Comune di Agrigento Seduta del Consiglio Comunale del 22 ... · Pertanto io, siccome è già la...
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Comune di Agrigento
Seduta del Consiglio Comunale del 22 Febbraio 2011
PRESIDENTE ALFANO – Invito i Consiglieri a prendere posto e invito anche il
Segretario a chiamare l’appello.
Il Segretario Generale procede all’appello nominale dei Consiglieri.
PRESIDENTE ALFANO - 20 presenti, 10 assenti, la seduta è valida. Nomino
come scrutatori Cirino, Galvano Angela, Vella. Se siete d’accordo state seduti, chi
vuole fare qualche obiezione si alzi. 20 presenti, tutti seduti. Il Consiglio approva.
Do qualche comunicazioni: una di ordine prettamente tradizionale, che è quella che
giorno 25 di questo mese, come si sa ogni anno è sempre così, è la festa di San
Gerlando, c’è una serie di manifestazioni, ci sarà un pontificale, cioè una messa alle
ore 17:30, una solenne concelebrazione. Io parteciperò, se voi volete partecipare siete
stati avvisati. Desidererei comunicare un’ulteriore nota che mi è arrivata anche da
parte di un dirigente a proposito dei problemi sorti circa la gestione della Farmacia
comunale. Se vi ricordate ne abbiamo discusso, ci sono stati degli emendamenti, è
stato tutto quanto rinviato. Io ho scritto al dirigente per avere notizie dei pareri sugli
emendamenti, una prima volta, una seconda volta. Mi è arrivata ieri mattina una nota
che, vista la natura specialistica esattoriale, questo ufficio non dispone di idonei
mezzi di valutazione per esprimere parere nel merito degli emendamenti trasmessi.
Pertanto io, siccome è già la seconda volta che un dirigente scrive in siffatta maniera,
ho creduto opportuno, oltre a parlarne in conferenza dei capigruppo, e domani
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approfondiremo questo discorso, fare una comunicazione ufficiale al Sindaco per
l’andazzo di questa situazione. (intervento fuori microfono) Se domani in conferenza
dei capigruppo il tuo capogruppo solleva il problema, lo solleciteremo. Io soltanto qui
ho dato la comunicazione non per aprire una discussione, ma la comunicazione che io
stamattina, avendo ricevuto queste note prima dal dirigente dell’urbanistica, ora dal
dirigente, dottore Bertolino, delle comunicazioni di siffatta maniera, ho creduto
opportuno informare voi e informare anche l’Amministrazione comunale nella veste
del Sindaco con nota scritta. La parola al collega De Francisci che chiede il prelievo.
CONSIGLIERE DE FRANCISCI – Grazie Presidente, signori della Giunta,
colleghi Consiglieri. Io chiedo il prelievo del punto 4, quello relativo all’ordine del
giorno sulla Sagra del Mandorlo in Fiore. Grazie.
PRESIDENTE ALFANO – Pongo in votazione la richiesta di prelievo per alzata e
seduta. Ci sono obiezioni a discutere di questo problema? Mettiamolo ai voti. Siamo
21. Gli scrutatori sono presenti. Chi è d’accordo al prelievo rimane seduto, chi è
contrario si alzi. Contrari sono Vaiana, Micciché, Saeva, Burgio. 22 presenti, 4
contrari, 18 favorevoli, la proposta è accolta.
Invito il collega De Francisci a relazionare.
CONSIGLIERE DE FRANCISCI – Grazie Presidente, signori della Giunta,
colleghi Consiglieri. Per ricapitolare, come eravamo rimasti, ci eravamo lasciati sul
punto che era stata presentata una mozione che tendeva alla collaborazione con
l’Amministrazione attiva circa la Sagra del Mandorlo in Fiore. Sostanzialmente si
evidenziavano tutta una serie di criticità della vecchia gestione della Sagra del
Mandorlo in Fiore e si poneva in essere una mozione affinché si potessero migliorare
le edizioni successive di un evento ritenuto di fondamentale importanza per la
tradizione e per l’interesse che ha nella città di Agrigento, quindi per gli eventi futuri.
Una mozione che ricordo era stata sottoscritta oltre che da me da 14 consiglieri, da
ampia maggioranza e ampia condivisione di natura politica della mozione, poi
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sostanzialmente di fatto siamo andati alle porte della nuova edizione della Sagra del
Mandorlo in Fiore. Alla luce degli eventi che sono accaduti in materia di Sagra del
Mandorlo in Fiore, io ritiro, ringraziando i colleghi che mi hanno sottoscritto e hanno
condiviso il mio pensiero sulla Sagra del Mandorlo in Fiore, ma ritiro
provocatoriamente la mozione presentata perché sostanzialmente è stato commesso,
secondo il mio punto di vista, nella gestione dell’organizzazione della 66^ edizione
della Sagra del Mandorlo in Fiore, è stato commesso un atto che è illegittimo da un
punto di vista amministrativo ma ancora di più dal punto di vista dell’opportunità
politica lo definirei immorale. Di fatto una somma di natura pubblica di 350.300
euro, un contributo che viene da 180.000 euro dello sbigliettamento del Parco della
Valle dei Templi più 155.000 euro di contributo del dipartimento regionale del
Turismo, sono stati affidati direttamente senza procedura comparativa, facendo una
forzatura normativa evidente, dando una giustificazione di evento imprevedibile.
Vorrei leggere, Presidente, brevemente nella motivazione della delibera…
PRESIDENTE ALFANO – Mi sembra che stia affrontando un argomento, lo
stesso, però che si riferisce a questo anno. Nella proposta dell’anno scorso lei dice
che la ritira e vuole affrontare il problema della Festa del Mandorlo in Fiore di
quest’anno? Non mi pare che non sia questo l’argomento all’ordine del giorno.
CONSIGLIERE DE FRANCISCI – Presidente, mi permetta di concludere.
PRESIDENTE ALFANO – Lei può concludere, però in questa maniera, capirete
bene, consiglieri, che al momento in cui il proponente ritira la proposta all’ordine del
giorno, non è più suscettibile di discussione, cioè si inserisce un altro argomento
attinente a quest’anno che non è all’ordine del giorno. Quindi desidererei che lei
faccia un po’ di chiarezza.
CONSIGLIERE DE FRANCISCI – Presidente, siccome fa parte della motivazione
per la quale io sto ritirando la mozione, se lei mi fa finire, io la ringrazio per la sua
precisione e nel suo ricordarmi il Regolamento, le dico, siccome sto motivando il
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perché ritiro la mozione presentata, che era una mozione di carattere generale, perché
vero è che il punto riguardava la vecchia gestione dell’anno scorso della Sagra del
Mandorlo in Fiore, però se noi prendiamo i verbali, eravamo rimasti nel deliberare un
atto che potesse servire anche per le edizioni successive, quindi a dare a mo’ di
collaborazione all’Amministrazione attiva. Alla luce di un atto così immorale e
indegno nell’affidamento diretto, senza procedura comparativa e senza procedura e
senza comparazione di altri progetti, dove vi è evidentemente un favorire senza un
avviso pubblico, senza informare gli operatori commerciali che lavorano in materia di
spettacolo, senza attingere ad elenchi che io riconosco che la normativa vigente
riconosce che sono quelli contenuti nella Camera di Commercio di Agrigento
riservati agli operatori dello spettacolo, è stato affidato per un importo di 350.300
euro. Per questi motivi, Presidente, io ritiro l’atto, ringrazio i consiglieri che mi
hanno sottoscritto l’atto in considerazione dell’importanza reale dell’evento Sagra del
Mandorlo in Fiore, in virtù di un’organizzazione che sia trasparente e che sia solo
esclusivamente nell’interesse della collettività tutta, non intendo sostanzialmente più
operarmi in una collaborazione questo una amministrazione attiva che compie atti che
io definirei scellerati. Grazie.
(intervento fuori microfono)
PRESIDENTE ALFANO – Io poco fa avevo interrotto il collega De Francisci
proprio su questo fatto, perché ha inserito degli ulteriori elementi all’ordine del
giorno che diversificano da quello che c’era scritto. Ora logicamente io a questo
punto anche l’Amministrazione vuole parlare per le cose proferite da De Francisci.
Non vorrei aprire una discussione su tale proposito, sulla rinuncia o meno, perché lui
rinuncia. Se l’Amministrazione mi chiede perché vuole replicare… un chiarimento
soltanto.
(intervento fuori microfono)
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CONSIGLIERE MICCICHÉ – Presidente, io non voglio fare un intervento nel
merito perché non ho neppure letto le carte e poi ho visto i risultati della Sagra del
Mandorlo in Fiore. Io invece sono turbato dagli aggettivi utilizzati dal Consigliere
De Francisci che offendono molto e profondamente questa Amministrazione attiva,
parla di scelte scellerate, immorali addirittura. Questo mi preoccupa notevolmente. Io
non so se il Consigliere De Francisci pondera nelle sue azioni e soppesa le parole che
utilizza. Lo sappiamo, è tutto trascritto. Dal quadro che lei ha emanato poc’anzi nel
suo intervento, ne esco particolarmente e profondamente colpito, perché se lei è così
giuridicamente convinto che questo atto ha delle illegalità così profonde da rasentare
l’immoralità, io al posto suo, Consigliere, prenderei gli atti e adirei le vie legali, così
come è giusto, anche perché sono profondamente convinto che di cose immorali se ne
sono fatte e ce n’è ancora tantissime che verranno alla luce, se di immoralità
vogliamo parlare. Quindi, Presidente, io attendo che l’Amministrazione attiva, nella
persona del Vice Sindaco, voglia quantomeno fugare questa inquietudine personale
che mi ha sollevato il Consigliere De Francisci con l’uso di queste parole così pesanti
e offensive verso l’Amministrazione, a mio modo di vedere. Voglio augurarmi che il
Vice Sindaco Muglia sia chiaro e soprattutto che voglia parlare con un linguaggio
della verità così esplicito da farmi dormire questa notte tranquillo e sereno, perché
non penso che potrò chiudere occhio, sapendo che questo Comune è cotanto
immorale da rubare in maniera così palese il denaro pubblico.
PRESIDENTE ALFANO – Grazie, collega Micciché. Il Vice Sindaco se vuole
intervenire…
VICE SINDACO MUGLIA – La mia vuole essere soltanto una riflessione che in
parte il Consigliere Micciché ha toccato i punti che volevo un attimino toccare io.
Condivido con il Consigliere Micciché la mia totale sorpresa di fronte a termini
assolutamente irriguardosi nei confronti di un’Amministrazione che di tutto può
essere accusata tranne che di atti immorali in questi quattro anni, ma nessuno mai si è
permesso, lo diciamo anche con orgoglio, se mi consentite, né in questa sala, neanche
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i nostri avversari politici, né fuori mi pare, né i giornali anche più cattivi di dire che
atti immorali sono stati compiuti. Si può accusare l’Amministrazione di un ritardo, ed
è giusto, fa parte della dialettica politica; si può accusare l’Amministrazione
dell’opportunità o non opportunità di una scelta, questo appartiene al linguaggio della
politica, ma appartiene anche alla dialettica politica e al rapporto tra opposizione e
maggioranza, ammesso che queste esistano, ma non… penso che siano neanche
esistite in questa sala, in questa aula, e abbiamo sempre dato atto del grande senso di
responsabilità di tutti i consiglieri, nessuno escluso, che globalmente hanno,
nell’interesse della città, appoggiato tutti gli atti dell’Amministrazione, quasi sempre,
e ogni tanto fatto qualche critica quando questa era corretto farla perché qualche
consigliere aveva idee diverse rispetto all’azione dell’Amministrazione. Parliamo 30
secondi di Sagra. Premetto che non sono convinto sul piano dell’opportunità, ma è
una opinione assolutamente personale, l’ho detto anche in altre sedi, l’ho detto pure
l’anno scorso, Consigliere De Francisci, che questa Sagra fatta così sia una Sagra che
abbia delle ricadute fortissime su questo territorio. Sono convinto anche che una
riflessione bisogna farla sulle opportunità o meno di fare questa Sagra e su questo
possiamo anche organizzare una tavola rotonda, aperta, sulla quale si discuta se è
bene farla così. Per me è un patrimonio che non bisogna perdere, così lo sprechiamo
proprio perché alla fine non è altro sempre e comunque che uno strascico di polemica
su qualsiasi cosa si faccia. Dunque ritengo che da questo punto di vista una grande
riflessione dovremmo fare e da questo punto di vista mi trovo d’accordo con lei,
Consigliere De Francisci. Su tutto il resto, mi deve scusare, no, lo sa, noi spesso ci
siamo trovati d’accordo anche su tante cose. Ritengo che per la prima volta,
Segretario Generale mi corregga se sbaglio, non è stato speso manco un euro dal
bilancio di questo Comune. Non è stato speso neanche un euro perché i soldi del
Parco archeologico, se non lo sapete, sono denari che o vengono spesi su due fronti:
uno obbligatorio per la incentivazione del turismo, per la promozione del territorio,
per le manifestazioni culturali, le posso dire tante cose che abbiamo organizzato con
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questo 30 per cento, una quota parte necessaria prevista dalla legge; un’altra parte va
spesa sempre nell’interesse del territorio sul piano turistico per opere infrastrutturali,
dico per esempio i marciapiedi, i posteggi, adesso faremo le aree attrezzate con i
fondi del 2010 all’interno della Valle dei Templi, il sottopasso e quant’altro.
Probabilmente ristruttureremo con i soldi 2011 l’ex casa rurale che c’è di fronte
all’entrata del tempio e quant’altro. Se questi soldi non dovessero essere spesi per un
motivo o per un altro, in passato credetemi che è successo, perché mancava la
progettazione o se una quota parte di questi soldi non vengono spesi, ritornano alla
Regione assolutamente che li andrà a spendere regolarmente nei siti di Siracusa, di
Taormina o di altre parti della Sicilia. Non dico mal spesi, ma sicuramente non
utilizzati per il territorio di Agrigento, per la Valle dei Templi e per quella zona che
attrae quel turismo che lascia qua il 30% perché vengono reinvestiti all’interno di
questo territorio per legge. Penso che sia questo il tema. Un’altra quota parte è quella
del bilancio regionale, che come sa lei appartiene a 4 manifestazioni diverse e che nel
caso in cui... è bene chiarirle queste cose, Presidente, se lei mi consente. Accorcio…
PRESIDENTE ALFANO – Deve accorciare anche perché penso che la sua risposta
deve essere piuttosto sintetica, non c’è discussione su questo argomento, altrimenti si
innesca il meccanismo della discussione su un argomento che non c’è.
VICE SINDACO MUGLIA – Io ho fatto una piccola premessa che poteva essere di
altra natura, io per adesso sto dando solo informazioni e mi limiterò anzi a dare solo
informazioni. Mi scusi, Presidente. Gli altri soldi, quelli della Regione siciliana fanno
parte di un capitolo, anche questo sul quale si finanziano 4 manifestazioni. Se questi
soldi non li avessimo sfruttati noi per la Sagra, probabilmente sarebbero andati ad
Acireale, spesi bene, non dico no, ma sarebbero comunque stati sottratti a questo
territorio. Da questo punto di vista penso che in senso assoluto questa è la prima volta
in cui non vengono utilizzati soldi dal bilancio comunale. Non fare o fare la Sagra del
Mandorlo in Fiore, visto e considerato che questi due finanziamenti, quello del Parco
qualche giorno prima perfezionato, ma quello della Regione arrivato giorno 1 di
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febbraio, a 3 giorni dalla manifestazione, hanno fatto ricredere l’Amministrazione,
che vi garantisco, caro Consigliere De Francisci, stava perdendo l’opportunità di
regalare la Sagra a questa città, stava perdendo comunque questa opportunità di
utilizzare anche i soldi del bilancio regionale. Arrivata la comunicazione, che prima
arriva la comunicazione informale, poi quella scritta, in quel momento lì eravamo di
fronte alla scelta se andare avanti oppure perdere questi soldi, far perdere alla città,
all’incremento turistico, alla promozione e quant’altro questi soldi. Questa è stata una
riflessione che ha fatto decidere l’Amministrazione attiva quale immoralità? Che ha
fatto decidere all’Amministrazione attiva di andare avanti. (intervento fuori
microfono) Il Presidente mi impedisce di fare polemica, posso dare soltanto una
nozione, che i pochi giorni di tempo che c’erano a disposizione ci hanno fatto optare,
per utilizzare una norma di legge, con un tavolo già predisposto, per fortuna, perché
c’era stata una previgenza, perché organizzare la Sagra significa invitare i gruppi. I
gruppi si invitano due mesi – tre mesi prima. C’era stato un tavolo organizzato per
mettere in condizione l’Amministrazione di sapere se c’erano i gruppi disponibili.
C’era stato un tavolo che all’unanimità, tra l’altro riunito con una pubblicità estrema
sui giornali, a meno che non diventiamo eccessivamente formalisti. Ebbene, ormai la
norma comunitaria lei mi insegna che vanno fuori da qualsiasi formalismo giuridico,
quello che conta è la sostanza… a quel punto lì erano tutti compresi assolutamente in
un tavolo che presenta un progetto, un solo progetto senza progetti alternativi.
Dunque un solo progetto, senza progetti alternativi ha fatto optare l’Amministrazione
che comprendeva…
PRESIDENTE ALFANO – Signor Vice Sindaco, sarà motivo di discussione
ulteriore o di interrogazione da parte dei consiglieri. Grazie.
VICE SINDACO MUGLIA – Io la ringrazio, signor Presidente, però penso che ho
dato soltanto dei chiarimenti, non ho fatto interferenze di altra natura.
PRESIDENTE ALFANO – Grazie.
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(intervento fuori microfono)
CONSIGLIERE ARNONE – Presidente, questo argomento era inserito all’ordine
del giorno.
PRESIDENTE ALFANO – L’argomento è stato ritirato… all’ordine del giorno. Il
collega De Francisci ha detto, se ben riferisco, che lui ritira l’argomento all’ordine del
giorno a causa dell’andazzo di come sono andate le cose quest’anno per la Festa del
Mandorlo in Fiore. A tale proposito il Vice Sindaco, dinanzi agli aggettivi utilizzati
da De Francisci, ha risposto dicendo complessivamente il metodo della spesa,
soffermandosi sul metodo della spesa. Su questo mi pare che sto riferendo in maniera
piuttosto chiara. Non c’è alcuna discussione perché l’argomento all’ordine del giorno
ormai non c’è più perché è stato ritirato.
CONSIGLIERE ARNONE – Mi consenta, Presidente, io contesto proceduralmente
questa interpretazione che viene data dell’ordine dei lavori, perché noi non possiamo
consentire che vi è un argomento all’ordine del giorno, questo argomento viene
surrettiziamente utilizzato per essere ritirato e quindi consentire sull’argomento
l’intervento soltanto del proponente e la risposta dell’Amministrazione e gli altri non
ne possono parlare. Il ritiro dell’argomento viene a privare il Consiglio della
possibilità di discuterlo in esito alla discussione che si apre sul ritiro medesimo,
perché se no io metto un argomento all’ordine del giorno, poi vengo a intervenire
dicendo quello che penso e annunciandone il ritiro, e non consento agli altri di
parlarne? (intervento fuori microfono) Non è aperto con questa interpretazione che
viene data. Per quanto mi riguarda in un Consiglio comunale il favore… il punto è
un altro, io credo che le norme del regolamento del Consiglio vanno interpretate in
direzione che abbia un senso e la direzione che ha un senso non è quella di strozzare
la discussione all’interno del Consiglio comunale ma di consentirne l’articolazione.
L’argomento viene messo all’ordine del giorno per consentire a ogni consigliere di
prepararsi su quell’ordine del giorno. Nel momento in cui un argomento è all’ordine
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del giorno, non si può impedire in questo modo che l’argomento sia oggetto di
discussione. È ovvio che per chi ama questa città in questo momento discutere
dell’organizzazione della Sagra, commentare cosa è andato bene, cosa non è andato
bene, cosa occorre fare è rilevante. Ora noi che principio vogliamo fare passare che il
consigliere è dominus dell’argomento che ha fatto inserire e lo può togliere
impedendo il dibattito? Secondo me è erroneo, perché l’argomento, nel momento in
cui è all’ordine del giorno, appartiene all’intero Consiglio comunale. Se poi nessuno
manifesta interesse al suo mantenimento, allora uno può dire: non c’è più interesse
alla discussione, chi l’ha presentato lo sta ritirando, gli altri non hanno interesse,
transeat, ma mettiamolo al contrario. Io metto un argomento all’ordine del giorno,
intervengo, dico quello che ho da dire, finisco e dico ora ritiro l’argomento,
impedisco agli altri di discuterne?
PRESIDENTE ALFANO – Una cosa, collega, leggo: Ordine del giorno, analisi e
ricadute nel territorio dell’evento Sagra del Mandorlo in Fiore. Questo si riferisce alla
Sagra del Mandorlo in Fiore di Agrigento dell’anno 2010, rendicontazione, costi e
benefici delle somme erogate dall’ente Comune, quali ritorni per la nostra città, a
firma del Consigliere De Francisci. Il Consigliere De Francisci su questo argomento
dice lui ritira l’argomento all’ordine del giorno. Non c’è più il Consigliere proponente
su questa vicenda. Ora se aprire una discussione, a mio giudizio, sulle spese della
festa del Mandorlo in Fiore di quest’anno mi sembra che non sia inserito in questo
ordine del giorno. (intervento fuori microfono) Queste interrogazioni sono datate
anche di otto mesi, dieci mesi fa. È stato inserito mi pare nel mese di marzo – aprile
dell’anno scorso. Mi scusi, questa porta la firma di diversi consiglieri, sono 8 – 10 –
12, del 25 gennaio del 2010. Rileggo, Analisi e ricadute nel territorio dell’evento
Sagra del Mandorlo in Fiore, rendicontazione, costi e benefici delle somme erogate
dall’ente Comune, quali ritorni per la nostra città. Il collega De Francisci lo ritira,
nessuno degli altri colleghi proponenti si sono alzati per sollecitare un prosieguo della
discussione. A questo punto non è che io voglia coartare la discussione sulla
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rendicontazione dell’anno scorso della festa del Mandorlo in Fiore, ma né il collega
De Francisci che è il primo firmatario né gli altri colleghi che sono 12, nessuno di
loro ha chiesto un prosieguo, quindi sono consenzienti, di che cosa debbo parlare
stasera? Non è mia voglia coartare la discussione, tutt’altro.
CONSIGLIERE ARNONE – …quando ho detto: mi pare assai utile che su questo
ci si confronti con l’Amministrazione attiva. Ora io pongo un problema di carattere
generale. Quando un argomento è all’ordine del giorno e viene discusso, c’è un
confronto e poi si va al rinvio, l’argomento non appartiene più a chi l’ha proposto,
appartiene all’intero Consiglio. Quindi non è che viene ritirato con il consenso solo di
chi lo ha proposto.
PRESIDENTE ALFANO – L’articolo 29 del nostro Regolamento dice al comma
7: le mozioni sono presentate per iscritto e devono contenere l’esatta delimitazione
dell’argomento, le linee essenziali delle proposte. I consiglieri presentatari di
mozione devono specificare, sentendo discuterle esclusivamente in Consiglio
comunale o se fare precedere la discussione consiliare da un dibattito tecnico in sede
di Commissione consiliare. Qualora le mozioni siano valutate complesse, le
procedure di discussione e votazione sono le stesse proprie di ogni proposta di
deliberazione. La valutazione sulla complessità è demandata all’ufficio di Presidenza.
Comma 8: Ogni consigliere può sottoscrivere interrogazioni, interpellanze o mozioni
presentate da altri, previo consenso del primo firmatario, ma come interrogante o
proponente è considerato ad ogni effetto il primo firmatario. Questi, tuttavia, ove non
si trovi presente per la trattazione o vi rinunci, può essere sostituito da un altro dei
firmatari, ove presti consenso il primo firmatario. Il Presidente dichiara, ricevuta
l’interrogazione o l’interpellanza, redatti in termini ingiuriosi e sconvenienti. Quindi,
nessuno dei proponenti non dice nulla a tale proposito, mi sembra che sia corretto per
procedere non soltanto per fare andare avanti i lavori ma perché l’ordine del giorno
di fatto viene ritirato da tutti quanti. Allora che discuto se l’ordine del giorno viene
ritirato da tutti quanti? Questo solo, il metodo non vuole essere quello di coartare o
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di bloccare una discussione, tutt’altro, però io desidero che si discuti, ma se tutti i
firmatari rinunciano...
CONSIGLIERE ARNONE – Presidente, io direi che occorre distinguere se i
firmatari rinunziano, prima che sul punto si sia aperta la discussione o…
PRESIDENTE ALFANO – Ma non si è aperta la discussione.
CONSIGLIERE ARNONE – No, questo viene dal rinvio, c’è stata una discussione
enorme, una proposta di rinvio che ho fatto io dicendo: su questo terreno è inutile
discutere tra di noi, dobbiamo confrontarci con l’Amministrazione attiva. È stato
trattato in Consiglio comunale. Io pongo un problema di metodo.
PRESIDENTE ALFANO – Consigliere De Francisci, tu che sei stato il primo
firmatario, è stata iniziata la discussione? Se è stata iniziata la discussione, allora
logicamente si apre un dibattito.
CONSIGLIERE ARNONE – Si è aperto il dibattito.
PRESIDENTE ALFANO – È stata iniziata la trattazione? Lo sto chiedendo al
primo firmatario.
(intervento fuori microfono)
CONSIGLIERE ARNONE – È stato ritrattato in epoca successiva. È stato trattato
un mese e mezzo fa.
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE ALFANO – Colleghi, io non lo ricordo né ho i verbali qua per
potere rispondere al collega Arnone, se voi mi dite che la discussione è iniziata, se è
iniziata allora si apre il dibattito. Allora, praticamente la data del 25.01.2010 è errata
perché era già iniziata la discussione, pertanto, Consigliere De Francisci, lei ha
facoltà di continuare a parlare sulla discussione, visto che era iniziata. Chiarisca al
microfono tutta la sua posizione. Consigliere De Francisci, qua c’è stato un frainteso,
perché la sua proposta viene ritirata, però di fatto c’è questo documento che porta
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purtroppo una data un po’ diversa rispetto all’anno corrente, che è quella del 2010,
che invece è mozione da votare all’interno dell’ordine del giorno e quindi la
discussione logicamente è aperta.
SEGRETARIO GENERALE – Abbiamo ricapitolato le carte. Il Consigliere De
Francisci presenta una mozione sull’organizzazione della Sagra il 23 febbraio del
2010, esattamente prot. 132. Stavolta è 23 febbraio 2010. Questo viene inserito
all’ordine del giorno, passa tutto questo anno, si arriva al 25 gennaio che si apre
l’argomento e lo si rinvia perché il 25 gennaio, lo stesso giorno presenta un
deliberato, perché mentre la prima era a firma solo sua, questa… poi il 25 gennaio
raccoglie le firme. Ora cosa sia successo il giorno 25 gennaio non lo posso sapere. Se
si è aperta la discussione e si è rinviata, vuol dire che siamo già nella fase della
discussione.
CONSIGLIERE DE FRANCISCI – Grazie, Presidente. Dopo l’analisi e il
ricapitolare fatto dal Segretario, io di fatto provocatoriamente ho detto che ritiravo la
mozione, quindi il deliberato su cui avevamo concordato di esprimerci lo scorso 25
gennaio in quanto sono accaduti circa l’organizzazione della Sagra del Mandorlo in
Fiore 2011 atti che… è stato posto in essere un atto, che ribadisco al Sindaco Muglia
presente, io definisco immorale e lo ribadisco. Poi lei l’ha votato, non lo so, faccia lei
per transitività. Sostanzialmente, Sindaco, lei nella sua dichiarazione ha detto che
non esistono organi di stampa che hanno definito questa Amministrazione attiva
immorale. Io la debbo smentire e la smentisco con carte, con atti, perché innanzitutto
vorrei fare una brevissima premessa perché prima non mi è stato possibile farlo in
quanto il Presidente, erroneamente, ritenendo che il punto non si era trattato...
PRESIDENTE ALFANO – Non riesco a capire ancora però, qua dobbiamo
metterci un po’… stiamo parlando del Mandorlo in Fiore di quest’anno?
CONSIGLIERE DE FRANCISCI – Sì.
PRESIDENTE ALFANO – Questa è una mozione che mi avete presentato.
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CONSIGLIERE DE FRANCISCI - Presidente, mi scusi, la rileggiamo questa
mozione per favore?
PRESIDENTE ALFANO – La rilegga lei.
CONSIGLIERE DE FRANCISCI - La mozione non si rivolge alla Sagra 2010 né
a quella 2011, ha carattere generale. Dà un indirizzo all’Amministrazione attiva circa
le modalità di svolgimento dell’evento Sagra per sottolineare, è così… Leggo, e se
c’è qualcuno dei firmatari che sostiene il contrario, che me lo faccia notare. Premesso
di avere discusso il punto all’ordine del giorno avente “Analisi e ricaduta nel
territorio dell’evento Sagra del Mandorlo in Fiore, costi e benefici, quali ritorni per la
nostra città”, richiesto da me, senza data. “Considerato che siamo ormai alle porte
dell’evento 66^ Sagra del Mandorlo in Fiore e che da quanto si apprende dagli organi
di stampa nulla è certo sul programma e sull’evento” e parliamo della data del 25
gennaio 2011. “…ritenuto che l’evento Sagra del Mandorlo in Fiore sia per la città di
Agrigento un patrimonio e se ben gestito e organizzato può essere considerato grande
evento per richiamo turistico; considerato l’elevato costo dell’evento; considerato che
oggi in questo particolare momento di crisi economica generale sia necessario che
l’Amministrazione attiva diventi pubblico nell’erogare flussi monetari, debba
obbligatoriamente pensare al rendimento che il flusso monetario stesso deve riportare
nel territorio, rilevata una quasi inesistente ricaduta economica delle manifestazioni
passate nel territorio; ritenuto che il Consiglio comunale in quanto rappresentanza
diretta della cittadinanza tutta non può essere non considerato nella sua fondamentale
funzione di organo di controllo e di indirizzo politico e destinatario delle esigenze e
delle preoccupazioni dei cittadini, tutto ciò premesso, impegna il Sindaco e
l’Amministrazione attiva, anche alla luce del dibattito emerso nella discussione del
punto all’ordine del giorno sopra indicato, ad un attento e corretto uso del denaro
pubblico, un maggiore coinvolgimento del mondo dell’imprenditoria commerciale e
artigianale affinché ci sia un risvolto positivo favorevole all’immagine e al decoro
della città e delle classi sociali e a una maggiore e attenta programmazione dello
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svolgimento della stessa; di adoperarsi con urgenza alla fine di ogni evento ai lavori
preparatori di programmazione e propedeutici all’organizzazione dell’evento
successivo con sempre maggiore coinvolgimento delle parti sociali. Si impegna
altresì l’Amministrazione attiva a voler relazionare alla fine di ogni evento Sagra
quali risvolti, ricadute e benefici positivi l’evento ha dato alla città, in modo che
l’istituzione Consiglio comunale possa di volta in volta controllare ed eventualmente
correggere l’andamento e la ricaduta della manifestazione sul territorio”. Questa è la
mozione. Per ogni altro evento, se io mi trovo a distanza di una settimana una
delibera di affidamento diretto, Presidente, (...) solo cooperativa dove all’interno
della delibera, in maniera del tutto nominativa e che io definisco clientelare, perché ci
sono indicati dei nomi e dei cognomi con accanto degli importi, una gestione di
questo tipo, se mi permette, Presidente, io ritiro questa mozione perché significa
sostanzialmente che questa Amministrazione non vuole il supporto nella
realizzazione e nell’organizzazione dell’evento, ma fa le cose per fatti propri, non dà
la dovuta trasparenza e sfido il Sindaco qua presente, professore Muglia, amico mio
personale, ma a volte forse viaggia secondo la materia che insegna filosoficamente, a
leggere questi articoli di giornale. Qua io leggo articoli di giornale riportati in merito
alla organizzazione della 66^ Sagra del Mandorlo in Fiore, che c’hanno letteralmente
deriso a livello nazionale perché questi siti che sono regolarmente registrati come
testate giornalistiche, hanno avuto come visione e come numero di articoli letti oltre
le 3000 presenze e leggo: Si tratta di un problema atavico circa la programmazione
della Sagra del Mandorlo in Fiore. La vicenda è gravissima circa l’affidamento della
Sagra della delibera alla cooperativa. Ci sono commenti da parte dei cittadini che
evito di leggere e ancora per quanto riguarda il discorso della presentazione, ancora
il Sindaco…(lettura veloce) dell’evento Sagra, ma invece sono solo buffonate. Basta
leggere alcuni commenti sui social network per vedere quante belle parole i cittadini
rivolgono in questi giorni all’Amministrazione attiva, tutti soggetti under 50.
Profondo imbarazzo durante la conferenza stampa quando i giornalisti hanno fatto
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notare al Sindaco Zambuto che l’associazione dei carretti Siciliani, mediante un
comunicato stampa annunciava di non volere partecipare alla Sagra, eccetera,
eccetera. Ci sono commenti, Presidente, da parte di giornalisti che il Sindaco prima
ha detto: nessun giornale ha mai criticato l’Amministrazione con atti immorali, e io la
parola immorale l’ho presa, così lo dico anche al collega Micciché, da giornalisti che
scrivono. E posso depositare gli atti in modo che tutti possano leggerlo. Quindi ho
riportato un articolo giornalistico. Detto questo, nella mia qualità di organo di
controllo debbo anche fare notare al professore Muglia che a mio avviso sono state
commesse oltre, secondo me, a monte circa l’illegittimità della delibera e circa la
mancanza di opportunità nel volere mettere in essere una delibera di questo tipo, ma
delle inadempienze di quanto… contrattuale, di quanto previsto all’interno della
delibera stessa. Si è parlato di palaghiaccio con un importo già prestabilito di 4.500
euro, non so in quale parte della città se il palaghiaccio è stato messo. Anzi, se il
Sindaco mi vuole dire dove è stato montato, così magari posso rendermi conto e dico
che questa defaillance è imputabile alla mia persona, senza parlare, e mi chiedo,
Presidente, che oltre alle 350.300 euro inserite nella delibera di affidamento diretto
senza procedura comparativa e dico al professore Muglia che dice di avere coinvolto
gli operatori, ma non ho letto e possiamo… non è che mi dice che l’unione europea
non fa le pubblicazioni o comunque per eliminare perché ci sono delle direttive e
questo lo evidenziano anche le relazioni che ho presentato in merito al corso che sto
svolgendo, obbliga la massima trasparenza e la massima concorrenza. Ci sono
problemi addirittura anche in materia di demanio che è stato eliminato il diritto di
insistenza sul territorio demaniale, che dopo 6 anni va di nuovo in concorrenza.
Obbliga la concorrenza. Invito il Sindaco se mi vuole evidenziare quale avviso
pubblico è stato affisso all’Albo Pretorio circa il coinvolgimento degli operatori in
città, perché io non ho visto nessun avviso pubblico. È stato invece fatto un
comunicato stampa nel quale si chiedeva a chi volesse partecipare, come volemosi
bene, chi vuole fare la Sagra del Mandorlo in Fiore? Io penso che un comune
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capoluogo debba operare nel 2011 senza criterio e senza atti scritti, formali o
regolarmente scritti, io penso che veramente (...) posso io cambiare la residenza.
Un’altra cosa, Presidente, per concludere, che è una questione che secondo me mi
tocca particolarmente, è un punto scritto nella delibera di Giunta, che è il punto 3,
dove sostanzialmente dà mandato alla cooperativa in questione già affidataria del
servizio, dell’organizzazione, dà mandato a porre in essere tutte le attività di promo
marketing per le edizioni successive. Cosa si vuole dire: questa Amministrazione ha
dato, ha svenduto, ha venduto, ha dato in affidamento pluriennale questo evento a
una cooperativa così sic et simpliciter, senza comparazione, senza modalità di
intervento e coinvolgimento della cittadinanza tutta? Presidente, io non ci sto e
sostanzialmente dico al collega Micciché, persona della quale io ho tanta stima, che
mi ha detto che io eventualmente dovrei inviare… Sostanzialmente io le mie funzioni
di controllo le ho adempiute tutte e tutti gli atti, collega Micciché, tutti quelli che le
norme mi consentono, lei può stare tranquillo e sereno, io li ho già fatti. Quindi, per
quanto mi riguarda sostanzialmente io ho la mia coscienza pulita e a posto nello
svolgere la mia funzione di controllo nel miglior modo possibile, nel solo interesse
della collettività tutta. Grazie.
PRESIDENTE ALFANO – La parola al collega Arnone che mi aveva chiesto di
parlare.
CONSIGLIERE ARNONE – Signori colleghi, signori componenti della Giunta,
signor Presidente, signor Vice Sindaco. Preliminarmente sono dispiaciuto che alla
nostra discussione non partecipi la città di Agrigento, che invece è molto interessata
alle modalità e ai contenuti con i quali noi amministriamo la città e in queste ore la
città è molto interessata a comprendere le valutazioni e gli insegnamenti che traiamo
dalla Sagra che abbiamo appena concluso. Io credo che questo tema della ripresa di
contatto con la città dovremo affrontarlo, quantomeno io lo affronterò molto
seriamente, su di esso adesso non mi dilungo. Oggi ho rilasciato delle interviste e
chiunque può avere modo di seguirla e apprendere qual è il concetto che intendo
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lanciare all’opinione pubblica agrigentina. Ma andiamo alla Sagra, a me non appare
che siamo in presenza di scelte di dubbia moralità. A me appaiono una serie di
decisioni complessivamente lineari e alcuni profili meritevoli di essere riallineati,
registrati, modificati per il futuro e anche sottoposti a una verifica economica per il
presente. Io non trovo affatto illecito che le spese culturali vengano affidate con
criteri di trattativa privata, devono essere criteri comprensibili, criteri trasparenti,
criteri logici, ma è molto complicato e a nessuno verrebbe in mente di fare il
palinsesto, di redigere il palinsesto del teatro Pirandello facendo delle gare di appalto
con le varie compagnie. Ovviamente se nel palinsesto del teatro inserisco la
compagnia neoformata da mio fratello che ha svolto in vita sua solo lo spettacolo a
casa mia la sera di Natale, qualche problema a rendere comprensibile il perché di
questa scelta, ovviamente vi è, ma nessuno di noi mette in contestazione le modalità
con le quali sono scelte le compagnie che devono effettuare gli spettacoli teatrali.
Questo principio vale ovviamente per la Sagra del Mandorlo in Fiore. Io devo dire
che il Vice Sindaco Muglia ha portato con tutti i limiti che vogliamo, e alcuni adesso
li sottolineerò, delle positive novità rispetto a questo settore… (intervento fuori
microfono) Io ritengo che quando trattiamo argomenti, se proprio non vogliamo dare
il senso che siamo qui per fotterci un gettone di presenza, l’attenzione tra di noi
dobbiamo darcela, se no diventa chiaro che siamo qui non per affrontare i problemi
della città ma per affrontare problemi familiari di natura economica. Detto questo, la
novità principale che il Vice Sindaco ha apportato è l’avere sottratto a logiche
monopolistiche storiche la Sagra del Mandorlo in Fiore. Fino a ieri noi avevamo delle
persone che erano state unte dal Signore, erano nate in questa città come gli unici in
grado di organizzare la Sagra del Mandorlo in Fiore. Tutta questa vicenda dava la
sensazione, scusate l’espressione, di una grande minnedda che all’inizio dell’anno si
proponeva a chi intendeva gestirla. Vero è, come ha detto il Vice Sindaco, che si è
partiti con una riunione alla quale hanno potuto partecipare tutti coloro che volevano
parteciparvi. Poi ci sono aspetti che a me non piacciono, come quelli di chi nel
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sedersi attorno al tavolo contestualmente lancia minacce a destra e a sinistra. Se il
signor Di Falco è quel grand’uomo che ritiene di essere, deve avere il coraggio di
prendere gli scritti che ha inviato nei siti in quel periodo, recarsi alla Procura della
Repubblica e spiegarli al signor Procuratore, se no tutto questo emana un odore molto
cattivo. Però l’Amministrazione ha dato un’impostazione che era quella di discutere
della Sagra coinvolgendo tutte le energie disponibili. Questo meccanismo di
ampliamento dei processi decisionali e di coinvolgimento nell’organizzare la Sagra
vi è stato. Poi si può fare un’altra osservazione, che noi dovremmo cominciare a
imparare a valutare, come si è fatto adesso, le risorse nostre che si possono investire,
di cui disponiamo e che quindi sono preventivabili già da mesi prima e su quelle
avviare con la città il confronto. È ovvio però che quando diamo al Sestante una serie
di incarichi di svolgere una serie di funzioni, alcuni paletti molto seri vanno mesi.
Per me urla ancora vendetta la decisione, perché lì si valica pure il limite del ridicolo
e della pubblica decenza, di tagliare fuori i siti giornalistici on line e di valorizzare il
sito del Sestante, cioè sono cadute di stile che tra l’altro poi coinvolgono
pesantemente l’intera amministrazione. Sono cose che non hanno senso, incentivano
cortili, creano malumori, fanno notevoli danni. E questo è uno. Due, occorre
verificare, e oggi avevo il dubbio che vi trasmetto, se tutte le spese in termini di
pubblicità sono state effettuate. A me è arrivato un esposto anonimo sulle attività
pregresse del Sestante, alcune delle quali mi riguardavano personalmente, e chi
scriveva l’esposto anonimo era molto bene informato su tutta una serie di vicende,
quelle che riguardavano me personalmente era la tutela di una lavoratrice vittima di
imbrogli all’interno di istituzioni che avrebbero dovuto tutelarle, una lavoratrice
polacca. Questo signore era molto bene informato, non solo sulla vicenda della mia
assistita polacca ma su cose molte altre e ancora più gravi. Ora io ovviamente non
voglio dar conto a niente, ma faccio l’Amministratore con serietà. Il signor Sestante
mi ha detto che ha messo dei grandi pannelli 6 per 3 in una determinata quantità. È
ovvio che me li deve riscontrare, cioè se i pannelli sono cento gli daremo il
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pagamento dei cento pannelli, ma mi deve dire dove li ha messi. Le fotografie, ma
non solo le fotografie, come dire perché non è che posso andarmi a controllare…
siccome i pannelli normalmente non si mettono gratuitamente, ma si mettono previe
autorizzazioni, o il signor Sestante mi dice dove ha messo i cento pannelli…
(intervento fuori microfono) il dirigente nostro sui cento pannelli sul territorio di
Agrigento non ha problemi a fare la verifica, ma io spererei che non li ha messi solo
ad Agrigento. Tutto questo dobbiamo verificarlo, Assessore, noi dobbiamo essere un
Comune dove si dà fiducia e poi si svolge il compito di buoni amministratori. E qui
intendo darle un’altra forte sollecitazione, Vice Sindaco, sollecitazione che la vedo io
anche come un fatto di metodo nel rapporto con la nostra popolazione. Si è aperta una
polemica sulle responsabilità della mancata partecipazione dei carretti siciliani alla
Sagra. Siccome io mi sono trasformato la domenica della Sagra da un lato in un
benefit per la popolazione straniera che si dovevano fare fotografie con il mio cane
che piace molto, anche i giapponesi, ma dall’altro un ufficio reclami ambulante, non
avete idea quanta gente mi ha fermato per tre questioni: i gabinetti, i cavalli e i
cavalieri siciliani e le transenne. Cioè proprio io non potevo fare un passo che venivo
bersagliato con questi. Su alcune cose le responsabilità sono con ogni evidenza
nostre e lì dobbiamo svolgere un ragionamento interno. Su altre cose invece la città
ha il diritto di sapere come sono andate. E non ha il diritto di saperlo solo da me.
Quando io scrivo all’Amministrazione o a Luca Spinnato, Luca Spinnato ha il
dovere di dire: allora, ragazzi miei, sino al sabato pomeriggio noi con il Sindaco in
testa abbiamo fatto ogni tentativo per avere i carretti siciliani, che riteniamo essere
una attrattiva importante. C’è stato un muro di gomma finalizzato a privare la Sagra
dei carretti siciliani. Era chiaro che loro non volevano, ma questo alla città va detto, e
non va detto solo da me. Come è noto, io mi sono preso le male parole del signor
Cesare Lima, gli ho risposto per le rime, ma chiedo, Vice Sindaco, che domani o
dopo domani vi sia una nota nella quale si dica la verità, cioè che Marco Zambuto
fino al sabato pomeriggio si è attivato facendo le umane, divine cose per avere i
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carretti siciliani e si è scontrato con chi aveva deciso di boicottare la Sagra non
facendovi partecipare i carretti siciliani, perché questo cose ce le dobbiamo dire. Io
voglio capire cosa questo signor Cesare Lima, l’uomo del trenino che andava a
Chanel N. 5, per capirci, lei non mi comprende ma glielo spiego facilmente: in una
Sagra del Mandorlo in Fiore questo signore, sponsorizzato da politici molto poco
attenti al bilancio comunale, si inventò un trenino per portare in giro agrigentini e
turisti, e quando verificammo quanto ci era costato quel trenino, scoprimmo che se il
trenino avesse viaggiato, utilizzando come carburante non la benzina ma Chanel N. 5,
comprato nelle migliori profumerie, noi avremmo risparmiato. Costò credo 30.000
euro per una settimana. Potevamo comprare il trenino, il distributore di benzina, i
turisti…
PRESIDENTE ALFANO – Consigliere Arnone, si avvii alla conclusione.
CONSIGLIERE ARNONE – Su queste questioni noi dobbiamo fare chiarezza e
dobbiamo incentivare la libera concorrenza negli aspetti che non sono direttamente di
valutazione culturale ove la libera concorrenza non può esservi. Ad esempio,
ritornando al discorso dei 6 per 3, o per altre lamentele che ho ricevuto, al discorso
dei posterbus, noi dobbiamo essere in grado di verificare la possibilità di fare
partecipare a tutte le altre imprese della città che sono interessate a fornire questo tipo
di servizi. La Sagra è un grande evento innanzitutto per gli agrigentini medesimi.
Quando noi facciamo funzionare il teatro, non pensiamo di farlo funzionare per
l’abitante di Modena che si viene a vedere la commedia ad Agrigento, lo facciamo
funzionare per gli agrigentini, così la Sagra è importante per l’immagine della città,
all’esterno, ma è anche e soprattutto importante perché viene goduta dagli agrigentini,
e questa Sagra complessivamente questi obiettivi li ha raggiunti. Un’ultima cosa,
Vice Sindaco, che le chiedo di andare a verificare, vorrei capire se la pubblicità sul
Giornale di Sicilia delle pagine acquistate per la Sagra sia una pubblicità che ha avuto
una ricaduta regionale o sia una pubblicità che ha avuto una ricaduta provinciale,
perché io ho visto il giornale imbottito da pagine sulla Sagra, ma è ovvio che se chi di
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competenza, il Sestante o chi altri ha ritenuto di comprare le pagine provinciali e
imbottirle di fotografie delle Sagre passate, la mia tentazione è di raccogliere questi
giornali, dargli fuoco assieme a chi ha avuto questa idea, perché la vedrei come una
spesa assolutamente inutile. Grazie.
PRESIDENTE ALFANO – Il collega Saeva.
CONSIGLIERE SAEVA – Grazie Presidente, colleghi consiglieri, signori della
Giunta. Io intervengo su questo argomento facendo le mie considerazioni sulla Sagra,
non solo quella di quest’anno, ma anche su quelle delle passate edizioni e non può
che essere critica perché quando manca la capacità di organizzare per tempo un
evento, è chiaro che non possiamo aspettarci che questo evento abbia delle grandi
ricadute sul territorio perché di fatto non può essere né commercializzato né
promosso come si deve, quindi non vi è la possibilità da parte dei tour operator di
vendere una manifestazione che di fatto fino a pochi giorni prima non si sapeva
quando sarebbe iniziato, addirittura si pensava a rinviarla e quindi di cosa parliamo?
L’ho detto anche nell’altro mio intervento. Quello che mi chiedo, Presidente, e vorrei
approfittare che se ne discute oggi, volevo chiedere all’Amministrazione e al
dirigente, approfittando della sua presenza, quali sono i criteri che sono stati
utilizzati per individuare nella società, nella cooperativa del Sestante l’organizzatore
dell’evento. Mi auguro che non siano i criteri di fretta, cioè nel senso: siccome
abbiamo poco tempo, il primo che capita lo individuiamo e affidiamo a lui la gestione
della Sagra, ma la cosa più singolare io spero che non sia vera ma vorrei che si
approfondisse questo argomento, ho letto che la società Sestante abbia iniziato a
promuovere la Sagra del Mandorlo in Fiore dieci giorni prima che gli venisse affidato
il contratto di gestione. Allora, due sono le cose o la società Sestante ha delle capacità
divinatorie, nel senso che non si può sapere oppure è una domanda che rivolgo
all’Amministrazione; io non penso che nessun imprenditore vada appunto vada
incontro a delle spese così, perché ho sentito pure dire: no, siccome loro
nell’incertezza e nel rischio che poi la Sagra magari veniva affidata a loro, hanno
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iniziato a fare pubblicità. Queste cose ce le raccontiamo al bar o ai bimbi dell’asilo, io
non ci credo, mi auguro che non sia così. Vorrei che l’Amministrazione verificasse o
il Direttore Generale se è vero che la società Sestante faceva pubblicità alla Sagra
dieci giorni prima che gli venisse affidata la manifestazione stessa, perché questo
sarebbe veramente un caso singolare. Allora io ripeto e chiedo alla dirigente o al
Sindaco di sapere… perché io non penso che sia stata organizzata tanto meglio o
tanto peggio rispetto alle manifestazioni precedenti, ripeto, quando non si organizza
per tempo un evento, è difficile aspettarsi che questo evento riesca nel migliore dei
modi, poi si fanno le cose in maniera raffazzonata come si dice e quindi poco ci
possiamo aspettare, ma vorrei capire quali criteri hanno individuato anche a livello
regionale nella società Sestante il miglior organizzatore di eventi? Quali sono? Perché
io ho letto anche l’atto di delibera ma non ho trovato. Poi, per quanto riguarda
l’invito agli altri organizzatori o alle società che operano in questo settore, non si può
fare un invito a mezzo stampa dicendo: va beh, chi vuole venire venga, ne parliamo,
ne discutiamo. O si fa un bando pubblico e si invitano tutti oppure… Il Sindaco, lui
dice no, magari l’affidamento… chiedo scusa, Assessore La Rosa, magari io sto
dicendo delle cose che lei potrà anche contraddire, però ritengo che siccome la Sagra
non è un evento eccezionale, semmai si può determinare il quantum della cifra che
verrà spesa, ma sappiamo ogni anno che nel mese di febbraio il Comune di
Agrigento, nel bene e nel male, organizza la Sagra. Quindi l’organizzazione si deve
fare a monte, non si può fare qualche giorno prima e dire: abbiamo la Sagra, abbiamo
avuto i soldi, adesso in fretta e furia organizziamo l’evento. 66 Sagre si sono fatte, io
non ho la memoria storica per ricordarle tutte e 66, ma posso dire, per quanto mi
ricordi, che si è sempre fatta nel mese di febbraio, quindi non è un evento
eccezionale a cui porre poi rimedio in urgenza facendo fronte immediatamente così
da parte dell’Amministrazione che si fosse sprovveduti. Grazie, Presidente, spero
che le mie considerazioni trovino risposta nell’Amministrazione e nella dirigente.
PRESIDENTE ALFANO – Il collega Micciché.
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CONSIGLIERE MICCICHÉ – Presidente, io voglio fare un brevissimo intervento,
una considerazione personale ad alta voce. Ho ascoltato con particolare attenzione
l’intervento del Consigliere Arnone e l’ho apprezzato notevolmente perché ha fatto
una disamina attenta, precisa, puntuale e soprattutto estremamente equilibrata.
Arnone, che notoriamente è vicino alle posizioni del Sindaco, questa sera è venuto in
questa aula a dire: la Sagra del Mandorlo in Fiore non è stato il più grande dei
successi, la Sagra del Mandorlo in Fiore che come evento annuale viene inventata
all’ultimo momento, perché non dimentichiamo, Presidente, che sino a un mese
prima non si riesce mai a comprendere da dove prendere i fondi per alimentare questa
festa ormai profondamente radicata nell’animo dei nostri concittadini. Io condivido
tutti i punti di debolezza che il risultato finale di questa Sagra ha manifestato, la
mancanza dei carretti siciliani, i manifesti che non si sa dove sono, la pista sul
ghiaccio che forse era una invenzione nella fantasia di qualcuno. Però un discorso è
portare avanti una disanima serena, una disamina precisa, puntuale, riconoscendo che
non è stata una grande manifestazione, ma portando come attenuante di questa
Amministrazione alcune cose, non per ultimo il fatto della mancata partecipazione
della Provincia che avrebbe dovuto organizzare una Sagra del Mandorlo collaterale, e
non se ne è fatto nulla. I fondi regionali che sino a 10 giorni prima non si sapeva a
quanto ammontassero. Io invece discuto la modalità di apertura del Consigliere De
Francisci, perché il Consigliere De Francisci che per certi versi può anche avere
ragione, non può esordire in questa aula parlando di immoralità e lasciando intendere
nel suo discorso che questa Amministrazione si era in maniera organizzata
predisposta ad affidare questo evento a chissà quale amico, a chissà quale sistema per
chissà quali scopi. Io ho appreso, perché non sono laureato in giurisprudenza, che nel
caso dell’urgenza una manifestazione si può affidare per trattativa privata e sono
preoccupato quando il collega De Francisci dice che non c’è stata la possibilità di fare
una gara pubblica o di fare un confronto tra le ditte partecipanti, perché io mi
chiedevo come consigliere comunale che ha l’obbligo di vigilare sugli atti
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dell’Amministrazione, non vigila soltanto il Consigliere De Francisci in questa
Agrigento, anche noi vigiliamo per tantissime altre problematiche. Il mio problema
principale era capire se questa Amministrazione poteva affidare una Sagra del
Mandorlo in Fiore a trattativa privata o se avesse avuto l’obbligo necessariamente di
confrontare preventivi o quant’altro con altre ditte che svolgono lo stesso lavoro. Il
Consigliere Arnone ha detto che giuridicamente è possibile, anzi era necessario, dato
il breve tempo che intercorreva tra l’assegnazione dei fondi e la data della
manifestazione della Sagra del Mandorlo, credo che non ci siano state opposizioni a
quanto il consigliere ha detto e quindi mi ritengo quantomeno sereno nell’apprendere
che questa Amministrazione giuridicamente ha proceduto nell’assoluta trasparenza e
che poi la Sagra si sia manifestata, puntellata da tutta una miriade di zone carenti o di
punti di debolezza, questo è tutto un altro discorso che possiamo discuterne da qui a
un altro anno. Possiamo sin da ora pensare che un comitato di consiglieri comunali si
istituisca per dare quello che è un appoggio essenziale e necessario per la prossima
Sagra del Mandorlo in Fiore, possiamo decidere centomila cose, ma per quanto
concerne la mia posizione di Consigliere Comunale era necessario comprendere se
questa Amministrazione avesse affidato un progetto così importante che si chiama
Sagra del Mandorlo in Fiore all’amico X o se giuridicamente questo tipo di percorso
è perfettamente legale e trasparente. Grazie.
PRESIDENTE ALFANO – La parola al Consigliere Vita.
CONSIGLIERE VITA - Grazie signor Presidente, signori della Giunta, signori
Consiglieri. Ci ritroviamo ormai dopo ogni festa del Mandorlo in Fiore a discutere su
come è andato questo evento, su come non è andato e su tutto il resto. È una
discussione che io almeno in Consiglio comunale seguo da 15 anni e continuo a
essere così. Volevo semplicemente ricalcare alcuni punti. Sono d’accordo con il
Consigliere Saeva perché io ritengo che noi come Commissione abbiamo avuto
diverse riunioni con il dottore Burgio, abbiamo guardato l’atto, è chiaro… una
riunione, noi ne abbiamo fatte tante, mi sembra normale, è chiaro che se il dottore
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Burgio firma una delibera o firma qualcosa, è chiaro che nulla di illecito in questo
atto ci sia, perché non credo che lui possa lavorare a sfavore del Sindaco, della
Giunta, facendogli fare atti non giusti, semmai ritengo che la nostra discussione
doveva soffermarsi sull’opportunità o meno di affidare questa manifestazione in
questo modo. Io posso anche non parlare, tra l’altro volevo rivolgere delle domande
all’Amministrazione e mi deve sentire pure lei, dicevo, questo parlare
sull’opportunità o meno di svolgere le azioni in questo modo così come sono state
fatte, è chiaro che questa Sagra non è stata sicuramente una delle sagre migliori, anzi
posso dire che forse dal punto di vista anche di gruppi folcloristici non c’era il
meglio, tanto per dire che il gruppo brasiliano era formato da persone che vivono a
Roma, che fanno altri mestieri, solo che sono brasiliani. Questo sta a significare che è
vero che la Sagra non deve essere fatta e organizzata sempre dalle stesse persone. È
giusto che la Sagra coinvolga gli imprenditori che vogliono investire, ma è giusto
anche che questo coinvolgimento abbia pure delle persone che hanno fatto del folk
una cultura particolare, perché i rapporti e i collegamenti che può avere uno che fa
folk da tanti anni, non li può avere un Bellavia che ha cominciato a fare la sua prima
Sagra del Mandorlo in Fiore. Ora volevo entrare proprio nel merito, signor Vice
Sindaco, di questa Sagra organizzata da Bellavia, perché ci sono oltre ai punti
sottolineati dal Consigliere Arnone, ce ne sono altri e uno mi è saltato all’occhio
visibilmente: nella delibera si parla di 20.000 euro per la scenografia del
Palacongressi. Ma le carte parlano. Se noi guardiamo la scenografia di quest’anno è
la stessa dell’anno scorso, cambia solamente il numero, invece di 65 c’è scritto 66.
Ma, scusate, 10.000 euro Bellavia se li prende per la scenografia? Io consiglierei
all’Amministrazione di andare a guardare. Un’altra cosa, le locandine non sono state
fatte. Io ho una attività pubblica e ogni anno ho avuto la locandina della Sagra del
Mandorlo. Quest’anno nessuno mai è venuto a portarmi la locandina del mandorlo.
Un’altra cosa: si sono pagati 400 pasti la domenica quando ci sono stati i gruppi
regionali al Ristorante di Bellavia, al prezzo detto da Bellavia. Offrire i pasti ai
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gruppi regionali, tra l’altro 400 persone. 400 persone, se consideriamo 20 persone a
gruppo, c’erano 20 gruppi regionali in questa Sagra? Non mi pare che ci fossero stati
20 gruppi regionali. Un altro fatto secondo me che non so effettivamente se poteva
essere o non doveva essere, ma che mi ha un po’ sconvolto. Sono andata a Le Vigne,
ho visto i cartelli pubblicitari della Sagra, però se voi guardate questi cartelli
pubblicitari, non pubblicizzavano la Sagra del Mandorlo in Fiore, pubblicizzavano le
date in cui i gruppi folk da Agrigento venivano portati a Le Vigne a fare spettacoli.
Ma chi li ha pagati questi gruppi folk? Se il Comune paga i gruppi folk per venire ad
Agrigento, come è che noi poi li mandiamo a Le Vigne e vengono ulteriormente
pagati. C’è qualcosa che non torna in tutte queste cose. Quindi, siccome come quella
del palaghiaccio che c’è messo e non… Un’altra cosa, era stato detto che quando ci
doveva essere il venerdì sera quando c’è stata la cosa dei magrebini, mi pare che non
ci sono state queste cose magrebine durante la serata. Queste cose da osservatore le
sto dicendo e penso che l’Amministrazione debba attenzionare questi fatti e
quantomeno l’Amministrazione dovrebbe appunto… Una frase è stata detta dal
Sindaco in conferenza stampa che mi ha colpito. Il Sindaco ha detto: ci prepariamo
alla Sagra del 2012, però questa volta facendo una gara. Allora, se il Sindaco ha già
detto a priori che dovrà fare la gara, come è che il Sestante già da ora si sta
preparando ad organizzare la Sagra, almeno dalle voci popolari? Queste sono voci
che io non posso sapere se sono vere o meno, però è vero che il Sestante aveva
preparato già da prima il suo progetto perché da quando è arrivato il finanziamento a
quando ha presentato il progetto era tutto già organizzato. A prescindere da questo, io
vorrei invitare l’Amministrazione, perché l’Amministrazione una volta e per tutte
non fa in modo che alla Regione la festa del Mandorlo in Fiore venga inserita come
un evento della città di Agrigento, a cui la Regione deve contribuire con una quota
fissa, solo in questo modo il Comune già a priori può sapere quanti soldi già avrà per
questa manifestazione e non ridursi sempre all’ultimo minuto? Visto che voi siete
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attenti a queste cose, non l’hanno fatto gli altri, va bene, hanno sbagliato gli altri,
fatelo voi. Grazie.
PRESIDENTE ALFANO – Grazie collega. Il collega Gramaglia.
CONSIGLIERE GRAMAGLIA – Signor Sindaco, colleghi Consiglieri. Io prendo
la parola perché mi sento coinvolto e voglio fare anche le mie riflessioni a proposito
della Sagra del Mandorlo. Devo dire che quest’anno non è stata una delle più belle
sagre. A testimonianza, per esempio, io ho visto solo la giornata conclusiva, non sono
andato manco a partecipare al Palacongressi. La giornata conclusiva era caratterizzata
da un disordine generalizzato, al viale della Vittoria sono rimasto sconcertato che i
gruppi avevano la possibilità di danzare, ove ce ne fosse stato lo spazio, in uno spazio
limitato di circa un metro, mancavano effettivamente come gli altri anni la possibilità
di tenere ferme le persone a debita distanza del transito dei gruppi. Ma l’altra cosa
che mi è rimasta in mente, e uno che di sagre ne ha viste molte anche come
protagonista, perché facendo parte del gruppo Val d’Akragas, l’ho già detto qualche
altra volta, l’ho vissuta proprio dal di dentro, ma la cosa che un po’ più mi ha
sconcertato è il fatto che i gruppi non avessero manco l’indicazione di quale gruppo
c’era e quale gruppo stava transitando. Per non parlare dell’ordine pubblico. Io non
ho visto poliziotti o gente della Digos, come tanti altri anni, che riuscivano a dare una
collaborazione al normale svolgimento della Sagra del Mandorlo. Oserei quasi
pensare che ci fosse una sorta di non competizione organizzativa per far sì che questa
diventasse la Sagra degli agrigentini aperta al turismo internazionale. L’unica cosa
che ho potuto apprezzare, e questo l’ho visto anche perché l’ho ospitato, il Festival
dei Bambini del mondo, che hanno la possibilità ogni anno di venire nel mio reparto,
grazie alla collaborazione degli organizzatori, e in questo modo abbiamo manifestato
un’atmosfera di solidarietà e di affetto nei riguardi dei bambini ricoverati. Però una
riflessione conclusiva nel dire che non è stata la Sagra più bella tra tutte le Sagre che
abbiamo visto, una cosa la devo dire. Ad onor del merito del Sindaco questa cosa la
devo dire, è riuscito a fare una Sagra, perché l’alternativa era fare la Sagra o non farla
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completamente. E onestamente dico: il fatto che si sia impegnato, costi quel che costi,
a fare la Sagra e a dare una parvenza di normalità a un evento che tanti agrigentini
aspettano, onestamente il merito gli si deve dare, perché poi se noi andiamo in fin dei
conti a vedere chi dava il contributo, la Regione Siciliana ha dovuto aspettare gli
ultimi 10 giorni, non si poteva fare una gara vera e propria perché, se ve lo ricordate,
gli organizzatori della Sagra dovevano essere nel 2011 due persone che di folk se ne
intendono abbastanza, e le persone a cui era stata affidata la Sagra del Mandorlo era
un certo Giuggiù Gallo e un certo professore Lauretta, che se mi permettete penso che
ad Agrigento siano le migliori personalità che possono dire di folclore, di avere le
capacità e la conoscenza anche di ciò di cui stiamo parlando. Poi, venendo meno
quello che doveva essere una normale programmazione, che si stabilisce nei tempi e
nei modi dovuti, è normale che le cose si vanno rincorrendo. Ecco perché tutto
sommato se c’è un organismo che poi si basa sulla buona volontà di qualcuno di
realizzare quello che normalmente dovrebbe essere organizzato nell’ambito di un
anno, ma che per ragioni contingenti che non sto qui a indicare, perché l’hanno detto
meglio di me altri colleghi, mi sembra che l’unico merito che possiamo dare al
Sindaco è di essere riuscito a organizzare una Sagra, purtroppo con tutte quelle
nefandezze a cui ognuno di noi ha avuto modo di assistere. Una cosa voglio citare,
che secondo me è stata una cosa anche gradita, il ritorno al passato con il corteo
storico, che sicuramente non era il corteo storico di 10 anni, 15 anni fa, però ha dato
una atmosfera diversa per quanto riguarda la sfilata. Certo arrivare a dare il premio
quando si parla… ai tempi io ho vinto il Tempio d’oro con il gruppo Val d’Akragas
nel lontano 1982, che è stata la mia ultima Sagra a cui ho partecipato, andare a dare la
frutta marturana al gruppo che ha partecipato alla Sagra del Mandorlo mi sembra un
poco ridicolo. O non dare il premio a chi ha vinto, il gruppo vero e proprio che era
quello della Colombia, perché era già partito, sicuramente sono delle cose che fanno
dispiacere. Quindi il messaggio, caro Vice Sindaco, da parte mia la stima che siamo
riusciti a fare la Sagra per l’impegno assoluto dell’Amministrazione con tutte le
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difficoltà che ci sono state, però sicuramente oggi abbiamo un anno di tempo, se
dobbiamo organizzarla, pensiamoci prima ad organizzarla e soprattutto evitare gli
errori che sono stati fatti nel 2011 ad affidare prima l’organizzazione a un gruppo di
persone, che poi non si è capito perché si sono ritirati, forse perché dalla loro
esperienza comprendevano che avrebbero fatto brutta figura e hanno fatto un passo
indietro. Quindi la Sagra va organizzata, però seguendola mese dopo mese per
arrivare alla logica conclusione che è quella della sfilata della domenica, con il
Tempio della Concordia come momento finale che sia organizzato per essere
apprezzato e non per essere criticato.
VICE PRESIDENTE MARCHETTA – Grazie Consigliere Gramaglia. Do la
parola ora al Vice Sindaco professore Muglia.
VICE SINDACO MUGLIA – Parlo solo 30 secondi dicendo che le criticità…
VICE PRESIDENTE MARCHETTA - Professore Muglia, c’era il Consigliere
Raccuia che vorrebbe intervenire. Facciamo concludere i lavori…
CONSIGLIERE RACCUIA – Grazie, signor Presidente, signor Vice Sindaco,
colleghi Consiglieri. Ovviamente l’argomento che abbiamo trattato questa sera ha
una importanza rilevante. Io per mia natura sono abituato a parlare quando vengo in
possesso delle carte. Innanzitutto volevo richiamare un attimo la condivisione da
parte del mio pensiero con quello che ha detto la Consigliera Vita in merito al fatto
che questa Sagra debba essere inserita entro breve, visto che è una cosa che si ripete
ogni anno, come una festa e quindi ben programmata a livello regionale. Ma qua
volevo io, ahimè, fare un punto, perché ricordo a noi consiglieri e a tutta la
cittadinanza come abbiamo avuto tre cittadini agrigentini che nel passato anno
facevano parte del governo regionale, quindi la prossima volta vediamo se si può fare
anche su sollecitazione nostra qualche cosa. Per quanto riguarda invece gli atti, io ho
preso visione della delibera e del disciplinare di incarico. Per cui non mi voglio
esprimere fin d’ora facendo critiche a quello che è successo per questa Sagra, in
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quanto preferisco eventualmente, non so se questo punto verrà riportato in un’altra
seduta del Consiglio, ma avere una rendicontazione di quello che è stato fatto per
questa Sagra, in particolare mi volevo attenere ad alcuni punti di questo contratto,
dove la ditta dovrà rendicontare tutte le spese che sono state fatte sia per quanto
riguarda ciò che è stato riportato nel programma e nel bilancio della Sagra, sia per
quanto riguarda anche le sponsorizzazioni ricevute. Proprio è specificato nel contratto
che devono essere rendicontate. Così come anche un altro punto sempre del contratto
prevede al punto 12 che resta inteso che eventuali costi calcolati a prezzo unitario
saranno definiti a consuntivo sulla base delle quantità effettivamente rese, restando
comunque a carico del promotore ogni maggiore spesa superiore a importi indicati
nel piano economico allegato al progetto. Mi riferisco a un discorso fatto poc’anzi
dal Consigliere Arnone in merito alla presenza o meno sul territorio di un certo
numero di manifesti, di un certo numero di brochure, per cui ritengo che in questa
fase vogliamo sì avanzare delle critiche, però ritengo che sia corretto eventualmente
riproporre l’argomento nel momento stesso in cui il Comune ha in mano le carte, che
ne possiamo prendere visione tutti quanti e poi vedere effettivamente quali sono le
critiche per una programmazione per la prossima Sagra. Grazie.
VICE PRESIDENTE MARCHETTA – Grazie Consigliere Raccuia. Do la parola
al Vice Sindaco, professore Muglia, per le conclusioni.
VICE SINDACO MUGLIA – Con grande sincerità debbo ammettere che
personalmente condivido molte delle criticità sollevate da questo Consiglio comunale
che secondo me con grande onestà intellettuale dice le cose giuste, le cose
encomiabili, come diceva il Consigliere Gramaglia, ma anche le criticità dette perché
organizzare la Sagra quando fino a tre giorni prima non sapevamo se bisognava
annullare tutto perché non c’era la copertura finanziaria, ovviamente, anzi abbiamo
organizzato nella migliore maniera che era possibile. Certamente al ritardo si
aggiunge anche un altro ostacolo che era quello di un modello assolutamente nuovo
di organizzare la Sagra che era quello del coinvolgimento generale di tutti coloro i
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quali erano disponibili perché provvisti ognuno per la sua parte di un determinato
know how, di una determinata esperienza per l’organizzazione della Sagra. Premetto
che come tutti chiaramente sapete, organizzare la Sagra significa compiere una serie
di atti propedeutici, non ultimo, anzi il primo, quello dell’invito dei gruppi che deve
essere fatto almeno due o tre mesi prima. Dunque il Comune si era premunito,
invitando alcuni degli operatori che poi sedevano a quel tavolo, ad invitare i gruppi e
a vedere la loro disponibilità a venire con un okay dato all’ultimo momento e
comunque debbo dire che il Comune, altra criticità non a noi addebitabile, si è
trovato quest’anno in una solitudine pressoché totale, considerato che né la Provincia
né altri enti hanno contribuito, perché negli altri anni questo è avvenuto per loro
scelta, hanno contribuito a finanziarlo, a partecipare o a compartecipare alla
organizzazione della Sagra. C’erano alcuni dubbi sollevati ai quali intendo
immediatamente rispondere perché molto corrette. Qualcuna la faceva il Consigliere
Saeva quando diceva per esempio per quale strana ragione questo rappresentante del
Sestante ha delle doti divinatorie tali da potere fare la pubblicità 10 giorni prima o 15
giorni prima, addirittura forse 20 da quando gli è stato conferito l’incarico. Ma è tutto
scritto sulla delibera, tant’è che il tavolo che si è riunito in data 12/01/2011, dunque
esattamente 24 giorni prima dell’inizio della Sagra, dice tutto quello che tutti coloro i
quali provvisti di know how hanno partecipato, hanno stabilito che sotto rischio e
pericolo della cooperativa Sestante, che è l’unica forse che aveva la capacità anche
economica di potere affrontare delle spese, era necessario, se voleva andare avanti,
prevedere un minimo di impegno pubblicitario. Dunque questo era già stato scritto
esattamente il 12/01/2011 e solo l’indomani mattina il Sestante, sotto delega di 11
rappresentanti dei vari gruppi, aveva dato inizio sotto rischio e pericolo - c’è scritto
qui - a questa cosa. È ovvio che se voi leggete questa scrittura tra operatori privati vi
rendete conto come sul piano volontaristico tutti avevano concordato tutta una serie
di cose e avevano sottoscritto un atto. Questi erano gli unici che avevano know how
per organizzare la Sagra e certamente un know how che non può possedere chi di
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Sagra non si è mai occupato. Per cui è questo. Voi dite, ed è giusto anche questo
dubbio, per quale motivo non è stato fatto un avviso pubblico secondo le norme
europee, perché non vi era copertura finanziaria della Sagra fino a 4 giorni prima
della Sagra. Dunque l’avviso pubblico secondo le norme avrebbe impegnato
l’Amministrazione a dovere poi dare l’affidamento alla ditta che se l’aggiudicava
senza potere prevedere prima se c’erano o no le risorse finanziarie. Ma tutto questo è
inutile dirlo perché se noi leggiamo le motivazioni che il dirigente del settore, il
Direttore Generale hanno individuato, hanno individuato una norma che è
assolutamente coerente con quello che è stato fatto, che è l’articolo 57 lettera B e C
del decreto legislativo 163 del 2006 che sembra calzare a puntino con quella che era
la nostra esigenza che c’era nel momento in cui è arrivata la copertura finanziaria e
dunque abbiamo dato luogo all’affidamento. Lei le carte ovviamente se le può
leggere. C’erano altre critiche che io condivido, ma anche su questi problemi ci
eravamo premuniti, tant’è che la delibera, ma l’ha accennato già il Consigliere
Raccuia, prevede proprio che tutte le spese fatte e rendicontate verranno pagate, tutte
quelle che sono state fatte a metà o non sono state fatte non saranno pagate, se ci sono
cose in più di quello previsto da questa sorta di capitolato saranno a carico del
Sestante perché non previste e vanno oltre a quello che era stato chiesto, per cui
quando la Consigliera Vita dice o anche il Consigliere Arnone, le cui critiche sono da
prendere in seria considerazione, tutte queste cose contribuiranno certamente, qua c’è
la dirigente presente, c’è il Direttore Generale, ci sono i rappresentanti
dell’Amministrazione, a diminuire nell’eventualità alcune di queste cose, noi
valutiamo e alcune cose probabilmente le abbiamo già valutate o sono state già
valutate, alcune cose non sono state fatte o sono state fatte in misura minore, che là
verrà diminuito il pagamento in ragione di queste mancate spese da parte del gestore.
Penso di avere risposto ai vari dubbi, certamente parlare di palaghiaccio significa
anche là parlare di questo mancato… comunque sarà una spesa ovviamente che non
sarà pagata. Questo come parecchie altre cose. Al di là di questo, penso di non avere
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niente altro da dire anche perché ritengo che i consiglieri abbiamo impostato il
ragionamento su argomenti equilibrati e validi. Alcuni dubbi penso che li ho chiariti,
se c’è qualche altra cosa la possiamo ancora chiarire. Grazie a tutti.
PRESIDENTE ALFANO – Prego.
CONSIGLIERE ARNONE – Io ho una proposta da fare prima di rinviare il punto.
Sono emersi una serie di aspetti certamente meritevoli di verifica in sede di
rendiconto, il palaghiaccio, la pubblicità, 6 per 3, i carretti, tutte queste belle cose. Io
credo che sarebbe utile se la Commissione competente operasse una sintesi delle cose
che ci siamo detti e si approva un atto di indirizzo all’Amministrazione ove si chiede
di verificare tutte queste spese e di dare un riscontro al Consiglio comunale. In questo
caso avremmo dato il senso che al Comune di Agrigento il controllo sulla spesa
avviene, avviene da parte degli organi politici, non si fanno sperperi, e l’intera
vicenda viene gestita con trasparenza. Io do un giudizio positivo complessivo della
Sagra con tutti gli aspetti negativi che ho evidenziato. Lo spettacolo di Antonella
Ruggeri e di Buzzurro è senz’altro lo spettacolo più bello che io abbia mai visto al
teatro Pirandello da quando lo frequento. Non avevo mai visto da quando è stato
riaperto il teatro, prima di riaprirlo… Anche lo spettacolo che riguarda
l’Etnofestival, l’ultima serata, è stato uno spettacolo di qualità. Quindi una serie di
punti di emergenza positiva ci sono stati. Vanno operati una serie di controlli e va
realizzato, Vice Sindaco, non so se sarà lei a gestire il prossimo anno o meno, ma
questa traccia va lasciata, un protocollo organizzativo delle cose che vanno realizzate,
le transenne, i gabinetti pubblici, il modo di organizzare il passaggio dei gruppi
perché chi fa queste cose per la prima volta con improvvisazione, non si rende conto
del meccanismo di disfunzioni che si mette in moto. Molta gente mi diceva: ah, ma i
gruppi passano a mo’ di passeggiata perché la gente si assiepava. Allora, questi
aspetti vale la pena di codificarli per evitare che vi sia una ripetizione di questi errori
in modo che chi la prossima volta è deputato a fare queste cose si mette davanti il
protocollo organizzativo e non compie errori. Gabinetti ci sono? Si o no? Dove li
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allochiamo? Rapporto con la Digos e la Polizia, quante forze dell’ordine ci sono, le
transenne, perché lo spettacolo per esempio si è visto dove vi erano le transenne
collocate e non si è visto dove non vi erano le transenne collocate. Tutto questo va
organizzato per tempo. Io ho appreso che il signor Lima è un dipendente comunale e
segnalerò all’ufficio personale a che titolo un dipendente comunale ritiene di darsi a
simili estemporaneità, trattare con il Sindaco, pretendere pagamenti. Cioè io
conoscevo Salvo Lima che aveva uno spessore un po’ diverso, ora abbiamo Cesare
Lima, è meglio che Cesare Lima la prossima Sagra del Mandorlo in Fiore la viva
esclusivamente da utente, perché francamente sapere che abbiamo un dipendente
comunale che fa interviste televisive contro il Sindaco e contro le cose che si
organizzano da parte del Comune di Agrigento, mi lascia… (intervento fuori
microfono) Comunque mi deve spiegare questo a che titolo piglia soldi, a che titolo fa
trattative, a che titolo chiede garanzie contrattuali. Intanto ci spiega a che titolo
contratta e a che titolo, con quali partite Iva percepisce questi soldi. (intervento fuori
microfono) All’ufficio Personale, al dirigente competente… Voglio capire, è intestato
a lui, ne è rappresentante, ha un bilancio, cosa fa? Io credo che questo lavoro sia
abbastanza utile farlo per dare il segnale che con il Comune di Agrigento non si
scherza più, che chi prende impegni contrattuali deve mantenerli, che i passaggi e i
momenti di verifica sono previsti.
PRESIDENTE ALFANO – C’è la Commissione, cioè lei vorrebbe fare una
proposta di fare un mandato alla V Commissione Sport Turismo e Spettacolo per
predisporre…
CONSIGLIERE ARNONE – Per predisporre da un lato una richiesta di verifica su
una serie di spese e dall’altro un protocollo logistico.
PRESIDENTE ALFANO – Dopo una discussione così ampia su tale problematica
sarebbe giusto addivenire a una conclusione.
CONSIGLIERE ARNONE – E questa può essere, la verifica.
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PRESIDENTE ALFANO – C’è il collega Cordova che vuole parlare, vediamo cosa
ha da dirci.
CONSIGLIERE ARNONE – Finisco, l’ultima battuta, anche perché, Vice Sindaco,
è importante continuare a dare il segno che questa Amministrazione è impermeabile
agli interessi economici dei beneficiari degli incarichi ed essere impermeabile
significa che li abbiamo scelti, hanno svolto il lavoro, ma il rendiconto ce lo devono
fare perché amministriamo denaro pubblico e intendiamo che venga speso con il
massimo di oculatezza e correttezza. Grazie.
ASSESSORE LA ROSA – Io volevo dire che l’Amministrazione stasera prende
impegno di portare a questo Consiglio comunale analiticamente tutte le spese, cioè
supportate da tutte… (intervento fuori microfono) no l’Assessore o il Sindaco,
Consigliere Micciché, attenzione, gli uffici, perché noi abbiamo un dirigente allo
Sport Turismo e Spettacolo, gli uffici prendono impegno, e l’Amministrazione
sicuramente agli uffici caricherà di questo impegno di portare in Consiglio comunale
o in Commissione, come volete voi, l’elenco analitico di tutte le spese.
CONSIGLIERE CORDOVA – È naturale questo, sulla scorta di tutte le discussioni
che ci sono state, ovviamente noi come Commissione dello Spettacolo e Cultura
chiederemo al dirigente, lo facciamo qui in sede ufficiale, che praticamente ci porti
una rendicontazione. Avremo ovviamente… penso che la dottoressa Siragusa avrà
bisogno di analizzare bene le carte, di valutare quelle che sono le entrate in termini
economici e le uscite. Quando il dirigente sarà pronto per potere colloquiare con noi,
la inviteremo in commissione e cominceremo un pochettino ad analizzare punto per
punto quali sono stati gli impegni di spesa del Comune, come sono stati spesi i soldi,
se ci sono state delle manchevolezze negli impegni di delibera che ci sono stati,
quindi la V Commissione è disponibilissima a questo lavoro. Aspettiamo il dirigente,
cioè io aspetto che avrò per il suo tramite la possibilità di sapere quando il dirigente
sarà pronto per potere venire in Commissione e conversare su questa situazione.
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PRESIDENTE ALFANO – Io mi farò promotore di questo, inviterò la dirigente a
venire… concordare con il Presidente della V Commissione su tutta questa
problematica inerente alle spese…
CONSIGLIERE CORDOVA – Già noi, Presidente, con il dirigente Siragusa ci
stiamo incontrando più volte per una serie di problematiche da analizzare. Siccome è
lei che giustamente con tutto il materiale che ha e che coinvolge tanti settori deve in
qualche modo essere pronta, noi aspettiamo, quando lei è pronta, noi siamo pronti a
incontrarla.
PRESIDENTE ALFANO – Va bene, mi farò promotore di questa iniziativa. C’era
il collega Micciché che voleva parlare? Rinuncia a parlare.
CONSIGLIERE CORDOVA - Presidente, faccio la proposta di rinvio della
prossima seduta per martedì prossimo giorno 1 marzo alle 19:00.
PRESIDENTE ALFANO – Io metto ai voti la proposta del Consigliere Cordova.
Passiamo alla votazione. Noi vogliamo adottare questo sistema, cioè il dirigente
conferisce con la V Commissione che sarebbe Sport Turismo e Spettacolo. Pronto
tutto, la V Commissione si porta qui. Quindi il punto viene accantonato... Sarà
riscritto non appena io avrò notizie da parte del Presidente della V Commissione.
Passiamo alla votazione per il rinvio della seduta a martedì 1 marzo alle ore 19:00.
Il Segretario Generale procede alla votazione per appello nominale.
PRESIDENTE ALFANO – 17 presenti, 17 votanti, la proposta è accolta, la seduta
è rinviata al 1 marzo alle ore 19:00.
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