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CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE

a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia

TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

iNPS Il presidente Tito Boeri

"""·n ... ,, .. l'INCONTRO DI OGGI TRA GOVERNO E SINDACATI SLITTA A MARTEDì PROSSIMO FRA APRILE E GIUGNO

Per gli interventi sulle pensioni Liti fiscali , d'} t d t}' d' calo del 9,5% noni SI an ra O tre l ue mIIar l in tre mesi

• ROMA. L'atteso incontro politico tra governo e sindacati sugli interventi in materia previdenziale da inserire nella legge di bilancio previsto per oggi slitta a martedi prossinlo. E' necessario, ha spiegato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, fare alclilli approfondimenti. «Abbiamo bisogno -ha detto -di completare il lavoro fatto finora, che è un buon lavoro». il ministro ha parlato della possibilità di rivedere gli incentivi sulle asslillZioni a tempo indeterminato introducendo mag­giore selettività.

Per gli interventi sul sistema previdenziale nel suo com­plesso dovrebbero essere stanziati non più di due miliardi. il tema sul quale gli attriti sono maggiori resta quello dei la­voratori precoci con l'intenzione del governo di prevedere uno «sconto» sugli am1Ì necessari a raggilillgere la pensione an­ticipata (42 anni e lO mesi per gli uomini, 41 e lO mesi per le donne), probabilmente vicino ai tre mesi ogni anno di lavoro prima dei 18 anni. Nel complesso su questo tema il governo non vorrebbe stanziare oltre 600 milioni. Altri 600 milioni do-

vrebbero essere stanziati per le pensioni basse attraverso l'estensione della cosiddetta quattordicesima anche a coloro che hanno redditi personali complessivi fino a 1.000 euro al mese (al momento il limite è a 750 euro circa. una volta e mezza il trattamento minimo) e il lieve aumento di questa somma aggiuntiva. Altri 500-600 milioni dovrebbero essere stanziati per l'Ape (al' anticipo pensionistico) per le fasce più in difficoltà (come coloro che a pochi anni dalla pensione hanno perso il lavoro). Altri 100 milioni dovrebbero essere stanziati per le ricongilillzioni onerose in modo da rendere possibile senza penalizzazione il cumulo tra periodo contributivi in diverse gestioni. La stessa cifra dovrebbe andare sul capitolo dei lavori usuranti.

il governo potrebbe decidere dirinlillciare agli incentivi sulle asslillzioni a tempo indeterminato che si faranno l'anno pros­simo. «il 2017 -ha detto il ministro -è l'ultimo anno del triennio di incentivi previsti dal Jobs Act. Valutiamo se mantenerli in termini generali, oppure applicarli con più selettività».

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• ROMA. Continuano a diminuire le liti dei cittadini con il fisco, sia quelle pendenti sia i nuovi ricorsi. Tra aprile e giugno 2016 le controversie tributarie pendenti si sono ridotte infatti di circa il 9,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, a con­ferma, scrive il ministero, di un trend po­sitivo iniziato già dal mese di giugno 2012.

Nei primi sei mesi del 2016, rispetto all' analogo periodo del 2015, si registra lilla diminuzione del 10,55% dei ricorsi com­plessivamente presentati presso le Com­missioni tributarie, mentre i ricorsi defmiti mostrano lilla riduzione del 2,35 %. Nel solo secondo trimestre le controversie pervenu­te in entrambi i gradi di giudizio sono state 68.559, facendo registrare lilla riduzione dei nuovi contenziosi dell'1,73 %.

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SI CERCA DI DARE UNA SCOSSA

Previsti un rafforzamento degli strumenti finanziari esistenti (fondo di garanzia e Sabatini) e «digitai innovation hub))

Industria 4.0, un pian in tre anni per il rilanci Calenda e Renzi a Milano, incentivi e sostegno alle imprese

" MILANO. TI governo sceglie simbo­licamente il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano per aprire la «quar­ta rivoluzione inç1ustriale». Sarà li, al mu­seo dedicato a Leonardo, che oggi il mi­nistro delle Sviluppo Economico, Carlo Calenda, insieme al presidente del Con­siglio, Matteo Renzi, illustreranno pub­blicamente il piano Industria 4.0 che pun­ta a rimettere in moto competitività e produttività (si parla di mobilitare 10 mi­liardi di investinlenti industriali aggiun­tivi e 7 miliardi in più per la ricerca e sviluppo) con un mix di incentivi fiscali. sostegno al venture capital, diffusione della banda ultralarga, formazione dalle scuole all'tmiversità, centri di ricerca d'eccellenza.

I sindacati ne riceveranno un assaggio in anteprima a Roma in mattinata al mi­nistero dove è convocata la prima riu­nione della «cabina diregia» con Calenda, Pier Carlo Padoan (Economia), Gian Lu­ca Galletti (Ambiente); Stefania Giannini (Istruzione), Giuliano Poletti (Politiche sociali), Maurizio Martina (agricoltura) e il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Tommaso Nan­nicini. Le linee guida di Industria 4.0 sono semplici: investimenti in innovazione e ricerca, in funzione di crescita e sviluppo. TI tutto in chiave digitale. L'orizzonte è «di tre anni e prevede incentivi fiscali, raf­forzamento degli strumenti finanziari

esistenti (fondo di garanzia e Sabatini) e digital innovation hub, per mettere in­sieme università di eccellenza e imprese» ha detto Calenda. Indiscrezioni di stampa indicano 1m impegno pubblico aggiun­tivo di 3,3 miliardi con la proroga dell'at­tuale superammortamento al 140%; ipe­l'ammortamento per i beni digitali: ri­capitalizzazione del Fondo di garanzia Pmi per 900 milioni; rifinanziamento con 100 milioni della «Nuova Sabatini». Gli investimenti per il venture capital do-

vrebbero ammontare a 1,5 miliardi di eu­ro, suggerisce il Sole240re, mentre per la banda larga e in particolare per «spin­gere» sulle cosiddette aree «grigie» il pia­no prevedrebbe un investimento pubblico di 3,7 miliardi che dovrebbe mobilitare anche risorse private con una serie di misure che al momento sono in attesa di approvazione da parte della Commissio­ne Ve (dai voucher alla defiscalizzazione sugli investimenti, dall'accesso agevolato al credito all' assegnazione ai privati della proprietà dell'infrastruttura),

Secondo una bozza anticipata dai gior­nali il piano prevede inoltre di stanziare 70 milioni aggiuntivi per sviluppare nuo­vi corsi universitari, il finanziamento di 900 dottorati di ricerca e il sostegno, con una dote di 100 milioni, a poli universitari di eccellenza (poltitecnici di Milano, To­rino e Bari, l'università di Bologna e Sant' Anna di Pisa). TI «ma de in Italy» del futuro passerà da lì. Come reperire le risorse? «Attraverso stimoli fiscali "for­tissimi" e sostegni fmanziari diretti al credito per le piccole e medie imprese, per fare dell'Italia un "digital innovation hub"» spiegherà oggi Calenda. In questa direzione va il progetto StÙ post-Expo a cui sta lavorando il Governo, per far sor­gere nell'ex area Expo di Milano 1m Parco della Scienza (HlUnan Technopole).

In questa direzione va il piano Indu­stria 4.0 di Calenda.

lA GAZZl':TfA DEL MEZZOGIORNO M"rcoledì 21 settembre 2016

SVILUPPO ECONOMICO Il ministro Carlo Calenda

Anpac, Anpav e Domani sciopero dei piloti, dall' Alitalia piano straordinario per limitare i disagi

ROMA-Alitalia ha predisposto un piano straordina­rio per limitare i disagi ai passeggeri causati dallo sciope­ro di domani. Lo annuncia la stessa compagnia in una nota in cui precisa che, a causa dello sciopero di 24 ore confermato da Anpac, Anpav e Usb, che rappresentano una parte di piloti e assistenti di volo Alitalia, è stata co-

stretta a cancellare numerosi voli . ~ _o'. pr09!'am~ati. ~.. rn ",,'Um*'NW_ Grazie al plano messo a punto, : • ~' ~~ precisa la nota, il maggior nume-i'" . ro di passeggeri coinvolti nelle

cancellazioni verrà riprotetto sui primi voli utili. Per informazioni e assistenza, la compagnia ha messo a disposizione i seguenti contatti telefonici: dall'Italia il nu­mero verde (completamente gra-tuito) 800 650 055; dall'estero il

numero +390665649. Alitalia invita tutti i viaggiatori che hanno un volo prenotato per domani a contat1are questi numeri per verificare lo stato del proprio volo, pri­ma di recarsi in aeroporto. Negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate la compagnia ha previsto un rafforzamento del proprio i;>ersonale per assicurare la massima assistenza ai clienti. E stato anche incrementato il numero degli agenti al cali center. Sul sito alitalia.com sono pubblicate informazioni dettagliate sulle modalità di riprotezione.

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lA GAZZI',lTA DELMEZZOGIOR1iO Mercoledì 21 settembre 2016

L:IMPRENDITORE A OTRANTO «Chi va per mare in barca a vela o yacht rispetta l'ambiente, l'integrità e la limpidezza dell'acqua Quando poi sbarca a terra pretende servizi»

Briator alberg

: pugliesi, basta , -

ttldastr , lODI

,

«11 Salento cambi passo: servono strutture di lusso, a 5 stelle» NUNZIO PACEUA

~ OTRANTO. Turismo, tutto da cambiare. La ricetta @ quella di Flavio Briatore, che dopo ilBillio­naireaDubai,Porto Cervo, Monte­carlo e Cortina d'Ampezzo, punta a realizzare ad Otranto già dalla prossima estate ilTwiga Beach Club, stesso marchio della strut­tura di Marina di Pietrasanta, in Versilia, in forza dell'accordo si­glato tra laBillionaire Lifestyle, holding di locali di lusso che fa capo al manager di Verzuolo, e una cordata di imprenditori salentini impegnati nel settore turistico.

il Twiga (giraffa), locale eli.ira lusso, intende realizzarlo a Nord di Otranto, nella Baia dei Turchi, a pochi chilometri dalla Città dei Martiri dove, secondo la tradizio­ne, sbarcarono i guerrieri turchi nel corso dell'assedio alla città nel XV secolo.

Briatore, lunedì sera, nella sala affollata del castello Aragonese, non ha convinto tutti. Qualche pa­cato mugugno, a dire il vero, si è registrato.

L'Agorà si è fatta sentire. Del resto l'incontro promosso da Al­fredo Foresta, presidente di Pro­spettive a Mezzogiorno, con il pa-

trocinio del ComlIDe di Otranto su «Turismo nel Salento e strategie di sviluppo» era stato organizzato per un confronto libero e costrut­tivo con l'obiettivo di colmare il vuoto tra i cittadini e la politica di Palazzo.

La presenza di Briatore è stata un'occasione ghiotta per fare il punto della situazione sul turismo salentino, all'indomani delle esternazioni alla Fiera del Levan­te di Bari del premier Matteo Ren­zi, che ha ridimensionato i dati turistici di Puglia e Sicilia con i numeri milionari dell'indotto tu­ristico registrati alle Baleari e alle Canarie.

L'incontro è stato moderato dal giornalista della Gazzetta Tonio Tondo, che ha introdotto il dibat­tito chiedendo al team princi­palinFormula 1, prima con Benet­ton, poi conRenault, lo stato di sa­lute della Ferrari. Una domanda a sorpresa che non ha per niente spiazzato Briatore. «La Ferrari -ha detto -è una grande macchina sen­za pilota, proprio come il turismo che potrebbe essere la prima in­dustria del Paese ma rappresenta appena il 10% del Pil. I ministri del Turismo sono in prestito, proprio come la Ferrari, senza pilota».

A questo punto il dibattito ha preso il volo. Un Briatore deter­minato e pragmatico ha bocciato il turismo pugliese. Non tutti l'han­no capito.

«Basta - ha esordito Briatore -con alberghi, alberghetti, ville e casette con letti sgangherati e se­die traballanti, agriturismi e B&B che pOliano solo un turismo strac­cione. Le ville, le seconde case non danno occupazione. il turismo nel Salento deve cambiare passo per crescere. Ci vogliono alberghi di lusso a cinque stelle dove la gente può trascorre una vacanza nelle comodità, nel lusso di lID appar­tamento confortevole, fresco, ma­gari vista mare. il turismo ricco è molto più educato e rispettoso dell'ambiente di quello povero. Chi va per mare in barca a vela o yacht rispetta l'ambiente, l'inte­grità e la limpidezza dell'acqua. Quando poi sbarca a terra preten­de servizi, collegamenti e la co­modità di una strada veloce per raggiungere aeroporti e super­strade».

Poi la parola è passata ai due sindaci presenti: Paolo Perrone, sindaco di Lecce e Luciano Carid­di, sindaco di Otranto. «il turismo è cultura -ha detto Perrone -Lecce

è votata al turismo. Abbiamo scel­to di valorizzare il patrimonio im­materiale. L'effervescenza cultu­rale del barocco che va ben al di là della ribalta di attori e artisti, è la carta vincente perché porta turisti in tutte le stagioni».

il modello di turismo immagi­nato da Cariddi punta tutto sul nuovo porto. «il porto - ha affer­mato Cariddi - è stato voluto dalla comunità otrantina che lo aspet­tava da nove lunghi anni. Porterà un gran numero di turisti. Ben venga un approdo attrezzato che attrae lID'offerta che consuma molto meno territorio di altri tipi di turismo. Poi, su altre iniziative in cantiere, siamo pronti a discu­tere».

Poi è stata la volta di Loredana Capone, assessore al Turismo e Cultura della Regione Puglia. «Non vogliamo rinunciare -ha so­stenuto -alle nostre peculiarità co­me i giunchi sulle dune costiere dei nosh'i 748 chilometri di costa con un entroterra che offre un tu­rismo complementare. I punti di criticità sono nell'accoglienza. Stiamo lavorando su formazione, trasporti, promozione per offrire servizi di qualità». Insomma, due visioni di turismo a confronto.

OTRANTO Flavio Briatore, il sindaco Cariddi e l'assessore Capone

REAZIONI LOSACCO (PU): LA PUGLIA NON SARÀ NUOVA PORTO CERVO

Stefàno: quasi ovunque il suo modello è in crisi

.. «il modello Briatore? In crisi quasi ovunque e in Puglia è un modello già superato». È il senatore Dario Stefàno, presidente de «La Puglia in più», tra i primi a criticare le osservazioni fatte l'altra sera da Fla"io Briatore ad Otranto durante l'incontro «Prospettive a Mezzogiorno».

«Abbiamo appena iniziato un lavoro importante - afferma - e non siamo interessati a barattare la bellezza, le diversità, le tradizioni, che abbiamo recuperato con grande sacrificio, con il "modeilo Briatore" che qui in Puglia abbiamo già superato, anche perché, nel frattempo, è cambiato anche il concetto di lusso». All'ex manager della Formlùa l, il senatore Stefàno ricorda infatti l'oro assegnato di recente dal network inter­nazionale Luxury Travel al relais a cinque stelle di Borgo Egna­tia. «Se c'è una cosa che poh'ebbe dare una marcia in più al settore turistico, non solo pugliese, - conclude - è l'istituzione di lU1 ministero ad hoc».

Critico anche il deputato pugliese del Pd Alberto Losacco. «Il modello turistico che ha in mente Briatore -dichiara· è quello di una Puglia intesa come mero fondale per grandi strutture calate dall'alto e che nulla c'entrano col territorio. lVIa la Puglia non diventerà una nuova Porto Cervo».

Va al contrattacco anche il consigliere regionale del Pd, Sergio Blasi. «il modello proposto da Briatore al Salento - dice - offre molti motivi per essere rispedito al mittente» perché «esclude il99 per cento delle persone, e questo è culturalmente inaccettabile».

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UElevare la qualità è necessario. Sul Gargano e in Capitanata abbiamo sempre avuto un turismo popolare, da campeggio, di massa"

Di Carlo: ilSenza infrastrutture e serviziilluxurynon decolla' , , E' fuor di dubbio che si

debba elevare la qualità dell' offertaricettivae tu­

ristica esistente in Puglia. Sul Gargano e in Capitannta ab~ biamo sempre avuto un turi­smo popolare, da campeg­gio, di massa", commenta a l'Attacco PUla Di Carlo, ex pre~idente di ConfJ.ndustria Foggia, titolare dell'hotel-sa­la ricevhnenti 5 stelle lusso Vigna Nocelli di Lucera ma . anche nella società proprie­t,uia dell'hotel 4 stelle nporto di Mattinata (cOn l'ex presi­dente di Camera di commer­cio Eliseo Zanasi). ,"Ma neanche sarebbe giusta di l'idea di trasfonnare un'in­tera zona della Puglia in un

luogo solo per ricchi. I ricchi sono pochi, bisogna lavorare pensanflo anche agli altri tar-

"

Titolare del 5 stelle lusso Vigna Nocellidi Lucera ma

. anche nella società proprietaria dell'hotel 4 stelle Il Porto di Mattinata

get. Nella mia:impresala filo­sofia è chiara: illusso alla por­tatadi tutti. Puntiamo ad of-

frire una qualità supeliore mantenendo un prezzo ab­bordabile a tanti. Quanto alla movida, . cui pure Briatore fa riferimento, credo chernvece sia invece il contrario dellus­so: chi rientra in questo seg­mento vuole state bene in un posto di elite, non facendosi mancare nulla. Lamovida di Gallipoli è per altra gente". Di Carlo ammette i limiti del territorio nostrano . "Da noi c'è il Baia dei Fara­glioni Beach Resort, che però è isolato e privo di servizi al­l'esterno della struttura, Da soli non possono farcela. n cliente super danaroso arriva e non può uscire perché non trova nulla, nemmeno bouti-

que e gioiellerie. E senza un aeroportononsidecolla:Por_ to Cervo è nata dopo l'aero­porto di Olbia, idem per Sharm El Sheilc': ' n distretto del lusso di Matti­nata, di cui l'Attacco ha parla­to negli scorsi anni, non de­colla? "n tentativo deve essere sùp­portato da infrastrutture fon­damentali, come l'aeropor­to, e servizi adeguati al di fuo- . ri delle strutture". E altrove? "Al Gattarella hanno fatto in­novazionihnportanti. Quan­to al Pizzomunno di Vieste e Pugno chiuso hanno provato a posizionarsi nel lusso, ma poi non si sono adeguati".

lp

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ASCOLTATI IN COMMISSIONE DI INCHIESTA I RAPPRESENTANTI REGIONALI DI CGIL. CISL E UlL

Consorzi di bonifica, l' ok è in arrivo I sindacati: riforma non concordata 1 dati del commissario: 210 dipendenti per 15,5 milioni l'anno

• BARI. I sindacati si schierano contro le ipotesi di riforma dei Consorzi di bonifica. E durante l'audizione davanti alla commis­sione di indagine sul dissesto presieduta da Gianni Stea sollevano l'ipotesi di gravi ri­percussioni sul fronte del personale, ten­tando di difendere le maxi-retribuzioni che

invece dovranno esse­re ridotte.

L'iter della legge di riforma predisposta dall'assessore Leo Di Gioia e dal commissa­rio Gabriele Papa Pa­gliardini va infatti avanti e non sembra poter essere fermato.

NeD Gianni Stea Prevede, tra l'altro, l'accorpamento dei

quattro Consorzi commissariati, così da di­minuire le spese di funzionamento, oltre che un programma di incentivi all'esodo per provare a inci.dere sulla spesa del personale. Tuttavia ieri il presidente Stea ha chiesto chiarimenti sul trattamento dei dipendenti, «in partìcolare sulla mancata erogazione degli stipendi» causata dal blocco delle ero­gazioni da parte della Regione.

«Avremmo voluto fornire il nostro con-

tributo alla stesura della legge», ha detto Giuseppe Deleonardis della Flai Cgli che ha annunciato una relazione sulla problema­tica del personale. «Monostante i gravi di­sagi economici. e le condizioni in cui hanno dovuto svolgere la loro attività - ha detto Paolo Frascella della Fai-Cisl Puglia - i di­pendenti hanno dimostrato senso di respon­sabilità. Non c'è personale in esubero, anzi il blocco del turn-over ha causato una sostan­ziale diminuzione. Noi non abbiamo mai visto i piani industriali dei Consorzi e non siamo in grado di esprimere giudizi sulla riforma». Dino Salvato della Filbi-Uil ha ribaltato le accuse sulla politica. «Da 15 anni - ha ricordato - andava completata la mo­dernizzazione delle infrastrutture, in modo da poter svolgere al meglio l'attività di bo­nifica. Le responsabilità del dissesto non possono essere imputate ai dipendenti».

Tuttavia in base ai dati della Regione i 210 dipendenti dei Consorzi costano ogni anno 15,5 milioni, con trattamenti medi di gran lunga più alti rispetto a quelli degli stessi dipendenti regionali. I Consorzi hanno de­biti per 210 milioni di euro che, come ha ricordato pochi giorni fa lo stesso presidente Emiliano, «rischiano di mettere in crisi an­che il bilanci.o della Regione». [red.reg.}

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

CHIUSO IL TAVOLO DI CONFRONTO, REVOCATA LA PROTESTA SINDACALE

Accordo sulla polizia regionale «Si parte entro 3 settimane con gli ex delle Province»

• BARI. Entro tre settimane partirà il nuovo servizio di po­lizia regionale con la ricollo­cazione dei dipendenti delle ex Province. È l'accordo trovato ieri a Bari tra i rappresentanti della Regione (Roberto Venneri e Domenico De Santis) e le segreterie regionali dei sinda­cati della Funzione pubblica, che hanno dunque revocato lo stato di agitazione già convo­cato per questi giorni.

Il tavolo di confronto è stato aggiornato a fme mese per com­pletare l'assetto organizzativo del personale delle ex province passato alla Regione. il verbale sottoscritto ieri prevede, tra l'altro, il manteninlento degli accordi contrathlali pre-esi­stenti «che saranno goduti in continuità» con riferimento so­prattutto alle indennità rico­nosciute al personale per il ser­vizio di polizia svolto sul ter­ritorio.

Mentre era in corso la riu­nione, alclme deci.ne di rap-

presentanti dei lavoratori han­no manifestato sotto la sede della gilillta. La vìcenda riguar­da 85 addetti alle ex polizie provinciali e 130 lavoratori di musei, biblioteche, pinacote­che, servizi della formazione e del turismo che, secondo i sin­dacati, sono diventati «dipen­denti fantasma», «abbandonati a se stessi e in autogestione, fra mille difficoltà e senza mezzi».

Entro fine mese, dunque, sarà convocata una nuova rilillione per completare gli adempimen­ti attuativi della riforma Delrio, in particolare per quanto ri­guarda la vertenza dei 130 ad­detti a musei e biblioteche. Dal­la Regione viene manifestata soddisfazione per l'accordo e per la sospensione dello stato di agitazione: «Saranno trovate - è detto in lilla nota - tutte le soluzioninecessarie per com­pletare l'ordinato flillzionamen­to dei servizi trasferiti alla Re­gione, con continuità degli isti­tuti contrattuali».

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

La conferenza sugli arresti per caporalato

Arresti caporali, colpire le aziende l deputati del Pd Bordo e Mongiello dopo l'operazione condotta dai Carabinieri nelle campagne

ii K on risiedeva al Cara ma reclutava cittadini fuori dal Cara il caporale maliano arrestato l'altro giorno. Si tratta di un cittadino con regolare permesso di soggiorno residente a Manfredonia. Nel frattempo arrivanbo le pro ime reazioni politiche all'operazione dei Carabinie­ri. «Bene l'arresto dei caporali; ora le azioni amministrative nei confronti delle aziende che li utilizzavano», affermano Ton. Colomba Mon­giello, componente della Commissione Agricol­tura della Camera, e l'ono Michele Bordo, pre­sidente della Commissione Politiche VE di Mon­tecitorio, commentando la notizia degli arresti

,

effettuati nelle campagne foggiane. «La colla­borazione tra istituzioni ha, finalmente, pro­dotto il risultato ipotizzato da Governo e Par­lamento quando sono stati adottati gli atti ri­tenuti idonei a fornire nuovi strumenti operativi alle Forze dell'Ordine ed agli organi ispettivi. Gli arresti compiuti a Foggia confermano la dif­fusione del fenomeno ed il suo radicamento nella zona grigia del fenomeno migratorio: tra i cit­tadini comunitari che affollano le nostre cam­pagne durante la stagione dei raccolti e tra i migranti in attesa dell'esito della richiesta di asilo politico. Arrestare e condannare gli sfrut-

/

tatori, però, non basta. Bisogna combattere il fenomeno del caporalato àll'origine, colpendo le aziende agricole che violano le norme sul lavoro e utilizzano i caporali per reclutare mano d'o­pera a buon mercato. E' su queste che si devono concentrare le attività di controllo e non su quelle che hanno aderito alla 'rete di qualità' dimostrando di avere tutti i requisiti per farlo. E' tempo di porre fine a questo fenomeno - con­cludono Mongiello e Bordo - ed è importante che proprio dalla terra di Giuseppe Di Vittorio giungano segnali evidenti e chiari della volontà di ottenere questo risultato».

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r LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

L:associazione Santa Rita

«Malati e famiglie poco aiutati»

Alzheimer, il 5% degli anziani colpito dal male in Capitanata

• Sarà celebrata questa mattina presso la Fondazione Banca del Monte in via Arpi a Foggia la 23esima giornata mondiale per la lotta all'al­zheimer.

L'incontro avrà inizio alle 10,30 e prevede una confe­renza di Vincenzo Cipriani, presidente dell'associazione «Santa Rita», il sodalizio ri­conosciuto dal coordinamen­to nazionale e che si occupa applli1.to della sensibilizzazio­ne intorno ad un tema quan­to mai attuale come quello

ALZHEIMER A foggia n per cento della popo­lazione totale della città deve fare i conti con la malattia che aggredisce la memoria

dell' alzheimer. La forma più grave di de­

menza è una malattia ga­loppante e dilagante. Ne è colpito il 5% della popola­zione anziana della Capita­nata, a Foggia 1'1 % della po­polazione complessiva. Sulla base di questi dati, Vincenzo Cipriani illustrerà la situa-

Oggi la Giornata nazionale alla fondazione Banca del Monte

zione disagevole in cui ver­sano quotidianamente i ma­lati di Alzheimer e le loro famiglie.

Sull'argomento da regi­strare anche una dichiara­zione di Paolo Telesforo, pre­sidente della sezione sanità della Confindustria foggiana. «La mia vicinanza all' Asso­ciazione Alzheimer Santa Ri­ta - dice Telesforo - non è legata solo ai rapporti di grande amicizia, affetto e sti­ma che ho per il presidente Cipriani e per il suo staff, ma

anche alle lo­devoli inizia­tive svolte a favore di chi ha maggior­mente biso­gno del no­stro aiuto. La salute è un diritto fonda­mentale di ogni essere umano, un diritto ina­lienabile che è nostro do­vere difende­re perché tutti possano goderne e perché nes­

suno debba sentirsi escluso e abbandonato al suo destino. Per questo sono solito af­fermare "la salute prima di tutto"».

«La tutela della salute -aggiunge Telesforo - rappre­senta da anni il mio impegno e la mia ragione di vita. Un impegno che sto portando an-

che a livello nazionale quale componente del Gruppo "Scienze della vita" forte­mente voluto dal presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia. Questo gruppo sviluppa un nuovo modello di business commu­nity; che spazia dai servizi fino alle biotecnologie, pas­sando per la farmaceutica, con lo scopo di lavorare in­sieme a un nuovo modello di crescita basato su lli1.a mag­giore e omnicomprensiva co­noscenza del mondo salute».

In Itala sono tante le ec­cellenze in campo sanitario «il mio augurio - cocnlude Telesforo - è che con una maggiore collaborazione e si­nergia tra queste eccellenze, si possa finalmente arrivare ad affermare che la buona sanità non è una chimera da raggiungere, ma una concre­ta realtà per tutti, senza ec­cezione di sorta, con par­ticolare attenzione ai malati di Alzheimer che meritano una particolare tutela da par­te delle istituzioni».

FOGGIA La Fondazione Banca del Monte Foto Maizzi

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IA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO Mercoledì 21 settembre 2016

IL DIBATIITO SUL PIANO DEI REPARTI Pisicchio e Campo: «Verifica in maggioranza i vendoliani chiariscano», " centrodestra «Figuraccia del presidente, riparta da zero»

Riordino, no del Consiglio bufera su Sinistra Italiana Borracino vota contro. Emiliano: «Saltato l'accordo, niente modifiche»

MASSIMIUANO SCAGUARINI

(II BARI. il voto contrario di Mino Borraccino sul riordino sanitario fa saltare il patto in­formale tra Michele Emiliano e il Consiglio. Una bocciatura che non ha effetti pratici, perché il parere delle commissioni sui re­golamenti è solo consultivo. Ma il riflesso politico è pesantissi- I mo, perché apre lilla voragine in maggioranza e mette il presiden­te della Regione su una posizio­ne ritorsiva: «Gli impegni presi dalla giunta con la commissione - dirà a sera Emiliano - sono de­caduti, ilpianorestacosìcom'èe non verrà modificato».

Saltano dunque le novità con­cordate per Taranto (il polo on-

LACARRA l'UI\lIIIVlIL~:'A. Il segretario Pd

«Scelta personale, nessuno strappo nel centrosinistra»

cologico al Moscati, il ripristino di reparti a Manduria e a Mar­tina Franca), cosÌ come quelle approvate ieri per le altre pro­vince, alcune su richiesta del centrodestra e dei grillini: pro­prio in base a questa apertura, c'era ili1 accordo politico in base a cui l'opposizione non avrebbe partecipato al voto in commis­sione. Invece non è andata così. Dopo la dichiarazione di Carop­po (Fi) sulla non partecipazione al voto, Peppino Longa ha la­sciato i lavori (<<Mi attendeva un

impegno istituzionale»). A quel punto però Borraccino ha an­nunciato parere contrario, e il quadro è cambiato. il no di cen­trodestra e grillini (Marmo, Ventola, De Leonardis e Conca), insieme all'esponente di Sini­stra Italiana, ha pareggiato i «sÌ» di Paolo Pellegrino, Mario Pen­dinelli, Paolo Campo, Marco La­carra e del presidente Pino Ro­mano che per prassi non vota. È fmita 5-5, che equivale a respin­gere, e sono partiti i veleni.

«Sono la versione tragico mica del partito di lotta e di governo», tuona il capogruppo Pd, Michele Mazzarano, riferendosi a Sini­stra Italiana. Borraccina dice di aver votato contro «con ramma­rico» perché «ci doveva essere un piglio diverso, una maggiore attenzione e condivisione delle scelte»: il riferimento è alle de­cisioni su Taranto, dove il con­sigliere vendoliano aveva chie­sto - invano - di salvare 1'ospe­dale di Grottaglie.

il problema però travalica il dibattito sulla sanità e riapre le tensioni in maggioranza sulla composizione della giunta. Non a caso, i primi a intervenire per chiedere una verifica interna al centrosinistra sono proprio Pao­lo Pellegrino e Alfonso Pisic­chio, gli esponenti dell'unica li­sta (<<Puglia per Emiliano») che» non ha assessori mentre i ven:' doliani ne hanno due (Sebastia­no Leo e Mimmo Santorsola). «il voto di Noi a Sinistra è criti­cabile e politicamente inspiega-

bile, a questo punto serve un chiarimento per capire se è frut­to di scelta estemporanea oppu­re di una presa di distanza dalla coalizione».

Si arrabbia e si schiera per la verifica anche il foggiano Paolo Campo: «Non vorremmo -dice il consigliere Pd - che la scelta di Borraccino sia legata a valuta­zioni di campanile. il piano di riordino non è la legge sugli ora­tori, su cui sono ammissibili

scelte ideologiche». L'opposizio­ne, ovviamente, ci sguazza. «Emiliano - dice il capogruppo Coro Ignazio Zullo - fa come il bimbo che non riesce a fare gol e se ne va via con il pallone. Spe­riamo che dopo questa sonora batosta cambi rotta e non vada alla conta in Consiglio regionale sfidando parti della sua maggio­ranza». «Emiliano ammetta il fallimento e riscriva il piano», aggiunge il capogruppo Andrea I

Caroppo da Forza Italia. «Se per­sino la sua maggioranza gli vota contro - dice il grillino Mario Conca -Emiliano cominci a con­siderare l'idea di mettere in dub­bio il suo operato da assessore alla sanità».

Dopo il voto di ieri la giunta è formahnente libera di procedere all'approvazione defmitiva del piano senza alcuna modifica. Probabilmente, però, non lo fa­rà, anche perché Emiliano con-

I

sidera strategici gli impegni pre­si su Taranto. Sul piano politico invece gli sherpa sono già in azione. Marco Lacarra, che del Pd è segretario regionale, pur definendo «spiacevole» il voto di Borraccino tende a minimizzar­ne le conseguenze: «Si tratta cer­tamente di una decisione auto­noma che non può inficiare il rapporto tra la giunta e Noi a Sinistra. i cui assessori hanno finora offerto importante e con-

creto supporto alla maggioran­za». Lacarra chiede a Emiliano di «tenere conto degli emenda­menti dichiarati ammissibili in commissione. Borraccino, inve­ce, riveda le sue posizioni». Ieri gli assessori del suo gruppo, Leo e Santorsola, hanno preso le di­stanze spiegando che il voto con­trario non è stato condiviso. E alimentando, ancora lilla volta, le voci su una possibile scissione del gruppo vendoliano.

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Venti posti al "Lastaria" Oncologia a San Severo

ili) Il Lastaria di Lucera perde definitivamente la classificazione di "ospedale di base", ma conquista venti posti letto di Medicina nel nuovo piano di riordino sanitario in discussione in terza commissione consiliare. Novità. anche per l'ospe­dale Masselli Mascia di San Severo che mantiene Cardiologia e avrà anche una struttura semplice di Oncologia (4 posti letto). Gli emen­damenti, presentati dal consigliere regionale Giannicola De Leonardis, puntavano anche sul riconoscimen­to di una struttura di Oncologia a Lucera. Richiesta rigettata dalla gitmta «perché mancano i servizi parallelamente offerti da struthu-e quantomeno di primo livello. On­cologia - si legge in una nota della Regione - potrà comunque contare su 14 posti in day service (sempre oggetto di apposito emendamento) per garantire assistenza e cure in loco senza lo stress di lùteriori spo­stamenti verso altre strutture».

«Sono state superate - il com­mento di De Leonardis -le principali criticità emerse dopo la presenta­zione del Piano di riordino pre­sentato al Ministero, che non solo provocavano forte apprensione nelle comunità locali, ma rischiavano di disperdere un patrimonio di pro­fessionalità e strutture diventato ne­gli anni un riferinlento importante e di assoluta quali+à».

Il nosocomio sanseverese, come accennato, manterrà il servizio di Cardiologia con Utic ed Emodina­mica 1124, con passaggio dalla clas­sificazione CU a CUE (anche se il numero complessivo di Emodina­miche in Puglia è elevato rispetto ai parametri fissati dal Ministero). Ma il governo regionale - informa una

Il «Lastaria» di Lucera

Il «Masselli Mascia» di San Severo

nota -manterrà quelle previste nella definitiva stesura del piano, che verranno sottoposte a successive ve­rifiche sugli effettivi volumi ed esiti. Ancora, accolti gli emendamenti per 4 posti in Oncologia (Struttura sem­plice), per il ritorno di Rianima­zione (Struttura semplice) a 8 posti dai 6 previsti dalla prinla stesura della bozza di Piano, per 4 posti (2 più 2) per Pediatria e Neonatolo­gia.

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I UNA VICENDA CHE COMMUOVE lA GAZZEllA DEl MEZZOGIOR~O

Mercoledì 21 settembre 2016

Lultima mensilità di aprile pagata ad agosto. Sette sedi in provincia, tre nel capoluogo. «La svolta promessa dali'Asl non è ancora arrivata»

I dipendenti lamentano un arretrato di 36 paghe, presentato un esposto alla Procura. «Che fine ha fatto la cooperativa Anteo 7»

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MASSIMO LEVANiACI

La piaga dei novanta dipendenti della Coop Futura è paragonabile alle storie di tutti quei malati psichici che gli operatori della coop assistono quo­tidi~namente, pur non ricevendo sti­pendio regolare e conducendo per questo un'esistenza molto precaria. I lavoratori sono per la maggior parte infermieri professionali, operatori so­cio-sanitari, cuochi, fisioterapisti as­segnati alle sette sedi della coop Fu-

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tura, tre delle quali a Foggia (in via Motta della Regina, viale degli Avia­tori e in via Leone XIII) e le altre quattro nei centri diurni di Anzano di Puglia, Troia, Panni, Deliceto. «Sol­tanto ad agosto - informa Leonardo Loffredo, un portavoce dei lavoratori­ci è stata versata la mensilità di aprile. Prima che arrivi il prossimo stipendio di maggio quanto dovremo attendere? Così va ormai la gestione delle nostre mensilità fra amministrazione della Coop Futura e dell' Asl, nessuno si preoccupa più di noi, abbiamo Ull arretrato di 36 stipendi non pagati senza che nessUllO finora ci abbia fornito Ulla spiegazione. Abbiamo presentato anche un esposto alla Pro­cura della Repubblica senza però fi­nora essere stati ancora ascoltati».

Eppure la speranza di Ull futuro migltore esiste anche alla Coop Fu­tura. Si chiama Anteo la finestra sul

Tra i lavoratori infemlieri professionali, operatOli

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sanitari, cuochi, fisioterapisti Ces'llTRi CRAP

domani, è la cooperativa di Biella che, secondo le intese sottoscritte qualche mese fa con l'Asl, dovrebbe rilevare tutte le strutture oggi gestite dalla coop foggiana, indiscrezione venuta fuori a maggio. «Solo che da allora non abbiamo più saputo nulla della Anteo - sottolinea Loffredo - ma è più scon­certante sapere che nè l'Asl e nem- . meno la Regione sembrano mosse dall'esigenza di venire a capo di que­sta vicenda. E intanto a rimetterci sono sempre i lavoratori che vengono pagati in ritardo, non hanno certezze sul proprio futuro e continuano a essere defraudati del proprio reddito perchè delle 36 mensilità che l'azienda ci deve si sono perse le tracce».

Nel frattempo nelle case-famiglia la vita scorre come sempre e l'assistenza ai malati psichici non subisce con­traccolpi. Lavoratori e degenti con­dividono gli stessi ambiti, vivono qua­si in comunità ed è questo forse l'aspetto che maggiormente lega il

Alcuni interni della comunità riabilitativa assitenza psichici in via Motta della Regina. Nella foto in basso l'operatore Leonardo Loffredo [foto Maizzi]

lavoro di queste persone a un'attività che, sul piano economico (ma forse solo su quello) non arreca altri van­taggi. «Ci dà la forza di andare avanti sapere che conosciamo queste per­sone da quindici o anche vent' anni e le sentiamo quasi come fossero dei no­stri parenti acquisiti. Vorremmo an­darcene, ognuno di noi spera in cuor suo di cambiare aria perchè in queste condizioni è davvero difficile andare avanti. Ma non lo facciamo perchè

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sarebbe come fare del male a persone che ormai fanno parte del nostro quo­tidiano, le abbandoneremmo al loro destino. E poi noi dove possiamo an­dare a cinquant'anni? Nessuno ci prenderebbe con la crisi che c'è in giro, restiamo perciò abbarbicati al nostro lavoro nell'attesa che almeno ci arrivino gli stipendi nel mese giusto. Ma qualcuno, per favore, ci dia Ulla risposta che così non si può andare più avanti».

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Il IL LAVORATORE IN ARRETRATO DELLE MENSILlTÀ DA MARZO. ESTROMESSO DALL'INCARICO PER "RAGIONI DISCIPLINARI))

«Dovete pagarmi», e scatta il licenziamento I

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

OSPEDALE D'AVANZO

Vigilante messo alla porta dal suo istituto, l'Usb attacca: «Non sanno fare impresa»

III «Licenziato per aver chiesto lo stipendio», denun­cia il sindacato Usb. Il di­pendente, un vigilantes di un istituto foggiano, avrebbe re­clamato, com'è suo diritto, il pagamento degli stipendi ar­retrati sin da marzo scorso. Ma, per tutta risposta, sa­rebbe stato raggiwlto da un provvedimento disciplinare che ne ha fatto scattare la perdita del posto di lavoro. Un caso purtroppo non iso­lato, specie in un settore pa­ragonabile a una pentola a pressione come quello degli istituti di vigilanza. La fe­derazione di base dell'Unione sindacale si scaglia contro

CIAO DiRITTI Vigilantes

l'istituto foggiano: «L'unica 'colpa' del dipendente è stata quella di rivendicare quanto dovuto per il lavoro svolto e

per il sostentamento della propria famiglia». «Quello della vigilanza - aggiunge l'Usb - sta diventando, sem­pre più, un settore dove im­provvisati imprenditori schiacciano in modo sempre più violento i diritti e la dignità dei lavoratori dimen­ticando, tra l'altro, che ope­rano in un settore delicato e pericoloso dove la tranquil­lità, soprattutto economica dei lavoratori, è essenziale per portare a buon fine quan­to viene richiesto loro dai clienti».

E il settore sembra essere sempre più minato da ac­cordi non rispettati «anche in

,

sede istituzionale». «Certe aziende - aggiunge nella nota la segreteria dell'Usb - do­vrebbero licenziare se stesse, o qualche dirigente, per la manifesta incapacità a ge­stire wl'azienda che sta fa­cendo dello spergiuro il suo stile di gestione. L'Usb - con­clude il sindacato - tutelerà i lavoratori in tutte le sedi e si augura che le istituzioni pre­poste, Questura e Prefettura, prendano seri provvedimenti nei confronti di un'azienda il cui wlico fine è quello di fare profitto, che sarebbe pure le­gittimo, se non fosse a danno dei diritti e della dignità dei lavoratori».

VISITE STAMANE (ORE 9.14)

Si celebra oggi la settimana della Fibrosi polmonare idiopatica III Si celebra oggi anche agli Ospedali riuniti, la settimana

mondiale della Fibrosi polmonare idiopatica, la più fre­quente tra le malattie rare polmonari. Dalle ore 9 alle 14 nella struttura complessa di Malattie dell'apparato respi­ratorio, ubicata presso l'ospedale Colonnello D'Avanzo, i pazienti affetti da fibrosi polmonare idiDpatica (IPF) «po­tranno avere un colloquio con Wl0 psicologo - informa una nota dell' Azienda ospedaliero-universitaria- con cui discu­tere le varie problematiche relative alla loro malattia». Nella struttura diretta dalla prof. Maria Pia Foschino sarà pos­sibile anche sottoscrivere le adesioni per partecipare «all'as­semblea dell'associazione pazienti "Respirare" - Puglia per le malattie rare del polmone». La Fibrosi polmonare idio­patica è «una patologia - si legge ancora sulla nota - ad andamento cronico, invalidante e con esito fatale, carat­terizzata dalla formazione di tessuto fibrotico a livello pol­monare. Ad oggi, non se ne conosce la causa. Può ma­nifestarsi a qualsiasi età, ma è più frequente dopo i cin­quant'anni».

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CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

I 225 «fantasmi» finiti alla Regione « @@dilll

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A Bari protesta r ex personale delle Province. Poi l'intesa: in 14 giorni emergenza risolta

BARI Tornare alle retribuzioni piene, con indennità di ri­schio, disagio e altro, per assi­curare gli stessi servizi senza dover fare «volontariato». Ma soprattutto tornare a lavorare, perché in tanti si sentono «fantasmi», parcheggiati in lilla stanza da quasi lill anno e pagati per non fare nulla. È quaì:lto hanno chiesto davanti alla Regione le principali sigle sindacali del settore fllllzione pubblica. In tutto un'ottantina di manifestanti, in rappresen­tanza di circa 225 ex dipen­denti delle Province pugliesi, enti alle prese con lilla llillga e travagliata dismissione, tra-· sferiti alla Regione in forza della legge Delrio, che nel 2014 ha ridisegnato confini e com­petenze dell'amministrazione locale.

Nel Palazzo della Presidenza della Regione, intanto, i segre­tari regionali di settore di Cgil Cisl e Uil hanno incontrato Do­menico De Santis, consulente del presidente della Regione

nV~fb~g~ Con l'accordo raggiunto tra sindacati ed ente sospeso lo stato di agitazione

per le questioni sindacali. Al termine di lilla llillga mattina­ta hanno redatto un verbale che impegna la Regione a ri­convocare entro un paio di giorni le parti per trovare le so­luzioni ed entro 14 giorni per

Un capitano dei vigili di Nardò denunciato per assenteismo Un capitano e un'assistente della polizia locale di Nardò sono stati denlillciati per assenteismo dai carabinieri che hanno notificato ad

;' entrambi l'avviso di conclusione delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Lecce in seguito ad lill esposto anonimo. L'ufficiale, lill 64enne del posto, avrebbe in numerose occasioni utilizzato il badge elettronico dell'assistente, lilla 50enne, per attestare la presenza di quest'ultima sul luogo di lavoro, malgrado la dOlila si allontanasse. Le false presenze dell'agente sarebbero state anche certificate sui documenti cartacei. I due sono stati denlillciati per truffa ' aggravata ai dalmi dello .Stato e falsità ideologica commessa in atti pubblici. L'assistente, inoltre, avrebbe in numerose occasioni utilizzato l'auto di servizio per scopi privati e pertanto risponde anche di peculato. Questo il commento del sindaco Mellone: «Riponiamo fiducia nel lavoro degli inqurrenti, saranno adottati i provvedimenti previsti dalla recente normativa».

stilare lill piano per renderle operative. La sigla dell'accordo ha permesso di scongiurare lo stato di agitazione proclamato dal personale stesso. «La Re­gione Puglia, prima di altre -spiega Massimo Ferri, segreta­rio aggilillto Cisl Fp di Taranto e Brindisi - a gennaio scorso ha approvato lilla legge che ha dato seguito alla legge Delrio e ha disposto il trasferimento di funzioni dalle Province alla Regione. Ma da allora, più nul­la. Né atti, né regolamenti, né altro per gli ex dipendenti del­le Province, tra cui personale di musei, biblioteche e polizia locale. La situazione di que­st'ultima è emblematica - pre­cisa- secondo la legge nazio­nale doveva essere accorpata alla municipale. Ma abbiamo dimostrato con i dati che, se la· vigilanza ambientale non la fa la polizia locale, non la fa nes­SlillO. Per questo la legge re­gionale ha garantito continui­tà alla vigilanza. Ma, di fatto, anch'essa resta ferma».

«Abbiamo sempre svolto lill'attività intensa contro ille­citi ambientali è urbanistici» riferisce Nicola Rinaldi, ex te­nente colonnello della polizia provinciale di Taranto e coor­dinatore della vigilanza am­bientale. «Nel 2015 abbiamo elevato 2 milioni di euro di sanzioni e girato circa 300 in­formative di reati ambientali alla Procura. Ora siamo bloc­cati. E mi comunicano dagli uffici che la Provincia ci sta portando via fotocopiatrici e altri beni». «La legge regiona­le prevede debbano restare nei locali occupati finora in attesa dell'accordo - rileva Ferri - le Province, invece, li sfrattano. L'incontro alla Regione di ieri, invece, ha chiarito che non so­no autorizzate a farlo. Si com­portano come isole ammini­stra tive».

«Siamo stati lill plillto di ri­ferimento per il territorio, a cui proponiamo anche mani­festazioni e iniziative cultura-

. li», dice Alessandro Ursitti, ii:npiegato della Biblioteca provinciale di Foggia, la più grande al Sud dopo quella di Napoli. <<Adesso non abbiamo più neanche lill dh-igente. Per ora continuiamo a offrire gli stessi servizi. Ma senza emolu­menti aggiuntivi;·. straordinari ecc. LavOliamo di più ma gua­dagniamo meno. Fino a quan­do?».

© RIPRODUZIOI-JE RISERVATA

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o Parcheggiati in una stanza da quasi un anno e pagati per non fare nulla. O al lavoro con retribuzioni ridotte per assicurare gli stessi servizi. CgilCisleUiI regionali del settore funzione pubblica hanno protestato per i 225e)( dipendenti delle Province pugliesi, trasferiti alla Regione Puglia. Ora, nel verbale firmato con i sindacati, la Regione si è impegnata con un piano da praticare in due settimane.

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2 i li Quotidiano di Foggia

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{ Lavoro} L'amministrazione regionale non provvede a rivedere la pianta organica e avanza a.lla cieca. Quotidiano di Foggia

fral1cesw De Martino

Fine estate,ancora senza particolari scossoni per i dipen­denti della Regione Puglia, or­mai assuefatti al clima di quie­te nonostante le strombazzate rivoluzioni della giunta Emilia­no col suo megapiano 'M.A.LA.' per il rilancio e riorganizzazio­ne della burocrazia interna. Certo, almeno i dirigenti hanno avvertito meno i venti di crisi vi­sto che - da fine anno passato' - hanno incassato una bella 're­tribuzione extra' con,la porzio­ne del premio di risultato 2013; anche se c'è sempre chi non si accontenta.

E ora, magari, vorrebbe ca­pire come è applicata la famo­sa relazione allegata al dise­gno di legge "Caroli" su orga­nizzazione, riduzione dellà do­tazione organica e dellaspe­sa del personale (in attuazio~ ne dell' art. 1, comma 529 della legge 27 dicembre 2013, n. 147). Tre articoli stringati in una re­lazione d'una dozzina di pagine con grafici, specchietti, inten­ti e percentuali con cui si mani­festava l'esigenza di una riela­borazione del fabbisogno trien­nale di personale nell'Ente Re­gione Puglia. In parole pove­re, l'amministrazione regionale

dei premi coi dirigenti di ruolo, dimostrando forse ili non cono­scerli nemmeno) sono dunque 69. Insomma, il "naturale "turn over': anagrafico e, nel 2016 e. 2017, il blocco delle assunzioni che non siano di dipendenti del­le disciolte province, nel giro di pochi anni renderanno ancora

cazione e formazione adeguati, ponendole nella condizione di disporre del numero di dipen­denti e competenze necElssarie, da utilizzare secondo le profes­sionalità ed, altresì, venendo in­contro alle aspettative dei sin­goli", si legge nella relazione al disegno di legge dell'ex as-

Avanti c'è posto, ma solo per dirigenti: personale sempre più in 'tilt' che da ben sei anni non ha prov­v.eduto, appunto, a ridefinire la sua pianta organica, ricorrendo sistematicamente a 'short list', ma anche a contratti esterni con selezioni 'sartoriali' e pro­roghe in attesa di future stabi­lizzazioni, si ritrova oggi a fare i conti con una serie di vuoti pau­rosi, tra. impiegati, funzionari e dirigenti in servizio. E se il go­vernatore con la sua giunta ci passa sopra con colpevole lego gerezza, preferendo dare pre­cedenza a una cinquantina di nomine dirigenziali fatte ,in pie­no agosto, màggiormente preoc­cupati appaiono i come al solito

,

'bypassati' rappresentanti sin­dacali. Che, da tempo ma anche loro inutilmente, hanno apposto l'accento sulle voragini di per­sonale, senza ottenere niente, come detto inizialmente.

Qualche esempio? Gli ulti­mi dati disponibili registrano 135 dirigenti in ruolo (di cui 4 in aspettativa) su un organico di 209 dirigenti, per una vacan­za pari a 74 unità (il 35% del to­tale) e le posizioni dirigenziali . non coperte, tenuto anche conto dei 5 dirigenti a tempo determi­nato (che gli uffici di via Ulpia­ni confondono nell'elenco alle­gato all'atto di determinazione

più drammatica la già grave si­tuazione", precisava in uno dei suoi comunicati il sindacato au­tonomo dirigenti.

Che indicava anche la stra­da da imboccare all'ammini­strazione in sella da un auno, per non continuare a ficcare la testa sotto la sabbia, sul perso­nale. Tenendo presente che " .... solo un monitoraggio attento e puntuale degli effettivi fabbiso­gni, che parta da una verifica dei compiti istituzionali da svol­gere e che tenga conto delle li­nee programmatiche, può .con­sentire di elaborare politiche e piani di reclutamento, riqualifi-

sessore Caroli. E per raggiun­gerElquesti obiettivi? Magari partire subito ·come detto- per elaborare la programmazione 'triennale dei fabbisogni, "."in­dividuando il personale da re­clutare all'esterno e le compe­tenze da potenziare, per mez­zo dei processi di riqualificazio­ne e di valorizzazione del perso­nale dipendente", 1'obiettivo po­sto dai predecessori di Emilia­no e dell'assessore al Persona­le Nunziante. I quali, scelti ge­nerali e generalissimi alla gui­da delle nuove sezioni; dovreb­bero pensare ora seriamente a lavorare.

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{ Sanità} Contrari 4 consiglieri d'opposizione e uno di maggioranza· Quotidiano di Foggia

La Commissione vota contro il Piano di riordino. Emiliano: "Siamo disponibili ad accogliere le modifiche"

La Commissione alla Sa-. Ma poi il consigliere di maggio-­nita' della Regione Puglia ha . ranza, Cosimo Borraccino (Si­espresso "parere sfavorevole" nistraitaliana) ha detto di voler al Piano di riordino C'spedalie- votare contro. Una dichiarazio­ro della Puglia. II parere, spiega ne che ha indotto la minoranza il presidente della Commissio- a fare altrettanto. Ora Romano ne Sanita';Pino Romano, e' "ob- spera che "Emiliano non accol­bligatorio ma non vincolante", e ga la provocazione" e quindi la ql1indi dal punto di Vista pratico giunta approvi il Piano di rior­"non cambia nulla", Tuttavia, il dino come previsto inizialmen­gTuppO consiliare di Forza Italia te, cioe' senza le modifiche ac­incalza il governatore pugliese, colte nelcorso di "mesi di lavo­Michele Emiliano (Pd), chieden- ro e confronti" con il governo do che "si .dimetta da assesso- regionale e il ministero. "Dopo re alla· Sanita''', una delega che due giorni di proficuo lavoro co- . il presidente della Regione. ha mune nel quale il governo ha ri­deciso di tenere per se'. Al mo- posto la sua fiducia nella leal­mento della votazione del pare- ta' delle opposizioni, era stata re, in Co=issione c'erano sei infine raggiunta un'intesa per consiglieri di maggioranza e . la quale le opposizioni medesi­quattro di opposizione. Questi me. non avrebbero partecipato ultimi avevano dichiarato di vo- al voto in commissione lascian­lersi astenere dal voto in segui- do alla maggioranza il compi­to alle aperture del presidente to di approvare il parere della su alcune proposte di modifica. Commissione Sanita' sul Piano

di Riordino. Sulla base di que-. sta intesa, avevo lasciato i la­vori della commissione per par­tecipare ai funerali dell' opera:­io dell'llva di Taranto, Giaco-

re che, senza preavviso alcuno, il consigliere di. maggioranza Cosimo Borraccino ~sprimésse il suo voto contrarioinducen­do comprensibilmente le oppo­s'izioni a votare contro l'appro­vazione per non essere spiazza­te da un esponente della stessa maggioranza", Lo afferma il go­vernatore della .Puglia, Miche­le Emiliano. "Ne consegue - ag­giunge.in una nota - il decade­re di ogni impegno preso dal go­verno con la III Commissione. II Piano dunque non verra' modi­ficato come concordato ID com­missione. II governo regionale rimane disponibile, ove la com­missione si riconvocasse in bre­ve termine, a riprendere il lavo­

mo Campo, con la convinzio- l'O in commissione per accoglie­ne che ogni divergenza sareb- re le modifiche ormai decadute be stata superata dal buon lavo- . e conseguentemente esprimere ro svolto nella maI'atoila di ieri. parere favorevole al Piano di Ri­ed oggi. Non potevo immagina- ordino ospedaliero",

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\j~ppena insematI nel cam­pD, nel marzo del 2014, ne ab­biamo inrUvìduato le criticita' strllttuI'~li, igleriiehe é ic1l'iche e ne abbiamo informato con un report il pl'sIetto1 sottolinef~ndo in particolare la mancanza di una recinzione adeguata" .Man­canza 'clie, "di fatto, comporta

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deosorveglianza e antintrusio­ne e il potenziamento dell'im­pianto di illuminazione ester­na. Prima di Carofiglio, la Com­missione aveva ascoltato Fabri­zio Gatti, mentre domani, a par­tire dalle 13, saranno sentiti il procuratore capo di Foggia, Le­onardo Leone de Castris, il que-

quisire nuovi elementi p€r capi­re se ci sono i presupposti per far proseguire la gestione' odier­na. Dòpo gli incontri effettua­ti ieri sono emerse discrepan­ze fra le testimonianze fornite ed e' per questo chela Commis­sione proseguira' nel proprio lavoro d'indagine. Sono in pro-

r~®irf~fld.U~l: '~n ~paJ~Ofe~t· ~ e··rual·'I@'ilnfoWòm'atco, di,e' ~ l;~Jl \Ji;\!6Jt.~\'~ 6U,!1 \\)_w~ \ij . JjJ l y l ricoli e delle carenze del centro" la convivenza con gli L':Tegola­l'i del cr",:npo abusivo confinan­te~'. TI rurettol'8 "del G.ara di FQg­gia, Umberto Carofiglio, in au­diziD:nJ3 davanti a.lla. Commis­BiGli? parlamentare di _ inchie­sta sui migranti, ha difeso cosi' la struttura finita alla ribalta delle crongche dopo 'il l'HpDrta"" g'B d?l giornalista dell'Esp~'eBso, Fa.brìzio Gatti, che vi .ha V:19811-tù 1Jer alcuni Qio~ni spacciando­si. P€l" un richledente asilo .. ':~5i l'ii3chi.s~ di far:e confusione tra. il JjhB la. cooperativa ha i.1.>:ruto gestiDne ~ ha pr·enlBsso Cal'Gfiglic -., e la stl~uttura conii-o ì1allte~ che e' eli fatto UDustvaH

TI ettI'a ili Borg'o JYlezzaDon8, ha sottol"hl-Bato .Caraliglio, 'ha una capisnza niIiciale di 636 posti ~'ma il :L5 dicembrB dello scorso nuno c'erano 1,468 '~spiti, un re­COl'd, e ancora stamattina era­vamo a 1.395. Tranne 8 eritree con i ioro mariti, e' clJ fatto ri­senrato ai soli uomini: quando, dopo alc1lL-u sbo,).'chi, S9ll0 arri-

vati donne e minori, sono stati subito tr-asferiti in altre strut­ture", TI direttore del Cara si e' detto "perplesso" di fronte alla· ricostruzione di Gatti, conte­standone tra l'altro· alcune foto, i dati sui rimborsi ("riceviamo 22 euro e 21 centesimi per tut­ti gli ospiti, anche per quelli che eccedono quota 636") e 1'episo­dio del nigeriano aggredito da alcuni cOilllazionali che gli han­no gettato del gasolio negli oc­chi: "non e' vero che non e' stato ·i3occorso. Era nel campo abusi­vo, ce l'hanno segnalato e il no­stro personale sanitario e' in­terrenuto immediatamente con i militari dell'Esercito. Gli sono state prestate le prime cure sul posto, e' stato stabilizzato e tra~ -spo:rtato in ospedale". Del resto, "mentre i pasti spettano solo ai . regolari, muniti di badge - ha ri­cordato Carofiglio - anche agli abusivi del campo confinante viene garantita assistenza me­dica": La cooperativa - ha sot-

,

tòlineato ancora il direttore -conta 200 dipendenti, divisi in vari "gruppi di lavoro": "le puli­zie vengono fatte dalle S alle 20, di notte vengono puliti solo gli. spazi comuni perche' non pos­siamo entrare nelle stanze dov€' gli ospiti dormono" mentre "di medici ce ne sono due la mat­

. tina, due il pomeriggio e uno la notte". Alla manutenzione, "sia ordinaria che straordinaria, provvede un'altra ditta, indivi­duata con una gara ad hoc" ma non bisogna dimenticare che "si tratta di una struttura vec­chia, con dei deficit strutturali". Nei giorni scorsi, all'indomani della pubblicazione dell'inchie­sta sull'Espresso, il ministro dell'Interno Angelino Alfano aveva assicurato come sia sta­ta definita una serie di interven­ti strutturali, finanziati dal mi­nisterò dell'Interno, che preve­de tra l'altro una nuoya rete di recinzione, una strada perime­trale interna, 1m sistema di vi-

store di Foggia~ PiernicolaAnto­nio Silvis, e il prefetto di Foggia, Maria Tirone.

Gem (Pd}: H Emergoillo discrepalnze nel~e testimonianz@"

"Sara' fondamentale il con­fronto per ricostruire la situa­zione del Cara di Foggia e ac-

gramma le audizioni del Procu­ratore della Repubblica di Fog­

. gia, del Questore, e del Prefet­to", Lo diclliara il deputato Pd e presidente della commissio­ne d'inchiesta sui Migranti, Fe­derico Geili, che ieri ha ascolta­to in commissione il giornalista dell'Espresso, autoré dell'in­chiesta pubblicata sull'Espres­so relativa alla gestione del Cara di Foggia, Fabrizio Gatti e il clli:ettore del Cara di Foggia Umberto Carofiglio.

Ghanese accoltellato !lei Centro d~accoglienza, non 13 grave E=esÌ.lllo episodio di violenza nel Centro d'accoglienza

per richiedenti asilopolitic9 di Borgo Mezzanone, nei pres­si eli Foggia. La scorsa notte, un ghanese di 22 anni è stato accoltellato mentre era nel bagno del suo modulo abìtativo. Il giovane, fortunatamente, ha riportato solo una lieve ferita ed è stato subito medicato: per lui la progno si è di sette gior­ni.Il cittacli1l.o africano è stato accoltellato a un fianco da un altro ospite del CARA, al termine di un litigio per futili moti­vi, 0.s8ia l'utilizzo e il consumo d'acqua. Sull'accaduto inda­ga la polizia, che è alla ricerca dell'aggressore.

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{ Lavoro} II· camper illustrerà la misura di contrasto alla povertà istituita dalla Regione·

RED, il Reddito di Dignità fa tappa a Foggia

. P.J'riva domani a Fog­gia, in piazza Giordano il camper del Roadshow RED, che spiegherà ai cit­tadini, alle imprese e a 'chiunque sia interessato, il RED~ Reddito di Dignità re­gionale. TI RED è una misu­ra della Regione Puglia di contrasto alla povertà ed esclusione sociale, attivo per tutti i richiedenti che si trovIDo, anche temporaneamente, al di sotto della soglia economi­ca necessaria per un'esistenza accettabile.

Le infOl'maziom sul Reddito di Dignità sono disponibili anche sulla piattaforma telematica dedicata, all'indirizzo wvvw.sistema. pllglia.it/red. La misura prevedenn percorso di inclusione sociale attiva poiché offre, oltre a un trasferimento economico ad integra­zione del reddito familiare, la partecipazione a tirocini e progetti di sussicliarietà, nonché l'attivazione eli servizi di sostegno al nu­cleo familiare, quali ad esempio asili nido e assistenza domiciliare educativa. Elemento importante per capire lo spirito di questa mi~ sura regionale è che nel partecipare a questo programma il citta­dino aderisce a un Patto di inclusione·che comporta diritti e doveri verso il proprio Comune/Ambito territoriale sociale.

8111 Camper RED viaggerà un team pronto a fornire informa­zioni e dettagli sia ai cittadini che alle aziende di tutta la Puglia.Le prossime tappe del roadshow porteranno il camper informativo a Lucera (venerdì 23 settembre).

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MERCOLEDì 21 SETIEMBRE 2016

LA ASL METTE A DISPOSIZIONE LE ORE PER LAMBULATORIO SPECIALISTICO TOCCA ORA AI MEDICI CONSEGNARE LA DISPONIBILITÀ PER LA SEDE

D omenica, . 87 anni, invalida da oltre 6 anni, anziana don­

na di Vieste non può usu­fruire, della visita speciali­stica nelle strutture pub bli­che. Paziente e familiari della donna per sostenere un controllo devono rivol­gersi a specialisti in regime privato, pagando, di volta in volta, prestazioni che va­riano dai 100 ai250 euro ov­viamente rigorosamente in nero. Da due anni, come confer­ma la figlia che accudisce, la. sua demenza senile è "vi­sibilmente aggravata", Da circa 12 mesi l'anziana pa­ziente non può far affida­mento sul servizio di sanità pubblica: prenotare una vi­sita specialistica agli am­bulatori della Asl di Vieste. La figlia, l'ultima volta in ordine di tempo, ci ha pro­vato qualche giorno fa stanca di dover sborsare centinaia di euro per far vi­sitare sua madre. Con tanto di prescrizione del medico curante raggiunge gli spor­telli dell'Azienda Sanitaria Locale per prenotare la visi­ta specialistica. La risposta che riceve dagli operatori è tanto esplicita quanto di­sarmante: "Il neurologo -dicono dilla Asl locale - c'è a San Marco in Lamis, Fog­gia e Rodi Garganico. A Vie­ste no, non cisono neurolo­gi disponibili avenire a Vie­ste per fare l'ambulatorio.

Lo specialista in neurologia a Vieste c'è stato fino a no c

vembre del 2015". I:ultima visita specialistica dell' anziana affetta da de-· menza senile è datata, a Vieste non c'è un neurolo­go da circa un anno. "Per scrupolo - racconta la figlia -, visto che laAsl non metteva più a disposizione il neurologo, ho interpella­to privatamente un neuro-10go.Lamalattiadimiama­dre peggiorava ed occorre­va potenziare, comunque cambiare la terapia, per ga~ rantirle una esistenza q]lanto meno dignitosa". In realtà sono staq due gF spe-

. i: afi'dta da de_e~a

seirliine, @c:c@~n@ visite

plY@~ate

cialisti contattati: "Il primo di Manfredonia, il secondo di San Giovanni Rotondo. La visita, la prima è stata fatta a condizione che si fa ~ cesse di domenica, giorna­tain cui era libero il medico, e dietro corrispettivo. Li ab­biamo· dovuto pagare an­che là trasferta". Nulla di strano visto che vi siete ri­volti privatamente ad uno

. specialista: "MI stava pure bene ma non ha rilasciato alcuna ricevuta", voi l'avete richiesta? "Onestamente. no". Poi cosa è successo? "Che ha prescritto una tera­pia a mia madre ma non è più .venuto a Vieste, o me" glio poteva tornare a patto

. che gli venisse riconosciuto

il fastidio: 200 euro". Quindi . la "chiamata" al secondo neurologo: "Stavolta di San Giovanni, il prezzo scende 90 euro. Ma alla visita di controllo ho ripagato, quindi alla fine si spendono sempre gli stessi soldi. Infi­ne la decisione di andare al­la Asl. La fortuna è che noi possiamo permetterci di pagare ma chi non può co­me, o cosa, deve fare?". Dalla Asl di Foggia fanno sapere che è stata pubblica­to il bando per coprire an­che l'ambulatorio speciali­stico (Neurologia) diVieste, desolatamente vuoto da circa un anno. Per l'ambu-

La figNia:"PeMl'lW!1ta wisitapmmmcm h~@ c:mes%;@ ~he25@eu!:'@

ese~a~~"

latorio specialistico di Neu­rologia l'azienda sanitaria, diretta da Vito PiazzOlla, ha messo "il bando" 5 ore setti­manali a tempo determina­to presso il distretto sanita­rio diVico del Gargano, do­ve rientra anchel'ambula­torio· di Vieste. In pratica l'Azienda Sanitaria Locale ha provveduto, burocrati­camente, a colmare la lacu­na specialistica nella prin­cipale città turistica del GarganO balneare, resta da capire se ci sono medici, in possesso della specializza­zione, t':hehanno "volontà" ·e convenienza economica a raggiungere la zona più a est dello "Sperone d'Italia".

Già in passato, ed è stato uno dei motivi della man­canza del servizio ambula­toriale, diversi specialisti hanno rifiutato, o meglio non hanno optato, per la sede di Vieste. Il motivo ad­dotto è stato quello della "poca convenienza econo­mica". Poche ore (4-5), quindi stipendio basso. La scadenza per la messa a dsposizone della Asl scade ilIO ottobre. tra poco più di. venti giorni la signora Do­manica e la sua famiglia sa­pranno se ci sono neurolo­gi che hanno dato la dispo­nibilità a svolgere ambula­tori specialistici a VIeste.

michele gemma

Diversi specialisti non scelgono la sede di Vieste, i motivi sono le poche ore e l'ubicazl.one "disagiata"

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Filip

AUGUSTO MARASCO: "I PROFESSIONISTI DEVONO PUR LAVORARE, ANCHE DI ME DA ASSESSORE, DICEVANO CHE AVEVO CONSULENZE"

on fa breccia nei col­leghi eletti l'ultima polemica innescata

dal consigliere Giuseppe . Mainiero, il quale ha solle-

deciso? Perché gli incarichi non sono affidati a gruppi di professionisti (compresi giovani) che -possano adempiere con celerità e

, vato la questione del con­sulente dell'assessorato al­l'Urbanistica, l'ex ammini­stratore ed ingegnereAnto-' nio De Filippis, chianlato a . §N:ì'1iìflliia~I:p:ill;'\8%Jjisttn redigere parte dei progetti del bando "da periferia a­periferia". Numerosissime le domande di Mainiero nella sua nota, poi ripresa anche in aula ieri. "Quali sono stati i criteri di scelta delle terne di profes­sionisti a cui inviare l'invic

to, di cui due, per caso, non si sono presentati? Perché solo tre persone? Chi lo ha

specializzazione, . se pro­prio non vogliamo recare disturbo e fastidio al perso­nale interno preposto? Co­me mai non si è data ade­guata pubblicità presso gli Ordini professionali e ai numerosi professionisti dell'imminente attuazione del programma? Un Bando estremamente. datato, per­ché ridursi in "zona cesari, ni" ad agosto? Per caso gli affidatari sOnO per la mag­gioranza professionisti che già hanno lavorato con co­desta amministrazione o lo faranno con altri lavori? Il principio:etico di rotaziéme­e di massima di~tribuzione' degli incarichi,. rimarrà a Foggia l'eterno sconosciu­to? Nessuna·dsposta potrà risarcire i tantissimfprofe,s­sionisti che'inquesta Città non hanno mai Ìavoràto con questo Ente enonlo fa­ranno nemmeno in questo caso, consapevoli della ini­quità della condotta. della cosa pubblica da partèdei responsabili di queste ori­ginali pro·cedure. Prima che si giungesse all'assegnazio­ne degli incarichi di proget­tazione' il temadelleperife­rie è argomento del quale il primo cittadino s,e ne è pIa-

cidamente infischiato di coinvolgere il Consiglio Co­munale, anche e solo in ter­mini relazionali, chiamato come 'sempre solo per rati­ficare, quanto già deciso nel solito salotto. Ancora una volta delega in bianco al Di­rigente; come del resto ac­cade in ogni Servizio vista l'assenza della: Politica in­capace di dare qùalsiasi in­dirizzo. Nell'unico caso in cui vi è stata una presenta­zione di più preventivi, im­mancabilmente si sono re­gistrati ribassi risibili. A pensare male e mi rifiuto, uno potrebbe pensare che tutto fosse preordinato: tempi, ribassi, procedure e designazione, Ma tutto questo non' è impattante.

. mA RINUNCE E ACCERTAMEN11 ,Da200candidati . a 48 contributi reali

Foggiaperchil'Amministra sembra più una vacca che un insieme di esseri umani che meriterebbero una mi­glior qualità della vita". A difendere l'operato di De Filippis ci pensa il capo­gruppo di Forza Italia, Con­salvo Di Pasqua. È un inca­riço di fiducia, tra l'altro !'ingegnere maturerà il suo compenso solo se il pac­chetto presentato sarà fi­nanziato dal Governo. I pLOgetti s(')no selezionati solo nella sua interessa ed è molto difficile che si arrivi alla somma massima, lo sa questo Mainiero?". "Sono affidamenti sotto soglia, previsti dal Codice degli Appalti;vecchio e nuovo. Si tratta di incarichi diretti,

che il dirigente può decide­re in piena autonomia. Og­gi si è introdotto il dialogo negoziato, devono cioè pervenire almeno 5 offer­te", osserva l'architetto Ma­rasco, che non si mostra scandalizzato per la proce­dura dell' assessorato. "I professionisti devono pur lavorare, di me dicevano che lavoravo anche da as­sessore".

Cantieri cliCittaclinanza, solo in 48 idonei a Foggia S 01048 citta.dinifoggiani beneficeranÌlO dei Cantieridi Cit­

. tadinanza, a confermarlo fonti interrie dell'Assessorato . ai Servizi Sociali, che collaborano conIa responsabile di Pia­no Maria Rosari Bianchi. Le istruttorie sono state lunghe, hann determinato diversi controlli da parte della struttura. Alcuni poi hanno anche rinunciato, spiegano i bene infor­mati. Dalle ultime determinazione si evince che sono stati approvati gli esiti istruttori di n.200 domande; successiva­mente sono stati approvati gli esiti istruttori di ulteriori 139 domande. Ancora in seguito sono state dichiarate decadute n.è domande ammesse, di cui l per irreperibilità del richie­dente e 8 per inadempienza nella presentazione della docu­mentazione richiesta entro i termini stabiliti. In settembre sono stati sono stati approvati gli esiti istruttori di ulteriori 48 domande, mentre è stata dichiarata decaduta un' altra do­manda ammessa, per inadempienza nella presentazione delladocumentaziéme richiesta entro i termini stabiliti.

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iITI]Jla jg@tGili'n~i'à

'a,nu N egli scorsi giorni, dalla sua pagìna Facebo­

oIe, il sindaco Rocco Calamita ha annun­ciato una nuova opp'ortunità per i cittadini del suo comune: "Il sindaco e tutta l'Amministra­zione Comunale di Stornara - scrive - sono lie­ti di rendere noto alla cittadinanza che a breve sarà istituito presso gli uffici comunali uno sportello di servizi INPS". Si tratterà di un uffi­cio Vero e proprio, attivo due volte alla settima­na' con personale dipendente dell'INPS che permetterà di offrire al cittadino un servizio quanto mai completo. Lo sportello INPS diStor­nara, infatti; erogherà i seguenti servizi: estrat­to contributivo; pagamento prestazioni; do­mus; certificàzione unica per pensione e pre­stazioni a sostegno del reddito; obism; istanza per la prenotazione di un appuntamento :in

,

a strutture iNPS. "L'apertura dello sportello INPS a Stornara­spiega il sindaco - rappresenta un importante successo di questa amministrazione comunale a favore della cittadimi.nza. Grazie all'apertura di questo ufficio, quindi, Stornara avrà un ser­vizio importante, comportando un enorme vantaggio per tutta la cittadinanza che non si vedrà costretta a ,recarsi nel capoluogo di pro­vincia per interfacciarsi con l'INPS". Tani:e le città che hanno provato a dotarsi di uno sportello simile, tanto richiesto dai fruitori dei servizi previdenziali. Difatti, tra i comuni che avevano formalmente richiesto la disponibilità a potersi dotare di un ufficio, c'erano anche Or­ta Nova e Cerignola. In entrambi i casi però, do­po una serie dicolloqui tra le amministrazioni

-'

UE CRONACHE

,il' p comunali e vertici regionali di Inps, per i due comuni sembrano essersi arenati i progetti per l'apertura delle sedi. Cosa andata in porto, in­vece, per il comune di Stornara. "Un progetto che altre città della provincia di Foggia avreb­bero voluto portare a compimento - ha sottoli­neato Calamita-- ma che grazie alla volontà di questa amministrazione, che fin dalla prima battuta si è impegnata per realizzarlo, adesso troverà finalmente posto nel nostro territorio. Solo con passione, capacità, coraggio efolliaciò che è impossibile diventa possibile". Sarà sicu­ramente un punto di riferimento per tutti i pen­sionati o per ilavoratori che solitamente si diri­gevano a Foggia, anche solo per ottenere delle delucidazioni in merito al calcolo delle mensi­lità o sulla totalizzazione dei contributi.