Corriere Dello Sport 09/02/2013

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Liam Brady e GiampieroBoniperti

LA RIVALITA’ IN CAMPOIl gol non dato a Graziani il rigore segnato da Brady: il tricolore volò a Torino

Tutta colpa di uno scudetto. Vinto dagli uni, perso dagli altri. All’ultima giornata,agli ultimi minuti. Un arrivo in volata tra Juventus e Fiorentina nell’anno in cuil’Italia vinse il suo terzo mondiale, in Spagna. Un rigore da lato trasformato nelcolpo vincente, dall’altro un gol annullato. Resta nei ricordi, negli annali quelcampionato pieno di stranezze. Il rigore dello scudetto realizzato dal giocatore,Brady, già messo alla porta per fare spazio nella galleria bianconera a nuovieroi stranieri, Platini, Boniek. Sogni realizzati e sogni sfumati: e pensare chemolti di quei protagonisti, poi, sotto il tetto della Nazionale avrebberoconquistato un titolo straordinario battendo l’Argentina di Maradona e il Brasiledi Zico. Il calcio a volte è veramente strano. Il Mondiale cancellò i brutti ricordi diAntognoni e Graziani ma non servì a nulla dal punto di vista dei tifosi perchéquelli fiorentini continuarono a sentirsi vittime più di un’ingiustizia che di undestino contrario. D’altro canto, arrivarono a un passo dal terzo scudetto, tredicianni dopo il secondo, quello del ’69 vinto proprio (quando si dice il caso) aTorino battendo quella che poi sarebbe diventata “l’avversaria perantonomasia”.

INSULTI - E’ una storia condita di insulti e di strascichi legali come quelli cheper diverso tempo avvelenarono i rapporti tra Giampiero Boniperti e il registaFranco Zeffirelli. Troppi sussulti in un solo pomeriggio. Da un lato la Fiorentinacontro il Cagliari, dall’altro la Juventus contro il Catanzaro. Da un lato i violache riuscirono a realizzare un gol con Graziani vedendoselo annullare dall’arbitro Mattei; dall’altro i bianconerigratificati con un prezioso rigore concesso da Pieri. E quando, poi, si trattò di decidere chi avrebbe dovutobatterlo, ecco che Liam Brady, già “tagliato” fece fino in fondo il suo dovere trasformando quel penalty che nondiede una semplice vittoria, ma uno scudetto. Da quel momento in poi i rapporti sono diventati complicati, spessoincandescenti. Una replica continua di quel pomeriggio carico di sospetti e delusioni. Come in occasione dellafinale di Coppa Uefa del ’90 quando la Juventus travolse nel suo stadio la Fiorentina ipotecando la Coppa. Inmezzo, ancora una volta un arbitro, con Celeste Pin che, alla fine, non mancò di urlargli in faccia la propriarabbia.a.m.

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Andrea Agnelli, 37 anni(Bartoletti)

LE FRECCIATE TRA CLUBMarchionne-Della Valle stilettate continue tra scarpe e parafanghi

Al fioretto hanno preferito la sciabola, come si conviene a due pesi massimidella vicenda economica, finanziaria e calcistica nazionale. «Bisognaproteggere l’Italia da Marchionne e dagli Agnelli», tuonò Diego della Valle.«Con quanto lui investe in un anno in ricerca e sviluppo, io non ci faccionemmeno un parafango. La smetta di rompere le scatole», gli replicò SergioMarchionne, l’amministratore delegato della Fiat. Più soavemente nella contesasi infilò John Elkann, il nipote dell’avvocato Agnelli, presidente di Fiat, Exor edella Giovanni Agnelli Spa: «Non capisco il livore di Della Valle. Sono stupitoche alla sua età e con le aspirazioni che ha, agisca in modo cosìirresponsabile». Poi arrivò l’affare Berbatov e nel coro di voci dissonanti siinserì il presidente della Fiorentina, Andrea Agnelli: «Considero l’intromissionedella Juventus nell’affare Fiorentina-Berbatov di fatto concluso tra le rispettivesocietà e lo stesso giocatore, una cosa vergognosa e dilettantesca». A quelpunto sul palcoscenico è comparso l’amministratore delegato della Juventus,Beppe Marotta: «Abbiamo contattato il giocatore e ci ha detto che non sarebbeandato alla Fiorentina perché intendeva seguire un suo ex allenatore alFulham. Non abbiamo fatto nessuno sgarbo, ma abbiamo fatto loro un favoreed evitato una figuraccia».

POTERE - Scontro calcistico, soprattutto scontro di potere. Che quasi distriscio coinvolgeva la Fiorentina, ma che in realtà si sviluppava su altri piani:Mediobanca, Generali, Rcs. Certo, anche il calcio, anzi la Lega. Perché appena arrivato in serie A, Diego DellaValle provò a realizzare l’impresa che qualche anno prima non era riuscita a Franco Sensi: far saltare l’asseJuventus-Milan, Giraudo-Galliani. Ma lo scorso anno il conflitto è esploso, prevalentemente su terreni noncalcistici. A far da detonatore gli “aggiustamenti” al piano “Fabbrica Italia” pubblicizzato negli anni precedenti daMarchionne. Una revisione che scatenò Diego Della Valle: «Furbetti cosmopoliti», urlò il patron della Fiorentinae aggiunse: «Gli imprenditori italiani seri non vogliono essere accomunati in nessun modo a persone comeloro». Sferzante la replica di Marchionne: «Tutti parlano a cento all’ora perché la Fiat è un bersaglio grosso, piùdelle scarpe di qualità. Ci sarebbe da domandarsi chi ha dato la cattedra a molti maestri d’auto improvvisati.Lui fa borse, io vetture».a.m.

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Doppio salto: Luca Toni, 35anni (Ap)

I TANTISSIMI CAMBI DI MAGLIAQuanti ex da Sarti a Toni E Di Livio ha dimostrato come farsi amare da tutti

di Leandro De Sanctis

Se Roberto Baggio è ancora il più doloroso dei trasferimenti dal viola albianconero, va anche detto che sono stati a decine i giocatori della Juventusche direttamente o magari in tempi successivi, hanno cambiato magliaapprodando in riva all’Arno. Alla fine il flusso migratorio ha riguardatosoprattutto gli juventini, divenuti ex, a parte l’atipico caso di Storari (una solavolta difensore della porta fiorentina) e Felipe Melo pagato a peso d’oro e poicoinvolto suo malgrado nelle stagioni in grigio, più nere che bianche, della Juvepre-Conte.E bisogna anche dire che in molti casi, i giocatori con la Juve nel biglietto davisita, hanno lasciato ottimi ricordi. Nonostante l’accoglienza sempre diffidenteper via del loro passato con gli odiati “gobbi”, come venivano apostrofati ibianconeri dei tempi andati, per via delle larghe casacche che dagli spaltiparevano gobbe. Come ogni fiorentino sa, e ormai anche ogni ex bianconero, iltifo viola prevede addirittura una cerimonia di degobizzazione, un rito persottolineare la necessità di una purificazione da parte di chi ha indossato ledetestate maglie. Colore e folclore, divertente se non si esagera (le maglie violacol -39 riferite ai tifosi juventini periti nella tragedia dell’Heysel), sono il sale delcalcio.Detto che a Firenze hanno allenato due tecnici come Trapattoni e Prandelli,l’uno coach l’altro giocatore juventino, le storie fiorentine degli ex bianconerisono state spesso storie importanti, scritte da grandi campioni.Angelo Di Livio è il simbolo più eclatante: re di Champions con la Juve di Lippi nella sua Roma nel 1996, restò aFirenze dopo il fallimento, diventando il capitano della nuova Viola in C2 e contribuendo a riportarla in A. Mal’elenco è davvero lungo: dal passato riemerge il ricordo di Gentile e Cuccureddu. E poi Torricelli, Buso, Bruno,Marchionni, Cristiano Zanetti, Maresca, Blasi, Miccoli, Balzaretti, Mutu, Pioli, Luppi, Orlando, i transiti di Vieri,Chiellini, Almiron e Bojinov, Olivera. Fino agli ultimi: da Amauri, che in maglia viola segnò il suo gol più importanteper la Juve, quando l’anno scorso i toscani sconfissero il Milan a San Siro, a Toni, Aquilani e Sissoko. Andandoindietro nel tempo, tre big che indossarono le due casacche furono il portiere Giuliano Sarti, il difensore Cervatoe l’ala svedese Hamrin, erede in viola del fuoriclasse brasiliano Julinho.

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Una partita lunga 30 anniDalla lotta scudetto del 1982 ai bisticci sul mercato tra bianconeri e viola è unarivalità sempre attuale

di Antonio Maglie

Questa, oggettivamente, non è una partita come le altre, al di là di quel che pensa Antonio Conte. E secosì non fosse quel video apparso nel sito bianconero non avrebbe scatenato le ire dei Della Valle e lecritiche a proposito del famoso “stile” che Giovanni Arpino accompagnava allo “stiletto”. Ma il piùdelle volte tra Juventus e Fiorentina lo “stiletto” ha sostituito lo stile. In campo e anche fuori dalcampo. Perché è evidente che i tifosi viola non apprezzano particolarmente quelli bianconeri venendoricambiati sul piano della restituzione dell’antipatia. D’altro canto, la rivalità è fatta di momenti, di gesti,di ricordi lontani (il famoso scudetto dell’82) e vicini (la rovinosa sconfitta patita dalla Fiorentina loscorso anno). Insomma, non è una partita come le altre. E la Juventus lo sa benissimo visto cheproprio al Franchi, all’inizio della stagione, la marcia di Pirlo e compagni subì un improvvisorallentamento. Spesso la rivalità raddoppia le energie, moltiplica le motivazioni. Juventus-Fiorentina èun copione che il calcio riscrive ogni giorno, con una parola “fine” che probabilmente non appariràmai. Una storia fatta di risultati che hanno diviso e di personaggi che hanno finito per dividere anchepiù dei risultati. Un caso Berbatov, ad esempio, se non avesse contrapposto bianconeri e violaprobabilmente si sarebbe consumato e concluso in un arco di tempo più breve. Si ricorda RobertoBaggio che andò via da Firenze ma non riuscì mai a entrare nei cuori dei tifosi bianconeri ma ancheAngelo Di Livio che, al contrario, in Toscana è approdato in un momento particolare e in virtù di quelmomento si è guadagnato un posto particolare nella memoria viola.

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Stevan Jovetic, 23 anni (Ansa)

I GIOCATORI CONTESINon solo Baggio: ora le voci su Jovetic e lo sgarbo Berbatov

Hanno litigato per i giocatori partiti (oltre vent’anni fa), per quelli mai arrivati eper quelli che potrebbero andar via (il prossimo anno). Son sempre staticomplessi, i rapporti di mercato tra Juventus e Fiorentina, quasi la cilieginasulla torta di una rivalità diventata storica. In principio fu Baggio, poi ècomparso Berbatov, adesso all’orizzonte potrebbe materializzarsi il profilo diJovetic. Il primo sgarbo (alla tifoseria, in quel caso) non si scorda mai; ilsecondo (alla società) però brucia ancora. Sicuramente ha bruciato tantol’estate scorsa, quando aggiunse carburante alla polemica tra Diego DellaValle, da un lato, e gli Agnelli (in particolare John) e l’amministratore delegatodella Fiat, Sergio Marchionne, dall’altro. Il calcio è uno straordinario impianto diamplificazione: il contrasto nato nei cosiddetti Salotti Buoni della finanza, hatrovato nel tinello del pallone caratterizzato da umori casarecci meccanismi diaccelerazione. Certo è che Berbatov è stato un gran caso (o un gran casino,dipende dai punti di vista). Era atteso a Firenze, sembrava essere stato, incorsa, dirottato a Torino, è finito a Londra (Fulham). Il tutto condito da dettaglicuriosi e anche un po’ di cattivo gusto visto che il bulgaro viaggiò sino aMonaco da “portoghese” nel senso che il biglietto era stato pagato dallasocietà viola.

TRADIMENTO - Ma se quello di Berbatov è stato un vero e proprio tradimento,quello di Roberto Baggio fu un addio sofferto, subìto, pieno di lacrime e di gestisignificativi. Baggio anche per questo non è mai entrato nei cuori dei tifosibianconeri rimanendo, al contrario, in quello dei supporter fiorentini. «Non mene sono andato: mi ha mandato via Pontello. Aveva fatto già l’accordo con Agnelli, mi aveva venduto l’estateprima», ha raccontato nella sua autobiografia il Pallone d’Oro. Erano i giorni del ritiro della Nazionale aCoverciano (prima di Italia ‘90) e la notizia fu accompagnata da una vera rivoluzione di piazza. La sciarpabianconera, alla presentazione, venne lasciata su una sedia, al contrario di quella viola che Roberto Baggioraccolse dal terreno del Franchi quando, il 6 aprile dell’anno dopo, tornò da avversario (rifiutandosi anche dibattere un rigore).a.m.

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Una foto che ha fatto la storiadelle partite tra Fiorentina eJuventus. E’ il 6 aprile 1991,Roberto Baggio torna per laprima volta a Firenze daavversario. Finisce 1-1, con laJuventus che beneficia di unrigore, ma Baggio non lo vuoletirare: lo lascia a De Agostini. Ilportiere viola, GianmatteoMareggini lo para. Baggio esce,sostituito, e quando dalletribune gli lanciano una sciarpaviola, la prende e la porta consè: eccolo, maglia Juve esciarpa viola, nella foto a fianco

E Baggio bianconero si mise la sciarpa viola

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Antonio Conte, allenatore dellaJuventus, ieri in conferenzastampa a Vinovo, a domandadiretta che abbracciava anche isuoi trascorsi da giocatore, hacercato di smorzare i toni sullarivalità tra Juventus eFiorentina. «Rivalitàparticolare? Con tutto ilrispetto, questa rivalità lasentono più loro di noi. Non cipensiamo, non ciprovincializziamo. Diciamo checontro di noi per tutte le nostreavversarie diventa la partitadella vita: lo è quandoaffrontiamo il Parma, il Milan,l’Inter...».

Conte: «E’ una rivalità più per loro che per noi»

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«Gara difficile: laFiorentina puntaalla Championsqualcuno dei nostrinon è al meglio»

«Stiamo gestendobene l’emergenza Edopo l’Italiavogliamo far beneanche in Europa»

IL TECNICO BIANCONEROConte: Jovetic? Io mi tengo i mieiAttacca la decisione di giocare di sabato anche con la Roma: «Non ha alcunsenso»

TORINO - Settimana piena zeppa d’impegni per la Juventus che giocherà una partita ogni tre giorni. Torna laChampions League e subito dopo la Fiorentina a domicilio volerà a Glasgow per affrontare il Celtic nell’andatadegli ottavi di finale. Infine sabato prossimo, in anticipo, ci sarà la Roma. Conte è infastidito dalla decisione dellaLega e polemizza: «Non capisco che senso abbia tutta questa fretta - ha detto ieri durante la conferenza stampa

di vigilia -. Sarebbe stato più normale farci giocare con i giallorossi domenica sera oaddirittura lunedì, così avremmo avuto il tempo per recuperare. Un giorno in più sarebbestato fondamentale per riposarci».

NAZIONALE - Il tecnico dei campioni d’Italia ha avuto un solo giorno per preparare lasfida contro i viola a causa degli impegni delle Nazionali che gli hanno portato via ben 11 uomini, senza contareAsamoah, sempre impegnato in coppa d’Africa: «Giocare in anticipo al sabato alle ore 18 dopo gli impegni conle Nazionali significa avere un solo giorno per preparare la partita» . Questo week end è uno snodofondamentale in chiave campionato vista la concomitanza con Lazio-Napoli: «E’ prematuro parlare di snodo peril campionato quando siamo solo all’inizio del girone di ritorno, ma ho l’impressione che sentirò spesso questafrase da qui alla fine: ogni partita lo può diventare. Noi giochiamo una gara difficile contro la Fiorentina cheambisce a un posto in Champions. Dall’altra parte si affronteranno due squadre che lottano con noi per loscudetto. Sicuramente saranno due match probanti sia per noi che per loro. Il vantaggio di giocare alle 18?Avremo più ore per recuperare».

JOVETIC - Gli chiedono se l’estate scorsa avesse pensato di ritrovare in squadra anche Jovetic, dichiaratoobiettivo bianconero. Conte risponde così: «E’ un ottimo calciatore, di grande prospettiva. Però mi tengo gli

attaccanti che ho in squadra: stanno facendo bene, li reputo importanti».

CELTIC - Ma poi ci sarà il Celtic: «Pensiamo partita dopo partita. Da domenicacominceremo a pensare agli scozzesi» che prima della conferenza gli hanno regalato unabottiglia di whisky facendogli gli auguri e dando vita ad un simpatico siparietto: «Lo berròsoltanto dopo la partita, altrimenti diventa pericoloso», dice sorridente l’allenatore della

Vecchia Signora ringraziando. «A Glasgow ci sarà una bellissima cornice. Contro il Benfica e il Barcellona hovisto di cosa sono capaci i tifosi del Celtic: è stato qualcosa di straordinario. E’ bellissimo giocare inun’atmosfera simile ma anche noi allo Stadium sappiamo essere molto caldi e ricambieremo con la stessamoneta».

PROTAGONISTI - Magari martedì potrebbe esserci un Asamoah in più: «Impossibile fantasticare: sarebbedeleterio ed inopportuno per il ragazzo. D’altronde dovrei riaverlo lunedì, dopo la finale per il terzo posto incoppa d’Africa: se dovesse arrivare domenica potremmo valutare la situazione, ma è molto difficile. E’ unperiodo complicato, in cui dobbiamo stringere i denti. Da prima di Natale in poi abbiamo sempre dovuto fare ameno di giocatori importanti. Ma stiamo affrontando l’emergenza a testa alta senza snaturarci. La stiamogestendo bene». Comunque sia sono «vigilie belle, importanti che stiamo rivivendo grazie allo straordinariolavoro fatto lo scorso campionato. Ma stiamo accumulando esperienza e ci stiamo abituando a settimane comequeste. Vogliamo tornare protagonisti in Europa. Ora siamo degli outsider perché siamo arrivati primi nelgirone, ma vogliamo tornare ad essere tra i favoriti come in Italia. L’Europa sarà una conseguenza dei risultatiche otterremo in Italia» . Ass

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DAL CAMPOPirlo recupera Isla ko, Bonucci ricorso respinto

TORINO - Le Nazionali, ancora una volta, hanno rischiato di creare problemi. La Juventus, che deve giocare trepartite importanti in una settimana, ha corso il rischio di dover fare a meno sia di Pirlo che di Lichtsteiner, rientratiacciaccati dai rispettivi impegni con Italia e Svizzera. Ma per fortuna alla fine entrambi sono abili e arruolabili.L'unico a rimetterci è stato Isla, rimasto a casa, vittima dell'influenza. «Marchisio non è l'unico problema - hadetto ieri Conte - . Anche Pirlo e Lichtsteiner giovedì non hanno potuto allenarsi. Per il primo spero sia soltantoun affaticamento muscolare, mentre Stephan è rientrato con un problema alla cervicale».

RICORSI - Alla fine, ad eccezione del cileno, tutti hanno recuperato. Ma la sensazione è che “il principino” saràl’unico a sedersi in panchina sebbene abbia smaltito la botta all’anca. Inutile evitare ricadute con la Championsalle porte. Al suo posto Pogba. Il playmaker e lo svizzero, invece, partiranno titolari. Vidal e De Cegliecompleteranno il centrocampo. Anche Giovinco dovrebbe accomodarsi a bordo campo visto che davanti quasicertamente toccherà alla coppia formata da Vucinic, rientrante dalla squalifica, e Matri, decisivo con il Chievo.Davanti a Buffon l'unico ballottaggio riguarda la fascia sinistra dove Peluso è leggermente in vantaggio suCaceres, con Barzagli a destra e Marrone centrale al posto dello squalificato Bonucci per il quale la Corte diGiustizia Federale ha respinto il ricorso della Juventus. Ma la società, che ha rinunciato ad appellarsi contro lesqualifiche di Conte e Chiellini, avrà a disposizione Marotta prima del previsto: accolto parzialmente il ricorso edinibizione ridotta dal 18 al 10 febbraio.

RAIOLA - Ieri anche Mino Raiola è apparso a Vinovo per parlare con la Juve del futuro di Bendtner, cheprobabilmente a fine stagione lascerà Torino, e di quello di El Kaddouri, ora al Napoli, già vicinissimo aibianconeri in estate.Ass

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IL TECNICO VIOLAMontella «Andiamo a stanarli»

FIRENZE - Due partite per diventare grandi davvero. Due partite, contro due big vere, Juventus e Inter, perdimostrare di non essere più soltanto la squadra che gioca bene a pallone, ma soprattutto quella che fa male,con intelligenza. «Serve questo adesso, un modo per dimostrare a tutti, in maniera inconfutabile l’ulteriorecrescita avuta in questi mesi». Sorride l’aeroplanino viola. «Non abbiamo mai sbagliato approccio. Quasi (ride,ndr). Mi fido del gruppo».Vincenzo Montella ha lavorato attentamente su ogni dettaglio, sa che una piccola sbavatura potrebbe rischiare dicompromettere tutto. Cerca la gara perfetta: «Credo che oltre alle fasce, alla spinta di Cuadrado e Pasqual, allacoppia d’avanti e al possesso palla sarà necessario dare il massimo in ogni settore del campo. Per battere laJuve dobbiamo stanarli, stando attenti a non farci prendere sulla stanchezza mentale. Dovremo essere attentisenza snaturare le nostre caratteristiche. Vincere è sempre difficile, quando affronti una squadra come la Juvelo è ancora di più, ma niente è impossibile. E’ una partita stimolante, ma serve l’equilibrio altrimenti si rischiadi arrivare all’appuntamento troppo scarichi».Non lo tocca la designazione arbitrale - «Mazzoleni? Non ci sto attento agli arbitri, non mi ricordavo fosse quellodi Juve-Napoli. Difficilmente associo un volto ad un nome. Conte? Non conosco come lavora, ho visto qualcosaattraverso i filmati, ma non è facile giudicare. Negli ultimi due anni è diventato allenatore più titolato e questonon accade mai a caso. Di certo, abbiamo due modi diversi di vivere la partita». E la rivalità con la Torinobianconera? «Io mi fermo a quella sportiva, se interpretata nella giusta misura è stimolante e sana».Atc

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Ecco le parole che sono state diffuse su Juventus.com

Questo il testo che accompagna il video diffuso sul sito ufficiale della Juventus:«Juventus-Fiorentina, sabato 9 febbraio. Dopo la vittoria esterna con il Chievo, torniamo a giocare in casa. AlloJuventus Stadium arriva la squadra di Montella. Lo scorso anno vincemmo noi 2-1: Bonucci, Matri, Jovetic per igigliati. La Fiorentina arriva dalla vittoria con il Parma, sono in forma e, inutile dirlo, con noi sono sempre motivati.I viola hanno iniziato il campionato in Paradiso, si trovano in zona Purgatorio a 13 punti da noi... Per loro sabatolo Juventus Stadium sarà un Inferno. Lasciate ogni speranza voi che entrate».

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Ieri l’ultimo sgarbo: un video sul sito bianconero provoca la reazione viola E perl’occasione Diego Della Valle è ritornato al fianco della squadra

di Alessandro Rialti

FIRENZE - E’ la partita infinita e Diego e Andrea Della Valle non potevano restarne ai margini. Oggi non sarannoa Torino ma ieri erano a Firenze per dare la carica massima ai propri giocatori, per replicare con una battutasferzante al video apparso sul sito ufficiale dello Juventus che promette l’Inferno per la gara di oggi (« davverohanno detto così? Così cattivi? Ma siete sicuri? E questo sarebbe lo stile Agnelli?»), per inviare un messaggioall’intera città: i Della Valle vogliono far crescere il loro progetto per Firenze. Uno accanto all’altro proprio primadella gara da sempre più attesa ma a questo punto del campionato anche quella più delicata nella rincorsa dellasquadra di Montella verso la riva europea. Però è anche la migliore occasione per sottolineare la distanza oramaiinfinita fra i Della Valle e l’intero gruppo Fiat. Appunto, una battaglia nella battaglia. Ma quel che più conta per ifiorentini è che ieri è tornato in prima fila Diego Della Valle e questo è un segnale importante verso la sfida aivertici assoluti del calcio nazionale.

DIEGO C’E’ - E’ la partita infinita. Lo si è capito ancora di più ieri alle 13.45 quando, fra la sorpresa generale, alcentro sportivo viola si è presentato Diego Della Valle. Mancava da un’infinità di tempo. Aveva fatto visita allasquadra solo un anno fa a Milano prima della gara, terribile in considerazione della classifica viola, con irossoneri. Per la cronaca, fu una vittoria terapeutica nella corsa per la salvezza. Diego ha così visitato per laprima volta il suo centro sportivo, realizzato particolare su particolare da suo fratello, il presidente Andrea. Diegoha salutato tutti, si è fermato un attimo con Luca Toni: « Ma sei ringiovanito...». Luca ha ringraziato e Diego gliha chiesto della sua compagna, Marta. Poi a pranzo, una stretta di mano a ogni giocatore, senza bisogno dipresentazioni, una semplice battuta, un incoraggiamento. Ovviamente anche a Jovetic, il sogno niente affattosegreto della Juventus e che i viola vorrebbero difendere anche per la prossima stagione. Infine il pranzo dentroil ristorante del centro, con il patron a capotavola, alla sua destra il ds Pradè e alla sinistra Montella con i quali siè complimentato per il lavoro fatto, anfitrione Andrea. Alla fine Diego ha consegnato una frase valida per tutti: «Continuiamo a giocare bene, ricordatevi il gioco prima di tutto. E domani (oggi, ndr) nessuna esagerazionequalsiasi sia il risultato. Ma sono orgoglioso...».

ANDREA REPLICA - Mentre alle 15 la squadra saliva sul pullman per trasferirsi alla stazione centrale eimbarcarsi su Italo e raggiungere Torino (a Santa Maria Novella la gente salutava e ringraziava), poco dopo le 16

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era Diego Della Valle a lasciare il centro sportivo per raggiungere l’aeroporto e andarsene. Poi è stata la volta diAndrea, per lui un brevissimo incontro con un ristretto gruppo di cronisti e mini intervista dall’auto: « L’arrivo diDiego è stata una bella sorpresa, il suo ritorno è un bel segnale, un segnale importante per tutti. Ci tenevamolto, avevo detto che stava tornando e presto verrà anche allo stadio, ormai ci siamo. Oggi ha voluto visitareil Centro Sportivo che ha trovato molto bello, ha voluto vedere la squadra al lavoro, conoscere i giocatori. Hapranzato e parlato con tutti loro. Diego è un grande motivatore, ha voluto lanciare il suo messaggio allasquadra insieme al mio, i ragazzi sono tutti concentrati, consapevoli dell’importanza che ha questa sfida per noie per Firenze. Una sfida speciale, come hanno già visto e vissuto all’andata. Ho dovuto ricordarglielo ma nonpiù di tanto. Sarà una gran bella partita, calcisticamente parlando. La rivalità c’è ma ora siamo tutti concentrati,mi auguro che i nostri tifosi domani possano divertirsi, sono sicuro che tutta la Fiorentina darà il massimo. Néio né Diego andremo a Torino ma con la testa saremo lì. Il video e il messaggio della Juve? Non l’ho visto.Davvero dicono così? Sono così cattivi? In questo caso sarebbe una cosa che si commenta da sola. E questosarebbe lo stile Agnelli? Commentatela voi. Io eventualmente lo farò domani sera…». Nessun dubbio: è lapartita infinita e tale resterà per sempre.

DA DANTE A DANTE - E i tifosi viola? Pure loro, ovviamente, hanno visto ed ascoltato il messaggio inviato daTorino con tanto di promessa di inferno...dantesco. Clima torrido come ai vecchi tempi, come sempre e più disempre. E così, estratto dalla Divina Commedia, ci è stato trasmesso il messaggio di risposta dal presidente delCentro di Coordinamento, Filippo Pucci: « Non ragioniam di lor, ma guarda e passa».

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La vedranno in 193 Paesi: dalla Cina alla Nuova Guinea

Dalla redazioneNAPOLI - Quanti siete? Lo stadio virtuale è enorme, un universo incalcolabile: e pure stavolta è lasomma che fa la differenza, esaltando Lazio-Napoli com’è giusto che sia e trasformandolo in un eventomondiale. Il calcio del Terzo Millennio ha spalti ovunque, soprattutto nei salotti d’ogni casa, el’Olimpico stasera si prende la scena, il prime time in Italia e l’attenzione generale di 193 Paesi,raggiunti attraverso trentasette emittenti, ai quali sono stati ceduti i diritti per un big-match da godersitutto d’un fiato. E’ Lazio-Napoli, è la partita del giorno, ed è un match che sarà possibile ammiraredall’Albania sino allo Zimbawe, in un alfabeto che comprende l’Argentina e il Brasile, l'Uruguay e gliEmirati, e nel quale entrano pure la Cina e gli Stati Uniti, la Nuova Guinea e le Isole Vergini. Dall’Italia,dall’Olimpico, dalla Capitale, sino in Asia, in Africa, negli Usa e in Sud America: il mondo è una palla eLazio-Napoli è per milioni di milioni.ant.gio

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Petkovic ha chiestodi vendicare il kodella gara d’andataE la squadra in casasa come giocare

Serve vincere per riaprire il campionato e per restare in alto Tocca aibiancocelesti rimettersi in marcia e dare un segnale

Dall’inviato Fabrizio Patania

FORMELLO - Dentro o fuori, questa è una notte per ritrovare la vera Lazio. Per entrare in Champions edifendere il terzo posto, Petkovic deve provare a riagganciare il treno di testa, piegando e dimezzando losvantaggio da Mazzarri. Non ci sono alternative, sembra una partita di Coppa, è un confronto diretto con il Napoliper riaprire il campionato e restare in alto, evitando di farsi risucchiare dalle inseguitrici. Un solo punto nelleultime tre giornate, la Lazio si è fermata sul più bello, quando era arrivata a meno tre dalla Juventus, e ha persocontatto con il vertice della classifica. Il Milan è in crescita esponenziale, la Fiorentina sta riprendendo quota,

l’Inter ci crede. Tocca alla squadra biancoceleste ribellarsi e riprendere a correre come nelgirone d’andata, chiuso a 39 punti. Da allora sono arrivati soltanto il successo soffertosull’Atalanta (2-0) e il pareggio di Palermo (2-2), poi le sconfitte con Chievo (0-1all’Olimpico) e Genoa (2-3 a Marassi). Petkovic, superando la Juve nella doppiasemifinale di Coppa Italia, si è assicurato il primo traguardo stagionale, ma è statocostretto a pagare il conto in campionato.

SICUREZZE - Mai la Lazio, dall’inizio della stagione, ha perso tre partite di fila. E’ il momento più complicato edifficile. Petkovic ci tiene a prendersi la rivincita su Mazzarri, perché non ha ancora digerito quel ko (con tre gol discarto) nella partita d’andata al San Paolo. La Lazio veniva dalla sconfitta interna con il Genoa e quello è statol’unico precedente, sino a domenica scorsa, in cui ha perso per due volte di fila. Per questo motivo, quasicertamente, il tecnico di Sarajevo tornerà all’assetto più collaudato, al 4-1-4-1 che nei mesi scorsi ha garantito imigliori risultati. Negli ultimi giorni Petkovic ha cercato di curare l’aspetto psicologico, ha lavorato sulla testa deigiocatori, sulla mentalità. Ha trasmesso fiducia e sicurezza.

NUMERI - Si deve ritrovare la Lazio e lo stadio Olimpico è il suo fortino. Dopo 16 risultati utili consecutivi tracampionato e coppe, il Chievo ha interrotto l’imbattibilità e subito dopo si è accodato il Genoa. Ma in casa lasquadra biancoceleste si esalta: 9 vittorie, 1 pareggio, 2 sconfitte per un totale di 28 punti. Solo il Napoli ha fattomeglio, raccogliendo sinora 29 punti con lo stesso numero di partite interne. Tra Lotito e De Laurentiis, alleati inLega, il duello dura ormai da tre stagioni. Sono quasi sempre state appaiate le due società: nella passatastagione Lazio quarta (62 punti) e Napoli quinto (61), nel 2010/11 Mazzarri aveva chiuso terzo a quota 70precedendo Reja di quattro lunghezze. Considerando anche il campionato in corso, il Napoli ha raccolto 180punti nelle ultime 99 giornate di serie A contro i 171 della Lazio. Le due squadre hanno di fatto seguito lo stessocammino, separate da appena 9 punti in due anni e mezzo e da una partecipazione (per il Napoli) allaChampions.

FILOSOFIA - Due tecnici pragmatici. Anche Petkovic, come Mazzarri, abbina una solida preparazione atleticaall’organizzazione di squadra. La differenza scavata dai ricambi e da una diversa impostazione del mercato. IlNapoli punta sul 3-5-2, si procura doppioni specifici per ogni ruolo e non deroga dal modulo. Petkovic, avendocaratteristiche diverse tra giocatori dello stesso reparto, è stato costretto spesso a modificare assetto perorganizzare il turnover. Ecco perché, nelle ultime settimane, la Lazio ha pagato la stanchezza mentale (non fisica)

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provocata dagli impegni ravvicinati. Lo stress diventa insopportabile quando non si può più sbagliare. © riproduzione riservata

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L’uruguaiano l’hadetto: «Punto alasciare un segnonella storia e a farfelici i nostri tifosi»

In campionatofinora ha segnato18 gol e altri 9 traSupercoppa,Europa e CoppaItalia

Segna e incanta. Ai biancocelesti ha già rifilato due volte il tris Unico e geniale,non ha soste. Stasera vuole una gara speciale

Dalla redazione Antonio Giordano

NAPOLI - Chi è il più bello del reame? Il re è solo, nello splendore delle sue diciotto reti, incoronato in Italia e inEuropa: e in questa Lazio-Napoli che vale proiezione e conferma nell’Olimpo degli dei, ciò che resta di un trienniosublimato in ogni istante, è la solennità d’un gesto tecnico e atletico che rapisce e che conquista, l’ampiezza

universale di prodezze fuori dagli schemi, l’umiltà nell’essere sovrano e persino scudiero.C’era una volta il Napoli di Diego, l’immensità per l’eternità: ma ora che l’uomo al comandoè Edinson Cavani, i sogni non muoiono all’alba e, anzi, si riproducono a getto continuo, inquel laboratorio allestito da Mazzarri in cui i dettagli si creano e i progressi si conservano,a futura memoria.

CARA «NEMICA» - E’ il giorno per accedere ad un’altra verità, l’ennesima prova del fuoco per Lazio e Napoli:ma è anche (e forse soprattutto) la notte d’una stella che brilla da due anni e mezzo e che nel firmamentopartenopeo è già arrivata a quota novantatrè, che per il momento è a diciotto in campionato, due tra Supercoppae coppa Italia e sette in Europa League. Si insegue Cavani e si resta storditi dalla maestosità del suo talento,dalla leggerezza di quella corsa ammaliante, dal fascino indiscutibile d’un leader senza paura, ignifugo aqualsiasi rovente indiscrezione e calato completamente nel ruolo di profeta d’una città da lasciar cullare dallafantasia: « Io non penso a ciò che si dice sul mio conto e sul mercato: io vivo il presente e ora sono qui, alNapoli, felice di esserci. Con il desiderio di regalare ai tifosi qualcosa che valga: perché io intendo lasciare unsegno ». La storia è già riscritta, attraverso parabole esaltanti e capolavori d'annata, con una sequenza di intuizioni

confezionate in quel percorso che trascina dritto al Paradiso e con la Lazio inseritanell’elenco delle vittime eccellenti con due triplette terrificanti, utili nella sua prima stagioneper conquistare la qualificazione in Champions League e quest'anno per spalancare unsolco.

LA STAR - E' una serata specialissima, è uno spot (calcistico, sia chiaro) per il Centro-Sud, è un match per cuori forti e per talenti allo stato puro: è Lazio-Napoli ma tra le pieghe

d’un «faccia a faccia» tra le due principali anti-Juventus, emerge la sagoma atletica di un matador da sessantatrèmilioni di euro, un gioiello di così autentico valore che induce all’innamoramento l’Europa che spende e peròprincipalmente la star d’una squadra che lo segue in religiosa attesa, consapevole di poterne prima o poicoglierne un miracolo o anche un semplicissimo gesto di riconoscenza, d’assistenza, uno scatto nella propriaarea per irrobustire gli argini, un allungo per aiutare la difesa in sofferenza.

IN NOME DI DIEGO - Trentatrè reti nel primo bruciante impatto partenopeo; e poi altri trentatré gol, perchéCavani si ripete: ma al meglio non c’è mai limite e quando la stagione sta per entrare nel vivo, con Lazio-Napoliche introduce al tour de force del doppio impegno settimanale, e con il braccio di ferro che può valere unpezzetino chissà quanto consistente di scudetto, el matador è già atterrato a quota ventisette, capocannoniere inItalia, capocannoniere in Europa League, una scia abbagliante che va a posarsi in uno scenario spaziale comel’Olimpico. Allora, Cavani: chi è il più bravo del reame?

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Il tecnico prenderàle decisioni stamanidopo l’ultimo testDzemaili sta fuori eal suo posto Inler

LE ULTIME DAL RITIRO ROMANOGamberini con Britos C’è Mesto sulla fasciaMazzarri cambierà difesa: farà riposare Campagnaro e alternerà gli uomini.Dubbio Maggio a centrocampo

Dalla redazione NAPOLI - Il buon giorno si vede dai «fratini», le casacchine arancio o giallo e comunque quei catarifrangenti chenel bel mezzo d’una vigilia d’un giorno da cani, il freddo e il gelo mischiati alla tensione, aiutano a svelare ildestino. Lei è fuori, lei è arruolato, lei è nel nel cuore d’una tormenta intestina: e avanti così, adagio, lasciandosicullare dalle incertezze, dai dubbi, da quello stress che governa il prepartita d’ogni allenatore. Lazio-Napoli èsull’uscio e i pensieri di Mazzarri si accavallano tra i video rimandati nelle sale del «Mancini» e la rifinitura tattica

de «la Borghesiana», tra le valutazioni sulle condizioni dei singoli e sull’analisi dellaimprevedibilità altrui: è un puzzle, però è anche un ruzzle, dal quale - al venerdì sera, poichissà al mattino del sabato - compaiono i nomi di Gamberini e Mesto. Loro sono dentro.

DIFESA - E’ tutto un altro Napoli, rispetto al Catania: è una squadra in teoriarivoluzionabile, che s’è ritrovato con (gli ex squalificati) Britos e Campagnaro, che ora ha

un Grava in più e sta per trovare Ronaldo, che ha in Cannavaro l’epicentro della manovra difensiva, il registastaccato dal quale far ricominciare l’azione sventagliando sugli esterni. Ma le riflessioni sono ampie, a tuttocampo, senza frontiere: Campagnaro s’è fatto novanta minuti in Nazionale, ben spesi, e dunque ha accumulatofatica ulteriore; mentre Gamberini e Britos hanno potuto studiare la Lazio, assorbire gli input. La prima scelta ingenere è quella che vale e davanti a De Sanctis, da destra a sinistra, si sistemano Gamberini-Cannavaro-Britos:a naso, si può sospettare che sia la decisione di Mazzarri, il quale raramente sfugge a personali codici dicomportamento.

CENTROCAMPO - Maggio sta poi bene, non proprio benissimo però, se dopo aver intravisto la possibilità difarcela egualmente, chiaramente con tanto di tutore protettivo alla mano sinistra, le gerarchi della rifinitura restinoimmutate: Mesto ha mostrato di essersi perfettamente integrato negli schemi e negli ambienti, ha conferito allafascia destra robustezza e corsa, e Mazzarri s’è ritrovato con qualche perplessità. Perché mai rischiare, avendo adisposizione una alternativa di spessore? L’ultimo velo cadrà stamani, quando sul campetto dell’albergo cheospita il Napoli da due giorni sarà possibile ricevere gli ultimi suggerimenti e dunque stilare la formazione: Mesto,che anni fa stava per andare alla Lazio, richiesto dall’ex direttore generale dell’epoca, Gabriele Martino, ha il60% per cento di cominciare dall’inizio.

AVVICENDAMENTO - In mezzo, è turn over obbligato: esce Dzemaili, che s’è caricato del giallo rovinoso nelpantano del San Paolo con il Catania, cabina di regia a Inler, che sei giorni fa ha potuto un po’ tirare il fiato eriordinare le idee. Poi Zuniga a sinistra e dalla trequarti in su, è un coro: da tre tenori. ant.gio

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IL TALENTO ARGENTINOMauro Icardi, attaccante,argentino: 20 anni il 19 febbraio

IL MERCATO DEGLI AZZURRIIl chiodo fisso è sempre Icardi

Dalla redazioneNAPOLI - Ops, di nuovo: gente che (seriamente) va e gente che (virtualmente)viene. E’ il mercato, ladies e gentlemen, e il suono della sirena ha solo impostodi frenare un po’, prima di ripartire a luci spente, nel silenzio ovattatodell’ufficiosità, tra le voci che si rincorrono, le smentite che (strategicamente)fioccano e le verità che cominciano ad emergere. Hugo Campagnaro èpraticamente un difensore dell’Inter e in questo universo che ha regole precisee scadenze annunciate, non c’è da scandalizzarsi: «questioni di tempistica el’accordo è sfumato» ha sussurrato Alejandro Junior Mazzoni a Kiss Kiss, tantoper ribadire quello ch’era già noto (almeno) dall’8 dicembre scorso, quando siintuì della promessa fatta all’Inter e di un’intesa larghissima sul contratto.

DUE COLPI - Del domani non v’è certezza, ma il Napoli qualcuna ne ha: sa,per ammissione degli interessati, d’essere un pezzettino avanti su Mauro Icardi(20), l’enfat terrible della Sampdoria, sfumato per un niente proprio mentre sistavano chiudendo le porte degli uffici della Lega Calcio. Icardi è molto più diuna tentazione di De Laurentiis, è un’ossessione (tecnica), sostenuta dalle tesidi Mazzarri e di Bigon: si procede nel dialogo, con il vuoto alle spalle.La concorrenza, invece, c’è e si sente in altre direzioni: tutte le strade portano aRoma, a Formello per la precisione, e sul tragitto intrapreso per accedere aMobido Diakitè (26), in scadenza con Lazio, s’è notato un po’ di folla. L’Inter,innanzitutto: ma l’ottimismo è una caratteristica squisitamente partenopea e lechiacchierate di dieci giorni fa non hanno partorito un’incompiuta, ma un appuntamento più in là. Quando saràpossibile avere le idee più chiare, quando sarà più semplice trovare un tavolo e qualche sedia per accomodarsi:per ora, c’è un calendario che ingolfa le vie del mercato, che restano però infinite.ant.gio.

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Ad inizio settimanaModibo risponderàa Lotito. Tensioneanche per il rinnovoproposto aCavanda

IL FRANCESE VICINO ALL’ADDIOLa Lazio e Diakitè verso la risoluzione

Dall’inviato FORMELLO - Da fuori rosa a quasi ex. La Lazio ha proposto a Diakitè la risoluzione anticipata del contratto. Ildifensore francese ci sta pensando e potrebbe essere orientato ad accettare: all’inizio della settimana darà unarisposta a Lotito, forse l’ultima di un rapporto entrato in crisi l’estate scorsa e mai più ricucito. Il francese ha scelto

di proseguire la carriera altrove e ha detto no a tutte le ipotesi di rinnovo, l’ultima da 830mila euro netti a stagione per cinque anni, più di quattro milioni nel complesso. Il suo nomeviene ora accostato a Napoli, Inter e Juventus. Lotito sospetta che si sia impegnato conaltre società quando era ancora sotto contratto. Restano due fatti indiscutibili: Diakitè haprivilegiato l’aspetto economico rispetto al progetto tecnico (con una buona offerta)garantito dalla Lazio, Lotito a sua volta ha perso un difensore di 25 anni a parametro zero.Più che sul mercato (la rosa è buona, completa e Tare indovina gli acquisti) bisognerebbeinterrogarsi sui rinnovi. Si aggiunge l’aspetto paradossale. Perché non utilizzarlo a

scadenza? Diakitè non potrà essere considerato la prima scelta, ma da quarto o quinto centrale potrebbe ancoraservire per qualche partita. Il Napoli, per esempio, non esita a impiegare Campagnaro, che ha già firmato perl’Inter. Rolando Bianchi è il capitano del Torino, la Fiorentina si è salvata con Montolivo che si era già promessoal Milan. In emergenza servono tutti, anche Diakitè, soprattutto se hai gli uomini contati. Portare Cana in difesasignifica toglierlo al centrocampo, che ha già perso Brocchi. Non sono buone le notizie relative a Cavanda,scadenza 2014: la Lazio avrebbe offerto 170-180 mila euro netti di ingaggio, per rinnovare il belga-angolano neavrebbe chiesti 350 a stagione. Cavanda rifletta bene perché sino a pochi mesi fa non era un giocatore. La Lazionon commetta gli errori del passato. Un altro fuori-rosa sarebbe insopportabile. f.p.

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«Bisogna muoversiin modo compatto econ intelligenzatenere il controllodell’uomo a zona»

IL TECNICO DA’ LA CARICAPetkovic: Vogliamo i tre punti«Vedo un gruppo vivo. Puntiamo a dimostrare che non siamo la terza forza»

Dall’inviato FORMELLO - Petkovic non lascia, ma raddoppia e alza la posta. «Non so se vale mezza stagione, ma questa èuna partita importante, perché vincendo ci può permettere di riavvicinarci, abbiamo ancora tutte le chances peragganciare le prime due in classifica» . Il tecnico di Sarajevo ha cercato soltanto di trasmettere messaggipositivi. «Niente timori, solo una cosa nella vita fa paura. Il Napoli è molto forte, ci misureremo con la squadraindicata da tutti come la principale antagonista alla Juve. Noi vogliamo dimostrare sul campo di non essere laterza. Aspettiamo da tanto questa partita, perché all’andata abbiamo perso 3-0. Ora vogliamo rispondere,

convinti che il pubblico dello stadio Olimpico ci darà una mano. Spero ci sia tantagente». E ancora: «Tutti dicono che solo il Napoli e la Juve possono lottare per lo scudetto. Manoi vogliamo vincere e questa partita ci può permettere di dare un segnale alcampionato». Petkovic sta cercando di ritirare su la Lazio, è un momento delicatissimo,ma non si può parlare soltanto del campionato. «Un punto nelle ultime tre partite, ma inmezzo c’è stata la semifinale di Coppa Italia con la Juve in cui la Lazio ha dimostrato il

proprio valore».

REAZIONE - Ripartirà dalle certezze e cercherà di cancellare il crollo di fine settembre al San Paolo. «Ricordobene quella partita, eravamo partiti bene e il Napoli, nei primi venti minuti, ci aveva capito poco. Siamo statiingenui nel prendere il primo gol, poi si sono aggiunti degli episodi. Dopo la partita e aver perso con tre gol discarto, parlare del fuorigioco di Cavani o cercare polemiche sarebbe stato inutile» . Nelle ultime uscite, però, laLazio ha gestito malissimo il finale di partita. «Dobbiamo essere più costanti e lineari. Nei momenti difficilibisogna restare a testa alta e non entrare nel panico, perché si commettono degli errori e si pagano» . E’ statamessa a dura prova anche la solidità difensiva della Lazio. «Ci sono state responsabilità individuali, scarsaconcentrazione nella marcatura. Abbiamo preso gol su palla inattiva oppure con un tiro da 25 metri». Il tecnicodella Lazio ha allontanato l’idea di una flessione atletica. «Vedo una squadra viva e che è stata solocondizionata da alcuni episodi, non vedo una squadra fisicamente e mentalmente stanca. Ho fiducia e sonoconvinto che torneremo a rivedere la Lazio che abbiamo conosciuto. Questa è una buona possibilità perriuscirci».

SQUADRA - Presentando Saha, acquistato da svincolato e applicando una norma Fifa dopo il 31 gennaio pertamponare l’infortunio di Klose, Tare ha parlato dei gufi. Petkovic ha cercato di trasmettere altre sicurezze,cancellando il rimpianto per il ko del tedesco, che già nello scorso inverno si era fermato per uno stiramento,impedendo di fatto a Reja di raggiungere un piazzamento Champions. «Ci sono giocatori molto importanti comeKlose, ma non voglio che siano indispensabili e ce ne sono anche altri come Floccari che hanno dimostrato dipoterlo sostituire. Ci sono altri giocatori che hanno voglia di mettersi in mostra. Se vogliamo battere il Napoli,dovremo esprimerci al 110 per cento». Niente tattica del fuorigioco (sarebbe un suicidio solo pensarlo), ma unaLazio compatta e corta tra i reparti per arginare Cavani. «Dovremo muoverci in modo compatto e giocare conintelligenza per tenere il controllo dell’uomo nella zona. Noi non facciamo la tattica del fuorigioco e se lo faicon poca attenzione, Cavani ti castiga, come è successo per due volte nella partita d’andata al San Paolo». f.p.

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LA SENTENZA DEL TARRicorso accolto per situazioni di estrema gravità e urgenza

Ecco un estratto del dispositivo del Tar Sardegna: ...Visto il ricorso depositato e notificato a mezzo fax in dataodierna con i relativi allegati; vista l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dal ricorrente ai sensidell’art. 56 c.p.a.. Considerato che l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive già condeterminazione del 9/11/2012 ha dichiarato “a norma” lo stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena a condizioneche siano disponibili biglietti nominativi, strumenti che consentano la videoregistrazione sportiva, varchielettronici forniti di tornelli a tutt’altezza, sistemi di separazione fra le due tifoserie. Vista la Comunicazione inmerito ai lavori svolti nell’impianto sportivo del 31/01(2013 della società Cagliari Calcio diretta a tutte leAutorità interessate. Preso atto che il Sindaco di Quartu Sant’Elena ha già rilasciato la licenza d’uso ex. art. 68TUIPS per precedenti quattro gare conclusesi nel rispetto dell’ordine e della sicurezza pubblica. Consideratoche l’impugnato provvedimento del Prefetto di Cagliari del 6/02/2013 conclude per la inidoneità dello stadio“per motivi di ordine e sicurezza pubblica connessi alla situazione strutturale dell’impianto” in non giustificatacontraddizione con precedenti analoghe o addirittura equivalenti situazioni (v. i già citati precedenti quattroincontri disputati). Considerato che la conclusione del Prefetto, attesi i riferimenti ai pareri acquisiti, paredeterminata dalla considerazione di un “prevedibile afflusso di spettatori appartenenti a tifoserie storicamentecontrapposte”. Considerato che all’incontro di calcio previsto è stato dato “indice di rischio 2” (v. nota MinisteroInterno - Dipartimento di PS - Osservatorio Naz. del 6/2/2013) e considerato che tale rischio comportaprincipalmente la sensibilizzazione di misure organizzative previste nella determinazione dello Osser. Naz.Man. Sport. del 14/6/2007. Considerato che appaiono evidenti situazione di estrema gravità ed urgenza. PQMaccoglie la domanda di misure cautelari e per l’effetto sospende il provvedimento prefettizio impugnato edispone lo svolgimento dell’incontro Cagliari-Milan per la data stabilita del 10 c.m. salva l’adozione dellemisure di sensibilizzazione da parte del Prefetto previste per gli incontri a rischio 2.Il presidente Aldo Ravalli

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Non ci sono i motividi ordine pubblicoche il prefetto avevaindicato per dire noalla gara a Quartu

La Lega riporta lasfida in SardegnaBeretta: «Adessoserve unasoluzionedefinitiva»

Cossu, Conti e Nainggolan allaPrefettura di Cagliari, in bassola fila al Cagliari Point. In alto iltitolo del nostro giornale cheieri si augurava questo epilogo(HG)

IL TAR RIAPRE IS ARENAS I giudici amministrativi danno ragione al Cagliari. Cellino:«La giustizia esiste»

di Antonio Maglie

ROMA - «In questo Paese la giustizia esiste. Questa sentenza mi restituisce lafiducia nell’Italia». Massimo Cellino è un uomo felice. Ha vinto la sua battaglia: ilTar ha dato torto al Prefetto e ragione al club con la conseguenza che Cagliari-Milan domani si giocherà a Is Arenas. Un colpo di scena maturato all’ora dipranzo. Perché intorno a mezzogiorno il pool di avvocati guidato da Giorgio

Altieri ha presentato ricorso alla Prima Sezione delTribunale Regionale Amministrativo. Un paio d’ore dopoil presidente Aldo Ravalli disponeva «lo svolgimentodell’incontro Cagliari-Milan» a Is Arenas «salval’adozione delle misure di sensibilizzazione da parte delprefetto previste per gli incontri a rischio 2». Si tratta diuna decisione di urgenza, cautelare tanto è vero che la

questione verrà trattata dal Tar in camera di consiglio, collegialmente ilprossimo 20 febbraio. A quel punto tutto si è messo in moto. Maurizio Beretta siè precipitato in Lega dove lo attendeva il direttore generale, Marco Brunelli.Dopo un contatto telefonico con il sindaco di Quartu, Mauro Contini cheannunciava l’autorizzazione finale per riaprire lo stadio, Milano provvedeva a«riportare» la gara a Cagliari dopo averla «parcheggiata» per una giornata aTorino.

SOLUZIONE - Vicenda paradossale che alla fine ha avuto la soluzione piùlogica. «Sono soddisfatto perché la Lega si è adoperata per trovare unasoluzione condivisa che consentisse di giocare a Cagliari. Il Milan, peraltro,ha tenuto sempre un atteggiamento molto collaborativo» , afferma Beretta. Maora bisogna evitare una replica: «Dobbiamo trovare una soluzione definitiva, cilavoreremo nella prossima settimana» , aggiunge Beretta. Ma Cellino non ha

gradito la rapidità con cui la Lega ha deciso di trasferirela sede a Torino: «Hanno agito da burocrati per pararsile spalle» . Una cosa è certa: la decisione del Tarsmentisce il prefetto su tutta la linea. Nel provvedimento si sottolinea che lo stadio perl’Osservatorio è a norma, che i motivi di «ordine e sicurezzapubblica» invocati in questocaso non erano stati richiamati per le altre quattro partite giocate a Is Arenas, che il«rischio 2» (attribuito praticamente a tutte le partite) non giustifica un intervento cosìdrastico come la chiusura dello stadio e il trasferimento della gara in altra sede.

FELICITA’ - Un colpo di scena maturato mentre tutti i dipendenti del Cagliari (calciatori, tecnici, magazzinieri,impiegati) si riunivano in assemblea per dare sostegno alla «battaglia» del club. Racconta Cellino: «Erosfiduciato. L’avvocato Altieri è venuto da Roma e mi ha proposto questa iniziativa. Ero dubbioso, quasicontrario. Lui è andato avanti e ha avuto ragione». Il Tar dovrà pronunciarsi anche su un’altra controversia: lapartita con la Roma persa e giocata. Cellino è sicuro: «Vinceremo anche quella battaglia». Nel frattempo si godequesto successo: «Quasi non credevo che in questo Paese potesse esistere una giustizia. I giudiciamministrativi mi hanno restituito la fiducia. In questi mesi ho subito una mazzata dopo l’altra. Ho cercato ditenere i toni bassi ma i risultati sono stati ugualmente deludenti. Pensavo di aver sbagliato tutto, di essere io larovina del club. Ma questa sentenza alla fine ha riconosciuto la correttezza dei comportamenti del Cagliari.Attenersi alle regole alla fine paga».

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Solidarietà per chi acausa del divietopoteva perdere illavoro. Poi la gioiagenerale

LAVORATORI, DIPENDENTI MA ANCHE GIOCATORI: CONTI, PISANO, COSSU ENAINGGOLAN Tutto il Cagliari dal Prefetto

di Giuseppe Amisani

CAGLIARI - Dopo la seduta tattica mattutina, i giocatori del Cagliari sono stati protagonisti di un fuori programmalegato alla vicenda dell'agibilità dello stadio di Is Arenas, andando a manifestare la loro solidarietà ai circa 400lavoratori che gravitano intorno all'impianto sportivo, che si erano dati appuntamento per le 15,30 sotto laPrefettura in piazza Palazzo a Cagliari, per cercare di incontrare con una loro delegazione il Prefetto e

convincerlo a fare un passo indietro rispetto alla posizione rigida di non far giocarel'incontro. Nel frattempo è arrivato il via libera del TAR ma i lavoratori, 200 dei quali sonogli steward impegnati nel servizio d'ordine, hanno apprezzato la solidarietà di Lopez, Conti,Cossu, Pisano e Nainggolan che sono voluti stare vicino ad una parte della società cherischiava di vedere compromesso il proprio lavoro.

TIFOSI - Prima arrabbiati e disorientati, ma alla fine felici per come si è risolta la situazione. Non è stata unasettimana semplice per i tifosi del Cagliari che già da lunedì hanno temuto di non poter assistere alla sfida traCagliari e Milan, prima di ricevere la buona notizia, ieri, del nuovo spostamento della sede da Torino a QuartuSant'Elena dove, regolarmente, domani alle 15 isolani e rossoneri si affronteranno.

CAOS TOTALE - La fine dell'incubo si è materializzata poco dopo le 16,30 quando la società ha iniziato avendere i tagliandi per la sfida di domani pomeriggio. Fino a ieri, infatti, il Cagliari aveva deciso di non iniziare amettere in circolazione i tagliandi in attesa della pronuncia favorevole da parte della Prefettura. Un modo perdimostrare rispetto verso le istituzioni che però non sembrava aver avuto grande impatto e infatti fino a ieri il tuttoè rimasto in sospeso. Tanto che molti tifosi già da qualche giorno avevano iniziato a sondare il terreno per capirecome avrebbero potuto raggiungere Torino per non perdere la gara.

SOLLIEVO - A trarre il maggior sospiro di sollievo sono stati gli abbonati che temevano l’ennesima rinuncia perla terza gara clou di questa stagione, dopo quelle contro Roma e Juventus. Giusto qualche attimo di timore,quando iniziava a circolare la voce di un possibile contro-ricorso del Prefetto, ma una volta accertato che la garasi sarebbe regolarmente svolta a Is Arenas, per i tifosi del Cagliari è iniziata la festa. Alcuni, che erano andati adare manforte ai giocatori giunti in delegazione in Prefettura, hanno potuto subito festeggiare, tutti gli altri hannopian piano messo da parte i veleni dei giorni scorsi ed hanno preso d'assalto i botteghini per assistere alla tantoattesa sfida. La voglia di protestare per la situazione è stata cancellata dalla possibilità di vedere la squadra davicino impegnata in un grande match.

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Marco Verratti, 20 anni, stellinadel Psg (Ap)

DAL CAMPOE Muntari si gioca un posto

CARNAGO (fur.fed.) - Sulley Muntari potrebbe disputare la prima partita datitolare della stagione 2012-2013 esordendo domani a Cagliari come mezz’alasinistra. Si tratta di un’ipotesi che è stata accarezzata da Allegri per tutta lasettimana. Il collaudo è stato perfezionato giovedì pomeriggio in occasionedell’amichevole di Milanello contro il Sant’Angelo 1907 che l’ex-interista hainteramente disputato senza accusare alcun inconveniente. Muntari finora hatotalizzato 3 presenze (2 in campionato, 1 in Coppa Italia) per un totale di 42'(25' e 17'). Allegri appare intenzionato a collocare Ambrosini davanti alla difesa(de Jong è kappaò fino al termine della stagione, Montolivo è squalificato) conFlamini sulla destra. Ieri si sono ripresentati a Milanello Zapata e Yepes, reducida Miami dove mercoledì la Colombia ha battuto (4-1) il Guatemala inamichevole. L’ex-Udinese appare favorito per vincere il ballottaggio comepartner di Mexes.

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Galliani puntasull’amicizia conLeonardo eAncelotti I francesilo valuterebbero 25milioni. Boateng eAbate possonoentrare nell’affare

ANCHE ALLEGRI VUOLE VERRATTI Si scatena la corsa tutta italiana al gioiello del Psgper il futuro Dopo Juve e Napoli, ecco il Milan che cerca il regista alla Pirlo

Dall’inviato Furio Fedele

CARNAGO - Anche il Milan piomba su Marco Verratti (classe 1992). Buon terzo, almeno in ordine cronologico,dopo gli assalti dell’estate 2012 di Napoli e Juventus. Il Gotha milanista (Berlusconi-Galliani-Allegri) haconvenuto che al Super Milan dei giovani manca solo il fantasioso parigino che, a dire il vero, non sta trovandogrande spazio alla corte di Leonardo e Ancelotti. L’euro-gol nell’amichevole contro l’Olanda ha rilanciato l’erede

più probabile di Pirlo che il Milan sta ancora (affannosamente) cercando.

INVESTIMENTO - Napoli e Juve, sia ben chiaro, sono ancora in agguato, attendono chequalche piccola crepa possa incrinare il rapporto fra Verratti e il Psg. Ancelotti harichiamato a rapporto il suo giocatore, invitandolo a meditare su certe dichiarazioni pocogradite in società. L’assalto del Milan a Verratti, comunque, potrebbe essere agevolatoproprio dagli ottimi rapporti dell’ad Galliani con due dei suoi più affezionati «discepoli»,

Leonardo e Ancelotti. Anche se il Paris St. Germain non ha intenzione di fare sconti nella eventuale trattativa perla cessione del talentuoso italiano.

INCREMENTO - Pagato 15 milioni di euro al Pescara nella sessione estiva di mercato e contrattualizzato con unaccordo quadriennale da 1,8 mln, adesso Verratti viene valutato almeno 10 mln di euro in più. Non poco, anchese il Milan potrebbe offrire, quale contro partita tecnica, ad Ancelotti due elementi di sicuro interesse per lacrescita del suo Psg: Boateng e Abate. Quest’ultimo, rivalutato da Leonardo come terzino destro nella stagione2009-2010, era stato vicino al Psg già lo scorso agosto. Il Boa e l’azzurro insieme potrebbero rappresentare un«tesoretto» di una ventina di milioni di euro da destinare all’acquisto di Verratti.

SFIDA - Napoli e Juventus, comunque, non resterebbero certo a guardare anche se la posta in palio è alta. SiaDe Laurentiis che Agnelli nell’estate 2012 avevano trovato l’accordo con il Pescara (sulla base di 15 milioni dieuro), il presidente del Napoli aveva fatto di più: aveva l’intesa anche con il giocatore. De Laurentiis eraintenzionato a lasciarlo ancora un anno a Pescara, ma spuntarono i francesi e Verratti decise di accettare leavances parigine. Quello bianconero, invece, non ha trovato l’accordo con il giocatore. Adesso c’è il Milan,invece, che vuole completare il suo baby-squadrone con un elemento che è difficile da individuare e compraresul mercato, compreso quello estero.

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«Il salto si sentedovrò adeguarmi erecuperare prestocon la cavigliaAspetto l’esordio»

IL NUOVO ARRIVATOSalamon: Mi ispiro a Nesta, sto vivendo la chance della vita

Dall’inviato CARNAGO - Prudente e intelligente (nonostante sia devoto anche lui a Nesta ha avuto il buon senso e il buongusto di scegliere la maglia numero 14...) anche Bartosz Salamon è griffato Raiola. Un marchio di garanzia cheincide sicuramente sulla qualità ma anche sull’affidabilità dei suoi assistiti. Classe 1991, se il primo polacco dellastoria del Milan giocherà bene così come espone, educatamente e con proprietà di lunguaggio, concetti maturi e

lucidi potrà raccogliere l’eredità del mai troppo rimpianto Nesta.

SOGNO - Quello di Salamon è frazionato, sta procedendo a tappe. «Ho laconsapevolezza che il Milan è l'occasione della vita, devo sfruttarla, come mi ha dettoRaiola - ha detto il difensore polacco - ma purtroppo non ho potuto ancora dimostrare

quanto valgo perchè ho accusato, quando giocavo nel Brescia, un problema alla caviglia. Ma spero dallaprossima settimana di essere a disposizione. Faccio doppie sedute per recuperare il prima possibile» .Giovanissimo, ma serio e determinato Salamon parla e pensa come un...ingegnere. Attento, sempre moltoconcentrato anche a quello che dice: «E’ vero, ho iniziato a giocare in mezzo al campo, come centrale.Nonostante la mia prestanza fisica avevo anche una buona tecnica, sapevo impostare l’azione. Prima studiavoi centrocampisti più forti, adesso i centrali migliori, mi ispiro a Nesta, anche se devo aumentare dinamismo evelocità. In Serie B non ho sofferto contro attaccanti anche più piccoli e molto agili. Ma adesso mi rendo contoche in una categoria superiore, tutto sarà molto più difficile. Dovrò migliorare e adeguarmi molto». Che cosamanca all’ultimo...arrivato? «Solo di giocare la prima partita. Sono nel club dei miei sogni e non voglio farmiscappare questa occasione. Tre anni fa sono andato a vedere Napoli-Milan e ho subito pensato che sarebbestato bellissimo giocare qui. Il mio sogno ora è esordire con questa maglia» .

FUTURO - Salamon potrebbe indubbiamente rappresentare il degno erede della incredibile dinastia di difensoricentrali milanisti che sembrava essersi inaridita con la cessione di Thiago Silva al Paris St. Germain e l’addio diNesta. E potrebbe proprio essere un altro assistito di Raiola, il brasiliano Rodrigo Ely (classe 1993), adaffiancare il polacco. Letteralmente svezzato (dall’età di 16 anni) a Milanello, adesso sta giocando, con profitto, aReggio Calabria. fur.fed.

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1,8 milioni di euro, a salire, nelcorso del quinquienniostabilito. E’ questo l’ingaggiogarantito dal Paris St. Germaina Marco Verratti almeno fino al30 giugno 2017. Ma il clubrossonero è già pronto a unsostanzioso ritocco economicose l’ex del Pescara decidessedi accettare la corte diBerlusconi e Galliani Mancasolo lui all’appello dei baby-boom milanisti. Ma il Psgpretende almeno 25 milioni dieuro per cederlo al migliorofferente

Un contratto da 1,8 milioni per 5 anni

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«Un onore per mequesta maglia:conta dare tuttonon il numero o ilruolo» Moltoreligioso, ha fatto ilchierichetto fino a16 anni

NEL SEGNO DI KOVACIC S.Siro scopre il croato che sembra Baggio

Dall’inviato Andrea Ramazzotti

APPIANO GENTILE - San Siro si appresta a scoprirlo dopo che Mateo Kovacic si è presentato prima sul campo(domenica scorsa a Siena) e poi di fronte ai giornalisti (ieri). Il croato, uno degli astri nascenti del calcio europeo,ha tutto per essere un predestinato, per trasformarsi nel colpo del decennio di Moratti. Adesso però la parolapassa al campo e all’ex Dinamo Zagabria che ha mostrato tutto il suo entusiasmo: « Sono onorato di indossarequesta maglia - ha detto - e , anche se porto il 10, il numero non è importante. Per me conta giocare e dare ilmio contributo. In quale ruolo? Me la cavo sia da regista che da mezzala, ma sicuramente in mezzo al campo

do il meglio ». Kovacic è entrato in punta di piedi alla Pinetina e questo è statoparticolarmente apprezzato non solo dai dirigenti, ma anche dalla squadra. « Ho la fortunadi avere come compagni Handanovic, Stankovic e Kuzmanovic che parlano la mialingua, ma l’italiano è splendido e lo imparerò in fretta ». Qualche parola già la sa, ma hagià "prenotato" un’insegnante che gli darà lezioni dalla prossima settimana. Mateo nonvuole perdere tempo, né in campo né fuori.

LA FAMIGLIA - Il padre di Mateo si chiama Stipo e se n’è andato dai Balcani alla finedegli anni ‘90, quando è scoppiata la guerra. E’ volato prima in Canada, ma lì è rimasto poco, e si è stabilito aLinz, in Austria. Ha trovato lavoro come operaio specializzato a riparare i guasti nelle case, ma soprattutto haconosciuto Ruzica che ha sposato nella capitale croata. La coppia è però rimasta a vivere in Austria e lì sono natiMateo (nel 1994) e le sorelle Jelena (1996) e Katarina (2001).

SCOUT E CASA - Kovacic ha iniziato a giocare nel Lask Lins ed è stato scoperto da Davor Blaskovic, figlio dellaleggenda della Dinamo Zagabria, Filip Blaskovic. Davor ha capito che il ragazzino aveva stoffa e lo ha segnalatoa Miro Stipic, allenatore delle giovanili della Dinamo. E’ stato lui a spingere il presidente Zdravko Mamic adacquistarlo. La famiglia di Kovacic è tornata a vivere a Zagabria e ha costruito la sua casa in periferia, aSesvetski Kraljevec, anche se il padre di Mateo ha continuato a lavorare soprattutto a Linz.

TRE IDOLI - Il piede del neo nerazzurro è molto “educato” e non a caso lui ha spiegato «di ispirarsi a Prosinecki,Roberto Baggio e Modric». L’accostamento all’ex Divin Codino farà particolarmente piacere a Moratti che aBaggio prima o poi potrebbe trovare un ruolo in società. Kovacic è stato paragonato a Baggio anche dall’exPerugia, Milan Rapaic che in patria non ha avuto dubbi nello spiegare che può fare grandi cose in Italia.

CHIERICHETTO E AMORE - Kovavic è molto religioso. Fino a 16 anni ha fatto il chierichetto, ma anche adessova sempre alla messa. Mostra la sua fede facendosi il segno della croce prima di iniziare a mangiare eindossando sotto la maglia da gioco la t shirt di Santa Maria. La sua fede gli ha portato anche... l’amore visto cheproprio nella chiesa che frequenta a Belgrado ha conosciuto Isabel, la sua fidanzata che canta nel coro dellachiesa. In patria i due non fanno vita mondana e sono stati fotografati insieme solo una volta. I giornali diZagabria addirittura non conoscevano neppure il nome della ragazza prima che Mateo lo rivelasse ieri a InterChannel. Non ha ancora la patente e alla Pinetina arriva o con un autista del club o con il suo agente-uomo difiducia, Nikky Vuksan. Non ha ancora trovato casa e vive nell’hotel in zona San Siro frequentato dai nuoviacquisti nerazzurri. Tra i suoi sport preferiti c’è il basket che a volte pratica con gli amici.

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Il tecnico ritorna al4-3-3. Mateo sarà lamezzala sinistra.Riecco il supertridente

LA SVOLTAE Stramaccioni gli affida subito un ruolo chiave

Dall’inviato APPIANO GENTILE - Andrea Stramaccioni è pronto a consegnare le chiavi dell’Inter a Kovacic. Sarà lui ilsimbolo di una squadra che inizierà a puntare sulla qualità, una formazione che cambierà modulo abbandonandola difesa a tre che aveva dato equilibrio soprattutto a ottobre e novembre in favore di una maggiore

spregiudicatezza. Le prove in allenamento degli ultimi giorni fanno pensare che il tecnicoromano è pronto a una nuova "virata tattica": addio al 3-5-2 e ritorno al 4-3-3, il modulocon cui aveva iniziato la sua avventura alla guida dell’Inter 10 mesi fa. Kovacic è al centrodel progetto: farà la mezzala sinistra con facoltà di inserirsi, mentre in regia si alternerannoKuzmanovic e Stankovic. Contro il Chievo partirà titolare il primo, mentre Dejan tornerà adaccomodarsi in panchina. E’ assente dal 2 maggio e per lui sarà la fine di un vero eproprio calvario. La mediana sarà completata dalla corsa di Gargano o dall’abilità negli

inserimenti di Cambiasso. Zanetti giocherà più spesso terzino destro, con Nagatomo sull’out opposto.

TRIDENTE PESANTE - La scelta è chiara: tornare a rischiare qualcosa più rispetto agli ultimi 3 mesi ancheperché le avversarie avevano preso le misure all’Inter. Stramaccioni lo ha spiegato al presidente Moratti e allospogliatoio che ha risposto con entusiasmo. Si torna dunque ai tre attaccanti e non è detto che già domani seranon si riveda il tridente pesante: Palacio a destra, Milito al centro e Cassano a sinistra. Ipotesi concreta anche sela decisione sarà presa tra oggi e domani. Alternative a Milito? Soprattutto Alvarez o Schelotto, ieri arrivato inleggero ritardo. and.ram.

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L'anno di scadenza del suocontratto. Guadagna 1,1 milionia stagione, con ingaggio asalire e bonus. E' stato pagato11 milioni più 4 di bonus(vittoria di 2 scudetti e 2partecipazioni alla Champions).

La scadenza del contratto è nel 2017

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A Milano Kovacic viene seguitopasso passo da Nikky Vuksanche ufficialmente è il suoagente. Con Vuksan sa tempolavora Mario Mamic, figlio delpresidente della Dinamo

C’è l’agente Vuksan con lui a Milano

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Le grandi d'Inghilterra erano incoda per Kovacic. L'Arsenalaveva offerto 8 milioni, loUnited 10, il City 11, ma laDinamo non aveva mai ceduto.I bonus proposti dall'Inter sonostati decisivi.

Per il sì decisivi i bonus

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«Avanti con loro,per noirappresentano ilmassimo Capisco itifosi, a nessunopiace perdere.Risolvendo iproblemi si diventagrandi»

Walter Sabatini e FrancoBaldini, direttore sportivo edirettore generale della Roma

«BALDINI E SABATINI RESTANO» L’ad Zanzi: «La fiducia è totale. Vogliamo diventare ilmiglior club al mondo»

di Alberto Ghiacci

ROMA - Ha centrato il punto, dopo poco più di un mese di operatività sullapiazza, individuando qual è il problema principale: Italo Zanzi comincia amuoversi e a parlare come volto della proprietà, quasi fosse il presidentePallotta, dal quale è stato selezionato, scelto e accompagnato a Trigoria. D’orain avanti in casa Roma dovranno relazionarsi tutti con lui, su qualsiasiquestione. Anche i dirigenti, che restano dipendenti e non azionisti. I direttoriFranco Baldini e Walter Sabatini, per esempio. Individuati dall’opinione pubblicacome corresponsabili di un anno e mezzo di delusioni, ieri hanno incassato la

fiducia del Ceo, quello che dalle nostre parti si chiamaamministratore delegato. Italo Zanzi, appunto: «Laproprietà, partendo dal presidente Pallotta, nutrecompleta fiducia nell’attuale management. Franco e Walter (il dg Baldini e il ds Sabatini,ndr) rappresentano il meglio nel loro settore. Io personalmente ritengo che si tratti diprofessionisti tra i migliori in circolazione» .

MOMENTO - La Roma sta attraversando un periodo delicato dal punto di vista sportivo. Aldi là dei contratti che legano Baldini e Sabatini al club, bisognerà capire se i due avranno

voglia di continuare dopo quanto accaduto finora. L’attuale stagione a metà febbraio sembra essere arrivata giàal termine, seppure ci siano una semifinale di Coppa Italia da giocare (in casa dell’inter il 17 aprile la Romapartirà dal 2-1 ottenuto all’Olimpico) e altre 15 partite di campionato con i posti che valgono l’Europa che sonolontani ma non lontanissimi. Ma l’umore della maggioranza dei tifosi giallorossi è ormai sotto i tacchi. E se Baldiniha un contratto fino al termine della stagione 2015, Sabatini ha l’accordo in scadenza, perchè come sempre il dssigla legami validi per una sola stagione. Zanzi conferma che presto parleranno ancora di rinnovo con Sabatini:«E’ il migliore in quello che fa. Credo che Walter abbia svolto un ottimo lavoro per la squadra. Il mio compito èquello di costruire un gruppo che abbia il potenziale per vincere i campionati e formare calciatori, soprattuttogiovani. E Walter rappresenta tutto questo» . Se Sabatini smaltirà l’amarezza mostrata nella giornate dicontestazione culminate con l’esonero di Zeman, la sua permanenza in giallorosso è pressoché sicura.

LAVORO - Proprio in quei giorni Zanzi ha capito tante cose: «Per me gennaio è stato un mese moltoimportante, ho potuto imparare cos’è Roma e cos’è la Roma. I risultati sportivi non sono stati positivi e non èstato facile arrivare in un momento così critico. Il mio ruolo è quello di allestire una struttura che permetta allevarie parti della società di lavorare e interagire al meglio. L’obiettivo è quello di riuscire a rappresentare laproprietà, con la speranza di ottenere presto risultati migliori. Capisco l’amarezza dei tifosi, che stannosoffrendo perché a nessuno piace perdere. Ciò che posso dire è che noi vogliamo diventare il miglior club almondo, dentro e fuori dal campo, e vincere tutti i fine settimana. Devo trovare una posizione di equilibrio tradesideri della proprietà ed esigenze dei tifosi» . Una settimana fa Zanzi ha visto con i suoi occhi cosa significal’amarezza dei tifosi giallorossi: «Stiamo facendo fronte a delle sfide, le squadre diventano grandi quandoriconoscono e risolvono i problemi» .

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NAZIONALEMenichelli convoca diciotto giocatori

In vista della doppia amichevole contro il Portogallo, martedì a Treviglio e mercoledì a Brescia, il commissariotecnico della nazionale italiana, Roberto Menichelli, ha convocato diciotto giocatori.

CONVOCATI - Portieri: Valerio Barigelli (Lazio), Stefano Mammarella (Montesilvano). Giocatori di movimento:Saad Assis (Barcellona), Diego Cavinato (Asti), Bruno da Silva (Pescara), Marcus Delpizzo (Acqua & SaponeCittà Sant'Angelo), Massimo De Luca (Pescara), Marco Ercolessi (Marca Futsal), Rodolfo Fortino (Asti), AndreaFragassi (Montesilvano), Daniel Giasson (Cogianco Genzano), Humberto Honorio (Luparense), Luca Leggiero(Pescara), Gabriel Lima (Asti), Giuseppe Mentasti (Cogianco Genzano), Alex Merlim (Alter Ego Luparense),Vincenzo Milucci (Napoli Futsal Santa Maria) Sergio Romano (Cogianco Genzano).

ANTICIPO SERIE A DONNE - Oggi, a Cosenza, ore 11, la Jordan Aufugum ospita il Real Statte nell'anticipodella 6ª di ritorno per il girone C della Serie A femminile: arbitri Gallo e Pagano. Classifica: Real Statte 48; ProReggina e Ita Salandra 42; Jordan Aufugum 25; Five Molfetta 22; Cus Palermo e Parrocchia Ganzirri 21; VittoriaCalcetto 19; Sporting Locri 14; Martina Calcio 13; Nuova Atletica Giovinazzo 12; Cus Potenza 0.a.gal.

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IN B RIFLETTORI SUL GIRONE A Tocca a Prato-Imola e Bra-Carmagnola

Anche in Serie B la giornata odierna è la quarta di ritorno. Per il girone A tre sfide tra le prime sei: Prato,secondo, Bra, terzo, e Castellamonte, sesto, ospitano, rispettivamente, Imola, quinto, Carmagnola, capolista eunica imbattuta della categoria, e Atlante Grosseto, terzo. In trasferta Sangiovannese, Poggibonsese e Cus Pisacontro Bologna, Pistoia e Terranuovese. Nel girone B il Came Dosson difende la vetta a Carrè contro il CarrèChiuppano e lo Jesolo seconda forza affronta la gara esterna contro l'Arzignano. Tra le mura amiche Palmanova,Carioca, Domus Bresso e Hdi Trento contro Pcg Bresso, Bubi Merano, Atletico ArzignanoCornedo e RealCornaredo. Sul podio più alto del girone C il Forlì ospita il Buldog Lucrezia, il Porto San Giorgio è davanti alproprio pubblico nel derby marchigiano contro il Portos, il Futsal Barletta riceve la Salinis. Il Barletta e il CusAncona sono sui campi di Manfredonia e Real Dem Montesilvano. Riposa la Vis Lanciano.

DERBY MOLISANO - Nel girone D derby molisano al palasport di Miranda tra l'Aesernia capolista e il FiveCampobasso. Sfide baresi a Molfetta e Putignano dove Real Molfetta e Csg Putignano si misurano contro FutsalBisceglie e Azzurri Conversano. In trasferta Sporting Sala Marcianise e Sammichele di Bari contro Giovinazzo eMonte di Procida. Riposa la Virtus Monopoli. In testa al girone E l'Orte è a Orvieto contro il Gala Five Orvietana.Derby a Fiumicino, tra Futsal Isola e Prato Rinaldo, come a Sestu, fra Paolo Agus e Capoterra 2000. Impegniinterni per Torrino e Acquedotto Roma contro R. Torgianese e Carlisport Ariccia. Riposa l'Elmas.

CHE SFIDA A POLICORO - Nel girone F gara d'alta classifica a Policoro tra Avis Policoro e Odissea 2000Rossano ovvero prima contro terza separate da sette punti. A due lunghezze dal primo posto la LibertasScanzano è in Calabria contro il Melito. Trasferte per Mirto, Fata Morgana, Melilli e Team Matera contro AtleticoCatanzaro, Calabria Ora Cosenza, Fabrizio Corigliano e Viagrande.a.gal.

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Barigelli (Lazio) nell'anticipo diieri (Cassella/Div. Calcio a 5)

FUTSAL - 5ª DI RITORNO, L’ANTICIPOMontesilvano, che impresaVince a Roma con due gol di Velazquez, dopo il vantaggio laziale di Juan Salas

Lazio-Montesilvano 1-2LAZIO: Barigelli, Ja. Salas, PC, Tostao, Foglia, Ju. Salas, Marchetti, Ippoliti,Dimas, Parrel, Pica Pau, Patriz. All.: D'Orto.MONTESILVANO: Mammarella, Tosta, Burato, Calderolli, Cuzzolino,Fragassi, Junior, Velazquez, Bocao, Fantecele, Di Pietro, Pieragostino. All.:Ricci.ARBITRI: Ciciarello e Stampacchia.MARCATORI: pt 10'25'' Ju. Salas (L), st 9'21'' e 19'39'' Velazquez (M).AMMONITI: Foglia (L), Bocao (M), Ippoliti (L), Velazquez (M)di Antonio Galluccio

Va al Montesilvano l'anticipo della quinta di ritorno in Serie A. La squadra abruzzese espugna la Futsal Arena diRoma piegando in rimonta la Lazio e aggancia per ora al quarto posto la Cogianco Genzano. Torna dunque alsuccesso la formazione biancazzurra che, sotto nel primo tempo per il vantaggio biancoceleste di Juan Salas,pareggia nella ripresa e sorpassa a pochi secondi dalla conclusione con la doppietta di Velazquez.

OGGI IN CAMPO - Oggi si disputano le altre sei partite. La capolista Asti è in casa, al PalaSanquirico, contro laCogianco Genzano: la formazione piemontese insegue il diciottesimo risultato utile consecutivo per rafforzareprimato e imbattibilità mentre la squadra romana quarta forza cerca l'impresa per consolidare la propria posizionenella griglia dei play off scudetto. Derby veneto a Dolo tra Venezia e Luparense: dopo il successo esterno dellascorsa settimana, contro l'Acqua & Sapone Città Sant'Angelo, la squadra arancionerovede si augura di risaliresubito dal penultimo posto, così come nella scia degli ultimi due trionfi, contro Lazio e Montesilvano, laformazione padovana rincorre la terza vittoria di fila per avvicinarsi al secondo posto.Derby abruzzese al PalaRigopiano di Pescara tra il Pescara e l'Acqua & Sapone Città Sant'Angelo: in diretta tvsu Raisport 2 le due squadre sperano di riscattare le rispettive sconfitte del turno precedente contro KaosBologna e Venezia. Punti preziosi in palio anche a Cercola, Ferrara e Montebelluna: al PalaCercola il Napoliospita il Real Rieti in una sfida importante per i play off che portano al tricolore, sul campo del PalaBoschetto ilKaos Bologna imbattuto da tre partite riceve il Verona con quattro punti nelle ultime due gare, tra le mura delPalaMazzalovo la Marca Futsal proveniente dalla sconfitta di Genzano di Roma contro la Cogianco Genzano siconfronta con lo Sport Five Putignano che ha giovani di valore.

ARBITRI - Gare e arbitri. Giocata ieri: Lazio-Montesilvano 1-2. Oggi, ore 17: Marca Futsal-Sport Five Putignano:Di Gregorio e Pavese; ore 18: Asti-Cogianco Genzano: Giada e Lena; Kaos Bologna-Verona: Balli e Massini;Venezia-Luparense: Vocca e Casale; ore 18.30: Napoli-Real Rieti: Nitti e Daidone; ore 19: Pescara-Acqua &Sapone Città Sant'Angelo (diretta tv su Raisport 2): Filippini e Muccardo.Classifica: Asti 45; Lazio* 36; Luparense 31; Cogianco Genzano e Montesilvano* 29; Marca Futsal 28; Acqua &Sapone Città Sant'Angelo 27; Kaos Bologna (-1) 26; Pescara 24; Real Rieti e Napoli 23; Verona 11; Venezia 9;Sport Five Putignano 0. * = una gara in più.

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IN A2 SI GIOCA LA 4ª DI RITORNO Cagliari, turno interno per allungare in vetta

Quarta di ritorno quest'oggi in Serie A2.

GIRONE A - Proveniente da dodici risultati utili di fila la capolista Cagliari ospita il Civitanova mentre leinseguitrici New Team e Vicenza sono in trasferta contro PesaroFano e Lecco. Il Canottieri Belluno è a Sedicocontro l'Aosta, la Reggiana riceve il Toniolo Milano, il Villorba ospita il Gruppo Fassina nel derby. Gare e arbitri(15.30): Lecco-Vicenza: Maggiore e Francese; PesaroFano-New Team: Coluzzi e De Coppi; Villorba-GruppoFassina: Carbone e Graziano. Ore 16: Cagliari-Civitanova: Di Resta e Maurici; Canottieri Belluno-Aosta: Saitta ePapa. Ore 18.30: Reggiana-Toniolo Milano: De Benedictis e Zappacosta. Classifica: Cagliari 32; New Team eVicenza 31; Aosta e Reggiana 26; Lecco, Canottieri Belluno e Gruppo Fassina 18; PesaroFano e Toniolo Milano17; Civitanova 4; Villorba 1.

GIRONE B - Prima e imbattuta la LC Poker X Martina Franca affronta, a Lucera, la Fuente Foggia. Duesupersfide tra le quattro squadre dal secondo al quinto posto: a Latina, fra Latina e Napoli Santa Maria, quintacontro seconda, e a Loreto Aprutino, tra Loreto Aprutino e Augusta, quarta contro terza. Il Futsal Potenza va aBari contro il Modugno, il Cus Chieti riceve l'Acireale, la Brillante Roma e il Palestrina sono nella capitale per ilderby romano. Gare e arbitri (15): Loreto Aprutino-Augusta: Scarpelli e Ziri. Ore 16: Acireale-Cus Chieti: Iuliano eSalvalaggio; Brillante Roma-Palestrina: Quarti e Vecchione; Fuente Foggia-LC Poker X Martina Franca: Messinae Raimondi; Modugno-Futsal Potenza: Parente e Bovino. Ore 17.15: Latina-Napoli Futsal Santa Maria: Barberae Cecala. Classifica: LC Poker X Martina Franca 40; Napoli Futsal Santa Maria 32; Augusta 29; Loreto Aprutino27; Latina 25; Futsal Potenza 23; Brillante Roma 18; Fuente Foggia 12; Palestrina e Acireale 10; Cus Chieti 8;Modugno 7.

FINAL EIGHT - Venerdì prossimo, a Martina Franca, scatta la Final Eight della Coppa Italia di Serie A2: ilcampionato osserva un turno di riposo.a.gal.

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I due direttori della Roma sonolegati al club giallorosso da duedifferenti contratti. Il dg Baldiniha un accordo fino al 2015,quello del ds Sabatini è inscadenza (è abituato a firmaresempre e solo per unastagione). L’ingaggio, 600.000euro annui, è lo stesso. Ieri laproprietà giallorossa harinnovato la fiducia ad entrambi

Baldini fino al 2015. Sabatini è in scadenza

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La Roma ha reso noto di averraggiunto un altro importanteaccordo per un nuovo rapportodi partnership. Il nuovo partnerè la Royal Caribbean Italia,azienda leader nel settore dellecrociere. Dal prossimo 30giugno i tifosi giallorossiavranno l’opportunità dieffettuare una vacanza su unanave con programmi edesperienze tutti giallorossi

In crociera con i colori giallorossi

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IL MONITOTotti carica dal suo sito: «Tifosi, uniti ci si rialza»

ROMA - «Abbiamo preso un impegno» racconta sorridendo il nuovo allenatore della Roma, Aurelio Andreazzoli,rivolgendosi al dirigente addetto alla comunicazione. L’occasione arriva dalla presentazione dell’accordoraggiunto tra la Roma e la Royal Caribbean Italia, azienda leader nel settore delle crociere. L’attuale tecnicogiallorosso si è presentato al saluto con quattro giocatori al seguito: Totti, Florenzi, Stekelenburg e Marquinho.«Abbiamo un impegno... Sarà necessario trovare una sala, che sceglierete voi (si rivolge ai dirigenti, ndr) conuna bella teca di cristallo, perché vorremmo portare la Coppa Italia in crociera con noi». E’ scattato l’applauso,insieme a qualche gesto scaramantico.Il capitano Francesco Totti ha scherzato: «Io in crociera? Se mi ci mandano». Lo sguardo dei presenti è andatoai dirigenti: «No loro, se mi ci mandano intendo la famiglia...». Più tardi Totti ha fatto conoscere il suo pensierosul momento della Roma dalle pagine del suo sito: «Ad Aurelio Andreazzoli e al suo staff va il mio in bocca allupo. Cari tifosi, ora più che mai per uscire da questa situazione abbiamo bisogno del vostro supporto. Applausie critiche vengono accettati a seconda dei risultati, ma invece le offese personali e gratuite sentite in questoperiodo vanno a colpire tutti noi: calciatori, società, voi. Ed indeboliscono la Roma. Anima, cuore, unione epassione che hanno sempre sorretto i nostri colori. Dimostriamolo ancora una volta insieme. Vogliamo tutti lastessa cosa, rialzarci in piedi».a.ghi.

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Fiducia ad ArevaloRios mentre Donatitornerà acentrocampoMiccoli squalificatooggi andrà inPrimavera.L’esonero di Gaspcosta a Zamparini5.000 euro...

Alberto Malesani, 58 anni, aldebutto a Palermo

IL CONTRORDINE DI MALESANI Annullata la rivoluzione di Gasperini, 3-5-2 con Boselli-Dybala

di Paolo Vannini

PALERMO - E’ in arrivo l’ennesimo rimpasto di formazione per il Palermo:domenica scorsa Gasperini aveva cambiato sei undicesimi rispetto alla partitaprecedente, mettendo dentro tutti assieme quattro acquisti appena tesserati;stavolta Malesani darà un colpo di spugna a quell’idea, rilanciando invece altrigiocatori che sembravano aver perso il posto in favore della “ventata” di rinforziarrivata dal mercato di gennaio. Col Pescara, in una sorta di spareggio peravvicinarsi alla salvezza, sono previste almeno quattro novità iniziali fra irosanero. Più un cambio di ruolo, quello di Donati, che rappresenta di fattoun’altra sostanziale diversità.

PUNTO SUL CENTROCAMPO - La base su cui sta lavorando Malesani inallenamenti chiusi (come sempre) al pubblico, è un 3-5-2. La motivazione è stata subito chiarita dal tecnicoveronese, che ha sottolineato di aver bisognoessenzialmente di equilibrio (la difesa che prendesempre gol è forse il problema numero uno del Palermo)e di ritenere i centrocampisti a sua disposizione inorganico elementi di valore. Si appresta così a rilanciaregiocatori che sembravano messi da parte o destinati aruoli secondari: in particolare Arevalo Rios, che LoMonaco ha fatto tutto per cedere e che invece è unpupillo del presidente Zamparini, Kurtic, e quel Donati

che Gasperini come prima mossa aveva spostato in difesa, cercando di farpartire l’azione da dietro con migliore qualità. L’aspetto curioso è che sono glistessi centrocampisti che la squadra ha dall’inizio di stagione; i nuovi arrivatiinvece dovranno probabilmente avere il tempo di ambientarsi o comunque diessere conosciuti meglio da Malesani. Faurlin, che occupa praticamente lostesso ruolo di Donati, l’estroso Formica e Sperduti, ancora inutilizzabile permancanza di transfer, saranno per adesso delle alternative, e starà a loro, sulcampo, riconquistare posizioni. L’unico argentino su cui il nuovo tecnico pare voler puntare è invece quello checonosce meglio, ovvero Mauro Boselli che dovrebbe far tandem col ragazzino Dybala per fornire finalmentepenetrazione e gol al Palermo. Ilicic è fuori causa per un problema fisico che si trascina da un po’ di tempo, maper adesso il sistema tattico che sembra modellarsi non comprende trequartisti. Altro lato piuttosto singolare peruna rosa che nel mercato di gennaio ha reperito altri due fantasisti, Formica e Fabbrini.

MICCOLI IN PRIMAVERA - Malesani ha comunque subito chiarito di contare moltissimo sull’apporto di Miccoli,domenica ancora out per squalifica. Per tenerlo in ritmo partita, l’attaccante salentino giocherà oggi con lasquadra Primavera allenata da Ruisi, impegnata sul campo di Santa Flavia contro la Virtus Lanciano. Vasegnalata inoltre un’iniziativa lanciata su Facebook da un gruppo di appassionati palermitani: la proposta mira averificare se esista l’interesse di tifosi o potenziali investitori interessati a rilevare le quote di maggioranza dellasocietà attraverso un’azionariato popolare. Ma anche se la sua popolarità è in netto calo, la posizione diZamparini resta salda, sia per mancanza di reali alternative sia perché il patron anela di rifarsi e rilanciare ilPalermo. Lo dimostra lo stesso recente comportamento, con l’allontanamento di Lo Monaco a cui inizialmentepensava di affidare le redini della gestione. Intanto, Zamparini si è detto pronto a pagare una scommessa persa:due settimane fa, aveva assicurato la permanenza di Gasperini sulla panchina rosanero, affermando cheavrebbe pagato 100 volte la posta di chi non ci credeva. I conduttori della trasmissione radiofonica “La Zanzara”e anche altre emittenti locali, avevano raccolto la sfida puntando 50 euro. Ora Zamparini ha accettato di pagare,devolvendo la somma (5.000 euro) a favore della comunità palermitana di Biagio Conte, che si occupa di dare unriparo agli indigenti.

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Contro l’AtalantaMaran si affida aGomez, Barrientose Bergessio. Tuttidisponibili e pronti

LA SFIDA DI BERGAMONon c’è Catania senza il tridente

CATANIA (Lps) - Perché cambiare quando si può far affidamento su un tridente collaudato? Sarà statoprobabilmente uno dei pensieri di Rolando Maran che a Bergamo può quasi definitivamente archiviare con nettoanticipo il discorso salvezza per pensare assiduamente a qualcosa di diverso. Il Catania è in una posizioneinvidiabile di classifica rispetto all'Atalanta. I bergamaschi, però, sono in ripresa e a Palermo hanno chiuso una

serie negativa durata sei turni. Chissà se balleranno il tango i tifosi rossazzurri? Proverà afarlo in campo il solito trio che ritornerà a dialogare e ad impaurire le difese avversarie,dopo essere stato quasi innocuo a Napoli.

TRE STELLE - Gomez è in un momento di forma straordinario (5 reti e 6 assist),Barrientos ha superato una fase di stallo coincisa con l'espulsione rimediata contro il Milan

e Bergessio, 7 gol in campionato, è il punto di riferimento naturale e continuamente cercato dai compagni peralleggerire la pressione altrui. Il resto potrà anche cambiare e ruotare. Il tridente, però, non si tocca. Dovràcontinuare a pazientare Castro probabilmente destinato alla panchina, almeno in partenza, e chiamatoeventualmente in corso d'opera.

RECUPERI - Alvarez e Legrottaglie, condizionati in settimana dalla febbre, hanno recuperato e ieri si sonoregolarmente allenati con il resto dei compagni. Stesso discorso per Andujar rientrato dall'impegno con lanazionale argentina dopo il blitz in Svezia. Capuano sarà confermato a sinistra, a discapito di Marchese messoormai in disparte anche per una situazione contrattuale tutt'altro da definire, con uno tra Bellusci ed Alvarez adestra. Nella zona mediana Izco e Lodi sono gli intoccabili. Almiron, da poco diventato papà, non è al top conBiagianti favorito titolare.

AMBIZIONE - Sarà il solito Catania scorbutico e ambizioso dinnanzi ai bergamaschi che in casa non vinconodallo scorso 9 dicembre (2-1 sul Parma). Due gli ex in casa atalantina: Guglielmo Stendardo, Ciro Polito e iltecnico Stefano Colantuono (sulla panchina rossazzurra nella stagione 2003/04 con 18 successi, 13 pareggi e 15sconfitte in un insolita serie B a 24 squadre) vincente solo una volta (ai tempi di Palermo) contro gli etnei in diecioccasioni (cinque pari e quattro sconfitte). Maran spera di non ritrovarsi di fronte il giovane attaccante GiuseppeDe Luca, classe ‘91, in orbita catanese durante il mercato estivo, avuto alle dipendenze lo scorso campionatocadetto a Varese. Il centravanti nato proprio a Varese per la verità nell’ultimo periodo è finito in panchina, dopoun inizio di stagione in cui ha realizzato un solo gol nella vittoriosa trasferta di Genoa contro la Sampdoria.

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Pesanti le assenzedi Weiss e Sforzini,il tecnico è costrettoa rivoluzionareanche il modulo Loslovacco crea ilvuoto più difficile.La soluzione? Il 4-4-2

Cristiano Bergodi, 48 anni(Getty)

BERGODI FA LA CONTA DI CHI C’È E’ emergenza: cinque ko, Quintero e Bjarnasonstanchi, Sculli e Zauri non al top

di Giancarlo Febbo

PESCARA - Le brutte notizie non arrivano mai da sole. Addosso al poveroBergodi, infatti, ne sono piombate tante e tutte insieme. Una grandinata vera epropria. Per lo scontro diretto di Palermo hanno alzato bandiera bianca insimultanea Weiss, Sforzini (un mese fermo), Capuano, Modesto e Togni,mentre Quintero e Bjarnason sono rientrati da poche ore dagli impegni con lerispettive nazionali e Sculli e Zauri non sono ancora in condizione. Insomma, il destino si è accanito sul Pescara che ora è in emergenza piena edovrà ricorrere a una rivoluzione forzata di modulo e uomini. Forse non è carinostilare una graduatoria di recriminazioni in ordine di importanza, ma l'assenza

più pesante è sicuramente quella di Weiss. Lo slovaccoha preso un colpo alla coscia domenica scorsa contro ilBologna, è partito in ritiro con la sua nazionale ma èdovuto tornare indietro. In questa settimana per lui soloterapie, perché quell'ematoma al vasto laterale sinistro,che gli provoca dolore quando scatta, se non tenuto abada potrebbe addirittura degenerare in infortunio piùserio che lo metterebbe a rischio per le prossime partite.

URGENZA E PROSPETTIVA - Ora, è vero che domenica ci si gioca mezzo campionato, ma anche l'altra metàha il suo peso. Per assurdo Weiss avrebbe ancora il 10% di probabilità di recuperare, ma visto l'andazzo meglionon rischiare. Senza di lui il Pescara perde la maggior parte del potenziale offensivo. Tra gol, assist e rigoriprocurati, il suo contributo è stato sostanziale. Tanto per fare un esempio, la prima vittoria stagionale degliabruzzesi è arrivata proprio contro il Palermo, nella gara di andata, con una sua prepotente conclusione da fuoriarea all'ultimo minuto. Si è ripetuto a Cagliari e via discorrendo. E' veloce, imprevedibile, funambolico, magariincostante, ma forse l'unico dei biancazzurri veramente all'altezza della categoria. Senza andare troppo indietro nel tempo, contro la Samp non c'era per squalifica ed è stata una debacle, ètornato contro il Bologna e (a prescindere dal risultato negativo) ha fatto la differenza, con due rigori fischiati persuoi atterramenti e un sigillo personale. Quantificare i danni della sua assenza sarebbe sin troppo facile, ilproblema è che anche il suo surrogato è andato in tilt. Tra tutti i nuovi acquisti, Sforzini era l'unico davvero prontocome condizione fisica, ma adesso accusa una microfrattura al quarto metatarso del piede sinistro che lo terràfuori da tre a quattro settimane. Si aggiungano Capuano, Modesto e Togni e il quadro è completo.

LO SCHEMA DA INVENTARE - A Bergodi non resta che farsene una ragione e guardare avanti. Cambieràmodulo, ovviamente. Quale adotterà? E' un bel rebus. Dal quartier generale adriatico le indiscrezioni filtrano colcontagocce. Pare che a centrocampo possa rientrare Blasi, mentre il giovane Rizzo troverebbe spazio in unaposizione più esterna (a destra), così come il capitano Cascione (sull'altra fascia). Un 4-4-2, insomma, conCaraglio punto di riferimento centrale e uno tra Celik e Caprari a girargli intorno. Non ci sono precedenti in materia, parliamo dell'unico sistema di gioco non utilizzato dalla squadra biancazzurranella frenetica girandola di cambiamenti che ha finora contraddistinto questa stagione. Al di là dei numeri, ilsegreto risiede tutto nella distanza tra i reparti. Dovranno essere corti ed elastici, con la linea difensiva nontroppo bassa. Perlomeno così è stato a Firenze nella partita cult di tutto il campionato. Lì però c'era anche latesta giusta, chissà se lo avranno capito? g.f./GieffePress

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Brescia-Milan su Sportitalia1 in diretta tv (12)

Di scena oggi la quinta giornata del girone di ritorno. Già disputate diverse gare fra cui quella clou del girone Afra la Juventus capolista che ha battuto la Fiorentina 2-0.�l GIRONE A - Cagliari-Parma 1-2 (giocata giovedì), Empoli-Spezia 1-1 (giocata giovedì), Grosseto-Torino 0-2(giocata mercoledì), Juventus-Fiorentina 2-0 (giocata ieri), Pro Vercelli-Genoa 0-1 (giocata ieri), Sampdoria-Livorno 1-3 (giocata giovedì), Siena-Novara (Baroni di Firenze).Classifica: Juventus 44; Torino 37; Fiorentina 35; Empoli 33; Genoa 31; Spezia 26; Novara, Pro Vercelli 23;Sampdoria, Parma 20; Siena 17; Cagliari, Livorno 16; Grosseto 9.�l GIRONE B - Atalanta-Bologna (Tardino di Milano), Brescia-Milan (ore 12, diretta Sportitalia1, Ceccato diBassano del Grappa), Cesena-Padova (D'Angelo di Ascoli Piceno), Chievo-Verona (Bellotti di Verona), Inter-Varese 1-0 (giocata ieri), Modena-Cittadella (Brasi di Seregno), Udinese-Sassuolo (Paolini di Ascoli Piceno).Classifica: Atalanta 42; Inter 38; Chievo 36; Milan 34; Bologna 28; Varese 26; Cesena 24; Udinese, Cittadella18; Brescia, Sassuolo 17; Modena 14; Padova 13; Verona 7.�l GIRONE C - Ascoli-Roma 0-2 (giocata ieri), Bari-Napoli (ore 14, diretta Sportitalia1, Spinelli di Terni), JuveStabia-Pescara 4-1 (giocata ieri), Lazio-Catania (Rossi di Rovigo), Palermo-Virtus Lanciano (ore 14, Piscopo diImperia), Ternana-Crotone (ore 11, Albertini di Ascoli Piceno), Vicenza-Reggina 1-0 (giocata ieri).Classifica: Catania 38; Napoli 37; Lazio 34; Roma 33; Palermo 32; Ascoli 27; Reggina 25; Juve Stabia 24;Vicenza 22; Bari 18; Crotone 17; Pescara 14; Virtus Lanciano 6; Ternana 5.

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Donne: la Torres a Perugia

Il programma (5° giornata di ritorno ore 14:30): Napoli-Brescia (differita su RaiSport 2 lunedì 11/02 ore 15);Graphistudio Pordenone-Chiasiellis; Como-Fiammamonza (a Ponte Lambro); Verona Bardolino-PrimadonnaFirenze; Mozzanica-Fortitudo Mozzecane; Graphistudio Tavagnacco-Riviera di Romagna; Lazio-Torino; GrifoPerugia-Torres. CLASSIFICA: Torres 53; Graphistudio Tavagnacco 49; Brescia 45; Bardolino Verona° 40;Napoli e Riviera di Romagna 31; Firenze 28; Como 27; Mozzanica 25; Chiasiellis 23; Graphistudio Pordenone22; Fiammamonza 14; Grifo Perugia 12; Fortitudo Mozzecane° 10; Lazio* 7; Torino 3. °una gara in meno - *2punti di penalizzazione.

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Allievi: c’è il derby di Torino

ROMA (infopress) - Tutto pronto per la 5° giornata di ritorno del campionato Allievi di A e B. Nel Girone A derbydella Mole: Juve e Toro si affrontano in una gara che non interessa le zone alte. Nel Girone B trasferta insidiosadel Milan a Padova. Il programma. GIRONE A: Grosseto-Fiorentina, Cagliari-Genoa (ore 11), Sampdoria-Novara, Spezia-Parma, Empoli-Pro Vercelli (ore 11.30), Livorno-Siena, Juventus-Torino (diretta streaming suwww.settoregiovanile.figc.it, ore 11.30). Classifica: Parma, Genoa 37; Empoli 35; Fiorentina 31; Torino 30;Cagliari 27; Novara 26; Siena, Juventus 23; Sampdoria 17; Spezia 16; Pro Vercelli 13; Grosseto 11; Livorno 7.GIRONE B: Cesena-Brescia (ore 14.30), Bologna-Cittadella (ore 12), Atalanta-Verona (ore 14.30); Padova-Milan (ore 11), Chievo-Modena (ore 11), Sassuolo-Udinese (14.30), Inter-Varese (ore 14.30). Classifica: Inter44; Chievo 40; Milan 38; Atalanta 32; Padova 29; Cittadella, Sassuolo 23; Cesena 22; Udinese 19; Bologna 18;Verona 16; Brescia, Varese 11; Modena 3. GIRONE C: Vicenza-Bari (ore 10), Roma-Catania, Palermo-Crotone(ore 11), Ascoli-Pescara (ore 11), Lazio-Napoli, Ternana-Reggina (ore 11), Juve Stabia-Virtus Lanciano (ore12). Classifica: Lazio 44; Roma 43; Palermo 31; Catania, Vicenza 28; Ternana 27; Pescara, Napoli 25; Bari 19;Ascoli, Reggina 17; Crotone, Juve Stabia 12; Virtus Lanciano 4.

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Zlatan Imbrahimovicfesteggiato da Marco Verrattidopo aver trasformato il rigoredel momentaneo due a zero peril Psg (Reuters)

Ibra-Pocho poker Psg con brividiQuarta vittoria di fila per Ancelotti. Ma sul 2-0 (vantaggio di Menez) Sirigu perdel’imbattibilità e il Bastia sfiora il pari

Paris Saint Germain-Bastia 3-1PARIS SAINT GERMAIN (4-4-2): Sirigu; Van der Wiel, Alex, Armand, Maxwell;Lucas Moura (30’ st Lavezzi), Chantome, Verratti, Pastore (27 ‘st Matuidi);Gameiro (21’ st Ibrahimovic), Ménez. All. C. AncelottiBASTIA (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Marchal, Harek, Palmieri; Yatabaré (35’ stKhazari), Sablé (12’ st Faty); Beauvue (18’st Modeste), Rothen, Thauvin; Ilan.All. F. HantzARBITRO: Olivier ThualMARCATORI: 11’ st Menez (P), 26’ st Ibrahimovic (P, rig.), 38’ st Khazari (B),44’ st Lavezzi (P)AMMONITI: Yatabaré (B), Modeste (B), Khazari (B)di Andrea De Pauli

In attesa del debutto di Beckham, previsto tra un paio di settimane, e del rientrodel convalescente Thiago Silva, il Paris Saint Germain supera il Bastia, grazieai gol di Menez e dei panchinari di lusso, Ibra e Lavezzi. Sei i punti di vantaggiosul Lione, che domani sera visita il Lilla.

VERSO VALENCIA - Con un pensiero alla sfida Champions di Valencia, dimartedì prossimo, Carletto Ancelotti rinuncia inzialmente a Lavezzi, Matuidi e,soprattutto, Ibrahimovic, reduce da 45’ opachi con la nazionale svedese,sconfitta a Stoccolma dall’Argentina. Thiago Motta, infortunato, non avrebbepotuto giocare comunque per squalifica. Chiavi del centrocampo, così, affidatenuovamente a Marco Verratti, ringalluzzito dalla rete rifilata in settimanaall’Olanda e dal posto da titolare che gli fa dimenticare, in un attimo, lanostalgia per l’Italia. In avanti, accanto all’ex romanista Menez, tocca a Gameironon far rimpiangere troppo Zlatan. Nelle fila dei corsi s’intravede l’ex Rothen, parigino doc.

VITTORIA TUTTA ITALIANA - Fin dai primi minuti s’intuisce che saranno i padroni di casa a fare la partita, conil Bastia pronto a ripartire in contropiede, specie sulla sinistra, dove agisce il vivace Thauvin. Prima delloscoccare del 5’, è l’ex interista Maxwell a rendersi pericoloso con un sinistro a uscire. Poi sale in cattedra LucasMoura, decisamente più disinvolto davanti al pubblico amico, che cerca tre volte il gol, nel giro di pochi minuti,andandoci particolarmente vicino alla terza, dopo una sponda di Gameiro. A far gridare alla rete, a metà frazione,è proprio il vice Ibra, che si getta su un tiro cross di Menez, cogliendo un clamoroso palo. L’agognato vantaggioarriva appena superato il 10’ della ripresa, grazie a un maligno sinistro dal limite di Menez, che coglieimpreparato Landreau. Dieci minuti dopo, il boato del Parco dei Principi accoglie l’ingresso di Ibra. Cinque giri dilancette e lo svedese realizza un rigore dubbio guadagnato da Lucas: 21 gol in altrettante partite.

CADE SIRIGU - A guastare la serata dei padroni di casa ci pensa Khazari che, con un’astuta punizione, mettefine all’imbattibilità di Sirigu, durata 948 minuti. Ristabilisce le distanze, dopo un brivido in area Psg, Lavezzi. InLigue 2, serata positiva per il Monaco di Ranieri, che supera il Le Havre con doppietta di Germain e staccamomentaneamente il Nantes, che nel pomeriggio ospita l’Arles Avignone.

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SPAGNAMou, solito esame. Chelsea su Falcao

Iene fameliche merengues, alla spietata caccia della preda Messi. E’ la provocazione della televisone catalanaTV3, che nelle ultime ore ha montato ad arte un servizio documentario, in cui i difensori madridisti sono accostatial carnivoro africano. Casa Blanca su tutte le furie, ma non sono permesse distrazioni. Stasera al Bernabéuarriva il Siviglia dell’ex Negredo, vera e propria prova generale della sfida Champions con lo United di mercoledìprossimo.

UNITED ALL’ORIZZONTE - A 16 punti dalla capoclassifica Barça e con la desolante sconfitta di Granada dellascorsa settimana ancora negli occhi, il Real non può permettersi nuovi passi falsi. L’autostima finirebbe sotto itacchi. D’altro lato, Mourinho, che per l’ennesima volta ha preferito non presentarsi davanti ai microfoni allavigilia, mandando in avanscoperta lo sperduto Modric, starebbe pensando di far rifiatare qualche elementofondamentale, come l’acciaccato Xabi Alonso e lo stesso Cristiano Ronaldo. Proprio il portoghese, ansioso diaffrontare i Red Devils, ha confidato le sue ambizioni al sito della UEFA. «Il Real deve puntare alla Décima. Nonsarà facile, ma la squadra è all’altezza dell’obiettivo. La nostra rosa è migliore di quella dello United, peròdovremo dimostrarlo in campo». Sarà la prima volta per il ragazzo di Madeira, contro i vecchi compagni. «Lì hoancora tanti amici e c’è, soprattutto, Alex Ferguson. Arrivai a Manchester a soli 18 anni. Lui ha guidato la miacarriera nel miglior modo possibile. Per me resta una delle figure chiave». Intanto, giungono buone notizie sulfronte Casillas, che si è già tolto il gesso. Potrebbe, addirittura, recuperare in tempo per Francia-Spagna del 26marzo, valida per le qualificazioni mondiali.

IL FUTURO DELLE STELLE - Domani tocca a Barça ed Atletico, che se la vedranno, rispettivamente, conGetafe e Rayo Vallecano. Occhi punti su Leo Messi, che dopo aver firmato il rinnovo fino all’estate del 2018, nonha escluso un epilogo di carriera lontano da Barcellona. «Non progetto di giocare con nessun altro clubeuropeo, ma non scarto di appendere le scarpe al chiodo in Argentina».

FALCAO - Chi potrebbe cambiare aria, decisamente prima, è il colchonero Radamel Falcao, di nuovo a pienoregime dopo l’acciacco muscolare delle scorse settimane. A quanto pare, il Tigre, quindici giorni fa,accompagnato da elementi di spicco della dirigenza dell’Atletico, avrebbe pasteggiato con un emissario delChelsea. Sarebbe già pronto un assegno da 55 milioni, ma il superbomber colombiano, che avrebbe già detto noa City, Psg e Zenit, non sembra entusiasta di abbandonare Madrid. A questo punto, o l’attuale club trova unostratagemma per raddoppiargli lo stipendio, o si prospetta un clamoroso passaggio ai cugini del Real.an.d.p.

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COPPA D’AFRICAMali-Ghana per il terzo postoJOHANNESBURG - Alle 19 ore italiane (diretta su Eurosport dalle 18.45) Mali e Ghana si sfideranno nella finaledel terzo posto della Coppa d’Africa al Nelson Mandela Bay Stadium di Port Elizabeth.

COPPA D’AFRICA, DOMANI LA FINALEPitroipa riabilitato: giocheràJOHANNESBURG - L'attaccante del Burkina Faso Jonathan Pitroipa potrà giocare la finale della Coppa d'Africa,domani contro la Nigeria, dopo l'annullamento della sua squalifica deciso dalla Disciplinare della Confederazioneafricana. A rendere possibile tale intervento, rarissimo nella storia del calcio, l'ammissione di aver sbagliatomessa nero su bianco da parte dell'arbitro tunisino Jdidi, il quale nella semifinale Burkina Faso-Ghana avevaespulso Pitroipa giudicando una sua caduta per simulazione.

A GIUDIZIO EX CARABINIEREEra in malattia ma arbitravaVERONA - Arbitro di calcio a 5 e a 11 in partite ufficiali, mostrando anche un'ottima forma fisica, ma ufficialmentein malattia (nei cinque mesi prima del congedo) per “riacutizzazione di lombalgia": l'ex brigadiere capo deicarabinieri in servizio nel parmense dovrà ora rispondere di diserzione e truffa militare. È stato infatti rinviato agiudizio dal Gup militare di Verona e comparirà davanti al tribunale militare scaligero il primo ottobre prossimo.

IL CHIEVO LO LIBERERA’Cruzado verso il Newell’sVERONA - Futuro in Argentina per il peruviano Rinaldo Cruzado: il centrocampista del Chievo è a un passo dalNewell’s Old Boys. Il ds Sartori ha confermato che l’operazione è a buon punto parlando alla radio argentina DelPlata 1075: «Libereremo Cruzado gratis, non ci sono difficoltà».

PENALIZZAZIONI A CHI SFORAPremier, più controlli sui contiLONDRA - La Premier League prova a darsi una regolata sul fronte dei bilanci, approvando una serie di controllie sanzioni, compresa la perdita di punti in classifica, per evitare il moltiplicarsi delle perdite. I venti club, anche senon all'unanimità, hanno deciso che nessuno di loro potrà accumulare perdite superiori ai 105 milioni di sterline(circa 120 milioni di euro) nelle tre stagioni 2013-2016. Inoltre ci sarà un tetto alle spese per gli stipendi deigiocatori.

PER LA SOLIDARIETA’Oggi si gioca a ScampiaNAPOLI - Oggi alle 11 al campo sportivo «Dietro la Vigna» di Miano-Scampia partita di calcio e solidarietà. Incampo i giornalisti sportivi campani e la Nazionale diplomatici del Ministero Affari Esteri. Ci saranno ancheGennaro Scarlato e Sandro Abbondanza ex giocatori del Napoli. Sugli spalti i ragazzi delle scuole del quartiere ele società dilettantistiche.

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INGHILTERRAMancini a Southampton «United, non mi arrendo»

di Gabriele Marcotti

LONDRA - Che Roberto Mancini faccia il tifo per il Manchester United in Champions solo all’apparenza puòapparire un controsenso. In realtà si tratta di un semplice calcolo di convenienza. Perché il passaggio del turnocontro il Real Madrid significherebbe per la squadra di Sir Alex Ferguson almeno due partite in più in calendario,dunque più energie fisico-mentali spese. Ecco perché il manager del City non ha nascosto la sua speranza allavigilia della trasferta di Southampton. Nonostante il distacco di nove punti dalla vetta, Mancini non ha intenzionedi alzare bandiera bianca con tre mesi di anticipo sulla fine della Premier League. «E’ normale che quando sigioca contro il Real Madrid si sprechino forze, dunque io spero che lo United proceda. Finora ci è statosuperiore, ma se lo scorso anno abbiamo rimontato otto punti in sei partite, non vedo perché non dovremmocredere di poterne recuperare nove in 13 giornate. Ci sono ancora troppi punti in palio per non crederci. Se poilo United le vincerà tutte, da qui alla fine, complimenti a loro».

NODO GOL - Ma Mancini non crede a questa eventualità anche se è consapevole che il suo City, reduce da duepareggi consecutivi, deve scalare una montagna. La difesa resta la migliore del campionato ma quest’annol’attacco ha latitato, con 16 gol in meno rispetto all’anno scorso. Mancini ha però negato di aver minacciato ledimissioni dopo la cessione di Mario Balotelli (che non è stato sostituito) così come di sentire sulle spalle l’ombraingombrante di Josè Mourinho. «La cosa più importante è stare lassù e ogni anno lottare per un traguardoprestigioso. Non penso che ci siano squadre che nelle ultime due stagioni abbiano giocato meglio di noi.Siamo solo stati sfortunati a perdere tanti giocatori per colpa della Coppa d’Africa». Ma al St Mary’s StadiumMancini ritroverà i fratelli Touré: una ragione in più per continuare a sperare. «Lo scorso anno nessuno credevain noi e sappiamo come è andata a finire, perché non dovrebbe accadere anche questa volta?».Spettatore interessato della sfida di Southampton lo United che scenderà in campo solo domani, quando all’OldTrafford attenderà la visita dell’Everton. Se Van Persie si è preso qualche turno di riposo, ci sta pensandoRooney a sostituirlo alla grande, con tre gol (tutti decisivi) nelle ultime due giornate.

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GERMANIAA Moenchengladbach il Bayer: prove anti-Lazio

di Enzo Piergianni

BERLINO - Prove d’Europa in Bundesliga per le cinque tedesche in campo la settimana prossima : sono ilBorussia Dortmund atteso mercoledì dallo Shakhtar Donetz in Champions e il quartetto che ha superato alcompleto la prima fase di Europa League e tornerà in campo giovedì, con la Lazio in trasferta aMoenchengladbach. Il Bayern e lo Schalke invece giocheranno una settimana dopo contro Arsenal eGalatasaray, ma prima dovranno fare i conti tra loro oggi nello scontro diretto all’Allianz Arena.

DERIVA SCHALKE - Solo qualcosa d’imprevedibile può salvare i blu di Gelsenkirchen dallo strapotere attualedel Bayern, sempre vittorioso senza mai prendere gol nel nuovo anno. Per di più, gli ospiti, incapaci negli ultimidue turni di battere i fanalini di coda di Augsburg e Furth, hanno sei titolari ko (Huntelaar, Afellay, Marica, Fuchs,Papadopoulos, Moritz) e il peruviano Farfan ieri sera doveva ancora rientrare dalla chiamata in Nazionale. Ilnuovo allenatore Keller si affida all’attacco baby Pukki-Draxler. Nel Bayern, Gomez e Robben reduci dal servizioin Nazionale contro Francia e Italia, tornano in panchina a vantaggio di Mandzukic e Muller. La nuova gerarchiadi Heynckes, che sembra anticipare quella di Guardiola, e le voci sull’arrivo di Lewandowski (per 30 milioni) lifanno sentire separati in casa.

FAVRE NERVOSO - L’altro duello europeo oppone l’antagonista della Lazio al Bayer Leverkusen di Voellersorteggiato contro il Benfica: la settima contro la terza del campionato. «Non chiedetemi della Lazio perchèprima c’è la partita col Bayer - ha tagliato corto ieri Favre in conferenza stampa - Da domenica ci concentreremosulla Lazio». L’allenatore borussiano ha ancora un diavolo per capello per la sconfitta di sabato a Norimbergadopo 9 risultati utili di fila. L’arbitro Meyer in settimana ha riconosciuto di avere fischiato ingiustamente il rigoredecisivo. La squadra sarà sempre quella schierata nelle tre partite dopo la sosta invernale, ma col recupero inmediana del norvegese Nordtveit e il ritorno dell’austriaco Stranzl spostato a destra nella difesa a quattro alposto dello squalificato Jantschke.

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GOL NUMERO UNDICI DavideSucci decisivo contro laTernana L’attaccante delCesena ha trovato la suaundicesima rete stagionale sucalcio di punizione al 44’ delsecondo tempo Una prodezzabalistica imparabile per ilportiere degli umbri Brignoli(Lapresse)

SUCCI GELA LA TERNANA L’attaccante di Bisoli trova il “sette” all’89’

Cesena-Ternana 1-0CESENA (4-2-3-1): Campagnolo 6; Ceccarelli 6 Volta 7 Brandao 6 Consolini6,5; Parfait 5,5 (6' st Giandonato 6) Coppola 6,5; Tabanelli 5,5 (32' st Defrel 6)Succi 7 D'Alessandro 6; Granoche 5,5 (40' st Rodriguez sv). A disp.: Ravaglia,Morero, Djokovic, Gessa. All.: Bisoli 6,5.Falli commessi: 19.Fuorigioco fatti: 1.TERNANA (3-5-2): Brignoli 5,5; Ferraro 6 (46' st Bencivenga sv) Brosco 6Lauro 6; Fazio 6 Scozzarella 6 Miglietta 6,5 Ragusa 6 Vitale 6 (18' st Carcuro5,5); Litteri 6 (36' st Maniero sv) Alfageme 6,5. A disp.: Ambrosi, Masi, Botta,Sinigaglia. All.: Toscano 6.Falli commessi: 17.Fuorigioco fatti: 2.ARBITRO: Pasqua di Tivoli 5,5.Guardalinee: Di Francesco e Di Vuolo.Quarto uomo: Giancola.MARCATORE: 44' st Succi.AMMONITI: Parfait (C) per gioco falloso, Vitale (T) per g.f., Fazio (T) per g.f.,Coppola (C) per g.f., Ragusa (T) per g.f., Giandonato (C) per g.f., Miglietta (T)per g.f.NOTE: spettatori paganti 2.925 per un incasso ai botteghini di 19.538 euro.Abbonati 7.553 per una quota di 35.054,30 euro. Angoli: 5-3 per il Cesena.Recupero: 0' pt, 3' st.CESENA (Infopress) - Decide un colpo da biliardo di Davide Succi allo scadere:il bomber bianconero firma l'undicesimo gol stagionale con una punizionetelecomandata che s'insacca nel sette. Il Cesena coglie una vittoriafondamentale che gli permette di superare proprio la Ternana in classifica eportarsi a 4 punti dalla azona play off. Gli uomini di Toscano non meritano lasconfitta perché hanno giocato una partita molto ordinata, fatta di sacrificio evoglia di lottare su ogni pallone. La Ternana è stata perfetta fino alla trequarti,dove non ha mai trovato lo spunto giusto; per contro, il Cesena ci ha creduto unpo' di più e alla fine ha pescato il jolly.

PRIMO TEMPO LENTO - Il primo tempo è una lunga fase di studio col Cesenache fatica a costruire e la Ternana che si copre. Risultato: 0-0 non solo nelrisultato ma anche nelle emozioni, con Bisoli che prova a invertire gli esterni(Tabanelli e D'Alessandro) a metà frazione ma ne ricava poco o nulla. LaTernana infatti è ben messa in campo e Miglietta cresce fino a prendere inmano la mediana. Anche se la chance migliore capita sui piedi dell'amatissimoex Lauro (celebrato da uno striscione in Curva Mare che recita: "Silvio ridacciLauro"), che al 37' scarica un sinistro sul quale Campagnolo smanaccia incorner. Dall'altra parte l'unico tentativo degno di nota è una rovesciata centraledi Succi su cross di Parfait.

RIPRESA - Pedine bloccate, così i due tecnici provano a muovere qualcosa sulla scacchiera. Bisoli inserisceGiandonato che ha subito un buon impatto, mentre Toscano prova la carta Carcuro al posto di un esausto Vitale.La gara resta chiusissima, e non è un caso che le uniche due vere occasioni arrivano da azioni estemporanee:prima il Cesena, con un tiro improvviso di D'Alessandro sul quale Brignoli si fa quasi sfuggire la palla che peròs'impenna e si alza sopra la traversa. I rossoverdi rispondono con un colpo di testa di Litteri su punizione diScozzarella, ma Campagnolo è attento. Sembra la classica gara da 0-0, ma Succi all'89' ha idee diverse, e coldestro disegna una parabola perfetta che fa godere il Cesena e piangere la Ternana.

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«Nonostante lenumerose assenzedobbiamo offrireuna buonaprestazione»Convocati anche igiovani Cianci eGiannattasio

MODENA-REGGINA (ORE 15)Dionigi: Reggina più equilibrata

di Eugenio Marino

REGGIO CALABRIA - Reggina decimata dagli infortuni quella che si è trasferita a Modena decisa, comunque, adallungare la serie positiva. Dionigi è costretto a ridisegnare la squadra che cambia volto rispetto a quelladell'amichevole con il Sion di Gattuso e di campionato contro Pro Vercelli e Verona.

MODULO - «Il modulo,però, sarà confermato - avverte il tecnico amaranto - Devo capire ancora quali sarannogli attori che dovranno attuarlo» . Affermazione che sottintende i dubbi presenti nei giorni conclusivi della

preparazione in vista della trasferta emiliana. Le riserve di Dionigi si sono concretizzate altirare delle somme; vale a dire nel momento della composizione della lista dei convocati.L'allenatore reggino ha dovuto guardare alla Primavera prendendo il difensore Cianci e ilcentrocampista Giannattasio. Due diciottenni per la panchina e, forse, anche qualcosa inpiù.

FORMAZIONE - A Modena, quindi, la Reggina proporrà il 3-5-2. «Una soluzione che conl'arrivo dei nuovi sta portando la squadra verso l'equilibrio ricercato con insistenza nella prima parte dellastagione. Il gruppo- dice Dionigi- sta crescendo come applicazione tattica e personalità. Elementi che spero divedere presenti, con assoluta convinzione, anche a Modena nonostante le numerose assenze». La linea deidifensori davanti a Baiocco sarà composta da Adejo, Ely e Di Bari. Pur se aggregato Freddi, apparso in leggerorecupero, andrà in panchina. Centrocampo nuovo con Antonazzo, D'Alessandro, Bombagi, Barillà e Rizzato. Ilreparto accusa le assenze più significative. Oltre allo squalificato Hetemaj sono rimasti in sede gli infortunatiColucci, Sarno e Armellino. Tutti disponibili gli attaccanti anche se la scelta è caduta su Di Michele e Comiapparsi complementari e incisivi contro il Verona. In panchina con Campagnacci e Fischnaller anche l'ultimoarrivato Gerardi.

AVVERSARI - Sugli avversari, il momento degli emiliani e le ambizioni reggine Dionigi ha proposto le sueconsiderazioni. «Il Modena è squadra capace di giocare con velocità per mettere i suoi attaccanti nellecondizioni di utilizzare al meglio le loro qualità. E' reduce da tre sconfitte ma non credo sia in crisi. Certamenteproverà a scacciare il momento negativo con una prova robusta contro di noi». Ma nonostante le difficoltàcontingenti la Reggina è fortemente intenzionata ad utilizzare ogni risorsa per continuare la striscia positiva.«Credo che i ragazzi affronteranno gli avversari con tutta la carica di cui sono capaci. Non penseranno alleassenze. Anzi, chi ha giocato meno proverà a conquistarsi la riconferma con una prestazione sopra le righe.Conto sullo spirito del gruppo, la grande forza di ognuno e l'applicazione di tutto quello che abbiamo provato inallenamento. L'idea di poter ottenere un risultato positivo rappresenta una ulteriore motivazione. Occorreconquistare punti e risalire in classifica».

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LA NOVITA’ Il difensoreAlessandro Fabbro, 31 anni(Mosca)

AVELLINO, SCATTA L’ASSALTO IN VETTA Rastelli punta al riscatto nella trasferta di oggia Barletta Fumagalli lascia il posto tra i pali a Orlandi. Rientra Fabbro

di Leondino Pescatore

AVELLINO - Dal rischio di cadere in uno stato depressivo, all'iniezione diottimismo giunta dalla Corte di Giustizia della Figc che ha disposto che vengadisputa la gara Paganese-Latina, togliendo i tre punti a tavolino alla capolista.Per l'Avellino c'è la concreta possibilità di portarsi in vetta, almeno per ungiorno, in attesa del risultato dei laziali, impegnati domani con il Viareggio.Questo pomeriggio, nell'anticipo in programma a Barletta, la squadra di Rastellipunta, oltre ad ambizioni da primato, innanzitutto a cancellare le due sconfittenei derby contro Paganese e Benevento. Mai in questa stagione gli irpiniavevano registrato due stop consecutivi, peraltro giunti a interrompere unastriscia positiva di cinque vittorie.

ATTENTI - Una delle migliori squadre in trasferta, quella biancoverde, incrocia ipugliesi che tra le mura amiche, invece, hanno perso più di tutti: ben cinquesconfitte su nove gare giocate. L'Avellino non si fida di un Barletta dalleprestazioni altalenanti, capace di superare Perugia e Pisa, poi di lasciare stradaalla Nocerina. Al di là dei temi numerici, la squadra di Rastelli proverà a ritrovare la continuità e ladeterminazione, smarrite nelle ultime due partite.

NOVITA' - Rientra il difensore Fabbro, dopo un turno di riposo per scelta tecnica, e con lui pure Castaldo che hascontato lo stop del giudice sportivo. Mancherà il portiere Fumagalli che, di concerto con l'allenatore, dopo unpaio di gare sottotono, resterà per un turno a riposo lasciando spazio a Orlandi. Novità anche a centrocampodove, al fianco di D'Angelo e Massimo troverà spazio Millesi a sinistra. Insomma, tutto lascia pensare a unasquadra a trazione anteriore.

OTTIMISMO - «Affrontiamo una squadra giovane, con buone individualità. Al di là del risultato maturato,ritengo ottima la prestazione contro il Benevento e vorrei ripartire da quel modo di giocare: purtroppo gliepisodi fanno la differenza», ha detto Rastelli il quale chiede ottimismo a un ambiente che, dopo due sconfitteconsecutive, appare fin troppo pessimista. «Siamo secondi in classifica, in piena corsa per gli obiettiviprefissati e inoltre stiamo valorizzando giovani i quali, sono certo, troveranno in futuro spazio in categoriesuperiori».

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Così in campo (ore 16, diretta tv su Sportitalia 1)BARLETTA (4-2-3-1): Liverani; Calapai, De Leidi, Burzigotti, Romeo; Pruscht, Allegretti; Carretta, Meduri,Molina; Barbuti. A disp.: Pane, Di Bella, Camilleri, Mazzarani, Dezi, Dall'Oglio, La Mantia. All. Novelli.AVELLINO (4-3-1-2): Orlandi; Zappacosta, Fabbro, Izzo, Bianco; D'Angelo, Massimo, Millesi; De Angelis;Biancolino, Castaldo. A disp.: Di Masi, Giosa, Bittante, Arini, Bariti, Catania, Zigoni. All. Rastelli.Arbitro: Bindoni di Venezia (Santoro-Tudisco).

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L’immagine della buca apertasisul campo di Pagani durante lagara con il Latina alla fine delprimo tempo (Lps)

CORTE DI GIUSTIZIA FEDERALE Paganese-Latina si deve rigiocare dal primo minuto

di Biagio Angrisani

ROMA - Paganese-Latina deve essere rigiocata! Annullata la vittoria a tavolinoassegnata al club laziale dal giudice sportivo per una buca apparsaall’improvviso sul terreno di gioco dello stadio “Marcello Torre” durante la garadel 16 dicembre 2012 e trasmessa in diretta tv da Sportitalia.

ANNULLATA LA VITTORIA A TAVOLINO - La società campana, difesa dagliavvocati Eduardo Chiacchio e Michele Cozzone, è riuscita a far valere leproprie ragioni davanti alla Corte di Giustizia Federale, presidente prof. PieroSandulli. E’ stata una battaglia molto tecnica combattuta sul filo delle approfondite perizie geologiche emeteorologiche presentate dalle parti. Strenua e pugnace la difesa del Latina da parte dell’avvocato Simone DiLeginio. Alla fine il verdetto della Corte Federale ha stabilito che la buca apparsa sul terreno di gioco è stato unevento straordinario, imprevedibile ed eccezionale non ascrivibile alla responsabilità diretta della societacampana. La Corte ha sancito che la gara dovrà essere rigiocata dal primo ninuto di gioco: ricordiamo che fusospesa sul risultato di zero a zero alla fine del primo tempo.

CAMBIA LA CLASSIFICA - Il Latina resta capolista ma scende da 40 a 37 punti. Si riduce così a due lunghezzeil vantaggio sull’Avellino posizionato al secondo posto.

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IN BREVE

Carrarese: Turotti è il nuovo direttore tecnicoCARRARA - (atc) Sandro Turotti, ex Cremonese, è il nuovo direttore tecnico della Carrarese. Affianca il d.s.Sandro Federico.

Serie D: tre recuperi di campionato nel weekendROMA - (infopress) Nel campionato di Serie D, fermo per l'esordio della Rappresentativa alla Viareggio Cup, sigiocano tre recuperi. Programma - Oggi (ore 14.30): Derthona-Trezzano (girone A, arbitro Volpi di Arezzo),Belluno-Este (gir. C, Minafra di Roma. Domani (ore 14.30): Sant'Angelo-Voghera (gir. B, Jouness di Torino).

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LA DEDICALo Cicero con il 100 sugli scarpini

EDIMBURGO - (f.v.) Una dedica speciale sulla maglia azzurra e il numero 100 sugli scarpini. Così Andrea LoCicero celebrerà oggi il suo 100º cap azzurro. Il pilone catanese, 36 anni, entrerà in campo alla testa dellaNazionale, onore che la Fir riserva solo ai “centenari”.

PUGILI - Serata di pugni ovali a Brisbane. Sonny Bill Williams, campione del mondo con gli All Blacks, ha presoun sacco di botte e vinto a fatica contro il sudafricano Francois Botha, 44 anni, ex rivale di Tyson. QuadeCooper, apertura dell'Australia, ha debuttato sul ring mandando ko al 1º round Barry Dunnett.

TREVISO - Celtic League (14ª giornata) Newport (Gal)-Treviso.

UNDER 20 - Ieri a Galashiels, Scozia-Italia per il Sei Nazioni U.20.

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Lingue di fuoco,lanci in paracadutee le forche caudinedi una scritta: «Thisis Scotland»

Parisse: «Vinciamoe questo puòessere il nostrotorneo Nonabbiamo fattoancora nulla»

OLTRE IL VALLO La meta diGiovanbattista Venditti, 22anni: così l’Italia ha piegato laScozia nel 2012 (Ansa)

SCOZIA-ITALIAGli eroi sotto la fortezzaBattuta la Francia, tra gli azzurri e la storia un ostacolo ancora più alto:MurrayfieldSKY ORE 15.30

Dall'inviato Francesco Volpe

EDIMBURGO - La fortezza ha le mura sbrecciate. Già, la fortezza. Così gliscozzesi avevano preso a chiamare il loro tempio: Fortress Murrayfield. E perun po' aveva anche funzionato. Francia, Inghilterra e, più di recente, Australia eSudafrica ci avevano lasciato lo scalpo. Poi l'aura si è un po' appannata, ma quinessuno è mai venuto a fare un picnic, neppure gli All Blacks. Perché

Murrayfield è uno dei simboli dell'identità della Scozia.Come il kilt, Sean Connery e Rod Stewart. Qui tutto èstudiato per esaltare gli Highlanders. Sin dagli spogliatoi.Entrando in campo, le squadre passano sotto unascritta: “This is Scotland” (questa è Scozia). Un monitoagli avversari. I giocatori di casa la toccano, tutti, primadi gettarsi nell'abbraccio del pubblico e delle cornamuse

che intonano “Highland Cathedral”, tra lingue di fuoco e lanci di paracadutisti.Poi l'inno, “Flowers of Scotland”. Struggente. Direte: che c'entra con il rugby?C'entra, perché nel rugby la componente emozionale è tutto. E qui, nella suafortezza sbrecciata, la Scozia è capace di sublimarsi anche nei momenti più bui.Come questo.

BIVIO - Le colline attorno ad Edimburgo sono spruzzate di neve. A queste latitudini beccavano mete persino lelegioni romane. Gli azzurri sanno che non sarà una passeggiata. Sanno anche di essere al bivio con la storia:«Se facciamo risultato anche qui, questo può diventare il più grande Sei Nazioni di sempre. Ma sinora nonabbiamo fatto niente» sottolinea Sergio Parisse prima del “captain's run”, spostato dal Fettes College, il castellodi Harry Potter, a Murrayfield per il ritardo del charter della Nazionale (45 minuti). L'Italia nella fortezza ha vinto

solo nel 2007. «Con tanta fortuna, grazie a quelle tre mete nei primi sei minuti» ricorda ilcentro Gonzalo Canale, uno dei sei reduci di quel giorno, panchina compresa - ma chi l'hadetto che non produciamo ricambi? - e unica “new entry” nel XV azzurro di oggi. Prima edopo, tante speranze e altrettante delusioni. Anche per questo in settimana JacquesBrunel e Parisse hanno fatto i pompieri. «Ho cercato di far capire ai ragazzi in checontesto si troveranno. E che contro la Francia hanno interpretato una grande partita, manon priva di errori. In fatto di continuità, conquista e disciplina possiamo e dobbiamo faremeglio» ha ripetuto il c.t.

CHE ALI! - Il piano A è lo stesso di Italia-Francia: conquistare palla e giocare. «Più teniamo palla, più chanceabbiamo di segnare. E meno ne hanno loro» riassume Giovanbattista Venditti, 22 anni, giovane ala di Avezzano,che con una meta schienò la Scozia l'anno scorso all'Olimpico. «Il boato dello stadio rimane il mio ricordo piùbello, assieme alla vittoria sulla Francia» . Suo avversario diretto sarà Tim Visser, l'olandese volante, «grosso,veloce, in possesso di ottime mani e di uno straordinario fiuto per la meta» . Sull'altra ala, l'italo-australianoLuke McLean vivrà la sua personalissima Bledisloe Cup contro Sean Maitland, ex campione del mondo con iBaby Blacks, reso eleggibile dai nonni paterni di Glasgow. «Quand'ero bambino mi padre mi ricordavacontinuamente le nostre origini. “Tu sei per metà scozzese”, ripeteva. E da bambino mi faceva alzare all'albaper vedere la Scozia nell'allora Cinque Nazioni. La Scozia ce l'ho nel sangue» . This is Scotland, ragazzi.Servirà un'impresa.

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In toucheDue giganti fanno la guardia

Per sviluppare il gioco d'attacco predicatodal c.t. Brunel gli azzurri devono avere il pallone.Ma contro la Franciala conquista non è stata perfetta. Ed oggi in toucheci attendono Richie Gray (2.08) e Jim Hamilton (2.03),la coppia di seconde lineepiù alta del mondo.

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TriangoloMai cedere l’iniziativa

Estremo ed ali compongonoil cosiddetto triangolo allargato. In quelle posizioni la Scozia schiera tre talenti assoluti: Stuart Hogg,Sean Maitland e Tim Visser. Se avremo il pallino noipoco male, ma se saremo chiamati a difenderci,contro di loro scatterà l'allarme rosso.

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DisciplinaNon concedere troppe punizioni

Contro la Francia abbiamo concesso 10 fallida punizione (a 4). Troppi, soprattutto per una squadra che vince. Ripetercia Murrayfield vorrebbe dire concedere campo e punti alla Scozia: un suicidio. Anche perché GreigLaidlaw non è Paterson né Parks, ma resta un eccellente calciatore.

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IL PERICOLO NUMERO 1 Hogg, il segreto del talento nell’eredità di George Best

Dall'inviatoEDIMBURGO - Ha vent'anni, un talento infinito e i cromosomi del genio. Dopo l'avvento di Richie Gray,l'esplosione di Stuart Hogg è la conferma che la Scozia sa ancora produrre gioielli. Eppoi lì dietro si deverespirare aria buona, se è vero che gli ultimi estremi del Cardo rispondono ai nomi di Gavin Hastings e ChrisPaterson. Hogg è cresciuto in una famiglia ad alta densità ovale di Hawick, Borders, la culla del rugby scozzese.Il padre John giocava per l'Hawick, il fratello Graham è stato nazionale di rugby “a sette”. Stuart ha esordito a 19anni e 233 giorni: primo teenager nella Scozia degli ultimi 40 anni. Sabato scorso, a Twickenham, ha inventatodue contrattacchi: con il primo ha spedito in meta Maitland, il secondo l'ha concluso di persona. Il fatto è chenelle sue vene scorre il sangue di George Best, la superstar del calcio anni 60-70 (Pallone d'Oro 1968).Nordirlandese, Best era un lontano parente del padre, scoperto solo quando Stuart ha debuttato a livellointernazionale. «Mio padre venne contattato da un lontano cugino. Da allora prendo sempre in giro mio fratello:“Graham, io da Best ho preso il talento, tu la passione per l'alcol!”».f.v.

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La candidatura perla presidenza «Idisabili sianoun’autentica risorsaConconi? Nograzie»

Da sinistra Paolo Vaccari,Alessandra Sensini, GiovanniMalagò

elezione al coniMalagò: Il mio sport senza barriere

di Nando Aruffo

ROMA - Il 19 febbraio è ormai alle porte, i candidati alla presidenza del Conisono tre: il presidente della federazione cricket Simone Gambino che sa di nonavere possibilità di vittoria e si augura, intelligentemente, che il suo piccolopacchetto di voti sia determinante per l’elezione di uno dei due grandi sfidanti:Giovanni Malagò, presidente del Circolo Canottieri Aniene e l’attuale segretariogenerale del Coni Raffaele Pagnozzi. Malagò ha colto l’occasione di presentare gli uomini che lo affiancheranno nellagestione del Coni - qualora venga eletto - per ribadire pochi e precisi concetti. Ha sfoggiato un bel colpo di scena: « Ho chiesto lo scorso luglio a LucaPancalli la disponibilità per essere segretario generale, sono stato il primo e

lui lo sa ». Ma Pancalli non è con Pagnozzi? « Lo sport deve unire non dividere. Io glieloproporrò di nuovo, poi Luca potrà dire no ». Luca risponde con un comunicato: « Sono sorpreso: sostengo Raffaele Pagnozzi allapresidenza del Coni e farò il Segretario Generale solo se Pagnozzi me lo chiederà ».Fine dei giochi? Tutt’altro, da qui al 19 febbraio può succedere di tutto. Malagò spiega: « Per primo ho proposto la fusione tra Coni e comitato paralimpico, è ilCip che può dare risorse al Coni. Io penso a uno sport senza barriere: parchi, percorsi,

piazze dove tutti, anche le persone disabili, possano fare sport. Da questo punto di vista non siamo un paeseevoluto ».

etica - Bordata diretta al rivale Pagnozzi: « Se lui e la sua squadra sono tanto sicuri di vincere, perché siagitano? Il livello di pressione su chi vota è imbarazzante. Dai telefoni del Coni a decine chiedono di votarePagnozzi: i dipendenti della Coni Servizi sono pagati dallo Stato con i nostri soldi, non è etico, non va bene.Vuoi fare propaganda? Ti metti in aspettativa. Io ho speso soldi miei anche per andare all’Olimpiade di Londra».

conconi - Domanda secca: che ne pensa del professor Conconi (famoso per le autotrasfusioni di sangue agliatleti negli Anni 80) che gestisce 100.000 euro di soldi pubblici nel Piano Nazionale per la Promozione dell’AttivitàSportiva? « Lo ritengo un incidente di percorso, credo che nessuno al Coni sapesse di Conconi. Certo, non puòessere lui un esempio per promuovere lo sport ».

agnelli - Malagò ha annunciato una sua Giunta Coni senza calcio. Sempre della stessa idea? « Sono felice perl’elezione di Damiano Tommasi: è lui il modello del mio calcio ». Ovvero: non quello dell’attuale Federcalcio. Il calcio porta al presidente della Juventus Andrea Agnelli che, schierandosi con Pagnozzi, ha accusato FrancoChimenti, amico di Malagò, di non aver gestito la federazione golf con i valori che lo sport richiede. Risposta di Malagò: « Frequento la famiglia Agnelli da tantissimo tempo per fare polemica ». Replica di Franco Chimenti: « Il consiglio della federgolf, all’unanimità, in data 6 dicembre 2011 ha spostato gliinternazionali d’Italia dal circolo degli Agnelli a quello vicino, perché ha ricevuto un’offerta economica cui nonsi poteva dire di no. Andrea Agnelli si è dimesso da consigliere federale in data 27 agosto 2012 conuna letterapiena di elogi in cui mi esprimeva gratitudine e stima ». Morale: da qui al 19 febbraio ci sarà da divertirsi, sperando che si torni a parlare di futuro dell’italico sport. Ivotanti sono 76, per essere eletto servono 39 voti: «Credo di averli», chiude Malagò.

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La sua squadra Atleti: Alessandra Sensini (vela), Paolo Vaccari (rugby). Enti territoriali: Fabio Sturani (presidente ConiMarche), Nello Talento (presidente Coni Salerno). Rappresentanti di federazione: Sergio Anesi (vicepresidente federghiaccio), Cesare Croce (sport equestri). Enti affiliati: Giovanni Gallo (presidente dellePolisportive Giovanili Salesiane). Tecnici: Valentina Turisni (già eletta). Alla lista mancano cinque presidenti

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federali: verranno nominati solo in caso di elezione per «strategia elettorale», ha detto Malagò.

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IL RETROSCENA Di Rocco «Io prima di Luca»

ROMA - Una poltrona per due. Renato Di Rocco, presidente della federazione ciclistica e vice presidenteuscente del Coni, assicura che Giovanni Malagò, prima di estrarre a sorpresa il nome di Luca Pancalli, avevaofferto a lui la carica di segretario generale del Coni.« Certo - garantisce - Mi ha detto che se fosse stato eletto lui alla presidenza avrebbe voluto me comesegretario, ma io gli ho risposto che sono dall'inizio con la squadra di Pagnozzi e che non se ne parla. Ora escefuori con la storia di Pancalli, vuol dire che aveva pensato che a fare i segretari saremmo stati in due...».

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gianni petrucciSe le proposte di Malagò sono innovative allora dico che Pagnozzi è perfetto perla presidenza Ora sono ancora più convinto che vincerà RaffaelePresidente Fip ex presidente del Coni

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SEMIFINALI, VIA ALLE 17,45

Quarti di finaleAcea Roma-Fox Town Cantù 89-85Cimberio Varese-EA7 Armani Milano 92-74Banco di Sardegna Sassari-Enel Brindisi 98-96 dts

Montepaschi Siena-Trenkwalder Reggio E. 82-73

SemifinaliRoma-Varese oggi ore 17.45Sassari-Siena oggi ore 20.30

FinaleDomani ore 18Tv: tutte le gare in diretta su SportItalia 2 e La7d

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MONTEPASCHI SIENA-TRENKWALDER REGGIO EMILIA 82-73 Antonutti e Brunnersognano per 35’

MONTEPASCHI SIENA-TRENKWALDER REGGIO EMILIA 82-73 (62-57,37-39,23-23) - MPS SIENA: Brown22 (4/5, 4/9, 2r), Janning 14 (3/4, 2/6, 4r), Moss 20 (3/3, 3/3, 4r), Kangur 3 (0/1, 1/5, 6r), Eze 2 (1/2), Rasic 3(1/2,4r), Sanikidze 5 (1/3, 1/2, 5r), Ress 3 (0/1,1r), Ortner (0/1,1r), Lechtaler 2 (1/2, 1r), Neri ne, Hackett 8 (2/30/4, 6r). All. Banchi. TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Cinciarini 12 (3/6, 0/1, 2r), Taylor 10 (5/9, 0/6, 3r),Slanina 3 (1/2, 0/1, 1r), Antonutti 13 (2/2, 3/3, 3r), Brunner 20 (6/8, 0/1, 5r), Jeremic 12 (2/5, 2/3, 3r), James(0/1,1r), Veccia ne, Filloy ne, Cervi 3 (1/1, 1r), Silins, Deguara ne. All. Menetti.ARBITRI: Sabetta, Sahin, Bettini 6. NOTE - Tiri liberi: Siena 17/21, Reggio Emilia 18/24. Perc. tiro: Siena 27/56(11/29 da 3, 13 ro 22 rd), Reggio Emilia 25/49 (5/15 da 3, 6 ro 17 rd); Spettatori: 4000 circa.Pagelle - SIENA: Brown 7, Janning 6,5, Moss 7,5, Kangur 5, Eze 5, Rasic 6, Sanikidze 6, Ress 6,5, Ortner sv,Lechtaler 6, Hackett 7, all. Banchi 6,5. REGGIO EMILIA: Cinciarini 7, Taylor 6,5, Slanina 5, Antonutti 7,Brunner 7, Jeremic 6,5, James 5,5, Cervi sv, Silins 5,5, all. Menetti 6,5.Il migliore: Moss, un chirurgo e gioca solo 21'.La chiave: la profondità e i rimbalzi offensivi di Siena.

MILANO - Siena in semifinale, ma quanta fatica. I toscani ci mettono infatti almeno 35' per avere ragione di unaReggio Emilia che ricorre a qualsiasi goccia di energia per restare aggrappata alla partita. Le bombe di Antonuttiregalano entusiasmo, mentre il cuore di Brunner spaventa i lunghi avversari e in più il fosforo di Cinciarini (8assist) fa girare l'attacco a dovere per almeno tre quarti di gara. Ecco le chiavi di una gara quasi sempre inequilibrio e che si chiude con un margine ingeneroso per gli uomini di Menetti. Già, perché alla fine certi sforzi sipagano.

SACRIFICIO - Quando le cose si complicano, e dentro l'area c'è qualcosa da registrare, coach Banchi si vede acostretto a ricorrere al malconcio Ress: vistosa fasciatura al polpaccio sinistro, l'idea era quella di risparmiarlo. Achiudere i conti, comunque, dopo che Moss aveva per lunghi tratti retto da solo l'attacco della Mens Sana, cipensa il duo Brown-Hackett. Il primo spinge nel baratro Siena con una bomba siderale (70-64 al 36'), il secondospacca la difesa in penetrazione.Reggio Emilia non riesce più a replicare e comincia a sparacchiare senza raziocinio. La gara vola via, ma i tifosibiancorossi applaudono comunque per un manipolo di uomini che ci ha sempre creduto.p.gua.

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LEGADUE: BARCELLONA CORSARO

LEGADUE (3ª giornata di ritorno) Ieri: Le Gamberi Forlì-Sigma Barcellona Pozzo di Gotto 77-81. Oggi: ore20.45 Tezenis Verona-Giorgio Tesi Pistoia. Domenica: ore 18.15 Fmc Ferentino-AcegasAps Trieste,Bitumcalor Trento-Prima Veroli, Upea Capo d’Orlando-Novipiù Casale Monferrato, Biancoblù Bologna-FileniBpa Jesi, Centrale del Latte Brescia-Givova Scafati.Classifica: Pistoia, Casale Monferrato, Barcellona Pozzo di Gotto 22; Brescia 20; Scafati, Bologna 18; Verona,Forlì, Trieste 16; Trento 14; Veroli, Ferentino, Capo d’Orlando, Jesi 12; Imola 8.

IL FENERBAHCE IN FINALE - Battendo il Besiktas 75-66 il Fenerbahce Istanbul è entrato in finale della Coppadi Turchia. A guidare la squadra ancora coach Dalmonte, il vice di Pianigiani: il ct azzurro infatti è ancoraindisponibile per una brutta influenza che lo ha colpito nei giorni scorsi.

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«Se non si hanno isoldi, perchè farecerti contratti aigiocatori? Serve uncodice etico»

Dino Meneghin e il presidenteFip Gianni Petrucci al Forum diAssago (Ciamillo)

IL PRESIDENTE FIP E I CLUB IN CRISI Petrucci tuona contro Caserta

«Vuole il blocco delle retrocessioni? Dichiarazionida torneo parrocchiale»

Dalla redazione Andrea Ramazzotti

MILANO - Gianni Petrucci non usa il fioretto, ma la sciabola per commentare ledichiarazioni di Francesco Gervasio, il presidente della Juve Caserta chegiovedì ha ipotizzato la mancata conclusione del campionato da parte della suasquadra a causa di problemi economici: « Sono molto preoccupato - ha detto ilpresidente Fip - perché ho letto la dichiarazione non serena di un dirigente di

Caserta e non mi è piaciuta affatto. La pallacanestronon può accettare certe frasi, richieste di blocco delleretrocessioni a metà campionato. Sono dichiarazioni datorneo parrocchiale, non da Serie A di basket» . A breve la Fip varerà un codice etico. Petrucci lo vuolefortemente: « Lo faremo perché qui servono regoleferree che vogliamo stilare insieme alla Lega, altrimenti

ci penseremo solo noi perché non possiamo permetterci di dare immagini nongiuste del nostro movimento. Chi dice certe cose si deve assumere le proprieresponsabilità e deve essere sanzionato. Perché si fanno certi contratti aigiocatori se non si hanno i soldi? Perché un club vuole giocare in A se non ha i mezzi? Nelle leghe inferiori cisono tanti club sani. Chi non può fare il campionato, non si iscriva. Interverremo là dove la Lega non lo faràperché anche lo scorso anno una squadra aveva assunto lo stesso atteggiamento di Caserta». Intanto la Giba(associazione giocatori) in un comunicato si è detta solidale con gli alteti di Caserta e Montegranaro, anch’essain difficoltà nei pagamenti.

NAZIONALE - Petrucci ha anche spiegato come vuole rilanciare il movimento e la Nazionale: « Qui ci voglionoregole certe e chiederò al nuovo presidente del Coni, Pagnozzi (testuale, ndr), di aiutarmi. Bisogna partire dallalegge 91 che interessa anche al calcio ». E la maglia azzurra? Gallinari, Belinelli e Bargnani risponderanno alleprossime chiamate di Pianigiani? «Le convocazioni spettano al ct e io non interferisco. A marzo andrò negli StatiUniti per parlare con tutti e tre. Se verranno convocati, insieme agli altri giocatori forti che abbiamo in Italia,sono convinto che la Nazionale tornerà competitiva. Ai nostri tifosi dico: seguiteci e non vi deluderemo».

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PIANETA NBA Di nuovo Bargnani-Belinelli?

Toronto vuole spedire Andrea a Chicago. I Lakerslitigano

di Roberto Zanni

MIAMI - Due italiani sotto lo stesso tetto nella Nba? Era già successo nel 2009/2010 a Toronto e si potrebberipetere a Chicago. La coppia? Ancora Bargnani e Belinelli. Il Mago e i Raptors, si sa, sono separati in casa. Unadecina di giorni fa i Bulls, la squadra di Belinelli, hanno presentato la loro proposta: Boozer e Nate Robinson incambio dell'azzurro e John Lucas III. Tutto bello per i canadesi, ma il problema c'è: il contratto di Boozer. SeBargnani prende 10 milioni di dollari l'anno, l'ala dei Bulls nelle prossime due stagioni ne incasserà 9,1 in più.Avendo già in casa Rudy Gay (37,1 milioni tra il 2014 e 2015) i Raptors hanno forti dubbi che però potrebberosvanire visto che lo scambio con Gasol (ora anche infortunato) rimarrà solo un sogno. C'è tempo fino al 21febbraio. Intanto non c'è pace per i Lakers (altro ko a Boston con Garnett diventato il 16º di sempre a toccare25.000 punti). Battibecchi continui tra Bryant e Howard: «Non è un medico» ha detto il pivot riferendosi a BlackMamba che lo aveva spronato a giocare nonostante il dolore alla spalla.

GALLO VOLA - Gallinari (15 p.) e i suoi Nuggets travolgono i Bulls. Ma è saltato il derby con Belinelli per unproblema alla caviglia. (roz/ecp)

Risultati: Boston-LA Lakers 116-95 (Pierce 24, Bryant 27); Denver-Chicago 128-96 (Chandler 24, Cook 19).

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PATTINAGGIO SU GHIACCIOKostner: Schwazer da ammirareROMA - «Sicuramente Alex ha fatto un gravissimo errore e sta pagando ma sta gestendo il tutto moltoapertamente e per questo è da ammirare». Carolina Kostner, in un'intervista con il Tg1 nel giorno del suo25° compleanno, parla del suo fidanzato, il marciatore Alex Schwazer, squalificato per quattro anni causadoping. «Io sono serena. Posso solo ringraziare la mia famiglia per l'aiuto che mi dà e per il fatto che milasci vivere le mie esperienze».AGORÀ MILANO - 300 atleti di 40 nazioni in gara per il titolo mondiale delle discipline di artistico (maschile,femminile e coppie) e danza. Sono gli ISU World Junior Figure Skating Championships 2013, evento per laprima volta in Italia. Lo stadio del ghiaccio Agorà è da oltre 12 anni il punto di riferimento del pattinaggio sughiaccio a Milano.

ATLETICACross tricolore domani con De NardABBADIA DI FIASTRA (MC) - Quasi 700 atleti saranno i protagonisti, domani, nei Campionati Italianiindividuali di corsa campestre. Iscritti entrambi i tricolori 2012: Gabriele De Nard (Fiamme Gialle) e SilviaWeissteiner (Forestale). Assenti Andrea Lalli (Fiamme Gialle) e Daniele Meucci (Esercito), oro e bronzodegli Europei di cross di Budapest, perché entrambi in Kenya a prepararsi insieme con Stefano La Rosa(Carabinieri).

PALLANUOTONervi-Bogliasco 10-13ROMA - È ripartita la Serie A1 maschile. 1ª di ritorno - ieri Nervi-Bogliasco 10-13. Oggi ore 15: Brescia-Posillipo; Savona-Camogli; Acquachiara-Ortigia; Quartu-Lazio; Florentia-Pro Recco. Classifica: Brescia36; Pro Recco 30; Florentia 27; Savona 22; Acquachiara 20; Bogliasco 19; Posillipo 18; Lazio 13; Ortigia11; Quartu, Nervi 9; Camogli 1 .DONNE: ITALIA-OLANDA - Oggi ad Avezzano si gioca Italia-Olanda, quarto turno del girone preliminare diWorld League, previsto tutto esaurito al centro federale. L'Italia del ct Fabio Conti guida il gruppo Europa B con5 punti, 2 in più dell'Olanda guidata dall'ex cittì Mauro Maugeri,Diretta Rai Sport 2 ore 20.30.

CICLISMOColdeportes, no a Marco Corti(r.q.) Claudio Corti, team manager della squadra colombiana Coldeportes, non può tesserare suo figlioMarco, 26 anni. Una clausola dello statuto sociale prevede un organico di soli corridori colombiani.POKER CAVEDISH - Mark Cavendish ha dominato il Tour del Qatar, imponendosi in quattro tappe su sei.Nella frazione conclusiva volata a gruppo compatto senza alcun italiano nelle prime posizioni. Classifica finale:1. Cavedish (Gbr); 2. Bookwalter (Usa) a 25''; 3. Phinney (Usa) a 26''. Italiani: 22. Viviani a 59''; 23.Dall'Antonia; 28. Guarnieri a 1'05'''.MEDITERRANEO, OGGI MONT FARON - Dopo la sosta forzata dovuta alla mancata autorizzazione dellaprefettura di Marsiglia alla disputa della tappa di Saint Remy de Provence, il Tour del Mediterraneo proponeoggi il classico arrivo sul Mont Faron sulle colline di Tolone. Classifica: 1. Boom (Ola); 2. Monfort (Bel) a 22'';3. Roux (Fra) a 36''... 16. Reda a 1'23''KATUSHA SLITTA - Il Tas emetterà tra una settimana il verdetto sul ricorso della Katusha contro la decisionedella Commissione licenze dell'Uci di escluderla dal World Tour.

HOCKEY INDOORA Mortara scudetto in palioMORTARA (Pavia) - Final Four per assegnare il titolo di campione d’Italia. Favorito l’HC Bra, campioned’Italia in carica sia nel prato sia nell’indoor. Il programma: ore 15 Moncalvese-Bonomi, 16.15 De SistiAcea Roma-Villafranca, 17.30 Cus Bologna-Cus Padova, 18.45 Bra-Pistoia. Domani le finali dalle 9.30.

PALLAMANOA1 femminile, via alla seconda faseROMA - (Infopress) Seconda fase dell'A1, le sei formazioni partecipanti si sfideranno in cinque giornatecon accoppiamenti decisi sulla base dei piazzamenti al termine della stagione regolare. Il programma: AliMestrino-Artro Globo Teramo (ore 18), Jomi Salerno-Lombardi Ecologia (18.30), Sassari-Nuoro (19).

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Drake Diener, il braccio armatodel Banco di Sardegna Sassari(Ciamillo)

D. DIENER E MOSS DA APPLAUSI Sassari piega Brindisi al supplementare: oggi trovaSiena che batte Reggio Emilia

BANCO SARDEGNA SASSARI-ENEL BRINDISI 98-96 DTS Drake 36 p. Grande Simmons

BANCO SARDEGNA SASSARI-ENEL BRINDISI 98-96 dts (87-87,72-73, 44-45, 22-24) - SASSARI: T. Diener 13 (3/8, 1/6, 6r), Thornton 25 (4/7, 5/11, 8r),D. Diener 36 (5/11, 8/14, 5r), B. Sacchetti 7 (0/2, 2/10, 6r), Easley 15 (5/10,10r), Devecchi 2 (1/2, 0/1, 1r), Ignerski (0/5, 0/3, 9r), Spissu ne, Vanuzzo ne,Pinton (0/3 da 3,1r), Di Liegro (1r). All. R.Sacchetti. BRINDISI: Reynolds 5(1/4, 0/1, 4r), Gibson 26 (5/17, 3/8, 6r), Viggiano 15 (4/4, 1/3, 4r), Robinson 12(5/12, 0/1, 10r), Simmons 18 (8/9,10r), Formenti 6 (2/3 da 3, 3r), Fultz 7 (0/2,2/3, 2r), Porfido ne, Zerini 5 (1/1, 1/5, 6r), Grant 2 (1/1). All. Bucchi. ARBITRI:Taurino, Lo Guzzo, Martolini 5,5. NOTE - Tiri liberi: Sassari 14/20, Brindisi19/26. Perc. tiro: Sassari 34/93 (16/48 da 3, 20 ro 34 rd), Brindisi 34/74 (9/24da 3, 8 ro 39 rd). Spettatori: 3000 circa.Pagelle - SASSARI: T. Diener 7, Thornton 7,5, D. Diener 8,5, B. Sacchetti 6,5,Easley 6,5, Devecchi 5,5, Ignerski 5,5, Pinton 5,5, Li Liegro sv; ll. Sacchetti 7.BRINDISI: Reynolds 6,5, Gibson 7,5, Viggiano 6,5, Robinson 7, Simmons 7,Formenti 7, Fultz 6,5, Zerini 6, Grant sv; Bucchi 7.Il migliore: Drake Diener.La chiave: i rimbalzi offensivi di Sassari per compensare le basse percentuali al tiro.

di Pietro Guadagno

MILANO - Spettacolo puro nel pomeriggio Forum. Per pochi intimi purtroppo, tanto che un telone nero coprivaparte dell'anello superiore dell'impianto milanese.... Chi c'era, però, ha fatto bene. Anche i rumorosi tifosi diBrindisi, che dopo essersi a lungo illusi si sono visti sfuggire la semifinale sull'ultimo tiro di Gibson non arrivatonemmeno al ferro. Fa festa Sassari, invece, grazie ad un Drake Diener sontuoso, che insieme al cugino Travis ea Thornton compensa le mancanze di una panchina (solo 2 p. sui 98). Del resto, insieme al previsto forfait diVanuzzo, anche Ignerski non stava bene.

RITMO - E’ stata la sagra della tripla (addirittura 48 quelle della Dinamo, 8 in più rispetto ai tiri da 2) e dellaschiacciata (10, Simmons mattatore con 5), del basket a mille km l’ora: marchio di fabbrica di Sassari, a cuiBrindisi si è adeguata alla perfezione. E pazienza se ogni tanto le difese sono rimaste un giro indietro. Sassariabusa sin dall'inizio del tiro da oltre l'arco. Ad eccezione di una Drake Diener implacabile, però, i suoi compagnispadellano (1/16 all'intervallo). L'ancora di salvezza sono i rimbalzi offensivi. La sfida resta in equilibrio,nonostante in due occasioni nel terzo quarto (48-55 e 61-68) i pugliesi diano l'impressione di poter prendere inmano la gara. Ma, oltre a produrre un solo punto sull'inesistente fallo antisportivo di Ignerski e al conseguentetecnico alla panchina sarda, quello è il momento in cui Thornton strappa la scena a Drake Diener, producendo17 punti in 10', con uno spettacolare 4/4 dall'arco dopo lo 0/2 iniziale. Chiude però la frazione con il quarto fallo.Viggiano altro grande protagonista del quarto e poi tornato nell'ombra. Tocca a Simmons e alla sua verticalità,mentre Robinson cade male su una caviglia e non rientra più, rispondere ai siluri di Drake Diener. Si va avantipunto a punto fino all'ultimo giro di lancetta, con gli errori di Reynolds e Sacchetti che non spezzano la parità al40'. Nell'overtime emerge la solidità di Sassari, con il solito Drake Diener che prima regala il +4 (98-94) e poimanca la bomba che poteva chiudere i giochi in anticipo. Brindisi ci prova fino all'ultima stilla di energia, ma iltabellone dice Sassari.

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«Stiamo giocandobene ementalmente siamoforti: questa partitaarriva nel momentogiusto»

«Datome è unagran persona edun’ala eccellente:ha un potenziale daNBA non ho dubbi»

POLACCO VOLANTE Czyz, 22anni, in uno dei suoi pezzi forti:la schiacciata (Ciamillo)

CZYZRoma, voglio questa Coppa!Il sorprendente polacco oggi in semifinale con Varese: «L’abbiamo già battuta.Con Lawal ho un’intesa straordinaria sotto canestro»

di Pietro Guadagno

MILANO - L'appetito vien mangiando. E l'Acea dopo aver sorpreso tutti incampionato, ora si è guadagnata pure la semifinale di Coppa Italia. Oggi sfideràVarese, già battuta in regular season, per vedere ancora da più vicino iltraguardo. Uno dei simboli della rinascita romana è Aleksander Czyz che, l'altra

sera, assieme a Gani Lawal, ha annichilito i lunghi diCantù. Czyz, è stata la sua miglior partita italiana? «Preferisco dire che è stata una gara straordinaria pertutta la squadra. Ci tenevano tantissimo e ci eravamopreparati al meglio. E’ stata fondamentale la nostraintensità. Sapevamo che Cantù è un'ottima squadra,soprattutto ben allenata. Quindi eravamo consapevoli di

ciò che avremmo dovuto mettere in campo».

E ora vi aspetta Varese, la capolista in campionato... «Di certo li conosciamo bene e il precedente ci dà ulteriori elementi su cui lavorare e concentrarci. Avremo ilnostro piano-gara e faremo di tutto per eseguirlo».

E' rimasto impressionato per la prova della Cimberio con l'Olimpia? «Hanno esibito quelle che sono le loro caratteristiche. Ovvero guardie esplosive e lunghi di valore. Insomma,sono una squadra completa. Ma noi li abbiamo già sconfitti. Ci sono tutte le possibilità per ripetersi. Anzi, èproprio quello che abbiamo in testa. Da quella prima sfida, peraltro, siamo cresciuti. E' migliorata la nostrachimica e abbiamo maggiore consapevolezza dei nostri mezzi».

A cominciare proprio dalla coppia Czyz-Lawal: come si trova con Gani? «E' fantastico. Tra di noi c'è un'intesa straordinaria. E non solo sul campo. Ci aiutiamo intutti i momenti. E' stato un bel sostegno per me, perché questo è il mio anno da rookie tra iprofessionisti. Lui mi ha consigliato, raccontandomi le sue esperienze. Per il resto, Lawal èil miglior centro del campionato».

Il leader dell'Acea, però, è Datome, ancora una volta si è espresso su livelliassoluti? «Oltre che un eccellente giocatore, lo è pure come persona. E io sono felice di essere suo compagno. Sulparquet è in grado davvero di fare qualsiasi cosa e ha pure personalità e la forza per trascinare la squadra. Gigiè speciale. Ha il potenziale da NBA. Sa passare, sa tirare da fuori, sa penetrare, sa difendere, perfino stoppare.Insomma, io non ho alcuna dubbio sulle sue possibilità».

Qual è stato il merito di coach Calvani? «Questo è un gruppo pieno di talento, in cui diversi di noi sono in grado di segnare 20 punti a partita. E' statofondamentale diventare una vera squadra, mettendo in secondo piano il successo personale. Il messaggiospedito dal coach è stato recepito perfettamente».

La Coppa Italia? «Vogliamo vincerla. E' questo il pensiero che abbiamo in testa. Stiamo giocando bene, abbiamo fiducia, siamomentalmente forti. Insomma, l'appuntamento arriva nel momento giusto per noi».

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TRE FILOSOFIE E DUE AZZURRI DA... SALVAREdiAndrea Barocci

Q uando il programma di Coppa Italia presenta semifinali come quelle di oggi, capisci che il basket italiano èdavvero cambiato. Quattro protagoniste, tre filosofie di gioco. Varese e Roma ad esempio hanno in comune larivoluzione estiva, la scelta di praticare un basket veloce, con centri rapidi ed altetici come Dunston e Lawal,con una difesa molto aggressiva, soprattutto quella della Virtus. Sassari invece della difesa si preoccuparelativamente, tanto è vero ieri è finita più volte alle corde contro una bellissima Brindisi. Ma la scelta dicorrere e tirare a ritmi folli non regala solo partite divertenti: diventa vincente nel momento in cui in attacco ilgenio di Travis Diener riesce ad accrescere il valore di chiunque gli giochi accanto, trasformando di volta involta in protagonisti il cugino Diener, Thortnton, Easley. Il fatto poi che Brian Sacchetti sia stato lasciato alungo in campo dal padre (complice anche l’infortunio di Vanuzzo) nonostante l’orribile 2/10 al tiro, dimostra ilclima di assoluta serenità e fiducia in questa pallacanestro diventata un marchio di fabbrica per i sardi. Saràinteressante vederlo a confronto con gioco di sistema della Montepaschi, che nonostante gli infortuni continuaa mietere vittime grazie alla sua difesa modello.

MILANO - Dopo l’eliminazione dall’’Eurolega, il clamoroso tonfo in Coppa Italia; in casa, dopo averrivoluzionato la squadra. E’ il secondo fallimento della stagione, arrivato dopo una partita che ha evidenziato inmaniera crudele due realtà: Varese gioca di squadra, con due giovani italiani, Polonara e De Nicolao,trasformati dal bravissimo Vitucci in pedine fondamentali; Milano continua a votarsi all’«uno contro uno», e hariportato azzurri di talento come Melli e Gentile (che a questo punto andrebbero “salvati”...) all’epoca delgiurassico. Il presidente Proli ha ragione quando dice «non si può umiliare così quello che rappresenta ilmarchio Armani». Ma vaglielo a spiegare ai furibondi tifosi milanesi: loro, chissà perché, più che al marchio,pensano soprattutto al glorioso nome dell’Olimpia, finito ad un livello che non merita....

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ALEKSANDER CZYZ è nato aGdynia (Pol) il 3/3/90, è alto 2,02e gioca ala forte. Ha iniziatonelle giovanili del Prokom.Trasferitosi a 14 anni negli Usacon la famiglia, gioca prima allaReno High School, poi nellaNCAA con Duke e Nevada (dasenior 13.8 p. e 6.5 rimb. ). ARoma quest’anno (6,9 p. e 4,6rimbalzi). Contro Cantù ben 19p. con 7 rimb.

Proviene da Nevada University

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Problemi al cambioper De la Rosa, cheperò alla fine riescea girare sulla F138.«Non potevoperderequest’occasione»

EFFETTI SPECIALI Pedro De laRosa, 41 anni, escedall’abitacolo della Ferrari F138in mezzo a una nuvola di fumonero. Quello che sembrava unproblema di motore si è rivelatoun guaio al cambio, che non hacomunque impedito allospagnolo di portare a termine ilsuo lavoro (Getty Images)

NESSUNO BATTE LA FERRARI Massa resta il più veloce a Jerez. E Bianchi si guadagna lapromozione

JEREZ - Una serie di ottimi motivi per uscire soddisfatti da una sessione di testche poteva essere una trappola e invece ha portato frutto alla Ferrari. Tantoper cominciare, adesso Pedro De la Rosa sa come funziona la macchina ed èin grado di trasferire le sue sensazioni - ovviamente trasformate in dati, numerie software - sul simulatore di Maranello, che sarà la sua principale postazionedi lavoro. Tutto questo nonostante un’antipatica fumata nera che in prova puòanche capitare senza che si gridi al dramma. Giusto una mezza giornata dilavoro, quindi, dopo aver sistemato un problema al cambio.

MAESTRI E ALLIEVI - Più importante ancora, pure se dinessuna rilevanza statistica, il fatto che il miglior tempodella sessione realizzato da Felipe Massa giovedì haresistito fino alla fine. Significa che effettivamente questaF138 trova il giro veloce se lo cerca. E’ più di quanto sipotesse dire della vettura dello scorso anno. Il brasilianoè stato l’unico a scendere sotto 1’18” nelle quattrogiornate, oltre a mettere insieme una discreta serie di sperimentazioni sulla distanza. E hagiudicato la macchina «di un altro pianeta» rispetto alla F2012 che comunque alla fine si è

piazzata seconda nel Mondiale. Terza considerazione: Jules Bianchi sulla Force India ha ottenuto il secondo tempo di giornata ieri e il terzo inassoluto, guadagnandosi probabilmente il sospirato posto da titolare nella scuderia di cui lo scorso anno è statoriserva. Il francese è un allievo alla Driver Academy della Ferrari, che punta forte su di lui per il prossimo futuro.Portarlo a guidare nel campionato è uno degli obiettivi considerati da Maranello fondamentali a lunga scadenza.Il ventiduenne Bianchi si sente quasi a dama: «Sono pronto. Spero che per i test di Barcellona la questione siarisolta. Credo di aver dimostrato di essere all’altezza del lavoro» . Un altro punto a suo favore sta nel fatto chedal 2014 sarà la Ferrari a fornire i motori alla Force India. Più veloce di Bianchi ieri è andato solo il finlandese Kimi Raikkonen, confermando così che la Lotus è una dellemacchine in forma di questo inizio di stagione e può costituire una seria pretendente al titolo dopo l’altalenantestagione 2012.

L’OCCASIONE - La Ferrari ha avuto anche un pizzico di buona sorte. Mentre era impegnata nelle riparazioni lasessione è stata fermata perché in un punto della pista si stava formando un piccolo cratere sul ciglio dell’asfalto.Dopo gli interventi di manutenzione, la sessione è stata prolungata di mezz’ora consentendo così a De la Rosa diportare a termine il suo programma. «Con mio grande sollievo - ha ammesso lo spagnolo - Aspetti tutta la vitaun’occasione come questa e rischi di perdere tutto per un banale guasto. Non ho cercato il tempo, non mihanno ingaggiato per questo, bensì per portare il simulatore al livello di quello delle rivali. Per adesso non cisiamo, abbiamo molto lavoro davanti, però la gente con cui lavoro è brava. E nei test l’approccio è davveroscientifico» . r.m.

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LA CURIOSITÀ De la Rosa un veterano sul Cavallino

di Gabriele Fontanelli

Ieri è stato il giorno di Pedro De La Rosa. Il nuovo collaudatore della Ferrari ha debuttato al volante della Rossaa 41 anni e 350 giorni (compirà 42 anni il 24 febbraio). Si tratta del più anziano tester della scuderia delCavallino. Giancarlo Fisichella l'anno scorso e Luca Badoer nel 2010 hanno concluso il loro rapporto con laRossa di F.1 alle soglie dei 40 anni. Lo stesso Marc Gené, 38 anni, tester ancora per due stagioni, resta benlontano dal traguardo raggiunto da Pedro. Anche Schumacher ha guidato una Rossa per l' ultima volta al Mugelloil 31 luglio 2009 a 40 anni e 209 giorni. Inoltre, lo spagnolo è il driver più longevo al volante di una vettura delCavallino (in un'occasione ufficiale fra prove e gare) negli ultimi 31 anni. In precedenza ha fatto meglio MarioAndretti: nel 1982 l'italoamericano fu chiamato alla guida di una Rossa in piena emergenza dopo la tragica mortedi Gilles Villeneuve ed il grave infortunio di Didier Pironi. Andretti, che disputò i GP Italia e Usa, chiuse con laFerrari a Las Vegas all' età di 42 anni e 209 giorni.

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NUOTOSVOLTA PELLEGRINI: SEGUIRÀ LUCAS A NARBONNE «A settembre lascerò Verona: inFrancia il lavoro per Rio 2016». Magnini deciderà dopo i Mondiali

Aveva detto che da Verona non si sarebbe più mossa, e che il centro intolato all'antico maestro AlbertoCastagnetti sarebbe stato il punto fermo guardando a Rio 2016. E invece da settembre volerà di nuovo inFrancia, stavolta a Narbonne: il tira e molla tra Philippe Lucas e Federica Pellegrini si chiude con l'ennesimocambio di fronte per la campionessa del nuoto azzurro, che ha dovuto cedere e per essere allenata dal tecnicotransalpino sarà lei a doversi trasferire oltralpe. Ed è di nuovo addio a Verona, dopo la parentesi parigina equella romana. « Dal prossimo mese di settembre mi trasferirò a Narbonne - dice la Pellegrini - e imposterò lì itre anni di lavoro che mi accompagneranno alle Olimpiadi di Rio 2016».L'ennesima virata di una carriera fatta di medaglie e continui cambi tecnici, che mette però la parola fine allalunga trattativa per riprendere il matrimonioo con Lucas, l'unico tecnico al quale comunque lei voleva affidarsidopo il flop di Londra: ma il francese, che pure ha ringraziato « per l'importante offerta economica ricevuta hafatto sapere che "Narbonne è diventata una scelta di vita». E il compromesso cercato in questi mesi di trattativedi fatto non c'è stato, perchè nonostante le resistenze iniziali sarà Federica a dover emigrare in Francia.Al momento non è detto che il suo fidanzato Filippo Magnini la segua: il velocista azzurro, che pure sarà seguitoda Lucas, deciderà il suo eventuale trasferimento dopo i mondiali di Barcellona della prossima estate. Il 24febbraio, stavolta a Verona, Lucas farà un vertice con i due azzurri per mettere a punto un calendario e laprogrammazione. « Confermo anche io la fiducia in Lucas - aggiunge Magnini - e valuterò dopo i Mondiali seunirmi al gruppo di Narbonne per il prossimo triennio». A Verona la notizia è arrivata come un fulmine a cielsereno: « Ci aveva garantito che sarebbe rimasta qui» fanno sapere dal comune. Ma Lucas è legato al progettodi Narbonne: tanti soldi nella cittadina francese e un ruolo di primo piano per l'istrionico allenatore, con il quale laPellegrini ha vinto due ori ai mondiali di Shanghai. Ora l'azzurra ci riprova: per ritornare la numero uno haaccettato di dire addio all'Italia.

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PALLAVOLOModena rischia con Perugia (anticipo, 17.30 RaiSport1)

di Adelio Pistelli

Dispettosa e concreta, tra le piacevoli rivelazioni del campionato, Perugia non nasconde la voglia matta disbancare il tempio del volley italiano. Viceversa, dopo aver rovesciato la sua stagione con un filotto di vittorie(sette), Modena ultimamente ha dovuto fare i conti con l'altalena dei risultati e Angelo Lorenzetti, il suo tecnico,guarda soprattutto all'aspetto psicologico per rimettere un po' d'ordine in un team che sembra aver perso lagiusta lucidità mentale e continuità tecnica. E in questa altalena di opposti, oggi a Modena, arriva proprioPerugia. « Avversario pericoloso, con un gioco migliore del nostro, allenata molto bene da Kovac, che ha datoai suoi anche tanto carattere».Parole dello stesso Lorenzetti che mette subito a fuoco match-anticipo (RaiSport1, 17,30) consapevole delledifficoltà che i suoi potrebbero incontrare. Intanto, ci sarà pressione soprattutto per Modena, squadra con lacoperta corta: recupera il libero Manià ma non avrà lo schiacciatore Kovacevic, preziosa alternativa offensiva. E,dall'altra parte della rete si presenterà una formazione che all'andata rimandò a casa gli emiliani con una pesantesconfitta. « Stavolta, però, sarà molto più difficile» sostengono nel clan umbro. Ma la dispettosa Kovac band,vuol provare a lasciare l'impronta, anche per raggiungere in classifica gli emiliani, avanti di tre punti. Guidata daun giovane quarantenne (Vujevic), sempre più a suo agio come chioccia del team umbro, è sfida particolarmentedelicata, dunque per Modena, che deve assolutamente rincorrere posizioni di prestigio. « Però guai a guardarela classifica - ammonisce Lorenzetti -. Dovremo avere soprattutto tanta umiltà concentrandoci, dal primopallone, pensando solo di provare da vincere un match, ripeto, pericoloso».

ALTRI ANTICIPI - Stasera, ma al femminile, altri due interessanti sfide di A1 : in diretta Rai (dalle 20,30) Chieri-Torino (punti 19) contro Piacenza (22); alla stessa ora saranno sottorete anche le campionesse d'Italia di Busto(punti 28): ospitano Pesaro (13). In A2, sempre al femminile, sempre stasera: Crovegli-Marsala.

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Federica Pellegrini, 24 anni,con Philippe Lucas, 49 (Ansa)

IPPICAProteste: a Milano maxi coda in tangenziale, a Pisa cavalli sotto la Torre

ROMA - Ieri altre proteste ippiche: sulla Tangenziale di Milano i van deitrasportatori hanno sfilato in corteo da Settimo Milanese a Melegnano e ilrallentamento del traffico ha portato a una fila di oltre 27 km, a Pisa anchealcuni cavalli in Piazza dei Miracoli fin sotto la Torre Pendente.Intanto, Enrico Montesano ha dichiarato che intende "salvare" uno dei trottatoriormai confinati a Tor di Valle ribattezzandolo "Pomata" come il suo celebrepersonaggio di "Febbre da cavallo".

FRANCIA - Ieri trotto a Cagnes: Prix J. Roucayrol (gruppo 3, 80.000 euro, m.2925) - 5. Marlon Om 14.8, 8. Linda di Casei 15.1, Nolimits di Pippo rp. Oggitrotto a Vincennes: Prix de Verneuil (72.000 euro, m. 2700) - Ohle Ur,Ombretta Bar, Only Lb, Orny Nof, Oudry dei Veltri, Oui di Poggio; Prix deMunich (90.000 euro, m. 2100) - Irving Rivarco. Oggi galoppo a Cagnes: PrixGerminis (26.000 euro, m. 1300 aw) - Onlyyouknowme.OGGI - Ore 18.30 TQQ ad Aversa (trotto, 8ª corsa, m. 2060) Jackpot: 6.389,84 euro. Favoriti: 4-9-13-16-12.Sorprese: 11-3-17. Inizio convegno alle 14.55. Corse anche a Siracusa (g, 14.50), Palermo (t, 15.10).IERI - TQQ a Follonica: Tris 5-11-15, quota 726,85 euro per 184 vincitori; Quarté 5-11-15-16, quota 3.041,69euro per 8 vincitori; Quinté 5-11-15-16-8, n.v.

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Mondiali, discesaalle 11 (Raisport1ed Eurosport) Italiafavorita, ma pista dadecifrare

Dominik Paris, 22 anni (Epa)

SCIParis e Innerhofer, i nostri jet in picchiata sull’oro proibito

SCHLADMING - Arrivano gli uomini jet. E sono azzurri. Mai, nella storia dellosci, l'Italia ha avuto tanti velocisti così forti. Mai come in questi Mondialiaustriaci era stata la squadra da battere nella discesa libera, regina dellediscipline alpine. Christof Innerhofer e Dominik Paris sono le punte di questaNazionale dell'alta velocità.

La medaglia d'oro nella discesa maschile manca all'Italiadai tempi di Zeno Colò (Aspen 1950 e Oslo 1952, dovel'oro fu anche olimpico), mentre per l'argento bisognarisalire al '96, grazie a Kristian Ghedina nei Mondiali diSierra Nevada. L'Italia ha vinto ben quattro delle sei gare disputate inCoppa del Mondo: due successi per Innerhofer a Beaver

Creek e a Wengen e due anche per Dominik Paris, a Bormio e nellaclassicissima di Kitzbuehel. Tutte piste molto tecniche e difficili come la Planaidi Schladming con i suoi 3.334 metri di curvoni, qualche salto e soprattuttoonde, cioè dossetti e avvallamenti. Le condizioni dovrebbero essere buone anche se non perfette: fondo belloduro, come piace agli azzurri (-10° alla partenza e -3° al traguardo) ma visibilitàforse non ottimale. Nella prima decisiva ora di gara dovrebbe infatti arrivare unaleggera nevicata. «Bisogna attaccare sempre, non c'è un punto chiave. In prova sciavo sulleuova per via della lamina insufficiente» , ha detto Innerhofer. «Serve anche unpo’ di fortuna per azzeccare le traiettorie migliori» , gli ha fatto eco Paris. DISCESA UOMINI oggi ore 11 (diretta su Raisport1 ed Eurosport). Campione uscente: Guay (Can) Favorito: PARIS Da podio: Svindal (Nor), Kroell (Aut), INNERHOFER Italiani in gara: Dominik Paris, Christof Innerhofer, Werner Heel, Peter Fill.

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SUPERCOMBINATA Brava Goggia, ma il podio è lontano. La Hoefl-Riesch strappa il titoloalla Maze

SCHLADMING - La supercombinata dei Mondiali, vinta dalla tedesca Maria Hoefl-Riesch davanti alla slovenaTina Maze, ha confermato che le azzurre possono anche essere veloci in discesa ma in slalom non vanno. Valeanche per la giovane Sofia Goggia, 20 anni e rivelazione italiana a Schladming: sesta a 40 centesimi nella provaveloce, ha chiuso la gara al settimo posto con un ritardo di ben 2"77. L'oro iridato è andato così, meritatissimo,alla tedesca, olimpionica a Vancouver 2010, allenata dall’italiano Livio Magoni. Bronzo all'Austria con la veteranaNicole Hosp: dopo due gare a vuoto, nel Paese dello sci è arrivata finalmente una medaglia. Daniela Merighetti,settima dopo la discesa, ha evitato di gareggiare in slalom. Lei pensa alla libera di domani.Supercombinata donne: 1. Maria Hoefl-Riesch (Ger) 2:39.92 (1:49.87 + 50.05); 2. Maze (Slo) 2:40.38(1:49.67 + 50.71); 3. Hosp (Aut) 2:40.92 (1:50.99 + 49.93); 4. Kirchgasser(Aut) 2:41.56; 5. Zettel (Aut) 2:41.71;6. Goergl (Aut) 2:42.24 ; 7. GOGGIA 2:42.69; 8. Mancuso (Usa) 2:43.25; 9. Hector (Sve) 2:43.59; 10. Gisin (Svi)2:43.60; 13. E. CURTONI 2:44.20; 15. E. FANCHINI 2:45.06.

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«La prima volta danumero 1 dellasquadra, ma lapressione saràquella di sempre»

Sara Errani, 25 anni, mostratutta la sua grinta, quella chesarà neceessaria peer piegarele americane, seppure privedelle sorelle Williams e dellaStephens (Ap)

ERRANICenerentola torna a casaLa romagnola guida l’Italia contro gli Usa a Rimini. Da Massalombardaarriveranno genitori e amici: «Voglio lo Stadium pieno»

Dall'inviato Mario Viggiani

RIMINI - La Cenerentola del tennis italiano torna a casa da principessa: s'èpiazzata in testa il diadema, ha visto che le sta bene e quindi ha deciso ditenerselo stretto. Finalista di Slam in singolare, plurivincitrice in doppio conRoberta Vinci, Sara Errani oggi e domani giocherà a un centinaio di chilometriscarsi dalla sua Massa Lombarda. Lo farà a Rimini, capitale della "Riviera delloSport", per la prima volta da numero 1 della squadra italiana di Fed Cup, lei cheè adesso è 7 del mondo (ma è stata anche 6) dopo un 2012 appunto da favolae un inizio di 2013 altrettanto promettente. L'occasione arriva dal primo turno della Davis al femminile (che poi in realtàsono già i quarti di un tabellone a otto), dall'altra parte della rete ci saranno gli

Stati Uniti privi delle sorelle Williams ma anche della loroerede Sloane Stephens e si giocherà sulla terra rossasistemata al coperto del 105 Stadium.

IL SOGNO CONTINUA - Princess Sara è stata battutasolo da Maria Sharapova in finale al Roland Garros e

agli US Open si è fermata in semifinale contro Serenona. Invece la romagnola ela sua grande amica al tavolo del doppio hanno chiamato piatto con il trisRoland Garros, US Open e Australian Open, questo giusto un paio di settimanefa. Insomma, se qualcuno aveva dubbi sulla "tenuta" della romagnola, è statoservito. Restare in alto è sempre più difficile che arrivarci, si dice sempre. « Bè, irisultati ottenuti dopo Parigi sono importanti. Non avere accusato pause, nelrendimento, è stata una bella dimostrazione di carattere. E una ulteriore bottadi fiducia, per continuare con lo stesso passo ». In singolare c'è stata giusto quella brutta eliminazione al primo turno degli Australian Open contro la spagnolaSuarez Navarro. « Vero, ma lei è un'avversaria scomoda. lo dimostra il fatto che a Parigi mi sono presa subito la rivincita (altradimostrazione di carattere - ndr) ma solo dopo una battaglia durata tre ore ».

IN TANTI - In Italia, da Top Ten, si è presentata per la prima volta in luglio al torneo di Palermo. Stavolta lo fanella sua terra (a Bologna c'è solo nata, per chi ancora non l'abbia ben compreso) e da leader della squadra diFed Cup. Cambiano, le responsabilità? « La pressione c'è, ma diciamo che è quella di sempre. Speriamo che il 105 Stadium sia pieno, con tantissimagente, ho voglia di giocare questo match ». Da Massa Lombarda, provincia di Ravenna, si sposteranno papà Giorgio, mediatore ortofrutticolo, mammaFlavia, farmacista, e non solo. « E sì, so che si sono organizzati specialmente tutti quelli del mio primo circolo di tennis, ma non so in quantiarriveranno ». La casa dei suoi (invece il fratello Davide, ex calciatore, ora è il manager di Sara e quindi gira il mondo con lei) èil rifugio preferito della 25enne biondina, che comunque per l'attività tennistica fa base a Valencia. « Ho fattoappena in tempo a passarci una giornata prima di venire qui: ci mancavo da Natale ».

IN CAMPO - Sara (« No, niente Rimini: al mare andavo a Milano Marittima ») oggi andrà in campo per primacontro Jamie Hampton, 23enne statunitense che è nata a Francoforte e ha anche discendenze pellerossa, comesi intuisce dai tratti principali del suo viso. « L'ho affrontata e battuta una volta (a Cincinnati nel 2010, sul cemento - ndr). È una giocatrice aggressiva, che

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ha un servizio non facile e attacca, ed è in forma, come si è visto in Australia (sconfitta solo per 6-2 al terzo setdalla Azarenka - ndr). Certo, è meglio affrontarla sulla terra che sul veloce: spero di tenerla a fondo campo il piùpossibile ». Loro senza le Williams e la Stephens, voi senza Schiavone e Pennetta. « Conosco da sempre Karin Knappperché abbiamo la stessa età, Nastassja Burnett è più giovane (quasi 21 anni - ndr) ma si è inserita benissimo.Un gruppo nuovo ma pronto a dare tutto per la vittoria, in attesa del ritorno in squadra di Francesca e Flavia ».

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LE AZZURREKnapp e Burnett in coro «Qui per tifare, però...»

Dall’inviatoRIMINI - Una debuttante, l'altra quasi. Si parla ovviamente di Nastassja Burnett e Karin Knapp, chiamate dalcapitano Corrado Barazzutti (28º gettone da capitano di Fed Cup, altrettanti in Coppa Davis) per rimpiazzareFrancesca Schiavone che ormai si avvicina ai 33 anni e Flavia Pennetta che a Rimini ha giusto completato gliallenamenti in vista del rientro nel circuito tra una decina di giorni a Bogotà, in Colombia. « Siamo quiinnanzitutto per sostenere Sara e Roberta», dicono in coro Burnett e Knapp, anche se sono ovviamente le primead augurarsi che Errani e Vinci chiudano la pratica-Stati Uniti prima del tempo, così da riuscire anche a giocarealmeno una partita delle cinque in programma. La Knapp vanta due sconfitte, una in singolare e l'altra in doppio,questa a risultato acquisito, nel 2008 a Olbia contro l'Ucraina.m.v.

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FAVORITEBookmaker senza dubbi le azzurre quotate 1,14

Dall’inviatoRIMINI - (m.v.) Terra rossa e fattore campo, assenti le Williams e la Stephens: i bookmaker (quelli inglesi, non siamai detto che si possa parlare di quelli italiani) prendono atto di tutto questo e danno quasi per scontata laconquista delle semifinali da parte delle azzurre in questo turno di esordio nella Fed Cup 2013. Il loro successo èinfatti quotato appena 1,14 contro il 7,00 degli Stati Uniti (è messo peggio solo il Giappone in questi quarti: 7,71,ma d'altronde gioca in casa della Russia offerta a 1,11). Nei singolari dell'odierna prima giornata, Errani a 1,33contro il 3,75 della Hampton e Vinci a 1,40 contro il 3,25 della Lepchenko. Le ospiti tuttavia sono belle cariche («Ci siamo preparate al meglio») e ieri dopo il sorteggio con la capitana Mary Joe Fernandez si sono concessi unbel gelato nel centro di Rimini.m.v.

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DALLE 15, RAISPORT2Tocca subito a Sara contro la Hampton

FED CUP (quarti) - ITALIA-Stati Uniti (terra rossa indoor, a Rimini) Oggi: ore 15 ERRANI c. Hampton (Usa),prec. 1-0; a seguire VINCI c. Lepchenko (Usa), nessun prec.Domani: ore 13.30 ERRANI c. Lepchenko (Usa), prec. 1-1 (1-0 terra); a seguire VINCI c. Hampton (Usa)nessun prec.; BURNETT-KNAPP c. Huber-Oudin (Usa).

Le altre sfideRep. Ceca-Australia (cemento indoor, a Ostrava), Russia-Giappone (cemento indoor, a Mosca), Serbia-Slovacchia (cemento indoor, a Nis).

In tvSu RaiSport2 oggi diretta Italia-Stati Uniti alle 15, domani alle 13.30; su SuperTennis oggi diretta Rep. Ceca-Australia alle 13, differita Italia-Stati Uniti alle 19, domani diretta Rep. Ceca-Australia alle 12, differita Italia-Stati Uniti alle 19.

Tornei AtpVina del Mar, semifinali su SuperTennisATP - Vina del Mar (terra rossa, 410.200 dollari) Quarti: Berlocq (Arg) b. Rufin (Fra) p.r., Zeballos (Arg) b.Ramos (Spa) 6-1 5-7 7-6(6) Nadal (Spa) c. Gimeno Traver (Spa) g.ieri, LORENZI (6) c. Chardy (Fra) g.ieri.Tv: diretta SuperTennis oggi semifinali alle 23 e alle 2, domani finale alle 22.Zagabria (cemento, 467.800 euro) Quarti: Melzer (Aut) b. Rosol (Cec) 6-4 6-4, Haase (Ola) b. Petzschner (Ger)6-4 3-6 6-0, Youzhny (Rus) b. Dodig (Cro) 6-3 6-2, Cilic (Cro) b. Kavcic (Slo) 6-3 7-6(5)Montpellier (cemento, 410.200 euro) Quarti: Llodra (Fra) b. Hajek (Cec) 7-6(3) 6-1, Nieminen (Fin) b.Stakhovsky (Ucr) 4-6 6-3 7-6(2), Paire (Fra) b. Simon (Fra) 7-5 7-6(4), Gasquet (Fra) b. Benneteau (Fra) 6-1 4-66-1Challenger Bergamo, (veloce, 42.500 euro) Quarti: GALOVIC b. Knittel (Ger) 4-6 6-3 2-1.

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«E’ una sfidadifficilissimaFloccari è all’altezzadi Klose Cavanivuole vincere connoi Il mese difebbraio saràdecisivo per i nostriobiettivi»

NEL PRESEPE PaoloCannavaro, 31 anni, è tornato alNapoli nel 2006-2007 dalParma. A destra nella statuettacreata dal maestro Di Virgiliodopo la positiva conclusionedel processo per il casoGianello (Mosca) IN TRIONFOPaolo Cannavaro posa con laprima pagina del Corriere delloSport-Stadio che celebrava lavittoria nella finale di CoppaItalia 2-0 sulla Juve il 20 maggiodel 2012 all’Olimpico (Mosca)

CANNAVARO «Prova di forza»Il capitano: «Con la Lazio è dura, non ci interessa cosa farà la Juve»

di Rino Cesarano

NAPOLI - La definisce « una prova di forza ». Così Paolo Cannavaro fotografala sfida con la Lazio: un esame importante, un test significativo, una prestazioneche conta in vista della lotta per lo scudetto. Prova di forza, appunto. E lui èpronto a sfoderare i muscoli, a prestare la massima attenzione in fase difensivae se dovesse capitare, anche spingersi in avanti sulle palle inattive. « Ricordoancora la rovesciata di Mauri dello scorso campionato, un gran gol - raccontaai microfoni di radio Marte, collegato dal ritiro anticipato di Roma - Proprio perquello dobbiamo stare addosso non solo a Mauri ma anche a Floccari ed atutti gli altri. E’ vero che alla Lazio manca Klose ma Floccari non sta facendobene e non è da meno ».

Si sente sempre più il leader di questa squadra che lo haeletto capitano all’unanimità. Domenica scorsa, con ilCatania, ha salutato l’aggancio a Maradona nellaclassifica dei presenti di tutti i tempi:duecentocinquantanove partite tra campionato,competizioni europee, coppa Italia, supercoppa. Una vitain maglia azzurra. Un romanzo che ancora deve arrivareall’ultimo capitolo. Cannavaro, dopo aver cancellato ilfratello Fabio dalla memoria dei tifosi napoletani, puntaora a vincere qualcosa che resti nella storia del club. La

corsa con la Juve, che dista soltanto tre punti, rischia di diventare unrompicapo. Bianconeri in campo alle 18, il Napoli subito dopo. « Ma noiabbiamo da pensare alla Lazio - continua il capitano - E’ una partita cheassorbe già tanto, figuriamoci se possiamo stare a pensare alla Juve. Anzi, nestaremo alla larga e forse non ci diranno neanche il risultato. Noi dobbiamotenere alta la concentrazione. La Lazio è una squadra bene organizzata,specie nella fase difensiva. Sul proprio campo ha concesso pochissimo. E perla verità anche noi nelle ultime partite siamo stati attenti a non subire gol.Questo è merito di tutta la squadra, gli attaccanti ripiegano, i centrocampistidanno una mano importante. Vorremmo continuare su questa strada. Il mesedi febbraio ci dirà dove possiamo arrivare. Ci aspetta anche l’impegno inEuropa League. Ma siamo più consapevoli della nostra forza. Il fatto di esserepartiti con due giorni di anticipo per Roma è stato importante. Possiamoconcentrarci perbene ed evitare ai nazionali di tornare a Napoli ». Cannavaro si sente rinato dopo l’annullamento della squalifica. Rinatomoralmente. E ci tiene a regalare ai propri tifosi, specie ai più giovani, quelloche resta un piacevole sogno: « Noi stiamo andando forte e non abbiamoalcunchè da recriminare. Poi c’è sempre qualcuno che va più forte di noi ma lacoscienza è più che a posto. Stiamo dando il massimo e così vorremmo fareanche con la Lazio ». Sa, ha saputo, che all’Olimpico ci saranno circa diecimila sostenitori partenopei. Con alcuni di questi, Cannavaroha seguito le partite con la Roma ed il Palermo dalla curva. « E’ bello sapere che ci segue tanta gente. A Parmaandammo a ringraziarli. Ci danno sempre uno stimolo in più, speriamo di farli contenti ». Non si meraviglia delle voci che circolano intorno a Cavani. « E’ normale - dice - quando un attaccante segna piùdi cento gol in tre anni, è chiaro che sollevi curiosità e voglie in mezza Europa. Ma noi confidiamo che Edi resticon noi il più a lungo possibile. Intanto si trova bene nel Napoli e darà tutto se stesso fino a giugno. Anche luici tiene a vincere qualcosa di importante con il Napoli ». Poi fa un accenno ai nuovi arrivati: « Senza nulla togliere a quelli che sono partiti, i neo acquisti hanno tuttivoglia di darci una mano. Si sono presentati molto motivati, ho visto bene Rolando, prima o poi toccherà anchea loro ». E quando la domanda scivola sulla Nazionale e sul perchè Prandelli non lo convochi, il capitano dribbla così:« Midispiace ma non intendo rispondere, tanto servirebbe a poco. Meglio concentrarsi sul Napoli ». Per Cannavaro,la maglia azzurra del Napoli vale più di quella della Nazionale, a questo punto.

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STASERA ARRIVA A 260 PRESENZE IN AZZURRO

P aolo Cannavaro è nato a Napoli, rione Traiano, quartiere La Loggetta, il 26 giugno 1981. E’ cresciuto nel vivaioazzurro prima di approdare a Parma dove ha debuttato in A a 19 anni. Dopo un anno a Verona è tornato in Emiliadove è rimasto fino al 2006.Alla casa madre è tornato a parametro zero agli inizi dell’era De Laurentiis, ripartendo dalla serie B econquistando subito la promozione in A. Oltre alla conquista della Coppa Italia ed al ritorno in Champions Leaguevanta un altro singolare traguardo: con 259 presenze complessive in azzurro ha raggiunto al dodicesimo postonella classifica di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Solo in A, Cannavaro ha accumulato 220 presenze.Con la presenza di stasera, invece, raggiungerà Mario Zurlini che è a quota 260. Poi entrerà nella top tenaffiancando Ottavio Bugatti a 261, Panzanato a 262, Pogliana a 264, Sallustro a 267.

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Sono 20 le volte che PaoloCannavaro ha affrontato laLazio con le maglie di Parma,Verona e Napoli. Dopo la Juve,è la squadra che ha incrociatodi più. Il bilancio non è deimigliori: 5 vittorie, 7 pari, 8sconfitte. In una gara è statoanche espulso per doppiaammonizione, Parma-Lazio (0-3), 8 febbraio 2004.

Ha già sfidato venti volte la Lazio

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Sono 3 le gare saltate dalcapitano del Napoli a causadella squalifica inflittagli dallaDisciplinare per omessadenuncia e poi revocata dallaCorte Federale perchè iltentativo di illecito nonsussisteva. Le gare sono statea Siena, in casa con la Roma econ il Palermo, tutte e tre vinte.A Firenze, invece, rimase inpanchina.

Per squalifica ha saltato tre partite

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Sono 30 le presenze deldifensore centrale napoletanocon la maglia azzurra dellenazionali minori: 5 nell’Under16, 6 in Under 18, 1 in Under 20,18 in Under 21. Con lanazionale maggiore conta solouna convocazione, perl’amichevole con il Sud Africadel 2007, senza peraltroscendere in campo.

Convocato una sola volta in Nazionale A

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«La gara con ilPescara èfondamentale,vincendol’agganciamo ediamo anche unsegnale alcampionato Lacorsa è ancoralunga»

NUMERO UNO ESPERTO EAFFIDABILE StefanoSorrentino è nato 33 anni fa aCava de’ Tirreni. E’ passato alPalermo durante lo scorsomercato invernale

PALERMO, MANI PER LA SALVEZZA Sorrentino: In questi momenti occorre tirare fuori ilmeglio. Possiamo farcela

di Paolo Vannini

PALERMO - E’ il primo giocatore che parla dopo il cambio di allenatore e non èstato scelto a caso. In questo momento, Stefano Sorrentino ha i requisiti e lastoffa del leader. Ha accettato una scommessa pur essendo consapevole diquanto fosse difficile e per tifosi e squadra è una garanzia. Il suo modo diesprimersi prima della gara col Pescara può servire a rincuorare il pubblicosempre più deluso. « Non sono affatto pentito di avere scelto Palermo -risponde subito - per come sono fatto io, più la sfida è stimolante più mi cibutto dentro. La situazione è difficile, inutile nasconderci, ma siamo pronti arisalire. Però servirà l’aiuto di tutti».

GUARDA LA CLASSIFICA - Il consiglio è prendere coscienza della realtà: «Sivede che l’ambiente non è abituato a lottare per lasalvezza - afferma il portiere - sento dire che non dobbiamo guardare la classifica. Alcontrario, bisogna farlo per rendersi conto della situazione. Palermo da anni stava nellaparte sinistra, adesso che è nella parte destra fa impressione, ma in questi momentioccorre tirare fuori il meglio. Ci sono ancora tante partite, ma non bisogna perdereterreno da chi ci sta davanti. Dobbiamo iniziare a vincere. Non lo facciamo da oltre duemesi, eppure siamo là: il Pescara è una tappa fondamentale, uno scontro diretto.Dobbiamo agganciarli e dare un segnale al campionato: il Palermo è vivo e non èspacciato». Niente tabelle: «Dipende solo da noi, non faccio corsa su nessuno. Il primo anno che eroal Chievo abbiamo girato a 11 punti, sembrava finita, invece ci salvammo con una

giornata di anticipo. Niente calcoli, pensiamo a vincere il più possibile, in casa o fuori. La potenzialità ci sono,ma c’è bisogno di tutti. Soprattutto della gente che viene allo stadio: la spinta del pubblico nel primo tempo didomenica è stata eccezionale, avessimo avuto la fortuna di fare un gol, parleremmo di altre situazioni. Ma lafortuna dobbiamo andarcela a conquistare, la ruota gira se lo vuoi veramente».

MALESANI E PERINETTI - Curiosi due ricordi di Sorrentino sul nuovo tandem tecnico alla guida: «Malesani nonl’avevo mai avuto prima, invece siamo stati avversari anche in Grecia. Ha portato esperienza e serenità, ci hadetto di credere in noi ma di cercare di amalgamarci il prima possibile perchè non c’è tempo. L’obiettivo èrischiare poco e sfruttare le occasioni. Anche Perinetti lo conoscevo solo da avversario, ci siamo messi a ridereperché lui mi ha ricordato che mi scartò quand’ero ragazzino ai tempi della Juve. In fondo fu la mia fortuna, hocominciato una bella carriera. Si sente che qualcosa è cambiato, accade sempre così quando c’è unavvicendamento. Ma ora è il campo che deciderà e sarà essenziale il gruppo. E’ quello che vince, non ilsingolo giocatore. Miccoli? Un peccato non averlo la domenica, è il punto di riferimento, ci aggrappiamo luiche giochi o che non giochi. Tocca a noi esperti dare qualcosa di più. Il Chievo mi ha chiamato “mela marcia”?Li ringrazio per quanto mi hanno dato ma da due anni chiedevo di andare via. La società per me ha incassato 4mln di euro, se pensate che uno dei migliori del mondo, Sneijder, è stato pagato 7... Il club e Corini comeallenatore sapevano tutto. E’ finita non in modo bello ma il Chievo appartiene al passato. Se ancora parlano dime è perchè gli manco... Ora penso al Palermo».

TIFO E ZAMPARINI - «Domani mi auguro di vedere ancora più gente che contro l’Atalanta. Il Barbera ci devespingere alla vittoria. Spero non ci siano fischi per un passaggio sbagliato, ma la voglia di sostenerci fino al95'. La contestazione a Zamparini? Mi è dispiaciuta, a me pare che se in questi 10 anni il Palermo ha girato perl’Europa gran parte è merito suo. Non riesco a vedere un Palermo senza Zamparini, sono certo che ilpresidente tirerà fuori ancora il meglio di sè. Perin e il Pescara? Quel portierino ha davanti a sè ha un futuroincredibile, ma quest’anno l’ho già battuto con il Chievo e spero di farlo ancora col Palermo».

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C’è la salvezza dacentrarenonostante il kosubìto conl’Atalanta. Oggi,intanto, in campo laPrimavera: con iragazzi ancheMiccoli

DOMANI NELLA SFIDA AL BARBERA CON I BIANCAZZURRI I tifosi al fianco dei “rosa”

PALERMO (Lps) - La sconfitta contro l'Atalanta non è stato certamente il miglior viatico per consolidare il feelingtra la squadra e il pubblico ma, al cospetto della gente, il Palermo ha ancora dei bonus a disposizione. I rosanero potranno sfruttarli domani in occasione della gara interna contro il Pescara. Uno scontro-salvezza che,in un momento chiave della stagione, non lascerà indifferente la tifoseria. Metabolizzato a fatica il passo falsocontro gli orobici, i supporters sono disposti a concedere un'altra chance alla squadra anche se, rispetto alla

gara di domenica scorsa, le premesse sono diverse. La strategia della società diriproporre i prezzi ridotti per le Curve (6 euro inclusi i diritti di prevendita), sancita peraltrodal presidente Zamparini che scusandosi con gli abbonati ha annunciato la validità diquesti sconti sino al termine della stagione, rappresenta un buon incentivo ma, misurandoin questi giorni la temperatura del tifo, si intuisce che non ci sono i presupposti per ilclassico bagno di folla.

L'UMORE DELLA PIAZZA - Il record stagionale di 23.306 spettatori registrato domenicascorsa al "Barbera" , a parte l'incognita legata alle condizioni metereologiche, allo stato attuale non sembra indiscussione tenendo conto dello scetticismo generale e di un clima appesantito dal dissenso manifestato insettimana nei confronti di Zamparini da parte di una minoranza. Coloro che domani andranno allo stadio, inoltre,nonostante la curiosità alimentata dall'avvicendamento in panchina, saranno accompagnati in linea generale dauna predisposizione d'animo diversa rispetto alla gara con l'Atalanta essendo orientati in questo caso atemporeggiare in attesa di un'eventuale scintilla da parte della squadra prima di sprigionare il proprio calore.

DAL CAMPO - I rosanero, intanto, ieri mattina hanno proseguito la preparazione in vista del match contro gliabruzzesi. Dopo un lavoro atletico, gli uomini di Malesani hanno effettuato esercitazioni tattiche culminate conuna partita in porzione ridotta del campo. Ilicic, alle prese con un affaticamento muscolare, si è sottoposto aterapie mentre gli altri elementi reduci dagli impegni con le rispettive nazionali (Kurtic, Von Bergen, Morganella eRios) si sono allenati in gruppo. Nei giorni scorsi, nei quali ha lavorato a ranghi ridotti, Malesani ha integratol'organico attingendo dal serbatoio della Primavera. Kosnic e Monteleone si sono aggiunti a Goldaniga,Sanseverino e Malele, ormai in pianta stabile nel giro della prima squadra.

PRIMAVERA - Il centrocampista palermitano e l'attaccante svizzero-angolano non saranno a disposizione, inquanto squalificati, nella gara odierna dei baby rosanero contro la Virtus Lanciano valida per la quinta giornata diritorno del Girone C. Un match (fischio di inizio ore 14 al "Comunale" di Santa Flavia) impreziosito dalla presenzadi Fabrizio Miccoli per il quale la società non ha fatto ricorso contro le due giornate di stop inflitte dal giudicesportivo dopo la trasferta di Cagliari.

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Stefano Sorrentino compirà 34anni il prossimo 28 marzo.Dopo una lunga trattativa, ilPalermo l’ha acquistato a titolodefinitivo nello scorso mercatodi gennaio, pagandolo 4 milionidi euro al Chievo (1,5 versatisubito, il resto a giugno).Sorrentino ha firmato uncontratto di 3 anni e mezzo chelo lega al club rosanero fino algiugno 2016.

Sorrentiino ha un contratto sino al 2016

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Ventitremilatrecentosei è ilrecord di presenze al"Barbera", in riferimento aquesto campionato, registratoin occasione della gara control'Atalanta. Superato il tetto dei22.738 spettatori toccato nelmatch contro la Juventus del 9dicembre, è sinora il picco piùalto di una stagionecaratterizzata, rispetto alrecente passato, da una minoreaffluenza allo stadio comedimostra la media spettatori piùbassa (17.292) nei dieci annidell'era Zamparini.

23.306 spettatori record stagionale allo stadio Barbera

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Sorrentino e il nuovo allenatorerosanero Malesani si sonotrovati avversari in unasentitissima sfida del calciogreco: nel 2005/06 infattientrambi giocavano nelcampionato ellenico, il portierenell’Aek Atene e Malesani allaguida del Panathinaikos. Ilcaldo derby cittadino andòentrambe le volte all’Aek diSorrentino, che vinse 3-0all’andata e 1-0 al ritorno controil Panathinaikos di Malesani.

Quando il portiere e il tecnico erano rivali in Grecia...

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