Corriere Cesenate 02-2013
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7/30/2019 Corriere Cesenate 02-2013
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Gioved10 gennaio 2013anno XLVI (nuova serie)numero 2euro 1,20 - contiene I.P.
2
Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forl
Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena
tel. 0547 300258
fax 0547 328812
Diocesi 7 Diocesi 7
Il cardinale Ruiniai Dialoghiper la citt
Le suoredella SacraFamiglia in festa
Il primo appunta-mento in program-
ma a Cesena luned 14gennaio alle 21
Per i duecento annidalla nascita dellafondatrice suor MariaTeresa Lega
Proseguein Alta
Valle del Savio
Visita pastorale 9
Valgianna, Croce-santa e San Piero
in Bagno sono le pros-sime tappe del vescovo
Editoriale
Urgenti prioritdi William Casanova
Il grande campione diCesena arriv secon-do al Tour del Francedel 1937
Sport 21
Cento anni fanasceva il ciclistaMario Vicini
C grande confusione nel nostroPaese perch la rissa da campagnaelettorale ha tutto linteresse a
nascondere le mancanze che la politica hamanifestato nella legislatura appenaconclusa. Senza la capacit di leggere ecomprendere la societ italiana nellaprospettiva di cambiare passo rispetto aquesti cinque anni, crescer il disagiosociale e verr intaccata la tenuta dellenostre famiglie, unico vero ammortizzatoredella crisi economica.E verosimile che tra le proposte di chi sicandida a governare lItalia ci sia lafamiglia come priorit su cui concentrarepromesse di interventi e risorse. Cosasignifica concretamente metterla al centrodelle prossime scelte politiche? Significasoprattutto evitare che la cura da cavallosomministrata dagli ultimi Governi si porti
via anche il cavallo. Un programma dilegislatura non pu continuare a pensaresolo in termini di emergenza del Paese. Cisono alcune questioni da affrontare per chisi candida al Parlamento: la sudditanzadella politica nei confronti delleconomia,il diritto di cittadinanza, il lavoro, la sfidaeducativa e lequit nelle politiche fiscali.
Analizziamo ogni singolo punto.La sudditanza della politica alleconomia: itagli degli ultimi anni sono statimassacranti per lo Stato Sociale e per gliinvestimenti in educazione, ricerca esviluppo. La politica di governo deveabbandonare la logica dei tagli lineariche non sanno selezionare gli ambiti su cuiridurre la spesa pubblica.Il diritto di cittadinanza: possibile chetutti i parlamentari uscenti siano stati cosscontenti della legge elettorale da non
riuscire a trovare un qualsiasi accordo peruscire dal sistema di voto che per la terzavolta ci porter a scegliere solo delle listebloccate?La questione del lavoro: vanno spostate pirisorse a favore di giovani e famiglie perripensare un welfare che deve fronteggiareil 35 per cento di disoccupazione giovanile.La sfida educativa: se non si comprendeche la famiglia la prima scuola di virtsociali continueranno a dettare legge imodelli consumistici di questo tempo.Lequit nelle politiche fiscali: lImu elaumento delle tasse indirette hannopesato di pi sulle fasce deboli dellapopolazione. In Italia abbiamo un sistematributario che penalizza le famiglie con figlia carico.Se questi argomenti diventeranno unapriorit per chi si presenta alle elezioni, e
non un calcolo di convenienza politica,lItalia potr costruire un nuovo modelloper uscire dalla crisi e tornare a crescere.
Cesena 13A Pievesestinaricordati i 50 annidel campanile
Cesena 12Oratorio rinnovatonella parrocchiadi SantEgidio
Gambettola 17
Via Capannaguzzo
Una stradada sistemare
Cesenatico 16
Per i pescatori
una boccatadossigeno
Lesperienza di alcune aziende del settore agricolo
Ci sono aziende del settore agricolo, della trasformazione e dei ser-vizi in agricoltura che si stanno dando da fare per superare il mo-mento di crisi. Un agricoltore di Gambettola si specializzato nellacoltivazione dei porri e al Mercato ortofrutticolo di Cesena i suoi pro-dotti sono molto richesti. Un mugnaio delle colline cesenati affianca,alla farina tradizionale, prodotti snack. Unazienda di Bologna, guidatada due cesenati, propone soluzioni innovative per gestire il verde pub-blico. E non manca la solidariet: al Mercato 1400 quintali di orto-frutta sono stati donati alle associazioni di volontariato.
Primo piano alle pag. 4-5
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Gioved 10 gennaio 2013 3Opinioni
Migrazioni.Pellegrinaggio di fede e di speranza
i vuole davvero arditezza a qualificare pellegrinaggio il camminoaccidentato dei migranti come recita il tema della GiornataMondiale del Migrante e del Rifugiato 2013: Pellegrinaggio di fedee di speranza. Pellegrinaggio infatti indica di norma un festoso
movimento verso un luogo di culto e devozione. La nostra conoscenzaattuale in materia migratoria invece - a cominciare dalle vicende degliagricoltori di Rosarno per proseguire con la triste processione di carrettesul marein cerca di una sponda europea, e lelencazione potrebbeproseguire - ci dice ben altro.Ma il contesto ecclesiale di riferimento - 50esimo del Concilio VaticanoII, 60esimo della magna charta della Chiesa sulle migrazioni, la ExsulFamilia di Pio XII, l Anno delle Fede indetto da Benedetto XVI - a evocare
quella qualifica. La Chiesa pellegrina sulla terra e la fuga della SacraFamiglia in Egitto, che lincipit della citata Costituzione Apostolica, e lostesso cammino di salvezza, la peregrinatio fidei o maturazione nelmistero cristiano, lo spiegano. E in questo contesto, aver confermatoqualifica ecclesiale e dato motivazioni teologiche al fenomenonelleconomia della salvezza, si pu parlare di fatto positivo.Poich la realt vissuta invece ancora oggi preoccupante, drammatica.Lo manifesta del resto lo stesso papa Benedetto XVI nel suo messaggioin occasione di questa 99esima Giornata Mondiale. Oggi, infatti,vediamo che molte migrazioni sono conseguenza di precarieteconomica, di mancanza di beni essenziali, di calamit naturali, diguerre e disordini sociali. Invece di un pellegrinaggio animato dallafiducia, dalla fede e dalla speranza, migrare diventa allora un calvarioper la sopravvivenza, dove uomini e donne appaiono pi vittime cheautori e responsabili della loro vicenda migratoria. E continua: Cos,mentre vi sono migranti che raggiungono una buona posizione e vivonodignitosamente con giusta integrazione nellambiente daccoglienza, vene sono molti che vivono in condizioni di marginalit e, talvolta, disfruttamento e di privazione dei fondamentali diritti umani, oppure cheadottano comportamenti dannosi per la societ in cui vivono. La
speranza davvero forte in questa gente in movimento se preme cosprepotentemente a superare difficolt immani; e imperative sono leconvinzioni sullimportanza della vita e della famiglia e, in definitiva, suldiritto ad avere parte a quel benessere da cui finora questa gente stataesclusa, mentre vi ha contribuito con i beni della loro terra e le vite ditanti connazionali.Alla Chiesa spetta il compito di denuncia delle situazioni inaccettabili
C
perch chi di dovere intervenga, e anche di sostegno degliaspetti positivi, delle potenzialit e risorse di cui sono portatorii migranti nella prospettiva della unit della famiglia umana.La storia insegna che le migrazioni sono motivo di
cambiamento e rinnovamento socio-economico ed ecclesiale,e che sono un forte, anche se spesso sofferto, contributo asuperare egoismi e incomprensioni.Il mondo dei poveri mette in crisi il mondo dei ricchi per unanuova coscienza di solidariet e umanit che obbliga allacondivisione e tolleranza.
Silvano Ridolfi
Domenica 13 gennaio la 99esima Giornata La Vignetta
llinizio di ogni nuovo anno, la Marcia della Pace, tradizioneche nella nostra citt viene da molto lontano, ha fattoriecheggiare il messaggio indirizzato dal Papa a tutti gli
uomini di buona volont. Nella consapevolezza che opus iustitiaepax, la forma pi alta della carit la politica.Una politica che richiede mediazioni tra le diverse aggregazioniche si sono candidate per ricevere il consenso leale e coerente deipropri concittadini, per definire e promuovere una agenda chemira alla costruzione del bene comune. Un impegno e undibattito politico che rimetta al centro la verit dei problemi, delprimato della persona, del bene comune, delle esigenze etiche chedevono governare anzitutto la vita persona di chi sceglie di salirein politica, mai dimenticando che non si possono mercanteggiarequei fondamenti etici che danno volto a quella verit cui il Creatoreha sigillato tutta la Creazione, in primisla dignit delluomo, lapreziosit primigenia della famiglia, la dignit feconda del lavoro edella impresa, in un clima di libert che non pu patire riduzioni; apartire dalla libert religiosa, dalla libert delleducazione, dallibero (e non ricattabile) rapporto delle relazioni che intessono ilfuturo della civitas, con unattenzione privilegiata alle imprese checon il profitto pongono anche come obiettivo la loro responsabilit
Asociale. Imprese di grandi dimensioni eancor pi quelle di medie e piccoledimensioni, specie se organizzate
secondo la leale identit del MovimentoCooperativo.Pi che gridare contro, recuperiamo laforza e la gioia di lavorare per costruirela Pace, dono di Dio affidato alle nostremani, l dove la Provvidenza ci chiama.Nelle piccole e grandi responsabilit,esigendo e verificando costantementelincarico a costruire la polisaffidato acoloro cui abbiamo dato il nostroconsenso elettorale, siano essi inposizione di maggioranza che suibanchi dellopposizione. E perch gliorizzonti ineludibili dellaglobalizzazione si realizzino secondo lalogica della solidariet e dellasussidiariet, e non secondo la logicadellingordo e dissennato profitto chemai tarda a presentare la lista dellacrisi, urgente che la citt esca dal
cupo individualismo in cui la cultura delnichilismo le ha imbozzate, per aprirsi aun responsabile sguardo pi universale.E lorizzonte europeo non un optional!Come gratificante rileggere (per noianziani) e porre nelle mani dei giovani ilmessaggio che il sindaco di FirenzeGiorgio La Pira, da quella sua storiaforgiata dalla fede, dalla bellezza, dallaoperosit dei suoi cittadini, proponevaal mondo intero, allacciando relazioni eincontri, in quei tempi addiritturaesecrati dai cosiddetti pensanti. Amopensare in questa prospettiva loperadei nostri missionari in diverse regionidel mondo, con un annuncio delVangelo marcato dallaccento dellanostra terra.Proprio allinizio dellanno il vescovoDouglas (come r iportato nelle paginedel settimanale) con un gruppo di laici
della nostra diocesi si recato in Etiopiaa portare in una missione fondata dallavoro dei nostri missionari, il confortodella fede e della nostra solidariet. Imagi consegnarono a Betlemme i lorodoni e se ne tornarono alle loro caseancor pi ricchi. E perch non pensaretutto questo anche per i romagnoliche le aziende del nostro territoriomandano in diversi luoghi del mondo.Ogni tanto si legge sui giornali digemellaggi vissuti da alcune classi dellenostre scuole superiori altresignificative opportunit. Con un ritmoche quello del pendolo.Nellultimo numero del bollettinodellOpera don Baronio si d notizia dialcune ragazze provenienti da varieparti del mondo, venute in quella casaper vivere limpegno del servizio civile.
Da ultimo: la festa dei popoli e dellenazioni che celebreremo domenica 13gennaio, ci ricorda che laglobalizzazione ci coinvolge anche daporta a porta.
Piero Altieri
Costruttori di pace, da Cesena nel mondo
PI CHE GRIDARECONTRO,
RECUPERIAMOLA FORZA E LA GIOIA
DI LAVORAREPER COSTRUIRE
LA PACE, DONO DI DIOAFFIDATO ALLE NOSTRE
MANI, L DOVELA PROVVIDENZA
CI CHIAMA (FOTO SIR)
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Gioved 10 gennaio 20134 Primo piano
Dalla farina "speciale"
fino al mais e grano soffiato, vero, la crisi si sente, iconsumi sono in calo, mainventandosi qualcosa dinuovo si riesce ad
acquisire qualche fetta di mercato inpi". Enea Suzzi molto pragmatico eaffronta la fase economica attualerimboccandosi le maniche. E iltitolare del mulino Suzzi, una piccolarealt arrampicata sulle colline nonlontano da Carpineta di Cesena e Sorrivoli.I piccoli mulini negli ultimi anni hanno chiuso surclassatidagli impianti industriali. "Vi sono certe realt - dice iltitolare - che producono in un giorno quel che io
produco in un anno". Di fronte a tanto strapotere, pernon soccombere i piccoli sono costretti a rinnovarsigiorno per giorno e a puntare sulla qualit. A Cesenasono tre i mulini attivi: oltre a quello di Suzzi vi quello alPonte Vecchio e uno a Calisese. Il lavoro lo avevacominciato il nonno e poi Enea lo ha ereditato. Sullaparete esterna vi ancora il grosso anello di ferro al qualei contadini legavano le bestie quando portavano il granoa macinare.Entrando nella struttura, si notano i vari macchinari: unain particolare permette la pulizia e il lavaggio del grano inmaniera accurata. Grazie a questo accorgimento Suzziritiene di poter ottenere una farina ottima."Negli ultimi mesi abbiamo messo nel mercato dei
S"
prodotti nuovi che si affiancano alla farina tradizionale"spiega il titolare. "Abbiamo messo a punto, insieme adalcuni esperti, delle ricette dagli ingredienti semplici mache rappresentano qualcosa di stuzzicante. Ad esempio,
palline di mais e frumento soffiato e con miele. Si tratta diprodotti nuovi che sono importanti non tanto per ilvolume daffari che generano, piuttosto per laiuto che cidanno nel far circolare il nostro marchio".Un prodotto come la farina, che fra i pi semplici emeno costosi del paniere della spesa, non pu essereoggetto di tante modifiche o miglioramenti. Ma Suzzi lapropone con un valore aggiunto, cio sotto forma dipreparati, ad esempio per piadina o per le cantarelle. "Idolci di carnevale piacciono a tutti - aggiunge - ma nonsempre facile prepararli e per farli venire beneoccorrono ricette precise. Allora ho pensato di farmi dareuna ricetta tradizionale romagnola e una signora diBagnolo di Sogliano mi ha aiutato nel preparare la dose
con tutti gli ingredienti. Anche per la piadina abbiamoelaborato una dose che comprende il lievito, il sale e ilcruschello. Si tratta quindi di prodotti della tradizione inchiave moderna: le donne hanno sempre meno tempo
per cucinare e le dosi gi pronte facilitano il lavoro.Anche per gli uomini dediti ai fornelli, ovviamente".La struttura di Carpineta lavora circa 6000 quintali digrano lanno. Si tratta di produzioni locali, del territorio,per lo pi conferite direttamente dagli agricoltori dellazona. Suzzi vende direttamente la farina ai chioschi dellepiadine, alle pizzerie e a diversi negozianti. "Entrare nellecatene di supermercati - conclude- dura. Nel mio caso successa una cosa simpatica: dei clienti hanno chiestocon insistenza ad un supermercato i miei prodotti e allafine sono stati loro a chiamarmi. Ma si tratta di un caso,anche se devo dire che, in generale, non possolamentarmi della distribuzione".
Cristiano Riciputi
Enea Suzzi il titolare del mulino
La struttura si trova sulle collinedi Carpineta di CesenaPer affrontare il mercatoha puntato ai preparati per piadinae dolci e anche su snack addolciticon miele
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nella sezioneBREVI QUOTIDIANEBREVI QUOTIDIANE
"Gli alberi malati sono pericolosi -dice Lugaresi, di Agri 2000, re-sponsabile del progetto - ma spes-so gli amministratori non se lasentono di prendere le decisionipi giuste per timore di perdernein consensi. Ma nel momento incui i responsabili del Settore Verdedi una Pubblica amministrazionesi presentassero allassessore condei dati inconfutabili, allora tuttodiventerebbe pi semplice. I para-metri di giudizio qualitativi daapplicare allalberata esistente so-no tre e riguardano la qualitestetico-ornamentale; la qualitfisiologica; lanalisi relativa allasicurezza dellalberata. Lanalisi
di questi tre parametri viene effet-tuata a partire da dati rilevati incampo sia per lintera alberatache per ogni singolo albero attra-verso una apposita scheda di ri-lievo".Vi poi il capitolo dei costi, ma ilmetodo Street Up ha previsto an-che la valutazione delle spese.Vengono calcolati tutti i costi digestione dellalberata esistente,confrontati con i costi di gestionedi una alberata di nuovo impian-to per un arco temporale di 30 an-ni."Cos - conclude Lugaresi - con iconti alla mano, si pu decideresenza timori quale sia la sceltapi giusta da fare per la sicurezzadei cittadini, per il decoro del ver-
de, con un occhio al bilancio".
Meno costiLidea di due cesenati che lavorano a Bologna
Un metodo scientificoper gestire il verdeDue cesenati mettono apunto un sistema scientificoper la cura del verde.Camillo Gardini e DanieleLugaresi, della societbolognese Agri 2000 macesenati dorigine, hanno
messo a punto una tecnicaper la gestione dellealberature.La manutenzione del verdeha un costo che aumentacon lavanzare dellet dellepiante, specie per lealberature stradali. Spessocerte piantate dovrebberoessere abbattute e sostituitecon piante giovani e dispecie pi adatte perlambiente in cui ci si trova.Altrettanto di frequente lasostituzione delle alberaturetrova il "no" secco dicomitati e gruppi spontaneii quali si oppongono pi perprincipio che non alla lucedei fatti. Ma dallaltra parte
gli amministratori, sui quali
I parchi e le alberaturepubbliche devonoessere sottopostea manutenzione,
a volte anche a tagli,seguendo dei criterioggettivi
cade la responsabilit delverde soprattutto lungo lestrade, sanno che le piantenon possono essereabbandonate a se stesse,cos come difficile potersostenere gli alti costi dimanutenzione cherichiedono vecchi alberi.Alla luce di ci Agri 2000,societ con sede a CastelMaggiore di Bologna che
opera nel settore servizi
avanzati per il verde urbanoda 27 anni, ha ideato, messoa punto e brevettato unmetodo di valutazione perqualsiasi alberata stradale inmodo da poter decidere,con dati scientifici alla
mano, leventualesostituzione. Il metodo stato chiamato Street Up eha la particolarit divalutare, con parametrioggettivi lo stato di salutedelle piante. Al di sotto di uncerto range di valore,lalberatura deve essereabbattuta, almeno per duemotivi: per la sicurezza ditutta la cittadinanza e percontenere i costi.Piante malate totalmente oparzialmente, inadatte asopportare il carico dellaneve perch non autoctone,oppure con radici cherompono marciapiedi e lasede stradale: grazie al
metodo Street Up si stila
una sorta di "pagella" cosche lamministratore abbiain mano gli strumentioggettivi per decidere comecomportarsi di fronte allascelta di abbatterelalberatura che pi lopreoccupa o mantenerla.
Enea Suzzi
Alle sue spalle, i nuovi prodotti
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Gioved 10 gennaio 2013 5Primo piano
appartamento al quarto piano con ascensore com-posto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere da letto di ampie di-mensioni, 1 bagno, 2 balconi, cantina e garage. / Rif. 1198
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Marco Lisi di Gambettola si specializzato nella coltura del porro
Dice il 36enne: "Punto tuttosulla qualit e vendodirettamente al mercato
allingrosso di Cesena. Da tempoho abbandonato la fragolache non mi dava pi reddito"
Cristiano Riciputi
agricoltura cesenate haancora buone prospettive,soprattutto se si faaffidamento su giovani
come Marco Lisi di Gambettola. Ha 36anni ed diplomato in agraria ed unagricoltore che crede fermamente nelfuturo. I suoi progetti sono quelli diincrementare la propria attivitpuntando sulla specializzazione, inparticolare nella coltura del porro. Lo
incontriamo al mercato ortofrutticolodi Cesena."La mia una piccola azienda - spiegalagricoltore mentre sistema alcunecassette di spinaci - di tre ettari ma,grazie alle serre che permettono treraccolti, in pratica diventa di 9 ettari.
Anche se la crisi del nostro comparto palpabile, io non mi lamento: difficileche torni a casa, ogni mattina, condellinvenduto. Porto al mercato unprodotto di alta qualit e quanto nonvendo ai clienti lo porto ai mediatoripresenti con i loro stand al mercato".Lisi conosciuto in quanto uno deipochi della zona a produrre porri tuttolanno e ormai ha affinato una tecnicache gli permette di ottenere unprodotto di alta qualit e questo lorende molto richiesto dal mercato.
Lisi ha un pensiero abbastanzaoriginale su come dovrebbe esserecondotto il settore agricolo. "Io abolireitutti i contributi che, in genere, sonoutili solo alle aziende molto grandi. Per
L
Idee nuovein campo
noi piccoli coltivatori c solo dellaburocrazia e i soldi arrivano anchedopo anni rispetto alla necessit. Credoche dovrebbe essere il mercato apagare bene i prodotti: noi nonabbiamo bisogno di sostegni se ci vienedato il giusto per il nostro lavoro".Essendo giovane a Lisi non mancano le
iniziative: da qualche tempo ospitefisso, settimanalmente, di unatrasmissione in una radio privata diCesena durante la quale parla di prezzie andamento del settore. Poi si
confronta spesso con le aziendesementiere per sperimentare nuovevariet di ortaggi. Ha abbandonato da
anni la coltura della fragola, un tempovanto del Cesenate, in quanto ormaipoco remunerativa. E convinto che sianecessario guardarsi sempre attorno einseguire la novit: fino a qualche annofa ha coltivato il pomodoro cilieginomentre oggi, con i prezzi in calo, lo haquasi del tutto abbandonato.In autunno produce anche lattugacappuccio e la mattina della nostravisita laveva piazzata a 1,80 euro ilchilo. Punta molto sullimballaggiopersonalizzato in quanto vuole cheogni suo prodotto sia rintracciabile."Servirebbero pi controlli - concludeLisi - anche nel nostro settore. Macontrolli seri e utili, non tanto se unmodulo non stato compilato bene. LaFinanza dovrebbe fare controlliincrociati fra fatture, movimenti
bancari e volume daffari. Io facciooltre 800 fatture lanno e anche uncaspodi insalata lo vendo conscontrino. Non so se tutti, e ovunque, sicomportano cos".
Con la crisi donati 1400 quintali di frutta e verduraAl Mercato allingrosso di Cesena c collaborazione fra operatori e volontari. Fra le associazioni opera anche la Caritas diocesana
Oltre 1.400 quintali di
frutta e verdura donatialle famiglie indifficolt del territorioromagnolo. Il Mercatoortofrutticolo diCesena anche nel 2012ha attuato il progetto"Un calcio allo spreco"per il recupero e ladistribuzione diderrate alimentari adassociazioni divolontariato. Nel corsodellanno il volumecomplessivo deiprodotti donati da
standisti e operatori del Mercato di Cesena, grazie ai quali possibilerealizzare il progetto, stato superiore ai 1.400 quintali.
"Si tratta di un risultato eccezionale -
spiega Domenico Scarpellini,amministratore delegato del Mercatodi Cesena - e il merito da attribuire ainostri standisti e a tutti quegli operatoriche donano, durante lanno, i prodottialle associazioni locali. Si tratta di ungrande gesto di umanit ancor piimportante soprattutto in un periodo dicrisi come quello attuale".E che la crisi continui a persistereanche a Cesena lo testimonia il volumedella frutta e della verdura donata, equindi richiesta: dagli 800 quintali del2009 si progressivamente passati aglioltre 1.400 di questanno. Nel dettaglio,i volontari delle associazioni si"accreditano" presso il Mercato, inmodo che non ci siano abusi e in modo
di essere certi che tutti i prodotti donati
vadano a buon fine. Poi i volontari, ingenere il sabato mattina, si recano daglistandisti e dai venditori chiedendo deiprodotti per le persone bisognose."Fra volontari e operatori del Mercato -conclude Scarpellini - in molti casi si instaurato un rapporto di amicizia efiducia che ha permesso di raggiungerequesta generosit".Sono varie le Associazioni e gli Entilocali che aderiscono al progetto; fraqueste citiamo le cooperative "La Veladi Cesenatico e Madre Speranza diForl, le Comunit Papa Giovanni XXIIIdi Rimini, Saman Villa Cilla di Ravenna,Hermes - Branchise di Gambettola, laCaritas diocesana di Cesena-Sarsina e ilCentro Aiuto alla Vita di Cervia.
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Gioved 10 gennaio 20136 Vita della Diocesi
Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,
Cappuccine, Cappelladellospedale;
7.30 Basilica del Monte;7.45 Chiesa Benedettine;8.00 Cattedrale, San Pietro,
San Bartolo, San Paolo,Santuario dellAddolorata;
8.30 Madonna delle Rose,San Domenico,San Rocco, Santo Stefano,Case Finali,Cappella cimitero
9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale
15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi
Cappella dellospedale (noal sabato)
18.00 Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San GiuseppeArtigiano, San Rocco,Osservanza, SantEgidio
18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,Cappuccini, San Bartolo
20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X
Messefestive7.00 Cattedrale, San Rocco
7.30 Santuario dellAddolorata,Cappuccine, Cappelladellospedale Bufalini,Calabrina, San Mauroin Valle, Ponte Pietra,San Giuseppe Artigiano
8.00 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Giorgio, San Pio X,San Giovanni Bono,SantEgidio, Basilica delMonte, Calisese, Torre delMoro, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello
8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,
Gattolino, Tipano,San Cristoforo, Roversano
8.45 San Giuseppe(corso U. Comandini)
9.00 Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa
9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,
Osservanza, SantEgidio,Villachiaviche, SantuariodellAddolorata,
Bagnile, Casale9.45 Rio Marano, Bulgarn10.00 Cattedrale, Case Finali,
San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro, San Pio X,Cappuccini, IstitutoLugaresi, SantAndrea inBagnolo, Carpineta
10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono, Borello
10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,
Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo,San Giovanni Bono,Villachiaviche,Addolorata,San DomenicoSantEgidio, Calabrina,
Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Martorano,San Demetrio, Bulgaria,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone
11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle
Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, San Pietro,
Osservanza, San Pio X,Istit. Lugaresi, Case Finali,San Rocco
15.00 Cappella del Cimitero
17.30 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San Rocco,
Osservanza, San Domenico18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo, Villachiaviche
Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero,
Formignano15.30 Macerone (Casa Lieto
Soggiorno)16.30 Istituto Lugaresi17.30 Santuario del Suffragio,
SantuariodellAddolorata,San Vittore
18.00 Cattedrale,San Domenico,Santo Stefano,San Rocco, SantEgidio,Case Finali, Osservanza,Bulgarn, Diegaro,Madonna delle Rose,San Paolo, Torre del Moro,Borello
18.30 San Pietro, Cappuccini,San Bartolo, Santa Mariadella Speranza
19.00 San Giorgio, Tipano,Ponte Pietra
20.00 San Giovanni Bono,San Pio X, Villachiaviche,Gattolino, Bulgaria,Calisese, Ruffio,Pievesestina, Pioppa
Comuni delcomprensorio
Cesenatico
Sabato: ore 16 Villamarina;17,30 Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;16 San Giuseppe;20 Sala; 20,30 Villalta;
Festivi: 8 Santa Maria Goretti,San Giacomo,Gatteo Mare;8,30 Bagnarola, Sala,Boschetto; 9 Cappuccini;9,45 Cannucceto,San Pietro;
10 San Giacomo,Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 Bagnarola, Sala,Villalta;11.15 San Giacomo,Santa Maria Goretti,Boschetto, Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo
LongianoSabato:18.00 Santuario
SS. Crocifisso;19.00 Crocetta20 Budrio
Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;
8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11.15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso
Gatteoore 18,30 (sabato);9 / 11.15 / 17SantAngelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30.
Gambettolachiesa SantEgidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30.
Montianoore 20.00 (sabato);9 / 11.Montenovo:ore 20 (sabato,chiesina del castello),10,30.
Mercato Saraceno10.00; San Romano:11.00; Taibo: 10;Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;
Montepetra: 8.30; Linaro:18.00 (sabato), 11;Piavola: 18 (sabato,chiesa San Giuseppe),9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8.30
SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale:7.30 / 9/ 11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8 / 11; 9.30;Sorbano: 9.30; Turrito: 17(sabato), 10; San Martino:9.30; Quarto: 10.30;Pieve di Rivoschio: 16
Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni);Corneto: 11;Pereto: 10
Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30; Civorio 9.30
San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato);8.30 / 11 / 17.ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30
Bagno di Romagnaore 18.30 (sabato);8 / 11.15 / 18.30;Selvapiana: 11,15;Acquapartita:16 (sabato)
Alfero ore 18 (sabato);11.15 / 17.30;Riofreddo: 10
Vergheretoore 16 (sabato),9.15;Balze: 16 (sabato),11.30;Montecoronaro: 17 (sab.),10.30;Ville: 9.30;Trappola: 9.30;Capanne: 11.00
Domenica 13 gennaio - Anno CBattesimo del SignoreIs 40,1-5.9-11;Sal 103;Tt 2,11-14; 3,4-7;Lc 3,15-16.21-22
Il Vangelo di oggi ci presentaGiovanni Battista al fiumeGiordano che prepara le follealla venuta del Messia predicandoun battesimo di penitenza.
Alla domanda se non fosselui il Cristo, rispondeva:Io vi battezzo con acqua,ma viene coluiche pi forte di me. Egli vi
battezzer in Spirito Santo e fuoco.Ges non aveva bisognodel Battesimoperch era senza peccato.Ma con quel gesto intendevasignificare la sua missione. venuto per prendere su di si nostri peccati, a morireal peccato al nostro postoe per risorgere a una vita nuovaper noi.Il Battesimo che Ges dar sarefficace. Nel Battesimo di Gesc la manifestazionedello Spirito Santo.Luca racconta che mentre
Ges, dopo aver ricevutoil Battesimo, sta in preghiera,il cielo si apree scende su di Luilo Spirito Santo.Questo il segno della missione diGes. E poi la voce dal cielo:Tu sei il mio figlio prediletto,in te mi sono compiaciuto.Cos Ges viene glorificatodal Padre.Con la seconda Letturapassiamo dal Battesimo di Gesal nostro Battesimo,frutto del mistero pasquale.Lapostolo sottolinea laspetto didono meraviglioso di Dio.
Lamore generoso di Cristoche ha dato se stesso per noi,per riscattarci da ogni iniquit.La grazia ricevutadal Battesimo un dono gratuitonon fondata su buone opereda noi compiute.Il Battesimo ci mostra che Ges venuto per salvaretutti gli uomini.
Amiamo il nostro Battesimoe pi ancora viviamolocome il grande segno dellamorecon il quale Dio ci ha amati etrasformati.
Sauro Rossi
IL GIORNODELSIGNORE
Benedici il Signore, anima mia
luned 14 gennaiosan ModestoEb 1,1-6; Sal 96;Mc 1,14-20
marted 15san Romedio eremitaEb 2,5-12; Sal 8;Mc 1,21b-28
mercoled 16san Marcello papaEb 2,14-18; Sal 104;Mc 1,29-39
gioved 17
santAntonio abateEb 3,7-14; Sal 94;Mc 1,40-45
venerd 18santa Prisca vergineEb 4,1-5.11; Sal 77;Mc 2,1-12
sabato 19san Mario martireEb 4,12-16;Sal 18;Mc 2,13-17
La Paroladi ogni giorno
A MESSA DOVE
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Tiratura del numero 1 del 3 gennaio 2013: 7.400 copie
Questo numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 16,30 di mart ed 8 gennaio 2013
NOTIZIARIO DIOCESANO99 Giornata mondiale del migrante e del rifugiatoDomenica 13 gennaio celebrazione a Santo Stefano a Cesena
Migrazioni. Pellegrinaggio di fede e di speranza il temadella 99 Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, chesi celebra domenica 13 gennaio. Gli Uffici Migrantes,Missioni, Caritas ed Ecumenismo della Diocesi di Cesena-
Sarsina invitano alla celebrazione presieduta dal vescovoDouglas Regattieri, che si terr il 13 gennaio alle 15,30 nellachiesa di Santo Stefano (in via Friuli a Cesena). Seguir unmomento di festa del folklore etnico, con canti e balli tipici.
CHIESA INFORMAUnitalsi e Cvs, festa del RingraziamentoDomenica 13 gennaio a San Paolo a CesenaNegli ambienti della parrocchia di San Paolo a Cesena, nelpomeriggio di domenica 13 gennaio lUnitalsi e il Cvs(Centro volontari della sofferenza) di Cesena invitano soci esimpatizzanti alla festa del Ringraziamento. Alle 15 la messa;alle 16 proiezione del video Monsignor Novarese; seguirun momento di condivisione con tombola e merenda.
Incontri per divorziati risposati e separati conviventi
Il prossimo incontro, promosso dallUfficio per la pastoraledella famiglia, per divorziati risposati e separati conviventi, per sabato 12 gennaio alle 18,30, in seminario a Cesena.Per info: Sabrina e Andrea Delvecchio, [email protected].,338 1424377.
Radio Maria in collegamento dallOpera don DinoGioved 17 gennaio alle 16,45Lemittente cattolica internazionale Radio Maria sicollegher per lOra di spiritualit con lOpera don DinoCedioli, di Cesena, alle 16,45 di gioved 17 gennaio.Monsignor Piero Altieri guider il rosario, ladorazioneeucaristica e la recita dei vespri. La presentazione dellastruttura, che ha sede a Villa Bianchi a Ponte Abbadesse diCesena e ospita disabili, sar a cura del professor GiovanniMaroni.
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Gioved 10 gennaio 2013 7Vita della Diocesi
Brevi
Diaconato permanente,due giorni di formazioneIn questo anno della ede, la Fraternit delDiaconato permanente vivr due giorni diormazione il 12-13 gennaio prossimi,in seminario a Cesena, approondendo il tema:Cinquantanni anni dal Concilio Vaticano II:luci e ombre. Condurr gli incontriSerena Noceti, catecheta della diocesi di
Firenze. Il lavoro si articolercon una riflessione sul Concilio e laboratoridi condivisione.
ConvegnoMaria Cristina di SavoiaLuned 14 gennaio alle 16, presso il cinema SanBiagio (via Aldini, Cesena), verr proiettato ilfilmato Leternit nel tempo interamenterealizzato dalle suore Cappuccine delmonastero dello Spirito Santo (suore diclausura). Lincontro, aperto a tutti, promosso dal Convegno Maria Cristina diSavoia.
Festa di San Mauroe Avvento di Carit
Domenica 20 gennaio, giorno in cui si ricorda ilvescovo Mauro, in Cattedrale, alle 18,monsignor Douglas Regattieri presiede laconcelebrazione eucaristica.Nelloccasione saranno consegnate le oferterutto dellAvvento di carit.
he figura?! La figura del catechistanella nuova evangelizzazione,
in un contesto che cambia il temadel nuovo percorso per catechisti ed educatori,
promosso dallUcio catechisticodella diocesi di Cesena-Sarsina.Il primo dei quattro appuntamenti per mercoled16 gennaio, alle 20,45 in Seminario a Cesena, con
C
Che figura?!, percorsoper catechisti ed educatori
lincontro Strade diverse Per un incontro nellafede.Gioved 24 gennaio, sempre alle 20,45 in seminario, ilsecondo incontro Strade nuove Per raccontare leemozioni di un incontro. Sempre in seminario alle20,45, gioved 7 febbraioStrade di vita Percrescere insieme. Ultimo incontro sabato 23 febbraioalle 21, nella chiesa di SantAgostino in centro aCesena, spettacolo teatrale Il Papa, la carezza e la
luna, a cura della compagnia Del Nardo di Verona, didon Marco Campedelli.Per info: Bruna e Mauro, 338 8765775; Eugenia eValder, 338 6640041; Rafaella e Franco, 338 8843009.
Luned 14 gennaio
Il cardinale
Camillo Ruiniai Dialoghiper la citt
a quinta edizione dei Dialoghi per lacitt - con tema Dilatare gli spazi della
ragione - si aprir luned 14 gennaio. Alprimo incontro parteciper il cardinaleCamillo Ruini, gi presidente dellaConerenza episcopale italiana (Cei), ora allaguida del Progetto culturale della Chiesaitaliana e coordinatore della Commissioneinternazionale sulle apparizioni diMedjugorje.La ede in Dio, oggi il temadellappuntamento. Il cardinale nonmancher di parlare anche del suo recentevolume Intervista su Dio (edizioni
Mondadori), pubblicato in settembreassieme al giornalista Andrea Galli(recensione a pag. 19).Lincontro, aperto a tutti,si terr luned 14 gennaio alle 21nellaula magna della acolt di Psicologia,in piazzale Marx a Cesena(di ronte alla stazione erroviaria).
L
Leducazione del cuoremessaggiosempre attuale
oncludiamo il bicentenariodella nascita di suor MariaTeresa Lega (1812-2012). Annodi grazia per noi suore della
Sacra Famiglia, occasione non solo permettere in evidenza la bellezza e laricchezza delleredit ricevuta, masoprattutto per condividere ci che prezioso per il nostro cuore.Lorizzonte in cui si pone la sua rispostavocazionale lamore di Dio. Da taleesperienza profonda e coinvolgentescaturisce il desiderio di essere umilestrumento perch ogni persona lo possasperimentare ed essere felice, poichnessuna creatura lontana da Lui contenta.Lesperienza spirituale ed educativa dimadre Teresa Lega, vissuta nel lontanoOttocento, ancora oggi preziosa e apreorizzonti educativi. A questo riguardonella sua autobiografia leggiamo: OhSanta educazione infantile! Perch non conosciuta la tua importanza da tanti
padri e madri e dal maggior numero deicristiani?.Leducazione del cuore il nucleo delsuo metodo formativo: dal cuorenascono i sentimenti, gli atteggiamenti
e i comportamenti.Questo evidenziato nellatestimonianza di
suor Eletta Eusebi durante il processodiocesano per la beatificazione dellafondatrice: La madre ripeteva che peramar bene il Signore e il prossimo civoleva un cor-netto, un cor-bello, un cor-bono; e lo diceva in fretta per farciindovinare ci che voleva dire, perch alsuono capivano altre cose.Leducazione un fatto di cuore; i treaggettivi netto, bello e buonosottolineano s la necessit di unmetodo educativo, ma soprattutto diquanto sia prezioso per ogni personaavere un cuore allenato allamore.Dai suoi scritti emergono le sfumatureche delineano il suo messaggio: un cor-netto: cuore limpido che favorisce unavita onesta e integra, purificato eschietto che sa godere della verit edella bellezza di Dio. Un cor-bello: cuore
trasparente e solidale; che comunicacon semplicit, ascolta con premura, eagisce senza doppiezza di fini.Un cor-bono: cuore amabile, mite emisericordioso che comunica mediante
la bont delle parole e dello sguardo;che vive relazioni profonde di gratuit.Questa leredit spirituale e apostolicache madre Teresa Lega ha lasciato. Iltempo non ha corroso la forza del suocarisma: dal passato attingiamo acquasorgiva, limpida e dissetante chefeconda il presente e che ci fa tendere alfuturo con speranza, per consegnare ildono ricevuto pi vivo e luminoso allenuove generazioni.
suor Lina M. Orfei
C
Dio dimmenso amore fa che loperada te incominciata, cresca,si dilati e si mantengaa gloria del tuo Nomee per il bene di tante tue creature,le quali senza laiutodi una educazione cristiana
si perderebbero per seguirepi le mode del mondoche i valori del Vangelo,unico maestro di verit.
(preghiera di madre Teresa Lega)
Le suore francescane della Sacra Famiglia invitano alla
SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICAin occasione della chiusura dellanno bicentenario dellanascita della fondatrice suor Maria Teresa Lega (13gennaio 1812-13 gennaio 2013)
Domenica 13 gennaio alle 18nella Cattedrale di Cesena
La celebrazione sar presieduta dal vescovo di Cesena-Sarsina monsignor Douglas Regattieri
La festa continer con un momento di condivisione pressola comunit in via F. Mami 411, a Cesena (tel. 0547334709).
A 200 anni dalla nascita di suor Maria Teresa Lega, fondatrice delle suore francescane della Sacra Famiglia
IMMAGINE DI SUOR MARIA TERESA LEGA,
FONDATRICE DELLE SUORE FRANCESCANE DELLA SACRA FAMIGLIA
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Gioved 10 gennaio 20138 Vita della Diocesi
AZIONE CATTOLICAGIOVANI,
TRE GIORNI A LORETO
Acg ti mette le ali equestanno, nel tempo del
Natale, quelle ali hanno portato 186ragazzi a Loreto, diretti verso quellacasa dove Tutto cominciato.Calorosamente accolti dalle suoredel Centro Giovanni Paolo II, sonostati tre giorni intensi, tre giorni incui vivere e sperimentare ancora unavolta che bello st are insieme,
perch insieme si cresce nellaconoscenza di se stessi e di chi ci vicino, amici nuovi o gi consolidati,e scoprire che insieme anche pi
facile crescere nella conoscenza diun altro grande Amico di tutti, Ges.E allora, ecco concretizzata inquesta tre giorni unennesimaopportunit di arricchirsi lun laltrodel dono di s, attraverso lacondivisione di pensieri aperti esinceri suscitati dagli incontri; eccola complicit e lallegria chenascono da giochi ricchi di spirito di
squadra; ecco presente la bellezzadel condividere le piccole cose diogni momento, reso unico eparticolare da ben 186 sensibilit
diverse.Ma sono stati anche tre giorni indialogo e in ascolto con Maria che,sul far della sera del 28 dicembre, ciha atteso, pellegrini in cammino,nella Sua Casa, dove l abbiamopotuto vivere un momento speciale,un momento solo nostro labasilica della Santa Casa tutta pernoi.
Ed proprio fra quelle mura,testimoni silenziose del Mistero pigrande della storia, cheaccompagnati da Lei, a uno a uno,
abbiamo anche noi baciato laParola, ognuno con il propriocammino, con la propria storia e ipropri sogni, per poter dire orinnovare il nostro S al Signore.Tre giorni pieni e intensi passanocomunque in fretta, e quelle stesseali ci hanno riportati ognuno nellenostre case, col compito e lasperanza per di far s che anchesse
possano diventare la Casa, in cuipoter generare amore fraterno egioia.
Monica Pirini
L
Grazie alla compagnia che ti aiuta a vivere ogni cosa con pienezzaI ragazzi di Giovent Studentesca a Roma e a Subiaco dal 29 dicembre all1 gennaio. Durante la festa di Capodanno ogni ragazzo ha offerto agli altri le proprie abilit
olitamente il Capodanno per igiovani sinonimo didivertimento, nel vero senso
della parola: deriva dal latino dis-
verto, cio volgere altrove. la festadellevasione, quella in cui puoiscordare per un attimo i tuoiproblemi, tutte le fatiche e lesofferenze che lanno passato haportato e non pensare a quelle chelanno successivo porter. Noiragazzi di Giovent Studentescainvece pensiamo che il Capodanno
non sia la festa delloblio, ma una festa da ricordare: vogliamo che questo momentoche conclude lanno racchiuda in s una bellezza che possa essere nostracompagna per tutto lanno che verr.Da tanti anni, ormai, viviamo il Capodanno in modo completamente alternativo: cirechiamo nelle pi importanti citt italiane, le visitiamo e allestiamo con le nostreforze la festa di Capodanno in cui ogni ragazzo viene coinvolto, offrendo agli altri leproprie abilit: c chi canta, chi suona, chi balla, chi fa i frizzi.Questanno la nostra meta principale stata Roma e Subiaco. I suggestivi
Smonumenti della citt eterna ci hannoaccompagnati nel nostro viaggio attraversouna realt antica che per non smette mai diaffascinare. La basilica di San Pietro con la
sua maestosit senza dubbio stata la cosapi suggestiva che abbiamo visitato: impossibile non rimanere estasiatidallimpatto e dallimponenza di questa, che la cattedrale pi importante del mondo e ilcuore della cristianit; qui abbiamocelebrato la Messa di ringraziamentocircondati da altri giovani provenienti da variPaesi. A Subiaco ci stata presentata inmaniera affascinante la figura di SanBenedetto che, in un momento storico dibuio e di incertezze (per certi aspetti simileal presente), ha avuto il coraggio di nonarrendersi, incominciando a costruire sullasolida roccia di Cristo ci che oggichiamiamo Europa. Ma lo spettacolo pibello della vacanza labbiamo messo in
scena noi durante la serata di Capodanno:dal tramonto del sole hanno avuto inizio ipreparativi e nellaria era palpabile unentusiasmo colmo di attesa, perch
sapevamo che quella serata non sarebbestata una qualsiasi, ma una notte daricordare. Per quanto in realt sia statalampante la semplicit dei singoli momentidella festa come la gara di ballo, i cantiinsieme, il balletto dei maturandi, lacontentezza di ogni ragazzo era percepibilenel suo sguardo. Tra balli, musica e giochiabbiamo sperimentato come sia possibiletenere vivo il desiderio del nostro cuore,grazie a una compagnia che ti aiuta a vivereogni cosa con pienezza. Una pienezza che tifa cercare lorigine di quella Bellezza, perpoterla riscoprire anche nel quotidiano:questo il compito che ci aspetta tornando ascuola.
Giovent Studentesca
DON ONERIO MANDUCA, IL SACERDOTECHE SEGUE GS, ED ALCUNI DEI RAGAZZICHE HANNO PARTECIPATO ALLA TRE GIORNIA ROMA E A SUBIACO
ubblichiamo ampi stralci dellariflessione che ilvescovo DouglasRegattieriha tenuto in Cattedrale a
Cesena, nel pomeriggio di marted 1gennaio, a conclusione della Marcia dellaPace. Il testo integrale disponibile sul sitowww.corrierecesenate.it
Il messaggio per la pace 2013 contiene unopportuno e significativo riferimento allagrande enciclica di Giovanni XXIII Pacemin terris, poich ricorrer il prossimo 11aprile il 50esimo anniversario della suapubblicazione. Si era a pochi mesidallinizio del Concilio Vaticano II.Quanto opportuno quel richiamo equanto attuale. Commemoro ilmessaggio di pace di Benedetto XVI
riferendomi ad alcuni passaggi di queldocumento.Quattro i fondamenti che lenciclicapropone, su cui reggere e costruire lapace nel mondo.
La veritLa convivenza fra gli uomini sifonda sulla verit. Lo comprendechiunque: la menzogna fontedi divisione e di contrastipiuttosto che di comunione.Lapostolo stesso dichiara: Viadunque da voi la menzogna e
parli ciascuno col suo prossimosecondo verit poich siamo
membra gi uni degli altri (Ef 4,25). Sullafamiglia, per esempio, bisogna avere ilcoraggio di dire la verit; come ha fattoBenedetto XVI nel discorso alla famigliapontificia lo scorso 21 dicembre, di cuiriporto un passaggio: Nella questionedella famiglia non si tratta soltanto di unadeterminata forma sociale, ma dellaquestione delluomo stesso, dellaquestione di che cosa sia luomo e di checosa occorra fare per essere uomini inmodo giusto. Le sfide in questo contestosono complesse. C anzitutto laquestione della capacit delluomo dilegarsi, oppure della sua mancanza dilegami. Pu luomo legarsi per tutta unavita? Corrisponde alla sua natura? Non forse in contrasto con la sua libert e con
lampiezza della sua autorealizzazione?Luomo diventa se stesso rimanendoautonomo ed entrando in contatto conlaltro solo mediante relazioni che puinterrompere in ogni momento? Un
legame per tutta la vita in contrasto conla libert? Il legame merita ancheche se ne soffra? Il rifiuto del legameumano, che si diffonde sempre pi acausa di unerrata comprensione dellalibert e dellautorealizzazione, comeanche a motivo della fuga davantialla paziente sopportazione della
sofferenza, significa che luomo rimanechiuso in se stesso e, in ultima analisi,conserva il proprio io per se stesso,non lo supera veramente.Ma solo nel dono di s luomo raggiungese stesso, e solo aprendosi allaltro,agli altri, ai figli, alla famiglia, sololasciandosi plasmare nella sofferenza,egli scopre lampiezza dellessere personaumana. Con il rifiutodi questo legame scompaiono anche lefigure fondamentali dellesistenzaumana: il padre, la madre, il figlio;cadono dimensioni essenzialidellesperienza dellessere personaumana.
La libertDice la Pacem in terrische la pacificaconvivenza tra i popoli attuata nella
libert nel modo, cio che si addice alladignit di essere portati dalla loro stessanatura razionale ad assumere laresponsabilit del proprio operare (n.18). (...)
P
DOUGLAS REGATTIERIA conclusione della Marciadella Pace, marted 1 gennaioda San Domenicoalla Cattedrale, la riflessionedel vescovo di Cesena-Sarsina
Messaggiodi pacesulla lineadellamore
LamoreLe parole della Pacem in terrissuonano cos: laconvivenza pacifica tra i popoli vivificata eintegrata dallamore, atteggiamento danimoche fa sentire propri i bisogni e le esigenzealtrui (n. 18). Benedetto XVI nellultima partedel suo messaggio delinea un percorsopedagogico verso la pace che va proprio nellalinea dellamore.In questo senso noi tutti siamo chiamati apercorrere questa strada, seguendo le tre
sollecitazioni papali: 1) coltivare una vitainteriore ricca; 2) avere chiari e validi riferimentimorali; 3) assumere atteggiamenti e stili di vitaappropriati: come a) dire no alla vendetta, b)riconoscere i propri torti, c) accettare le scusesenza cercarle, d) perdonare.Ma mi domando: questo percorso cos benscandito dal Santo Padre, solo una pia ediscreta esortazione lasciata alla libera iniziativadel singolo e alla sua buona volont,oppure costituisce unindicazione precisa eobbligante anche per una comunit, peresempio, per una parrocchia,per una famiglia, per unassociazione laica oecclesiale che sia, per unamministrazionecomunale, per una nazione intera?
La giustiziaSignifica, in sostanza, il rispetto dei diritti diogni uomo. Io qui rilevo il primo fondamentalediritto, quello allesistenza.
Sempre la Pacem in terris: Ogni essere umanoha il diritto allesistenza, allintegrit fisica, aimezzi indispensabili e sufficienti per undignitoso tenore di vita, specialmente perquanto riguarda lalimentazione,il vestiario, labitazione, il riposo, le curemediche, i servizi sociali necessari; ha quindi ildiritto alla sicurezza in caso di malattia, diinvalidit, di vedovanza, di vecchiaia,di disoccupazione, e in ogni altro casodi perdita dei mezzi di sussistenza percircostanze indipendenti dalla sua volont(n. 6).Come potr essere un giorno di pace oggi, ilprimo dellanno, saranno giorni di pace iprossimi 364 del 2013, se si continuer auccidere il bambino nel seno materno? Comesar possibile una convivenza pacifica quandolegoismo, la chiusura, lindividualismo, lanoncuranza del dono della vita continuer a
essere una tragica esperienza dei nostri giorni?Possiamo assuefarci o tacere su questequestioni essenziale per il singoloe per le comunit?(...)
IN MIGLIAIA, ANCHE QUESTANNO, HANNO PARTECI-PATO ALLA TRADIZIONALE MARCIA DELLA PACE, MAR-TED 1 GENNAIO. IL CORTEO, APERTO DAL VESCOVODOUGLAS INSIEME AI VICARI DON PIER GIULIO DIACO EMONSIGNOR WALTER AMADUCCI, PARTITO DALLACHIESA DI SAN DOMENICO PER ARRIVARE IN CATTE-DRALE, A CESENA (FOTO A. GIANGRASSO)
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Gioved 10 gennaio 2013 9Speciale
Valgianna, Crocesanta e San Piero in Bagno
Sesta tappa della Visita pastoraleSAN PIERO IN BAGNOSan Piero in Bagno (circa 4mila abitanti) ilcentro pi grande dellalta valle del Savio. Quiconfluiscono le principali attivit industriali ecommerciali nel campo edile, dellabbiglia-mento, dei servizi, dello sport e del tempo li-bero. Il paese presenta un tessuto sociale vivo,con molte associazioni culturali, enti, gruppigiovanili che richiamano gente dalla valle enon solo. San Piero un centro anche resi-denziale e, pur non essendo una meta pretta-mente turistica, inserita in quel circuito dirisorse ambientali grazie alla sua vicinanzacon la zona dei laghi e del monte Fumaiolo.
La comunit sampierana dice il parrocodon Rudy Tonelli che presta servizio qui dacinque anni - numerosa e vasta dal punto divista territoriale. Possiamo dire di essere di-ventati una famiglia di comunit, perch daqualche mese anche Crocesanta fa parte del-la parrocchia di San Piero. Gi da qualche an-no questa comprende anche Montegranelli,San Silvestro e Vessa, una vasta area che va dal-le pendici del monte Comero fino a ridossodel passo del Carnaio. In queste piccole co-munit pi decentrate stiamo lavorando permettere in atto iniziative semplici, ma che ser-vano a mantenere viva la fede.In citt ho riscontrato una fede radicata nelpopolo, con una frequentazione alla messadomenicale buona, soprattutto da parte degliadulti. I giovani sono quelli che faticano di pia riconoscersi in un cammino di fede. La chie-sa parrocchiale quella che si erge al centrodel paese, in largo Moutiers, ed dedicata a
San Pietro in Vinculis che viene celebrato il 29giugno. Ma continua don Rudy abbiamoanche una serie di chiese succursali come lachiesa di San Giovanni Battista e la chiesinadelle Grazie. La prima rimane in cima a viaVerdi, nel rione di Sommo al Borgo, ed im-preziosita dagli affreschi di Carmelo Puzzoloraffiguranti scene della vita di San Giovanni.La seconda un piccolo oratorio recuperatoultimamente col contributo di privati e offi-ciata nel mese di maggio. A inizio secolo fuvenduto a un privato, per contribuire alla co-struzione dellasilo delle Grazie.Discorso a parte va fatto per il Santuario dellaMadonna di Corzano, e per il convento cin-quecentesco con chiesa annessa dei padrifrancescani. Sono due luoghi molto cari ai
sampierani. Il santuario affidato alla parroc-chia. C un gruppo di donne che si impegnaassiduamente nella sua gestione, pulizia, ac-coglienza e manutenzione. Il santuario con-
serva una Madonna col Bambino raffiguratain un affresco del Quattrocento. Il luogo in cuisorge molto bello, su un colle alto circa 680metri. meta di passeggiate e pellegrinaggi,frequentato dai sampierani, ma anche dagruppi che salgono da tutta la Romagna. Perraggiungerlo si pu percorrere la strada asfal-tata o una mulattiera recentemente sistema-ta e valorizzata grazie allopera de Il Faro diCorzano spiega don Rudy associazione conla quale la parrocchia collabora.Il convento e la chiesa rappresentano unaltraricchezza per la comunit sampierana. Il con-vento attualmente ospita tre padri francesca-ni, ma non si sa bene fino a quando visto chelOrdine dei frati minori ha gi chiuso diversecomunit presenti in Regione. Sul territorio
presente anche un gruppo di terziari france-scani laici che aderiscono a quella spiritualit.Don Rudy nella sua attivit di parroco pucontare anche sul prezioso servizio di unasuora della famiglia delle Ancelle del SacroCuore con casa madre a Bologna, di un grup-
po folto di catechisti che, dice, seguono ibambini dalla prima elementare. Lultima at-tivit che hanno fatto stata la recita di Nata-le, un lavoro davvero molto bello, e anche diun gruppo di una ventina di ministri dell'Eu-carestia, oltre a tanti volontari tra giovani eadulti che lo aiutano nelle attivit parrocchia-li, e un folto coro che anima la messa nellegiornate di festa. A San Piero presente ancheun gruppo di giovani e famiglie appartenential movimento di Comunione e Liberazione.Anche il tessuto sociale sampierano vivace.Sono presenti societ sportive, gruppi musi-cali, associazioni culturali, Pro Loco. Molti gio-vani sono studenti universitari, altri invce la-vorano nelle numerose ditte presenti sul terri-torio e rimangono a vivere qui. In questi anniho rilevato la presenza di tante giovani fami-glie anche con tre o quattro figli. Ho fatto mol-ti battesimi, in cinque anni circa 200. Un segnopositivo che ci fa ben sperare per il futuro.
Nel paese tutte le scuole sono pubbliche.Lasilo delle Grazie dice don Rudy non parrocchiale, ma collegato alla parrocchia.La vivacit del territorio sampierano da at-tribuirsi anche alla sua particolare collocazio-ne geografica che la vuole legata in parte a Ce-sena, ma anche al versante di Santa Sofia e aquello toscano con i vicini centri di San Se-polcro e Citt di Castello. San Piero un baci-no frequentato anche da chi abita i vicini cen-tri dellalta valle proprio per i servizi che offre.Chi viene per la scuola, chi per fare la spesa,chi per lospedale. Questo ha permesso al pae-se di crescere e sviluppare una propria indi-pendenza e vivacit.
Michela Mosconi
Il vescovo Douglas Regattierisabato 12 e domenica 13 gennaio sara Valgianna e Crocesanta. Proseguir poi la Visitapastorale a San Piero in Bagno e parrocchieannesse, dal 13 al 20 gennaio
CALENDARIO VISITAPARROCCHIE DIVALGIANNA
E CROCESANTA12 e 13 gennaio
Sabato 12 gennaio nella mattinata, visita agli ammalati e agli
anziani. Pranzo nel convento di San Pieroin Bagno.Nel pomeriggio, incontro con ibambini e i ragazzi del catechismo. A se-guire, incontro con gli adulti.
Domenica 13 gennaio ore 9,30: Messa di chiusura della Visita
Pastorale
PARROCCHIADI SAN PIERO IN BAGNOE PARROCCHIE ANNESSE
13-20 gennaioSabato 13 gennaio ore 11,30: Messa di apertura della visita
con Battesimo di alcuni bambini
Sabato 14 gennaio ore 10,30: visita alla Casa Comunale; in-
contro con il sindaco e la giunta munici-pale; saluto ai dipendenti comunali
ore 15: visita agli ammalati e al personaledellospedale (insieme al cappellanopadre Stefano Gitti)
ore 16: visita in casa ad alcuni ammalati
Marted 15 gennaio ore 9,30: visita agli anziani della casa di ri-
poso ore 10,30: visita alla scuola elementare ore 15,30: visita a Montegranelli e a Cro-
cesanta
Mercoled 16 gennaio ore 9,30: visita allasilo comunale D. G.Facibeni e allasilo privato delle Grazie
ore 11: visita a Vessa e San Silvestro ore 15: visita alla Sampierana Calcio (diri-
genti, bambini e ragazzi)
Gioved 17 gennaio ore 9,30-12: visita alle aziende pi grandi
di San Piero ore 15: incontro con i volontari delle
chiese succursali e con quanti svolgonoun servizio in parrocchia
ore 16: incontro con i ragazzi ore 17: incontro con le associazioni Don
Virgilio Resi e Il Faro
Vened 18 gennaio ore 15: visita al convento San Francesco e
incontro con la comunit francescana ore 16: incontro con i terziari francescani ore 17: incontro con i ministri straordinari
dellEucaristiaSabato 19 gennaio ore 9,30: incontro con il Consiglio pasto-
rale parrocchiale ore 11: incontro con il Consiglio per gli af-
fari economici e con la societ San Pie-tro
ore 14,30: incontro con i bambini e i ra-gazzi del catechismo
ore 15,30: incontro con i catechisti ore 18: incontro con il movimento di Co-
munione e Liberazione ore 20,30: incontro con i giovani
Domenica 20 gennaio ore 11: Messa conclusiva della Visita pa-
storale
ZONA PASTORALE SARSINA-ALTA VALLE DEL SAVIO - UNIT PASTORALE N. 7
LA CHIESA DI SAN PIERO IN BAGNO
DEDICATA
A SAN PIETRO
IN VINCULIS
Parrocchie di Valgianna e CrocesantaLa comunit di Valgianna e quella di Croce-santa si sviluppano nella prima periferia delcentro abitato di San Piero in Bagno, sul ver-sante del monte Comero.La prima una frazione recente, risalente ainizio degli anni Venti. Conta 343 abitanti ed cresciuta lungo la strada che da San Piero inBagno porta ad Alfero. Poco distante da essa sisviluppa la zona del lago dei Pontini e del lagoLungo. La posizione alle pendici del monte, ladice lunga sulla sua impronta turistica con losviluppo di strutture in grado di offrire ai vian-danti possibilit di ristoro e pernottamento.Crocesanta, 145 persone, dista dal capoluogosampierano circa cinque chilometri.Padre Virgilio Andrucci, del convento france-scano di San Piero in Bagno, amministrato-re parrocchiale di entrambe le comunit dopo
che lo storico parroco, don Alberto Freo, hadovuto lasciare per motivi di salute. Nato a SanPiero in Bagno, pastore di Valgianna e Cro-cesanta dal febbraio 2012. Si tratta di comu-nit piccole, dove la gente generosa e ha a
cuore la propria terra, dice padre Virgilio. Lachiesa parrocchiale un tempo era quella delSantissimo Salvatore in Crocesanta (la festapatronale il 6 agosto), dei primi del nove-cento e ricostruita su una pi antica. stata ri-strutturata dalla Sovrintendenza alle belle ar-ti dopo il terremoto di qualche anno fa. Poi losviluppo dellabitato di Valgianna ha portatopian piano il trasferimento (nel 1968) dellaparrocchia, e la sua chiesa, dedicata a San Giu-seppe Artigiano, diventata chiesa parroc-chiale. La sua costruzione, sul finire degli an-ni 50, stata opera degli abitanti. Il loro im-pegno stato fondamentale. Hanno contri-buito sia dal punto di vista finanziario che daquello della manodopera. Anche don Freo si reso artefice di questopera.A Valgianna la popolazione piuttosto anzia-
na - dice la parrocchiana Miriam Scarpellini -. La frequentazione alla messa domenicalenon molto alta, e vi partecipano soprattuttogli adulti". Fino allo scorso anno Miriam se-guiva anche i pochi bambini nella catechesi enella preparazione ai sacramenti: Mentre aCrocesanta i bambini hanno fatto sempre ri-ferimento a San Piero, a Valgianna siamo riu-sciti a portare avanti un percorso di incontri fi-no allo scorso anno quando, complici i nume-ri risicati, i bambini di Valgianna sono stati ac-corpati a San Piero. Anche se, sottolinea la ca-techista, la domenica abbiamo sempre cin-que bambini delle elementari, dei quali duedi prima, che non mancano mai alla funzionee si mettono tutti in prima fila. Miriam ani-matrice della messa (a Valgianna tutte le do-meniche alle 8,45, mentre a Crocesanta ormaisi celebra solo una volta al mese) e fa parte del
coro parrocchiale, presente in occasione del-le feste principali, come il Natale da poco tra-scorso. La sera delle vigilia la messa statapartecipata e la comunit ha risposto moltobene a una raccolta fondi che abbiamo pro-mosso a favore di un asilo di Betlemme.Valgianna e Crocesanta sono frazione di SanPiero e non hanno scuole n asili. Molti dei
giovani del posto sono impiegati in lavori fuo-ri citt. Ma in tanti "manifestano un forte at-taccamento al loro luogo nato e quando il la-voro lo permette tornano volentieri". Nono-stante le piccole dimensioni, a Valgianna si so-no sviluppati servizi di ristorazione con tre al-berghi e ristoranti a conduzione familiare, ealtrettanti nella zona dei laghi. Offrono i sapo-ri del posto con piatti a base di funghi, tartufie cacciagione. Sono molte le persone, da Ce-sena e Ravenna, che qui hanno comprato laseconda casa e vengono in estate. Il territoriooffre possibilit per pescare, fare escursioni,passeggiate a piedi o a cavallo. Un ambientenaturale che ospita, in localit Canataio, anchetre suore della Piccola Famiglia della Resurre-zione che seguono ragazzi con disabilit fisi-che e mentali.
Mic. Mosc.
FACCIATA DELLA CHIESA
DI VALGIANNA
FACCIATA DELLA CHIESA
DI CROCESANTA
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7/30/2019 Corriere Cesenate 02-2013
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Gioved 10 gennaio 201310 Vita della Chiesa
Catholicadi Stefano Salvi
DODICI OPERATORI PASTORALIUCCISI NEL 2012Secondo lagenzia Fides del 29 dicembre,sono 12 gli operatori pastorali uccisi
nellanno appena trascorso. Sono: donDavid Donis Barrera, di 70 anni,assassinato in Guatemala il 27 gennaio inseguito a un piccolo incidente stradale;don Jenaro Avina Garca, di 63 anni, uccisoin Messico il 28 gennaio per rapinarlo; suorLiliane Mapalayi, pugnalata in Congo il 2febbraio; don Anastasius Nsherenguzi, di43 anni, ucciso il 6 aprile in Tanzaniamentre stava sedando una lite scoppiatafra giovani; don Luigi Plebani, di 62 anni,ucciso il 29 aprile in Brasile per rapinarlo;padre Valentin Eduardo Camale, deiMissionari della Consolata, 49 anni, uccisoil 3 maggio in Mozambico per rapinarlo;don Pablo Emilio Sanchez Albarracin,morto in Colombia l11 agosto in seguito aunaggressione per rapina; padre Elie Gergial-Makdessi, dellOrdine LibaneseMaronita, ucciso il 25 agosto a Beirut; don
Teodoro Mariscal Rivas, di 45 anni, uccisoper rapinarlo in Messico il 20 settembre;padre Bruno Raharison, gesuita, ucciso perrapinarlo il 30 settembre in Madagascar;loperatrice pastorale di 62 anni vedova emadre di due figli Conchita Francisco,uccisa nelle Filippine il 13 novembre; donEduardo Teiera, di 35 anni, ucciso il 16dicembre in Brasile per rapinarlo.
IL MEDIO ORIENTE RACCONTATODAL PATRIARCA DI GERUSALEMMEIl 3 gennaio Radio Vaticana haintervistato il Patriarca latino diGerusalemme Fouad Twal, che hadichiarato: In passato dicevo che noi diGerusalemme siamo la Chiesa delCalvario, ma ormai tutto il Medio Oriente Chiesa del Calvario, anzi la situazione dellaSiria peggiore della nostra.Non possiamo dimenticare i nostri
cristiani che vivono l. Non possiamotacere. La violenza in se stessa dacondannare. La cosa peggiore in Siria lincognita di quello che verr dopo. C unpiano internazionale per cambiare lasituazione, ma su ci che verr dopo c unsilenzio totale. Sar peggio? Non lo so C lesempio dellIraq, lesempiodellEgitto, di fronte a noi... e ora la Siria:sar la stessa cosa, chiaramente. Certo,speriamo che non sar lo stesso, magari!Ma cambiare tanto per cambiare non serven ai diritti umani, n al rispetto dellapersona, n alla pace in Medio Oriente! LaGiordania il polmone del Patriarcato. Lamaggioranza dei nostri preti e dei nostriseminaristi viene da l.La Giordania finora lunico Paese dovec stabilit e dove i cristiani e i noncristiani possono rifugiarsi. La mia
domanda : ma se capita qualche cosa inGiordania, dove vanno questi cristiani? InArabia Saudita? Dove andiamo? Sonopreoccupato. Abbiamo bisogno di pi fedeper potere resistere alle difficolt econtinuare a dare testimonianza con pientusiasmo.
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iolenza, fanatismo,falsificazione dellareligione. Sono queste leprincipali conseguenze
delloblio di Dio e dellignoranza delsuo vero volto. A parlarne, luned 7gennaio, stato Benedetto XVI, che neltradizionale discorso di inizio danno alCorpo diplomatico ha ricordato che lapace non sorge da un mero sforzoumano, bens partecipa dellamorestesso di Dio. Ed proprio loblio di Dio,e non la sua glorificazione, a generareviolenza. Dire a tutti e a ciascuno chenel rispetto del diritto naturale,nellascolto delle altrui e delle proprieconvinzioni pi intime, nel coraggionecessario per lottare contro tutti i malida qualunque parte provengano risiedelavvenire di tutte le nostre civilt e lasperanza di unumanit riconciliata con
se stessa. Questo il compito dellaChiesa, secondo il vicedecano del Corpodiplomatico accreditato presso la SantaSede, Jean-Claude Michel, al quale ildecano Alejandro Valladares Lanza hadato subito la parola, dopo un brevecenno di saluto al Santo Padre.Lintolleranza e il terrorismo - haaffermato Michel - non avranno mailultima parola se lotteremo con tutte lenostre forze per sradicare le tentazionioscurantiste dellumanit. Di quilopportunit di ogni iniziativa tesa afavorire un dialogo interreligioso ecostruttivo che sia il germe di una nuovasociet umana pluriculturale fondata suivalori comuni a ogni individuo. Aquesto proposito, il vicedecano hadeplorato gli attacchi portati allafamiglia e al rispetto della vita,
attraverso leggi tese a imporre allecoscienze una nuova definizione difamiglia, negando a un bambino ildiritto ad avere un padre e una madre, enon solamente dei genitori, incitando i
malati a precipitarsi nella mortepiuttosto che a battersi per la vita.
Loblio di Dio e gli appelli per la pace.Come si pu evitare che la violenzadiventi la regola ultima dei rapportiumani?, si chiesto Benedetto XVI,secondo il quale senza unaperturatrascendente, luomo cade facile predadel relativismo e gli riesce poi difficileagire secondo giustizia e impegnarsi perla pace. Per il Papa, loblio di Dio elignoranza del suo vero volto la causadi un pernicioso fanatismo di matricereligiosa, che anche nel 2012 ha mietutovittime e che rappresenta unafalsificazione della religione stessa. Diqui lappello alle autorit civili epolitiche, in particolare per la Siria, perporre fine a un conflitto che, seperdura, non vedr vincitori, ma solo
sconfitti, lasciando dietro di s soltantouna distesa di rovine. Appello anche perla Terra Santa, affinch si arrivi a unapacifica convivenza nellambito di dueStati sovrani, dove il rispetto dellagiustizia e delle legittime aspirazioni deidue popoli sia tutelato e garantito.
Prima la vita. Nella parte centrale delsuo discorso, Benedetto XVI ha ricordatoche la costruzione della pace passa perla tutela delluomo e dei suoi dirittifondamentali, primo fra tutti il rispettodella vita umana, in ogni sua fase. Aquesto proposito, il Papa ha salutato confavore la Risoluzione del ConsigliodEuropa che ha chiesto la proibizionedelleutanasia, mentre ha stigmatizzatoquei Paesi in cui si lavorato perintrodurre o ampliare legislazioni che
depenalizzano o liberalizzano laborto.
Non rassegnarsi. Non rassegnarsi allospread del benessere sociale, mentresi combatte quello della finanza:
questa la ricetta del Papa per la crisi,per vincere la quale occorrererecuperare il senso del lavoro e di unprofitto a esso proporzionato. Altrocompito urgente, formare i leaders delfuturo: Anche lUnione europea - hadetto il Papa - ha bisogno dirappresentanti lungimiranti e qualificati,per compiere le scelte difficili che sononecessarie per risanare la sua economiae porre basi solide per il suo sviluppo.Da soli alcuni Paesi andranno forse piveloci, ma, insieme, tutti andrannocertamente pi lontano, ha ammonito ilPapa deplorando le crescenti differenzefra pochi, sempre pi ricchi, e molti,irrimediabilmente pi poveri.
Persone giuste. Per affermare lagiustizia, non bastano buoni modellieconomici, per quanto essi siano
necessari, perch la giustizia si realizzasoltanto se ci sono persone giuste, haspiegato il Papa: Costruire la pacesignifica educare gli individui acombattere la corruzione, la criminalit,la produzione e il traffico della droga,nonch a evitare divisione e tensioni,che rischiano di sfibrare la societ,ostacolandone lo sviluppo e la pacificaconvivenza. La pace sociale, inoltre, messa in pericolo anche da alcuniattentati alla libert religiosa, damarginalizzazioni della religione nellavita sociale e da casi di intolleranza, opersino di violenza nei confronti dipersone di simboli identitari e diistituzioni religiose. Per salvaguardarelesercizio della libert religiosa quindiessenziale rispettare il dirittoallobiezione di coscienza sui principi
di caratteri etico e religioso, radicatinella dignit stessa della personaumana, che sono come i muri portantidi ogni societ che voglia essereveramente libera e democratica.
V
Riconciliare lumanit
Benedetto XVI: proprio loblio di Dio a generare violenza
IlPapa
alCorpodiplomatico
VATICANO, 7 GENNAIO: BENEDETTO XVIHA RICEVUTO IN UDIENZA
I MEMBRI DEL CORPO DIPLOMATICO ACCREDITATO PRESSOLA SANTA SEDE PER GLI AUGURI PER IL NUOVO ANNO
(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)
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Gioved 10 gennaio 2013 11Attualit
il Periscopio di ZetaNon possiamo togliere i sogni ai nostri figliOccorre scommettere sul futuro, prendendo coscienza del presente
Prima o poi i debiti si pagano
Scrivo queste poche note nelle ultime ore del 2012. Metto nero su bianco
alcuni appunti prima della partenza per un veloce viaggio in Africa,assieme al vescovo Douglas e a un drappello di altri cesenati.Spiccheremo il volo mentre in Italia sinfiamma la campagna elettorale. Sisono chiuse da poco le urne per le primarie del Pd che non hannoentusiasmato come alcune settimane fa, quando con la vittoria di PierluigiBersani c stata una buona affermazione di Matteo Renzi.Non voglio entrare nelle questioni partitiche, n in quelle di schieramento. Inquesto momento non mi interessano. In questo frangente mi sta pi a cuorequel che pensa la gente. Si ragiona molto fra amici, nei bar e sui luoghi dilavoro. Finalmente, potrei dire, la politica tornata in cima ai nostri interessi.Non capitava da tempo. gi un dato positivo.Ma veniamo alla situazione dellItalia. Veniamo alle nostre disfunzioni e a chideve mettere una pezza in una barca che fa acqua da tutti le parti. Non hoancora ascoltato nessuno che mi abbia detto: S, vero: abbiamo vissuto al disopra delle nostre possibilit. Adesso ora di pagare il conto. Siamo andati inpensione con quindici anni di contributi. Siamo andati in pensione con unassegno che la media degli stipendi degli ultimi cinque anni. Ogni annoabbiamo fatto quindici giorni di cure termali a sbafo, una settimana diricovero ospedaliero per un check up. No, non un solo conoscente che abbia
ammesso queste storture tutte italiane. Ascoltosolo, o quasi solo, chi sa puntare il dito sullaltro, sulvicino di casa che evade, quellaltro che vive dipolitica, laltro ancora che fa parte di una casta, mamai nessuno che affermi: s, ora di pagare i debitiaccumulati.Siamo un popolo? Siamo una nazione? Il senso
dello Stato ai minimi termini e il continuorichiamo al dopoguerra non fa altro che indignarechi non c pi. Allora cera una nazione che sivoleva riscattare. Ora noto troppa gente arroccata adifendere i privilegi acquisiti. E non sto parlando dipoche eccezioni, ma anche di posizioni di rendita
acquisite quando tutti abbiamo vissuto al di sopradelle nostre possibilit.Ma si sa, i debiti prima o poi si pagano. E se nonpaghiamo noi, pagher chi verr dopo di noi.Questo non ci fa onore. E mi metto in testa, maprendo anche coscienza di questa situazione.Certo, ci sar di certo chi ha fatto anche peggio, chici ha portati fino a questi livelli, ma nessuno pudirsi senza responsabilit.Mario Calabresi nel suo ultimo libro dice che ladifferenza fra i nostri genitori e noi sta nel fatto cheloro sapevano che noi avremmo costruito e trovatoun mondo migliore. Noi genitori di oggi nonabbiamo questa certezza. Ecco, su questo pianoche io non ci sto, come fa intendere lo stessodirettore della Stampa. Dobbiamo fare di tuttoperch anche i nostri figli possano pensare direalizzare qualcosa di grande, fino a comprenderecosa tiene accese le stelle.(776)
DOBBIAMO FARE DI TUTTO PERCHANCHE I NOSTRI FIGLI POSSANO PENSAREDI REALIZZARE QUALCOSA DI GRANDE... (FOTO SIR)
DISCORSO DI FINE ANNO | diFrancesco Bonini la questione sociale
al centro del discorso difine anno del
presidente della Repubblica,ultimo del settennato.Espressione antica, questionesociale, che per attraversa oggitutta lEuropa e questo passaggiodi crisi. C unemergenzadisoccupazione, unemergenza
marginalizzazione,unemergenza famiglie, giovani,donne, Mezzogiorno. Ilpresidente le ricorda, attraverso idati, ma anche e soprattuttoconcrete storie di persone e difamiglie.Assumere francamente laquestione sociale - assumerlacome impegno politico esoprattutto morale - significaper anche affermarnelimpegno per affrontarla esuperarla. Perch il prossimoanno sar ancora certamentedifficile, ma dalla crisi si esceproprio ritrovando, nel tessutosociale, le risorse necessarie alcambiamento, allinvestimento,alla giustizia, alla coesione.
C
Se la questione sociale
attraversa tutta Europa, una delleparole-chiave del discorso e dellaprospettiva di GiorgioNapolitano, ci sono dellepeculiarit italiane. E sono legateai nodi sistemici non risolti, chenon sono solo di tipo economico.Evocano una questione politicae una questione istituzionale,che ha specifici tratti nazionali.Forse proprio qui la ragione delnostro differenziale - la parolanostrana che traduce labusatospread: sotto questi profili datroppo tempo si attendono nontanto una soluzione, ma almenointerventi adeguati.Sulla politica il capo dello Statoconsegna una fulminantecitazione di Benedetto Croce:
Senza politica, nessunproposito, per nobile che sia,giunge alla sua praticaattuazione. Sono parole cheriportano al clima del secondo
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:Anzitutto qualit morale
dopoguerra e, dunque, al fervoredi ricostruzione: ci sono lecontrapposizioni, ma la politicaserve proprio, da un lato, agarantire che queste nonconsumino il sistema, dallaltro,che si prendano delle decisioni. Equesto oggi uno dei nostriproblemi di fondo. In concretospiega la complessa questionedel governo tecnico e mette,comunque sia, tutti iprotagonisti, vecchi e nuovi, dellacampagna elettorale in corso difronte alle proprie responsabilit.
Ma la questione politica - aproposito della quale non mancadi ricordare tutti gli episodi dimalaffare che hanno riempito lecronache di questi mesi -richiama una pi ampiaquestione istituzionale.Anche qui il suo tono chiaro epreoccupato. Ricorda leresponsabilit trasversali per la
mancata approvazione di unaqualsiasi riforma elettorale e piin generale per la trasversaleincapacit di affrontare quei nodidi riassetto e di efficienza delleistituzioni che continuano apenalizzarci gravemente.Serve, per ritornare a unaltraespressione antica, tensionecivile. Questo significarecuperare elementi tradizionali,senso di appartenenza,solidariet, identit, e cosqualit, preparazione,opportunit. Una sintesi difficile,che richiede innanzituttoqualit morale. la stradastretta per cambiare e migliorarele cose e, dunque, ritrovareiniziativa e fiducia.
ROMA, 31 DICEMBRE:IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO, A RETI RAIUNIFICATE, HA INVIATO AGLI ITALIANIIL SUO MESSAGGIO DI FINE ANNO(FOTO QUIRINALE.IT/SIR)
Unione europea e cittadini europei.Innumerevoli eventi nel 2013 per evidenziare una realt pratica
a cittadinanza dellUnione pidi un concetto teorico: unarealt pratica che porta benefici
tangibili ai cittadini: Viviane Reding, vicepresidente della Commissione con delegaalla giustizia, ha riassunto con questeparole il compito e il ruolo che leistituzioni europee hanno assegnato al2013, proclamatoAnno europeo deicittadini. Una proposta significativa se siconsidera che nel 2013 ricorre ilventesimo anniversario dellacittadinanza dellUnione, introdotta dal
Trattato di Maastricht nel 1993, mentremanca un solo anno alle elezioni delParlamento europeo, le qualicoinvolgeranno con un ruolo politicoattivo i 500 milioni di europei degli attuali27 Stati membri, oltre a quelli dellaCroazia, che far ingresso nella casacomune fra sei mesi.Per costruire unEuropa pi forte e amaggiore valenza politica necessariocoinvolgere direttamente i cittadini - haaffermato ancora la rappresentantelussemburghese -. Per questo il 2013 unanno dedicato a tutti i cittadini europei eai loro diritti.A partire dal 10 gennaio - quando si terra Dublino linaugurazione ufficialedellAnno - si svolgeranno innumerevolieventi in tutta lUnione (il programma disponibile sul sito
http://europa.eu/citizens-2013): nonmancheranno dunque convegni,seminari, concorsi, iniziative per le scuolee quelle rivolte agli internauti In talsenso i prossimi dodici mesi potrebbero
L
Oltre
la retoricamodo sar opportuno coinvolgere, almenopotenzialmente, tutti i cittadini dellUnione: iragazzi e i giovani, i lavoratori, gliimprenditori, gli anziani, le mamme e ivolontari, gli sportivi e le persone disabili, lescolaresche e le realtdellassociazionismo Lidea di fondodellAnno, infatti, che ogni cittadino Ue titolare di diritti e doveri precisi, definiti daitrattati e dalla Carta dei diritti fondamentali;ogni persona, dunque, ha il compito dicontribuire alledificazione di unEuropademocratica, unita nella diversit, solidale,sviluppata, aperta al mondo.
Coinvolgendo i cittadini e i mondi vitali (apartire dalle famiglie) dellEuropa intera, sieviteranno - secondo impegno di rilievo - iverticismi e gli elitarismi che in una certamisura si sono evidenziati negli scorsi anni,
quando le proposte degli Anni specialisono giunte a toccare numerose persone,ma trascurandone molte di pi. Sar poiimportante evitare la retorica che pivolte si creata attorno a eventi similari:questanno in particolare potr aiutare afar crescere la sensibilit degli europeiattorno ai propri diritti e doveri chederivano dalla cittadinanza europea, macerto da solo non sar sufficiente adaffermare una piena cittadinanza,concetto avvertito da una parteminoritaria della popolazione Ue.Ecco dunque un ulteriore impegno: per farcrescere tale cittadinanza, sar opportunoribadire, nelle varie occasioni offerte nelcorso del 2013, i capisaldi del processostorico di integrazione (a partire dallacostruzione di unEuropa di pace) elampio ventaglio dei diritti affermati daitrattati comunitari: espressioni, queste, diuna comunanza di principi chedovrebbero fare dellUe pi di unasemplice organizzazione politica ma, comespesso si afferma, una comunit di valori.Sar poi essenziale lasciar trasparire laconcretezza dellazione Ue per la vitadei cittadini, mostrando che la politicaeuropea, in un equilibrato rapporto conquelle nazionali definito dal principio disussidiariet, porta vantaggi reali epositivi per la vita delle persone; eulteriori risultati potrebbe creare se il
percorso comunitario fosse coerente,coraggioso, lungimirante e allaltezzadelle sfide imposte in questa nostraepoca.
Gianni Borsa
ricalcare quella certa vivacit riscontratanegli anni precedenti, quando, ad esempio,si voluto sottolineare il temadellinvecchiamento attivo e la solidariet trale generazioni (2012), oppure il valore delvolontariato (2011), la lotta alla povert eallesclusione sociale (2010), la creativit e lacapacit di innovazione (2009), il dialogointerculturale e interreligioso (2008).Occorrer arrivare in ogni angolo dEuropacon le manifestazioni legate allAnno deicittadini: nelle capitali Ue (Bruxelles eStrasburgo) e in quelle nazionali, daStoccolma a La Valletta, da Londra a Sofia,
passando per Madrid, Roma, Varsavia; senzaescludere cittadine di medie e piccoledimensioni, e neppure i comuni o le regioniperiferiche, con la volont di portareovunque il messaggio dellAnno. Allo stesso
IL 2013 STATO PROCLAMATOANNO EUROPEO DEI CITTADINI(FOTO SIR/CE)
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7/30/2019 Corriere Cesenate 02-2013
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Gioved 10 gennaio 201312 Cesena
nepifania nellEpifania: il 6gennaio presso la parrocchiadi SantEgidio a Cesena stato inaugurato il nuovo
oratorio, intitolato al beato PierGiorgio Frassati. I lavori nel pianointerrato, durati da maggio anovembre con un costo complessivoattorno ai 70mila euro, hannoportato a un completorinnovamento degli spazi dedicatialle attivit di bambini e ragazzi. I
U
Parrocchia di SantEgidioRinnovato loratorio
Spazi pi accoglienti e funzionali per migliorare lattivit educativa
locali, comunemente chiamati "lesalette", sono utilizzatiquotidianamente per catechismo,incontri di gruppi parrocchiali, Acr eScout, feste di compleanno.I lavori hanno portato a unasanificazione e messa in sicurezzadegli ambienti: gli impianti elettricoe idraulico sono stati rimessi anuovo; si procedutoallabbattimento e alla ricostruzionedi muri divisori per dare maggiore
luce e aria alle salette. Prima siaffacciavano su un corridoio, mentreora hanno "bocche di lupo" rivolteallesterno.
In precedenza erano cinque, ma unarestava spesso chiusa perch adibitaa deposito di strumentazionemusicale e gli spazi fruibili eranostretti e sovraffollati. Ora le salettesono quattro, pi ampie, e ilcorridoio di collegamento statoarretrato allinterno del pianointerrato.Permangono un salone, ora sala-giochi con biliardini e tavolo daping-pong, totalmente dipinto dairagazzi, una sala di mediadimensione e un bagno.Lo spazio officina stato ridotto,risanandone una situazione diumidit e ricavando una "tana" per ilupetti e un nuovo bagno pi lalavanderia.Tutti i locali sono stati pavimentati e
tinteggiati a nuovo.I lavori hanno interessato anche ilterrazzo situato fra chiesa ecanonica, dove si posto rimedio auninfiltrazione con un massetto diisolamento, e la scalinata sul cortileantistante la parrocchia, che statarifatta."Gli ambienti ora sono sani e sicuri -ha commentato il parroco donGabriele Foschi -; i ragazzi sarannoaccolti in un luogo pi consono alleattivit educative".
Claudia Coppari
San Carlo | Festa della Materna
La scuola dellinfanzia del Bambino Ges di San Carlo ha festeggiato il Natale contre serate, divise per sezioni, con la partecipazione del parroco don GiovanniSavini, delle suore ancelle, dei genitori e parenti dei bimbi e delle insegnanti.Ogni sezione ha rappresentato con canzoni, danze e poesie lattesa del grandegiorno del Natale e ha permesso cos a tutti i presenti non solo di emozionarsi,ma di ritrovare il senso del Natale.
Ritrovo | Compagni di scuola
Si sono ritrovati dopo trentanni. Alcuni alunni di terza della media numero 2 di viaPascoli si sono incontrati, nei giorni scorsi, per una rimpatriata. Era presente anche laprofessoressa Santarelli. (Pippofoto)
Brevi
Open day al LiceoImmacolataIl liceo delle Scienze umane"Immacolata" organizza, per sabato12 gennaio dalle 15 alle 18, un open
day per studenti e famiglie.In tale occasione sar possibilevisitare gli ambienti della scuola,guidati dagli insegnanti e daglistudenti stessi, che ne mostreranno leprincipali peculiarit educative edidattiche. Si potr partecipare adalcuni laboratori e attivit checonsentiranno agli studenti in visita disperimentare dal vivo alcune delleesperienze tipiche degli indirizzidellIstituto. Il liceo delle Scienzeumane ha cinque indirizzi: sportivo,musicale, spettacolo, artistico elinguistico. Il Liceo disponibile pervisite e informazioni anche nei giorniferiali dalle 8,30 alle 12,30, oppure suappuntamento.
CeliachiaIl primo incontro del ciclo Conferenzea teatro si svolge marted 15 gennaioalle 20,30 al teatro Verdi di Cesena.Titolo della serata: "Allattamento,celiachia e comportamentoalimentare. Oltre a Dino Alverni,presidente regionale dellAssociazioneitaliana celiachia, intervengono idottori Francesco Ciotti, GiancarloBiasini, Giancarlo Cera