Conforto, Giuliana - La Rivoluzione Antropica

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Dossier Airesis: Scienza & Irrazionale / 3

Dossier Airesis: Scienza & Irrazionale / 3LA RIVOLUZIONE ANTROPICAGiuliana Conforto - Docente di Fisica, scrittrice.

La rivoluzione antropica quella delluomo contro gli dei, cio le tante idee con le quali luomo si identificato e per le quali pronto a dibattere, combattere e persino a uccidere. Credendo agli dei, cio alle idee che la cultura ortodossa trasmette, gli uomini danno credito al sistema che da millenni fa emergere solo chi garantisce la conservazione del sistema stesso; retto dai pochi che oggi possiedono media, finanze e risorse energetiche, il sistema coltiva il suo consenso coltivando le stesse idee false che inducono luomo a combattere il suo prossimo. Oggi c una nuova energia nel pianeta, un impetuoso torrente di Vita che rivela la verit: lunit di infiniti mondi, quindi unetica naturale che dona fiducia, gioia, libert e rispetto per ogni essere, nessuno escluso... Una verit che travolge le idee, gli dei falsi che luomo ha venerato finora; la rivoluzione antropica che investe tutta la cultura ortodossa, dalle religioni alle scienze. Questo mio vecchio articolo, pubblicato a suo tempo sulla splendida rivista Abstracta, riguarda la fisica, che ha compiuto in questo secolo scoperte straordinarie delle quali ha nascosto per le conseguenze umane, sociali e politiche...G. C.

Armonia e simmetria sono alla base dell'arte e anche della scienza. In fisica rappresentano i principi primi che generano la ciclicit degli eventi, le coniche traiettorie degli astri, la cristallina ripetizione delle forme, la stupenda geometria frattale che disegna il cosmo nel piccolo come nel grande. Sono principi che evocano bellezza, ritmo e armonia, suscitano la stessa emozione che si prova nell'osservare un capolavoro dell'arte, il cielo stellato od i giochi di luce di un tramonto. Questi principi generano le leggi fondamentali della natura osservata, ma malgrado la loro semplicit e bellezza sono conosciuti da pochi; i pochi che hanno gi percorso un lungo curriculum di studi, durante il quale hanno ripercorso il processo della conoscenza ufficiale, acquisito cio una massa di nozioni, dettagli e definizioni slegate tra loro che impediscono di ricollegare i principi stessi al loro significato umano. Costretto da un apprendimento arduo e selettivo che lo isola e lo separa dalla comunicazione umana, lo studioso non capace di cogliere lessenza comune dei fenomeni, accetta le definizioni alla base delle varie discipline senza interrogarsi sulla loro reale validit. Lo studio cos compiuto produce aridit e rigidit. Il ricercatore persevera a perlustrare solo le conseguenze delledificio teorico conosciuto che difende con un attaccamento personale ed un'avversione verso qualsiasi altro edificio che non poggi sulle stesse basi; cos la ricerca autentica, libera da pregiudizi e preconcetti precostituiti scomparsa del tutto o quasi dallaccademia. In alcuni scienziati o divulgatori ben noti, lavversione diventata un accanimento quasi viscerale contro tutto ci che rischia di intaccare il sistema di idee al quale finora ha creduto. Tutta la cultura umana impregnata dalla divisione tra ortodossia e eresia. Laccademia e gli istituti di ricerca hanno esaltato la prima e condannato laltra; hanno proposto un modo di interpretare il mondo che consente solo agli ortodossi di progredire e maturare privilegi e ascolto. La scienza accademica ha tracciato un confine invisibile ma reale che emargina in modo sistematico e automatico leretico che osa mettere in discussione i principi ortodossi che non sono affatto dimostrati, ma accettati e venerati come veri per convenienza. Ci malgrado la storia della scienza conta vari e illustri esempi di scienziati isolati e veramente innovatori, ignorati o esposti al pubblico ludibrio che non sono riusciti a trasmettere ai discenti le loro nuove teorie. Allorch la ricerca scientifica invece costretta dall'evidenza sperimentale ad accettare la teoria eretica, ha inventato un altro tipo di ostilit: quella di renderla astratta, difficile relegata ad un eremo "teorico", magari con ricadute tecnologiche ma senza conseguenze sul comportamento, le idee e la visione del mondo persino dei ricercatori stessi. E' il caso della meccanica quantistica, una teoria che, sin dagli anni 1920, stata confermata ormai da infiniti esperimenti, ma che rimane estranea al modo di pensare e di agire consueto; si basa sul principio di indeterminazione di Heisenberg che viola il senso comune della realt e ribalta la posizione dell'uomo nell'universo; spiega infatti che l'osservatore, cio luomo, contribuisce a determinare la realt osservata, non spettatore passivo ed impotente di una realt gi data, ma partecipe del suo divenire e non solo; il co-autore oltre che attore protagonista della realt. Quale realt? Quella che luomo crede e interpreta come tale, la risposta della fisica quantica. La realt illusione; una minuscola porzione di tutto ci che luomo sente e vive e, cosa meno nota, anche di tutto ci che la stessa fisica calcola e misura in diversi modi. Ignorare questa verit, detta e ridetta da millenni da tutti i grandi saggi della storia e oggi riscoperta dalla fisica quantica oltre che dallastrofisica, fa parte della congiura dello stesso potere che ha definito la verit eresia e perseguitato tutti coloro che sospettano linganno del potere. Per chi penetra le pieghe della natura sublime, come dice Giordano Bruno, e non si limita a desiderare i tanti beni che questa produce che sono in buona parte nocivi, quali ad esempio armi intelligenti, farmaci e/o fitofarmaci. Questa realt con tutte le sue strutture sociali, religiose, politiche, accademiche, i relativi mezzi di informazione, i tanti confini che convincono luomo di essere diviso dal suo prossimo, esiste solo perch luomo lantropos la crede reale: la fede delluomo, cio dellantropos che determina la realt; se la fede cambia, la realt cambia

La fede che lantropos ha coltivato e alla quale ha ceduto intelligenza, risorse e abilit che questo mondo sia lunico possibile e per di pi voluto da dio. Le religioni si sono appropriate di dio e lo hanno dipinto in modi tali da coltivare la paura della morte e dellignoto, cio il bisogno delle religioni stesse per spiegare la realt stessa. Viene chiamata civilt questa realt industriale che ha eretto la violenza, lo sfruttamento, la miseria, la corruzione, il mistero a regola sociale; la fede nella realt come unica possibile la convinzione alla base della vita quotidiana dellindividuo e di tutte le istituzioni politiche, sociali che si combattono tra loro; persino gli scienziati, che finalmente scoprono lesistenza di infiniti universi invisibili (1), dimenticano le loro stesse scoperte e/o per lo meno non le divulgano in modo tale che siano comprese da tutti. Perch e come stato possibile coltivare per millenni un tale mostruoso inganno? Perch lantropos dotato di una percezione limitata a cinque sensi e crede soprattutto ad uno, la vista, che domina sugli altri quattro. Nelle scienze si ripete un dominio analogo: dei quattro messaggi o forze cosmiche che queste hanno scoperto, domina solo uno: il campo elettromagnetico che rivela una minima porzione del tutto, solo il 0,05 di tutta la massa calcolata. La societ oggi usa in modo indiscriminato e inquinante il campo elettromagnetico, coltiva lidea falsa che luomo solo e disperato nelluniverso e trascuralunica Forza, lAmore, che unisce infiniti mondi e li rende vivi, come dice Giordano Bruno1. La fisica ha scoperto questa Forza che ha chiamato debole e di cui pochi conoscono lesistenza e ancora meno il significato umano, lAmore cosmico. Il perch si spiega: metterebbe in crisi lidea base che sostiene ogni potere costituito: il mondo visibile lunico esistente e lunico con il quale luomo deve fare i conti. La forza debole infatti la forza che unisce il mondo visibile ad infiniti mondi invisibili, oggi riconosciuti anche dai calcoli della scienza ortodossa; riconoscere la sua importanza e il suo significato per luomo, lAmore, suggerito da poeti e saggi quali Giordano Bruno, metterebbe in crisi anche i presunti limiti che hanno alimentato la lotta delluomo contro luomo; porrebbe quindi fine al business pi lucroso, la produzione e la vendita di armi e droga. La realt non oggettiva, ma ci che i media dicono ovvero anche ci che i pochi soggetti che fanno cultura credono e/o fanno credere. Nemmeno la scienza oggettiva: dipende infatti dalla coscienza dei soggetti, cio dalle convinzioni e dagli strumenti che i dottori usano per interpretare la realt e con i quali educano le nuove generazioni. Insomma la realt non ci che , ma ci che gli umani credono, come riconosce il principio di indeterminazione di Heisemberg alla base della fisica quantica che non trapela dalla cerchia degli specialisti e non assume il significato travolgente che potrebbe essere non solo scientifico ma anche sociale e politico. E se la coscienza degli scienziati fosse stata corrotta da idee che non sono affatto scientifiche? E proprio quello che successo e sta succedendo: un fenomeno di "attrito" tra teoria e prassi, faceva notare Kuhn, il risultato di un attaccamento alle proprie idee e convinzioni e alla conseguente difficolt a distaccarsene; un conformismo al vecchio, obbligato da quella che gli uomini chiamano educazione. Sin dai primi anni dell'infanzia, il cervello umano, simile ad un albero ridondante ed estremamente ricco di potenzialit, viene potato da un giardiniere impietoso che appunto leducazione trasmessa da famiglia, scuola e societ. Le ramificazioni del cervello, ovvero i miliardi di sinapsi che potrebbero in seguito svilupparsi come fantasia, immaginazione, curiosit, creativit ed interessi, vengono decurtate gi prima delladolescenza. Crescono cos degli uomini-robot efficienti, magari colti, ma irrimediabilmente infelici nella loro gabbia mentale e chiusi verso le novit. Ovviamente c' anche chi fuoriesce dalle maglie del sistema, chi come in Flatlandia, ascende dal mondo creduto piatto e ne riconosce la tridimensionalit. C' chi scopre, nella realt e persino all'interno del mondo accademico, teorie che considerano l'esistenza di molte altre dimensioni, oltre le quattro note (tre spaziali ed una temporale). Le loro conseguenze, se perlustrate con sincerit e autentica ricerca farebbero crollare gran parte dell'edificio scientifico costruito fino ad oggi. Si pu comprendere il perch dell'accanimento dei conservatori: crollerebbe il loro potere e tutta la scuola che finora hanno diretto. Oggi esistono molte teorie iperdimensionali, ma guarda caso, le pi semplici sono ignorate: sono le teorie superluminali che possono spiegare il ruolo determinante del pensiero e della fede umani. Queste teorie riconoscono la simmetria rispetto alla velocit della luce e travolgono il mistero alla base della fisica quantica, il dualismo delle particelle; mostrano infatti che le particelle hanno una natura trina e non duale: la trinit sorge dallesistenza di tre tipi di velocit, inferiori (2) uguali (3) e superiori (4) a quelli della luce. Le teorie superluminali si sono sviluppate sin dallinizio del secolo e sono state sempre considerate eretiche, perch soppiantano anche laltro dualismo con il quale sono stati educate intere generazioni di fisici del XX secolo: la divisione tra due teorie in contraddizione tra loro, la relativit e la fisica quantica ortodosse. La relativit ortodossa insegnata nelle universit ha considerato solo velocit inferiori a quella della luce, ma nel silenzio cinico e indifferente dell'accademia, alcuni eretici hanno sviluppato la relativit estesa che considera tutte le velocit e quella speciale della luce per ci che : un orizzonte oltre il quale la vista umana non pu spingersi, ma che pensiero e persino calcoli matematici possono comprendere e spiegare. La relativit estesa pone il dito sulla piaga della scienza, il suo terribile limite e cio la fede che reale solo ci che si pu osservare, cio solo ci che si trova a velocit subluminale; un limite che esclude pensieri, intuizioni, emozioni, sensazioni, amore e soprattutto la coscienza delluomo che partecipa e quindi contribuisce a creare la sua realt. La coscienza il punto chiave che, millenni di religioni, hanno confuso per conformismo alle regole morali e sessuali da loro imposte; regole che in molti casi hanno offeso la dignit dei sentimenti e la stessa coscienza. Il significato della coscienza tuttora un mistero, ma la fede nella presunta oggettivit delle scienze servita a perpetuare il bisogno delle religioni che ci raccontano come sarebbe fatto ci che non si pu osservare. La cultura ortodossa, divisa tra scienze e religioni, ha diviso la mente umana tra ci che provato e ci che non lo ; ignora che non esiste alcuna prova se manca la coscienza delluomo.Dal punto di vista matematico, l'esistenza di velocit superiori alla luce nasce con un'operazione semplice che tutti impariamo alla scuola media inferiore: l'estrazione di radice quadrata. Se sotto il segno di radice quadrata c' un numero negativo, il risultato quello che si chiama un numero immaginario, per distinguerlo dal numero reale che gi conosciamo. E' tuttavia necessario sapere che in matematica, reale ed immaginario, sono delle convenzioni che possono essere scambiate tra loro, senza alterare nulla. L'introduzione dei numeri immaginari accanto a quelli reali introduce l'insieme dei numeri complessi, che un insieme doppio di quello solo reale o solo immaginario.

L'esistenza di velocit superiori a quella della luce unoperazione analoga e altrettanto semplice: l'insieme delle dimensioni che noi conosciamo, in totale quattro, tre spaziali ed una temporale, viene raddoppiato, diviene cio di otto dimensioni, che possono essere sia immaginarie che reali; otto dimensioni anche per una singola e semplice particella elementare come lelettrone; lo dimostra la fisica quantica relativistica, che fu sviluppata per la prima volta dal grande fisico inglese P.A.M. Dirac il quale scopr cos lanti materia. Uno spazio ottuplice risolve infiniti misteri, perch rivela linganno con un quesito che gli scienziati ortodossi evitano: se lo spazio ottuplice, perch noi umani osserviamo solo quattro dimensioni, cio solo la met? La risposta eretica travolge lortodossia: laltra met ci che luomo vive come pensiero, emozione, sensazione, convinzione, coscienza; quella che contribuisce a determinare tutta la met osservata e anche creata: citt, chiese, scuole e istituzioni politiche varie ... Dalla simmetria rispetto alla velocit della luce emergono soluzioni strabilianti: si moltiplicano sia le dimensioni spaziali che quelle temporali. Lo spazio ad otto dimensioni non ha ununica freccia del tempo; ci significa che possibile andare avanti ed indietro nel tempo (Vedi il mio libro: LUH, Il Gioco Cosmico dellUomo). Fantascienza? No, basta pensare al progetto: ad esempio la costruzione di un edificio o di una citt un progetto del futuro, che determina le azioni nel presente necessarie per realizzarlo. Il progetto uninversione della freccia del tempo che la mente umana fa abitualmente; non un paradosso temporale, come dice la fisica ortodossa, ancorata ad un vecchio concetto di tempo che a ben vedere non sa definire. La fisica eretica, superluminale, pu aprire spiragli su ci che quella ortodossa evita: la relazione tra le cause dei fenomeni osservati e la coscienza dellosservatore. Alla base di quelledificio che oggi viene chiamato scienza manca la coscienza, cio la verit: il limite della realt osservata la velocit della luce che in verit non un limite, ma unidea falsa che si propaga poi dalla fisica, scienza di base, a tutte le altre scienze naturali e umane, non ultima la medicina. Lunico limite della scienza il suo metodo che continua a chiamare mistero tutta limmane massa oscura che non osserva, ma che oggi calcola; il che rende luomo trappola delle religioni. La scienza non una religione, ma un insieme di teorie che ignorano il loro autore, ovvero lantropos e il suo strumento primo: la coscienza. Lo spazio complesso, ottuplice, rileva limportanza del pensiero umano; complesso dal punto di vista matematico ma in verit semplice... se lantropos osservasse se stesso e cio il suo modo di pensare e di credere a limiti falsi e a dimenticare le tante scoperte che li smentiscono. Pu interessare sapere che nell'oblio ci sono altri scienziati eretici tra i quali E. Maiorana, scomparso misteriosamente senza lasciare tracce; esistono persino congegni che possono dare energia a tutti ed eliminare la dipendenza dai pochi che detengono le fonti di energia; eliminare cio la sindrome prometeica (lassenza del fuoco) che ha afflitto luomo per millenni e determinato i tanti conflitti della storia. Il fatto che l'uomo veda solo quattro delle otto dimensioni che oggi per riesce persino a calcolare, indica le capacit del cervello umano di andare oltre la cecit dei suoi sensi, soprattutto della sua vista. Lantropos pu oggi compiere la pi grande rivoluzione di tutti i tempi: la rivelazione delle tante idee false e dei limiti ai quali finora ha creduto, ma che non esistono affatto. La rivoluzione copernicana ha spodestato la terra da centro dell'universo. La rivoluzione antropica rimette invece luomo cio lantropos al centro, lo riconosce come protagonista e causa responsabile della sua realt individuale e sociale. I cinque sensi possono misurare solo le differenze: differenze di spazio, tempo, velocit, etc., ma la coscienza delluomo pu andare oltre il poco che vede e misura e del pochissimo che ricorda. Luomo da sempre immerso in un mare di informazioni superficiali che inquinano la sua mente e che hanno tra loro differenze minime, ma tali da nascondere le cause del suo movimento e cio le emozioni, la psiche e soprattutto la sua volont. Luomo ignora perci tutto ci che si agita sotto la superficie del mare e che chiama psiche. Ignora anche che lo spazio ottuplice in cui siamo immersi sta aumentando la sua temperatura; aumentano quindi il movimento, le emozioni e i conflitti della mente. Il problema delluomo loblio; dimentica che egli il centro, la causa del suo mare. Lidea che la realt sia data e che non possiamo che esserne schiavi falsa. Serve una rivoluzione radicale, la rivoluzione antropica che riconosce che questo mondo solo uno dei tanti possibili mondi. Lo spazio ottuplice indica la via per realizzare la rivoluzione antropica: riconquistare la met perduta, cio essere coscienti della nostra psiche, dellinsieme delle emozioni e dei pensieri che generano le nostre azioni, ricomporre quellintegrit finora lacerata dalle tante idee in lotta tra loro che hanno nascosto la verit: siamo gli autori e i responsabili della nostra realt individuale e sociale, dotati di potenzialit e risorse infinite, tutte allinterno di noi stessi. La fede nei limiti e nella realt oggettiva, i due cardini delle tante idee che hanno dominato la storia la tragedia dellumanit, quella che tuttora media, chiese, accademie e governi cercano di conservare a qualsiasi costo. Non possiamo aspettarci che i primi cambino; perch mai dovrebbero? I primi, cio gli esperti e/o i rappresentanti di tutte le istituzioni sparse sul pianeta traggono agi e privilegi dalle idee false che coltivano e propinano. E il credere o anche combattere le loro idee false che li rende potenti. Lunica via credere in se stessi. Ciascuno essere umano ha risorse infinite che possono essere attivate. (5) (1) Giuliana Conforto, La Futura Scienza di Giordano Bruno, ediz. Macro e Noesis, ottobre 2001 (2) bradioni, dal greco bradius lento (3) luxoni o luce(4) tachioni, dal greco tachius = veloce.(5) La Futura Scienza di Giordano Bruno op. cit.