Cartografia

60
Cartografia III E Liceo Aristofane

description

storia della cartografia

Transcript of Cartografia

Page 1: Cartografia

Cartografia

III ELiceo Aristofane

Page 2: Cartografia

La Terra SantaCartografia

romana

Cartografiagreca

La geografiadi Omero

Lo scudo di Achille

La Tabula Peutingeriana

Le carte nautiche

L’orientamentoMercatoreCartografia

rinascimentale

Il mosaico di Madaba

Cartografia medievale

Cartografia

L’influenza della cultura greca su

quella occidentale

Storia CuriositàApprofondimenti

Page 3: Cartografia

Cartografia greca• Le carte più antiche furono rappresentazioni molto approssimative,

esse riportavano la posizione relativa delle località basandosi sui punti cardinali e sulle loro reciproche distanze; i primi mappamondi rappresentavano la terra come un disco circondato dall'oceano.

• Dicearco da Messina (IV secola a.C.) comprese che per fissare con precisione sulla carta le posizioni dei singoli punti, occorreva riferirle a linee determinate. A tale scopo basò la costruzione del suo mappamondo su una linea di riferimento orizzontale chiamata diafragma che era un vero e proprio parallelo e che passava per le Colonne d'Ercole, lo Stretto di Messina, Atene e Rodi.

Page 4: Cartografia

• Erastotene (III secolo a.C.) nel suo mappamondo disegnò altri sette paralleli e nove meridiani rettilinei ma posti a distanze disuguali.Egli dedusse indirettamente le posizioni delle località basandosi sulle distanze fornite dai viaggiatori o su altre informazioni vaghe come la lunghezza del giorno o l'identità di vegetazione.Comunque la rappresentazione dell'ecumene appare nella carta di Erastotenenotevolmenteprogredita, con laripartizione in Europa,Libia e Asia(la conoscenza diquest'ultima fuampliata dalleconquiste diAlessandro).

Page 5: Cartografia

• Il problema della determinazione del punto e delle coordinate fu completamente risolto da Ipparco di Nicea nel II secolo a. C. Egli affermò che per trovare la posizione dei punti sulla terra occorre basarsi esclusivamente su metodi astronomici, trovando di ogni punto la latitudine con l'altezza degli astri, misurata con lo gnomone, e le longitudine valendosi delle differenze dei tempi locali cioè le differenze di ora osservate durante le eclissi.Ipparco propose che nelle carte geografiche le linee di riferimento venissero poste a distanze uguali.

• Fu Marino di Tiro (I secolo d.C.) a seguire per primo il consiglio del grande astronomo.

Page 6: Cartografia

• Il mappamondo di Claudio Tolomeo (II secolo d.C.), il solo che ci è pervenuto dall'antichità, è basato su un metodo matematico e geometrico per la rappresentazione della Terra cioè su una lunga serie di dati di longitudine e di latitudine, riportati su una rete in proiezione conica, con paralleli circolari e meridiani convergenti verso i poli.

Page 7: Cartografia
Page 8: Cartografia

Cartografia romana• Al contrario della cartografia greca, che ebbe soprattutto carattere

scientifico, la cartografia romana perseguì essenzialmente scopi pratici, dato che si occupò in gran parte della costruzione di carte itinerarie, ad uso dei mercanti dei funzionari e dei militari. Un esempio ci è fornito dalla Tabula Peutingeriana, rappresentante in una striscia lunga 6,80 metri e larga 34 cm i lineamenti deformati delle terre costituenti l'Impero

• Romano con la rete stradale in tutti i suoi particolari, le stazioni di sosta le distanze tra esse interposte e moltissimi nomi di monti, fiumi e località.

• La carta è una copia dell'originale romana divulgata nel 1400 da Konrad Peutinger.

Page 9: Cartografia

Cartografia medievale• Fino al XII secolo ci si limitò a delineare rozzi mappamondi circolari

detti mappamondi a T: la parte verticale raffigurava il Mediterraneo mentre quella orizzontale vedeva da una parte il Tanais e dall'altra il Nilo, circoscrivendo le aree del mondo allora conosciute (Europa, Asia e Africa).

Page 10: Cartografia

Mappamondo medioevale a T disposto con l’oriente in alto

Page 11: Cartografia

• A partire dal XIII secolo, dopo il perfezionamento della bussola, l'esperienza dei mariani italiani, in particolare genovesi e veneziani , fu molto utile per la realizzazione di carte nautiche utili per conoscere le distanze reciproche delle località costiere del Mediterraneo, dell'Europa e dell'Africa settentrionale. La più antica carta nautica conosciuta è la cosiddetta Carta Pisana che risale alla seconda metà del XII secolo.

Page 12: Cartografia

• Le carte nautiche ebbero grande importanza anche per la costruzione di mappamondi più precisi, anche di grandi dimensioni, come quello di Fra Mauro.

• Dall'inizio del '300 si diffusero, in contemporanea alle carte nautiche, carte rappresentanti non solo le coste ma anche le parti interne delle regioni, chiamate carte continentali: un esempio è la Carta d'Italia di Fra Paolino.

Page 13: Cartografia

Cartografia rinascimentale

• Gerardo Kramer detto Mercatore inventò la proiezione che porta il suo nome e disegnò una serie di carte pubblicate nel 1595 con il nome di Atlante.

Page 14: Cartografia

• Anche gli olandesi Guglielmo e Giovanni Blaeu pubblicarono altri due atlanti, di cui uno è noto come Atlas Maior.

Page 15: Cartografia

• In Italia ci furono Giovanni Magini, che nel 1920 pubblicò il suo atlante d'Italia composto da 61 carte, e Vincenzo Maria Coronelli, che costruì nella seconda metà del 600 centinaia di carte e atlanti tra cui l'atlante Veneto (1960) e l'Isolario ( 1696).

Page 16: Cartografia

• Nel XVIII si sviluppò molto la cartografia, che raggiunse il primato in Francia, per merito di Nicola Sanson, dove si rivoluzionò il modo di studiare la cartografia, mediante procedimenti trigonometrici.

• Fu così inaugurato il rilevamento geodetico-topografico moderno basato sulla triangolazione, grazie al quale Picard eseguì nel 1671 la prima misurazione esatta del grado di meridiano.

• Successivamente i fratelli Cassini riuscirono a fare la prima carta moderna della Francia.

Page 17: Cartografia

• Grazie ad altre innovazioni che vennero scoperte e applicate in questo periodo all'inizio del '700 si diede inizio alla cartografia scientifica, di base geodetica.

• Le carte italiane più importanti del XIX secolo furono: Regno di Sardegna, Regno lombardo veneto, Ducato di Parma, Ducato di Modena e Reggio, Toscana, Stato pontificio, Regno delle due Sicilie

Page 18: Cartografia

Approfondimenti

Page 19: Cartografia

La geografia di Omero

• Sotto la superficie si trovava l'Ade, il regno della morte, e al di sotto il Tartaro, regno dell'eterna oscurità.

• Oltre il fiume si elevava la volta cristallina (solida) celeste.

• Anche quando filosofi e scienziati accettano la nozione della sfericità della Terra (Pitagora e Aristotele), la concezione omerica resta radicata nel mondo greco

• Ai tempi di Omero la Terra era concepita come un disco circolare piatto, circondato dalle acque del fiume Oceano.

Page 20: Cartografia
Page 21: Cartografia

Lo scudo di Achille• La descrizione che Omero fa nell'Iliade dello Scudo di Achille è

ritenuta la prima rappresentazione cartografica-cosmologica: a lungo le prime rappresentazioni dell'ecumene (mondo abitato) inclusero anche riferimenti cosmologici.

• Sullo scudo è rappresentato il cosmo a fasce concentriche: al centro il Sole, la Luna e le stelle; all'esterno il fiume Oceano; in mezzo le attività di una città in guerra e una in pace, la vita dei campi e una danza di fanciulli e fanciulle

• È un modello importante per la storia delle città, in quanto si muove tra topografia reale ed ideale, sul filo dell'ideologia politica e culturale alla base della fondazione delle città

Page 22: Cartografia

• L’Atene del V sec a.C. secondo Omero è una città rotonda, in cui il concetto del mettere in mezzo è motivo fondante della condivisione democratica:– Lo scudo può rappresenta una mappa dei

valori della società omerica e un archetipo della polis ideale, centrata e circolare, tipologia urbana che convive con il modello a pianta ortogonale

– La città circolare è simbolo di stabilità, armonia e condivisione, le linee ortogonali che ne dividono gli spazi rappresentano il necessario principio di razionalità

• La forma della città che emerge dalla descrizione omerica influenza modelli urbani di altre civiltà, come la Roma ricostruita da Nerone e la Domus Aurea, struttura circolare che deve rappresentare Roma e il mondo intero, di cui è perno ideale

Page 23: Cartografia

Cartografia greca

Page 24: Cartografia

Tabula Peutingeriana

• La Tabula Peutingeriana è una carta rappresentante il mondo conosciuto nell' età antica.

• È composta da 11 pergamene riunite in una striscia di 6, 80 metri x 33 centimetri.

• Nel documento giunto sino a noi manca l'estremo occidente, ovvero gran parte della Britannia e della Penisola iberica, probabilmente riprodotte in origine ma andate perdute prima della riproduzione medievale.

• Fu rinvenuta nel 1507 da Konrad Celtes, ma la sua denominazione corrente risale al suo secondo proprietario Konrad Peutinger. Attualmente è conservata nella biblioteca nazionale di Vienna e nel 2007 l'Unesco l'ha inserita nell' elenco delle Memorie del Mondo.

Page 25: Cartografia

• La tabula non è una proiezione cartografica bensì un itinerario stradale che predilige la segnalazione del sistema viario, trascurando gli elementi geografici.

• In essa è riportato il mondo conosciuto e conquistato da Roma e permetteva di muoversi facilmente da un punto a un altro e di conoscere le distanze fra le tappe ma non voleva offrire una rappresentazione fedele delle realtà.

• I 200.000 km di rete stradale sono sviluppati in senso longitudinale con la conseguente deformazione delle terre illustrate (l'Italia, ad esempio, si estende su 5 segmenta).

• Per quanto riguarda l'autore e il periodo d'appartenenza non si hanno informazioni certe ma si ritiene risalga all' età imperiale tra il III e il IV secolo d. C.

Cartografia romana

Page 26: Cartografia

Segmento IV

Insubri, Corsica, Sardegna, Tripolitania

Page 27: Cartografia

Segmento V

Firenze, Verona, Vindobona (Vienna), Tunisia

Page 28: Cartografia

Segmento VI

Senigallia, Tarquinia, Cupra Marittima, Roma, Cartagine

Page 29: Cartografia

Segmento VII

Terracina, Minturno, Spalato, Capua, Napoli, Pompei, Taranto

Page 30: Cartografia

Segmento VIIIa

Agrigento, Salento, Cefalonia, Corinto

Page 31: Cartografia

Segmento VIIIb

Atene, Pireo, Apollonia

Page 32: Cartografia

Segmento IX

Creta, Costantinopoli, Monti Cirenei, Bitinia, Alesandria

Page 33: Cartografia

Segmento XII

Gange

Page 34: Cartografia

Il mosaico di Madaba

• Costruito a spese degli abitanti della città, risale al tempo dell’imperatore Giustiniano, o più probabilmente agli anni 560-565 d.C.

• In origine rappresentava il territorio compreso fra Gebal, Hamath e Damasco, Alessandria d’Egitto e il Mar Rosso, con l’orientazione medievale con l’Est in alto.

• Alla città di Gerusalemme, situata al centro del mosaico, è dedicata la maggiore attenzione sia per dimensioni che per dovizia di particolari architettonici.

• Grande cura è dedicata anche al disegno delle chiese, alcune delle quali presentano la facciata dipinta.

Page 35: Cartografia

Cartografia medioevale

Gerusalemme

Page 36: Cartografia

Gerardo Mercatore• Nasce nel 1512 a Rupelmonde (Fiandre).• Frequenta l’Università di Lovanio, dove consegue il titolo di

“magister” in filosofia e matematica e impara a costruire strumenti matematici che gli danno la possibilità di ricevere incarichi da Carlo V.

• Dapprima incisore, diventa il riformatore della cartografia scientifica.

• Nel suo laboratorio cartografico di Duisburg, realizza nel 1554 la carta dell’Europa in 15 fogli e, nel 1569, un grande mappamondo, destinato a diventare famoso per l’adozione della proiezione cilindrica isogona.

Page 37: Cartografia

• Raccoglie testi tolemaici, li rielabora per riportare le carte alle forme originarie, di cui pubblica una raccolta nel 1578.

• Questa doveva far parte di un insieme organico, enciclopedico, che illustrasse origine, ordinamento e funzionamento del cosmo attraverso la storia della cartografia, ma completa solo tre parti:– La prima pubblicata nell’85 riguarda i

territori di Gallia, Belgio e Germania;– La seconda dell’89 descrive la

geografia di Italia e Grecia;– La terza stampata 4 mesi dopo la sua

morte (1594) tratta di regioni Sarmatiche e regni settentrionali, viene pubblicata col titolo Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi et fabbricanti figura.

Page 38: Cartografia

• L’Atlas mercatoriano è il risultato di un’accurata esegesi critica dei prodotti cartografici anteriori, porta ad aggiornamento, perfezionamento o sostituzione delle rappresentazioni della terra, col controllo delle coordinate geografiche e l’uso delle proiezioni.

• Il successo dell’Atlas non fu pari alla sua importanza scientifica, tuttavia nel corso di mezzo secolo ne furono redatte parecchie edizioni.

• Roberto Almagià ha rinvenuto nella Biblioteca Civica di Perugia l’unico esemplare della carta della Palestina di Mercatore, pubblicata a Lovano nel 1537, pervenutoci completo dei 6 fogli che la compongono.

Page 39: Cartografia
Page 40: Cartografia

Cartografia rinascimentale

Page 41: Cartografia

Curiosità

Page 42: Cartografia

L'influenza della cultura greca su quella occidentale

• Dopo la metà del II secolo d.C. si verificò la decadenza della scienza antica, sostituita dall'erudizione pesante che, partendo dalla filosofia, finì per scadere nel misticismo e nella superstizione.

• Con il disfacimento della società, si ebbe la scomparsa delle classi colte e la conseguente perdita dei valori e delle conoscenze acquisite dall'Antica Grecia, sempre più lontane da quelli dell'Occidente di cultura latina: venne dimenticata la lingua greca, perciò le opere della scienza ellenica diventarono di difficile comprensione.

Page 43: Cartografia

• Ricoprendo un ruolo centrale e sostituendosi alla scienza, la religione cristiana assunse come verità assoluta quanto scritto nella Bibbia riguardo la creazione del mondo e si pose in contrasto con quanto era sopravvissuto del sapere antico.

• Tuttavia, mentre si continuava a far guerra alla cultura antica, ci si accorgeva che tutto l'apparato dottrinario era legato al mondo orientale con tutte le sue radici e i suoi filamenti.

• Il mosaico di Madaba è una spettacolare testimonianza della fusione e del completamento di elementi romani e bizantini ed è evidente l'influsso degli itineraria romani: infatti Madaba era situata sulla strada che univa Damasco con il Golfo di Aquaba, sulla quale transitavano le spezie dall'Oriente all'Impero Romano.

Page 44: Cartografia

Terra Santa• In alcuni testi biblici risultano ben

descritti gli aspetti geografici più rilevanti della Terra Santa.

• Nel 70 d.C. dopo la conquista romana di Gerusalemme ebbe inizio la diaspora degli Ebrei

• Dal IV secolo iniziarono una lunga serie di pellegrinaggi in questa terra e nacque la cartografia della Palestina, grazie al lavoro di Eusebio di Cesarea. Egli in particolare ci ha lasciato lo studio della toponomastica e della topografia della Bibbia, tradotto poi da S. Gerolamo. Questi due uomini partivano dal presupposto che la Terra Santa fosse al centro dell'Universo.

Page 45: Cartografia

• La più antica rappresentazione della Palestina che ci è pervenuta è il mosaico di Madaba, una località della Transgiordana. Questo disegno presenta alcune somiglianze con la carta di Eusebio e S. Gerolamo evidenti soprattutto dalla città di Gerusalemme.

Page 46: Cartografia

• Importanti per l'evoluzione della cartografia della Terra Santa sono stati anche gli Arabi. La cartografia araba della Palestina si distingue da quella contemporanea soprattutto per la rappresentazione di alcuni aspetti geografici, come per esempio dei Monti del Libano.

• La Terra Santa e Gerusalemme conservano tutt'ora un ruolo di primo piano nelle mete cristiane per i legami con la tradizione ebraica e anche perché Gerusalemme è la città santa delle tre religioni storiche di ceppo adamitico. Il pellegrinaggio cristiano in Terra Santa è sentito come una necessità e un mezzo per cercare e comunicare "direttamente" con il Sacro.

Page 47: Cartografia

• La storia della cartografia in generale e quella della Palestina trovano un fondamentale punto d'incontro nella produzione di Marin Sanudo e Pietro Visconte. Un altro momento è fornito dalle carte della geografia tolemaica elaborate a Firenze da Nicolaus Germanus.

Page 48: Cartografia
Page 49: Cartografia

• Dal 400 i Veneziani organizzarono dei servizi di linea per i viaggi in Terra Santa e alla fine del secolo si iniziarono a pubblicare guide illustrate come quella disegnata da E. Reuwich nel 1486.

• Il primo atlante della Palestina contiene anche la prima rappresentazione moderna del territorio.

Page 50: Cartografia

• Nuovi contributi vennero apportati nel 1532 da Jacob Ziegler nella Tabula Universalis Palestina.

Page 51: Cartografia

• I più importanti cartografici dei secoli XVI-XVII si ispirarono soprattutto ai temi del Vecchio Testamento

Page 52: Cartografia

• La più antica carta della Terra Santa in lingua ebraica è stata redatta da Abraham Zaddiq nel 1621.

Page 53: Cartografia

La rappresentazione della Palestina secondo Eusebio di

Cesarea e San Gerolamo• Eusebio di Cesarea e S.

Gerolamo, oltre che grandi uomini di Chiesa, furono i primi cartografi della Terra Santa.

• Eusebio di Cesarea, nato in Palestina, teologo e scrittore, occupa un posto importante nella letteratura antica per aver salvato preziosi documenti ed aver raccolto molte notizie.

Page 54: Cartografia

• S. Gerolamo, una delle figure più rappresentative della storia della Chiesa, trascorse trentacinque anni a Betlemme, traducendo testi greci ed ebraici; fu autore di opere esegetiche e di scritti storici: fra questi ultimi è molto importante la sua traduzione del Chronicon di Eusebio, la cui rappresentazione della Palestina diventerà il prototipo delle illustrazioni che corredano i testi della Bibbia nei secoli successivi →– Illustra il mondo conosciuto dal Mar Caspio al Niger intorno al

385.– Orientata con l'Est verso l'alto, è delimitata a Sud dal

Mediterraneo con rappresentate le città più importanti.– Le maggiori città sono indicate conte da mura e da torri mentre le

minori sono individuabili solo con il toponimo; Gerusalemme è circondata da due cerchi concentrici che rappresentano le mura e le quattro porte.

– Sono riportati anche fiumi e rilievi anche se dimensioni, forme e colori non sono quelli reali: il Mar Rosso, ad esempio, è colorato.

Page 55: Cartografia

Le carte Nautiche

• Certamente usate nel XII secolo, grazia all’esperienza millenaria delle navigazioni da porto a porto, accompagnavano i viaggi dei naviganti e, forse, anche i “peripli” degli antichi greci.

• Dato il carattere estremamente pratico di queste carte, la rappresentazione non risulta realistica ma funzionale alla navigazione.

• L’oggetto viene rivisitato in base alla finalità perseguita, come dimostrano, reticoli formati da linee immaginarie basate sulla rosa dei venti, fiumi ed isole ingranditi, coste maggiormente frastagliate, rientranze regolari

Page 56: Cartografia

• Grande importanza è data alla rappresentazione fittizia dei centri abitati accompagnati dai relativi nomi (in nero o in rosso in base all’importanza), mentre la parte interna della terra viene spesso trascurata.

• Questi documenti perdono la loro rilevanza con l’avvento delle carte scientifiche, ma, nonostante l’orientamento sbagliato dovuto all’omissione della declinazione magnetica, ancora oggi ricoprono un ruolo chiave.

Page 57: Cartografia
Page 58: Cartografia

Orientamento• L'orientamento è il modo di ubicare e indicare gli

spazi in rapporto alla struttura celeste (Principalmente ai punti cardinali)

• È un'esigenza di carattere essenzialmente pratico, ma che per il suo rapporto con il cielo può acquisire un significato cosmologico

• L'indagine è stata approfondita attraverso documenti, ma per quanto riguarda la cartografia romana vi sono interpretazioni diverse poiché alcuni passi sembrano riferiti non all'orientamento celeste, ma a dati geografici terrestri.

• L'aspetto cartografico è stato esaminato dal Miller che arrivò alle seguenti conclusioni: gli etruschi hanno l'orientamento ad ovest, i romani ad est, i greci a nord, gli arabi a sud

Page 59: Cartografia

• L'orientamento a Nord è il sistema più comune nel mondo greco, sia nella cosmologia sia nella geografia, particolarmente nella geografia scientifica.

• L'orientamento ad Est è ritenuto, particolarmente dal Miller, proprio della cartografia romana

• L'orientamento ad Ovest, secondo il Miller, è proprio degli Etruschi

• L'orientamento a Sud è sicuramente adottato dai Babilonesi e dagli Egizi

Page 60: Cartografia

• In conclusione, l'analisi di un notevole materiale porta alla proposta di correggere la teoria dell'orientamento della cartografia romana (e in parte anche greca) ad Est e di sostituirvi quella dell'orientamento a Sud