Indicatori per la valutazione del rating
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Economy & Finance
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Transcript of Indicatori per la valutazione del rating
Il Rating della PMI
Giuseppe FenziPer
Indicatori chiave per la valutazione del Rating aziendale – 1/4
Nell’articolo precedente (vedi link in ultima di copertina) abbiamo parlato di 4 indicatori chiave per la valutazione del rating:
_ il rapporto di indebitamento_ il flusso di cassa operativo_ la redditività_ l’indice di copertura degli interessi passivi Oggi analizziamo nel dettaglio il primo indicatore.
Rapporto di indebitamento: Posizione Finanziaria Netta (PFN)/ Patrimonio netto (PN)
Per capire questo indicatore dobbiamo prima definire il Capitale Netto Investito.Ogni azienda per sviluppare la sua attività ha bisogno di investire (impiegare) capitale.I più frequenti impieghi di capitale sono le immobilizzazioni per quanto riguarda l’Attivo non Corrente (impianti, macchinari, licenze software, computer, mezzi di trasporto per citarne alcune), i crediti e il magazzino per quanto riguarda l’Attivo Corrente, cioè che si tramuta in liquidità entro 12 mesi.Il Totale Attivo rappresenta il Capitale Investito (supposto che non ci siano investimenti finanziari che non riguardano l’attività operativa).
Nel passivo troviamo le fonti di finanziamento, cioè come l’azienda si procura i soldi necessari per finanziare l’Attivo.
Ci sono essenzialmente tre tipi di fonti di finanziamento:
1_ le passività non onerose, cioè fonti di finanziamento che non richiedono il pagamento di un interesse (ad es. i Debiti Commerciali o Debiti Tributari)
2_ le banche
3_ gli azionisti, che vengono remunerati con i dividendi e l’incremento eventuale del valore dell’azienda
Il Capitale Netto Investito si calcola sottraendo al Totale Attivo la Cassa (disponibilità liquide che vanno a diminuire i Debiti Finanziari) e le passività non onerose, proprio per il fatto che sono una fonte di finanziamento gratuita.
Questo ammontare è l’importo che l’azienda deve finanziare, con le banche e con gli azionisti (Patrimonio Netto)
Attivo Passivo
Macchinari 2000 Fornitori 280Magazzino 300 Fondo TFR 400
Crediti 600 Altri Debiti 320
Altri crediti 150 Debiti verso banche 1500
Cassa 250 Patrimonio Netto 800
Totale Attivo 3300 Totale Passivo & PN 3300Cassa in diminuzione dei Debiti Finanziari -250
deduco le Passività non oneroseFornitori -280
Fondo TFR -400 Debiti verso banche 1500Altri Debiti -320 Cassa -250
Passività Non Onerose -1000 Posizione Finanziaria Netta 1250Patrimonio Netto 800
Capitale Netto Investito 2050 Fonti Finanziamento Onerose 2050
Nell’esempio l’azienda ha un Capitale Netto Investito da finanziare pari a 2050 €, che rappresenta il suo fabbisogno finanziario da soddisfare.Come?Attraverso le banche o tramite il Patrimonio Netto degli azionisti.
La Posizione Finanziaria Netta corrisponde ai debiti finanziari (a breve e a lungo termine) meno le disponibilità liquide.
In questo caso il Rapporto di Indebitamentoè pari a 1,6 (1250/800).
E’ chiaro che da un punto di vista di solidità finanziaria, maggiore è la quota di finanziamento ottenuta dalle banche maggiore è il rischio di insolvenza che il sistema bancario corre.
Un rapporto di indebitamento pari ad 1, significa che l’azienda è finanziata al 50% dalle banche e al 50% dagli azionisti, un indice superiore a 3 significa che la quota di PN è inferiore al 25% e quindi una situazione più rischiosa.
Indici inferiori a 1 indicano una situazionemolto positiva.
Il Rapporto di Indebitamento rappresenta la situazione attuale finanziaria dell’azienda;
per migliorare questo indice l’azienda ha tre strade:
1_ generare cassa con la gestione operativa, migliorando l’EBITA (Margine Operativo Lordo) e riducendo il Capitale Circolante Netto (incassando prima i crediti, riducendo il magazzino o allungando i termini di pagamento dei fornitori)2 _ ridurre l’attivo tramite la monetizzazione di cespiti 3 _immettere nuovo capitale inazienda tramite i soci.
E’opportuno ricordare che comunque il sistema degli indici va valutato nel suo insieme ed è anche molto importante analizzare il trend e le cause economico finanziarie dell’andamento degli indici e la loro correlazione.
Giuseppe Fenzi
Giuseppe Fenzi
www.prismasoftware.it/cms/
linkedin.giuseppe-fenziLeggi qui la prima parte