoDAC possa essere usato anche comesemplice interfaccia USB grazie adue uscite digitali: coassiale l’una, ot-tica l’altra.Il preamplificatore PX1 è anch’essodotato di DAC, per la precisione ilchip è un WM8740. Presenta ingres-

si bilanciati e sbilanciati ed uscitepreamplificate sia bilanciate sia sbi-lanciate, tra queste spiccano le uscitesbilanciate che possono essere gesti-te tramite un taglio variabile (posto a75 Hz o a 150 Hz) così da inviare il se-gnale preamplificato a due subwoo-fer e due diffusori in modo già filtra-to. Interessante la sezione PHONO

che permette di controllare non solola capacità d’ingresso, ma anche diimpostare l’ingresso in base alla te-stina utilizzata (MM, MC ad altauscita, MC a bassa uscita). Presenti an-che in questo caso due uscite ampli-ficate separatamente. Tuttavia da sot-tolineare è il fatto che il circuito siacompletamente dual mono, a partiredall’alimentazione e che è possibilescegliere la preamplificazione a di-screti o in classe A.L’amplificatore finale BX1 è caratte-rizzato dai VU-meter blu elettricocon lancetta rossa tipici di AdvanceAcoustic. Presenta sia ingressi bilan-ciati sia sbilanciati; il segnale bilan-ciato viene trattato internamente e poiindirizzato verso le sezioni finali.L’alimentatore lineare è unico perentrambi i canali, occupa uno spazioleggermente sacrificato, ma le di-mensioni sono stringenti e ciò è bengiustificato.

L’IMPIANTOLe elettroniche dell’impianto sono letre a cui la recensione è dedicata. A

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Il pre PX1 può lavorare in bilanciato, ha la funzione pre-out, ha lo stadio phono MM/MC, può pilotare due sub, 7 ingressi RCA,4 ingressi digitali, due porte USB, connettore per modulo BT e ha anche la funzione di trigger in-out in cascata... WOW!!!

Il DAC DX1 può lavorare in bilanciato, ha 8 ingressi ottici e due uscite ottiche (!), porta AES/EBU e BNC per clock esterno, dueporte USB, connettore per modulo BT. Difficile chiedere di più.

quello che posso dire èche il trittico non mi è af-fatto dispiaciuto, anzi mi haproprio divertito, a trattiquasi entusiasmato

loro si aggiungono i diffusori AudioNirvana 13.6 modificati, montanti ilmonovia Classic 15” Ferrite e i book-shelf autocostruiti Marlene oltre alle

Shure SRH1840. Come giradischi hoinserito un Thorens TD166 MK2. Caviautocostruiti.

ASCOLTOSe avessi ascoltato tutto separata-mente non avrei certamente compre-so quanto questo trittico sia in realtàmolto più complementare di quantosi possa pensare. Probabilmente ilDAC non avrebbe retto il peso dellaconcorrenza, mentre il preamplifica-tore ed il finale avrebbero passato age-volmente qualsiasi considerazioned’ascolto. Il DAC preso da solo chiu-de un po’ la scena pur mostrando unabuona neutralità ed un’ottima musi-calità. L’asso nella manica del tritticosono infatti il preamplificatore ed il fi-nale, ma soprattutto il preamplifica-tore che riesce ad aprire la scena delDAC, in modo quasi impensabile, fa-cendo sparire i diffusori dalla scena inmaniera sorpren-dente. Per dirlatutta, quest’ope-ra dal respiro am-pio è implemen-tata dal pream-plificatore anchese accoppiato adaltri DAC, mentreil finale riesce adessere sempreben risoluto eneutrale.L’apertura e laspazialità dellascena, che divie-ne totalmente tridimensionale, è ca-ratterizzata anche da un ottimo sen-so della dinamica e della microdina-mica, anche se il trittico non si sof-ferma troppo sul dettaglio, ma inter-preta la musica in un modo più glo-bale.Passiamo a raccontare alcuni album.Marching Out è il secondo disco di Yn-gwie J. Malmsteen, perfetto rappre-sentante del Metal neoclassico. Ora soche alcuni di voi storceranno il naso,ma Malmsteen compone per chitarraseguendo varie regole della musicaclassica, questo a dimostrazione chemolti personaggi di questo mondosono comunque dei raffinati cono-scitori della musica, anche se poisuonano una chitarra elettrica: nelcaso specifico di Malmsteen altronon è che una Fender Stratocaster dicui si riconosce la timbrica affiancataallo stile decisamente classico del-l’artista che predilige la chiarezza diogni singola nota. “Per me la cosa piùimportante è che il suono sia quello

giusto e che le note siano pulite” di-ceva in una nota intervista rilasciataa Mats Hedberg per la rivista “Chi-tarre” del novembre 2000.Ho già ascoltato i DIO per una re-censione … questa volta però hoascoltato The Last in Line che è il lorosecondo album. Il primo effetto che sidovrebbe ricevere è che tutto ciò èdannatamente classico nel metal: tut-to l’album è infatti assolutamenteDIO con la loro tipica immagineR&R.Cambiamo completamente tipolo-gia… passiamo a Warren Zevon conExcitable Boy. Chi conosce l’album cre-do abbia subito rimembrato l’ululatoin Werewolves of London. Perché Zevonè così interessante? Semplicemente èun cantautore che riesce a fondere as-sieme più genepuò ri, un vero geniomusicale.Questa volta non si pesta sul pedale…

parliamo anchedegli Smiths conStrangeways, HereWe Come. Un di-sco, l’ultimo perloro, che dovevaessere il migliorein assoluto. Inquel periodo gliSmiths decidonodi sperimentareusando nuovistrumenti, il cuiutilizzo nel rockviene considerato

inusuale da alcu-ni…ma a ben vedere il Rock nasceproprio da quegli strumenti. Ovvia-mente non c’è solo questo, ci sono an-che le drum machine; insomma è undisco che si può considerare un po’una summa degli Smiths tra origini,modernità e, appunto, gli Smiths.Concludiamo con la classica: Tchai-kovsky concerto per violino ed or-chestra e Vaughan Williams variazionisul tema di Thomas Tallis, DuisburgerPhilharmoniker e Susanna Yoko Hen-kel, diretta da Jonathan Darlington. Latotale scomparsa dei diffusori dal-l’ambiente permette di ingannareperfettamente il cervello restituendovari piani sonori, presentando un’or-chestra assai realistica, ripropostacon un senso di globalità che non cer-ca di soffermarsi eccessivamente suogni singolo strumento, senza indu-giare sul nero infrastrumentale. La di-namica è ottima, la microdinamica èinteressante perché è percepibile conun senso pienamente orchestrale.Sebbene abbia provato il trittico più

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CARATTERISTICHE TECNICHE

ADVANCE ACOUSTIC SMART DX1Ingressi digitali: 8 (6 Optical / 2 Coaxial)Ingresso USB-B: XMOS asynch. PC/MACUSB-A: SI / iPod/iPhone compatibileAES/EB: SIUscita cuffie: 2 Uscita ottica digitale: 1Uscita coassiale digitale: 1 Uscite analogiche stereo sbil. (RCA): 1 Uscite analogiche stereo bil. (XLR): 1DIR DIGITAL AUDIO AKMAK4118: 24Bit/up to 192 kHz low jitterDAC AK4490: PCM 32 Bit/up to 768 kHz /DSD 2.8 MHz, 5.6 MHz and 11.2 MHz Peso: 3,6 Kg Dimensioni: 105 x 230 x 320 mm (AxLxP)Prezzo: € 990,00

ADVANCE ACOUSTIC SMART PX1Costruzione: Dual MonoStadio PHONO MM/MC: regolabileAmplificatore per cuffie: guadagno e im-pedenze variabili / doppia uscita da 3,5 mm Ricevitore digitale: Asahi Kasei AK4113 USB: asincrono XMOSDAC Wolfson: WM8740Riproduzione formati digitali: PCM fino a24 bit / 192 kHz Ingressi analogici: 1 x l/r bilanciato XLR, 8xl/r sbilanciati RCA (di cui 1x phono)Ingressi digitali: 1 x USB type b, 1 x S/PDIFcoassiale elettrico RCA, 3 x ottici TOSLINKPorta USB type A: dedicata al collegamentodi dispositivi Apple (iPhone, iPad, iPod)Uscite pre-out: bilanciate e sbilanciate Uscita subwoofer: dedicataDimensioni: 230 x 129 x 325 mm (LxAxP)Peso: 5,3 kgPrezzo: € 1.350,00

ADVANCE ACOUSTIC SMART BX1Potenza d’uscita: 8 ohm 2 x 105 W, 4 ohm2 x 150 WRisposta in freq.: (-3 dB) 10 Hz - 50 kHzTHD%: < 0,03%S/N RATIO: > 98 dBSeparazione tra canali: > 70 dBImpedenza ingressi sbilanciati: 20 KΩImpedenza ingressi bilanciati: 38 KΩConsumo massimo: <450 WDimensioni: 160 x 230 x 309 mm (AxLxP)Peso: 8,5 kgPrezzo: € 1.300,00

Distributore:MPI Electronicwww.mpielectronic.com

L’asso nella manica deltrittico sono infatti il pre-amplificatore ed il finale,ma soprattutto il preampli-ficatore che riesce ad aprirela scena del DAC, in modoquasi impensabile, facendosparire i diffusori dalla scenain maniera sorprendente

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con i diffusori che con le cuffie misono concesso anche un ascolto in cuf-fia del DX1 e del PX1. Se l’ascolto incuffia è occasionale, possono andarbene e soddisfare: il DX1 è più idoneoa cuffie a bassa impedenza, mentre ilPX1 è maggiormente consigliabilecon cuffie ad alta impedenza. Ciono-nostante si può immediatamente no-tare che l’ascolto in cuffia non è cer-to il core di questi progetti, infatti ve-dono la doppia usci-ta solo come unaccessorio, como-do quando non sivuole disturbare ivicini o per ascol-tare in due, manon studiato perl’ascolto in cuffiadove sembrasempre mancareun qualcosa.

TECNICAIn primis qualcheparola sulla co-struzione degliapparecchi. L’unicadelusione è stata data dal DAC, miaspettavo qualcosa di più da un DACcon controllo del volume: la man-canza di una sezione di preamplifi-cazione si è fatta sentire, ma si sa, leaspettative... Guardandolo invece dalprofilo dei costi è invece un DAC cheriesce ad essere assai allettante perchéè dotato di molteplici ingressi digitalied addirittura di due uscite anch’es-se digitali. Passiamo ai test sotto for-ma di grafico. La risposta risulta es-sere lineare entro 0,2 dB.Il THD ai test si rivela essere assai bas-so, la risposta all’impulso invece po-

trebbe essere migliorabile, da quiprobabilmente il fatto che il tuttonon era estremamente dettagliato,ma più orientato ad un approccio glo-bale. Interessanti le misure elettrichedegli apparecchi che hanno permes-so una migliore conoscenza dei cir-cuiti. Per quanto riguarda il DAC leuscite con o senza il controllo del vo-lume escono con i 2 V standard, cheper evidenti motivi sono raddoppia-

ti con le uscite XLR.L’amplificatoreper cuffie sembrapiù orientato acuffie dall’impe-denza bassa omedio-bassa datoche la sua uscitaraggiunge 4V (in-dicando che vi èuno sfruttamen-to totale del cir-cuito bilanciatoanche per la se-zione cuffie) e 400mA di correntepiù che adeguati

a fornire una riser-va di corrente idonea a qualsiasi cuf-fia. Il preamplificatore esce a 12,5 Vdalle uscite RCA, per gli stessi evi-denti motivi a 25 V dalle uscite XLR.L’uscita cuffie invece appare più ido-nea alle cuffie ad alta impedenza coni suoi 17 V e 102 mA. Il finale entra inprotezione al limitare dei 10 A, men-tre il voltaggio in uscita raggiunge i52 V, mi preme sottolineare comequesti valori siano il picco rilevati incarico aperto.

CONCLUSIONIStiamo parlando di un trittico che è

acquistabile a circa 2.600 euro (streetprice). Che siano pochi o siano tantinon spetta a me deciderlo, quelloche posso dire è che il trittico non miè affatto dispiaciuto, anzi mi ha pro-prio divertito, a tratti quasi entusia-smato. Da un lato temevo di dovercambiare DAC per i motivi che ho cer-cato di elencare, ma è proprio vero:“L’unione fa la forza” ed in questocaso un buon Hi-Fi.

ALCUNI DEI DISCHI UTILIZZATI:Marching Out - Yngwie J. MalmsteenThe Last in Line - DIOExcitable Boy - Warren ZevonStrangeways, Here We Come – SmithsTchaikovsky concerto per violino edorchestra

L’apertura e la spaziali-tà della scena, che divienetotalmente tridimensionale,è caratterizzata anche da unottimo senso della dinamicae della microdinamica, an-che se il trittico non si sof-ferma troppo sul dettaglio,ma interpreta la musica inun modo più globale

Il finale BX1 può lavorare in bilanciato, può pilotare due coppie di diffusori e ha anche la funzione di trigger in-out.