Stagione concerti 2017 SOCIETÀ FILARMONICA Trento...Boccherini) (7 febbraio), un Quartetto ormai...

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SOCIETÀ FILARMONICA Trento Stagione concerti 2017 Programma generale

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    Programmagenerale

  • Sarà il pianoforte il mattatore della nuova stagione musicalepromossa dalla Società Filarmonica di Trento per il 2017: l’acquistodi un nuovo e pregevole Steinway ha suggerito, infatti, un calendariod’appuntamenti centrato sul romantico principe degli strumenti, beniaminodel pubblico, autentico pass-par tout nel repertorio massimamente fre-quentato dalle società concertistiche, forte di un mercato interpretativodi numeri esorbitanti dall’ovest all’est dell’intero globo terrestre. Unpalmares da cui espungere solisti di calibro come il francese BertrandChamayou (23 gennaio) assai poco conosciuto in Italia, oppure SophiePacini (17 febbraio), artista italo-tedesca apprezzata soprattuttonell’Europa nordica, nonché una autentica “stella” come il coreano Se-ong-Jin Cho (15 marzo), brillante vincitore del primo premio alConcorso Chopin di Varsavia nel 2015, che a Trento saprà confermareil prestigioso riconoscimento con un programma impaginato attornoalle celeberrime Quattro ballate del compositore polacco. Ma dipianoforte sarà intessuto pure il percorso cameristico del cartellone: nelpiù tradizionale affiancamento al quartetto e al trio d’archi si ascolterannoil Cuarteto Quiroga con Javier Perianes (26 ottobre) per il fascinosoQuintetto op. 44 di Schumann, il Quartetto Jerusalem (24 febbraio)unito al pianista Matan Porat (tra i più ricercati cameristi di tutti ifestival internazionali da Marlboro a Lockenhaus, Ravinia e Verbier)nell’interpretazione delle nostalgiche pagine di Dvorak e il Trio Altus(17 novembre) con al pianoforte Andrea Rebaudengo. Meno consuetama destinata alla ribalta dei concerti-spettacolo, la collaborazione delpianoforte (Davide Cabassi) ai fiati vedrà il ritorno (5 ottobre) delquintetto Gomalan Brass in un programma strepitoso con i Quadri daun’esposizione di Mussorgsky e la Rhapsody in Blue di Gershwin.Tra il gusto per la sorpresa e la certezza di offrire esperienze memorabilianche il restante gruppo di concerti non mancherà di lasciare tracceconsistenti negli annali del sodalizio trentino. In particolare due eventiimperdibili attraversano la primavera e l’autunno della stagione: ilritorno della Kremerata Baltica (13 aprile) con Gidon Kremer e Cla-ra-Jumi Kang, eccelsi violinisti intenti al classico Johann SebastianBach come al misterioso Kancheli e di Jordi Savall, sommo poetadella viola da gamba, a Trento impegnato con il suo nuovo progetto ri-servato a Telemann (16 ottobre). Dopo di lui il baritono Luca Pisaronicon una serie di arie d’opera e songs americani (9 novembre), l’Oxaliscon il celebre Ottetto di Schubert (23 novembre), un Trio (TrioBoccherini) (7 febbraio), un Quartetto ormai celeberrimo (CuartetoCasals) (17 gennaio) e un Quintetto (Quintetto con Baiba Skride) persoli archi (11 dicembre), un Duo di fuoriclasse con il violinista NikolajZnaider e il pianista Piotr Anderszewski (21 marzo) e una solistaultima rivelazione della scuola europea, la violista Dana Zemtsof (2marzo).In apertura e in chiusura di calendario, due appuntamenti all’insegnadel virtuosismo d’assieme e dell’intreccio fra tradizione e modernità:The Philharmonics con la loro cultura viennese ‘leggera’ ed elegante(12 gennaio) e il Quartetto Kuss con una vera e propria starinternazionale, Avi Avital al mandolino (5 dicembre).

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    2017

  • nello scorrere del pro‐gramma. Una serataquindi poco conven‐zionale in sintoniacon i giorni festivid’inizio anno affidataa sette musicisti dalsuono classico, dalvirtuosismo attintoalle musiche etniche,da un ritmo trasci‐nante preso dal mon‐do della danza, da uninesauribile gusto perl’improvvisazione.Un concentrato di ta‐lenti, di creatività ed

    estro sovranazionali come è la WienerPhilarmonie, dove le disparate originidei singoli artisti garantiscono risul‐tati stupefacenti nelle diverse tradi‐zioni, dal valzer viennese al tango,dal klezmer al jazz latino, dalla clas‐sica alle danze boeme sino alla mu‐sica per film. Una garanzia per laloro serata: per il pubblico un’av‐ventura appassionata assolutamentenon convenzionale.

    Un’apertura instile viennese,con un pro‐gramma pieno di fa‐scino mitteleuropeodove cade ogni tipodi frontiera, indiriz‐zata a un ascoltospensierato e godibi‐le. Un’introduzione auna stagione che in‐tende indicare il fa‐scino della cosiddettamusica “classica” allasensibilità spontaneadi ogni sorta di pub‐blico. Ritmi trascinan‐ti, melodie seducenti, incantevoliquanto stupefacenti timbri strumen‐tali creati da musicisti estrosi e per‐fetti provenienti dalle due orchestresimbolo della civiltà europea, la Wie‐ner e la Berliner Philharmonie. Unensemble che sa entrare immediata‐mente in sintonia con il pubblico eche per questo lascia spazio ancheall’improvvisazione nella condottadelle singole composizioni come

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    The PhilharmonicsDaniel Ottensamer

    clarinettoTibor Kováč

    violinoRoman Jánoška

    violinoThilo Fechner

    violaStephan Koncz

    violoncelloÖdön Rácz

    contrabbassoFrantišek Jánoška

    pianoforte

    ■ GIOVEDÌ 12 GENNAIO Programma

    J. Strauss Ciarda

    da “Il cavaliere Pásmán“op. 441

    F. Kreisler Tamburino cinese

    M. Camilo Caribe

    G. Bizet Il fiore che tu mi avevigettato, da “Carmen”

    C. Saint‐SaënsH. Mancini

    Big Baby Elephant

    G. Enescu Rapsodia rumena

    F. Janoska “Presto Fight”da F. Kreisler e D. Reinhard

    J. F. HalevyS. NeufeldT. Kovac

    “Eleazar ‐ Maazel Tow!”

    S. Prokofiev Suite

    da “Romeo e Giulietta”

    G. GershwinSummertime

    da “Porgy and Bess”

    A. Shaw Swing‐time

    H. ManciniPantera rosa

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    Cuarteto Casals

    Abel Tomàsviolino

    Vera Martinezviolino

    Jonathan Brownviola

    Arnau Tomàsvioloncello

    ti‐Buitoni Trust di Londra,un set di archetti d’epocache viene utilizzato perbrani da Purcell fino aSchubert, in modo da raf‐finare le differenze tra ivari stili musicali. Unaformazione giovane magià con una propria mar‐cata personalità da ascol‐tare con ammirazione.

    sionando costantementenuove opere ai giovanicreativi accostate poi vo‐lentieri a Beethoven oSchubert. Ma anche perleggere la letteratura clas‐sica i quattro spagnolihanno cercato strade par‐ticolari, acquistando, peresempio e grazie a un pre‐mio ricevuto dal Borlet‐

    Per la prima voltaTrento ospita unodei nuovi signoridella musica da cameraper eccellenza, il CuartetoCasals, nuova, prestigio‐sissima formazione came‐ristica per la Spagna, nuo‐va per il mondo interna‐zionale della musica stan‐do anche alla definizionedata dalla rivista “Strad”poco dopo l’esordio, nel1997, alla Escuela ReinaSofía di Madrid: “UnQuartetto per il nuovomillennio”. Dopo avervinto i Concorsi di Londrae Amburgo, il CuartetoCasals è diventato ospitetradizionale delle sale piùrinomate al mondo, dallaWigmore Hall e CarnegieHall al Musikverein diVienna e Philharmoniedi Berlino e oggi è Quar‐tetto residente alla “Ho‐chschule für Musik undTanz” di Colonia e alla“Escola Superior de Mu‐sica de Catalunya” di Bar‐cellona, dove tutti e quat‐tro i suoi membri risie‐dono. A Trento il quar‐tetto arriverà subito dopoaver concluso a Salisbur‐go l’interpretazione delciclo completo dell’operadi Mozart: un’ulterioreconsacrazione allo stileormai unico e inconfon‐dibile dei giovani spa‐gnoli. Cresciuti nel cultodella classicità i compo‐nenti del Casals sono co‐munque aperti all’espres‐sività delle nuove scrittureche stimolano commis‐

    ■ MARTEDÌ 17 GENNAIO Programma

    F. J. Haydn Quartetto op. 33 n. 3

    in Do magg. Hob.III:39‘’Vogelquartett’’

    W.A. Mozart Quartetto n. 14

    in Sol magg. KV 387

    D. SostakovicQuartetto n. 8

    in do min. op. 110

  • ■ LUNEDÌ 23 GENNAIO Programma

    M. RavelJeux d’eau

    Pavane pour une infante défunteSonatineMiroirs

    F. LisztLes jeux d’eau à la Villa d’Este

    da “Années de pèlerinage.Troisième Année”

    Sonetto 123 del Petrarca da “Années de pèlerinage.

    Deuxième Année”Miserere du Trovatore

    da “Il Trovatore” di G. VerdiVenezia e Napoli. Supplemento a

    “Années de pèlerinage.Deuxième Année”

    Bertrand Chamayoupianoforte

    Nel 2011, celebrando il duecen‐tesimo anniversario della na‐scita di Franz Liszt, il pianistafrancese Bertrand Chamayou, nato aTolosa nel 1981, proponeva per Naïveuna registrazione integrale degli An‐nées de Pèlerinage. L’iniziativa otte‐neva immediatamente critiche entu‐siastiche ed era seguita dalla Gramo‐phone Choice arrivata nel marzo 2012.Era la consacrazione a una carrierabrillante per un pianista ora fra i piùapprezzati della scena musicale con‐temporanea. Applaudito sulle sceneinternazionali, Bertrand Chamayou siè esibito al Théâtre des Champs Ely‐sées, al Lincoln Center, alla WigmoreHall di Londra e al Festival di Lucernada solo e con orchestre collaborandocon l’Orchestre National de France,

    la London Philharmonic Orchestrasotto la guida di Pierre Boulez, NevilleMarriner, Semyon Bychkov. In recitalcameristici si è affiancato a Sol Gabetta(con la quale ha appena inciso un Cdcon musiche di Chopin), Renaud eGautier Capuçon e Quartetto Ebènealla Tonhalle di Zurigo, alla Festspiel‐haus di Baden‐Baden, alla Philhar‐monie di Berlino. Per il suo primoconcerto a Trento la scelta del pro‐gramma è stata suggerita dalla suapiù brillante discografia: un omaggio,oggi sempre più raro in Italia, allascrittura pianistica di Ravel, sospesafra rigore, liricità e piacere cromaticoe un richiamo al non solo brillanteFranz Liszt capace di mettere in lucele capacità virtuosistiche e l’intelligenzamusicale del solista ospite.

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    Una sfida ambiziosa si potrebbedefinire l’impresa avviata a Ber‐lino nel 2014 da tre giovanissimimusicisti dalle più diverse provenienzegeografiche e culturali. La fondazionedi un trio d’archi, infatti, conduce a unrepertorio assai raffinato ma di parti‐colare impegno sia per gli esecutori ‐alle prese con tre nature strumentalieguali da amalgamare senza annullarnele singole personalità ‐ che per chiascolta indotto ad attingere a un reper‐torio non particolarmente esuberante evariegato. I tre archi del Boccherini sisono incontrati a Berlino, dove risiedonoe lavorano tuttora, e subito hanno saputoapprofittare dell’alto magistero di GunterPichler, il mitico fondatore dell’AlbanBerg. Poco dopo, accolti nell’EuropeanChamber Music Academy, hanno per‐fezionato il loro stile e repertorio acco‐standosi a Hatto Beyerle, JohannesMeissl e Avedis Kouyoumdjian. Unostudio meticoloso già esibito e ammiratoin diversi centri musicali europei voltoanche ad allargare il repertorio rispol‐verando pagine rimaste appartate eignorate dal grande pubblico. Il progettodel Trio Boccherini è comunque garan‐tito da una professionalità altissima deisingoli componenti. La violinista co‐reana‐australiana Suyeon Kang, plur‐premiata in concorsi internazionali, hacollaborato con orchestre prestigiose inEuropa e Australia, la violista Vicki Po‐well, nata a Chicago nel 1998 e laureataalla Juillard School, ha già collaboratocon Mitsuko Uchida e la New YorkPhilharmonic esibendosi anche nei fe‐stival di Ravinia e Verbier, il violoncel‐lista Paolo Bonomini, diplomatosi alConservatorio di Brescia con Paolo Pe‐rucchetti e poi perfezionatosi con MarioBrunello, Antonio Meneses ed EnricoDindo, ha suonato spesso con SalvatoreAccardo, Bruno Giuranna e GiovanniSollima.

    ■ MARTEDÌ 7 FEBBRAIO

    Trio Boccherini

    Suyeon Kang violino

    Vicki Powellviola

    Paolo Bonominivioloncello

    Programma

    J. Sibelius Trio per archi in sol min.

    L. van. Beethoven Trio per archi n. 1 op. 3

    in Mi bem. magg.

    Z. Kodaly Intermezzo

    per Trio d’archi

    J. Cras Trio per violino

    viola e violoncello

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    ■ VENERDÌ 17 FEBBRAIO

    Programma

    Sophie Pacinipianoforte

    11

    F. ChopinNotturno op. 9 n. 1 in si bem. min.

    Notturno op. 9 n. 2 in Mi bem. magg.Scherzo op. 31 n. 2 in si bem. min.

    L. van Beethoven Sonata op. 53 n. 21 “Waldstein”

    in Do magg.

    F. Liszt Consolations, S. 172

    Réminiscences de Don Juan, S. 418 (n. 1, 2, 3)

    Il viaggio di ricerca appassionatada parte della Filarmonica di nuo‐vi interpreti da proporre al pro‐prio pubblico ha trovato una primafermata appena di là dalle Alpi, nellacittà di Monaco dove nel 1991 na‐sceva, da padre italiano, Sophie Pa‐cini, pianista raffinata formatasi poial Mozarteum di Salisburgo e guidataal diploma da Pavel Gililov. Incon‐trata nel 2010 Martha Argerich, So‐phie Pacini partecipava a Lugano aisuoi incontri internazionali intensi‐ficando la propria carriera. Nel 2011 conquistava il primo, pre‐stigioso premio, il Förderpreis Deut‐schlandfunk assegnato dalla Radionazionale tedesca, seguito subito dainviti autorevoli per una giovanissi‐ma interprete ai festival di Lucerna,Lockenhaus con Gidon Kremer,Schwetzinger Festspiele ecc. Il suoperfetto dominio della tecnica unitoa un pensiero interpretativo originale

    per trasparenza di suono e architet‐ture formali ha condotto rapidamenteSophie Pacini nelle sale più acclamated’Europa, chiamata alla Tonhalle diZurigo, alla Bonn Beethovenhalle eLiederhalle di Stoccarda, come solistao accompagnata da orchestre qualila Camerata Salzburg, Dresdner Phil‐harmonic, l’Orchestra del MaggioMusicale Fiorentino, la Wiener Kam‐merorchester. Con il lavoro intenso dei suoi ultimianni nel 2015 otteneva un meritatis‐simo Echo Klassik (Newcomer ofthe Year), un premio assegnato nelpassato ad artisti come Lang Lang eAlfred Brendel. Il programma af‐frontato a Trento include alcunedelle pagine più gradite firmate daBeethoven e Liszt, autori ai qualiSophie Pacini ha recentemente ri‐servato la sua prima incisione di‐scografica con la WMG, la WarnerMusic Group.

  • “Passione, precisione, calore, unamiscela dorata: questi sono isegni distintivi di questo ec‐cellente quartetto d’archi”. Così ebbe adefinire il Quartetto Jerusalem il criticodel “New York Times”. Con la fonda‐zione del Quartetto nella stagione1993/1994 e il debutto nel 1996, i quattromusicisti israeliani hanno intrapreso unviaggio di crescita e maturazione che liha portati ad avere un vasto repertorioe una impressionante profondità diespressione: un viaggio che è tutt’oggimotivato dalla stessa energia e curiositàcon cui l’ensemble ha iniziato la propriacarriera. Il Quartetto Jerusalem porta avanti letradizioni dei quartetti d’archi in unmodo unico, avendo trovato il cuoreespressivo in un suono caldo, pieno,umano, ottenendo la possibilità di raf‐finare sia le interpretazioni del repertorioclassico sia delle opere più recenti e, inentrambi i casi, ambendo alla perfezionedel suono. Le collaborazioni con artistidel calibro di Martin Fröst, Steven Isserlis,Sharon Kam, Elisabeth Leonskaja, Ale‐xander Melnikov e András Schiff di‐mostrano chiaramente come ogni artistaospite diventi parte integrante dell’in‐separabile ensemble. Le sue registrazionisono affidate in esclusiva ad Harmonia

    Mundi. Il Quartetto Jerusalem è ospiteregolare e affezionato delle sale da con‐certo più rinomate al mondo. Ha ricevutoaccoglienza speciale in Nord America,con esibizioni a New York, Chicago,Los Angeles, Filadelfia. Anche in Europaè ospite di importanti sale quali la Ton‐halle di Zurigo, la Herkulessaal di Mo‐naco, la Wigmore Hall di Londra, laSalle Pleyel di Parigi. Accolto lo scorso anno con grande en‐tusiasmo anche a Trento, torna nellanostra sala affiancato da una delle stellepiù originali del pianismo mondiale,Matan Porat. Nato a Tel Aviv Matan Porat ha maturatouna sensibilità unica praticando, assiemeal pianoforte, la composizione e l’im‐provvisazione, con un impegno sia so‐listico che cameristico. Per questa suavisione trasversale della musica e deirepertori, è ricercato collaboratore deipiù esigenti solisti affiancandosi a col‐leghi come Renaud e Gautier Capuçon,Sharon Kam, Kim Kashkashian o Em‐manuel Pahud, mentre le sue composi‐zioni sono regolarmente proposte daAndreas Scholl, Maria João Pires, AviAvital, Cuarteto Casals. Il suo nomebrilla in tutte le edizioni dei festival piùconsiderati, da Ravinia, Verbier, Mu‐sikfest Berlin a Rheingau.

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    Programma

    A. DvorákTerzetto in Do magg. op. 74

    Quartetto per archi n. 13 in Sol magg. op. 106Quintetto per pianoforte n. 2 in La magg. op. 81

    Quartetto Jerusalem Matan Poratpianoforte

    Alexander Pavlovsky, violinoSergei Bresler, violinoOri Kam, violaKyril Zlotnikov, violoncello

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    ■ VENERDÌ 24 FEBBRAIO

  • Il mondo dei giovani talenti non fi-nisce di stupire: tastiere e cordecontinuano a vibrare ben oltre ilimiti della sfrontatezza e delle possibilitàespressive appena stabilito da un voltoe da un nome nuovo rilanciando lasfida. Questa volta la linea estrema in-teressa uno strumento spesso lasciatoal servizio di altri in complessi multiplicome il quartetto o il quintetto. Stiamoparlando della viola e di una sua nuovaregina Dana Zemtsov nata nel 1992 aCittà del Messico e poi perfezionatasiin Olanda nel Conservatorio di Maa-stricht con Michael Kugel. Il tempera-mento, il suono caldo e profondo, latecnica e l’intonazione smagliante l’-hanno in pochi anni portata nella co-stellazione dei grandi talenti della mu-sica, chiamata a suonare al Concertge-bouw (Amsterdam) e alla Carnegie Hall(New York) invitata sempre più spessoa collaborare con Janine Jansen e subitoimpegnata per tre registrazioni dallaClassics Canale Records. La consacra-zione assoluta è recentissima: nell’ot-tobre del 2016 i soci dell’AssociazioneItaliana della viola sceglievano propriolei, Dana Zemtsov a rappresentare lenuove generazioni in qualità di OspitePrincipale al 43o Congresso Interna-zionale della Viola di Cremona che ve-deva la partecipazione di 400 violistiprovenienti da 14 paesi del mondo. Lapianista Michela Spizzichino, apprezzatasolista, ha acquisito negli anni una no-tevole esperienza nella musica da cameraaffrontando i più svariati repertori, dalbarocco agli autori contemporanei col-laborando con diversi e prestigiosisolisti. Perfezionatasi con Antonio Bac-chelli, Alessandro Specchi, Aldo Cic-colini, Murray Perahia..., tiene corsi eseminari sulle tecniche per lo studiopianistico, la lettura a prima vista, lamusica cameristica.

    Dana Zemstovviola

    Michela Spizzichinopianoforte

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    ■ GIOVEDÌ 2 MARZO Programma

    Musiche di

    J. N. HummelFantasia

    M. BruchRomanza in la min. op. 42

    A. PiazzollaGran Tango

    P. HindemithSonata op. 11 n. 4

    M. Kugel/PaganiniCarnevale di Venezia

  • Seong-Jin Cho è balzato all’atten-zione del mondo nell’ottobre del2015, quando vinceva il primopremio al Concorso Chopin di Varsavia.Quattro anni prima, a soli sedici anni, siera classificato terzo al Premio Tchai-kovsky di Mosca. Con il suo sconfinatotalento e una naturale musicalità, Se-ong-jin Cho sta intraprendendo una car-riera in rapida ascesa, ormai collocatofra gli artisti più interessanti della suagenerazione, come conferma il contrattoin esclusiva firmato nel gennaio 2016con l’etichetta discografica DeutscheGrammophon.Nato nel 1994 a Seoul, Seong-Jin Choha cominciato a studiare pianoforteall’età di sei anni e si è esibito inpubblico per la prima volta cinque annidopo.Nel settembre 2008, all’età di quattordicianni, vinceva il primo premio alla sesta

    edizione del Concorso Chopin di Mosca.Da allora Seong-Jin Cho si è esibito alfianco di alcune delle orchestre più pre-stigiose al mondo (Royal Concertgebouw,Münchner Philharmoniker, OrchestraFilarmonica di Seoul, l’Orchestra del-l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia),sotto la direzione di Myung-WhunChung, Lorin Maazel, Valery Gergiev,Esa-Pekka Salonen, Yuri Temirkanov eValery Gergiev. Dal 2012 vive a Parigidove ha proseguito gli studi con MichelBéroff al Conservatoire National Supé-rieur de Musique. Nel programma proposto a Trento spiccal’esecuzione delle quattro Ballate diChopin, pagine fondamentali per l’evo-luzione del romanticismo musicale as-solutamente originali nella forma, estre-mamente mobili per ispirazione poetica,regno assoluto di una infinita immagi-nazione.

    ■ MERCOLEDÌ 15 MARZO

    Programma

    Seong‐Jin Chopianoforte

    W. A. MozartSonata n. 12 in Fa magg. KV 332

    C. Debussy‘Images’, Libri I & II

    F. ChopinBallate n. 1, 2, 3, 4

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    ■ MERCOLEDÌ 15 MARZO

  • 1918

    Nikolaj Znaiderviolino

    Piotr Anderszewskipianoforte

    Uno dei più acclamati violinistial mondo in un coinvolgente re-cital con un altrettanto celebratopianista: insieme raro di qualità e sen-sibilità al servizio di un programma/sin-tesi della letteratura violinistica otto-centesca con un padre/fondatore di unmodello di sonata (Beethoven) e unerede (Janacek) dalla complessa e com-posita esperienza artistica. Nikolaj Znai-der, violinista danese di origini israe-liano-polacche, non è solo uno dei piùrinomati solisti oggi in attività, ma sista dimostrando anche uno degli artistipiù versatili: solista, musicista da camerae ora ricercato direttore d’orchestra.Formatosi al Conservatorio di Vienna,viene regolarmente invitato dalle piùprestigiose orchestre esibendosi sottola guida di direttori come Barenboim,Gergiev, Maazel, Mehta, Thielemann.Protagonista di significative incisioni,è pure impegnato in progetti mirati allaformazione dei giovani talenti. NikolajZnaider suona un violino “Kresiler”Guarnierus “del Gesù” del 1741 su con-cessione del Teatro Reale Danese. Nato a Varsavia, Piotr Anderszewskiha recentemente suonato con i BerlinerPhilharmoniker, le orchestre sinfonichedi Boston, Chicago, Londra e RoyalConcertgebouw. Nel 2002 ha vinto ilGilmore Award, premio dato ogni quattroanni a pianisti dal talento eccezionale.Oggi, a poco più di quarant’anni, hacollezionato una serie impressionantedi premi: il Diapason d’or, Le Choc duMonde de la Musique, il Classic FMGramophone Award, il Premio Szyma-nowski e il Gilmore Award collocandosinell’olimpo dei grandi artisti interna-zionali.Per la prima volta a Trento un Duo as-solutamente eccezionale, ricco di tem-peramento capace di regalare una per-formance di altissimo livello.

    ■ MARTEDÌ 21 MARZO Programma

    L. Janacek Sonata

    R. Schumann Sonata n. 2

    in re min. op. 121

    L. van Beethoven Sonata n. 10

    in Sol magg. op. 96

  • La Kremerata Balticaè stata fondata nel1997 dal violinistaGidon Kremer ed è attual-mente uno degli ensembleeuropei più ricercati sullascena internazionale. LaSocietà Filarmonica diTrento, con il suo invito,partecipa quindi al doppiofesteggiamento di questaprestigiosa realtà musi-cale: il ventesimo anni-versario di costituzione coincidente con ilsettantesimo compleanno di Gidon Kremer. Un‘Anniversary Tour’ con quasi quaranta esibi-zioni in Europa aperto a Vilnius il 18 febbraio,per poi toccare gli stati baltici, Germania, Spa-gna, Regno Unito, Francia... e quindi l’Italiacon Trento seguita da un secondo ciclo asia-tico. Tutte le tournée vedranno Gidon Kremeralla guida dell’orchestra, il quale sarà affian-cato da solisti del calibro di Martha Argerich,Khatia Buniatishvili e altre stelle emergenticome Clara Jumi Kang bambina-prodigio (asette anni già ammessa alla Juilliard Schooldopo aver suonato con la Gewandthaus di Lip-sia; a nove anni la prima incisione con il Triploconcerto di Beethoven), nata in Germania e re-sidente a Monaco di Baviera, artista pluripre-miata. Il pubblico di tutto il mondo potrà cosìrendere omaggio al coraggio e alla generositàdi un artista che ha saputo e voluto mettere adisposizione dei giovani talenti (strumentisti ecompositori) il suo carisma, le sue conoscenze,il proprio prestigio. Con lui la Lettonia intera ha elevato la sua cul-tura musicale, l’Europa e il mondo ha potutoconoscere una nuova scuola di compositori, ungruppo dinamico e affiatato di esecutori, un si-stema di fare e comunicare la musica. La rivista Britannica “Strad”, recensendo ulti-mamente un’esibizione della Kremerata, hascritto: “Kremer ed i suoi musicisti posseg-gono non solo una notevole virtuosità maanche autentico piacere derivato dal fare mu-sica”. Un piacere che potrà essere ora condi-viso anche dal pubblico di Trento.

    ■ GIOVEDÌ 13 APRILE

    Kremerata Baltica

    Gidon Kremerviolino e direttore

    Clara‐Jumi Kangviolino

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    Programma

    G. Pelecis “The last song”

    J. S. Bach Doppio Concerto

    BWV 1043 in re min.

    Schubert‐Kissine Fantasia

    in Do magg. per violino e

    orchestra d’archi

    G. Kancheli Twilight

    A. Piazzolla “Celos”

    Grand Tango

  • Programma

    Il Gomalan Brass Quintet è un gruppod’ottoni eclettico ed estremamentedinamico, costituito da cinque raf-finati musicisti, prime parti in importantiorchestre italiane. Grazie all’avvincentesinergia tra abilità esecutiva e coinvol-gimento teatrale, cifra distintiva delquintetto, il Gomalan Brass si destreggiacon disinvoltura all’interno di un re-pertorio vastissimo, che spazia dal ri-nascimento al melodramma, alla musicacontemporanea, senza disdegnare in-cursioni nel repertorio della musica perfilm. Lo spettacolo proposto è conti-nuamente rinnovato, capace di assicurare,per una riconosciuta qualità musicale eparticolare verve istrionica dei compo-nenti, un successo di pubblico e criticain tutto il mondo. Ad appena due anni dalla fondazione,nel novembre 2001, il gruppo si aggiu-dica il primo premio al Concorso Inter-nazionale “Città di Passau”, uno deipiù prestigiosi riconoscimenti a livello

    mondiale nel campo della musica perottoni, guadagnandosi la stima di illustridirettori d’orchestra (Metha, Muti, Maa-zel, Pretre, Sinopoli, Baremboim) e diottonisti di rilievo internazionale, comeRoger Bobo, Steven Mead, Dale Cle-venger e Froydis Ree Wekre, tutti con-cordi nell’annoverare il Gomalan BrassQuintet tra i gruppi più interessanti delpanorama ottonistico internazionale. A Trento sono chiamati a interpretaredue appassionanti pagine sinfoniche quisostenute dal pianoforte di Davide Ca-bassi, nato a Milano nel 1976, top-prizewinner al Van Cliburn InternationalPiano Competition 2005, brillante ospitedi importanti orchestre europee e ame-ricane sin dai tredici anni, quando de-buttava con l’Orchestra Sinfonica dellaRAI di Milano. Un programma volto,ancora una volta, alla valorizzazionedel mondo degli ottoni, qui abbinatomagistralmente al suono avvolgente delpianoforte.

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    M. MussorsgkyQuadri da un’esposizione

    (arr. Cabassi/Gomalan Brass)

    G. GershwinRapsodia in Blu

    (arr. Jean‐François Taillard)

    ■ GIOVEDÌ 5 OTTOBREGomalan BrassDavide Cabassi, pianoforte

    Marco Braito, trombaMarco Pierobon, trombaNilo Caracristi, cornoGianluca Scipioni, tromboneStefano Ammannati, tuba

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    Attesissimo è il concerto che vedràsul palcoscenico della Filarmonicadi Trento per la seconda voltauno dei più applauditi musicisti viventi,Jordi Savall e i suoi amici. Al profilo ec-celso di questa figura ormai storica diconcertista e intellettuale della musica -vero e proprio esploratore di universi so-nori carichi di emozioni e bellezze in-comparabili - faranno infatti da contrap-punto le musiche sempre amate per laloro leggerezza, luminosità e ricchezzaritmica di Georg Philipp Telemann. Unincontro artistico di rara magia in perfettasintonia con il suono forse tenebroso emalinconico, ma morbidissimo della raraviola da gamba imbracciata dal grandeSavall. Con i suoi tre celebri gruppi mu-sicali (Hesperion XXI, La Capella Reialde Catalunya e Le Concert des Nations,fondati insieme alla moglie MontserratFigueras) Savall ha inciso più di 170 CDmeritandosi tutti i premi discografici.Oltre 140 sono i concerti tenuti ogni annodall’artista spagnolo (nato a Igualada,Barcellona, nel 1941) contribuendo adallargare in continuazione il pubblicodella musica antica, ora non più consideratanecessariamente elitaria o minoritaria.Estremamente significative del suo lavorosono le nomine ricevute dall’Unione Eu-ropea, da diversi Consigli nazionali dellacultura, da Accademie, Ministeri edall‘UNESCO ad “Ambasciatore per ildialogo interculturale”, “Artista per lapace”, “Ambasciatore della creatività edell’innovazione”. Da lui e dal suo con-certo un invito a considerare la musicaquale dialogo privilegiato con le culture,quelle storiche e quelle tuttora viventi.

    ■ LUNEDÌ 16 OTTOBRE Programma

    Jordi Savallviola da gamba

    e direzione

    Le Concert des Nations

    G. Ph. TelemannLe Concert Spirituel

    Quadri n. 12Sesto quartetto parigino

    Suite in Re magg.Concerto in la min.

    Ouverture Tafelmusik

    Suite in mi min.

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  • 2726

    Un’altra serata speciale sceltadalla Filarmonica di Trentoper completare un omaggioalla nuova scuola di musica da ca-mera sorta autorevolmente nella Spa-gna degli ultimi anni. Ecco, dopo ilprestigioso Cuarteto Casals, una se-conda formazione cameristica dive-nuta rapidamente punto di riferimentoimprescindibile nel settore. Stiamoparlando del Cuarteto Quiroga, fon-dato a Madrid nel 2004 da quattrodinamici musicisti audaci quantooriginali nella lettura delle grandipagine storiche del quartetto, ma at-tenti, sin dal nome (il musicista Ma-nuel Quiroga), a diffondere quantoscritto nella loro terra d’origine. In-vitati e apprezzati nelle grandi saledel mondo - da Londra a Berlino,New York, Praga, Stoccolma, Basi-lea... - non rinunciano all’insegna-mento gestendo la “CamerataCSMA” al Conservatorio Superiorde Música de Aragón e tenendo ma-sterclass presso università e conser-vatori di Europa, Stati Uniti e Ame-

    rica Latina. Quartetto ‘in residenza’presso il Palazzo Reale di Madrid,il Quiroga ha ormai vinto i premipiù prestigiosi (Bordeaux, PaoloBorciani, Genève, Pechino, Palau-Barcellona) e significativi (Premionazionale di Radio Cultura spagnola)collaborando con partner come Mar-tha Argerich, Alain Meunier, VeronikaHagen. A Trento giungono con unaltro collega abituale, il pianistaJavier Perianes, già ascoltato in città,abituale frequentatore di sale qualiCarnegie Hall di New York, Con-certgebouw di Amsterdam, WigmoreHall di Londra, Suntory Hall di To-kyo in collaborazione con i direttoriLorin Maazel, Michael Tilson Tho-mas, Daniel Barenboim, Zubin Meh-ta. Il programma scelto per la serata,accanto a una pietra miliare dellaletteratura cameristica quale è ilQuintetto di Schumann, permetteràdi seguire la strada particolarissimaimboccata a fine Ottocento dal na-zionalismo spagnolo per conquistareuna propria autonomia.

    Programma

    J. Turina: Quartetto op. 34 ‘’Oración del Torero’’E. Granados: Quintetto con pianoforte op. 49 in sol min.

    R. Schumann: Quintetto con pianoforte op. 44 in Mi bem magg.

    Cuarteto Quiroga

    Javier Perianespianoforte

    Aitor HeviaviolinoCibrán SierraviolinoJosep PuchadesviolaHelena Poggiovioloncello

    ■ GIOVEDÌ 26 OTTOBRE

  • 28

    ■ GIOVEDÌ 9 NOVEMBRE Programma

    Luca Pisaronibaritono

    Christian Kochpianoforte

    V. Bellini Da Sei ariette:

    Vanneo rosa fortunata

    Belle Niceche d’amore

    Almen se non poss’ioPer pieta

    bell’idol mio

    G. Rossini Il rimprovero

    L’ultimo ricordoLa speranza

    La lontananza

    F. P. Tosti La serenata

    IdealeSogno

    Vorrei morireL’Ultima Canzone

    G. GershwinThey All LaughedEmbraceable You

    Just Another Rhumba

    C. Porter In The Still

    Of The NightI Get A Kick Out Of

    YouSo In Love

    Begin the Beguine

    R. Rodgers & O. Hammerstein

    I have dreamedSome enchanted

    eveningThis nearly was mine

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    Un appuntamento insolito ma di gran-de fascino per il pubblico della Fi-larmonica quello con il basso-bari-tono italiano Luca Pisaroni per un pro-gramma diviso a metà fra la lirica italianadel secolo romantico e i songs americanicon i ritmi della modernità. Un protagonistaversatile tra i più affascinanti sulla scenainternazionale. Fin dal suo debutto all’etàdi 26 anni con la Filarmonica di Vienna alFestival di Salisburgo, sotto la direzione diHarnoncourt, Pisaroni è apparso in moltedelle più rinomate sale da concerto, teatridell’opera e festival. In campo operisticoha iniziato la stagione 2015/16 con il ruolodi Conte Almaviva in una produzione de“Le nozze di Figaro” di Mozart alla LyricOpera di Chicago, ruolo che ha poi ricopertoanche alla Metropolitan Opera e al Teatrodell’Opera di Vienna. Nelle vesti di Lepo-rello nel “Don Giovanni” di Mozart è statonel Teatro dell’Opera di Berlino e al Festivaldi Salisburgo. In campo concertistico hainterpretato il Requiem di Mozart e il Mi-serere di Pärt con Gustavo Dudamel e laLos Angeles Philharmonic, la ‘Nona’ diBeethoven con Harnoncourt e il ConcentusMusicus Wien e alcuni concerti di galacon la Deutsches Symphonie-OrchesterBerlin.Nell’altrettanto frequentato campo dei recital(Wigmore Hall, Club musical de Québec,Amici della Musica di Firenze, Konzerthausdi Vienna) Luca Pisaroni è spesso accom-pagnato dal pianista (direttore e tenore)austriaco Christian Koch collaboratore sta-bile presso lo Stadttheater Klagenfurt, di-rettore assistente di Rene Jacobs, PierreBoulez e Daniel Harding, presente in vested’accompagnatore al Salzburg Festival,l’Aix-en-Provence Festival e le Wiener Fe-stwochen.

  • ■ VENERDÌ 17 NOVEMBRE

    3130

    La grande passione per la mu-sica da camera ha spinto treraffinati e curiosi musicisti aunire i loro distinti percorsi artisticiconcentrandosi sulla forma forsepiù generosa di repertorio del genereclassico, quella del trio con piano-forte. L’ispirazione arriva da unluogo magico non solo per l’Italia,il Teatro alla Scala di Milano, dovelavora stabilmente il violoncellistadi origine bresciane Sandro Laf-franchini, dove ha operato per moltianni il violinista nato a Tirana KlaidiSahatçi e dove si esibisce spesso il pianista,nato a Pesaro, Andrea Rebaudengo. I tregrandi professionisti danno vita al TrioAltus nel 2010 debuttando proprio al Teatroalla Scala con il Trio di Leonard Bernsteinche ascolteremo pure a Trento. Da allorahanno percorso l’Europa suonando in di-verse città con sale d’ascolto preziosecome quella della Tonhalle di Zurigo, am-pliando il loro repertorio verso il Novecento,facendo tesoro delle singole esperienze.Le esibizioni del Trio Altus incrociano in-fatti le professionalità sconfinatedei tre artisti: un Klaidi Sahatçi giàprimo violino di spalla presso l’Or-chestra del Teatro alla Scala di Mi-lano e dal 2009 a oggi primo Kon-zertmeister alla Tonhalle OrchesterZürich; un Sandro Laffranchini, dal1999 primo primo violoncello delTeatro e della Filarmonica alla Scalae, nel 2007, primo violoncello ospitedella London Symphony Orchestra;un Andrea Rebaudengo collabora-tore prezioso della cantante CristinaZavalloni e dell’ensemble Sentieri selvaggidiretto da Carlo Boccadoro.

    Trio Altus

    Klaidi SahatçiviolinoSandro LaffranchinivioloncelloAndrea Rebaudengopianoforte

    Programma

    L. van Beethoven Trio in Mi bem. magg. op. 70 n. 2

    A. Casella Sonata a tre op. 62

    L. Bernstein Trio

    R. Schumann Trio n. 2 in Fa magg. op. 80

  • Fondato nel 1993 da un gruppodi studenti del Conservatorio diBruxelles, Oxalys è oggi unadelle formazioni da camera di riferi-mento nel panorama musicale inter-nazionale. Ensemble a geometria va-riabile – strutturato attorno al quintettod’archi, flauto, clarinetto e arpa – ac-coglie anche altri artisti per la realiz-zazione di progetti particolari e repertori

    più ampi. Il pubblico delle sale delConcertgebouw di Amsterdam, delKennedy Center di New York, dellaFilarmonica di San Pietroburgo hannosubito decretato un successo solidoalle proposte artistiche presentate dal-l’Oxalys, capaci di rispondere alle piùvarie richieste degli organizzatori.Oxalys, infatti, riunisce interpreti di-sposti a condividere nuove avventure

    musicali, aperte a linguaggi molteplici.L’Ensemble è ospite di alcuni fra ipiù celebri Festival Europei, ma siesibisce spesso anche in America,negli Emirati Arabi, in Cina e Giap-pone. Ricca è la loro discografia checomprende opere di Mozart, dell’im-pressionismo, del post-impressionismoe della musica russa del ventesimosecolo; una produzione premiata con

    diversi riconoscimenti dalla criticadiscografica (Choc de la Musique perle opere di Reger, Mahler e Schoen-berg). A Trento è chiamato a inter-pretare una delle pagine più felici eampie del camerismo romantico, ilcelebre Ottetto di Franz Schubert af-fiancato da due esperienze più modernematurate nella Francia del Novecentoe in Danimarca.

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    ■ GIOVEDÌ 23 NOVEMBRE

    Oxalys

    Programma

    C. Nielsen Serenata in vano per archi e fiati

    J. FrançaixÀ huit, ottetto per archi e fiati

    F. Schubert Ottetto op. 166 D. 803

    per archi e fiati

  • ■ MARTEDÌ 5 DICEMBRE

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    Protagonista, sul finire della sta‐gione 2017, è uno strumentochiamato di rado sui palcoscenicidella musica da camera, il mandolino.Il suo fascino popolare viene qui ele‐vato all’ennesima potenza grazie a unmusicista carismatico, dotato di untemperamento capace di lasciare unsegno indelebile, l’israeliano Avi Avital.Nato nel 1978 a Be’er Sheva si è di‐plomato al conservatorio di Gerusa‐lemme e quindi in Italia con Ugo Or‐landi a Padova. Con l’obiettivo di de‐finire in maniera nuova il repertorio(al pari di Segovia con la chitarra) halavorato con la musica klezmer, ba‐rocca e contemporanea arrivando, nel2010, a conquistare (primo mandoli‐nista in assoluto) una nominationGrammy. Subito ingaggiato dallaDeutsche Grammophon, Avi Avitalsi è esibito con la Israel Philharmonic

    Orchestra, i Berliner Symphoniker, iPomeriggi Musicali di Milano, laChamber Music Society of LincolnCenter collaborando con artisti noticome il clarinettista Giora Feidman,il soprano Dawn Upshaw e il trom‐bettista e compositore Frank London.Le sue esibizioni alla Wigmore Halldi Londra, Philharmonie di Berlino,Konzerthaus di Vienna sino all’audi‐torium della Città proibita di Pechinohanno riportato il mandolino ai fastidi una vastissima popolarità. All’ini‐mitabile profilo artistico del QuartettoKuss, fra le maggiori formazioni quar‐tettistiche di oggi, è affidato il compitodi sigillare luminosamente la presenzaa Trento di Avital: un quartetto al‐trettanto coraggioso e innovativo giàconsacrato nel 2002 dal Premio Bor‐ciani e Deutscher Musikrat e nel 2003dal Premio Borletti‐Buitoni.

    Programma

    J. S. BachCiaccona

    L. van BeethovenQuartetto per archi in Re magg.

    op. 18 n. 3

    P. UgolettiPremiere Burlesque per mandolino

    e quartetto dʹarchi (Prima assoluta: commissione Società Filarmonica di Trento)

    L. van BeethovenQuartetto per archi in Fa magg. op. 135

    D. Bruce"Cymbeline " per mandolino

    e quartetto dʹarchi

    Quartetto Kuss Avi Avitalmandolino

    Jana Kussviolino

    Oliver Willeviolino

    William Colemanviola

    MikayeHakhanazaryan

    violoncello

  • 3736

    ■ LUNEDÌ 11 DICEMBRE

    Programma

    Sempre più i grandi solisti dedicano gran partedella loro attività alla musica da camera qualemomento personale di un perfezionamentonon più tecnico ma estetico, emozionale e, non se‐condariamente, affettivo. Un profitto non soloprivato ma con ampie ricadute sul pubblico che, inprogrammi più raccolti, possono avvicinare solistialtrimenti confinati nelle oggi immense sale da con‐certo internazionali. La violinista lettone BaibaSkride (nata a Riga nel 1981) si è affermata collabo‐rando con orchestre prestigiose come i BerlinerPhilharmoniker o la Boston Symphony eseguendoil grande repertorio formato dalle pagine di Brahms,Caikovsky, Beethoven, Sibelius, ma quasi di nascostoha sempre lavorato in famiglia e tanti amici (SolGabetta, Bertrand Chamayou...) frequentando ilTanglewood Music Festival, lo Schleswig‐HolsteinMusikfestival... passando dal duo al trio, dal quartettoal quintetto. A Trento Baiba Skride giunge con unquintetto di questi tanti amici artisti frequentati daanni, riuniti per la realizzazione di un programmadi raro ascolto e particolarmente raffinato attornoal timbro esclusivo degli archi. Gergana Gergova ènata a Pleven in Bulgaria e ha studiato in Germaniae Austria; l’affermazione in diversi concorsi inter‐nazionali le ha aperto la strada verso una brillanteprofessione avvicinandola al Festival Strings Lucerne,alla Duisburg Philharmonic, ai Festival di Moritzburg,Lockenhaus, Verbier, Chelsea (New York) assiemea Christian Tetzlaff, Daniel Hope, Carolin Widmann.Amihai Grosz ha iniziato lo studio della viola al‐l’Accademia di Gerusalemme. Già membro fondatoredel Quartetto Jerusalem, ha suonato e suona conartisti come Isaac Stern, Daniel Barenboim, MitsukoUchida, Yefim Bronfman e David Geringas imbrac‐ciando uno strumento straordinario firmato da Gas‐paro da Salò. Il violista Brett Dean (classe 1961) ècresciuto e ha studiato a Brisbane in Australia. Ar‐rivato in Europa, dal 1985 al 1999 ha suonato neiBerliner Philharmoniker; nel 2000 è tornato in Aus‐tralia dove si è dedicato anche alla composizione. Ilvioloncellista Alban Gerhardt si è esibito sotto ladirezione di direttori come Sir Colin Davis, FabioLuisi, Kent Nagano, Pekka Salonen in orchestre ce‐leberrime quali i Berliner Philharmoniker, LondonPhilharmonic, Tonhalle di Zurigo.

    W. A. Mozart Quintetto in Do magg. KV 515

    L. van Beethoven Quintetto in do min. op. 104

    J. BrahmsQuintetto n. 2 in Sol magg. op. 111

    Quintettod’archiBaiba SkrideviolinoGergana GergovaviolinoBrett DeanviolaAmihai GroszviolaAlban Gerhardtvioloncello

  • Giovedì 12 gennaio

    The Philharmonics

    Daniel O

    ttensamer clarinetto

    Martedì 17 gennaio

    Cuarteto C

    asals

    Lunedì 23 gennaioB

    ertrand Cham

    ayou, pianoforte

    Martedì 7 febbraio

    Trio Boccherini

    Venerdì 17 febbraioSophie Pacinipianoforte

    Venerdì 24 febbraioQ

    uartetto Jerusalem-M

    atan Porat pianoforte

    Giovedì 2 m

    arzoD

    ana Zemstov

    violaM

    ichelaSpizzichino

    pianoforte

    Mercoledì 15 m

    arzoSeong-Jin C

    ho pianoforte

    Martedì 21 m

    arzoN

    ikolaj ZnaiderviolinoPiotr A

    nderszewski pianoforte S

    tagione concerti 2017G

    iovedì 13 aprileK

    remerata B

    alticaG

    idon Krem

    er, violino e direttoreC

    lara-Jumi K

    angviolino

    Giovedì 5 ottobre

    Gom

    alan Brass - D

    avide Cabassipianoforte

    Lunedì 16 ottobreJordi Savall viola da gam

    ba e direzioneLe C

    oncert des Nations

    Giovedì 26 ottobre

    Cuarteto Q

    uiroga -Javier Perianes pianoforteG

    iovedì 9 novembre

    Luca Pisaroni baritono- C

    hristian Koch

    pianoforte

    Venerdì 17 novembre

    Trio Altus

    Giovedì 23 novem

    breO

    xalys

    Martedì 5 dicem

    breQ

    uartetto Kuss -Avi Avitalm

    andolino

    Lunedì 11 dicembre

    Quintetto d’archi

    La Società Filarmonica

    Consiglio di direzione

    PresidenteLorenzo Arnoldi

    VicepresidenteCristina Geier

    Direttore ArtisticoAntonio Carlini

    TesoriereAntonio Divan

    SegretarioRosella Niccolini

    ConsiglieriTiziana Dal Lago, Nicola Segatta

    Revisori dei ContiCorrado FedrizziGiorgio PedinelliNicola Rizzi

    Modalità di abbonamento

    ABBONAMENTI: in dicembre da mercoledì14 a venerdì 16; lunedì 19 e martedì 20 dalleore 9.00 alle ore 14.00 presso la Sede di via Verdi 30, oppure su pre‐notazione all’indirizzo mail o per telefono.

    Abbonamento intero: Euro 200. Abbonamento ridotto: Euro 170.Biglietto d’ingresso: Euro 25. Biglietto d’ingresso ridotto Euro 18.Ingresso universitari Euro 8.

    se in possesso della Carta dello studentePass dell’ Opera Universitaria.

    Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20.45

    Possono usufruire della riduzione i giovanifino ai 25 anni e le persone che abbiano com‐piuto i 65 anni.Quota sociale: Euro 10 (solo abbonati).I Soci partecipano alle Assemblee della So‐cietà, della quale sono sostenitori. Possonoeleggere ed essere eletti nel Consiglio di Di‐rezione.La Società si riserva di apportare ogni varia‐zione che si rendesse necessaria in dipen‐denza di ragioni tecniche e organizzative.

  • Iniziativa realizzata con il sostegno di:

    Comune di Trento ‐ Provincia autonoma di TrentoRegione autonoma Trentino Alto Adige

    Ministero per i Beni e le Attività Culturali

    Informazioni: Società FilarmonicaVia Verdi 30 – 38122 Trento

    Tel. 0461.985244e‐mail: info@filarmonica‐trento.it

    www.filarmonica‐trento.it

    SOCIETÀ FILARMONICATrento