Corriere Dello Sport 25-01-2013

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Abbracci milionari A sinistra ilReal Madrid festeggia unsuccesso, stessa scena adestra da parte dei rivali delBarcellona

Real Madrid-Barça big sempre più big Sistema Premier okLa forbice con le piccole si allarga. Il caso City E il fair play finanziario di Platini ègià in crisi

Ma dov’è questa crisi? Il calcio, al momento, non sembra risentirne. A livelloeuropeo perché, poi, in Italia qualcosina cambia. E, soprattutto, l’impermeabilitàrispetto alla crisi riguarda il circolo esclusivo dei migliori venti club europei. Nelcomplesso, queste società hanno incamerato 4,8 miliardi di euro, cioè più di unquarto del fatturato complessivo del calcio del continente (da nord a sud e daest a ovest). Rispetto al report relativo alla stagione 2010-2011, la Deloittesegnala un aumento dei ricavi complessivi del dieci per cento (l’annoprecedente l’incremento si era fermato al tre per cento). Dan Jones che perconto della Deloitte coordina il rapporto annuale, sottolinea: «L’industria delcalcio riprende a crescere a doppia cifra. Vince la fedele base dei tifosi eappassionati e quindi la capacità di catturare audience derivante dalleemittenti e di attrarre grandi aziende come partner e sponsor».

FORBICE - La ricchezza del calcio, comunque, va polarizzandosi. E di questapolarizzazione sta facendo le spese la Liga. Real Madrid e Barcellona hanno«cannibalizzato» il sistema spagnolo tanto è vero che nella classifica a partequelle due Corazzate, non ci sono altre presenze iberiche. Il Valencia e l’AtleticoMadrid, cioè la terza forza e la quarta forza anche da un punto di vistaeconomico fatturano poco più di un quinto del Real Madrid (111,1 e107,9milioni). Il club madridista è un vero e proprio rullo compressore avendoper la prima volta quest’anno sfondato il muro dei cinquecento milioni (ilBarcellona lo segue a ruota e potrebbe sfondarlo il prossimo anno). Ma l’analisisottolinea la forza economica del Sistema Premier: sette inglesi fra le primeventi (e nelle successive undici posizioni, quattro sono occupati da club alservizio di Sua Maestà). In Premier ben undici squadre possono contare su unfatturato che va dai cento milioni (o pochissimo meno) ai quasi quattrocento delManchester United.

ARABI - Un discorso a parte merita il Manchester City. La proprietà araba l’haproiettata in una dimensione che quel club difficilmente avrebbe conquistatocon le proprie forze. In un solo anno la società ha avuto un incremento delfatturato di oltre cento milioni. Però, se poi si analizza la composizione dei ricavici si rende conto che i contratti commerciali (sponsorizzazioni e affini) incidonoper il quarantanove per cento, cioè 138,5 milioni di euro. Ma i rapporticommerciali riguardano aziende che fanno riferimento alla proprietà del club.Con buona pace di Michel Platini, il fair play finanziario sembra essere statoaggirato.a.m.

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L’Italia in Europa bilanci da grandeTra le prime venti società finanziariamente più forti ci sono 5 italiane: MilanJuve, Inter, Napoli e Roma

di Antonio Maglie

Al confronto del Real Madrid i nostri club sembrano «nani», eppure il calcio italiano per quanto appesantito daerrori, ritardi e omissioni resta sempre e comunque un prodotto di «qualità». Lo dice la Deloitte nell’ultimo report,Football Money League. Nella classifica dei primi venti club d’Europa (e conseguentemente del pianeta), la serieA riesce ad accaparrarsi un quarto delle caselle a disposizione: cinque club grandi anche se poi il più«facoltoso», cioè il Milan, ha incassato nella stagione 2011-2012 solo la metà di quello che ha incameratol’inarrivabile società spagnola (inarrivabile persino per il Barcellona, cioè la squadra più bella e spettacolare chesi sia vista in campo negli ultimi dieci anni). La performance più esaltante è stata quella del Napoli che spintodalla partecipazione alla Champions ha scalato la classifica di ben cinque posizioni (dalla ventesima allaquindicesima) aumentando il proprio fatturato di quasi trentaquattro milioni. In assenza di altri «ammortizzatori», ilprincipale torneo europeo incide in maniera decisiva sui ricavi dei club italiani. Alla Roma, che comunque, pur inuna congiuntura agonistica favorevole riesce a conservare un posto tra le venti migliori, la mancatapartecipazione alla Champions rispetto all’anno precedente è costata poco più di ventisette milioni. Nelcomplesso, il calcio italiano, pur tra mille difficoltà, riesce a fornire di sé una immagine ancora dorata e vincente.

EFFETTO STADIO - Con attenzione vanno letti i dati relativi alla Juventus perché se qualcuno poteva dubitaredella validità dell’investimento sul nuovo stadio, dalla Deloitte (e dai bilanci del club) è venuta la puntualeconferma. La società bianconera ha scalato tre posizioni (era tredicesima ed è diventata decima) ma, soprattuttoin termini assoluti ha incassato poco meno di quarantadue milioni in più rispetto all’anno precedente recuperandoil crollo avuto nel 2011. Il primo anno del nuovo impianto, insomma, ha avuto un’ottima ricaduta e tutto lasciaprevedere che la partecipazione alla Champions consentirà al club presieduto da Andrea Agnelli quest’anno disfiorare i 240 milioni. Ma il dato più significativo è quello relativo agli incassi al botteghino. La Juventus, infatti, haraddoppiato l’incidenza dei suoi ricavi da stadio sul fatturato passando dall’otto per cento della stagione 2010-2011 (dieci milioni e mezzo di euro) al sedici per cento (25,7 milioni, in termini assoluti un incremento di quasi il150 per cento). Si tratta di un segnale rilevante che la società manda a tutto il calcio italiano: uno stadio puòaddolcire l’esistenza di una squadra.

PASSIONE - In termini di incidenza sul fatturato, anche lo stadio San Paolo ha offerto a De Laurentiis unarisposta in percentuale analoga a quella ricevuta dalla Juventus (in valori assoluti, i dati ovviamente cambianovisto che il Napoli ha incassato in tutto una ventina di milioni). E’ il segno, comunque, della enorme passione cheaccompagna questa squadra e che può essere una grande risorsa se solo la squadra potesse contare su unimpianto al passo con la modernità (lo stadio di Fuorigrotta è oggettivamente obsoleto, con quella pista di atleticache rende complicata la visione e, quindi, il godimento della partita). L’Inter ha un po’ pagato l’effetto post-tripletta, perdendo per strada altri ventisei milioni di euro (nella stagione precedente ne aveva già smarritiquattordici). Lo stadio non aiuta l’Inter visto che incide solo per il 13 per cento sul fatturato (medesimapercentuale di Milan e Roma). La conferma della rilevanza delle televisione viene ovviamente confermata. Fra lecinque Grandi solo la Juventus ha notevolmente riequilibrato il suo fatturato (contenendo l’incidenza televisiva al47 per cento e irrobustendo la quota dei contratti commerciali); ha lavorato bene anche il Milan che ha fermato leTv al di sotto del cinquanta per cento (49 per la precisione) dimostrandosi come la più attiva sul fronte dellesponsorizzazioni. Ma l’Inter (60 per cento), il Napoli (58) e la Roma (55) poggiano la parte maggioritaria del lorobenessere sulle emittenti.

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Il campioned’Europa e delmondo saluta: «Hofirmato per uno deimigliori clubRingrazio la Juve»

Fernando Llorente, 27 anni, hafirmato fino al 2017

ARRIVERA’ A LUGLIOUfficiale Llorente: «Realizzo un sogno»

TORINO - La Juventus ha finalmente trovato il tanto agognato top player inattacco, ma per averlo a disposizione dovrà aspettare fino a fine stagione.Fernando Llorente, dopo una telenovela che durava da quest’estate, vestiràfinalmente la maglia bianconera ma lo farà dal 1° luglio. La Vecchia Signora loha annunciato ieri sul suo sito nel giorno del decimo anniversario dellascomparsa dell’avvocato Agnelli: « Il futuro di Llorente è bianconero - si legge -Il Nazionale spagnolo, in scadenza di contratto con l’Atletico Bilbao, ha siglato

un accordo che lo legherà alla Juventus dal 1° luglio2013. Il contratto, della durata di quattro anni, scadrà il30 giugno 2017 ».

STAGIONE NO - Dunque fino al termine di questastagione l’attaccante continuerà a vestire la maglia dell’Athletic, squadra in cui è cresciutoe in cui è diventato un campione: dal 2005 ad oggi ha realizzato 334 presenze e 104 reti,

tra Liga, Coppa del Re, Supercoppa di Spagna e competizioni europee. Poi si trasferirà sotto la Mole. El ReyLeón, così com’è soprannominato in terra basca, non vede l’ora visto che l’attuale stagione non gli sta regalandogrosse soddisfazioni. D’altronde le voci che lo volevano in bianconero già in estate hanno scatenato le ire deitifosi che gli hanno dato più volte del mercenario invitandolo a svestire la maglia dei leoni rosso-bianchi. Daallora il rapporto idilliaco tra il bomber e i suoi supporter s’è lacerato e non è più stato possibile ricucirlo. Poi lepanchine impostegli da Bielsa per evitare contestazioni gratuite hanno fatto il resto. La punta di diamante delBilbao finora ha realizzato soltanto due reti (una in campionato contro l’Espanyol e uno in Europa League control'Apoel Shmona, ndr) in 22 presenze, non tutte da titolare.

ZERO EURO - La Juventus dunque si è accaparrata uno dei giocatori più seguiti d’Europa con un’operazionelow cost. Llorente, difatti, arriverà a parametro zero dopo aver detto no al rinnovo contrattuale. La VecchiaSignora ha pure cercato di convincere i baschi a lasciarlo partire immediatamente mettendo sul piatto 3 milioni dieuro, ma il presidente Josu Urrutia e la dirigenza si sono impuntati accettando di perderlo senza guadagnarci uneuro pur di non lasciargliela vinta.

SALUTI - Il campione del Mondo e d’Europa ha già salutato quelli che ormai sono i suoi ex tifosi: « Ho firmatoper una delle migliori squadre al mondo realizzando un sogno - ha scritto sul suo sito ufficiale - e per questoringrazio il club bianconero per l’impegno profuso nell'operazione ». Per il 27enne giocatore era già tutto fattoda giorni: contratto quadriennale a 4,5 milioni più bonus a stagione. Quelli che lo separano dall'approdo sotto laMole saranno mesi difficilissimi. Non sarà facile per lui convivere con i tifosi, molto delusi ed arrabbiati, e lastampa basca che non l'ha presa bene: « È terminato l'imbroglio », ha titolato El Paìs. Ass

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Il club franceseritorna a tentennaresul prestitodell’argentino.Anelka si offre el’operazione si puòfare Intantosondaggi con il City

LA TENTAZIONE È BALOTELLI Più Anelka che Lisandro: trattativa serrata. La novità:sfida al Milan per Mario

di Fabio Massimo Splendore

Fernando Llorente è una pietra miliare per la prossima stagione. Ma alla Juve serve una punta subito e siccomeogni strada esperita per capire se il bomber basco potesse arrivare adesso a Torino ha trovato lo sbarramentodell’Athletic Bilbao, allora ecco che mercoledì ha preso corpo una pista tracciata già in questi giorni, ma tenuta lì,in attesa di capire se il Lione cambiasse la sua strategia. L’uomo è Lisandro Lopez e sta dando prova di volerefortemente la Juve: subito. Le sue pressioni, però, hanno un po’ irrigidito il presidente Aulas. Ma c’è fermento in

casa Juve: sale il borsino di Nicolas Anelka, con cifre già scritte: 600 mila euro subito. 200mila alla dodicesima presenza, 200 allo scudetto e 300 il premio Champions. E prendecorpo una tentazione.

L’INDISCREZIONE - E’ un sussurro meritevole l’ipotesi di attenzione. Nei sondaggiriaperti per Balotelli, dopo la disponibilità giunta dal City a parlarne, il Milan ha fattotrapelare di temere un intervento da parte della Juve. E se da Torino non c’è stato un veroe proprio intervento, le prime verifiche portano a dire che la società bianconera non è

rimasta indifferente a quanto sta accadendo a Manchester, sponda sceicchi. Insomma, qualche sondaggio c’èstato, non serve ricordare che Mino Raiola, l’esperto manager di Mario, ha gestito per anni Pavel Nedved, èrimasto suo grande amico, e alla Juve ha portato Paul Pogba. Di più: i rapporti tra Mancini e Marotta sono digrande cordialità. E la trattativa per Tevez ha cementato rapporti. Adesso pare che Supermario si possavendere: non in prestito, ma a titolo definitivo, anche con rate pluriennali. Insomma una operazione in prestito conriscatto si potrebbe intavolare. La Juve sta lavorando a distanza.

LIONE, MINI-DIETROFRONT - La giornata di ieri ha fatto registrare una sorta di ripensamento da parte delnumero del Lione, che pure con Marotta ha un ottimo rapporto, su Lisandro Lopez. Fino a mercoledì il nodo eraquello del prestito pagato con diritto di riscatto (la Juve era arrivata vicno al milione, i francesi ne chiedevanodue) oppure il prestito gratuito con riscatto obbligato, che poi obbligato non può essere ufficialmente, perchéfederalmente è una formula che non esiste: ma esistono gli accordi tra gentiluomini. La novità di ieri è che daLione sono arrivati segnali chiari su questo irrigidimento del Lione: infastidito dal pressing del giocatore? E’ unaipotesi. Oppure potrebbe essere più semplicemente che Aulas mette in atto una tattica per far scoprireulteriormente la Juve.

LE ALTRE PISTE - E allora ecco che Nicolas Anelka, già libero dalla Shanghai, rivuole l’Europa e un grandeclub. I suoi manager hanno parlato con la Juve: che ci pensa molto seriamente. Quella di Drogba è unasituazione ritenuta ancora troppo ingarbugliata, a meno che non si chiarisca e l’ivoriano non mitighi le pretese.Poi ci sono Immobile, Gabbiadini e Borriello. Per ora tutti incedibili. E ieri le prime parole da juventino di Cevallos:«Conoscerò tanti campioni, Dio mi aiuterà. E se riuscirò chiederò a Buffon se ricorda mio padre con cuiscambiò la maglia nel Mondiale 2002».

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Sono 77 i gol di Lisandro con il Lione

Una garanzia sotto porta. In favore di Lisandro Lopez parlano i numeri: dal 2009 al Lione, l'argentino ha segnato77 gol in 149 presenze, tra campionato, Coppe europee e coppe nazionali. Solo nella Ligue 1, ha messo a segno54 reti in 104 partite. Una prolificità già messa in mostra nei 4 anni al Porto: 49 gol in 106 gare. Niente male perl'attaccante cresciuto nel Racing Avellaneda, dove ha iniziato ventenne la carriera, realizzando 26 gol in 69partite. Con l'Argentina Lisandro Lopez vanta 7 presenze e un gol.

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Gli juventini di ieri edi oggi per unamessa nel Duomo Ilnipote JohnElkann: «Juvecompetitiva comevoleva lui» Edall’Australia scriveAlex

MESSAGGI E COMMOZIONE A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DI AGNELLI Tuttiricordano l’Avvocato

TORINO - Dieci anni senza l’Avvocato. Torino e l’Italia hanno ricordato ieri Gianni Agnelli nel decennale della suascomparsa. Un omaggio sentito, una giornata « di grande calore e partecipazione » come ha sintetizzato ilpresidente della Fiat, John Elkann, il nipote che ne ha raccolto il testimone alla guida dell’azienda di famiglia.Prima la messa di suffragio, officiata dall’arcivescovo Cesare Nosiglia, poi il ricordo delle istituzioni in Comune:presenti il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, i ministri Fornero, Grilli e Profumo, l'ad della Fiat,Sergio Marchionne, politici, imprenditori. Sul sagrato del Duomo, tanta gente comune, proprio come avvenne

dieci anni fa per la camera ardente al Lingotto. E non potevano mancare naturalmente glisportivi, i rappresentati di quel mondo con cui Agnelli aveva un legame indissolubile pervia della sua Juventus, della Ferrari, ma anche della passione per lo sci e per la vela.

MESSAGGIO - « Sentir dire “sarebbe piaciuto all'Avvocato” vale quanto un diploma esforzarsi di ottenerlo è il modo più giusto di onorarne la memoria. La Juve, la sua Juve,ci sta provando e, crediamo, ci stia riuscendo » si legge nel ricordo del club bianconero.Cesare Prandelli, il ct azzurro che Agnelli conobbe da calciatore, se n’è detto convinto: «L’Avvocato si sarebbe divertito. Avrebbe ammirato la classe di Pirlo, l’autorevolezza di

Buffon, l’estro di Vucinic, la potenza di Pogba, la juventinità di Marchisio, la fame di Conte. Questo almeno cipiace pensare. Ci piace immaginarlo seduto al suo posto, allo Juventus Stadium, ad applaudire entusiasta ».Conferma John Elkann: « Per lui Torino doveva avere un autorevole giornale nazionale, una fondazione diprestigio, una squadra di calcio vincente e competitiva in Europa ».

TANTA GENTE - In Duomo c’era la Juve di oggi: il presidente e nipote, Andrea Agnelli, gli amministratoridelegati, Beppe Marotta e Aldo Mazzia, Gigi Buffon, Antonio Conte, Pavel Nedved, Gianluca Pessotto. ClaudioMarchisio scrive su Facebook: « Purtroppo non ho la foto di quando Agnelli ci strinse la mano, uno a uno, nelmio primo anno alla Juventus. Eravamo al Comunale. Sarebbe stato bello condividere con lui e UmbertoAgnelli l’ultimo scudetto vinto ». E la Juve di ieri: Giampiero Boniperti, Josè Altafini, Gianfranco Leoncini,Ernesto Castano, Roberto Tavola, Roberto Bettega, Pietro Anastasi, Franco Causio, Francesco Morini, AntonioCabrini, Claudio Gentile, Antonello Cuccureddu, Stefano Tacconi, Ciro Ferrara, Fabrizio Ravanelli, FilippoInzaghi. Presenti pure il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta, il direttore generale del Torino, AntonioComi e il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo. Dall’Australia arriva via Internet il pensiero diAlessandro Del Piero, che Agnelli soprannominò Pinturicchio: « Sono passati dieci anni, ma a me sembranomolto meno. Sarà perchè per me l’Avvocato è ancora un ricordo vicino, come se quel telefono - che squillavacosì presto, di mattina - l’avessi appena messo giù. Sono già dieci anni ma quando le persone entrano cosìtanto nella testa e nel cuore, in fondo, non se ne vanno mai davvero. Eppure manca ».

AGNELLI E TORINO - Anche il sindaco di Torino accenna al legame con il calcio: « Torino nel mondo era notaperché città della Fiat e perché città della Juventus. La Juventus altra creatura a cui dedicava attenzione,passione, entusiasmo con la consapevolezza che anche così - con il calcio - Torino affermava un'altra ragionedi primato e la Fiat offriva alla città un motivo di orgoglio in più ». Orgoglio che Torino mostrò al mondo anchenel 2006 con le Olimpiadi Invernali, che l’Avvocato volle fortemente, come sottolineano Evelina Christillin,all'epoca dei Giochi vicepresidente del comitato organizzatore, e Franco Carraro, membro del Cio. Ass

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DOMANI ANTICIPO CON IL GENOA Matri con l’influenza Pirlo torna in Coppa

TORINO - La Juve continua il suo avvicinamento alla sfida col Genoa. Antonio Conte, dopo aver presenziato allamessa commemorativa dell'avvocato Agnelli, ha diretto la seduta pomeridiana programmata a Vinovo da cuiarrivano buone notizie.

EMERGENZA - L'emergenza in casa bianconera sta quasi per terminare. Bonucci e Quagliarella hanno svoltotutta la seduta insieme ai compagni e sono recuperati. Il primo ha smaltito completamente la botta al coccigepatita contro la Lazio in coppa Italia, il secondo s’è definitivamente lasciato alle spalle l’infiammazione al tendinedell’adduttore lungo della coscia sinistra. Giovinco e Pirlo, invece, rimangono in dubbio. Giovinco ha svolto metàallenamento a parte e metà con il resto della squadra risparmiandosi la partitella in famiglia per non affaticaretroppo i flessori. Il playmaker, al contrario, ha lavorato in solitudine ed è a forte rischio per sabato sera. Lasensazione è che il tecnico voglia preservarlo per la semifinale di ritorno a Roma. Al suo posto ancora una voltaPogba che giocherà la sua quarta partita consecutiva. Oltre ai lungodegenti Chiellini, Pepe e Bendtner l’unicoassente della seduta di ieri, composta da riscaldamento, torello, possesso palla e tattica, è stato Matri, colpito daun attacco influenzale: le sue condizioni non preoccupano ma nelle prossime ore si saprà qualcosa di piùpreciso.

MULTA - Il giudice sportivo Tosel ha inflitto una multa di 20 mila euro alla Juve perché, in occasione dell'andatadella semifinale di Tim Cup con la Lazio, al 33’ st i « sostenitori bianconeri hanno indirizzato alla tifoseria di altrasquadra un coro costituente espressione di discriminazione per origine territoriale, sanzione attenuata peravere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza; recidiva».Ass

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Intanto il clublavora inSudamerica: neipiani entra ancheVietto, attaccantedell’Argentina U. 20

Josip Radosevic, 18 anni,centrocampista croatodell’Hajduk: arriverà a Napolinella prossima estate (Ansa)

RADOSEVIC PREPARA LA FIRMA Il mediano saluta l’Hajduk: ormai si è promesso alNapoli

Dall’inviato Antonio Giordano

CASTELVOLTURNO - La Milano da bere è ben oltre la Pineta, distante e però«raggiungibile», un microuniverso dal quale parte un’eco che si diffondenell’universo calcio e approda sino a Napoli per raccontar ch’è fatta, cheRadosevic (19) va conquistato il terzo acquisto effettivo: tre milioni per portarsia casa un medianone vecchio stampo, tutto corsa, cuore e grinta, che intenerissima età è già arrivato in Nazionale, che dopo il Parma ha scoperto diavere pure il Liverpool tra i pretendenti e che ha scelto il San Paolo perlasciarsi andare e cavalcare la fantasia. E però, in quel vociare meneghino, c'è

dell'altro, idee sparse qua e là che arrivano persinodall’Argentina e che arricchiscono il mercato che verrà agiugno prossimo: perché per il momento, al di là deidettagli da assecondare per far decollare Radosevicverso Capodichino, si lavora pure (verrebbe da direinnanzitutto) in prospettiva.

OH SUDAMERICA - La missione possibile, cominciata da un bel po', nasce in Argentina, al sub 20, quartiergenerale di Maurizio Micheli, un ambasciatore per il Sud America, che intanto ha allungato le proprie antennesino al Racing Avellaneda per avere ulteriori informazioni su Luciano Vietto (19 nello scorso dicembre), unaseconda punta dalle movenze seducenti, un talento in erba per il quale val la pena di sprecare qualche serata edacquisire ulteriori indicazioni. E’ sempre l’ora del calcio mercato e pure quando ormai sarà finito, il 31 gennaio, siresterà svegli per capire cosa possa accadere laggiù, dove Bruno Zuculini (19) rimane un osservato assaispeciale del Napoli, che non smetterà di monitorare Carlos Henrique Casemiro (21) del San Paolo: la materiagrigia è un valore aggiunto e chi ha piedi e fosforo assieme resta nel data base di Castelvolturno.

MADE IN ITALY - Vox populi: ma sì, avevano ragione a quei tempi, e figurarsi oggi. Raccontano i frequentatoridella fiera dei sogni che qualche giorno fa, per provare a dare una sterzata imperiosa, Aurelio De Laurentiis si siasentito con Cellino e gli abbia lanciato un’idea scioccante: 15 milioni sull’unghia per Astori e Nainggolan,un’offertona lasciata cadere dal Cagliari però sempre buona per l'estate prossima. Il Napoli si lancia nel propriofuturo sbirciando la meglio gioventù che va in giro per il Bel Paese e Pedro Obiang (21) della Sampdoria ha unposto in primissima fila nel progetto, con la benedizione di Mazzarri e l’avallo di una serie di relazioni approntateda Bigon e dallo staff di 007 spediti a Marassi

IL CONSUNTIVO - Ricapitolando: ventidue giornate abbondanti, avviate prendendo Armero e Calaiò, poiconcentrandosi su operazioni con impatto indiretto - le comproprietà di Medina (19) e Mazzarani (23) conl’Udinese, il primo rimasto in Friuli, il secondo promesso in prestito al Modena - c’è Radosevic, il Gattuso dell’Est,ma anche un book colmo di soluzioni, interessi internazionali che vanno dalla Samp al Racing Avellaneda e nonescludono comunque Gabriel Paletta (27). Tra cinque mesi, quando bisognerà rituffarsi nella mischia delletrattative, la prima lacuna da colmare sarà in difesa, sul centro-destra, la zona di competenza di HugoCampagnaro, promessosi all’Inter da circa due mesi. Si ripartirà da lì, da Astori semmai o anche dallo stessoPaletta. Ma può anche accadere che al sub 20 spediscano qualche suggerimento.

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IL PERSONAGGIOGrinta e pressing: somiglia a Gattuso

NAPOLI - Mangia, prega, gioca. Per dirla un po' così, come un libro o come un film, la vita di Josip Radosevic ètutta casa, campo e chiesa. Letteralmente: diciotto anni e non sentirli, nel senso di una professionalità e di unaserietà talmente spiccate da mascherare una gioventù ancora nel fiore. Non esistono distrazioni, per Josip: calcioe poi ancora; caparbietà, cultura del lavoro e una fede in Dio che ricorda tanto quella di un fenomeno di nomeCavani.

DEB SENZA GOL - E allora, il profilo di questo mediano inesauribile che in patria paragonano a Gattuso. Il debpiù giovane della storia della Nazionale croata: prima presenza collezionata l’11 settembre 2012 contro il Belgionelle qualificazioni al Mondiale 2014, 77 minuti partendo dall'inizio, a 18 anni. Nell’Hajduk, invece, è diventatotitolare alla fine del campionato precedente: da allora, sempre presente sia in campionato sia in Europa League,dove ad agosto ha anche sfidato l’Inter. Per chiudere il discorso nazionale, Radosevic figura anche nell’elencodei convocati della prossima amichevole con la Corea del Sud in programma il 6 febbraio a Londra. Unacuriosità: non ha mai segnato un gol in partite ufficiali.La grande fede che lo anima, e che in trasferta lo fa catapultare giù dal letto anche alle 8 del mattino pur di nonperdere la messa, è un’eredità della famiglia. Unita e con quattro figli maschi: Antonio, il fratello ventiseienne, glifa da manager e lo segue come un'ombra. Scoperto dall’ex attaccante, Eupremio Carruezzo, Josip s'èinnamorato definitivamente del Napoli da spettatore delle notti di Champions. A luglio acquisirà anche lo status dicomunitario.

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Da sciogliere ancheil nodo relativo alfuturo di Uvini chepiace al Siena IlBologna su Rosati

IL DIFENSORE ARGENTINO RICHIESTO DA DELIO ROSSI Fernandez, si fa avanti laSamp

Dall’inviato CASTELVOLTURNO - Meno sei: poi Castelvolturno resterà casa loro per (almeno) altri cinque mesi. Ma sino agiovedì prossimo potrà accadere ancora qualsiasi cosa: perché quando la giostra gira, mai dire mai. Meno sei:allungando le orecchie per tentare di carpire qualcosa, per afferrare al volo un sussurro, non essendoci grida.Ma il passaparola induce alla curiosità e spinge a pensare che poi non sia del tutto ancora finita. Il destino èindecifrabile, più precisamente è un’incognita, e lo sanno benne Uvini e Fernandez, l’altra faccia del Sud America

che sta un po' sulle spine e conta le ore che separano dal Big Ben.

IL BRASILIANO - Bruno Uvini ha un minutaggio bassissimo, neanche una presenza incampionato, appena una apparizione in Europa League e comunque vari estimatori: inBrasile se lo ricordano eccome, poi ha ventidue anni si ha il sacrosanto diritto di rimettersiin gioco. Volendo, potrebbe farlo anche in Italia, perché il Siena non ha smesso

d’interessarsi a lui e quindi gli sviluppi dei dialoghi più o meno recenti alimentano le supposizioni. Il ritorno inPatria (in prestito) è l’opzione principale e non comprterebbe il rischio di doversi ambientare di nuovo; ma guaiscartare l’altra, quella che conduce dritto in Toscana.

L’ARGENTINO - Il paradosso si chiama Federico Fernandez, titolare della propria Nazionale e oggetto (quasi)misterioso nel Napoli: nel suo biennio partenopeo, c’è una doppietta al Bayern Monaco, poi una serie diprestazioni in chiaroscuro che ne hanno minato la fiducia ed hanno allarmato. La volontà del calciatore, espressadal procuratore, è trasparente ed anche umanissima: la voglia di giocare è enorme e la panchina, alla distanza,stanca ed appesantisce. In Germania ci sono tre-quattro società pronte a prenderlo, in Italia si è fatta avantiproprio ieri la Sampdoria, che diviene una seria pretendente: Delio Rossi mutua i suoi sistemi tattici, ma la difesaa quattro resta la preferita, e in quel modulo Fernandez ha dato il meglio di sé. L’idea resta lì, aggrappata aglieventi d'una sei giorni in cui ci sarà da pedalare ancora, perché le tentazioni si scatenano proprio nel finale.

GLI ALTRI - In organico, non ci sono tante eccedenze: Leandro Rinaudo è da un bel po' che non gioca, ma siallena e aspetta una maglia per potersi sfogare, dopo due stagioni sfortunatissime tra la Juventus ed il Novara,tra un’infermeria e l’altra. Chi è richiesto è pure Rosati, il portiere, finito nel taccuino del Bologna da un bel po' disettimane e però rimasto sull’uscio di Castelvolturno per mancanza di alternative. La cessione del vice-DeSanctis non è una priorità ma quando il mercato sta per imboccare la sua fase discendente, non vanno neanchescartati scenari insospettabili: al portiere piacerebbe, eccome, riafferrare le sensazioni perdute, la possibilità diriprendersi i pali e dunque di togliersi la ruggine da dosso. Accadrà soltanto nel caso in cui il Napoli dovesseriuscire ad alimentare uno scambio, per concedere una alternativa a De Sanctis. ant. gio.

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«La giustiziasportiva va rivistaHo trascorsomomenti davveroterribili, ma io eGrava possiamocamminare a testaalta. Terrò albraccio la fascia dicapitano»

7 PRESENZE IN QUESTOCAMPIONATO PaoloCannavaro, 31 anni, 32 gare e 2gol nello scorso campionato(Ansa)

IL CALCIOSCOMMESSE, LA SQUALIFICA, L’ASSOLUZIONECannavaro: Vi racconto il mio incubo

di Rino Cesarano

NAPOLI - L’inferno è alle spalle, ormai. Dopo quaranta giorni di penitenza edastinenza da calcio giocato, Paolo Cannavaro potrebbe riprendere il suo postoal centro della difesa. E cosa gli riserva il destino? Parma e il Parma, una cittàche lo adottò quando era ancora un ragazzo ed una società che l’ha saputosvezzare grazie ai consigli del fratello Fabio e di Lilian Thuram. «A Parma hodebuttato in A che avevo appena diciannove anni e tranne una parentesi aVerona ho sempre giocato lì dove ho legato con tante persone, una di questeè Mutu. Finchè non è arrivata la chiamata del Napoli che era in B. Ma quelmio ritorno fu dettato da amore vero e dalla credibilità del progetto. Lo rifareialtre centomila volte».

Ma il ricordo di quei giorni infernali, vissuti appesi ad unasqualifica interminabile quanto ingiusta, è ancora vivonei suoi pensieri. «Ho sempre pensato chequell’ingiustizia non dovesse capitare proprio a me -racconta ai microfoni di radio Marte - Sono stati giorniterribili. Come se avessi voluto gridare al mondo intero la mia indignazione e nessunomi ascoltava. La giustizia sportiva è da rivedere, ho passato momenti davvero brutti. Maora sono contento di tornare a disposizione dell’allenatore. La mia vittoria è che io eGianluca (Grava) siamo usciti con la coscienza a posto da questa storia. Possiamocamminare a testa alta».

IL RACCONTO - Rivela quale fu la sua reazione nell’apprendere la notizia dell’assoluzione piena: «Tutti midicevano di stare tranquillo ma non volli parlare neanche con i miei avvocati. Mi isolai in casa, cominciai aguardare un film insieme con mia moglie e mio figlio. Ad un certo punto azionai il telecomando e su Skyapparve la notizia che eravamo stati assolti. Scoppiai in un pianto liberatorio. Non saprei quante personeringraziare. Non ho mai voluto sentire la parola, patteggiamento ed è stato meglio così» . In questo mese e mezzo di stop forzato, Cannavaro e Grava si sono allenati regolarmente, hanno cercato di nontrasmettere la loro preoccupazione nello spogliatoio ed hanno visto il Napoli centrare quattro risultati utili di fila:«Abbiamo cercato di non far pesare la nostra situazione sui compagni. La squadra si è comportata benissimo.Ha acquistato una sua identità ed a Firenze ha dimostrato di poter far sua la partita in qualsiasi momento. Se laFiorentina ci temeva tanto, vuol dire che abbiamo qualcosa e noi questo qualcosa lo dobbiamo trasmettere sulcampo in convinzione e risultati. Fermo restando che il Parma di Donadoni è un bel mix di giovani e menogiovani e che in casa è imbattuto».

LA FASCIA - Un suo eventuale ritorno in squadra (Mazzarri deve ancora sciogliere il dubbio) comporterebbeanche il trasferimento della fascia di capitano dal braccio di Hamsik al suo, anche se Bruscolotti ha suggerito dicederla a Cavani come fece lui con Maradona in occasione del primo scudetto: «Ma quella fascia mi è stataaffidata dai compagni, non l’ho pretesa io e me la tengo ben stretta» . C’è spazio anche per un sognoirrealizzato: «Mi sarebbe piaciuto giocare con mio fratello Fabio nel Napoli ma non è stato possibile. Cheemozione, però, vedere in campo i fratelli Insigne». Infine con l’ironia che l’ha sempre contraddistinto chiude l’intervista così come l’aveva aperta, intonando un corodi scherno ai tifosi della Juve che offendono i napoletani: «Il Vesuvio è la terra che amiamo, dell’eruzione ce nefreghiamo. E’ giusto rispondere così anche se non capisco perché tanti napoletani tifino Juve» . E a CaterinaBalivo che al telefono si finge una tifosa anonima, Cannavaro risponde: «Se tuo marito tifa Roma, lascialo» . Egiù l’ennesima risata.

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Suo figlio Adrian e l’amicizia nata a Parma con Mutu

Sapete come si chiama il primo figlio di Paolo Cannavaro e di Cristina Martino? Semplice: Adrian. E sapeteperché? Semplicissimo: perché quando giocò a Parma, la società nella quale ha debuttato in serie A, Cannavaroe Adrian Mutu strinsero un rapporto di amicizia che ancora dura. Non soltanto nel nome del figlio.

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Dalla panchina apunto di forza diAllegri, il franceseha ritrovatoentusiasmo:«Aspettavo datempo la fiducia.Mazzarri mi voleva?Una cosagratificante»

FLAMINI«Porto il Milan al terzo posto e rimango qui»

Dall’inviato Furio Fedele

CARNAGO - Quinto anno di Milan. Di questi tempi è quasi un primato da...veterano. Mathieu Flamini vorrebbecontinuare la sua avventura rossonera ben oltre questo limite. Qui si trova bene, anche se l’infortunio nell’agosto2011 (legamento crociato anteriore del ginocchio destro) ha sicuramente condizionato la sua carriera. Flamini,

ora, si sta proponendo, con grande convinzione, come uno dei punti di forza di questoMilan in rimonta per il terzo posto.

Flamini, lei è cresciuto alla corte di Wenger, nell’Arsenal, che di giovani se neintende. Il Milan è sulla strada giusta? «Secondo me sì. Un giovane calciatore ha tante qualità perchè entra in campo senza farsitante domande, gioca con naturalezza. L’unico aspetto negativo è legato alla mancanzad’esperienza nelle grandi competizioni».

Cosa le ha insegnato Wenger nell’Arsenal? «L’importanza è avere stabilità, soprattutto nelle grandi squadre.Bisogna puntare sui

giovani e sui giocatori d’esperienza: in questo modo si possono ottenere i migliori risultati».

Il contratto di Flamini è in scadenza il 30 giugno... «Fisicamente sto benissimo. Io posso essere un “fratello maggiore” di 28 anni fra così tanti giovani talenti».

Niang e Constant sono due importanti novità... «Sì, è vero. Hanno grandi qualità. Un consiglio a Niang? Gli ho detto di continuare così, è sulla strada giusta».

Il desiderio di Flamini. «Mi piacerebbe avere sempre più fiducia da Allegri. Era da tempo che mi aspettavo maggiore considerazionedall’allenatore. Adesso è arrivata».

Che cosa bisogna augurarsi, invece, per il Milan? «Il terzo posto è il nostro principale obiettivo. Dobbiamo affrontare questa rincorsa non come uno “sprint” macome una maratona. Il Barcellona? Parte favorito, non ci sono dubbi, ma è un obiettivo ancora lontano».

La scorsa estate Flamini è rimasto al Milan quasi a dispetto dei...santi. «In realtà non avevo voglia di congedarmi».

Eppure non sono mancate richieste da altre squadre. «Sì, ma nulla che mi potesse interessare».

Mazzarri ha manifestato un certo interesse per Flamini. «Sì, lo so. Per me è stata una cosa gratificante. Mazzarri ha dimostrato di essere un ottimo allenatore. Loringrazio».

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I NUMERI FELICI DEI ROSSONERI Pazzini-El Shaarawy, nessuno meglio di loro

Il primo ha segnato 10 gol, il Faraone 14: è lacoppia d’oro della serie A, alla pari di Cavani eHamsik

MILANO - Il paradosso è che il Milan insegue il ritorno di Kakà, sogna Balotelli e coltiva il colpaccio Drogba. Mala realtà racconta che in casa si ritrova già la coppia gol più prolifica del campionato. Proprio così, nessuno hasegnato più del tandem composto da El Shaarawy, 14 prodezze nell'attuale torneo, e Pazzini, appena arrivato aquota 10 grazie alla doppietta realizzata con il Bologna. Solo i napoletani Cavani (17) e Hamsik (7) sono riuscitiad accumulare gli stessi numeri, ma volendo accostare all'implacabile uruguayano un attaccante di ruolo, allorain casa partenopea bisognerebbe scalare fino alle 4 prodezze di Insigne, per un totale di 21 reti, 3 in menorispetto al duo milanista. A completare il podio, ci sono i romanisti Osvaldo e Lamela, regolarissimi nei loro 10centri a testa. Mentre sia Inter (Milito 8 e Palacio 7) sia Juventus (Giovinco e Quagliarella) sono lontanissime,rispettivamente a -9 e -12.

SBLOCCATO - E pensare che, tornando sul pianeta rossonero, per diverse settimane il Milan aveva pensato dipoter contare su un solo bomber, ovvero il Faraone. Ha segnato con una straordinaria puntualità, inceppandosisoltanto nelle ultime 4 giornate di campionato (il gol gli manca da Milan-Pescara 4-1 del 16 dicembre quindi daun mese), ma ha comunque rifilato una stoccata delle sue alla Juventus in Coppa Italia. Di contro, il Pazzo èsalito in cattedra proprio tra dicembre e gennaio. Fino a novembre, infatti, era fermo a quota 5 centri, compresi i 3rifilati al Bologna nel secondo turno di campionato. Allora però era di fatto una riserva, che nemmeno si alzavasempre dalla panchina. La svolta, come anticipato, è partita in coincidenza con l'ultimo mese dell'anno: da lì inpoi, 8 gare (con la Sampdoria era squalificato) e 6 gol, 5 dei quali in campionato. E ora nessuno discute più lasua "titolarità". Contro l'Atalanta toccherà ancora a loro. Tanto più che hanno ulteriormente registrato la lorointesa ieri pomeriggio nell'amichevole contro il Gozzano. Risultato: poker per il Faraone, doppietta per il Pazzo.p.gua.

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Al di là delledichiarazioni diBerlusconi, Gallianifarà di tutto negliultimi giorni dimercato perprendere uno traBalotelli, Kakà eDrogba

Cristian Zaccardo, 31 anni(Ansa)

ECCO ZACCARDO «E’ IL MASSIMO» Dal Parma in rossonero: «La più grande opportunitàdella mia vita» In Emilia va Mesbah. Lo Zenit stringe per Abate. Proposto Diarra

di Pietro Guadagno

MILANO - Primo tassello del mercato di gennaio: Zaccardo è un giocatore delMilan. Più volte smentita un paio di settimane fa, l'operazione è stata conclusaieri pomeriggio. E, come previsto, al Parma va in cambio Mesbah, attualmenteimpegnato in Coppa d'Africa con l'Algeria. Zaccardo è arrivato nella sede delMilan nella serata di ieri ( «Da uno a 10, sono contento 10, è la più grandeopportunità della mia vita» , ha detto a Sky), per andare a cena da "Giannino".Oggi sosterrà le visite mediche, quindi arriveranno gli annunci ufficiali. Si è toltoun anno rispetto al contratto che aveva in Emilia (scadenza 2016 contro 2017,

ingaggio di poco inferiore al milione di euro) e andrà arafforzare la batteria dei laterali a disposizione di Allegrie, all'occorrenza, pure quella dei centrali.

NIENTE PRESTITI - Intanto, al di là delle dichiarazionipessimistiche di Berlusconi, nell'ultima settimana dimercato, Galliani farà di tutto per portare a Milanello unotra Kakà, Balotelli (i nomi più caldi) e Drogba. «Nessunodei primi due arriverà al Milan - ha spiegato però il

Cavaliere a Radio 2 -. Non è possibile fare un'operazione del genere in tempicome questi. Galliani ci spera sempre ma poi il linguaggio duro e inevitabiledei conti lo trattiene dall'operare» . Già perché il grande ostacolo checoinvolge sia il brasiliano sia l'azzurro è che di prestito non se ne parla, maoccorre acquistare i rispettivi cartellini. Per Kakà - si è appena impegnato afirmare una transazione con il fisco italiano per 2 milioni di euro -, la docciafredda è arrivata lunedì scorso, con la telefonata di Florentino Perez all'adrossonero. Per Supermario, invece, Raiola era andato in missione esplorativa aManchester già mercoledì sera. Risultato? Dal City è emersa la disponibilità alasciar partire Balotelli, ma solo con la formula del trasferimento a titolo definitivo. I tempi, peraltro, devono pureessere rapidi perché poi gli inglesi avrebbero la necessità di trovare un sostituto dell'attaccante. E allora l'unicaeffettiva concessione è il pagamento pluriennale.

CACCIA AL TESORETTO - Il problema è che il Milan non ha i mezzi per impegnarsi nemmeno in questo senso,così c'è il segreto timore che su Supermario si possa inserire addirittura la Juventus. Per Drogba, invece, l'unicoscenario, al di dell'accettazione dell'offerta da parte del giocatore, è che risolva da solo il contratto con loShangai. A questo punto, i concreti margini per una svolta li può offrire il mercato in uscita. Nello specifico,quindi, Robinho e Abate. Per il brasiliano si parla di una sostanziosa offerta del Fenerbahce. Accetterà ditrasferirsi in Turchia, dopo aver rinunciato a tornare al Santos? Potrebbe dipendere dall'entità del contratto,fermo restando che anche dei suoi interessi si occupa Raiola, ovvero il manager di Balotelli. La vera novità,allora, è un viaggio di Andrea D'Amico a Mosca. Con lo scopo, magari, di verificare la possibilità di un rilanciodello Zenit San Pietroburgo rispetto all'offerta iniziale mai modificata di 10 milioni di euro per Abate. E ci sarebbepure un interessamento dello Spartak per Antonini. Per chiudere un'altra giornata di grande attività in casarossonera, c'è da registrare pure l'autopromozione di Alou Diarra, 31 anni, centrocampista che ama piazzarsidavanti alla difesa, passato la scorsa estate dal Marsiglia al West Ham, dove però sta trovando poco spazio.Assodato che potrebbe arrivare in prestito gratuito, il Milan si è preso comunque del tempo per valutare lasoluzione.

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Nelle ultime 19 garel’Inter ha subito golin 17 partite E unamedia di due insette trasferte

LA DIFESA NERAZZURRA Troppi gol subiti, è allarme

Dalla redazione MILANO - Il problema è in difesa. In attesa del ritorno di Milito (il ginocchio sinistro migliora ma lentamente) e diCassano (ieri ha lavorato con una parte dei compagni, oggi proverà a forzare), Stramaccioni deve ritrovarel’affidabilità difensiva che ad inizio stagione le aveva permesso di subire pochi gol, soprattutto dopo il passaggio

alla linea a 3. I dati rivelano che Zanetti e compagni stanno incassando reti conimpressionante e preoccupante continuità e, visto che in attacco il ritmo realizzativo non èpiù quello dei giorni d’oro, il tecnico romano si trova costretto a individuare in fretta unasoluzione.

ZERO RETI - Nelle prime 15 gare ufficiali del 2012-13, l’Inter è riuscita a tenere imbattutala sua porta addirittura in 8 occasioni, 5 in Serie A e 3 in Europa. In particolare nelle 6 sfide dopo il passaggiodalla difesa a 4 a quella a 3 (il 26 settembre in Chievo-Inter 0-2) Handanovic non ha dovuto raccogliere palloninella sua porta in 4 occasioni. Dopo le prime 15 sfide ufficiali però i problema è venuto fuori e nelle successive19 partite la formazioni di Stramaccioni ha subito almeno un gol in 17 occasioni, mantenendo la porta inviolatasolo nel successo interno contro il Palermo (1-0) e nella sfida di Coppa Italia con il Verona (2-0). Restringendo ildiscorso alle 21 giornate di Serie A, l’Inter non ha subito reti in 7 occasioni. Le formazioni che la precedono inclassifica hanno fatto tutte meglio (Juventus e Lazio 10 volte, Napoli 8), ma anche alcune di quelle cheinseguono i nerazzurri hanno avuto numeri migliori (Siena 9 volte e Torino 8) o uguali (Catania e Fiorentina 7). A dispetto della quarta difesa del torneo (23 gol subiti, 13 nell’ultima mezzora...), l’Inter in trasferta subiscesempre almeno un gol. O almeno questo succede da quando è terminata la striscia di 10 affermazioni esterne (intutto 4 reti al passivo). Nelle successive 7 trasferte i gol incassati sono stati 14 e non a caso l’ultimo successolontano da San Siro risale all’8 novembre in Europa League. Nelle ultime 7 trasferte, mai la porta di Handanovicè rimasta inviolata. and.ram.

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Schelotto continuaa sperare neinerazzurri, maintanto Livaja siavvicinaall’EintrachtProposto Gago. Ecome viceHandanovic c’èUjkani

Paulinho, 24 anni, stella delCorinthians (Reuters)

VIA COUTINHO PER PAULINHO Parte l’asta per il trequartista brasiliano che piace inInghilterra Con i soldi della sua cessione, Moratti cercherà il sì per il mediano

Dalla redazione Andrea Ramazzotti

MILANO - L’asta che sta prendendo quota tra Liverpool e Southampton perCoutinho potrebbe favorire l’Inter nella corsa a Paulinho. Ceduto Sneijder alGalatasaray con un incasso di 7,5 milioni (più 1 di bonus) e un risparmio di 5milioni sul suo stipendio (più i 24 fino al 2015...), il club nerazzurro ha bisognodi un’altra operazione in uscita prima di dare l’assalto al centrocampista delCorinthians. Ne hanno parlato anche ieri il presidente Moratti, il dt Branca e ilds Ausilio nel corso di un nuovo vertice presso la sede del club. La svolta

potrebbe darla Coutinho perché il Liverpool non lo molla(ha offerto 10 milioni più bonus) e il ragazzo, se propriodovesse andarsene da Milano, vorrebbe indossare lamaglia dei Reds. Al tempo stesso, però, è segnalata inarrivo una nuova proposta del Southampton, un rilanciofino a 10,2 milioni di sterline (12,5 milioni di euro). Unemissario è andato nel ritiro spagnolo del club ingleseper far accelerare la trattativa e presentare l’offerta.L’Inter ieri sera non l’aveva ancora ricevuta, ma certo sitratterebbe di una cifra molto vicina a quella che Morattipretende per far partire il brasiliano, pagato in tutto 4

milioni. Il club di corso Vittorio Emanuele vorrebbe chiudere in fretta perimpostare l’operazione Paulinho. Il centrocampista del Corinthians aspettal’Inter, ma il suo club è tutto meno che disposto a trattare. Bisogna pagarel’intero importo della clausola rescissoria (tra i 18-20 milioni): con i soldi diCoutinho e Sneijder, l’Inter può farcela.

SCHELOTTO E GILLET - Nonostante i segnali di chiusura che arrivano dal dgMarino ( «Credo sia inutile parlare di Livaja all’Atalanta perché al momentonon c’è trattativa» ), anche perché l’Eintracht Francoforte sta stringendo perLivaja e Bessa, Ezequiel Schelotto continua a sperare in un approdo all’Inter.La trattativa potrebbe sbloccarsi negli ultimi 2-3 giorni, ma intanto il calciatoremanda messaggi inequivocabili sul suo sito twitter. Ieri per esempio ha scritto:«Nessuno ti può togliere l'opportunità di sognare» . Cosa? L’Inter? E poi acoloro che lo stimano e lo vorrebbero a Milano: «Vi dico una cosa, non perdere mai la fiducia» . L’Atalantachiede 5 milioni più metà Livaja (valutato tra 1 e 1,5 milioni). L’Inter è arrivata a proporre 3 più il 50% del dg.Alternative? Jung, Cassani e da ieri anche Guillaume Gillet, ventinovenne esterno destro (belga) dell’Anderlecht.E’ stato proposto. Le dichiarazioni del presidente del Montpellier, Nicollin, che hanno portato al comunicato dismentita di Branca, non sono piaciute affatto al presidente Moratti. Belhanda era ed è un giocatore seguitodall’Inter, ma l’incontro con l’agente del giocatore, in programma in questi giorni, è stato annullato perché ilpatron non ha gradito come è stata tirata in ballo la sua società solo per alzare con il Fenerbahce il prezzo delcartellino. L’Inter sta valutando Gago. Per il vice Handanovic, occhio a Ujkani.

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Dopo l’addio alSettore Tecnico,Albertini sgrida l’excampione: «Haipersoun’occasione»

Roberto Baggio, 45 anni (Ap)

IL CASOBaggio, la storia di un mito che può dare di più

di Alberto Polverosi

E’ finita male perché Baggio credeva una cosa e la Federcalcio ne credevaun’altra. E’ finita con una polemica fra il miglior giocatore italiano dal ‘90 ad oggie la Federazione che porta i colori che lui ha sempre difeso. Baggio, come solo Gigi Riva in passato, è stato un giocatore trasversale, non èmai appartenuto ad un solo club, non è mai stato solo della Fiorentina o dellaJuve, gli unici confini a lui noti sono quelli della Nazionale. Si ricorda un golsegnato con i viola o i bianconeri, ma I Gol di Roberto Baggio sono quellisegnati con la maglia azzurra, a Italia ‘90 (con i difensori cecoslovacchi che

stramazzavano uno dietro l’altro nella vana rincorsa diuna saetta) o a Usa ‘94, quando ci tirò giù dalle scalettedell’aereo (come ama dire il ct dell’epoca, Arrigo Sacchi)agli ottavi di finale contro la Nigeria: fece passare unpallone da calcio fra un cespuglio di gambe e polpaccineri dove difficilmente sarebbe passata una pallina dagolf. E anche nella disgrazia (calcistica), nell’errore, siricorda non un qualsiasi rigore sbagliato, ma Il Rigore

spedito nel cielo di Pasadena. Anche allora aveva indosso la maglia azzurra. E’ un peccato che finisca così, Baggio poteva e doveva dare di più, laFedercalcio (che lo aveva messo a capo del Settore Tecnico dopo la disfattasudafricana) poteva e doveva crederci di più. Non si tratta di stabilire chi abbia perso l’occasione (ieri DemetrioAlbertini, vice presidente della Federcalcio, non ha avuto dubbi nella lettera inviata al suo ex compagno: “Seistato tu a perdere l’occasione” ). L’occasione è sfumata, ma forse può essere una storia utile per il futuro.Quell’eterno ragazzo col codino che faceva impazzire chi ama il calcio ha ancora tutto da dare. A dispetto delnome, il Settore Tecnico affidato al giocatore più tecnico non ha avuto successo. Ma Baggio non può chiuderequi col mondo che lui ha amato e da cui è stato profondamente ricambiato. E’ un tesoro che il calcio deve ancorasaccheggiare. E’ l’ideale per far capire ai bambini cosa significa giocare, quali sono i valori da rispettare, quantaserietà, quanto impegno, quanta forza sono necessari per dare forma e sostanza a un sogno. Lo può fare nonperché è stato il più bravo, ma perché per arrivare ad essere il più bravo e per restarci tanto a lungo ha lottatocontro un ginocchio sbriciolato quando era un ragazzino. Perché ci ha messo forza, sudore e coraggio, perché siè battuto contro certa diffidenza, perché in vita sua, in campo suo, ha ottenuto tutto faticando. Eppure aveva ildono divino del piede, della fantasia, del genio, ma niente gli è capitato per caso. Forse non era il posto migliore per un ragazzo timido come lui. Doveva indicare una strada, dare una strategia,lui che è sempre stato strategia di se stesso. Baggio è un Peter Pan, deve stare con i ragazzi perché saràsempre un ragazzo, magari con i capelli brizzolati, ma sempre con lo sguardo vivo. Per pensare al futurodobbiamo iniziare dal passato e il calcio ha bisogno di personaggi come lui. Quando arriverà, si presenti da solo,senza tutori né manager, non ne ha bisogno, faccia tutto di testa sua. Quella sarà l’occasione da non perdere.

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Per il brasiliano una clausola da 18-20 milioni

Sette sono le squadre in cui Paulinho, nonostante abbia solo 24 anni, ha giocato. Cresciuto nel Portuguesa, poipassato al Pao de Açucar, il brasiliano ha prima fatto parte dello Juventus di San Paolo per poi approdare inEuropa, con i lituani del Vilnius e i polacchi del Lodz. Nel 2009 il ritorno in Brasile con il Bragantino e, infine, ilCorinthians con cui, tre anni, si è affermato. In Brasile dicono che la sua clausola di rescissione si aggiri sui 18-20 milioni.

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Il club giallorossonon commenta maormai è rottura Oggiil confronto:cessione subito?

Maarten Stekelenburg, 30 anni,11 presenze in questastagione, 9 in campionato e 2 inCoppa Italia (Lapresse)

STEKELENBURG SI RIBELLA «Io voglio giocare. Goicoechea non serviva, c’era giàLobont»

di Alberto Ghiacci

ROMA - La Roma si limita al più classico dei «no comment» . Ma certo nessunoin casa giallorossa è contento. Perché a questo punto Stekelenburg ha sancitola rottura del rapporto con Trigoria, soltanto un anno e mezzo dopo il suo arrivo.Ieri pomeriggio, quando ancora le parole dell’olandese non erano state diffuse,il direttore sportivo romanista, Walter Sabatini, parlava ancora di Stekelenburgcome «il portiere titolare...» . Ma, evidentemente, la notizia della nonconvocazione da parte del ct Van Gaal per l’amichevole Olanda-Italia del 6febbraio ad Amsterdam ha fatto saltare i nervi di Stekelenburg. Che non si ètenuto e ci è andato giù pesante: «L’ultima partita che ho giocato è stata control’Atalanta, l’undici dicembre scorso (il portiere parla dell’ultima volta prima di

Roma-Inter del mercoledì di Coppa Italia, ndr) e seisettimane senza giocare sono tante. Ho sofferto per un problema alla gamba eGoicoechea ha preso il mio posto. Perché ho perso la fiducia di Zeman? Non lo so, nonne abbiamo mai parlato, ma mi sembra di capire che non posso fare niente per cambiarequesta situazione» .

USCITA - Se può essere comprensibile l’amarezza di un giocatore di 31 anni che non trova spazio, ciò che nonpuò passare è l’attacco nei confronti del compagno di squadra e collega di ruolo Mauro Goicoechea: «Ho trovatodel tutto inutile il suo acquisto dato che c’era già Lobont. Che bisogno c’era di un terzo portiere? Io vogliogiocare, non stare in panchina» . Un’uscita pesante, forse la più efficace da quando Stekelenburg veste lamaglia della Roma. Perché il portiere, parlando al sito olandese sport-promotion.nl, ha voluto mettere pressionealla Roma. Il club giallorosso proverà a fare chiarezza con il diretto interessato già oggi, ma la situazione apparedifficilmente recuperabile: la Roma non è intenzionata a passare sopra al riferimento a Goicoechea, perché icompagni di squadra non andrebbero mai tirati in ballo. L’uruguaiano, peraltro, probabilmente perde qualcosa nelconfronto tra i pali ma rispetto a Stekelenburg ha sicuramente una maggiore facilità di uscita (di gioco e nondialettale...). Goicoechea, per esempio, forse non avrebbe preso il gol di Palacio di mercoledì sera: «Non pensoche quel gol sia arrivato perché ero in ritardo - ha continuato Stekelenburg - ma i difensori avrebbero dovutoanticipare l’attaccante dell’Inter. Peccato, perché in vista della gara di ritorno sarebbe stato buono il 2-0» .

CESSIONE - La Roma aveva pensato di vendere Stekelenburg già l’estate scorsa. Logico che, successivamenteal lancio di Goicoechea da parte di Zeman, l’intenzione di cedere l’olandese si è fatta viva di nuovo ora, durantela sessione di mercato invernale. Il procuratore di Stekelenburg, Jansen, ha incontrato la dirigenza giallorossa aTrigoria non più tardi di due settimane fa: in quell’occasione l’agente del portiere aveva manifestato l’intenzionedi voler cambiare squadra e la Roma aveva risposto di ripresentarsi nel momento in cui ci fossero state offerte trai 4 e i 5 milioni di euro. Ma niente: né Fulham, né Arsenal e né Milan si sono mosse ufficialmente. E infattiStekelenburg sembrava destinato a restare. Ora, però, sarà tutto più difficile: la Roma può trovarsi costretta acedere uno dei suoi giocatori più importanti nelle ultime ore di mercato, con tutto ciò che ne consegue in perditadel potere di trattativa.

ALTRI - Per il resto il mercato della Roma, restando alle parole del direttore generale Baldini e di quello sportivoSabatini, «è chiuso» . Il club giallorosso non ha mollato la presa su Bellomo del Bari ma per l’attacco il rinforzo ègià in casa. Nel giro di due settimane al massimo, infatti, rientrerà a Trigoria Nico Lopez, che sta facendobenissimo al Sudamericano Under 20 con l’Uruguay. Semplice il ragionamento della Roma: perché andare aprendere un altro attaccante giovane se ce lo abbiamo già e pure forte? Chi può partire è Marquinho mal’impegno del brasiliano messo in campo nei pochi minuti giocati contro l’Inter è piaciuto a Zeman e alla dirigenza.

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Oggi gliaccertamenti «ARoma stobenissimo e voisiete meravigliosi»ha detto ai tantitifosi accorsiall’evento Nike

Mattia Destro in posa con iragazzi protagonisti della sfidaNike Mercurial Race

DOPO IL GOL IN COPPA Carica Destro: «Sogno un gol nel derby»

Ma l’attaccante è fermo per una distorsione allacaviglia: «A Bologna non ci sarò»

ROMA - La botta alla caviglia rimediata contro l’Inter era più grave del previsto.E così ieri Mattia Destro ha svolto solo fisioterapia per «un trauma distorsivo» :l’articolazione dell’attaccante era gonfia e la Roma procederà oggi con tutti gliaccertamenti del caso. E’ stato lo stesso Destro, intervenuto in serata all’eventoorganizzato dalla Nike, a far capire che a Bologna non ci sarà: «Non ce lafaccio...» ha detto ai tanti tifosi che lo aspettavano. Poi, però, un desiderio, diquelli importanti: «Sogno di fare un gol al prossimo derby» . I tanti ragazzi chegli stavano intorno a quel punto sono impazziti. Destro oggi è più tranquillo, ha

trovato una buona continuità e con i due gol in CoppaItalia ha ripreso il feeling anche con la porta avversaria. Itanti errori commessi nelle prime due partite del 2013, aNapoli e Catania, lo avevano messo al centro dell’attenzione e delle critiche.

ATTESA - Ma ormai si tratta di ricordi, perché nel frattempo Destro ha regalato alla Romala qualificazione alla semifinale di Coppa Italia con il gol di Firenze e ha messo la firma sulprimo successo nell’andata (2-1 all’Inter). A questo punto il suo bottino, dopo i primi sei

mesi in un grande club, parla di 7 gol di cui 4 in campionato. La Roma è sempre più convinta che Destrorappresenti il futuro del calcio italiano, sia in maglia giallorossa che in maglia azzurra. E anche il giovaneattaccante sente che il vento è cambiato. In tanti lo hanno voluto incontrare ieri sera: lui, tra un sorriso e l’altro, èstato disponibilissimo. La sua andatura, a dispetto dell’infortunio, non era né lenta né incerta. Una voce dallafolla gli ha chiesto come si trova in giallorosso, la risposta di Destro è arrivata naturale: «A Roma sto benissimo,siete meravigliosi» . Non solo, però. Perché poi Destro ha fatto una mezza promessa a chi gli ha chiesto delladoppia sfida di coppa contro la sua ex squadra, l’Inter: «Al ritorno ne segno un altro...» ha detto ancorasorridendo.

SPONSOR - All’evento fissato dal marchio leader dell’abbigliamento sportivo, il Nike Mercurial Race, Destro hapartecipato come testimonial di presentazione dei nuovi scarpini, proprio quelli indossati dall’attaccantegiallorosso mercoledì sera in Coppa Italia contro l’Inter. Prima, nel tardo pomeriggio, il passaggio a via Farsalo,sul campo della Romulea, storica società dilettantistica della Capitale. Lì sedici ragazzi si sono sfidati su prove divelocità testando le Nike Mercurial Vapor IX. I due ragazzi più abili e veloci sono stati Nicholas Biagini e CristianPerfidi che si aggiungono ai due vincitori della gara di Milano e il prossimo 29 gennaio sfideranno i vincitori dellegare degli altri paesi europei disputate a Parigi davanti ai più grandi attaccanti del panorama internazionale cheindossano i nuovi scarpini. Poi, in serata, Destro è stato accolto da centinaia di tifosi al Nike Corso, il negozioNike di via del Corso dove ha premiato Nicholas e Cristian. In tanti, alla fine, hanno aspettato l’attaccante dellaRoma per ringraziarlo della disponibilità mostrata tra foto e autografi. Una festa, in attesa del ritorno in campo:quasi certamente, tra una settimana, venerdì prossimo quando all’Olimpico arriverà il Cagliari. a.ghi.

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Ora il Siena puòsognare Dybalae se otterrà ancheKurtic darà Angeloai rosanero. E’ piùMilan che Inter perJorginho a giugnoE Strasser passa alParma

IL MERCATO - AFFARI E TRATTATIVEPALERMO-SORRENTINO, FINALMENTE. E ORA SPERDUTI Lo Monaco rifà l’attacco:Formica ok, oggi atteso Boselli, a un passo un’altra stella del Newell’s. Portanova alGenoa

di Fabio Massimo Splendore

E’ ancora Palermo show. Ieri è stato ufficializzato il passaggio in rosanero diStefano Sorrentino (33): prestito a 2,5 milioni con un milione e mezzo alriscatto. E oggi è atteso anche Mauro Boselli (27). Ma nella tarda serata èarrivata dall’Argentina la notizia di una fortissima accelerazione per MaurizioSperduti (26); altro argentino con passaporto italiano del Newell’s Old Boys.L’offerta di Lo Monaco pare sia stata accettata. Oggi l’ufficialità.

IL SIENA ASPETTA - A questo punto il Siena sente aprirsi la strada per PauloDybala (19), l’attaccante argentino a disposizione di Gasperini. Il ds Antonelli ne avevagià parlato con l’amministratore rosanero Lo Monaco che nella trattativa aveva chiestoAngelo (31): l’operazione verrà rimessa in piedi anche con Jasmin Kurtic (23) da Iachini.

IL GENOA COMPRA - Alla fine Daniele Portanova (34) è passato al Genoa a titolodefinitivo: il Bologna ha dato il via libera, il difensore ha firmato fino al 2016. Nell’accordoc’è la formalizzazione dell’accordo per la metà di Alberto Gilardino (30), ora in prestito alBologna: verrà definito al termine di questa stagione.

UN MEDIANO PER DONADONI - Nell’ambito dell’incontro di ieri tra il Milan e il Parma, non c’è stato solo ilpassaggio in Emilia di Djamel Mesbah (28), inserito nell’affare Zaccardo. I due club hanno perfezionato un altroaffare che verrà chiuso oggi: il trasferimento in gialloblù del centrocampista Rodney Strasser (22), in prestito condiritto di riscatto. Sul fronte delle cessioni oggi verrà definito Dorlan Pabon (25) con i messicani del Monterreyper 6,5 milioni di dollari. Ancora in stand by la vicenda relativa ad Amauri (32), voluto fortementedall’Hoffenheim, ma altrettanto fortemente convinto a restare se il Parma vorrà. Il club tedesco ha chiesto ancheGabriel Paletta (26).

DERBY PER GIUGNO - Ieri è stata una giornata forse cruciale per il futuro di Jorge Luiz Frello, in arte Jorginho(21), il centrocampista del Verona che sembra destinato a Milano. Il problema è capire la sponda e in questomomento sembra il Milan ad aver compiuto qualche passo in più in avanti rispetto all’Inter. Ci sono stati contattiravvicinati tra i rossoneri e i veneti. L’operazione chiaramente verrà impostata alla fine di questa stagione.

ALTRE OPERAZIONI - L’Udinese ha preso il difensore del Gremio Naldo (24): potrebbe arrivare a giugnooppure essere appoggiato alla Samp subito. E’ sfida tra i Pozzo e Campedelli per Juan Pablo Nieto (19),centrocampista colombiano: l’Udinese ha fatto un’offerta e il Chievo ha rilanciato.

DALL’ESTERO - Il centrocampista del Tolosa Moussa Sissoko (23) è passato al Newcastle che ieri haufficializzato anche l’arrivo del terzino del Nancy Massadio Haidara (20). E’ ufficiale il passaggio di FedericoMacheda (21) in prestito dal Manchester United allo Stoccarda. L’Anzhi ha preso il centrocampista RicardoCenturion (20), ricercatissimo anche in Italia: 7,5 milioni di euro nelle casse degli argentini del Racing.

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E’ arrivato dall’Ajax per 6,5 milioni

La Roma ha acquistato Maarten Stekelenburg nell’estate del 2011, prelevandolo dall’Ajax a fronte di una spesadi 6,5 milioni di euro. Fu uno dei primi rinforzi scelti dalla nuova dirigenza. Il portiere olandese ha firmato uncontratto fino al 2015 con un ingaggio da 2,7 milioni lordi a stagione.

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Se parte Julio Sergio fa il terzo?

La Roma in caso di addio di Stekelenburg avrebbe bisogno di un portiere. Da ricordare che sotto contratto c’èsempre il brasiliano Julio Sergio, avvistato a Trigoria qualche giorno fa. L’alternativa interna per il ruolo di terzo sichiama Svedkauskas, preso l’estate scorsa per la Primavera. E Curci ha rifiutato il Paok...

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E Macheda va dallo United allo Stoccarda

Il Manchester United ha ceduto in prestito Federico Macheda allo Stoccarda fino a fine stagione. Poco utilizzatoda Ferguson, il 21enne attaccante romano ha totalizzato 22 presenze in Premier (4 reti) e 4 in Champions. Hagiocato anche con Samp e Queens Park Rangers.

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OGGI LA DECISIONEInchiesta Uefa: c’è il rischio porte chiuse

L’Uefa decide. La Lazio era stata deferita per i presunti cori razzisti uditi in occasione del match casalingo controil Tottenham. La disciplinare si è riunita ieri a Nyon, è stato annunciato che il verdetto sarà comunicato neiprossimi giorni. In verità il club potrebbe conocerlo nelle prossime ore. I rischi: una forte multa, una gara a portechiuse, la squalifica del campo per un turno.

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Occhi sul torneoSudamericano lasocietà è a caccia ditalenti Il Pescararivuole Kozak, sipuò pensare aQuintero. Attacco:in lista Abdellaouee Mehmedi

Diego Rolan, 19 anni,attaccante esterno delDefensor (Ap)

ROLAN ALL’ESAME DECISIVO La Lazio studierà l’attaccante dell’Uruguay Under 20anche domenica con il Cile

di Daniele Rindone

ROMA - Rolan in tv, gli occhi della Lazio puntati su di lui. L’ala del DefensorSporting tornerà in campo domenica sera con l’Uruguay under 20, sfiderà ilCile, è tra i grandi protagonisti del torneo Sudamericano. E’ stato proposto aLotito e Tare, è seguito, sarà studiato con più attenzione. Ha caratteristicheinteressanti, da centrocampista offensivo e da attaccante. Nasce ala destra,può giocare più avanzato, in Primera Division ha segnato 8 gol in 15 partite. E’in crescita e le prestazioni firmate con la sua Nazionale stanno facendo salire la

valutazione. Una squadra tedesca avrebbe giàpresentato un’offerta di 4 milioni di euro per portarlo inBundesliga. La Lazio non ha intenzione di investire tuttiquesti soldi per un ragazzo che compirà 20 anni il 24marzo. Ma tiene d’occhio la pista. E non molla Hetemaj,centrocampista del Chievo, un vecchio obiettivo.

QUINTERO - Meno di una settimana alla chiusura del mercato, la Lazio sembra ferma,lavora nell’ombra, potrebbe centrare un colpo, forse due. Un centrocampista offensivo e un attaccante, si lavorasu questi binari. E’ partito Rocchi, se sarà ceduto un altro bomber si lancerà l’assalto alla nuova punta. Tutto èlegato al caso Zarate e alla posizione di Kozak. L’argentino non accetta le destinazioni proposte dalla società; ilbomber ceco ha poco spazio, riflette nuovamente sul futuro. Il Pescara è tornato a bussare alla porta di Lotito, c’èstato un incontro mercoledì sera a Roma. Il presidente Sebastiani vuole Kozak da tempo, aspetta una rispostanelle prossime ore. A dicembre era stato ipotizzato uno scambio di comproprietà con Quintero, il fantasista degliabruzzesi, chissà che quell’idea non torni di moda. Una punta in più. In lista resta Abdellaoue dell’Hannover, sarebbe stato proposto a vari club italiani, anche alPescara. Tare lo segue da mesi, lo conosce bene. E’ stato offerto Mehmedi della Dinamo Kiev, società che si erainteressata a Mauro Zarate. Non è un centravanti, è una seconda punta duttile.

I PORTIERI - Rebus portieri, non c’è ancora soluzione. Il Chievo, prossimo avversario dei biancocelesti, aspettaBizzarri, in alternativa pensa a Carrizo. La Lazio lascerà partire il primo solo in caso di rinnovo del secondo. C’èstato solo un contatto telefonico tra Lotito e Sabbag, il manager dell’ex portiere della Nazionale argentina. Nelleprossime ore potrebbe svolgersi l’incontro decisivo per affrontare il tema rinnovo (Carrizo è in scadenza agiugno). Sono arrivate due richieste per Scaloni e Zauri: l’argentino è corteggiato dall’Atalanta, la Lazio avrebbedato il via libera per il trasferimento. Sul secondo c’è lo Spezia. Rumors dall’Ucraina: lo Shakhtar Donetskstarebbe pensando a Hernanes per la prossima stagione, sarebbero pronti 24 milioni di euro. Lotito nei giorniscorsi è stato chiaro: «Resterà con noi» .

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GLI ARBITRIValeri a Cagliari, Rocchi a Parma

Domani�l LAZIO-CHIEVO (ore 18): Giacomelli di Trieste (guardalinee Rosi e Crispo, quarto uomo Rubino, arbitrid'area Calvarese e Abbattista).�l JUVENTUS-GENOA (ore 20,45): Guida di Torre Annunziata (guardalinee Galloni e Passeri, quarto uomoAltomare, arbitri d'area Romeo e Palazzino).

Domenica (ore 15)�l BOLOGNA-ROMA (ore 12.30): Giannoccaro di Lecce (guardalinee Paganessi e Preti, quarto uomoNicoletti, arbitri d'area Orsato e Velotto).�l ATALANTA-MILAN: Gervasoni di Mantova (guardalinee Rilli e La Rocca, quarto uomo Liberti; arbitri d'areaTagliavento e Pinzani)�l CAGLIARI-PALERMO: Valeri di Roma (guardalinee Tonolini e De Pinto, quarto uomo Manganelli, arbitrid'area Bergonzi e Baracani).�l CATANIA-FIORENTINA: Celi di Bari (guardaline Bianchi e Posado, quarto uomo Costanzo, arbitri d'areaDamato e Di Bello).�l PARMA-NAPOLI: Rocchi di Firenze (guardalinee Padovan e Cariolato, quarto uomo Petrella, arbitri d'areaRizzoli e Banti).�l SAMPDORIA-PESCARA: Tommasi di Bassano del Grappa (guardalinee Iannello e Musolino, quarto uomoViazzi, arbitri d'area Doveri e Candussio).�l UDINESE-SIENA: Peruzzo di Schio (guardalinee Stefani e Vuoto, quarto uomo Marrazzo, arbitri d'area DeMarco e Pairetto).�l INTER-TORINO (20,45): Massa di Imperia (guardalinee Barbirati e Maggiani, quarto uomo Di Liberatore,arbitri d'area Mazzoleni e Russo).

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«La Lega? Gruppodi incapaci con acapo Berettapersona inefficientee immobile»

«Lotito come Montisono due cheportano al disastroBerlusconi? Kakànon porta voti...»

Maurizio Zamparini presidentedel Palermo

CICLONE ZAMPARINI Bordate del patron rosanero per tutti

di Paolo Vannini

PALERMO - Il Palermo finalmente si rafforza sul mercato ma la scena laprendono sempre le parole di Zamparini. Le sua ultime frasi, rilasciate aRadio24 nel corso del programma “La Zanzara”, non passano inosservate. Apartire dalla stroncatura della Lega Calcio fresca di nuove elezioni: « La Lega èdiventato un gruppo di venti incapaci di cui Beretta è il capo - va giù duro ilpatron dei rosanero - Beretta è la fotografia dell’Italia, un presidente che fa il

doppio lavoro. Una persona inefficiente, immobile; lacolpa non è sua ma dei presidenti, come la causa dellosfascio dell’Italia sono gli italiani. Al Governo c’è Monti,in Lega c’è Lotito, due che portano al disastro ».Zamparini ne ha anche per il presidente del CataniaPulvirenti e per le sue battute acide su Agnelli: « AndreaAgnelli è un signore, non sarebbe mai sceso così in

basso con le parole come ha fatto Pulvirenti ». Un pensiero alla pesantesituazione del Palermo: « Se penso alla retrocessione mi viene il mal distomaco, sarebbe uno dei dolori più grandi della mia vita, ma non accadrà.Faccio una promessa e dico che ci salveremo 5 o 6 giornate prima della fine ». Ultimi strali per Berlusconi: «Vuole comprare Kakà ma gli dico che non porta voti né vittorie. Gli italiani non sono cretini e poi se il Real lolascia andare significa che ormai può tornare solo in Brasile o che è finito ».

FORMICA E SORRENTINO - Il fantasista argentino, acquisto a sorpresa di Lo Monaco, è giunto ieri in città e hasvolto il primo allenamento sotto la pioggia. Oggi pomeriggio (ore 18) sarà presentato alla torre Sud dello stadioBarbera e potrebbe essere subito inserito in squadra da Gasperini. Più probabile comunque che a Cagliari partadalla panchina. Formica ha giocato in questi mesi nei Blackburn Rovers, serie B inglese, totalizzando 15presenze ed un gol. Nella seduta di ieri ha palesato una buona condizione e messo in mostra una parte del

repertorio che gli viene accreditato. Al sito ufficiale rosanero ha affidato le sue primedichiarazioni italiane: « Sono molto contento di essere qui, è stata una trattativa rapida.Conosco il momento del Palermo, so che è una situazione complicata; è fondamentalemantenere la categoria e farò di tutto per far restare la squadra in serie A. Per me èimportante la presenza di parecchi compagni sudamericani (è stato Munoz a fargli daCicerone al campo, ndc) , ragazzi che parlano la mia lingua e mi aiuteranno a inserirmi almeglio. E’ una grande chance per la mia carriera essere arrivato in Italia e in una città

importante; ai tifosi prometto sacrificio e umiltà e mando loro un saluto ». Oggi Maurito potrebbe essere raggiunto da altri due connazionali con passaporto comunitario: uno che porta ilsuo stesso nome, Mauro Boselli, centravanti del Wigan già stato in Italia al Genoa (7 presenze, 2 gol nel2010/11, uno dei quali decise il derby contro la Sampdoria), e l’attaccante esterno Mauricio Sperduti, anche luicresciuto nel Newell Old Boys. Dalle punte al portiere perché Sorrentino stavolta arriva davvero: il portiere delChievo sarà oggi a Palermo per le visite mediche, domani dovrebbe allenarsi e quasi certamente domenicaandare in campo a Cagliari. Definita anche la formula di pagamento, con un anticipo subito (2,5 mln di euro) ed ilresto (altri 1,5 mln) a giugno. Contratto fino al 2016. Ai microfoni di Stadionews 24, Sorrentino ha espresso la suafelicità: « Tutto si è risolto al meglio, ora sono a disposizione del mister - ha affermato il portiere 33enne - laclassifica precaria non mi spaventa, ci aspetta un duro girone di ritorno, ma abbiamo le carte in regola perrimontare».

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Via libera delSindaco di QuartuCdA in allarme: laRegione nonassicura i 2 milioni

ok per is arenasIl Cagliari può ospitare i rosa nel suo stadio

di Giuseppe Amisani

CAGLIARI - E' stato a un passo dal baratro ma per fortuna poco prima delle venti è arrivata la tanto attesa notiziadella firma in deroga da parte del Sindaco di Quartu Sant'Elena che ha dato il suo benestare all'utilizzo di IsArenas per la sfida contro il Palermo. Il primo cittadino di Quartu, una volta ottenute le idonee rassicurazioni daparte della Prefettura, ha dato il via libera assumendosi la responsabilità sulla perfetta efficienza e sicurezza dello

stadio di Is Arenas. Il Cagliari dovrà, alla svelta, procedere al potenziamento del sistema divideo sorveglianza e adoperarsi perché venga predisposto un nuovo progetto checontenga la chiusura della via Olimpia con due cancelli alle estremità, in modo dagarantire la sicurezza. E dire che a ridosso delle 17 di ieri, termine ultimo concesso dallaLega per dare il consenso su Is Arenas, la situazione sembrava in alto mare. Nessunanovità in negativo rispetto al via libera concesso per il Genoa, ma solo la volontà di averequalche rassicurazione in più considerato che ancora la Commissione non aveva

concesso la licenza d'uso definitiva. C'è voluta tutta la migliore diplomazia tra Cagliari Calcio, Comune di QuartuSant'Elena e Prefettura, con la Lega che ha dato una proroga rispetto all'iniziale orario stabilito, per arrivare alvia libera .

CRISI E MERCATO - Il CdA ha dovuto fare i conti con questo pesante imprevisto la cui notizia ha raggiunto lasede di Viale La Playa quando i sette consiglieri erano già riuniti. L'Assemblea convocata dal Vice PresidenteVicario Giovanni Pinna ha messo mano a conti e bilanci che, seppure a prima vista non così disastrosi, sonoapparsi più problematici, a riunione finita, con l'arrivo della notizia che la Regione non avrebbe assicurato i circadue milioni di euro di sponsorizzazione. «La situazione non è tragica - aveva spiegato Pinna prima di apprenderei nuovi sviluppi che hanno costretto il Consiglio ad una nuova breve riunione - ma non è nemmeno florida.Mancano all'appello risorse liquide per circa venti milioni di euro e il fatto che la società sia in grado di farefronte agli impegni precedentemente assunti lo considero quasi un miracolo. Come dice sempre il presidenteCellino - ha concluso il suo vice - la serie A vale più di qualsiasi ritorno economico e faremo in modo dimantenere una squadra che riesca a difenderla».

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Libor Kozak è nato a BrumovBylnice il 30 maggio 1989attaccante ceco della Lazio edella nazionale del suo paeseHa cominciato la carrieragiocando nelle giovanilidell’Opava dal 2001 al 2007 Nel2008 è stato acquistato dallaLazio per 1,2 milioni di euro edè stato inserito nellaformazione Primavera dellasocietà biancoceleste

E’ nuovo assalto per KozakIl presidente Sebastiani: «Ci proveremo fino alla fine» D’Agostino debuttadomenica, poi sarà tour de force

di Giancarlo Febbo

PESCARA - Ostinati lo sono eccome. Quando si mettono in testa una cosa nonc’è verso di fargli cambiare idea. Se poi è un vecchio pallino come Libor Kozak,il corteggiamento può sfiorare lo... stalking. I dirigenti del Pescara sono fatticosì, inquadrano un obiettivo e lo perseguono con una determinazione tale chese la squadra ne avesse appena la metà ora sarebbe in una situazione diclassifica ben più agiata. In fondo è successo lo stesso per D’Agostino.

TRATTATIVA - Ogni ora sorgeva una nuova complicazione, ma il presidenteSebastiani lo voleva a tutti i costi e se lo è preso, infatti domenica l’ex seneseesordirà a Marassi contro la Samp. Per Kozak il discorso è un po’ diverso, ilcoefficiente di difficoltà è ben più alto, eppure nelle scorse settimane lo stessoSebastiani ebbe a dire: « Ci proveremo fino all'ultimo giorno di mercato».L’intenzione originaria era probabilmente quella di prendere Lotito perstanchezza, poi però le ragioni della tempistica hanno avuto il sopravvento.Perciò il Pescara ha capito che doveva tenersi un minimo margine, almeno unospazio utile per precipitarsi alla ricerca di eventuali alternative. Così aspetteràl’ariete biancoceleste solo fino a oggi. In mattinata dovrebbe già conoscersi l’esito dell’ultimo assalto. Fareprevisioni può sembrare azzardato, ma ieri il muro di intransigenza laziale sembrava cominciasse a sgretolarsi,quindi se arrivasse il fatidico "sì" non ci sarebbe troppo da meravigliarsi.

IL PUNTO - Solo a quel punto la società biancazzurra potrebbe cominciare a rilassarsi, anche se mancherebberoancora un paio di tasselli per completare il puzzle. I nuovi acquisti finora sono tre: D’Agostino e i due argentiniCaraglio e Bianchi Arce. Si dovrebbe arrivare a sei. L’iper-attività dei vertici biancazzurri in questo mercato digennaio sorprende fino a un certo punto, hanno semplicemente riflettuto su dati di fatto, cioè che in estate si eraandati un po’ "leggeri".

DATI DI FATTO - Non che tutte le operazioni fossero sbagliate, anzi nella rete dell’ampio scouting sono finitielementi di sicuro valore, soprattutto Quintero e Weiss, gente in grado di seguire il destino di Verratti e rivelarsifunzionale all'ottica di patrimonializzazione del club. Però ce ne sono stati altri non propriamente adeguati allivello di competitività richiesto dalla nuova categoria. Il merito della dirigenza è quello di aver intuito il pericolo intempo utile. Bisogna riconoscere che non era facile anche perché, nonostante l'impressionante e sconcertantealtalena di rendimento, il Pescara non è stato praticamente mai in zona retrocessione. Spesso pericolosamenteai margini, ma mai veramente dentro. Ora è chiaro che non sarà facile rinforzare, per tutta una serie dicomplicazioni dovute alla concorrenza e che sono inevitabili in fase di "riparazione", però ci si sta provando conla giusta convinzione. Se tutto dovesse filare per il verso giusto il nuovo Pescara ne uscirebbe profondamenterinnovato.

SCONTRI DIRETTI - Nel frattempo è fondamentale che l’attuale organico stringa i denti e riesca a mantenersi inlinea di galleggiamento, perché il calendario è subdolo. Cinque scontri diretti consecutivi, poi la serie terribilecontro le grandi. Il primo, contro il Torino, è finito molto male. Da domenica in poi non si potrà più sbagliare. Lasfida all’ex Delio Rossi è ardua, ma in fondo si va nello stadio che ha sancito la promozione. E c'è pure lo stessoarbitro (Tommasi) di quel giorno. Magari qualcosa significherà!g.f./GieffePress

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IL “PAPU” CARICA IL CATANIAGomez si scalda per il derby argentino«Il nostro obiettivo resta la salvezza Quella con la Fiorentina sarà una sfidainteressante, ritroverò diversi amici come Roncaglia e voglio fare bene»

CATANIA - (Lps) Può considerarsi quasi concluso il mercato invernale del Catania. L'innesto dell'attaccantealbanese Edgar Cani, infatti, ha colmato il vuoto lasciato dalla partenza di Takayuki Morimoto ceduto in prestitofino a giugno all'Al-Nasr. Oltre all'arrivo, dal prossimo luglio, del talentuoso difensore slovacco Norbert Gyomber(21 anni, che in giornata si legherà agli etnei per i prossimi quattro anni) non sono previste altre entrateimmediate. A meno di qualche movimento eccellente in uscita poi da compensare. Il Torino, infatti, non ha ancoramollato Sergio Almiron. Il centrocampista argentino, fermo ai box per infortunio, è stato richiesto espressamentedal tecnico granata Ventura. Difficilmente l'entourage siciliano si priverà di un elemento consideratofondamentale nello scacchiere tattico di Rolando Maran. Paradossalmente è più facile il compito della Sampdoriache di recente si è fiondata su Giuseppe Bellusci (24). Il difensore di Trebisacce, poco impiegato nove volte datitolare nella prima parte della stagione, potrebbe usufruire a Genova di un minutaggio maggiore. Il Catania, però,a meno di ripensamenti non è intenzionata a privarsi del laterale sostituto naturale di Alvarez.

GOMEZ - « Fino a giugno non si muove nessuno e per me va bene così». Liquida così l'argomento mercatoAlejandro Gomez tra i calciatori più rappresentativi in organico. L'esterno "celeste" con Vincenzo Montella inpanchina è esploso definitivamente ma « è una partita come le altre e conta solo vincere. Non ci sono significatiparticolari. Lo scorso anno il possesso palla, dominando le partite, era una nostra vocazione. Ora facciamoaltre cose. Maran sa gestire il gruppo e parla al momento giusto. E' alla prima esperienza in massima serie e loabbiamo aiutato. Personalmente non sono uno cattivo: lavoro con la testa abbassata».Il "Papu" evita l'argomento Europa: « Il nostro obiettivo è la salvezza. Il resto non conta. Il nuovo anno ècominciato bene. Dobbiamo migliorare e continuare su questa strada. A Genova abbiamo finalmentedimostrato che siamo forti pure in trasferta anche se bisognava chiudere prima la contesa». All'andata contro iviola è andata male: « Questa sarà un'altra partita. Ritroverò diversi amici come Roncaglia che è un difensoremolto bravo o ad esempio Llama. Temo di più Quadrado, pericoloso con le sue accelerazioni. La Fiorentina èmaturata molto negli ultimi mesi e sono sicuro che ci lasceranno poche opportunità. Il 3-5-2? Fare ilcentrocampista per me sarebbe qualcosa di nuovo. Se dovessi giocare in quella posizione mi allenerei adovere per riuscirci. Tatticamente mi piace tanto il 4-3-3 oppure giocare a specchio; quando ci siamo riusciti èandata bene».E sulla scelta di rimanere a Catania, nessun rimpianto per Gomez alla terza stagione alle falde dell'Etna. « Sonocontento di essere qui. Penso al presente e del futuro non mi preoccupo. Stiamo disputando un grancampionato e del mercato non mi interesso. Lo lascio agli altri. Devo solo giocare dando il massimo». Se Caninon dovesse essere ancora pronto, Castro potrebbe essere l'alternativa. « Con lui e Barrientos siamo scesi incampo insieme già a Pescara. Non è proprio il suo ruolo perché si troverà a lottare contro una difesa a tre. Seriuscirà a far bene, potremo sfruttare gli spazi creati proprio per gli esterni. E' una partita importante cheaffronteremo in casa. Nel nostro stadio diamo sempre quel qualcosa in più, attaccando con molta piùcontinuità», conclude Gomez.

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Da Strootman eRamirez adAubameyang: dopoRossi il club hal’ambizione giustaper il futuro.L’obiettivo sarà laqualificazione inChampions

Kevin Strootman, 23 anni il 13febbraio

ECCO IL PIANO PER TORNARE A TESTA ALTAFiorentina, grandi idee per l’Europa

FIRENZE - Due giocatori in grado di permettere alla Fiorentina di puntare aivertici del calcio italiano, magari anche europeo. Perché l'anno prossimo laqualificazione in Champions diventerà l'obiettivo minimo da raggiungere.Andrea Della Valle lo ha detto senza troppi giri di parole: « A giugno, con altridue campioni veri, costruiremo un gruppo all'altezza di poter lottare perobiettivi ambiziosi. Abbiamo già indicato la strada con l'arrivo di GiuseppeRossi e non abbiamo intenzione di fermarci ». Pradè e Maciá sono già allavoro. Serve un centrocampista capace di dettare i tempi di gioco, masoprattutto un attaccante in grado di sistemarsi al centro della scena. Con

Rossi e, se deciderà di restare, ovviamente con StevanJovetic. Solo i top, adesso, possono fare la differenza,da Aubameyang a Negredo senza trascurare GastonRamirez. Nel mezzo si studia con attenzione la possibilitàdi stringere per Tino Costa, centrocampista argentino dipassaporto francese del Valencia, il cui contratto è inscadenza nel 2016, senza dimenticare l'olandese KevinStrootman, sul quale si era fatto avanti anche il Milan. EFrancesco Lodi? E' il prototipo ideale di giocatorericercato da Montella, capace di condensare in sè le

qualità del regista e pure quelle del giocatore capace di spingersi in avanti, arafforzare il potenziale offensivo della squadra.

CENTROCAMPISTI - Nel mezzo, consapevoli della freschezza che porteràMatias Vecino e dell’esperienza che in questi mesi potrà acquisire Rafal Wolski, i viola sono a caccia di un vice-Pizarro. Pek ha firmato un contratto biennale, ma l'accordo con i viola è soprattutto di tipo morale. Se Daviddovesse manifestare l'intenzione di rientrare in Cile per motivi familiari, la Fiorentina lo lascerebbeimmediatamente libero. Ed ecco che servirebbe una primissima scelta. Attenzione a Strootman, centrocampistadel Psv e della Nazionale olandese, leader silenzioso come lo ha definito Louis Van Gaal che in campo sitrasforma in un trascinatore vero, giocatore in grado di impostare ma anche presente in fase di rottura. Granfisico, attitudine al gol, con un piede sinistro in grado di diversificarlo, ha un contratto con i lancieri fino al 2016.Serviranno almeno 8-10 milioni per assicurarselo. Non meno di quanto chiede Pulvirenti del Catania perFrancesco Lodi. Montella lo ha trasformato in regista quando allenava il Catania e si fida di lui. C'è poi AlbertoFacundo Costa, per tutti Tino, 28 anni compiuti da pochi giorni, ha il profilo più interessante. Mancino, con ungran piede sui calci da fermo, era stato seguito dai viola già in passato. Serviranno almeno 10 milioni perconvincere il club spagnolo a cederlo, ma soprattutto una qualificazione europea da mettere sul piatto dellabilancia.

ATTACCANTI - In attacco la Fiorentina ha le idee chiare. Pierre-Emerick Aubameyang è una delle prime scelte.Ha realizzato 8 reti in Ligue 1, piacciono i suoi movimenti e la rapidità con cui si muove in area di rigore. I viola lostanno seguendo da tempo, nonostante il pressing di diversi club di Premier League. Il francese, intanto, sognaun ritorno in Italia. Il sogno si chiama poi Alvaro Negredo, spagnolo del Siviglia, 51 gol in 111 gare. Sulle suetracce ci sono il Tottenham e il Chelsea, ma i viola hanno recuperato l'appeal necessario a fare gola a chiunque.E Gaston Ramirez? La Fiorentina ci sta lavorando. Se dovesse partire Jovetic diventerebbe uno dei giocatori suiquali reinvestire la liquidità incassata dal montenegrino. L'uruguaiano, intanto, continua a lanciare i suoi segnalidi fumo. A Firenze non direbbe no. Atc

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COPPA ITALIA - Cori discriminatori: Juve multataMILANO - Il giudice di Coppa Italia: un turno di squalifica per tre giocatori - Burdisso (Roma), Guarin e Pereira(Inter) - e una ammenda di 20 mila euro alla Juventus a causa di cori espressione di discriminazione territorialeintonati dai tifosi bianconeri. Lazio-Juventus (andata 1-1) si giocherà martedì alle 20.45 (diretta Rai1).

SUDAMERICANO U.20 - Lopez a secco, Uruguay koMENDOZA (ecp) - Il romanista Nico Lopez resta a secco per la prima volta e l'Uruguay, contro la Colombia,perde la propria imbattibilità. La seconda giornata dell'esagonale finale lancia i Cafeteros a punteggio pieno intesta alla classifica, mentre risorge il Cile (in gol anche il gioiellino Castillo) che travolge l'Ecuador. Esagonalefinale (2ª giornata): Cile-Ecuador 4-1; Perù-Paraguay 1-1; Colombia-Uruguay 1-0. Classifica: Colombia 6;Paraguay 4; Cile, Uruguay 3; Perù 1; Ecuador 0. Domenica 3ª giornata: Cile-Uruguay; Perù-Colombia;Paraguay-Ecuador.

EUROPA LEAGUE - Il Fenerbahce a porte chiuseNYON (Svizzera) - Il Fenerbahce dovrà giocare a porte chiuse la prossima partita casalinga di Europa League, ilritorno dei sedicesimi contro il Bate Borisov, in programma il 21 febbraio. Il club di Istanbul è stato punito per illancio di oggetti e fuochi d'artificio durante l'incontro con il Borussia Moenchengladbach del 6 dicembre.

FA CUP - I due Manchester domani su MediasetMILANO (a.ram.) - Due partite di FA Cup in esclusiva domani su Mediaset Premium. Si inizia alle 13,45 con ladiretta di Stoke City-Manchester City, alle 18,30, invece, spazio a Manchester United-Fulham. Entrambe le garesaranno trasmesse da Premium Calcio 1.

PRIMAVERA - Oggi l’anticipo Juve Stabia-LancianoROMA - Anticipo Juve Stabia-Lanciano (ore 15) per la 3ª giornata di ritorno (girone C). Le semifinali di CoppaItalia (andata): Roma-Napoli 1-1, Torino-Juventus 0-2.

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Dieci gol in serie A con la Lazio

Libor Kozak ha segnato 6 gol con la Lazio nel campionato 2010-11 e altri 4 gol nel 2011-12. Otto le sue presenzein questo campionato con la maglia biancoceleste. Ha un contratto fino al 2015

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Il presidente Perez«Sono solo bugieper destabilizzarci»Casillas, 2 mesifuori Arriva unportiere? L’affollata conferenza stampa

di Florentino Perez

«O NOI, O MOURINHO» REAL NELLA BUFERA Giallo sul presunto ultimatum di Casillas eSergio Ramos «Se resta Josè, molti vorranno essere ceduti». Poi la smentita

di Andrea De Pauli

BARCELLONA - Se si muove il numero uno merengue, vuol dire che la misuraè davvero colma. Ecco perché, alle 13 di ieri, si è fermata l'intera Spagnapallonara, per ascoltare il monito di Florentino Pérez, che in tutta fretta hadeciso d'improvvisare una conferenza stampa, nel palco presidenziale delBernabéu, per mettere freno alle voci di una possibile rivolta interna deigiocatori contro José Mourinho. « Di fronte alla gravità di quanto accaduto oggi(ieri n.d.r.), rompo la mia regola del silenzio. È assolutamente falso che nelcorso del pranzo con i capitani sia stato pianificato alcun ultimatum contro

l'allenatore, né nulla che gli somigli ».

I FATTI - A far andar storto al presidentissimo il café conleche del mattino, era stata la prima pagina di «Marca»,che a caratteri cubitali ha aperto con un « Presi, oMourinho o noi ». Un vero e proprio ultimatum, chesecondo il maggior quotidiano sportivo madrileno

sarebbe stato presentato dai due capitani, Casillas e Sergio Ramos, almassimo dirigente della Casa Blanca, martedì scorso, quando i tre, insieme al direttore generale, José ÁngelSánchez, si sono incontrati attorno a un tavolo, per la tradizionale riunione in cui vengono fissati i premi per i variobiettivi stagionali. In particolare, secondo la ricostruzione, i due giocatori avrebbero ribadito la totale unità dellospogliatoio e l'assenza di qualsiasi clan, ma avrebbero anche palesato la totale separazione dall'allenatore e dalsuo staff, fino a esternare la posizione più estrema: « Se Mou dovesse essere ancora l'allenatore del Real, ilprossimo anno, molti dei più importanti calciatori chiederebbero al club di essere ceduti ».

SMENTITE - Una ricostruzione che ha mandato su tutte le furie Florentino Pérez. « Ritengo che ci siano limitietici che debbano essere rispettati anche da chi non condivide il progetto. Al pranzo, molto cordiale, eravamosolo in quattro e sappiamo bene cosa ci siamo detti. Ricorrere alla bugia sistematica per destabilizzare il clubpiù prestigioso del mondo è vergognoso. Questo è successo molte volte, ma oggi è l'ultima ». Poche ore dopo,è arrivata anche la smentita da parte dei due capitani, attraverso un comunicato ufficiale, pubblicato sul sito dellasocietà. « Nel corso della riunione di martedì, non è stato presentato alcun ultimatum. Vogliamo mostrare ilnostro appoggio al nostro allenatore, José Mourinho, a cui dobbiamo il massimo rispetto ».

CERCASI PORTIERE - Posto «Marca» nell'indice delle letture proibite, ci sono questioni che preoccupano bendi più l'ambiente merengue, ad iniziare dal serio infortunio occorso mercoledì sera a San Iker, colpitoaccidentalmente alla mano sinistra dal compagno Arbeloa. Gli esami radiologici infatti, hanno evidenziato unafrattura alla base del pollice. Il portiere sarà operato oggi e dovrebbe rimanere ai box per circa due mesi. Solo unmiracolo, a questo punto, gli consentirebbe di tornare a disposizione per il ritorno della sfida dell'Old Trafford conil Manchester United, prevista per il prossimo 5 marzo. Il Real starebbe pensando seriamente all'eventualità diacquistare un portiere d'esperienza, da affiancare al verde Adán.

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GERMANIA Borussia operazione riscatto

BERLINO (e.p.) - Sotto la guida di Guardiola, il Bayern cambierà sesso. Lo squadrone bavarese diventeràfemmina, perchè la dottrina calcistica del tecnico catalano non fa leva su attributi tipicamente maschili comeaggressività, potenza, egoismo, ma si basa invece su virtù tipicamente femminili come la creatività, l’altruismo, lospirito di comunità. La curiosa profezia è uscita ieri con grande risalto sulla Bild, a firma del filosofo WolframEilenberger. Un personaggio autorevole perchè, oltre ad essersi fatto un nome nell’ambiente accademico comestudioso e direttore della rivista “Philosophie Magazin”, è un grande appassionato di calcio, al punto di avereconseguito nel 2007 il patentino di allenatore federale. Lui stesso gioca nella Nazionale degli autori letterari. « Ilpossesso di palla di Guardiola con quote dell’80 per cento equivale al rifiuto della penetrazione: vengonopraticati preliminari permanenti», ha sentenziato Eilenberger sul quotidiano berlinese Tagesspiegel. Intantoquesta sera il Borussia Dortmund proverà a risalire la classifica contro il Norimberga.�l 19ª giornata (anticipo): Borussia Dortmund-Norimberga (ore 20.30).�l Classifica: Bayern 45 punti; Bayer Leverkusen 36; Borussia Dortmund 33; Eintracht Francoforte 30; Schalke28; Friburgo, Magonza 27; Borussia Moenchengladbach 26; Amburgo, Stoccarda 25; Hannover 23; WerderBrema, Wolfsburg 22; Fortuna Dusseldorf, Norimberga 21; Hoffenheim 13; Augsburg 12; Greuther Furth 9.

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FRANCIA Il Lione cerca l’allungo

Un'umiliante eliminazione ai calci di rigore, nei trentaduesimi di Coppa di Francia, per mano del modesto Epinal,che milita in terza serie. Una vittoria molto sudata contro il Troyes, attuale penultimo in classifica. Uno stentatopari a reti bianche, tra le mura amiche del Gerland con l'abbordabile Evian. Non può dirsi esaltante questo iniziodi 2013 per il Lione, che comunque mantiene la vetta di Ligue 1 in coabitazione con il Paris Saint Germain.Tutta colpa delle voci di mercato, almeno secondo il portiere, Remy Vercoutre. « Tutto quello che i media diconoattorno a certi giocatori, per noi fondamentali, ci sta destabilizzando». In particolare, sono finiti sotto le luci deiriflettori, i pezzi da novanta Lisandro López - che sembra vicino alla Juventus ma intanto è stato convocato -Gomis, Gorcouff e Bastos. L'OL, nell'anticipo di stasera con il Valenciennes, ha la possibilità di sovvertire latendenza e allungare su parigini e Marsiglia, che insegue ad un punto. (an.d.p.)�l 22ª giornata (anticipo): Valenciennes-Lione (ore 20.30).�l Classifica: Paris Saint Germain e Lione 42 punti; Marsiglia 41; Nizza, Rennes 35; Lorient 34; Bordeaux 32;Saint Etienne 31; Tolosa, Lilla, Valenciennes 30; Montpellier 29; Bastia 25; Brest 24; Sochaux 22; Ajaccio 21;Evian 20; Reims 19; Troyes 13, Nancy 12.�l Coppa di Francia (sedicesimi): Plabennec-Lione 1-3.

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Il Barcellona soffre ma va avanti in Coppa: 4-2 a Malaga

BARCELLONA (a.d.p.) - Il primo Clásico della temporada è servito. Succede di tutto e di più alla «Rosaleda»,dove Malaga e Barça se la giocano a viso aperto. Catalani in vantaggio, poco prima del 10', con Pedro, cheinsacca di testa su centro di Dani Alves, partito in posizione più che sospetta. Al 12', però, rimette tutto a postoJoaquín, con una angolatissima conclusione dal limite. Ad inizio ripresa, il neo papà Piquè, realizza da bomberconsumato, guadagnandosi così la possibilità di una tenera dedica al piccolo Milan. Sembra rovinare tutto, al 23',Santa Cruz, con un diagonale che sembra fissare il risultato sul 2-2, il medesimo del Camp Nou. A fugare ilpericolo dei supplementari, ci pensa Iniesta, servito da Fábregas. Partecipa alla festa anche Messi, con uninsolito gol di testa.�l Quarti Coppa del Re (ritorno): Betis Siviglia-Atletico Madrid 1-1 (andata 0-2), Malaga-Barcellona 2-4 (2-2). In semifinale Atletico Madrid-Siviglia e Barcellona-Real Madrid.

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COPPA D’AFRICABadu show, vince il Ghana

PORT ELIZABETH (ass) - Prima vittoria nella competizione per il Ghana, contro il Mali. Una partita ricca diepisodi da moviola come il discutibile rigore concesso alle Black Stars e trasformato da Wakaso, centrocampistadell'Espanyol, che regala la vittoria ai favoriti del girone B. Tra i ghanesi ottima la prova di Badu, ilcentrocampista dell'Udinese detta i tempi ed è sempre propositivo nell'area avversaria, colpendo anche un palo eprocurandosi il fallo da rigore. Il Mali, visibilmente sottotono rispetto al match d'esordio, non riesce mai a produrreuna trama di gioco pericolosa, l'unico spavento arriva quando il portiere Dauda esce malamente dall'areacommettendo un evidente fallo di mano, graziato dall'arbitro.Finisce invece con un mesto pareggio la sfida tra il Congo e il Niger. Uno 0-0 che complica e non poco ilcammino dei Leopardi costretti ora a vincere contro il Mali. Oggi è la volta del gruppo C con la Nigeria in cerca diuna vittoria contro lo Zambia campione in carica e il Burkina Faso ad affrontare l'Etiopia.�l GRUPPO B (2ª giornata): Ghana-Maili 1-0, Niger-Congo 0-0. Classifica: Ghana 4 punti, Mali 3, Congo 2,Niger 1�l OGGI GRUPPO C (2ª giornata) - Ore 16 Nigeria-Zambia, ore 19 Burkina Faso-Etiopia. Classifica: BurkinaFaso, Etiopia, Nigeria, Zambia 1.

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«Mi sento prontoper giocare subito eaiutare i giovani acrescere e avere glistimoli giusti»

Giuseppe Colucci, 32 anni, èstato acquistato dalla Regginaa titolo definitivo. Il giocatore,nell’estate scorsa, era arrivatoal Pescara. Adesso ha decisodi tornare nella città in cui ècresciuto come calciatoreDavide Dionigi

«REGGINA TI SOGNAVO» Colucci, felice, torna nella città dove è cresciuto: «Scenderein B non è un problema. Felicità è indossare ancora questa maglia»

di Eugenio Marino

REGGIO CALABRIA - Lascia la serie A senza rammarico per scivolare traicadetti con felicità convinta. Giuseppe Colucci, 32enne foggiano di nascita ecatanese di residenza per motivi familiari, torna alla Reggina esternando unaintensa dichiarazione di amore verso i colori amaranto. Esperienze positive conqualche difficoltà in giro per l'Italia, quasi sempre nella massima serie, ed unastagione al Bordeaux. Poco spazio nel campionato francese ma l'opportunità divivere quattro partite nel raffinato panorama della Champions League.

«Torno a casa, in questa città ed in questa società» , laprima dichiarazione di Colucci appena arrivato al centrosportivo di sant'Agata. Un forte abbraccio con Lillo Foti, ilpresidente della stagione 2004-05 ed anche quelloodierno pronto a spendere ogni energia per riportarloalla Reggina. Quindi l'incontro con Davide Dionigi suocompagno, otto anni orsono, nella squadra guidata da

Walter Mazzarri, in serie A, con 30 partite disputate e 5 reti realizzate. Tantiricordi per riannodare gli episodi più significativi di allora che Colucci sigilla conuna dichiarazione dai forti contenuti. «La mia storia con la Reggina non siriassume solo con i numeri. Ha un valore che va oltre quello relativo alle 30partite disputate con questa squadra».

EMOZIONE - Anche un filo di commozione prima della dichiarazione d'averaccettato senza tentennamenti la proposta del presidente Foti seguita dallealtre considerazioni per motivare la scelta. «La maglia amaranto significa moltoper me anche più della categoria in cui gioco» , l'apprezzato pensiero diColucci che provoca felicità nel massimo dirigente reggino, nel ds Giacchetta enel tecnico Dionigi. L'ex pescarese glissa le valutazioni tecniche legate al suoinserimento nella Reggina per lanciare un messaggio ai tifosi reggini. «Nonpotrei essere più felice di riabbracciare questo club e la sua gente» . L'impatto per la seconda volta di Colucci in amaranto è di quelli forti. Apprezzato per le sue qualità umane, oltreche tecniche, il calciatore non avrà bisogno di troppo tempo per l'inserimento nelle dinamiche progettuali dellasocietà e tattiche della squadra. Ieri presentazione al Granillo alla presenza di Giacchetta. «Sono nelle condizioni di scendere in campo, aVercelli, se l'allenatore dovesse deciderlo. Ho disputato - il ricordo pescarese del giocatore - la vittoriosa garadi Firenze e, la scorsa settimana, quella contro l'Inter» . Sul ruolo, Colucci ha riferito su quanto discusso con Dionigi. «L'allenatore ha individuato la mia posizione comecentrocampista basso davanti alla difesa. Il ruolo in cui ho giocato nelle due ultime stagioni. Sono contento perla scelta e darò il massimo per aiutare i miei giovani e bravi compagni a spingere la Reggina verso posizionipiù tranquille della classifica» .

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CERVELLERA PER PADOVA-LIVORNO. BARI-ASCOLI A ROCA

�l BARI-ASCOLI - Arbitro: Roca di Foggia (Vivenzi e Cec/carelli / Grecio). Prima stagione: 9 presenze in B: 5"1", 2 "X" e 2 "2" con 2 espulsioni e 2 rigori. Mai diretto il Bari.�l CESENA-VICENZA - Arbitro: Ciampi di Roma (Di Iorio e Cucchiarini / Chiffi). Ottava stagione: 20 presenzein A e 139 in B: 79 "1", 49 "X" e 31 "2" con 43 espulsioni e 44 rigori.�l EMPOLI-NOVARA - Arbitro: La Penna di Roma (Di Francesco e Carbone / Ghersini)- Prima stagione: 9presenze in B: 4 "1", una "X" e 4 "2" con 4 espulsioni e 6 rigori. Mai diretto Empoli e Novara.�l GROSSETO-CITTADELLA - Arbitro: Merchiori di Ferrara (Manna e Citro / Bietolini). Terza stagione: unapresenza in A e 46 in B: 25 "1", 13 "X" e 9 "2" con 15 espulsioni e 19 rigori.�l MODENA-TERNANA - Arbitro: Castrignanò di Brindisi (Peretti e Tegoni / Borriello). Prima stagione: 8presenze in B: 5 "1", 3 "X" e nessun "2" con 4 espulsione e 2 rigori.�l PADOVA-LIVORNO - Arbitro: Cervellera di Taranto (Longo e Argiento / Ros). Terza stagione:una presenzain A e 48 in B: 23 "1", 20 "X" e 6 "2" con 13 espulsioni e 15 rigori.�l PRO VERCELLI-REGGINA - Arbitro: Di Paolo di Avezzano (Segna e Di Vuolo / Minelli). Seconda stagione:26 presenze in B: 13 "1", 6 "X" e 7 "2" con 8 espulsioni e 12 rigori.�l SPEZIA-VERONA - Arbitro: Irrati di Pistoia (Bernardoni e Paiusco / Gavillucci). Seconda stagione: 3presenze in A e 28 in B: 17 "1", 10 "X" e 4 "2" con 13 espulsioni e 13 rigori.�l VARESE-LANCIANO - Arbitro: Manganiello di Pinerolo (Manzini e Liberti / Brasi). Prima stagione: 9presenze in B: 2 "1", 5 "X" e 2 "2" con 3 espulsioni e 2 rigori.�l JUVE STABIA-BRESCIA (lunedì) - Arbitro: Giancola di Vasto (Gava e Raparelli / Verdenelli). Quartastagione: 3 presenze in A e 59 in B: 25 "1", 18 "X" e 19 "2" con 41 espulsioni e 20 rigori.Liopress

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MERCATO - LE TRATTATIVE Bari a Milano per il terzino

A Bari giorni febbrili per Nicola Bellomo (22). Il centrocampista è sempre conteso da Roma e Inter, ma nessunadelle due ha fatto passi avanti. Angelozzi tornerà a Milano domenica. Nella sua agenda l'acquisto di un terzinomancino che potrebbe rientrare nella trattativa Bellomo. Tramontata la pista Fatic. In partenza Visconti. FatmirHysenbelliu, ventenne centrocampista albanese in forza al Bari da due stagioni sarà girato in prestito al Tirana.Quattro colpi del Livorno. Il primo è quello di Christian Obodo il quale si era svincolato dall'Udinese. E' statomesso sotto contratto. Il secondo è quello del portiere Wan Der Vant, classe 1995, il terzo del difensore SauloDe Carli, classe 1992, dal Chiasso, il quarto Maurizio Lanzaro, difensore, 30 anni, del Real Saragozza. Obodo eLanzaro sono attesi oggi a Livorno. Ieri pomeriggio, intanto, è stato presentato dopo l'allenamento dal direttoredell'area tecnica Attilio Perotti, il ghanese Joseph Alfred Ducan, difensore, classe 1993, venuto in prestito seccodall'Inter. Avrà la maglia numero 23. C'è stata una partenza: l'attaccante Gioè, 18 anni, è andato in prestito alPavia.La Reggina lavora soprattutto in uscita. In partenza, Vincenzo Sarno (24). L' attaccante, in scadenza di contratto,nelle ultime partite ha trovato poco spazio e potrebbe accettare di scendere di categoria. La destinazione piùprobabile resta Trapani. Si attende l'ufficialità della cessione dell'attaccante Alessio Viola (22) al Carpi.Grandi manovre in casa Cesena. Avantieri i bianconeri hanno definito l'arrivo in Romagna di Manuel Coppola,inoltre Tommaso Arrigoni è rientrato dal prestito alla Tritium e sarà un'arma in più a disposizione di PierpaoloBisoli. A questi due si aggiungono gli innesti dei baby interisti Yago Del Piero e Ismail Bangoura. Si continuaperò a cercare un altro centrocampista d'esperienza: il sogno è Renan (26), che però non vuole muoversi dallaSampdoria, mentre potrebbe riaprirsi la pista per Rinaldo Cruzado (18) del Chievo.Alla stretta finale il Novara per Michele Paolucci (27) del Siena, che rimane da convincere ad approdare inmaglia piemontese. Dopo il colpo Bojinov, al Vicenza dal Cittadella arriva Tommaso Bellazzini (25) a titolodefinitivo, con Mattia Minesso (22) che finisce ai granata in comproprietà.Il Grosseto ha preso l'attaccante ivoriano Soulemaine Coulibaly (19, ex Siena) dal Tottenham in prestito secco.In entrata si tratta per il difensore Stefano Ferrario (27) in uscita dal Lecce. In dirittura d'arrivo anche il difensoresvizzero Rolf Feltscher (23) dal Padova, ma di proprietà del Parma. Si cerca pure il centrocampista MatteoMandorlini (24) in compartecipazione con il Brescia e ora allo Spezia. Intanto è in prova il centrocampistaaustriaco Florian Kainz (21) dello Sturm Graz.

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Lanciano, via libera a PiccoloLANCIANO (GieffePress) - Recuperato D'Aversa, ma andrà in panchina. Esordio del neo acquisto Piccolo. Alcentro della difesa Rosania.�l Probabile formazione (4-3-3): Leali; Almici, Rosania, Amenta, Mammarella; Vastola, Minotti, Volpe;Piccolo, Falcinelli, Turchi. A disp.: Casadei, Scrosta, Paghera, D'Aversa, Falcone, Fofana, Zeytulaev. All.:Gautieri.

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Grosseto, l’incognita è SforziniGROSSETO (p.p.) - C’è l'incognita Sforzini, se non dovesse farcela Menichini getterà nella mischia Piovaccariarrivato da pochi giorni.�l Probabile formazione (5-3-2): Lanni; Donati, Padella, Iorio, Barba, Calderoni; Crimi, Obodo, Jadid; Lupoli,Piovaccari. A disp.: Franza, Rigione, Asante, Falzerano, Esposito, Mancino, Quadrini. All.: Menichini.

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Cesena, Coppola in panchinaCESENA (Infopress) - Il neo acquisto Dallamano potrebbe partire titolare. Panchina per Coppola, davantiD'Alessandro favorito su Defrel.�l Probabile formazione (4-3-3): Campagnolo; Consolini, Volta, Comotto, Dallamano; Parfait, Meza Colli,Djokovic; Granoche, Succi, D'Alessandro. A disp: Ravaglia, Tonucci, Morero, Gessa, Defrel, Coppola,Rodriguez. All.: Bisoli

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Empoli, Bassi o Pelagotti in portaEMPOLI (Atc) - Per Maurizio Sarri un solo dubbio: chi giocherà in porta fra Bassi e Pelagotti.�l Probabile formazione (4-3-1-2): Bassi; Laurini, Tonelli, Regini, Hysaj; Moro, Valdifiori, Croce; Saponara;Maccarone, Tavano. A disp.: Pelagotti, Romeo, Signorelli, Casoli, Spinazzola, Mchedlidze, Pacini. All.: Sarri.

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Brescia, Saba e Salamon okBRESCIA (r.t.) - Niente allenamento per Saba e Salamon, ma dovrebbero essere a disposizione.�l Probabile formazione (4-3-1-2): Arcari; Zambelli, Caldirola, Salamon, Daprelà; Lasik, Budel, Scaglia;Saba; Corvia, And. Caracciolo. A disp.: Cragno, Rossi, Picci, Mitrrovic, Rossi, Finazzi, Felipe. All.: Calori.

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Acroli, Prestia rileva FaiscaASCOLI (GieffePress) - Prestia subentra allo squalificato Faisca. Probabile convocazione del giovane Ruzzier.Out Loviso e Morosini.�l Probabile formazione (3-5-2): Maurantonio; Prestia, Peccarisi, Ricci; Scalise, Russo, Di Donato, Fossati,Pasqualini; Zaza, Soncin. A disp.: Melillo, Scognamillo, Conocchioli, Capece, Colomba, Feczesin, Ruzzier.All.: Silva.

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Livorno, si blocca SiligardiLIVORNO (Atc) - Problemi per Siligardi uscito anzitempo dal campo per un dolore a un tendine.�l Probbaile formazione (4-3-1-2): Fiorillo; Ceccherini, Bernardini, Gemiti, Schiattarella; Gentsoglou, Duncan,Belingheri; Dionisi; Paulinho, Dell'Agnello. A disp.: Mazzoni, Salviato, Meola, Prutsch, Remedi, Molinelli,Bigazzi. All.: Nicola.

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L’Ascoli convoca il giovane Ruzzier. Modena con Ardemagni e Greco

Bari, Tallo è prontoBARI (a.g.) - Tallo al debutto. Ghezzal ricomincia dalla panchina. Ballottaggio Fedato-Galano che ha unaleggera contusione al ginocchio destro.�l Probabile formazione (4-3-3): Lamanna; Sabelli Ceppitelli Dos Santos Polenta ; De Falco Romizi Bellomo;Galano Caputo Tallo. A disp.: Pena, Altobello, Sciaudone, Aprile, Fedato, Iunco, Ghezzal. All. :Torrente.

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Modena, Piscitella nel 4-4-2MODENA (Infopress) - Marcolin è intenzionato a gettare subito nella mischia Piscitella nel 4-4-2. In attaccoArdemagni e Greco.�l Probabile formazione (4-4-2): Colombi; Gozzi, Zoboli, Perna, Minarini; Piscitella, Signori, Osuji, Lazarevic;Greco, Ardemagni. A disp.: Manfredini, Gulan, Nardini, Sturaro, Stanco, Pagano, William. All.: Marcolin.

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Verona, Gomez da valutareVERONA (Ass) - Su Martinho e Albertazzi permangono i dubbi: il primo dovrebbe comunque andare inpanchina. Anche Gomez è da valutare.�l Probabile formazione (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Ceccarelli, Agostini; Laner, Jorginho,Hallfredsson; Sgrigna, Cacia, Gomez. A disp.: Berardi, Crespo, Albertazzi, Bacinovic, Grossi, Carrozza, Cocco.All.: Bordin.

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Varese, forfait di LazaarVARESE (g.m.) - Risentimento alla coscia sinistra per Lazaar, che salterà il Lanciano.�l Probabile formazione (4-4-2): Bressan; Pucino, Carrozzieri, Rea, Grillo; Zecchin, Corti, Kone, Oduamadi;Ebagua, Neto Pereira. A disp.: Bastianoni, Fiamozzi, Damonte, Filipe Gomes, Scapuzzi, Kink, Martinetti. All.:Castori.

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Vicenza, Bojinov titolareVICENZA (Ass) - Rigoni e Gentili in dubbio fino all'ultimo. Il neo acquisto Bojinov parte titolare.�l Probabile formazione (4-2-3-1): Pinsoglio; Martinelli, Camisa, Milanovic, Di Matteo; Giandonato, Castiglia;Semioli, Misuraca, Giacomelli; Bojinov. A disp.: Fortunato, El Hasni, Cinelli, Padalino, Mustacchio, Bellazzini,Pinardi. All.: Breda.

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Spezia, subito i nuoviLA SPEZIA (atc) - Alla “prima” Atzori cambia modulo. Previsto l'esordio di Romagnoli e Musacci.�l Probabile formazione (3-4-2-1): Iacobucci; Benedetti, Goian, Romagnoli; Rui Mario, Porcari, Musacci,Garofalo; Sammarco, Di Gennaro; Sansovini. A disp.: Guarna, Schiavi, Bonelli, Lollo, Biasi, Okaka, Antenucci.All.: Atzori.

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Juve Stabia, Mbakogu recuperaCASTELLAMMARE DI STABIA (Lps) - Ieri amichevole contro i dilettanti del Sant'Antonio Abate. RecuperatiMbakogu ed Acosty.�l Probabile formazione (4-3-3): Nocchi; Baldanzeddu, Figliomeni, Murolo, Dicuonzo; Caserta, Mezavilla,Agyei; Cellini, Mbakogu, Zito. A disp.: Seculin, Kamana , Acosty, Verdi, Improta, Bruno. All.: Braglia.

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Novara, Lisuzzo e Marianini dal 1’NOVARA (Ass) - dalla panchina il neoacquisto Colombo, mentre rientrano Lisuzzo e Marianini, probabilititolari. In avanti confermato il tridente.�l Probabile formazione (4-3-3): Bardi; Ghiringhelli, Lisuzzo, Perticone, Alhassan; Marianini, Barusso, Pesce;Gonzalez, Mehmeti, Lepiller. A disp.: Kosicky, Alborno, Colombo, Faragò, Lazzari, Baclet, Rubino. All.: Aglietti.

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Reggina, Freddi in difesaREGGIO CALABRIA (liopress) - Out Ely. Freddi al centro della difesa. Sulla fascia destra D'Alessandro.Possibile l'inserimento di Colucci dal 1’.�l Probabile formazione (3-5-2): Baiocco; Adejo, Freddi, Lucioni; D'Alessandro, Hetemaj, Colucci, Barillà,Rizzato; Campagnacci, Di Michele. A disp.: Facchin, Bergamelli, Antonazzo, Armellino, Bombagi, Fischnaller,Comi. All.: Dionigi.

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Pro Vercelli, davanti c’è IemmelloVERCELLI (ass) - Il ritorno di Braghin porta il passaggio al 4-4-2. In attacco Tiribocchi-Iemmello.�l Probabile formazione (4-4-2): Valentini; Abbate, Modolo, Cosenza, Masi; Espinal, Cristiano, Erpen,Bencivenga; Iemmello, Tiribocchi. A disp.: Miranda, Sini, Scaglia, Scavone, Rosso, Germano, De Paula. All.:Braghin.

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Cittadella, ne mancano quattroCITTADELLA (ass) - Out i lungodegenti Gasparetto, Giannetti e Perna più Paolucci squalificato.�l Probabile formazione (4-3-3): Cordaz; Sosa, Coly, Pellizzer, Biraghi; Vitofrancesco, Schiavon, Baselli; DiCarmine, Di Nardo, Di Roberto. A disp.: Pierobon, Martinelli, Gorini, Ciancio, Busellato, Baggio, Martignago.All.: Foscarini.

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Padova, si rivede BabacarPADOVA (Ass) - Dellafiore ieri ha effettuato il primo allenamento con il Padova. Babacar è pronto al rientrodopo quattro mesi di assenza.�l Probabile formazione (4-3-3): Silvestri; Rispoli, Legati, Trevisan, Piccinni; Ze Eduardo, Iori, De Vitis;Cutolo, Farias, Babacar. A disp.: Maniero, Gallozzi, Cionek, De Feudis, Viviani, Jelenic, Raimondi. All.:Colomba.

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Ternana, Scozzarella c’èTERNI (infopress) - Subito a disposizione Matteo Scozzarella. In dubbio Ciofani e Di Deo.�l Probabile formazione (3-5-2): Brignoli; Ferraro, Brosco, Lauro; Fazio, Carcuro, Miglietta, Ragusa, Vitale;Ceravolo, Alfageme. A disp.: Ambrosi, Botta, Scozzarella, Dumitru, Sinigaglia, Litteri, Maniero. All.: Toscano.

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TORNA IL CAMPIONATO CON L’ANTICIPO DELLA 23ª GIIORNATAStasera (20,45) Crotone-Sassuolo

Sfida delicata allo Scida: il Crotone che ha bisogno di punti ospita la capolista Sassuolo che vuole continuare amarciare solitaria verso la promozione in serie A. Diversi problemi di formazione per entrambe le squadre, mafiducia comune. Il tecnico calabrese Drago avverte: «Il Sassuolo lassù non scherza, ma il Crotone non ha pauradi nessuno. Certo i numeri sono un vantaggio per la capolista, ma sono convinto che la mia squadra sapràtenere testa ad un simile avversario. Non v'è subbio che l'attuale campionato è molto equilibrato, tutti voglionorimanere in B, ovviamente compreso il Crotone».Da parte sua, Di Francesco mette in chiaro al Sassuolo qual è la ricetta per stasera: «E’ necessario rivedereintensità e applicazione delle giornate migliori, anche se il periodo nero sotto il profilo delle assenze non cifavorisce. I calabresi vogliono allontanarsi dalle zone calde, quindi non vanno sottovalutati».

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IN BREVE Il 7 febbraio a Pescara sorteggio dei quarti delle coppe di A, donne e U. 21

Giovedì 7 febbraio, a Pescara, sorteggio per gli abbinamenti nei quarti delle Final Eight della Coppa Italia diSerie A maschile, Serie A femminile e Under 21: le tre competizioni si disputeranno nel capoluogo abruzzese, dagiovedì 28 febbraio a domenica 3 marzo.

COPPA ITALIA SERIE A2 - Sorteggiati gli abbinamenti nei quarti della Final Eight (in programma venerdì 15febbraio) per la Coppa Italia di Serie A2 che si svolgerà a Martina Franca: Napoli Futsal Santa Maria-Reggiana,New Team-Augusta, Cagliari-Futsal Potenza, Martina Franca-Vicenza. Sabato 16 le semifinali, domenica 17 lafinale.

LECCO NUOVO TECNICO - In serie A2 divorzio tra il Lecco e il tecnico Max Quatti. Il nuovo allenatore èGilberto Marques De Oliveira, nella scorsa stagione al PesaroFano.

COPPA ITALIA UNDER 21 - Mercoledì 30 gennaio l'andata degli ottavi per la Coppa Italia Under 21:Montecalvoli-Asti; San Biagio Monza-Atletico ArzignanoCornedo; New Team-Reggiana; Kaos Bologna-PesaroFano; Real Rieti-Torrino; Acqua & Sapone Città Sant'Angelo-Real Amalfi; Fuente Foggia-LC Poker XMartina Franca; Fata Morgana-Futsal Potenza. Ritorno mercoledì 6 febbraio.a.gal.

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MERCATO, AFFARI E TRATTATIVE Trapani vuole Sarno Fatic-Reggiana: sì

Cerca rinforzi il Lecce, che ha chiesto al Padova il centrocampista Ousmane Dramè (21) che finora ha giocatoad Ascoli. Il Trapani lavora in uscita per il difensore Luca Ficarrotta (23) e il centrocampista Alessandro Romeo(25). In entrata riflettori sempre accesi sul talentuoso Vincenzo Sarno (24) della Reggina. Il Trapani ha definitol'arrivo del giovane attaccante Mattia De Luca (19) dai dilettanti pugliesi del Copertino.Davide Bottone (26) potrebbe essere ceduto dal Frosinone al Cluj, in Romania, se non ci fossero pretendentiadatte in Italia. Ancora nessuna nuova per Simone Vitale (30), sempre ai margini della squadra. In uscitapotrebbe esserci il giovane difensore Pietro Del Duca (21) destinazione Fondi, ma solo se arriverà un pari ruolo.L'Arzanese ha ingaggiato il terzino destro Vittorio Nocerino (21), e si è assicurata dal Carpi anche l'attaccanteGianmarco Mascolo (21). Un prestito per il Catanzaro, si tratta del 22enne centrocampista Carlo De Risio, già inforza al Benevento. L'Andria ha ingaggiato il giovane difensore Gabriele Olivieri (19) dai dilettanti del Celle diSan Vito. L'Hinterreggio segue una pista nuova per il centrocampo. A rinforzare la zona mediana, potrebbeessere Federico Calcagno (20), in questa stagione al Milazzo che a sua volta ha tesserato il difensoreFrancesco Maggio (21) e il centrocampista Vito Migliore (18) entrambi alla Nissa lo scorso anno. Dal Milazzoinvece L'Aquila ha perso il trequartista Andrea D'Amico (24) e continua a trattare il terzino sinistro FrancescoMazzarani (27) del Barletta.Il terzino mancino del Verona Ivan Fatic (25) potrebbe essere già oggi della Reggiana. E' Jefferson AlvesOliveira, proveniente dall'Udinese, il rinforzo per la difesa del Venezia. La società lagunare ha infatti ufficializzatol'accordo con i friulani per il prestito fino a giugno del difensore brasiliano, classe 1990, che ha vestito in passatole maglie di Salernitana e Perugia in Prima divisione e Modena in serie B. Sempre il Venezia ha trovato l'accordocon la Fiorentina per il trasferimento in prestito con diritto di riscatto ai viola del promettente terzino sinistro LucaZanon, classe 1996.Il Poggibonsi ha ingaggiato dal Gubbio l'attaccante Filippo Maria Scardina (21), entrambe le società hannotrovato l'accordo con la Roma. A Bergamo sponda Albinoleffe è arrivato il centrocampista Mattia Valoti (20) inprestito dal Milan. Oggi potrebbe essere il giorno per il trasferimento dell'attaccante Matteo Brunori Sandri (19)dal Foligno al Parma. Ore decisive al Santargangelo, potrebbe arrivare il terzino sinistro del Chievo, AndreaMontresor (20).

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L’entusiasmo èl’altro ingredientenecessario oltre allavoro. Domenicatest con il Maglie

Antonio Toma, neo allenatoredel Lecce

LECCE, SERVE FIDUCIA Toma ha indicato la strada per tornare alla vittoria

di Elio Donno

LECCE - Antonio Toma, una soluzione pronta in casa, per il Lecce che spera diripartire ritrovando la vittoria e divertendo il pubblico: è questo l'ambiziosoobbiettivo che si propone Antonio Tesoro, amministratore delegato che,d'accordo con suo padre, il presidente-patron Savino, ha deciso di chiuderebruscamente l'era Lerda, nell'occasione e dopo la sconfitta nella quale forse iltecnico aveva il minor numero di colpe. «Una serie di situazioni, magari nontutte addebitabili a Lerda, ci hanno imposto di non rinviare più questa

decisione» , ha tagliato corto il rampollo dei Tesoro e,per dare l'idea del cambiamento totale, ha cancellatotutto lo staff che aveva coadiuvato il tecnico di Cuneonella sua sfortunata esperienza leccese:via ilcollaboratore Chini ed i preparatori Giammartino eLorieri. Toma, professionista assoluto e intransigente nella cura

tutti i dettagli, ha portato con sé i collaboratori che aveva nella Beretti, Di Fuscoe Spatafora, confermando De Luca, e si è presentato con quel caratterepragmatico e le risposte taglienti, che non concedono nulla alla diplomazia. Hapromesso subito calcio-divertimento e risultati partendo dalla constatazione chesi trova a guidare una Ferrari.

RITROVARE ENTUSIASMO - Tutto il suo ragionamento al primo impatto conla panchina giallorossa è stato mirato a ridare entusiasmo alle spaesate miliziegiallorosse, dopo le ultime delusioni. E queste, in attesa delle risposte sulcampo, sono divise tra chi è pronto a dare un'apertura di credito totale al salentino chiamato a pilotare il Lecceverso la serie B e chi,pur concedendo fiducia,si chiede se la limitata esperienza di Toma possa incideresull'auspicata ripresa della squadra giallorossa. Lui, comunque, tranquillizza tutti ed assicura che il Lecce vincerà il torneo almeno con una giornata di anticipo,pur comprendendo qualche riserva come ha fatto quando ha affermato: «Lo so che, quanto a risultati, sono il piùscarso di quanti hanno allenato il Lecce».

INTRANSIGENZA CON LA SQUADRA - L'apertura di credito per il nuovo allenatore però non è la stessa che itifosi son disposti a riservare alla squadra. Lo dimostra il fatto che ieri pomeriggio un numeroso gruppo disostenitori si è recato allo stadio ed ha chiamato vicino agli spalti una rappresentanza dei giocatori, ai quali èstata manifestata la delusione per le ultime prestazioni ed è stato richiesto a gran voce un radicale cambio dimarcia. Intanto, l'impatto del nuovo tecnico prevede, in questa prima fase, ben 13 allenamenti, due al giorno: la mattinateoria nello spogliatoio con tanto di lavagna, e nel pomeriggio applicazione pratica di quanto approfondito inmattinata. La prima prova pratica collettiva domenica mattina con una gara amichevole contro il Maglie in programma al 'viadel mare'.

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NOTIZIE IN BREVE

Sorrento, Papagni nuovo allenatoreSORRENTO (g.s.) - Aldo Papagni è il successore di Giovanni Bucaro sulla panchina del Sorrento. Il nuovoallenatore verrà presentato alle 12.Anticipi e recuperiLa Lega ha disposto che la gara Viareggio-Carrarese (1ª Div. B), Castiglione-Pro Patria (2ª Div. A) e Aversa-Martina (2ª Div. B) originariamente in calendario per il 3 febbraio 2013, siano anticipate a sabato 2 febbraio coninizio alle ore 14,30.La Lega ha disposto inoltre che sabato 9 febbraio si disputerà il recupero della 3ª giornata di ritorno Alessandria-Forlì (2ª Div. A) con inizio alle ore 14,30.Quadrangolare, vince la 1ª Div. AE' calato il sipario sul Quadrangolare di Lega Pro, edizione numero 33, che si è disputato a Carpi e ReggioEmilia. In campo sono scesi i migliori 72 giovani di Lega Pro che si sono confrontati, giocando gare di buon livellotecnico. Alla fine ad alzare la Coppa è stata l'Under 21 di Prima Divisione B, che ha sconfitto nella finalissimaquella di Prima Divisione A col punteggio di 3-1. Le reti sono state segnate per la 1/A da Malcore (Lecce al 22' pt)e per la 1/B da Sbraga (Pisa al 37' pt), Buonaiuto (Benevento al 21' st) e Mancuso (Carrarese al 35' st).

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Nando Grana tra Scandolara eKakà nell’andata tra Cogiancoe Kaos (Libralato/Div. C5)

FUTSAL - SCATTA CON DUE ANTICIPI LA TERZA GIORNATA DI RITORNOKaos-Genzano da tripla, Napoli per il riscattoSfida incerta tra Capurso e Musti, per il Napoli di Tarantino tutto facile contro ilPutignano?

di Antonio Galluccio

Scatta, stasera, la terza giornata di ritorno nel campionato di Serie A. Con dueanticipi, a Ferrara e Cercola: al Palaboschetto della città estense il KaosBologna ospita la Cogianco Genzano mentre al Palacercola del centrocampano il Napoli riceve lo Sport Five Putignano.

KAOS BOLOGNA E GENZANO - La settima vittoria stagionale è l'obiettivoimmediato del Kaos Bologna che nelle ultime due partite ha conquistato unpunto. « Il pari casalingo di martedì scorso contro la Marca Futsal - spiegaLeopoldo Capurso allenatore della squadra felsinea - ci ha confermato che siamo in salute. E' mancato solo ilgol, che avremmo meritato per le tantissime occasioni create, dall'inizio alla fine. Purtroppo non abbiamosaputo concretizzarle ed è da qui che dobbiamo ripartire contro la Cogianco Genzano. Occorre maggioreincisività anche perchè bisogna vincere per incrementare l'attuale lunghezza di vantaggio sulla zona play out eincamminarci verso le zone nobili della graduatoria dove eravamo fino a poco tempo fa. Mancherà il centraledifensivo, Jeffe, squalificato. Per il resto intelaiatura ormai collaudata».Nelle ultime tre gare sette punti per la Cogianco Genzano allenata da Alessio Musti: la formazione romanaattraversa un buon momento che intende confermare. « E' una bella soddisfazione - dice Musti - averagganciato il quarto posto. Ora siamo lì e speriamo di fare ancora meglio. La squadra dà ogni volta il massimoe quindi siamo fiduciosi per il prosieguo di una stagione dove con volontà, impegno e passione stamo andandobene. Abbiamo centrato l'obiettivo della Final Eight di Coppa Italia e adesso cerchiamo di arrivare il più in altopossibile. Contro il Kaos Bologna servirà un'altra prestazione di carattere. C'è lo spirito giusto».

NAPOLI E PUTIGNANO - Vuole riscattare le tre sconfitte consecutive contro Kaos Bologna, Acqua & SaponeCittà Sant'Angelo e Cogianco Genzano il Napoli del tecnico Carmine Tarantino. « Lo stop contro il Kaos Bologna- commenta Tarantino - ci è costato la mancata qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia e di questo neabbiamo risentito pure nella sfida contro l'Acqua & Sapone Città Sant'Angelo. Contro la Cogianco Genzano,invece, siamo stati sfortunati perdendo a sei secondi dalla conclusione. Insomma, non ci gira bene, peròdobbiamo riprendere a far punti in un campionato equilibrato dove, fra la quarta e la quartultima, le distanzesono quasi minime: bastano due successi consecutivi o due sconfitte di seguito per ritrovarti lassù oppure nelleretrovie. Non avrò il laterale Emer per squalifica dalla quale rientra il pivot De Luca». Di fronte c'è lo Sport FivePutignano del tecnico Sebastiano Giannandrea. « Stiamo valorizzando parecchi giovani - afferma FrancescoSbiroli presidente della società pugliese - ed è questa la vittoria più bella».

IL PROGRAMMA - Alle 19 Napoli-Sport Five Putignano: arbitri Mameli e Bagnariol, alle 20.30 Kaos Bologna-Cogianco Genzano: Manzione e Leonforte. Domani si disputano le altre cinque gare: alle ore 18 Montesilvano-Real Rieti, Marca Futsal-Acqua & Sapone Città Sant'Angelo, Lazio-Luparense, Venezia-Verona; alle 20.45 Asti-Pescara (diretta tv su Raisport 1);Classifica: Asti 39; Lazio 33; Acqua & Sapone 27; Montesilvano e Genzano 26; Luparense e Marca Futsal 25;Pescara 24; Real Rieti e Kaos Bologna (-1) 20; Napoli 19; Verona 7; Venezia 6; Putignano 0.Marcatori - 16 reti: Lima (Asti); 14 reti: Cavinato (Asti), Kakà (Kaos Bologna); 13 reti: Rogerio (Luparense); 12reti: Patias (Asti), Saul (Cogianco Genzano).

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OBIETTIVO A2 Nero super, già 24 gol Il Napoli Futsal S. Maria si gode il suo bomber

Il suo Napoli Futsal S.Maria è all’inseguimento della capolista L.C. Poker X Martina nel girone B di Serie A2. Lui,Honorino Filho Gomes De Olivera - per tutti, più semplicemente, Noro - comanda la classifica marcatori delraggruppamento con 24 reti già all’attivo, quando il campionato è appena alla seconda giornata di ritorno. « Ilmio segreto? Nessuno in particolare - afferma il pivot della formazione di Oranges - diciamo che bisogna esserebravi a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto, ma in realtà questi gol sono soprattutto il frutto dellavoro dell’intera squadra durante tutta la settimana». A queste medie potrebbe addirittura arrivare a quota 40,ma Noro il suo personale obiettivo l’ha già superato. « Quello che cerco di fare ogni anno è di mantenere lamedia di una rete a partita». Le partite in totale sono 22, le sue reti sono già due in più…Pivot prolifico e vero trascinatore: questo è il giocatore ex Me.Co Potenza, che con i gialloblu di Scafati proveràfino alla fine a dare fastidio al Martina. « Intanto domani dobbiamo pensare alla Fuente Foggia, con cuiall’andata fu una gara davvero ostica, in cui la spuntammo per 3-1. L’errore più grande che possiamocommettere è quello di guardare la classifica (dove i pugliesi occupano la quintultima posizione) perchéaltrimenti saremmo puniti. Serve sempre il massimo della concentrazione». Appuntamento fondamentale,dunque, quello che attende il Napoli Futsal S.Maria, in attesa dello scontro al vertice con la capolista delprossimo turno. « Credo che il Martina sia favorito - continua Noro - ha cinque punti di vantaggio, masoprattutto, a parte lo scontro diretto con noi nel girone d’andata finito in pareggio, ha vinto tutte le altre partite.Dopo ci siamo noi, ma attenzione a non escludere dalla corsa l’Augusta, il Futsal Potenza e la RapidooLatina».Ma i destini di campani e pugliesi potrebbero incrociarsi di nuovo appena due settimane dopo il confronto direttodel terzo turno di campionato. Dal 15 al 17 febbraio, infatti, al PalaWojtyla di Martina Franca c’è la Final Eight diCoppa Italia, che vede in campo ovviamente anche le due sfidanti. « Sarà una competizione altamentespettacolare - spiega Noro - perché tutte le squadre sono di gran livello; anche qui, però, credo che la L.C.Poker X Martina parta con un pizzico di vantaggio per il fatto di giocare in casa». Nei quarti di finale, invece, laformazione di Oranges se la vedrà con la BiTecnology Reggiana. « Non conosco i giocatori della squadraemiliana, ma i miei compagni mi hanno parlato molto bene di diversi elementi. Sarà perciò una gara difficile,come tutte le partite da dentro o fuori».Cannoniere girovago - negli ultimi anni ha vestito le maglie di Atiesse Quartu e Promomedia Putignano in SerieA, prima di quella del Potenza in Serie A2 - Noro ha conosciuto tante piazze, ma una in particolare non se ladimentica davvero. « Dal punto di vista del tifo, Putignano ha un seguito che non ho trovato in nessun’altracittà».Ass

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«Umiltà e lavoroalla base dei nostririsultati. Io? Ognigiorno cerco diimparare qualcosa»

Daniel Hackett, 25 anni, è allaprima stagione con laMontepaschi Siena (LaPresse)

HACKETT CARICA SIENA Stasera contro il Besiktas: «Senza Ress, tutti pronti a dare dipiù»

SIENA - Le sue treccine e il suo modo gagliardo e deciso di interpretare lapallacanestro hanno già fatto presa sui tifosi della Mens Sana Montepaschi.Daniel Hackett, figlio d'arte del mitico atleta statunitense ex Syracuse, Rudy,che ha scritto molte pagine nel cuore dei tifosi italiani di Forlì, Livorno, ReggioEmilia e Porto San Giorgio, nacque proprio in Italia nel 1987, respirando aria dipallacanestro già dopo i primi vagiti. Adesso Daniel rappresenta un vero eproprio punto di riferimento nelle rotazioni delle guardie con incarichi importantinel ruolo di play in alternativa o assieme a Brown e a Rasic. La Montepaschi Siena affronta stasera al PalaEstra di Siena il Besiktas senza

Ress. Come cambia affrontare una gara chiave comequella odierna senza l'apporto di un uomo che è statofondamentale finora per la squadra? «Prima di tutto ci manca un leader, sia in campo chenello spogliatoio, ma, soprattutto, ci manca l'uomo checi dà una diversità di gioco importante che ci permettedi aprire il campo. Lui è un numero quattro atipico, con una presenza costante al

rimbalzo, in difesa con la qualità di saper bene intimidire in area gli avversari. Cercheremo ognuno di noi difare qualcosa di più per poterlo rimpiazzare nel periodo in cui non sarà con noi» . Che partita ti aspetti contro i turchi del Besiktas? «Mi aspetto che la Mens Sana scenda in campo decisa come ha fatto in questi ultimi mesi. Abbiamo di fronteun avversario valido. Non deve trarre in inganno il fatto che ancora non hanno vinto una partita nelle Top 16. Illoro 0 su 4 non dice la verità, perché hanno data del filo da torcere a ogni avversario affrontato finora, e sonodotati di molto talento, oltre a contare su un sistema difensivo capace di controllare bene il ritmo di partita. Miaspetto una battaglia in campo perché siamo pochi e dobbiamo arrangiarci in qualche modo. La gara contro ilBesiktas avrà un significato ed un valore molto particolare perché vogliamo dare seguito alle precedentiprestazioni consapevoli delle insidie di una situazione infortuni» . Oltre a Ress, la Montepaschi deve infatti fare i conti con gli acciacchi di Ortner, Janning e Rasic, chiamandoquindi chi potrà essere della contesa ad un super lavoro per tenere alto il livello del gioco nella quinta sfida delgirone di Top 16. Ma qual è il segreto della Montepaschi quest'anno in una stagione di rifondazione profonda delroster che vede i campioni d'Italia terzi in campionato e con un record di imbattibilità nelle Top 16 di Eurolega? «Dalla scorsa estate - prosegue Hackett - ci siamo imposti di affrontare ogni partita con umiltà e ogni giorno dilavoro con il massimo impegno per migliorarci sia come singoli che come gruppo con tanta intensità epassione. Il nostro obiettivo è quello di sorprendere e far divertire chi ci segue» . Come vivi il tuo primo anno nella doppia dimensione del campionato ed Eurolega con impegni durissimiintervallati da molti viaggi e pochissime pause? «Continuiamo a crescere nella nostra dimensione di gioco, mantenendo la mia identità che è quella di essereaggressivo dal palleggio e creare per i compagni, ma soprattutto continuare a crescere sotto ogni aspetto delgioco. Per me si tratta di una tappa importante della mia carriera. Occorre saper gestire bene il proprio fisico,le energie mentali. L'Eurolega e il campionato italiano sono due cose completamente diverse. Per me, chesono alla prima esperienza europea, e, soprattutto, in un grande club come Siena, ogni giorno cerco diimparare qualcosa» . Infopress

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IERI LA DECISIONE Olympiacos il ricorso è respinto

SIENA - Proprio alla vigilia del nuovo impegno europeo contro il Besiktas, una buona notizia per la MontepaschiSiena. Il giudice dell'Eurolega ha infatti respinto il ricorso dell'Olympiacos dopo la sconfitta interna contro lasquadra di Banchi (72-74) per il malfunzionamento del cronometraggio. Nelle motivazioni si legge che non cisono state penalizzazioni per l'azione d'attacco dell'Olympiacos, che ha potuto gestire senza problemi (conl'errore di Hines) il possesso. Il giudice ha anche smentito che ci fossero analogie con un paio di precedentiindicati nel ricorso dell'Olympiacos, per i quali invece si era acconsentito alla ripetizione della partita perchè in uncaso si trattava dell'ultimo tiro della partita e nell'altro il malfunzionamento aveva avvantaggiato la squadra dicasa.

EUROLEGA (Top 16, 5ª giornata) - Girone E: Alba Berlino (Ger)-Bamberg (Ger) 82-63; oggi Cska Mosca(Rus)-Malaga, Efes Istanbul (Tur)- Zalgiris Kaunas (Lit), Panathinaikos (Gre)-Real Madrid (Spa). Classifica:Cska, Real 8; Efes, Panathinaikos 6; Alba, Zalgiris, Malaga 2; Bamberg 0.Girone F: Fenerbahce (Tur)-Khimki (Rus) 85-82; Maccabi (Isr)-Olympiacos (Gre) 77-78; Vitoria (Spa)-Barcellona (Spa) 79-90; oggi SIENA-Besiktas (Tur) (20.45 SportItalia). Classifica:Barcellona; Vitoria, SIENA 8;Khimki, Olympiacos 6; Maccabi, Fenerbahce 2; Besiktas 0.

EUROLEGA DONNE (12ª giornata) - Girone B: Fenerbahce (Tur)-Arras (Fra) 81-75, Targoviste (Rom)-Sopron(Ung) 57-65, SCHIO-Kosice (Svc) 67-78; rip. Orenburg (Rus). Classifica: Fenerbahce, Kosice 16; SCHIO 14;Orenburg 12; Targoviste, Sopron 6; Arras 2.

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LEGADUE Capo d’Orlando ospita Bologna (su RaiSport 2) stasera nell’anticipo

LEGADUE (15ª giornata) - Oggi: ore 20.45 Upea Capo d’Orlando-Biancoblù Bologna (diretta RaiSport 2).Domenica: ore 18.15 AcegasAps Trieste-Centrale del Latte Brescia, Prima Veroli-Aget Imola, BitumcalorTrento-Givova Scafati, Fileni Bpa Jesi-Tezenis Verona, Novipiù Casale Monferrato-Ferentino, Giorgio TesiPistoia-Le Gamberi Foods Forlì. Riposa: Sigma Barcellona Pozzo di Gotto.Classifica: Barcellona P.d.G., Pistoia, Casale M. 20; Brescia, Scafati, Bologna 18; Verona, Forlì, Trieste 16;Trento, Ferentino 12; Veroli, Capo d’Orlando, Jesi 10; Imola 8.

LAKOVIC SI PRESENTA - (l.p.) La Scandone Avellino ha ufficializato ieri l’ingaggo del play Jaka Lakovic (35anni) che vanta un importantissimo palmares a livello europeo (Panathinaikos, Barcellona, Galatasaray). Ilgiocatore, che si sta allenando già da mercoledì agli ordini di coach Pancotto, sarà presentato oggi.

POCO CLEMENTE - (Ass) Cinque secondi sul parquet: tanto è durata l'esperienza di Denis Clemente con lamaglia dell'Umana Reyer Venezia. Giusto tre settimane dopo l'annuncio del suo arrivo nella rosa di coachMazzon, la società lagunare ha infatti ieri ufficializzato di aver rescisso consensualmente il contratto con ilplaymaker portoricano.

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L’esultanza di Marco Belinelli,26 anni (AP)

NBA Belinelli, matchwinner di Chicago

Stavolta segna da due e trasforma un tiro libero:Detroit si arrende per 85-82

di Roberto Zanni

MIAMI - È l'uomo di Chicago. “Belinelli wins game again for Bulls” ha titolato ieriil “Tribune”, il quotidiano più importante di “Windy City”. “Belinelli vince ancorala partita...”: sì, perchè l'azzurro l'ha fatto un'altra volta, dopo il canestro delsuccesso di Boston a 3”1 dalla fine dell'overtime venerdì scorso (seguito poidalla grande prova con i Lakers), mercoledì è arrivata l'azione da tre a 7”5 dallaconclusione: due punti più il libero per il fallo subito e i Bulls hanno vinto (85-82) contro Detroit, dopo essersi trovati sotto anche di 17. Ma in zona-Belinelli èarrivato lo scatto decisivo: soltanto 5 i punti a referto del bolognese, ma quei trehanno fatto la differenza. «Io ho segnato - ha poi detto Marco - ma il merito vaa Jo». Diciamo a entrambi: perché Joakim Noah ha recuperato un palloneimpossibile proprio dopo un tiro sbagliato da Belinelli, ma l'azzurro, che non siarrende mai, è stato prontissimo a riprenderlo e a infilare la difesa dei Pistons.Nella serata del “Beli” ha sorriso anche Gallinari: 18 punti e il successo sulcampo di Houston, mentre Toronto, sempre priva di Bargnani (ha ripreso adallenarsi, ma non c'è una data per il rientro), ha costretto gli Heat alsupplementare, però una tripla doppia di LeBron (31 punti, 10 rimbalzi e 11assist) ha chiuso il discorso.

BRYANT RICCO ARRABBIATO - Non si ferma invece la corsa verso il basso dei Lakers: quarto ko di fila(settimo in trasferta) preceduto da un faccia a faccia tra i giocatori durante il quale Bryant ha attaccatopesantemente Howard (che poi si è infortunato nuovamente alla spalla). Kobe invece si può consolare con ilprimato di Forbes: nella Nba è il giocatore che nell'ultimo anno ha guadagnato di più, 59,8 milioni di dollari,secondo LeBron James con 57,6, franchigia regina i New York Knicks valutati 1,1 miliardi di dollari.(roz/ecp)

© riproduzione riservataCosì mercoledì: Charlotte-Atlanta 92-104; Miami-Toronto 123-116 d1ts; Chicago-Detroit 85-82; Memphis-LALakers 106-93; Houston-Denver 95-105; Minnesota-Brooklyn 83-91; San Antonio-New Orleans 106-102; Utah-Washington 92-88; Sacramento-Phoenix 96-106; Portland-Indiana 100-80; Golden State-Oklahoma 104-99.

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Gestione del team aSuppo, già a capodella Ducati «ConPedrosa e Marquezvincenti»

«Sbagliato toglierela Desmosedici aPreziosi. Mondialeper Dani o LorenzoRossi un’incognita»

A sinistra Livio Suppo, 48 anni,tra Dani Pedrosa, 27 anni, eShuhei Nakamoto, 55 anni, (AP)

MOTOHonda si affida a un italiano

di Paolo Scalera

Nuovi colori, un team rinnovato al 50%, un nuovo Team Principal. Non stiamoparlando della Ducati che la scorsa settimana ha presentato organigramma emoto 2013 a Madonna di Campiglio, bensì della Honda che rinunciando a volipindarici e lustrini si è mostrata molto più modestamente a Madrid, nella sededello storico sponsor Repsol. Per lei la solita combinazione di arancio, rosso e blu, diversamente miscelata, ilgiovane Marc Marquez ad affiancare il navigato Dani Pedrosa, ma soprattutto

l’investitura di Livio Suppo, ex direttore marketing, acapo della squadra. Forse la mossa più rivoluzionaria inassoluto per il gigante giapponese. Già, perché ilmanager torinese tre anni fa ricopriva un ruolo simile in Ducati e questa mossa confermache gli uomini hanno la loro rilevanza anche nella civiltà delle macchine. Fu Suppo, infatti,a convincere la casa bolognese a lasciare Michelin per Bridgestone, lui a ingaggiare ilquasi sconosciuto Casey Stoner e dunque a portare la Rossa al titolo iridato nel 2007.

Così se la casa italiana ha scelto un tedesco, Bernd Gobmeier, su suggerimento dell’Audi, ora la Honda - la piùgrande casa di motociclette al mondo - affida ad un italiano il bastone del comando. «In fondo le competizioni si svolgono in maggioranza in Europa - si è schermito Suppo - e Shuhei Nakamoto, ilvicepresidente di HRC, ha pensato che per una questione di mentalità fosse la mossa giusta». Riguardo alla squadra 2013 il manager non ha dubbi: «Con Pedrosa e Marquez abbiamo una coppia molto fortee che non ci darà problemi. Dani infatti è il pilota navigato che vincendo più GP di tutti, sette l’anno scorso, hamostrato di poter puntare al titolo. Marquez, invece, il debuttante di grande talento che deve imparare. Iocomunque sono convinto che sarà veloce e vincerà già quest’anno. Per i campioni è così. Biaggi ha vinto laprima gara, Lorenzo e Rossi nella prima stagione e Stoner centrò una pole. Marquez dovrà senza dubbioimparare, specie nell’area della gestione delle gomme perché una cosa è fare un giro, un’altra essere

consistente nell’arco di una gara». La prima rivale della Honda, quest’anno, sarò ancora una volta la Yamaha, ma secondoSuppo progredirà anche la Ducati. «Secondo me Andrea Dovizioso potrà migliorare i risultati di Valentino Rossi. E’ unottimo pilota e collaudatore. Con una Yamaha satellite ha replicato i risultati che avevaottenuto con la Honda ufficiale. Nel motociclismo il pilota conta moltissimo e purtroppofra Rossi e la Ducati non c’è stata alchimia. Andrea dimostrerà che dopotutto la Ducati

non è poi una così cattiva moto». Ha qualcos’altro da dire il nuovo Team Principal della Honda della sua vecchia squadra.

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«Mi è dispiaciuto che sia stato tagliato fuori Filippo Preziosi. Si sono scordati che la Desmosedici ha vinto,all’esordio mondiale nel 2003, con Capirossi. Ci ha vinto Bayliss, Barros è andato a podio. Non è vero che laDucati ha vinto ed è stata veloce solo con Stoner». Difficilmente, però, la Rossa sarà la rivale quest’anno della Repsol-Honda. «Penso che la sfida, come nell’anno passato, sarà fra Pedrosa e Lorenzo. Per trovare un terzo incomododovremo aspettare l’esito dei prossimi test. Valentino Rossi, come ha confessato lui stesso, è un puntointerrogativo. Non sa nemmeno lui se sarà in grado di lottare per il titolo. Per quanto ci riguarda, invece,puntiamo al successo: abbiamo vinto nel 2011 e sfiorato il mondiale l’anno passato. Ci è mancata un po’ difortuna». La Honda, comunque, la fortuna se la costruisce nel suo reparto corse. Dal quale alla fine di quest’anno usciràun prototipo destinato a team e piloti privati nato per far uscire dalla crisi un campionato, la MotoGP, oggistrangolato dagli alti costi. «Stiamo lavorando - è la conferma di Suppo - ma non è vero che il prezzo è stato già fissato a un milione dieuro. Sulla cifra a cui sarà venduta non c’è ancora alcun accordo».

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Tutti i sistemifunzionano fino a50 km/h ma hannoun raggio di azionedi 70 metri

Il resto è tradizioneVolvo, fatta dieleganza, muscoli efunzionalità a prezziinteressanti

Nella foto grande le lineeinnovative della Volvo V40, poi,in quelle centrali, due immaginidel funzionamento dell’Airbagper i pedoni e quello deisensori anti tamponamento eanti investimento. Qui sopra,l’ampio raggio di azione deglistessi sensori, accanto infine,un’immagine degli internisempre molto eleganti efunzionali

L’auto radar protegge tuttiL’air bag per i pedoni, i sensori che frenano l’auto per evitare urti Quando latecnologia è sicurezzaECCO I PREZZI DELLA VERSIONE CROSS COUNTRY

di Bruno de Prato

É passato quasi un anno da quando Volvo V40 è stata svelata al Salone diGinevra del 2012, ma il fascino del suo stile rimane fortissimo, immutato da quelprimo incontro. È il fascino di uno stile altamente innovativo, che hascompaginato i canoni tradizionali di classificazione delle varie tipologie dicarrozzeria, ma lo ha fatto con grande eleganza creativa, ottenendo unapregevole sintesi di funzionalità e versatilità definite da linee emozionanti per

slancio, equilibrio e muscolarità. Non è la prima volta di Volvo, a cominciare dal miticocoupè P1800, in particolare la sua seconda serie. Maanche per Volvo è la prima volta con un modello a 5porte che può legittimamente definirsi “wagon” in ragionedella generosa abitabilità ricavata in 4,37 metri dilunghezza. Volvo V40, in tutte le sue declinazioni inclusa

la nuova Cross Country, rappresenta la scelta più raffinata e tecnologicamenteavanzata nel settore delle compatte di segmento dimensionale C.

TRADIZIONE - A cominciare dai sistemi dedicati alla sicurezza, una vera epropria rivoluzione che stabilisce i nuovi standard assoluti di riferimento. Il primodi tali sistemi che viene alla mente è l’air-bag mirato ad attenuare i danni fisiciche un pedone subisce in caso di investimento. Di tutta la dotazione di V40 èforse il singolo contributo alla sicurezza che più ha colto la fantasia delpubblico, e a buon ragione. Ma a noi pare molto più significativo l’avanzatissimosistema elettronico (radar) di percezione della presenza di un pedone in zona arischio (pedestrian detection) che, dopo aver allertato il guidatore, ha lacapacità di attivare automaticamente l’impianto frenante fino all’arrestocompleto della vettura. Analogamente opera anche il sistema di prevenzione deipiccoli incidenti urbani, in particolare i tamponamenti a bassa velocità dovutialla distrazione. Anche in questo caso il sistema dei sensori avverte della

eccessiva riduzione della distanza di sicurezza, quindi,se il pilota resta distratto, attiva automaticamente i freni.Molto rilevante è che tali sistemi scongiurinol’investimento o il tamponamento a velocità fino a 50km/h. I sensori radar posti ai lati della sezione posterioreper avvertire il pilota del sopraggiungere di altri veicolimentre sta effettuando una uscita in retromarcia da una

postazione a visibilità nulla (come nel caso di un parcheggio a pettine fra duefurgoni) sono un’ulteriore grande intuizione degli specialisti Volvo che dilata ilconcetto stesso di sicurezza in auto. A noi è capitato di dover far conto sullaassistenza di questi radar laterali/posteriori per uscire da una situazioneabbastanza intricata, e ne siamo rimasti entusiasti, anche perchè il loro raggiodi azione è di ben 70 metri, più che adeguato anche su una strada ascorrimento veloce. La sicurezza attiva di Volvo V40 fa conto, ovviamente, sututti i sistemi di assistenza alla guida, dall’ABS allo ESP e a tutti gli altri.

EQUILIBRIO - Ma, in questo caso, il progetto meccanico ha la prevalenza sugli ausili elettronici in quanto V40dispone di un autotelaio straordinariamente bilanciato, che assicura, sempre, una grande neutralità di rispostadinamica, una assoluta precisione di risposta allo sterzo anche nella guida più aggressiva, una stabilitàesemplare anche alle velocità massime e in presenza di vento laterale. Questa è una sicurezza che il pilotaavverte subito, la sente attraverso il volante e gli altri comandi, è l’affermazione della grande ingegneria Volvo

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“tradizionale” che esalta il piacere della guida di un’auto impeccabile, in ogni suo aspetto: dallo stile alla qualitàdegli interni, alle prestazioni.

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I presidenti di Toyota, Toyoda,e Bmw, Reithofer sugellanol’intesa Il concept della BmwSerie 4 presentato al Salone diDetroit

L’ACCORDOBMW e Toyota, insieme per idrogeno e auto sportive

TOKYO - Toyota e Bmw hanno firmato l'accordo vincolante sullo sviluppocongiunto della mobilità sostenibile, basata su sistemi di celle a combustibile ealtre tecnologie applicate all'auto, nonchè di " una piattaforma comune per unavettura sportiva di medie dimensioni entro la fine del 2013". Si tratta, recita uncomunicato, degli ultimi passi del memorandum di giugno 2012 che include lericerche sulle batterie litio-aria e il proposito più in generale di " condividereulteriormente la visione di collaborazione nei veicoli sportivi". Il progetto, nelconcreto, prevede lo sviluppo di un serbatoio per l'idrogeno, di un motore e diuna batteria, da completarsi entro il 2020. Riguardo invece alla piattaforma, ledue aziende hanno anche concordato l'inizio di uno studio di fattibilità per ladefinizione delle odalità industriali da destinare a un nuovo veicolo sportivo ditaglia media, da completarsi entro la fine del 2013.A completare il piano sportivo, lo sviluppo di tecnologie ultraleggere per lascocca dei veicoli che i due brand inizieranno a breve, mediante l'utilizzo dimateriali all'avanguardia, come ad esempio i compositi rinforzati. Infine Toyota eBmw stanno per dare il via a una nuova ricerca, con lo scopo di sviluppare unabatteria al litio-aria, la cui densità energetica sarà di gran lunga superiore aquella delle attuali batterie agli ioni di litio.

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Fiat likes U car sharing gratuito per gli studenti

MILANO - Con “Fiat Likes U” il costruttore torinese porta l’auto nel mondo dei giovani. Dopo le tappe aPolitecnico di Torino e Luiss di Roma, Fiat continua il progetto con Cattolica di Milano e Università di Salerno. Glistudenti avranno a disposizione gratis il car sharing: si entra nel sito, si prenota la vettura (Nuova Panda o 500 L)e la si ritira all’Università dove, dopo averla usata per 24 ore o per un weekend approfittando dei vantaggi del carsharing (accesso a ztl e sosta gratis), lo studente la riconsegna. Impegno di Fiat anche sullo studio, con ottoborse di 5mila euro l’una e lezioni coi manager Fiat, e sul lavoro con otto stage retribuiti in azienda.

458 ITALIA PREMIATA - I lettori del magazine tedesco Auto Motor und Sport hanno incoronato per la secondavolta la Ferrari 458 Spider 'Best Imported Cabriolet'. Il riconoscimento è stato assegnato nell'ambito dell'annualesondaggio 'Best Cars' condotto dalla rivista.

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«A tre mesi dallancio ne abbiamovendute già 2.600(22.000 nel mondo)e non ci fermiamo»

«I padroni cinesi?Regalano saggezzaDal 2006 in Italiasiamo saliti dal 5 al9% di quota»

Crisci: Single e coppie, Volvo non è più solo la “familiare”

di Pasquale Di Santillo

ROMA - Michele Crisci, 48 anni, dal 2006 è presidente e a.d. di Volvo AutoItalia. E non nasconde il suo entusiasmo per i dati di vendita del primo trimestrein concessionaria della Volvo V40: « Ne sono state vendute 22.000 a livello

mondiale, di cui 2.600 in Italia, un dato importante checi conforta in un momento difficile come quello che stavivendo l’auto in Italia. Tanto più se consideriamo cheper Volvo è la prima volta nel segmento C premium, ilpiù importante per l’Europa». Come procede il rapporto con la nuova proprietà aquasi tre anni dall’acquisizione di Volvo da parte dei

cinesi di Geely? «Benissimo, non nascondo che all’inizio c’erapreoccupazione per il rischio di doversi relazionare con un “padrone” cosìlontano, invece stanno dando un grande apporto, non solo dal punto di vistaeconomico-finanziario ma anche di saggezza gestionale». Cosa ne pensa dell’attuale momento del mercato in Italia? «E’ unasituazione difficile, direi drammatica e per fortuna che a livello mondiale staandando discretamente con il recupero degli Stati Uniti, la tenuta dei mercati

emergenti e della Cina. Certo da noi, rispetto al 2009-2010 si sono perse per strada 700.000 auto è unasofferenza strutturale. Difficilmente torneremo a quota 2milioni di auto vendute all’anno». A Volvo come è andata nel 2012? «A livello globale siè perso qualcosa, a causa del mercato europeo,decisamente stagnante, ma la grande ripresa negli Stati

Uniti ha messo tutto a posto. In Italia, paradossalmente, andiamocontrotendenza: per il sesto anno consecutivo abbiamo aumentato la quota dimercato, passando dal 5% del 2006 al 9% del 2012». Parliamo di prodotti: «La XC60 è stato un successo commerciale eccezionalee con la V40 completiamo la revisione del design tesa a trasformare la Volvo damacchina solo familiare a macchina per tutti, giovani, donne, coppie. In questi giorni stiamo presentando laversione Cross Country della V40, prima dell’estate arriverà l’innovativa V60 ibrida plug in diesel e nell’ultimaparte dell’anno presenteremo nuovi motori per tutta la gamma».

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Nella foto accanto l’Alfa RomeoGiulietta che verrà lanciataanche negli Emirati Arabi. Poi aseguire la nuova Mazda6, laToyota Verso e l’Audi RS6Avant

Giulietta “Veloce” inizia il rilancio Alfa

di Paolo Altieri

TORINO - Domani e domenica, negli show room Alfa Romeo, si svolgerà un“porte aperte” speciale dedicato alla Veloce, nuova versione della berlinacompatta del Biscione. Non a caso “Veloce” evoca la tradizione gloriosa delmarchio: nato nel 1956 proprio con la Giulietta identificava le vetture conspecifiche tecniche e dotazioni tali da renderle ancora più sportive e distintive.Ora la storia si ripete con la nuova Giulietta Veloce che monta tra l’altro cerchiin lega da 17’’ a turbina con trattamento in titanio e minigonne laterali.All’interno, domina la tonalità scura in cui spicca ancora il trattamento in titanio.Volante e sedili hanno una chiara impronta sportiva. A richiesta è anchepossibile personalizzare la propria Giulietta con il tetto verniciato in grigiomagnesio opaco o nero lucido.Veloce è disponibile in abbinamento alle motorizzazioni che oggi rappresentano la maggior parte del mix venditedi Giulietta: 1.4 Turbo benzina da 120 cv, diesel 1.6 JTDM 105 cv e 2.0 JTDM da 140 cv. Si può optare ancheper il 1.4 Turbo benzina Gpl da 120 cv, propulsore che, con più di 4.300 unità immatricolate nel 2012, hadecretato la leadership di Giulietta nel segmento tra le vetture alimentate a Gpl. Il listino parte da 22.350 euro.A dicembre, Giulietta è risultata ancora una volta in testa nelle vendite nel segmento delle berline 2 volumi 5porte con 1.798 immatricolazioni e una quota del 23,2%. In totale, il modello ha registrato in Italia quasi 30milaimmatricolazioni nel 2012.E seguendo le indicazioni dell’a.d. del Lingotto Marchionne, per il quale Alfa verrà rilanciata come marchiopremium, la Giulietta, anche nella nuova versione, e l’Alfa Mi.To. arriveranno anche sul mercato degli EmiratiArabi.

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Aggressiva e chic futuro in armonia per la Mazda6

LISBONA - La nuova generazione Mazda6 è una vera ammiraglia pronta aconquistare il segmento CD che rappresenta il 6,2% del mercato europeo.Disponibile come berlina quattro porte e wagon cinque porte, con un listinoprezzi equivalente per entrambe le configurazioni e fortemente concorrenzialecon i suoi 27.900 euro di partenza, Mazda6 si è dimostrata all’altezza dellasfida, regalando autentiche sensazioni di guida e performance alto di gamma.Altrettanto seducente il design, con un frontale aggressivo e insieme aggraziatoben armonizzato con un posteriore altrettanto dinamico e moderno. All’interno spiccano la sensazione dispaziosità, la cura dei dettagli, il comfort elevato e l’ergonomia generale di comandi e strumenti di guida. Giàadottata per la gamma di successo del Suv CX-5, la tecnologia Skyactiv debutta sulla Mazda6 garantendo quelcomportamento brillante e sportivo che giustifica le ambizioni della nuova ammiraglia giapponese. Due motoridiesel - 2.2 da 150 e 175 cv - si affiancano a tre unità a benzina: 2 litri da 145 e 165 cv e 2.5 da 192 cv. Il cambioa sei marce, manuale o automatico, è preciso e flessibile.p.a.

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Ambizione Toyota la nuova Verso ha stile e carattere

NIZZA - Nel nome e nelle ambizioni. Si chiama Verso e dal prossimo aprile ha ilcompito di dare il suo piccolo ma importante contributo per consentire a Toyotadi marciare verso una quota superiore al 5% in Italia nell’importante segmentoC già presidiato con successo dalla nuova Auris e dalla Prius. Prodotta inTurchia, concepita per il mercato europeo, la nuova Verso può considerarsi unalontana parente del modello che va a sostituire quello lanciato nel 2009 e ancorpiù di quelli del 2004 e del 2002, che tutti insieme hanno soddisfatto leesigenze di mobilità di 650mila clienti. Sono ben 470 i nuovi componenti che distinguono la Verso edizione 2013,di cui il 60% all’esterno e il 40 all’interno, a conferma di una evoluzione di questa MPV (Multi purpuse vehicle)che è tutta finalizzata a conquistare importanti e nuove attenzioni da parte della clientela. Provata sulle stradeche da Nizza portano a Cannes, la nuova Verso si rivela un’auto che dà soddisfazione sotto ogni punto di vista.Carrozzeria dallo stile importante e di grande funzionalità (prevista solo la versione a sette posti), ricchedotazioni. In prova con la motorizzazione diesel 2.0 da 124 cv. Ma verrà offerta anche con 2 motori benzina (1.6da 132 cv e 1.8 da 147) e con il diesel 2.2 da 150 cv.p.a.

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Audi RS6 Avant la potenza del “mostro” elegante

“Impressionante!” É la nuova Audi RS6 Avant. Impressionante per il suopoderoso V8 4.0 TFSI, per l’eccellenza tecnica tecnica, ma anche per l’assolutafunzionalità tipica di una station wagon dalla magnifica abitabilità e capacità dicarico in un abitacolo raffinatissimo per qualità dei materiali e della curaesecutiva, di grandissima classe. Con i suoi 560 cv e 700Nm di coppia, il V8 4.0TFSI, biturbo e iniezione diretta, è in grado di spingere la RS6 Avant oltre illimite magico dei 300 km/h e di accelerarla da 0-100 km/h in soli 3”9. Ma iconsumi sono contenuti in 9,8 litri/100km grazie alla tecnologia “cylinder on demand” che “stoppa” quattro degliotto cilindri quando la domanda di potenza è limitata.La trazione integrale “quattro”, con differenziale centrale e posteriore (optional) autobloccanti, è associata ad uncambio tiptronic a 8 marce con palette di selezione al cambio, mentre il cliente può scegliere fra le sospensionipneumatiche, con taratura modulabile, oppure quelle sportive, con molle meccaniche e ammortizzatori a tretarature. I sistemi elettronici di assistenza alla guida (ABS ed ESC) hanno anche modalità Sport, per una guidapiù creativa.b.d.p.

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SCI A Kitzbuehel multa e penalità per Innerhofer

Perde uno sci e non si ferma alla segnalazione di un giudice sulla Streif: 800 € epettorale n.46

KITZBUEHEL - L'austriaco Klaus Kroell è stato il più veloce in 1.57.74 nella terza ed ultima prova della discesa diCoppa del Mondo di domani sui 3.312 metri della terribile pista Streif di Kitzbuehel. Secondo tempo per ilnorvegese Aksel Svindal (era stato il più veloce nelle prime due prove) in 1.58.00, terzo per l'altro norvegeseKjetil Jansrud in 1.58.02. Quarto tempo per Werner Heel in 1.58.12. Dominik Paris ha portato a termine la provain 1.59.28 perché ha provato in velocità solo alcuni passaggi. Questo non gli ha impedito di rischiare una cadutasul grande salto finale in vista del traguardo per aver anticipato troppo lo stacco.È invece caduto poco dopo il via, oltre la Mausefalle, l'altro azzurro Christof Innerhofer, che ha perso uno sci.Chiesto a un commissario il permesso di ripartire lo ha ottenuto, ma più giù gli è stata esposta bandiera gialla daparte di un altro responsabile federale. Innerhofer non si è fermato ma ha dovuto farlo poco dopo, quando aparargli bandiera gialla è stato Helmuth Schmalzl, l’ex sciatore azzurro e tecnico della Nazionale, adessoresponsabile per la sicurezza nelle specialità veloci.Per non aver osservato la prima indicazione, mettendo così a rischio la sicurezza in pista, l’azzurro è statomultato di 999 franchi svizzeri (800 euro) e arretrato al numero 46 di partenza per la gara di domani. Quest’ultimapenalizzazione potrebbe non creargli problemi dal punto di vista tecnico, se domani si realizzeranno le previstecondizioni di buona visibilità, fondo durissimo e a tratti gelato.Invece per il superG odierno si prevede cielo coperto, forse con qualche leggero spruzzo di neve.

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Oggi SuperG (in Tv alle 11.30). Domani donne a Maribor

UOMINI a Kitzbuehel (Austria) - Oggi ore 11.30 superG, domani ore 11.30 discesa, domenica ore 10.15 e13.30 slalom (queste due gare valide anche per la combinata). Tv: diretta RaiSport 1 ed Eurosport 1 e 2.Coppa del Mondo: 1. Hirscher (Aut) 935, 2. Svindal (Nor) 747, 3. Ligety (Usa) 696, 5. Manf. MOELGG 477, 12.INNERHOFER 325, 14. PARIS 279, 15. HEEL 252. Coppa di superG: 1. Svindal (Nor) 280, 2. Mat.MARSAGLIA 209, 3. HEEL 150.DONNE a Maribor (Slovenia) - Domani ore 10 e 13.15 gigante, domenica ore 9.15 e 12.15 slalom. Tv: direttaRaiSport 1 ed Eurosport 1 e 2.Coppa del Mondo: 1. Maze (Slo) 1.474, 2. Riesch (Ger) 756, 3. Fenninger (Aut) 644, 18. I. CURTONI 254.COPPA EUROPA - SuperG U a Val d’Isere (Francia): 1. Kilde (Nor) 1'23"32, 2. VARETTONI a 0"30, 9.PANGRAZZI a 1"37. Gigante D a Pamporovo (Bulgaria): 1. Siebenhofer (Aut) 1’58”38, 9. GOGGIA a 0”82.

SCI DI FONDOLa Agreiter bronzoai Mondiali U.23LIBEREC - Arriva da Debora Agreiter la seconda medaglia per l'Italia del fondo ai Mondiali Under 23 diLiberec (Repubblica Ceca), grazie al bronzo vinto nella 10 km a tecnica libera. Il podio dell'altoatesinasegue l'oro di Federico Pellegrino nella gara sprint a tecnica classica. La fondista del CS Carabinieri hasfiorato l'argento, preceduta di appena 0”4 dalla kazaka Anastasia Slonova, questa a 29”5 dallavincitrice, la norvegese Ragnhild Haga. L'altra azzurra Lucia Scardoni ha chiuso 13ª a 1'36"4. Per laAgreiter è la seconda medaglia iridata U.23: aveva infatti già conquistato l'argento nella skiathlon aiMondiali 2012 in Turchia.Nella 15 km TL maschile il carabiniere azzurro Fabio Clementi ha concluso al sesto posto. Il podio èstato dominato dalla Russia con il titolo vinto da Sergey Ustiugov e l'argento di Evgeniy Belov. Bronzo altedesco Thomas Bing.

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TENNISBolelli e Fognini fuori in tre set contro i Bryan

MELBOURNE - È finita a testa alta l’avventura di Simone Bolelli e Fabio Fognini in doppio agli Australian Open.Hanno perso infatti solo in tre set contro i gemelli statunitensi Bob e Mike Bryan, vincendo il secondo e mollandosolo nell’ultima mezz’ora di gioco. Un nuovo, eccellente attestato di affidabilità (dopo la semifinale agli US Open2012) in vista della Coppa Davis della prossima settimana a Torino contro la Croazia, al punto che il capitanoCorrado Barazzutti non si è fatto problemi nel lasciare a casa il doppista Daniele Bracciali per inserire in squadraPaolo Lorenzi.

BALDI, NON QUINZI - Sorpresa nel singolare juniores: c’è un italiano in semifinale, ma è Filippo Baldi (capace dieliminare il n.1 del mondo e del torneo, il croato Milojevic) e non Gianluigi Quinzi (arresosi per 8-6 al terzo control’australiano Kokkinakis).AUSTRALIAN OPEN (cemento, 31.600.000 dollari) Uomini: semifinali - Djokovic (Ser, 1) b. Ferrer (Spa, 4) 6-2 6-2 6-1, oggi ore 9.30 Federer (Svi, 2) c. Murray (Gbr, 3); finale - domenica ore 9.30. Doppio: semifinali - B.e M. Bryan (Usa, 1) b. BOLELLI-FOGNINI 6-4 4-6 6-1.Donne: semifinali - Li (Cin, 6) b. Sharapova (Rus, 2) 6-2 6-2, Azarenka (Bie, 1) b. Stephens (Usa, 29) 6-1 6-4;finale - domani ore 9.30 Azarenka (Bie, 1) c. Li (Cin, 6). Doppio: finale - oggi ore 6 ERRANI-VINCI (1) c. Barty-Dellacqua (Aus).Juniores - Singolare U: quarti - Kokkinakis (Aus) b. QUINZI (2) 7-6(5) 2-6 8-6, BALDI (8) b. Milojevic (Ser, 1)6-3 7-5; semifinali - oggi ore 5 BALDI (8) c. Kyrgios (Aus, 3); finale - domani ore 6. Doppio U: semifinali -Andrijic-Mousley (Aus) b. Couacaud-NAPOLITANO (Fra-Ita) 4-6 6-4 10-4.Tv: oggi diretta Eurosport 2 dalle 6, Eurosport dalle 9.30, domani e domenica diretta Eurosport dalle 9.30.CHALLENGER ATP - Heilbronn (cemento, 85.000 euro) 1º turno: O. Rochus (Bel) b. Mat. VIOLA 6-3 7-5.

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FORMULA 1 Ad Alonso servono più vacanze

Per Fernando niente test a Jerez: guiderannoMassa e De la Rosa

MARANELLO - Sarà Felipe Massa a portare all'esordio in pista la monoposto della Ferrari che disputerà ilMondiale 2013 di Formula 1. Il brasiliano inizierà il lavoro di sviluppo il 5 febbraio sul circuito di Jerez de laFrontera, sede della prima delle tre sessioni di prove precampionato. Rimarrà in pista fino al 7 per poi lasciare ilsedile l'8 a Pedro De la Rosa, che farà così il suo debutto su una Rossa: necessario a prendere le misure, datoche in seguito dovrà occuparsi principalmente del simulatore.Quindi niente collaudo a Fiorano per la nuova monoposto e niente prima sessione di test per Fernando Alonso.Per un paio di buoni motivi: lo spagnolo ha chiuso la scorsa stagione piuttosto stanco e non ha avuto lapossibilità di riposarsi a dovere; la macchina sarà in configurazione ancora provvisoria e girerà su una pista nonutilizzata in campionato. Meglio intensificare la fase di preparazione fisica in vista di una prima parte dellastagione molto dispendiosa, per la lontananza fra le varie sedi dei Gran Premi e per la diversità delle condizioniclimatiche che s'incontreranno da Melbourne a Sakhir, passando per Sepang e Shanghai. Lo spagnolo guideràper la prima volta la sua quarta Ferrari il 19 febbraio a Barcellona: lì girerà tre giorni per poi lasciare il posto nelquarto al suo compagno di squadra Massa. L'ultima sessione di prove, ancora a Barcellona dal 28 febbraio al 3marzo, vedrà i due alternarsi: giovedì e sabato il brasiliano, venerdì e domenica lo spagnolo. Ieri la macchina èstata accesa per la prima volta.

KUBICA SULLA MERCEDES - (gab.fon) Robert Kubica è tornato a guidare in un autodromo 718 giorni dopo ilterribile incidente del 6 febbraio 2011, in un test a Valencia su una Mercedes Amg C-Coupé da Dtm di colorenero. Sotto la pioggia, Kubica ha coperto senza problemi fisici 114 giri pari a 456,57 km. «Ho portato al limiteuna macchina impegnativa - ha commentato il polacco - Sono molto contento».

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DONNEBUSTO ARSIZIO - SCHWERINER 3-1 (25-23, 25-21, 18-25, 25-18) *Golden Set 15-10 - UNENDO YAMAMAYBUSTO ARSIZIO: Faucette 5, Brinker 7, Leonardi (L), Marcon 9, Bauer 14, Kozuch 23, Lombardo 3, Arrighetti11, Caracuta 3, Pisani, Bisconti 1. All.: Parisi. SCHWERINER SC: Thomsen (L), Joachim, Steenbergen 17,Hatinova 14, Souza Ziegler 14, Tiele Martins Paulino, Hanke 10, Buijs 7, Brandt 8, Volker 3, Moma Bassoko 1.All.: Buijs. NOTE - Durata set: 26', 25', 24', 22'. Tot.: 97'.ECZACIBASI ISTANBUL-VILLA CORTESE 3-2 (25-20, 15-25, 25-17, 15-25, 15-9) - ISTANBUL: Usic Jogunica9, Kuzubasioglu (libero), Shashkova 14, Karakoyun, Cansu 6, Cemberci Kirdar 5, Kayacan (libero), Gumus 1,Yilmaz, Darnel 17, Poljak 18. N.e. Petrovic. All.: Micelli. VILLA CORTESE: Malagurski, Vigano, Mojica,Klineman 19, Folie 8, Veljkovic 7, Garzaro 1, Barun 12, Bosetti 17, Parrocchiale (libero), Rondon 3. All.:Caprara. Note: spettatori 1200, durata set 26', 23', 23', 25', 17'. Tot.:1h54’

CHAMPIONS LEAGUE (ritorno play off a 12) Mercoledì: Dinamo Kazan (Rus)-Dinamo Mosca (Rus) 3-0 (and.3-1, qual. Kazan); Lokomotiv Baku (Aze)-Azerrail Baku (Aze) 0-3 (and. 0-3, qual. Azerrail). Ieri: EczacibasiIstanbul (Tur)-VILLA CORTESE 3-2 (and. 3-1, qual. Istanbul), BUSTO ARSIZIO-Schweriner (Ger) 3-1 (25-23,25-20, 18-25, 25-18) Golden set 15-10 (and. 2-3, qual. BUSTO ARSIZIO), Baku (Aze)-Cannes (Fra) 3-0 (and. 3-1, qual. Baku), Vakifbank Istanbul (Tur)-Sopot (Pol) 3-0 (3-1, qual. Istanbul). Così nell’andata dei quarti (date dadefinire tra il 5 e il 7 febbraio): Azerrail Baku (Aze)-BUSTO ARSIZIO.MODENA-ILBANK ANKARA 3-1 (25-8, 22-25, 25-10, 25-20) - Golden set 9-15 - UNIVERSAL MODENA :Croce (L), Valeriano 17, Paggi 8, Glass 7, Barazza 7, Spasojevic 22, Brussa 7, Aguero Leiva 9. . ILBANKSPORTS CLUB ANKARA : Tumas 20, Ismailoglu 3, Bulut 4, Atici, Mandaci, Ergin 1, Szekelyova 2,Dagdelenler, Uzun 1, Safronova 14, Sahin (L), Yilmaz (L). All. Cuello. . NOTE - Durata set: 20', 25', 20', 23'; tot:1h28’.

CHALLENGE CUP - Ottavi (ritorno) Mercoledì: Limassol (Rom)-PIACENZA 0-3 (and. 0-3, qual. PIACENZA).Ieri: MODENA-Ibank Ankara 3-1 (and. 1-3, qual. Ibank Ankara) Golden set 9-15. Così nell’andata dei quarti(date da definire tra il 5 e il 7 febbraio): Rocheville Le Cannet (Fra)-PIACENZA.

IN TVUn reality sotto retePrima puntata, lunedì (Rai Sport Uno, dalle 15,30) di “Spike Girls – Schiacciatrici”. E' un programma, che andràavanti per tre mesi, ideato e realizzato da Andrea Lucchetta, indimenticato campione della “Generazione diFenomeni”. Protagoniste saranno le ragazze del Club Italia, che giocano in B1 e che vivono e si allenano pressoil Centro Federale Pavesi di Milano.

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PALLAVOLO Cev Cup, Latina promossa solo al golden set

Perde contro l’Unterhaching ma passa al set dispareggio. Donne: Busto rimane sola inChampions

LATINA-UNTERHACHING 0-3 (24-26, 24-26, 21-25; golden set: 15-11) ANDREOLI LATINA: Rauwerdink 10,Rossini (libero, 27%), Sottile 1, Verhees 8, Jarosz 5, Gitto 5, Noda Blanco 4, Troy 13, Guemart, Fragkos 10,Cisolla, Patriarca 2. All. Prandi. GENERALI UNTERHACHING: Shumov 9, Skladany, Shafranovich 10,Duennes 14, Snippe 12, Pruesener (libero, 42%), Kamnik, Raymaekers 11, Strohbach 2, Steuerwald, Hirsch,Hupka. All. Paduretu. ARBITRI: Fuentes Barrasa (Spa), Sobral (Por). Durata set: 32', 32', 27'. Golden set: 18'.Andreoli: 17 battute sbagliate, 5 ace (2 Troy, Sottile, Fragkos, Rauwerdink), 55% ricezione positiva (42%perfetta), 39 % attacco, 9 muri (2 Verhees, Gitto, Troy, 1 Patriarca, Noda Fragkos), 12 errori. Generali: 19battute sbagliate, 2 ace (Snippe, Raymaekers), 42% ricezione positiva (26% perfetta), 44 % attacco, 9 muri (3Shumov, 2 Raymaekers, Strohbach, 1 Snippe, Duennes), 6 errori.Il migliore - Troy è stato il più continuo dell'Andreoli.La chiave - Il servizio ritrovato dei pontini nel golden set.LATINA - Serata al cardiopalma per l'Andreoli. Il sestetto di Silvano Prandi scrive un'altra pagina da consegnareagli annali della sua storia, ma deve vedere l'inferno per poter risorgere e vincere il golden set che gli spalanca leporte della semifinale di Coppa Cev contro i turchi del Maliye Milli Piyango Ankara: «Vincere così è ancora piùbello - ha spiegato Silvano Prandi - E' successo proprio quello che temevo. La squadra sentiva la pressione diquesto appuntamento. Nel terzo set ho cercato di far staccare la spina ad alcuni per poterli rigettare nellamischia nel set di spareggio: è andata bene».La partenza altalenante dei pontini ha permesso ai tedeschi di scappare via, soprattutto grazie ad un'ottimacorrelazione muro-difesa. Skladany ha sfruttato tutti i suoi attaccanti, sviluppando un gioco di difficile lettura daparte del muro del Latina. Una situazione cha ha costretto Prandi ad inserire Fragkos e Troy. Proprio il serviziodello statunitense ha riaperto un set quasi chiuso sul 15-20: lo sprint finale ha, però, premiato i bavaresi. Nelsecondo parziale sono stati proprio Fragkos (5 punti) e Troy (9 punti) a "tradire" il tecnico piemontese, nel corsodi un set condotto senza problemi dall'Andreoli. Ma sul 24-22, tre errori gratuiti degli schiacciatori pontini hannospianato la strada ai tedeschi.Totalmente nel pallone, i pontini sono praticamente usciti dal campo nel successivo set, dominatodall'Unterhaching che, a dir la verità, non ha dovuto sudare troppo per guadagnarsi la chance di giocarsi laqualificazione al golden set. Un epilogo emozionante, che ha visto Troy e Gitto trascinare Latina ad una storicasemifinale.Infopress

CEV CUP - Quarti (ritorno): LATINA-Unterhaching (Ger) 0-3; golden set: 15-11 (and. 3-0, qual. LATINA).CHAMPIONS LEAGUE - Così nell’andata dei play off a 6 (date da definire tra il 5 e il 7 febbraio): MACERATA-CUNEO, Zenit Kazan (Rus)-Dinamo Mosca (Rus), Zaksa Kedzierzyn-Kozle (Pol)-Arkas Izmir (Tur).CHALLENGE CUP Così nell’andata di play off a 6 (date da definire tra il 5 e il 7 febbraio): vinc. Stroitel Minsk(Bie)/Olympyacos Pireo (Gre)-PIACENZA.

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PATTINAGGIO SU GHIACCIOBerton-Hotarek, storica medaglia in coppiaZAGABRIA - Per la prima volta una coppia italiana, Stefania Berton e Ondrej Hotarek, ha conquistato unamedaglia europea nella specialità. Coppie: 1. Volosozhar-Trankov (Rus) 212,45, 2. Savchenko-Szolkowy(Ger) 205,24, 3. BERTON-HOTAREK 187,45, 9. DELLA MONICA-GUARISE 140,89. Singolo U (dopo il corto):1. Amodio (Fra) 89,82.

BOXETricolore con il paisà PagliaraSANTENA - Stasera a Santena, nel Torinese, chance tricolore per Floriano Pagliara, nato in Germania,vissuto a Cecina e ora trasferitosi a New York. Programma (ore 21): superleggeri (4x3) Randazzo (deb) c.Delmestro (1+ 9-); welter (6x3) Di Palmo (9+ 1= 3-) c. Pintaudi (6+); superpiuma (Campionato Italiano, 10x3)Scarpa (d, 9+ 2-) c. Pagliara (14+ 2= 4-). Tv: diretta SportItalia 2 dalle 23.

IPPICANancy Sco a segno a VincennesIeri trotto a Vincennes: Prix de Montpellier (1ª div., 46.000 €, m. 2700) - 3. Orient Horse 15.2, 5. OsirideGrif 15.3, 7. Oliver Kosmos 15.3, 9. Oltre Code 15.4, np Olmo del Sauro nc; Prix de la Thierache (58.000 €,m. 2700) - 5. Mo Vegh Io 14.2, np Moriondo nc; Prix de Montpellier (2ª div., 46.000 €, m. 2700) - 4. OneLove 16.5, np Omero de Mura nc, Olimpionico rp; Prix de Villereal (58.000 €, m. 2850-2985) - 1. Nancy Sco14.1. Ieri galoppo a Meydan: handicap (120.000 $, m. 1600) - 5. Malossol.OGGI - Ore 18.30 TQQ a Treviso (trotto, 8ª corsa, m. 2060) Favoriti: 16-4-5-13-14. Sorprese: 15-13-7. Inizioconvegno alle 14.50. Corse anche a Roma (g, 14.25), Foggia (t, 14.40), Follonica (t, 14.45).IERI - TQQ a Torino: Tris 12-7-10, quota 350,85 € per 302 vincitori, quota con rit. (n.1, 2, 5, 13) 34,83 €; Quarté12-7-10-14, quota 674,06 € per 33 vincitori, quota con rit. 137,33 €; Quinté 12-7-10-14-8, quota 8.035,94 € per 5vincitori, quota con rit. 277,02 €.

GOLFQuattro al comando in QatarDOHA - Qatar Masters (European Tour), a Doha, dopo il 2º giro: 1. Santos (Por), Garcia (Spa), Kaymer(Ger), Fraser (Aus) 135, 20. Gagli 139, 42. Manassero 141; elim. 101. Tadini 147, 118. E. Molinari 152.

PALLANUOTOOggi anticipo Posillipo-Quartu (in Tv)A1 maschile (12ª giornata): oggi ore 19 Posillipo-Quartu S. Elena (differita RaiSport 2 alle 21.50); domaniore 15 Recco-Nervi (a Sori), Bogliasco-Brescia, Camogli-Acquachiara, Florentia-Ortigia, Lazio-Savona.Classifica: Brescia 33; Recco 27; Florentia 24; Savona 19; Acquachiara 17; Bogliasco 16; Posillipo 15; Lazio13; Ortigia 11; Quartu, Nervi 9; Camogli 1.

ATLETICAIl cubano Robles he deciso di ritirarsiL'AVANA - Dayron Robles, oro alle Olimpiadi di Pechino 2008 nei 110 ostacoli ed ex primatista delmondo, oltre che iridato indoor, si ritira dall'attività agonistica ad appena 26 anni perchè fortementeirritato per la mancanza di attenzione nei suoi confronti da parte delle autorità sportive cubane.

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PREGO, SI SDRAI! NovakDjokovic, 25 anni, gioca aldottore con Henri Leconte, 49anni (Getty)

Djokovic se la spassaAgli Australian Open prima travolge Ferrer, poi si traveste da dottore. Sharapovako: finale femminile Azarenka-Li

MELBOURNE - Arrivare di slancio in semifinale, agli Australian Open, è servitoben poco a Maria Sharapova. Ieri tutte le sue certezze (aveva concesso allerivali appena 9 game nelle 5 partite fin qui disputate!) sono state erose daquella autentica goccia cinese di Na Li, tornata sui suoi migliori livelli di giocoda quando si è affidata all’argentino Carlos Rodigruez, già coach di JustineHenin. Punteggio senza storia (6-2 6-2, anche se in 1h33’) per la numero 6 delmondo, già finalista qui nel 2011 e poi nello stesso anno vincitrice al RolandGarros.Avversaria della Li (che è 4-5 nei precedenti) domani sarà Victoria Azarenka,che nell’altra semifinale ha fermato la corsa di Sloane Stephens tra lepolemiche. La numero 1 del mondo ha vinto per 6-1 6-4 dopo essersi vistaannullare 5 match-point sul 5-3, a quel punto sul 5-4 ha chiesto di uscire dalcampo (parlando dopo di problemi respiratori causati dallo stressa dellasituazione). Ripreso il gioco, ha salvato una palla del 5-5 per la 19enne rivale einfine ha chiuso il match dopo1h41’.

UOMINI - Nella prima delle semifinali maschili, invece nessuna sorpresa: Novak Djokovic ha letteralmentespazzato via David Ferrer, che pure dopo questo torneo diventerà numero 4 del mondo e 1 spagnoloscavalcando Rafa Nadal. “Ferrù” ha infatti rimediato in tutto appena cinque game, liquidato in appena1h29’,contro un incontenibile “Nole” ( «Uno dei più bei match della mia carriera») che poi ha concesso unsiparietto dei suoi prima di presentarsi in conferenza-stampa. Si è riaffacciato sulla “Rod Laver Arena” vestitoperò da dottore, con camice e stetoscopio al collo, per... curare Henri Leconte ( «Scusate, ma è completamentepazzo!»), mentre il francese era impegnato in un doppio delle vecchie glorie. L’ha fatto sdraiare a terra, l’haauscultato e gli ha praticato un leggero massaggio cardiaco, prima di dargli l’ok per tornare a giocare e lasciare ilcampo tra gli applausi del pubblico, questo sì, davvero impazzito!Questa mattina alle 9.30 italiane torna in campo Roger Federer contro Andy Murray. Per lo svizzero si tratta della25ª semifinale di Slam, per il britannico di una nuova occasione per riuscire finalmente a batterlo in uno deiquattro tornei principali nonostante sia in vantaggio per 10-9 nei precedenti.r.t.

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Il “grande vecchio”sulle choccantidichiarazioni alnostro giornaledell’ex corridore

«Ho visto atletimigliorare in modoinspiegabile. Perfortuna i giovanisono differenti»

FUORICLASSE Alfredo Martini(a destra), 91 anni, colcampionissimo belga EddyMerckx, 67 (LaPresse)

MARTINI: STO CON SIMEONI «Armstrong un campione, ma indegno. E ancora non dicela verità»

di Marco Evangelisti

Li ha visti tutti, da Coppi e Bartali a Riccò e Armstrong. Eh, purtroppo la vitanon è mai uguale a se stessa, neanche una vita lunga e piena come la sua.Alfredo Martini è stato il commissario tecnico della Nazionale di ciclismo dal1975 al 1997 e lo è ancora, per antonomasia. Lui è il cittì e quelli di adesso non

fanno altro che sostituirlo. Ieri Filippo Simeoni ha detto alnostro giornale cose importanti sul doping e su chi lo hausato, lui compreso prima che una perquisizione dellaforza pubblica lo facesse sentire un delinquente e lospingesse al rimorso e alla solitudine. Armstrong loumiliò con l’appoggio di quasi tutto il mondo del ciclismo.In questo quasi tutto non era compreso il cittì.

Martini, lei nel 2004 fu uno dei pochi a telefonare a Simeoni per offrirgli solidarietà. «Sì. L’azione di Armstrong era stata vergognosa. Ha offeso l’uomo ben prima che l’atleta. Un campione non puòmai comportarsi così. E’ un tradimento del suo ruolo». Ma Armstrong è mai stato un vero campione? «Del campione vero aveva le doti. Altrimenti non avrebbe potuto fare quello che ha fatto, con o senza aiuti illeciti.Questo lo rende ancora più colpevole». Secondo lei la sua confessione è stata sincera? «Ha solo cercato di giustificarsi. Un compromesso per ripulirsi l’immagine. No, non ha detto tutto quello che sa equello che sarebbe stato lecito attendersi».

Simeoni ritiene che alla lunga la vicenda Armstrong porterà del bene al ciclismo. «Di certo ha già indotto il ciclismo a interrogarsi, a mettersi in discussione. E’ uno sportche non può più nascondersi». Il ciclismo di oggi è migliore di quello del recente passato? «Certo, così come i giovani di oggi non sono quelli di ieri. Noi anziani abbiamo il vizio dispiegare ai ragazzi che cosa fare e come. Cerchiamo di ascoltarli, invece». La saltatrice in alto Trost sostiene che a sentir parlare gli atleti coetanei capisce

che la cultura del doping è in declino. «Ha ragione. I giovani sono stufi di ascoltare applausi per imprese sportive che sanno di fasullo». Simeoni ritiene che fino al 1999, negli anni d’oro di Pantani, tutti si dopassero alla stessa maniera equindi i risultati di quell’epoca sarebbero credibili. In seguito sono emersi coloro che potevanopermettersi tecniche sofisticate, una sorta di doping d’élite. E’ d’accordo?

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«Difficile tagliare tanto nettamente in due la storia del ciclismo. Ammetto che dalla metà degli anni novanta hovisto corridori gareggiare a livelli che in base alla mia esperienza erano inspiegabili». E oggi? «Oggi va molto meglio, anche se i mercanti di veleni girano ancora. Quando li avremo tolti tutti di mezzo avremovinto la guerra». Come fare? «Non lo so, altrimenti lo avrei già detto».

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PARLA IL PRESIDENTE DEL CIO Rogge: «Una storia triste Il ciclismo deve cambiare»

LOSANNA - Jacques Rogge, presidente del Comitato Internazionale Olimpico fino al prossimo settembre(quando lascerà l’incarico dopo 12 anni), in un’intervista rilasciata all’agenzia Afp ha definito la vicenda relativa aLance Armstrong «una storia triste» che tuttavia dev’essere considerata «un’opportunità, un punto di svolta. Alciclismo serve un nuovo spirito nel rafforzare la lotta al doping e nella comprensione del ruolo di chi circonda icorridori. Armstrong si è impegnato a entrare in una commissione per la ricerca della verità e la riconciliazione.Sembra che nella sua intervista Tv abbia mostrato rimorsi e pentimento. Questo può essere un segnale moltoimportante per i giovani corridori».Rogge non ha voluto muovere critiche all’ex presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, Hein Verbruggen, eall’attuale numero uno Pat McQuaid, entrambi membri del Cio: «Sarà una commissione indipendente dell’Uci avalutare se qualcuno ha colpevolmente protetto Armstrong». Né ha voluto commentare l’ipotesi dell’expresidente dell’Agenzia Mondiale Antidoping, Dick Pound, secondo il quale il ciclismo rischia l’esclusione dalleOlimpiadi. Sanzione considerata poco probabile dal Cio.

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SAREBBERO “PUBBLICITÀ INGANNEVOLE” Una class-action contro le biografie deltexano

MIAMI - (ecp) In una libreria australiana, provocatoriamente, dopo la confessione, avevano spostato i libri diLance Armstrong nella sezione “fiction”. In California invece fanno sul serio e una “class-action”, azione legalecollettiva, per frode e pubblicità ingannevole, è stata presentata da alcuni acquirenti contro l'ex corridore e chi hascritto e pubblicato proprio i suoi libri autobiografici. Sul banco degli accusati “It's Not About the Bike” e “EverySecond Counts” e la causa è stata consegnata al tribunale di Sacramento da Rob Stitzman, ex consulente per lecomunicazioni di Arnold Schwarzenegger.«Entrambi i libri - si legge nella motivazione dei querelanti - all'epoca sono stati presentati come frodi perchéadesso Armstrong ammette che senza l'uso di sostanze dopanti non avrebbe potuto vincere i Tour de France».

LANCE NON BALLA... - E tra confessioni e cause in tribunale il network Abc avrebbe voluto il texano tra iprotagonisti di “Dancing With the Stars” (il “Ballando con le stelle” americano), ma secondo quanto ha riferito ilsuo portavoce l'ex corridore avrebbe rifiutato e non sarebbe nemmeno la prima volta.

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San Luis: crono al canadese Tuft, a 14” si piazza Nibali

di Ruggero Quadrelli

Buona prova di Vincenzo Nibali nella cronometro del Tour di San Luis in Argentina. Ha chiuso al quarto postocon un ritardo di soli 14'' dal vincitore, il canadese Tuft. E in un'ottica tutta italiana è da sottolineare poi il quintotempo di Adriano Malori, che a Tuft ha concesso 19''. In questa gara contro il tempo sui 19 km, Nibali hasperimentato una nuova bicicletta a garanzia di una miglior aerodinamicità. A sorpresa è arrivato 2º Messineo(Arg) e 3º a 9'' ha fatto il polacco Kwiatkowski, diventato il nuovo leader della classifica. Ha deluso il favorito VanGarderen (Usa) che a Tuft ha pagato oltre 30''.

DOWN UNDER - Dopo la paura, Giovanni Visconti è tornato più sveglio che mai e, a conferma, c'è il quinto postodi ieri ottenuto dopo essersi buttato nella volata che a Stirling, vicino ad Adelaide in Australia, ha deciso la 3ªtappa del Tour Down Under. E dire che appena 24 ore prima si era temuto per il tre volte campione d'Italia inquanto coinvolto con altri 40 corridori in una caduta negli ultimi km della 2ª tappa. Aveva accusato forti dolori altorace, tali da far temere fratture costali. Le radiografie in ospedale avevano poi scongiurato grossi problemi,l'indolenzimento è quasi scomparso e in gara è stato combattivo. Alla pari del campione del mondo Gilbert, purelui finito nel mucchio di mercoledì ma ieri... resuscitato: 3º dietro il vincitore a sorpresa Slagter (Ola) eall'australiano Goss vincitore della Sanremo 2011. Continua intanto a navigare nell'alta classifica il veronesePietropolli (Lampre Merida): 5º a soli 15'' dal leader, il gallese Thomas.3ª tappa (139 km): 1. Slagter (Ola) 3h36'46''; 2. Goss (Aus); 3. Gilbert (Bel)... 5. Visconti; 7. Ponzi; 124. A.Schleck (Lus) a 16'57''. Classifica: 1. Thomas (Gbr); 2. Slaagter (Ola) a 5''... 5. Pietropolli a 15''. Oggi 4ª tappaModbury-Tanunda, 126 km.

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«La giustiziasportiva va rivista.Ho trascorsomomenti davveroterribili ma io eGrava possiamocamminare a testaalta»

MAI SOLI Paolo Cannavaro eGianluca Grava nonostante lasqualifica si sono sempreallenati con la squadrarimanendo sempre nel gruppo

Cannavaro: Esco da un vero incuboCalcioscommesse, squalifica e assoluzione, nel racconto del capitano

di Rino Cesarano

NAPOLI - L’inferno è alle spalle, ormai. Dopo quaranta giorni di penitenza edastinenza da calcio giocato, Paolo Cannavaro potrebbe riprendere il suo postoal centro della difesa. E cosa gli riserva il destino? Parma e il Parma, una cittàche lo adottò quando era ancora un ragazzo ed una società che l’ha saputosvezzare grazie ai consigli del fratello Fabio e di Lilian Thuram. «A Parma hodebuttato in A che avevo appena diciannove anni e tranne una parentesi aVerona ho sempre giocato lì dove ho legato con tante persone, una di questeè Mutu. Finché non è arrivata la chiamata del Napoli che era in B. Ma quelmio ritorno fu dettato da amore vero e dalla credibilità del progetto. Lo rifareialtre centomila volte».

Ma il ricordo di quei giorni infernali, vissuti appesi ad unasqualifica interminabile quanto ingiusta, è ancora vivonei suoi pensieri. «Ho sempre pensato chequell’ingiustizia non dovesse capitare proprio a me -racconta ai microfoni di radio Marte - Sono stati giorniterribili. Come se avessi voluto gridare al mondo interola mia indignazione e nessuno mi ascoltava. Lagiustizia sportiva è da rivedere, ho passato momentidavvero brutti. Ma ora sono contento di tornare a

disposizione dell’allenatore. La mia vittoria è che io e Gianluca (Grava) siamousciti con la coscienza a posto da questa storia. Possiamo camminare a testaalta».

IL RACCONTO - Rivela quale fu la sua reazione nell’apprendere la notiziadell’assoluzione piena: «Tutti mi dicevano di stare tranquillo ma non volliparlare neanche con i miei avvocati. Mi isolai in casa, cominciai a guardareun film insieme con mia moglie e mio figlio. Ad un certo punto azionai iltelecomando e su Sky apparve la notizia che eravamo stati assolti. Scoppiai inun pianto liberatorio. Non saprei quante persone ringraziare. Non ho maivoluto sentire la parola, patteggiamento ed è stato meglio così» . In questo mese e mezzo di stop forzato, Cannavaro e Grava si sono allenati regolarmente, hanno cercato di nontrasmettere la loro preoccupazione nello spogliatoio ed hanno visto il Napoli centrare quattro risultati utili di fila:«Abbiamo cercato di non far pesare la nostra situazione sui compagni. La squadra si è comportata benissimo.Ha acquistato una sua identità ed a Firenze ha dimostrato di poter far sua la partita in qualsiasi momento. Se laFiorentina ci temeva tanto, vuol dire che abbiamo qualcosa e noi questo qualcosa lo dobbiamo trasmettere sulcampo in convinzione e risultati. Fermo restando che il Parma di Donadoni è un bel mix di giovani e menogiovani e che in casa è imbattuto».

LA FASCIA - Un suo eventuale ritorno in squadra (Mazzarri deve ancora sciogliere il dubbio) comporterebbeanche il trasferimento della fascia di capitano dal braccio di Hamsik al suo, anche se Bruscolotti ha suggerito dicederla a Cavani come fece lui con Maradona in occasione del primo scudetto: «Ma quella fascia mi è stataaffidata dai compagni, non l’ho pretesa io e me la tengo ben stretta» . C’è spazio anche per un sognoirrealizzato: «Mi sarebbe piaciuto giocare con mio fratello Fabio nel Napoli ma non è stato possibile. Cheemozione, però, vedere in campo i fratelli Insigne». Infine con l’ironia che l’ha sempre contraddistinto chiude l’intervista così come l’aveva aperta, intonando un corodi scherno ai tifosi della Juve che offendono i napoletani: «Il Vesuvio è la terra che amiamo, dell’eruzione ce nefreghiamo. E’ giusto rispondere così anche se non capisco perché tanti napoletani tifino Juve» . E a CaterinaBalivo che al telefono si finge una tifosa anonima, Cannavaro risponde: «Se tuo marito tifa Roma, lascialo» . Egiù l’ennesima risata.

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Ha segnato sette reti in azzurro

Sono 7 i gol realizzati da Paolo Cannavaro con la maglia del Napoli in campionato: due in B, cinque in A. Un altrol’ha realizzato in Coppa Italia, in B. In totale, nella sua carriera ha messo a segno tredici reti. Il massimo in unasola stagione l’ha raggiunto a Parma: tre gol nel 2005-2006

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In stagione ha giocato 18 partite

Sono 18 le presenze accumulate nel Napoli durante questa stagione: sedici in campionato, una in EuropaLeague, una in Supercoppa Italiana. Al suo attivo anche un assist, quello fornito a Cavani in occasione delsecondo gol inflitto alla Lazio al San Paolo, gara terminata con una tripletta del Matador

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Ha saltato tre gare per squalifica

Sono 3 le gare che Cannavaro ha dovuto saltare in seguito alla squalifica inflittagli dalla Disciplinare per omessadenuncia di un presunto tentativo di illecito: a Siena ed in casa con la Roma ed il Palermo. In campionato avevadovuto dato forfait nel match con l’Udinese

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HA VINTO LA COPPA ITALIA NEL 2012

Paolo Cannavaro è nato a Napoli il 26 giugno 1981. Alto m 1.85 per 83 kg ha cominciato la carriera nel settoregiovanile del Napoli dove ha anche collezionato due presenze in prima squadra (in B).Nell’estate del ‘99, mentre stava per recarsi nel ritiro del Napoli venne fatto scendere dal pullman perchè nelfrattempo era stato trasferito al Parma (insieme al portiere De Lucia) per circa due miliardi di vecchie lire. Nellasocietà emiliana, tranne una breve parentesi a Verona (2001-2002), ha giocato fino al 2006 collezionando 92presenze e realizzando 4 gol.Al Napoli arrivò in scadenza di contratto contribuendo poi alla promozione in serie A della squadra azzurra. Havinto una Coppa Italia nel maggio del 2012 ed è stato eletto a furore di spogliatoio, capitano della squadra.

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Mangia: Qualcosanon è stato risoltoE il problema non èsolo tecnico mastrutturale

Mutti: Credo cheincida l’effettoBarbera, dove irosa si sentono alsicuro fuoridiventano molli

FORMICA SI ALLENA Ieri si èallenato Mauro Abel Formica,utlimo acquisto del Palermoappena arrivato in SiciliaPotrebbe essere subito adisposizio- ne di Gasperini perla trasferta di CagliariPresumibil- mente andrà inpanchina Nelle foto piccole asinistra l’ex tecnico rosaneroMangia e a destra Mutti

LA TRASFERTA? PIÙ INCUBO CHE TABÙ Con due ex allenatori rosanero cerchiamo dicapire perché il Palermo da aprile 2012 non riesce a vincere fuori casa

di Paolo Vannini

PALERMO - Viaggio nel mal di trasferta rosanero, una sindrome che sembracronicizzata sulla pelle di un Palermo che da almeno un anno e mezzo èincapace di raccogliere punti fuori casa con continuità, che oggi è l’unicasquadra della serie A ad avere vinto solo una volta nelle ultime 30 gare esterne,peggior attacco in trasferta (appena 4 gol all’attivo) e peggior rendimento (3

punti in 10 gare). Un tentativo di capire di più e magariprovare a risolvere il problema alla vigilia del periodochiave di questa complicatissima stagione, con in arrivo7 partite quasi tutti scontri diretti, fra cui tre trasferteappunto. La prima domenica a Cagliari, poi Chievo eTorino.

EX TECNICI - Ci siamo fatti accompagnare in questa analisi da due fra i piùrecenti allenatori del Palermo, che hanno vissuto direttamente questasituazione. Cominciamo da Devis Mangia, attuale guida dell’Under 21 azzurra,lanciato sulle panchine che contano proprio da Zamparini e dai rosanero. Unbrillantissimo avvio lo scorso anno, fatto però di splendide prove al Barbera, ealtre meno convincenti fuori. In 8 trasferte il suo Palermo non segnò neppure ungol. Mangia parla con grande cautela: « In effetti nel Palermo ci deve esserequalche problema strutturale se in questi mesi le cose non sono migliorate. Ilrendimento fuori casa era uno dei limiti che frenava la mia squadra, vedo chenon è stato risolto e mi dispiace per l’affetto che ho verso tutto l’ambiente. Cipossono essere motivi diversi, uno che mi viene in mente riguarda gli equilibrigenerali della squadra. Se in due stagioni, il Palermo ha vinto una sola voltain trasferta, c’è una difficoltà oggettiva che forse va letta oltre il fatto tecnico ».

MUTTI - Prova ad approfondire Lino Mutti, che è l’ultimoad aver portato a casa i 3 punti esterni, grazie alsuccesso di Bologna dell’1 aprile 2012: « Non sapreitrovare una causa specifica, ma posso dire che il gironedi ritorno disputato l’anno scorso non è stato così

disastroso in trasferta. Il percorso è stato abbastanza buono, vincemmo aBologna, pareggiammo con Inter, Lecce e Fiorentina, fummo penalizzati dadecisioni arbitrali fiscali come a Novara, dove vincevamo 2-0 ma fu espulsoIlicic, o a Siena quando diedero un rosso assurdo a Balzaretti dopo in minuto! Io non vedevo una squadrarinunciataria ma un Palermo che provava a vincere pur in mezzo a mille problemi. Una cosa che secondo meincide su questi numeri negativi è paradossalmente l’effetto Barbera. Quando il Palermo gioca fra i suoi tifosi,sa di avere il fattore campo dalla sua e inconsciamente questa sicurezza porta ad essere più molli fuori. Perchésai che costruisci il tuo campionato soprattutto in casa. E’ vero che questo atteggiamento deve mutare adessoche la situazione di classifica è piuttosto pesante. Non si può pensare di salvarsi contando solo sulle gareinterne, bisogna prendere punti fuori. Le prossime trasferte sono certamente alla portata del Palermo e sonocerto che gli basterà sbloccarsi con una vittoria. Ho visto la squadra a Parma, non gioca affatto male. Dovràavere la forza di trasformare a suo favore gli episodi decisivi e la ruota girerà».

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Il difensore nel suoruolo naturale.Recuperatol’attaccante dalproblemamuscolare. Riosfavorito su Kurtic.Pronto Dybala

E’ FINITA L’EMERGENZA Aronica a sinistra. Brienza c’è

PALERMO - La coperta adesso è meno corta e copre più o meno tutti i reparti. Rispetto a qualche settimana fa, ègià più solida la base sulla quale lo staff tecnico rosanero sta impostando il lavoro in vista della gara esterna didomenica contro il Cagliari. Alcuni movimenti in entrata, in aggiunta al semaforo verde scattato per un paio dieffettivi provenienti dall'infermeria, creano nuovi presupposti allargando il ventaglio di scelte funzionali allacomposizione dello scacchiere. Sulla scia del lavoro portato avanti in questi giorni dal vice Juric, che anche ieri

pomeriggio ha diretto la seduta della squadra impegnata a Boccadifalco tra palestra epartitelle sul campo in sintetico adiacente a quello principale, Gasperini potrà attingere daun contenitore più ampio.

EMERGENZA FINITA - Il tecnico, che rientrerà a Palermo questa sera dopo i due giornitrascorsi a casa in Piemonte in seguito alla scomparsa della madre, sarà infatti nellecondizioni di studiare le mosse anti-Cagliari avendo più soluzioni alternative a sua

disposizione. A parte l'incognita portiere, in attesa di una schiarita definitiva dopo l'arrivo imminente di Sorrentino,in difesa gli unici eventuali dubbi non riguardano gli interpreti ma solo la loro collocazione. Escluso Cetto, ad unpasso dal San Lorenzo, nella linea a tre è Von Bergen il candidato principale a dirigere le operazioni al centro,affiancato da Munoz, nuovamente titolare in virtù della squalifica di Garcia, ed Aronica, pronto a debuttare con irosanero nel suo ruolo naturale sul centro-sinistra dopo le prime apparizioni in qualità di centrale. In mediana,confermati gli esterni Morganella e Dossena, va risolto il rebus legato ai due interni. Al fianco di Barreto, al rientrodopo il turno di squalifica, la prima fila è occupata ancora da Rios che, in attesa di possibili novità in chiavemercato (da registrare nelle ultime ore l'interessamento dell'Espanyol), è destinato a vincere il ballottaggio conKurtic. Nelle retrovie scalpita Donati che, supportato da una condizione in crescendo, proverà a scompaginare legerarchie ritagliandosi uno spazio nella sua zona di competenza.

BRIENZA E' ARRUOLABILE - Dopo le partenze di Budan e Zahavi e in attesa di nuovi innesti, la parola"abbondanza" non rispecchia fedelmente gli scenari relativi al fronte offensivo ma l'arrivo dell'argentino Formica esoprattutto il recupero di Brienza certamente agevolano i piani di Gasperini. Il fantasista di Cantù, reduce da unrisentimento muscolare alla coscia sinistra che lo ha costretto al forfait contro la Lazio, ieri è tornato in gruppo esi candida per una maglia da titolare. Una boccata di ossigeno per il tecnico rosanero che potrà adottaredomenica la sua formula preferita con due trequartisti e una punta, consapevole di avere in tasca il jolly Dybalada potere "calare" all'occorrenza sia al posto di Miccoli sia in qualità di vice-Brienza come dimostrano il primotempo di Udine e la gara contro la Lazio. La batteria d'attaccanti dovrebbe essere integrata ancora da qualchebig della Primavera (in corsa Malele e Bollino) la cui disponibilità, in questo caso, sarà condizionatadall'eventuale impiego nel derby dei baby rosanero con il Catania in programma domani (ore 14,30) a SantaFlavia. Lps

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1 vittoria nelle ultime 30 trasferte

1 solo vittoria nelle ultime 30 partite esterne: è l’unica squadra di serie A. Il Palermo ha anche il peggior attaccocon soli 4 gol realizzati E ha racimolato solo tre punti in dieci gare Adesso che arrivano 7 partite quasi tutti scontridiretti per la savezza, tre partite sono in trasferta. Si inizia subito domenica con il Cagliari

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«Bastano 3 punti per sbloccarsi»

Bortolo Mutti è stato l’ultimo a vincere in trasferta col Palermo e cerac di spronare la sua ex squadra: «Non si puòpensare di salvarsi contando solo sulle gare interne, bisogna prendere punti fuori. Le prossime trasferte sonocertamente alla portata del Palermo e sono certo che gli basterà sbloccarsi con una vittoria»

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