Corriere Cesenate 45-2015

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  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 45-2015

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    Giovedì 17 dicembre 2015

    Giovedì17 dicembre 2015anno XLVIII (nuova serie)numero 45euro 1,20

    45

    Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forlì

    Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

    tel. 0547 300258

    fax 0547 328812

    Solidarietà 18Il Consultorio

    ha ricordatodon Adolfo Giorgini

    Cesena 13Dieci milioniper fibra otticae telecamere

    Bagno 17Poca pioggia

    Poca acquaa Ridracoli

    Montiano 16

    Bilancio magroParla il sindacoMolari

    Dalla porta si entra e si esce, come ha ricordato monsignor Regattieri domenicascorsa, in Cattedrale a Cesena, per l’apertura della Porta Santa. In questo modo si èdato l’avvio anche nella nostra Diocesi, come in tutte le Diocesi del mondo, all’AnnoSanto straordinario che papa Francesco ha voluto dedicare alla Misericordia, per unabbraccio a tutti gli uomini.Domenica 20 dicembre sarà la volta delle basiliche scelte come mete giubilari. Ilvescovo Douglas si recherà alle 9,30 al Santuario del Santissimo Crocifisso di Longiano.Alle 11 salirà alla Basilica del Monte a Cesena e alle 17 sarà nella Concattedrale diSarsina. Per tutte le celebrazioni e le informazioni sul Giubileo, la Diocesi ha predispostoun opuscolo disponibile in parrocchia o presso il Centro pastorale.

    Primo piano alle pagg. 4 e 5

    Editoriale

    Dove due o tre sono riuniti...di Gianfranco Lauretano

      braccia aperte

    CESENA, DOMENICA 13 DICEMBRE 2015:IL VESCOVO DOUGLAS APRE LA PORTA SANTA IN CATTEDRALE

    (AMPIA FOTOGALLERY SU WWW.CORRIERECESENATE.IT)

    Irecenti scandali interni all’istituzioneecclesiastica e soprattutto al Vaticano,svelati da libri scandalistici chissà comeusciti con straordinario tempismo, ci stannomostrando quale danno immenso arrechinola corruzione, la ricerca dei beni “mondani”e la brama di un potere. Quadro ancora piùdesolante se unito a quello di outing sessualida parte di prelati, avvenuti anch’essi conmisteriosa tempestività alla vigilia delSinodo sulla famiglia, e dell’uso del denarodestinato alla carità per cupidigie proprie,persino di monsignori. È un danno checolloca il dubbio nel cuore di milioni dicredenti che tentano di vivere la fede giornoper giorno.È dunque questa la Chiesa? A cosa serve cosìcorrotta e “meretrice”? Non è addirittura unostacolo alla fede in Cristo? Dobbiamoascoltare queste domande con coraggio,perché è inutile negare che si stanno facendostrada nel cuore di tanti credentidisorientati. La prima cosa da notare è che ilprotestantesimo fu causato così: lo scisma diMartin Lutero ebbe successo per lavergognosa corruzione della Chiesa dei suoitempi. Oggi come allora, ci si dice, se tantomi dà tanto, è meglio vivere la propria fedepersonalmente, leggere la Bibbia senzamediatori e individualmente praticarne ivalori (rinunciando pure ai sacramenti, chefurono in gran parte aboliti) piuttosto che farparte di uno degrado del genere.La percezione di questo va oggi inserita in uncontesto mondiale di guerre, terrorismo etragedie insensate, per cui abbiamo tutti lasensazione che il male stia vincendo. Ora,l’idea di separare la fede in Cristo dallaChiesa è proprio una delle vittorie del male,

    a cui non dovremmo sottometterci. È veroche membri della Chiesa fanno ancor oggi(come sempre) errori scandalosi. Ma quelladella Chiesa rimane l’unica strada perchécontinui nel mondo la fede in Gesù. Essanon è solo la custode del patrimonio delladottrina cristiana, ma anche l’ambito in cuiDio manifesta la Sua presenza viva econtemporanea. Se davvero crediamo dipoter conservare la fede nel mondo solo conla volontà individuale del credente, ciilludiamo: la memoria stessa del passaggio diCristo sulla terra si perderebbe. Il perdurarenel mondo della fede cristiana è dettato dal Vangelo stesso, e si chiama Chiesa. Su di essale porte del male “non prevarranno” (anchese sembra), ed essa si trova dove almeno duesono riuniti nel Suo nome. Per saperlo nonserve teologia: basta pensare da chi abbiamoricevuto il dono della fede e chi, ancor oggi,

    sa guardare ogni persona con lo stessosguardo che Cristo ebbe per chi incontrò,santo o peccatore che fosse.

    Crisi delle bancheOccorre piùsenso civico

    “Istruzione finanziaria” 9Diocesi 7

    Gmg a CracoviaNuova tappadel cammino

    Mercoledì 23 dicembre aCesena immagini del-la Madonna di Loreto e delCrocifisso di San Damiano.

     Alle 21 Veglia in Cattedrale

    Accordo Cop 21 11

     Ambiente, a Parigifirmato protocollotra 195 Paesi

    “Un buon risultato. Dapassare, però, allaprova dei fatti. L’interven-to di Buonomo, docente diDiritto internazionale

    L’econimista Becchetti:“Il salvataggio di BancaMarche, CariFerrara, Cari-Chieti e Banca Etruria èstato provvidenziale”

    “Utero in affitto”No forte e chiarodalle femministe

    Attualità 10

    “Rifiutiamo di consi-derare la maternitàsurrogata un atto di liber-tà o di amore”, si legge neltesto di un manifesto

    Domenica 13 dicembre aperta la Porta Santa della Cattedrale per il Giubileo della Misericordia

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    Giovedì 17 dicembre 2015 3Opinioni

    La banca va in dissesto e brucia i tuoi risparmi?Tutta colpa del povero pensionato…

    osa succede quando i buoi, imbizzarriti, scappanodalla stalla? Travolgono chi per caso vi passidavanti. E se si dovessero indicare i responsabili diquesta situazione, noi tutti diremmo: chi non ha

    chiuso per tempo le porte della stalla. Invece per ilsistema legislativo e finanziario italiano – supportato daquello “europeo” –la colpa è di chi rimane vittima dei buoi: dovevanoprestare più attenzione, cribbio!Sapere che qualcuno, rovinato dal dissesto di diversiistituti finanziari italiani, addirittura si uccide dopo che glisono stati tolti i risparmi di una vita, da una parte non

    crea stupore. Qualcuno avrà mugugnato, tra gli azionisti ei possessori di obbligazioni di Banca Etruria, BancaMarche, CariChieti e CariFerrara che hanno visto svanire ipropri soldi dal dissesto di questi quattro istituti. Moltistanno passando giorni per nulla felici, se su quei soldi cicontavano. Ma più d’uno è stato completamente rovinato.Certo, doveva stare più attento…Ma a cosa? Al modulo di sottoscrizione di un bond della“propria” banca, proposto dal “proprio” consulente difiducia? O doveva conoscere per filo e per segno lemalefatte di chi quelle banche ha portato alla rovina?Qui si torna al punto: non è solo questione di colpa, diresponsabilità. E comunque sia chiaro, la colpa èdell’autista che porta il bus in fondo al burrone, non deipasseggeri. Ma è proprio un sistema intero che non va.In questi giorni si parla del salvataggio di altre diecibanche di credito cooperativo sparse per l’Italia. Nondovrebbe fare “vittime”, ma rimane la perplessità di comecerti istituti bancari siano stati gestiti per anni senza chenessun dito si muovesse per chiudere le porte della stalla.

    E peggio ancora viene da pensare dal tracollo di duegrandi banche popolari del Nord, VenetoBanca diMontebelluna e Banca Popolare di Vicenza.La prima ha visto il valore delle azioni – stabilito dalconsiglio d’amministrazione, non sono quotate in Borsa –precipitare ad un decimo di quanto fissato fino a pochimesi fa. Un decimo: ma com’è stata gestita per anni una

    Cronaca amara

    Straordinario questo Giubileo della misericordia

    banca di simili dimensioni, soggetta ad una vasta platea di azionisti-soci, direvisori dei conti, di consigli d’amministrazione vari, sottoposta in teoria adiversi organi di controllo? Come una bocciofila, a quanto pare, dove pochisapevano, e godevano, e molti ora ne pagano il conto. Figuratevi che aria tiranella vicina Vicenza, dove è scontato che il valore delle azioni di migliaia dipiccoli risparmiatori precipiterà agli stessi infimi livelli.Ci sta che anche una banca fallisca, per carità. Ma è il modo che ancor offende.Direttori che se ne vanno con ricchissime buonuscite, presidenti immacolati,organi di controllo cieco-sordo-muti, l’Europa che – dopo aver permesso ilsalvataggio pubblico di qualsiasi banca tedesca – ora fa la virtuosissima sullespalle dell’Italia e il nostro governo che dice: daremo un piccolo aiuto a queirisparmiatori che dimostreranno di essere stati raggirati, perché quando si firmaun contratto si mette la croce sopra la propria tomba. Come si faccia adimostrare simili raggiri, è cosa che fa ridere se non facesse piangere così tante

    persone.Così, ancora una volta, scopriamo che le nostre leggi sono ispirate ai grandiprincipi del diritto romano; mentre la nostra giustizia, assieme a una politica cheapprova norme “a sua insaputa” e a un’economia che sembra Mangiafuoco, sibasa sull’inscalfibile motto di stampo partenopeo: chi ha dato, ha dato; chi haavuto, ha avuto.

    Nicola Salvagnin

    Perché è il primo di un Papa latinoamericano... perché è la primavolta che si apre la Porta Santa di San Pietro a Giubileo iniziato,otto giorni prima, nella Repubblica Centroafricana...perché sono due i Papi, uno emerito e l’altro regnante,presenti nell’atrio della basilica vaticana... perché fa memoriadella conclusione del Concilio ecumenico Vaticano II 

    traordinario questo Giubileo della misericordia, e non solo perché si celebrain un tempo non canonico dei venticinque anni. Straordinario perché è ilprimo di un Papa latinoamericano; il primo di Francesco. Straordinarioperché è la prima volta che si apre la Porta Santa di San Pietro a Giubileo

    iniziato, otto giorni prima, nella Repubblica Centroafricana. Straordinariosoprattutto perché sono due i Papi, uno emerito e l’altro regnante, presentinell’atrio della basilica vaticana: non era mai accaduto nella storia della Chiesa. Anno Santo che fa memoria della conclusione del Concilio ecumenico Vaticano II, eche si celebra sul sagrato della basilica, come avvenne per la cerimonia conclusivadell’assise conciliare, cinquanta anni fa, con la consegna dei messaggi al mondo, aigiovani, agli uomini di cultura, alle donne, ai governanti. È un’altra porta che i padriconciliari hanno voluto aprire, anzi “spalancare verso il mondo”, dice Francesco. Unverbo, spalancare, che torna nelle parole di papa Wojtyla nell’omelia d’inizioPontificato, quando chiese di non aver paura di aprire, anzi spalancare le porte aCristo.

    S

    La fotografia

     L a  p r i m a  v o l t a

    Crocifisso donato al SantoPadre in occasione della  visita apostolica a Cuba del 20 settembre 2015. Do-nato da papa Francesco al-l’arcidiocesi di Agrigento eal cardinale don Franco

    per il Giubileo e la Chiesa locale di Lampedusa.Un crocifisso e un regalodavvero unici.

    E torna papa Bergoglio con questoverbo, per ricordare che il Concilio èstato un incontro, “un vero incontro trala Chiesa e gli uomini del nostro tempo”.

    Incontro segnato “dalla forza delloSpirito Santo che spingeva la chiesa aduscire dalle secche che per molti annil’avevano rinchiusa in se stessa”.Il Papa delle periferie esistenziali, dellachiesa ospedale da campo, chiesa inuscita, non poteva non partire da questoconcetto per dire che oggi, comecinquanta anni fa, la chiesa deve“riprendere con entusiasmo il camminomissionario”.Ed ecco il messaggio che viene daquesto passaggio attraverso la PortaSanta: camminare sulle strade delmondo, senza avere paura, avendo comeriferimento la misericordia del buonsamaritano, come desiderava papaPaolo VI. Una porta che è dono di pace:la consegnarono a papa Pio XII i cattolicisvizzeri come voto di ringraziamento

    per non aver subito le violenze delconflitto mondiale. Donata dopo laseconda guerra mondiale, si apre in untempo che Francesco dice segnato dallaterza guerra mondiale, a capitoli.Rimane l’immagine di quella sempliceporta di legno a Bangui, capitale dellaRepubblica Centroafricana, anticipo di Anno Santo da una delle periferie delmondo, luogo di emarginazione,povertà, violenza.Quell’aprire la porta africana èmessaggio non solo per il continente,ma per tutto il mondo, invito a compierequel passaggio da un prima a un dopo,più attento agli ultimi, ai dimenticati,ma non da Dio.Straordinario questo Giubileo, perun’altra immagine simbolo, i due Papiassieme nell’atrio della basilica. Maforse l’immagine più forte, quei passi

    lenti compiuti dall’anziano Ratzinger,con la tenacia di un Papa che ha guidatola chiesa in un tempo non facile. Lastretta di mano con Francesco,l’abbraccio tra i due; quel guardarsi negliocchi, quel parlare sottovoce, che imicrofoni non hanno potuto cogliere:sono tutti momenti che resteranno nellamemoria di questo appuntamentogiubilare. Quasi continuazione delleparole che Francesco ha pronunciato inaereo, tornando dall’Africa, quandoricordando le parole dell’allora cardinaleprefetto Ratzinger alla Via Crucis del2005, e parlando della sporcizia nellachiesa, papa Bergoglio ha detto:“Noi lo abbiamo eletto per questa sualibertà di dire le cose”. E Francesco è ilPapa che nella semplicità rimette inprimo piano proprio la misericordia,

    come Giovanni XXIII che aprendo ilConcilio parlò di medicina dellamisericordia. Papa Bergoglio dice: “Saràun anno in cui crescere nellamisericordia di Dio”.

    Fabio Zavattaro

    PELLEGRINI ALLA PORTA SANTA DELLA BASILICA DISAN PIETRO, A ROMA (FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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    Giovedì 17 dicembre 20154 Primo piano

    Con la bolla Misericordiae Vultus papa Francesco ha indettoil Giubileo straordinario della Misericordia: 8 dicembre 2015(Immacolata Concezione, 50° del Vaticano II) - 20 novembre2016 (Gesù Cristo Signore dell’universo); con una rilevantenovità, l’apertura della Porta Santa nella cattedrale di ogniDiocesi (13 dicembre 2015) e la facoltà dell’Ordinario di sce-gliere altre chiese giubilari (il vescovo Douglas ha indicatotre santuari: Santa Maria del Monte, Santissimo Crocifisso di

    Longiano, San Vicinio di Sarsina). Con un gesto senza prece-denti, domenica 29 novembre Francesco ha anticipato l’An-no aprendo la Porta Santa nella Cattedrale di Bangui, capita-le della Repubblica Centrafricana. Ci attende dunque un tem-po carico di significati particolari, innervato in sette secoli distoria che hanno prodotto gesti, parole e tradizioni. Vedia-mone i principali, per coglierne senso e valore - come scriveFrancesco - di un "momento favorevole per cambiare vita!Questo è il tempo di lasciarsi toccare il cuore" (MV, 19). Duc in altum! "Prendere il largo", avrebbe detto papa Wojtyla.

     Anno Santo Il primo fu indetto da papa Bonifacio VIII (Be-nedetto Caetani, 1294-1303) nel 1300 e indica la durata deltempo giubilare. La "grande perdonanza", inizialmente ce-lebrata dopo 50 anni, poi è stata accorciata a 33 e a metàQuattrocento fissata ogni 25 (a eccezione degli straordinari,come quello della Redenzione nel 1983 di Giovanni Paolo IIo l’attuale di Francesco).

    Giubileo Il termine deriva dall’Antico Testamento e corri-sponde al corno di montone ( yobel ) al cui suono si aprivasette volte sette anni, cioè ogni cinquanta, il tempo sacro nelquale gli uomini, nel nome di Dio, restituivano la terra, libe-ravano gli schiavi e condonavano i debiti: per riscoprire ilsenso di uguaglianza, gratitudine e giustizia.

    Indulgenza "È la remissione dinanzi a Dio della pena tem-

    porale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fe-dele, debitamente disposto e a determinate condizioni, ac-quista per intervento della Chiesa, la quale, come ministradella redenzione, autoritativamente dispensa ed applica iltesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi. L’indulgenzaè parziale o plenaria secondo che libera in parte o in tutto dal-la pena temporale dovuta per i peccati" ( Manuale delle In-dulgenze , 1-2). È dunque la forma spirituale di concreto ac-cesso al grande tesoro che la saggezza paterna e materna del-la Chiesa offre generosamente al fedele. Chi può lucrarla?"Chi è battezzato, non scomunicato, in stato di grazia alme-no al termine delle opere prescritte" (MI, 20,1). Come si ac-quista? "È necessario che si abbia l’intenzione almeno gene-rale di acquistarla e si adempiano le opere ingiunte nel tem-po e nel modo stabilito dalla concessione" (MI, 20,2).

    Itineraria (o Descriptiones) Molto usati in età tardoantica emedievale, sono veri e propri prontuari in pergamena desti-nati al pellegrino: elenchi di località da attraversare e tappe

    da raggiungere - spesso con indicazione della distanza, dimonumenti da visitare o pericoli da rifuggire - per arrivare aun luogo santo o a un santuario (anche con segnalazione diluoghi di ricovero e cura, gli hospitalia).

    Luoghi santi I più famosi sono Roma (grande venerazioneper la tomba di Pietro e la Veronica), Santiago de Composte-la in Galizia (tomba dell’apostolo Giacomo) e Gerusalemme

    nella Terra Santa (il Santo Sepolcro e gli altri loca sancta); maanche Monte Sant’Angelo sul Gargano, uno dei tre grandisantuari micaelici insieme alla Sacra di San Michele in Val diSusa e a Mont Saint-Michel in Normandia; o Lucca con il ce-lebre Volto Santo; o Loreto e i maggiori santuari mariani.

    Pellegrinaggio"È un segno peculiare nell’Anno Santo, perchéè icona del cammino che ogni persona compie nella sua esi-stenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è viator ,un pellegrino che percorre una strada fino alla meta agogna-ta. Anche per raggiungere la Porta Santa a Roma e in ogni al-tro luogo, ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze,un pellegrinaggio. Esso sarà un segno del fatto che anche lamisericordia è una meta da raggiungere e che richiede im-pegno e sacrificio. Il pellegrinaggio, quindi, sia stimolo allaconversione: attraversando la Porta Santa ci lasceremo ab-bracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad es-sere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi"(MV, 14).

    Piccolo dizionario per il Giubileo (prima parte) di Marino Mengozzi 

    Mentre i potenti chiudono le porte, il Papa le apre non solo simbolicamente

    Davide Rondoni

    l gesto con cui Papa Francesco haindicato come "porte sante" delGiubileo della Misericordia tanteporte in giro per il mondo, nelle

    Chiese e nelle carceri, è potente esemplice. Ha preso un segno e lo hastrappato dalla ritualità che tende avelare tutti i segni, anche importanti. Ene ha richiamato il significatoLe porte sono mille, perché la porta èuna. La porta è Lui. Il gesto di Gesùverso la vedova Naim fu un gesto-porta. Quello verso Giairo chepiangeva la sua piccola fu un gesto-porta. Le parole con cui fermò le pietrepronte contro l’adultera furono parole-porta. Quando Andrea e Giovanni loincontrarono per la prima volta e loguardarono parlare con unaprofondità e sapienza che li avvinse,sentirono la loro vita aprire una nuovaporta. Le braccia spalancate sullacroce ad accogliere tutto il dolore etutto il cielo furono i battenti diveltidel Suo cuore.Il gesto con cui papa Francesco haindicato come "porte sante" delGiubileo della Misericordia tante portein giro per il mondo, nelle Chiese enelle carceri, è potente e semplice. Hapreso un segno e lo ha strappato dalla

    ritualità che tende a velare tutti i segni,anche importanti. E ne ha richiamatoil significato. Le porte sono tante, laporta è una, perché la Porta è lui.Non sono un teologo. Non chiedetemi

    ILa Porta

    è Cristo

    disquisizioni troppo sottili. Ma so cosa èrestare fuori da una porta, so cosa èposare la fronte sui battenti chiusi epiangere, so cosa sono i battenti di uncuore che si aprono. So che occorretraversare spesso una porta che non si sabene cosa riserva.Il simbolo della porta santa ha radiciantiche. Ma la radice primaria stanell’esser una porta che si apre a chi cerca

    Dio, segno della apertura del Sorrisodell"Essere a chi lo cerca. L’unica portache conta. E il Papa ha detto: questa portaè vicina. Non sta in un Tempio lontano,sul monte, ma vicino.

    Mentre i potenti chiudono le porte,mentre tanti, troppi non sanno a cheporta bussare per avere pane e lavoro,mentre le porte della solitudine sichiudono su troppi giovani, su troppianziani, mentre infiniti dolori non sannoa che porta picchiare con il silenzio dellelacrime, papa Francesco dice la "Porta" èaperta, è vicina. Dice quello che la fededel popolo sa da sempre. Dice quel che la

    fede del popolo cristiano, apritore diporte, sa da sempre. Non siamo figli di unDio che sta seduto su un monte lontano,dietro porte chiuse, raggiungibili solo acosto di fatiche disumane. Siamo amici di

    un Dio che ha aperto, che ha mandatoil suo Figlio, il suo pezzo di cuore, aessere porta, a scardinare le serraturedella legge, a far saltare gli alti battentidella morte. La porta santa, si dice, maè santa perché è un segno di Lui. Il ritoconta, ma non è nulla se nonintroduce a una carne, una casa, a unacomunità, a un luogo dove la vitaconosce il Volto buono del destino. Senon introduce al cuore-porta di Gesù.I superficiali vedono in questo moltipli-carsi di porte per il Giubileo un banale 

    "decentramento". Come se il Papa e laChiesa fossero una assicurazione che dissemina filiali. Come se la Chiesa fos-se un ufficio. Non capiscono, questi pic-coli commentatori, che non si tratta di decentramento, ma è la più forte con-centrazione.Non è per de-romanizzare la Chiesa.Quelli che dicono così forse non hanmai conosciuto la vita di comunitàcristiane sparse nei più lontani angolidel mondo, non han conosciuto laChiesa reale da sempre. La Chiesareale sa che il Papa non è uncapufficio, non è il capo della filialecentrale. Quella che da sempre apre leporte ai piccoli lasciati fuori da tutti.Quella che non chiude i battenti ai piùsegnati dal dolore e dal male. Noncapiscono, questi piccoli osservatori o

    forse voyeurs , che si tratta invece di ungesto di accentramento, del più grandeaccentramento possibile: rivolgere icuori alla presenza di Gesù, dell’uomo-porta di Dio.

     Apertura del Giubileo | A Cesena tantissima gente ha gremito la Cattedrale 

    "Proseguite, andate avanti lateralmente, riempite anche ilcorridoio centrale". Così don Marco Muratori, uno deicerimonieri diocesani, domenica scorsa ha indirizzato ifedeli a entrare in Cattedrale subito dopo l’apertura della

    Porta Santa. "Tanta, tantissima gente" ha commentatomentre risaliva a fatica la Cattedrale. Già al santuariodell’Addolorata (chiesa dei Servi) si era notato che questoGiubileo stava partendo con il piede giusto. Da lì la

    processione si è snodata per le vie del centro, sotto gli occhidei giovani della "movida" che già affollavano i bar sotto iportici. E per l’ingresso in Cattedrale ci sono voluti moltiminuti. La Porta Santa comunque ha accolto tutti.

    Cattedrale di Cesena,

    13 dicembre 2015,

    il vescovo Douglas aprela Porta Santa (foto

    Pier Giorgio Marini)

    Foto Cris. Rici.

    Ampia fotogallery su www.corrierecesenate.it

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    Giovedì 17 dicembre 2015 5Primo piano

    Il Giubileo in diocesientra nel vivoGiubileo degli ammalatiIn preparazione al Natale, come ognianno, il vescovo Regattieri farà visita ailuoghi di degenza e cura degliammalati, e nelle case di accoglienza edi riposo degli anziani, per portare ilconforto della preghiera e deisacramenti della fede cristiana.

     Ammalati e anziani vivranno, così, unparticolare giubileo. A loro si rivolgepapa Francesco: "Penso a quanti perdiversi motivi saranno impossibilitati arecarsi alla Porta Santa, in primo luogogli ammalati e le persone anziane esole, spesso in condizione di non poteruscire di casa. Per loro sarà di grandeaiuto vivere la malattia e la sofferenzacome esperienza di vicinanza alSignore che nel mistero della sua

    passione, morte e risurrezione indica lavia maestra per dare senso al dolore ealla solitudine. Vivere con fede e gioiosasperanza questo momento di prova,ricevendo la comunione opartecipando alla Messa e allapreghiera comunitaria, ancheattraverso i vari mezzi dicomunicazione, sarà per loro il modo

    di ottenere l’indulgenzagiubilare". Venerdì 18 dicembre, alle 15,45,presso la Casa di cura privata"San Lorenzino" di Cesena, ilvescovo celebrerà la Messa con idegenti e il personale medico einfermieristico della struttura.

     Al Centro Residenziale per Anzianidella Fondazione "Opera Don Baronio"monsignor Regattieri celebrerà laliturgia del Natale, nel pomeriggio digiovedì 24 dicembre, alle 16, nei primivespri della Solennità, intrattenendosicon i responsabili della Casa, gli ospiti egli operatori socio-sanitari.

    Giubileo dei GiovaniUna tappa per i giovani della nostra

    Diocesi, nel cammino di preparazionealla Giornata mondiale della Gioventù,sarà quella di mercoledì 23 dicembre.Le immagini del Crocifisso di SanDamiano e della Beata Vergine diLoreto giungeranno a Cesena dallediocesi vicine e sosteranno presso iMonasteri di vita claustrale dellemonache Benedettine e Clarisse

    Cappuccine, come all’OspedaleBufalini, prima di giungere inCattedrale.In serata (alle 21 in Cattedrale) sisvolgerà la veglia di preghiera deigiovani con il vescovo Douglas, siascolteranno testimonianze e canti, siterrà un momento di preghierapenitenziale e adorazione eucaristica.

    Ci sono tutti gli ingredienti perconsiderarlo un Giubileo dei giovanidella nostra Diocesi, mentre si avvicinail pellegrinaggio che li vedrà partireinsieme dalle Chiese della Romagnaper la Polonia, nell’estate del prossimoanno. A Cracovia, infatti, incontrerannopapa Francesco per il raduno mondialedi tutti i giovani cristiani.

    I prossimi appuntamenti Domenica 20

     Apertura Porta Santaa Longiano, al Montee a SarsinaIl vescovo Douglas celebreràl’Eucaristia per l’apertura dell’AnnoSanto nei santuari diocesani e nellechiese giubilari:

    alle 9,30 a Longiano, al santuario delSantissimo Crocifisso;

    alle 11 a Cesena, presso la basilicasantuario di Santa Maria del Monte;

    alle 17 a Sarsina, nella basilicaConcattedrale santuario di San Vicinio

    Porta Santa

    Da essa

    si entra

    e si esce

    Pubblichiamo alcuni stralci dell’omelia che il vescovo Douglas ha pronunciato domenica scorsa durante la celebrazione in Cattedrale.Il testo integrale è disponibile su www.corrierecesenate.it La porta è un simbolo che ha una duplice valenza:fa entrare e fa uscire. Essa permette di entrare e diuscire a noi e a Cristo. (…)Chiediamoci: chi è la porta? All’inizio ci siamo

    domandati cosa fa la porta e ci siamo detti: fauscire e fa entrare. Ma chi è la porta? E’ Cristo. Laporta è Cr isto. Lo afferma il Vangelo: "Io sono la

    porta delle pecore … se uno entra attraverso dime, sarà salvato; entrerà e uscirà e troveràpascolo" (Gv 10, 7.9). (…)Noi siamo la porta per far entrare non solo Cristoma anche i fratelli. Cosa significhi essere porta peri fratelli ce lo dice chiaramente il vangelo cheabbiamo appena ascoltato-essere porta per i fratelli significa ciò che ilBattista dice alle folle: "Chi ha due tuniche ne dia

    a chi non ne ha, e chi ha da mangiare facciaaltrettanto" (Lc 3, 11). Cioè fate le opere dimisericordia, come insiste la Bolla del Giubileo!

    -essere porta per i fratelli significa ciò che ilBattista dice ai pubblicani: "Non esigete nulla dipiù di quanto vi è stato fissato" (Lc 3, 13): cioèfate la giustizia!-essere porta per i fratelli significa ciò che ilBattista dice ai soldati: "Non maltrattate e nonestorcete niente a nessuno; accontentatevi dellevostre paghe" (Lc 3, 14): cioè siate sobri!Misericordia, giustizia, sobrietà!: parole a cui

    papa Francesco ci ha abituati; parole che devonoentrare nel nostro vissuto, specialmente in questostraordinario anno giubilare.

    La Porta della Misericordiaè aperta per tutti

    Di seguito alcuni punti salienti ri- guardanti il Giubileo straordinariodella Misericordia (13 dicembre 2015 -13 novembre 2016) secondo le disposi- zioni del Papa.

    Mediante il dono dell’indulgenza alpeccatore pentito è condonata la penatemporale per i peccati già rimessiquanto alla colpa. Colui che esprimereale pentimento per tutti i peccaticommessi, comprese le colpe veniali,impegnandosi a non commetterne piùin futuro, può ricevere con frutto ildono dell’indulgenza e progredire nelcammino personale di conversione edi santità. Il perdono, che Dio concede

    gratuitamente al peccatore pentito,implica come conseguenza un realecambiamento di vita, una progressivaeliminazione del male interiore, unrinnovamento profondo della propriaesistenza.Desiderando che il Giubileo sia pertutti i fedeli esperienza viva dellatenerezza di Dio Padre "perché la fededi ogni credente si rinvigorisca e cosìla testimonianza diventi sempre piùefficace", papa Francesco stabilisceche l’indulgenza giubilare possa essereda tutti ricevuta e porti frutti diautentica conversione nel cuore enella vita delle persone e dellecomunità.

    Per vivere e ottenere l’indulgenza i fedelisono chiamati a compiere un brevepellegrinaggio verso la Porta Santa, apertain ogni Cattedrale o nelle chiese stabilitedal Vescovo diocesano, e nelle quattroBasiliche Papali a Roma, come segno deldesiderio profondo di vera conversione.

    "Penso, inoltre - continua papa Francesco -

    a quanti per diversi motivi sarannoimpossibilitati a recarsi alla Porta Santa, inprimo luogo gli ammalati e le personeanziane e sole, spesso in condizione di nonpoter uscire di casa. Per loro sarà di grandeaiuto vivere la malattia e la sofferenzacome esperienza di vicinanza al Signoreche nel mistero della sua passione, morte erisurrezione indica la via maestra per daresenso al dolore e alla solitudine. Vivere confede e gioiosa speranza questo momento diprova, ricevendo la comunione opartecipando alla santa Messa e allapreghiera comunitaria, anche attraverso ivari mezzi di comunicazione, sarà per loroil modo di ottenere l’indulgenza giubilare".Il pensiero del Papa va anche ai carcerati,che sperimentano la limitazione della loro

    libertà. A tutti costoro giungaconcretamente la misericordia del Padreche vuole stare vicino a chi ha più bisognodel suo perdono. Nelle cappelle dellecarceri potranno ottenere l’indulgenza, eogni volta che passeranno per la portadella loro cella, rivolgendo il pensiero e lapreghiera al Padre, possa questo gestosignificare per loro il passaggio della Porta

    Santa, perché la misericordia di Dio,capace di trasformare i cuori, è anche ingrado di trasformare le sbarre inesperienza di libertà.

     A tutti i sacerdoti è data la facoltà diassolvere il peccato dell’aborto.L’indulgenza giubilare può essere ottenutauna sola volta al giorno, per sé o anche perquanti sono defunti.Le ordinarie disposizioni per riceverel’indulgenza plenaria sono: visita ad unadelle chiese giubilari, attraversando laprincipale "Porta Santa della Misericordia";celebrazione del Sacramento dellaPenitenza; partecipazione allacelebrazione eucaristica; professione difede o Credo; preghiera secondo leintenzioni del Papa.

    Un sussidio-guida per il GiubileoIn occasione del Giubileo straordinario dellaMisericordia, la Diocesi di Cesena-Sarsina hapubblicato un sussidio per la catechesi e la

    preghiera che può essere richiesto inparrocchia o presso il Centro pastorale diPalazzo Ghini a Cesena in corso Sozzi. Illibretto è stato distribuito domenica scorsa altermine della solenne celebrazione inCattedrale.

    Oltre alle indicazioni del Papa (confrontaanche con l’articolo in fondo a questa pagina),vi sono la guida per la preghiera e il calendario

    diocesano dell’Anno santo della Misericordia.Dopo i primi appuntamenti (confronta articoloqui sopra) da ricordare il pellegrinaggiovocazionale alla basilica del Monte (ore 6,30del 26 dicembre) e la Messa di ringraziamentoil 31 dicembre alle 18 in Cattedrale.

    13 dicembre, il vescovo ha appena

    aperto la Porta santa. Il sagrato del

    Duomo è pieno di gente (foto Cr)

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    Giovedì 17 dicembre 20156 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00   Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dell’ospedale7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine8.00   Cattedrale, San Paolo,

     Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria della Speranza

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Sant’Egidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00  Cattedrale 16.00 Ponte Pietra18.00  Cattedrale , Madonna

    delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

    18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo

    19.00  Tipano20.00 San Giovanni Bono,

    San Pio X, Torre del Moro, Gattolino

    20.30  Villachiaviche

    Sabato

    e vigilie15.00 Cappella cimitero Cesena,

    Formignano15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)16.00 Ponte Pietra

    17.00 Cappellaospedale “Bufalini”Luzzena (1° sabato mese),Bora (2° sabato mese)

    17.30 Santuario del SuffragioSantuario dell’AddolorataSan Vittore

    18.00  Cattedrale , San Domenico,Osservanza,Convento Cappuccini,Osservanza, Santo Stefano,San Paolo, Sant’Egidio,Madonna delle Rose, Villachiaviche,Case Finali, Diegaro, Torre del Moro, Borello,San Mauro in Valle,San Giorgio

    18.30 San Pietro, San Rocco,Santa Maria della Sper.Bulgarnò

    19.00  Tipano20.00 San Giovanni Bono,

    Bulgaria, Ruffio, Pioppa,Pievesestina, Calisese,Gattolino, San Pio X 

    Messe festive7.00   Cattedrale, Basilica del

    Monte7.30 Santuario dell’Addolorata,

    Cappuccine,Calabrina, Ponte Pietra, Villachiaviche, Martorano

    8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,Santa Maria della Sper.

    San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese, Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

    8.30   Cattedrale , San Rocco,Case Finali, Tipano,San Cristoforo,Gattolino, Roversano

    9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,

    Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

    Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio,Montereale, San Tomaso

    9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

    San Rocco, Santa Mariadella Speranza, Torre del Moro, Carpineta,Cappuccini, San Pio X,Sant’Andrea in B.,

    10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo

    11.00 Santuario Addolorata,Basilica del Monte,Osservanza,San Domenico, SantoStefano, San Paolo,San Bartolo, Villachiaviche,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

    11.10  Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna

    delle Rose11.30 Cattedrale , San Rocco,

    Istituto Lugaresi,San Pietro, San Pio X,Case Finali, Santa Mariadella Speranza

    12.30  Torre del Moro (in inglese,comunità nigeriani)

    15.00 Cappella del cimitero17.00 Cappella dell’ospedale

    Bufalini18.00  Cattedrale,

    San Domenico, Osservanza18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo, Villachiaviche

    Comuni delcomprensorio

    Bagno di Romagnaore 20 (sabato);11,15 / 20San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 18 (sabato);8 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20,30 sabato); Acquapartita: 9 Valgianna: 10

    BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

    Cesenatico

    Sabato: ore 16 Villamarina;16,30 San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;20 Sala; 20,30 Villalta

    Festivi:8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti,Gatteo Mare;8,30 Sala, Boschetto;9 Cappuccini;9,15 San Pietro;9,30 Valverde;9,45 Cannucceto;10 Villalta, Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo,

    Boschetto, Sala;11,15 Bagnarola,Santa Maria Goretti,Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

    Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio: 9

    Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10/ 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Gatteoore 20 (sabato);9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:  festivi: 8 / 11,15

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso;19 Crocetta; 20 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8,30 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;9,45 Balignano;10 Badia, Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

    Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 11,15;Monasterodi Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (San Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30;San Romano: 11; Taibo: 10

    Montianoore 20 (sabato); 9.Montenovo:

    ore 18 (sabato), 10,30

    RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

    SarsinaConcattedrale: 7 / 9 / 11 / 18; Casa di R iposo:ore 16 (sabato); Tavolicci: 10,30 (liturgiadella Parola con Eucar.);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino in Appozzo: 9(liturgia della Parola conEucaristia); Quarto:10,30; Pieve di Rivoschio:15,30; Romagnano:11,15; Pagno: 16(seconda dom. del mese).

     Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesa

    parrocchiale): 11,15;Montecoronaro: 9,45;Montecoronaro orat. Ville(al sabato): 16; Alfero: ore 17 (sabato);11,15; Riofreddo: 10Corneto: 11; Pereto: 10

    ✎   A MESSA DOVE

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     Tiratura del numero 44 del 10 dicembre 2015: 7.984 copie

    Questo numero del giornale è stato chiuso in redazione

    alle 18 di martedì 15 dicembre 2015

    Domenica 20 dicembreIV Domenica di Avvento - Anno C Mi 5,1-4a; Salmo 79; Eb 10,5-10; Lc 1,39-45

    Il Vangelo della quarta domenica di Avvento ci presenta la visita di Maria aElisabetta. La Vergine, già informatadall’Angelo (v. 37) che Elisabetta è al sestomese di gravidanza, si fermerà dalla suaparente per circa tre mesi (v. 56). Questespecificazioni temporali lasciano supporreche lo scopo della visita sia quello di recareaiuto materiale alla futura mamma.

     Visitando Elisabetta, Maria portasoprattutto Gesù, presente già nel suogrembo. È un viaggio missionario. È l’amoreper il prossimo che spinge Maria ad alzarsi eintraprendere, in fretta, un camminoimpegnativo. Portare Gesù vuol dire portare

    gioia piena, rendere colmi di Spirito Santo,come succederà a Elisabetta. Maria è unmodello di carità per la Chiesa e perciascuno di noi. Lo ha ricordato anche papaFrancesco nell’udienza generale del 23ottobre 2013: “La Chiesa non è un’agenziaumanitaria, la Chiesa non è una Ong, laChiesa è mandata a portare a tutti Cristo e ilsuo Vangelo; non porta se stessa, porta Gesùe deve essere come Maria quando è andataa visitare Elisabetta”.La Chiesa deve portare la carità di Gesù.Questa è la via privilegiata per annunciareCristo al mondo, perché, mentre conducead amare l'uomo, apre all’incontro con Dio,principio e ragione ultima di ogni amore.

    IL GIORNODELSIGNORE

    Portare Gesù significa gioia piena

    lunedì21 dicembresan Pietro CanisioCt 2,8-14; Sal 32;Lc 1,39-45

    martedì 22santa FrancescaCabrini 1Sam 1,24-28;cant. 1Sam 2,1.4-8;Lc 1,46-55

    mercoledì 23san Giovanni da Kety Ml 3,1-4.23-24;Sal 24; Lc 1,57-66

    giovedì 24sante Adele e Irmina2Sam 7,1-5.8b-12.14a.16; Sal 88;Lc 1,67-79

     venerdì 25 Natale del Signore Is 52,7-10; Sal 97;Eb 1,1-6; Gv 1,1-18

    sabato 26santo Stefanoprimo martire 

     At 6,8-10.12; 7,54-60;Sal 30; Mt 10,17-22

    La Parola

    di ogni giorno

    ✎ NOTIZIARIO DIOCESANO

    Il vescovo Douglas nelle aziendeMesse pre NatalizieIn preparazione al Natale, il vescovo Douglas continua itradizionali appuntamenti con le celebrazioni eucaristiche nelleaziende del territorio.- venerdì 18 dicembre alle 18: alla Cassa di Risparmio di Cesena

    (corso Garibaldi, Cesena).- lunedì 21 dicembre alle 17,15: alla Trevi, a Pievesestina diCesena.- martedì 22 dicembre alle 17: all’Orogel, a Pievesestina diCesena.

    “Queste cose vi scriviamo, perché la vostra gioia sia piena” (1Gv 1,4)

    Dall’esperienza di Maria impariamocosa vuol dire concretamente esserecristiani: donare la propria vita pergli altri. L’incontro fra Maria edElisabetta è anche un invito arinvigorire la nostra fede sulla veritàdi Gesù, il Figlio di Dio, che si facarne nel seno della Vergine perabitare tra gli uomini. Le parole diElisabetta (v. 35) ci ricordano che la

     Vergine è beata proprio perchéall’annuncio dell’angelo, messaggerodella volontà di Dio, ha creduto allaParola del Signore. È la primabeatitudine che incontriamo nel

     Vangelo di Luca: la beatitudine dellafede. Sarà anche l’ultima beatitudineche incontreremo nei Vangeli,quando Gesù dirà a Tommaso (Gv 

    20,29) “Beati quelli che non hannovisto e hanno creduto!”.La liturgia, in questi giorni cheprecedono il Natale, ci invita ametterci alla scuola di Maria edElisabetta per imparare ad accogliereGesù nella fede, a testimoniarlo conla nostra vita ai fratelli “nell’attesa delsuo ultimo avvento”. Portando ilSignore si può contagiare il mondo digioia. “La gioia del Vangelo riempie ilcuore e la vita intera di coloro che siincontrano con Gesù. [...] Con GesùCristo sempre nasce e rinasce lagioia” (Evangelii gaudium, 1).

    Marco Castagnoli

    Raccolta di Avvento per sostenere il progetto“Una casa-famiglia in Vescovado”Presso la segreteria della Caritas diocesana si possono fareofferte per sostenere il progetto “Una casa-famiglia in

     Vescovado”. L’indirizzo della Caritas diocesana è via Martirid’Ungheria 1, Cesena, tel. 0547 22423; oppure si può utilizzarel’ Iban: It62B0612023901C0010012130, specificando la causale “Una casa-famiglia in

     Vescovado”.

    “Misericordia e veritàs’incontreranno”(Sal 85,11) 

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    Giovedì 17 dicembre 2015 7Vita della Diocesi

    TERRA SANTA sui primi passi della Chiesa e della sua Missionedal 26 dicembre al 2 gennaio 2016 (8 giorni):Volo direo da Rimini. Pellegrinaggio presieduto da monsignor Francesco Lambiasi, vescovo diRimini. Hotel 4 stelle, pensione completa, accompagnatore, radioguide Quota di partecipazione: 1.200 euro

    ROMA - Giubileo della Misericordia- PELLEGRINAGGIO DIOCESANO presieduto dal vescovo Douglas Regaeri (un giorno, 25 aprile 2016) 50 euro

    - PELLEGRINAGGIO con le parrocchie di Budrio e di Longiano (due giorni, 24 e 25 aprile 2016) 150 euro

    Organizzazione Tecnica Ariminum Viaggi e Robintur Viaggi, IOT e Brevivet - Polizza assicurava R.C. Allianz n. 74372043

    PROGRAMMI IN PREPARAZIONELOURDES: 3 giorni, dal 26 al 28 maggio 2016 - in aereo, con la parrocchia di San Domenico

    LISIEUX: 6 giorni (inizio luglio 2016), in pullman - La santà femminile in Francia e in parcolare Santa Teresa di Gesù Bambini e i suoisan genitori Luigi e Zelia Marn - Visite a Caen, Alençon, Nevers, Paray Le Monial

    TERRA SANTA: 8 giorni, dal 6 al 13 oobre 2016 - in aereo - Nazareth, Monte Carmelo, Cafarnao, Lago di Tiberiade, Gerico, Be-tlemme, Gerusalemme

    In breve

    Convegno Maria Cristinadi SavoiaNuovo appuntamento culturale promosso dalConvegno Maria Cristina di Savoia. Lunedì 21dicembre alle 16, il professor Marco Vallicelli

    relazionerà sul tema “La pittura in rosa”.L’appuntamento è presso la sala Lignea dellaBiblioteca Malatestiana. L’incontro è aperto a tutti.

    ei giorni scorsi presso lasegreteria della Caritas

    diocesana sono giunte notizieriguardo a persone chevendevano oggetti al mercatoambulante o passavano per le case a chiedereofferte in denaro per conto della Caritas.

    La Caritas diocesana dichiara che non ha maiautorizzato alcuno a tali iniziative.Chiunque volesse fare un’offerta può farlo nelleseguenti modalità:- versamento diretto presso la SegreteriaCaritas in via Martiri d’Ungheria, 1, Cesena(tel. 0547 22423)-- Offerte detraibili fiscalmente: Erogazioniliberali onlus a favore di “Associazione “MaterCaritatis”, effettuate con assegno o conbonifico: Codice IBANIT94G0612023901CC0010032034, Cassa diRisparmio di Cesena.- Offerte non detraibili fiscalmente: c/c postalen. 13243472 intestato alla Caritas DiocesanaCesena-Sarsina, codice IBANIT62B0612023901CC0010012130, Cassa diRisparmio di Cesena.

    N

    Invito a fare attenzione 

    Caritas, nessun operatoreè stato incaricatoper la raccolta di offerte

    Preghiera del Rinnovamento

    nello SpiritoDomenica 20 dicembre nella chiesa parrocchiale diPievesestina di Cesena, ritiro del Gruppo delRinnovamento nello Spirito Santo. Alcuni fratelliriceveranno la preghiera del Battesimo nelloSpirito Santo. Alle 9,30 accoglienza; alle 10preghiera carismatica e a seguire insegnamento econdivisione. Alle 12,30 pranzo insieme e alle14,30 ritrovo e preghiera del Roveto Ardente; alle16,15 Messa.

    l primo appuntamento è per venerdì 18 dicembre:alle 16, presepio vivente per le vie della città

    organizzato dalla scuola “Fondazione Sacro Cuore”di Cesena.

    Giovedì 24 dicembre: ore 7, 8, 10 Messe (non saràcelebrata la Messa delle 18). A mezzanotte: Messasolenne nella Notte Santa, presieuta dal vescovoDouglas.

    I

    Celebrazioni nataliziein Cattedrale a Cesena

     Venerdì 25 dicembre, Natale del Signore:alle 18Messa solenne presieduta dal vescovo. Sarà eseguitala Messa “Dominus in Gloria” a quattro voci miste,organo e tromba del maestro Gianni Della Vittoria.Sabato 26 dicembre, Santo Stefano: orario festivo.Domenica 27 dicembre: Festa della Santa Famiglia.Giovedì 31 dicembre: alle 18 celebrazione perringraziare il Signore di tutti i benefici elargitinell’anno 2015, presieduta dal vescovo Douglas.

    Canto del “Te Deum”.Dal 25 dicembre all’8 gennaio tutti sono invitati a visitare l’artistico presepio allestito dalla famiglia Gualtieri di Montiano nella cripta della Cattedrale.

    25 aprile 2016

    Pellegrinaggio

    diocesanoa RomaIl programma

    Roma in occasione del Giubileo della Misericordia. L’Ufficiopellegrinaggi ha definito il programma del pellegrinaggio

    diocesano che si terrà lunedì 25 aprile 2016 a Roma.Il programma della giornata prevede la partenza dal piazzaledell’Ippodromo, a Cesena, alle 4,30 di lunedì 25 aprile. Arr ivo inprima mattinata in piazza San Giovanni in Laterano, ingresso in

    processione nella Basilica di San Giovanni in Lateranoattraverso laPorta Santa e celebrazione della Messa presieduta dal vescovoDouglas Regattieri. Pranzo libero. Nel primo pomeriggio,trasferimento a Santa Maria Maggiore, ingresso attraverso la Port aSanta e momento di preghiera guidato dal vescovo. Alle 17 circapartenza e arrivo a Cesena in serata.Quota individuale di partecipazione: 50 euro. La quota comprende:

    pullman Gt da Cesena, kit del pellegrino (libro delle preghiere, passidentificativo, borsa shopper in cotone, segnalibro).Per info e prenotazioni rivolgersi presso la propria parrocchia,oppure a: Ufficio diocesano pellegrinaggi, via Papa Giovanni XXIII,Cesena, tel. 0547 610280 [email protected]; Centro Pastorale di Palazzo Ghini, corso

    Sozzi 39, Cesena, tel. 0547 611001.L’UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI è a disposizione per le parrocchie che desiderassero organizzare un pellegrinaggio di due o tre giorni ed essere presenti il 25 aprile in comunione con tutta la Diocesi, ricordando che è necessario richiedere al più presto la disponibilità alberghiera per la grande affluenza prevista a Roma per il ponte di aprile.

    A

    giovani (e non solo!) della Diocesi diCesena-Sarsina sono invitati a vivere ilprossimo appuntamento di avvicinamento

    alla Giornata mondiale della Gioventù (Gmg)che si terrà a luglio 2016 a Cracovia, in Polonia.Le immagini della Madonna di Loreto e delCrocifisso di San Damiano - anch’esse in’cammino’ verso la capitale polacca -mercoledì 23 dicembre faranno sosta nellanostra Diocesi.

    I

    Lungo le nostre stradein cammino verso Cracovia

    La Madonna di Loreto e il Crocifisso di San Damiano a Cesena, mercoledì 23 dicembre, ai monasteridelle suore benedettine e cappuccine e all’ospedale “Bufalini”. Alle 20,45 Veglia in Cattedrale

    Diversi le soste di preghiera previste, a cuitutti sono invitati a partecipare: alle 10,30 leimmagini sosterranno a Cesena al Monasterodello Spirito Santo, presso le monachebenedettine (via Celincordia 185).Successivamente (alle 11,30), tappa dallemonache clarisse cappuccine presso ilMonastero del Corpus Domini, di fronte alcimitero urbano. Alle 17, nuova tappa nellacappella dell’ospedale “Bufalini” di Cesena.

    Informazioni utili per partecipare alla Gmg 2016 a Cracovia (Polonia)Pacchetto A (dal 19 luglio all’1 agosto 2016): viaggio in pullman G t, vitto e alloggio a Tarnow e Cracovia, Pass di entrata agli eventi,kit degli italiani e assicurazione. Costo: 495 euro (secondo fratello: 395 euro). Pacchetto B (dal 24 luglio all’1 agosto 2016)viaggio in pullman Gt, vitto e alloggio a Cracovia, pass di entrata agli eventi, kit degli italiani e assicurazione. Costo: 410 euro (se-condo fratello: 310 euro).

     A chi è rivolta la Gmg? Possono iscriversi i giovani dai 16 ai 30 anni. Le iscrizioni p ossono essere effettuate da novembre a febbraioversando una caparra di 215 euro (entro il 28 febbraio 2016). Per i minorenni, in fase di iscrizione occorre una delega dei genitori.PER INFO: Serviziodiocesano per la pastorale giovanile, delegato: don Marcello Palazzi presso il Seminario diocesano: via delSeminario, 85, Cesena (Fc), www.pg-x.org. Contatti: [email protected]; cell. 346 3008218 (Pastorale giovanile).

     Alle 20,45 le immagini arriverannoin Cattedrale a Cesena, dove ilvescovo Douglas presiederà la

     Veglia di preghiera, contestimonianze. Dalle 22,30 alle 24confessioni e adorazioneeucaristica.

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    Giovedì 17 dicembre 20158 Vita della Chiesa

    ADIACENZE OSSERVANZA E CENTRO CITTÀ Cesena):

    In piccola palazzina con spesecondominiali contenute appartamento ristrutturato completamente 4 anni fa con ma-teriali moderni. L’immobile si trova al secondo e ultimo piano ed è composto da lumi-noso soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale, camera singola, bagno,balcone verandato, cantina e posto auto in corte condominiale. €

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     / Rif. 1614

    PONTE PIETRA Cesena):

    in zona residenziale porzione di casa da ristrutturare con in-gresso indipendente, cortile privato, garage e ripostigli esterni. L’immobile è compostoal piano rialzato da soggiorno e cucina abitabile; al piano p rimo da 2 camere da letto,bagno e balcone; al piano seminterrato da cantina. € 150.000 / Rif. 1578

    ZONA SAN VITTORE Cesena): in palazzina di 9 unità appartamento in discrete condi-zioni all'ultimo piano composto da soggiorno, cucina, abitabile, veranda, 2 camere daletto, 2 bagni, finestrati, balcone, cantina e garage. € 150.000 / Rif. 1321

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    ZONA VIGNE Cesena): In fabbricato costruito all'inizio degli anni ’80 v icino al cen-tro e ai servizi appartamento al secondo piano con ascensore composto da sog-giorno con cucina a vista, bagno, 2 camere da letto, 2 balconi, garage al pianointerrato. € 167.000 / Rif. 2028

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    in zona verde e tranquilla vicino a tutti i servizi in palazzinadi nuova costruzione appartamento al piano terra con ingresso indipendente com-posto da ampio soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, 2 bagni, 1 balcone,tavernetta, cantina, garage doppio e giardino di proprietà. Ottime finiture, aspira-zione centralizzata, riscaldamento a pavimento con caldaia autonoma, predisposi-zione aria condizionata e allarme. PRONTA CONSEGNA. € 340.000 Rif. 1334-3

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    su un lotto di circa 380 mq casa indipendente da ristruttu-rare con ampio giardino privato. L’immobile è composto al piano rialzato da sog-giorno/pranzo, cucina, due camere da letto, bagno, ripostiglio e al piano seminterratoda cantine e servizi. Possibilità di sopraelevare e di realizzare tre unità abitative conprogetto già approvato. €

    320.000

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    CENTRO STORICO Cesena, via Cesare Battisti fronte via Chiaramonti): in elegantepalazzo appartamento al primo piano servito da ascensore composto da ingresso,soggiorno, cucina abitabile, 2 camere matrimoniali, bagno con finestra e cantina.L’immobile gode di eccezionale luminosità e si distingue per gli spazi comodi eben disposti. € 240.000  / Rif. 1563

    onversione, gioia. Sono le dueparole, gli atteggiamentidominanti di questo tempo di

     Avvento. Conversione è la sintesidel messaggio di Giovanni Battista, alquale viene rivolta per tre volte, nel

     Vangelo di questa domenica, ladomanda: che cosa dobbiamo fare? È ladomanda attorno alla quale papaFrancesco riflette nell’omelia in SanGiovanni in Laterano, aprendo per laterza volta la Porta Santa, mentre nelmondo, in una sorta di Giubileo delleperiferie, si aprivano le Porte Sante dellecattedrali, anche là dove i cristianiconoscono sofferenze e privazioni, dove ipopoli sono feriti da violenze, guerre,povertà e fame; anche nelle carceri enelle mense Caritas, e il Papa lo farà allaStazione Termini.Nel Vangelo di Luca, Giovanni,rispondendo alla domanda, non invitagli uomini a fuggire nel deserto, nonchiede di fare sacrifici e olocausti, oparticolari digiuni, ma indica uncammino possibile, quotidiano,potremmo dire, di conversione. Il luogo

    della conversione è la vita in cui la Paroladi Dio prende forma, nella solidarietà,condivisione, giustizia e lealtà.Il Giubileo della misericordia perFrancesco è inizio del tempo del grandeperdono; tempo in cui “bisognacambiare direzione di marcia eintraprendere la strada della giustizia,della solidarietà, della sobrietà”. Eccol’invito a rivolgere lo sguardo verso ilNatale, perché “non possiamo lasciarciprendere dalla stanchezza; non ci èconsentita nessuna formadi tristezza, anche se neavremmo motivo per letante preoccupazioni e perle molteplici forme diviolenza che ferisconoquesta nostra umanità”.Cosa dobbiamo fare, allora?

     Attraversando la Porta Santa, diceFrancesco, “ci viene chiesto di esserestrumenti di misericordia, consapevoliche saremo giudicati su questo”. Con leparole di Giovanni Battista siamo invitati

    ad “agire con giustizia e guardare alle

    necessità di quanti sono nel bisogno”. LaPorta Santa, ancora, è invito a non lasciarcadere “le braccia a causa del dubbio,dell’impazienza, della sofferenza”. A Bangui aveva parlato di persone ferite

    dalla vita, disperati che non hanno più

    nemmeno la forza di agire, uomini chedevono abbandonare la tentazione dellavendetta e la spirale delle rappresagliesenza fine. A San Pietro aveva chiesto diabbandonare ogni forma di paura e di

    timore “perché non si addice a chi èamato”, ricordando che attraversare laPorta Santa significa partecipare almistero di amore e di tenerezza. Dioprotegge il suo popolo e “in un contestostorico di grandi soprusi e violenze, ad

    opera soprattutto di uomini di potere,Dio fa sapere che lui stesso regnerà sulsuo popolo, che non lo lascerà più inbalia dell’arroganza dei governanti, e chelo libererà da ogni angoscia”.E allora cosa dobbiamo fare? A SanPietro aveva evocato l’immagine delbuon Samaritano; all’Angelus ricorda larisposta del Battista: chi ha due tunichene dia una a chi non ne ha, così per ilcibo; ai pubblicani, gli esattori delletasse, ricorda di “non esigere nulla di piùdella somma dovuta”, cioè, precisaFrancesco, questo significa non faretangenti; ai soldati, di accontentarsi delleloro paghe senza estorcere nulla anessuno.Il mondo è assillato da tanti problemi e ilfuturo è gravato da incognite e timori.Ecco la gioia che accompagna ilcristiano, che sa guardare oltre ciò che ci

    circonda; che accompagna l’impegno “diaccogliere e testimoniare un amore cheva oltre la giustizia, un amore che nonconosce confini”. Gioia che non è unqualcosa di effimero o superficiale, maprofondo e stabile, perché “dono delSignore che riempie la vita”.Forse è solo una coincidenza, mal’accordo sul clima raggiunto a Parigiproprio in questo tempo dellamisericordia, come non leggerlo in uncammino di cambiamento, dopo le tante

    resistenze che, negli anni,hanno impedito qualsiasiaccordo? Quantoin queste conclusioni hainfluito il pensiero di papaFrancesco contenuto nellaLaudato si’ ? Accordo

    storico è stato detto, e Francesco invoca

    una particolare attenzione ai poveri, allepopolazioni più vulnerabili, nel “segno diuna solidarietà che diventi sempre piùfattiva”.

    Fabio Zavattaro

    La domenicadi papa Francesco

    Farsi strumenti di misericordia

    Come Giovanni Battista,

    chi ha due tuniche

    ne dia una a chi non ne ha

    ROMA, 13 DICEMBRE 2015:PAPA FRANCESCOAPRE LA PORTA SANTADELLA BASILICADI SAN GIOVANNI IN LATERANO(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

    Sacro Convento

    di Assisi,

    concerto

    con Bakanova,

    Noa e Campbell

    l soprano Ekaterina Bakanova, la cantante Noae la violinista Caroline Campbell saranno le

    protagoniste del Concerto di Natale che, per iltrentesimo anno, sarà eseguito nella basilicasuperiore di San Francesco d’Assisi. Il concertoverrà registrato sabato 19 dicembre alle 11 etrasmesso la mattina di Natale, su Rai 1, subitodopo la benedizione Urbi et Orbi di papaFrancesco.

    Ad accompagnare le tre artiste sarà l’Orchestrasinfonica nazionale della Rai, diretta da StevenMercurio, il coro di voci bianche “I piccoli musici”

    Ie il coro “Coenobium vocale”, guidati dai maestriMario Mora e Maria Dal Bianco. Al concertoassisteranno, con il custode del Sacro conventodi Assisi padre Mauro Gambetti, il presidente delSenato Piero Grasso, il presidente del PontificioConsiglio della cultura cardinale GianfrancoRavasi, il ministro dell’Ambiente Gian LucaGalletti e il ministro della Difesa Roberta Pinotti.“Le immagini e le musiche che da Assisi

    giungeranno nelle case degli italiani voglionoarricchire i sentimenti di serenità, di pace e diamore che ispira il Natale - ha dichiarato il

    direttore della Sala stampa del Sacro Convento,padre Enzo Fortunato -. Sentimenti che ci fannoaprire agli altri, ai tanti fratelli che in questomomento stanno soffrendo: pensiamo ai poveri,agli emarginati, ai migranti, ai rifugiati. Èpensando a loro che, sul sagrato della basilica, èstata adagiata, accanto all’albero natalizio, unabarca giunta a Lampedusa in uno dei tantiviaggi della speranza al cui interno la comunità

    francescana ha realizzato il suo presepe. È unanatività che invita all’incontro, all’accoglienza,alla misericordia”.

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 45-2015

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    Giovedì 17 dicembre 2015 9Attualità

    ✎ELEZIONIINF RANCIA: SCONFITTAMARINELEPEN | di Gianni Borsa arine Le Pen stravince(una settimana fa).Marine Le Pen ha perso

    (questa settimana). Dopo ilballottaggio delle elezioniregionali in Francia,commentatori, politici e massmedia smorzano i toni oaddirittura tornano sui propripassi, non di rado

    contraddicendo se stessi. Così sealla luce dei risultati del primoturno il Front National eradiventato il simbolo dellavittoria dei nazionalisti, in gradodi guidare la riscossaeuroscettica in tutto il Vecchiocontinente, ora viene decretatocome perdente, incapace disfondare rispetto al “fronterepubblicano” che haconsegnato 7 regioni alcentrodestra gollista di NikolasSarkozy, 5 ai socialisti e alleati diFrançois Hollande, mentre laCorsica resta fieramente inmano ai regionalisti-indipendentisti.La destra estrema, xenofoba, no-euro, no-Europa, rappresentata

    M

    dalla dinastia Le Pen, restaall’asciutto. Discorso chiuso,dunque? Nient’affatto.Il Fn conserva al ballottaggio isuoi 6 milioni di voti, e neaggiunge alcune migliaia. Forzail tradizionale bipolarismofrancese - gollisti controsocialisti - e si inserisce cometerza forza stabile e diffusa intutto il Paese e in tutte le classisociali, pescando molti deipropri voti fra le giovanigenerazioni, distanti da unapolitica ritenuta incapace difornire risposte alle legittimeattese degli under30. L’accordodi desistenza tra destramoderata e socialisti (voluto piùda questi ultimi che non dai

    gollisti, guidati da un opacoSarkozy), l’affluenza alle urne increscita, e un sistema elettoraleritagliato in chiave maggioritariae con la garanzia dei ballottaggi,hanno consentito di mettereall’angolo il Front National; mala leader Marine Le Pen puòargomentare che “il regime ècomunque in agonia”. Nel sensoche - provando a interpretarne leparole - la politica, a lungochiusa nei palazzi del potere,sembra aver perso il contattocon l’elettorato, che invecelancia, attraverso il consenso alFn, i suoi messaggi diinsoddisfazione, paureprofonde, attese disattese, nuovesperanze.

    La democrazia mette all’angolo il Front NationalMa resta l’allarme nazionalista

    La Francia non può che ripartireda lì. E lo sanno bene sia “roi”Hollande che il suo ipoteticorivale alle presidenziali del 2017,Sarkozy. Ugualmente nonpossono sottovalutare ilmessaggio che arriva dalle urnefrancesi i vari Merkel, Renzi,Cameron, Rajoy (che il 20dicembre si gioca il futuro con leelezioni parlamentari in Spagna)e gli altri leader europei, che siritroveranno questa settimana aBruxelles per il Consiglioeuropeo. Nell’agenda del verticedel 17-18 dicembre non a casosono inscritti i tre grandi temiche da tempo stannoalimentando la mareaeuroperplessa e a tratti razzista

    che sta attraversando l’Europa:

    ossia terrorismo e sicurezza,emergenza-profughi e controllodelle frontiere, crisi e nuovagovernance economica.L’ennesimo campanellod’allarme suonato in Francianon può rimanere inascoltato. Ipolitici europei devono fare laloro parte, costruendo rispostecoerenti e condivise alle sfide inatto. Così come la società civile,l’opinione pubblica, i massmedia, le agenzie educative sonochiamate a portare uncontributo di valori e di progettiperché l’Europa possa evitare latemuta, più volte annunciata eora sfiorata, deriva dei nuovi“muri” e delle barriere di cuiMarine Le Pen è divenuta alfiere.

    “La crisi delle banche insegnache ci vogliono comportamenti civici”

    lla fine, dopo la grave crisi di quattro banche dimedie dimensioni (Banca Marche, CariFerrara,CariChieti e Banca Etruria) di fatto “fallite” e sulle

    cui ceneri sono nati quattro nuovi istituti ripuliti deicrediti inesigibili, è arrivata nei giorni scorsi la decisione delgoverno. È stato varato un “fondo di solidarietà” da 100milioni di euro, alimentato non da denaro pubblico bensìdalle banche italiane tramite il “Fondo interbancario di tuteladei depositi”. Al momento non si conoscono le modalitàoperative e si attende un decreto del ministero dell’Economiae finanze in tale senso. Il fondo verrà in soccorso solo dipersone fisiche, imprenditori individuali e agricoli e non disocietà che avessero investito in obbligazioni subordinate.Sui 12.500 clienti colpiti per un totale di 431 milioni di euro, neverranno “salvati” di fatto uno su quattro, a partire dai 1.010clienti più piccoli (per un totale di 27 milioni).Difficile dire al momento cosa possa succedere agli altri clientiche hanno o una concentrazione di tali obbligazioni inferiori al30 per cento del patrimonio totale, oppure che pur avendole inmisura più alta dispongono di patrimoni superiori a 100milaeuro. Perderanno invece tutto il loro capitale i 130milaazionisti che detenevano titoli delle quattro banche fallite. Macome è stato possibile arrivare a questo e ora cosa ci attende

    per il 2016 con il “bail-in” voluto dall’Unione Europea? Loabbiamo chiesto all’economista Leonardo Becchetti,dell’università Roma Tor Vergata.

    Col primo gennaio entrerà in vigore il bail-in, cioè il salvatag-gio di banche in crisi a carico di azionisti, obbligazionisti eclienti. Si apre una nuova era, di che tipo?È un’era in cui i proprietari di azioni, obbligazioni subordinate,obbligazioni ordinarie e conti correnti per la parte eccedente i100mila euro saranno chiamati a coprire nell’ordine indicato leperdite in caso di fallimento bancario. Non rischiano nulla,invece, i correntisti con depositi sotto i 100mila euro.

    Cosa insegna il caso delle quattro banche italiane, di fatto fal-lite?L’intervento è stato provvidenziale in quanto ha evitato chepossessori di obbligazioni ordinarie e correntisti per la quotadi deposito superiore ai 100mila fossero coinvolti. E si è evitatoquesto grazie ad una ‘colletta’ delle altre banche che hannoversato tre anni di quote dovute al fondo di garanzia, costruito

    per far fronte a problemi di questo tipo.

     A La decisione del governo di dar vita a un fondo di salva-taggio ha un senso, oppure costituisce un brutto prece-dente per il quale la gente penserà che “tanto se succedequalcosa, lo Stato ci aiuta”?Forse il governo poteva battersi di più nei confrontidell’Ue. Subito dopo la crisi sono stati spesi miliardi emiliardi pubblici per salvare le banche nel Nord Europa e ilgoverno italiano non ha speso nulla. Ma non abbiamoaccumulato un credito e ora che c’è stata la difficoltà dellenostre quattro banche il sistema è cambiato e i salvataggipubblici non sono più possibili.

    Perché a pagare sono azionisti e possessori di obbligazio-ni e non primariamente i vertici delle banche, che hannoprovocato le perdite?Bisogna tornare secondo me ai fondamentali e capire

    cos’è un’attività economica. Ogni attività economica portacon sé un rischio. Il fallimento può avvenire percircostanze non previste e non è necessariamente unacolpa. Chi finanzia attività economiche con azioni eobbligazioni deve sapere che corre un rischio. I veri errorisono due. Se chi ha venduto il prodotto non ha avvisatocorrettamente del rischio. E se chi ha comprato non hadiversificato il suo portafoglio. Non si puntano tutti ipropri averi su un solo cavallo. La diversificazione delrischio è il principio basilare dell’investimento cheinsegniamo in università. Purtroppo il livello dieducazione finanziaria del Paese è molto basso. E oggi ènostra responsabilità di cittadini avere un livello dieducazione finanziaria più elevato.

    Un cliente inesperto da noi può essere indotto, artata-mente, a sottoscrivere un titolo rischioso, con la scusa che ha “firmato la Mifid”. Perché non separare la profila-zione di rischio dall’investimento vero e proprio tramiteun ente indipendente da tutte le banche e finanziarie?

    Questo è un punto fondamentale. I risparmiatori trovanonormale andare a chiedere consiglio sugli investimenti a

    un dipendente di una determinata banca come separlassero con il loro padre spirituale. Ma se io vado in una

    concessionaria di una certa marca e chiedo un consiglio suquale macchina comprare quale consiglio pensa chericeverò? Muovere verso consulenti indipendenti èfondamentale.

    Non si potrebbe pensare a una legge che obblighi alla di- versificazione degli investimenti così da abbassare il ri-schio per la clientela minuta?È un argomento interessante. Sarebbe un intervento ‘pater-nalistico’ e un limite alla libertà di scelta, ma senz’altro unaregola utile per evitare i casi più dolorosi. In fondo anche ilsistema pensionistico nato nel dopoguerra ha seguito lastessa logica: obbligare il lavoratore ad accantonare sommeche saranno conferite solo alla fine della vita lavorativa perevitare che la mancanza di autodisciplina nel risparmioimpedisse di mettere da parte il necessario per il periododella pensione.

    Ora si parla anche di una altra decina di banche di creditocooperativo piccole che potrebbero fare la stessa fine. E’ in

    arrivo un’altra “mazzata” sul sistema bancario?Il sistema del credito cooperativo ha meccanismi disolidarietà interna dove le banche migliori contribuisconoin caso di dissesto di quelle peggiori. La verità è cheesistono banche ben gestite e banche mal gestite e chemolto dipende dalla qualità dei vertici.

    Che morale si può trarre da queste ultime vicende: chenon è possibile applicare i valori etici agli affari finanziari?Se continuiamo a pensare che in economia l’etica ladebbano avere le sole istituzioni; che noi cittadini nonpossiamo essere che soggetti passivi, inconsapevoli, daproteggere, quasi dei minus habens senza possibilità dicrescita e di apprendimento stiamo freschi, allora vuol direche siamo fermi a un modello a due mani (mercato eistituzioni) che non potrà mai funzionare. L’etica nelsistema va alimentata dai comportamenti civici di tutti noi. Attraverso le scelte di consumo e risparmio responsabile.Se i cittadini partecipano, si informano e ‘votano colportafoglio’ per le banche migliori nel creare valore

    economico in modo sostenibile, il sistema migliora.Luigi Crimella 

    Il salvataggio di Banca Marche, CariFerrara, CariChieti e Banca Etruria “è stato provvidenziale”, afferma l’economistaLeonardo Becchetti, “perché ha evitato che possessori di obbligazioni ordinariee correntisti per la quota di deposito superiore ai 100mila euro fossero coinvolti”

    Gli errori di chi nelle banche ha venduto le obbligazionisubordinate e di chi le ha comprate senza diversificare i

    propri risparmi. “Nel nostro Paese il livello di istruzionefinanziaria è molto basso”, aggiunge il professore

    FOTO SIR

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 45-2015

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    Giovedì 17 dicembre 201510   Attualità

     Valentina e Valerio, un tuffo al cuore che dà speranzaLa sindrome dell’X fragile, o sindrome di Martin-Bell, è una malattia genetica ed ereditaria. Il racconto dell’esperienza della famiglia Pietroni di Viterbo

    ia figlia Valentina - afferma PatriziaPietroni - è la mia più grande forza.Quando sono preoccupata, quando perdo

    il coraggio, lei mi viene vicino e mi dice: forza

    mamma ci sono io ad aiutarti”. Parole che quasicommuovono la sua voce squillante e combattiva.Patrizia e il marito Biagio vivono a Fabrica di Roma inprovincia di Viterbo. Li incontro in occasione delconvegno sul progetto “Le buone X prassi per lefamiglie” che si è svolto a Rimini nei giorniscorsi.Hanno tre figli: Valentina, Veronica e Valerio.Nel 2012 facendo fare degli accertamenti a Valerio, ilfiglio più piccolo, perché mostrava delle difficoltànello sviluppo, scoprirono che aveva la sindrome di X Fragile. “Una notizia terribile. Un colpo al cuore -racconta Patrizia -. Scopriamo che anche Valentina,che nel 2012 aveva 26 anni, e che per anni avevamomandato dallo psicologo perché era molto chiusacaratterialmente e non riusciva ad apprendere alcuneautonomie trasversali come l’utilizzo del denaro,aveva la stessa sindrome. È stata una scoperta

    dolorosa, ma anche una spiegazione a tutte quelleanomalie che vedevamo nei nostri figli. Una scopertache ci ha permesso di offrire loro gli aiuti più efficaciper farli diventare più autonomi possibile”.

    La sindrome dell’X fragile, o sindrome di Martin-Bell,è una malattia genetica ed ereditaria causata dallamutazione del gene Fmr1 sul cromosoma X. Questasindrome è la causa più frequente del ritardo mentaleereditario. Si accompagna normalmente a un lievedimorfismo, disturbi del comportamento emacrorchidismo nei maschi, disturbi dello spettroautistico. L’incidenza della patologia è di circa 1 su1.250 soggetti di sesso maschile, 1 su 2.500 di sessofemminile. Le donne portatrici sane di sindromedell’X fragile sono circa 1 su 259. Valentina ha gli occhi che brillano quando siracconta. Quando dice che è serena nell’essere venutaa conoscenza della sua sindrome. Ora capisce perchéquando frequentava la scuola superiore faceva faticaad apprendere le nuove nozioni, perché se qualcunola guarda negli occhi porgendole un quesito fatica a

    rispondere in modo diretto senza andare inagitazione. Oggi Valentina ha 29 anni, è assunta dauna cooperativa sociale che a Fabrica di Romagestisce le mense scolastiche comunali, prende il suo

    stipendio, da poco ha deciso con il suo fidanzato disposarsi e hanno acquistato attraverso un mutuo laloro futura casa. Questo è l’esempio più concreto dicome una persona che ha una disabilità possa trovarela sua realizzazione. “Fondamentale è stato l’ aiutotrovato all’interno dall’associazione italiana X Fragile- conclude Patrizia -. L’abbiamo conosciuta a ottobre2013, quando al centro Airri di Viterbo (Associazioneitaliana riabilitazione reinserimento invalidi) doveportiamo due volte a settimana Valerio ci hanno datoil contatto dell’associazione. È stato il nostro punto diriferimento. Non ci sentivamo più soli, ci siamosubito sentiti accolti scoprendo attraverso i gruppi diauto mutuo aiuto che quello che stavamo vivendoapparteneva anche ad altri genitori. Lì abbiamotrovato la forza per affrontare tutto ciò”.

     Arianna Maroni

    M“

    Si muove

    l’universofemministae dice un “no”forte e chiaroOltre 200 personalità del mondo femminista, dellacultura, dell’arte, del cinema, della letteratura e delsociale hanno preso posizione con un manifesto

    nche le femministe (o almeno una parte di esse)scendono in campo contro la “maternitàsurrogata”. Un problema in più per i sostenitori diquesta pratica. E, forse, ancor più per chi vuol

    lucrare su questo nuovo e redditizio “mercato” insviluppo.

    Un manifesto di protesta. Un’onda di protesta montanteche si è cristallizzata pochi giorni fa nella pubblicazione(sul sito “www.cheliberta.it”) del manifesto contro lapratica dell’utero in affitto, con la firma di oltre 200personalità del mondo femminista, della cultura,dell’arte, del cinema, della letteratura, del sociale. Alcunitra i firmatari: Dacia Maraini, Livia Turco, CristinaComencini, le suore orsoline di Casa Rut a Caserta, AnnaPozzi di “Slaves no more”; ma anche uomini, comeGiuseppe Vacca, presidente della Fondazione Gramsci, Aurelio Mancuso, esponente di spiccodell’associazionismo gay, il giurista Carlo Cardia, l’attore

    Claudio Amendola.Un sostegno del tutto “trasversale”, dunque, per unobiettivo comune. “Noi rifiutiamo di considerare la’maternità surrogata’ un atto di libertà o di amore - silegge nel manifesto -. In Italia è vietata, ma nel mondo incui viviamo l’altrove è qui: ’committenti’ italiani possonotrovare in altri paesi una donna che ’porti’ un figlio perloro.Non possiamo accettare, solo perché la tecnica lo rendepossibile, e in nome di presunti diritti individuali, che ledonne tornino a essere oggetti a disposizione: non più delpatriarca ma del mercato. Vogliamo che la maternità surrogata sia messa al bando”.

    I promotori della protesta. A promuovere l’iniziativa ilnetwork femminile “Se non ora quando?” (Snoq), nato inItalia nel 2011 per riequilibrare l’immagine femminile“ferita” dallo “scandalo Olgettine”. Oggi il network sischiera contro la maternità surrogata a fianco del piùvasto movimento femminista internazionale.

    Un impegno civile che ha radici variegate e più lontanenel tempo. Già nell’aprile 2011, ad esempio, unarisoluzione del Parlamento europeo, che condannavatutte le forme di sopraffazione sulla donna, invitava gli

    AStati membri a “riconoscere il graveproblema della maternità surrogata, checostituisce uno sfruttamento del corpofemminile e dei suoi organi riproduttivi”.Qualche anno dopo, nel luglio 2014, ungruppo di intellettuali della sinistra francese,- tra cui Jaques Delors, Lionel Jospen, lafemminista Sylviane Agacinsky, José Bové,Jaques Testart e René Frydman - inviava alpresidente Hollande una lettera aperta(pubblicata su Libération), a sostegno deldivieto normativo per la maternitàsurrogata. Solo un mese dopo, in GranBretagna, la femminista Julie Bindel,fondatrice di “Justice for women”,intervenendo sul caso di Gammy (ilbambino thailandese nato da utero in affittoe rifiutato dalla coppia committente perchéDown), dichiarava: “La maternità surrogata

    commerciale favorisce sfruttamento, abuso epovertà. Come femminista e attivista per idiritti umani, io auspico la fine dellamaternità surrogata e una discussione seriae onesta sull’eticità di tutte le forme digravidanza surrogata, specie in un mondopieno di neonati e bambini indesiderati etrascurati”. Non sono mancate neanche inSvezia le proteste del gruppo femminista“Sveriges Kvinnolobby”, che in un propriodocumento ha chiesto al governo di mettereal bando la pratica della maternità surrogata.

    “Stop surrogacy now”. Nel maggio diquest’anno, infine, è stata la volta di “Stopsurrogacy now”, il network nato negli Usa -cui partecipano, ad oggi, oltre 160personalità e associazioni appartenenti a 18Paesi -, che sta promuovendo una petizioneinternazionale per ottenere il divieto globale

    della maternità surrogata. Gli aderentiall’iniziativa si ritroveranno il 2 febbraioprossimo all’Assemblea nazionale di Parigi,per sostenere l’approvazione della petizione.“Avere un approccio femminista alla

    “Noi rifiutiamodi considerarela ‘maternitàsurrogata’un atto di libertào di amore - silegge nel testodel manifesto -.In Italia è vietata,ma nel mondoin cui viviamol’altrove è qui:‘committenti’italiani possonotrovare in altriPaesi una donnache ‘porti’un figlio per loro”.

    maternità surrogata - si legge nel documento- significa rifiutare l’idea che le donnepossano essere usate come contenitori e chele loro capacità riproduttive possano esserecomprate”.Ecco allora che anche figure storiche delfemminismo, come Sylviane Agacinski(Francia) e Luisa Muraro (Italia) si ritrovanoin campo per portare avanti con decisionequella che considerano una vera battaglia diciviltà. Insomma, il fronte “anti utero inaffitto” sta progressivamente ingrossando lesue fila, anche col l’apporto convinto di“settori” sociali e culturali in parte inattesi.Un fenomeno di cui, da tempo - bisognadargliene atto - il quotidiano dei vescoviitaliani, “Avvenire”, continua a darepuntualmente conto, all’interno dellacampagna informativa sulla surrogazione di

    maternità, già avviata nell’agosto 2013.

    La “contro protesta”.Ma va anche rilevatocome un’altra parte dell’universofemminista, almeno in Italia, abbiamanifestato insofferenza e rivolto asprecritiche a queste iniziative, perorando lacausa della maternità surrogata (per lo menodi quella “a titolo gratuito”), consideratacome espressione della libertà individuale e,soprattutto, come parte del più complessocammino di affermazione dei “diritti” per ilmondo omosessuale, tra cui annoveranoanche il tanto controverso “diritto al figlio”.Ne è testimonianza il “contro-appello”,pubblicato in queste ore sul blog del Corrieredella Sera “27ma ora”, ad opera di un gruppo“dissidente” di personalità di spicco di Snoq,che pongono come priorità assolutal’approvazione del ddl Cirinnà sulle unioni

    civili, disposte di conseguenza asoprassedere alla questione della “maternitàsurrogata” per non ritardare l’approvazionein Parlamento di quel disegno di legge.

    Maurizio Calipari

    “Utero in affitto”

    (FOTOARCHIVIO SIR)

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 45-2015

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    Giovedì 17 dicembre 2015 11Attualità

    il Periscopio di Zeta

    L’ad di Finmeccanica, il riminese Mauro Moretti,ha aperto il 365esimo anno dell’Accademia dei Filopatridi

    Europa sempre più marginale

    Èstata una vera e propria sferzata. L’ha portata domenica scorsa a Savignano

    sul Rubicone il romagnolo doc Mauro Moretti (terzo da sinistra nella foto),ingegnere e amministratore delegato di Finmeccanica. In occasionedell’apertura del 365esimo anno accademico, a uno dei riminesi più illustri,nonché socio onorario dell’Accademia, è stata affidata la lectio magistralis perl’inaugurazione.Moretti ha parlato di filato, e sarebbe andato avanti per ore, della situazione Italianel nuovo e mutato contesto internazionale che non ammette più un localismofine a se stesso. Quando si pensa a un nuovo progetto per il territorio, occorreavere un occhio sempre attento al mondo: questo in sintesi il suo messaggio. Sì,perché la globalizzazione ha portato al mutamento dei soliti paradigmi. Ormaisiamo tutti interconnessi.Rispetto al nostro Paese, Moretti ha detto che “nessuno va a investire in uno Statoin cui le leggi non sono comprensibili. Già sono redatte in italiano e poi sonoscritte in un italiano feroce”. Una tirata d’orecchi alla classe politica che non è ingrado di mettersi in linea con i cambiamenti repentini avvenuti nel mondo.L’Europa, secondo Moretti, sta perdendo sempre più di peso politico edeconomico. È un continente chiuso in difesa. “Ci sono 500 milioni di abitanti – hachiosato l’ad di Finmeccanica – vecchi, molto viziati e con poca fame. E poiteniamo presente – ha aggiunto – che l’Italia è l’unica nazione al mondo che vive

    portando notevoli perditeper i risparmiatori. “Nonvorrei che ci possa essereun effetto domino per lepiccole banche”, haammonito nello sgomento

    quasi generale. Poi hadettato le sue regole. Primadi tutto, favorire le fusioni,le associazioni in filierestrategiche delle piccole emedie aziende, le imprese

    che investono in tecnologia. Meglio le grandiuniversità delle piccole: “Un errore pensareall’ateneo sotto casa – ha detto -. Almeno unavolta si doveva andare a Bologna e si imparare afare da soli”.E poi ancora, regole stringenti, chiare e forti perproteggere i brevetti. Infine un auspicio: grandicittà competitive e attraenti. In un mondoglobale, ognuno di noi si deve vedere cittadinodell’intero pianeta, anche perché, ha chiuso, “leculture orientali influenzeranno quelle europeee vi sarà di certo un riequilibrio”. Insomma, se sivuole capire… (909)

    agli apici da duemila anni”.C’è n’è stato anche per la recente esposizioneuniversale svoltasi a Milano. Con l’Expo “bisognavastare più sull’industria che sul food. Occorreinvestire nell’alta tecnologia. Non si battono più lelamiere. Occorre stare nella competizione giocandoin attacco. Per questo occorrono politiche di lungotermine passando per prodotti di altissima qualità,anche perché l’Italia, e l’Europa, non sono più ingrado di determinare le caratteristiche di quelli dilargo consumo”.Moretti ha riservato un accenno anche alla recentecrisi delle banche italiane, alcune delle quali stanno

     Villaggio globaledi Ernesto Diaco

    TUTTE LE STRADE (DIGITALI)PORTANO A ROMA 

    È stato già definito il“Giubileo 3.0” dellaMisericordia. Per lasua apertura in mon-dovisione, l’8 dicem-bre scorso, il CentroTelevisivo Vaticanoha messo in campo19 telecamere, 3mezzi mobili di produzione, un formato tec-nologico altamente sofisticato – l'Ultra HD4K, ossia la frontiera della definizione televi-siva – e la consulenza di un regista come Wim Wenders. Senza contare il suggestivo spetta-colo notturno ad altissima tecnologia con leimmagini della natura minacciata proiettatesulla basilica di San Pietro.D’altra parte, come ricorda spesso monsignorRino Fisichella, responsabile vaticano perl’anno santo, il Giubileo della Misericordia è ilprimo dell’era di internet e dei social media. E

    non a caso ai pellegrini che intendono varcarela Porta Santa è chiesto di registrasi nell’appo-sita sezione del sito ufficiale (www.im.va), di-sponibile in sette lingue.Un altro portale pensato per l’occasione è va-timecum.com, piattaforma digitale che per-metterà a tutti di seguire gli eventi delGiubileo anche a distanza, mentre per chi siaccinge a raggiungere Roma ci sono informa-zioni su dove alloggiare o mangiare, comemuoversi e cosa visitare.Non meno ricca è l’offerta di applicazioni persmartphone e tablet. Si va da Tv2000#Giubi-leo, realizzata dalla tv digitale della Cei, a Iubi-tinera, curata dall’Opera romanapellegrinaggi, entrambe ottimizzate sia per Apple che per Android.Quest’ultima, in particolare, accompagna ilpellegrino lungo i vari cammini del Giubileo,descrivendo i luoghi di interesse e fornendo

    ampie descrizioni di carattere storico, arti-stico e spirituale. Non mancano naturalmentegli orari di apertura delle chiese e delle Messe,informazioni sulla disponibilità di confessorie sui momenti di preghiera. Iubitinera diceanche la distanza percorsa e quanto mancaprima di giungere alla Porta Santa, tiene trac-cia del cammino compiuto e offre la possibi-lità di condividerlo attraverso i principalisocial network. A vent’anni dall’inaugurazione del sito vati-can.va, quando internet era appena entratonelle nostre case, la presenza nel web è parteintegrante della vita della Chiesa. Il Giubileone è un’ulteriore conferma. “La sfida oggi – af-ferma in proposito il gesuita Antonio Spadaro– non è quella di usare la Rete per diffondereun messaggio come se fosse in qualche modouno strumento. La Rete è un ambiente di vita,

    in cui condividere la propria esperienza!Quindi quello che mi sembra importante inquesto Giubileo, per esempio, è condividereesperienze di misericordia, condividere la pa-rola chiave nella Rete. Appunto, la fede si fasocial. Si fa sociale, perché è in grado di dareuna testimonianza”.

    tto: questo è il voto, su unascala da uno a dieci, che ilprofessore Vincenzo Buonomo,docente di diritto

    internazionale all’UniversitàLateranense, nominato da papaFrancesco consigliere dello Statovaticano, dà all’accordo finale dellaCop21. Otto “perché - spiega - seconsideriamo il punto di partenza equello di arrivo si capisce chesull’accordo si è riusciti a far convergere195 Paesi con posizioni diverse in baseai due principi dell’art. 2: ’equità’ e’responsabilità comune m a

    differenziata’”.

    “Oltre non era possibile andare”.Ci sono almeno cinque punti rilevantinel documento finale di Parigi. Laprima questione è la decisione dimantenere la temperatura del pianetanon solo al di sotto dei 2 gradi, ma disforzarsi in tutti i modi per nonsuperare 1,5 gradi. “Fino a cinque annifa - osserva il professore - l’obiettivo dei2 gradi era un traguardo molto lon tano,vuol dire che c’è stato un passaggioimportante nella Conferenza. Significaanche che all’interno degli Stati c’è unaopinione pubblica che fa un