Corso di Fisica Generale Beniamino Ginatempo Dipartimento di Fisica – Università di Messina 1)Lo...
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Corso di Fisica GeneraleCorso di Fisica Generale
Beniamino Ginatempo Dipartimento di Fisica – Università di Messina
1) Lo Spettro delle onde elettromagnetiche2) La misurazione della velocità della luce3) Onde elettromagnetiche in dielettrici omogenei4) Leggi della riflessione e rifrazione (Snell)5) I miraggi e il prisma6) Dispersione ed Assorbimento7) Diffusione della luce8) Onde elettromagnetiche nei conduttori9) Interferenza10) Diffrazione11) Il reticolo di diffrazione12) Il LASER13) Coefficienti di Fresnel e angolo di Brewster14) Riflessione totale ed onde evanescenti
Parte XXV: Propagazione delle onde elettromagnetiche nella materia
Frequenza =10k Hz
2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22k =
Lunghezza d’onda =10n m
6 4 2 0 -2 -4 -6 -8 -10 -12 -14n=
Radio diffusione(onde medie)
Luce visibile
Onderadio(lunghe)
Onde radio(corte)
TV
radar
infrarosso
ultravioletto
Raggi X
Raggi
Lo Spettro delle onde elettromagneticheLo Spettro delle onde elettromagnetiche
La misurazione della velocità di fase di un’onda è un problema concettuale oltre che tecnico
Data l’enorme velocità non è affatto facile seguire nel suo moto un fronte d’onda. Si devea Fizeau il primo metodo inventato per questo esperimento.
Omettendo tutte le lenti necessarie per realizzare l’esperimento, l’idea base fu la seguente:
d
Sorgente
Specchio semi riflettente
Osservatore
Se d è grande e la ruota dentata ruota velocementel’osservatore vede diminuire l’intensità. Quando il tempodi scambio di due dentelli della ruota è pari al tempo chel’onda percorra il tratto d l’osservatore non vedrà piùl’immagine
La misurazione della velocità della luceLa misurazione della velocità della luce
Un dielettrico omogeneo è caratterizzato da una costante dielettrica e da una permeabilitàmagnetica (0). Pertanto è richiesta una semplice modifica della equazione delle onde
01
2
2
22
t
E
vE
dove la velocità delle onde nel mezzo è
n
cv
rr
00
11
Dove si è introdotto l’indice di rifrazione assoluto n come
rrrn
L’indice di rifrazione dipende dal mezzo ma può dipendere dalla frequenza dell’onda.Se (non) dipende dalla frequenza del campo si dice che il mezzo (non) è dispersivo
Vedremo che i mezzi dispersivi assorbono energia elettromagnetica dall’onda e dannoluogo al fenomeno della dispersione delle onde elettromagnetiche
Onde elettromagnetiche nei dielettrici omogeneiOnde elettromagnetiche nei dielettrici omogenei
Se un’onda el.m. incontra nella sua propagazione la superficie di separazione fra duemezzi la sua velocità di fase dovrà cambiare, perché cambia l’indice di rifrazione
Supponiamo che un’onda incida sulla superficie piana di separazione di due mezzi,altrimenti omogenei, secondo una direzione k, facendo un angolo i con la perpendicolarealla superficie
1
2
zk i
L’esperienza mostra che si origineranno un’onda riflessa ed un’onda trasmessa (rifratta)
r1
r2
Le Leggi delle Riflessione e della RifrazioneLe Leggi delle Riflessione e della Rifrazione
I campi delle tre onde saranno descritti da le seguenti tre funzioni
1v
krtf
Onda incidente
1
1
v
krtf
Onda riflessa
2
2
v
krtf
Onda trasmessa
Ma le componenti tangenziali dei campi alla superficie di separazione (z=0) devono esserecontinue, e ciò deve valere per tutti i punti del piano e per tutti i tempi. Ciò è possibile solose gli argomenti delle tre funzioni sono uguali, Deve quindi essere
Dove k1 e k2 sono i versori delle direzioni delle onde riflessa e trasmessa e v1 e v2 levelocità nei due mezzi
2
2
1
1
1 v
kr
v
kr
v
kr
Queste relazioni consentono di predire, conoscendo l’angolo di incidenza i gli angolidelle onde riflessa e trasmessa o, come si dice, rifratta. Per l’onda riflessa (z=0)
ykkxkkv
ykxk
v
ykxkyyxx
yxyx
111
11
1
Data l’arbitrarietà di x e y, le parentesi si devono annullare simultaneamente. Questo vuoldire che le rette k e k1 devono essere coplanari, e siccome le componenti di k e k1 sono icoseni direttori deve essere
11
12
12
12
1222 11
rircosicos
kk;kkk;kkk zzzyxzyx
Cioè gli angoli di incidenza e riflessione sonouguali
Procedendo analogamente per l’onda rifratta
yv
k
v
kx
v
k
v
k;
v
ykxk
v
ykxk yyxxyxyx
12
2
2
2
12
22
1
Ancora una volta le parentesi si devono annullare separatamente. La proporzionalità frai coefficienti indica ancora una volta la coplanarità delle direzioni di propagazione delle dueonde. Per trovare una relazione fra gli angoli possiamo quadrare e sommare:
121
22
12
1
21
22
22
21
2
22
22
22
21
22
2
2
12
2
1
11
nn
n
c
n
n
c
rsin
isin
v
v
rsin
isin
v
rsin
v
isin
v
k
v
k
v
kk
v
kk;
v
k
v
k;
v
k
v
k zzyxyxyyxx
Si trova così la legge della rifrazione (Snell): il rapporto fra i seni dell’angolo di incidenza el’angolo di rifrazione è pari al rapporto fra gli indici di rifrazione assoluti dei due mezziovvero all’indice di rifrazione relativo dei mezzi
Se l’indice di rifrazione del primo mezzo è più grande di quello del secondo si ha
1
2
z
i
r2
Al crescere dell’angolo di incidenza si raggiungerà un angolo limite iL per il quale l’angolo dirifrazione sarà superiore di 90 gradi. In tal caso si verifica il fenomeno della riflessione totale:l’onda elettromagnetica non potrà penetrare nel secondo mezzo, e vi sarà solo l’onda riflessa
Oggetto Osservatore
Se un mezzo non è omogeneo (si pensi all’aria con zone di umidità o temperatura variabili)le onde el.m. non potranno quindi propagarsi in linea retta. Questa è la ragione del verificarsidi fenomeni spettacolari o strani quali i miraggi (Fata Morgana)
Immagine
I miraggiI miraggi
Un dispositivo che sfrutta il fenomeno della rifrazione è il prisma
Il vetro ha un indice di rifrazione relativo all’aria pari a nrel=0.666. Questo fa sì chel’angolo limite per la riflessione totale sia
00
41666090
Lrel
L i.n
sinisin
Quindi un prisma a 450 si consente di deviare la luce secondo la figura
Tuttavia se il fascio di luce non è monocromatico, ma è bianco, cioè è costituitodalla sovrapposizione di onde di tutte le frequenze comprese nella banda dellaluce visibile, à la Fourier, e l’incidenza non è 900 si avrà il fenomeno dellaDispersione ottica
Il prismaIl prisma
Con un prisma è possibile misurare l’indice di rifrazione di un materiale per un’ondamonocromatica.
Dovrà essere:
isinn
rsin;rsinnisin 1
i i’r r’
A
B C
D Studiando il triangolo BCD
riri;riBCD;riDBC;CDB
Studiando il triangolo ABC
iirrrr22
Cerchiamo ora di vedere come varia al variare dell’angolo di incidenza i (non può esserelineare). A questo scopo differenziando e le leggi di rifrazione
rcos
icos
icos
rcos
di
d
dircos
icos
icos
rcosrd
icos
rcos
nid;rd
icos
rcosndr
icos
rcosndi
drrd:rdrcosn
idicos;drrcosndiicos;iddid
1
1
1
Dall’ultima relazione è ovvio che l’angolo di deviazione è minimo se i=i’ e r=r’ cioè quandoil percorso dell’onda è simmetrico rispetto alla bisettrice
Indicando questa deviazione minima con m avremo
2
22
2
sin
sinn;r;i
m
m
Quest’ultima relazione può essere usata per misurare n
Bisogna tuttavia porsi le domande: Perché l’indice di rifrazione varia al variare dellafrequenza dell’onda elettromagnetica? Con quale legge?
Supponiamo che un’onda elettromagnetica piana passi dal vuoto ad un gas di densità N.
-e
+e
.c.cez,y,xEt,z,y,xE ti 0
Se immaginiamo che un elettrone investito dalla radiazione sia legato al nucleo da unaforza elastica di costante k, questo acquisirà un momento elettrico di dipolo p=ex(t), cheoscillerà nel tempo. Se ipotizziamo, inoltre, che queste oscillazioni avvengono, a causa diattriti interni con uno smorzamento , avremo:
zp(t)
tiexpeEkxxmxm 0
Questa è l’equazione dell’oscillatore armonico smorzato e forzato che possiamo risolvereponendo
tiexpX~
tx
Dispersione ed AssorbimentoDispersione ed Assorbimento
Derivando e sostituendo
tiexpEim
etx
tiexpEm
etiexpX
~i
tiexpX~
x;tiexpX~
ix
tiexpEm
exxx
m
k
0220
020
2
2
0200
1
Dove, a parte le condizioni iniziali, c’è l’ulteriore richiesta che x sia reale
La cosa interessante è, però, che possiamo scrivere il momento di dipolo come
im
etEtp
220
2 1
cioè in termini di una polarizzabilità complessa e dipendente dalla frequenza del campo
Notiamo subito che il modulo della polarizzabilità, la funzione di risposta dell’atomo alcampo esterno, decresce al crescere della frequenza e che nel limite statico (=0) tornail valore elettrostatico della polarizzabilità
0
2
02
20
0
1E
k
eEe
mp
Un tipico andamento del modulo della polarizzabilità è
0
5 10-6
1 10-5
1.5 10-5
=100=200=400=600
0 500 1000 1500 2000
La polarizzabilità quindi assume relativamente grandi valori alla frequenza di risonanzae tende a zero per frequenze elevate. È piccola per bassa frequenza.
Da tutto ciò si comprende che l’atomo si polarizza e, quindi, il campo compie lavoro perfrequenze vicine alla frequenza di risonanza. Cosa ne è di questa energia trasferita?
Dalla polarizzabilità possiamo risalire alla suscettività e quindi all’indice di rifrazione:
000 2
111
NN
nN
dove si è fatto uso che per un gas la densità N è un numero piccolo
Il fatto che la materia possa essere polarizzata dall’onda el.m. può quindi essere descrittoda un indice di rifrazione complesso
2222200
2
222220
220
0
2
221
m
Nen;
m
Nen
;ninn
Per comprendere il significato fisico di quanto sopra, scriviamo l’espressione dell’onda el.m.all’interno della materia (z>0) dove si propaga con velocità v=c/n
c
zntiexp,zE
c
z'ntiexp
c
znexpE
c
nztiexpE
v
ztiexpEt,zE 0000
Da questa espressione si capisce che n’ gioca il ruolo dell’indice di rifrazione propriamentedetto, e la sua dipendenza dalla frequenza ci dice che avviene il fenomeno della dispersione
Il ruolo di n’’(<0) invece è quello di far diminuire l’ampiezza dell’onda esponezialmentementre questa si propaga nella materia: il fenomeno dell’assorbimento
L’ampiezza dell’onda, e quindi la sua intensità decresce all’interno della materia
=0.2=0.8z
Vuoto Materia
Per quanto riguarda l’intensità
c
nzexpI,zI
c
znexpE,zE,zI
2
2
0
2
0
2
è detto coefficiente di assorbimento
Dunque un’onda el.m. che si propaga nella materia perde energia. Questa viene cedutaagli atomi che si polarizzano per il lavoro compiuto dal campo elettrico.
Per frequenze elevate la polarizzabilità tende a zero: in tal caso l’elettrone deve oscillarecosì velocemente che le forze di attrito viscoso (dovute a tutte le altre cariche del sistema)diventano enormi e l’ampiezza delle oscillazioni dell’elettrone tende a zero. In tal casol’atomo non si polarizza e quindi non assorbe energia. Ecco perché i raggi passanoabbastanza indisturbati (escludendo l’Effetto Compton) nell’atmosfera, e per schermarli,nelle centrali nucleari si usano grandissimi spessori di materia. Ecco perché i raggi Xattraversano il corpo umano e consentono di fare le radiografie
I corpi trasparenti assorbono poca energia mentre i corpi opachi assorbono tutta l’energiadell’onda incidente
Noi abbiamo modellato la materia come un solo atomo e con un solo elettrone. Nella realtàla materia è fatta di molti atomi ed elettroni. Questo fa sì che la parte immaginaria di nabbia molti massimi corrispondenti a molte frequenze di risonanza (che corrispondono aisalti quantici che gli elettroni possono compiere fra differenti livelli energetici). Questepossono cadere in bande di frequenza molto lontane fra loro (dall’infrarosso al X)
Questa, insieme alla diffusione della radiazione, è la ragione per cui una radiografia mostrazone chiare (le ossa) e scure (tessuti molli) che assorbono in maniera differente la radiazione
Considerazioni sull’assorbimentoConsiderazioni sull’assorbimento
I livelli energetici (bande) elettronici normalmente distano energie che sono dell’ordinedei fotoni della luce visibile o ultravioletta, per gli elettroni di valenza. Per eccitare i livellielettronici più profondi ci vogliono i raggi X. Le vibrazioni dei nuclei attorno alle loroposizioni di equilibrio, invece, hanno energie comparabili con lo spettro infrarosso. Leeccitazioni interne dei nuclei cadono nello spettro dei raggi
Accanto al fenomeno dell’assorbimento c’è il fenomeno della riflettività (diffusione) della luce:alcune radiazioni non penetrano nella materia ma vengono riemesse. Il colore degli oggettiilluminati da luce bianca dipende dal fatto che alcune onde di opportune frequenzevengono assorbite mentre quelle riflesse si combinano determinando così il colore dell’oggetto
A temperatura ambiente i nuclei dei corpi vibrano: questo significa che emettono radiazioneinfrarossa per mantenersi in equilibrio termico con l’ambiente
La Terra, di notte, si raffredda emettendo radiazione infrarossa. Se l’atmosfera consenteil passaggio di questa radiazione la Terra può raggiungere l’equilibrio termico.Se l’atmosfera invece riflette indietro la radiazione infrarossa allora la Terra non puòraffreddarsi e la sua temperatura è destinata a salire. La presenza di anidride carbonica(o di altri gas Serra) nell’atmosfera aumenta moltissimo la riflettività infrarossa dellaatmosfera. Questa è l’origine dell’Effetto Serra.
Anche il vetro, che è trasparente alla luce visibile, ha una grande riflettività infrarossa:Infatti le sue proprietà sono usate per costruire le serre florovivaistiche.
La dipendenza della frequenza dell’indice di rifrazione (parte reale) è l’origine di fenomenispettacolari come l’arcobaleno. Dopo una pioggia si può formare uno strato atmosfericosaturo d’acqua che è molto dispersivo. Le differenti componenti della luce bianca vengonorifratte con angoli differenti e quindi si vedono i sette colori dell’iride. In realtà la frequenzavaria con continuità dal rosso al violetto.
Al crescere della frequenza l’indice di rifrazione diminuisce abbastanza velocementepassando attravesro la frequenza di risonanza
=600
=400
n'(
)
=400
=600
n''(
)
Questa è la causa del fatto che quando il sole è basso sull’orizzonte il cielo assume unacolorazione rossastra, ovvero la luna bassa sull’orizzonte può anch’essa essere rossastra:Alla rifrazione con l’atmosfera le radiazioni più deviate sono quelle di bassa frequenza
La dispersione e l’assorbimento sono fenomeni intimamente connessi
Alcune considerazioni sulla dispersioneAlcune considerazioni sulla dispersione
Un atomo irradiato si comporta come un dipolo che oscilla con la frequenza dell’ondaincidente. Di conseguenza deve a sua volta irradiare. La potenza irradiata può esserecalcolata con la formula del dipolo oscillante.
La legge oraria del dipolo oscillante è
arg;EPtcosP.c.ctiexpEtp 0000
La potenza irradiata dal dipolo oscillante diventa allora:
24020
6
1
6
1p
cp
cWd
La potenza diffusa da un volume in cui i dipoli sono distribuiti con densità N è quindi
220
240
2
240 1
6
1
6
1E
N
n
cN
P
cN
t
w
La cosa interessante di questa formula è la dipendenza da 4. Ciò significa che le radiazionidi frequenza più elevata sono diffuse molto di più di quelle di frequenza più bassa. Questo èil motivo per cui l’aria o il mare che sono trasparenti in realtà quando illuminati dalla lucedel sole appaiono blu
Diffusione della luceDiffusione della luce
Se un’onda incide sulla superficie di un conduttore il campo elettrico costringerà glielettroni ad oscillare (per esempio parallelamente alla superficie).
Questi moti elettronici sono vere e proprie correnti, la cui densità è legata al campo elettricodalla legge di Ohm
Possiamo trovare l’equazione di queste onde con le Equazioni di Maxwell immaginando cheeventuali densità (accumuli) di carica di volume siano trascurabili:
t
E
vEBrot
t
BErot
Bdiv
Ediv
2
1
0
0
Nella IV Eq. abbiamo sostituito la legge di Ohm ed abbiamo rimarcato il fatto che laconducibilità deve cambiare con la frequenza: dato l’attrito viscoso in cui si muovono glielettroni, al crescere della frequenza, e quindi della velocità degli elettroni stessi, l’attritoaumenta e, pertanto l’ampiezza delle oscillazioni deve diminuire all’aumentare della frequenza
Onde elettromagnetiche nei conduttoriOnde elettromagnetiche nei conduttori
Prendendo il rotore di ambo i membri della IV (III) e sostituendo la III (IV) e la II (I)
01
01
1
2
2
22
2
2
22
22
t
E
vt
EE
t
B
vt
BB
Erottv
ErotBBdivgrad
Abbiamo trovato un’equazione simile aquella di D’Alembert, ma con un temine che èlegato a possibili smorzamenti
Cerchiamo una soluzione tipo onda piana per queste equazioni
,kikiv
kiv
k
ft
f;fi
t
f;fk
x
f
t
f
vt
f
x
ftkxiexpFt,xf
2
2
2
22
22
22
2
2
2
2
22
2
01
Per effetto della conducibilità finita (grande) del mezzo il vettore d’onda k risulta complessoe la relazione di dispersione è più complicata di quella di un mezzo non dispersivo.
La circostanza che il vettore d’onda k sia complesso è legata all’assorbimento
xkexpI,xIxkexptxkiexpEt,xE 200
La quantità =(k’’)-1 è lo spessore di conduttore che l’onda attraversa riducendo la suaampiezza di un e-esimo, e va sotto il nome di spessore di penetrazione.
Si capisce come per un buon conduttore tale spessore può essere ridottissimo: quanto piùil conduttore è buono tanta più energia viene sottratta all’onda sotto forma di lavoro pergenerare correnti e tanto più calore viene prodotto per effetto Joule
Per un buon conduttore gli spessori di penetrazione possono essere dell’ordine dei nanometri,mentre per l’acqua del mare d è dell’ordine delle centinaia di metri
Questo risultato spiega la ragione fisica del fatto che i metalli sono opachi per la luce visibile,e sono anche buoni materiali per schermare onde di alta frequenza (raggi X)
I meccanismi di assorbimento spiegano perché un materiale lasciato al Sole si riscalda(si pensi ad una automobile).
Le sorgenti di luce naturale non sono monocromatiche e sono inoltre incoerenti. Questaproprietà discende dal fatto che l’emissione di luce avviene quasi sempre perché deglielettroni decadono da livelli eccitati a livelli energetici più bassi (vuoti) emettendo un fotone.
Essendo una sorgente costituta da molti atomi, se anche tutti gli atomi emettessero fotonisolo di una frequenza (e questo non basta a fare l’onda monocromatica), i singoli eventi diemissione sarebbero assolutamente scorrelati gli uni dagli altri. Pertanto l’onda emessa,benché possa essere monocromatica e polarizzata normalmente presente dei bruschisalti di fase assolutamente casuali
In generale quindi un’onda piana non è rigorosamente sinusoidale e la sua espressionematematica dovrebbe essere del tipo
t,xtkxsinEt,xE 0
Se la funzione di fase (x,t) fosse costante nel tempo l’onda si direbbe coerente temporalmente.Se fosse spazialmente uniforme l’onda si direbbe spazialmente coerente. Se (x,t) fossecostante sia nello spazio che nel tempo l’onda sarebbe coerente (sorgenti laser).
Due onde non coerenti, possono essere coerenti fra di loro se la loro differenza di fase èsempre costante
S
S1
S2
Con uno schermo e due fenditure si possonocostruire due onde coerenti fra loro
Coerenza delle onde elettromagneticheCoerenza delle onde elettromagnetiche
Un fenomeno caratteristico della propagazione ondosa è l’interferenza
Consideriamo due onde coerenti o coerenti tra loro, sinusoidali e polarizzate rettilineamente.Siano emesse da due sorgenti distanti x cerchiamo l’intensità totale in un punto P che distix1 dalla prima sorgente ed x2 dalla seconda
x
P
x
x1
x2
Se le sorgenti fossero isolate l’intensità in P sarebbe la somma delle intensità delle due ondecome se le sorgenti fossero isolate
0
202
2
02
202222
022
0
201
2
01
101111
011
2
11
2
11
2
1
Z
EdtE
TZItxksinEE
Z
EdtE
TZItxksinEE
T
T
Ma il campo in P è la risultante dei due campi, e dall’operazione di modulo quadro deve comparire un termine di doppio prodotto
InterferenzaInterferenza
Definendo T il m.c.m. dei periodi T1 e T2
dttxksintxksin
T
EE
ZI
IIIdtEEEETZ
dtEETZ
PI
EEE
T
TT
2220
111
02
01
012
12210
21
2
2
2
10
2
021
0
21
21
21111
Se il termine I12 non è nullo si dice che le onde interferiscono. Questo può essere nullo nellamaggioranza dei casi, infatti l’interferenza è un fenomeno naturale difficile da notare.
(1) Se le onde non sono coerenti tra loro, le funzioni di fase che apparirebbero nelle funzioniseno sotto il segno di integrale annullerebbero l’integrale stesso.
(2) Se le onde fossero polarizzate perpendicolarmente il prodotto scalare della ampiezzesi annullerebbe
(3) Se le onde non fossero monocromatiche l’integrale si annullerebbe (vedi Analisi di Fourier)
Per semplicità ipotizziamo quindi che le onde siano coerenti (tra loro), polarizzateparallelamente e di uguale frequenza. In queste ipotesi
;kkk;TTT;
;III;EEE
212121
2100
201
Sostituendo
xkcosEZ
IIPI
xkcosEZ
xxkcosEZ
I
tdtcostsinT
kxsinkxcoskxcoskxsin
kxcoskxcostdtsin
T
kxcoskxcos
kxsinkxsintdtcos
T
kxsinkxsin
kxsinkxcoskxcoskxsintcostsinkxcoskxcostsinkxsinkxsintcos
kxcostsintcoskxsinkxcostsintcoskxsintkxsintkxsin
dttkxsintkxsinT
E
ZI
T
T
T
T
11
2
11
0
2
2
21
20
012
20
012
20
012
0
2121
21
0
221
21
0
221
2121212
212
221121
20
1
20
012
Da cui si vede che I12 può essere positivo o negativo al variare della distanza fra le sorgenti.Siccome
xxk 2
Si vede che la differenza di fase con cui le onde giungono in P dipende dal rapporto fra ladifferenza di cammino rapportata alla lunghezza d’onda
-0.5
0
0.5
1
1.5
2
2.5
0 5 10 15 20
I
x
Graficando il funzione di x l’intensità
Massima Intensità=4I
Minima intensità =0(Oscurità)
Valor medio=2I
Nei punti di massima intensità si dice che vi è interferenza costruttiva, mentre nei punti dioscurità si ha interferenza distruttiva
212122 nxn
x
interferenza distruttiva
2222 nxn
x
interferenza costruttiva
Multiplo pari di mezze lunghezze d’onda Multiplo dispari di mezze lunghezze d’onda
Questo esperimento non è praticamente realizzabile. Si può facilmente realizzare però ilseguente
Nella regione di sovrapposizione
x1
S
S1
S2 x2
le onde arrivano con differenze di fase a causadella differenza fra x1 e x2
Ruotando lo schermo vedremo una immagine analoga a
Queste sono le frange di interferenza. Dalla loro periodicità si può risalire allalunghezza d’onda della radiazione
Uno dei fenomeni più spettacolari in natura è quello della diffrazione delle onde
Questo fenomeno, che è caratteristico della propagazione ondosa, consiste nel fattoche in certe situazioni le onde non sembrano propagarsi in linea retta
Il principale strumento per comprendere questo fenomeno è il cosidetto Principio diHuyghens. Questo è la conseguenza di un teorema detto di equivalenza
Il Principio di Huyghens si può formulare come segue: i punti (geometrici) investiti daun fronte d’onda al tempo t possono considerarsi come sorgenti di onde sfericheelementari, il cui inviluppo costituisce il fronte d’onda al tempo t+t
DiffrazioneDiffrazione
Col Principio di Huyghens è facile spiegare le leggi della riflessione e rifrazione
1
2
i
O
A
B
Un fronte d’onda piana che viaggia con velocità v1 nel mezzo 1 in cide nel punto O all’istantet=0. Dopo t secondi il punto A avrà raggiunto il punto B: AB=v1t
Nel frattempo i punti della superficie cominciano ad emettere onde sfericheil cui inviluppo è il fronte dell’onda riflessa
A’
r1
Il raggio della sfera centrata in O sarà pari a A’B’=v1T1 e dall’uguaglianza dei triangoliOAB e OA’B’ discende l’uguaglianza degli angoli di incidenza e riflessione
Analogamente per la rifrazione si trova OC/AB=v2/v1 e quindi la Legge di Snell dato che iraggi sono cateti e proporzionali al seno dell’angolo opposto
r2
C
Per comprendere questo fenomeno facciamo il seguente esercizio: un’onda piana incidesu una fenditura e noi vogliamo ricostruire l’immagine riprodotta su uno schermo moltodistante (diffrazione di Fraunhofer)
O
h
Per ricostruire il fronte d’onda ad una inclinazione (vergenza) piccola posso considerare isegmenti infinitesimi fra x e x+dx come sorgenti di onde sferiche elementari. Ciascunelementino produrrà un campo infinitesimo dE con una fase dipendente da x e dall’angolo
dx
r
x
xsin
Il campo sarà proporzionale al volume della fenditura e potremo scrivere:
dx,xtkrsinAdE
La fase dipenderà dal rapporto fra la lunghezza d’onda ed il tratto in più che l’ondaelementare emessa dal punto x dovrà percorrere
kxsinkx
sinx,x 2
L’ultima approssimazione è una conseguenza del fatto che lo schermo è ad una distanzar>>h, Integrando
khtkrcostkrcos
kh
Ahsind
k
AkxtkrsindxAE
khtkr
tkr
h
0
Con le formule di prostaferesi
22
2
khtkrsin
khsin
khAE
Pertanto si vede che, a parte il fattore di fase inessenziale in argomento del seno,la dipendenza del campo dall’angolo sta nel fattore
2
khz
z
zsin
L’intensità raccolta sullo schermo varierà dunque proporzionalmente a2
2
z
zsin
Al variare del rapporto /h quindi l’intensità cambia molto. Nel caso in cui h ed sonoconfrontabili l’immagine di un foro rotondo sarà dunque
-0.2
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
1.2
-10 -8 -6 -4 -2 0 2 4 6 8 10
h=1 mh=1 m
I(z)
z
=1m
2
Per comprendere la dipendenza del fenomeno dal rapporto /h, notiamo che la variazionedi z fra i primi due minimi, z, è pari a .
h
hz
2
2
Allora, se la lunghezza d’onda è trascurabile rispetto alle dimensioni della apertura, ancheuna piccolissima variazione dell’angolo ci fa passare dalla luce all’ombra, se invece ilrapporto /h si avvicina all’unità diventano visibili i massimi laterali.
Questo è il motivo per cui la luce del sole che entra da una finestra forma sulla pareteopposta o sul pavimento una zona di luce nettamente separata dall’ombra. Ma unforo di uno spillo in una tenda nera tenderà a diffrangere la luce in tutte le direzioni.
Ma la diffrazione è un fenomeno molto più frequente e quotidiano in natura: è il motivoper cui da una stanza si sentono voci o rumori provenienti da un’altra, o il motivo per ilquale le anse di un fiume vicino alla foce a delta hanno le stesse dimensioni del letto.Ancora: una superficie di vetro liscia può riflettere la luce mentre una scabra non lo fa;se strofinate delicatamente il bordo di un bicchiere col gambo con dell’acqua il bicchiereemette un suono, ma se l’acqua è frizzante il bicchiere non suona
Si noti che la fenditura è l’equivalente di una funzione Rect (vedi Cenni di analisi di Fourier)e che il campo risultante è proporzionale alla funzione Sync, la trasformata di Fourier dellaRect
Un reticolo di diffrazione è un dispositivo che consente di combinare gli effetti didiffrazione con l’interferenza. Esso è costituito da una serie di fenditure equispaziatecon passo p. Un’onda che incide su ogni fenditura produrrà una serie di onde diffratteche interferiranno fra loro.
In funzione dell’angolo di osservazione, si dovranno rivelare effetti di interferenzacostruttiva e distruttiva
/p=1/p=1/2
I
q
È facile vedere che i massimi cadranno nei punti qmax tali che
2
122
nq;sin
pq max
Il reticolo di diffrazioneIl reticolo di diffrazione
Si capisce quindi che con una radiazione di lunghezza d’onda nota si potrà determinareIl passo del reticolo o viceversa, semplicemente misurando la distanza angolare tra imassimi
In effetti è proprio quello che si fa per studiare i reticoli cristallini dei solidi. UsandoRaggi X , le cui lunghezze d’onda sono confrontabili con le distanze interatomiche, sipossono determinare le posizioni degli atomi
La sigla LASER sta per Light Amplifier by Stimulated Emission Radiation
Il laser è uno strumento che consente la produzione di luce coerente, monocromatica epolarizzata
Esso sfrutta il fenomeno della emissione stimolata
Stato vuoto
Stato occ.
Emissione spontanea: se un elettrone decade da un livello eccitato ad uno più bassoemette un fotone
h
Il LASERIl LASER
Stato vuoto
Stato occ.
Emissione stimolata: se un fotone di energia h investe un elettrone nel livello 2 lo faimmediatamente precipitare al livello
h
Stato occ.
Stato vuoto
h
Accanto ai fenomeni di emissione bisogna considerare il fenomeno di assorbimento:un fotone può essere assorbito da un elettrone che passa dallo stato più basso allo statoeccitato
Di conseguenza se irradiamo un atomo possiamo avere in uscita due fotoni (emissioneStimolata) o nessuno (assorbimento). In.oltre la probabilità che avvenga l’uno o l’altroprocesso (sezione d’urto) è uguale
Se però irradiamo un sistema di molti atomi il flusso di fotoni sarà minore in uscita di quelloin entrata: la popolazione del livello 1 (numero di atomi con l’elettrone nel livello) èmaggiore di quella del livello 2 all’equilibrio
Questo è un inconveniente, per la realizzazione di un amplificatore di luce, ma l’emissionestimolata è un meccanismo promettente per realizzare luce monocromatica e coerente:gli atomi emettono tutti quando investiti dalla radiazione, quindi l’emissione è in fase
L’amplificazione di luce si può realizzare mediante l’inversione della popolazione, conun sistema a tre o quattro livelli (materiale attivo)
Dec. rapido
Dec. rapido
-1.5
-1
-0.5
0
0.5
1
1.5
Il sistema a quattro livelli è più efficiente perché la popolazione del livello 1 resta sempreminore di quella del livello 2
Tuttavia ancora non siamo che all’inizio della costruzione di questa macchina (il cuirendimento è evidentemente basso)
Il materiale attivo deve essere inserito in una cavità risonante (Fabry-Perot): una cavitàmetallica le cui pareti sono estremamente riflettenti e parallele.
-1.5
-1
-0.5
0
0.5
1
1.5
Se la lunghezza d della cavità non è un multiplo esatto della lunghezza d’onda tutte leonde nella cavità si distruggeranno per interferenza. Se invece d=N, allora quest’ondaandrà avanti e indietro nella cavità continuamente stimolando l’emissione degli atomi.La luce potrà essere prelevata da un lato usando uno specchio semiriflettente
d
Partendo dalle leggi di Snell è possibile determinare le intensità delle onde riflessa e rifratta
Innanzitutto notiamo che un’onda non polarizzata può essere decomposta nellasovrapposizione di due onde polarizzate rettilineamente, i cui campi siano perpendicolari
Siccome i due campi non interferiscono (cfr. Interferenza), si potrà scrivere
psppssnonnonpsnon EEEIEIEIEEE
Inoltre se l’onda è completamente non polarizzata le ampiezze di Es e Ep possono essereprese uguali, cosicché le due onde trasportano la stessa quantità di energia. Invece se leampiezze di Es e Ep differiscono, allora l’onda si dice parzialmente polarizzata e sidefinisce rapporto di polarizzazione
ps
ps
II
II
Se consideriamo adesso un’onda non polarizzata incidente sulla superficie di separazionedi due mezzi possiamo decomporla nei due campi e studiarli separatamente
Coefficienti di Fresnel: riflettività e trasmittivitàCoefficienti di Fresnel: riflettività e trasmittività
Per studiare la riflessione e la rifrazione di un’onda non polarizzata, conviene scegliere ilcampo Es perpendicolare al piano definito dalla direzione di propagazione e dalla normalealla superficie, il piano di reazione (il campo Es parallelo alla superficie o polarizzazione “S”)ed il campo Ep giacente nel piano stesso (polarizzazione “P”).
Le ampiezze del campo elettrico e del campo magnetico sono legate dall’impedenzacaratteristica del mezzo, generalizzazione dell’impedenza del vuoto
EZ
nH
n
ZZ
r
r
0
0
0
0
1
2
z
i i
r
pH
pE
“P”
1
2
z
i i
r
sE
sH
“S”
Le condizioni di continuità alla superficie di separazione impongono che le componentitangenziali dei campi elettrico e magnetico siano continue. Questo comporta
ptptpt
ststst
ptptpt
ststst
HHH
HHH
EEE
EEE
Ma le ampiezze dei campi elettrico e magnetico sono proporzionali, quindi è possibileottenere un sistema di equazioni nelle ampiezze dell’onda riflessa e rifratta
spp
sss
ppp
ss
EnEnEn
rcosEnicosEnicosEn
rcosEicosEicosE
sEEE
211
211
Risolvendo e facendo uso della legge della rifrazione
pp
pp
ss
ss
Ericosrisin
icosrsinE
Eritg
ritgE
Erisin
icosrsinE
Erisin
risinE
22
Definendo i coefficienti riflessione di Fresnel come
s
ss
p
pp E
Er;
E
Er
Si ottiene dopo qualche manipolazione
rcosnicos
rcosnicos
icosrsinrcosisin
icosrsinrcosisinr
rcosicosn
rcosicosn
rcosrsinicosisin
rcosrsinicosisinr
s
p
12
12
12
12
Questi coefficienti sono il rapporto fra le ampiezze delle onde. Si possono introdurre icoefficienti di riflessione come i rapporti fra le intensità dell’onda incidente e riflessa. Cioè:
22
22
2
2
sss
ssp
pp
pp r
E
E
I
IR;r
E
E
I
IR sp
Analogamente si possono definire i coefficienti di trasmissione, tp, ts Tp e Ts
Se l’angolo di incidenza è tale che 12nitg B
è facile vedere che l’angolo di incidenza e quello di rifrazione sono complementari
2
rirsinicos
rsin
isin
icos
isinBB
B
B
B
Pertanto al tendere dell’angolo di incidenza all’angolo di Brewster, tg(iB+r) diverge, quindiE’p tende ad annullarsi.
In assenza di processi dissipativi, l’intensità dell’onda incidente si divide fra quella incidentee quella trasmessa, quindi per incidenza pari all’angolo di Brewster e polarizzazione P tuttal’intensità viene trasmessa
Questa circostanza è suscettibile di spettacolari applicazioni ingegneristico/architettoniche.Se le vetrate di un edificio sono opportunamente inclinate ed orientate, in modo da far sì chela luce solare incida per tutto il giorno con angoli vicini all’angolo di Brewster del vetro, siotterrà che nell’edificio penetri la massima intensità luminosa possibile. Le famose piramididel Museo del Louvre, sono ispirati a questo semplice fenomeno fisico.
Angolo di BrewsterAngolo di Brewster
La legge di Snell predice fenomeni diversi a seconda dei valori degli angoli e dell’indice dirifrazione relativo
121
2 nn
n
rsin
isin
Nel caso in cui n2>n1, n12>1, ricavando l’angolo di rifrazione si avrannosoluzioni reali, e l’angolo di rifrazione saràminore dell’angolo di incidenza
Nel caso in cui n1>n2, n12<1, l’angolo di rifrazionesarà maggiore dell’angolo di incidenza e siavranno soluzioni reali solo se i i ,l’angolo limite per cui r=/2
1
2
zk
i
r
1
2
zk
i
r
1
2
zk i
r
Riflessione totaleRiflessione totale
Vogliamo capire ora cosa accadrà per angoli di incidenza superiori all’angolo limite.Apparentemente non si avrà nessun’onda trasmessa, e, come nel caso del prisma a 45°si avrà
00
41666090
Lrel
L i.n
sinisin
Questo è un caso interessante per studiare l’efficacia dell’uso deinumeri complessi in Fisica
Si può estendere la definizione delle funzioni trigonometriche ai numeri complessi tramitei loro sviluppi in serie di potenze
0
2642
0
12753
21
6421
121
753
k
kk
k
kk
!k
x...
!
x
!
x
!
xxcos
!k
x....
!
x
!
x
!
xxxsin
semplicemente immaginando x come un numero complesso x=a+ib
Le identità trigonometriche restano tutte valide, e vanno introdotte le funzioniiperboliche mediante le seguenti formule
sinhiisin;coshicos
sinhcosicoshsinisincosicossinisin
sinhsinicoshcosisinsinicoscosicos
Da cui
Inoltre per /2
puro oimmaginari:sinhiicos
per reale:coshisin
2
0112
È possibile verificare che (esercizio):
122 isinicos
Siccome può essere cosh>1, assumendo che la legge di Snell valga anche nel campodei numeri complessi, si avrà per i i
11
1
212
2
212
2
12
n
isini
n
isinrcos
n
isinrsin
Ora, per angoli complessi anche i coefficienti di Fresnel sono numeri complessi,pertanto
*
spspspsp rrrR 2
È facilissimo, adesso, vedere che se i i
1 sp RR
Cioè, tutta l’energia trasportata dall’onda incidente resta nel primo mezzo
Ci domandiamo ora se nella riflessione totale ci sia un campo elettromagneticonel secondo mezzo (z>0)
1
2 z
ki
x
Considerando la componente parallela alla superficie del campo elettrico Ey, cioèun’onda che si propaga nella direzione x
.c.czikexpykxkitiexpE.c.crktiexpEE zyxyyy 00
Nell’ultima espressione il vettore d’onda è diretto come la direzione di propagazione ed ilsuo modulo è
2
k
Onde evanescentiOnde evanescenti
Ma per i , kz sarà un immaginario puro:
122
2
2
12
n
sinzicoszzk i
rz
Scartando il segno “+” (perché se l’ampiezza dell’onda crescesse durante la propagazionesi negherebbero i Princìpi della Termodinamica)
.c.cykxkitiexpz
expE
.c.cykxkitiexpn
sinzexpEE
yxy
yxi
yy
0
2
20 1
2
12
Quest’ultima formula rappresenta un’onda che si propaga nel piano (x,y) e la cuiampiezza si smorza in funzione della profondità z con una lunghezza caratteristica
1
1
22
2
12
n
sin i
Si noti che se i non è vicino all’angolo limite
Le formule precedenti definiscono l’onda evanescente. Questa è un’onda che presentacaratteristiche abbastanza diverse da un’onda elettromagnetica che si propaga nel vuoto.
Un calcolo completo (M.Born e E.Wolf, Principles of Optics, Pergamon Press 1993)mostra innanzitutto che l’onda evanescente non è trasversale (il campo elettrico nonsi annulla lungo la direzione di propagazione)
Si può far vedere (esercizio) che le componenti tangenziali alla superficie (x ed y) delvettore di Poynting sono sempre non nulle mentre è sempre nulla la componente z.Ciò significa che l’energia non può viaggiare lungo la normale alla superficie. Pertantoessa deve restare confinata sulla superficie (trasportata dall’onda evanescente) e quinditrasferita all’onda riflessa totalmente
L’energia trasportata deve quindi viaggiare secondo il seguente schema
1
2 z
ki
x
Onda evanescente