Ins Avis N5

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dell’Avis Comunale di Torino SETTANTACINQUE I PRIMI 75 ANNI Inserto n. 5

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I PRIMI 75 ANNI DELL'AVIS DI TORINOPARTE 5

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dell’AvisComunaledi Torino

SETTANTACINQUEI PRIMI

75ANNI

Inserto n. 5

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GIUGNO 1984Cartone animato con Benny protago-

nista.Ideato da Gianni Benazzo è stato rea-

lizzato con l’animazione di RossanaVindrola. Il colore è stato curato daDaniela Dolce. Le fotografie affidateallo studio Maiullari con la collabora-zione di Gianni Ghisetti. Le musichesono di Piera Foresto e la voce di Fran-ca Novara.

6-7 OTTOBRE 198412 pullman con 640 avisini e fami-

liari in gita a Venezia e sul Lago diGarda.

Con il dottor Piero Bonino, Benny èsalita sul Monte Bianco. Durante la va-canza estiva il dottor Bonino ha scalatoinsieme ad un gruppo di amici alcunedelle vette più alte dell’arco alpino oc-cidentale: il Monviso, il Gran Paradiso,il Monte Bianco. Insieme alla picozza,ai ramponi, alle corde, allo zaino haportato con sé il gagliardetto di Benny,

la goccia di sangue mascotte e por-tafortuna della nostra associazione etestimonianze che con lui è salita an-che l’Avis.

Foto 1:Lo staff che ha realizzato

il documentario su Benny premiato

da Sandro Fisso(al microfono).

Da sinistra a destra:Flavio Maiolio,Daniela Dolce,

Rossana Vindrola,Gianni Benazzo,

Piera Forestoe Franca Novara

Foto 2:Ecco Benny sulla cima

più alta d’Europa, il Monte Bianco.

È ancora il dottor Boninoche la presenta insiemeai suoi amici con i qualiha compiuto una lunga

cavalcata sulle vettepiù belle delle

Alpi Occidentali

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È uscito il cartone animatocon “Benny” protagonista;ideato da Gianni Benazzo èstato realizzato con l’ani-mazione di Rossana Vindro-la. Il colore è stato curato daDaniela Dolce. Le fotografieaffidate allo studio Maiullaricon la collaborazione diGianni Ghisetti. Le musichesono di Piera Foresto e lavoce di Franca Novara.

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Nel popolare borgo torinese nacquein una latteria il gruppo Avis San Pao-lo che ha compiuto il proprio trenten-nale.

Avis e sport sanno superare ogni osta-colo. I grandi amori dei podisti, la bril-lante annata dei ciclisti, la quadretta deibocciofili.

Si sono rinnovati i rap-presentanti dei vari settoridel CCS Luciano Penna.Questi i risultati:

Gruppo podisti: respon-sabile-cassiere AngeloBarbero; viceresponsabileaddetta alle corse RosaLiccardo; vice responsabi-le addetto al vestiario Vin-cenzo Bevilacqua;segreta-rio addetto stampa Tom-maso Lovaglio; massag-giatore Gustavo Gibelli-no; collaboratore pro-grammazione corse Piero

Orsini; cronometristi Giovanni Ortolane Alda Estienne; addetti giovani BrunoCarpegna, Anastaio Usai e Luisella Pi-littu, consiglieri Giancarlo Bononi eGiulio Scippa.

Gruppo bocce: Presidente RolandoDel Prato; vice presidente Giorgio Mon-ticelli; segretario Cesare Prete; revisori

dei conti Giulio Alciati eMario Gatti; consiglieriMario Arduino, Ambro-gio Mantello, GiorgioPuzzi, signora Gina.

Gruppo ciclisti: la classi-fica sociale per la parteci-pazione ai gruppi è statanel 1984 la seguente: cate-goria giovani: 1° Domeni-co Bellocci, 2° Ivan Canto-ne, 3° Danilo Biscaro. Perla categoria adulti: 1° Erne-sto Ferraris, 2° RobertoCantone, 3° Bernardo Cal-za Citin, 4° Italo Precoma,5° Luciano Calza Citin.

Foto 1:Un momento

della manifestazioneper il trentennale

del gruppo S. Paolo

Foto 2:Il gruppo dei podisti

avisini e dei loro dirigentiripresi al termine

della festosa riunionealla “Rosa d’oro”

di Rubiana

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Da una intuizionedi Luciano Pennaè nato il Centro

Culturale Sportivoa cui aderiscono

i Volontaridel Sangue

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Angelo Barbero consegna la coppa adun giovanissimo atleta

La quadretta Avis: Mantello, Prete, Puzzi, Arduino (foto Stampa Sera)

Lo sprint di Stefano Sgualdo sul circuito del parco del Valentino nel campio-nato italiano Uisp di ciclismo giovanile

Bernardo Calza Citin campione socialeper il 1984 dell’Avis Torinese

Si premiano i ciclisti distintisi durante la stagione sportiva

Momenti di “Gloria”al C.C.S. Luciano Penna

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La sala del Teatro “Nuovo” di Torino gremita di avisini per la Giornata del Volontario

I volontari premiati con croce d’oro per 100 donazioni: Piero Gauzellino, Antonio Urso, Aldo Gallico e Ezio Fenoglio

Foto in alto: il presidente della provincia,Maccari e il sottosegretario on. Paola Cavi-gliasso. Sotto: la prof. Bergoglio, consiglie-re regionale e il professor Actis Dato.

Il presidente dell’Avis comunale di Torino, Sandro Fisso mentre tiene la relazione.Al suo fianco il segretario Edgardo Papurello

GIORNATA DEL VOLONTARIO 1984

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La targa assegnata al comandante generale di corpo d’ar-mata Ferruccio Schiavi. Al suo fianco il cav. Rua responsabi-le dell’Avis scuola

Il generale Schiavi consegna al colonnello Fresia, comandantedel distretto, l’attestato di benemerenza per il suo reparto

Altri momenti della premiazione alla fe-sta del volontario: sono di scena ufficia-li, sottufficiali e militari dell’esercito

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In alto: il preside prof. Fiorentino ricerve la targa da consegnare al provveditore agli studi di Torino da lui rappresentato.Nelle altre foto: presidi e studenti premiati per le donazioni di sangue nelle scuole

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In festoso beneauguranteconcerto tutte le “gocce”generosamente donateinneggiano gli avisini:

BUON NATALEeFELICE 1985

I consigli direttivie la redazione

del “Corriere Avis”si uniscono

a loronel porgere i più fervidi

voti augurali

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DICEMBRE 84Nasce la nuova rubrica filatelica, cu-

rata da Renzo Rossotti.

16 DICEMBRE 84La giornata del Volontario al Teatro

Nuovo. Le quattro croci d’oro Gauzelli-no, Urso, Gallico e Fenoglio.

6 GENNAIO 1985Una Befana con 8.000 regali al Teatro

Nuovo di Torino.

Bimbi in festa. A mi-gliaia sono accorsi perritirare i pacchi donoal Teatro Nuovo. Befa-na nella circostanzaFranca Novara.

Nel concomitantespettacolo proiettatoil documentario conprotagonista Benny enumeri di attrazionecon canzoni, arte mi-mica e danza classica.

Fra gli artisti Franco Cardellino, Fran-ca Novara e Marina Fisso. Non potevamancare il complesso “Musica Espres-sione” del gruppo giovani.

22/26 GENNAIO 1985A Torino le giornate mediche interna-

zionali. Premiato Massimo Rua con la se-guente motivazione, letta dalla professo-ressaMassaro:” Ragioniere MassimoRua, ex funzionario della Banca Nazio-nale della Comunicazione, donatore vo-

lontario Avis emerito,vicepresidente dell’A-vis comunale di Tori-no, consigliere dell’A-vis regionale Piemon-te, membro effettivodel Giurì nazionale.Con caparbia volontàe tenacia, tipiche dellepiù genuine tradizionipiemontesi, ha contat-tato in prima personacentinaia di scuole ecaserme per portare a

Una serie di francobolliinternazionaliper realizzareil dono del sangue

Foto al centro:Massimo Rua al momentodella premiazionecomplimentatodalla prof. Massaronel corso delle “giornate medicheinternazionali”

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BIMBI IN FESTA

A migliaia sono accorsiper ritirare

i pacchi-dono.Favoloso spettacolo

con grandi artisti

Il complesso Musica & Espressione durante il concerto Avis al “Nuovo”

La prima ballerina del Teatro Nuovo di Torino Mari-na Fisso con Gianni Benazzo

Franca Novara Befana per l’occasione Il mimo Franco Cardellino

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queste il messaggio dell’Avis. Migliaia distudenti diciottenni e militari di levahanno quindi accolto l’appello avisino eporto il loro braccio per una generosa do-nazione di sangue, il cui valore morale èfacilmente intuibile per quanti hannopresenti le reali difficoltà di inserimentodei nostri giovani in questa società. No-bile esempio di vita intera-mente donata con alto sen-so di altruismo e nel con-creto segno della solida-rietà”.

Lo stand allestito dal-l’Avis in occasione dellegiornate mediche interna-zionali - Torino 22/26gennaio 1985.

Lettera aperta di Massi-mo Rua a tutti gli studenti.

Cari giovani, vi porgo in-nanzi tutto – a nome della se-zione Avis di Torino – unaviva espressione di compia-cimento per la “maturità”

che avete recentemente conseguito.Come negli anni scorsi, ho il piacere di ri-

servarmi questo contatto epistolare autun-nale – dopo che quasi tutte le Presidenzedei vostri istituti ci hanno fatto pervenirel’elenco dei “maturi” – per riprendere ildialogo che ho avuto occasione di avviarepersonalmente con molti di voi sull’autoe-

moteca presente, dopo ac-cordo con i presidi, pressociascun istituto e mentrevoi esprimevate concreta-mente il concetto di solida-rietà con la vostra donazio-ne di sangue. La autoemote-ca che continuerà ad essereinviata alle scuole acco-glierà gli studenti che viavia seguiranno le vostre or-me; per voi la donazione disangue avverrà presso i no-stri centri o sulle nostre au-toemoteche in sosta nei varipunti di Torino. Però, oltrea questa indicazione, un in-vito desidero rivolgervi: in-

Lo stand promozionaleallestito dall’Avis n occasionedelle giornatemediche internazionalidi Torino svoltesidal22 al 26 gennaio 1985

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L’iniziativadi Massimo Ruaha fatto entrare

l’Avis nellescuole e nelle

casermedi tutta Italia

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tegrate i contatti associativi inserendovi inuno degli organismi sezionali a voi confa-cente: il Gruppo Giovani, oppure il CentroCulturale e Sportivo Avis che, analoga-mente ai Gruppi Aziendali, riuniscono gliavisini nelle varie manifestazioni.

È da tenere presente che la donazione disangue viene – in genere – fatta isolatamen-te mentre la vita associativa è – invece – “ve-ro incontro”.

Le segreterie dell’Avis torinese sono a vo-stra disposizione per fornirvi tutte le indica-zioni che desiderate.

Conto di ritrovarvi sia mentre compireteun’altra vostra donazione e in qualche ma-nifestazione avisina e, frattanto, vi salutocon viva cordialità.

23 GIUGNO 1985Fraterno incontro con gli avisini del-

la Svizzera. 12 pullman, con oltre 600volontari e familiari sono partiti allavolta di Uster dove ad attenderli, congrande e sentita ospitalità era Vittori-no Marsetti, presidente dell’Avis Inter-cantonale ed i suoi collaboratori. Nel

vasto capannone, restaurato per l’oc-casione, si sono svolte la premiazionedei benemeriti di Uster, alla presenzadelle Autorità Svizzere e consolari, e labenedizione dei labari delle nuove se-zioni di Dubendorf ed Egg. È seguitouno spettacolo a cui hanno preso partei ballerini classici Noemi Briganti eSergio Poggi, la cantante e macchietti-sta Franca Novara ed il mimo FrancoCardellino, giunti dall’Italia. In rap-presentanza del folclore svizzero si èquindi esibito un gruppo tipico Berne-se in costume, accompagnato dai fa-mosi corni delle Alpi.

Al termine salcicce arrostite e ottimabirra per tutti e rientro negli alberghi.Nella mattinata successiva visita allecascate del Reno di Sciaffusa e rientroad Uster per il pranzo conclusivo servi-to a tempo di record da avisine e avisi-ni del luogo per niente distrutti dallafaticata della serata precedente. L’au-gurio di molti è stato per la ripetizionedell’ottima gita. Il che è puntualmenteavvenuto negli anni successivi.

Foto 1:I due nuovi labari dei

gruppi Avis di Egge Dübendorf

inaugurati a Usterdurante la visita

degli avisini torinesi

Foto 2:Un momento

della grande cenaallestita

dagli amici avisinidi Uster per oltre

mille commensali:un servizio

cordiale e impeccabile

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La prima gitadegli avisini torinesi

in Svizzera,ospiti della sezione

di Uster

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Benny giramondo Da Puerto Rico aNew York.

Per iniziativa di Graziano Cestino,con i testi del giornalista Renzo Ros-sotti, edito il quaderno filatelico sulsangue dal titolo “I francobolli raccon-tano il dono del sangue”;38 pagine a colori realiz-zato con la collaborazio-ne de La Stampa, dellaSatiz e del gruppo Avis-La Stampa.

17 NOVEMBRE 1985Allo stadio comunale di

Torino la tradizionale par-tita di calcio capitanata daGianni Morandi: cantanticontro magistrati e avvo-cati torinesi.

Parte del ricavato all’A-vis di Torino.

Sono scomparsi Luciano Penna,creatore del Centro Culturale Sporti-vo (che verrà a Lui intitolato per deli-berazione unanime del Direttivo)ePaolo Musso, capostipite dell’AvisSan Paolo.

1° DICEMBRE 1985Fotocronaca a colori

della giornata del volon-tario celebrata al TeatroNuovo. Tra gli altri bene-meriti premiati 12 mili-tari ed altrettanti studen-ti diciottenni.

Benedetto il nuovo la-baro del Centro Cultura-le e Sportivo dell’Avisintitolato al nome delsuo fondatore, LucianoPenna.

Foto 1:Copertina del quaderno“I francobolli raccontanoil dono del sangue”

Foto 2:Paolo Musso,operaio Lancia

Foto 3:Luciano Pennaoperaio Fiat

Entrambihanno contribuito in mo-do notevole all’afferma-zionedell’Avis Torinese

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Paolo Mussoe Luciano Penna

Due figure“storiche” dell’Avis

torinese che nehanno consentito lapiena affermazione

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Da sinistra in piedi:Morandi, Mogol, D’Angiò,Mingardi, Giacobbe, Ruggeri,Ramazzotti;Accosciati:Fogli, Tozzi, Pupo, Bella,Mengoli, Colorato

Nelle foto: alcuni momenti della par-tita e la cerimonia per la presenta-zione dei rendiconti e la consegnadel ricavato all’Avis torinese e al-l’Associazione per la ricerca sul can-cro (nella foto: il pretore Casalbore,Gianni Morandi, Vittorio De Gior-gio, Allegra Agnelli e Sandro Fisso

Grazie, cantanti

VOCI D’OROCUORI D’OROSuccesso dell’incontro

benefico di calcioallo Stadio.

L’incasso devolutoall’Avis di Torinoe all’Associazione

per la ricerca controil Cancro

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la croce d’oro Luciano Bruno nell’atterraggio con il paracadute avisino

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BENNYGIRAMONDO

...fra le nevi sullo sfondo di Manhattan

...sulle spiagge di Porto Rico

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Tra le molteplici altre iniziative Ro-lando del Prato ha curato una raccoltastraordinaria di sangue innanzi aduno dei tanti supermercati PAM di To-rino.

Intitolata ad Arnaldo Colombo l’an-nuale gara podistica organizzata dalCCS.

13 APRILE 1986L’assemblea dell’Avis

Regionale Piemonteseapprova l’istituzionedell’Avis Intercomunaleintitolata al nome di Ar-naldo Colombo, volutadalla “comunale di Tori-no” per regolare demo-craticamente la gestionedel Centro Trasfusionaledi via Ventimiglia 1, conla partecipazione alle as-semblee di tutte le sezio-ni Avis che si avvalevanodel Centro per le dona-

zioni collettive dei propri iscritti.Sino ad allora la gestione del centro

era affidata sostanzialmente alla co-munale ed alla provinciale di Torino,anche se quest’ultima era istituzioneche comprendeva le Avis eporediesi edel pinerolese che, inviando i propriiscritti ai centri trasfusionali degli

ospedali di Ivrea e Pine-rolo, non avevano alcuninteresse nella gestionedel centro trasfusionaledi Torino.

A distanza di vent’annil’Avis Intercomunale Ar-naldo Colombo è stata ri-conosciuta come ONLUSdalla Regione Piemonteed inserita tra gli organi-smi avisini dalla sede na-zionale.

Foto 1:Ecco il “Rolando” mentreconsegna il labarinodell’Avis al dottor Luigi Sanbuelli,presidente della FIB(federazione italiana boc-ce) per riconoscenza,visto l’appoggioche la FIB ha sempre datoal gruppo bocciofilodel C.C.S. Luciano Penna

Foto 2:L’autoemoteca dell’Avisinnazi al PAM

Foto 3:Il personaledel supermercatoche ha contribuitoal successo del prelievo

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Un’altra figura“storica” della

comunale di Torino:Rolando del Prato

fonte di molteiniziative per fareconoscere l’Avis in

Italia e all’estero

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Il Centro Tecnico Scienti-fico per la Trasfusione delsangue, voluto dal compian-to professor Giuseppe Del-lepiane, sorse nel 1953, an-nesso alla clinica ostetrica eginecologica dell’Univer-sità di Torino dallo stessopresieduta.

A seguito della scissioneavvenuta in seno all’Avis to-rinese nel 1957, e che diedevita all’Associazione Dona-tori Sangue Piemonte, oggifederata Fidas, intervenne lasede nazionale della nostraAssociazione, ottenne la re-stituzione del Centro e sta-bilì che lo stesso fosse am-ministrato da un Comitato diGestione formato d due rap-presentanti dell’Avis comu-nale di Torino, due dell’Avisprovinciale ed uno dellastessa sede nazionale.

Grazie all’impegno, allaserietà, alla onestà ed allacompetenza del dottor Ar-naldo Colombo, il Centro sirisollevò dalla crisi seguitaalla scissione, accrebbed’importanza, si avvalse al-l’apporto di medici, biologi,tecnici e personale ammini-strativo ed esecutivo di pri-m’ordine, e giunse ben pre-sto ad essere consideratouno dei più efficienti e mo-derni centri trasfusionali delnostro Paese.

Constatato come la gestio-ne del Centro fosse in ottime

mani, la sede nazionale del-l’Avis rinunciò nel 1971 adessere presente nel Comitatodi Gestione, affidando l’am-ministrazione dell’impor-tante struttura autonoma-mente alle Avis provinciale ecomunale di Torino.

Le norme di regolamentonazionale prima, e poi quelledell’Avis regionale piemon-tese, disciplinarono la com-posizione ed i compiti delcomitato di gestione, affi-dando di fatto la gestione al-la Comunale di Torino ed ilcontrollo all’Avis provincia-le.

Lo sviluppo del centrocontinuò ed accrebbe sem-pre di più, tant’è che oggi hain organico oltre cento di-pendenti, contro i 3 o 4 cheerano in forza al momentodell’intervent della sede na-zionale.

Gli aumentati impegni ge-stionali, la necessità di unifi-care gli organismi prepostialla gestione stessa e quelladi renderne partecipi anche iresponsabili delle Avis di al-tre province, che però si av-valgono sistematicamentedel centro torinese per pre-lievi e visite di controllo, hasuggerito gli attuali ammini-stratori a dare vita ad unanuova struttura associativameglio rispondente alle at-tuali esigenze.

Di qui la proposta dell’i-

struzione di una Avis inter-comunale, preparata con cu-ra dagli estensori, sottopostaal preventivo vaglio delleassemblee della comunale eprovinciale torinesi, ed ap-provata all’unanimità del-l’assemblea dell’Avis regio-nale piemontese.

Con essa si identificanomeglio di organi gestionali,si definiscono i relativi com-piti, si rendono partecipi allagestione tutte le strutture as-sociative interessate e sicreano i presupposti per ga-rantire in futuro la continuitàdel centro o definirne il pas-saggio alla Sanità pubblicase la legge in corso di ema-nazione lo prevederà.

Nella scelta degli organigestionali e nell’attribuzio-ne dei compiti si è fatto rife-rimento alla recente leggedello Stato (n. 4 del 15 gen-naio 1986) che disciplina leUnità sanitarie locali perrenderne più snella ed effi-cace la gestione.

È stata quella assunta dal-l’assemblea regionale unadelibera importante, che havisto ancora una volta glistessi rappresentanti dei vo-lontari protagonisti anchenel darsi le normative più ri-spondenti ai principi di de-mocrazia vera e trasparenzagestionale ed amministrati-va che sono alla base del no-stro sodalizio.

Per la gestione del Centro trasfusionale

Una data storica:nasce l’Avis intercomunaleApprovata dall’assemblea regionale, e intitolata al nomedell’indimenticabile Arnaldo Colombo

IL13 APRILE 1986,PER INIZIATIVA

DELL’AVISCOMUNALEDI TORINO,

L’ASSEMBLEAREGIONALE

DELPIEMONTEISTITUISCE

L’AVISINTERCOMUNALE

ARNALDOCOLOMBO

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Disputata anche quest’anno la gara podistica dedicata al suo nome

ARNALDO COLOMBO È SEMPRE VIVONella foto le numerose coppe da assegnare ai vinci-tori della gara, fra la compiaciuta soddisfazione de-gli organizzatori avisini, presente il consigliere co-munale di Torino Antonello Angeleri.

Il presidente Fisso alla premiazione degli atleti podisti avisini

Il presidente dell’Avis torinese, Sandro Fisso, pre-mia Giuseppe Trinchero “campione” podista

Festa del gruppo podisti, in concomitanza con il radu-no nazionale delle “penne nere” a Torino. Alpino eavisino un binomio di sacrificio, simpatia e solidarietà

Alda De Grandis duranteuna gara

Irene Azzalin la più pic-cola podista

Le formidabili atlete della squadra di calcio femminile dell’Avis di Tori-no. La compagine nel 1988/89 (Lega calcio Uisp) si è classificatacampione zonale, interregionale, e vicecampione nazionale. Compli-menti! Nella squadra militano le atlete: Rinaldi, Curina, Gatti, Abrigo,Franolli, Toscano, Piana, Filippetto, Vella, Diana, Di Rienzo, Cortis ePorcu, nella foto riprese con i dirigenti Abate, Gerbino e papà Toscano

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Forte impegno dei nostri atleti nel promuovere il dono del sangue

SPORT VEICOLO DI FRATERNITÀ

Una serie di foto dedicate agli atleti dei nostri gruppi sportivi. Da sinistra a destra (e dall’alto in basso): i campioni sociali 1985del gruppo ciclismo, Ivan Cantone e Dino Calza Cittin; il sodalizio dei ciclisti a Sauze d’Oulx con i familiari; un momento dellapremiazione dei gruppi nel Palazzo a Vela il 22 dicembre; la squadra femminile di calcio; una gigantesc torta augurale per lafesta sociale sempre nel Palazzo a Vela; e la compagine femminile di pallacanestro, con il trainer Adriano Bardoneschi.

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I nostri ideali propagandati per le strade dal gruppo podismo

I VELOCI MESSAGGERI AVIS

Nella foto in alto:Una parte del gruppodell’Aeropodistica(Condello, Masoero, Barale,Mazzoni, Griffone,Chiaudano, Sibona, Ferro).

Nella foto di centro:Podisti dell’Avis torinesealla “Stravenezia 1985”,in cui si sono classificatial primo posto.

Nella foto in basso:Il gruppo podismo 1985del centro culturale sportivodell’Avis di Torino ritrattonel parco del Valentino.

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Da sinistra a destra: l’on. Paola Caviglias-so, Aldo Olivieri, Giuseppe Bracco ed Emi-lio Trovati, assessore alla Proinvicia

Il 1° dicembre 1985 si è celebrata al TeatroNuovo di Torino la giornata del volontariodell’Avis comunale di Torino. Nella foto in al-to il palco con le autorità, mentre parla il pre-sidente dell’associazione Sandro Fisso. Nel-la fono a fianco la vasta sala del Nuovo, gre-mita di soci e familiari venuti a rendere testi-monianza di gratitudine agli avisini premiatiper le benemerenze ottenute in campo tra-sfusionale

Il generale Domenico Corcione Il prof. Angelo Actis-Dato Il presidente dell’Associazio-ne Talassemici Silvano Fassio

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Un significativo intermezzo nella cerimonia al TeatroNuovo è stato costituito dalla premiazione di dodicimilitari – ufficiali, sottufficiali, soldati – scelti a sortefra le centinaia di commilitoni che nel 1985 hannodonato il sangue presso le caserme e la scuola ap-plicazione di Torino.Nella foto in alto a sinistra: i dodici rappresentantidelle forze armate dopo avere ricevuto il simbolicoriconoscimento dell’Avis.Nella foto al centro: rappresentanze dell’esercito al-la cerimonia.Foto in basso a destra: il generale Domenico Cor-cione comandante della regione militare nord-ovest,mentre riceve da Massimo Rua una targa di ricono-scenza dell’Avis.Nella foto a sinistra: il generale Corcione si congra-tula con il tenente Enrico Bologna, fervido sostenito-re degli ideali avisini

Premiati i militari che hanno donato il sangue nelle caserme

L‘AVIS TRA LE FORZE ARMATE

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Accolto dagli studenti l’appello dell’Avis nella scuola

LA GIOIA DEL PRIMO DONOMomenti della cerimonia alTeatro Nuovo.Nella prima foto a sinistra:Sandro Fisso ed Edgardo Pa-purello premiano il giornalistaRenzo Rossotti, autore del volu-me “I francobolli raccontano ildono del sangue”.Nelle altre foto: Massimo Rua,responsabile dell’Avis scuola,consegna un simbolico premioa un gruppo di studenti degliistituti superiori di Torino, sceltia sorte tra i loro compagni di-ciottenni che, rispondendo al-l’appello dell’Avis, hanno of-ferto per la prima volta il lorosangue per i sofferenti nell’an-no scolastico 1984-85.

La benedizione del nuovo labaro del centro culturale sportivo dell’Avis inti-tolato al nome del compianto suo fondatore Luciano Penna. Madrina delvessillo la vedova di Luciano, signora Bruna Mulassano

Le due croci d’oro MicheleFratta e Vittorio Monticone:100 donazioni

Un avisino premiato dall’assessore regionale allaSanità prof. Aldo Olivieri

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16 MAGGIO 1986Serata esclusiva per l’Avis con “Cop-

pelia” di Léo Delibes, coreografia diAlicia Alonso con Marina Fisso, BiagioTambone, Gianni Benazzo, Patrizia Ca-nova, Marisa Milanese, Lorenzo Caso-relli, Paola Battistino, Anna Bifani, Mo-nica Caturegli e Stefania Ricatti.

Miete allori lo sportdell’Avis. Le Bennysportive: podismo, boc-ce, pallacanestro, ven-gono realizzate daGianni Benazzo.

26 OTTOBRE 1986Trentennale del grup-

po Avis - Fiat solenne-mente celebrati al Lin-gotto e giornata del vo-lontario della comunaledi Torino.

Dopo la Santa Messacelebrata dal capellano

dell’Avis Padre Vittorio Bertolaccini, nel-le diverse fotografie si riproducono il ta-volo allestito per lo speciale annullo po-stale celebrativo del trentennale delgruppo Fiat e le Autorità ritratte mentreconsegnano le benemerenze al meritotrasfusionale. Nell’ordine il professorAngelo Actis Dato, Giovanni Lussetti ca-

pogruppo Fiat, il gene-rale Andrea Cazzato, ildottor Giuseppe Rivetti,la professoressa AnnaLucia Massaro, Vittori-no Marsetti, presidentedell’Avis IntercantonaleSvizzera, il preside Cu-stunà, con MassimoRua, in rappresentanzadel provveditore aglistudi ed ancora il gene-rale Cazzato mentreconsegna la benemeren-za avisina ad uno deimilitari che nell’annohanno effettuato dona-zioni di sangue all’Avis.

Foto 1:Marina Fisso,prima ballerina del Teatro Nuovodi Torinoe Biagio Tambone,primo ballerinodel Teatro alla Scaladi Milano

Foto 2:Vincenzo Bussolino,con accantoGiovanni Lussetti, commemorail trentennaledel gruppo Avis Fiat

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26 OTTOBRE 1986. AL “LINGOTTO” GIORNATADEL VOLONTARIO E 30° DEL GRUPPO AVIS-FIAT

La foto di Luciano Penna a ricordo della sua passione avisini – Il tavolo disponibile per i filatelici con francobolli e annullo postale –La premiazione dei benemeriti

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Foto 1: la famosa fabbrica della Fiat Lin-gotto dove si è svolta la giornata del volon-tario.

Foto 2: la comunione eucaristica nel corsodella santa messa che ha preceduto i lavoridella festa.

Foto 3: il dottor Piero Bonino, del centro tra-sfusionale, si complimenta con un donato-re.

Foto 4: generose e brave le ragazze avisi-ne, hanno dato un prezioso contributo perla buona riuscita della manifestazione.

Foto 5: il dottor Igino Arboatti, che ha fil-mato le fasi salienti della festa.

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Vittorino Marsetti presidente dell’Avis intercantonalesvizzera, intervenuto alla festa con soci della sezionedi Uster, consegna le benemerenze a un volontario.Simpatica accanto ai genitori la presenza di bambi-ni e bambine, a sottolineare la continuità dell’Avis.

Il preside Cuscunà, in rappresentanza del provvedi-tore agli studi Scialpi, porge a uno studente una me-daglia premio.

Il generale Cazzato si congratula con un militare peril primo dono del sangue.

Avisini della sezione comunale di Tori-no premiati con croce d’oro per 100donazioni di sangue.

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Volontari del sangue e loro familiari siavviano, dopo il pranzo, alla pista au-tomobilistica della Fiat Lingotto, doveun tempo si provavano le nuove mac-chine prima di essere messe in vendita

Uno dei tavoli della segreteria, dove gliavisini potevano ritirare i documenti e gliattestati di benemerenza. Un servizioegregiamente svolto da un gruppo di avi-sine coordinate dalla brava e pazientePalmira Merlo, e alle quali va il più senti-to ringraziamento dell’associazione

Un momento del pranzo sociale svoltosial self-service del Lingotto. Oltre un mi-gliaio di soci e di loro familiari ha volutoconsumare il pasto nella sede del conve-gno. Nonostante l’imponente afflusso dicommensali, tutto si è svolto con regola-rità, grazie soprattutto all’impegno dellepreziose collaboratrici e degli avisinidel centro culturale e sportivo che hannocurato l’ingresso nel salone da pranzo.A tutti loro, che si sono pure prodigati inaltri campi durante il corso della manife-stazione, affinché tutto procedesse nelmigliore dei modi, la più sincera gratitu-dine dei dirigenti e dei volontari per l’as-sidua, intelligente opera svolta in pienaumiltà e con tanta dedizione alla causaavisina

Ancora immaginidella giornata del volontario

celebrata dall’Avis di Torino il 26 ottobre 1986

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Marina Fisso, prima ballerina del Teatro Nuovo, conGuy Poggioli, nei panni rispettivamente della contessadi Castiglione e dell’imperatore Napoleone, in una se-quenza di “Piemonte in festa”, danze cortigiane e rusti-cane nel nostro Risorgimento interpretate con la Com-pagnia Danza Piemonte.

Il celebre tenore Enrico Cossutta, figlio di avisini, ha interpretato splendida-mente brani lirici e romanze, applauditissimo, ha dovuto concedere il bis

Il mago Alexander stupisce la pla-tea con i suoi giochi di prestigio

Il complesso Musica Espressione, sempre vicino ai gruppi giovanili del-l’Avis.

Un festoso spettacolo non stop ha allietatoil pomeriggio della giornata del volontario

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Prima tavola rotonda nazionale cura-ta dall’Avis di Torino.

Al Lingotto, in concomitanza con lacelebrazione del 30° anniversario delgruppo Avis Fiat si sono svolte due inte-ressanti dibattiti:

– lo sport e il dono del sangue, a cuihanno partecipato i medici Avis addetti alcontrollo dei donatori amanti dello sport,la professoressa Massaro, direttrice delcentro Avis di Torino, il dottor EugenioBoccardo, che per anni è stato anche me-dico sociale del Torino Calcio, il generodell’olimpionico Edoardo Mangiarotti el’ex campione ciclistico Nino Defilippis.Nel corso del dibattito si è concordemen-te condannato il ricorso al doping ed alleautoinfusioni di sangue nel tentativo diaccrescere il potenziale atletico mentrenulla è stato obiettato per gli sportivi cheregolarmente, e sotto controllo medico,donano periodicamente il proprio san-gue nel segno della solidarietà umana.

– L’altro interessante incontro è sta-to quello fra i rappresentanti dei grup-pi aziendali Avis di tutta Italia che

hanno discusso sul tema – che interes-sa tutti i volontari lavoratori dipen-denti – riguardante il regime pensioni-stico di loro spettanza.

È deceduto Tomaso Chierotti. Alpinoed avisino della prima ora. Revisore deiconti dell’Avis nazionale e della Fiods(Federazione Internazionale Organiz-zazioni Donatori Sangue), membro deidirettivi a tutti i livelli, valente oratore ebuon disegnatore e caricaturista. Ciro,come lo chiamavano gli amici era benvoluto da tutti e organizzatore dei mol-ti incontri internazionali fra i dirigentidelle associazioni di donatori francesi,monegaschi, tedeschi e svizzeri ed altriamici d’oltre Alpi.

L’Avis di Torino deve il suo “rinasce-re” dopo di fatti del “57” al geometraTomaso Chierotti, cassiere principaledel Credito italiano che convinse il dot-tor Arnaldo Colombo, allora suo capodel personale, ad accettare il ruolo dicommissario del Centro tecnico scienti-fico di via Ventimiglia.

Foto 1:I nostri volontariGraziano Cestino eEdgardo Papurello (da sin. a destra)con accanto il generale di brigata Andrea Cazzato premiaticon medagliadi benemerenza al meritotrasfusionale durantele giornate medicheinternazionali.

Foto 2:Tomaso Chierotti,presente per anni in moltestrutture dell’Avis:vice-presidentedella Comunale di Torinoconsigliere provincialee presidente del collegionazionale dei revisoridei conti

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La professoressa Anna Lucia Massaro,direttore del centro trasfusionale Avisdi Torino, con i dottori Mario Cannase Roberto Quaglinodurante i lavori della tavola rotonda

L’ex campione ciclistico Nino Defilippisringrazia l’Avis per l’agenda personaliz-zata offertagli dagli organizzatori delconvegno

Una visione dei partecipanti alla tavola rotonda su “Sport e dono del sanuge”. In primafila (il quarto a sinistra) è l’ex campione torinese di ciclismo Nino Defilippis

Il dott. Eugenio Boccardo

Il genero dell’olimpionico Edoardo Man-giarotti assicura l’interesse del campioneper le iniziative che l’Avis programmeràper sensibilizzare ulteriormente il mondodello sport al dono del sangue

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I rappresentanti dei GruppiAziendali Avis delle regioni:Valle d’Aosta, Piemonte, Li-guria, Lombardia, Veneto,Emilia Romagna, Lazio, Tren-tino Alto Adige, Sicilia, Cam-pania, Toscana, Abruzzo, Pu-glia, Marche, Sardegna, riunitiin Assemblea a Torino, il 25ottobre 1986 nella storica sededel Lingotto, per onorare l’a-mico Luciano Penna e cele-brare il 30° di fondazione delGruppo Avis-Fiat.

PRESO in esame i risvoltinegativi determinati dallaconcessione da parte dell’In-ps di una indennità integrati-va in sostituzione della nor-male retribuzione, per legiornate dedicate alla dona-zione di sangue,

CONSTATATO che taleprassi comporta di fatto unapenalizzazione di 10-15.000lire mensili sulla pensione allavoratore dipendente cheabbia compiuto le normalidonazioni negli ultimi anni dioccupazione,

VISTO altresì come la leg-ge finanziaria 1986 abbia pe-nalizzato del 5% detta inden-nità integrativa, senza peral-

tro correggere l’am-montare delle pen-sioni erogate,

RIVENDICANOla piena ed integraleapplicazione deiprincipi sanciti nellalegge: 13 luglio 1967n. 584 per il ricono-scimento al donatoredi sangue del dirittoad una giornata di ri-poso ed alla corre-sponsione della retri-buzione. In tale leggeinfatti è inequivoca-bilmente affermato ilprincipio che “ai la-voratori dipendenti, i qualicedano il loro sangue gratui-tamente, compete la corre-sponsione della retribuzionenormale” e non di una inden-nità integrativa.

RIVENDICANO ancora leore di lavoro impiegate dallavoratore dipendente per re-carsi ai centri trasfusionaliper donare il proprio sangue,quando la donazione nonpossa avvenire per i motivisanciti dall’art. 7 delle normedi attuazione della legge 584,siano considerate come per-messi retribuiti.

IMPEGNANO il Consi-glio Nazionale a patrocinarecause per i volontari già inquiescenza e che per effettodelle distorte interpretazionidell’Ente previdenziali dellalegge 584 siano stati penaliz-zati nell’ammontare dellapensione di loro spettanza.

IMPEGNANO il Consi-glio Nazionale affinché pro-muova l’immediata instaura-zione di ricorsi pilota da partedi singoli donatori, in modotale che queste azioni sianocondotte in modo uniformesotto il profilo giuridico con

la costituzione all’uopo pres-so il Consiglio Nazionale diun collegio di legali che for-nisca gli orientamenti in ma-teria.

I delegati ringraziano l’Avistorinese per l’ospitalità ricevu-ta e fanno voti affinché il Con-siglio Nazionale, coscientedelle priorità preposte a corre-gere questa grave situazione,che mortifica i donatori lavo-ratori dipendenti e non concor-re certo a potenziare l’attività.

Torino, 25 ottobre 1986

Mozione finale Gruppi Aziendali

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Il tavolo della presidenza: al centro Giuseppe Battaini, responsabilenazionale dei gruppi

Graziano Cestino mentre svolgela sua relazione al convegno in-terregionale dei gruppi azien-dali

Una delegata durante un inter-vento

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DICEMBRE 1986In forte crescita i soci iscritti alla comu-

nale di Torino. 22.339 al 31 dicembre 1986.Sandro Fisso riconfermato presidente.

Giovanni Lussetti entra nel Comitatodi gestione dell’Intercomunale.

6 GENNAIO 1987A Torino Esposizioni una Befana con

10.000 pacchi dono.

Foto 1:Sandro Fisso

Foto 2:Giovanni Lusetti,

capo gruppo Avis Fiatconsegna una targa

ricordo a un delegatodei Gruppi aziendali

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1°MAGGIO 1987Inaugurato a Vicoforte il nuovo laba-

ro del gruppo Trasporti Torinesi, daparte del rettore della basilica. Registadella manifestazione è stato il segreta-rio del gruppo Adriano Bardoneschi.

Benny viene portato a Mosca porta-ta dal nostro donatoreFranco Calvi.

GIUGNO 1987Nomina di Massimo

Rua a membro del Comi-tato Provinciale di studio,di programmazione e di ri-cerca per la educazione al-la salute e la prevenzionedelle tossicodipendenze,comunicata dal Provvedi-tore agli Studi di Torinocon lettera 12 giugno 1987.La nomina ha avvaloratola sua missione ed ha con-tribuito ad elevare l’imma-gine dell’Avis di Torino.

Dopo l’assemblea di Abano Terme 5-7giugno 1987

Mario Beltrami è il nuovo presidentenazionale Avis: Sandro Fisso conferma-to amministratore nazionale e Gian-franco Negro addetto alla stampa e pro-paganda.

7 GIUGNO 1987Inaugurato il labaro

del gruppo aziendaleAVIS-ASPERA. La ceri-monia si è svolta nellaparrocchia di san Giu-seppe Bosco in via Sarpi,con la santa Messa cele-brata dal parroco donMario e dal capellanoAvis padre Vittorio.

Presenti numerosi la-bari dei gruppi aziendalitorinesi, i fondatori delgruppo Antonio Lapen-na e G.Bracco e la madri-na, signora Amelia Tor-res.

Foto 1:La lettera di nominaa membro del ComitatoProvincialedi Massimo Rua

Foto 2:Massimo Rua

Foto 3:Mario Beltramieletto PresidenteNazionale dell’Avis

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La nominadi Massimo Rua

a membrodel ComitatoProvinciale

di studioe programmazione

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Un plebiscito il referen-dum indetto per conoscerel’orientamento degli iscrittialla comunale di Torino suidiversi problemi interessantil’attività e la gestione dellaloro sezione Avis.

7.074 le schede votate daivolontari, mentre compivanole loro donazioni presso il cen-tro di via Ventimiglia o sulleautoemoteche in sosta a PortaNuova o innanzi all’ospedaleGiovanni Bosco, dal 1° no-vembre 1986 al 31 gennaio1987. 9.724 le schede conse-gnate con preghiera di rispon-dere, conservando l’anonima-

to, e ritornarle alla segreteria.L’82,88% degli aventi di-

ritto ha restituito la schedacompilata.

Altri, con motivazioni di-verse, hanno ritornato lascheda in bianco.

Queste le risposte alle prin-cipali domande:

– Sostanzialmente ritienesoddisfacente o meno la con-duzione dell’Avis di Torino?70,48% Si, 1,19% no, 3,75%ne sì ne no, 24,58% non ingrado di rispondere.

– Ha partecipato a qualcheassemblea dell’Avis? 89,6%no, 10,4% si. Dei 6.062 vo-lontari che hanno risposto“no”: il 21,1% dice di nonavere letto l’avviso di convo-cazione; il 9,35% perché noninteressa;il 58,2% per man-canza di tempo;11,35% nonfornisce indicazioni.

– Ritiene che una eventua-le gestione pubblica del cen-tro trasfusionale possa esseremigliore di quella sinora ef-fettuata dall’Avis? Il 91,0 %no, il 9,0% si.

– Si è passati dai prelievi inflaconi sottovuoto a quelli insacche di plastica e la quan-tità di sangue prelevata adogni donazione è ora

superiore a quella prelevatain passato, per consentire unmigliore impiego del sanguedonato. Quanto sopra le ha ar-recato qualche conseguenza?87,7% nessuna particolareconseguenza; 2,7% un mag-giore fastidio; 6,1% qualchecapogiro in più; 3,5% non ingrado di rispondere non aven-do mai fatto donazioni in fla-cone sotto vuoto.

– Secondo lei, sulla tesseraAvis cosa è meglio registraread ogni donazione? 16,8%solo la data e sigla del medi-co; 50,6% data, quantità ef-fettiva del sangue donato e si-gla del medico; 32,6% data,quantità del sangue media-mente prelevato e sigla delmedico.

– È al corrente che si posso-no effettuare anche prelievi inaferesi? 53,7% si; 46,3% no.

– Come giudica il com-portamento del personale ad-detto al servizio trasfusionaledell’Avis torinese? per le se-

gretarie: 93,8% bene, 0,9%non bene; 5,3% così, così, peri medici: 96,9% bene; 0,5%non bene; 2,6% così, così.

– Come giudica l’invio deirisultati a domicilio: dopo laprima donazione, quandocompie gli esami di controlloe, per le donazioni intermediesolo se qualche esame è anor-male? 94,0% corretto, 6% sba-gliato (lo vorrebbero tutte levolte).

– Che cosa le ha fattocompiere la sua prima dona-zione? 27,4% avere constata-to che in famiglia o fra amiciqualcuno ne aveva avuto bi-sogno; 19,6% le sollecitazio-ni di un parente o di un amicogià donatori; 23,6% la propa-ganda svolta dall’Avis; 4,4%la giornata retribuita di ripo-so post trasfusionale 25,0% ilcontrollo della salute grazieagli esami compiuti.

– l’Avis riceve contributiregionali, stabiliti per legge,ancorati alle donazioni effet-tuate dagli iscritti. Di questicontributi ne stanzia: il 39%per stipendi e spese generali;il 23% per propaganda; il 34%per manifestazioni (befana,giornata del volontario conpremiazioni, gite; 4% per leattività dei gruppi aziendali edel CCS.

Come giudica queste ripar-tizioni? 72,1% corrette; 4,6%sbagliate; 23,3% nè bene nèmale.

– È a conoscenza dell’esi-stenza e dell’attività delgruppo giovani Avis? 43,4 %sì; 56,6% no.

– È a conoscenza dell’esi-stenza e dell’attività del Cen-tro Culturale sportivo? 62,0% Sì; 38% No.

Un plebiscito il ricorrente “Referendum”per conoscere il giudiziodegli avisini sulle attività svolte

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Vademecumdell’avisino

DICEMBRE 1987Edito il vademecum dell’avisino ed il dizionarietto del sangue con testi di Sandro

Fisso e disegni di Gianni Benazzo. È stata una pubblicazione che ha riportato i dati es-senziali dell’attività svolta dall’Avis: dal reclutamento dei donatori agli esami per l’i-doneità alla donazione; dai controlli effettuati al comportamento dei donatori. Testodello statuto associativo e del regolamento di attuazione in vigore all’epoca.

Questa una delle “curiosità” riportate nel Vademecum: quanto sangue circola nelcorpo? Volume medio di sangue negli uomini e nelle donne (in centimetri cubi)

altezza (metri)Per gli uomini

peso (kg) 1,52 1,58 1,63 1,68 1,73 1,78 1,83 1,8849,9 cc 3.365 3.500 3.643 3.795 3.957 4.129 4.311 4.50354,5 3.658 3.792 3.935 4.088 4.250 4.422 4.603 4.79659,0 3.804 3.938 4.082 4.234 4.396 4.658 4.750 4.94268,0 4.097 4.231 4.374 4.527 4.689 4.860 5.042 5.23577,0 4.389 4.524 4.667 4.819 4.981 5.153 5.335 5.52790,7 4.828 4.963 5.106 5.258 5.420 5.592 5.774 5.96699,8 5.121 5.255 5.398 5.551 5.713 5.885 6.066 6.295

Per le donne49,9 3.097 3.227 3.366 3.514 3.671 3.838 4.015 4.20154,5 3.247 3.378 3.517 3.665 3.822 3.989 4.165 4.35259,0 3.398 3.528 3.667 3.815 3.972 4.139 4.315 4.50268,0 3.698 3.829 3.968 4.116 4.273 4.440 4.616 4.80377,0 3.999 4.129 4.268 4.416 4.574 4.740 4.917 5.10390,7 4.450 4.581 4.739 4.867 5.025 5.191 5.368 5.55499,8 4.751 4.881 5.020 5.168 5.325 5.492 5.669 5.855

Il volume di sangue intero mediamente prelevato ad ogni donazione è di circa 400/450 cc. PAGINA 41

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Dall’alto in basso: Le otto “crocid’oro” dell’Avis di Torino premiateper cento donazioni di sangue. Igiovani militari che hanno cono-sciuto la gioia del primo dono. Glistudenti e le studentesse premiatedurante la festa del volontario

Il primo donodi studentie militari

GIORNATA DEL VOLONTARIO 1987

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Una visione della sala: si notano tra i presenti i gene-rali Sterpone e Ardito (Comandanti le Brigate “Tauri-nense” e “Cremona”), il colonnello Marconi, i tenenticolonnelli Juliano e Lob, e (in prima fila) la professo-ressa Beneiton, presidete del licelo classico “Gioberti”

Dall’alto in basso e da si-nistra a destra: Il generalemedico Bernini consegnal’attestazione logistico al-la “Taurinense” e il ricono-scimento a un militare. Laprofessoressa Grimaldi,in rappresentanza delprovveditore De Rosa, sicongratula con una stu-dentessa.

PREMIATI TREMILA AVISINI

Gli studenti e i militari scelti, fra tutti i loro colleghi volontari del san-gue, e premiati dall’Avis di Torino per la prima donazione

Il tavolo delle autorità intervenute alla celebrazione della giornata del volontario della “Comunale” di Torino. Al microfono Sandro Fisso

La professoressa Anna Lucia Mas-saro, dirigente il Centro Trasfusio-nale dell’Avis torinese mentre pre-mia un benemerito avisino

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6 GENNAIO 1988Edizione dell’annuale “Giornata del

Volontario”al Teatro Nuovo. Premia-ti 3.000 avisini tra cui 8 croci d’oro, 12 militari di leva e 12 studenti in rap-presentanza dei loro compagni chehanno accolto l’invito dell’Avis e com-piuto nell’anno la loro prima dona-zione.

MAGGIO 1988Riunione responsabili gruppi azien-

dali. Vengono consegnati 22 labari ad al-trettanti gruppi donatori P.T.

Non mancano gli atleti al gruppo mo-nopolio che intensifica sempre di più leattività.

18-19 GIUGNO 1988732 i partecipanti alla seconda gita in

Svizzera trasportati da 14 pullman,partiti da Torino alle 5,30. Prima fer-mata in Svizzera, ad Altdorf: imbarco epranzo sul battello durante la traver-sata del lago di Lucerna. Visita della

città e partenza per Uster. A riceverliVittorino Marsetti. presidente dell’In-tercomunale Svizzera ed i suoi avisiniamici, collaboratori e rispettive con-sorti pronti a preparare e servire con laprecisione e la tempestività propriadella Svizzera, la ricca cena. Spettacoloe riposo negli alberghi di Uster. La do-menica visita al santuario di Einsie-den, rientro e pranzo ad Uster e ritornoa Torino.

Scomparso l’avvocato De Franceschi,il “probiviro” per eccellenza.

È stato per oltre un ventennio presi-dente del collegio dei proboviri dellacomunale. Grande amico del colonnel-lo Raverdino e di Luigi Mazza, era sta-to nominato il 25 giugno 1975 “ufficia-le” dell’Ordine al merito della Repub-blica Italiana.

Già presidente della Sezione Provin-ciale di Torino dell’Associazione Na-zionale Guardie di Pubblica Sicurezzaè andato in pensione con il grado di ge-nerale.

Foto 1:La consegna dei labari

ai gruppi dei donatori PT

Foto 2:Avvocato De Franceschi

Foto 3:Avisini del gruppoMonopoli di stato

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Quattordici pullman e 732 partecipanti alla gita a Uster coronata da vivo successo

GRANDE INCONTRO CON L’AVIS SVIZZERA

In alto: Vittorino Marsetti, Sandro Fisso e l’immancabile Benny, animatori della gita.Sopra: L’arrivo a Fluelen in attesa dell’imbarco sui tre battelli noleggiati appositamente dall’Avis Torinese

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Dall’alto in basso:

Premiazione dei benemeriti avisini svizzeri e con-segna di “torelli” al console italiano a Zurigo e alrappresentante della città di Uster

Applausi agli organizzatori svizzeri schierati sulpalco

Sosta dei gitanti ad Einsielden

Effettuata il 18-19 giugno da socie familiari della sezione Avis di Torino

FOTOCRONACADELLA

GITA IN SVIZZERA

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Dall’alto in basso:Oltre mille commensali, tra avisini torinesi e svizzeri, all’imponente tavolata.Le mogli e i familiari dei nostri emigrati che hanno preparato e servito il pranzo.Spettacoli di arte varia hanno allietato i commensali.

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Foto 1:La sala del Teatro Nuovo

gremita di volontari

Foto 2:Gli avisini

insigniti della croce d’oroper 100 donazioni

di sangue ritratticon il presidente

degli emofilicie dei Talassemici

Silvano Fassioe Angelo Magrini

al centro della foto

4 DICEMBRE 1988Giornata del Volontario al Teatro

Nuovo consegnate 8 croci d’oro per 100donazioni di sangue a:

Agagliati GiuseppeBirolo SimoneCerruti PietroGrimaldi SabinoLevratti GiulianoManfrin GiuseppeMarangone GiuseppeSclerandi Ferruccio

IL 15 DICEMBRE 1988Il “gruppo anziani” della comunale

di Torino ha compiuto 15 anni. Le riu-nioni di tengono in via Palatucci 22 ilterzo sabato d ogni mese, al pomerig-gio, dalle ore 15.

Possono iscriversi gli avisini con al-meno 55 anni o dopo 20 anni di iscri-zione all’Avis.

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GIORNATA DEL VOLONTARIO4 Dicembre 1988