Comunicazione, linguaggio e media

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Comunicazione Comunicazione , , linguaggio linguaggio e e media media

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ComunicazioneComunicazione, , linguaggiolinguaggio e e mediamedia

ComunicazioneComunicazione, , linguaggiolinguaggio e e mediamedia

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Il concetto di comunicazioneIl concetto di comunicazione

Comunicazione deriva dal latino Comunicazione deriva dal latino communicatiocommunicatio, a sua volta derivante dal , a sua volta derivante dal verbo verbo communicarecommunicare, che sta per mettere in , che sta per mettere in comune qualcosa, passare qualcosa da uno comune qualcosa, passare qualcosa da uno all'altro, e per estensione, unire in comunità. all'altro, e per estensione, unire in comunità.

C'è dunque nella radice latina un'idea di C'è dunque nella radice latina un'idea di contatto materiale, di trasferimento fisico, contatto materiale, di trasferimento fisico, insieme con quella di comunità di individui insieme con quella di comunità di individui che condividono qualcosa.che condividono qualcosa.

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In epoca medievale resiste questa idea di contatto In epoca medievale resiste questa idea di contatto materiale che si lega alla ritualità cristiana della materiale che si lega alla ritualità cristiana della mensa eucaristica, durante la quale ogni fedele mensa eucaristica, durante la quale ogni fedele entra in contatto fisico con il corpo del Cristo. entra in contatto fisico con il corpo del Cristo.

Con l'avvento dell‘Con l'avvento dell‘era modernaera moderna, "comunicazione" , "comunicazione" diviene quasi un sinonimo di "trasporto“diviene quasi un sinonimo di "trasporto“: "vie : "vie di comunicazione", "canali di comunicazione" per di comunicazione", "canali di comunicazione" per eccellenza sono le infrastrutture e gli apparati per il eccellenza sono le infrastrutture e gli apparati per il trasporto di beni e persone. Ancora oggi nel trasporto di beni e persone. Ancora oggi nel linguaggio corrente questo uso è molto diffuso. linguaggio corrente questo uso è molto diffuso.

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A partire dalla A partire dalla metà del novecentometà del novecento il termine comunicazione è stato il termine comunicazione è stato sempre più spesso adottato per sempre più spesso adottato per designare quella particolare designare quella particolare forma forma di trasporto immateriale ed di trasporto immateriale ed astratto che è il trasferimento di astratto che è il trasferimento di informazioneinformazione. .

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Nelle opere degli scienziati Claude Shannon Nelle opere degli scienziati Claude Shannon e Warren Weaver, pubblicate alla fine degli e Warren Weaver, pubblicate alla fine degli anni ‘40, viene fornita per la prima volta anni ‘40, viene fornita per la prima volta una definizione generale della una definizione generale della comunicazione come comunicazione come trasferimento di trasferimento di informazioni mediante segnali da una informazioni mediante segnali da una fonte a un destinatariofonte a un destinatario. .

Per dare un senso compiuto a questa idea Per dare un senso compiuto a questa idea della comunicazione Shannon e Weaver della comunicazione Shannon e Weaver formalizzarono il concetto matematico di formalizzarono il concetto matematico di informazione individuando nel informazione individuando nel bit bit l'unità di l'unità di misura delle quantità di informazione. misura delle quantità di informazione.

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Due differenti modelli sulla Due differenti modelli sulla

comunicazionecomunicazione

1.1. Il modello di Il modello di Claude ShannonClaude Shannon e e Warren WeaverWarren Weaver vede la comunicazione come vede la comunicazione come trasferimento di trasferimento di informazioni mediante segnali da una fonte a un informazioni mediante segnali da una fonte a un destinatariodestinatario e quindi, secondo una concezione e quindi, secondo una concezione lineare, cerca di evitare i fattori di disturbo (rumore) lineare, cerca di evitare i fattori di disturbo (rumore) che possono ostacolare il preciso trasferimento del che possono ostacolare il preciso trasferimento del messaggio dalla fonte al ricevente.messaggio dalla fonte al ricevente.

2.2. Il modello di Il modello di Roman JakobsonRoman Jakobson analizza la analizza la comunicazione alla luce del comunicazione alla luce del contestocontesto e del e del codice,codice, e e richiede un lavoro di interpretazione e donazione di richiede un lavoro di interpretazione e donazione di senso da parte di tutti gli attori del processo senso da parte di tutti gli attori del processo comunicativo.comunicativo.

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Schema comunicazione Shannon e Schema comunicazione Shannon e

WeaverWeaver

Messaggio Messaggio Segnale Segnale Segnale Segnale MessaggioMessaggio

ricevutoricevuto

FonteFonte Trasmittente Trasmittente Canale Ricettore Canale Ricettore DestinatarioDestinatario

RumoreRumore

Lo schema punta ad un controllo del segnale, riducendo i fattori di disturbo presenti nella trasmissione, in modo da realizzare nel destinatario l’esatta decodifica del messaggio.

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Lo schema di Shannon e Weaver ci Lo schema di Shannon e Weaver ci consente…consente…

di collocare in un quadro unitario processi di collocare in un quadro unitario processi apparentemente diversissimi: dal funzionamento apparentemente diversissimi: dal funzionamento degli apparati come il termostato, all'interazione tra degli apparati come il termostato, all'interazione tra macchina e uomo (ad esempio un apparato di macchina e uomo (ad esempio un apparato di rilevamento meccanico posto sotto il controllo di un rilevamento meccanico posto sotto il controllo di un operatore umano), alla comunicazione tra due esseri operatore umano), alla comunicazione tra due esseri umani (l'interazione linguistica). umani (l'interazione linguistica).

di considerare tutti questi processi di interazione di considerare tutti questi processi di interazione come manifestazioni di quello stesso fenomeno come manifestazioni di quello stesso fenomeno primitivo che è la comunicazione, e dunque di primitivo che è la comunicazione, e dunque di giustificare una giustificare una teoria generale della teoria generale della comunicazionecomunicazione..

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A causa della sua origine prevalentemente A causa della sua origine prevalentemente "ingegneristica", lo schema di Shannon e "ingegneristica", lo schema di Shannon e Weaver non permette di rappresentare Weaver non permette di rappresentare esaurientemente i processi comunicativi in esaurientemente i processi comunicativi in cui sono implicati dei soggetti umani.cui sono implicati dei soggetti umani.

Al fine di rendere conto della complessità Al fine di rendere conto della complessità della comunicazione umana, ed in della comunicazione umana, ed in particolare della comunicazione particolare della comunicazione linguistica, il famoso linguista Roman linguistica, il famoso linguista Roman Jakobson, ha proposto una rielaborazione Jakobson, ha proposto una rielaborazione dello schema comunicativo. dello schema comunicativo.

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Schema della comunicazione di Schema della comunicazione di

JakobsonJakobson ContestoContesto

MessaggioMessaggio

Mittente Mittente DestinatarioDestinatario

ContattoContatto

CodiceCodice

Il mittente invia un messaggio al destinatario. Per essere operante, il messaggio richiede in primo luogo il riferimento a un contesto che possa essere afferrato dal destinatario, e che sia verbale o suscettibile di verbalizzazione; in secondo luogo esige un codice interamente, o almeno parzialmente, comune al mittente e al destinatario; infine un contatto, un canale fisico e una connessione psicologica fra il mittente ed il destinatario, che consenta loro di stabilire e mantenere la comunicazione

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Due schemi… due scopiDue schemi… due scopi

Shannon e Weaver avevano l'obiettivo primario di Shannon e Weaver avevano l'obiettivo primario di descrivere gli apparati meccanici di comunicazione, e descrivere gli apparati meccanici di comunicazione, e di studiare in che modo potessero essere formati i di studiare in che modo potessero essere formati i segnali al fine di ottimizzare l'efficienza della segnali al fine di ottimizzare l'efficienza della comunicazione e ridurre i danni provocati dal rumore. comunicazione e ridurre i danni provocati dal rumore.

Jakobson invece vuole costruire un modello della Jakobson invece vuole costruire un modello della comunicazione umana che ci permetta di capire come comunicazione umana che ci permetta di capire come e perché siamo in grado di e perché siamo in grado di parlare su qualcosa parlare su qualcosa e di e di comprendere comprendere ciò che ci viene detto. Non a caso egli ciò che ci viene detto. Non a caso egli introduce esplicitamente due fattori che non introduce esplicitamente due fattori che non comparivano nel modello precedente: il comparivano nel modello precedente: il codicecodice ed il ed il contesto.contesto.

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Il concetto di codice o linguaggio Il concetto di codice o linguaggio (definizione generale)(definizione generale)

Un «codice» è un insieme strutturato di Un «codice» è un insieme strutturato di segnisegni e di e di regoleregole che il mittente ed il che il mittente ed il destinatario devono condividere affinché il destinatario devono condividere affinché il primo sia in grado di formulare messaggi primo sia in grado di formulare messaggi ed il secondo di comprenderli. ed il secondo di comprenderli.

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Dal contesto all’interpretazioneDal contesto all’interpretazione

Il contesto è il secondo aspetto della comunicazione Il contesto è il secondo aspetto della comunicazione linguistica su cui Jakobson attira la nostra attenzione. linguistica su cui Jakobson attira la nostra attenzione. Per comunicare infatti non basta avere in comune un Per comunicare infatti non basta avere in comune un codice.codice.

Quando parliamo effettivamente con qualcuno parliamo Quando parliamo effettivamente con qualcuno parliamo di qualche cosa, in una data di qualche cosa, in una data situazione situazione e in un dato e in un dato momento temporalemomento temporale. .

Affinché si dia comunicazione è necessario che tutti Affinché si dia comunicazione è necessario che tutti questi elementi di contesto siano questi elementi di contesto siano condivisicondivisi, o, se non lo , o, se non lo sono, che almeno siano sono, che almeno siano condivisibilicondivisibili mediante la lingua. mediante la lingua.

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Media e tecnologie della Media e tecnologie della comunicazionecomunicazione

Per trasmettere e ricevere informazione sono Per trasmettere e ricevere informazione sono necessari degli apparati fisici in grado di necessari degli apparati fisici in grado di produrre produrre energiaenergia, di trasferirli e riceverli, attraverso un , di trasferirli e riceverli, attraverso un canale, e percepirli mediante dei canale, e percepirli mediante dei recettorirecettori..

L'evoluzione ha dotato il nostro organismo di alcuni L'evoluzione ha dotato il nostro organismo di alcuni apparati naturali di trasmissione e ricezione: apparati naturali di trasmissione e ricezione: l'apparato vocalel'apparato vocale; la ; la capacità di movimento di capacità di movimento di alcuni artialcuni arti, che ci consentono di gesticolare; , che ci consentono di gesticolare; l'apparato uditivo e quello visivol'apparato uditivo e quello visivo. .

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Tuttavia questi apparati naturali hanno dei limiti: Tuttavia questi apparati naturali hanno dei limiti: non ci permettono di comunicare a grandi non ci permettono di comunicare a grandi

distanze. distanze.

non ci permettono di conservare l'informazione non ci permettono di conservare l'informazione in modo stabile nel tempo. in modo stabile nel tempo.

Per aumentare la sua capacità di comunicare e di Per aumentare la sua capacità di comunicare e di conservare l'informazione nel tempo e nello conservare l'informazione nel tempo e nello spazio, l'uomo è stato costretto ad estendere le spazio, l'uomo è stato costretto ad estendere le potenzialità dei suoi apparati naturali mediante potenzialità dei suoi apparati naturali mediante degli apparati artificiali di comunicazione. degli apparati artificiali di comunicazione. Questi apparati sono le tecnologie della Questi apparati sono le tecnologie della comunicazione.comunicazione.

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Marshall McLuhan e il concetto di Marshall McLuhan e il concetto di

mediummedium A partire dagli anni 60, ha proposto una analisi A partire dagli anni 60, ha proposto una analisi

innovativa ed affascinante di numerosi innovativa ed affascinante di numerosi strumenti della comunicazione, dalla scrittura strumenti della comunicazione, dalla scrittura fino alla televisione ed ai computer (anche se fino alla televisione ed ai computer (anche se purtroppo è scomparso prima della nascita del purtroppo è scomparso prima della nascita del PC, vero propulsore della rivoluzione digitale). PC, vero propulsore della rivoluzione digitale).

Per designare tali strumenti egli ha utilizzato il Per designare tali strumenti egli ha utilizzato il termine termine mediamedia (in latino (in latino mediummedium significa significa mezzomezzo), che è divenuto uno dei termini chiave ), che è divenuto uno dei termini chiave nelle scienze della comunicazione nelle scienze della comunicazione

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il concetto di il concetto di medium secondo medium secondo McLuhanMcLuhan

un medium è un medium è qualsiasi tecnologia che crei qualsiasi tecnologia che crei estensioni del corpo e dei sensi, estensioni del corpo e dei sensi, dall'abbigliamento al calcolatoredall'abbigliamento al calcolatore..

In questo modo fu portato a riunire in una sola In questo modo fu portato a riunire in una sola

categoria fenomeni che ricadono nella sfera dei categoria fenomeni che ricadono nella sfera dei codicicodici, come il linguaggio verbale e la scrittura, , come il linguaggio verbale e la scrittura, tecnologie che faremmo rientrare tra i tecnologie che faremmo rientrare tra i canalicanali della comunicazione, come la stampa, l'elettricità della comunicazione, come la stampa, l'elettricità ed il telefono, o altri che diremmo piuttosto ed il telefono, o altri che diremmo piuttosto messaggimessaggi, come gli abiti, o i quadri. Per McLuhan , come gli abiti, o i quadri. Per McLuhan anche il treno, le autostrade, l'automazione nelle anche il treno, le autostrade, l'automazione nelle fabbriche erano dei media. fabbriche erano dei media.

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Con l’affermazione “Con l’affermazione “il medium è il messaggio” il medium è il messaggio” McLuhan metteva in evidenza come ogni medium McLuhan metteva in evidenza come ogni medium influisca sul pensiero, sulla cultura e sulla società influisca sul pensiero, sulla cultura e sulla società anche in virtù delle sue intrinseche caratteristiche anche in virtù delle sue intrinseche caratteristiche e non esclusivamente dei messaggi che esso e non esclusivamente dei messaggi che esso veicola.veicola.

McLuhan usava il termine “medium” per indicare McLuhan usava il termine “medium” per indicare il il complesso sistema costituito da un complesso sistema costituito da un apparato tecnologico, dalle relazioni tra tale apparato tecnologico, dalle relazioni tra tale apparato e i processi percettivi e cognitivi apparato e i processi percettivi e cognitivi dell'uomo, dal rapporto tra apparato e dell'uomo, dal rapporto tra apparato e linguaggi della comunicazione, dalla linguaggi della comunicazione, dalla funzione che tale sistema assume nel funzione che tale sistema assume nel contesto delle relazioni socialicontesto delle relazioni sociali. .

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La natura degli La natura degli strumenti del comunicarestrumenti del comunicare diventa quindi un fattore di trasformazione diventa quindi un fattore di trasformazione del pensiero, della cultura e dunque della del pensiero, della cultura e dunque della società. Ma per McLuhan questa società. Ma per McLuhan questa consapevolezza non ha mai significato consapevolezza non ha mai significato l'adesione ad una visione l'adesione ad una visione deterministicadeterministica dell'influenza delle tecnologie sulla società.dell'influenza delle tecnologie sulla società.

Anzi, egli stesso ha scritto che era suo Anzi, egli stesso ha scritto che era suo intento fondare un modo nuovo di studiare intento fondare un modo nuovo di studiare la comunicazione e gli strumenti della la comunicazione e gli strumenti della comunicazione per capire come l'uomo comunicazione per capire come l'uomo potesse utilizzarli attivamente al fine di potesse utilizzarli attivamente al fine di sviluppare e migliorare la società. sviluppare e migliorare la società.

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Il determinismo tecnologicoIl determinismo tecnologico

Il Il Determinismo tecnologicoDeterminismo tecnologico lo lo sviluppo della tecnologia è causa diretta sviluppo della tecnologia è causa diretta dello sviluppo storico e sociale.dello sviluppo storico e sociale.

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concetto di "temperatura dei concetto di "temperatura dei media”: media caldi e media media”: media caldi e media

freddi (McLuhan)freddi (McLuhan)Il concetto di "temperatura" è legato al grado di Il concetto di "temperatura" è legato al grado di

partecipazione che un media richiede in chi lo partecipazione che un media richiede in chi lo utilizza o ne fruisce:utilizza o ne fruisce:

i media "caldi" sono quelli che non esigono da i media "caldi" sono quelli che non esigono da parte di chi li utilizza una grande parte di chi li utilizza una grande partecipazione;partecipazione;

i media "freddi" sono invece quelli che i media "freddi" sono invece quelli che richiedono al fruitore maggiore partecipazione richiedono al fruitore maggiore partecipazione e coinvolgimento.e coinvolgimento.

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Un medium è caldo, e dunque meno partecipativo, se Un medium è caldo, e dunque meno partecipativo, se impegna un solo senso con messaggi ad alta impegna un solo senso con messaggi ad alta definizione. definizione.

In questo caso, infatti, la comunicazione fornisce una In questo caso, infatti, la comunicazione fornisce una grande quantità di dati estremamente dettagliati, che grande quantità di dati estremamente dettagliati, che non richiedono al fruitore nessuna operazione di non richiedono al fruitore nessuna operazione di integrazione del messaggio durante la percezione. Es. integrazione del messaggio durante la percezione. Es. la fotografia: medium esclusivamente visivo le cui la fotografia: medium esclusivamente visivo le cui immagini sono dotate di un elevato grado di dettaglio. immagini sono dotate di un elevato grado di dettaglio. Anche la radio e la scrittura sono considerati da Anche la radio e la scrittura sono considerati da McLuhan media caldi.McLuhan media caldi.

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Al contrario, i media freddi coinvolgono molteplici canali Al contrario, i media freddi coinvolgono molteplici canali sensoriali, inviando però un messaggio a "bassa sensoriali, inviando però un messaggio a "bassa definizione". definizione".

Essi di conseguenza chiedono di completare la loro Essi di conseguenza chiedono di completare la loro portata informativa con una partecipazione attiva. I portata informativa con una partecipazione attiva. I media freddi, insomma, coinvolgono il fruitore proprio media freddi, insomma, coinvolgono il fruitore proprio perché lo stimolano con maggiore efficienza sia dal perché lo stimolano con maggiore efficienza sia dal punto di vista sensoriale che da quello percettivo. punto di vista sensoriale che da quello percettivo.

«La TV è un medium freddo, partecipazionale ... La «La TV è un medium freddo, partecipazionale ... La radio, invece, è un medium caldo e funziona meglio radio, invece, è un medium caldo e funziona meglio se se ne accentua l'intensità. Non richiede a chi ne fa se se ne accentua l'intensità. Non richiede a chi ne fa uso lo stesso livello di partecipazione. Può servire uso lo stesso livello di partecipazione. Può servire come rumore di fondo... La TV non può essere uno come rumore di fondo... La TV non può essere uno sfondo, ci impegna, ci assorbe».sfondo, ci impegna, ci assorbe».

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Insomma, anche nel caso della Insomma, anche nel caso della distinzione tra caldo e freddo, distinzione tra caldo e freddo, McLuhan mette in evidenza come McLuhan mette in evidenza come l'effetto dei media non dipenda solo l'effetto dei media non dipenda solo dal contenuto, ma soprattutto dal dal contenuto, ma soprattutto dal tipo di relazione percettiva che uno tipo di relazione percettiva che uno strumento instaura con i processi strumento instaura con i processi percettivi e cognitivi del fruitore. percettivi e cognitivi del fruitore.

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Il secolo dei mediaIl secolo dei media

Il Novecento è stato il secolo dei mediaIl Novecento è stato il secolo dei media

Due momenti fondamentali:Due momenti fondamentali:

1.1. 1920: iniziano le prime trasmissioni radio.1920: iniziano le prime trasmissioni radio.

2.2. Anni ’30: primi esperimenti di trasmissione a Anni ’30: primi esperimenti di trasmissione a distanza di immagini in movimento mediante distanza di immagini in movimento mediante onde elettromagnetiche.onde elettromagnetiche.

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Caratteristiche comunicative dei mediaCaratteristiche comunicative dei media

Dal punto di vista della Dal punto di vista della direzione del direzione del rapporto comunicativorapporto comunicativo e della e della relazione relazione quantitativa tra mittente e destinatario/iquantitativa tra mittente e destinatario/i, , possiamo distinguere tre modelli possiamo distinguere tre modelli comunicativi: comunicativi:

1.1. media media verticali verticali o o unidirezionaliunidirezionali; ;

2.2. media media orizzontali orizzontali o o bidirezionalibidirezionali; ;

3.3. media media reticolari reticolari o o circolaricircolari..

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I Media verticali o unidirezionaliI Media verticali o unidirezionali

Il mittente è unico mentre i destinatari sono molti, e Il mittente è unico mentre i destinatari sono molti, e non esiste di norma la possibilità di inversione del non esiste di norma la possibilità di inversione del ruolo. ruolo.

Il processo comunicativo dunque avviene sempre nella Il processo comunicativo dunque avviene sempre nella medesima direzione: l'unico mittente produce il medesima direzione: l'unico mittente produce il messaggio, i molti destinatari non possono fare altro messaggio, i molti destinatari non possono fare altro che riceverlo e decodificarlo. che riceverlo e decodificarlo.

Questo tipo di rapporto comunicativo caratterizza Questo tipo di rapporto comunicativo caratterizza quella classe di apparati della comunicazione che quella classe di apparati della comunicazione che vengono definiti vengono definiti mass mediamass media: televisione, radio, : televisione, radio, stampa quotidiana e periodica, ma in parte anche il stampa quotidiana e periodica, ma in parte anche il cinema ed il libro.cinema ed il libro.

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I media orizzontali o bidirezionaliI media orizzontali o bidirezionali

Esiste una pluralità di mittenti e destinatari che Esiste una pluralità di mittenti e destinatari che possono scambiarsi i ruoli. possono scambiarsi i ruoli.

Ogni singolo processo comunicativo è bidirezionale, Ogni singolo processo comunicativo è bidirezionale, ed assume la forma del dialogo. ed assume la forma del dialogo.

In questo caso infatti entrambi i protagonisti In questo caso infatti entrambi i protagonisti dell'interazione comunicativa possono divenire dell'interazione comunicativa possono divenire mittenti e dunque possono produrre messaggi. mittenti e dunque possono produrre messaggi. Tipico esempio è il telefono, ma anche la Tipico esempio è il telefono, ma anche la comunicazione epistolare.comunicazione epistolare.

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I media reticolari o circolariI media reticolari o circolari

Sono una evoluzione di quelli orizzontali. Sono una evoluzione di quelli orizzontali.

Anche in questo caso esistono molti emittenti Anche in questo caso esistono molti emittenti e molti destinatari, che possono scambiarsi e molti destinatari, che possono scambiarsi di ruolo. Ma ciascun agente comunicativo è di ruolo. Ma ciascun agente comunicativo è in grado di comunicare con molti altri. in grado di comunicare con molti altri.

Nella comunicazione reticolare si realizza una Nella comunicazione reticolare si realizza una interazione collettiva. Esempio: Internet.interazione collettiva. Esempio: Internet.

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Le reti telematiche permettono qualcosa di Le reti telematiche permettono qualcosa di completamente nuovo rispetto ai modelli di completamente nuovo rispetto ai modelli di comunicazione orizzontale (da uno ad uno), e comunicazione orizzontale (da uno ad uno), e di comunicazione verticale (da uno a molti o di comunicazione verticale (da uno a molti o da pochi a molti).da pochi a molti).

Abbiamo a che fare con un modello Abbiamo a che fare con un modello comunicativo in cui ciascuno può realizzare il comunicativo in cui ciascuno può realizzare il suo programma, scrivere e stampare il suo suo programma, scrivere e stampare il suo giornale: una comunicazione non più giornale: una comunicazione non più orizzontale o verticale ma appunto reticolare, orizzontale o verticale ma appunto reticolare, da molti a moltida molti a molti..

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Informazione “on demand”Informazione “on demand”

TrasmissioneTrasmissione di un’informazione di un’informazione = è un evento = è un evento comunicativo di flusso, in cui lo scambio fra comunicativo di flusso, in cui lo scambio fra emittente e destinatario avviene in un tempo emittente e destinatario avviene in un tempo definito definito

PubblicazionePubblicazione di un'informazione di un'informazione = disponibilità = disponibilità per essere consultata quando il destinatario per essere consultata quando il destinatario preferisce, anche più volte. preferisce, anche più volte.

La distinzione può essere esemplificata dalla differenza La distinzione può essere esemplificata dalla differenza fra una trasmissione televisiva e una videocassetta: fra una trasmissione televisiva e una videocassetta: nel primo caso, il destinatario deve adattare i suoi nel primo caso, il destinatario deve adattare i suoi tempi a quelli dell'emittente; nel secondo, può tempi a quelli dell'emittente; nel secondo, può essere lui a scegliere i tempi per la visione e essere lui a scegliere i tempi per la visione e l'informazione che si adatta ai suoi bisogni.l'informazione che si adatta ai suoi bisogni.

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La pubblicazione ha però uno svantaggio rispetto La pubblicazione ha però uno svantaggio rispetto alla trasmissione: la necessità di uno specifico alla trasmissione: la necessità di uno specifico supporto fisico in grado di supporto fisico in grado di conservareconservare l'informazione per gli usi successivi e questo ha i l'informazione per gli usi successivi e questo ha i suoi costi, sia in termini economici che di suoi costi, sia in termini economici che di ingombro fisico.ingombro fisico.

L'idea di informazione 'on demand' nasce dal L'idea di informazione 'on demand' nasce dal tentativo di unire i vantaggi della trasmissione a tentativo di unire i vantaggi della trasmissione a quelli della pubblicazione. Anziché dipendere quelli della pubblicazione. Anziché dipendere dall'emittente, come nel caso di una trasmissione dall'emittente, come nel caso di una trasmissione tradizionale, la trasmissione di informazione 'on tradizionale, la trasmissione di informazione 'on demand' dipende dal destinatario, che decide con demand' dipende dal destinatario, che decide con piena libertà quale informazione ricevere e piena libertà quale informazione ricevere e quando riceverla. In questo modo viene meno la quando riceverla. In questo modo viene meno la necessità di conservarle su un supporto fisico: la necessità di conservarle su un supporto fisico: la conservazione può essere centralizzata, e nel conservazione può essere centralizzata, e nel momento della trasmissione viaggia solo momento della trasmissione viaggia solo l'informazione e non il suo supporto.l'informazione e non il suo supporto.

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La digitalizzazione di audio e video permette La digitalizzazione di audio e video permette di ricevere 'on demand' anche musica, film, di ricevere 'on demand' anche musica, film, documentari e così via. documentari e così via.

Se il prezzo di questo 'trasferimento di bit' è Se il prezzo di questo 'trasferimento di bit' è abbastanza contenuto, sarà più abbastanza contenuto, sarà più conveniente, anziché accumulare scaffali di conveniente, anziché accumulare scaffali di libri, CD, videocassette, collegarsi a un libri, CD, videocassette, collegarsi a un deposito centralizzato e 'scaricare' di volta deposito centralizzato e 'scaricare' di volta in volta la singola unità informativa che si in volta la singola unità informativa che si vuole consultare. vuole consultare.

Il mercato informativo riguarderà così sempre Il mercato informativo riguarderà così sempre più spesso lo scambio di bit. più spesso lo scambio di bit.

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Il concetto di Il concetto di nuovi medianuovi media è condannato a un è condannato a un cambiamento continuo di significato: solo vent'anni fa cambiamento continuo di significato: solo vent'anni fa il nuovo medium per eccellenza era la televisione, ora il nuovo medium per eccellenza era la televisione, ora la novità è costituita dai media digitali. la novità è costituita dai media digitali.

I media digitali non sembrano solo volersi affiancare alla I media digitali non sembrano solo volersi affiancare alla schiera dei media tradizionali. schiera dei media tradizionali.

Al contrario, Al contrario, i media digitalii media digitali - con un processo - con un processo vagamente simile a quello che usano i baccelli vagamente simile a quello che usano i baccelli extraterrestri del film extraterrestri del film L'invasione degli ultracorpi L'invasione degli ultracorpi assumendo, con perfetta tecnica mimetica, le assumendo, con perfetta tecnica mimetica, le sembianze umane sembianze umane - - sembrano volersi sembrano volersi sostituiresostituire ai ai media tradizionalimedia tradizionali, assorbendoli e confondendone , assorbendoli e confondendone individualità e caratteristiche. individualità e caratteristiche.

Se è questo il processo in corso, il nuovo millennio Se è questo il processo in corso, il nuovo millennio potrebbe aprirsi all'insegna non della moltiplicazione potrebbe aprirsi all'insegna non della moltiplicazione dei media ma della loro drastica riduzione.dei media ma della loro drastica riduzione.

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Le cose stanno davvero così? Per capirlo, iniziamo a interrogarci Le cose stanno davvero così? Per capirlo, iniziamo a interrogarci sul significato del termine 'multimedialità'. sul significato del termine 'multimedialità'.

Apparentemente, 'multimedialità' sembra un termine Apparentemente, 'multimedialità' sembra un termine autoesplicativo: una comunicazione sarà multi-mediale quando autoesplicativo: una comunicazione sarà multi-mediale quando coinvolge molti (e diversi) media.coinvolge molti (e diversi) media.

Eppure, a ben guardare, le cose non sono così semplici. Eppure, a ben guardare, le cose non sono così semplici.

Quando si pensa a un prodotto multimediale, il primo a venire in Quando si pensa a un prodotto multimediale, il primo a venire in mente è probabilmente un CD-ROM. mente è probabilmente un CD-ROM.

Perché un CD-ROM dovrebbe essere considerato multi-mediale? Perché un CD-ROM dovrebbe essere considerato multi-mediale? Dal punto di vista fisico, il medium è uno solo, il dischetto Dal punto di vista fisico, il medium è uno solo, il dischetto traslucido. E questo dischetto contiene un unico tipo di traslucido. E questo dischetto contiene un unico tipo di 'scrittura', le lunghe catene di 0 e 1 che corrispondono a 'scrittura', le lunghe catene di 0 e 1 che corrispondono a informazione digitalizzata. informazione digitalizzata.

E' allora un errore, considerare multimediale un CD-ROM? In un E' allora un errore, considerare multimediale un CD-ROM? In un certo senso, possiamo rispondere senz'altro di sì: si tratta certo senso, possiamo rispondere senz'altro di sì: si tratta indubbiamente di un medium nuovo, ma si tratta appunto di un indubbiamente di un medium nuovo, ma si tratta appunto di un medium, non di molti-media.medium, non di molti-media.

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Estendendo il discorso, è il concetto stesso di software multimediale a sembrare intrinsecamente contraddittorio.

Sappiamo che qualunque software, qualunque programma, è costituito unicamente da 0 e 1, da bit, e che questa informazione digitalizzata trova ospitalità su un supporto che può essere di volta in volta diverso (un floppy, un disco rigido, un CD-ROM, un DVD) ma che è comunque in ogni situazione data un supporto, un medium.

Si può obiettare che nel parlare di multimedialità ci si riferisce piuttosto all'intreccio fra diversi codici espressivi (scritto, sonoro, immagini, video), utilizzati in maniera integrata per realizzare un unico 'oggetto comunicativo'

In questo caso l'accento è evidentemente posto non sul supporto fisico o sul linguaggio di codifica utilizzato - non è insomma posto sul medium fisico - ma sul tipo di informazione che viene convogliata.

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Eppure, anche adottando questa definizione, non tutto torna: per esempio si corre il rischio di dover definire 'multimediale' anche una rivista illustrata, che unisce e integra testo e immagini, o addirittura un manoscritto medievale, spesso caratterizzato di splendide miniature

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Due diverse definizioni di multimedialitàDue diverse definizioni di multimedialità

1.1. CCentrifugaentrifuga, che - più vicina all'etimologia del termine - , che - più vicina all'etimologia del termine - considera multimediale un progetto comunicativo che considera multimediale un progetto comunicativo che coinvolga e integri media diversi (un corso d'inglese coinvolga e integri media diversi (un corso d'inglese composto da videocassette o audiocassette e dispense; un composto da videocassette o audiocassette e dispense; un CD-ROM; un sito Internet). CD-ROM; un sito Internet).

2.2. CentripetaCentripeta, o multicodicalità, che non ha nulla a che fare , o multicodicalità, che non ha nulla a che fare con la moltiplicazione di media fisici, ma si basa piuttosto con la moltiplicazione di media fisici, ma si basa piuttosto sull'integrazione di codici comunicativi ed espressivi diversi. sull'integrazione di codici comunicativi ed espressivi diversi.

Il termine 'multimediale' sembra in questo caso usato con la Il termine 'multimediale' sembra in questo caso usato con la funzione di rimando a un passato in cui tipi di informazione funzione di rimando a un passato in cui tipi di informazione (testo, suono, video) richiedevano diversi supporti, diversi (testo, suono, video) richiedevano diversi supporti, diversi media: con l'avvento del digitale, tuttavia, questa necessità media: con l'avvento del digitale, tuttavia, questa necessità è venuta meno, e l'integrazione dei codici può avvenire su è venuta meno, e l'integrazione dei codici può avvenire su un unico medium. un unico medium.

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L’interattivitàL’interattività

Cosa intendiamo dire, quando qualifichiamo un programma, uno Cosa intendiamo dire, quando qualifichiamo un programma, uno strumento informatico, un sito Internet come 'interattivo'? strumento informatico, un sito Internet come 'interattivo'?

La nostra esperienza nasce dall'interazione con la realtà; da La nostra esperienza nasce dall'interazione con la realtà; da questo punto di vista, qualunque oggetto e qualunque questo punto di vista, qualunque oggetto e qualunque fenomeno è per noi 'interattivo' fenomeno è per noi 'interattivo'

Quando parliamo di interattività in campo informatico intendiamo Quando parliamo di interattività in campo informatico intendiamo riferirci a qualcosa di diverso. Ma a cosa, esattamente? riferirci a qualcosa di diverso. Ma a cosa, esattamente?

Proviamo a rileggere la definizione proposta:Proviamo a rileggere la definizione proposta:

Un oggetto informativo (ad esempio un programma) si dice Un oggetto informativo (ad esempio un programma) si dice interattivointerattivo se può partecipare a un processo di se può partecipare a un processo di comunicazione modificando in maniera esplicita l'informazione comunicazione modificando in maniera esplicita l'informazione emessa, in corrispondenza delle scelte degli altri partecipanti emessa, in corrispondenza delle scelte degli altri partecipanti a tale processo.a tale processo.

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Nel concetto di interattività c’è l'idea di un utente Nel concetto di interattività c’è l'idea di un utente che, anziché ricevere informazione in maniera che, anziché ricevere informazione in maniera relativamente passiva, è in grado di compiere relativamente passiva, è in grado di compiere scelte che influenzano tipologia e contenuto scelte che influenzano tipologia e contenuto dell'informazione da lui ricevuta.dell'informazione da lui ricevuta.

L'utente dispone insomma di un canale di feedback, L'utente dispone insomma di un canale di feedback, di reazione, e questo canale viene utilizzato per di reazione, e questo canale viene utilizzato per indurre il sistema ad 'adattare' l'informazione indurre il sistema ad 'adattare' l'informazione emessa alle necessità e alle richieste del emessa alle necessità e alle richieste del destinatario.destinatario.

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La maggior parte dei programmi informatici, la maggior parte La maggior parte dei programmi informatici, la maggior parte del software, è di necessità interattiva. del software, è di necessità interattiva.

Se usiamo un programma di videoscrittura, ad esempio, Se usiamo un programma di videoscrittura, ad esempio, vogliamo poter scegliere il tipo di carattere usato per vogliamo poter scegliere il tipo di carattere usato per scrivere, e vogliamo poter inserire grassetti, corsivi e scrivere, e vogliamo poter inserire grassetti, corsivi e sottolineature; se stiamo giocando con un videogioco, sottolineature; se stiamo giocando con un videogioco, vogliamo ad esempio la schermata con la posizione e le vogliamo ad esempio la schermata con la posizione e le condizioni fisiche del nostro personaggio in base alle scelte condizioni fisiche del nostro personaggio in base alle scelte che facciamo muovendo il joystick, e così via. che facciamo muovendo il joystick, e così via.

Si noti, di passaggio, che il concetto di interattività ha molto a Si noti, di passaggio, che il concetto di interattività ha molto a che fare con il concetto di che fare con il concetto di interfacciainterfaccia. Perché l'utente possa . Perché l'utente possa interagire, ad esempio, con un programma, occorre che il interagire, ad esempio, con un programma, occorre che il programma disponga di una interfaccia che permetta programma disponga di una interfaccia che permetta all'utente stesso di 'comunicare' le proprie scelte e le all'utente stesso di 'comunicare' le proprie scelte e le proprie preferenze.proprie preferenze.

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L’ipertesto

E’ una tipologia di interattività.E’ una tipologia di interattività.

Definizione generale: un ipertesto consiste di una Definizione generale: un ipertesto consiste di una serie di blocchi testuali (chiamati spesso serie di blocchi testuali (chiamati spesso lessielessie) e ) e di una serie di collegamenti e rimandi (di una serie di collegamenti e rimandi (linklink) ) istituiti fra tali blocchi, fra porzioni di tali blocchi, istituiti fra tali blocchi, fra porzioni di tali blocchi, o all'interno di un singolo blocco.o all'interno di un singolo blocco.

Quando almeno alcuni dei nodi corrispondono, Quando almeno alcuni dei nodi corrispondono, anziché a blocchi di testo scritto, a informazioni di anziché a blocchi di testo scritto, a informazioni di altra natura (immagini, suoni, filmati...), anziché altra natura (immagini, suoni, filmati...), anziché di ipertesto si parla in genere di di ipertesto si parla in genere di ipermediaipermedia. .

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Perché si parla di rivoluzione digitale?Perché si parla di rivoluzione digitale?

L'elemento realmente innovativo, non risiede né L'elemento realmente innovativo, non risiede né nell'idea di utilizzare in maniera integrata codici nell'idea di utilizzare in maniera integrata codici diversi (multimedialità centripeta o multicodicalità), diversi (multimedialità centripeta o multicodicalità), né nell'idea di sviluppare un progetto comunicativo né nell'idea di sviluppare un progetto comunicativo attraverso media diversi (multimedialità centrifuga). attraverso media diversi (multimedialità centrifuga). Anche l'idea di strumenti interattivi di gestione Anche l'idea di strumenti interattivi di gestione dell'informazione non è nuova, né lo è l'idea di dell'informazione non è nuova, né lo è l'idea di ipertesto. ipertesto.

La vera rivoluzione risiede nella La vera rivoluzione risiede nella convergenza al convergenza al digitaledigitale, e nel vero e proprio 'salto di livello' che la , e nel vero e proprio 'salto di livello' che la convergenza al digitale permette di compiere in tutti convergenza al digitale permette di compiere in tutti i settori appena ricordati: multimedialità, interattività, i settori appena ricordati: multimedialità, interattività, ipertestualità. ipertestualità.

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Protagonista di questa evoluzione è naturalmente il Protagonista di questa evoluzione è naturalmente il computer, ma per capirne la vera portata non computer, ma per capirne la vera portata non bisogna pensare al computer come strumento bisogna pensare al computer come strumento singolo e isolato: bisogna, piuttosto, pensare al singolo e isolato: bisogna, piuttosto, pensare al computer in rete, e al ruolo fondamentale delle reti computer in rete, e al ruolo fondamentale delle reti telematiche, vere e proprie autostrade telematiche, vere e proprie autostrade dell'informazione. dell'informazione.

Grazie all'evoluzione dell'informatica e della Grazie all'evoluzione dell'informatica e della telematica i bit, gli 0 e 1 dell'informazione telematica i bit, gli 0 e 1 dell'informazione digitalizzata, sono estremamente facili da digitalizzata, sono estremamente facili da trasmettere. Perché, allora, dotarsi di strumenti trasmettere. Perché, allora, dotarsi di strumenti diversi, con tecnologie diverse, per trasmettere e diversi, con tecnologie diverse, per trasmettere e ricevere, poniamo, onde radio, segnali televisivi, ricevere, poniamo, onde radio, segnali televisivi, comunicazioni telefoniche? comunicazioni telefoniche?

E' più semplice, più efficiente e più economico E' più semplice, più efficiente e più economico trasmettere sempre, in tutti questi casi, trasmettere sempre, in tutti questi casi, l'informazione direttamente in formato digitale. l'informazione direttamente in formato digitale.

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In una prima fase, quella che stiamo attraversando, la convergenza al In una prima fase, quella che stiamo attraversando, la convergenza al digitale dovrà accettare alcuni compromessi con le nostre abitudini digitale dovrà accettare alcuni compromessi con le nostre abitudini comunicative, con gli strumenti esistenti, insomma con il volto comunicative, con gli strumenti esistenti, insomma con il volto tradizionale dei media. tradizionale dei media.

Il televisore, ad esempio, resta apparentemente lo stesso, ma Il televisore, ad esempio, resta apparentemente lo stesso, ma l'informazione che gli arriva non è più solo analogica, ma anche l'informazione che gli arriva non è più solo analogica, ma anche digitale. digitale.

In un futuro un po' più lontano, è probabile che la distinzione tra In un futuro un po' più lontano, è probabile che la distinzione tra schermo del televisore e schermo del computer tenderà a schermo del televisore e schermo del computer tenderà a scomparire del tutto. scomparire del tutto.

Analogamente, all'inizio l'apparecchio telefonico resterà quello che Analogamente, all'inizio l'apparecchio telefonico resterà quello che conosciamo, ma sempre più spesso la comunicazione telefonica conosciamo, ma sempre più spesso la comunicazione telefonica avverrà in formato digitale, sfruttando le reti di trasmissione dati.avverrà in formato digitale, sfruttando le reti di trasmissione dati.

Questo processo non porterà certo alla sostituzione di tutti i media col Questo processo non porterà certo alla sostituzione di tutti i media col computer, soprattutto se intendiamo per computer l'oggetto fisico computer, soprattutto se intendiamo per computer l'oggetto fisico che ci è ormai familiare. Ma, indubbiamente, molti se non tutti i che ci è ormai familiare. Ma, indubbiamente, molti se non tutti i media che conosciamo acquisteranno un'anima digitale, e nel farlo media che conosciamo acquisteranno un'anima digitale, e nel farlo verranno meno molte fra le rigide distinzioni tecnologiche, verranno meno molte fra le rigide distinzioni tecnologiche, funzionali e di mercato alle quali eravamo abituati.funzionali e di mercato alle quali eravamo abituati.