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N U T R A C E U T I C I E A N T I O S S I D A N T I
CONTROVERSIE NELLA TERAPIA MEDICA DELLE VERTIGINI
B. GiannoniR. Pecci, P. Vannucchi
Congresso Nazionale del Cenacolo di Audiovestibologia
Chieti, 23-24-25 giugno 2016
1
Medicina «alternativa o non convenzionale (MA)»
Pratica generale di prescrivere sostanze per trattare alcune patologie quando la FDA non ha approvato il loro uso a causa di una
insufficiente prova scientifica
Medicina «integrativa o complementare (MI)»Quando queste sostanze vanno ad integrare
la terapia riconosciuta da FDA
Medicina tradizionale (MT) criticabile perché poco rappresentativa dei
problemi del singolo paziente e gravata da effetti collaterali
MA non ha bisogno di rigorose prove scientifiche sec. MT
Le terapie «non provate» si rivolgono al sintomo e non alla patologia perché
non hanno bisogno di diagnosi
«gray area» tra MT e MA
2
Nutraceutico (da «nutrimento» e «farmaceutico» - (S. De Felice,
1989): integratore dietetico che contiene una forma concentrata di una sostanza con presunta azione bioattiva, originariamente derivata da un alimento ma attualmente presente in una matrice non alimentare e usata per migliorare lo stato di salute in dosi più elevate rispetto a quelle potenzialmente assumibili con quell’alimento.
Sinonimi: alimento funzionale o farmalimento, alicamento o pharma-food.
In realtà:«nutraceutico» è la singola sostanza con proprietà medicamentose originariamente presente nell’alimento
«farmalimento o alimento funzionale» identifica l’intero cibo che presenta proprietà benefiche
DEFINIZIONE
3
• Acidi grassi polinsaturi essenziali (Omega 3 e 6)• Acido antranilico• Acido ascorbico (Vit. C)• Acido Folico (Vit. M)• Acido Lipoico ( o acido Tiottico o Vit. N)• Acido Urico• Antocianine• Bioflavonoidi• Caffeina• Carnitina• Carotenoidi• Coenzima Q10 ( Ubichinone o Vit. Q)• Colecalciferolo (Vit. D)• Colina (Vit. J)• Creatina• D-ribosio• Ficocianine• Fruttosio• Glucosammina• Inositolo (VIT. B7)• Isoflavoni• Lievito di birra
• Maltodestrine• Octacosanolo (olio di germe di grano)• Proantocianidine• Probiotici• Resveratrolo• Sali minerali (calcio, cloro, fluoro,fosforo,
iodio, magnesio, potassio, ferro, selenio, sodio, zinco)
• Steroli vegetali• Taurina• Teanina• Teina,• Triptofano• 5-idrossitriiptofano• Vit. A, gruppo B, E,K,
NUTRACEUTICI
4
Non esistono linee guida sull’uso di NU e/o Aox in ORL
2003 - AACE guidelines for the clinical use of dietary supplements and nutraceuticals
• Definizione
• Esempi di DS/N che si possono
dover valutare
• Suggerire strategie di
informazione/discussione medico-
paziente
• Potenziali interazioni tra DS/N e
farmaci e con altri DS/N
• Delineare l’uso razionale di DS/N
nel quadro della MT basata
sull’evidenza
5
Antiossidante sostanza chimica (molecola, ione, radicale) o
agente fisico che rallenta o impedisce l’ossidazione di altre sostanze.
Ossidazione: reazione chimica che trasferisce elettroni da una sostanza ad un ossidante
Le reazioni di ossidazione possono produrre radicali liberi responsabili di una reazione a catena che danneggia la cellula.
Gli antiossidanti fermano queste reazioni intervenendo sui radicali intermedi e facendo ossidare se stessi.
La carenza di antiossidanti crea stress ossidativo (S.O.) e potenziale danno cellulare.
Lo S.O. potrebbe essere la causa (ma anche l’effetto) di molte malattie umane tra cui quelle neurodegenerative
DEFINIZIONE
11
Paradosso:O2 indispensabile per esistenza organismi complessi O2 altamente reattivo che danneggia organismi viventi producendo ROS
Organismi possiedono metaboliti e enzimi che prevengono la formazione di ROS o le rimuovono per evitare il danno ossidativo a DNA, proteine, lipidi.
IL DANNO OSSIDATIVO
ROS: perossido di idrogeno(H2O2), acido ipocloroso (HCLO) e radicali liberi (radicale idrossile e anione superossido)
I ROS iniziano reazioni a catena come la perossidazione lipidica el’ossidazione del DNA (mutazioni) e delle proteine (alt. enzimatiche, denaturazione)
12
ANTIOSSIDANTIMETABOLITI:
Acido ascorbico (VIT. C)Acido lipoicoAcido uricoGlutationeMelatoninaTocoferoli e tocotrienoli (VIT. E)CarotenoidiUbichinone (Coenzima Q)N-acetlicisteina
SISTEMI ENZIMATICI:
SuperossidodismutasiCatalasiPerossiredossineSistema tioredossinaSistema glutatione
ALTRE SOSTANZE:Gingko BilobaMetalli (Zn, Mg, Mn, Cu etc.)
13
S.O. alla base di patogenesi e evoluzione di molte patologie autoimmuni, endocrinologiche, metaboliche e cardiovascolari, neurodegenerative
Microcircolo, specie quello dei vasi terminali, a rischio di dannoossidativo per i danni endoteliali (lipidi e su proteine) e su GR (MC e denaturazione emoglobina, impossibilità di riparazione MC)
Nell’O.I. i danni da S.O sono a livello di stria vascolare eplanum semilunatum ma anche danni diretti sul neuroepitelio e su vie acustico-vestibolari
Aubert (1990) dimostra i danni da ROS in O.I e l’effetto protettivodegli antiossidanti sull’attività neuro-elettrica delle fibre afferenti e sul potenziale endolinfatico dei CCSS di rana
14
Con Aox. molti più studi precliniciapparato audio-vestibolare
rispetto a nutraceutici
NUTRACEUTICIANTIOSSIDANTI
Sovrapposizione dei due gruppi di sostanze
• App. uditivo (NIHL, ototossicità ) in modello animale (Fetoni et al.), presbiacusia (Su-Hua Sha et al.). Valutata efficacia su lesioni funzionali e strutturali
• App. uditivo su uomo: Savastano et al. (acufeni), Staffa et al. (NIHL TTS), Sha et al. (ototossicità), Hatano et al. (S.I.), Le Prell et al. (trauma acustico cronico), Hilton M. )Cochrane review on Egb and tinnitus) etc.
Sostanze usateVit. A, C, E , coenzima Q10 (Ter), acido alfa lipoico,
associazioni , n-acetilcisteina, Gingko Biloba
15
Aox. e apparato vestibolare
• Tian C.J. et al. (2013): modello animaleEffetto protettivo di Renexina (cilostazolo + Egb) su vestibolotox. da cisplatino. Dose dipendente. Riduzione dei danni morfologici e funzionali.
• Takumida M. (2003): in vitroEffetto protettivo di inibitori della sintasi di NO3+Aox(D-metionina)+neurotrofine + inibitore della calpaina su preparato di cell. neuroepitaliali vestibolari, trattate con GM. La produzione di NO3 e ROS è ridotta con l’aggiunta delle sostanze. I danni morfologici sono minori.
• Tighilet B. et al. (1995): modello animaleAccelerazione del compenso vestibolare in gatti con neurectomia vestibolare trattati con EGb
• Kim J. et. al. (2009): «ex vivo»Effetto protettivo di melatonina dall’effetto tossico di GM su cell. ciliate utricolari di topo; il numero di cell. vive dopo trattamento combinato con GM e melatonina è molto maggiore.
16
• Jang C.H. et al. (2015): in vitro
Effetto protettivo di Egb su ototox. da gentamicina su modificazioni strutturali dei composti a base di calcite. Otoliti artificiali in coltura trattati con GM e Egb mostrano minori alterazioni superficiali e di produzione di NO nel supernatante rispetto a quelli trattati con sola GM
Aox. e apparato vestibolare
17
Aox. e apparato vestibolare
• Gottshall K.R. et al (2006): studio clinicoCaratterizzazione dei disturbi vestibolari post-traumatici ed effetto della terapia con Aox. 2 gruppi di militari trattati con la terapia convenzionale o terapia convenzionale più Aox.Meglio gruppo Aox sia ai tests obiettivi che soggettivi
• Haase G.M. et al. (2011) : studio prospettico randomizzato doppio cieco
su recupero funzionale di disfunzione VIII n.c. dopo trauma concussivoda esplosione in Marines supplementati con ass. di micronutirenti. Miglior recupero che con terapia convenzionale in Sensory Organization tets, DHI, Activities Balance Confidence Scale, Vestibular disordersactivities of daily life score e Balance Scoring system;
• Aoki M. et al. (2006): studio clinicoDeficit di melatonina e disordine del suo ritmo circadiano in paz. con MdM ; disordine correlabile al livello di stress e depressione anziché al quadro otoneurologico
18
• Sokolova L. et al. (2014): studio clinicoConfronto su efficacia e sicurezza del trattamento della vertigine aspecificacon betaistina e EGb. 160 paz. , doppio cieco. Circa il 75% di miglioramentosogg.e ogg. nei due gruppi ; effetti collaterali inferiori nel gruppo EGb
• Inoue Y. et al, (2014): studio clinicoDue casi di infarto tronco-cerebellare con vertigine senza e con Ipoacusiaentrambi risolti dopo uso di Edaravone in fase acuta.
Aox. e apparato vestibolare
19
• Meglio usare un insieme di Aox
• Potenzialmente ogni Aox una volta ridotto agisce da ossidante
• Vit A e D, selenio ad alte/altissime dosi sembrano causare tossicità
• Vit E ad alte dosi aumenta l’aggregabilità piastrinica e quindi alteral’azione degli antiaggreganti
• Alcuni antiossidanti endogeni interferiscono con l’assorbimento diglucosio e la sensibilità all’insulina: monitorare glicemia
Da ricordare su Aox
Cochrane database systematic review, 2012 (Bjelakovich g. et al.):non vi è evidenza tale da giustificare la supplementazione con Aoxnella prevenzione primaria o secondaria. Vit A e E sembrano aumentaread alte dosi la mortalità: regolamentazione nella prescrizione di Aox.
20
ESPERIENZA PERSONALE CON NUTRACEUTICI-ANTIOSSIDANTI
1. esiste una relazione tra i livelli ematici di vitamina D e
l’insorgenza della VPP?
2. nei pazienti con ipovitaminosi D dopo supplementazione
e ripristino dei valori sufficienti, si riduce il numero di
recidive?
3. nei pazienti recidivanti, dopo correzione
dell’ipovitaminosi D, migliora la risposta alla terapia della
VPPB (n° di manovre per episodio e durata della fase attiva)?
Vit. D e VPPB
21
patients with idiopathic BPPV had low average vitamin D serum levels (23 ng/ml)
4 patients, who had been having recurrent episodes of BPPV for a longer time before the
examination with a frequency of 4-6 relapses/year for several years, had significantly
lower average serum level of 25 (OH)D than patients in the subgroup in which with a first
episode
after having been supplemented with vitamin D, BPPV patients have not encountered
relapses in the follow up period of at least 8 month
VITAMINA D E VPP: la letteratura
esiste una relazione tra
vitamina D e VPP
2013
22
VITAMINA D E VPP: la letteratura
100 pts. / 192 cls
serum level of 25-hydroxyvitamin D was lower in the patients with BPPV than in the
controls, both in men and women
the patients with BPPV showed a higher prevalence of decreased serum vitamin D than
the controls
esiste una relazione tra
vitamina D e VPP
2013
23
24 pazienti in lista d’attesa per
interventi funzionali ORL (escluse
patologie otoiatriche)
ESPERIENZA PERSONALE: materiali e metodi
26 pazienti con VPP sia al primo episodio
che recidivanti;
criteri di esclusione
non disponibilità a partecipare allo studio età inferiore a 18 anni trauma cranico nel mese precedente la VPP pregresso intervento otochirurgico pazienti affetti da patologia dell’orecchio vertigini da altra causa pazienti sottoposti a RT/CT donne in gravidanza assunzione di vitamina D da più di 30 giorni
gruppo VPP gruppo CONTROLLO
criteri di esclusione
aver sofferto di vertigine o turba posturale
studio condotto da marzo a novembre 2014 presso
Unità di Audiologia - Careggi
24
anamnesi dettagliata
esame otoneurologico bedside
esame audio-impedenzometrico
BMI
RM encefalo con mdc per studio della fossa cranica posteriore
manovre adeguate e controlli settimanali fino alla risoluzione
pazienti istruiti sulla possibilità di contattarci in caso di recidiva (comunque
tutti contattati a novembre 2014 per intervista telefonica)
RECIDIVA: nuovo episodio di VPP dopo completa risoluzione dei sintomi e
segni di un episodio precedente dal quale sono trascorse almeno 2 settimane
ESPERIENZA PERSONALE: materiali e metodi
25
o prelievo ematico con dosaggio di:
• 25(OH) vit D sierica e paratormone (PTH)
• calcio, fosforo e magnesio
• transaminasi e γGT
• creatinina
valori di riferimento della 25(OH) vit D
Definizione ng/ml nmol/L
Carenza <20 <50
Insufficienza 20-30 50-75
Sufficienza >30 >75
Eccesso >100 >250
Follow-up
T0: arruolamento
T1: dopo 3 mesi di terapia
Linee Guida sulla Prevenzione e Trattamentodell’Ipovitaminosi D con Colecalciferolo,2011
ESPERIENZA PERSONALE: materiali e metodi
26
supplementazionecolecalciferolo
25(OH) vit D
sufficienza>30 ng/ml
no supplementazione
insufficienza20-30 ng/ml
7.000-8.000 UI/sett
carenza< 20 ng/ml
supplementazionecolecalciferolo
50.000 UI/sett per 2 sett25.000 UI/sett per 2 sett7.000 UI/sett mantenimento
ESPERIENZA PERSONALE: materiali e metodi
27
38,46%30,77%
19,23%
7,69%3,85%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Percentuale di VPP per canale semicircolare
CSP DX CSP SN CSL DX CSL SN CSL DX+CSP SN
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 > 80
Distribuzione dei casi di VPP per fasce di età
femmine maschi M+F
2
24
0
5
10
15
20
25
30
1° episodio recidivanti
Numero di pazienti al primo episodioe recidivanti
14
11
6
3
0
2
4
6
8
10
12
14
16
ipertensione dislipidemia osteoporosi diabete mellito
Comorbidità
Gruppo VPP: 6 maschi, 20 femmine
ESPERIENZA PERSONALE: risultati
alta recidivanza
28
20,18
23,73
0
5
10
15
20
25
30
35
40
VPP controlli
65,39%
23,08%
11,53%
33,33%
50%
16,67%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
carenza insufficienza sufficienza
VPP
controlli
ng/ml
i valori medi di vitamina D nei 2 gruppi
sono sovrapponibili a quelli rilevati da
Büki et al
non c’è una differenza significativa nei
valori medi di vitamina D nei 2 gruppi
per entrambi i gruppi si riscontra una
condizione basale di insufficienza
l'insufficienza sembrerebbe una
condizione abbastanza diffusa nella
popolazione
Proporzione di carenza, insufficienza e sufficienzadi vitamina D
Livelli sierici medi di vitamina D
ma….
nel gruppo VPP c’è una maggioreincidenza di carenza rispetto al gruppocontrollo (65,39% vs 33,33%)
nel gruppo controllo vi è una maggioreincidenza di insufficienza rispetto algruppo VPP (50% vs 23,08%).
lo stato di carenza di vitamina D incidepositivamente sull’insorgenza della VPP
forse lo stato di insufficienza è "sufficiente"per l’orecchio
p > 0,05 p < 0,05 p < 0,05
ESPERIENZA PERSONALE: risultati
1.
29
Livelli di vitamina D basali e dopo 3 mesi di terapia in ciascun paziente e recidive
0
10
20
30
40
50
60
70
A B C D E F G H I L M N O P Q R
vit D basale vit D dopo 3 mesi recidiva
17
6
3
carenza insufficienza sufficienza
23 pazienti hanno richiesto una supplementazione
colecalciferolono effetti collaterali
ng/ml
in 6 casi la vitamina D è tornata su valori normali,negli altri 10 casi è rimasta insufficiente, ma in 4 diquesti si è avvicinata molto alla normalità
la supplementazione riduce il numero di pazientirecidivanti e il numero di recidive per paziente
Distribuzione di carenza, insufficienza e sufficienzadi vitamina D nei pazienti con VPP
ESPERIENZA PERSONALE: risultati
16 pazienti sono tornati al controlloper il secondo prelievo
*
* * ***
tutti questi pazienti erano recidivanti e con recidivemultiple pre-trattamento; dopo la supplementazione:11 pazienti non hanno recidivato (da 10.95 a 0.00)5 pazienti hanno avuto una recidiva (da 5.70 a 1.00)
terapia sicura
ATTENZIONE:17 pazienti non sono tornati al controllo per ilsecondo prelievo, MA NESSUNO di questi avevaavuto RECIDIVE, quindi i pazienti che hannorecidivato sono 5/23 (21.73%)
30
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
A B C D E F G H I L M N O P Q R
recidive attese nel follow-up recidive
Confronto tra recidive attese nel periodo del follow-up e recidive effettive
5 recidive (2 nelle prime settimane di trattamento)
Follow-up da 4 a 9 mesi.
per escludere la riduzione delle recidive
fosse legata al follow-up troppo breve,
almeno per alcuni dei pazienti, abbiamo
calcolato per ciascuno, sulla base della
frequenza delle recidive pre-trattamento,
il numero di recidive attese nel periodo
di follow-up a disposizione per ognuno
in 5 casi il follow-up era troppo breve per
evidenziare almeno una recidiva
negli altri, l’assenza di recidive in 6 casi o
un numero di recidive minore rispetto a
quelle attese (5 casi con una sola recidiva),
erano effettivamente dovuti alla
supplementazione della vitamina D,
disponendo per loro di un follow-up
sufficientemente lungo
RIDUZIONE EFFETTIVA delle recidive!
ESPERIENZA PERSONALE: risultati
2.
recidive attese
31
VITAMINA D E VPP: la letteratura
To detect the effect of treatment of severe Vit. D deficiency on the recurrence rate
of BPPV
Subgroup I: 28 pts who disclosed elevation of Vit D serum levels. Subgroup II:
who disclosed insufficient elevation of Vit. D serum levels
Improvement of serum Vit. D3 levels is associated with substantial decrease in
recurrence of BPPV
esiste una relazione tra livelli sierici di vitamina D e numero di recidive
di VPP
2016
32
considerando le sole 5 pazienti che avevano recidivato dopo il
trattamento con vitamina D, abbiamo riscontrato una differenza non
significativa nel numero medio di manovre utilizzate per risolvere le
recidive verificatesi prima della supplementazione (22/18=1.22) e
quelle verificatesi dopo la supplementazione (5/5=1.00)
numero di manovre
ESPERIENZA PERSONALE: risultati
3.
33
ESPERIENZA PERSONALE CON ANTIOSSIDANTI
• Valutazione dell’efficacia della terapia con vitamine, minerali, L-arginina, colina, estratto di Gingko biloba e coenzima Q10-Ter sui disturbi posturali post-VPPB
25 pazienti conVPPB
No altre patologie vestibolari, ipertensione grave, no anticoagulanti
8 maschi e 17 femmine; tra i 24 e gli 84 anni
Selezione: da ottobre 2008 a maggio 2009
• Primo step
anamnesi ed esame vestibolaretrattamento con manovre liberatorieVVS DHI (Dizzness Handicap Inventory)
1)Scala funzionale
2)Scala emozionale
3)Scala fisica
15 pazienti sottoposti a terapia con associazione di micronutrienti
10 pazienti senza terapia
35
Tutti i pazienti sono stati controllati fino alla scomparsa del nye dopo 30gg dalla scomparsa del ny: DHI e VVS
• RISULTATI:
• Tutti i pazienti hanno riferito una riduzione dei disequilibri dopo un mese dalla scomparsa del ny
• La VVS non ha dato risultati significativi
• Il DHI mostrava un miglioramento più evidente nei pazienti sottoposti a terapia
• Abbiamo notato che il campione scelto comprendeva anche soggetti con modesta instabilità (difficile valutare l’effetto della terapia)
36
• 39 nuovi pazienti
• VPP (primo episodio o recidiva)
• Assenza di altre patologie vestibolari, ipertensione grave, no anticoagulanti
• 12 maschi e 27 femmine
• tra i 30 e i 76 anni
• da ottobre 2009 a maggio 2010
Secondo step: 2010
anamnesi ed esame vestibolaretrattamento con manovre liberatorieVVS DHI (Dizzness Handicap Inventory)
1)Scala funzionale
2)Scala emozionale
3)Scala fisica
Valutazione soggettiva, dopo 48 ore dalla manovra liberatoria, della propria condizione di instabilità in una scala da 0 (instabilità assente) a 10 (instabilità massima)
Compilazione di un diariosoggettivo giornaliero sulla sensazione di instabilità
Materiale e metodi
37
Inclusi nello studio solo i pazienti che presentavano instabilità ≥ a 3
Materiale e metodi
• Tutti i pazienti sono stati controllati fino alla scomparsa del ny e dopo 30gg dalla scomparsa del ny
• Dopo 60gg dalla scomparsa del ny:
• DHI• VVS• Ritiro del diario
38
• 18 (46%) pazienti mostravano instabilità <3
• 21 (54%) pazienti mostravano instabilità ≥ 3
INSTABILITA’- Risultati
Sottoposti a terapia: 10 pazienti (1 paziente si è rifiutato di partecipare allo studio)
10 pazienti invece non hanno ricevuto terapia.
instabilità
<3
46%
instabilità
>3
54%
39
• Tutti i pazienti hanno riferito una riduzione deidisequilibri dopo due mesi dalla scomparsa del ny;
• Nel 50% dei casi (5 paz.) sottoposti a terapia e nel 30% (3paz.) dei casi del gruppo di controllo il DIARIOmostrava una riduzione della sintomatologia nell’arcodella prima settimana, nei rimanenti casi lacompilazione del diario era imprecisa o nonsignificativa;
• La VVS non ha mostrato risultati significativi
Risultati
40
DHI - Risultati
• Pazienti trattati:
• 8/10 (80%) paz. migliorati
• 1/10 (10%) paz. invariato (9)
• 1 /10 (10%) paz. Peggiorato (6) (paziente con recidiva durante il trattamento)
• Pazienti non trattati:
• 7/10 (70%) paz. migliorati
• 3/10 (30%) paz. Peggiorati(3,5,8)
0
20
40
60
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Sogg. trattati
DHI PRE
DHI POST
0
10
20
30
40
50
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Sogg. non trattati
DHI PRE
DHI POST
41
• Nella maggior parte dei pazienti la VVS ci ha fornito poche indicazioni sull’utilità dell a terapia con micronutrienti/Aox: era già nei limiti prima della terapia e lo era anche dopo.
• Dal DHI è emerso che la quasi totalità dei pazienti trattati con micronutrienti/Aox (a differenza del gruppo dei soggetti non trattati) presentava una riduzione del punteggio su tutte e tre le scale di valutazione e quindi un miglioramento della sintomatologia.
• La riduzione del punteggio complessivo è stata complessivamente maggiore nel gruppo dei trattati rispetto ai non trattati
Discussione
42