COLL-2007 - 09 - lemissioni.net · signifi cativamente sul concetto geografi co-politico di Europa....

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1 Collegamento n. 09 - novembre 2007 Anno VIII v Numero 09 v Novembre 2007 Bitte neue Adresse dem Absender melden AZB - 4603 Olten Collegamento Periodico della Missione Cattolica Italiana di Olten Schönenwerd E quelli prima di me? Emigrare ed Immigrare oggi 25.11.2007: Festa della Porchetta e Gioco della Tombola

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1Collegamenton. 09 - novembre 2007

Anno VIII v Numero 09 v Novembre 2007

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E quelli prima di me?

Emigrare ed Immigrare oggi

25.11.2007: Festa della Porchetta

e Gioco della Tombola

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Detto tra virgolette

E quelli prima di noi?Come ogni anno ritorna il tempo del ricordo particolare delle persone care defunte.

Fra i dodici mesi dell’anno, a detta di molti, quello di novembre è sicuramente il mese più triste.

Con l’arrivo delle prime nebbie, con la caduta inarrestabile delle foglie, con l’incedere ormai deciso della stagione invernale e con l’imbrunire anticipato dei giorni, novembre è un mese tutto parti-colare.

Questo undicesimo mese del calenda-rio si apre con l’annuale ricorrenza della commemorazione dei fedeli defunti. Un appuntamento non solo liturgico, cristia-no, ma dagli aspetti anche laici e civili.

In questo arco di giorni con maggiore intensità ciascuno volge indietro lo sguar-do per ricordare in un solo istante i fatti, gli avvenimenti, le situazioni del passato; ma, soprattutto, ritrovare nel passato i volti e le storie di tante persone care, in-contrate e conosciute direttamente: sono i nostri familiari, parenti, amici...

Ed è così che non sono solo i fattori climatici a colorare di tristezza questo mese; il ricordo delle persone care, che ci hanno lasciato apparentemente per sempre, produce in noi un senso di vuoto incolmabile, di freddo esistenziale. Neppure le lacrime riescono a lenire quel dolore lancinante che solca a più riprese il nostro spirito.

È vero, più che per loro, la morte è per noi un problema, umanamente senza so-luzione; e sentiamo di persona nel nostro fragile animo le conseguenze impetuose della sua forza distruttrice.

Anche se cristiani credenti, non dobbia-mo vergognarci del nostro dolore e del fatto che con viva diffi coltà non sempre riusciamo ad accettare la perdita dei nostri cari, la nostra perdita, ed abban-donarci con fi ducia e rassegnazione alla volontà di Dio.

Tuttavia, lungo questa via di santa perdizione non siamo soli. Prima di noi ci sono le orme di Gesù e di tanti amici che lo hanno già seguito, prima di noi.

È la storia di quel gruppo di persone, i cristiani convinti, che hanno creduto con tutto se stessi alle parole del Figlio di Dio e hanno fatto del Vangelo la verità della propria vita.

Guardando con fede alle lacrime di Gesù per la morte dell’amico Lazzaro, non ci sentiamo soli in questo fi ume di dolore, ma percepiamo dentro di noi una forza soprannaturale che ci rincuora, ci sostiene, ci aiuta ad attraversare anche questa situazione di vita e di morte con lo sguardo oltre.

Noi non veniamo dal niente, dal nulla, come i nostri passi non sono diretti verso l’ignoto e il buio.

È nell’oltre di Dio che ritroviamo il senso l’ignoto e il buio.

È nell’oltre di Dio che ritroviamo il senso l’ignoto e il buio.

del nostro cammino di fede; come è nel-l’oltre di Dio che ritroveremo vivi i nostri familiari, parenti e amici.

È oltre questo nostro oggi che ci schiu-familiari, parenti e amici.

È oltre questo nostro oggi che ci schiu-familiari, parenti e amici.

diamo all’alba di un nuovo mattino, il mattino di Pasqua, il nostro mattino, oltre il buio della notte della morte.

Là dove il Signore ci attende, là riab-bracceremo fi nalmente i nostri cari e, con loro, il Signore della Vita.

don Sergio

Collegamento è il mensile curato dai fedeli della Missione Cattolica Italiana di Olten Schönenwerd.

EditoreMissione Cattolica Italianadi Olten Schönenwerd

DirettoreSergio Carettoni

Segreteria e AmministrazioneLella Awad

RedazioneHausmattrain 4 (P.F. 730) 4603 OltenT (0041) 062 - 212 19 17F (0041) 062 - 212 13 22E [email protected] www.missione-olten.ch

I costi di stampa e di spedizione del mensi-le Collegamento sono coperti dai contributi pervenutici da privati e da enti pubblici; dalle inserzioni pubblicitarie e dalla Fonda-zione per la M.C.I. di Olten Schönenwerd.

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OTTOBRE 2007

RomaniaClima favorevole per gli investimenti. Sebbene alle prese con una lunga e diffi cile crisi economica e con noti problemi di corruzione nella gestione pubblica, la Romania rimane, fra i nuovi membri dell’Unione Europea, uno dei paesi più monitorati dagli investitori internazionali. Elevata crescita dei consumi, tasso di disoccupazione in discesa, rischio-paese in discesa, settore energetico interessante per molti attori anche se, su di esso, grava il peso dei diffi cili rapporti fra Bucarest e Mosca. A lungo termine, il rischio maggiore per l’economia del Paese sembra tuttavia essere quello dell’inarrestabile declino demografi co.

Unione EuropeaLa Politica Europea di Vicinato rivela nuove ambizioni politico-economiche. Gli allargamenti del 2004 e del 2007 hanno inciso signifi cativamente sul concetto geografi co-politico di Europa. I nuovi membri dell’Unione Europea trascinano - fi no al confi ne - anche nuovi vicini. Tale visibile mutamento implica la necessità di elaborare un indirizzo per l’azione e la relazione con i paesi confi nanti. Tuttavia, gli scenari e gli attori delle varie scacchiere regionali europee sono diversi. La riva sud, demografi camente esplosiva e, se non padrona, proprietaria di un patrimonio culturale di riferimento distinto. Ad est, il molle confi ne culturale ed economico e la sprezzante chiusura bielorussa. La rivalità interetnica e la corsa al petrolio nell’eldorado del Caucaso. Il tentativo di delineare un quadro complessivo di azione nei confronti dell’immediato esterno attraverso la Politica Europea di Vicinato è lo specchio della forza o della debolezza geopolitica europea. Il suo mutamento è in grado di rivelare le strategie e le aspettative attuali dell’Unione Europea.

Unione EuropeaLa tutela ambientale è un obiettivo strategico. Il 2007 era stato annunciato come l’Anno polare Internazionale contro il riscaldamento climatico del pianeta: sono infatti sempre più allarmanti i rapporti sulla situazione ambientale di tali regioni, che rivelano livelli di biossido di carbonio mai raggiunti prima negli ultimi 650.000 anni. La protezione dell’ambiente è una delle maggiori sfi de per l’Europa e il principio dell’integrazione delle esigenze in materia di ambiente nelle politiche dell’Unione è ormai una delle basi dell’azione comunitaria. L’obiettivo ultimo è lo “sviluppo sostenibile”, ovvero lo sforzo affi nché la crescita odierna non metta in pericolo le possibilità di crescita delle generazioni future e fi ssare una strategia a lungo termine atta a conciliare le politiche riguardanti uno sviluppo, sostenibile appunto, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale.

DanimarcaUn cambiamento di rotta per risolvere la crisi con i musulmani? A due anni dalla pubblicazione delle caricature di Maometto, la Danimarca è uno degli obiettivi-chiave dell’estremismo musulmano globale. Copenhagen si vede così costretta a moltiplicare gli sforzi per spegnere uno dei principali focolai della crisi con la comunità musulmana e il Governo Rasmussen sia intenzionato a rivedere la propria linea dura a favore del dialogo.

BREVI DAL MONDOCelebrazione nazionali per il centenario di

Giuseppe GaribaldiCosa resta nelle giovani generazioni dell’Eroe dei due mondi?

Il 4 luglio 1807 nasceva l’eroe del-l’Unità d’Italia. La sua Patria lo celebra da nord a sud con eventi, manifestazio-ni, convegni e mostre.

A 200 anni dalla nascita

Un mito, una leggenda, un eroe nazionale: è Giuseppe Garibaldi, il condottiero dalla camicia rossa, prota-gonista indiscusso dell’unità nazionale italiana.

Duecento anni fa, il 4 luglio 1807, Garibaldi nasce a Nizza, territorio oggi appartenente alla Francia, ma sotto il governo dei Savoia fi no al 1860. Sia-mo nel pieno del dominio napoleonico, quando gli echi della Rivoluzione fran-cese rimbombavano in tutta Europa, infondendo timore nei sovrani e spe-ranze nei popoli bramosi di libertà. Fi-glio di un momento storico decisivo per le sorti delle nazioni europee, Garibaldi si apprestava a scrivere pagine di sto-ria indelebili e pivotali per la nascente nazione italiana.

Oggi, duecento anni dopo la sua nascita, l’Italia festeggia con nume-rose celebrazioni ed eventi una fi gura che non ha mai smesso di amare, di apprezzare e di esaltare. Da Roma a Genova, da Milano a Caprera, il mito garibaldino rivive con una rivisitazione a 360 gradi della sua personalità, delle sue imprese, della sua fama internazio-nale. La sua vita è un richiamo che ha coinvolto la collettività e ha stimolato il senso dell’appartenenza nazionale: oggi pronunziare il suo nome signifi ca

ricordare che ci sono state generazioni che hanno lottato per l’unità naziona-le.

L’Eroe dei due Mondi

Ma chi è veramente Garibaldi? Come è entrato nel cuore dei popoli di paesi così lontani tra loro? Dove ha lasciato il segno, con il suo carisma e il suo piglio da combattente? L’appellativo di “Eroe dei due Mondi” non lascia spazio a dub-bi: dal 1835 al 1848 Giuseppe Garibaldi trascorre un lungo esilio in Sud Ameri-ca, per propagandare gli ideali del suo amico Giuseppe Mazzini, il leader della Giovine Italia. Là, accolto da una folta comunità di italiani imbevuti di ideali rivoluzionari, partecipa a drammatiche battaglie terrestri e navali, assoldato dal governo del Rio Grande do Sul, ribelle all’autorità dell’Impero del Bra-sile.

Nel 1842, Garibaldi ripara prima in Brasile, poi in Uruguay, dove comanda la fl otta uruguaiana in una battaglia na-vale contro gli argentini e partecipa alla difesa della città con i suoi volontari in camicia rossa, cominciando ad acqui-sire notorietà internazionale. Rientrato in Italia nel corso della Prima Guerra d’Indipendenza (marzo 1848 – marzo 1849), un anno dopo Garibaldi ripren-de la via dell’esilio tra Marocco, New York e Perù, fi no al 1854. Da questo momento in poi le energie garibaldine sono al servizio dell’unità italiana, con la partecipazione a battaglie epiche, fi no alla leggendaria Spedizione dei Mille, decisiva per la conquista del Mezzogiorno d’Italia.

Dopo la mancata conquista di Roma nel 1862, che lo vide sfortunato pro-tagonista, e altre imprese dagli esiti alterni, si rifugia a Caprera, dove tra-scorre gli ultimi anni di vita fi no alla morte, sopraggiunta il 2 giugno del 1882.

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Italiani all’Estero

Crisi dei mutui per la casa?Il ministro dell’Economia Padoa-Schioppa guarda al futuro con maggiore fi ducia

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Il ministro dell’Econo-mia, Tommaso Padoa-Schioppa, è ottimista sullo stato di salute del-l’economia italiana.

«Le prospettive», af-ferma nel suo interven-to presso il Comitato monetario e fi nanziario dell’Fmi, «rimangono fa-vorevoli.

L’Italia appare meno esposta alle turbolenze sul mercato del credito rispetto a molti altri grandi paesi, sebbene i rischi verso il basso siano aumentati». Le stime sul Pil fornite dall’inquilino di via XX settembre ai suoi colleghi riuniti a Washington ricalcano quelle uffi ciali su cui è costruita la Finanziaria: +1,9% que-st’anno e +1,5% il prossimo. «Confermati gli obiet-tivi del risanamento»: il rapporto tra defi cit e Pil è previsto al 2,4% nel 2007 e al 2,2% nel 2008, con l’obiettivo del pareggio nel 2011. Il debito pubblico dovrebbe scendere sotto il 100% del Pil nel 2010.

«Nonostante qualche rallentamento negli ultimi mesi», rileva Padoa-Schioppa, «i principali indica-tori continuano a fornire una prospettiva positiva. Inoltre, la produzione industriale è aumentata netta-mente ad agosto, indicando un rimbalzo nell’attività nel terzo trimestre».

Anche l’occupazione, prosegue il ministro, «ha con-tinuato a mostrare stabili guadagni nella prima metà dell’anno e probabilmente continuerà a fornire soste-gno alla crescita dei consumi nel breve periodo».

L’inquilino di via XX settembre ricorda anche la di-scesa del tasso di disoccupazione sui livelli minimi dal 1992, «sebbene i positivi risultati non siano omoge-neamente diffusi tra le varie macro-regioni.

La crescita dei salari», prosegue Padoa-Schioppa, «è rimasta contenuta e la produttività è aumentata, sebbene in gran parte per ragioni cicliche, aiutando così l’industria a riguadagnare competitività. L’infl a-zione è scesa sotto la media dell’area dell’euro».

L’analisi del ministro non manca poi di soffermarsi sull’andamento di esportazioni e importazioni. La crescita di entrambe, sottolinea, «ha rallentato.

Tuttavia il defl atore all’export ha continuato ad au-mentare stabilmente e così l’attività di esportazione in termini di valore è rimasta robusta.

Il successo del processo di ristrutturazione delle aziende italiane, assieme al passaggio della produ-zione verso i segmenti alti del mercato», conclude il ministro, «spiega in parte il comportamento dei prezzi all’esportazione, sebbene ulteriori analisi sia-no necessarie».

16. L’Italia riconosce i diritti della famiglia come socie-tà naturale fondata sul matrimonio, e considera l’educazione familiare strumento necessario per la crescita delle nuove generazioni.

17. Il matrimonio è fondato sulla eguaglianza di diritti e di responsabilità tra marito e moglie, ed è per questo a struttura monogamica. La monogamia unisce due vite e le rende corresponsabili di ciò che realizzano insieme, a cominciare dalla crescita dei fi gli. L’Italia proibisce la poligamia come con-traria ai diritti della donna, in accordo anche con i principi affermati dalle istituzioni europee.

18. L’ordinamento italiano proibisce ogni forma di coercizione e di violenza dentro e fuori la fami-glia, e tutela la dignità della donna in tutte le sue manifestazioni e in ogni momento della vita as-sociativa. Base dell’unione coniugale è la libertà matrimoniale che spetta ai giovani, e comporta il divieto di coercizioni e di matrimoni forza-ti, o tra bambini.

19. L’Italia tutela la li-bertà dei minori nello sviluppo della propria personalità, che si realizza anche nell´incontro con altri giovani e nella parte-cipazione alle attività sociali. Il principio di eguaglianza non è conciliabile con le pretese di separare, a motivo dell’appartenenza confessionale, uomini e donne, ragazzi e ragazze, nei servizi pubblici e nell’espletamento delle atti-vità lavorative.

Famiglia e nuove generazoni

Carta dei Valori, della Cittadinanza e dell’Integrazione

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Superfi cie: kmq 10’794Province: Chieti, L’Aquila, Pescara, Te-ramoCapoluogo: L’AquilaParchi Nazionali: Parco Nazionale d’Abruzzo (1923), Parco Nazionale del Gran Sasso e monti della Laga (1991), Parco Nazionale della Maiella (1991)

Le origini del nome: La Regione comin-ciò a chiamarsi Abruzzo dal latino Apru-tium, nel Medioevo, poi successivamente con il Regno di Napoli fu divisa in due parti: Abruzzo Ulteriore e Abruzzo Citeriore. Nel 1860 con l’Unità d’Italia, alla regione era annesso anche il Molise dove prendeva il nome di Abruzzi e Molise, da cui fu sepa-rata nel 1963.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole: La Re-gione comprende l’Appennino Abruzzese, i Monti della Laga, Gran Sasso, Maiella, Velino, Meta, Simbruini e Cornacchia. Una caratteristica di rilievo è data dalle grandi conche pianeggianti come la Conca Aqui-lana, la Conca del Sulmona e la Conca del Fucino. Alle spalle della costa, troviamo la zona collinare composta dai terreni argil-losi sabbiosi e a volte corrosi dalle acque provenienti dalle montagne. Per circa 120 km il litorale costiero si estende con una pianura lineare. La costa è molto fertile e ben coltivata.

Paesaggio: La Regione è prevalentemen-te montuosa e collinosa, fi no a scendere a est dove troviamo la fascia pianeggiante della costa. Gli Appennini sono ricoperti da desolati prati e da boschi con poca ve-getazione. Il paesaggio collinare cambia, dando vita a verdi distese e a ricchi corsi d’acqua. Ulteriore panorama è quello dato dalla zona costiera dove si ha nella parte interna a soli cinquanta chilometri, il pae-saggio Appenninico.

Agricoltura - Allevamento - Pesca: Ter-reno e clima non consentono forti colture, anche se l’agricoltura ha un grosso peso per l’economia. Negli Abruzzi troviamo i primati nella produzione di fi chi, carote e uva da tavola. Nelle conche pianeggianti altre colture in genere diffuse sono quelle del grano, patate, barbabietole e tabacco. Buona anche la produzione di frutta e ortaggi. La liquirizia nella zona di Atri e lo zafferano nella Conca Aquilana sono i pro-dotti tipici dell’Abruzzo. In questa Regione si trovano ancora notevoli allevamenti di ovini che però vanno a diminuire sempre più nel tempo. Mentre la transumanza sta scomparendo, l’allevamento dei bovini sta crescendo gradatamente. La pesca in que-sta regione non ha nessuna importanza.

Industria - Turismo: L’industria è ancora poco sviluppata. Tra le principali imprese troviamo quelle del settore alimentare, tessile, e dei mobili per quanto riguarda i mercati locali, mentre per la grossa distribuzione vi sono quelle del settore metalmeccanico nelle zone di Chieti e Pescara. Numerose sono anche le attività artigianali, tra le quali ricordiamo quella delle ceramiche, dei tappeti, dei merletti e delle coltellerie. Negli ultimi anni l’Abruzzo si sta riprendendo con il turismo, sia delle zone montane che in quelle collinari e ma-rittime. Questo sviluppo però sta portan-do alla costruzione di strutture ricettive, sia alberghiere che di campeggi e villaggi turistici, minacciando così il panorama naturale.

Posizione e Confi ne: Gli Abruzzi sono situati tra l’Appennino e la costa adriatica. I confi ni sono così composti: a nord dalle Marche e un tratto di Lazio, a est dal Mare Adriatico, a sud dal Molise e a ovest dal Lazio.

Fiumi - Laghi: Nella costa adriatica sfociano il Tronto e i corsi d’acqua che scendono dal Gran Sasso e dalla Maiella, situati al confi ne con le Marche; mentre a carattere torrenziale sono l’Aterno-Pesca-ra, il Sangro e il Trigno, i quali segnano il confi ne con il Molise.

Clima: L’infl uenza del mare mitiga le coste abruzzesi rendendo il clima mite e medi-terraneo. La parte interna della Regione ha un clima più continentale con inverni freddi ed estati molto calde. La pioggia e le nevi cadono in abbondanza dal periodo invernale fi no alla primavera. Una costante siccità caratterizza l’estate.

Popolazione: Le zone montuose sopra i 1000 m sono quasi tutte abbandonate. Gli abitanti cercano di concentrarsi nella zona costiera, nelle conche e nelle colline dove si trovano i centri più sviluppati. Le grandi città mancano e Pescara è l’unica ad avere oltre 100 mila abitanti. Negli anni passati ci fu una forte migrazione verso le regioni industrializzate e verso l’estero. Il rapporto demografi co negli Abruzzi rileva una scar-sa percentuale di superfi cie abitata ed è sotto la media italiana.

Comunicazioni: Le reti di comunicazione permettono il collegamento con tutte le regioni italiane. Sia la linea ferroviaria che stradale costeggia la costa e permette il collegamento dell’Italia del sud con i centri del Nord. Altre vie di comunicazione sono quelle che dalla costa si spostano nel ver-sante occidentale dell’Appennino collegan-do così la Regione con le regioni occidentali italiane.

Dall’Arabia Saudita al Marocco, dall’Egitto alla Turchia, le donne del-l’Islam sono in marcia per conqui-stare i propri diritti. Il loro alleato è il Corano. Solo loro possono costruire un futuro di sicurezza e democrazia per il mondo musulmano.

Shabara è nata in Inghilterra da una famiglia pakistana, si sente “inglese al cento per cento” e il velo islamico lo mette solo quando va in moschea. Sua cugina Tiyaba lo tie-ne sempre: le hanno detto che nel giorno del giudizio il diavolo urinerà

sulle teste delle donne che non lo portano.

Asmaa ha una cicatrice che non guarirà mai: a quattro anni, la mam-mana del suo villaggio egiziano le ha reciso il clitoride con un rasoio. La madre di Husnia si è sposata a nove anni ma a quattordici sua fi glia, oggi docente universitaria nello Yemen, è riuscita a rifi utare il marito scelto per lei. [...]

Sono solo alcune delle voci che Lilli Gruber ha ascoltato nel corso del suo viaggio nel mondo islamico, alla

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È una lotta che non conta solo per il destino delle donne: dalla

loro battaglia rivoluzionaria di-pende l’avvento della democrazia e della modernità nei Paesi isla-mici, unico rimedio contro i mali opposti e intrecciati dell’estremi-smo e del dispotismo.

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Congresso degli Oncologi italiani a Palermo

Finalmente i tumori sono in caloRisultati dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano

Tumori, la mortalità scende del 20%; ma cresce l’incidenza nelle donne del cancro al seno.

In 40 anni, dal 1970 al 2010, la

mortalita’ di tutti i tumori è fi nal-mente in calo del 20% per gli uo-mini e del 24% per le donne. Lo ha sottolineato il prof. Emilio Bajetta, presidente dell’Aiom (associazione italiana oncologi medici) in apertura del IX congresso a Palermo, citando al rivista “tumori” dell’istituto tumori di Milano.

Per la prima volta a livello uffi ciale la mortalità per tumori in Italia è in calo. Lo studio, appena pubblicato sulla rivista dell’istituto nazionale dei Tumori di Milano, si è basato su tutti i dati dei registri dei tumori in Italia. Le cifre sull’incidenza parla-no addirittura di un calo del 30% nell’uomo, mentre c’è una crescita del 7-8% l’anno dell’incidenza nelle donne dovuta all’aumento dei casi di tumore al seno.

«Per un oncologo è un momento commovente - afferma Emilio Bajet-ta - e aspettiamo da decenni e de-cenni questi dati. Ci sono voluti 40 anni e grazie alla diagnosi precoce, ai trattamenti integrati e alle nuove terapie intelligenti fi nalmente ci sia-mo arrivati».

“In 40 anni calano anche i casi per gli uomini dovuto principalmente perchè è calato il numero dei fu-matori, mentre aumenta l’incidenza del tumore della prostata con una mortalità pressochè costante. Per le donne aumentano i casi (7-8% l’an-no), la mortalità si riduce ancora di più rispetto agli uomini, soprattutto per quanto riguarda il tumore della mammella. Ed occorre dopo la visita dello specialista anche una ecografi a transrettale per avere un quadro più preciso”.

Nel 25% dei casi il Psa è dovuto a malattia infi ammatoria e non evi-denzia un tumore alla prostata”. Il 50% del tumore della prostata rima-ne all’interno dell’organo e non dà metastasi e si sviluppa soprattutto dopo i 70 anni.

“Finalmente per la prima volta possiamo confermare che la mor-talità dei tumori è in calo e questo per gli oncologi medici è un grande risultato dovuto soprattutto ad una fi losofi a gestionale del paziente ma-lato di tumore”.

Al congresso degli oncologi riuni-ti a Palermo, al quale hanno preso parte 1000 specialisti, si è parlato anche di costi dei nuovi farmaci in-telligenti e dell’appropriatezza delle prescrizioni. Anche se in Italia non si

profi lano scenari alla Sicko descritti da Michael Moore, hanno spiegato gli esperti dell’Aiom, «il nostro wel-fare sanitario per quanto riguarda l’oncologia, tiene perchè vengono garantiti farmaci innovativi a coloro che ne hanno bisogno anche se con restrizioni burocratiche che appe-santiscono il lavoro dei clinici».

Un accordo con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha permesso in-fatti di prescrivere 9 medicinali ad alto costo e per indicazioni diverse da quelle del foglietto, attraverso la segnalazione ad un registro. Ma gli oncologi chiedono che i sistemi di rimborso delle prestazioni, i Drg, vengano modifi cati, escludendo ad esempio il costo di quei farmaci che fanno superare i budget previsti.

IL SORRISO

Non è facile resistere alla bellezza di un sorriso: quando lo incroci lun-go la via ti si apre il cuore e ti senti investire da una carica di positività. Eccetto che nel caso dei maliziosi e beffardi di cuore, chi sorride agli altri si pone sulla loro strada con sentimenti di simpatia e di amabilità; tal-volta, persino di affetto. Il sorriso dei genitori verso i fi gli, tra due amici sinceri, oppure quello in cui si perdono due innamorati apre il cuore alla fi ducia e orienta lungo il sentiero della gioia il cammino della vita. Ridere con dolcezza, leggermente, a fi or di labbra, ridere di gioia tra le lagrime, riveste l’anima di un aspetto piacevole. È come se una carezza dal cielo si posasse con delicatezza sul volto di chi sa ancora sorridere alla vita. E gli altri guardano, affascinati, attratti irresistibilmente da un animo così gentile. Non così, invece, non così per chi calza un sorriso buio, sinistro, screziato da una smorfi a di piacere per il male altrui, o per la propria soddisfazione a scapito di qualcuno. C’è un altro animo dietro questo sor-riso, uno spirito malvagio, che gabba chi non sa leggere la trasparenza degli occhi. È il sorriso amaro, beffardo, fatuo, forzato, ironico, malizioso, sciocco, insensato di colui che rivela proprio attraverso il suo sorriso un animo per nulla attraente.

Nel sorriso del volto e degli occhi si intravede anche per un solo istante ciò che una persona custodisce nel suo cuore, il segreto della sua vita; quel qualcosa per cui gli altri si ricordano ancora di lei e del suo instanca-bile sorriso sulle labbra, un sorriso per tutti, quale persona con il cuore, bella dentro, che ha imparato dal cielo a sorridere sulla terra.

UN MINUTO PER TE

SPRAY DOMESTICI DA ASMA

L’uso di detersivi spray per le pulizie di casa e i prodotti per profumare l’aria possono aumentare il rischio di sviluppare asma negli adulti. Come già accade, per altro, alle persone che lavorano nelle imprese di pulizie, ma un effetto simile si può avere anche nei non professionisti. Si tratta di uno studio epidemiologico che per la prima volta indaga sugli effetti di questi prodotti su chi ne fa uso in modo occasionale.

È stato verifi cato, a distanza di nove anni se i 3500 soggetti coinvolti avessero asma, sibili o allergie, chiedendo loro anche di riportare il numero di volte alla settimana in cui avevano usato i prodotti per le pulizie. Il rischio aumentava con la frequenza delle pulizie e il numero di spray diversi usati ma in media era circa dal 30 al 50% più alto nelle persone che erano esposte una volta alla settimana ai prodotti. L’effetto più forte era associato in particolare ai deodoranti per ambiente spray, prodotti per la pulizia dei mobili e dei vetri.

Tra le ipotesi, gli autori includono un effetto irritante, la presenza di componenti sensibilizzanti specifi ci dell’asma o una risposta infi ammatoria.

IN CORPORE SANO

Non è facile resistere alla bellezza di un sorriso: quan-do lo incroci lungo la via ti si apre il cuore e ti senti investire da una carica di positività.Eccetto che nel caso dei ma-liziosi e beffardi di cuore, chi sorride agli altri si pone sulla

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La Missione Cattolica Italiana di Olten Schönenwerd organizza la 5° edizione della5° edizione della5° edizione

Festa dellaPorchetta 2007

Domenica, 25 novembre 2007alle ore 12:30 presso la Josefsaal della

Parrocchia di San Martino in Olten

Menù Adulti: Fr. 25.--insalata, porchetta e contorno

Menù Bambini (fi no a 12 anni): Fr. 15.--insalata, coscia di pollo e contorno

(dolci, caffè e bevande escluse)

Seguirà dalle ore 15:30 la

Tombola di Natale

Per partecipare al pranzo è indi-spensabile fare la propria preno-tazione presso la Segreteria della Missione (062 212 19 17) entro e non oltre venerdì, 16 novembre 2007.

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Emigrare e immigrare oggi

Dietro il termine “immigrazione irregolare” si nascondono tante situazioni differenti.

Clandestini, illegali, irregolari, sans-papiers: sentiamo spesso queste parole usate per indicare i migranti senza per-messo di soggiorno, presentandoli talora come delinquenti, talora come vittime o poveri disperati, senza spesso conoscere in modo approfondito questa realtà.

Dietro il termine “migrazione irre-golare” si nascondono tante situazioni differenti: vi sono persone che hanno at-traversato clandestinamente la frontiera con l’aiuto di traffi canti e soggiornano in un paese senza autorizzazione, altre invece che sono arrivate regolarmen-te con un visto turistico, ma non sono più ripartite dopo la data di scadenza e hanno iniziato a lavorare in nero. Clan-destini diventano quei richiedenti l’asilo, la cui domanda è stata respinta, ma che rimangono nel paese sottraendosi all’espulsione.

E così nelle nostre società europee vi-vono, lavorano, trascorrono il loro tempo libero persone che, secondo la legge, non dovrebbero esserci. Non vi sono eccezioni tra i paesi: sia dove i controlli sono più stretti, sia dove vige un certo laissez faire esiste una fascia di immi-grati che non hanno il permesso di sog-giorno. Nell’Europa allargata sarebbero tra i 5 e gli 8 milioni (l’1-2% dell’intera popolazione europea), ma le cifre sono molto fl uttuanti. Sembra che le politiche migratorie non siano effi caci nel regola-mentare questi movimenti. L’Europa poi non è l’unico continente a presentare tale realtà: l’immigrazione irregolare è un fenomeno ormai strutturale in tutte le aree del mondo, perché per molti migranti è l’unica via per raggiungere dei paesi dove lavorare e costruirsi una vita migliore o per sfuggire a situazioni di confl itto nelle loro terre.

Molte e diverse sono le idee che cir-

colano sul loro conto. In realtà tra gli irregolari possiamo trovare uomini e donne, anziani, adulti e bambini, e non si tratta di delinquenti. Essi esercitano tut-te le possibili professioni dal lavapiatti al ragioniere allo specialista d’informatica: certamente al primo posto tra gli impie-ghi da loro assunti risultano quelli legati al lavoro domestico e alle pulizie, poi vengono la cura di bambini e di anziani e il settore alberghiero. Infi ne l’agricol-tura europea non potrebbe sostenere la concorrenza globale se non assumesse migranti irregolari.

Crolla chiaramente il mito dei clande-stini che rubano il posto di lavoro agli europei: essi sono inseriti in nicchie del mercato del lavoro in cui nessun europeo desidera entrare. Ma ad un’analisi atten-ta crolla anche il mito del povero clande-stino analfabeta: proprio tra gli irregolari è alto il livello medio di istruzione. A emi-grare sono le persone della classe media, che nei propri paesi di origine non trova-no prospettive adeguate alla loro prepa-razione. Certo, nella clandestinità la loro qualifi cazione viene, spesso, sprecata, ma i salari sono molto più soddisfacenti che non in patria.

I motivi dell’immigrazione irregolare si ritrovano nella tensione tra l’economia che in alcuni settori richiede urgente-mente manodopera straniera, i migranti che desiderano lavorare all’estero per migliorare le proprie condizioni di vita e i governi che, invece, elaborano politiche migratorie restrittive per accondiscen-dere alle paure dei cittadini. Una politica basata solo sulla repressione e i controlli non è assolutamente effi cace e non risol-ve i problemi etici e sociali della clande-stinità. Nelle nostre società, infatti, vi è una fascia di persone, che contrariamen-te a quanto affermano i diritti dell’uomo vengono discriminate e non possono

accedere ai sistemi di sicurezza sociale, all’assistenza sanitaria, all’insegnamento scolastico per i propri fi gli o vi possono accedere solo in modo limitato. Certi diritti valgono per tutti, ma chi non ha il permesso di soggiorno spesso per paura dell’espulsione non si avvale dei servizi essenziali come le cure in caso di malat-tia. A lungo andare i paesi democratici non possono tollerare questa situazione.

Quali le soluzioni? Certo non ci sono facili ricette. Per prevenire le migrazioni irregolari si devono attuare delle misure a breve e a lungo termine. Tra le prime vi è la creazione di vie legali per l’immi-grazione e la lotta alle organizzazioni del traffi co dei migranti, in quanto spesso esse si sviluppano come strutture cri-minali. È necessario inoltre ridurre nei paesi di arrivo il fenomeno del lavoro sommerso. Ma vi sono anche interventi a lungo termine: le migrazioni irregolari sono solo il sintomo di problematiche ben più ampie che assillano il mondo oggi. A livello mondiale è necessaria la promozione di uno sviluppo economico più equilibrato e giusto, con il progres-sivo superamento delle disuguaglianze sociali, con il rispetto della persona umana e il buon funzionamento delle strutture democratiche. Le migrazioni, in particolare quelle irregolari, sono una lente di ingrandimento che mette in luce un sistema di ingiustizia ben più vasto. E mentre nel piccolo e nel grande si può tentare di cambiare qualcosa, al tempo stesso possiamo anche farci attenti a chi, accanto a noi, nelle nostre città vive da clandestino e attende di essere accolto e accompagnato come persona umana.

Luisa DepontiC.S.E.R.P.E. di Basilea

Migranti irregolari: ma chi sono?

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Patronato ACLILaurenzenvorstadt 89 - 5000 AarauT. 062 822 68 37 F. 062 822 68 39Corrispondente: Raffaele Lavagna

Syna – die GewerkschaftAarauerstrasse 55 - 4601 OltenT. 062 296 54 50 F. 062 296 54 23Corrispondente: Patrizio Ciriello

Patronato ITAL-UILHausmattrain 4 - 4600 OltenT. 031 382 11 14 F. 031 398 30 61Corrispondente: Pietro Berardi

SERVIZIO PENSIONI

SERVIZIO PASSAPORTI

Corrispondente ConsolareIl Corrispondente Consolare di Olten e dintor-

ni, il Signor Aldo Domanico, riceve a Olten tutti i Lunedì pomeriggio dalle ore 17:15 alle ore 18:30 presso il Circolo Oltenese (Mülegasse 12).

Tel. 062 849 40 37Natel 079 659 69 27

Consolato Generaled’Italia in Basilea

Schaffhauserheinweg 54058 Basilea

Tel. 061 - 689 96 26Fax 061 - 689 96 26

Orari al pubblico: Mar. Gio. 15:00 - 17:30 Mer. Ven. 09:00 - 13:00 Sab. 09:00 - 13:00

Uffi cio visti: Mar. 15:00 - 17:30 Mer. Ven. 09:00 - 12:00

INPSIstituto Nazionale Previdenza Sociale

Pensione di anzianità: i requisiti del 2007

Al fi ne di informare meglio tutti gli assicurati, Inps preci-sa che fi no a dicembre 2007 i requisiti per poter andare in pensione di anzianità restano:

Lavoratori dipendenti

• 35 anni di contribuzione e 57 anni di età; • 39 anni di contribuzione a prescindere dall’età;

Lavoratori autonomi

• 35 anni di contribuzione e 58 anni di età; • 40 anni di contribuzione a prescindere dall’età.

Tutti coloro che maturano tali requisiti entro la fi ne del-l’anno potranno, se vorranno, andare in pensione con le fi nestre di:

• gennaio 2008, per i lavoratori dipendenti che hanno maturato i requisiti entro il terzo trimestre 2007, e per i lavoratori autonomi che hanno raggiunto i re-quisiti entro il secondo trimestre 2007;

• aprile 2008, per i lavoratori dipendenti che hanno maturato i requisiti entro il quarto trimestre 2007 e per i lavoratori autonomi che hanno raggiunto i re-quisiti entro il terzo trimestre 2007;

• luglio 2008, solo per i lavoratori autonomi che han-no perfezionato i requisiti entro il quarto trimestre 2007.

Coloro che hanno maturato i requisiti prima, avranno comunque la possibilità di andare in pensione quando vorranno.

PENSIONI

TERAPIE & MASSAGGIPraxis

Med. Therapeut Albano Paolo

Terapistain Medicina

Dal 24 settembre 2007lo studio di Terapie e Massaggi si trasferisce al nuovo indirizzo:

Unterdorf 105014 Gretzenbach

Tel. 062 295 05 44 Fax 062 849 00 [email protected]

Avviso importanteA seguito dei danni causati dall’incendio della sala at-tigua alla sala Am.as.it. della Missione il Servizio del Patronato ITAL-UIL del Mercoledì pomeriggio è sospeso ITAL-UIL del Mercoledì pomeriggio è sospeso ITAL-UILfi no a nuova comunicazione.

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Giovedì, 1 Novembre

Solennità di tutti i Santiore 9 Santa Messa a Schönenwerd

segue processione e visita al cimitero di Schönenwerd

ore 11 Messa a Olten - St. Martin

ore 15 visita al cimitero di Olten

Venerdì, 2 Novembre

Commemorazionedi tutti i Fedeli defunti

ore 20:30 Messa a Olten - Cappuccini

Sabato, 3 Novembre 2007

3° edizioneTORNEO DI CALCETTOore 15:00 Girone Bambiniore 17:00 Girone Adulti

Premi:Per i Ragazzi, premi molto interessantiper gli Adulti, premi a carattere culinario

Stand:Durante il tempo del torneo il Gruppo Incon-tro Famiglie organizzerà la cottura di salsic-ce e patatine fritte a volontà.

Iscrizioni:rivolgersi a Marco Cocozza 079 333 45 13

Album di ComunitàPellegrinaggio a Lourdes - Avignone - Nizza

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Tel. 062 216 01 01

Sono diventati Figli di Dio:

Alessia Amato, fi glia di Giuseppe e Marilena Monelli, battezzata il 02.09.2007 nella Chiesa St. Martin Olten.

Gioele Castronuovo, fi glio di Franco e Sonia Stomeo, battezzato il 07.10.2007 nella Chiesa St. Martin Olten.

Raoul Giuseppe Perna, fi glio di Angelo e Concetta Iom-mazzo, battezzato il 07.10.2007 nella Chiesa St. Martin Olten.

Elisabeth Trovato, fi glia di Emanuele e Mariella Ludica, battezzata il 07.10.2007 nella Chiesa St. Martin Olten.

Giovanni Marino, fi glio di Calogero e Antonina Giustra, battezzato il 07.10.2007 nella Chiesa St. Martin Olten.

Lorenzo Rocco Calarco, fi glio di Giuseppe e Maria Lu-cia Zito, battezzato il 07.10.2007 nella Chiesa St. Martin Olten.

Si sono sposati nel Signore:

Marco Buccigrossi e Bianca Bellusci si sono sposati il 08.09.2007 nella Chiesa di Niedergösgen.

Claudio Trovato e Carmela Scarfone si sono sposa-ti il 15.09.2007 nella Chiesa di St. Martin Olten.

Sono tornati nella Casa del Padre:

Maria Luongo (Schönenwerd) di anni 85

ANAGRAFE PARROCCHIALE Maria Casale in Luongon. il 27.04.1922m. il 02.09.2007

L’eterno riposo dona loro, o Signore,e splenda ad essi la luce perpetua,

riposino in pace. Amen.

Le anime dei nostri fratellie di tutti i defunti in Cristo,per la misericordia di Dio, riposino in pace. Amen.

Nata a Teora (AV) il 27 aprile 1922, Maria si sposò nel 1943 - durante la Seconda guerra mondiale - con un giovane soldato, Angelo Luongo. Dalla loro unione nacquero

sette fi gli: Colomba, Carmine, Maria, Gerardina, Giuseppe, Giulietta e Salvatore. Mentre la famiglia trascorreva i suoi primi anni a Teora, il marito Angelo emigrò nel 1959 in Svizzera. Anche se lontana dal suo sposo, Maria affrontò con coraggio e con determinazione la vita della sua giovane famiglia, facendo fronte alle fatiche nel crescere da sola i suoi fi gli. Nei primi anni ‘70 insieme ai suoi fi gli Maria si trasferì in Svizzera, dove si ricongiunse defi nitivamente l’intera famiglia. Trovata maggiore serenità, si inserì subito nella vita del nuovo paese, senza per questo dimenticare il proprio paese natio, cui restò legatissima e in cui era felice di ritornare fi no a pochi anni fa.

Piena di energia e di vitalità, con un carattere forte, salda nei principi in cui ha sempre creduto, Maria è stata sempre il perno della vita della sua famiglia. Ha curata la conversazione, la cucina, i buoni rapporti con gli altri, prediligendo i più deboli.

Per i suoi undici nipoti ha avuto sempre un forte sentimento di amore, poiché essi costituirono per le lei l’orgoglio più grande. Nonostante le tante diffi coltà, Maria non smise mai di esprimere la sua gioia di vivere, la sua allegrezza, nel canto.

Cara Mamma, Cara Nonna,nel momento in cui ti diamo l’ultimo saluto,vogliamo dirti ancora una votache resterai per sempre nei nostri cuori.

Visita della Missioneai Malati in Ospedale o a Casa

I familiari che desiderano che il Missionario o un Ministro Straordinario della Comunione si rechi in visita ai propri congiunti malati in Ospedale o a Casa prendano contatto con la Segreteria della Missione per concordare insieme il giorno e l’ora della visita.

Apri la tua casa al Vangelo!

Anche nella nostra Comunità di Missione prossimamente daremo vita ai Gruppi del Vangelo: si tratta di un gruppo di parenti o amici che spontaneamente si riunisce in una casa per ascoltare il Vangelo e pregare in-sieme. Se vuoi aprire la tua casa per questo momento di preghiera, prendi contatto con la Missione e segnala la tua disponibilità.

A chi ci aiuta e aderisce alla iniziativa rivol-giamo un grazie sincero.

don Sergio

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SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI

Giovedì 01 ore 09:00 messa a Schönenwerd

ore 09:45 processione al Cimitero

ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

ore 15:00 processione al Cimitero

COMMEMORAZIONE FEDELI DEFUNTI

Venerdì 02 ore 20:30 messa a Olten - Cappuccini

31° DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Sabato 03 ore 19:00 messa a Dulliken

Domenica 04 ore 09:00 messa a Schönenwerd

ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

Battesimi

Giovedì 08 ore 19:30 messa a Olten - St. Martin

32° DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Sabato 10 ore 19:00 messa a Dulliken

Domenica 11 ore 09:00 messa a Schönenwerd

ore 11:30 messa a Olten - St. Martin

Giovedì 15 ore 19:30 messa a Olten - St. Martin

Venerdì 16 ore 19:15 messa latina a Olten - St. Martin

33° DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Sabato 17 ore 17:00 messa a Trimbach Battesimi

ore 19:00 messa a Dulliken

Domenica 18 ore 09:00 messa a Schönenwerd

ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

Giovedì 22 ore 19:30 messa a Olten - St. Martin

SOLENNITÀ DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO

Sabato 24 ore 19:00 messa a Dulliken

Domenica 25 ore 09:00 messa a Schönenwerd

ore 11:00 messa a Olten - St. Martin

Giovedì 29 ore 19:30 messa a Olten - St. Martin

Battesimo: Il Sacramento del Battesimo viene celebrato due volte al mese in forma comunita-ria: la 1° domenica del mese alle ore 11:00 nella Chiesa di San Martino a Olten e il 3° sabato del mese alle ore 17:00 nella Bruderklausenkapelle di Trimbach. Un mese prima della celebrazione è importante che i genitori annuncino alla Se-

greteria della Missione la data da loro scelta per il Battesimo del proprio fi glio. Seguirà poi un momento di preparazione al Sacramento per i genitori, per il padrino e per la madrina.

Cresima: Il Sacramento viene amministrato di norma dalla Parrocchia svizzera. Tuttavia, per le persone che non hanno avuto modo di celebrarlo in esse, ogni anno la Missione offre un corso di preparazione e la celebrazione del Sacramento della Cresima in lingua italiana.

Matrimonio: Il Sacramento del Matrimonio vie-ne celebrato dal Parroco italiano solo nelle Chie-se del territorio della Missione. Almeno un anno prima della celebrazione del proprio Matrimonio le Coppie di fi danzati si annuncino alla Segrete-ria della Missione, concordando il giorno e l‘ora

della Cerimonia nuziale. Durante il mese di Febbraio seguirà un corso obbligatorio di preparazione al Matrimonio. La Segreteria della Missione provvederà alla redazione di tutti i documenti necessari per la celebrazione delle Nozze in Italia.

Confessione: La celebrazione individuale del Sacramento della Confessione è offerta prima e dopo ogni Santa Messa e su appuntamento in Missione; la celebrazione comunitaria, invece, in determinati momenti dell’anno liturgico: Avven-to e Quaresima.

Informazioni per la celebrazione dei Sacramenti

NovembreTorneo di Calcetto: dalle ore 15:00 con il Girone Bmbini e dalle ore 17:00 con il Girone adulti, presso la sala Am.as.it avrà inizio la 3° edizione del Torneo di Calcetto organizzato dal Gruppo Incontro Famiglie della Missione. A seguire sarà allestito un piccolo stend per la cottura di salsicce e patatine fritte. Iscrizioni al Torneo presso Marco Cocozza (tel. 079 333 45 13).

Teatro del Forum: alle ore 17:00 avrà inizio il pome-riggio teatrale organizzato dal Forum delle Associazioni Italiane Soletta est presso la Josefsaal della Parrocchia di San Martino in Olten. La Compagnia teatrale “La nuova Generazione” presenterà la commedia dal titolo “Sogno di una notte di mezza sbornia”“Sogno di una notte di mezza sbornia”.“Sogno di una notte di mezza sbornia”

I Sabati dello Spirito: dopo la pausa estiva riprendo-no gli incontri mensili promossi dalle Comunità religiose italiane presenti in Svizzera. Tema annuale “La donna nella Sacra Scrittura”. Gli incontri si svolgono a Olten, presso il Convento dei Cappuccini dalle ore 08:30 alle ore 11:30 con possibilità di Confessione e celebrazione della Santa Messa. Gli incontri sono aperti a tutti.

Festa della Porchetta: siamo giunti alla 5° edizio-ne della festa tradizionale di novembre, organizzata dalla Missione presso la Josefsaal della Parrocchia di San Martino in Olten dalle ore 12:30 in poi. Chi desidera partecipare deve fare la sua iscrizione presso la Segre-teria della Missione (062 212 19 17).

Tombola di Natale 2007: al fi ne di raccogliere fondi per il sostegno delle attività della Comunità, al termine della Festa della Porchetta, alle ore 15:30 la Fondazione per la Missione Cattolica Italiana di Olten Schönenwerd organizza l’annuale gioco della Tombola presso la Josefsaal di San Martino in Olten.

Per altre informazionisulla vita della nostra Comunità

non esitare a visitareil Sito internet della Missione: www.missione-olten.ch

ATTIVITÀ PASTORALI

CELEBRAZIONI LITURGICHEnovembre

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