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38 fDs 265 Il regno degli Ascolti di paolo fontana POCA SPESA, MOLTA RESA lettore MultIforMAto Blu-rAy SONY uHp-H1 Il marchio Sony oggi è più conosciuto per le TV, i camcorder, la Playstation e così via che per l’Hi-Fi. Ma non dimentichiamo che nel DNA di questo gigante dell’elettronica di con- sumo c’è stata soprattutto…la musica. Intanto, la multinazionale giapponese possiede una delle “major” dell’industria discografica mondiale (Sony Music) e, insieme a Philips, è detentrice del brevetto del CD e del SACD. Scusate se è poco…

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38 fDs 265 ▼ il regno degli Ascolti

di paolo fontana

POCA SPESA, MOLTA RESA

lettore multiformAto Blu-rAy SONY uhp-h1

Il marchio Sony oggi è più conosciuto per le TV, i camcorder, la Playstation e così via cheper l’Hi-Fi. Ma non dimentichiamo che nel DNA di questo gigante dell’elettronica di con-sumo c’è stata soprattutto…la musica. Intanto, la multinazionale giapponese possiedeuna delle “major” dell’industria discografica mondiale (Sony Music) e, insieme a Philips,è detentrice del brevetto del CD e del SACD. Scusate se è poco…

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Ilettori più anziani ricorderannoi cataloghi “Hi-Fi” Sony deglianni d’oro (diciamo dall’inizio

degli anni ‘70 ai primi del nuovo se-colo) che comprendevano ancheprodotti di fascia “alta”, cioè la se-rie “Esprit” degli anni ’70 – ’80 e lasuccessiva serie ES. Posseggo ancoraun fantastico tuner ST-J88B (1976) eun paio di massicci lettori CD,l’X77ES e l’XA5ES (1992 e 1996 ),che fino a un anno fa alternavocome “meccaniche” di lettura, col-legate al convertitore esterno. Fuproprio nel settore dei lettori digi-tali, CD e poi SACD, che la opulentaserie ES colse i maggiori successicommerciali, fino al canto del cigno,il player SCD557 ES, prodotto finoal 2015. Dopodiché la Sony appa-rentemente ha chiuso con il settoredell’audio di qualità (almeno neimercati di esportazione), che invecenon è mai stato abbandonato daPioneer, Denon e Yamaha e nelquale di recente è rientrata allagrande Technics - Panasonic. Sperando che in futuro anche Sonyci ripensi, la sua tradizione Hi-Fiper ora cova sotto le ceneri nell’og-gettino oggi in prova: l’UHP-H1 èun lettore Blu-ray che il costruttore,a dispetto del prezzo entry-level(300 euro ufficiali, ma lo street priceviaggia sui 200 - 250), presenta comesorgente “premium”, non solo concaratteristiche video di ultima ge-nerazione (manca solo la capacità diriprodurre i nuovi Blu-ray Ultra -HD) ma indirizzato specificamentea chi dà importanza al buon suono. Alcuni mesi or sono vendetti un let-tore multiformato top di gamma diparecchi anni fa, l’Onkyo IntegraDV-SP1000, di livello costruttivofantastico, che usavo solo per ascol-tare i SACD e i DVD-A. Adesso uti-lizzo per i SACD, e contemporanea-mente come “meccanica” CD, unpiù moderno e “solo audio stereo”Denon DCD2500-NE. Questa sem-plificazione dell’impianto, tuttavia,lasciava scoperto il fronte dei DVD-A. Lo so, è un supporto “morto” ene ho da parte solo qualche decinama mi spiaceva lasciarli silenti. Così,un po’ per capriccio, ho acquistatol’UHP-H1, dicendomi che costapoco, ingombra e pesa altrettantopoco ed è facilmente spostabile insoggiorno per gustare qualche belfilm in DVD o Blu-ray. Fatto sta chesi è comportato talmente bene insala d’ascolto da meritarsi secondome due righe su FDS.

COSTRUZIONE E TECNOLOGIAIl look del Sony UHP-H1 è da appa-recchio consumer AV di fascia me-dio-bassa, a prima vista indistingui-bile dai tanti modelli orientali che sivedono sugli scaffali dei superstoredi elettronica tipo Media World. Maa guardar bene, il suo design mini-malista è curato, le plastiche sonodi buona qualità, la finitura nera si-mil groffata quasi elegante, il peso(2,5 Kg) assai meno “piuma” delprevisto. Non è dotato di troppe connessioni,come da progetto relativamente pu-ristico, ma ci sono comunque dueporte HDMI, una delle quali dedi-cata al solo audio, due uscite digitaliSPDIF (Coax e ottica), una coppiadi uscite stereo RCA, e infine il giàcitato ingresso USB sul frontale. Il

cavo di alimentazione è ovviamentefisso e sottile; voi non fatelo ma iol’ho tranciato, applicando al suo po-sto una bella vaschetta IEC Furu-tech con contatti dorati, che giacevain un cassetto. La versatilità è a tutto campo, in-fatti il Sony legge ovviamente Blu-Ray e DVD video, e poi CD, SACD,DVD-R, CD-R, DVD audio e, cosaper me interessante, il nuovo Blu-Ray Pure Audio. Come ciliegina sulla torta, tramiteuna presa USB sul frontale, può con-nettersi a una memoria a stato so-lido (dalla normale chiavetta ad unacapiente hard-drive) da cui leggeredirettamente file audio in vari for-mati, incluso WAV ad alta defini-zione (ma non FLAC), trasforman-dosi quindi in un essenziale lettoredi musica liquida, senza necessitàdi music server, PC e programmi de-dicati. Fa tutto da solo. E non è finitaqui, perché i vari tipi di file audio adalta risoluzione possono essere ri-prodotti dal Sony anche dopo esser

stati masterizzati su CD-R o DVD-R(come file dati). L’ UHP-H1 è dotato di un telaio ri-gido “frame and beam”, che mini-mizza le vibrazioni meccaniche. Puòriprodurre segnali digitali audiofino a 192 kHz/24 bit e vanta unconvertitore digitale - analogico da768 kHz/32 bit. Grazie alla tecnolo-gia SuperBitMapping V, i Blu-rayvengono convertiti mediante upsca-ling a 4K a 60p. Il player imple-menta anche il Bluetooth con tecno-logia LDAC, per ascoltare le tracceaudio dei film e la musica in cuffiasenza fili, e gestisce anche sistemimultiroom. Tra le caratteristiche in-serite per privilegiare l’ascolto, tro-viamo la totale separazione dei se-gnali audio e video e l’utile funzioneAudio Direct, che isola l’uscita vi-deo e spegne il display del pannellofrontale ad evitare ogni interferenza. Con ragione, vista questa stermi-nata potenzialità, il piccolo Sonypuò esibire la piccola targhetta do-rata con la scritta “Hi-Res Sound” !Il telecomando è semplice e funzio-nale; da notare che il display fron-tale fornisce solo informazioni es-senziali; quindi, anche per un usopuramente audio, è praticamenteindispensabile collegare l’apparec-chio (tramite HDMI-1) a un TV o aun monitor; prima di tutto per set-tare le impostazioni iniziali, poi an-che nell’utilizzo quotidiano per sce-gliere i brani, abilitare le varieuscite, e così via. Non avendo l’ap-parecchio TV in sala d’ascolto, mi èbastato trovare su eBay un piccolomonitor “cinese” (50 euro) da 8 pol-lici con ingresso HDMI, che ho fis-sato con biadesivo al coperchio delSony. In alternativa, il lettore stesso,tramite la porta USB, può scaricareda Internet una delle tante App rac-comandate nel manuale di istru-zioni per realizzare il “mirroring”dello schermo su un Tablet o su unosmartphone e trasformarlo in sofi-sticato telecomando.

ASCOLTOUn apparecchio così “multipotente”spalanca una tale miriade di combi-nazioni di utilizzo da mettere aprova la pazienza di un aspiranterecensore (e dei lettori). Ma questobreve test è mirato alle applicazioniaudio stereofoniche, quindi sorvolosulle funzionalità audio-video dellamacchina (che d’altra parte non sa-rei qualificato a valutare, nonavendo neppure un impianto

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Questo apparecchio sa-rebbe già un best-buy sullacarta, data la sua versatili-tà e dotazione tecnologicache permette di giocare esperimentare a 360 gradicon l’alta risoluzione. Maanche all’ascolto si è dimo-strato sorprendente.

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Home-Theater!). Ho solo collaudatol’UHP-H1 con qualche DVD videotramite il mio vecchio TV Panasonical plasma e posso dire di aver ap-prezzato, per i miei modestissimistandard, una gran bella visione.Non dubito che col giusto softwaree hardware (TV super HD, elettro-niche multicanale dedicate, diffu-sori surround) questo lettore possadare risultati eccellenti in rapportoal prezzo, vista la tecnologia d’avan-guardia e la fama del marchio. Venendo all’audio, ho vagliatol’UHP-H1 nel mio solito impianto(vedi riquadro), soprattutto con ivari supporti fisici ad alta defini-zione, tra i quali mi incuriosivamolto il nuovo formato Blu-RayPure Audio, privo di contenuti vi-deo (da qui in poi indicato come BR-A): questo standard, nei piani dellemajor discografiche, dovrebbe di-ventare il successore del SACD, daloro quasi abbandonato, benché perfortuna ancora edito da molte eti-chette minori come Fonè, Pentatone,Chandos ed altre ancora. In realtà il BR-A è più simile comespecifiche al defunto DVD-A, trat-tandosi sempre di codifica PCM 24-bit con frequenza di campiona-mento tipica a 96 kHz (ma anche a48 kHz), differenziandosi però so-stanzialmente per la molto maggiorcapacità di immagazzinamento deidati. Ad esempio, la Decca ha fattostare in un unico dischetto l’interociclo del monumentale “Ring” wa-gneriano di Solti (seppure a “soli”48 kHz), un programma musicaleche normalmente occupa un cofa-netto di 14 CD! Cosa stupefacentesul piano tecnico, anche se di scarsointeresse per noi audiofili…Attual-mente, tra Decca / DG e Naxos sitrovano in commercio oltre una cin-quantina di titoli di musica classicain BR-A. Con questo software, comepure con alcuni DVD-audio, il Sonyè stato utilizzato prima come lettoreintegrato (attraverso le uscite ana-logiche) e poi attraverso l’output di-gitale S-PDIF coassiale o ottico, tra-sferendo il segnale a un DACesterno di ottima qualità (ApogeeBig Ben + Rosetta 200). Qui è emersoperò il vero limite tecnico, non sose del formato (protezione anti-co-pia?) o dell’apparecchio, per cui tra-mite le uscite S-PDIF la frequenza dicampionamento del segnale da 96kHz viene ridotta a 48 kHz, mante-nendo però i 24 bit. A nulla è valso,nella vana speranza di “recuperare”

i 96 kHz, interporre un “de-embed-der” Extron che estrae il segnale di-gitale da HDMI convertendolo in S-PDIF: anche così il segnale escesempre a 48 kHz. L’unica soluzione sarebbe, forse, unDAC esterno con ingresso HDMI(l’unico a me noto è il Bryston BD3)in quanto questa connessione è nataappositamente per veicolare la riso-luzione originale della registrazionefino a 192 kHz. Ma veniamo a un breve sunto dellenote d’ascolto nelle varie configu-razioni.

1) Prestazioni sonore con BR-A /DVD-A e uscite analogicheGli unici due dischetti BR-A in miopossesso erano Brahms, the Sympho-nies (integrale) Chailly, Decca e Ber-lioz, Harold in Italie, Slatkin, Naxos. IDVD-audio che ho ascoltato atten-tamente col Sony sono stati Magnifi-cat, Chanticleer, Teldec (una raccolta

di canto gregoriano); Messiaen, VingtRegards, Aimard, Teldec; Bartók, ilMandarino meraviglioso, Alsop, Naxos;Wagner, Die Walkure, Mehta, FaraoClassics.Con questi diversi tipi di dischettiPCM ad alta risoluzione, attraversole uscite analogiche del Sony, simantiene naturalmente la risolu-zione massima di 96 kHz, quandopresente nella registrazione (ma lamaggior parte dei DVD-A sono a 48kHz e alcuni sono addirittura 44kHz, sebbene a 24-bit). Il rovesciodella medaglia è che l’UHP-H1 è infin dei conti un apparecchio econo-mico, e non possiamo illuderci chegli stadi di uscita analogici siano so-nicamente di livello top. Ciò detto,l’alta risoluzione dei dischetti com-pensa in parte lo svantaggio teoricodell’hardware, traducendosi soprat-tutto in una scena acustica impres-sionante per voluminosità, am-bienza e ariosità, con una buona

separazione interstrumentale, sep-pure non precisa e salda come sivorrebbe. La tonalità non è precisa-mente neutra, ma lievemente colo-rata, sul versante un po’scuro e “ruf-fiano”, con una gamma mediaaperta e lievemente riscaldata; lefrequenze inferiori, forse anchetroppo presenti e potenti, sono peròmorbide e sufficientemente frenate.Gli acuti non risultano mai taglientio vetrosi, semmai un pochino smus-sati. Ottimi punch e macrodinamica,discrete ma non eccezionali velocitàe agilità, mentre il fine dettaglio e latrasparenza sono più che adeguati,comunque mai sottolineati. L’im-pressione è che venga privilegiatol’insieme rispetto al particolare, conuna pittura a olio sfumata e densa,che materializza un’immagine so-nora non priva di una certa plasti-cità. Sul versante negativo, ad ele-vati volumi di suono compare uncerto indurimento timbrico e l’arti-colazione del palcoscenico immagi-nario diviene più confusa e insta-bile.

2) Prestazioni sonore con BR-A eDVD-A, tramite uscita digitale econvertitore esternoHo ascoltato il Sony come mecca-nica di lettura, collegato con cavodigitale coassiale VdH the First alduo Apogee, con gli stessi DVD-A eBR-A sopra citati. Questa configu-razione nel complesso è risultata so-nicamente molto valida, mante-nendo in parte le caratteristichesoniche di base prima descritte –una lieve impronta scura e la scenaampia e avvolgente - guadagnandoperò parecchio in termini di neutra-lità, trasparenza, stabilità dinamicae velocità. Però… c’è un però: que-sta resa, potente e complessiva-mente eccellente in tutti i parametri,si ha soprattutto con le registrazioniche “nascono” a 48 kHz. Invecequelle a 96 kHz danno esiti menoentusiasmanti: apparentemente il“sottocampionamento” effettuatodall’apparecchio porta con sé un mi-nimo ma avvertibile degrado deltimbro, che diventa più asciutto,meno ricco di armoniche, più vicinoa quello del CD tradizionale; siperde anche qualcosa in spazialità eariosità rispetto al grande respiroscenico ascoltato dagli stessi di-schetti con la risoluzione “nativa”tramite l’uscita analogica. Per que-sto motivo, probabilmente, i duesoli BR-A a mia disposizione, am-

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L’impressione è che ven-ga privilegiato l’insieme ri-spetto al particolare, conuna pittura a olio sfumata edensa, che materializzaun’immagine sonora nonpriva di una certa plasticità.

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bedue a 96 kHz, non hanno potutoessere ascoltati in condizioni otti-mali e mi è quindi impossibile for-mulare un giudizio sullo standardin se stesso.

3) Prestazioni sonore con i CDIl repertorio scelto per l’ascolto com-

prendeva Vivaldi, le 4 stagioni, Ales-sandrini, Naive; Bach, Concerti Bran-deburghesi, Alessandrini, Naive; Ros-sini, Il Barbiere di Siviglia, Patanè,Decca; Bach, Variazioni Goldberg, Pe-rahia, Sony; Beethoven, Concerto perpiano e orchestra 2 - 3, Abbado-Arge-rich, DG; Shostakovich, Concerto perpiano n.1, Argerich, EMI; Eroine diRossini, Bartoli, Decca.Riproducendo questi CD tradizio-nali, l’UHP-H1 in modalità “lettoreintegrato” ha dovuto cedere il passoal 6 volte più costoso e più “specia-lizzato” Denon, e questo non devestupire più di tanto. Però siamo lon-tani da un suono digitale aspro, esilee sterile quale potremmo aspettarcida un lettore AV consumer, da due -tre centinaia di euro; è ancora unascolto piacevole, con una persona-lità leggermente morbida nel tim-bro e al tempo stesso dinamica-mente energica, anche se pertrasparenza, dettaglio, rigore tim-brico, dimensioni del soundstage ecoinvolgimento complessivo, si ri-mane in territorio entry-level. Invece, usando l’ UHP-H1 comemeccanica di trasporto per i CD at-traverso l’uscita digitale, il risultatoè assolutamente competitivo col De-non, e la preferenza tra i due divienequestione di gusti personali. L’im-

postazione sonica generale è (pre-vedibilmente) dettata dal converti-tore esterno ma la personalità dellameccanica fa la sua parte, e il Sonyriesce ad iniettare nell’emissioneuna piccola dose, niente affatto spia-cevole, di pienezza e calore.

4) Prestazioni sonore con i SACDPer questo supporto, ho procedutoall’ascolto usando le seguenti regi-strazioni: Strauss, Salomè / Elektra,Reiner, RCA living stereo; Schubert,Piano Sonata / Moments musicaux,Uchida, Philips; Beethoven, concertoper violino, Mutter - Masur, DG; Dvo-rak, sestetto e terzetti per archi, Quar-tetto Auryn, Tacet. Dato che col DSDnon ci sono alternative alle usciteanalogiche, la prima impressione èsimile a quella descritta all’iniziocon BR-A e DVD-A, però poi coltempo si evidenzia un equilibrio ge-nerale ancora migliore, una scenapiù stabile, una timbrica più raffi-nata, sebbene ancora caratterizzatain senso leggermente morbido e te-poroso; la dinamica e l’energia ingamma bassa sono un po’ meno ac-centuate, ma ciò non viene avver-tito come un difetto, anzi porta auna minore fatica d’ascolto. Questedifferenze, molto probabilmente,sono insite nella codifica e decodi-

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CARATTERISTICHE TECNICHE

LETTORE MULTIFORMATO BLU-RAYSONY UHP-H1

Bluetooth, Convertitore 4K, Screen mir-roring, Sincronizzazione AV, Configura-zione rapidaRiproduzione di video, audio foto: SA-CD (SA_CD, CD), BD-Live (profilo 2.0)Decodifica audio: Flac, DSD – DSDIFF/DSF, ALAC, AIFF, HEAC V.1/ V.2/LIVELLO2, DTS, DOLBY True HDImpostazione surround: DTS NEO :6Connettività di rete: Wi-Fi integratoDimensioni: 40,5 x 9 x 35 cm (L x H x P)Peso: 3,46 kg

Prezzo: € 300,00

Produttore:SONYwww.sony.it

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fica DSD e quindi potrei dire che,tra i due supporti, il BR-A (limitata-mente al campione ridottissimo te-stato) non è riuscito a surclassare ilSACD, che anzi conserva un certomargine di musicalità e naturalezza. Devo comunque precisare chel’UHP-H1 ha riprodotto i SACD a li-velli qualitativi relativamente sod-disfacenti ma, come per i CD, non èstato pari al più costoso Denon.

5) Prestazioni sonore con file au-dio e uscita digitaleCollegando la presa USB frontale auna “memoria” portatile (una nor-malissima chiavetta per uso infor-matico) ho provato l’UHP-H1 comeriproduttore di “musica liquida”. Ilprogramma musicale era tratto daun DVD audio (Bach, Matthaus Pas-sion, Zu Guttenberg, Farao Classic)che ho trasferito su PC tramite soft-ware DVD-audio extractor, e poi sal-vato come file 48 kHz/24 bit for-mato WAV. Il tutto, “letto”direttamente dal Sony, e poi proces-sato tramite il convertitore esternoApogee, ha prodotto un ascolto ditutto rispetto, migliore del DVD au-dio originario. Anzi, questa è stata laconfigurazione che ha dato il risul-tato sonico in assoluto migliore, chea tratti mi è parso vicino a quello di

una buona sorgente analogica. Ciòdovrebbe essere molto promettenteanche per la riproduzione dei nu-merosi file ad alta risoluzione chesi possono acquistare come dow-nload nei vari negozi online di In-ternet, compreso quello, assai for-nito, di Decca / DG.

CONCLUSIONIQuesto apparecchio sarebbe già unbest-buy sulla carta, data la sua ver-satilità e dotazione tecnologica chepermette di giocare e sperimentare a360 gradi con l’alta risoluzione. Maanche all’ascolto si è dimostrato sor-prendente. Potrebbe interessare, come nel miocaso, a chi già utilizza con soddisfa-zione un buon CD player tradizio-nale come sorgente principale, mavuole togliersi lo sfizio di un se-condo lettore multiformato per oc-casionali ascolti di supporti ad altadefinizione, sia da dischetto che dafile audio “liquidi”. Se poi si di-spone di un convertitore esterno diqualità e si utilizza solo softwarePCM a 48 kHz / 24 bit, i risultati so-nici del Sony potrebbero non sfigu-rare nemmeno in un sistema high-end. Certo, usando l’apparecchio “li-scio”, cioè attraverso le sue usciteanalogiche, ci sono dei limiti da ac-cettare. Come abbiamo detto, la resasonora è più che discreta col CD,buona con BR-A e DVD-A, miglioreancora con i SACD. Ma da un’elet-tronica da 300 euro, a causa del collodi bottiglia di alimentazione e stadid’uscita, non si possono pretenderemiracoli e il piccolo Sony non puòsfidare lettori integrati e converti-tori separati di classe alta.Tuttavia, in un impianto audiophileentry-level o anche di medio livello,sempre che si voglia spaziare daiCD ai vari supporti ad alta risolu-zione, l’UHP-H1 può essere tran-quillamente raccomandato anchecome unica sorgente digitale. Ba-sterà interfacciarlo con cura, magaritramite una oculata scelta dei cavi disegnale e isolandolo bene dal pianodi appoggio. Senza dimenticare cheil Sony è anche una superlativa sor-gente video.…Insomma, come sempre, pregi e li-miti di un componente sono da rap-portare al prezzo, che nel caso diquesto oggetto è eccezionalmenteconcorrenziale. Tanto che per otte-nere un vero passo in avanti, nellamedesima tipologia di lettore mul-

tiformato, credo che occorra stan-ziare un budget 3 o 4 volte supe-riore.

IL MIO IMPIANTO

Sorgente analogica: Giradischi dr. Feic-kert Blackbird con inertia platter, Brac-cio SME IV, Fonorivelatore Benz CardasSpecial LP-S Sorgenti digitali: Lettore SACD-mecca-nica CD: Denon DCD 2500NE, Master-clock Apogee Big Ben, ConvertitoreApogee Rosetta 200. Amplificazione: Stadio phono: Klyne6PE con filtro infrasonico passivo cu-stom, Preamplificatore: Sonic FrontiersSFL-2, Amplificatore finale: Audio Re-search VT130 Diffusori: ProAc Response 3 o AcousticEnergy AE-1Cavi: Segnale: XLO signature 3.1 , XLOSignature 1.1 , XLO Reference phono,Kimber KCAG, VdH the Second; Digitali:VdH the First, Illuminati D-60, GothamGAC-2, Belden; Potenza: Tara Labs RSCMaster Gen 2; Alimentazione: Eupen,Electrocompaniet, Oyaide, Lapp, Furu-tech, Phonosophie, Groneberg, Syner-gistic Research

ALCUNI DEI DISCHI UTILIZZATI

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