Il giornalino csen n7

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Il giornalino CSEN Comitato Provinciale Firenze e Prato Numero 7 we LOVE dogs! RUBRICA 2^ EDIZIONE Ballando con il cuore

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Il giornalino csen del comitato provinciale Firenze e Prato, news corsi ed eventi dal mondo csen

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Il giornalinoCSENComitato Provinciale Firenze e PratoNumero 7

we LOVE dogs!RUBRICA

2^ EDIZIONEBallando con il cuore

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Il Centro Sportivo Educativo Nazionale (CSEN) è Ente di Promozione Sporti-va riconosciuto dal CONI [D.lgs. 242 del 23/7/99 Delib. Cons. Naz. CONI 1224 del 15/5/2002]; Ente nazionale con finalità assistenziali riconosciuto dal Mini-stero degli Interni [D.M. 559/C 3206-12000 A (101) del 29-02-1992]; Ente Na-zionale di Promozione Sociale [iscrizione n°77 Registro Nazionale Ministero del Lavoro e Politiche Sociale Legge 7-12-2000 n.383] ed è iscritto all’Albo Provvisorio del Servizio Civile Nazionale.

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Si chiude un anno di straordinarie novità per il Comitato.Il bilancio del presidente regionale Paola Romanini che anticipa le iniziative del 2014

Sicuramente quest’anno è stata l’ennesima conferma che lavorare in un certo modo, con un certo metodo, si ottengono dei risultati: la nostra è una politica dei piccoli passi, creiamo soprattutto piccole iniziative che hanno però sempre dei riscontri a livello nazionale, anche perché si distinguono per le rispettive peculiarità.

Credo che sia un grande risultato il fatto che, nonostante i grandi periodi di crisi con cui ci confron-tiamo in questi tempi, siamo riusciti, per esempio, a mettere in piedi anche per questa stagione un campionato di calcio amatoriale con numero così alto di squadre: oltre 450. È poi cresciuto notevol-mente il settore della cinofilia: è cresciuto l’interesse intorno a questo movimento. Abbiamo orga-nizzato corsi di vario tipo, che hanno trattato a 360 gradi i vari aspetti di questa disciplina. Abbiamo concluso corsi di formazione, dove sono stati oltre venti i promossi in grado di operare a loro volta e creare nuove strutture dislocate sul territorio. Abbiamo dato così un contributo importante soprat-tutto per il sociale. Perché vengono coinvolte associazioni di bambini diversamente abili, portatori di handicap, bambini down e così via, e questo tipo di attività è per loro di grande giovamento. Ci sono tanti progetti già tracciati per espandere ulteriormente questo movimento.

Sono particolarmente soddisfatta anche di quello che abbiamo realizzato ad alti livelli nel settore della danza, abbiamo allestito diversi eventi con risultati importanti. In grande espansione anche il settore olistico (ovvero discipline olistiche naturali e del benessere, naturopatia, corsi di massaggi, star bene): abbiamo avuto tante adesione da svariate associazioni culturali e anche in questo caso abbiamo allestito molti corsi di formazione, oltre 400 ore di lezioni complessivamente, puntando soprattutto a renderli sempre più qualificati e selettivi.

Voglio anticiparvi alcune delle iniziative dei comitati in programma per il 2014: in arrivo, tra le altre cose, tre grossi eventi: organizzeremo “Florentia”, meeting internazionale di arti marziali storiche ed europee, a marzo, nel suggestivo complesso di Villa Vogel nel Quartiere 4 a Firenze dove saran-no coinvolte otre 600 associazioni europee. Ad aprile invece ci sarà “Yoga, Philosopy in Action”, una serie di seminari e meeting con la partecipazione anche di maestri provenienti dall’India. E poi a maggio ai Renai ci sarà la “Mud run”, corsa non competitiva nel fango, tra ostacoli di balle di fieno, cumuli di gomma, acqua, e altre difficoltà.

Fine anno è anche il classico tempo dei ringraziamenti. Per prima cosa alla squadra che mi circonda, uno staff di persone entusiaste e qualificate con cui lavoriamo alla grande nella nuova sede in viale Europa. In particolar modo voglio poi ringraziare Donatella Villani, presidente della Commissione sport del Quartiere 4 a Firenze. Averla incontrata e aver iniziato un rapporto con lei è stato molto produttivo. Eugenio Giani, presidente del Consiglio comunale e delegato del Coni fiorentino ci è a sua volta sempre molto vicino. E capillare è stato anche il supporto di Sandro Tacconi, responsabile dell’ufficio sport della regione toscana. Senza tralasciare tutte le istituzioni che ci seguono, a comin-ciare dal vicesindaco e assessore allo sport del Comune di Firenze, Stefania Saccardi, passando da Salvatore Sanzo, presidente del Coni regionale.

Vi saluto con un grosso in bocca al lupo a tutti per l’anno nuovo che verrà!Paola Romanini

Presidente Regionale CSEN Toscana

Editoriale

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Scopo fondamentale è la promozione di tutte le atti-vità in ambiente naturale con particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e alla salute fisica delle per-sone. Alpinismo - Trekking - Escursionismo - Nordic Walking - Survival - Vie ferrate - Ciaspolate - Arrampicate - Ca-noa fluviale - Snorkeling - Sci alpino – Sci di fondo… attività molto diverse tra loro ma accomunate dalla bellezza della natura nella quale ci incammineremo con rispetto.Lo Staff è di eccellenza, professionisti del settore: Gui-de Ambientali, Guide alpine, istruttori diplomati. A Gennaio partiranno i primi corsi base di Escursioni-smo, Escursionismo in ambiente innevato, Survival, Nordic Wlaking sia per chi vuole semplicemente av-vicinarsi al mondo naturale con maggior consapevo-lezza, sia per chi vuole intraprendere un percorso for-mativo all’interno dell’associazione. I corsi base sono propedeutici per i futuri corsi di formazione al titolo di accompagnatore CSEN, attivati in primavera.

29/11/2013 - una tavola rotonda sicuramente riuscita L’idea non era quella di organizzare il consueto convegno “omniscientifico”. Era invece quella di trattare esclusivamen-te un aspetto specifico e di farlo con attenzione e profondità, senza disperdere il tempo fra troppi argomenti che avrebbe-ro finito per rendere riduttivi gli interventi degli esperti e non garantire la dovuta qualità.Queste intenzioni sono state colte da tutti, come dimostrano i complimenti personali a me rivolti dal Presidente Eugenio Giani che ha apprezzato il documento di analisi della norma-tiva sulla certificazione medica distribuito agli intervenuti, la

presenza in platea di un famosissimo medico sportivo federale di una nostra nazionale olimpica con cui ho avuto anche il piacere di scambiare personalmente il punto di vista in merito alla normativa sulle visite mediche per lo sport, la presenza in sala di un redattore del Corriere, così come l’apporto e l’altissima attenzione dei

Natale pieno di sorprese in casa CSEN TOSCANA… nasce il “SETTORE AMBIENTE/OUTDOOR”

SPORT DILETTANTISTICO:

Natura, che passione!

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presidenti delle ASD/SSD che hanno formulato domande specifiche e quindi molto pertinenti.CSEN ha già avuto la mia piena disponibilità per i prossimi corsi, già programmati a partire da Gennaio, non solo a Firenze: chi necessita dunque della giornata “om-niscientifica” avrà anche quella!! Devo ringraziare lo staff CSEN come sempre, perché ri-esce a destare l’attenzione degli utenti e a proporre idee e argomenti sempre molto attuali e vivi.La raccomandazione a tutti i gestori, presidenti e re-sponsabili di ASD/SSD è sempre la solita: dedicate un po’ del vostro tempo a migliorare la gestione del club, sia per offrire agli associati e tesserati una maggiore quali-tà, sia perché le responsabilità che possono piovervi ad-dosso rischiano di procurare conseguenze devastanti. Simone Boschi

Il comitato CSEN Toscana organizza il corso per Operatore Hot Stone Massage a Firenze, il corso ha una durata di 50 ore e si svolgerà nella sede del comitato, al superamento dell’esame verrà rilasciato il tesserino tecnico e il Diploma Nazionale. Tutte le info sul sito www.csentoscana.it

Attraverso l’hot stone massage si riesce ad ottenere un meraviglioso risultato di totale benessere unendo gli effetti della termotera-pia a quelli del massaggio.

Tutti abbiamo bisogno di calore “hot” che si tra-sforma in energia attraverso la pietra “stone”.Tantissime sono le forme di calore, la prima che in assoluto riceviamo appena nati è l’essere riscal-dati dall’amore materno, attraverso un abbraccio o una carezza che ci aiutano a vivere e crescere in condizioni ottimali, diventando poi noi stessi quel calore nei momenti freddi durante il percor-so della nostra vita. Le pietre utilizzate sono basi-che vulcaniche e possono essere sia di origine di vulcani oceanici che terresti e hanno una grande capacità di trattenere il calore.La struttura chimica propria di ogni pietra e la vi-brazione in sé, riporta l’energia e la vibrazione della “madre terra” e quando si posa sul corpo da tratta-re, proprio per il valore energetico contenuto nella pietra stessa rilascia la stessa energia e vibrazione trasmettendo armonia e frequenza alle cellule del corpo dove vengono posate. Alcune pietre ven-gono posate sui chakra principali permettendo la loro armonizzazione. La parola chakra è un termi-ne sanscrito che significa “ruota” e rappresenta un vortice di energia vitale collocato in corrisponden-za di sette principali punti del corpo umano che si trovano lungo la colonna vertebrale partendo dal-la base della colonna stessa, fino ad arrivare alla sommità del capo proprio come la linfa che scorre all’interno dei tronchi degli alberi.

Corso per operatore “Hot Stone Massage”

CERTIFICAZIONE MEDICA E DEFIBRILLATORI

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A Firenze un evento internazio-nale dedicato agli appassionati di scherma storica

La scherma storica e, più in generale, le arti marziali storiche europee (note con l’acronimo HEMA) consistono nella ri-cerca di trattati schermistici e marziali, nella loro trascrizione ed eventuale tra-duzione, e nella sperimentazione delle tecniche in essi descritte.È quindi un’attività costituita da due aspetti paralleli: la componente cultu-rale di studio e ricerca storica e quella più fisica legata al gesto tecnico e atle-tico.Già all’inizio dello scorso secolo, l’HE-MA ha visto i primi studiosi e praticanti ante litteram, ma soltanto intorno agli anni ‘90 ha iniziato ad interessare sto-rici e marzialisti desiderosi di riscoprire arti marziali italiane e, più in generale, europee, risalenti al medioevo o al rina-scimento, ma poi dimenticate e rimaste chiuse tra le pagine ingiallite di qualche libro stampato o manoscritto.Negli ultimi 4-5 anni l’HEMA ha cono-sciuto un vero e proprio boom in tutto l’occidente: diverse centinaia di gruppi e associazioni sono nati, i praticanti si sono diffusi sia sul continente Europeo che su quello Americano, da settentrio-ne e meridione.Anche in Italia, accanto ad associazio-ni storiche attive da oltre 15-20 anni, è sorta una costellazione di piccoli gruppi e praticanti indipendenti, con maggior concentrazione al nord, ma in rapida espansione verso sud, fino alle isole. Alcune di queste associazioni stanno creando i propri ambienti di ritrovo e condivisione (Hema Italia), ed anche la Federazione Italiana Scherma ha aper-to le porte per una possibile collabo-razione tra le due facce della scherma:

Florentiaquella olimpionica e quella antica.Sull’onda di questo entusiastico fermento nasce la prima edizio-ne di “Florentia”: un evento internazionale dedicato agli appas-sionati di scherma storica di tutto il mondo.Coni, Comune di Firenze e Regione Toscana hanno già concesso il proprio patrocinio all’evento che, come il nome stesso suggeri-sce, sarà ospitato dalla città di Firenze, da sempre città d’arte di scherma, presso il complesso storico di Villa Vogel i giorni 14, 15 e 16 febbraio 2014.

Alcuni dei membri italiani di un gruppo europeo di studiosi e “ve-terani” (HEMAC), ritenendo che l’Italia, patria della scherma, non potesse non avere il proprio evento HEMA, si sono mossi per creare qualcosa che desse lustro al proprio Paese.Per raggiungere l’ambizioso obiettivo è stata coinvolta la loro asso-ciazione, la Sala d’Arme Achille Marozzo, il gruppo HEMA più gran-de d’Europa (circa 40 sale e 400 associati) ed una delle più numero-se e attive del mondo, e il CSEN, l’ente di promozione sportiva più grande d’Italia.Insieme hanno dato vita a 3 giornate di cultura e sport dove 22 istruttori italiani ed internazionali terranno altrettanti seminari in diverse discipline marziali europee, dal bastone lungo tedesco alla striscia spagnola, dal messer teutonico alla spada a due mani ita-liana, dall’azza francese alla sciabola inglese.L’evento è dedicato agli appassionati di scherma storica ed è previ-sto l’intervento di 300 atleti e studiosi da tutta Europa.

Per Firenze, per la crescita e la diffusione della scherma storica, l’au-gurio è che l’evento abbia il successo che merita e che diventi un ap-puntamento fisso da ripetere annualmente.

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Il cavallo:

libertà e potenza

Cavallo… Scientificamente Equus caballus: mammifero di grossa taglia appartenente all’ordine dei Perissodattili sottordine degli Hippomorfi unico della famiglia Equus ecc ecc; romanticamente invece si dice che Dio prese un soffio di vento del Sud vi alitò sopra e così nacque il cavallo (massima dei Beduini), e da secoli questo splendido animale ispi-ra poeti, scrittori, pittori, scultori e anche musicisti!

Chiunque potrebbe chiedersi perché il cavallo sia una tale fonte d’ispirazione per innumerevoli artisti e cercare una spiegazione razionale, ma solo coloro che ne entrano in con-tatto riescono realmente a sentirne una risposta. Sì! non ho sbagliato verbo! SENTIRE e non dare, perché la risposta la senti, la senti tutte le volte che hai l’occasione di rimanere ‘solo’ in loro compagnia, che ne senti il respiro e la presenza vicino, una presenza enorme il cui solo movimento genera at-tenzione, energia, senso di libertà. Il cavallo… questa splen-dida creatura dell’universo simboleggia la linea di confine fra tutto quello che è domestico e tutto quello che è selvatico e in questo risiede tutto il suo fascino.

Rimanendo su una dimensione più terrena invece, oggi le moderne scuole di pensiero fanno si che la vicinanza a que-sti animali non sia appannaggio di pochi, ma alla portata di tutti! Esistono Corsi e Scuole che insegnano a rapportarsi al cavallo solo da terra, facendo attività che sono anche la base per una buona e sana equitazione. Tali scuole sono quelle per le quali l’equitazione non è destinata solo alla competizione,

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ma è uno sport sano equilibrato in cui oltre all’attività fisica all’aria aperta s’impara il rispetto, la disciplina e uno scambio reciproco ed esclusivo con quest’animale.

La recente crisi economica e degli ippodromi inoltre, ha por-tato molti maneggi e centri ippici ad accogliere numerosi ca-valli altrimenti destinati alla macellazione o semplicemente abbandonati da proprietari in difficoltà. Direi però che non tutto il male viene per nuocere. Attualmente infatti tutti que-sti cavalli spesso vengono reimpiegati nelle Scuole di equi-tazione e nei Maneggi, cosi che oggi un numero maggiore di persone possa godere del loro contatto e praticare uno sport così come qualsiasi altro sport o passione. Questi splendidi animali sono solo in attesa che qualcuno impari a interagire con loro e a occuparsi di loro contribuendo così a sostenere le strutture che li accolgono e li hanno scelti come colleghi di lavoro. Il vantaggio sta nel fatto di svolgere una bellissima at-tività sportiva all’aperto, di apprendere un nuovo linguaggio e, perché no, quello d’imparare un lavoro!

Molti giustamente possono pensare ed ambire a fare di una passione un lavoro.

Infatti, a differenza di alcuni anni fa, in cui molto era destinato al fai da te, vengono attuati corsi che preparano chi lo desi-dera, non solo all’avvicinamento al cavallo o all’equitazione, ma anche alla loro gestione, cura e addestramento forman-do personale qualificato a svolgere l’attività di istruttore o di addestratore rispettando tutte le moderne filosofie e norme atte a garantire il benessere animale.

Per questo se qualcuno ti suggerisce di darti all’ippica… Tu ringrazialo!

Con il presente progetto si vuole creare una nuova figura professionale, non contempla-ta fino ad oggi, totalmente assente e inedita. Tale figura si propone di impostare l’educa-zione di base del cavallo, per prepararlo alle successive fasi di quello che potrà essere: ca-vallo da compagnia o cavallo agonista.

Questo corso sarà una garanzia di qualità per tutte quelle strutture (maneggi, alleva-menti, professionisti del settore) che richie-dono l’apporto o la presenza di tale figura professionale.

Alla fine del percorso formativo e dopo il superamento dell’esame, verrà rilasciato il DIPLOMA NAZIONALE e il Tesserino Tecnico con iscrizione all’Albo Nazionale dei Tecnici, riconoscimento che abilita alla professione.

Emanuela Modestino – ASD Violet Valley Ranch

tutte le info sul sito

www.csentoscana.it

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Abbiamo approfittato della sosta natalizia per tirare un po’ le somme sull’andamento dei vari gironi. Iniziamo segnalando una piacevole pre-senza al seguito dei Villoreal: si tratta di Giuseppe Rossi, attaccante della Fiorentina, che spesso segue le loro partite dalla tribuna. Pepi-to rappresenta un modello di campione dentro e fuori dal campo che rispecchia in toto i valori dello sport sano e pulito, quelli che CSEN sostiene quotidianamente. Nel calcio a 7 si sono messi in mostra su tutti nel girone F i ragazzi del Desmosette. Fino ad oggi hanno realizzato 18 punti, nessuno come loro: bravi!Nel calcio a 5 utti i gironi sono ancora “aperti” e nei prossimi mesi an-che chi fino ad ora non si è riuscito ad esprimere al meglio potrà riscat-tarsi e puntare in alto. Continuate così ragazzi, a segnare, divertirvi e divertire. La stagione è ancora lunga e i titoli tutti da assegnare.

News dai campionati di calcio

Torna dopo il successo dello scorso anno, “Ballando con il cuore”, la rassegna di tutte le scuole di danza affiliate al Csen Comitato provinciale Firenze, giunta alla secon-da edizione. Uno spettacolo con numerose esibizioni, di tutti i tipi di danza, con svariate sfumature e caratteristi-che, protagoniste e protagonisti di varie fasce di età. L’e-vento è organizzato da Csen Firenze, si terrà domenica 5 gennaio nell’impianto San Marcellino a Bagno a Ripoli, a partire dalle 15 ed è organizzato in sinergia con l’Asso-ciazione “La via dei colori”, nata sulle ceneri dell’asilo “Cip & Ciop”, che ha voltato pagina con una gestione all’avan-guardia dopo le vicende legate ai maltrattamenti di alcu-ne maestre nei confronti dei bimbi. L’ingresso, domenica 5, è a donazione libera e tutto il ricavato verrà donato all’Associazione. La rassegna ha infatti lo scopo di re-perire fondi per sostenere le cause e le iniziative rivolte all’infanzia. Ecco perché c’è stata l’adesione convinta con numerosa partecipazione da parte delle varie scuole di danza collegate al Csen, e grande soddisfazione è stata già manifestata da parte degli organizzatori. Sarà pre-sente all’evento anche il presidente regionale Csen, Pao-la Romanini, che saluterà e ringrazierà tutti i partecipanti e gli organizzatori per la buona riuscita dell’iniziativa che si avvia a confermare il successo dell’edizione scorsa, quando siamo solo al secondo anno della rassegna.

Ballando con il cuore

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RUBRICAwe LOVE dogs!

Il termine PET THERAPHY deriva dall’unione della parola Pet che significa animale d’affezione e The-rapy ossia terapia, risale agli anni ‘60 e da allora ven-gono identificate con questa terminologia tutte quel-le attività pratiche svolte con l’aiuto degli animali in campo terapeutico.“Si tratta di una terapia che integra, rafforza e coa-diuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cogniti-vo, psicosociale e psicologico - emotivo” (MOR – Ma-nuale Operativo Regionale. Regione Veneto.) Negli anni ‘70 sono cominciati gli studi su questo tipo di co-terapia con l’ausilio degli animali, grazie a psichiatri americani come Boris Levinson che nel suo libro “Dog as co-terapist” (1961) ne parlò per la prima volta e i coniugi Corson che proseguirono le ricerche del dottor Levinson. Da allora sono stati svolti nume-rosi studi che hanno documentato i risultati positivi derivati dall’utilizzo degli animali nelle terapie.È stato registrato come, chi possiede un animale viva meglio o come l’animale influisca su parametri fisio-logici quali la pressione arteriosa e riesca a ridurre lo stress e l’isolamento del proprio padrone.Il principio per cui ciò accade va ricercato nella rela-zione uomo-animale.“L’interazione uomo-animale presenta importanti va-lenze emozionali, cognitive, formative, assistenziali e terapeutiche che vanno promosse, tutelate e valoriz-zate all’interno della società.” (Carta Modena art.2)

Terapie e Attività assistite dall’animale (Animal Assisted Therapy)

“La Pet Therapy ha caratteristiche si-mili d’ogni altra terapia. Non è una pa-nacea che va bene per tutte le malattie, va usata a ragion veduta e soprattutto bisogna saperla usare. Senza produr-re danni, se mal utilizzata anche la Pet Therapy può essere inefficace. […]” (Ballarini, 2003)La pet therapy non è una terapia al-ternativa ma piuttosto una terapia che agisce in sinergia con le altre, per que-sto la possiamo definire come una co-terapia.A dimostrazione del crescente interes-se per le terapie assistite nel 2002 da una collaborazione tra il Ministero del-la Salute e partner operanti nel setto-re veterinario e della pet therapy viene redatta “Carta Modena” (dalla sede che ha ospitato i lavori) in cui si elenca-

Articolo a cura di

Giovanna CarliniPsicologa, Psicoterapeuta

Medico VeterinarioDottore Comportamentalista

Responsabile del corso di formazione in Operatore e Conduttore in Pet Therapy

Le terapie assistite dall’animale sono, nel linguaggio comune, identificate con il termine generico di Pet Therapy

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no una serie di articoli che sanciscono i principi e i valori dell’approccio relazio-nale tra uomo e animale a scopo bene-ficiale. Il documento enuncia la nascita di attività che non si basano esclusiva-mente sull’uso dell’animale bensì sulla costruzione di relazioni da cui scaturi-scano benefici per il paziente.Pet Therapy: passato, presente e futuro.Il principio che gli ani-mali, con la loro presen-za, possano rendere non solo la nostra vita miglio-re ma che abbiano degli effetti benefici anche sulla nostra salute, è qualcosa di noto già dall’antichità. In Egitto il cane era sacro al dio Anubi protettore dei medi-ci e numerose sono le figure di animali guaritori pagani o appartenuti ai santi cristiani.Tra il V e il IV secolo a.c Ippocrate di Cos aveva già individuato i benefici di una cavalcata, che poteva combattere in-sonnia e ritemprare il fisico e lo spirito.Scorrendo velocemente le pagine del-la storia, a partire dalla fine del 1700 in Europa vi sono numerose esperienze, negli ospedali militari e civili, gli animali vengono usati per migliorare le condi-zioni psicologiche e fisiche dei pazien-ti. Vi furono esperienze positive nella cura di soggetti psichiatrici che aven-

do la possibilità di accudire un animale aumentavano il proprio autocontrollo diminuendo i comportamenti aggres-sivi, oppure negli stati uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, al Pawling Army Air Force Convalescent Hospital, la presenza degli animali permetteva una migliore ripresa psicologica dei

soldati americani feriti.Ma fu nel 1953, in Ame-rica, il momnento in cui si cominciò seriamente a parlare di Pet Therapy.Lo Psichiatra Boris Levin-son fu chiamato per valu-tare lo stato psicologico

di un bambino il cui isolamento anda-va peggiorando e le sedute effettuate con altri specialisti avevano dato scarsi risultati.Il caso volle che, per un disguido, i ge-nitori e il bambino arrivassero con un’ ora di anticipo rispetto al loro appun-tamento, mentre il Dott. Levinson era nel suo studio a lavorare con accanto il suo cane. Lo psichiatra fece entrare la famiglia dimenticandosi del cane, ma quest’ultimo non passò inosservato dal bambino che si diresse verso l’anima-le, iniziò ad accarezzarlo ed a giocare con lui. Il bambino fu capace di intera-gire con l’animale tramite il gioco e lo psichiatra, grazie ad esso, fu in grado di costruire un “ponte comunicativo” con il bambino che raramente era in grado di interagire con gli altri.Da allora Levinson cominciò lo studio di una possibile terapia con l’ausilio de-gli animali e, nel 1962, pubblica il libro “Dog as co-terapist” in cui enuncia per la prima volta la teoria di questa nuovo approccio terapeutico, il quale impiega la relazione con l’animale per trarre dei benefici in soggetti con varie patologie.In questi 50 anni l’applicazione dell’idea del dottor Levinson sì è notevolmen-te allargata, numerosi studi sono stati

Gli animali con la loro presenza hanno degli effetti benefici anche sulla nostra salute

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svolti e sono tuttora attivi sui benefici reali che queste terapie assistite hanno su varie patologie del bambino, adulto e anziano.In Francia la pet therapy è molto diffu-sa soprattutto nelle scuole, dove viene utilizzata per favorire lo sviluppo psico-logico dei bambini con problemi carat-teriali. In questo Stato la pet therapy si è affermata grazie al dottor Condoret che, dopo aver svolto un tirocinio negli Stati Uniti proprio con Levinson, co-minciò a occuparsi del trattamento di bambini con difficoltà di linguaggio.La terapia consisteva nell’utilizzare cani che rispondevano al comando solo quando il bambino usava il suono cor-retto; ciò favoriva la riabilitazione lin-guistica dei pazienti, poiché quest’ul-

timi avevano una motivazione molto forte nell’emettere la parola giusta.Se-condo Condoret prendersi cura di un animale stimola il senso di responsabi-lità, invogliando il bambino a fare nuo-ve esperienze e conoscenze.Altre esperienze sono state fatte in Au-stria, Portogallo, Australia, Gran Breta-gna. Gli Stati Uniti rimangono comun-que la patria della pet-therapy. Fin dagli anni Settanta, infatti, sono iniziate ricerche sull’ausilio degli anima-li nei manicomi e nelle prigioni e, grazie a questi progetti, è stata dimostrata un’attenuazione delle tensioni psichi-che ed una riduzione dell’aggressività. Le osservazioni del dottor Levinson furono riprese dagli psichiatri Samuel e Elisabeth Corson, i quali coniarono il termine “Pet Facilitated Therapy”, terapia facilitata dagli animali. I coniu-gi Corson effettuarono uno studio in un ospedale psichiatrico, mettendo a contatto un gruppo di cani con pa-zienti gravi resistenti ad altre forme di terapia. I pazienti vennero stimolanti a prendersi cura degli animali e ad inte-ragire con loro in una serie di situazioni terapeutiche programmate. I risultati indicarono che le relazioni tra i pazienti

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e con il personale erano migliorate ed inoltre alcuni soggetti avevano mostra-to un incremento della quantità, della ricchezza del linguaggio verbale, delle risposte agli stimoli del terapeuta e una diminuzione dei comportamenti pro-blematici.Risultati interessanti e imprevisti fornì nel 1977 una ricerca dell’università della Pennsylvania in cui, ricercando i fattori sociali che facevano ammalare di cuo-re, si scoprì che il possesso degli anima-li domestici era il maggiore indicatore di longevità nei soggetti oggetto dello studio.Negli Stati Uniti nel 1997 venne fonda-ta la Delta Society®, organizzazione prestigiosa che si occupa, a livello in-ternazionale, di terapie assistite e ad essa sono affiliate Associazioni che operano a livello nazionale nei vari stati del mondo.In Italia, la pet therapy è arrivata solo nel 1987 grazie al Convegno su “Il ruo-lo degli animali nella società”, svoltosi a Milano. Nel 1990 na-sce, sempre a Milano, la prima associazione che si occupa di pet therapy in Italia, l’AIUCA (Asso-ciazione Italiana Utilizzo Cani d’Assistenza per Pet Therapy), affiliata della Delta Society.In Italia nel 2003 si è fatto il primo passo per rego-lamentare gli interventi assistiti grazie al decreto legislativo del Presidente del Consiglio dei Ministri in merito al “recepimen-

to dell’accordo recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy, del 28 feb-braio 2013” (GU Serie Generale n.52 del 4-3-2003)Il decreto prevede, dunque, che ogni Regione pubblichi le sue linee guide in merito ai programmi assistiti ma attualmente, solo le Regione Vene-to, che ha redatto il “MOR - Manuale Operativo Regionale in materia di Pet therapy”, in attuazione della legge re-gionale n. 3 del 03.01.2005 “Disposizio-ni sulle terapie complementari (Terapia del sorriso e Pet Therapy)” e la Regione Toscana, con la legge 59/2009, hanno regolamentato, anche se solo in parte, le attività di Pet therapy .

Al Capo III della presente legge, artico-lo 16, si legge:“Attività e terapie assistite da animali 1. L’impiego di animali nell’ambito di percorsi assistenziali o terapeutici deve avvenire nel rispetto delle disposizioni della presente legge. E’ vietato il ricor-so ad animali selvatici e a cuccioli di età inferiore a sei mesi.2. La programmazione e l’attuazione di attività e terapie assistite da ani-

La prima associazione di Pet Therapy in Italia nasce nel 1990 a Milano

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mali devono avvenire sotto il controllo dell’azienda USL. Il regolamento di cui all’articolo 41, definisce i requisiti degli operatori e degli animali per l’attivazio-ne dei programmi.” (BURT TOSCANA 26.10.2009 n. 41)Il Regolamento di attuazione della legge regionale 20 0ttobre 2009, n.59 “Norme per la tutela degli animali. Abrogazione della legge regionale 8 aprile 1995, n.43 (Norme per gestione dell’anagrafe del cane, la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo)” all’articolo 7 defini-sce i passi per attuare un programma assistito in regola con le attuali norme vigenti.“Art. 7 Attività e terapie assistite da animali (art. 16 l.r. 59/2009) 1. Le attività di cui all’articolo 16 della l.r. 59/2009 sono le seguenti: a) attività assistite da animali; b) terapie assistite da animali. 2. Il responsabile del progetto di attività o di terapia assistita da animali comu-nica, anche in via telematica con moda-lità conformi all’articolo 3 della legge regionale 23 luglio 2009, n. 40 (Legge di semplificazione e riordino normativo 2009) alla struttura dell’Azienda USL competente in materia di sanità vete-rinaria l’inizio del progetto medesimo. 3. Il progetto è condotto esclusivamen-te da operatori in possesso di compe-tenze tecniche debitamente documen-tate. 4. L’idoneità dell’animale coadiutore allo svolgimento del progetto è atte-stata mediante apposita certificazio-ne, con validità annuale, da un medico veterinario esperto in comportamento animale individuato dal responsabile del progetto.”La ricerca e l’approfondimento delle tematiche legate alla terapia assistita continua ancora oggi, cercando di regi-strare gli effettivi benefici e i risultati in

maniera scientifica per togliere quell’a-ria di magia che tutt’ora ruota intorno alla relazione uomo-animale.

Il corso di formazione Csen per Operatore e Conduttore di pet therapy segue rigorosamente le linee guida di suddetta Leg-ge Regionale e si propone come obiettivo quello di formare per-sonale preparato per poter par-tecipare ad un lavoro di equipe multidisciplinare.

Tutte le info su www.csenfirenze.it

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CSEN ComitatoRegionale Toscana

ORGANIZZATO DA CSEN TOSCANA IN COLLABORAZIONE CON SCI CLUB PEGASO

Sci ClubPegasao

www.csentoscana.it - [email protected] - 055 613448 - 392 9245717

• Registrazione gara dalle ore 9,00• Inizio gara ore 10,30• Iscrizione 15,00 euro (comprensiva tessera csen + assicurazione)

• Skipass giornalinero scontato• Ritrovo Ovovia Abetone

2 F E B B R A I O 2 0 1 4

Psicologia e MotivazioneCorso di Personal Trainer

Corso escursionismo baseAlla scoperta della natura

Congresso Management SportivoOrganizzato da CSEN Firenze

Abetone Ski RacingGara di sci amatoriale

Corso operatore Hot Stone MassageOrganizzato da CSEN Toscana

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30

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02

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febbraio

gennaio

febbraio

febbraio

febbraio

CORSO BLS-D

11 GENNAIO 2014DALLE ORE 9,00

SEDE CSEN PRATO C/OPALESTRA SETTE SENSI,

PIAZZA EINSTEIN 32 PRATO

INFO E COSTI+ 39 392 9245717

[email protected]

CSEN PRATO ORGANIZZA

BASIC LIFE SUPPORT - DEFIBTILLATION

CORSO DI PRIMO SOCCORSO E USO DEL DEFIBRILLATORE

IL CORSOLa “legge Balduzzi” ha disposto l’obbligo per tutte le strutture

dotate di spazi in cui avvengono attività sportive, anche non ago-

nistiche, di dotarsi di DEFIBRILLATORI AUTOMATICI esterni e di

PERSONALE capace di prestare le cure di PRIMO SOCCORSO. Il

CSEN Comitato Provinciale di PRATO in risposta alle norme

dettate dal Decreto, organizza il corso BLS-D promosso in collab-

orazione dal SERMIS che consente di apprendere

le tecniche per la rianimazione cardio-polmonare adulta con l’ausi-

lio del defibrillatore.

Il corso è rivolto a operatori del settore medico-sanitario e sporti-

vo, studenti di scienze motorie e a chiunque sia interessato.

SVOLGIMENTOIl corso si struttura in una parte teorica e una parte pratica, final-

izzata all’addestramento tramite manichini e defibrillatori. Seguirà

l’esame finale per il rilascio dell’attestato di “Operatore BLS-D” e

del tesserino, che ha validità su tutto il territorio europeo.

CSEN Comitato Regionale Toscana&

Violet Valley Ranch

organizzano

Corso Operatoree EducatoreEQUESTRE

da gennaio 2014

corso di 80 + 48 ore

corso abilitante alla professione

a Firenze e Vaglia

il corso è rivolto a operatori, allevatoriproprietari di cavalli, cavalieri e appassionati

INFO 392 9245717 - [email protected]

Corso di Istruttore pilates Gym

Ballando con il cuore con “La via dei colori”Rassegna scuole di danza

Corso BLS-DIn collaborazione con SERMIS

Corso per Operatore e Educatore EQUESTRE

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gennaio

gennaio

gennaio

gennaio

Cardio FitnessCorso di Personal Trainer

26gennaio

2° Corso Formazione Mae-stra danze orientali

22febbraio

Corso di Formazione PET THERAPY - Operatore e Conduttore

Congresso Management SportivoOrganizzato da CSEN Toscana

HEMACMeeting internazionale scher-ma antica

Prevenzione e riatletizza-zione in palestraCorso di Personal Trainer

Yoga Philosophy in actionEvento

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11-13

marzo

marzo

marzo

marzo

aprile

Alimentazione e prestazio-ni sportiveCorso di Personal Trainer

13aprile

CSEN INFORMA

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Il giornalino CSEN Firenze e Prato

Page 16: Il giornalino csen n7

CSEN Com. Pr. Firenze e PratoViale Europa 95, 50126 Firenze055 613448 - [email protected]

I settori tecnici, le associazioni territoriali e le società sportive sono invitate a comunicare alla redazione del nostro giornalino gli eventi e i corsi realizzati sotto l’egida del CSEN. Gli articoli devono pervenire in word; foto, locandine, manifesti, ecc. devono essere

trasmessi in formato jpg (NON inviare materiali in pdf): [email protected]