Economia Politica: Introduzione ECONOMIA POLITICA (Cooperazione e Sviluppo)PROF. PASCA DI MAGLIANO.
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo I. Un Viaggio intorno al mondo
Corso di
Economia Politica
a.a. 2012/2013
LEZIONE 21
Laurea Magistrale in Giurisprudenza, UNIBS
Prof.ssa Maria Laura Parisi, PhD; [email protected]; DEM Università di Brescia
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Dalla crisi finanziaria alla crisi macroeconomica:
riassunto
• Abbiamo visto che due sono state le “crisi”finanziarie generate da “bolle” speculative USA
• Una dovuta all’euforia irrazionale della “new”economy (le cosiddette dotcom) che èscoppiata all’inizio del nuovo millennio
• Un’altra dovuta alla facilità con cui le banche erogavano mutui “subprime”, che, dopo lo scoppio della bolla immobiliare, non sono piùstati onorati
• Questo portò non solo i proprietari di casa a perdere la loro ricchezza, ma causò anche il fallimento di grosse banche (che acquistavano i “derivati”) e grandi imprese di assicurazioni (che assicuravano proprio quei titoli)…
Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011Capitolo XXI. La crisi del 2007-2010
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L’aiuto dell’innovazione finanziaria
• Dagli anni ‘90 c’è stata un’esplosione di strumenti finanziari, soprattutto
derivati: a fine 2005, azioni/bond valevano 3,5 volte il PIL mondiale invece
strumenti derivati valevano 11 volte il PIL mondiale!
• In teoria questi strumenti utili per spalmare i rischi su platee diffuse
• Però nessuno riesce a controllare la situazione complessiva
• Sistema bancario ombra per eludere regolamentazione: SPV
• Mutui sono impacchettati in ABS, asset back securities
• Rischio disperso, maggiore liquidità alle banche
• ABS oscuri e poco liquidi, negoziati over-the-counter
• Garantiti da assicurazioni, come Fannie Mae, Freddie Mac, AIG
• ABS potevano essere moltiplicati all’infinito: leverage
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Miliardi $
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Cosa si rompe?
• Valori immobiliari ed azionari crescono in modo molto forte
• Continuano tassi bassi perché inflazione bassa per merci a basso costo (e perché i
prezzi delle case non entrano nel CPI)
• Dal 2004 FED comincia ad alzare i tassi per rischi inflazione (petrolio)
• Rate dei mutui diventano insostenibili per molti (più del 20% nel 2007)
• Insolvenze dei mutuatari
• Banche con case come garanzie le vendono
• Prezzi immobiliari crollano
• Anche bolla immobiliare scoppia
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Figura 20.3 Percentuale di default sui mutui subprime
Tasso di default per anno di concessione del mutuo
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La valanga
• Società specializzate nella concessione mutui falliscono
• ABS diventano rischiosi, nessuno li vuole, nessuna garanzia
• Banche piene di ABS, non riescono più ad avere credito a breve
• Crisi di liquidità
• Rischio di insolvenza blocca mercato interbancario: tassi alti
• Blocco negoziazioni per tutti i bond (o svendita di attività liquide come azioni)
• Perdite su titoli
• Crollo azioni (riducendo il valore della ricchezza delle famiglie e i consumi)
• Panico a valanga
• Fallimenti di banche e assicurazioni
• Congelamento del credito a famiglie e imprese (riducendo gli investimenti)
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Scoppia la crisi
1. Crisi subprime e strumenti finanziari connessi
2. Caduta corsi immobiliari, inflazione, redditi e consumi delle famiglie
3. Crisi liquidità e fiducia tra banche insolvenza di alcune banche
4. Inflazione da materie prime, stagnazione o recessione mondiale
5. Intervento di politica monetaria e sussidi fiscali, cade il dollaro
6. Dollaro in ripresa, petrolio in discesa, altre turbolenze
7. Crisi finanziaria, fallimento di banche ed assicurazioni
8. Altri interventi della FED e del governo per salvare le banche
9. La crisi viene “esportata” attraverso il sistema finanziario
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Il Pil reale negli Stati Uniti si è contratto bruscamente
il tasso di disoccupazione è più che raddoppiato.
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• Il canale principale di trasmissione della crisi economica degli USA al resto del mondo: il commercio internazionale
• Quando i consumatori e le imprese USA hanno smesso di spendere, le importazioni americane sono crollate!
• Dal luglio 2008 al febbraio 2009 le importazioni americane di merci sono diminuite del 46% (gli USA sono il più grande importatore di merci del mondo, circa il 13% del totale)
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Figura 20.8 Il crollo delle importazioni statunitensi di merci
281.800,8European Union
71.498,2Germany
1.559.624,8Total
95.803,7Japan
176.654,4Mexico
226.248,4Canada
296.373,9China
US Import (million $, 2009)Main partners
55,6% delle importazioni americane provengono dai primi 5 partners.
54,8% provengono dai paesi OCSE, 18% dall’UE
Fonte: US bureau of the Census
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• Il contagio è stato maggiore nei paesi piùdipendenti dal commercio estero, in particolare con gli US, come la Germania.
• Nelle economie come Regno Unito e Irlanda, in cui le banche hanno sofferto problemi simili a quelli delle banche americane, il contagio ha amplificato gli effetti negativi.
• Dopo il fallimento di Lehman Brothers (15 Settembre 2008) e la chiusura del mercato interbancario, sono state colpite le banche in tutti i paesi.
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Figura 20.9 Il crollo del commercio mondiale nel 2009
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Ultimo atto della crisi
1. I governi dall’autunno del 2008 incominciano a fare politiche economiche
non convenzionali.
2. Non più solo spesa pubblica espansiva (aiuti economici, tagli alle tasse)
3. Ma anche interventi diretti sulle banche: iniettano liquidità nella struttura
delle banche
4. Nazionalizzano le banche
5. Si assumono su di sé i debiti, convertendo i titoli “tossici” in pancia alle
banche con titoli più sani, come i titoli di debito pubblico
6. Stati si indebitano per salvare le banche: debito e crisi passano agli Stati
7. Deficit pubblico, debito pubblico in aumento!
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