Corriere Cesenate 17-2015

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Giovedì 30 aprile 2015 anno XLVIII (nuova serie) numero 17 euro 1,20 17 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Sport 21 Nuoto sincronizzato Mille atlete a Cesenatico Cesena 12 Una applicazione per leggerci ovunque Carità 15 e 18 Continua il nostro “viaggio” nelle parrocchie Gatteo 16 Novità in vista per la Bcc di Gatteo Il Volto della speranza Oltre 400 pellegrini da Cesena-Sarsina alla Sindone, a Torino, sabato 25 aprile Editoriale Con il lavoro, la dignità di William Casanova L’INGRESSO ALLA CATTEDRALE DI TORINO, DOVE È CUSTODITO IL SACRO LINO CHE RIPORTA IMPRESSO L’IMMAGINE DI UN UOMO CROCIFISSO, È STATO PRECEDUTO DA UN PERCORSO DI PREGHIERA E PRESENTAZIONE DI FIGURE DI SANTI (FOTO SA.L.) “Nel Sacro Lino vedo la testimonianza di un amore senza misura: quello che Dio ha per ciascuno di noi”. Questo uno dei commenti raccolti al termine della gior- nata vissuta dalla Chiesa diocesana aTo- rino, in occasione dell’Ostensione della Sindone. Il vescovo Douglas:“In ogni do- lore c’è un germe di bene che dà vita”. Testimonianze e foto alle pagg. 4 e 5 Ampia fotogallery su www.corrierecesenate.it Mondo 10 Divorzio breve La felicità non ha scorciatoie Attualità 11 Terremoto Immane tragedia in Nepal M igliaia di vittime, inte- re città rase al suolo, monumenti distrutti. La macchina degli aiuti si è su- bito messa in moto Vita della Chiesa 9 “Sacerdoti non manager, ma servi” P arla Francesco Belletti, presidente Forum as- sociaizoni familiari. “Una sconfitta per tutti. Fare fa- miglia sarà affare privato” Vocazioni: “L’uomo si realizza nell’Amore” Vita della Diocesi 7 D a domenica 3 maggio una Settimana di pre- ghiera e riflessioni, tra Cat- tedrale e San Domenico. Il messaggio del vescovo L e parole di papa Fran- cesco al Regina Caeli di domenica scorsa. “È il pa- store che va incontro alla sua gente per perdonare” L a nostra Diocesi, sabato 2 maggio, invita tutti alla festa del lavoro presso l’azienda ortofrutticola “Tosi” a Sala di Cesenatico (cfr. pag. 6). È un’occasione di incontro rivolta ai lavoratori e ai rappresentanti delle categorie produttive, affinché la liturgia acquisti un alto valore simbolico e testimoni il comune intento di operare per il bene del nostro territorio. Il titolo scelto quest’anno “Nella speranza, la dignità del pane”, ci porta concretamente a riflettere sull’attuale momento storico. Senza lavoro non c’è famiglia e non c’è dignità umana. Sono ancora tante le persone in Italia che mancano della dignità del lavoro. Un dramma che ci fa comprendere come vere le parole del Papa: “L’evolversi dell’idolatria del denaro ci sta facendo affogare nella rovina e nella perdizione”. La Chiesa sente il bisogno di spezzare il pane, perché nella condivisione può farsi voce delle attese dei disoccupati e di chi sta perdendo il lavoro, attraverso ascolto, misericordia e cura. Il problema non è infatti quello della sussistenza, ma quello di “non poter portare il pane a casa” come ha detto Papa Francesco in Molise e a Scampia. Dove non c’è lavoro, non c’è dignità. Deve partire da noi un vero impegno per il lavoro, fatto di esperienze degne di coraggio da coltivare a partire dal basso. Nell’anno pastorale della nostra Diocesi dedicato alla famiglia, e in vista dell’Assemblea del Sinodo dei Vescovi del prossimo ottobre, siamo chiamati a costruire alleanze forti con le diverse forze sociali del territorio. Per il futuro dei nostri giovani servono infatti famiglie vicine, che accompagnano e sanno lanciare in alto i cuori, e famiglie unite, per far sbocciare nel cuore dei figli il gusto della solidarietà e uno sguardo fiducioso al domani. E infine occorrono famiglie riconciliate nella misericordia per comporre gli interessi, spesso contrapposti, nella vita di tutti i giorni. In questa cornice è importante il lavoro di squadra di tutte le componenti sociali. Vanno infatti coniugati i tempi del lavoro con i tempi della famiglia, perché è da questa alleanza, unita e riconciliata, che può partire un processo capace di aiutarci a gestire la crisi etica, sociale ed economica del nostro tempo. Solo insieme ne usciremo, con fede e utilizzando il linguaggio della celebrazione eucaristica. Dalla condivisione fraterna possono nascere segni di speranza, per superare una cultura dello scarto che non sta mettendo la persona al centro della società e di tutti i pensieri che hanno a che fare con il bene comune.

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Corriere Cesenate di giovedì 30 aprile 2015

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Giovedì 30 aprile 2015Giovedì 30 aprile 2015anno XLVIII (nuova serie)numero 17 euro 1,20

17Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Sport 21Nuoto sincronizzatoMille atletea Cesenatico

Cesena 12Una applicazioneper leggerciovunque

Carità 15 e 18Continua il nostro “viaggio”nelle parrocchie

Gatteo 16Novità in vista per la Bcc di Gatteo

Il Voltodella speranza

Oltre 400 pellegrini da Cesena-Sarsina alla Sindone, a Torino, sabato 25 aprileEditorialeCon il lavoro, la dignitàdi William Casanova

L’INGRESSO ALLA CATTEDRALE DI TORINO,DOVE È CUSTODITO IL SACRO LINO CHE RIPORTA

IMPRESSO L’IMMAGINE DI UN UOMO CROCIFISSO,È STATO PRECEDUTO DA UN PERCORSO DI

PREGHIERA E PRESENTAZIONE DI FIGURE DI SANTI(FOTO SA.L.)

“Nel Sacro Lino vedo la testimonianza diun amore senza misura: quello che Dioha per ciascuno di noi”. Questo uno deicommenti raccolti al termine della gior-nata vissuta dalla Chiesa diocesana a To-rino, in occasione dell’Ostensione dellaSindone. Il vescovo Douglas: “In ogni do-lore c’è un germe di bene che dà vita”.Testimonianze e foto alle pagg. 4 e 5Ampia fotogallerysu www.corrierecesenate.it

Mondo 10Divorzio breveLa felicitànon ha scorciatoie

Attualità 11TerremotoImmane tragediain Nepal

Migliaia di vittime, inte-re città rase al suolo,

monumenti distrutti. Lamacchina degli aiuti si è su-bito messa in moto

Vita della Chiesa 9 “Sacerdotinon manager,ma servi”

Parla Francesco Belletti,presidente Forum as-

sociaizoni familiari. “Unasconfitta per tutti. Fare fa-miglia sarà affare privato”

Vocazioni: “L’uomosi realizzanell’Amore”

Vita della Diocesi 7

Da domenica 3 maggiouna Settimana di pre-

ghiera e riflessioni, tra Cat-tedrale e San Domenico. Ilmessaggio del vescovo

Le parole di papa Fran-cesco al Regina Caeli di

domenica scorsa. “È il pa-store che va incontro allasua gente per perdonare”

La nostra Diocesi, sabato 2 maggio,invita tutti alla festa del lavoro pressol’azienda ortofrutticola “Tosi” a Sala di

Cesenatico (cfr. pag. 6). È un’occasione diincontro rivolta ai lavoratori e airappresentanti delle categorie produttive,affinché la liturgia acquisti un alto valoresimbolico e testimoni il comune intento dioperare per il bene del nostro territorio.Il titolo scelto quest’anno “Nella speranza, ladignità del pane”, ci porta concretamente ariflettere sull’attuale momento storico.Senza lavoro non c’è famiglia e non c’èdignità umana. Sono ancora tante lepersone in Italia che mancano della dignitàdel lavoro. Un dramma che ci facomprendere come vere le parole del Papa:“L’evolversi dell’idolatria del denaro ci stafacendo affogare nella rovina e nellaperdizione”. La Chiesa sente il bisogno di spezzare ilpane, perché nella condivisione può farsivoce delle attese dei disoccupati e di chi staperdendo il lavoro, attraverso ascolto,misericordia e cura. Il problema non èinfatti quello della sussistenza, ma quello di“non poter portare il pane a casa” come hadetto Papa Francesco in Molise e a Scampia.Dove non c’è lavoro, non c’è dignità. Devepartire da noi un vero impegno per il lavoro,fatto di esperienze degne di coraggio dacoltivare a partire dal basso. Nell’anno pastorale della nostra Diocesidedicato alla famiglia, e in vistadell’Assemblea del Sinodo dei Vescovi delprossimo ottobre, siamo chiamati acostruire alleanze forti con le diverse forzesociali del territorio. Per il futuro dei nostrigiovani servono infatti famiglie vicine, cheaccompagnano e sanno lanciare in alto icuori, e famiglie unite, per far sbocciare nelcuore dei figli il gusto della solidarietà e unosguardo fiducioso al domani. E infine occorrono famiglie riconciliate nellamisericordia per comporre gli interessi,spesso contrapposti, nella vita di tutti igiorni. In questa cornice è importante illavoro di squadra di tutte le componentisociali. Vanno infatti coniugati i tempi dellavoro con i tempi della famiglia, perché èda questa alleanza, unita e riconciliata, chepuò partire un processo capace di aiutarci agestire la crisi etica, sociale ed economicadel nostro tempo. Solo insieme ne usciremo,con fede e utilizzando il linguaggio dellacelebrazione eucaristica. Dalla condivisione fraterna possono nasceresegni di speranza, per superare una culturadello scarto che non sta mettendo lapersona al centro della società e di tutti ipensieri che hanno a che fare con il benecomune.

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Giovedì 30 aprile 2015 3Opinioni

Tragedie narrate dai mediae diritto dei bimbi alla speranza

giornalisti “dichiarano di assumere i principiribaditi nella Convenzione Onu del 1989 sui dirittidel bambino e nelle Convenzioni europee chetrattano della materia, prevedendo le cautele per

garantire l’armonico sviluppo della personalità deiminori in relazione alla loro vita e al loro processo dimaturazione (…)”.Questo, tra l’altro, si legge nella “Carta di Treviso” cheprecisa con minuziosità i doveri da rispettare quando imedia si occupano di minori. A questo documentoapprovato nel 1990 dal Consiglio nazionale dell’Ordinedei giornalisti e dalla Federazione nazionale dellastampa ha fatto seguito nel 1995 un Vademecumd’intesa con Telefono Azzurro e nel 2006 il testo è statoaggiornato relativamente alla protezione dei datipersonali dei minori. Indubbiamente questi riferimenti etici hannocontribuito e stanno contribuendo alla formazione diuna professionalità giornalistica più consapevole dellaposta in gioco quando si occupa di minori. Alcuni problemi restano però aperti, non perinosservanza della Carta di Treviso, ma per le regoledell’informazione mediatica. “Mio figlio che ha sette anni - racconta una mamma aun incontro di genitori - ha avuto più di un incubo dopoaver visto in televisione le atrocità compiute dall’Isis neiconfronti di persone inermi. A volte mi ha detto che unbrusco risveglio ha interrotto l’incubo, ma non lo hacancellato e neppure ha impedito il suo ripetersi”.Un’altra mamma racconta la stessa reazione del figlio difronte alle immagini del Mediterraneo e del terremoto inNepal. Un’altra ancora la ripropone per la notizia di unpadre che uccide figli e moglie. E così molte altreinquietudini dei genitori si aggiungono. Cosa si può fare,cosa possono fare i media per rispettare la sensibilità e ildiritto alla speranza dei bambini senza venir meno aldovere d’informare anche sulla più brutale violenzadell’uomo contro l’uomo? Il suggerimento, naturale e giusto, è di stare accanto al

I

Ai bordi della cronaca La fotografia

l divorzio breve sancisce in Italia la vittoria della “società liquida”, in cui anche l’amore èliquido come lo è la relazione, come lo sono la convivenza e il matrimonio. È la vittoria diZygmunt Bauman, il sociologo polacco di origini ebraiche, padre della “modernità liquida”.È la sconfitta (meglio riconoscerla subito) di quanti, noi compresi, ci siamo

consapevolmente attardati a considerare il valore della nostra antropologia comeuniversalmente riconosciuto e condiviso. Non avevamo capito che la profezia di Bauman non siproiettava su un futuro lontano, ma era lì a portata di anni e di giorni.Ora anche l’Italia ha il “suo” divorzio breve, celebrato come una vittoria della laicità, delriformismo e della modernità. O se non altro, come un semplice mettersi al passo dei tempi e diquell’Europa maestra nello sbriciolare le relazioni, nell’assecondare ogni forma diindividualismo in nome dei “nuovi” diritti (percepiti e divenuti tali sotto la spinta del desiderio).Ci soffermiamo un istante sulle parole profetiche di Bauman: “La relazione tra due personesegue il modello dello shopping e non chiede altro che le capacità di un consumatore medio,moderatamente esperto. Al pari di altri prodotti di consumo, è fatta per essere consumatasul posto (non richiede addestramento ulteriore o una preparazione prolungata) ed essereusata una sola volta. Innanzitutto, la sua essenza è quella di potersene disfare senzaproblemi. Se ritenute scadenti o non di piena soddisfazione le merci possono esseresostituite con altri prodotti che si spera più soddisfacenti […] ma anche se mantengono lepromesse, nessuno si aspetta da esse che durino a lungo; dopo tutto, automobili, computero telefoni cellulari in perfetto stato e ancora funzionanti vengono gettati via senza tropporammarico nel momento stesso in cui le loro versioni nuove e aggiornate giungono neinegozi e divengono l’ultimo grido. Perché mai le relazioni dovrebbero fare eccezione alla

I regola?”. Ecco la domanda alla qualetentare di dare una risposta. Ma a chispetta questa risposta? Non ci si venga adire che spetta solo ai credenti. Piuttosto,ci piacerebbe ascoltare la risposta di tutti ipromotori, parlamentari e non, dellalegge sul divorzio breve. Chiediamotroppo? Un legislatore deve solo adeguarsicon le leggi alle conseguenze sociali dellescelte individuali, o dovrebbe scavarenelle motivazioni che causano quelleconseguenze? Forse chiediamo troppo a chi insegue lamodernità come è stata raccontata daisoliti autori delle fiction tv, da alcunicattivi maestri in servizio permanenteeffettivo e da una presunta intellighenzia(di sinistra o destra non ha alcunaimportanza) che ha deciso di coniugare lepiù alte dosi di liberismo con il massimodell’individualismo deresponsabilizzante.Ed ecco il risultato: una legge checonsente, anche in barba agli eventualifigli, di sciogliere il vincolo matrimoniale(civile s’intende) in sei mesi. Perché itempi moderni richiedono velocitàdecisionale, secondo il mantra politico delmomento. Velocità in politica e velocitànella vita di ogni giorno.Arrivati a questo punto, in attesa diun’altra pagina della contrattualisticacome gli annunciati “accordiprematrimoniali”, non sarebbe meglio perla società civile (e politica) gettare via lamaschera e rinunciare definitivamenteall’istituto del matrimonio? E diconseguenza rivisitare in profondità ilcosiddetto diritto di famiglia, partendoproprio dal trionfo dell’individualismo?Ovviamente siamo certi che non accadrà,perché è più comodo conservare ilsimulacro del matrimonio edepotenziarlo progressivamente con leleggi e con la cattiva narrazione. Sino arenderlo impalpabile. In questo contestogiuridico e sociale friabile, cresce laresponsabilità dei credenti nei confrontidel matrimonio. Cosa impedisce che ilmatrimonio (anche nella sua dimensionecivile) diventi un patrimonio precipuo deicredenti? Siamo sinceri, non è già così neifatti? Sappiamo bene che una visione delgenere può apparire rivoluzionaria, manon è stato forse il cristianesimo aincardinare i valori del matrimonio e dellafamiglia nel mondo moderno? Poiché lacultura della post-modernità li harottamati, non sarà nostro il compito diconservarne il seme? In fondo nonsarebbe che una pagina, moderna, dellaresistenza dell’ethos cristiano. Chenessuna legge dell’uomo può schiacciaree spazzare via.In un futuro neppure tanto remoto, forsesi chiederà, a proposito dei cristiani: dacosa li riconoscerete? Anche dal fatto chehanno scelto il matrimonio e hannoaccettato il rischio di mettere al mondo ifigli. Pensateci, gente, pensateci.

www.agensir.it

La “modernità liquida”avanza progressivamentee in nome dell’individualismorottama la relazione,la convivenza,il matrimonio e la famiglia

Divorzio breve

e dintorniFOTO ARCHIVIO SIR

Bauman ha vinto. Noi sconfitti, ma…

minore quando i telegiornali raccontano le nuove barbarie il cui lacerante esitofinale, pur non essendo descritto, si presenta da se stesso davanti agli occhi eda se stesso entra nella mente di chi osserva, ascolta o legge. Ma questa risposta dice anche che lo stare accanto, pur indispensabile, nonbasta perché il pensiero di un bambino non si accontenta di una spiegazione,di un ragionamento, dell’invito ad andare a dormire. Il pensiero del bambinonon si ferma, cerca la radice dei fatti e diventa domanda che incalza l’adulto:“Perché?”. E così anche la “Carta di Treviso” non basta. Ai bordi della cronaca si avverte questo scombussolamento interiore dei piccoliprovocato dal racconto mediatico di gesti disumani che non devono e nonpossono essere nascosti. Ma come raccontare la disumanità senza incastonaredi incubi il sonno dei bambini? Una risposta, salvo quella di non lasciare i piccoli soli davanti al video, nonsembra possibile. Ma un segnale viene dai piccoli stessi, viene da quel bimbo che, in un filmapparso in questi giorni, alla domanda sull’uso che farebbe del potere rispondeche lo eserciterebbe per dare un pane e un bicchiere d’acqua ai molti bambiniche nel mondo soffrono la fame. Forse allora qualcosa, nello spirito della Carta di Treviso, si può fare senza venirmeno alle regole del mestiere e questo qualcosa è porre, con grandeprofessionalità, la notizia del bene accanto a quella del male. Un accostamento senza commenti, enfasi e paragoni per impedire al raccontodel male di diventare un indisturbato e pericoloso ladro di speranza neipensieri dei piccoli. Per i bambini sarà come avere una piccola lucenell’attraversamento di un tunnel. Sarà un aiuto, anche agli adulti che sonoaccanto a loro davanti al video, perché i piccoli non diventino o rimanganoprigionieri dell’incubo.

Paolo Bustaffa

“Il Bicentenario della nascita di don Bo-sco rappresenta una opportunità pertutto il mondo salesiano di rilanciare conforza e coraggio la passione educativa.La sua scelta preferenziale per i giovani,e tra loro quelli più poveri e svantaggia-ti, dimostra la consapevolezza che l’edu-cazione rappresenta un valore fonda-mentale per affrontare le sfide impostedalla modernità”. Così Roberto Rusconi,docente di storia del cristianesimo, ha ri-cordato i 200 anni della nascita di donBosco, lo scorso 24 aprile (foto Sir)

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Giovedì 30 aprile 20154 Primo piano

TERRA SANTA dal 6 al 13 agosto 2015:Pellegrinaggio presieduto dal nostro vescovo Douglas Rega�eri.Pullman da Cesena, volo da Verona: il Monte Carmelo, Nazareth, il MonteTabor, i Santuari del Lago, Betlemme, Gerico, Qumran, Gerusalemme.Hotel comodissimi, pensione completa, accompagnatore.Sono ancora disponibili alcuni pos� 1.195 euro

LISIEUX dal 6 al 9 luglio 2015:Pellegrinaggio diocesano presieduto dal nostro vescovo monsignor Douglas Rega�eri,in visita ai luoghi della famiglia dei bea� coniugi Luigi e Zelia Mar�n, genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino e della Santa:Caen, Lisieux, Alencon; escursione a Mont St. Michel. Iscrizioni entro il 25 aprile 840 euro

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l pellegrinaggio dellaDiocesi di Cesena-Sarsina alla Sindone,sabato 25 aprile, ha

partecipato anche un gruppodi 15 disabili assieme ai loroaccompagnatori, in totale 38persone. La permanenza delgruppo a Torino in due giorniè stata organizzata dallaSottosezione Unitalsi diCesena, che ha visto accoltadal Comitato organizzatore larichiesta di ospitalità pressogli Accueil allestiti per ipellegrini ammalati e per idisabili.Un pullman attrezzato per iltrasporto di carrozzine hapermesso di affrontare illungo viaggio verso ilcapoluogo piemontese e diarrivare nel pomeriggio divenerdì all’Accueil MariaAdelaide, una struttura adibitaa day Hospital, della qualel’Asl di Torino ha destinato unsettore per gruppi di ammalatiper tutta la durata del periododi ostensione della Sindone.Ad attendere l’arrivo deipellegrini un folto gruppo divolontari, con le loro casaccheviola, che si sono subitoprodigati ad aiutare la discesadei disabili e allo smistamentodei bagagli fino alle camere,rendendosi disponibili per ogni necessità,in autentico spirito di servizio. Dopo lacena, nella cappella, la celebrazione dellaMessa officiata dall’assistente ecclesiasticodella Sottosezione, don Renato Baldazzi.Successivamente, la proiezione di unfilmato sugli studi effettuati sul telo dellaSindone ha preparato i pellegrini all’attesoincontro del giorno seguente con il SantoLino. L’ingresso nel Duomo di Torino èavvenuto velocemente, seguendo la corsiapreferenziale, per arrivare a sfilare davantiall’altare in cui è stata deposta la teca checontiene la Sindone. Il gruppo ha sostato insilenziosa contemplazione davanti a questamisteriosa ed eloquente testimonianza di

un corpo coperto in ogni parte dai segni diun atroce supplizio, cui è stata inferta tuttala sofferenza possibile. Se la scienza non hasaputo ancora esprimere un giudiziodefinitivo, la fede professata dalla Chiesanon lascia dubbi sull’autenticità di queltelo. Il vescovo Douglas nella Messa delpellegrinaggio celebrata nel pomeriggionella chiesa della Consolata, hasottolineato come ognuno deve sentirsiguardato e interpellato da quellatestimonianza di amore, e come ognunodeve trovare conforto nei segni dellepiaghe. Per i fedeli, quel telo, dadocumento che attesta una morte, èdiventato la straordinaria testimonianza

della risurrezione di quel corpo, evento chedivide e giudica la storia.Nadia, una volontaria Unitalsi, afferma:“Nel silenzio, davanti alla Sindone homeditato quello che ci hanno tramandato iVangeli, e anche se non c’è un verdettounanime della scienza sulla autenticitàdella reliquia, ho cercato il motivo di tantasofferenza”. Carla, impegnata da temponella Caritas diocesana, parla di ciò che haprovato: “È stato un pellegrinaggio moltosentito. Davanti alla Sindone sono andatacon la mente a vent’anni fa, quando hovisitato il Santo Sepolcro e mi è rimastoimpresso un episodio accaduto, che per meè stato molto significativo. Quel lenzuolo

conserva un mistero chenon è possibile spiegare”.Federica, alla sua primapartecipazione a unpellegrinaggio Unitalsi,dà la sua testimonianza:“Nel pellegrinaggio hotrovato accoglienza,supporto, vicinanza totaleda parte di tutti, e ancoraamicizia con persone chenon conoscevo e che sisono aperte a me. Difronte alla Sindone sonorimasta ammutolita. Nonpensavo di poterlaammirare da così vicino,in un profondo silenzio”.Giovanna,accompagnatrice dialcuni ospiti dell’IstitutoDon Baronio, afferma:“Questa esperienza mi haportato indietro di 27anni, quando anch’io eroparte attivadell’associazione. Misono commossapensando ai tantipellegrinaggi a Loreto.Nella struttura in cuiabbiamo alloggiato cisiamo sentiti accolti,quasi coccolati dainumerosi volontari eguidati in ogni nostranecessità. Davanti alla

Sindone abbiamo pregato intensamente el’emozione è stata forte”. Il fatto di sentirsiinterpellati dal Santo Telo, che non lascianessuno indifferente, è la prova cherafforza la nostra fede. Umberto, da tantianni impegnato in Unitalsi: “Questopellegrinaggio diocesano ha vistol’allargamento della partecipazione ancheai disabili, che non costituiscono un pesoper chi si deve occupare delle loronecessità, ma piuttosto un valore aggiuntoper l’edificazione dei fedeli. Auspico chenon ci si dimentichi di loro, tenendolisempre presenti nella definizione dellefuture iniziative”.

Altenio Benedetti

A

Una quarantina di volontari e disabili dell’Unitalsi di Cesenaal pellegrinaggio alla Sacra Sindone, a Torino

“Uno sguardo d’amoreper ciascuno di noi”La partecipazione e testimonianza di alcuni Unitalsiani

“I disabili sono un valore aggiunto per l’edificazione dei fedeli”

L’ARRIVO A TORINOE IL ‘RIORDINO’DEI PELLEGRINI

CON FAZZOLETTO GIALLO

AL SANTUARIO DELLA CONSOLATA,PELLEGRINI DELL’UNITALSI

FOTO DI GRUPPO DI ALCUNI DEI DISABILI E VOLONTARIDELLA SEZIONE CESENATE DELL’UNITALSI CHE SABATO 25 APRILE HANNOPARTECIPATO AL PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A TORINO

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Giovedì 30 aprile 2015 5Primo piano

In quel Voltodolore, mortee RisurrezionePiù di 400 i pellegrini che da Cesena-Sarsina, in pullman, si sono recati in visitaal Sacro Telo, sabato 25 aprile.Il vescovo Douglas: “In ogni dolorec’è un germe di bene che dà vita”

Sabrina Lucchi

Torino, davanti al Telo dellaSindone, per interrogarci sulmistero del dolore e dellamorte, offrendoci la speranza

della vita e della Risurrezione di Cristo. Oltre quattrocento persone - da diverseparrocchie della diocesi e unaquarantina di soci e volontaridell’Unitalsi di Cesena - hannopartecipato al pellegrinaggio promossodalla Diocesi e organizzato dall’Ufficiopellegrinaggi al capoluogo piemontesein occasione dell’Ostensione dellaSindone, a pochi giorni dall’apertura (èpossibile recarsi pellegrini al Sacro Telofino al prossimo 24 giugno).Sabato scorso, di buon mattino, quattro pullman sono partitidal piazzale dell’Ippodromo di Cesena. A questi si aggiungono idue pullman partiti rispettivamente da Borello, San Carlo eCase Finali (queste ultime due comunità a Torino anchedomenica 26 aprile) e il pullman attrezzato per disabiliorganizzato dall’Unitalsi.Le oltre cinque ore di viaggio sono state tempo prezioso diincontro e preghiera. “L’ostensione della Sindone ci fapellegrini a Torino - l’introduzione alla riflessione proposta inogni pullman -. Di fronte al Sacro Lino contempleremol’immagine di un uomo che ci invita a meditare la passione,morte e risurrezione di Gesù Cristo. Un invito ad accogliereogni giorno la croce e, con la forza dello Spirito, essere sempresuoi testimoni”.Nel piazzale dei Partigiani, ai piedi del monumento “Nei secolifedele”, il ritrovo di tutti i pellegrini. Guidati dal vescovoDouglas, accompagnati dai numerosi “Volontari della Sindone”che in giacchetta lilla e con tanta cortesia hanno scandito gli800 metri, i pellegrini vengono introdotti nella Cattedrale doveè custodito il Sacro Telo……?. Una mostra ha presentato alcunetestimonianze di santi e un video ha preparato i pellegrini. Di pochi minuti, in un silenzio che parlava di attesa, preghieraed emozione, lo ’sfilare’ dei pellegrini davanti alla grande tela,“un’icona scritta con il sangue di un uomo flagellato, coronatodi spine, crocifisso. L’immagine impressa sulla Sindone è quelladi un morto, ma il sangue parla della sua vita. Ogni traccia disangue parla di amore di vita. È come una sorgente chemormora nel silenzio, e noi possiamo sentirla, possiamo

A

ascoltarla…” (papa Benedetto XVI).Nel primo pomeriggio, nel vicino Santuario dellaConsolata, la comunità dei cesenati si è ritrovata insiemeal vescovo Douglas per la celebrazione della Messa.“Poche ore fa abbiamo contemplato l’uomo dei dolori ilcui volto si è impresso sul Sacro Lino. Noi lo abbiamoguardato, e con la stessa intensità Lui ha guardato noi. InLui abbiamo rivisto le ferite dei nostri dolori. Ferite che,illuminate nella luce della Pasqua di Risurrezione,diventano luce per ogni nostro cuore ferito”, le primeriflessioni proposte dal vescovo. “Nel Sacro Linoabbiamo contemplato le cinque piaghe che sintetizzanoi dolori dell’uomo di oggi: i giovani, accecati da falseillusioni; la famiglia, quando dà spazio agli egoismi ed ècolpita da pericolose colonizzazioni ideologiche; i mortinel Mar Mediterraneo; i cristiani perseguitati e, ancora, ildisprezzo per la vita umana. Gesù Cristo, l’uomo deidolori, porge uno sguardo misericordioso verso i doloridell’uomo e del mondo e, intrisi della luce della suaRisurrezione, diventino luce per il mondo”. Riprendendoil brano del Vangelo appena ascoltato, il vescovo Douglasha proseguito: “Senza ’scomodare’ la fede, si capisce chedietro a ogni dolore c’è un germe di bene che dà vita. Eper conoscere Dio, bisogna conoscere l’uomo”. NelSantuario dedicato a Maria Consolata, la preghiera delvescovo Douglas è rivolta a Lei, madre di Gesù e madrenostra: “La nostra consolazione è retta dalla maternamediazione di Maria, consolatrice dei dolori dell’uomo”.

La tenerezza di un Volto a indicarci la strada.La gioia della partecipazione e della condivi-sione. Il prendere coscienza, davanti al SacroLino, che è grande il desiderio di poter esseresempre sotto lo sguardo d’amore e di misericor-dia di Dio, che ha mandato il suo Unico Figlioper amore nostro. Di ritorno dal pellegrinaggioa Torino, sono ricche di emozioni le parole e ipensieri dei pellegrini.“Il mio essere pellegrino alla Sindone viene daalcune domande di desiderio e di ricerca che da25 anni mi pongo: perché credo? Come renderepiù forte e viva la mia fede? La risposta si trovaanche in queste occasioni dove si ritorna alleradici del nostro Cristianesimo”. Così si esprimePiero Guerra, della parrocchia di Bagnarola,a Torino insieme alla moglie Michela. “Nel Sa-cro Lino vedo la testimonianza di un amoresenza misura: quello che Dio ha per ciascuno dinoi. Il sacrificio del suo unico Figlio per amorenostro: una meraviglia e una conferma per noicredenti, e un richiamo per me, nel mio cammi-no di fede e come ministro straordinario del-l’Eucaristia, ad essere sempre più coerente econsapevole di far parte di una storia di salvez-za. Quel Volto è una testimonianza di Cristoimpressa in un lenzuolo e nel mio cuore di cre-dente”.“Ecco, questo è il momento! Avevo 16 anniquando don Walter Amaducci, allora mio inse-gnante al Liceo, ci parlò della Sindone, aprendoin me un desiderio, una forte curiosità e un fa-scino che poi si sono alimentati negli anni conla visita a una mostra dedicata al Sacro Lino,esposta al Santuario di Longiano e, ancora, inuna parrocchia di Rimini”. Elena Brandolini,insegnante di Lettere, è a Torino con alcuni suoiamici della parrocchia di Budrio. “Credo chequeste siano opportunità per focalizzare il cuo-re della nostra vita, a volte ’distratta’ dalla quo-tidianità - afferma Elena -. Nel Sacro Telo ho ri-conosciuto la testimonianza visiva dell’eventocentrale della nostra fede. Così, mi sono sentitamicropellegrina appartenente alla storia dellaSalvezza che c’è stata, c’è e ci sarà. È straordina-ria corrispondenza tra il racconto evangelico e isegni nel Telo. Che sia Lui o no, è un atto di fedeche ci riporta alla Passione, morte e risurrezio-ne. E anche se la Chiesa non si è pronunciata, èbello avvicinarsi con lo sguardo del credente. Èin quel ’margine del dubbio’ che si inserisce lanostra fede. Ho trovato grande piacere nellacondivisione di questa giornata con l’ampiapartecipazione della famiglia diocesana - con-clude Elena -. Sacerdoti, religiosi, famiglie conbambini, in tanti, raccolti insieme al nostro ve-scovo Douglas”.“Davanti al Lenzuolo, non puoi dire: ho dubbi.È tutto chiaro, la presenza è viva. Davanti allaSindone ho sperimentato il senso pieno del-l’amore più grande. Questa consapevolezza og-gi mi dà una gran forza e mi sento più invitataad avvicinare le persone che ancora non credo-no. Mi sento più testimone e pronta a dire: Gesùci ama!”. Entusiaste e commosse le parole dellagiovane mamma e catechista di Sant’Angelo diGatteo, Jessica Sacchetti. “Dal pellegrinaggiodiocesano torno a casa - prosegue Jessica - concuore grande e occhi nuovi per vivere ogni gior-no un percorso di conversione e di amore, con-sapevole dello sguardo pieno di misericordiache Gesù ha per noi. E questa consapevolezza èper me motivo di gioia e tenerezza”.

SaL.

Pellegrini e testimoniSANTUARIO DELLACONSOLATA (TO),SABATO25 APRILE:UNA QUINDICINA DISACERDOTI HANNOCONCELEBRATO LAMESSA PRESIEDUTADAL VESCOVODOUGLASA CONCLUSIONEDELPELLEGRINAGGIODIOCESANOALLA SINDONE. ILTESTO DELL’OMELIASUL SITOCORRIERECESENATE.IT

FOTOSERVIZIOA CURA DISABRINA LUCCHI

FOTOGALLERYSUL SITOCORRIERECESENATE.IT

PELLEGRINI ALLA SINDONEDA MERCATO SARACENO

LA FAMIGLIA DELLA CORNAPELLEGRINI ALLA SINDONEDA SANTA MARIA NUOVA

PELLEGRINI ALLA SINDONEDA SAN MAURO IN VALLE

L’INCONTRO CON I PELLEGRINIDELLA DIOCESIDI CARPI

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO

ALLA SINDONE

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Giovedì 30 aprile 20156 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria della Speranza

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Sant’Egidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale17.00 Capp. ospedale (no sabato)18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza

18.30 San Pietro, Sant’Egidio,Santa Maria dellaSperanza, Cappuccini,San Bartolo (sabato 8,30)

19.00 San Giovanni Bono, Tipano20.00 Torre del Moro, San Pio X,

Gattolino20.30 Villachiaviche

Sabato e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)15.00 Formignano17.00 Cappella cimitero Cesena,

Luzzena (1° sabato mese),Bora (2° sabato mese)

17.30 Santuario del Suffragio18.00 Cattedrale, San Domenico,

Santuario Addolorata,Convento Cappuccini,Osservanza, Villachiaviche,Santo Stefano, San Paolo, San Mauro in V., Diegaro, Madonna delle Rose, Torre del Moro, Borello,San Giorgio, San Vittore

18.30 San Pietro, San Rocco,Case Finali, Sant’Egidio, Santa Maria della Sper.

19.00 Osservanza, Ponte Pietra19.30 Bulgarnò20.00 Bulgaria, Ruffio, Pioppa,

Pievesestina, Tipano,Gattolino

20.30 San Giovanni Bono,San Pio X, Calisese

Messe festive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine,Cappella dell’ospedaleBufalini, Calabrina,Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,Santa Maria della Sper.San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Tipano, San Cristoforo, Gattolino, Roversano

9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio

9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza,Sant’Egidio,Villachiaviche,Montereale, San Tomaso

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

Case Finali, San Pietro,San Rocco, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro,San Pio X, Cappuccini,Carpineta,Sant’Andrea in B.,

10.30 Santuario del Suffragio, Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Santuario Addolorata,Osservanza,

Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Villachiaviche,San Domenico,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono, Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna

delle Rose11.30 Cattedrale,

Santa Maria dellaSperanza, San Rocco,San Pietro, Case Finali,San Pio X

17.00 Cappella del cimiteroCappella dell’ospedale

18.00 Cattedrale,San Domenico, San Rocco

18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 Osservanza, Villachiaviche20.00 San Bartolo

Comuni delcomprensorioBagno di Romagna

ore 20 (sabato);11,15 / 20San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 17 (sabato);8,30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(16,30 sabato);Acquapartita: 9Valgianna: 10

BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

Cesenatico Sabato: ore 16 Villamarina,

San Giuseppe

17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti20 Sala20,30 San Giacomo

Festivi: 8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti,Boschetto;8,30 Sala;9 Cappuccini;9,15 San Pietro;9,30 Valverde;9,45 Cannucceto;10 Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo,Boschetto, Sala;11,15 Bagnarola,Santa Maria Goretti;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio 9

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate;8,30 / 10 / 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:festivi: 8 / 11,15

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8,30 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;9,45 Balignano;10 Badia, Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 11,15;Monastero di Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesaSan Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11;Taibo: 10

Montianoore 20 (sabato); 9.Montenovo:ore 19 (sabato), 10,30

RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).

Concattedrale: 7 / 9 /11 / 18;Tavolicci: 16 (sabato);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni).

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 /11,15Montecoronaro: 9,45;Montecoronaro orat. Ville(al sabato): 16;Alfero: ore 17 (sabato);11,15Riofreddo: 10Corneto: 11Pereto: 10

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Tiratura del numero 16 del 23 aprile 2015: 7.896 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17,30 di lunedì 27 aprile 2015

Domenica 3 maggioV Domenica di Pasqua - Anno BAt 9,26-31; Salmo 21;1Gv 3,18-24; Gv 15,1-8

Il Vangelo di questa domenica, laparabola della vite e dei tralci, ciricorda che la radice essenziale della

nostra vita cristiana, ciò da cui tuttoprende alimento e forma, è il nostrocoinvolgimento con Gesù: vite e tralci lastessa linfa, la stesa vita. Gesù si rivela come la fonte, l’albero dacui viene la linfa capace di renderefruttuosa la nostra vita. Ci chiede coninsistenza di rimanere in Lui, cioè di faredi Lui l’origine sempre viva dei nostriprogetti e realizzazioni. Senza di Lui nonpossiamo fare nulla; non perché nonabbiamo capacità e autonomia, maperché facilmente smarriamo ladirezione del nostro fare e non troviamoquello di cui il nostro cuore ha sete. “In questo è glorificato il Padre mio: cheportiate molto frutto e diventiate mieidiscepoli”. Il frutto che siamo chiamati aprodurre non è quello di realizzareprogetti, far funzionare strutture, portarea termine attività, ma è quello didiventare discepoli. In un momentocome quello che viviamo, caratterizzatodall’efficientismo, dall’organizzazione edall’ottenere risultati a qualunque costo,il Vangelo ci ricorda che queste cose sonouno strumento perché noi, radicati in

Gesù e nella Sua parola, diventiamodiscepoli e la nostra testimonianzaaffascini chi incontriamo e faccia coglierequanto è bello essere innestati nelSignore. Dio non è glorificato dalle coseche riusciamo a fare, dagli obiettivi cheriusciamo a raggiungere, neanche daquelli pastorali, ma dal fatto cheriusciamo a essere discepoli di Suo figlio.La nostra felicità, quindi, non dipendedalla quantità di cose che facciamo o cheabbiamo, ma dal legame con la fontedella vita, dalla verità delle cosequotidiane che sfuggono alle classifiche.Ma cosa vuol dire concretamente“portare frutto?” Ce lo dice San Paolonella lettera ai Galati: “Frutti dello Spiritosono: amore, gioia, pace, pazienza,benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza,dominio di sé”. Se rimaniamo attaccatialla vite tutto questo lo riceviamo indono: facciamo attenzione, non si trattadi frutti dello sforzo umano, ma delloSpirito Santo, ossia quella linfa vitale checircola in chiunque è unito a Gesù. Seognuno di noi porta questi frutti nellapropria famiglia e nella comunità,possiamo sperimentare una pienezza divita visibile già su questa terra.È bello pensare al Padre come uncontadino che gioisce al vedere il suocampo fertile di frutti rigogliosi e nericeve onore e gloria presso i familiari, gliamici e i colleghi.

Sabrina e Andrea Delvecchio

IL GIORNO DEL SIGNORESenza di Lui non possiamo fare nulla

lunedì 4 maggiosant’Adae sant’AntoniaAt 14,5-18; Sal 113b;Gv 14,21-26

martedì 5san PellegrinoAt 14,19-28; Sal 144;Gv 14,27-31a

mercoledì 6san Domenico SavioAt 15,1-6;Sal 121;Gv 15,1-8

giovedì 7santa FlaviaAt 15,7-21; Sal 95;Gv 15,9-11

venerdì 8santa Verginedi PompeiAt 15,22-31;Sal 56;Gv 15,12-17

sabato 9san PacomioAt 16,1-10;Sal 99; Gv 15,18-21

La Parola di ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOFesta del lavoro all’azienda Ortofrutta Tosi di SalaSabato 2 maggio celebrazione del vescovo Douglas“Nella speranza la dignità del pane” è il tema di quest’anno per ilconsueto appuntamento con la festa del lavoro. Sabato 2 maggiosi terrà nell’azienda “Ortrofrutta Tosi” a Sala di Cesenatico (viaVetreto, 23). Alle 16,30 il vescovo Douglas presiederà la Messa.L’incontro, aperto a tutti, è promosso dalla Commissionediocesana Gaudium et Spes per i problemi sociali, il lavoro, lagiustizia, la pace, la salvaguardia del Creato e il Comitato di Zonadi Sala, con il patrocinio del Comune di Cesenatico.

Caritas, incontro con profughi ospiti del ComuneMercoledì 6 maggio all’Osservanza di CesenaLa Caritas incontra un gruppo di profughi ospiti del Comune diCesena. L’appuntamento è per mercoledì 6 maggio alle 18,30negli spazi parrocchiali dell’Osservanza, a Cesena. L’invito apartecipare è per tutti gli operatori e volontari della Caritasdiocesana e delle Caritas parrocchiali/zonali. L’incontro saràpreceduto dalla Messa (alle 18) celebrata dal vescovo emeritomonsignor Lino Garavaglia. L’emergenza profughi si fa semprepiù grave e ci interpella. Incontrare coloro che sono tra noi è ilprimo passo per farsi prossimi e per quanto possibile attivarsiper cercare insieme qualche risposta per far fronte a questodramma. È quello che chiede anche la Chiesa italiana.

✎ CHIESA INFORMAMovimento dei Focolari, convegno a CesenaticoSi terrà a Cesenatico presso il Villaggio Accademia (vialeColombo, zona colonie) nei giorni 1, 2 e 3 maggio, ilconvegno promosso dai giovani del Movimento dei Focolarisul tema "Insieme per costruire". È un un momento diincontro interattivo con laboratori e momenti di riflessionesui rapporti interpersonali, il dialogo, il valore delladiversità.Costo: 70 euro (ridotto per bambini).Per info e prenotazioni: masini.altervista.org, tel. 3482995412, 348 8872865.

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Giovedì 30 aprile 2015 7Vita della Diocesi

Dall’8 al 10 aprile una ventina tra sacerdoti e seminaristi, guidati dal vescovo Douglas, hanno visitato Fonte Avellana, Genga, Tolentino, l’abbazia di Fiastra. Ad Ancona l’incontro con il cardinale Menichelli

nsieme al vescovo Douglas,una ventina di sacerdoti eseminaristi, con il diacono

Luciano Veneri, hannopartecipato alla tre giorni difraternità, un appuntamentoannuale diventato tradizionale.Quest’anno il gruppo si èrecato nelle Marche.Pubblichiamo di seguito il“diario di viaggio” curato dalseminarista Gianni Cappelli.

Siamo partiti la mattina dimercoledì 8 aprile, accompagnati dal sole, desiderosi delle tanto attese giornate di frater-nità. Guidati dal diacono Luciano Veneri - con il gruppo composto dal vescovo Douglas,un gruppo di preti e i seminaristi - ci siamo diretti verso la prima tappa: il millenario mo-nastero di Fonte Avellana, edificato da San Romualdo e dove fu priore San Pier Damianinel 1043. Dopo aver celebrato l’Eucarestia nell’antichissima cripta, una guida ci ha pre-sentato la storia e i principali luoghi del monastero ricco di simbologia nell’architettura. Successivamente siamo partiti alla volta di Genga dove, dopo la recita del Regina Coelinell’abbazia romanica di San Vittore, abbiamo fatto la sosta per il pranzo.

I Dopo pranzo, in Ancona, presso la BasilicaCattedrale di San Ciriaco che sorge in una sce-nografica posizione alla sommità del colleGuasco da dove domina la città e il mare, ci haaccolto monsignor Ermanno Carnevali, rettoredella Cattedrale, per una visita. Ci siamo poi trasferiti presso la Domus StellaMaris, in località Torrette sul colle Ameno dalquale si ha la vista sul golfo di Ancona. Da qui,dopo la cena e il pernottamento, la mattina digiovedì 9 aprile siamo andati a Tolentino perla visita alla Basilica di San Nicola. Un padreagostiniano dell’annesso convento ci ha guida-ti all’interno della Basilica che ospita il corpodel santo in una magnifica cappella (detta’cappellone’) impreziosita da affreschi trecen-teschi di Pietro da Rimini. Dopo la celebrazione della Messa nella cripta,sotto la tomba del santo, ci siamo diretti a Fia-stra, nell’abbazia Santa Maria di Chiaravalleper il pranzo e la visita. Immersa tra i prativerdi e il silenzio, è il più importante edificio

monastico delle Marche, con stile tra il roma-nico e il gotico rispecchia l’influsso cistercenselombardo.Rientrati alla “Domus” per il vespro,cena e una breve condivisione, il giorno suc-cessivo, dopo le lodi e la colazione, ilcardinale Menichelli, arcivescovo diAncona-Osimo, nominato cardinale nell’ul-timo concistoro e impegnato nell’attuale si-nodo della famiglia, ci ha concesso un frater-no incontro. Nella seconda parte della mattinata, a Reca-nati abbiamo visitato lo Scriptorium Mal-leus, antica bottega amanuense. In seguito, cisiamo fermati a Loreto, presso il Santuariodella Santa Casa per una visita guidata e lacelebrazione della Messa. Al termine siamo rientrati a Cesena, grati perquesti giorni di profonda fraternità e condi-visione comunitaria e personale, che hannorafforzato la nostra amicizia e appartenenzaal presbiterio diocesano.

Nella spiritualità delle Marche la tre giorni di fraternità

“L’uomosi realizzanell’amore”Il Messaggio del vescovo Douglasin preparazione alla Settimana Vocazionaleche si celebrerà in Diocesi dal 3 al 10 maggio.Diversi gli appuntamenti di preghierae testimonianza

omenica 26 aprile si è celebratala 52esima Giornata mondiale dipreghiera per le vocazioni.Accogliamo il messaggio che il

santo Padre ha inviato al mondocattolico. Esso ci parla dell’esodo, cioèdell’uscita da sé come di un’esperienzafondamentale per ogni vocazione. “Nell’affermare che l’uomo è l’unicacreatura sulla terra voluta da Dio per sestessa, il Concilio aggiunge subito cheegli non può “ritrovarsi pienamente senon attraverso un dono sincero di sé”.Potrebbe sembrare una contraddizione,ma non lo è affatto. È, piuttosto, il grandee meraviglioso paradosso dell’esistenzaumana: un’esistenza chiamata a servire laverità nell’amore. L’amore fa sì chel’uomo si realizzi attraverso il donosincero di sé: amare significa dare ericevere quanto non si può né comperarené vendere, ma solo liberamente ereciprocamente elargire (Giovanni PaoloII, Lettera alle famiglie, 1994, n. 11).Secondo questa affermazione conciliare,ripresa da Giovanni Paolo II nella letteraalle famiglie, l’uomo si realizzanell’amore. E l’amore è vero e genuinoquando proietta l’uomo fuori di sé, lo fauscire; amare, infatti, è donare e donarsi.Questa è la vocazione di ogni uomo. Èiscritta nel suo Dna. Lo afferma di nuovopapa Francesco nel messaggio per la52esima Giornata mondiale di preghieraper le vocazioni: “La vocazione è semprequell’azione di Dio che ci fa uscire dallanostra situazione iniziale, ci libera daogni forma di schiavitù, ci strappadall’abitudine e dall’indifferenza e ciproietta verso la gioia della comunionecon Dio e con i fratelli” (Dal Messaggio2015). Già Benedetto XVI l’avevasottolineato nell’Enciclica Deus caritasest quando scriveva che l’uomo è

D chiamato a “un esodo permanentedall’io chiuso in se stesso verso lasua liberazione nel dono di sé, eproprio così verso il ritrovamento disé, anzi verso la scoperta di Dio”(Benedetto XVI, Lett. Enc. DeusCaritas est, 6).Nell’uscire da sé l’uomo ritrova sestesso. È una logica umanamentedifficile da comprendere ma veraperché affermata con forza da Gesù econfermata dalla testimonianzaluminosa di tanti uomini e donneche nel corso dei secoli si sono spesiper Dio e per i fratelli, realizzandocosì pienamente se stessi nella gioiae nella pace. Questo tema sarò oggetto diriflessione nelle catechesi e nelleomelie della IV domenica di Pasquae alimenterà la preghiera nei diversiincontri che si potranno organizzarenelle nostre comunità parrocchiali.Vorrei segnalare, per tutti, laSettimana vocazionale, che prenderàil via domenica 3 maggio e siprotrarrà fino al 10 maggio. Si apriràcon la Messa in Cattedrale a Cesena,domenica 3 maggio e si chiuderà aSan Domenico, domenica 10maggio; mercoledì 6 maggio èproposta una veglia di preghiera esabato 9 maggio un concerto-testimonianza. Mentre ringrazio l’Ufficio diocesanovocazioni per la proposta, auspicoche l’iniziativa sia accolta da tutta lacomunità diocesana con cordiale egenerosa adesione. Sarà uno stimoloper tutti a pregare per le vocazionisacerdotali della nostra Diocesi edella Chiesa intera.

Douglas Regattierivescovo

“L’amore è veroe genuinoquandoproietta l’uomofuori di sé,lo fa uscire;amare, infatti,è donaree donarsi.Questaè la vocazionedi ogni uomo.È iscrittanel suo Dna”.

È BELLO CON TE!Vocazioni e santità, un binomio molto forte. Parlaredi vocazioni e santità tocca la vita di ogni persona,perché tutti nella Chiesa siamo chiamati alla santità.Vocazioni e santità indica un itinerario che prendeavvio all'esperienza del bello, dall'essere toccati dallaBellezza, toccati da Dio stesso. Lo stupore nasce dauna relazione, da un cammino che trasforma il no-stro sguardo di fede e lo rende capace di riconoscerela bellezza del Signore che, anche oggi, continua achiamare e a spargere semi di vocazione con abbon-danza. Ognuno di noi ha nascosto nel cuore un pro-getto seminato da Dio: scoprire questo progetto è ilsegreto della felicità, è un’avventura da percorreregiorno dopo giorno. È così che si costruisce la vita. IlSignore parla in tanti modi, anche attraverso incontrie persone che mette sul nostro cammino. Questasettimana vocazionale sarà un’occasione preziosaper vivere un’esperienza di comunione e incontraretestimoni luminosi della gioia.

don Firmin AdamonSETTIMANA VOCAZIONALE, GLI APPUNTAMENTI✔ Domenica 3 maggio alle 18: Messa in Cattedrale aCesena, presieduta dal vescovo Douglas. Durante lacelebrazione, si ricorderanno gli anniversari di ordi-nazio, consacrazione e matrimonio.

✔ Mercoledì 6 maggio alle 20,45 a San Domenico:veglia di preghiera per le vocazioni, tra arte e musica(con suor Gloria Riva).

✔ Sabato 9 maggio alle 21, in piazza San Domenico:video-concerto che racconta la storia di due ragazziche hanno saputo accogliere e scoprire la bellezza eil dono della vita.

✔ Domenica 10 maggio alle 11: celebrazione dellaMessa a San Domenico. Durante la celebrazione sipregherà e ringrazierà in modo particolare per ildono della maternità (presiede il vicario don PierGiulio Diaco).

Domenica 29 aprilesi è celebrata la 52esima

Giornata mondialedi preghiera

per le vocazioni

FOTO ARCHIVIO SIR

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Giovedì 30 aprile 2015 9Vita della Chiesa

obrietà, solidarietà eumiltà sono le parolechiave che hannoaccompagnato il

ministero di Jorge MarioBergoglio quand’eraarcivescovo di BuenosAires. Nelle baraccopolidella capitale argentina, le"villas miserias", lava i piediai malati di Aids, tuonacontro quei preti "ipocriti"che "allontanano il popolodi Dio dalla salvezza"negando il battesimo ai figli"di ragazze sole che nonhanno concepito nelmatrimonio". Non si stancadi puntare il dito controquella che chiama"mondanizzazionespirituale". Il rischio piùgrande per la Chiesa,afferma ricordando leparole del grande teologoe cardinale Henri-Mariede Lubac, è quello "diessere autoreferenzialecome molte persone dioggi divenute paranoichee autistiche, capaci diparlare solo a loro stesse".Ai suoi preti ha sempreraccomandatomisericordia, coraggio e porte aperte.Ed è bella l’immagine che usa nella suaprima celebrazione da Papa, il GiovedìSanto: "Il sacerdote celebra caricandosisulle spalle il popolo a lui affidato eportando i suoi nomi incisi nel cuore.Quando ci rivestiamo con la nostraumile casula, può farci bene sentiresopra le spalle e nel cuore il peso e ilvolto del nostro popolo fedele, deinostri santi e dei nostri martiri, che inquesto tempo sono tanti". Il buonpastore è colui che sta in mezzo allagente, "nelle periferie dove c’èsofferenza, c’è sangue versato, c’ècecità che desidera vedere, ci sonoprigionieri di tanti cattivi padroni".Parole che accompagnano la pagina

del Vangelo di Giovanni, la differenzatra il pastore e il mercenario, cioè tracolui che svolge la sua opera peramore, rinunciando al propriointeresse, anche a costo della vita, e chiinvece lo fa per interesse personale, perdenaro ed è pronto ad abbandonare lepecore al proprio destino nel momentodel pericolo.

Amore disinteressatoIl confronto è tra l’amore disinteressatoe quella che possiamo definire unacongiura degli indifferenti e degliegoisti di fronte ai più poveri e indifesi.Vengono alla mente i volti di coloro chehanno rischiato la vita attraversandosu fatiscenti imbarcazioni il tratto di

mare che separa il continente africanodall’Europa; le storie di quanti hannorischiato la vita e di coloro che nonvedranno mai le coste cercate e ilfuturo diverso, lontano da guerre,violenze e povertà.Cristo, ricorda papa Francesco alRegina Cæli, si presenta come il "vero eunico pastore del popolo". A differenzadel mercenario, Cristo "è una guidapremurosa che partecipa alla vita delsuo gregge, non ricerca altro interesse,non ha altra ambizione che quella diguidare, nutrire e proteggere le suepecore. E tutto questo al prezzo piùalto, quello del sacrificio della propriavita". Dio non ci lascia soli, ricordaancora Francesco; "è davvero un

amore sorprendente emisterioso", è "l’amore piùalto e più puro, perché nonè motivato da alcunanecessità, non ècondizionato da alcuncalcolo, non è attratto daalcun interessato desideriodi scambio".

Ringraziare non bastaContemplare e ringraziare"non basta", dice il Papa.Occorre seguire il buonpastore e quanti hanno lamissione di guide nellaChiesa, preti, vescovi ePapi, "sono chiamati adassumere non la mentalitàdel manager ma quella delservo, a imitazione di Gesù

che, spogliando se stesso,ci ha salvati con la suamisericordia". Ma non siferma qui Francesco: ilpastore non deve essereun collezionista diantichità. Deve andareincontro alla gente, nonessere un amministratore.Andare incontro allagente, dunque; laprospettiva non è piùquella della parabola del

buon pastore "che aveva novantanovepecore nel recinto e andò a cercarel’unica che si era smarrita: oggi neabbiamo una nel recinto enovantanove che non andiamo acercare". Ai sacerdoti dice: "Che levostre omelie non siano noiose", che"arrivino proprio al cuore della gente".Nel confessionale si sta per"perdonare, non per condannare".Pastori che stanno in mezzo alla gente,il loro gregge, ne respirano l’aria, necomprendono le difficoltà e lesperanze, ne condividono i problemiquotidiani. È brutto il pastore, diceancora Francesco, che vive per piacerea se stesso, che "fa il pavone".

Fabio Zavattaro

S

La domenica del Papa È il pastore che va incontro alla sua gente per perdonare

Non manager ma servoDio non ci lascia soli, ricorda papa Francesco al Regina Cæli

"E’ un amore sorprendente e misterioso", è "l’amore più alto e più puro"

Verso il GiubileoEcco il sitowww.iubilaeummisericordiae.va è questol’indirizzo del sito web del Giubileo dellamisericordia, indetto da papa Francesco eche avrà inizio l’8 dicembre, con l’aperturadella Porta Santa nella Basilica Vaticana.Consultabile in sei lingue - italiano,inglese, francese, spagnolo, portoghese epolacco - il portale presenta, in homepage, il motto del Giubileo, “Misericordiosicome il Padre”, accompagnato dallostemma pontificio e dal logo del PontificioConsiglio per la promozione della nuovaevangelizzazione, a cui il Papa ha affidatol’organizzazione dell’evento. Oltre ai videoe alle foto relative alla cerimoniad’indizione dell’Anno Santo, avvenuta il 13marzo in San Pietro, e alla pubblicazionedella Bolla Giubilare, diffusa lo scorso 11aprile, il sito riporta anche i relatividiscorsi pronunciati da papa Francesco inentrambe le occasioni. Infine, il portalepresenta i link diretti ai principali socialnetwork, come Twitter e Facebook.

❚❚ Cristiani, ebrei e musulmani

Un appello interreligioso all’Europa per-ché attui “politiche serie” per “un soccor-so in mare efficace, che possa evitare altretragedie”. A lanciarlo sono i leader dellecomunità ebraica e islamica di Firenze e irappresentanti delle Chiese cristiane del-la città (arcidiocesi, e chiese luterana, val-dese e ortodosse rumena e greca) riunitinel coordinamento Deci - Dialogo ebraicocristiano islamico - di Firenze che in unadichiarazione diffusa lunedì uniscono laloro voce a quella di “coloro che voglionodire ‘basta’ a questa scandalosa carnefici-na”.

“Chiediamo che l’Europa, restando fede-le ai propri valori fondamentali, attui po-litiche serie per la lotta alle organizzazio-ni criminali che gestiscono queste tratteumane”. L’appello si rivolge anche ai lea-der mondiali affinché “al più presto que-sti enormi flussi migratori cessino, non acausa di egoistiche politiche di respingi-mento, ma a seguito della cessazione deiconflitti e dei deliri terroristici in Africa eMedio Oriente”.

“È un fatto inac-cettabile perun’Europa checrede nella democrazia e promuove il va-lore di ogni singola vita umana e dei suoidiritti inalienabili”, scrivono i leader reli-giosi che aggiungono: “Noi crediamo inun’unica fratellanza umana e prendiamole distanze da una cultura che chiama ‘ri-sorse’ i soldi e ‘problema’ gli immigrati,perché consideriamo che ogni essereumano, da qualunque parte del mondoprovenga, sia una grande e insostituibilericchezza”.

Tragedia migrantiDa Firenze un appellocontro l’indifferenza

Giovani migranti

(foto Afp/Sir)

Papa Francesco in piazza San Pietro

a Roma (archivio www.photo.va/Sir)

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Giovedì 30 aprile 201510 Attualità

“Si scavacon le manitra le macerieOra il mondoci aiuti...”La testimonianza di padre Pius Perimana,vicario per il Nepal e direttore Caritas: “L’aeroportointernazionale Tribhuvan è rimasto danneggiato, maè stato riaperto per consentire l’arrivo dei soccorsi.Dall’India il governo ha inviato i primi aiuti”

i scava con le mani tra le macerieper salvare la vita a chi è rimastointrappolato e recuperare idispersi. I soccorsi sono difficili

perché molte strade sono interrotte. La torreDharahara, uno dei simboli di Kathmandu,patrimonio Unesco, è crollata. Sotto sarebberorimaste oltre 200 persone, molte delle qualipotrebbero essere morte. Si parla di almenotremila vittime e per i feriti è impossibile fareuna stima”. Dalla capitale del Nepal, colpitosabato scorso da un violento terremoto dimagnitudo 7.9, con epicentro a metà strada traKathmandu e la città di Pokhara, a parlare èpadre Pius Perimana, vicario delegato per ilNepal e direttore della Caritas locale, raggiuntotelefonicamente. “Al momento, qui nella capitale, non abbiamoenergia elettrica e linee telefoniche sonointerrotte anche se si cerca di ristabilire icontatti così da favorire le comunicazioni. Lasituazione è grave e in queste ore non èpossibile fare stime sui danni e sulle vittime. Lestrade sono interrotte e molte case e palazzi,spesso fatiscenti, sono crollati sotto le scosse diun sisma che si è rivelato molto forte e che èstato avvertito fino a New Delhi, in India. Cisono vittime in mezzo alle strade”.

Questo rallenta l’arrivo dei soccorsi…“Certamente, e come dicevo poco fa, moltistanno scavando con le mani e con attrezzi difortuna per tirare fuori le persone che sonorimaste sotto. L’aeroporto internazionaleTribhuvan di Kathmandu è rimasto danneggiato,ma è stato riaperto per consentire l’arrivo deisoccorsi. Dall’India il governo ha inviato i primiaiuti. Ne aspettiamo altri nelle prossime ore. Fradue giorni avremo qui 10 persone del CatholicRelief service, l’organizzazione umanitaria dellaConferenza episcopale degli Usa, ed è operativauna squadra di volontari australiani che era giàqui per progetti di cooperazione con lapopolazione locale”.

S“ La popolazione come sta reagendo?“Grazie al cielo il terremoto si è verificato di giorno edurante una festività, cogliendo quindi molte dellepersone all’aperto. Nella capitale i negozi sonochiusi, non è possibile acquistare nulla, almenoadesso, e questo aggrava la situazione in vista dellanotte. Le previsioni mettono pioggia e la gente si èriversata nelle strade e per la paura non vuolerientrare nelle abitazioni che sono rimaste in piedi.Gli ospedali stanno cercando di fronteggiarel’emergenza feriti che arrivano in continuazione, mache non vogliono essere ricoverati all’interno sempreper paura di nuove scosse. Per questo affollano lezone esterne dei nosocomi in attesa di essere curati.Molte persone, soprattutto vecchi e bambini, sonoscioccati da quanto accaduto”.

Ha avuto modo di verificare anche le condizioni deisuoi fedeli?“Da quel che so, ma non è facile avere conferme, cisono feriti, anche gravi. In queste ore con molti fedelistiamo cercando di organizzarci per prestare i primiaiuti e portare tende e generi di prima necessità nellezone più colpite. La chiesa è stata colpita così ancheun convento vicino. Sappiamo che la Caritas italianasi è già mossa per portare i primi soccorsi,comunicazioni permettendo, cercheremo di fare ilpunto con Caritas Internationalis. I danni del sismavanno anche oltre la distruzione delle case e dellestrutture”.

Che intende dire?“Che il terremoto è arrivato in un periodo favorevoleper il turismo, questa è la stagione del trekking edelle camminate in montagna, una grande fonte direddito per molta parte della popolazione. Ora lastagione rischia seriamente di saltare con forti danniall’economia. Confidiamo negli aiuti internazionaliper rialzarci quanto prima. Adesso la priorità èsalvare le persone e dare un rifugio e beni di primanecessità a coloro - e sono tanti - che hanno perso laloro casa. Ora serve l’aiuto e la solidarietà delmondo”.

Daniele Rocchi

“In queste orecon moltifedeli stiamocercando diorganizzarciper prestare iprimi aiuti eportare tendee generi diprimanecessitànelle zone piùcolpite”

Mentre si contano ormai a migliaia i morti delterremoto in Nepal, continuano le ricerche deisopravvissuti e l’aiuto agli sfollati da parte dellarete Caritas, grazie alla mobilitazione a soste-gno di Caritas Nepal. “L’aspetto ancor più pre-occupante - dice Mahindra, program managerdi Caritas Nepal, al momento in Dhulikeli, asud est di Kathmandu, dove si stava svolgendola Conferenza sull’agricoltura di Caritas Asia -sono i distretti rurali, dove i danni sono ingenti,le popolazioni molto povere e difficilmente rag-giungibili. Le informazioni che ci arrivano da lìparlano di devastazione e di assenza di soccor-si”. L’aeroporto, distante circa un’ora da Dhuli-keli, viene aperto e chiuso a singhiozzo e questorende anche difficile il rientro dei delegati Cari-tas presenti alla Conferenza. A Kathmandu, Ca-ritas Nepal si sta concentrando al momento nelfornire riparo, teloni di plastica e fogli di lamie-ra, cibo e acqua alle popolazioni colpite. Ancoramolti dormono in strada.Caritas Nepal, in coordinamento con le altreCaritas della rete internazionale, si sta organiz-zando per fornire anche supporto psicologicoalle vittime. I bisogni sono crescenti e si cerca diraggiungere soprattutto le famiglie più vulnera-bili. Per questo la Caritas rilancia l’appello alla soli-darietà (www.caritasitaliana.it), sottolineandoche con 25 euro si possono fornire alimenti es-siccati per una famiglia per un mese, mentrecon 10 euro si può assicurare: acqua per una fa-miglia per una settimana; una tenda per ospi-tare 3 famiglie; 30 kg di riso sufficienti per unafamiglia per un mese. Caritas Italiana ha messoa disposizione un primo contributo di 100milaeuro e, grazie anche ai suoi operatori nell’area,resta in costante contatto con le Caritas dei pae-si colpiti, in coordinamento con l’intera rete Ca-ritas. Anche la Cei ha stanziato 3 milioni di eu-ro dai fondi 8x1000.

Appello Caritas

TERREMOTO IN NEPAL

NEPAL, 25 APRILE: TERREMOTO DI MAGNITUDO 7,9(FOTO AFP/SIR)

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Giovedì 30 aprile 2015 11Attualità

Villaggio globaledi Ernesto Diaco

LA CLAUSURAAL TEMPO DEL WEB? “MI PIACE”Hanno stu-pito e fattosorrideremezzomondo leormai fa-mosissimeClarisseCappuccinedi Napoliche, avuto dal vescovo il permesso di la-sciare la clausura per incontrare papa Fran-cesco nel corso della sua visita alla cittàpartenopea, gli si sono strette attorno fe-stose in Cattedrale circondandolo con unfuori programma di doni e abbracci che, ap-punto, nessuno avrebbe mai immaginato.Ma ancora di più ha meravigliato la plateaglobale il botta e risposta tra le monache eLuciana Littizzetto rilanciato dai media neigiorni successivi. Sorpresa per la battuta in-felice e irrispettosa dell’attrice – che poi si èscusata – ma anche per la modalità sceltadalle consorelle per smontare i pregiudizinei loro confronti. La risposta alla Littiz-zetto, infatti, è arrivata tramite il più notodei social network, riaccendendo l’atten-zione dei media (e qualche ironia): cosa cifanno delle monache di clausura su face-book? Non dovrebbero vivere ritirate dalmondo, in contemplazione davanti al taber-nacolo e dietro alle grate?Nella foto che apre il “diario” pubblico delmonastero la grata appare eccome, ma èaperta e lascia intravedere alcune monachein dialogo con un giornalista. “Cara Luciana,vienici a trovare”. È l’invito delle consacratealla conduttrice maldestra, coronato da 200condivisioni e oltre 1.200 “mi piace”.Subito sotto, ecco il commento al vangelodell’Annunciazione e un significativo mes-saggio: “Carissimi amici e seguaci, a seguitodegli ultimi eventi il numero dei contatti èesploso improvvisamente e facebook ci haimposto di convertire il nostro profilo inuna pagina. Per il momento utilizziamoquesta pagina in attesa di discernere ilmodo giusto per relazionarci con voi su fa-cebook. Un grazie e un abbraccio a cia-scuno”.Il problema, dunque, se lo pongono ancheloro, ma a leggere i commenti lasciati sullapagina del social network l’obiettivo nonappare lontano. Chi commenta, infatti, lo fasoprattutto per ringraziare, chiedere pre-ghiere e condividere piccole esperienze difede. Non manca chi striglia le sorelle peraver ceduto alla moda narcisistica dei “sel-fie”, ma i volti velati che appaiono negliscatti sono così freschi e sorridenti che ap-pare davvero un peccato veniale, se non unaforma anch’essa di gioiosa testimonianza.Sgombrato il campo dall’immagine ingiustadi donne recluse e represse, si rischia quellagrottesca di simpatiche buontempone incerca di followers? Il dibattito è aperto, manon sembra questo il caso per drammatiz-zarne i toni. Ben venga, anzi, qualche isoladi serenità e profondità per i naviganti deltempestoso oceano digitale.

il Periscopio di Zeta

Un’altra domenica di follia collettiva negli stadi di serie AAnche sui campi di provincia non sempre vince la sportività

Calcio sempre più avvilente

Calcio di serie A da zero assoluto. Lo sport più bello del mondoviene troppo spesso maltrattato da chi con il calcio vero e lapassione autentica non ha nulla in comune. In Italia accade

sempre più di frequente. Peccato. Peccato davvero perché così si starovinando un mondo che potrebbe avvicinare i giovani a qualcosa dibello e di autentico che ha la capacità di tenerli impegnati e lontani davuote distrazioni.La cronaca di domenica scorsa è desolante. I calci e pugni, le bastonatee gli insulti verso il pullman della Juventus che arriva allo stadioolimpico di Torino prima del derby sono il ritratto di un’Italia daripensare. Non si può andare a vedere una partita di calcio come se sidovessero alzare le barricate. Non si possono introdurre sulle gradinatebombe carta e altri oggetti capaci di essere usati contro i tifosi dellasquadra avversaria. Non è questo che chiedono gli sportivi autentici.Lo si comprende benissimo scrutando le immagini televisive delle nostrepartite dei massimi campionati professionistici. In A gli stadi sonosempre più vuoti. Deserti in maniera avvilente. Sono pieni ormai solo diteppisti e simili. Quegli pseudo tifosi che tengono lontani migliaia diappassionati che finché non si farà qualcosa di simile a quanto accadutoin Inghilterra del dopo Heysel non metteranno più piede neppure in

Hanno responsabilità educativeimportanti e il loro comportamentoviene preso ad esempio daicampioncini in erba. Dovrebberosaperlo. E dovrebbero agire diconseguenza. Ma è il clima generalead essere turbato da unavvelenamento diffuso. Societàguidate da avventurieri che vengonoda chissà dove, e tifoserie in linea conchi è al timone.Povero calcio, verrebbe daconcludere. Come ha scritto moltobene lunedì scorso sulla Stampa il

vice direttore Michele Brambilla, anche suicampetti in cui si cimentano i ragazzini nonè che vada tanto meglio. Oltre ai politici cheogni volta dicono “nessuna clemenza” e poitutto resta come prima (ma in Italia non c’èuna signora di ferro alla Margaret Thachter)anche genitori e allenatori di provincia cimettono del loro. L’ho scritto anche direcente (cfr Corriere Cesenate del 16 aprile,pag. 11). Non sto a dilungarmi oltre. Chi vuolcapire, comprende perfettamente. (881)

tribuna per non ritrovarsi insieme a centinaia discalmanati. Gradinate piene di chi scambia lapartita per una guerra e non gli interessa nulla delcalcio e neppure della propria squadra. L’unicaambizione è quella di creare caos. Il calcio è solouna scusa per avviare scazzottate e risse, quandonon accade di peggio.I casi degli ultimi anni sono evidenti. Domenicascorsa è solo l’ultimo episodio di una serie infinita.Poi ci si mettono anche i giocatori che si prendono apugni. Non è un bell’esempio neppure il loro. Anzi.

IL DIVORZIO BREVE È LEGGE“Lo Stato rinunciaalla famigliacome capitale sociale”Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari:“È come se il legislatore dicesse: fare famiglia è un ’affare privato’,quindi nel bene e nel male, cari cittadini dovete arrangiarvi. Nonaspettatevi niente dall’intervento pubblico”. E ancora: “Lentamente,ma inesorabilmente, si vanno togliendo i sostegni a una idea forte dimatrimonio come valore costituzionale”

a Camera dei Deputati haapprovato mercoledì 22 aprile invia definitiva la legge sulcosiddetto “divorzio breve”. I sì

sono stati 398, i no 28, gli astenuti 6.Rispetto alle norme in vigore in precedenza, i tempi del divorzio vengono ristretti:12 mesi per la separazione giudiziale, 6 mesi per quella consensuale, conl’estensione delle nuove norme anche ai procedimenti in corso. L’istitutogiuridico della comunione dei beni viene sciolto quando il giudice dà il proprioconsenso ai coniugi per vivere separati, oppure quando gli stessi decidono disottoscrivere la separazione consensuale.Di fatto, con questa legge, cambia il diritto di famiglia che tutti conosciamo. Eccol’opinione di Francesco Belletti (nella foto Sir), presidente del Forum delleassociazioni familiari.

Presidente, in molti oggi esultano, parlando di “conquista di civiltà”. È propriocosì?Più che di un conquista, io parlerei di una conferma: siamo immersi in un climaculturale individualistico sempre più forte e diffuso, che investe le relazionifamiliari per renderle sempre meno rilevanti. Davanti a una diminuzione cosìdrastica dei tempi di attesa prima dell’addio definitivo, e senza aver previstotempi e modalità di accompagnamento nei confronti dei coniugi in difficoltà, misembra emerga piuttosto una vera e propria sconfitta dello Stato nei confrontidella famiglia. È come se il legislatore dicesse: fare famiglia è un ‘affare privato’,quindi nel bene e nel male, cari cittadini dovete arrangiarvi. Non aspettateviniente dall’intervento pubblico. Sono solo affari vostri.

Quindi lei sta dicendo che per lo Stato il matrimonio è diventato un evento ba-nale, quasi irrilevante?Questo è un argomento che come associazioni familiari avevamo introdotto neldibattito pubblico, interpellando i parlamentari e coinvolgendo varie realtàsociali. Tutti sappiamo che sulla coesione di coppia e la tenuta della famiglia sifonda molto della stessa coesione sociale. Dicevamo di non costruire leggi cherendessero irrilevante la permanenza dei legami, per queste note ricadutepubbliche. Certamente sappiamo che il legame familiare può andare incontro acrisi. Però, che esso sia un fatto totalmente autonomo, privato, da affidare agliavvocati, ci sembra una sconfitta. Invece continuiamo a credere che la famigliastabile rappresenti un elemento fondamentale del capitale sociale di un Paese.

L

Essa è un valore che genera ’bene comune’,soprattutto per i figli e per i progetti di vitadelle persone. Siamo perciò dispiaciuti chelo Stato si vada allontanando da unaresponsabilità come questa.

Tra l’altro col “divorzio breve” cambia anchel’assetto legislativo, anche rispetto ai valoricostituzionali della famiglia. Siamo davantia una regressione giuridica?Direi che siamo davanti al tentativo diintrodurre una radicale modifica dei criterifondativi di regole che prima funzionavano.Lentamente, ma inesorabilmente, si vannotogliendo i sostegni a una idea forte dimatrimonio come valore costituzionale. Latesi dei sostenitori è che più smantelliamo ilegami di coppia più affermiamo il valore dilibertà assoluta. In realtà, mi sembra che piùche di libertà occorra parlare di abbandonoalla solitudine, all’emarginazione, speciedella parte più debole.

In che senso?Nel senso che quando una coppia va in crisi,invece di poter trovare un referente, uno‘sportello’ della comunità che possa condelicatezza prendersi in carico la situazione,viene abbandonata a se stessa. È il contrariodi quanto dicevano gli africani che ’pereducare un fanciullo ci vuole un interovillaggio’. Qui il villaggio si disinteressa deltutto di quanto avviene a genitori e fanciulli.La famiglia viene considerata un fattorediverso e lontano dalla collettività. Unarealtà a sé.

Quali ripercussioni psicologiche, specie suifigli, possono derivare dal “divorzio breve”?È oggettivamente riscontrabile che laseparazione dei genitori scarica sui figli uncompito difficile da governare. C’èl’obiezione che vivere in un contesto diestrema conflittualità espone i figli a rischipeggiori. Ma non si può negare che laseparazione sia comunque un fattocomplesso, non solo per i figli, ma per glistessi coniugi. Comunque vadano le cose,rimarrà la ’ferita’ da gestire nel tempo. Eancora una volta lo Stato afferma che inquesto evento non intende assumersi alcunaresponsabilità pubblica.

Quindi siamo davanti a un altro tassello ver-so una società sempre più frammentata edestrutturata. Dove arriveremo?Quello in atto è un percorso verso unasocietà che privilegia legami sempre piùleggeri. In pratica il messaggio è che è quasiimpossibile la promessa di una alleanza persempre tra l’uomo e la donna. Tale valore delresto è pesantemente indebolito dai datistatistici, che parlano di diminuzione deimatrimoni, religiosi e civili, e aumento delleconvivenze e unioni di fatto. La leggeintercetta questi orientamenti e li esaspera,non prevedendo nessun aiuto per ’stare’nelle difficoltà e cercare di superarle. Comedicevo, è la vittoria di una culturaindividualistica che afferma che quello trauomo e donna è un legame che noninteressa. C’è di che essere preoccupati pergli esiti che si possono immaginare sul lungotermine.

Luigi Crimella

TORINO, 26 APRILE 2015:ALCUNI TIFOSI DEL TORINOASSALTANO IL PULLMANDELLA JUVENTUS(FOTO SIR)

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Giovedì 30 aprile 201512 Cesena

n Corriere Cesenate accessibileovunque, su smartphone, tablete computer. Da qualche giornosono disponibili le App per

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leggere l’ultimo numero del CorriereCesenate sfogliandolo digitalmente sulproprio dispositivo elettronico preferito,di cercare articoli specifici o di accedereall’archivio delle edizioni precedenti. Una modalità di fruizione in più,dunque, che si affianca al classicogiornale cartaceo. Ma una modalità assaicomoda per chi è spesso in movimento,per chi vuol fare ricerche mirate suinumeri passati, per chi apprezza lacomodità di una piccola biblioteca

digitale sempre a portata di mano.Una volta installata l’App sul propriodispositivo bisogna, prima di tutto,accedere ad essa con il proprio indirizzomail e la propria password. Ogniabbonato può registrarsi, scegliendo unapassword, all’indirizzohttp://corrierecesenate.ita.newsmemory.com, selezionando l’opzione "creanuovo account" e "Sì, sono abbonatoalla edizione cartacea". A quel punto sicompila la maschera a schermo con ipropri dati e il proprio codice abbonato(viene riportato sulla fascetta dispedizione del giornale, assieme a nomee indirizzo postale). Al termine dellaprocedura si riceve una mail diconferma, con un link da cliccare, ultimoscoglio prima dell’accesso.La coppia di credenziali scelta (mail epassword) può essere utilizzata sia persfogliare il giornale all’indirizzo di cuisopra (comodo, ad esempio, per chiutilizza un classico Pc) che per accederealle App sui dispositivi mobili. Queste,rispetto all’edizione sfogliabile daInternet, sono ottimizzate per cellulari diultima generazione e tablet, garantendouna buona leggibilità e un ottimo zoomdelle pagine.Nei menù dell’edizione sfogliabile e delleApp è possibile selezionare unaparticolare edizione, un certo numero dipagina o dei termini di ricerca in unintervallo di date. Ogni articolo poi èleggibile sia su pagina (identico algiornale stampato) che in modalità solotesto, per una maggiore leggibilità.

Il gruppo Martini all’ExpoIl Gruppo Martini, azienda cesenate con varie sedi (laprincipale è a Longiano), parteciperà a Expo Milano2015, all’interno del Padiglione CibusèItalia diFederalimentare, un padiglione ideato per essere ilcentro della divulgazione e della valorizzazionedell’immagine dell’industria alimentare italiana e deisuoi marchi eccellenti.Il Gruppo Martini sarà presente con un pannellodoppio, delle dimensioni di 4 x 3 metri, su cui verranno

proiettati due differenti video che illustreranno, uno laFiliera Martini, vero e proprio fiore all’occhiello delGruppo, l’altro i prodotti più significativi della propriagamma."L’esposizione Universale che si terrà a Milano dall’ 1maggio al 31 ottobre – sottolinea Fabio Martini,presidente del gruppo – sarà un’occasione straordinariaper promuovere i nostri prodotti e la Filiera Martini,nell’ambito del tema centrale dell’Expo".

VillachiavicheParrocchia in festaper San GiuseppeartigianoGrande attesa a Villachiaviche per lafesta del patrono. La chiesa, infatti, èdedicata a San Giuseppe artigiano chesi celebra il primo maggio. Il parrocodon Daniele Bosi, insieme allacomunità, invita alla partecipazionenon solo i parrochciani ma tutti coloroche vogliono passare momenti diriflessione e divertimento.Giovedì 30 aprile alle 20,30 sipregherà con i vespri solenni cantati.Seguirà la processione guidata dalvescovo Douglas Regattieri e animatadalla Banda Città di Sarsina. Poi sulsagrato il vescovo impartirà labenedizione. Seguiranno il falò, ilconcerto della Banda e ladistribuzione di vino e dolci.

Il primo maggio, giorno della festa, laMessa sarà celebrata alle 7,30, 9,30 e11. Dalle 17 giochi per bambini egrandi, balletti delle ragazzine diprima media, dimostrazione dellalavorazione del ferro battuto delparrocchiano Carlo Strada. Dalle 18,15cena e, dalle 19, musica con "Gusto eLidia Nanni".Sabato 2 maggio alle 15 c’è ilcatechismo per tutti. Alle 18 saràcelebrata la Messa e dalle 21 musicadal vivo con i Margò’ 80.Domenica 3 maggio la Messa vienecelebrata alle 7,30, 9,30, 11 e 19. Alle18 le cucine aprono i battenti conmenù romagnolo e pizza. La musicasarà a cura di Luca Berni e il suoKaraoke. Tutti i giorni sarà attiva lapesca con ricchi premi e il Mercatinodel Centro anziani.

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Giovedì 30 aprile 2015 13Cesena

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Territorio Cassa di laminazione per il Rio Marano, lavori fra un paio d’anni

Gilberto Zoffoli: "La suarealizzazione metteràin sicurezza un interoquartiere"Previsto investimentosuperiore ai 5 milioni di euro

revenire gli allagamenti allazona peep di Case Finali : inballo c’è un progetto da 5milioni di euro.

Lo scorso 6 febbraio, nelle oredell’alluvione che ha colpito ilcesenate, il quartiere in questione siè salvato dall’allagamento grazie aun caso fortuito: gli argini del RioMarano hanno ceduto in più punti, amonte del ponte sulla via Emilia,allagando un ampio poderecoltivato. Quella che era sembratauna brutta situazione, e di certo perl’agricoltore proprietario non è statopiacevole, in realtà ha salvato dasicura alluvione i residenti a valle.Alla luce di ciò, i gruppi consiliari"LiberaCesena" e "Cesena SiamoNoi" hanno presentato una mozioneal sindaco Paolo Lucchi allo scopo dicreare una cassa di laminazione delRio Marano.In pratica, il podere che si è allagatoil 6 febbraio dovrebbe diventare unanaturale valvola di sfogo per le acquein eccesso, volta a preservare leabitazioni.Responsabile della manutenzione edella gestione del Rio Marano è ilConsorzio di Bonifica dellaRomagna, il quale ha già predispostoun progetto preliminare per larealizzazione della cassa dilaminazione. L’importo è pari a 4,4milioni di euro. Ma il progetto non ècosa recente: il Consorzio lo hastilato nel novembre 2006 e poi lo ha

P

Un’opera per salvareCase Finali

trasmesso al Comune che haapprovato la variante nel 2012. Lamodifica di destinazione urbanistica(da terreno agricolo a verdepubblico) riguarda 9 ettari disuperficie."Durante l’audizione in Consigliocomunale - spiega Gilberto Zoffoli,capogruppo di "LiberaCesena" -abbiamo avuto delle rassicurazioni.Il progetto è fra le priorità e laRegione dovrebbe finanziarlo. E’probabile che i lavori possano

partire entro un anno o due. Il costo,rispetto a 9 anni fa, è lievitato fino a5 milioni di euro. Ma, ad ogni modo,si tratta di un’opera indispensabileper mettere in sicurezza un interoquartiere".In passato le villette e gli scantinatidei condomini di quella zona si sonoallagati più volte. Fra l’altro in viaLambruschini ha sede il Consorzio diBonifica: chissà che ciò non sia unmotivo in più per accelerare lepratiche.

Cristiano Riciputi

Argini rotti sul Rio Marano

A destra, fango dopo l’alluvione

del 2006 (foto d’archivio)

Anniversario | Insieme da 50 anni

Nozze d’oro per i coniugi Arnaldo Domeniconi e Silvia Evangelisti, di Cesena. Il25 aprile, la coppia ha festeggiato l’ambito traguardo del mezzo secolo di vitainsieme.

Anniversario | Due sposi “d’oro”

La comunità di Case Finali, guidata da don Marcello Palazzi, si congratula con GilbertoFiumana e Lea Della Chiesa, sposi da 50 anni, essendo convolati a nozze il 25 aprile1965. I due coniugi da sempre sono impegnati in parrocchia e sono d’esempio, con laloro unione, per tutte le coppie più giovani. Il Corriere Cesenate si unisce alle felicitazioni.

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Giovedì 30 aprile 201514 Cesena

23 maggioIn centro cittàle Sentinelle in piediTornano a Cesena le Sentinelle in piedi.Ma non saranno sole: il 23 maggio lamanifestazione dovrebbe ripetersi incento città italiane. L’appuntamento èprevisto il 23 maggio, alle 17, in piazzadel Popolo. “Quanti oggi in Italia - si legge in unanota dei promotori - si sono resi contoche c’è un testo in discussione inparlamento che prevede che le unioni frapersone dello stesso sesso saranno intutto e per tutto equiparate almatrimonio? Quanti hanno capito chepresto nel nostro Paese un bambinopotrà essere cresciuto da due uomini o

due donne, deliberatamente privatoquindi del papà, della mamma o dientrambi? Quanti hanno chiaro che il DdlCirinnà sulle cosiddette “unioni civili” inrealtà non ha nulla di civile e che laciviltà la demolisce annientando la suacellula primaria, la famiglia? Esoprattutto chi di fronte a tutto questo èdisposto ad alzarsi in piedi? Arriva ilmomento in cui non è più possibile starea guardare: quando la famiglia vieneminacciata, quando il matrimonio èattaccato nella sua essenza, quando ibambini diventano oggetto di diritto,quando l’essere umano è violato nellasua natura di uomo o di donna, occorreopporsi per non assuefarsi a un poterepervasivo. Impressiona che le leggi sopracitate non siano nemmeno oggetto didibattito, che in Italia lo pseudomatrimonio fra persone dello stessosesso stia passando senza nemmeno laminima e naturale obiezione”.

Benefattore risarcisce la parrocchiaIl bene è contagioso e don Guido Rossi parroco di SanMauro ne è testimone. All’indomani del furto subìtodal sacerdote domenica 19 aprile - quando i ladri sonopenetrati nella canonica approfittando dell’assenzadel don e dei suoi collaboratori che si trovavano inchiesa per la funzione domenicale - don Guido haricevuto una visita del tutto inaspettata. Il martedìsuccessivo (21 aprile) un uomo , sconosciuto alsacerdote, si è presentato in canonica offrendosi di

ripianare la perdita di 600 euro, il bottino del furto tracui vi erano i risparmi dei bambini del catechismo, peri poveri.“All’inizio ero un po’ imbarazzato - dice don Guido-poi l’uomo mi ha detto che la moglie veniva spesso amessa da me a San Mauro e le piaceva tanto la pieve,quindi leggendo della notizia del furto aveva pensatodi risarcire la parrocchia della sottrazione subita. E’stato un gesto che mi ha commosso. (Bab)

all’eco delle colline alle grandistrade che delimitano la città,poi sempre più vicino, fino adarrivare alle strade nell’ora di

pranzo, in un crescendo del caratteristicorombo che le rendono uniche, esclusive emolto amate anche in Romagna. Metadel motoraduno Harley Davidson didomenica scorsa è stata la parrocchia diSant’Egidio, dove una cinquantina diappassionati della caratteristiche moto astelle e strisce sono stati accolti dalsorriso e dall’abbraccio di don Filippo

D

Oltre 50 motociclistial raduno in parrocchia

Harley Davidson a Sant’Egidio, esperienza positiva

Cappelli, viceparroco dal cuore harleysta.L’ampio piazzale davanti alla chiesa ècosì diventato una grande ’corolla’colorata delimitata dalle originali moto,in un festival di cromature, manubriampi e ribassati, caschi serigrafati,motori bicilindrici, dall’ampiezza ealtezza della sella (e vai di rivestimenti).Ognuna diversa dall’altra, ognuna unicaed esclusiva, ciascuna a parlare di una“fede” che non ha tempo e non ha età. E al centro loro, con giacca di pelle nera,jeans, stivali, occhiali Rayban e qualche

bandana atrattenere isempresbarazzinicapelli grigi.Uomini edonne -compagnedi passionee loro stessemotocicliste

- che con lo spirito della tradizionale’scampagnata fuoriporta’ e il desiderio divivere un momento speciale si sono datiappuntamento a Sant’Egidio per ricevere labenedizione che don Filippo ha impartito aciascun motociclista e a ciascuna moto. Legocce dell’acqua santa hanno così bagnatole scocche tirate a lucido e i caschiappoggiati, e le parole della “Preghiera delmotociclista” composta dallo stessosacerdote e rivolte a San Colombano,protettore dei motociclisti, hanno resointenso l’originale ’storia’ di una’tradizionale’ domenica di una tranquillaparrocchia. Un brano della preghiera così recita: “Tiringrazio, Signore, per avermi donato l’ansiadella strada e la quiete di una casa; l’affannodi non scorgere amici e il riposo nel sentirsifratelli; il desiderio di non avere confini e ilbisogno di incontrare un fuoco”.

Sabrina Lucchi

DON FILIPPO CAPPELLI,VICEPARROCO DISANT’EGIDIO, HA BENEDETTOMOTOCICLISTI E MOTO.FOTOGALLERY SUL SITOWWW.CORRIERECESENATE.IT

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Giovedì 30 aprile 2015 15Cesenatico

SAN GIORGIO di Cesena: in zona verde e tranquilla villetta aschiera centrale in pronta consegna con soggiorno, cucina abitabile, 3 camere daletto, 3 bagni, tavernetta, cantina, ampia mansarda, ripostigli, garage e giardino. €325.000 / Rif. 0986

CASE FRINI (Cesena): zona verde e tranquilla in piccola palazzina di recente co-struzione appartamento al primo piano disposto su tre livelli composto da ampioe luminoso soggiorno/pranzo, cucinotto, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi,mansarda, garage con bagno/lavanderia. € 235.000 / Rif. 1432

VIGNE (Cesena): in condominio al terzo e ultimo piano servito di ascensore ap-partamento completamente ristrutturato con materiali e finiture di ottima qualità escelta. L’immobile è in zona tranquilla e residenziale, è dotato di impianti a normae di riscaldamento autonomo ed è composto da soggiorno angolo cottura, 2 ca-mere da letto, bagno con doccia, 2 balconi, garage. € 200.000 / Rif. 1512

MADONNA DELLE ROSE (Cesena): in buona posizione casa indipendente da ri-strutturare disposta su tre livelli con garage esterno su lotto di 428 mq. L’immobileoffre all’interno 6 vani abitabili con servizi e un ampio piano interrato con cantinee ripostigli. È possibile in base alle norme di PRG del Comune di Cesena poter tra-sformare il fabbricato realizzando altri spazi e altri volumi. € 650.000 / Rif. 1438

PONTE PIETRA (Cesena): in posizione residenziale e tranquillaporzione di villetta bifamiliare di nuova costruzione con possibilità di personalizzare gliinterni. L’immobile è disposto su più livelli ed è composto da ingresso indipendente,cucina, sala, 3 camere da letto, doppi servizi, sottotetto, lavanderia, 5 balconi, porti-cato/loggia, garage doppio, cantina/taverna e giardino privato. € 395.000 / Rif. 1493

PIAZZA DELLA LIBERTÀ (Cesena): al terzo piano servito di ascensore ampio bi-locale composto da soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale,bagno, ripostiglio/lavanderia, balcone e cantina. Ottime finiture. NESSUNASPESA DI MEDIAZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONEROSO.€ 225.000 / Rif. 1448-1

CESENA ZONA CENTRALE (adiacenze viale Mazzoni): in elegante palazzina di re-cente costruzione appartamento al primo piano composto da soggiorno con an-golo cottura, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi e garage. Ottime finiture.NESSUNA SPESA DI MEDIAZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONE-ROSO. € 325.000 / Rif. 1449-2

PONTE ABBADESSE (Cesena): in posizione tranquilla su di un lotto di circa 320 mqcasa indipendente disposta su 2 livelli con proservizi esterni. DA RISTRUTTURARE.€ 230.000 / Rif. 1524

VIA SERRAGLIO (Cesena): a pochi passi dal centro storico e dai giardini pubbliciappartamento di mq. 200 al primo piano con ascensore composto da spaziosoingresso, cucina abitabile, sala da pranzo, salone, 3 bagni, 3 camere da letto,cabina armadio, studio, guardaroba/lavanderia, 2 terrazzi verandati, 3 balconi,cantina e garage. Parzialmente ristrutturato. € 360.000 / Rif. 1484

na ventina di volontari che sioccupano della carità, insenso lato, nella zona Mare.Parliamo del Centro di

ascolto zonale che ha sede presso laparrocchia di San Giacomo. Acoordinarlo, da una decina d’anni èAugusto Battaglini."Il nostro Centro è stato aperto nel1991 - esordisce Battaglini - pervolontà dell’allora parrocomonsignor Silvano Ridolfi. Il nostro

U

Famiglie in difficoltàLa situazione peggiora

Viaggio nelle Caritas Il lavoro del Centro d’ascolto zonale

territorio non aveva una strutturaorganizzata e alcuni volontari sipresero subito l’impegno. Senza faretorto a nessuno, vorrei ricordare ilcompianto diacono Antonio(Tonino) Campedelli, per tanti annianima e coordinatore del Centro".Attualmente i volontari seguonocirca 1200 persone. I nuclei familiarisono 350 di cui 129 africani e il restoeuropei. Le persone italiane chehanno necessità di un sostegno sono

Progetto con TippestOmbrelloni solidaliper la pediatriaOmbrelloni, lettini, la brezza del mare e ilprimo sole per aiutare i bambini ricoveratiin ospedale. Per il quarto anno consecutivola spiaggia di Cesenatico, da Valverde aZadina, sostiene il progetto dell’OspedaleM. Bufalini di Cesena “Pediatria a Misura diBambino” e allarga i confini dellasolidarietà con l’ingresso di Tippest, lacelebre piattaforma di social shopping.Su Tippest è già possibile devolvere 4 euroal progetto dell’Ausl che mira a daresostegno psicologico ai bimbi ricoverati inPediatria attraverso giochi e laboratoriorganizzati dai clown dottori volontari: ilsorriso è un alleato fondamentale per laguarigione.A fronte della donazione sarà possibilestampare uno dei 500 coupon (per un totaledi 500 ombrelloni e 1000 lettini) regalatidalla Cooperativa Stabilimenti Balneari diCesenatico, validi tutto maggio per unagiornata al mare con ombrellone e duelettini (è possibile trovare l’elenco completodei bagni aderenti all’iniziativa nellasezione “Condizioni”). L’intera cifra raccoltaverrà devoluta totalmente a Pediatria.Luigi Angelini, di Tippest, commental’ingresso nel progetto: “Eravamo aconoscenza del discorso benefico che laCooperativa Bagnini porta già avanti da treanni insieme al reparto di Pediatriadell’Ausl di Cesena e quest’anno si èconcretizzata la possibilità di collaboraretutti insieme in modo che anche noipotessimo dare il nostro contributo aquesta bella iniziativa di beneficenza, unvalore in cui la nostra azienda credefermamente”.“Abbiamo regalato gli ombrelloni perl’iniziativa più che volentieri e siamocontenti di vedere che dopo tre anni ilprogetto si evolve e coinvolge un nuovopartner come Tippest che permetterà almessaggio di solidarietà che vogliamotrasmettere di raggiungere un pubblico piùvasto. I bagnini di Cesenatico hanno aderitocon entusiasmo perché legare un settore delbenessere e dell’intrattenimento come laspiaggia ad un ambiente che ha come scopola guarigione ed il ritorno a una vita feliceci pare un ottimo connubio”, spiega SimoneBattistoni, presidente della CooperativaBagnini di Cesenatico.

quasi trecento. "Anche quest’ultimo dato - precisaBattaglini - è indice dei tempi. Gliitaliani in crisi sono cresciutiesponenzialmente negli ultimi anni.Rispetto a 10 anni fa, quando io hocominciato a coordinare il Centro, lasituazione è cambiata radicalmente.Prima si trattava di bisognitemporanei, per lo più di immigrati.Il capofamiglia perdeva il lavoro eprima di trovarne un altro lo cercavaper qualche mese. Noi lo aiutavamoe, in linea di massima, tutto sirisolveva entro breve. Oggi non è piùcosì. Lo stato di necessità va avantianche per anni perchè il lavoro nonsi trova, ma la Caritas non può farsicarico di problemi quali la casa e illavoro. Credo che impiegheremoanni prima di tornare allanormalità".Le persone in stato di necessità sirivolgono alla Caritas per ricevere ilpacco degli alimenti, oppure per unbuono rosticceria con il qualepossono pranzare presso la strutturaconvenzionata. In più viene offerto ilservizio doccia, la lavatrice e lacolazione. Il Centro d’ascolto si autofinanziacon il mercatino, con il contributodiocesano e con le offerte dei privati. La sede è in via Saffi 183 (tel.0547/673990) ed è aperta il lunedì, ilmercoledì e il venerdì dalle 9 alle11,30.

Cristiano Riciputi

San Giacomo◗Incontro col giornalista AdinolfiSabato 2 maggio alle 17,30, presso ilteatro San Giacomo adiacente allaparrocchia, interverrà il giornalistaMario Adinolfi, direttore del quotidiano"La Croce" e autore del libro "Voglio lamamma". Titolo dell’incontro: “MarioAdinolfi, politicamente scorretto, lottaper la verità”. Organizza il Radar.

Augusto Battaglini durante

il pranzo organizzato, il giorno dell’Epifa-

nia, ogni anno a Santa Maria Goretti

❚❚ Marketing all’estero

Ecco la pubblicitàsugli autobusin GermaniaDopo l’esperienza del 2014, viene ripro-posta anche quest’anno la campagnapubblicitaria affissionistica per promuo-vere la vacanza balneare a Cesenatico su-gli autobus pubblici in servizio nella cittàtedesca di Ulm e nel comprensorio diMulhouse, nella regione francese dell’Al-sazia.Ad Ulm, località tedesca di circa 130.000abitanti situata al confine tra le regionidella Baviera e del Baden-Württemberg,nota soprattutto per essere la città nataledi Albert Einstein, sull’intera facciata po-steriore di 5 autobus urbani, nei mesi di

house, ridente località situata nel Diparti-mento dell’Alto Reno nella regione fran-cese dell’Alsazia, su 3 autobus extraurba-ni in servizio nel raggio di 30 chilometridalla città. Lo slogan, elaborato in colla-borazione con Cesenatico Turismo Srl, èsemplice e diretto: "Cesenatico, sole, ma-re e buona cucina", e accompagna la fotodi una famiglia felice al mare con l’invitoa scoprire le promozioni disponibili sul si-to www.cesenaticoturismo.com.

aprile emaggio,compareun grande messaggio pubblicitario chepromuove la vacanza estiva a Cesenatico.Questa operazione risulta particolarmen-te importante sia perché rientra in un pro-getto promozionale molto più ampio, av-viato già nel 2013 e proseguito anche nel2014, sia per il volume del traffico di pas-seggeri sui mezzi pubblici operanti inquest’area (più di 30 milioni di utenti an-nui). Lo stesso tipo di pubblicità viene ef-fettuato in contemporanea anche a Mul-

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Giovedì 30 aprile 201516 Valle del Rubicone

Economia Bilancio in via di risanamento. Verso la fusione con Banca di Cesena

soci della Bcc di Gatteo, convocatiin Assemblea ordinaria sabato 9maggio, saranno chiamati adapprovare il bilancio 2014. La

Banca ha anche avviato un percorso diaggregazione con un’altra Bcc delterritorio e lo vuole fare con i conti ilpiù possibile in ordine, tenendo anchepresenti i criteri, sempre più stringenti,imposti alle banche dalla Bancacentrale europea (Bce). Ecco perché ilbilancio 2014 si chiude con una forteperdita (8,2 milioni di euro), dovutasostanzialmente agli elevatiaccantonamenti effettuati per perditepotenziali su crediti per oltre 23milioni di euro, di cui circa 15individuati a giugno a seguitodell’ispezione della Banca d’Italia e glialtri 7 in più "dopo un’ulteriorescrematura e pulizia", effettuatasoprattutto negli ultimi mesi del 2014,come conferma il direttore generale,Daniele Bagni, alla guida dell’istitutodi Gatteo dal primo ottobre scorso.I numeri della banca parlano chiaro: al31 dicembre scorso la raccolta, tradiretta e indiretta, sfiora i 540 milionidi euro. Gli impieghi sono a poco piùdi 400 milioni di euro, con unadiminuzione di quasi il 5 per centonell’ultimo anno. Comunque nel 2014la banca ha continuato la sua attivitàin favore del territorio, erogandofinanziamenti per 52 milioni di eurocon 510 nuove pratiche di affidamento.I dipendenti sono 85 a cui vannoaggiunti una decina di stagionali. I soci

I Le novitàdella Bcc di Gatteo

sono oltre duemila per un istituto dicredito dal fortissimo radicamento inloco essendo stato fondato nel 1897."La banca sta uscendo da un trienniodi difficoltà - aggiunge il direttoreBagni - ma il 2015, già dai primi datidella trimestrale, si prospetta in fortemiglioramento con un ritorno all’utile.Il 2014 si è caratterizzato per due fattiimportanti. L’ispezione della Bancad’Italia, nella primavera, e il cambiodel direttore. Dalla visita ispettiva nonè arrivata alcuna sanzione personale

per nessuno, ma è emersa la necessitàdi una maggiore attenzione al rischiodel credito e al miglioramento degliaspetti organizzativi. Ora siamo apercentuali di accantonamentidecisamente superiori alla media delsistema delle Bcc. Un tesoretto cheporteremo in dote alla nuova bancache dovrebbe nascere dalla fusionecon Banca di Cesena"."La patrimonializzazione è il nuovocardine del sistema-banche impostodalla Bce - sottolinea il presidenteGabriele Galassi -. Questo è il motivoper il quale ci siamo mossi per tempoper rafforzare il nostro patrimonio. Ilnuovo progetto di autoriforma di tuttoil sistema del Credito Cooperativo, allostudio in questi giorni e gli indirizzi diBankitalia spingono le Bcc a rafforzarsiattraverso percorsi di aggregazione.Dopo quanto sta accadendo nelterritorio riminese e quello che è giàavvenuto in quello ravennate, inprovincia di Forlì-Cesena siamoancora alla frammentazione delle Bcc.Spesso si tratta di banche alla ricercadi un patrimonio sempre più solido.Ora noi vorremmo essere attori diquesto processo e non subirne ilcambiamento".Da qui il nuovo progetto che dovrebbeessere in grado di portare utilità a tuttoil territorio. Credito CooperativoRomagnolo, questo il nome ipotizzato,per una nuova banca chiamata a stareal passo con i tempi e a mettersi alservizio delle famiglie e di chi investe.

LongianoIn piazzascendono i mestieriSeconda edizione di "MestIeri", lamanifestazione longianese dedicata aigiochi e ai lavori del passato. Si svolgeràdomenica 3 maggio dalle 10 alle 18.L’evento si dipanerà fra la piazzaMalatestiana, il giardino Bianchi e ilmuseo del Territorio. Numerose leiniziative in programma. Si va dallaboratorio di creta, alla dimostrazionedell’utilizzo di un telaio, dalla costruzionedi giochi in legno, alla realizzazione dicesti in vimini e di spaventapasseri. Neisotterranei del castello Malatestiano saràallestita la mostra "Piccola storia dellaradio", a cura del collezionista MarcelloCaselli. La compagnia "San Michele" diGatteo metterà in piedi un accampamentomedievale. Non mancheranno i giochi del"Massibus", gli stand gastronomici, ilmercatino degli hobbisti e la musica folk diLuca Casadei. L’ingresso è gratuito. (Mv)

❚❚ Parrocchia di Gambettola

Nuovo complessoI lavori procedono a ritmo serratoNell’area parrocchiale di via Ravaldini, staprendendo forma la sala polivalente cheospiterà il nuovo "Teatro Fulgor". Nel can-tiere allestito cinque mesi fa dalla ditta ap-paltatrice dei lavori, la Som di Cesena, siinizia ad intravedere la sagoma della nuo-va struttura. Le colonne del grande corpocentrale sono già alte e sono già state ulti-mate le fondamenta dell’ampio atrio checollegherà l’ingresso di via Ravaldini alnuovo plesso. Il progetto della nuova salapolivalente parrocchiale, il cui costo (ar-redi ed area esterna esclusi) sfiora i 2 mi-lioni e 500mila euro, è stato redatto dagli

"Ancora deve essere terminato e già lastruttura è stata utile" precisa il parrocodon Claudio Turci. "In occasione dell’allu-vione del febbraio scorso il grande scavodelle fondamenta ha funzionato come va-sca di espansione, raccogliendo una quan-tità enorme di acqua e fango che diversa-mente avrebbe compromesso non solo ilprospicente centro sociale "Ravaldini",ma anche le attività attigue in piazza Ca-vour e le abitazioni a lato della Casa delRagazzo, asilo compreso. Siamo soddi-sfatti di come stanno procedendo i lavori".

Piero Spinosi

architetti Alessandro Piraccini e ChristianBaldacci e dal geometra Fabio Piraccini,che si sono aggiudicati il bando della par-rocchia. Per reperire i fondi necessari, ol-tre al contributo della Cei di circa 860milaeuro a fondo perduto e le offerte dei par-rocchiani, si provvederà alla vendita del-l’immobile di proprietà della parrocchia(quello posto di fronte la chiesa dove c’è ilbar Centrale). Inoltre si ricorrerà a mutuibancari e si cercheranno altre forme di fi-nanziamento che potrebbero arrivare daifondi destinati alla cultura, cinema o losport.

Foto Mario

La sede della Bcc di Gatteo

Sotto, Il direttore Daniele Bagni (a destra)

e il presidente Gabriele Galassi

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Giovedì 30 aprile 2015 17Valle del Savio

SarsinaFesta a TavolicciDomenica 3 maggio grande festa nelsantuario di Tavolicci. Si festeggia laMadonna di Montegiusto, raffigurata inuna statuetta millenaria alta appena 60centimetri. La Madonnina di epocaromanica, in legno dipinto, fino al 1967era conservata presso il santuario diSanta Maria in Montegiusto, amenalocalità di fronte a Pereto, ora ridotto arudere. La statua, dopo il deterioramento dellostrato pittorico, era stata "vestita" dipanni, già nei secoli passati. Qualcheanno fa, durante il restauro, ci si reseconto dell’importanza del piccolo sacello,forse un residuo di un culto paganoantico, del quale la pieve di Montegiustoera in precedente tempio dedicato a unadivinità dell’acqua, visto il sottostantefiume Para. Il bambino, spostato nel ’700a destra, fu riportato al centro

dell’immagine, nell’originariacollocazione. Sistemato il coloreapplicato al corpo, non fu necessariorivestire la statuetta, anche perchésarebbero venuti coperti gli originalilineamenti e le gustose particolarità. Sipresume che sia una delle statue dellaMadonna più antiche conosciute.Alle 16.30 sarà celebrata la Messasolenne, in un clima di festa e di riposonella fede, seguita dalla solenneprocessione con la Madonnina e il cantodelle Litanie. Seguirà poi il rinfresco sulsagrato preparato dalle famiglie delluogo. Interessante il santuario diMontegiusto, edificio pagano trasformatonell’VIII secolo in chiesa cristiana, finoall’8 dicembre 1967 - nella foto - quando iparrocchiani in processione la portarono,definitivamente, presso il Sacrario diTavolicci, in quanto Montegiusto erarimasto abbandonato, anche a causadell’eccidio che fece 64 vittime. Nel 1996il parroco don Vittorio Morosi costruìpersonalmente, con l’ausilio di unmuratore del luogo, il nuovo santuarioper custodire questa statuetta, così unicae cara a tanti fedeli devoti.

Daniele Bosi

Pellegrini e turisti sulla via dei RomeiL’associazione Acli Altra Terra di Bagno diRomagna organizza, per domenica 3 maggio, unevento dal titolo "Pellegrini in cammino lungo laVia Romea". Il ritrovo dei partecipanti è fissato per le 8,50presso l’agriturismo Le Gualchiere di Bagno diRomagna. Il primo tratto di cammino prevedel’antica dia dell’Alpe di Serra. A fare da ciceroni cisaranno lo storico Silvano Fabiani e il giornalista

Alberto Merendi. Alle 12,30 si potrà pranzare all’agriturismo LeGualchiere e, alle 14,30, visitare l’antico Mulino.La partecipazione è gratuita. Per chi volessepranzare all’agriturismo (10 euro) occorreprenotare. Per informazioni chiamare il numero342/1332152.L’evento si inserisce nella Giornata nazionale deiCammini francigeni.

Le frane preoccupanocittadini e sindaco

rane: il Comune di Bagno diRomagna è preoccupato e hastilato un elenco degli eventi piùgravi. Partendo dal fenomeno

più recente, dal pomeriggio di venerdì17 aprile sul fosso della Valle si èevidenziato un movimento franoso diimponenti dimensioni che ha diveltoalberature e porzioni rilevanti diterreno, estendendosi dai campi sottoConsibbio fino al greto del fiume Savioin località Baracca. Il fenomeno didissesto ha comportato la completainterruzione della viabilità traFontechiara e la Valle, che rimaneraggiungibile da Selvapiana.Nella zona di Vessa-Doccia, invece, dasettimane si sta lavorando emonitorando un movimento franosoche ha interrotto l’accesso di unastrada comunale che funge da unicocollegamento per alcune abitazioni,un agriturismo e l’azienda avicolaFacciani.Su entrambe le situazioni, cherappresentano una prioritàimprescindibile, l’Amministrazione e ilsettore di riferimento si sono subito

Fattivati per rappresentare in ogni sedela gravità e l’urgenza di poter porrerimedio a una situazione di estremo egrave disagio per le zone interessate eper la nostra intera comunità."Le prime risposte stanno giàarrivando, tuttavia la situazioneglobale in cui versa il territorio ruraleEmiliano-Romagnolo in questomomento non ci consente di poterprogrammare interventi risolutivi edimmediati", precisano il sindacoMarco Baccini e l’assessore SimoneGabrielli."Da settimane è stato riconosciuto lostato di calamità alla Regione, ma nonsi sono ancora individuate le risorse daassegnare ai singoli Comuni per

procedere fattivamente nelleoperazioni necessarie. D’altra parte -evidenzia il sindaco - la rilevanza deifenomeni franosi che hanno colpito ilnostro territorio impone l’impegno diingenti fondi che sono statiquantificati dai primi studi in oltre800mila euro per ciascun dissesto, cheil Comune non potrà affrontare se nonin forza dello stanziamento difinanziamenti Regionali a totalecopertura degli interventi"."Sarà nostra cura - terminano ilsindaco Baccini e assessore Gabrielli -fornire ogni aggiornamento del caso suqueste e su altre situazioni di difficoltàlegate al dissesto idrogeologico diquesti mesi".

Gli ultimi smottamentiriguardano il fossodella Valle e la zonadi Vessa-DocciaDisagi per residentie aziende

La situazione a Bagno di Romagna

A Mercato Saraceno, presso la Scuola F. Zappi continuala 12esima edizione della mostra del libro per ragazzi"Dentro il Libro", che si terrà fino al 10 maggio. Lagrande esposizione di libri per bambini e ragazzi"Dentro il Libro", si tiene proprio presso i locali dellaScuola Media, con alcuni appuntamenti a PalazzoDolcini, teatro comunale di Mercato Saraceno.

Libri e fantasia: mostraa Mercato Saraceno

Il tema della dodicesima edizione del 2015 è dedicatoprincipalmente al Viaggio, con direzione verso unAmbiente più pulito, con il riciclo e riutilizzo di rifiuti emateriali di scarto. Il titolo è "Mercato di Storie… inViaggio", con laboratori di lettura, teatrali e creativi,incontri con autori e incontri formativi per ragazzi,docenti e genitori. Oltre alla esposizione libraria vera epropria sono esposti, come di consueto, i tantissimielaborati sul tema, giunti dalle scuole di tutta laregione, e di vario genere (scritto - figurativo - video -teatrale). Alle classi che partecipano con gli elaborativerrà data in omaggio una dotazione di libri per labiblioteca scolastica.

Ponte Giorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

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Giovedì 30 aprile 201518 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

La Legge Fornero ha stabilito che, dal 1° gennaio 2012,per chi accede alla pensione anticipata nel regimemisto con una età inferiore ai 62 anni, sulla quota deltrattamento calcolata secondo il sistema retributivo, siapplica una riduzione pari ad un punto percentualeper ogni anno di anticipo nell’accesso alpensionamento, rispetto ai 62 anni. Tale percentualeviene elevata a 2 punti per ogni anno di anticiporispetto ai 2 anni.Successivamente la Legge n.14 del 2012 ha disposto lanon applicazione della riduzione percentualelimitatamente ai soggetti che maturano tale limiteretributivo entro il 31 dicembre 2017.La Legge di Stabilità 2015 ha invece disposto che, per itrattamenti pensionistici dal 1° gennaio 2015, leriduzione non si applicano a prescindere dall’“anzianità contributiva derivante esclusivamente da

prestazione effettiva da lavoro” limitatamente aisoggetti che hanno maturato tale requisito dianzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017.L’Inps ha però sottolineato che per le pensionianticipate nel regime misto, aventi decorrenzaanteriore al 1° gennaio 2015, si continuerà adapplicare la normativa precedente.La Cisl sottolinea però che norma così composta creauna disparità di trattamento tra chi è andato inpensione tra il 2012 e il 2014, i quali avranno unassegno penalizzato, e chi accederà alla pensione tra il1° gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017, i qualiriceveranno un trattamento pensionistico senzadecurtazioni. Le penalizzazioni saranno poinuovamente applicate dal 2018 nei confronti di coloroche matureranno i requisiti della pensione anticipatada tale data con una età inferiore ai 62 anni.

Riduzione percentuale della pensione anticipata prima dei 62 anni di età

Immigrati: bisogna fermarequesta catastrofe umanitaria

"Siamo tutti colpiti ed addolorati perquesta immane strage di donne,bambini, uomini anziani e giovanideceduti nel canale di Sicilia perinseguire il sogno di una vitamigliore. Tutta la comunitàinternazionale, e in particolarel’Europa, non può assistere inerme einsensibile di fronte a questacontinua tragedia davanti alle nostrecoste. E’ davvero una sconfitta pertutti. Bisogna fermare, con tutti glistrumenti pacifici e di solidarietà,questa catastrofe umanitariaattraverso un intervento coordinatodei Paesi europei e delle istituzioniinternazionali, con una lotta vera agliscafisti e ai trafficanti di esseriumani". Lo sottolinea il segretario generaledella Cisl, Annamaria Furlan. "La Cislesprime il proprio sdegno e il propriodolore per questa ennesima tragediasul canale di Sicilia. Come haricordato oggi Papa Francesco "sonouomini come noi che cercano una vitamigliore, fuggendo dalla guerra,dalla povertà, dalle persecuzioni". IlGoverno italiano deve intensificare isuoi sforzi diplomatici per sollecitareuna risposta operativa e urgentedella comunità internazionale edell’Europa attraverso concretepolitiche di accoglienza, di aiutiumanitari e di solidarietà tra i popoli.Non bastano più le promesse.Bisogna fare presto, perchéaltrimenti ci saranno altre tragedie ealtre vittime inermi dell’odio e dellaindifferenza del mondo intero".A Cesena martedì 21 Aprile dalle17,30 davanti al Duomo si è tenuto unpresidio organizzato la Cisl Cgil e Uil,

per manifestare il proprio impegno,dolore e solidarietà e rivendicare contutta la forza morale e civile che sipassi dalle parole ai fatti e che siponga fine a questa enorme tragedia.

Report Cisl: Romagna più poveraLa Cisl Romagna ha elaborato unreport sui contribuenti che nel 2014si sono rivolti al Caf della Cisl. Daquesto emerge che dal 2010 al 2013 iredditi delle famiglie della regionesono diminuiti del 6 per cento e che asoffrire di più sono le provinceromagnole.Infatti, mentre la dichiarazione mediaannua è di 23mila euro, in Romagnala media è di circa 22mila euro.Questo perchè la pressione fiscale èaumentata e la diminuzione dell’Irpefè stata più che compensata dai rincaridi Iva, accise e addizionale regionale.Secondo Massimo Fossati, Segretariogenerale della Cisl Romagna, ilsindacato Cisl prova a reagire allasituazione e avanza una proposta diiniziativa popolare “Per un fisco piùequo e più giusto”. Questo prevede1000 euro (il famoso bonus 80 euro)annui per tutti i redditi da lavoro e dapensione fino a 40mila euro lordi e ascalare fino a 50mila euro. Inoltrepone le basi per una nuovo sistema didetrazioni per i carichi familiari e unanuova regolamentazione delleimposte locali. Per avere le risorse peraffrontare questo piano, secondo la

Cisl, sarà fondamentale una impostaordinaria sulla grande ricchezza e unforte giro di vite sull’evasione fiscale.Dallo studio presentato la provincia diForlì Cesena ha un reddito medio di21900 euro, una imposta netta chesupera i 3600, una aliquota al 16,66per cento, 85 euro di addizionalecomunale e 331 di addizionaleregionale, per una aliquotacomplessiva superiore al 18,5 percento. A Ravenna il reddito è più alto,22900 euro, ma con una aliquotacomplessiva del 19,5 per cento. Infinea Rimini si evidenzia il reddito piùbasso, 20500 euro, una imposta netta

di 3340 euro, 58 euro di addizionalecomunale e 301 regionale, con unaaliquota complessiva superiore al 18per cento.Aggiunge Fossati che “il confronto tral’impatto sul reddito delleaddizionali, mostra un andamentovirtuoso delle aliquote nei Comuni diForlì, Cesena e Rimini, al di sottodella media regionale, mentreRavenna si attesta in linea con i valorimedi.Altri dati sono stati forniti sulla Tasi,in base alla quale un’alta percentualedei contribuenti romagnoli ha unacarico fiscale maggiore rispetto alla

vecchia Imu. “Occorre dunque-continua Fossati –rivederel’imposizione sulla casa, per renderlapiù equa, anche perché l’effettobonus 80 euro è stato completamenteeroso nel 2014 dall’aumento dellafiscalità locale, dell’Iva e delle accise,oltre che dalla mancata diffusione delbonus a pensionati e agli incapienti.Insomma sono necessari interventistrutturali sul fisco in modo dainterrompere il cortocircuito per cui alivello nazionale, da un lato sidiminuiscono le tasse per pochi,mentre localmente le si aumenta pertutti”.

Nel silenzio, tramite una fitta rete di sociper cercare di dare risposta a ogni tipo dibisogno morale e materiale. Così si di-stingue l’opera dell’associazione San Vin-cenzo, attiva nella parrocchia dell’Osser-vanza (a Cesena) fin dagli anni ’50. "Attualmente assistiamo un’ottantina dipersone, in maggioranza straniere, in unostato di grave bisogno soprattutto per ilproblema del lavoro che non c’è o è pre-cario - spiega Maria Adelfa Pasini, volon-taria e per tanti anni presidente della SanVincenzo parrocchiale -. Diamo contribu-ti per pagare l’affitto e interveniamo per ilpagamento di bollette, molte volte già sca-dute. Inoltre distribuiamo ogni mese i vi-veri del Banco alimentare e, a nostre spe-se, integriamo con altri alimenti. Una per-sona è incaricata di distribuire due voltealla settimana la ’sportina’, che viene por-

tata in parrocchia ogni terza domenica delmese, alle persone che si rivolgono diret-tamente al parroco". I fondi vengono reperiti tramite le collet-te dei ’vincenziani’ e le offerte di benefat-tori e parrocchiani. Per conoscere e valu-tare le varie situazioni di difficoltà, la SanVincenzo opera in collaborazione con iServizi sociali del Comune, il parroco, laCaritas e il Centro di aiuto alla vita. Da un paio di anni è attivo all’Osservanzail Centro di ascolto mensile. "Ci dà la pos-sibilità di mantenere un rapporto apertocon le famiglie, che cerchiamo di stimola-re a mettere in atto tutte le risorse di cuidispone - prosegue Maria Adelfa Pasini -.La visita domiciliare è molto raccoman-data, in quanto permette di avere un con-tatto umano e di amicizia. Siamo inoltredisponibili per urgenze che non devono

essere lasciate cadere e sospese nel tem-po". Altra attività tipica della San Vincenzo, cheè presente a Cesena dal lontano 1887, è lavisita alle persone sole, anziane o amma-late. "Sono tante - sottolinea la volontaria- e a loro diamo un sostegno morale conun incontro personale a carattere conti-nuativo". Anche la San Vincenzo deve fare i conticon la mancanza di nuove leve. "Anchenoi siamo ’poveri’ per mancanza di forzenuove, capaci di fare ringiovanire la no-stra associazione, perchè possa continua-re ad aiutare chi è nel bisogno", concludela Pasini. Nell’ex convento dell’Osservan-za ha inoltre sede, da tanti anni, l’acco-glienza notturna della Caritas diocesana,che dispone di sei posti letto.

Francesca Siroli

Carità: viaggio nelle parrocchieVi sono anche sei posti di accoglienza notturna gestiti dalla Caritas

All’Osservanza opera la San Vincenzo De’ Paoli

"Attivamente giovani"Finanziato il progettoL’Anci ha erogato 28mila euro a favore dell’iniziativa promossadal Comune di Cesena. In totale ammontano a 58mila euroi fondi disponibili

Ragazzi e volontariato: è questo ilbinomio del progetto "AttivamenteGiovani", messo a punto dal Comune diCesena, con l’intento di creare un circuitovirtuoso in cui le nuove generazioni siavvicinano all’impegno solidale e ilmondo del volontariato riceve linfa e ideegrazie all’apporto dei più giovani.L’idea di questa nuova iniziativa è natasulla base dei risultati positivi di "EStateAttivi", che da sei anni propone ai ragazzi

cesenati di cimentarsi in un’esperienza diimpegno civico durante le vacanze estive,con un numero crescente di adesioni: solo loscorso anno hanno partecipato 348 ragazzi,con un incremento del 46 per cento rispettoal 2013, quando erano stati 238.Con "Attivamente Giovani", il Comunesviluppa la filosofia di "Estate attivi",puntando a un coinvolgimento più diretto epiù ampio dei ragazzi nelle attività dellevarie associazioni del territorio cesenate. E questa idea ha già ottenuto un primoimportante successo: con questo progetto,infatti, il Comune di Cesena si è classificatoal primo posto, su oltre 60 Enti locali chehanno presentato domanda difinanziamenti, nella graduatoria stilatadall’Anci (Associazione nazionale Comuniitaliani) redatta per erogare fondi per ilprogetto "ComuneMente Giovani".Nello specifico, Cesena ha ottenuto 28milaeuro che si aggiungeranno ai 30mila chemetterà a disposizione il Comune stesso(58mila dunque l’importo complessivo).Nello specifico si tratta di un programmache vede coinvolte le associazioni del

territorio per innovare il volontariato locale efavorire un ricambio generazionale nel terzosettore, in particolare in ambito sociale eculturale, coinvolgendo ulteriormente igiovani.Il progetto intende pertanto sensibilizzare epromuovere la diffusione del volontariato edell’impegno civico, in particolare tra legiovani generazioni; valutare quali iniziativedi volontariato vadano mantenute erafforzate; e identificare nuovi bisogni datrasformare in nuove progettualità daattivare.Mettendo in contatto le associazioni chehanno bisogno di nuova "linfa" e giovani chevogliono impegnarsi nel volontariato, ilprogetto si propone dunque l’obiettivo diconsolidare il sostegno alla popolazioneattraverso nuovi interventi e nuovi volontari.Il Comune metterà a disposizione il proprioInformagiovani per favorire l’incrocio"domanda/offerta" e l’abbinamentopuntuale tra giovani volontari interessati e leprogettualità più rispondenti ai loro interessie attiverà le opportune azioni dicomunicazione.

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Giovedì 30 aprile 2015 19Cultura&spettacoli

Cinemadi Filippo Cappelli

Multisala Eliseo; Aladdin (Cesena); Uci (Savignano sul Rubicone)

AVENGERS 2: AGE OF ULTRONdi Joss Whedon

Non è facile esprimere un giudizio sintetico su“Avengers: Age of Ultron”. Da una parte famolto piacere sapere che la promessa diessere un record di incassi sarà mantenuta.Dall’altra però infastidisce la supervisionedalle maglie molto strette degli adeptionniscienti dei fumetti marca Marvel. Infondo significa qualcosa se l’ottimo Whedon,che ha scritto e diretto entrambi i capitolidegli Avengers, ha fatto sapere che nonproseguirà. Altro difetto da non sottovalutareè poi la famelica bulimia della saga, che nelsecondo capitolo gonfia a dismisura ilnumero dei personaggi, i set intercontinentalie la lunghezza della pellicola (150 minuti). Ildivertimento e il bisogno di raccontare lasciail passo alla saturazione e sazietà che la rendeardua da seguire per lo spettatore generico,frastornato anche dallo stile mal-di-mare diripresa e da un 3D questa volta sciagurato.La trama: Tony Stark tenta di avviare unprogetto dormiente per il mantenimento dellapace. Le cose, però, si mettono malecostringendo Iron Man, Captain America,Thor, l’Incredibile Hulk, Vedova Nera e Occhiodi Falco, gli eroi più potenti della Terra, adaffrontare la prova più ardua di sempre:fermare il misterioso Ultron, un avversarioterrificante e tecnologico emerso dall’ombra edeciso a sterminare l’umanità. Con il destinodel pianeta in bilico, i Vendicatori dovrannofermare i terribili piani di Ultron, costruendoalleanze precarie. Sul loro cammino, infatti,incontreranno Wanda Maximoff e PietroMaximoff - due individui potenti e misteriosi -e un vecchio amico dotato di un nuovoaspetto, chiamato Visione...La vera battaglia adesso sarà fra gli adeptiottimisti della Marvel e il parere degli snobcon la puzza sotto il naso. Si sta per aprire unanuova era del cinema o la formula di Whedonmostra già la corda? La battaglia finale durapiù di mezz’ora e gli occhi certamente liappaga (il digitale pare non avere davveroconfini), ma a mancare è la tensione. Non siparteggia più né per i buoni né per i cattivi,entrambi macchiette. Anche Tony Stark - IronMan, da personaggio articolato e ambiguo,con una sua profondità, ora è un capo dimaniera (le sue usuali boutades vanno tutte avuoto). Neppure la love story fra Black Widow(Scarlett Johansson) e l’incredibile Hulk va abuon fine, in un senso o nell’altro, restandosospesa. E il villain planetario Ultron? Sulloschermo non fa neanche paura. Insomma: c’ètroppo di tutto in questo nuovo capitolo degliAvengers. E, spesso, senza un filo logico chetenga insieme la lunga passerella di supereroi,faticando a rendere fluida la comprensionedelle sequenze. Eppure, a ben vedere, il buonWhedon prova a riutilizzare gli stessiingredienti che fecero gridare, nel 2012, alcapolavoro. Il problema è che tutto questo èancora presente, ma senza originalità, quasicasuale, con grossi buchi nella sceneggiatura.Inoltre ai fan piacerà: è una questione di fede.

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

“Salta Bart!”di Susanna TamaroCasa Editrice: Giunti Junior (14 euro)

Bart si chiama in realtà “Bartolomeo Leonardo Atari Commodore”.Questo lunghissimo nome è frutto di una lunga discussione tra isuoi nonni e i suoi genitori che si sono incontrati “chattandochattando”. Del resto in casa verrà chiamato semplicemente Bart.Perché il titolo dice: “Salta”? Perché più volte nel corso dellanarrazione Bart sarà chiamato a “saltare”. Sua mamma, Amaranta,lavora in una multinazionale e viaggia molto. Suo padre, PierFrancesco è pilota di aerei ed è sempre in giro per il mondo. Atrent’anni, dopo rassicuranti analisi genetiche, hanno deciso dimettere al mondo Bart. Anche se i suoi genitori sono poco in casa,niente paura. Lui è “ipertecnologico” e può essere “controllato”continuamente. Telecamere dappertutto, schermi, sensori a raggiinfrarossi, tablet, uno “watchphone” al polso, una centralinarobotica, il sensore “Pinok” catturabugie e via discorrendo.Amaranta lo “vede” tre volte al giorno, lo saluta con tre “Ailaviu”e sicongeda con “Baciobacio”. L’unico conforto per Bart è l’orsettoKapok che di notte dorme con lui. Ma Amaranta lo butta nellaspazzatura giudicandolo un’inutile distrazione, cosicché Bart vivesempre solo. E’ costretto a una frenetica sequenza di impegni,corsi, ed esercizi in alcuni dei quali, come il nuoto, non riesce bene,anche se suo padre è stato un “campione”. Come si può

immaginare, i suoi genitori lo spingonoossessivamente a “primeggiare”. Lui comunque si sente “infelice”.Finalmente piomba in casa sua unastrana gallina, Zoe, fuggita da un camione con la quale nasce una bella “amicizia”.Ma Amaranta con il sensore “Pinok”scopre la presenza di una realtà estraneaalla casa, e “minaccia” di tornare entropochi giorni. Come fare?Bart scopre in casa un tablet di unavolta, cioè un libro, “Storia del RegnoEr…” e quando ormai la minacciosaAmaranta è a pochi secondi dalla casa,Zoe convince Bart a “saltare” dentro il “libro” insieme con lei.Scoprono così un mondo sconosciuto e misterioso.Apprendono di essere approdati nel “Regno Eremita”, un regno“strano” e “bello”. Incontrano il vecchio “maestro” cinese TienLu che mostra loro la bellezza del creato. Da lui apprendono lastoria di Zefira e del malvagio Drago Mistral che minaccia didistruggere “Il Regno Eremita”, cioè tutto ciò che è “bello,gentile, compassionevole”. Un “Drago Succhiacervello” cheruba perfino le “anime” mediante i “monitor”. Lui ormai è il vero“padrone del mondo”. Decidono di “seguire” Tien Lu, e con ilsuo “aiuto” entreranno nel “Regno delle tenebre” dove contano

solo “money” (i soldi), per il decisivo scontrocon “Vostra Sublime Perfidia”,”VostraIrraggiungibile Distruttività”, “VostraIngannevole Menzogna”. Come finirà la terribilebattaglia? Zoe potrà incontrare un gallo e farecon lui una nidiata di pulcini? Pier Francescopotrà finalmente, insieme alla famiglia,concedersi una ipercalorica lasagna per cui vamatto? Ho raccontato anche troppo della trama diquesto bellissimo libro per bambini, pensandoche lo compreranno innanzitutto i “genitori”che non “la” racconteranno ai loro figli, matroveranno l’occasione per regalarlo e“dialogare” con loro sui danni di un eccessivouso delle moderne tecnologie, e su una societàin preda del “dio denaro” e sul rischio di“svendere” la propria anima. Questa fiaba èconsigliabile anche alle insegnanti di “scuolematerne”, e ancor più a quelli(e) delle “scuole”elementari”. E a tutti coloro che hanno un ruolo“educativo”.“Salta Bart!” è disegnato da Adriano Gon che halavorato anche negli studi di Bruno Bozzetto.

Rino Casali

❚❚ Nuovo libretto informativo

La Longiano turisticafra storia, arte,cultura e tradizioneNuovo depliant turistico per il Comune diLongiano. Presentato alla stampa neigiorni scorsi, è disponibile presso l’Ufficioturistico di Longiano, il Municipio lon-gianese e gli uffici Iat della Riviera. Unaversione digitale del libretto sarà scarica-bile dal sito internet del Comune di Lon-giano.“Sarà il nostro biglietto da visita”, ha det-to l’assessore al turismo e alla cultura Ma-ria Cristina Minotti.I libretti, di forma quadrata, possiedonoventi pagine e contengono informazionisulla storia, i musei, gli eventi e le specia-

ligendo uno stile elegante.Il depliant, stampato in 12mila copie e co-stato al Comune 4mila e 200 euro, è di-sponibile in quattro lingue: italiano, in-glese, tedesco e francese.

Matteo Venturi

lità enogastronomi-che del territorio lon-gianese.Il ricco apparato ico-nografico è costituitoda foto, nuove e d’ar-chivio, realizzate da“Viterbo Fotocine”.Stefania Brunacci dell’Ufficio cultura edEmiliano Ceredi dell’Ufficio turistico han-no curato i testi, “più emozionali che di-dascalici”, dell’opuscolo.Lo “Studio Matilde” di Cesena si è occu-pato della parte grafica del lavoro, predi-

❚❚ Presenti i migliori musicisti fra cui il trombettista Marco Tamburini

Grande serata di jazz a CesenaticoUna serata che racchiude le emozionidei jazz club e il gusto tipico della buonacucina dell’Osteria. Con l’evento di mer-coledì 29 aprile all’Osteria del Lago di viaCannucceto 8 a Cesenatico, si festeggiala vigilia della giornata internazionaledel Jazz indetta dall’Unesco. E i 4 amba-sciatori di JAZZenatico che si esibirannosono Fabio Nobile (batteria; tra le colla-borazioni Karima, Sarah Jane Morris, gliIncognito, Mario Biondi), Alessandro Fa-riselli (sax tenore; tra le collaborazioniGaynor, Bosso, Vessicchio), Sam Gamba-rini (organo Hammond; tra le collabora-zioni Snowboy, Fred Wesley) con specialguest Marco Tamburini alla tromba cheproprio in questi giorni è impegnato nel-le prove che lo vedranno sul palco conJovanotti per il tour del 2015 (tra le suecollaborazioni: Bollani, Rea, Cherubini,Capossela).

A meno di un mese dalla chiusura dellaprima edizione di JAZZenatico che haportato al teatro comunale della città piùdi mille spettatori, la direzione artisticadel festival ha preparato una nuova oc-casione per vivere una jazz experiencead alti livelli. Il concerto inizierà alle 21e per chi sceglierà di godersi la serata atavola con il concerto ci sarà un copertodi 5 euro.Per info e prenotazioni è possibile tele-fonare al numero: 0547 675620.Marco Tamburini, cesenate, è un trom-bettista che nel corso della carriera hacondiviso il palco con alcuni dei più no-ti jazzisti italiani, tra i quali Gianni Bas-so, Franco Ambrosetti, Pietro Tonolo,Giovanni Tommaso, Paolo Fresu, EnricoRava, Gianluigi Trovesi, Dado Moroni,Giorgio Gaslini, Danilo Rea e StefanoBollani.

Sarsina, museo aperto anche il primo maggioL’etrusca Marzabotto e le romane Sarsina, Russi eVeleia. Anche quest’anno il primo maggio fa rimacon cultura e come ormai da copione il pubblicotroverà aperti tutti i siti archeologici gestiti dallaSoprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna,con tante visite guidate gratuite e un bigliettod’ingresso da 2 a 3 euro. Il Museo Nazionale Etruscodi Marzabotto (Bologna), aperto dalle 9 alle 18.30,offre al pubblico quattro visite guidate gratuite.

Aperto dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle18.30 anche il Museo Archeologico Nazionale diSarsina che propone alle 10.30 e alle 16.30 duevisite guidate condotte da Maria Teresa Pellicioniincentrate sulle antiche associazioni di lavoratoriromane dei fabri, centonari, dendrophori e milione.Aperti dalle 9 alle 19 anche l’Antiquarium aLugagnano Val d’Arda (PC), e gli scavi archeologicidella Villa Romana di Russi (RA).

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Giovedì 30 aprile 201520 Cesena&Comprensorio

Cesena flashCommedia e film al VictorPrenderà il via a San Vittore venerdì 1maggio alle 21 la III edizione della rassegna"X Factor" ideata da Roberto Fabbri. 13giovani clown della compagnia "La Cumpa"metteranno in scena la commedia brillante"Più di qua che di là". Ingresso 6 euro,ridotto 4. Sullo schermo giovedì 30 aprile,sabato 2, domenica 3 e martedì 5 maggio alle21 il film "Ma che bella sorpresa"; martedì 5alle 21 per il cineforum "Film Family" "Colpa delle stelle" di Josh Boone. Ingresso3,50 euro.

Gli Antonelli da GatteoLa Malatestiana ospita fino al 14 giugno lamostra "Gli Antonelli da Gatteo, una famigliadi ingegneri militari al servizio dei Re diSpagna tra il XVI e il XVII secolo". Un pezzodi storia dell’Europa e delle Americhe dallametà del ’500 alla metà del’600. Orari diapertura: dal martedì al sabato dalle 9 alle18,30; la domenica dalle 10 alle 18,30.

XVIII edizione di CliciakAlla Malatestiana e al San Biagio, fino al 24maggio, sono esposte le foto vincitrici delconcorso nazionale per fotografi di scena eun’ampia selezione dei migliori scatti arappresentare un’ottantina di film. Si puòvisitare la mostra dal martedì al sabato dalle9 alle 19 e la domenica dalle 16 alle 20. Alcentro San Biagio tutti i giorni negli orari diapertura del cinema.

Mostra al rifugio antiaereoFino a sabato 9 maggio negli spazi del rifugioantiaereo di viale Mazzoni è aperta tutti igiorni dalle 15,30 alle 19,30 la mostra-documentario "Resilienza: arte, guerra,pace, rinascita… dal 25 Aprile", a cura diViaTerrea e Centro per la pace. Espongono gliartisti Massimo Berardi, Claudio Brunelli,Alessandro Casetti, Maria Gaia Cafaggi,Marina Ceccarelli, Rino Ceccaroni,Isabellangela Germinario, Roberto Giordani,Claudio Lasagni, Marcello Lucchi, MasciaMargotti, Simone Mescolini e VirginiaZanotti.

Pagina a cura di Terzo Spada

Cesena◗L’artista Adriano MaraldiSarà inaugurata sabato 2 maggio alle 17 alPalazzo del Ridotto l’antologica (1970-2015)del pittore cesenate Adriano Maraldi nel suo70esimo di vita. Resterà aperta ai visitatorifino al 31 maggio dal martedì alla domenicadalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle19,30. Sarà allestito per le scuole unlaboratorio di calcografia.

Cesena◗Lezione all’UteSarà don Piero Altieri a tenere la lezioneall’Università della terza età della Cisl,martedì 5 maggio alle 15,30 nella salaFantini in via Renato Serra. Tratterà iltema "Pio IX: le oscillazioni del politico,la santità del Papa".

Mercato Saraceno◗Fiera dei salumi e dei formaggiSi terrà domenica 3 maggio la fiera dei salumi edei formaggi organizzata dalla Pro loco incollaborazione col Comune. Cuore dell’eventosarà piazza Mazzini dove verranno esposti evenduti prodotti agroalimentari naturali ebiologici, abbigliamento, calzature e dolciumi.Con degustazioni di vini, assaggi di salumi eformaggi del territorio, stand gastronomici espettacolo musicale di band locali.

Savignano◗Trattori d’epocaSi svolgerà venerdì 1 e sabato 2 maggiodalle 8,30 in piazzale Scrigno la 12esimamostra dei trattori d’epoca. Funzioneràuno stand gastronomico. Al pomeriggiodell’1 maggio si farà la trebbiatura conmezzi d’epoca. Dalle 16 alle 23,30spettacolo e ballo con l’orchestra"Claudio Cavalli".

Cesena◗Anni di guerraMusica per ricordare Renato Serra e laGrande Guerra. Mercoledì 8 maggio alle17,30 il Conservatorio di Cesenaproporrà brani di Joplin, Dvorak, Ravel,Debussy, Stravinskij e Rachmaninov. Alflauto Francesca Faruoli, al sax SeleneFantini, al violino Diego Velazco, alpianoforte Lorenzo Lucchi e MitchikoTokumasu.

Cesenatico◗Commedia dialettaleLa stagione del teatro dialettale si chiuderàsabato 2 maggio con la commedia "A ste da sintitott us guenta matt" presentata al Comunale alle21 dalla compagnia "La Madunaina" diCesenatico. Si tratta della libera riduzionedall’omonima commedia di Stefano Godizzi a curadi Ercole Minotti. Regia di Anna ed Ercole Minotti.Ingresso palchi e platea 8 euro, loggione 6.

Gatteo◗Eventi sportiviTra gli eventi di maggio figurano il torneo dicalcetto a 5 in ricordo di Davide Marconi,venerdì 1 maggio dalle 9,30. Il ricavatosarà devoluto a sostegno di Nicole Forlivesi;il XII trofeo "Calcio d’aMare" da venerdì 1 adomenica 3 maggio a Gatteo a Mare;martedì 5 maggio alle 20,45 all’oratorio diSan Rocco avrà luogo l’incontro con ilreporter di guerra Giovanni Porzio.

Bagno di Romagna◗Il cielo e gli aquiloniIl Palazzo del Capitano ospita fino al 10maggio la mostra "Il cielo e gliaquiloni" delle artiste Giovanna Benzidi Cesena e Anna Maria Nanni diCesenatico. Orari di apertura: venerdì esabato dalle 16 alle 18 e dalle 20,30 alle22,30. La domenica dalle 10 alle 12 edalle 16 alle 18; venerdì 1 maggio anchedalle 10 alle 12.

Longiano◗Festa del 1° maggioPer le vie del centro storico, venerdì 1maggio dalle 10, sfileranno carri agricoli,alcuni d’epoca, vestiti a festa. I sindaci diGambettola, Longiano, Montiano eRoncofreddo porteranno il loro saluto sultema "Superare la crisi, guardare consperanza al futuro". In programmal’intervento di un rappresentante deisindacati.

Gambettola◗Musica a teatroIl club Miles Davis presenta un concertoche terrà giovedì 7 maggio alle 21 alteatro comunale il "Trio Manuela EvelynePrioli" con Manuela Evelyne Prioli, voce,Sam Gambarini all’hammond organ eRoberto Monti alla chitarra. Ingresso 10euro, ridotto 8.

Ciclismo, vince il montianese BudaL’allievo montianese di 2° anno Simone Buda(foto) della Fiumicinese- Fait Adriatica havinto allo sprint la gara a Padulle di SalaBolognese, domenica 26 aprile. Ha percorso i50,700 chilometri alla media oraria dei43,323. L’atleta si era classificato al quartoposto domenica 19 aprile a Pianoro di Bolognanel Gran Premio “70° della Liberazione”.

Al quinto posto si è classificato il compagno disquadra Federico Caputo. Nella categoria"Esordienti" sempre a Padulle è giunto 5°Saramano Sala della Fausto Coppi diCesenatico. Nel gran premio "Franco Ballerini"per Juniores a Casalguidi (Pistoia), domenicascorsa è giunto 5° Federico Orlandi dellaSidermec-F.lli Vitali.

Vita digitaleFra passioni e usi problematiciSempre "attaccati" a internet e afacebook... Quante volte questo ritornello,al giorno d’oggi viene ripetuto...L’associazione Psichedigitale organizzauna conferenza su questi temi sabato 9maggio dalle 9,30 alle 12,30 presso l’aulamagna della Biblioteca Malatestiana. Ilprimo intervento sarà affidato a FrancescoRasponi, psicoterapeuta, che parlerà di"Vita digitale, una passione da gestire". Elvis Mazzoni, ricercatore, presenterà idati della ricerca "Online Offline",realizzata a livello locale. MicheleFratellanza, della Polizia di Stato/Cesena,tratterà il tema "Internet e legalità". Chiuderà gli interventi Emanuele Rossittisu "Prevenzione digitale attraverso ilteatro".L’ingresso è gratuito. L’evento ha ilpatrocinio dell’Università di Bologna. Perinformazioni www.psichedigitale.it

Azienda cesenatevince premiosulla domotica"Smart Domotics" ancora sugli scudi.Terzo premio in pochi mesi per i cam-pioni in domotica, con un "gioellino"elettronico per il risparmio energetico. Altimone due cesenati, Pierluigi Lorenzi (asinistra nella foto), 47 anni e RaffaeleBorgini, 42, soci titolari di "Smart Domo-tics", impresa associata a Confartigiana-to Cesena.Dopo essere stata premiata da Unicreditcome miglior prodotto nel settore cleantech in Italia, e da Bmw come migliorprogetto per la mobilità sostenibile,Smart Domotics si è aggiudicata all’Aru-

no ai 300 euro, e prevede grande vastitàdegli utilizzi potenziali: edifici nuovi edesistenti, in particolare quelli con im-pianti a scarso efficientamento energeti-co, residenziale, imprese e terziario, finoa pubblica amministrazione, scuole, uf-fici". "L’idea centrale su cui abbiamo lavoratonello sviluppo del prodotto - affermaRaffaele Borgini - è di coniugare il com-fort e la tecnologia tipici della domotica.Si pensi ad esempio alla possibilità di co-mandare a chilometri di distanza illumi-nazione e climatizzazione".

ba Pitch Day, programma Elite, ad Arez-zo, nella sede della società toscana i75mila euro messi in palio da Aruba Spa."La nostra start up sviluppa, realizza ecommercializza - spiegano i due titolari- un sistema di domotica made in Italyper il risparmio energetico e il monito-raggio degli edifici in ogni ambito: riscal-damento, illuminazione, energia rinno-vabile, elettricità. Gli elementi distintividella soluzione sono la semplicità di uti-lizzo: si tratta di un apparecchio di ridot-te dimensioni che si installa nel quadroelettrico. Il prezzo è competitivo, attor-

❚❚ Ditta associata a Confartigianato

"La memoria e gli adolescenti dioggi". L’Istituto comprensivo diLongiano, in collaborazione con ilComune, ha organizzato unconcorso sui temi della guerra edella pace che ha coinvolto glialunni delle classi terze dellascuola media. La cerimonia di premiazione si è

svolta lo scorso 24 aprile.Per la prova letteraria hanno vintoAlessia Vai, Chiara Monti, SaraStambazzi e Sara Giorgini. Per laprova grafico-pittorica sono statipremiati Ludovica Orlandi, BeatriceSinagra, Sebastiano Bertozzi eAndrea Casadei.

Mv

Longiano, guerra e pace per gli alunni

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Giovedì 30 aprile 2015 21Sport

Basket serie CVirtus, sogno svanitoFinisce a un soffio, davvero ad un soffio,dalla semifinale l’avventura-playoff dellaVirtus Cesena in Serie C femminile. Ingara3 dei quarti di finale a Calendasco(Piacenza), davanti ad un pubblico dacategorie superiori (con una cinquantinadi scatenati tifosi gialloneri al seguito),le ragazze di coach Lisoni alzanobandiera bianca solo nel finale, dopoaver condotto larga parte del match.Partono forte le romagnole grazieall’avvio sprint di Zoli, tamponato da 3triple piacentine pressochè consecutivesul finale di primo quarto. Nella secondafrazione non accenna a diminuirel’intensità. Cesena ci mette anche un po’di zona, poi schizza avanti con Rossi (ben13 punti nel 2° quarto): solo la grandequadratura di Calendasco evita la fugaospite.Dopo l’intervallo, la partita scorre lungobinari di perfetto equilibrio, con lebiancoazzurre locali che sorpassano dimisura prima degli ultimi 10 minuti, a dirpoco trepidanti, un "punto a punto"entusiasmante che sembra poter esseredeciso solo dal classico "episodio". Chepuntualmente arriva, ma non arride allaVirtus: minuto 37, fallo tecnico allapanchina Virtus. Cesenati che sideconcentrano, sbagliano un tiro banaleda mezzo metro, incassano qualchefischio da rimaner perplessi: e allora alleemiliane, seppur con moltissima fatica, siaprono le porte della semifinale.Applausi in ogni caso per Lisoni e le sueragazze, per una stagione molto positivache dovrà costituire un punto dipartenza, non certo di arrivo, in vistadelle prossime annate.

Nuoto sincronizzatoAtlete da tutta Italia

utto pronto alla piscina comunaledi Cesenatico per ospitare il terzoTrofeo Around Sincro Cesenatico2015, organizzato dalla società

Around Sport, che si svolgerà nelle datedell’1-2-3 maggio prossimi. L’occasione èpropizia per vedere all’opera sincronettedi tutta Italia che con le loro doti di forzaed eleganza caratteristiche di questosport sapranno emozionare il pubblicocon il loro spettacolo.Parteciperanno al trofeo propaganda 43società provenienti da tutta Italia, per untotale di 930 atlete dai sei ai 25 anni chepresenteranno oltre 500 esercizi. Sono ammesse a partecipare alla gare lecategorie Esordienti A, B, C, Ragazze,Juniores, Senior e Master chegareggeranno come solo, duo, trio,squadra e libero combinato.Venerdì primo maggio le gare inizianoalle 14.30, mentre sabato 2 maggio sicomincia già dalla mattina, alle 9, e siprosegue nel pomeriggio a partire dalle14,30. La serata è dedicata al Gran Galà con lasfilata delle atlete e la presentazione dellegrandi coreografie, in cui ogni società

Tpotrà partecipare con tutte le atlete inuna rappresentazione libera tratta da unfilm, una fiaba, un musical, una novella oun’operetta, con parti sia dentro che fuoridall’acqua, con giochi di luce, scenografiee costumi per un evento spettacolaredove la piscina diventa teatro. Infinedomenica 3 maggio gare sia al mattinoche al pomeriggio, con la proclamazionedei vincitori e un arrivederci al prossimoanno per un’edizione che, nelleintenzioni degli organizzatori, ha tutte lecaratteristiche per diventareinternazionale.

Le gare e la serata del Gran Galà sonotutte a ingresso libero.

Ragazze vincentiPrimo posto per Emma Agalliu al IVTrofeo Nazionale Open Uisp di nuotosincronizzato che si è svolto il 18 e il 19aprile a Senigallia e che ha visto lapartecipazione di più di settecento atlete.Emma, anno di nascita 2005, di GatteoMare, ha conquistato il podionell’esercizio di "solo", seguita da NicoleSclafani, sempre dell’Around Team.Podio anche per il duo e la squadra chehanno ottenuto il secondo posto.Le sincronette dell’Around, che siallenano nella piscina di Cesenatico,hanno partecipato con la categoriaesordienti A-B-C, accompagnate dalleallenatrici Maria Grano e RobertaGessaroli.

Saranno quasi millele nuotatrici dai 6 ai 25anni, suddivise percategorie. Speranze per le ’sincronette’dell’Around

Una tre giorni a Cesenatico

Volley club vincenteCon un secco 3-0 le ragazze del Volley club Cesena(pallavolo B2) domenica scorsa hanno battuto il CsiClai Imola. Ora le cesenati sono al terzo posto inclassifica, a un solo punto dalla seconda piazza cheè occupata proprio da Imola. I sogni di promozionesono sempre più concreti.

❚❚ Contro la Fiorentina bianconeri attesi da una gara difficile

Cesena, trasferta in terra toscanaMancano solo 5 giornate al terminedel campionato di serie A, e il Cese-na è di scena a Firenze. La trasfertadi domenica 3 maggio alle 15 alFranchi, vede i bianconeri di Roma-gna impegnati in una gara molto se-vera contro una delle squadre al ver-tice della massima serie, e impe-gnata in semifinale di Europa Lea-gue contro il Siviglia. Compito or-mai proibitivo per la truppa bianco-nera: il tempo stringe e la situazionedi classifica è assai compromessa inchiave salvezza. Dalla doppia tra-sferta di Genova, dalla quale dove-vano sortire almeno 4 punti percontinuare a sperare, è arrivato soloun punto, quello contro la Sampdo-ria. Contro il Genoa invece, il Cese-na è naufragato soccombendo per3-1, forse anche condizionato dal

pesante pareggio dell’Atalanta neiminuti di recupero contro l’Empoli. Nel frattempo il Cesena ha giocato,mercoledì scorso (col nostro setti-manale già stampato), in casa pro-prio contro l’Atalanta.Domenica scorsa il gol tardivo diCarbonero a 20’ dalla fine non è sta-to sufficiente ai romagnoli per rad-drizzare un punteggio già ampia-mente a favore dei rossoblù allena-ti da Gasperini. I liguri conducevanogià per 3-0 al 53’ grazie alle reti diBertolacci, Perotti su rigore e Pavo-letti. I nervi tesi a fine gara hannofatto sì che anche mister Di Carlo,dopo l’espulsione di Ze Eduardo, ve-nisse allontanato dal campo. Trop-po poco un punto in due gare perpoter sperare nella rimonta sul-l’Atalanta. La restante parte di ca-

lendario, dopo la trasferta in riva al-l’Arno di questa domenica, dice chei bianconeri incroceranno i guanto-ni col Sassuolo a domicilio il 10maggio, poi col Napoli al San Paolo,col Cagliari al Manuzzi, per poi fini-re a Torino contro i granata di Ven-tura. A quel punto, e forse anche prima, iverdetti definitivi potrebbero esse-re già scritti. Comunque vada il Ce-sena cercherà di tenere vivo l’inte-resse fino alla fine, anche se il pe-sante fardello di ritardo accumulatoall’andata ha pesato e non poco sulgià intricato cammino di Brienza ecompagni, impegnati da tanti mesiin una proibitiva e forse oramai va-na rincorsa verso la permanenza inserie A.

Eric Malatesta

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Giovedì 30 aprile 201522 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

i è svolta nel pomeriggiodi giovedì 16 aprile, pressol’Hotel San Marco aPontetaro di Parma, la

tappa del Tour delle Regioniriservata all’Emilia Romagna, allapresenza di quaranta dirigenti Csiin rappresentanza dei variComitati territoriali. Ha moderatol’incontro il presidente regionaleLamberto Menozzi. Per lapresidenza nazionale eranopresenti il presidente nazionaleMassimo Achini, il vicepresidentevicario Vittorio Bosio,l’amministratore nazionale PaoloBellei, il dirigente dell’Areaterritorio Daniele Pasquini, ildirettore dell’Area marketingStefano Gobbi, il componentedella Presidenza nazionaleSalvatore Maturo. Inrappresentanza del Comitato diCesena vi erano il presidenteLuciano Morosi, il direttoredell’Area sportiva Mauro Armuzzie l’aiuto consulente ecclesiasticodiacono Marco Casali.Riportiamo qui di seguito glistralci più significatividell’intervento del presidenteLuciano Morosi."Il Comitato Csi di Cesena appro-va e sostiene qualsiasi iniziativadella presidenza nazionale volta adiminuire sempre più le distanze che, in certiambiti, la separano un po’ troppo dalla real-tà dei comitati territoriali.Soprattutto con la presidenza Achini si è da-ta al Centro Sportivo Italiano una visibilitàstraordinaria, eccezionale, che ha visto piùvolte la nostra associazione far parlare di sé imedia più importanti del nostro Paese.Quindi possiamo dire che gli sforzi della pre-sidenza nazionale compiuti in questi ultimisette anni hanno certamente contribuito nonsolo a far conoscere meglio e di più la nostraaAssociazione, ma direi soprattutto a ricom-pattarla, a renderla più viva, coraggiosa eoperante.Quello che forse, a volte, rischia di vanificarei buoni intendimenti dei nostri dirigenti na-zionali potrebbe essere la sovrapposizione deitanti appuntamenti ed eventi da loro pro-

grammati con quelli offerti e proposti dal re-gionale. Pertanto, secondo me, occorrerebbeun maggior coordinamento tra la presidenzanazionale e quelle regionali, in merito allaprogrammazione dell’attività sportiva e for-mativa.Un’altra piccola osservazione che si traduceanche in suggerimento: alcuni comitati terri-toriali hanno difficoltà ad accedere ai bandidi concorso per l’ottenimento di contributipubblici, perché, a causa della complessità eburocrazia dei documenti da presentare,sproporzionati rispetto a quello che si può ri-cevere di ritorno, rinunciano in partenza allarichiesta.Sarebbe auspicabile che a livello regionale onazionale ci fosse un ufficio deputato a que-sto servizio che in maniera efficace, traspa-rente e imparziale, aiutasse le segreterie dei

Comitati territoriali ad accedere a questibandi.E, toccando un altro argomento, "aiutare chiè in difficoltà" non significa non dover con-trastare e porre rimedio al malcostume deinumerosi comitati inadempienti a livelloeconomico con la Presidenza nazionale, fattoche denota una scarsa "appartenenza" all’as-sociazione da parte di quei dirigenti che conquesto comportamento danneggiano non so-lo l’immagine propria di tutto il Csi, ma pro-curano disagi a tutti gli altri comitati onesti. Un altro problema che avvertiamo è lo scarsointeressamento da parte delle nostre Societàsportive agli appuntamenti di carattere isti-tuzionale, formativo e associativo. Si ha lasensazione che le nostre care Società sportivesi rivolgano a noi solo perché offriamo unservizio più competente, efficiente ed econo-

SOccasione di incontro e confronto.Quaranta i dirigenti del Csi in rappresentanza dei comitati territoriali

A Parma il Tour delle RegioniIn rappresentanza del Comitato di Cesena vi erano

il presidente Luciano Morosi, il direttore dell’Area sportiva Mauro Armuzzie l’aiuto consulente ecclesiastico diacono Marco Casali.

Nel suo intervento, Morosi ha messo l’accento su cosa potrebbe farela presidenza nazionale per aiutare i comitati nel sensibilizzare di più

le Società sportive a partecipare più intensamente alla vita associativa del Csi

Scacchi

“Assalto alla Rocca”Quarto appuntamentoVenerdì 1 maggio al Bar Novanta diMeldola, in via Roma, si svolgeràil quarto appuntamentodi "Assalto alla Rocca 2015”,tradizionale circuito di tornei di scacchiche coinvolge, a partire dalla primaverasino a fine estate, diverse località dellaRomagna.La competizione, giunta alla sua nonaedizione, prevede per ogni torneo6 turni di gioco con il sistemaitalo-svizzero da 30 minuti.Dalle 9 alle 9,25 si effettuano le iscrizionie, a seguire, i primi turni di gioco.Dopo la pausa pranzo, alle 14,30 vi sarà laripresa delle gare e alle 17,30 lapremiazione. Anche a questoappuntamento parteciperannogiocatori del circolo scacchistico“Paul Morphy” affiliato al comitato Csidi Cesena.

❚❚ Calcio a 5 e a 11

Fasi finalidei campionati

l 25esimo campionato di calcio a 5femminile, cui avevano aderito com-plessivamente dieci società, è giunto

alle sue battute conclusive con la dispu-ta dei play-off e dei play-out. er i primi, con gare di andata e ritorno, laPol. Fiorenzuola Tienneti di Cesena saràopposta alla Virtus San Mauro Mare e ilReal Toro Rivazzurra alla Città del Rubi-cone, mentre per i secondi lo Smile Te-am di Bellaria incontrerà la Dinamo Ron-tagnano e la Pol. Osservanza di Cesenase la vedrà con la Pol. 1980 di Santa Ma-ria Nuova.

Icalcio dilettanti maschile, prevista nelmese di giugno.Sempre sabato 3 maggio di turno i quar-ti di finale della Coppa delle Coppe dicalcio maschile a 11, rivolto alla catego-ria dilettanti, cui hanno avuto accessocompagini che hanno giocato nelle serie"A" e "B" dell’omonimo campionato di-lettanti. La finalissima si disputerà nellastessa giornata in cui si effettuerà la fi-nalissima della Supercoppa.

Le finali sono previste per il 22 maggio.Sabato 3 maggio invece saranno in scenai quarti di finale della Supercoppa di cal-cio dilettanti maschile a 11 con la parte-cipazione di otto squadre, provenientidalle serie "Eccellenza" e "A" del cam-pionato Csi riservato alla stessa categoria(la squadra vincente sfiderà l’Us Merca-tese 1931 nella finalissima allo Stadio co-munale, in occasione della giornata dipremiazioni del 46esimo campionato di

PARMA, GIOVEDÌ 16 APRILE:DA SINISTRA,DON PIETRO ADANI (CONSULENTEECCLESIASTICO CSI REGIONALE),MASSIMO ACHINI (PRESIDENTECSI NAZIONALE),MARCO CASALI (DIACONOE AIUTO CONSULENTE ECCLESIASTICOCSI DI CESENA)E LUCIANO MOROSI (PRESIDENTE CSICESENA)

mico di altri e non perché ci sfor-ziamo di stare accanto ai ragazzi,accompagnandoli nella crescita ecercando, con la nostra propostasportiva, di essere veramente lorod’aiuto.Per cercare di arginare un po’ que-sto fenomeno, ci impegniamo adorganizzare momenti ricreativi divario tipo, coinvolgendo il piùpossibile non solo le Società sporti-ve, ma anche le famiglie, oppurepartecipando ad eventi straordi-nari promossi dal nazionale e al-tro ancora, dove dirigenti, atleti efamiglie si ritrovano uniti in indi-menticabili esperienze.Inoltre, per cercare di arrivare conpiù incisività anche nelle parroc-chie, si è pensato qui a Cesena diaffiancare al consulente ecclesia-stico del nostro Comitato, già obe-rato da mille impegni, un diaconopermanente, giovane e amantedello sport. Il nostro vescovo ha ac-cettato la proposta dimostrandosensibilità e disponibilità piene.Cosa potrebbe fare la presidenzanazionale per aiutare i Comitatinel sensibilizzare un po’ di più leSocietà sportive a partecipare piùintensamente alla vita associativadel Csi?Non mi sento di chiedere allapre-sidenza nazionale ulteriori inizia-tive da intraprendere in questosenso, ma solo l’impegno di man-tenere quelle che già si stanno fa-cendo e, se possibile, migliorarle,raccogliendo i suggerimenti chealtri più capaci di me saprannofornire".

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Giovedì 30 aprile 2015 23Pagina Aperta

A Diegaro la “Fattoria dell’ospitalità”. I genitori dell’Anffas sono così:ostinati, non si fermano, lavorano non solo per i propri figli

Ho incontrato persone felici, domenica 19aprile alla festa per l’inaugurazione aDiegaro di Cesena della “Fattoria

dell’ospitalità” dell’Anffas, l’associazione cheriunisce 220 famiglie con persone disabili a Cesena edintorni.Tantissima gente venuta a vedere la meravigliafortemente voluta all’interno della nostra città davolontari che si sono dati tanto da fare e hannocreduto nella realizzazione di un progettostraordinario, non fermandosi di fronte al drammadell’arrivo di un figlio con una diagnosi, spessosenza via di scampo.Sono così i genitori dell’Anffas: ostinati, non sifermano, lavorano non solo per i propri figli, ma peri figli degli altri, gratuitamente. Chi può si impegnasenza sosta, chi non ce la fa invece non vienegiudicato … arriverà prima o poi anche per lui ilmomento in cui le fatiche della vita potranno esseremesse un po’ da parte in modo tale da condividere ilproprio tempo.L’Anffas mi ha sin da subito tremendamenteaffascinato: nel mio lavoro di insegnante di sostegnoe poi da genitore di tre figlie di cui una con gravideficit, negli anni, mi sono resa conto che a Cesena ilmondo della disabilità ruotava inevitabilmenteintorno a questa associazione che era riuscita a darvita poi ad altre incredibili opere: la cooperativaCils, la polisportiva Anffas, la coop. Cisa e altri centriimportanti nel nostro territorio, senza nulla toglieread altre realtà altrettanto valide nate da altre strade. Genitori con uno spirito imprenditoriale senzaeguali, con una capacità di valutare i rischi, maanche di osare. Vorrei poter scrivere tutti i nomi dichi mi ha colpito al cuore per lo straordinarioimpegno.Guardare quel palco in cui ballavano i 35 ragazzicon disabilità della “Rosa blu” mi ha riconsegnatoimmagini di persone bellissime: ognuno aveva unruolo, alcuni erano semplicemente orgogliosi di

✎ Il direttore risponde

indossare i loro abiti da danzatori, ma soprattutto liho visti felici e con loro tutti i loro cari. Mi sonoritrovata purtroppo a pensare che io non avrei fattoneanche dietro compenso quello che la giovanepresidente Francesca Montalti stava invecedonandoci: ballare con una bandana luccicante inmezzo a loro, disinvolta come sempre.Tantissime famiglie della città, soprattutto straniere,sono venute a vedere il nuovo centro aperto a tutti, atutti coloro che vogliono cominciare ad allenare losguardo verso la diversità. E a stare meglio.In questi momenti infatti tutti gli stereotipi e ipregiudizi sulla disabilità e tutte le nostrequotidiane fatiche possono solo sgretolarsi elasciare lo spazio a gioia pura.Grazie Anffas, benedetta anche dal nostro vescovo,grazie Cesena!Cordiali saluti.

Silvia Mosconi

Gentilissima signora Silvia, la sua lettera fa bencomprendere, anche a chi non conoscesse questaesperienza, il lavoro e l’impegno dell’Anffas e dialtre associazioni che operano nel nostro territorio.Un lavoro senza sosta, con la volontà anche disaper osare. Una nota di merito a cui diamo vocemolto volentieri.E’ poi bellissimo notare come cadano tutte ledifferenze e tutte le barriere, quelle che abbiamonegli occhi e nel cuore. I pregiudizi sono durissimia morire, ma se sappiamo metterci nella giustasintonia, allora con sorpresa scopriamo comel’altro è sempre simile a noi. Anzi, nell’altro, cispecchiamo. Ci vediamo riflessi con i nostri limiti ele nostre difficoltà.Grazie mille per la sua bella testimonianza. Ciscriva ancora.Cordialità.

Francesco [email protected]

L’Occhio indiscreto�

Fiori nella ‘panoramica’ sul colle di Bertinoro. Un gentile pensiero e un oc-chio romantico del fedele lettore Marino Savoia

“Ci sarà mai la volontà di creare un mondo senza frontiere?”Corsi e ricorsi della storia. Dopo i recenti tragici fatti nel Mediterraneo con centinaia di morti, alcune riflessioni e una domanda

ignor direttore,difficilmente vengo influenzato da quello che sento raccontare da certi media. Purlimitato che possa essere nelle mie conoscenze e capacità di analisi, faccio le mie

valutazioni senza farmi prendere dall’onda emotiva dei fatti, pur tragici che siano. Cercodi guardare in faccia la triste e dura realtà del vivere quotidiano mio e delle persone piùsvantaggiate di me, qualunque sia la loro origine nativa. Dopo l’ultima tragedia umanadei migranti morti nel Mediterraneo, ci chiediamo, a cominciare dai “potenti delmondo”, come intervenire per limitarne il massacro. I politici che contano, a cominciareda francesi, inglesi, americani e italiani, fanno a gara a chi le spara più grosse. Questicredono di far passare i loro messaggi, cercando di convincere l’opinione pubblica che èsolo tutta colpa delle lotte di potere delle fazioni tribali presenti in Libia che nonpermettono l’insediamento di un governo regolarmente eletto. Sono realtà che fannoparte della storia e cultura di questo Paese da tempo. Noi ci riconosciamo nei partiti eloro nelle tribù. Da che mondo è mondo, ogni nazione ha una sua storia e identità, bellao brutta che sia. Non si scopre l’acqua calda affermando che ogni Stato, se vuoleraggiungere l’autodeterminazione, deve conquistarsela e non essere imposta perinteressi economici e militari dalle potenze economiche del mondo! L’esempiodell’Afghanistan, Iraq, ex Jugoslavia per citarne alcune, non ha insegnato niente di utileai “gendarmi del mondo” Russia compresa, anche se con minori responsabilità eccettoin Afghanistan, che mi ricordi. Mentre in Iraq il dittatore Saddam Hussein venivaregolarmente processato da un loro tribunale, il despota Gheddafi veniva giustiziatosenza essere processato. Anziché cercare di”usare le armi” della diplomazia per risolverein questi Paesi i problemi della leadership politica, si è preferito usare le armi da guerra.Le armi da guerra, come il petrolio, sono un business per chi le produce e, comequalsiasi alto prodotto industriale, sono fonte di ricchezza economica e lavoro permigliaia di persone. Questa è la realtà oggettiva, il resto rientra nella solita demagogia.

S Un mondo senza armi e senza guerre rimarràsempre nell’immaginario collettivo dellepersone di buona volontà. Non a caso papaFrancesco, spiazzando tutti i politici estrateghi militari di casa nostra e non solo, haparlato di “terza guerra mondiale” seppurframmentata in vari Stati e a poca distanzadall’Europa.Le ultime notizie ci dicono che più di unmilione di migranti è in attesa di partire perl’Europa. Non credo che l’Italia abbiasufficienti risorse economiche per far fronte aibisogni primari, che sono: casa, lavoro eservizi sociali di quanti si fermeranno nelnostro territorio. Ci sarà sicuramente infuturo, come naturale conseguenza, unostravolgimento di ordine sociale in Europa.Non so se i nostri nipoti verranno preparatiadeguatamente al cambiamento e comereagiranno di conseguenza. Penso agli StatiUniti e adesso di nuovo anche in Sudafricadove le etnie di colore (neri in particolare),stentano ancora a essere riconosciute comeesseri umani alla pari.Come tutti, non ho la verità in tasca, ma provoa dire la mia su questi esodi di massa di cui la

storia ci ricorda essercene stati altri: daibabilonesi cacciati da Babilonia dagli Assiri edagli ebrei che Mosè guidò dall’Egitto alla“terra promessa”, l’attuale Palestina. Tuttoebbe inizio nella storia dell’uomo con lacacciata dal “Paradiso Terrestre” di Adamo edEva. Da allora sono iniziati i problemi disopravvivenza dell’umanità. Poi, perdifendersi da altri simili, ha con le frontieredelimitato il proprio territorio che, in caso dipericolo, viene difeso con le armi dalleproprie Forze Armate. Le frontiere sonoanche necessarie per “difendere” la propriaidentità nazionale, sociale, culturale ereligiosa. A questi Paesi in guerra con se stessiè stata data l’indipendenza dal colonialismo,ma a quanto pare non è servito a nulla.Fuggendo in massa non risolveranno iproblemi del loro Paese e ovunque andrannosaranno considerati stranieri per molti annicon tutte le conseguenze di ordine sociale ereligioso. Domanda: ci sarà mai la volontà dicreare un mondo senza frontiere fisiche,politiche, etniche, culturali e religiose dovetrovare quel Paradiso terrestre perduto?

Marino Savoia

Papa Francesco: la sua carezza,il mio Gratta&VinciCaro direttore,non mi sembra vero, il Papa mi sta di fronte! Gli tendola mano, mi sorride stringendola con affetto dopoaverla stretta a Francesca, mia moglie da appenacinque giorni.È passata una settimana da uno degli eventi più bellidella mia vita (senza dimenticare la prima Comunione,

la Cresima, l’Accolitato di dieci anni fa): il miomatrimonio, l’11 aprile scorso... E adesso sono quinello studio di casa davanti al computer a pensare eripensare a tutti questi eventi... mammamia!Carissimo Francesco, il Signore ci vuole bene!Veramente! Anzi, ci ama! Ce lo dimostracontinuamente. Tutti i santi giorni “obbedisce” aisacerdoti e si fa Pane e Vino per il nostro cammino, sifa Misericordia dimenticandosi le nostre debolezze;il Papa ce lo sta ricordando, Dio si fa buon

Samaritano... Benedicele nozze come fece aCana di Galilea... pernon parlare dei suoiservi: i sacerdoti, suoiprofeti che unge econsacra con il sacroCrisma... Beh, nonvoglio farti il ripasso dicatechismo, ma solorenderti partecipe diquesto “momento” dispeciale Grazia che sto vivendo.Chi l’avrebbe mai detto? Chi ci avrebbe scommesso sopra? Io, un uomo di 53anni, senza lavoro, con tutto il mio carico, non tutto rose e fiori, dicambiamenti, lutti, di prove e riprove, di “bastonate” e poche carezze, hoimparato a dire “sì” e a fidarmi di Dio! Se mi ha dato Francesca per sposa e ioviceversa a lei un motivo buono lo deve avere...Eppure... Dio mi ama. E mi dice: “Sono Io la tua Provvidenza!”.Ho imparato anche ad accettare il dolore: le delusioni cocenti, i progetti andatia vuoto. Per non parlare della separazione dalle persone care... e da quello chetutti i giorni ci succede attorno, di famiglie che si sfasciano, di ragazzi cheabbiamo cresciuto fino alla gioventù e che abbandonano la fede... dei conventie i seminari sempre più vuoti.Eppure... Dio mi ama. Dio ci ama! E uno dei suoi regali, uno dei più grandi è laChiesa, i suoi Papi, uno più importante e diverso dall’altro andando a ritroso finoa Giovanni XXIII. È lì che mi chiama a realizzarmi veramente come uomo, comecristiano impegnato e come marito... Amen.Ancora grazie a te e a tutta la redazione per gli auguri, l’amicizia, la cortesia e lapazienza che sempre avete nei miei confronti. Dio vi benedica!

Massimo “pepe” Pieri

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C.I.P. - Via del Seminario 85 - Corriere Cesenate 2015

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