Riclassificazione rifiuti – 01 giugno 2015

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1 giugno 2015 entra in vigore nuova classificazione dei rifiuti

Il regolamento, in vigore dall'8 gennaio 2015, si applicherà direttamente negli Stati membri a decorrere dal 1°

giugno 2015 e, di conseguenza, andrà a modificare l'Allegato I alla Parte IV del D.lgs. 152/2006. La nuova

disciplina adegua la normativa, in merito alle definizioni delle caratteristiche di pericolo per i rifiuti,

allineandola con le disposizioni contenute nel Regolamento 1272/2008 sulla classificazione, etichettatura ed

imballaggio delle sostanze e delle miscele (c.d. Regolamento CLP), che dal 1° giugno 2015 sostituirà le

direttive 67/548/Cee sulle sostanze pericolose e 1999/45/Ce sui preparati pericolosi.

Ma come viene effettuata la classificazione dei rifiuti??

Sappiamo come muoverci tra analisi e tabelle??

I dubbi che sorgono a chiunque sia costretto ad affacciarsi a questa tipologia di attività sono molteplici

motivo per cui EduC.A. ha deciso di organizzare un corso totalmente pratico dove in 4 ore, sotto la guida di

esperti, si procederà allo sviluppo e discussione di casi reali portati dagli stessi partecipanti.

Riclassificazione rifiuti – 01 giugno 2015

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Come comportarsi in approccio iniziale

a)

Individuare i composti presenti nel rifiuto attraverso:

la scheda informativa del produttore

la conoscenza del processo chimico

il campionamento e l'analisi del rifiuto

b)

Determinare i pericoli connessi a tali composti attraverso:

la normativa europea sull'etichettatura delle sostanze e dei preparati

le fonti informativa europee ed internazionali

la scheda di sicurezza dei prodotti da cui deriva il rifiuto

c)

Stabilire le concentrazioni dei composti contenuti attraverso:

comparazione tra analisi chimica e limite soglia

efettuazione di test per determinare le proprietà di pericolo dello stesso

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Come comportarsi in situazioni borderline

a)

Analisi chimiche aspecifiche Nel caso in cui i componenti di un rifiuto sono rilevati da analisi chimiche

aspecifiche e non sono perciò noti i composti specifici che lo costituiscono per

individuare le caratteristiche di pericolo del rifiuto devono essere presi come

riferimento i composti peggiori, in applicazione del principio di precauzione.

b)

Sostanze chimiche non note Quando le sostanze chimiche in un rifiuto non sono note o non sono detemrinate

con le modalità stabilite nei commi precedenti, ovvero le caratteristiche di

pericolo non possono essere determinate, il rifiuto si classifica come pericoloso

c)

Classificazione e allontanamento rifiuto La classificazione in ogni caso avviene prima che il rifiuto sia allontanato dal luogo

di produzione

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Esempio di situazione tipica

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Olio Lubroregrigerante Ho un olio la cui scheda di sicurezza non ne dichiara l'ecotossicità. Per valutare

l'ecotossicità del rifiuto costituito al 100% dall'olio mi baso solo sulle schede di

sicurezza oppure dovrò eseguire i test specifici di tossicità, oppure posso tenere

buono il suggerimento del consorzio degli oli usati che lo classifica solo H4 H5???

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Scarica qui il testo completo del

Regolamento U.E. 1357/2014