CORRIERE - AVIS Torino

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N. 5 – settembre-ottobre 2011 – Sped. in abb. post. art. 2 comma 20/c legge 662/96 – Filiale di Torino – A cura dell’Avis Comunale di Torino via Piacenza, 7 - 10127 Torino – Da restituire al mittente presso CMP - Torino Nord – L’editore si impegna a pagare le copie non recapitate. CORRIERE

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N. 5 – settembre-ottobre 2011 – Sped. in abb. post. art. 2 comma 20/c legge 662/96 – Filiale di Torino – A cura dell’Avis Comunale di Torinovia Piacenza, 7 - 10127 Torino – Da restituire al mittente presso CMP - Torino Nord – L’editore si impegna a pagare le copie non recapitate.

CORRIERE

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2 S O M M A R I O

Corriere AvisDirettore responsabile

ALESSANDRO FISSOCaporedattore

GRAZIANO CESTINOCon la collaborazione di

Marina Marchisio,Patrizia Orrù

e del consiglio direttivo dell’Avis comunale diTorino, dei responsabili dei gruppi anziani, gio-vani, aziendali e del CCS (Centro CulturaleSportivo “Luciano Penna”)

Direzione, redazione e amministrazione10127 Torino, via Piacenza 7Tel. (011) 613.341 – Numero verde 800.265.508

www.avistorino.itIndirizzo [email protected]@[email protected]

Regionale [email protected]

Registrazione Tribunale di Torinon. 1250 del 24-7-1958

Conti correnti postali:– Avis comunale Torino 26146100– Fondo solidarietà Avis 27891100

Videoimpaginazionela fotocomposizioneVia San Pio V, 15 - 10125 Torino

StampaAGAM12100 Madonna dell’Olmo (CN)

Associatoall’Unione StampaPeriodica Italiana

Registrato dalla Ulrich’s InternationalPeriodicals Directorydi New Providence, N.J. (USA)

Copertina: I grandi musei torinesielaborazione di Giorgio Debernardi

N. 5settembre/ottobre 2011Sped. abb. post.

CORRIERE SOMMARIO

3Editoriale

di Sandro Fisso

di Corrado Camandone

4 Statistica

5Portiamo i nostri bimbialla Befana Avis

6Altri volontari premiatiil 16 ottobre (secondo elenco)

21Pane al pane

di Elio Blancato22Il ruolo degli enzimi

9Il problema del sangue

25Efficiente, bello e inutile

di Camillo Brero

11Quanti erano i donatoriin Italia nel 2006

di S.F. 26Storia minore

di Renzo Rossotti

12Rinnovata la convenzionecon la Sardegna 27

Le mostre e gli artisti

di Angelo Mistrangelo

13Malattie tropicali emergenti

14Calendario prelievi

28Filatelia

di Renzo Rossotti

15Dal viaggio a Berlino

di Maurizio Macchi

29Le cartoline del 150°dell’Unità d’Italia

di Renzo Rossotti

di Igino Arboatti

16Commemoriamo i nostri defunti

di G.C.

30Promemoria per i Donatori

17L’attività dei podisti avisini

31Anagrafe avisina

32Il programma della Giornatadel Volontario, 16 ottobre 2011

20Dal gruppo Monopoli di Stato

18I prossimi viaggi di Gianni e Marina

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3 E D I T O R I A L E

N on di rado tra i Volontari che quotidia-namente si presentano alle nostreunità di raccolta per compiere la lorodonazione, ci sono mamme e papà

accompagnati dai loro figlioletti. Piccoli bambiniche sostano tutto il tempo necessario ai loro cariper effettuare il prelievo e, come sempre accade,si informano per ca-pire che cosa stia suc-cedendo. E sempretrovano risposte alleloro domande: da al-tri parenti presenti oda altri donatori inattesa del loro turnoper il prelievo; i ra-gazzi ricevono le no-tizie richieste che da-ranno vita alla loro interpretazione.

Siamo comunque certi che nessuno spot, nes-sun manifesto o locandina possano avere analo-ghi risultati nella formazione dei nostri giovani.

Che essenzialmente imparano a vivere acco-gliendo anche gli insegnamenti che i loro cari of-frono, soprattutto con il loro esempio.

Non è raro che tra i Volontari periodici iscrittialla nostra sezione avisina ci siano intere fami-glie: mamme, papà e figli maggiorenni, tutti do-natori di sangue, plasma o piastrine.

È diventato quasi un obbligo, anche per le as-sociazioni socialmente utili, promuovere cam-pagne pubblicitarie per cercare di ottenere al-meno il turn-over di quanti debbano terminarela loro gara di solidarietà umana, non per lorodesiderio ma per avere raggiunto i limiti di etàod il sopraggiungere di malanni che ne sconsi-gliano il prosieguo della loro umanitaria atti-vità.

Ma purtroppo sia per gli scarsi mezzi finanzia-ri disponibili (e nessun ente preposto accordagratuità o sconti all’Avis) sia per il quotidianobombardamento che i produttori e venditori dibeni di mercato non esitano a compiere quotidia-

namente, i pochi bus con gli spot dell’Avis pas-sano quasi inosservati.

Talvolta, che in futuro speriamo non si ripeta,i media hanno dato notizia sulla presunta man-canza di sangue per aiutare i sopravvissuti dagravi incidenti od improvvise catastrofi (che ingenere provocano più morti che feriti).

Come risultato,questi appelli nonconcordati con le As-sociazioni di donato-ri hanno provocatoaddirittura un rallen-tamento nell’esecu-zione delle operazio-ni eseguite dagli ad-detti a prelievi, con-trolli e distribuzione

del sangue umano e dei suoi derivati, il tutto dovu-to alla fiumana di improvvisati donatori, mossi daipressanti appelli mediatici.

Con il rischio, per i servizi trasfusionali, dinon essere più in grado di evadere nei tempi do-vuti le normali richieste di sangue. Che annual-mente in Italia erano indicate tra i 2 ed i 3 mi-lioni annui di unità di sangue, plasma e piastri-ne oltre ad un numero imprecisato di emoderi-vati (come l’albumina, il fattore VIII, il fibrino-geno e le immunoglobuline, che importiamo ingran parte dall’estero).

A titolo informativo, e soprattutto per i giova-ni che si interessano del problema, riportiamouno stralcio di quanto l’ematologo prof. Maz-zingo Donati inserì, con il titolo “La situazionein Italia”, nell’interessante volume “Il proble-ma del sangue” edito nel 1977 dalle EdizioniRemo Sandron di Firenze che, nonostante i 34anni trascorsi, ci sembra tuttora valido nellamaggior parte dei punti trattati.

Tutto è discutibile. Ma talvolta i numeri rendo-no maggiore giustizia delle parole che sottoli-neano alcuni particolari aspetti della nostra vita.

SANDRO FISSO

L’AVISÈ UNA GRANDE

FAMIGLIA

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4 S T A T I S T I C A

CONFRONTO TRA IL 2010 ED IL 2011 - GENNAIO-AGOSTOSANGUE INTERO

PLASMAFERESI

PIASTRINOAFERESI

PRELIEVI MULTIPLI

UNITA’ RACCOLTE

UNITA’ RACCOLTE PER CENTRO DI RACCOLTA

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5 V I T A A S S O C I A T I V A

Manifestazione riservata agliiscritti all’Avis Comunale di To-rino per i loro figli, fratelli e ni-

poti di età non superiore ai 12 anni.Quota d’iscrizione invariata: 5 euro per

bambino prenotato che riceverà un paccodono contenente tre giocattoli per un va-lore di almeno 25 euro che i parenti po-tranno ritirare presso la sede Avis dovehanno effettuato la prenotazione a partiredal 14 novembre prossimo e sino al 6 gen-naio 2012 con i seguenti orari: giorni fe-riali dalle 8 alle 12,30 e dalle 14 alle 18,30e sabato e festivi (6 gennaio compreso)dalle 8 alle 11,30. La lettera di prenotazio-ne che verrà consegnata per ogni prenota-to consentirà alle rispettive famiglie l’in-gresso al Palaolimpico di via Filadelfia 82dove ai bambini presenti verranno regala-ti 3 gettoni che potranno utilizzare per ot-tenere gratuitamente i regali disposti suibanchi, suddivisi per il numero di gettoni(da uno a tre) occorrenti per ottenere ilgiocattolo prescelto (compresa anche unaserie di libri per ragazzi).

Altri regali si potranno ottenere ver-sando 5 euro (che al netto delle spesel’Avis devolverà al “fondo solidarietà”che gli iscritti più bisognosi potranno uti-lizzare per ottenere un rimborso parzialeo totale delle spese sostenute per effet-tuare esami a tutela della salute familia-re); con 5 euro, ripetibili per giocare an-che più di una volta, i bambini otterranno3 gettoni da inserire in apposite macchi-nette presenti nel capiente Palaolimpico.Nelle macchinette ci sono palline di co-lore diverso, e ciascuna di loro vale ilpunteggio previsto dagli organizzatori eriportato negli appositi tabelloni leggibi-li da tutti. Consegnando le palline al ban-co previsto e facilmente riconoscibile, sipotranno scegliere i regali disponibilicon l’indicazione del punteggio occor-rente per il loro ritiro; biciclette, moto-rette funzionanti a batteria, bambole epeluche di ogni dimensione, ed innume-revoli giocattoli di società o comunqueadatti per i bambini, sono a disposizionedi chi vorrà concorrere e portare, con unagioia in più per i propri bimbi, un soccor-so ai meno fortunati attraverso il “fondo

di solidarietà” realizzato dall’Avis con, eper, i propri iscritti.

Come ogni anno una schiera di Volonta-ri si impegna, gratuitamente, per confezio-nare i pacchi dono della Befana Avis. A lo-ro la gratitudine del direttivo e di quantipotranno beneficiare della loro iniziativa.A tutti coloro che vorranno prenotare i

propri bambini una sola raccomandazio-ne: prenotate al più presto presso le segre-terie di Torino, via Piacenza 7 e Pianezza,via Torino 19 ovviamente collegate viainternet per evitare errori o indesideratidoppioni. Grazie a tutti per l’attenzione.

CONSIGLIO DIRETTIVO

ANCHE QUEST’ANNO L’AVIS DI TORINOORGANIZZERÀ LA FESTA DEI BAMBINI

Al Palaolimpico in occasione della tradizionale Befana

FFAC SIMILE

AC SIMILE

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6 B E N E M E R I T I A V I S I N I

LA GIORNATA DEL VOLONTARIO

Acompletamento dell’elenco dei volontari che verranno premiati il 16 ottobre 2011 pubblichiamo i no-minativi di coloro che per motivi vari non erano stati inseriti.

Ecco l’elenco dei volontari che saranno premiati

DISTINTIVO IN RAME (8 donazioni)

ABRIANI SimonaADORNO MartaALLEGRINI Adriano

ANDREOLA GiuseppeANDREOLETTI FabioANDRONACO AmedeoARCA AndreaARRIGO GianlucaAVIGNONE Elenia Rita

BALLERIA FabrizioBALLESIO AntonellaBALORDI Maria Paola

BARBAGIOVANNI PISEIA Melania

BARBERIS EleonoraBARBERO ManuelaBARILATI MassimoBARTOLINI ValerioBASSO LucaBELLINTANI CristinaBERNABE GALICIA

Elvira JuanaBERTONE EmanuelaBERTONE GabriellaBETTINARDI LucaBIANCHI StefanoBIFANO RobertoBIGNOTTO MariasilviaBISACCIA AlessandroBOASSA StefaniaBOGGIO ClaudioBORDIGA TizianaBORTOTT MaurizioBOSSOLA SusannaBOVERO AndreaBOVIO AlessandroBOVIO SilviaBRIZZI DanielaBRUNAMONTE FabioBUCCELLI IlariaBUMBACA AgneseBUONTEMPO Marco

CAGGIATI AlessandroCALIANDRO DianaCALIENDO Giampiero

CAMASSA CosimoCAPIRONE ValerioCARLONE EttoreCARRETTO MarcoCARUSO DanieleCASCELLI GuidoCASERTA AnnunziataCASTIGLIEGO LucaCATALANO AndreaCELLA Francesca

CENNA ClaudioCHIAVERO RosinaCHITI Alessandra Assunta LidaCIANCIO AlessandraCIANO ChiaraCIUFFREDA SavinaCIULLA PietraCOLTURI PieraCORTESE MarcoCOZARIUC Mircea NicolaeCRISCENTI Vincenzo

DALMASSO TizianaDAMIANI MaurizioDANESIN Carlo

DARDANO ClaraDE BONIS MicheleDE PASQUALE AntonioDE TROIA MariaDEL TIN GianluigiDELIGIA GiampietroDEMURO DomenicoDICARLO GiuseppeDOBOS GabrielDONZELLA DanielaDUFOUR Manuela

EL GUIDILE Khadija

FANTAUZZI ZAMBRANO Ilse Marisela Agustina

FARAGI GiuseppeFERRARIO ErmannoFERRERO MaurizioFINELLI AntonioFINELLI Carmine DomenicoFIORE ClaudioFOGLIASSO ValterFORLIN TizianaFORMICHELLA Alberto

GAIONI PaoloGALLO LucaGARELLI Emanuela

GARIGLIO MarcoGARZONE RitaGASPERINI FulvioGASTALDI AmbraGAY VincenzoGERLIN BarbaraGERLO FabioGHIGO Micol

GIANGRECO CarmelitoGIARRIZZO LuigiGIOANNINI EraldoGIORDANO Rino RobertoGIOVANNINI ElisaGNESI IvanGOLA MattiaGRANZIERA DarioGUARASCIO OrlandoGUIDETTI MichelaGUIZZARDI Raffaella

IBBA GemilianaINGALLINA Giovanni Salvatore

IRATO ElisaIRRERA PaolaISNARDI Luca

KHARMANDAR Ali

LALIA GianfrancoLAMANNA Chiara IreneLAUDISIO Maria

LEMAIRE FloreLENZA Orazio DavideLEONCINI LucaLIBERO LucaLO MONACO PieroLONGO ErsiliaLONGOBARDI VincenzoLOPRETE Donatello

MACCARI CinziaMACRI’ DomenicoMADONIA Giovanni

MAGLIANO AntonellaMAGNONE LucaMAINA AlbertoMANAI PatriziaMANCINI GiulioMANCUSO ManuelaMANZON EnricoMARCER AlessandraMARIANO FrancescoMARITANO MarcoMARRAS PaoloMASCIA MaurizioMASSARIELLO FedericoMATERA LaraMAZZA MarcelloMENDOLICCHIO SimoneMILANI Dario

MILETI PietroMILONE FrancescaMISBAH SafiaMORANDI AndreaMORELLO DavideMORETTI PasqualeMORGANTE StefaniaMORRONGIELLO JessicaMUNARI DanieleMUSU Paolo

NAPOLI PasqualeNESTA AndreaNIDASIO Davide

NUZZO Maurizio

ODDO GabrieleOLEYNIKOVAEkaterina

PALMA MauroPALMIERI ClaudiaPANAZZOLO Desiree

PATTI FrancescaPAVONE SerenaPEGORIN AlessandroPEROSINO RobertoPERRAZZELLI MarcoPERROTTA BenedettoPETROSILLO DavidePIAZZA BeniaminoPICARDI MarcoPILOTTO PaolaPISANO LuigiPITOSSI PaolaPOGGIO LucianoPOLIZZI SalvatorePOPA Elena CrinaPOSCA FrancescoPRATELLI Maria Elisabetta

RABOL RikkeRACCA FrancescaRADETTI Luca

RAFFAGNIN DarioRASCANO DarioRAVANI RobertoRESTUCCIA MassimoREYNOSO Osvaldo EstebanRICCA FilippoRICUPERO MarcoRIGGI ChristianRIVIERA DarioRIZZI GiuseppeROSSI Giuseppina

ROSSO PiergiorgioROVIERA CinziaRUBINI StefaniaRUBONI Paola

SACCHI GianniSALVEMINI PatrizioSANDRONE Raffaela

SANFILIPPO TABO’ Tindara

SANSOLDI CristinaSARTORI GraziellaSATURNINO LauraSCARAMUZZO MauroSCARFONE LuigiSCARPINATO LoredanaSCICOLONE GiuseppeSELVAGGIO MatildeSEQUENZIA AlfredoSIGGIA LilianaSIMONATO FrancaSORRENTI Domenico

SalvatoreSPICOLA EmanuelaSTIGLITZ Serena LuisaSTORACE MarioSTURMA SergeSULCENI Ilir

TARDANICO TinaTERRAMAGRA Federica

TIANI GiuseppeTISCI Damiano MaurizioTOSCANO GiuseppeTREVISIOL MaurizioTRONO AlbertoTUCCIO RosarioTULIPANO GiovambattistaTUMIOTTO ValeriaTUNINETTI GiuseppinaTURRO Pier Luigi

VAGLIO BIANCO LucaVERA RobertoVERGADORO Mariano

VIGATO PaoloVIGGIANO AngeloVIGLIAROLO MariangelaVIGOROSO SilviaVIVIANI Bruna

ZOLLA Emanuela

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7 B E N E M E R I T I A V I S I N I

DISTINTIVO IN ARGENTO (16 donazioni)

ABBATTISTA JacopoALBARELLO RobertoALFONSO Giovanni

AMORUSO FabioANDREOSE MarcoARCAINI LucaARGENIO AlfonsoARIENO PietroARMELLINO Flavio

BALMA GiorgioBALSAMINI SilviaBARBERO Luca

BARON MauroBASILIO StefanoBASSIGNANA VittorioBEJAN Mariana C/o RindoneBELLAMINO

Maria FrancescaBERTOLUSSO LoredanaBERTORELLO RobertoBIANCHI MaurizioBIRINDELLI MarcoBOLEA StefanoBONOMELLI AttiliaBONZANINO PaolaBRACCIO MaurizioBRUGNONE FrancescoBUCCI EusapiaBURZIO Claudio

CAPELLO MariaCAPUANO LucaCASSETTA Katia

CASTAGNERI FabrizioCAVAZZINI Marisa ElideCELESTE Bernard

CHIARLE MarcoCILLIS Giovanni IvanCOFANELLI SergioCOFFANO BarbaraCONTU Anna MariaCORCIONE MassimoCOSTA ValeriaCOTTINO AldoCROCE Carlo

D’AMIANO CarmelaD’AVERSA ClaudioDE DONNO Giuseppe

DE PROSPO MariapieraD’ELICIO RiccardoDIANATI FaustoDURANDO AlessandraD’URSO Maria Letizia

FALCONE FrancescoFAMIGLI GianniFASOLO Giancarlo

FAVERO DeborahFERRARIS GiovanniFERRO LucaFICARRA LorenzoFISCHIETTI GiuseppeFORTUNATO MicheleFRANCESE Paola

GAMBA MarcoGANGI PaoloGASPARETTO

Roberto AchilleGAVIGLIO MauroGENOCCHI BarbaraGERACITANO Teresa

GIANNETTA SergioGILI ClaudioGIOVANNOZZI MarcoGIRAUDO Emilia In NotaGIVONE FedericaGOMEZ VILA Maria JesusGOZZI SabinaGUARIO VittorioGUERCI AlbertoGUGLIELMI SamanthaGUZZINATI Fabrizio

INTORCIA Federica

LANZINI LucaLENTINI SilvioLIBERATI Alessio

LOMBARDI PatriziaLUCCHESE Mario

MAGGI GiovanniMANDOLFO Alessandro

MANUELE MassimoMARENGO GianmariaMASCARELLO PaolaMASERA MauroMASSE’

Maria ElisabettaMASSONI RobertoMEI BrunoMUO’ DanieleMUO’ ValterMUZZARELLI Marco

NADEJDE Codrin FrancisNARDELLA Giuseppe

PALMIROTTA DarioPAPARELLA LuigiPAVANELLO Fabio

PELLICHERO EnricoPERRINI AnnibalePICCIONE FabioPIRISI LoredanaPRATO RossanaPUGLIESI LetiziaPULPITO Eva

QUARTU MassimilianoQUATTROPANI Daniele GiuseppeQUERCIA Silvana

RANDISI DanielaRASI WilliamsRE Giacomo

RIENZI GianfrancoRIGO PaoloRINALDI MarcoRIPOLLINO RobertoRIVELLINO AliceROMAGNOLI GabrieleROMANELLI RobertaROMANETTO DomenicoROSSI RobertoRUGGERI Diego

SAGLIETTI LauraFrancaSAITTA Stefania

SANDRI MarcelloSANNA Francesco GrazianoSAVIO Filippo TommasoSCARAMUZZO ArmandoSEGRETARIO LucaSINOPOLI LucaSIRSI RoccoSIVIERO MauroSPATERI MaddalenaSPERTINO SimonettaSPINELLO MarialindaSUNDAS Rina

TAGLIENTE FrancescoTALARICO AlfonsoTARENGHI Giuseppe

TESSER FedericoTIMPANO GiuseppeTOBALDO FredericTORREANO MARTINETTO

MarioTORTORELLI CelestinoTREMATORE EzioTRIGOLO AlessandroTROMBOLA Egidio

UGUES Isabella MariaCostanza

VALENTI SilvanoVARAMO GiovanniVIARENGO Andrea

ZOCCO SarahZOPPIS LANGHI Carlantonio Gianpaolo

DISTINTIVO IN ARGENTO DORATO (24 donazioni)

ACCOSSANO BrunaMariaANDRIOLO Pier Giorgio

ANGELONI Christian Heros

BACCARANI Elena MariaBARELLA Milena

BELLAPIANTA SoniaBENSI MarcoBERTO FabioBIANCIOTTO MarziaBIANCO CarloBITONDO DavideBONCI LucaBONDAVALLI ClaudiaBRIZIO TizianoBRUNO VincenzoBRUSSINO PaoloBUTTINI Walter

CANGIANO EnzoCANTALUPO Mario Carmelo

CAPITOLO GuidoCAPORETTO GianlucaCARACCIOLO AngeloCARENZA PasqualeCARRE’ LucaCASTELLI FabrizioCAVALIERI LuigiCAVUOTI Clementina

CECERE GiancarloCIAVARELLA GiuseppeCIAVARELLA GiuseppeCICOGNA DariaCIRCOLONE AlessandroCLARIZIA PieroCLEMENTI FulvioCODA ArmandoCOLOTTI DomenicoCOLUCCI CarmenCORNAZ XavierCORTESE BrunaCOSTAGLIOLA Alessandro

DE GASPERIS MassimoMarioDEBELLIS Francesco

DEGANI MaurizioDELZETTI CliveDI GIOIA Giuseppina

ELLENA AlbertoERCOLANO Vito

FARACI GiuseppeFASANO MicheleFAZZARI Antonio

FERRARIS AlessandroFERRERO LucaFONTANA AlessandroFREGUIA Elisabetta

FRIZZARIN ClaudioFULGENZI PaoloFURANO Rocco

GALLICO CarmelaGIOLO GianlucaGRIFFA Massimo

IANNELLI NicolaINSERVIENTE Enrico

LABATE Carmelo RobertoLAGROSA AngeloLANDI Michelina

LAZZARINI Pierluigi

MAGGI SilvanaMAINA AldoMALANDRINI

AntonioMARAUDA GianlucaMARCHISIO MarcoMASCI Marco FrancescoMASSARO DanieleMESSINA SantoroMESTICHELLI MassimoMILITANO AntonioMINISCALCO TizianaMONTINARO LuigiMORLINO Anna MariaMURRU Massimo

ORSITTO Ciro

PAGANI MauroPANCOTTI EnricoPAOLELLA Vincenzo

PAPARELLA VincenzoPENA Monica Del PilarPENNA EdoardoPERRONE OscarPICERNO MichelePIRAS LucianoPISTILLO DomenicoPIZZICOLI NicolaPOFFA EnricoPUDDU PietroPUGLIESE Vito

QUAGLIA FulvioQUARONA Federico

RINETTI LucianoRIPEPI PatriziaRIZZI Paola

ROLLE RobertoROMANO MarcoRONCUCCI MassimoROSAMILIO DamianoROSSI SilviaROSSO Paola

SACCONI ClaudioSALTO AnnaSANTACROCE Giuseppe

SCAZZI KatiaSCHELLINO AndreaSCIRE’ FabioSEGGIOLI RaffaeleSIMONETTA DomenicoSONCIN GiovanniSPAMPINATO GiovanniSPARACINO AntoninoSPARACO SabrinaSPECIALE FrancescoSTURNIOLO Giacomo

TESTA RobertoTODARO CarmeloTROTTA Pietro

TRUSSARDI Vincenzo

UCCELLI Felice

VALENTINO MicheleVANOLO AlbertoVERCELLINO

MassimilianoVITOLO Sabrina

ZANETTI SabrinaZOPPEGNI Cristina

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8 B E N E M E R I T I A V I S I N I

DISTINTIVO IN ORO (50 donazioni)ALAIMO Calogero

ALESSANDRIA Maurizio

AMATO FilippoANFUSO AntonioARENA Loredana

BARBIERI FatiminaBARBINI AndreaBORTOLOTTI Davide

BRIGNOLA Giovanni

CALANDRA OrazioCAPONE FulvioCASULA Giuseppe

CELLITTI PietroCILLI VincenzoCOCHIS Gianluca

COLLOCA TizianaCOPPOLELLA AntonioCORNO Federico Giuseppe

DALMASSO BrunoDE FAVERI RobertoDEL PRINCIPE Andrea

DI FRENZA CataldoDOMENICHINI Moreno

FAVA Pietro AlessandroFONTANA Paolo

GALLIZIO RobertoGENNARI Mariateresa

GHIA Alberto

GIRARDENGO Flavio

IAVAZZO Antonio

LUCA’ Renato

MANCINI MassimoMARCHESI RiccardoMARONE

GiuseppeMASIN MaurizioMASSARO PasqualeMILANESIO FrancoMINOLA Germana

NOTA Claudio

ODDO Gian CarloOLIVERI EmanueleOLOCCO Andrea

Giovanni

PASQUERO PaoloPERNIGO PierluigiPIZZO Alfredo

PLANETA Giuseppe

SALERNO Mario CarmeloSAVASTA AlessandroSCALAMBRO Paolo

SCHEMBRA Rosa

SERRANO’ Maria GiovannaAngela

SOCCIARELLO StefanoSORRENTI ValterSTRATTA Marco

TRONO Patrizia

VENTURA GabriellaVIETTI MICHELINAGinevra

ZUCCO Marco

BARBERO Pier Giuseppe

DRAGO Francesco

FRANCO Carlo

GORIA Ezio Carlo

MARCHETTIGiovanni

LORENZATOGraziano

ZAMIRI Carlo

DISTINTIVO D’OROCON SMERALDO(100 donazioni)

CASETTA Aldo Franco

DELFINO Paolo

MORETTIGiuseppe

RINAUDORenato

SANTELLA Ermete

DISTINTIVOD’ORO CONDIAMANTE

(120 donazioni)

ARIAUDO Agnese

BEVILACQUAGiuseppeBUSSO Vittoria

COLOMBO RobertoCOSTANTINOMario

FERRO FrancescoFRANCHINI Marco

FURGIUELE Enzo

MONASTROAlfonso

PRONO Roberto

ROVIERA Cristina

STERPIN Valter

ZAPPALA’ Antonio

DISTINTIVO D’OROCON RUBINO(75 donazioni)

800265508IL NOSTRO NUMERO VERDE PER DONARE: DOVE, COME E QUANDO

Questo il numero verde acquisito dall’Avis Comunale di Torino a cui si po-tranno rivolgere parenti, amici degli avisini e quant’altri desiderino avereinformazioni su dove, come e quando compiere la loro prima donazione.

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Il problema del sangue presenta dei risvolti diversi a secondadelle caratteristiche sanitarie e ambientali, ma è comune unprogressivo aumento della richiesta senza un corrispondente

aumento dell’indice di donazione.Vari e diversi sono i motivi della crescente richiesta di sangue:– l’estendersi ed il miglioramento della terapia trasfusionale;– il progredire della tecnica sanitaria e dei metodi di assistenza;– l’allungamento della vita media dell’uomo;– l’abuso del sangue (supply plus demand equals excess);– l’aumento degli incidenti e degli infortuni;

a ciò va aggiunto un difetto di coordinamento e riferimento nel-la gestione del sangue, per cui non tutto il sangue disponibileviene adoperato e rimane giacente dove non occorre.

Si verificano anche delle situazioni particolari che incidonosulla richiesta, pur non essendo determinanti: ad esempio in Ita-lia esiste una malattia, il morbo di Cooley, molto più frequenteche in altri Paesi, tali pazienti sono mantenuti in vita solo concontinue trasfusioni.

Come premessa è da tener presente che il parametro delle do-nazioni di sangue ottenute per campioni di popolazione varia daun paese all’altro e all’interno di uno stesso paese.

Ciò acquista un particolare valore esaminando il comporta-mento della popolazione italiana, come cercheremo di osserva-re nel contesto di questo capitolo.

Si è detto che alla maggiore richiesta non corrisponde un pro-porzionale aumento della donazione. È necessario pertanto pre-vedere un equilibrio fra domanda e offerta attraverso un presu-mibile fabbisogno. Il fabbisogno del sangue si calcola general-mente partendo dal numero dei posti letto per ammalati acuti,prevedendo una media di impiego di 5 unità annue di sangue perogni posto letto (indice trasfusionale di 5:1).

Tale indice sale a 7:1-8:1 per ospedali specializzati in alta chi-rurgia, in divisioni di ematologia e traumatologia, per città conalto numero di posti letto disponibili anche per ammalati prove-nienti da altre regioni o da località diverse della stessa regione. Lestatistiche provano che una notevole percentuale di ricoverati ingrossi complessi ospedalieri non è di origine locale. Ciò compor-ta la necessità di una compensazione nel settore del sangue, per-ché non si può chiedere ad una popolazione, in modo continuati-vo, più della media normale. È a questo punto che assume parti-colare importanza un collegamento, su vasto territorio non infe-riore alla regione, attuabile tramite un «centro di riferimento»che coordini tutte le attività in questo settore.

Calcolando il fabbisogno di sangue in Italia su un indice tra-sfusionale di 5:1, ritenuto abbastanza valido dovunque, si arrivaal numero di 2.500.000-2.600.000 unità di sangue occorrenti an-nualmente, mentre la raccolta attuale, secondo cifre puramenteindicative e non ufficiali (vedi tabella seguente), si aggira sulmilione e 450.000 unità annue. Citiamo a titolo di cronaca unastatistica pubblicata su un Rapporto del Consiglio d’Europa(European Health Committee – Co-ordinated Research in BloodTransfusion – 1974 Programme) la quale assegna all’Italia la ci-fra di due milioni di donazioni nel 1973 con un indice di 36,4 do-nazioni per mille abitanti.

UNITÀ DI SANGUE RACCOLTE IN ITALIA NEL 1975

Regione Unità Numero Donazioniraccolte abitanti su 1000

al 31/12/75 abit. (*)

Liguria 71.000 1.867.450 38Umbria 20.000 795.246 25,1Calabria 40.000 2.034.448 19,7Toscana 100.000 3.566.696 28,1Lombardia 310.000 8.837.350 35,1Emilia Romagna 182.000(**) 3.935.722 46,2Piemonte 170.000 4.541.789 37,4Friuli Venezia Giulia 48.000 1.244.595 38,6Trentino Alto Adige 20.000 866.484 23,1Marche 23.000 1.390.400 16,5Campania 56.000 5.280.651 10,6Puglia 50.000 3.771.949 13,2Basilicata 5.000 614.735 8,1Abruzzo 18.000 1.211.460 14,8Molise 2.000 329.547 6,1Sicilia 50.000 4.860.399 10,3Sardegna 35.000 1.552.854 22,5Veneto 130.000 4.277.530 30,4Aosta 2.000 113.720 17,6Lazio 100.000 4.916.326 20,4

TOTALE 1.432.000 56.009.351

Indice medio delle donazioni su mille abitanti nel 1975: 25,5(*) La media delle donazioni per ogni mille abitanti acquista significato so-

lo su vasto territorio e non appare corrispondente al reale fabbisognodelle singole regioni, il quale andrebbe calcolato più positivamente sulnumero dei posti letto per acuti.

(**) Nell’anno 1976 le unità raccolte sono salite a 197.000.

Il fabbisogno del sangue in una popolazione può essere valu-tato anche su basi diverse, e cioè partendo da un indice di dona-zione e da una percentuale dei donatori volontari periodici.

L’indice di donazione (numero delle donazioni effettuate in unanno per ogni mille abitanti) viene ritenuto valido dalla maggiorparte degli Autori in una escursione dal 40 al 50 per mille (40.000-50.000 donazioni per milione di abitanti) per il normale fabbisognodi una popolazione, ancora più alto a seconda della produzione diemoderivati. Tale indice è proporzionale alla programmazionenell’impiego del sangue e dei suoi componenti: può alzarsi od ab-bassarsi a seconda del consumo di globuli rossi concentrati e dellaconseguente disponibilità di crioprecipitati, concentrati piastrinici eplasma. La percentuale in donatori volontari periodici iscritti adassociazioni viene ritenuta sufficiente se comprende un minimodel due per cento sulla popolazione, ma rappresenta una base divalutazione incerta per i seguenti motivi:

– le donazioni, ammesse fino a 4 annualmente in alcuni Paesifra cui l’Italia, fino a 5 in altre nazioni, per ogni donatore perio-

9 L A C U L T U R A N O N G U A S T A M A I

IL PROBLEMA DEL SANGUESITUAZIONE IN ITALIA

Dall’opuscolo scritto dal professor Mazzingo Donati edito nel 1977 dall’edizione Remo Sandrone

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dico, non superano nella media globale la media annuale di duedonazioni annuali per ciascun iscritto;

– molte persone accettano di far parte di una associazione do-natori impegnandosi per una sola donazione annuale;

– taluni iscritti che non si presentano da tempo continuano a fi-gurare nel registro, il che vale ad accrescere il prestigio numeri-co della associazione;

– se i gruppi donatori vengono lasciati inerti, come talvolta av-viene, perdono l’incentivo e si sfasciano, pur continuando adesistere sulla carta;

– è difficile pertanto fare un quadro reale della disponibilitàpartendo dal numero dei donatori periodici iscritti.

Se proviamo a fare un quadro della situazione italiana parten-do da queste diverse basi di valutazione, generalmente accettateed accettabili, arriviamo a risultati statistici non eccessivamentevariabili:Fabbisogno di sangue in Italia sulla base dei seguenti indici:

Indice trasfusionale 5:1 unità di sangue annualmentenecessarie da 2.500.000 a2.600.000

Indice di donazione per ogni mille abitanti da 40 a 50 da 2.240.000 a 2.800.000

Seguendo la percentuale del 2% in donatori periodici con la mediadi due donazioni annue da 2.240.000 in poi (aggiun-

gendo gli occasionali)

Considerando il numero delle donazioni in Italia (1.432.000 su56 milioni di abitanti) siamo portati a credere che nel nostro Pae-se si adopera pochissimo sangue e che si limita la emoterapia, chenon si sciupa sangue (le medie di altri Paesi considerano l’80% diutilizzazione come un’accettabile media di utilizzazione), chenon si producono emoderivati. Quest’ultima è l’unica ipotesi suf-fragata da realtà, anche se le prime due ipotesi gravano notevol-mente sul problema del sangue e creano interrogativi cui è diffici-le rispondere nelle nostre condizioni di minima disponibilità.

Noi produciamo emoderivati in maniera irrisoria di fronte al fab-bisogno, importando dall’estero la massima parte dei prodotti e del-le materie prime indispensabili per una corretta terapia trasfusiona-le (albumina, fattore VIII, fibrinogeno, immunoglobuline, plasma,soluzioni di proteine plasmatiche).Non volendo ovviamente entra-re in merito alla produzione industriale che costituisce un necessa-rio polmone, possiamo invece affermare che i servizi trasfusionali,delegati in tutto il mondo a questo tipo di attività, producono unaquota da definirsi ridicola in rapporto al fabbisogno nazionale. Peralcuni emoderivati siamo al 5% del fabbisogno, per altri ancora aldisotto. Se alcuni servizi trasfusionali esteri non dimostrassero lacapacità di far fronte alla richiesta globale in emoderivati dei loroPaesi, la nostra inefficienza nel settore della trasfusione del sanguepotrebbe anche passare inosservata; ma se è vero, come è vero, chela Francia, l’Inghilterra, la Svizzera, il Belgio, l’Australia, l’Olan-da, il Canada, la Finlandia, e tanti altri Paesi raggiungono l’autono-mia nel campo degli emoderivati affidandone la produzione ai pro-pri servizi trasfusionali intesi nel contesto di un servizio nazionale,è possibile pensare alle seguenti deduzioni:

– non possediamo nel nostro Paese un livello tecnico suffi-ciente;

– non possediamo strutture adeguate;– si ravvisa una convenienza nell’importare prodotti esteri;– il problema non è stato esaminato;– esistono ostacoli burocratici e legislativi che impediscono l’at-

tuazione pratica dei moderni concetti di impiego del sangue;– la nostra organizzazione è inefficiente.

Poiché in Italia si sta attualmente riesaminando il settore econo-mico, sarebbe forse bene prospettare anche un riesame dei capitaliesportati per gli emoderivati, i quali capitali potrebbero essere ri-dotti o eliminati del tutto, restituendo anche una certa dignità ai ser-vizi sanitari che operano nel campo della trasfusione del sangue.

È difficile su questo argomento degli emoderivati fornire del-le cifre, in specie quando mancano, come in Italia, strutture, pro-grammazioni e soprattutto un indirizzo verso una forma di pro-duzione nazionale da parte dei servizi trasfusionali, per ignoran-za del problema. È necessario quindi appoggiarsi su parametri edati forniti dalla letteratura e dalle statistiche di altri Paesi, adope-randoli come attendibile riferimento. È da notare che in Italia la ri-chiesta in emoderivati segue la disponibilità, e che in conseguenzaè soggetta ad eccessi e limitazioni, a remore di natura economica.

Per costruire una tabella quando possiamo contare solamente suprodotti importati, non su una produzione nazionale programmata,dobbiamo affidarci all’esperienza di alcuni degli autori che si sonooccupati di questo argomento sulla base di uno studio accurato sul-le possibilità produttive nel campo degli emoderivati in rapportodiretto con il numero degli abitanti e degli ammalati .

ALTRI PAESI (DONAZIONI DI SANGUEED ALCUNI DATI INERENTI RACCOLTI NEL 1974)

Abitanti

Svizzera 465.000 (72) 545.000 (75) 6.442.800

Olanda 450.000 (71) 507.000 (76) 13.653.438

Rep. Fed. Ted. 3.000.000 (73)* 2.700.000 (76) 61.916.000

Francia 2.500.000 (72) 4.000.000 (74)(Soulier) 4.500.0 (75) 52.657.000

Belgio 428.000 (74) 214.070 donatori (2,2%) 32.805 plasmaferesi (R. Masure) 9.788.248

Jugoslavia 400.000 (72) 21.131.000

Danimarca 327.532 (72); 240.348 donatorivolontari di cui 90.000 nell’areadi Copenaghen** 5.054.410

Svezia 400.000 (73)* 8.176.691

Regno Unito 1.597.882 (72); 1.925.000 (75)(H.C. Jeffrey)***; 2.100.000 (76) 55.968.300

Australia 405.133 unità di plasma perfrazionamento (74); 76.393crioprecipitati; 4.906 unità di fattore VIII concentrato 178.211 unità di globuli rossi concentrati trasfusi (34%del sangue totale) (M.G. Davey) 13.338.315

U.S.A. 8.800.000 (71); 9.000.000 (72);11.800.000 (76)**** 211.390.000

Finlandia 307.000 (73)* 4.691.596

* European Public Health Committee, Coordinated Research in BloodTransfusion, 1974 Programme.

** Relazione della direzione di Sanità Danese 1974.*** Nel 1969 venivano distribuite dal Servizio Nazionale Inglese n. 1.302.907

unità di sangue ed 81.807 unità di plasma liofilizzato; nel 1969 donatori vo-lontari iscritti nei ruoli n. 1.374.591; nel 1971 1.468.556; nel ’72 1.492.242(Report 1972 National Blood Transfusion Service, pag. 43).

**** Citata come probabile da F.J. Greenwalt; sono da calcolare inoltre leunità raccolte privatamente e per plasmaferesi, stimate grosso modo sui7.500.000; nel 1974 sono stati utilizzati per il frazionamento industrialecirca 2 milioni di litri di plasma.

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Negli ultrimi trent’anni donatori e donazioni sono notevolmente aumentati come risulta dalla tabella riportata sull’opuscolo “Tutto ilsangue dalla dalla A alla Z” edito a cura dell’Avis comunale di Torino. Eccone la prova:

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Utilizzando lo spot con cui si apre la nota trasmissione del-la Rai “Intesa vincente” ricordiamo come nacque la con-venzione sottoscritta nel giugno del 1981, e tuttora vali-

da e rispettata, per trasferire settimanalmente nell’isola unità diglobuli rossi necessari per aiutare i Sardi che, oltre alle neces-sità trasfusionali comune a tutti, debbono anche preoccuparsidelle conseguenze che la talassemia (volgarmente detta Ane-mia Mediterranea) ed il favismo apportano soprattutto alla lo-ro popolazione giovanile.

Nel 1979 l’assessorato regionale alla sanità della Sardegnascrisse ai principali centri trasfusionali italiani denunciando lagrave crisi che coinvolgeva le centinaia di ragazzi talassemicisardi per la carenza del sangue che sistematicamente dovevanoricevere pena la loro sopravvivenza.

Allora (così riportava l’articolo apparso sul Corriere Avisn°4 del 2001, celebrando il ventennale della convenzione Pie-monte/Sardegna) per iniziativa della presidenza dell’Avis Co-munale torinese, si contattò l’allora presidente dell’Avis di Ca-gliari Enrico Sanjust.

Trovato un rapido accordo, l’Avis di Torino informò l’asses-sore regionale alla sanità Sante Baiardi che, in pochi giorni,concordò con il suo collega sardo la stesura di una convenzio-ne.

Con una rapidità che raramente si riscontra nelle pubblicheistituzioni, Sante Baiardi invitò gli allora responsabili di Avis eFidas a recarsi con lui in Sardegna per sottoscrivere una con-

venzione che garantisse il settimanale invio nell’isola del san-gue necessario per la sopravvivenza di quei ragazzi talassemi-ci. Detto e fatto, la convenzione venne siglata nel giugno del1981 e quindi (riportava il Corriere Avis del 2001) compie og-gi vent’anni. Vent’anni durante i quali il centro trasfusionaleche allora gestiva l’Avis di Torino (trasferito oggi per leggeall’ospedale OIRM-S,Anna) si assunse l’incarico di ritiraresettimanalmente anche le unità messe a disposizione della Sar-degna dagli altri SIT piemontesi che desideravano aderireall’iniziativa, non interruppe mai il sistematico e settimanaleinvio a Cagliari e Sassari delle unità di emazie previste nellaconvenzione. Il traguardo massimo previsto dalla convenzioneera di 20.000 unità all’anno poi sceso a 16.000 nel corso del suoultimo rinnovo avvenuto lo scorso anno.

Sostanzialmente la convenzione è a tutt’oggi rispettata, gra-zie ai donatori che alimentano. con le loro donazioni, i SIT so-pra elencati.

Il 16 ottobre prossimo celebreremo l’annuale giornata delvolontario e ricorderemo, specialmente ai più giovani, il 30°compleanno della convenzione con la Sardegna, proposta eparticolarmente seguita dalla nostra Avis, e porremo le basi peruna solenne concelebrazione del patto di amicizia, firmato il 22maggio 1982 dai Sindaci Diego Novelli per Torino e MicheleDi Martino per Cagliari, oltre che dai due presidenti Avis allo-ra in carica, Sandro Fisso e Enrico Sanjust.

SANDRO FISSO

COME, QUANDO E PERCHÉ VENNE SOTTOSCRITTALA CONVENZIONE FRA LE REGIONI PIEMONTE ESARDEGNA PER L’INVIO DI SANGUE NELL’ISOLA

1 2 A T T E N Z I O N E . . . D O P O L E F E R I E

DOPO LE FERIE... ATTENZIONERIEPILOGO DELLE SOSPENSIONI PER CHI RIENTRA DA VIAGGI ALL’ESTERO

SOSPENSIONE DI 6 MESI per chi rientra da paesi a rischio Malaria: (es. Africa, India, SudAmerica, ecc.).

SOSPENSIONE PER 1 MESE per chi rientra da un paese extracontinente europeo (USA,Canada, ecc.).

SOSPENSIONE PER 28 GIORNI (limitatamente da luglio a novembre) per chi rientra da: Ro-mania, Ungheria, Russia, Grecia, Macedonia e Turchia per endemia di West Nile virus e per colo-ro che hanno soggiornato anche una sola notte nelle province di Venezia e Treviso.

Per chi avesse dubbi prima di presentarsi per la donazione contatti le nostre segreterie.

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1 3 L A P A R O L A D E I N O S T R I M E D I C I

MALATTIE TROPICALI EMERGENTI

D a qualche anno giungono segna-lazioni da parte del Ministerodella Salute della comparsa di

nuove patologie (leismaniosi, patolo-gie da puntura da zecche, febbre botto-nosa, malattia del Nilo dell’ovest, Den-gue, febbre Chikungunya) trasmesseda zanzare e da parassiti che fino a po-chi anni fa vivevano solamente in zonetropicali, ma che attualmente si trovanoa proprio agio anche nei nostri climi.

Le infezioni avvengono attraverso lapuntura di una zanzara o di un parassita(artropode ematofago) che funge da vet-tore (succhia il sangue e quindi il virusda un individuo portatore e lo trasmettecon la puntura ad una persona sana).

Quelle che interessano di più dal puntodi vista trasfusionale sono le febbri da vi-rus Chikungunya, Dengue e del Nilo.

In Italia abbiamo avuto 29 casi se-gnalati nel 2006, 217 casi nel 2007, 3nel 2009 e 7 nel 2010 di Chikungunya(Emilia Romagna), da molti anni si re-gistrano casi sporadici di febbre del Ni-lo, dal 2006 sono stati segnalati annual-mente casi di Dengue (46 nel 2010).

Tutte queste malattie possono, pur-troppo, essere trasmesse con il sangue,per cui bisogna prestare particolare at-tenzione a possibili focolai endemiciesteri o italiani.

Credo che possa essere interessanteportare a conoscenza dei donatori le ca-ratteristiche cliniche diqueste malattie, sia per cul-tura personale, sia per valu-tare gli eventuali rischi dicontagio.

Febbre Chikungunya-Dengue: malattie tra-smesse da zanzare del ge-nere Aedes (Albopictus ozanzara tigre e Aegypti,quest’ultima non presentein Italia). Ci può anche es-sere contagio da uomo auomo solo attraverso ilsangue o con trapianti diorgani infetti (la madrepuò contagiare il figliocon il virus Chikungunyadurante la gravidanza).

Sono endemiche nell’area dell’Ocea-no Indiano, in Africa, in Asia e nell’areaCaraibica.

La Chikungunya si manifesta in mo-do acuto con febbre e dolori alle artico-lazioni (accompagnati da gonfiore),sono possibili eruzioni cutanee, debo-lezza, mal di testa, nausea, vomito.Tende a guarire spontaneamente (raris-simi i casi di meningo-encefalite checolpiscono solo i soggetti più debolidal punto di vista immunitario e fisico).

L’infezione può anche decorreresenza sintomi (18% dei casi).

La Dengue è caratterizzata da mani-festazioni simil-influenzali. Esiste laforma classica con febbre maggiore di38,5° che può durare anche 7 giorni,accompagnata a eruzioni cutanee, maldi testa severo, dolore agli occhi, do-lore alle articolazioni ed ai muscoli emalessere generalizzato. In alcuni ca-si può comparire la forma emorragi-ca, cioè dopo una settimana si ha unpeggioramento dello stato febbrilecon alterazioni della permeabilità ca-pillare, versamento pleurico, presenzadi liquido a livello addominale (asci-te), fenomeni emorragici con deterio-ramento dello stato generale, compro-missione del fegato, dei reni e gravis-sime alterazioni coagulative. Se nonsi riesce a curare nel modo adeguato lamalattia può dare esito a shock fino al

decesso del paziente (forma conshock). Quest’ultima forma è moltorara e dipende dalle condizioni gene-rali del soggetto.

La Dengue è una delle principali ma-lattie febbrili dei turisti che rientranodalle aree a rischio.

Malattia da virus del Nilo Occidenta-le (West Nile Virus): malattia causata daun virus (Flavivirus) e trasmessa da zan-zare del genere Culex. Il virus può infet-tare, oltre l’uomo, anche mammiferi,uccelli e rettili. Il ciclo biologico coin-volge gli uccelli selvatici come ospitiamplificatori, mentre i mammiferi sicomportano come ospiti accidentali afondo cieco (non si trasmette da personaa persona). È invece documentata la tra-smissione con il sangue o con la dona-zione di organi infetti.

Il periodo di incubazione è di circa 7-14 giorni.

Nell’uomo il decorso è per lo piùasintomatico e solo il 20% dei conta-giati manifesta sintomi tipo febbre, maldi testa, dolori muscolari, possibili eru-zioni cutanee ed ingrossamento deilinfonodi.

La guarigione di solito avviene spon-taneamente nell’arco di una settimana,mentre è eccezionale una compromis-sione neurologica tipo meningo-ence-

falite o paralisi che puòavere un decorso fatale (ri-schio maggiore nelle per-sone anziane).

Queste informazioninon hanno lo scopo dicreare allarmismo, ma direndere noto ai donatoriil motivo per cui, soprat-tutto in estate, ci vediamocostretti a sospenderetemporaneamente coloroche hanno soggiornato,anche solo per una notte,in zone in cui si sono ma-nifestati casi riferentisi aqueste malattie.

IGINO ARBOATTI

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1 4 C A L E N D A R I O P R E L I E V I

L e donazioni che si possono effettuare si suddividono in• donazioni di sangue intero (ad intervalli di almeno 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne in età fertile);• di solo plasma in “aferesi” (ad intervalli anche inferiori a quelli previsti per il sangue intero, stabiliti dai medici);

• di piastrine, in aferesi, ad intervalli stabiliti dai sanitari per ogni donatore, o “multicomponenti”, cioè di due “prodotti”già separati all’atto della donazione stessa: plasma e sangue intero, plasma e piastrine.

In ogni caso, purché precedute da visite mediche appropriate, ogni tipo di donazione è innocuo per il donatore ed esegui-to con materiale monouso, cioè utilizzato una sola volta e poi eliminato.

Ogni anno l’Avis premia i propri associati che hanno raggiunto il numero di donazioni o di fedeltà di appartenenzaall’Avis previste dal regolamento associativo.

Le donazioni di sangue intero si possono effettuare, senza prenotazione, tutti i giorni feriali e festivi esclusi Natalee Capodanno:

• presso la sede di via Piacenza 7, Torino, con possibilità di usufruire anche dell’ampio parcheggio per il tempo necessa-rio a donazioni e visite;

• presso l’unità di raccolta di Pianezza, via Torino 19 (autobus 32 - biglietto suburbano e ampia disponibilità di parcheg-gio) con i seguenti orari: feriali 7,30 - 11,45* festivi 8 - 11,45

Tutti i giorni feriali, anche presso il centro trasfusionale dell’ospedale OIRM S. Anna di via Baiardi 43 dalle 8 alle 12(sabato escluso) e presso il Maria Vittoria, ingresso via Medail 1, con orario: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30 ed ilsabato dalle 8,30 alle 10,30.

Per le prime donazioni presentarsi entro le 10,45.Sulle autoemoteche dell’Avis torinese donazioni e visite si possono effettuare:· nei soli giorni ferialiin piazza del Donatore di sangue (ex Largo Gottardo), davanti all’ospedale Giovanni Bosco, dalle 7,45 alle 11,45;a Porta Nuova in corso Vittorio 58 angolo via XX Settembre dalle 7,45 alle 11,45;a Porta Susa, in piazza 18 Dicembre dalle 7,45 alle 11,45;nel parco Ruffini, in corso Trapani angolo corso Rosselli dalle 7,45 alle 11,45 per prelievi di sangue e di plasma in aferesi.le domeniche, ed altre festività, con orario dalle 8,30 alle 11,30 innanzi alle Chiese:

DOVE E QUANDO COMPIERELE DONAZIONI NEI PROSSIMI MESI

Per maggiori aggiornate informazioni, telefonare al n° verde 800265508

2 ottobreBEATI PARROCI, via Monte Cengio, 8;MADONNA DEL PILONE, corso Casale 195;SANT’ERMENEGILDO, corso Bernardino Telesio, 98.

9 ottobreMADONNA DELLA DIVINA PROVVIDENZA,via Asinari di Bernezzo, 44;SANTA RITA, piazza Santa Rita;SANTI APOSTOLI, via Togliatti, 35.

16 ottobreMADONNA DI CAMPAGNA, via Cardinal Massaia, 98;MARIA AUSILIATRICE, piazza Maria Ausiliatrice.

23 ottobreSANTA GIULIA, piazza Santa Giulia;SANTISSIMO NOME DI MARIA, via Guido Reni 96/140.

30 ottobreSAN LEONARDO MURIALDO,via De Sanctis angolo via Vandalino;SAN VINCENZO DE PAOLI, via Sospello, 124.

1° novembreCIMITERO MONUMENTALE, corso Novara, 135;CIMITERO PARCO SUD, via Bertani,80.

6 novembreGESU’ BUON PASTORE, via Matilde Serao, 30;SANTA MARIA GORETTI,via Pietro Cossa angolo via Actis.

13 novembreNOSTRA SIGNORA DEL SACRO CUORE,via Val Lagarina, 25;NOSTRA SIGNORA DELLA SALUTE,piazza Vittoria angolo via Vibò.

20 novembreSANT’ALFONSO, via Cibrario angolo corso Tassoni;SAN BENEDETTO ABATE, via Delleani, 14.

27 novembreMADONNA DELLA GUARDIA, via Monginevro, 251;SANT’ANTONIO ABATE, piazza Stampalia, 7.

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Grande successo ha avuto il viag-gio nella capitale della Germaniama, d’altronde, come sarebbe sta-

to possibile il contrario?Berlino infatti, grazie alla sua storia

passata e recente fatta di splendori e tra-gedie, è la più incredibile e sconcertantecapitale europea che un turista possa vi-sitare.

Elevata all’attenzione del mondo dalregno illuminato di Federico II, illusa dalsogno della repubblica di Weimar di unademocrazia liberale che si concluse tra-gicamente con l’ascesa al potere del na-zionalsocialismo, ferita a morte da ton-nellate di bombe a causa della follia nazi-sta, dilaniata e sfregiata da un muro che èstato la vergogna dell’umanità, cionono-stante ha saputo, come la mitica Fenice,ogni volta risollevarsi dalle sue ceneriper tornare a splendere e, grazie anche aisuoi fermenti culturali e sociali, ad occu-pare un posto di prestigio tra le capitalidel mondo.

Un viaggio affascinante tra le millesuggestioni che questa città trasmette an-che al turista più distratto.

La visita di luoghi da sempre conosciu-

ti perché visti in televisione, al cinema osui giornali, suscita un’emozione intensache ti immerge nella sua quotidianità dicittà sempre in movimento ed in continuaevoluzione.

Si passa dai quartieri storici: Nikolai-viertel, Gendarmenmarkt, alle zone dal-l’architettura futuristica: PotsdammerPlatz, Centro Sony, percorrendo le isolemuseali dove risiedono le meravigliedell’archeologia e dell’arte e passeg-giando lungo Unter der Linten fino al-l’imponente porta di Brandeburgo tro-viamo lì nelle vicinanze il ricostruitoReichstag con la sua cupola di vetro e an-cora fino alla chiesa della memoria i cuiresti, mantenuti così come sono soprav-vissuti ai bombardamenti, testimonianola sofferenza di questa città che, quasi perironia della vita, si trovano vicini alla zo-na più viva e commerciale di Berlino: ilviale Kurfusterdamm con i suoi negozied il fantastico centro commerciale Ka-DeWe che, all’ultimo piano espone unreparto alimentare da far impazzire ognibuongustaio.

Ma Berlino non è solo contrasti, è an-che un momento di riflessione: il muro,

questa ferita che ha diviso non la città mala sua gente, è ancora lì, anche se abbat-tuto se ne percepisce ancora la presenza ei frammenti, che volutamente sono statimantenuti in piedi, testimoniano la vo-glia di non dimenticare nella speranza dinon ricadere negli stessi errori, così comeil campo di concentramento di Sach-senhausen: un brivido lungo la schiena inun ventoso mattino di settembre.

Tutto questo è Berlino e molto altroancora e pensando a questa città ed aisuoi abitanti non possono che tornare al-la mente le parole finali del discorso cheJ.F. Kennedy pronunciò in occasionedella sua visita in questa città e che an-cora riecheggiano nella nostra memo-ria: ”Tutti gli uomini liberi, ovunque es-si vivano, sono cittadini di Berlino, equindi, come uomo libero, sono orgo-glioso di dire: Ich bin ein Berliner! (so-no un Berlinese) così, anche noi, anchese solo per qualche giorno, ci siamo sen-titi berlinesi.

Grazie all’AVIS per questo viaggioe…...al prossimo!

MAURIZIO MACCHI

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GRAZIANO C... E I “RAGAZZI”DELL’AVIS A BERLINO

Viaggio 3-7 settembre 2011

Primo e secondo gruppo dei partecipanti

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COMMEMORAZIONE DEFUNTIIl 1° novembre con due cerimonie al cimitero Monumentale

alle ore 8,30 e al cimitero Parco alle ore 10,30 ricorderemo tutti idonatori defunti dal 1° novembre 2010 e in particolare quelli dicui siamo venuti a conoscenza:

Gabrielle Bussi,Enrico Basso,Giovanna Costamagna,Maurizio D’Angeli,Carlo Alberto Draghi,Rocco Gallo,Ida Infanti,Mario Nallino,Fabiana Petrucci,Luciana Ravera,Mario Scanavino,Roberto Trompeo,Cristofaro Vitulano.

G.C.

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GRUPPO SPORTIVO POLIZIA MUNICIPALEDI TORINO AL POLIGONO ANNO 2011

TIRO A SEGNONella magnifica cornice dei paesi del

Bergamasco, il consorzio di Polizia Lo-cale Isola Bergamasca, ha organizzato il43° Campionato Nazionale di tiro a se-gno per le Polizie Locali.

Notevole è stata la partecipazione concirca 65 atleti partecipanti, in rappresen-tanza di ben 18 gruppi sportivi.

La formazione del G. S. Torino ha par-tecipato con 9 atleti ed ha ottenuto note-voli risultati con 2 titoli nazionali conImondi Armando nella C10 e ParecchiniPaolo nella PGC, 4 argenti individuali, 3di Parecchini e 1 di Franco Grandi, oltread 1 bronzo ancora di Grandi.

Le classifiche a squadre hanno visto ilnostro 1° posto nella Carabina, a 50 e a100 metri con la coppia Armando Imon-di / Gabriele Lamberto, il 2° piazza-mento nella PGC con la coppia Parec-chini / Amedeo Coraggia e nella P10con la coppia Parecchini / Grandi oltrealla medaglia di bronzo nella PL con lacoppia Coraggia / Grandi.

Un riconoscimento è comunque dovu-

to ai colleghi Tesoro Loredana, RisoloMariangela, Franco Vercelli e DarioBertolasi che hanno contribuito con leloro ottime prestazioni al conseguimentodel 2° posto nella classifica a squadre,dopo 5 anni di primato.

TIRO DINAMICOAnche quest’anno il Campionato Ita-

liano è stato organizzato magnificamen-te dalla Polizia Municipale di Stronconeprovincia di Terni.

Sabato 21 maggio 2011 si sono trovatial poligono delle Marmore per la V edi-zione 79 atleti in rappresentanza di 20gruppi sportivi.

Al momento della lettura delle classifi-che per squadra e del tanto agognato tito-lo ASPMI, tutti fremevano e quandol’organizzatore dopo aver sancito il 3°posto di Firenze ed il 2° di Milano, constupore ed incredulità, ma con immensopiacere, ha decretato la squadra di TORI-NO al 1° posto applausi e gioia hanno in-vaso la nostra tavolata, anche quest’annoè il gradino più alto.

Tutto questo è merito di: Parecchini,Grandi, Bortolasi, Gambaccini, Cancel-liere, Molinaro, Bisolo, Gallotti, Roma-gnolo, Vercelli, Tesoro, Giannella.

TIRO A VOLOLa stagione 2011 ha visto ottimi risul-

tati con il titolo nazionale individuale diElisa Occhetti ed ottime prestazioni diPietro Cancelliere e Mariangela Risolo,terza nelle donne, che sta aumentando esi prepara comunque a dare battaglia perambire a concreti risultati.

Nel tiro a volo si è anche partecipato,con successo, a varie manifestazioni in-terforze, anche a bordo di navi della Ma-rina Militare.

A questo si aggiungano le convocazio-ni per i Campionati Europei USPE, aVingsted in Danimarca per i nostri Ar-mando Imondi, Paolo Parecchini e Fran-co Grandi, con Massimo Re quale capodelegazione, ed il quadro è completo.

IL VICE PRESIDENTE DOMENICO FRANOLLI.

A tutte le famigliedei donatori scomparsi

le più sentitecondoglianze

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Con previsioni meteorologiche pau-rose alla vigilia della nostra corsa,si pensava di dover rinviare tutto

in altra data. Le previsioni davano per ilgiorno 4 settembre temporali e pioggetorrenziali ... ma i dirigenti del gruppopodistico Avis alle ore 6.30 del mattinodi domenica 4 settembre, senza alcun in-dugio, armati di coraggio, buona volontà(con le strutture che l’Avis comunale ciha fornito: gazebo, ombrellone, teli, telo-ne), si sono prodigati a far sì che la mani-festazione si facesse. Questo coraggio èstato premiato, perché non ci sono statitemporali né piogge torrenziali ma soloun po’ di pioggerella che ha accompa-gnato gli atleti oltre 500 a percorrere km8,6 dentro il parco della Pellerina. I par-tecipanti potevano essere di più ... ma

tanti sono rimasti a casa ed altri hannodeviato in altri comuni della nostra pro-vincia che lo stesso giorno hanno orga-nizzato corse podistiche. Comunque ol-tre 500 partecipanti (non è male) che a fi-ne gara si sono congratulati per l’ottimaorganizzazione. A questi amici che han-no scelto di correre con l’Avis va il no-stro caloroso e sincero ringraziamentodando appuntamento per domenica 6 no-vembre 2011 per la 13ª La folle del Ruffi-ni 10 km.

Si ringrazia la Mizuno che da anni ciomaggia con diversi dei suoi pregiati ar-ticoli distribuiti agli atleti nell’ambitodella premiazione;

Franca fiori, corso Sebastopoli 155,mercatino S. Rita per aver offerto dei me-ravigliosi mazzi di fiori molto graditi dal-

le atlete.Un grande grazie all’Avis

comunale sempre vicina aipodisti;

ai dottori Quaglino e Stra-della sempre puntualissimialle nostre manifestazioni.

Un grazie di cuore a tuttiquanti hanno contribuito allariuscita della manifestazionein particolare a due dei nostridirigenti ed atleti. Antonio

Sansonne e Marco Boncore senza farse-lo dire hanno messo a disposizione i lorofurgoni per trasportare tutto quanto ne-cessitava da via Baiardi alla Pellerina eviceversa.

Bravi, bravi, bravi. Sempre così!Tutti per uno tutti per l’Avis

IL GRUPPO PODISTICO

L’AVIS PODISTICA TORINESE ALLA PELLERINA PER IL34° TROFEO ARNALDO COLOMBOE IL 26° TROFEO LUCIANO PENNA

1 7 D A I G R U P P I S P O R T I V I

L’ULTIMO 4000 DI GIULIANA LA DONATRICE-SCALATRICE DI SCALINI

A 71 anni ha impiegato un’ora per conquistare il forte di Fenestrelle

Il sorriso le illumina il volto. Non è in cima alla classifica ma lei, Giuliana Frigero, 71anni, insegnante d’inglese, torinese, ex donatrice Avis – sospesa per limite di età – è ar-rivata in cima alla scala coperta del forte di Fenestrelle. Ha percorso in un’ora 4.000

scalini.“Una bella soddisfazione, in passato ho fatto gare molto impegnative, sono salita sullo Cha-

berton, ho partecipato alla Tre funivie del Sestriere.E poi in 24 ore ho percorso 174 chilometri. Ma questa è una competizione diversa da

tutte”.L’insegnante è lontana dal podio, ma vicinissima per entusiasmo e determinazione alle

compagne di gara che sono salite in 24 minuti, la cheraschese Romina Cavallera, in 25 la val-susina Francesca Bellezza e in 26, la portese Marina Plavan.

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A MONACO DI BAVIERA PER IL PONTE DELL’IMMACOLATA

L a splendida città tedesca, capitale della Baviera, accoglierài nostri passi in un momento in cui si veste di luci e di stel-le, aggiungendo al suo fascino quel folklore, quelle atmo-

sfere natalizie che attirano turisti da tutto il mondo.Partenza giovedì 8 dicembre da Caselle, per uno dei più “luc-

cicanti” week-end che può offrire l’Europa. Non solo luci emercatini ma anche il famoso Deutsches Museum, il Museodella Scienza e della Tecnica; il Palazzo di Nymphenburg ,residenza della Famiglia Reale di Baviera; il Giardino Ingle-

se, celebre parco al centro della città; la Cattedrale di NostraSignora, ricordata per le sue caratteristiche torri gemelle so-vrastate da cupole in ottone a forma di cipolla; il Carillon del-la Torre dell’Orologio del Municipio…. e tante altre curio-sità che scopriremo assieme. Torneremo a Caselle la domenica11 dicembre.

Il costo è di 520 € + tasse aeroportuali, il primo acconto è di200€ da versare al momento dell’iscrizione.

I posti a disposizione sono soltanto 18.

IN MARZO IL SOGNO AMERICANO IN TRE PROPOSTE DA NON PERDEREDA MIAMI A NEW ORLEANS

D odici giorni circa in un itinerario “on the road” (risoltocioè con auto a noleggio) attraverso gli stati della Flo-rida e della Louisiana. Da Miami, affacciata sul-

l’Oceano Atlantico, teatro di numerosi e indimenticabili filme serial televisivi, fino a New Orleans, sulle rive del miticoMississippi…capitale del jazz, percorrendo l’arco del Golfodel Messico .

In questo indimenticabile percorso attraverseremo tutti ipunti di grande interesse disseminati nei due stati: il Parco Na-

zionale delle Everglades, dove planeremo sulle paludi a gran-de velocità con degli overcraft, andando alla ricerca degli alli-gatori che in questa regione pullulano.

Irrinunciabile una presenza allo straordinario UniversalStudios per un’immersione totale nel mondo cinematograficoamericano: decine di set di celebri film rimontati non solo conun’intenzione conoscitiva e didattica circa il grande mondo del“dietro le quinte”, ma riutilizzati come attrazioni ludiche e sen-sazionalistiche…pratica nella quale gli americani sono maestri.

Un passaggio dalla famosa città di Daytona, dalle grandispiagge carrozzabili in alcuni momenti della giornata, nonché

NEL FIABESCO RAJASTHAN IN FEBBRAIO CON UNA POSSIBILE ESTENSIONE BALNEARE A GOA

D ue settimane in una delle più pitto-resche e popolari regioni dell’In-dia: la terra dei Maharaja e dei loro

favolosi palazzi, dei colori, dei gioielli,degli elefanti e dei cammelli…. un touraffascinante ed indimenticabile che rical-ca il primo “storico” viaggio per l’Avisnel 1996.

Il tour avrà inizio a Delhi, l’animatis-sima capitale indiana, per proseguireverso Agra ed il suo famosissimo TajMahal divenuto uno dei simboli nazio-nali per la tenera storia d’amore che neha ispirato la costruzione; Jaipur, lacittà rosa, con l’indimenticabile Palazzodel Vento e la città abbandonata di Am-ber; la città sacra di Pushkar per osser-vare l’incredibile pellegrinaggio di inte-ri villaggi; la romantica Udaipur, cittàdella pittura tradizionale indiana adagiata

sull’omonimo lago; Jodhpur , la cittàazzurra…. ed infine le due perle del de-serto del Thar: Bikaner e Jaisalmerper un tuffo in una realtà tribale ai confi-ni dell’immaginario.

Il costo è 2150 € a testa + tasse aero-portuali, il primo acconto è di 300€ daversare al momento dell’iscrizione.

Sarà possibile un’estensione balnearedi una settimana sulle spiagge tropicalinella vicina Goa con un costo aggiunti-vo di circa 560 €

Due le possibilità di partecipare ad unariunione informativa tenuta da Gianni eMarina , che descriverà il viaggio e con-sentirà di conoscerci e di iscriversi:

• domenica 23 ottobre alle ore 10,30in Via Piacenza 7

• domenica 4 dicembre alle ore 10,30nella sede di Pianezza, via Torino 19

I PROSSIMI VIAGGI CON GIANNI E MARINA

Donna con ornamenti tribali

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da Pensacola, famosaper le sue enormi spiag-ge ed i suoi moli protesinell’Oceano, ci porte-ranno in Louisiana, do-ve vivremo la grandesorpresa di New Or-leans, l’incontestatapatria del jazz nero e deibattelli a ruota che navi-gavano sulle acque delMississippi…che risa-liremo idealmente finoa giungere alla pittore-sca capitale della Loui-siana, Baton Rouge.

Il costo è 2000 a te-sta + tasse aeroportuali,il primo acconto è di300 da versare al mo-mento dell’iscrizione.

È un viaggio che si può combinare con il successivo viaggio“Deserti del Far West”.

Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativatenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà ilviaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi:

sabato 14 gennaio alle ore 10,30domenica 22 gennaio alle ore 10,30

I DESERTI DEL FAR WESTDieci giorni “on the road”, un itinerario richiestissimo che ri-

petiamo per la sesta volta e continuiamo a riproporre felicidell’entusiasmo che questo viaggio sempre scatena tra i parte-cipanti.

Da Los Angeles, in California, capitale della cinematografiaamericana, alla Death Valley, una delle scenografie di pietrapiù incredibili del mondo; da Las Vegas in Nevada, capitaledel gioco e della notte, al mitico Grand Canyon ed alla Mo-nument Valley, che ancora risuonano di diligenze e assalti in-diani, in Arizona. Dieci giorni che sicuramente rimarranno unricordo incancellabile tra scenari naturali molto distanti dallenostre realtà europee.

Il costo è 1850 a testa + tasse aeroportuali, il primo accon-to è di 300 da versare al momento dell’iscrizione.

È un viaggio che si può combinare con il soggiorno di unasettimana a New York.

Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativatenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà ilviaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi:

sabato 14 gennaio alle ore 10,30domenica 22 gennaio alle ore 10,30

SOGGIORNO DIUNA SETTIMA-NA A NEWYORK, LA CAPI-TALE DEL MON-DO

Come di consuetoda 13 anni si ripro-pone il soggiorno aNew York, consu-mato in un periodoottimale, in cui lacittà è nelle sue pie-ne realtà non distur-bate dal turismo dimassa. Godremo diuna New York non alterata da orde di turisti americani ed eu-ropei, nonché da migliaia di ragazzini in gita scolastica; la as-saporeremo nelle sue piccole e straordinarie quotidianità, sco-prendo una città socialmente all’avanguardia nella sua multiet-nicità, fatta di newyorkesi sorridenti, collaborativi e ben dispo-sti al contatto umano.

Il costo è 1285 a testa, in camera doppia + tasse aeropor-tuali, il primo acconto è di 300 da versare al momentodell’iscrizione.

I dettagli del soggiorno saranno pubblicati sul prossimo nu-mero del Corriere Avis

Due le possibilità di partecipare ad una riunione informativatenuta da Gianni e Marina in Via Piacenza 7, che descriverà ilviaggio e consentirà di conoscerci e di iscriversi:

domenica 15 gennaio ore 10,30domenica 22 gennaio alle ore 10,30

L’incredibile vista dall’alto di Miami

Tra le formazioni rocciose della Monument Valley sembra scorgere JohnWayne

Uno scorcio mozzafiato sul fiume Hudson con lagrande vista su Manhattan, al di sotto del Pontedi Brooklyn, e l’Empire State Building illumina-to dall’ultimo sole

Le riunioni indicate in rosso si terranno nella sede Avisdi Pianezza, via Torino 19, per inagibilità della SalaCongressi della sede di Torino causa distribuzione deipacchi Befana Avis

Per maggiori informazioni è inoltre possibile consul-tare il sito

www.gianniemarina.como contattarci all’[email protected]

Le fotografie sono tratte dall’archivio di Gianni e Marina

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Nella Città Proibita, a Pechino, il grupposi è divertito a posaredavanti al Palazzo dellaSuprema Armonia

Da sinistra: Sara Bonadonna,Maria Maio, Antonella Lastella,Vito Laporta, Marina,Susanna Zampieri,Valentina Santi,Antonio Giuliani e Gianni…dietro l’obiettivo Davide Formenton

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UN RICORDO DEL TOUR IN CINA IN LUGLIO CON GIANNI E MARINA

GRUPPO AVISMONOPOLI

DI STATOTORINO

SERATA PRE-NATALIZIA

Appuntamento: venerdì 16 di-cembre 2011 ore 21, presso “Asso-ciazione Sorriso”, via Orbetello97/B Torino.

Gianni il Codino e Donatella al-lieteranno la serata. Durante l’inter-vallo verrà servita la pastasciutta e unmorbidissimo panettone.

Prezzo tutto compreso:Adulti: 6,00 euroBambini fino a 12 anni: 3,00 euro

Prenotazioni:Oriana: 011/2237155Marcello: 011/2051012

Vi aspettiamo numerosi, comesempre!!!

Per il gruppo Avis-Monopoli di Stato

ORIANA GALVAN

40° ANNIVERSARIO DEL GRUPPOAVIS MONOPOLI DI STATO

Si invia programma, con preghiera di pubblicazione.

GRUPPO AVIS MONOPOLI DI STATO DI TORINO

In occasione dei 40 anni di fondazione, il Gruppo organizza, nei giorni 5-6 no-vembre 2011 le seguenti manifestazioni:

Sabato 5 novembre ore 21,00 presso la Chiesa di San Gaetano da Thiene, viaNorberto Rosa 7 Torino

CONCERTO classico-folcloristico eseguito dalla CORALE C.A.R.P. diTorino. Seguirà un rinfresco a quanti vorranno partecipare.

Domenica 6 novembre ore 10,00 SANTA MESSA (Chiesa San Gaetano zonaRegio Parco), i brani liturgici saranno eseguiti dalla CORALE C.A.R.P.

ore 11,30 presso l’Associazione Sorriso di via Orbetello 97/B - Torino, ilMaestro Roberto Mazzer, Cintura Nera II° DAN e Campione Italiano A.I.C.S.2009, accompagnerà i suoi allievi del Judo Club 21 di Corso Cadore e dellaScuola Tommaseo, via Dei Mille 11, in una dimostrazione di Arti Marziali.

ore 13,00 Pranzo Sociale (Ass. Sorriso). Seguirà un pomeriggio danzanteallietato da: Donaella e Gianni il Codino.

Prenotazioni per il pranzo entro il 31 ottobre, per eventuali disdette non oltre il3 novembre.

Oriana: 011/2237155 – Marcello: 011/2051012Costo del pranzo: euro 25,00 – Bambini fino a 8 anni euro 15,00.Saranno graditi ospiti i Labari delle Consorelle.

Per il gruppo Avis-Monopoli di Stato

ORIANA GALVAN

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2 1 P A N E A L P A N E

ONOREVOLI A DICIOTTO ANNI?L a proposta è fatta da chi pensa che la

politica ha bisogno di essere ringio-vanita. Il costume dell’umanità è in

continua evoluzione e le leggi di un certoperiodo possono non essere più adatte adun altro periodo. Però si tratta sempre difare delle leggi, cioè delle norme per tut-ti; il che richiede una buona conoscenzadella natura umana, con le sue varietà, isuoi limiti, le sue possibilità, le sue pigri-zie, le sue frodi.

Perciò, chi è scelto dal popolo per faredelle leggi deve avere una certa cultura euna certa esperienza. Nessuno dovrebbesedere in Parlamento senza una laurea inDiritto o in Filosofia (Psicologia, Peda-gogia, Sociologia) e una certa esperien-za in incarichi di pubblica responsabilità.

Ora, un giovane di diciotto ann non haavuto il tempo materiale di conseguireuna laurea, né di fare un’eperienza neces-saria per chi deve fare delle leggi. MarcoAurelio disse: “Lasciate che mio figlio siauomo prima di essere imperatore”. Certa-

mente, associazioni e comitati di giovanihanno il diritto e il dovere di fare presenteal Parlamento i loro problemi e le loroproposte, ma non devono fidarsi dei parti-ti che li allettano e li plagiano con promes-se di ogni genere per avere i loro voti e au-mentare il loro peso politico.

L’attuale crisi che tocca il Nord Africae il Medio Oriente è un movimento gio-vanile che non sopporta più il potere didittatori intramontabili, ma i futuri go-verni dovranno anche essere formati dauomini maturi ed esperti.

L’età avanzata, in certe persone, com-porta una riduzione della vitalità, del-l’equilibrio, del coraggio necessario perfare delle leggi; ma in certe persone, finoa tarda età le facoltà intellettuali sono in-tatte, la cultura è rafforzata dall’esperien-za, la saggezza ha le intuizioni più adattealla popolazione di uno Stato.

Ricordiamo i nomi di anziani eccellen-ti, lucidi, attivi e fecondi in tarda età. Giu-seppe Verdi scrisse l’Otello a 73 anni.

Giovanni XXIII fu eletto papa a 78 anni.Michelangelo fu ottimo scultore fino a 75anni. Adenauer fu Cancelliere tedesco fi-no a 87 anni. Pablo Picasso lavorò fino a90 anni. Goethe terminò il Faust a 81 an-ni. Tiziano eseguì il suo ritratto a 90 anni.Bernard Shaw fu ottimo scrittore fino a 90anni. Furono molto attivi fino a tarda etàanche Albert Schweitzer, medico in unosperduto angolo dell’Africa, poi Massimod’Azeglio, Abbé Pierre, Cesare Musatti,Umberto Saba, Raoul Follereau, PabloCasals, oltre i viventi Giulio Andreotti,Margherita Haek, Rita Levi Montalcini.

Vi sono tanti anziani che sanno trasfor-mare in oro i loro anni d’argento a van-taggio della cultura, della famiglia e del-la società.

Se il lettore può perdonare una piccolavanità sappia che lo scrittore del presen-te articolo ha già compiuto 91 anni.

Sito internet: http://taicc.interfree.it

CORRADO CAMANDONE

TESORI DA SALVAREEntrando in certi magazzini, chiamati

per vezzo megastore o iperstore, c’è darestare strabiliati per l’abbondanza e lavarietà degli oggetti esposti. Enormi sfi-late di televisori, lavatrici, frigoriferi,ferri da stiro, apparecchi fotografici, te-lecomandi e ogni altro oggetto che in ter-ra si possa desiderare.

C’è proprio tutto, meno le casse damorto. È il trionfo della materia che sipresenta in mille forme.

Lo immaginate uno che in mezzo a quel-l’universo di oggetti si mette a recitare unapoesia di Pascoli o di Carducci? Sarebbevisto come un fantasma del milleottocen-to, caduto per caso fuori del suo mondo.Eppure tutti quegli oggetti che servono alcorpo dell’uomo, dalla testa ai piedi, sonosoltanto materia al servizio della materia,utile fin che si vuole, ma soltanto materiache è solo la metà dell’uomo.

Tutti i giornali sono pieni di notiziebelle o brutte, che sono il prodotto diquella parte dell’uomo che è pensiero,volontà, bontà o cattiveria, che sonorealtà diverse dalla materia, che sonocioè l’altra metà dell’uomo.

L’uomo volgare è servo della materia:l’uomo nobile è padrone della materia.La forza dell’uomo nobile è la cultura,fondata sul criterio che distingue il benedal male e mediante le esperienze sue edegli altri arriva alla saggezza. È più fa-cile arredare una casa che arredare unamente. I libri, le poesie, le tragedie, lecommedie, i film ci fanno conoscere leesperienze degli altri e sono utili quandosono creazioni di spiriti eletti, nobili, ge-niali.

Questi patrimoni culturali sono appun-to i tesori da salvare, da conoscere, daproporre sempre alle nuove generazioni.

La cultura greca resta il patrimonio piùseguito dagli uomini di tutti i tempi e ditutti i luoghi, specie dell’occidente. Chidesidera farsi un patrimonio di idee e divalori ascolta Omero, Esodo, Alceo,Saffo e Anacreonte, Esopo. Eschilo,Sòfocle ed Euripide, la satira mordace diAristofane, la storia di Eròdoto, la filoso-fia dei maestri perenni Socrate, Platone,Aristotele.

A qualcuno questo invito può sembra-re ingenuo, perché legato ad una cultura

tanto lontana nel tempo; ma bisogna ri-cordare il recente consiglio di Papa Be-nedetto che ha affermato “occorre elle-nizzare la cultura”, cioè tenere conto deivalori perenni scoperti dalla cultura gre-ca, passati in quella romana e infine ar-monizzati col messaggio cristiano peropera di S. Tommaso.

Vi sono delle scoperte come quella delfuoco e della ruota che hanno valore pe-renne, come vi sono scoperte sulle leggidel pensiero, della logica, del rispettodelle leggi di natura che hanno valore pe-renne.

Questi sono i tesori da salvare, perguardare la tecnica col rispetto dovuto,ma anche col limite che l’uomo saggiodeve dare alla tecnica, perché non si rat-tristi per la mancanza dell’ultimo telefo-nino, e soprattutto perché voglia usaretutta la tecnica, compresa quella atomi-ca, solo a servizio del bene.

C.C.

Sito internet: http://taicc.interfree.it

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2 2 A B A S S A V O C E

IL RUOLO DEGLI ENZIMISe sono carenti, ci si ammala; se si esauriscono, si muore

Ènoto a tutti che il non manifestarsidi percettibili sintomi di malattianon può essere considerato del tutto

rassicurante,dal momento che non metteal riparo da spiacevoli sorprese. Non av-vertire particolari disagi psicofisici nonsignifica, infatti, essere necessariamentesani o in buona salute, ma vuol soltantodire che in quel dato momento non ci so-no segni evidenti di una qualche patolo-gia. Questa situazione rientra nella dina-mica naturale della vita che, come sap-piamo, contempla anche l’esistenza dimalattie del tutto asintomatiche (le co-siddette “silenti”), non riconoscibili so-maticamente, ed altre, ancora più subdo-le (quelle “dormienti”), che, pur essendogià presenti nell’organismo, non si mani-festano fino al momento in cui non ven-gono attivate da una qualsiasi causa sca-tenante. Ora, se si desidera misurare laqualità della propria salute, non si devefar riferimento all’assenza di sintomi,bensì cercare di quantificare il proprio li-vello di vitalità, soddisfazione ed entu-siasmo per la vita.

Nelle nostre postmoderne società vi so-no milioni di persone che non riescono asostenere le sollecitazioni di un’esistenzaprecaria, vuota, alienante, ma al tempostesso troppo veloce, che incalza, non dàtregua e che brucia ogni risorsa vitale conmassicce dosi di frustrazione e di stress.Vi siete mai chiesti perché nel mondo oc-cidentale, in questi ultimi 10 anni, i con-sumi di antidepressivi e ansiolitici sianopiù che triplicati? Questo boom di insod-disfazione, precarietà, inadeguatezza edepressione è figlio non soltanto delleaspettative per un futuro quanto maioscuro e incerto, ma anche della qualitàdella nostra attuale esistenza che, risul-tando troppo accelerata e non a nostra mi-sura, ci allontana inevitabilmente dallasalute. Vogliamo essere malati croniciper tutta la vita, come sperano le case far-maceutiche e vari specialisti in medicinache andremo nel tempo a consultare, op-pure abbiamo deciso di star bene e diprenderci finalmente cura di noi?

Prendersi cura di se stessi è il modomigliore per assicurarsi una vita piena disalute, serenità ed energia. Nessuna po-lizza, nessuna assistenza sanitaria, nes-sun centro specialistico di eccellenza po-

tranno mai offrirci il benessere e la vita-lità di una vita vissuta in modo sano, se-reno e consapevole.

Il cibo, fondamento di vita

Nel nostro breve viaggio intorno allasalute, abbiamo osservato come l’orga-nismo umano tenda sempre, in manieradel tutto autonoma, a salvaguardare sestesso e le proprie funzionalità attraversoi processi metabolici (di produzione, ac-cumulo e consumo di energia), omeosta-tici (di compensazione, bilanciamento,integrazione e risanamento) e immunita-ri (di protezione e di difesa da ogni tipodi aggressione interna ed esterna). Ab-biamo anche rilevato come una condi-zione di stress eccessivo o prolungato (distress) o di pesante intossicazione del-l’organismo (tossiemia), determinandosignificative variazioni nel funziona-mento dei sistemi omeostatici e immuni-tari, siano di fatto i responsabili dellamaggior parte dei nostri malanni sia fisi-ci che mentali. Abbiamo, infine, scoper-to come le endorfine – sostanze oppioidinaturali dagli effetti simili alla morfina –abbassando la percezione dolorifica ecreando sensazioni di rilassamento e di-stensione, siano in grado di regalarci mo-

menti di benessere e serenità influenzan-do il nostro umore, le emozioni e il com-portamento.

Pur con tutte queste importanti cono-scenze acquisite in campo medico, il verofondamento della salute rimane sempre ilcibo, la cui funzione sintropica (vitale)viene però sensibilmente ridimensionatasia dalla scarsità di sostanze nutritive pre-senti nel suolo, sia dalla miriade di pro-dotti tossici usati in agricoltura e nellesuccessive fasi di lavorazione industriale.Alcuni riscontri confermano la gravitàdella situazione. In Italia, nel 2008, si so-no verificati 250mila casi di tumore, conuna mortalità prossima al 50%. Ciò signi-fica che nel nostro Paese una persona sutre muore a causa del cancro. Questi datifanno ben capire quanto sia importante laprevenzione, soprattutto quella alimenta-re, in quanto il 35% di tutte le neoplasie –con punte di oltre il 73% per quelle a cari-co dell’apparato gastrointestinale – è di-rettamente collegabile alle abitudini ali-mentari delle persone. In particolare, so-no correlati all’alimentazione il tumorealla mammella, prostata, colon, stomaco,fegato e pancreas.

Che l’alimentazione possa avere unruolo così rilevante nell’insorgenza deitumori è una certezza, confermata anchedal fatto che non passa giorno senza chesi scoprano nuove impensabili correla-zioni. Gli effetti dannosi delle innumere-voli sostanze cancerogene presenti neicibi – nitrosamine, micotossine, aflatos-sine, residui di insetticidi, pesticidi e di-serbanti – vengono potenziati dalle ulte-riori sostanze, anch’esse cancerogene,prodotte durante i processi di cottura adalte temperature – come, ad esempio, leammine eterocicliche, prodotte da un ec-cesso di cottura della carne o gli idrocar-buri policiclici aromatici, derivanti dalprocesso di carbonizzazione degli ali-menti e di tostatura del caffè o ancoral’acrilamide, presente nelle patatine e inaltri prodotti di frittura – col risultato dicreare uno stato di pesante intossicazio-ne cellulare in grado di aggredire anchegli organismi più sani e vitali.

Il fatto è che l’alimentazione modernanon risponde affatto al nostro fabbisognonutrizionale, in quanto vengono prodot-ti, proposti e poi consumati alimenti con

Immagine di un Enzima riprodotto dal computer

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2 3 A B A S S A V O C E

elevatissimo indice glicemico, zuccheriraffinati, grassi saturi e idrogenati chel’organismo non riesce a bruciare. Que-sta errata alimentazione, oltre a far cre-scere il numero di persone affette da sin-dromi metaboliche, moltiplica l’inciden-za non solo delle malattie neoplastiche,ma anche di quelle degenerative e au-toimmuni che, con il loro corredo di statiinfiammatori cronici, incidono pesante-mente sulla salute e sulla qualità dellanostra vita.

Umberto Veronesi – direttore scientifi-co dell’Istituto Europeo di Oncologia –non ha dubbi. Invita tutti ad avere mag-gior attenzione verso il cibo perché “quel-lo che si mangia incide sul tumore più diquel che si respira”. Ha, infatti, spiegatoche la quantità, la qualità e la natura del ci-bo ci possono aiutare a conservare la salu-te oppure, al contrario, possono compro-metterla “perché il cibo può diventare unveicolo di sostanze nocive, tossiche perl’apparato cardiocircolatorio e per il si-stema digerente, potenzialmente in gradodi provocare tumori”. Oggi, una cura effi-cace per guarire da qualunque tipo di tu-more non esiste. Nonostante i numerosipassi avanti fatti dalla medicina oncologi-ca, non siamo ancora in grado di risolverequeste malattie. Possiamo, però, fare delnostro meglio per prevenirne insorgenza esviluppo, ricorrendo a tutti quei rimediche la natura ci ha messo a disposizione.Ovviamente, uno dei più efficaci è pro-prio l’alimentazione.

Una corretta alimentazione non puòprescindere da una dieta con consumoprevalente di vegetali, ossia di cereali,

ortaggi, legumi e frutta, alimenti ricchi dienzimi, fibre, minerali e vitamine. In unarticolo pubblicato nel novembre del2005 sulla rivista medica “The Lancet”(vol. 366, numero 9449) alcuni ricerca-tori dell’Harvard University hanno di-mostrato che un basso consumo di fruttaè la terza causa, a livello mondiale, d’in-sorgenza dei tumori subito dopo il fumoe il consumo di alcool. Altrettanto im-portante è, però, ridurre l’assunzione disostanze ad azione infiammatoria – co-me i “grassi omega-6” presenti nella car-ne, latte, formaggi e uova – privilegiandol’assunzione di sostanze ad azione antin-fiammatoria – come i “grassi omega-3”presenti nel pesce, crostacei, noci, man-dorle, tofu, nell’olio di semi di lino, dinocciole e ribes nero – ed anche di deter-minati prodotti vegetali contenenti prin-cipi attivi con proprietà antitumorali.

Tra questi vanno menzionati: le cruci-fere, famiglia di ortaggi comprendenticavoli, cavolfiori, broccoli, rape…, ric-chi di glucosinolati, agenti protettivicontro il cancro usati come coadiuvantinelle chemioterapie; l’aglio, vero tocca-sana naturale, capace di stimolare il si-stema immunitario, abbassare la pressio-ne arteriosa, ridurre il colesterolo e svol-gere un’azione antibatterica, antivirale,antifungina e depurativa; melograno efrutti di bosco – in particolare fragole,more e lamponi rossi – contenenti un’e-levata quantità di acido ellagico, uncomposto fenolico che inibisce la cresci-ta delle cellule aggredite dai radicali li-beri e perciò stesso potenzialmente mali-gne; soia, un legume ricco di magnesio,

fosforo, ferro, acido folico e soprattuttodi genisteina – un isoflavone con pro-prietà antiossidanti, immunosoppressivee antitumorali – presente anche nei lupi-ni e nelle fave; pomodori e, in misura mi-nore, carote, albicocche, cocomeri, aran-ce rosse e pompelmo rosa, la cui colora-zione è dovuta a un pigmento, il licope-ne, con spiccate proprietà antiossidanti,utile per contrastare l’invecchiamento, lemalattie cardiovascolari e persino alcuneforme tumorali; agrumi – ma anche fra-gole, kiwi, peperoni, pomodori e ortaggia foglia verde – contenenti, oltre all’aci-do ascorbico (vit. C), diverse sostanzeappartenenti alle classi dei polifenoli edei terpeni, in grado di ridurre l’inciden-za dei tumori dell’apparato digerente.

L’importanza degli enzimi

È stato calcolato che l’organismo uma-no, per svolgere tutte le sue funzioni eadattarsi all’ambiente, attiva all’incirca100mila reazioni chimiche al secondo,autoregolando tutti i principali parametrivitali. In tutte queste reazioni organichesono presenti delle particolari sostanzeproteiche, gli enzimi (dal greco en “den-tro” e zymé “fermento”) che fungono dacatalizzatori biologici, avviando, accele-rando e regolando ogni specifica reazio-ne biochimica. Sono lavoratori instanca-bili, altamente specializzati, indispensa-bili alla vita di tutti gli esseri viventi,piante e animali compresi. Si sa che sonodistribuiti all’interno delle cellule tantonel regno animale quanto in quello vege-tale, ma non si è ancora scoperto comevengano creati. Nel corpo umano sonolocalizzati in siti diversi e poi immagaz-zinati nel pancreas. Quando sono caren-ti, l’organismo ne risente e inizia a fun-zionare male; se si esauriscono, imman-cabilmente si muore.

Radicali liberi

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2 4 A B A S S A V O C E

Il corpo umano ne consuma quotidia-namente svariati milioni, ripartiti in piùdi 5000 diverse tipologie, e dotati ciascu-no di una propria precisa struttura e fun-zione. Risultano fondamentali non sol-tanto per la costruzione cellulare di tutti itessuti (cellule nervose, ghiandole, ossa,pelle), ma anche per il corretto funziona-mento delle attività organiche, provve-dendo all’eliminazione delle tossine da-gli organi emuntori (colon, polmoni, fe-gato, pelle, reni) e proteggendo il corpodai processi di ossidazione cellulare e datutti i residui tossici prodotti dal metabo-lismo. In pratica, ogni singola attività or-ganica – da quella più semplice a quellapiù complessa – richiede enzimi specifi-ci, così come ogni tipo di cibo necessita dienzimi diversi per essere decomposto, di-gerito, assimilato e metabolizzato. Nel-l’ambito di questa ripartizione funziona-le, l’amilasi – presente sia nella saliva chenel pancreas – scinde i carboidrati in mo-lecole di zucchero, la proteasi trasformale proteine in aminoacidi, la lipasi dividei grassi alimentari (lipidi) in gliceridi, co-sì come la lattasi catalizza il lattosio, lacellulasi la cellulosa e così via.

Gli enzimi possono essere recuperatiin natura oppure prodotti sinteticamentesia per usi farmacologici e biochimici,che per un diretto impiego nell’industriaalimentare, agraria e igienica. Sono difrequente usati nella sintesi chimica deifarmaci, nel trattamento e nella disinfe-stazione dei terreni, nella depurazionedelle acque e anche nei detersivi, per ve-locizzare la degradazione di proteine e li-pidi presenti nelle macchie. In campoalimentare l’uso di enzimi è antichissi-mo: basti pensare al lievito del pane, aquelli che trasformano il mosto in vino,al caglio per i formaggi o ai vari fermen-ti utilizzati per ottenere aceto e birra. Ilnostro corpo, producendone in quantitàlimitata, deve recuperarli attraverso glialimenti.

Il problema è che gli enzimi hanno tut-ti un punto debole in comune: il calore.Vengono, infatti, in buona parte distruttidalle alte temperature usate nelle variefasi di lavorazione industriale e poi ulte-riormente abbattuti durante la cottura de-gli alimenti, in quanto temperature supe-riori ai 47°C ne modificano irreparabil-mente la struttura. Di conseguenza lamaggior parte degli alimenti che consu-miamo cotti oppure quelli molto lavoratio quelli raccolti molto tempo prima delloro utilizzo sono quasi del tutto privi dienzimi. Ora, poiché nessun processo vi-tale può avvenire senza di loro, il nostro

organismo, se non li recupera dall’ali-mentazione, è costretto ad attingere allapropria riserva enzimatica, esaurendolaanzitempo.

Edward Howell – medico nutrizionistaamericano, pioniere nella ricerca suglienzimi – sostiene che ciascun individuodispone di una quantità predeterminata(e dunque limitata) di enzimi, prodotti eimmagazzinati nel pancreas, che svolgo-no tutte le funzioni digestive e metaboli-che. Più ne usiamo per la digestione, me-no ne rimangono per le migliaia di altreattività metaboliche (respiratoria, circo-latoria, omeostatica, immunitaria, sen-soriale, mentale, escretiva…) che l’orga-nismo richiede. Il fatto è che, con l’avan-zare dell’età, il pancreas produce sempremeno enzimi e di conseguenza il nostrocorpo svolge con più difficoltà tutte lesue funzioni, compresa quella digestiva.Una volta esaurita tale scorta – cheHowell chiama “potenziale enzimatico”– di lì a poco si muore.

Questa dotazione individuale di enzi-mi, acquisita durante il periodo di gesta-zione e allattamento – fondamentale pertutti i processi di rigenerazione cellularee per l’efficienza del sistema immunita-rio – dovrebbe servire all’individuo a ga-rantirgli salute e vitalità per il resto deisuoi giorni. Ora, quando gli enzimi sonocarenti a causa dell’età o di una non cor-retta alimentazione o per un aumentatofabbisogno dovuto sia a disfunzionalitàdell’apparato digerente, sia a un’eccessi-va produzione di radicali liberi – com-posti chimici “di scarto” in grado di ag-gredire e danneggiare cellule ed enzimiattraverso processi di ossidazione che al-

terano la produzione di energia e le infor-mazioni genetiche del DNA – è facileche insorgano non soltanto gravi patolo-gie fisiche (ipertensione, diabete, malat-tie cardiovascolari, arteriosclerosi, fi-bromi, polipi, tumori ), ma anche distur-bi nella sfera psichica e dell’umore (an-sie, attacchi di panico, depressioni, psi-cosi), a conferma dell’unicità di corpo emente.

Ogni carenza enzimatica risulta per-tanto pericolosa perché lascia campo li-bero all’attività distruttiva dei radicali li-beri che, con la loro capacità ossidativa,causano un progressivo deterioramentocellulare, a cui fa subito seguito il decli-no del sistema immunitario e un conse-guente precoce invecchiamento. L’atti-vità entropica dei radicali liberi può esse-re contrastata e resa meno attiva dal-l’azione sintropica degli agenti antiossi-danti che, interagendo a livello chimico,permettono ai sistemi enzimatici dellacellula d’intervenire e di neutralizzarla.In presenza, però, di determinati fattori –alcol, tabacco, droghe, farmaci, stress fi-sici ed emotivi, inquinamento ambienta-le, radiazioni (ionizzanti, elettromagne-tiche, solari), alimenti contenenti additi-vi, errori alimentari e troppo cibo – laproduzione di radicali liberi cresce in mi-sura rilevante, costringendo l’organismoa consumare quantità enormi di enzimiche vengono così sottratti alle loro speci-fiche funzioni. E se la “riserva enzimati-ca”si abbassa risultando inadeguata, in-sorgono le malattie.

ELIO BLANCATO

(6 - CONTINUA)

LE VIRTÙ DEL PREZZEMOLOIl prezzemolo è una pianta aromatica no-

ta fin dall’antichità, diventata un importan-te ingrediente della nostra cucina sia per lesue qualità olfattive che per quelle nutrizio-nali. È uno dei vegetali più ricchi di sali mi-nerali (ferro, calcio, potassio), di vitamine(A, B, C e K) e anche di selenio, un potenteantiossidante capace di contrastare l’azione distruttiva dei radicali liberi poten-ziando le difese immunitarie e la produzione di anticorpi. È un ottimo diuretico, de-purativo e vasodilatatore, indicato nei disturbi dell’apparato genito-urinario e cir-colatorio (ritenzioni urinarie, gotta, pressione alta, mestruazioni dolorose, reuma-tismi, calcolosi renale, edemi), molto utile anche per stimolare appetito e digestio-ne. Anticamente veniva utilizzato anche come abortivo per via dell’anetolo, uncomponente che favorisce la contrazione della muscolatura liscia di intestino, ve-scica e utero. Per beneficiare di tutte le sue preziose qualità va usato crudo o ag-giunto a fine cottura, utilizzando solo le foglie perché le altre parti (rametti, radici,semi) possono, ad alte dosi, risultare tossiche.

E.B.

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2 5 C O N S E R V I A M O I L N O S T R O D I A L E T T O

EFFICIENTE, BELLO ED...INUTILE!Ricordo di aver letto, tempo fa, alcune

considerazioni sulla fatua manìa effi-cientistica dell’uomo d’oggi che con-

sidera valido solo ciò che conduce al poten-ziamento fisico e psichico della persona: ungiovanilismo che considera come proibitela vecchiezza e la malattia.

L’“essere in forma” insomma è la prima,grande preoccupazione; mentre la sessua-lità (in libera licenza) un esercizio sportivoe distensivo. Il trionfo del “Mi i son ij mèmùscoj” (io sono i miei muscoli) del leg-gendario orco distrutto dalla astuzia di“Gioanin sensa paura”.

È un vecchio proverbio quello che affer-ma: “Un ch’as cudiss tròp l’aparensa, as dë-smentia sovens ëd soa essensa!” (Uno checura troppo l’apparenza, si dimentica soven-te della sua essenza): in conformità alla mas-sima che afferma: “L’òm a l’é òm nen përchèa l’è fòrt, ma përchè a l’é brav!”

Era una costante raccomandazione, quel-la di mia madre, che ripeteva: “Serca d’essebrav e bon d’andrinta, e nen mach ësmijébel e bon da fòra!” (Cerca di essere buono ecapace di dentro e non solo sembrare bello ecapace di fuori). D’altronde, parlandodell’uomo fatuo e superficiale, un vecchioproverbio affermava: “L’òm van a buta tutiij di n’onsa ’d carn e a perd tuti ij di n’onsadee spìrit!” (L’uomo superficiale aggiunge,ogni giorno, un’oncia di carne e perde, ognigiorno, un’oncia di spirito).

Fatuità che porta all’indifferenza per tut-to ciò che non è l’“Io”: “Ch’a brusa ’l mondche mi im visco la pipa!” (Bruci il mondoche io m’accendo la pipa).

Un vuoto efficientismo che non tien contodegli antichi proverbi che sanciscono: “A-i énen bela reusa ch’a finissa ne gratacul!”(Non esiste una rosa che non finisca in “grat-taculo”) ed anche che “A-i é nen na belascarpa che a ven-a nen savata!” (Non c’èbella scarpa che non venga ciabatta).

E non è male ricordarsi quanto affermavail mio vecchio amico montanaro (buon’àni-ma!): “Ël mond a l’ha nen da manca ’d gentfòrta coma Napoleon ma ’d gent brava coma’l Cotolengo!” (Il mondo non ha bisogno digente forte come Napoleone, ma di gentebuona come il Cottolengo).

È un vecchio adagio quello che va con-statando: “Chi a fà tut për parësse bel,soens a fà gnente për esse brav!” (Chi fa ditutto per apparire bello, sovente non fa nul-la per essere buono). Un altro grave incon-veniente di chi sa guardare solo a se stesso,è quello di non sapere scorgere la pena al-trui, i bisogni degli altri.

È, in fondo, quanto il proverbio dicedell’egoista: “Chi a pensa mach për chiel al’é ’n pra sensa erba!” (Chi pensa solo a séè un prato senz’erba).

Ed è proprio l’egoista che vien trattato dal-la sapienza popolare con maggiore durezza,quando dice: “Chi a l’é mach bon për chiel, al’é bon a gnente!” (Chi è solamente capaceper se stesso, è un buono a nulla).

D’altronde: “Chi ch’a l’ha ’l còrp binfarsì, a sà nen compatì!” (Chi ha il corpoben farcito, non sa compatire).

È il grande valore del patrimonio popolare– così come quello della “Brava Gent ëd Pie-mont” (brava gente di Piemonte) – che saesaltare l’altruismo e sa esprimere attenzio-ne per chi soffre ed ha bisogno d’aiuto.

Ed in un poético passo del Sermo IX – diquel capolavoro della Letteratura piemon-tese che sono i “Sermoni Subalpini” del Se-colo XII – che esalta quanti di noi hanno acuore il prossimo, dicendo che: “Tuit homenos amaran, e reluiserem si cum fai lo raidel soleil en l’àiva!” (tutti gli uomini ciameranno e noi risplenderemo come fa ilraggio di sole nell’acqua!).

Entra, d’altronde, nella tradzione popola-re la solidarietà: la mano che sa offrire!

Uno stile che è ben evidenziato, poetica-mente, dal nostro Oreste Gallina (1898-1985), poeta langarolo, quando esalta “le mandël paisan” (le mani del popolano) dicendo:

“Man faità për drissé, stòrzeforte e dosse come ’l bross,sempe pronte s’l’han da spòrzee i s’arpàuso al segn dla Cros ...”(Mani abituate a raddrizzare, a torcere,

forti e dolci come il formaggio piccante,sempre pronte se han da porgere e si riposa-no nel segno della Croce).

Un saper “spòrze” (porgere) che dà sere-nità a chi non sente tanto il piacere di avere,quanto il dovere di dare a chi non ha.

È ancora un proverbio quello che concludedrasticamente: “Lòn che it l’has e it mange ava an drugia, lòn che it l’has e it daghe vìa ava an Cel a fete ’d mérit!” (Quello che tu haie te lo mangi va in letame, quello che tu hai edai via va in Cielo a farti dei meriti!).

I nostri Antichi, infatti, guardavano oltre!

CAMILLO BRERO

LETTERE AL DIRETTORE

IL DIALETTO DI CAMILLO BREROIl Corriere Avis, oltre ad essere ottimo e necessario mezzo d’informazione e di collega-

mento per la grande famiglia dell’Avis, è anche lodevole strumento di divulgazione cultura-le. La sua attenzione ai bambini, che coinvolge nella festa della grande befana, ha un seguitonella gara dei disegni realizzati dagli alunni di molte scuole. Il collegamento con le scuole su-periori, il gruppo giovanile, l’intesa col mondo militare, la sponsorizzazione di molti gruppisportivi sono iniziative che diffondono e alimentano la cultura della donazione.

Lo spirito di famiglia è documentato dalle fotografie dei neonati e da quelle di donato-ri scomparsi.

Grandiose iniziative culturali sono i viaggi in tutto il mondo organizzati da Gianni eMarina.

Le sostanziose lezioni di Elio Blancato e le risposte di Ivan Blancato pubblicate sulCorriere Avis hanno certamente una diffusione molto maggiore di quella che avrebberose pubblicate in un libro.

Ma c’è una pagina che da anni compare sul corriere col patrimonio della sua indiscuti-bile saggezza: il dialetto presentato e tradotto da Camillo Brero. Questo patrimonio è lacultura delle generazioni passate che arriva a noi come un dono di grande valore. È comeuna filosofia fatta di sole conclusioni; cioè le generazioni passate, dopo esperienze posi-tive e negative, hanno scoperto le leggi di natura, e hanno fissato con poche parole le con-clusioni dettate dal comune buon senso. Queste poche parole sono spesso condite di unsimpaticissimo umorismo. Col termine “cultura” intendiamo conoscere usi e costumi,positivi e negativi, di un dato periodo storico. Nel dialetto presentato da Brero direi chevive una cultura priva dell’elemento negativo. Perciò cultura da trasmettere ai giovani,cultura del passato necessaria per fare un confronto con la cultura del presente, che spes-so è solo cronaca e non si sa dove andrà a finire. la cultura del solo presente non basta. Lacultura del futuro è solo progetto e ipotesi e non ha valore prima di una verifica.

Mi pare che l’anima del dialetto, presentato dal bravo ed esperto Brero, sia nella sco-perta delle “anime bele”, citate nel n. 4 del Corriere. Anime belle che sono sempre e sol-tanto il fondamento di ogni rivoluzione benefica.

CORRADO CAMANDONE

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2 6S T O R I A M I N O R E

E LEONARDO (FINALMENTE)CI MOSTRA IL SUO VOLTO

Le discussioni sono state lun-ghe, non prive di polemiche.L’idea di mettere in mostra

uno dei “tesori” di cui Torino è piùgelosa, era dibattuta da tempo. Fi-nalmente è fatta: l’Autoritratto diLeonardo verrà esposto nella reg-gia di Venaria Reale, la sede che èsembrata più degna, nella suamaestosità architettonica, qualco-sa che rammenta la reggia di Ver-sailles a Parigi.

Le preoccupazioni forse eranolegittime: e se, rimuovendolo dal-la sua sede abituale, la BibliotecaReale, si fosse danneggiato, ancheper il semplice contatto con l’aria?Tutto vero, ma un “tesoro”, perquanto importante, storico, non èfatto per essere occultato per sem-pre. Sarebbe inutile possederlo.Meglio, dunque, mostrarlo, esi-birlo, con tutte le preoccupazionie le misure di sicurezza del caso.

Dal 18 novembre, dunque, il fa-moso Autoritratto sarà visibile aVenaria con altri pezzi di forteemozione che pure recano la firmadel Maestro, come alcune delle al-trettanto famose “macchine volan-ti”, uscite dal genio di Leonardo.L’Autoritratto – si discusse in pas-sato sulla sua autenticità, ma i dub-bi sono stati tutti superati – venneacquistato da re Carlo Alberto nel 1840 daGiovanni Volpato, un mercante di Chieri.Fa parte di una trentina di disegni origina-li del Maestro, alcuni dei quali sarannopure in mostra, insieme ad opere che di so-lito sono conservate in Gran Bretagna, nelCastello Reale di Windsor.

A Venaria vi sarà pure una parte intro-duttiva per delineare al pubblico Leonar-do e la sua epoca, inquadrandola nel-l’ambiente europeo di allora. La rasse-gna, di importanza mondiale, resteràaperta sino al 29 gennaio del 2012. Leo-nardo nella letteratura avrà pure un pro-prio spazio e così per quanto concernefilm ispirati al Maestro, in collaborazio-ne con il Museo del Cinema. Uno spaziomultimediale illustrerà un’altra famosaopera leonardesca, “Il Cenacolo”, con un

appassionante studio dei volti, delleespressioni di ciascun personaggio.

Grande assente sarà Monna Lisa, ossia“La Gioconda”, sulla quale, come si suol

dire, sono corsi fiumi di inchio-stro. Di recente si era parlato diesporla in Italia ma la risposta daparte del Louvre, dove è conser-vata, è stata del tutto negativa, co-sì come per molto tempo era av-venuto per l’Autoritratto, per mo-tivi di sicurezza ma, soprattutto,ricordando il clamoroso furtoquando “La Gioconda” sparì dalLouvre, nel 1911, rubata da Vin-cenzo Perruggia, un decoratoreche si era invaghito della donnadal sorriso misterioso. Poi, quan-do ricomparve, passò da Roma,per Milano e quindi da Torino pertornarsene a Parigi. Si comprendecome al Louvre siano diffidenti erispondano negativamente a ognirichiesta di esporla.

L’Autoritratto, con altre dueopere di Leonardo, lasciò Torinoalla fine di marzo del 1985 per es-sere esposto a Roma, a CastelSant’Angelo, e ci furono già allo-ra trepidazione e polemiche per lasua conservazione. Va detto, perla cronaca, che l’opera è una “san-guigna” di 33,2 per 21,2 centime-tri, databile intorno al 1512, giàesposta nel 1975 e l’interesse delpubblico fu enorme ma, pensiamodi non sbagliare, lo sarà ancora dipiù a Venaria. Leonardo riappare

per partecipare alla festosa conclusionedel 150° dell’Unità d’Italia.

RENZO ROSSOTTI

TUTTO L’EGITTO NARRATO DA LAMI

In 127 pagine, sembrerebbe quasi un romanzo, tutto l’Antico Egitto dalle origini aCleopatra, ma è una storia documentata e scritta con penna agevole da Maurizio Ja-copo Lami per la collana “Atlanti del sapere” dell’Editore Giunti.L’Egitto affascina, soprattutto se visto da una città come Torino, che vanta il più

formidabile Museo Egizio, il più importante dopo quello del Cairo, che attira ognigiorno così tanti visitatori.

Lami introduce la storia dalle origini, ossia dai primi Faraoni, passando per una ric-ca sciarada di personaggi fra i quali non poteva mancare Napoleone. Il volumetto haaltresì il vantaggio di essere riccamente illustrato, a colori, venduto a un prezzo piùche accessibile, ossia a sei euro e cinquanta. B.E.

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2 7 A R T E

LE MOSTREE GLI ARTISTI

gherita di Bari. I lavori-instal-lazioni selezionati sono firma-ti da Giovanni Anselmo, Ali-ghiero Boetti, Pier Paolo Cal-zolari, Luciano Fabro, JannisKounellis, Mario Merz, Mari-sa Merz, Giulio Paolini, PinoPascali, Giuseppe Penone,Michelangelo Pistoletto, Emi-lio Prini e Gilberto Zorio. Ac-canto a questi artisti, nelle saledel Castello si possono vederein parallelo le opere di autoriinternazionali dell’epoca co-me lo spazialista Lucio Fonta-na e lo scultore Fausto Melotti,l’esponente della Pop ArtAndy Warhol e Daniel Buren,Vito Acconci, Rebecca Horn,John Baldessari, Sol LeWitt eCarl Andre.

Accompagna la mostra ilcatalogo edito da Electa, sottola direzione scientifica diGermano Celant.

Con temporaneamen tes’inaugura il progetto espositi-vo per la Manica Lunga, intito-lato “Le scatole viventi”, cura-to da Andrea Bellini. Il primoincontro è riservato alla perso-nale di Luigi Ontani:”Rivol-tArteAltrove”. Pioniere dellaperformance e della video ar-te, Ontani è presente in questaoccasione con un “corpus” diopere che ripercorrono il suoprocesso creativo.

In particolare, si ricordano

CASTELLO DI RIVOLILa stagione autunnale si

apre al Castello di Rivoli - Mu-seo d’Arte Contemporanea l’8ottobre con due importanti ap-puntamenti: “Arte Povera In-ternational” e “Le scatole vi-venti”. Curata da GermanoCelant e Beatrice Merz (co-di-rettore del museo con AndreaBellini), la rassegna dedicataall’Arte Povera, nata nel 1967a Torino, costituisce un nuovoincontro con gli aspetti e leesperienze degli artisti chehanno dato vita al movimento.Promossa dal Castello di Ri-voli e dalla Triennale di Mila-no, “Arte Povera 2011” si svi-luppa attraverso duecentocin-quanta installazioni che “oc-cupano”, sino a febbraio 2012,otto musei d’arte contempora-nea: da Rivoli alla Triennale diMilano, dalla GAMeC-Galle-ria d’Arte Moderna e Contem-poranea di Bergamo a ilMAMbo di Bologna e GalleriaNazionale d’Arte Moderna e ilMAXXI-Museo Nazionaledelle Arti del XXI Secolo diRoma, MADRE-Museo d’Ar-te Contemporanea Donnaregi-na di Napoli e il Teatro Mar-

le foto acquerellate eseguite inIndia negli anni Settanta (“Ac-quaiolo”, “Davide e Golia” ) ei recenti light-box lenticolari,le fotografie a colori “Pinoc-chio” e “Dante” del 1973 e lemaschere realizzate in legno aBali, le opere inedite ispiratealla città di Torino, sino allefotografie dette “Grottesche” eall’opera storica “Millearti”eseguita in cartapesta. Segui-ranno le mostre di Nicola DeMaria, Paolo Mussat Sartor,Paolo Pellion e Luigi Ghirri,Piero Gilardi.ARTE POVERA INTERNA-TIONAL, sino al 19 febbraio 2012;LUIGI ONTANI,sino al 20 novembre; INFO. 011/9565211.

ARTISSIMAAL LINGOTTO

Diretta da Francesco Mana-corda, “Artissima 18”, Inter-nazionale d’Arte Contempo-ranea, si svolge dal 4 al 6 no-vembre negli spazi dell’Ovalal Lingotto Fiere, con la pre-senza di oltre 160 gallerie, dicui 102 straniere.

Promossa dalla FondazioneTorino Musei, l’ampia rasse-gna si avvale del sostegno del-la Regione Piemonte, Provin-cia e Città di Torino che, insie-me a Camera di Commercio diTorino, Compagnia di SanPaolo e Fondazione per l’ArteModerna e ContemporaneaCRT, hanno contribuito a deli-neare le vicende e le aspettati-

ve della cultura visiva del nuo-vo Millennio. In particolare,ha detto Francesco Manacor-da, “lavoriamo sulla vocazio-ne sperimentale, la capacità in-novativa e la dimensione inter-nazionale di Artissima attra-verso un impianto curatorialerigoroso che costruisce sulprogetto dello scorso anno”.

E la precedente edizione èstata visitata da oltre 48.000persone e 1300 giornalisti ac-creditati, che hanno decretatol’interesse intorno alle sezionidelle esposizioni: dalle galle-rie della “Main Section” allegiovani gallerie di “New En-tries” (alle quali sarà assegna-to il premio “Guido Carbo-ne”), dai 16 artisti emergenti di“Present Future” (con il pre-mio “Illy Present Future”) agliartisti degli anni ’60/’70 delsettore “Back to the Future”.Tra gli altri progetti, si ricorda-no “Approssimazioni Razio-nali Semplici”, curato da LaraFavaretto con Francesco Ma-nacorda, e “Artissima Lido”con un nutrito programma dimostre ed eventi fuori dellafiera e nel centro di Torino. Sitratta di un fitto calendario diperformance, proiezioni, con-certi, conversazioni, ideato datre artisti: Christian Frosi, Re-nato Leotta e Diego Perrone.ARTISSIMA,OVAL, LINGOTTO FIERE,4-5-6 novembre.

ANGELO MISTRANGELO

L e celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia si arricchisco-no del volume “Stellette di Bronzo”, Monumenti e targhe mi-litari a Torino dal Risorgimento a oggi, di Leonardo Mastrip-

polito e Franco Cravarezza, edito da C.I.I. Pubblicato nell’ambitodi “Esperienza Italia 150” e il contributo del Consiglio Regionaledel Piemonte, il libro offre al lettore una se-rie di documenti che raccontano la nascita,la collocazione, il valore artistico dei mo-numenti dedicati in gran parte alle Asso-ciazioni delle Forze Armate e dei CorpiArmati dello Stato. E così si “scopre”, tragli altri, il Monumento all’Alfiere Sardo diVincenzo Vela e il Monumento alle vitti-me dell’attentato di Nassirya dello sculto-re Osvaldo Moi, il Monumento al Bersa-gliere di Franco Assetto e quello per il Cor-po degli Alpini. A.MIS.

LIBRI

Giuseppe Penone - Albero di 11metri 1969-1989 - Legno di abete

Luigi Ontani - PinOcchio, 1981 -maschera in legno

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2 8F I L A T E L I A

● BIMBI E PREVENZIONELe poste dell’Ungheria hanno dedica-

to un francobollo all’importanza dellaprevenzione per le malattie dell’infan-zia; con un disegno simile a un fumetto,l’esemplare vuole sottolineare la neces-sità di salvaguardare la salute dei bam-bini fin dai primi anni della scuoladell’obbligo, con le malattie più noteper premunire i ragazzi da malanni piùgravi che potrebbero insorgere con glianni.

● BUON COMPLEANNO!La regina Elisabetta d’Inghilterra ha

compiuto ottantacinque anni e moltifrancobolli del Commonwealth lo ricor-dano, celebrando insieme i novant’annidel marito, il principe Filippo. Serie spe-ciali sono state stampate ricordando ladedizione al Paese, ossia la Gran Breta-gna, dei Reali inglesi.

● DAL VATICANOLe poste della Città del Vaticano han-

no adottato un nuovo tipo di busta-let-tera con francobollo pre-stampato cheraffigura Papa Benedetto XVI a bracciaaperte nell’atto di accogliere il mondo.

CONTINUA LA PREVENZIONE NEI FRANCOBOLLI

IL QUIZRe Carlo Alberto morì in esilio in Portogallo ma la sua salma venne portata a

Torino e, con un grandioso funerale, fu traslata nella basilica di Superga, dove gliè stato dedicato un maestoso monumento funebre.

Risulta vincitore del quiz Luigi La Sala

IL NUOVO QUIZSapete dire quale è la chiesa di Torino a cui venne ... “tagliata una fetta”, per co-sì dire, in modo da facilitare nel centro città la costruzione di una nuova strada,un bel rettilineo?

Le risposte devono pervenire a AVIS - Concorso Quiz - Via Piacenza 7 - 10127Torino oppure [email protected] entro il 4 novembre 2011. Il premiodel precedente quiz deve essere ritirato entro il 4 novembre 2011.

Ogni “impronta” a colori è del valore didue euro. Con una emissione congiuntacon la Croazia, le poste vaticane hannoricordato (esemplare da euro 3,30) ilterzo centenario della nascita di Ruge-rius Boscovich (1711-1787). Fu un il-lustre fisico, astronomo, matematico,architetto e filosofo, preoccupato diconciliare sempre la fede con la scien-za, riguardato in vita come una sorta di“Mago”.

● SLOVACCHIA ANTI AIDSStop all’aids, slogan con il solito na-

strino rosso, spicca nel francobolloemesso dalle poste della Slovacchia in ti-ratura non dichiarata ma sembrerebbepiuttosto ristretta. L’esemplare infatti èandato esaurito in meno di un mese, tra ipiù richiesti fra quelli di una tematica dicui ci siamo occupati spesso nel tema piùvasto della prevenzione.

RENZO ROSSOTTI

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2 9C O L L E Z I O N I S M O

LE CARTOLINE TRICOLORI PER IL 150° DELL’UNITÀ

Si avviano quasi a conclusione le celebrazioni per il 150°dell’Unità d’Italia ma le iniziative si moltiplicano. Abbiamogià detto dei francobolli, dei foglietti di Italia, San Marino e del

Vaticano, alcuni dei quali, come quello emesso congiuntamente daItalia e San Marino in un felice abbinamento, sono stati quasi subi-to dati per esauriti. Successo notevole per le cartoline tricolori edi-te dalla “Cartolinea” nella tiratura di 250 esemplari per tipo, carto-line che hanno voluto festeggiare i vari reparti delle Forze Armateche si sono dati convegno a Torino in giornate diverse, dal grandio-so raduno degli Alpini ai Granatieri, ai Bersaglieri, ai Carabinieri,fino ai Vigili del Fuoco, in un crescendo che ha entusiasmato mi-gliaia di torinesi e di turisti in visita a Torino. Anche i foglietti con ifrancobolli e i vari personaggi risorgimentali sono stati riprodotti inqueste cartoline che compongono ormai una collezione a sé, comequelle che cinquant’anni fa celebrarono Italia ’61. Per ogni infor-mazione: “Cartolinea”, tel. 011/431.07.07.

R. ROSS.

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3 0N O T I Z I E U T I L I

E cco notizie utili e consigli per i volontari del sangue, so-prattutto nuovi, che si esorta atenere presenti e seguire.

1 – Le donazioni di sangue intero si possono effettuare tutte lemattine dei giorni feriali (7,30-11,45) e festivi (8-11,45) presso:

– unità di raccolta di Torino, via Piacenza 7;– il centro raccolta di Pianezza, via Torino 19.Nelle sole mattine dei giorni feriali anche sulle autoemoteche si-

te nei giardini di piazza Carlo Felice, di fronte a via Roma ed inpiazza del Donatore di Sangue, davanti all’ospedale Giovanni Bo-sco dalle ore 7,30 alle 11,45 e nel piazzale antistante la stazione diPorta Susa. Altre autoemoteche Avis stazionano periodicamenteinnanzi alle chiese e nelle vicinanze dei mercati cittadini.

Presso il centro trasfusionale dell’ospedale Maria Vittoria, viaMedail - dal lunedì al venerdì (8,30-11,30) ed il sabato (8,30-10,30) e presso il Centro ex Avis di via Baiardi, 43 dal lunedì alvenerdì feriali (8-11,30).

Per maggiori informazioni telefonare al numero verde: 800-265508.

Le donazioni di plasma (plasmaferesi) si possono fare, suappuntamento, tramite le segreterie Avis, presso:

– unità di raccolta di Torino via Piacenza, 7, tel. 011/61.33.41;– il centro raccolta di Pianezza, via Torino, 19, tel. 011/ 966.16.68dal lunedì al venerdì al mattino e pomeriggio, il sabato e nei

giorni festivi solo al mattino;– l’autoemoteca sita nel parco Ruffini, di fronte al Palazzo del-

lo Sport e in piazza XVIII Dicembre di fronte alla stazione diPorta Susa dal lunedì al sabato mattina (tel. 011/61.33.41).

Le donazioni di piastrine (piastrinoaferesi) si compiono so-lo su chiamata delle segreterie in via Baiardi, 43.

2 – Ai lavoratori dipendenti che lo richiedano viene rilasciatoun foglio giustificativo per il datore di lavoro, valido per la gior-nata di riposo collegata con la donazione di sangue. La giorna-ta di riposo (senza perdite nella retribuzione) è concessa anche aidonatori che effettuano donazioni di plasma al pomeriggio e vale24 ore dall’inizio della donazione.

3 – I lavoratori autonomi, che non necessitano di giustifica-zione e che hanno particolari esigenze lavorative, possono co-municare questa loro necessità alla segreteria Avis al momentodella donazione. Potranno avere diritto di precedenza.

4 – In occasione della prima donazione e della donazionecon visita di controllo annuale vengono eseguiti i seguentiesami: determinazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh; ri-cerca anti HIV (Aids); ricerca anti HCV (epatite C); ricerca HB-sAg (epatite B); NAT (epatite C e AIDS); VDRL (sifilide); ALT(transaminasi); emocromo; glicemia; sideremia; proteine totali,creatinina, colesterolo; trigliceridi, ferritina. I risultati verrannoinviati al domicilio del donatore entro 10-15 giorni.

5 – In tutte le altre donazioni si ricontrollano: gruppo sangui-gno; anti HIV, anti HCV, HBsAg, VDRL, NAT, emocromo, ALTe QPE.

In quest’ultimo caso gli esiti non saranno inviati al donatore,tranne che siano al di fuori della norma. Se ci sono degli esami al di

PROMEMORIA PER I DONATORIfuori della norma da ricontrollare o se il donatore necessita diesami particolari, gli esiti saranno spediti a domicilio (tranne neicasi in cui il donatore preferisca ritirarli personalmente presso ilcentro Avis e lo comunichi al personale incaricato).

6 – È considerato donatore periodico e socio dell’Avis coluiche ha effettuato almeno due donazioni di sangue e che dona al-meno una volta ogni due anni. Chi non dona più sangue per mo-tivi di età o di salute (questi ultimi accertati dai medici Avis) puòrimanere iscritto all’associazione purché dimostri di prendereparte alle attività associative (come partecipare ad assemblee eriunioni, per esempio, o propagandare l’iscrizione all’Avis, so-prattutto tra i giovani).

Presso le unità di raccolta di Torino (via Piacenza 7) e Pianezza(via Torino 19) i donatori e loro familiari possono effettuare dal lu-nedì al venerdì feriali (ore 7,30-9) esami sul sangue e sulle urineprescritte dai propri medici di base, pagando direttamente alle se-greterie Avis i tickets secondo le modalità previste dalla legge vi-gente. I risultati potranno essere ritirati dagli interessati o con de-lega nei giorni indicati al momento dell’effettuazione degli esami.

7 – Il “fondo di solidarietà”, istituito dall’Avis di Torino per isuoi donatori ed alimentato dai contributi degli stessi iscritti, per-mette di effettuare ai volontari più indigenti, e soprattutto a quantinon hanno un posto di lavoro, un rimborso dei tickets pagati per in-dagini diagnostiche e di laboratorio dal donatore o dai suoi fami-liari conviventi. Per ottenere detto rimborso è sufficiente presen-tarsi presso un centro Avis (Torino o Pianezza) entro tre mesi dal-l’esame, muniti della ricevuta originale di pagamento della spesasostenuta, che verrà trattenuta dal centro Avis. Per i familiari è ne-cessario produrre in visione anche uno stato di famiglia che com-provi la convivenza con il donatore. Il “fondo di solidarietà” rim-borserà il 25% della spesa sostenuta per i tickets pagati per i fami-liari conviventi. Il rimborso per esami effettuati dagli stessi dona-tori varierà dal 25 al 100% a seconda che il totale delle donazionieffettuate sia compreso tra 2 e 23 (rimborso 25%), tra 24 e 49(50%), tra 50 e 74 (75%), da 75 in poi (100%). Per le “croci d’oro”il fondo rimborserà il 100% delle somme pagate per esami e visitespecialistiche sia al donatore sia ai propri conviventi.

8 – L’Avis comunale di Torino consegna ai donatori effetti-vi un “pacco natalizio (Befana del donatore)” a prezzi parti-colarmente ridotti per i propri figli, fratelli e nipoti di età nonsuperiore ai 12 anni. Ogni donatore può ritirare un massimo diquattro pacchi a 5 euro ciascuno.

Eventuali pacchi in più si potranno prenotare al costo di 20 eu-ro caduno. Anche i soci iscritti ad altre sezioni Avis possono pre-notare pacchi dono a prezzo di costo purché donino pressol’unità di raccolta di Pianezza.

9 – Si invitano i donatori a segnalare tempestivamentecambi di indirizzo e telefono, facilitando così le chiamate daparte delle segreterie e il corretto invio del Corriere Avis cheviene spedito a tutti gli iscritti anche di uno stesso gruppo fami-liare, salvo che – a risparmio spese – ci venga richiesto di limita-re l’inoltro del periodico ad uno solo dei donatori componenti lafamiglia.

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SONO NATI:

– Virginia Maschera. Laura e Jana sono felici di annuncia-re la nascita della sorellina, figlia della medaglia d’oro Massi-mo e nipote delle avisine Gloria e Claudia;

– Con enorme gioia annunciamo che il 15 luglio è nataArianna Muscarella, figlia dell’avisina Jessica Pelullo ed en-tra a far parte di una grande famiglia di avisini: il nonno Giu-seppe Pelullo, la nonna Zita Dessì, lo zio Jacopo Pelullo;

– il 22 luglio è nato Ruben. Danno il benvenuto al piccolo ilnonno e la mamma avisini Francesco e Simona Vitulano, ilpapà, la nonna e gli zii.

COMPLEANNI E AUGURI

– Auguri a Daniele per il suo compleanno da Mattia, mam-ma, papà, nonna Alda, nonno Nicola, zio Toni e Fabio.

A tutti le più vive felicitazioni.

SONO DECEDUTI:– il 7 maggio Mario Nalli-

no. Lo annunciano la mogliee i figli;

– il 22 giugno Fabiana Pe-trucci, moglie amatissimadell’avisino MassimilianoGuarnaccia. “Il tuo volto ed iltuo sorriso solare rimangononei nostri ricordi”. Il Direttivodel Gruppo Donatori Poste;

– il 7 agosto ci ha lasciatiLuciana Ravera per anni se-gretaria dell’Avis comunaledi Torino.

PIANGONO I LORO CARI:

– i donatori Salvatore eClaudia Mendolicchio per laperdita della cara mamma enonna Grazia Riccio manca-ta all’affetto dei suoi cari il 23agosto.

RICORRENZE– In memoria di Francesco

Rosa nel 1° anniversario del-la sua scomparsa (6 ottobre2010).

– Nel secondo anniversariodella scomparsa del donatoreLearco Santoni la moglie, ifigli, le nuore, il genero e i ni-poti lo ricordano.

– In ricordo di Lidia Pizzo-lante in Vozza “Sempre neinostri cuori, ciao mammina”Fabrizio ed Enzo.

A tutti le più sentite condo-glianze.

NOTE LIETE

3 1 A N A G R A F E A V I S I N A

Fabiana Petrucci

Francesco Rosa

Grazia Riccio

Virginia Maschera Arianna Muscarella

Ruben Daniele

I LUTTI NELLA NOSTRAASSOCIAZIONE

In memoria di Luciana Ravera, già se-gretaria dell’Avis comunale di Torino,deceduta nello scorso mese di agosto.

Luciana, sei stata una collega, un’a-mica, una maestra di vita... Devo a tegran parte di quello che sono, sia dalpunto di vista professionale che daquello della quotidianità. La tua forza,la tua capacità di rinascere mille voltecome un’araba fenice nel corso di unavita che con te non è stata molto gene-rosa, ma che hai sempre affrontato con positività e con la consa-pevolezza che sono le piccole cose a fare grandi le giornate, ri-marranno come la mia musa ispiratrice nel corso di questo cam-mino terreno. La malattia ti ha colta nel momento in cui avevi ri-trovato la serenità, fino all’ultimo giorno hai pensato di potercelafare, di essere stata fortunata, come amavi ripetere a tutti coloroche ti venivano a trovare...ci lasci un vuoto incolmabile, ma tanti,infiniti, insegnamenti che sono parte di me, di noi e questo contri-buirà a sentirti più vicina. Mi mancheranno le nostre chiacchiera-te, i tuoi consigli, ma rileggerò le tue lettere ogni volta che mi sen-tirò sola e sono certa che mi darai una mano. M.M.

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PROGRAMMA

8.00 Accoglienza par-tecipanti

8.30 Santa Messa insuffragio degliavisini defunti

9.30 Inizio cerimoniaufficiale con in-tervento delleAutorità pre-senti e premia-zione dei bene-meriti Volontari

La premiazione è pre-vista concludersi entrole ore 13.

14.30 Corteo in PiazzaCas te l l o/SanCarlo

15.00 Ritrovo in PiazzaCas te l l o/SanCarlo con la par-tecipazione dibande musicalie gruppi folklo-ristici:

– Associazione Folklo-ristica Culturale SanGemiliano (Sestu -CAGLIARI);

– Associassion Piemon-tèisa Compagnia diTorino;

– A Fil de Ciel - Gruppomusicale Occitano.

Con la partecipazionedi:– Gruppo Storico “Pie-

tro Micca”– Banda musicale AVIS

Torino.

Durante l’evento ver-ranno distribuiti aibambini palloncini egadget.

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