Corriere Cesenate 16-2013

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Giovedì 18 aprile 2013 anno XLVI (nuova serie) numero 16 euro 1,20 16 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Editoriale Quando Dio chiama... di Filippo Cappelli Longiano 16 Lavori in corso per sistemare la provinciale Cesenatico 15 Per la Nove Colli “invasione” di stranieri Sarsina 17 Quarto: la Pro loco sollecita la connessione Adsl Cultura 19 Il “Caos” del Fantaguzzi Nuova edizione Mattone pesante Le difficoltà del comparto edile è sotto gli occhi di tutti: compravendite a rilento, aziende che chiudono, cantieri non ultimati. È l’aspetto principale della crisi, una crisi che a cascata attanaglia anche altri comparti. Gli ope- ratori del settore, in questo periodo, non parlano volentieri, ma sperano in una ripresa. Si costruisce poco “nuovo”, ma c’è spazio per le ristruttura- zioni. Un altro filone da sfruttare è quello della riqualificazione energetica. Le famiglie, e specialmente le giovani coppie, hanno meno soldi. Calano i prezzi delle abitazioni e diminuiscono i costi per l’affitto. Le banche oggi sono più accorte e prestano denaro evitando gli eccessi di qualche anno fa. Primo piano alle pagg. 4 e 5 Un cantiere edile nel Cesenate “C he cosa hai tu che non abbia ricevuto?”. La domanda di san Paolo ai fedeli di Corinto è di una evidenza solidissima. Tutto ciò che è determinante nella vita di un uomo (che sia un figlio, l’amore, fino alla vita stessa) ha questa caratteristica: è donato, è un’offerta. Così è la vocazione. La ragione è semplice quanto imponente: “Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è Lui che ha amato noi”, si legge nella prima Lettera di San Giovanni. C’è sempre un amore che cammina davanti a noi, e che allo stesso tempo ci accompagna fianco a fianco: il fatto determinante è l’amore da cui si è chiamati, l’ascolto di una Parola. Dico questo perché, insieme a due compagni, sarò ordinato diacono sabato prossimo. E quella Parola la dovremo proclamare, insegnare, vivere. E i motivi per ringraziare di questo dono sono innumerevoli, a partire dalla data scelta per l’ordinazione: il 21 aprile si celebra infatti la Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni. Ogni vocazione è una storia d’amore, quindi singolare e personalissima. Tutte partono dall’ascolto e dall’accettazione. Dal ‘sì’ con cui la si accoglie. Credo sia impossibile rifiutarla, quando si intende la voce di Dio così chiaramente. L’uomo ha la forza e il privilegio di veder chiaro nelle sue cose il giorno in cui decide di accettare fino in fondo il significato della preghiera di Gesù: “Padre, sia fatta la tua volontà”. Certo, il Signore rispetta i nostri tempi, pazienta come un buon insegnante. Eppure: accettare l’attesa stessa non è forse “fare la volontà di Dio”? Accettare anche un lungo periodo d’indecisione, pregare sulle nostre debolezze, affidare le inquietudini e i dubbi alle larghe braccia di Dio non significa confidare nella sua azione che prepara giorno dopo giorno il nostro domani? È celebre il detto di Cartesio “Cogito, ergo sum” (“Penso, quindi esisto”). Il teologo Karl Barth ha introdotto in questa frase una piccola variante che la rivoluziona: “Cogitor, ergo sum”: “Sono pensato (da Dio) e quindi esisto”. Il futuro intimorisce, e a volte sembra farsi più oscuro, e sgomenta. Ma è necessario il buio, è necessaria l’oscurità della fede per non essere feriti dalla troppa luce di Dio. Fidarsi di una chiamata, di una vocazione, è iniziare un cammino: non è una misteriosa e crudele astuzia di un Dio che si nasconde senza dire il perché, ma un cammino d’amore e di scoperta graduale. È vero, i tempi possono essere diversi: forse il cielo stellato di Abramo e degli uomini delle tende era meno oscuro di oggi? Alla fine, tutto il nostro destino è in quell’intenso atto che l’uomo può compiere: ascoltare la voce di Dio. Diocesi 7e 8 Sabato 20 aprile la comunità avrà tre nuovi diaconi Regala 100mila euro a una missione in Tanzania Cesena 13 I l risarcimento di un in- cidente finisce in soli- daretà. Il gesto esemplare di una insegnante in pen- sione L’ ordinazione, alla vigilia della 50esima Giornata di preghiera per le voca- zioni, alle 18 in Cattedrale a Cesena Informazioni e prenotazioni CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511 www.viaggimanuzzi.it LE NOSTRE PROPOSTE EGITTO - MARSA ALAM Bravo Club Moreen Beach Trattamento all inclusive partenze di maggio da 557 euro EGITTO - MARSA MATROUH Bravo Club Almaza Beach Trattamento all inclusive partenze di maggio da 511 euro MESSICO - PLAYA DEL CARMEN Bravo Club Viva Atzeca Trattamento all inclusive partenze di maggio da 1.091 euro CUBA - VARADERO Sea Club Laguna Azul Trattamento all inclusive partenze di maggio da 1.097 euro GRECIA - RODI iClub Royal Lindos Trattamento all inclusive partenze di maggio e giugno da 532 euro ITALIA - CALABRIA Bravo Club Pizzo Calabro Trattamento all inclusive partenze di giugno da 315 euro I l messaggio del vescovo Douglas ai fedeli delle varie Zone pastorali, in occasione della Festa del- la Madonna del Popolo Speciale 10-11 “Maria, ricordati del popolo cristiano che a te si affida” T utta la comunità dioce- sana è invitata a parte- cipare all’appuntamento guidato da monsignor Re- gattieri Diocesi 6 Giovedì 25 aprile Pellegrinaggio a Sant’Apollinare

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Corriere Cesenate di giovedì 18 aprile 2013

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Giovedì 18 aprile 2013anno XLVI (nuova serie)numero 16euro 1,20

16Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

EditorialeQuando Dio chiama...di Filippo Cappelli

Longiano 16Lavori in corsoper sistemarela provinciale

Cesenatico 15Per la Nove Colli “invasione”di stranieri

Sarsina 17Quarto: la Pro loco sollecita la connessione Adsl

Cultura 19Il “Caos”del FantaguzziNuova edizione

Mattone pesante

Le difficoltà del comparto edile è sotto gli occhi di tutti: compravendite arilento, aziende che chiudono, cantieri non ultimati. È l’aspetto principaledella crisi, una crisi che a cascata attanaglia anche altri comparti. Gli ope-ratori del settore, in questo periodo, non parlano volentieri, ma sperano inuna ripresa. Si costruisce poco “nuovo”, ma c’è spazio per le ristruttura-zioni. Un altro filone da sfruttare è quello della riqualificazione energetica. Le famiglie, e specialmente le giovani coppie, hanno meno soldi. Calano iprezzi delle abitazioni e diminuiscono i costi per l’affitto. Le banche oggisono più accorte e prestano denaro evitando gli eccessi di qualche anno fa.

Primo piano alle pagg. 4 e 5

Un cantiere edile nel Cesenate

“Che cosa hai tu che non abbiaricevuto?”. La domanda di sanPaolo ai fedeli di Corinto è di una

evidenza solidissima. Tutto ciò che èdeterminante nella vita di un uomo (che siaun figlio, l’amore, fino alla vita stessa) haquesta caratteristica: è donato, è un’offerta.Così è la vocazione. La ragione è semplice quanto imponente:“Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è Luiche ha amato noi”, si legge nella primaLettera di San Giovanni. C’è sempre unamore che cammina davanti a noi, e che allostesso tempo ci accompagna fianco a fianco:il fatto determinante è l’amore da cui si èchiamati, l’ascolto di una Parola. Dico questoperché, insieme a due compagni, saròordinato diacono sabato prossimo. E quellaParola la dovremo proclamare, insegnare,vivere. E i motivi per ringraziare di questodono sono innumerevoli, a partire dalla datascelta per l’ordinazione: il 21 aprile si celebrainfatti la Giornata mondiale di preghiera perle Vocazioni.Ogni vocazione è una storia d’amore, quindisingolare e personalissima. Tutte partonodall’ascolto e dall’accettazione. Dal ‘sì’ concui la si accoglie. Credo sia impossibilerifiutarla, quando si intende la voce di Diocosì chiaramente. L’uomo ha la forza e ilprivilegio di veder chiaro nelle sue cose ilgiorno in cui decide di accettare fino in fondoil significato della preghiera di Gesù: “Padre,sia fatta la tua volontà”. Certo, il Signorerispetta i nostri tempi, pazienta come unbuon insegnante. Eppure: accettare l’attesastessa non è forse “fare la volontà di Dio”?Accettare anche un lungo periodod’indecisione, pregare sulle nostre debolezze,affidare le inquietudini e i dubbi alle larghebraccia di Dio non significa confidare nellasua azione che prepara giorno dopo giorno ilnostro domani?È celebre il detto di Cartesio “Cogito, ergosum” (“Penso, quindi esisto”). Il teologo KarlBarth ha introdotto in questa frase unapiccola variante che la rivoluziona: “Cogitor,ergo sum”: “Sono pensato (da Dio) e quindiesisto”. Il futuro intimorisce, e a volte sembrafarsi più oscuro, e sgomenta. Ma è necessarioil buio, è necessaria l’oscurità della fede pernon essere feriti dalla troppa luce di Dio.Fidarsi di una chiamata, di una vocazione, èiniziare un cammino: non è una misteriosa ecrudele astuzia di un Dio che si nascondesenza dire il perché, ma un cammino d’amoree di scoperta graduale. È vero, i tempipossono essere diversi: forse il cielo stellato diAbramo e degli uomini delle tende era menooscuro di oggi? Alla fine, tutto il nostrodestino è in quell’intenso atto che l’uomopuò compiere: ascoltare la voce di Dio.

Diocesi 7e8Sabato 20 aprilela comunità avràtre nuovi diaconi

Regala 100mila euroa una missionein Tanzania

Cesena 13

Il risarcimento di un in-cidente finisce in soli-

daretà. Il gesto esemplaredi una insegnante in pen-sione

L’ordinazione, alla vigiliadella 50esima Giornata

di preghiera per le voca-zioni, alle 18 in Cattedralea Cesena

Informazioni e prenotazioniCESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511

www.viaggimanuzzi.it

LE NOSTRE PROPOSTE✔ EGITTO - MARSA ALAM Bravo Club Moreen Beach

Trattamento all inclusivepartenze di maggio da 557 euro

✔ EGITTO - MARSA MATROUH Bravo Club Almaza BeachTrattamento all inclusivepartenze di maggio da 511 euro

✔ MESSICO - PLAYA DEL CARMEN Bravo Club Viva AtzecaTrattamento all inclusivepartenze di maggio da 1.091 euro

✔ CUBA - VARADERO Sea Club Laguna AzulTrattamento all inclusivepartenze di maggio da 1.097 euro

✔ GRECIA - RODI iClub Royal LindosTrattamento all inclusivepartenze di maggio e giugno da 532 euro

✔ ITALIA - CALABRIA Bravo Club Pizzo CalabroTrattamento all inclusivepartenze di giugno da 315 euro

Il messaggio del vescovoDouglas ai fedeli delle

varie Zone pastorali, inoccasione della Festa del-la Madonna del Popolo

Speciale 10-11“Maria, ricordatidel popolo cristianoche a te si affida”

Tutta la comunità dioce-sana è invitata a parte-

cipare all’appuntamentoguidato da monsignor Re-gattieri

Diocesi 6Giovedì 25 aprilePellegrinaggioa Sant’Apollinare

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Giovedì 18 aprile 2013 3Opinioni

“Sì, mi mancava qualcosa.Qualcosa che desse un senso alla mia vita”

vevo diciannove anni e come per Abramoil mio era un Dio ancora sconosciuto, non sapevo che cosavoleva da me, non sapevo dove mi voleva portare.

Ho sentito solo l’Amore che mi attirava a sé, che mi chiamava pernome, che mi ripeteva “fidati di me”…La mia è una storia semplice.Fin da piccola il Signoremi ha fatto conoscere il suo amore mettendo al mio fiancopersone che mi hanno amato e accompagnatocon tenerezza e discrezione. Sicuramentelo spirito francescanodi semplicità e gioia nel servizio che respiravo nella miaparrocchia è stato il terreno buono in cui il Padre ha volutoseminare la sua piantina.Sono cresciuta desiderosa di donarmi agli altrianche con il mio lavoro: volevo fare il medico,questo era il mio grande progetto…Dopo il liceo mi sono iscritta all’universitàe ho iniziato a frequentare i corsi.Tutto sembrava procedere secondo i miei piani.Continuavo a uscire con gli amici, a prestare servizionel mio gruppo scout e in parrocchia, partecipavo agli incontricon i giovani francescani… ma la voce del Maestro continuava anon darmi pace:“Sara, una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai,distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni eseguimi” (Lc 18,22). Quante volte avevo sentitoquella frase e quante volte mi aveva lasciato indifferente; forseperché credevo che Lui non parlasse a me.Ma quel giorno, nel silenzio,ho sentito proprio il mio nome… ed è stato tutto diverso.Sì, mi mancava ancora qualcosa, qualcosa che desse un senso allamia esistenza, o meglio… mi mancava Qualcuno.Ed è arrivato Lui. Dopo che le Sue parole ti raggiungononon puoi più far finta di niente: ti sconvolge la vita,e non solo quella interiore.Era infatti diventato sempre più difficile giustificare con gli amicii miei strani appuntamenti quotidiani..ma l’esigenza di pregare e di stare con Lui era divenuta così forte

A

al punto che la mia giornata vedeva ormai il suo centronell’Eucarestia e nelle parole che quel giornoil Signore avrebbe pronunciato per me.È nato allora un rapporto così stretto e intimo diamicizia che non avrei mai creduto possibile…”.Così scrivevo da novizia, circa diciotto anni fa…e ora posso confermare con gioia e gratitudineche il Signore mantiene ciò che promette,ora che sono legata a Lui in un patto di amoreindissolubile con la professione religiosa,ora che gli appartengo totalmente e per sempre.Vale la pena dirgli di sì, il primo giornoe ogni giorno, credere nella sua fedeltàe nel suo amore, fidarsi del sogno che Luiha su ognuno di noi.

Sara Dell’Amico

Giornata Vocazioni: la testimonianza di una suora

CSguardo sfuocato sull’immigrazione

Collage... di un mese vissuto intensamente (foto Sir)

Necessario mettere a fuoco bene il fenomeno. tante sorprese e meno pregiudizi

La fotografia

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Giovedì 18 aprile 20134 Primo piano

L’edilizia deve puntareal risparmio di energiaChi vende o affitta un edificio è obbligato a presentare il certificato che attesta la classe energeticaIn media costa 250 euro

Da fine 2008, anno in cui è entrata invigore la nuova normativa sullacertificazione energetica degli edifici , afine 2012 , sono 267.018 gli attestatirilasciati in Emilia Romagna. L’obiettivodi avere un parco immobiliare altamenteefficiente è però ancora lontano, datoche il 48,5 per cento degli edifici è statoclassificato come poco performante(classi G e F), mentre solo l’8 per centodegli edifici certificati nella provincia

rientra nelle categorie ad alte prestazioniper quanto riguarda i consumi (ovveroA+, A e B). Risulta piuttosto evidente che in EmiliaRomagna gli edifici non possano dirsi’risparmiosi’: ben il 33,7 per cento degliimmobili per cui è stata rilasciata lacertificazione risulta essere registrato inclasse G, e il 14,8 per cento in classe F. Sesi guarda alle singole province, Rimini èla più virtuosa seguita da Forlì-Cesena. Guardando alle certificazioni ottenuteper edifici altamente performanti, inEmilia Romagna solo il 6,1 per centodegli immobili ha ottenuto lacertificazione energetica classe B, l’1,6per cento ha ottenuto quella classe A eun piccolissimo 0,32 per cento quella A+.Un dato che proviene in gran parte dalle’nuove costruzioni’ e che evidenziaperciò la necessità di puntaremaggiormente su politiche cheincentivino la riqualificazione energeticasul patrimonio già esistente; anche se inRegione, è Rimini la provincia con ilrisultato regionale migliore (intendendo

la percentuale di attestati A, A+ e Brilasciati rispetto al totale), seguita daForlì-Cesena, Parma, Bologna, Piacenza,Modena, Ravenna, Ferrara e RaggioEmilia. Analizzando, invece, la provenienzadelle domande si vede che in EmiliaRomagna, la maggior parte di quelleconcesse, proviene dal segmentoresidenziale (79,5 per cento), mentre ilrestante 20,5 per cento dal nonresidenziale.Nel caso in cui si debba vendere oaffittare una abitazione, il certificatoenergetico è obbligatorio. Il tecnicoabilitato, in genere un geometra oingegnere o architetto, effettua unsopralluogo rilevando lo spessore dellepareti, la presenza di materiali isolanti,verificando la tenuta di infissi, lapresenza di doppi vetri, l’efficienza dellacaldaia, l’esistenza di verande ai balconiche migliorano l’isolamento. Il costo, in provincia di Forlì-Cesena, siaggira attorno ai 200-250 euro per ognicertificato.

I numeriImprese in caloAndamento negativo per l’edilizia-Continuano a diminuire le imprese attive (-3,4 per cento) e in cui è in forte calol’occupazione, la domanda e la produzione,mentre crescono le difficoltà finanziarie. Daidati delle Casse Edili risulta, fra gli altri cali,una flessione notevole delle ore lavorate: -12,2 per cento. Ecco alcuni dati illustrati dal"Rapporto sull’Economia della provincia diForlì-Cesena 2012", presentato dallaCamera di Commercio di Forlì Cesena. "Sulle nuove costruzioni vi è stato un caloesagerato. E quello su cui oggi lavoriamo dipiù sono le ristrutturazioni e lemanutenzioni - spiegano dalla CdcCostruzioni srl -". L’impresa che da sempreopera nel territorio di Cesena e Cesenaticonon ha compiuto nuovi investimenti."Riguardo alle nuove costruzioni cheabbiamo realizzato nell’ultimo periodoancora vi sono degli invenduti. Siamo stati

previdenti e negli ultimi anni non abbiamopuntato troppo sul ’nuovo’. Il mercatoimmobiliare infatti con l’introduzionedell’Imu ha subito una forte battutad’arresto. La seconda casa non è più cosìfacile da proporre come investimento".Il trend sembra riguardare tutto il panoramaregionale. Al 31 dicembre 2012 le impreseattive nelle costruzioni erano 73.489 unità,vale a dire il 2 per cento in meno rispettoalla fine dell’anno precedente. Questo nuovocalo è stato determinato soprattutto dalleimprese impegnate nei lavori di costruzionespecializzati (-877 unità, -1,6 per cento), mala riduzione è stata più rapida per quelleattive nella costruzione di edifici (-3,2 percento, -645 unità).Considerando la forma giuridica delleimprese la loro diminuzione è data dal calodelle ditte individuali (-1.202 unità, -2,3 percento) e quindi delle società di persone (-338 unità, -3,9 per cento). Si è arrestata lafase di crescita delle società di capitale (-0,1per cento), mentre sono aumentate le altreforme giuridiche, cooperative, (+1,7 percento).

Barbara Baronio

Francesca Siroli

profonda il mercatodella casa eall’orizzonte non sivede la fine della

tempesta. Anche a Cesena ilmercato del ’mattone’ segnaun profondo calo, conflessioni del 30-40 per centorispetto agli ultimi due anni.E’ quanto emerge daun’analisi effettuata da unprofessionista del settore,rappresentante di diverse

agenzie immobiliari locali,che per poter parlare conpiù franchezza ci ha chiestodi rimanere anonimo. "Il trend negativo è causatodalla difficoltà per i nostriclienti di reperire il credito -spiega-. Mentre prima lebanche erogavano mutuiper l’intero valore dallacasa, e in alcuni casi ancheoltre, ora finanziano almassimo fino all’80 percento del valore dellaperizia, che nonrappresenta il reale valoredell’immobile". In pratica,le banche, per proteggersi inmodo più ampio daeventuali mancatipagamenti, richiedono che

il mutuatario concorraall’acquisto dell’abitazionecon una fetta più grande dimezzi propri. Il mercato delcredito risulta piùequilibrato, ma il mutuodiventa sempre più unmiraggio. Le famiglie con menorisorse, in particolare quelleformate da giovani coppie,trovano sempre più ostacolinell’acquisto della primacasa. In questo caso si rivelafondamentale l’intervento

dei genitori. "Per unimmobile sull’ordine di200mila euro, di solito lagiovane coppia riesce aaccollarsi un mutuo che vadal 20 al 30 per cento delvalore della casa, per il restosono i genitori a metteremano al portafoglio",afferma. Dopo anni disopravvalutazione anchedel 20-30 per cento, il valoremedio delle abitazioni hasubito una flessione. "Siamonell’ordine di un 20-25 percento in meno - proseguel’agente immobiliare -. Seprima un appartamentocon due camere da letto sivendeva a non meno di

220mila euro, oggi bastano180mila euro. Gliimprenditori che seguonoquesto trend riescono amuovere il mercato".Oggi un’abitazione inperiferia ha un prezzo almetro quadro di 2mila euro,che sale a 2.500-3mila per ilcentro cittadino, ma "latrattativa tra acquirente evenditore può dare ampimargini per abbassareulteriormente il prezzo".La fascia alta e altissima delmercato immobiliare, cherappresenta una nicchia, alcontrario non conosce crisi."Un attico si riesce sempre apiazzare, anzi si registra unacarenza di immobili dipregio. E’ cambiata però latipologia: si vende piùfacilmente unappartamento in centropiuttosto che la villa, la cuigestione è certamente piùimpegnativa", evidenzia.In calo anche i prezzi degliaffitti. "La flessione è statadel 10 per cento: per unbilocale in centro il canonemensile è sceso da 550 euroa 480-500 euro", dice. E non si punta piùsull’investimentoimmobiliare, consideratofino a qualche anno fa il piùsicuro oltre che redditizio.Oltre all’Imu, anche lacaduta dei canoni dilocazione scoraggianonell’immediatol’investimento nel mattone.

S

Case: il mercato è in bolletta

Parla un agenteimmobiliaredi Cesena: "Affittiin diminuzionedel 10 per cento"

Compravendite in calo del 30-40 per centoPer le giovani coppie il mutuo diventa unmiraggio. Quotazioni delle case in calo del25 per cento. Reggono le abitazioni di lusso

Spazio ai professionisti"Fino a quelche anno fa ilpasticcere, l’idraulico ol’avvocato che avevano messo daparte un po’ di soldi, si buttavanella costruzione di unapalazzina fino a raggiungereguadagni fin troppo facili. Oggi,per fortuna, questo modo dicondurre gli affari è finito e d’orain poi ci sarà spazio solo per leaziende serie e consolidate". Loafferma un tecnico del compartoche preferisce restarenell’anonimato. E aggiunge:"Acquisto area, vendita sullacarta e costruzione: un modo difare che non si pratica più. Fino a4 anni fa era la norma nelcesenate. Comperare su undisegno è sempre un azzardo. Hosentito giovani coppie dire,appena entrati nel nuovoappartamento in costruzione,che sulla carta sembrava piùgrande". Secondo il tecnico, stannochiudendo molte ditteimprovvisate, gente che si eramessa a costruire senza avereuna storia alle spalle: "Nellamaggior parte dei Paesi europei,i costruttori sono professionistiche, con capitali propri, portanoavanti le zone residenziali.Penso che al giorno d’oggi uncostruttore debba ragionare intermini di basse percentuali diguadagno: se investe unmilione, è ragionevole che possaguadagnare 30mila euro e non300mila come avveniva qualcheanno fa".

Cris. Rici.

Foto archivio Leo

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Giovedì 18 aprile 2013 5Primo piano

Dopo la casa passivaè in arrivoil condominio passivoNuove tipologie di abitazioni. Predilezioneper le energie alternative e gli spazi comuniCosì si abbattono i costi di costruzione

Cristiano Riciputi

na casa che non consuma quasinulla, che si riscalda con pochecentinaia di euro l’anno, che habollette della corrente elettrica

quasi azzerate. Non è fantascienza, maqualcosa che, lentamente, si sta affacciandoanche nella realtà cesenate. La casa passivaè un’abitazione che integra e sfrutta tutte leenergie alternative e le razionalizza in uninvolucro (i muri) ad altissima efficienza.L’architetto Gabriele Borghetti di Cesena(della parrocchia delle Vigne, come dice conorgoglio) ci crede davvero, tant’è che haprogettato la propria casa seguendo questicriteri. "Non esiste una ricetta valida per tutti -spiega l’architetto - o una soluzione dimateriali univoca. Ogni nuova costruzionepassiva va progettata in base al luogo in cuisi costruisce. La pendice di una collinarisponde in maniera diversa rispetto allapianura centuriata. Una zona di mare è ben

diversa dal centro di un paese. Le fonti energetiche alternative sono tutte valide, manon tutte applicabili a ogni singolo progetto. Lo scopo è ottenere il massimorendimento contenendo i costi al livello di una struttura tradizionale".In zona Case Finali a Cesena sta per partire la costruzione un condominio di socialhousing di 25 appartamenti che, oltre allo standard passivo, propone una nuovamodalità di gestione sociale degli spazi collettivi. Con social housing si intendequella che una volta era l’edilizia popolare ma che, al giorno d’oggi, sarebbe megliodefinire come edilizia a prezzo ridotto rispetto al mercato."Il condominio - continua Borghetti - è stato progettato per consumare il menopossibile. Ad esempio, è stata rispolverata una pratica utilizzata nelle grandi cittàfino agli anni ’50, cioè quella di servizi comuni. Un esempio: il nuovo stabile avràuna lavanderia condominiale. Dal proprio appartamento si potrà prenotare lalavatrice per poi scendere solo nel momento scelto". Ciò comporta una serie di risparmi: invece di 25 lavatrici ne bastano poche unità e

Uquindi ogni famiglia non deve compraresingolarmente tale elettrodomestico. Nonserve lo spazio in bagno o in veranda doveposizionarla. Il costruttore risparmia sugliattacchi e gli impianti di scarico in 25appartamenti. Si può effettuare un accumulocentralizzato di energia e quindi ognifamiglia consumerà meno energia elettrica,con un risparmio sensibile sulla bolletta. L’architetto precisa che "questo è solo unesempio di questa nuova concezione dellacasa. Ci saranno anche orti, una sala per icompleanni, un ambiente per un’eventualebiblioteca. Oltre alle energie alternative si èpensato alla miglior gestione possibile deglispazi".Redatto dallo studio Archefice di Cesena,questo progetto è stato selezionato sullabase di un invito pubblico rivolto agli studi ealle imprese del territorio per lapartecipazione - a titolo gratuito - aun’iniziativa europea e, sulla base delle suecaratteristiche, scelto come caso studio diPassREg. Quando si procederà alla suaesecuzione ne saranno analizzati gli stadi diavanzamento, le tecnologie e le soluzioniadottate.Ma come può una casa passiva consumare

poco? "E’ tutta una questione diprogettazione - aggiunge Borghetti - e, insecondo luogo, di materiali ed energiealternative. Prima di tutto va studiatal’esposizione. A sud vanno collocate lefinestre in modo da avere ambienti luminosie soleggiati. A nord le aperture vannolimitate al massimo. Muri esterni da 50centimetri, magari in silicato di calcio,contribuiscono a creare un involucro adaltissima coibentazione. Spesso il tetto puòessere staccato di qualche centimetro inmodo da lasciare un vuoto: oltre aproteggere serve anche per fare ombra edevitare le alte temperature estive".Impianto fotovoltaico con impianti diaccumulo, pompe di calore, acqua caldagrazie al sole e geotermia sono le principalienergie alternative da sfruttare. "Il geotermico è interessante - spiegal’architetto - perché permette di sfruttareuna costante di temperatura riscontrabilenelle profondità del terreno. In genere siscavano piccoli pozzi a 80 metri diprofondità e si ottiene così aria atemperatura costante, che in inverno scaldae in estate raffredda rispetto alle temperatureesterne".

L’ultima novità consistenella lavanderiacondominialecentralizzatache si prenota dal proprioappartamento

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Giovedì 18 aprile 20136 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte; 7.45 Chiesa Benedettine; 8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico,San Rocco, Santo Stefano,Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi17.00 Cappella dell’ospedale (no

al sabato) 18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo, Sant’Egidio

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X

20.30 Villachiaviche, Gattolino

Messefestive7.00 Cattedrale, San Rocco7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Mauro in Valle,San Giorgio, Gattolino,San Pio X, San GiovanniBono, Sant’Egidio,Calisese, Torre del Moro,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,Tipano, San Cristoforo,

Roversano8.45 San Giuseppe

(corso U. Comandini)9.00 Santo Stefano,

San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Santuario dell’Addolorata,

Madonna delle Rose,Osservanza,Sant’Egidio,Villachiaviche, San Mauroin Valle, Bagnile, Casale,Montereale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro, San Pio X,Cappuccini, IstitutoLugaresi, Sant’Andrea inBagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono, Borello

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Sant’Egidio, San Giovanni Bono,Villachiaviche, Addolorata,San Domenico, Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Martorano,San Demetrio, Bulgaria,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, San Pietro,

Osservanza, San Pio X,Istit. Lugaresi, Case Finali,San Rocco

17.00 Cappella del Cimitero

17.30 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San Rocco,

San Domenico, San Pietro18.30 Cappuccini19.00 Osservanza, San Bartolo20.00 Villachiaviche

Sabatoe vigilie17.00 Cappella del cimitero,

Formignano15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)16.30 Istituto Lugaresi17.30 Santuario del Suffragio,

San Vittore18.00 Cattedrale, Cappuccini,

San Domenico, Santuariodell’Addolorata, SantoStefano, Case Finali,San Mauro in Valle,Diegaro, Madonna delleRose, San Paolo, Torre delMoro, Borello

18.30 San Pietro, Sant’Egidio,Santa Maria dellaSperanza, San Rocco,

19.00 Osservanza, San Giorgio,Tipano, Ponte Pietra

19.30 Bulgarnò20.00 Villachiaviche, Gattolino,

Bulgaria, Ruffio, Pioppa20.30 San Giovanni Bono,

San Pio X, Calisese,Pievesestina

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina;

17,30 Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;16 San Giuseppe;20,30 Sala, Villalta;

Festivi: 8 Santa Maria Goretti,San Giacomo,Gatteo Mare;8,30 Bagnarola, Sala,Boschetto; 9 Cappuccini;9,45 Cannucceto,San Pietro;10 San Giacomo,

Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 Bagnarola, Sala,Villalta;11.15 San Giacomo,Santa Maria Goretti,Boschetto, Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso;19.00 Crocetta20,30 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11.15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 18,30 (sabato); 9 / 11.15 / 18Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 18Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato);9 / 11.Montenovo:ore 20 (sabato,chiesina del castello),10,30.

Mercato Saraceno10.00; San Romano:11.00; Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30; Linaro:

18.00 (sabato), 11;Piavola: 18 (sabato,chiesa San Giuseppe),9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7.30 / 9/ 11 / 17; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8 / 11Sorbano: 9.30;

Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9.30;Quarto: 10.30; Pieve diRivoschio: 16Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni); Corneto: 11;Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30;Civorio 9.30

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato);8.30 / 11 / 17.ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 17 (sabato);11.15 / 17;Selvapiana: 11,15;Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato);11.15 / 17.30;Riofreddo: 10

Vergheretoore 15 (sabato),9.15 (domenica);Balze: 16 (sabato),11.30;Montecoronaro: 17 (sab.),10.30;Ville: 9.30;Trappola: 9.30;Capanne: 11.00

Domenica 21 aprile - Anno CQuarta domenica di PasquaAt 13,14.43-52; Salmo 99;Ap 7,9.14b-17; Gv 10,27-30

La Liturgia della Parola di oggi siapre con un brano tratto dalracconto del primo viaggio

missionario di Paolo e Barnaba.Questi due apostoliun sabato arrivano nella sinagogadei giudei e cominciano adannunciare la buona novelladi Gesù.Il loro messaggioimpressionae sconvolge gli uditori.Costoro conoscono gli oracolidei profeti e vivonoin attesa del Messia, ma rimangonosbalorditi quando dalla boccadi Paolo e Barnabaodono un messaggio scandaloso:Gesù condannato dalle autoritàreligiose e giustiziatocon un supplizio informante, è ilSalvatore del mondo.Forse pensano di aver capito male.Il sabato seguente occorronoancora più numerosi.Hanno pensato che ciòche Paolo e Barnaba hanno detto:“È un insulto a Dio”.Questa domenica

è la domenica del Buon Pastore,secondo il Vangelodi Giovanni proclamatoin questa domenica.Gesù va alla ricerca della pecorasmarrita. Gesù è Buon Pastoreperché non ha paura di lottare finoa dare la propria vita per il greggeche ama.Gesù, il Buon Pastore, realizzapienamente la sua missione.Si legge nell’Apocalisse:“Non avranno più fame,né avranno più sete,perché l’Agnelloche sta in mezzo al trono saràil loro pastoree li guiderà alle fonti delle acquedella vita”.Questa domenicaci invita a riflettere e a pregareper i nostri pastoriche rendono visibile nella Chiesala missione di CristoBuon Pastore.Una preghiera specialeperché il Buon Pastorechiami molti ad essere suoicollaboratori nella Chiesadi oggi, perchénon vengano mai a mancarepastori che continuanola missione del Buon Pastore.

Sauro Rossi

IL GIORNO DEL SIGNORE

Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida

lunedì 22 aprileSan LeonidaAt 11,1-18Salmo 41 e 42Gv 10,1-10

martedì 23san Giorgio,Sant’AdalbertoAt 11,19-26;Salmo 86;Gv 10,22-30

mercoledì 24san FedeleAt 12,24-13,5;Salmo 66;Gv 12,44-50

giovedì 25san Marco ev.1Pt 5,5b-14; Sal 88;Mc 16,15-20

venerdì 26santi Anacletoe MarcellinoAt 13,26-33; Sal 2;Gv 14,1-6

sabato 27 santa Zita verg.At 13,44-52; Sal 97;Gv 14,7-14

La Parola di ogni giorno

✎ A MESSA DOVE

Direttore editoriale Piero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore Ernesto Diaco

Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

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DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

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Tiratura del numero 15 dell’11 aprile 2013: 7.500 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 19 di martedì 16 aprile 2013

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOPellegrinaggio diocesano a Sant’ApollinareGiovedì 25 aprile tutta la diocesi invitata a partecipareGiovedì 25 apriletutta la diocesi sirecherà inpellegrinaggio allabasilica diSant’Apollinare, aRavenna. Ci sirecherà sulla tombadel vescovo che hadato il via alladiffusione delCristianesimo nellenostre terre con ilprimo annuncio delVangelo, giungendoper questo allaGloria del martirio.Il pellegrinaggio sarà effettuato con mezzi propri. Arrivo alle 9,45alla basilica di Sant’Apollinare in Classe. Alle 10,30 solenneconcelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo DouglasRegattieri. Nel pomeriggio le attività riprenderanno alle 14,30con l’animazione per i ragazzi e “il Vangelo secondo Ravenna”per giovani e adulti. Alle 15,30 preghiera conclusiva.Per informazioni e iscrizioni ci si deve rivolgere in parrocchia.

✎ CHIESA INFORMACentro Volontari della Sofferenza (Cvs)A Martorano incontro in preparazione beatificazione di NovareseDomenica 21 aprile il Centro Volontari della Sofferenza orga-nizza negli ambienti parrocchiali di Martorano di Cesena, un in-contro in vista della beatificazione del fondatoredell’associazione, monsignor Luigi Novarese, che si terrà a Romal’11 maggio prossimo.L’ incontro avrà inizio alle 15,15 con la preghiera; seguirà la vi-sione di un video su monsignor Novarese, per conoscerne me-glio la storia e ripercorrere l’avvio del Cvs a Cesena.

Page 7: Corriere Cesenate 16-2013

Giovedì 18 aprile 2013 7Vita della Diocesi

Brevi

Ai Cappuccini la FestaMadonna del Buon ConsiglioAl convento dei frati Cappuccini, a Cesena, la festadella Madonna del Buon Consiglio (domenica 28aprile) sarà preceduta dalla Settimana mariana.Domenica 21 aprile alle 17,45: trasporto dellaVenerata Immagine alla chiesa dei Cappuccini;alle 18,30 Messa. Da lunedì 22 a sabato 27 aprile:alle 18 Rosario e alle 18,30 Messa.Domenica 28 aprile, giorno della festa: alle 10messa; alle 18 recita del Rosario e a seguiresolenne celebrazione eucaristica presieduta dalvescovo Douglas Regattieri. A seguire, benedizionealla città sul piazzale della chiesa e piccolorinfresco nel giardino del convento.

ConvegnoMaria Cristina di SavoiaL’assistente nazionale dei Convegni Maria Cristinadi Savoia, padre Michele Pischedda, dal 2011assistente nazionale della Fuci, terrà la conferenza“La coscienza credente e la norma ecclesiale dellafede: spunti di riflessione per vivere l’anno dellafede”, lunedì 22 aprile alle 16. L’incontro, aperto atutti, è promosso dal Convegno Maria Cristina e sisvolgerà a Cesena presso la sala Biagio DradiMaraldi della Cassa di Risparmio di Cesena, in viaTiberti.

Retrouvaille, un percorsoper coppie in crisiL’associazione Retrouvaille, da sempre impegnata asupporto di matrimoni in difficoltà, promuove unpercorso, rivolto a coppie della regione EmiliaRomagna, che avrà inizio dal 3 al 5 maggio aMisano Adriatico (Rn).Per info, chiamare 800 123958, 346 2225896,www.retrouvaille.it

Incontro Matrimoniale,appuntamento mensileLa Comunità di Incontro Matrimoniale si ritroveràsabato 20 aprile alle 20,45 presso i locali dellaparrocchia di Martorano di Cesena, per il consuetoappuntamento mensile. Sarà attivo il servizio dibaby sitting.Per info: Marco e Giovanna Giannini, tel. 3476031772, [email protected]

gesci e Azione Cattolicadi Cesena, in

collaborazione conl’Ufficio catechisticodiocesano, propongono due appuntamentiper celebrare il Concilio Vaticano II, "bussolaper il nostro tempo", a cinquant’annidall’evento che, svoltosi in quattro sessionitra il 1962 e il 1965, vide riunirsi tutti ivescovi del mondo e in seguito al qualevennero promulgati quattro Costituzioni, tredichiarazioni e nove decreti.Nella sala mostra "Ex Pescheria", in centro aCesena, verrà inaugurata venerdì 3 maggioalle 20 la mostra "Il Concilio in immagini. Laprimavera della Chiesa negli eventi chehanno cambiato il mondo del Novecento". Aseguire, nella vicina chiesa di Sant’Agostino,sempre in centro a Cesena, alle 21 si terràl’incontro-dialogo "Eco e dialogo tra un noncredente e un credente", con il professorDuccio Demetrio e fratel Enzo Biemmi.Gli appuntamenti sono promossi con ilpatrocinio e la collaborazione di: Comune diCesena, regione Emilia Romagna, Zurich eBcc Sala di Cesenatico.

A

Concilio Vaticano IIMostra e incontroa cinquant’annidall’evento

Quaresima di CaritàOfferte per la MensaDurante la celebrazione della Messa crismaledel Mercoledì Santo, mercoledì 27 marzo inCattedrale a Cesena, sono state raccolte leofferte della Quaresima di Carità. Ad oggi, lasomma raccolta ammonta a 26.273 euro. Leofferte saranno destinate alla nuova MensaCaritas, che verrà inaugurata sabato 20aprile alle 11,30 (cfr. a fianco).

Nuova MensaCaritas,inaugurazionesabato20 aprile

na nuova Mensa per laCaritas diocesana. Il

nuovo Centro Servizi eMensa per i poveri verràinaugurato sabato 20 aprilealle 11,30 nei rinnovatiambienti ricavati dallaristrutturazione dell’existituto suore della SacraFamiglia, nell’edificioall’angolo fra via donGiovanni Minzoni e viaPadre Vicinio da Sarsina, a

Cesena. All’inaugurazioneinterverranno il vescovo diCesena-Sarsina DouglasRegattieri, il presidentedella Fondazione Cassa diRisparmio di Cesena BrunoPiraccini e il sindaco diCesena Paolo Lucchi.La Mensa Caritas,attiva dal 1996 in viaTiberti, accoglie oltrequaranta ospiti al giorno,italiani e stranieri.

U

tre candidati al sacerdozioFilippo Cappelli, AlessandroForte e Michael Giovanniniriceveranno l’ordinazione

diaconale per l’imposizione dellemani e la preghiera consacratoriadel vescovo diocesano monsignorDouglas Regattieri. La Messa saràconcelebrata sabato 20 aprile alle18 in Cattedrale a Cesena.Pubblichiamo di seguito un breveprofilo dei tre uomini. Una lorotestimonianza è stata pubblicata suqueste colonne lo scorso mese digennaio, in occasione dellaGiornata del Seminario.

Filippo CappelliMi chiamo Filippo Cappelli. La mia storia di fede nascenella parrocchia di Madonna del Fuoco. A metà fra lacampagna e la città, vicina alle colline e a cui il mareportava l’estate, nei giorni di vento favorevole, profumi esuoni. Oggi di anni ne ho 37, e molte cose sono cambiate.Anche la parrocchia: oggi è Santa Maria delle Grazie inPonte Pietra, più vicina al mare. La storia della vocazione èsempre andata di pari passo con la mia vita. Di più, è statala storia della mia vita. Solo che l’ho imparato dopo. Dopo il liceo scientifico mi sono laureato in Disciplinedell’Arte, della Musica e dello Spettacolo (indirizzocinema). Poi ho frequentato a Roma il Centro sperimentaledi Cinematografia, diplomandomi in Regiacinematografica. Parallelamente lavoravo come giornalista,iniziando nel settimanale diocesano Corriere Cesenate, acui devo la mia formazione nel settore, continuata poi neiquotidiani Corriere Romagna e il Resto del Carlino, fino adiverse riviste nel settore cinematografico.Successivamente ho conseguito la laurea in Filosofia eScienze Filosofiche con l’abilitazione all’insegnamento.Sono entrato nel seminario maggiore di Bologna, sotto ilconsiglio del mio padre spirituale don Marcello Palazzi el’aiuto dei miei parroci don Primo Venturi e don SanteFabbri, all’età di 29 anni. Il cammino in seminario è duratootto anni. In questo tempo mi sono laureato in SacraTeologia, e soprattutto Dio mi ha accompagnato inquest’anni con numerose esperienze formative: non ultimoil servizio presso la comunità di recupero ’Papa GiovanniXXIII’ di Balignano. Non potrò mai ripagare il grande aiutoche tutti coloro che ho ricordato e non, e tutti coloro cheho conosciuto, mi hanno offerto nel mio cammino. Ma misento, nel Signore, figlio e fratello di ognuno di loro. Sabatoprossimo 20 aprile sarò ordinato diacono. Sono grato alSignore di questa grande grazia.

Alessandro ForteSono nato a Cesena il 7 gennaio1972 e ho trascorso la miagiovinezza a Montiano ricevendo,nella chiesa di Sant’Agata Martire, isacramenti dell’iniziazionecristiana. Dopo aver conseguito lamaturità scientifica, ho lavoratoper tredici anni in una ditta didistribuzioni alimentari. Nel 2000mi sono trasferito a Cesenatico,dove ho incontrato don GiampieroCasadei, arciprete della parrocchiadi San Giacomo Apostolo. Insiemealla conoscenza dei Fratelli di

San Francesco, mi hanno portato ad approfondire il miocammino di discernimento vocazionale fino a maturare,nel 2005, l’idea di entrare in seminario a Bologna.Nel corso del mio iter formativo ho prestato serviziopastorale nelle parrocchie di Santa Maria del Rosario (Sala)e di Santa Maria Goretti (Cesenatico).Attualmente svolgo il mio ministero nella parrocchia diGambettola, sotto la guida del parroco don Claudio Turci edel viceparroco don Theo.

Michael GiovanniniSono nato il 17 giugno 1983. Invitato dal mio parroco donSisto Magnani, ho cominciato a frequentare il seminarioall’età di undici anni partecipando alle attività proposte peri chierichetti organizzate dall’equipe formativa delseminario, composta in quel periodo da don WalterAmaducci, don Sauro Bagnoli, don Marcello Palazzi e donGian Piero Casadei.Durante gli anni delle scuole medie ho frequentato ilgruppo Samuel: sotto la guida dei vicerettori del seminariofacevamo incontri a cadenza più o meno mensile sul temadella vocazione.A quattordici anni ho intrapreso l’esperienza del seminariominore, che mi ha accompagnato per tutti gli anni dellescuole superiori. Dopo il diploma, ho deciso di iscrivermiall’università di ingegneria aereospaziale; tuttavia, pur nonabitando in seminario, continuavo a mantenere qualchelegame con i preti del seminario e attraversol’accompagnamento del padre spirituale continuavo il miocammino di discernimento vocazionale.A 22 anni, conseguita la laurea triennale, ho deciso diriprendere il cammino formativo in seminario: sonoentrato nel seminario maggiore regionale di Bologna che sioccupa della formazione dei futuri presbiteri della diocesidi Bologna e di quelle della Romagna. Dopo otto anni,compiuti gli studi teologici e la formazione spirituale epastorale, sono in attesa dell’ordinazione diaconale.

I

Ordinazione diaconale. Sabato 20 aprile alle 18 in Cattedrale a Cesena

Ultima tappa

verso il sacerdozioFilippo Cappelli,Alessandro Forte

e Michael Giovanninisaranno ordinati diaconi

per l’imposizione delle manie la preghiera consacratoria

del vescovo Douglas

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Giovedì 18 aprile 20138 Speciale

Segnodella Speranza

fondata sulla Fede

Domenica21 aprile 201350ª Giornatamondialedi preghieraper le vocazioni

IL MESSAGGIO DEL VESCOVODOUGLAS REGATTIERI

“Pregate il padrone della messe perchémandi operai nella messe”.

L’invito di Gesù fu raccolto dal santo padrePaolo VI nel corso del Concilio Vaticano IIper istituire la Giornata mondiale di pre-ghiera per le vocazioni. Perciò, quest’anno,siamo alla 50esima edizione.Diffondendo un radiomessaggio,il Papa spiegava, in quell’occasione, le ra-gioni di questa iniziativa.Erano due. La prima: il problema del nu-mero dei sacerdoti, che cominciava a calarepaurosamente in tutto il mondo, tocca davicino tutti i fedeli ed è perciò problema della Chiesa.Secondo: dalla presenza e dalla vitalitàdelle vocazioni sacerdotali si deduce la vitalitàdi fede e di amore delle singole comunità parrocchialie diocesane.A cinquant’anni da quell’evento dobbiamo dire chepermangono ancora oggi le stesse ragioni che giustifi-cano un rinnovato impegno da parte di tutti per le vo-cazioni sacerdotali. Il tema che il papa emerito Benedetto XVI ha scelto, loscorso ottobre, per questa Giornata è: “Le vocazionisegno della Speranza fondata sulla Fede”. Una comu-nità che esprime vocazioni alla vita presbiterale e alla

vita consacrata è infatti un bel segnodi speranzaper tutti, per il futuro della Chiesae anche per il progresso della società

civile. Ma, si chiede il Papa, dove si fonda la speranza?Nella fede in Dio che non abbandona maiil suo popolo, come dimostra ampiamente tutta lastoria della salvezza.Ritorniamo così inevitabilmente a quel fondamentoche regge tutto l’essere e il fare della cristiano: il donodella fede.La Giornata, in ultima analisi, ci sollecita a vivere inprofondità e con autenticità la fede in Dioche ci ha creati, in Gesù Cristo che ci ha salvati e nelloSpirito che ci santifica. La fede, alimentata dalla pre-ghiera e vissuta concretamente nel quotidiano, costi-tuisce la base perché la società e la Chiesa guardino al

“La fede, alimentata dalla preghierae vissuta concretamentenel quotidiano, costituisce la baseperché la società e la Chiesaguardino al futurocon particolare fiducia e speranza”

futuro con particolare fiducia e speranza. Alla vigilia di questa Giornata, la nostra Diocesi vivràun momento di Grazia speciale.Sabato 20 aprile alle 18, in Cattedrale a Cesena,saranno ordinati diaconi tre nostri seminaristi:Filippo Cappelli, Alessandro Forte, Michael Giovan-nini. Invito la comunità diocesana a pregare per que-sti giovani e, insieme a loro, per gli altri seminaristiche sono in cammino verso il sacerdozio.La celebrazione di sabato prossimo si colloca provvi-denzialmente dentro al percorso che stiamo facendoper ricordare il 50esimo anniversario della fonda-zione del nostro nuovo seminario. A metà settembreprossimo si concluderanno le celebrazioni. A quelladata rimando invitando a continuare a pregare e a ri-cordare al Signore che abbiamo bisogno di preti nu-merosi e santi!

MONASTERI INVISIBILInel segreto, la preghiera per le vocazioni

Prosegue con crescente interesse e adesione l’esperienza deiMonasteri Invisibili: una catena sempre più grande di personedella nostra diocesi che ogni mese mettono in comune la pre-ghiera perché il Signore faccia maturare nei giovani la sensibi-lità per le vocazioni. Non occorrono doti particolari per aderire, se non il desideriodi condividere la risposta alla richiesta di Gesù di pregare “ilPadrone della messe perché mandi operai nella Sua messe”.Ogni mese riceverete per posta o via mail il sussidio di pre-ghiera con le indicazioni e le intenzioni del mese.Per aderire a questa iniziativa e ricevere il materiale potetecontattare Paola Milandri: o via telefono (0547 302207)o via mail ([email protected]).

Oggi c’è bisogno di una Chiesa tutta vocazione perproporre efficacemente l’itinerario vocazionale, perrenderci capaci di accogliere la chiamata di Dio,come ci invita il santo Padre per la giornata mon-diale di preghiera per le vocazioni. Tutto questo av-viene nella nostra comunità cristiana, che vive unaintensa accoglienza della Parola, una generosa acco-glienza del dono di Dio, una passione missionariaper il dono totale di sé e del suo Regno.Tutto questo è alimentato dai sacramenti che Gesù

ci ha lasciato nella nostra Chiesa: in particolaredell’Eucaristia alimentata da una vita di preghiera.Progetta con Dio, abita il futuro esprime tutte que-ste tematiche: quella della speranza, della fede edella prospettiva vocazionale. Il bisogno di speranzaaccompagna tutta la nostra vita, dalla mattina allasera. Uno sguardo verso un Dio che non delude mai,un Dio che è sempre fedele alla sua Parola. Ecco chetutto viene giocato sul nostro modo di sperare. Cer-chiamo dunque nella nostra vita uno scopo di

amore, imparando a morire a noi stessi e così la no-stra vita trova il suo senso, la sua bellezza e il suosignificato. Questo mi fa pensare in modo concretoalla mia vocazione che in realtà è la scoperta diGesù e l’incontro con Lui. Un incontro che riempie ilmio “io”, con totale rispetto della mia libertà, dellamia originalità, modellando e santificando con lasua grazia i miei sentimenti per diventare gradual-mente più cristiano.

don Firmin Adamon

“Uno sguardo verso un Dio che non delude e sempre è fedele alla sua Parola”

UNA COPPIA DI SPOSI:“Occorre educarsi: al saper tacere,al saper parlare, alla dolcezza, alla pazienza,alla capacità di perdonarsi, al rispetto,alla delicatezza e alla capacità di ‘dono’”

Tutta la vita del cristiano è vocazione, cioè richiamo,appello, invito a realizzare un progetto di Dio su di lui.Il matrimonio è chiamata alla santità, a patto che siavissuto veramente come “vocazione” ricevuta da Dio.L’amore infatti è una scintilla divina, accesa nel nostrocuore; bisogna saper amare con l’amore di Dio ilmarito/la moglie per poter accogliere e orientarsiinsieme verso la nuova vita. L’amore coniugale vienetrasfigurato dalla grazia del Sacramento, ma Dio deveavere un ruolo e una posizione fin dalla scelta delpartner e dall’attesa dell’incontro. E per noi questo èavvenuto durante il Cammino di Santiago, quando lenostre strade si sono incrociate, quando ci siamo accortiche Dio ci aveva messi l’uno di fianco all’altra percamminare insieme e farci conoscere intimamente.Occorre educarsi: al saper tacere, come al saper parlare,alla dolcezza, alla pazienza, alla capacità di perdonarsi,al rispetto, alla delicatezza e alla capacità di “dono”. Ilcambiamento di vita per chi si sposa è notevole. È ilpassaggio dall’egocentrismo all’accettazione nel propriomondo interiore di un altro essere con i suoi problemi, isuoi desideri e le sue idee, magari una personalitàopposta... Occorrescendere in profonditàper scoprire le affinità dianima, la capacità digiudizio, la rettitudine,le convinzioni religiose:l’amarsi con tutto ilcuore, essere fedelil’uno all’altro persempre, accettare legioie della vita a due,ma anche i dolori e isacrifici, aiutarsi nellenecessità, accettare di

pregare insieme, volere dei figli ed educarlicristianamente.Dunque, la vita al matrimonio non è una cosa scontata,è una vita impegnativa ma anche colma di gioia e disoddisfazioni.Si tratta di una vita rinnovata in cui scegliamo dicompiere la volontà di Dio costituendo un’unitàindissolubile con la persona amata, che viene dunqueprima di ogni altro affetto e di ogni altro legame terreno.Come sposi siamo chiamati ad amarci reciprocamentesul modello di Cristo e della Chiesa e a partecipareall’azione creatrice di Dio attraverso la feconditànuziale.Il fulcro del sacramento del matrimonio è Cristo che conla Sua grazia sostiene il nostro quotidiano cammino difede e arriva anche laddove le nostre forze umane nonarrivano.

Marisa e Daniele Maltoni

UN GIOVANE:“Incontro Gesù attraverso un camminodoloroso dovuto a una menomazione fisica”

Riguardo alla vocazione occorre dire, anche se sitrattasse di uguale ministero, che è sempre personale. Ècosì perché ognuno di noi è unico, per cui il rapportocon Gesù è sempre tale.Io l’ho incontrato e lo incontro attraverso un cammino

doloroso dovuto a unamenomazione fisica.Nella mia disabilità hocercato un senso a Tuttoed Egli non si è fattoattendere.La vita quotidiana èovviamente dura… oggipiù che mai faccio miele parole di papaFrancesco: “Di fonte aiproblemi della vita, ilcristiano non prendascorciatoie, ma si affidi

Vocazioni e progetti di vita, due testimonianze

sempre a Dio, che non gli farà mancare il suo aiuto. Lavita non va “truccata” quando le cose vanno male,perché questo vuol dire non avere fiducia in Dio, chedella vita è il Signore. Un cristiano, viceversa, saaccettare ciò che gli accade”. “Non dobbiamo averepaura dei problemi: Gesù stesso dice ai suoi discepoli:’Sono io, non abbiate paura. Sono io’. Sempre. Con ledifficoltà della vita, con i problemi, con le nuove coseche dobbiamo prendere: il Signore è là. Possiamosbagliare, davvero, ma Lui è sempre vicino a noi e dice:’Hai sbagliato, riprendi la strada giusta (…) Non è unbuon atteggiamento quello di truccare la vita, di fare ilmaquillage alla vita: no, no. La vita è come è, è la realtà.È come Dio vuole che sia o come Dio permette che sia,ma è come è, e dobbiamo prenderla come è. E lo Spiritodel Signore ci darà la soluzione ai problemi”.“Chiediamo al Signore questa grazia: di non avere paura,di non truccare la vita, di prendere la vita come viene ecercare di risolvere i problemi come hanno fatto gliApostoli, e cercare pure l’incontro con Gesù che sempreè di fianco a noi, anche nei momenti più oscuri dellavita”. (Messa a Casa Santa Marta, 13 aprile). Questo èfondamentale: l’incontro quotidiano con Gesù che solopuò darci la forza e la Gioia di perseverarequotidianamente nel cercare Dio e direi soprattutto nellasciarci trovare da Lui.

Silver Biguzzi

Page 9: Corriere Cesenate 16-2013

Giovedì 18 aprile 2013 9Vita della Chiesa

Otto cardinaliper governoChiesae revisioneCuria

apapa Francesco, riprendendo unsuggerimento emerso nel corso delle

Congregazioni Generali precedenti ilConclave, ha costituito un gruppo dicardinali per consigliarlo nel governodella Chiesa universale e per studiare unprogetto di revisione della CostituzioneApostolica Pastor bonus sulla CuriaRomana.Il gruppo è costituito da: cardinaleGiuseppe Bertello, presidente delGovernatorato dello Stato della Città del

P Vaticano; cardinale Francisco JavierErrázuriz Ossa, arcivescovo emerito diSantiago de Chile (Cile); cardinaleOswald Gracias, arcivescovo di Bombay(India); cardinale Reinhard Marx,arcivescovo di München und Freising(Germania); cardinale LaurentMonsengwo Pasinya, arcivescovo diKinshasa (Repubblica Democratica delCongo); cardinale Sean Patrick O’Malley,Ofm Cap, arcivescovo di Boston (Usa);cardinale George Pell, arcivescovo di

Sydney (Australia); cardinale OscarAndrés Rodríguez Maradiaga, Sdb,arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras),con funzione di coordinatore;monsignor Marcello Semeraro, vescovodi Albano, con funzione di segretario(nella foto Siciliani-Gennari/Sir). Laprima riunione collettiva del gruppo èstata fissata per i giorni 1-3 ottobre2013. Il Papa, conclude la nota, “ètuttavia sin d’ora in contatto con imenzionati cardinali”.

nnunciare,testimoniare,adorare”: sono i

tre verbi sui quali papaFrancesco ha voluto rifletterenell’omelia della messacelebrata nella sua primavisita alla basilica papale diSan Paolo fuori le Mura. Alsuo arrivo il Papa ha pregatosul sepolcro di San Paolo.

Il coraggio dell’annuncio.“Siamo sulla tomba di sanPaolo, un umile e grandeApostolo del Signore, che loha annunciato con la parola,lo ha testimoniato colmartirio e lo ha adorato contutto il cuore”, ha detto ilSanto Padre, mettendo in lucei tre verbi chiave della suaomelia: “annunciare,testimoniare, adorare”.Commentando la primaLettura, Francesco hasottolineato “la forza di Pietroe degli altri Apostoli”nell’annunciare “con coraggio,con parresia, quello che hannoricevuto, il Vangelo di Gesù”.“E noi? Siamo capaci diportare la Parola di Dio nei nostri ambientidi vita? Sappiamo parlare di Cristo, di ciò cherappresenta per noi, in famiglia, con lepersone che fanno parte della nostra vitaquotidiana?”, ha chiesto il Papa. La fede, hachiarito, “nasce dall’ascolto, e si rafforzanell’annuncio”.

Testimonianza concreta. Poi il Pontefice hainvitato a fare “un passo avanti: l’annunciodi Pietro e degli Apostoli non è fatto solo diparole, ma la fedeltà a Cristo tocca la lorovita, che viene cambiata, riceve unadirezione nuova, ed è proprio con la loro vitache essi rendono testimonianza alla fede eall’annuncio di Cristo”. Ricordando le paroledi Gesù a Pietro sul lago di Tiberiade, il SantoPadre ha precisato: “È una parola rivoltaanzitutto a noi Pastori: non si può pascere ilgregge di Dio se non si accetta di essereportati dalla volontà di Dio anche dove nonvorremmo, se non si è disposti atestimoniare Cristo con il dono di noi stessi,

senza riserve, senza calcoli, a volte anche aprezzo della nostra vita”. Ma questo “vale pertutti: il Vangelo va annunciato e vatestimoniato. Ciascuno dovrebbe chiedersi:come testimonio io Cristo con la mia fede?Ho il coraggio di Pietro e degli altri Apostolidi pensare, scegliere e vivere da cristiano,obbedendo a Dio?”. Certo, ha ammessoFrancesco, “la testimonianza della fede hatante forme, come in un grande affresco c’èla varietà dei colori e delle sfumature; tutteperò sono importanti, anche quelle che nonemergono. Nel grande disegno di Dio ognidettaglio è importante, anche la tua, la miapiccola e umile testimonianza, anche quellanascosta di chi vive con semplicità la suafede nella quotidianità dei rapporti difamiglia, di lavoro, di amicizia”. Infatti, “cisono i santi di tutti i giorni, i santi ’nascosti’,una sorta di ’classe media della santità’,come diceva uno scrittore francese, questa’classe media della santità’ di cui tuttipossiamo fare parte”. Ma, ha avvertito il

Papa, “in varie parti del mondo c’è anche chisoffre, come Pietro e gli Apostoli, a causa delVangelo; c’è chi dona la sua vita perrimanere fedele a Cristo con unatestimonianza segnata dal prezzo delsangue”. Di qui l’invito a ricordare che “nonsi può annunciare il Vangelo di Gesù senza latestimonianza concreta della vita. Chi ciascolta e ci vede deve poter leggere nellenostre azioni ciò che ascolta dalla nostrabocca e rendere gloria a Dio!”. “Mi viene inmente adesso - ha aggiunto a braccio - unconsiglio che San Francesco di Assisi dava aisuoi fratelli: predicate il Vangelo e se fossenecessario anche con le parole. Predicarecon la vita, la testimonianza”. Per ilPontefice, “l’incoerenza dei fedeli e deiPastori tra quello che dicono e quello chefanno, tra la parola e il modo di vivere,mina la credibilità della Chiesa”.

Spogliarci degli idoli. Ma “tutto questo èpossibile soltanto se riconosciamo Gesù

Cristo, perché è Lui che ci hachiamati, ci ha invitati apercorrere la sua strada, ci hascelti. Annunciare etestimoniare è possibile solo sesiamo vicini a Lui”, ha chiaritoil Santo Padre. Un “puntoimportante” per noi è “vivereun rapporto intenso con Gesù,un’intimità di dialogo e di vita,così da riconoscerlo come ’ilSignore’, da adorarlo”. Perciò,Francesco ha invitato a porci“tutti una domanda: Tu, io,adoriamo il Signore? Andiamoda Dio solo per chiedere, perringraziare, o andiamo da Luianche per adorarlo? Che cosavuol dire allora adorare Dio?Significa imparare a stare conLui, a fermarci a dialogare conLui, sentendo che la sua

presenza è la più vera, la piùbuona, la più importante ditutte. Ognuno di noi, nellapropria vita, in modoconsapevole e forse a voltesenza rendersene conto, ha unben preciso ordine delle coseritenute più o menoimportanti. Adorare il Signorevuol dire “dare a Lui il posto che

deve avere; adorare il Signore vuol direaffermare, credere, non però semplicementea parole, che solo Lui guida veramente lanostra vita; adorare il Signore vuol dire chesiamo convinti davanti a Lui che è il soloDio, il Dio della nostra vita, della nostrastoria”. Questo ha “una conseguenza nellanostra vita: spogliarci dei tanti idoli piccoli ograndi che abbiamo e nei quali ci rifugiamo,nei quali cerchiamo e molte volte riponiamola nostra sicurezza. Sono idoli che spessoteniamo ben nascosti; possono esserel’ambizione, il carrierismo, il gusto delsuccesso, il mettere al centro se stessi, latendenza a prevalere sugli altri, la pretesa diessere gli unici padroni della nostra vita,qualche peccato a cui siamo legati, e moltialtri”. Invitando tutti a pensare a quale idolonascosto ci impedisce di adorare il Signore, ilPapa ha ribadito che “adorare è spogliarcidei nostri idoli anche quelli più nascosti, escegliere il Signore come centro, come viamaestra della nostra vita”.

A“Jorge Bergoglio Messa a San Paolo fuori le Mura, domenica 14 aprile

La testimonianza è un grande affrescoPapa Francesco ha ricordato che “ci sono i santi di tutti i giorni, i santi ‘nascosti’,

una sorta di ‘classe media della santità’ di cui tutti possiamo fare parte”

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Giovedì 18 aprile 201310 Speciale

Carissimifratelli e sorelle,ritorna la festa della Madonna del Popolo, patronadella nostra Diocesi. Ritorna con il rinnovato invito aessere cristiani fino in fondo, con il suo aiuto, anziprendendo lei come modello e maestra di vita.Nei giorni della Passione abbiamo ricordato ilmomento in cui sotto la croce fu data al discepoloamato: «l’accolse con sé» (Gv 19, 26). A circa duesettimane di distanza, celebrando la nostra principalefesta mariana anche noi l’accogliamo in casa nostra.A cinquant’anni dal Concilio, riaffermiamo la nostrafiducia in lei che Paolo VI proclamò, proprio durantel’assise conciliare, Madre della Chiesa, quindi Madredella nostra Diocesi, Madonna del nostro Popolo.Riascoltiamo le parole del Papa: «Per attestare lagratitudine e l’apprezzamento per l’assistenza maternaa noi benignamente prestata nel corso di questaSessione, ciascuno di voi, Venerabili Fratelli, si impegnipiù decisamente a tenere alto nel popolo cristiano ilnome e l’onore di Maria, proponga il suo esempio daimitare nella fede, nella docilità a qualsiasi stimolodella grazia celeste, nel conformare fedelmente la vitaai comandamenti di Cristo e all’impulso della carità, inmodo che tutti i fedeli si sentano sempre più fermi nelprofessare la fede e nel seguire Cristo Gesù, e nellostesso tempo ardano di più intensa carità verso ifratelli, promuovendo l’amore ai poveri, la ricerca dellagiustizia e la difesa della pace.Come già ammoniva acutamente il grandesant’Ambrogio, “ci sia in ciascuno l’anima di Maria permagnificare il Signore, ci sia in ciascuno lo spirito diMaria per esultare in Dio” (SANT’AMBROGIO, Exp. in Luc.2, 26: PL 15, 1642)» (PAOLO VI, Allocuzione al terminedella III sessione del Concilio Vaticano II,21 novembre 1964).L’Anno della fede, giunto ormai alla sua fase centrale, siincammina verso la conclusione, prevista per il 24novembre, quando anche noi ci raduneremo inCattedrale per una solenne concelebrazioneeucaristica. A quella santa Messa siete fin d’ora invitati.La festa della Madonna del Popolo sia ulterioreoccasione per vivere, alla luce della Pasqua del Signoree sul modello della Vergine Maria, il grande donodella fede.Col Decreto Le zone pastorali, le unità pastorali, leunità parrocchiali, pubblicato il 16 settembre 2012,abbiamo definito le diverse zone territoriali dellanostra Diocesi, indicando alcuni percorsi e diverseiniziative perché cresca sempre più la comunione tranoi. Invochiamo la Vergine Maria perché questoprogetto pastorale trovi piena attuazione nel cuore enella volontà di ciascuno. Ciò che in questo messaggioè detto ai cristiani di ciascuna zona pastorale vale pertutti; perciò ognuno lo senta rivolto anche a sé. Si trattadi brevi esortazioni spirituali che, partendo dallasituazione specifica di ogni zona, possono servire atutti per arricchire la propria spiritualità mariana. Cisaranno utili anche per predisporci a vivere il mese dimaggio ormai alle porte.

Cari fratelli e sorelle della Zona pastorale

Urbana

un luogo che spesso vi raccoglie e costituisce punto diincontro, di dialogo e di svago è la piazza. La nostraCittà ha bellissime piazze. Ricordo quella che miaccolse il giorno dell’ingresso in Diocesi: la piazzaGuidazzi, davanti al teatro Bonci.La piazza è per voi certamente luogo significativo chevi identifica. Anche Gesù, inviando i suoi discepoli adannunciare il Regno di Dio, disse: «Uscite sulle piazze[…] sappiate che il regno di Dio è vicino» (Lc 10, 10-11).E san Paolo «nella sinagoga discuteva con i Giudei econ i pagani credenti in Dio e ogni giorno, sulla piazzaprincipale, con quelli che incontrava» (At 17, 17). Nellapiazza siamo chiamati a esprimere la nostra fede e adarne pubblica testimonianza.Preghiamo la Vergine Santa: «Santa Maria, donna delpopolo, insegnaci a condividere con la gente le gioie ele speranze, le tristezze e le angosce cheontrassegnano il cammino della nostra civiltà. Donaciil gusto di stare in mezzo, come te nel cenacolo.Liberaci dall’autosufficienza. E snidaci dalle tanedell’isolamento» (T. Bello).

Cari fratelli e sorelle della Zona pastorale

Sarsina-Alta Valle del Savio

il vostro territorio, «ricco di antiche tradizioni religiose,culturali e umane, in questi ultimi tempi ha subìtoprofonde trasformazioni che ne hanno cambiatoradicalmente l’assetto sociale, culturale ed ecclesiale.Non ha tuttavia perso la prerogativa di essere territoriomontagnoso e quindi luogo privilegiato perincontrarti. Come gli antichi pellegrini vorremmoanche noi, oggi, pregare con il salmista: «Alzo i mieiocchi verso i monti: donde verrà il mio aiuto?».Così abbiamo pregato più volte durante la Visitapastorale fatta in questi ultimi mesi alle vostreparrocchie.I vostri bei monti, anche se non possono competerecon i monti biblici come l’Hermon o il Tabor, o con lecime dolomitiche, tuttavia sono luoghi dove Dio lo sipuò più facilmente incontrare, come dice il Salmo 68,17: «Perché invidiate, montagne dalle alte cime, lamontagna che Dio ha desiderato per sua dimora? IlSignore l’abiterà per sempre».Del resto Gesù non preferiva salire il monte per starecol Padre? (cfr. Mc 6, 46; Gv 6, 15).Preghiamo Maria: «Santa Maria, donna del silenzio,riportaci alle sorgenti della pace. Liberaci dall’assediodelle parole. Da quelle nostre, prima di tutto. Ma ancheda quelle degli altri. Figli del rumore, noi pensiamo dimascherare l’insicurezza che ci tormenta affidandocial vaniloquio del nostro interminabile dire: faccicomprendere che solo quando avremo taciuto noi, Diopotrà parlare» (T. Bello).

Cari fratelli e sorelle della Zona pastorale

vie Cesenatico-Cervese-Ravennate

le vostre parrocchie sono attraversate da tre vie,importanti per il nostro territorio. La strada è perciòl’immagine che vi accomuna. Tante volte il Vangelomenziona la strada. Si racconta di un certo Bartimeocieco che abitualmente stava sulla strada a mendicare.Sulla strada incontra Gesù che lo guarisce. E – dicel’evangelista – una volta riacquistata la vista, «loseguiva lungo la strada» (Mc 10, 52). Per lui la strada,dopo l’incontro con Gesù, non è più luogo disolitudine, ma di compagnia; Bartimeo infatti si unisceal gruppo dei dodici e si mette a seguire Gesù. Auguroche la strada sia anche per voi luogo di incontro e dicomunione per seguire meglio il Signorenell’esperienza e nella compagnia della Chiesa.Invochiamo la Vergine Immacolata: «Santa Maria,madre tenera e forte, nostra compagna di viaggio sullestrade della vita, ogni volta che contempliamo le cosegrandi che l’Onnipotente ha fatto in te, proviamo unacosì viva malinconia per le nostre lentezze, chesentiamo il bisogno di allungare il passo percamminarti vicino. Asseconda il nostro desiderio diprenderti per mano, e accelera le nostre cadenze dicamminatori un po’ stanchi» (T. Bello).

Cari fratelli e sorelle della Zona pastorale

del Marela vastità delle acque marine che in qualche modolambiscono le vostre parrocchie richiama con

incredibile suggestione il compito di ogni credentee di ogni comunità di annunciare il Vangelo a tutti ipopoli. Non a caso Gesù proprio sul lagodi Tiberiade, che per la sua vastità veniva chiamatoanche mare, raccoglie i suoi primi discepolie li fa pescatori di uomini.Conservando la vocazione a essere luoghi diaccoglienza turistica specialmente nella stagioneestiva, anche voi come Pietro “gettate le reti”in mare e annunciate a quanti vengono da voi cheGesù è il Signore della storia e dell’umanità.«Duc in altum» disse Gesù a Pietro (Lc 5, 4).Ripeto anch’io a voi: prendete il largo percorrendole vie della santità!Preghiamo così: «Gesù, Figlio di Dio, in cui dimorala pienezza della divinità, Tu chiamitutti i battezzati “a prendere il largo”,percorrendo la via della santità. Suscita nel cuore deigiovani il desiderio di essere nel mondo di oggitestimoni della potenza del Tuo amore. Riempili con iltuo Spirito di fortezza e di prudenza perché sianocapaci di scoprire la piena verità di sé e della propriavocazione. Salvatore nostro,mandato dal Padre per rivelarne l’amoremisericordioso, fa’ alla Tua Chiesail dono di giovani pronti a prendere il largo,per essere tra i fratelli manifestazione della Tuapresenza che rinnova e salva. Vergine Santa,Madre del Redentore, guida sicura nel camminoverso Dio e il prossimo,Tu che hai conservato le Sue parole nell’intimodel cuore, sostieni con la Tua materna intercessione lefamiglie e le comunità ecclesiali, affinché aiutino glidolescenti e i giovani a rispondere generosamente allachiamata del Signore» (Giovanni Paolo II).

Cari fratelli e sorelle della Zona pastorale

Rubicone-Rigossa

due sono i fiumi che bagnano il territorio della vostrazona pastorale: il Rubicone e la Rigossa. L’immagine delfiume mi riporta a quell’episodio del libro degli Atti degliApostoli in cui san Luca narra che «il sabato uscimmofuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che sifacesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamola parola alle donne là riunite. Ad ascoltare c’era ancheuna donna di nome Lidia, commerciante di porpora, dellacittà di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì ilcuore per aderire alle parole di Paolo» (At 16, 13-14).Sulle rive di un altro fiume, il Giordano, Gesù fu indicatoda Giovanni come colui che toglie il peccato del mondo(cfr. Gv 1, 29) invitando tutti alla conversione. Come Lidia,anche voi non smettete di richiamarvi a Gesù e di aprirecostantemente il vostro cuore a Lui, che solo è capace diriempirlo di vera gioia. Invochiamo la Vergine Santa:«Santa Maria, tu che hai colto con tanta attenzione ilpassaggio di Dio nella tua vita, fa’ che anche noi possiamocaptare la sua brezza. Rendici pronti a rispondere con latua stessa finezza di stile al suo discreto bussare. Così chepossiamo aprirgli subito la porta, e fargli festa, e condurloa tavola con noi» (T. Bello).

Cari fratelli e sorelle della Zona pastorale

Valle del Savio-Dismano

la presenza di antiche pievi e chiese (San Vittore, SanMauro, Tipano), di cui il vostro territorio va orgoglioso,

sottolinea l’importanza che l’edificio-chiesa ha per lavita della comunità. Lo sanno bene purtroppo quanti –a causa di calamità naturali – si vedonoimprovvisamente privati di questi luoghi. Voi potetevantare antiche pievi nate in tempi lontani come centrispirituali, culturali e sociali, dalle quali si svilupparonoaltre comunità ad esse rimaste sempre collegate.Vorrei qui sottolineare questo aspetto: la pieve, lachiesa parrocchiale è punto di incontro dei fedeli,specialmente la domenica, nella celebrazione dellasanta Eucaristia, ma al tempo stesso deve sentirsicollegata con le altre comunità vicine; tutte sonochiamate a operare con unità di intenti. È il senso dellanuova ristrutturazione con la creazione di zone, diunità pastorali e parrocchiali. L’invito a voi – ma estesoa tutte le comunità parrocchiali – è di lavorare semprepiù insieme. La bella icona biblica dei primi discepoliriuniti nel cenacolo, concordi nella preghiera conMaria (cfr. At 1, 12-14), fa da sfondo a questa sfida e necostituisce il modello di riferimento.A Maria rivolgiamo la nostra preghiera: «Santa Maria,splendida icona della Chiesa, hai implorato nelcenacolo la venuta dello Spirito insieme agli apostoli diGesù. Dona alla Chiesa l’ebbrezza delle alture, lamisura dei tempi lunghi. Prestale la lungimiranza.Aiuta i pastori della Chiesa a farsi inquilini di quelleregioni alte dello Spirito da cui riesce più facile ilperdono delle umane debolezze, più indulgente ilgiudizio sui capricci del cuore. Invita tutti a salire conte, perché solo da certe postazioni lo sguardo potràdavvero allargarsi fino agli estremi confini della terra. Emisurare la vastità delle acque su cui lo Spirito Santooggi torna a librarsi» (T. Bello).

Fratelli e sorelle,da paesi e territori diversi, dai monti, dai colli, dalmare e dai fiumi, dalle nostre piazze e dalle nostrecase, è bello rivolgerci in modo corale a Lei, la Madredel nostro Popolo, con le parole che Paolo VIpronunciò nel momento in cui, davanti ai padriconciliari, la proclamò Madre della Chiesa:O Vergine Maria, Madre di Dio, Madre augustissimadella Chiesa, a te raccomandiamo tutta la Chiesa e ilConcilio Ecumenico.Tu che con soave appellativo sei invocata “aiuto deiVescovi”, custodisci i sacri Pastori nell’adempiere la loromissione e sii con loro e con i sacerdoti, i religiosi, i fedelilaici, e chiunque li coadiuva nel sostenere le ardue fatichedel loro ministero pastorale.Tu che dal Divin Salvatore tuo Figlio, morente sulla croce,sei stata data in Madre amatissima al discepolo che egliprediligeva, ricordati del popolo cristiano che a te siaffida.Ricordati di tutti i tuoi figli; avvalora presso Dio le loropreghiere con il tuo personale prestigio e la tua autorità,conserva integra e costante la loro fede, corrobora lasperanza, accendi la carità.Ricordati di quelli che si dibattono nelle tribolazioni,nelle necessità, nei pericoli, e prima di tutto di coloroche soffrono persecuzioni e sono tenuti in catene per lafede cristiana.Ad essi, Vergine Madre, impetra fortezza d’animo edaffretta il sospirato giorno della dovuta libertà.Rivolgi i tuoi benignissimi occhi ai nostri fratelliseparati, e degnati di concedere che finalmente ciriuniamo come un tempo, tu che hai generato Cristo,ponte ed artefice di unione tra Dio e gli uomini.O tempio di luce incorrotta e mai oscurata, prega il tuoFiglio Unigenito, dal quale ora abbiamo ottenuto lariconciliazione con il Padre (cfr. Rm 5, 11), perché abbiamisericordia dei nostri errori, tenga lontano ogni generedi disgregazione, infonda nelle nostre menti la gioia diamare i fratelli.Al tuo Cuore Immacolato, o Vergine Madre di Dio,raccomandiamo tutto il genere umano; conducilo ariconoscere Cristo Gesù, unico e vero Salvatore;preservalo dalle sventure che i peccati attirano e donaglila pace, che si fonda nella verità, nella giustizia, nellalibertà e nell’amore.Concedi infine a tutta la Chiesa che, celebrando questogrande Concilio Ecumenico, possa cantare un innosolenne di lode e di ringraziamento al Dio delleisericordie, un inno di gioia e di esultanza perché grandicose ha fatto per mezzo tuo l’Onnipotente, o clemente, opia, o dolce Vergine Maria.(Preghiera di Paolo VI pronunciata al termine della IIIsessione del Concilio Vaticano II nella quale proclamòMaria Madre della Chiesa, 21 novembre 1964).

Con la mia benedizionee l’augurio di una gioiosafesta della Madonna del Popolo.

Maria

Il messaggio del vescovoDouglas Regattieri alla Chiesa diocesana in occasione dellaFesta della Madonnadel Popolo,patrona della diocesidomenica 14 aprile 2013

+ Douglas RegattieriVescovo di Cesena-Sarsina

Cesena, 31 marzo 2013 Pasqua di Risurrezione

ricordatidel popolo cristianoche a te si affida

Preghiamo Maria:«Santa Maria,donnadel silenzio,riportaci allesorgenti dellapace. Liberacidall’assediodelle parole.Dalle quellenostre, primadi tutto. Ma ancheda quelle deglialtri. Figlidel rumore,noi pensiamodi mascherarel’insicurezzache ci tormentaaffidandocial vaniloquiodel nostrointerminabile dire:facci comprendereche solo quandoavremo taciutonoi, Dio potràparlare”

(T. Bello)

Giovedì 18 aprile 2013 11Speciale

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Giovedì 18 aprile 201312 Attualità

il Periscopio di Zeta

Dopo il doppio attentato alla Maratona di Bostonl’Occidente si scopre di nuovo vulnerabile

Torna l’emergenza terrorismo

In un attimo siamo ripiombati nella paura. I doppio scoppio alla maratonadi Boston ha gettato di nuovo tutto il mondo occidentale sotto la cappa delterrorismo. Nel momento in cui scrivo non è ancora nota la matrice del

vile gesto che ha causato tre morti e oltre 140 feriti, ma il timore di unaripresa dell’escalation di attentati in pochi attimi ha fatto giro del globo.Stavamo vivendo un periodo di relativa calma, almeno su questo fronte. InMedio Oriente prosegue la striscia di sangue alla quale, purtroppo, anche se èdifficile ammetterlo, ormai abbiamo fatto l’abitudine. Aeroporti blindati,controlli a tappeto ovunque, per garantirsi un certa tranquillità. Non basta.Ora abbiamo compreso che non è sufficiente. Si è capito che quandoqualcuno vuole colpire può farlo come e quando vuole perché è impossibilecontrollare tutto.Incredibili le immagini che giungono dagli States. Fra i tre morti c’è anche unbambino di otto anni. Una ventina i feriti. Tra questi ci sono dieci amputati.Mi vengono i brividi nel raccontare questo bollettino di guerra. L’attacco èstato fatto a sandwich, cioè con due esplosioni a distanza di 12 secondi unadall’altra, come avviene in Siria, in Iraq, in Afghanistan. Stessa tecnicaomicida, stessi risultati, il medesimo obiettivo: creare panico.Nell’era globale, si è globalizzataanche la guerra, resa più semplice nella sua realizzazione. Durissima da

vivere questa realtà che ci richiama a unaconcretezza disarmante. Il mondo si ritrovapiccolissimo.Le relazioni e i coinvolgimenti fra i popoli e lenazioni sono sempre più stretti. Lo abbiamo vissutodi recente in Italia anche con la vicenda dei duemarò tornati in India per sottoporsi a un processoche ormai sembrava scongiurato.Non esistono più zone franche. La prima linea puòessere ovunque e gli obiettivi sensibili sono a milioni,impossibili da presidiare in sicurezza. Aumentano icontatti tra i popoli, diminuiscono le distanze, macrescono le disparità. Papa Francesco ha già parlato a

più riprese delle periferie del mondo. Ci dice diessere attenti a chi è considerato lontano,emarginato, ci chiede di farci compagni di viaggio.Non so dove può essere una soluzione praticabileall’ermegenza terrorismo. E non so neppure se cipuò essere un collegamento fra situazioni cosìdiverse. In ogni caso è ormai certo che non si puòignorare chi è nell’indigenza totale, chi non haacqua da bere, ha un telefonino in tasca, ma nonun pezzo di pane con cui sfamarsi.Ci sono anche le piccole guerre, quelle che ciriguardano, ci chiamano in causa e ci mettono incrisi. Possiamo e dobbiamo essere migliorisoprattutto pensando che, come ricordato dapapa Francesco ai giovani nella Domenica dellePalme, “il sudario non ha tasche”. Sarebbe benenon dimenticarlo mai. (790)

SuperAbiledi Arianna Maroni

CON IL PIANOFORTESUPERA L’AUTISMOAlessio, 24 anni, dal 2008 studia regolar-mente al Conservatorio “Bellini” di Pa-lermo ed è il primo in Italia, affetto daautismo, a studiare presso l’accademiamusicale.Dopo sei anni di tentativi e di tanteporte in faccia, finalmente, per la fortetenacia battagliera dei suoi genitoriAlessio sta portando avanti il suosogno: diventare un grande pianista. Ilgiovane attualmente frequenta il sestoanno di Conservatorio e riesce a suo-nare anche diversi brani che general-mente si studiano all’ultimo anno discuola.Da quattordici anni il giovane suona ilpianoforte seguito dal maestro-tutorFederico Quattrocchi che lo assisteanche durante le lezioni al conservato-rio. Oltre all'accademia musicale, Ales-sio frequenta l’Accademia di belle artidedicandosi anche alla pittura e al dise-gno. “Mio figlio fino a sette anni non parlava- racconta la mamma, Cinzia Allegra -,ma da sempre è portato per la musica.Dapprima increduli, abbiamo assecon-dato la sua attitudine scoprendo a pocoa poco quante potenzialità avesse. Perfarlo entrare al Conservatorio abbiamolottato con tutti i mezzi possibili, vin-cendo la nostra battaglia”. “Tutte le volte che Alessio si presentavaagli esami di accesso al Conservatoriomi dicevano che il ragazzo, pur essendobravo, non poteva entrare anche per viadella sua patologia - continua la madredi Alessio -. Ciò ci ha fatto soffrire, manon ci siamo fermati e abbiamo solleci-tato anche il direttore del Conservatoriotramite il nostro avvocato per quellache ci sembrava un’ingiustizia in pienaregola. Alla fine abbiamo inviato unalettera alla trasmissione ‘Ricomincio daquì’ di Alda D’Eusanio. Gli autori televi-sivi ci hanno risposto e questo ha final-mente smosso le acque. Nel 2008 ilministero ha fatto un progetto specificoper nostro figlio che è stato il primo gio-vane autistico a potere frequentare ilConservatorio”. “Chiudersi con il proprio problema si-gnifica morire senza fare andare avantiloro - aggiunge la signora Allegra -. Cisiamo ostinati affinché nostro figlio stu-diasse il più possibile, sebbene in tantici avevano scoraggiato. Con l’aiutoanche del fratello, Alessio è sempre ingiro con gli amici. Ogni giorno nostro fi-glio sperimenta la normalità. Lui è con-sapevole di quello che ha”. “Non cifermiamo, perché Alessio deve essereancora aiutato: continueremo a batta-gliare affinché abbia anche lui unaborsa di studio come tutti gli altri epossa studiare anche in un college mu-sicale insieme agli altri suoi coetanei.Nostro figlio per crescere ha bisogno dicondividere la sua passione con glialtri”.

ombe e morte sulla maratona di Boston. Dueordigni sono esplosi, poco prima delle tre dipomeriggio di lunedì (ora locale),uccidendo tre persone, tra cui un bambinodi otto anni; e ferendone oltre cento, una ventina

delle quali sono in condizioni critiche.L’Arcidiocesi di Boston, retta dal cardinale Sean PatrickO’Malley, ha subito diffuso una nota chiedendo dipregare per le vittime:“Mentre si susseguono le notizie che ci informanotristemente di morti e feriti”, si legge nel testo diffuso suFacebook e Twitter, “vi chiediamo di rivolgervi al Signore,di pregare per loro e per i loro cari, affinché possanoricevere la consolazione dello Spirito Santo, la grazia diDio e l’abbraccio della Madonna”.

Atmosfera surreale. “C’è grande caos per le strade, l’areaè tutta transennata”, ha raccontato a caldo al Sir, BobMaloney, un sacerdote della chiesa Our Lady of theVictories, che si trova a quattrocento metri dal punto incui si è verificata la prima esplosione. “Ora molta gentesta camminando nella nostra direzione, verso Sud-Ovest”, ha detto Maloney al telefono. “Personalmentenon ho sentito il botto, ma alcuni confratelli l’hannoavvertito. L’aria è molto tesa, è una tragedia.La maratona è un evento molto sentito qui a Boston,coincide con l’inizio della primavera. E pensare che sequelle bombe fossero scoppiate un’ora prima avrebberopotuto causare ancora più vittime”. Più di 23mila atletihanno cominciato la maratona e 17.600 avevano giàtagliato il traguardo al momento della primadetonazione.

Scene di guerra. Testimoni oculari parlano di scene da“zona di guerra”. Gente che ha perso gli arti inferiori,sangue sul selciato, persone in lacrime, sotto shock,provate dal dolore, maratoneti che dopo l’incidente sisono trasformati in infermieri e hanno aiutato il

personale medico avvolgendo gli arti delle persone feritecon lacci emostatici per fermare il loro flusso sanguigno.

Matrice incerta. Le prime indagini sono in corso e non èancora dato di sapere chi sia il singolo responsabile, o ilgruppo che ha messo in campo questo attacco criminale.Non si sa, soprattutto, se la matrice dell’attacco sia ditipo interno o esterno. È certo, però, che si tratta diattentati terroristici, come ha sottolineato anche ilpresidente Barack Obama in un intervento lunedìpomeriggio: “È terrorismo anche se la natura è incerta”,ha detto subito dopo le esplosioni. “Non abbiamo ancorarisposte, ma di una cosa sono certo, troveremo icolpevoli”. “Le indagini sono in corso - ha proseguitoObama -, in questo momento non è opportuno avanzareipotesi, prima dobbiamo appurare i fatti. Sia chiaro,verremo a capo di questa storia”.

Corsa di solidarietà. Nell’orrore di questo lunedì di folliaci sono storie che riscaldano il cuore. Che segnalanocome l’altruismo e la solidarietà possono contrastaregesti inumani. Decine di podisti hanno continuato laloro corsa oltre il traguardo per arrivare a donare ilsangue all’ospedale Mass General hospital. Alcuniresidenti hanno creato un documento Google in cuihanno inserito il loro indirizzo e si sono resi disponibili aospitare i podisti venuti da lontano. Molti bostonianisono scesi in strada con acqua, cibo e coperte per imaratoneti. Alcuni ristoranti hanno messo fuori ilcartello “entrate e pagate solo se potete”.

Patriot’s Day. Proprio lunedì negli Stati Uniti ricorreva ilPatriot’s Day, il giorno in cui gli americani festeggianol’anniversario della battaglia di Lexington e Concord, iprimi combattimenti della guerra d’Indipendenzaamericana. Quella di lunedì per Boston era la maratonanumero 117, un evento storico e molto seguito, al qualedi solito accorre più di mezzo milione di spettatori.L’edizione di quest’anno si è conclusa nel panico, e harievocato in tanti americani gli attacchi dell’11 settembre2001 a New York in cui persero la vita quasi 3milapersone.

Damiano Beltrami

B

Messaggiodell’arcidiocesiguidata dal cardinaleO’ Malley: vicina allevittime e all’interapopolazionecittadina.Fra i primisoccorritori,gli stessi maratoneti

BOSTONSanguesulla maratona

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Giovedì 18 aprile 2013 13Cesena

Insegnante in pensione subisce un incidente e dona l’indennizzo dell’assicurazione a unamissione in Tanzania per la costruzione di un dispensario e servizi annessi

Un regalo da 100mila euro all’AfricaFrancesco Zanotti

on avevo questisoldi e non livoglio". Stiamoparlando di

centomila euro, una cifra nonda poco. Ma la signoraStefania (il nome è di fantasia)non ne vuole sapere di queisoldi arrivati daun’assicurazione. Vieneinvestita nel 2010, a Cesena,mentre attraversa, sulle striscepedonali, una via del centrocittadino. Ha alcuneconseguenze, ma nulla digravissimo. Poi arrival’indennizzo e con esso ladecisione di devolvere quellasomma in favore di chi non haneppure l’acqua da bere.Stefania è un’insegnante inpensione. Ha trascorsoun’esistenza in mezzo aigiovani. Ha la passione per lavita, glielo si legge negli occhi,e per le persone che le vivonoaccanto. La stessa passioneche scorge sul volto deibambini africani. In redazionemostra numerose foto divillaggi della Tanzania. Ci sonole immagini dei pozzi edell’acquedotto, deldispensario e della casa degliinfermieri, tutte opererealizzate grazie a un gesto dicondivisione.

Nel 2006 la donazioneAlla morte del marito, nel2006, con una parte (18.000euro) del ricavato derivantedalla vendita dell’abitazione,Stefania fa realizzare unacquedotto di 10 chilometrinella regione di Dodoma,sempre in Tanzania. Il villaggiointeressato è quello diChinyka, un nome che nonsembra dire nulla, ma cheinvece identifica un abitato ditremila persone, di cui 1200bambini al di sotto dei 12 anni.L’acqua qui è un’emergenzasempre. Se va bene, cadono300 millimetri di pioggia in unanno. Un bambino su cinquemuore a causa di malattie

N"

intestinali dovute all’utilizzo diacqua non potabile.

Nel 2010 l’incidente stradaleQuando si verifica l’incidentestradale, il percorso è giàtracciato. Esiste una viapreferenziale per la Tanzania,grazie ai rapporti intrattenuticon Paolo Siani, direttore del

"Centro mondialità - svilupporeciproco" di Livorno, e donCarlo Leoni, sacerdotelivornese che per primo haaperto il canale con quellezone poverissime del Paeseafricano. Dopo la realizzazionedell’acquedotto, è il momentodi pensare a cinque pozzi.Sono tre i villaggi interessati daquesto nuovo intervento:Nzali, Sulungai e Mahama.A Mazae, località in cui non c’èla corrente elettrica, vienerealizzato il dispensario. Conesso trova posto anchel’abitazione delle infermiere,composta da dueappartamenti che si trovano inun’unica costruzione. Ogniappartamento è dotato di trestanze da letto, un soggiorno,una cucina e un bagno.Vengono edificati anche iservizi igienici per gliammalati, con unacostruzione distaccata daldispensario per garantire

l’igiene, vista la scarsitàd’acqua. Tutti i villaggi sono lontani daospedali. Il presidio sanitariopiù vicino dista almeno diecichilometri che gli abitantipercorrono a piedi, spesso congli ammalati in spalla. Inqueste zone si sopravvive conun’economia di sussistenzache si basa sulla coltura delsorgo per la polenta, il ciboprincipale per la popolazione.

Il ’bene’ smuove altro beneDalla stessa località di Mazae,nel febbraio 2011, arriva laconferma della donazione delterreno (due ettari) su cuicostruire il dispensario. Maanche i cittadini decidono dicontribuire, per quanto nelleloro possibilità. In unmessaggio inviato dal sindacoalla signora Stefania, si leggeche "i cittadini di Mazaehanno deciso di contribuireattraverso il trasporto disabbia e pietre, lo scavo della

trincea per il tubo che portal’acqua fino al sito dellacostruzione e con unadonazione in denaro di 2.000scellini (circa un euro) a testa,per ciascuno dei 3800abitanti".Il dispensario è statoinaugurato nel gennaio scorso.Stefania è felicissima dellascelta compiuta e di poterraccontare, senza svelare ilnome, che i suoi centomilaeuro sono stati investiti perquei bimbi sorridentiimmortalati in scatti impressianche nel cuore, per sempre.

Nel 2006 avevadonato 18mila euro,parte del ricavatodella vendita dellacasa, per costruireun acquedotto

I contatti in Africasono tenuticon i sacerdotidel Centromondialitàdi Livorno

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La sala d’attesa del dispensario di Mazae (Tanzania)

Il dispensario visto dall’esterno

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Giovedì 18 aprile 201314 Cesena

"Non c’è parola più usata e meno riconosciuta di sussidiarietà. E’importante comprenderla per costruire il bene comune". Con questapremessa di Arturo Alberti, presidente dell’associazione Romagnasolidale, si apre l’atteso incontro "Sussidiarietà al tempo della crisi",svoltosi alla Cassa di Risparmio lunedì 15 aprile,con la presenzadell’economista Stefano Zamagni nelle vesti di relatore. "Il welfare capitalism americano - esordisce il professore - per il

Sussidiarietà e crisiNe ha parlato Stefano Zamagni

sostegno esclusivo ai lavoratori delleaziende e alle relative famiglie peccavaper scarso universalismo. D’altro canto, ilwelfare state inglese entrò in crisi neglianni ’90 per la sua insostenibilitàfinanziaria e mancanza di garanzia diqualità tacita, ovvero di quella qualitàaccertabile solo dal destinatario delservizio, oggi troppo burocratizzata". "La soluzione sta nel modello circolare, incui la società stessa investe per garantirel’universalismo. Tre vertici devono agire insinergia per programmare e gestire gli

interventi: l’ente pubblico, le imprese e ilsettore del no profit. Solo così possiamoassicurare un welfare che non siapercepito come prodotto finale o di lusso,ma che sia la base per uno sviluppo"."’Felice il crollo se la ricostruzionerenderà più bello l’edificio’, dicevaSant’Ambrogio. Ma fondamentali sarannoil lavoro (’ora et labora’ diceva SanBenedetto) e la famiglia, oggi troppomaltrattata. Questa è una terra fortunata,perché non cominciare da ora?".

Fra. Zama.

Una vera perlaper il centro storico

a ’Grande Malatestiana’ è indirittura di arrivo. Il cantiereha aperto eccezionalmente leporte ai componenti della

terza commissione consiliare, che lascorsa settimana hanno constatatodi persona lo stato di avanzamentodei lavori. Quello che è destinato adiventare il nuovo polo culturaledella città verrà inaugurato, se latabella di marcia sarà rispettata,entro la fine dell’anno, dopo noveanni di lavoro (posa della primapietra nel 2004) e un costocomplessivo di 6,5 milioni di euro. "I locali sono quasi ultimati. Restanoda realizzare interventi per unimporto di 80mila euro circa: traquesti, le volte, i controsoffitti, lascala di sicurezza, le tinteggiature,l’illuminazione e gli arredi. Almomento i lavori stanno andando arilento a causa della crisi economicache sta mettendo in difficoltà leaziende appaltatrici", ha spiegatol’architetto Ivano Piraccini,responsabile del Servizio ediliziapubblica del Comune di Cesena.

L

Con il recupero di parte dell’ex liceoclassico, la superficie della nuovabiblioteca raddoppierà passando dai4mila metri quadrati attuali a oltre8mila. L’ex ingresso del liceoospiterà, oltre agli uffici e ai locali diservizio, la caffetteria, il punto diaccoglienza, l’emeroteca, la sala dilettura (l’ex palestra) e la Bibliotecadei Ragazzi. Al primo piano l’aulamagna diventerà una salaconferenze, mentre all’ultimotroveranno spazio diverse sale distudio che richiamano i colorimalatestiani (bianco, rosso e verde).All’edificio, laddove possibile, sono

stati apportati miglioramentienergetici come il riscaldamento apavimento. Per il deposito librario èstato ricavato ex novo un pianointerrato, dove troveranno postometà dei volumi stipati ora nelmagazzino di via Piave (che messi infila creerebbero un serpentone lungo15 chilometri). Deve attendere tempi migliori ilprogetto di recupero del piazzaleantistante l’edificio, come pure ilterzo lotto, per cui il Comune diCesena ha chiesto un contributo allaPresidenza del Consiglio dei ministri.

Francesca Siroli

I lavori dovrebberoconcludersientro l’anno Investimentodi oltre 6 milioni

La Grande Malatestiana Il 19 aprileErnesto Oliveroa Santo StefanoNell’estate del 2007 il Noviziato/Clan"La Fonte" del gruppo Scout Cesena 7°della parrocchia di Santo Stefano,insieme al parroco donGiovanni Zoffoli, decide divivere la propria Routeestiva all’Arsenale dellapace di Torino. In quest’occasione gliscout conoscono lafraternità del Sermig e conessa il suo fondatoreErnesto Olivero, una straordinariapersona che, nel 1964 insieme ad altrigiovani, fondò il "SERvizio MIssionarioGiovani" con il grande sogno didebellare la fame nel mondo.E’ vivo ancora oggi il ricordo di queigiorni nei cuori di coloro che hannoconosciuto la fraternità del Sermig esarà sicuramente arricchente poterincontrare Ernesto Olivero che, inoccasione del trentennale del gruppoScout Cesena 7°, sarà ospite il 19aprile alle 21 nella chiesa di SantoStefano, per trattare il tema:"Scommetto sui giovani".Nel 1983 il comune di Torino consegnòai volontari un primo edificio dell’exArsenale militare, antica fabbricad’armi e con l’aiuto di molti volontari,soprattutto giovani, l’ex fabbricad’armi è divenuta oggi Arsenale dipace: da 50 anni il Sermig si impegna acostruire, tramite il dialogo, la paceper i giovani, i poveri in oltre 125paesi nel mondo.

Montereale◗Nuova gestione all’OsteriaDopo quasi un anno ha riaperto l’Osteria diMontereale. La nuova gestione attualmente aprel’attività nelle serate da giovedì a domenica."Nello scenario rilassante delle colline cesenati- spiega uno dei gestori - proponiamo un menùsemplice e tipicamente romagnolo, dalla pastafatta in casa agli arrosti, dal vino locale ai dolcitipici". Per informazioni si possono contattare ireferenti dell’osteria al 345/1038778.

Acli DaySi avvicina la prima edizione dell’Acli day.Sabato 20 aprile tra le 10 e le 18 saràpossibile visitare lo stand allestitodall’Associazione cristiana lavoratoriitaliani di Forlì-Cesena in piazza Almerici."Noi di Acli ci proponiamo comeassociazione presente nel territorio ed ènostro obiettivo esserlo sempre di più -spiega il presidente Lazzaro Dall’Acqua -.Sabato allestiremo uno stand in cuipresenteremo le nostre proposte,descriveremo le varie imprese socialilegate all’Acli e le associazioni affini,proponendo servizi, idee e un modomigliore di svolgere tali servizi". Si tratta della prima edizione. "Ci siamoper un rilancio e attualmente abbiamo 30circoli associati. Ci proponiamo in tempicome questi per ripartire dal basso, daibisogni della gente, dal lavoro,proponendo un’economia in cui l’uomo siafinalmente al centro dei bisogni,mettendo in guardia dalle speculazionifinanziarie".

Francesco Zamagni

Avis | Aguzzoni torna presidente

L’Avis Cesena ha rinnovato le cariche. Fausto Aguzzoni è il nuovo presidente.Fanno parte del consiglio Giampietro Montalti, Chiara Sacchetti, GiancarloSavini, Orlando Rocchi, Gualtiero Giunchi, Paola Pieri, Giorgio Vicini, ChiaraBiasioli, Lino Morgagni, Edo Nicolini, Paolo Pezzi, Daniele Petrucci, RenatoRoberti, Elide Urbini. Sindaci revisori Roberta Fabbri, Costaldo Natali, AntonioVenturi Casadei.

I primi 80 anni della Cantina di CesenaLa Cantina di Cesena ha festeggiato, domenicascorsa, gli 80 anni dalla fondazione. Era il 5 aprile1933 quando un gruppo di viticoltori decise diassociarsi e dare vita alla Cantina sociale. Da alloratante cose sono cambiate, soprattutto nel mondoenologico."Il mercato del vino - spiega il presidente EnricoPrugnoli - attualmente è rarefatto, almeno inItalia. All’estero invece ci sono più opportunità. Il

nostro prodotto è di qualità medio-alta: l’80 percento è rappresentato da Sangiovese delle fascecollinari. Stiamo per esportare anche negli StatiUniti, mentre abbiamo collaborazioni commercialiconsolidate nei paesi del nord d’Europa. Anche inCina si sono aperti scernari interessanti, però è unmercato in cui tutti, ma proprio tutti, voglionoinserirsi. Ogni nostra scelta deriva dalla volontà diremunerare al meglio i soci".

ConfartigianatoArtigiani associati in un unico negozioE’ stato inaugurato nei giorni scorsi, in viaCesare Battisti 2 a Cesena, il primo negozioche coinvolge 16 artigiani del territorio. Laproposta è della Confartigianatonell’ambito del progetto Confà. “E’ un veroe proprio negozio dell’artigianato – haspiegato il segretario comprensorialeStefano Bernacci – che coinvolge un primogruppo di imprenditori che, a rotazione,saranno sostituiti da altri. Il TemporaryStore resterà aperto fino ai primi di luglio epoi, se l’idea avrà avuto successo, saràriconfermata dall’autunno”.Lo spazio espositivo è stato dato incomodato d’uso da un socioConfartigianato, sulla scia di quantopromosso dal Comune già alcuni mesi fa perravvivare il centro storico. In vendita c’è unpo’ di tutto, per lo più legato alla casa:mobili, oggettistica, arredobagno, prodottidi bellezza, pasta, salumi.

Foto Gianmaria Zanotti

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Giovedì 18 aprile 2013 15Cesenatico

In centro | Fiera mediterranea

Tutto pronto per la fiera Mediterranea che si svolgerà dal 25 al 28 aprile inpiazza Ciceruacchio. Vi saranno bancarelle di artigianato, antiquariato,menù a tema marinaro, prodotti tipici. La motonave New Ghibli proponemenù a bordo con specialità di mare, in collaborazione con Brc.

Se ne è parlato in un convegno

Filiera itticae reddito dei pescatoriPresenti anche delegati da Cesenatico la scorsasettimana a Rimini alla tavola rotonda "Crisi! Qualefuturo per il lavoro nel settore pesca emilianoromagnolo", nell’ambito del congresso regionale dellaFai-Cisl Emilia Romagna."La riforma della politica comune della pesca - è statodetto - orientata verso un cambiamento di approccio alsettore, prevede una ulteriore riduzione della pesca dacompensare attraverso l’aumento dell’acquacoltura,della diversificazione e del controllo e gestionedell’intera filiera ittica, compresa una rinnovata e piùimpegnativa attività dei Gac (gruppi di azione costiera)come aggregazione economica e sociale atta adaccrescere il benessere delle comunità costiere". Su tali questioni si è registrata una condivisione daparte dei rappresentanti delle associazioni cooperativepresenti: Sergio Caselli (Lega Coop Emilia Romagna),Patrizia Masetti (Agci Pesca Ferrara-Ravenna) e MassimoCoccia (Federcoopesca -Confcooperative) il quale, tra lealtre cose, ha posto l’accento sulla necessità di megliodefinire il sistema della rappresentatività.

VillamarinaRoller skatingCampionato regionale su strada dipattinaggio: successo per l’undicesimaedizione. Il Roller skating Cesenatico, con ilsostegno della Bcc di Sala, ha organizzato,nei giorni scorsi, la manifestazione sportivapresso il pistino "del sole" di Villamarina acui hanno partecipato 150 atleti da 7 a 20anni, con i rispettivi accompagnatori eallenatori, provenienti da tutte le provincedell’Emilia Romagna. Il campionato

regionale ha permesso agli atleti diqualificarsi per i campionati italiani assolutidi Federazione che si svolgeranno tra luglioe agosto prossimo. La squadra di Cesenaticosi è presentata con 16 atleti agonisti chehanno conseguito ottimi risultaticonquistando 5 titoli regionali, più numerosipodi. Si sono aggiudicati il titolo di campioniregionali: Mattia Casalboni nella categoria"ragazzi metri 300 sprint", Lorenzo Polini(cat. Ragazzi m. 3000 in linea) SimoneCoccolini (cat. Junior m. 200 cr. e m. 1500 inlinea) Sara Massarutto (cat. Senior m. 200cr.) Filippo Masini Gattei (cat. giovanissimi2° classificato m. 100 e m. 600 L). AishaGhiselli (categoria Giovanissimi 3°classificato m. 100 spr). Carlotta Reda (cat.Giovanissimi 3° classificata m. 600 linea).Buoni piazzamenti anche per LorenzoLombardi e Sebastiano Pagan (cat.Esordienti). Altri podi per Mario De Cola(cat. esordienti 3° class. m. 1000 in linea)Davide Lodovichetti (cat. ragazzi 3°classificato m. 300 spr. e m. 3000 l) GiacomoPagliarani (cat. Junior 2°class. m. 200 cr).Cristian Coccolini (cat. Senior 2° classificatom. 200 cr). Luca Vecchietti Poltri (cat. Senior3° classificato americana a squadre. Buonpiazzamento anche per Davide Bracci (cat.senior). La squadra è guidata da ThomasGualtieri e Donatella Paganelli.

Giorgio Magnani

Cesenatico◗Rotary, conviviale con ZavoliSi svolgerà sabato 20 aprile alle 20.30 presso ilristorante La Scogliera di Cesenatico laconviviale organizzata dal distretto di Cervia eCesenatico del Rotary club. Ospiti di riguardodella serata il senatore Sergio Zavoli,presidente della Commissione vigilanza Rai,Walter della Monica, presidente del Centrorelazioni culturali di Ravenna, e Stefano Pivato,rettore dell’Università degli studi di Urbino.

Nove Colli multilingueSono 1422 gli stranieri

poco più di un mese dal viadella 43ª edizione della NoveColli, in programma domenica19 maggio, il comitato

organizzatore della Granfondo rendenoti i numeri e le statistiche dei 12 milaiscritti. Si conferma anche per l’edizione 2013 ilconnotato di internazionalità dellacorsa: alla partenza vi saranno atleti di43 nazionalità differenti, 26 le nazionieuropee presenti, 17 nazioni presentidal resto del mondo. Sono 1422 glistranieri totali iscritti.Le nazioni europee più presenti: Italia10.578, Germania 407, Svizzera 303,Gran Bretagna 126, Belgio 88. In nettoaumento gli appassionati delle dueruote d’oltreoceano, sono 64 i ciclistiprovenienti dal Canada, 48 dagli StatiUniti, presenti anche dal sud Americacon ciclisti panamensi (4), cileni (2), epoi ancora venezuelani, costaricani,colombiani, messicani peruviani e unatleta della Guyana francese. Anchedall’Africa non mancano gli arrivi, sono15 al via i sudafricani ai quali siaggiungono atleti marocchini e

Atunisini. Otto gli israeliani, 13australiani e tre neo zelandesi.Tornando all’Italia le regioni piùpresenti sono l’Emilia - Romagna con2080 partenti seguita dalla Lombardia(2041), Lazio (1117), Toscana (1087),Campania (853), Veneto (791), Marche(551). Nella "top five" delle provincepiù affezionate, al primo posto Milano(724), Forlì-Cesena (665), Roma (567),Napoli (421), Brescia (417).Tra i 12 mila iscritti 11.304 sono uominimentre sale il numero delle donne: 696contro le 639 del 2012, a testimonianzache la febbre delle due ruote si stafacendo sempre più largo nel mondofemminile. Il testacoda più importanteche fornisce la statistica del 2013 è

legato al più giovane e al più anzianotra gli iscritti. Il più giovane è un atletatedesco classe 1998 proveniente dallaBaviera, il più anziano ha 83 anni ed èun ciclista messinese nato nel 1930.2.063 le società iscritte con il podiocomposto da GS Sportissimo Top Levelcon 99 iscritti, GS Cicli Matteoni FRWcon 91 e al terzo posto l’U.S. Bormiesecon 82 iscritti. In quarta posizione il GCFausto Coppi di Cesenatico che nel2013 schiererà al via 64 iscritti.Per quanto riguarda i fedelissimi dellaNove Colli emergono dati interessanti:103 atleti toccheranno nel 2013 la 15ªpartecipazione, 523 supereranno la 10ªe 194 corridori festeggerannoquest’anno la decima partecipazione.

Il ciclista più giovaneè un ragazzo tedescodi 15 anni, il piùanzianoun appassionatosiciliano di 83

La corsa si svolge il 19 maggio

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Giovedì 18 aprile 201316 Valle del Rubicone

In ricordo della mammaLa settimana di Pasqua a Sant’Ange-lo di Gatteo è morta Lina Placucci,molto conosciuta in paese. Era lamamma di Edoardo Turci, autore dilibri di storia locale e collaboratoredel Corriere Cesenate. Di seguito ri-portiamo il ricordo che Turci ha te-nuto, alla fine del funerale, a nomedella famiglia.

L’altra sera, nella messa del giovedìSanto, don Marco ha detto:"ricordiamo e ringraziamo la sorellaLina per tutto il bene che ha fatto…”;una sintesi perfetta perchéeffettivamente lei, nostra madre,nella sua vita ha fatto solo del bene.Parlo a nome di tutta la famiglia, dimio padre Delio (con cui mammaLina ha condiviso tantissimi anni divita matrimoniale) delle mie sorelle,dei nipoti e parenti tutti, per direcome lei ci abbia insegnato l’amoreper la famiglia, [era questo il suounico pensiero], a cui ha destinatoogni sua risorsa e innumerevolipremure; ci ha educato all’onestà, (citeneva molto all’onore – lo dicevaspesso: “quando si è perso l’onore si èperso tutto…”); ci ha educato alsacrificio, alla perseveranza, allafedeltà, all’altruismo e all’umiltà. Maiper un momento ha pensato a sé,dedicandosi sempre e solo ai tantiimpegni che sapeva affrontare conpassione, ogni giorno, fino all’ultimocon straordinaria forza d’animo. Enoi lo sappiamo bene quanto si sia

sacrificata: accarezzandole le maniquand’era ormai alla fine, pensavamoa quanto avevano lavorato, quelledita, lungo tutta la sua esistenza.Sapeva fare lavori duri, ma anchecucire e ricamare o creare con unospiccato senso dell’estetica; il suoultimo lavoro della scorsa settimana èstato un materassino per il secondopronipote in arrivo. Era una donnaconcreta, ordinata, sollecita, cheagiva, ma oltre alle mani d’oro avevasoprattutto un cuore immenso: nonsi è mai risparmiata nella sua grandegenerosità, non ha mai preteso nullae ringraziava sempre per qualsiasicosa, anche quando non c’erabisogno. Aveva forte il senso dellagratitudine e dell’umiltà. Era fattacosì, e a noi ha insegnato così,semplicemente, attraverso il suoesempio. Ha affrontato tutte leavversità con coraggio e pazienza, e leha sempre superate orgogliosamente.La sua grande gioia era ritrovarsi tuttiin famiglia a Natale e a Pasqua, e - inmezzo ai figli e alla schiera di nipotiche tanto ha amato - ammirava ilfrutto splendente di ciò per il qualelei aveva sacrificato una vita intera: lafamiglia. Per questo diceva - neigiorni in cui sentiva il peso e ledifficoltà dovute agli interventichirurgici al cuore - di essere felice,che poteva morire contenta, perchéattorno a sé sentiva grande ericambiato tutto l’amore, l’affetto el’aiuto che lei aveva donato a

chiunque, anche al di fuori della famiglia.Un segno, questo, di gratitudine che l’hamolto aiutata negli ultimi tempi disofferenza, insieme alla fede in Dio chel’ha sempre sostenuta. Ogni mattina noi lavedevamo pregare per i suoi morti eanche per noi. Ci ha aiutato in tutti imodi: un genitore fa per cento figli macento figli non fanno un genitore. Lacontentezza più grande di noi,quand’eravamo bambini, era quello diammalarsi [forse troppo poco] perché,oltre a non andare a scuola, con noirimaneva a casa anche la mamma a farcicompagnia, lasciando il lavoro nel quale siimpegnava con tutte le sue forze.Nonostante gli impegni era semprepresente ed era una mamma e una nonnadolce e amorevole; grazie alla sua vocearmoniosa cantava benissimo: aveva unapassione per la musica e già bambina siesibiva anche in pubblico, al teatrino diGambettola dove era nata; andava fieradel suo diploma scolastico che andòrovinato fra le macerie della guerra, doveperse la vita anche sua sorella. Siricordava di tutti noi, con regali per icompleanni o per le ricorrenze; per ognievento importante scriveva pensieri chepoi leggeva: l’ultimo è stato quello per il60esimo anniversario di matrimonio, neldicembre scorso, con tutti riuniti. Ma a leinon piacevano i discorsi lunghi, per taleragione mi fermo qui, anche perché lanonna Lina proverebbe imbarazzo difronte a queste attenzioni ed elogi. Caramamma e cara nonna, ora che hairaggiunto la tua meta riceverai laricompensa eterna che spetta ai servibuoni e fedeli. Dio ha creato le coseperchè esistano e non perché finiscano, edovunque tu sia, un giorno ci rivedremo.Tutto quello che importa o importava,ora, rimane forte dentro di noi.

Longiano, ripristino della provincialeA Longiano, in via Cesena, nel tratto di stradaprovinciale che, scendendo dal paese, precede dipoco i tornanti che portano a Badia, la Provincia staponendo rimedio allo "storico" avvallamento che siera formato dopo le nevicate di inizio 2011.La piccola frana era stata, a più riprese, coperta condel catrame. L’operazione aveva prodotto nel tempoun aumento del peso del manto stradale, rendendola zona più vulnerabile, tanto che le abbondanti

precipitazioni delle ultime settimane avevano resoil dislivello ancora più accentuato e pericoloso."Venerdì scorso - ha spiegato Leopoldo Raffoni,dirigente della Provincia - è stato asportato ilcatrame messo in questi anni per livellare la frana.Il tratto è stato ridotto a strada bianca e lafondazione stradale è stata ricostruita congraniglia nuova non fangosa". La via è di nuovotransitabile. Costo attorno ai 10mila euro. (Mv)

MontianoTanta gente alla presentazionedel libroUn grande successo di pubblico per lapresentazione del libro su don AlfredoPaganelli. Moderato da monsignor PieroAltieri, alla presenza del vescovoDouglas Regattieri, l’autore del libroGiorgio Bolognesi (nella foto) hadelineato la figura di questo sacerdotemorto nel 1982 e che nel paese collinareha lasciato un grande ricordo. Durantela serata gli è stata intitolata una sala.

a scure della crisi taglierà unasezione del nido comunale? E’quanto potrebbe accadere aGambettola, considerando il

crollo delle domande di iscrizione.Questo uno dei dati emersi dalrendiconto annuale dei servizidemografici del Comune di Gambettola,che attestano il costante aumento dellapopolazione residente. A fine dicembre2012 gli abitanti erano 10.707 di cui 1.495stranieri (+ 88 unità che porta a sfiorare il

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La crisi taglia le richiesteMancano bimbi al nido

A Gambettola si rischia l’eliminazione di una sezione

14 per cento). Rispetto all’annoprecedente l’aumento è stato di 150 unità(+ 1,43 per cento), con un saldo naturalein crescita di 33 (108 nati contro 75defunti) ed è positivo anche per itrasferimenti da altri Comuni (442immigrati contro 325 emigrati). Nel totaledella popolazione residente prevalgonole femmine 5.475 contro i 5.232 maschi. "L’aumento degli stranieri non preoccupa- afferma Iader Garavina sindaco diGambettola - perchè come ovunque ci

sono stranieri ben integrati e altri chevanno tenuti sotto osservazione;l’importante è che rispettino le regole e lalegalità. Perciò invitiamo tutti i cittadini asegnalare eventuali casi che meritano piùattenzione. Bisogna purtroppo smentireil detto che a loro è tutto permesso econcesso perché le famiglie povere delnostro comune sono in gran parteitaliane e vengono seguite anche dallaCaritas parrocchiale. Il grande problemaè la casa e come Comune non riusciamoad accogliere tutte le richieste di unalloggio popolare. L’alto numero dinascite conferma che nella nostra città cisono molte coppie giovani, ma, se dalfronte scolastico non ci sono problemi,per quanto riguarda l’asilo nidocomunale stiamo valutando per ilprossimo anno se confermare le 3 sezioniesistenti o ridurle a 2, in quanto per colpadella crisi sono precipitate le domande diiscrizione. La quota a carico dellefamiglie è di 420 euro mensili, masussistono forti riduzioni per coloro cherisultano essere indigenti su segnalazionedei Servizi sociali del Comune, perchénon è più sufficientel’autocertificazione".Il costante trend di crescita dimostracomunque come Gambettola siapiacevole da abitare perché molto vivibilee vivace: ci sono negozi e servizi sanitariche coprono un’area di 17-18.000abitanti, la biblioteca, il cinema, il teatrocomunale e numerose iniziative culturalie ricreative.

Piero Spinosi

GatteoIndividuare e cofinanziare progetticulturali, che si svolgano sul territoriocomunale e abbiano la durata di due anni:è questo il bando promosso dal comune diGatteo. I progetti devono esserepresentati da soggetti che operano sulterritorio comunale senza scopo di lucro.Possono concorrere al bando leassociazioni ed altri organismi associativicon attività non saltuaria di produzione,promozione e divulgazione culturale, leistituzioni e fondazioni del territorio ealtri soggetti pubblici o privati aventicome scopo la produzione, promozione edivulgazione culturale. Gli interessatidevono presentare un programmadettagliato per l’anno 2013 e lineeprogrammatiche per il successivo 2014.La scadenza di presentazione è il 20aprile. Per informazioni rivolgersi alresponsabile del settore socio-culturaleLucia Monte allo 0541935537, [email protected].

Cristina Fiuzzi

LongianoGrande commozioneper MarcoCentinaia di persone, tra cui moltigiovani, hanno gremito la chiesa e ilpiazzale a Budrio di Longiano, dovesono stati celebrati giovedì scorso ifunerali di Marco Campori.Campori, per gli amici "Campo",risiedeva a Ponte Ospedaletto e avevacompiuto vent’anni lo scorso 19 marzo.Nella notte tra sabato 6 e domenica 7aprile è morto in un incidente stradalenei pressi di Sala di Cesenatico."Morire a vent’anni nel fiore della vita.Perché?". Sono state queste le parolecon cui il parroco don ToninoDomeniconi ha iniziato la sua omelia,ammettendo che "le risposte umane nonci sono". Da qui la riflessione per cui"noi non siamo i padroni della vita,anche se crediamo di esserlo". "Non èdetto che tutti arriviamo alla vecchiaia -ha aggiunto don Tonino -. La vita puòfinire anche prima. Dobbiamoriconoscere che la vita è un dono, il piùgrande dono di Dio". Da qui l’invito delcelebrante ai tanti giovani presenti:"vivete la vita, vivetela in pienezza,vivetela con grande senso diresponsabilità. La vita è qualcosa di cosìprezioso che non possiamo sciuparneneanche un minuto". "Dio - ha conclusoil parroco - ci ha creati non per la morte,ma per la vita".Al termine della funzione, si è formato ilcorteo funebre che si è diretto alcimitero di Massa, dove Marco Campori èstato seppellito.

Matteo Venturi

L’interno di una

materna (foto d’archivio)

Sant’Angelo di Gatteo

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Giovedì 18 aprile 2013 17Valle del Savio

PonteGiorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

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e Severino

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Rimini

Pro loco QuartoA quando l’Adsl?A Quarto, fa presente la Pro loco, c’è lanecessità di un collegamento internetveloce, con la copertura Adsl da parte diTelecom e/o il collegamento con cavi afibra ottica. Lo sviluppo abitativo e la crescita delleaziende (tra cui l’azienda agricola"Remedia") che hanno fatto dei prodottinaturali e biologici il loro punto di forza, eche danno lavoro a diversi addetti, esigela possibilità di utilizzare questo servizio.Le aziende per mettere in vetrina e pervendere i prodotti devono utilizzareinternet, ma la mancanza di coperturaveloce da parte di Telecom le costringe aricorrere a collegamenti onerosi eproblematici.Sempre a Quarto, inoltre, è presente lacentrale Enel che gestisce la centraleidroelettrica e la diga, con relativanecessità di traffico di dati."Siamo a conoscenza - scrive la Pro loco -che per la copertura Adsl Telecom Italiabasterebbe intervenire o sostituire lacentralina già ubicata nel centro abitatodel paese. Per avere poi la copertura afibra ottica più veloce, è necessario loscavo e la posa del cavo".Attualmente lo scavo e la posa vengonoeffettuati lungo la strada provinciale cherisale la Valle del Savio."Siamo al corrente - mette in evidenza laPro loco - che i recenti lavori di scavocommissionati da Hera spa lungo laprovinciale 138 Savio, in localitàRomagnano/Sorbano prevedono la posadel "tritubo", il quale probabilmenteverrà impiegato per portare la linea afibre ottiche a Sarsina"."Perché - chiede la Pro loco - questapredisposizione con il "tritubo" non èstata eseguita anche nei lavori svolti glianni scorsi a monte di Sarsina?"E poiché la fibra ottica è stata portata aSan Piero da Santa Sofia lungo la stradadel Passo del Carnaio buona parte delterritorio sarsinate viene by-passata."Per risolvere il problema - continua laPro loco - consigliamo di coinvolgereanche la Comunità montana. In vistadelle prossime elezioni comunali a Sarsinachiediamo che le liste e le coalizioni incampo prendano in seria considerazionela concreta soluzione al problema Adsl".

Alberto Merendi

a domenica 28 aprile partonovari eventi promossi dalla Proloco di Ranchio (Sarsina), utilialla promozione del territorio e

dei prodotti locali.La Pro loco di Ranchio da anni èimpegnata nel raggiungimento di questiobiettivi e ha a cuore la promozione e lasalvaguardia del patrimonio storico,culturale e produttivo del paese percreare prospettive anche ai giovaniperché sempre più scelgano di trattenersi

D

Ranchio, una sagrache valorizza il territorio

Il 28 aprile un evento incentrato sulla carne di "Romagnola"

nei luoghi d’origine e non partire allaricerca di opportunità diverse. Il primo appuntamento del 28 aprile èquello della sagra della bistecca allafiorentina di razza Romagnola che daanni la Pro Loco promuove e rinnova consuccesso.Questa razza bovina è molto diffusa nelterritorio ranchiese e nei suoi dintorni,dove trova sviluppo in allevamentitradizionali. Gli animali si adattano beneai soleggiati pascoli e al sottobosco delle

locali colline.La manifestazione non mancherà divalorizzare il pane lavoratoartigianalmente nell’unico forno locale.Un prodotto di alta qualità ottenuto confarina di grano duro romagnolo e lievitomadre, fragrante e profumato come lovuole la tradizione e l’antica usanza dellapanificazione in casa. Non mancherà laclassica e originale pagnotta pasquale,lievemente dolce, con altri dolciumi tipicidel periodo primaverile legati allatradizione e alla cultura del luogo.Sono previste, fin dal primo mattino, siauna pedalata in mountain bike, sia unacamminata non competitive, attraverso isentieri che un tempo collegavanoRanchio ai borghi dei dintorni (Pieve diRivoschio, Via Piana, Monte Mercurio ePetrella ). Camminamenti plurisecolari,defilati e solitari, che ancora oggitracciano quella parte di Appennino, maormai caduti in disuso per viandanti epellegrini che ora vanno per stradeasfaltate. Sono tuttavia ancorapercorribili e offrono alla vista dei pochipasseggeri solitari appassionati di naturache ancora li frequentano scorcipaesaggistici incantevoli. Lavorerà apieno regime lo stand gastronomico. Il pomeriggio sarà allietato dalle note delcomplesso musicale "Bucci Band" .Al mattino la messa sarà celebrata dalparroco don Rafael Rojas alle 11 nellachiesa parrocchiale di San BartolomeoApostolo. Dalle 9 alle 14 sarà possibilevisitare la chiesa e il museo d’Arte Sacra"Valborello" allestito nella cripta.

Festa a Pagno (Sarsina)Con l’ultima domenica di aprile inizia il periododurante il quale le piccole comunità del Sarsinatesi daranno il cambio nel festeggiare i loro santipatroni o la Beata Vergine Maria. Apre il ciclo laparrocchia di Pagno che, domenica 29 aprile,festeggia Santa Eurosia, che non è la patrona dellaparrocchia, ma viene venerata più che il patronostesso, San Gallicano. Per le 16 è fissata la messa solenne, celebrata dal

parroco don Renzo Marini, accompagnata dai cantipopolari. Seguirà la processione che dall’annoscorso, dopo decenni di sospensione, è stataripristinata, giungendo alla "Mistedia" collocatatra la parrocchiale e l’oratorio della Madonna, orain restauro. I presenti saranno allietati, sulsagrato, da un ricco rinfresco e da musicaromagnola tradizionale.

Daniele Bosi

I Consigli comunali di Bagno di Romagna e diVerghereto sono convocati in seduta congiunta,dai rispettivi sindaci, per sabato 20 aprile alle 10.All’ordine del giorno anche il tema dell’"AmbitoOttimale Valle del Savio - Verifica ipotesi difusione fra i Comuni di Verghereto e di Bagno diRomagna".

Bagno e VergheretoConsiglio congiunto

Alla seduta, convocata nella sala consiliare dellaComunità montana dell’appennino cesenate, aPalazzo Pesarini, parteciperà la vicepresidentedella Regione Emilia-Romagna Simonetta Saliera.L’appuntamento consentirà l’esame della leggeregionale n. 21 del 21 dicembre 2012 sullagestione delle funzioni amministrative che haprevisto l’individuazione dei cosiddetti "ambitiottimali" per la gestione dei servizi.Si tratterà anche di capire quali potrebberoessere gli eventuali vantaggi di una fusione equale l’eventuale percorso da seguire.

Alme

Mercato Saraceno◗Dentro il LibroIl gruppo di lavoro composto da insegnantidell’Istituto scolastico comprensivo mercatese erappresentanti di enti e associazioni, ha definito ilprogramma della 11^ edizione della mostra dellibro per ragazzi “Dentro il Libro”, che si terrà aMercato Saraceno dal 20 aprile (inaugurazionealle 10) al 5 maggio. La grande esposizione di libriper bambini e ragazzi si terrà presso i locali dellascuola media “F. Zappi”, di Mercato Saraceno.

Capi di razza

Romagnola

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Giovedì 18 aprile 201318 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Inps: Conguaglio fiscale 2013pensionati ex InpdapLa Fnp Cisl è riuscita a ottenere ilriaccredito della mensilità di marzo,per pensionati ex Inpdap che hannopercepito poco più di due euro.Infatti, l’Inps dell’8 aprile hacomunicato alle proprie strutture chei pensionati i quali si trovano insituazioni di disagio economico acausa del conguaglio fiscale sulla ratadi marzo 2013, possono ricevere, conapposita richiesta, la differenza fino aconcorrenza dell’importo fino a duevolte il minimo (990,86 euro). Al finedi salvaguardare queste particolarisituazioni, i direttori di sededovranno segnalare alla direzionecentrale Previdenza Ufficio I°Pensioni le motivazioni del disagio, alfine di ricevere indicazioni sullemodalità di pagamento straordinarioe alle modalità di recupero dellasomma anticipata, nonché laprocedura per i connessi adempimentifiscali.

Fnp Pubblica amministrazione:minimo contributivoIn merito alla possibilità per undipendente, prossimo alla pensioneper raggiunti limiti di età (65 anni),ma senza il requisito minimo deivent’anni di contribuzione è concessodi proseguire il servizio pressol’amministrazione pubblica diappartenenza. Detta possibilità deveessere valutata alla luce dellasituazione contributiva complessivadel dipendente.Due sono i casi che si possonodelineare:1. il dipendente che non raggiunge ilminimo contributivo, considerando

esclusivamente il rapporto di lavorocon l’amministrazione pubblicapresso cui presta servizio, ma che puòraggiungere i vent’anni contribuzioneper il diritto alla pensione divecchiaia in quanto titolare di altreanzianità contributive derivanti daattività lavorative precedentementesvolte (lavoro svolto presso altrepubbliche amministrazioni o comedipendente privato o autonomo);2. il dipendente titolare diun’anzianità contributivacomplessivamente inferiore al minimoper la pensione di vecchiaia. Nelprimo caso occorre verificare se,sommando tutte le anzianitàcontributive maturate presso lediverse gestioni, il dipendenteprossimo al collocamento a riposoraggiunge il minimo dei vent’anni dicontribuzione. In questo casol’amministrazione pubblica devecollocare a riposo il lavoratore alcompimento dell’età limite. Nelsecondo caso, se il lavoratore hamaturato complessivamenteun’anzianità contributiva inferiore alminimo per conseguire il diritto allapensione di vecchiaia - ancheconsiderando la sommatoria deiperiodi contributivi presso tutte legestioni - la pubblicaamministrazione deve verificare se,prolungando il rapporto di lavorooltre il requisito anagrafico massimoprevisto e comunque entro isettant’anni di età (adeguati allasperanza di vita).

Loris Cavalletti è il nuovo segretario generale deiPensionati Cisl (Fnp) dell’Emilia Romagna. Lo haeletto a larghissima maggioranza il consigliogenerale regionale del sindacato, in occasione delnono congresso della categoria svoltosi a Riccione,alla presenza del segretario generale nazionaleFnp, Gigi Bonfanti.Cavalletti, 62 anni, una vita di impegno nella Cisl,è nato e vive a Reggio Emilia, è sposato e padre di4 figlie. Dal 2009 diventa il segretario generaledella Fnp Cisl di Reggio Emilia, carica rivestita sinoa oggi. Il neo responsabile Fnp dell’EmiliaRomagna Loris Cavalletti, nella sua primadichiarazione a caldo conferma l’impegno

prioritario di“riformare ilsistema diwelfareregionale perpromuovere ilbenessere dellepersone anziane. E a mettere in campo azioni rivolte ai giovaniper consolidare l’unità intergenerazionale, così da garantire illavoro ai nostri figli e nipoti”. Pertanto - conclude Cavalletti -i pensionati Cisl si impegnano a gestire insieme agliinterlocutori sindacali gli effetti negativi di questa crisi,ricercando insieme soluzioni condivise da mettere in campoper il rilancio e la ripresa della nostra regione e dare così uncontributo al Paese”.Il ‘Parlamentino’ regionale dei Pensionati Cisl ha poi elettoquali componenti della segreteria Fnp Emilia RomagnaGiancarlo Bacchilega e Lidia Giombini, Graziano Casamenti eAntonio Ragazzi.

Pensionati Cisl Emilia Romagna Congresso regionale:Loris Cavalletti è il nuovo segretario generale

onostante la malattia non siferma la voglia di vivere e ditenersi al passo con i tempi.L’Aism (Associazione

italiana sclerosi multipla) di Cesena siè dotata, nella sede in via Gioberti, diun piccolo laboratorio grazie ai settecomputer rigenerati messi adisposizione dal progetto Trashware,realizzato dall’associazionestudentesca Sprite. E sempre graziealla collaborazione degli universitari,dal 2 maggio partirà un corso diinformatica di base, articolato inquattro lezioni, dedicato a personeaffette da sclerosi multipla, incentratosull’uso del software open source esulle principali funzionalità legatealla navigazione internet.Il contatto fra l’Aism e il progetto èavvenuto tramite la giovanevolontaria dell’associazione GraziaArmegna, e la richiesta di attrezzatureè stata soddisfatta in tempi rapidi.Può bastare infatti un computer perrompere l’isolamento che spessoaggrava la condizione dei malati

neurologici. “Alcuni deinostri soci malati avevanofatto esplicita richiesta di uncorso di informatica di base

e comunque al termine delle lezioni icomputer rimarranno a disposizionedei nostri iscritti - spiega GraziaArmegna, 28enne laureata inneuropsicologia, che proprio all’Aismha svolto il servizio civile -. Scrivereun’email, scaricare un allegato,navigare in rete rappresentano oggiazioni scontate e chi non è in grado difarle rimane indietro. Comeassociazione promuoviamo losviluppo dell’autonomia e inclusionesociale. Inoltre il laboratoriorappresenta un momento disocializzazione tra i malati”. L’Aism di Forlì-Cesenaè nata nel 1989.Il gruppo operativo di Cesenaraccoglie un’ottantina di iscritti e puòcontare su un nutritogruppo di volontari.Fra i servizi forniti: l’assistenzadomiciliare, l’organizzazionedi cicli di fisioterapiafinanziati dalla stessa associazione, iltrasporto degli ammalati el’organizzazione di eventi e raccolta

fondi. Inoltre nell’arco dell’anno ivolontari scendono più volte inpiazza per sensibilizzare sulleproblematiche della malattia.La sclerosi multipla è una gravedefezione del sistema nervosocentrale, cronica e spessoprogressivamente invalidante.In Italia ne sono colpitecirca 65mila persone.La malattia può esordire a ogni etàdella vita, ma è diagnosticataper lo più tra i 20 e i 40 annie nelle donne, che risultano colpite innumero doppio rispetto agli uomini.Le cause sono ancora in partesconosciute, tuttavia la ricerca hafatto grandi passi nel chiarire il modocon cui la malattia agisce,permettendo così di arrivarea una diagnosi e a un trattamentoprecoce che consentono alle personeaffette di mantenere una buonaqualità di vita per molti anni.Nonostante si tratti di una patologiacomplessa e imprevedibile,non riduce l’aspettativa di vita:infatti la vita media delle personeammalate è paragonabile a quelladella popolazione generale.

Francesca Siroli

N

Sono stati installati nella sedecesenate dell’Associazioneitaliana sclerosi multipla.Il progetto nascedalla collaborazionecon l’associazionestudentesca Sprite

Settecomputerrigeneratiper l’Aism

423 computer consegnati a scuole,associazioni e privati: è il bilanciodei primi due anni del progettoTrashware, che si occupa del recupe-ro e riuso delle attrezzature informa-tiche.Il progetto è realizzato dall’associa-zione studentesca Sprite in conven-zione (rinnovata per altri due anni)con il Comune di Cesena, Hera e ilPolo Scientifico Didattico di Cesena,ed è diventato un punto di riferi-mento sul territorio per coloro chepossiedono un’attrezzatura informa-tica datata, ma ancora funzionantedi cui vogliono liberarsi,e per tutte le realtà che necessitanodi computer ricondizionati e utili al-l’attività informatica di base.Quasi la metà dei computersono andati a scuole e associazioni.Tra questi ci sono: l’Istituto profes-sionale Comandini, le scuole prima-rie di Torre del Moro, Martorano,Ronta e Borello, il Centro per la Pace,le associazioni L’Aquilone di Iqbal eDante Alighieri, l’Associazione Uni-versitari Cesena, la compagnia FuoriScena, il convento dei Cappuccini.E per chi non ha dimestichezza con isoftware liberi utilizzati per rimette-re in pista i pc, niente paura:i ragazzi del progetto Trashwarehanno pensato a una serie d’iniziati-ve per mettere i nuovi utilizzatorinelle condizioni di usare al meglio illoro computer ricondizionato. Laprima prevede una rapida formazio-ne al momento della consegna del-l’attrezzatura: il computer viene col-legato e acceso e vengono mostrate alricevente le principali funzionalitàper la navigazione web,l’archiviazione di documenti, la vi-deoscrittura, etc. Inoltre, per amplia-re l’offerta formativa e mettere a di-sposizione un supporto più struttu-rato agli utenti meno esperti, sonostati organizzati alcuni corsi nellasede di via Chiaramonti ai qualihanno partecipato una sessantina dipersone.Per informazioni: [email protected], tel. 345 2374555 (dal lune-dì al venerdì 9-13/14-18).

Trashware✎

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Giovedì 18 aprile 2013 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

Cinema di Filippo Cappelli

Uci SavignanoOBLIVION - di Joseph Kosinski

“Oblivion” fra luci e ombre: anche perché Kosin-ski aveva già dimostrato con “Tron: Legacy” dinon saperci fare. Però il film intrattiene e appas-siona, anche se per la maggior parte grazie aisuoi tecnicismi. La storia in sé, nonostante qual-che legittimo dubbio sulla plausibilità di unpaio di assunti, scorre e intriga, anche se quelsenso perduto di “già visto” attanaglierà i più ap-passionati di sci-fi. Il giudizio tecnico, comun-que, è pienamente positivo, a partire dall’ottimocast per finire con il design e la resa audiovisiva,di grande impatto.La trama: anno 2077. La Luna è squarciata, laterra distrutta. Gli umani hanno vinto la guerracontro l’invasione degli alieni, ma per combat-terli hanno dovuto usare il nucleare riducendola Terra un luogo pressoché invivibile. Si sono ri-fugiati sul pianeta Titano. Jack (Tom Cruise) èuno degli ultimi rimasti sulla Terra, ripara dronie preleva le ultime risorse vitali dal pianeta. Conlui la sua partner di lavoro e di vita. Mancanodue settimane alla fine dell’incarico, ma sa-ranno le settimane più difficili della vita di Jack.:niente è come sembra…Partiamo da ciò che funziona: la potenza visivaè garantita, esaltata dalle proporzioni impo-nenti delle geometrie: il futuro avvolge il pub-blico, insieme speranza e minaccia. Pur con lesue carenze, “Oblivion” ha la forza di mille im-magini magnifiche. Il film ha il merito di dimo-strare la grande permeabilità della fantascienzanei confronti degli altri generi, grazie al suo per-fetto esempio di sci-fi emozionale, ereditando ilpatrimonio genetico di grandi classici come “Ilpianeta delle scimmie” e “Io sono leggenda”, rie-laborandolo in modo molto personale. Lo stile èasettico, futurista e razionale. Stabilisce un effi-cace dualismo fra gli ambienti in cui vivono Jacke Victoria (non solo la stazione sospesa tra lenuvole, ma anche la bubble ship di Jack, le armi,il vestiario) e la desolazione in cui si muovonogli Scavs, fatta di scenari polverosi e suggestivipanorami desertici, dove la natura ha inglobatole monumentali vestigia dell’umanità. In questofrangente la trama di “Oblivion” è come un mo-saico le cui tessere sono state mischiate, e osser-varle ci disorienta, poiché non riusciamo acogliere il quadro completo. Poi, progressiva-mente, alcune tessere vanno al loro posto, etutto si fa più chiaro: “Oblivion” è un puzzle daricostruire pezzo per pezzo, scoprendone gra-dualmente i colpi di scena fino a raggiungereuna piena consapevolezza delle cose. Il messag-gio del film si appiana sull’importanza della me-moria e sulla necessità dei ricordi, che cidefiniscono in quanto esseri umani. Dimenti-care, in tal caso, non significa sotterrare l’asciadi guerra, ma perdere la propria identità, sia diindividuo come di collettività. I sentimenti,come sempre accade, sono la chiave per il risve-glio, la vera rivoluzione, e riattivano la memoriaa discapito di qualunque procedura anestetiz-zante. Il problema è che tutto questo viene me-scolato all’interno di un vortice di elementieterogenei che derivano dalle più svariate incar-nazioni della fantascienza, mancando di coe-renza e costringendo più volte il pubblico achiedersi il perché di certe azioni o svolgimentidi sceneggiatura.Il film funziona, ma è come un motore sen-z’olio: procede a strappi, e si spera che reggafino al ritorno a casa.

APRITE LA MENTE AL VOSTRO CUOREJorge Mario BergoglioEd. Rizzoli (14 euro)

La Rizzoli ha pubblicato in edizione italiana con il titolo“Aprite la mente al vostro cuore”, il libro “Mente abierta, co-razòn creyente”del 2012 dell’allora cardinale Jorge MarioBergoglio. Si tratta di veri e propri “esercizi spirituali”, nellostile di sant’Ignazio di Loyola. come si legge nella nota del-l’editore, il fondatore dei Gesuiti ha scritto in latino nel 1548:“Con il termine di esercizi spirituali si intende ogni forma diesame di coscienza, di meditazione, di contemplazione, dipreghiera vocale e mentale, e di altre attività spirituali. Comeil passeggiare, il camminare e il correre sono esercizi corpo-rali, così si chiamano esercizi spirituali i diversi modi di pre-parare e disporre l’anima a liberarsi da tutte le affezionidisordinate e, dopo averle eliminate, a cercare e trovare lavolontà di Dio nell’organizzazione della propria vita in or-dine alla salvezza dell’anima”.Il libro del cardinale Bergoglio si compone di quattro parti.Nella prima, “I dialoghi di Gesù”, afferma: “La gioia degliapostoli nasceva dalla contemplazione di Gesù Cristo: doveandava, cosa insegnava, come curava e cosa guardava. Ilcuore dell’uomo di fede deve attingere a quella stessa con-templazione e trovare in essa la soluzione al principale pro-

blema della sua esistenza: l’amiciziacon Gesù. Propongo dunque di sof-fermarci sui dialoghi di Gesù, al-meno alcuni, e analizzare comeparla con coloro che vorrebbero im-porgli le proprie condizioni, con chitenta di farlo cadere in un tranello ocon coloro che hanno il cuore apertoa una speranza di salvezza”.Introducendo la seconda parte, in-centrata sulla rivelazione come sto-ria di salvezza e intitolata“Epifania-manifestazione”, afferma:“Gli Esercizi saranno svolti medi-tando sul mistero della manifesta-zione del Signore e ciascunoincentrerà le proprie meditazioniprestando ascolto a ciò che il Signore gli suggerisce”.Nella terza parte “Lettere alle 7 chiese (Ap. 1 -3)”, dove presentala vera natura della Chiesa di Gesù Cristo, afferma: “Per predi-sporci alla presenza del Signore, che ci osserva e ci ama, prende-remo in considerazione la prima parte dell’Apocalisse, affinchéla visione che appare a Giovanni ci riempia gli occhi e la suavoce penetri nel nostro cuore”. Nella quarta parte. incentratasulla preghiera, come sottolinea il titolo “La nostra carne nellapreghiera”, dopo averci richiamato al fatto che “Il Signore non è

solo spirito”, afferma: “Dobbiamo lasciar en-trare nella nostra vita modi di pensare, disentire e di procedere diversi da quelli a cui ilmondo ci ha abituato: – amare la giustiziacon la stessa sete di chi cammina nel de-serto; – preferire la ricchezza della povertàalla miseria a cui conduce il benessere mon-dano; – aprire il cuore alla tenerezza anzichéaddestrarlo alla prepotenza; – cercare lapace, più forte di ogni pacifismo; – avere unosguardo limpido, che proviene da un cuorealtrettanto puro, evitando di cadere nel-l’avida accumulazione dei beni (Mt 23,16). Etutto ciò concretamente si traduce nel nontemere di avvicinarsi alla carne, alla carneche ha fame e sete, alla carne malata e ferita,alla carne che sta scontando la propriacolpa, alla carne che non ha di che vestirsi,alla carne che conosce l’amarezza corrosivadella solitudine nata dal disprezzo”.Presentando il libro, monsignor José MarìaArancedo, arcivescovo di Santa Fe de la VeraCruz, scrive: “È la testimonianza dell’espe-rienza di vita di un vescovo, insieme educa-tore e pastore, chiamato a diventaresuccessore di Pietro”.

Nuova pubblicazione sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di CesenaUn testo importante ed esilarante, con un originale affresco della Cesena rinascimentale

Il Caos, finalmenten età medievale e rinascimentale cronache e annalivalgono a designare una redazione a carattere storico:indicano cioè opere che raccontano quanto accaduto

realmente, con l’intento di conservare il ricordo diavvenimenti spesso annotati in forma assai breve e con esiguaelaborazione. Tali testi, ambiziosi o modesti nel disegnoprogrammatico, frutto d’inchieste personali o di sempliceutilizzazione di documenti d’archivio e/o di elaborazionistoriografiche precedenti, si segnalano particolarmente noncome il prodotto di uno storico ma come il serbatoio dellamateria prima necessaria al lavoro del rerum scriptor; dinorma gli autori, noti o anonimi,rispettano nell’esposizione l’ordotemporum, talvolta tentando dispiegare le cause o di motivare lecircostanze che hanno prodotto gliaccadimenti. Risultano dunque, làdove si conservano, fonti narrative digrande significato e rilevanza, spessounica sorgente d’informazioni.Cesena, come noto, vanta due solitesti riconducibili all’accennatacategoria: da una parte gli AnnalesCaesenates di plurima paternità,dall’altra il Caos di GiulianoFantaguzzi. Nel 2003, grazie alfinanziamento della FondazioneCassa di Risparmio di Cesena, gliAnnales venivano pubblicati per laprima volta nella loro integrità e inedizione critica dal prestigiosoIstituto Storico Italiano per il MedioEvo di Roma, a cura di EnricoAngiolini. A dieci anni di distanza èancora la Fondazione Crc a donarealla città un’imponente edizione delCaos, sempre nel catalogo dell’ISIMEdi Roma, a cura di Michele AndreaPistocchi: si corona così una vera epropria impresa, se è vero che al 1888risale la prima idea di pubblicazionedi quest’opera complessa nell’impianto contenutistico,conservata nella Malatestiana in un originale tanto arduo daleggere e ordinare, per di più fino ad oggi edita soloparzialmente e mai portata a termine in versione integrale ecritica, introdotta, annotata e con apparato di indici.Non poteva che essere geniale e bizzarro l’autore (definito daMauro Verdoni «diligentissimus scriptor chronologicus») di untesto con tanto titolo: lo dichiarava già uno dei suoi lettorisettecenteschi, scrivendo che «l’opera corrisponde al titolo; edè necessità giudicare che anche l’autore pochi anni dopod’aver scritto il suo Caos non avrebbe saputo leggerlo»,segnalando in tal modo la difficoltà di accesso alla lettura delmanoscritto di Giuliano Fantaguzzi. Da sempre nota comeuna delle fonti principali per la storia cesenate e romagnoladel XV-XVI secolo ma compresa nel suo valore soltanto nelsecolo scorso, l’opera fantaguzziana può finalmente essereletta, studiata e gustata in tutto il suo scoppiettante edeffervescente contenuto. Il codice, redatto attorno agli anni1520-21, è una delle perle conservate nella raccolta comunaledella Biblioteca Malatestiana, forse il suo manoscritto piùimportante. Contiene in sé il fascino di un nome arcano -Caos - e di una storia quasi misteriosa sia nel contenuto del

I testo sia nella vita dell’autore. Fantaguzzi (1453-1532), mercante,viaggiatore (trascorre buona parte della sua gioventù in giro perl’Italia) e raccoglitore di leggende e miti antichi, divide il testo indue sezioni: una cronaca cesenate (Occhurentie et nove) delperiodo rinascimentale (dal 1480 circa fino al 1521) e una parteenciclopedica (Caos) di carattere vario, ordinata alfabeticamente(nel manoscritto si trova inoltre una terza parte con notizie deisecoli XVI-XVIII, di mano dei discendenti e continuatori).Giuliano manifesta di conoscere la letteratura antica (un fruttosicuro delle consultazioni in Malatestiana), quella medievale econtemporanea (ha familiarità con Dante, Petrarca e Boccaccio,

così come con l’Ariosto dell’OrlandoFurioso); predilige le arti mediche escientifiche; è contagiato dallapassione antiquaria. Il tonocolloquiale di una lingua non ancoratornita sull’esempio del Castiglione,le coloritissime espressioni gergali epopolaresche, la cronaca quotidianadi una cittadina nel fulgore delRinascimento, la mitologiaraccontata e riletta in modo del tuttopersonale dall’autore fanno del Caosun’opera esemplare, come un pontetra Boccaccio e Fellini: «un testodivertentissimo - ha scritto GiovanniAgosti - che qua e là fa venire inmente l’Amarcord di FedericoFellini». L’edizione riproducel’autografo sole radioso che funge daemblema sul frontespizio delmanoscritto: un’animato schizzo frail serio e il faceto, davvero coerentesigillo fantaguzziano. Fu sepolto nella

chiesa di SanFrancesco, con questeepigrafi citate daVerdoni: «Iace sepultoquivi in sta caverna / ElFantaguzo Iuliangentile / Qual ebbe elvino a schivo e tanto avile / c’al suo dispettofece una cisterna»;«Iace sepulto qui in stafrataglia / El FantaguzoIulian vechione / Chein su’ la vida andava dagargione / Col sol perarma, e una bellamedaglia».Quanto detto avvalora

vieppiù il lavoro di Pistocchi, che immortala così «una delleglorie della città romagnola»: davvero i Cesenati devono esseregrati a uno studioso che non è certo alla sua prima incursione’storica’, avendo all’attivo, fra i molti contributi, le edizioniconfluite nei "Complementi alla «Storia di Cesena»", ovespiccano i Monumenti cesenati di Francesco Zarletti.

Marino Mengozzi

- GIULIANO FANTAGUZZI, Caos, a cura di MICHELE ANDREAPISTOCCHI, 2 voll., Roma, Istituto Storico Italiano per il Medioevo(Fonti. Antiquitates, 38), 2012, pp. 1222, 90 euro.

Martedì 23 aprile alle 17,15 presso laBiblioteca Malatestiana (sezionenuova) presentazione del volume

CAOSInterventi del sindaco di CesenaPaolo Lucchi; Bruno Piraccini, presi-dente Fondazione Cassa di Risparmiodi Cesena; Marino Mengozzi (coordi-natore Commissione Cultura Cassa diRisparmio di Cesena), Michele An-drea Pistocchi curatore dell’opera.Rappresentazione vocale di IlarioSirri; quartetto di trombe del Conser-vatorio “Bruno Maderna”

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Giovedì 18 aprile 201320 Cesena & Comprensorio

Cesena flashLibro di NapoletanoA cura dell’associazione cesenate "BenignoZaccagnini", giovedì 18 aprile alle 21 nellasala della Cassa di Risparmio di Cesena invia Tiberti, interverrà Roberto Napoletano,direttore de "Il Sole 24 ore", per presentareil suo ultimo libro "Promemoria italiano.Quello che abbiamo dimenticato. Quello chedobbiamo sapere. Quello che dovremofare".

Mostra al BufaliniFino al 26 maggio, Giornata nazionale delsollievo, nel tunnel della Piastradell’ospedale Bufalini saranno esposteopere dell’artista cesenate Adriano Maraldi.La mostra dal titolo "Pensieri colorati",aperta dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 19 eil sabato dalle 7 alle 13, è dedicata aibambini ricoverati in Pediatria.

Lezioni all’UteNella sala Vaienti in via Renato Serra,venerdì 19 aprile alle 15,30, Ester Fadda,direttore dell’ufficio studi edocumentazione della Polizia di Stato,parlerà sul tema "Sicurezza stradale: lacomunicazione attraverso i colori". Martedì23 aprile alle 15,30 nella sala Fantini,Giorgio Biondi relazionerà su "Gli stranierie il diritto alla cittadinanza".

Sanità vicinaProseguono gli incontri dei medici sullaprevenzione delle malattie e sulmiglioramento della qualità della vita.Giovedì 18 aprile alle 15 a Ronta il dottorFrancesco Buccoliero parlerà delle malattieoncologiche. Al quartiere Fiorenzuola,giovedì 18 aprile alle 20,30, il dottorMaurizio Iaia tratterà della prevenzionedell’obesità in età prescolare. Al quartiereRubicone, venerdì 19 aprile alle 20,45, ildottor Romolo Dorizzi relazionerà sugliesami di laboratorio. A Borello lunedì 22aprile alle 20,30, il dottor Michele Sanzaaffronterà il tema dei disturbi dellapersonalità.

I Classici La sala lignea della BibliotecaMalatestiana, domenica 21 aprile alle 17,ospiterà Paolo Summaria che presenteràL’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Lastoria d’amore impossibile tra Orlando eAngelica, due giovani appartenenti a dueculture diverse. L’ingresso è gratuito.

Giornata di beneficenzaIl circolo Acli "Suzzi Alfiero" di Calisese haorganizzato, domenica 7 aprile, con unpranzo e giochi una Giornata benefica. Ilricavato netto è stato di 1.785 euro. Sonostati devoluti all’associazione Mps onlus(Mucopolisaccariosi) di Milano, alla Caritasdella diocesi Cesena-Sarsina e allaparrocchia.

GambettolaSpettacoli con la Bccdi GatteoContinua a riscontrare grandesuccesso la collezione di serateproposte dal centro teatro di figura"Arrivano dal Mare", in atto presso ilteatro comunale di Gambettola, che,per favorire la cultura ed incentivare lepresenze, ha stipulato unaconvenzione con Bcc. Per coloro che amano il jazz e sonosoci della Bcc di Gatteo, non vi èoccasione migliore di quella offertadalla Baracca dei Talenti, ovvero unosconto del 20 per cento sui bigliettid’ingresso, che costano così 6 euroanziché 8 euro. I prossimiappuntamenti con il jazz sono, semprealle 21, giovedì 25 aprile con lapresentazione del nuovo album diVincenzo Vasi e giovedì 9 maggio con ilFabrizio Puglisi Trio. Per infowww.teatrocomunaledigambettola.itoppure 0547/58823.

Cesena◗Ricordando don Oreste BenziA cinque anni dalla morte di don Oreste Benzi, alcuniartisti della comunità Papa Giovanni XXIII da luifondata presenteranno lo spettacolo "Con le scarpesempre ai piedi" al Bogart di Sant’Egidio, venerdì 19e sabato 20 aprile alle 21. Regia di Pasquale D’Alessioe Emanuela Frisoni, testo e musiche originali diChiara Aldrovandi e Davide Bianchini. Partnerdell’iniziativa sono la Cassa di Risparmio di Cesena eFondazione e Cils.

❚❚ Cesena, alla galleria Ex Pescheria

Il Cielo di Giovanna Benziino al 21 aprile è aperta a Cesena,presso la galleria comunale d’arte ExPescheria, la personale della pittrice

Giovanna Benzi.Nata a Milano, l’artista risiede e opera a Ce-sena dal 1992. Diplomata al Liceo artisticostatale 2° di Milano, frequenta poi l’Acca-demia di Belle Arti di Brera e insegna quin-di Educazione Artistica nelle scuole medie.A Milano lavora per cinque anni nello "Stu-dio Alchimia" di Architettura, fondato daAlessandro Guerriero e collabora per mo-stre di design sia in Italia (Bologna, Milano,Biennale di Venezia), che all’estero ("Fo-rum Design", Linz, Austria).Si occupa di disegno anatomico e scienti-fico per la "Fratelli Fabbri Editori"; "Edi-farm", "Corriere della Sera", "Domenicadel Corriere" e per varie riviste scientifiche.Da sempre la sua passione è stata la pittu-ra, ma solo da una decina di anni vi si è de-

dicata con assiduità partecipando a nu-merose collettive in varie città italiane. Faparte di "Perledonne", associazione cese-nate che si occupa della violenza contro ledonne.Il soggetto delle opere esposte è uno solo:"Il cielo", ma la mostra è tutt’altro che mo-notona, anzi è molto suggestiva e stimo-lante. Ogni opera è un mondo diverso, uncielo diverso, con nubi diverse, con coloridiversi: il cielo è qualcosa di vivo in gradodi esprimere, con le sue mutazioni, la real-tà più intima dell’animo, le ansie più ripo-ste di chi, come l’artista, si sofferma ad am-mirarlo.Nelle opere della Benzi si avverte la pro-fonda e sincera emozione che la pittricesente di fronte alla realtà natura che la por-ta ad adottare un linguaggio libero e sciol-to. Il risultato dà l’impressione di una gio-iosa freschezza. Nei suoi cieli ogni ora ha la

sua luce particolare, ogni giorno la sua at-mosfera: il variare continuo della verità fe-nomenologica è per lei come uno specchiodella mutevole condizione spirituale del-l’animo. Formalmente la Benzi trascura icontorni per accentuare ogni suo interes-se alla luce e sul colore; ne risultano dipin-ti fatti di aria e di atmosfere rarefatte, rav-vivate da luminose colorazioni che creanouna profonda suggestione lirica.La mostra rimarrà aperta fino a domenica21 aprile con il seguente orario: giovedì evenerdì 16-19; sabato e domenica 10-12/16-19.

Enrico Guidi

F

Cesena◗L’Italia dimenticataGiancarlo Mazzuca, direttore delquatidiano Il Giorno e ildeputato cesenate Enzo Lattuca,partecipano alla presentazionedel libro L’Italia Dimenticata diLuigi Tivelli. appuntamentolunedì 22 aprile alle 20,30all’hotel Casali.

Gambettola◗Festa socialeAgrintesa, società cooperativa agricola, divia della Rotaia, per domenica 21 aprile dalle15 ha programmato la festa dei soci. Inprogramma musica con l’orchestra LaTradizione, esibizione dei ballerini diCrisadance, giochi per bambini, lotteria estand gastronomici, mostra di macchineagricole d’epoca del collezionista SilvioPasini.

Gatteo◗Corso di formazioneA cura dell’associazione "Angela Rosa Moretti"onlus, lunedì 22 aprile alle 20,45 nella sala dellacasa di accoglienza "Arturo Fracassi" di Sant’AngeloFrancesco Baldinini e Elisa Turci terranno relazionisu "Il volontariato nel sociale: l’importanzadell’empatia e della gestione delle emozioni".Presenteranno gli ultimi progetti dell’associazioneCaima sulle demenze.

Gambettola◗Mostra di artisti colombianiDieci artisti colombiani espongonodal 19 al 28 aprile dalle 16 alle 19nelle sale di "Fabbrica" in vialeCarducci. La mostra è curata daBianca Laura Petretto incollaborazione con Angelo Grassi,Sandra Miranda Pattin e JaimeArango Correa.

Cesena◗Indagare i misteriAl museo di Scienze naturali in piazzaZangheri, giovedì 18 aprile alle 21, si parleràdi indagine sui misteri (Dagli inganni dellamente alla criptozoologia). Interverranno ilsegretario nazionale Cicap Massimo Polidoroe il criptozoologo cesenate Lorenzo Rossi.Presenterà Pier Luigi Bazzocchi.

Cesena◗Festa di primaveraAlla fattoria biologica "La Quiete delRio" in via Rio Marano, domenica 21aprile dalle 14,45 alle 18 si svolgeràla "Festa Primavera bio". Partenza inbici alle 14 da piazza del Popolo. Poivisita agli animali, percorso tra fiorid’aprile, torneo con l’arco e merendacon prodotti della fattoria.

Cesena◗Una passeggiataL’associazione Terre Centuriate cesenati incollaborazione con Iat e quartiere CerveseNord ha organizzato una passeggiatapomeridiana tra la chiesa di San Giorgio e lapieve di San Pietro in Cerreto. Si faràdomenica 21 aprile dalle 14,30 alle 17,30. E’obbligatoria l’iscrizione presso Iat, piazzadel Popolo.

Cesenatico◗E’ morto Emilio PericoliAll’età di 85 anni è morto il notocantante Emilio Pericoli, che vinseSan Remo nel 1963 con "Uno pertutte". La sua fama è legata allacelebre canzone "Quando quandoquando". Al funerale, a San Giacomo,erano presenti anche Rita Pavone eTeddy Reno.

Cesena◗Spettacoli al ComandiniLa Societas Raffaello Sanzio propone"Puerilia, festival di puericulturateatrale". Venerdì 19 aprile alle 18,30incontro con Elena Ioli sulla"Metafora al cuore della scienza".Sabato 20 alle 17 "Bestione" e alle18,30 "Hansel e Gretel a due voci".Domenica 21 alle 15 "La scarpa" cuiseguiranno "Bestione" e "Zurkanè".

Longiano◗Prosa e musicaIn anteprima nazionale, giovedì 18 aprilealle 21 al teatro Petrella, Lucia Polimetterà in scena "Il governo del corpo",spettacolo ispirato alle pubblicazionidell’etnologo Piero Camporesi. Mercoledì24 aprile alle 21 concerto di AntonioMaggio, vincitore di Sanremo giovani conla canzone "Mi servirebbe sapere".Ingresso 15 euro, ridotto 12.

Cesena◗Musica al VictorPer la rassegna "The X Victor", curata da Roberto Fabbri,venerdì 19 aprile alle 21, a San Vittore andrà in scena"Summer nights. Un musical alla brillantina" con ilLaboratorio giovani compagnia di San Paolo. Lunedì 22aprile alle 19,30 in diretta live dall’Opera national deParis si potrà assistere allo spettacolo "Hansel e Gretel",libretto di Adelheid Wette, musiche di EngelbertHumperdick.

Più di una mostra per ricordare ZavalloniI mondi di Gianfranco Zavalloni e il suo modocreativo di "Disegnare la vita" sono i protagonisti,fino al 18 maggio, di un ricco calendario diincontri, laboratori e di una mostra allestita nelparco Artexplora, a Santa Lucia di Roversano, sullecolline cesenati. E’ un omaggio alla poliedricafigura di questo artista educatore, mortoprematuramente l’estate scorsa.L’esposizione raccoglie una selezione di lavori

artistici, quali disegni, dipinti, illustrazioni perl’editoria, produzioni artigianali e burattini. Unamostra non solo "da vedere", ma anche "da fare"con i laboratori dedicati a bambini e famiglie. Dallunedì al venerdì ingresso per le scuole; sabato edomenica (dalle 10 alle 19) per visitatori, gruppi,famiglie. Entrata gratuita al parco, mostra eincontri; per i laboratori il costo è di 3 euro. Perinfo: tel. 338.8688454, www.artexplora.it. (Fs)

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Giovedì 18 aprile 2013 21Sport

Gambettola, piloti in evidenzaEsordio più che positivo per i piloti del motoclub "Città di Gambettola", nella prima garadel Campionato regionale Emilia-Romagnadi Supermotard, disputatasi a fine marzo sultracciato di Pomposa (Ferrara). La squadraagonistica del sodalizio gambettolese si èsubito messa in evidenza in tutte le

categorie, salendo sul podio e ottenendonumerosi piazzamenti. Nel tracciato tecnico dei lidi ferraresi iportacolori del moto club gambettolesehanno dimostrato da subito le lorointenzioni sin dalle prime battute. Uninconveniente tecnico ha privato la gioia delpodio alla rappresentante "in rosa",Arianna Marocchi, giunta quarta nellacategoria "Lady". Nella categoria dei "Rookies" (gliesordienti), che presenta un nutrito numerodi partecipanti, ben sei piloti del teamgambettolese sono giunti a punti,conquistando anche un secondo e terzoposto rispettivamente con Federico Drudi edAndrea Balducci, seguiti a breve distanza dal

6° posto di Stefano Liotta, dal 7° di RobertoRiciputi e, leggermente attardati, AlessandroFusini (12°) e Giovanni Silvi (18°), mentreun guasto tecnico durante le prove ha messofuori causa Filippo Giuliani, l’ultimo alfieredel gruppetto. Salendo di categoria, nella "Challenge"

spettacolare doppietta centrata da IvanMarchesini e Johnny Brunelli, giunti primo esecondo, con Christin Collini 8° dopo unafantastica rimonta. Nella classe regina, "Elite", il detentore incarica Marzio Ravaioli, è salito sul gradinopiù basso del podio, giungendo terzo,precedendo di un soffio i compagni disquadra Emile Fellini 4° (ottimo il suoesordio dopo il salto di categoria ottenutonella passata stagione) e Fabio Buda 5°, chedimostra di avere ancora qualcosa dainsegnare ai più giovani. Le premesse perfare una stagione da protagonisti sembranoesserci: saranno i prossimi appuntamentil’occasione per confermarle.

Piero Spinosi

Cesena calcio:Lanciano e futuro

l campionato di serie B entranelle sue battute finali e il Cesenanon vuole farsi trovareimpreparato negli ultimi 5

appuntamenti. Sabato 20 aprile alManuzzi, i bianconeri ricevono ilLanciano per una gara moltoimportante, valevole per la 38esimagiornata del torneo cadetto.Importante soprattutto in chiaveclassifica, visto che la truppa di misterBisoli vuole assolutamente archiviareil discorso salvezza. Di fronte ci saràuna formazione bisognosa di puntiche darà sicuramente filo da torcere alcavalluccio marino. In un campionatoche non lascia spazi per respirare, si ègiocato anche durante la settimana,dove martedì sera il Cesena si è recatoal Picco di La Spezia, mentre ilLanciano ha ricevuto tra le muraamiche la Ternana dopo l’incredibilescivolone di Bari. Sabato scorso infattii rossoneri abruzzesi allenati dall’excesenate Carmine Gautieri, eranoandati in vantaggio addirittura per 3-0al San Nicola, prima di farsi rimontaree battere per 4-3 dai galletti pugliesi. Il

I

Cesena invece era riuscito a contenerela corazzata Verona impattando per 0-0 al Manuzzi nell’anticipo di venerdìscorso giocato al Manuzzi. La squadra bianconera staaffrontando questo finale di stagionecon la massima serenità. Il lavoro dimister Bisoli ha pagato e la nuovasocietà che sta costituendosi nonvorrà assolutamente privarsi deiservigi dell’ottimo tecnico di Porretta.Assieme a lui si vorrà puntare su ungruppo di giocatori di qualità eaffidabili come Consolini e magari colritorno di vecchi pallini come DeFeudis. Quest’anno troppo spesso il Cesena è

stato distratto da eventi extra calcisticiche potevano minare il prosieguo delcammino in campionato. La sapientemano di Pierpaolo Bisoli è inveceriuscita a tenere il gruppo concentratosull’obiettivo della salvezza sulcampo. Se così sarà, e salvo imprevistidell’ultima ora, il Cesena ce la farà,questa salvezza equivarrà ad un’altra"promozione" come quelle giàconquistate dal tecnico emiliano.Cesena è una piazza che vive di amoreper il calcio: il forte interesse sia ditifosi che di aziende al sostegno dellacausa portata avanti da GiorgioLugaresi ne è la testimonianza.

Eric Malatesta

La classifica dei bianconeri di Romagna è di relativatranquillità

Prossima partita al “Dino Manuzzi” PodismoE’ giunta alla sua 34esima edizione latradizionale Cursa di Poll, organizzatadalla Podistica San Vittore Amici dellaFatica e in programma domenica 21aprile. Da sempre aperta a corridori ecamminatori dilettanti, che potrannocimentarsi nelle 3 gare da 16, 7 o 3chilometri, da quest’anno la corsa,dopo i 2000 partecipanti dello scorsoanno, torna ad essere competitivacome gara regionale Fidal, inclusacome 15esima prova nel calendarioScarpaza con un percorso di 16,3 km.Partenza e arrivo in via del Rio 400 aCesena, presso l’azienda Amadori, daanni sponsor di questamanifestazione, che parteciperàattivamente, presentando quest’announa sua personale squadra di podisti

composti dacirca 200 fraoperai, impiegatie dirigenti con ilnome di"PeopollRunners" efornendo i propriprodotti comepremio per ipartecipanti.L’iscrizione allagara competitivacosterà 6 euro,di cui uno saràdestinato

all’Associazione Romagnola FibrosiCistica Onlus, e sarà possibile versarladirettamente sul posto a partire dalritrovo alle 8.30 fino alla partenzafissata alle 9.30.

Francesco Zamagni

FelliniRavaioli

Continua la rincorsa ai playoff del VolleyClub Cesena (pallavolo femminile serieB2). Le ragazze di mister Bazzocchi, purconcedendo qualcosa di troppo allecoraggiose avversarie, domenica scorsahanno superato 3-1 il Castelfiorito,sempre più invischiato nella zona

Volley Club Cesena:sempre più verso i playoff

retrocessione.Stentato l’avvio delle padrone di casa,che solo all’altezza dei 20 puntisorpassano le avversarieaggiudicandosi il primo set. Insvantaggio anche all’avvio delsecondo, le ragazze del Volley Clubsfoderano però davanti al loro pubblicouna sontuosa prova di forza,conseguendo a metà set un invidiabileparziale di 15 a 1 per un complessivo25-16. Terzo e quarto set decisamentepiù equilibrati, con le fiorentine che

tentano il recupero con un 22-25 perpoi essere stroncate da un quasianalogo 25-21 della compaginecesenate.Una prestazione importante,insomma, della banda Bazzocchicontro una squadra agguerrita eassolutamente non meritevole dellasua classifica. Prossimi appuntamenti aPistoia contro Quarrata, a seguire loscontro diretto con il Montesport per lazona playoff e a concludere la trasfertadi Imola per un derby tutto romagnolo.

Le ragazze di misterBazzocchi hannosuperatoil CastelfioritoProssima gara a Pistoia

Pippofoto

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Giovedì 18 aprile 201322 Sport CsiPagina a cura del Centro Sportivo Italiano

Comitato di Cesena

| Csi cesenate: un po’ di storia

Campionato 1979/80: La squa-dra Amadori Polisportiva Csi Ce-sena di pallavolo femminile, al-lenata dalla professoressa DernaFantini.La formazione di pallavolo nel-l’anno 1979/1980 conseguìquesti risultati:FIPAV: Quarta classificata a parimerito con altre due squadre inSerie B nazionale; Seconda clas-sificata in 2ª divisione provin-ciale; Campionesse provincialiJuniores e Under 15C.S.I.: Quinte classificate al mo-mento nazione di Limone delGarda; Terze nel campionato Se-niores interprovinciale; Terze nelcampionato interprovinciale Al-lieve.

✎SPORT E PARROCCHIA, UN BINOMIO VINCENTEull’oratorio sono scesi incampo i vescovi italianiscrivendo un’importante

Nota pastorale dal titolo assaisignificativo “Laboratorio ditalenti”.In Italia ci sono circa 6milaoratori e 26mila parrocchie, inpratica un oratorio ogni 4parrocchie. Per diffusioneterritoriale a farla da“padrone” è la Lombardia, cheda sola ha quasi la metà ditutti gli oratori italiani, ma ladiffusione è buona anche nelresto del Nord (Veneto,Piemonte, Emilia), mentre“scendendo” per lo Stivale lapresenza si dirada molto amacchia di leopardo.L’oratorio rappresenta unadelle tradizioni più forti eradicate della Chiesa italiana edel nostro Paese, in cui tantegenerazioni di giovani sonocresciute all’ombra delcampanile.A tal proposito intervieneMassimo Achini, il presidentenazionale del Csi, per

S

confermare una buona notizia:gli oratori non sono in crisi,anzi stanno bene, hannogrande vitalità e sono quasisempre pieni di bambini eragazzi. Un numero rende dasolo l’idea. Nella solaLombardia, durante l’oratorioestivo, sono coinvolti più di500mila bambini. La Notapastorale dei vescovi accende iriflettori sulla realtàdell’oratorio come “ambitoeducativo” pienamenteintegrato nella vita dellaparrocchia e della comunità. Èveramente bello sentire, dalladiretta voce dei vescovi,prosegue Massimo Achini, chel’oratorio, che ha al suo

interno un gruppo sportivo, hauna marcia in più. Lo sport èespressamente citato neldocumento come uno degliambiti “importanti” per laproposta educativa,tramontando così l’idea dellosport come specchietto per leallodole (serve a far venire iragazzi in oratorio, ma leproposte educative importantisono altre). Non possiamo,conclude il presidentenazionale del Csi, nasconderela gioia e la responsabilità chenasce dal vedere citatadirettamente la nostraassociazione: “La presenza sulterritorio nazionale diassociazioni cattoliche che

“L’oratorio rappresenta una delle tradizioni più fortie radicate della Chiesa italiana e del nostro Paese”

operano per la promozione el’organizzazione dell’ambitosportivo - prima fra tutte per lasua storia e la sua presenzacapillare il Centro SportivoItaliano - è di grande aiuto pergli oratori”. Lo sport infatti haun’importante responsabilitàanche nell’aiutare l’oratorio aessere quel ponte tra Chiesa estrada (definizione del beatoGiovanni Paolo II). Da temponoi del Csi siamo convinti chelo sport in oratorio nonrappresenti qualcosa cheappartiene al passato, ma, alcontrario, una realtà viva chedeve essere valorizzata erilanciata. Abbiamo sempredetto che lo sport in oratorio

rappresenta una parteimportante del sistemasportivo italiano di oggi e didomani. Per questo abbiamolanciato la campagna “Ungruppo sportivo in ogniparrocchia”, abbiamonominato gli ambasciatoridello sport in oratorio,abbiamo portato gli oratori agiocare negli stadi prima dellepartite di Serie A, abbiamoconvinto la Serie Aa destinare una buona partedel fondo delle multe(circa 200mila euro) allo sportin oratorio. Sono soloesempi, che dicono, però,dell’impegno serio e concretodella nostra associazione. Lanota pastorale dei vescoviregala entusiasmo, gioia,responsabilità alle centinaia dimigliaia di allenatori,dirigenti, animatori impegnatiquotidianamentenel Paese a far giocare inoratorio. Altro che sport diSerie B: sono invece unlaboratorio di talenti!

In breveDay Arbitro 2013Torna il Day Arbitro. A questa splendida iniziativa,che ha preso il via nel 2010 ed è proseguitacrescendo di anno in anno, sarà dedicato il mese dimaggio, durante il quale a ciascuno degli 8milaarbitri del Csi sparsi in tutta Italia si chiede dirinunciare alla diaria di una gara per devolverla afavore dell’iniziativa di solidarietà scelta comeobiettivo del 2013.Il Day Arbitro 2013 sarà dedicato ad Haiti, Paesecon tanti problemi dove lo sport può fare ladifferenza, in cui la scorsa estate è stato aperto ilCsi. L’intenzione è ora di regalare ai bambinihaitiani un vero campo su cui giocare e per farloservono circa 20mila euro. Se al Day Arbitro 2013aderiranno tanti arbitri e giudici questo sognodiventerà realtà. Non è un’impresa impossibile:possiamo immaginare il campo da costruire in 200zolle da 100 euro ciascuna. Ogni comitato potràprendere l’impegno, attraverso l’iniziativa citata, difinanziare un numero di zolle e all’inaugurazionedel campo verrà posto un pannello con i nomi ditutti i Comitati che hanno contribuito allarealizzazione del progetto.

Tornei Gazzetta CupCalcio giovanileIl Centro Sportivo Italiano organizza a livellonazionale la “Gazzetta Cup”, torneo di calcio a 5giovanile rivolto ai ragazzi della categoria “Junior”(per atleti nati dall’1 gennaio 2002 al 31 dicembre2003) e torneo di calcio a 7 riservato alla categoria“Young” (per giocatori nati dall’1 gennaio 2000 al31 dicembre 2001).Entrambe le competizioni prevedono dapprima losvolgimento di una fase territoriale, che per lanostra città si terrà domenica 21 aprile presso ilCentro sportivo della Società Virtus di PonteAbbadesse e che qualificherà una squadra per ognicategoria alla fase regionale prevista per l’11 e 12maggio a Parma.Sono pervenute sino a oggi 8 iscrizioni per lacategoria “Junior”, Us San Marco, GranataBagnarola, Gs Ponte Pietra, Virtus Cesena,Roncofreddo, Due Emme Mercato Saraceno, ForzaVigne, Pol. 5 Cerchi e 6 per la categoria “Young”,Virtus Cesena, Granata Bagnarola, Pol. 5 Cerchi, UsSan Marco, Roncofreddo, Due Emme MercatoSaraceno.Il regolamento della “Gazzetta Cup” contempla cheper la categoria “Junior” ogni formazione debbaessere composta da un minimo di 7 a un massimo di11 giocatori, e per la categoria “Young” da unminimo di 5 a un massimo di 8 atleti.

Prima combinata“In bici per unire”

l gemellaggio, siglato il 9 marzo scorso tra l’Usd SanMarco e l’Asd Cooperatori di Reggio Emilia, ha dato i suoiprimi frutti con il lancio di una nuova iniziativa, la 1ª

combinata “In bici per unire”. È istituita a tal proposito laclassifica combinata fra le manifestazioni ciclistiche, leGran fondo “La due passi Matildica”, che si svolgerà a

I

entrambe le prove, a dieciiscritti individuali estratti asorte. Le premiazioniverranno effettuate il 4agosto a Cesena inoccasione della grandecompetizione romagnola.Per info: Davide 3396638530, [email protected];Fabrizio 334 2866577,[email protected]

combinata si basa sulkilometraggio percorso daogni Società con 1 punto perogni chilometro percorso; ipunti ottenuti al terminedelle due prove sarannosommati per determinare laSocietà vincitrice. Sonoprevisti trofei e ricchi premiin natura alle prime 10società classificate, alle tresocietà con il maggiornumero di iscritti, a tutte ledonne che parteciperanno a

Reggio Emilia in data 26maggio e la “Sport percrescere insieme” che verràdisputata a Cesena il 4agosto 2013. Partecipanoalla classifica combinatatutte le Società cheporteranno a termineentrambe le prove conalmeno tre partecipanti persingola manifestazione. Perl’iscrizione alla combinata ènecessario, al momento, dicompilare il modulod’iscrizione alla gran fondoemiliana, barrare l’apposita

casella, ripetendol’operazione al momento dicompilare il modulod’iscrizione alla gran fondocesenate.I percorsi validi sono tuttiquelli previsti da “La duepassi Matildica” (113, 149 e200 km) e tutti i percorsidella “Sport per crescereinsieme” (60, 85 e 110chilometri). Il punteggioutilizzato per stilare laclassifica finale della

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Giovedì 18 aprile 2013 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

La Messa crismale del Mercoledì SantoUn gran bel momento di Chiesa

Caro direttore, dalle pagine del CorriereCesenate desidero ringraziare di cuoreil nostro vescovo Douglas per aver

deciso di anticipare la celebrazione dellaMessa del Crisma alla sera del MercoledìSanto.Che bel momento di Chiesa abbiamovissuto! E che gioia vedere riuniti, propriocome in una grande famiglia, tutti isacerdoti della diocesi.Come laica non posso non esprimeresincera riconoscenza a ciascuno di loro: aiministri più anziani, testimonianza edesempio di fedeltà a Dioe servizio costante ai fratelli;ai sacerdoti più giovani e ai seminaristi,speranza per il futuro della nostra diocesi;ai padri originari di altre Nazioni oContinenti, grande ricchezza culturale edesperienziale per tutti noi; ai religiosi e allereligiose dei diversi ordini presenti sulterritorio, espressione della molteplicità deicarismi spirituali.

✎ Il direttore risponde

Grazie, vescovo Douglas per aver dato lapossibilità a noi fedeli di radunarci eraccoglierci numerosi attorno al nostropastore e ai suoi ministri, riscoprendo,ancora una volta, la bellezza dell’essereChiesa, dell’essere comunità cristiana:famiglia animata dall’Amore di Gesùpresente in mezzo a noi.

Elena, parrocchia di Budrio

Carissima Elena, grazie infinite per questacondivisione e per l’intensa celebrazionevissuta la sera del Mercoledì Santo. “Labellezza dell’essere Chiesa, famigliaanimata dall’Amore di Gesù”, comeindicato nella lettera, è un’esperienza unicae di gioia da vivere, da sperimentare e daannunciare con la propria testimonianza,come ha ricordato anche papa Francescodomenica scorsa (cfr. pag. 9).Cordialissimi saluti.

Francesco [email protected]

Piccoli fornai crescono. Sabato scorso alla fiera cesenate Hobby Farmer c’è stato spa-zio anche per i più piccoli, coinvolti nella preparazione dell’impasto. Farina di granolocale, mattarello e tagliere le “armi” concesse ai baby fornai che si sono cimentaticon ottimi risultati.

Per Cesena e Fabrianouna Pasqua gemellata in musicaUn gemellaggio musicale fra Romagna e Marche inoccasione della Pasqua: l’idea ha preso corpo e vocedomenica 24 marzo al “Teatro Gentile” della lindacittadina di Fabriano con un concerto fortementevoluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio diFabriano e Cupramontana ed eseguito dall’OrchestraFilarmonica Marchigiana con la partecipazione di benquattro cori: i fabrianesi “Vox Nova” del maestro A.Signori e “don Marinelli” del maestro G. Papaleo,l’anconetano “Bellini” del maestro P. Veleno, e,“portavoce” della Romagna, la cesenate CoralePolifonica Malatestiana del maestro A. Cavuoto, cheperaltro quest’anno celebra il proprio 35esimoanniversario. A dirigere l’orchestra, i cantanti solisti edil composito (nonché inedito) ensemble corale, ilmaestro Lorenzo Sbaffi. Originale e di classe squisita ilprogramma, che accosta melodie di terre assai distanti,ma coese nell’ispirare sentimenti di grazia, pensieri difiducia e una disposizione alla rigenerazione - di sé edel mondo - perfettamente consoni all’imminenterifioritura primaverile: così, dopo la chiaroscuralemeditativa Sinfonia n. 49 “La Passione” di Haydn, eccogiungere dalla Finlandia la sopraffina “Romanza perarchi” op. 42 di Sibelius e, del medesimo autore,l’”Andante festivo” per archi e timpani, un autenticomiracolo di commozione per l’avvolgenza solenne deisuoi crescendo che, per quanto maestosi, mai cessanod’essere al contempo delicati. Al maestro Sbaffi vaappunto il merito di avere squadernato l’incantevolesensibilità melodica di questo compositore finlandesedalla purezza e nitore abbaglianti, ma ai più ancoraimmeritatamente ignoto. Ma è con la conclusiva Messain re maggiore op. 86 del boemo Dvořák che, al cennomagico del direttore, la formazione coraleinterregionale si è dispiegata nell’esecuzione di questapagina musicale romantica di grande fatica e intensità,insospettabilmente dinamica per ritmi e colori,toccante per la tenerezza di certi paragrafi diraccoglimento e introspezione, sfocianti peròsubitamente in slanci turgidi e trascinanti. A sosteneree animare tale avvicendarsi di soavità e possanzavocale, l’orchestra, di cui qui - sulla base di unapersonalissima predilezione - piace segnalare come

Bella esperienza quella della corale polifonica parrocchiale “Vox Animae”, di San Vittore di Cesena, che do-menica 7 aprile ha prestato servizio nella basilica di Sant’Antonio a Padova, in occasione del 750esimo delritrovamento della lingua incorrotta del Santo. Un bel momento che ha ravvivato la fede, riscoprendo il ca-risma e la spiritualità di un testimone fedele come Sant’Antonio.

Corale San Vittore | Alla Basilica di Sant’Antonio, a Padova

tratti eccellenti la dolcezza (in taluni snodi quasiturbativa) degli oboi, la punteggiatura cordiale dei corni eancora la fierezza incisiva delle trombe. Infine da nontacersi è soprattutto la generosità della direzione: ilmaestro Sbaffi, con sempre specchiato garbo ediscrezione, e pur con un certo qual riserbo e un suopeculiarissimo cipiglio burbero-affettuoso, non ha mailasciato soli gli esecutori, padroneggiando sempre uncontatto visivo con loro, a nessuna sezione facendo maimancare un attacco, un impulso d’occhi, unaggiustamento di ritmo, un dosaggio dei volumi, e - senon c’ingannavamo - financo un muto sostegno. Seperciò rimpianto c’è stato durante la raffinata cena offertaai coristi dopo il concerto, esso è consistito proprio nellaconsapevolezza che nel giro di qualche mezz’ora sisarebbe dovuti inevitabilmente fuoriuscire dalla bolla dicomplicità coagulatasi fra esecutori, direttore e musicistiin virtù del comune amore per la Musica. L’auspicio è dicostruire altre occasioni per risperimentare l’amalgamaentusiasmante di questi quattro cori, differenti perintensità, impostazione canora, poderosità e stile, eppurecapaci - se ben condotti - di generare una colonnaunitaria d’emozione. Tali riunioni di affini e armonia diintenti quali quelli scoperti fra le corali marchigiane eromagnola, specialmente nell’attuale contingenza assaitravagliosa vissuta dalle Belle Arti, fa bene all’anima di chiè (e resta, malgrado tutto) innamorato del Bello. Eccoperché, per incastonare il ricordo del concerto pasqualefabrianese, nulla poteva essere più perfetto che la delicatapotenza del gesto finale del direttore, il quale ha condottol’ultima frase musicale (quella in cui viene invocato ildono della pace) scandendone l’andamento con la manosinistra direttamente sul suo cuore.

Ambra Marzocchi

La Corale “Alio Modo Canticum”a Savona, dove Pio VII fu prigioniero

La Corale Alio Modo Canticum di Cesena, diretta dalmaestro Adamo Scala, in occasione del servizio di cantisvolto durante la Messa celebrata nel 2011 nella Cattedraledella nostra città per il convegno nazionale Federazioneitaliana settimanali cattolici (Fisc), ebbe l’opportunità diconoscere Marco Gervino, caporedattore del mensilediocesano di Savona il “Letimbro” e presidente della corale

polifonica di Valleggia, in provincia di Savona. Questa fu poi ospite dellarassegna "Cesena in coro" che ogni anno la corale cesenate organizza perla festa di San Giovanni chiamando a esibirsi cori provenienti da altreregioni, e in seguito la stessa invitò il Coro Alio Modo Canticum alla lororassegna in occasione della festa patronale di San Giuseppe, che si ètenuta la sera del 23 marzo a Valleggia, dove si festeggiava tra l’altroanche il 60esimo anniversario della loro corale.Durante la serata, in una chiesa gremita di persone appassionate delcanto polifonico, si sono esibiti inizialmente la Corale di Valleggia degliadulti e a seguire il loro coro di voci bianche. È stato poi il turno dellacorale cesenate, che ha eseguito lo “Stabat Mater” di Schubert, il“Magnificat” di Cimarosa e brani mariani classici e della tradizionepopolare, che sono stati molto apprezzati dal numeroso pubblicopresente con intensi e prolungati applausi.La corale Alio Modo Canticum ha visitato il Duomo, ricostruito con opered’arte recuperate dopo la demolizione da parte dei genovesi della vecchiaCattedrale per costruirvi una fortezza sul mare, in cui si è potuto vedereun meraviglioso coro ligneo intarsiato finanziato dal papa savonese GiulioII della Rovere e la Cappella Sistina, dove papa Sisto IV della Rovere eresseun monumento funebre ai propri genitori, affrescata in stile rococò.La penultima tappa ha interessato la visita del Santuario della Madonnadella Misericordia, posta a sette chilometri fuori Savona, dove Maria, nelperiodo della conquista genovese della città, apparve a un pastoredicendogli: “Vi dono non giustizia, ma misericordia”. Qui papa Pio VII,liberato dalla prigionia napoleonica, si recò a incoronare la statua dellaMadonna e ogni anno i savonesi in pellegrinaggio ritornano a pregarla.Infine Marco Gervino ha portato la nostra corale ad ammirare un postoche molti savonesi non conoscono. Aprendo il vescovado, ha permessola visita delle le stanze dove Pio VII fu tenuto prigioniero per tre anni daNapoleone. L’attuale vescovo di Savona, monsignor Vittorio Lupi,arrivato durante la visita della corale Alio Modo Canticum, ha parlato conentusiasmo della causa di beatificazione di Pio VII attualmente in corso,affermando che era una persona santa, mite ma decisa, che fu lasciatosolo a contrastare le prepotenze di Napoleone, che voleva farlo dimetteree portarlo in Francia. Ma il Papa restò inflessibile e, dopo la sconfittadell’imperatore, lo perdonò e, tornato a Roma, accolse e protesse suamadre e le sue sorelle. Accanto al busto marmoreo di papa Chiaramontila nostra corale ha cantato l’Ave Maria di Arcadelt e il vescovo Lupi ci habenedetto, chiedendoci di pregare affinché avvengano dei miracoli perintercessione di Pio VII e possa così essere proclamato santo.

Piero Tappi

Vertigini cosmiche, una riflessioneCarissimo direttore, le mando alcune mie riflessioni dopo aver parteci-pato, nell’aula magna di Psicologia lunedì della scorsa settimana nel-l’ambito dei “Dialoghi per la città”, all’entusiasmante incontro conl’astrofisico Marco Bersanelli.Il professore della Statale di Milano con la sua esposizione dettagliatae, al tempo stesso, semplificata al comune senso del capire, ci ha con-dotto per mano quasi fino a farci “toccare la volta del cielo con undito”. Proprio come se, anche l’uomo della strada, potesse essere ingrado di approcciare e capire le leggi fondamentali del cosmo: unasensazione inebriante, amplificata dalle straordinarie e suggestive im-magini proiettate. Certo, corre a tutti un brivido lungo la schiena nelsentirsi così immensamente piccoli in mezzo a miriadi di galassie, dicui tante simili a quella di nostra appartenenza. Stupito, uno si chiede:può essere possibile che noi siamo gli unici esseri viventi nel Cosmo?L’Uomo, un granello di polvere nel Cosmo, ma allo stesso tempo ilpunto di sintesi, di presa di coscienza del tutto. Solo all’Uomo sonostate date capacità e, quindi, possibilità di interpretare il Cosmo: chegrande privilegio ci è stato riservato!Lo scienziato con il raziocinio, l’applicazione e lo studio è in grado didecodificare le leggi della Natura nella forma del linguaggio matema-tico alla ricerca dell’Origine, all’alba del tempo. Ma se l’Origine è terri-torio della scienza per lo studio dei sistemi pre-esistenti, non lo è laCreazione come evidenza. Passo dopo passo, con calore e passione,Bersanelli ha citato Dante “s’aperse in nuovi amor l’etterno amore….fuori dal tempo e dallo spazio”, papa Benedetto XVI “il Logos la ragioneeterna di Dio che continua a sorreggere l’Universo”, ovvero la Creazioneracchiude in sé la dipendenza di tutte le cose e le creature dal Dio Crea-tore. E poi ha sottolineato, da scienziato, che “la scienza non sa rispon-dere alle domande brucianti e inevitabili sul significato ultimo dellecose e sul destino dei singoli individui: è questo il terreno della fede”.Ho trovato illuminante questa confutazione che concilia in modocomplementare scienza e fede: il “come” e il “che cosa” della realtà o ci-tando il fisico tedesco Max Planck “esplorare l’esplorabile e venerare si-lenziosamente l’inesplorabile”. Grazie dell’ospitalità.

Emanuela Rasi

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA

INSEGNANTEIN PENSIONE

DONA CENTOMILA

EUROTutta la Diocesi

in pellegrinaggioa Ravenna