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intervista A colloquio con l’Ambasciatore d’Italia a Berna Marco del Panta lascia Berna per la fine della sua missione Tanti rappresentanti della comunità italiana, della diplomazia e della politica – il Consigliere Federale Ignazio Cassis su tutti – hanno presenziato, il 30 gennaio scorso, al saluto dell’Ambasciatore d’Italia a Berna Marco Del Panta, rientrato in Italia. di Franco Narducci Gli ambasciatori “vanno e vengono” si suole dire, e sicuramente ognuno di essi lascia una traccia nel Paese in cui svolgono la propria missione di- plomatica. I tre anni di Marco Del Panta in Sviz- zera saranno ricordati - al Corriere ne siamo profondamente convinti - con il giusto apprez- zamento e stima dalla comunità italiana e dalle Istituzioni svizzere. Molto ha fatto l’Ambascia- tore, assieme ai suoi collaboratori, per ridare ef- ficienza ai servizi consolari falcidiati da anni di spending review. E molto si è prodigato per la cooperazione bilaterale Italia-Svizzera e per pro- muovere in ogni sede il sistema paese Italia. SEGUE A PAGINA 3 di Alberto Costa Mi è tornata in mente la triste canzone degli anarchici co- stretti a lasciare il Ticino quando qualche giorno fa ho avuto l’opportunità di ascoltare la testimonianza di Paolo Ber- nasconi, nato a Lugano, noto avvocato e docente universita- rio di Diritto penale dell’econo- mia. Anche se, a dire il vero, i suoi dati non riguardavano tanto chi è costretto a partire da Lugano quanto piuttosto chi al suo lago non riesce neppure ad arrivarci, perché respinto dalle guardie di confine senza tanti complimenti. A PAGINA 2 IL COMMENTO Addio Lugano bella Costruito il primo sistema capace di tradurre i pensieri in parole. 'Leggendo nel pensiero' di una persona, può rico- struirne le parole con una chiarezza mai avuta prima. È un passo verso nuovi sintetizzatori linguistici basati sul- l'intelligenza artificiale e computer capaci di dialogare di- rettamente con il cervello umano, aiutando a esprimersi persone che non possono più parlare a causa di malattie. Il risultato, descritto sulla rivista Scientific Reports, si deve a un gruppo della Columbia University. Quando una persona parla, o immagina di farlo, appaiono nel cervello le spie di questa attività, segnali riconoscibili presenti anche quando si ascolta parlare qualcuno. Per decodificarli, i ricercatori guidati da Nima Mesgarani hanno sviluppato un vocoder, cioè un algoritmo capace di sintetizzare i di- scorsi, dopo aver imparato a registrare una persona mentre parla. "È la stessa tecnologia usata da Amazon Echo e Apple Siri che rispondono verbalmente alle nostre do- mande", rileva Mesgarani. Per insegnare al vocoder a in- ricerca Si deva a un gruppo della Columbia University Un sistema che traduce i pensieri in parole HINWIL terpretare l'attività cerebrale, i ricercatori hanno studiato e misurato quella di malati di epilessia, mentre ascoltavano frasi pronunciate da persone diverse. Dopo di che gli hanno chiesto di dire i numeri da 0 a 9, registrando i loro segnali cerebrali. Il suono prodotto dal vocoder in risposta a questi segnali è stato analizzato e 'pulito' da un sistema intelligenza artificiale che imita le strutture dei neuroni cerebrali. Il risultato ottenuto è stata una voce, dal suono robotico, in grado di ripetere la sequenza di numeri. "Le persone riuscivano a capire e ripetere i suoni detti dalla macchina il 75% delle volte", continua. I ricercatori vogliono ora ripetere il test con parole e frasi più complesse, e con i segnali cerebrali prodotti da una persona mentre parla o immagina di farlo. L'idea è di arrivare a realizzare un im- pianto simile a quello usato per i malati di epilessia, capace di tradurre direttamente in parole i pensieri di persona non più in grado di parlare a causa di malattie, come la sclerosi laterale amiotrofica. votazioni 10 febbraio Iniziativa popolare “contro la dispersione degli insediamenti” Stop all’espansione urbana? L'iniziativa popolare "contro la di- spersione degli insediamenti", solo oggetto in votazione il prossimo 10 febbraio, sembra aver perso il favore degli svizzeri, stando al secondo son- daggio SSR pubblicato la settimana scorsa. Solo il 47% degli interpellati si dice ancora favorevole, contro il 63% di dicembre, mentre il 49% è ormai con- trario. La maggioranza "si è rovesciata rispetto al primo sondaggio SSR rea- lizzato in dicembre", sottolinea l'isti- tuto gfs.bern che ha realizzato il son- daggio per l'ente radiotelevisivo. Gli oppositori beneficiano ormai di un debole vantaggio di due punti per- centuali. Rispetto al primo sondaggio, l'adesione all'iniziativa dei Giovani Verdi - mirante a vietare la creazione di nuove zone edificabili a meno che non venga messa a disposizione una nuova superficie di dimensioni almeno equivalenti - è venuta meno soprat- tutto fra gli elettori del centrodestra, a seguito delle parole d'ordine dei partiti borghesi. A PAGINA 5 Corriere degli Italiani ANNO LVII - N. 4 - 6 febbraio 2019 Stauffacherstr. 173 AZA 8004 ZURIGO TEL. 044 240 22 40 FAX 044 240 23 22 www.corrieredegliitaliani.ch per l’italianità LA MIGLIOR PROTEZIONE: L’ASSICURAZIONE AUTO PREMIATA. Zurich, Agenzia Generale Vincenzo Centolanza I suoi consulenti a vostra disposizione: Moreno Baggieri, 076 339 89 51 Claudio Campanile, 076 565 27 77 italia 2 Il Ministero dell'Interno toglie la scorta al giornalista Sandro Ruotolo, minacciato dalla Ca- morra per le sue inchieste. La notizia ha avuto come replica una quantità di critiche di Salvo Buttitta INtervista 4 Fra meno di due anni le Acli (As- sociazioni Cristiane Lavoratori Internazionali) della Svizzera ce- lebreranno 60 anni di presenza in terra elvetica. Intervista al presidente delle Acli Svizzera Giuseppe Rauseo PATRONATo aCLI 7 Ha fatto molto discutere, su giornali, TV e siti internet, la problematica legata all’uscita dell’Unione Europea del Regno Unito. Il caso inglese, primo nel suo genere in quanto dagli anni ’50 ad oggi l’Unione Eu- ropea ha sempre visto aumentare i propri aderenti, ora per la prima volta un membro decide di uscirne. La Brexit consente di fare un utile ripasso di quello che significano i regolamenti di sicurezza pensio- nistica europea. attualita' 17 Il Tribunale di Catania, sezione Reati Ministeriali, ha richiesto l’autorizza- zione a procedere per il delitto di se- questro di persona aggravato a carico del Ministro dell’interno in carica. di Paola Fuso Cappellania, avvocato moda 11 di Maria-Vittoria Alfonsi Nella confusione che coinvolge oggi buona parte della nostra in- dustria, dobbiamo dare atto ad un settore che per lungo tempo è stato ritenuto “frivolo”, di por- tare ancora il “Made in Italy”, e l'Italian Style in vetta facendosi, e facendoci, onore nel mondo.

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intervista A colloquio con l’Ambasciatore d’Italia a Berna

Marco del Panta lascia Bernaper la fine della sua missione

Tanti rappresentanti della comunità italiana, delladiplomazia e della politica – il Consigliere FederaleIgnazio Cassis su tutti – hanno presenziato, il 30gennaio scorso, al saluto dell’Ambasciatore d’Italiaa Berna Marco Del Panta, rientrato in Italia.

di Franco NarducciGli ambasciatori “vanno e vengono” si suole dire,e sicuramente ognuno di essi lascia una traccianel Paese in cui svolgono la propria missione di-plomatica. I tre anni di Marco Del Panta in Sviz-zera saranno ricordati - al Corriere ne siamoprofondamente convinti - con il giusto apprez-zamento e stima dalla comunità italiana e dalleIstituzioni svizzere. Molto ha fatto l’Ambascia-tore, assieme ai suoi collaboratori, per ridare ef-ficienza ai servizi consolari falcidiati da anni dispending review. E molto si è prodigato per lacooperazione bilaterale Italia-Svizzera e per pro-muovere in ogni sede il sistema paese Italia.

SEGUE  A PAGINA 3

di Alberto Costa

Mi è tornata in mente la tristecanzone degli anarchici co-stretti a lasciare il Ticinoquando qualche giorno fa hoavuto l’opportunità di ascoltarela testimonianza di Paolo Ber-nasconi, nato a Lugano, notoavvocato e docente universita-rio di Diritto penale dell’econo-mia. Anche se, a dire il vero, isuoi dati non riguardavanotanto chi è costretto a partireda Lugano quanto piuttosto chial suo lago non riesce neppuread arrivarci, perché respintodalle guardie di confine senzatanti complimenti.

A PAGINA 2

IL COMMENTO

AddioLugano bella

Costruito il primo sistema capace di tradurre i pensieri inparole. 'Leggendo nel pensiero' di una persona, può rico-struirne le parole con una chiarezza mai avuta prima. Èun passo verso nuovi sintetizzatori linguistici basati sul-l'intelligenza artificiale e computer capaci di dialogare di-rettamente con il cervello umano, aiutando a esprimersipersone che non possono più parlare a causa di malattie.Il risultato, descritto sulla rivista Scientific Reports, sideve a un gruppo della Columbia University. Quando unapersona parla, o immagina di farlo, appaiono nel cervellole spie di questa attività, segnali riconoscibili presentianche quando si ascolta parlare qualcuno. Per decodificarli,i ricercatori guidati da Nima Mesgarani hanno sviluppatoun vocoder, cioè un algoritmo capace di sintetizzare i di-scorsi, dopo aver imparato a registrare una persona mentreparla. "È la stessa tecnologia usata da Amazon Echo eApple Siri che rispondono verbalmente alle nostre do-mande", rileva Mesgarani. Per insegnare al vocoder a in-

ricerca Si deva a un gruppo della Columbia University

Un sistema che traduce i pensieri in paroleHINWIL

terpretare l'attività cerebrale, i ricercatori hanno studiatoe misurato quella di malati di epilessia, mentre ascoltavanofrasi pronunciate da persone diverse. Dopo di che glihanno chiesto di dire i numeri da 0 a 9, registrando i lorosegnali cerebrali. Il suono prodotto dal vocoder in rispostaa questi segnali è stato analizzato e 'pulito' da un sistemaintelligenza artificiale che imita le strutture dei neuronicerebrali. Il risultato ottenuto è stata una voce, dal suonorobotico, in grado di ripetere la sequenza di numeri. "Lepersone riuscivano a capire e ripetere i suoni detti dallamacchina il 75% delle volte", continua. I ricercatori voglionoora ripetere il test con parole e frasi più complesse, e con isegnali cerebrali prodotti da una persona mentre parla oimmagina di farlo. L'idea è di arrivare a realizzare un im-pianto simile a quello usato per i malati di epilessia,capace di tradurre direttamente in parole i pensieri dipersona non più in grado di parlare a causa di malattie,come la sclerosi laterale amiotrofica.

votazioni 10 febbraio Iniziativa popolare “contro la dispersione degli insediamenti”

Stop all’espansione urbana?L'iniziativa popolare "contro la di-spersione degli insediamenti", solooggetto in votazione il prossimo 10febbraio, sembra aver perso il favoredegli svizzeri, stando al secondo son-daggio SSR pubblicato la settimanascorsa.Solo il 47% degli interpellati si diceancora favorevole, contro il 63% didicembre, mentre il 49% è ormai con-trario. La maggioranza "si è rovesciatarispetto al primo sondaggio SSR rea-lizzato in dicembre", sottolinea l'isti-tuto gfs.bern che ha realizzato il son-daggio per l'ente radiotelevisivo. Glioppositori beneficiano ormai di undebole vantaggio di due punti per-centuali. Rispetto al primo sondaggio,l'adesione all'iniziativa dei GiovaniVerdi - mirante a vietare la creazionedi nuove zone edificabili a meno chenon venga messa a disposizione unanuova superficie di dimensioni almenoequivalenti - è venuta meno soprat-tutto fra gli elettori del centrodestra,a seguito delle parole d'ordine deipartiti borghesi.

A PAGINA 5

Corrieredegli Italiani

ANNO LVII - N. 4 - 6 febbraio 2019Stauffacherstr. 173 AZA 8004 ZURIGO

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AUTO PREMIATA.Zurich, Agenzia Generale Vincenzo CentolanzaI suoi consulenti a vostra disposizione:Moreno Baggieri, 076 339 89 51Claudio Campanile, 076 565 27 77

italia 2Il Ministero dell'Interno togliela scorta al giornalista SandroRuotolo, minacciato dalla Ca-morra per le sue inchieste. Lanotizia ha avuto come replicauna quantità di critichedi Salvo Buttitta

INtervista 4Fra meno di due anni le Acli (As-sociazioni Cristiane LavoratoriInternazionali) della Svizzera ce-lebreranno 60 anni di presenzain terra elvetica. Intervista al presidente delleAcli Svizzera Giuseppe Rauseo

PATRONATo aCLI 7Ha fatto molto discutere, su giornali,TV e siti internet, la problematicalegata all’uscita dell’Unione Europeadel Regno Unito. Il caso inglese,primo nel suo genere in quantodagli anni ’50 ad oggi l’Unione Eu-ropea ha sempre visto aumentarei propri aderenti, ora per la primavolta un membro decide di uscirne.La Brexit consente di fare un utileripasso di quello che significano iregolamenti di sicurezza pensio-nistica europea.

attualita' 17

Il Tribunale di Catania, sezione ReatiMinisteriali, ha richiesto l’autorizza-zione a procedere per il delitto di se-questro di persona aggravato a caricodel Ministro dell’interno in carica. di Paola Fuso Cappellania, avvocato

moda 11

di Maria-Vittoria Alfonsi

Nella confusione che coinvolgeoggi buona parte della nostra in-dustria, dobbiamo dare atto adun settore che per lungo tempoè stato ritenuto “frivolo”, di por-tare ancora il “Made in Italy”, el'Italian Style in vetta facendosi,e facendoci, onore nel mondo.

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2 ATTUALITÀ ITALIANA Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

Il Viminale revoca la scorta al giornalista antimafia Sandro Ruotolo

Un fronte di solidarietàSaviano: Così rischia

cronista antimafia ha condottonumerose inchieste sulla Terra deiFuochi e sul traffico illecito di ri-fiuti in Campania. Nel 1997 unlutto sconvolse la vita della famigliaRuotolo: la cugina Silvia, 39 anni,vittima inconsapevole di Camorra,venne assassinata in strada, sottogli occhi dei figli di 5 e 10 anni,mentre tornava nella sua casa al-l’Arenella, a Napoli. Stando allerisultanze delle indagini, i proiettilisparati all’impazzata avevano inrealtà come obiettivo un affiliatoal clan Cimmino, Salvatore Rai-mondi, e colpirono per sbaglio Sil-via, uccidendola sul colpo. Nel 2009, nell’ambito di un’in-chiesta sulla trattativa Stato-Mafia,Ruotolo intervistò il collaboratoredi giustizia Massimo Cianciminoe per questo motivo ricevette unalettera minatoria con minacce dimorte. Non è però a causa di Cian-cimino che Ruotolo venne messosotto scorta: a originare l’assegna-zione della protezione personale,nel maggio 2015, furono le graviminacce del boss dei Casalesi Mi-chele Zagaria. Zagaria - intercettatoin carcere - commentando il re-portage di Ruotolo sulla Terra deiFuochi appena andato in onda suLa7, disse: «O voglio squartà vivo». La decisione di porre sotto scortail giornalista, all'epoca nella squa-dra di «Servizio pubblico», vennepresa dall'allora prefetto di RomaFranco Gabrielli, in attesa dellariunione del comitato provincialeper l’ordine e la sicurezza. Nel-l’ottobre del 2018, Sandro Ruotoloha realizzato per Fanpage.it l’in-chiesta sulla cosiddetta «Bestia»di Matteo Salvini, ovvero sul soft-ware utilizzato dallo spin doctordel ministro dell’Interno, LucaMorisi, per la comunicazione socialdella Lega. Questo software, in

sostanza, è in grado di analizzarein tempo reale l’orientamento deicommenti e delle reazioni ad unpost e di suggerire a chi gestiscela comunicazione digitale i temisu cui puntare nei post successivi,cavalcando gli umori e le pauredelle persone. Con la collaborazione di Alex Or-lowski, uno dei primi hacker ita-liani e fondatore della società Wa-ter on Mars, l'inchiesta di Ruotoloha mostrato come grazie a questosistema, Salvini riesca sempre aessere in Trending topic grazie, adesempio, al sostegno esterno digruppi americani che fanno capoa Alana Mastrangelo, un’italo-ame-ricana membro della National RifleAssociation, la lobby americanadelle armi. “Pensate ai giornalistiche subiscono le minacce, comeSandro Ruotolo e tanti altri: su diloro incombe il pericolo e il rischiodella loro incolumità. Da noi devepartire un’azione di condivisione,

di aiuto, di sostegno. È necessario che cia-scuno si senta effettivamente protetto eche abbia una rete attorno. Se questa reteparla dell’esigenza di protezione e dellepersone a rischio, queste ultime non vengonotoccate”. Sono le parole del procuratore nazionaleAntimafia, Federico Cafiero De Raho, dalpalco di “Contromafiecorruzione” a Trieste,a proposito della revoca della scorta al gior-nalista Sandro Ruotolo. Solidarietà incondizionata da Lorenzo Fri-gerio, membro della segreteria nazionaledi Libera e coordinatore della FondazioneLibera Informazione. Frigerio, nel corsodell’evento, ha definito “profondamentesbagliata” la decisione riguardante il gior-nalista. Non appena si è diffusa la notizia,informa l’associazione, il presidente donLuigi Ciotti ha telefonato al giornalista peresprimere vicinanza. Molti esponenti politicie non si sono spesi per esprimere vicinanzaal giornalista; ma ciò che tutti si auspicano- e che anche noi vogliamo ribadire - è chesia fatta chiarezza sulla vicenda e che siagarantita l’incolumità di Ruotolo.

IL COMMENTO

fisco

Salve per ora le agevolazioni fiscali per il no profitdi Roberto Caselli, Dottore commercialista

La tassa sulla “solidarietà”, comel’avevamo chiamata nel commentodel 16 Gennaio alla Legge di stabi-lità, o sulla “bontà”, come l’avevadefinita il Presidente Mattarellanel suo messaggio di fine d’anno,almeno per ora non scatta.La Commissione bilancio del Se-nato infatti ha approvato, il 24 gen-naio, l’emendamento “Marcucci”,a firma dei senatori del PD e dialtri, per cui, nell’ambito del decretosemplificazioni, vengono ripristi-nate dal 1° gennaio le agevolazionigià previste dall’art. 6 del Dpr 601/73ed abrogate con il comma 51 dellaLegge di stabilità.Dopo il voto delle commissioniriunite Affari costituzionali e Lavoripubblici e l’intervento del Colleche, il 28 gennaio, ha chiesto l’eli-minazione della gran parte degliemendamenti approvati in Com-missione, contenenti una serie dicompromessi concordati fra le forzedi maggioranza, il testo aggiornatoè passato all’esame delle Camereed entro il 12 febbraio il decretodovrebbe essere approvato defini-tivamente, forse con l’ennesima fi-ducia, e non dovrebbero essercisorprese sull’esito.Il ripristino delle agevolazioni peril no profit, per il quale è stato ap-provato l’emendamento dell’oppo-

sizione PD, il cui impegno è statocosì premiato, è avvenuto confer-mando, nella Legge di stabilità, ilcomma 51, contenente l’abrogazio-ne, ma sostituendo il comma 52con il seguente testo: La disposi-zione di cui al comma 51 trova ap-plicazione a decorrere dal periodod'imposta di prima applicazione delregime agevolativo di cui al comma52-bis.È stato poi inserito, sempre nellaLegge di stabilità, un altro comma,il 52 bis, che prevede che, con suc-cessivi provvedimenti legislativisaranno individuate misure di fa-vore, compatibili con il diritto del-l’Unione Europea, nei confrontidei soggetti che svolgono con mo-dalità non commerciali attività cherealizzano finalità sociali nel ri-spetto dei principi di solidarietà esussidiarietà. È previsto inoltre ilnecessario coordinamento con ledisposizioni di cui al decreto legi-slativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codicedel Terzo settore). Questo significa che, almeno perora, probabilmente per tutto il2019, le agevolazioni sono salve,visto che appare improbabile chela riforma annunciata possa essereapprovata in tempi brevi.Le norme agevolative saranno per-tanto tutte da riscrivere; è evidentel’intento di venire incontro alle giu-ste aspettative del mondo del vo-lontariato e in particolare del terzo

settore in generale, ma il termine “sussidia-rietà” fa pensare che non si sia tenuto contodelle peculiarità della sanità pubblica, cherischia di restare esclusa.In questo momento sarebbe stato forse im-possibile un risultato migliore, come avevamoauspicato nel precedente intervento, ma in-tanto apprezziamo questo risultato, chemette tranquillo il mondo del volontariato,il terzo settore in generale e la sanità pubblicaalmeno per un anno.Restano purtroppo i problemi delle assurdediscriminazioni fra la sanità privata e quellapubblica, e nell’ambito di quest’ultima quellefra aziende ospedaliere ed aziende sanitarielocali. Nell’interesse dei cittadini auspichiamoche possano essere risolti con la riformaprogrammata.Ricordo che la sperequazione più evidentefra la sanità pubblica e quella privata è co-stituita dalla tassazione a carico solo dellaprima degli immobili strumentali utilizzatiper l’attività sanitarie, ma ce ne sono diversealtre, fra le quali spicca l’IRAP (Imposta re-gionale sulle attività produttive), che è con-teggiata su una diversa base imponibile.Mentre le imprese private la pagano sulvalore netto della produzione ( che è unaconfigurazione contabile non lontana daquella del reddito di esercizio, che è unvalore relativamente basso rispetto al fat-turato ed al costo del personale, e qualchevolta zero, in caso di perdita, con l’aliquotamassima del 3,9%, le aziende pubbliche (non solo quelle sanitarie) la pagano sulleretribuzioni corrisposte ai propri dipendentie collaboratori, cioè su un valore enorme, econ l’aliquota dell’8,5%.

AddioLuganobella di Alberto Costa

Mi è tornata in mente la triste canzonedegli anarchici costretti a lasciare il Ti-cino quando qualche giorno fa ho avutol’opportunità di ascoltare la testimo-nianza di Paolo Bernasconi, nato a Lu-gano, noto avvocato e docenteuniversitario di Diritto penale dell’eco-nomia.Anche se, a dire il vero, i suoi dati nonriguardavano tanto chi è costretto apartire da Lugano quanto piuttosto chial suo lago non riesce neppure ad arri-varci, perché respinto dalle guardie diconfine senza tanti complimenti.Membro per 27 anni del Comitato Inter-nazionale della Croce Rossa, Bernasconiè stato anche per vent’anni ProcuratorePubblico e il suo nome è diventato notoanche alla stampa italiana in seguitoalla sua stretta collaborazione con Gio-vanni Falcone. In una sua recente inter-vista al Corriere della Sera di Milano (8dicembre 2018) ha ricordato: “durante laguerra casa mia era piena di profughi efuoriusciti e mio padre ospitò persinoSaba e Montale...”

Oggi Bernasconi fa parte di una rete diavvocati italo-svizzeri che si occupa fral’altro anche delle espulsioni sommarieche avvengono non solo al confine conla Francia ma anche ai valichi fra Lom-bardia e Ticino, spesso nel silenzio piùassoluto. Si tratta dei cosiddetti “respin-gimenti discrezionali”, atti con cui leguardie di confine spesso decidono dellavita di una persona semplicementeguardandola in faccia, senza un criteriodefinito.L’unica reazione a questo fenomeno chemette in ombra il volto accogliente della“nostra” Svizzera è appunto quello dellarete di avvocati cui fa riferimento PaoloBernasconi. Legata all’ASGI (Associa-zione per gli Studi Giuridici sull’Immi-grazione), la rete si occupa di tenereaggiornati i propri membri sulle novitàdi diritto internazionale e favorisce loscambio di informazioni sulla situa-zione in Svizzera e su quella in Italia.Fra maggio 2016 e aprile 2018 sono stati“riammessi” in Italia (questo il termineusato nella documentazione elvetica)6’286 minori soli, oltre ovviamente amigliaia di adulti. La rete degli avvocatilegata all’ASGI ha considerato inaccet-tabile questa situazione e ha cominciatoad assistere i migranti predisponendoun ricorso contro la decisione delleguardie di frontiera. «Trovo che sia dacriminali prendere una ragazzina epiazzarla su un treno per l’Italia – ha di-chiarato Bernasconi – sola e di notte. Elo dico perché abbiamo casi del genere,in violazione di tutte le convenzioniONU firmate dalla Svizzera. Chiederei achi lo fa: ma tu lo lasceresti fare a tuafiglia?»

Nel 2018 il Tribunale amministrativo fe-derale ha valutato più di 4’300 casi diespulsioni considerate ingiuste da chi leha subite (in gran parte verso l’Italia) eper 267 volte i giudici hanno conclusoche il respingimento è stato un errore.L’anno prima i respingimenti erano stati12'110 - in grandissima maggioranzaverso l’Italia -, dando l’impressione cheil Ticino sia particolarmente ostile ainuovi ingressi, anche se ovviamente èmolto più esposto ad essi rispetto aglialtri Cantoni.

Bernasconi concludeva la sua intervistaal quotidiano milanese dicendo che «ot-tenere l’asilo in Svizzera è come scalarel’Everest» e lo ha ribadito qualchegiorno fa. Tutt’altra storia per chi arrivacon la valigia piena di rubli o dollari,commentiamo noi, ma questa è un’altrastoria e su queste contraddizioni del-l’isola felice di laghi e montagne su cuisventola la bandiera rossocrociata cisarà ancora da rif lettere a lungo.

Non accenna a placarsi la polemicascaturita dall’annuncio della revocadella scorta al giornalista d'inchiestaSandro Ruotolo. Con un post su Fa-cebook, il cronista antimafia, rin-graziando le persone che hannosolidarizzato con lui e contestatole istituzioni che hanno permessodi arrivare alla revoca della prote-zione personale, ha ribadito di nonessere intenzionato, per ora, a com-mentare la decisione.

di Salvo Buttitta

Numerosi sono i politici, i gior-nalisti e gli scrittori che hannoinvece immediatamente chiestoconto della decisione dell'UCIS alpresidente Giuseppe Conte nonchéal ministro dell’Interno MatteoSalvini. Al momento, però, ancoranon sono pervenuti commenti uf-ficiali sulla vicenda da parte deglialti rappresentanti istituzionali.Ma perché Sandro Ruotolo erasotto scorta e per quale motivo lasua vita sarebbe in pericolo? E so-prattutto, che cos'è la famigerata«Bestia» di Matteo Salvini, tirataieri in ballo dall’ex GuardasigilliAndrea Orlando? A parere di tantila vicenda non è accidentale, ètrapelato da alcune voci di corri-doio che qualcuno dal ministerodegli Interni abbia fatto pressioniper revocare la scorta; se le indi-screzioni fossero vere siamo difronte ad uno degli episodi piùgravi, per non dire vergognosi,della storia della terza Repubblica. Per capire meglio i contorni dellaquestione, proviamo a tracciareun ritratto personale e professio-nale del giornalista antimafia. Clas-se 1955, Sandro Ruotolo è un gior-nalista televisivo e d’indagine cheper molti anni ha lavorato nellasquadra di Michele Santoro. Da

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Il giornalista Sandro Ruotolo

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SPECIALE 3Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

di Thomas Jansen

Il 29 marzo è la data del "recesso"della Gran Bretagna. Fra il 23 e il 26maggio, invece, i cittadini di 27Stati membri saranno chiamati arieleggere l'Euroassemblea. Poi saràla volta della formazione della nuovaCommissione. Un calendario fitto,segnato dal diffondersi di forze an-tieuropee e dalla possibile mobili-tazione dei cittadiniI problemi legati all’unificazionedell’Europa e i rischi del suo falli-mento segneranno profondamenteil 2019. Nelle prime settimane emesi dell’anno, con l’assurdo spet-tacolo in corso al parlamento bri-tannico per il Brexit, vedremo leconseguenze di una propagandaanti-europea e nazionalista basatasu bugie e calunnie rispetto al pro-getto europeo. Proprio i protagonistidel Brexit non hanno mai capito ilvero significato dell’Unione europeaportatrice di pace. Probabilmentenon l’hanno voluto comprendere,per poter così portare avanti senzaremore la loro politica distruttiva,dalla quale speravano di ottenerevantaggi nelle elezioni nazionali.Invece hanno portato il loro Paesee i loro elettori all’isolamento e aiproblemi politici ed economici cheil Regno Unito sta attraversando. Ameno che la ragionevolezza non ri-torni a Westminster nei prossimigiorni e venga tirato il freno diemergenza per impedire il Brexitcon un secondo referendum, la GranBretagna lascerà l’Unione europeail 29 marzo, probabilmente senzauna procedura regolamentata.Saranno i cittadini britannici a pa-garne il conto. Ovviamente, il Brexitavrà anche ricadute negative sul-

l’Unione europea, sui suoi Statimembri e sui suoi cittadini, ma saràcompensato dal vantaggio perl’Unione di essersi liberata da unmembro riluttante, che ha regolar-mente ostacolato ogni sforzo peruno sviluppo necessario e sensatodel processo di integrazione. L’uscitadall’Unione europea dopo quasi 50anni di adesione è un evento pro-fondamente sconvolgente per laGran Bretagna. I cittadini proba-bilmente non sono pienamente con-sapevoli delle sue conseguenze che,

in ogni caso, avranno effetti nellungo periodo e per molto tempopeseranno ancora sulla relazionetra l’Unione e il suo ex Stato membro.Più importante del Brexit per il fu-turo dell’Europa, sarà però l’elezionedei deputati al Parlamento europeo,che si svolgerà dal 23 al 26 maggio.Rispetto al riarmo delle forze po-puliste e nazionaliste, che in diversiStati membri stanno diventandocosì forti da destare giustamentepreoccupazioni, si dovrà capire sele forze democratiche che sosten-

gono e promuovono il processo di unificazionesaranno in grado di opporvisi e difendere leproprie posizioni e la “casa comune” europea.Nonostante gli annunci trionfanti dei populistidi destra che sostengono che con le elezionieuropee otterranno il comando dell’AssembleaUe, la previsione generale indica l’improbabilitàche i rapporti di maggioranza mutino radi-calmente. L’esempio scoraggiante che il po-pulismo nazionalista mette in luce con ilBrexit, potrebbe portare gli elettori a un giu-dizio più accorto.La Democrazia cristiana (Ppe) e i Socialde-mocratici (S&d) perderanno seggi a vantaggio

analisi politica Europa, agenda 2019

Brexit ed elezioni, quanto pesano i nazionalismi

A Londra una protesta anti-Brexit ha raffigurato, più che emblematicamente, Theresa May nei panni della protagonista delceleberrimo film del 1997, con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, che narra l'affondamento del transatlantico Titanic avve-nuto la notte del 14 aprile 1912 dopo la collisione con un iceberg, nel quale persero la vita 1513 dei 2227 passeggeri a bordo.

dei populisti di destra e sinistra, ma è probabileche costituiranno ancora i gruppi parlamentaripiù forti; e nel difendere le posizioni crucialidella politica europea saranno sostenuti daalleati affidabili: i verdi e i liberali. La sfidainterna per l’Unione europea, rappresentatadall’attacco nazionalista, e quella esterna deicambiamenti geopolitici mondiali, e soprat-tutto delle discutibili linee politiche dell’alleatoamericano, questa volta potrebbero motivaregli elettori a esercitare il proprio diritto divoto più che in passato.Il risultato delleelezioni europee sarà la base per il rinnovodelle istituzioni Ue e delle persone che neavranno la leadership. Questo processo avverrànella seconda metà dell’anno, dopo che ilParlamento europeo si sarà insediato e avràeletto il proprio ufficio di presidenza e i pre-sidenti delle commissioni responsabili deivari ambiti politici. Come presidente dellaCommissione europea, il Consiglio europeodei capi di Stato e di governo proporrà dinuovo il candidato capolista del partito cheha ottenuto la maggioranza relativa dei voti(spitzenkandidat). Dopo la conferma da partedel Parlamento europeo, in dialogo con i go-verni degli Stati membri, il candidato designatoalla presidenza della Commissione formeràil collegio dei commissari e assegnerà com-petenze a ciascuno dei 27 membri (uno perPaese), che saranno sottoposti all’esame delParlamento europeo, dovendone ottenere ilvoto di approvazione. È probabile che i capidi Stato e di governo poi rieleggano comepresidente del Consiglio europeo l’ex primoministro polacco Donald Tusk, che nel suoprimo mandato (dal 2014) ha dato buonaprova di sé.In autunno, alla fine di questo processo de-mocratico, il sistema politico dell’Unione eu-ropea sarà di nuovo funzionante per altricinque anni, per far compiere un altro passoavanti all’unificazione del nostro continentee affrontare le sfide interne ed esterne, nel ri-spetto delle regole democratiche del suo or-dinamento.

(...)Un lavoro e un impegno a cui ilnuovo capo missione a Berna daràsicuramente seguito. Ne abbiamoparlato, di tali argomenti, con l’Am-basciatore Del Panta nell’intervistache ha concesso ieri al Corrieredegli Italiani.

Ambasciatore, dopo tre anni d’in-tensa attività lascia la Svizzera. Inun ipotetico bilancio, quali sonostati i punti “forti” della sua attivitàdiplomatica?Direi tre, anzi quattro perché ag-giungo la parte consolare: miglio-rare i servizi per i cittadini italiani,sul piano consolare. Su quello di-plomatico, attrazione di investi-menti verso l’Italia, diffusione dellalingua italiana (che è anche linguanazionale in Svizzera) e migliora-mento dell’immagine dell’Italia inSvizzera.

E le criticità, cose che non sonoandate a compimento? Non sono riuscito a portare a com-pimento alcuni progetti immobi-liari finalizzati a rendere più effi-ciente ed economica la gestionedel nostro patrimonio immobi-liare. In particolare, non abbiamoancora iniziato a razionalizzare ilnostro patrimonio a Berna. Inoltre,in alcuni settori di attività del-l’Ambasciata abbiamo gettato deisemi, che vanno ben coltivati, enon posso certo dire che abbiamoraggiunto in tre anni tutti gliobiettivi.

DALLA PRIMA PAGINA A colloquio con l’Ambasciatore d’Italia a Berna

Marco del Panta lascia Bernaper la fine della sua missione

È opinione generale che le relazionibilaterali Italia-Svizzera abbianofatto significativi passi avanti inquesti ultimi anni. Cooperazionescientifica, economica e commercialegodono di buona salute; ma in chedirezione bisognerà maggiormentepuntare guardando al futuro?Sul settore infrastrutturale. Italiae Svizzera sono Paesi confinanti epossono sviluppare una visione co-mune sulle infrastrutture necessariead assicurare in futuro qualità dellavita e prosperità ai due Paesi. Sumia iniziativa, il prossimo Foro didialogo bilaterale si svolgerà a Ge-nova, sotto la presidenza dei dueMinistri degli Esteri. Il capoluogoligure è un po’ “il mare della Sviz-zera” e può candidarsi a divenireuna delle porte di ingresso dei traf-fici mercantili che dall’Asia arrivanoin Europa, transitando per la Sviz-zera ed il Gottardo. Per realizzarequesto obiettivo, i due Paesi devonolavorare a un comune progetto in-frastrutturale di tipo ferroviario.

In Svizzera operano tanti ricercatoriitaliani ad alto livello e nelle uni-versità elvetiche insegnano figuredi spicco con passaporto italiano.Sicuramente ne ha conosciuti molti.Ci sono a suo giudizio le condizioniper intensificare la cooperazione eincrementare le sinergie con l’Italia? Non ne ho parlato prima, ma ab-biamo molto lavorato anche sulversante della collaborazione scien-tifica e tecnologica. Abbiamo adesempio lanciato l’associazione deidocenti italiani in Svizzera, al fine

di mantenere i contatti e la colla-borazione con il mondo scientificoitaliano da parte dei tanti “cervelli”che hanno trovato un’occupazionequi. La mia ultima attività promo-zionale è stata quella di presentarela settimana scorsa a Basilea un’au-tentica eccellenza italiana, l’IstitutoItaliano di Tecnologia, al fine distimolare collaborazioni e iniziativecomuni.

Banca d’Italia prima e Istat dopohanno certificato l’andamento re-cessivo dell’economia italiana, inun quadro generale che - con le do-vute proporzioni - tocca vari paesieuropei. Alcuni sostengono che laFarnesina potrebbe fare di più asostegno del sistema Italia ...La Farnesina è sempre più impe-gnata nel sostegno al nostro sistemaproduttivo, e così anche l’Amba-sciata d’Italia a Berna. Fin dal mioarrivo ho sempre pensato che inun Paese come la Svizzera, che èuna piccola super-potenza econo-mica, il nostro lavoro promozionaledovesse incentrarsi soprattuttosulla parte economica, e così èstato. In questi tre anni abbiamoorganizzato decine di eventi pro-mozionali, nel settore commerciale,degli investimenti e del turismo, aseguito dell’apertura, da noi ri-chiesta, di un’antenna dell’ENIT aZurigo. Mi permetta di menzionare so-prattutto il settore dell’attrazionedegli investimenti: non era statofatto prima ed abbiamo iniziato a“mappare” la Svizzera al fine di

sapere chi fa cosa nel settore degli investi-menti all’estero. Sulla base di questa azione,abbiamo poi costruito i nostri eventi pro-mozionali.

In questi tre anni ha avuto intensi contatticon la comunità italiana in Svizzera. Porteràcon sé un buon ricordo?Indimenticabile. Pensi che la mia primasede è stata Vienna, e sono ancora in contattocon i membri del COMITES con i quali, dal1991 al 1995, abbiamo molto ben collaborato.Mi auguro di fare lo stesso anche con i rap-presentanti della collettività italiana in Sviz-zera, con i quali ho sviluppato un’eccellenterelazione sul piano professionale, ma anchepersonale. Una delle cose che più mi fannopiacere è percepire la soddisfazione dellacollettività per l’impegno con il quale io e imiei colleghi ci siamo dedicati al migliora-mento dei servizi consolari.

Lei lascia l’attività diplomatica per seguireun altro percorso. È un distacco temporaneoo definitivo?Per ora lo considero temporaneo. Dopotanti anni di attività internazionale mi sonoconvinto che occorra servire il Paese dal didentro. Vediamo se mi riuscirà di farlo!

Al saluto per la fine della sua missione inSvizzera ha presenziato anche il ConsigliereFederale Ignazio Cassis. Qual è il significatodi tale gesto?In effetti, i membri di Governo in questoPaese non partecipano usualmente a rice-vimenti del corpo diplomatico. Sono gratoal Consigliere Federale Cassis per essere ve-nuto, a testimonianza dell’importanza cheattribuisce alle relazioni con l’Italia e – osopensare – al lavoro da me svolto.

Franco Narducci

Un ringraziamentoA distanza di tre anni dall’arrivo in Svizzeral’Ambasciatore d’Italia a Berna Marco DelPanta rientra in Italia. In una retrospettivameticolosa e obiettiva posso testimoniareche negli ultimi tre anni i rapporti tra le isti-tuzioni, le autorità federali e cantonali e l’ita-lianità in questo paese sono progrediti,superando definitivamente la fase di stalloin cui si erano arenati prima del suo arrivoin Svizzera. Oggi la percezione dell’italianitànella terra di Calvino e di Guglielmo Tell èpresente e viva, riconosciuta e ricercata e ciòva ascritto anche all’eccellente lavoro chel’ambasciatore Marco Del Panta ha svoltoassieme ai suoi collaboratori. La comunitàitaliana in Svizzera deve molto alla sua pro-fessionalità, alla sua personalità caratteriz-zata dall’assidua presenza sul territorio,dentro e fuori dai luoghi delle istituzioni, egli siamo grati per il tratto umano, la sensi-bilità che ha sempre e ovunque manifestatorendendola partecipe e protagonista nellasocietà svizzera. Con gratitudine e ricono-scenza a nome dei nostri connazionali loringrazio sentitamente. In questi anni du-rante i quali si è verificata una fulminea ac-celerazione nei cambiamenti produttivi, neiservizi e nell’offerta culturale, che hanno in-taccato anche i diritti sociali e gli ambiti cul-turali, abbiamo avuto spesso occasione diconfrontarci, condividendo o meno, sia lescelte difficili e a volte impopolari, comeanche le bellissime iniziative culturali e dipromozione commerciale mirate alla pro-mozione linguistica, commerciale, finanzia-ria e turistica italiana. In questi contestisono avanzati i rapporti italo-svizzeri grazieai quali la nostra comunità ha avuto un farodi riferimento ed un porto di approdo sicuronel quale ormeggiare, lontano dalle turbo-lenze e dalle anomalie. L’opera realizzatadell’ambasciatore Marco Del Panta in que-sto paese sarà ricordata a lungo dai nostriconnazionali e dagli svizzeri. Ha seminatonel solco del progresso e della solidarietà ga-rantendoci un avvenire di certezze, motivan-doci a guardare con fiducia al futuro.Interpretando una volontà diffusa ho il pia-cere e l’onore di augurare all’ambasciatoreItaliano in Svizzera di continuare a servire ilnostro Paese con lo spirito propositivo chelo contraddistingue e per tutto ciò desiderorivolgergli un semplice grazie.

Michele Schiavone

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4 DOSSIER Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

Associazionismo italiano in svizzera

Acli Svizzera, una forte presenzanello scenario europeoFra meno di due anni le Acli (As-sociazioni Cristiane Lavoratori In-ternazionali) della Svizzera cele-breranno 60 anni di presenza interra elvetica. Un traguardo im-portante, significativo, che attra-versa e interagisce con la storiadella comunità italiana in questopaese - nella sua interezza - a par-tire dagli anni ’50 del secolo scorso.Perché la presenza diffusa è dasempre una peculiarità di questaorganizzazione di lavoratori, inSvizzera e in numerose nazionieuropee, grazie alle testimonianzedi solidarietà, alle battaglie per lapace, per il lavoro e la giustizia.Peculiarità che trae forza e si ma-terializza anche con i numerosiservizi offerti, identificabili al-l’estero soprattutto con il PatronatoAcli e con l’Enaip, l’ente di forma-zione professionale che ha accom-pagnato migliaia di italiani emigratidurante la lunga fase dello sviluppoindustriale in Europa. Le Acli Svizzera sono un puntoimportante della rete che tra Italiaed estero conta «quasi 1 milionedi iscritti (997mila), 7.500 struttureterritoriali di cui oltre 3.000 circoli,106 sedi provinciali e 21 regionali»,con una presenza in 30 nazionidel mondo. Anche in Svizzera leAcli sono confrontate con il cam-biamento indotto dai dati anagra-fici, dalle scelte culturali, dallenuove forme di comunicazione edal processo d’integrazione dellacomunità. Ne parliamo - di questiaspetti - con Giuseppe Rauseo,presidente nazionale delle AcliSvizzera, “cresciuto” in questa or-ganizzazione fin dal tempo del li-ceo.

Presidente Rauseo, quando è statoeletto al vertice delle Acli Svizzera,nel 2016, in molti hanno commen-tato “finalmente un volto nuovo”.E invece la sua militanza nelle Acliè datata...In effetti, l’inizio della mia avven-tura nelle Acli risale alla fine deglianni ’80, quando il mio professoredi latino al Liceo cantonale di Bel-linzona, il compianto Luigi Zanolli,mi promise - scherzosamente - lasufficienza agli esami di maturitàin cambio della mia partecipazionea un Convegno organizzato a Bru-xelles dall’allora Gioventù AclistaEuropea sul tema degli scambi gio-vanili in Europa proprio nell’annodella caduta del muro di Berlino.Quell’esperienza fu talmente coin-volgente che ne rimasi letteral-mente affascinato, tanto da dareinizio al mio impegno associativodapprima in Gioventù Aclista, trail 1989 e il 1995, e successivamentenelle Acli a vari livelli. Erano glianni in cui la vocazione interna-zionale delle Acli si manifestavacon sempre maggiore forza e con-sapevolezza nei Paesi europei dovele Acli erano e sono ancora oggipresenti con esperienze associativee di servizio, attorno ai temi dellatutela dei diritti, della difesa deivalori della pace, del lavoro e dellosviluppo giusto e solidale.Nel 1996 sono passato alle ACLITicino diventandone Presidentecantonale nel 1998, fino al 2004.Dal 2000 sono membro del Con-siglio nazionale e della Presidenzadelle ACLI della Svizzera, nonchémembro dell’Assemblea dei soci edel Consiglio direttivo (dal 2009)dell’associazione ENAIP Svizzera(Ente Nazionale ACLI IstruzioneProfessionale). Nello scorso man-dato, tra il 2012 e il 2016, sonostato vicepresidente delle ACLISvizzera, divenendone presidentenel Congresso dell’ottobre 2016.Dal 2014 sono vicepresidente dellaFederazione delle ACLI Interna-zionali (FAI). Sono stato eletto nel

Comites di Lugano, diventandonePresidente, carica ricoperta finoal 2008. Dal 2015 sono inoltremembro del Consiglio Generaledegli Italiani all’Estero (CGIE).

Uno dei temi cari alle Acli, in tuttoil mondo, è quello della solidarietà,che ora è messa a dura prova dasovranismi e populismi. Come sipossono allargare concretamente“i confini della solidarietà”?Continuando a vivere e studiaredal di dentro i cambiamenti chestiamo attraversando, in particolare,quelli nei quali le ACLI vivono dacristiani la loro missione educativae di impegno sociale e politico: ilmondo dell’economia e del lavoro,le ingiustizie sociali, le povertà pro-dotte anche dalle logiche dello“scarto”, dall’aumento delle ricchez-ze di pochi a scapito di molti, losvuotamento della partecipazionealla vita democratica con il diffon-dersi della globalizzazione e del-l’indifferenza, la progressiva e per-sistente diffusione di conflitti belliciin varie parti del mondo, l’inver-sione di rotta del processo di unioneeuropea, la devastazione di risorsee di vaste aree del pianeta. Allargarei confini della solidarietà, dellapace e dei diritti umani significaper le Acli organizzare una diffusarete di difesa, aiuto e promozionedei lavoratori e di quanti si trovanoin una situazione di emarginazionee bisogno, attenti al lavoro e a unapolitica di dimensione sociale, ca-paci di lavorare in modo aperto,adoperandoci per costruire e con-solidare reti di relazioni e di sen-so.

Difesa che passa anche attraversola vostra rete di strutture, circoli,patronato, formazione professionale.Ma sono in grado oggi tutti i circolidi tenere il passo con i tempi, direggere l’onda d’urto dei cambia-menti sociali e culturali?Tutto il sistema ACLI è confrontatocon i tempi che stiamo vivendo: lacrisi e le trasformazioni del mondodel lavoro, dei partiti, delle formedemocratiche di partecipazione edi rappresentanza, dei rapporti fraistituzioni e cittadini. Certamentenon è semplice, anche nelle Aclidella Svizzera ci sono punti forti epunti deboli. Ma la nostra strut-turazione – Circoli, organi cantonalie nazionali – ci consente di man-tenere alta l’attenzione, sia a livellodi dibattito che di progettualità.Dal 2016 siamo impegnati a rin-novare la nostra dirigenza a diversilivelli, poiché le sfide che ci ponel’integrazione si possono affrontaremeglio solo se si è dentro tali pro-cessi. In Svizzera le ACLI attual-mente hanno circa 4'000 soci di-stribuiti in 35 Circoli e altrettantiuffici del Patronato ACLI, tra sediprincipali e sedi periferiche.L’ENAIP, ente delle ACLI per laformazione professionale, ha unasede a Zurigo e una a Lucerna-Lit-tau, dove offre corsi di formazionepresso i suoi spazi ma anche, serichiesto, direttamente sul terri-torio. La sede ENAIP a Zurigoospita un asilo nido bilingue e ilLiceo privato Vermigli. Per l'avve-nire delle ACLI, in Svizzera comealtrove, diviene strategica la capa-cità di costruire insieme un per-corso, che abbia dei momenti di

confronto aperto tra l’Associazione e i suoiservizi per fare in modo che l'attività dell’unae degli altri vada verso una sempre maggioreintegrazione a beneficio dell’intera comunità.I nostri servizi sono una grande risorsa delnostro fare associativo.

Per un lungo periodo le Acli Svizzera, intesecome organi nazionali – s’identificavano conla Svizzera a Nord del Gottardo e con Zurigoin particolare. Da un paio di decenni, invece,Lugano ha soppiantato Zurigo. Come lo spiega? Beh, anzitutto devo precisare che la sededelle Acli nazionali è sempre Zurigo. Da al-cuni anni, invece, il Presidente nazionaledelle Acli Svizzera è un “ticinese”, cioè unaclista residente in Ticino. Come si spiega?Credo che la crescita costante delle Acli Ti-cino – sia in termini numerici che progettuali– abbia favorito l’affermazione di numerosidirigenti di tale realtà, fino ad essere elettial vertice della nostra organizzazione. Devoanche aggiungere che molti di noi sonostati “allevati” negli anni in cui il compiantoLuigi Zanolli – un aclista straordinario ecarismatico – è stato Presidente delle AcliSvizzera. Comunque, è un aspetto a miovedere irrilevante, poiché per il bene delleAcli deve funzionare la squadra, o per megliodire le squadre ai vari livelli organizzativi.

Sul vostro sito abbiamo visto nei “Prossimieventi” che le riunioni del Consiglio nazionalesi terranno in modo decentrato. Come maiquesta scelta?Il Consiglio nazionale è il massimo organodelle Acli Svizzera ed è composto dai rap-presentanti di tutte le realtà territoriali. Èdunque giusto riunirlo a rotazione nellevarie realtà acliste cantonali attive nelle treregioni linguistiche della Svizzera. L’inno-vazione vera, invece, è che quest’anno amargine di ogni incontro del Consiglio na-zionale sono previsti momenti di riflessione

Presidenza nazionale delle Acli Svizzera.

comunicato cgie

Venezuela, l’Italia non può stare a guardaredi Michele Schiavone Segretario Generale del CGIE

La crisi venezuelana occupa datempo lunghi spazi nei telegior-nali e nei quotidiani di tutto ilmondo. Insistenti e vibrate sonole richieste dei nostri connazionalilasciati al loro destino, senza cheil nostro governo intervenga pergarantire la loro incolumità fisicae esistenziale. Di fronte ai palesiscenari di guerra civile riportatidalle televisioni di tutto il mondo,il Consiglio generale degli italianiall’estero (CGIE) chiede al governoitaliano e nella fattispecie al pro-

prio presidente, il ministro degliaffari esteri e della cooperazioneinternazionale Enzo Moavero Mi-lanesi, un intervento diverso dal“non pòssumus” manifestato neigiorni scorsi nelle aule parlamen-tari, che in sostanza colloca l’Italiain un limbo in netto contrastocon le posizioni assunte dai mag-giori paesi europei. Gli italianiin Venezuela non vanno lasciatisoli, come del resto l’intero paese.È urgente un soprassalto di ini-ziativa ed una proposta risolutivaper rassicurare i nostri connazio-nali lì residenti. Il fenomeno migratorio è nell’or-

dine discorsivo dell’attualità politica ita-liana. Alla stregua dell’attenzione che ilgoverno rivolge all’immigrazione, il CGIElo sollecita ad assumere una maggiore at-tenzione, con interventi di politica attiva,nei riguardi di tutti i nostri connazionaliresidenti all’estero partendo proprio daquelli che vivono in Venezuela. In questatriste vicenda la straordinarietà degli in-terventi e i palliativi messi in campo, senon sono accompagnati da una inequivo-cabile politica attiva, rischiano di non ser-vire a sanare le ferite causate da una pro-fonda crisi democratica e umanitaria, nellaquale i nostri connazionali, che rappre-sentano la parte più debole e indifesa delpaese, si sono ritrovati loro malgrado.

Da questo numero – per alcune settimane- il Corriere degli Italiani dedica la quartapagina al vasto e variegato mondo dell’as-sociazionismo italiano in Svizzera. Oltre aquelle nazionali, anche quelle regionali odel volontariato meno conosciuto. Vo-gliamo dare una vetrina all’impegno ditante persone che testimoniano, spessosenza far rumore, valori universali digrande rilevanza. (Red)

e dibattito su importanti temi a caratteresociale e politico, aperti al pubblico e con ilcontributo di esperti, alla presenza dei vo-lontari dell’Associazione e degli operatoriprofessionisti attivi nei nostri servizi.

Una caratterizzazione che ci pare di cogliereanche nei contenuti del Dialogo, il vostro bi-mensile di comunicazione, che tratta di voltain volta dossier di rilevanza sociale, culturaleo politica ...Il nostro bimestrale “il Dialogo” rappresentalo strumento che ci consente di entrarenelle case dei nostri soci e dialogare conloro sui temi di attualità. E lo facciamo dasempre con un approcio variegato: sociale,economico, culturale e politico, coinvolgendoesperti di settore e rappresentanti di questimondi. Il nostro vuole essere un contributoqualificato all’integrazione - sempre piùavanzata – e alla valorizzazione della co-munità italiana. La formula sembra essereapprezzata come pure la collaborazione“tecnica” iniziata nel 2017 con il Corrieredegli Italiani, che consente ai nostri soci diricevere il nostro bimestrale insieme a un’edi-zione del Corriere. Tutti i numeri del Dialogosono peraltro consultabili gratuitamentesul sito www.acli.ch. È inoltre attiva unapagina Facebook delle Acli nazionali dellaSvizzera, sulla quale abbiamo lanciato lacampagna di tesseramento 2019 con loslogan “Animare la città”.

Lei è anche un dirigente importante della FAI(Federazione Acli Internazionale, nonché Con-sigliere del CGIE. La vostra vocazione europeaè ben nota e fra pochi mesi ci saranno le ele-zioni europee. Di alcune riflessioni acliste ciha colpito l’appello all’unità degli europei,sintetizzabile nell’espressione latina “simulstabunt, simul cadent” ovvero “come insiemestaranno così insieme cadranno”. Cosa inten-dono con ciò, concretamente, le Acli?È vero, la vocazione europea è nel DNAdelle Acli; abbiamo persino avuto un Con-gresso nazionale – con l’allora presidenteLuigi Bobba – celebrato a Bruxelles anzichéin Italia. Vocazione che è in diretto rapportocon le nostre battaglie per la pace, per l’al-largamento dei confini della solidarietà edel lavoro. Innegabilmente le prossime ele-zioni europee, nello scenario politico che èandato configurandosi in questo ultimo pe-riodo, rappresentano uno spartiacque, unpunto di svolta fondamentale per la casacomune europea. Nella nostra visione, l’Europa nata dallacultura del cristianesimo deve porsi obiettivipiù grandi e nel momento in cui le tensioniaumentano drammaticamente – vedi so-spensione del trattato antimissili, con Ame-rica e Russia pronti a dispiegare le loro bat-terie missilistiche – l’Europa può essere ilpiù importante soggetto internazionale dipacificazione. Noi chiederemo a tutti i cit-tadini dell'Unione europea, nelle elezioniper il rinnovo del Parlamento europeo, divotare candidati e partiti che abbiano acuore i principi che da sempre abbiamodifeso e promosso. Chiederemo di difendere le scelte popolarie democratiche che dalla Seconda guerramondiale in poi hanno significato un cam-mino di pace e di sviluppo.

Le richieste di solidarietà e di aiuto daparte dei nostri connazionali in Venezuelarivolte al Presidente della repubblica, SergioMattarella, e al governo italiano vannoprese in seria considerazione, sia per lostato d’emergenza e la gravità della situa-zione politica, ma anche come sostegnomorale attraverso il quale sia percepibilela speranza di un ritorno alla pace e allostato di diritto. I tempi e le condizioni geopolitiche dioggi richiedono ai paesi più influenti ealle democrazie più avanzate quale l’Italia,nette e chiare prese di posizione per man-tenere gli equilibri politici finalizzati, aduna credibile governance politica mon-diale.

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ATTUALITÀ SVIZZERA 5Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

L'iniziativa popolare "contro la di-spersione degli insediamenti", solooggetto in votazione il prossimo10 febbraio, sembra aver perso ilfavore degli svizzeri, stando al se-condo sondaggio SSR pubblicatola settimana scorsa.Solo il 47% degli interpellati si diceancora favorevole, contro il 63% didicembre, mentre il 49% è ormaicontrario.La maggioranza "si è rovesciata ri-spetto al primo sondaggio SSR rea-lizzato in dicembre", sottolineal'istituto gfs.bern che ha realizzatoil sondaggio per l'ente radiotelevi-sivo. Gli oppositori beneficiano or-mai di un debole vantaggio di duepunti percentuali.Rispetto al primo sondaggio, l'ade-sione all'iniziativa dei Giovani Verdi- mirante a vietare la creazione dinuove zone edificabili a meno chenon venga messa a disposizioneuna nuova superficie di dimensionialmeno equivalenti - è venuta menosoprattutto fra gli elettori del cen-trodestra, a seguito delle paroled'ordine dei partiti borghesi.

Verdi e PS restano favorevoliI simpatizzanti dei Verdi e del Par-tito socialista sono ancora "assolu-tamente" o "piuttosto" favorevoliall'iniziativa con buone maggio-ranze, rispettivamente del 75% edel 67%, contro l'87 e il 76% di di-cembre. Tra i Verdi liberali i più omeno favorevoli sono invece ormaisolo il 51% (61%).Per quanto riguarda i partiti bor-ghesi, la proporzione maggiore disostenitori si trova ancora tra glielettori dell'UDC, favorevoli per il42%. Un mese fa erano però il 65%.La tendenza verso il no è ancorapiù marcata tra i simpatizzanti delPPD e del PLR, in maggioranzascettici già al primo sondaggio:solo il 22% dei primi e il 24% deisecondi contano ancora di votaresì. Fra le file del PBD sono il 36%.Una tendenza verso il no si profilanelle tre principali regioni lingui-stiche, in modo tuttavia maggiorenella Svizzera tedesca, dove la partedel no è salita al 50%, contro il28% di dicembre, mentre i sì sonoscesi dal 65% al 48%. In Romandiail no è al 48%, contro il 34% di unmese fa.Solo la Svizzera italiana conta an-cora una debole maggioranza difavorevoli all'iniziativa (51%, controil 58% in dicembre), mentre i con-trari sono saliti dal 36 al 45% (ilrestante 4% è indeciso o ha rifiutatodi rispondere, contro il 6% in di-cembre).

Occorrono misure urgenti«Sono necessarie misure urgentiper per frenare lo sviluppo urbanoe proteggere i terreni coltivati». Èquanto sostengono i promotoridell'iniziativa popolare "Fermarela dispersione degli insediamenti- per uno sviluppo insediativo so-stenibile", unico oggetto in vota-zione il prossimo 10 febbraio.«Ogni secondo in Svizzera si perdeun metro quadrato di spazio verde,l'equivalente di otto campi da calcioal giorno», ha indicato Luzian Fran-zini, co-presidente dell'iniziativa edei Giovani Verdi, secondo cui iltesto mira a colmare alcune lacunedella revisione della Legge sullapianificazione del territorio (LPT).Dall'entrata in vigore (nel maggio2014) della LPT l'edificazione èstata inadeguata come prima, harilevato Bastien Girod, consiglierenazionale (Verdi/ZH) e ricercatoreal Politecnico di Zurigo (ETH) inscienze ambientali. «Solo l'iniziativagarantisce che le zone edificabilinon continuino a progredire e cheil terreno sia gestito in modo effi-ciente».

Il testo, lanciato dai giovani ecolo-gisti è stato depositato il 21 ottobre2016 alla Cancelleria federale con113'216 firme valide con l'obiettivodi frenare l'aumento delle zoneedificabili in Svizzera. Ne ammettedi nuove solo se si procede al co-siddetto "dezonamento" di un'altrasuperficie di dimensioni equivalentie con una qualità del suolo com-parabile. Inoltre, il progetto miraa promuovere la costruzione di

quartieri che consentano alla po-polazione di abitare e lavorare nellostesso posto.«L'iniziativa - anche denominata'Stop alla cementificazione' - ponele basi dell'urbanizzazione 2.0 erappresenta un'opportunità perunire alta qualità di vita e deboleimpatto al suolo», ha ribadito KevinMorisod, co-promotore del testo.Attualmente, circa un terzo dellearee edificate in Svizzera sono oc-

cupate da infrastrutture di trasporto. Secondola consigliera nazionale Lisa Mazzone (Ver-di/GE), un sì il prossimo 10 febbraio mette-rebbe «un freno all'espansione urbana, ga-rantendo lo sviluppo di una mobilità rispet-tosa del clima».L'iniziativa è sostenuta da Verdi, PS, Gioventùsocialista, Greenpeace, Iniziativa delle Alpi,Pro Velo, Mobilità pedonale Svizzera e altreorganizzazioni. Consiglio federale e Parla-mento ne raccomandano la bocciatura, giu-dicandola troppo ambiziosa.

commercio estero

Esportazioni record nel 2018Il commercio estero svizzero nel 2018 hastabilito nuovi valori record in entrambele direzioni di scambio e ciò nonostantele incertezze economiche a livello mon-diale. Le esportazioni sono aumentate intermini nominali del 5,7%, facendo regi-strare il più alto tasso di crescita dal 2010a 233,1 miliardi di franchi. Lo stesso è av-venuto per le importazioni che con un in-cremento dell'8,6% si sono attestate a201,8 miliardi di franchi. Lo ha comuni-cato l'Amministrazione federale delle do-gane (AFD), precisando che la bilanciacommerciale ha chiuso con un avanzo di31,3 miliardi di franchi, in calo di 3,49 mi-liardi rispetto al 2017.

Giovani e imprese

Più di un miliardo investitoNel 2018, in Svizzera, l'interesse dei "ven-ture capitalist" per nuove idee e modellid'affari è rimasto elevato. Mai primad'ora le cosiddette start-up, ossia le im-prese ai primi vagiti, hanno ricevuto tantocapitale rischio come l'anno scorso. Per laprima volta è stato superato il limite delmiliardo di franchi. Secondo il rapporto"Swiss Venture Capital Report", elaboratodal portale online Startupticker.ch in col-laborazione con l'associazione di investi-tori Seca, lo scorso anno 1,24 miliardi difranchi di capitale di rischio sono confluitiin giovani imprese elvetiche. Rispetto al2017, si tratta di un incremento di ben il32%. Inoltre, è la prima volta che vienesuperata la barra del miliardo. I fondi rac-colti sono andati a beneficio di 230aziende, 55 in più rispetto all'anno prece-dente (+31,4%). Si stima che un'impresasu due abbia ricevuto più di 2 milioni e unquinto più di 10 milioni. A fare la parte delleone sono le aziende attive nell'informa-zione e nella comunicazione. Lo scorsoanno ben 131 start-up attive in questi set-tori hanno raccolto 685 milioni da dona-tori nazionali ed esteri, il 120% in piùrispetto all'anno precedente. Il settoredelle tecnologie dell'informazione e dellacomunicazione (TIC) ha quindi sostituitole scienze della vita quale settore più im-portante per gli investimenti in capitale dirischio. Gli investimenti in aziende biotec-nologiche sono diminuiti del 43%, atte-standosi a 253 milioni, mentre il volumedegli investimenti nel settore della tecno-logia medica è aumentato di quasi il 42%,raggiungendo i 123 milioni. Nel cantonedi Zurigo, l'anno scorso sono stati investiti515 milioni in 99 start-up. Ciò corri-sponde ad un aumento del 71% del nu-mero di imprese e di poco meno dell'89%in volume. Il settore TIC è ben rappresen-tato con 64 imprese che hanno racimo-lato complessivamente 314 milioni difranchi svizzeri. In un confronto europeo,la scena svizzera delle start-up ha di cheessere orgogliosa.

MENDRISIO

Primo polo del Canton Ticinocon un bilancio di genereMendrisio, si parte. La Città è ufficialmenteil primo polo del Cantone a mettere in pra-tica un bilancio di genere, uno strumentodi rendicontazione e di riprogrammazionedella spesa pubblica, in cui i capitoli di bi-lancio vengono riclassificati per garantirecondizioni di uguaglianza delle opportu-nità, compensando le mancanze del si-stema. Il bilancio di genere, dunque, servea valutare l'impatto di genere degli inter-venti adottati e da adottare, ponendosicome obiettivo il miglioramento la qualitàdella vita della cittadinanza. A seguitodelle prime consultazioni e di un impegnogià vergato nel maggio del 2017 dal Con-siglio comunale dopo una mozione inter-partitica, il segretario comunale MassimoDemenga, a capo del progetto, ha presen-tato la scorsa settimana l’avvio della fasedi raccolta dati all’interno dell’amministra-zione. Si intende raccogliere informazioniin vari ambiti, (tra i quali, sociale, familiare,ambientale, sicurezza, servizi, sanità) ab-bracciando cinque anni (2013–2018).L’analisi permetterà una rendicontazioneconsuntiva di ciò che è stato fatto in unaprospettiva di genere e sarà anche la baseper reindirizzare, se necessario, la spesapubblica su politiche di bilancio che ridu-cano le disuguaglianze tra uomo e donna. Già un comune in Ticino, quello di Sorengonel 2015, aveva elaborato un bilancio digenere con la consulenza esterna di Coo-par, il Centro di competenze per la paritàdi genere, che affiancherà anche Mendri-sio. L’avvio dei lavori del bilancio di generedel comune di Mendrisio si inserisce in unanno particolarmente significativo a suddel Gottardo, per quel che riguarda dirittie parità. Proprio il 2019 è l’anno del cin-quantesimo anniversario dell’introduzionedel voto alle donne nel Cantone. (red)

IN BREVE

Percezione della corruzione: Svizzera bene ma può far meglio

Lacune nella lotta contro la corruzioneLa Svizzera continua a figurare frai paesi più virtuosi al mondo infatto di corruzione nel settore pub-blico, stando all'indice di percezionepubblicato da Transparency Inter-national.L'organizzazione rileva tuttavia an-cora "gravi lacune" nei settori chiavedella lotta anticorruzione non rap-presentati nell'indice, quali il rici-claggio di denaro, la protezionedei whistleblower e la corruzionenel settore privato e nello sport.

La classificaL'indice di percezione della corru-zione (CPI nella sigla inglese) peril 2018 di Transparency Interna-tional include il settore pubblicodi 180 paesi nel mondo. Il paeseche ne esce meglio, con 88 puntisu 100, è la Danimarca, passata da-vanti alla Nuova Zelanda, primanel 2017, con 87. La Svizzera rimaneterza con 85 punti, a pari meritocon Finlandia, Svezia e Singapore.Seguono Norvegia (84) e PaesiBassi (82). L'Italia è 53esima, con52 punti. Agli ultimi posti conti-nuano a figurare Sud Sudan (13),Siria (13) e Somalia (10).

La sezione svizzera di Transparency,organizzazione che lotta contro lacorruzione nel mondo, "ribadisce"tuttavia "una triste constatazione:nessun paese, nemmeno la Sviz-zera, può inorgoglirsi di un settorepubblico esente" da questa piaga. "Anche gli Stati meglio classificatisono ancora lungi dall'essere im-peccabili": sotto certi aspetti - scrive- la Svizzera si situa infatti ad oltreil 20% dai voti massimi".Il CPI - rammenta Transparency -indica la corruzione del settorepubblico in base a una valutazione

fatta, appoggiandosi su 13 inchieste,da esperti provenienti, in partico-lare, dal mondo scientifico ed eco-nomico. Ma non considera la suapercezione fra la popolazione eneppure i problemi di corruzioneriscontrati nel settore privato o in

altri ambienti. Ora, "è proprio in questisettori che la Svizzera affronta le maggioridifficoltà". "La buona classifica occupata re-golarmente dalla Svizzera nulla toglie al-l'urgenza dei cantieri che le restano da trat-tare", afferma Martin Hilti, direttore dellasezione elvetica, citato nella nota.

votazioni 10 febbraio Sondaggio dell’istituto gfs.bern per la SSR

Iniziativa sugli insediamenti:la tendenza è cambiata

Svizzeri sempre meno religiosiSvizzeri sempre meno religiosi: la quota dei cattolici-romani e degli evangelici-rifor-mati si è attestata nel 2017 rispettivamente al 37% e al 25%, in flessione di rispetti-vamente 3 e 4 punti percentuali rispetto al 2010. In aumento (+1 punto al 5%) sonoi musulmani, stando ai dati diffusi dall'Ufficio federale di statistica (UST). Il 24% dellapopolazione non ha appartenenza religiosa e il rimanente ha altre confessioni. Il71% degli svizzeri si reca al massimo cinque volte all'anno in un luogo di culto perseguire una funzione religiosa. Dopo le persone senza confessione, quelle menopraticanti sono coloro che dichiarano di appartenere a una comunità derivante dal-l'Islam: il 46% ha detto di non aver mai partecipato a una funzione religiosa collettivanel corso dei 12 mesi precedenti l'indagine. Un terzo delle persone senza confes-sione dice di essere ateo e un quarto agnostico. Le donne pregano più degli uomini:il 35% di loro ha dichiarato di farlo tutti i giorni o quasi, contro il 20% degli uomini.Oltre una donna su due (56%) crede che alcune persone possiedano il dono dellaguarigione o della veggenza, mentre fra gli uomini la quota è del 42%.

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6 ITALIANITÀ Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

“Diventiamo più seri: impariamo a ridere”, diceva Giovannino Guareschi

L’umorismo e la Weltanschauungdi Valeria Camia

Era il 2009. Il mio secondo annoin Svizzera. A Zurigo si tenevaun’esposizione multimediale de-dicata all’umorismo elvetico: Wit-zerland, giocando con la parolaSwitzerland, che senza la S, lette-ralmente in tedesco, diventa “paesedelle barzellette”. L’umorismo neltitolo l’avevo colto, ma non possodire lo stesso per quel che riguardail contenuto esposto. Qualche tem-po fa invece mi trovai a dover spie-gare alla biglietteria dello zoo diZurigo che mio marito non avevacon sé due scimmiette da lasciareallo zoo: si stava riferendo – inmodo ironico! – ai nostri figli, chelui chiama affettuosamente littlemonkeys, per l’appunto, e certa-mente non aveva intenzione di li-berarsene! Esiste un tipo di umorismo cheun po’ tutti troviamo divertente –che dire dei film di Mr. Bean? – epoi c’è un umorismo “esclusivo”.Il primo trova forma in un intrat-tenimento largamente basato su“azioni” che prendono forma incontesti neutri (la stazione, l’ae-roporto, il parco), mentre il se-condo ci si manifesta attraversoun uso specifico del linguaggio,nei giochi di parole. Pensiamo all’umorismo che giocacon somiglianze e, più spesso, di-vergenze tra gruppi: non è uni-versale. Il riso può venire, o nonarrivare affatto, lasciandoci alloraspiazzati. Questo umorismo mettein chiaro il nostro livello di ap-partenenza a un gruppo; crea ca-meratismo o, di contro, disagio. Èsuccesso a tutti, di sentirsi in im-barazzo per avere fatto un com-mento “fuori luogo”, una battutache si pensa divertente ma chenon fa ridere chi ci sta ascoltando.E che dire di quando ci siamo sen-titi incapaci di comprendere comemai gli altri attorno a noi stesseroridendo per qualche cosa di detto,che a noi lasciava assolutamenteimpassibili? La seconda, forse laterza, volta che sono uscita a cenacon mio marito, parlavamo di re-ligioni. “Atheism is a non-prophetorganization”, ha detto ad un certo

punto, ovvero l’ateismo è un’or-ganizzazione non-prophet (senzaprofeta) al posto di non-profit(senza scopo di lucro). Ho pensatoche l’umorismo non fosse tra lesue top qualità!Attraverso l’umorismo ha mododi esprimersi la Weltanschauung– la visione del mondo – di unanazione intera, di un gruppo, maanche le sue contraddizioni. L’-British humor, ad esempio, vaspesso a braccetto con buona dosedi sarcasmo e spirito autodeni-gratorio, espressione di un popoloche ama mettersi in fila, chiedescusa, sorry, con una frequenzaeccessiva (per noi italiani, per lomeno!), mette il politically correctsopra ogni cosa. “Sono inciampatoe caduto davanti a tutti, ma vatutto bene. Nessuno ha riso.”, miha detto mio figlio, quello più pic-colo, qualche giorno fa. Prendersiin giro, esercitando l’ironia su sestessi in primis, non è una prero-gativa italiana. È qualcosa che miofiglio deve aver imparato, dal padre,che è inglese. L’umorismo italiano,

di contro, ha una dimensione piùtragicomica. Allo stesso tempo, mettendo inluce stereotipi, credenze e costru-zioni culturali, l’umorismo puòessere un ponte tra le persone.Può aiutarci a capirci l’un l’altro.Nel mondo di Brescello, quello ri-tratto da Giovannino Guareschi,microcosmo e macrocosmo si uni-scono. Nelle vicende di Don Ca-millo e Peppone rivivono le storietragiche della politica italiana neidecenni passati, ma le vicenderaccontate, con umorismo, si spo-gliano della loro drammaticità eportano speranza. Battute, barzellette, caricature di-ventano indizi rivelatori, registran-do, come un termometro, i gradidel clima circostante, taboos, li-bertà e tolleranza. Capire perchégli altri ridono, per capire chi sono,gli altri. Ma anche capire perchéridiamo, per comprendere chi sia-mo oggi e chi potremmo diventaredomani. L’umorismo è una sfidacontro identità statiche e immobili.È alla luce di questa funzione in

ambito sociale che il comico inglese RickyGervais difende i suoi sketch che ridicoliz-zano particolari gruppi sociali. L’invito è adifferenziare tra soggetto dell’evento humore obiettivo: Ricky Gervais ride di personemalate e ai margini della società per de-nunciare indifferenza verso certe malattiee forme di emarginazione! Per finire, non si può non spendere unpensiero sul rapporto fra politica e umori-smo, anche nella sua forma di satira. I go-vernanti e i detentori del potere sono iprimi a fornire, perfino involontariamente,la materia prima ai comici. La satira politica,dal canto suo, sull’osservazione maliziosa,o maligna, dei politici ci campa. Nelle de-mocrazie, per lo meno. O così si auspica. Non in tutte le democrazie si ride. In alcuneprevale la percezione che induce a com-piacersi di guai e catastrofi di varia natura;in altre domina un linguaggio piatto, privodi brio, ma impostato sulla gravità e mora-lismo. Troppa seriosità, denunciava ClaudiaMäder sul quotidiano svizzero NZZ nelmarzo dello scorso anno: «Mehr Witz, bit-te!». In Italia, al contrario, il rapporto poli-tica-umorismo è particolarmente delicato.I comici sono messi a dura prova, perché:chi sono i comici e chi i politici?

BASILEA

Basilea in italianoSabato 9 febbraio, ore 19:30 - Non tipago! Commedia in tre atti di E. De Fi-lippo 1940. Compagnia teatrale “PrimoSole” Arte & Cultura di Binningen Bott-mingen & Centro ricreativo italiano Mut-tenz. Entrata 10 CHF, gratuita fino a 12anni. Centro Ricreativo Italiano, sala Par-rocchiale Muttenz, Tramstrasse 53, Mut-tenzDomenica 13 Febbraio ore 15.00 - Chia-mami sottovoce. Presentazione del libroChiamami sottovoce con la presenzadell’autrice Nicoletta Bortolotti.Romanzo che narra la storia di Michele,un bambino vissuto da clandestino nellaSvizzera degli anni 60’-70’.Evento organizzato dalle Colonie LibereItaliane. Hofackerstrasse 12, MuttenzSabato 16 Febbraio, ore 20:00 e Dome-nica 17 Febbraio ore 16:00 - Il sorrisodella bimba triste. Fiaba in due atti, diRenzo Noberini, rappresentata dalla filo-drammatica “La scintilla”.Organizzato da Chiesa Evangelica di Lin-gua Italiana. Entrata libera.Kirchgemeindehaus St. Johannes, Mül-hauserstrasse 145, BasileaSabato 16 Febbraio, ore 19:30 e Dome-nica 17 Febbraio, ore 16:30 - Non ti pago!Commedia in tre atti di E. De Filippo1940. Compagnia teatrale “Primo Sole”Arte & Cultura di Binningen Bott-mingen& Centro ricreativo italiano Muttenz. En-trata 15 CHF, pensionati 12 CHF, gratuitafino a 12 anni. Kronenmattsaal, Gronen-weg 16, Binningen.Martedì 19 Febbraio, ore 18:15 - La ri-forma svizzera compie 500 anni. Signifi-cato e attualità. Conferenza con il Prof.Emidio Campi, Direttore emerito dell’Isti-tuto di Storia della Riforma svizzera del-l’Uni-versità di Zurigo. Organizzato daChiesa Evangelica di Lingua Italiana eASRI. Università di Basilea, Petersplatz 1,aula 118Da Mercoledì 20 a Venerdì 22 Febbraio -La punteggiatura nella storia della linguaitaliana. Norme e usi. Convegno interna-zionale sulle norme e sugli usi della pun-teggiatura nella storia della linguaitaliana. Organizzato da Istituto Italiano diCultura di Zurigo, Uni Basel e Fondo Na-zionale Svizzero. Per informazioni: +41(0)61 207 12 75 / [email protected] / italianistik.philhist.unibas.chHotel Bildungszentrum 21, Aula KapelleMissionstrasse 21, BasileaMartedì 26 Febbraio, ore 19:30 - Con-certo pianistico del Maestro SebastianoBrusco con opere di Mozart, Debussy,Pick-Mangiagalli e Chopin. Organizzatodalla Società Dante Alighieri di Basilea.Allg. Lesegesellschaft, Münsterplatz 8Martedì 26 Febbraio, ore 19:30 - Werkeder Neapolitanischen Schule. Werke vonGiambattista Pergolesi, Franco Scipriani,Francesco Barbella. Prisca Comploi -Blockflöte, Germán Echeverri - Violine inalter Mensur, Daniel Rosin - Cello in alterMensur. Organizzato da Ensemble MU-SICA FIORITA, Daniela Dolci. Eintritt frei -Kollekte. Wildt’sches Haus Basel, Peter-splatz 13, BasileaGiovedì 28 Febbraio, ore 18:15 - La Costi-tuzione e la storia della RepubblicaConferenza con il Prof. Guido Crainz, do-cente di storia contemporanea pressol’Università di Teramo. Organizzato daASRI - Associazione Svizzera per i rapporticulturali ed economici con l’Italia.Università di Basilea, Petersplatz 1

ZURIGO

Nuovo cinema italiano a ZurigoRicca rassegna di film italiani di recentis-sima produzione al cinema Xenix di Zu-rigo. Ad annunciarlo l’Istituto Italiano diCultura della città svizzera. Dal 31 gen-naio e per tutto il mese di febbraio sa-ranno in programma 19 film italiani, tuttiprodotti tra il 2017 e il 2018 con dueprime svizzere: Il cratere di Silvia Luzi eLuca Bellino e La terra dell'abbastanza diDamiano e Fabio D'Innocenzo. Oltre aipluripremiati Lazzaro Felice di Alice Ro-hrwacher e Dogman di Matteo Garrone,a Zurigo verranno presentati Suspiria diLuca Guadagnino, remake dell'omonimofilm del 1977 diretto da Dario Argento,Buon inverno di Giovanni Totaro, Call meby your name di Luca Guadagnino, L'or-dine delle cose di Andrea Segre, Cuoripuri di Roberto De Paolis, A Ciambra delregista italoamericano Jonas Carpignano,Easy di Andrea Magnani, L’intrusa di Leo-nardo Di Costanzo, Figlia mia di Laura Bi-spuri, Amori che non sanno stare almondo di Francesca Comencini, Sicilianghost story di Fabio Grassadonia e Anto-nio Piazza, Loro di Paolo Sorrentino, Unnemico che ti vuole bene di Denis Raba-glia, Euforia di Valeria Golino ed Emma (Ilcolore nascosto delle cose) in cui invecela Golino è diretta da Silvio Soldini.

APPUNTAMENTI

Nel mondo di Brescello, quello ritratto da Giovannino Guareschi, microcosmo e macrocosmo si uniscono. Nelle vicende diDon Camillo e Peppone rivivono le storie tragiche della politica italiana nei decenni passati, ma le vicende raccontate, conumorismo, si spogliano della loro drammaticità e portano speranza.

LINGUA ITALIANA Verifica della CDPE sull’insegnamento dell’italiano in SvizzeraCome si ricorderà il Forum per l’italiano in Svizzera si era rivolto alla Conferenza sviz-zera dei direttori cantonali della pubblica educazione nel settembre 2018 per de-nunciare un’inadeguata offerta facoltativa dell’italiano nelle scuole degli altri cantonie la mancata organizzazione dell’abilitazione per l’italiano in alcune alte scuole pe-dagogiche.Con lettera del 24 gennaio 2019 indirizzata al presidente Manuele Bertoli e a DiegoErba, coordinatore del Forum, la CDPE prende ora posizione in merito dopo avernediscusso in una recente seduta di Comitato.Nello scritto si precisa dapprima che “la CDPE dà molta importanza all'insegnamentodelle lingue nazionali e sostiene l’insegnamento di una terza lingua nazionale, in par-ticolare a livello secondario I“.Rilevato come il concordato HarmoS preveda all’art. 4 cpv. 2, che un'offerta appro-priata d'insegnamento facoltativo di una terza lingua nazionale sia proposta durantele scuole dell'obbligo, la CDPE esaminerà questo tema e lo approfondirà nell’ambitodel secondo bilancio sull'armonizzazione delle scuole dell’obbligo in Svizzera. Il bi-lancio 2019 della CDPE si riferirà all’armonizzazione degli elementi mirati dall'art. 62cpv. 4 della Costituzione nel settore delle scuole dell'obbligo e sarà dunque “com-pletato da un esame concernente la messa in atto dell'art. 4 cpv. 2 del concordatoHarmoS”.In base all’esito di questo bilancio – prosegue la lettera firmata dalla Segretaria ge-nerale della Conferenza Susanne Hardmeier – “la CDPE potrà stabilire se l'offertad'italiano è appropriata e, nel caso, intraprendere delle riflessioni più approfonditesulla promozione dell'italiano nelle scuole dell’obbligo”.Per quanto concerne invece l’abilitazione si osserva che il compito di garantire anchela presenza delle discipline scolastiche facoltative nei cicli di formazione delle altescuole pedagogiche esula dalle competenze della CDPE.

Gentile Direttore, ho piaceredi informare la nostra comu-nità che il Consolato Generale,

nell’intento di dare il dovuto rico-noscimento agli studenti che dimo-strano impegno e serietà nello studioe di sostenere gli scolari bisognosi,grazie alla generosità del Gruppoautomobilistico F.C.A. (Fiat Chrysler),istituisce delle Borse di Studio riser-vate agli studenti del Polo scolasticoitaliano di Zurigo e del Liceo Rosen-berg di San Gallo.Il valore complessivo della Borsa diStudio è di CHF 21.000.Tale somma verrà suddivisa in Borsedi Studio fra i vari Corsi; e fa riferi-mento all’anno scolastico 2018 – 2019(per le “Borse di merito”) e a quello2019 – 2020 (a copertura della rettaannuale della Scuola Secondaria diI° gr. “E. Fermi”).

BORSE DI MERITO (A. S. 2018 - 2019)Scuola Primaria Statale Casa d’Ita-lia: n. 2 Borse di studio da CHF1.000 ciascuna da assegnarsi aglialunni della classe quinta della Scuolaprimaria statale che hanno conseguitola votazione media più alta alloscrutinio finale nell’anno scolastico2018 - 2019. Qualora emergano va-lutazioni ad “ex aequo”, l’importodella singola borsa verrà ripartito fragli alunni egualmente meritevoli.Scuola Secondaria di I gr. “E. Fer-mi”: n. 2 Borse di studio da CHF1.000 ciascuna da assegnarsi agli studenti dellaScuola Fermi che hanno conseguitol’esito finale più alto all’Esame distato conclusivo del primo ciclo diistruzione nell’anno scolastico 2018- 2019. Qualora emergano valutazioni

ad “ex aequo”, l’importo della singolaborsa verrà ripartito fra gli alunniegualmente meritevoli.Liceo “P. M. Vermigli”: n. 2 Borsedi studio da CHF 1.000 ciascunada assegnarsi allo studente della Se-zione scientifica ed allo studente delLinguistico del Liceo “P. M. Vermigli”che hanno conseguito il voto finalepiù alto all’Esame di Stato conclusivodel secondo ciclo di istruzione nel-l’anno scolastico 2018 - 2019. Qualoraemergano valutazioni ad “ex aequo”tra studenti della stessa Sezione,l’importo della singola borsa verràripartito fra gli alunni egualmentemeritevoli.Liceo “Rosenberg”: n. 2 Borse distudio da CHF 1.000 ciascuna daassegnarsi allo studente della Sezionescientifica ed allo studente del Lin-guistico del Liceo “Rosenberg” chehanno conseguito il voto finale piùalto all’Esame di Stato conclusivodel secondo ciclo di istruzione nel-l’anno scolastico 2018 - 2019. Qualoraemergano valutazioni ad “ex aequo”tra studenti della stessa Sezione,l’importo della singola borsa verràripartito fra gli alunni egualmentemeritevoli. La premiazione ufficialecon la consegna delle Borse di Meritodell’anno scolastico 2018-2019 avverràin occasione della cerimonia di fineanno scolastico.BORSE RETTA ANNUALE SCUOLA SECONDARIA DI I° GRA-

DO “FERMI” (A. S. 2019 -2020) n.2 Borse di Studio da CHF 6.500ciascuna da assegnarsi a due alunniprovenienti dalla classe quinta dellaScuola Primaria Statale in condizionidi difficoltà socio-economica. Le do-mande per la Borsa retta annuale,comprensive della propria situazione

reddituale o di eventuale altra documentazioneattestante la situazione famigliare, devonoessere presentate entro il 5.07.2019 all’indirizzomail [email protected]. In assenza di ri-chieste, le Borse verranno assegnate agli alunnidella classe quinta della Scuola Primaria Stataleparticolarmente meritevoli. La scelta dei be-neficiari verrà assunta, ad insindacabile e inap-pellabile giudizio, da una Commissione dellaquale fanno parte il Dirigente scolastico dellaScuola statale e il Coordinatore della ScuolaSecondaria di primo grado “E. Fermi”.Le Borse retta annuale a.s. 2019-2020 verran-no consegnate a settembre 2019

Giulio Alaimo, Console generale d’Italia Zurigo

CONSOLATO GENERALE D’ITALIA A ZURIGO

Borse di studio

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PREVIDENZA 7Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

Le conseguenze della Brexit sul sistema pensionistico europeoHa fatto molto discutere, su giornali,TV e siti internet, la problematicalegata all’uscita dell’Unione Europeadel Regno Unito. Il caso inglese,primo nel suo genere in quantodagli anni ’50 ad oggi l’Unione Eu-ropea ha sempre visto aumentare ipropri aderenti, ora per la primavolta un membro decide di uscirne.Questa uscita (“exit”) britannica (daqui il neologismo BREXIT) ci con-sente di fare un utile ripasso diquello che significano i regolamentidi sicurezza pensionistica europea. Essi ci accompagnano dagli anni’70 (per la Svizzera dal 2004) con loscopo di non penalizzare un lavo-ratore che nel corso della sua vitalavorativa abbia soggiornato e ope-rato in più paesi. Questi regolamenticomunitari di sicurezza sociale ser-vono infatti ad equilibrare la libertàdi movimento di merci, capitali epersone. Prima della loro creazioneogni stato determinava ESCLUSI-VAMENTE (volutamente tutto inmaiuscolo) a livello interno la de-correnza della pensione, ossia quellasorta di combinazione tra età ana-grafica e gli anni di contribuzionerichiesti. Con la creazione dei re-golamenti UE (ad oggi, per gli aman-ti delle citazioni giuridiche vedasiil regolamento UE n. 883 del 29aprile 2004 e successive modifiche)il diritto interno viene affiancato intaluni casi addirittura superato daldiritto comunitario. Vediamo con alcuni esempi comequanto sopra detto venga ad incideresulla vita di un futuro pensionato.In Gran Bretagna è in corso daalcuni anni un innalzamento dell’etàdi accesso alla pensione di vecchiaiastatale (“State Pension”). Notasi chequesto breve contributo tratta soloed esclusivamente delle pensionistatali (per intenderci simili a quelleliquidate da Inps in Italia o dallaAHV-AVS in Svizzera). Le pensionicomplementari lavorative inglesi(conosciute come “cassa pensione”in Svizzera) meritano una trattazionea parte e non è l’obbiettivo di questoarticolo. Per gli uomini (nati dal1953) si passerà dai 65 ai 67 annid’età; per le signore (nate dopo il1953) si passerà gradualmente dai60 ai 67 (le tabelle riportanti questescale d’innalzamento sono facil-mente reperibili on – line, inoltre èpossibile consultare anche il link:https://www.gov.uk/state-pension-age), il requisito contributivo mi-nimo richiesto in UK è pari a 10anni. Come è possibile per una la-voratrice o un lavoratore, in Inghil-terra, raggiungere questi dieci annidi contribuzione se, ad esempio siè trasferito relativamente in tardaetà (ad esempio 58-59-60 anni) aLondra? Grazie appunto ai regola-menti UE è possibile far valere latotalizzazione in ambito continen-tale per raggiungere quanto pre-scritto dalla legislazione interna diuno stato. Ad esempio, una persona

che avesse lavorato (prima di recarsiin UK) quattro anni in Italia e treanni in Svizzera può far valere questisette anni presso l’ente pensionisticoinglese per raggiungere quella sogliaminima di dieci anni riportata sopra. Ciò non significa che i contributipensionistici italiani e/o svizzerivengano trasferiti tout court in GranBretagna (con tanto di bonifico ban-cario da ente a ente). Semplicementetramite uno scambio informativogli enti prendono conoscenza e notache il tal lavoratore ha contributiversati presso INPS in Italia, AVSin Svizzera, o altri enti in area EU. Analogamente per un cittadino in-glese che si trasferisce in Italia perlavoro, il raggiungimento del limitedi contribuzione richiesto dalla le-gislazione italiana (20 anni per laprestazione di vecchiaia) sarà tota-lizzato con quanto precedentementeversato nel paese d’origine. Per la

Svizzera è assai più semplice ilcalcolo in quanto il minimo richiestoper una pensione di vecchia è disoli 12 mesi.Ora, la domanda che molti si pon-gono, è la seguente: che cosa accadràcon la Brexit, quantomeno a medio– lungo termine e livello pensioni-stico?I regolamenti UE, con i loro effetti(descritti brevemente con gli esempicitati sopra) per quanto tempo tro-veranno applicazione presso le au-torità inglesi? Il divorzio tra Londrae Bruxelles avrebbe dovuto divenireoperativo dalla fine di marzo 2019.A livello pensionistico non è statoancora fatto trapelare nulla, pertantoa breve termine la liquidazione delleprestazioni inglesi in regime inter-nazionale dovrebbero continuare asvolgersi come avvenuto fino adora. Stesso dicasi per le pensioniinglesi già in pagamento, i cui asse-

gni non dovrebbero mutare. Ma che avverrà negli anni a venire? I diecianni di contribuzione minima previsti dallalegislazione inglese dovranno essere tutti (maproprio tutti) versati interamente presso ilPension Service inglese, o verranno presiancora in considerazione anche contributiversati in altri stati europei (Svizzera com-presa)? Ed analogamente un lavoratore chevolesse ottenere una pensione italiana potràfar valere gli anni lavorativi passati in GranBretagna? Gli utenti del patronato Acli svizzera, cheposseggono contribuzione inglese, potrannosenza indugio rivolgersi ai nostri uffici nonappena si sarà fatta chiarezza sulla Brexit a li-vello pensionistico; nonché avvalersi di tuttele informazioni e suggerimenti che ci darannoi nostri colleghi attivi a Londra, Bedford, Bir-mingham e Nottingham (località nelle qualipotete trovare una sede di patronato Acli nelRegno Unito).

Cesare PosillicoPatronato Acli Lucerna

La rubrica della Previdenza Socialea cura del Patronato ACLIUff. di Coordinamento - Servizio Comunicazione

Herostrasse 7 - 8048 ZurigoTel. 044 242 63 83 Mail: [email protected]

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PATRONATO  ACLI

MUTTENZ-BINNINGENTeatroLa Compagnia Teatrale “Primo Sole” Arte& Cultura di Binningen Bottmingen e Cen-tro Ricreativo Italiano Muttenz porta inscena la commedia Non ti Pago! di EduardoDe Filippo del 1940. Entrata 10 fr. (Fino a12 anni gratis). Lo spettacolo teatraleavrà luogo Sabato 9 Febbraio ore 19.30presso Centro Ricreativo Italiano sala Par-rocchiale Muttenz, Tramstr. 53 – Muttenz.La stessa commedia verrà rappresentatapresso Kronenmattsaal, Gronenweg 16Binningen Sabato 16 febbraio ore 19.30e Domenica 17 Febbraio 2019 ore 16.30.Entrata 15 CHF (Fino a 12 anni Gratis –pensionati 12 CHF). Le Associazioni chedesiderano rappresentare la commediapossono prendere contatto con FrancoBenfatto. Liesbergerstr. 23 – 4053 Basel.Tel. 061/3315927 Cel. 0796665491.

TREVISANI nel MONDO di Zurigo

Evento gastronomicoInvitano soci e amici al tradizionaleevento gastronomico: pranzo con polentae baccalà o spezzatino. Domenica 10 feb-braio, centro parrocchiale di Zollikon, Gu-stav-Strasse 13, dalle ore 12.30 alle 17.30.Antipasto con baccalà mantecato e insa-lata, seguirà polenta e baccalà alla vicen-tina o spezzatino. Pomeriggio danzantecon il “Duo Ant”. Prenotazione obbligato-ria, telefono: Pietro Frassetto 079 566 6511 o Sergio Puttin 044 491 83 24

BASilea

ConferenzaLa conferenza del Prof. Guido Crainz, Uni-versità di Teramo, sul tema “La Costitu-zione e la storia della Repubblica” si terràGiovedì, 28 febbraio 2019, ore 18.15, Uni-versità di Basilea, Petersplatz 1. «Un miracolo della ragione»: così PieroCalamandrei salutò la vittoria della Re-pubblica nel referendum costituzionaledel 2 giugno del 1946. Un secondo «mi-racolo della ragione» si ebbe con la ste-sura della Carta costituzionale, in un’Italiauscita da vent’anni di fascismo e da unaguerra devastante. Un’Italia divisa per ilmodo in cui la guerra era stata vissutanelle diverse parti del Paese, per le diffe-renti culture politiche che si confronta-vano e si scontravano all’indomani dellaLiberazione, e per le conseguenze della‘guerra fredda’ internazionale, che iniziòallora e portò anche alla rottura dell’unitàantifascista. Eppure i Costituenti seppero«cercare i punti di contatto per rifondarela nazione», per usare le parole di GiorgioLa Pira, costruendo e approvando inmodo unitario la Carta costituzionale. Edessa è stata davvero pilastro fondativo estella polare della Repubblica: i suoi prin-cipi prefigurano un’Italia enormementepiù avanzata di quella di allora, e la bat-taglia per realizzarli ha segnato in profon-dità i diversi decenni che sono seguiti.

LENZBURG

Occhio alle truffe, facciamoci furbi!Truffe del falso nipote … di cosa si tratta?E' un fenomeno in costante crescita: gliautori telefonano alle vittime spaccian-dosi per un lontano nipote con un dispe-rato bisogno di denaro. Con abilità conducono gli anziani a prele-vare grandi somme di denaro e farseleconsegnare. Difendiamoci dicendo: Nonci casco! Come? Lo spiegheranno An-dreas Pechlaner e Paola Zarabara dellaPolizia Cantonale Argoviese Venerdì 22febbraio 2019 ore 20°° Centro Parroc-chiale Herz Jesu 5600 Lenzburg - Bah-nhofstrasse 23. Non mancate a questaimportante manifestazione. OrganizzanoCEA Comitato Emigrazione Argovia Wet-tingen e Circolo ACLI "Don Lorenzo Mi-lani" Lenzburg.

LENZBURG

Incontro informativoLe assicurazioni sociali in Svizzera:Quando e quanto mi spetta di pensione?Cosa sono le Prestazioni Complementari/ Ergänzungsleistungen? Cosa significaAssegni Per Grandi Invalidi / Hilflosenen-tschädigung? Cosa prendo di pensionese rientro in Italia? I relatori di questo in-contro informativo sono Roland Gun-tern, Pro Senecute / Gaetano Vecchio,Patronato ACLI. Luogo e orario Martedì 19.02.2019, ore14–16 Centro Parrocchiale Lenzburg,Bahnhofstrasse 23. Evento aperto a tuttigli interessati. Al termine dell'incontro,il Circolo ACLI e il Comitato CEA avrannoil piacere di offrire un rinfresco.

APPUNTAMENTI

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UE - regolamenti di sicurezza sociale

La punteggiatura nella storia della lingua italianaBASILEA - All’Università di Basilea convegno dedicato a norme, usi e pro-blematiche della punteggiatura italiana attraverso i secoli, dal Seicentofino a oggi, sulla base dell’analisi di diverse tipologie di testo. Al convegnosaranno presenti relatori provenienti sia dalla Svizzera che dall'Italia. Or-ganizza: Università di Basilea e IIC di Zurigo. 20.2—22.2.19 Hotel Bildungszentrum 21 Aula Kapelle Missionsstrasse 21,Basilea. Ingresso libero.

Rassegna cinematografica: Gian Maria VolontéBASILEA - Ricca rassegna di film dedicati a Gian Maria Volonté. Il grandeattore, morto il 6 dicembre 1994, fu interprete totale e mimetico di figuredell’attualità e della storia, uomini celebri e persone semplici. “Non scelgoveramente i miei ruoli: accetto un film o non lo accetto in funzione dellamia concezione del cinema (…) Cerco di fare film che dicano qualcosa suimeccanismi di una società come la nostra, che rispondano a una certa ri-cerca di un brandello di verità”. Verranno presentati film indimenticabilitra i quali Sacco e Vanzetti, La classe operaia va in Paradiso e Il caso Mattei.Proiezioni in italiano con sottotitoli in tedesco e francese o inglese. A pa-gamento. Organizza: Stadtkino Basel e IIC di Zurigo 1.2—27.2.19 Stadtkino Basel Klostergasse 5, Basilea.

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8 SOCIETÀ Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

Con i suoi 60 000 membri, Syna è la seconda forza sindacale svizzera.

Siamo un’organizzazione inter-professionale indipendente da ogni partito politico, attiva sul piano nazionale nelle branche e nei mestieri dell’artigianato, dell’industria e dei servizi.Democrazia, etica sociale cris-tiana e leale partenariato so-ciale sono la base della nostra attività.

Da Syna chiunque è benvenuto.

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Ambiente, migrazioni, diritti umani…Sono tante le sfide comuni che inogni parte del mondo coinvolgono lepopolazioni e riempiono le agendedei governanti. Il rischio è che a solu-zioni comuni si preferisca il localismoo le sue degenerazioni - come il po-pulismo o il sovranismo. Ne abbiamoparlato con Vincenzo Buonomo (nel-la foto), rettore magnifico della Pon-tificia Università Lateranense

di Alberto Baviera

“Il populismo in un mondo post-globale può essere considerato unriflesso negativo della globalizzazione”.Così Vincenzo Buonomo, rettore ma-gnifico della Pontificia Università La-teranense, cerca di spiegare le ragionidi un fenomeno tornato di modanon solo nella narrazione ma anchenella realtà della politica e che vaampliandosi in tutto il mondo. Giu-rista, primo laico ad essere nominatoalla guida della Lateranense, Buo-nomo vanta una vasta esperienza in-ternazionale per la conoscenza delleattività di organizzazioni e organismidelle Nazioni Unite.

Professore, che mondo è quello in cuiil populismo torna a prendere piede?Viviamo in un mondo globalizzatoper esempio nel profilo economico,ma che è post-globale per tanti aspet-ti: basti pensare soltanto alla fram-mentazione in termini politici o geo-politici degli Stati. Ed è proprio sullaframmentazione che il localismo ele sue degenerazioni – come il po-pulismo, o il sovranismo che dir sivoglia – trovano facilmente spaziocome possibilità di riappropriarsi diqualcosa di cui una certa globaliz-zazione ci aveva spogliato.

Una reazione, per alcuni necessaria,direi quasi dovuta; perché ci siamoaccorti che tutto ciò che la globaliz-zazione in qualche modo ci avevafatto immaginare, alla fine è diventatoun modo per escludere. La globaliz-zazione volendo unire tutti o volendounire tutto, di fatto ha escluso. Chinon aveva i parametri necessari perpoter partecipare al processo globaleè rimasto fuori. Credo che Papa Fran-cesco nella Evangelii gaudium diachiaramente questo tipo di messag-gio: si è esclusi perché non si ha lacapacità di poter partecipare, nonper mancanza di volontà.

Come si cerca di uscire da questa con-dizione?Può esserci proprio il ricorso da unaparte al localismo, dall’altra parte achi nel localismo riesce a essereleader. Questo avviene per senso dismarrimento? Soltanto lo smarri-mento porta a credere nel leader o –secondo il termine usato da PapaFrancesco – al “messia”? È un inter-rogativo che dobbiamo porci perchénon penso sia una questione destinataa chiudersi nel breve periodo.

Questo è un rischio per la democrazia?Al di là di populismo e sovranismo,riusciamo ad avere una visione unicadella democrazia? Basterebbe fareun tour a livello mondiale per sentireche democrazia è declinata in de-mocrazia partecipativa, democraziaconsensuale, democrazia elettora-le…. Quando crollò il muro di Berlinonel 1989 si pensò che portare la de-mocrazia in quei Paesi volesse direlibere elezioni: ci siamo resi contoche non è così, ma ce ne eravamoaccorti immediatamente. Così com’èsuccesso per il tentativo di dire che

la democrazia è un valore esportabile:per quali contesti? Ce ne siamoaccorti dopo il 2004 con la destabi-lizzazione avvenuta nello scacchieremediorientale.

Le spinte populiste sono una minacciaper la democrazia o un elemento dellademocrazia?Ciò che sta succedendo più che leg-gerlo come degenerazione della de-mocrazia va forse visto come unafase storica che pertanto va vissutacon quel “sano realismo” di cui parlaPapa Francesco: è questa la realtà.La difficoltà che molte volte abbiamonel leggere il fenomeno attuale èdata dal fatto di volerlo rapportare aqualcosa che è già esistito. Credoche questo ci porti anzitutto a perderedel tempo necessario invece per af-frontare i problemi. E poi anche anon avere quell’immediatezza di ri-sposta che invece oggi viene chiestadato che la globalizzazione ci ha

abituati ad una cosa: al tempo zero, al temporeale, o meglio, al non tempo.

Questo che ricadute pratiche ha?Per esempio che sappiamo perfettamente qualisono le condizioni della povertà, conosciamoin tempo reale quali sono le situazioni di svi-luppo e sotto sviluppo nel mondo, o quale siala situazione per l’ambiente. Il problema è chenon agiamo, spesso per volontà o disinteresse,altre volte perché siamo in qualche modoesclusi dai processi decisionali.

Un approccio che riguarda anche il fenomenomigratorio…Sulla questione migratoria, rispetto al lavorodi due-tre anni concluso a Marrakech un mesefa il problema non è chi è andato o non èandato. Poniamo la questione in termini diversi:io paragono Marrakech ad una persona che vadal medico il quale gli riscontra una certa pa-tologia e gli dà una ricetta dicendogli “devi se-guire questa terapia”. Il medico non obbliga,dice solo di seguire una terapia per curare lapatologia. Ma il paziente è libero di seguirla o

politica e potere A colloquio con Vincenzo Buonomo, rettore della Pontificia Università Lateranense

Attenzione al populismo del leader e a quello di massa

meno. Stessa cosa è Marrakech, dove sonostati approvati due atti, non vincolanti. È unaricetta, tra l’altro maturata con il concorso dimolti, che dice – con tutti i limiti che puòavere – cosa fare per affrontare il fenomenomigratorio. Qualcuno ha scelto di non seguirel’indicazione del medico: la patologia potrebbesparire per tante ragioni, ma nondimeno puòanche peggiorare. Da qui nasce il problema dicosa può significare una lettura semplicementelegata al contingente, inteso non come tempo,ma come spazio.

In questo scenario, nel rapporto tra cittadino epotere, tra popolo ed élite, è possibile trovareun equilibrio?L’equilibrio è sempre difficile, per un motivomolto semplice: tra la persona e il potere nonesiste quasi mai un equilibrio in ragione, quan-tomeno, per la diversa condizione. Chi esercitail potere lo fa in nome del popolo, ma di tuttoo di una parte di esso? Questo si registra perquanto riguarda i diritti umani, rispetto i qualisi propone una lettura della DichiarazioneUniversale che tenga conto degli sviluppi suc-cessivi al 1948, ma evitando di rispondere alquesito: i diritti sono interessi di tutti o dipochi? La stessa situazione c’è nel rapportotra persona e potere, o con un linguaggioandato, tra suddito e potere. In un sistema or-ganizzato intorno all’idea che il potere èservizio, c’è un bilanciamento, e questo evi-dentemente porta a degli effetti positivi. Main un sistema in cui il bilanciamento non c’èper ragioni diverse – per esempio, in un Paesenon c’è in un determinato momento storico,pur essendo presente nella Costituzione – èchiaro che assistiamo ad uno sbilanciamentodel rapporto persona/cittadino-potere a favoredi quest’ultimo.

Un fenomeno che sembra prender sempre piùpiede nel mondo…Questa è una questione che riguarda un po’tutti i Paesi. Perché per ogni questione – am-biente, migrazioni, diritti umani… – si hannoormai delle ricette che sono comuni, trattandosidi problemi che hanno ripercussioni comuni.Ma nessuno agisce, pur avendo la possibilitàdi farlo. È in questa perdita di collegamento che sigioca il rapporto tra il potere e il cittadino:perché se il potere diventa più forte si ha unpopulismo del leader, ma se è il cittadino a di-ventare più forte si ha un populismo di altranatura, quello di massa.

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IMPRONTE 9Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

RIFLESSIONI

I colori delle emozioni, perché la vita sia meno amara di Antonio Spadacini

Ogni volta che usiamo una parolanon dovremmo dimenticare cheha avuto un inizio e si è appro-fondito il suo significato, col pas-sar del tempo e dell’uso che neè stato fatto. Così il suo valoreiniziale può essere arricchito damolteplici sfumature. Pensiamoal termine emozione: sembra chesia entrato in uso nel XVII° se-colo. Di fronte a fatti che turbanola coscienza di un individuo, lareazione affettiva suscita in essouna risposta capace di creare ros-sore o sudorazione. Queste reazioni fanno pensaread esperienze eccitanti o a rea-zioni non controllabili: Si po-trebbe pensare a qualche spiri-tello strano che ci gioca deglischerzi inaspettati e incompren-sibili, tanto da non capire ciòche succede in noi. Non è piùsemplice affermare che quandole nostre emozioni si mescolano,succede un pasticcio e non fun-zionano più come vorremmo?Come possono essere sistemate,ognuna al suo posto e chi po-trebbe aiutarci a creare un ba-rattolo per ciascuna? Non dob-biamo dimenticare che abbiamoun solo barattolo che è il nostrocorpo. Come possono crearsicomportamenti diversi se si trattadi vasi (sentimenti) intercomu-nicanti? Eppure si sente dire: quella per-sona è solare, splendente comeil sole e brillante come le stelle.A quell’altra le si vede la tristezzain volto. Ha sempre qualche rim-

pianto, difficilmente è dolce,come un giorno di pioggia chedà tranquillità, anche se evita divedere l’azzurro del cielo e delmare. Non mancano nella societàpersone dominate dalla rabbia,che si infiammano sempre più enon sanno far pace con sé e conchi le ha offese. Ci sono anche colori non definitiscientificamente, ma nominatipiù volte che richiamano a sen-timenti ben codificati in noi.“Quello vede tutto nero: vivere

con lui significa andare al cimi-tero, prima del tempo.” È vero, ilnero non é definito un colore,bensì negazione per la vita e perla lotta in vista di conquistarequalcosa di bello. Rimane in con-traddizione al bianco, compren-dente tutti i colori, pur non es-sendo un colore in sé. Rimanesimbolo dell’inizio della fase vi-tale, della speranza nel futuro,fiducia nel prossimo e nel mon-do. È un incentivo a superare lapaura, il buio. La paura é vigliac-

ca, si nasconde, fugge e fa scappare. Tidà la sensazione di trovarti difronte adun ladro nell’oscurità. A questo puntoper mettere in ordine i colori delle nostresensazioni é necessario richiamare undetto popolare: “la calma è la virtù deiforti e la speranza richiama il verde, sim-bolo della tranquillità. Dopo aver mesco-lato i colori delle emozioni, é necessariorimetterli al loro posto, dove nessunoabbia il sopravvento sugli altri, ma venganoarmonizzati tra loro dal tono della giustaautostima e autonomia.Disegno: (Isideacademy)

TUTTI LO SEGUIRONO

LA PAROLA

Lc 5,1-11

In quel tempo, mentre la folla gli facevaressa attorno per ascoltare la parola diDio, Gesù, stando presso il lago di Gennè-saret, vide due barche accostate allasponda. I pescatori erano scesi e lavavanole reti. Salì in una barca, che era di Si-mone, e lo pregò di scostarsi un poco daterra. Sedette e insegnava alle folle dallabarca. Quando ebbe finito di parlare,disse a Simone: «Prendi il largo e gettatele vostre reti per la pesca». Simone ri-spose: «Maestro, abbiamo faticato tuttala notte e non abbiamo preso nulla; masulla tua parola getterò le reti». Fecerocosì e presero una quantità enorme dipesci e le loro reti quasi si rompevano. Al-lora fecero cenno ai compagni dell’altrabarca, che venissero ad aiutarli. Essi ven-nero e riempirono tutte e due le barchefino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettòalle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore,allontànati da me, perché sono un pecca-tore». Lo stupore infatti aveva invaso luie tutti quelli che erano con lui, per lapesca che avevano fatto; così pure Gia-como e Giovanni, figli di Zebedèo, cheerano soci di Simone. Gesù disse a Si-mone: «Non temere; d’ora in poi sarai pe-scatore di uomini». E, tirate le barche aterra, lasciarono tutto e lo seguirono.

C'è folla intorno a Gesù per ascoltare laParola di Dio. Gesù parla e Simone, sullasua Parola, getta le reti. La Parola chiedela fede, poi viene la chiamata che è comeuna profezia: "Sarai pescatore di uomini".I chiamati lo seguono.La parola di Gesù è Parola di Dio. Pietrolo comprende e, sentendosi peccatore,chiede al Signore di allontanarsi da lui.Gesù non solo non si allontana, ma entranella vita dell'uomo e la riempie, salesulla barca di Simone e lo rassicura fa-cendolo partecipare a una pesca prodi-giosa. Gesù parla, opera e chiama condecisione, da protagonista; è lui che pre-dica dalla barca. Questa deve essere lapredicazione evangelica: prestare al Si-gnore la nostra barca, la nostra persona,la nostra vita.Gesù chiama i suoi primi apostoli par-tendo dal loro mestiere e da una nottesenza pesca.Simone aveva sentito le pa-role del Signore dalla barca; ora esegue ilsuo comando: getta le reti e poi lo segue,aderendo alla chiamata, ma ancor più ce-dendo alla sproporzione tra il nulla diprima e la grande quantità di pescato chequasi strappa le reti e affonda le barche.Simone è un pescatore e si sente povero,come si riteneva la vergine di Nazaret,ma obbedisce (come Maria, comeAbramo) e la barca si riempie di pesci. Infondo, la parola del Signore è la stessa aognuno: "Non temere".L'essere inadeguati, sentirsi peccatori di-nanzi al Signore, sapere che ogni dono èsempre immeritato: è la condizione per-manente di ogni uomo e ogni donna. Ildiscepolo è chiamato e salvato, ma èsempre segnato dalla ferita della co-scienza di essere peccatore. Altre sono lereligioni che fanno pari tra l'uomo e Dio.La fede ebraico/cristiana sa che è impos-sibile, fuori dalla pura misericordia diDio. Dinanzi alla Parola e al Segno, ca-piamo di essere alla presenza di Dio, pro-prio noi peccatori. Per questo, alla fine,non ci si preoccupa più di nulla, si lasciatutto per seguire Gesù.Erri de Luca: "Dalle sponde del mare diTiberiade iniziò un'avventura che moltiha cambiato, che tanti ancora affascina.Reti annodate da dita ferite, incallite,bruciate dal sole, solcate da attese e fa-tica. Forse sarà un giorno fortunato, ilmare sarà generoso... forse la rete saràriempita da quel tanto che serve alla po-vera gente per sbarcare il lunario. Forse.Ma il pescatore non si fa illusioni. Buttarela rete è il suo mestiere, riempirla è affaredella corrente. E la corrente quel giornocambiò direzione: da pescatori furono pe-scati. Li chiamò. ‘Ed essi subito lascia-rono tutto e lo seguirono'".

ADOLESCENTI

Serie tv e distopia, se il mondo degli adulti continua a latitareNel frattempo il mondo degliadulti continua a latitare e a lasciar correre, senza trovare laforza di elaborare modelli convincenti che possano fare dacontraltare. Eppure l’attualità nesarebbe così ricca, se solo se neparlasse di più anche in famiglia.

di Silvia Rossetti

Gli adolescenti leggono poco, masono grandi appassionati di serietelevisive. Le seguono soprattuttosulle piattaforme a pagamento(tipo Netflix) e in streaming. Unsondaggio, commissionato dalgruppo di ricerca Famiglia e Mediadella Facoltà di comunicazionedella Pontificia Università dellaSanta Croce e condotto su uncampione di circa di 3.600 ragazzie ragazzi dai 18 ai 29 anni in Ger-mania, Argentina, Colombia,Francia, Spagna, Stati Uniti, Italia,Messico, Spagna e Regno Unito,ha evidenziato che i giovani oc-cidentali coinvolti in questo fe-nomeno sono sette su dieci.Le serie piacciono perché hannoun format accattivante e i perso-naggi funzionano. I dialoghi fannopresa e anche le vicende dei pro-tagonisti. Soprattutto offrono im-magini seducenti: i personaggisono belli e fashion, o dannati espesso fanno della trasgressionela loro cifra evidente, oppure siconfrontano costantemente conil male.L’aspetto interessante di questeserie è la labilità dei confini trabene e male. Esse appartengono

per lo più al genere distopico. Di-stopia è l’antitesi di utopia. Gliscenari distopici dove si muovonoi personaggi sono a tinte fosche,altamente rischiosi e molto orien-tati agli eccessi di qualunque tipo(droga, sesso, violenza). Si trattadi un mondo al contrario chedeve essere sperimentato, quasifosse un percorso di redenzioneper giungere alla positività delmessaggio finale.I personaggi delle storie appaionosmarriti, ma possono fare affida-mento su alcuni amici fidati. Lasolidarietà amicale resiste quindicome valore di riferimento. Nonaltrettanto si può dire delle fa-miglie e dell’amore.Le famiglie sono descritte in crisi,devastate dall’incapacità di af-frontare i problemi, corrotte e in-stabili. Non in grado di sostenerei propri figli e il proprio stessoruolo. Alle lacune familiari sop-periscono quindi le relazioni ami-cali.L’amore, invece, appare chimericoe liquido. Esiste? Forse… Ma ètalmente fragile ed esposto alleumane debolezze che facilmentesi perde e si dissolve. Le relazioniamorose sono ricercate, ma quasisempre si rivelano deludenti op-pure in qualche modo di ostacolonella vita dei personaggi.C’è molta realtà in queste serie emolta esasperazione della stessa.L’esasperazione pare sia un in-grediente destinato al successo.Forse si ha bisogno di sperimen-tare il fondo, anche soltanto inun semplice meccanismo di ri-

specchiamento virtuale, per poteravere un riscontro positivo. O pertrovare il senso del nostro quoti-diano vivere.Appare poi sempre più evidenteil desiderio di fuga rispetto allabanalità del nostro mondo. Lestesse brutture, gli stessi problemidella realtà diventano “avventure”sullo scenario patinato della fic-tion.Cambiano quindi i prodotti e lemodalità di fruizione, ma l’espe-diente narrativo resta valido e fapresa nelle menti degli adole-scenti. Il nodo sta nel fatto chelo abbiamo consegnato in bloccoin pasto al business: queste seriesono essenzialmente espressione

dello showbiz, sebbene portatrici di mes-saggi anche in parte educativi.Dentro al format, confusamente, troviamoanche messaggi fuorvianti e soprattuttogli aspetti trasgressivi sono di grande im-patto emotivo e possono diventare modelliunici di riferimento.Nel frattempo il mondo degli adulti con-tinua a latitare e a lasciar correre, senzatrovare la forza di elaborare modelli con-vincenti che possano fare da contraltare.Eppure l’attualità ne sarebbe così ricca, sesolo se ne parlasse di più anche in fami-glia.Non occorre inventare le storie: ne siamocircondati e quelle reali hanno una portatadi umanità assai maggiore rispetto allefiction. Occorre solo prestare loro atten-zione e sviscerarle assieme ai nostri figli.

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10 FORMAZIONE Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

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zurigo 3

dossier 4

PATRONATO INAS-CISL 7

IL COMMENTO 2

moda 11

enti gestori in svizzera

I corsi LICIT come trampolino per l’italiano nella scuola svizzeraIl coordinatore degli enti gestoriin Svizzera Roger Nesti è interve-nuto lo scorso dicembre alla gior-nata di studio “Il posto dell’italianoin Svizzera” organizzata dalla cat-tedra di italianistica dell’Universitàdi Zurigo e dal COMITES di Zurigo.Nel suo intervento Nesti ha fornitoi dati più recenti sui corsi di linguae cultura italiana in Svizzera. Nel-l’anno scolastico 2018/2019 in Sviz-zera sono stati attivati 958 corsi,con 10'216 alunni e con l’impiego137 docenti. 7453 alunni frequentano694 corsi del livello primario, 2763sono gli alunni del livello mediosuddivisi in 264 corsi. 382 corsisono gestiti direttamente dallo Statoitaliano con 39 docenti ministeriali,mentre 576 corsi sono gestiti daglienti gestori che impiegano 98 do-centi. Negli ultimi due anni il nu-mero dei corsi e alunni è stabile.Un paragone con i dati degli ultimi10 anni evidenzia invece un nettocalo del numero di corsi e alunni:2008/20091375 corsi - 14'900 alunni2012/20131075 corsi - 11'900 alunni2018/2019958 corsi - 10'200 alunniLa riduzione del 30% di corsi ealunni in un decennio è dovutanon al disinteresse da parte dellefamiglie, ma è conseguenza direttadella significativa riduzione delnumero dei docenti ministerialie dei continui tagli ai contributiministeriali in favore degli entigestori in rapporto al numero dicorsi gestiti.

Testimonianza concreta dell’evo-luzione che i corsi hanno avutonell’arco degli ultimi decenni sonole certificazioni linguistiche chevengono conseguite alla fine deicorsi. Nell’anno scolastico 2018/2019sono quasi 800 gli studenti chehanno sostenuto una prova di cer-tificazione linguistica presso unodei sette enti gestori operanti inSvizzera (tabella accanto).L’importanza dei corsi di lingua ecultura per la promozione dell’ita-

liano è legata alla loro presenza capillare enumericamente consistente a livello primario.Nesti ha messo in evidenza le possibilità dicollaborazione e sinergie che si possono av-viare con la scuola locale. Ciò necessità tut-tavia che sia sul versante italiano che suquello svizzero si superino al più preso lecriticità e le emergenze che riguardano l’or-ganizzazione e la gestione dei corsi.

Sul versante italiano:- superare la fase di perenne incertezza fi-nanziaria e avviare una pianificazione plu-riennale delle attività, garantendo adeguaterisorse nella legge finanziaria in discussioneattualmente in Parlamento- stabilire norme applicative che mettanogli enti gestori in condizione di rappresentareun reale valore aggiunto e di allargare adampio raggio le proprie attività di promozionelinguistica (la revisione della circolare 13 at-tualmente in corso ha carattere troppo pre-scrittivo e rigido e rischia di mettere seria-mente in dubbio il finanziamento e la con-tinuità dei corsi) - riprendere la metodologia dei Piani paeseper rilevare i bisogni concreti e peculiaridelle varie realtà territoriali e definire diconseguenza un modello di intervento dotatodi forte flessibilità e adattabilità alle situazioniconcrete- garantire ampia autonomia alle struttureoperanti sul territorio, anche per quantoconcerne le attività di autofinanziamento - rivedere la natura degli enti, puntando suuna loro maggiore professionalizzazione

Sul versante svizzero:- garantire che le raccomandazioni dellaCDPE (Conferenza dei direttori della pubblicaeducazione) siano effettivamente applicate(disponibilità di aule, orari e supporto alleiscrizioni)- riflettere sulla natura dei corsi LICIT e av-viare un dibattito sul riconoscimento deicorsi come strumenti di promozione di unalingua nazionale, e non soltanto di unalingua d’origine.Solo superando queste criticità gestionalisarà possibile affrontare la via della collabo-razione con le autorità locali e fare delsistema corsi il trampolino di lancio per lapromozione dell’italiano in Svizzera.

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ECCELLENZE ITALIANE 11Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

di Maria-Vittoria Alfonsi

Nella confusione che coinvolgeoggi buona parte della nostraindustria, dobbiamo dare attoad un settore che per lungo tem-po è stato ritenuto “frivolo”, diportare ancora il “Made in Italy”,e l'Italian Style in vetta facendosi,e facendoci, onore nel mondo.I “nostri”, infatti, continuanonella conquista dei mercati este-ri, e anche chi ha ceduto l’aziendaa stranieri, vede sempre comeAD, o CEO, un italiano. O quan-do come, per contro, un nomefamoso qual è Brook's Brothersè di proprietà italiana...Ecco, dunque, Stone Island(azienda emiliana della SportecatCompany di Carlo Rivetti) cheapre il primo monomarca a HongKong; Moncler che apre un nuo-vo f lagship store nel complessodi Marina Bay Sands di Singa-pore.E fra le ultimissime ecco cheGiorgio Armani (sì, proprio ReGiorgio) e St. Green, la principalesocietà immobiliare di New York,annunciano la riprogettazionedella boutique Giorgio Armania New York, in Madison Avenue:9.000 mq e, oltre al f lagship sto-re, 19 unità residenziali di lussoArmani/Casa di cui Giorgio Ar-mani stesso curerà l'interior de-signer.Intanto, a Milano, e negli Emporidi tutto il mondo oltre che onli-ne, il grande Giorgio presentala collezione “Chinese New Year2019”, dedicata al Capodanno Ci-nese, con un guardaroba chevede protagonista l’animale sim-bolo dello zodiaco cinese di que-st’anno, declinato in versionetribale per uomo e forme geo-metriche stilizzate per la donna;inoltre, eccolo creare l’abbiglia-mento dei partecipanti al “25°Annual Screen Actors GrillAwards” a Los Angeles.A Oaks City, invece, troviamoMissoni che veste Naomi Wattsper gli IMDO Studio durante ilSundance Film Festival.Un contesto generale in cui sem-bra che il mondo dello spettacolo

prediliga la moda italiana; infatti,troviamo che le creazioni di Er-manno Scervino sono state in-dossate da Nicole Kidman perla prima del film “Destroyer” aSidney e da Anne Hathaway peril “Late Night with Seth Meyers”.Moda... che nel settore calzaturevede il successo di “My Cesare”,

la prima sneakers creata da Ze-gna, interamente personalizzata.Abbigliamento, e arredamento:come da Harrods, a Londra, dovevediamo completi d’arredo, tavolie imbottiti di “Ghidini 1961”. Ma oltre a moda ed arredo, perchi si reca a Milano desideriamoricordare un evento particolare:

in occasione delle celebrazioni per Leo-nardo da Vinci, la Fondazione Orsolinedi San Carlo rende accessibile al pubblico,per la prima volta, “La Vergine della roccadel Borghetto” del Melzi (chiesa di SanMichele sul Dosso - visita guidata, pre-notazione obbligatoria, fino al 31 dicembre- da non perdere!). Arte: eccellenza ita-liana!

YEX Young Executives Committee Zurich

Proposte formative CCIS per la Svizzera

MODA Il Made in Italy si fa onore nel mondo

Raggi di luce dell’Italian style

LOS ANGELESGiorgio Armani veste i partecipanti agli ScreenActors Guild AwardsDomenica 25 gennaio, in occasione della21esima edizione degli Annual Screen Ac-tors Guild Awards che si sono tenuti a LosAngeles, alcuni dei partecipanti hannoscelto di indossare abiti di Giorgio Ar-mani: Reese Witherspoon, nominatacome Outstanding Performance by a Fe-male Actor in a Leading Role per il suoruolo in ‘Wild’, ha indossato un abitobianco monospalla, con dettagli in paillet-tes e profondo scollo sulla schiena, dellacollezione Giorgio Armani. La presenta-trice Emmy Rossum ha indossato bustiere gonna lunga interamente ricamati concristalli Swarovski dorati e pizzo di crino-lina grigia sovrapposto, della collezioneGiorgio Armani Privé. Sarah Paulson hascelto di indossare un abito lungo congonna in crêpe di seta nera e top bianco,della collezione Giorgio Armani. Il registaRichard Linklater, nominato come Out-standing Performance by a cast in a Mo-tion Picture per il suo film ‘Boyhood’, haindossato un abito blu notte con camiciascura, della collezione Giorgio Armani. Ilpresentatore Eric Dane ha indossato unosmoking nero con camicia bianca, dellacollezione Giorgio Armani. Pedro Pascal, protagonista della serie te-levisiva ‘Games of Thrones’ e vincitore delpremio Outstanding Action Performanceby a Stunt Ensemble in a Comedy orDrama Series, ha indossato uno smokingblu notte con camicia bianca, della colle-zione Giorgio Armani.

Inizio nuovo anno

In questo inizio d’anno così incerto, bur-rascoso, confuso quale mai avremmopensato di assistere - noi, che abbiamovisto tanto - permettetemi di ricordarequanto già scrissi, ricordando la nostragioventù: né più facile, né più semplicedella gioventù d’oggi, anzi! Noi. I figli dei figli degli “anni ruggenti”.Noi. Che abbiamo recepito, amalgamato,immagazzinato entusiasmi e gioie e sof-ferenze delle generazioni precedenti. Noi.Folli e ruggenti non meno di loro, in unmondo che dovevamo, e volevamo, rico-struire, rinnovare.Noi. Cresciuti in parte a pane nero e bom-bardamenti, mezzo uovo a pranzo emezzo uovo a cena, scarpe risuolate eabiti rifatti da quelli smessi dai genitori,calzettoni di lana e calze rimagliate, casesenza riscaldamento e geloni. Noi. Che ci affacciavamo alla vita e cor-revamo - assieme alla nostra gioventù,alle nostre speranze ed alle nostre illu-sioni - incontro ad un futuro che forte-mente, e con sicurezza, volevamosplendente. Amore e macerie.Noi. Che non appena raggiungemmo etàe forze volemmo cancellare le immaginidi distruzioni e morte rimasti nei nostriocchi infantili.Noi. Della generazione dei James Dean,degli Elvis Presley, intatti nelle immaginie nell’immaginazione dei ragazzi di moltidecenni seguenti.Noi. Che abbiamo vissuto momenti irri-petibili che hanno fatto storia e - ci augu-riamo, anche se con tristezza sentiamosempre più che la memoria storica nonesiste - resteranno nella storia: non quelladel terrorismo, della violenza, delladroga, di falsi idoli e false ideologie, diguerre, rivoluzioni, migrazioni. Ma quella,oggi ben più difficile e più dura, non epi-dermica, del farsi rispettare, dei nuovimezzi di comunicazione, del dare e rice-vere in egual misura. Senza arroganze alvertice, ambiziose prepotenze, mistifica-zioni ideologiche. Ma con quel qualcosadi inafferrabile ed unico che fa amare lavita. Che fa dare un senso alla vita. Nonper apparire, ma per essere. Essere noistessi. Per noi, e per il futuro. In uno deiPaesi del mondo più belli. Ineguagliabile.

(Maria-Vittoria Alfonsi)

moda

Per la première del film Destroyer che si è tenuta al St. George OpenAir Cinema di Sidney, Nicole Kidman ha indossato uncompleto bianco con giacca smoking monopetto, della collezione Ermanno Scervino.

Giorgio Armani boutique at 760 Madison Avenue in New York City.

La Camera di Commercio Italianaper la Svizzera si prepara al lanciodel gruppo Young Executives Zurich(YEX), che nascerà proprio a Zurigonelle prossime settimane.L’obiettivo di YEX è l’organizzazionedi almeno 4 eventi all’anno rivoltia studenti e giovani professionistie imprenditori, di tutte le nazio-nalità, che operano nella Svizzeratedesca. Le finalità di questi incontrivogliono essere l’approfondimentodi importanti argomenti rivolti allacrescita professionale e alla crea-zione di una rete internazionale digiovani talenti, attraverso un posi-tivo scambio di diverse esperienzee competenze. Il Presidente di YEX è Alessio Tac-coni, già membro del Parlamentoitaliano, che annuncia il primoevento del gruppo - fissato per il20 febbraio prossimo - con un se-minario dal titolo “Ready to chan-ge?”. Si parlerà di come gestire leemozioni per raggiungere impor-tanti e immediati cambiamenti in

meglio nella propria vita, a livello personalee professionale. Il seminario si terrà in linguainglese presso la sede della Camera di Com-mercio di Zurigo e vedrà la partecipazionedi Andrea Di Martino, uno dei migliori“mental coach italiani”.L’evento è aperto a tutti, al costo di 20 CHFper i non soci, previa registrazione da effet-tuare annunciandosi con e-mail ad IreneForzoni. ([email protected])

Nel corso di questo primo anno verrannoorganizzati 4 incontri a Zurigo:- 2 eventi di formazione (20.02, 18.09)- 2 eventi di networking (05.06, 04.12)Il prossimo appuntamento è fissato per il20.02.2019. Per il lancio del gruppo avremocome ospite esclusivo il mental coach edemotional trainer di fama internazionaleAndrea Di Martino. A seguito dello spazioformativo è previsto un momento da riservareal networking e all’approfondimento. Titolodel seminario: Ready to change? Leveragingyour Emotional Intelligence for an immediatechange for the better in your personal andprofessional life. Speaker: Andrea Di Martino(https://www.mentalcoach.it/#)

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Se la caccia ai like producedepressione e invidia...

L’INDAGINE

SOCIETÀ E TEMPO LIBERO 11

ROMA - I social media sono naticome un modo per rimanere incontatto con gli amici e condivi-dere ricordi piacevoli. Tuttavia, irisultati dell’ultima indagine di Ka-spersky Lab indicano che essi cau-sano, in molte persone, sentimentinegativi. La caccia ai “like” giocaun ruolo centrale in questo pro-cesso, poiché la maggior partedelle persone si sente abbattuta oarrabbiata quando non riceve tuttii “mi piace” che si aspettava per unpost e il 42% afferma di essere ge-loso quando i propri amici ne rice-vono di più. Inoltre, l’indagineevidenzia che le persone provanoinvidia quando vedono, sui social,che la vita degli amici appare mi-gliore della propria. In un sondag-gio su un campione di 16.750utenti in tutto il mondo, KasperskyLab ha rilevato la frustrazione neiconfronti dei social media. Le per-sone, spesso, dopo aver passato deltempo sulle diverse piattaforme,provano sentimenti negativi, chesuperano gli effetti positivi che isocial dovrebbero generare. Gliutenti utilizzano i social media perstare bene: la maggior parte (65%)li usa per rimanere in contatto conamici e colleghi e per vedere postinteressanti e divertenti (60%).Inoltre, le persone passano moltotempo a creare il proprio profilodigitale e riempirlo di ricordi felici,postando cose che le fanno sorri-dere (61%) e mostrando a tuttiquanto si stiano divertendo du-rante le vacanze (43%). “Se nonsorprende che il 72% delle personesiano infastidite dalla pubblicità,che è diventata estremamente in-vadente e interrompe le comuni-cazioni online, è importantenotare che le ragioni della frustra-zione provata sono molto più pro-fonde. Nonostante il desiderio disentirsi appagati dalle proprie in-terazioni sui social media, quandole persone vedono che gli amicipubblicano post felici relativi allevacanze, agli hobby e alle feste,provano spesso un sentimentoamaro, pensando che gli altri si di-vertano più di loro. Ad esempio, il59% si è sentito triste dopo avervisto i post di amici a una festa acui non era stato invitato e il 45%ha rivelato che le foto delle va-canze degli amici hanno avutoconseguenze negative sul loroumore. Inoltre, il 37% ha ancheammesso che riguardare vecchipost e ricordare momenti felici li

mento, senza perdere ciò che ap-partiene loro – la propria vita digi-tale. FFForget sarà disponibile nel2017. Gli utenti interessati possonoregistrarsi su fffor-get.kaspersky.com per lasciare unfeedback e contribuire allo svi-luppo dell’app, ricevere aggiorna-menti e accedere in anteprima”conclude la nota di Kaspersky Lab.

GNOCCHI CON FORMAGGIO, NOCIE SPECKIngredien�: Per 4 persone: 400 gr dignocchi, 450 gr di gorgonzola dolce, 8noci, 5 fe�ne di speck.

Preparazione: Disporre in una casse-ruola il gorgonzola tagliato a cube�,un pezze�o di burro e un po’ di la�e:far cuocere a fuoco lento, facendosciogliere gli ingredien�. Aggiungere lospeck tagliato a strisce piccole. Dopoaver co�o gli gnocchi, scolarli e versarlinella padella col formaggio, facendomantecare per qualche minuto. Unavolta impia�ato, cospargere sui pia�le noci sbriciolate.

PEPERONI RIPIENIIngredien�: Per 4 persone: 500 g. dimanzomacinato; 4 peperoni; 1 uovo; 2fe�e di pan carrè; la�e quanto basta;mezzo spicchio d’aglio; prezzemolo;sale; pepe; olio d’oliva.Preparazione: Spezze�are le fe�e dipane e bagnarle con il la�e. In una cio-tola mescolare carne macinata, uovo,prezzemoloeaglio, poi salareepepare.Unire all’impasto il pane dopo averlostrizzato. Tagliare la parte superioredeipeperoni (togliendo semi e partebianca) riempiendoli con l’impasto dicarne e me�endoli in una teglia untacon olio d’oliva. Cuocere in forno a 200gradi per un’ore�a.

Corriere degli ItalianiMercoledì 11 gennaio 2017

INTERNET Secondo una recente ricerca il 78% ha pensato di abbandonare i social

E’ iniziato il nuovo anno e tra i buoni propo-siti ci sono sempre grandi progetti. In que-st’epoca sembraunmiraggio avere del tempoper se stessi, eppure tramille peripezie gli ita-liani non vogliono rinunciare a migliorare leproprie capacità (62%). Uno dei buoni pro-positi stilato da nonni, genitori e ragazzi è ri-sparmiare (58%) e salvare qualcosa perprogetti importanti. Inoltre,molti italiani vo-gliono comprare casa (40%), se non per sé,per i propri figli o nipoti. Tra i giovani infattispicca la volontà di indipendenza dalla fami-glia (68%). Risulta inutile immaginare e par-lare di buoni propositi come se si stessechiacchierando. Un buon metodo per prefis-sarsi i nuovi obiettivi e propositi risiede nelfermarsi un attimo, prendere carta e penna esegnare cosa di buono e male è successo neimesi precedenti. Analizzare l’anno passato,esplorare cosa è andato bene emale emiglio-rare le criticità. Lo studio è stato condotto daLIbreriamo in occasione delle feste nataliziee di fine anno, grazie all’iniziativa “CaroBabbo Natale, ti scrivo” su un panel di 1200italiani, tra i 18 e i 65 anni, con metodologiaWOA (Web Opinion Analysis). Lo scopodella campagna è scoprire quali sono i buonipropositi e i desideri più comuni degli italianiper il nuovo anno. “Scrivere nero su biancouna lettera, un programma o una lista larende molto più tangibile e reale rispetto alsolo pensarci – afferma Saro Trovato, socio-logo e fondatore di Libreriamo –Questa ‘tra-dizione’ di esplicitare i nostri propositi ciproiettaagli obiettivi futuri, indirizzando ino-stri sforzi uno scopo ben definito. Questomodo di ragionare ci permettere di valutarecomeottenere risultati diversi rispettoaquellipassati, facendoci crescere e migliorare. Noidi Libreriamo, abbiamo deciso di dare voceagli italiani sull’argomento e condividere inquesta era ‘social’ progetti e consigli utili peril nuovo anno”. Citando il famoso fisico A.Einstein “La follia è continuare a fare le stessecose ed aspettarsi risultati differenti”, 7 ita-liani su 10 sono della stessa opinione e cre-dono che il rito dei buoni propositi sia unmodo efficace per affrontare con positività ilnuovoanno, cercandodi cambiare in positivotutto ciò che non ha funzionato e fissareobiettivi per l’anno che verrà.

I social network possono essere fonte di sen�men� nega�vi

La ricetta

TUTTI I BUONIPROPOSITIPER IL 2017

sudoku cruciverba

le soluzionilisergico - 29. Enna sulle targhe - 30.Adesso, in questomomento - 31. Lo è ilbraccio - 34. Squadra, formazione - 35.Un buon ra g - 36. Velo islamico - 38.Dimora, abitazione -44.RepubblicaAra-ba Unita - 45. Il Marco del cinema - 46.Si za al supermercato - 47. L'e aroin breve - 48. Sfamato, appagato - 49.Unamarcadell'ele ronica -50.C'èquel-la d'orecchi -53.Simbolodel selenio -55.Aosta - 56. Il popolo della "haka" - 57.Serpen velenosissimi - 61. La GrandeMela -64.Quello al 66 v cale era luna-re - 67. Ci à della provincia di Cremona-69.Replicare, rifare -70.Nell'hard rockprecedono "Dc" -71. Formato le audio- 72. Lo studio di quello umano potràportare alla cura di molte mala e.

Ver cali1.Bandamusicalemilitare -2.Chesareb-be, cioè - 3. Computer della Apple - 4.E , fragranze - 5. Gibilterra sul web- 6. A accendata, inda arata - 7. Il o-sofo del "sapere di non sapere" - 9.Oscar... senza pari! - 10. Amministrato-re delegato... internazionale -11.Albumdegli SpandauBallet -12.Operatore Tec-nico Subacqueo - 13. Fu de o anche "ilcensore" - 18. Comune in provincia diPadova - 19. Cura i polmoni - 20. E' un

posto molto chiassoso - 23.Orient Express - 25. Comple-tezza, interezza - 27. Si usaquando ci si è impatacca -28. Par cella nobiliare - 29.Un lmdi Spielberg -32. Sim-bolo del rubidio - 33. Quellidel treno vanno rispe a -37. Il regista di "Kagemusha"- 39.Millilitro - 40. Il o diDedaloediNaucrate -41. Lin-foma di Hodgkin - 42. Undiciarabi - 43. Punteggio adocchiali -45.Belluno sulle tar-ghe - 46. Simbolo del calcio -

50. Trade Mark - 51. Il nomedi Toscanini -52. Simbolo deltanio -54. La bella Canalis...

per gli amici - 57. Pianta del-la famiglia delle Erythroxyla-ceae -58.Argomen , compi-in classe - 59. Il Banco

Ambrosiano - 60.Adesso... aTrastevere - 62. Il commissa-rio... a qua ro zampe - 63.Romanzo di Kipling - 64. Labella Ryan - 65. Grado dellacintura nera -66.A errò sul-la Luna - 68. Reggio Calabriasulle targhe.

Orizzontali1. Ci à cipriota - 8. Si sente quandosi bussa - 14. Fu re dei Visigo - 15.Sicura, indubbia -16. L'Orengo poe-ta e scri ore - 17. L'Urss per i russi -

20. Il Marcel della Recherche - 21.Una nota... a va! - 22. L'unico cheha vinto i campiona di Inghilterra,Italia e Spagna -24.Accalcate, stret-te l'una accanto all'altra - 26. Acido

ha lasciati con la sensazione che ilpassato fosse meglio del presente”.“Una ricerca precedente – si leggein una nota di Kaspersky Lab - hainoltre dimostrato la frustrazionedelle persone nei confronti dei so-cial media poiché il 78% ha am-messo di aver pensato diabbandonarli del tutto”. “Per aiu-tare gli utenti a decidere più libe-

ramente se rimanere sui social olasciarli senza il timore di perderei propri ricordi online, KasperskyLab sta sviluppando una nuovaapp: FFForget consentirà, infatti,di eseguire il backup di tutti i datidai social network e archiviarli inmodo criptato per tenerli al sicurodando agli utenti la libertà di ab-bandonare i social in qualsiasi mo-

12 TEMPO LIBERO Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

NUOVI ITALIANI La gestione del denaro degli stranieri mostra più di una sorpresa EURISPES

La metà degli immigrati risparmiae il 77% fa progetti nel Belpaese

BOOM DEI GIOCHI COSÌ SI INSEGUE LA VINCITA CHE CAMBIA LA VITA

Il 49% degli immigrati residenti in Italia dichiara di riuscire a rispar-miare, spinto da un “bisogno di tran-quillità” e il 21% riesce a mettere via più del 20% del reddito. L’obiettivo principale (77%) è realizzare proget-ti in Italia. È quanto emerge dall’in-dagine “L’educazione finanziaria e i nuovi italiani”, che il Museo del Risparmio di Torino (un luogo che vuole far avvicinare il grande pub-blico ai concetti di risparmio e inve-stimento con un linguaggio chiaro e semplice, al fine di migliorare il li-vello di alfabetizzazione finanziaria) ha presentato il 24 gennaio in una giornata di lavori con associazioni del settore ed esperti. Una ricerca condotta da Ipsos - Analisi e Ricer-che di Mercato nel corso del 2018, sulla base di un campione rappre-sentativo per provenienza, perma-nenza nel paese (da 3 a 10 anni), ti-tolo di studio, occupazione e genere. Gli stranieri intervistati sono immi-grati economici residenti in Italia, per i quali la gestione del denaro e del risparmio è un aspetto doppia-mente importante al fine di essere cittadini attivi e per gli obiettivi che si sono dati nel lasciare i paesi d’ori-

Quasi 3 italiani su 10 partecipano a giochi con vincita in denaro (28,2%), il 71,8% di-chiara di non farlo mai. In particolare, il 18,3% gioca solo dal vivo, il 2% solo on line, il 7,9% in tutti e due i modi. Nel complesso, circa 1 italiano su 10 gioca on line. Il Gratta e Vinci è il gioco più amato (l’85%), segui-to dal Lotto e SuperEnalotto (77,4%), lot-terie (62,4%), scommesse sportive (52,7%). È quanto si legge nel Rapporto Italia 2019 dell’Eurispes. La speranza di una grossa vin-cita è la motivazione che più spesso induce a giocare (27,9%), seguita dalla ricerca di denaro facile (22%) e solo successivamente dal divertimento (21,1%; nel 2009 erano il 27,4%). L’8,2% gioca per occupare il tem-po libero, il 5,5% per il brivido del gioco, il 4,7% per tradizione familiare, stessa per-centuale dice di volere mettere alla prova la sua abilità, il 3,3% spera di vincere una cifra consistente da donare a chi ne ha bisogno. Quattro giocatori su 10 confessano di sen-tire almeno qualche volta, di giocare troppo e spendere troppi soldi. Uno su 4 ha chiesto denaro in prestito per giocare. Secondo il 35,4% degli italiani non è giusto che lo Stato promuova il gioco lecito e responsabile men-tre il 26,9% è dell’opinione opposta e il 22,5% non sa valutare. In particolare, il 30,6% del campione (giocatori e non giocatori) è con-trario perché ritiene che anche il gioco lecito crei dipendenza, il 14,8% perché anche con il gioco lecito si possono perdere grosse som-me; mentre il 16,6% è favorevole perché è un buon modo per scoraggiare il gioco illegale e il 10,3% perché in questo modo i giocatori sono più tutelati. Oltre 1 cittadino su 4, non necessariamente giocatore, conosce circuiti di gioco illegale.

nere di ricerche, ovvero il bias cogni-tivo (forma di distorsione della valu-tazione causata dal pregiudizio) per cui il 28% pensa di saper rispondere correttamente, mentre in realtà le risposte sono errate. La percentuale, anche in questo caso, si avvicina a quella rilevata tra gli italiani.

Se la caccia ai like producedepressione e invidia...

L’INDAGINE

SOCIETÀ E TEMPO LIBERO 11

ROMA - I social media sono naticome un modo per rimanere incontatto con gli amici e condivi-dere ricordi piacevoli. Tuttavia, irisultati dell’ultima indagine di Ka-spersky Lab indicano che essi cau-sano, in molte persone, sentimentinegativi. La caccia ai “like” giocaun ruolo centrale in questo pro-cesso, poiché la maggior partedelle persone si sente abbattuta oarrabbiata quando non riceve tuttii “mi piace” che si aspettava per unpost e il 42% afferma di essere ge-loso quando i propri amici ne rice-vono di più. Inoltre, l’indagineevidenzia che le persone provanoinvidia quando vedono, sui social,che la vita degli amici appare mi-gliore della propria. In un sondag-gio su un campione di 16.750utenti in tutto il mondo, KasperskyLab ha rilevato la frustrazione neiconfronti dei social media. Le per-sone, spesso, dopo aver passato deltempo sulle diverse piattaforme,provano sentimenti negativi, chesuperano gli effetti positivi che isocial dovrebbero generare. Gliutenti utilizzano i social media perstare bene: la maggior parte (65%)li usa per rimanere in contatto conamici e colleghi e per vedere postinteressanti e divertenti (60%).Inoltre, le persone passano moltotempo a creare il proprio profilodigitale e riempirlo di ricordi felici,postando cose che le fanno sorri-dere (61%) e mostrando a tuttiquanto si stiano divertendo du-rante le vacanze (43%). “Se nonsorprende che il 72% delle personesiano infastidite dalla pubblicità,che è diventata estremamente in-vadente e interrompe le comuni-cazioni online, è importantenotare che le ragioni della frustra-zione provata sono molto più pro-fonde. Nonostante il desiderio disentirsi appagati dalle proprie in-terazioni sui social media, quandole persone vedono che gli amicipubblicano post felici relativi allevacanze, agli hobby e alle feste,provano spesso un sentimentoamaro, pensando che gli altri si di-vertano più di loro. Ad esempio, il59% si è sentito triste dopo avervisto i post di amici a una festa acui non era stato invitato e il 45%ha rivelato che le foto delle va-canze degli amici hanno avutoconseguenze negative sul loroumore. Inoltre, il 37% ha ancheammesso che riguardare vecchipost e ricordare momenti felici li

mento, senza perdere ciò che ap-partiene loro – la propria vita digi-tale. FFForget sarà disponibile nel2017. Gli utenti interessati possonoregistrarsi su fffor-get.kaspersky.com per lasciare unfeedback e contribuire allo svi-luppo dell’app, ricevere aggiorna-menti e accedere in anteprima”conclude la nota di Kaspersky Lab.

GNOCCHI CON FORMAGGIO, NOCIE SPECKIngredien�: Per 4 persone: 400 gr dignocchi, 450 gr di gorgonzola dolce, 8noci, 5 fe�ne di speck.

Preparazione: Disporre in una casse-ruola il gorgonzola tagliato a cube�,un pezze�o di burro e un po’ di la�e:far cuocere a fuoco lento, facendosciogliere gli ingredien�. Aggiungere lospeck tagliato a strisce piccole. Dopoaver co�o gli gnocchi, scolarli e versarlinella padella col formaggio, facendomantecare per qualche minuto. Unavolta impia�ato, cospargere sui pia�le noci sbriciolate.

PEPERONI RIPIENIIngredien�: Per 4 persone: 500 g. dimanzomacinato; 4 peperoni; 1 uovo; 2fe�e di pan carrè; la�e quanto basta;mezzo spicchio d’aglio; prezzemolo;sale; pepe; olio d’oliva.Preparazione: Spezze�are le fe�e dipane e bagnarle con il la�e. In una cio-tola mescolare carne macinata, uovo,prezzemoloeaglio, poi salareepepare.Unire all’impasto il pane dopo averlostrizzato. Tagliare la parte superioredeipeperoni (togliendo semi e partebianca) riempiendoli con l’impasto dicarne e me�endoli in una teglia untacon olio d’oliva. Cuocere in forno a 200gradi per un’ore�a.

Corriere degli ItalianiMercoledì 11 gennaio 2017

INTERNET Secondo una recente ricerca il 78% ha pensato di abbandonare i social

E’ iniziato il nuovo anno e tra i buoni propo-siti ci sono sempre grandi progetti. In que-st’epoca sembraunmiraggio avere del tempoper se stessi, eppure tramille peripezie gli ita-liani non vogliono rinunciare a migliorare leproprie capacità (62%). Uno dei buoni pro-positi stilato da nonni, genitori e ragazzi è ri-sparmiare (58%) e salvare qualcosa perprogetti importanti. Inoltre,molti italiani vo-gliono comprare casa (40%), se non per sé,per i propri figli o nipoti. Tra i giovani infattispicca la volontà di indipendenza dalla fami-glia (68%). Risulta inutile immaginare e par-lare di buoni propositi come se si stessechiacchierando. Un buon metodo per prefis-sarsi i nuovi obiettivi e propositi risiede nelfermarsi un attimo, prendere carta e penna esegnare cosa di buono e male è successo neimesi precedenti. Analizzare l’anno passato,esplorare cosa è andato bene emale emiglio-rare le criticità. Lo studio è stato condotto daLIbreriamo in occasione delle feste nataliziee di fine anno, grazie all’iniziativa “CaroBabbo Natale, ti scrivo” su un panel di 1200italiani, tra i 18 e i 65 anni, con metodologiaWOA (Web Opinion Analysis). Lo scopodella campagna è scoprire quali sono i buonipropositi e i desideri più comuni degli italianiper il nuovo anno. “Scrivere nero su biancouna lettera, un programma o una lista larende molto più tangibile e reale rispetto alsolo pensarci – afferma Saro Trovato, socio-logo e fondatore di Libreriamo –Questa ‘tra-dizione’ di esplicitare i nostri propositi ciproiettaagli obiettivi futuri, indirizzando ino-stri sforzi uno scopo ben definito. Questomodo di ragionare ci permettere di valutarecomeottenere risultati diversi rispettoaquellipassati, facendoci crescere e migliorare. Noidi Libreriamo, abbiamo deciso di dare voceagli italiani sull’argomento e condividere inquesta era ‘social’ progetti e consigli utili peril nuovo anno”. Citando il famoso fisico A.Einstein “La follia è continuare a fare le stessecose ed aspettarsi risultati differenti”, 7 ita-liani su 10 sono della stessa opinione e cre-dono che il rito dei buoni propositi sia unmodo efficace per affrontare con positività ilnuovoanno, cercandodi cambiare in positivotutto ciò che non ha funzionato e fissareobiettivi per l’anno che verrà.

I social network possono essere fonte di sen�men� nega�vi

La ricetta

TUTTI I BUONIPROPOSITIPER IL 2017

sudoku cruciverba

le soluzionilisergico - 29. Enna sulle targhe - 30.Adesso, in questomomento - 31. Lo è ilbraccio - 34. Squadra, formazione - 35.Un buon ra g - 36. Velo islamico - 38.Dimora, abitazione -44.RepubblicaAra-ba Unita - 45. Il Marco del cinema - 46.Si za al supermercato - 47. L'e aroin breve - 48. Sfamato, appagato - 49.Unamarcadell'ele ronica -50.C'èquel-la d'orecchi -53.Simbolodel selenio -55.Aosta - 56. Il popolo della "haka" - 57.Serpen velenosissimi - 61. La GrandeMela -64.Quello al 66 v cale era luna-re - 67. Ci à della provincia di Cremona-69.Replicare, rifare -70.Nell'hard rockprecedono "Dc" -71. Formato le audio- 72. Lo studio di quello umano potràportare alla cura di molte mala e.

Ver cali1.Bandamusicalemilitare -2.Chesareb-be, cioè - 3. Computer della Apple - 4.E , fragranze - 5. Gibilterra sul web- 6. A accendata, inda arata - 7. Il o-sofo del "sapere di non sapere" - 9.Oscar... senza pari! - 10. Amministrato-re delegato... internazionale -11.Albumdegli SpandauBallet -12.Operatore Tec-nico Subacqueo - 13. Fu de o anche "ilcensore" - 18. Comune in provincia diPadova - 19. Cura i polmoni - 20. E' un

posto molto chiassoso - 23.Orient Express - 25. Comple-tezza, interezza - 27. Si usaquando ci si è impatacca -28. Par cella nobiliare - 29.Un lmdi Spielberg -32. Sim-bolo del rubidio - 33. Quellidel treno vanno rispe a -37. Il regista di "Kagemusha"- 39.Millilitro - 40. Il o diDedaloediNaucrate -41. Lin-foma di Hodgkin - 42. Undiciarabi - 43. Punteggio adocchiali -45.Belluno sulle tar-ghe - 46. Simbolo del calcio -

50. Trade Mark - 51. Il nomedi Toscanini -52. Simbolo deltanio -54. La bella Canalis...

per gli amici - 57. Pianta del-la famiglia delle Erythroxyla-ceae -58.Argomen , compi-in classe - 59. Il Banco

Ambrosiano - 60.Adesso... aTrastevere - 62. Il commissa-rio... a qua ro zampe - 63.Romanzo di Kipling - 64. Labella Ryan - 65. Grado dellacintura nera -66.A errò sul-la Luna - 68. Reggio Calabriasulle targhe.

Orizzontali1. Ci à cipriota - 8. Si sente quandosi bussa - 14. Fu re dei Visigo - 15.Sicura, indubbia -16. L'Orengo poe-ta e scri ore - 17. L'Urss per i russi -

20. Il Marcel della Recherche - 21.Una nota... a va! - 22. L'unico cheha vinto i campiona di Inghilterra,Italia e Spagna -24.Accalcate, stret-te l'una accanto all'altra - 26. Acido

ha lasciati con la sensazione che ilpassato fosse meglio del presente”.“Una ricerca precedente – si leggein una nota di Kaspersky Lab - hainoltre dimostrato la frustrazionedelle persone nei confronti dei so-cial media poiché il 78% ha am-messo di aver pensato diabbandonarli del tutto”. “Per aiu-tare gli utenti a decidere più libe-

ramente se rimanere sui social olasciarli senza il timore di perderei propri ricordi online, KasperskyLab sta sviluppando una nuovaapp: FFForget consentirà, infatti,di eseguire il backup di tutti i datidai social network e archiviarli inmodo criptato per tenerli al sicurodando agli utenti la libertà di ab-bandonare i social in qualsiasi mo-

gine. Per la prima volta una ricerca si concentra sul loro livello di alfabe-tizzazione economico-finanziaria. Il quadro è articolato, ma con un dato di sintesi significativo: il grado di co-noscenza è vicino a quello degli ita-liani, addirittura superiore nel caso delle donne provenienti da Europa

dell’est e America del sud. Il 30% degli immigrati intervistati possie-de infatti le conoscenze necessarie per rispondere alle cinque domande utilizzate per testare l’educazione di base. Con l’aumentare del livello di difficoltà delle domande, si verifica un fenomeno già noto in questo ge-

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ATTUALITÀ 13Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

Arrivate dal Libano attraverso i cor-ridori umanitari, le famiglie e le per-sone fuggite dai conflitti possonofinalmente posare le loro valige inItalia e rifarsi una vita mettendo su-bito radici nel loro nuovo quartiere.Reportage in Piemonte.

di Joëlle Herren, HEKS/EPER

Ci troviamo nel piccolo borgo ita-liano di Luserna, Joël sta legandola sua bicicletta ai piedi di un alberonel cortile di 3 palazzi. Elyas, seianni, capelli lunghi e grandi occhiverdi, gli si avvicina ridendo escherzando in italiano. Elyas è ilpiù piccolo di una famiglia sirianaarrivata in Italia 10 mesi fa attraversoi corridoi umanitari dopo 5 annitrascorsi in Libano cercando di ti-rare avanti. La famiglia Shahrourabita al piano terra. Joël Giglione,è l’assistente sociale della diaconiadi San Giovanni della Chiesa Val-dese Italiana. Insieme alla sua col-lega Noual Nassi, una traduttricemarocchina, si occupa dell’inte-grazione di una trentina di rifugiatiarrivati da poco nella regione diTorino grazie ai corridoi umanitaritra il Libano e l’Italia. Questo pro-getto è gestito da MediterraneanHope con il sostegno dell’Aiuto diHEKS/EPER. Si tratta di un’inizia-tiva congiunta della Federazionedelle Chiese Evangeliche in Italiae della Comunità Cattolica di San-t’Egidio che ha come scopo quellodi favorire l’ottenimento di vistiumanitari per dei rifugiati tra i piùvulnerabili selezionati in Libano eportati in Italia in modo del tuttolegale e sicuro.

La mamma li accoglie in italiano,lingua che ha imparato rapidamentecon l’aiuto di Gracia, una volontariache viene tutte le mattine, e di Na-oual, che viene in pomeriggio. Itre ragazzi vanno a scuola e si sonogià integrati molto bene. Il papà ela nonna malata che li accompa-gnano fanno un po’ più fatica conla lingua. Il padre era uno sceno-grafo attivo negli ambienti allamoda in Siria. La sua riqualifica-zione non è facile. Ha fatto unostage di 3 mesi come giardiniereche gli ha permesso d’incontraredegli italiani ma si è scoraggiatoper via della lingua, che ancoranon padroneggia abbastanza. Suamoglie ha appena concluso unostage come parrucchiera in un sa-lone nel quale le piacerebbe essereassunta.

Gli stage: una tappa fondamentaleNel palazzo di fianco vive OussamaDarbour con la moglie e i quattrofigli. Questo siriano originario diHoms deve ricominciare tutto dacapo, mentre in Siria era un diri-gente e prima della guerra godevadi un tenore di vita molto elevato.Aveva già provato a ripartire dazero in Libano, dove si era rifugiatocon la famiglia, aprendo un negoziodi scarpe. Ma riusciva a malapenaa sbarcare il lunario e tantomeno amandare i suoi figli a scuola. Daquando è arrivato in Italia 22 annifa, insieme a sua moglie ha conse-guito l’equivalente di un diplomadi maturità e ora impartisce deicorsi di arabo agli abitanti del quar-tiere e fa uno stage dopo l’altro nelsuo ambito di competenza: le au-tomobili. I direttori dei garage sonocontenti e lo richiamano spessoma non lo assumono. «A volte glistage se ne approfittano», com-menta Joel Giglione, «anche se noicerchiamo di sensibilizzarli, spessoi datori di lavoro traggono vantaggiodalla manodopera a buon mercato.»C’è da dire che la realtà economicain Italia non è delle più facili.Eppure alcune famiglie arrivate nel

2016 hanno già trovato lavoro eriescono a pagare l’affitto, confermaLoretta Malan, responsabile a livellonazionale dell’accoglienza dei ri-fugiati nell’ambito dei corridoiumanitari. Aggiunge però che incaso di problemi di salute, il periododi accoglienza offerto si estende epuò durare fino a tre anni.

I corridoi umanitari gestiti da Me-diterranean Hope tra il 2016 e il2017 hanno permesso il trasferi-mento in aereo di 1000 rifugiatidal Libano all’Italia. Dopo il suc-cesso di queste prime esperienze,il progetto è stato rinnovato per il2018 e per il 2019 e su un contin-gente supplementare di 1000 per-sone sono già arrivati 500 nuovirifugiati. Con il cambiamento delgoverno italiano sono sorte dellepaure, ma queste sono state allon-tanate visto che il governo apprezzail fatto che i rifugiati vengano sceltiaccuratamente dall’altra parte delMediterraneo.

La sfida dell’integrazione«All’inizio eravamo concentratisull’urgenza della situazione», spie-ga Paolo Naso, coordinatore di Me-diterranean Hope, «l’importanteera mettere al sicuro queste personevulnerabili, in maniera legale e di-gnitosa, facendole uscire dai campiprofughi. Ora dobbiamo concen-trare tutti i nostri sforzi sull’inte-grazione, con una strategia chiarae degli aiuti per realizzarla.» Sindal loro arrivo a Roma, i rifugiatiricevono un appartamento e unaiuto finanziario per vivere. Quelloche fa la differenza rispetto aglialtri approcci è il fatto che i rifugiativengono alloggiati immediatamenteall’interno di appartamenti di fiancoalla comunità locale. «Si tratta dievitare ad ogni costo la creazionedi ghetti e le reazioni negative daparte dei vicini che potrebberoconsiderarli come un rischio alla

loro sicurezza e alla loro quiete»,prosegue Paolo Naso.

Un altro aspetto innovativo perl’Italia è il ruolo del volontariato,l’aiuto è infatti fornito sia da pro-fessionisti che da volontari. I pro-fessionisti si occupano delle praticheamministrative e della ricerca diattività professionali mentre i vo-lontari facilitano la vita quotidianadei rifugiati nel quartiere, a scuolae nelle attività di tutti i giorni inmodo da instaurare un sentimentodi appartenenza nel minor tempopossibile. «Questo entourage è fon-damentale, i volontari apportanocalore umano, esattamente comelo farebbe una sorella o una madre»,spiega Paolo Naso. Naoual Nassine è l’esempio perfetto. È moltoaffettuosa con quelli che lei chiama«le mie figlie, i miei amici, la miafamiglia», ed è lei che traduce iloro sentimenti, anche quandomancano le parole. «Quanta sof-ferenza! All’inizio piangevo insiemea loro. Ora mi controllo. Io chesono marocchina e sono arrivatain Italia da poco so cosa significaessere lontani dalla propria famiglia.Indipendentemente dal fatto di es-sere rifugiati oppure no, abbiamotutti bisogno di una famiglia!»

«Tutto quello che mi succede mi re-gala qualcosa in più»Alcune persone sono rimaste trau-matizzate da quello che hanno vis-suto nel loro paese d’origine o inLibano. È il caso di Assem, un gio-vane siriano di 28 anni che è statoimprigionato e torturato in Siriaprima di riuscire a scappare di pri-gione e fuggire a piedi fino in Li-bano. «Mi sorprendo pure io di es-sere sopravvissuto. Ho visto moltepersone morire intorno a me.»Questo ragazzo ha potuto appro-fittare di un sostegno psicologicoche lo ha aiutato molto: «È solo dapoco tempo che ho smesso di avere

incubi». Poi racconta l’emozione che ha pro-vato quando ha ricevuto la sua carta d’identità:«Finalmente, sono una persona e non piùun numero!» Assem è grato per l’aiuto rice-vuto dalla diaconia «che ha salvato la [sua]vita». Aneddoto divertente: al suo arrivo hatrovato un gatto randagio e lo ha pure portatodal veterinario per curargli una congiuntivite.«Era un rifugiato, come noi!» e aggiunge:«Tutto quello che mi succede mi regala qual-cosa in più. Quest’estate ho accompagnatodei bambini siriani in colonia come volontarioe, una volta rientrato, ho cominciato uncorso di scienze politiche all’università diTorino.»

L’esempio di questo studente non è isolato.«I giovani che hanno un’istruzione, le personeche hanno delle professioni concrete e ibambini sono coloro che riescono a integrarsicon maggior facilità perché imparano moltovelocemente la lingua e possono adattarsirealizzando dei progetti in maniera relati-vamente facile», conferma Joël Giglione.

Trovare lavoro a tutti i costiZaid Darbour, 19 anni, ha appena completatoil suo primo anno di economia all’universitàe si vede già a Londra o in Germania a fareun master. I suoi genitori, che in Siria avevanoun tenore di vita molto alto, vorrebbero chei loro quattro figli non debbano patire leconseguenze della guerra. Ma non è ancoratutto sistemato. Bisogna ancora trovare unlavoro, rifare la patente… e questo li preoc-cupa… molto. E il padre conclude: «Ci era-vamo creati un regno tutto nostro e poi ab-biamo perso tutto. Perso tutto? No, perchéci rimane ancora la vita e la speranza. IPaesi arabi ci hanno chiuso la porta in faccia.Solo l’Europa, o meglio, l’Italia ci ha accoltia braccia aperte. Ci hanno trovato una casaarredata e ci hanno accompagnato. I bambinisono tutti a scuola. La nostra unica preoc-cupazione è il lavoro. Sia io che mia mogliesiamo pronti a tutto pur di poter offrire untetto e un futuro ai nostri figli».Maggiori informazioni: www.protegeons-les-refugies.chL’articolo è stato pubblicato sulla rivista Agir,il magazine di HEKS/EPERTraduzione: Sofia Reggiani

alliance sud Reportage in Piemonte

Ricominciare la propriavita in Italia

museo nazionale di zurigo

Semplicemente ZurigoLa lunga e movimentata storia della cittàe del Cantone di Zurigo diventa protago-nista di una mostra permanente nelMuseo nazionale.

Anche se non è sempre stata la città piùgrande del Paese, da secoli Zurigo rivesteun ruolo fondamentale nella storia dellaSvizzera. Sede del palazzo imperiale nel-l'Alto Medioevo, città dell'impero nelTardo Medioevo, centro della Riforma aglialbori dell'era moderna, baluardo liberalenel XIX secolo e infine metropoli econo-mica di portata internazionale nel XXI.Forse proprio per questo Zurigo ha do-vuto affrontare ripetutamente conflitticon il resto della Svizzera, ad esempionella vecchia guerra di Zurigo a metà delXV secolo, durante lo scisma protestantenel XVI e XVII secolo, nello sviluppo dellademocrazia nel XIX secolo e oggigiornomentre si appresta a diventare un'areametropolitana. Sono questi i temi che ap-profondisce la mostra «SemplicementeZurigo». Iniziata il 2 febbraio, l'esposi-zione, che occupa tre sale del Museo na-zionale, narra del passato e del presente,della città e del Cantone, del visibile e del-l'invisibile. Non è enciclopedica, ma pe-netra a fondo nella storia di Zurigo,collegandone il passato con il presente.I visitatori sono accolti da 20 videoritrattidi comuni zurighesi che in forma giocosae soggettiva illustrano la poliedricità delCantone. I cortometraggi sono integratida un'installazione del gruppo di artistimickry3 che unisce gli hotspot turistici diZurigo in un'interessante scultura. Al cen-tro della nuova mostra permanente sitrova una sorta di camera del tesoro con60 oggetti che a loro volta costituisconoil punto di partenza di 60 storie illustrate.Le tematiche spaziano dalle storiche lotteper il potere politico all'amore per la Züri-Leu fino all'odierna economia creativa,sempre alla ricerca delle particolarità diZurigo. Nella vetrina della camera del te-soro c’è ancora posto per altri oggetti etemi. Nei prossimi anni questo microco-smo zurighese potrà così espandersi e in-tensificarsi. La terza sala è occupata daquattro presentazioni video realizzatedagli architetti dell'ETH di Zurigo con latecnologia delle nuvole di punti. Una nu-vola di punti è composta da una quantitàenorme di punti che consentono di rap-presentare paesaggi e ambienti in mododel tutto nuovo. Grazie a questo sistemaè possibile penetrare la materia solida,attraversare pareti e generare sorpren-denti collegamenti, ad esempio nel corsodella storia industriale della Tösstal o sulLindenhof, un tempo sede della fiera cit-tadella dei padroni della città, sotto laquale non solo si trovano tracce dell'inse-diamento romano di Turicum, ma ancheil parcheggio Urania.«Semplicemente Zurigo» offre, oltre allamostra permanente al Museo nazionale,anche un vasto programma culturale chela collega con luoghi ed eventi in tutto ilCantone e invita a conoscerne la storia.

Programma«Semplicemente Zurigo» non è solo unamostra. Collega una varietà di piccole egrandi istituzioni del Cantone che si occu-pano della storia di Zurigo. Un team didue curatori organizza ogni anno un pro-gramma in collaborazione con vari par-tner della città e del Cantone, scegliendoun tema centrale valido per tutto l'anno.Il programma del 2019 che partirà a metàdell'anno è intitolato «Zurigo selvaggia».Questa città, che tutti considerano ordi-nata, protestante, laboriosa, pulita, èanche un po' selvaggia? Lo spunto è for-nito dalla creazione 150 anni fa del parcodi Sihlwald che ha portato la natura sel-vaggia alle porte di Zurigo, mostrandonela varietà nell'immaginario e nella realtà;altrettanto vario può essere un pro-gramma culturale.www.einfachzuerich.ch

mostra

I corridoi umanitari, un esempio per la Svizzera?

Secondo Matthias Herren, incaricato del progetto dei corridoi umanitariper l’Aiuto delle Chiese Evangeliche in Svizzera (HEKS/EPER), la questionenon si pone negli stessi termini per la Svizzera. I programmi di reinseri-mento del’UNHCR che selezionano i rifugiati più vulnerabili e permettonodi condurli direttamente da noi potrebbe funzionare. Ammesso che i con-tingenti non fossero così piccoli. In più, non esiste nessuna legislazioneche permette alla società civile di gestire un’accoglienza completa dei ri-fugiati. Attualmente, questa competenza è esclusivamente nelle mani delSegretariato di Stato della migrazione. Questo il motivo che ha portatol’HEKS e l’OSAR a lanciare la petizione “Vie sicure e legali per i profughi”che ha raccolto 38591 firme depositate al Consiglio Federale lo scorso 28giugno. La petizione chiede al governo di aumentare il contingente di ri-fugiati selezionati direttamente nei paesi in guerra o nei paesi dove si sonorifugiati provvisoriamente.

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RaiTreRete

4Canale

5TvSvizzera

RaiDueRaiUno

14 PROGRAMMI TV dal 10 al 16 febbraio Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

domenica 10

10.55 RELIGIONE Santa Messa12.00 RELIGIONE Angelus12.20 RUBRICA Linea Verde13.30 Tg114.00 SHOW Domenica In - Sanremo17.30 Tg1 18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg1

00.05 RUBRICA Speciale Tg101.10 Tg1 - Notte01.35 RUBRICA Applausi Teatro e Arte

14.30 RUBRICA 1/2 h in più15.30 RUBRICA Kilimangiaro - Il Grande Viaggio16.45 RUBRICA Kilimangiaro Tutte le facce del mondo19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob20.30 RUBRICA Grazie dei fi ori

23.35 Tg3/Tg Regione00.10 RUBRICA La grande storia01.00 RUBRICA 1/2 h in più

12.00 Tg4 - Telegiornale12.32 MINISERIE Un ciclone in famiglia 313.45 DOC Donnavventura14.47 FILM Zitto quando parli16.47 FILM L’oro dei Bravados18.55 Tg4 - Telegiornale19.32 SOAP Tempesta d’amore20.30 INFO Stasera Italia Weekend

02.10 Tg4 night news02.32 FILM Stasera Italia weekend03.27 FILM Io e te

11.20 NEWS Le storie di Melaverde12.00 RUBRICA Melaverde13.00 Tg513.40 RUBRICA L’arca di Noè14.30 RUBRICA Una vita18.45 QUIZ Avanti un altro20.00 Tg520.40 SHOW Paperissima Sprint

00.50 RUBRICA Tiki Taka02.27 NEWS Tg5 - Notte03.00 SHOW Paperissima Sprint

12.30 NEWS Ricette all’italiana13.00 TELEFILM La signora in giallo14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 TELEFILM Hamburg Distretto 2116.52 TVM Il Delitto della madonna nera18.55 Tg4 - Telegiornale19.50 SOAP Tempesta d’amore20.30 ATTUALITÀ Stasera Italia

00.32 FILM A proposito di Davis01.45 Tg4 Night News02.37 RUBRICA Stasera Italia

13.41 SOAP Beautiful14.10 SOAP Una vita14.45 TALK Uomini e donne16.20 REAL Amici di Maria17.10 SHOW Pomeriggio Cinque19.43 QUIZ Avanti un altro20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

23.40 NEWS Tg5 - Notte00.36 SHOW Striscia la notizia00.58 SHOW Uomini e donne

13.00 TELEFILM La signora in giallo14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 TELEFILM Hamburg Distretto 2116.54 FILM Lo sperone nudo18.55 Tg4 - Telegiornale19.30 RUBRICA Fuori dal coro19.50 SOAP Tempesta d’amore20.30 ATTUALITÀ Stasera Italia

22.30 SOAP Una vita23.32 FILM Le fate ignoranti01.45 Tg4 Night News

13.41 SOAP Beautiful14.10 SOAP Una vita14.45 TALK Uomini e donne16.20 REAL Amici di Maria17.10 SHOW Pomeriggio Cinque19.43 QUIZ Avanti un altro20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

00.30 Tg5 -Notte01.07 FILM Uomo d’acqua dolce03.10 SHOW Striscia la notizia

13.00 TELEFILM La signora in giallo14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 TELEFILM Hamburg distretto 2116.39 FILM La vita a modo mio18.55 Tg4 - Telegiornale19.30 RUBRICA Fuori dal coro19.50 SOAP Tempesta d’amore20.30 ATTUALITÀ Stasera Italia

00.10 REAL Piccole luci00.50 Come eravamo negli anni ’6002.00 Tg4 Night news

13.41 SOAP Beautiful14.10 SOAP Una vita14.45 TALK Uomini e donne16.20 REAL Amici di Maria17.10 SHOW Pomeriggio Cinque19.43 QUIZ Avanti un altro20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

23.21 NEWS Tg5 - Notte23.51 FILM La maledizione dello scorpione di Giada

12.30 NEWS Ricetta all’italiana13.00 TELEFILM La signora in giallo14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 TLF Hamburg distretto 2116.39 FILM Chi ucciderà Charley Varrick?19.30 RUBRICA Fuori dal coro19.50 SOAP Tempesta d’amore20.30 ATTUALITÀ Stasera Italia

00.07 FILM Lake placid01.55 NEWS Tg4 Night news02.17 NEWS Stasera Italia

13.41 SOAP Beautiful14.10 SOAP Una vita14.45 TALK Uomini e donne16.20 REAL Amici di Maria17.10 SHOW Pomeriggio Cinque18.45 QUIZ Avanti un altro20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

00.50 Tg5 - Notte01.14 SHOW Striscia la notizia01.36 SHOW Uomini e donne

12.00 Tg412.30 RUBRICA Ricette all’italiana13.00 TELEFILM La signora in giallo14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 NEWS I viaggi di Donnavventura16.07 FILM I Cowboys 19.50 SOAP Tempesta d’amore20.30 ATTUALITÀ Stasera Italia

00.30 RUBRICA Donnavventura02.10 Tg4 Night news02.32 NEWS Stasera Italia

13.41 SOAP Beautiful14.10 SOAP Una vita14.45 TALK Uomini e donne16.20 REAL Amici di Maria17.10 SHOW Pomeriggio Cinque19.43 QUIZ Avanti un altro20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

00.30 NEWS Tg5 - Notte01.00 SHOW Supercinema01.30 SHOW Striscia la notizia

12.00 Tg4 - Telegiornale13.00 RUBRICA Parola di pollice verde14.00 RUBRICA Lo sportello di Forum15.30 DOC Freedom oltre il confi ne 16.40 TVM Colombo 18.55 Tg4 - Telegiornale19.30 SOAP Tempesta d’amore20.30 RUBRICA Stasera Italia weekend

23.32 FILM Forza d’urto 201.30 Tg4 Night news01.52 NEWS Stasera Italia weekend

11.00 RUBRICA Forum13.00 Tg513.40 SOAP Beautiful14.10 REAL Amici16.00 RUBRICA Verissimo18.45 QUIZ Avanti un altro20.00 Tg520.40 SHOW Striscia la notizia

00.55 Tg5 - Notte01.23 SHOW Striscia la notizia01.49 MINISERIE Il peccato e la vergogna

05.40 RUBRICA Info Notte (R)05.50 RUBRICA Il Quotidiano (R)07.15 RUBRICA Strada Regina07.30 RUBRICA Cuntrasts08.50 ANIMAZIONE Zou (Serie 3)09.10 ANIMAZIONE Max & Maestro10.30 RUBRICA Paganini12.30 Telegiornale12.55 TELEFILM Colombo14.25 TLF I misteri di Brokenwood16.05 DOC La legge delle leonesse17.00 TELEFILM Shakespeare & Hathaway - Investigatori privati18.10 RUBRICA Democrazia Diretta19.00 RUBRICA Il Quotidiano 19.55 RUBRICA Meteo regionale20.00 Telegiornale20.35 Meteo20.40 RUBRICA Storie21.55 TELEFILM Trapped22.50 TELEFILM Trapped23.40 Info Notte23.55 FILM Cake

08.35 RUBRICA Il gioco dei ricordi (R)09.05 TELEFILM Squadra Speciale Colonia09.50 DOC La legge delle leonesse10.40 TELEFILM Guardia Costiera11.20 TELEFILM Flashpoint12.05 TELEFILM Jamie Oliver: Menù in 15 minuti12.30 Telegiornale13.15 TELEFILM The Goldbergs13.35 TELEFILM Blue Bloods14.20 TELEFILM When calls the heart15.10 TLF Racconti dalle città di mare16.05 RUBRICA Filo diretto18.10 GIOCO Zerovero19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.45 GIOCO Prova a chiedermelo20.00 Telegiornale20.40 GIOCO Via col venti21.05 FILM23.00 Info notte/Meteo notte23.20 RUBRICA Segni dei tempi23.45 TELEFILM Major Crimes

07.10 RUBRICA Mezz’ora per voi 07.35 RUBRICA TecheGiornale11.15 TLF Flashpoint12.05 TLF Jamie Oliver: Menù in 15 minuti12.30 Telegiornale12.45 GIOCO Molla l’osso13.35 TELEFILM Blue Bloods14.20 TELEFILM When calls the heart15.05 TLF Racconti dalle città di mare16.05 RUBRICA Filo diretto18.10 GIOCO Zerovero19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.45 GIOCO Prova a chiedermelo20.00 Telegiornale20.40 MUSICA Bande e cuori - bande21.05 TELEFILM Chicago Fire21.50 TELEFILM Private Eyes22.35 Info notte22.45 Meteo notte22.55 Lotto Svizzero23.05 TELEFILM Suits23.45 FILM Steve Jobs

08.10 RUBRICA La Storia del Regionale08.35 GIOCO Il gioco dei ricordi (R)09.05 TELEFILM Squadra Speciale Lipsia10.40 TLF Guardia Costiera12.05 TELEFILM Jamie Oliver: Menù in 15 minuti12.30 Telegiornale13.15 TELEFILM The Goldbergs13.35 TELEFILM Blue Bloods14.20 TELEFILM When calls the heart15.10 TLF Racconti dalle città di mare16.05 RUBRICA Filo diretto18.10 GIOCO Zerovero19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.45 GIOCO Prova a chiedermelo20.00 Telegiornale20.40 RUBRICA Via col venti21.05 RUBRICA Falò22.30 RUBRICA Il fi lo della storia - Il piano Marshall23.25 RUBRICA Info notte23.40 TELEFILM The Good Wife00.25 TELEFILM The Good Wife

08.35 RUBRICA Il gioco dei ricordi (R)09.05 TLF Squadra Speciale Colonia10.40 TELEFILM Guardia Costiera11.20 TLF Flashpoint12.05 TLF Jamie Oliver: Menù in 15 minuti12.30 Telegiornale12.40 Meteo regionale12.45 RUBRICA Molla l’osso13.15 TELEFILM The Goldbergs13.35 TELEFILM Blue Bloods14.20 TELEFILM When calls the heart15.10 TLF Racconti dalle città di mare16.05 RUBRICA Filo diretto18.10 GIOCO Zerovero19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.45 GIOCO Prova a chiedermelo20.00 Telegiornale21.05 RUBRICA Patti Chiari22.20 RUBRICA Tempi moderni22.50 RUBRICA Info Notte23.10 TELEFILM Criminal Minds23.50 FILM Bad Words

08.50 ANIMAZIONE Wissper09.05 ANIMAZIONE Telmo e Tula09.10 ANIMAZIONE Zou (Serie 3)09.20 TLF Il nonno nel taschino (anno 4)10.10 TLF Max & Maestro10.30 FILM I Puffi 12.05 RUBRICA Segni dei tempi12.30 Telegiornale/Meteo regionale12.45 DOC Svizzera e Dintorni13.15 RUBRICA Tempi moderni15.10 TELEFILM Padre Brown16.05 FILM Un weekend da bamboccioni18.05 RUBRICA Scacciapensieri18.35 RUBRICA Strada regina19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.45 RUBRICA Insieme19.50 RUBRICA Lotto Svizzero20.00 Telegiornale20.40 TELEFILM Modern Family21.05 FIL M23.20 FIL M Un momento di follia01.05 TLF CSI - Scena del crimine

13.00 Tg2 - Giorno13.30 RUBRICA Tg2 Motori13.40 RUBRICA Meteo 214.00 RUBRICA Quelli che aspettano15.30 RUBRICA Quelli che il calcio17.10 RUBRICA Rai Sport Dribbling18.00 RUBRICA Novantesimo Minuto20.30 Tg2 - 20.30

23.00 RUBRICA La Domenica Sportiva00.50 RUBRICA L’altra DS01.10 FILM Acque profonde

14.00 SHOW Vieni da me15.40 FICTION Il Paradiso delle Signore16.30 Tg116.40 RUBRICA Tg1 Economia16.50 RUBRICA La vita in diretta18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg120.30 GIOCO Soliti Ignoti - Il Ritorno

23.45 RUBRICA Speciale Porta a Porta01.15 Tg1-Notte01.50 RUBRICA Cinematografo

13.15 RUBRICA Passato e presente14.00 Tg Regione/Tg315.15 Rai Parlamento Telegiornale15.40 RUBRICA Aspettando Geo17.00 RUBRICA Geo19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob20.45 TELEFILM Un posto al sole

23.15 RUBRICA Lessico amoroso00.00 Tg3 Linea notte00.10 RUBRICA TG Regione

13.00 Tg2 13.50 RUBRICA Tg2 Medicina 3314.00 RUBRICA Detto Fatto17.15 TELEFILM Castle18.00 RUBRICA Rai Parlamento18.50 TELEFILM Hawaii Five-020.30 Tg2 - 20.3021.05 RUBRICA LOL ;-)

00.45 RUBRICA Protestantesimo01.10 FILM Il volto di un’altra02.35 RUBRICA Piloti

13.30 Tg1 14.00 SHOW Vieni da me15.40 FICTION Il Paradiso delle Signore16.30 Tg116.40 RUBRICA Tg1 Economia16.50 RUBRICA La vita in diretta18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg1

23.30 RUBRICA Porta a Porta01.05 Tg1 - Notte 01.40 RUBRICA Cinematografo

13.15 RUBRICA Passato e presente14.00 Tg Regione/Tg315.15 Rai Parlamento Telegiornale15.40 RUBRICA Aspettando Geo17.00 RUBRICA Geo19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob20.45 TELEFILM Un posto al sole

00.00 Tg3 Linea notte00.10 TG Regione01.45 RUBRICA RaiNews24

13.35 TELEFILM Blue Bloods14.20 TELEFILM When calls the heart15.10 TLF Racconti dalle città di mare16.05 RUBRICA Filo diretto18.10 GIOCO Zerovero19.00 RUBRICA Il Quotidiano19.45 GIOCO Prova a chiedermelo20.00 Telegiornale

21.50 TLF Hawaii Five-022.35 SHOW BoroTalk23.40 FILM Nella valle della violenza

13.00 Tg2 13.50 RUBRICA Tg2 Medicina 3314.00 RUBRICA Detto Fatto17.15 TELEFILM Castle18.00 RUBRICA Rai Parlamento18.50 TLF Hawaii Five-020.30 Tg2 - 20.3021.05 RUBRICA LOL ;-)

23.30 RUBRICA Giovani e Infl uencer00.35 FILM Un gioco da ragazze02.25 RUBRICA Cut

13.30 Tg1 14.00 SHOW Vieni da me15.40 FICTION Il Paradiso delle Signore16.30 Tg116.40 RUBRICA Tg1 Economia16.50 RUBRICA La vita in diretta18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg1

23.00 RUBRICA Magazine Champions23.45 RUBRICA Porta a Porta01.20 Tg1 - Notte

13.15 RUBRICA Passato e presente14.00 Tg Regione/Tg315.15 Rai Parlamento Telegiornale15.40 RUBRICA Aspettando Geo17.00 RUBRICA Geo19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob20.45 TELEFILM Un posto al sole

00.00 Tg3 Linea notte01.05 RUBRICA Rai Parlamento Telegiornale01.15 RUBRICA Rai Cultura

13.00 Tg2 13.50 RUBRICA Tg2 Medicina 3314.00 RUBRICA Detto Fatto16.55 RUBRICA Apri e Vinci18.00 RUBRICA Rai Parlamento18.50 TELEFILM Hawaii Five-020.30 Tg2 - 20.3021.05 RUBRICA LOL ;-)

23.25 RUBRICA TG 2 Punto di Vista23.50 FILM Rogue - Il solitario01.30 TELEFILM Blue Bloods

14.00 SHOW Vieni da me15.40 FICTION Il Paradiso delle Signore16.30 Tg116.30 RUBRICA Tg1 Economia16.50 RUBRICA La vita in diretta18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg120.30 GIOCO Soliti Ignoti - Il Ritorno

23.35 RUBRICA Porta a Porta01.10 Tg1 - Notte 01.45 RUBRICA Cinematografo

13.15 RUBRICA Passato e presente14.00 Tg Regione/Tg315.15 Rai Parlamento Telegiornale15.40 RUBRICA Aspettando Geo17.00 RUBRICA Geo19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob20.45 TELEFILM Un posto al sole

23.20 RUBRICA I miei vinili00.00 Tg3 Linea notte01.05 RUBRICA Rai Parlamento Telegiornale

13.00 Tg2 13.50 RUBRICA Tg2 Medicina 3314.00 SCI Slalom Gigante Femminile 15.15 RUBRICA Detto Fatto17.15 RUBRICA Rai Parlamento18.50 TLF Hawaii Five-020.30 Tg2 - 20.3021.05 RUBRICA LOL ;-)

00.15 SHOW Stracult Live Show01.15 TELEFILM Blue Bloods02.00 Tg2 Eat Parade

14.00 SHOW Vieni da me15.40 FICTION Il Paradiso delle Signore16.30 Tg116.40 RUBRICA Tg1 Economia16.50 RUBRICA La vita in diretta18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg120.35 GIOCO Soliti Ignoti - Il Ritorno

00.00 RUBRICA TV701.05 Tg1 - Notte 01.40 RUBRICA Cinematografo

13.15 RUBRICA Passato e presente14.00 Tg Regione/Tg315.15 Rai Parlamento Telegiornale15.45 RUBRICA Aspettando Geo17.00 RUBRICA Geo19.00 Tg3/Tg Regione20.00 RUBRICA Blob20.45 TELEFILM Un posto al sole

23.10 RUBRICA Rabona il colpo a sorpresa00.00 Tg3 Linea notte

13.00 Tg2 13.50 RUBRICA Tg2 Si’, Viaggiare14.00 RUBRICA Detto Fatto16.45 RUBRICA Apri e Vinci17.40 SCI Slalom Gigante Maschile19.40 TLF N.C.I.S.20.30 Tg2 - 20.3021.05 RUBRICA LOL ;-)

23.25 RUBRICA Povera Patria01.15 RUBRICA Calcio e Mercato02.20 RUBRICA Generazione Giovani

13.30 Tg1 14.00 RUBRICA Linea Bianca 15.00 RUBRICA Passaggio a Nord-Ovest15.55 RUBRICA A sua immagine16.30 Tg116.40 RUBRICA ItaliaSi’!18.45 GIOCO L’Eredità20.00 Tg1

00.30 RUBRICA Petrolio01.30 Tg1 - Notte01.45 RUBRICA Milleeunlibro

12.55 TgR Petrarca14.00 Tg Regione/Tg314.55 RUBRICA Gli imperdibili15.00 RUBRICA TV Talk16.30 RUBRICA Presa diretta18.00 RUBRICA Per un pugno di libri19.00 Tg3/Tg Regione 20.00 RUBRICA Blob

23.50 TG Regione/ TG3 nel Mondo00.25 RUBRICA Photoshow01.15 RUBRICA Tg3 Agenda del mondo

11.10 RUBRICA Mezzogiorno In Famiglia13.00 Tg213.30 Tg2 Week End17.25 RUBRICA Sereno Variabile18.00 RUBRICA Gli imperdibili18.10 TELEFILM MacGyver18.55 TELEFILM Hawaii Five-020.30 Tg2 - 20.30

21.50 TELEFILM S.W.A.T.23.30 RUBRICA Tg2 Dossier00.15 RUBRICA TG 2 - Storie

lunedì 11 martedì 12 mercoledì 13 giovedì 14 venerdì 15 sabato 16

ROBIN HOOD

L’ISOLA DEI FAMOSI

QUARTA REPUBBLICA

KONG: SKULL ISLAND

THE ROOKIE

IL SEGRETO

ADRIAN

#CR4 LA REPUBBLICADELLE DONNE

L’ORA LEGALE

FREEDOM OLTRE IL CONFINE

L’ISOLA DEI FAMOSI

QUARTO GRADO

SPECIALE UOMINI E DONNE LA SCELTA

PARI E DISPARI

C’È POSTA PER TE

CHE TEMPO CHE FA

20.35 Rubrica Fiction Fiction Champions League Fiction Show Show

Fiction

THE GOOD DOCTOR

21.20

LE RAGAZZE

Rubrica21.20

Film21.27

Show21.20

L’ALTRO CAPO DEL FILO

21.25

Show

VIRGINIA RAFFAELE FACCIAMO CHE IO ERO UN’ALTRA VOLTA

21.20

IL SAPORE DEL SUCCESSO

Film21.20

Attualità21.25

Film21.20

IO SONO MIA

21.25

Show

IL COLLEGIO

21.20

#CARTABIANCA

Attualità21.20

Soap21.25

Show21.20

Telefi lm21.05

AJAX - REAL MADRID

20.30

Fiction

LA PORTA ROSSA

21.20

CHI L’HA VISTO?

Rubrica21.15

Show21.25

Film21.20

CHE DIO CI AIUTI 5

21.25

Rubrica

POPOLO SOVRANO

21.20

THE FOUNDER

Film21.20

Doc21.25

Show21.20

SANREMOYOUNG DENTRO O FUORI

21.25

Fiction

SUBURRA

21.20

BENVENUTO PRESIDENTE!

Film21.20

Attualità21.25

Show21.20

ORA O MAI PIU’

21.25

Telefi lm

N.C.I.S. LOS ANGELES

21.05

PRESA DIRETTA

Attualità21.45

Film21.27

Show21.20

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SPETTACOLO 15Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

INTERVISTA La cantante siciliana ha riletto i classici della tradizione antica

Francesca Alotta: porto la musicaitaliana in giro per tutto il mondo

MUSICA

I TOTO IN ITALIA PER I LORO 40 ANNII Toto tornano in Italia con il tour che cele-bra i 40 anni della loro carriera. Il �40 Trips Around The Sun Tour� farà tappa la prossima estate a Marostica (3 luglio al Summer Festi-val), Roma (4 luglio al Rock in Roma Summer Festival) e Lucca (5 luglio al Summer Festi-val): 3 concerti in cui riascoltare tutte le hits della band. Pochi gruppi, nella storia della musica, hanno lasciato individualmente o collettivamente un�impronta più vasta nella cultura popolare dei membri dei Toto: singo-larmente, i membri della band, possono esse-re ascoltati in 5000 album che rappresentano globalmente una vendita totale di mezzo mi-liardo di album. Tra tutti questi dischi, NA-RAS (National Academy of Recording Arts and Sciences) ha premiato le performance con oltre 200 nomination ai Grammy Awards. Con oltre 40 anni passati insieme, le vendite dei Toto hanno superato i 40 milioni di album e hanno resistito ai cambi di moda e stili. Il gruppo ha recentemente annunciato l�uscita del cofanetto �All In� per il 30 novembre.

Dimmi perché piangi? Di felicità E perché non mangi? Ora non mi va�. Il resto più o meno lo conosciamo un po� tutti perché �Non amarmi�, brano con cui Aleandro Baldi e Francesca Alotta hanno vinto il Fe-stival di Sanremo nel 1992 nella ca-tegoria Nuove proposte, ha lasciato un segno. �Sono passati 26 anni eppure è più probabile che qual-cuno sappia cantare anche solo un pezzetto di �Non amarmi� piuttosto che ricordare chi ha vinto l�ultimo Sanremo, o quello di due o tre anni fa�. A parlare è Francesca Alotta che è tornata con un nuovo album dal titolo �Anima Mediterranea� e che quest�anno ha partecipato alla pri-ma edizione di �Ora o mai più�, il fortunato talent show di Rai1 dedi-cato alla musica italiana. La cantan-te siciliana è convinta che il segreto sia �la melodia� e visto che �la me-lodia italiana è sempre stata amata nel mondo� ha deciso di realizzare un progetto per promuoverla e va-lorizzarla. Il risultato è un disco dal respiro internazionale dove trovia-mo brani della canzone antica come �I� te vurria vasà�, �Reginella�, �Vitti na crozza�, �O surdato �nnammu-rato�, �Tammurriata nera�. �Sono stati quattro anni di lavoro intenso, di massimo impegno, ci ho messo davvero l�anima� spiega l�artista che di recente si è esibita a Malta. �Sono soddisfatta e felice di questo proget-to realizzato con grandi musicisti� aggiunge Francesca Alotta che oggi è una donna matura che ha voglia di raccontarsi e raccontare. Non solo. Ha modulato molto la vocalità, il suo modo di esprimersi e la ricerca sonora riprendendo a comporre e a suonare il pianoforte: �Ho ritrova-to la mia lingua e le mie radici� vi-sto che l�album contiene anche un brano in siciliano. Francesca Alotta

di malinconia. Anzi. Con singolare genuinità racconta: �Ho attraversa-to un momento buio. Un incidente, la morte di mio padre, la malattia di

Se sono ancora qui e ho deciso di guardare avanti è per la musica. E

che ancora oggi il pubblico riesce a trasmettermi. È la mia carica�.

MUSICA

CINEMA

MORODER, PRIMOTOUR A 78 ANNI

CAPRI INCORONALUCA GUADAGNINO

Giorgio Moroder, a 78 anni, è pronto a met-tersi in pista con il suo primo vero e proprio tour, chen toccherà l�Europa e anche l�Italia. Il celebre dj e produttore italiano, cono-sciuto in tutto il mondo, lo ha annunciato su Facebook e sul suo sito. Quindici le città coinvolte dal �Celebration of the �80s tour� tra aprile e maggio 2019. In scaletta le hit

protagonista su un palco spettacolare con imponenti giochi di luce. �E� qualcosa che ho sempre voluto fare - ha dichiarato Moro-der -, i fan hanno continuato a chiedermi se ci fosse la possibilità di un vero tour. In pas-sato era impensabile che i produttori abban-donassero i loro studi di registrazione. Quel territorio era riservato ai cantanti. Oggi, invece, produttori e dj, sono diventati le su-perstar della musica dance popolare, quindi sembra il momento giusto per e io sono così

sarà in Italia per tre date: il 17 maggio a Mi-lano, il 18 a Firenze, il 19 a Roma.

Luca Guadagnino è stato designato �Film-maker del 2018� da �Capri, Hollywood - The International Film Festival� per aver realiz-

qualità e successo come �Suspiria� (dal 1 gen-naio nelle sale italiane) e �Chiamami col tuo nome�, l�opera che gli ha regalato la ribalta degli Academy Awards. Analogo riconosci-

domani) assegna al produttore americano Bradley Fischer con il quale Guadagnino ha realizzato �Suspiria� e Eli Roth ha portato sul grande schermo �Il mistero della casa nel tempo� (oltre 130milioni di dollari incassati in tutto il mondo). Un successo che è valso a Roth, premiato con il �Capri Master of Fan-

Spielberg e di Universal Pictures che gli han-no già commissionato un seguito dell�opera.

CONFIDENZE Il comico barese rivive un singolare episodio della sua vita

�Babbo Natale il regalo me l�ha fatto e anche bellis-simo. Lo scorso 19 dicembre ho avuto un�udienza privata col Papa. La mattina, prima dell�udienza generale. Sono andato a Santa Marta, il Papa è sta-to molto carino con me, gli ho dedicato una poe-

corso del format �I Lunatici�. �Noi festeggiamo la

abbiamo crisi d�astinenza da cozze pelose - ha rac-contato -. Il 25 è quasi una giornata di relax, si fa un

-dente�. Ha poi svelato un aneddoto: � Non avendo avuto infanzia e adolescenza ho pochi ricordi di Natale�, �nell�infanzia c�era la guerra, ero con i miei genitori in campagna per paura delle bombe. Poi

a fare il prete. Sono uscito a 14 anni, non ho avuto modo di imparare a nuotare, di fare sport. Sarei do-vuto diventare prete per nobilitare la razza Zagaria, così pensavano in qualche modo i miei genitori. A un certo punto mi hanno cacciato via. A me e a un altro che ora fa il chirurgo. Ci hanno cacciato via perché eravamo impertinenti, ci arrampicavamo sul cornicione per spiare le suore di clausura che al-loggiavano nel convento vicino. Mi hanno manda-

Radio2, nel corso del format �I Lunatici�, ha ricor-

dato il suo Natale del 1954: �Avevo 18 anni. A Napo-li. Era il 24, stavo senza una lira. Noi attori disoccu-pati dovevamo pagare notte per notte per dormire

stavo lì, non sapevo se sarei riuscito a guadagnare i soldi per andare a dormire quella sera. Ero tristis-simo, uno mi aveva dato un cappello da universita-rio, provavo a guadagnare qualcosa tra la gente, ma nessuno mi dava niente, andavano tutti di fretta. Feci poco. Contando i soldi mi resi conto che avrei dovuto scegliere tra mangiare e dormire. A un certo punto passò un signore, Ciro, che faceva il posteg-giatore abusivo. Mi chiese cosa stessi facendo, gli risposi che stavo contando i soldi. Mi invitò a casa sua, mi disse che dove mangiano in nove mangiano

-vemmo tantissimo. Mi fece dormire a casa sua, con

prendere il treno e tornare in Paese. Sono tornato dopo qualche anno dopo a Napoli per cercarlo, rin-graziarlo e dargli un premio, un regalo. Però non l�ho più trovato. Nessuno sembrava conoscerlo e averlo mai visto. Un giorno un mio amico cardinale mi chiese come mai continuassi a cercare questo Ciro a Napoli. Mi disse che non l�avrei trovato mai, perché quel Ciro era un angelo che scelse di salvar-mi quella notte�.

pop, jazz e soul in cui i pezzi sono suonati principalmente da quattro musicisti: Cristiano Viti, arrangia-tore e pianista, Massimo Moriconi, contrabbassista, Luca Tufano alla chitarra acustica e ukulele e Simone Talone alle percussioni. Desideravo fare un disco in acustico con suoni veri e dare valore alla voce. Deside-ravo trasmettere più emozioni pos-

-to è arrivato e ne sono entusiasta. E� un progetto che avrei voluto realiz-zare in duo con mio padre, Filippo Alotta, grande tenore, scomparso prematuramente. Oggi però so che mio padre ne sarebbe felice�.

Pensi che l�Italia stia �esportan-do� meno buona musica negli ultimi anni? �Ritengo che negli ultimi tempi si sia dato troppo spazio al �vestito� del brano. Sono usciti tantissimi brani arrangiati benissimo ma tro-vo le melodie un po� carenti. In ge-nerale, sono poche le canzoni che rimangano nel tempo. Il nostro brano, �Non amarmi�, lo ricordano tutti. È la melodia che rimane�.

Nell�album c�è Amuri miu, una dedica a tuo padre.�Parlando con mia mamma ho capito da lei quanto sia grande e immenso il dolore per la perdita del compagno di una vita intera.

necessario rialzarsi. Ho vissuto un momento buio, non avevo la forza di fare cose importanti, ero abbat-tuta. Ho scoperto sulla mia pelle

si deve necessariamente ricomin-ciare. Non è facile ma si può rico-minciare�.

Un bellissimo messaggio. Lanci un messaggio importante anche nel singolo �Ti dirò�, presentato a �Ora o mai più�.�Ho subito violenza psicologica da una persona a me molto vicina. La canzone è un inno contro la violen-za familiare. Non ci si deve arrende-re mai e non bisogna nascondersi. Alle donne oggi dico: si può dire basta�.

Hai tenuto nei giorni scorsi un concerto a Malta ma non è cer-to la prima volta che ti esibisci all�estero.�Amo viaggiare e spesso sono all�e-stero per lavoro. All�estero ho sem-pre una grande accoglienza. Mi sono esibita a Londra come a Hong Kong. In passato ho lanciato un disco in Giappone e a Cuba sono ri-masta per diversi mesi in vetta alle

�Yolanda� cantato con Augusto En-riquez�.

-do le più belle canzoni italiane?�E� sempre emozionante. Non solo perché incontri tantissimi italiani ma perché ti rendi davvero conto che all�estero la canzone italiana è molto amata. Perché porta con sé cultura, storia, tradizione. Artisti stranieri vengono in Italia in cerca di ispirazione. Gli stranieri adora-no la musica italiana perché è una melodia solare, accattivante, gioio-sa e a volte sa essere - nello stesso tempo � anche malinconica. È un

mix di emozioni che rapisce e fun-ziona. Per questo ho deciso di rea-lizzare un album di brani antichi, siciliani e napoletani. Questo disco è nato per l�estero ma sta avendo un�ottima riposta in Italia. Dietro ogni testo c�è un pezzo di storia del nostro Paese. E� stato un lavoro di ricerca e di approfondimento. Il mio desiderio è quello di portare la musica italiana antica nel mondo. E di farla conoscere, magari, anche alle nuove generazioni. Perché ci sono brani che fanno parte della nostra storia, della nostra identità, delle nostre radici. Non si possono non conoscere le proprie radici�.

Raccontaci qualcosa in più di �Anima Mediterranea�.�E� un album che racconta la storia,

scene di quotidianità ma anche di grandi eventi che hanno trasforma-to la società e il mondo. Durante il concerto, racconto aneddoti, ac-compagnando il pubblico a vivere con maggiore intensità i brani. È un album realizzato in acustico, tra

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16 HI-TECH Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

SOCIAL L�app non permetterà di inviare la stessa notizia a più di 5 contatti

WhatsApp mette al bandole fake news sui telefonini

SOLUZIONI

LO STRESS SI ANNULLACON UN SOLO TOUCHAnnullare lo stress con una soluzione tut-ta high-tech e senza medicine. È quanto ha brevettato l�azienda americana TouchPoint e presentato al CES 2019 di Las Vegas. Come?

-sura la condizione di stress in partenza e

il parametro di riferimento e settare la mac-china si devono tenere due sensori, sviluppa-ti da TouchPoint, che emettono una leggera vibrazione alternata per un paio di minuti, così da far passare il cervello da una fase di stress ad una di relax. Come spiega la dotto-ressa Any Serin, cofondatrice insieme a Vi-cky Mayo dell�azienda americana �bastano almeno 30 secondi di trattamento e lo stress si spegne come se facessimo scattare nel no-stro cervello un interruttore. Le vibrazioni prodotte da TouchPoint sono tarate secondo

-dano un impulso diretto al cervello capace

così una condizione di relax e benessere�.

--

ziato un aumento medio dell�attenzione del 50% dopo il trattamento. Il dispositivo non

-dizioni cliniche, anzi è rivolto a tutti coloro che vogliono evitare le conseguenze dello stress, che, oltre a causare diverse patologie,

-

-ne. Secondo TouchPoint bastano 30 secondi per diminuire lo stress del 70%. Il dispositivo si attiva solo quando serve, può essere in-dossato tutto il giorno ai polsi o alle caviglie, funziona anche tenendolo in tasca.

DISPOSITIVI

AMAZON, ARRIVA�ECHO INPUT�È stato il dispositivo più venduto al livello globale durante le feste di Natale su Ama-zon, raggiungendo un record come mai pri-ma d�ora. Adesso si aggiunge alla gamma di prodotti un nuovo oggetto �sottile, smart

speaker formato da un dischetto con cavo che permette di integrare Alexa, l�assistente vocale di Amazon, agli altri altoparlanti in commercio. Lanciato prima negli Usa, ora acquistabile anche in Italia, con spedizione il 30 gennaio. Dotato di un Led di stato, un pulsante per disattivare l�ascolto, quattro microfoni con cui parlare così da chiedergli informazioni sul meteo, notizie, canzoni e

Echo è che non monta altoparlanti e vanta di essere il primo dispositivo della famiglia progettato per trasmettere totalmente il suo-

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voci alla tua lista delle cose da fare e molto altro ancora�. Adesso anche gli speaker non Amazon, se connessi ad Echo Input, potran-no essere aggiunti ad un nuovo gruppo di riproduzione musica �multistanza�, creando così uno streaming sincronizzato o in tutta la casa o solo in alcune stanze. Ha la possibi-

di riproduzione.

Grazie al nuovo aggiornamento WhatsApp disponibile per il mo-mento solo per Android, poi sarà la volta anche per iOS, rilasciato con diverse tempistiche a seconda dei Paesi, si può inoltrare un messaggio

non più illimitati o venti. Una solu-zione per combattere le fake news ed incrementare la qualità. �Wha-tsApp ha valutato attentamente questa possibilità, ascoltando il fe-edback degli utenti per un periodo di sei mesi. Il limite massimo ha ri-

spam condivisi in tutto il mondo. A partire dall�ultima versione, tutti gli iscritti hanno l�opportunità di inoltrare testi, foto e video solo a cinque chat contempo-raneamente. Siamo convinti che ciò contribuirà a man-tenere l�app incen-trata sulla messag-gistica privata con

MERCATO Secondo gli analisti il settore è ormai in saturazione

Smartphone, Credit Suisse: vendite in caduta libera�In caduta libera�. Questa la si-tuazione delle vendite degli smar-tphone, mai così male dal 2013, per gli analisti di Credit Suisse, come spiegato in una nota per gli inve-stitori visionata dal sito Applein-sider. Una crisi che sta colpendo il mercato, diventato stagnante e in saturazione, e che si ipotiz-za porterà a 289 milioni di unità prodotte nel primo trimestre del 2019, equivalenti ad un crollo del 19% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Valori che por-tano indietro, esattamente a cin-que anni fa, prima del boom degli smartphone, sono stati registrati, infatti, nel 2013. Sarebbe, sempre secondo le previsioni Credit Suis-se, il quinto anno consecutivo di calo per il periodo di riferimento. Tra le cause scatenanti la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, ma non solo, perché �le vendite in-feriori non sono necessariamente limitate alla Cina, con altri mer-cati che potrebbero essere saturi�.

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gennaio, quando Apple e Samsung hanno annunciato una brusca fre-nata nei conti. Tanto che la società di Cupertino avrebbe compiuto

il secondo taglio produttivo in due mesi, secondo il quotidiano Nikkei, ovvero nel primo trime-stre Apple avrebbe ridotto del 10% i piani di produzione dei nuovi iPhone. Secondo gli analisti, gli ultimi 3 mesi del 2018 si dovreb-

di unità spedite, in calo del 3% su base annua. Se verrà conferma-to la contrazione pari al 19% del calo della produzione globale di smartphone, come previsto dagli analisti del Credit Suisse, non di-penderà però solo dalle vendite in

anche sulle altre aziende. Si spera che a risollevare le sorti del settore

i prossimi 4 anni le reti cellulari di quinta generazione avranno 1 miliardo di abbonamenti, e il �foldable phone�, il telefono pie-ghevole, un nuovo trend tecno-logico pensato per rivitalizzare un reparto privo di innovazioni. A San Francisco la Samsung ne presenterà un modello insieme al Galaxy S10. Pochi giorni dopo, dal

terrà Il Mobile World Congress,

smartphone.

di bufale via social. A causa della cri-tiche per questi fatti WhatsApp ha cercato un modo per fermare l�uso improprio di contenuti multime-diali. Una soluzione trovata dopo quella per arginare gli occhi indi-

end-to end, che ha migliorato la si-curezza interna dell�app. Già l�anno scorso WhatsApp aveva implemen-tato una funzionalità che indicava link sospetti, rilevando in automati-co i collegamenti poco sicuri grazie ad un avviso di non responsabilità dopo il primo click, per aiutare così

false, spam e potenziali virus.

i contatti più stretti�, ha spiegato la società. Uno dei principali problemi

messaggi, foto, video ed audio che la società di Mark Zuckerberg non riesce a monitorare totalmente. Ad esempio, durante le ultime elezioni

false è stato uno dei temi principa-li della campagna elettorale per le accuse al candidato di destra Jair

-famanti sul suo avversario. Questa misura è stata già adottata a luglio in India dopo una serie di gravi fatti

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ATTUALITÀ 17Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

di Paola Fuso Cappellania, avvocato

Il Tribunale di Catania, sezioneReati Ministeriali, ha richiesto l’au-torizzazione a procedere per il de-litto di sequestro di persona ag-gravato a carico del Ministro del-l’interno in carica. Il fatto ha unaportata eccezionale se si pensa cheil reato per cui il Ministro dovrebbeessere processato prevede la penadella reclusione da tre a quindicianni e se si considera che il fattoper cui la magistratura chiede a unramo del Parlamento di procedere(in tal caso il Senato, essendo ilMinistro Salvini anche senatoredella Repubblica) non è un episodiocorruttivo o comunque legato afatti che l’indagato nega o sono di-scutibili. Nel caso specifico il reatoche si contesta risulta integrato dauna condotta, la chiusura dei portiai migranti provenienti dalla Libia,che il Ministro dell’interno continuatuttora a rivendicare come partefondamentale del proprio program-ma politico e di governo. Con questoprovvedimento, i magistrati di Ca-tania affermano che il Ministrodeve rispondere del reato di se-questro di persona a carico di 177migranti, e chiedono al Senato, se-condo la procedura prevista per ireati ministeriali dalla legge cost.n. 1/1989, l’autorizzazione a pro-cedere a suo carico. La domanda è:il Tribunale di Catania sta esorbi-tando dalle proprie competenze,tenendo conto del principio dellaseparazione dei poteri?

I FattiIl 14 agosto 2018 (http://questio-negiustizia.it/doc/trib_catania_de-creto_salvini.pdf) veniva segnalataun’imbarcazione con a bordo di-verse decine di soggetti di varienazionalità (in prevalenza eritreae somala), proveniente dalla Libia,che versava in una situazione alta-mente precaria. Nei giorni succes-sivi all’avvistamento, insorgeva unacontroversia tra le autorità italianee maltesi circa la responsabilitàper il soccorso dei naufraghi, sinoa che il precipitare della situazioneinduceva le motovedette della Guar-dia costiera italiana ad intervenire,trasferendo i 177 stranieri soccorsisulla motonave Diciotti. Dopo tregiorni di stazionamento nei pressidi Lampedusa, giacché tra le auto-rità italiane e maltesi perdurava ilcontrasto circa l’individuazione delPaese responsabile dell’indicazionedel Pos (place of safety), il 20 agostola Diciotti riceveva l’autorizzazionead entrare nel porto di Catania,ma non a sbarcare i migranti dellanave. Il Ministro degli interni ri-fiutava, infatti, il rilascio del Pos(e quindi l’autorizzazione allo sbar-co), sino a che non si fosse sbloccatala trattativa a livello europeo ver-tente sui Paesi disponibili ad ac-cogliere i migranti presenti sullanave. In considerazione delle difficili

condizioni in cui i migranti versa-vano, costretti a vivere da giorni suun’imbarcazione inadatta ad acco-gliere un numero così elevato diospiti, il 22 agosto, a seguito diesplicita richiesta del Procuratoredella Repubblica presso il Tribunaleper i minori di Catania, veniva au-torizzato lo sbarco dei minori nonaccompagnati, mentre solo il 25agosto venivano sbarcati tutti glialtri.

Le motivazioni del provvedimento Il Tribunale distingue due fasi tem-porali. La prima, dal 15/16 agosto,quando i migranti vengono trattia bordo dalla Diciotti, fino all’in-gresso nel porto di Catania del 20agosto; e la seconda, da tale datafino al 25 agosto, fase in cui i mi-granti vengono trattenuti sulla Di-ciotti senza poter sbarcare. Circala prima fase, il Tribunale etneoesclude la sussistenza di condottecostituenti reato da parte del Mi-nistro. Mentre per i cinque giorni(dal 20 al 25 agosto) in cui gli stra-nieri sono stati bloccati sulla Di-ciotti nel porto di Catania, il Tri-bunale ravvisa che sussistano gliestremi della fattispecie di cuiall’art. 605, comma 3 cp (sequestrodi persona aggravato dall’abusodella qualità di pubblico ufficiale edella minore età di alcune dellevittime).Il Tribunale premette che «l’obbligodi salvare la vita in mare costituisceun preciso dovere degli Stati e pre-vale su tutte le norme e gli accordibilaterali finalizzati al contrastodell’immigrazione irregolare. LeConvenzioni internazionali in ma-teria, cui l’Italia ha aderito, costi-tuiscono un limite alla potestà le-gislativa dello Stato e, in base agliartt. 10, 11 e 117 Cost., non possonocostituire oggetto di deroga da parte

di valutazioni discrezionali del-l’autorità politica, assumendo unrango gerarchico superiore rispettoalla disciplina interna» (p. 7). Di seguito il provvedimento richia-ma le Convenzioni Solas del 1974la Convenzione Sar del 1979 se-condo cui «ove l’attività di soccorsoin mare sia stata effettuata mate-rialmente da unità navali dellaGuardia costiera italiana, la richiestadi assegnazione del POS debba es-sere presentata da MRCC Roma(Maritime Rescue CoordinationCenter) al Centro nazionale di co-ordinamento (NCC), che poi prov-vederà all’inoltro della stessa alcompetente Dipartimento per lelibertà civili e per l’immigrazionedel Ministero dell’interno, compe-tente all’indicazione del POS oveoperare lo sbarco» (p. 12). Infine,la Corte ricostruisce i caratteri es-senziali del procedimento delineatoper i reati ministeriali dalla leggecost. n. 1/1989, distinguendo la«valutazione di tipo tecnico-giu-ridico» demandata al Tribunale,da quella politica (demandata alParlamento). Passando alla parte tecnica, il Tri-bunale ritiene che «l’omessa indi-cazione del POS da parte del Di-partimento per le libertà civili eper l’immigrazione, dietro precisedirettive del Ministro, ha determi-nato - dopo che alle ore 23.49 del20 agosto l’unità navale Diciottiraggiungeva l’ormeggio presso ilporto di Catania (così creando lecondizioni oggettive per operarelo sbarco) - una situazione di co-strizione a bordo delle personesoccorse fino alle prime ore del 26agosto (quando veniva avviata laprocedura di sbarco a seguito del-l’indicazione del POS nella tardaserata del 25 agosto dal competenteDipartimento, dietro nulla osta delMinistro), con conseguente ap-prezzabile limitazione della libertàdi movimento dei migranti, inte-grante l’elemento oggettivo delreato contestato. Non vi è dubbio, invero, che laprotratta presenza dei migranti percinque giorni a bordo di una naveormeggiata sotto il sole in pienaestate, dopo avere già affrontatoun estenuante viaggio durato diversigiorni, la necessità di dormire sulponte della nave, le condizioni disalute precaria di numerosi mi-granti, la presenza a bordo di donnee bambini, costituiscono circostanzeche manifestano le condizioni diassoluto disagio psico-fisico soffertedai migranti a causa di una situa-zione di “costrizione” a bordo nonvoluta e subita, sì da potersi quali-

ficare come “apprezzabile”, e dunque, pe-nalmente rilevante, l’arco temporale di pri-vazione della libertà personale sofferto» (p.24).Quanto all’elemento soggettivo del reato,l’art. 605 cp delinea una fattispecie a dologenerico, per la cui integrazione è sufficientela consapevolezza di infliggere alla personaoffesa un’illegittima privazione della libertàpersonale, mentre risultano irrilevanti gliscopi ulteriori perseguiti dall’agente. Infineil Tribunale esclude che il Ministro abbiaagito in adempimento del suo dovere istitu-zionale di garantire l’ordine e la sicurezzapubblica: «Lo sbarco di 177 cittadini stranierinon regolari non poteva costituire un pro-blema cogente di “ordine pubblico” perdiverse ragioni, e in particolare: a) in conco-mitanza con il “caso Diciotti”, si era assistito

ITALIA Il Tribunale di Catania ha richiesto l’autorizzazione a procedere a carico del Ministro dell’Interno

Governare e rispettare la legge: il caso della Diciotti

ANDREA ALIMONTI

ad altri numerosi sbarchi dove i migrantisoccorsi non avevano ricevuto lo stesso trat-tamento; b) nessuno dei soggetti ascoltatida questo Tribunale ha riferito (come avve-nuto invece per altri sbarchi) di informazionisulla possibile presenza, tra i soggetti soccorsi,di “persone pericolose” per la sicurezza el’ordine pubblico nazionale» (p. 40).Ne discende, secondo i giudici, che a impedirelo sbarco degli stranieri dalla Diciotti è statala volontà politica del Ministro di fornireun’immagine di fermezza nella trattativa incorso in sede europea circa i criteri per la ri-partizione dei migranti che fuggono dallaLibia. Per quanto concerne il rilievo giuridicoda attribuire alla natura politica dell’attocontestato al Ministro (argomento che trovanel principio della separazione dei poteri lasua roccaforte), i giudici catanesi affermanola necessità di distinguere tra «atto politico»,insindacabile tout court dal giudice penale,e «atto amministrativo adottato sulla scortadi valutazioni politiche», che non si sottraeal vaglio di legalità del giudice penale. Nelcaso di specie, il rifiuto del POS configuraun atto amministrativo che, mosso da moti-vazioni politiche, è andato tuttavia pesan-temente ad incidere sui diritti degli stranieri,in violazione della normativa interna e so-vranazionale, e non può per questa ragioneessere sottratto al controllo giurisdizionale(p. 47). Queste in estrema sintesi le motiva-zioni tecnico-giuridiche. A questo punto ladecisione passa nelle mani del Senato, se-condo la procedura prevista dall’art. 9, comma2, legge. cost. n. 1/1989.

ConclusioniMi è sembrato opportuno riportare seppursinteticamente le motivazioni del Tribunaledi Catania perchè la questione è molto piùseria di quella che si racconta. Alla fine, sitratta di comprendere sino a che punto l’at-tuazione di una pur legittima pretesa politicapossa andare ad incidere sui diritti fonda-mentali delle persone, o se l’azione di governopuò giustificare il diniego delle fondamentadi uno Stato democratico. La cosa preoccu-pante è la mancata condivisione da parte diuna folta maggioranza della necessità chesempre vi sia un freno al potere politico eche questo freno debba insistere su principiche appartengono a tutti. Allora la vicendadella Diciotti che deve essere affrontata peronestà intellettuale in maniera tecnica do-vrebbe portare a riflettere fino a che puntosi possono ignorare il dovere di soccorso eassistenza ai naufraghi.

([email protected])

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Il volo più lungo del mondo...18 ore e 45 minuti senza scali!Dopo 5 anni di stop a causa del caro carburante, la Singapore Airlines ha riat-tivato la tratta aerea più lunga al mondo: la Singapore – New York. 16.500 kmpassando sul Pacifico, l’Alaska ed il Canada. 4 piloti e 13 assistenti di volo sidanno il cambio ogni 4 ore per coccolare 161 passeggeri. Non esiste la classeEconomy, il viaggio sarebbe troppo scomodo!

PESCATORE DI UOMINIDopo che Pietro e gli altri pescatori non erano riusciti apescare nulla per tutta la notte, tornano in mare, ancese scettici, perché Gesù glielo dice e tornano con una gran-dissima quantità di pesci. Dio ci indica la strada e quelloche dobbiamo fare e se noi lo seguiamo, anche quando siamodubbiosi, otterremo sempre il giusto risultato.

Singapore compie 200 anniSir Thomas Stamford Raffles fonda Singapore il 6 febbraio 1819, come avam-posto commerciale del Regno Unito in Asia. La città stato è una delle prin-cipali città cosmopolite al mondo, con il 42% di stranieri residenti. È oggi uncentro finanziario e commerciale molto importante. Il nome significa ‘cittàdel leone’.

18 CORRIERE DEI PICCOLI Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

Si sa che il Cristianesimo si fondanon soltanto sulla figura storicadi Gesù , ma in modo particolaresulla sua Risurrezione da morte.In effetti Paolo scrive ai Corintiche se Gesù non fosse risortovana sarebbe la nostra fede, nem-meno noi risorgeremo e viceversase noi non risorgeremo neancheGesù sarebbe risorto. E qui pos-sono saltar fuori diversi dilemmi:in effetti non si tratta di un ri-torno alla vita di prima, né diuna rianimazione di un cadavere,né di una scomparsa di astronautaverso l’atmosfera come si raccontadi certi personaggi leggendariantichi sul tipo di Elia, Romolo,Alessandro Magno. Qui il discorsosi fa più stringente. Non si trattadi una contraddizione, ma certodi un mistero che ad alcuni puòriuscire irritante. Si sa che anche fra i credentiesiste un certo decalage: la mag-gioranza non ha difficoltà ad ac-cettare l’esistenza di un Dio, piùcomplicato ammettere la chiesa,mentre solo il 20% non rifiuta laRisurrezione di Gesù. Una certaesperienza poté farla pure il sot-toscritto recentemente in una ta-volata di amici ai quali pose ladomanda che cosa pensasserodella tomba vuota alla morte diGesù e dove fosse andato a finireil suo corpo. Una persona risposedi credere a quello che le hannosempre insegnato, una secondatrattarsi di un simbolismo, tre dimetafora-mito, tre di una leg-genda sacra. Anzitutto va premesso che nes-suno poté vedere di persona ecostatare il passaggio dalla mortealla vita di Gesù. Di storico ab-biamo solo la morte, la fuga e lascomparsa dei discepoli, il loro

RIFLESSIONI

Sulla Risurrezione di Gesù,tra fede e dilemmi

ritorno dopo qualche tempo deglistessi. Paolo, Pietro e 500 l’ave-vano visto vivente perché Dio l’aveva risorto. Non ha qui impor-tanza se si trattasse di una visionefisica o interiore, il fatto si è chesi sentirono talmente trasformatida essere pronti di dare per lui lavita. Di qui si evince che già al-l’inizio Gesù viene annunciato inquanto risorto e non è risortoperché annunciato. Questa po-tremmo dire è la costante dellaRisurrezione, ulteriori descrizionie racconti potrebbero appartenereal genere letterario, cioè alle va-riabili. Altro dilemma sarebbesul quando avvenne questo pro-digio. Studiosi e interpreti attualibasandosi sul Vangelo di Giovannisostengono che la Risurrezioneavvenne nel momento della mortein croce. In effetti Gesù invocò il Padre”Dio mio perché’ mi hai abban-donato” Subito dopo emise lospirito. In quel momento Dio ac-colse Gesù come il Risorto. Dionon ha salvato suo Figlio dallamorte, ma nella morte l’ha chia-mato alla vita eterna. Si parla delterzo giorno, che però va intesonon come tempo cronologico,ma tempo esistenziale, sempresul simbolismo del numero tre,cioè completezza. Gesù fu risu-scitato una volta terminata e com-pletata la sua missione. Il tuttocollegato con una espressione diGesù stesso che aveva promesso”quando saro’ sollevato da terraattirerò tutto a me stesso”(Giov.12,32). Che la chiesa pri-mitiva abbia stabilito la Pasquatre giorni dopo non disturba,come avviene in certi gruppi uma-ni che festeggiano un giubileorimandando l’evento di qualche

giorno. Altro dilemma: se Gesùsia salito al cielo con il suo corpofisico. Bisogna spiegarsi, si e no.Il catechismo insegnava che Dioè puro spirito. Quindi arrivassein cielo un ospite con un corpofisico sarebbe invasione indebita.Così gli uomini che a migliaiaandassero in cielo ti farebbero

un’ammucchiata umana inaccettabile.Quando si parla di cielo si faccia attenzioneche non si intende uno spazio, ma unmodo di essere. Se Dio è puro spirito, se èenergia spirituale e amorosa a lui Gesù èarrivato con un corpo spirituale, comecon un corpo spirituale ci arrivano tutti isalvati. Certo noi siamo il nostro corpo.Soltanto che esiste una certa distinzione

fra il mio corpo e la coscienza che io hodi esso. Il mio corpo nasce, cresce, invec-chia, si fa le rughe, muore. Il mio io inveceresta sempre lo stesso. Non c’è continuitàfra il mio e il mio corpo e il mio io. La no-stra coscienza non si identifica con il no-stro corpo, ma la supera. Anche Bergsonsosteneva che essa ha bisogno del corpoper esprimersi, ma non ha bisogno delcorpo per esistere. La nostra coscienzacon il nostro spirito fa parte dell’energiauniversale, dell’energia di Dio. Gesù èstato assunto da Dio non con il suo corpomateriale, con le sue ossa, molecole,tessuti, ma con il suo spirito rivestito dicorpo glorioso. La risurrezione non è un fatto materiale,ma reale perché lo spirito dell’universocui noi partecipiamo è reale, anche senon soppesabile. Persino in fisica esistonorealtà per niente o poco materiali che noicerchiamo di quantificare. Ad esempio lafisica tenta di descrivere la natura dellaluce, al tempo stesso onde e corpuscoli, ecome tale imponderabile inimmaginabile,traducendola in formule. Cosi noi si tra-duce in formule accessibili come “corpospirituale”, realtà che non riusciamo a ca-pire intellettualmente. Risurrezione e so-pravvivenza di Gesù che non è simile allanostra per esempio di un Michelangeloche della Cappella Sistina porta il nome eci parla oggi attraverso le sue opere. Sitratta della persona di Gesù vivente, per-manente, non menomata, anzi maturata.Altro dilemma è il sepolcro vuoto. Paoloil primo a documentare la vita di Gesùnon parla mai di sepolcro vuoto. Quindipuò essere un’aggiunta letteraria tardivae registrata nei vangeli, metafora. Paolosi limita a dire che Gesù si è manifestatoai suoi rivestito di un corpo celeste. Di qui è lecito dedurre che il corpo di luirimase nel sepolcro e che la sua fede nonsi fonda sul sepolcro vuoto. Questo puòessere ambiguo e dare luogo a interpreta-zioni come impostura dei discepoli, sot-trazione di cadavere, scambio di persona,morte apparente. Qualcuno potrebbe ob-biettare che anche prima di Gesù esistevanorisurrezioni dai morti. Sì ed erano parec-chie, come quella in Egitto di Osiride cheucciso dal fratello viene risuscitato dallamoglie Iside. Non si può però parlare diplagio stante contenuti e finalità diverse.Potrebbero però essere indizio di un bi-sogno di ogni uomo di sopravvivenza, daGesù con la sua Risurrezione già raggiunta.

Albino Michelin [email protected]

Resurrezione - affresco (225x200)cm di Piero della Francesca - 1450-1463 - conser-vato nel Museo Civico di Sansepolcro.

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SPORT 19Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

SERIE A Pari col Parma per i bianconeri, la squadra di Ancelotti ora si porta a meno nove

Gervinho frena la JuveE il Napoli si fa sottoCampionato riaperto? Il diva-rio è ancora molto ma la battuta d’arresto della Juve comunque fa notizia e dà speranza al Napoli di Ancelotti, che rosicchia un paio di punti. Partita ricca di colpi di scena all’Allianz Stadium tra i bianconeri e il Parma. Finisce 3-3 con le bel-le prove di Ronaldo e Gervinho, autori di una doppietta, ed alcune sbavature difensive, da una parte e dall’altra. Il portoghese va a segno una prima volta al 36’, con un tiro deviato da Iacoponi che inganna Sepe. Poco prima Khedira aveva colpito il palo, avvisando i ducali che il gol era in arrivo. Ad inizio ripresa altro legno colpito sempre dal centrocampista della Juventus, particolarmente sfortunato nel sul colpo di testa che termina sul palo a portiere battuto. Al 62’ il colpo di testa di Rugani finisce invece in gol per il 2 - 0 dei padroni di casa. Sempre di testa arriva subito dopo il pareggio di Barillà, lasciato col-pevolmente solo in area dai difen-sori bianconeri. La gara vive di col-pi di scena in sequenza e dopo due soli minuti arriva il 3 - 1 della squa-dra di Allegri, segnato da Ronaldo che stacca sopra tutti su cross ca-librato di Mandzukic. È la rete che potrebbe affossare gli ospiti, che invece continuano a credere nella rimonta che si concretizza grazie a Gervinho. Al 74’ il suo colpo di tacco, deviato da Rugani, spiazza Perin, al 93’ il portiere ex Genoa non riesce a respingere la sua vio-lenta conclusione da centro area. Termina 3 -3 una partita vibrante, con la capolista che riduce a 9 pun-ti il vantaggio sul Napoli, vittorioso al San Paolo contro la Sampdoria. Gli azzurri partono subito forte e costringono i blucerchiati sulla difensiva, arrivando a segnare due gol nel giro di un minuto a metà del primo tempo. Al 25’ è Milik a siglare il vantaggio, con un tiro al volo su perfetto traversone di Cal-lejon. Dopo pochi secondi Insigne in diagonale torna a segnare dopo

Funziona la cura Mihajlovic in casa Bologna. I rossoblù passano a San Siro nel giorno del debutto del nuovo tecnico e possono guardare con fiducia al futuro dopo la prova di compattezza offerta oggi. L’Inter entra invece in crisi di risultati, con la seconda sconfitta consecutiva per 1 - 0 e l’eliminazione dalla Cop-pa Italia in settimana, anche se la classifica continua a sorridere alla formazione di Spalletti che resta terza. Dopo pochi secondi dall’ini-zio Poli sbaglia un retropassaggio e Icardi si ritrova a tu per tu col portiere, affrettando però la con-clusione che termina fuori. Passa-to lo spavento il Bologna prende le misure agli avversari e si rende pericoloso, con Handanovic che si disimpegna in tuffo su conclusione al volo di Orsolini al decimo minu-to. Inizia poi un duello tra Santan-der e la porta dell’Inter. Al quarto d’ora di testa indirizza il pallone di poco a lato dallo specchio. Poco prima della mezz’ora il centravanti rossoblù ci riprova con un destro ben piazzato all’angolo basso co-stringendo il portiere alla respinta bassa infine al 32’, al terzo tentati-

vo, trova la via del gol, anticipando tutti su angolo battuto dalla sini-stra da Pulgar. Poco prima dell’in-tervallo Vecino dal dischetto non trova la porta a campo libero. Nel secondo tempo l’Inter si presenta in campo con Lautaro Martinez a supportare Icardi in attacco, ma il forcing nerazzurro produce solo

tanti cross, ma pochi pensieri per l’estremo del Bologna. Nell’ultimo quarto d’ora Spalletti prova anche la carta Ranocchia, schierato come centravanti, ma nulla cambia nella pericolosità offensiva dell’Inter che nel 2019, in tre gare di campionato, non ha ancora trovato la via del gol. “La situazione è simile a quella che

abbiamo vissuto l’anno scorso – ha commentato Andrea Ranocchia, difensore nerazzurro - stavolta non dovremo arrivare all’ultimo per risollevarla. Oggi siamo in una posizione migliore di classifica, siamo in buone mani e abbiamo buoni piedi. Dobbiamo lavorare sull’aspetto psicologico, credo che oggi sia quello il punto su cui in-sistere. Non si tratta di numeri, è una questione psicologica: abbia-mo giocatori forti in rosa che non dimenticano come si gioca a calcio, tecnicamente siamo forti. L’aspetto psicologico è la cosa da cambiare più rapidamente. Il risultato non è stato dalla nostra, il resto è tut-to superfluo. Dobbiamo essere più solidi in vari momenti della parti-ta, quando andiamo sotto ma an-che quando siamo in vantaggio, c’è solo da lavorare pensando che non possiamo più concederci questi in-toppi. Ho fatto quasi tutta la par-tita in apnea, dovevamo uscire con tre punti perché sarebbe stato im-portante per la classifica. Quando il mister mi mette in campo provo a dare tutto e i tifosi probabilmente lo percepiscono”.

EXPLOIT Il Bologna di Mihajlovic, al debutto, passa a San Siro grazie a Santander

Crisi nera per l’InterOra Spalletti rischia

Roma ha tenuto a lungo il pallino del gioco, cercando con la manovra di superare l’ottimo schieramento rossonero, ma il Milan, con Piatek, ha saputo essere letale alla prima occasione. L’ex centravanti del Ge-noa, poco prima della mezz’ora, è piombato sul pallone crossato da Paquetà per deviarlo alle spalle di Olsen, incolpevole nell’occasione per la deviazione involontaria di Fazio. Ci pensa poi Donnarumma a difendere il risultato con un paio di interventi miracolosi, ma al 46’ l’e-stremo rossonero di deve arrende-re a Zaniolo, mentre all’80’, ormai battuto, viene salvato dal palo sul colpo di testa di Pellegrini. Termi-na quindi in parità una bella parti-ta, con la Roma che ritrova, grazie al rientrante De Rossi, le antiche geometrie del suo centrocampo e il Milan che, grazie a Piatek, parte sempre con un gol all’attivo.

RUGBY

LA REAZIONE NON BASTAITALIA VA KO IN SCOZIANel primo turno del Guinness Sei Nazio-ni 2019 la Scozia a Murrayfield si impone 33-20 sull’Italia a cui non basta la riscossa nel finale per trovare punti bonus in clas-sifica. Dopo un cambio forzato dell’ultimo minuto dovuto all’infortunio occorso a Te-baldi nel riscaldamento – con conseguente inserimento di Palazzani dall’inizio e Ben-venuti in panchina – la Scozia ha una oc-casione per sbloccare il risultato al 3’ con una touche guadagnata da una iniziativa personale di capitan Laidlaw, ma a ridosso della linea di meta gli scozzesi commet-tono fallo e si riparte con un calcio di pu-nizione in favore degli Azzurri. Dopo un iniziale momento favorevole per i padroni di casa, l’Italia sblocca il risultato al 9’ con un calcio piazzato di Allan che vale il 3-0. Passano soli tre minuti e la Scozia ribalta il risultato: errore nella difesa della palla da parte dell’Italia, gli scozzesi rubano l’ovale e Russell si inventa un assist panoramico per Kinghorn che sull’esterno va in meta in solitaria. Laidlaw sbaglia la successiva tra-sformazione: si resta sul 5-3. I padroni di casa giocano bene e sfruttano una mischia nei 22 metri difensivi azzurri conquistata dopo un in avanti di Castello andando in meta nuovamente con Kinghorn che rac-coglie un assist di Hogg sul lato sinistro del campo. Laidlaw centra i pali spostando il parziale sul 12-3. Partita dura e con pochi spunti con entrambe le squadre che difen-dono bene e non lasciano troppi spazi per le offensive avversarie con il XV di O’Shea che nella parte finale della prima frazione riesce a conquistare l’ovale in due occasio-ni. La ripresa inizia sulla falsa riga del finale della prima frazione di gioco con i padroni di casa in attacco e l’Italia che recupera l’o-vale con una buona difesa di squadra. Ser-gio Parisse al 45’ riesce a stoppare sul più bello l’azione di Johnson, ma sul proseguo Russell con un grabber esalta la velocità di Hogg che in tuffo riesce ad anticipare Esposito segnando la terza meta del match. Laidlaw trasforma per il parziale di 19-3. Al 55’ Kinghorn centra l’hat-trick realizzando la propria terza marcatura personale – che vale il bonus offensivo alla Scozia – infilan-dosi tra le maglie di Allan e Morisi. Capi-tan Laidlow con la trasformazione sposta il parziale sul 26-3. Pochi minuti dopo nella girandola di cambi il neo entrato Harris sfrutta la sua freschezza atletica per andare in meta in posizione centrale, con Russell che trasforma e porta i suoi sul 33-3. L’Ita-lia attacca nel finale e costringe la Scozia a commettere più falli nella stessa zona del campo che portano al giallo di Berghan e, successivamente, Palazzani trova la prima meta azzurra in mezzo ai pali scozzesi con Allan che trasforma muovendo il parziale sul 33-10. Il buon momento dell’Italrugby prosegue e quattro minuti più tardi da una bella iniziativa di Ruzza arriva la seconda meta del match – e seconda personale in carriera con la Nazionale – per Edoardo Padovani che porta i suoi sul 33-15 con McKinley che non centra i pali sulla se-guente trasformazione. Nel finale la squa-dra di O’Shea attacca a testa bassa e dalle mani di Ruzza arriva l’azione che porta alla volata di Campagnaro finalizzata da Espo-sito che poi fallisce la trasformazione velo-ce in drop. Gli Azzurri provano a limare ul-teriormente il passivo andando a caccia del potenziale doppio bonus ma non riescono a trovare la quarta meta con il punteggio che va in archivio sul 33-20.

SERIE A - RISULTATI E CLASSIFICA

22a GIORNATA

EMPOLI - CHIEVO 2 - 2NAPOLI - SAMPDORIA 3 - 0JUVE - PARMA 3 - 3SPAL - TORINO 0 - 0UDINESE - FIORENTINA 1 - 1GENOA - SASSUOLO 1 - 1INTER - BOLOGNA 0 - 1ROMA - MILAN 1 - 1FROSINONE - LAZIO PosticipoCAGLIARI - ATALANTA Posticipo

CLASSIFICA

JUVENTUS 60 NAPOLI 51 INTER 40 MILAN 36ROMA 35SAMPDORIA 33ATALANTA 32 LAZIO 32 FIORENTINA 31TORINO 31

SASSUOLO 30PARMA 29GENOA 24SPAL 22CAGLIARI 21UDINESE 19EMPOLI 18BOLOGNA 17FROSINONE 13CHIEVO 9

lungo digiuno durato 3 mesi. La Sampdoria accusa il colpo e non ri-esce a reagire, con Quagliarella che deve rinunciare al record di 12 gare consecutive a rete. Nel finale, su ri-gore, c’è gloria anche per Verdi, che dal dischetto spiazza Audero per il

definitivo 3 - 0. Nell’altro big ma-tch della giornata, Roma e Milan pareggiano all’Olimpico e restano ad un punto di distanza tra loro in classifica, ma si avvicinano di un passettino al terzo posto dell’Inter, in frenata nell’ultimo periodo. La

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20 ZIBALDONE Corriere degli ItalianiMercoledì 6 febbraio 2019

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