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Tema del viaggio

" Pioveva intanto e passavano i giorni, i mesi, e io avevo le scarpe rotte, l'acqua che mi entrava nelle

scarpe, e non vi era più altro che questo: pioggia, massacri sui manifesti dei giornali, e acqua nellemie scarpe rotte, muti amici, la vita in me come un sordo sogno, e non speranza, quiete…". Per Silvestro, il protagonista del romanzo, viaggiare non è solo un'occasione per registrare nuovesensazioni, ma il tramite per recuperare una dimensione umana ovvero per recuperare la propriaidentit. Sempre il viaggio esprime il percorso esistenziale di chi ricerca una dimensione piena econsapevole della vita, l!inquietudine e l!insoddisfazione di fronte alla analit e alla sicurezza delquotidiano. #ffrontare il viaggio significa accettare il rischio di incontri casuali e fortuiti, difficolte incognite che consentono all!uomo di mettersi alla prova, di maturare e di acquisire maggioreconsapevolezza di s$ e conoscenza del mondo. %l viaggio che il protagonista intraprende è unviaggio contrario rispetto a quello compiuto dalla maggior parte degli uomini a met &((: non dalle

terre di confine, la Sicilia, ai luoghi in cui era maggiormente possiile trovare lavoro, ma un viaggioche viene intrapreso per dare un senso alla sua sensazione di inadeguatezza in una terra che non gliappartiene. )iaggio che non è solo fisico, ma anche intimo ed interiore, caratterizzato da un

 profondo desiderio di un luogo familiare in cui la sua insicurezza si senta colmata dai ricordi diun'infanzia che forse lo completa. %l protagonista è anagraficamente giunto alla maturit, ma siaccorge di essere diventato un uomo che non presta attenzione a ci* che lo circonda e di essersiaandonato ad una realt che lo priva di ci* che è stato e che è. %l viaggio dunque non è unsemplice spostamento nello spazio, ma tende a diventare un!avventura dello spirito che, a contattocon esperienze diverse, modifica profondamente se stesso. +o spazio dunque si identifica con il

tempo e permette a Silvestro di compiere fino in fondo questo percorso iniziatico. sso racchiudein s$ la dialettica tra la fedelt alle radici della terra natale, della patria, della societ in cui si vive ela scommessa della ricerca. - al tempo stesso rischio di perdita ma anche promessa di conquista e inquesta amivalenza risiede il suo fascino. +!immagine che l!autore usa per descriverel!avanzamento nel percorso che il suo protagonista compie nel romanzo si trova al cap. /. 0uandoinfatti entra nella casa della vedova del paese non vede nulla di ci* che lo circonda, ma non perch$non si possa vedere, ma perch$ lui non ne è in grado. 1an mano che si addentra in essa riesce avedere sempre meglio perch$ impara a leggere la realt che gli sta attorno. 0uello che il giovaneuomo deve compiere è una cataasi 23dormire profondo sottoterra45, che deve avvenire nella sua

mente. Si giunge cos6 ad un punto cruciale, dopo la presa di coscienza della propria condizioneoccorre compiere un!analisi interiore: non asta tornare al paese di origine, ma isogna superare i propri prolemi per acquistare consapevolezza di s$. #lla cataasi deve poi seguire un!anaasi, unarisalita.+!autore non solo fa compiere al lettore insieme a Silvestro un viaggio nel passato, ma anche nellarealt storica in cui vive. %n paese infatti il protagonista incontra 7 uomini che posso essere presicome stereotipi di 7 differenti tipologie di uomini :

• 8#+9;9 < rappresenta l!ideologia rivoluzionaria, colui che vuole intervenire con le

armi per raggiungere finalmente la liert.• =8>%+ < rappresenta coloro che pensano di poter camiare le cosesolo con gli ideali

e le elle parole. gli infatti tiene la memoria.

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• P9;?%;%9 < rappresenta la visione cattolica, secondo la quale esiste una speranza per la

salvezza. +a 8hiesa d dei valori sui quali la legge poi pu* asarsi.

+avoro eseguito da : 1assimiliano 8elario, Sara @eretta, Simone 9ldani, #ndrea ;izzonelli,iorgia Aurri

Lo stile specchio del cambiamento.

%l linguaggio e lo stile di 8onversazione in Sicilia vuole creare una sorta di contrapposizione tra il più dismesso e il più sulime dicendi genus 2con il termine si intende la tipologia del linguaggioutilizzato: formale, medio, informale5.%nfatti nella narrazione osserviamo come siano contrapposte ma intrecciate tipologie di linguaggio

che espongono sia le modeste capacit elocutive di personaggi illetterati, per altri le supera o letrascende per arrivare ad un livello letterario sommamente artefatto.+o stesso )ittorini afferm* che voleva portare nella sua opera l'umile solennit del linguaggio 2a luisempre piaciuto5 dei re pastori dell'#ntico Aestamento.+a sua scelta ha come fondamento l'adozione di un lessico medio, d'uso comune, quasi al limite del

 popolareggiante, privo di ricercatezze vocaolaristiche, per garantire al lettore una maggiore partecipazione e maggiore presa di coscienza delle tematiche.3Bunque, movenze vicine a quelle dell'oralit, di stampo pienamente italianistico4 2cit. di )ittorioSpinazzola5.1olto ridotte le tracce nel testo del dialetto: alcune terminologie come per esempio pesceduovo2pag.CDE cap.)%%%5F alcune locuzioni caratteristiche come per esempio 3far puzza4 2pag.C/E cap.)%5,

3fare appetito4 2pag.DD cap.GGG5F dal punto di vista sintattica l'uso transitivo dei veri uscire escendereF particolare è anche la posposizione del vero e dell'avverio e l'anteposizionedell'aggettivo.enericamente popolaresche sono attute di dialogo come per esempio 3che scemo4, 3che estiache sei4, 3un corno4F un forte pleismo, forse il più pesante e scandaloso 2ma questo per volontdell'autore5, è l'appellativo che viene rivolto reiteratamente dalla madre del protagonista 2Silvestro5verso le amanti del padre ossia 3sporche vacche4 che poi sar riutilizzata dal figlio proprio comeappellativo alla madreF che per* suito modifica in 3vecchia vacca4 o 3enedetta vacca4.Scarsissimo nel testo è l'utilizzo di termini dotti come per esempio 3rughiera4, 3strale4, 3picche4,3dinanzi4, 3appie4.%l narratore pur non diventando un semplice resocontista orale mantiene comunque le fila del flusso

espositivo.%l costante phatos che emerge all'interno della narrazione non infrange i nessi sintattici in quanto lefrasi del parlato sono sottoposte a un critero organizzativo accurato.Singolare e degno di nota è l'organizzazione in modo rigoroso, e quasi cinematografico, delle

 percezioni che si susseguono in maniera rapida: i singoli fotogrammi restano comunque en distintigli uni dagli altri.#nche quando lo stato d'animo del narratore, e di conseguenza, la narrazione si fa più ferile

 prevale comunque una sintassi che si focalizza sui particolari 2es. Pagina CE/ cap.%G HH4gligridava, gridava al treno, mentre il treno gli passava davantiF e il sole era sopra al grido di lui, sulle

 andierine rosse, sui cappelli rossi dei capistazione.B'un tratto, poi, un cappello rosso, una andierina rossa, un grido di ragazzo furono senza più sole,e sotto i fichidindia fu uio, comparve un lume.In asino igio guard* un sentiero d'acquaF e si sal6 e si passarono gallerie, si videro lunghe schiene

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di montagne, e alle fermate, giù in una conca, quattro luci, cinque luci, i paesi.4HH5.0uanto di più il periodo assume ampiezze di descrizioni ed elementi, tanto più sensiile è lo sforzodi coordinamento paratattico, sia per asindeto sia per polisindetoF con utilizzo di frasi revi.Bove poi si riscontra l'utilizzo dell'ipotassi a semplificarne la complessit c'è il richiamo al soggettodell'azione verale: singolare è la sovrapposizione tra i personaggi del padre e del marito che si

viene a formare quando parla 8oncezione con il figlio: io: 3allora era il nonno che allava4. mia madre: 3anche tuo padre allava. 8ol grammofono e tutte quelle donne che mi portava incasa... @allava fin troppo. #vree voluto allare ogni sera. quando io non avevo voluto andare aqualche riunione d'una casa cantoniera troppo lontana, mi guardava come se gli avessi tolto un annodi vita. 1a noi si voleva sempre andare alle feste dove andava lui...43+ui chiJ4H dissi io.H 3%l ao o il nonnoJ4 mia madre: %l nonno, il nonno...4 2pag. (E cap.G)%5.In altro grandioso espediente narrativo 2analisi condotta nella prefazione dell'opera nell'edizioneinaudi5 consiste nel ricorso a sintagmi attriutivi o appositivi che danno un carattere quasi nervosoalla narrazione 2che deriva direttamente dall'animo del autore5 come per esempio: 3Pensai Sicilia,montagne in essa4 2pag.C7/ cap.%%5F 3%n piedi sull'alto ponte, quell'altipiano, mi riconoi di nuovo

ragazzo4 2pag.C7K cap.%%%5F 3il trenino entrava, piccoli vagoni verdi,in una gola di roccia e poi nellaselva dei fichidindia4 2pag.CE7 cap.%G5.%n sostanza la sintassi che usa )ittorini è una sintassi che è capace di captare l'insorgere delleimmagini dando loro immediatezza e descrivendole con un tratto psicologico soggettivo.

 Lei dialoghi invece prevale una sintassi divisa con stacchi netti: il periodo tende ad essere reve.+'io narrante vuole dare un impronta di autenticit nei dialoghi con i suoi interlocutori e riadisce la

 paternit delle singole attute continuamente con i veri 3disse, 3dissi4, 3esclam*4, 3domandai4.9gni personaggio viene individuato dal modo in cui utilizza in modo personale il patrimoniolinguistico comuneF seppur in alcuni casi semra ad una prima occhiata che alcuni dialoghi si

 asino quasi su una forma personalizzata 2ossia che il linguaggio sia proprio del singolo personaggio5 in realt non è cos6 poich$ tutti i personaggi hanno la volont di capire e di farsi capiree di far comprendere il loro stato d'animo 2esempio pag. EK cap.GGG%%% M l'arrotino: 30uesto lodomando sempre loro. 8he mi date da arrotareJ Lon mi date spadaJ Lon mi date un cannoneJ liguardo in faccia, negli occhi, vedo che quanto mi danno non pu* chiamarsi nemmeno chiodo.5F inquesto passo l'arrotino cerca di far comprendere la sua soluzione per vendicare il mondo offeso:una rivoluzione condotta con le armi.%l fervore ragionativo e sentimentale non deve compromettere la loro dignit di interlocutori infattil'autore utilizza per i dialoghi un periodare stringato, asciutto, che tiene a ada i prolemi dellatroppo spontaneit che portereero a una divagazione di pensiero.Particolare che si nota sia nella narrazione sia nel dialogo sono le ripetizioni che assumono quasicarattere formulare: sia il narratore sia i personaggi narranti appaiono spinti da una volont di

ripetere che li induce a martellare persistentemente il lettore per affermare sempre di più leinquietudini da cui sono oppressi.3# derivarne è un effetto di ridondanza semantica che enfatizza la portata degli enunciati,

 proiettandoli fuori dalla contingenza immediata, in un cielo di idee fisse, di psichismi a duratainterminaili4 2cit. di )ittorio Spinazzola5.Biventa quasi un linguaggio mitico, questo maggiormente lo si nota nelle frasi formulari che sivengono a creare che porta il lettore da un tempo e uno spazio determinato, 2o perlomenodeterminaile5 ad uno spazio e un tempo indeterminato, dalla prossimit quasi del linguaggio dicronaca, a un linguaggio di lontananza epica.Ina mediazione esplicita nel passaggio da tra realt e fantasia è costituita dalla similitudine, spessoin forma attenuata, introdotta da come un 3come se4, 3una specie di4: 3potei ricordare me e il treno

in un rapporto speciale come di dialogo, come se avessi parlato con lui, e un momento mi sentiicome se cercassi di ricordarmi le cose che lui mi aveva detto, come se pensassi al mondo nel modo

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che avevo appreso, in quei nostri colloqui, da lui4 2pag.(7 cap.G)5.Per esprimere in maniera decisiva gli stati d'animo che vengono espresse nelle pagine ci sono leforme litotiche che contrappongono elementi di positivit e di negativit come per esempio 3 laquiete nella non speranza4 2pag.C7C cap.%5 3non infelice inverno4 2pag.(D cap.G)%5 3n$ strana, n$non strana 2pag./7 cap.GG)%%5F allo stesso scopo ci sono gli ossimori 3splendente e pur spento4

2pag.7D cap.GG%%5.Sicuramente per* di forte impatto sono le metafore che riescono ad esprimere immagini moltosignificative come 3mia madre cantava ed era uccello cantando la madreHuccello dell'aria e, nellesua uova, della luce, che d la luce4 2pag.C/ cap.G)%%%5, 3una generazione eveva dall'altra, dallanudit di squallido vino delle altra passate, e da tutto il dolore versato4 2pag.7(7 cap.GGG%G5.0ueste figure retoriche e tecniche stilistiche non ci allontanano dal campo della vita vissuta, dallavita comuneF queste tecniche dimostrano una capacit di manipolazione retorica dei dati percettivisenza per* mai eccedere in un utilizzo eccessivo.)ittorini come si è gi detto avverte molto l'oligo della chiarezza, necessaria perch$ l'operatrasmetta il suo messaggio con limpidezza 2 vedere nota C a pie pagina5%l dialogo come detto prima vuole essere testimonianza viva dell'animo dei personaggi ed è proprio

nei dialoghi che )ittorini utilizza maggiormente gli artifici tecnici grazie ai quali riesce adesprimere le tematiche più importanti e particolari: ad esempio con le affermazioni entusiastiche equasi esagerate 3non c'è formaggio come il nostro4 2pag.C7 cap.%%%5F gli aforismi paradossali 3nontutto il genere umano è genere umano4 2pag.N cap.GG)%%5F con le frasi quasi da catechesi o atti difede 3ricordati che noi non soffriamo per noi stessi ma per il dolore del mondo offeso4 2pag.(cap.GGG)%5.3%l 3concerto4 delle voci dialoganti testimoniano le dissonanze del 3mondo offeso4, ma assieme lericompone in una sinfonia concorde: e da questo unisono si leva il canto grave degli assolo,

 pronunciati con timro di assoluto4 2 cit. di )ittorio Spinazzola5.%l ricordo, il mondo mitico, ridiventa realt, si fa storia ed attualit, permette all'autore diriconoscersi di concludere quel viaggio alla ricerca di se stessiF come dice l'autore: 3avevoviaggiato, dalla mia quiete nella non speranza, ed ero in viaggio ancora, e il viaggio era ancheconversazione, era presente, passato, memoria e fantasia, non vita per me, eppure movimento, …...42pag.// cap.GG)%%%5.

 OLota C: 2)ittorini parla appunto di questa sua scelta stilistica nell'opera 3+e due tensioni4. %noltrequesta sua ricerca al linguaggio mediocre è stata anche dovuta come affermano alcuni critici ad unasua inquietudine intellettuale che a sempre gravato sulla sua persona ossia il timore di parlare con il

 pulico. Pur allergico come Sciascia alla platea, l'uomo che Spinazzola definisce 3intellettuale di assa estrazione sociale e di formazione autodidatta4 a tuttavia dominato come nessun altro M 

muovendosi in modo 3anguillare4, precisa 1aria 8orti M la scena culturale italiana del Bopoguerra parlando ad alta voce con leader politici come Aogliatti e dirigendo per molte vie l'iniziativaeditoriale e il gusto letterario di una lunga stagione di mutamenti: sempre a un tavolo, servendosiunicamente della scrittura, col cui mezzo si pronuncer si 3in pulico4 ma attraverso la forma

 privata del 3diario4.Hcitazione tratta dall'articolo di ianni @onina su +'Init del 7 luglio ((K5.

 O Lota : si è tenuta in considerazione l'edizione @ur di 38onversazione in Sicilia4.

+avoro svolto da: #ndrea 8asson, 1atteo Parlavecchia, 8larissa 8odegoni, Pietro 8amiaghi,

#ntonio #mato

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Tema dell’indifferenza e dell’omologazione

lio )ittorini pulica e amienta il suo romanzo durante il periodo della dittatura fascista. 0uesto propone alcuni spunti di riflessione sulle ripercussioni e gli attegiamenti, che tale politica fece

scaturire nella popolazione %taliana:

C5 Ina prima reazione, che ee maggior seguito, è quella dell!omologazione ai canoni che permettevano di essere ammessi alla cerchia ?ascista. In esempio dal liro sono i due personaggi38oi @affi4 e 3Senza @affi4, i quali sono poliziotti dello Stato incaricati di sorvegliare in incognitola popolazione e di segnalare coloro il cui pensiero non seguiva la dottrina dittatoriale: 3 siraccontarono di quel ariere di +odi, di quel padrone di casa a @ologna, e 8oi @affi disse che unavolta aveva fermato quel suo ariere e l&aveva tenuto dentro tre giorni, e Senza @affi disse cheaveva fatto lo stesso con un suo macellaio…Qerano soddisfatti4 28ap. )5. ssi sono il simolo delsistema ?ascista e del perenismo menefreghista orghese di chi si disinteressa dei poveri che li

circondano e si preoccupa solo del proprio personale tornaconto. 8!è una situazione nel romanzoche fa pensare che alcune persone siano diventate ?asciste solo per paura, è il caso di Senza @affi,che non rivela a Silvestro il suo vero lavoro e finge di essere un impiegato del 8atasto, anche se il

 protagonista sapeva perfettamente chi fosse e che lavoro facesse 3Senza @affi4:3 Bi nuovo,scendendo le sue valigie, l!uomo sedicente impiegato del 8atasto, e insomma Senza @affi, misalut*4 28ap. )%%%5

5 In secondo movimento è quella dell!opposizione #ntifascista, la quale aveva due politichecentrali: i ;ivoluzionari e i 8attolici. Lel romanzo queste parti sono interpretate rispettivamente da:l!#rrotino 8alogero , che cerca lame e coltelli 2altri rivoluzionari5, ma nessuno vuole reagire perch$

tutti fanno finta di niente di fronte alle violenzeF Porfirio, il venditore di stoffe, che propone l!azionedell!4#cqua )iva4 2gli insegnamenti cattolici5F infine, vi è un!ultima figura che è quella dell!uomozechiele, il quale impersona la filosofia consolatoria. % tre rappresentano gli sforzi di chi cerca inogni modo di opporsi al regime, ma non vi riesce a causa dell!inddiferenza comune degli Imili.+!autore li descrive non solo come specchio della Sicilia, povera e umile, ma anche come emlemadi tutti i prevaricati di ogni tempo e luogo, di quelli che soffrono e, forse per questo, più veri eumani delle altre persone. Autti e tre concordano sul dolore che provano per il 31ale del 1ondointero4 o per il 31ondo 9ffeso4. Purtroppo per* questa presentazione dei vari personaggi minoriesplicita, con una nota di estrema amarezza, che vi sia una forte crisi nei valori in cui credere e che

non si trovi una risposta a questo pressante, quanto fondamentale, quesito nelle associazioni sia politiche che sociali.

lio )ittorini propone una possiilit di salvezza dall!indifferenza popolare: la letteratura el!impegno politico, o di una letteratura che si impegni in campo politico in modo tale che la3decadenza4 della guerra, scatenata da scelte politiche e condotte civili sconsiderate, possano esseredeellate.

+!unico esempio dove per il protagonista non sia indifferente la sua situazione, sia come cittadinosia come persona, è l!episodio di quando scende dal treno a Siracusa, poichè è giunto finalmentealla sua terra madre: la Sicilia, e questo è per lui motivo di una grande gioia, che l!autore cos6

descrive: 3 certo, essere a Siracusa o altrove, mi era indiferente. ra per me lo stesso. ro inSicilia. )isitavo la Sicilia. potevo anche risalire sul treno e tornare a casa.

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1a avevo conosciuto l!uomo delle arance, 8oi @affi e Senza @affi, il ran +omardo, il catanese, il piccolo vecchio dalla voce di fuscello secco, il giovane malarico avvolto nello scialle, e mi parveche non mi era forse indifferente essere a Siracusa o altrove.4 28ap. )%%%5.

  1olte interpretazioni letterarie propogono la visione del romanzo Conversazione in Sicilia,

 pulicato nel CNC, come un tentativo, en mascherato, di lio )ittorini di critica nei confrontidella politica ?ascista, si presume che l!autore nascose nei dialoghi e negli atteggiamenti dei

 personaggi le sue reali intenzioni antifasciste, espediente usato per evitare di incorrere nellacensura del suo romanzo. In esempio di critica mascherata alla 3)ittoriosa morte in guerra4, che il?ascismo esaltava, viene celata dietro ad una esigenza letteraria 2una differenza di opinioni5 tra il

 protagonista Silvestro ?errauto, il quale ha perso suo fratello +iorio in guerra e per lui è un fattosconvolgente, e una donna 2neanche chiamata per nome nel romanzo5, la quale sostiene che per ilfiglio di 8oncezione 2madre di Silvestro5 deve essere stato un onore essere morto per una causa3giusta4, che lei descrive come 3onore per la Patria4 2in particolare qui si fa riferimento all!intervento fascista nella guerra civile Spagnola, situazione che vide l!esercito dell! 3asse4 contro glialleati e la fazione del 3?ronte Popolare4, episodio storico nella quale persero la vita un numerocompreso tra /((.((( e C.(((.((( di vittime tra soldati e civili5.

%l romanzo viene pulicato per la prima volta a puntate sulla rivista ''+etteratura'' 2giornaletrimestrale dallo stampo puramente letterario, nel quale si discuteva dei diattiti aperti della culturaeuropea, sul quale scrissero anche ugenio 1ontale, Salvatore 0uasimodo e carlo milio adda 5dal C7K al C7. %l liro Conversazione in Sicilia venne pulicato nel CNC a ?irenze con un altronome:  Nome e Lagrime, @ompiani lo pulica a 1ilano con il suo titolo originale, ma vennesequestrato, comunque il liro continu* a circolare clandestinamente e venne pulicatoufficialmente nel C/7.

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