Corso integrativo Storia della pedagogia a.a. 2015 2016 ... della Pedagogia 1 si... · 410, Sacco...
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Corso integrativo Storia della pedagogiaa.a. 2015 – 2016dott.ssa Alberta BergomiLezione 3
Cultura pagana Cristianesimo Laicità
0 – 476 600 800 1000-1300
Educazione e scuola nel cristianesimo
Impero romano Rinascita del 1000Sacro romano impero
Uomo Fanciullo + popolo
I-V sec.
Scuola romana
Scuole monastiche
Scuole presbiteriali
V-VII sec.
Educazione cavalleresca
UniversitàL’educazione dei mercanti e artigiani
Educazione religiosa
VIII-X sec. XI-XIV sec.
San Tommaso
Regni barbarici
Scuola romana
Sant’Agostino
Educazione popolare
Educazione e scuola nel cristianesimoantico• Le scuole romane
• Sant’Agostino
I – V secolo d.C.
Impero romano
Impero romano
Cultura pagana Cristianesimo
Ellenismo
I secolo
Gens Giulio Claudia (Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone)
Gens Flavia (Vespasiano, Tito, Domiziano)
II secolo
Traiano, Marco Aurelio, Caracalla
Diocleziano e la divisione dell’Impero (tetrarchia 285 ca)
Costantino e l’editto di Milano 313
Società internazionale, mobilità sociale, ricchezza diffusa
III-IV secolo V secoloDispotismo - pace Roma caput mundi
benesserecristianesimo
declino Italia
410, Sacco di Roma Visigoti
378, Valente e i Visigoti
crisi politicacrisi economica
Inizio del declino La fine
445, Unni
476, deposizione Romolo Augustolo
Oriente ≠ OccidenteRoma continua...
Primo livello:Ludus litterarius
PedagogoLitterator
• Ludus inteso nel senso di esercizio
• Primi rudimenti del sapere: lettura, scrittura e calcolo
Secondo livello:Grammaticus
Grammaticus • Studio della lingua parlata e scritta
• Studio dei testi degli autori latini (lettura espressiva, spiegazione, esercizi di stile)
Terzo livello:lo studio dellaretorica
Il retore • Elementi di retorica• Elementi del discorso
Fanciullo: centralità dell’infanzia(San Paolo)
Genitori: responsabilità dei genitori (no coercizione, si rispetto)
Valori: rivalutazione dell’interiorità, valore irripetibile dell’individuo, perdono, non violenza, ...
Dove: in famiglia
Impero
DidatticaIntegrazione tra pensiero greco/romano e cristianesimo
La scuola romana Pedagogia cristiana
allievo
PedagogiaIntegrazione tra pensiero greco/romano e cristianesimoSant’Agostino (354-430)
Filosofia: rilegge la filosofia platonica (l’innatismo della verità; il dualismo anima/corpo) alla luce del cristianesimo (il senso del peccato)
Pedagogia:1. Metodo di studio2. Il maestro3. Centralità allievo
1. Metodo di studio: De ordine• procedere con ordine ciclo di studi• procedere con programmi, metodi e tecniche didattiche• i saperi sono intrecciati unitarietà del sapere• Contenuti: trivio (grammatica retorica dialettica) e
quadrivio (aritmetica geometria musica e astronomia)
2. Il maestro: De Magistro• Insegnare la verità? no parole l’unico maestro è Dio• Insegnare un metodo? scopo del maestro umano
3. Centralità dell’allievo• Il maestro deve esortare, incitare, sostenere. • Personalizzare l’insegnamento (ogni alunno è unico)
Impero romano
Il soggetto possiede
interiormente la scienza
allievo
Educazione e scuola nell’Alto medioevo
• La scuola
• Le scuole monastiche
• Le scuole presbiteriali
VI – VII secolo d.C.
Una situazione geopolitica totalmente mutata
Frazionamento politico e linguistico
Nord/Sud
Alto medioevo
La scuola dopo le invasioni barbariche
Sulle rovine dell’Impero romano si forma un mosaico di nuovi regni (Ostrogoti e poi Longobardi in Italia, Visigoti in Spagna e nel sud della Gallia, Vandali nel nord dell’Africa, Angli e Sassoni in Bretagna).
Scuola: i principi barbari furono indifferenti verso la cultura romanatollerarono le strutture scolastiche esistenti
Alto medioevo
Barbari: difesa militare
Romani: gestione terre
Chiesa: amministrazione
• Quando: dal IV-V secolo
• Scopo: istruzione dei futuri monaci
leggere, scrivere, commentare la Bibbia
Centralità dell’educando
• discrezione nelle misure disciplinari• dolcezza e moderazione• condizioni di vita non rigorose:
nutrimento abbondante, abiti confortevoli, riscaldamento
• spazio al gioco
Le scuole monastiche
Oriente: solo monaci
Regola di San Pacomio (3 ore al giorno di istruzione di base)Regola di San Basilio (sillabario, nomi isolati, massime, aneddoti semplici, dalle sacre Scritture)
In Oriente fu vietato di assumersi la responsabilità dei giovani che, dopo essere stati in monastero, erano destinati a tornare nel mondo
Alto medioevo
Occidente: anche giovani laici e donne
La Regola di Cesario D’Arles• donne accettate dopo i sette anni• saper leggere • dedicarsi due ore al giorno alla
lettura sacra e alla copia dei manoscritti
La Regola di San Benedetto• sono ammessi gli adolescenti• lettura dei testi sacri
Le scuole episcopali (o cattedrali)
• Nel VI secolo si organizzano le prime scuole destinate formalmente alla formazione dei futuri preti
• Apprendimento diretto sui testi sacri• Formazione di aspetti specifici della funzione ecclesiale e alla cultura
letteraria elementare
Le scuole presbiteriali
Atto di nascita Concilio di Vaison, 529Obiettivo: formazione del clero destinato alle parrocchie rurali• Leggere e scrivere• Imparare i salmi e i canti religiosi e spiegarne il
contenuto.
NB. Il concilio di Vaison è considerato l’atto di nascita
della «scuola popolare moderna»
« (…) Quando i giovani arriveranno alla maggiore età, se alcuni di loro vogliono, a causa della debolezza della carne, sposarsi, non gli si rifiuti il permesso di farlo»
(trad. it. In Richè, 1970,23)
Poterono frequentare la scuola anche quelli destinati alla vita laica: i figli dei nobili ma anche semplici contadini.
Alto medioevo
allievo
popolo
Educazione e scuola nell’Alto medioevo
• Carlo Magno
• L’educazione cavalleresca
VIII – X secolo d.C.
L’impero carolingio, la nascita dell’Europa
Alto medioevo
Carlo Magno 800
Differenze con l’impero romano
1. Regno continentale
2. Non urbano
3. Non commerciale
4. Legittimazione politica non elettiva ma fiduciaria
5. Regno cristiano
Amministrazione- Decentramento feudale-Missi dominici
Carlo Magno:
la cultura al servizio dell’impero
Situazione di partenzaBasso livello delle scuole monastiche/cattedr.
lettera «Lo sviluppo delle scienze»
Potenziamento della cultura dei chierici per - Lettura delle Scritture- Educazione dei giovani
Uniformazione: lingua e scrittura- Latino come lingua internazionale- Calligrafia comune: la minuscola carolina
FormazioneAlta formazione: Schola palatinaper laici, ecclesiastici (vescovi) e religiosi (abati)
Per la nobiltà: «specchi» (fedeltà al re, senso della giustizia, assistenza ai poveri)
Per il popolo: - Predicazione in volgare- dipinti e statuaria nelle cattedrali- canti popolari
Alto medioevo
popolo
L’educazione cavalleresca
Contesto: vita feudale
Obiettivo: educazione del cavaliere
Caratteristiche del cavaliere• Amore verso Dio• Fedeltà al sovrano• Lealtà alla parola data• Coraggio e misericordia• Rispetto verso la propria dama• Senso dell’onore e del dovere
Le tappe dell’educazione cavalleresca
PAGGIO7 anni
• Sette probitates: equitazione, nuoto, lancio della freccia, duello o scherma, caccia, gioco agli scacchi, arte del rimare
• Imparare a servire la signore e il suo signore
SCUDIERO14 anni
• Accompagna il signore in guerra: porta le armi, si occupa del cavallo• Accompagna il signore a caccia
CAVALIERE21 anni
• Cerimonia di investitura di Cavaliere• Istruzione povera di elementi intellettuali; predominanza dell’esercizio fisico e militare
Alto medioevo
Educazione e scuola nel Basso medioevo
• Le Università
• L’educazione del mercante
• San Tommaso
XI-XIV secolo d.C.
La rinascita dopo il 1000 Basso medioevo
• Nuove tecniche agrarie
• Crescita demografica
• Concentrazione urbana
• Artigianato e commercio
• Comuni
La nascita delle universitàNegli ultimi anni del Duecento, prende l’avvio un’istituzione che giocherà un ruolo importante nella storia della cultura e dell’insegnamento: l’Università.
Che cosa èOriginariamente non indicava un centro di studi, ma piuttosto un’associazione corporativa. Tipi di corporazioni:Univesitas scholarium (Bologna): corporazione studentesca. Gli studenti provvedevano indipendentemente al reclutamento dei maestri e si assicuravano del funzionamento dell’universitàUnivesitas magistrorum et scholarium (Parigi): corporazione unitaria di maestri e di studenti
Quali tipi di Università
1) Università spontanee: nate dal progressivo potenziamento delle scuole esistenti precedentemente (Bologna);
2) Università originatesi per secessione da un’altra precedente. ES: Padova nata da una migrazione di maestri da Bologna.
3) Università di fondazione: nate dall’intervento del Papa o dell’Imperatore. ES. Federico II di Napoli.
NOVITÀ: nascita del ceto dei maestri (sacerdoti e laici); apertura delle università a tutti i ceti sociali
laici
I metodi d’insegnamento
DUE MOMENTI FONDAMENTALI
LECTIOObiettivo Far conoscere l’autore• Breve discorso introduttivo• Lettura del testo da parte del professore• Commento
DISPUTATIO• Caratteristica del metodo scolastico• Il maestro sceglieva un argomento• Un baccelliere presentava la questione e rispondeva alle
domande dei presenti• Il giorno seguente il maestro presentava la sintesi della
discussione e presentava la propria tesi
TITOLICONSEGUIBILI
LICENZA: concessa a coloro che, dopo aver tenuto una lezione di fronte ai maestri, erano ritenuti idonei per l’insegnamentoBACCALAUREATO: conferito a quelli che provavano a conoscere i testi fondamentali del programma, dimostrandosi capaci di argomentare e tenere lezioni autonomamenteDOTTORATO: l’allievo doveva essere in grado di tenere due dispute con i baccellieri
laici
L’educazione del mercante
L’ideale mercantile è strettamente legato alle modifiche socio-economiche che si verificano nel XIII sec. Quando la città diventa il centro dell’attività umana. Si preannuncia l’età moderna. Scuole laiche per i figli dei mercanti
IMPORTANZA DELLE SCIENZE APPLICATE
• Mentalità aritmetica: sviluppo del gusto del calcolo e della precisione ai fini della contabilità commerciale. Si passa dalla numerazione romana a quella araba.
• Lingue straniere: i figli dei mercanti italiani imparano l’inglese e il tedesco. Le lingue maggiormente usate nella comunicazione internazionale sono l’italiano (nel Mediterraneo) e il tedesco (nel Baltico).
• La corrispondenza: capacità di scrivere lettere d’affari
CONTRAPPOSIZIONE FRA LA CULTURA ECCLESIASTICA E QUELLA DI TIPO
UMANISTICO-SCIENTIFICA
popolo
L’educazione dell’artigianoNel XIII secolo ha luogo nell’ambito delle città europee una vera e propria esplosione di mestieri
si parla di 130 mestieri di cui 22 solo per la lavorazione del ferro
Livre des mestiers diEtienne Boileau
GILDA:corporazione di mercanti o artigiani regolate dai diversi aspetti del mestiere preso in considerazione (orario di lavoro, qualità dei prodotti, eliminazione della concorrenza…)
Prima di poter esercitare un mestiere bisognava esercitare un periodo di apprendistato da un maestro
Due livelli:• Maestro• Apprendista
FORMAZIONE DELL’APPRENDISTAL’apprendista non riceve solo un’educazione tecnica, ma viene iniziato agli usi e costumi del mestiere attraverso il contatto prolungato col maestro.Vive a casa del maestro.Comincia l’apprendistato tra i 12 e 14 anni per una durata di quattro/cinque anni.
popolo
San Tommaso (1225-1274)
Anni centrali del XIII secolo; Nascita e diffusione degli Ordini Mendicanti (Francescani e Domenicani). Sviluppo delle Università. Ascesa del ceto mercantile.
OPERE• Questione disputata 11 De
Veritate o De Magistro;• Somma teologica (I parte,
Questione 117, articolo 1).
• Compie una riflessione sulle possibilità e le condizioni dell’educazione
• Rapporto maestro scolaro in chiave metodologica e didattica
• L’alunno è in possesso dei principi primi questi sono costitutivi del suo intelletto, non gli derivano dall’esterno.
• Tuttavia, l’alunno non possiede la scienza intesa come organizzazione ordinata dei concetti.
• I principi primi sono degli strumenti per costruire la scienza, sono quindi delle potenzialità in ordine alla scienza stessa
potenza-atto
maestro
DALLA CONOSCENZA IN POTENZA A QUELLA IN ATTO• L’atto del conoscere è
interiore all’alunno, ma la scienza si ottiene attraverso il maestro
• Che porta l’allievo da ciò che sa a ciò che non sa attraverso una determinata metodologia
• Il metodo del maestro permette all’allievo di passare dalla conoscenza in potenza a quella in atto.
L’acquisizione del sapere:• Avviene sempre attraverso il maestro• Avviene sempre attraverso un metodo
IL METODO: QUESTIONE DISPUTATA 11 DE VERITATE
Metodo dialogico come quello di Platone: di fronte a un problema che nasce dall’avere idee opposte su un’identica realtà, si inizia un dialogo, in ascolto delle idee opposte che hanno creato il problema
1) Sembra che (…) idea preliminare2) In contrario (…)esposizione delle idee opposte3) Rispondo (…) soluzione del problema
Schema del metodo
San Tommaso (1225-1274)