CISI FOGGI@ - cislfoggia.com · una nuova economia più attentaai principi etici; ad"una...

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" CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom www.cis1foggia.it "

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CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE

a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia

TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom

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l'Unità ~ Lunedì, 14 Dicembre 2015 ~'

QueUarabbia legittima

AlmamariaFurIan '

'C'aro Direttore, la. rabbia dei piccoli rispaffi1iatori delle

.' quattro banche locali affondate da una gestione a dir poco scandalosa, è pienamente legittima e giustificata. Non abbiamo saputo ,costruire un sistema nuovo,della finanza e

, del cn~dito, omogeneo a livello eUropeo, per ridurre i rischi di crack e circoscriverne le

, con:~eguenze. Segue a .,ag 9

I creditori diventiIl0azionisti dei nuovi istituti

SEGUE DALLA PRIMA

Siamo al punto di partenza, a distanza disette arini dal crollo della Banca d'affari americana

Lehman Brothers ch~ha affossato gli Stati Uniti ed il mondo intero, distruggendo oltre 40 milioni di posti di lavoro con un costo indiretto stimato di 18 mila miliardi di dollari. Anulla sono v~si gli appelli ripetuti di Papa Francesco contro !'ideologia che difende l'autonomia assoluta dei mercati e della speculazione. Non c'è stata una reazione che abbia portato aripensare_ i criteri obsoleti che continuano a governare ilmondo, asv:iluppare una nuova economia più attentaai principi etici; ad"una regolamentazione dell'attività finanziaria speculativa e della ricchezza. Che cosa hanno fatto le istituzioni internazionali, i Governi e l'Unione Europea in questi anni per riformare il sistema del credito, così fondamentale per favorire uno sviluppo equo, investimenti produttivi delle imprese nel territorio e sostenere i

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consunti delle famiglie? Non basta ora all'Europa fare scaricabarile, -così come non saranno sufficienti le nuove norme sui fallimenti a dissuadere chi dirige le banche a vendere prodotti "tossici". E' inaccettabile chele colpe di amministratori e manager (e le omissioni evidenti del nostro sistema di vigilanza) si scarichino sui piccoli risparmiatori e sugli stessi dipendenti delle banche, costretti a vendere obbligazioni ad alto rischio e titoli "spazzatura". Ilavoratorifanno onestamente il proprio lavoro. Non sono loro i responsabili del crack delle quattro banche italiane che hanno messo inginocchio più di diecimila famiglie. il premier Renzi ed il.M:inistro Padoan dicono che le banche italiane sono solide ma riconoscono oggi che il sistema varadicalmente modificato. Sì, main quale direzione? Sono anni che noi sosteniamo che bisogna separare le banche d'affari da quelle d'investimenti, modificare i criteri di vendita dei titoli e delle obbligazioni arischio, porre un tetto preciso alle retribuzioni dei manager, cambi;lre la "governance" favorendo la partecipazione dei lavoratori e dei cittadini negli organismi di controllo e di indirizzo delle banche. La partecipazione e la democrazia

economica sono l'antidoto 8J.lagestione clientelare del credito. Non c'è un altro strumentomiglior~ permodernizzare il capitalismo dell'azionariato collettivo, dando unruolo centrale aifondi di previdenza complementari e rendere più solide le imprese ed ilavoratori pienamente coinvolti e protagonisti. Questa è la riforma che la Cisl auspica da tempo. Vedremo nei prossimi giorni quale sarà la risposta compatibile con l'Unione europea che il nostro Governo darà ai risparmiatori che hanno perso i soldi investiti nelle quattro banche salvate per decreto. Esistono soluzioni alternative all'intervento pubblico, per compensare l'azzeramento del valore di azioni ed obbligazioni detenute dai piccoli risparmiatori, senza scaricare i costi del salvataggio delle quattro banche sulla collettività? Noi pensiamo di sì. Per esempio, si potrebbero far divenire "azionisti" delle qUattro "nuove" banche ì risparmiatori non professionali e non istituzionali di obbligazioni in proporzione al valore dell'investimento originario~Una esperienza positiva come quella della società digestione degli attivi del Banco di Napoli che recuperò valori superiori alle previsioni delle sofferenze conferitele. Ma al di là delle

soluzioni tecniche, su cuiilsindacato è pronto a dare il proprio contributo, occorre imboccare una strada davvero nuova. TI suicidio del pensionato di Civitavecchia, alla cui famiglia va tutta la nosttasolidarietà, è un fatto grave che impone alle istituzioni europee, al Governo italiano ed alla Banca d'Italia un'assurizione di responsabilità per recuperare il danno di immagine e dì reputazione subiti da tutto il sis~~ma bancario. "TI denaro serve, non governa", ha ricordato nelle sue Encicliche Papa Francesco. Bisogna fermare questo 'farwest' dei mercati finanziari, con una speculazione che ha creato una "economia che uccide", dove i guadagni di pochi crescono e quelli della.rnaggioranza sQno sempre più distanti dall'area del benessere. E' una chimera pensare che ilmercato possa fare da se' ed autoregolarsi. Lo stesso vale per la corruzione, l'evasione fiscale, la bramosia del potere. Solo la politica può rispondere con le riforme a questa esigenza di moralità, superando la "globàlizzazione dell'indifferenza", riaffermando la funzione di controllo degli Stati, 'con un ritorno dell'economia e della finanza in favore dell'essere urrumo che è il primo capitale da' satvaguardare e.valorizzare.

lA GAZZETIA DElMEZZOGIORNO Lunedì 14 dicembre 2015

REPUBBLICA

Trivelle in mare, stop delgovemo

!JI ~li\ili!~~TAZI@Mf Un corteo contro il progetto di piattaforma petrolifera allargo di Ombrina mare, a 7 !cm dalla costa

ROMA. n governo fa marcia indietro sulle trivel­!azioni in mare e lo' fa presentando un emenda­mento alla- legge di stabilità che ripri~tina nell'Adriatico il divieto di perforazioni petrolife­re entro"le 12 'miglia dalla costa.

Vince così la sua lunga battaglia ambientali­stalaRegioneAbruzzo perché uno dei primi pro­getti a saltare potrebbe essere quello che inte­ressa Ombrina Mare, della so-

zione sei quesiti referendari contro le mvellazio­DÌ entro le dodici miglia, che chiedono 1'abroga­zione di un articolo dello Sblocca Italia e di cin­que articoli del decreto Sviluppo. Quesiti a cui la Cassazione ha dato il via libera il 28 novembre scorso.

«Tutto è ',partito dall'iniziativa referendaria decisa a_luglio con i presidenti delle Regioni Marche, Molise, Pugliai Basilicata e Calabria Anch' esse minacciate da progetti di escavazio-

ne petrolifera», commentasod­cietà inglese Rockhopper, "che prevede la trivellazione di sei pozzi a sette _chilometri dalle spiagge, davanti a San Vito Chietino. Sono comunque alme­no una decina gli altri progetti di sfruttamento di idrocarburi liquidi e gassosi che potrebbero

Vince la protesta dell'Abruzzo: l'impianto di Ombrina Mare

. disfatto il presidente dell'A­bruzzo Luciano D'Alfonso. «Og­gi raccogliamo i frutti di quell'intesa, anche grazie all' attenzione che cihariserva­toilgoverno». primo progetto a saltare

trovarsi in bilico. Negli ultimi mesi sono state molteplici le ma­

nifestazioni e le proteste che hanno fatto pres­sione sull' esecutivo per spingerlo a fare dietro­front in tema di trivelle: dai 60mila scesi in piaz-. za a Lanciano, n!31 maggio scorso, alle centinaia di persone che un mese fa hanno sfilato sotto al ministero dello Sviluppo economico durante una conferenza dei servizi.

L'onda delle proteste ha amche portato tre mesi fa dieci regioni (Basilicata, Marche, Pu­glia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Ligu­ria, Campania e Molise) a depositare in Cassa-

Un'attenzione su cuisiè sca-tenata una piccola polemica

politica. «È incredibile la giravolta di Ermete Realacci. presidente della commissione Am­biente della Camera, tra i fautori della legge Sblocca Italia. Oggi dice che voterà sì al referen­dum antitrivellazioni: voterà contro una legge che con tutto se stesso ha contribuito a far ap­provare» commentano i deputati del Movimen­to 5 stelle delle commissioni Ambiente e Attivi­tà produttive della Camera. «Ben venga che si sia reso conto che trivellarè il mare è sbagliato. Ma evidentemente era più importante assecon­dare i progetti pro-fossili del governo».

IlRWOODUZIQNIORI5ERVATA

I la Repubbiica LUNE'o114 DICE~BRE 20~5

Il deficityolaaI2,4% più soldi a sicurezza taglio Ires rimandato Emendamento governo: 80 euro a forze dell' ordine bonus videosQrveglianza. Balzello per la privacy ROBERTO MANIA

R!JMA. Deficit pubblico destinato a salire nel 2016. Come previsto il governo ha presentato ieri gli emendamenti alla legge di Stabi­lità che stanzia 2,6 miliardi (ol­tre mezzo miliardo in più rispet­to a quanto armunciato dal pre­mier Matteo Renzi) per finanzia­refi particolareilbonus ili 80 eu­roper le forze dell' ordine e lacar­ta prepagata da 500 euro per i consumi culturali dei diciotten­ni. Un'operazione che sarà coper­ta aumentando il disavanzo che passerà dal target del 2 ,2 per cen­to fissato inizialmente al 2,4 per cento. TI governo ha_scelto que­sta strada, il binomio sicurez.. za-cultura, dopo la strage di Pari­gi di un mese fa. L'autorizzazio­ne a sforare il rapporto deticit/Pil era--già arrivata dal Parlamento con l'approvazione della cosid­detta "clausola migranti" che avrebbe .dovuto finanziare la ri­duzione di tre punti (dal 27 ,5 per cento al 24,5 per cento) dell'Ires per le imprese già dal prossimo anno e che invece non ci sarà.

Ieri il governo ha definito il sUo pacchetto di otto emenda-

. menti, altrettanto hanno fatto i relatori (32 i loro), entro domani la Commissione B:ilancio dovreb­be dare il via libera alla legge di Stabilità che approderà poi al vo-

Confennata card da 500 euro ai' 18enni per la cultura, Via la "tassa" su mercato calciatori- .

to dell'Aula di Montecitoriò e suc~ cessivamente in seconda lettura al Senato. La legge -di Stabilità sta comunque mutando fisiono­mi<l; in questo passaggio alla Ca­mera incidendo anche sui saldi

Per 500 mila addetti alla sicu­rezza arriva il contributo. straor~ dinario annuale di '960 euro (80 al mese), che non avrànaturare­tributiva, dunque IlOn sarà sog­getto a contribuzione né previ­denziale né assistenziale. Non concorrerà a formare il reddito. Escluso dal beneficio il Corpo del­le capitanerie di porto che ieri Con il sindacato di categoria ha protestato esprimendo «perples­sità e stuporen auspicando che si tratti di «Un grottesco errore}}. Ma proteste sono arrivate anche dai sindacati di polizia che chie­dono al governo direndere strut­turale il bonus di 80 euro e UIio stanziamento per il riordino del­le carriere professionali. Per le forze dell'ordine ci sono anche

.50 milioni p~r nuove dotazioni e' attrezzature; 150 milioni per la cvber security; 35 milioni per an­ticipare al 2016 le assunzioni in Polizia, trai Carabinieri e la Guar­dia di Fi.-hanza E sempre in tema di sicurezza, previsto il credito di imposta, finanziato con 15 milio­ni, per i cittadini che installeran­no sistemi di vidéosorveglianza digitale oper contratti conistitu­ti 4i vigilanza. La norma non var­rà per commercianti e artigiani.

Dairelatori è arrivatalarichie-

sta di abrogare il balzello che fa tassare come Irpef dell' atleta il 15 per cento delle spese sostenti'· te per i contratti di compravendi­ta delle prestazioni dei calciatori. Norma che aveva un effetto es­senzialmente anti-elusivo. 1;'er le imprese che gestiscono archivi con dati personali- (dalle banche alle società telefoniche)_è_previ­stoui1 contributo (fino a 30 mila

eUro per chi ha ,molti dipenden­ti) destinato agli uffici del Garan­te della privacy.

Si spinge per la mobilità del personale sanitario tra Regioni e spunta una maggiore flessibilità per- gli ospedali convenzionati per evitare tagli automatiCi e so­Stener~ prestazioni di alta specia­lità

I nSo~e24tI11r~ Lunedì 14 Dicembre 2015 - N. 344

l,t: quote p:iù elevate Riforme in corso I NOiDI m:u,'j\l8l0U.ZHJlINlE

A Foggia, Salerno e Lecce i maggiori «esuberi» ARoma, Torino e Napoli più uscite anticipate

Province, la mappa dei trasferimenti Mobilità generale Già comandato in altri enti i ute(a patrimonio culturale Bando ministero giustizia

Più di 16mila spostamenti previsti entro dicembre -Molte regioni in ritardo (entri per ['impiego Polizia ppnc:inn::lmento*

170

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Gianni Trovati ~;:':.":: Foggia,Salerno e Lecce gui­dano la classifica degli "esube­ri" veri e propri, cioè di quel per­sonale che deve uscire dalla Provincia alleggerita dalla ri­forma ma non ha ancora una nuova destinazione; da Roma, TorinoeNapolipartonoinvece le strade più affollate per l'usci­ta anticipata, aperta dalla ma­novra dello scorso anno che ba permesso il pensionamento per il personale provinciale che raggiungeirequisitipre-Forne­ro entrolafmedelz016,

Dopo tanta fatica, la geogra-­fia degli spostamenti per i di­pendenti delle Province chia­mati a uscire dai loro vecchi uf­fici perché la riforma DeIrio ha ridotto le funzioni degli enti di area vasta comincia a essere chiara. Non del tutto, perché in Lazio, Campania e Molise il cantiere è ancora aperto, ma le sanzioni minacciate alle tante Regionichepermesihannotar­dato ad approvare le loro leggi attuative hain molti casi accele­rato la pratica. La nebbia che ha cominciato a diradarsi sul ver­sante normativo, però, rimane ancora fitta sul piano operativo, perché praticamente nessuno

diquestispostamentièstatoan­cara realizzato e ilIO gennaio, data entro la quale il nuovo as­setto dovrebbe essere realizza­to, è vicinissimo. La condizione dei bilandnelle Città metropo­litane e soprattutto nelle Pro­vince, poi, non offre molte cer­tezze nemmeno al personale destinato a rimanere al proprio posto perché impegnato infun­zioni che non traslocano.

IN GmiWri'~ tKStR~ Secondo un·elaborazione dell'Unione delle Province la spesa corrente tra il 2013 e il 2015 è calata di 152 miliardi

I numeri, prima di tutto. Dei quasi 50mila dipendenti negli organici di Cittàmetropolitane e Province, per orasonol6.237i nomi che le amministrazioni loclÙihanno inserito nel Porta­le nazionale della mobilità, il cervellone telematico della Funzione pubblica che avreb­bedovutoincrociareladoman­da di lavoro dei «soprannume­rarx,> provinciali con l'offerta

degli altri enti ma che nei fatti hafmorasi èlimitato a censireil personale "di troppo". Proprio l'approvazione delle leggi re­gionali, che insieme al lungo iterdeidecretisullamobilitàha rappresentato l'ostacolo prin­cipale all'avvio effettivo della riforma,hadatounagrossama­no alla ricollocazione del per­sonale, perché 5.575 persone entreranno direttamente nei ruoli delle regioni insieme ai servizi 'finora svolti dalle Pro­vince. Tutto, però, sta a capire entro quando avverrà questo passaggio. La Toscana è stata l'apripista nell'attuazione, ap­provando in via defInitiva la propria legge nei primi giorni di marzo, e con 1.227 ricolloca­zioni primeggia anche nei nu­meri dell"'accoglienza" del personale ex provinciale, se­guita dai 1.202 dell'Emilia Ro­magna. Finora, però, tutti i di­pendenti interessati rimango­no nei ruoli Ce nei bilanci) delle Province, perché nel frattem­po si sta lavorando alle sedi e al trasferimento di uffici e strut­ture. Se questa è la condizione della Regione più pronta nel­l'attuazione della DeIrio, è ov­vio che la stradasirivelaancora

più lunga negli altri territori. Sono in5.337, invece, i dipen­

denti diProvince e Città metro­politane che fino a oggi si sono occupati dei centri per l'impie­go,funzionepersadainuovienti alleggeriti dopo la riforma Delrio.Anche per loro la transi­zione passa dalle Regioni, che dovrebbero farsi carico in mo­do temporaneo di questo perso­nale anche grazie ai 180 milioni di copertura in due annimessi a disposizione dall'Accordo qua­dro siglato dagoverno e Regioni prima della pausa estiva. Anche questa condizione, però, è tran­sitoria, perché è ancora da defi­nire la collocazione delle politi­chedellavoronelnuovoriparto di competenze fra Stato e Re­gioni che scaturirà dallariforma costituzionale.

Le incognite maggiori, però, circondano la sorte dei 1. 957 di­pendentichenonrientranonei nuovi organici provinciali, ma che non hanno ancora indivi­duato una nuova collocazione. TI problema dipende anche dal fatto che solo venerdì scorso è stato risolto l'inciampo tecni­co che slnoranonha permesso ai Comuni di inserire i propri posti disponibili, per cui al mo-

mento non è stato possibile in­crociare domanda e offerta. Secondo il calendario scritto nel decreto ministeriale sulla mobilità, tutto questo com­plesso risilco degli organici avrebbe dovuto concludersi entro il 31 mar~o, ma i ritardi hanno finora caratterizzato tutte le tappe del processo e non è difficile prevedere nuovi sforamenti.

L'attesa, insomma,' si allun­ga, e coinvolge anche chi in Provincia non ha mai messo piede, ma si trova m posizione utile in una delle graduatorie nate dai concorsi banditi dai Comuni e poi "congelati" per permettere lo spostamento degli ex provinciali. Nei giorni scorsi il Governoha annuncia­tolaripartenzadellamacchina delle assunzioni, con la firma del ministro della Pa, Marian­na Madia, a un decreto che apre le porte a un centinaio di posizioni nello Stato, tra car­riera diplomatica e prefettizia e i dirigenti del VI corso con­corso della Sna,ma per lamag­gioranza degli interessati l'at­tesa non si annuncia breve.

gia n n i. tro [email protected] co R!PRODunONERls,~VATA

Corriere della Sera lunedì 14 Dicembre 2015

di E~Ji'HIi:@ 1I!JB<alll'f@

ROMA. Ricordate in estate, pun­tuale come il sOlleone, _la tra­gedia dei morti nei campi e la polemica sul caporalato? <<Pia­

i ga sociale che deve essere era­dicata definitivamente», ha ammonito il presidente della Repubblica, -Sergio Mattarella. Quest'anno poi, a fare più scal­

, pare era stato il caso di Paola Clemente, la bracciante pu­gliese di 49 anni, morta men­tre nelle campagne di Andria

I era impegnata nell'acinellatu­I ra dell'uva. Lo sfruttamento della manodopera, che secon­do le stime tocca 400 mila la­voratori e spesso è gestito dal­la criminalità organizzata, si

I estendeva dunque agli italiani. I Si mobilitarono tutti: sinda-

~ ! cati, governo, associazioni im­I prenditoriali. Venne così lan­I ciata l'idea del bollino etico per le aziende, un sistema di certificazione che attestasse l'essere in regola con le leggi-e

, i contratti di lavoro, dando at­tuazione a Quanto previsto dal

decreto legge competitività del 2014. Una garanzia insom­ma di trovarsi di fronte a un'impresa non, sospettabile di utilizzare manodopera in nero o clandestina e tantome­no di ricorrere ai caporali che

i la forniscono. Un'àzienda puli­: ta. Ma dopo tre mesi il risulta­to è deludente, almeno se commisurato alle attese e alla mobilitazione iniziàle. Al3 di-

I

- cembre, solo 669 aziende han­no chiesto la certificazione e appena 2071'hanllO ottenuta. -

«Per la prima volta in Italia ~ annunciava il 19 agosto il ministro dell' Agricoltura,

! Maurizio Martina ~ si istitui­sce un sistema pubbliCO di cer­

, tificazione etica della-voro. il ! certificato di qualità attesterà il percorso delle verifiche ef­

i fettuate, individuando e valo­rizzando le aziende virtuose». Pochi giorni dopo l'Inps an­nunciava la nascita della <<Rete dell:a.voro agricolo di qualità».

i Dal primo settembre, spiegava ! l'istituto di previdenza, «è , possibile presentare le istanze

di adesione alla Rete» acce­I dendo al sito dello stessò Inps.

I

Nel modulo online bisogna dichiarare le generalità del ti­tolare dell'impresa e attestare di non aver riportato condan­ne penali in materia di lavoro, legislazione sociale e di impo-

I

ste; dinon aver subito sanZioni amministrative negli ultimi

,

tre anni e di essere in- regola i con i contributi Inps e Inali. Le domande «saranno esamina­te» e «deliberate entro 30 gior­ni». Verificato il possesso dei

I requisiti" l'azienda entra nella Rete e <<riceve il certificato che ne attesta la qilalità».

Che cosa è successo dal pri­mo. settembre al 3 dicembre? Secondo i dati dello stesso

I Inps, sono state presentate " 669 domande. Quelle aIDmeS­i se sono 207, 12 quelle respinte, i 399 quelle «in attesa di docu­, mentazione» e 51 quelle sotto­poste ad «l.ùteIÌore valutazio­

,ne». A settembre sono:state : presentate 230 domande, a ot­, tobre- 233 a novembre +92 e 14 , nei primi tre giorni _di dicem­i bre. Non c'è stata quindi la cor­sa al bollino anticaporalato. Le imprese aglicole in Italia sono quasi un milione e mezzo. Ma

"I tenendo conto che la stragran;­_ de maggioranza 'sono piccolis­sime e che l'iniziativa è rivolta-I in partiCOlare alle aziende pro-_ . :_,"',', ;'_:':':

I, duttrici (cioè le prime della fi­liera, quelle dove si coltiva e raccoglie)~ l'Inps stima una platea potenziale di 200mila imprese interessate alla Rete. Al momento, dunque, appena

i, una su mille vi è entrata. Uno dei primi imprenditori

ad aderire alla Rete è stato i Giorgio Mercuri, a capo di una I cooperativa agricola nel fog- Foht~ Inps CdS',

Tre mesi fa nasceva . il «bollino etico» Ma solo 207 aziende lo hanno ottenuto (ovvero'unasu mille)

giano che, spiega, fattura 10 milioni, vendendo il- 40% del

. prodotto (ortofrutta) in Italia e il-' 6Q% all'estero~ e impiega più di -200 _lavòratori -, stagionali. MerCuri è"allche--presidente' di Fedagri-Confcooperative, asso­ciazione che-rappresenta'3.306 ' cooperative, con citca 430.0.00 soci e un fatturato complessivo di 28 miliardi, <<Per,me ~ dice - è stato naturale' aderire. Ho sempre fatto tutto in regola e questo bollino di qualità mi è $embrato una _grande .idea». N~ssuna difficoltà burocratiça, racconta Mercuri: <<La domali": da si fa onUne e poi l'Inps con­trolla. Mi chiedo solo se poi questi -controlli verranno fatti tutti-gli anni o nù». Ma questo dubbio ,sembra secondarto; se le adesioni alla Rete resteran­no così basse. Secondo Mercu­ri, le spiegazioni sono molte: «Come sempre, "pass.ato il cla­m,ore della cronaca, la spinta si è allentata. Comunque, il moti­vo principale è che se non c'è unaricbiesta da parte della di­stribuzione non se ne esce». In che senso? <<Le faccio Un esem­pio. Quando noi vendiamo a imprese del Nord Europa o della Svizzera, -queste non riti­rano il prodotto se non dimo­smamo che lavoriamo in rego­la e sono disposte a pagarlo per questo un po' di più. Per me, quindi, il bollino di qualità

è un biglietto da visita sull'este­IO. Da noi, invece, la grande di­stribuzione da una parte ha in­viato una circolare ai foinitori invitandoli, ad iscriversi alla Rete ma dall'altra continua ad acquistare il prodotto fresco a

. chi offre dimeno. Insomma, se non c'è una domanda a monte, molti non hanno motivo di chiedere il bollino». Bastereb­be allora che dicessero ai forni­tori «se non hai il bollino, 'non ritiro la tua merce»? «Certo, ma temo che perderebbero il

L'imprenditore <do ho aderito subito La grande distribuzione dovrebbe acquistare solo la nostra merce»

30% dei fornitori e dovrebbero pagare di piÙ».

Non resta che sperare nello­schema di disegno di legge contro il caporalato approvato in Consiglio dei ministri il 13 novembre: 9 articoli che pre­:vedono, tra l'altro, arresto in flagranza di reato, confisca dei beni e rafforzamento dei com­piti di-'monitoraggio della Re­te. L'adesione alla stessa, però, précisa la relazione al ddl,- re­sta «meramente facoltativa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Corriere della Sera lun~dì 14 Dicembre 2015 I 15

Economia

Salta il taglio delle tasse per le ìmprese Bonus fiscale per le telecamere di sicurezza, mille euro agli studenti del conservatorio per acquistare gl(.strumenti

. .

ROMA Dalla cultura alla sicu~ rezza, dalla sanità ai trasporti: un corposo pacchetto di emendamenti alla legge di Stabilità, presentati dal gover­no (8) e dai reJatori (32), sono approdati ieri sul tavolo dei parlamentari all'apertura dei lavori della Commissione Bi~ lancio della Camera. Secondo il programma, la manovra en­tro oggi dovrebbe chiudere l'esame, delle proposte per ap­prodare domani nell'aula di Montecitorio. ~'impegno complessivo di spesa per gli interventi su sicurezza e cultu­ra è di 2,6 miliardi. Ma per far posto a questo salta nel 2016 il taglio delle tasse per le impre~ se (Ires) di 3 punti. I provvedi­menti saranno finanziati con uri. incremento del deficit, che saie dai 2,2, al 2,4% del Pil

Con gli emendamenti sulla sicUrezza, il governo -ha deciso di estendere il bonus degli 80 euro mensili (g60in un anno) anche alle forze di polizia per

Le misure

Card ai maggiorenni Videosorveglianza Bonus ai poliziotti

l Una «card» del valore di 500 euro verrà assegnata a quei giovani che il prossimo anno compiranno 1~ anni: potrà essere usata-per acquistare biglietti per musei, concerti, cinema, teatri e mostre. Altri mille euro «una tantum» a ogni studente di conservatori che acquisterà un nuovo strumento.

2 15 milioni di euro sono stanziati per finanziare un credito d'imposta a favore dei cittadini che installeranno nelle loro case sistemi di videosorveglianza digitale o stipuleranno contratti con istituti di vigilanza. Il provvedimento non vale per artigiani e commercianti.

3 80 euro mensili (960 in un anno) anche alle forze di polizia per -

,. fronteggiare l'emergenza terrorismo: per'questamisura lo stanziamento globale è di 500 milioni. Altr135 milioni serviranno per anticipare le,assunzioni programmate in Poiizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza.

fronteggiare l'emergenza ter­rorismo: per questa misura lo stanziainento globllie è di 500 milioni'. Altri 35 milioni sono stati- previsti per anticipare al prossimo anno le assunzioni programinate nel 2017 in Poli­zia di Stato, Arma dei Carabi-­nieri e Guardia di Finanza. Da aggiungere i 50 milioni per l'ammodernamento delle striunentazioni in dotazione alle forze dell'ordine e 150 mi­lioni per la lotta' al «cyb.er

crinie». Un bonus di 15 milioni come credito d'imposta è inse­rito in un altro emendamento: le risorse andranno ai cittadini che' installeranno nelle loro case sistemi di videosorve­glianza digitale o per contratti con istituti di vigila,nza. Il provvedimento non vale per

. artigiani e commercianti. Tra gli interventi culturali,

una' «card» del valore di' 500 eurQ -verrà -assegnata a quei gioyam.che il prossimo,anno

compiranno 18 anni: potrà es­'sere usata per acquistare'bi:­glietti per musei, concerti; ci;'­nema, teatri e mostre. Altri mille euro «una tantun:i» a. o'gni studente.,di conservatOTI· e istituti musicali che -acqui­sterà un nuovo' strumento. Con 50 milioni verr~o por"" sostenute borse di studio'. Inoltre i cittadini dal.prossiiho anno potra,nno destiIiare il 2

per mille dell'IIpef a Una.asso...: dazione culturale .. Nella ma-:-

novra spunta anche.un balzel­lo ci ,favore del Garante della privacy: un emendamento dei relatori alla legge di Stabilità prevede un contributo annua­le (fino a 30 mila euro l'anno) a carico di società titolari di trat­tamenti di dati personali (so­prattutto banche e telefoni­clie) in base al numero di di­pendenti.

Tra le novità, 3 milioni in 3 anni sono stati stanziati per .i! ministero della Salute per mo­nitorare i «livelli essenziali di assistenza» (Lea) e l'attuazio­ne dei piani regionali antidefi­

,. cito Con150 milioni si finanZie­rà l'edilizia scolastica. Previsti pure 500 milioni per la riquali­ficazione delle periferie. In un altro emendamento 'c'è il di­vieto per ulteriori perforazioni upstream, entro.le 12 miglia dalla costa. Previsti infine il trasferimento in un apposìto

. fondo delle risorse per l'Allas. Francesce Di IFràsca1B3

© RIPROOUZIONE RISERVATA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Gentile: «Ospedali da chiudere?· Emiliano acceleri i·concorsi»

~ «L'ospedale non chiude. Basta con lo sciacallaggio politicm}. Elena Gentile, eu­rodeputata del Pd e da tempo lontana dal

.partito a trazione Emilia-, no, rompe gli indugi nella sua Cerignola e attacca a testa bassa 1'annunciato riordino ospedaliero (col conseguenziale taglio di nosocomi).

«Le difficoltà in cui ope­rano oggi numerose strut­ture sanitarie e le recenti

Il salentino Palese voci, che non trovano al-cuna conferma - dice in

una nota il Pd locale - rischiano di alimen'~ tare un clima di terrore che-già molti danni ha procurato alla nostra comunità». Gentile

e una delegazione di consiglieri comunali del centrosinistra hanno, per questo, tenuto un incontro con il personale dell'ospedale cerignolano, finito nell'occhio del ciclone dopo'che il governatore aveva annunciato il taglio di 25 ospedali. "Dal 31 dicembre 2015, grazie a quanto abbiamo fatto per tenere in ordine i conti - ha ricordato l'ex assessore alla sanità Gentile -la Puglia non sarà più in piano di rientro. Ma già a partire dal 2013 sono state messe a disposizione di tutte le ASL, compresa quella di Foggia, le prime autorizzazioni per l'espletamento dei con­corsi. Ora è il tempo di accelerare i tempi delle procedure. Ospedali da chiudere non ce ne sono più, tantomeno quelli di Cerignola, San Severo, Manfredonia, almeno che non si rifaccia un piano».

~. M~III~( ~[$llllll@ i~R!Si)UHi PIlIDI!lm~lli[[i~!!~ roEUmlllE A~li «J~!;oìl\l"l!:il

Ospedale, futuro incerto e rimpallo di accuse Anche l'ex assessore regionale Gentile dice la sua

Responsabilità che si rincorrono lungo comunicati e incontri pubblici, mentre aumenta

l'ansia di medici e infermieri

fb CIEIR~GNOlA. Tiene ancora banco la vicenda dell'ospedale "Tatatella", ormai pressoché para­lizzato per la carenza- di organico. Dopo il pesante j'accuse i venerdì del sindaco Metta, ieri è stata la volta dell'europarlamentare Elena Gentile che, r).C­

compagnata dal segretario cittadin9 del Pd, Tom­maso Sgarro, ha tenuto lID incontro pubblico, pres­so la sala conferenze dell'ospedale, davanti ad una platea di medici e infermieri. Nell'occasione, l'ex assessore regionale alla Sanità (etutl'ora, pare, dirigente Ìnedico in "aspettativa dello stesso ospe­dale) ha richiamato tutti alla coesione ed ha as­sicurato che farà tutto il possibile per sollecitare la Asl Foggia a bandire i-concorsi e ad espletare quelli in itinere, fino a sollecitare improbabili assunzioni dirette per poter rafforzare gli organici e restituire

un minimo di funzionalità a un ospedale nel quale, giova ricordare, l'attività-operatoria programmata è pari a zero. Intanto, sarebbe interessante sapere chi ha promosso ed organizzato un incontro che, di fatto e -sia pure con i ritmi osnedalieri sincopati della fme settimana, ha distratto parte del già scar­so personale dai reparti, durante l'orario di la· varo.

E'- apparso poi piuttosto singolare che a riven­dicarel'adeguamento dell'organico del "Tatarella", cosa meritoria da qualunque parte provenga, sia oggi proprio l'ex assessore regiomile Gentile che, dal marzo 2013, aveva assunto la delega alla Sanità in accoppiata con quella al Welfare ed in guesta veste è stata dunque parte attiva o, ancor peggio, spettatrice passiva, del processo di riorganizza­zione ospedaliera che ha pesantemente penalizzato l'ospedale di via Trinitapoli, COlli vertici di turno in piazza Libertà (sede dell'Asl dauna) assolutamente sprdi alle grida di dolore che negli ultimi anni si sono levati dai medici delnosocomio cerignolano.

Tutto questo dopo ]a messe di -tagli di nastri per" l'inaugurazione di nuovi reparti e servizi, dell'eli­porto, di stanze rosa per le- vittime di violenza mai entrate infunzione e di un Servizio difibrosi cistica

'r;Siq~Gfo~iQL~

L'ospedale Tatar\9i1a

che .va avanti anche e soprattutto grazie all'in­vestimento privato della Lifc-Puglia~, E d"ai tagli dei nastri si è passati, nel più assordante silenzio della politica, ai tagli al personale ed ai servizi ospe-dalieri. _

Oggi l"ospedale "Tatarella" è ormai,una scatola vuota ed è difficile credere che l'arrora-assessore regionale alla sahità Gentile, nell'esercizio delle sue prerogative, nulla sapesse di reparti m cronica carenza di organici di sanitari, di incarichi anche a tempo determinato col contagocce, di concorsi non banditi e quando banditi non espletati, o addi­rittura espletati, senza che si sia mai saputo chi fosse il vincitore. E' difficile credere che l'ex as­sessore Gentile non sapesse-di un ospedale senza la presenza costante di un direttore sanitario titolare

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]62\ GAZZiE1ll'\. DiElLl\ilJEZl)OGlOiRNO Lunedì 14 dicembre 2015

e t.tolato, con più della metà dei reparti affidati a primari facenti funzioni, in vistosa -carenza di or­ganico di personale infermieristico, ma con molte unità (pare una trentina) imboscate.

Sarebbe semplicistico imputare questo stato di cose solo è soltanto ad affmità elettive e politiche. Resta:il fatto, però, che Elena Gentile, ieri mattina, non è atterrata sulla Terra dopo un decennale viag­gio su Marte. E sebbene, vale la pena di ripeterlo, la sua promessa di :imp'~gno sia meritoria, è quan­torneno tardiva e probabilmente velleitaria se è vero che'un europalarnentare, peraltro non in sm­torna politica con il governatore Emiliano, nell'at­tuale gestione della sanità pugliese e di riflesso provinciale, ha una voce in capitolo pari all'attività operatoria al "Tatarella".

SABATO 12 DICEMBRE 2015

nta per il co esso periI dopo Trizio LA FEDERAZIONE PROVINCIALE NON HA TROVATO UN NOME UNITARIO, SI CONTENDERANNO LA CARICA MAURIZIO CARMENO E DANIELE CALAMITA Sono cominciate le audi­zioni e le consultazioni per il prossimo congresso della egiI' provinciale. Il tempo -semi commissariale di Me­na Trizio, che era stata in­viata eia Romae dalla segr.e­teria regionale per sedare alcune frizioni interne ·e per ristrutturare una situa­zione flnanziaria e debito­ria parecchio intricata, parrebbe essere terminato. La federazione, secondo le indiscrezioni, non ha tro­vato un nome unitario, le proposte e le rispettive mo-

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zioni per la prossima segre­teria sono due. La prima è rappresentata dà Maurizio

Carmeno, ex CgU Scuola, già membro della segrete­ria 1ì:izio, la seconda inve­ce è quella di Daniele Cala­mita, attuale 'segretario FlaLA detta di molti la scel­ta più ad~tta, oltre che uni­ficante, 'sarebbe stata Lore­dana Olivieri coordinatri­ce della CgU Scuola, assai apprezzata a livello nazio­nale e çlallalunga esperien- . za, ma per motivi personali la sindacalista ha preferito,

Il!empasemi commissariale di Mena Trizio, che era stata inviata da Roma e dalla: segreteria regionale per sedare alcune frizioni interne, parrebbe essere terminato

con la condivisione dei compagni e delle compa­gne, non accettare un im­pegno totalizzante come la segre~eria. Ebbene, en­trambi i nomi che si'scon­treranno al congre'sso non

-convincono gli iscritti e i sindacalisti di lungo corso. Carmeno, non avrebbe il necessario carisma, men­tre a Calamita si contesta il suo approccio moltp prati­co e spesso discutibile sul

·lavoro nero bracciantile e sul caporalato. Fuori gioco Gianni Palma e Franco Persiano,lacutc,ategodala Spi è senza dubbio quella con il maggior numero di tesserati. . Intanto le diverse categOlie sono impegnate in una campagnanazionalesocial e virale in difesa dei patro­nati. La Legge di Stabilità 2016 prevede un nuovo ta­glio di 28 milioni di 'euro al Fondo Patronati che si ag­giunge aì 35 milioni già sot­tratti lo scorso anno. Con­tro i tagli si erano già espressi un anno fa 1 milio­ne e 182.413 cittadini che hanno sottoscritto la peti­zione pubblica "NO ai tagli ai Patronati" chiedendo al Governo di non .ridurre i fondi ai Patronati. Quelle voci oggi restano inascoltate, secondo la Cgil, e ìl Governo con un nuovo. intervento struttu­rale: continua a ridurre -il Fondo e prevede un'ulte-

POTERI

liorè riduzione sull'aliquo- sociale e si propone raffor­ta dì alimentazione del __ zare la tutela della salute e Fon·do, portando il taglio a della sicurezza dei lavora­ben'284 milioni di euro per tori edili nei cantieri e sul il periodo 2Q15 -20f8.-1 Pa- luogo dilayoro, unamiglìo~ tronati non potranno più gru·antire assistenzagratui-ta ai cittadini in Italia e al-l'estero per -t'esercizio dei diritti individuali. ·Per sal--vaguardare l'accesso gra-tuiio dei cittadini alla tute-la previdenziale e socio-as-sistenziale il sindacato chiede al Governo e'al Par-lamento dì ritirare la nor­ma. Partiràlunedl14 il to.urdel­la Capitanata per la preven­zione e la sicurezza nei luo­ghi di lavoro promosso aaU' {I..S.E. R.L.S.T. "In viaggio per la sieurezza nei cantieri edili", questo -Io slogan, stampato sulla te~ stata 'di un furgone bianco". L' Associazioneper laSicu­rezza in Edilizia, costituita su iniziativa di Fenea! Uil, FUca Cisi e Fillea di Foggia, pers'egue finalità di utilità

re 'infcirmativa sulle-dispo­sizioni di legge in materia di-sicurezza, e difornire 'agli addetti alle imprese punti

" di riferimento efficaci per garantire la piena applica­zione del decreto legislati-, va 81/08 e delle·altre norme in materia. AlI ~ iniziativa parteciperanrio i segretari generali di Feneal, Filca e Fille'a di Foggia, Imi Galas­so, Urbano Falcone e Gio­vanniTaranteUa.

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

SI:U!!LA.E HAl\lillI:AP !btlWZijj !!!!I!]AruII ~1i$$~I:IW~1I sm nrll1i!'( m IiH!WIiZ!IlIl!!i: iII~l $E!l'!l!1I

S e, de bili \I cl " ,emZIO . ISa l, I, I . ocentI accusano C , l @ .@ G d'I l~ ({ apItanata li ·tlma prOVU1CIa . talla» ~, Nonostante le rassicura.­

ziorn della Provincia, :il ser­vizio nelle scuole per l'assisten­za speCiaIisticanon ancora par­te. «Purtroppo lUla questione di accreditamento delle somme -ammette il dirigente o,e1 settore Servizi Sociali, Giovanni D'At­

'toli.- ha causato i ritardi. Ma dopo fitti contatti con la Re­gione, possìa1l1o rassicurare gli

;-interessati che la situazione si sta sbloccando. A breve sarà

! ripristinato il serviiiQ». Anche I il presidente Miglio .rassicura: I «Dopo le rassicurazioni della 'tecnostruttura, il servizio sarà : reso operativo quanto prùna)}.

Per l'21l1!O scolastico incorso ! 2015-20lG, et SfgLTIto èi sp2cifi.C:2

richiesta della Provincia, sono stati assegnati da parte del mi­nistero competente ulteriori 123mila euro che integrano i fondi regionali e che COllsen­tir~110 di offrire unservizio di assistenza adeguato. Ma i do­cEmti, costituitisi in un comi­tato spontaneo, sottolineano amareggiati: «La Prov.incia di Foggia è l'unica Lll Puglia a non aver ancora avviato il servizio di assistenza specialistica per l'integrazione scolastica degli alunni con handicap fisico o sensoriale o :in situazione. di svantaggio negli Istituti, di scuola secondaria superiore. TI M~inistero dell'ulterno, pro}}rio pel4 garalltire l'a-ITtTio del 831'-

vizio nel primo trimestre sco­lastico, ha stanziato con decre­to 19 agosto 2015, 123 mila euro da spendere entro il 31/12/2015. Ad .oggi, però, nonostante -una delibera del presidente della Provincia', gli o111..1111i disabili della provlllcia di Foggia non vedono ancora garantito il loro diritto all'Lntegrazione scola­stica».

TI servizio è assicurato dalla presenza di figure professiona­li specializzate, figure insosti­tuibili ed obbligatorie, all'in­terno di ogni Istituto di Istru­zione di qualsiasi ordine e gra­do e coinvolge, a livello pro­vi.l1dale, c-er"tincia ili profes­sion.isti quslific.é~:~i.

$AmITÀ rlil~!:I~Iì!IIIID5:ii'EIITIIIl~~[!iIfl·~1l!~1Ii:iI$~ill~~lIl"il~!IIi[! i:~ruV!ii1ll! IIIID IimWli!lUI flfliìiMIUIlffiEI\IU

Cartella umanizzata, progetto nel vivo tre appuntamenti per farla conoscere

'@- Da- oggi e fino venerdì prossimo, Foggia ospiterà tre appuntamenti nell'ambito del pro­getto internazionale socio-scient:ifico "il disegno sul cuore -Per una cartella clinica lll11anizzata". Mercoledì alle ore 15 presso l'aula Turtur degli Ospedali Riuniti di Foggia sarà realizzata una prL1l1a dello spettacolo teatrale "TI disegno sul cuore"; giovedì alle ore 17,00 presso l'Ipogeo San Domenico, ilprogetio verrà presentato nella sua accezione teatrale, le attività e gli spettacoli fu­turi, e l'mterazione tra arte e archeologia per un nuova dimensione di teatro terapeutico; venerdì alle ore 16,00 lo spettacolo teatrale "il disegno sul cuore" sarà replicato in 1Ln incontro aperto al pubblico presso la sede dell'Ordine dei Medici.

Un progetto che ha scelto l'Azienda ospeda­liero universitaria Ospedali Riuniti di Foggia capofilç:t nazionale di una sperimentazione che coln."lvolgerà oltrè 50 ospedali it8Ji8J)i, irlclusi quelli pediatri,ci. Ne è Ec'L1.tric-e lo. scrittrise ed

attrice Rosalba P3-11Zieri, "Che ha coordinato ed allestito un progetto unico nel panorama sa­nitario e culturale internazionale:.si tratta della prima volta in assoluto, :infatti, in cui medicLna moderna, letteratura e teatro interagiscono con l'operatività quotidi~l1a ospedaliera per affian­care alla scienza la conoscenza dell'uomo e delle sue reazioni.

"TI disegno sul cuore - Per una cartella clinica mnanizzata" è un progetto già premiato A.N.CI. e O.M.S. per originalità e innovazione, e dopo ill1a ricerca condotta in diversi dipartimenti ospedalieri italiani si appresta a diventare una procedura Ul-'ficiale che pOlierà alla stesura della cosiddetta "cartella sanitaria umanizzata". Que­sta la ragione per cui l'Azienda ospedaliero-uni­versitaria Ospedali R.iuniti di Foggia, ha deciso dì diventare pioniere di-questa sperimentazione e primo centro ospedalie:ro puhblico italiano éti

8ttivCJ:'la fi)rmatr~1ente.

PROPOSTO IL RIFINANZIAMENTO Lopera indicata dagli enti locali tra le infrastrutture in grado di lanciare lo svilUPP9 al Sud con il masterplan del governo

Lassociazione ambientalista: opera inutile, dannosa e dispendiosa, Provocherà impatti notevoli, spesso con riflessi anche sulla salutE

Seconda diga sul Fortore «inutile» La scomunica del Wwt De Filippo (Consorzio): «Non sanno di cosa parlano»

,~ La diga di Piano dei limiti per il Wwfnon s'ha da fare. L'associazione ambientalista è «(fortemente perples­sa), sull'opera appena inserita da un poaI di enti locali costituito da Ca­mera di commercio e Consorzio di bonlfica della Capitanata nelle opere infrastrutturali per rilanciare lo svi­luppo al Sud con il masterplan del governo. Secondo il WWf le argo­mentazioni a sostegno della sec(Juda diga sul 'Fortore non sarebbero suf­ficienti. <<A titolo di esempio - sot­tolinea Carlo Fierro, presidente del Wwf in Capitanata - fra le argo­mentazioni che furono utilizzate a sostegno della diga di Piano dei Limiti (quando il progetto fu pre-. sentato e approvato dal governo nel 2003: ndr) vi è quella che la stessa servirebbe per interv~nti di ma­nutenzione sulla diga di Occhito che si trova a monte del Fortore. Si

Con i terreni infrastrutturati la produzione lorda vendibile salirebbe di 140 milioni di euro

affermava in sintesi che se ci fosse Piano dei Limiti si potrebbero fare svuotamenti di quella d'Occhito e provvedere alla sua pulizia. È un'ar­gomentazione che 'appare non con­vincente. Ci si chiede, infatti, come potrebbe essere possibile svuotare Occhito in Piano dei Limiti se questa diga è già piena d'acqua propria?)).

Obiezioni respinte alla radice dal presidente del Consorzio di bonifica della 'Capitanata, per una serie di ragioni che furono presentate all'epoca al governo e che restano di scottante attualità a distanza di qua­si quindici anni. «Rispondo subito al Wwf che esiste a Occhito una gal­leria di derivazione delle acqua che funziona ininterrottamente da cin- . quant'anni anni e attraverso la qùa­le eroga l'acqua nei rubinetti delle case di 700mila cittadini foggiani. Se crolla quella galleria, visto che da allora nessuno mai ha pensato di sostituirla, non solo si rischia di lasciare a secco una così grande quantità di cittadini, ma non si è pensato nemmeno alle conseguenze più gravi ovvero a tutta l'acqua di

Occhito che, se venisse meno la struttura, potrebbe riversarsi sul territorio provinciale inondando ogni cosa. Se il Wwf ritiene risibile un ragionamento di questo tipo non sta a noi convincerlo del· contrario. Ma c'è di più. il piano rrriguo 'di qu.esta immensa provincia agricola (440mila ettari: ndr)-dice ancora De Filippo - prevede altri 50mila ettari

II)IDusnlIEAlIMEI\!TAll!

Inail-Ctlllfindu5trlll contro gli infortulli S~minariG tecnico promosso ed orga­~1ZZa~o dall~lstituto nazionale per . l ASSIcurazIone contro gli Infortuni del Lavoro Onail) eda Confindustria ~oggia, domaniaFoggiasultema "fu. s~eme per far crescerela cultura della slcurezza.~,_Settor~Agroalimentare S~:n~entieri ~ Molini ","Pastifici,--Viti: -Vllllcolo". Si comincia alle ore 8 45 p~esso la sede di Confindustria Fog­gIa. «L'irriziativa ~ informa lilla nota . costi~ceilsecondoapPù_l1tamento fi?~~ato:a conseguiremigliòri COTI"

dIZIOnI dilavoro all'interno delle aziende, attraverso una costante ODe­

ra ?i,~ormazione e sensibilizzazione SUl t:illI della salute e della sicurezza r:.alizzat~nell'ambitodelprotocollo ' d ~tesaSlglato daInail e Confmdu­strla Foggia il16 ottobre scorSO>i .

serviti dalle condotte irrigue che oggi non abbiamo._ Avessimç> i ter-

. reni _ ipfrastrutiuraH 1\3- produzione lorda vendibile di Qllesta provincìa salirebbe ,in lUl solo colpo· di 140 milioni di euro. Ritengono superfluo anche questo ragionamento al Wwf?>,.

L'associazione ambientalista ritie­ne che l' oper~ sia «inutile, dannosa e

dispendiosa». «Là costruzione di una nuova diga - completa Fierro -provoca sempre hnpatti 'notevoli, spesso con riflessi anche sulla sa­lute. Fra i tanti, pensiamo ad una ulteriore riduzione della portata mi­nima vitale del Fortore, all'erosione costiera alla sua foce a causa, deL ridotto apporto di sedimenti, ai cam­biamenti climatici locali con au, mento dell'umidità. In alternativa è possibile _pensare di intervenrre in altri settori di importanza strategica quali, ad esempio, il ripristino della rete idrica che presenta ançora alte percentuali di perdite o il riutilizzo dèlle acque reflue Urbane per' uso irriguo con il potenziamento degli impianti di depurazione. In defi­nitiva, per la rilevanza della que­stione, come WWF ci rendiamo di­sponibili ad tm sereno confronto con il Consorzio di Bonifica e_ con_ gli altri soggetti t;d enti interessati. Au­spichiamo, pertanto, till coinvolgi~ mento sostanziale, in cui -rutti gli interlocutori siano disponibili ad ascoltare con serenità e spirito co­struttivo le diverse argomentazioni e

_ Ldiversi punti di vista)).

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~~.~%~~ll:illl~IU~IIJ~ III f~~$~I\ll"Ill~[IIU ilEi IIDlliIE p~lIDl!;m~ iml IIN C@NW(~MIIIIl .. CIISII $OlUllliiJ~b , rasnortI, alle opere

tare l'economia i per La Piattaforma intermodale e la Circurnvallazione nord

@ APRICENA,. C'è una nuova opera nei programmi dell'am.m.illistrazione comu­nale. Una infrastruttura di :interesse pub­blico che Apricena attende da oltre 40 anni, Riflettori sulla c1rconvallazione Nord di Apricena ma anche sulla piastra intermodale collegata alla rete ferrovia­ria. Un'opera pubblica di interesse sovra territoriale e transnazionale, che creerà un sistema di collegamento diretto con la' rete di trasporto ferroviar'io italiana ed elITopea. Una infrastruttura che andrà a potenziare l'area :industriale del territo­rio, con capacità di attirare nuova im­prenditoria, TI progetto sarà presentato il 18 dicembre, alle ore 18.30, a Casa Matleo Salvatore. Si tratta di un asse viario che, chiudendo l'anello stradale che circonda il paese, andrà a collegare il bacino estrat­tivo delle cave di pietra alla zona indu­striale e alla'vicinaferrovia, dove sorgerà la piastra :intermodale. Previsti gli inter­venti del sindaco .Antonio Potenza, dell' ovv.Yincenzo Scarcia, pr~sidellte del­le Ferroviedel Gargano, e diStefano Ciur­neni, relatore del Piano regionale dei ira­spOliiedelPiano diattuazione trasporti; i lavori saranno modérati da Filippo San­tigliano, responsabile della redazione fog­giana della "Gazzetta. del Mezzogiorno".

«Si tratta di un'opera epocale - com­menta il s.indaco Antonio Potenza - che se realizzata rappresenterà un volano di svi- , luppo non solo per Apricena, ma anche

per l'Alto Tavoliere eilGargano: Con essa si avvia un percorso di modernizzazione del nostro territorio. La strada, infatti, consentirà di bypassare il centro abitato e, con la contemporanea realizzazione di una piasu"a :intermodale, potrà attirare nuove realtà hnprenditoriali con conse­guente attivazione di economie che svi­lupperal'.Jlo molti posti dilavoro». Un pro­getto che potrebbe dar~ nuovo improso anche al settore agroalimentare e aiflussi turistici da e verso il Gargano. «La nostra anuninistrazione - aggiunge, U primo cit­tadino - sta dimostrando lilla grande ca­pacità di progranunazione portando all'attenzione dei tavoli regionali un pro­getto avviato già durante la nostra prima esperienza consiliare. Con la realizzazio­

_ ne della circonvallazione Nord e lo scalo :intermodale ancrremo a creare una si­nergia importante con altre realtà della nostra provincia, facendo rete con un va­sto territorio. Ecco perché alla presen-. tazione del progetto abbiamo voluto con forza la presenza dei consiglieri e degli assessori :r:egionali di Capitanata, di tutti i sindaci del Nord Gargano e dell'Alto Ta­voliere, del presidente della Provincia di Foggia e del presidente degli industriali di Capitanata».

Un'opera di grosso spessore che non mancherà di fornire sostegno ,anche al mondo del lavoro. «Per Apricena - fa no­tare l'assessore ai lavori pubblici Paolo

Dell'Erba -avere lU1 collegamento diretto tra l'area estrattiva e la zona industriale, con possibilità di collegarsi alla hnea fer­roviaria nazionale, rappresenta la riso­luZione a tanti problemi. E per Apricena signjfica l'azzeramento del traffico dei mezzi pesanti dentro il centro abitato. Auspichiamo che la Regione, che da tem­po :inserisce la circonvallazione di Apri­cena nel Piano delle opere pubbliche stra­tegiche a livello regionale, colga l'impor­tanza èhe questa infrastruttura ricopre per l':intero territorio e fmanzi la nostra iniziativID).

Un progetto che trova supporto nelle strategie imprenditoriali delle Ferrovie del Gargano. «La nostra società - sot­tolinea Vincenzo Scarcia, presidente delle FerGargano - vuole essere al fianco dell'amministrazione comunale di Apri­cena nel portare avanti il progetto in­tegrato per la realizzazione della circon­vallazione e della piastra intermodale nei pressi del binario di gestione della nostra' azienda. Sono queste le opere che la po­litica deve sostenere per puntare alla, ere­scitadel territorio. Si staparlando, infatti, di lma :infrastruttura che porterebbe alla realizzazione di un sistema :integrato di trasporto, attraverso :il quale far transi­tare le merci, spostando :il trasporto pe­sante su rotaia con abbattimento notevole dei costi ili gestione. Cosa che attirerà sicuramente nuova imprenditoria».

AP~iC'Ej~A

Il progetto nella sua imerezza, il sil1ldaco !PQmnza e il president~ Scarcma

lA GAnlETIA IlH.MiEZZIDGJIIDIRNID Lunedì 14 dicembre 2015