Perla - Villaggio Turistico Camping Sanbenedetto · Title: Perla Created Date: 11/29/2019 3:34:05 PM
CONVEGNO C.N.I.S. - downiamoci.it. Perla - N. Schiavone.pdf · La pratica della documentazione...
Transcript of CONVEGNO C.N.I.S. - downiamoci.it. Perla - N. Schiavone.pdf · La pratica della documentazione...
Per una scuola inclusiva: gli “ambienti” didattici
Loredana Perla, Nunzia SchiavoneDipartimento di Psicologia e Scienze Pedagogiche e Didattiche, Università degli Studi di Bari Aldo
[email protected], [email protected]
CONVEGNO C.N.I.S.
Bes Bisogni Educativi Speciali. Risorse per un sistema scolastico inclusivoSalone Auditorium del Mapri- Piazza Duomo
4 ottobre 2013
Un‟ analisi a partire da…
Una Scuola inclusiva è l'approdo di una formazione scolastica che sa orientare
intenzionalmente e sistematicamente gli apprendimenti in senso inclusivo.
Una scuola implicata nella realizzazione di una didattica inclusiva è orientata a
costruire le condizioni didattiche di realizzazione dell'inclusione sociale anche
e soprattutto a partire da un ripensamento delle competenze degli insegnanti
specializzati (Perla, 2013).
Per una Scuola inclusiva
Formazione insegnante
Il “punto di vista” della didattica
Ridefinizione della perimetrazione semantico-concettuale del
lemma “inclusione” in ambito educativo
L'inclusione è la risposta intenzionalmente organizzata
al bisogno/diritto di istruzione di tutti i bambini,
giovani e adulti a rischio di emarginazione
e marginalità sociale.
Inclusione è un concetto dinamico che non considera
solo le condizioni oggettive che ne "frenano"
la realizzazione ma tutte le condizioni che possono
accrescere il rischio di essere esclusi
L‟inclusione non si basa sulla distanza da un preteso
"standard di adeguatezza” ma sul riconoscimento della
piena partecipazione di tutte le persone alla vita sociale.
Le “sfide” per la scuola
nuove assunzioni di
responsabilità;
nuove modalità di
funzionamento;
nuovi itinerari di
formazione docente.
I fili rossi di un nuovo disegno di didattica inclusiva
Appare dunque in tutta la sua importanza, al fine di favorire i processi di
inclusione sociale, il ruolo preventivo e formativo che la Scuola
può esercitare adottando approcci didattici mirati
(Caldin, 2013; Striano, 2010; Elia, 2012, 2013; d‟Alonzo 2003).
Il concetto di inclusione sociale viene scollegato dalla radice "storica" del bisogno (ancora
presente in molti paradigmi teorici dell'educazione speciale) e strettamente ancorato -
qui la svolta epistemologica - al tema dei diritti umani.
L'inclusione non è un "bisogno" o una "necessità" della persona in stato di disagio o di
disabilità ma è un "diritto" e, come tale, va posto a "sfondo integratore" dei contesti della
formazione scolastica affinché questi ultimi vengano strutturati intenzionalmente al
riconoscimento del comune "diritto" alla diversità.
Posizione del problema …
La declinazione del sintagma "inclusione scolastica" in termini didattici può avvenire
su un triplice versante:
Emerge un quadro che ha finora fortemente condizionato la possibilità di “praticare”
concretamente l‟inclusione.
Assumere la questione della
relazione educativa, in termini neopersonalistici
fenomenologici e comunitari
(Mounier, 1961,1984; Santelli 2009;
Perla 2002.
Ridefinire degli ambienti scolastici in funzione
del gruppo-classe e
secondo il criterio della personalizzazione
(Dewey, Freinet, Decroly , Claparede, Montessori,
don Dilani , Chizzolini, Lodi, Malaguzzi, Bernardini,
Rossi-Doria d'Alonzo 2003; Scurati, 2007
Superare la lacuna della „narrazione‟
delle esperienze riguardanti
la didattiche e l‟educazione speciale
(Perla, 2012)
Ne deriva che all‟origine di una scuola inclusiva
non vi è solo…
Ma anche….
Relazione educativa
Scrittura professionale
documentativa
dell‟inclusione
Personalizzazione
Promozione di
“ambienti” didattici inclusivi
Promozione di itinerari di formazione alla
scrittura professionale
dell‟insegnante specializzato
Superamento degli ostacoli all’apprendimento e alla
partecipazione (Booth e Ainscow, 2002 )
Questioni di quadro…
Scrittura del lavoro formativo e Ricerca Didattica
La scrittura professionale degli insegnanti specializzati
Formazione insegnante e competenza documentativa
Aspetti epistemologici
I dispositivi “per dire la pratica dell‟insegnante di sostegno”
Declinazioni operative
Diviene lo spazio ove la tradizionale opposizione fra
promozione delle competenze personali e promozione
delle competenze per il lavoro viene superata nella sintesi
delle risposte offerte – attraverso la scrittura – ai bisogni del
singolo come a quelli dell‟organizzazione formativa
(Perla, 2008, 2007, 2010)
La scrittura si offre come via privilegiata di intelligibilità della pratica
e consente di rivelarne il valore aggiunto che non è sempre così
manifesto, specie nei contesti dell‟insegnamento specializzato per il
sostegno.
La scrittura del lavoro formativo è da tempo riguardata come topos di rilievo della
ricerca didattica professionale (Pastré, Mayen, Vergnaud, 2006, Cifali, Andrè, 2007):
La scrittura professionale
La scrittura professionale
PDF: vengono indicati gli obiettivi a lungo termine intesi
come risultati che si attendono dall‟alunno dopo un percorso
di lavoro che si snoda nel tempo lungo.
PEI: documento annuale ove vengono individuati gli obiettivi
a breve termine
Relazione osservativa
Documento superato dal profilo che a volte l‟accompagna, soprattutto
per la continuità
Diagnosi funzionale (DF): rilasciata dall’Asl
Profilo dinamico funzionale (PDF) : Gruppo di lavoro misto
Piano Educativo Individualizzato (PEI): Gruppo docenti + famiglia
La scrittura professionale dell‟insegnante specializzato
Documentazione prevista
dalla norma
Scopo: dal progetto inclusivo al
Progetto di vita
Una “lacuna” attribuibile alla difficoltà di saper trasmettere-
comunicare la dimensione inespressa e agita che qualifica
la conoscenza dei pratici (Perla, 2010), che la promozione
di una forma narrativa delle esperienze aiuterebbe a
colmare (Cocever, Chiantera, 1996, Cocever 2010).
La scelta di focalizzare l‟attenzione sulla scrittura professionaledegli insegnanti specializzati in prima formazione (Perla, 2008, 2007,
2010) e in servizio è dettata dalla necessità di superare la lacuna della
rappresentazione della pratica professionale dell‟insegnante specializzato,
ovvero quella della „narrazione‟ delle esperienze (Demetrio, 2012, 2004, 2003,
1998; Biffi, 2011, 2010, 2004) riguardanti la didattiche e l‟educazione
speciale.
La documentazione costituisce un indicatore fra i più eloquenti della condizione istituzionale dell‟insegnante: non esistendo
un costume documentale fra gli insegnanti, essa rappresenta una innovazione delle pratiche professionali correnti.
Un cambiamento che se non tenesse conto del contesto culturale al quale si propone, ovvero alle effettive resistenze, se non
ostacoli o barriere che questo oppone, risulterà un‟altra occasione perduta”. (…) Occorre dare “senso” alla documentazione,
in modo che venga percepita come una opportunità per migliorare le proprie competenze professionali a partire dallo scambio
e dal confronto, risparmiando ergonomicamente sulla fatica di insegnare. Il che comporta che i docenti si persuadano che esiste un
sapere professionale di loro possesso e che vale la pena condividerlo.
(Damiano, 2007)
Per chi lavora da insegnante (e per chi apprende, da studente) è importante lasciar tracce. (…) Ogni buon insegnante lo sa:
si scrive moltissimo prima di entrare in aula (progettazioni, mappe di lezioni, appunti, sintesi); si scrive abbastanza dopo essere
usciti dall‟aula (registri, diari, valutazioni, annotazioni estemporanee). Vari e multiformi sono i modi e gli strumenti di scrittura
«grezza» del lavoro formativo (Angiolini, 1996). Pochi e poco formalizzati sono invece i modi e gli strumenti scientifici per
organizzare le tracce in un lavoro ben documentato; per metterle in ordine; per meditare sull‟invisibile cui esse rinviano e sul
quale raramente i professionisti della formazione riescono a posare un‟attenzione concentrata.
(Perla, 2011)
La pratica della documentazione didattica, quale processo che produce memoria e riflessione, è ancora poco diffusa fra gli
insegnanti e i beni didattici, ovvero tutto ciò che si produce da un punto di vista di metodologie efficaci di insegnamento e di
prodotti, non viene tesaurizzata, restando un patrimonio sottoutilizzato o disperso. Ne deriva che l‟insegnamento risulta
“deprivato della storia della propria pratica” (Shulman, 1987) e tutto ciò che costituisce il patrimonio dei beni didattici resta
“frammento” che non diventa risorsa per la comunità scolastica.
(Schiavone, 2011)
La documentazione didattica...alcune note critiche
Dibattito nazionale e internazionale sui temi della professionalizzazione della
funzione docente
N. Schiavone Phd Progettazione e Valutazione dei Processi Formativi
Organizzare ambienti integrati di
apprendimento
Promuove la
trasposizione didattica
“Rivisitare” i contenuti
e i metodi disciplinari
Sviluppare processi di diffusione
delle conoscenze
Esplicitare
i saperi professionali
Gestire la propria formazione
continua
Acquisire saperi professionali
diversificati, schemi di analisi,
di decisione, di pianificazione
e di valutazione
Attivare forme di integrazione
con le risorse interne
ed esterneConfrontare l‟esperienza vissuta
in una dimensione di ricerca
e sperimentazione
Guidare l‟apprendimento
degli allievi con bisogni educativi
speciali
Promuove la magistralità
Costruzione di una cultura professionale fondata sulla capacità di riflettere
sui dati dell‟esperienza quotidiana e ri-costruirla continuamente nell‟attività
di progettazione e di DOCUMENTAZIONE.
La documentazione e la prospettiva legislativa
Gli Orientamenti dell'attività educativa nelle scuole materne statali (D.M. 3 Giugno 1991)
Il Regolamento sull'Autonomia delle Istituzioni Scolastiche (D.P.R. n.275/99)
La normativa inerente alle Funzioni Strumentali al Piano dell'offerta formativa (CCNL 26/05/1999; CCCCNI 3/08/1999;
l'articolo 27 CCNL quadriennio 2006-2009)
Le Indicazioni per il Curricolo per la Scuola dell‟infanzia (D.M 31/07/07) -
La documentazione e la prospettiva istituzionale
1925 “Prima Mostra Didattica Nazionale” sui prodotti delle scuole “nuove”
1929 Museo nazionale della scuola
1950 Centro Didattico di Studi e di Innovazione
DPR 419/ 1974 Biblioteca di Documentazione Pedagogica
D. Lgs. 258/1999 Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa (Indire)
Legge Finanziaria 2007 n. 296/2006 Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica (Ansas)
Prospettive
Legislativa/Istituzionale/Didattica
della documentazione dell‟insegnante
La documentazione e la ricerca didattica
strumento valutazione (Pellerey, 2004; Domenici, 1994)
strumento progettuale (Frabboni, 2004; Bernardi, 2001; Genovesi 1995; Cattaneo 2009)
sostegno all'innovazione didattica (De Bartolomeis 1969; Canevaro, 1996; Biondi, 2000; Guerra, 2009)
memoria dell'istituzione scolastica (Demetrio, 2000; Specchia, 2001; Manferrari, 1998; Bandini, Benelli, 2011)
strategia di riappropriazione di sapere e potere (Massa, 1998)
dispositivo di formalizzazione dei saperi pratici (Damiano 2007; Laneve, 2009)
referenziale della magistralità (Perla, 2011)
Alla ricerca di indicatori della competenza documentativa a partire
dai modi ordinari di documentare la didattica inclusiva
(Canevaro,2006; Daniels, Garner, 1999; D‟Alonzo, Caldin 20012)
Il focus è sulla
formalizzazione del concetto di
competenza documentativa dell‟insegnante specializzato...
Il progetto di ricerca-formazione
“La scrittura professionale dell’insegnante specializzato”
Il progetto è promosso dal Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e
Comunicazione dell‟Università degli Studi di Bari, in collaborazione con il gruppo di ricerca
DidaSco (Didattiche Scolastiche ) e il C.N.I.S. (Associazione per il Coordinamento Nazionale di
Insegnanti Specializzati e la ricerca sulle situazioni di handicap) - Puglia.
Target: 10 scuole di Bari e provincia (primarie e secondarie, Istituiti comprensivi)
Ricerca-formazione collaborativa (Desgagné, 2007, Badnarz, Couture, Poirer, Lebuis, 2001,
Perla, 2010, 2011, 2013) per costruire e sperimentare artefatti e dispositivi di documentazione
didattica per gli insegnanti specializzati
Primo anno del progetto: 2013-2014; 2014-2015.
Domande della ricerca
Come documentano l‟esperienza gli insegnanti specializzati?
Quali criticità incontrano nella pratica ordinaria della documentazione richiesta
dall‟amministrazione scolastica? (Programmazione educativa individualizzata, Profilo dinamico
funzionale, Relazioni finali)
Quali convinzioni e credenze sottendono la “cultura dell‟inclusione” posseduta dagli
insegnanti specializzati?
Quali artefatti possono agevolare la documentazione dell‟insegnamento specializzato?
Obiettivi della ricerca
Analizzare le pratiche in uso della documentazione didattica (Febbraio-Giugno 2013)
Formare al concetto di “competenza documentativa” come trait-d’union fra teoria e pratica
dell‟insegnamento specializzato, allestendo ambienti formativi che accrescano i livelli di
formalizzazione, condivisione e comunicazione dei saperi della didattica inclusiva degli insegnanti
specializzati coinvolti nella ricerca (ottobre-dicembre 2013)
Co-costruire con gli insegnanti-partner un dispositivo di documentazione didattica
differenziato per i diversi gradi scolastici e "replicabile", con gli opportuni adattamenti, anche in
altri istituti scolastici oltre che in quelli coinvolti nella sperimentazione (gennaio-febbraio 2014).
Sperimentare l‟uso del dispositivo, avvalendosi eventualmente anche dell‟ambiente DiDasco
sulla piattaforma eridlab.uniba.it
Stendere le linee-guida per la costituzione, presso il CNIS-Puglia, di un Centro di
Documentazione Didattica per gli insegnanti specializzati nel sud Italia, quale luogo che favorisca
la socializzazione dei processi e dei prodotti documentati nel corso della sperimentazione e per la
successiva disseminazione dell‟expertise condiviso.
Quadro teorico della ricerca
Didattica Professionale (Altet, Vinatier, 2008; Calderhead, 1992; Pastré, 2002; Habboub, Lenoir, 2005; Pastré, Lenoir, 2008; Pastré-Samurcay, 2004; Perla, 2012, Magnoler 2012);
Approccio fenomenologico-riflessivo a partire dall’analisi delle pratiche-in-uso (Altet, Paquay, Charlier, Perrenoud 2001; Donnay, Charlier 2006; Blanchard-Laville, Fablet 2000;Damiano, 2005; Laneve, 2005, 2010; Mortari, 2010).
La documentazione delle pratiche didattiche ( De Bartolomeis 1969; Frabboni, 2004; Massa, 1998; Damiano, 2007; Bandini, Benelli, 2011; Bisogno, 1995)
Paradigma della ricerca di tipo collaborativo, valorizzante pienamente la “voce” docente, basato su un partenariato autentico fra ricercatori e insegnanti finalizzato alla costruzione di un sapere anche utile alla formazione dell‟insegnante, condiviso e co-costruito con gli insegnanti (Perla 2010, 2011). Insegnanti considerati professionisti produttori di sapere pratico (Schulman, 1986, Tochon, 2000).
Protocollo di analisi
1. Questionario “esplorativo”, in ingresso, sulle pratiche di documenatazione didattica dell‟insegnante di sostegno.
2. Focus group sulle competenze e sulle pratiche di documentazione didattica
4. Il format Doc.did: dispositivo di lavoro utile co-progettato durante la sperimentazione,
che tiene conto delle indicazioni assunte in ciascun istituto scolastico.
3. Laboratorio di scrittura professionale (le scritture della pratiche di sostegno)
Le risultanze del questionario e dei focus: documentare è…
La competenza documentativa non si esaurisce nella conoscenza di tecniche per documentare,
consiste nell‟abilità di rievocare, riorganizzare, ristrutturare le esperienze già realizzate per farle diventare
patrimonio per sé e per gli altri, favorendo il passaggio da una memoria individuale ad una memoria collettiva
Non può essere considerata un‟ operazione aggiuntiva, ma è interna al lavoro docente e necessaria per dare
compiutezza alle ricerche, verificarle e farle esistere come prodotti che raccontano la loro storia
Si configura come uno strumento progettuale, nel senso che sottende e sostiene la definizione del percorso
progettuale.
Sostiene la valutazione nella misura in cui consente di dare senso ad attività che rischiano di essere vissute
come casuali e disordinate
La competenza documentativi comporta la capacità di costruire informazioni che consentano di mantenere
memoria delle attività svolte, degli strumenti utilizzati nella pratica didattica, degli stessi prodotti del lavoro
e insieme di rendere leggibili i diversi percorsi. Si tratta, quindi, della capacità di elaborare un vissuto
trasformando in unità informativa gli aspetti più interessanti di una attività, di un progetto. La finalità della
competenza documentativi è favorire la presa di parola dell'insegnante e delle sue conoscenze in atto, nonché di
lasciar traccia dei processi sottesi alle pratiche didattiche.
Laboratorio di scrittura professionale
(per l‟insegnante specializzato)
Il percorso
Obiettivi generale promuovere la competenza documentativa fra gli insegnanti specializzati
apprendere a documentare le esperienze riguardanti la didattica e l‟educazione speciale
costruire format di documentazione didattica per gli insegnati di sostegno
Obiettivi specifici
esplicitare i saperi della pratica
comunicare e condividere la documentazione
Finalità sollecitare la memoria didattica dei docenti
promuovere una ricognizione e un confronto fra le pratiche di documentazione naive
prodotte dagli insegnanti specializzati
Contenuti del laboratorio Teoria e pratica della documentazione didattica
acquisire la conoscenza di strumenti metodologici per
documentare le pratiche di didattica e educazione speciale
Laboratorio di scrittura professionale
(per l‟insegnante specializzato)
Moduli formativi
I modulo Teorie della documentazione: uno sguardo alla storia
II modulo La documentazione didattica: esperienze nazionali e internazionali
III modulo La documentazione e la pratica didattica: piste di lavoro
IV modulo Strumenti per documentare: esperienze a confronto
V modulo
VI modulo Il format di documentazione: un’ esperienza a partire dalla pratiche di didattica e educazione
speciale
Una proposta metodologica: la scrittura documentativa
Tab. 1 - Un modello di possibili scritture documentative “di processo” - fonte da: (Schiavone, 2011)
Tipologie di scritture
documentative di
processo
Macro obiettivo Obiettivo
specifico
Pratiche
didattiche
Format di
documentazione
Descrittive “Indirizzare” l‟azione
dell‟insegnante
Sostenere la
progettazione e la
valutazione
dell‟azione
didattica
Progettazione;
Valutazione
autovalutazione
Piani di azione
Schede di osservazione
Schede di
autovalutazione
professionale
Narrative Narrare l‟azione
didattica
Condividere
l‟esperienza;
Sollecitare la
comunicazione
professionale
Sperimentazioni
Innovazioni
Protocolli osservativi
Diari di bordo
Teacher portfolio
Riflessive Esplicitare:
sapere da insegnare
sapere insegnato
sapere appreso
Promuovere la
trasposizione
didattica
Ricerche
disciplinari
Lezione
Verifiche
Quaderni di
documentazione
didattica
Rievocative
Riportare alla mente i
saperi biografici e pratici
dell‟insegnante maestro
Scrivere per
ricostruire
memorie
Azioni magistraliEpistolari
Portfolio delle memorie
di lavoro
Documentari
Per la costruzione del format…
Tutelare la memoria professionale, assegnare consistenza
storica al proprio lavoro e all‟istituzione
Rendere trasferibili ipotesi di lavoro, piste didattiche, idee,
esperienze e socializzare un patrimonio frutto di una
pluralità di interventi
Analizzare il rapporto fra il “dichiarato” pedagogico e
progettuale e l‟ “agito” nella dimensione didattica,
relazionale, organizzativa.
Riflettere sulla qualità della mediazione didattica operata
dal docente nella quotidianità scolastica;
Interrogarsi sulla qualità didattica del progetto al fine di
individuare quali elementi siano da mantenere e quali da
sottoporre ad approfondimento e quindi da modificare.
Valorizzazione della memoria professionale e
dell'istituzione scolastica
Sostenere l‟attività progettuale
Promuovere l‟innovazione e la ricerca
Orientare la valutazione
L'informatica e le nuove tecnologie Global on line documentation
(Ansas- ex Indire)
Rendere dicibile l‟azione, riuscire a raccontarla e descriverla
attraverso le parole, senza perdere la sua ricchezza e complessità (Damiano, 2010).
esperienza formalizzazione
azione teorizzazione
Il problema centrale della documentazione in ambito didattico riguarda
la rappresentazione delle conoscenze sottese alla pratiche di
insegnamento.
Il “vero” problema della documentazione in ambito didattico
Coordinate teoriche del modello di competenza documentativa
per l‟insegnante specializzato
La documentazione è una
tecnica legata al fare ma anche
scienza legata al pensare (Bisogno, 1995)
Approccio riflessivoDewey, 1965,1974; Schön 1999;
Perrenoud, 2001,
Paquay, 2006, Charlier, 2001, Fabbri, 2007,
Striano, 2001, Mortari, 2003).
Didattica dell’implicito
(Perla, 2010)
Teorie contestuali della
conoscenza
(Vitgostkij, 1934, 1978;
Bruner, 1990, 1993)
Comunità di pratica
(Lave,Wenger 1991,
Wenger, 2006)
Epistemologia delle professioni fondata sul sapere pratico
dell’insegnamento (Shulman, 1987, 2004; Day 1999,
Van Manen, 1995; Damiano 2006; Perla, 2010, Laneve 2009).
Nell‟agenda della ricerca-formazione in Puglia
Centralità della scrittura professionale dell‟insegnante specializzato
e promozione di una competenza documentativa non burotecnica
Comunità di ricerca: il centro di documentazione didattica
per gli insegnanti specializzati della Puglia - CNIS PUGLIA
Più qualità professionale dell‟insegnante specializzato
Più Scuola inclusiva
Più qualità della scrittura
documentativa
Grazie per l‟attenzione!