Ins Avis N7

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dell’Avis Comunale di Torino SETTANTACINQUE I PRIMI 75 ANNI Inserto n. 7

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I PRIMI 75 ANNI DELL'AVIS DI TORINOPARTE 7

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dell’AvisComunaledi Torino

SETTANTACINQUEI PRIMI

75ANNI

Inserto n. 7

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Un gruppo di ricercatoridella nostra Università, di-retta dal professor Bene-detto Terracini, ha chiestoil contributo dell’Avis perstudiare eventuali interre-lazioni fra dieta alimentaree insorgere di tumori.Guidati dalla capo-gruppodei giovani avisini della“comunale”, Giusy Gari-no e con la collaborazionedei dottori Fabrizio Fag-giano, Marina Coda e Pao-lo Vineis, i primi cento do-natori hanno risposto al-l’annuncio apparso a pagi-na 6 del corriere Avis n.4dell’ottobre 1989. Nel-l’annuncio veniva precisa-to che ai “supervolontari”sarà chiesto:1) all’inizio in occasione di

una donazione, di ac-consentire a che una pic-cola parte del sangue do-nato venga usato per lostudio; la stessa cosa av-verrà alla fine dell’annodi collaborazione.

2) Una volta al mese, ad unadata concordata con gliorganizzatori dell’inda-gine, recarsi presso l’A-vis di via Ventimiglia, aTorino, per una intervistaalimentare della durata dicirca 30 minuti.

3) Una volta ogni due mesi,ad una data concorda-ta,raccogliere tutte le uri-ne di un giorno intero eportarle in via Ventimi-glia. Allo scopo verrannoconsegnati appositi con-tenitori e una borsa per iltrasporto degli stessi.

4) All’inizio e alla finedell’anno di collabora-

zione, compilare unquestionario dettaglia-to sulle proprie abitudi-ni alimentari.

Dopo avere precisato chenessuna contropartita sa-rebbe stata offerta ai vo-lontari partecipanti all’in-dagine (salvo alcuni com-menti e suggerimenti dicambiamento delle abitu-dini alimentari, se neces-sari) l’articolo prevedevache la scheda di partecipa-zione, con i dati anagraficie la firma dei “supervolon-tari” aderenti all’iniziativafosse inviata alla comuna-le di Torino, in via PrincipeTommaso 39 o consegnata

alle segretarie in serviziopresso il centro trasfusio-nale di via Ventimiglia.In Italia lo studio era previ-sto svolgersi, a partire dal1990, fra i residenti del co-mune di Torino e delle pro-vince di Varese e Ragusa eprevedeva il complessivoreclutamento di 50.000volontari di cui 15-20.000a Torino, scelti fra personedi entrambi i sessi di etàcompresa fra i 45 ed i 65anni.All’inizio sono stati cento idonatori che hanno rispostoall’appello e sono stati an-che invitati ad assaporare il“menu” preparato dalla

Ampia collaborazione con le ricerche dell’Università di Torino

I rapporti tra cibi e tumori

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bravissima cuoca della So-cietà di Mutuo Soccorso divia Omegna, per cercare distabilire quale fosse il quan-titativo medio prescelto, epoi effettivamente assapo-rato, di spaghetti o risotto,arrosto e verdure varie.Perchè il difficile da risol-vere per una così delicataricerca è stato lo stabilirequanto, in realtà, corri-spondesse alla risposta checiascuno di noi può darealla domanda: ma quantomangi?; un po’?, un cuc-chiaio ?, un filo d’olio ? e

così via. Dall’esame deiprimi testimoni, i ricerca-tori hanno quindi predi-sposto alcune fotografieindicanti diverse quantitàdi cibo mediamente assun-to dai singoli supervolon-tari, che alla fine della ri-cerca sono risultati essereoltre 350. Pubblichiamouno stralcio delle fotogra-fie proposte. Le indaginicontinueranno per seguirel’intera esistenza dei su-pervolontari, con l’augu-rio che la loro vita terrenasi compia nel più lungo

tempo possibile e che, frale cause della fine, non cisia stato il famigerato “tu-more”. A Torino, peresempio, secondo i datielaborati dal Registro deiTumori in Piemonte, nel1984 sono morte 2.800persone per cancro di cui472 uomini e 117 donneper cancro al polmone;125 uomini e 114 donneper cancro allo stomaco;142 uomini e 156 donneper cancro al colon retto;270 donne per cancro allamammella.

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Si fa un discorso molto relativo quando si dice “ho mangiato un pezzo di formaggio, ho preso unprimo in brodo e ho bevuto un bicchiere di vino”. Bisogna essere più precisi. È il questionario di-stribuito dall’Epic agli avisin per la ricerca di rapporti fra cibi e tumori precisa attraverso fotogra-fie le diverse razioni di alimenti assunte: poco, normale, molto (come si vede nelle illustrazioni quisopra riportate). Dalle risposte dipende l’esito dell’indagine medico-scientifica.

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Silvano, gestore della discoteca “Patio”, e Corra-do ritratti nel corso della serata che il 9 dicembreha visto un folto gruppo di giovani avisini divertir-si con giochi, canti e danze nell’ampio salone dicorso Moncaliei 346

Il contenuto dei pacchi è già stato rivelato nella terza fotografia a pagina 38dell’inserto n° 6

Un mazzo di...verdura in dono alle ragazze

CAPODANNO E CARNEVALE 1993Simpatiche feste organizzate dal gruppo giovani

In festa i giovani dell’Avis per il compleanno di tre loro colleghi digruppo; ma giocosamente la scritta beneaugurante è stata di pro-posito storpiata per renderla più spiritosa

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L’attività del gruppo podisti del CCS “Luciano Penna” non si è certo fermata durante ilperiodo invernale. I più assidui hanno proseguito la loro attività anche se il freddoavrebbe potuto consigliare la palestra.E allora ecco le rosse tute dell’Avis, per le strade periferiche e nei parchi cittadini, qua-le continuo richiamo alla donazione ed alla solidarietà.Nonostante il freddo intenso e l’estenuante viaggio notturno parecchi di loro non han-no voluto mancare all’appuntamento della Stravenezia, (come si vede nella foto so-pra) ottenendo ottimi piazzamenti

FOZZA ITAIA e... FOZZA AVIS

L’assessore regionale alla Sanità, BiancaVetrino

L’augurio di “Pubblicità esterna”, impariamo la spontaneità dei nostri bimbi, il vero sen-so della vita, l’esser felici sapendo a volte rinunciare al superfluo per una società futurapiù solidale

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– Inaugurati il 2 maggio nuovi campi dabocce in via Palatucci 22 che non è solouna sede sportiva dell’Avis torinese maanche un punto di ritrovo settimanale deigruppi anziani e giovani. Carlo Mantellidal 3 febbraio 1993 è il nuovo presidentedel gruppo Avis Fiat.

Il distintivo d’oro con fronde consegnatodal sindaco di Torino, Giovanna Catta-neo, a suor Rita Maria infermiera pressola casa di cura Sedes Sapientiae di via Bi-done. Per l’occasione le sue consorelle lehanno dedicato questa simpatica poesia:

Una goccia di sangue

Una goccia di sangue, è tutto e niente,ma una goccia di sanguepuò salvare un morente.Quante gocce di sanguehai donato, suor Rita ?Quante volte il tuo sangueha ridato la vita ?Tu ora non sai

quanta gente è rinata !e dal tuo donareè stata sanata.Ma in Cielo ogni gocciaè stata contatae sul “libro d’oro” è stata segnata.Il Premio che oggiti è stato assegnato:(noi ben lo sappiamo) lo hai meritato.E gioire con tequesta sera vogliamoe dirti di cuoreche tanto t’amiamo.

– È scomparsaElena Tonellivedova Peinet-ti, giàconsiglieredellacomunale diTorino.

Foto 1:Il distintivo d’oro con

fronde consegnato dalsindaco di Torino,

Giovanna Cattaneo, asuor Rita Maria

Foto 2:Come è ormai tradizione

gli avisini aderenti algruppo Trasporti Torinesie loro familiari (nella foto

una precedente gita) sidanno appuntamento

presso il ristorante “Alledue lanterne” di Verduno,

per il pranzo del primomaggio

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Elena Tonello

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RINNOVATO IL PROTOCOLLOCON LA SARDEGNA

Sin dal 1981 per iniziativa dei due presidenti delle Avis comunali diTorino e Cagliari (Sandro Fisso ed Enrico Sanjust) bene coadiuvatidagli assessori regionali alla sanità allora in carica (Sante Baiardiper il Piemonte ed Emanuele Sanna per la Sardegna) è in atto unprotocollo d’intesa fra le due regioni per l’invio sistematico di ema-zie concentrate nell’isola per aiutare i ragazzi talassemici.Oltre alle normali necessità trasfusionali, che i volontari iscritti alleAvis della Sardegna coprono, per assicurare la sopravvivenza dellecentinaia di talassemici sardi occorrono annualmente 45.000 unità diconcentrati eritrocitari, ovviamente di gruppo sanguigno compatibile(non solo per il sistema AB 0 e Rh, ma anche per i sottogruppi C D E).All’inizio del 1993 i funzionari delle due Regioni, accompagnati daiprimari dei rispettivi centri trasfusionali interessati, hanno provve-duto, dopo un attento esame dell’esperienza già acquisita in più diun decennio di collaborazione, a rinnovare la convenzione in atto. LaRegione Piemonte si è quindi presa l’impegno di assicurare l’invionell’Isola del 50% del fabbisogno, vale a dire circa 22.500 unità diemazie concentrate nell’anno, più o meno il 10%. Quindi da un mini-mo di 20.000 ad un massimo di 25.000 sacche all’anno, che tengano conto delle reali necessità dei talassemicisardi, come si evidenzia nelle tabelle riprodotte a fondo pagina. Questo il riepilogo, per l’anno 1993, delle sac-che di emazie eritrocitarie raccolte dai centri trasfusionali piemontesi a cura del Centro Avis di Torino e dal-lo stesso inviate a Cagliari e Sassari in esecuzione al protocollo d’intesa fra le due Regioni:

Dai Centri Trasfusionali di: inviate a Cagliari Sassari TotaleTorino (Avis) 9.737 10 9.747Asti - 1.275 1.275Biella 584 - 584Casale Monf.to - 528 528Cuneo - 255 255Domodossola 1.454 - 1.454Ivrea 2.566 - 2.566Mondovì - 983 983Novi Ligure - 1.463 1.463Omegna 268 - 268Pinerolo 441 - 441Savigliano 503 - 503Verbania 994 - 994

_______________________________________Totali 16.547 4.514 21.061

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Media mensile 1.755 - media mesi estivi (giugno, luglio, agosto) 1.590!

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LE MOLTEPLICI ATTIVITÀDELL’AVIS TORINESE

DONARE PER LA VITAÈ la nuova videocassetta prodottadall’Avis di Torino e realizzata dalDipartimento Cinema dell’Istitutosuperiore Savoia di Torino.È destinata a chi intenda ap-profondire la propria conoscenzasui principali problemi che investo-no il settore emotrasfusionale.

Gli amici avisini di Collo-di e Pescia e il presidenteIncerpi con i podisti delCCS

I dirigenti nazionali del gruppo Avis-postelegra-fici eletti nel 1991: Palmesi, Favini, Montanaro(poi sostituito da Bevacqua)

Alcuni capigruppo che interverranno a Courmayeur

Il direttivo Avis-PT di Torino, accanto al monumentoper il dono del sangue

Vivi applausi per l’Avis alla Stratorino. Nell’annuale edizione della gara, edita da La Stampa, è stata folta la partecipazione degliavisini torinesi.Nelle foto un gruppo di podisti con la “decana” signora Grandi (prima a sinistra) ed i giovani con i loro singolari costumi. A tutti gli ap-plausi del numeroso pubblico che ha assistito alla gara. Il gruppo podisti del Centro Culturale Luciano Penna hanno partecipato, il 29maggio alla annuale marcia di “Pinocchio” a Pescia, ricevendo ancora una volta una calda accoglienza da quegli amici avisini.

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CONFERMATO IL GEMELLAGGIO CON NIZZAIl 26 giugno a Nizza, presenti 140 avisini torinesi è stato riconfermatoil gemellaggio sottoscritto il 22 novembre 1992 al Teatro Alfieridi Torino, come riportato nella cronaca fotografica redatta per l’occasione

La firma delle pergamene di riconferma del gemellaggio tra i“donneurs” di Nizza (presidente Vautron) e l’Avis di Torino (se-gretario Graziano Cestino) e scambio dei doni

Momento degli acquisti in una profumeria della città di Grasse

Il segretario Cestino ringrazia gli artisti della compagnia “Azur Opera Varietès”

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LE NOSTRE SQUADRE DI CALCIO

In soddisfacente classifica, a metàdel girone del campionato regio-nale FIGC, le giovani calciatricidell’Avis di Torino. Nella foto ilpresidente (ex dipendente del Cre-dito Italiano) Toscano con le cal-ciatrici Di Sunno, Caldarone, Teal-di, Zuccaro, Abrigo, Filippetto, To-scano, e l’allenatore Privitera.In ginocchio Cantamessa, Villa,Diana, Celeste, Di Gregorio, DiRienzo, Tammaro, Sumin e Gatti.

La nuova squadra del gruppo giovani che ha battuto per 6 a 1lo Sci Club di Grugliasco, per 4 a 2 la Caffetteria degli stemmi,ma poi è stata sconfitta dallo Sci Club di Alpignano

Anche la squadra dell’Avis Credito Italiano ’82 si è comportatabene in una tournèe svolta a Rodi e nella prima fase del torneo

organizzato in Italia dal SIULP (Sindacato della polizia)vincendo per 2 a 1 contro La Stampa, per 4 a 0 contro la Polizia

Postale, per 5 a 0 contro la Polizia Aerea di Caselle, per 1 a 0contro la Polizia Stradale ma perdendo per 3 a 1 contro la 3a

sezione Volanti e quella determinante contro i Carabinieri.

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Settecento podisti in gara il 5 settembre nei trofei Luciano Penna ed Ar-naldo Colombo organizzati dal gruppo podisti del Centro CulturaleSportivo . Presenti per l’occasione 25 società podistiche (la signoraBruna Penna, al centro, consegna il trofeo)

Nel 1979, in occa-sione del cinquan-tennio di fondazio-ne, Paride ha scrittouna lettera all’allo-ra sindaco DiegoNovelli, chiedendoche una via o piaz-za della città venis-se intitolata ai “vo-lontari del sangue”.Per caldeggiare larealizzazione, treanni dopo – in occasione della preannunciata venuta diParide a Torino – è stato possibile ottenere un incontrocon lo stesso sindaco che ha assicurato proposta allaGiunta. E la concretizzazione è venuta a maggio 1984

UNANUOVAREALIZZAZIONEDELLA“COMUNALE”

L’Autoemoteca attrezzataper raccogliere i prelieviin aferesi che dalsettembre 1993 sosta ognimattina feriale nei pressidel Parco Ruffini eraccoglie le plasmaferesiprenotate telefonicamentepresso le segreterie Avis

Un grande amico dell’Avise di Massimo Rua:Paride Calamassi

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Il sorriso di un bambino

la benedizione di una madre

valgono

un piccolo sacrificio

dona sangue

Né razza,

né religione,

né frontiere

il dono del sangue

è universale

UN DONO

PER LA VITA

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IL DRAMMA DI IRENE,a cui una vettura tranviaria ha tranciato la gamba, ha scatenato, come solitamente avviene pergli appelli dei media mai concordati con i servizi trasfusionali, una folla di potenziali donato-ri di sangue 0 negativo, già messo peraltro a disposizione dall’Avis pochi istanti dopo l’avve-nuto ricovero della vittima in ospedale

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GRANDE SOLIDARIETÀ PER IRENE

Cittadini di ogni condi-zione affollano il centrotrasfusionale Avis perdonare il sangue a IreneBedino

Nelle fototanti giovani

al nostro centroin attesa di donare

sangue per Irene

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GIORNATA DELVOLONTARIO FESTA DELLARICONOSCENZAIl 21 novembre 1993 al TeatroAlfieri la cerimonia ufficialepreceduta dalla benedizionedella nuova autoemoteca

Attestato di benemerenza alle giovani avisine che fanno parte del coro allestito al CTO da padre Vittorio

Da sinistra a destra, dall’alto in basso: l’assessoreMigliassio premia Chiara Papurello - Il dottor Tri-podi consegna la “Benny d’oro” a Laila Galazzo- Don Franco Ferrari, rappresentante del cardina-le di Torino, mons. Giovanni Saldarini - Alberto Ba-dini Confalonieri si congratula con un donatore

L’inaugurazione dell’autoemoteca, madrine la signora Maria Luisa Bertoc-chi, responsabile gruppo anziani e Stefania Petitto, responsabile gruppogiovani

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Croci d’oro (ritratte anche dalla Rai-Tv) e distintivi d’oro con fronde, l’elite dell’Avis torinese, che hanno compiuto rispettivamente100 e 75 donazioni di sangue, grande segno di generosità e di fratellanza. Le benemerenze, previste dallo statuto associativo, so-no state consegnate dalla autorità presenti sul palco, dove sono passati complessivamente oltre 900 soci premiati

Luciano Santoro e Graziano Cestino consegnano la “Bennyd’oro” a Giulio Alciati

Gli avisini delle sezioni di Pescia e Collodi accanto ai loro la-bari

Il vice prefetto Viana consegna la croce di cavaliere a GiovanniCianchetti per 125 donazioni di sangue

Il vicesindaco di Torino, avvocato Brosio, premia un volontario

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Premiati con la “Benny d’oro” volontari e volontarie che generosamente si sono pre-stati al confezionamento dei pacchi della Befana Avis.Avisini e loro figlie che hanno collaborato alla buona riuscita della festa del volon-tario

Studenti premiati per il loro primo dono di sangue

La professoressa HonorataGiorgi con l’attestato assegnatoall’istituto “Pininfarina”

L’assessore regionale Emilia Bergoglio, l’assessore comunale An-gela Migliasso, il presidente dell’Avis provinciale Enrico Dasso, ilcardiochirurgo prof. Angelo Actis Dato consegnano le benemeren-ze avisine

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MEGARIUNIONE DEI GRUPPI GIOVANIDa ogni parte d’Italia “insieme per conoscersi”. Dal 16 al 17 ottobre1993, 136 giovani avisini, provenienti da ogni parte d’Italia, sono statiaccolti nelle sale di “Mondo X”, gentilmente messe a loro disposizione,per confrontarsi soprattutto su proposte costruttive e condivisibili perla crescita dell’Avis in ogni Regione

L’Epic informa i volontari del sangue torine-si che sta procedendo regolarmente nellasua attività iniziata nel 1990. È stato recen-temente raccolto il primo millesimo campio-ne di sangue. Grazie ai “supervolontari”che hanno aderito all’iniziativa sullo “studioeuropeo su dieta e tumori.

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I giovani avisini consumanoamichevolmente la cena neisaloni di Mondo X

Momenti della megariunione: complesso musicale, donazione di plasma e ghiotti piatti

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L’ANNUALE RESOCONTO DELLE ATTIVITÀSVOLTE NEL 1993 DAI GRUPPI SPORTIVI FACENTI

CAPO AL CCS LUCIANO PENNAFelice annata dei ciclisti che hanno partecipato a 50 raduni con 300 presenze com-plessive. La “ciclolonga” in Umbria. Enzo Gallai nominato campione sociale 1993.Positivo il bilancio dei podisti. Affermazioni dei colori Avis in diverse regioniitaliane: dalla Torino Maratona ai trofei Luciano Penna e Arnaldo Colombo, allemanifestazioni svolte a Pescia e Venezia, con lusinghieri successi.Bravi i bocciofili della comunale sui rinnovati campi del Palatucci come a Casale,Alessandria ed a Salsomaggiore. 75 i soci presenti alla giornata organizzata a Vil-lafalletto conclusa con il pranzo sociale e la classica torta.

Gruppo ciclisti in partenza da via Palatucci Enzo Gallai fra dirigenti dell’Avis di Latisana

Momenti dell’attività del gruppo podisti che hanno partecipato a moltecompetizioni tra gare campestri e corse su strada

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Bravii bocciofili

dell’Avis Comunale...

...numerosi al pranzo sociale

I podisti sfilano per le vie di Torino e predispongono coppe e trofeiper i vincitori delle maratone organizzate dall’Avis

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ALCUNI FLASH DI VITA AVISINALa Befana, nei locali di Torino Esposizione, con distribuzione di oltre 19.000 pac-chi dono. Proficui incontri dei giovani. Serate di studio e di svago ogni mercoledìnella sede di via Palatucci. Gigi Carchia eletto “massaio dell’anno”.Benny d’oro assegnato a Rolando del Prato quale riconoscimento dell’attivitàsvolta in campo promozionale.26.906 gli iscritti alla “comunale” al 31 dicembre 1993. Unanime approvazionidelle relazioni presentate all’annuale assemblea dei soci.

Tavolo dei lavori all’assemblea (da sinistra a destra) Stefania Petitto, Graziano Cestino, Igino Arboatti,Sandro Fisso, Enrico Dasso, Massimo Rua e Palmira Merlo

Gigi Carchia eletto “massaio” del-l’anno. Accanto a lui Ezio, Antonel-lo, Cristina e Gianluca

“Benny d’oro”a Rolando Del Prato

I pacchi della Befana distribuiti a Tori-no Esposizioni

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INAUGURATA IL 22 MAGGIO 1994LA NUOVA SEDE AVIS A PIANEZZA

Voluta dalla “comunale” per sosti-tuire l’attività del Centro Trasfusionalegestito all’interno dell’ospedale San-t’Anna che la legge 107/90 prevedevatrasferire all’Ospedale. Presenti unacinquantina di labari delle sezioni co-munali che si avvalgono dell’Avis In-tercomunale Arnaldo Colombo (nellaquale la “comunale” di Torino è parte-cipe con oltre il 60% delle unità di san-gue e di emocomponenti raccolte an-nualmente) per i loro prelievi colletti-vi. Molti gli esponenti avisini presenti.Per l’occasione consegnati i premi aglistudenti che hanno partecipato all’an-nuale concorso indetto dalla comunaledi Torino. Il direttivo del gruppo podi-sti del CCS decide di organizzare ilprossimo “Giro del Piemonte” conpartenza ed arrivo alla sede Avis diPianezza.

I lutti dell’as-sociazione.

SonoscomparsiRolandoDel Prato e Luigi Orrù,papà diPatriziae lealecollaboratoredell’Avis acui è stataaffidata laquotidianaraccolta delleunità disangueprelevatenei centritrasfusionalipiemontesie destinate aitalassemicisardi.

Foto 1:La nuova sede

Foto 2:La filarmonica dell’Avis

Foto 3:Selva di labari

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GRANDE FESTAA PIANEZZA PER LANUOVA SEDE AVIS

Rolando Del Prato

Luigi Orrù

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L’assessore regionale Emilia Bergoglio taglia il nastro inaugurale

La benedizione dei nuovi locali

Il discorso di Giuseppe Marescotti...

All’opera il gruppo di podisti del-la nostra associazione con 18

staffette.Partenza e arrivo a Pianezza.

Bella affermazione alla maratona

...e della direttrice didattica Maria Teresa Corio. Al suo fianco lacontessa Rossi di Montelera, madrina dell’Avis di Pianezza

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Parte della comitiva davanti al tempio del donatore di sangue aPianezze sopra Valdobbiadene

In piedi da sinistra: Bevilacqua, Mantelli, Pavan, Mezzalira, Buffa, Campagnaro, Papurel-lo, Mingrone durante lo scambio di doni al pranzo sociale

Un gruppo di gitanti presso il ponte di legno di Bassano delGrappa

IN GITA A BASSANO DEL GRAPPA E PIANEZZE,AL TEMPIO DEL DONATORE DI SANGUE

In 140 avisini e familiari del gruppo Avis Fiat hanno preso parte alla gita sociale or-ganizzata per il 18 e 19 giugno 1994 con mèta a Bassano del Grappa, CastelfrancoVeneto, Valdobbiadene e sosta finale a Pianezze dove sorge il monumento al do-natore di sangue. Cordiale l’incontro con Franco Buffa, già membro del direttivodel gruppo Fiat ed ora trasferito con la famiglia a Castelfranco Veneto dove ha pre-disposto quanto necessario per assicurare un’ottima riuscita della manifestazione.

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INAUGURATO IL 1° NOVEMBRE 1994 IL CIPPOCHE RICORDA I VOLONTARI DEL SANGUE SEPOLTI

AL CIMITERO PARCOLa civica amministrazione, sollecitata dalla benemerita Giusy Rostagno, respon-sabile del gruppo anziani, ha accolto la richiesta avanzata dalla comunale e predi-sposto la collocazione di un “cippo” (così come negli anni precedenti era stato ac-cordato per il Cimitero Generale di corso Novara) a ricordo dei Volontari defunti.Nel cimitero Parco uno dei primi illustri avisini sepolto è stato Luciano Penna. Ilcippo è stato realizzato dalla ditta fratelli Sommo (marmi e graniti), il cui figlioPietro è un avisino, su progetto dell’architetto Gianantonio Viola di Torino. Con la collaborazione di Patrizia Orrù edita a cura della comunale una musicas-setta con i tradizionali canti di Natale.

Copertina della musicassettadisegnata da Benny

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ALTEATRO ALFIERI IL20 NOVEMBRE 1994 L’ANNULE FESTADELVOLONTARIO

Con la distribuzione di migliaia di benemerenze al merito trasfusionale.Gremito il Teatro Alfieri. Il saluto delle Autorità. Nove le croci d’oro assegnate aVolontari che hanno effettuato 100 donazioni. La cronaca dell’avvenimento.

Il palco delle autorità con (da destra verso sinistra) Marescotti, Magrini, Fis-so, Santoro, Badini Confalonieri, Resta, Brosio, Bella, Tripodi, Gorgerino,Bonino, Actis Dato, La Penta, Rua, Piccitto Pavan ed Incerpi

Nel “foyer” del teatro Alfieri il tavolo della “task force” dell’Avische dava informazioni e distribuiva benemerenze ai volontaridesidersodi i non ingolfare la premiazione ufficiale

Il complesso musicale del CTO che haaccompagnato i canti sacri

Dottor Bonino e prof. Gorgerino, presidente dell’Aido

Col. Antonio Maria La Penta Mario Bella, presidente Admo

DottoressaMaria Piccitto Pavan Il prof. Actis Dato premia il dott. Milan

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La platea dell’Alfieri gremita di pubblico e di autorità civili, reli-giose e militari

Le 9 croci d’oro per 100 donazioni di sangue

Alcuni benemeriti avisini che hanno ottenuto il distintivo d’oro con fronde per avere effettuato 75 donazioni

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Nelle quattro foto in alto i militari che hanno ottenuto la medaglia d’argento personalizzata con inciso il rispettivo gruppo sanguignoe un gruppo di autorità che applaudono al conferimento del riconoscimento.Sopra a sinistra gli avisini Pasquale Vallone, Felice Mingone e Giorgio Bernardi, insigniti della Benny d’oro per servizi resi all’asso-ciazione.A destra i medici vincitori del concorso del “Geant’s Club” per una pubblicazione sul tema “Donazione del sangue ed emotrasfu-sione” indetto dal professor Actis Dato. I dottori sono stati insigniti dall’Avis comunale di Torino anche della “Benny d’oro” a testi-monianza della simpatia che i volontari hanno per i medici che valorizzano l’apporto di donatori di sangue agli interventi da essicompiuti sul prossimo bisognoso di aiuto

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Nelle foto gli studenti diciottenni pre-miati con medaglia d’argento per il lo-ro primo dono di sangue effettuatonelle loro scuole

I giovani avisinie le “tutte rosse”hanno assicurato

l’ottima distribuzionedelle benemerenzee delle rose offertedall’Avis di Pescia

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FRANCOBOLLI...FRUTTIFERI PER IL CALENDARIO 1995

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SUPERATE LE PREVISIONI PER LA BEFANA 1995Consegnati doni a 22.548 bimbi. I pacchi distribuiti nella sede di Pianezza. Gran-de successo delle manifestazioni a Torino Esposizioni, al circo Togni e al TeatroAlfieri con il festival dell’Operetta.

L’ingresso alla manifestazione a Torino Esposizioni

Immagini della Befana Avis nell’atrio del palazzo di Torino-Esposizioni

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L’ingresso al Circo e al Teatro Alfieri

Il ritiro dei pacchi donopredisposti per la Befana Avis

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STUPENDA FESTA A PIANEZZAPER TRE GRANDI AVVENIMENTI

• Premiati i vincitori del concorso Avis-scuola sul dono del sangue.• Inaugurato il busto di Vittorio Formentano, fondatore dell’Avis, presente la figlia.• Benedetto il nuovo capannone per la rimessa delle 8 autoemoteche di proprietàdelle Avis Regionale, Provinciale e Comunale di Torino.La cronaca fotografica degli avvenimenti.

La banda musica dell’Avis torinese

Il lancio dei paracadutisti a Pianezza

La premiazione del concorso Avis-Scuola da sinistra ildott. Paolo Chiavarino vice-presidente del consigliocomunale di Torino, il dott. Magnone in rappresen-tanza dell’assessore alle risorse culturali del comunedi Torino, Sandro Fisso presidente Avis Torino

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Labari delle Avis consorelle

La messa al campo

Il discorso di Osvaldo Villa della provinciale di Milano,

che ha offerto il busto bronzeodel fondatore Avis

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Momenti dello scoprimento del busto bronzeo di VittorioFomentano, fondatore dell’Avis

Gruppi di volontari

Dirigenti delle Avis torinese e milanese attorno al busto del dottor Vitto-rio Formentano, fondatore dell’associazione

Il cippo al dottor Vittorio For-mentano

Padre Vittorio Bertolaccini benedice ilbusto

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Il gruppo a Comacchio

Podisti torinesi a Pescia

Dopo una gara, un po’ di relax

Onore al gruppo podisti che ha parteci-pato alla 14ª edizione del trofeo Pinoc-chio nel corso del quale i nostri avisinisi sono cimentati nei 16 chilometri delpercorso, con salite impervie e disceseda brivido.Tra i nostri partecipanti alla classica ga-ra di Pinocchio a Pescia Luisa Fossati,Vittorio Bussolino, Domenico Lo Dra-go, Sergio Pisà, Angelo Pistritto, AngeloScortecchia e Franco Vincenti, accompa-gnati, come in ogni altra occasione dal-l’amico Angelo Barlero

TORRENTI DI PIOGGIA SULLA GITA EFFETTUATAA FERRARA DAL GRUPPO FIAT

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800 gli atleti in gara per l’annuale trofeo Arnaldo Colombo organizzato dal grup-po podisti del CCS Luciano Penna.A Pisa, San Geminiano, Siena e Volterra la gita del gruppo giovani effettuata connotevole successo nonostante tutti gli ostacoli imprevisti, ma superati dalla tota-le e completa volontà dei partecipanti.

Il tavolo delle coppeLa figlia di Luciano Penna accanto a po-disti premiati

La vedova di Burlò consegna il trofeo aricordo del marito Corrado I giovani a Volterra

I concorrenti

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Il coro del CTO

Il Teatro Alfieri di Torino gremito di benemeriti avisiniin ogni ordine di posti

La giovane studentessa in medicinaMonica Tetti premiata da padre Vittorio

con la medaglia d’argento

19 NOVEMBRE 1995 AL TEALTRO ALFIERIL’ANNUALE GIORNATA DEL VOLONTARIO

Con distribuzione delle benemerenze al merito trasfusionale previste dalle nor-mative avisine. Non di rado mamme e papà sfilano con i propri figli per ritirarele benemerenze dalle Autorità presenti. È questa una delle migliori educazioniche le famiglie possono impartire ai propri ragazzi.

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Un avisino (con figlio) premiato Massimo Rua, animatore dell’A-vis scuola e dei rapporti con le au-torità militari

Paolo Chiavarino, vice-presidente del consiglio comunale diTorino premia due giovani studenti avisini

Donato Resta, presidente dell’as-sociazione talassemici

La dottoressa Mazzoccoli, in rap-presentanza del Prefetto

Anna Lucia Massaro, direttoredel centro trasfusionale dell’Avistorinese

Angela Migliasso assessore allasanità del comune di Torino

Il col. Ferruccio Praduzzi in rap-presentanza del Comandantedella Regione Militare

Piero Bonino, direttore dei labo-ratori del Centro trasfusionale

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Il gruppo delle croci d’oro ed alcuni distintivi con fronde, ritratti dopo il ritiro delle loro benemerenze

Alcuni avisini premiati con medaglie d’oro per 50 donazioni di sangue compiute

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I neo cavalieri Vittorio Monticone e Vittorio Buia che hanno rag-giunto le 125 donazioni

Militari che hanno compiuto il primo dono nel corso del 1995 e lo-ro superiori

Il ricordo degli avisini scomparsi

Maria Luisa Bertocchi, infatica-bile collaboratrice

Studenti premiati per la loro prima donazione

Dott. Igino Arboatti, direttore sanitario dell’unità di raccolta

I giovani dell’Avis torinese che hanno ricevuto le benemerenzeal merito trasfusionale

Gli attivisti del CCS Luciano Penna, sempre in prima fila nellemanifestazioni

La prof. Marcella Bendiscioli –100 donazioni – col segretarioGraziano Cestino

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Silvia Vaccaneo - Borgo Medioevale, serigrafia 1976, 100x150 cm.

Un quadro dell’artista

L’AVIS E L’ARTEGianni Benazzo, autore della ormai famosa mascotte dell’Avis di Torino (la gocciaBenny) ha frequentato con successo l’Accademia delle Belle Arti della nostra città.Nell’intento di fare conoscere le opere delle sue affermate insegnanti, Silvia Vac-caneo e Tegi Canfari le ha convinte ad esporne alcune nella sala conferenze dell’U-nità di Raccolta di Pianezza. Le mostre hanno avuto un lusinghiero successo.Nelle fotografie (della pagina seguente) Massimo Rua offre un omaggio florealea Silvia Vaccaneo (di cui pubblichiamo un suo quadro) e Tegi Canfari mentre il-lustra agli intervenuti per l’inaugurazione della mostra alcuni suoi oggetti e qua-dri di alto valore artistico.

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Un omaggio floreale a Silvia Vaccaneo in occasione della sua mostra personale all’Avis di Pianezza

Tegi Canfari, a destra, illustra le sue opere esposte in una mostra presso l’unità di raccolta a PianezzaPAGINA 46

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Massimo Rua con gli alpini del gruppo Avis dallo stesso istituito presso la Tau-rinense, dopo numerose visite e colloqui con i militari ed i loro comandanti

Il tenente colonnello Maggi, il generale Job con MassimoRua, Sandro Fisso e Felice Mingrone

Gli alpini con Rua

Il dott. Duilio Magliano con i militari mentre donano ilsangue

Un giovane militare durante un controllo

ALPINIAPIANEZZAPER ILDONODELSANGUEIninterrotta l’attività

dell’Avis torinese

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Il 10 gennaio una quattordicenne èstata travolta dal treno a Caselle, sul-la linea ferroviaria Torino Ceres. Do-po 10 ore di sala operatoria l’equipemedica del CTO è riuscita a riattac-carle il piede maciullato. Anche inquesto caso, come per molti altri, ol-tre alla bravura dell’equipe medica,la massiccia disponibilità del sanguecompatibile (il Centro TrasfusionaleAvis era a pochi metri dal CTO) hacontribuito, e riteniamo in manieranon trascurabile, alla buona riucitadell’intervento chirurgico. Ma anchein questa occasione i massmedia, chehanno seguito con dettagliate crona-che tutto il tragico episodio non han-no speso una parola per ricordare ildono di tanti sconosciuti che l’Avis haraccolto e messo a completa disposi-zione di chi ne ha avuto necessità.Tocca a noi, ancora una volta porgereil grazie che Monica ed i suoi familia-ri avranno sicuramente espresso aiVolontari per l’alto senso civico di-mostrato senza attendere le nefastecronache che, purtroppo, avvengonoquotidianamente.

Il 7 gennaio è deceduto Serafino Gril-lo, per anni capo gruppo e animatoredel gruppo Avis-Trasporti Torinesi.

A metà giugno ci ha lasciato DedyCapietti, da più di trent’anni membrodel direttivo della comunale ed attivaoperatrice specialmente nell’ambitosociale, di supporto e tutela soprat-tutto dei volontari più bisognosi.

STUDENTESSA DI14 ANNI TRAVOLTA

DA UNA“LITTORINA”

Serafino Grillo Dedy Capietti

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COMMOSSO RICORDODEGLI AVISINI DEFUNTI

Come ogni anno il 1° novembre un folto gruppo di avisi-ni si reca al Cippo monumentale, posto dalla Civica Am-ministrazione nel Cimitero di corso Novara, per ricorda-re tutti i defunti ed in particolare quelli scomparsi nel-l’ultimo anno.LUIGI ZOCCHI, uno dei personaggi più famosi della “co-munale”. Per anni è stato il propagandista affiancato allanostra autoemoteca. Talvolta anche con il suo pappagalli-no appollaiato sulla spalla che convinceva qualche pas-sante ad avvicinarsi per salutarlo. Ed il buon Zocchi nonperdeva occasione per invitarlo a salire sull’autoemoteca.

Luigi Zocchi La preghiera per i defunti

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DA “GUINNESS DEI PRIMATI” LA BEFANA AVIS 1996Come in ogni anno anche il 1996 inizia con la tradizionale festa della Befana e lo spet-tacolo del Circo Equestre riservato ai giovani parenti degli iscritti alla comunale tori-nese. Sono saliti a 26mila i pacchi dono prenotati e ritirati dagli avisini, che hanno con-corso con il loro contributo al costo d’acquisto, e ricavati circa 30 milioni, dai giochi or-ganizzati nella tre giornate che si sono concluse il 6 gennaio, e che contribuiscono adalimentare il fondo solidarietà per il rimborso almeno in parte dei tickets pagati dagliiscritti per esami e visite specialistiche effettuati nel loro ambito familiare.

Giuseppe Trinchero, Gianni Pinna e Giusy Garino impegnatinella distribuzione dei pacchi dono al centro di Pianezza

Un gruppo di famiglia ritratto assieme alla Befana con la tradi-zionale scopa

Un cordiale sorriso accanto al bambolotto Bambini ritirano i palloni colorati

Un gruppo di rappresentanti del CCS, CosimoLiberti, Bruno Cravero e Nicola Gianfreda

Gianni Benazzo e Marina Fisso al tavolo centrale dei regali

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Le future speranze dell’Avis alla Befana

Bimbi alla Befana

Una piccola “avisina” in braccio alla mamma

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L’AVIS ATTORNO AL MONDO

Sono iniziate le prenotazioni peri viaggi attorno al mondo ideatied organizzati, per gli avisini, daGianni Benazzo e Marina Fisso.Tra le prime mete scelte la Thai-landia, l’India e il Messico. Nutri-ta la partecipazione dei Volontariagli incontri fissati dai promotorinelle sedi dell’Avis torinese perillustrare i programmi ed acco-gliere le adesioni ai viaggi.

L’Arun Temple di Bangkok, uno dei tem-pli buddhisti più significativi del mondo

Per le strade dell’India

Il gruppo in India con turisti locali

Cobra dal cappuccio in una cesta

Delhi: particolare della sala del trono del Forte Rosso, una delle regge checostituiscono tappa obbligata nell visita all’India

Agra: Il Thaj Machat è per l’India come la Tour Eiffel per la Francia. So-prannominata la “torta con le candeline” dai viaggiatori

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LADEMOCRATICAPARTECIPAZIO-NE DEGLI ISCRITTI ALL’AVIS

Le normative che regolano la demo-cratica attività di tutte le istituzionidell’Avis, dalla nazionale, alle regiona-li e alle Avis provinciali e comunali (enelle più numericamente esistenti an-che la vita dei gruppi che ne fanno ca-po), prevedono che ogni tre anni le ri-spettive assemblee debbano provve-dere al rinnovo dei consigli direttivi equesti, a loro volta, designare le massi-me cariche sociali (presidente, vice-presidente, segretario e amministrato-re) che sino agli anni 2000, non poteva-no restare in carica per più di due man-dati e ciò allo scopo di favorirne i ri-cambi che, in seguito, l’esperienza hagiudicato non sempre proponibili edeffettuabili per mancanza di soggettiche ne volessero assumere le relativeresponsabilità.

Così, in preparazione dell’assembleadella “comunale” di Torino il gruppoanziani, quello giovanile ed il gruppoFiat hanno rinnovato i propri direttivi.

Anche il gruppo Ilte, che ha accresciutoil numero dei propri aderenti ha confer-mato Giuseppe Caldarola nell’ incaricodi Segretario.

Analogamente il direttivo della “co-munale” ha provveduto a nominareMassimo Rua alla carica di presidente,con Alberto Badini Confalonieri e San-dro Fisso vice-presidenti e GrazianoCestino segretario. Giuseppe Sburlati,ha assunto l’incarico di presidente delCollegio dei Sindaci e Manlio Mazzaquello del Collegio dei Proboviri.

Da presidente dell’Avis Regionalepiemontese, sempre per decorsi termi-ni statutari, Sandro Fisso è passato apresiedere il direttivo dell’ Avis Provin-ciale di Torino con vice-presidenti Enri-co Dasso, Palmira Merlo e GianfrancoNegro.

Massimo Rua ha assunto l’incarico dipresiedere il Comitato di Gestione del-l’Avis Intercomunale Arnaldo Colom-bo e Gianfranco Negro è stato nomina-to presidente del relativo Collegio Sin-dacale.

Foto 1:Il gruppo anzianisempre presentenelle assemblee avisine

Foto 2:Gemma Basilio,responsabile del gruppoanziani

Foto 3:Una parte del gruppogiovani fotografati allafesta della Befana, al cuisuccesso hannocontribuito condedizione, entusiasmo egrande spirito disacrificio

Foto 4:Stefania e MariateresaPetitto, Guido Costa,Corrado Loritoe Luca Meinardodel direttivodel gruppo giovani

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Il nuovo direttivo del gruppo giovani: al centro il responsabile Antonello Panero

I nuovi responsabili del gruppo Avis-Fiat, da sinistra a destra: Giorgio Bernardi, Lui-gi Luetto, Agostino Cammarata, responsabile dei gruppi aziendali, Carlo Mantel-li, Lenilda Desderi e Gino Nagliati all’assemblea del gruppo

Massimo Rua, presidente della Comunale

Sandro Fisso presidente della Provinciale

Alberto Badini Confalonieri vice presi-dente della Comunale

Graziano Cestino,segreario della Comunale

Il tavolodella presidenzadalla 40ªassemblea dell’Avisprovincialedi Torino

Visione dei delegati

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Giuseppe Sburlati riceve le congratulazioni da parte del ministro Susanna Agnelli perla “stella al merito del lavoro” conferitogli dal presidente della Repubblica

Gli elogi fatti dal dott. A. Ascheri (presi-dente onorario del gruppo Avis-Ilte) conla presenza della madrina C. Del Core eil vice presidente dell’Aido Milone

Il segretario del gruppo Avis dell’Ilte,Giuseppe Caldarola

Gianfranco Negro vice presidente del-l’Avis provinciale di Torino

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HA QUARANT’ANNI IL GRUPPO AVIS FIATFu fondato nell’inverno del 1956 nella sede di via PrincipeTommaso, presenti 28 dipendenti. Oggi gli avisini nell’a-zienda sono 7 mila. La grande opera dei pionieri GiovanniLussetti e Luciano Penna

EPIC, RAGGIUNTA QUOTA 7.000GRAZIE AI DONATORI DI SANGUE

L’obiettivo è comunque quello di toccare i 12 mila volontari

EPIC comunica di avere raggiunto quota 7.000 prelievi di cam-pioni di sangue ed adesione ai programmi intrapresi per stabili-re se esistano relazioni tra le abitudini nutrizionali delle persone,tra i 45 ed i 65 anni, e l’insorgere di tumori. L’obiettivo, per la no-stra città, rimane quello di toccare i 12.000 volontari.Questi i risultati sinora raggiunti in campo mondiale: Paese numero soggetti reclutati

questionari campioni sangue

Spagna 38.000 36.000Italia 23.500 22.200Inghilterra 32.500 19.000Olanda 21.000 19.000Francia 77.000 1.600Grecia 8.500 7.100Germania 10.000 9.600Svezia 23.000 23.000Danimarca 16.000 16.000

______ ______Totale 249.500 153.500

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LA PIOGGIA NON HA FERMATOIL TROFEO ARNALDO COLOMBO

Organizzato dal gruppo podisti del Centro Culturale Sportivo Luciano Penna.700 gli atleti in gara ed ottimo successo della manifestazione podistica

Gli atleti in garaal momento della partenza

Punto di ristoro sotto gli ombrelli nel corso della gara per iltrofeo “A. Colombo”

Alcuni soci del gruppo podisti del CCS “Luciano Penna” dell’Avis di Torino ritratti con donatori di sanguedella Ceat in una foto scattata durante una gita sociale effettuata a Sotto il Monte, paese natale del “pa-pa buono” Giovanni XXIII

La signora Burlò consegna il trofeo giovani alla memoria delmarito Corrado

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AL LINGOTTO LA GIORNATA DEL VOLONTARIOCOINCISA CON IL QUARANTENNIO DEL GRUPPO FIAT

Celebrata nell’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, l’annuale giornata del Volontario con distri-buzione di centinaia di benemerenze al merito trasfusionale.Nella cronaca fotografica sottolineata la presenza del sindaco, Valentino Castellani, del presidente na-zionale dell’Avis Pasquale Colamartino e di Massimo Rua attorniato dalle rappresentanze di militari estudenti che, grazie al suo instancabile impegno, hanno effettuato con i loro compagni la prima dona-zione, rispondendo così all’appello dell’Avis. Sempre presente la delegazione dell’Avis di Pescia, con offerta delle rose alle avisine premiate e delgruppo giovani. Durante la giornata del Volontario è stato benedetto il nuovo labaro del gruppo AvisFiat, madrina la vedova di Luciano Penna, signora Bruna, per sottolineare i quarant’anni di vita del piùimportante gruppo aziendale che la nostra Associazione annovera in Italia.

Il tavolo delle autorità nell’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto

Visione di donatori partecipanti il 27 ottobre al-la festa del volontario

Labari dalle sezioni presenti alla festa

Francesco Garsia in rappresentanza del Prefetto di Torino, premia ineo cavalieri Antonio Granata e Giuseppe Fontana

Angela Migliasso, as-sessore alla salute

Mario Rey, avisino, inrappresentanza dellaProvincia di Torino

Paolo Chiavarino, rap-presentante giunta

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Renzo Rossotti ed Elio Blancato, pre-miati con il Benny d’oro per la lorocollaborazione al Corriere Avis

Massimo Rua

Volontari premiati con il distintivo d’oro co fronde per aver effettuato 75 donazioni di sangue

Le croci d’oro Avis premiate per cento donazioni di sangue offerte nel corso della loro vita

Il colonnello medicoFerruccio Braguzzi,che in rappresentan-za del generale delcorpo d’armataAntonio Tambuzzo,comandante dellaRegione militarenord-ovest,è intervenuto allamanifestazione,pronunciando un applauditissimodiscorso

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Altri volontari premiati con il distintivo d’oro con fronde

La professoressa Anna MariaFessia, ringrazia gli studentia nome del Provveditoratoagli Studi

Mattia Borio e Vittorio Garbari-no “gocce d’argento”

Pasquale Colamartino, presidenteAvis nazionale

Valentino Castellani, sin-daco di Torino

Massimo Soro,Carla Gravina

(colonne del gruppogiovani) e figli

Il segretarioGraziano Cestino

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La delegazione Avis di Pescia con giovani e dirigenti di Torino

Le medaglie d’oro per 50 donazioni effettuate

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IN OTTO MOMENTI LE ATTIVITÀ DELL’AVIS DI TORINO

Pannelli con fotografie dell’epoca, sono stati realizzati dalla comunale, con la col-laborazione dell’Avis Regionale piemontese, ed esposti al salone nazionale“Ability - scienza e coscienza” svoltosi al Lingotto dal 24 al 27 ottobre 1996 e de-dicato alle organizzazioni di volontariato. Molte le visite, soprattutto da parte deinostri avisini degli studenti portati dai loro insegnanti a visitare il salone

Le iniziative dell’Avis in quasi settant’an-ni di attività sono state molte, talmente tan-te che, alle volte, neppure gli addetti ai la-vori riescono a conoscerle tutte; per nonparlare del donatore che spesso, troppospesso, non essendone informato non uti-lizza, nel novanta per cento dei casi, tuttociò che l’Avis può offrirgli.

Ormai sarebbe riduttivo pensare all’Avissoltanto come ad un centro di raccolta, mabisogna sforzarsi di vederla attraverso lemille iniziative che la fanno vivere attiva-mente a fianco del donatore e della sua fa-miglia... vederla nella sua completezza,una grande possibilità di aggregazione cosìcome altre associazioni si propongono diessere. Inoltre, non dimentichiamo che ildonatore è un personaggio singolare che si-curamente emerge dal grigiore medio dellanostra società che accusa di essere di tantoin tanto un po’ malata. Insomma il donato-re deve pensare all’Avis come un momentodi aggregazione, per sé stesso e la sua fami-glia, tra persone con una marcia in più.

Sotto questa ottica è nato lo stand cheBenny ha ideato per il salone Ability, risulta-to dello sforzo da parte sua di capire che co-sa è stata l’Avis fino ad ora, quali sono statele trasformazioni negli anni, cosa significaessere un donatore avisino nella nostra quo-tidianità, cosa si propone per il prossimo fu-turo...per raccontarlo ai donatori e a coloroche, auguriamocelo (non dimentichiamoche di sangue c’è sempre bisogno), donatoridiventeranno.

È stato, l’ideare questo stand, la volontàdi mettere ordine in ciò che ormai è questaorganizzazione enorme, fatta di volontariche mettono a disposizione la loro abilitàper promuovere quel ventaglio di attivitàche fanno dell’Avis ciò che l’Avis è.

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Il grande stand è stato diviso inotto momenti:

L’Avis ... è dono di vitaè amiciziaè sportè informazioneè assistenzaè prevenzioneè arte e culturaè tempo libero

organizzati in un percorso ordi-nato che ha cercato di riassumereal donatore tutte le attività spor-

tive, culturali, di informazione,alle quali può partecipare: inoltrein tutta l’assistenza medica spe-cialistica e di prevenzione chel’Avis offre ai suoi donatori.

Siamo convinti di poter aiutarecon le nostre attività, senza sfon-di politici né religiosi, le famigliedei donatori a vivere meglio iltempo libero, a risparmiare nelloshopping, ad essere più sane, atrovare casa o lavoro più facil-mente con l’utilizzo gratuito del-

la rubrica di inserzionisti avisi-ni...e poi...soprattutto essere tragente, che come noi cerca di con-trastare la degenerazione deirapporti umani che purtroppoaffligge la nostra società.

Il donatore nel percorso cheproponeva lo stand poteva capi-re il nostro impegno nel creareopportunità in più di incontro tragente che ha come lui...una mar-cia in più.

Gianni Benazzo

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