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Centro Studi C.N.I. 9 marzo 2016

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Centro Studi C.N.I. 9 marzo 2016

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 9 marzo 2016

Pagina I

CNI

Ingegneri, redditi a piccoItalia Oggi 10/03/16 P. 39 Gabriele Ventura 1

LA RIFORMA DEL CODICE

Appalti, progetti senza «svolta»Sole 24 Ore 09/03/16 P. 16 Giuseppe Latour 2

IDENTITÀ DIGITALE UNICA

Al debutto dal 15 marzo l'identità digitale unicaSole 24 Ore 09/03/16 P. 39 Davide Colombo 3

CODICE APPALTI

Entro il 6/4 il parere delle camereItalia Oggi 09/03/16 P. 37 Andrea Mascolini 5

INFRASTRUTTURE

Italia leader nei cavi per lo scambio di datiSole 24 Ore 09/03/16 P. 13 Jacopo Giliberto 6

INNOVAZIONE

Il digitale in studio? Più affari e più trasparenza verso i clienti»Corriere Della Sera 09/03/16 P. 37 7

INTERNET

Internet, via alla sfida degli hubSole 24 Ore 09/03/16 P. 13 Andrea Biondi 9

TAV

Tav, verifica annuale per l'aumento dei costiSole 24 Ore 09/03/16 P. 5 Filomena Greco 10

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I dati emersi nel corso dell'Asse blea nazionale di categoria

7 al 2014 crollo intorno al 2DI GABRIELE VENTURA

alo del reddito senzafine per gli ingegneri.Dal 2007 al 2014 ilcrollo è stato del 20%:

ovvero si è passati dagli oltre40 mila euro annui pro capi-te a circa 32 mila euro. Con il27% dei liberi professionistifino a 35 anni che lo scorsoanno ha registrato una fles-sione di fatturato, percentualeche sale fino al 56,2% tra gliultracinquantenni. Così, oltre1'80% degli ingegneri invoca ilritorno delle tariffe professio-nali: il 43,6% perché, anche senon vincolanti, sarebbero unimportante riferimento per icommittenti; il 39,9%, invece,le giudica utili solo se vincolan-ti per i committenti. E il qua-dro che emerge da una analisidel Centro studi del Consiglionazionale degli ingegneri, pre-sentata il 4 marzo scorso inoccasione dell'Assemblea na-zionale. A enunciare i risultatidella ricerca il presidente delCni, Armando Zambrano, cheha ricordato come riguardanoall'anno in corso, rispetto al

Da ltallaf}ggí dei 2 mas zo 2015

2015, il Centro studi stimi che iredditi professionali potrebberooscillare tra lo 0 e il -1%, esclu-dendo quindi una ipotesi di cre-scita. Proprio per fronteggiarequesta situazione, il Consiglionazionale ha deciso di dare at-tuazione a una serie di processiche possano rafforzare l'eserci-zio del lavoro professionale inun contesto di mercato mutatoin modo sostanziale. Ovvero:ripensare e migliorare i per-corsi formativi universitari, ri-compattando l'offerta dei corsiuniversitari nelle materie inge-gneristiche nella prospettiva diuna maggiore rispondenza almutamento della domanda di

lavoro professionale intellet-tuale. Innalzare in modo co-stante la qualità dell'offerta diformazione continua destinataagli ingegneri, in particolareper quelli che operano nellalibera professione. Valorizza-re il patrimonio informativosull'offerta di lavoro dei pro-fessionisti in possesso di granparte degli ordini provinciali,attraverso un maggiore coin-volgimento del sistema degliordini nelle attività delle agen-zie per l'impiego. Prevedere unpiano organico di incentivi perinvestimenti in conto capitaleper i professionisti e di sgraviper chi opera nei diversi am-

biti della libera professione. Inparticolare, da un sondaggioeffettuato a febbraio scorso su-gli iscritti all'albo, le misure acui gli ingegneri attribuisconoimportanza sono: gli incentivie le misure di deducibilità deicosti, come la deducibilità tota-le dei costi per la formazionecontinua e per la certificazionedelle competenze professionali.Poi, risultano fondamentali pergli iscritti le norme per l'innal-zamento delle tutele del lavora-tore autonomo nei confronti deicommittenti, come l'inefficaciadelle clausole che attribuisco-no al committente la facoltà dimodificare unilateralmente ilcontratto. «A fronte della crisidi redditi», commenta Zambra-no, «si aprono prospettive sullenuove frontiere dell'ingegneria,soprattutto sul versante dell'in-novazione tecnologica, per cuisono richieste nuove figurecome, ad esempio, lo sviluppa-tore dei mezzi di trasporto al-ternativi, il responsabile per losmaltimento dei dati personali,il responsabile della gestione edell'organizzazione della vitadigitale».

CNI Pagina 1

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Caute o critiche le reazioni dei professionisti e delle società di ingegneria

Appalti, progetti senza «svolta»punti contestati: concorrenza ridotta, appalto integrato, concorsi

Giuseppe Latour

ROMA

ma, Cauzioni anche per i piccoliprogettisti, che rischiano di resta-re fuori dal mercato. Concorrenzalimitata: la soglia sotto la qualenon ci sarà una vera gara sale da40mila fino a 209mila euro. Pococoraggio sui concorsi di progetta-zione, che restano uno strumentoperiferico. E regole troppo rigidesull'appalto integrato. Erauno deicapitoli più attesi del codice. Ma,ascoltando imprese eprofessioni-sti, sulla progettazione il decretodi recepimento delle direttive eu-ropee sui contratti pubbli ci, appe-na approdato in Parlamento per ipareri, ha mancato il bersaglio.

Resta solo una nota positiva: lariforma dell'incentivo per la pro-gettazione interna della Pa, il co-siddetto "due per cento". I dipen-denti delle amministrazioni rice-veraimo compensi extra solo perla programmazione e il controllodelle opere, non per la progetta-zione che, così, dovrebbe uscire

dalla loro orbita, aprendo il mer-cato.Peril resto, le note dolenti so-no parecchie. Partiamo propriodalla cauzione che, per i piccoliprogettisti, rappresenta un veroincubo. L'arti colo 93 del testo det-ta le regole sulle garanzie per lapartecipazione alle procedure digara.E,traqueste,include anche lacauzione pari al 2% del prezzo in-dicato nel bando. «Nel vecchioCodice i servizi di progettazionevenivano esclusi dall'obbligo diversare la cauzione, nel nuovoquesto non succede», spiega ilconsigliere tesoriere del Cni, Mi-chele Lapenna. Il carico per i pic-coli diventa quasi insostenibile:dovranno pagare la cauzione e, inpiù, sottoscrivere una polizza perla responsabilità professionale.Unasituazione che fadire alpresi-dente del Cni, Armando Zambia-no: «Il testo tradisce lo spirito del-la legge delega circa la centralitàdella progettazione. Siamo difronte ad un arretramento rispet-to all a normativa precedente».

Un se condo punto non piace al-le società di ingegneria e architet-tura dell'Oice: l'innalzamento da40mila a2o9mila euro della sogliaperle trattative private nei servizi,coninvito atre soggetti, due menodi adesso. Gli operatori in questio-ne andranno individuati sulla ba-se di indagini di mercato o tramiteelenchi. Traducendo queste rego-le in cifre, significa che l'88,7% innumero e i150%in valore del mer-cato attuale degli affidamenti diprogettazioni sarà sottratto a unavera concorrenza. Parla AndreaMascolini, direttore generale del-l'Oice: «Con l'effetto incentivoche questa misura porterà, è facilepresumere che sipossaandare an-che oltre: il9 Dato deibandi sarà affi-dato senza vere gare. E questoporterà anche un aumento dei co-sti di progettazione perla pubbli-ca amministrazione, perché conmeno partecipanti diminuirà laconcorrenza».

C'è,poi,laquestionedell'appal-to integrato. Il problema, per gli

operatori, è che nel codice nonvengono riprodotte le previsionidella delega, che dava la possibili-tà di affidare con questa formulaprogetti e lavori per opere ad ele-vato contenuto tecnologico. Si di-ce, invece, che tutto andrà affidatosulla base di un esecutivo, salvoeccezioni. Un assetto troppo rigi-do che in futuro potrebbe essereaggirato: sarebbe stato meglio re-golare a monte alcuni casi di ap-palto integrato. Infine, c'è il temadei concorsi, uno dei puntipiù carinegli ultimi anni al Consiglio na-zionale degli architetti del presi-dente Leopoldo Ereyrie. Ne parlail vicepresidente del Cna, Rino LaMendola: «Non c'è nulla di nuovosul concorso, anzi abbiamo fattoqualche passo indietro.Anche perle opere di particolare interessearchitettonico viene previsto cheprima si verifichi la possibilità diusare progettisti interni, ipotesiche oggi non esiste. Sui concorsi sicontinua afare solo propagan da».

La «centralità»resta lontana

Una delle nonne rivoluzionariedella riforma degli appalti è

la destinazione del contributoperidipendentipubblicipari a12% delvalore di un'opera che non vapiùalla progettazione interna (unmaleparisolo all'in house) ma aprogrammazione ed esecuzionecontratti. Aprirà il mercato dellaprogettazione. Ok anche la normache vieta l'appalto integrato, ma ètroppo rigida: vannoprevistilimitati casi di opere (tecnologicheo uso del Bim) in cui ammetterlo.Sulla concorrenza una vergogna(sogliaper le trattativeprivate da4omila a2o9mila euro) e nessunaspinta ai concorsi: bisogna ancoralavorare molto sesivuole darecentralità al progetto. (G.Sa.)

La riforma del codice Pagina 2

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Accreditati dall'Agid i primi tre gestori

Al debutto dal 15 marzol'identità digitale unica

Davide Colombo

ROMA

Q conto alla rovescia per l'at-tivazione del cosiddettopinuni-co per l'accesso ai servizi di di-verse amministrazioni pubbli-che è partito. Dal prossimo 15marzo InfoCert, Poste Italiane eTim - i primi tre gestori accredi-tati daAgid (l'Agenziaperl'Italiadigitale) - renderanno disponi-bili achiunquenefacciarichiestale nuove identità digitali (Spid)che potranno essere utilizzate alposto delle vecchie passworddifferenziate a seconda dell'enteo dell'amministrazione. E abre-ve si aggiungeranno altri due ge-stori che stanno chiudendo laconvenzione conAgid.

Dopo tre annidi intenso lavo-ro preparatorio è dunque prontalanuova "infrastrutturaimmate-riale", come l'ha definita ieri laministra della Semplificazione ela Pa, Marianna Madia, che per-metterà ai cittadini e alle impre-se di avere un'unica credenzialeper i servizi online ditutte le am-ministrazioni e -inprospettiva-anche dei soggetti privati cheaderiranno al sistema Spid. Ierial ministero della Pubblica am-ministrazione, dove è stato pre-sentato il programma di lanciodel progetto, erano presenti iprotagonisti di questa impresa.Con la ministra Madia c'era l'ad

di Poste, Francesco Caio, ideato-

re dello Spid nelle vesti di "Mi-

ster Agenda digitale", l'ad di

Tim, Marco Patuano,e Danilo

Cattaneo, di Infocert. Presenti,

anche il consigliere del governo

per l'innovazione, Paolo Barbe-

ris, il digital champion Riccardo

Luna, i deputati Stefano Quinta-

relli, presidente del Comitato di

indirizzo di Agid, e Paolo Coppo-

la, consigliere dellaministraMa-

dia per la digitalizzazione. «Non

è ammissibile che internet sia

presente nella vita di tuttie quan-

do pensi alla Pubblica ammini-

strazione ti vengano in mente

due 'P': file e faldoni - ha detto

Marianna Madia -. Ora con un

unico pin, un unico sistema di

identificazione, sarà possibile

far arrivare i servizi ai cittadini,

scambiare dati con la Pa e utiliz-

zare servizi privati. Tutto questo

per rendere ilPaese più semplice

e restituire tempo ai cittadini».

Il piano di sviluppo prevedeche entro giugno saranno oltre6oo i servizi che permetterannol'accesso tramite Spid al postodelle vecchie password. Le pri-me amministrazioni che aderi-scono al piano sono l'agenziadelle Entrate, l'Inps e l'Inail, i trecomuni di Firenze, Venezia eLecce, e sette Regioni: Toscana,

Liguria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Piemontee Umbria. Entro due anni l'obiet-tivo è diffondere il nuovo siste-ma di "login" all'intera Pa.

Itarget sono ambiziosi: seimi-lioni di identità digitali rilasciateentro l'anno, «tre milioni di nuo-vi utenti entro il 2016 a cui si ag-giungeranno altrettante identitàpregresse, che andremo a recu-perare» attraverso una sorta ditrasformazione degli "Id" già esi-stenti, ha spiegato il direttoredell'Agid, Antonio Samaritani.Ma si tratta di traguardi più cheraggiungibili secondo il numerouno di Poste, Francesco Caio,che ha ricordato come l'azienda,«abbia già 400-5oomila utentiche stanno utilizzando App conil meccanismo di Spid e sono intutto d milioni coloro i qualihan-no tutti gli elementi per dotarsi»

del pin unico. Mentre l'ad di Te-lecom Italia, Marco Patuano, haannunciato che l'azienda «co-mincerà a rendere i suoi 53miladipendenti laprima città digitaleitaliana, nel senso che attivere-mo per tutti lo Spid nel giro diqualche mese».

Lo Spid saràgratuito per alme-no i primi due anni, «ma è ragio-nevole aspettarsi che possa es-serlo anche successivamente»ha assicurato Antonio Samarita-ni. La nuova identità digitale pre-vede tre livelli di sicurezza: e iprimi due, che corrispondono al-le versioni con cui si può accede-re a tutti iservizi online, saranno,appunto, gratis. C'è poi un terzolivello, associato ad una sorta dismartcard a pagamento, un si-stema pensato soprattutto per iprofessionisti.

0 RIPRO DD ZIO NE RISERVATA

Identità digitale unica Pagina 3

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Il quadro

Che cos'è e a che cosa serve lo SPID

SPID è la nuova soluzione peraccedere a tutti i servizi onlinecon un'unica identità digitale

L'uso dei servizi onlinediventa semplice

Prenotazioni sanitarie,iscrizioni scolastiche,situazione contributiva,pratiche di impresa...qualsiasi servizio che richiedaun'autenticazione saràaccessibile da pc, smartphonee tablet con la stessa usernamee password

L'identità digitale SPIDdiventa la tua chiave d'accessoa tutti i servizi della PubblicaAmministrazione e dei privatiche vorranno gestirein maniera semplice,sicura e veloce la fasedi autenticazioneai propri servizi on line

Identità digitale unica Pagina 4

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CODICE APPALTI'

Entro íl 614ílparere

delle camereDI ANDREA MASCOLINI

È corsa contro il tempoper il nuovo codice ap-palti: il parlamento dovràesprimersi entro i16 aprilema il rischio di superare iltermine del 18 aprile im-posto dall'Ue è alto. E sta-to infatti trasmesso allecommissioni parlamenta-ri il testo «bollinato» delloschema di decreto legisla-tivo che attua le direttiveeuropee 2014 n. 23, 24 e25 e che riforma l'attualecodice dei contratti pub-blici (dlgs 163/2006). Lecompetenti commissioniparlamentari (la commis-sione lavori pubblici etrasporti del Senato e lacommissione ambiente,territorio e avori pubblicidella Camera) dovrannoesprimersi con un parereentro il 6 aprile. Si tratte-rà di una corsa contro iltempo dal momento che,ad esempio alla camera, ilpresidente della commis-sione Ermete Realacci hagià annunciato che verràsvolto un rapido ciclo diaudizioni con i rappresen-tati degli operatori pub-blici e privati del settore.Sullo schema approvatogiovedì 3 marzo dal consi-glio dei ministri occorreràanche acquisire il pareredel Consiglio di stato e

della Conferenza unifica-ta che si pronuncerannoentro venti giorni dallatrasmissione . Il termineassegnato dalla legge allecommissioni parlamentaricompetenti per materia eper i profili finanziari, è in-vece di trenta giorni dallatrasmissione . La rilevanzadei pareri parlamentarinon è da poco dal momen-to che «ove il parere delleCommissioni parlamenta-ri indichi specificamentetalune disposizioni comenon conformi ai principi ecriteri direttivi di cui allapresente legge, il governo,con le proprie osservazionie con eventuali modifica-zioni , ritrasmette il testoalle camere per il pareredefinitivo delle commissio-ni parlamentari competen-ti, da esprimere entro 15giorni dall'assegnazione;decorso inutilmente taletermine il decreto legisla-tivo può essere comunqueemanato». In altre parole,se il parere arrivasse conosservazioni pesanti esi dovesse procedere adun secondo «giro» parla-mentare, il termine del 18aprile per recepire le tredirettive europee verreb-be ampiamente superato.Poca cosa visto che primadi arrivare alle sanzionipasserebbero mesi.

Codice appalti Pagina 5

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La Prysmian con lo stabilimento di Battipaglia e la statunitense Corning dominano la produzione mondiale di infodotti e fibre ottiche

Italia leader nei cavi per lo scJacopo Giliberto

L'Italia, e in particolare Batti-paglia, è leader nei cavi per tra-sportare informazioni. Un pri-mato nato un secolo e mezzo facon laPirelli C avi ed ereditato og-gi dalla Prysmian.

Gli esperti di informatica valu-tano gli hub e i data center in ter-mini di terabit, cioè di datiintran-sito, ma invece i produttori deigrandi infodotti, delle reti di cavi,usano il sistema metrico decima-le: il mercato dei cavi per infor-

mazioni si misura in circa 65o mi-lioni di chilometri di fibra ottical'anno perle reti di trasporto e in5milioni di chilometri perle reti in-terne ai data center e agli edifici.

Le due categorie di prodottohanno dimensioni diverse nonsoltanto in termini di chilometriposati ma anche per i valori. Uncavo "multimedia" per cablarecon lan amaglia fittis Sima edificie hub è come un centometristadei collegamenti; è assai più co-stoso e prestazionale. Invece i

bio di daticavi destinati agli operatori ditelecomunicazioni devono su-perare grandi distanze: sono imaratoneti dello scambio dati, eperciò hanno caratteristichedifferenti di costruzione, pre-stazioni e costo.

Ilmercato deidatodottidalun-ga distanza è dominato dalla ri-chiesta cinese. La Cina consumaquasi un terzo della produzionemondiale, mentre l'Europa (concirca45 milioni di chilometril'an-no) e gli Usa (con altri 4.5 milioni

Il cavo Pirelli fra Europa e UsaIl primo cavo transatlanticoPirelli fra Europa e Americhescambiava i dati di allora, cioèi "bip bip" deltelegrafo Morse.

Milioni di chilometriIl mercato mondiale degliinfodotti è dominato dallarichiesta di collegamenti perdati espressa dalla Cina.

di chilometri) sono mercati im-portanti ma meno determinanti.Quiilprimo produttore èlastatu-nitense Corning.

Il contrario accade coni "mul-timedia" per i data center, dovela richiesta più intensa viene daUsa ed Europamentreilresto delmondo insegue. In questo seg-mento il primo produttore èl'ita-liana Prysmian con gli stabili-menti salernitani di Battipaglia(9 dei 17 milioni di chilometriprodotti dall'intero gruppo) econ le tecnologie proprie eredi-tate daPirelli Cavi, Nokia,Draka,Philips, Alcatel.

Un altro grande produttore,oltre a Corning e Prysmian, è lagiapponese Sumitomo.

«Ci sono anche grandi progettiinternazionali, come il collega-mento fra Europa e Singapore -avvertono gli esperti della Pry-smian - ma il mercato in realtànon cresce a strappi: è un aumen-to fitto, quotidiano, continuo dirichieste dal cablaggio delle città,dai collegamenti sottomarini,dalla necessità di scambi fra re-gioni vicine e così via».

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Infrastrutture Pagina 6

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«Il digitale in studio'? Più affarie più trasparenza verso i clienti»Con le app cambia il lavoro di tante professioni. «Deterrente per le tangenti»

S

e lo studio professionale èdigital based aumenta latrasparenza, migliora il

rapporto con i clienti e ancheil fatturato. Lo dicono i profes-sionisti, architetti, avvocati odottori commercialisti, lo cer-tificano i numeri. Ma la via ita-liana alla digitalizzazione è an-cora lunga. Lo dimostra la sto-ria del Bim cioè Building infor-mation modeling, unapiattaforma software che èl'evoluzione più innovativa delvecchio Cad per gli studi tecni-ci. Il sistema permette di pro-gettare le opere in 3D, effet-tuare modifiche, inserirel'elenco prezzi dei materiali ealtri dati come il computo me-trico, i capitolati d'appalto e ilcronoprogramma dei lavori.«Un software che rende tuttomolto più chiaro e trasparen-te», spiega Valentina Piscitelli,consulente tecnico-scientificodegli architetti di Roma, «po-trà essere un forte deterrentecontro le tangenti. Ma a diffe-renza di altri Paesi come il Re-gno Unito, in Italia non è anco-ra obbligatorio. E molto archi-tetti non sanno nemmeno co-me funziona».

Ad aiutare questi professio-nisti e designer nel rapportocon i clienti arriva la realtà au-mentata. Grazie ad alcune appscaricabili sullo smartphone,rendering e piantine a una di-mensione diventano, agli oc-chi dei committenti, progettitridimensionali. «Tutto è mol-to realistico», aggiunge Pisci-telli, «per esempio nella pro-gettazione di un edificio, gra-zie alla realtà aumentata, il

cliente può vedere i colori del-le pareti o le finiture in detta-glio». Senza contare che lenuove tecnologie creerannonuove professioni, come acca-duto un tempo con i tecnicidel rendering.

Ma il digitale negli studiprofessionali, per esempio diavvocati o dottori commercia-listi significa anche la possibi-lità di offrire consulenza onli-ne, firme grafometriche conpieno valore legale dei docu-menti, software che permetto-no la conservazione virtualedelle carte. Gli investimentinon mancano: secondo l'Os-servatorio sui professionistidel Politecnico di Milano am-monta a 1,1 miliardi di euro laspesa in innovazione tecnolo-gica (per una media di 9 milaeuro a studio) sostenuta dalsettore nel 2015. «Nel prossi-mo biennio stimiamo un iden-tico trend», afferma il diretto-re Claudio Rorato, «anche per-ché quasi la metà degli stessiaddetti vede una relazione di-retta tra nuove tecnologie ecrescita del fatturato». Non

mancano progetti di successoche sembrano nati per caso.Come quello realizzato dalloStudio Legale Labate (Roma eMilano) : permette ai clienti dicontrollare la propria posizio-ne processuale (atti o fascicolidepositati) con la massima si-curezza, come fosse un classi-co programma gestionale. In-vece, nello studio Barbieri eassociati (commercialisti inBologna) hanno inventato lamaniera per intercettare po-tenziali clienti che visitano ilsito internet. Come? Un allar-me sonoro nello studio avvertese qualcuno entra nel sito,momento per momento. Gliaddetti allora aprono una chatper «attaccare bottone» inmodo semplice ed educatocon l'interlocutore. Un metodotech per cambiare le regoled'ingaggio.

Fabio Sottocornolatecnología

Fascicoli processualiconsultabili online,aggancio dei clienti conun sistema sonoro

Gli esperti

ValentinaPiscitelli (nellafoto in alto) èun architetto econsulentetecnicoscientificodell'ordinedegli architettie paesaggisti diRoma.Claudio Rorato(sopra), dirigel'Osservatorioprofessionisti einnovazionedigitale pressola School ofmanagementdel Politecnicodi Milano

Innovazione Pagina 7

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dei prefessiùnìsti, se lo studioè «ïlrgit;?l bosed», vede un lega ri ietra nuove tecnologie e crescitadi fatturato c redditività

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Innovazione Pagina 8

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Tic. Si concentrano in Sicilia gli investimenti perla realizzazione di poli di smistamento dei dati per contrastare il primato francese

Internet, via alla sfida degli hubA Palermo i centri di Telecom Sparkle e del consorzio Ohm in cui è entrata Fastweb

Andrea Biondi

Quella degli hub internet peril Mediterraneo è una partita av-viata (Telecom Italia Sparkle èpartita lo scorso anno con il suo"Sicily Hub"), che sta prendendoquota (a ridosso dell'estate parti-rà l'altro centro di smistamentodei dati, a cura del consorzioOpen Hub Med operativo, anchequesto, dallo scorso anno), chediventerà sempre più importan-te, considerando il trend di cre-scitadei dati. E la Sicilia, in questapartita, può svolgere un ruolo daprotagonista.

E di pochi giorni fa la notiziadell'ingresso di Fastweb in OpenHub Med. Fastweb, Interoute,Italtel, Ngi/Eolo, Mix, SupernapItalia, Equinix, Vuetel, XmedConsortium hanno costituitoquesto consorzio che nell'areaItaltel di Carini (Palermo) puntaa realizzare un Internet Exchan-ge point, come quello diTelecomItalia Sparkle, la controllata diTelecom guidata da AlessandroTalotta, già avviato proprio a Pa-lermo. Due iniziative, dunque, ilcui sbocco comune potrebbe es-sere lo spostamento a sud del

cuore di Internet.Per capire occorre fare un pas-

so indietro e partire proprio daltraffico datisulweb, infortissimacrescitanelle direttrici dal MedioOriente e Asia (-i-40% annuo inmedia) verso Europa, mentre èsostanzialmente stabile nella di-rettrice storica fra Europa e Usa.La maggior parte del traffico dalFar East e dal Medio Oriente pas-

In forte crescita iltrafficoda Asia, Africa e Medio Orienteattraverso cavi sottomariniLa vicinanza a queste areeè il plus dei nuovi datacenter

sa attraverso cavi sottomarini.Diciotto di questi sbarcano in Si-cilia (Telecom Italia Sparkle ne èproprietario di dieci).

Icaviche sbarcavano in Siciliafinora finivano in landing sta-tionin cuipoivenivano connessialla rete. La creazione di un hub(in cui gli operatori o i contentdelivery network posano i loro

La capacità delle infrastrutture

Traffico in terabit tra Europa e Africa, Medio Oriente e Asia

Europa Europa Europa

Asia

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

Fonte: SparÍ<le - Te'iecorn Italia Group

Medio Oriente ed Egitto

2,0

Africa su L i(ariana

34,0

apparati) rappresenta un saltodi qualità. Basti pensare che nelSicily Hub di Telecom Sparklesono presenti operatori comeGoogle, Dec-Ix, Akamai, LimeLight. E anche il datacenter diOhm punta a essere un punto diriferimento per l'alloggiamentodi apparati tecnologici di opera-tori, colossi del web, imprese epubblica amministrazione.

Tornando alla dinamica gene-rale, i dati che provengono da Esttramite i cavi sottomarini vengo-no poi aggregati in punti di rac-colta, o Internet Exchange, e poidistruibiti verso il resto dell'Eu-ropa e gli Usa. Da qualche anno ilmaggiore punto di raccolta euro-peo è aMarsiglia, dove è smistatoil9o"io del traffico proveniente daMiddle e Far East e da cui i datipartono poi attraverso collega-menti per Londra, Amsterdam,Fancoforte, dove si trovano gli al-tri principali Ix Point europei.Può la Sicilia insidiare questo pri-mato? La scommessa è proprioquesta, visto che ridurre le di-stanze rispetto al punto in cui sioriginail traffico dati significa au-mentare la velocità e ridurre il

tempo di "latenza". Si parla di ri-duzioni nell'ordine di qualchedecina di millisecondi. Sembra-no pochi, ma in realtà si tratta dinumeri rilevanti. Tanto più im-portanti quando dall'altra partecisonotransazioni online,servizifinanziari, la telemedicina, in cuiridurre al minimo la latenza è unplus fondamentale.

In questo quadro, l'ingresso diFastweb nel consorzio OpenHub Med segna senz'altro unsal-to di qualità, essendo peraltroFastwer il primo operatore alter-nativo infrastrutturato di retefissa in Italia. Una presenza im-portante per dare a questo con-sorzio capacità di trasporto datiall'ingrosso verso Milano (dovesi trova un altro Internet exchan-ge point) illimitata e economica.

«Per Fastweb questa opera-zione - spiegaFabrizio Casati, di-rettore wholesale Fastweb - si-gnifica rafforzare la propria posi-zione nel mercato della trasmis-sione dati all'ingrosso. Siamoconvinti che la Sicilia possa porsicome altyernativa a Marsiglia. Eper questo ci siamo impegnati».

(J RI PRO DDZIO NE RISERVATA

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Page 12: Centro Studi C.N.I. 9 marzo 2016 · INDICE RASSEGNA STAMPA Indice Rassegna Stampa Centro Studi C.N.I. 9 marzo 2016 Pagina I CNI Italia Oggi 10/03/16 P. 39 Ingegneri, redditi a picco

S glato un protocollo addizionale all'accordo Italia- Francia d ei 2015 -In arrivo un regolamento dei contratti per contrastare le infiltrazioni d organizzazioni criminali

Tav, verifica annuale per l'aumento dei costiFilomena Greco

TORINO

Un protocollo addizionaleche si aggiunge all'accordo traItalia e Francia sottoscritto a Pa-rigi circa un anno fa, il 24 febbra-io2o15, che sanciva l'avvio dei la-vori per la sezione transfronta-liera della linea ferroviaria Tori-no-Lione. Quattro pagine,quattro articoli che hanno comepunto di partenzail costo certifi-cato del collegamento tran-sfrontaliero - 8,3 miliardi - e fis-sano due principi. Il primo ri-guarda il metodo per attualizza-re il costo dell'opera, il secondoprevede l'introduzione di un

"Regolamento dei contratti" perprevenire l'infiltrazione crimi-nale negli appalti.

L'articolo 2 del Protocollo ad-dizionale descrive la proceduraper attualizzare il costo dei lavo-ri. In sostanza il «vecchio» prin-cipio di calcolo di un aumentoannuale dei costi fissato all'1,5°osarà sottoposto annualmente averifica, fino al completamentodei lavori, sulla base di un indicedi riferimento calcolato in rela-zione a un paniere reale. Unmeccanismo che dovrebbe ser-vire a tenere sotto controllo i co-sti di realizzazione alla luce delladinamica reale dei prezzi. Il eri-

terno di ripartizione delle speseresta quello fissato nel 2012: il57,9%io in capo all'Italia, il 42,1% incapo alla Francia, al netto delcontributo dell'Unione euro-pea. Oltre la soglia del costo cer-tificato, «i costi saranno suddivi-siinpartiugualitralaparteitalia-na e la parte francese», tranneper gli eventuali sovracosti,chiarisce il testo, riguardanti i la-vori di miglioramento della ca-pacità sulla linea storica tra Avi-gliana e Bussoleno, in provinciadi Torino, eccedenti la soglia fis-sata nel2o12 in 81 milioni di euro.Eventuali costi eccedenti saran-no attribuiti all'Italia. In valore

oassoluto, l'Europa coprirà i140%

dei costi previsti, pari a 3,3 mi-

liardi, la restante parte sarà inca-

Po all'Italia, per2,9 miliardi, e alla

Francia per 2,1 miliardi di euro.

L'articolo 3 del protocollo ad-dizionale sancisce l'impegno diItalia e Francia a cooperare percontrastare con «fermezza» lacriminalità organizzata e preve-nire i rischi di infiltrazioni ma-fiosanegliappaltienell'assegi a-zione dei lavori. Lo strumentoutilizzato sarà un Regolamentodei contratti elaborato dallaCommissione intergovernativache dovrà ispirarsi alla normati-va italiana antimafia, volta ad

escludere le imprese interessateda pratiche criminali, e dovràprevedere una serie di meccani-smi binazionali per garantire lacorretta applicazione delle nor-me. L'accordo del febbraio 2015,integrato dal protocollo addizio-nale siglato ieri durante il verti-ce, dovrà essere poi ratificato daiParlamenti italiano e francese.

La protesta del MovimentoNo Tav ha attraversato ieri Ve-neziapoche oreprimadell'avviodelverticetraicapidi Stato.Nel-le stesse ore gli amministratorilocali della Val Susa sono statiascoltati nella commissione La-vori pubblici del Senato. Chie-dono l'opzione zero per la Tori-no-Lione, la possibilità di discu-tere della non realizzazione delcollegamento.Proprioidatieco-

nomici e gli scambi sul versanteovest del Paese sono argomentoutilizzato tanto dagli oppositori,che citano il calo dei traffici traItalia e Francia come argomentocardine per opporsi all'opera,quanto da governi e sostenitoridella Torino-Lione. Il tunnel di57 chilometri «dovrebbe per-mettere di sviluppare il trafficotra la Francia e l'Italia - scrivel'Eliseo in una nota - facilitandoil trasporto passeggeri ma so-prattutto facendo passare il traf-fico merci dalla gomma alla fer-rovia». Gli scambi commercialitraFrancia e Italiane12o15 hannoraggiunto i 70 miliardi, scrive P g-rigi. Un traffico penalizzato, di-cono i sostenitori, dallalinea esi-stente seppure ammodernata.

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LAPR«Æ

Idranti contro manifestanti no TavMomenti di tensione, ieri, durante la manifestazione contro la Tavin ValdiSusa e iltransito delle grandi navi in Bacino San Marco in occasione delverticetra Italia e Francia aVenezia.Alcuni manifestanti, che partecipano alcorteoin barca, hanno lanciatofumogeni in aria. Leforze dell'ordine hannoimpedito ai manifestanti di arrivare nella zona rossa con l'uso di idranti

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