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PIEMONTE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/BN - Contiene I.P. Anno XXXVI - n. 10 - Novembre 2019 - Euro 1,00 Periodico della Cia-Agricoltori Italiani Piemonte PIEMONTE All’interno CIA A REGIONE: REPERIRE RISORSE per prosecuzione misure agroambientali La Regione sta preparandosi alla chiusura degli interventi del Psr 2014-2020. L'ultimo giro è quello decisivo: chiudere be- ne permetterebbe di partire con slancio nella nuova pro- grammazione. La gestione della fase finale del Programma di Sviluppo Rurale è stata il tema di un incontro che si è tenuto il 6 novembre scorso a Palazzo Lascaris tra il governatore del Piemonte Al- bero Cirio e l’assessore regio- nale all’Agricoltura Marc o Protopapa con i vertici delle Organizzazioni agricole. L’in- contro è servito a tracciare lo stato dell’arte del Programma, in relazione all’avanzamento finanziario, agli obiettivi di performance, ai bandi aperti e ai fondi ancora disponibili. La Cia Piemonte era rappre- sentata dal presidente regio- nale Gabriele Carenini e dal direttore regionale Giovanni Cardone. Carenini è interven- to sottolineando in particolare l’esigenza di reperire le risorse necessarie per la prosecuzione delle misure agroambientali, che promuovono sistemi di produzione agricola orientati alla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla salvaguar- dia della biodiversità e del pae- saggio agricolo. Le misure agroambientali hanno consen- tito in questi anni alle aziende agricole di ridurre in modo drastico l’impiego di fitofarma- ci e fertilizzanti e di ottimizzare il rapporto fra le esigenze am- bientali e sanitarie e le esigenze economiche. Il clima dell’incontro è stato costruttivo. Il governatore e l’assessore hanno preso atto delle osservazioni della Cia e della altre associazioni agricole e si sono impegnati ad avviare una trattativa con Bruxelles per verificare la possibilità di una ricollocazione delle risorse messe a bando, ma non uti- lizzate, per rispondere alle ri- chieste del mondo agricolo. FONDI PAC Nel 2021 l’Italia rischia di perdere 370 milioni N on ci sono i tempi per avviare la nuova Pac nel 2021. La Commis- sione Ue ha proposto quindi una serie di regolamenti transitori necessari a estendere l’attuale quadro legislativo e a posticipare l’applicazione delle nuove regole di un anno, affinché la nuova Pac possa entrare in vigore l’1 gennaio 2022 (ma il Parlamento europeo è intenzio- nato a chiedere una proroga dell’attuale Pac come minimo di due anni, ossia fino al 31 dicembre 2022). I regolamenti tran- sitori dovranno ora essere discussi dal Consiglio Ue e dall’Europarlamento. Le proposte della Commissione europea prevedono una riduzione della spesa per la politica agricola. Per l’Italia vuol dire per il 2021 un taglio di 370 milioni di euro: 140 milioni in meno sui pagamenti diretti (-3,9%) e 230 milioni in meno sullo sviluppo rurale (-15,6%). Un no chiaro ai tagli è arrivato dalla ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova: «I fondi per l’agricoltura eu- ropea non devono essere tagliati. È una premessa indispensabile, perché non deve essere il settore agricolo a pagare la Brexit. Già abbiamo avuto danni per un miliardo di euro dall’embargo russo e stiamo fronteggiando ora la questione dei dazi di Trump. Non possiamo per- metterci di perdere altre risorse». « L’obiettivo della Cia, condiviso con tut- te le rappresentanze europee del mondo agricolo riunite nel Copa - rimarca il presidente regionale della Cia Gabriele Carenini - è quello di mantenere inal- terato il budget sia per il 2021, sia quello complessivo della Pac post 2021. La Pac ha, da sempre, garantito lo sviluppo di un’agricoltura di qualità, salvaguardan- do la salute dei cittadini europei, con- sentendo il mantenimento e lo sviluppo sociale ed economico delle aree rurali, contribuendo al mantenimento del pae- saggio e dell’ambiente. E’ fondamentale quindi che gli Stati membri siano re- sponsabili ed impediscano la riduzione del budget della Pac, così da scongiurare tagli che impatterebbero non solo sul settore agricolo, ma in generale sui cit- tadini europei». Bandiera Verde Agricoltura 2019 premia quattro volte il Piemonte Di 21 premi assegnati in Italia nell’ambito di Ban- diera Verde 2019, ben 4 sono finiti in Piemonte A PAGINA 6 Alessandria - Alluvione, le campagne devastate dalle ondate di fango A 25 anni di distanza dalla tragica alluvione, un’altra ondata ha portato distruzione nell’Alessandrino A PAGINA 12 Asti - Casa dell’Agricoltore, punto di riferimento per le aziende del territorio Sede Cia di Castelnuovo Calcea, tanti servizi anche per cittadini e potenziato lo sportello turistico A PAGINA 14 Cuneo - Il convegno su aziende agricole e cambiamento climatico Organizzato dalla Cia Cuneo ha visto la parte- cipazione del fisico metereologo Andrea Giuliacci A PAGINA 16 No-Vc-Vco e Biella - Il nuovo Passaporto delle Piante, in vigore dal 14 dicembre Il nuovo passaporto, esteso a tutte le piante, avrà un formato e il contenuto unico per tutta la Ue A PAGINA 18 Torino - Cinghiali, appello unitario di Città Metropolitana e Associazioni agricole Per dare attuazione ai piani di contenimento è necessario assumere personale pubblico A PAGINA 21 VENT’ANNI FA LA GRANDE ALLUVIONE DEL PIEMONTE Sono trascorsi vent’anni dalla grande alluvione del Piemonte, quando le province di Cuneo, Asti, Alessandria, Torino e Ver- celli vennero coperte dal fango. Le vittime furono settanta, due- mila gli sfollati. La furia dell’al- luvione devastò centinaia di aziende agricole. Da allora però poco si è fatto per mettere in sicurezza il territorio. Le forti piogge che hanno col- pito l’Alessandrino e la Liguria qualche settimana fa, causan- do smottamenti, frane, allaga- menti e ricoprendo di fango e detriti strade e campi, hanno nuovamente messo in luce la persistente fragilità del nostro Paese. Il 20% del territorio nazionale è a rischio idrogeologico: le aree con “pericolo molto elevato” riguardano l’8% della superfi- cie totale e coinvolgono 6 mi- lioni di cittadini residenti. Le aree interne e rurali del Paese sono quelle più a rischio. A fronte di questa situazione, la Cia-Agricoltori Italiani ha po- sto all’attenzione delle Istitu- zioni e di tutte le forze politiche, economiche e sociali del Paese, attraverso il progetto “Il Paese che vogliamo”, la necessità e l’urgenza dell’avvio di una stra- tegia per lo sviluppo delle aree interne integrata con un piano di manutenzione e di tutela dal rischio idrogeologico. ALBERTO CIRIO Governatore del Piemonte GABRIELE CARENINI Presidente Cia Piemonte

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PIEMONTEPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/BN - Contiene I.P.

Anno XXXVI - n. 10 - Novembre 2 019 - Euro 1,00

Periodico dellaC i a - Ag ri c o l to riItaliani Piemonte

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CIA A REGIONE: REPERIRE RISORSEper prosecuzione misure agroambientali

La Regione sta preparandosialla chiusura degli interventidel Psr 2014-2020. L'ultimo giroè quello decisivo: chiudere be-ne permetterebbe di partirecon slancio nella nuova pro-g ra m maz i o n e.La gestione della fase finale delProgramma di Sviluppo Ruraleè stata il tema di un incontroche si è tenuto il 6 novembrescorso a Palazzo Lascaris tra ilgovernatore del Piemonte Al -bero Cirio e l’assessore regio-nale all’Agricoltura Marc oProtop ap a con i vertici delleOrganizzazioni agricole. L’in -contro è servito a tracciare lostato dell’arte del Programma,in relazione all’avan zam entofinanziario, agli obiettivi diperformance, ai bandi aperti eai fondi ancora disponibili.La Cia Piemonte era rappre-sentata dal presidente regio-

nale Gabriele Carenini e daldirettore regionale G iovanniCardon e. Carenini è interven-to sottolineando in particolare

l’esigenza di reperire le risorsenecessarie per la prosecuzionedelle misure agroambientali,che promuovono sistemi di

produzione agricola orientatialla gestione sostenibile dellerisorse naturali, alla salvaguar-dia della biodiversità e del pae-saggio agricolo. Le misureagroambientali hanno consen-tito in questi anni alle aziendeagricole di ridurre in mododrastico l’impiego di fitofarma-ci e fertilizzanti e di ottimizzareil rapporto fra le esigenze am-bientali e sanitarie e le esigenzee conomiche.Il clima dell’incontro è statocostruttivo. Il governatore el’assessore hanno preso attodelle osservazioni della Cia edella altre associazioni agricolee si sono impegnati ad avviareuna trattativa con Bruxelles perverificare la possibilità di unaricollocazione delle risorsemesse a bando, ma non uti-lizzate, per rispondere alle ri-chieste del mondo agricolo.

FONDI PACNel 2021 l’Italia rischiadi perdere 370 milioni

Non ci sono i tempi per avviare lanuova Pac nel 2021. La Commis-sione Ue ha proposto quindi una

serie di regolamenti transitori necessaria estendere l’attuale quadro legislativo ea posticipare l’applicazione delle nuoveregole di un anno, affinché la nuova Pacpossa entrare in vigore l’1 gennaio 2022(ma il Parlamento europeo è intenzio-nato a chiedere una proroga dell’attu a l ePac come minimo di due anni, ossia finoal 31 dicembre 2022). I regolamenti tran-sitori dovranno ora essere discussi dalConsiglio Ue e dall’Eu ro pa rla m e nto.Le proposte della Commissione europeaprevedono una riduzione della spesaper la politica agricola. Per l’Italia vuoldire per il 2021 un taglio di 370 milioni dieuro: 140 milioni in meno sui pagamentidiretti (-3,9%) e 230 milioni in menosullo sviluppo rurale (-15,6%).Un no chiaro ai tagli è arrivato dallaministra delle Politiche Agricole Tere saB ellanova: «I fondi per l’agricoltura eu-ropea non devono essere tagliati. È unapremessa indispensabile, perché nondeve essere il settore agricolo a pagare laBrexit. Già abbiamo avuto danni per unmiliardo di euro dall’embargo russo estiamo fronteggiando ora la questionedei dazi di Trump. Non possiamo per-metterci di perdere altre risorse».« L’obiettivo della Cia, condiviso con tut-te le rappresentanze europee del mondoagricolo riunite nel Copa - rimarca ilpresidente regionale della Cia G abrieleCa re n i n i - è quello di mantenere inal-terato il budget sia per il 2021, sia quellocomplessivo della Pac post 2021. La Pacha, da sempre, garantito lo sviluppo diun’agricoltura di qualità, salvaguardan-do la salute dei cittadini europei, con-sentendo il mantenimento e lo svilupposociale ed economico delle aree rurali,contribuendo al mantenimento del pae-saggio e dell’ambiente. E’ f o n da m e nt a l equindi che gli Stati membri siano re-sponsabili ed impediscano la riduzionedel budget della Pac, così da scongiuraretagli che impatterebbero non solo sulsettore agricolo, ma in generale sui cit-tadini europei».

Bandiera Verde Agricoltura 2019 premiaquattro volte il PiemonteDi 21 premi assegnati in Italia nell’ambito di Ban-diera Verde 2019, ben 4 sono finiti in Piemonte

A PAGINA 6

Alessandria - Alluvione, le campagnedevastate dalle ondate di fangoA 25 anni di distanza dalla tragica alluvione, un’a l t raondata ha portato distruzione nell’Alessandr ino

A PAGINA 12

Asti - Casa dell’Agricoltore, puntodi riferimento per le aziende del territorioSede Cia di Castelnuovo Calcea, tanti servizi ancheper cittadini e potenziato lo sportello turistico

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Cuneo - Il convegno su aziende agricolee cambiamento climaticoOrganizzato dalla Cia Cuneo ha visto la parte-cipazione del fisico metereologo Andrea Giuliacci

A PAGINA 16

No-Vc-Vco e Biella - Il nuovo Passaportodelle Piante, in vigore dal 14 dicembreIl nuovo passaporto, esteso a tutte le piante, avrà unformato e il contenuto unico per tutta la Ue

A PAGINA 18

Torino - Cinghiali, appello unitario di CittàMetropolitana e Associazioni agricolePer dare attuazione ai piani di contenimento ènecessario assumere personale pubblico

A PAGINA 21

VENT’ANNI FA LA GRANDE ALLUVIONE DEL PIEMONTESono trascorsi vent’anni dallagrande alluvione del Piemonte,quando le province di Cuneo,Asti, Alessandria, Torino e Ver-celli vennero coperte dal fango.Le vittime furono settanta, due-mila gli sfollati. La furia dell’al -luvione devastò centinaia diaziende agricole. Da allora peròpoco si è fatto per mettere insicurezza il territorio.Le forti piogge che hanno col-pito l’Alessandrino e la Liguriaqualche settimana fa, causan-do smottamenti, frane, allaga-menti e ricoprendo di fango edetriti strade e campi, hannonuovamente messo in luce lapersistente fragilità del nostroPaes e.Il 20% del territorio nazionale èa rischio idrogeologico: le areecon “pericolo molto elevato”riguardano l’8% della superfi-cie totale e coinvolgono 6 mi-lioni di cittadini residenti. Learee interne e rurali del Paesesono quelle più a rischio.A fronte di questa situazione, laCia-Agricoltori Italiani ha po-sto all’attenzione delle Istitu-

zioni e di tutte le forze politiche,economiche e sociali del Paese,attraverso il progetto “Il Paese

che vogliamo”, la necessità el’urgenza dell’avvio di una stra-tegia per lo sviluppo delle aree

interne integrata con un pianodi manutenzione e di tutela dalrischio idrogeologico.

ALBERTO CIRIOGovernatore del Piemonte

GABRIELE CARENINIPresidente Cia Piemonte

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Novembre 2 0192 | RE GIONALE

Subentro degli eredi dell’affittua -rio nella conduzione del fondoCi scrive il signor Carlo di Saluzzo (CN), ilquale ci espone il seguente quesito: «Buon -giorno, mi chiamo Carlo e sono un col-tivatore diretto del saluzzese. Sei mesi fa èvenuto purtroppo a mancare mio padre,an ch’egli coltivatore diretto, il quale eraaffittuario di alcuni terreni agricoli che con-duceva con regolare contratto quindicen-nale, peraltro stipulato solamente nel 2014.In qualità di erede, e svolgendo anche ioattività agricola, onde evitare la perdita delraccolto e ritenendo di poter legittimamen-te subentrare nel contratto di affitto, hopreso immediatamente possesso dei fondilavorati da mio padre e ho portato vanti laconduzione, ovviamente dandone comu-nicazione verbale al proprietario. Alcunesettimane fa ho ricevuto una raccoman-data da parte del proprietario il quale miha intimato di liberare immediatamente ifondi riferendo che non avevo alcun dirittodi lavorarli essendosi il contratto estintocon la morte di mio padre. Chiedo quindi aVoi se ho titolo per rimanere sul fondo o seinvece ha ragione il proprietario».

Gentile Lettore, il caso che rappresenta èun caso sul quale risulta ad oggi difficiledare una risposta univoca, sussistendoteorie dottrinali e pronunce giurispruden-ziali contrastanti. Proviamo comunque afare chiarezza almeno sotto l’aspetto nor-mativo di riferimento.Ovviamente siamo in tema di affitto difondi rustici. La materia risulta quindi di-sciplinata Legge n. 203 del 1982 che in-dividua le norme sui contratti agrari tracui, appunto, il contratto di affitto. La fat-tispecie da Lei rappresentata trova chiaro

riferimento all’art. 49 primo ed ultimocomma della citata legge. Il primo commaafferma che: «Nel caso di morte del pro-p r i e ta r i o di fondi rustici condotti o col-tivati direttamente da lui o dai suoi fa-miliari, quelli tra gli eredi che, al momentodell'apertura della successione, risultinoavere esercitato e continuino ad esercitaresu tali fondi attività agricola, in qualità diimprenditori a titolo principale […] o dicoltivatori diretti, hanno diritto a conti-nuare nella conduzione o coltivazione deifondi stessi […]». L’ultimo comma, invece,afferma che: «In caso di morte dell’af -f i ttu a r i o il contratto si scioglie alla finedell'annata agraria in corso, salvo che tragli eredi vi sia persona che abbia esercitatoe continui ad esercitare attività agricola inqualità di coltivatore diretto o di impren-ditore a titolo principale, come previsto dalprimo comma».Come si può ben notare, il primo commafa riferimento alle ipotesi di subentro deglieredi nella conduzione del fondo in caso dimorte del proprietario. L’ultimo comma(che è quello che da risposta al Suo que-sito), invece, fa riferimento al caso di morted e l l’affittuario. Seppur i predetti commimirino a regolare ipotesi differenziate,debbono in ogni caso essere trattati con-giuntamente per via del rimando che pro-prio l’ultimo comma fa nei confronti delprimo (si legge, infatti, al fondo dell’ultimocomma, «...come previsto dal primo com-

ma » ) .Identificato il quadro normativo di rife-rimento, proviamo ora ad addentrarci nelmerito della questione.Primo aspetto su cui focalizzare l’atten -zione, relativamente al caso prospettatodal Lettore, risulta l’attuale possesso e laconduzione dei fondi già condotti in affittodal defunto padre. L’art. 49, ultimo com-ma, precisa innanzitutto che il contratto diaffitto non si soglie immediatamente conla morte dell’affittuario, bensì alla fined e l l’annata agraria in corso. Ciò sta a si-gnificare che il contratto continuerà adessere efficace nei confronti degli eredi iquali potranno legittimamente condurre ifondi sino alla fine dell’annata agraria incorso e quindi sino all’11 novembre 2019.Più articolato e complesso è invece capirese vi siano, e quali siano, i requisiti affinchéil contratto di affitto continui con l’erede ogli eredi del defunto affittuario sino alla suanaturale scadenza. La norma prevede det-ta eventualità solamente se tra gli eredi visia persona che abbia esercitato e continuiad esercitare attività agricola in qualità dicoltivatore diretto. Il tenore letterale didetto inciso non lascerebbe trasparire,quindi, alcun dubbio sul fatto che, affinchél’erede subentri nel contratto di affitto, èsufficiente aver esercitato (prima dellamorte del de cuius) e continuare ad eser-citare (dopo la sua morte) attività agricola,non necessariamente connessa o attinente

a quella del dante causa e per di più anchesu altri fondi rispetto a quelli condottida l l’affittuario deceduto. In senso confor-me si è espressa la Cassazione con sen-tenza n. 7468/1986 che, seppur risalente,individua (a parere di chi scrive) la veraportata applicativa della norma e del com-ma in esame.Di diverso avviso è stato, invece, un recentee diverso or ientamento (Cass. n.2254/2013), il quale ha sostenuto che l’ere -de che intende subentrare nel contratto aiaffitto deve dimostrare non solo di esserecoltivatore diretto ma altresì di aver eser-citato e continuare a esercitare, al mo-mento dell’apertura della successione, at-tività agricola sugli stessi terreni coltivati econdotti in affitto dal de cuius. A pareredella Cassazione, infatti, l’inciso «...comeprevisto dal primo comma» richiamereb-be la necessità, anche per l’ultimo comma,non solo dei requisiti della diretto col-tivazione in capo all’erede bensì anchedella conduzione degli stessi fondi oggettodi subentro.La recente pronuncia ha quindi ritenutoche solo l’erede che sia stato nella con-duzione degli stessi fondi già condotti dalde cuius (prima della sua morte) ha ildiritto di subentrare nel contratto di affitto.In realtà l’ultimo comma dell’art. 49 nonfornisce detta precisazione, dicendo sem-plicemente che l’erede deve «esercitareattività agricola in qualità di coltivatorediretto o di imprenditore a titolo prin-cipale» non richiedendo affatto che dettaattività sia svolta proprio suo terreni og-getto di affitto.Per cui oggi solamente un intervento dellaCassazione a Sezioni Unite potrebbe di-rimere l’evidenziato contrasto.

L’ANGOLO DELL’AV VO C ATOA CURA DI AVV. ANDREA FERRARI E AVV. ERMENEGILDO MARIO APPIANO

Via Elvio Pertinace 6/E - 12051 Alba (CN)Telefoni: +39.3387740969 - +39.3395312359 - e-mail: segreteria@dirittov i t i v i n i c o l o. e u

PRODUZIONI Condizionate da un andamento climatico particolarmente anomalo, tra siccità e alluvioni

Annata agraria in chiaroscuroSotto accusa anche patogeni “alieni” che causano ingenti danni alle colture, mentre continua l’emergenza fauna selvaticaL’11 novembre scorso si è chiu-sa un’annata agraria caratte-rizzata soprattutto da un an-damento climatico particolar-mente anomalo.Scarse le produzioni orticole efrutticole, sia per il clima paz-zo, sia a causa dei patogeni“a l i e n i” che hanno causato in-genti danni alle colture. In net-to calo i prezzi della frutta. Perquanto riguarda la vendem-mia, ha chiuso con un calo del20% rispetto a quella delloscorso anno. La qualità è ec-cellente. Buoni i raccolti di riso,cereali e soia anche se le quo-tazioni permangono insoddi-s f a c e nt i .Annata senza scossoni per ilcomparto zootecnico, conqualche timido segnale di ri-presa per carni, pollame e sui-ni. Annata disastrosa inveceper l’ap i c o l tu ra.L’andamento climatico che hacaratterizzato l’annata agrariaappena terminata richiede unaprofonda riflessione. I cam-biamenti climatici non solostanno provocando, tra siccitàe alluvioni, molti danni allaproduzione agricola, alle strut-ture e alle infrastrutture agri-cole, ma incidono anches u l l ’ e q u i l i b r i o b i o l o g i c od e l l’agroecosistema, causandola comparsa di specie patogenee parassiti alloctone, ovveroestranee alla fauna e flora deinostri territori.L’evoluzione genetica e le nuo-ve biotecnologie sono gli stru-menti per adattare le nostre

colture a un contesto ambien-tale trasformato dal cambia-mento climatico e combattereanche i patogeni che semprepiù numerosi minacciano lanostra agricoltura.L’annata è trascorsa senza chesi sia avviato a soluzione l’a n-noso problema della prolife-razione della fauna selvaticanociva. Sulla questione sonostate avviate indagini conosci-tive, sono stati convocati verticie tavoli di lavoro, promessiinterventi. Ma ad oggi tutte leiniziative messe in campo si

sono dimostrate largamenteinsufficienti per la soluzionedel problema.La Cia del Piemonte, facendosiinterprete delle proteste e degliallarmi sempre più numerosiche arrivano dal territorio, hasollecitato più volte le Istitu-zioni ad assumere tutte le ini-ziative tecniche, organizzativee normative necessarie perprevenire e contrastare con ef-ficacia la proliferazione dellafauna selvatica. Ma senza ot-tenere risposte adeguate allagravità del problema.

CINGHIALIScanavino propone un “corpo speciale”

per contenerne la proliferazioneC’è una enorme proliferazione dicinghiali su tutto il territorio na-zionale che ha assunto i connotatidi una vera e propria emergenza. Icinghiali sono passati in Italia dauna popolazione di 50mila capinel 1980 ai quasi 2 milioni nel2019. Provocano gravi dannia l l’agricoltura e all’ambiente, so-no causa di incidenti stradali conesiti talvolta mortali e minaccianola sicurezza dei cittadini in città ein campagna.Sul tema sono state avviate in-dagini conoscitive, sono stati con-vocati vertici e tavoli di lavoro,promessi interventi. Ma ad oggitutte le iniziative messe in camposi sono dimostrate insufficientiper la soluzione del problema.L’ordinaria attività venatoria, cosìcome viene organizzata e gestitain Italia, non rappresenta una for-ma efficace di controllo delle po-polazioni di cinghiale.Per il presidente nazionale dellaCia Dino Scanavino deve esserevalutata la possibilità di istituireun “corpo speciale” ade guata-mente preparato per essere im-piegato in convenzione dalle au-torità competenti, da far interve-nire ogni qual volta c’è un’emer -genza cinghiali e da utilizzare peroperazioni di pronto intervento.

E’ indispensabile e urgente ancheuna riforma radicale della nor-mativa in vigore inerente la pia-nificazione faunistico-venatoria.A tal fine la Cia-Agricoltori Italianiha presentato al Parlamento unaproposta di modifica della legge157/92 “Norme per la protezionedella fauna selvatica omeoterma eper il prelievo venatorio”. Il temanon è più proteggere speciesu l l’orlo dell’estinzione, ma con-trollare popolazioni sempre piùnumeros e.Sarebbe opportuno che tale pro-posta fosse presa in seria con-siderazione dalla politica e ne fos-se accelerato l’iter parlamentare.Contiene risposte concrete alle ri-chieste degli agricoltori Italiani.

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Novembre 2 019 REGIONALE | 3

Fitosanitari: crescono i problemi, ma nonsi investe per trovare soluzioni alternativen di Gabriele Carenini

Presidente Cia Piemonte

I problemi fitosanitari stan-no crescendo progressiva-mente, anche a causad e l l’arrivo di nuovi pato-geni e parassiti che solo fi-no a pochi anni or sonoerano percepiti come unacuriosità aliena.La diabrotica è ormai di-venuta parte del paesaggio,ma dopo di lei sono arri-vate altre “bestie nere” co -me la Popilia japonica, laDrosofila suzukii e la cimi-ce asiatica, che più di ognialtro parassita sta preoccu-pando il comparto agricolonazionale. Senza dimenti-care la scarsità di soluzionicontro la Xylella fastidiosa.Difendersi da questi pato-geni è molto complicato,anche perché sta crescen-do sia nei media, sia neisocial e perfino fra i de-cisori di carattere pubblico,l’avversione all’uso dei pro-dotti chimici. Talvolta que-sta avversione é giustifica-ta, talvolta non ha un fon-damento scientifico. Ma sedavvero si vuole ridurrel’uso di prodotti chimici ènecessario mettere a dispo-sizione della ricerca più ri-sorse per trovare soluzionia l te r nat i ve.

In questi ultimi anni il set-tore agricolo ha compiutonotevoli sforzi per conci-liare la produzione conl’esigenza di gestire in mo-do sostenibile le risorse na-turali e di tutelare l’a m-biente, ma soltanto conl’aiuto della scienza leaziende agricole potrannoproseguire il cammino vir-tuoso che hanno intrapre-s o.Fra le tecnologie destinatea rendere le colture più so-stenibili dal punto di vistaambientale, fondamentalisono le nuove tecniche dimiglioramento varietalenon ogm, su cui si investe

ancora troppo poco. Unruolo decisivo riveste an-che dall’agricoltura 4.0, checalibra le sostanze da usarein base alle caratteristichedei singoli terreni (in ter-mini di suoli, risorse idri-che, colture e rischi am-bientali) e a un monitorag-gio in tempo reale dellecondizioni meteorologi-che, per ottimizzare la pro-duzione minimizzando glisprechi e gli impatti sul pia-n e t a.Non va comunque mai di-menticato che una condi-zione necessaria per garan-tire un’agricoltura semprepiù sostenibile è assicurare

Micotossine, solo lo 0,4% dei campioni esaminati non in regolaIl Ministero della Salute, in col-laborazione con l’Istituto Superio-re di Sanità, ha predisposto a par-tire dall’anno 2016 il “Piano na-zionale di controllo ufficiale dellem i c o to ssi n e” per armonizzare alivello territoriale, i controlli uf-ficiali relativi al contaminante “mi-c o to ssi n e” nei prodotti alimentari.L’obiettivo del Piano è quello di faremergere situazioni di rischio,mentre quello di sorveglianza dicontrollare situazioni a rischio, tra-mite campionamenti mirati.

Le micotossine sono composti tos-sici prodotti da diversi tipi di fun-ghi, appartenenti principalmenteai generi Aspergillus, Penicillium eFusarium. In particolari condizioniambientali, quando la temperaturae l’umidità sono favorevoli, questifunghi proliferano e possono pro-durre micotossine. Generalmenteentrano nella filiera alimentare at-traverso colture contaminate de-stinate alla produzione di alimentie mangimi, principalmente di ce-rea l i .

Nel 2018 su un totale di 1.922campioni di alimenti presenti nelsistema Nsis Alimenti, 8 campionisono risultati non conformi ai li-miti massimi definiti nel Rego-lamento (CE) 1881/2006 e suc-cessive modifiche e integrazioni.Il numero di campioni non con-forme è risultato inferiore rispettoa quello dello scorso anno (24campioni) e dell’anno 2016 (56campioni) per la stessa tipologia dialimenti (frutta a guscio, farina dimais, formaggi).

a l l e a z i e n d e a g r i c o l eun’adeguata redditività pereffettuare gli investimentinecessari. La sostenibilitàeconomica è infatti il pi-lastro su cui poggia la so-stenibilità ambientala delsettore agricolo. Se accantoalla sostenibilità ambienta-le non si pone la questionedella sostenibilità econo-mica delle imprese agricolel’agricoltura non ha futuro.E purtroppo in questo mo-mento per molti compartila sostenibilità economicaé una chimera. I prezzia l l’origine di molti prodottinon coprono neppure i co-sti di produzione.

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Novembre 2 0194 | RE GIONALE

Cia - Ecco dove siamo: gli indirizzi delle sedi provinciali e di zonaALESSANDRIASEDE PROVINCIALEVia Savonarola 31, Alessandria -Tel. 0131236225 int 3 - e-mail:alessandr [email protected] TERMEVi a Da B o r m i d a 4 - Te l .0144322272 - e-mail: al.ac-q u i @ c ia. i tCASALE MONFERRATOVia Del Carmine 15 - Tel.0142454617 - e-mail: al.casa-l e @ c ia. i tNOVI LIGURECorso Piave 6, piano 1° - Tel.014372176OVA DAVia Monsignor Cavanna 10/12 -Tel. 0143835083 - e-mail: al.ova-da @ c ia. i tT ORT ONAVia Montemerlo 25 - Tel.0131822722 - e-mail: al.torto-na @ c ia. i t

ASTISEDE PROVINCIALEPiazza Vittorio Alfieri 61, Asti -T e l . 0 1 4 1 5 9 4 3 2 0 - F a x0141595344 - e-mail: [email protected],i na c. a st i @ c ia. i tSEDE INTERZONALESUD ASTIGIANOCastelnuovo Calcea - RegioneOpessina 7

Tel. 0141721691 - 0141835038Fax 0141824006 - 0141702856C ANELLIViale Risorgimento 31 - Tel.0141835038 - Fax 0141824006MONTIGLIO MONFERRATOVia Roma 83 - Tel. 0141994545 –Fax 0141691963NIZZA MONFERRATOV i a P i o C o r s i 7 1 - Te l .0141721691 - Fax 0141702856

BIELLASEDE PROVINCIALEVia Tancredi Galimberti 4, Biella- Tel. 01584618 - Fax 0158461830- e-mail: [email protected] SATOPiazza Angiolo

CUNEOSEDE PROVINCIALEPiazza Galimberti 1/C, Cuneo -Tel. 017167978/64521 - Fax0171691927 - e-mail: info@cia-cune o.orgAL BAPiazza Michele Ferrero 4 - Tel.017335026 - Fax 0173362261 -e-mail: [email protected] SANOPiazza Dompè 17/a - Tel.0172634015 - Fax 0172635824 -e-mail: fossano@ciacune o.orgMOND OVI’

P i a z z a l e E l l e ro 1 2 - Te l .017443545 - Fax 0174552113 -e-mail: mondovi@ciacune o.orgSALUZ ZOV i a M a t t a t o i o 1 8 - Te l .017542443 - Fax 0175248818 -e-mail: saluzzo@ciacune o.org

N OVA R ASEDE PROVINCIALEVia Ravizza 10, Novara - Tel.0321626263 - Fax 0321612524 -e-mail: [email protected] A N D R AT EVia Giacomo Matteotti 24 - Tel.3456256215 - e-mail: biandra-te @ c ia. i tBORG OMANEROVia Fratelli Maioni 14/c - Tel.0322836376 - Fax 0322842903 -e-mail: [email protected] SESIAV i a A l i g h i e r i 1 6 - T e l .3487307106 - e-mail: s.cavagni-n o @ c ia. i tOLEG GIOVia Santa Maria 16 - Tel.032191925

TO R I N OSEDE PROVINCIALEVia Onorato Vigliani 123, Torino- Te l . 0 1 1 6 1 6 4 2 0 1 - Fa x0116164299 - e-mail: tori-n o @ c ia. i t

ALME SEP i a z z a M a r t i r i 3 6 - Te l .0119350018 - e-mail: a.perot-t i @ c ia. i tCALUS OVia Bettoia 70 - Tel. 0119832048- Fax 0119895629 - e-mail: ca-naves [email protected] AVia Giovanni Giolitti 32 - Tel.0119721081 - Fax 01183131199 -e-mail: [email protected] RIVia San Giacomo 5 - Tel. e Fax0119471568 - e-mail: chie-r [email protected]’Via Monte Soglio 34 - Tel.0119228156 - e-mail: g.bollo-n e @ c ia. i tCHIVASS OVia Italia 2 (piano 1°) - Tel.0119113050 - Fax 0119107734 -e-mail: [email protected] COVia Cotta 35/D - Tel. 0114081692- Fax 0114085826IVRE AVia Bertinatti 9 - Tel. 012543837- Fax 0125648995 - e-mail: ca-naves [email protected] ROLOCorso Porporato 18 - Tel. e fax012177303 - e-mail: pinero-l o @ c ia. i t

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Questo numero di Nuova Agricoltura Piemonte è stato chiuso in tipografia venerdì 22 novembre 2019. Ogni eventuale ritardo nella distribuzione è indipendente dalla volontà dell’Editore e della redazione.

Direttore Responsabile ATTILIO BORRONI

COMITATO DI REDAZIONEGabriele Carenini, Giovanni Cardone, Attilio Borroni, Osvaldo Bellino,Daniele Botti, Manuela Macario, Paolo Monticone, Genny Notarianni, Nicolas J. Roncea

Autorizzazione Tribunale di Torino n.3068 del 16.6.1981

EDITORE AGRIEDITER SERVIZI srl Via Onorato Vigliani, 123 - TO Tel 0011 534415 / Fax 011 4546195

STAMPA LITOSUD Pessano con Bornago

IMPAGINAZIONE E GRAFICA DMEDIA GROUP S.p.a.

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VINOCala la produzione in tutta Europa,

unica eccezione il PortogalloIl meteo avverso si è fatto sen-tire nei tre più importanti Paesieuropei produttori di vino: inItalia e Francia la flessione èstata del 15% (rispettivamente46,6 e 41,9 milioni di ettolitri),in Spagna addirittura del 24%(34,3 milioni di ettolitri). Incontrazione, ma con percen-tuali minori, anche tutti gli altriPaesi europei, con l’unica ec-cezione del Portogallo che èinvece cresciuto del 10% (6,7milioni di ettolitri). Sono i datidiffusi dall’Organizzazione In-ternazionale della Vigna e delVi n o.Secondo la stessa Organizza-zione, la produzione mondialedi vino si dovrebbe attestareintorno ai 263 milioni di et-tolitri, circa 30 milioni in menorispetto al 2018: un livello inlinea con i valori medi riscon-trati fra il 2007 e il 2016.L’Italia si conferma ancora unavolta il primo produttore divino al mondo, ma il primatoche conta davvero è quello del

valore del vino, e su questo nonci sono dubbi: nonostante ilgrande lavoro fatto dai pro-duttori del Belpaese in questianni, il prezzo medio al litroesportato è ancora intorno allametà di quello della Francia. Ildivario si sta comunque ridu-cendo e le prospettive per ilnostro vino rimangono favo-re voli.Il vino è un patrimonio unicoche fa del Piemonte una straor-dinaria area d’eccellenza a li-vello mondiale. Le aziende vi-tivinicole piemontesi sono circa18.000. Gli ettari vitati sonocirca 44.500. L’export di vino siconferma attorno al miliardo dieuro su un export agroalimen-tare complessivo di 4,5 miliardidi euro. Il 60% del vino prodottoin Piemonte viene esportato: idue terzi nei Paesi comunitari eun terzo nei Paesi extra Ue. Iprincipali Paesi importatori so-no Germania, Gran Bretagna,Usa, Francia, Russia, Spagna,Svizzera e Giappone.

Vendemmia in Piemonte: 2,2 milionidi ettolitri, meno 21% rispetto al 2018La vendemmia italiana 2019 hasegnato una produzione com-plessiva di vino e mosti di 44,5milioni di ettolitri, con un calodel 19% sui 54,8 milioni del2018 (il 3% in meno sulle primestime), secondo i dati diffusi invia unitaria da Assoenologi,Unione Italiana Vini e Ismea,Tutte le regioni italiane hannosegnato un decremento pro-duttivo più o meno marcato,dal -40% della Lombardia (ilcalo più imponente) al -28%della Sicilia, dal -16% del Ve-neto al -21% del Piemonte, dal-20% della Puglia al -11%d e l l’Abruzzo per citare alcunetra le regioni più importanti dalpunto di vista produttivo, aeccezione della Toscana che,invece, ha registrato un au-mento del 10% rispetto al2018.A livello di volumi, il primatospetta, nonostante il calo, alVeneto, con 11,2 milioni diettolitri (il 25% di tutta la pro-duzione italiana), davanti allaPuglia (7,6), all’Emilia Roma-gna (7,1 milioni di ettolitri), allaSicilia (3,4) all’Abruzzo (3), allaToscana (2,5) e al Piemonte(2,2).«I ritardi nella raccolta hannogiocato un ruolo positivo edeterminante sulla qualità delprodotto raccolto, avendo be-

neficiato, da nord a sud, di unclima autunnale particolar-mente asciutto» dicono i tec-nici di Assoenologi, Ismea eUi v.Di fatto, in molte zone, talesituazione ha permesso di ven-demmiare grappoli in perfetto

stato fitosanitario, il che hafavorito, soprattutto nelle re-gioni nel Nord, la concentra-zione degli aromi nelle uve abacca bianca. In Piemonte an-che la qualità complessiva del-le uve a bacca rossa è ec-c e l l e nte.

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Novembre 2 019 REGIONALE | 5

Accordo Unione europea-Cina, tutelaticinque vini e due formaggi piemontesiUnione europea e Cina hanno concluso inegoziati per proteggere 100 indicazionigeografiche europee in Cina e 100 in-dicazioni geografiche cinesi nella Ue. 26prodotti sono italiani, tra cui sette (cinquevini e due formaggi) piemontesi: Asti, Bar-baresco, Barolo, Brachetto d’Acqui, Dol-cetto d’Alba, Gorgonzola, Grana Padano.L’intesa prevede l’estensione della listaper proteggere altri 175 prodotti dopoquattro anni dall’entrata in vigore.Con l’entrata in vigore di questo accordoUe e Cina si aspettano vantaggi com-merciali reciproci. L’Ue spera in un in-cremento da parte cinese della domandadi prodotti di elevata qualità: c’è una clas-se media cinese in crescita, infatti, cheapprezza moltissimo i prodotti europeiautentici, e che cerca l’esclusività e l’or i-ginalità. L’Ue punta a un riscontro im-portante proprio da questa fascia di con-sumator i.L’accordo non è pienamente soddisfa-cente. Ancora troppo pochi i prodotti Ueprotetti, ma in un momento di profondacrisi del multilateralismo, dove dazi, in-nalzamento di barriere e ostacoli al com-mercio internazionale la fanno da pa-drone, gli accordi bilaterali, anche se nonsoddisfano appieno, rappresentanoun’opportunità da cogliere.In assenza di accordi commerciali è anchedifficile contrastare il fenomeno dilagantedei prodotti realizzati all’estero che usanonomi che richiamano, come suono, quelliitaliani, ingannando i consumatori ri-guardo alla loro origine. Il cosiddetto “It a -lian sounding” ha assunto nel mondoproporzioni enormi. Si calcola che valgaalmeno una sessantina di miliardi.

La cerimoniadi firma per laconclusionedei negoziatiper l’a c c o rd osulle indica-zioni geogra-fiche tra Ue eCina, con ilc o m m i s s a ri oeuropeo PhilHogan eZhong Shan,ministro delC o m m e rc i ocinese

ABBRUCIAMENTI, COSÌ NON VA Carenini chiede riduzione del divieto

«Normativa troppo rigida, produce danni»Agire velocemente e in modo sostanzialecon un norma per modificare la legge chevieta gli abbruciamenti di residui vegetali,in bosco e nelle risaie da inizio novembrea marzo. E’ quanto chiede Gabriele Ca-re n i n i , presidente regionale di Cia-Agri-coltori Italiani del Piemonte, su istanzadegli associati che in questo periodo sitrovano in difficoltà con le restrizioni nor-mat i ve.

«La problematica riguarda soprattutto lacastanicoltura - osserva Carenini -, perchéle aziende agricole, ad oggi, sono im-possibilitate a bruciare i ricci e il fogliamea l l’interno del bosco, pena una pesantesanzione pecuniaria e una denuncia pe-na l e » .Carenini spiega che si tratta di fuochicontrollati e circoscritti a piccole aree,oltre che di una pratica tradizionale por-

tata avanti da secoli nel territorio. «L’ab -bruciamento dei residui post raccolta -dice ancora Carenini - ha valenza ancheambientale, in quanto, se lasciati in cam-po, verranno portati a valle dalle piogge,con conseguenze negative per l’integr itàdei versanti, gli ecosistemi e la tutela delterritorio. Alla Regione chiediamo una ri-duzione del periodo di divieto di due mesi,limitandolo dall’1 gennaio al 31 marzo».

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Novembre 2 0196 | RE GIONALE

BANDIERA VERDE AGRICOLTURA 2019PREMIA QUATTRO VOLTE IL PIEMONTEn di Genny Notarianni

Di 21 premi assegnati in tut-ta Italia nell’ambito di Ban-diera Verde Agricoltura2019, ben 4 sono finiti inPiemonte. Con una cerimo-nia svolta in Campidoglio aRoma, Cia è tornata a pre-miare, per la XVII edizione,l’agricoltura migliore se-condo specifiche categorie.In Piemonte le BandiereVerdi sono state consegnatea l l’Azienda Agricola MarcoBozzolo di Viola (CN),a l l’Azienda Agricola Le Ma-sche di Levone (TO), agliIstituti Penitenziari “Ca n-tiello G. e Gaeta S.” di Ales-sandria (sezione Agri-Cul-t u r e d e l l e a t t i v i t àextra-aziendali) e a Mauri-zio Carucci (Premio Specia-le), titolare di Cascina Bar-ban e front-man degli ExOtag o.Dal premio Bandiera Verdeemerge che sono molti i gio-vani che ritornano alla cam-pagna, e il Piemonte con letre aziende vincitrici ne è unvirtuoso esempio. In Italiasono quasi 60mila le impre-se agricole italiane condotteda under 35. Ma non cre-scono solo i giovani chedanno vita a start up, ancheil numero dei lavoratori di-pendenti occupati in agri-coltura è aumentato di17.000 unità solo nel primotrimestre del 2019. Un altrotratto distintivo delle azien-de vincitrici è il legame conla sostenibilità. Solo per farequalche esempio, tra i PaesiUe agricoli, l’Italia è quellacon il minor numero di pro-dotti con residui chimici ol-tre i limiti di legge: appenalo 0,8% del totale. In più, siconferma anche ai verticimondiali per aree coltivate abiologico, con quasi 2 mi-lioni di ettari in tutta Italia euna superficie dedicata cre-sciuta del 70% in 5 anni.«I nostri premi BandieraVerde - spiega il presidenteregionale Cia Piemonte Ga -briele Carenini, presentealla cerimonia di assegna-zione con i dirigenti delleprovince Cia interessate -dimostrano ancora una vol-ta l’evoluzione della figurade ll’agricoltore come im-prenditore multitasking, ca-pace non solo di produrredai campi ma di preservareil territorio e qualificarlo at-traverso la custodia delletradizioni rurali».

Marco BozzoloNel dettaglio dei protago-nisti piemontesi, l’A ziendaAgricola Marco Bozzolo si -tuata nella Valle Mongia,nella Val Tanaro, è collocataal centro di un anfiteatro na-turale circondato da mon-tagne dove il paesaggio sicaratterizza per la presenzadi grandi estensioni di ca-stagneti. La vecchia aziendadi famiglia è stata recente-

mente recuperata dal gio-vane titolare che ha fattodella ruralità e della scoper-ta di antichi mestieri unaragione di vita non solo pro-fessionale. Oltre alla produ-zione di castagne si realiz-zano in azienda prodotti de-rivati con tecniche e stru-menti tramandati nel tem-po, come ad esempio la ri-qualificazione del vecchioessicatoio. Ad arricchirel’offerta, il castagneto didat-tico che fa immergere i vi-sitatori nella secolare cul-tura castanicola Tutti i ca-stagni sono sottoposti a re-gime di agricoltura biologi-ca e ricadenti nell’areale diproduzione “Castagna diCuneo Igp”. In definitiva, unesempio di come la voglia difare agricoltura di qualità edi legare il territorio all’of -ferta produttiva, possa por-tare a risultati eccellenti an-che in termini di svilupposostenibile e che, quindi,può rientrare a pieno titolotra le esperienze vincenti di

Bandiera Verde Agricoltura.

Le MascheLorenzo Simone, invece, èil più giovane imprenditoreagricolo del territorio di ri-ferimento, Torino, con i suoi25 anni. Una carriera ancorabreve ma già colma di im-pegno e sacrifici sin daquando, ancora liceale do-po la scuola amava trascor-rere i suoi pomeriggi in vi-gna per apprendere e stu-diare nuove tecniche pro-duttive ecosostenibili. Ap-plicando moderne e soste-nibili tecnologie, ha recu-perato all’avanzare del bo-sco circa 4 ettari di terre vi-tate sulle colline limitrofe.L’azienda agricola Le Ma-sche, dal nome delle tipichefigure femminili del folklorepiemontese associate allastregoneria. Ogni vinod e l l’azienda prende il nomeda una delle quattro donneaccusate di stregoneria nellontano 1474, sulle collinedi Levone. Per questo i pro-

duttori hanno scelto di tra-mandarne il ricordo offren-do in ogni calice il fascinodella storia e del mistero alf e m m i n i l e.

Istituti Penitenziari diAlessandriaNe l l’Alessandrino sono sta-te premiate due realtà par-ticolari. Gli Istituti Peniten-ziari “Cantiello G. e GaetaS .” sezione di Alessandriasono quotidianamente im-pegnati per agevolare i sog-getti in esecuzione penalen e l l’acquisizione di compe-tenze spendibili una voltarientrati nella società libera,secondo i principi sancitin e l l’Ordinamento Peniten-ziario e nella CostituzioneItaliana. In tale ambito, l’ac -quisizione di competenze eabilitazioni in campo cul-turale connesse anche almondo del lavoro rientra apieno titolo nella “m i ssi o n ”d e l l’Istituto, la cui principa-le finalità sta nel fornire del-le concrete opportunità di

La consegna della Bandiera Verde Agricoltura 2019 al cuneese Marco Bozzolo Il premio Cia anche a Lorenzo Simone e Iride Brachet Cota di “Le Masche” nel Torinese

Alberto Valentini ritira il premio per gli Istituti Penitenziari di Alessan d ri a Maurizio Carucci, il presidente Cia nazionale Dino Scanavino e lo chef Giorgione

recupero alle persone chestanno scontando una pe-na, in modo da poter ipo-tizzare un proficuo ed ade-guato reinserimento socia-le. Iniziative in campo for-mativo legate alle tradizioniagricole, recupero di attivitàtradizionali e percorsi cul-turali legati al territorio: so-no queste alcune tra le mi-sure intraprese per la riqua-lificazione personale e so-ciale di chi è in regime car-cerario adottate, nel corsodegli anni, dall’Istituto oggidiretto dalla dottoressa Ele -na Lombardi Vallauri.Un ’eccellente esperienza dicome il legame tra agricol-tura e cultura possa essereinteso in senso più ampio erappresentare un elementovincente anche sul frontedel recupero e della riabi-litazione della popolazionecarcerar ia.

Maurizio CarucciInfine, il leader del gruppomusicale Ex-Otago, Mauri -

zio Carucci, è stato ideatoredi ampio progetto di svilup-po territoriale che si basa sulrecupero di una vecchia ca-scina nell’alta Val Borbera,Cascina Barban ad AlberaLigure, diventata negli anniazienda vitivinicola, valoriz-zando le risorse agricole eambientali della zona. Ca-rucci è anche ideatore delBoscadrà Festival, eventoche mette al centro il rap-porto tra terra e d’ar ten e l l’Appennino ligure-pie-montese, organizzato tuttigli anni nel mese di luglio.

Altri premiTornando al Premio, per lasezione Agri-cinema, rico-noscimento a “Aspromon -te-la terra degli ultimi”, insala dal 21 novembre, di-retto da Mimmo Caloprestie interpretato da Va le r iaBruni Tedeschi e Marc elloFo nte (“D ogman”). Il film èdedicato alla voglia di ri-scatto e alle sofferenze so-ciali della popolazione di unpaesino arroccato sullemontagne calabresi, chemantiene un forte senso diappartenenza territoriale.Il secondo riconoscimentospeciale è stato conferito al-lo chef G iorgione, straor-dinario interprete di una cu-cina ispirata alle tradizionidel mondo rurale e acces-sibile al vasto pubblico diGambero Rosso Channel,dallo stile autentico, lonta-no dai clamori mediatici edalle diffuse tendenze versola cucina gourmet, molto vi-cino agli agricoltori, agli al-levatori, agli artigiani delbuon cibo.

Foto di gruppocon i premiatie i vertici Ciap i e m o n te s i :Maurizio Ca-rucci, PaoloViarenghi, Ga-briele Careni-ni, Gian PieroA m e g l i o,Igor Varrone,Dino Scanavi-no, MarcoBozzolo, SilvioChionetti e Al-berto Valentini

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Novembre 2 019 REGIONALE | 7

Protezione api, l’Europarlamento respingela bozza di regolamento della CommissioneTroppo deboli e condizionate dall’oppo -sizione dei Paesi membri. L’assemblea ple-naria del Parlamento europeo ha respinto labozza di regolamento della CommissioneUe per adottare criteri di protezione delleapi nel processo di autorizzazione al rilasciodi agrofarmaci.Come riporta Guido Minciotti sul So-le24Ore, le linee guida in difesa delle apiscritte dall’Efsa (Autorità europea per lasicurezza alimentare) nel 2013 sono statesempre considerate troppo stringenti dagliStati membri, che hanno bocciato tutte leproposte presentate dall’Esecutivo europeoda cinque anni a questa parte e ne hanno difatto bloccato l’ap p l i caz i o n e.Il rigetto dell’Europarlamento impone diricominciare da capo.Nel testo della risoluzione adottata dall’Eu -roparlamento, si afferma come sia «inac-cettabile che gli Stati membri si opponganoalla piena attuazione degli orientamenti perle api dell’Efsa del 2013». Il progetto dellaCommissione «introduce soltanto dellemodifiche (...) per quanto riguarda la tos-sicità acuta per le api, ma non si pronunciasulla tossicità cronica per le api da miele,nonché sulla tossicità per i bombi e le apisolitarie». Il testo della Commissione inoltre«non rappresenta quindi le evoluzioni piùrecenti delle conoscenze scientifiche e tec-niche» e «non modificherebbe il livello diprotezione» già in vigore.I deputati sottolineano quindi che la Com-missione europea non avrebbe dovuto ce-dere e avrebbe dovuto fare pieno uso deisuoi poteri, poiché i 16 Stati membri chehanno impedito l’applicazione dei nuovicriteri di protezione non formavano unamaggioranza qualificata.Le api ci danno il miele, ma sono soprattuttodegli insetti impollinatori essenziali per aiu-tare le piante a riprodursi. Il benessere delleapi è determinante per l’ecosistema umanoe per la flora del nostro pianeta.In Europa le api da miele sono in declino dametà degli anni ’80. Questi preziosi insetti ei loro cugini selvatici sono minacciati dagli

agrofarmaci, ma sarebbe un errore sotto-valutare la responsabilità di altri fattori,quale, ad esempio, il cambiamento clima-tico che rende più intensi e frequenti glieventi estremi. Nella primavera appena tra-scorsa le temperature invernali al di sopradella media avevano portato a un buonsviluppo delle famiglie che all’uscita dell’in -verno si presentavano ben popolate, macon poche scorte a causa della scarsa im-portazione nettarifera dovuta al clima sic-citoso e ventoso di fine inverno. Il suc-cessivo abbassamento della temperatura(primavera 2019) e il perdurante maltempo,coincisi col periodo di massimo sviluppodelle famiglie, hanno poi causato non solola perdita dei raccolti primaverili (prati-camente assente la produzione di miele diacacia), ma la perdita di numerose famiglieper fame, nonostante il massiccio inter-vento degli apicoltori con la nutrizione disoccorso. Si sono anche registrati frequentiepisodi di sciamatura, che hanno compli-cato ulteriormente la vita degli operatori.Inoltre, a causa del clima sempre più caldoin tutta Europa, la Varroa, un acaro parassitadelle api, è in costante aumento. Per glialveari la Varroa rappresenta una doppiaminaccia: oltre a nutrirsi di api, questi acarisono anche portatori di malattie, come ilvirus dell’ala deformata.

Un ’onda green soffia nei Paesioccidentali e tocca anche il vinoUn ’onda green soffia nei Paesi occidentalie tocca anche il vino. Non è un caso che ilvino biologico stia guadagnando spazionel mercato, conquistando un pubblicosempre più vasto di clienti.In Italia gli ettari vitati biologici sono circa105.000 (compresi quelli in conversione),sui 660.000 complessivi. A guidare la clas-sifica delle superfici vitate bio sono intermini assoluti tre regioni italiane: Sicilia,Puglia e Toscana. In Piemonte gli ettarivitati biologici sono circa 3.000, ma anchenella nostra regione il trend è in crescita.Non necessariamente da unvigneto biologico si ottienedel vino biologico. Perchéun vino possa fregiarsi dellogo europeo che certificache è biologico occorre cheil vigneto sia coltivato senzal’aiuto di sostanze chimichedi sintesi (concimi, diser-banti, anticrittogamici, in-setticidi, pesticidi in gene-re), ma anche che siano ri-spettate alcune modalità di vinificazione.Un produttore di vino biologico può uti-lizzare circa la metà del numero di coa-diuvanti, che invece può utilizzare da re-golamento un produttore convenzionale.Il regolamento sul vino biologico ha postoanche dei limiti di solforosa totale che peri rossi secchi non può superare i 100 mg/l,mentre per i bianchi secchi i 150 mg/l.Oltre ai vini biologici sono in commercioanche vini vegani, biodinamici, naturali,sostenibili e chi più ne ha più ne metta.Ma mentre i vini biologici sono regolati dauna normativa comunitaria che obbliga i

produttori a sottoporsi ai controlli da par-te di Organismi riconosciuti dal Mini-stero, i vini vegani, biodinamici, naturali,sostenibili ecc. non sono regolati a livellocomunitario e sono certificati da enti pri-vati che sono spesso in concorrenza fra diloro o addirittura sono autocertificati dal-le stesse aziende.Ciò non manca di sollevare dei dubbi suquesti vini. Non solo perché non ci sonosoggetti pubblici che si pongono a lorogaranzia, ma anche perché soltantol’Unione europea ha competenza sulle

etichette del vino e può sta-bilire quali indicazioni e de-signazioni vi possono esse-re riportate. Di conseguen-za un vino dovrebbe poteressere messo in commerciocon la dizione vegano, bio-dinamico, naturale, sosteni-bile solo se e quandol’Unione europea ne defi-nirà in modo preciso i limitie le caratteristiche e lo col-

legherà a sistemi di certificazione, cosìcome è avvenuto per il vino biologico.Il proliferare di certificazioni rispondea l l’esigenza di andare incontro a una pla-tea di consumatori sempre più frammen-tata, che ricerca in un marchio un pro-dotto in cui si riconosce, che risponde alproprio modo di vivere e consumare. Ilrischio, tuttavia, è che questa tendenzaingeneri confusione nel consumatore eponga sullo stesso piano certificazionipubbliche e private, rilasciate dopo con-trolli rigorosi o solo dopo la compilazionedi un modulo.

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Novembre 2 0198 | ANP - PATRONATO INACINAC-CIA Il 18 novembre una giornata di confronto per l’Italia del Nord dal titolo “Abbiamo Diritti”

Pensioni basse ostacolo al ricambio generazionaleL’impegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sull’importo degli assegni e sui rapporti col PatronatoNella cornice del CrownePlaza Hotel di Padova, loscorso 18 novembre, il Pa-tronato Inac-Cia ha ripro-posto per l’Italia del Norduna giornata di confronto,dal titolo “Abbiamo Dirit-t i”, per individuare misureidonee a mantenere il si-stema previdenziale inequilibrio, eliminando in-giustizie sociali come quel-le che riguardano gli exagr icoltor i.«In Italia, quando si parladi pensioni e sistema pre-videnziale, c’è la tendenzaa interpretare i numeri inmodo parziale, soggettivoe strumentale - ha riferito ilpresidente Inac-Cia Anto -nio Barile nella sua rela-zione - le coperture per al-zare le pensioni basse cisono. Come si può pensareche si possa vivere con 276euro al mese in Italia? Per-ché molti agricoltori in pri-ma fascia, con l’attua lemeccanismo del contribu-tivo, maturano importi diquesto tipo. Diverso sareb-be - ha spiegato Barile - se aun importo base di 650 eu-ro per tutti (e pertantoquanto indicato nella Car-ta Sociale Europea), sisommasse la parte che ne-gli anni il lavoratore ha co-struito versando i contri-

buti. A quel punto, i col-tivatori potrebbero dispor-re di una pensione com-

plessiva compresa in unaforbice che va da 926 a1.200 euro mensili».

Dai lavori è emerso come ilsistema previdenziale perl’agricoltura, con assegni

attuali quasi inconsistenti,sia considerato un fattoredeterminate per il manca-to ricambio generazionalenei campi.Molto apprezzati gli inter-venti dei vertici delle or-ganizzazioni coinvolte (peril Piemonte è intervenuto ilpresidente Cia-AgricoltoriItaliani regionale G abrieleCa re n i n i ), dei rappresen-tanti dell’Anp e di Stefan oF r a n c i a , p r e s i d e n t eAgia-Cia. Oltre ad essi,n e l l’incontro - che ha pro-seguito il suo corso nellasessione riservata del po-meriggio, riguardante le“potenzialità dell’az io nedel Patronato” - sono in-tervenuti: Rossana Zam-

b elli, direttore nazionaleCia; Laura Ravagnan, di-rettore generale Inac-Cia;Corrado Franci, respon-sabile nazionale dei Servizialla Persona e i direttoriregionali Inac, tra cui Fa -brizio Urzia, in rappresen-tanza del Piemonte.L’appuntamento ha ospi-tato, infine, l’intervento delsottosegretario al Lavoro ealle Politiche Sociali Fran -cesca Puglisi, la quale, ol-tre a garantire il suo mas-simo impegno e attenzionesul problema delle pensio-ni basse, ha espresso la vo-lontà di collaborare in si-nergia per migliorare i rap-porti tra Patronato e Mi-n i ste ro.

L’intervento del presidente regionale Cia, Gabriele Carenini, durante il convegno del Patronato Inac a Padova

IL 26 NOVEMBRE ASSOCIATI IN PIAZZA MONTE CITORIO

Flash mob dei pensionati a RomaProseguono le iniziative messe incampo dall’Anp-Cia perché trovinoaccoglimento le rivendicazioni deipensionati nella Legge di Bilancio.Alle 10.00 di martedì 26 novembrepensionati di tutte le regioni italianeaderenti all’Associazione della Ciasi riuniranno in piazza Monte Ci-torio per le rivendicazioni ormai in-dispensabili per vivere in dignità gliultimi anni della loro vita.La platea dei pensionati italiani, cir-ca 16 milioni di persone, è in lar-ghissima parte preoccupata perchévi è poca considerazione per questaconsistente parte della popolazionei t a l ia na.Nella Legge di Bilancio non sem-brano al momento essere presenti,sia nelle intenzioni che nelle azionidel Governo, elementi tali da mo-dificare il nostro stato di preoccu-pazione per le condizioni dei pen-sionati e degli anziani.L’Anp-Cia vuole ribadire che nonrisulta alcuna previsione di inter-venti migliorativi delle pensioni mi-nime. Non si riconosce l’indicizza -zione per l’adeguamento del potered’acquisto delle pensioni al costodella vita. In balia d’incertezza an-che il tema della quattordicesima.Viene confermata Quota 100, ma sicontinua a escludere gli agricoltoridai lavori gravosi e usuranti. Nontrova spazio la riduzione della tas-sazione sulle pensioni, al momentoprevista solo per i lavoratori dipen-

denti e non per i pensionati. Non siprevede niente, ancora una volta,per gli incapienti che la pensione dicittadinanza, con i relativi paletti, hacostretto all’e ma rg i naz i o n e.L’Anp-Cia non rintraccia alcuna at-tenzione credibile allo stato dellasanità e dei servizi socio-sanitarinelle aree interne e rurali. Mancaattenzione e visione strategica inmateria di politiche dell’invecchia -mento attivo e di valorizzazione so-ciale degli anziani nella società.L’Anp-Cia consapevole delle con-dizioni difficili del Paese e della crisieconomica, pur prendendo attod e l l’impegno che ha portato alla co-stituzione del nuovo esecutivo, dicui riconosce gran merito al pre-sidente della Repubblica S ergioMa tta re l la , si vede, dunque, nellacondizione di rafforzare la sua pres-sione nei confronti delle istituzioni.

L’Anp-Cia continuerà a dialogarecon le Prefetture regionali e pro-vinciali e a confrontarsi con i rap-presentanti politici in Parlamento.Il Paese che vogliamo, i cittadini,soprattutto delle aree interne, cichiedono di non abbassare la guar-dia. Ribadiamo che, in primis, af-fronteremo il tema dell’a c c e ssi b i l i t àai servizi, soprattutto nelle già pe-nalizzate zone rurali.Governo e Parlamento non usinodue pesi e due misure, rispettino ilvalore sociale dei pensionati e deglia n z ia n i .L’Anp-Cia torna a sollecitare un in-ter vento r isolutivo da par ted e l l’Esecutivo e delle forze politichee ha chiesto incontri con i rappre-sentanti in Parlamento dei partitipolitici. Ultimo il confronto con Ma -ria Luisa Gnecchi, responsabileWelfare del Pd.

LETTERA PER LA SENATRICECaso Segre: solidarietà politicae umana da parte di Anp-Cia

Solidarietà politica e vicinanza umana alla senatrice Li -liana Segre da parte di Anp, l’Associazione NazionalePensionati di Cia-Agricoltori Italiani, che ha affidato a unalettera il suo messaggio di sostegno e la contrarietà rispettoalla spregevole campagna di insulti e minacce di cui è statabersaglio nelle ultime settimane.«Quanto letto e appreso - scrive Anp alla senatrice - hasuscitato in tutti noi e, riteniamo, in ogni sincero de-mocratico; sorpresa, dolore e preoccupazione, perché mai,fino ad oggi, si era manifestato in modo così esplicito, unattacco di tale violenza nei confronti di una persona cheincarna i valori fondanti la nostra Repubblica, che li hadifesi strenuamente nel corso della sua vita e nell’attu a l eimpegno parlamentare». «Senatrice Segre - continua lalettera a firma del presidente Anp Alessandro Del Carlo - cisiamo sentiti anche emotivamente coinvolti nella sua re-cente iniziativa di istituzione della Commissione Parla-mentare per il contrasto ai fenomeni di odio. Gli agricoltorianziani e pensionati di oggi appartengono alle generazionidi coltivatori, mezzadri e braccianti che in passato hannolottato, per avere diritti fondamentali prima negati, come lapensione, l’assistenza sanitaria, il diritto all’impresa. Sonostate battaglie durissime, con grandi sacrifici personali,ricercando consenso e solidarietà, senza mai caderen e l l’odio e nel risentimento sociale. Così si è caratterizzatoil movimento contadino nel nostro Paese». Poi, il passaggiodi Anp-Cia sulla necessità di tenere insieme storia e me-moria, soprattutto in un periodo di grande fragilità sociale.«Continua dovrebbe essere la costruzione, soprattutto trale nuove generazioni, - riporta la lettera - di una coscienzamorale e civile, capace di conservare e rafforzare valorifondamentali come pace, uguaglianza, rispetto, solidarietàche sono alla base della nostra democrazia». «A nomepersonale e di Anp-Cia - chiude il presidente nazionale DelCarlo - abbiamo condiviso con gioia la sua nomina asenatrice da parte del presidente della Repubblica S ergioMa tta re l la e la ringraziamo ancor più ora, per il lavoro chesta svolgendo con immutata integrità e senso dello Stato».

Bilancio sociale Inps In Piemonte erogate prestazioni per 24 miliardiUna regione, il Piemonte, che in-vecchia sempre di più, dove di-minuiscono gli occupati e aumentail numero dei pensionati, in cui siprotraggono gli effetti negativi dellacr isi.E’ stato presentato, a Palazzo La-scaris il Bilancio Sociale dell’Inp sPiemonte per l’anno 2018. Hannopreso parte all’iniziativa anche ipatronati tra cui il Patronato InacPiemonte, nella persona del diret-

tore regionale Fabrizio Urzia.Nel 2018 in Piemonte sono stateerogate prestazioni pensionisticheper poco più di 24 miliardi di euro.Rispetto agli anni passati, la spesaper prestazioni pensionistiche è inau m e nto.Le pensioni in essere al 31 dicem-bre 2018 erano 1.795.480 (1.670.472erogate dall’Inps). Poco meno di1,5 milioni di queste, pensioni dellagestione privata, 180.000 circa della

gestione pubblica e 4.000 circa del-la gestione sport e spettacolo. Ilnumero delle pensioni vigenti nel2018 erogate dall’Inps in Piemonteè in leggero calo, soprattutto nellagestione privata. Nella gestionepubblica si è registrato un leggeroaumento. Il prossimo anno si potràvalutare l’effetto complessivo cheavrà avuto l’entrata in vigore dellacosiddetta Quota 100. Continua ad aumentare, modera-

tamente ma progressivamente, ilnumero delle aziende agricole, or-mai prossime alle 8.000 unità. Ilnumero di lavoratori agricoli au-tonomi subisce, nell’arco di 10 an-ni, un calo del 19%, passando da61.430 del 2006 a 50.211 del 2016. Inanalogia alla situazione nazionale,anche in Piemonte i coltivatori di-retti sono diminuiti e il 41,57% diessi si trova nella sola provincia diCune o.

I rappresentanti di Anp-Cia incontrano Maria Luisa Gnecchi, responsabile Welfare Pd

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Novembre 2 019 CIPA.AT | 9

Anche per quest’anno nelle Zone Vul-nerabili da Nitrati, gli spandimenti incampo dei liquami zootecnici nellastagione autunno-invernale verrannocondotti in base ai bollettini, emessidalla Regione Piemonte e pubblicatis u l l a p a g i n a w e b d e d i c a t awww.3acloud.it :8000/pan/files.ht-ml?grp=SPANDIMEN TO_REFLUI.Il bollettino, valevole per i mesi dinovembre e febbraio, permette unabuona flessibilità da parte delle azien-de, nella gestione dei liquami zoo-tecnici e materiali assimilati, così de-finiti dal Regolamento Regionale10/R/20007, nel rispetto dei suoli edelle risorse idriche.Tali deiezioni devono essere distribui-te su terreni con coltura in atto oppuresui residui colturali precedenti.Inoltre il bollettino segnala se in uno opiù Comuni siano attivi i vincoli delProtocollo Antismog, che in caso disemaforo arancione o rosso prescriveil divieto di spandimento in campodelle matrici organiche non palabili.E comunque sempre possibile, anchein presenza di semaforo arancione orosso, la distribuzione in campo coninterramento o con distributori raso-terra in bande oppure sulle superficii n e rb i te.Il divieto su tutto il territorio regionaledella distribuzione di qualsiasi matriceo rga n i ca.

PERIODI DI SOSPENSIONE DELLO SPANDIMENTO VIGENTI NELLA STAGIONE INVERNALE 2019/2020

IN ZONA VULNERABILE

Refluo Periodo

vietato

Durata del divieto

(gg)

Materiali palabili

Letame distribuito sui prati (permanenti o avvicendati)15 dic-15 gen 30

Ammendante compostato (N totale < 2.5% sul secco, N ammoniacale max 15%)

Letame distribuito su altri terreni; Materiali assimilati ai letami *

15 nov-15 feb 90Concimi contenenti azoto

Altri ammendanti organici; Digestato classificato sottoprodotto

Pollina essiccata (> 65% ss) 1 nov – 28 feb 120

Materiali non palabili

Liquami, Materiali assimilati ai liquami **, Acque reflue - distribuiti su terreni dotati di

copertura vegetale (prati, pascoli, cereali vernini, erbai autunno-invernali, colture arboree

inerbite, cover-crops) oppure su terreni con residui colturali ed in preparazione di una semina

primaverile anticipata

sulla base di bollettini bisettimanali:

1 – 30 nov, e dal 1 feb in poi, fino a

completamento di 30 gg. totali 90

1 dic – 31 gen

Liquami, Materiali assimilati ai liquami **, Acque reflue - distribuiti su suolo nudo1 nov- 28 feb 120

Digestato classificato sottoprodotto

*materiali assimilati ai letami= lettiere esauste degli allevamenti avicunicoli; deiezioni avicunicole anche non mescolate a lettiera rese palabili da processi di disidratazione (naturali o artificiali,

svolti all’interno o all’esterno dei ricoveri); frazioni palabili risultanti dal trattamento dei reflui zootecnici; digestati palabili assimilati ai reflui zootecnici ai sensi della DGR 64-10874 del 2009.

**materiali assimilati ai liquami= liquidi di sgrondo dei materiali palabili e dei foraggi insilati; deiezioni avicunicole non mescolate a lettiera; frazioni non palabili risultanti dal trattamento dei

reflui zootecnici; digestati non palabili assimilati ai reflui zootecnici ai sensi della DGR 64-10874 del 2009; acque di lavaggio di strutture, attrezzature ed impianti zootecnici, se mescolate ad

effluenti zootecnici e qualora destinate ad utilizzo agronomico.

FUORI ZONA VULNERABILE

Refluo Periodo vietato Durata (gg)

Materiali palabili nessuno 0

Materiali non palabili 1 dic – 31 gen 60

SPANDIMENTI IN CAMPO DEI LIQUAMI ZOOTECNICI, IL BOLLETTINO DELLA REGIONE

Nuove tecniche contro cambiamento climatico,apertura dell’Europa per piante più resistentiLa Commissione europeanon ha alcuna preclusioneideologica al miglioramen-to e all’evoluzione geneticadelle piante a contrasto an-che dei cambiamenti cli-matici. La posizione èemersa nel corso dell’in -contro a Bruxelles, al Par-lamento europeo promos-so da Cia-Agricoltori Italia-ni. «La Commissione - haprecisato Chantal Bruet-s chy, capo Unità Dg SanitàInnovazione e Biotecnolo-gie - intende così accoglierela richiesta degli stati mem-bri di avviare uno studio suqueste tematiche, conl’obiettivo di sviluppareuna riflessione sulla nor-mativa vigente».Si punta a ottenere nuovevarietà di piante, più pro-duttive, resistenti alle prin-cipali malattie (batteri efunghi), in grado anche diridurre l’impatto dei pro-dotti chimici e di risparmia-re risorse idriche. Nel corsodel workshop, ospitato da-gli europarlamentari Simo -na Bonafè e Paolo De Ca-s t ro , presenti i maggioriesperti del settore e arric-chito dalle testimonianze diimprenditori agricoli pro-venienti da tutta Europa, èintervenuto il Segretariodel Siga (Società italiana digenetica agraria), Da n i e l eRos ellini, che ha puntua-lizzato le differenze fra que-ste nuove sofisticate tecno-logie e gli Ogm: «Le odiernetecniche di miglioramentogenetico (New Breeding Te-chniques) e, in particolare,

il genome editing, non pre-suppongono inserimentodi Dna estraneo mediantegeni provenienti da altrespecie. Con le nuove tec-niche di breeding si opera,invece, internamente alDna della pianta, che rima-ne immutato e garantisce lacontinuità delle caratteri-stiche dei nostri prodotti».Si stima che il cambiamen-to climatico possa ridurre ilvalore dell’agricoltura eu-ropea del 16% entro il 2050e che la produzione deiPaesi del Mediterraneopossa scendere dell’80%entro il 2100. Partendo da

questi dati Simona Bonafèha ribadito la volontà diportare avanti questo di-battito all’interno del Par-lamento Ue per risponderealle istanze degli agricolto-ri. Nel suo intervento Paolode Castro ha ricordato lanecessità di un percorso dicontinuità fra tradizione einnovazione per mantene-re viva la competitività nelmercato globale.Anche il giovane impren-ditore Valerio Guidolin hasottolineato che non biso-gna aver paura dell’inno -vazione in agricoltura:«Tecniche di breeding tra-

dizionale esistono da alme-no 40 anni. È dagli anni ’70che si introducono geni dipiante coltivate in conti-nenti diversi, che non po-trebbero avvenire senza lamanipolazione e l’i nte r-vento dell’uomo». Secondoil presidente di Cia-Agricol-tori Italiani, Dino Scana-v ino, l’evoluzione geneticae le nuove biotecnologie so-no gli strumenti con cui af-frontare con tempestività lesfide dell’eco-s ostenibilitàe combattere anche i pa-togeni che minaccianou n’agricoltura italiana giàmartoriata da tante fitopa-tie tra cui Xylella e cimiceasiatica. «L’agricoltura nonpuò fare a meno del mi-glioramento genetico, cheha da sempre accompagna-to la sua storia mediante le

tecniche tradizionali di in-crocio e innovazione varie-tale - ha spiegato Scanavino-. Oggi abbiamo bisogno diulteriore miglioramentoper adattare le nostre col-ture a un contesto ambien-tale trasformato dal cam-biamento climatico. Con ilgenome editing si arriva aperfezionare il corredo ge-netico delle piante in ma-niera simile a quanto av-viene in natura, ma conmaggior precisione e rapi-dità. La tecnica ha anche ilvantaggio di essere pococostosa e si può facilmenteadattare alle tante tipicitàdei nostri territori».L’auspicio di Cia è che sipossa finalmente interveni-re su una legislazione co-munitaria, datata 2001, ri-tenuta ormai obsoleta e che

ha determinato la contesta-ta sentenza della Corte diGiustizia del 2018. «Un ul-timo aspetto, riguarda lagestione di queste innova-zioni - ha concluso il pre-sidente Scanavino -. Nonpossiamo permetterci che ilmiglioramento genetico siagestito solo da multinazio-nali lontane dalle esigenzereali del mondo agricolo.Dobbiamo promuoveretutti gli strumenti che pos-sano sviluppare nuove re-lazioni tra pubblico e pri-vato e interazioni più strettetra mondo dell’impresa emondo della ricerca, sia at-traverso maggiori investi-menti pubblici. Il temade ll’innovazione, geneticama non solo, deve esserecentrale nell’ap pl i cazi on edella nuova Pac».

Innovazione genetica contro il cambiamento climatico, tema del workshop organizzato da Cia e ospitatoal Parlamento europeo da Paolo De Castro e Simona Bonafè nella sala in memoria di Aldo Moro. Per ilpresidente Dino Scanavino le New Breeding Techniques rendono più resistenti, in modo naturale, lepiante che coltiviamo. Riducono l’impatto dei trattamenti fitosanitari e non vanno equiparate agli Ogm

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Novembre 2 01910 | FISCO & LEGISLAZIONEAGENZIA DELLE ENTRATE I documenti elettronici rifiutati dal Sistema di Interscambio si considerano non emessi

E-fatture scartate: quali sanzioni?Illustrati il regime sanzionatorio applicabile in caso di mancata emissione nei termini di legge e le eventuali moratorie

La fattura elettronica o le fatture dellotto di cui al file scartato dal Sistemadi Interscambio si considerano nonemess e.Con il principio di diritto n. 23 del2019, l’Agenzia delle Entrate ha ri-cordato quali sono le sanzioni ap-plicabili in caso di mancata emis-sione della fattura nei termini di leg-ge. Per i primi sei mesi del 2019,peraltro, il legislatore ha previsto chele sanzioni non trovano applicazionese la e-fattura è regolarmente emessaentro il termine di effettuazione dellaliquidazione periodica dell’Iva rela-tiva all’operazione documentata. So-no invece ridotte dell’80% se la fat-tura è emessa entro il termine dieffettuazione della liquidazione Ivadel periodo successivo (riduzioneche si applica sino al 30 settembre2019 per i soli contribuenti che ef-fettuano la liquidazione periodicad e l l’imposta con cadenza mensile).Con il principio di diritto n. 23 dell’11novembre 2019 l’Agenzia delle En-trate ha illustrato il regime sanzio-natorio applicabile in caso di scartodelle fatture elettroniche da parte delSistema di Interscambio.Infatti, la fattura elettronica o le fat-ture del lotto di cui al file scartato dalSdI si considerano non emesse.La mancata o tardiva emissione dellafattura nei termini legislativamenteprevisti comporta, in primis, l’ap p l i -cazione delle sanzioni di cui all’art. 6,D.Lgs. n. 471/1997 («Violazione degliobblighi relativi alla documentazio-ne, registrazione ed individuazione

delle operazioni soggette all'impostasul valore aggiunto»).Per ciascuna violazione:• fra il 90 e il 180% dell'imposta re-lativa all'imponibile non corretta-mente documentato, con un minimodi 500 euro;• da 250 a 2.000 euro quando la vio-lazione non ha inciso sulla correttaliquidazione del tributo.Troveranno applicazione, non cu-mulativa, ma alternativa tra loro, gliistituti del concorso di violazioni econtinuazione e del ravvedimentooperos o.

Moratoria di 6 mesiCon specifico riferimento al primo

periodo di applicazione dell’obblig odi fatturazione elettronica tramiteSdI (primo semestre del 2019), il le-gislatore ha statuito che le sanzioni:• non trovano applicazione qualorala fattura elettronica sia regolarmen-te emessa entro il termine di effet-tuazione della liquidazione periodi-ca dell’Iva relativa all’operazione do-cumentata ;• sono ridotte dell’80%, se la fatturaelettronica è emessa entro il terminedi effettuazione della liquidazioneIva del periodo successivo, riduzioneche si applica sino al 30 settembre2019 per i soli contribuenti che ef-fettuano la liquidazione periodicad e l l’imposta con cadenza mensile.

Obbligo Pos da luglio2020, previste multeCon la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DecretoFiscale, avvenuta il 26 ottobre 2019, l’obbligo del Posdiventa un dato di fatto a partire da luglio 2020.Il Pos è obbligatorio, in teoria, dal 2012, grazie al decretolegge numero 179 del 2012 introdotto dal GovernoMonti. In pratica però, a causa dell’assenza di vere eproprie sanzioni, sono tantissimi gli esercenti che an-cora non si sono adeguati alla legge, evitando il Pos etutti i costi che ne conseguono.Da luglio 2020 però non sarà più possibile negare aipropri clienti di pagare con moneta elettronica qualsiasitipo di importo, pena una doppia multa per gli eser-c e nt i .Il testo del Decreto Legge 124/2019, il DL Fiscale col-legato alla Legge di Bilancio 2020, prevede due multeper i commercianti che non accettano pagamenti trac-ciabili, come sancisce l’articolo 23: la prima prevede unasanzione di 30 euro, la seconda consiste nell’ag g i u nt adel 4% del valore della transazione negata al cliente.Per professionisti, artigiani e commercianti il prossimosarà un anno pieno di nuove regole e nuovi rischi.Le sanzioni previste dal DL 124/2019, infatti, non in-teressano solo chi non accetta i pagamenti col ban-comat da luglio 2020.Nel mirino ci sono anche gli esercenti che rifiuteranno ilcodice fiscale dei clienti o il codice lotteria personaleoppure non ne trasmetteranno i dati all’Agenzia delleEntrate ai fini della partecipazione alla lotteria degliscontrini, in vigore dal 1° gennaio 2020: per loro attesemulte da 100 a 500 euro, come previsto dall’articolo 20del Decreto Fiscale.

Invio telematico dei corrispettivi,decorrenza per tutti dal 1° gennaio

Dal 1° luglio i commer-cianti al minuto e soggettiassimilati che emettonoscontrini e/o ricevute fi-scali, con volume di affarisuperiore a 400.000 euro,memorizzano i corrispet-tivi giornalieri e procedo-no con l'invio telematico.L’obbligo è scattato dalprimo luglio per i soggettiche nell’anno 2018 hannorealizzato un volume d'af-fari superiore a 400milaeuro, mentre decorreràper tutti i contribuenti dal1° gennaio 2020.Le imprese agricole in re-gime normale che emet-tono scontrini e/o rice-vute fiscali sono destina-tarie di tale obbligo. Men-tre le imprese agricole inregime speciale sonoes clus e.Non rientrano tra le causedi esonero le attività diagriturismo, fattoria didat-tica, enoturismo e streetfood, attività tipicamentedi fornitura di servizi percui già ora l’i mp re n d i to reagricolo deve certificare icorrispettivi attraversol’emissione dello scontri-no o ricevuta fiscale; taliattività saranno attrattedalla nuova disciplina,tuttavia potranno in al-

ternativa essere docu-mentate dall’em issio nedella fattura elettronica.Ricordiamo che per l’a c-quisto del registratore dicassa è concesso un con-tributo pari al 50% dellaspesa sostenuta, per unmassimo di 250 euro. Ilcontributo è concessoa l l’esercente come credito

d’imposta di pari importoutilizzabile in compensa-zione tramite modelloF24, a decorrere dalla pri-ma liquidazione periodicadell'IVA successiva al me-se in cui è registrata lafattura relativa all’a c q u i-sto e sia stato pagato, conmodalità tracciabile, il re-lativo corrispettivo.

La lotteria degli scontriniCon provvedimento del 31 ottobre 2019 prot.739122/2019 dell'Agenzia delle Entrate viene dispostoche entro il 31 dicembre 2019 tutti i registratori dicassa telematici debbano essere configurati in mododa consentire, dal 1° gennaio 2020, la trasmissione deidati necessari per consentire al cliente di parteciparealla cosiddetta “lotteria degli scontrini”. Solo in cam-po sanitario non si potranno trasmettere i dati ne-cessari per la lotteria sino a tutto il 30 giugno 2020.Per partecipare alla lotteria il registratore di cassatelematico elaborerà nella chiusura giornaliera unasorta di resoconto degli scontrini emessi, contenenteil “codice lotteria” del consumatore e non il codicefiscale del consumatore.L’Agenzia delle Entrate trasmette poi all’Agenzia delleDogane i dati relativi all’alimentazione della “ba n cadati sistema lotteria”.Relativamente al “codice lotteria” questo dovrebbeessere rilasciato dall’Agenzia delle Dogane e deiMonopoli su richiesta dell’interessato, così comeindicato nel parere 197 del Garante per la protezionedei dati personali (Privacy).

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Novembre 2 019 FISCO & LEGISLAZIONE | 11

Compensazioni F24 telematico:estensione e termini decorrenzaIn un precedente interven-to abbiamo visto che il de-creto fiscale (articolo 3,comma 1, D.L. 124/2019)ha introdotto ulteriori li-miti all’utilizzo in com-pensazione di un creditodi imposta, vale a direl’onere di attendere il de-cimo giorno successivo al-la presentazione della di-chiarazione da cui lo stes-so emerge, con la solaesclusione dei crediti delsostituto di imposta.Viene inoltre esteso l’ob-bligo di utilizzare le mo-dalità di pagamento tele-matiche dell’Agenzia a tut-ti i soggetti che intendonoeffettuare la compensazio-ne e a tutti i crediti ma-turati dai sostituti d’imp o-sta (articolo 3, comma 2,lett. a e b, D.L. 124/2019).Ricordiamo che, a partiredal 1° ottobre 2006, i sog-getti titolari di partita Ivasono tenuti a utilizzare,anche tramite intermedia-ri, modalità di pagamento(F24) telematiche delleimposte, dei contributi edei premi di cui all’ar ticolo1 7 , c o m ma 2 , D. L g s.241/1997, e delle entratespettanti agli enti ed allecasse previdenziali di cuia l l’articolo 28, comma 1,dello stesso decreto. Il mo-

dello F24 deve essere pre-sentato anche nel caso incui il saldo finale sia pari azero, pena l’ap p l i caz i o n edi sanzioni (risoluzione36/E/2017).Il decreto fiscale modificail comma 49-bis dell’ar-ticolo 37 D.L. 223/2006 co-me segue: «I soggetti, cheintendono effettuare lacompensazione previstada l l’articolo 17 del decretolegislativo 9 luglio 1997, n.241, del credito annuale orelativo a periodi inferiorial l’anno dell’imposta sulvalore aggiunto ovvero deicrediti relativi alle impostesui redditi e alle relativeaddizionali, alle impostesostitutive delle impostesul reddito, all’imposta re-gionale sulle attività pro-duttive, ovvero dei creditimaturati in qualità di so-stituto d’imposta e dei cre-diti d’imposta da indicarenel quadro RU della di-chiarazione dei redditi so-no tenuti ad utilizzareesclusivamente i servizi te-lematici messi a disposi-zione dall’Agenzia dellee nt rate. . . » .In precedenza, l’obbligo diutilizzo dei canali telema-tici dell’Agenzia delle en-trate era previsto solo per icrediti relativi alle ritenute

alla fonte; con le modi-fiche del D.L. 124/2019,l’obbligo è esteso anche aicrediti maturati in qualitàdi sostituto d’imposta peril recupero delle ecceden-ze di versamento delle ri-tenute e dei rimborsi/bo-nus erogati ai dipendenti(ad esempio, i rimborsi damodello 730 e bonus 80euro). A questo proposito,deve essere rivista la ri-soluzione 68/E/2017 con-tenente, nell’allegato 2,l’elenco dei codici tributoche richiedono l’u t i l i zzodei ser vizi telematicid e l l’Agenzia delle Entrate.La nuova disposizione siapplica con riferimento aicrediti maturati a decor-rere dal periodo d’imp ostain corso al 31 dicembre2019. In vista dei prossimiversamenti di metà no-vembre, sarebbe opportu-na una rapida precisazio-ne dell’Ammi nist razi onefinanziaria circa la decor-renza del nuovo obbligo.L’introduzione della misu-ra consente di effettuareun riscontro preventivodei dati attestanti l’e si ste n -za del credito prima chequesto venga utilizzato incompensazione per il pa-gamento di altri tributi ocontributi; l’Agenzia delle

entrate è autorizzata a so-spendere, fino a trentagiorni, l’esecuzione delledeleghe di pagamento F24contenenti compensazio-ni che presentano profili dirischio, al fine del con-trollo dell’utilizzo del cre-d i to.Se all’esito del controllo ilcredito risulta corretta-mente utilizzato, ovverodecorsi i trenta giorni, ladelega è eseguita e le com-pensazioni e i versamentisono considerati effettuatialla data stessa della loroeffettuazione; diversa-mente la delega di paga-mento non è eseguita e iversamenti e le compen-sazioni si considerano noneffettuati. In tal caso lastruttura di gestione deiversamenti unificati noncontabilizza i versamenti ele compensazioni indicatenella delega di pagamentoe non effettua le relativeregolazioni contabili.Si evidenzia che le regoleriportate nell’articolo 3,c o m m i 5 e 6 , D . L .124/2019, riguardanti lacomunicazione telematicadella mancata esecuzionedella delega e l’ap p l i caz i o -ne di specifiche sanzioni,si applicano alle deleghedi pagamento F24 presen-

tate a partire dal mese dimarzo 2020.Qualora in esito all’att i v i t àdi controllo i crediti si ri-velino in tutto o in partenon utilizzabili in com-pensazione, l’Agenzia del-le entrate comunica tele-maticamente la mancataesecuzione della delega dipagamento al soggetto cheha trasmesso la delegastessa, entro il termine deitrenta giorni dedicati alm o n i to rag g i o.Con comunicazione da in-viare al contribuente è ap-plicata la sanzione di cuia l l’articolo 15, comma 2-ter, D.Lgs. 471/1997: «Nelcaso di mancata esecuzio-ne delle deleghe di paga-mento per effetto dell’at -tività di controllo di cuia l l’articolo 37, comma 49-ter, del decreto-legge 4 lu-glio 2006, n. 223, conver-tito, con modificazioni,dalla legge 4 agosto 2006,n. 248, si applica la san-zione di euro 1.000 per cia-scuna delega non eseguita.Non si applica l’articolo 12del decreto legislativo 18

dicembre 1997, n. 472».Qualora a seguito della co-municazione il contri-buente, entro i trenta suc-cessivi al ricevimento dellastessa, rilevi eventuali ele-menti non considerati ovalutati erroneamente,può fornire i chiarimentinecessari all’Agenzia dellee nt rate.L’iscrizione a ruolo, a titolodefinitivo, della sanzione,non è eseguita se il con-tribuente provvede a pa-gare la somma dovuta en-tro trenta giorni dal rice-vimento della comunica-zione. L’iscrizione a ruolo,a titolo definitivo, dellasanzione, non è eseguitase il contribuente provve-de a pagare la somma do-vuta entro trenta giorni dalricevimento della comuni-caz i o n e.L’agente della riscossionenotifica la cartella di pa-gamento al debitore iscrit-to a ruolo entro il 31 di-cembre del terzo annosuccessivo a quello di pre-sentazione della delega dipaga m e nto.

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Novembre 2 01912 | ALES SANDRIA

n di Genny Notarianni

Pochi giorni prima dalla ri-correnza della tragica allu-vione del 5/6 novembre1994, a 25 anni di distanza,un’altra ondata ha portatodistruzione in tutto il bassoAlessandrino lo scorso 21ottobre, e ha provocato an-che una vittima nei campidi Capriata d’Orba: Fabri -zio Torre, 52 anni, condu-cente Ncc in servizio.Il bilancio dei danni è incontinua evoluzione, pro-prio perché gli effetti si ve-dono anche sul medio-lun-go periodo. La Cia di Ales-sandria sta seguendo lepratiche burocratiche e te-nendo i rapporti con gliagricoltori alluvionatida l l’ultima ondata, che haregistrato la massima di-struzione nei territorid e l l’Ovadese e del Gaviese.Procede la conta dei danni,che in alcuni casi arriva acentinaia di migliaia di eu-ro. La forza dei corsi d’ac -qua esondati ha causato al-lagamenti, provocato smot-tamenti, trasportato tron-chi e detriti in pieno campo,cancellato allevamenti dilumache, allagato strutture,fatto perdere interi raccol-ti.Ci vorranno mesi prima cheil terreno riacquisti le pro-prietà organiche, e settima-ne perché si possa tornaread una corretta gestionetecnica degli appezzamen-ti: in questi giorni, infatti, gliagricoltori stanno pulendole terre, con un lavoro ma-

nuale, dai detriti portati in-sieme al fango che rendonoimpraticabile il passaggiodei macchinari agricoli.Spiega il presidente CiaAlessandria Gian PieroAme glio: «Il cedimento de-gli argini dei rii minori cheesondano, come riferito dainostri soci, è causato ancheda l l’impatto degli animaliselvatici che scavano buchee compromettono la sicu-rezza. La nostra Confede-razione ha più volte lan-ciato questo allarme agliEnti competenti, con Tavolidi lavoro e raccolta firme.Proseguiremo questa bat-taglia per far comprenderegli effetti devastanti chepossono avere le situazionidi pericolo segnalate e nong estite».Uno dei casi simbolod e l l ’ a l l u v i o n e 2 0 1 9 èl’Azienda vitivinicola Fon-tanassa s.s. a Gavi, associataCia: la pioggia torrenzialeha causato la frana dellacollina retrostante la can-tina, che ha invaso i locali

piegando le botti in acciaioe sommergendo di terra efango le barrique in legno. Illocale è interamente da ri-costruire, la cella frigo(70mila euro) è da buttare,così come tutta la produ-zione in lavorazione e af-finamento, dell’ultima ven-demmia appena conclusa edelle scorse annate.Proprio in questi giorni laRegione Piemonte sta in-

viando le comunicazionialle Aziende agricole ri-guardo l’arrivo dei risarci-menti dei danni subitida l l’alluvione 2016. I tempiburocratici evidenziano iltriste paradosso: arrivanoora le indicazioni per rimet-tersi in piedi dalla distru-zione del 2016, quando ne èappena avvenuta un’a l t ra,che chissà quando sarà cor-risposta - commentano gliimprenditori agricoli.Tre giorni dopo il disastro difine ottobre, la Cia di Ales-sandria ha invitato l’asses -sore regionale all’Agricol -tura Marco Protopapa p erun sopralluogo, accompa-gnandolo in visita nellecampagne piegate dalleesondazioni e in alcuneaziende. Dopo la constata-zione della gravità della si-tuazione, l’assessore haespresso l’impegno di ac-celerare le procedure pre-viste per gli indennizzi.

L U T TOIl nostro cordoglio per Fabrizio,

Marco, Matteo e AntoninoAlessandria ha vissuto giorni drammatici. Nel mo-mento in cui scriviamo, la città piange quattro vittimedi disastri: Fabrizio Torre, conducente Ncc morto inservizio a causa dell’alluvione del 21 ottobre mentretrasportava un cliente a Villa Carolina, e i tre Vigili delFuoco Marco Triches, Matteo Gastaldo e Antonin oCan d ido deceduti a causa dell’esplosione dolosa inuna cascina a Quargnento lo scorso 5 novembre.Quattro professionisti che se ne sono andati senzaloro colpa, nello svolgimento del proprio lavoro alservizio degli altri. Quattro morti che hanno scon-volto la città e tutta l’Italia. Per questo mese le paginealessandrine di Nuova Agricoltura sono listate a luttoper omaggiare Fabrizio, Marco, Matteo e Antonino,nel cordoglio delle loro famiglie.

BASTIAN CUNTRARI

Impotenti davanti alla natura... bistrattataNon è possibile pensare che ognivolta che cadono due gocce d’acqu avediamo salire in noi il timore.Non siamo più sicuri, troppi disastrie un territorio completamente mal-trattato nel nome della civilizza-zione e della modernità per poivederselo ritorto contro.Si è violentata la natura, si sonospopolate zone importanti senzapensare a come tutelare il territorio

e oggi ci troviamo a lamentarci ogniqualvolta l’acqua e il fango in-vadono le nostre vite.Cosa si è fattofino a oggi perché questo non av-veng a?Probabilmente nulla, anzi si è fattosempre qualcosa che andava in di-rezione contraria e oggi ne paghia-mo le conseguenze.La natura si ribella e noi la guar-diamo impotenti.

L’agricoltura è il primo baluardo adifesa del territorio e anziché in-centivarla la bistrattiamo, cresconole zone incolte e aumenta il fangonei paesi e nelle città.Vogliamo provare a fare qualcosa diconcreto? Le polemiche non servonose non a nascondersi dietro al nonfare nulla.Veramente senza parole,

vostro Bastian Cuntrari

SAN BAUDOLINO, L’AGRICOLTURA TORNA PROTAGONISTAÈ stata una fiera particolare quel-la di San Baudolino 2019, pa-trono di Alessandria, nella suaXXXIV edizione il 9 e 10 novem-bre scorsi.La Camera di Commercio, nelconfermare lo svolgimento dellastorica manifestazione capitata apochi giorni dalla tragedia diQuargnento, ha dedicato la ri-correnza a sostegno delle fami-glie delle vittime dei tre Vigili delFuoco alessandrini, Marco Tri-che s, Matteo Gastaldo e Anto -nino Candido.

Ne l l’intento di ricordare l’imp e-gno e la dedizione di coloro chesi sono sacrificati al servizio dellacollettività, tutti gli espositori e ipartecipanti della Fiera si sonoproposti a sostegno della ra c-colta fondi promossa dall’As -sociazione Vigili del Fuoco diAle ssandria, che ha istituito atale scopo un apposito contocorrente: Associazione Vigili delFuoco di Alessandria - Ubi BancaRegionale Europea (Filiale diA l e s s a n d r i a ) - I b a n :I T49B0311110400000000005382

- Causale: a supporto delle fa-miglie dei deceduti.Quanto alla manifestazione pa-tronale, i due giorni di ricorrenzasono stati partecipati e ricchi diiniziative, come da programma.Decine i produttori Cia Alessan-dria che hanno partecipato con iloro banchi aziendali alla pro-mozione dei migliori prodottidel nostro territorio. Via Vochie-ri, che conduce alla sede dellaCamera di Commercio, è statadedicata interamente all’agr icol-tura, con promozione e degu-

stazione dei prodotti aziendalialessandrini; le estensioni agri-cole sono state anche quelle divia dei Martiri, corso Roma epiazza Marconi. Polenta, farine,vino, orticole e frutta, nocciole etrasformati, formaggi, piante efiori, erbe aromatiche, miele, ce-ci, pasta fresca: questa è stata lasintesi della Festa annuale cherichiama molto pubblico non so-lo locale.Commenta il presidente CiaAlessandria Gian Piero Ame-g lio: «La ricorrenza del Santo Pa-

trono alessandrino ha tradizioneultra-trentennale e la fiera col-legata presenta una formula chesi rinnova negli anni ma che por-ta con sé, ogni edizione, la tra-dizione dei prodotti del territo-rio. La manifestazione del 2019 èresa certamente triste dagli av-venimenti di cronaca, ma abbia-mo aderito all’iniziativa dell’As -sociazione Vigili del Fuoco perdimostrare il nostro appoggio e ilringraziamento che la comunitàe la Cia stessa esprimono per glieroi del nostro tempo».

L’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa durante ilsopralluogo nelle zone alluvionate dell’A l e s s a n d ri n o

Alluvione, le nostre campagne devastateLe ondate di fango nel basso Alessandrino

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Novembre 2 019 ALESSANDRIA | 13

IL CONVEGNO Organizzato da Cia in collaborazione all’Università del Piemonte Orientale

Salute e sicurezza in agricolturaCorretta informazione, fake news e tutela della salubrità degli alimenti i temi trattati dai relatoriSi è parlato di sicurezza ealimentazione al convegnoorganizzato da Cia Alessan-dria in collaborazionea l l’Università del PiemonteOrientale Amedeo Avoga-dro, lo scorso 18 novembrenella sede della Camera diCommercio. Corretta infor-mazione, fake news e tuteladella salubrità degli alimen-ti sono stati il filo conduttoredelle relazioni svolte dagliinvitati, con il coordina-mento di Simone Nicola,responsabile Sicurezza CiaAlessandr ia.I saluti e l’introduzione li hafatti il direttore provincialeCia Paolo Viarenghi, cheha inquadrato il contestodella mattinata dei lavori efatto riferimento alle cre-denze sbagliate legate almondo dell’agr icoltura,quale - ad esempio - l’in -quinamento eccessivo arre-cato dal settore.Il medico del Lavoro G ian-carlo Faragli ha esposto itemi dell’alimentazione inrelazione alle malattie e albenessere, spiegando chesecondo alcuni studi, conuno stile di vita sano è pos-sibile prevenire circa un ter-zo dei tumori. Come noto, iltabacco resta uno dei fattoridi rischio assoluto per tuttele malattie, mentre lo sportconcorre a diminuire il ri-schio di cancro, con unapercentuale impattante sul-le casistiche: ad esempio,-42% su esofago, -27% sufegato, -16% su polmoni. At-tenzione anche agli zucche-ri, da limitare e non sot-tovalutare. Basti pensareche una lattina di tè freddocontiene l’equivalente dicirca tre cucchiai da mine-stra in zucchero, ben quat-tro per le lattine di bevandegassate. Suggerimento utile,scegliere i cibi in base alcolore: quelli blu e violahanno effetti positivi sultratto urinario, quelli verdisu occhi, ossa e denti; quellibianchi hanno effetti posi-tivi sul colesterolo, quelligiallo-arancio su sistemaimmunitario, ossa e pelle; icibi rossi hanno effetti po-sitivi su tratto urinario e me-moria. Prestare attenzioneal sale, utilizzarne poco emeglio se iodato, e soprat-

tutto mai dimenticare la co-lazione, pasto principaledella giornata.Il responsabile tecnico CiaFabrizio Bullano ha parlatodi fitosanitari e impiego cor-retto in agricoltura, dall’ac -quisto allo stoccaggio inazienda in locali dedicati,alla loro distribuzione condispositivi di protezione,come disposto anche dalleregole del Pan (Piano diAzione Nazionale). I datiIstat rilevano che gli agro-farmaci utilizzati in Italia ar-rivano a essere 115mila ton-nellate; di queste, 9.666 so-no utilizzate in Piemonte ecirca 1.500 in provincia diAlessandria. L’espl osio nedel metodo biologico haportato in pochi anni a quo-ta 80mila le aziende che inItalia si dedicano a questatecnica, con una superficieinvestita di circa il 15% (inAustria è il 24%, in Spagna il

10), ma a causa delle resedecisamente inferiori è dif-ficile pensare che il futurosarà interamente biologico.I dati ci mostrano che re-sterà una produzione di nic-chia. Senza fitosanitari, al-cune ricerche hanno stima-to che lo scenario di pro-duttività diminuirebbe dicirca il 70%, con un crollo divalore perso che arrivereb-be ai 2,6 miliardi di eurodagli attuali 8,9 miliardi.Il professor Guido Lingua,d o c e n t e d i B o t a n i c aa l l’Upo, si è soffermato suimicroorganismi biostimo-lanti delle piante e il lororuolo sulla qualità e salu-brità dei prodotti agroali-mentari. Su un centimetroquadrato di foglia - ha spie-gato - sono presenti milionidi batteri, che aumentanosulle radici. I batteri miglio-rano la crescita delle pianteattraverso la stimolazione

diretta e il biocontrollo.Grande importanza è attri-buibile anche ai funghi, chemigliorano la nutrizioneminerale, aumentano la tol-leranza allo stress, contri-buiscono alla stabilità deisuoli, mantengono gli equi-libri tra specie vegetali. Ildocente ha anche presen-tato i risultati di alcune ri-cerche applicate ad alcuneproduzioni, come fragole,basilico e zafferano.Milena Zoppi, tutor didat-tica professionale Aziendaospedaliera alessandrina eUpo, si è soffermata sullafigura dell’infermiere pro-fessionale, individuata conuna legge del 1994 e in ag-giornamento, accanto amomenti diversi che vannodalla prevenzione alla cura,dalla riabilitazione alla pa-liazione. Già nel Codicedeontologico l’infer mierevede tracciata la cultura del-la Salute, prima ancora chedi cura e riabilitazione. Zop-pi ha anche spiegato il per-corso di studio universitarioper la formazione dei pro-f e ssi o n i st i .Gian Piero Ameglio, pre-sidente provinciale Cia, haconcluso la giornata - dopolo spazio aperto alle do-mande e alle precisazioni -valorizzando il cambia-

mento in agricoltura che haportato netti miglioramentie aumento di qualità, con-cetto che ha parametri di-versi della stessa materia aseconda di chi coinvolge(ad esempio, la qualità chel’allevatore valuta è diversadalla qualità del macellaio ediversa ancora da quella delconsumatore finale).L’invito comune è stato diricercare le informazioni

corrette da fonti autorevoli eufficiali, in fatto di Sicurezzae Salute. I medici e gli spe-cialisti delle varie materiedevono essere i primi in-terlocutori, ma anche il webpresenta luoghi di informa-zione corretta da utilizzare,basta rivolgersi a siti col-legati a ministeri, enti di ri-cerca, università, comunitàscientifiche, associazioni-smo organizzato.

Sopra, alcunidei relatoriintervenuti alconvegno or-ganizzato daCia Alessan-dria lunedì18 novembrenella sededella Cameradi Commer-cio. Accanto,il pubblicop re s e n te

RICONOSCIMENTIBandiera Verde 2019

a Carucci e Istituti detentiviMaurizio Carucci per il progetto Cascina Barbàn e gliIstituti Penitenziari Cantiello e Gaeta di Alessandriaper il progetto formativo con Cia hanno vinto l’edi -zione 2019 di Bandiera Verde Agricoltura promossodalla Cia nazionale.A Carucci, anche voce degli Ex Otago, è andato ilPremio Speciale per il messaggio di riqualificazione diun intero territorio e della sua storia. CommentaCarucci: «Cascina Barbàn è una testimonianza dirinascita, di un borgo, di un territorio di un mondoapparentemente lontano, contadino. Un progetto nonindustriale, che ha a che fare più con lune e personeche con macchine e automatismi. In azienda si coltivain maniera naturale l’uva, la verdura, il frumento e lafrutta, senza utilizzare prodotti di sintesi: sovescio,letame, rame e zolfo oltre a infusi e decotti, sono gliingredienti che si utilizzano nei campi. Tutte le la-vorazioni avvengono a mano. Particolare attenzioneva alla Fagiolana bianca di Figino, tipica di questapiccola valle, alla Mela Carla e alla trazione animale».Alla Casa di Reclusione, diretta da Elena LombardiVa l la u r i , è andato il riconoscimento per un progetto diformazione sulle materie tecniche agricole, svolto dapersonale Cia Alessandria, realizzato all’inte rn od e l l’Istituto detentivo a favore di una classe di de-tenuti, prima esperienza in Italia strutturata in questomodo. L’acquisizione di competenze ed abilitazioni incampo lavorativo rientra a pieno titolo nella “m i ssi o n ”d e l l’Istituto penitenziario, la cui principale finalità stanel fornire delle concrete opportunità di recupero allepersone in esecuzione penale, in modo da poter ipo-tizzare un proficuo e adeguato reinserimento sociale.Commenta il direttore Cia Alessandria Paolo Via-reng hi: «Bandiera Verde è un riconoscimento cui Ciatiene particolarmente. I requisiti richiesti dal bandonazionale sono legati alla storia, alle azioni svolte, aipiani di investimento per le imprese volte a salva-guardia, a valorizzazione e promozione dell’agr icol-tura, dell’ambiente e della qualità e tipicità agricole.Cascina Barban è un esempio di imprenditoria per lacustodia delle zone marginali pre-montane, gli IstitutiPenitenziari sono una significativa testimonianza diriqualificazione sociale anche attraverso il mondoagricolo. I premi assegnati a livello nazionale sono 22in tutta Italia, e averne due nella nostra provincia ciriempie di orgoglio».

Festa d’Autunno a Cassine Cia raddoppiaNonostante la pioggia, che ha mo-dificato leggermente il programmaprevisto, si è svolta la seconda edi-zione della Festa di Autunno Cia aCassine, domenica 20 ottobre. Con un convegno dedicato alle api eal mondo del miele è stato fatto ilpunto sul settore - nella Chiesa dipiazza Vittorio Veneto - con il pro-duttore Andrea Bajardi, la produt-trice e presidente Cia Acqui Da n i e laFerran do, il presidente provincialeGian Piero Ameglio, il presidenteregionale Cia Piemonte Gabriele Ca-

re n i n i e il direttore provinciale Pa oloViareng hi. Sono state illustrate lecaratteristiche delle api e le difficoltàriscontrate in questo momento di crisiproduttiva, con un’analisi anche delruolo dell’agricoltura nel suo com-pless o.Inoltre, si è svolto il mercato con-tadino con gli agricoltori de “La Spesain Campagna” che hanno portato tuttii prodotti tipici di stagione.Non c’è due senza tre: appuntamentonel 2020 con la terza edizione delnostro incontro autunnale!

LE DIECI BUFALE DEDICATE ALL’A L I M E N TA Z I O N E :• Desideri perdere qualche kg di troppo? Fai una sauna• 7 kg in 7 giorni• Mangiare cibi senza glutine è salutare• Obesità infantile? Inutile preoccuparsi, passa con lo sviluppo• Tutto il pesce è pieno di mercurio• La pasta fa ingrassare, l’ananas fa dimagrire• In Italia nessuno controlla la sicurezza degli alimenti• I prodotti del contadino sono più sicuri e genuini• Hai bisogno di ferro? Mangia tanti spinaci• Sei diabetico? Non mangiare la frutta

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Novembre 2 01914 | AST I

Casa dell’Agricoltore, punto di riferimentofondamentale per le aziende del territorion di Manuela Macario

Se alcune zone rurali per-dono servizi, altre ne ac-quistano, grazie alla Con-federazione italiana agri-coltori di Asti. Sparisce labanca, chiude la scuola,ma la Cia c’è, come a Mo-nastero Bormida e Roc-c a v e r a n o . L a C a s ad e l l’Agricoltore dell’Op es-sina di Castelnuovo Calceasta diventando un puntodi riferimento fondamen-tale per chi opera nellecampagne del sud Asti-g ia n o.Agricoltura, turismo, im-prese e cittadini hanno adisposizione una serie diservizi e attività per agri-coltori e residenti. Unanuova visione, quella ma-turata dalla Confederazio-ne provinciale, che cor-risponde a un nuovo mo-do di operare, investendoper il futuro di tutti, valoreaggiunto per il bene delterritorio e di chi lo vive.La Casa dell’Opessina èuna sede multiservizi, do-ve poter riceve assistenzae consulenza per la pro-pria impresa e per la fa-miglia. La vera novità cherilancerà la struttura, però,è la presenza di uno spor-tello turistico che inizieràa operare dal 2020. La-vorerà in sinergia con touroperator, fornirà consigli egestirà tour e degustazioninelle cantine del territorio.Il desk offrirà il primo con-tatto tra visitatori e azien-de agricole associate Cia:agriturismo, bed and brea-kfast, produttori di tipicitàe di vino che operano tra lecolline del Monferrato, pa-trimonio Unesco. «L’i nte n -zione - spiega il presidentedella Cia di Asti e vice-presidente Cia del Pie-monte, Alessandro Du-ran do - è creare dei tourrurali, per portare a viverela campagna a diretto con-tatto con le imprese agri-cole del territorio, perché ituristi sono sempre di più

alla ricerca di esperienze“e m oz i o na l i” che li pos-sano portare a vivere lerealtà locali dei produttorie di chi produce tipicitàeno gastronomiche».La Casa di CastelnuovoCalcea si sta trasformandoanche in un centro doveritrovarsi per cenare, con-dividere degustazioni e al-tre attività sociali. In pro-gramma eventi enogastro-nomici periodici, comequello che si è svolto inoccasione del Bagna Cau-da Day.La Casa dell’Agr icoltoredella Cia di Asti è il puntodi riferimento per le azien-de agricole del territorio,perché fornisce loro ser-vizi e assistenza, consu-lenza tecnica e fiscale, sioccupa di previdenza, as-sunzioni, formazione, si-curezza alimentare ed èsede di patronato. È apertaall'Opessina di Castelnuo-

vo Calcea, dal lunedì alvenerdì, mattina e pome-riggio e il sabato mattina. Ilgiorno di chiusura è il gio-vedì. «Le attività che svol-giamo - aggiunge il di-rettore della Cia di Asti,Marco Pippione - sonodirette e destinate alle im-prese agricole e alle per-

sone. Ci occupiamo dicontabilità, formazione,manualistica, garantiamocorsi indispensabili, assi-stenza e consulenza ancheper le pratiche della pen-sione. Seguiamo non solole imprese agricole, maanche privati e garantiamoservizi assicurativi e di tipo

energetico. Siamo suba-genzia Unipol e prestoapriremo uno sportellode dicato».Nella struttura c’è ancheun’aula didattica per i cor-si di formazione e per iconve g ni.«Garantiamo servizi allezone rurali anche per i

cittadini - sottolinea Du-rando - proprio come gliagricoltori rendono unservizio fondamentale alterritorio perché lavoranola terra, tutelando l’am-biente. Da noi all’Op es-sina i cittadini si senti-ranno a casa, perché nonsolo forniamo servizi co-me quello di patronato,ma anche perché ci stiamospecializzando in attivitànon necessariamente agri-cole. Il nostro scopo è po-ter diventare un polo utileper tutti».Dal 2020 la Casa dell’Agr i-coltore sarà questo. Acco-glienza anche per i turisti,per aiutarli a conoscer ilterritorio. Con un vantag-gio: non esiste un’altra as-sociazione così radicatasul territorio come la Cia,che ha un proprio spor-tello anche nelle aree ru-rali più marginali e nellecomunità montane.

ASTI Menu a tema alla Casa dell’Agricoltore trasformata in osteria per un fine settimana

Bagna Cauda Day, i nostri associati protagonistiLe aziende agricole associate allaCia di Asti sono state protagonistedel fine settimana che ha celebratouno dei piatti contadini più co-nosciuti delle tavole di campagnamonfer r ine.La festa del Bagna Cauda Day, or-ganizzata in collaborazione con laCia, si è svolto il 22, 23 e 24 no-vembre scorsi. La Confederazioneastigiana ha organizzato il merca-tino di prodotti tipici, che si è svoltosotto i portici di piazza San Se-condo ad Asti. Una ventina di ban-chi di agricoltori, che aderiscono alcircuito Cia “La Spesa in Campa-g na”, hanno esposto e venduto iloro prodotti: salumi, formaggi,dolci, torrone, conserve, confettu-re, miele, frutta e verdura autun-na l e.Il quartier generale del Bagna Cau-da Day della Cia di Asti è stato allaCasa dell’Agricoltore di Castelnuo-vo Calcea, all’Opessina, che per tre

giorni è diventata “oster ia”. Ver-dure e ingredienti utilizzati pro-venivano dalle aziende agricole as-sociate. Il vino servito era dei pro-duttori associati che hanno aderitoa l l’Info Point turistico. «La Cia diAsti - ha detto il vicepresidente del-la Cia del Piemonte e presidente

provinciale di Asti, Ale ssandroDuran do - è stata partner di unabella iniziativa che ha concorso adivulgare una delle nostre granditradizioni contadine. Grazie al cir-cuito “La Spesa in Campagna” trac -ciamo la filiera agricola dal campoalla tavola, per garantire a produt-

tori e consumatori genuinità, ri-spetto dell’ambiente, del lavoro neicampi e delle tipicità locali. Que-st ’anno, per la prima volta abbiamoaperto le porte della Casa dell’Agr i-coltore all’Opessina per iniziativeenogastronomiche a tema che pro-porremo durante tutto l’anno».

Dall’antincendio all’impianto di noccioleti, i corsi di formazione a dicembreLa Cia di Asti ha in programma alcunicorsi di formazione per le impreseagr icole.Il 5 dicembre, al mattino e al po-meriggio, si tiene il percorso formativoantincendio. Le lezioni si svolgono allaCasa dell’Agricoltore dell’Op essina(Castelnuovo Calcea). Per informazio-ni e iscrizioni, telefono 0141.1781660;email: [email protected] partire da gennaio 2020 sarannoriproposti alcuni corsi obbligatori co-me quello per la figura di responsabiledella sicurezza e di primo soccorso.A dicembre sono in stati fissati dueappuntamenti che riguardano la col-

tura del nocciolo. Previsti un corsoteorico, alla Casa dell’Agricoltore diCastelnuovo Calcea il 12 dicembre almattino, mentre al pomeriggio ci saràun’esercitazione pratica. Si affronte-ranno aspetti agronomici, tecnici equalitativi, con esperti e un docenteuniversitario, seguiti da un’applica -zione sul campo. Si faranno prove dipotatura, concimazione e poi si ap-profondiranno argomenti sul percor-so produttivo della trasformazione delpro dotto.Nel mese di dicembre è previsto ancheun corso di etichettatura prodotti ali-mentari e un percorso formativo per

chi vuole trasformare la propria at-tività agricola in fattoria didattica. LaCia di Asti organizza un corso di 60 oredi abilitazione per ottenere titolo esvolgere laboratori didattici coi bam-bini.In via di definizione i corsi per il ri-lascio e il rinnovo dei patentini, pre-visti prima della fine dell’anno. Perinformazioni, ci si può rivolgere allaCia di Asti, chiamando il numero ditelefono 0141.594320, oppure la Casad e l l’Agricoltore dell’Opessina (Castel-nuovo Calcea) al numero 0141.721691o la sede Cia di Montiglio, telefono0141.994545.

TANTI SERVIZI ANCHE PER I CITTADINI E DAL 2020 POTENZIATO LO SPORTELLO TURISTICO

La Casa dell’Agricoltore di Castelnuovo Calcea,all’Opessina, sede interzonale della Cia di Asti

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Novembre 2 019 ASTI | 15

EVENTO Il 9 dicembre incontro con i Nas a Castelnuovo Calcea

Sicurezza alimentare e agricolturaUn importante momento informativo per chi vuol produrre cibo sano e “c o rr e tt o”n di Paolo Monticone

Sicurezza alimentare: dueparole apparentementesemplicissime che indica-no però concetti tra loromolto diversi e complessi.Da una parte si intende lapossibilità di garantire che«tutte le persone abbianoaccesso fisico, sociale edeconomico ad alimentisufficienti, sicuri e nutrien-ti che garantiscano le loronecessità alimentari percondurre una vita attiva esana». Dall’altra si fa inveceriferimento all’igiene delcibo e di chi lo manipola,agli imballaggi utilizzati, almateriale, agli aspetti mi-crobiologici, ecc., allo sco-po di offrire ai consumatorila massima tranquillità sul

cibo che vanno ad acqui-stare, e poi consumare.E’ facile capire come ad es-sere particolarmente inte-ressato a questo secondoaspetto sia il compartoagricolo i cui operatori so-no obbligati da tempo a ot-temperare ad un insieme

di misure note come Haccpche proprio per la lorocomplessità e flessibilità,soprattutto nei confrontidelle piccole imprese, pre-sentano però ancora ogginon pochi punti oscuri nel-la fase di applicazione.Un tema dunque di grande

attualità che la Cia di Astiha deciso di affrontare con-cretamente, organizzandoper il primo pomeriggio dilunedì 9 dicembre nella se-de dell’Opessina di Castel-nuovo Calcea un incontrosu “Agricoltura e Sicurezzaa l i m e nt a re” in collabora-zione con il Nas (ComandoCarabinieri per la Tuteladella Salute) di Alessandriache ha competenza terri-toriale anche sulle provin-ce di Asti e Cuneo. All’in -contro, aperto a tutti gliagricoltori dell’Astigiano èprevista la partecipazionedi alcuni esperti dell’A slastigiana mentre ha già as-sicurato la sua presenza ilcomandante del Nas diAlessandria, tenente co-lonnello Biagio Carillo.

PROMOZIONE Il marchio del Consorzio su rotonde e vigneti

Una “f i r ma” per Asti e MoscatoMarcare il territorio di produ-zione con la firma del Consorziod e l l’Asti e del Moscato d’A st i .Questo, in estrema sintesi,l’obiettivo del progetto presen-tato nei giorni scorsi ad Asti daivertici dell’ente - il presidenteRomano Dogliotti e due vice,Stefano Ricagno e Gianni Mar-z agalli - alla presenza di nu-merosi operatori del settore, tracui il responsabile Cia per il Mo-scato, Ivano Andreos, e il di-rettore di Cia Asti, Marco Pip-pion e, e di ben tre assessori re-gionali, il vicepresidente Fab i oCaross o e i “colle ghi” Vi tto r iaPo ggio (cultura e turismo) eMarco Protopapa (agr icoltura).Al termine di un’annata ricca diiniziative promozionali e fina-lizzate alla conoscenza del ter-ritorio da cui provengono le uvemoscato, il Consorzio ha orapronto per i primi mesi del 2020l’avvio di una campagna di iden-tità territoriale, la cui elabora-zione, e realizzazione, è stata af-fidata allo studio Capellino De-sign & Partners di Asti.«Si tratta - ha affermato l’archi -tetto Andrea Capellino i l l u-strando i dettagli del progetto -di un progetto di comunicazionedestinato ad accrescere la co-noscenza della zona di produ-zione dell’Asti e del Moscatod’Asti da parte di chi ne attra-versa il territorio e quasi sempreignora la natura dei vitigni che visi coltivano».Il progetto si articola su due fi-loni, uno, prettamente istituzio-nale, che interesserà una tren-tina di rotatorie e “ro to n d e” si -stemate in aree strategiche e dimaggior traffico dell’area delMoscato, con la sola eccezionedella “por ta” di Asti, e uno, piùsquisitamente aziendale, che in-teresserà invece i vigneti e lorostrade di accesso.Sulle rotonde, studiate in mododa non interferire con la correttavisibilità di chi vi transita, sa-

ranno sistemate installazioniche riportano in grande eviden-za il rinnovato logo del Consor-zio che richiama alle docg Asti eMoscato d’Asti e allo storico SanSecondo a cavallo.A l l’ingresso dei vigneti, e in po-sizione di chiara visibilità daparte chi passa in zona, sarannoinvece installati totem di lineaestremamente essenziale che ri-chiama la “A” d e l l’Asti e che ri-portano anche in questo caso illogo del Consorzio e, volendo,anche il nome dell’azienda agri-cola proprietaria dell’i mp ia nto.In entrambi i casi, è stato piùvolte ricordato dai dirigenti delConsorzio, tra cui il vicepresi-

dente di parte agricola, il ca-nellese Flavio Scagliola, saràdeterminante il gioco di squadratra tutti i soggetti della filiera,sindaci della zona compresi, peraderire all’iniziativa e far sì che la“fir ma” d e l l’Asti e del Moscatosia costantemente presente intutta l’area di produzione. Em-blematico il caso del comune diStrevi, il cui sindaco, Ale ssioMo nt i , è presidente dell’Asso -ciazione Comuni del Moscato,che nel corso d’opera della rea-lizzazione di una grande roton-da all’ingresso della città, ha de-ciso di modificare il progetto ori-ginale per inserirvi l’installazio -ne del Consorzio.

Golosaria, premiatoDavide Lajolo

Congratulazioni sincere e calorose sono giunte nei gior-ni scorsi, da parte dei dirigenti della Cia di Asti, a Dav ideL ajolo (nella foto), il giovane viticoltore di Noche diVinchio premiato a Milano nella recente edizione diGolosaria per il suo Barbera d’Asti superiore “Ros -s omora” 2016, inserito tra i “To phundre d”, l’elenco stilato ognianno da Paolo Massobrio e Mar -co Gatti per segnalare i 100 viniitaliani di qualità che meritanol’eccellenza, quasi sempre pro-dotti da aziende piccole o pic-c o l i ssi m e.Il “Ross omora” di Davide Lajolo(tra i 100 sono 24 i vini piemon-tese e 7 quelli astigiani), è inpratica la prima Barbera d’A st isuperiore uscita dalla sua cantinadi Tenuta San Giorgio in quanto,come si ricordava in un’ar ticolataintervista comparsa su “Nuova Agricoltura” nel maggioscorso, Davide, erede di una famiglia di celebri vignaiolie tartufai, è diventato titolare d’azienda da poco più didue anni con ambiziosi progetti che riguardano, oltrealla viticoltura, anche l’accoglienza e la valorizzazionedel territorio Unesco della “core zone” della Barbera.

Cia alla cerca didattica del tartufo

La Fiera regionale del tartufo di Asti si è aperta, a metà novembre,con un’esercitazione pratica di cerca e studio del tartufo organizzata,sotto l’egida della Cia di Asti e del Centro nazionale studi tartufo,da l l’Associazione Trifulau Astigiani e Monferrini. All’es ercitazione,svoltasi nel Parco di Rio Crosio, hanno partecipato gli alunni dellaclasse Quarta A della Scuola primaria Buonarroti che, dopo i salutidel sindaco Maurizio Rasero e del direttore di Cia Asti, Marc oPippion e, sono stati coinvolti nella cerca del tartufo condottada l l’esperto trifulau monferrino, Piero Botto.

Anche quest’anno saremoalla Fiera del Bue GrassoLa Cia di Asti, con i suoi dirigentie soprattutto i suoi allevatori, saràprotagonista anche quest’annoalla 382ª edizione della Fiera delBue Grasso di Moncalvo in pro-gramma mercoledì 11 dicembre.Come avviene ormai da qualcheanno, lo storico e tradizionale ap-puntamento con una delle grandieccellenze della zootecnia pie-montese proporrà eventi e mo-menti gastronomici per tutta lasettimana che va dall’8 al 15 di-cembre. L’apertura si avrà perl’appunto domenica 8 con “St a l l ee cantine aperte” in mattinata, laGiornata dell’olio, il Pranzo dellaSagra del Bollito di Bue Grasso acura della Pro Loco e le visiteguidate alle opere di Guglielmo eOrsola Caccia in chiese musei

della cittadina. Lunedì 9 è in pro-gramma la visita di scolareschealla stalla di una Fattoria didat-tica, mentre mercoledì 11 è ilgiorno della Fiera con l’esposi -zione dei capi bovini di razza pie-montese, la distribuzione dellatradizionale scodella di ceci etrippa e la distribuzione continua(“Buji tut al di”) dello storico Bol-lito misto di Moncalvo. Per tuttala settimana in una dozzina diristoranti della zona e nello standdella Pro Loco si svolgerà la Ras-segna gastronomica della Fieradel Bue grasso. Domenica 15pranzo di chiusura alle 12,30 sot-to il Palatenda della Pro Loco.Info: 0141.917505 - [email protected] - mir-ko.ipp [email protected].

In alto una simulazione di come apparirà il totem di Asti e Moscato docgdavanti ai vigneti e, sotto, come invece il marchio del Consorzio sarà instal l a tosulla rotatoria all’uscita Asti Ovest dell’autostrada Torino-Piacenza

Foto di gruppo (con il direttore Cia Marco Pippione, primo da sinistra) per ibambini della “B u o n a rro t i ” che hanno partecipato alla lezione di cerca del tartufo

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Novembre 2 01916 | CUNE OIL CONVEGNO Organizzato dalla Cia di Cuneo ha visto la partecipazione del fisico metereologo Andrea Giuliacci

Aziende agricole e cambiamento climaticoTutti i relatori concordano sulla necessità di affrontare le problematiche in modo scientifico, tempestivo e responsabileSi è parlato dell’e volu zioned e l l’azienda agricola in re-laziona al cambiamento cli-matico nella sede della Fon-dazione Crc a Cune o,n el l’ambito del convegnoorganizzato dalla Cia, cheha posto l’attenzione con ilfisico metereologo An dreaG iuliacci, dopo il convegnodel 2018 con Luca Mercalli,sui fenomeni meteo, il ri-scaldamento globale e la si-tuazione del Piemonte. Pre-senti in aula molti studentidegli Istituti Donadio di Cu-neo e Umberto I di Alba, perla tradizionale assegnazionedelle borse di studio messe adisposizione da Cia Cuneo.Dopo l’introduzione delpresidente provinciale CiaClaudio Conterno e dei sa-luti istituzionali di G abrieleCa re n i n i (presidente CiaPiemonte), Mino Taricco(membro della Commissio-ne Agricoltura alla Cameradei deputati), Patrizia Ma-nass ero (vicesindaco di Cu-neo) e Michelangelo Pel-le grino (Fondazione Crc), èstata analizzata la situazio-ne attraverso alcuni datiscientifici commentati dairelator i.Angelo Robotto, direttoreArpa Piemonte, ha spiegatoil ruolo dell’agr icolturan e l l’emissione di gas serra:se da un lato l’agricoltura ètra i responsabili della loroproduzione, d’altro lato è lastessa agricoltura che ne as-sorbe grande quantità e re-gola la presenza di carbonionei terreni con una funzionerilevante di mitigazione. Letemperature in Piemontesono aumentate di 1,59° in61 anni e le proiezioni futuremostrano già anomalie. Ro-botto ha invitato Cia a per-seguire la strada della ricer-ca e della collaborazionefattiva che Arpa già ricono-sce all’Organizzazione: «Inaltre realtà - ha dichiarato ildirettore - esistono vari pro-tocolli di intesa che restanonon attuati».Andrea Giuliacci ha basatola relazione sui dati certi chele rilevazioni forniscono: dal1880 le temperature mon-diali sono salite rapidamen-te (il cosiddetto “global war-ming ”) con un rapido au-mento dal 1980. Gli ultimi 5anni sono stati quelli piùcaldi dell’epoca moderna, il2016 l’anno più caldo in as-soluto, mentre il mese piùcaldo dal 1980 a oggi è statoluglio 2019. Il climatologoha spiegato la forza deglieventi meteo, causati da unmaggiore calore nell’atmo -sfera che produce energiadando luogo a violenti tem-porali e trombe d’aria, conparticolare enfasi in estate einverno. Nel Nord Ovest ita-liano le temperature sono inrapido aumento nell’ultimotrentennio, avviene la rapi-da ritirata dei ghiacciai al-pini, risorsa anche per

l’agricoltura, ridotti già del30% in Italia e del 48% inPiemonte. Le precipitazionicadono tutte concentrate eaumenta il periodo di man-cate piogge, quindi la sic-cità. Giuliacci ha precisatoche non è vero che il clima inItalia si sta tropicalizzando,ma si sta estremizzando,con un aumento della va-riabilità stagionale e in-tra-annuale. Per il futuro leproiezioni dicono che il pia-neta sarà ancora più caldo,attraverso modelli di simu-lazione che replicano ilcomportamento dell’atmo -sfera usando le equazionidella fisica, secondo diversiscenari. Quello che è certo -spiega Giuliacci - è che qual-siasi cosa si faccia, ci sarà unaumento, entro il 2030, di0,3-0,7 gradi all’anno: entroil 2100 ci saranno 4 gradi inpiù nelle temperature. Se-condo un rapporto Eea(Agenzia europea dell’am -biente) si stima inoltre cheentro il 2100 ci saranno 50giornate bollenti all’an no,

oltre i 35 gradi: circa duemesi di temperature ritenu-te già oggi quasi insosteni-bili. Inoltre, studi Nasa af-fermano che per sei decimidi grado in più, la frequenzadelle piogge insolitamenteabbondanti aumenta del3,9%. Consegue che le piog-ge diventeranno ancora piùgravi anche durante la sta-gione fredda, e la siccità piùirregolare a sua volta.Cosimo Scarafile, consu-lente di strategie patrimo-niali, ha spiegato quali sonole principali azioni a tutela eprotezione dei beni a segui-to di eventi climatici e altritipi di rischio in agricoltura.Quanto alla Pac, su cui l’Eu -ropa si interroga per il fu-turo, secondo Scarafile è ne-cessario ripensare la map-patura e la gestione dei ri-schi e ipotizzare interventisu scala nazionale atti a ga-rantirne la copertura. Le as-sicurazioni per i rischi di-ventano importanti ele-menti per l’agricoltore, ma-gari con formule consolida-

te all’estero ma che stentanoa partire in Italia, come ifondi mutualistici. Da valu-tare per tempo, secondo ilconsulente, sono anche ipassaggi generazionali inazienda, con strumenti fi-scali e istituti giuridici cheaiutano in questo passo: ilpatto di famiglia, la dona-zione (agevolazioni fiscaliunder 40 e Iap), la polizzavita (strumento impignora-bile e insequestrabile).Alle relazioni, introdotte daGenny Notarianni, è segui-ta la Tavola Rotonda con al-tre riflessioni dei relatori,coordinata da Osvaldo Bel-l in o. Il presidente regionaleCia Gabriele Carenini haspiegato di avere fatto unaproposta in Giunta Cia perla creazione di invasi perl’approvvigionamento idri-co dall’acqua piovana, mabisogna considerare ancheil problema del consumo ela gestione del suolo: con ifiumi e i rii in piena, gli ar-gini non abituati alla poten-za e alla velocità di questi

corsi possono cedere. Dra-gare i fiumi e pulire i lettid’acqua sono azioni non piùrinviabili: chi vive l’agricol -tura ha maggiore coscienzadi ciò che accade in questosenso: in pochi istanti puòandare perso il lavoro e ilpatrimonio di generazioni,ha commentato Carenini.Sui risvolti pratici in agri-coltura, Conterno ha spie-gato con che l’aumento del-le temperature in vigna«avremo vini più morbidi erotondi che, se per alcuniprodotti sarà meglio, per al-tri strutturati come il Barolo,non è una buona prospet-t i va » .Le conclusioni sono state af-fidate al presidente nazio-nale Cia Dino Scanavino,secondo cui le problemati-che legate al meteo vannoaffrontate in modo tempe-stivo e responsabile. Gli im-prenditori lamentano diffi-coltà e calo del raccolto, conconseguente aumento deiprezzi e crescita dei mercaticoncorrenziali esteri.

Tutti i relatori hanno invi-tato gli studenti presenti ainformarsi e consultare sitiufficiali e governativi per ilreperimento di dati e ana-lisi. A quegli stessi studenti,Cia Cuneo ha conferito al-cune Borse di studio (arti -colo in basso) per i miglioririsultati ottenuti, mentre unaltro momento particolar-mente sentito è stata l’as -segnazione della “La Spigad’O ro”, prima edizione: unriconoscimento a ex-dipen-denti e collaboratori Cia chesi sono distinti per la cre-scita dell’Organizzazione eper l’impegno speso nelleattività associative. Il diret-tore Igor Varrone, affianca-to da Ivano Moscamora, di-rettore Cia Liguria, ha con-ferito il riconoscimento aRoberto Ercole, già presi-dente regionale Cia Pie-monte con lunga carriera inOrganizzazione, con un rin-graziamento profondo peravere creduto nell’Organiz -zazione e nelle sue personeper lunghissimi anni.

BORSE DI STUDIO, LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE PREMIA GLI STUDENTI

Cia Cuneo ha voluto ringraziaredue Istituti del territorio per lacollaborazione che prosegue, pro-ficua, da molti anni con la nostraOrganizzazione, con una targa ri-cordo e un contributo economicoper le attività scolastiche.

I premi sono stati assegnatia l l’Istituto di Istruzione Superiore“Virginio Donadio” - Istituto Tec-nico Agrario Agroalimentare eAgroindustria Cuneo (presenteper il ritiro la dirigente Patriz iaVen d itti) e il premio intitolato a

Valentina Masante all’Istituto diIstruzione superiore di Stato “Um -berto I” di Alba (ritirato da An-tonella Germini).Cia Cuneo ha premiato anche duestudenti che si sono particolar-mente distinti per i loro risultati:

borsa di studio “Marzia Serasso”(consegnata dalla sorella Roberta)ass egnata a Ma tte o Ro s s od e l l’Umberto I sede di Verzuolo, eborsa di studio “Mauro Viara” as-segnata a Davide Rinaudo delVirginio Donadio di Cuneo.

IL CLIMA IN PIEMONTENEL 2019 (DATI ARPA)Temperatura: media climaticadi 1,6° C in aumento. Secondoanno più caldo dal 1958. Trendin aumento.Precipitazioni: media climatica32% in più. Quinto anno piùpiovoso dal 1958. Trend in au-mento.Vento: Foehn, 44 giorni. Valoremassimo dal 2000, trend in di-minuzione.Nebbia: ordinaria 105 giorni,fitta 6 giorni. Trend stazionario.Neve: precipitazioni superiorialla media, trend stazionario.In aumento il trend delle on-date di calore e la popolazionecon allergie.

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Novembre 2 019 CUNEO | 17

FORMAZIONE Grande partecipazione e indice di gradimento alto da parte degli iscritti

Corso Tutela Benessere SuiniIl successo è frutto di un lavoro sviluppato dal Cipa.At in sinergia con Regione, Izsplv, AslCn1

n di Sandra Aliotta

Iscrizioni al completo e in-dice gradimento molto altoper il Corso Tutela Benes-sere Suini, tenutosi presso lasede Cia-Agricoltori Italianidi piazza Galimberti lo scor-so 31 ottobre e organizzatodal Cipa.At Piemonte.L’ iniziativa, partita daun’esigenza formativa par-ticolarmente sentita dagliassociati della Cia Cuneo, èstata raccolta dalla sezioneprovinciale dell’agenzia for-mativa e tradotta in unaprogrammazione che ha vi-sto gli iscritti impegnati per8 ore in argomenti a sup-porto e completamento del-la loro professionalità di al-levatori suinicoli. Il succes-so ottenuto è frutto di unlavoro sviluppato in sinergiacon il Dipartimento SanitàSettore Prevenzione e Ve-terinaria di Torino, dell’Isti -tuto Zooprofilattico Speri-mentale del Piemonte, Li-guria e Valle d’Aosta e diAslCn1 che hanno messo adisposizione la competenzadi esperti e veterinari par-ticolarmente capaci e pre-parati, permettendo ai par-tecipanti di poter contare suuna formazione a 360°, inlinea con le normative eu-ropee sempre più stringentiin materia di Benessere Ani-male e di Controlli Ufficiali.Dopo il completamentodelle ultime operazioni diregistrazione la giornata haprevisto l’alternarsi delledocenze ognuna per le di-verse materie previste nellascaletta. Nella prima parte

della giornata ad introdurrel’argomento Benessere Ani-male nei suoi aspetti gene-rali è stata Stefania Berga-g na d e l l’Istituto Zooprofi-lattico a cui è succedutol’intervento della collega Si -mona Zoppi, che ha parlatodel consumo dei farmaciapprofondendo l’antibioti -co resistenza. Tra il 2011 e il2017 le vendite di antimi-crobici veterinari in Europasono diminuite del 32%.L’antibiotico resistenza na-sce nel momento in cui na-sce l’antibiotico. I micror-ganismi elaborano rapida-mente sistemi di resistenzaper poter sopravvivere. Ri-sulta di cruciale importanzasaper correlare l’azione del

farmaco sui batteri per po-ter riscontrarne l’ef f ica cian e l l’organismo dell’anima -le. Conoscere le problema-tiche presenti in allevamen-to è il requisito principaleper valutare la necessità diinterventi con antimicrobicie la scelta dei prodotti.Il macello come osservato-rio epidemiologico è statol’argomento portato all’at -tenzione degli allevatori,da l l’intervento molto prati-co di Noemi MariagraziaG uerra di AslCn1 che nonha mancato di sollevare nu-merose domande da partedella platea. Ad incuriosireper i riferimenti a speri-mentazioni molto esaustiveè stato Marco Faccenda

parlando di biosicurezzanella stalla e applicazione inambito suinicolo. Un argo-mento quest’ultimo corre-lato alle principali emer-genze sanitarie trattate daldirigente del DipartimentoSanità del Piemonte Lu caPic c o che ha approfonditole principali malattie comela peste suina, afta epizoticae malattia di Aujeszky. A re-lazionare sul funzionamen-to, scadenze e la bontà delsistema Classyfarm è stataValentina Vottero di Asl-Cn1 mentre Simona Zoppiha ripreso la docenza par-lando di taglio coda e ri-duzione della pratica.Il delicato argomento su co-me riconoscere il grado disofferenza e ricorrere all’eu -tanasia è stato affrontato daEnrico Giacomini, seguitoda Alessandro Galli che hatirato le conclusioni in me-rito alla gestione dell’a l i-mentazione per aumentarele difese riducendo l’uso de-gli antibiotici.Un ringraziamento partico-lare va al Mangimificio Fer-rero per il sostegno. A tutti icorsisti è stato rilasciato unattestato finale di parteci-pazione riconosciuto dallaRegione Piemonte.

Razza Piemontese:l’analisi del compartoSi svolgerà a Fossano, il 29 novembre dalle ore 9.30,a l l’Hotel Dama (via Cinconvallazione, 10), il convegnoorganizzato dalla Cia di Cuneo dal titolo: “Cala ilmercato delle carni. Qual è l’impatto sulla Razza Pie-montese, come difendere la qualità in un settore sem-pre più competitivo”.Sarà un momento per fare il punto sul compartozootecnico con alcuni esperti del settore, con par-ticolare riferimento al territorio cuneese, dove l’agr i-

coltura di montagna offreun importante sbocco perquesto tipo di attività.A l l’introduzione del vicedi-rettore Cia Cuneo e refe-rente di Settore Silvio Chio-n etti, seguiranno le relazio-ni tecniche di Enrico Ve-rones e, biologo nutrizioni-sta; Sergio Ricci, alimen-tarista esperto di Nutrizio-

ne animale; Angela Garofalo, responsabile settoreZootecnico Dipartimento Sviluppo Agroalimentare eTerritorio Cia nazionale. Si svolgerà quindi una tavolarotonda di confronto e dibattito con esperti di settore ela partecipazione di rappresentanti di associazioni.Secondo i dati Anaborapi 2018, i capi di Razza Pie-montese sono 160.708 in provincia di Cuneo, 71.995 aTorino, 6.875 ad Alessandria, 20.938 ad Asti, 4.737 aVercelli e 2.060 a Novara.

EDIZIONE 2019 Il premio riconosce il valore della montagna

Bandiera Verde a Marco BozzoloC’era tutta Italia, con i suoi migliori rappresentanti,alla premiazione di Bandiera Verde Agricoltura2019, che la Cia ha celebrato anche quest’anno conun evento a Roma, in Campidoglio, per dare valore emerito alle aziende che si sono particolarmentedistinte per la loro attività.Tra i 21 riconoscimenti nazionali, assegnati da unComitato scientifico a seguito di candidature esopralluoghi valutativi, c’è anche quello consegnatoa Marco Bozzolo, titolare dell’omonima Aziendaagricola a Viola (CN) specializzata in castanicoltura,quasi al confine con la Liguria, che ha commentatoal termine della manifestazione: «Il premio, per me,è un grande riconoscimento al duro lavoro che èstato fatto in questi anni. Per questo, dedico Ban-diera Verde anche alla Cia di Cuneo e in particolarea Igor Varrone. Fare impresa è già complesso e inmontagna lo diventa ancora di più, ma ci crediamoprofondamente perché la montagna risponde esat-tamente a tutti i requisiti di sostenibilità, sempre piùrichiesti anche dal mercato».Marco non è nuovo del mestiere, ma è certo in-novativo nel comunicarlo e fare impresa. Abileimprenditore anche digitale, ha fatto dei social unodei punti di forza dell’azienda, che attraverso levarie piattaforme della nostra epoca tecnologicasfrutta nel modo più incisivo per divulgare la suaattività e promuoverne la produzione.Nel 2016, dopo una laurea in Economia e Com-mercio presso l’Università degli Studi di Genova eun master di primo livello in Economia dell’Am -biente e dello Sviluppo presso l’Università degliStudi di Siena, per Marco e stata una scelta facilequella di proseguire l'attività e trasformare quelloche era poco più di un hobby in un processoc o m m e rc ia l e.Il progetto di Marco e stato possibile grazie allalungimiranza del padre Etto re che negli ultimi 30anni, spinto dal senso di appartenenza alla propriaterra e alle sue origini rurali, poco a poco ha am-pliato gli appezzamenti di castagneti, confinanti

con i propri, tanti di essi abbandonati e quindi invasida sterpaglie. Li ha puliti, curati, ha fatto gli innestigiusti e le potature minuziose. Oggi la produzione edi circa 300 quintali totali di castagne.Il punto di forza dell'azienda agricola e il processo diessicazione delle castagne che avviene nel rispettod e l l’antica tradizione. Ancora oggi, infatti, tale ope-razione avviene nell’essiccatoio originale (in pie-montese “S cau”), una costruzione dell’800 in pietrae legno completamente ristrutturata nel 2018.L’azienda dispone di circa 15 ha, una superficiequasi interamente investita a castagneto da frutto,tutti sottoposti a regime di agricoltura biologica ericadenti nell’areale di produzione “Castagna diCuneo Igp”. Tra i progetti futuri: la realizzazionemuseo etnografico (con esposizione antichi attrezziper la castanicoltura) e laboratorio storytelling do-ve, grazie all'ausilio della “Realtà Virtuale”, i vi-sitatori hanno la possibilità di vivere un’esper ienzainterattiva a 360°.Bravo Marco!

Scrittorincittà a Cuneo,Cia partner dell’ev ento“Scr ittor incittà” è tornato a Cu-neo da mercoledì 13 a lunedì 18novembre per la sua XXI edizionee Cia Cuneo, anche per quest’an -no, è stata partner dell’evento. Unfestival diffuso attraverso la cittàcon centinaia di appuntamentiche dal Centro Incontri della Pro-vincia, cuore della manifestazio-ne, si allargano in tanti spazi aper-ti ai cittadini, come la BibliotecaCivica, il Teatro Toselli, il CinemaMonviso, ma anche i musei e icircoli culturali per un program-ma curato da Stefania Chiavero,Paolo Collo, Matteo Corradini,Raffaele Riba, Andrea Valente.L'atteso festival letterario ha avutoquest ’anno come tema portantele Voci, un argomento intorno alquale autori italiani e stranieri so-no stati chiamati a esprimersi, ri-flettere, confrontarsi con i lettoridi ogni età. “Scr ittor incittà” pro -pone iniziative, incontri, readinge laboratori durante tutto l’a n n o,per poi culminare a novembre insei giorni ricchissimi di eventi.Dedicare la XXI edizione di “scrit -tor incittà” alle voci significa fe-steggiare il pensiero e la condi-visione, la possibilità un po’ so -gnata e un po’ realizzata che vocidiverse possano convivere, farecomunità, trovare ascolto e com-prensione. “Scr ittor incittà” e di-zione XXI si schiarisce la voce eprova a chiarire e a dare luce allevoci che hanno da dire molto,s empre.

Fra gli ospiti della manifestazioneMarco Revelli, Carlo Petrini, IvaZanicchi, Flavio Pardini (Gazzel-le), Cristiano Godano, il giorna-lista musicale Massimo Cotto eCesare Picco, Monica Cirinnà,Gad Lerner, Nando Dalla Chiesa eFederica Cabras, Etgar Keret, Pao-lo Flores d'Arcais, Sergio Rizzo,Francesco Erbani, Federico Fu-bini, Lello Arena, Walter Veltroni,Oscar Farinetti, Neri Marcorè eGino De Crescenzo “Pa c i f ic o”,Mauro Corona, Enrica Bonaccortie tanti altri.«Siamo felici e orgogliosi di potersupportare un’iniziativa impor-tante come “scr ittor incittà” -commenta il direttore Cia CuneoIgor Varrone - Promuovere cul-tura oggi significa credere forte-mente in un progetto, abbattere leenormi difficoltà del periodo sto-rico che stiamo vivendo, offrendoqualcosa di fondamentale, im-prescindibile ed essenziale.“Scr ittor incittà” ha come primoobiettivo quello di promuovere lalettura per tutti, dagli adulti airagazzi e ai bambini. Un eventoculturale che merita tutta la no-stra stima e il nostro supporto.Auguriamo a “scr ittor incittà” dicontinuare a lungo questo suomeraviglioso percorso e di incre-mentare ulteriormente, anno do-po anno, il numero dei parteci-panti. Siamo fieri di poter mettereun piccolo tassello a sostegno diquesto grande evento».

Il direttore Cia Cuneo Igor Varrone con Marco Bozzolo

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Novembre 2 01918 | NOVARA-VERCELLI-VCO E BIELLA

Schema riepilogativo concernente l’emissione del Passaporto delle Piante

Materiali ceduti Soggetto che acquista Caso speciale

Operatore professionale (OP)Utente finale

(Non utilizza la merce per scopi professionali o commerciali ma per fabbisogno personale)

OP

OP che vende esclusivamente a utilizzatori finali non professionisti, senza ulteriorepreparazione della merce esenza che vi sia rischio didiffusione di organismi nocivi

Vendita diretta

Vendita a distanza (Ordine tramite mezzi di comunicazione a distanzaquali telefono, fax, Internet, catalogo, ecc.)

Materiale certificato

Piante, prodotti di piante e altri oggetti per i quali è obbligatorio un PP ai fini della movimentazione all'interno della UE

Passaporto fitosanitario PP

Passaporto fitosanitario PP Non necessario Passaporto fitosanitario PP Passaporto fitosanitario PP combinato con etichetta di certificazione

Piante, prodotti di piante e altri oggetti per i quali è obbligatorio un PZ ai fini della movimentazione all'interno di Zone protette

Passaporto fitosanitario per le zone protette

Passaporto fitosanitario per le zone protette

Passaporto fitosanitario per le zone protette

Passaporto fitosanitario per le zone protette

Passaporto fitosanitario ZP combinato con etichetta di certificazione

Piante, prodotti di piante e altri oggetti, originari dalla Ue per i quali sono richiesti requisiti particolari per la loro movimentazione all’interno dell'Unione

Passaporto fitosanitario PP

Passaporto fitosanitario PP Non necessario Passaporto fitosanitario PP Passaporto fitosanitario PP combinato con etichetta di certificazione

Piante, prodotti di piante e altri oggetti per i quali sono richiesti requisiti particolari per la loro introduzione e movimentazione all’interno di Zone Protette

Passaporto fitosanitario per le zone protette

Passaporto fitosanitario per le zone protette

Passaporto fitosanitario per le zone protette

Passaporto fitosanitario per le zone protette

Passaporto fitosanitario ZP combinato con un’etichetta di certificazione

zone protette

Passaporto fitosanitario PP

Passaporto fitosanitario PP

Passaporto fitosanitario zone protette

Passaporto fitosanitario PPNon necessario

etichetta di certificazione

Passaporto fitosanitario ZP combinato con etichetta di certificazione

Passaporto fitosanitario PP combinato con

Passaporto fitosanitario

certificazionezone protette

fitosanitario PP

Passaporto Passaporto fitosanitario per

Nuove norme fitosanitarie e Passaportodelle Piante, in vigore dal 14 dicembreCo s’è il nuovo Passaporto delleP ia nte ?A partire dal prossimo 14 dicembre,s u l l a b a s e d e l R e g o l a m e n t o2016/2031, il cui scopo è quello digarantire la sanità dei materiali ve-getali che circolano all’i nte r n od e l l’Unione europea, il nuovo pas-saporto, esteso a tutte le piante, avràun formato, una grafica e il contenutounico per tutta la Ue.Non è più prevista dal nuovo re-golamento la tenuta del registro deipassapor ti.Chi deve rilasciare il passaporto?Il passaporto delle piante viene emes-so dall’Operatore Professionale. Ope-ratori professionali sono gli agricol-tori, vivaisti, ortoflorovivaisti, giar-dinieri paesaggisti, importatori,esportatori e rivenditori di piante,prodotti vegetali e altri oggetti, gros-sisti, garden center, fioristi, ecc.Il passaporto deve essere rilasciatoda l l’Operatore Professionale qualoravegetali, prodotti vegetali sottoposti apassaporto, siano ceduti ad operatoriprofessionali, o in caso di emissioniverso e in zone protette.Es clusioniNon è prescritto un passaporto uni-camente nel caso di vendita diretta adacquirenti non professionisti (privati)che acquistano vegetali, prodotti ve-getali e altri oggetti regolamentati peril proprio utilizzo (ovvero non a scopoprofessionale o industriale). Esenzio-ne che non si applica alle emissionedi Passaporti verso e in Zone pro-te tte.Chi è l'utente finale? Ai sensi del-

l ' a r t i c o l o 2 d e l R e g o l a m e n t o2016/2031/UE l'utilizzatore finale è lapersona che, non agendo per i finicommerciali o professionali, acquistapiante o prodotti vegetali per usopersonale (esempio: singoli individuie privati cittadini)Sono assimilati ad utenti finali anchei commercianti che vendono uni-camente al dettaglio.Dove apporre il passaportoNon è previsto l’obbligo di un’e t i-chetta sul singolo prodotto che com-pone l’unità di vendita, per cui Ilpassaporto può essere applicato sia suuna singola pianta così come su uncontenitore, vassoio, cartone o car-rello etc. a scelta dell’operatore. Percomodità, almeno nella prima fasesuccessiva al 14 dicembre, potrà es-sere stampato ed allegato alla fat-tu ra.Il passaporto dovrà riportare le se-guenti informazioni:Nella parte alta vicino alla bandieraUe va riportato la dicitura ”passapor todelle piante” in una delle lingue dellaUe seguita da una barra obliqua e ladefinizione Plant Passport. La ban-diera dell’unione nell’angolo supe-riore sinistro può essere stampata inbianco e nero o a colori.Alla lettera A andrà riportato: ladenominazione botanica della specie,o il nome dell’oggetto ed eventual-mente della varietà (la varietà non èobbligatoria). Se il passaporto fa ri-ferimento a più prodotti diversi o aspecie diverse queste vanno elen-cat e.Alla lettera B va riportata la sigla del

Paese (IT) in cui l’Operatore Pro-fessionale è registrato, seguito dalcodice ISTAT della Regione in cui hasede legale l’az i e n da.Piemonte 01 003 (Novara) 01 103( Vco).Inoltre va inserito l’attuale codice diiscrizione al Rup. La codifica da in-serire nel passaporto per coloro chesono già iscritti al Rup sarà comu-nicata entro il 14 dicembre dai ServiziFitosanitari Regionali (Sfr). Per tutti inuovi iscritti al Ruop che potrannorilasciare passaporti questo codice:Es. IT 08 0001Alla lettera C è riportata la sigla dellaprovincia in cui ha sede il centroaziendale (non la sede legale). Aseguire il numero progressivo delcentro aziendale seguito da un codicedi tracciabilità aziendale che è de-finito dall’O P.Alla lettera D va indicato il Paese diorigine delle piante.

Fitofarma c i,incontri Cia

Gli obblighi delle aziende che utilizzano fi-tofarmaci a partire dal possesso del paten-tino, dalla corretta e puntuale compilazionedel quaderno di campagna, alla corretta ge-stione dello smaltimento di rifiuti pericolosi,quali i contenitori vuoti dei fitofarmaci, finoagli obblighi previsti dal nuovo Pan (Piano diutilizzo nazionale dei fitofarmaci).Un ulteriore argomento che sarà approfon-dito sono le buone pratiche agricole da ap-plicare per il corretto immagazzinamento estoccaggio dei cereali destinati al consumoalimentare umano (riso, grano, ecc). Cia stapredisponendo un apposito manuale damettere a disposizione delle aziende perdocumentare correttamente agli enti pre-posti, le misure messe in atto per una correttagestione di silos e magazzini.Infine una rivisitazione degli obblighi pre-visti dalla condizionalità obbligatori per tuttele aziende che percepiscono la Pac.Sono questi gli argomenti al centro di dueincontri con il mondo agricolo organizzatoda Cia Novara-Vercelli-Vco, con la presenzadi Gabriele Balzaretti a:• Suno, presso la sala comunale il prossimomercoledì 4 dicembre alle ore 9.30;• Novara presso il centro riunioni di No-varello il prossimo 9 dicembre a partire dalleore 17.30.Gli incontri sono aperti alle aziende agricoledel territorio.

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Novembre 2 019 NOVARA-VERCELLI-VCO E BIELLA | 19

Vino, quantità inferiori ma qualità eccellenteAnnata segnata dai cambiamenti climatici«Il 2019, certamente, nonverrà ricordato dai noiproduttori come una an-nata straordinaria sotto ilpunto di vista quantitativo- ci racconta la signoraElisa Pozzo, imprenditri-ce vitivinicola di Viverone,in provincia di Biella -Abbiamo subito ingentidanni per effetto di unagrandinata nel corso delmese di giugno che, pur-troppo, ha compromessoin modo sensibile la per-formance produttiva, tut-tavia, per fortuna nostrafortuna la qualità è ec-c e l l e nte »Rispetto alla precedentecampagna 2018, infatti, leproduzioni in tutto il Pie-monte sono state inferioridi circa il 20%, complici icambiamenti climaticiche, indubbiamente, han-no messo a dura prova inostri vigneti.Abbiamo infatti assistito,in quasi tutta la penisola, aun andamento meteoro-logico ancora una voltaanomalo: inverno secco,marzo e, soprattutto, apri-le si sono caratterizzati perle temperature al di sopra

della media e, a seguire,abbiamo assistito a lunghesettimane fredde e piovosenel corso dei mesi di mag-gio e per buona parte delmese di giugno.Questa situazione straor-dinaria ha parzialmenterallentato lo sviluppo ve-geto-produttivo della vite,ma, parallelamente, haconsentito di riequilibrarele riserve idriche in pre-

parazione di un’estate chesi è rivelata calda, oltreogni ragionevole aspetta-t i va.Alle criticità di natura cli-matica, si sono andate adaggiungere altre avversità.« L’Oidio - racconta, peresempio, il dottor Mich eleColomb o, coordinatoredel Piano Assistenza tec-nica Cipa.At per le pro-vince di Biella, Novara,

Vercelli - è stato certa-mente molto più aggres-sivo rispetto agli anni pre-cedenti, in maniera ge-neralizzata ma con diversigradienti di intensità, unamalattia antica che pre-dilige temperature elevatee che si adatta partico-larmente bene ai cambia-menti climatici in atto - eancora aggiunge - Senzatrascurare gli effetti ne-

gativi derivanti dalla pre-senza sempre più estesa ecapillare della popillia ja-ponica, il coleottero di ori-gine giapponese, che in-festa e distrugge le ve-getazioni che riesce ad ag-gre dire».Tutti questi sono solo al-cuni tra i fattori che ri-schiano di compromettereseriamente le performan-ce produttive dei nostrivigneti, tuttavia, rassicurail dottor Colombo, «questiproblemi diventano piùgestibili, se affrontati conuna buona connessionetra assistenza tecnica e lapratica aziendale fornitada agricoltori sempre piùattenti e motivati».Nonostante tali sfavorevolicondizioni di diversa na-tura e origine, con la pre-visione produttiva di 46milioni di ettolitri di vino,l’Italia mantiene ben saldala sua ormai storica po-sizione di leadership mon-diale nel settore di rife-rimento e tiene abbon-dantemente distanti icompetitor stranieri, siafrancesi sia spagnoli.Sorprende in questo con-

testo la resilienza dei no-stri vitigni che, ancora unavolta, hanno regalato pro-duzioni qualitativamenteeccellenti, tanto da ren-dere ambiziose le aspet-tative dei produttori, chegià parlano di un prodottofinito dalle caratteristicheuniche e interessanti.Gli imprenditori vitivini-coli, del resto, devonomantenere necessaria-mente standard qualitativielevati per non tradire ilmercato estero che nutreforte interesse e gradi-mento nei confronti delleetichette del territorio pie-montese, come ci confer-ma il signor Paolo Bellinidella società agricola “LaPre vostura” di Lessona(BI): «Certamente le pro-duzioni quest’anno nonsono state soddisfacentima la qualità è indiscu-tibile - e aggiunge l’im-prenditore - il nostro buonlavoro e la qualità dei no-stri vini è tale da averconquistato una ampiafetta del mercato estero,tant ’è che si fatica addi-rittura a soddisfare la do-ma n da » .

L’EVENTO Il Festival del cinema rurale sul lago d’Ort a

Corto e Fieno, decima edizioneCorto e Fieno è il Festival delcinema rurale che si svolge sullago d’Orta, tra le province diNovara e di Verbania, dal 2010.Il Festival è nato da un’i d eadel l’Associazione CulturaleAsilo Bianco di Ameno ed ècurato da Paola Fornara eDavide Vanotti.Corto e Fieno è l’unico festivalcinematografico in Italia (euno dei pochi al mondo) adedicare tutta la sua rassegna afilm rurali, a lavori che pren-dono a cuore la relazione degliuomini, allevatori, coltivatori epescatori, con la terra, il mare,i loro frutti, prodotti e animali.Corto e Fieno è anche e so-prattutto un invito a riflettere ea osservare, grazie al cinema,quel mondo rurale che c’è,resiste e continua non solo asfamarci, ma anche e soprat-tutto a meravigliarci.

Fin dalla sua prima edizione èun evento gratuito e aperto atutti, ospitato in cinema con-venzionali e in spazi dedicati allavoro agricolo. Quest’anno leproiezioni della giornata di sa-bato 5 ottobre si sono tenute

presso il Caseificio Baragiooj diAmeno, grazie all’ospitalità ealla collaborazione della fa-miglia Ceresa.Corto e Fieno è un festivalpensato per incontrarsi e perraccontarsi altre storie. Lagiornata al Caseificio Baragioojsposa questa doppia anima delFestival. Si sono potuti ac-quistare e mangiare prodottiagricoli, tra cui il famoso bur-ro, prodotto di punta del ca-seificio, e vivere momenti direlax a contatto con la natura.Molto apprezzata e seguita dalpubblico anche la dimostra-zione di come viene preparatae tosata una bovina per par-tecipare a una fiera zootec-n i ca.Per informazioni e restare in-formati si può visitare il sitowww.cortoefieno.it o scrivere ainfo@cor toefieno.it.

Procedura di controlloper le aziende forestaliLo scorso mese di ottobre si sono svolte riunioni presso il Dipartimentodi Prevenzione di Domodossola e Crusinallo organizzate dal Servizio diPrevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Asl Vco e in cui sonostate presentate alle aziende e agli ispettori le nuove schede di so-pralluogo attività forestali. Queste schede sono il frutto di un lavoro alivello nazionale per definire i requisiti minimi di sicurezza da garantirsinei cantieri forestali.Partono purtroppo dai numeri di incidenti mortali registrati a livellonazionale (170 nel 2017) e i Servizi di prevenzione non solo in-terverranno in caso di incidente segnalato, ma avranno il compito diverificare a campione alcune aziende forestali per ogni Asl di com-petenza. Fino a oggi l’intervento è stato esclusivamente su segnalazionee con strumenti di analisi non specifici.Da l l’anno prossimo gli interventi di controllo saranno obbligatori per iServizi e quindi a campione, preventivi ed effettuati in base alle nuoveschede di sopralluogo. I controlli saranno effettuati non solo sulleaziende più strutturate ma anche sui lavoratori autonomi e non solo suilavori prettamente forestali ma anche sulle aziende di manutenzionedel verde.La presentazione delle schede di controllo è stata dettagliata ed è statoanche un momento di confronto avendo la consapevolezza di avviarecontrolli in un settore che fino a oggi è stato poco seguito.Chiaramente i controlli riguarderanno tutti gli aspetti della sicurezza sullavoro e quindi l’assolvimento degli obblighi di formazione e in-formazione da parte del titolare e dei lavoratori, i Dispositivi di Pro-tezione Individuale, la definizione e l’individuazione dell’area di can-tiere con la delimitazione degli accessi (evidentemente la segnalazionesarà posta solo sulla viabilità che si addentra nell’area interessata), leprocedure di lavoro applicate nella gestione del cantiere.Sono state quindi analizzate le schede di approfondimento, approntatea livello nazionale, con cui saranno verificate le macchine presenti:trattore forestale, albero cardanico, argano forestale motorizzato, mo-tosega, escavatore con pinza, caricatore forestale, cippatore, gru a cavoforestale. In queste schede sono elencate le caratteristiche di sicurezzache devono essere pretese all’atto dell’acquisto, ma che devono esseremantenute efficienti perché sono considerate le attrezzature di lavoropiù a rischio infortunistico nel settore forestale. Dette schede sono adisposizione perché le aziende possano anche introdurre nelle mo-dalità operative dell’attività lavorativa delle schede di autocontrollo.Rammentiamo che l’attività di controllo probabilmente l’anno pros-simo rivolgendosi prima al settore forestale, ma non escludendo quellodei manutentori del verde.

Le sorelleClaudia ed Eli-sa Pozzo sonola terza gene-razione di vi-gnaioli dellafamiglia Poz-zo di Vivero-ne, in provin-cia di Biella

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Novembre 2 01920 | T ORINOTERRENI L’amaro sfogo di un agricoltore di Leinì, costretto a gettare la spugna dopo 65 anni di attività

«Impossibile affittare a questi prezzi»Sotto accusa il sistema di agevolazioni che favorisce gli impianti di biogas, sfalsando l’equilibrio tra domanda e offerta« All’inizio pagavo 9.000 euroa l l’anno di affitto dei terreni, com-presi la cascina, la stalla e la tettoia,che successivamente ho compratoa parte. Poi il prezzo è raddoppiatoa 18.000 euro e poi è ancora au-mentato, fino ad arrivare a 25.000euro. Quest’anno mi hanno chiesto30mila euro e ho lasciato perdere,non potevo farcela, avrebbe volutodire rimetterci almeno 10mila euroa l l’anno».Chi parla è l’agricoltore Mauriz ioS cabini di Leinì: lui e la sua fa-miglia, a partire da suo nonno e poisuo padre, da 65 anni affittavano100 giornate di terra (80 coltivabilie 20 a bosco) dall’Opera Pia Barolodi Torino. A malincuore, hanno do-vuto abbandonare l’attività agrico-la, riservandosi solo di pagare l’af -fitto del caseggiato per continuaread esercitare l’attività agrituristica.«Sono amareggiato - commentaScabini -, perché al di là del casopersonale, vedo che il mercato deiterreni ha preso una brutta piega.Dalle nostre parti, l’affitto della ter-ra arriva al massimo a 150 euro agiornata, mentre in questo caso siparla di 375 euro, com’è possibile?Basta fare due conti: l’anno scorsoil mais mi ha reso 680 euro allagiornata, in realtà 620 euro, toglien-

do il costo della mietitura. Dopo diche ci sono i costi di semina, con-cimazione, irrigazione, lavorazio-ne... Se in più devo pagare un affittodi quasi 400 euro a giornata, nonsolo non pareggio i conti, ma vadoclamorosamente in perdita».Scabini allarga le braccia e si ras-segna all’evidenza che a Leinì co-me a Borgaro e in tutta la zona, iterreni comunque non rimangonosfitti e qualcuno che li affitta a que-sti prezzi, per lui esorbitanti, c’ès empre.«Da noi - dice Scabini - l’equilibr iotra domanda e offerta è stato falsatodalle necessità legate agli impiantidi biogas, che ricevono molti in-centivi pubblici, per cui possonopermettersi di spendere quanto vo-gliono per affittare i terreni da cuiricavano le materie prime che gliservono. Credo che sarebbe ne-cessario porsi delle domande, a co-minciare dall’effettiva sostenibilitàdi certi mega impianti di biogas,che consumano molto, sia in ter-mini di terreno che di combustibiliper alimentarli. Mi chiedo anche sela Curia di Torino sia al corrente diquesta situazione, che di fatto stamettendo in seria difficoltà gli agri-coltori, a vantaggio di chi si limita amere attività di speculazione».

EVENTI Vincono Lincia dei fratelli Girardi e Coquette di Livio e Fabio Saccona

Battaglia delle regine, che spettacolo!La vacca Lincia dei fratelliGirardi è la vincitrice nellaquinta categoria Leggeredella finale della Battagliadelle regine delle valli diLanzo, svoltasi domenica13 ottobre a Cantoira.Al secondo posto, nella pri-ma categoria Leggere, lavacca Quaggion dell’alleva -mento di Livio e Fabio Sac-cona. Lo stesso allevamen-to dei Saccona, con la vaccaCoquette, ha vinto la sfidaeliminatoria della primacategoria nella Battagliadelle regine del Canavese,domenica 27 ottobre a Ca-ste l la m o nte.Nel Canavese e nelle valli diLanzo, la Battaglia delle re-

gine è ormai diventata unevento tradizionale, parti-colarmente atteso soprat-

tutto dai giovani. Natada l l’entusiasmo di un grup-po di appassionati, a Can-

toira la manifestazione è ar-rivata alla quarantesimaedizione e, quest’anno, havisto contendersi il presti-gioso titolo oltre 140 capi,classificati nelle eliminato-rie primaverili di Cafasse eGroscavallo, oltre che inquelle autunnali di SanFrancesco e Lanzo, in ag-giunta alle “re gine” vinci -trici lo scorso anno.Le bovine sono suddivise insette categorie, in basea l l’età e al peso, e primadella gara vengono esposteal pubblico. La Battaglia ve-ra e propria non è cruenta,in quanto si “c o mbatte” inmodo del tutto naturale espontaneo da parte delle

bovine, che sono portate aconfrontarsi per individua-re la dominante all’i nte r n odi ogni mandria lanciando-si sguardi feroci, scalciandoa l l’indietro e intimorendosia vicenda con muggiti cupie minacciosi e spingendosifrontalmente, fino a chel’avversaria di turno non

decide di retrocedere.A complimentarsi con gliallevatori erano presenti, inr a p p r e s e n t a n z a d iCia-Agricoltori Italiani diTorino, il direttore dei Cen-tri di assistenza agricola,Gigi Andreis, e il respon-sabile zonale del Canavese,Gianni Bollone.

ERBE OFFICINALI E RIMEDI NATURALI IN CATTEDRA

Tisane di melissa e calendula, shampoo all’or tica,tonico alla rosa canina, pomata di iperico... Sonoalcuni dei preparati portati da Ornella Bettiod e l l’azienda agricola “L’Four ” di Borgata SoubrasOulx all’incontro svoltosi presso la Casa del Quar-tiere di Mirafiori Sud lo scorso 5 novembre.L’incontro, organizzato nell’ambito del progettopromosso da Cia-Agricoltori Italiani di Torino eCamera di Commercio di Torino “Dal banco alladispensa: la filiera corta si conserva!” ha avuto ungrande successo e gli aderenti al gruppo “Ess ereanziani a Mirafiori” hanno oltremodo apprezzatol’intervento di Ornella: ricette e consigli pratici

illustrati con professionalità e grande simpatia!Le erbe officinali sono un insieme di diversetipologie di piante che vengono storicamentetrasformate dall’uomo tramite lavorazioni, comeper esempio l’essiccazione, la macerazione, leestrazioni, gli infusi, i decotti, etc. per poi essereutilizzate per molteplici scopi, sia terapeutici chealimentari o per entrambi. Tra le piante officinalivi sono le piante medicinali e le piante aro-matiche. I nostri nonni utilizzavano le erbe of-ficinali come rimedi per diversi malanni, unaconoscenza basata su pratiche millenarie oggiavvalorata da studi di tipo scientifico.

La vacca Lincia dei fratelli Girardi

La vacca Coquette di Livio e Fabio Saccona

Fiera agricola di Ciriè, per la prima volta anche Cia Torino con produttori del CanavesePer la prima volta, alla storica Fieraagricola di Ciriè ha partecipato an-che Cia-Agricoltori Italiani di Torino,che vanta sul territorio una notevolerappresentanza di categoria.«Siamo grati agli organizzatori che cihanno accolti - osserva il respon-sabile zonale di Cia Agricoltori ita-liani del Canavese, Gianni Bollone -,è stato un orgoglio prendere parte aquesto importante evento agricoloche testimonia la forza del settoreprimario sul territorio. Ringrazio an-che i nostri agricoltori che hannoaccettato con entusiasmo di esserepresenti con i gazebo istituzionali,confrontandosi direttamente con iconsumator i».

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Novembre 2 019 TORINO | 21

FAUNA SELVATICA L’appello unitario della Città Metropolitana e delle Associazioni agricole

Cinghiali, ora tocca alla Regione PiemontePer dare attuazione immediata ai piani di contenimento è necessario assumere personale pubblicoE’ un appello unitario edeterminato quello cheCittà Metropolitana di To-rino e le Associazioni degliagricoltori lanciano perpoter realmente fronteg-giare l’emergenza cinghia-li sui nostri territori.Nella riunione convocatadal vicesindaco metropo-litano Marco Marocco edalla consigliera delegataa l l’Ambiente e Tutela florae fauna Barbara Azzarà, ivertici di Cia Piemonte, diConfagricoltura Piemontee di Coldiretti Piemontehanno concordato chenon si può più aspettarené limitarsi a riconoscere idanni subiti: ne va di mez-zo l’ambiente, oltre che lasicurezza delle collettivitàe le attività agricole im-prenditor iali.« E’ necessario interveniresubito per consentirci didare attuazione ai piani dicontenimento della popo-lazione dei cinghiali cheabbiamo approvato: ci

servono con urgenza - di-ce la consigliera metro-politana Barbara Azzarà -gli agenti faunistico ve-natori ai quali affidare leazioni previste per legge.Noi abbiamo formato gra-tuitamente 300 operatorivolontari che devono ne-cessar iamente esserecoordinati da personalepubblico. Chiedo alla Re-

gione Piemonte di inve-stire subito nelle assun-zioni, oltre che di asse-gnarci i fondi indispen-sabili per rifondere i dan-ni. La prevenzione è lastrada da seguire».Per il presidente regionaledi Cia Agricoltori italianidel Piemonte, G abrieleCa re n i n i , che condividepienamente l’appello del-

la consigliera metropoli-tana, «è anche tempo dimodificare la legge nazio-nale sulla caccia, la 157 del1992 perché è datata: laparola tutela va sostituitacon gestione. La Cia Pie-monte è disponibile a col-laborare con le istituzionie il Governo per tutelare ilmondo agricolo, ma anchela sicurezza dei cittadini».

BANDIERA VERDE A “LE MASCHE” DI LEVONETra i vincitori del Premionazionale Cia Bandiera Ver-de c’è anche una giovane edinamica impresa torinese:è l’azienda agricola “Le Ma-s che” di Lorenzo Simone,che si aggiudica il prestigio-so riconoscimento nella ca-tegoria “Agri-Young ”.Lorenzo ha ritirato il premionella cerimonia d’on o resvoltasi martedì 12 novem-bre in Campidoglio, a Roma,alla presenza del presidentenazionale di Cia-AgricoltoriItaliani, Dino Scanavino,del presidente regionale Ga -briele Carenini e di nume-rose personalità del mondoagricolo e culturale. Con luic’era Iride Brachet Cota,suo braccio destro in azien-da, insieme alla sorellaC h ia ra .Lorenzo, 25 anni, è il piùgiovane imprenditore agri-colo del territorio di riferi-mento. Una carriera ancora

breve, ma già colma di im-pegno e lavoro sin da quan-do, ancora liceale, dopo lascuola amava trascorrere ipomeriggi in vigna per ap-prendere e studiare nuove

tecniche produttive ecoso-stenibili. Applicando mo-derne e sostenibili tecnolo-gie, ha recuperato all’avan -zare del bosco circa quattroettari di terre vitate sulle col-

line di Levone.L’azienda, “Le Masche”,prende il nome dalle tipichefigure femminili del folklorepiemontese associate allastregoneria. Ogni vinod e l l’azienda è dedicato auna delle quattro donne ac-cusate di stregoneria nellontano 1474, sulle collinedel paese. Per questo, inazienda, lui e le “su e” donnehanno scelto di tramandar-ne il ricordo offrendo in ognicalice il fascino della storia edel mistero al femminile.«Questo premio è per noi ungrande orgoglio - hannocommentato a caldo Loren-zo e Iride -, perché siamopartiti da zero e oggi ci sen-tiamo ripagati di tanti sa-crifici. Ci fa piacere chequalcuno si sia accorto dicome lavoriamo. Noi ci met-tiamo l’anima, il nostro pun-to fermo è il rispetto dellanatura, è lei che governa».

Lorenzo Simone e Iride Brachet Cota con Gabriele Carenini

I rappresentanti delle Associazioni agricole piemontesi e della Città Metropolitana di Torino

Formazione, il calendariodei corsi di dicembre

Coltivazioni alternative e sostenibili, regolamento fo-restale, sicurezza antincendio, conduzione trattore eutilizzo fitosanitari: sono le opportunità dei corsi diformazione di dicembre.In particolare, i corsi Cipa.At nell’ambito del Piano disviluppo rurale (gratuiti per titolari/dipendenti/coa-diuvanti di imprese agricole) riguardano: Tecniche dicoltivazione alternative (es. quinoa, canapa, grano sa-raceno, specie mellifere, piccoli frutti...), 12 ore dilezione il 3/10/13 dicembre, in via Onorato Vigliani 123a Torino (orario 9-13); Coltivazione sostenibile del noc-ciolo, lezione il 5 dicembre a Chieri (8 ore); Nuovoregolamento forestale, lezioni il 12 e 19 dicembre (8 ore)a Torino, in via Onorato Vigliani 123 (orario 17-21)Quanto ai corsi sulla sicurezza (a pagamento), il ca-lendario prevede: il 6 dicembre Corso per addettoconduzione trattore (8 ore) a Torino; il 3/4/9/11 di-cembre (orario 17-22) a Fenestrelle, Corso per uti-lizzatore prodotti fitosanitari (patentini); il 9 dicembreCorso per addetti antincendio (8 ore) a Chieri.Info: sito ciatorino.it/formazione, mail a [email protected] o tel. 011/6164210.

I prezzi di San MartinoLa Commissione Agricoltura del Collegio dei geo-metri di Torino e Provincia, con la collaborazionedegli Enti istituzionali, dell’Ordine dei dottori agro-nomi e dei dottori forestali della Provincia di Torino,del Collegio interprovinciale dei periti agrari e deiperiti agrari laureati di Alessandria, Asti, Cuneo,Torino e Valle d’Aosta e delle organizzazioni sindacalidi categoria, ha proposto i prezzi medi indicativi peraffittanze agrarie, per i contraenti che intendonoregolare gli affitti secondo i vigenti patti contrattuali.

ECCO DI SEGUITO LA TABELLA DI RIFERIMENTOVitellone piemontese vivo (ex bue grasso): al q.le € 375,0 0Latte: al kg € 0,36Fieno maggengo: al Mg € 1,15Fieno ricetta: al Mg € 1,0 0Fieno terzuolo: al Mg € 0,95Granoturco ibrido nazionale: al q € 18,0 0Grano tenero nazionale: al q € 18,0 0Orzo nazionale: al q € 17, 5 0Risone: al q € 31,0 0Erba quartirola di prato irriguo: alla g.ta € 38,0 0Granoturco a maturazione cerosa in silos: al q € 4,0 0Paglia pressata “in balle parallelepipede”: al Mg € 0,90Letame maturo di paglia: al q € 1,30Letame fresco di paglia: al q € 1,0 0Paglia pressata in rotoballe: al Mg € 0,90

Dora Baltea Soc. Agr. Coop. via Rondissone - Villareggia (TO) Tel. 0161 45357Magazzino di Alice CastelloLoc. Benna - Alice Castello (VC) Tel. 0161 90581Magazzino di SaluggiaC.na Tenimento - Saluggia (VC) Tel. 0161 486373

Agricoltori del Canavese Soc. Agr. Coop. Fraz. Boschetto - Chivasso (TO) Tel. 011 9195812Magazzino di Romano C.sevia Briè - Romano Canavese (TO)Tel. 0125 711252

Agri 2000 Soc. Agr. Coop.via Circonvallazione - Castagnole P.te (TO) Tel. 011 9862856Magazzino di Carignanovia Castagnole - Carignano (TO)Tel. 011 9692580

Rivese Soc. Agr. Coop.C.na Vercellina - Riva Presso Chieri (TO) Tel. 011 9469051

CMBM Soc. Agr. Coop.via Conzano - Occimiano (AL) Tel. 0142 809575

Vigonese Soc. Agr. Coop. via Cavour - Vigone (TO) Tel. 011 9809807

San Pietro del Gallo Soc. Agr. Coop. Fraz. San Pietro del Gallo - Cuneo Tel. 0171 682128

CAPAC Soc .Coop. Agr. - Corso Francia, 329 - 10142 Torino - Tel. 011 5622143 - 011 5617800 - [email protected]

LE NOSTRE COOPERATIVE

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Novembre 2 01922 |

Linea direttacon gli enti previdenzialicon consultazione degli archiviINPS, INPDAP e INAIL

ASSISTENZA PREVIDENZIALE:• Pensioni• Assegno sociale

Rdc e pensioni di cittadinanza• Ricostituzioni e supplementi• Disoccupazione• Cause di servizio

ASSISTENZA INFORTUNISTICA:• Denuncia infortuni e malattia professionali• Richiesta indennità temporanea per infortuni

o malattie professionali• Ricorsi

ASSISTENZA AGLI INVALIDI CIVILI:• Assegno mensile di assistenza

Pensione invalidità civile• Indennità di accompagnamento

Legge 104/92

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Novembre 2 019 MERCATINO | 23

Mercatinocompro, vendo, scambio

Questa rubrica è un luogodi incontro dei lettori cheintendono comperare, ven-dere, scambiare qualsiasicosa .Invitiamo gli interessati autilizzare la scheda perrendere più agevole il no-stro servizio. Le schede van-no trasmesse alla redazio-ne di “Nuova AgricolturaPiem onte”, via OnoratoVigliani 123, 10127 To-rino - fax 011.4546195 -e-mail: [email protected] pubblicazione è intera-mente gratuita. Gli annun-ci restano in pubblicazioneper un mese, dopo di che ènecessario inviare un nuo-vo tagliando.

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