CIELI E TERRA NUOVA 4-5

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quarta quinta classi EDIZIONI il Capitello Con la collaborazione didattico-pedagogica di Luciano Fiorentini Testo di IRC per le classi 4 a ,5 a Testo di IRC per le classi 4 a ,5 a Simona Boccignone Simona Boccignone Fabbio Marino Fabbio Marino

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Libro di religione Cieli e terra nuova classi 4-5

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quarta

quintaclassi

EDIZIONI

il Capitello

Con la collaborazione didattico-pedagogicadi Luciano Fiorentini

Testo di IRC per le classi 4a, 5aTesto di IRC per le classi 4a, 5a

Simona BoccignoneSimona Boccignone Fabbio MarinoFabbio Marino

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2Unità di Apprendimento 1: La figura storica di Gesù

Classe 4 LA PALESTINA AI TEMPI DI GESÙLA PALESTINA AI TEMPI DI GESÙ

Per capire meglio molti episodi della vita di Gesù – e anche l’ambiente nel quale si svol-gono le parabole da lui narrate – è opportuno conoscere le categorie di persone che egliincontrava tutti i giorni.

Nei paesi lungo le rive del lago di Tiberiade abita-vano molti pescatori. Per pescare usavano di soli-to ami e lenze di rame o di ferro; per la grandepesca adoperavano invece le reti.

La società

I braccianti lavoravano saltuaria-mente. Ogni mattina si recavanonella piazza del paese, sperando chequalche ricco proprietario li assumes-se almeno per un giorno.

I commercianti trasportavano i prodotti davendere sul dorso di un asino o su un carrettotrainato da un asino o da loro stessi. Solo nellecittà esistevano vere botteghe.

In tutto il territorio della Palestinaerano presenti soldati dell’eser-cito romano.

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U.A.1: La figura storica di Gesù3

Classe 4I contadini erano spesso proprietari di piccoli campi che, gene-ralmente, venivano ereditati di padre in figlio. Erano sottopostia un duro lavoro che permetteva però loro di sopravvivere.

le parole

EE PP II DD EE MM II EE : il diffondersi, in persone, animali e piantedi malattie contagiose.

I pastori si spostavanospesso in cerca di acquae di nuovi pascoli. Laloro vita era molto fati-cosa ed erano considera-ti come gli «ultimi».

Le donne non avevano gli stessi diritti dell’uomo ederano sottomesse al padre o al marito. Non potevanopossedere alcun bene e, se rimanevano orfane ovedove, per loro c’era solo la totale povertà.

I malati contagiosi, comei lebbrosi, venivano allonta-nati dalle città e dai paesiper evitare EE PP II DD EE MM II EE .

Spesso si incontravano persone amma-late e invalide (storpi, ciechi, sordomu-ti…). Erano costrette a vivere di elemosi-na perché non in grado di lavorare.

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4U.A.1: La figura storica di Gesù

Classe 4le parole

CC AA SS TT AA : classe di personealle quali sono ricono-sciuti particolari privilegi.SS TT RR OO ZZ ZZ II NN OO : colui chepresta denaro in cambiodi interessi molto alti.

Le classi religioseCirca sessant’anni prima della nascita di Gesù, la Palestina erastata conquistata dai Romani che l’amministravano tramite unprocuratore. Anche Gesù perciò era un suddito dell’ImperoRomano. La società ebraica era formata da gruppi di personepiù o meno importanti che avevano però idee contrastanti sullapolitica e sulla religione.

I Farisei osservavano in modo rigorosola legge di Mosè. Insieme ai sacerdotierano la guida religiosa del popolo. Gesùli condannò perché si vantavano della lororeligiosità, a volte solo esteriore. Questa fuuna delle ragioni per la quale i farisei,uniti ai sommi sacerdoti, concordarono ilmodo per far condannare a morte Gesù.

Gli Scribi. Molti eranofarisei, studiosi dellaBibbia. Venivano anchechiamati «rabbì», «dot-tori della legge».

I Sacerdoti dell’AnticoTestamento offrivanosacrifici a Dio nel Tempiodi Gerusalemme.

Il loro capo era ilSommo Sacerdote che,all’epoca di Gesù, si chia-mava Caifa.

I Sadducei erano nobili e ricchi. Anche isacerdoti facevano parte di questa CC AA SS TT AA .Collaboravano con i Romani per conserva-re i propri privilegi.

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U.A.1: La figura storica di Gesù5

Classe 4

attività

V (vero) o F (falso)?– I farisei davano più importanza al rispetto delle regole che all’amore per gli altri.– Gli zelòti erano contrari alla lotta violenta.– I sadducei erano amati dal popolo, perché amici dei Romani.

V F

I Samaritani abitavano la regione dellaSamaria. Erano malvisti dagli altri Ebrei,perché non consideravano il Tempio diGerusalemme come il luogo più impor-tante di tutto Israele per adorare Dio.

Gli zelòti. Credevano nellalotta armata come mezzoper ottenere la liberazionedal dominio di Roma.

I pubblicani erano ebreiche riscuotevano le tasseper conto dei Romani ese ne trattenevano unaparte come salario. Siarricchivano facendo gliSS TT RR OO ZZ ZZ II NN II . Per questoerano odiati dal popolo.

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Classe 4 GESÙ: PERSONAGGIO STORICOGESÙ: PERSONAGGIO STORICO

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…ci fu in quel tempo Gesù, uomo sapiente, se pure èpossibile chiamarlo uomo. Fu infatti operatore di cosestraordinarie… Egli è il Cristo.

Antichità giudaiche, XX, III, 3

… sono soliti radunarsi in un giorno stabilito, all’alba,per inneggiare a Cristo, che essi considerano come loroDio.

Epistola 96

… Cristo, il quale era stato condannato a morte dalprocuratore Ponzio Pilato, durante l’impero di Tiberio…

Annali

Le loro testimonianze sono assai brevi, ma importanti perprovare l’esistenza storica di Gesù.Altri documenti storici, però di origine cristiana, sono iVangeli.

Lo storico Cornelio Tacito, verso il 116 d.C., scrisse:

Documenti storiciGesù è veramente esistito? Sì, infatti esistono dei docu-menti scritti da autori non cristiani, che parlano diGesù e ci danno conferma della sua esistenza terrena.

Giuseppe Flavio, storico romano di origini ebraiche,verso il 93 d.C. scrisse:

Cassa con rotoli dipapiro, Museo CiviltàRomana, Roma.

Plinio il Giovane, governatore di una delle provincieromane, nel 112 d.C. scrisse all’imperatore Traiano a pro-posito dei Cristiani:

approfondimento

GGesù nacque a Betlemme, sottoil regno di Erode il Grande,quando Ottaviano Augusto eraimperatore a Roma.Morì a Gerusalemme tra il 28 e il33 d.C., quando: – Tiberio (14-37 d.C.) era

imperatore romano;– Ponzio Pilato (26-36 d.C.)

era procuratore romanodella Giudea;

– Erode Antipa (4 a.C.-40d.C.) era re di Giudea;

– Caifa (18-36 d.C.) eraSommo Sacerdote.

attività

1 Sottolinea in verde ipersonaggi di fantasia e inrosso quelli storici:

Pollicino, Hammurabi

Robin Hood, Ramses

Giulio Cesare

2 Rispondi.Che cosa permette di direche un personaggio è stori-co?

U.A.1: La figura storica di Gesù

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Essi, perciò, incominciarono a parlare alla gente, raccon-tando ciò che Gesù aveva detto e fatto, ripetendo quantoavevano imparato da lui. Erano, però, ricordi troppo pre-ziosi da non dimenticare nel corso del tempo. Si comin-ciò, allora, a mettere per iscritto qualche breve resocon-to. Comparvero così alcune raccolte sulla passione-mortedi Gesù, sui miracoli e sulle parabole. Infine, due aposto-li, Matteo e Giovanni, e due discepoli, Luca e Marco,scrissero ciò di cui furono testimoni e ciò che avevanocapito vivendo alla scuola del Maestro: nacquero così iVangeli.

I VangeliDopo che Gesù salì al Cielo, gli apostoli ricevette-ro lo Spirito Santo e si sentirono pieni di fedee di coraggio. Erano sempre più sicuri di sée sempre più convinti che Gesù fosse ilMessia promesso da Dio per la salvezzadell’umanità.

attività

1 Hai l’abitudine di anno-tare sul diario personale ituoi pensieri e le tue rifles-sioni?

2 Se ti chiedessero di sin-tetizzare la tua vita inpoche righe, quali episodiriporteresti?

U.A.1: La figura storica di Gesù

Classe 4

GESÙ D ICEVA…

CH I TRASMETTERÀ IL MESSAGGIODE L MAESTRO QUAN DO NO I NON

C I SAREMO P IÙ?

È NECESSARIO SCR IVERETUTTI GL I INSEGNAMENTI

E LA V ITA D I GESÙ !

UN GIORNO GESÙ… … E GESÙ GUARÌ IL C IECO .

IN VER ITÀ V I D ICO…

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8U.A.1: La figura storica di Gesù

Matteo. Era un esattore delle tasse che divenne discepolodi Gesù. Il suo simbolo è un uomo alato, perché il Vangeloda lui scritto evidenzia la dimensione umana di Gesù. Nel suo Vangelo, composto in Siria intorno all’80 d.C. per icristiani provenienti dal giudaismo, ci presenta Gesù come ilnuovo Mosè, che dà alla sua Chiesa la nuova Legge. Matteoe Luca sono gli unici due evangelisti a parlare della nascitadi Gesù al tempo del re Erode.

Giovanni. Era il discepolo più amato da Gesù e prese consé Maria dopo la morte e risurrezione di Gesù. Il suoVangelo fu messo per iscritto, dal 90 al 100 d.C., probabil-mente dai discepoli della comunità di Efeso, in Asia. In essoGiovanni ci presenta Gesù, vero uomo e vero Dio, come laparola eterna di Dio. Il suo simbolo è l’aquila, perché egli cerca di meditare conacutezza sul mistero di Dio che si fa uomo.

Marco. Era un ragazzino quando Gesù annunciava ilVangelo. Fu un discepolo di Pietro. Intorno al 70 d.C. miseper iscritto la predicazione di Pietro. Nel suo Vangelo, scrit-to per i cristiani non ebrei, vuole testimoniare che Gesù è ilFiglio di Dio. Il suo simbolo è il leone alato, perché il suo Vangelo comin-cia con l’immagine della predicazione di Giovanni nel deser-to, dove vivevano gli animali feroci.

Luca. Era un medico greco, discepolo di Paolo. Nel suoVangelo, scritto negli anni intorno all’80 d.C., evidenzia labontà di Gesù misericordioso verso i poveri, i piccoli e ipeccatori pentiti. Ha anche redatto gli Atti degli Apostoli chenarrano la vita delle prime comunità cristiane.Come simbolo ha il toro, animale sacrificale, perché all’iniziodel suo Vangelo presenta il sacerdote Zaccaria nell’atto dioffrire un sacrificio a Dio.

Classe 4 GLI EVANGELISTIGLI EVANGELISTI

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U.A.1: La figura storica di Gesù9

Classe 4

Il Vangelo di Giovanni, invece, è una riflessione piùprofonda e a volte più difficile di quella degli altri evan-gelisti e, comunque, diversa.

Altri libri del Nuovo TestamentoOltre ai Vangeli, il Nuovo Testamento comprende:

gli Atti degli Apostoli, scritti da Luca e di cui ti abbia-mo già parlato;

le Lettere apostoliche scritte dagli apostoli Pietro,Paolo, Giacomo e Giovanni alle varie comunità cristianesparse per il mondo;

l’Apocalisse, scritta da Giovanni. È una riflessione sullastoria dell’umanità, che si concluderà con il trionfo delCristo.

Il Cristo dell’Apocalisse dipintonella cattedrale di Anagni.

attività

Sottolinea nei tre braniriportati, le parole comuni.

I Vangeli sinotticiI Vangeli di Matteo, Marco e Luca raccontano la vita, gliinsegnamenti e i miracoli di Gesù in modi molto simili traloro al punto che, mettendo a confronto i versetti che trat-tano gli stessi argomenti, si notano diverse somiglianze.Per questo sono chiamati sinottici (il termine derivadal greco syn = insieme e opsis = vista) cioè pos-sono essere letti con un solo colpo d’occhio sucolonne parallele.Ecco un esempio di sinossi:

Poi lo Spiritodi Dio feceandare Gesùnel desertoper esseretentato daldiavolo. Perquarantagiorni equaranta nottiGesù rimase là.Matteo 4, 1-2

Subito dopo loSpirito di Diospinse Gesùnel deserto.Là, egli rimaseper quarantagiorni mentreSatana loassaliva conle suetentazioni.Marco 1, 12-13

Gesù, pieno diSpirito Santo,andò neldeserto erimase làquarantagiorni, mentreSatana loassaliva conle suetentazioni.

Luca 4, 1-2

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10Unità di Apprendimento 2: Gesù vicino ad ogni uomo

Classe 4

Gesù, durante la sua vita terrena, ebbe una particola-re attenzione verso le persone che nulla contavanonella società di allora e venivano emarginate a causadella loro povertà o delle loro malattie.Egli, infatti, mentre annunciava alle folle il suo messag-gio di amore e di speranza, incontrò sordomuti, ciechi,paralitici, lebbrosi dando a tutti conforto e guarigione.Non solo i suoi discepoli, ma tante altre persone, siadella Palestina sia di paesi confinanti, furono testi-moni dei suoi miracoli: azioni straordi-narie non spiegabili scientificamen-te che mostrano l’amore diDio per gli uomini e lapotenza salvifica di suoFiglio Gesù.

I MIRACOLI: SEGNI D’AMOREI MIRACOLI: SEGNI D’AMORE

attività

Scrivi nei quadratini V se ritieni le seguen-ti affermazioni vere e F se pensi siano false.

Gesù operò miracoli:per darsi importanza;per amore di chi soffre;per premiare chi ha fede in lui;per dimostrare che è l’atteso Messia;per sbalordire la gente.

approfondimento

LLa lebbra è una malattia della pelle che si manife-sta con piaghe purulente. È molto contagiosa. Perquesto motivo, al tempo di Gesù, i lebbrosi dove-vano stare lontani dalle altre persone e segnalarela loro presenza con un campanello, affinché nes-suno li avvicinasse. Oggi la lebbra può essere cu-rata e guarita e potrebbe essere completamentedebellata con un piccolo sforzo economico dellenazioni ricche del mondo.

Guarigione di un lebbrosoMentre Gesù si trovava in un villaggio, un uomocoperto di lebbra gli andò incontro e, gettatosi aisuoi piedi, lo supplicò: «Signore, se tu vuoi, puoiguarirmi». Gesù stese la mano e lo toccò dicendo:«Sì, lo voglio! Sii guarito!». E subito la lebbra sparì.Poi Gesù gli ordinò:«Vai da uno dei sacerdoti e fatti vedere da lui. Daianche un’offerta, come è stabilito dalla Legge,affinché si sappia che sei guarito».

dal Vangelo di Luca 5, 12-14

GUARISCE GL IAMMALATI !R ISUSC ITA

ANCHE I MORTI !

FA CAMMINAREGL I STORP I !

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U.A. 2: Gesù vicino ad ogni uomo11

Classe 4

Venne, allora, i l capo della sinagoga di nome Giàiro. Sigettò ai piedi di Gesù e gli disse: «Mia figlia sta moren-do. Ha solo dodici anni. Vieni a porre la tua mano su dilei, affinché continui a vivere!».In quel momento giunse la notizia che la bambina eramorta. Gesù allora rassicurò quel padre senza più spe-ranza: «Non è morta. Dorme!».Arrivato poi alla casa di Giàiro, vide gente che pian-geva e gridava. Gesù fece uscire tutti, si avvicinò coni genitori alla bambina, le prese una mano e disse:«Fanciulla, alzati!». Quella si alzò e chiese qualcosada mangiare.

dal Vangelo di Marco 5, 22-43

approfondimento

IIn Palestina, al tempo di Gesù, gliammalati e i disabili fisici eranoconsiderati castigati da Dio per ipeccati commessi.Per questo motivo venivano di-sprezzati ed emarginati, nessu-no offriva loro un lavoro, quindipotevano solo mendicare.

Il cieco dalla nascitaGesù passò accanto a un uomo che era cieco fin dallanascita. I discepoli chiesero:«Maestro, se quest’uomo è nato cieco, di chi è la colpa?Sua o dei suoi genitori?».Gesù rispose: «Non hanno colpa né lui né i suoi genitori, maè così perché in lui si possano manifestare le opere di Dio».Poi Gesù sputò in terra, fece un po’ di fango e lo mise sugliocchi del cieco, dicendo:«Va’ a lavarti alla piscina di Siloe». Quello andò, si lavò etornò indietro che ci vedeva.Allora i vicini di casa ed altre persone, che prima lo vede-vano mendicare lungo la via, gli chiesero: «Come mai non seipiù cieco?».Rispose: «Quell’uomo chiamato Gesù ha aperto i miei occhialla luce».

dal Vangelo di Giovanni 9, 1-11

La figlia di Giàiro

attività

Inserisci le parole, elenca-te in fondo, negli appositispazi.Il _ _ _ _ _ _ _ _ e il_ _ _ _ _ dalla nascita hannoin comune la _ _ _ _ _ _ _in _ _ _ _.I _ _ _ _ _ _ _ _ non gua-riscono solo il _ _ _ _ _ma anche lo _ _ _ _ _ _ _.

cieco • spirito • fiducia• corpo • Gesù • lebbroso

• miracoli

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Il servo del centurioneGesù era a Cafarnao, città della Galilea, quan-do un centurione si avvicinò a lui e, con rispet-to, quasi con timore, gli disse:«Signore, il mio servo fedele, a cui sono moltoaffezionato, giace in casa gravemente amma-lato e sta per morire».Gesù gli rispose:«Verrò a casa tua e lo curerò».Ma il centurione aggiunse:«Signore, non sono degno che tu entri sotto ilmio tetto. Di’ solo una parola e il mio servo saràguarito».All’udire ciò, Gesù disse alla gente che lo seguiva: «Mai ho trovato una fede così grande».Poi, rivolto al centurione, aggiunse: «Va’ e sia fatto come tu vuoi».In quell’istante il servo fu guarito.

dal Vangelo di Matteo 8, 5-13

12U.A. 2: Gesù vicino ad ogni uomo

Classe 4

attività

1 Rispondi a voce.Qual era l’atteggiamento degli abitanti della Palestina nei confronti dei Romani?La «BUONA NOTIZIA» di Gesù è annunciata per alcuni o per tutti, compresi gli stranieri?Che cosa insegna il gesto di Gesù ai cristiani di oggi?2 Metti in relazione con linee colorate.

Coloro che chiedono aiuto a Gesù

La fiducia in Gesù

Il miracolo suscita

in alcuni la fede, in altri soltanto stupore.

hanno fiducia in lui.

permette di ottenere la guarigione.

approfondimento

La Palestina era una provincia dell’Impero romano,per questa ragione c’era una presenza di soldati ro-mani, non ben visti.Il centurione era un ufficiale romano, capo di circacento soldati. Egli, con la sua autorità, avrebbe po-tuto pretendere non solo l’ascolto, ma anche l’ob-bedienza di Gesù. Invece, come hai letto nel brano,manifesta rispetto e assume un atteggiamento gar-bato: sembra riconoscere in Gesù un’autorevolez-za mai conosciuta prima.

Per i paesi e le città andava,predicando la «buona novella».A chi sul capo egli poneva la mano,a chi dicea la sua Parola vera,cieco, ossesso, lebbroso, ecco era sanoed il dolore al suo passar non era.Moveva all’alba e si fermava a sera.A sera stanco il Figlio di Dio vivo,come lavoratore, era, ma pago;e si sedeva al tronco di un olivoguardando il cielo.

da Giovanni Pascoli, Poesie, Sansoni

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La moltiplicazione dei pani e dei pesciIl sole era tramontato e gli apostoli dissero a Gesù:«Maestro, congeda la folla, affinché vada nel paese vici-no a procurarsi del cibo».Gesù rispose: «Non c’è bisogno. Date voi da mangiare allagente». Ma essi: «Non abbiamo nulla! C’è solo un ragaz-zo che ha cinque pani e due pesci, ma soltanto gliuomini da sfamare sono quasi cinquemila».Gesù allora ordinò che tutti sedessero sull’erba.Si fece portare i pani e i pesci e, alzati gli occhial cielo, li benedisse, poi li fece distribuire allafolla. Tutti mangiarono a sazietà e con gli avan-zi si riempirono dodici ceste.

dal Vangelo di Luca 9, 12-16

U.A. 2: Gesù vicino ad ogni uomo13

Classe 4

SITUAZIONEINIZIALE

NARRAZIONE

MESSAGGIO

Circa 5000 uomini avverto-no il bisogno di mangiare

Gesù, con cinque panid’orzo e due pesci, sfamala folla

GESÙ È IL MESSIA ATTESOE RICONOSCIUTO ATTRAVERSO

IL MIRACOLO.

Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci ci facomprendere tre tipi di messaggi:

La compassione di Gesù per gli uomini;di fronte alla fame degli altri, il pane basterà per tutti

se sapremo condividerlo con amore;oltre alla fame fisica, ci sono nell’uomo tanti altri bisogni: la «fame» di amore, di ami-

cizia, di giustizia, di pace…Per rispondere a questa fame, Gesù si offre come «pane vivo da condividere con tutti».

Tutti i brani evangelici che abbiamo letto fino ad ora hanno una particolare struttura, cheapplichiamo a titolo di esempio al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci:

attività

Prova ad analizzare qual-che altro miracolo secon-do lo schema proposto.

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14U.A. 2: Gesù vicino ad ogni uomo

Classe 4 IL REGNO DI DIO È COME…IL REGNO DI DIO È COME…

Il Regno di Dio, detto anche Regnodei Cieli, è la presenza viva, operante,amorosa di Dio nel mondo ed è fonda-to sulla pace, la giustizia, la fratel-lanza. Sta ad ogni uomo e donna farlofiorire nei propri cuori, anche se costasacrifici e rinunce.

Molti però si domandavano: «Che cos’è questo Regnodi cui parla?». Allora Gesù, per far capire a tutti cos’e-ra realmente il Regno di Dio, raccontò brevi e sempliciparabole ricche di immagini e diparagoni.

Il Regno dei Cieli è simile a un tesoro nasco-sto in un campo. Un uomo lo trova, lo nascon-de di nuovo, poi vende tutti i suoi averi ecompera quel campo.dal Vangelo di Matteo 13, 44

Il Regno di Dio èsimile a un mercante

di perle. Ne vede una di grande valore, allo-ra vende tutto quel che ha e la compra.

dal Vangelo di Matteo 13, 45-46

Il Regno dei Cieli è simile a un granello disenape seminato nel campo. Pur essendopiccolissimo, una volta cresciuto, diventa unalbero e tra i suoi rami gli uccelli fanno i nidi.

dal Vangelo diMatteo 13, 31-32

Il Regno di Dio è già pre-sente sulla Terra, ma èancora in forma incomple-ta.

Il Regno dei Cieli è il donopiù grande: vale più diogni altra cosa terrena.

L’insegnamento

Il Regno di Dio è simile a un po’di lievito che una donna mesco-la nella farina, poi tutta lapasta lievita e cresce.

dal Vangelo di Matteo 13, 33

Gesù annunciava alle genti la buona noti-zia del RReeggnnoo ddii DDiioo.

dal Vangelo di Matteo 4, 23

attività

1 Leggi le parabole, poicollega con delle frecceogni parabola al suo giustosignificato.

2 Con l’aiuto dei tuoicompagni, incolla su uncartellone fotografie dipersone del passato e delpresente impegnate acostruire il Regno di Dio.

Page 15: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

L’insegnamento

Al suo ritorno, il servo riferì al padrone l’accaduto.Il padrone, irritato, disse al servo:

Gli invitati anozze rifiutano

l’invito.

Il fatto

Il Vangelo di Matteo (22, 11-14) ci racconta che il Regno di Dioè simile a un re che organizzò un banchetto di nozze e mandòmolti inviti. Quando tutto fu pronto, mandò il suo servo a direagli invitati: «Venite, è ora!». Ma tutti, chi per un motivo chiper un altro, cominciarono a scusarsi.

U.A. 2: Gesù vicino ad ogni uomo15

Classe 4

La parola di Cristo è rivolta a tutti, senza distinzioni. Il banchettorappresenta il Regno di Dio e colui che offre la cena è il Signore. IlSignore invita ogni uomo a costruire un Regno di pace e di giustizia:l’uomo è libero di accettare o rifiutare. A volte le ricchezze e gli impe-gni quotidiani allontanano la nostra attenzione dal messaggio di Gesù.

HO COMPRATO UNCAMPO E DEVO AN DARE

A VE DERLO. SCUSA.HO PRESOMOGLIE .

HO COMPRATOC INQUE PA IA D I BUO IE VADO A PROVARL I

CON L’ARATRO.

VEN ITE , È ORA!

ESC I E CON DUC I QU I SUB ITO POVERI ,STORP I E C IECH I . NESSUNO D I COLORO

CHE ERA STATO INV ITATO ASSAGGERÀLA CENA.

Page 16: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Gesù, che aveva camminato instancabilmente pertutte le strade della Galilea, curando i malati, i ciechi,i lebbrosi, e annunciando il Regno di Dio, vennemesso in croce. Perché?L’accusa rivolta a Gesù era quella di essere unbestemmiatore. Egli, infatti, aveva affermato di esse-re il Figlio di Dio e, per i capi del tribunale ebraico, ilSinedrio, ciò significava andare contro la fede ebrai-ca. Per gli Ebrei, infatti, Dio è uno e unico e non puòavere figli.Essendo la Palestina dominata dai Romani, la con-danna a morte poteva essere inflitta solo dall’auto-rità romana e, per questo, il Sinedrio mandò Gesùdal governatore romano perché lo condannasse. La condanna alla morte di croce era riservata aimalfattori, o ai ribelli politici.

16U.A. 2: Gesù vicino ad ogni uomo

Classe 4 GESÙ IN CROCEGESÙ IN CROCE

I due malfattori intanto erano stati crocifissi con Gesù.Uno di loro, insultandolo, diceva:«Non sei tu il Messia? Salva te stesso e noi!».L’altro invece si mise a rimproverare il suo compagno e

disse:«Tu che stai subendo la stessa condanna non hai

proprio nessun timore di Dio? Per noi due ègiusto scontare questo castigo per ciò

che abbiamo fatto, lui invece non hafatto nulla di male».

Poi aggiunse:«Gesù, ricordati di me quandosarai nel tuo regno».Gesù gli rispose:«Ti assicuro che oggi sarai con

me in paradiso».dal Vangelo di Luca 23, 39-43

Tintoretto, Cristo davanti a Pilato.

approfondimento

IIl Sinedrio, il più alto tribunale politico e religioso degli ebrei, al tempo di Gesù era composto da 71 uomini,esperti della legge giudaica. Questo tribunale comprendeva il Sommo Sacerdote, membri dei gruppi religiosidei farisei e dei sadducei, e membri appartenenti a famiglie ricche e influenti.

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Per i cristiani la morte in croce di Gesù non è il momento fina-le della vicenda del Messia, che si è proclamato figlio di Dio.Infatti, dopo tre giorni dalla morte, Dio Padre risuscita il Figlio.La fede cristiana crede che Gesù è veramente risorto ed è pre-sente in mezzo ai suoi discepoli, cioè nella Chiesa.

Gesù risorto apre definitivamente agliuomini le «porte» del suo Regno.Con la risurrezione di Gesù inizia il tempodella Chiesa.I cristiani credono che un giorno Gesùritornerà e, come lui, tutti gli uomini risor-geranno alla vita senza fine con Dio.Le assemblee domenicali esprimono que-sta speranza con il canto che segue:

U.A. 2: Gesù vicino ad ogni uomo17

Classe 4CIELI E TERRA NUOVACIELI E TERRA NUOVA

Lettura dell’immagine

1 Osserva con attenzione l’opera d’artequi riprodotta. Rispondi con l’aiuto del-l’insegnante.• Che cosa tiene in mano Gesù?• Chi sono le persone raffigurate nel

dipinto?• Quali sentimenti ti suscita quest’opera

d’arte?

Cieli e terra nuova il Signor darà,in cui la giustizia sempre abiteràTu sei il Figlio di Dio e dai la libertà;il tuo giudizio finale sarà la carità.Il suo è regno di vita, di amore e di verità;di pace e di giustizia, di gloria e di santità.Cieli e terra nuova il Signor darà,in cui la giustizia sempre abiterà.

Andrea Mantegna,Risurrezione.

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DOSSIER

CRISTO

18

CRISTO NELLA LETTERATURA

Gesù, con la sua vita e le sue opere, fa anche parte della nostra cultura. Infatti sono moltii riferimenti sul Messia inviato da Dio che si trovano nella letteratura e nella musica, nelcinema e nella pittura. Ecco alcuni esempi.

LA FIGURA DI CRISTOLA FIGURA DI CRISTO

VIGORE E FASCINO DI GESÙ

Di Gesù non si parla normalmente tra le persone.Ci si laurea in storia senza aver neppure sfiorato ilproblema dell’esistenza dell’oscuro falegnameebreo che ha spezzato la storia in due: prima diCristo, dopo Cristo.Ci si laurea in lettere antiche sapendo tutto delmito greco-romano, studiato sui testi originali. Senzaaver però mai accostato le parole greche del NuovoTestamento.È singolare: la misura del tempo finisce con Gesù e dalui riparte. Eppure egli sembra nascosto.O lo si trascura o lo si dà per già noto.Sembra dunque che nessuno si occupi del problema di Gesù. Ma non è vero.Nel solo secolo XIX, a lui sono stati dedicati circa 62 mila volumi. Alla Biblioteca Nazionaledi Parigi, specchio della cultura occidentale, la sua «voce» è seconda per numero di sche-de. La prima, significativamente, è «Dieu».

Vittorio Messori, Ipotesi su Gesù, SEI, Torino

IL SUO NOME È GESÙ

Gesù, Figlio di Dio e Dio,ti vedo nel filo d’erba,nelle gemme dei fiori,negli occhi dei bambini,nel sorriso dell’amicizia.

Mio Gesù, l’uomo cercadi allontanarti dal mondoper prendere il tuo posto:terribile follìa,morte di ogni speranza…Quando ti sento vicinoil tuo cielo è con me.

Paul Contras, Poesie, Nuova Età

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CRISTO

DOSSIER

19

SIGNORE…Noi non abbiamo campi e palazzi da vendere per mette-re il ricavato in comune.Ma noi abbiamo il tempo e la fantasia. Abbiamo l’allegriadi Remigio e la serietà di Giovanni. Patrizia sa disegnare,Simona sa cantare e Robi strimpella la chitarra.Elisa e Giorgetto hanno sempre nuove idee.È poco, Signore? Sì, non è tanto, però lo mettiamo incomune.Signore, noi non stiamo a Gerusalemme né a Nazaret, nonstiamo laggiù.Siamo qui. Qui dobbiamo inventare una unione fraternache faccia esclamare come vuole Gesù: «Guardate come sivogliono bene!».

I ragazzi dell’oratorio Don Bosco, Bologna

CRISTO NON HA MANI…Cristo non ha maniha soltanto le nostre maniper compiere le sue opere oggi.

Cristo non ha piediha soltanto i nostri piediper guidare gli uominisui suoi sentieri.

Cristo non ha labbraha soltanto le nostre labbraper raccontare di sé alle genti.

Cristo non ha mezziha soltanto il nostro aiutoper condurre a sé ogni persona.E allora il mondo potrà sorridere.

Anonimo del XV secolo (adatt.)

VIENI SIGNORE GESÙ

Vieni, vieni, vieni, Signorevieni da qualunque parte del cieloo dagli abissi della Terrao dalle profondità di noi stessi(ciò non importa) ma vieni!Allora tutto si riaccenderàalla tua lucenon ci sarà più luttoné grido di dolore.Allora canteremoallora ameremoallora allora…

David Maria Turoldo

attività

1 Inventa una poesia inrima sulla figura di Cristo.

2 Riproduci sul quadernoun’opera d’arte, con la tec-nica che più ti piace.

Page 20: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

CRISTO NEL CINEMA

Molti registi hanno realizzato film che racconta-no la vita di Gesù, ed anche episodi narrati nellaSacra Scrittura.Ma non sempre le vicende di Gesù vengono rac-contate esattamente come nel Vangelo; a volte icostumi, le ambientazioni e i dialoghi non corri-spondono all’epoca alla quale si riferiscono, per-ché il regista ha voluto «ambientare» la vita diGesù ai giorni nostri. Ciò che è importante ècogliere il messaggio del film e confrontarlo conquello che emerge dai Vangeli.

CRISTO NELLA PITTURA

Dio ha fatto conoscere il suo volto attraversoGesù che è stato un uomo in carne e ossa e altempo stesso Dio.Nel Vangelo non c’è una descrizione dell’aspet-to di Gesù, inoltre in Palestina, a quell’epoca,non si usava rappresentare la figura umana.Certamente si può dire che è improbabile cheGesù abbia avuto gli occhi azzurri e sia statobiondo, come a volte viene raffigurato, visto cheè vissuto in un territorio dove la gente ha la car-nagione olivastra, occhi e capelli scuri.A partire dal IV secolo, si assiste a una ricca pro-duzione artistica di volti di Cristo che alimentòlo spirito religioso del popolo.

DOSSIER

CRISTO

20

CRISTO NELLA MUSICA

Spesso i cristiani esprimono i loro sentimenti per Cristo attraverso il canto perché a volte leparole non bastano. Attraverso le melodie si trasmette la gioia o la tristezza che giunge drit-ta al cuore. Un tempo non tutte le persone sapevano leggere e, quindi, non conoscevano laBibbia, ma con il canto sacro potevano apprendere momenti importanti dell’opera di Cristo.

Franco Zeffirelli, Gesù di Nazaret, 1977.

Page 21: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Unità di Apprendimento 3: La Chiesa nel corso della storia21

Classe 4

Gerusalemme: festa di Pentecoste. Nel cenacolo sono riuniti a pregare gli Apostoli conMaria, la madre di Gesù, e altri discepoli: hanno paura che i capi del popolo ebraico li ucci-dano come hanno fatto con il loro Maestro.

All’improvviso un rombo, come di forte vento, e lingue di fuocoche si posano su ciascuno di loro.

Discende su loro lo Spirito Santo che li riempie di sapienzae forza per annunciare la Parola di Dio.Intanto, a causa del rombo e del forte vento, intorno alla casadove stanno gli Apostoli, si è radunata una gran folla. Assisteperciò all’evento gente venuta da nazioni lontane per la festa di

Pentecoste. Gli Apostoli escono dalla casa e Pietro dice:

Ognuno sente Pietro e gli altri Apostoliparlare nella propria lingua e alle loroparole molte persone si convertono, sifanno battezzare e si uniscono ai credentiin Gesù.Gli Apostoli, con coraggio e colmi di fede,iniziano a far conoscere il Vangelo a tutti.Ha così inizio la missione della Chiesa, daGerusalemme fino agli estremi confinidella terra.

UNO SPIRITO NUOVOPER UN MONDO NUOVOUNO SPIRITO NUOVO

PER UN MONDO NUOVO

Una comunità universaleNella comunità Chiesa entrarono a far parte nonsolo ebrei, ma chiunque si impegnava a vivere ilVangelo e a ricevere il Battesimo.Fu proprio Pietro, capo degli Apostoli, che iniziò adannunciare la Parola di Gesù a tutte le genti.Egli, invitato nella casa del centurione romanoCornelio, affermò:

Dio ha fatto risorgere Gesù, e noi ne siamo testimoni. Egli ciha donato lo Spirito, come avete veduto e udito…Cambiate vita e ognuno si faccia battezzare nel nome diGesù Cristo risorto. Riceverete il perdono dei peccati e i ldono dello Spirito Santo.

da Atti, cap. 2

Dio ama ogni persona che credein lui e vive secondo la suavolontà, senza guardare alpopolo al quale appartiene. Egliè il Signore di tutti gli uomini.

da Atti, cap. 10, 35

Beato Angelico,Pietro annuncia il Vangelo alle genti.

Simbolo dello Spirito Santo,Basilica di San Pietro, Roma

Page 22: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Classe 4

«All’inizio i cristiani erano come un piccolo gregge inmezzo ai popoli della terra. Oggi sono moltissimi. LoSpirito di Dio li chiama da tutte le nazioni e suscita inloro l’amore verso Gesù e il prossimo»

da Venite con me

La «buona notizia» annunciata dagli apostoli e dai disce-poli di Gesù stupiva e sconvolgeva le persone che non laconoscevano.La novità del messaggio di Gesù invitava a gesti concreticome: la condivisione, il perdono, la fratellanza, l’acco-glienza… Non era facile accettare il nuovo stile di vita.Paolo di Tarso cercò di offrire indicazioni alle giovani comu-nità con delle lettere e diversi viaggi. Così scrisse ai GG ÀÀ LL AA TT II :

LA NOVITÀ DEL CRISTIANESIMODELLE ORIGINI

LA NOVITÀ DEL CRISTIANESIMODELLE ORIGINI

I messaggi di Paolo venivano accolti dalle comunità cri-stiane, ma difficilmente erano seguiti da coloro che noncredevano in Cristo.Mettere in pratica, nell’Impero Romano, una simile affer-mazione avrebbe stravolto l’ordine politico ed economicodi tutto lo Stato.Non più schiavi né popoli sottomessi… Chi allora avreb-be eseguito i servizi e i lavori senza remunerazione?I primi cristiani, per rispondere all’invito di Gesù: «Ama ilprossimo tuo come te stesso», seppero trovare i mezzinecessari per soccorrere i poveri, gli ammalati, gli anzianisoli e bisognosi…

le parole

GGÀÀ LL AA TT II : gli abitanti della Gala-zia, regione della Turchia cen-trale.

attività

Secondo te in che cosa sidifferenziava la vita deiprimi cristiani da quelladegli uomini d’oggi?

… tenevano in comune ogni cosa; chi aveva dei beni livendeva e ne faceva parte ai fratelli bisognosi.

da Atti 2, 44

S IAMO MOLTO POVERI .I NOSTRI FRATE LL I IN GESÙ

C I A IUTERANNO.ECCO QUA UN CARRETTO

CON PANE, CARNE E FRUTTADA DONARE

HO VEN DUTO UN MIOTERRENO. CON IL R ICAVATOCOSTRUIRÒ UNA CASETTA

PER I SENZATETTO.

Non c’è più giudeo né greco, né schiavo né libero, poichétutti voi siete uno in Cristo Gesù

da Galati 3, 28

22U.A. 3: La Chiesa nel corso della storia

Page 23: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 3: La Chiesa nel corso della storia23

Classe 4

Diffondere il messaggio evangelico all’interno dell’Im-pero Romano divenne sempre più difficile.I cristiani erano accusati di essere cittadini ribelli e slealiverso l’Impero, infatti:

non riconoscevano la divinità dell’imperatore;predicavano l’uguaglianza di tutti gli uomini;

L’ostilità si trasformò ben presto in odio. Contro i cristia-ni vennero messe in atto vere e proprie persecuzioni.Molti furono però fedeli all’insegnamento di Gesù fino alMM AA RR TT II RR II OO .Tra il 64 e il 68 d.C., l’imperatore Nerone fu il primoad iniziare le persecuzioni. La più violenta e crudele fuquella di Diocleziano nel 304 d.C. contro tutti colo-ro che non consideravano l’imperatore come undio. Nonostante le violenze, i cristiani trovarononel Vangelo la forza e il sostegno per conti-nuare a diffondere il messaggio di Gesù.

PERSECUZIONI E MARTIRIPERSECUZIONI E MARTIRI

le parole

MM AA RR TT II RR II OO : parola di originegreca che significa: «testimo-nianza».Martire è colui che testimoniacon coraggio e con fermezza lapropria fede, anche a costo del-la propria vita.

attività

1 Scrivi nel quadratino V se l’affermazione è vera oF se è falsa.

I cristiani consideravano l’imperatore come un dio;I cristiani erano contrari ai combattimenti deigladiatori;L’imperatore Nerone proteggeva i cristiani;Diocleziano perseguitò con violenza le personeche credevano in Cristo;Il martire testimonia la propria fede a costodella propria vita.

2 Rispondi alle domande par-landone con l’insegnante.– Perché i cristiani erano consi-derati ribelli dai Romani?– Cosa non accettavano nell’im-pero e perché?– I cristiani sono ancora perse-guitati oggi?– Cosa pensi di coloro che sonopronti a sacrificare la propriavita per la loro fede?

Page 24: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

24U.A. 3: La Chiesa nel corso della storia

Classe 4

I cristiani, a partire dal III secolo d.C., si rifugiarono nelleCC AA TT AA CC OO MM BB EE per seppellire i morti, celebrare i loro riti esfuggire ai persecutori.Le catacombe si intrecciavano nel sottosuolo come unlabirinto: erano interrotte da piccole sale, dette «cripte»;nelle pareti venivano scavate delle nicchie, decorate consimboli cristiani, dove venivano seppelliti i morti.

La prima espressione di arte cristiana, sottoforma di pittura, si trova prevalentementenelle catacombe. Infatti, a quel tempo pochisapevano leggere, e l’uso di simboli per-metteva di esprimere, attraverso il linguag-gio delle immagini, comprensibile a tutti, ivalori insegnati da Gesù e posti alla basedell’insegnamento cristiano.

I SIMBOLI CRISTIANII SIMBOLI CRISTIANI

croce: ricorda Cristo,morto crocifisso

per salvare l’umanità.agnello: simboleggia

Gesù che si è sacrificatoinnocente per salvare

l’umanità.

buon pastore: indicaGesù che si prende cura

del suo popolo.

pesce: in greco questaparola corrisponde alleiniziali della frase: Gesù

Cristo figlio di Dio,Salvatore.

ancora: simbolodi speranza.

nave: simboleggiala Chiesa di Cristo.

alfa e omega: sono laprima e l’ultima lettera

dell’alfabeto greco:ricordano che tutto inizia

e finisce in Cristo.

monogramma: formatodalle prime due lettere

della parola Cristoin greco, X e P.

attività

Collega ogni simbolo alnome corrispondente.

le parole

CCAA TT AA CC OO MM BB EE : complesso digallerie scavate nel tufo, situategeneralmente fuori dalle città. Inorigine le catacombe servivanosolo come cimiteri.

Page 25: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 3: La Chiesa nel corso della storia

Classe 4

I cristiani, pur sottoposti per tre secoli a ferocipersecuzioni, si moltiplicarono in quasi tutte leparti del mondo allora conosciuto. Infatti moltepersone, vedendoli, pur imprigionati e torturati,morire serenamente, vollero conoscere l’inse-gnamento di Gesù che dava loro così tantaforza e coraggio. Capirono la verità della Paroladi Gesù e divennero a loro volta cristiani.Un episodio narra che il pagano imperatoreCostantino vide in sogno una croce luminosacon una scritta: «Con questo segno vince-rai». L’imperatore, molto preoccupato per unabattaglia che doveva sostenere, volle come ves-sillo del suo esercito la croce, perché nullaandasse intentato per riuscire vincitore in quella battaglia. Ottenuta lasospirata vittoria Costantino, nel 313 d.C., emanò una legge: l’EE DD II TT TT OO diMilano, che permetteva ai sudditi dell’impero di professare qualunquereligione. Finalmente i cristiani potevano riunirsi liberamente.La massiccia presenza di cristiani nel mondo romano avviò numerosicambiamenti:

ci fu una maggiore attenzione verso i poveri, i malati, i bisognosi…;

si cominciarono ad abolire la schiavitù e i giochi sanguinari del circo;

migliorarono le condizioni di vita dei lavoratori;

cessarono i sacrifici pagani;

la domenica fu riconosciuta come giorno festivo e di riposo per tutti.

I cristiani iniziarono a costruire luoghi d’incontro, le basiliche, per lapreghiera e la celebrazione dei sacramenti.Nel 380 d.C. l’imperatore Teodosio dichiarò il cristianesimoreligione di Stato, cioè l’unica religione ammessa e rico-nosciuta nell’Impero Romano.

LIBERTÀ AI CRISTIANILIBERTÀ AI CRISTIANI

le parole

EE DD II TT TT OO : ordinedato da un’auto-rità pubblica.

approfondimento

LLe basiliche presso i Romani erano edifici pubblici usati per ilmercato e per amministrare la giustizia. Solo dal IV secolo icristiani iniziarono ad usarle e a costruirle come luogo perriunire l’assemblea dei fedeli. Avevano pianta rettangolarecome il modello delle basiliche romane.

25

Piero dellaFrancesca,

La battaglia diCostantino.

Page 26: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

26U.A. 3: La Chiesa nel corso della storia

Classe 4

I Padri della Chiesa sono stati degli importanti scrittori che hanno difeso il cristianesimoda coloro che volevano mettere in discussione o non riconoscere le verità della fede rive-late da Gesù, Figlio di Dio.Furono uomini di grande cultura che dettero un grosso contributo alla crescita del popolocristiano tramite l’insegnamento e una vita esemplare.I Padri della Chiesa sono numerosi. Te ne presentiamo due.

Sant’Agostino (354-430) nacque a Tagaste, nell’attuale Algeria.Da giovane aveva un carattere ribelle, nonostante l’insegnamentoreligioso della madre Monica. Frequentò, con ottimi risultati, l’im-portante centro di studi di Cartagine. Venne poi in Italia e inse-gnò a Roma e a Milano.Non aveva fede in Dio però, pur conducendo una vita non pro-prio esemplare, il suo animo era in lotta tra il bene e il male.Un giorno, mentre si trovava seduto in giardino, udì la voce diun bambino che gli diceva: «Prendi e leggi». Afferrò a caso unlibro e cominciò a leggere: era la lettera di san Paolo ai Romani.Fu come folgorato. Si convertì e ricevette il battesimo. Divennepoi sacerdote e successivamente vescovo.Combatté le dottrine che non seguivano fedelmente le verità dellafede cristiana e scrisse numerosi libri anche oggi letti e meditati.

I PADRI DELLA CHIESAI PADRI DELLA CHIESA

Basilio il Grande (330-379) nacque a Cesarèa, nell’attualeTurchia, da una famiglia cristiana.A ventisette anni, grazie alla sua intelligenza e alla facilitànel parlare, divenne insegnante.Poi lasciò l’insegnamento per avere modo di conoscere queinumerosi cristiani che vivevano come EE RR EE MM II TT II nelle grotte deimonti o nel lontano e sconfinato deserto.Al ritorno, volle anche lui vivere pregando e rinunciando allecose del mondo. Molti seguirono il suo esempio. Poi un

amico gli fece comprendere l’importanza dello «stareinsieme» dicendo:«Gesù ha insegnato ad amarci e ad aiutarci. Se vivremoda soli, chi potremo aiutare?».Allora Basilio scrisse una«regola» per condurre una vitagiusta e santa che diede origi-ne alle prime comunità mona-stiche.

Pregare regolarmente;aiutare i poveri e i malati;

studiare la Bibbia;mangiare una sola volta al

giorno, pane, acqua e verdure;

dormire fino a mezzanotte e

poi alzarsi e pregare.

(dalla Regola di Basilio)

Sandro Botticelli,Sant’Agostino nello studio.

Miniatura da manoscritto greco,Eremiti.

le parole

EE RR EE MM II TT AA : persona che si ri-tira in un luogo solitario apregare, a meditare e a fa-re penitenza.

Page 27: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 3: La Chiesa nel corso della storia27

Classe 4IL MONACHESIMOIL MONACHESIMO

Con gli Editti di Costantino e di Teodosio, il cristia-nesimo ricevette numerosi privilegi. Lo spirito delle prime comunità cristiane andava a poco apoco perdendosi: uomini potenti si convertivano al cri-stianesimo più per imitare le scelte dell’imperatore che perconvinzioni personali, mentre alcuni membri della Chiesacedevano alla tentazione del potere e della ricchezza,allontanandosi dal messaggio di Gesù.Molti credenti, allora, decisero di vivere in solitudine e inpreghiera, per ristabilire un rapporto autentico con Dio,secondo il messaggio di Gesù.Nacque così il fenomeno del monachesimo, che si svi-luppò inizialmente intorno all’anno 300 d.C. in Egitto.I MM OO NN AA CC II seguivano regole rigide di comportamento evivevano una vita semplice e povera: una tunica comeabito, un po’ di paglia e una coperta per dormire e pastifrugali (mai più di due al giorno). Altro elemento fonda-mentale era l’esercizio del silenzio che consentiva loro diinstaurare un rapporto profondo con Dio nella preghiera.

Nel 320 d.C. un monaco eremita di nome Pacomio, cheviveva nel deserto egiziano,fondò il primo monastero. Eral’inizio di una vita comune con ifratelli, basata sull’amore per ilprossimo.I monasteri erano anche luoghidi rifugio e ospitalità: infatti, achiunque bussasse alle sueporte, erano assicurati pasti caldie cure mediche.

le parole

MM OO NN AA CC OO : dal greco monos,che significa «solo».

attività

1 Rispondi:– Perché si diffuse il mona-

chesimo?

2 Sottolinea gli aggettivi chemeglio descrivono le carat-teristiche di un monaco:

silenzioso, litigioso, premuroso, violento, povero, arrogante,

umile, caritatevole,disonesto, altruista,

mite.

IL MONACHESIMO:UNA VITA SPESAPER LODARE DIO.

Monaco che scrive su una tavoletta,miniatura del XII secolo.

Page 28: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

28U.A. 3: La Chiesa nel corso della storia

DormitorioPortineria

Ospedale

Abbazia

Distilleriaper liquori

d’erbe

Biblioteca

A Montecassino, Benedettoscrisse la sua Regola monasti-ca, cioè un insieme di norme che presto si diffusero presso tutti i monaci occidentali.Il suo motto era Ora et labora, che significa «prega e lavora». Con questa formula sanBenedetto voleva indicare la necessità di incontrare Dio sia nella preghiera sia nel lavoro.

Foresteriaattività

Rispondi.– Sei mai stato in un mo-

nastero? – Nella tua città o regione

ce ne sono?

Benedetto da NorciaL’esponente principale del monachesimo occidentale fusicuramente san Benedetto.Nato a Norcia nel 480 d.C., dopo un periodo trascorso a

Roma per completare gli studi, rimase deluso dal MM AA LL --CC OO SS TT UU MM EE che vi regnava e decise di abbandonare lacittà per ritirarsi su di un monte deserto nei pressi diSubiaco, nel Lazio.Benedetto visse per alcuni anni in una caverna di que-sto monte, senza incontrare nessuno, dedicandosiesclusivamente alla preghiera e alla meditazione.La sua presenza, però, venne notata da alcuni pasto-ri: la notizia della sua esistenza cominciò a diffon-dersi e molti vennero per conoscerlo e per imitarlo.

Poiché molti giovani desideravano vivere come lui, Benedettoli accolse e fece edificare un grande monastero a Montecassino,nei pressi di Frosinone. Qui formò la sua prima comunità dimonaci che furono in seguito chiamati Benedettini.Benedetto morì a Montecassino nel 547 circa.

Un monastero benedettinoMMAA LL CC OO SS TT UU MM EE : comporta-mento contrario alla buonaeducazione.

le parole

Cucina Refettorio

Classe 4

Cimitero

Stalle

San Benedetto insiemead altri monaci,Sacro Speco di Subiaco.

Page 29: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

29

Classe 4approfondimentoLa vita quotidiana dei Benedettini era, infatti, scandita dalla

preghiera e dal lavoro. Ognuno doveva rendersi utile allacomunità: c’era chi coltivava i campi, chi piantava ulivi e viti,chi bonificava i terreni paludosi, chi raccoglieva le provvisteche, nei tempi di carestia, venivano distribuite ai poveri.

La giornata tipodi un monaco benedettino

I Benedettini fondarono, all’interno dei loro conventi,scuole per istruire i giovani o per insegnare loro unmestiere. Oltre alla biblioteca, infatti, i monasteri ospita-vano laboratori per fabbri, falegnami, calzolai… Nel 1964 papa Paolo VI ha proclamato Benedetto daNorcia PP AA TT RR OO NN OO d’Europa.

Ore 9: dopo la Messa celebratadall’abate e dopo la colazione,iniziano le numerose attività deimonaci.

Ore 12: momento dipreghiera e pranzoconsumato in silenzio.

Ore 5: recita del «mattu-tino» (preghiere e canti alSignore).

Ore 21: dopo la cena, recitadella «compieta», ultima pre-ghiera della giornata e poiciascun monaco si ritiravanella propria cella.

Dalle 14 alle 19: dopo unbreve riposo nelle celle (piccolecamere), si riprende il lavorofino al tramonto del sole. Poi inchiesa per la recita del «vespro».

Grazie all’impegno e alla pa-zienza dei monaci, molte operedegli antichi scrittori greci e ro-mani si salvarono dalle distru-zioni causate dalle invasionibarbariche.

AAlcuni monaci furono chiamatiamanuensi perché si dedicava-no a ricopiare «a mano» testisacri, abbellendo le lettere ini-ziali di ogni capitolo con picco-le e meravigliose decorazioni,dette miniature perché vi ab-bondava il «rosso minio».

Miniatura medievale

attività

1 Illustra sul quadernouna tua giornata tipo conalcune vignette.

2 Ricerca notizie sulle piùfamose abbazie che sorgo-no in Europa.

le parole

PP AA TT RR OO NN OO : santo protettore.

U.A. 3: La Chiesa nel corso della storia

Page 30: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Unità di Apprendimento 4: I fratelli cristiani separati

Classe 4

Più volte Gesù raccomandò ai suoi discepoli divivere in concordia e unità. Anche san Paolo, difronte a litigi sorti fra gruppi di cristiani dellaGrecia, li esortò «a essere sempre in perfetta unio-ne di fede e di pensiero».Purtroppo la sua parola non fu ascoltata da tutti.

I fratelli cristiani ortodossiVerso la fine del 400 d.C., l’Impero Romano fu diviso in due parti: l’Impero d’Oriente concapitale Costantinopoli (oggi Istanbul) e Impero d’Occidente con capitale Milano e poiRavenna. Con il passare degli anni, fra i cristiani d’Oriente e quelli d’Occidente, sorsero dellecontroversie: non riuscirono a capire che si può essere veri credenti pur seguendo tradizionie culture diverse, ma rimanendo uniti nella comune fede in Gesù e nella sua Parola. Nel 1054si ebbe una definitiva rottura (scisma) e la Chiesa cristiana si divise in due grandi comu-nità: cattolica e ortodossa. Sebbene la fede sia la stessa, vi sono però alcune diversità.

«CHE SIANO UNA COSA SOLA…»«CHE SIANO UNA COSA SOLA…»

IN COMUNE

La fede si fonda su Cristo risorto, veroDio e vero uomo.

I sacramenti sono gli stessi.La venerazione a Maria è la stessa.

IN CONTRASTO

La Chiesa ortodossa non riconosce ilprimato del Papa di Roma.

Non riconosce l’Immacolata concezionedi Maria, ma ha per lei grande venerazione.

Il popolo ortodosso è suddiviso in varie Chiese nazionalitra loro indipendenti, ognuna guidata da un patriarca. Nutreuna particolare venerazione per la Madonna e ama raffigu-rarla su tavole di legno chiamate icone. Oggi le comunitàortodosse sono diffuse soprattutto nell’Europa dell’Est, inMedio Oriente e in alcune zone dell’Africa.

Le icone: immagini della fedeUn tempo Dio non poteva in alcun modo essere rappresenta-to. Ma ora che si è fatto vedere nella carne e ha vissuto tragli uomini, ppoossssoo fare una immagine di ciò che ho visto.

San Giovanni Damasceno

Con la venuta di Gesù, «Dio si è fatto uomo per la nostrasalvezza», ed è possibile rappresentare e contemplare il voltoumano di Dio. Questo è il principio dell’icona e delle imma-gini sacre.

30Angelos, Cristo in trono.

Ravenna Costantinopoli

IMPERO ROMANOD’ORIENTE

IMPEROROMANO

D’OCCIDENTE

Page 31: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 4: I fratelli cristiani separati31

La Chiesa, verso la fine del VII secolo, haaffermato che l’icona è un’espressione dellafede e dell’identità cristiana. Così è natol’uso, molto vivo in Oriente, di rappresenta-re le immagini sacre.

Il linguaggio dell’iconaI temi raffigurati nelle icone sono soprattut-to: Gesù, Maria, gli evangelisti, i santi…I materiali usati hanno un loro precisosignificato:

il legno della tavola dell’icona, sullaquale è eseguito il dipinto, ricorda il legnodella croce, simbolo del sacrificio di Gesùper tutti noi;

i colori adoperati nell’eseguire il dipintovogliono richiamare, nel loro insieme, la sto-ria della salvezza.

attività

Osserva l’immagine dell’i-cona qui riportata e provaa spiegare il significato deicolori utilizzati

Le stelle, ad esempio attorno alcapo di Maria, indicano la santità.

Il rosso: la passione,l’amore e la regalità

divina.

L’oro, principale fonte di luce, richiamalo splendore e la gloria del Regno diDio. Sempre dorate sono le aureole

segno della santità.

Il nero:l’assenzadella vita.

L’azzurro, sottolinea ladivinità del soggetto.

Il verde: la naturae la giovinezza.

La luce, nel paesaggio e neipersonaggi, sembra provenire

dall’interno e non dal sole.

Il bianco: purezza,semplicità e Paradiso.

Classe 4

Theophanes Bathasda Creta,

Trasfigurazione.

Page 32: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

32U.A. 4: I fratelli cristiani separati

Classe 4

attività

LA RIFORMA PROTESTANTELA RIFORMA PROTESTANTE

Nella prima metà del 1500 si verificò nella Chiesa unaprofonda spaccatura (divisione). All’origine di questa divi-sione c’è un monaco tedesco di nome Martin Lutero.Da tempo egli criticava il comportamento di alcuni uomi-ni di Chiesa che erano più impegnati ad accumulare ric-chezze e potere che ad annunciare il Vangelo.L’episodio che portò alla definitiva rottura fra Lutero e laChiesa di Roma, fu la vendita delle II NN DD UU LL GG EE NN ZZ EE facilmenteconcesse in cambio di denaro.Lutero, indignato, diceva: «Dio non ha bisogno dei nostrisoldi per amarci».Il movimento di Lutero prese il nome di Protestante-simo, o Riforma protestante, e si diffuse principalmente nelCentro e nel Nord Europa.

I princìpi fondamentali della Riforma protestante furono:Il papa è solo il vescovo di Roma.La salvezza dell’uomo dipende solo dalla fede in

Cristo e non dalle opere dell’uomo.Ogni fedele può comprendere da solo l’insegnamen-

to della Bibbia senza bisogno dell’interpretazione delpapa, dei vescovi, dei sacerdoti. Il primato attribuito daicristiani protestanti alla Bibbia ha favorito la sua diffusio-ne, lettura e studio.

L’Eucaristia è il ricordo dell’«Ultima cena»: in essaGesù si rende presente nel segno del pane e del vino maquesta presenza dura soltanto nel tempo della celebrazione.

L’uomo deve confessare i propri peccatidirettamente a Dio.

La devozione a Maria e ai santi allontanadall’attenzione verso Cristo.Nel 1534 anche i cristiani inglesi si separaronodalla Chiesa cattolica e il re, Enrico VIII, sidichiarò capo della Chiesa anglicana inglese.

MartinLutero

Enrico VIII

Completa lo schema ri-guardante la nascita delleChiese separate dalla Chie-sa cattolica.

Chiesa. . . . . . . . . .

GESÙ

PIETRO

GIO

VANN

I PAOLO

II

10541517

LuteraniCalvinistiBattisti

1534Enrico VIII

Chiesa. . . . . . . . . .

Chiesa. . . . . . . . . .

Chiesa. . . . . . . . . .

le parole

II NN DD UU LL GG EE NN ZZ AA : è la remissione della pena dovuta per ipeccati già perdonati; si ottiene attraverso alcuni se-gni: pellegrinaggio, preghiera, elemosina...

Page 33: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 4: I fratelli cristiani separati33

Classe 4IL CONCILIO DI TRENTOIL CONCILIO DI TRENTO

Furono aperti oratori e scuole per l’educazione deiragazzi. Tra i più noti, gli oratori di san Filippo Neri, cen-tri di formazione e di svago.

Nacquero nuovi Ordini religiosi che sidedicarono alle opere di carità. Fra questiricordiamo l’Ordine dei Fatebenefratelli,fondato da San Giovanni di Dio per aiuta-re gli infermi e i poveri.

Davanti a divisioni e contestazioni molti uomini diChiesa sentirono l’esigenza di un rinnovamento profondo.Nel 1545 papa Paolo III convocò, nella città di Trento, unCCOO NN CC II LL II OO .Il Concilio durò per molti anni e prese importanti deci-sioni per rinnovare l’organizzazione della Chiesa ela vita dei cristiani.

Vennero stabilite rego-le più precise riguardoalla vita del CCLLEERROO e isti-tuiti i seminari per laformazione dei futurisacerdoti.

Fu redatto il primoCatechismo, cioè una sintesi delle principali verità delladottrina cattolica.

le parole

CC OO NN CC II LL II OO : riunione di tutti i ve-scovi per discutere, insieme alpapa, della fede e della vita del-la Chiesa.CC LL EE RR OO : insieme di sacerdoti,diaconi, vescovi della Chiesacattolica.

Fu dato nuovo impulso alla vita missiona-ria. I Gesuiti, fondati da sant’Ignazio diLoyola, si impegnarono nella difesa e nelladiffusione della fede cattolica nel mondo.

attività

Segna nei quadratini V (ve-ro) o F (falso).

Ignazio di Loyola favorìla diffusione del cristiane-simo.

I Gesuiti e i Fatebene-fratelli sono due Ordinireligiosi.

Il Concilio di Trentofavorì l’unione tra cattolicie ortodossi.

I seminari sono luoghidi accoglienza per i poveri.

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34U.A. 4: I fratelli cristiani separati

Classe 4

Fin dall’inizio del 1900 alcuni uomini di Chiesa hanno cerca-to di ristabilire fra i cristiani l’unità della Chiesa primitiva.Sorse infatti, prima nel mondo protestante, successivamentein quello cattolico, un movimento chiamato EECCUUMMEENNIICCOO e cheebbe una spinta decisiva con il Concilio Ecumenico VaticanoII, promosso e voluto nel 1962 dal papa Giovanni XXIII econcluso poi dal suo successore Papa Paolo VI.

Il Concilio promosse e volle una nuova stagione di dialo-go fra tutti i cristiani, ricordando la comune fede in Cristoe il reciproco desiderio di pace.Per ribadire questa volontà, nel 1964 papa Paolo VI si recòin Palestina, la terra di Gesù, e incontrò il patriarca dei cri-stiani d’Oriente, Atenagora.Era la prima volta che ciò accadeva. Dopo un fraternoabbraccio, pregarono insieme per l’unità dei cristiani.Da allora non sono man-cati gesti di comunionetra i «fratelli separati» eincontri tra esponentidelle varie Chiese. I viag-gi in tutti i continenti dipapa Giovanni Paolo IIsono un concreto esem-pio di questo nuovo«crescere insieme».

le parole

EE CC UU MM EE NN II CC OO : parola di originegreca. Significa «universale»,cioè relativo a tutta la terra.

approfondimento

UUn noto esempio del movimen-to ecumenico è dato da fratelRoger Schutz. Egli ha fondato aTaizé (paesino francese) unconvento che accoglie monacicattolici, protestanti, ortodossi.Oggi è diventato punto d’incon-tro di migliaia di giovani di con-fessioni cristiane diverse che,assieme ai monaci, cercano diritrovare, con la preghiera e ildialogo, l’unità della Chiesa.

attività

Rispondi.– Chi convocò il ConcilioEcumenico Vaticano II? Chilo concluse?– «Cercare quello che ciunisce» è l’invito delConcilio Vaticano II. Ciò èancora valido? Perché?

Padre, conserva uniti a te quelli che mi hai affidato,affinché siano una cosa sola.

Giovanni 17, 21

IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO IIIL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II

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Numerosi poeti e scrittori si sono ispirati, nelle loro opere, alla ricorrenza del Natale, ricor-dando il mistero di Dio che, per amore, si è fatto uomo per gli uomini.Ti presentiamo, qui di seguito, alcuni componimenti.

PACE SULLA TERRA

E un canto invase allora i cieli:«Pace sopra la terra!».E i fuochi quasi spenti arseroe desta scintillò la brace.Già pronti erano in piedi i pastorie un angelo era tra loro,con le braccia stese, e diceva:«Sia gioia! Scese Dio sulla terra».Mossero: e Betlemme,sotto l’osanna dei cieli, dormiva.E videro, ecco una capanna…Ai pastori l’accennò col ditoun angelo: una stalla umile e neradonde gemeva un filo di vagìto

Giovanni Pascoli, Poesie, Sansoni

HO NEL CUORE UN PRESEPE

Ho nel cuore un presepecon solo un vagìto di Bambino,e tante pupille di voltiafricani, cinesi ed indiani.Un presepe da nulla:una culla, un Bimbo sconsolatoe un pellerossa a latoche lo scalda con il fiato…E il Bambino Gesùnon piange più.

M. Riccò, Orizzonti, EMI

IL PIÙ POVERO DEI POVERI

Gesù venne al mondo nella povertà. Per mamma ebbe la più povera delle mamme.Come padre in terra, volle un falegname. Nasce a Betlemme, fuori casa, senza casa; una stal-la al posto della casa; una greppia al posto della culla.L’adorarono poveri pastori; fugge davanti al crudele Erode e accetta l’esilio come fa il povero.Poi torna a Nazareth. Vive con i poveri del paese; veste come un povero; lavora come un povero.Poveri sono i suoi apostoli; povere sono le turbe che lo ascoltano. Condannato alla morte deipoveri, muore sulla croce; il più povero di tutti i poveri che il mondo abbia visto.

Primo Mazzolari, Il Vangelo dei poveri, La Locusta

NATALE

35

DOSSIERNATALE NELLA LETTERATURANATALE NELLA LETTERATURA

Page 36: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

C’ERA

L’agnello belava dolce.Il cane latravaquasi parlando alle stelle.Mi svegliai. Uscii.Vidi orme celestinel terreno fiorito.La luna stava tramontandofra veli d’oro e di seta.Aprii la stalla per vederese Egli era là sulla paglia.C’era…

J. Ramón Jiménez, Poesie, Lerici

CULLA D’AMORE

Gesù Bambino,il mondo è un vecchio pellegrinocarico di fatica e di dolore,che va cercando nella nottela luce del tuo presepe.Gesù, lasciati ritrovarenella culla d’amoreperché il mondoti possa riabbracciare.

L. Fiorentini, Poesie, Nuova Età

A GESÙ BAMBINO

La notte è scesae brilla la cometache ha segnato il cammino.Sono davanti a Te, Santo Bambino!Tu, Re dell’universo,ci hai insegnatoche tutte le creature sono uguali,che le distingue solo la bontà,tesoro immenso,dato al povero e al ricco.Gesù, fa’ ch’io sia buono,che in cuore non abbia che dolcezza.Fa’ che il tuo donos’accresca in me ogni giornoe intorno lo diffonda,nel Tuo nome.

Umberto Saba, Poesie, Vallecchi

DOSSIER

36

NATALE

Page 37: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

NATALE

37

DOSSIER

La nascita di Gesù è da secoli che viene dipinta. Gli artisti hanno profuso la loro abilità erealizzato quadri meravigliosi. A volte, però, sono stati influenzati, nel loro lavoro, dal perio-do storico in cui vivevano.

Lettura dell’immagine

1 Osserva la bella riproduzione pittoricae rispondi sul quaderno alle seguentidomande:• Quali personaggi compongono la scena

raffigurata?• Quali espressioni hanno i loro volti?• Da dove proviene la luce che illumina

il dipinto?

2 Sottolinea con un colore i seguentiaggettivi che meglio esprimono il tuoparere sull’opera d’arte.

deliziosa • serena • allegra • severafamiliare • triste

Giovan Battista Gaulli, Adorazione dei pastori,S. Maria del Carmine, Fermo (Ascoli Piceno).

Lettura dell’immagine

1 Osserva la bella riproduzione pittoricae rispondi sul quaderno alle seguentidomande:• Quali personaggi compongono la scena

raffigurata?• Dove sono racchiusi i doni dei re Magi?• Come sono vestiti i vari personaggi?

2 Descrivi sul quaderno il paesaggio rap-presentato sullo sfondo.

Rogier van der Weyden,Adorazione dei Magi,

Monaco.

NATALE NELL’ARTENATALE NELL’ARTE

Page 38: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Il Dio che si è fatto bambino, nato in un’umile mangiatoia, èstato oggetto di moltissimi canti natalizi. Te ne proponiamo due.

BIANCO NATALE

Questo canto, colmo di armonia simile a una dolceninnananna, viene spesso innalzato nel giorno di Natale.È stato composto da I. Berlin.

spartito

STILLE NACHT

Questo canto natalizio, che ti presentiamo nella versione in lingua inglese, è conosciuto intutto il mondo. Fu musicato nel 1818 da Franz Gruber, organista e maestro di scuola, ecantato in tedesco per la prima volta durante la Messa di mezzanotte a Obendorf, un pae-sino in Austria. Fu un trionfo per il giovane organista. All’uscita della Messa tutti cantavanosottovoce quelle note affascinanti. Ancora oggi, a Natale, milioni di persone innalzano alBambino Gesù, in chiesa e in famiglia, questo meraviglioso canto.In italiano ha il titolo Astro del ciel, ma le parole del testo in tedesco non corrispondonoperfettamente a quelle di Franz Gruber. Qui riportiamo il testo in inglese e in italiano.

Silent night, holy nightAll is calm, all is bright

Round the Virgin, mother and child, Holy Infant so tender and mild;

Sleep in heavenly peace!Sleep in heavenly peace!

Astro del ciel, pargol divin,mite agnello redentor

Tu che i vati da lungi sognar,Tu che angeliche voci annunziar,

luce dona alle menti,pace infondi nei cuor! (2 volte)

Oh...oh oh oh oh

E viene giù dal ciel lento,un dolce canto ammaliator

che ti dice «Spera anche tu.»È Natale, non soffrire più.

Quel lieve tuo candor, neve,discende lieto nel mio cuor.

Nella notte santa il cuor esultad'amor, è Natale ancor.

E viene giù dal ciel lento,un dolce canto ammaliator

che ti dice «Spera anche tu.»È Natale, non soffrire più.

DOSSIER

38

NATALE

NATALE NELLA MUSICANATALE NELLA MUSICA

Page 39: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

NATALE

39

DOSSIER

Il Natale, con le sue usanze e tradizioni popolari, alcune molto antiche, è sempre, e pertutti, di grande attualità.

In Brianza (territorio della Lombardia set-tentrionale), alla sera della vigilia di Natale,le famiglie si riuniscono nelle cucine, men-tre nel focolare brucia il ginepro. Poi tuttiintonano canti natalizi accompagnati dacaratteristici zufoli, detti in dialetto «fifuc».

In Toscana vive ancora la «festa delceppo» (tronco di ulivo o di quercia).Finché brucia nel focolare, la porta di casaresta aperta e, a chiunque entri, vengonoofferti «cantucci e brigidini» (dolci tipicinatalizi) annaffiati da un buon bicchiere divino.

In Campania, a mezzanotte in punto, frascoppi di mortaretti, viene lanciato nel cieloun grande e luminoso razzo a ricordo dellacometa di Betlemme.

In Sardegna si preparano dei dolci a formadi nuraghi, detti «passalinas». Si offrono achi chiede l’elemosina, perché la leggendadice che Gesù scenda sulla terra e, comeun mendicante, bussi alle porte.

TRADIZIONI NATALIZIE IN ITALIATRADIZIONI NATALIZIE IN ITALIA

Page 40: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

In alcune regioni della Francia si usa portare, alla Messa di mezzanotte, un agnello ornatodi nastri che verrà benedetto e non si potrà ammazzare, perché simboleggia Gesù, l’Agnellodi Dio.

Nel Camerun (Africa) la sera del 24 dicembre centinaia di persone si riuniscono giungen-do da ogni parte. Durante il rito di Natale molti leggono la Parola di Dio. Poi si canta e sidanza per tutta la notte al ritmo del «balafon» – tamburi che producono suoni differenti –in gioia fraterna.

Nel Messico, negli otto giorni che prece-dono il Natale, otto famiglie ospitano aturno, ognuna per un giorno, le statuettedi Maria e Giuseppe, innalzando preghieree offrendo doni ai poveri. Nella notte del24 dicembre, prima della Messa, le sta-tuette vengono poste accanto a Gesù nelpresepe allestito nella chiesa.

DOSSIER

NATALE

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TRADIZIONI NATALIZIE NEL MONDOTRADIZIONI NATALIZIE NEL MONDO

Page 41: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

PASQUA

DOSSIER

41

I sentimenti e le suggestioni evocati dalla Pasqua hanno trovato espressione in molti testiletterari. Te ne presentiamo alcuni.

PASQUA NELLA LETTERATURAPASQUA NELLA LETTERATURA

È RISORTO

Era l’alba, e molli il viso,Maddalena e l’altre donnefean lamento sull’ucciso;ecco tutta di Sionnesi commosse la pendice (1)e la scolta insultatrice (2)di spavento tramortì.Un estraneo giovinetto si posò sul monumento:era folgore l’aspetto,era neve il vestimento.Alla mesta chel’richiesediè risposta quel cortese:– È risorto, non è qui! –

A. Manzoni, Le odi, Sansoni

(1) Al momento della risurrezione un violento terremoto scosse il monte Sion su cui sorge la città diGerusalemme.(2) scolta insultatrice: le sentinelle del sepolcro che insultarono Gesù mentre veniva crocifisso.

ALBA DI RISURREZIONE

Suonano le campane:voce che trasvola sul mondo,canto che piove dal cielo sulla terra,nelle città sorde e inquietee nel silenzio dei colli.Suono che viene a tea offrirti la gioia della primavera,a chiamarti alla rinascita,a dirti che la terra rifioriscese il tuo cuore si apriràcon un boccioin questa chiara alba di Risurrezione.

Gabriele D’Annunzio, Poesie, Mondadori

È PASQUA

È Pasqua. Anche il sole stamane è arriva-to per tempo; anzi, con leggero anticipo.Anch’io mi sento buono, più buono del soli-to. Siamo tutti un po’ angeli oggi.Esco di casa canticchiando. Distribuiscosaluti e auguri a destra e a sinistra. Vorreicompiere una buona azione e tutti, lo sivede dai volti raggianti, hanno questosegreto proposito. Le automobili vanno apasso d’uomo, i treni si fermano quasi aipassaggi a livello; anche i ladri stanno incasa a pitturare le uova per i loro bambi-ni. Le galline razzolano nel prato con visi-bile orgoglio: è un po’ anche la loro festa.Alcune già immaginano di poter fare leuova con la sorpresa. Chissà col tempo…

Cesare Zavattini, Parliamo di me, Bompiani

Page 42: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Pittori, scultori, in ogni tempo, hanno dato vita a opere di incommensurabile bellezza sullapassione, morte e risurrezione di Gesù.

Lettura dell’immagine

1 Osserva la bella riproduzionepittorica e rispondi sul quadernoalle seguenti domande:• Quali personaggi compongono

la scena?• Come è vestita Maria?• Che cosa sta facendo?• Che cosa rappresenta il quadro?

2 Sottolinea con un colore iseguenti aggettivi che meglio espri-mono il volto di Maria.

triste • consapevole • teneroassente • riflessivo • materno

Lettura dell’immagine

1 Osserva la bella riproduzione pittoricae rispondi sul quaderno alle seguentidomande:• Chi sono i personaggi vicino al sepolcro?• Che cosa stanno facendo?• Che cosa tiene in mano Gesù?

2 Descrivi il paesaggio rappresentato.

3 Sottolinea con un colore i seguentiaggettivi che meglio esprimono il tuoparere sull’opera d’arte e scrivine un altrosui puntini.allegra • triste • luminosa • comunicativa

Albrecht Altdorfer,Risurrezione di Cristo, Vienna.

DOSSIER

PASQUA

42

PASQUA NELL’ARTEPASQUA NELL’ARTE

. . . . . . . . .

Beato Angelico, Il compianto su Cristo,Museo San Marco, Firenze.

Page 43: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

PASQUA

DOSSIER

43

Sono innumerevoli i canti pasquali che esprimono la gioia della vittoria della vita sulla morte,del bene sul male, della luce sulle tenebre. Qui ne proponiamo due, cantati in tutte le chie-se italiane.

PASQUA NELLA MUSICAPASQUA NELLA MUSICA

LE TUE MANI

CRISTO RISUSCITI

Cristo risusciti in tutti i cuori,Cristo si celebri, Cristo si adori.Gloria al Signor!Cantate o popoli del regno umano,Cristo sovrano! Gloria al Signor!Noi risorgiamo in te, Dio Salvatore,Cristo Signore! Gloria al Signor!

Egli sarà con noi nel grande giorno,al suo ritorno! Gloria al Signor!Cristo nei secoli! Cristo è la storia!Cristo è la gloria! Gloria al Signor!

Le tue mani sono piene di fiori: dove li portavi, fratello mio?Li portavo alla tomba di Cristoma l’ho trovata vuota, sorella mia!Alleluia! Alleluia! (2 volte)Hai portato una mano all’orecchio:dimmi, cosa ascolti, fratello mio?Sento squilli di trombe lontane,sento cori d’angeli, sorella mia!I tuoi occhi riflettono gioia:dimmi, cos’hai visto, fratello mio?Ho veduto morire la morte,ecco cosa ho visto, sorella mia!

Stai cantando un’allegra canzone:dimmi, perché canti fratello mio?Perché so che la vita non muore,Ecco perché canto, sorella mia!

Page 44: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

La gioia della Pasqua si esprime in una ricchezza e varietà ditradizioni. Te ne presentiamo alcune.

Nell’Abruzzo e nel Molise permane ancora l’usanzadetta «Bacio dell’uovo». Nel giorno di Pasqua s’invita-no in casa delle persone. Nessuno può rifiutare,anche se qualcuno non è in buoni rappor-ti con chi l’invita. Tutti devono prende-re da un cestino un uovo e farlo urta-re contro quello che l’invitante tiene inmano. La rottura dell’uovo è segno dipace e riconciliazione.

In Puglia, al suono delle campane diPasqua, vengono dati, con un bastone,sonori colpi alla porta della casa per cac-ciare il maligno (il diavolo) e per protegge-re la famiglia dalle avversità.

A Firenze, capoluogo della Toscana, èfamoso «lo scoppio del carro», un’alta e arti-stica costruzione in legno intorno alla qualesono attaccati numerosi petardi. Almomento del «Gloria», una colombinaparte dall’altare maggiore del Duomo, por-tando, lungo un filo di ferro, il fuoco alcarro che si trova fuori di fronte alla catte-drale.Dal modo con cui i petardi si accendono escoppiano, si traggono auspìci sull’annata.

In Calabria si preparano, in occasione dellafestività, colombe di pasta dolce, adornatedi uova sode benedette e dipinte a vivacicolori.

DOSSIER

PASQUA

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TRADIZIONI PASQUALI IN ITALIATRADIZIONI PASQUALI IN ITALIA

Page 45: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

PASQUA

DOSSIER

45

La Settimana Santa è celebrata in tutto il mondo.Ti presentiamo alcune tradizioni cristiane.

TRADIZIONI PASQUALI NEL MONDOTRADIZIONI PASQUALI NEL MONDO

GIOVEDÌ SANTO: UN GIORNO PER DONARE

Il nome inglese del Giovedì Santo, «MaundyThursday», deriva da un’antica parola chesignifica «io do». Molte chiese e associa-zioni caritatevoli in Gran Bretagna in taleoccasione donano il denaro, raccoltodurante la Quaresima, alle persone biso-gnose.

PROCESSIONI E PARATE

Durante la Domenica delle Palmealcuni preti in Germania si recano inchiesa sul dorso di un asino per ricor-

dare che anche Gesù entrò a Geru-salemme sul dorso di quel paziente ani-

male. Il Venerdì Santo in Spagna, i fedelicamminano scalzi dietro grandi statue di Gesù e

Maria.Le manifestazioni e le processioni della Domenica di

Pasqua sono assai gioiose, come la processione diPasqua a New York, o a Sidney in Australia.

IL CONIGLIO PASQUALE

La caccia alla lepre faceva parte dei festeggiamenti inonore di Eostre, antica dea della primavera. Con il pas-sare degli anni la lepre è stata sostituita dal coniglio,popolare nei paesi nordici dove vive la credenza cheporti le uova. Il coniglio viaggia in lungo e inlargo, come Babbo Natale, nascondendole uova nei giardini perché i bambini letrovino la Domenica di Pasqua.Alcuni bambini tedeschi preparano nididi muschio perché il coniglio possariempirli di uova.

Page 46: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Statua deldio Osiride.

46

Classe 5 LE RELIGIONI DEI POPOLI ANTICHILE RELIGIONI DEI POPOLI ANTICHI

Più di 4000 anni fa si svilupparono delle civiltà chetutt’ora ci meravigliano.

I popoli della Mesopotamia (terra tra i fiumi Tigried Eufrate) adoravano molti dèi, ai quali attribuivanosembianze umane.Credevano di vederli nelle stelle che temevano e ono-ravano. I sacerdoti le studiavano attentamente dall’al-to delle ziggurat.

Gli Egizi adoravano un gran numero di dèi, sia informa di animali come il gatto, il bue, l’ibis…, sia informa umana come Iside, dea della Luna, e il suosposo Osiride, giudice dei morti. Ma la divinità piùimportante era Rha, dio del Sole e creatore degli altridèi e degli uomini.

L’ibis, uccello sacro agli Egiziche trasportava sulle sue alile anime dei defuntinell’aldilà.

La ziggurat.

La piramide.

Gli antichi Greci immaginavano che gli dèi aves-sero non solo l’aspetto, ma anche il carattere degliuomini, con i loro pregi e i loro difetti. Gli dèi erano considerati immortali e dotati di straor-dinari poteri. Si credeva che abitas-sero in una splendida reggia sulmonte Olimpo. Da lassù osserva-vano gli uomini e spesso interve-nivano nelle loro vicende.Padre degli dèi e signore delmondo era Zeus.

approfondimento

LLe zziigggguurraatt sono alte torri a piùpiani con in cima un tempio.Erano considerate la scala sucui la divinità invocata scende-va verso gli uomini e gli uominisalivano verso di lei.LLe ppiirraammiiddii sono le costruzionipiù famose dell’antico Egitto. I fa-raoni, re degli Egiziani, le fecerocostruire affinché fossero i lorograndiosi sepolcri. All’interno, inapposite stanze, si trovano anco-ra oggi gli oggetti personali delfaraone. Le piramidi testimonia-no la fede in una vita senza fine.

Statua in bronzo di Zeus.

Unità di Apprendimento 1: La «ricerca di Dio» nelle religioni

Page 47: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 1: La «ricerca di Dio» nelle religioni47

Altre divinità importanti erano:• Atena: dea della sapienza e

delle arti.• Era: dea del matrimonio e

moglie di Zeus.• Poseidone: dio del mare.• Ermes: dio del commercio e

messaggero degli dèi.• Afrodite: dèa della bellezza e

dell’amore.

I Romani, in un primo tempo, avevano le lorodivinità, per lo più legate alla casa e all’agricoltura. Icapifamiglia offrivano loro fiori, grano e sale. Poi, affa-scinati dalla civiltà dei Greci, «adottarono» gli dèi diquel popolo, cambiandone però i nomi.Greci e Romani offrivano animali in sacrificio agli dèi(tori, vitelli, …) e li adoravano in grandiosi templi.

I templi greci e romanivenivano spesso costruiti incima a un’altura e rappre-sentavano la casa degli dèiin mezzo agli uomini.Erano formati da un insiemedi meravigliose colonne, al

centro delle quali si trovava la statua della divinitàcon davanti l’ara, cioè l’altare, sulla quale ardeva ilfuoco per bruciare la carne degli animali sacrificati.Ancora oggi possiamo ammirare, anche in varie loca-lità d’Italia, i resti di questi antichi templi.

Il Partenone, tempio grecodedicato alla dea Atena.

LLee ggrraannddiicciivviillttàà aannttiicchhee..

Egitto

Eufrate

GreciaRoma

TigriMesopotamia

MARE MEDITERRANEO

approfondimento

CCosì i Romani cambiarono inomi delle divinità greche.Greci RomaniZeus GioveEra GiunoneAres MarteAtena MinervaErmes MercurioPoseidone NettunoAfrodite Venere

NON È MAI ESISTITONÉ ESISTE UN POPOLO PRIVODEL SENTIMENTO RELIGIOSO.

Classe 5

Page 48: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

48U.A. 1: La «ricerca di Dio» nelle religioni

Classe 5

attività

1 Completa i fumetti conle parole opportune chepuoi ricavare dal testo.

Avrai certamente incontrato lungo le vie della tua città odel paese, nel parco, nei supermercati o a scuola, delle per-sone che provengono da paesi lontani. Esse sono venutein Italia per cercare, con il lavoro, una vita migliore.Anche loro pregano Dio, pur chiamandolo con nomidiversi: Adonai, Allah, Spirito Supremo…

Preghiera induistaO Spirito Supremo,rifugio di tutto il mondo,tu, amico del poveroe speranza di chi soffre,fa’ che per tutta la vitapossa trovare il tuo amore.

Preghiera musulmanaLode ad Allah,Signore dell’universo.Davanti a te solonoi ci prostriamo,implorando il tuo aiuto.

Preghiera cristianaSignore, fa’ di meun segno della Tua luce,affinché possa sempreamare, aiutare, perdonarecome tu vuoi.

Preghiera ebraicaJahvè ci indicherà la viae noi cammineremosui suoi sentieri.Ognuno vivrà in pacee sarà benedetto.

2 Il credente si rivolge a Dio, quando . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

LE RELIGIONI OGGILE RELIGIONI OGGI

LA PREGHIERA È IL MEZZOPER COMUNICARE CON DIO.

MI CH IAMO MOHAME D .SONO NATO IN MAROCCOCRE DO IN . . . . . . . . . . . . . . . . E SONO . . . . . . . . . . . . . . . .

M I CH IAMO IN D IRA .V IVO IN IN D IA . ADOROLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . E SONO . . . . . . . . . . . . . . . .

SONO FA BRIZ IO . V IVO INITAL IA . CRE DO IN . . . . . . .

E SUO F IGL IO . . . . . . . . . . . . SONO . . . . . . . . . . . . . . . .

SONO RUBEN. V IVONE LLO STATO D I ISRAE LE .CRE DO IN . . . . . . . PROFESSOLA RE L IG IONE . . . . . . . . . . . .

Page 49: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 1: La «ricerca di Dio» nelle religioni49

Classe 5RELIGIONI NON CRISTIANERELIGIONI NON CRISTIANE

Oltre a quella cristiana, nel mondo esistono molte altrereligioni.Anche in Italia vivono persone appartenenti ad altre reli-gioni. Sono soprattutto emigrati che provengono dapaesi con civiltà diverse dalla nostra: parlano altre lin-gue e hanno usi e costumi differenti dai nostri. Probabilmente avrai avuto modo di incontrarlinella città in cui abiti o nella scuola che fre-quenti. Nelle pagine seguenti ti presentiamole loro religioni affinché tu possa dialogarecon queste persone, conoscere la loro cultu-ra, confrontare opinioni ed esperienze è utileper imparare a convivere tutti insieme in pace.Anche per questo è importante conosceregli aspetti fondamentali della loro religionee cercare ciò che unisce, e non tanto quelloche divide, per riuscire a crescere nella fra-tellanza e nella pace.

CATTOLICI

MUSULMANI

EBREI

PROTESTANTI

CONFUCIANI

ORTODOSSI

BUDDHISTI

SHINTOISTI

RELIGIONI ANIMISTE

INDUISTI

attività

Rispondi.– Conosci persone di na-

zionalità diversa dalla tua?– Dove le incontri di solito?– Chiedi loro di raccontarti

qualcosa della propriastoria, del proprio

paese, delleproprie tra-dizioni.

Page 50: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

50

Classe 5EbraismoÈ, in termini cronologici, la prima religione monoteista.Nacque e si sviluppò oltre 4000 anni fa.Gli ebrei credono in un unico Dio come i cristiani, ma noncredono che Gesù sia il Messia promesso da Dio.In comune con i cristiani, gli ebrei hanno quasi tutti i libridell’Antico Testamento.Per loro il sabato è il giorno del riposo, dedicato alSignore e alla preghiera.Dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme ad operadei Romani, nel 70 d.C., gli Ebrei si dispersero nel mondosenza più una patria. Nel 1948, al termine della secondaguerra mondiale, fu ristabilito lo Stato di Israele. Daallora molti ebrei sono tornati a vivere in Israele, loroantica terra.

Il Muro del Pianto, ciò che restadel Tempio a Gerusalemme.

Matrimonio ebraico, celebrato inuna sinagoga.

approfondimento

EEbbrraaiissmmooSimbolo: duetriangoli che siintrecciano. Ri-cordano lo scu-do del re Davide e rappresen-tano l’unione tra Dio e l’uomo.Libro sacro: Bibbia ebraica.Luogo di culto: sinagoga.Autorità religiosa: rabbino.Luogo sacro: Gerusalemme.

attività

Segna nei quadratini V (ve-ro) o F (falso).

Gli ebrei attendonoancora oggi il Messia.

Il sabato è il giorno de-dicato al lavoro.

L’ebraismo è una reli-gione nata da pochianni.

I cristiani e gli ebreicredono nello stessoDio.

«Cari amici ebrei, siete inostri fratelli prediletti, inostri fratelli maggiori».

Giovanni Paolo II durante lavisita alla sinagoga di Roma,

13 aprile 1986.

U.A. 1: La «ricerca di Dio» nelle religioni

Page 51: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

51

Classe 5approfondimento

IIssllaammSimbolo: la mez-zaluna e la stellache guidano inomadi nel de-serto come l’Islam guida gli uo-mini nel corso della vita.Libro sacro: Corano.Luogo di culto: moschea.Autorità religiosa: iman.Luogo sacro: La Mecca.

IslamLa parola Islam significa «sottomesso alla volontà di Dio».Il fondatore di questa religione è stato Maometto (570-632 d.C.), un cammelliere originario della città di LaMecca, in Arabia. Secondo la tradizione, Maometto rice-vette dall’arcangelo Gabriele il compito di annunciare unsolo Dio, Allah, e di essere il suo profeta.I musulmani (così si chiamano i seguaci dell’Islam) consi-derano Gesù un grande profeta, non il Figlio di Dio.Ogni venerdì si riuniscono in preghiera nelle moschee.

Le cinque regole fondamentali della religione musulmanasono:1. Credere in un solo Dio, Allah, e nel suo profeta

Maometto.2. Pregare cinque volte al giorno rivolti verso La Mecca,

la città santa.3. Distribuire elemosine ai poveri.4. Digiunare durante il Ramadan, il mese in cui

Maometto ha ricevuto la rivelazione.5. Andare in pellegrinaggio a La Mecca almeno una

volta nella vita.

Musulmani durante la preghiera.

La Chiesa guarda con stima i musulmani che adorano l’u-nico Dio a cui rendono culto con la preghiera, l’elemosina eil digiuno.

Nostra Aetate 3

attività

Rispondi.– Il Dio dei cristiani è lostesso dei musulmani?– Vi sono somiglianze fra icomandamenti di Dio e le5 regole dell’Islam?

U.A. 1: La «ricerca di Dio» nelle religioni

Page 52: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

52U.A. 1: La «ricerca di Dio» nelle religioni

Classe 5InduismoÈ una religione molto antica (sorta nel II millennio primadi Cristo) e diffusa soprattutto in India. I suoi adepti cre-dono in molti dei e, in modo particolare, in uno SpiritoSupremo che si manifesta in tre forme: Brahama, il crea-tore; Shiva, il distruttore; Visnù, il conservatore delle cose.Queste tre divinità formano la sacra Trimurti. Gli Induisticredono nella reincarnazione. Affermano infatti che,dopo la morte, l’anima rivive in un altro corpo: una pian-ta, un animale o una persona, a seconda dei meriti o dellecolpe accumulate dal defunto durante la vita precedente.Gli indùisti, per purificarsi, praticano lo YO G A e la rinunciaai desideri e alle passioni terrene.I libri sacri dell’induismo fanno parte di una raccolta chia-mata Veda, cioè libri della conoscenza. Il fiume sacro è ilGange, nelle cui acque gli indùisti si immergono per puri-ficare la loro anima.

Bagno purificatorenelle acque del Gange,

in India.

La Chiesa cattolica riconosce nel-l’induismo alcuni importanti e fon-damentali valori fra cui lo sforzo diavvicinarsi a Dio rifugiandosi inLui con amore e confidenza.

Nostra Aetate 2

approfondimento

IInndduuiissmmooSimbolo: la pa-rola sacra «Om»,che viene ripetu-ta durante le pre-ghiere.Libro sacro: Veda.Luogo di culto: tempio.Autorità religiosa: bramino.Luogo sacro: il fiume Gange.

le parole

YYOO GG AA : tecnica che unisce in-sieme esercizi fisici e respiratori.

Tempio a Visnù.

Page 53: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 1: La «ricerca di Dio» nelle religioni53

Classe 5BuddhismoNacque in India per opera di Siddharta Gautama (566-486 a.C.). Pur essendo molto ricco, Siddharta non era felicee si interrogava continuamente sul motivo del dolore e dellasofferenza nel mondo.

Siddharta venne chiamato dai suoi seguaciBuddha, che significa Illuminato, cioè colui cheha raggiunto la luce. Egli non parlò mai di Dio,non affermò mai di essere un dio, né un suoinviato, ma un «maestro» spirituale che insegnaai suoi discepoli ciò che lui stesso ha vissuto.

Dopo un lungo periodo di riflessione ebbe un’illuminazionee capì che:

Nel mondo c’è solo dolore.La causa del dolore si elimina sopprimendo i desideri diricchezza, di prestigio, di onore e di lunga vita.Per vincere i desideri occorre seguire otto nobili sentieriche portano alla felicità eterna, il nirvana.

Perciò l’uomo deve percorrere le otto grandi vie, osentieri, che sono:

Monaci buddhisti in preghiera.

Statua di Buddha in meditazione.

La Chiesa cattolica nutrerispetto per il buddhismo ene apprezza i sentimenti dinonviolenza e di tolleranzache instaurano tra i popo-li della Terra rapporti difratellanza e di pace.

Nostra Aetate 2

approfondimento

BBuuddddhhiissmmooSimbolo: la ruotadella vita a 8raggi. Ogni rag-gio indica un no-bile sentiero o grande via.Libro sacro: Tripitaka, che signi-fica «Tre canestri».Luogo di culto: pagoda.Autorità religiosa: Dalai Lama,monaci.

attività

Rispondi.– Quali sono i libri sacriper gli indù?– Qual è la divinità princi-pale per gli indù?– Che cos’è il nirvana peril Buddhismo?

Retto ricordoRetto impegnoVita onestaRetta azioneParola sinceraVolontà puraFede puraRetta meditazione

Page 54: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Negli ultimi cinquant’anni sono sorti molti movimentireligiosi. Questo ritorno alla «religiosità» coincide con quelfenomeno che è stato chiamato New Age (= nuova era[periodo]).Molti di questi movimenti s’impegnano nella tutela e sal-vaguardia della natura, altri sono una reazione contro lavita moderna, lontana dalla serenità dei tempi passati senzaavidità di possesso e di ricchezze.

I Testimoni di GeovaMovimento fondato negli Stati Uniti da Charles Russelverso la fine del 1800.Essi credono che Geova sia il Creatore, il solo e unico Dio,quindi negano la divinità di Gesù, e la Trinità.Ritengono, inoltre, che la fine del mondo sia imminente.Questo movimento non è cristiano, in quanto nega la divi-nità di Cristo. Gli adepti sono diffusi in tutto il mondo esi riuniscono per le preghiere in luoghi chiamati «Sale delRegno» e la loro rivista è la Torre di Guardia.I Testimoni di Geova sono anche riconoscibili per la pre-dicazione «porta a porta» nelle varie case.

I Mormoni Movimento americano fondato da Joseph Smithverso il 1820.È organizzato in un rigido governo guidato daisacerdoti, rappresentanti e discendenti di Dio stesso.I Mormoni non credono nel «peccato originale»,affiancano all’insegnamento della Bibbia anche lerivelazioni scritte dal loro fondatore nel Libro deiMormoni.

La Chiesa dell'UnificazioneFondata nel 1954 dal coreano Moon (noto anche come«il reverendo Moon»), ha la sede centrale negli StatiUniti. Gli adepti credono che il mondo sia l'imperodelle forze del male. Ritengono fallita la missione diCristo e che Moon e sua moglie siano incaricati di por-tare gli uomini alla salvezza.

54U.A. 1: La «ricerca di Dio» nelle religioni

Classe 5 NUOVI MOVIMENTI RELIGIOSINUOVI MOVIMENTI RELIGIOSI

Page 55: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

I rappresentanti delle grandi religioni mondiali, per cer-care di superare incomprensioni e divergenze, si sonoimpegnati nell’evidenziare i valori comuni, quali la solida-rietà, la pace e la giustizia.Questi tentativi di trovarsi insieme e di promuovere ini-ziative di rispetto vicendevole tra religioni diverse sono ciòche viene chiamato dialogo interreligioso.Possiamo affermare che un grande impulso al dialogo èstato dato dal Concilio Ecumenico Vaticano II. Infatti inuno dei suoi documenti è detto:

La Chiesa di Cristo rispetta gli insegnamenti di queste reli-gioni e, sebbene in molti punti siano differenti da quantoessa crede e propone, tuttavia spesso riflettono un raggio diquella Verità che illumina tutti gli uomini.

Nostra Aetate 2

Iniziative molto importanti furono quelle dipapa Giovanni Paolo II che invitò piùvolte (l’ultimo incontro avvenne nelgennaio 2002) e promosse ad Assisi,terra natale di san Francesco, degliincontri con i rappresentanti delleprincipali religioni per pregareinsieme per la pace nel mondo.

55

Classe 5DESIDERIO DI DIALOGODESIDERIO DI DIALOGOapprofondimento

UUna testimonianza di dialogointerreligioso è data dalla Co-munità di Sant’Egidio, nata aRoma all’indomani del ConcilioVaticano II.È un’associazione di laici fonda-ta sul primato del Vangelo e sulservizio agli umili e agli abban-donati. Organizza inoltre in-contri tra i credenti delle variereligioni per promuovere la co-noscenza reciproca e il dialogonell’orizzonte della pace.

attività

Rispondi a voce.– Il dialogo è importante?

– Che cosa può dona-re alle religioni e agliuomini?– Come vivi il dia-logo con la tuafamiglia e con gliamici?

Unità di Apprendimento 2: Il dialogo interreligioso

Giovanni Paolo II durante il primoincontro interreligioso, Assisi 1986.

Page 56: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Kennan che significa «Inpiedi sulla cima» è venuto dalMontana, negli Stati Uniti,con in testa tutte le pennedovute alla sua autorità: è ungran sacerdote della tribù deiCraw. Si avvicina e dice:

Poco lontano, un sikh, mem-bro di una comunità religiosadell’India, seduto su una pelledi animale, sta facendo eserci-zi di respirazione prima dellasua preghiera, poi mormora:

In una stanza vicina, due uomi-ni dalla pelle scura, rappresen-tanti di una religione africana,preparano un piccolo fascio dierbe da immergere in una cio-tola d’acqua. Poi toccano i pre-senti con quell’acqua che l’erbaha purificato, dicendo:

Nell’edificio di fronte, diecimusulmani pregano a turno,con i volti rivolti in direzionedella Mecca. Invocano Allah,inchinando la testa fino aterra e dicendo:

56U.A. 2: Il dialogo interreligioso

Classe 5 ASSISI: «SEGNO»DI UNO SPIRITO NUOVO

ASSISI: «SEGNO»DI UNO SPIRITO NUOVO

DEPONGO IL M IO CHALUMETDE LLA PACE SU QUESTO ALTARE.

ESSERE UN ICO , INSEGNAMI LAV IA CHE MI CON DUCE A TE.

QUEST’ACQUA SCACCERÀGL I SP IR IT I MALVAGI

GRAN DE ALLAH, PROTEGGII NOSTRI G IORN I !

Page 57: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 2: Il dialogo interreligioso57

Classe 5Ci sono gli ebrei; ci sono i buddhisti con il Dalai Lama,loro capo. Poco lontano i cristiani: cattolici, protestanti,ortodossi… tutti si uniscono in una preghiera comune.Insieme pregano per la pace che molti dei loropopoli non conoscono, per una vita migliore senzaviolenza e colma di fratellanza.Sono diversi, ma tutti sono qui ad Assisi, per pre-gare insieme per la pace nel mondo.

attività

Rispondi a voce.– Quale messaggio vuoi

anche tu inviare ai rap-presentanti delle grandireligioni?

approfondimento

OOgni anno si tiene ad Assisi la«Marcia per la pace nel mon-

do». Vi partecipano centinaiadi migliaia di persone al grido:

«Mai più la guerra!».

Una manifestazione per la pace.

PACE E FRATELLANZAOVUNQUE E SEMPRE!

Page 58: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Alcuni segni, come ad esempio la luce, sono comuni allevarie religioni. In ogni religione, Dio aiuta a trovare unsenso alla vita, proprio come fa la luce che illumina unluogo tenebroso.

La festa delle luci (Chanukkah)Gli ebrei celebrano questa festa nel mese di dicembre. Ricorda la protesta del popolo con-tro i governanti stranieri che volevano costringerlo ad adorare le divinità pagane. Dopo laprotesta degli ebrei venne restaurato il culto dell’unico Dio nel grande e unico tempio diGerusalemme. La festa continua per otto giorni. I bambini accendono una candela su uncandelabro chiamato Menorah, recitando preghiere. Questa festa è ricca di gioia e allegria.

NataleI cristiani a dicembre festeggiano la nascita di Gesù che haportato gioia e speranza in un mondo avvolto dalle tenebre.Egli è la luce del mondo perché ha liberato l’umanità dalpeccato. In alcuni luoghi si regala ai bambini un’arancia conun nastro rosso, della frutta e una candela. Questi elementihanno un significato specifico: il mondo creato produce frut-ti buoni, la vita di Gesù è la luce per il mondo che con lacrocifissione ha vinto la morte.

Festa delle candele galleggiantiI buddhisti a novembre fanno onore alla fine dellastagione delle piogge sistemando su foglie delle can-dele che, una volta accese, si fanno galleggiare nelfiume. Il messaggio è: «Se segui la luce del buddhismoraggiungerai la verità».

La festa di DivaliGli induisti tra la fine di ottobre e novembre accen-dono candele e lampade per chiamare e salutare ledivinità Lakshmi e Visnù, così, protetti da questefigure, possono essere aiutati a raggiungere ilBrahman.

58Unità di Apprendimento 3: Le religioni a confronto

Classe 5 IL SEGNO DELLA LUCENELLE RELIGIONI

IL SEGNO DELLA LUCENELLE RELIGIONI

Page 59: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Gli indù praticano, solo per i ragazzi tra i 7 e i 12anni, la cerimonia del cordone sacro. Il rituale avvia

il ragazzo alla vita da adulto ed è un momento moltoimportante per un induista.Nella cerimonia il giovinetto siede di fronte a un sacerdo-te attorno a un piccolo fuoco; insieme recitano e cantanopreghiere. Dopo questo momento, il sacerdote appoggiasul ragazzo un cordone rosso, giallo o bianco, da portarea tracolla, così il ragazzo è diventato adulto.

I cattolici vengono nor-malmente battezzati da

neonati ed entrano così afar parte della comunità cristiana. In età «adulta», però, innome proprio, attraverso la cresima, rinnovano le promes-se fatte dai padrini durante il battesimo. La cresima, ingenere, si amministra tra i 12 e i 18 anni, così il ragazzodiventa testimone dell’amore di Gesù.

La società ritiene un giovane adulto quando è responsabile e capace di distinguere ilbene dal male. Nelle religioni invece si celebrano cerimonie che riconoscono ai ragazziuna maturità di fede ammettendoli nella comunità a pieno titolo.

Al compimento del tredicesimo anno di età, un ragaz-zo ebreo è adulto e diventa un «bar mitzvah» (figlio

della legge). I ragazzi si assumono in tal modo laresponsabilità delle loro azioni e i loro impegni religiosi.Molte famiglie ebree celebrano questo avvenimento. I parenti egli amici del «neoadulto» si riuniscono nella sinagoga e ilfesteggiato legge o canta parte della Torah. Dopo si tiene unpranzo o un ricevimento.

U.A. 3: Le religioni a confronto59

Classe 5DIVENTARE «ADULTI»DIVENTARE «ADULTI»

attività

Conversa con i tuoi com-pagni.– Che cosa significa diven-tare adulto?– Quali capacità e atteg-giamenti si maturano?

I musulmani non hanno una celebrazione di pas-saggio all’età adulta. Imparano ad agire per il bene

come imposto dalla loro fede, a casa e alla moschea,durante tutto il periodo della loro crescita.

Molti buddhisti maturano il senso della respon-sabilità da giovani trascorrendo alcuni anni da

monaci. In questo periodo osservano regole ferree,meditano e vivono chiedendo offerte.

Page 60: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

60U.A. 3: Le religioni a confronto

Classe 5 BENE E MALEBENE E MALE

attività

Scrivi sui puntini, accantoa ogni riquadro, il nomedella religione alla qualeappartengono le regole divita.

«Gli rispose: Amerai il Signore Dio tuocon tutto il cuore, con tutta la tua anima econ tutta la tua mente. Questo è il piùgrande e il primo dei comandamenti. E ilsecondo è simile al primo: Amerai il pros-simo tuo come te stesso».

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I dieci comandamentiIo sono il Signore, tuo Dio.1. Non avrai altro Dio fuori di me.2. Non nominare il nome di Dio invano.3. Ricordati di santificare le feste.4. Onora il padre e la madre.5. Non uccidere.6. Non commettere adulterio.7. Non rubare.8. Non dire falsa testimonianza.9. Non desiderare la donna d’altri.10 Non desiderare la roba d’altri.

1. Non uccidere o recar danno a qual-siasi essere vivente.2. Non appropriarti di qualsiasi cosa chenon ti sia stata donata.3. Non essere indulgente con il tuo corpo.4. Non dire bugie né parole crudeli.5. Non bere bevande alcoliche e non pren-dere droghe. Chiunque intraprenda la vita del monaco

per un certo periodo di tempo osserva altricinque precetti:6. Non mangiare eccessivamente e comun-que non dopo mezzogiorno.7. Non praticare e neppure assistere adanze, recitazioni e canti.8. Non usare profumi e ornamenti.9. Non usare un letto comodo.10. Non accettare oggetti d’oro e d’argento.

C’era un uomo povero che aveva undebito con il ricco. «Signore, al momentonon posso pagare il debito che ho con te»,disse il povero, «ma se puoi pazientare unpoco, ti pagherò non appena mi sarà pos-sibile». Rispose il ricco: «Bene. Pazienterò.Mi pagherai non appena puoi».Sarebbe stato meglio se il creditore avesserisposto: «Tieniti pure i pochi soldi che midevi, non tenere conto del debito che hai neimiei riguardi, sarà la mia zakat (elemosina)».

Cosa non fare…1. distruggere odanneggiare qual-siasi cosa2. dire bugie3. rubare4. essere invidioso5. essere ingordo

Cosa fare…1. tieni la tua per-sona pulita2. accontentati diciò che hai3. sii gentile epaziente4. istruisciti5. Cerca di dare latua mente alBrahman (Dio)

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In ogni religione si trovano degli scritti che indicano rego-le o esempi di vita da seguire per non commettere il male.

Page 61: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Gesù, durante tutta la sua vita terrena, non ha soltantocompiuto i miracoli, guarendo le malattie del corpo, ma haridonato speranza e gioia alle persone che incontrava. Lepersone che hanno conosciuto e ascoltato le parole diGesù, hanno trasformato la loro esistenza, diventandouomini e donne liberi dall'egoismo, dalla paura e dallamenzogna e capaci di amare.

NicodemoNel gruppo dei farisei c'era un tale di nome Nicodemo. Egli avevapaura di incontrare Gesù alla luce del giorno, perché temevache qualcuno lo riconoscesse e pensasse che era suo disce-polo.Quindi, di notte, venne da Gesù e gli disse:«Rabbi, tutti sanno che sei un maestro mandato da Dio,perché nessuno può fare i miracoli che fai se Dio non ècon lui».Gesù gli rispose: «Credimi, nessuno può vedere il regnodi Dio se non nasce nuovamente».Nicodemo gli disse: «Com’è possibile che qualcunonasca di nuovo quando è vecchio? Non puòentrare una seconda volta nel ventre di suamadre e rinascere!». Gesù rispose: «Tu seimaestro in Israele e non comprendi que-ste cose? Le persone nascono solo unavolta nella vita, ma possono rinascereanche spiritualmente».Dio, infatti, ha tanto amato il mondo dadare il suo unico Figlio perché chi crede inlui non muoia ma abbia la vita eterna.

dal Vangelo di Giovanni 3

Unità di Apprendimento 4: In Gesù, l’«uomo nuovo»61

Classe 5INCONTRARE GESÙINCONTRARE GESÙ

approfondimento

NNicodemo va da Gesù di notte perché sente dentro di sé una profonda inquietudine. Egli,durante questo incontro, comprende che solo Gesù è il vero maestro spirituale che può aiu-tare a crescere e a diventare grande.Inoltre Gesù offre a chi crede in lui la possibilità di una vita nuova, la possibilità cioè di «rina-scere» nuovamente. I cristiani credono inoltre, che come Gesù è risorto dai morti, così gliuomini che hanno fede in lui potranno risorgere a una vita senza fine.

attività

Rispondi.– Perché Nicodemo deci-de di incontrare Gesù dinotte?– Come viene chiamatoGesù da Nicodemo?– Che cosa dice Gesù aNicodemo?

Page 62: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

62U.A. 4: In Gesù, l’«uomo nuovo»

Classe 5

Gesù e i discepoli, venen-do dalla Giudea, percor-revano a piedi la regionedella Samaria.Ed ecco l’antico pozzo diGiacobbe… Gesù, stancodi camminare, si sedettesul bordo del pozzo e idiscepoli andarono nelpaese vicino per cercarequalcosa da mangiare.Nel frattempo unaSamaritana arrivò adattingere l’acqua delpozzo. Gesù le chiese unpo’ d’acqua da bere.La donna, pensando cheGesù fosse un giudeo,rimase meravigliata.Infatti i giudei non ave-vano buoni rapporti con isamaritani, considerandoli di razza inferiore.Gesù allora disse:«Tu non sai chi è che ti ha chiesto da bere… Chiunquebeve di quest’acqua avrà di nuovo sete, invece se unobeve dell’acqua che io gli darò sarà in lui sorgente divita eterna».Disse allora la donna:«Dammela quest’acqua, così non avrò più sete».La donna rimase entusiasta di quell’incontro e comin-ciò a raccontare a tutti ciò che Gesù le aveva detto.Così molti abitanti di quel paese credettero in lui.

dal Vangelo di Giovanni 4, 1-42

La Samaritana

approfondimento

LLa sete, di cui si parla in questobrano, non è la sete fisica, ma lasete di Dio presente in ogni uo-mo da cui proviene la sete digiustizia, di verità, di vita nuovache alberga nel cuore dell’uo-mo. Gesù si avvicina alla Sa-maritana, superando tutti i pre-giudizi del tempo (la donna eraconsiderata inferiore all’uomo ei Samaritani e i Giudei non ave-vano tra loro buoni rapporti) esi presenta come l’Acqua cheestingue per sempre la sete.

attività

Rifletti e rispondi.– Quando tu ricevi una buona notizia, la tieni per te o ne parli agli altri?– Come si comporta la Samaritana dopo l’incontro con Gesù?– Quando ti incontri con persone diverse da te per cultura, lingua, religione, come ti com-porti? Come si sarebbe comportato Gesù?

Page 63: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Un giorno fu chiesto a Gesù:«Maestro, qual è il più grande comandamento dellalegge?».Rispose:

U.A. 4: In Gesù, l’«uomo nuovo»63

Classe 5LA LEGGE DELL’AMORELA LEGGE DELL’AMORE

Ill. il viandante assalito daibanditi

Tutte le persone che vivono nel mondo sono il nostroprossimo: i nostri fratelli in Dio, anche quelli che noiconsideriamo nostri nemici.Per chi segue Gesù, nessuna persona è un «estraneo», matutti sono «fratelli» perché figli dello stesso Padre.

attività

1 Ricostruisci la parabolainserendo nei fumetti leparole pronunciate dai per-sonaggi.

2 Ti è capitato, a volte, dicomportarti come il «buonsamaritano»? Racconta.

le parole

LL EE VV II TT AA : era un addetto al servi-zio del Tempio di Gerusalem-me.Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore…

e il prossimo tuo come te stesso.dal Vangelo di Luca 10, 27

Poi, per insegnare come amare il prossimo con fatti concreti, raccontò la seguente parabola,che forse gia conosci.

Un uomo andava da Gerusalemme a Gerico,quando fu assalito dai banditi che lo deru-barono e lo malmenarono, lasciandolo feri-to sulla via.

Poco dopo passarono per la stessa strada,dapprima un sacerdote e poi un LL EE VV II TT AA ,ma…

Passò, infine, un Samaritano. Vide il feritoe ne ebbe compassione. Si fermò, si chinòsu di lui e…

Poi lo caricò sul suo asinello e lo portò inuna locanda. Diede all’oste dei denaridicendo…

dal Vangelo di Luca 10, 30-35

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Page 64: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Se parlo tutte le lingue degli uomini e anche quelle degli angeli, ma non ho amore, sonocome un metallo che rimbomba, uno strumento che suona a vuoto.Se ho il dono di essere profeta e conoscere tutti i misteri, se possiedo tutta la scienza eanche una fede da smuovere le montagne, ma non ho amore, io non ho niente. Se do ai pove-ri tutti i miei averi, se offro il mio corpo al martirio, ma non ho amore, non mi serve a nulla.Chi ama è paziente, non è invidioso, non si vanta, non si gonfia di orgoglio.

Chi ama è rispettoso, non cerca i l proprio interesse, dimentica itorti ricevuti.Chi ama non gode dell’ingiustizia, la verità è la sua gioia.Chi ama tutto scusa, di tutti ha fiducia, tutto sopporta, nonperde mai la speranza.Cesseranno tutte le cose di questo mondo anche le più importanti,

ma l’amore non finirà mai.Ecco le tre cose che più contano: fede, speranza, amore. Ma

la più importante di tutte è l’amore.da 1 Corinti 13, 1-13

64U.A. 4: In Gesù, l’«uomo nuovo»

Classe 5 ESSERE UOMINI NUOVI IN CRISTOESSERE UOMINI NUOVI IN CRISTO

attività

1 Completa la frase.San Paolo dice che le più importanti virtù cristia-ne sono la . . . . . . . . . . . . . , la . . . . . . . . . . . . . el’ . . . . . . . . . . . . .Ma la principale è l’ . . . . . . . . . . . . .

2 Compi gesti d’amore nei con-fronti di qualcuno? Se sì, quali? Checosa hai provato nel tuo cuore?Rispondi a voce alle domande.

In molti passi del Vangelo troviamo brani che presentano il «progetto di vita» indicato edesiderato dall’insegnamento di Gesù. Anche san Paolo, nei suoi scritti, parla sovente di«uomini nuovi». Ma chi è l’uomo nuovo? È colui o colei che, seguendo l’esempio di Gesù,si affida al progetto di Dio e si offre completamente agli altri per amarli come Gesù haamato tutti gli uomini.Dice san Paolo nella sua prima lettera alla comunità di Corinto.

– La fede, la speranza e l’amore, detto anche «carità»,sono le virtù fondamentali della religione cristiana:

la fede apre alla conoscenza di Dio e permette diaccogliere il suo amore e il suo progetto di salvezza;

la speranza è la consapevolezza di incontrare Dionella vita futura e di conoscerlo «faccia a faccia»;

l’amore è una grande energia che proviene da Dio(Padre, Figlio e Spirito Santo) che permette ai credenti diportare il Suo amore ad ogni creatura.

Page 65: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 4: In Gesù, l’«uomo nuovo»65

Classe 5CAMBIARE… LA NOSTRA CORSA!CAMBIARE… LA NOSTRA CORSA!Qualche anno fa, alle Olimpiadidi Seattle, nove atleti disabili men-talmente o fisicamente, erano sullalinea di partenza per correre icento metri.La pistola sparò. I corridori inizia-rono la gara con la voglia di arri-vare e vincere.Improvvisamente, uno di loro, unragazzino, cadde lungo la pista.Fece un paio di capriole e dal dolorecominciò a piangere. Gli otto, senza più pensare a vince-re, tornarono indietro per soccorrerlo.Una ragazza, affetta dalla sindrome di Down, sedetteaccanto a lui, dicendogli con affetto: «Adesso staimeglio?». Poi tutti, stretti in un unico abbraccio, cammi-narono verso la linea del traguardo.Gli spettatori, commossi dal quel gesto di grande altrui-smo, si alzarono e applaudirono lungamente.

È una notte buia e fredda. Due porcospini cercava-no di scaldarsi. Avvicinandosi l’un l’altro, scopriro-no che il freddo si attenuava; così si avvicinaronosempre di più, ma finirono per pungersi a vicenda.Allora, spaventati, entrambi si allontanarono e dinuovo il freddo li assalì. Poi ripeterono l’esperi-

mento e sempre si punsero. A poco a poco, però,trovarono una distanza che permise loro di scaldarsi e

non pungersi. Così, vicini, ma rispettosi ognuno del pro-prio essere, i due porcospini vinsero il freddo e sopravvis-

sero facilmente. Riuscirono così a superare le difficoltà e avivere uno accanto all’altro, senza ferirsi e disturbarsi.

da A. Schopenhauer

attività

Racconta se ti è capitatodi rinunciare a qualcosaper aiutare qualcuno.Prova a descrivere le sen-sazioni provate, attraver-so un’illustrazione usandoi colori che meglio rappre-sentano quello che è statoil tuo stato d’animo.

Nei due racconti si assiste all’aiuto reciproco. Mentre nel primo racconto gli atleti sonodisposti a rinunciare alla vittoria per aiutare chi è in difficoltà, nel secondo racconto si trovauna maniera per aiutarsi a superare il freddo, senza farsi male vicendevolmente. Non èsempre facile dare una mano al prossimo, non solo perché si è costretti a cambiare lanostra «corsa», ma anche perché è necessario trovare il giusto modo per intervenire.Certamente, dedicandoci agli altri con amore, si prova una gioia che viene da Dio.

Page 66: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

66U.A. 4: In Gesù, l’«uomo nuovo»

Classe 5approfondimento

LLe Beatitudini, chiamate cosìperché ogni versetto inizia conla parola «beati», vengono ri-portate sia nel Vangelo di Luca(6, 20-23) sia in quello diMatteo (5, 3-12).

Il messaggio delle Beatitudini non è vissuto solo dai seguaci di Gesù, ma anche da altriuomini che hanno trovato in esse una ispirazione di vita.

BEATI I POVERI IN SPIRITO: DI ESSI È IL REGNO DEI CIELI

Sono felici coloro che aprono il proprio cuore per ricevere Dio e hanno fiducia in Lui.

Abbé PierreNacque in Francia nel 1922. Per seguire l'esempio di Gesù,volle essere frate cappuccino.Durante la Seconda Guerra Mondiale aiutò moltri ebreiperseguitati dai nazisti. Finita la guerra, fondò le ComunitàEmmaus, oggi diffuse in tutto il mondo, per accogliere gliemarginati, soprattutto i senza-casa che vivono nelle gran-di città.Un giorno l’Abbé Pierre, disse a una persona disperatache aveva tentato di togliersi la vita: «Tu sei davvero unpoveretto, ed io ho bisogno di qualcuno che venga ad aiu-tarmi. Vieni con me. Insieme faremo qualcosa di buono».

BEATI GLI AFFLITTI PERCHÉ SARANNO CONSOLATI

Sono felici coloro che affrontano la sofferenza con speranza perché Dio è con loro.

Nkosi JohnsonSieropositivo dalla nascita, affrontò con coraggio la malat-tia. Il suo sogno era diventare l'eroe di tutta la gentemalata. Morì a soli 12 anni.Disse a una conferenza sui malati di AIDS:«Noi siamo persone normali. Abbiamo occhi, mani e piedi,come tutti. Abbiamo la mente e il cuore. Quando sarògrande, voglio girare tutto il mio paese (il Sudafrica) perinvitare la gente ad avere rispetto e attenzione per i mala-ti di AIDS».

Vedendo che c'era tanta gente Gesù salì verso i lmonte. Giuntovi, si sedette e i suoi discepoli si avvi-cinarono a lui. Allora egli incominciò a istruirli conqueste parole…

dal Vangelo di Matteo 5, 1-2

LE BEATITUDINILE BEATITUDINI

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BEATI I MITI PERCHÉ EREDITERANNO LA TERRA

Sono felici le persone pacifiche, che non rispondono con violenza alla violenza.

Mohandas GandhiNacque in India nel 1869, fu impressionato dalle tristi con-dizioni del suo popolo, per il quale rinunciò alla carrieradi avvocato. Fu «la luce e il padre dell’India», perchésenza odio, ma solo tramite la nonviolenza, ottenne l’in-dipendenza dell’India dal dominio coloniale inglese. Inquesta sua azione non fu estraneo lo spirito del Vangeloche conosceva e ammirava.Soffrì umiliazioni ed anche il carcere.Diceva: «L’amore è la forza più umile e anche più potenteche il mondo possiede. I sacrifici che esso comporta, non lo

devono annebbiare, ma renderlo più vivo e operante per il bene di tutti».Gandhi, il Mahatma (grande spirito), fu ucciso da un fanatico indù nel 1948.

BEATI QUELLI CHE HANNO FAME E SETE DI GIUSTIZIA,PERCHÉ SARANNO SAZIATI

Sono felici coloro che si impegnano per far rispettare i diritti degli altri.

Martin Luther KingEra un pastore negro della Chiesa protestante. Vivevanegli Stati Uniti. Affermò l’uguaglianza tra neri e bianchi.Per riuscire nel suo intento, operò solo con la forza cri-stiana dell’amore. Diceva:«Io ho un sogno… Sogno che un giorno i figli degli schia-vi e i figli degli schiavisti potranno sedere insieme allatavola della fratellanza. Se non riusciremo a vivere in pacee uniti, bianchi e neri, saremo veramente stolti».A Martin Luther King fu assegnato il premio Nobel per

la pace nel 1964. Venne assassinato nel 1968.

U.A. 4: In Gesù, l’«uomo nuovo»67

Classe 5

attività

Sottolinea solo le affermazioni corrette.

– Abbé Pierre fondò le Comunità Emmaus.– Nkosi Johnson era ammalato di tubercolosi.– Mahatma significa Grande Spirito.– Martin Luther King riuscì ad affermare l’u-

guaglianza tra bianchi e neri.– Gandhi ottenne l’indipendenza dell’India con

la violenza.

le parole

AAIIDDSS : malattia virale caratterizzata da un abbas-samento delle difese dell'organismo con conse-guenze spesso mortali.Il contagio avviene soprattutto per via sessuale otramite trasfusioni di sangue infetto.

Page 68: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

68U.A. 4: In Gesù, l’«uomo nuovo»

Classe 5BEATI I MISERICORDIOSI, PERCHÉ TROVERANNO MISERICORDIA

Sono felici coloro che comprendono e cercano di alleviare le miserie altrui.

Gino StradaViene da una famiglia di operai. Conseguita la laurea inmedicina, decise di offrire aiuto alle persone bisognose chevivevano nel sud del Mondo. Cominciò con la Croce Rossain Pakistan, Etiopia, Cambogia, Afghanistan: tutte terredove riuscì ad alleviare le miserie del prossimo. FondòEmergency, una organizzazione di medici e infermieri che,così come i Medici senza frontiere, e la Croce Rossa,costruisce ospedali per operare, riabilitare e fornire protesialle vittime civili della guerra, specialmente ai bambini.Gino Strada non si professa cristiano, ma quello che fa èchiaramente ispirato dal Vangelo.

Raoul FollereauNato in Francia nel 1903, fin da giovane ha esordito comescrittore, in particolare di poesie. Raul dedicò tutta la suavita ai malati di lebbra. Intorno a lui sorsero centinaia digruppi giovanili che sostenevano la sua opera.Infatti due milioni di giovani lo appoggiarono quandodomandò, alla Chiesa e alla comunità civile, di istituire laGiornata Mondiale per i Malati di Lebbra, nella domeni-ca in cui si legge il passo del Vangelo che racconta laguarigione dei lebbrosi da parte di Gesù.Indirizzò una lettera all’allora Presidente degli Stati Unitie al Primo Ministro dell’Unione Sovietica dicendo:

«Ho appreso dalle riviste militari che ognuno dei vostri bombardieri, ultimo modello, costacinque miliardi di franchi (circa 3 milioni di euro). Ho fatto un rapido calcolo e ho conclu-so che con il costo di due bombardieri si potrebbero curare tutti i lebbrosi del mondo. Perquesto vi chiedo: ognuno di voi costruisca un bombardiere in meno, e destini la somma cosìavanzata ai lebbrosi».Non gli risposero. Riuscì, insieme a molti stati, ad ottenere dall’ONU la Carta universaledei diritti del malato di lebbra, grazie alla quale molti lebbrosi vennero curati in reparti spe-ciali. Morì nel 1977.

Page 69: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

BEATI I PURI DI CUORE PERCHÉ VEDRANNO DIO

Sono felici le persone dominate da sentimenti di bontà, di disponibilità verso gli altri.

Gianna Beretta MollaMedico e animatrice della gioventù cattolica, colpita da una gravemalattia, decise di sospendere le cure per riuscire a portare a termi-ne la quarta gravidanza anche a costo della propria vita.Come medico, diceva sempre dei malati:«Chi tocca il corpo di un paziente, tocca il corpo di Cristo».Nel 1993 è stata beatificata ed è stata proclamata santa da Papa

Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004.

BEATI GLI OPERATORI DI PACE PERCHÉ SARANNO CHIAMATI FIGLI DI DIO

Sono felici coloro che operano per costruire la pace nel loro ambiente e nel mondo.

Giovanni Paolo IIÈ stato il primo papa non italiano dal 1523. Il suo ponti-ficato è stato caratterizzato da numerosi viaggi, con l'o-biettivo di portare il Vangelo della pace a tutti i popoli.Il papa esortava tutti gli uomini di buona volontà, dicendo:«Spalancate le porte a Cristo! Senza Cristo l’uomo nonconoscerà pienamente se stesso, non saprà fino in fondo chiè e dove va».

BEATI I PERSEGUITATI PER CAUSA MIA

Entreranno nel regno dei cieli coloro che vengono maltrattati e offesi perché difendono laparola di Gesù fra i popoli.

Annalena TonelliNel 1968, all’età di 25 anni, maturò l’idea di dedicarsi aipoveri del terzo mondo, e andò in Kenya per prendersicura di quelle popolazioni straziate dalla fame.Dopo molti anni fu espulsa perché si era opposta al geno-cidio, l’uccisione in massa di una delle etnie Keniote.Riuscì a bloccare l’atroce sterminio contattando i mass-

media e denunciando ciò che stava accadendo. Si trasferì poi tra i Somali del Somelandper diventare insegnante di lingua inglese in una piccola scuola. In una lettera scrisse:«Null'altro mi interessa nella vita: seguire Gesù Cristo e i poveri come lui insegna». Il 5ottobre 2003 un ragazzo armato sparò alla nuca di Annalena: l'unica sua colpa era di esse-re una donna cristiana in un contesto non cristiano.

U.A. 4: In Gesù, l’«uomo nuovo»69

Classe 5

Page 70: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Nella Bibbia si incontrano varie immagini che ci permettono di comprendere meglio laChiesa, come comunità dei cristiani.

La Chiesa è il campo nel quale Gesù semina laParola di Dio affinché germogli e porti frutti.

70Unità di Apprendimento 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione

Classe 5 LE IMMAGINI DELLA CHIESALE IMMAGINI DELLA CHIESA

Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete i lcampo di Dio, l’edificio di Dio.

da 1 Corinzi 3, 9

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io inlui, fa molto frutto, perché senza di me nonpotete far nulla.

dal Vangelo di Giovanni 15, 5

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta unacittà collocata sopra un monte.

dal Vangelo di Matteo 5, 14

Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapo-re, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altroserve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.

dal Vangelo di Matteo 5, 13

La Chiesa è la vigna voluta da Gesù. È Gesù stes-so la vite che permette la sana crescita dei tralci: icristiani. Coloro che restano uniti a Gesù ricevonolinfa vitale, certezza di salvezza, una vita gioiosa, laforza per amare Dio e il prossimo.

I cristiani sono invitati da Gesù a essere luce e sale nelmondo. La luce di un faro è il punto di riferimento per lenavi in mezzo al mare per evitare incidenti, come lo è laParola di Dio e la testimonianza di fede, che indicano lastrada del bene e della vita.

Il sale si usa per dare sapore ai cibi e per conservarli, quindii cristiani hanno il compito di compiere il bene e la giustizia.

attività

Ricerca e leggi i brani biblici indicati e scrivi sul quaderno quali immagini vengono usate perindicare la Chiesa.

1 Corinzi 3, 9 Giovanni 15, 5 Matteo 5, 14 Matteo 5, 13

Page 71: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione71

Classe 5

I cristiani, durante laSanta Messa, professano lapropria fede recitando tutti insie-me il Credo.Il Credo, detto anche «Professionedi fede», riassume gli insegnamen-ti degli apostoli e, nella parte fina-le, afferma che la Chiesa è:

LA CHIESA È IL

POPOLO DI DIO NEL

M0NDO.

ESSA VIVE E SI NUTRE

DELLA PAROLA E DEL

CORPO DI CRISTO.

UNA

SANTA

CATTOLICA

APOSTOLICA

perché Gesù è santo e i cristiani sonochiamati a vivere nella santità.

perché si fonda sull’unica fede inGesù, figlio di Dio.

perché è fondata sull’insegnamentodegli apostoli.

perché si rivolge a tutti, anche ai noncredenti, nessuno escluso. Perciò èuniversale.

GGEESSÙÙ

AAPPOOSSTTOOLLII

CCRRIISSTTIIAANNII

CREDO LA CHIESA…CREDO LA CHIESA…

attività

1 Seguendo l’esempio col-lega con frecce ogni attri-buto dato alla Chiesa conla giusta spiegazione.

2 Dopo aver osservatol’illustrazione dell’albero,commentala con i tuoicompagni.

Page 72: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

72U.A. 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione

Classe 5 MARIA MADRE DELLA CHIESAMARIA MADRE DELLA CHIESA

Maria, la madre di Gesù, non compare spesso nellepagine dei Vangeli, ma è sempre presente nei momentipiù importanti della vita pubblica del Figlio.La incontriamo quando Gesù compie il primo miracolodurante le nozze di Cana o nel momento drammaticodella crocifissione. Il suo ruolo non è soltanto quello di Madre di Gesù. PapaPaolo VI, durante il Concilio Vaticano II, ha proclamatoMaria Madre della Chiesa. La sua fede in Dio, e il suo esempio di fiducia e di amoreverso il prossimo, fanno di lei un modello che tutti i cre-denti devono imitare.Esistono molti santuari dedicati a Maria. Alcuni, comequelli di Lourdes e di Fatima, sorgono in luoghi in cuila Madonna è apparsa ai credenti, invitandoli alla pre-ghiera e all’amore fraterno. I cristiani, andando in questiluoghi, sentono particolarmente viva la presenza dellaMadre: per questo si recano in PP EE LL LL EE GG RR II NN AA GG GG II OO , si raccol-gono in preghiera e chiedono il suo aiuto per vivere conpiù coerenza la vita cristiana.

Santuario di Fatima,Portogallo.

le parole

PPEE LL LL EE GG RR II NN AA GG GG II OO : viaggio didevozione in luoghi santi. È unadelle forme più antiche di reli-giosità.

approfondimento

NNel corso delle Giornate mon-diali della Gioventù, istituite dapapa Giovanni Paolo II nel1986, molti giovani si affidanoa Maria con queste parole:Noi, giovani di tutto il mondo,veniamo a te,madre di Cristoe madre della Chiesa.Ci rivolgiamo a te,la più sicura maestrasulle vie umane:aiutaci a vinceretutte le disperazioni,aiutaci a essere più fortidi tutto ciò che sembraassediarci.

attività

1 Commenta l’atto di affi-damento dei giovani aMaria.

2 Oltre che di Maria,madre di Gesù, i Vangeliparlano anche di altredonne. Ricordi il nome dialcune di loro?

MARIA: UNA MADREPER TUTTI I CRISTIANI.

Page 73: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione73

Classe 5LA DEVOZIONE A MARIALA DEVOZIONE A MARIA

attività

1 Leggi la seguente poesia.Umile come le viole,dolce come il miele,fedele a Dio del cielo,tra le case e gli orti brevia Nazaret, Maria, crescevi.Correvi alla fontana,col fuso filavi la lana,poi macinavi il grano.Docile come gli agnellieri, e lieta come gli uccelli.

2 Ricercate ingruppo immagini arti-stiche della Madonna.Preparate anche un breveresoconto delle feste a leidedicate nella vostra cittào paese.

le parole

AA SS SS UU NN ZZ II OO NN EE : festa che celebracome Maria venne portata incielo.II MM MM AA CC OO LL AA TT AA CCOO NN CC EE ZZ II OO NN EE :festa che ricorda Maria conce-pita senza peccato originale.

Maria, una ragazza di Nazaret sconosciuta al mondo, manon a Dio. Con il suo «sì» all’angelo dell’Annunciazioneaccettò di porre la sua vita nelle mani di Dio affinché sirealizzasse la salvezza dell’umanità.

I cattolici dedicano alla Madonna il mese di maggio enumerose feste. Ne ricordiamo alcune:

1 gennaio Á Maria, Madre di Dio

25 marzo Á Annunciazione

15 agosto Á AA SS SS UU NN ZZ II OO NN EE

8 dicembre Á IIMM MM AA CC OO LL AA TT AA CC OO NN CC EE ZZ II OO NN EE

In occasione di queste feste si svolgono spesso delle pro-cessioni in cui la statua o il quadro della Madonna ven-gono portati per le strade dei paesi e delle città, mentre ifedeli intonano canti e preghiere.

Corona delSanto Rosario

AveMaria

Padre nostroe Gloria

I cristiani hanno avuto sempre una grande devozione perMaria; per lei hanno composto preghiere e canti, hannodipinto quadri e scolpito statue, hanno costruito in tutto ilmondo chiese e santuari.A lei si rivolgono recitando il «rosario», una preghieradurante la quale vengono ricordati i fatti più importantidella vita di Gesù e di Maria, quindi si recitano cinquedecine di «Ave Maria», intercalate da un «Padre nostro» eda un «Gloria».

Donatello, Incoronazione di Maria.

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U.A. 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione

Classe 5

74

approfondimento

UUno dei papi più amati dellastoria è stato senza dubbio Ka-rol Wojtyla. Di origine polacca,fu eletto nel 1978 con il nomedi Giovanni Paolo II.

STRUTTURA DELLA CHIESASTRUTTURA DELLA CHIESA

papa

vescovo sacerdote

suorelaica

laici

frate

diacono

laico

L’insieme di tutti i credenti battezzati forma la Chiesa: lafamiglia di Dio sulla Terra.Tutti i credenti sono invitati a impegnarsi e a collaborareper far crescere e vivere la Chiesa, ciascuno in base alleproprie capacità e ai propri CC AA RR II SS MM II .Il popolo di Dio è così composto:CLERO: è composto da coloro che ricevono il sacramen-to dell’Ordine. Il clero è costituito dai vescovi, dai sacer-doti e dai diaconi.RELIGIOSI: sono tutti i battezzati che consacrano lapropria vita totalmente a Dio e ai fratelli, come le suore, ifrati e i monaci, tramite i voti di povertà, di obbedienza edi castità. I religiosi, infatti, rinunciano a sposarsi e adavere figli per dedicarsi totalmente alla causa del Vangelo. LAICI: sono i fedeli battezzati che vivono secondo gliinsegnamenti di Gesù e collaborano alle attività dellaChiesa locale (catechismo, gruppi giovanili, oratorio, uffi-cio parrocchiale, associazioni di assistenza agli anziani eagli ammalati…).

Alla guida di questo grande popolo vi è il papa, il successore dell’apostolo Pietro, il pasto-re e la guida di tutta la Chiesa. È chiamato «Vicario di Cristo», perché è il rappresen-tante di Gesù sulla Terra.Il papa viene eletto dai cardinali durante un’assemblea chiamata Conclave.Il papa è il vescovo di Roma e il capo della Città del Vaticano, il più piccolo Stato delmondo.

le parole

CCAARRIISSMMAA: parola greca che si-gnifica «dono gratuito». I carismisono doni dati dallo SpiritoSanto all’uomo affinché li utiliz-zi per il bene di tutti.

attività

Rispondi.– Da chi è composto il po-

polo di Dio?– Perché il papa è chiama-

to «Vicario di Cristo»?– Da chi viene eletto il papa?

Page 75: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione75

Parrocchie e diocesiI cristiani cattolici che vivono nello stesso quartiere onello stesso paese formano una parrocchia. Dispongono di una chiesa per radunarsi e sono gui-dati da un sacerdote, il parroco.Il parroco ha numerosi compiti: celebrare la Messa,amministrare i sacramenti, portare conforto agliammalati, soccorrere i bisognosi, consigliare i giova-ni… Per far fronte a tutti gli impegni, spesso è aiuta-to dai credenti laici.L’insieme di più parrocchie, di solito situate in zonevicine dello stesso territorio, costituisce la Chiesalocale o diocesi.Alla guida della diocesi c’è il vescovo, pastore emaestro del popolo di Dio, affidato alle sue cure.Egli, durante le visite pastorali, prende contatto conle comunità parrocchiali, promuove attività a favoredel prossimo, guida i credenti nel cammino di fedecristiana, scrive lettere indirizzate a tutti i cristianidella diocesi, celebra i sacramenti, soprattutto ilsacramento dell’Ordine e quello della Cresima.

LA CHIESA LOCALEÈ ESPRESSIONE DELL’UNICA

CHIESA UNIVERSALE.

attività

1 Rispondi.– Hai mai visto il papa in televisione o dal vivo? In quali occasioni?

2 Unisci con le frecce le persone ai loro compiti.

PAPA

VESCOVO

PARROCO

FEDELI LAICI

Istruisce, aiuta, celebra l’Eucaristia, amministra i sacramenti nella comunità parrocchiale.

Guida tutti i cristiani cattolici del mondo.

Guida i credenti e il popolo a lui affidato nella diocesi.

Testimoniano la loro fede nella vita di ogni giorno, partecipano ai sacramenti, collaborano con i sacerdoti.

Page 76: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

La domenicaI cristiani chiamano il primo giorno dopo il sabato dies Domini, domenica in italiano: gior-no dedicato al Signore perché in esso è risorto Gesù. L’imperatore romano Costantino, fececoincidere questa giornata con l'antica festa pagana del «Giorno del sole». In questo gior-no tutte le attività lavorative venivano sospese e anche gli schiavi avevano finalmente lapossibilità di riposare.

Nella lingua tedesca e inglesela parola ha conservatoil significato originario, infatti:

Ogni anno i cristiani celebrano gli avvenimenti più significativi della vita di Gesù seguen-do un ciclo temporale chiamato anno liturgico, che è suddiviso in periodi. Durante ogniperiodo, il sacerdote indossa un PP AA RR AA MM EE NN TT OO di colore diverso. Nella tabella della pagina alato ti mostriamo com’è suddiviso l’anno liturgico.

76U.A. 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione

Classe 5 L’ANNO LITURGICOL’ANNO LITURGICO

SONNTAG

Sonne = soleTag = giorno

SUNDAY

sun = soleday = giorno

La funzione del vestitoIl vestito non ha solo lo scopo di coprire e di proteggere il corpo. Già nelle prime civiltàassunse un significato di simbolo, divenne un «segno» di riconoscimento visivo di undeterminato ruolo. Anche oggi, ad esempio, un militare si distingue da un prete, dal vesti-to che indossa…Inoltre il vestito serve a differenziare le diverse situazioni della vita, ad esempio, c’è unvestito da cerimonia (l’abito bianco per la sposa o per la Prima Comunione) ed un vesti-to per le attività sportive…

Il vestito nelle religioniNel mondo religioso e specialmente nellecelebrazioni dei riti è possibile distinguere unsacerdote da un vescovo. Ciò avviene in tuttele religioni: il rabbino, l’iman, il bonzo…hanno un loro vestito che li rende identifica-bili da tutti.Nella liturgia cattolica della domenica, durantela celebrazione della Messa, si può notarecome i colori delle vesti, indossate dal sacerdo-te, cambino per trasmettere dei messaggi, divolta in volta diversi (vedi lo schema a p. 77).

Un rabbino con il caratteristico scialle usato per lapreghiera (tallit) e i teffillin (due piccoli astucci dipelle nera che contengono alcuni versetti biblici,

legati con lacci sul braccio sinistro e sulla fronte).

Page 77: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione77

approfondimento

la presenza diGesù nella vita degli uomini

dal mercoledì delle Cenerial Mercoledì Santo

Giovedì, Venerdì,Sabato Santo

tempo diQuaresima

triduopasquale

quattro settimane primadi Natale

tempo diAvvento

viola(indica penitenza)

l’attesa diGesù

TEMPO PERIODO PARAMENTO LA CHIESA CELEBRA

bianco(indica gioia)

bianco(indica gioia)

viola(indica penitenza) il sacrificio

di Gesùcrocifissoil Sabato Santo

non sono previstecelebrazioni

dalla domenica di Pasquaalla domenica di Pentecoste

tempo diPasqua

la risurrezionedi Gesù

dal 25 dicembre al battesi-mo di Gesù (prima dome-

nica dopo l’Epifania

tempo diNatale

la nascitadi Gesù

verde(indica speranza)

dal lunedì che segue ilBattesimo di Gesù al giornoche precede la Quaresima

tempo ordinario

La presenza diGesù nella vitadegli uomini.

rosso(indica il martirio)

Venerdì Santo,domenica di Pentecoste ericorrenza dei santi martiri

il donodello Spirito Santo

verde(indica speranza)

dalla domenica dopoPentecoste fino all’inizio

dell’Avvento

tempo ordinario

PP AA RR AA MM EE NN TT OO : veste destinata alla celebrazione liturgi-ca. Verso il VI secolo iniziò l’uso di vesti destinate soloal culto. Diventarono sempre più lussuose per la ric-chezza delle stoffe e per la sapiente arte del ricamo.SScrivi, con l’aiuto dell’insegnante,che cosa rappresentano glioggettiraffigurati.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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78U.A. 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione

Classe 5 LE CHIESE NEL TEMPOLE CHIESE NEL TEMPO

La chiesa è il luogo dove si riunisce la comunità cristiana per pregare, celebrarel’Eucaristia e le altre funzioni religiose.

Probabilmente ti sarà capitato di visitare più di una chie-sa e di notare che non sono tutte uguali. Alcune sonomolto imponenti, altre più piccole; alcune ospitano affre-schi, quadri e statue; altre appaiano più povere e spoglie.Nonostante queste differenze, la loro funzione è la mede-sima: accogliere i fedeli per pregare.Le prime chiese furono costruite dopo l’Editto diCostantino e presero il nome di basiliche. La loro strut-tura era simile a quella dei palazzi romani destinati alle riu-nioni pubbliche: a pianta rettangolare con una navata cen-trale e navate laterali più piccole.

Esterno dell’abside della Chiesa di Santa Sabina,Roma.

Stile romanico: Chiesa di San Martin, Spagna.

Navata della Chiesa di Santa Sabina, Roma.

Più tardi, intorno all’anno Millee per tutto il milleduecento, siimpose lo stile romanico. UnoSS TT II LL EE AA RR CC HH II TT EE TT TT OO NN II CC OO maestoso,caratterizzato da spesse mura,colonne basse e tozze e la pre-senza del campanile. Il suonodella campane invitava i creden-ti alla preghiera.La chiesa, in questo periodo, eravista come una fortezza erettacontro le forze esterne del male.

le parole

SSTT II LL EE AA RR CC HH II TT EE TT TT OO NN II CC OO : insie-me di elementi che caratteriz-zano gli edifici costruiti in un de-terminato periodo.

attività

Fai una breve ricerca suuna chiesa antica della tuacittà.– Quando è stata costruita?– Contiene affreschi, statueo quadri famosi? Di chi?

Page 79: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 5: La Chiesa: popolo di Dio e istituzione79

Dal milletrecento, con lo stile gotico, le chiese abban-donarono la primitiva semplicità per arricchirsi di GG UU GG LL II EE

svettanti, di grandi archi, di alte colonne, di vetrate conimmagini sacre dipinte a colori vivaci e di numerose sta-tue. Le chiese erano molto alte e la loro struttura, rivoltaverso il cielo, simboleggiava il desiderio dell’uomo di ele-varsi verso Dio.

Con lo stile rinascimen-tale, tra il 1450 e il 1550, l’ar-chitettura delle chiese siispirò all’armonia e alla bel-lezza dell’antica arte greco-romana.La caratteristica delle chiesedi questo periodo è la pre-senza di cupole maestose.

Nei secoli successivi, cioèmilleseicento e millesettecento,si impose lo stile barocco.Furono edificate chiese ricchedi statue, di marmi pregiati edi ornamenti d’oro. L’altaremaggiore veniva costruitocontro la parete di fondo eseparato dai fedeli con unabalaustra.

Le chiese dei nostri tempi hanno forme essenziali ecercano di essere il più possibile funzionali alla vita dellacomunità. Ecco perchéspesso, accanto alla chie-sa, sorgono locali per leattività parrocchiali deiragazzi o degli anziani espazi per favorire lasocializzazione.

Stile gotico: facciata della catte-drale di Saint-Gatien, Francia.

Stile barocco: Basilica di Superga, Torino.

Classe 5

Stile rinascimentale:San Pietro in Montorio, Roma.

Una chiesa moderna: la Cattedrale di Rio de Janeiro.

le parole

GGUU GG LL II AA : decorazione a formadi piramide alta e stretta, usataper ornare tetti di chiese e cam-panili.

attività

Indica lo stile architettoni-co cui appartengono glielementi indicati.

Ampia cupola ……………………

Guglie svettanti …………………

Campanile …………………………

Ornamenti d’oro ………………

Forme essenziali ………………

Page 80: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

80Unità di Apprendimento 6: Figure di missionari

Classe 5 MISSIONARI DI IERIMISSIONARI DI IERI

Francesco SaverioNacque nel 1506. Apparteneva a una nobile famigliaspagnola. Durante i suoi studi all’università di Parigidivenne amico di Ignazio di Loyola, fondatore dellaCompagnia di Gesù (Gesuiti). Affascinato dalVangelo, decise di far parte dell’ordine dei Gesuiti edi predicare la Parola di Gesù a chi ancora non laconosceva. Giunto in Estremo Oriente, imparò lalingua locale e attirò intorno a sé molti ragazzi par-lando di Gesù e insegnando loro molte preghiere.Morì mentre cercava di raggiungere la Cina. Nel 1927è stato proclamato, con santa Teresa di Gesù bambi-no, patrono di tutti i missionari.

Matteo RicciNacque a Macerata nel 1552. Entrato nellaCompagnia di Gesù fu inviato come missionario inIndia. Successivamente raggiunse la Cina per impa-rare la lingua e la cultura cinese.Nel 1601 giunse a Pechino, capitale dell’Impero, doveben presto fu conosciuto e ammirato dai grandi stu-diosi del luogo. Anche l’imperatore apprezzò moltola sua cultura e gli permise di far sorgere le primecomunità cristiane.Morì a Pechino nel 1610 e fu il primo missionarioad essere sepolto in Cina.

Il desiderio dei cristiani di far conoscere a tutte le gentidel mondo l’opera di Gesù, spinse i missionari verso paesimolto lontani presso popoli sconosciuti.Essi annunciavano il Vangelo e condividevano le soffe-renze delle persone nel rispetto delle culture e delletradizioni di ogni popolo. Per poter comunicare impara-vano la lingua, le abitudini e le tradizioni locali. La diver-sità non li scoraggiò mai e la forza data dal Vangelo con-sentì loro di fondare molte comunità cristiane sparse intutto il mondo.

attività

Preparate in gruppo uncartellone murale. Scriveteal centro e in stampatellola parola:

MMIISSSSIIOONNAARRIIOOe attorno brevi frasi che vivengono in mente, pensan-do alla sua attività.

Page 81: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 6: Figure di missionari81

Daniele ComboniDedicò la propria vita al popolo africano. Animatoda un amore senza frontiere, a soli 26 anni partìper l’Africa pronto a evangelizzare gli indigeni ea battersi per l’abolizione della schiavitù.Condusse proprio una campagna antischiavista inEgitto (1857-1859).Il suo motto era «Salvare l’Africa con l’Africa».Comboni, infatti, si proponeva di preparare sacer-doti e laici africani. Tra molte difficoltà fondò dueOrdini religiosi: l’Istituto dei Missionari Com-boniani e le Suore Missionarie Comboniane.Nel 1877 fu consacrato vescovo. Morì, strematodagli stenti e dalla fatica, nel 1881. È stato fattobeato nel 1996.

Bartolomé de Las CasasFu un frate domenicano spagnolo. Si laureò indiritto a Salamanca. Sbarcato in America sull’isolaHispaniola (attuale Haiti e Repubblica Dominicana)per dirigere le piantagioni del padre, in seguito adun’autentica conversione cristiana, divenne tenacedifensore degli indios, sfruttati dagli Spagnoli. A tale scopo intraprese numerose traversatedell’Oceano per recarsi presso la Corte di Spagnaal fine di ottenere l’approvazione di leggi chegarantissero i diritti degli indios. Nel 1544 funominato vescovo del Chiapas (Messico).

Charles de FoucauldNacque a Strasburgo (Francia) nel 1858.Trasferitosi poi in Algeria, venne a contatto conl’estrema povertà di quella gente e con lo schiavi-smo. Non propagandò il Vangelo con la parola,ma lo testimoniò con la sua vita accanto allagente. Costruì, in un’oasi, una casa di accoglienzaper gli ammalati e i poveri. Fu ucciso nel 1916 daun gruppo di ribelli Tuaregh, popolo nomade deldeserto.

Page 82: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 6: Figure di missionari

Classe 5 MISSIONARI DI OGGIMISSIONARI DI OGGI

Dio ha sempre chiamato alcuni battezzati a impegnarsia favore del prossimo nella vita missionaria.Ancora oggi ci sono persone che annunciano il messaggiodi Gesù, testimoniando, con la propria vita, l’«uomo nuovo»voluto da Gesù. Essi non solo s’impegnano a diffondere il Vangelo, maaiutano anche i popoli dei paesi poveri dove operano,costruendo scuole e ospedali, insegnando mestieri di basee nuove tecniche di coltivazione.Queste persone rappresentano un modello per i cristiani ela loro straordinaria testimonianza è un esempio eloquen-te per tutti i credenti di come il messaggio di Gesù siavalido e attuabile ancora oggi.

Marcello CandiaViveva a Milano. Era ricco: possedeva una gran-de fabbrica. La sua vita era felice. Un giorno,però, prese un’improvvisa decisione. Egli stessoce la descrive così:

«Mi imbarcai per il Brasile sul transatlantico“Augustus”. Viaggiavo in prima classe. Tutte lesere indossavo lo smoking perché si tenevanograndi feste. Quando giunsi in Brasile, vidi lefavelas di Rio de Janeiro, vidi l’immensa miseria

che si leggeva sui volti della gente. Quelle scene mi turba-rono. Ritornato a Milano, decisi: vendetti la fabbrica aimiei operai, riattraversai l’Atlantico e venni in Brasile acostruire un ospedale a Macapá.Fu per me una vera gioiaspendere tutti i miei soldi peramore di Dio».

Finita la costruzione dell’o-spedale, Candia lo donò agliabitanti di Macapá, in Amaz-zonia, e restò a vivere conloro. Nell’estate del 1983Candia si ammalò gravemen-te. Fece ritorno a Milano,dove morì.

Marcello Candia.

approfondimento

LLa Chiesa celebra ogni anno laGiornata missionaria mondiale.La terza domenica di ottobre siraccolgono offerte che vengo-no poi inviate nelle missioni.Opere eseguite nelle missionidell’Africa durante l’anno 2003:– 82 chiese e oratori;– 254 ospedali e ambulatori;– 175 scuole e laboratori;– 98 acquedotti e pozzi;– 53 strade.

attività

1 Quali tra i seguentiaggettivi descrivono la per-sonalità di Marcello Candia?Ricco • Avaro • Egoista

• Generoso • Sensibile

• Altruista • Disponibile

• Ottimista • Ingenuo

2 Disegna la storia diMarcello Candia con unaserie di vignette.

82

Page 83: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

U.A. 6: Figure di missionari83

Madre Teresa di CalcuttaIl suo vero nome era Agnes Bojaxhiu.Nacque a Skopje (Macedonia) il 27 agosto1910. A 12 anni sentì la chiamata di Dio,entrò nel convento di Loreto e prese i voticon il nome di Suor Teresa.A 18 anni partì missionaria per l’India.Inizialmente insegnò in una scuola delquartiere più elegante di Calcutta ma,davanti alle sofferenze del popolo indiano,decise di dedicare tutte le proprie energie aipoveri. Si tolse l’abito religioso e indossò il«sari» bianco come le povere donne indiane. Fondò unnuovo Ordine di suore, le Missionarie della Carità,pronte a portare il proprio aiuto ai bambini, ai vecchi, agliammalati e a chiunque fosse nell’abbandono.Madre Teresa, con le consorelle, asciugò lacrime, donòsorrisi, parlò dell’infinito amore di Dio.

Leggiamo insieme il seguente fatto da lei vissuto.

Un giorno una povera donna scheletrita dai patimentidella malattia e della fame, mentre veniva da lei curatacon tenerezza, le chiese:«Perché fai questo per me se perfino i miei figli mi hannoabbandonata?».«Perché ti voglio bene», rispose Madre Teresa.Infatti, nella Casa dei moribondi a Calcutta, voluta daMadre Teresa, anche oggi ogni persona viene trattata comeun figlio, come un fratello.Se si chiedeva a Madre Teresa il perché di tutto questo,ella così rispondeva:«Per essere veramente felici bisogna cercare di imitareGesù, e cioè: amare come lui ama, aiutare come lui aiuta,donare come lui dona».Madre Teresa morì nel 1997, dopo aver ricevuto numero-si premi internazionali fra i quali, nel dicembre 1979, ilPremio Nobel per la pace.Nel 2003 la Chiesa ha BB EE AA TT II FF II CC AA TT OO Madre Teresa.

Madre Teresa di Calcutta.

le parole

BB EE AA TT II FF II CC AA ZZ II OO NN EE : atto solennedella Chiesa, con il quale unapersona è proclamata «beata»,e proposta ai fedeli comeesempio di vita cristiana.

approfondimento

QQuando papa Paolo VI si recò inIndia rimase colpito dalle grandiopere svolte da Madre Teresa evolle regalarle, per ricordo, unalussuosa auto bianca. Ella disse: «Questa macchinaservirà per i lebbrosi» e con isoldi ricavati dalla vendita co-minciò a costruire il villaggio diSantinagar («Città della Pace»)per ospitare intere famiglie dilebbrosi.

attività

Cerca altre notizie su Ma-dre Teresa di Calcutta esulle attività delle Missiona-rie della Carità nel mondo.UNA VITA SPESA A SERVIZIO

DEI PIÙ DEBOLI.

Page 84: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

84

Classe 5 SIATE LA LORO VOCESIATE LA LORO VOCE

È questa l’esortazione che il papa ha rivolto a tutti i cri-stiani del mondo: un invito a non restare indifferenti allesofferenze degli altri e ad adottare uno stile di vita aper-to ai problemi del mondo.Uomini e donne di buona volontà hanno cercato e cerca-

no di mettere in pratica il messaggio di amore diGesù, impegnandosi in varie iniziative a favore delprossimo sofferente. In Italia, da anni, opera laCaritas, organismo diocesano di volontariato, chepromuove ovunque aiuti umanitari:

organizza mense gra-tuite, distribuiscevestiario, allestiscecentri di accoglienzaper i poveri, gli emar-ginati e gli immigrati.

Ai bambini, ai poverie a tutti coloro che soffrononella carne e nello spirito,offri sempre un sorriso.Dai a loro non solo le tue cureo il tuo piccolo risparmio,ma specialmente il tuo cuore.

Madre Teresa di Calcutta

Un senza fissa dimora nellestrade di Roma.

In alto e a fianco:mensa della Caritas ecentro di ascolto.

La povertà è in aumentoanche nelle nazioni ric-che del Nord delmondo.

Fatevi voce dei sofferenti che, pur chiedendo, non sonoascoltati.

Giovanni Paolo II

approfondimento

UUn modo per aiutare le famigliedei paesi poveri è l’adozione adistanza. Un piccolo contributoinviato regolarmente consentedi provvedere al sostentamentodi un bambino.

attività

1 Scrivi nei quadratini V(vero) o F (falso).Il messaggio del papa invitai cristiani a:

Assistere le personeanziane e sole.Rimanere indifferenti al-le sofferenze degli altri.Svolgere attività di vo-lontariato.Emarginare le personeextracomunitarie.

2 Intervista qualcuno cheopera nel volontariato echiedigli in che cosa consi-ste il suo impegno.

Unità di Apprendimento 7: La Chiesa nel mondo di oggi

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U.A. 7: La Chiesa nel mondo di oggi85

Classe 5Per i poveri e gli emarginatiOggi, in molte parti del mondo, Africa, Asia centromeri-dionale e America Latina, si verificano fenomeni cometasso elevato di mortalità, malnutrizione, cattiva salutedella popolazione, povertà, analfabetismo diffuso, un’agri-coltura poco produttiva. Spesso a queste condizioni siaggiungono guerre, persecuzioni politiche, razziali, religio-se… che costringono queste persone ad abbandonare laloro terra e a emigrare all’estero.La Chiesa, istruita dal suo Maestro, Gesù, sente come suopreciso dovere il compito di denunciare le ingiustizie epromuovere i diritti di ogni uomo a qualunque religione,EE TT NN II AA o cultura appartenga. In molti casi i missionari nonsi limitano ad annunciare il Vangelo, ma danno vita adiniziative di aiuto e solidarietà.Tra le tante situazioni di povertà ricordiamo quella pre-sente nelle grandi città del Brasile. A Rio de Janeiro e aSão Paulo, ad esempio, sorgono quartieri enormi di barac-che, le favelas, costruite su terreni pericolosi perché arischio di frane. Gli abitanti delle favelas, spesso, nonhanno un lavoro fisso; se lo hanno offre loro un guada-gno molto misero.I fanciulli vengono spesso lasciati soli durante il giorno edevono «arrangiarsi» vivendo di piccoli espedienti: vendi-tori ambulanti, lustrascarpe, parcheggiatori abusivi... Altri,attratti da facili guadagni, entrano «nel giro» della piccolae grande delinquenza.Spinti dal comando di Gesù, missiona-ri e volontari aprono scuole professio-nali per avviare i giovani a un mestie-re, oratori, incentivano le adozioni adistanza…

attività

1 Conduci una ricercasulle varie forme dipovertà nei paesi in via disviluppo.

2 Cerca immagini di voltidi persone che rappresen-tino il benessere e la ric-chezza e immagini chetestimonino la povertà,l’oppressione e il maltrat-tamento.Allestisci un cartelloneinsieme alla classe e com-menta le espressioni delviso delle persone.

le parole

EE TT NN II AA : gruppo umano caratte-rizzato per la presenza di carat-teri razziali, culturali e linguisticicomuni.

Il tasso di disoccupazione, di analfabetismo edi povertà tra i favelados (abitanti delle fave-las) è più alto rispetto agli altri settori dellasocietà brasiliana. Tuttavia i favelados costitui-scono un «esercito di riserva» di mano d’ope-ra, compresi i bambini, a bassi salari che pre-stano i loro servizi per i più ricchi dellasocietà.

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86U.A. 7: La Chiesa nel mondo di oggi

Classe 5Per gli immigrati«Sono sbarcati circa 800 extracomunitari sulle coste dellaSicilia nei pressi di Marsala. Provengono dal Senegal e dalMarocco…». Conseguenza della povertà è, ancora oggi, ilfenomeno dell’immigrazione. Centinaia di migliaia, pernon dire milioni di persone, hanno lasciato e lasciano ipaesi più poveri dell’Africa, dell’Asia e dell’Est europeoper venire, con ogni mezzo, nei paesi ricchi dell’Europa incerca di un lavoro e di benessere.

Don Antonio Bello, ordinato sacerdote, iniziòsubito ad occuparsi della gente a lui affidata, in par-ticolare dei giovani.Nominato poi vescovo di Molfetta (Bari) continuòad essere per tutti «don Tonino», l’amico semprevicino a chi era in difficoltà, il difensore dei dirittiumani calpestati, il sostenitore della pace nel mondo.Don Tonino, di cui riportiamo qui di seguito unbreve pensiero, si impegnò anche per l’aiuto agliimmigrati. Per loro istituì un grande centro di acco-glienza in Puglia.Fratello marocchino, perdonami se ti chiamo così, ma sai che noidiamo questo nome a tutti gli infelici come te che vanno in giro per le strade coperti distuoie e di tappeti. Mio caro fratello perdonaci, anche a nome di tutti gli immigrati che sonoin Italia, spesso sfruttati e sottopagati. Se passi da casa mia, fermati.

Don Tonino Bello

Per i giovaniLa Chiesa ha sempre riservato una particola-re attenzione all’educazione e alla formazionedei giovani.Un santo educatore, assai noto e conosciuto,fu Giovanni Bosco (1815-1888). Aprì labora-tori artigianali e scuole di vario tipo per i «suoiragazzi», seguendoli e aiutandoli sempre.Diceva:«Per voi, ragazzi, farò qualsiasi sacrificio, per-ché dalla vostra sana educazione dipende lafelicità dei popoli».

attività

1 Elenca i bisogni cheritieni più importanti per lavita di un essere umano.

2 Preparate in gruppo unaricerca sulle condizioni divita degli immigrati nellavostra città o paese.

Don Antonio Bello

Don Giovanni Bosco

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U.A. 7: La Chiesa nel mondo di oggi87

Don Lorenzo Milani (1927-1967) fu unprete che fece proprie le parole di Gesù,schierandosi dalla parte dei poveri e deidimenticati.Negli anni nei quali fu priore a Barbiana, unosperduto villaggio di montagna, aprì unascuola per l’istruzione dei figli dei contadinie degli operai, perché era convinto che soloattraverso la scuola e la cultura una personarealizza se stesso.Divenne non solo il loro maestro, ma anchel’amico e il difensore dei loro diritti.Lasciò scritto ai suoi alunni di Barbiana:«Sì, forse ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho lasperanza che Lui non guardi a queste sotti-gliezze».

Giovanni Paolo II ha affermato:«Il mondo dei giovani dev’essere, per la Chiesadel terzo millennio, una terra di missione».Infatti troppi problemi tormentano la gio-ventù: il consumismo, la droga, la delinquen-za, la violenza.Ecco allora scendere in campo numerosi«preti coraggio», pronti ad accogliere giovanie meno giovani che vivono situazioni difficili.Le comunità «Gruppo Abele» di don Ciottied «Exodus» di don Mazzi sono impegnate nella lottacontro la droga e tentano di restituire la speranza e lavoglia di vivere ai ragazzi tossicodipendenti.Don Benzi, con l’associazione «Papa Giovanni XXIII»,coinvolge molte famiglie in un progetto di amore: acco-gliere bambini, ragazzi, uomini e donne in difficoltà avolte soli e abbandonati.Don Benzi dice spesso:«Con l’amore tutto si può trasformare e migliorare.Impariamo allora ad amare tutti, soprattutto quelli chenessuno ama».

Don Mazzi nella sede dellafondazione Exodus.

Don Lorenzo Milani

attività

1 Rispondi.– Sei mai stato in un orato-

rio salesiano? Come fun-ziona?

– Perché don Milani volevauna scuola aperta a tutti?

2 Prepara una ricerca suun prete che assiste i gio-vani in difficoltà. Di’ anchecome cerca di portarli a ri-scoprire il senso autenticodella vita.

BEATI COLORO CHE HANNOFAME E SETE DI GIUSTIZIA.

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Per il creatoIl mondo, per il credente, è dono di Dio. Se costruisci, conpensiero d’affetto, un dono per il tuo migliore amico, mapoi lo vedi sciupare, rotto o gettato via, che cosa pensi?Anche Dio ha voluto il mondo per il suo migliore amico:l’uomo. Gliel’ha affidato affinché lo usi ma ne abbiaestrema cura.La protezione e il rispetto dell’ambiente è una que-stione importante. Oggi, purtroppo, l’inquinamento e ildegrado della natura sono un fatto reale. Occorre non

perdere tempo e operare da subito a difesadella natura per proteggere così la nostravita e quella delle generazioni future.

attività

1 Hai mai sentito altrestorie di vita simili a quelladi Iqbal Masih?

2 Fai una breve ricercasullo sfruttamento dellavoro minorile.

3 Se anche tu ami la natu-ra, come ti comporti conessa? Colora i quadratinigiusti:

accendi un fuoco nelbosco;pulisci il prato dopo ilpicnic;calpesti i fiori;curi un animale ferito.

88

Per i bambiniNel mondo tanti bambini sono costretti alavorare in condizioni di semischiavitù. Perloro non ci sono momenti di studio e digioco, ma solo le fatiche del lavoro.Iqbal Masih era un bambino pakistano.A soli 5 anni d’età fu costretto a lavorare per16 ore al giorno in una fabbrica di tappeti.A circa 11 anni decise di ribellarsi e di farequalcosa per se stesso e per i tanti bambini

sfruttati come lui.Iniziò a viaggiare a piedi o con mezzi di fortuna per farconoscere il triste problema del lavoro minorile. Gridava:«Mai più bambini schiavi».Il suo impegno e la sua testimonianza lo resero famosoin tutto il mondo. Ma, nel 1995, a soli 12 anni, Iqbal venneucciso a fucilate da coloro che volevano farlo tacere persempre, per continuare ad arricchirsi alle spalle dei bam-bini poveri.

Manifestazione in India controlo sfruttamento minorile. Il car-tello dice: «Uccidimi, ma nonuccidere la mia infanzia».

I volontari delle squadre di soccorso al lavoro suuna spiaggia della Galizia per bonificare la sabbiagià coperta dal petrolio fuoriuscito dalla navePrestige nel mese di novembre 2002.

U.A. 7: La Chiesa nel mondo di oggi

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U.A. 7: La Chiesa nel mondo di oggi89

Classe 5

Per la paceTante sono le persone che si sono impegnate e si impe-gnano nella ricerca della pace e della giustizia, i doni piùpreziosi dell’umanità.Purtroppo gli uomini non hanno imparato a vivere in armo-nia e la loro storia è segnata da lotte e divisioni che provo-cano, anche oggi, sofferenze, distruzioni e morti.Così scrive una bambina del Kòsovo:«Ho dieci anni. Sono una bambina della guerra senza infan-zia, senza amici, senza scuola, senza gioie, senza sole. Comeme migliaia di altri bambini di questa città che vienedistrutta giorno per giorno. Dio mio, quando finirà questodisastro? Quando potrò ancora sperare? Ho voglia di pian-gere… Sto piangendo».

dal Diario di Zlata, Rizzoli, Milano

L’11 settembre 2001 i due enormi grattacieli che dominavano il paesaggio di Manhattan,nella città di New York, sono andati distrutti in seguito ad un attentato terroristico. Si ètrattato dell’attentato più grave della storia: in esso hanno perso la vita migliaia di perso-ne innocenti. Il disastro è stato rivendicato da gruppi di fanatici che dicono di ispirarsi alCorano e di voler combattere una guerra santa contro i paesi occidentali cristiani.Papa Giovanni Paolo II ha condannato l’uso della religione come pretesto per fare la guer-ra. Egli ha detto:«L’odio e il terrorismo profanano il nome di Dio. Invito cristiani e musulmani a pregarel’unico Dio, che tutti ci ha creati, affinché possa sempre regnare nel mondo il bene dellapace».

Nella Bibbia, il profeta Isaiaparla di un mondo rinnova-to dalla pace e profetizza:

Lungo la rete dell’orto,riarso dal sole estivo,si è avvolto un convolvolo.Andrò dalla vicina di casa a chiederleun po’ d’acqua affinché le tante corollepossano ancora risplendere di colori.

C. Fukuda

attività

Rispondi.– Perché le azioni terrori-

stiche sono atti vigliac-chi?

– Può esistere una religio-ne che li ammette?

– Il terrorismo può essereeliminato solo con laguerra?

Un popolo non alzerà più la spada contro un altropopolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra.

da Isaia 2, 4

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DOSSIER

SANTI

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O POVERTÀ, MIA SPOSA!Francesco d’Assisi ha saputo coniugare nella sua vita un amoreperfetto verso Dio, verso gli uomini, soprattutto i più poveri, everso la natura. Per questo il suo messaggio è ancora attua-lissimo.

Il giovane Francesco aveva capito che soltanto nella rinun-cia dei beni terrestri stava la pace e la gioia. Non così pen-sava suo padre, Pietro Bernardone, ricco commerciante distoffe di Assisi. Desiderava che il figlio continuasse il suomestiere, diventando ancora più ricco e colmo di onori.Un giorno, pieno di collera per l’inutilità dei suoi comandi,chiuse Francesco in un buio sottoscala. Ma la segregazionenon piegò l’animo del giovane.La dolce mamma Pica, che ben conosceva il cuore delfiglio, aprì di nascosto la «gabbia» a colui che voleva vola-re. E Francesco lasciò la sua splendida casa, gli amici ari-stocratici, i banchetti, la musica, le danze… Prima di andar-sene disse:«Anche mio padre è qui nel mio cuore. Diteglielo, madremia. La sua sofferenza mi fa male, ma devo obbedire a Dio».Se ne andò senza un soldo incontro alla povertà cheamava e che aveva eletto sua sposa.Camminò nei boschi, sui prati, per i sentieri montanidell’Umbria. Si nutriva con frutta selvatica, con tozzi dipane elemosinati. Dormiva sotto gli alberi o nelle grotte. Ilsuo corpo dimagriva, ma l’anima era colma di letizia.Non fu capito: molti lo consideravano pazzo. Ma Francescocamminava libero, al braccio di Madonna Povertà. Liberocome l’aria, come l’acqua, come gli uccelli…Il suo divino fuoco cominciò a riscaldare le anime.Bernardino da Quintavalle, un nobile colto e ricco, fu il suoprimo compagno. Diede i beni ai poveri e lo seguì umilee felice. Vennero numerosi altri. Francesco li accolse comefratelli, dette loro nomi colmi di tenerezza: Frate Leone,Fra Ulivo, Fra Pacifico… nacque così la famiglia dei «FratiMinori».Andavano a due a due per le città e le campagne, predi-cando il Vangelo. Per le strade cantavano inni al Signore eporgevano un conforto di bontà alle creature più misere.In poco tempo i Frati Minori divennero una legione.

L. Fiorentini, da Nuovo paese, Le stelle

SA N FRANCESCOD’ASSISI

(1182-1226)

Nacque nel 1182. In quel tem-po la Chiesa era diventata ric-ca e potente, però meno atten-ta alla sua missione di pace e diamore. Francesco cercò di rin-novarla e di riportarla alla san-tità e semplicità delle origini.Incantato dalle bellezze delcreato, compose il «Canticodelle creature», inno di lode aDio per i doni della natura. SanFrancesco è il patrono d’Italia edegli ecologisti; la città di Assisiè diventata il luogo-simbolo

SANTI DI IERI E DI OGGISANTI DI IERI E DI OGGI

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SANTI

DOSSIER

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LE CHIEDO UN FAVORE

San Domenico Savio è stato un ragazzo come tanti, come te.Nel suo cuore, però, albergava sempre un proposito: vivere lapropria fede cristiana con coerenza, testimoniandola agli altri,con piccoli gesti della vita quotidiana.

Per le vie di Torino c’era un continuo via vai di carrozzee di carri trainati da cavalli.Un giorno Domenico Savio, mentre si recava, con gli altristudenti dell’Oratorio, alla scuola diretta dal professorBonzanino, sentì un carrettiere gridare un’orribile bestem-mia.La cosa si ripeté per diverse volte. Allora Domenico siavvicinò a quell’uomo e, trovando una scusa, con un sor-riso gli domandò:«Signore, sapreste indicarmi dov’è l’Oratorio di DonBosco?».Davanti a quella faccia sorridente, l’omaccione interruppela sfilza di bestemmie e rispose:«Proprio non lo so. Mi dispiace, ragazzo!».«Allora potreste farmi un altro favore?».«Volentieri, che cosa?».«Mi fareste un grande piacere», mormorò Domenico,quasi in un orecchio, «se quando siete arrabbiato nondiceste quelle brutte bestemmie».L’omone rimase come folgorato, poi borbottò:«Hai ragione. È proprio un viziaccio che non sta bene.Ragazzo mio, la lezione che mi hai dato in un modo cosìgarbato e affettuoso, non la dimenticherò mai».E Domenico continuò felice la strada verso la scuola…

T. Bosco, San Domenico Savio, Elledici

SA N DOMENICOSAVIO

(1842-1857)

Nacque a Riva di Chieri (To)nel 1842. Nel giorno della suaprima Comunione scrisse que-ste parole: «La morte, ma nonpeccati» e seppe mantenere ilsanto proposito.Quando si presentò a Don Bo-sco per essere accolto nel suooratorio, gli disse:«Io sono la stoffa, lei sia il sarto efaccia di me un bell’abito per ilSignore».Domenico Savio studiava conimpegno nel tempo di studio, sidivertiva in cortile con i com-pagni nel tempo di ricreazione,pregava con vera devozionenel tempo di preghiera e... con-quistò la santità.Morì a soli 15 anni. È il patrono

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DOSSIER

SANTI

L’ASILO DEGLI ANGELI

Francesca Cabrini è stata un esempio di accoglienza verso gliimmigrati. Il suo messaggio, in un’Italia sempre più multietnica,è attualissimo.

Da numerosi anni la Chiesa cerca di essere vicina agliimmigrati.Madre Francesca Cabrini partì con sei consorelle per gliStati Uniti, dove molti emigrati, non solo italiani, mancava-no di ogni assistenza. Arrivata a New York si diede subi-to da fare.Non aveva mezzi materiali, solo un grande coraggio, unamore disinteressato per chi soffre e la sicura fiducia nellaDivina Provvidenza.Dopo qualche tempo un giornale scrisse:«Si vedono in giro per le vie della nostra città alcune suoreitaliane, felici di stendere la mano in nome di Cristo.Ricevono in dono cibi di ogni genere. I bottegai si affaccia-

no alle porte chiamandole: – Sisters, sisters! – e offronodi cuore o alcuni centesimi o addirittura un dollaro».Il sogno di Madre Cabrini si avverò e l’Asilo degli Angeli,così lo volle chiamare, accolse i primi orfanelli e i figlipiù piccoli degli emigrati bisognosi.La casa si riempì in fretta: presto risuonò di voci e dirisa sincere.Non molto tempo dopo Madre Francesca vide lanecessità di aprire anche una scuola per i figli più gran-dicelli degli emigrati.Per sede si servì, nei primi tempi, dell’interno di unachiesa. Presto si contarono più di duecento ragazzi che,

nelle ore della giornata, facevano i lustra-scarpe o gli strilloni dei giornali.Con le offerte racimolate Madre Cabriniriuscì a fondare numerose altre istituzioni afavore degli immigrati. La più importante enotevole è il grande e famoso ospedaleColumbus di Chicago.Oggi è l’Italia a ospitare tante personeprovenienti dalle zone più povere delmondo: il loro unico desiderio è di trova-re un lavoro, una casa e costruire così unfuturo migliore per sé e per i propri figli.

SANTA FRANCESCACABRINI

(1850-1917)

Nacque a Sant’Angelo Lodi-giano (MI) nel 1850.Fin da piccola desiderava esse-re missionaria in terre lontane eselvagge. Seguì il consiglio delPapa e partì per l’America dovemoltissimi emigrati mancavanodi qualsiasi assistenza.Fondò asili, orfanotrofi, scuole,collegi, ospedali. Fu chiamatala «Madre degli emigrati». La-vorò senza mai fermarsi, finoalla morte che avvenne a Chi-cago nel 1917.

92

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SANTI

DOSSIER

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SEI DIVENTATO UN BIGOTTO?Pier Giorgio Frassati era un giovane come tanti: studiava,aveva amici, amava la montagna. Aveva però nel suo cuoreun grande desiderio: essere fedele al Vangelo servendo Cristonei più poveri.Per questo andava a visitare gli ammalati, gli anziani soli,i poveri nelle soffitte della città; portava aiuti economici,puliva le loro umili stanze, faceva loro compagnia, allie-tandoli con il suo dolce sorriso.Un giorno il padre gli regalò parecchi soldi perché si com-prasse una fiammante automobile. Pier Giorgio continuòad andare a piedi o a servirsi del tram: il denaro avutoin dono lo aveva distribuito ai tanti bisognosi.

Era domenica. Pier Giorgio Frassati andò, come al solito,alla chiesa parrocchiale per partecipare alla santa Messacelebrata alle ore 10.Mancava però il sacrestano: era ammalato.Pier Giorgio, con devozione, lo sostituì senza alcuna vergo-gna o pregiudizio. Poi, durante il momento dell’offertorio,passò tra i fedeli a raccogliere le loro spontanee offerte.Andando fra i banchi e le sedie vide un suo compagnodell’università che gli sorrise in modo quasi beffardo poi, altermine della Messa, sul sagrato, l’amico gli si avvicinòdicendo: «O Pier Giorgio, sei diventato un bigotto?».«Bigotto?», rispose. «No, cerco di essere, ora e sperosempre, soltanto un vero cristiano».

PIER GIORGIOFRASSATI

(1901-1925)

Pier Giorgio Frassati nacquenel 1901 da una ricca famigliatorinese: il padre, fondatore delquotidiano «La Stampa», svol-geva anche incarichi diploma-tici. Amava la vita, amava lanatura, era appassionato dellamontagna. S’impegnò con lo-de nello studio e scelse d’iscri-versi alla facoltà d’«ingegneriamineraria» per poter vivere inmezzo agli operai più disagiati: iminatori.Colpito da poliomelite fulmi-nante, contratta da un suo assi-stito, morì in pochi giorni il 4 lu-glio 1925.Papa Giovanni Paolo II lo haproclamato «beato» nel 1990,dichiarandolo «il giovane delle

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DOSSIER

SANTI

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DA PASTORELLO A FRATE CON LE STIMMATE

La compassione verso i sofferenti e gli ammalati è uno deisegni distintivi del cristianesimo. Padre Pio ne è un modelloesemplare.

Così raccontava sovente Padre Pio ai confratelli e ai cono-scenti: «Avevo nove anni quando mio padre m’incaricò diportare ogni giorno al pascolo le due pecore che aveva-

mo. Nei prati incontravo Luigi, un altro pastorello pocopiù giovane di me. Diventammo amici.

Giocavamo e pregavamo assieme.A quindici anni espressi il desiderio di farmifrate cappuccino. Questa scelta era dovuta allaforte spinta del mio cuore, ma anche alle paro-le di Camillo, un fraticello semplice e allegroche spesso passava da Pietrelcina a «chiedere

l’elemosina» per il convento. Dicevo a tutti:«Anch’io vorrei una folta barba come frate

Camillo».Le regole dei CCAA PP PPUU CC CC II NN II sono rigorose. La povertà è assolu-ta. Al termine del NN OO VV II ZZ II AA TT OO , secondo la nostra usanza, cam-biai il mio nome di nascita e al posto di Francesco Forgionediventai e rimarrò per sempre padre Pio da Pietrelcina.In seguito chiesi di poter andare nel piccolo convento diSan Giovanni Rotondo, posto su un monte deserto, in unpovero angolo d’Italia.Lassù, la mattina del 20 settembre 1918, mentre mi tro-vavo tutto solo nella piccola chiesa a pregare, mi accaddequalcosa di inspiegabile. Venni avvolto da un torpore simi-le a un dolce sonno. Mentre ero in quello stato, vidiaccanto a me un misterioso personaggio grondante sangue.Ebbi timore, ma provai sensazioni che non so descrivere…Quando il misterioso personaggio sparì, mi ritrovai con lemani, i piedi e il costato traforati e colmi di vivo sangue,accompagnati da forte dolore che provo ancora, ogni giorno.Avevo indegnamente ricevuto le stimmate: le piaghe dellapassione di Gesù.Tentai di nasconderle, ma ben presto fui costretto a rive-lare il mio segreto. Da allora il convento di San GiovanniRotondo è la meta di tante persone che desiderano tro-vare in Gesù conforto, pace e lieta speranza.

D. Self, Il libro dei Santi, Elledici - Il capitello

le parole

CCAA PP PP UU CC CC II NN II : frati dell'ordinefrancescano che osservano unaregola rigorosa.NNOO VV II ZZ II AA TT OO : tempo di prepara-zione e di studio di coloro chedesiderano entrare in un ordinereligioso.

PADRE PIOD A PIETRELCINA(1887-1968)

Spese tutta la vita ad annuncia-re la misericordia di Dio. Infati-cabile confessore indicò a mi-gliaia di penitenti la via dellabontà. Fu molto vicino agli am-malati. Per loro fondò a SanGiovanni Rotondo (Foggia) la«Casa Sollievo della Sofferen-za», un grande ospedale dotatodelle più moderne attrezzaturemediche, in grado di alleviare ipatimenti di tanti ammalati ac-colti sempre con premura e af-fetto.Morì nel 1968 ed è stato pro-clamato santo nel 2002.A San Giovanni Rotondo nelluglio 2004 è stata inauguratala nuova chiesa dedicata a Pa-dre Pio capace di accogliere fi-

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U.A. 7: La Chiesa nel mondo di oggi95

Classe 5IN CAMMINO NEL TERZO MILLENNIOIN CAMMINO NEL TERZO MILLENNIO

Tutti noi vorremmo un mondo migliore dove trionfi la pace e la giustizia, dove ilnostro cammino possa essere illuminato dalla gioia dell’amicizia. Non più guerre e distru-zioni, non più povertà e fame, non più sfruttamento ed emarginati.Cerchiamo allora di costruire insieme la nuova civiltà dell’amore. Solo così il nostrodomani potrà essere radioso come il sole.

attività

Osserva la fotografia.Quali sentimenti ti su-scita?Che cosa stanno facen-do i ragazzi?

Il cristiano sa che l’amore è il motivo per cui Dioentra in rapporto con l’uomo. Ed è ancora l’amoreche Egli s’attende come risposta dall’uomo. L’amoreè perciò la forma più alta e più nobile di rapportodegli esseri umani tra loro. L’amore dovrà dunqueanimare ogni settore della vita umana, estendendo-si anche all’ordine internazionale. Solo un’umanitànella quale regni la «civiltà dell’amore» potrà gode-re di una pace autentica e duratura.Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale per

la Pace, 1° gennaio 2004

Page 96: CIELI E TERRA NUOVA 4-5

Classe QuartaU.A. 1: La figura storica di GesùLa Palestina ai tempi di Gesù . . . . 2

La società . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2Le classi religiose . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Gesù: personaggio storico. . . . . . . . . 6Documenti storici . . . . . . . . . . . . . . . . . 6I Vangeli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7Gli evangelisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8I Vangeli sinottici . . . . . . . . . . . . . . . . . 9Altri libri del Nuovo Testamento . . . 9

U.A. 2: Gesù è vicino ad ogniuomo

I miracoli: segni d'amore. . . . . . . . . . 10Guarigione di un lebbroso . . . . . . . 10Il cieco dalla nascita. . . . . . . . . . . . . . 11La figlia di Giàiro . . . . . . . . . . . . . . . . 11Il servo del centurione . . . . . . . . . . . . 12La moltiplicazione dei panie dei pesci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

Il Regno di Dio è come… . . . . . . . 14Gesù in croce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16Cieli e Terra nuova . . . . . . . . . . . . . . . . 17

DOSSIER Cristo

La figura di Cristo nelle arti . . . . . . 18Cristo nella letteratura . . . . . . . . . . . . . 18Cristo nella musica. . . . . . . . . . . . . . . . . 20Cristo nel cinema . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20Cristo nella pittura . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

U.A. 3: La Chiesa nel corsodella storia

Uno spirito nuovoper un mondo nuovo . . . . . . . . . . . . . 21

Una comunità universale . . . . . . . . 21La novità del cristianesimo delleorigini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22Persecuzioni e martiri. . . . . . . . . . . . . . 23I simboli cristiani. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24Libertà ai cristiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25I Padri della Chiesa . . . . . . . . . . . . . . . . 26Il monachesimo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

Benedetto da Norcia . . . . . . . . . . . . . . 28Un monastero benedettino . . . . . . . 28La giornata tipo di unmonaco benedettino . . . . . . . . . . . . . . . 29

U.A. 4: I fratelli cristianiseparati

«Che siano una cosa sola…» . . . . . 30

I fratelli cristiani ortodossi . . . . . . 30Le icone: le immagini della fede . . . . 30Il linguaggio dell’icona . . . . . . . . . . . 31

La Riforma protestante . . . . . . . . . . . . 32Il Concilio di Trento . . . . . . . . . . . . . . . 33Il Concilio Ecumenico Vaticano II. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

DOSSIER Natale

Natale nella letteratura. . . . . . . . . . . . . 35Natale nell'arte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37Natale nella musica . . . . . . . . . . . . . . . . 38Tradizioni natalizie in Italia . . . . . . . 39Tradizioni natalizie nel mondo . . . 40

DOSSIER Pasqua

Pasqua nella letteratura . . . . . . . . . . . . 41Pasqua nell'arte. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42Pasqua nella musica . . . . . . . . . . . . . . . 43Tradizioni pasquali in Italia . . . . . . . 44Tradizioni pasquali nel mondo . . . 45

Classe Quinta

U.A. 1: La «ricerca di Dio»nelle religioniLe religioni dei popoli antichi . . . . 46Le religioni oggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48Religioni non cristiane . . . . . . . . . . . . . 49

Ebraismo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50Islam . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51Induismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52Buddhismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

Nuovi Movimenti religiosi . . . . . . . . 54I Testimoni di Geova . . . . . . . . . . . . 54I Mormoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54La Chiesa dell’Unificazione . . . . . . 54

U.A. 2: Il dialogo interreligiosoDesiderio di dialogo . . . . . . . . . . . . . . . 55Assisi: «segno» di uno spirito nuovo. . . 56

U.A. 3: Le religioni a confrontoIl segno della luce nelle religioni . 58

La festa delle luci (Chanukkah) . 58Natale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58Festa delle candele galleggianti. . 58La festa di Divali . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

Diventare «adulti» . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59Bene e male . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

U.A. 4: In Gesù, l’«uomonuovo»Incontare Gesù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61

Nicodemo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61La Samaritana. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

La legge dell'amore . . . . . . . . . . . . . . . . 63Essere uomini nuovi in Cristo . . . . 64Cambiare… la nostra corsa!. . . . . . . 65Le Beatitudini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

U.A. 5: La Chiesa: popolo diDio e istituzioneLe immagini della Chiesa . . . . . . . . . 70Credo la Chiesa... . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71Maria Madre della Chiesa. . . . . . . . . 72La devozione a Maria . . . . . . . . . . . . . 73Struttura della Chiesa . . . . . . . . . . . . . . 74

Parrocchie e diocesi . . . . . . . . . . . . . . 75L’anno liturgico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76La domenica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76La funzione del vestito . . . . . . . . . . 76Il vestito nelle religioni . . . . . . . . . . 76

Le chiese nel tempo . . . . . . . . . . . . . . . 78

U.A. 6: Figure di missionariMissionari di ieri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

Francesco Saverio . . . . . . . . . . . . . . . . . 80Matteo Ricci. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80Daniele Comboni . . . . . . . . . . . . . . . . . 81Bartolomé de Las Casas . . . . . . . . . 81Charles de Foucauld . . . . . . . . . . . . . . 81Missionari di oggi . . . . . . . . . . . . . . . . 82Marcello Candia . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82Madre Teresa di Calcutta . . . . . . . . 83

U.A. 7: La Chiesa nel mondodi oggi

«Siate la loro voce» . . . . . . . . . . . . . . . . 84Per i poveri e gli emarginati . . . . 85Per gli immigrati. . . . . . . . . . . . . . . . . . 86Per i giovani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86Per i bambini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88Per il creato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88Per la pace . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89

DOSSIER Santi

Santi di ieri e di oggi. . . . . . . . . . . . . . 90San Francesco d'Assisi . . . . . . . . . . . . 90San Domenico Savio. . . . . . . . . . . . . . . 91Santa Francesca Cabrini . . . . . . . . . . . 92Pier Giorgio Frassati . . . . . . . . . . . . . . . 93Padre Pio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94In cammino nel terzo millennio . . 95

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