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COME VALUTARE LE COMPETENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI DELL’ORGANIZZAZIONE Unità formativa 1.1 Competenze e capacità tecniche

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COME VALUTARE LE COMPETENZE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI DELL’ORGANIZZAZIONE

Unità formativa 1.1

Competenze e capacità tecniche

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Come valutare le competenze organizzative e gestionali dell’organizzazione

Competenze e capacità tecnicheOgni intervento di mobilità transnazionale, a prescindere dalla linea di finanziamento che lo

rende possibile, dalla sua durata e dalla tipologia di beneficiari che vengono coinvolti, è sempre un

evento di apprendimento.

I progetti di mobilità – finanziati con Leonardo da Vinci, ma anche con altri programmi – sono interventi complessi e multi

attore.

Pertanto, per organizzare, gestire, implementare e portare a termine un intervento di questa complessità è necessario che le organizzazioni

responsabili del progetto (organismi sia pubblici che privati) siano in possesso delle adeguate competenze gestionali, tecniche e operative.

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Come valutare le competenze organizzative e gestionali dell’organizzazione

Nel momento in cui uno di tali enti decide di presentare una candidatura per un finanziamento legato all’organizzazione

di mobilità transnazionali deve essere in possesso di informazioni di qualità relativamente a due ambiti:

la propria organizzazione, la sua struttura, le competenze che sono presenti in essa (vedi anche UF 1.3); le competenze la cui presenza è di particolare importanza relativamente alla possibilità di costruire un intervento di mobilità riguardano, in particolare, alcune aree dell’organizzazione: l’area amministrativa e finanziaria, l’area tecnico - operativa, l’area gestionale o del controllo interno;

le modalità di accesso ai finanziamenti, soprattutto per quel che concerne l’iter procedurale e la costruzione dei meccanismi per presentare una candidatura (vedi UF 1.2).

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Come valutare le competenze organizzative e gestionali dell’organizzazione

Tanto più complessa è l’organizzazione, non solo dal punto di vista dimensionale, ma anche strutturale, tanto più

complesso risulterà il patrimonio di competenze necessarie a farla funzionare.

le competenze di un ente sono contemporaneamente dell’organizzazione e degli individui che la compongono:

infatti, esse nascono e si sviluppano all’interno di un contesto istituzionale che le comprende entrambe. Per questa

ragione, analizzare solo le competenze di un’organizzazione è un’operazione incompleta se non si

capisce come essa è strutturata e funziona.

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Come valutare le competenze organizzative e gestionali dell’organizzazione

La “ricetta” ottimale quando si decide di costruire una candidatura per la mobilità, consiste nell’analizzare gli enti coinvolti utilizzando una metodologia che combina l’analisi

dei fabbisogni con l’analisi organizzativa, in particolare, raccogliendo dati relativi alle seguenti dimensioni:

l’organizzazione; le persone; le attività.

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Le dimensioni dell’analisi sull’organizzazione

I dati sull’organizzazione servono a descrivere i diversi aspetti della realtà organizzativa che sarà coinvolta nella candidatura

per la mobilità.

I dati sulle persone riguardano aspetti socio-demografici e legati alle aspettative. Nel primo caso, si tratta di caratteristiche oggettive possedute dalle persone, come l’età, l’anzianità

aziendale, l’iter di carriera.

I dati sulle attività consistono in una descrizione sufficientemente articolata e dettagliata di ciò che gli individui fanno, del loro lavoro, dei compiti che svolgono, delle operazioni compiute

quotidianamente.

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Come valutare le competenze organizzative e gestionali dell’organizzazione

Un possibile modello operativoPer ciascuna dimensione sopra considerata (organizzazione, persone,

attività) esistono peculiari tecniche di indagine;

nel primo caso, si tratta dell’analisi organizzativa, vera e propria analisi sul campo che rileva fatti, circostanze, fenomeni e segnali

per elaborare le caratteristiche salienti e le criticità dell’organizzazione.

La diagnosi organizzativa è la lettura del sistema esistente ed è un passo indispensabile per conoscere le competenze presenti e

necessarie nell’organizzazione. La diagnosi indaga le seguenti variabili:

variabili strutturali; variabili tecnologiche; variabili sociali; variabili relative ai meccanismi operativi.

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La seconda dimensione, costituita dalle persone, viene analizzata individuando alcuni elementi distintivi del personale che opera nell’organizzazione. In relazione alla presenza di competenze per realizzare un intervento di mobilità, le caratteristiche da

considerare sono:

fisiche e oggettive (età, sesso, qualifica e anzianità aziendale);

istruzione e livelli culturali e professionali (titoli di studio, capacità, conoscenze valutabili), precedenti esperienze di mobilità (tipologia e risultati);

motivazioni (predisposizione, atteggiamenti, aspettative);

vincoli organizzativi (tempi, luoghi, opportunità relativi alla vita lavorativa).

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La terza dimensione, riferita alle attività, viene analizzata allo scopo di identificare:

– le azioni e i comportamenti richiesti per espletare validamente le mansioni di una determinata attività lavorativa e per individuarne la coerenza con la realizzazione di un intervento di mobilità;

– le conoscenze e le competenze necessarie a sviluppare i comportamenti lavorativi, possibilmente distinguendo le competenze già possedute da quelle che debbono essere sviluppate.

L’osservazione riferita alle attività si sostanzia in un’analisi del ruolo, cioè delle azioni interpretate nell’esercizio del proprio lavoro viste in relazione con i

comportamenti altrui. La descrizione produce un elenco dei compiti da eseguire, degli strumenti necessari a tale azione, delle fasi critiche per la loro

realizzazione.

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Come valutare le competenze organizzative e gestionali dell’organizzazione

Il progettista che intenda esaminare un’organizzazione al fine di comprendere se e in che misura vi siano le competenze per costruire e realizzare un intervento di mobilità, ha a

sua disposizione una serie di strumenti che si elencano di seguito:

la ricerca documentaria; l’osservazione; il questionario; l’intervista a testimoni privilegiati; il focus group.

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Contenuto:

La complessità degli interventi di mobilità finanziati da Leonardo da Vinci.

La complessità delle competenze e dei ruoli necessari per progettare e realizzare un intervento di mobilità.

La capacità di “leggere” un’organizzazione, la sua struttura, le competenze presenti in essa.

L’analisi delle organizzazioni, delle persone, delle attività. Un modello operativo di analisi dell’organizzazione. Gli strumenti da utilizzare nell’analisi organizzativa.