Corriere Cesenate 02-2015

25
Giovedì 15 gennaio 2015 anno XLVIII (nuova serie) numero 2 euro 1,20 - contiene I.P. 2 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Chiesa 9 1944: dal fronte testimoni in tonaca Cultura 19 “Guerra causata dalla cultura dello scarto” P apa Francesco, nel suo discorso al Corpo di- plomatico, ha rivolto un appello contro ogni fon- damentalismo Attualità 3-11-23 Cristiani, ebrei e musulmani uniti a Parigi I l volume di Piero Altieri sarà presentato nell’aula magna Biblioteca Malate- stiana di Cesena lunedì 19 gennaio alle 17 Sant’Egidio e Tanzania, ponte missionario Cesena 13 I l breve viaggio in Africa in occasione della conse- gna del pulmino donato da “Bofrost” in ricordo di Ga- briele Riceputi Gambettola 16 Ecco la regia che coordina il presepe Cesenatico 15 Quasi mille firme per la pista ciclabile a Sala San Piero 17 Un’analisi su crisi e disoccupazione Cesena 13 Bulgaria, cimitero Ampliamento in vista L’Amministrazione guidata dal sindaco Paolo Lucchi ha messo mano all’organizzazione di tutto il “sistema cultura” della città. Fra le novità in campo, una riguarda la Biblio- teca Malatestiana che cessa di essere un’istituzione autonoma per rientrare a pieno titolo nella macchina comunale. Su questo tema prosegue il dibattito in città, specie fra coloro che per lavoro e per pas- sione, conoscono bene l’importanza che il complesso malatestiano rappresenta per- l’intero territorio e non solo. A questo proposito abbiamo interpellato i professori Claudio Riva e Marino Mengozzi, che non hanno nascosto perplessità, a poco più di un anno dall’inaugurazione della Grande Malatestiana. Nelle prossime settimane proseguiremo il dibattito. Primo piano a pag. 5 Cultura, si cambia Cesena, non mancano le perplessità di fronte alle decisioni del Comune Editoriale Libertà e responsabilità di Francesco Zanotti CESENA, INTERNO DELLA BIBLIOTECA MALATESTIANA ANTICA (FOTO CR) O rrore e panico. Persino terrore, come quell’11 settembre 2001 quando tutto il mondo occidentale si scoprì vulnerabile. Troppi morti. Troppo sangue versato. Ma anche troppe chiacchiere, troppe immagini, troppi commenti. Non è semplice, infatti, prendere carta e penna e stendere alcune righe per dire la nostra sui fatti di Parigi. Gli attacchi terroristici di matrice islamica ci hanno lasciato col fiato sospeso per tre lunghi giorni. Siamo scoperti. L’abbiamo appreso con angoscia ancora una volta. Ci vengono a scovare in casa nostra. Da condannare, senza alcun timore e a voce alta. Chi spezza una vita umana si rende responsabile di un’azione per la quale non ci sono aggettivi. Così non ci sono giustificazioni per quanto compiuto dal commando che ha assaltato la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo. Anche la fuga con colpo di grazia, gli ostaggi, le ulteriori sparatorie compiute dai due fratelli e dal loro “alleato” che ha agito da solo si commentano da sole. Davvero, ne sono convintissimo, non ci sono altre parole. Assodato questo, occorre ragionare sulla libertà tanto invocata in questi giorni. Tirata in ballo forse anche a sproposito. Con la satira si può dire tutto, si è sentito affermare. Si può, anzi si deve andare oltre certi limiti proprio perchè la satira non avrebbe limiti. Io invece mi chiedo: può essere violenta, può offendere, può essere blasfema? Si può trasformare in bestemmia? Si invoca la libertà di pensiero e si mischia a quella di stampa. Ci vogliono le stragi per invocare certe libertà? E ancora: non deve avere argini questa libertà? “Le parole possono uccidere”, scriviamo da tempo assieme ad Avvenire e a Famiglia Cristiana. Credo sia davvero questo il tempo opportuno, nonostante noi qua scriviamo per dovere e per professione, per riflettere, per ascoltare e anche per tacere. Bisogna saper stare un po’ in silenzio. Occorre avere rispetto verso i morti, tutti i morti. E pregare, come ha chiesto papa Francesco. Sì, questa è l’ora della preghiera: preghiamo per Parigi, per tutto il mondo e per chi lo abita, nessuno escluso. La libertà, ha scritto Giuseppe Anzani su Avvenire di venerdì 9 gennaio, “ha a che fare con il rispetto degli altri, con la giustizia, con la verità”. E poi, se vogliamo parlare di libertà, non si possono invocare quelle a senso unico o, peggio ancora, quelle che urla la piazza. Esiste, ed è spesso violata, la libertà di religione, per non parlare di quella di educazione. Basta così. In questo momento, non ci sono altre parole. Ne resta una sola: responsabilità. Q uasi due milioni di per- sone hanno manife- stato nella capitale france- se contro la barbarie del terrorismo

description

Corriere Cesenate di giovedì 15 gennaio 2015

Transcript of Corriere Cesenate 02-2015

Page 1: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015anno XLVIII (nuova serie)numero 2 euro 1,20 - contiene I.P.

2Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Chiesa 9

1944: dal fronte testimoniin tonaca

Cultura 19“Guerra causatadalla cultura dello scarto”

Papa Francesco, nel suodiscorso al Corpo di-

plomatico, ha rivolto unappello contro ogni fon-damentalismo

Attualità 3-11-23Cristiani, ebreie musulmaniuniti a Parigi

Il volume di Piero Altierisarà presentato nell’aula

magna Biblioteca Malate-stiana di Cesena lunedì 19gennaio alle 17

Sant’Egidioe Tanzania,ponte missionario

Cesena 13

Il breve viaggio in Africa inoccasione della conse-

gna del pulmino donato da“Bofrost” in ricordo di Ga-briele Riceputi

Gambettola 16Ecco la regiache coordinail presepe

Cesenatico 15Quasi mille firmeper la pistaciclabile a Sala

San Piero 17Un’analisisu crisie disoccupazione

Cesena 13Bulgaria, cimiteroAmpliamentoin vista

L’Amministrazione guidata dal sindaco Paolo Lucchi ha messo mano all’organizzazionedi tutto il “sistema cultura” della città. Fra le novità in campo, una riguarda la Biblio-teca Malatestiana che cessa di essere un’istituzione autonoma per rientrare a pienotitolo nella macchina comunale.Su questo tema prosegue il dibattito in città, specie fra coloro che per lavoro e per pas-sione, conoscono bene l’importanza che il complesso malatestiano rappresenta per-l’intero territorio e non solo. A questo proposito abbiamo interpellato i professoriClaudio Riva e Marino Mengozzi, che non hanno nascosto perplessità, a poco più diun anno dall’inaugurazione della Grande Malatestiana.Nelle prossime settimane proseguiremo il dibattito. Primo piano a pag. 5

Cultura, si cambiaCesena, non mancano le perplessità di fronte alle decisioni del ComuneEditoriale

Libertà e responsabilitàdi Francesco Zanotti

CESENA, INTERNO DELLA BIBLIOTECA MALATESTIANA ANTICA (FOTO CR)

Orrore e panico. Persino terrore, comequell’11 settembre 2001 quandotutto il mondo occidentale si scoprì

vulnerabile. Troppi morti. Troppo sangueversato. Ma anche troppe chiacchiere,troppe immagini, troppi commenti. Non èsemplice, infatti, prendere carta e penna estendere alcune righe per dire la nostra suifatti di Parigi. Gli attacchi terroristici dimatrice islamica ci hanno lasciato col fiatosospeso per tre lunghi giorni. Siamoscoperti. L’abbiamo appreso con angosciaancora una volta. Ci vengono a scovare incasa nostra. Da condannare, senza alcuntimore e a voce alta. Chi spezza una vitaumana si rende responsabile di un’azioneper la quale non ci sono aggettivi. Così nonci sono giustificazioni per quanto compiutodal commando che ha assaltato la sede delsettimanale satirico Charlie Hebdo. Anchela fuga con colpo di grazia, gli ostaggi, leulteriori sparatorie compiute dai due fratellie dal loro “alleato” che ha agito da solo sicommentano da sole. Davvero, ne sonoconvintissimo, non ci sono altre parole. Assodato questo, occorre ragionare sullalibertà tanto invocata in questi giorni. Tiratain ballo forse anche a sproposito. Con lasatira si può dire tutto, si è sentitoaffermare. Si può, anzi si deve andare oltrecerti limiti proprio perchè la satira nonavrebbe limiti. Io invece mi chiedo: puòessere violenta, può offendere, può essereblasfema? Si può trasformare inbestemmia? Si invoca la libertà di pensieroe si mischia a quella di stampa. Ci voglionole stragi per invocare certe libertà? Eancora: non deve avere argini questalibertà? “Le parole possono uccidere”,scriviamo da tempo assieme ad Avvenire e aFamiglia Cristiana.Credo sia davvero questo il tempoopportuno, nonostante noi qua scriviamoper dovere e per professione, per riflettere,per ascoltare e anche per tacere. Bisognasaper stare un po’ in silenzio. Occorre avererispetto verso i morti, tutti i morti. Epregare, come ha chiesto papa Francesco.Sì, questa è l’ora della preghiera: preghiamoper Parigi, per tutto il mondo e per chi loabita, nessuno escluso.La libertà, ha scritto Giuseppe Anzani suAvvenire di venerdì 9 gennaio, “ha a che farecon il rispetto degli altri, con la giustizia,con la verità”. E poi, se vogliamo parlare dilibertà, non si possono invocare quelle asenso unico o, peggio ancora, quelle cheurla la piazza. Esiste, ed è spesso violata, lalibertà di religione, per non parlare di quelladi educazione. Basta così. In questomomento, non ci sono altre parole. Ne restauna sola: responsabilità.

Quasi due milioni di per-sone hanno manife-

stato nella capitale france-se contro la barbarie delterrorismo

Page 2: Corriere Cesenate 02-2015
Page 3: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015 3Opinioni

La frode rimane sempre una frodeRenzi rimedierà allo “scivolone”?

er i reati previsti dal presente decreto lapunibilità è comunque esclusa quandol’importo delle imposte sui redditi evase

non è superiore al tre per cento del redditoimponibile dichiarato…”. Parte così la norma deldecreto di riforma fiscale che il Governo ha adottato il24 dicembre e che sarà rimessa in discussione dopo lasollevazione di quasi tutti i partiti di opposizione e lecritiche interne alla maggioranza.Il problema non è tanto scoprire se questanorma favorisce la famiglia Berlusconi o la famigliaRenzi, quanto piuttosto capire perché si vorrebberocancellare anche alcune sentenze, magari confermatefino al terzo grado di giudizio. Dove sta il benecomune in una decisione di questo genere, che va ainfluire su azioni giudiziarie in corso o già concluseche hanno visto già un consistente impegno di risorseda parte dello Stato?Si potrebbe obiettare sostenendo che con questadepenalizzazione si vuole rendere il fisco un po’ più“buono” con i contribuenti, concentrando l’azionedello Stato sulle evasioni più consistenti. Come puòessere credibile questa impostazione se si fissa unapercentuale del 3 per cento senza un tetto massimo?Se si considera un imponibile di un miliardo di euro,la soglia del 3 per cento creerebbe un nuovo scudo dinon punibilità anche in presenza di false fatture efrodi fiscali su almeno 30 milioni di imposta sottrattaal fisco!Siamo europeisti convinti, ma in Germania l’evasionefiscale ha rilevanza anche se al fisco viene sottratto unsolo euro. In Francia la somma minima per la quale siparla di reato è di 153 euro. È vero che non sidebbono ingolfare i tribunali, sicuramente sofferentiin questo periodo non facile per i contribuenti, ma èaltresì necessario fare uscire delle norme chiare etrasparenti con le quali sia possibile distinguere glierrori di calcolo dal mancato rispetto dei termini dipagamento o dalla frode, con relativi comportamenti

“P

Il Governo e il decreto salva-Berlusconi La fotografia

dolosi che ricadono sui cittadini. Il brutto scivolone del premier Renzi, che ha dichiarato di aver messo “lamanina” sul decreto nonostante i pareri contrari dei tecnici, va recuperatoperché ci sono troppi interessi vitali in gioco: l’onestà dei contribuenti, illavoro del fisco e dei giudici e le difficoltà delle nostre imprese in questoparticolare periodo. Semplificare tutto con una percentuale puòcompromettere la ricerca di un sistema tributario equo e giusto.

William Casanova

Anch’io sono Charlie?me non è facile rispondere a questa domanda.Certamente noi occidentali abbiamo riposto nel valoredella libertà uno dei fondamenti della nostra civiltà. Lalibertà di pensiero, di parola e di stampa sono riferimenti

irrinunciabili. Per prima cosa però mi riferisco al pensiero che èmerce così rara oggi e da diritto dovrebbe diventare un dovere.Noi ci siamo sempre detti che c’è un limite nelle libertà

A individuali ed è posto nei dirittidegli altri. Su questi limiti occorrepensare con maggiore profonditàdi quanto non si stia facendo. Idiritti individuali non cipermettono di essere arroganti oviolenti verso altri. In un certooccidente la libertà ci ha portati,per esempio, ad una libertà dimercato che è diventataassolutizzata e violenta. La libertàsi è ridotta a libertà di mercato,senza pensare molto ai danni chesi sono provocati. Dunque anchela libertà va discussa circa i suoilimiti. Nelle questioni dellevignette satiriche che non conoscoe che ho visto solo riprese dalletelevisioni, forse si è andati oltre ildovuto, seppure permesso da noi,nell’insultare Maometto o Allah,ma anche una identità culturale edetnica di numerose popolazioni.Qualcuno vede negli attentati diParigi un’aggressione simbolicaverso tutto l’occidente da parte deiguerriglieri dell’ISIS o di Al Qaeda.Questa visuale apre a riflessioniparticolarmente complesse e cipone problemi gravi circa lasicurezza delle nostre vite. Suquesto vale la pena tornare ariflettere senza abbandonarci soload emozioni del momento. Ma pertornare alle vignette devo dire cheabbiamo sofferto anche noicattolici quando alcune eranoinsulti veri e propri, offensive dellepersone care alla nostra religionecome la Vergine Maria, Gesùstesso, o altre figure importanti.Dunque mi è difficile dire: anch’iosono Charlie. Mi sembrerebbe diessere un po’ ipocrita e catturatoda un movimento conformista.Contemporaneamente però sentourgente fare a voce alta unacondanna ferma verso la violenzacontro valori supremi come la vitaumana, più importanti del dirittoalla propria identità.Quando invochiamo la paceinnanzitutto invochiamola difesa fin dall’inizio del dirittoad una vita sana, dignitosa, pienadi senso e di orientamento. Chiaggredisce la vita altrui offende undiritto che è anche in lui,l’aggressore. Non bastano le paroleper dire l’obbrobrio di questaaggressione, un fatto che urla alcospetto di Dio. Ma non sono ingrado di dire che anch’io sonoCharlie, mi identificherei piùfacilmente con i vigili uccisi. Perquesto quell’interrogativo neltitolo.

Franco Appi

“Dio, come un bravo papà e una brava mamma, vuole dare cose buone ai suoifigli. E che cos’è questo cibo sostanzioso che Dio ci dà? È la sua Parola: la suaParola ci fa crescere, ci fa portare buoni frutti nella vita, come la pioggia e laneve fanno bene alla terra e la rendono feconda”. Lo ha sottolineato dome-nica 11 gennaio papa Francesco, presiedendo la Messa nella Festa del Batte-simo del Signore, celebrata nella Cappella Sistina, durante la quale ha am-ministrato il sacramento del Battesimo a 33 neonati, 20 bambine e 13 bam-bini. “Così voi, genitori, e anche voi, padrini e madrine, nonni, zii - ha prose-guito il Pontefice -, aiuterete questi bambini a crescere bene se darete loro laParola di Dio, il Vangelo di Gesù. E anche darlo con l’esempio! Tutti i giorni,prendete l’abitudine di leggere un brano del Vangelo, e portate sempre convoi un piccolo Vangelo in tasca, nella borsa, per poterlo leggere. E questo sa-rà l’esempio per i figli” (foto Siciliani-Gennari/Sir)

Nelle questioni delle vignette satiriche che non conosco e che hovisto solo riprese dalle televisioni, forse si è andati oltre il dovuto,seppure permesso da noi, nell’insultare Maometto o Allah, maanche una identità culturale ed etnica di numerose popolazioni.Mi è difficole dire: anch’io sono Charlie. Mi sembrerebbe diessere un po’ ipocrita e catturato da un movimento conformista.Contemporaneamente però sento urgente fare a voce alta unacondanna ferma verso la violenza contro valori supremi come lavita umana, più importanti del diritto alla propria identitàPARIGI, DOMENICA 11 DICEMBRE: MARCIA CONTRO IL TERRORE (FOTO AFP/SIR)

Page 4: Corriere Cesenate 02-2015
Page 5: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015 5Primo piano

Sul tema della cultura a Cesena intervengono i professori Claudio Riva e Marino Mengozzi

ultura a Cesena, ecco cosa nepensano due esperti moltoconosciuti. Claudio Riva,professore, ricercatore e autore

di una miriade di libri di storia locale, èstato fra i primi ad esprimere perplessitàin merito alla nuova gestione delcomplesso della Biblioteca Malatestiana. "A un anno dall’inaugurazione dellaNuova Malatestiana - esordisce Riva -restano ancora molti dubbi. In primoluogo sono contrario all’eliminazionedell’Istituzione autonoma dellaMalatestiana antica. Credo che unpatrimonio come il nostro, riconosciutoa livello mondiale, debba essere gestitoda una figura competente e autonoma".Ormai i giochi sono fatti, ma Riva avevaespresso questi concetti già nel 2013.Tutto sommato, se anche il Mercatoortofrutticolo, tanto per fare un esempioche rimane nell’ambito comunale, ha unsuo amministratore competente e unConsiglio, non si capisce perché non lodebba avere la Malatestiana. "E allo stesso tempo - continua Riva -questa aggregazione fra cultura, turismoe Malatestiana rischia di esserepenalizzante per la Biblioteca. Taliunioni vanno bene nei piccoli Comuni,dove la biblioteca ha una valenza locale,ma a Cesena c’è una storia lunga più di500 anni con una identità unica almondo. Sono molto preoccupato delladiminuzione del personale che stasubendo la Malatestiana antica. Chi èrimasto sta lavorando alacremente, manon può sostituire tre o quattro persone

C

Tanteperplessità

andate in pensione o trasferite".Riva aggiunge che ha sentito parlare dieventi da organizzare nel corso del 2015,relativi a Renato Serra e NazzarenoTrovanelli, ma ancora non si è parlato dicomitati scientifici e il tempo stringe."Sarebbe avvilente - conclude - se il tutto sirisolvesse con una conferenza".Un altro esperto che, a livello cittadino dicultura se ne intende, è il professor MarinoMengozzi, vicepreside del liceo "Righi" diCesena, autore e curatore di numerosivolumi e collane"Da una parte fa piacere - dice Mengozzi -che la cultura sia da qualche tempo alcentro di un dibattito talvolta vigoroso e

rumoroso. Dall’altra stupisce che sianotanti e tanto variegati i discettatori di unsettore che per la verità abitualmenterisulta più sopportato che supportato. Lacultura ha oggi dilatato l’utenza el’inferenza, ma l’impressione è che ciò siaavvenuto più per dilatazione modaiola econsumistica che per approfondimentodelle ragioni e personalizzazione deicontenuti".Un concetto non facile che Mengozzi siaffretta a chiarire: "La cultura ha immediatied elevati costi in risorse materiali eprofessionali, mentre determina ritorni dicrescita e sviluppo umano, spirituale e puremateriale in tempi lunghi o lunghissimi. Per

questo sempre meno si investe escommette sulla cultura, che la fortecrisi odierna relega ancor più al fondodelle preoccupazioni e delleprogettualità. Un esempio? Oggi tuttoviaggia abbinato a cultura: del vino, delcibo, del verde, dello sport. Può esserlo,ma non immediatamente,automaticamente, superficialmente. Lacultura approfondisce e seleziona,sceglie ed esclude, semmai recupera peraltre vie. La frenesia delle iniziative avario titolo culturali non determinaautomaticamente cultura".Ultimamente a Cesena forse si è spintotroppo sulla ’polivalenza’ dellaMalatestiana, in parte diventata puntodi appoggio per navigare su internet oper evitare il freddo invernale. Mengozzi sottolinea che "curiosamente,appena partita la ’grande’ Malatestianasi è come rotto l’incantesimo: tutti adiscutere, commentare, sindacare eprotestare. Tutti possono, o devono,andare in biblioteca, ma non tuttidevono, o possono, parlare di biblioteca.Altrimenti è una babele. Tutti hannovisto che il nuovo cantiere così come èstato impostato non funziona ofunziona solo parzialmente. Occorrerivedere e mutare - conclude ilprofessore -. Ma per farlo occorronomezzi e risorse umane. Troviamoli. Poidiamo loro credito. Tacendo eascoltando, com’è giusto fare quando sitratta di questioni importanti e vitali peril presente e per il futuro".

Cr

Stop alla frammentazioneCultura a regia unica

rosegue come da calendario lariorganizzazione del sistema culturalecittadino annunciata dall’amministrazioneLucchi nel settembre scorso. Dalla

Malatestiana al San Biagio, passando per il teatroBonci, i musei, le attività culturali e musicali,l’azione della Giunta mira a ripensare tutto il sistemadella cultura facendone una "opportunità di crescitaper la città". Questo, infatti, era il titolo del convegnodel settembre scorso, nell’Aula magna dellabiblioteca, che ha dato il via al percorso di riforma. Aquell’appuntamento sono seguiti altri incontri specificidi approfondimento e confronto con operatori ecittadinanza, fino all’approvazione in Consigliocomunale, a fine ottobre, delle "linee di indirizzo per lepolitiche culturali"."L’obiettivo - spiegarono a più riprese il sindaco Lucchie l’assessore alla Cultura Castorri - è quello di superarela frammentazione delle proposte, con una regia degliambiti culturali cittadini e degli eventi. La realizzazionedi un progetto culturale organico avrebbe sicuramenteanche una ricaduta positiva sulla possibilità di reperirerisorse private per sostenere le molteplici espressioniculturali di Cesena". L’espressione "progetto culturale organico", dal saporeun po’ retrò anni ’70, è comunque significativa. Daquesto punto di vista la Biblioteca Malatestiana cessa diessere una istituzione autonoma per rientrare a pieno

Ptitolo nella macchina comunale. L’Istituzione biblioteca Malatestiana era nata nel 1994(sindaco Edoardo Preger) per garantire un certo ambitodi autonomia e indipendenza a quel patrimoniocittadino che è la Malatestiana. Dopo vent’anni, enonostante il ruolo sempre più importante di quella cheoggi è "memoria del mondo" dell’Unesco,l’Amministrazione fa marcia indietro, per di piùgiustificando la soppressione dell’Istituzione conmotivazioni economico-utilitaristiche: "Apparesuperata - ha dichiarato l’assessore Castorri nei mesiscorsi - la necessità di mantenere il funzionamentodell’Istituzione che, di fatto, è soggetta ai medesimivincoli normativi e finanziari degli enti locali". Tradottoin parole povere vuol dire: a differenza di altri settori,dove i dipendenti comunali sono stati "dirottati" insocietà collegate per aggirare i vincoli di bilancio,mantenere l’Istituzione autonoma non comporta alcun

beneficio per le casse del Comune. Nessun cennoall’autorevolezza culturale di una Istituzione autonoma.L’idea della Giunta Lucchi è quella di "far convivere lavocazione della Malatestiana come luogo diconservazione e scrigno di tesori con l’esigenza direnderla un vero e proprio hub culturale. Fondamentalesarà prevedere una forte sinergia fra le politicheculturali della biblioteca e le opportunità che questepossono generare in chiave turistica". Passo chiave in questo percorso è la revisione del settorecomunale "Biblioteca malatestiana, Cultura e Turismo",con l’avvio di una procedura (oggi in corso) di selezionedel nuovo dirigente di settore. Per ciascun servizio(Biblioteca, Cultura, Turismo) l’Amministrazione dovràpoi individuare una specifica figura di riferimento.La prossima tappa di confronto e verifica con la città èin programma per il mese di giugno.

MiB

Cesena, le scelte dell’Amministrazione

Dopo 20 annila BibliotecaMalatestiana cessadi essere un’istituzioneautonoma

Page 6: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 20156 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

Santuario dell’Addolorata,Villachiaviche

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Sant’Egidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio,San Mauro in V.

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (sabato 8,30)

19.00 San Giovanni Bono, Tipano20.00 Torre del Moro, San Pio X,

Gattolino20.30 Villachiaviche

Sabato e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)15.00 Cappella cimitero Cesena,

Formignano16.00 Ponte Pietra17.00 Luzzena (1° sabato mese),

Bora (2° sabato mese)17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale, San Domenico,Osservanza, Case Finali,Santo Stefano, San Paolo,San Mauro in Valle,Diegaro, Madonna delleRose, Sant’Egidio,Torre del Moro, San Rocco, Villachiaviche,San Giorgio, Borello

18.30 Convento Cappuccini,San Pietro, Bulgarnò,Santa Maria della Sper.

19.00 San Giovanni Bono, Tipano20.00 San Pio X, San Giovanni

Bono, Bulgaria, Ruffio,Pioppa, Calisese,Pievesestina, Gattolino

Messe festive7.00 Cattedrale, San Rocco7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine,cappella dell’ospedaleBufalini, Calabrina,Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Tipano, San Cristoforo, Gattolino, Roversano

9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio

9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza,Sant’Egidio,Villachiaviche,Montereale, San Tomaso

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

Case Finali, San Pietro,San Rocco, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro,San Pio X, Cappuccini,Carpineta,Sant’Andrea in B.,

10.30 Santuario del Suffragio, Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,

San Bartolo, Villachiaviche,San Domenico,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono, Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose11.30 Cattedrale,

Osservanza, Santa Mariadella Speranza, SanRocco, San Pietro,Case Finali, San Pio X

15.00 Cappella del cimitero18.00 Cattedrale, San Rocco,

San Domenico, Osservanza18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo,Villachiaviche

Comuni delcomprensorioBagno di Romagna

ore 17 (sabato);11,15 / 17San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 17 (sabato);8,30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(16,30 sabato);Acquapartita:domenica 9(sabato alle 17)Valgianna: 10(sabato alle 16)

BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

Cesenatico Sabato: ore 16 Villamarina

17 San Giuseppe17,30 Conv. Cappuccini,

Santa Maria Goretti18 San Giacomo20 Sala

Festivi: 8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti;8,30 Sala, Boschetto;9 Cappuccini, Valverde;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Valverde, Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo, Sala;11,15 Bagnarola, SantaMaria Goretti, Boschetto;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio 9

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate;8,30 / 10 / 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:festivi: 8 / 11,15

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

Mercato Saraceno10.00;Ciola: 8,30Linaro: 18 (sabato), 11;

Monastero di Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesaSan Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11;Taibo: 10;

Montianoore 20 (sabato); 9 .Montenovo:ore 19 (sabato), 10,30

RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 17; Tavolicci: 16

(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni).

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 /11,15Montecoronaro: 9,45;Montecoronarooratorio Ville (al sabato):16Alfer:o ore 17 (sabato);11,15Riofreddo: 10Corneto: 11;Pereto: 10

✎ A MESSA DOVE

Direttore editoriale Piero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore Ernesto Diaco

Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

Testata che fruiscedi contributi di cuiall’art. 3 comma 3 dellalegge n. 250 del 7/8/1990

Giornale locale ROC(Registro degli operatoridi comunicazione)

DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

Redazione, Segreteria e Amministrazionevia del Seminario, 85,47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258,fax 0547 328812, www.corrierecesenate.itConto corrente postale n. 14191472E-mail: [email protected]

Abbonamentiannuo ordinario euro 45;sostenitore 70 euro;di amicizia 100 euro;estero (via aerea) 80 euro.

Settimanale d’informazioneAutorizz. Trib. Forlì n. 409, 20/2/68 -Iscrizione al Registro nazionale della stampa n. 4.234

Editore e ProprietàDiocesi di Cesena-Sarsina

StampaRotopressvia Brecce - 60025 Loreto (Ancona)www.rotoin.it

Tiratura del numero 1 dell’8 gennaio 2015: 8.301 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17,30 di martedì 13 gennaio 2015

Domenica 18 gennaio2ª Domenica Tempo Ordinario - Anno B1Sam 3,3-10.19; Salmo 39;1Cor 6,13c-15.17-20; Gv 1,35-42

Oggi la famiglia è soggetta a forti venticontrari e deve affrontare sfideimportanti, perché si sta perdendo il

senso stesso dell’uomo, del matrimonio edella famiglia.Siamo immersi in un contesto culturaledove vengono sempre più esaltatil’individualismo, l’egocentrismo, l’eros finea se stesso, e questo porta a pensare che lafamiglia si possa costituire secondo ipropri desideri e che la felicità sia legatasolo alla propria soddisfazione. Corriamo il rischio che incertezza e pauraci spingano a chiuderci e a “stare” nellenostre quattro mura, accontentandoci disopravvivere. Chissà invece quanti sguardiabbiamo incrociato, da quanti occhi siamostati fissati. Chissà se siamo stati attenti achi ci ha indicato uno sguardo che cambiala vita, le priorità e l’orizzonte.Ma Gesù oggi ci fa una domanda precisa:famiglia cosa cerchi? Sposi in Cristo, cosacercate?Cerchiamo di essere una brava famigliache va alla Messa domenicale, che cerca dieducare i figli mandandoli al catechismo,che si prende del tempo per stareinsieme… Non basta! Gesù non vuoleessere solo un compagno di viaggio. Gesù

ha sposato noi due, abita la nostrarelazione, quindi la nostra famiglia e lanostra casa. È necessario riscoprire lapresenza di Gesù nella nostra vita di sposi,abitare assieme a Lui la nostra giornata,cioè entrare in una relazione più intimacon Lui e di conseguenza con il nostroconiuge.Noi sposi chiediamo a Gesù “dove dimori?”perché vogliamo conoscerlo, sapere di piùdi Lui, dei suoi pensieri, vogliamo coltivareun’amicizia e imitarlo come stile di vitanell’ordinario delle situazioni e deirapporti. Fidiamoci del suo “venite evedrete”. Se ci fidiamo, vedremo che Lui èsempre con noi in tutto ciò che ci succede,nel cammino di cui Lui solo conosce lameta, e questo mette pace e gioia nelcuore. Non toglie sofferenze e difficoltà,ma dà il vero senso. Gesù vuole fare casa con noi - “rimaserocon Lui” - e noi sposi siamo casa di Dio.Questa realtà qualifica ogni aspetto delnostro rapporto coniugale, perché ogninostro abbraccio, ogni nostra carezza, ogninostro sguardo si carica di sacralità.Accogliendo Dio, possiamo contemplare idoni che ci ha fatto, possiamo guardare ilnostro sposo con continuo stupore epossiamo far diventare la nostra una casaaccogliente, che parla di fraternità e amoreverso tutti, perché chi ci guarda possa dire:qui ho visto Dio.

Sabrina e Andrea Delvecchio

IL GIORNO DEL SIGNOREFamiglia sempre più strattonata, ma Gesù vuole fare casa con gli sposi

lunedì 19 gennaiosan Mario martireEb 5,1-10; Salmo109; Mc 2,18-22

martedì 20 san SebastianoEb 6,10-20;Sal 110; Mc 2,23-28

mercoledì 21sant’AgneseEb 7,1-3.15-17;Salmo 109; Mc 3,1-6

giovedì 22san Vincenzo diac.Eb 7,25-8,6;Salmo 39Mc 3,7-12

venerdì 23santa EmerenzianaEb 8,6-13Salmo 84Mc 3,13-19

sabato 24san Francescodi SalesEb 9,2-3.11-14;Sal 46Mc 3,20-21

La Parola di ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOFesta di San Mauro, Messa in CattedraleDomenica 18 gennaio alle 18Il vescovo Douglas presiederà la Messa di domenica 18 gennaio,alle 18, in Cattedrale a Cesena, in occasione della festa liturgicadi San Mauro vescovo. Durante la celebrazione, le parrocchie, igruppi e i movimenti porteranno all’altare il frutto della raccolta“Avvento missionario - La fede, dono da trasmettere”. Le offerteraccolte saranno destinate al sostegno economico dellecomunità di suore Clarisse Francescane Missionarie delSantissimo Sacramento e per gli operatori pastorali che animanola parrocchia di San Rafael, a Carupano, in Venezuela.

Incontro ecumenico di preghieraVenerdì 23 gennaio nella chiesa del Seminario“Dammi un po’ d’acqua da bere” (Giovanni 4,7) è il tema dellaSettimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio). ACesena si terrà venerdì 23 gennaio alle 20,30, nella cappella delSeminario, un incontro ecumenico di preghiera. Parteciperà ilvescovo di Cesena-Sarsina Douglas Regattieri, il pastore dellaChiesa cristiana avventista del 7° giorno Gionatan Brevi, SilviuSas, parroco della parrocchia ortodossa romena in Cesena eDavid Mihai, sacerdote della Chiesa greco cattolica romena.

✎ CHIESA INFORMAPercorso di formazione all’impegno sociale e politicoLa commissione diocesana “Gaudim et Spes” propone per laZona pastorale urbana un percorso di formazione all’impegnosociale e politico, rivolto a uomini e donne, giovani e adulti, di“buona volontà”. Il primo dei quattro appuntamenti è pervenerdì 16 gennaio alle 20,30 in Seminario a Cesena. Il professorPaolo Terenzi parlerà di “Insegnamento sociale e principio disussidiarietà”. Per info: [email protected]

Gruppo Nain “All’ombra della sua mano”Il gruppo Nain “All’ombra della sua mano” (Is 49,2) (camminospirituale per chi ha perduto una persona cara), si incontra per ilconsueto appuntamento mensile sabato 17 gennaio alle 16,30presso il seminario di Cesena. Per info: Giovanna e MarcoGiannini, 347 6031772.

Page 7: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015 7Vita della Diocesi

BreviAzione Cattolica,Lectio divina al Suffragio“Il coraggio di rialzarsi”: sarà il brano preso dalVangelo di Marco 14,66-72 al centro delleriflessioni della Lectio divina che si terrà alSantuario del Suffragio, in via Zefferino Re incentro a Cesena, venerdì 16 gennaio alle 20,45.L’appuntamento di preghiera promossodall’Azione Cattolica diocesana è rivolto inmodo particolare a giovani e adulti.

Incontro Matrimonialea MartoranoLa comunità di Incontro Matrimoniale si ritrovaper l’incontro mensile domenica 18 gennaioalle 16 nei locali della parrocchia di Martorano.

“4 passi con...”Scuola di preghieraper giovaniL’appuntamento della Scuola di preghiera pergiovani (18-30 anni) “4 passi con...” promossodalle Suore francescane della Sacra Famiglia, siterrà domenica 18 gennaio alle 18,30, presso ilCantiere 411 (via Mami, Cesena). Dopol’introduzione e la cena condivisa, preghieraguidata dalle 20 alle 21 e preghiera personale.

Convivenza spiritualeal PortaGiovaniSi terrà dal 25 gennaio al 15 febbraio la terzaesperienza di convivenza spirituale presso glispazi del PortaGiovani, in Seminario a Cesena.Sono ancora disponibili alcuni posti per ragazzie ragazze dai 19 ai 30 anni.Per info e adesioni: don Fabrizio Ricci, 3470779381.

La tenerezza come luogo teologico dell’amore di Dio per l’uomoLa comunità diaconale ha vissuto a Cesenatico, ospiti della casa soggiorno “Cardinal Schuster”, la tre giorni di Esercizi spirituali

a neve, come un sipario chesi apre e si chiude, hasalutato l’inizio e la fine del

consueto appuntamento natalizioper la fraternità diaconale delladiocesi, dedicato agli esercizispirituali. Tuttavia, in un intervallodi tre giorni, sole e cielo tersofacendo capolino ci hannoricondotti, almeno idealmente, al“tempo della mietitura dell’orzo”,cornice in cui si svolge la vicenda

di Noemi e Rut e in cui si è svolto il nostro breve itinerario nella Scrittura. E proprioil libro di Rut, “biblica Cenerentola” e testo di infinita ricchezza, è stato il filo rossoche ha accompagnato i diaconi ordinati e i candidati in cammino, con le rispettivemogli. Tre intensi giorni di esercizi cadenzati dalla meditazione della Scrittura, dalsilenzio, dalla preghiera e dalla fraterna condivisone dei doni che la Parola concedea chi vi si accosta con il desiderio di incontrarvi il Signore. Se il luogo scelto per gliesercizi non era una novità per la fraternità - il Soggiorno “Cardinal Schuster” diCesenatico - rinnovata è stata l’ospitalità premurosa, attenta e cordiale delle suoreOrsoline che ci hanno ospitato dal 28 al 30 dicembre. A condurre la fraternità alla

L riscoperta del libro di Rut sono state lepreziose riflessioni di don Emilio Centomo,già parroco nella diocesi di Vicenza e ora, aRoma, con l’incarico di assistenteecclesiastico centrale dell’Azione CattolicaItaliana per il settore adulti. Don Emilio nonsolo è un sapiente frequentatore delleScritture, ma anche abile comunicatore dellabellezza e della ricchezza che la Parolaracchiude: dai riferimenti continui al testoebraico e dalle dinamiche più tecniche dellaLegge siamo stati ricondotti alle nostre vite,rilette alla luce della vicenda della poveraMoabita, anello prezioso nella storia dellasalvezza che culminerà a partire dalla nascitadel Figlio di Dio. Attraverso risonanzecontinue alla vita coniugale, alla crisi comepossibilità di crescita nella fede e nellerelazioni, alla tenerezza come luogoteologico dove si mostra l’esed, l’amore folledi Dio per l’uomo, don Emilio ci ha invitati a

comunicarci in verità, a riscrivere il nostropersonale magnificat, osservando il nostrooggi ricco di gratitudine, e a intraprendere unviaggio sincero nella Parola che divieneefficacemente di Dio solo qualora si incarni esi faccia storia proclamata nelle nostreesistenze. Tra i doni più preziosi che ci sonostati elargiti dobbiamo ricordare lacompagnia, anche se per breve tempo, delvescovo Douglas che con la sua presenzapaterna ha benedetto questo momentodedicato alla crescita spirituale; inoltre lacondivisione aperta e sincera tra i fratellidiaconi e l’evidente affetto e amore neiconfronti dei parroci, parrocchiani e deifedeli della diocesi che la fraternità manifestae ricorda di frequente nella preghiera e neiracconti, con il desiderio di poter crescerecon loro nel dialogo, nella collaborazione enella fede in Cristo, unico nostro Signore.

Emanuele Testi

DA SINISTRA, DON PIERGIULIO DIACO, IL DIACONO ETTOREROSSI, DON EMILIO CENTOMO E IL DIACONO LUCIANO VENERI

❚❚ Percorso diocesano per catechisti ed educatori. Primo incontro domenica 18 gennaio in Seminario

Il Vangelo, alfabeto della vita adultan itinerario che aiuti a riflettere sulla comunica-zione della fede nel mondo degli adulti, una real-tà complessa e ricca di risorse al tempo stesso, nei

confronti della quale ci sentiamo inadeguati e impre-parati. “Il Vangelo, alfabeto della vita adulta” è il titolodel percorso diocesano promosso dall’Ufficio catechi-stico diocesano, per catechisti ed educatori.Il percorso comincerà con un momento di approccio“in punta di piedi”, da vivere nel pomeriggio di dome-nica 18 gennaio, in Seminario a Cesena, dalle 14,30 fi-no alle 17,15. “Ci vuole fede… ad essere adulti. Percor-si e intrecci tra comunicazione, fede e complessità del-la vita moderna” è il tema dell’incontro che sarà guida-to da Arianna Prevedello e don Marco Sanavio, dell’Uf-ficio di pastorale della comunicazione della diocesi di Padova.Il secondo appuntamento del percorso sarà giovedì 22 gennaio,dalle 20,45 alle 22,30, in Seminario a Cesena. “Passaggi di vita, pas-saggi di fede” il titolo delle riflessioni proposte dal fratel Enzo Biem-mi, presidente catecheti europei.Il terzo appuntamento sarà giovedì 29 gennaio alle 20,45 in Semi-nario: Daniele Loro (docente di Pedagogia della vita adulta, Uni-

U

versità degli Studi di Verona), tratterà di “Passaggi di vi-ta: generare nel coraggio di vivere la fragilità”.La sera di martedì 10 febbraio, sempre in Seminario,sarà guidata da don Ivo Seghedoni, parroco a Modena,sul tema “Una parrocchia in trasformazione”.Per info: Bruna e Mauro Domenichini, 338 8765775,[email protected]

Dialoghi con la cittàSpazio di incontroe confronto

opo un anno di assenza, tornanoi “Dialoghi” promossi dallaDiocesi. E tornano con il titolo

modificato: “Dialoghi con la città”, avoler ribadire, una volta di più, ildesiderio della comunità cristiana dimettersi in discussione, di ragionare suigrandi temi della vita, della famiglia inparticolare per la prossima edizione. Gliincontri si terranno a Cesena, nell’aulamagna della Facoltà di Psicologia (difronte alla Stazione ferroviaria). “Senzafamiglia?” è il titolo-domanda perl’edizione 2015.Si parte venerdì 6 febbraio alle 21 con lagiornalista-scrittrice Costanza Miriano.Dopo i suoi libri sugli sposi e i suoinumerosi interventi in tv, sulla cartastampata, online e in numerosi incontriin giro per l’Italia, la serata cesenateverterà sul tema “Famiglia capovolta”.Giovedì 26 febbraio, alle 18,30, ilcardinale Angelo Scola, arcivescovo diMilano, dialogherà con la giornalista-presidente RaiNet Carmen Lasorella. Illoro incontro avrà per titolo

D

“Educazione, questasconosciuta”. La serie 2015 sichiuderà giovedì 12 marzo alle21 con la presenza a Cesena delprofessore-scrittore AlessandroD’Avenia. L’autore delfortunatissimo libro “Biancacome il latte rosso come ilsangue” di recente ha pubblicatoun romanzo (“Ciò che infernonon è”) sulla figura di don PinoPugliesi, il sacerdote ucciso dallamafia, conosciuto da D’Avenianei suoi anni di adolescente aPalermo.

Gli appuntamenti successivisaranno l’incontro conil cardinale Angelo Scola(intervistato da CarmenLasorella) e con lo scrittoreAlessandro D’Avenia

Il primo dei tre incontri sarà venerdì 6 febbraio alle 21nell’aula magna di Psicologia,a Cesena, con la scrittrice e giornalista Costanza Miriano

IL CARDINALE DI MILANO ANGELO SCOLA E, SOTTO, LO SCRITTOREALESSANDRO D’AVENIA

- Venerdì 30gennaio alle 20,45,nel teatro delSeminario, a Cesena,i “Cromosound”presentano “Cosasai di me?”, unviaggio tra musica e parole per riflettere insiemee raccontare l’avventura di essere genitori alleprese con un cromosoma in più. A seguire,testimonianze.- Sabato 31 gennaio alle 18, in Cattedrale aCesena: Messa e conferimento del Sacramentodel Battesimo e benedizione delle mamme inattesa; presiede il vescovo Douglas Regattieri.Sono particolarmente invitate tutte le famigliecon i bambini.- Domenica 1 febbraio: celebrazione dellaGiornata per la vita nelle parrocchie.

Solidali per la vitaTre appuntamentiper la Giornata per la vita

Page 8: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 20158 Vita della Chiesa

TORINO 25 aprile 2015: Pellegrinaggio diocesano presieduto dal nostro vescovo monsignor DouglasRega�eri, in occasione dell’Ostensione della Santa Sindone. euro 50

L’ostensione della Sindone, dal 19 aprile al 24 giugno 2015 nel Duomo di Torino, sarà cara�erizzata da duea�enzioni par�colari: al mondo dei giovani e a quello della sofferenza. È pensando a tali temi, infa�, chePapa Francesco ha concesso l’ostensione solenne, che si collega al giubileo per il secondo centenario della na-scita di San Giovanni Bosco. Papa Francesco, come ha annunciato egli stesso nell’udienza generale del 5 no-vembre scorso, sarà a Torino il 21 giugno 2015 “per venerare la Sindone e rendere omaggio al «santo dei giovani»”.Programma e prenotazioni presso: Centro Pastorale, corso Sozzi, 39, tel. 0547 611001o presso l’Ufficio diocesano Pellegrinaggi, via Giovanni XXIII, 12, tel. 0547 610280.

LISIEUX dal 6 al 9 luglio 2015: Pellegrinaggio diocesano presieduto dal nostro vescovo monsignor Douglas Rega�eri,in visita alla famiglia dei bea� coniugi Luigi e Zelia Mar�n, genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino.Escursione a Mont St. Michel. Programma in preparazione

TERRA SANTA dal 6 al 13 agosto 2015: Pellegrinaggio presieduto dal nostro vescovo monsignor Douglas Rega�eri.Programma in preparazione

Organizzazione tecnica Ariminum Viaggi

Una storia antica drammaticamente interrotta dopo l’8 settembre 1944. Allo studio delle lingueantiche segue lo studio dei “commentari” che hanno interpretato e attualizzato la sorgenteeterna della Parola: i padri delle Chiese d’Oriente e d’Occidente

Leggere la Bibbia con i fratelli ebreipromossa la XXVI Giornata perl’approfondimento e lo sviluppo del dialogotra cattolici ed ebrei. Le suddette note direcensione possono essere un utile invito avivere con fede e nella fede dei Padri questoappuntamento. A Cesena, nei tempi degliSforno, viveva una comunità ebraica; nonpochi dei suoi componenti dovettero condurreuna vita culturale e professionale di alto livello.Nel 1459 a un medico ebreo, Angiolo De Rossi,fu concesso da papa Pio II il permesso dipraticare la medicina. Un altro - Manuele diSalomone, che nel 1460 era stato nominatomedico del Duca di Milano - ottenne analogopermesso da Sisto V, nel 1474. Nel 1487 in cittàla comunità ebraica disponeva di una sinagoga“nel più bel punto della città, in una posizionecentralissima” davanti al Palazzo deiConservatori, oggi detto Palazzo del Ridotto.A partire dal 20 aprile 1504, rientrato in città(dopo la signoria del Valentino) il governatorepontificio Giovanni Sacchi, le notizie sidiradano. Non più un rapporto, seppurespesso travagliato, con la “comunità deigentili”; un rapporto, tuttavia, che non erastato vissuto percependosi discendenti delpatriarca Abramo. Nei plutei della BibliotecaMalatestiana, a testimonianza rimangonoalcuni codici. Tra questi, nell’ultimo pluteo disinistra, una Bibbia che risale a quei lontanigiorni. Mi sia consentito ricordare con quantaattenzione e commozione la prese in mano,girandone lentamente i fogli, il cardinaleMartini, venuto a Cesena per una conferenzache illustrava il patrimonio biblico dellaVaticana!A questo punto, è doveroso annotare come,significativamente, fu sulla parete esterna diquesto edificio, costruito nei pressi dell’anticasinagoga, che il 25 aprile 1995 fu collocata lalapide che ricorda i nostri concittadini cheancora erano rimasti a Cesena nel tragicotempo successivo all’8 settembre; puremarginati dalle leggi razziali del 1938,nonostante episodi di solidarietà finalmentemessa in moto da alcune comunità cristianedella diocesi, erano stati catturati e deportati,senza ritorno.Un “dialogo ebraico-cristiano” riportato conautorevolezza nel convegno tenuto a Salernonegli ultimi giorni dello scorso novembre evoluto dalla Cei per recuperare e vivere questarelazione indistruttibile e necessaria. La Chiesaha bisogno della fede di Israele e Gesù puòessere compreso e incontrato solo nella fedeebraica. Sapendo ben discernere l’eredità deiPatriarchi dalle vicende storiche del formarsidello Stato di Israele (1948), all’indomani dellaShoah.

Piero Altieri

ella Basilica di San Pietro aRoma, durante le sessioni delConcilio Ecumenico VaticanoII, sono approdati i frutti,

spesso maturati in mezzo a difficoltà eresistenze, del pluridecennale lavoromesso in cantiere dal Movimentobiblico e liturgico.Da San Pietro è scaturita per tutta lacristianità la riscoperta della Bibbia, laParola di Dio, rivelata all’antico e alnuovo Israele.Per rendersi conto de visu, torno asuggerire uno sguardo non frettolosoagli scaffali collocati nell’ultima saladella libreria San Giovanni (Cesena,piazza Isei). La Bibbia è tornata nellecase, nei seminari, nelle scuole diteologia. Dalla fine degli anni Settanta aValleripa (valle del Borello) la PiccolaFamiglia della Resurrezione si è posta“sul monte” come testimonianza viva diquesta riscoperta, fonte irrinunciabileper vivere la vita buona del Vangelo.A tale proposito si deve sottolineare lostudio accurato e costante perricondurre l’ascolto della Parola allelingue originali: l’ebraico e il greco.Monaci e monache della comunitàhanno frequentato (e frequentano)esigenti scuole bibliche diGerusalemme, organizzando poi anchea Cesena corsi di ebraico e grecobiblico, ospiti del Seminario diocesano.Allo studio delle lingue antiche siaccompagna, necessariamente, lostudio dei “commentari” che hannointerpretato e attualizzato la sorgenteeterna della Parola: i padri delle Chiesed’Oriente e d’Occidente. Si aggiunge lostudio dei “commentari” dellatradizione ebraica, nella tensionegioiosa e necessaria di risalire alla fededei Patriarchi d’Israele, parte costitutivadel nostro essere cristiani. Uncontributo al necessario recupero checonsente all’Europa di disintossicarsidal demoniaco antisemitismo che l’hapervasa, vissuto e dichiarato benprima, risalendo all’indietro, nei secoli,fino all’inferno della Shoah. Sulla sciadel documento conciliare “Nostraaetate”, approfondita successivamentedal magistero di papa Giovanni Paolo IIe Benedetto XVI, e così alimentare ildoveroso dialogo ebraico-cristiano, leedizioni Dehoniane di Bologna hannomesso in catalogo una collanaintitolata appunto “Cristiani ed Ebrei”.Ne fanno parte i due volumi scritti dal

N

rabbino capo della comunità ebraica diMilano Giuseppe Laras che delineanola storia del pensiero ebraico dalleorigini all’età moderna,dall’Illuminismo all’etàcontemporanea. La prefazione è statadettata dal cardinale Carlo MariaMartini, arcivescovo di Milano, instretta amicizia con l’autore.Questa amicizia fu suggellata da ungesto significativo. Il rabbino Larasdesiderò che nella sepoltura delcardinale, nel Duomo di Milano, fosseposta una manciata di polvere dellaTerra di Israele, quasi a vegliare sullespoglie dell’amico che tanto avevadesiderato essere sepolto aGerusalemme. Un’opera per gli addettiai lavori? Certamente, ma la cui“presenza” tuttavia deve esseretestimonianza di un dialogo che, sullascorta di San Paolo ai Romani, deveaccompagnarci fino agli ultimi giornidella storia.Una annotazione che ci riguarda: nelcapitolo dove si dà conto dei commentialla Torah’, dopo l’espulsione degliEbrei dalla Spagna e dal Portogallo, siscrive di Ovadyah Sforno, un rabbino emedico tra i più rinomati intellettualiitaliani di età rinascimentale, nato aCesena verso il 1470. Si era oltre lastupenda stagione della signoria deiMalatesti.Dopo un approfondito studio della

Torah’ alla scuola del padre Ya’Aqov, sitrasferì a Roma, dove studiò e praticòl’arte medica, stimato anchenell’ambito della corte pontificia.Recentemente edita dalla PiccolaFamiglia della Resurrezione (viaValleripa 1530, 47025 Linaro, Forlì), acura di Rosa Maria Ravaglia, Luciamonaca della comunità, è statopubblicato in traduzione italiana il“Commento alla Genesi” del Rabbi’Ovadyah Sforno. La presentazione èdel rabbino Giuseppe Laras che la datamarzo 2007, Adar/5767. L’abate OrfeoSuzzi richiama nella prefazione lemotivazioni e l’attualità dell’impresaeditoriale (Editrice Stilgraf, Cesena2008).Un ampio saggio introduttivoricostruisce storiograficamente lepresenza degli Ebrei a Cesena e nelloStato Pontificio nel XV secolo, peraltrogià documentata da M. G. Muzzarelli eC. Riva. Sono inoltre illustrate levicende biografiche e familiari delloSforno. Ampi paragrafi sono dedicatialla presentazione delle sue opere, conopportuni richiami allo stile e alle lineefondamentali che caratterizzano la suaesegesi e alla illustrazione del suopensiero teologico. Sembra, quasi, dientrare in sinagoga in giorno di sabato.Fra non molti giorni, sabato 17 gennaio(l’indomani inizia la Settimana dipreghiera per l’Unità dei cristiani) è

CESENA, INTERNO DELLA BIBLIOTECA MALATESTIANA: “... RICORDO QUEL GIORNO! QUANDO IL CARDINALE CARLOMARIA MARTINI, SEDUTO NELL’ULTIMO PLUTEO DI SINISTRA, PRESE IN MANO E SFOGLIÒ CON COMMOZIONE LABIBBIA EBRAICA “LEGATA” A QUEL BANCO E, FORSE, PROVENIENTE DALLA SINAGOGA DI CESENA

Page 9: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015 9Vita della Chiesa

La culturadello scartomina il desideriodi pace dei popoliRispetto al fondamentalismo, Francescoha chiesto “una risposta unanime che,nel quadro del diritto internazionale,fermi il dilagare delle violenze, ristabiliscala concordia e risani le profonde ferite”

er “far risuonare con forza” la parola “pace”,in un mondo in cui le guerre insanguinano ilpianeta “come una vera e propria guerramondiale combattuta a pezzi”, bisogna

contrastare la “cultura dello scarto che non risparmianiente e nessuno”. Ne è convinto il Papa, che neltradizionale discorso di inizio d’anno al Corpodiplomatico - uno dei più lunghi e articolati di questiquasi due anni di pontificato - ha stigmatizzatoquella “cultura che rigetta l’altro” che è alla baseanche della strage di Parigi. “Il dilagare delterrorismo di matrice fondamentalista in Siria e inIraq”, per Francesco, “è conseguenza della culturadello scarto applicata a Dio”.Di fronte a questa “ingiusta aggressione”, occorre“una risposta unanime che, nel quadro del dirittointernazionale, fermi il dilagare delle violenze,ristabilisca la concordia e risani le profonde ferite”: èl’appello alla comunità internazionale e ai “singoligoverni”, “perché assumano iniziative concrete per lapace e in difesa di quanti soffrono le conseguenzedella guerra e della persecuzione”. Altrettanto fortel’appello rivolto ai “leader religiosi, politici eintellettuali specialmente musulmani”, affinché“condannino qualsiasi interpretazionefondamentalista ed estremista della religione, volta agiustificare tali atti di violenza”. Dopo aver passato inrassegna i vari focolai di guerra nel mondo - a partireda Ucraina, Nigeria e Libia - nella seconda parte delsuo discorso il Papa ha descritto le “forme più sottilie subdole di rifiuto” che alimentano la “cultura delloscarto”: verso i malati di Ebola “i lebbrosi del nostrotempo”; i profughi e i rifugiati; i migranti, di fronte aiquali ci vuole un “cambio di atteggiamento”, gli“esiliati nascosti” come gli anziani, i diversamenteabili e i giovani e la stessa famiglia. Senzadimenticare il dramma della mancanza di lavoro equello di molte persone che “hanno perso il sensodel vivere”, anche a causa della crisi. Per l’Italia, uninvito a non cedere “al disimpegno e alla tentazionedello scontro”. Tra i segnali positivi, il disgelo tra StatiUniti e Cuba. Sono 180 gli Stati che attualmenteintrattengono relazioni diplomatiche con la SantaSede, a cui vanno aggiunti l’Unione Europea e il

PSovrano Militare Ordine di Malta e unaMissione a carattere speciale, quella delloStato di Palestina.

No alla “indole del rifiuto”. La strage diParigi nasce da “una cultura che rigettal’altro, recide i legami più intimi e veri,finendo per sciogliere e disgregare tuttaquanta la società e per generare violenza emorte”. Il Papa ha iniziato il suo discorso conuna parola: “Pace!”, come “prezioso dono diDio” e nello tesso tempo come“responsabilità personale e sociale”.Partendo dal presepe, Francesco ha parlatodi “cuore indurito dell’umanità, che fatica adaccogliere il Bambino”. Segno che “c’èun’indole del rifiuto che ci accomuna, cheinduce a non guardare al prossimo come adun fratello da accogliere, ma a lasciarlo fuoridal nostro personale orizzonte di vita, atrasformarlo piuttosto in un concorrente, inun suddito da dominare”. Ad una“dimensione personale del rifiuto”, haspiegato il Papa, “si associa inevitabilmenteuna dimensione sociale”, una “cultura cherigetta l’altro”: come nella strage di Parigi, incui gli altri vengono visti come “oggetti” el’essere umano “diventa schiavo” anche di“forme fuorviate di religione”. Alla radice c’è“un cuore corrotto, incapace di vedere eoperare il bene, di perseguire la pace”.

Gli “altri conflitti” in Medio Oriente. IlMedio Oriente, ha ricordato il Papa, oltre alconflitto tra israeliani e palestinesi, “èpurtroppo attraversato anche da altriconflitti, che si protraggono ormai da troppotempo e i cui risvolti sono agghiacciantianche per il dilagare del terrorismo dimatrice fondamentalista in Siria ed in Iraq”.Alla fine del suo discorso, citando il viaggioin Albania come uno dei frutti positivi della“cultura dell’incontro”, il Papa hasottolineato che “una fede in Dio sincera

All’incontroin Vaticano,papa Francescoha rivolto unappello ai“leader religiosi,politici eintellettualispecialmentemusulmani”,affinché“condanninoqualsiasiinterpretazionefondamentalistaed estremistadella religione”

apre all’altro, genera dialogo e opera per ilbene, mentre la violenza nasce sempre dauna mistificazione della religione stessa,assunta a pretesto di progetti ideologici chehanno come unico scopo il dominiodell’uomo sull’uomo”. Quanto al conflittoisraelo-palestinese, il Papa ha auspicato che“possa riprendere il negoziato fra le dueparti”, in modo che “la soluzione dei dueStati divenga effettiva”. “Un Medio Orientesenza cristiani sarebbe un Medio Orientesfigurato e mutilato!”, ha ripetuto.

“Non più la guerra!”. Il Papa ha passato inrassegna le zone calde del pianeta a partiredalla “vicina Ucraina” auspicando che“attraverso il dialogo, si consolidino gli sforziin atto per fare cessare le ostilità, in unrinnovato spirito di rispetto della legalitàinternazionale” e dalla Nigeria, “dove noncessano le violenze che colpisconoindiscriminatamente la popolazione ed è incontinua crescita il tragico fenomeno deisequestri di persone, sovente di giovaniragazze rapite per essere fatte oggetto dimercimonio”. “È un esecrabile commercioche non può continuare!”, ha esclamato ilPapa, “una piaga che occorre sradicare”. Poila Libia, “lacerata da una lunga guerraintestina che causa indicibili sofferenze trala popolazione e ha gravi ripercussioni suidelicati equilibri della regione”. L’auspicio,per tutti i conflitti, è che “si ponga fine adogni sorta di lotta, di odio e di violenza e ci siimpegni in favore della riconciliazione, dellapace e della difesa della dignità trascendentedella persona”. “Non più la guerra!”: il gridodi Paolo VI nel discorso all’Onu del 1965 èrisuonato alla fine del discorso, in cui il Papaha citato l’”immane tragedia” della secondaguerra mondiale e ha ricordato che la pace,“prima ancora che dalla fine di ogni guerra,sgorga dalla conversione del cuore”.

M. Michela Nicolais

Il Papa al Corpo diplomatico VATICANO, 12 GENNAIO 2015:PAPA FRANCESCO HA RICEVUTO IN UDIENZA

IL CORPO DIPLOMATICO ACCREDITATOPRESSO LA SANTA SEDE (FOTO CTV)

Page 10: Corriere Cesenate 02-2015
Page 11: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015 11Attualità

il Periscopio di Zeta

Da Parigi, la testimonianza di una giovane cesenateSiamo davanti a un conflitto globale, a pezzi, come dice papa Francesco

È la terza guerra mondiale

Questa settimana in questo spazio non voglio commentare né raccontarenulla. Sulla situazione a Parigi, in Francia e nel resto del mondo dopo itre giorni di terrore nella capitale transalpina si è visto di tutto, si è letto

di tutto e si è scritto di tutto. Lo facciamo anche noi in questa pagina e in altreparti del giornale. Ecco perché non vorrei aggiungere altro. Lascio lo spazio aquanto abbiamo pubblicato domenica scorsa sul sito online del Corriere.Raccolta e messa in pagina dalla nostra Michela Mosconi, abbiamo datospazio alla testimonianza di una giovane donna cesenate, Valentina Covarelli,(la famiglia è di Romagnano, paese nei pressi di Sarsina) che da quattro annilavora a Parigi. Dopo la specializzazione all’istituto Cochin dell’Inserm (InstitutNational de la Sanité et de la Recherche Médicale) in ambito microbiologico edelle malattie infettive, oggi lavora alla Danone, sempre a Parigi. Ascoltiamo ilsuo racconto, in diretta. “Qua la situazione è molto tesa – racconta Valentina Covarelli –. L’attacco aCharlie Hebdo ha lasciato tutti sotto shock nel paese della libertà di espressionetotale. Non ci potevo proprio credere. La mobilitazione di polizia, gendarmi,personale di sicurezza è stata evidente. Siamo abituati a incontrare qualchepoliziotto equipaggiato, con giubbotto antiproiettile e armi. Ma in questigiorni, come capirete, se ne sono visti tanti. Io l’ho notato soprattutto nellestazioni metro. Certo, erano lì per ragioni di sicurezza ma vi assicuro che

controllo”. E ancora “qui ci sono tantimusulmani che sono ben integrati. Il rischio èche si generalizzi e che si sviluppi unsentimento anti-musulmano quando invece,come nei giorni scorsi, si è trattato solo diterroristi. Si può cadere facilmente in questoerrore, purtroppo”.“Ovviamente ci sono altri discorsi. Ad esempiola prevedibilità dell’attentato viste le minaccegià ricevute al giornale: ‘avrebbero potuto averemaggiori sistemi di controllo e sicurezza, etc.’.Quale sarà il prossimo obiettivo? In generale lasituazione è molto tesa. Tutti sono scossi perquel che è successo. Oggi (questo scritto è dpoche ore prima della grande manifestazioneparigina di domenica scorsa, ndr) ci sarà unamobilitazione enorme e le forze dell’ordinehanno già previsto un dispositivo di sicurezzaeccezionale”.Sono gli effetti della terza guerra mondiale apezzi che stiamo vivendo, come ha ricordatopapa Francesco. Una guerra mondiale che minale nostre sicurezze. Come dopo l’attacco alletorri gemelle di New York, ancora una volta ilmondo non è più come prima. (866)

suscitano angoscia”.La giornata concitata di venerdì con la morte deiterroristi e degli ostaggi “è stata surreale, sembrava divivere in un film. Al lavoro abbiamo avuto la tv accesatutta la giornata con colleghi che regolarmentecontrollavano la situazione in diretta. Sembrava unoscenario di guerra, terribile”.Una situazione di panico, “perché se cominciano adattivarsi le tante piccole cellule terroriste che ci possonoessere in giro il rischio è che la situazione diventi fuori

SuperAbiledi Arianna Maroni

BOMPREZZIDA UTOPIA A REALTÀSolo al funerale diun grandegiornalista puòsuccedere che, alposto di una delleletture previste dallaliturgia, sia letto unsuo articolo. Einfatti è accaduto alfunerale di FrancoBomprezzi,giornalista, bloggere presidente dellaLedha, deceduto il18 dicembre scorsoa 62 anni. Padre Giuseppe Bettoni, nellachiesa di Santa Maria Incoronata a Milano,ha infatti deciso di “utilizzare” per “questosgarro liturgico” il post che Bomprezzi hascritto lo scorso 2 agosto, il giorno dopo ilsuo compleanno, sul blog “FrancaMente”.“Ciò che ci mantiene vivi e giovani - scrivevaBomprezzi - è proprio questa possibilità diincontrare, ascoltare, condividere,partecipare. In altre parole, la nostra vita èrelazione”. E concludeva: “Guardare indietronon aiuta, mentre progettare il futuro tipermette di immaginare un mondo nelquale le nostre battaglie, i nostri ideali, lenostre speranze in qualche modo potrannoavere una risposta. Tutti insieme”.Padre Bettoni per la sua omelia ha presospunto da queste parole e dal Vangelo diGiovanni in cui Gesù dice: “Se il chicco digrano, caduto in terra, non muore, rimanesolo; se invece muore, produce molto frutto”.“Franco ha saputo trasformare la suamalattia, l’osteogenesi imperfetta, inun’occasione straordinaria di confronto - hasottolineato il sacerdote -. Nella fragilità delchicco di grano Gesù ci indica la speranza eFranco ci ha insegnato a guardare così lafragilità”. Padre Bettoni ha anche ricordato latelefonata ricevuta qualche settimana primadella morte da Bomprezzi in cui diceva: ‘Sai,sono un credente un po’ laico’”. “Sono sicuroche Franco, come il chicco di grano, orafiorisce nel giardino di Dio”, ha conclusopadre Bettoni. La chiesa era gremita di personalità delgiornalismo e della politica e di gentecomune. Tutti amici di Franco Bomprezzi.Un funerale con i gonfaloni della RegioneLombardia, del Comune di Milano,dell’Anmil e della sua squadra del cuore,l’Inter. Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia,ha ricordato anche i tempi in cui Bomprezziera un cronista di razza al Mattino di Padova.“Sempre primo ad arrivare sui fatti”. E il suoimpegno a Milano, la collaborazione con ilComune sull’accessibilità di Expo. “CaroFranco - ha concluso il sindaco - hai avuto lacapacità di dimostrare con i fatti che anchele difficoltà possono essere superate, che leutopie possono diventare realtà. Le tuebattaglie erano le nostre battaglie, lebattaglie di tutti. E questo ci ha unito”. Sia Franco un esempio per iniziare il nuovoanno con nuovi obiettivi sociali daraggiungere.

PARIGI, MANIFESTAZIONE CONTRO IL TERRORE (FOTO AFP/SIR)

n milione e mezzo di persone. Alcuni dicono addirittura due.Mai Parigi ha visto così tanta gente scendere per le strade.Giovani, famiglie con bambini, anziani. Hanno “marciato”

con ordine, in silenzio, con dignità. La Francia risponde così, conun grande senso di umanità e partecipazione cittadina agli attacchiomicidi che per tre giorni hanno seminato panico nella capitale ecausato 20 morti fra attentatori e vittime degli attentati. Unaviolenza inaudita compiuta in nome diun radicalismo odioso, dispiegata da“figli” nati e cresciuti in questa terra.

È un Paese ferito nel profondo. Ma larisposta è nelle migliaia di persone checon palloncini, slogan colorati e cartellisono scese per strada, a dire “no” allabarbarie. Una folla talmente immensache la Prefettura di Parigi non riesce afare una stima e rimanda in seratal’annuncio ufficiale sulle cifre dellapartecipazione. Ai bordi delle strade,qualcuno si ferma in silenzio, quasi inraccoglimento, davanti a piccoli angoli difiori e candele accese in omaggio alle 17vittime. Si lasciano penne e matite insegno di una libertà di espressione chenon si è spezzata nonostante il sangue ela violenza. Ci sono anche messaggiscritti a mano e le foto dei redattori dellaredazione di “Charlie Hebdo”. Qualcunosu un biglietto scrive: “Je suis Charlie,policier, juif et musulmane”, per dire cheno, la Francia non ci sta a dividersi evuole affrontare questa sfida unita. Lacittà ha sfilato nonostante le allerteattentati della vigilia e la notizia diffusadalla Cnn, secondo la quale sono attivein città cellule terroristiche dormienti.Qualcuno chiede di annullare lamanifestazione. Nasce addirittura unhashtag in questo senso. Ma Parigi nonrisponde: è intenzionata ad andareavanti. Oltre 3mila i poliziotti impiegatiper la sicurezza della giornata. Dicono diessere arrivati qui da tutte le città del

U

“'Io sonoCharlie

poliziottoebreo

e musulmano”

Una folla oceanica ha riscaldato il cuore ferito di Parigi e hagridato il proprio “no” alla barbarie del terrorismo

Dopo tre giorni di fuoco e di sangue,capi di Stato e di Governo hanno sfilatoaccanto a Hollande e con il popolo: laFrancia non è sola. Presenti anche i leaderreligiosi: cristiani, ebrei e musulmani

La “MarcheRepublicaine”

Paese e anche la loro presenza è discreta.“Nous n’avons pas peur”, si legge in uncartello scritto a mano da unmanifestante. Un ragazzo preferisceinvece ricordare una citazione di Voltaire:“Non sono d’accordo con ciò che dite…ma sono pronto a dare la vita perché lopossiate dire”. Ad un certo punto,l’accesso alle piazze dai boulevard si èbloccato. La gente, non riuscendo adandare né avanti né indietro, è rimastaferma, in piedi, per ore. Ogni tantopartiva qualche applauso. Perché non eraimportante arrivare chissà dove. Eraimportante esserci.

Alla Francia, in segno di amicizia, si èunito praticamente il mondo intero.Erano presenti a Parigi il primo ministroisraeliano Benyamin Netanyahu e ilpresidente dell’Autorità nazionalepalestinese Mahmoud Abbas (AbuMazen). Fra i leader europei il premierMatteo Renzi, la cancelliera tedescaAngela Merkel, il primo ministrospagnolo Mariano Rajoy e il collegabritannico David Cameron. E Parigi haaccolto con gratitudine questa presenza eha salutato con applausi e grida di gioia ilpassaggio delle macchine e dei pullmanche portavano le delegazionidiplomatiche in Place de la République.Poche ore prima che cominciasse la“Marche Républicaine”, si è tenuto qui aParigi il vertice dei ministri dell’Interno e

della Giustizia per discutere di misure perla lotta al terrorismo. Segno evidente chesi tratta di una sfida che si può vinceresolo se insieme e a livello europeo.

Alla Marche c’erano anche i leaderreligiosi, cristiani, musulmani ed ebrei.Presenti anche i vescovi francesi con duedelegati, monsignor Stanislas Lalanne emonsignor Pascal Dellanoy. “Siamopresenti anche noi a questa Marche -spiega al Sir Lalanne - per manifestare lanostra solidarietà con tutti coloro chehanno vissuto questo dramma orribile.Siamo venuti come cittadini per dire chevogliamo contribuire a costruire unasocietà fondata sulla democrazia e lapace”. La parola d’ordine è “non cederealla paura” ma al contrario “andareincontro all’altro per conoscerlo emettere in atto ora più che mai unsussulto di fraternità”. C’è una paginabianca tutta da scrivere nella storia dellaFrancia e dell’Europa. Gli attentatiparigini hanno colpito nel cuore gli Statidella laicità e della democrazia. Ora i loropopoli, così diversi tra loro, accolgono lasfida e affermano che è possibile vivereinsieme, che la strada del rifiuto e dellapaura dell’altro non porta a nulla e rendetutti più poveri e che la diversità puòessere vissuta come una ricchezza, noncome il lato oscuro da temere ecombattere.

Maria Chiara Biagioni

FOTO AFP/SIR

Page 12: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 201512 Cesena

ANNIVERSARIO

21/1/2010 - 21/1/2015

ANTONIO ALVISI

Ogni giorno che passa sentiamosempre di più la tua mancanza

La moglie Anna, i figli Stefano, Susanna,

Gianfranco e Davidele nuore, il genero e i nipotiUna Messa sarà celebrata

nella chiesa di San Mauro in Valleil 21 gennaio alle 20

Fioccoazzurro

Benvenuto DARIO!

Tutti gli amici della grande famigliadel Corriere Cesenate

si congratulano con la giornalista Barbara Baronio,

il marito Alessandro (e la piccola Adele)

per la nascita del secondogenito

Duomo | Concorso presepi

La parrocchia della Cattedrale ha premiato i ragazzi meritevoli del concorso"Presepi nelle famiglie. Sono stati premiati, nell’ordine, per le classi 1° e 2°elementare: Federica Bottari, Bianca Maria Rocchi, Benedetta Fahim, Isaac eAdam Pirini. Per le classi 3° e 4° elementare: Giulio Pierantoni, Sara e ElisaPetrini, Federico Bovoli, Elisabetta Comandini e Enrica Manuzzi. Per le classi5° elementare e 1°-2° media Isabel Forlivesi, Juliette, Marie e GiovanniAcerbi, Viola Bernacci, Kevin e Serena Emefu, Giulia e Silvia Astefanoaei.

EventiIncontro conGianfranco Amatoe Sentinelle in piediI "Giuristi per la vita", la zonapastorale Valle Savio Dismano e laScuola per la famiglia dellaparrocchia di San Carlo organizzanol’incontro "Omofobia o Eterofobia?A rischio la libertà di educazione".Si terrà venerdì 23 gennaio alle 21al teatro Esperia della parrocchia diSan Carlo. Interviene l’avvocatoGianfranco Amato, presidentenazionale di “Giuristi per la vita”.

Sabato 7 febbraio alle 17 in piazzadel Popolo a Cesena arriveranno,per la prima volta in città, leSentinelle in piedi. Una forma diresistenza formata da persone chevegliano su quanto accade nellasocietà denunciando ognioccasione in cui si cerca didistruggere l’uomo e la civiltà.

Degrado | Ex Iris Versari

Un cittadino ci ha segnalato lo stato di degrado in cui versa la ex sede dell’istitutoprofessionale "Iris Versari", a Torre del Moro. Abbiamo fatto un sopralluogoconstatando che gli ambienti sono stati usati come riparo notturno. Diverse porte sonostate divelte, alcune finestre rotte, i tubi di rame asportati. Ovunque ci sono rifiuti eimmondizie. Lo stabile è di proprietà privata ed è stata presentata una proposta diaccordo di programma per costruire appartamenti di Social housing. (foto Cr)

Rievocazione | Cesare e notte inquieta

Sabato sera l’Associazione Terre Centuriate ha organizzato la seconda edizione de “Lanotte inquieta di Cesare”. Il 10 gennaio del 49 a.C. Cesare, diretto al Rubicone, si persenella nebbia fra i cardini e i decumani della centuriazione. Solo grazie a qualche abitantedel luogo riuscì a trovare la strada giusta. Oltre 200 persone hanno partecipato allarievocazione storica. Presenti anche i legionari e i centurioni del gruppo Legio XIIIGemina di Rimini. Fotogallery su www.corrierecesenate.it

Una notte per riscoprirel’attualità degli studi umanistici.E’ l’obiettivo della ’Notte biancadel Liceo Classico’ promossa intutta Italia dal Miur pervalorizzare un percorsoscolastico che negli ultimi anni

sta scontando un calovertiginoso di iscrizioni. Anche ilLiceo Monti aderisceall’appuntamento, inprogramma venerdì 16 gennaiodalle 18.30 alle 23.30: saràl’occasione per conoscere i suoi

Studi umanistici sempre attualiUna serata al Liceo classico

indirizzi (Classico tradizionale, Classicoper le scienze, Scienze umane edEconomico-sociale, attivato lo scorsoanno), assistere a letture di poesie edesibizioni musicali e canore degli studentie partecipare a dibattiti sul futuro dellascuola e sull’innovazione didattica. Sipotrà visitare in anteprima la nuova aulaper l’apprendimento collaborativo,progettata basandosi sulle esperienzedidattiche dei Paesi europei più avanzati.L’iniziativa è rivolta agli alunni di terzamedia e ai loro genitori (quella sera,

grazie al supporto del personale dellasegreteria, sarà possibile iscriversi), aidirigenti e docenti orientatori, agli exallievi e alle loro famiglie, al mondolocale della scuola e cultura.Il sito online(www.liceomonticesena.gov.it) haraggiunto, i primi giorni di gennaio, i 3milioni di contatti: un risultato che locolloca al quarto posto per frequentatoritra tutte le scuole italiane, con decine dimigliaia di pagine visitate ogni giorno.

Fs

Il parroco don Giordano

Amati, Giorgio Magnani

della Bcc di Sala

e alcuni

dei bambini

premiati

Page 13: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015 13Cesena

L’Africa negli occhi e nel cuoreSabrina Lucchi

n segno di speranza. Unatestimonianza di come da ungrande e tragico dolore possanonascere fiori di condivisione e

solidarietà. Un velo di malinconia, ilcoinvolgimento della comunitàparrocchiale di Sant’Egidio, il sorriso el’abbraccio di tanti sono stati gli‘ingredienti’ del viaggio che dal 27dicembre al 3 gennaio scorso ha portatoquattro parrocchiani di Sant’Egidio diCesena - il parroco don Gabriele Foschi,Giovanna De Rossi, Alessandro Manzi e lasottoscritta - in Tanzania, caldo Paesevasto tre volte l’Italia, sulla costa orientaledell’Africa, sotto all’Equatore.

Un viaggio dal saporeeccezionaleUn ritorno in Tanzania per don Gabriele,Giovanna e per me, dopo il viaggio che ciaveva portati nell’estate del 2012 a viveredue intense settimane di “missione diconoscenza” (una decina i partecipantidella comunità parrocchiale diSant’Egidio) nelle varie strutture realizzatefondate e gestite dai missionari delPreziosissimo Sangue, congregazionefondata da San Gaspare del Bufalo. Incentro a Cesena, una comunità deimissionari Cpps anima il Santuariodell’Addolorata (chiesa dei Servi). Da unpaio d’anni il padre superiore dellacomunità cesenate è don Dino Gioia,sacerdote che fu uno dei tre missionari,alla fine degli anni Sessanta e dopo unlungo viaggio in nave, a dare avvio allemissioni tanzaniane. I sacerdoti e le suoredel Preziosissimo Sangue, in un bellissimolavoro di prima evangelizzazione, rispettoe promozione umana, hanno fondato efatto crescere dispensari e ospedali, scuolee orfanotrofi, seminari e case diformazione in un vastissimo territoriodella Tanzania, dalla megalopoli africanadi Dar Es Salaam (dalla linguaswahili,”porto della pace”, 2 milioni gliabitanti ’ufficiali’) fino al villaggio di Itigi, a700 chilometri dalla costa, su un altipianonel mezzo della savana dove sorgel’ospedale “San Gaspare”.

Un ritorno anche per Alessandro Manziche fino al 2010, prima di entrareseminarista della Congregazione, havissuto per otto anni come volontarionelle varie missioni del PreziosissimoSangue in Tanzania. I primi tre anni comeingegnere volontario nel ‘cantiere sempreaperto’ dell’ospedale di Itigi. “Elimisha,tiba, fariji” (cura, educa, consola) è il‘motto’ che campeggia sui muri delperimetro dell’ospedale “San Gaspare”.Trecento i posti letto di questo presidioospedaliero dove molto profuma d’Italia,punto di riferimento fondamentale nelcentro del Paese. Un centinaio sono i postiletto del reparto di Pediatria che da treanni può contare sul sostegno fattivodell’ospedale “Bambin Gesù” di Roma(diversi medici italiani vi trascorronoperiodi di lavoro).Per tutti e quattro, un viaggio dal saporeparticolare, eccezionale, spirituale, caricodi emozioni. A portare il gruppo inTanzania è stata la partecipazione allacerimonia di consegna del pulminodonato dalla Bofrost, azienda di surgelati‘porta a porta’, a favore della scuola perinfermieri che sorge all’interno dellamissione di Itigi, adiacente all’ospedale. Ladonazione del pulmino - un funzionaleventicinque posti dai colori rosso e blu, glistessi del marchio Bofrost (unapiacevolissima ‘coincidenza’) - èsuccessiva alla raccolta che l’aziendastessa ha promosso in seguito alla mortein un incidente stradale del parrocchianoe catechista di Sant’Egidio GabrieleRiceputi, lo scorso 25 marzo, in unoscontro in A14 che lo ha coinvolto propriomentre era alla guida di un furgone caricodi surgelati. Gabriele, insieme alla moglieGiovanna De Rossi, era tra i partecipanti alviaggio in Tanzania promosso dallaparrocchia nel 2012. L’incontro e i giochicon tanti bambini, vedere e vivere, seppurper pochi giorni, lo spirito delle missionicattoliche, avevano colpito nel profondoGabriele, come aveva più voltetestimoniato negli incontri successivi, acasa e nei suoi racconti. Di quanto vissutoin quei giorni aveva parlato con emozionee anche con i suoi colleghi e con i suoiclienti. La tragica morte di Gabriele haportato subito - in tempi che non sono né

italiani né tantomeno tanzaniani - a un‘frutto’ concreto di solidarietà in suonome: tantissimi dipendenti della BofrostItalia hanno aderito alla raccolta fondi e inbreve tempo la cifra raccolta ha permessol’acquisto e la donazione del pulmino.

La cerimoniadi consegna del pulminoIl viaggio inaugurale del pulmino, nelpomeriggio di martedì 30 dicembre, ci haportati dalla struttura che ospita ivolontari all’interno dell’ospedale di Itigifino all’area della scuola infermieri,all’interno della missione. La Messa dibenedizione del mezzo, presieduta dalgiovane direttore amministrativodell’ospedale, padre Raymond, econcelebrata da don Gabriele Foschi, èstata celebrata nella grande salapolivalente intitolata a Giovanni Paolo II,vista in costruzione durante il viaggio del2012. Un centinaio gli studenti infermieripresenti, in divisa bianca caratterizzata daicolorati tessuti kanga, tra canti e ballitradizionali. “Rendiamo grazie a Dio peraver fatto incontrare la nostra strada conquella dei nostri amici ospiti - ha dettopadre Raymond nell’omelia -. Diciamograzie a Dio per l’affetto e attenzione checosì ci dimostrano. Ora sta a noi, con ilnostro lavoro, rendere onore di questoregalo”. La riflessione di padre Raymondha preso avvio dalle letture del giorno: “Percapire Dio bisogna entrare nel cuore diDio; per conoscerlo bisogna abbracciarlototalmente e dargli tutto lo spazionecessario. Il Signore ci dà tutto il tempoper capire quali sono le sue vie, i suoidesideri su di noi. La profetessa Annaaveva riconosciuto Gesù al tempio,bambino tra i bambini: perché noi nonriusciamo a riconoscere Gesù e cosadesidera da noi? Noi amiamo più ilParadiso che il Signore. Se siamo personedel Signore, dobbiamo vivere nel mondoper gli altri”. E riferendosi ai medici einfermieri: “Il nostro lavoro medico einfermieristico è un servizio oppure è unmezzo per arrivare a una posizione? Siamoveri testimoni del Signore? Dobbiamoavere tanta attenzione degli ammalati chesi affidano alle nostre cure, e lavorare conspirito di servizio e non per vanagloria.

Chiediamoci se gli ammalati vedono in noiil Signore”.La scuola per infermieri, nata una decinad’anni fa all’interno della missione di Itigie collegata all’ospedale “San Gaspare”, èun’eccellenza tra la decina di scuole diformazione per infermieri della Tanzania.Ai corsi, della durata di tre anni, sonoiscritti 190 studenti provenienti da diversezone della Tanzania e non tutti sonocattolici. Vivono all’interno della missionein un campus universitario. La rettaannuale, comprensiva di vitto, alloggio elibri è di circa 2 milioni e 500mila scellinitanzaniani (l’equivalente di circa 1.200euro). A conclusione del corso triennale,un esame nazionale diploma gli studentiche non mancano di distinguersi perpreparazione e competenza.Il vicepreside della scuola ha poisottolineato: “Questo pulmino ci saràmolto utile nelle attività di formazionedegli studenti. Lo utilizzeremo pertrasportare gli studenti infermieri nei varidispensari sparsi nei villaggi, dove i ragazzifaranno tirocinio sul campo. Avremo poi lapossibilità di partecipare a incontri eseminari. La scuola non avrebbe maipotuto permetterselo e, statene certi,avremo molta cura di questopreziosissimo regalo”.Dopo il taglio del nastro da parte di donGabriele, padre Raymond, con secchio eramo, ha impartito l’abbondantebenedizione al pulmino, esterno e interno.Già ci aveva pensato il meteo a una‘sonora’ benedizione, con una pioggiatanto battente quanto veloce durante laMessa (questa è la stagione delle piccolepiogge). Il canto corale e universale del “Gloria inexcelsis Deo”, scandito dai tamburi, hadato avvio al momento di festa in un climadi entusiastica condivisione, con musicaafricana ed europea, scenette e balli tipici.Per tutti, grande commozione per avervissuto e condiviso nell’accogliente e caldaterra rossa d’Africa un pezzo di strada dicrescita e promozione umana. Una“strada” che la parrocchia di Sant’Egidiocontinuerà a percorrere: nella savana conil pulmino “in memory love of GabrieleRiceputi”, e in parrocchia, a casa, dove altri“frutti” cresceranno…

U

● Il racconto di un breve viaggio di quattrocesenati in Tanzania, nelle missioni guidatedai missionari del Preziosissimo Sangue

● La benedizione di un pulmino donatoda “Bofrost Italia” in memoria di GabrieleRiceputi, catechista di Sant’Egidio

aribu! L’espressione tipica di benvenuto, accompagnata da un sorrisoaperto e sincero, accoglie chi visita la Tanzania, in un viaggio-finestra

sul mondo che ha il sapore affascinante della conoscenza e del rispetto.Un Paese di 49 milioni di abitanti, dove la vita media, pur in aumento, è dicirca 55 anni. Un Paese dove le religioni presenti hanno da semprecoabitato rispettandosi. Nessun conflitto ha mai condizionato l’equilibrodi un popolo che vive in tranquillità le contraddizioni e gli squilibriinevitabili di una povertà dei tanti, a fronte della ricchezza di pochi. Unaancora bassa istruzione scolastica e una forte corruzione caratterizzanola vita ad “andamento lento” di questo popolo che affida la cognizione del

K

Karibu in Tanzania! tempo al “destino”.Usciti dal caos di Dar Es Salaam, il panoramacambia: dalla concentrazione di abitazioni epersone si passa ben presto a villaggi sparsisu una terra sempre più rossa; le case semprepiù di fango coperte con frasche, i bambiniscalzi, le donne con secchi e sacchi in testa,uomini in sella a biciclette caricateall’inverosimile. Sulla strada, una velocedoppia corsia realizzata dallo stato cinese in“cambio” di materie prime rinvenute sulterritorio tanzaniano, gli unici mezzi sonovecchi camion sovracarichi e i variopinti bus.

Ai bordi della strada, i tradizionali piccolimercatini di verdure, ananas, sacchi dicarbonella, stuoie e gerle di vimini. Adaccompagnare il panorama, i baobab cheparlano di una storia antica.Tanti i pensieri e le “fotografie”, anchequelle impresse nel cuore, di un popolo co-sì lontano, ma in cammino. E, soprattutto,sorridente. Come la Luna che, nell’emisfe-ro sud del mondo, quando è a “un quarto”,illumina le buie e lunghe notti africane conun grande smile.

SaL

ITIGI (TANZANIA CENTRALE): IL PARROCO DI SANT’EGIDIODON GABRIELE FOSCHI, CON GIOVANNA DE ROSSI,SABRINA LUCCHI E ALESSANDRO MANZI, HA PARTECIPATOALLA CERIMONIA DI BENEDIZIONE DEL PULMINO DONATODALL’AZIENDA DI SURGELATI “BOFROST ITALIA” INRICORDO DI GABRIELE RICEPUTI, SUO DIPENDENTE MORTOIN UN INCIDENTE STRADALE NEL MARZO SCORSO.SOTTO, GABRIELE RICEPUTI IN OCCASIONE DEL VIAGGIO INTANZANIA FATTO CON GRUPPO DELLA PARROCCHIA DISANT’EGIDIO NELL’ESTATE DEL 2012

Page 14: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 201514 Cesena

SAN GIORGIO di Cesena: in zona verde e tranquilla villetta a schiera centrale in prontaconsegna con soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, 3 bagni, tavernetta, can-tina, ampia mansarda, ripostigli, garage e giardino. € 325.000 / Rif. 0986

CASE FRINI (Cesena): zona verde e tranquilla in piccola palazzina di recente costru-zione appartamento al primo piano disposto su tre livelli composto da ampio e lumi-noso soggiorno/pranzo, cucinotto, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi, mansarda,garage con bagno/lavanderia. € 260.000 / Rif. 1432

MADONNA DELLE ROSE (Cesena): in buona posizione casa indipendente da ristrut-turare disposta su tre livelli con garage esterno su lotto di 428 mq. L’immobile offre al-l’interno 6 vani abitabili con servizi e un ampio piano interrato con cantine e ripostigli.È possibile in base alle norme di PRG del Comune di Cesena poter trasformare il fab-bricato realizzando altri spazi e altri volumi. € 650.000 / Rif. 1438

MACERONE (Cesena): in posizione tranquilla e vicina ai principali servizi in palazzinadi piccole dimensioni appartamento su due livelli al secondo e ultimo piano compo-sto da soggiorno angolo cottura, 2 balconi, doppi servizi e camera da letto. Cantina,garage e posto auto. € 130.000 / Rif. 0094

TIPANO (Cesena): casa di civile abitazione da ristrutturare con ampio terreno agricolodi 13.150 mq. Possibilità di costruire fabbricato ex novo fino ad un massimo di 270 mqdi S.U.L. € 275.000 / Rif. 1437

PIAZZA DELLA LIBERTÀ (Cesena): al terzo piano servito di ascensore ampio bi-locale composto da soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale,bagno, ripostiglio/lavanderia, balcone e cantina. Ottime finiture. NESSUNASPESA DI MEDIAZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONEROSO.€ 225.000 / Rif. 1448-1

CESENA ZONA CENTRALE (adiacenze viale Mazzoni): in elegante palazzina di re-cente costruzione appartamento al primo piano composto da soggiorno con an-golo cottura, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi e garage. Ottime finiture.NESSUNA SPESA DI MEDIAZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONE-ROSO. € 325.000 / Rif. 1449-2

CASE FINALI (Cesena): in zona verde e tranquilla vicino a tutti i servizi in palazzina dinuova costruzione appartamento al piano terra con ingresso indipendente compostoda soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi, tavernetta,cantina, garage doppio e corte esterna di proprietà. Ottime finiture, aspirazione cen-tralizzata, riscaldamento a pavimento con caldaia autonoma, predisposizione aria condizionata e al-larme. PRONTA CONSEGNA. € 277.000 / Rif. 1334-5

SAN MAURO IN VALLE (Cesena): a pochi passi dal centro, immerso nel verde ap-partamento di nuova costruzione ad alto risparmio energetico composto da sog-giorno, cucina abitabile, 2 camere da letto, 3 bagni, 3 logge, tavernetta, cantina,garage, corte esclusiva e giardino di proprietà. NESSUNA SPESA DI MEDIA-ZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONEROSO. € 355.000 / Rif. 0121

Villachiaviche | Tre giorni e festa

Alla fine di dicembre la parrocchia di Villachiaviche ha svolto una tre giorni, con unasettantina di ragazzi presso la Villa San Pier Damiani. Le giornate sono state molto intense,accompagnate da serate di giochi e attività. Non sono mancate la messa nella parrocchia diBalze, la domenica, e negli altri giorni presso la Villa col parroco don Daniele Bosi. Sempre aVillachiaviche nel fine settimana si celebra la festa di Sant’Antonio. Sabato 17 alle 18 cisarà la Messa con la distribuzione del pane benedetto. A seguire cena comunitaria.

Acli | Da Santo Stefano a Calisese

Buona partecipazione e tanto interesse per il banchetto dell’Acli day, svoltosi domenicascorsa davanti al circolo parrocchiale “Edo” di Santo Stefano. Prossimo appuntamentodomenica 25 gennaio, al circolo di Calisese. Al banchetto, oltre alle iniziative Acli, sipotranno anche ricevere informazioni sul nostro settimanale Corriere Cesenate.

Imprese e tasseIl peso della TariConfcommercio ha realizzato un’indaginesul peso della Tari, la tariffa rifiuti sulleimprese. I dati sono indicativi anche dellarealtà cesenate. Nel 2013, con il passaggiodalla Tarsu alla Tares, l’incremento mediodei costi per il servizio urbano dei rifiuti èstato del 290 per cento e per alcunetipologie di imprese è arrivato addirittura al500 per cento, come per la ristorazione, conpunte di oltre il 600 per cento perl’ortofrutta e le discoteche. A tali aumenti –relativi alla sola componente rifiuti -devono essere aggiunti quelli registrati nelcorso del 2014 dovuti all’introduzione dellaTari e pari, mediamente, al 2,7 per cento.Incrementi particolarmente significativi peralcune categorie merceologiche, come idistributori di carburante, i supermercati, inegozi di ortofrutta. "La nuova Tari - si legge in una nota dellaConfcommercio cesenate - appesantisceulteriormente un carico fiscale già gravoso.Un distributore di carburante con il nuovotributo dovrà aggiungere ulteriori 289 europer una spesa totale di 4.961 euro. La causa è da imputarsi al peso dei pianifinanziari dei Comuni, sia in relazione alloro costo complessivo, sia a causa dellaloro estrema variabilità tra le diverse realtàterritoriali. Situazione ancor più critica e ingiustificatase si considera che tale disomogeneità siregistra all’interno di Comuni appartenentinon solo alla stessa Regione ma anche allastessa provincia e che, pertanto, hannoparametri riferibili a popolazione, tessutoimprenditoriale, densità abitativa econdizioni territoriali quantomenosimilari".

❚❚ Intervento approvato

BulgariaIl cimiterosarà ampliato

mpliamento in vista per il cimitero diBulgaria. La Giunta comunale ha ap-provato nelle scorse settimane il pro-

getto definitivo dell’opera, per un importo di330mila euro. La previsione è di costruire 120loculi, 12 ossari e un campo di inumazione. Sidarà così risposta alle necessità della popola-zione locale che da tempo sollecita questo in-tervento tenuto conto del fatto che qui si re-gistrano in media 30 sepolture all’anno, mache la disponibilità di loculi individuali è or-mai esaurita (restano da affidare in conces-sione solo 56 ossari). Da evidenziare che ilprogetto appena approvato rivede e aggiorna

ASarà realizzata anche una grande aiuola or-namentale.L’avvio dei lavori è previsto entro il 2015, unavolta conclusi il procedimento di espropriodi un appezzamento adiacente al cimiterodell’estensione di 2000 mq (grazie alla cui di-sponibilità sarà possibile eseguire l’interven-to previsto, ma anche prevedere in futuro an-che la realizzazione di eventuali ulteriori am-pliamenti) e le procedure per la gara di ap-palto.

quello adottato nel 2011 (che programmavaun maggior numero di loculi e ossari per unaspesa complessiva di 450mila euro) calibran-do l’ampliamento sulle effettive esigenze at-tuali del territorio.Entrando nel dettaglio, l’intervento prevedela costruzione di 120 loculi da assegnare siasingolarmente sia come tombe di famiglia, 12ossari ricavati dal 6° ordine delle 12 colonnecon copertura a cuspide (anche questi asse-gnabili in parte singolarmente, in parte cometombe di famiglia), un campo di inumazionedi circa 400 metri quadrati, in cui potrannotrovare posto una cinquantina di sepolture.

IL CIMITERO DI BULGARIA

Carisport, lavori per la sicurezza sismicaLa Giunta del Comune di Cesena in questesettimane ha dato il via libera al progettopreliminare-definitivo dei lavori di miglioramentosismico del Carisport. Si tratta di un intervento perun importo di 257.500 euro (iva compresa). "Lasicurezza delle strutture pubbliche - spiegano ilsindaco Paolo Lucchi e l’assessore ai LavoriPubblici, Maura Miserocchi - rimane una dellepriorità dell’amministrazione comunale. Non fa

eccezione, naturalmente, questo impianto, uno deipiù importanti della città".L’incarico della progettazione strutturale è statoaffidato allo studio Micheletti Ingegneria diBrescia, che a suo tempo aveva seguito laprogettazione della struttura di copertura delCarisport e, successivamente, l’intervento diripristino delle strutture in legno della stessacopertura, danneggiate dal nevone del 2012.

Page 15: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015 15Cesenatico

Molto suggestive levetrate realizzatenella chiesa di Sala einaugurate durantela scorsa festa par-rocchiale. Come cisegnala una nostraaffezionata abbona-ta, sono di pregevo-le fattura e i parroc-chiani le stanno ap-prezzando. Una èstata posta all’in-gresso principaledella chiesa (vedi fo-to più grande) e per-mette di dare ancorapiù luce all’interno.La seconda è piùpiccola (altra foto) esi trova nell’ingressosecondario, quelloda cui si accede an-che alla sacrestia.Sono state realizza-te dalla ditta Poli diVerona.

In ComuneAcque agitateper la Giunta BudaNel Consiglio comunale della scorsasettimana per poco non s’è rischiato che’saltasse’ la Giunta del sindaco RobertoBuda. I numeri che sostengonol’Amministrazione ormai sono risicati e ogniconsigliere può fare la differenza. Il problema si trascina da novembre, daquando la Lega (provinciale e nazionale) hainvitato il vicesindaco Vittorio Savini (elettofra le medesime fila) a dimettersi perchèaveva “osato” criticare la manifestazioneleghista di fronte all’hotel che ospita iprofughi stranieri dell’operazione MareNostrum. Buda ha subito fatto le barricate dicendoche Savini è uno dei migliori assessori eoccorre giudicarlo per come lavora, nonperchè si era espresso contro il suo partito.Fra l’altro, anche Buda aveva espressoparere negativo sulla manifestazione chedanneggiava l’immagine di Cesenatico, cittàche vuole essere accogliente e ospitale. Daquel momento fra Lega e Amministrazione irapporti sono precipitati. Il consigliere leghista Donini nei giorniscorsi si è dimesso, mossa interpretatacome escamotage per poter sostituire Saviniin Giunta. La sua sostituzione, però non èavvenuta all’inizio del Consiglio comunale,ma alla fine. Le opposizioni hanno criticatoquesta scelta in quanto puntavanosull’appoggio della Lega per votare unamozione di sfiducia a Buda. Ora il sindaco ha meno di un mese di tempoper cercare di ricucire i rapporti e tentare diportare al termine il mandato, chescadrebbe nella primavera del 2016.

Cristiano Riciputi

uasi mille firme depositate inComune per chiedere la pistaciclabile. Alla fine dell’anno ilComitato di Sala, per mano del

presidente William Spinelli, insieme aGino Paglierani e Antonio Castagnola,hanno consegnato un faldone con 978firme. "Chiediamo che il Comune - si legge in

Q

Sala, pista ciclabileLa chiedono mille persone

Consegnata in Comune una petizione per la via Campone

una nota del Comitato - vada a progettaree realizzare, anche a stralci, una pistapedonale e ciclabile che colleghi lafrazione di Sala ad altre localitàconfinanti. La nuova pista dovrebbefiancheggiare principalmente la viaCampone e avere uno sviluppocomplessivo di circa 7 chilometri. Duechilometri dalla rotonda Verzaglia ai

confini con il comune di Gambettola, e 5chilometri dalla rotonda Verzaglia finoalla rotonda che regola l’intersezionedelle vie Campone, Cesenatico e SanPellegrino".La via Campone al momento ha la pistaciclabile nel tratto che va dal distributoredi carburanti alla piccola rotonda vicinoal cimitero. Negli ultimi anni la frazione siè sviluppata in maniera notevole. Sonopresenti anche alcune attività artigianali ecommerciali che movimentano merci. Lestrade sono spesso utilizzate per chi, dalcesenate, vuole recarsi al RomagnaShopping Center di Savignano. "Tutto ciòdetermina - scrive il presidente Spinelli -una pressione di auto e camion nonindifferente. Dobbiamo fare in modo direndere sicura la circolazione prima ditutto ai pedoni e alle biciclette. Per questoriteniamo la pista una priorità e sono icittadini, in primo luogo, a chiederlo,come testimoniano le quasi mille firmeraccolte". Anche l’apertura del casello delRubicone ha contribuito ad aumentare iltraffico, specie quello pesante, cheutilizza queste vie come ’scorciatoie’."Il nostro Comitato - continua Spinelli -invita il Comune a continuare le opere giàin cantiere o programmate, ma chiede dimettere in agenda anche questointervento. E se da un lato i Comunihanno sempre meno fondi, dall’altro cisono contributi europei destinati proprioai percorsi protetti. Si tratta di riuscire aintercettarli, magari in collaborazionecon i Comuni limitrofi".

Cr

Sala | Vetrate artistiche Zona Pastorale Mare | Pranzo solidale

Tutto esaurito, come al solito, al pranzo di solidarietà organizzato dalle parrocchie della zonadel Mare presso i locali di Santa Maria Goretti il giorno dell’Epifania. Oltre 200 gli invitati,fra i quali i profughi ospitati in hotel. E poi tante persone normalmente seguite dalla Caritas.Hanno partecipato anche il vescovo Douglas Regattieri, il sindaco Roberto Buda, l’assessoreBernieri, il presidente del Consiglio comunale Angelo Soragni, l’ex consigliere regionaleDamiano Zoffoli, i sacerdoti don Sauro Bagnoli, don Gian Piero Casadei, monsignor SilvanoRidolfi. Oltre una trentina i volontari impegnati coordinati da Augusto Battaglini.

Page 16: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 201516 Valle del Rubicone

Dietro al grande presepe tradizione e passione

opo la seconda rassegna dicanti e messaggi di augurisvoltasi domenica scorsa inpiazza Foro Boario a

Gambettola, ha chiuso i battenti lacapanna che conteneva il grandepresepe meccanico animato,allestito dagli artisti Luciano e MarcoFantini.Sono state migliaia le personeaccorse (si stimano oltre 20mila le presenze) perammirare questa vera e propria opera d’arte. Neparliamo con Remigio Pirini, presidentedell’associazione Folclore Gambettolese che da oltre 30anni tiene viva la tradizione del Presepe nella cittadinaromagnola.Cosa si nasconde dietro a questo successo di consensi edi pubblico?Innanzitutto tanta passione, quella passione che mi haspinto a mantenere viva la tradizione del presepe. E’ lastessa che muove l’abilità degli artisti Luciano e MarcoFantini. Agli inizi l’installazione era molto semplice esobria. Per allestire il presepe bastava l’aiuto di alcuniamici. Poi, dopo l’incontro a Gatteo Mare con i Fantini,anno dopo anno ha assunto sempre maggioreimponenza, che ci ha portato fino ad oggi, a realizzareper tanti anni presepi indimenticabili. Dopol’allestimento del Giubileo dell’anno 2000, abbiamo

Diniziato ad ambientare la Natività in angoli di unaRomagna del passato. La scenografia sempre nuovaincuriosisce i nostri visitatori che tornano ogni anno.Abbiamo però un autentico rammarico: non conservarei singoli presepi. Il sogno è una sorta di museo, ma perora resta nel cassetto. Almeno si dovrebbero salvare ognianno le ricostruzioni originali degli scorci del nostroterritorio. Vedere tutto questo immenso lavoro che siperde è davvero un peccato. Quanti sono i collaboratori e quanto impegna in termi-ni di tempo?I collaboratori/volontari dell’associazione sono unadecina Uno in particolare, Tarcisio Grassi, segue gliartisti passo passo fino al completamento dell’opera cherichiede almeno 40 giorni di lavoro. Tutti gli altri sonoimpegnati dai primi di novembre fino a gennaioinoltrato nel montaggio e smontaggio della grandecapanna. Non solo, nei pomeriggi dei giorni festivi, i

volontari distribuiscono degustazioni e vin brulè agliintervenuti. Anche la questione economica non èsecondaria: occorrono circa 20mila euro per copriretutte le spese.Come fate a reperire le risorse?E’ d’obbligo un ringraziamento a tutte quelle aziendeche ci sostengono nonostante il difficile momento chestiamo attraversando Spesso ci avvicinano in manieraspontanea. Dopo la copertura delle spese, il ricavato vain beneficenza. Una parte a favore dell’adozione adistanza di tre bambini orfani ospiti del St. Mary’s Homeof Charity al Madaka Family Home di Madaka in SierraLeone grazie all’associazione onlus Orizzonti guidata daArturo Alberti. Una parte andrà alla Fondazione NadiaSalcini che si occupa di ricerca sul linfoma linfoblastico.Un’ultima parte sarà destinata per i lavori di costruzionedel nuovo teatro parrocchiale Fulgor.

Piero Spinosi

Gambettola, stimati oltre 20mila visitatori

A colloquio con Remigio Pirini,presidente dell’associazioneFolclore Gambettolese, da annianima dell’opera realizzata dagliartisti Luciano e Marco Fantini

Ditta longianese | Organo restaurato

Con un grande concerto con le musiche di celebri autori e i canti del coro diCastrocaro e Terra del Sole, sabato scorso a Forlimpopoli, basilica di SanRufillo, è stato inaugurato l’organo costruito all’inizio del 1900 da AbeleMarenzi. I lavori di restauro sono stati eseguiti in un anno dalla ditta BaldazzaMauro di Longiano sotto la supervisione della soprintendenza di Bologna.

Rimpatriata di musicisti aLongiano. Nei giorni scorsi iconiugi Mario e Mirka Galbuccidell’omonima orchestra hannoospitato nella loro casa di PonteOspedaletto decine di affermatimusicisti del passato e del presente

Musicistia rapporto

provenienti dall’Emilia-Romagna edalle Marche.Grazie ai Galbucci si sono ritrovate perun pranzo persone che non sivedevano da decenni. Erano presentiGilberto Casali, Agostino Catozzi,Giorgio Fabbri, i fratelli Fabrizio(tastierista degli "Stadio") e FoscoFoschini, Renato Mattarelli, VittorioNori, Pino Novelli, Giulio e RossanoNovelli, Bruno Signorini, FaustoRinaldi, Gianfranco Salvi, GabrieleZaccherini, Cico e Brando.

Presente anche il cantante cervesePiero Focaccia (nello foto con iGalbucci) che vanta diversepartecipazioni al Festival di Sanremo,al Cantagiro e a Un disco per l’estate.L’orchestra Galbucci festeggerà ilprossimo 17 gennaio i 47 anni diattività. Fondata nel 1968 dai fratelliLuigi e Mario, l’orchestra ha incisocirca trecento canzoni e ha partecipatoa numerose trasmissioni televisivesulle emittenti nazionali.

Matteo Venturi

Gatteo◗Fumetti al centro di una mostraLa collezione di fumetti di Nadia Bucci è in mostrapresso la biblioteca di Gatteo. La mostra èvisitabile negli orari di apertura della biblioteca"Ceccarelli", dal lunedì al sabato dalle 9 alle12.30. L’ingresso è libero. La mostra verràarticolata in tre momenti diversi. Si parte con igrandi classici, per proseguire con i fumetti datutto il mondo e infine una raccolta di stampe perl’infanzia.

I 95 anni di monsignor Mario LucchiNovantacinque candeline per monsignor MarioLucchi, parroco della collegiata "SanCristoforo" di Longiano dal 1950 al 1995. Natoa Montiano il 15 gennaio 1920, festeggeràgiovedì il compleanno con i familiari. Iparrocchiani potranno salutarlo festosamentedomenica 18 gennaio, quando celebrerà laMessa delle 11 assieme al parroco don

Giovanni Damoc. Monsignor Lucchi festeggeràil prossimo 29 giugno anche i 70 anni disacerdozio. A lui gli auguri di tutta la famiglia del CorriereCesenate.

Mv

Ufficio aperto a Savignano

Rubicone, servizi unitia favore dei giovaniUn’unica sede, con serviziofruibile dal martedì al venerdì,per il nuovo Informagiovanidella valle del Rubicone, consede a Savignano, alpianterreno della residenzamunicipale. Martedì 13 hadebuttato il nuovo serviziounificato che offre consulenzasu tutte le tematiche diinteresse per gli under 30, daformazione e lavoro a tempolibero ed esperienzeall’estero. I Comuni diSavignano, Gatteo, Longiano eBorghi hanno deciso, dal2015, di unire le forze in ununico sportello aperto aSavignano dal martedì alvenerdì dalle 15.30 alle 18.30,con gestione affidata al

personale specializzatodella cooperativa FormulaServizi.Gli amministratori deiComuni coinvolti sono arrivatia concordare una rivisitazionedel servizio alla luce dellemutate necessità dellapopolazione di riferimento: “Iragazzi – spiegano - orachiedono soprattuttoorientamento scolastico eprofessionale, perciò abbiamodeciso di unire le forze peroffrire soluzioni più adeguatee monitorare costantemente lerichieste di un bacino piùampio di giovani, evitandoogni frazionamento dispersivoe offrendo un orario diapertura più ampio”.

La prima esperienza di rete trai servizi Informagiovani deiComuni del Rubicone risale al1999. Con il progressivopercorso di integrazione fra iComuni, il servizio è statosempre più rimodulato inottica associata, fino agiungere al nuovo sportellounico al debutto in questoinizio 2015. Il nuovoInformagiovani, con sede inpiazza Borghesi 9 aSavignano, è contattabile alnumero 0541 809687 eall’indirizzo email [email protected].

Un momento dell’inaugurazione del presepe lo scorso dicembre. Pirini è il terzo da de-

stra. Alla sua destra il sindaco Roberto Sanulli. Al centro il vescovo Douglas Regattieri

Page 17: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015 17Valle del Savio

Ponte Giorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

Sarsina | Il cartello sull’A14

Dopo anni di richieste, finalmente Sarsina ha avuto giustizia in A14. Al casellodi Cesena Nord, l’indicazione per la città plautina è stata inserita nellacartellonistica stradale. Da anni il Comune insisteva per questa sempliceindicazione. Si è arrivati alla risoluzione anche grazie all’interessamento deldeputato cesenate Enzo Lattuca.

San Martino | Il presepe di Martina

Calbano (Sarsina)Festa di Sant’AntonioA Calbano di Sarsina, soleggiato colle chesovrasta la città Viciniana, l’Epifania tuttele feste non porta via. Infatti, domenica 18gennaio gli abitanti della città viciniana edelle parrocchie circostanti si ritroverannoa celebrare la festa di Sant’Antonio Abate.Alle 15.30 ci sarà la messa solennecantata, celebrata dal parroco don RenatoSerra che per la prima volta entrerànell’oratorio, e durante il canto del localee particolarissimo Inno del Santo Abateverranno distribuiti i pani benedetti e cisarà il bacio alla reliquia di Sant’Antonio. I calbanesi sono eredi di tanti tesori: ilcastello medioevale, la chiesa diSant’Antonio, l’Arena Plautina, lefondamenta di epoca etrusca. Il castello èrimasto pressochè intatto, con il"maschio" adiacente l’oratorio e sul retro,verso Montalto, i tre torrioni. Calbano havisto negli ultimi anni un aumento dipersone, dopo la costruzione di diverseville. (Db)

Lavoro in tempo di crisiGiovani verso l’estero

risi e mancanza di lavoro: laparrocchia di San Piero ci riflette.Un richiamo sulla situazione dicrisi, soprattutto per i giovani, è

stato pubblicato nel giornalinoparrocchiale nel periodo di Natale. Eadesso, appena spente le tante luminarienatalizie, le vie del centro sono rimasteancor più buie, vista la chiusura didiverse attività commerciali."Disoccupazione, precarietà, difficoltàeconomiche - si legge in una articolo afirma delle Acli Alto Savio - sono realtà epreoccupazioni sempre più pressanti.Basta chiedere alle persone impegnatenella Caritas parrocchiale. Come Aclilocale vorremmo conoscere meglio lasituazione e capire come si puòintervenire per offrire opportunità esostegni alle persone in difficoltà per lamancanza di lavoro".Le difficoltà nel trovare lavoro anche aSan Piero continuano a colpire inparticolare i giovani."E quando anche si trova qualchepossibilità - continua Acli Alto Savio -l’impiego è sempre più precario e"flessibile", tra forme di apprendistato e

Cdi tirocinio. Il settore delle costruzioni,con tutte le attività collegate dell’indotto,continua a risentire fortemente dellacrisi economica".Molti giovani hanno tentato e stannotentando la carta di andare all’estero;numerosi giovani d’Alto Savio partiti perl’Australia. Ma ora anche lì la"concorrenza" aumenta, da tutte le partidel mondo."Fortunatamente in zona - continual’analisi della situazione - ci sono anchealcune imprese importanti che"tengono", grazie soprattutto ad un altolivello di specializzazione e di lavoro conl’estero. Tiene anche il settore termale aBagno di Romagna, in controtendenzarispetto alla più generale crisi di

presenze turistiche delle altre localitàtermali e della provincia. Una valvolaimportante per continuare a garantirepossibilità di occupazione per moltedonne d’Alto Savio, anche in questo casocomunque con forme sempre nuove di"esternalizzazione" dei servizialberghieri e di maggiore "flessibilità"occupazionale. E proprio l’occupazionefemminile è un altro dei punti critici e diparticolare difficoltà.Quanto ai giovani si stanno avviandouna serie di iniziative e di azionipromosse dalla Regione col sostegno diaziende e centri di formazione, ilcosiddetto progetto "Garanzia Giovani",ma l’informazione non sembra tanta e lafiducia forse ancora di meno".

Sul bollettinoparrocchialepubblicatauna riflessionedelle Acli Alto Savio

San Piero, la parrocchia si interroga

Il presepe di Martina Mazzotti

di San Martino

in Appozzo (Sarsina)

Verghereto◗Messa per fra Michele Falzonee don Berardo CasiniNella chiesa di Capanne (nel territorio delComune di Verghereto) domenica 25gennaio alle 15 sarà celebrata la messa asuffragio dell’eremita fra Michele Falzone edello storico parroco di Capanne donBerardo Casini, a un anno dalla morte.

Page 18: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 201518 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

La Cisl esprime il cordoglio di tutti i propri iscritti edirigenti alle famiglie delle vittime del tragicoattentato terroristico alla sede del giornale satiricoCharlie Hebdo.“È stato un atto di una tale violenza e brutalità checi ha lasciato tutti sgomenti e senza parole”, dice ilsegretario generale della Cisl, Annamaria Furlan.“Siamo profondamente vicini ai giornalisti e ailavoratori francesi colpiti da questo barbaroattentato terroristico alla libertà di stampa che nonha alcuna giustificazione ideologica, religiosa opolitica. Speriamo che le autorità francesi possanofare piena luce sull'accaduto, per salvaguardare lademocrazia, la libertà di espressione e laconvivenza pacifica in Francia e in tutti i Paesi delmondo”, conclude.

Salvaguardare democrazia e libertà di espressione

Approvato il Fondo di aiutieuropei agli indigenti per l’Italia

La Commissione Europea haapprovato lo scorso 11 dicembre ilprogramma operativo dell’Italiaper l’utilizzo del nuovo Fondo diAiuti Europei agli Indigenti (Fead).Il nostro Paese riceverà 670 milionidi euro per il periodo 2014-2020per fornire generi alimentari allepersone più bisognose (60 percento del budget totale), persostenere i bambini di famiglieindigenti fornendo loro materialescolastico, infine, per offrireassistenza alle persone senza fissadimora.A tale cifra si aggiungeranno 118milioni di euro provenienti darisorse nazionali. La Francia è statoil primo paese membro dell’Ue peril quale è stato approvato, lo scorsoluglio, il programma nazionaleFead, con uno stanziamento di 499milioni di euro per aiuti alimentari.Il Fondo di Aiuti Europei agliIndigenti è operativo dal gennaio2014 e rappresenta uno dei piùconcreti strumenti delle politichedi solidarietà dell’Ue. Fornisceassistenza non finanziaria allefasce più vulnerabili dellapopolazione europea, con unbudget di 3,8 miliardi di euro per ilperiodo 2014-2020.

Indagine sui dati Caf Cisl sulle dichiarazioni redditi 2013Il Dipartimento di Scienze perl’economia e l’impresadell’Università di Firenze, sumandato del Dipartimento diDemocrazia economica, Economiasociale, Fisco, Previdenza e Riforme

Istituzionali della Cisl e del Cafnazionale, ha analizzato edelaborato i dati relativi alledichiarazioni dei redditi deilavoratori dipendenti e deipensionati che si sono rivolti aicentri di assistenza fiscale della Cislnel 2014.Dalla ricerca, che compara i daticon quelli relativi agli anniprecedenti, si conferma la cadutaintensa, nel periodo 2010-13, delreddito disponibile e dei consumi.Il reddito complessivo in terminireali è diminuito, infatti, del -4,19per cento, mentre ancora più forteè stata la contrazione in terminireali del reddito disponibile (-4,7per cento), cioè del reddito cherimane a disposizione dopo averpagato ogni imposta e dei consumi(-11 per cento, di cui -3,7 per centonel solo 2013).Dall’analisi dei dati emergono altridue elementi molto importanti: ilruolo negativo giocato negli ultimicinque anni dalla fiscalità locale,che insieme all’aumento dell’Iva edelle accise ha neutralizzatocompletamente il bonus e gliaumenti di detrazioni per i familiaria carico e per il lavoro dipendente;la contrazione dei consumi e ilpericoloso aumentodell’indebitamento delle famiglie,di fronte al persistere della crisieconomica, associata a unacrescente pressione.Tra il 2006 e il 2012, la ricchezza

media netta in termini reali dellefamiglie è diminuita del 9 percento, e il risparmio annuale del 38

per cento. Va, peraltro, evidenziatocome l’andamento del redditodisponibile per i pensionati assumacaratteristiche ancora più negative,non potendo gli stessi usufruire nédel bonus fiscale di 80 euro, nédell’aumento delle detrazioni perfigli realizzato in passato dalGoverno Monti.Un dato che nell’attuale dibattitopolitico ed economico evidenzial’esigenza di recuperarel’equità compromessa dallasegmentazione operata dallepolitiche fiscali negli ultimi anni,che ha accentuato le

disuguaglianze, deprimendo le giàscarse propensioni al consumo cheincidono negativamente sulladomanda interna e sulleprospettive della ripresaeconomica.I contenuti della ricercaevidenziano chiaramentecome sia necessario mettere incampo ulteriori misure di politicafiscale, sostenendo adeguatamentei redditi dei lavoratori, deipensionati e delle famiglie, comecondizione per rilanciare ladomanda interna e la crescitaeconomica.

“Pranzo dei nonni”in allegra compagniaCirca 220 anziani alla 12esima edizionedel tradizionale appuntamento organizzatodal Centro Risorse Anziani di Cesenalunedì 12 gennaioal Centro Sociale Hobby Terza Età

ranzo, tombola, barzellette e musica per far festa con circa 220anziani cesenati: si è svolta lunedì 12 gennaio la 12esima edizionedel tradizionale “Pranzo dei Nonni”, organizzato dal Centro Risorse

Anziani di Cesena con la collaborazione di Amadori e del centro socialeHobby III Età.Tutti presenti gli otto Punti Anziani della città, che durante l’anno offronoun servizio prezioso per la terza età nei vari quartieri cesenati: Bulgarnò,Case Finali, Fiorita, Gattolino, Ronta, San Mauro in Valle, San Vittore, Villa

P

Fino all’8 febbraio“Io ti vedo così”Mostraalla MalatestianaÈ in corso alla Biblioteca Malatestianadi Cesena la mostra “Io ti vedo così’”,dedicato al mondo dell’ipovisione enon visione.La mostra è stata ideata a partire daun lavoro svolto all’interno del gruppodi sostegno mensile del CentroRegionale di Ipovisione dell’ U.O.Oculistica di Cesena, insieme allasezione provinciale dell’Unioneitaliana dei Ciechi e degli Ipovedenti.Le persone normo-vedenti hanno unascarsa conoscenza dei problemi cheuna persona con grave deficit visivoincontra nella propria quotidianità.Spesso la mancanza di conoscenzadetermina anche diffidenza ed è perquesto che gli utenti del gruppo disostegno hanno sentito l’esigenza disensibilizzare e informare i cittadiniattraverso un’esperienza cheriteniamo possa risultare di forte eimmediato impatto visivo ed emotivo.La mostra presenta una serie dipannelli fotografici di figure umane,elaborate e modificate dall’artistaBeatrice Pavasini, al fine di riprodurrela qualità di visione caratteristicadelle patologie della vista che causanoipovisione e cecità, corredate da unadescrizione delle ipovisioni e nonvisioni e delle esperienze soggettivedegli utenti intervistati.Osservando tali immagini le personenormo-vedenti possono a loro voltavedere il mondo nello stesso modo diuna persona affetta da disabilità visivagrave e comprenderne le lorodifficoltà.Gli interessati avranno l’opportunità diessere guidati nella visita della mostrada volontari ipovedenti e non vedentinel periodo dal 10 al 30 gennaio nelleseguenti giornate: il martedì e ilgiovedì dalle 10 alle 12; il sabato dalle16 alle 18.Inoltre, in concomitanza con gli eventiorganizzati nell’ambito della mostra,le guide saranno disponibili venerdì 23gennaio dalle 19,30 alle 20,30 emercoledì 28 gennaio dalle 16 alle 17.

Chiaviche. Tra i partecipanti, anchealcuni ospiti della Casa eesidenza“Roverella”.Il pranzo, sempre molto atteso daglianziani e vissuto con grandepartecipazione, ha visto coinvoltidiversi attori: Amadori, che ha offerto iprodotti per il pranzo e i premi per latombola; Orogel, che ha fornito spinacie patate per arricchire il menù; il centrosociale Hobby III Età, che oltre amettere a disposizione i propri locali siè occupata della preparazione delpranzo e del servizio ai tavoli; il CentroRisorse Anziani, che ha curatol’organizzazione generale e il trasporto.Al pranzo erano presenti anche PaoloLucchi, sindaco di Cesena, MatteoGaggi, Dirigente dei Servizi Socialidell’Unione dei Comuni Valle del Savio,Francesca Amadori, responsabileCorporate Communication Amadori,Alessandro Strada, direttore dell’Asp,Eloise Righi, Responsabile del progetto“Affetti Speciali” e le operatrici delCentro Risorse Anziani.

Page 19: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015 19Cultura&Spettacoli

Cinemadi Filippo Cappelli

Uci Savignano, Eliseo Cesena

THE IMITATION GAMEdi Morten Tyldum

No, non sta per nulla nei tempi il nuovofilm del norvegese Tyldum. E sì, mi è piutto-sto difficile accodarmi al coro quasi una-nime che lo vede già con l’Oscar in mano.Non si tratta di un film sbagliato, tutt’altro.Si potrebbe dire anzi che sia un film per-fetto. O meglio perfettino. Come quegli stu-denti universitari con le foto del professorenel tablet e la matita nel taschino. La trama: Manchester, primi anni ’50. AlanTuring, brillante matematico con un verotalento per la crittografia, è in stato di arre-sto. Le autorità britanniche indagano suuna segnalazione di furto con scasso subitadallo stesso Turing, ma sarà lui a finire in-terrogato con l’accusa di “atti osceni”, incri-minazione che lo avrebbe portato alladevastante condanna per il reato di omo-sessualità. Turing inizia a raccontare la suastoria partendo dal periodo, durante la Se-conda Guerra Mondiale, in cui fu affidato alui e a un piccolo gruppo di cervelloni ilcompito di decrittare il codice Enigma,ideato dai Nazisti per comunicare le lorooperazioni militari in forma segreta.Tardivo. Se da una parte il cinema ha giàdue film sull’argomento (“U-571” di Mo-stow ed “Enigma” di Apted), entrambi sonosuccessivi al 2000. A lunghi decenni daifatti. Così come la riabilitazione di Turing,condannato per omosessualità e costrettoalla castrazione chimica (fatto che, pare, loportò al suicidio nel 1954), che solo nel2009 ricevette le scuse postume del governobritannico. Se il titolo, “The ImitationGame”, fa riferimento a un libro mai scrittoda Turing, in cui teorizzò le possibilità e dif-ficoltà di una mente artificiale, è palese ilparallelismo con l’unico gioco che vide Tu-ring sconfitto: quello dell’imitazione e delcamuffamento sociale che avrebbe potutodonargli una vita normale.I problemi del film di Tyldum sono però al-trove. Se si tralasciano le scopiazzature dalfilm di Ron Howard, “A beautiful mind”, de-dicato alla vita di John Nash, il film di Tu-ring si siede dall’inizio. Come quei ciclistiche invece di pedalare d’iniziativa perso-nale, preferiscono rimanere sempre nellacomoda scia di chi li precede. Sia chiaro, èun bel film, senza dubbio. Ma niente dinuovo, classico fino al tradizionalismo piùintransigente, roba di cinquant’anni fa incui i paletti erano leggibilità, chiarezza emontaggio senza sbavature. Insomma, ilfilm può contare su buoni ingredienti e unbuon carico di aspettative che ne hannofatto levitare i giudizi. Ma non gli si puòperdonare la pigrizia da scolaro secchione,fino alla censura delle parti più dolorosedella storia di Turing. Regge tutto il buon Benedict Cumberbatch,fortunato nell’indossare un vestito vecchiorivoltato a nuovo che però gli va a pennello.E rischia seriamente di farlo salire sul palcodegli Oscar da conquistatore. Prospettivapiuttosto invidiabile per un film che non siavrà voglia di vedere una seconda volta.

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

Lettera a Diognetoa cura di Giobbe Gentili (già docente di Letterature classichenel liceo “V. Monti” di Cesena) - Edb, Bologna, 2014

A cura del professore cesenate Giobbe Gentili, l’EDB ha pubblicato,nello scorso mese di ottobre, la Lettera a Diogneto. Si tratta di unodei più affascinanti testi dell’antichità cristiana, redattoprobabilmente fra l’inizio del 2° secolo e la fine del 3°, per mano diun autore ignoto, ma certamente di grande levatura per l’originalità,la cultura teologica e l’efficacia espositiva con cui presenta labellezza della fede cristiana.Il professor Gentili ha curato la traduzione dall’originale testo greco(una precedente edizione del 2006 riporta il testo greco a fronte), eha premesso un’ampia Introduzione, necessaria per apprezzare almeglio non solo il significato della Lettera nel suo contestooriginario, ma anche la forza che ancora oggi ne deriva per ilmessaggio cristiano. La traduzione è elegante e attenta, basata, inalcuni casi, su significative scelte di critica testuale. Il ricco apparatodi note illustra, fra le altre cose, anche le scelte lessicali deltraduttore, aprendosi utilmente a richiami del greco classico,biblico e patristico.Nell’Introduzione, dopo aver presentato la propria posizione sullostato della ricerca in merito a destinatario, autore, datazione eautenticità della Lettera, Gentili passa a esaminare i grandi contenutidottrinali. La scelta espositiva del curatore è quanto mai chiara: il

centro dottrinale è fortemente teologico. Sitratta del volto del Dio cristiano. Il vero“segreto” del cristianesimo e dello stuporeche suscita non si trova in qualcosa di umano,ma in un Dio, il Padre, che ha rivelato ilproprio disegno di benevolenza nel Figlio chediventa uomo, che ci dona la verità vivificantee salvifica, che ci redime riportandoci adaccogliere la benevolenza di Dio,benevolenza che il peccato aveva offuscato eche invece era fin dal principio all’origine di tutte le cose.Al contenuto teologico corrisponde il contenuto antropologicosull’esistenza del cristiano; alla rivelazione corrisponde unaconoscenza che diventa vita, imperniata sui cardini della fede,della carità, della speranza.Non manca, infine, la dimensione ecclesiologica del messaggiocristiano. Se l’A Diogneto è del tutto disinteressata alla strutturaorganizzativa della Chiesa, è però “forte il senso della Chiesacome comunità credente” (20). È infatti nella comunità credenteche si riceve come discepoli e si trasmette come maestri laconoscenza salvifica donataci “dall’amorevole Logos/Parola” (21).L’ultima parte dell’Introduzione è dedicata al tema più originaledella Lettera: i cristiani “anima del mondo”. È questal’espressione che forse più di ogni altra ha dato notorietà all’ADiogneto da quando il Vaticano II l’ha accolta in Lumen Gentium38. Con questo tema s’intreccia il tema del martirio.

Particolarmente interessante e attuale è lasottolineatura del rapporto tra fede e vitaattraverso la concezione della fede come“conoscenza martirizzata dalla vita” (30). Tra ipunti più suggestivi e originali dellaIntroduzione ritengo ci sia l’aver messo inevidenza un aspetto che, pur non essendoesplicito, è tuttavia in grado, a parer mio, diunificare la solida tessitura teologica dellaLettera: “Il cosmo nel disegno redentivo” (35).Gli elementi del cosmo custodiscono “i misteri”di Cristo. Anche se Cristo è venuto tardi, anchese il cristianesimo è “recente” (cfr. 24 s.), chiaccoglie il messaggio del Vangelo conosce coluiche tutto ha creato e che tiene insieme il cosmo:per questo il cristiano può essere “anima delmondo” e “tenere unito il mondo, sostenerlo”(cfr. 55). Forse proprio per questo – è lasottolineatura che conclude l’Introduzione – Dio“ha bisogno degli uomini”: il cristiano,soprattutto attraverso l’amore del prossimo,diventa imitatore di quel Dio che ha creato ilcosmo per amore. È proprio questo il motivoper cui egli può essere anima del mondo ecostruire la storia della salvezza nel tempo (40).

Valentino Maraldi

Un nuovo quaderno degli «Studi Romagnoli» (Stilgraf Cesena)

Testimoni “in tonaca” dal fronte della guerraAutore del volume è don Piero Altieri, appassionato di storia e più ancora dello scacchiere

romagnolo. Conosce e detiene pressoché tutto quanto è stato pubblicato in proposito

uattro sacerdoti e quattro diari per una guerra:potrebbe essere questo il sottotitolo di un nuovoprodotto editoriale - finanziato dalla Banca diCredito Cooperativo di Sarsina - che, nel riflessivo

clima celebrativo della liberazione cesenate e della faseterminale del secondo conflitto mondiale registrata nellevallate del Savio, del Borello e del Rubicone, ci sottoponeriflessioni e testimonianze su fatti e misfatti bellici, scenarie movimenti, offensive e resistenze. L’artefice del progetto èun altro sacerdote, don Piero Altieri: appassionato di storia,

Qpiù ancora dello scacchiere romagnoloin tempo di guerra (conosce e detienepressochè tutto quanto è statopubblicato in proposito!), ha fattoconfluire in unica sede saggi posti acommento e corollario di Diari editi inun arco cronologico ventennale. Sitratta di pagine definitivamenteconsegnate alla memorialistica bellicad’area romagnola (Gli anni difficili delpassaggio del fronte a Cesena, 1986,2004; Diario di fatti accaduti nellazona di Linaro e dintorni nel 1944durante il passaggio del fronte, 1992; Ilfronte a Calisese (17 settembre - 22ottobre 1944), 1994; Cronaca di Cesena(26 luglio 1943 - 23 aprile 1946), 2006),redatte rispettivamente da personalitàdiverse e distanti: don Leo Bagnoli(1911-1984), don Luigi Giannessi(1905-1984), don Aldo Casadei (1916-2003), don Pietro Burchi (1906-1966). Il volume, autorevolmente presentatodal vescovo Douglas Regattieri e dalsindaco Paolo Lucchi, oltre che dalpresidente della Società di StudiRomagnoli, con i contributi di AmedeoMontemaggi e Massimo Scarani per ilcontesto delle vicende militari, sisegnala per il fatto che le narrazioni diquesti pastori d’anime “spostanol’attenzione proprio sulla tragediadegli abitanti”. Ed è appunto LuigiLotti a marcare due macroscopicheevidenze: “La fatalità imprevedibiledella vita o della morte, ma anche lastretta reciproca solidarietà,l’identificazione di ciascuno con tutti;e più ancora l’immedesimazione deiparroci con i propri parrocchiani, ilruolo così importante di quotidianoaiuto materiale, di intermediazionecon le truppe operanti, divenendo difatto i punti di riferimento essenziali diqueste piccole comunità disperse etravolte. Era una dedizione cristiana ereligiosa, certo; ma anche il sensodoveroso di aiuto nella tragedia, eanche il rifiuto della violenza,l’aspirazione a un mondo pervaso di

pace e di fratellanza. Un sogno? Forse. Ma certoun’aspirazione tanto più sentita quanto più spontanea nelturbine bellico. A distanza di sette decenni questosoprattutto resta di quell’immane prova».Oggi noi sappiamo bene che «tutti i sacerdoti dellaRomagna si sono prodigati a favore delle popolazioni,rischiando anche la vita per il loro impegno di carità e didedizione»: sono le parole che ci disse il 10 maggio 1986all’abbazia del Monte papa Giovanni Paolo II in persona.Parole piene di verità, oltre che ormai certificate. Parolesante.

Marino Mengozzi

- Oltre la Linea Gotica. Il fronte della guerra a Cesena e nel-le vallate del Savio e del Borello, a cura di Piero Altieri, Ce-sena, Società di Studi Romagnoli-Stilgraf, 2014, pp. 190(Quaderni degli «Studi Romagnoli», 30).

Finanziato dallaBanca dicreditocooperativo diSarsina, il libroproponeracconti etestimonianzedi fatti emisfatti, scenarie movimenti,offensive eresistenze.Una rinnovatamemoria nelcontesto delricordodrammaticodi quantoavvennesettant’anni fanel territoriocesenate,nelle vallatedel Savio,del Borelloe del Rubicone

La presentazione lunedì 19 gennaio alla MalatestianaIl volume “Oltre la Linea Gotica. Il fronte della guerra a Cesena e nelle valla-te del Savio e del Borello” sarà presentato nell’aula magna della BibliotecaMalatestiana, a Cesena, lunedì 19 gennaio alle 17.Interverranno il professor Luigi Lotti, presidente della Società di Studi Ro-magnoli, e il professor Maurizio Ridolfi della Università di Viterbo.Saranno presenti il vescovo di Cesena-Sarsina monsignor Douglas Regattie-ri e il presidente della Unione dei Comuni della Valle del Savio Paolo Lucchi.

Page 20: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 201520 Cesena&Comprensorio

Un palco dove l’artistaseduce lo spettatore

l più piccolo palcoscenicod’Italia, quello del teatro"Elisabetta Turroni" di Soglianoal Rubicone, è pronto per

ospitare la nuova stagione teatrale"Prova d’Attore". Dodici gliappuntamenti del cartellone chepropone sei spettacoli inabbonamento e (fuoriabbonamento) tre spettacoli dellarassegna "Provini" per bambini egenitori, a cui si aggiungono treserate di interpretazione teatralededicate alla lingua popolare deldialetto romagnolo, realizzate incollaborazione con l’associazione"Te’ ad chi sit e’ fiol?". È di circa32mila euro il costo complessivodella rassegna, organizzatadall’associazione "Cult" e sostenutadall’Assessorato alla Cultura delComune di Sogliano al Rubicone.La rassegna è caratterizzatadall’interpretazione, in unadimensione intima ed essenziale, inuno spazio scenico ridottissimo, euna capienza di soli 120 posti. In 17anni di attività sono stati 130 gli

Ispettacoli proposti. "L’aspirazione -ha sottolineato il curatore dellarassegna Stefano Bellavista - è quelladi continuare a proporre alfidelizzato pubblico una formuladedicata al teatro d’autore,rappresentato nella forma essenzialee caratteristica per il nostro teatro,dove l’artista seduce e cattura lospettatore con la forza della voce, delgesto, del respiro".Il primo appuntamento è per sabato24 gennaio alle 21, con larappresentazione del dialogod’amore della letteraturacontemporanea "Le ho mairaccontato del vento del nord", diDaniel Glattauer, con Chiara Caselli

e Paolo Valerio (regia di PaoloValerio). A seguire, in scena la CompagniaPunta Corsara (foto), la signora delteatro italiano Monica Guerritore,Chiara Caselli, Eugenio Allegri,Roberto Abbiati, Elena Bucci eClaudio MorgantiIl costo del biglietto per un singolospettacolo è di 15 euro (12 euro ilridotto); l’abbonamento ai 6spettacoli: 60 euro (50 euro ridotto).Per la rassegna "Provini" ingressounico a 3 euro e per la rassegna"Fuori luogo" ingresso 5 euro.Per info e prenotazioni: 331 9495515,www.teatroturroni.it

Sabrina Lucchi

Il primo appuntamentoè per il 24 gennaioFra gli spettacoli anchequelli di MonicaGuerritoree Chiara Caselli

Sogliano, al via la stagione teatrale

CesenaViaggio nel 900L’associazione Amici della BibliotecaMalatestiana ha programmato unaserie di incontri dedicati al Novecentonei suoi vari aspetti. Il primo si terràsabato 17 gennaio nell’aula magnaalle 16,30. Marino Biondi tratterà iltema "Cento anni dopo. La GrandeGuerra: scritture, memorie, mitiletterari".

Opere di PaganelliE’ allestita alla galleria comunaled’arte moderna del Palazzo del Ridottofino al 9 febbraio la mostra delcesenate Luciano Paganelli "Oltrel’anamorfosi", termine greco anticoche significa "riformare". Il catalogo ècurato da Paolo Degli Angeli. Si puòvisitare dal martedì alla domenica,dalle 10 alle 12, 30 e dalle 16 alle 19.

Al cinema VictorIn visione al cineteatro di San Vittore ilfilm "Trash" giovedì 15 gennaio alle21. Venerdì 16, sabato 17 e domenica18 alle 21 sullo schermo "La scuola piùbella del mondo". Domenica 18 alle 15e alle 17 "I pinguini del Madagascar".Martedì 20 alle 21 il film di ErmannoOlmi "Torneranno i prati". Ingresso3,50 euro.

Lezioni all’UteSi aprirà martedì 20 gennaio ilsecondo ciclo dell’anno accademico2014-2015 dell’Università della terzaetà- Fnp Cisl. Alle 15,30 nella salaFantini in via Renato Serra, ValentinoMaraldi terrà la lezione sul tema"Lumen fidei: ’credere in Dio’ secondola prima enciclica di papa Francesco".

La famiglia oggiSi terrà giovedì 22 gennaio dalle 15alle 18 nella sala convegni "BiagioDradi Maraldi" in via Tiberti il terzodegli incontri promossi dalla Cassa diRisparmio di Cesena sugli aspettigiuridici e sociali della famiglia. Le trerelazioni riguarderanno "L’ascolto delminore". In conclusione si parlerà delruolo degli operatori del serviziosociale.

Difesa delle orticoleNella sala riunioni del mercatoortofrutticolo a Pievesestina, martedì20 gennaio dalle 17 si svolgerà unincontro tecnico sulla "Difesaorticole". Introdurrà Vanni Tisselli delCentro ricerche produzioni vegetali.Interverranno Sergio Gengotti(Risultati di prove difesa su pomodoro,melone, lattuga e basilico); PaoloPasotti (L’attività dei portainnestinella difesa di anguria e melone).

Cesena◗La figura di Ramberto Malatesta Rimarrà aperta fino al 28 febbraio nella sala del SanGiorgio alla Malatestiana la mostra dedicata aRamberto Malatesta, conte di Sogliano, esponentedi un ramo minore della blasonata famiglia,letterato, filosofo, astrologo, mago e alchimista. Gliha dedicato un volume Andrea Antonioli. Orari divisita: dal martedì al sabato dalle 9 alle 16,30, ladomenica dalle 10 alle 16.

Cesena◗"Diletto dialettando" a CaliseseDomenica 18 gennaio alle 15,30, presso il barAcli della parrocchia di Calisese di Cesena, sisvolgerà la manifestazione "Dilettodialettando" (20esima edizione), organizzatodall’associazione culturale "Pro Rubicone".Interverranno, con letture in dialetto e initaliano vari poeti del territorio romagnolo.Ingresso libero, aperto a tutti. Al termine delpomeriggio, verrà offerto un piccolo buffet.

Cesena◗Commedia dialettale al "Bogart"Nuovo appuntamento con lacommedia comica dialettale al teatro"Bogart" di Sant’Egidio di Cesena.Sabato 17 gennaio alle 21 lafilodrammatica "Hermanos" diLongiano presenterà "Ah! L’amour",tre atti brillanti di G. Canducci.Ingresso 7 euro (6 ridotto). Perprenotazioni: 342 0046238.

Longiano◗Presepi ancora apertiLa buona presenza di visitatori alla 24esima edizionedi "Longiano dei presepi" ha indotto gliorganizzatori a prorogarne la chiusura al 25gennaio. Le natività custodite all’interno di musei esale pubbliche si potranno ammirare dalle 15 alle 18sabato 17 e 24, domenica 18 e 25. Quelle all’apertosono visitabili tutto il giorno. Il presepio dei frati,realizzato dalla famiglia Gualtieri, è aperto tutti igiorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Gambettola◗Serata della TradizioneVenerdì 16 gennaio dalle 20,45, nel TeatroMetropol in corso Mazzini, tornal’appuntamento con la Serata della Tradizione edel Folclore. Saranno protagonisti i Pasquaroli,il corpo bandistico Città di Gambettola, il coroAraba Fenice, Giorgio e le Magiche Fruste diFaenza, il poeta Antonio Gasperini di Montiano.Ospite d’onore la cantante Roberta Cappelletti.Presenta Sgabanaza.

San Mauro Pascoli◗Sagra de BagoinSabato 17 (dalle 15) e domenica 18(dalle 9) gennaio a Villa Torlonia sisvolge la 10°edizione de la Festa deBagoin ma la Tora (la festa del maialealla torre) in coincidenza diSant’Antonio Abate. Un appuntamentoche ripropone un’antica tradizionecontadina.

Gambettola, il ritorno della Signora CoriandoliIn anteprima nazionale, sabato 17 gennaio alle 21, alteatro comunale di Gambettola, si terrà lo spettacolo"Il grande ritorno della signora Coriandoli". Si trattadell’’evento clou in cartellone della stagione teatrale2014/2015, che segna il ritorno sul palcoscenicodell’artista cesenate Maurizio Ferrini. "Sono rimasto fermo diversi anni - precisa Ferrini -duranti i quali ho studiato e finito di scrivere unromanzo di 500 pagine per il quale ho impiegato due

anni. Inoltre ho scritto la sceneggiatura di un filmsulla Romagna che penso di girare entro quest’anno.Adesso sto preparando il ritorno in teatro con ilpersonaggio della signora Emma Coriandoli che saràaffiancata dal suo "figlio". Biglietti: intero 12 euroridotto 10. Per prenotazioni: 0457/58823 (dalle9,30 alle 13) o 393.3129265. Biglietteria on line:www.teatrocomunaledigambettola.it

Piero Spinosi

Cesenatico◗Premi a laureatiIl "Premio di laurea Città di Cesenatico"destinato a laureati del territorio colmassimo dei voti, è stato assegnato a ThomasRicci, Fabio Pirola e Benedetta Rossi, sceltitra una ventina di concorrenti. Ciascuno haricevuto 800 euro. Il concorso ha ottenuto ilsostegno della Bcc di Sala, di Confcommercioe della Cooperativa Bagnini.

Montiano ◗Presepe alla RoccaChiuderà domenica 25 gennaio ilpresepe animato alla Rocca, costruitodalla famiglia montianese Gualtieri. Sipotrà visitare tutti i sabati e ledomeniche dalle 10 alle 12 e dalle 14alle 18. Nei giorni feriali a richiestatelefonando al 348 5464840.

Cesena◗Convegno agricoloLa spinosa questione della nuova tassazione sui terreniagricoli collinari e montani alla vigilia della scadenza dellaproroga fissata per il 26 gennaio; il regime tributario inmateria di agroenergie e altre novità sul fisco agricolo,saranno al centro del XIX Convegno fiscale diConfagricoltura che si terrà venerdì 16 gennaio a Cesena(ore 15, Sala Europa di Cesena Fiera, via Dismano 3845).

Longiano◗Si ride col dialettoSecondo appuntamento con la commediadialettale al teatro Petrella. Domenica 18gennaio alle 15, la compagnia "Quatr’èquatr’ot" di Lugo presenterà "Pensione verdemare" 3 atti di Manuela Cortesi. Regia diFranco Pezzi. Ingresso 5 euro.

Savignano◗Giornata AmaduzzianaLa Rubiconia Accademia dei Filopatridi diSavignano organizza, domenica 18 gennaiodalle 10 nell’aula magna di piazza Borghesi1, la XII Giornata Amaduzziana.Intervengono Francesco Muscolino e GuidoBartolucci. Presiede il presidente RobertoValducci.

Page 21: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015 21Sport

PETROLCHIMICI◆◆ AGROALIMENTARI

◆◆ ECOLOGIA◆◆ DEPURAZIONE◆◆ ACQUEDOTTI

◆◆ METANODOTTI

via Marinelli, 6 - 47521 CESENA (Fc)tel. +39 0547 29730 - fax +39 0547 21141

e-mail: [email protected] Web: www.comce.it

in ITALIA... nel MONDO

Progettazione e forniturachiavi in mano Impianti:

Un Toro pericolosoper il povero Cesena

anca ancora una giornata altermine del girone d’andata,ma per il Cesena è già l’ultimaspiaggia. Se i bianconeri di

Romagna non batteranno il Torino,rischiano di chiudere con largo anticipoogni sogno di rincorrere la salvezza.Salvezza peraltro già ampiamentecompromessa dopo l’ennesimo kappaòdi Cagliari. Domenica 18 gennaio alle 15 al Manuzzicontro il Torino, il Cesena si gioca anchela credibilità. Una grossa novità sarà in Curva: lebarriere di divisione con il camposaranno abbassate così come lo sono giànei distinti e in tribuna. I tifosi sonochiamati a dare dismostrazione diresponsabilità. Il magro bottino di soli 9 puntiracimolati in 18 gare sinora disputatelascia già poche speranze per ilprosieguo del cammino. Il CavalluccioMarino è infatti ultimo in classifica abraccetto col Parma penalizzato di unpunto, mentre i punti di distacco con laquartultima, che è l’Atalanta a quota 17,sono saliti a 8. Un solco che solo la

Mmatematica non condannadefinitivamente. Per quanto invece vistosul campo anche al Sant’Elia di Cagliari,le speranze appaiono ridotte al lumicino.Contro i rossoblù allenati da GianfrancoZola, i ragazzi di Mimmo Di Carloavevano bisogno quanto meno delpareggio. E invece il 2-1 appannaggio delCagliari ha fatto sprofondareulteriormente i romagnoli. Dopo il 2-0targato Cagliari nel primo tempo, troppotardivo è stato il gol di Brienza nei minutifinali dell’incontro. Lo scontro diretto inSardegna ha prodotto l’ennesimorisultato negativo, nonché unaprestazione non all’altezza dellamassima serie. Perdendo, il Cesena siritrova ora a 6 lunghezze dagli isolani

che occupano ancora il terzultimo postoin classifica. Col Torino, la truppa allenata da Di Carlodovrà cercare di rialzare la testa e trovarele energie psico-fisiche necessarie pertenere ancora accesa la fiammella. Laformazione piemontese è reduce dalbrillante pareggio col Milan (1-1) enaviga al 14esimo posto in graduatoriacon 19 punti all’attivo. Il fatto di trovarsia soli 4 punti di sicurezza sulla zonaretrocessione (dove la terzultima è ilCagliari a quota 15) non lascerà certotranquilli i granata di mister Ventura. ACesena c’è quindi da attendersi un"Toro" grintoso e determinato a nonperdere terreno in classifica.

Eric Malatesta

Calcio serie AI bianconeri sonoultimi in classificae mostrano grossedifficoltà nelconcretizzare a rete

Classifica sempre più preoccupante PallavoloVolley club, il punto"Siamo entrati nel 2015 e per il Volley ClubCesena è arrivato il momento di bilanci everifiche dei percorsi intrapresi". Con questeparole, Maurizio Morganti ha introdotto ilpunto della situazione in casa cesenate. "Per quanto riguarda la squadra di serie B,la società ha proseguito sulle linee guidache sempre hanno contraddistinto ilcammino degli anni precedenti, ovveromantenimento della categoria evalorizzazione del vivaio. Dieci atlete su 12sono arrivate in prima squadra, grazieall’ottimo lavoro degli allenatori del vivaio,che in questi anni hanno dedicato qualità eimpegno per raggiungere insiemeimportanti obiettivi".Carlo Babbi e Pietro Mazzi, rispettivamentevicepresidente e direttore tecnico,evidenziano lo stretto legame con ognisettore: "Tutto questo ha permesso di uniresempre di più lo staff della prima squadra alsettore giovanile, trovando una linea tecnicacomune. Il lavoro è stato valorizzato inmodo perfetto dal nuovo staff della squadradi B2, cioè dall’allenatore AndreaSimoncelli, dal vice Edoardo Nanni,dall’assistente Claudio Manuzzi e dalloscoutman Gabriele Zinzani". Dopo undici giornate la formazione cesenatesi trova a un solo punto di ritardo dalla zonaplay off e con ben 10 punti di margine sullazona retrocessione, grazie a 8 vittorie e 3sconfitte: "L’obiettivo finale - ha concluso ilpresidente Morganti - rimane sempre ilmantenimento della categoria e sopratuttoil miglioramento costante del settoregiovanile in termini tecnici e organizzativi.Per ottenere tutto questo sono inprogramma vari percorsi formativi e progettidi collaborazione".

L’edizione numero 45 della NoveColli in programma a Cesenati-co domenica 24 maggio parleràanche tedesco. L’organizzazioneannuncia un importante accor-do di collaborazione per l’edi-zione 2015 con il marchio Ca-nyon.L’azienda di Coblenza, presiedu-ta da Roman Arnold, ex ciclista epistard di successo, rilancia do-po la vittoria di Nairo Quintanaal Giro d’Italia diventando mainsponsor di un evento che annodopo anno si è confermato ap-puntamento fisso per migliaia diciclisti e appassionati. "Siamo estremamente soddi-sfatti dell’accordo raggiunto conCanyon" dice Andrea Agostini,

senior marketing&communica-tion advisor della Nove Colli."Conosciamo la qualità e lapragmaticità di questa aziendache ha saputo scalare negli ulti-mi anni la classifica delle Top-company del settore ciclo. Sia-mo convinti di poter far fruttareal massimo questa collaborazio-ne internazionale, soprattuttoverso un mercato amico da sem-pre del cicloturismo e della Ro-magna come quello tedesco". "Entrare come sponsor alla No-ve Colli è un grande piacere e unmotivo d’orgoglio per un’azien-da che respira ciclismo 365 gior-ni l’anno e dialogo direttamentecon i propri clienti" - ha sottoli-neato Marco Nicoli, market ma-

nager Canyon Italia. "L’accordoraggiunto con Alessandro Spadae il suo staff, ci permetterà di es-sere sempre più vicini al mondodel ciclismo amatoriale per co-gliere le esigenze e le richieste diun movimento in continua cre-scita in grado di condividere conla nostra realtà un valore fonda-mentale: la vera passione per ilciclismo".Presso l’area expo sarà possibileammirare le biciclette Canyondedicate al segmento strada epartecipare a iniziative che ver-ranno comunicate nel corso del-le prossime settimane, tra cuipoter vedere da vicino le bici ori-ginali usate dalle squadre UciProTour.

Cesenatico In vista della Gran Fondo del 24 maggio, annunciata una prestigiosa collaborazione

Per la Nove Colli è arrivato uno sponsor tedesco

Page 22: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 201522 Sport Csi

✎PAROLE PER RIFLETTERE | di Massimo Achini, presidente nazionale

alagò e Renzi sono statichiari nell’anticipare chel’Italia presenterà la

candidatura di Roma per leOlimpiadi del 2014 e questa voltaConi e Governo sonodeterminati più che mai agiocare la partita sino in fondo.L’Italia, però, si è subito divisa indue. Da una parte quelli che sonocontrari alla candidatura,richiamando il fatto che in Italiaogni grande evento ha portatospreco di soldi pubblici,puntando il dito sui costi che leOlimpiadi richiedono esoprattutto sul pericolo di quellacorruzione che con gli appaltipubblici, nel nostro Paese inparticolare, ci va a nozze.Dall’altra quelli favorevoli, chevedono le Olimpiadi comeun’occasione “unica e storica “per rilanciare il Paese e la suaimmagine attraverso lo sport.In questa diatriba il Csi da cheparte sta? Con grande chiarezzadiciamo subito che siamofavorevoli, a condizione che sicambi la prospettiva. Se

M

l’obiettivo è aggiudicarsi il piùgrande evento sportivo delpianeta per vivere tre settimanedi grande spettacolo e per cercaredi vincere più medaglie possibili,non ci siamo. Se invecel’obiettivo diventa quello diconsiderare l’Olimpiade unagrande occasione per aumentarela pratica sportiva nel Paese e perabbattere il tasso di sedentarietàdegli italiani, allora ilragionamento ci piace e ciconvince .Si tratta di guardarealle Olimpiadi con uno sguardonuovo, capace di “scavalcare” glierrori del passato (mondiali dicalcio Italia ’90, mondiali dinuoto e altri grandi eventi) e difar vincere il Paese prima ancorache i nostri atleti scendano in

campo.Come si fa concretamente?Intanto la sensazione è chequesta impostazione l’abbiacondivisa il Cio quando ha decisodi favorire dossier concandidature decentrate in piùcittà. In pratica, questo significadire “basta costruire cattedralinel deserto che poi non servonoa nulla. Per candidarvi alleOlimpiadi sistemate e valorizzatetutti gli impianti che avete nelvostro Paese, senza cercare unacittà in grado di ospitare tutto”.Noi aggiungiamo che lacandidatura italiana può essereancora più moderna. Perché nonsi potrebbe decidere che il 20 percento del budget delle Olimpiadidebba essere destinato

La candidatura italiana alle Olimpiadi del 2024Una grande opportunità, con grandi rischi

all’impiantistica di base (cioèpalestre e campetti dellescuole, degli oratori, delleperiferie)? Perché nondecidere che per ognidisciplina olimpica si debbamettere in cantiere,“parallelamente” alle sue gareolimpiche, il più grandeevento popolare di quelladisciplina mai realizzato,coinvolgendo e facendogiocare centinaia di migliaiadi cittadini? Perché nonprogrammare una bellacampagna “Se fai sport hai giàvinto” per promuovere lapratica motoria tra i cittadinidi tutte le età? Che ne direstedi trasformate le città cheospiteranno le Olimpiadi in

Csi story | Il Centro sportivo di ieri e di oggi

La foto storicadi questa setti-mana è trattadall’albumdella SocietàSan Marco diCase Finali diCesena.Nella foto(1996), la Vol-ley San Marcopartecipante aiconcentramentiVolleyGiovanili Csi.>Da sinistra, inpiedi: CristinaPucci, France-sca Quadrelli,GiuseppinaLambiase; se-dute: Silvia Pa-volucci,Barbara Casa-dei, AgneseBerti

palestre a cielo aperto, con parchi epiazze invase da strutture sportive eanimate da occasioni per fare sport?Se vissute così, le Olimpiadisarebbero un successo al di là deirisultati sportivi.Per quanto riguarda il tema delicatoe complesso degli appalti, dellacorruzione e dello spreco di soldi, ilrischio che l’Olimpiade finisca inquesto “mulinello” esiste, ma anchequi possiamo pensare a una sfida ead un’opportunità. Gli errori delpassato e del presente (vedasi Expo)fanno paura e devono insegnaretanto, ma non possono bloccare persempre il Paese di fronte a ogninuova sfida.Detto tutto questo, dovendoscegliere crediamo che lacandidatura olimpica sia una grandeopportunità che contiene grandirischi. Tutto sta a guardare questasfida con occhi nuovi: un’Olimpiadeche punta su se stessa, cioè suivalori dello sport, sulla gente, sullavalorizzazione del territorio e dellosport come occasione per farcrescere la società. Difficile ecomplesso, ma si può fare.

Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

A tutto volleyLe classificheIl punto della situazione del campionato femminile(32 squadre), maschile (20 società iscritte)e misto (15 squadre)

l termine della sosta natalizia e difine anno, prima della ripresadelle attività, cogliamo l’occasione

per fare il punto della situazione sui varicampionati di volley organizzati dalcomitato cesenate del Csi incollaborazione con gli altri comitatiromagnoli dell’associazione.Partiamo dalla competizione femminile,che vede gareggiare 32 squadre,impegnate in tre raggruppamenti. Nella

A

serie “Eccellenza” troviamo un grandeequilibrio: quattro compagini infattisono appaiate a quota 10, la SsRedentore “A” e “B” di Ravenna, laSammartinese di Forlì e il Ponte SantoCesi di Imola, seguono a un punto ilBlack Sheep Volley di Ravenna e a tre laRaggisolaris di Faenza. Per il girone “A”della serie “Promozione” conduce ilLokomotiv Cesenatico con unalunghezza di vantaggio sull’Usd SanMarco Cesena, due sulla Pgs PiantaPinguine di Forlì.Nel girone “B” il primato è condiviso dalGks Santa Sofia e dalla Fluidifikas diForlì, che precedono di una lunghezzal’Atlas Santo Stefano di di San Pietro inVincoli e di due il Castrocaro Volley,mentre nel girone “C” il Modivolley diModigliana ha un punto di vantaggionei confronti di una coppia, compostadal Csrc Portuali e dal Csc Marradese.Per quanto concerne il campionatomaschile, risultano 20 le società iscritteche danno vita a due raggruppamenti.Nella serie “Eccellenza” è al comando la

Mespic-La Sabbiona di Faenza,inseguita a un solo punto dal Crlad AuslRavenna, a tre dallo Stampamondo diFaenza e quattro dal Pgs MaccabeusVoltana di Lugo. Nella serie“Promozione” il Living Cafè di Forlì è invetta alla classifica e distanzia di unalunghezza il Cral Mattei Pallavolo diRavenna, di due il Santa Caterina diForlì e di quattro il Csrc Portuali diRavenna.Passiamo ora alla competizione divolley misto, cui hanno aderito 15formazioni impegnate in dueraggruppamenti. Per la serie“Eccellenza” troviamo in testa unacoppia appaiata: il Ciupino e il SantaCaterina di Forlì, inseguite a un puntodall’Imc Volley di Gambettola e a duedall’Alveare Volley di San Piero in Bagnoe per la serie “Promozione” altre duesquadre a pari punti, il Forlinvolley el’U.S. Piantamola di Forlì, cheprecedono di due lunghezze il GksSanta Sofia e la Pgs Pianta Misto diForlì.

Volley giovanilePiccole promessesotto reteLe classifiche

ono sette le squadre che stanno disputando ilcampionato giovanile volley, riservato alle

Allieve-Under 16. Il primo posto è occupato dalGks Santa Sofia e del Volley Club Cesena Blu, che,appaiate,distanziano di tre punti la LibertasVolley Forlì. Nella competizione rivolta alleJuniores-Under 18, che registra l’adesione di 6società, il Longiano Sport è la capolista, inseguitaa tre lunghezze dalla Dinamica/Libertas Forlì, dalVolley Club Cesena Rosso e dalla Rocca Volley.Chiudono il quadro il campionato che interessa lacategoria Ragazze-Under 14, cui sono iscritte 9compagini (nel girone “A” quattro formazionisono appaiate: il Volley Sammartinese di Forlì, ilRocca Volley, la Dinamica e la Libertas Volley Forlìe nel girone “B” il Cella ha una lunghezza divantaggio sul Borello Volley) e il campionatogiovanile femminile “Mixed Fruit Cup”, cuipartecipano cinque squadre: al comando unaterna formata dalla Pallavolo Collinello, dalla PgsPianta di Forlì e dall’Us No Limits.

S

ScacchiCampionato socialeal Circolo“Paul Morphy”

i svolgerà dal 3 al 27 febbraio 2015, presso lasede del Circolo scacchi “Paul Morphy” di

Cesena, affiliato al comitato cesenate del Csi, ilcampionato sociale di scacchi giunto alla sua14esima edizione e aperto ai soci N.C. -3N delcircolo, tesserati per l’anno 2015.I turni di gioco saranno 8 con un numero minimod’iscrizioni di 10 e una disponibilità massima di30 posti; il tempo di riflessione è pari a un’ora agiocatore per completare la partita e il punto aforfait sarà assegnato, al giocatore presente,trascorsi trenta minuti dall’inizio del turno.La trascrizione della partita, anche sefacoltativa, è vivamente raccomandata.Le serate in cui si effettuerà il torneo saranno ilmartedì e il venerdì dalle 21 in poi.Per ulteriori informazioni ulteriori ed eventualipre-iscrizioni (molto gradite) si può contattareil segretario del circolo stesso, Patrizio Di Piazzatel. 0547 24125, [email protected]. il sito delcircolo è www.paulmorphy cesena.it.

S

Page 23: Corriere Cesenate 02-2015

Giovedì 15 gennaio 2015 23Pagina Aperta

Ogni libertà, anche quella di stampa, deve trovare dei limitiDopo i tragici fatti di Parigi si è aperto un ampio dibattito

Caro direttore, ti inviamo un nostropensiero sulla strage di Parigi. Cirendiamo conto che forse risulterà

una voce un po’ fuori del coro, ma non èpossibile che ci siano i morti che contanoe quelli no.I morti sono morti uguali, sottoqualunque cielo.

Ci starebbe a cuore far capire che il doloredi quanto è successo a Parigi c’è tutto innoi, ci mancherebbe. Anzi di più che neitanti che si riempiono la bocca adesso.Perchè la nostra sofferenza si somma aquella per i tanti altri e tanti di più che inquesti tempi hanno perso la vita o la loropatria per i loro ideali.Ci viene il sospetto che toccare la Francia,patria della dea ragione edell’illuminismo anticristiano, siaconsiderato un’onta molto più grave checolpire i popoli del Medio oriente odell’Africa o chi abitava o lavorava nelleTorri gemelle.Tanti di quelli che adesso fannofiaccolate e mandano sms o mail, agliattentati in Usa del 2001 hannobofonchiato appena qualcosa, sotto-intendendo che tutto sommato gli stavaanche un po’ bene. Loro, gli americani, sìche se l’erano cercata!Cordialmente. Buon lavoro.

Franco Casadei e Arturo Alberti

Carissimo direttore, sono contro la penadi morte, in ogni caso, perché la morteviene comunque. Prima o poi. Sonocontrario alla pena di morte anchequando si chiama i.v.g. (interruzionevolontaria della gravidanza) o eutanasia,o giustizia di Stato per gravi criminicommessi. Ma rifiuto di associarmi alcoro farisaico di esecrazioni che esce dallebocche dei politici.I giornalisti di Charlie Hebdo erano deiviolenti che usavano la penna senzapietà, e sono stati uccisi da violenti senzapietà.Chi straparla oggi di libertà illimitata diespressione dimentica che ogni libertàindividuale comporta il limite del dirittoaltrui a non essere vilipeso senza motivo.Purtroppo c’è in giro una gran voglia diguerra, una corsa alla difesa dei diritti,dimenticando i doveri.Non faccia finta di scandalizzarsi chipromuove la guerra (ogni forma diguerra) per fini economici o finanziari,per accrescere il potere personale o dipartito, per eliminare l’avversario dallacompetizione.Per me i morti innocenti per manoviolenta sono tutti uguali, ne parlino omeno la tv o i giornali.Amo scrivere frasi satiriche, ma so cheoccorre sempre porre un limite allasatira, perché quando diventa aggressivanon serve più alla costruzione della pacee alla diffusione della verità.Pensavano di far bene i vignettisti di

✎ Il direttore risponde

Charlie Hebdo, pensavano di far bene i loroassassini.Io penso che “il sonno della ragione generamostri”, ma che l’uso della sola ragionegenera mostri ancora più disumani.Non si costruisce la pace senza pietà.

Renzo BarediCesenatico

Ps: Onore e rispetto ai due poliziotti mortisul lavoro.

Egregio direttore, buongiorno. Ieri horicevuto il Corriere Cesenate n. 1 del 2015:anno nuovo... problemi vecchi! A pagina 11ho letto la sua intervista, dove ribadisce ledifficoltà a cui va incontro l’informazione,acuite dalla sistematica riduzione deicontributi pubblici all’editoria. Le cifre chelo Stato mette a disposizione, e che leimenziona, sono rilevanti se riferite a unambito privato o familiare, ma inserite nelcontesto del bilancio di uno Stato qualel’Italia, sono davvero briciole, quasi unobolo! Sinceramente, nel mio “piccolo”, nonriesco a capire come l’attuale Governo nonriesca a fare di più. Eppure sono tanti, e noti,gli sprechi delle pubbliche amministrazionie i soldi che scorrono nel sottobosco dellacorruzione; e non si sa bene - per esempio -che fine fanno le vincite non reclamate dellevarie lotterie o dei Gratta e Vinci, oppurequei milioni che, con vanto delle istituzioni,vengono confiscati a persone e attivitàmafiose.Un’ultima cosa: domenica Renzi è andato aParigi per “marciare” in favore della libertàdi espressione, non ignaro del fatto che nellaNazione di cui è Presidente del Consigliol’informazione rischia invece di “marcire”,soffocata dall’indifferenza politica. Cordialmente.

Paolo Zacchi

Carissimi,alle vostre osservazioni sui tragici giorni diParigi non aggiungo altro. Mi limito asegnalarvi l’editoriale di questa settimana,il commento di don Franco Appi di Forlì frale “Opinioni” e i servizi di pagina 11. Ungrazie particolare vorrei riservareall’affezionato lettore Paolo Zacchi peraver messo nero su bianco un’evidentecontraddizione del governo italiano.Accodarsi ai cori di piazza può risultare fintroppo semplice. E a volte anchepopulistico. Ma può fare rischiare anchefiguracce, come quelle cui accenna il nostroabbonato. Ciascuno tragga le proprieconclusioni, senza dimenticare che non sipuò invocare la libertà di stampa aintermittenza e che, come annotaval’agenzia Sir nei giorni scorsi, “la libertà diespressione deve trovare sempre un limitenel rispetto delle altrui sensibilità”.Grazie a tutti per i vostri interventi.Cordialmente.

Francesco [email protected]

L’Occhio indiscreto�

All’esterno dell’Orogel Stadium – Dino Manuzzi non è quasi cambiato nulla.Durante la conferenza stampa di fine settembre scorso venne detto che al girodi boa del campionato (domenica prossima si gioca l’ultima di andata in serieA) l’ingresso tribune, ma anche molto del rimanente, si sarebbe presentato inmaniera ben diversa, come venne illustrato ai giornalisti con tanto di rende-ring prodotti per l’occasione. Nulla di tutto ciò ancora si vede.

Riconoscimento per Radio MariaUn’emittente non solo per anzianiCaro direttore, vorrei ricordare ai lettori del tuo giornale che nel concorso na-zionale dell’ottobre scorso “Le cuffie d’oro”, nella categoria “Radio” e nella ca-tegoria “personaggi della radio”, Radio Maria e il suo direttore padre LivioFanzaga, padre scolopio, hanno stravinto triplicando la distanza con gli altriconcorrenti. La votazione è stata fatta esclusivamente via mail a cui successi-vamente andava data conferma sempre via mail; pertanto grande parte delpubblico di Radio Maria, composto da anziani, non ha potuto partecipare...Non è solo la radio delle vecchiette!Radio Maria Italia è la “madre” di 70 Radio Maria “figlie” nel mondo. In Ita-lia ha 800 ripetitori come la Rai. Non ha pubblicità. Vive di Provvidenza.Il segreto sta nel suo nome: Radio (di) Maria.Buon lavoro.

Daniele Siroli

Gesti di solidarietà per l’AfricaEdificanti esempi da imitareCaro direttore,ci sono ancora persone che in occasione di cerimonie e feste preferiscono ri-nunziare ai regali e consigliano i donatori a devolvere in beneficenza, per ilbene del prossimo. È una decisione che merita di essere rimarcata, perchésia di esempio agli altri. Spesso si spende denaro per cose inutili, mentre isoldi devoluti a fin di bene possono essere estremamente necessari per co-loro che hanno bisogno.A questo proposito vorrei raccontare un piccolo episodio a mio modo di ve-dere edificante. Domenica 28 dicembre, durante la Messa delle 11, in unaparrocchia cesenate è stata battezzata Gemma. Nell’oratorio della parroc-chia è stato festeggiato l’evento ed è stato raccolto il ricavato che sarebbestato indirizzato ai doni per consegnarlo al sottoscritto, per conto dell’asso-ciazione onlus “Amici dell’Africa”, destinato ai bimbi e ai lebbrosi della mis-sione di Gambo, in Etiopia. Nei prossimi giorni mi recherò in Etiopia aportare aiuti dalla nostra diocesi, fra cui il ricavato dell’atto di solidarietàfatto dalla famiglia di Gemma.

Bruno Fusconi

“Continuate a mettere l’acqua nell’otre”Il prezioso incontro con don Bernandino Giordano per le famiglie di Azione Cattolica alla due giorni di Gatteo a Mare

Caro direttore,vorremmo condividere con i lettori del CorriereCesenate un’intensa esperienza da noi vissutaqualche giorno fa.Nell’ultimo giorno del periodo di Natale alcunefamiglie della diocesi hanno ricevuto un grande donograzie alla partecipazione alla due giorni di AzioneCattolica. Il relatore, don Bernandino Giordano, hacommentato il Vangelo delle nozze di Cana, propostonella lettera pastorale del nostro vescovo (che èvenuto anche a salutarci!), secondo la prospettivadelle tre parole "permesso, scusa e grazie" suggeritequalche tempo fa da papa Francesco.Partendo da esempi concreti, il relatore ha inviatotutte le coppie presenti a mettere l’acqua dellapropria quotidianità per quanto "transandata" e affaticata per i propri limiti e leproprie fragilità nell’otre e a permettere a Qualcuno di trasformare il tutto in vinoper la festa. Le coppie sono state stimolate ad accogliere la presenza nella lororelazione di quel Signore che, attraverso la grazia del Sacramento del loromatrimonio, "ci ha messo la faccia", si è impastato con loro. E capire che il tuopiccolo amore di coppia si inserisce in una prospettiva più grande, infinita, tisconvolge, ti disorienta, ma ti aiuta anche a dare maggiore importanza a semplici

parole come permesso, scusa e grazie e aguardare il tuo sposo/la tua sposa non solocome compagno di viaggio, ma comeconiuge, ossia come colui con cui condividila tua vocazione.Il tutto è stato arricchito dalla possibilità dialcuni momenti speciali di dialogo tra gli

sposi e di scambio di idee in compagnia trapersone che si sono messe in gioco anche senon legate da forti relazioni.Non resta che aspettare la prossima duegiorni!

Barbara e Daniele Moretticon il piccolo Francesco

Page 24: Corriere Cesenate 02-2015
Page 25: Corriere Cesenate 02-2015

C.I.P. - Via del Seminario 85 - Corriere Cesenate 2015

MALATESTIANAE CULTURA

CI SONOPERPLESSITÀPonti missionari

Cesena e Tanzaniail dialogo continua