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I 6 I PUGLIA E BASILICATA
OKAL RIORDINO IN GIUNTA REGIONALE
9 Il «Lastaria» resterà aperto grazie alla deroga per le zone disagiate: ma manterrà solo pronto soccorso e medicina
Puglia, addio a 8 ospedali , , , {{~aranno nconvertltl» La Regione salva Lucera, gli altri diventeranno centri di riabilitazione
MASSIMILIANO SCAGLIARINI
III BARI. Gli ospedali da chiudere sono destinati alla riconversione in strutture di riabilitazione o lungodegenza. Ma dalla lista dei tagli scompare Lucera, che conserverà qualche reparto ma non il personale. Dopo due ore di discussione, la giunta Emiliano partorisce il piano di riordino sanitario che verrà trasmesso in parallelo al ministero e al Consiglio regionale, dove le contestazioni non mancheranuo.
Alla riunione ieri pomeriggio ha partecipato l'esecutivo regionale al completo. La delibera predisposta dal capo dipartimento Giovanui Gorgoni è stata pesantemente rivista, tanto che la parte dispositiva andrà prima messa in bella copia. Dal punto di vista tecnico, il salvataggio di Lucera è lo «zuccherino» che consentirà di poter dire che la Regione ha tentato in tutti i . modi di attutire l'impatto del I
riordino scendendo da 9 ad 8 chiusure. Dal punto di vista politico Emiliano ha dunque dato un segnale forte a Foggia (Manfredonia ha ottenuto di conser-
vano il ruolo di primo livello), mentre a Taranto ha scelto di privile giare Castellaneta al posto di Martina Franca (sconfessando dunque l'ex assessore Donato Pentassuglia), nonostante il presidio scelto come ospedale di primo livello non sia dotato di rianimazione. a Bari nessuna sorpresa (Altamura, Di Venere e San Paolo non si possono toccare). In Salento invece la scelta di «declassare» Casarano, Copertino e Gallipoli spaccherà il Pd e la maggioranza.
Cosa ne sarà degli 8 ospedali
A Taranto privilegiato Castellaneta, schiaffo
a Pentassuglia
da chiudere? L'intenzione della Regione non è di svuotarli, ma di utilizzarli anche per l'accorpamento delle attuali strutture territoriali che appaiono troppo parcellizzate sul territorio. Terlizzi, per esempio, perderà tutti i reparti per acuti diventando un polo riabilitativo. Triggiano sarà dedicato alla post-acuzie,
con il centro risvegli e la riabilitazione ma senza medicina né infettivi, anche se dovrebbero essere mantenute le specialità ambulatoriali (in primis l'oculistica di cui, coincidenza, è primario il sindaco uscente). Un po' lo stesso discorso riguarderà Canosa, con centro risvegli e riabilitazione da affidare a privati (accadrà ovunque perché la Regione non ha personale sufficiente e non può assumere). Per quanto Lucera, la chiave di volta è una possibilità prevista dalla legge che consente di attivare presidi in deroga nelle aree disa-
giate. Il «Lastaria» dunque non perde la defmizione di ospedale, ma giusto quella: manterrà infatti soltanto il pronto soccorso e la medicina e non il personale che, legge alla mano, deve essere fornito «a rotazione» dall'hub di riferimento, in questo caso gli Ospedali Riuniti di Foggia.
La riconversione - questa è l'impostazione di Gorgoni - diventerà strategica sia perché consentirà di potenziare l'assistenza sul territorio (si veda l'articolo a destra) sia perché servirà a mettere un freno alla
proliferazione delle sedi delle Asl. Quella di Bari, per dire, ne ha 150, Lecce ne ha 148, la Bat si ferma a 48: l'idea è che il cittadino non debba più girare per
, passare da un servizio all'altro, ma potrà trovarli in un'unica struttura. Oltre a risparmiare sui fitti, le Asl in questo modo
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, potranno scaricarsi dei costi di conduzione che rappresentano la voce principale.
I La delibera ha valore regolamentare, dunque dovrà essere sottoposta al Consiglio regionale per il parere di competenza. Ma nel frattempo dovrà anche essere esaminata dal ministero della Salute, che già lo scorso mese ha posto alla Puglia paletti piuttosto rigidi: sia sull'organizzazione degli ospedali (troppi di primo livello rispetto a quelli di base), sia sulla scansione delle specialità. La vera partita ora si gioca sull' organizzazione dei reparti, destinata a mutare profondamente anche negli ospedali che restano: ci saranno parecchie chiusure di punti nascita, verrà rivista la rete dell'emergenzaurgenza. E ci saranno molti, molti mal di pancia.
IA GAZZETIA DEL MEZZOGIORNO Martedì 1 marzo 2016
DOPO IL PIANO OSPEDALE 01 BASE",
abitanti 80-150.000 posti letto 72-80
OSPEDALE 011° LIVELLO
HUB
POSTI LETTO per 1.000 ab.
attuale 3,4 standard 3,7
abitanti 150-300.000 posti letto 220-240
abitanti 600.000/1,2mln posti letto oltre 450
RICOVERI per 1.000 ab.
attuale 158 standard 160
GIORNI DEGENZA
attuale 7,6 standard 7
OCCUPAZIONE POSTI LETTO
attuale 90"/0 standard 82%
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
LE IL PRESIDENTE DELlA REGIONE: ((SONO SOLO RICONVERSIONI. STIAMO OTTIMIZZANDO LA RETE RISPETTO AllE RISORSEn. CRITICHE DALLA MAGGIORANZA
Emiliano: «Questi non sono tagli» «Abbiamo discusso come giudici in un processo importante, la sentenza non è definitiva»
• BARI. Garantisce che non ci saranno chiusure, ma solo riconversioni. E tira fuori il salvataggio dell'ospedale Lucera, che ottiene un contentino e gli consente di salvare la faccia rispetto a una promessa di campagna elettorale. Per spiegare le sue decisioni sul piano di riordino, Michele Emiliano ricorre per due volte a un paragone giudiziario. «Abbiamo discusso - dice il presidente al termine della lunga riunione di giunta - come si fa nella camera di consiglio di un processo molto complicato. È un lavoro di grande coscenza, ma non una sentenza che passa in giudicato: se riscontreremo che qualcosa non va, potrebbero esserci delle modifiche».
Lo scheletro del piano di riordino era pronto da venerdì. ed è l'unica cosa rimasta intatta dopo la riunione di giunta. Perché tutto il resto è stato pesantemente modificato. «Non ci sono strutture che chiudono - ha spiegato il presidente - ma solo strutture che vengono riconveliite. Non per risparmiare denaro, ma per util[zzare bene il personale e le risorse che servono per rafforzare le strutture ospedaliere e quelle del territorio. È un concetto un po' complicato capirlo, ma lo ripeteremo così tante volte che alla fine verrà compreso».
In sostanza, dice Emiliano, quella che la Regione ha scelto è stata una riorganizzazione-soft, attuata nel rispetto dei vincoli di legge. «Abbiamo fatto come si fa in casa quando c'è una situazione di scarsità: si cerca di concentrare tutte le risorse dove ser-
vano, evitando di sprecarle dove servono meno». In questo senso, garantisce il presidente, anche gli ospedali che sono stati classificati «di base» non perderanno nulla, anzi saranno potenziati: «Avranno più specialità e più reparti di quelli che normalmente sarebbero previsti, proprio perché sono quelli più vicini alla gente. Abbiamo "salvato" uno degli ospedali che era destinato a chiusura da tanto tempo, quello di Lucera, che avrà un regime molto particolare, quello tipico delle zone disagiate, in funzione della particolare struttura dei monti Dauni che necessitano di un pronto soccorso».
Conclusa la riunione di giunta a pomeriggio inoltrato, Emiliano ha ripreso il discorso sul piano di riordino
in serata durante l'assemblea del Pd. Ed ha spostato l'obiettivo sull'analisi politica, rilanciando l'eterna polemica nei confronti di Renzi: mentre il governo agisce senza confrontarsi -sembra dire il presidente - noi scegliamo di ascoltare tutti. «La partita è stata gestita bene - ha detto alla platea del partito -. Rischiavamo di essere aggrediti, invece siamo stati capiti. I sindacati, che inizialmente ci avevano attaccato, sono stati d'accordo con noi. Questo conferma che la concertazione è sempre un metodo vincente».
Le prime reazioni al piano di rientro sono molto variegate. Dalla maggioranza sono pesantissime le parole di Giuseppe Turco di «Emiliano per la Puglia», che mette nel mirino in par-
lE PROTESTE Sabato alcuni gruppi di cittadini hanno attaccato Emiliano a margine della presentazione dei contenuti del piano di riordino al Policlinico di Bari [foto Luca Turi]
tic alare ciò che è avvenuto a Taranto: «li direttore Gorgoni - dice Turco - ha tratto in inganno i sindaci in riunione e la giunta nell'adozione del piano. Ha disatteso i contenuti del decreto ministeriale 70. Ha mostrato di non essere competente e per questo deve andare via». Altrettanto critico è il suo capogruppo Paolo Pellegrino: «li riordino - dice - non è soltanto un fatto economico, vanno considerate anche le componenti di assistenza e le reti di emergenza urgenza». E da Cor, il capogruppo Ignazio ZulIo dice che <<I1on si intravede nessuna prospettiva di miglioramento in termini di efficienza ed economicità della spesa sanitaria né in termini di assistenza. Per i pugliesi non cambierà nulla».
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• E' stato l'assessore regionale all'Agricoltura Leo Di Gioia, intervenendo a nome del governatore Emiliano (impegnato a Bari con il ministro Alfano e in giunta sul piano di dimensionamento degli ospedali) ad annunciare ufficialmente che la struttura di Cardiochirurgia verrà istituita presso l'Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Foggia, assecondando l'istanza del rettore Maurizio Ricci di trasformare il nosocomio in un ospedale di eccellenza. Sarà compito dell'Azienda ospedaliero universitaria e dell'ospedale Casa Sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo, ha puntualizzato l'amministratore, dialogare sempre più costantemente e proficuamente, così da estendere il più possibile il concetto dell'eccellenza sanitaria. Di Gioia ha definito questa
Cardiochirurgia, è fatta sarà istituita a Foggia Lassessore Di Gioia: «In accordo con Casa Sollievo»
decisione «un'apertura di creditQ)} della Regione verso Foggia, un passo al quale deve corrispondere una risposta di efficienza.
L'Unifg è un punto di eccellenza nel sistema universitario universitario pugliese e meridionale secondo Di Gioia e questo deve spingere l'Ateneo foggiano a migliorare i risultati già conseguiti, per ottenere performance ancora più rilevanti di quelle che gli hanno permesso di ottenere dal ministero riconoscimenti in termini di risorse economiche. Determinante, anche per Di Gioia, la ricerca scientifica e quella contro la celiachia, il
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brevetto del «Gluten friendly» potrà davvero segnare un punto di svolta, per la cura della malattia ma anche per ritorni economici molto importanti. Un riferimento da Di Gioia anche all'istituzione del corso di primo livello in Ingegneria della Logistica delle Produzioni alimentari (incardinato in Agraria), grazie all'intesa tra l'Ateneo e il Politecnico di Bari. Malgrado il numero di iscritti sia stato inferiore alle aspettative (ndr), il corso, ha sottolineato l'assessore regionale foggiano, sarà utile alle strategie di sviluppo del territorio, alla piattaforma di scambio
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
ferro-gomma a Borgo Incoronata, alla valorizzazione èÌell'intera Capitanata.
Di Gioia ha assunto molti impegni da parte di via Capruzzi: la Regione sosterrà, ha assicurato, il sistema universitario pugliese, con interventi mirati a supportare concretamente il diritto allo studio, perchè perdere talenti, capacità e competenze causa crisi non è soltanto deplorevole, ma anche poco conveniente per tutti.
Riguardo l'Unifg, Di Gioia ha anche ricordato che la Regione ha da poco definito una vicenda che si trascinava da oltre 20 anni, quella relativa alla stipula della convenzione per il comodato d'uso novantennale degli spazi utilizzati dalla facoltà di Economia di via Romolo Caggese, sede dell'ex Iriip.
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Corriere del Mezzogiorno
Ospedali, ecco la black list §di~[j'(j)~riillb®"'Ib~@$\);[j'fiii~"" Alla fine si salva soltanto Lucera
La Regione conferma otto chiusure tra cui quelle di Triggiano e Terlizzì
con Ull.CHVH
1Blffi\IilIU Si salva l'ospedale di Lucera che sembrava condannato a chiusura certa. E ciò nel presupposto che la zona in cui si trova, giudicata «disagiata», è bisognevole di un presidio corposo. Tutte le qltre cbiuslJ= re - otto strutture - sono .confermate. Riguardano Triggiano e Terlizzi (in provincia di Bllii), Mesagne, San Pietro Vernotico' Fasano (Brindisi), Grottaglie (Taranto), Canosa e Trani (Bat). Promozione ad ospedah di primo livello per Ulla manciata di strutture: Castellanéta, Gallipoli, Scorrano, San Severo, Cerignola. In esb:ema sintesi è questa la fotografia della corposa delibera con cui la giunta ha approvato il rior®lo ospedali ero .
.'~ specialità e almeno 240 posti i letto)~ 5 sono i cosiddetti
Michele Emiliano, a riunione appena terminata, si affretta a insistere su un concetto che certamente tomerà a ripetere nei prossimi giorni. «Non
«hub», shutture di secondo li'. vello, che fungono da riferi: mento: sono i Riuniti di Fog
gia, il Policlinico di Bari, il Santissima Annunziata dj. Taran-
ci sono ospedali che chiudono - dice il governatore - ma strutture che vengono riconvertite. Abbiamo preso questa decisione non per risparmiare danaro, visto'che la spesa resta uguale, ma per utilizzare al meglio il personale e le risorse, le. shutture ospedaliere e quelle del territorio. Non ci sono tagli. Semplicemente, come si fa in casa quando c'è scarsità di uri elemento, si cerca di concentrare le risorse dove servono, evitando di spre-' carle dove servono meno». I I
sindaci degli otto Comuni interessati alla chiusurajricon.versione la penseranno diversamente. Resta, tuttavia, il fatto che le strutture presenti in quegli otto Comuni perdono il codice di ospedale per essere riconvertiti in strutture per riabilitazione e lungo degenza. Di cosa si tratti nel dettaglio, si saprà solo con la lettura della delibera: il provvedimento sarà pronto solo stamattina. Solo LUcera, che in un primc5 tempo figurava nel gruppo degli ospedali da chiudere, si salva perché a presidio dell' «area disagiata» dei Monti DaUlll.
La delibera rivede l'elenco degli ospedali pugliesi e delle relative categorie: 12 saràIIDo quelli di base (anestesia, chirurgia, medicina, ortopedia, pronto soccorso); li saranno quelli di primo livello (tutte le
to, il Perrino di Brindisi, il Fazzi di Lecce. In quest'ultima fascia non c'è alcuna sorpresa lispetto alle anticipazioni.
Novità arrivano dall'elenco degli ospedali di primo livello. Foggia, rispetto alle previsioni, guadagna mia doppia promozione. Nel foggiano non ne erano previsti (stante la presenza dell'ecclesiastico Casa
. Sollievo) e invece vengono promosse a strutture di prìmo livello sia San Severo che Cerignola. A Lecce se ne prevedeva soltanto uno e ne arrivano due: Gallipoli e Scorrano. Gli aìtri di primo livello sono Barletta, Andria (Bat), Altamura; Di Venerè e San Paolo (Bari), Francavilla Fontani! (Blindisi) e Castellaneta, che nel tarantino prevale sui due concorrenti.
Stiamo parlando di Manduria e Mlliiina Franca, entrambi restano ospedali di base. Con loro sono nell'elenco anche Manfredonia (Foggia); Bisceglie (Bat); Corato, Molfetta, Monopoli, Putignano (Bari);
Ostuni (Brindisi); Casarano, Copertino; Galatina (Lecce). Questi ultimi tre, assieme. ai citati Gallipoli e Scorrano, erano accorpati' in due «presidi ospedalieri». Si è deciso, anche sulla base delle indicazioni del govemo, di distinguerli e separarli ..
La delibera sul riordine viene inviata al governo e anche al Consiglio regionale chiamato ad esprimere un parere consultivo. <<Per il piano di riordino - dice Emiliano con enfasi --'- abbiamo dato vita alla più grande procedura di consulta'zione mai effettuata in Puglia: Ho sentito tutti i sindaci e tutti i soggetti interessati. Abbiamo fatto un lavoro di grande coscienza. Ovviamente potremmo aver commesso degli errori; come capita a tutti gli esseri umani, ma siamo certi di aver fatto il massimo che si poteva fare in questa fase».
La vicenda non è chiusa. «Se dovessimo liscontrare - dice EmiUano -che nell'applica
. zione di questo provvedimen-
to ci sono cose che non van.rio, il provvedimento potrà essere modificato» .
L'opposizione è critica. Forza Italia, sotto il coordinamento del segretario regionale Luigi Vitali e del capogruppo Andrea Caroppo, istituisce un gruppo di lavoro «per esarni~ nare il hordino». Ne fanno pari~ Michele Bellomo (responsabile Sanità di FI) e l'ex direttore amministrativo del PolicliniCD Nicola Rosato. , «Nulla di nuovo sotto il sole - commenta invece il capogruppo di Cor, Ignazio Zullo - a parte un cambio di comunicazione che punta sulla parola conversione e mette in soffitta la parola tagli. Di vero c'è che non si intràvede nessuna prospettiva di miglioramento in termini di efficienza ed economicità della spesa sa-<" nitaiia, né in termini di assistenza. Bravo Emiliano ad imbrattare carte, ma per i puglie~ si non cambierà nulla. Almeno in meglio».
. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Pfi'omo~~i Quattro .' ospedali promossi e inseriti nel piano regionale come ospedali di primo livello
Critkhe L'opposizione si mantiene critica e guardinga Un gruppo di lavoro per esaminare il piano
REPUBBLICA
op d li hiui lib l piano
n1s···· ., f0l9 .
~f l La lnanovra in giunta. Salvata la struttura dì Lucera Invariati i posti letto. La difesa del governatore
-o. '. TrO ospedali chiusi, uno . ;. "salvato",altritrenonde-~ classati e due sdoppia
menti, oltre a unariorgaillzzazio. ne di tutto il sistema ospedaliero. Questi i punti principali del piano di riordino sanitario firmato Emiliano-Gorgoni. Un piano dal parto travagIlato. Non a caso il testo ufficiale della delibera verrà pubblicato solo oggi sul sito del segretariato della Regione. li motivo è nelle consistenti modifiche presentate in giunta.
Alla fine emerge la Più grande opt:lrazione di riforma della rete ospedaliera pugliese dall'epoca del primo piano di rientro della giunta Vendola, nel 2012. E, come si dice in questi casi, i numeri parlano da soli. L'operazione di riordino - è scritto in una nota messa a punto a fine serata -non taglia i posti letto, ( 13mila al 21 gennaio scorso) ; redistribuendoli tra hub, ospedali di primo li-vello e di base. .
La prima novità è nelle chiusure, o riconversioni:Non più 9, come previsto inizialmente, ma 8. Gli ospedali "riconvertiti" saranno quelli di Triggiano e Terlizzi nell'Asl Bari, Mesagne, San PietTO Vernotico e Fasano nell'Asl Brindisi, Grottaglie nell' Asl tarantina, Canosa e Trani nell'Asl Bat. Non saranno più ospedali, ma diventeranno strutture territoriali. riabilitative e di supporto
- in post acuzie. La prima bozza prevedeva anche la chiusura del Lastariadi Lucera che però diventerà l'unico ospedale" di area clic sagiata" della Puglia, una .fattispecie prevista dal decreto mini-
Ares, il nuovo dg è Felice Ungaro. L'ufficialità arriverà a fine settimana, ma è ormai certo che Ettore Attolini lascerà !'incarico di direttore generale dell' Ares. Al suo posto ;;U;riverà Felice Ungaro, attuale componente del settore Emergenza sanitaria all'interno della stessa Agenzia
Tegionale. Attolini, ex assessore regionale alla Sanità, aveva assunto adinteriml'incarico di direttore generale dell' Ares dal 17 febbraio 2015, in seguito alle dimissioni dell' ex direttore generale Francesco Bux, andato in pensione. Ma negli ultimi mesi l'agenzia era finita sotto il fuoco delle polemiche a causa della messa a punto del piano di riordino. Alla base delle polemiche.le gravi incomprensioni createsu traAres e Regione sulla data di consegna del piano negli uffici del ministero della Salute. Un problemq.risolto direttan:lente'dal presidente della Regione, Michele Emiliano, solo dopo una telèfonata chiarificatrice con i tecnici delrninistero, a poche ore dalla consegna stabilita per il31 dicembre scorso. Incomprensioni non gradite dal governator_e, detentore anche della delega' regionale sulla sanità. .
(a.cass.;
. sterialE'.70. Malariorganizzazione sarà to
tale. Gli hub, o di secondo livello, saranno gli ospedali più importanti per numeri e dimensioni. Si -tratta dei due Policlinici di Bari e Foggia, del Santissima Annunziata di Taranto ( di secondo livello solo insieme all'ormai exospèdale di Grottaglie e al Moscati di Taranto), del Perrino di-Brindisi e del Vito Fazzi di Lecce. Subito dopo i 5 hub,per ordine di importanza ci saranno gli undici ospedali di primo livello, ovvero quelli dotati clirianimazione, cardiochirurgia con Utic, ortopedia con traumatologia e punto nascita,
. Nel primo schema erano previsti, 9 ospedali di primo livello. Dopo.
ItIRIPRODUZIONERISERVATA
la discussione in giunta diventàno 11. Succede che le strutture di San Severo e Cerignola, inizial- , mente classificati come ospedali di base, vengono "promossi" e
Prima di essere inviata a Roma per l'ultima valutazione, la delibera regolamentare verrà discussa. dal consiglio regionale
., rientrano nella serie maggiore insieme a quelle di Andria, Barletta, Di Venere e San Paolo, Altamura, Castellaneta, Francavilla Fontana, Scorrano (aIlche questa inizialmente prevista come
struttura di base) e Gallipoli. Quest'ultimo fino ad ora era
unito alla struttura di Casarano, che ora diventa ospedale di base. Stessa 'metamorfosi subiscono i due ospedali di Copertino e Galatina: prima uniti in un primo livello e ora trasformati in due ospedali di base insieme alle strutture di Manfredonia, Corato (che perde l'ostetricia), Molfetta, Monopoli, Putignano, Ostuni, Manduria e Martina Franca.
Con lo stesso provvedimento parte anche il potenziamento della rete territoriale grazie allo stanZiamento di 404 milioni di euro di fondi Fesr, ufficializzato nei giorni scorsi. «Non ci sono stati ~agli clinessun tipo-chiarisce.
. il presidente Ei:ill!iano al tennine della giunta - nè chiusure, mariconversioni. Abbiamo dato vita alla più grande procedura di consultazione che sia mai stata effettuata in Puglia». Poi apre a eventuali future modifiche: «Questa non è una sentenza che passa in giudicato. Se dovessimo riscontrare cose che non vanno, il provvedimento può essere modificato». Prima di essere inviata a Roma per l'ultin'la valutazione, la delibera regolàmentare verrà di" scussa dal consiglio regionale che dovrà esprimere un parere non vincolante. «Ma - cOIllIJ;lent,a il governatore - sarà un parere molto autorevole».
REPUBBLICA
Diomède nto alI' iu:ilprn 'convoca anche due sindacalisti
H' ANNO fumato il verbale che, - di fatto, ha dato il Vla libera • all' assunzione di Franco Dio
mede all'Ainiu. Ora i due rappresentanti sindacali sono stati ascoltati come testimoni dagli agenti della squadra mobile di Bari.
Si tratta di' un ulteriore passag- . gio nell'inchiesta nata dall'indagine sul giro di estorsioni al quartiere Carrassi. Franco Diomede, pregiudicato, da quindici giorni in carcere con l'accusa di aver taglieggiato i commercianti della sua zona, secondo la ricostruzione del pubblic
co" ministero della Dda Roberto Rossi, sarebbe ~tatoassunto alla società "DueAccaO" che gestisce i bagni pubblici in città nonostante non avesse quattro mesi di anzianità.
Ricostruendo le procedure che . hanno portato Diomede a lavorare'
come guardiamo del bagno nel complesso della Chiesa Russa, gli agenti della mobile, coordinati dal pm Rossi, ha7J.Ilo scoperto come il. pregidicato sia stato assunto gra-
zie ad un presunto accordo sindacale. I lavoratori della "Splendid~', 1'azienda che sino alZO 13 ha gestisto
. l'appalto per la gestione dei bagni pubblici, erap.ò.56. Quando 1'appalto è scaduto, il Comune ha tentato di istruiie una nuova: gara. il serviZIO non è.stato aggiudicato perchè sia là prima che la seconda classrn-
. cata hanno rimLnciato. Palazzo di Città ha così affidato provvisoriamente i 'bagni pubblici all' Amiu
'li'EnU~il!:i-il1E Il pm Roberto Rossi sta indagando sull'assunzione all'Amiu del boss .....
. Nicola Diomede: l'uomo nòn avrebbe avuto i requisiti per essere inquadrato nell'azienda '.
._ mùnièipalizzata ma sarebbe stato
- ,- . che, sulla base deUa clausola ~ociale di salvaguardia, -ha assorbito temporaneamente i55 l:woratori che dovevano av.ere un ':r:eguisito: qUattro mesi di élIl.?ianità. .
Una dipendente è stata esclusa, . mentre Dion1.ede che' aveva solo una busta paga è stato salvato da un accordo o comunque da un verbale sottoscritto- dal.presidente dell'Amiu Grandaliano e dai due rappreseIitanti sindacali. Gli agen-
ti hanno cercato, ma non hanno trovato gli atti dell' accordo sindacale che era stato 'rIchiamato nel verbale. Ai due sindacalisti la poliziçi ha chiesto se abbiano mai avuto pressioni. per garantireTassunzione a Diomede. Circostanza che non.hanno confermato. Grandaliano è stato iscritto' nel registro degli indagati con 1'accusa di falso e truffa, aggravata dall' articolo 7 (l'aver favorito Un' associazione mafiosa). i: due siridacalistiinvece sono stati sentiti COme testimoni perchè al momento della sottoscrizione del verbale non erano pubblici lli"ficiali.
Quella appena cominciata è una settimana decisiva per il filone d'indagirie riguardante l'assunzione di Diomede. il pm Rossi deciderà se chiedere o meno 1'archiviazione per Grandaliano, prima però gli agenti della mobile dovranno capirese la figura del guardianio del complesso -della Chiesa Russa sia stata introdotta soltanto per aSSIcurare a Diomede un postò di lavoro nel suo quartière.
<tIRIPRODUZIONE RISERVATA
II~lltePMbhiica MARTEDì 1 MARZO 2016
l'!ì~i'~W;
L'europarlamentare Elena Gentile: "Renzi, dici che in Puglia il partito deve fare un salto di qualità? lo ti chiedo pubblicamente di investire su di me. Dov'è lo scandalo?"
R.CASO f.I!ìJJ'UL~'ll\Ea,§!m~U~Ut,;.Dh'l~~)!%~miI,1J'iliJiti
Primarie 1'8 maggio· per eleggere nel Pd l'erede. di Emiliano mWi'IUUSIE
, . . R ENZI, dici che in Puglia: il Pei. de-(' ve fare un salto di qualità? Ti
'\ , chiedo pubblicamente di inve-· stire su di me». n messaggio lo lancia r europarlamentare Elena Gentile, ormai bestia nera di Michele Emiliano (<<l'avevo sostenuto, è stato tur abbaglio» ), che dovrà abbandonare la guida del partito dopo essere diventato governqtore, Ieri sera la direzione dei democratici, stabilisce di celebrare le primarie 1'8 maggio.
L'ex civatiana adesso «libera da vincoli di appartenenza correntizia», vuole essere sponsorizzata dal Giglio magico per scendere in campo aua conquista della leadership nel tacco d'Italia. La strada non sembra spianata. «Non credo che Elena possa essere" adottata" dai renziani» mormora più di un seguace loeal del segretario-premier. Ma la partita in vista dell'assise regionale comincia
appena ora e potrebbe riservare non pO' . che sorprese. L'ultimo rumor cl:).e circola rigu.arda l'entrata in scena come successore di Emiliano, di i.m' consigliere di Emiliano. Si tratta di Domenico De Santis, 34 anni e già militante di lungo cor-
Nella corsa alla leadership spunta il nome di Domenico De Santis, consigliere politico del presidente della Regione
so, che fa parte dello sta,"f del presidente a lungomare Nazario Sauro. Però ilmovimento "Sinistra è cambiamento" del ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, che da queste parti può contare sull' appoggio di sei deputati (dal viceministro Teresa Bellanova a Salvatore Capone, da Elisa Mariano a Franco Cassano, da Ludovico Vic,o a Dario Ginefra), .
BUscsgifis !.ec[s " sindaco Francesco Spina si vuole iscrivere con quasi Quattrocento militanti
reclama di non essere escluso dal gioco. «Pluralità delle idee e unità devono stare insieme; Un grande partito fa così. Vale per la Puglia come per Roma» avverte lo stesso Martina, di pass.aggio a Bari.
La tensione si taglia a fette. Da un capo all' altro della regione invece di discutere, litigano. il braccio di ferro più acceso è in quel di Foggia, dove il deputato Michele Bordo e l'assessore emiliano RaffaelePiemontese, avevano sparato a palle incatenate contro la Gentile, accusata di essere «provocatoria e fàIsa». Quarantott' ore più tardi la replica «dolorosa, ma inevitabile». Gentile parla di «dose massiccia di fango nel frullatore mediatico con l'unico scopo di dBlegìtti-
Arrestato ifsindaco' Mimmo Consales
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marmi politicamente edi denigrami sul piano personale». Fa sapere di essere preoccupata per <da mutazione genetica del Pd». Ignora Piemontese, ma prende di mira Bordo: «Da dieci anni siede, nominato, in Parlamento. Non si è mai sottoposto al giudizio diretto degli elet1:ori. La prossima candidatura da capolista, quindi ancora una volta da nominato, lo ossessiona? lo non difendo me stessa. Intervengo per rivòlgere un monito a tutto il partito. Quale? Non si combatte chi non è allineato con la violenza delle invettive e delle calunnie». L'aria è fin troppo surriscaldata a più di due mesi dal voto made in demo .
otIRIPRODUZIONERISERVATA
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lA GAZZEllA DflMEZZOGIORNO Martedì 1 marzo 2016
I I LA CORSA DEI DEMOCRATICI
Se ci saranno più di 3 competitor, pre-selezione in assemblea e poi voto aperto ai simpatizzanti il giorno di San Nicola
Primarie l' 8 maggio E Martina lanci •
l SUOI •
PRIMO PIANO I 5 I
Via alla successione di Emiliano. Parte «Sinistra è cambiamento» PD Il ministro Martina: ha lanciato da Bari la sua corrente
BEPI MARmLOTTA
• BARI. Si terranno il prossimo 8 maggio l~primarie del Pd pugliese, clùamato a deciilere il successore di Michele Emiliano. Da Roma, infatti, hmmo dato indicazioni sul percorso per la staffetta nelle segreterie regionali e anche la Puglia, che come si ricorderà voleva correre subito ai gazebo dopo l'elezione a governatore del leader del Pd, potrà ora prendere le sue
li ministro, sorretto da un drappello di parlamentari
pugliesi, incalza Renzi
decisioni. Ovvero: se ci saranno più di Cl candidati sarà l'assemblea degli iscritti a decidere con una sorta di pre-primarie, lasciando ai nastri di pmienza dei gazebo solo i primi 2 candidati. Se, invece, le candidature saranno
meno di3, si andrà direttamente al voto dei simpatizzanti nei gazebo. Sarà la direzione regionale del partito, convocata venerdì prossimo, a decidere defmitivamente sia sulla data (valutare cioé la coincidenza dei gazebo con le festività a Bari per San Nicola) sia sulle modalità del percorso (tempi per la presentazione delle candidature, raccolta firme etc.)
La decisione è stata affrontata ieri da Emiliano nel corso della direzione-assemblea degli iscritti. Riunione sulla quale si erano accesi i fari per il possibile arrivo del
neo-iscritto al partito Francesco Spina, che ha traghettato con sé da quel di Bisceglie un botto di neo-tesserati, scatenando polemiche nel partito. Spina non c'era ma il segretario-governatore ha voluto ugualmente affrontare la questione, precisando che la «palla» è nelle mani del consiglio nazionale dei garanti - dopo i ricorsi presentati - e che se il percorso di iscrizione è stato corretto, nessuna obiezione «politica» sul caso potrà fermarlo. Quindi l'adesione del Pd pugliese al referendum anti-trivelle del 17 aprile, con tanto di comitato promotore contro le ricerche di idrocarburi in mare. Da registrare due astensioni al momento del voto: quella del parlamentare Fritz Massa e dell'ex consigliere regionale Giovmmi Epifani.
Ieri, però, è stata anche la giornata di «Sùlistra è cambimnento», la corrente dei democratici che fa a capo al ministro Maurizio Martina e che vede già un drappello di parlamentari pugliesi al suo seguito. Assenti per altri ùnpegni Dm'io Ginefra e il viceministro Teresa Bellanova, Franco Cassano (Bari), Elisa Mariano (Brindisi), Ludovico Vico (Tarmlto) e Salvatore Ca, pone (Lecce) hanllo accolto il ministro dell' Agricoltura e il vicecapogruppo alla Camera Matteo Mauri per lanciare anche qui la nuova area politica, pronta a dire la sua sia alle primarie regionali che sulle grandi battaglie del territorio, dall'llva al-
la Xylella. In platea, ma solo per salutare l'iniziativa, il sindaco di Bari Antonio Decaro e il consigliere regionale Sergio Blasi. «A chi llel nostro partito oggi domanda un congresso, io dico prima del congresso il Paese» ha detto Martina, ribadendo la disponibilità a sostenere il governo nelle sfide più difficili (dunque, non ritagliandosi 1m ruolo di minoranza chiassosa nel Pd targato Renzi) ma anche incalzando il leader sulla necessità di «più partito», ovvero più radicamento sui territori, più Ùllpegno per «lavoro, diritti, lotta alle povertà, riorganizzazione del welfare, nuovo rapporto tra enti locali e Stato centrale sia a Sud sia a Nord». L'idea non è criticare la leadrship attuale ma «aiutare il Pd ad assolvere alla sua responsabilità», che -chiarisce Martùm -sono innanzitutto nell' «nadare incontro alle aspettative dei cittadini in una fase difficile». Soprattutto, l'idea è ricordare a Renzi che «un grande partito è fatto da dialettica» e che il confronto, bandite le «discussioni sterili» è necessario. Parole che sm'anno suonate come sirene alle orecchie di Emiliano, da tempo in scontro peremle col premier. «A Emiliano non ho da suggerire nulla. Dico che pluralità delle idee e lmità devono stare insieme. Un grande partito fa così. Vale per la Puglia e per Roma». «I partiti devono vivere ogni giorno sul territorio, non solo nei palazzi romanh>, gli fa eco Mauri. Chissà che anche Renzi si convinca.
E Gentile a muso duro contro Bordo
l1li "Solo banalità del male, violenza e cinismo culturale mai sperimentati prima». Elena Gentile non molla la corsa verso le primarie per il dopo-Emiliano e replica a muso duro al parlamentare Bordo e all'assessore regionale Piemontese per la vicenda del tessera mento del partito nel Foggiano. Dure le accuse agli «emilianÌ» della Capitanata: <<non si combatte chi non è allineato elo non è funzionale ai propri obiettivi con la violenza delle invettive e delle calunnie, ma con la forza delle idee e della verità. Ciò che ho chiesto, e continuerò a chiedere in ogni sede possibile, è la piena e certificata tracciabilità dei pagamenti delle tessere di tutti i circoli, con in primo luogo Monte S. Angelo, Troia e Foggia. E, in uno, gli elenchi degli iscritti. E un mio diritto - dice l'eurodeputata - per aggirare il quale non ci potrà essere nessun ricorso strumentale agli organismi di garanzia, peraltro incompetenti a decidere sulla materia. E, in più, copia dei bilanci di esercizio per gli anni 2013 e 2014)). Oggetto deI contendere, il commissariamento del circolo di Lucera ma anche le critiche al piano di riordino ospedaliero. L'ex ai;, sessore alla Sanità insiste: quel piano è «irragionevolmente, ingiustamente, e inutilmente penalizzante per la comunità pugliese e, in specie, per le province di Foggia, Brindisi e Batll. Gentile accusa anche Bordo di <<mutazione genetica>! del Pd con le alleanze di Vico del Gargano: «recita la parte del renziano di ferro a Roma, salvo assumere tutt'altre posizioni in Puglia». Piuttosto, se lo stesso Renzi chiede«un salto di qualità nel Pd in Puglia» che male c'è nel chiedergli «pubblicamente-giammai nell'anticamera del potere - di investire su di me per quel progetto»?
11\ttacco
Bisognarecuperate unasintonia tra il sistema lUllversitario e le ambizioni del Paese" ' .
IL MINISTRO
esta 'onehaoc leadership, sappiac
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Bisogna recuperare una sintonia tra il sistema universitario e le ambizioni del Paese. Foggia con il suo ateneo
rappresenta una bella esperienza per il territorio puglìese". Così il Ministro delle' Politiche 'Agricole, Maurizio Martina, all'inaugurazione ieri dell'anno accademico dell'Università di Foggia. Un intervento semplice, il suo, scevro da tecnicismi e retorica ma caratterizzato da due unici concetti: !'importanza dell' accesso al sapere e lanecessità di creare "ponti" tra il sistema delle Università italiane e il resto del Paese. "Tra i grandi temi c'è senza dubbio quello dell'accesso al sapere - 'ha sottolineato Martina - troppo spesso queste questioni sono rimaste auto-referenziali. Sono qui per immaginare come si possono utilizzare bene gli spazi per recuperare una sintonia tra l'esperienza universitaria italiana e il
. Paese, con i suoi obiettivi e le sue strategie". / Centrale è la capacità di saper cogliere le
opportunità. "Questà regione ha delle occasioni di le adership, a patto che colga le sfide che la attendono - ha rilevato il Ministro delle Poli-
ticheAgricole-mami domando quali in terazioni ci possano essere tra il potenziale delle università ele ambizioni del Paese. Do bbiamo fare sicltramente di più, soprattutto sulla riorganizzazione di un sistema universitario che ha delle straordinarie risorse, nonostante le difficoltà che ha dovuto subire. Siamo chiamati ad unaresponsabilità, che dia al Paese il fiato per avere il passo oltre il quotidiano. È da parecchio che non si prospettano discussioni di lungo periodo". Cosa fare, dunque? "Dobbiamo alzare lo sguardo, e voi in questo dovere darci una mano - ha detto Martina rivolgendosi al pubblico presente (metà del quale è andatoviadopoil suo intervento)-Foggiacome Università ha saputo farsi da sola, nella sua capacità di definire il suo ruolo nel Mezzogiorno. Bisogna pensare a delle vie nuove, e in questo senso colgo bene la decisione di creare un corso di Laurea magistrale sùlla logistica riferita all' agroalimentare. r; accesso al sistema universitario è un vantaggio, peLcui allargare questa opportunità a tutti è un dovere".
nicolasaracino
• Tavolo agricolo con il ministro Martina, ieri mattina, prima dell'inaugurazione dell'anno accademico. Un'oretta per affrontare con il titolare dell'Agricoltura del governo Renzi gli argomenti sul tappeto insieme ai rappresentanti di Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri in Capitanata. Un confronto serrato e ristretto, aperto alla presenza dell'ono Colomba Mongiello e degli assessori regionali Leo Di Gioia e Raffaele Piemontese. «Abbiamo parlato con il ministro delle questioni più urgenti che interessano il mondo agricolo», riferiscono alcuni testimoni (incontro chiuso ai media). Sicurezza nelle campagne, ruolo del distretto del Pomo-
Gli agricoltori in «conclave» col ministro «Contratti collettivi per fermare i caporali» doro dopo l'assegnazione della sede a Foggia, i contraccolpi dell'olio tunisino sul mercato nazionale dopo il via libera della commissione U e, il prezzo del grano duro in costante discesa, un focus su legalità e caporalato, cooperazione e mercati globali. Tanti temi e tutti di natura complessa, difficile poterli affrontare nella loro interezza in una discussione di un'ora. Tuttavia al ministro è stato rappresentato dalle organizzazioni quello che oggi costituisce forse il punto nodale del futuro agricolo foggiano, ovvero il rischio che l'economia agricola si connoti di
O···.' " .
Il TAVOLO Il ministro Martina (di spalle) con le organizzazioni agricole
,
un'iImnagine macchiata dal caporalato se non verranno attuati i correttivi contro il lavoro nero nelle campagne e non sarà agevolata l'accoglienza dei braccianti irregolari nelle aziende. Le organizzazioni agricole sembrano concordi nel ritenere maturi i tempi di una «contrattazione collettiva per le imprese agricole, con contratti più attinenti alla realtà economica del momento e possibilità per le aziende oneste di smarcarsi da chi riconosce ai braccianti 2 euro l'ora». Le organizzazioni agricole chiedono un salvacondotto per evitare che i prov-
lA GAZZE'II:A DEL MEZZOGIORNO Martedì 1 marzo 2016
vedimenti iIl atto rischino di criminalizzare troppo le aziende agricole, senza alClill discriInine h-a le realtà in regola (la maggior parte, viene riconosciuto anche da Martina) e tutte le altre "fuorilegge".
Il miIlistro ha fatto riferimento al disegno di legge SlÙ caporalato per riformare anche il sistema di contrattazione iIl filllZione delle aziende. E poi intervenendo durante la cerimonia ha sottolineato il corso di laurea di Ingegneria dei sistemi logistici per l'agroalimentare dell'università di Foggia come «un grandissimo tema per il Mezzogiorno, un supporto chiave di questa università a sostegno della filiera».
'~~Ull!
Ci:ìl!P'I!}[UI(;l(nko. Indagine su 30 stabilimenti del gruppo Fca
I dipendenti: l11eno fatica l11a lavoro più ilTIpegnativo Giorgio Pogliotti del libro (Le persone e la fabbri- ~enti e alla partecipazione. Di ROMA ca, una ricerca sugli operai Fiat contro al primo posto trale "om-
I dipendenti degli stabili- Chrysler in Italia) presentato ie- bre" c'è illavoro fatto che richie-menti F ca dichiarano difare me- ri al Cnel, «contrariamente alla de sempre più attenzione (<<un no fatica fisica, di apprezzare la narrazione mediatica i salari so- tempo di lavoro più pieno, senza progettazione ergonomica delle no aumentati ele condizioninon momenti di distrazione»), se-postazioni lavorative, valutan- sono ancora ottimali, ma sono guito dai feed back aziendali do positivamente le condizioni migliorate sensibilmente». (premisimbolici,l'aziendaspes-di lavoro. Allo stesso tempo la- so non risponde in tempo nel mentano una maggiore fatica merito dei suggerimenti). «Die-"mentale", dovuta a tempi di la- LEANAUSI tro queste testimonianze c'è la voro più stressanti, rivendicano Nannicini: risposte virtuose sfida dell'innovazione che nasce una maggiore partecipazione, dalla contrattazione aziendale dal conflitto - ha sottolineato il insiemeasalarisemprepiùpara- Bentivogli: spero che la nuova sottosegretario alla presidenza metrati ai risultati. del consiglio Tommaso Nanni-
Èunquadrodi«lucieombre», Fiatsia un laboratorio cini -.Lacontrattazione azienda-quello tracciato dall'indagine di partecipazione le rappresenta la mossa del ca-promossa dalla Fim-Cisl in col- ........................................................................ vallo, ha trovato le risposte vir-laborazione conilPolitecnico di tuose. Gli operai di Pomigliano Milano e di Torino, durat:i. più di Al primo posto delle "luci", ha harmo vinto la sfida del cambia-due anni (fmo a marzo 2015), ha spiegato Luciano Pero (Politen- mento, con un'assunzione di re-coinvolto 5mila lavoratori di 30 cico di Milano) c'è il migliora- sponsabilità delle parti. Mi chie-stabilimenti per studiare gli ef- mento delle condizioni di lavoro do se siamo ametàdelguado o se, fetti del nuovo sistema di produ- e la progettazione ergonomica essendo superata l'emergenza, zione, il world c1ass manufactu- delle postazioni che riduce imo- sia in atto un rallentamento che ring (W cm), adottato progressi- vimenti più faticosi, inoltre è ap- sarebbe un rischio». Bentivogli vamente in tutte le fabbriche del prezzato il fatto che nelle situa- auspica che «lanuovaFiat sia un gruppo Fca. «La vicendaFiat, poi zioni più avanzate (come Pomi- laboratorio di partecipazione», Fca, rappresenta una storia di gliano e Melfi) il team leader e i sottolinea che «l'istanza ìnlarga successo per assicurare un futu- lavoratori partecipino in prima parte viene colta dal contratto», ro sostenibile alla manifattura», persona alla progettazione delle ma «serve un salto di qualità per sostiene illeader dellaFim, Mar- postazioni sulle nuove linee, completare il processo». co Bentivogli, nell'introduzione l'apprezzamento va ai suggeri- (O RIPRODUZlONE RISERVATA
Eli Il contratto di gruppo prevede la riduzione da 40 a 30 minuti
Ma sindacati divisi sul taglio delle pause nelle fabbriche TORINO poi non riconosciuto dalla se- redistribuito in alcunmodo ai la-
"" Una questione di organizza- greterianazionale,nelzo12malo voratori». In realtà il bonus effi-zione dellavoro e anche di princi- abbiamo applicato nel 2014, in cienza dovrebbe riconoscere un pio.Chehaportatoneimesiscor- concomitanza con gli investi- premio ai lavoratori tanto più al-silaFiomaorganizzareiniziative menti. Così è stato anche in Se- to quanto più aumentala produt-di sciopero a Melfi, poiinSevel e vel, in corrispondenza coni 650 tività sui singoli siti. «Anche su infme a Cassino. Si tratta del ta- milioni investiti sulle linee, e ora questo però non si capisce - ag-glio delle pause, lO minuti, per gli a Cassino, dopo l'investimento . giunge De Palma - come Pomi-addetti che lavorano in linea. «Si per la produzione della Giulia». gliano possa riconoscere un bo-tratta di un taglio del 25% delle La polemica della Fiom è poco nus doppio agli addetti rispetto pause spettanti ai lavoratori - coerente, aggiunge Uliano, «con alla Sevel, dove non c'è cassa né sottolineaMicheleDePalma, co- solidarietà e silavora anche di sa-................................ ordinatore Fiat Chrysler per la bato». Discorso a parte va fatto Fiom - che, collegata alla s.alita HUSli LTJUI per Grugliasco, la base produtti-produttivadisiticomeMelficise- La revisione dei tempi, già va per Maserati acquisito da Fiat vel e alla saturazione delle linee introdotta a Melfi, in Sevele a Chrysler e dove le pause sono derivanti dall'applicazione, in Cassino, è collegata al state sin dal principio stabilite in Fiat Chrysler, della metrica Ergo
miglioramento ergonomico 30 minuti. Alcuni mesi fa i me-U as, rendono le condizioni di la- talmecc,anici della Cgil di T orino voro pesanti». delle postazioni di lavoro harmo elaborato un questionario
Il contratto collettivo di ........................... , .................. su sicurezza e condizioni dilavo-GruppodiFiatChryslerprevede ro. Emerge che un lavoratore su la riduzione, da40 a 30 minuti di il fatto che in alcune realtà come due accusa dolori a braccia, spal-pausa, in relazione al graduale Lamborghini la Fiom ha sotto- leepolsiechepermigliorarelasi-miglioramento dell' ergonomia scritto accordi per aumentare la tuazione sarebbe utile una rota-delle singole postazioni di lavo- competitività del sito italiano e zione delle postazioni (per un ro. «li tema del taglio delle pause recuperare minuti di lavoro a terzo degli intervistati) o, per 01-- spiega FerdinandCfUliano se- fronte diinvestimenti». tre la metà del campione, una gretario della Fim-Cisl per il set- Secondo la Fiom, il taglio delle pausa aggiuntiva. Per i due terzi tore Auto - è collegata alla pro- pause alla Sevel, ad esempio, ha degli intervistati servirebbe una gressivarìduzionesullelineedei portato a una maggiore produ- migliore organizzazione del la-fattori di fatica. AMelfi abbiamo zione stimata in circa 6,2 milioni voro e ritmi di lavoro più lenti. fatto raccordo conI' azienda, pe- di euro. «Un vantaggio per F.Gre .. raltro fIrmato anche dallaFiome l'azienda che di fatto non viene ©R!PRODUZIONER!SERVATA
limi tAttacco MARTEDì 1 MARZO 2016
-Aipa liti )
al Tar
MOLTE DELLE LORO CARRIERE SONO LEGATE INDISSOLUBILMENTE A "SCAMBI" IMPROPRI E OSCURI. IL RUOLO DI GINO MASTROLUCA E LE CONTROPARTITE CHE INTERESSARONO ' TRASVERSALMENTEGLI SCHIERAMENTI DI PALAZZO DI CITTA:. LE ACCUSE DI DE PELLEGRINO
ANTONELLA SOCCIO
Gli oltre 60 dipendenti Ma-zal-Aipa pur sindacalizzati, samenti Imu regolarmente non hanno ancora manife- effettuati dai contribuenti
, stato apertamente per illoro trattenuti per alimentare la destino, sperano in un colpo quota del Fondo di Solida-di teatro della direziorle del- rietà. "C'è stata una cancel-l'azienda. il ricorso al Tar per lazione arbitraria dei residui ' la richiesta della sospensiva' attivi, parliamo di milioni di della risoluzione del con- euro tolti dalletàsche dei cit-tratto li tiene appesi ad un fi- tadini foggiani. 'Non man-lo. Sono sicuri che la rescis- cherò di segnalare questi sione prevista' dal Comune ammanchi alle autorità" ha ,di Foggia possa essere impu- detto a gran voce il consiglie" gnata.Daibanchidellamag- re, rivolto al dirigente Carlo gioranza e.dell' opposizione DiCesare. del Comune di Foggia, fatta Unacosaè certa:l'affaire dei 'eccezione per il leader della tributi imbarazza molti destra politica Bruno Lon" ,esponenti politici e molte go, nessun eletto sembra forze politiche, Pd in testa. avere a cuore la loro condi- Parla esplicitamente di zio ne. Venerdì scorso alcuni "clientela e di massiccia eva-diloro assiepavano le fila del sione" il capogruppo deIlÌ. pubblico, con le bocche cu- . Alfonso 'De Pellegrino, che cite. Molte delle loro carriere h assicura c e potrà essere più sono leg'ate indissolubil- 'puntuale quando avrà letto mente agli "scambi" della tuttelecarte. "Erafacilecan-politica; che dopo i fatti di cellarequalchedatoenonri~ Gem~ si fe~e l?er.suadere dai scuotere. Non conosco tutti i buol1l uffiCi di Gmo Mastro-Iuca, il quale garantì assun- - numeri,maoccorreoggitro-. zioni per non pochi clientes vare un soggetto che sia in e parenti illustri. Oggi solo grado non solo di riscuotere Longo nella sua interpellan- ma anche di gestire la fase di za risale-?-te ormai al giugno ac~er~aI?ento: Non ~o se gli scorso dlfend~ Aipa e i resi- a~. di. rISOlUZIOne Siano ledui attivi di circa 40 milioni glttiml, ma il Comune ridi euro validati e certificati schia un ricorso milionario e dalla Giunta Mongelli nel di- nel frattempo non sta nepcembre del 2011, che man- pure incassando". Sullaquecano all' appello. Nella sua stione ieri il consiglio ha ap-analisi.èpiìlchechiaro:chiede il conto del codice dei ver-
~~Con
n~~~m'W. mpomd~@
e$~per~di
~~"
provato con immediata ese!,ruibilità dell' atto una modifica dell~Imposta unica comunale, in modo da regolamentare le nuove rate di versamento per la Tari: la prima rata anziché a febbraio potrà ~ssere p!igata a maggio. Spostarelerate èun atto do
vuto- ha asserito l'assessora AImarita Thcci- per poter
accedere ai pagamenti con tranquillità". È molto dubbioso anche l'ex assessore Pd Pasquale Rus- . so, che negli anni della gara d'appalto insieme ai colleghi e agli amici piddini seguì da vicino lo scontro Gema-Aipa. "Vedremo le carte'che saranno prodotte dagli uffici, non possiamo stare senza, una snutturachepossaesigerele imposte comunali- evidenzia con rammarico- Quella dei dipendenti è una situazione molto triste e me.ne dolgo, non credo che ci sia spazio per tutti questi ragazzi. Con l'internalizzazione i
, posti dovranno essere per forza di cosa ridotti. Secondo me non è stàta attuata una giusta clausola di salvaguardia, non ci siamo preparati a questa evenienza allora. Oggi ci ritroviamo oltre al danno la beffa di dovervedere questi concittadini che ri-
schiano illoro posto di lavoro. C'èilricorso alTar, chepotrebbe tutelarli, ma non può essere una soluzione definitiva. C'è stata avventatezza". li provvedimento del diiigente del servizio contratti e appalti dello scorso 8febbraio nonlasciamolte speranze e l'attivazione .dei 24 conti correnti pone già un' alternativa decisa al servizio Mazal. Il Comune di Foggia si sta preparando alacremente ad una gestione diretta ed in via d'urgenza di tutte le entrate comunali e à:ttese le complesse attività propedeutiche all' emissione deoli avvisi di pagamento ha d~cis~ di r~1Viare la prima rata a maggIO. Questo è ormai un fatto che wla'eventuale sentenz~ positiva del Tar nei confronti di Mazalnon potrebbe modificare. Intanto sulla rete e sui social' alcw1Ì imprenditori e professionisti prendono le parti
~t§p:1I~'®m@IT~e
~è~aU© dW"J3Um", ha ~"1~@
~P~:'S~~'iu@ci
del patron di GemaLanfranco Tavasci. , Un amico scrive: "Non spetta a me e a nessuno giudicare, maio che non credo assolutamente alla teoria del " bancarottiere "', vorrei sapere dove sono tutti i notabili dell'informazione e della societàcivile, cheperannihanno vissuto alle spalle di Tavasci e che hmmo salvato le proprie aziende per la vicinanza e la comprensione di un esattore sempre pronto alla comprensione e alla risoluzione dei problemi, nei limiti dellalegalità. Dove sono ora, quelle stesse persone che in un attimo hanno voF tato le spalle e che rispetto a quanto sta accadendo in AI -PA non hanno sollevato àl~ cuna curiosità di capire effettivamente come stanno le cose. In tùtimo, vOlTeisapere ' dov' è quella frangia politica, che decise di fatto la caduta agli inferi di Gema e che tanto supportò l' ascesa di nuove compagini esattoriali. ,Ai posteri l'ardua sentenza". '
~;~
~
,t 'li, . ~ " ' • ., • • ' • • .l. . •• ! . ,oLC,',m.,.,mc,,,a 11~ pnesidBrùI:8 d8!~a Reg~oi'lej dopo Il vert~ce sIJHa. SK:urezza con ~! M~nlslro t\n,geimo rl.t@no
"
"Abbiamo presentato al minlstrp la situaziollB, almeno dal PU?"to ~t vista della .Hegione, cIeli orclin,e e della SlClIT8Z
za pubblica in tutte le alti'e citta' pugliesi. E' ohiaro che ci preoccupa molto la situazione della Capitanata, in particolare della citta' di FoggiE'. ,che e' "afflitta da fenomeni' estorsivi molto gravi" lo ha l:'Jfel'mato il pl'e§idente deÌla Regione Puglia Michele Emiliano dopo aver partecipato ad un vertice in Prefettura a Bari presente il ministro dell'lnteJ;no AngelLno Alfano. "A San Severo qualche giorno fa e' stata addirutura trovata una gl'anata per strada. - ha ricordato il governatore pugliese - abbiamo preoccupazioni molto serie anche per Taranto dove l'episodio dell'omicidio di tre sere fa e' estremamente preoccupante, perche' e' avvenuto con armi da guerra e
portanti e con grande, rapidita', ricostituendo una garanzia aIlche per la Regione Puglia che e' impegnata nel commissariamento dei rifiuti nella citta' di Brindisi". ''A Lecce la situazione ap-
risultati importanti, in particolare proprio nella citta' eli Brindisi e' stata praticamente individuata una nuova Sacra Corona UnIta giovane, fatta di rampanti che collegandosi ai V3cohl riti,
miliano: ~'Molto ureoccupante la situazione in Capitanata" 'soprattutto e' avvenuto nell'am- ' noi dobbiaIIio trovare il modo di bito dì traffici di stupefacenti ripristinare la legalita' in citta'. che preoccupano moltissimo. La Mi sono congratulato con il Pre-
-situazione di Brindisi, come ab- fetto e con il commissario che biamo piu' volte detto alla Com- ha sostituito l'ammlnistraziomissione Antimafia e' molto pe- ne comunale il quale ha ·adottasante - ha aggiunto Emiliano - to a Brindisi provvedimenti im-
"
pare meno impegnata da fatti di cronaca di particolare gravita' -ha rilevato ancora il presidente della Regione Puglia ma e' inutile dire che le indagini della Dda di Lecce, come quelle della Dda di Bari hanno dato ultimamente
alle vecchie alleanze e ai vecchi capi, stavano cercando dì colonizzare il capoluogo, come avevamo intuito in questo anno e in questo senso avevo riferito alla Commissione Antimafia". "In generale - ha sottolineato anco-
Il/""JM''W:>",~ ,P","c,9B ~tw~~~~~~ ~ iffi1~wt~~
martedì 1 marzo 2016
l'a Emiliano - la situazione del,la Puglia e' tenuta molto sotto controllo. Un segnale importan-.
. te che deve anche passare da un rafforzamento di tutti gli organici della magistratura, quella pugliese e' dimensionata piu' o meno alla meta' di quella napoletana, catanese o palermitana o di Reggio Calabria e questa cosa non puo' proseguire, non si puo' certo risolvere il problema' degli uffici giudiziari baresi solo con l'applicazione di un gip per sei mesi". Per Emiliano "occorre rinforzare gli organici e da @estopunto dì vista scrivero' al ministro della Giustizia, perche' questa e' una storia che dura da tantissimi anni e l'impegno e il lavoro delle forze dell' ordine non puo' essere rallentato dalla mancanza degli organici dei giudici che devono valutare queste carte."
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
I 1111
La contromanifestazione dei braccianti africani, rumeni e bulgari. Si sblocca la questione-permessi:?rilasciati 10 su 300
((Le cose in campagna vanno sempre peggio con i nuovi sbarchi», Appello al ministro: ((Aiuti le donne che subiscono abusi di ogni tipo»
i migranti dei «ghetti» ora chi dono la sanatoria «Emiliano ci ascolti: c'è bisogno di noi, basta paghe da fame»
MASSIMO LEVANIACI
• Delusi i migranti davanti a un cordone di carabinieri e polizia: tenuti a distanza di si· curezza dall'ingresso del dipar· timento di Economia dove c'era l'inaugurazione dell' anno accademico con il ministro Martina. Non c'era il presiden· te della Regione, Michele Emi· liano, trattenuto a Bari per la visita del ministro Alfano. E loro solo il governatore cero cavano. «Avrenuno voluto sfruttare questa occasione per strappargli la promessa di un incontro - ha detto lilla por· tavoce della rete Campagne in lotta - la Regione prima di prendere decisioni sul ghetto e sull'accoglienza dei lavoratori migranti ascolti anche noi». La manifestazione è stata voluta per riportare ancora al centro del dibattito politico il dramma dell'accoglienza in Capitanata,
INTIERA PERI ~ ~
la situazione dei ghetti·lager, del lavoro sottopagato e di un'economia florida - quella dellavoro bracciantile-ma che arricchisce «altre tasche, non certo le nostre». La pressione ha però prodotto qualche ri· slùtato: la questura, dopo qualche mese di attesa, ha rilasciato sabato scorso «dieci permessi di soggiorno su 300 richieste - rileva il comitato dei lavoratori - dopo i cortei di settembre e dicembre scorsi». "Per noi - dicono i migranti - è già una vittoria, ottenere i documenti significa poter chiedere un salario migliore e cominciare a stabilire condizioni di vita più civili qui da voi». Nel corteo c'erano un centinaio di lavoratori - in gran parte africani dei ghetti di Tre titoli e Rignano, qualche bulgaro - che hanno esibito cartelli inneggianti al «diritto al lavoro e a una casa» e contro i «padroni ladroni». Poi tra una richiesta e l'altra ("Weneedyes", abbiamo bisogno di un sì, la più ri-
petuta) musica ad alto volume e balli. Una sorta di contro·manifestazione che ha fatto da contraltare alla cerimonia delle grisaglie per l'anno accademico. I migranti, organizzati da Campagne in lotta, si sono radlillati davanti alla villa co· munale, poi sono stati scortati dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa in via Caggese (nelle foto di Maizzi) e sorvegliati a vista. per tutta la durata della cerimonia.
Sembrerà curioso, ma anche i migranti hanno i loro buoni motivi per temere la concor· renza di chi sta peggio di loro: sono preoccupati dai nuovi sbarchi, temono l'arrivo di nuove braccia che hanno già livellato verso il basso il costo già ridotto ai minimi termini. «Le cose sono peggiorate - riferivano ieri gli attivisti della rete - l'arrivo di nuovi Ìl1mligrati ha fatto precipitare ul-
. teriormente le paghe già misere dei braccianti africani, rumeni, bulgari. Il lavoro è ormai
fEDERr,LIQ\,<I" N"'·ZIQ'J " Sf:9H~·terla tnh-""
strozzato dagli anelli superiori della fIliera, solo il pomodoro trasformato vale 3 miliardi di euro di prodotto al consumo in Italia, ma è la grande distribuzione che fa il bello e il cattivo tempo. Chi pulisce i carciofini o spacca il pomodoro oggi deve accontentarsi di 0,50 centesimi a ora, per la raccolta del pomodoro si guadagnano 3 euro all'ora o al cassone dipende da cosa c'è da fare». Campagne in lotta ha rivolto un appello al ministro dell' Agricoltura: «Il governo deve rendersi conto che è arrivato il momento di approvare una sanatoria in agricoltura (gli agricoltori nell'incontro con Martina hanno insistito sulla contrattazione collettiva per le aziende: ndr) e che va riposta un'attenzione maggiore anche alla condizione femminile nei ghetti, dove le donne-braccianti sono ancor più vuhlerabili degli uomini e le violenze sessuali sono all'ordine del giorno».
PROTESTA DEI fORESTALI Volantinaggio dei sindacati ieri mattina contro la soppressione del Corpo di polizia dei forestali. In occasione della visita del ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, una delegazione di sindacalisti delle sigle di categoria ha protestato contro la militarizzazione del Corpo, provvedimento contenuto nella riforma della Pubblica Amministrazione (foto Maizzi)
.L - -1---- -
{ Foggia l in occasione dell'arrivo del Ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina
Volantinag@o ili protesta contro la soppressione del Corpo Forestale Prosegue la campagna di
sensibilizzazione condotta dai sindacati dei forestali contro la soppressione di un Corpo di polizia specializzato nella difesa dell'ambiente, che per logiche di 'Spendig review' verrà gradualmente assorbito all'interno dell'Arma dei Carabinieri. Ieri, in occasione dell'arrivo del Ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, all'inaugurazione dell'armo . accademico dell'Università di Foggia, una nutrita delegazione sindacale dei forestali associata alle sigle Sapaf, UG~, Sm; FNS-CI-
SL, CGIL e Dirfor si è impegnata nell' operazione di volantinaggio attivata contro la militarizzazione di una forza di polizia ad ordinamento civile. . TI provvedimento, in particolare, è contenuto nella riforma della Pubblica Amministrazione su decisione presa il 20 gennaio scorso dal CdM: e prevede !'istituzione di un unico Comando per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare. Così, con un Decreto attuativo della riforma della PA, settemila degli 8.500 forestali verranno gradualmente assorbiti
nel corpo dei Carabinieri. Stando alle dichiarazioni rilasciate in una nota dallo stesso Ministro Martina, "còn la riforma riorganizziamo le funzioni di polizia impegnate.sul fronte agroambientale, dotando l'Italia di una moderna struttura in grado di assicurare sempre meglio prevenzione e repressione su questo fronte. Uniamo le forze e potenziamo gli strumenti operativi.
TI nuovo Comando assicurerà professionalità, specializzazione e un ramificato presidio del territorio rappresentan-
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do di certo una delle esperienze più avanzate d'Europa" .Totalmente opposta la posizione dei sindacati riuniti in protesta per i quali è in atto un'operazione di depotenziamento di tutela ambientale,
«TI Governò - si legge nello stralcio del -volantino - vuole sopprimere l'unica forza di polizia ambientale che opera in maniera indipendente da ogni potere politico ed economico». E ancora, «il Corpo Forestale. dello Stato nel 2014 ha portato alla luce il numero più alto di infrazioni a danno d(èll' am-
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biente, ben 14.135, più del 50% del totale! Risparmi per lo Stato? Spending review? NESSUNO! Anzi, questa pseudo -riforma comporterà un ulteriore aggraviò sulle casse dello Stato che graverà sulle TUE tasche!»
Quotidiano di Foggia
TI messaggio diffuso si conclude con l'invito rivolto a tutti i cittadini a manifestare la propria contrarietà inviando una e-mail di protesta diretta al Premier Matteo Renzi all'indirizzo: mat[email protected]
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Dopo Il Gran ghetto già ricostruito
capanne in lamiera al posto del cartone ili! Il Gran ghetto di Rignano è già bello e ricostruito, con buona pace della Regione che voleva approfittare dell'incendio del15 scorso per accelerare le operazioni di sgombero. I migranti che vi erano ospitati quella notte (circa 300) e che hanno smarrito nel rogo vestiti, oggetti ed effetti personali, non hanno perso almeno la speranza e si sono subito rimessi éjll'opera per ricostruire. Sono passate poco più di c!ue settimane dallo spaventoso incendio (forse una stufa lasciata accesa, ma non viene escluséda matrice dolosa), ecco dunque che il centinaio di ospiti rimasti nel campo si è dato subito da fare per rimettere in sesto quelle che erano le loro case. Méjquesta volta hanno usato un'accortezza: basta con le baracche in cartone e legno, le strutture che stanno venendo su (alcune già in piedi) sono state costruite in lamiera per impedire che il ghetto sia ancora troppo vulnerabile in caso di nuovo incendio. Le nuove baracche nascono anche seguendo una nuova tipologia di ospitalità: non più baracche una affiancata all'altra, ma strutture tipo dormitor~jn grado rli ospitare anche un numero maggiore ul OSPiti nel campo. Insomma le condizioni perchè il ghetto di Rignano si ripopoli ci sono tutte. Tutto questo mentre si resta in attesa di un cenno da parte del governo regionale che, dopo !'incendio del 15 scorso, aveva promesso un'accelerazione del piano di smantellamento del Gran ghetto con il trasloco dei migranti inizialmente in case famiglia e, successivamente, in strutture rllodulari.in legno. La rete Campagne in lotta, temendolo sgomber() forzato (stile Calais) sollecita un dialogo con il presidente Emi~ liano. Ci sarà?
UNA FRO ~ ~ "
1121
I SULLA STRADA STATALE 16 BIS
I rapinatori sono riusciti a forare parzialmente il blindato, ma sembra che abbiano trafugato solo un magro bottino
Assaltato a colpi di kalashni ,ov ortavalori dirett un a
, oggIa
All'altezza di San Ferdinando di Puglia, Hanno agito almeno in dieci lIi\ SAN FERDINANDO DI PUGLIA.
Un commando composto da ahneno dieci persone ha assaltato ieri mat· tina, 1ill portavalori dell'Ivri, sulla statale 16 b'-o all'altezza di San Fer· dinando di Puglia. Erano da poco trascorse le sette del mattino, quando due autovetture (una Mercedes ed una Alfa 159 con a bordo lilla decina di persone armate e a volto coperto) hanno affiancato il blindato che, proveniente da Bari, era diretto a Foggia. Dalle auto dei malviventi sono partite raffiche di kalashnikov che hanno colpito pneumatici e parabrezza anteriore del furgone. li conducente è riuscito tuttavia a proseguire la corsa per diverse centinaia di metri, fmo a quando gli pneumatici bucati dai proiettili non si sono sgonfiati o sbriciolati del tutto, costringendo il mezzo a fermarsi di fianco allo spartitraffico. I tre vigilantes armati che erano a bordo del blindato. si sono in un certo senso asserragliati all'interno del caveau, mentre i bano diti si sono messi all'opera per praticare il foro slilla fiancata del mezzo utilizzando una sega circolare. Un'operazione che ha avuto un successo relativo, dal momento che il blindato era dotato di un dispositivo schiumo gena, la cui attivazione è
Il FURGONE POFITAVALORI Assaltato dai banditi [Foto Calvaresi]
stata segnalata in tempo reale alla sala operativa dell'Iv Ti. che a sua volta ha allertato i carabinieri della Compagnia di Cerignola.
li cOl1Ullando, forte del fatto di aver isolato la scena dell'attacco e le vie di accesso sulle complanari ha tuttavia avuto il tempo di forzare il caveau e di prelevare alcuni plichi. Ma stando alle prime notizie, si trat-
terebbe di un bottino di valore mininlo rispetto all'entità dei valori ti-asportati dal blindato. Poi i banditi sono tuggiti lasciando alle proprie spalle alcune in auto incendiate e mezzi pesanti piazzati di tra· verso per neutralizzare l'arrivo delle autovetture delle forze dell'ordine.
Due chilometri prima delluogo in
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cui è avvenuto l'assalto, la banda aveva infatti piazzato, secondo uno schema ormai collaudato, un autotreno di traverso ed alcune vetture che il commando "paran1ilitare" ha dato alle fianm1e, così come altre vetture erano state poste di traverso ed incendiate sulle rampe di delle complanari, bloccando così l'accesso alla zona del crimine. Uno dei vigilantes è rimasto ferito essendosi procurato una lussazione ad una spalla nelle concitate fase dell'inseguimento. Gli uomini della scientifica dei carabinieri hanno repertato una trentina di bossoli. Dopo la rapina, è scattato il classico dispositivo per cercare di intercettare i fuggitivi, anche dall'alto, con l'ausilio di un elicottero dei carabinieri che si è subito alzato in volo da Bari ed ha sorvolato la rete viaria circostante alla ricerca delle due auto usate dei malviventi. Ma senza rislùtati. Né, nelle ore successive, sono state riti-ovate le vetture, magari date alle fiamme, come quasi solitamente accade, per cancellare ogni traccia. I militari stanno inoltre acquisendo i fllmati degli impianti di videosorveglianza in un raggio piuttosto ampio rispetto all'epicentro del crinline.
Antonio Tufariello
IA GAZZETrn. DELMEZZOGJOIDIO Martedì 1 marzo 2016
IN PROVINCIA DI PERUGIA
Dodicenne disabile muore dopo un malore a scuola 1'11 PERUGIA- Un ragazzo di 12 am1iè morto ieri
dopo dopo essersi sentito male mentre si trovava a scuola, a Città della Pieve in provincia di Perugia. Vani sono risultati i soccorsi del personale de1118. llragazzo, di origini straniere,frequentavala seconda media ed era disabile. Secondo quanto accertato dai carabinieri ha accusato un malore improvviso mentre si trovava in bagno accompagnato da 1m insegnante di sostegno. La scuola ha subito attivato il 118 ed è rapidamente intervenuta un'ambulanza.ll dodicelme è però morto nonostante i soccorsi. Cordoglio è stato espresso da Fausto Scricciolo, sindaco di Città della Pieve. «In questo dranmmtico momento la comunità· affero ma ilsindaco -si stringe attorno alla famiglia del ragazzo. L'intera città partecipa a questo dolore». Siè appreso che ilpersonale sanitario del 118 ha cercato ahmgo di rianimarlo mentre veniva trasportato all' ospedale di Perugia e anche nella sala emergenze del pronto soccorso. Ma tutti i tentativi sono però risultati vani.
DA OGGI IN ViGORE LE NUOVE REGOLE
Addio alla ricetta rossa del medico di famiglia l!!! ROMA -Da oggi addio alla vecchia ricetta rossa
del medico di famiglia, che cede il passo a tablet e computer. La legge che manda in soffitta i blocchettirossi del medico, ricorda la Federazione nazionale dei medici di famigiia Finung, è in realtà del dicembre 2015 e recepisce un decreto di più di tre annifa. Dopo alcuni blocchi informatici, il sistema è dunque ora ai nastri di partenza: per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, ilmedico si collegherà da ora in poi a un sistema informatico, lo stesso visibile alfarmacista che ci consegnerà pillole o sciroppi. Maricetta elettronica non è ancora sinonimo di abollzione della carta. Per ora, infatti, riceveremo dal dottore un piccolo promemoria da consegnare al bancone della farmacia, che permetterà direcuperare la prescrizione anche in caso di malfunzionamentidel sistema o assenza di linea Internet. Ma qnando il sistema andrà a regime anche questo foglietto sparirà, rendendo la procedura interamente "paperless". «Dietro i vantaggi della dematerializzazione delle ricette si cela però un rovescio della medaglia -spiega il segretario nazionale Fimmg. Giacomo Milillo·. Qualcuno ha confuso gll studi medici con quelli dei Caf».
IVII IA GAZZETIA DEL MEZZOGIORNO
VIA NEDO NADI E VIA LUCERA
Nella pasticceria hanno colpito 2 banditi incappucciati ed armati di pistola, un rapinatore solitario per il raid nell'agenzia
Colpi «mordi e fuggi»r i banditi agiscono in pochi secondi
GIUSEPPE VIGILANTE Il segretario provinciale del Sap
aggredito La rabbia del Sap: ((I criminali
non ci intimidiranno mai)) l1li Interviene il Sap (sindacato autonomo di polizia) sul poliziotto colpito con una testata al volto durante un normale controllo di un foggiano. «Dopo l'ennesimo e grave atto contro un nostro collega, oltre ad esprimere la dovuta
e sentita solidarietà, gridiamo basta e chiediamo che delinquenti vadano e restino in galera sino alla scadenza della pena, senza alcun beneficio». Il poliziotto aggredito in piazza Sant'Eligio, durante un normale servizio di controllo, «è stato colpito al volto da un individuo che era stato fermato davanti a una chiesa. Sappiano» scrive il segretario provinciale Giuseppe Vigilante «i delinquenti di questa città che non intimidiranno nè l'agente aggredito nè tutti i poliziotti della Capitanata. Non ci facciamo né ci faremo intimi
dire da questi violenti. Tutti i poliziotti foggiani sono al fianco del collega. Non possiamo però, nenche in questa ennesima incresciosa occasione, non denunciare la cronica sofferenza dei colleghi che quotidianamente prestano la loro attività con dignità e professionalità pur a fronte di una cronica carenza di uomini e mezzi».
Il Una sala scommesse in via Lucera ed un bar in via Nedo Nadi: sono gli ultimi due obiettivi della criminalità predatoria, che non si ferma nemmeno la domenica e che ha così «firmato» le emlesime aggressioni a mano armata in città, a conferma di una escalation sempre più preoccupante. Nel primo caso ha agito un rapinatori solitario, nel secondo una coppia di banditi: in entrambe le circostanze i malavita si erano armati di pistola. Indagini in corso di Questura e comando provinciale dei carabinieri per cercare di dare un volto ai responsabili dei raid.
Il primo allarma rapina è scattato poco dopo le 13.30 alla sala operativa della Questura. A chiedere l'intervento delle forze dell'ordine è stato il titolare della sala scommesse «Intralot» di via Lucera. Per quanto poi ricostruito dagli agenti della «volante» intervenuti per il primo sopralluogo, ad agire è stato un uomo solo. Ra fatto irruzione nel locale, aveva il volto coperto ed impugnava una pistola con cui ha minacciato le persone presenti e si è fatto consegnare quanto contenuto in cassa: il bottino secondo un primo conteggio ammonta a circa 500 euro. Il rapinatore si è poi dileguato a piedi (non è noto al momento se in zona ci fosse un complice
ad attenderlo a bordo di un'auto o un scooter».
Erano invece due i banditi, e avevano uno scooter, che hanno colpito alle 19.45 di domenica nell'ex centro commerciale «Il cristallo» di via Nedo Nadi, prendendo di mira il bar-pasticceria «Dolce grazia». Per quanto ricostruito dai carabinieri intervenuti sul posto, i malavitosi avevano il volto coperto ed uno impugnava una pistola: anche in questo caso la rapina è durata pochi secondi, il tempo necessario per arraffare il bottino (non è noto a quanto ammonti) e fuggire con il ciclomotore prima dell'arrivo della pattuglia dell' Arma. Il bar fu già rapinato la mattina del 23 gennaio del 2011 (anche quella volta era domenica), sempre da due banditi incappucciati ed armati fuggiti con 500 euro e mai identificati.
Con le ultime 2 rapine in città, sono 35 le aggressioni (per lo meno quelle di cui si è avuta notizia) nei primi due mesi dell'anno. Più nel dettaglio adesso sono 5 i bar colpiti (anche se in lm caso si è trattato di un tentativo di rapina) e 4 le sale scommesse obiettivo di quella criminalità predatoria che con colpi «mordi e fuggi», furti d'auto e in appartamento, più incide sul senso di insicurezza dei cittadini.
Martedì 1 marzo 2016
OBIETTIVI Sono 4 le sale scommesse rapinate in città dall'inizio dell'anno
DENUNCIATO
Infastidisce passanti e aggredisçe agenti
Un polacco di 29 anni è stato denunciato a piede libero dagli agenti della «volante» per lesioni a pubblico ufficiale. La pattuglia della Questura è intervenuta domenica mattina in via Spagna, nei pressi della chiesa della Conciliazione, dov'era stata segnalata la presenza di un uomo in stato di agitazione che inveiva e urlava contro passanti e auto in transito. I poli· ziotti hanno cercato di calmare l'uomo che avrebbe reiterato insulti per poi cercare di scappare e venirebloccato dagli agenti che l'hanno portato in Questura, identificato e denunciato a piede libero.
INSEGUIMENTO
Ritrovata auto rubata ladri in fuga III Proseguono le indagini della
Questura per identificaTe i due «topi d'auto» fuggiti dopo aver abbandonato la macchina rubata. I poliziotti erano intervenuti in viale Giotto dov'era stata segnalata la presenza di due persone incappucciate su uno scooter che armeggiavano vicino una centralina Enel, con conseguente black-out in zona. La «volante» ha notato lilla «Ford Ma,"{» allontanarsi e ne è nato un inseguimento, terminato in una traversa di viaLucera, dove è stata ritrovata l'auto rubata poco prima: è stata restihlita al proprietario.
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Un errore aver respinto 1'ordine del giorno sul futuro di Ataf
«Landella ha gettato giù la maschera, con il respingimento della mozione sottoscritta da 12 Consiglieri, con la quale si evidenziava come il bando per il servizio della sosta tariffaria, affidato ad Apcoa contemplasse l'assunzione di tutti i novanta operatori, e che le scelte del cda di Ataf, avallate dal Sindaco, hanno di fatto escluso che 18 di questi operatori fossero assunti due mesi fa da Apcoa, per dirottarli in Ataf che deve fallire». Cosi Giuseppe Mainiero, capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleauza Nazionale, commenta il mancato accoglimento della mozione, che avrebbe consentito la loro immediata assunzione.
«Il vero vero obiettivo di questa amministrazione è impedire che questa azienda possa arrivare alla scadenza del luglio 2018, data entro la quale per legge il Servizio di Trasporto va aggiudicato attraverso una Gara Pubblica, con 1Ii'~:f~ le carte in re-gola per aggiu- _ dicarsi il Ser- ~ vizio. Landella nell'estate del 2015 sottoscrive con i sinda-' cati, non tutti, un accordo estremamente oneroso per Ataf stante il precario equi- 1""1 librio economico e rman-ziario Palazzo di città dell'azienda, aumentando ad esempio i tempi accessori agli autisti, ovvero i tempi di non guida, scelta questa, che in un anno equivale a 5 unità di personale in più per coprire i turni; incrementa la spesa per i buoni pasto, prevedendone il riconoscimento anche per i turni che non comprendono l'orario di prauzo, euro 180 mila l'anno. Tutte scelte elettorali. L'accordo infatti fu siglato alla vigilia delle elezioni regionali che vedevano il primo cittadino protempore particolarmente impegnato. Oggi attraverso cervellotiche operazioni di creatività gestionale, vuole trasformare gli ex operatori della sosta, a cui ha impedito che fossero assunti da Apcoa in dipendenti di Ataf, attraverso i cosi detti contratti di lavoro somministrato, senza mai spiegare le ragioui di questa ostinata scelta che di fatto avvantaggia economicamente Apcoa a danno dell' Ataf, ad oggi quale sia la ragione non è dato sapereff, sottolinea inf'me Mainiero.
NElLA CAUSA INTENTATA DA 20 DEI 56 DIPENDENTI MANDATI VIA
Ibf, , ,
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glSI tom II
• MANFREDONIA. Si svolgerà oggi, presso la sezione lavoro del tribunale di Foggia, la seconda udienza della causa in· tentata da 20 dei 56 ex dipendenti della «Ibf» lasciati a casa dopo un ridimensionamento dell' organico attuato dalla nuova società (la «Fib») subentrata alla guida dell'azien. da. I ricorrenti contestano l'inadempienza dell' accordo in deroga all'articolo 2112, rag. giunto e sottoscritto dai tre sÌlldacati con· federali. Per sostenere le proprie ragioni la società ha interpellato MichelMartone, avo vocato delforo romano il cui nome rimanda anche agli incarichi pubblici e di governo che ha fInora svolto: viceministro della. voronel Governo Monti (con deleghe al mercato del lavoro, ammortizzatori sociali, occupazione giovanile, formazione e rela· zioni Ìlldustriali) durante il quale si consumò la contestata riforma del sistema pensionistico pubblico.
«Disponiamo degli elementi necessari» dice l'avv. Michelangelo Metta «per dimostrare che la modalità con cui fu data esecuzione a quell'accordo, siglato in deroga
alle garanzie di cui all'art. 2112 del contratto , tradì tutte le aspettative dei lavoratori, considerato che la individuazione di chi doveva rinlanere e chi inserire nella quota Ìll esubero non velme fatta tenendo conto delle esigenze tecniche di produzione nè delle mansioni realmente svolte, o di altri parametri, ma in modo discrÌlninante». Un'operazione che ha lasciato delusitanti di quegli operai che sentivano di essere stati «Ìlnmeritatamente e ingiustamente» messi alla porta. La «Ibf», azienda specializzata nella produzione di batterie e facente capo al gruppo «Faam» di Monte Rubbiano, aveva aperto lo stabilimento nell'area dell'exEnichem (beneficiando dei fondi pubblici a fondo perduto erogati dal contratto d'area) e assunto 114 dipendenti (oggi ridotti a poco più di 50). Nel 2013 sono emersi i primi, gravi segnali di crisi dovuta a difficoltà fmanziarie che portarono alla messa in liquidazione dello stabilimento e all'accordo sugli esuberi sottoscritto dalla nuova società subentrata (denominata Fib) e dalle tre sigle sÌlldacali. A.M. V.
"
MANFREDONIA L'azienda produce batterie, è sorta nell'area dell'ex Enichem
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO.