Chi sono e a cosa servono le agenzie di rating
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Transcript of Chi sono e a cosa servono le agenzie di rating
Chi sono, di chi sono, a cosa servono e qual è
l’impatto delle agenzie di rating?
Il mercato odia l’incertezza
“Ci muoviamo in territori
inesplorati”. Report di
Goldman Sachs del luglio 2011
Passo di Carhadras, Il signore degli anelli
Siamo decisamente in un periodo d’incertezza
Indice Vix (Volatility index Cboe) Fonte: Yahoo! Finance
Moody’s
• Fondata nel 1909
• Impiegati: 4.500
• Presente in 26 Paesi
• Sede principale: New York
• Proprietari: Berkshire Hathaway 12,47%, Capital World Investors 12,38%, T.Rowe Price Associates Inc. 5,95%
Berkshire Hathaway =Warren Buffett
• Anni: 82
• Ricchezza personale: 42 miliardi di dollari
• #2 nella classifica Forbes 400
“Ho comprato la compagnia ferroviaria Bnsf perché da piccolo mio padre non mi ha mai regalato un trenino”. Così disse Warren Buffett nel novembre 2009 dopo un assegno da 44 miliardi di dollari per il 77,4% di Bnsf, secondo operatore nazionale Usa
Standard & Poor’s
• Fondata nel 1860
• Impiegati: 10.000
• Presente in 25 Paesi
• Sede principale: New York
• Proprietari: McGraw - Hill
• Azionisti di McGraw - Hill: Capital World Investors 12,31%, State Street Corporation 4,34%, Vanguard Group Inc. 4,17%
Fitch
• Fondata nel 1913
• Impiegati: 2.000
• Presente in 51 Paesi
• Sede principale: New York - Londra
• Proprietari: Fitch Group
• Azionisti di Fitch Group: Fimalac 60%, Hearst Corporation 40%
Dagong
• Fondata nel 1994
• Impiegati: 500
• Presente in Cina
• Sede principale: Pechino
• Proprietari: Guan Jianzhong
Come si legge?/2
Sono solo opinioni!
“I nostri rating esprimono un’opinione”
Deven Sharma, ex presidente di Standard & Poor’s
Opinioni di un certo peso...
Fonte: Linkiesta
“Ciao Eileen e Moritz. Ho provato a chiamarvi entrambi. Ho il RU dell’Italia e vedo una frase proprio all’inizio dove menzionate la vulnerabilità crescente dell’Italia ai rischi di finanziamenti esterni, considerato l’elevato livello di presenza esterna nel settore finanziario e in quello del debito pubblico. Eileen, non mi hai detto questa frase ieri, e non è giusto che tu dica che c’è un elevato livello di vulnerabilità ai rischi di finanziamenti esterni”.
Parte della mail che Renato Panichini, responsabile per le banche italiane di S&P, ha inviato il 13 gennaio 2012 agli analisti senior del debito sovrano che firmarono i report sull’Italia, Eileen Zhang, Franklin Crawford Gill e Moritz Kraemer, indagati assieme a Panichini e all’ex presidente di Standard & Poor’s Financial Services, l’indiano Deven Sharma, e al managing director head on insurance rating di Londra, Yann Le Pallec, dalla Procura di Trani. Gli inquirenti si sono mossi in seguito a un esposto delle associazioni Adusbef e Federconsumatori, secondo cui le agenzie avrebbero risposto «a un disegno preordinato di affidare ad analisti “inesperti” il mandato di produrre analisi, un disegno non casuale quello di scegliere una certa tempistica nel diffondere report in modo tale da influenzare l’evoluzione politica italiana».
Fonte: Bloomberg
Impatto sul mercato: andamento Ftse Mib
21 maggio 2011S&P ha rivisto al ribasso l’outlook sull’Italia: «incerto l’impegno politico nelle riforme tese a migliorare la produttività». L’abbassamento dell’outlook «implica una probabilità del 33% che i rating vengano abbassati entro i prossimi 24 mesi».
17 giugno 2011Moody's mette sotto revisione il giudizio Aa2 sull'Italia per un possibile downgrade. Sotto osservazione riforma fiscale e «il sostegno elettorale al governo che sta diminuendo».
20 settembre 2011S&P declassa l’Italia da A+ ad A. Berlusconi: “È colpa dei media”. Eppure Piazza Affari chiude a +1,91%.
4 ottobre 2011Moody’s declassa l’Italia da Aa2 ad A2 con prospettive negative. Il 5 ottobre Piazza Affari chiude a -2,46% sulle voci del downgrade imminente. Il 5 ottobre rimbalza a +3,94%
14 febbraio 2012Moody’s declassa l’Italia da A2 ad A3 con outlook negativo. Ftse Mib +0,47%
13 gennaio 2012S&P declassa l’Italia da A+ a BBB+ con outlook negativo.
13 luglio 2012Moody’s declassa l’Italia da A3 a Baa2 con outlook negativo.
30 giugno 2011governo Berlusconi vara manovra da 47 miliardi di euro
Impatto sul mercato: spread e titoli di Stato
Rendimento Btp 10yr Spread Ita-Ger 10yr
Fonte: Bloomberg
Debito da rifinanziare
Fonte: Bloomberg
Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps: 145 miliardi di euro con una duration di circa 3 anni
Perché il rating è importante/I money market funds
• Funzione di dare liquidità al sistema investendo in asset a basso rischio, come i titoli di Stato
• JP Morgan, Blackrock, Fidelity, Vanguard, etc. Amministrano asset per 1.400 miliardi di dollari
• Secondo Fitch fra aprile e maggio 2011 l’esposizione dei Mmf Usa sull’Europa si è ridotta del 53%
• Lo scorso agosto il debito delle banche europee rappresentava il 9,2% degli asset detenuti dai 10 maggiori Mmf Usa (+8% rispetto a luglio).
• A maggio 2011 i Mmf detenevano il 30% del debito emesso dalle banche europee
Perché il rating è importante/Le stanze di compensazione
“La stanza di compensazione è un organismo che accentra la fase di regolamento delle transazioni. [...] Nel caso in cui la liquidazione e il regolamento non avvengano contestualmente si genera [...] un periodo di tempo all’interno del quale gli operatori sopportano il rischio di controparte, ossia il rischio che la controparte non adempia ai propri obblighi. Per ridurre gli effetti del rischio di regolamento sono stati introdotti sistemi di compensazione che minimizzano il rischio di controparte e garantiscono l’anonimato delle transazioni interponendosi tra compratore e venditore”.
Fonte: Glossario di Borsa Italiana
Perché il rating è importante/Le stanze di compensazione
Fonte: elaborazione Linkiesta su dati Lch Cleranet, Ccg
Quanto costa e chi paga?
S&P è l’unica a fare disclosure
Nella direttiva CRD IV, con cui Bruxelles recepisce gli standard di Basilea III, si afferma: «I requisiti di capitale necessari ad ammortizzare il rischio di credito richiedono una misurazione dello stesso. A volte i rating esterni, seppure imperfetti, rimangono la migliore soluzione disponibile». Sebbene l’Esma, l’authority comunitaria che vigila sui mercati finanziari, lo scorso marzo abbia pubblicato un report sulla trasparenza dei processi decisionali, sul timing della pubblicazione dei risultati e sulla presenza di amministratori indipendenti, l’Ue non ha affrontato il cosiddetto modello “issuer-pays”, cioè il pagamento del servizio di rating da parte dell’emittente, affidandolo ad una relazione che la Commissione presenterà al Parlamento di Strasburgo entro il 7 dicembre prossimo.
Aspettiamo fiduciosi.