Buone feste! - Unitre Piemonte Pellice/viver_unitre/2017-12... · (Madre Teresa di Calcutta) Auguri...

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Notiziario interno dell'Uni3 - Sede Autonoma di Torre Pellice - Stampato in Proprio - Anno accademico 2017/18 - 03/2017 - Numero di Dicembre 2017 Buone feste! E' Natale ogni volta che sorridi ad un fratello e gli tendi la mano, è Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere e donarlo agli altri. (Madre Teresa di Calcutta) Auguri a tutti i collaboratori e soci per un Felice Natale ed Anno Nuovo ricco di salute, serenità, speranza e soddisfazioni. La Presidente Dada Molino TEMPO E CLIMA Molti proverbi contadini hanno come protagonista il tempo e il clima a dimostrare la grande attenzione che si poneva a scrutare la volta celeste, da cui dipendeva la fertilità dei campi oppure momenti di difficoltà e di carestia. Spesso le date religiose, maggiormente riconoscibili in quanto segnate sul calendario comune,venivano prese come riferimento per trarre auspici sul futuro. E quindi eccovi alcuni proverbi relativi a questo periodo PRIMA DI NATALE IL FREDDO FA MALE, DOPO NATALE IL FREDDO SE NE VA NATALE COL SOLE, PASQUA COL CARBONE QUANDO CANTA IL MERLO, SIAMO FUORI DALL’INVERNO SE PIOVE PER SANTA BIBIANA (2 dicembre) DURA QUARANTA GIORNI E UNA SETTIMANA FA TANTO BENE LA NEVE AL GRANO COME A UN VECCHIO IL SUO PASTRANO - 1 -

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Buone feste!

E' Natale ogni volta che sorridi ad unfratello e gli tendi la mano, è Nataleogni volta che riconosci con umiltà ituoi limiti e la tua debolezza. E' Nataleogni volta che permetti al Signore dirinascere e donarlo agli altri.(Madre Teresa di Calcutta)

Auguri a tutti i collaboratori e soci perun Felice Natale ed Anno Nuovo riccodi salute, serenità, speranza esoddisfazioni.

La PresidenteDada Molino

TEMPO E CLIMA

Molti proverbi contadini hanno comeprotagonista il tempo e il clima a dimostrarela grande attenzione che si poneva a scrutarela volta celeste, da cui dipendeva la fertilitàdei campi oppure momenti di difficoltà e dicarestia.Spesso le date religiose, maggiormentericonoscibili in quanto segnate sul calendariocomune,venivano prese come riferimento pertrarre auspici sul futuro.E quindi eccovi alcuni proverbi relativi aquesto periodo

PRIMA DI NATALE IL FREDDO FA MALE,

DOPO NATALE IL FREDDO SE NE VA

NATALE COL SOLE, PASQUA COL CARBONE

QUANDO CANTA IL MERLO,SIAMO FUORI DALL’INVERNO

SE PIOVE PER SANTA BIBIANA (2 dicembre) DURA QUARANTA

GIORNI E UNA SETTIMANA

FA TANTO BENE LA NEVE ALGRANO COME A UN VECCHIO IL

SUO PASTRANO

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AppuntamentiLABORATORI

INGLESE: dal 6 novembre,corso avanzato lunedì dalle14:00 alle 15:00, principiantidalle 15:00 alle 16:30

LABORATORIO DI PITTURA:dal 16 ottobre

ESPRESSIONI TEATRALI: dal15 novembre, il mercoledìpomeriggio dalle ore 15:00.

KINESIOLOGIA: dal 15novembre, il mercoledìpomeriggio dalle ore 17:30

RICAMO: dal 16 novembre, ilgiovedì mattina dalle ore 10:00alle ore 12:00

BURRACO: dal 17 novembrepresso il Bar Italia dalle ore15,00.

DECOUPAGE: dal 24 novembreil venerdì dalle ore 15:00.

APPUNTAMENTI

Appuntamento al Regio - mercoledì 6dicembre

Conferenza: “L'hockey: strumento dipace e identità” - Daniele ARGHITTU– giovedì 7 dicembre

“MIRO’! SOGNO E COLORE” –Palazzo Chiablese – martedì 12dicembre al pomeriggio – oltre allamostra è prevista la visita delle Lucid'Artista a Torino

Cena in Brasserie – mercoledì 13dicembre

Concerto: “C'era una volta il cinema” -Francesca LANZA- soprano, AnnaBARBERO – pianoforte – giovedì 14dicembre – Galleria d'Arte “F.Scroppo” - Via D'Azeglio, 10 -Seguirà brindisi natalizio.

Conferenza: “Genomica”- Dott. Giovanni Peyrot – giovedì 11gennaio

Lezione/Concerto: “Ensemble diFlauti” - dell'Ist. Musicale “A. Vivaldi”di Busca diretti dalla Prof.ssa ElenaBOLLATI – giovedì 18 gennaio –Galleria d'Arte “F. Scroppo” - Via D'Azeglio, 10

Conferenza: “Noi che… andavamo aletto dopo Carosello” - Dott. MarioFINA – giovedì 25 gennaio

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L'angolo della musicaE’ stato un clamoroso successo il concertoinaugurale del nostro A.A.2017/2018 dal titolo“Pas de regret”- “Un pomeriggio con Coco”presentato dalla voce recitante calda e passionaledi Baba Richerme accompagnata dalle musiche diDebussy, Ravel, Sostakovic, eseguite dallavirtuosa pianista Cristina Leone, acompletamento la coreografia di Enrica Patritoche ha introdotto due giovani ballerine dellascuola “Madamedanse” di Torino le quali hannodato corpo ai personaggi evocati da Baba,ricreando le suggestioni e le atmosfere dei tempidi Gabriel Chanel. Uno spettacolo davvero moltoben riuscito che ha saputo trasmettere tantaemozione al nostro numeroso pubblico.

Il secondo appuntamento concertistico che siaffaccia alla ribalta del 14 dicembre dal titolo“C’era una volta il Cinema” verrà presentato dallavoce di Francesca Lanza, soprano che ha ormaiconsolidato una solidissima presenza sui

palcoscenici dei più noti teatri nazionali,internazionali e mondiali (Messico, Korea, Seul,Nanchino, Dresda, Francoforte, Palermo, Parma,La Scala di Milano e il Regio di Torino)interpretando ruoli di prim’ordine nel campodella lirica come “La Regina della notte nel Flautomagico di W.A.Mozart o “Qui la voce sua soave”ne I Puritani di Vincenzo Bellini o Gilda inRigoletto di G.Verdi. Con la bellezza del suonodella pianista Anna Barbero ascolteremo braniclassici indimenticabili. Esplorando il primoNovecento americano ascolteremo Bernestein,Cole Porter, Kern. Rivivremo i momentiemozionanti dei musical trasformati in films.

Per gli amanti della Opera Lirica abbonati alRegio dopo aver gustato “Falstaff” di G.Verdi conla voce di Carlo Lepore e la direzione di DanielHarding, cresciuto sotto l’egida di ClaudioAbbado, in dicembre si assisterà al più nataliziodel balletti: “Lo schiaccianoci” di Petr Il’icCajkovskij con il corpo di ballo Daniele CiprianiEntertainment, e i primi ballerini del New YorkCity Ballet. Il celebre balletto rivive in questaversione, senz’altro una delle più incantevoli einteressanti, grazie al suo linguaggio colorato,immediato, che accoglie video e giochi d’ombre.Lo spettacolo coincide con il 10° anniversariodella scomparsa di Daniele Luzzati, illustratore,scenografo e costumista dalla ferventeimmaginazione. L’Orchestra del Teatro Regio ,affiancata dal Coro di voci bianche del TeatroRegio e del Conservatorio “G.Verdi”, è diretta daAlessandro Ferrari.

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Vita dell'UnitréO MIA BELA MADU'NINA

Tutti conosciamo il Duomo di Milano, maquanti di noi sanno la sua storia e quello chesi nascondo sotto la chiesa e la piazza?

Un vero tesoro, non di pietre preziose o oro,ma di resti archeologici.

In epoca paleocristiana, 330 d.C., le chieseerano due, una ad est (chiesa estiva) SantaTecla, una ad ovest (chiesa invernale) SantaMaria Maggiore; solo della prima restano lefondamenta e il battistero che si trovava fra ledue chiese con la classica pianta ottagonale,dove il battesimo avveniva per immersione inetà adulta. In realtà c'erano due fontibattesimali, una per gli uomini e una per ledonne, ma di quest'ultima non si trova traccia.Sopra le fondamenta della chiesa di SantaTecla si trova il Duomo, il battistero è sottoalla piazza.

La basilica della Natività della Beata VergineMaria , il Duomo, è la terza chiesa al mondocome superficie, dopo San Pietro e lacattedrale di Siviglia.La sua costruzione fu' iniziata nel 1386 dopoil crollo del campanile della chiesa di SantaTecla.Per volere dei Visconti, signori di Milano,doveva essere una chiesa importante, in stilegotico internazionale . All'inizio vilavorarono, oltre ai locali, artisti provenientida tutta Europa, ma questa convivenza nondurò a lungo, e presto vi misero le mani soloartisti lombardi.Il materiale scelto fu il marmo di Candoglia,una cava della val D'Ossola, di proprietà deiVisconti; che in seguito venne ceduta allaVeneranda Fabbrica del Duomo; ancora oggiquesto marmo è usato solo per questa chiesa,però, essendo questo materiale molto poroso,non dura nei secoli, ma si sfalda per gli eventiclimatici e per l'inquinamento,di conseguenzale sue statue ed i pennacchi vanno sostituiticon regolarità.Infatti una statua posta all'esterno di esso, nondura più di 100 anni....Nel 1387 fu quindi costituita la VenerandaFabbrica del Duomo, che, da allora, si occupadella sua conservazione e del suo restauro.Ha a libro paga: operai, ingegneri, architetti,restauratori… per questo il Duomo non è maifinito....L'interno ci sono tre navate divise da altecolonne. Notevoli le vetrate, dalle più antichealle piu' recenti datate 1900. Il coro lineo e' del 1600.Sulla guglia maggiore si trova la Madonnina,

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simbolo di Milano dal 1774, anno della suaposa; la statua è alta quattro metri, al suointerno un'intelaiatura oggi in acciaio lepermette di resistere al vento; la statua è inrame ricoperta in oro.

Un tempo nessun edificio milanese potevasuperare l' altezza della Madonnina, oggi, sesi costruisce un grattacelo più alto, si deveporre in cima copia della statua, perché leideve essere il punto più alto di Milano.Nel pomeriggio abbiamo visitato la fantasticamostra: “Dentro Caravaggio” Ventiquattrograndi opere di Michelangelo Merisi detto ilCaravaggio, paese d'origine della suafamiglia.Oltre ad ammirare la capacità del pittore, isuoi chiariscuri, il suo modo di illuminare iritratti, di scolpire i muscoli,le espressioni delviso; si può vedere sul resto delle opere,attraverso la “diagnostica artistica”, lapreparazione del quadro, le linee di contorno,i ripensamenti in corso d' opera.Caravaggio fu' un grande pittore, con una vitatravagliata.Dimenticato dal pubblico e dalla critica permolti anni, fu' riscoperto nel XX secolo.Molto emozionante vedere in mostra la firmadel pittore su dei quaderni.Caravaggio comincia a dipingere all'età di 22anni a Milano, per poi spostarsi a Roma, da

dove deve fuggire perché condannato a morteper omicidio; va prima a Napoli, poi a Malta;cadute le accuse ritorna a Napoli, ma muore asolo quarantadue anni sulla spiaggia a causadi una infezione intestinale trascurata. Sepoltoin una fossa comune, solo il ritrovamento dipiombo (usato per i colori) nelle sue ossa nepermette l'identificazione.Le opere in mostra provengono da diversimusei italiani ed esteri e percorrono tutta lavita del pittore.Sono tutte caratterizzate da un gioco di luciche solo Caravaggio sapeva realizzare.Anche questa volta abbiamo fatto una bellagita, visto opere uniche che ci hannoarricchito....alla prossima…

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Articoli dai lettoriIL SALVADANAIO (La bussola )

Vale ancora la pena di risparmiare ?O meglio abbiamo ancora lo spirito diinsegnare ai bambini a mettere da parte glispiccioli? Mi sembra istintivamente dirispondere negativamente per diversi motivi.Prima di tutto noi adulti non abbiamo piùfiducia nel risparmio cosi castigato,maltrattato tenendo anche sempre presenteche ci possa ancora essere la possibilità diaccantonare del denaro considerati i costidella vita. Per quanto riguarda i bambini, ilproblema è come distoglierli dalconsumismo, con le paghette che sivolatizzano immediatamente. E’ stato diverso per le generazioni precedenti,(limitando l’esame al periodo della ripresaeconomica) per primo gli istituti di creditoinvogliavano i genitori ad accantonare per ipropri figli piccole cifre in appositisalvadanai,come quello in ferro offerto dallaCassa di Risparmio di TorinoAltri modelli erano normalmente inmetallo,dotati di sportello e chiavettaIl modello base iniziale è comunque quelloin terracotta naturale senza fregi, panciuto asfera con piccola fessura non di grandepregio, dovendosi rompere per recuperare lemonete introdotte Quindi anche prodotto digesso e poi quelli in porcellana vantandopregevole artigianato con forme di animali,sia il cane che il più diffuso maiale

RIDERE & SORRIDERE

Io e mia moglie siamo stati un mesesenza litigare……....poi lei è tornata.

Qual è il sistema infallibile affinché inostri sogni non muoiano all'alba?

Riuscire a dormire fino a mezzogiorno!

Dopo la morte del povero babbo hochiesto alla mamma di trattarmi come se

fossi il capo famiglia.E ti ha accontentato?

Certamente, ora lavo i piatti tutti igiorni!

Io e mio fratello viviamo di cose poco pulite.

Affari loschi?No, abbiamo una lavanderia.

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L'albero di NataleMolte sono le leggende, le usanze, e l’utilizzodell’Albero di NataleUna leggenda narra che in un villaggio, ilgiorno della vigilia ,un ragazzino si recò nelbosco per cercare un ceppo di legna da arderenel camino. Sorpreso da una grande nevicata,si rifugiò sotto un abete ancora verdeggiante,che allungò i suoi rami fino a terra perproteggerlo,al mattino i soccorritori trovaronoil ragazzino ancora in vita avvolto da unmeraviglioso spettacolo,con la neve sui ramiche formava decorazioni magiche escintillanti

Si dice che l’usanza di decorare un abete inprossimità del Natale venga direttamentedall’Antico Egitto nelle celebrazioni del Diodel Sole,infatti si usava addobbare unapiramide e l’abete ne ricorda la formatriangolare , oppure che la duchessa di Briegnel 1611 in Germania notò un angolo spoglionel suo salone ,usci nel parco e vide unpiccolo abete che, trapiantato in un vaso edecorato fini proprio ad abbellire l’angolospoglio Fra gli ornamenti più diffusi con cuiaddobbare gli Alberi di Natale ci sono lecaratteristiche palline (le più diffuse sonosferiche ,ma ne esistono innumerevolivarianti: coniche, a forma di campanella, dipigna e così via) realizzate in vetro soffiatooppure in plastica,o in polistirolo.Spesso si usano anche fiocchi colorati, fruttasecca, caramelle e pupazzetti di zucchero.Dopo aver sistemato le luci,si può decorarel’Albero disponendo gli addobbi piccoli inalto, quelli di media grandezza al centro equelli più grandi in basso. In questo modo si

darà un senso di pienezza all’Albero. Sicompleta con il puntale in cima, i filid’argento e le candeline, neve finta ecc... Non vi è alcun limite alla creatività di chiaddobba l’Albero, che può quindi essere purnella tradizione, estremamente personaleFra i colori più tradizionali delle decorazioninatalizie prevalgono il rosso, l’oro,il verde el’argento

Dal 1991 è presente nel Guinness dei Primaticome” Albero di Natale più grande al mondo”l’installazione che viene realizzata aGubbio,dove sulle pendici del Monte Inginoappare un abete di oltre 650 metri,costruitocon 250 luci di colore verde, oltreilluminazioni multicolore e una stella cometadalla superficie di 1000mq

In un Hotel a Singapore nel 2014 è statoinaugurato un grande Albero fattointeramente di caramelle e leccalecca : ilricavato dei dolci in vendita è andato inbeneficenza per i bambini affetti da cancro

Infine è quasi obbligatorio decorare la casacon luci, candele, lanterne, agrifoglio,pungitopo per creare un atmosfera Natalizia.

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S' IO FOSSI IL MAGO DEL NATALEFAREI SPUNTARE UN ALBERO DINATALE IN OGNI CASA,IN OGNIAPPARTAMENTO DALLE PIASTRELLEDEL PAVIMENTO ( Gianni Rodari )

LE DECORAZIONI DELL’ALBERO DINATALE ACQUISTANO VALOREQUANDO DIVENTANO CIMELI,TIRATIGIU’ DAL SOLAIO OGNI ANNO, UN PO’PIU’ ROVINATI DAL RIPETUTO USO,MA CHE VALGONO PER IL LORO PESONELLA NOSTRA MEMORIA

( Peter Gray)

NON IMPORTA COSA TROVI SOTTOL’ALBERO, MA CHI TROVI INTORNO

( Stephen Littleword )

RICORDA SE NON RIESCI A TROVAREIL NATALE NEL TUO CUORE, NONPOTRAI TROVARLO SICURAMENTESOTTO UN ALBERO. (Charlotte Carpenter )

Per questo numeroringraziamo :

Silvana Molino, Bruna Vasciminno Simondi, Nadia Arnoulet, Attilio Revelli, Maria Bergaglio, Paolo Taverna

RicettaMANZO E LENTICCHIE

gr. 850 cappello del prete di manzogr. 160 cipollagr. 150 lenticchie piccole secchegr. 80 sedanogr.70 carotaaglio-concentrato di pomodoro-prezzemolo-alloro-brodo vegetale- vino rosso-burro-sale-olio

Rosolare sedano, carota, cipolla due foglie dialloro, due cucchiai di olio e 25 gr. di burro,aggiungere la carne e unire le lenticchie giàammollate.Tritare un ciuffo di prezzemolo con due spic-chi di aglio, fare insaporire quindi sfumare condue dita di vino rosso, allungare con brodo ve-getale e spruzzare con un po di pomodoro con-centrato.lasciare cuocere la carne per circa 1 ora e mez-za il liquido deve restringersi e la carne diven-tare morbida, salare quindi eliminare l'aglio eservire con le lenticchie.

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OroscopoSAGITTARIO

(22 NOVEMBRE -21 DICEMBRE)

Il segno indica il passaggio da una stagioneall’altra,per questo il Sagittario è metà uomoe metà cavallo.I nati in questo segno sono spesso simpatici ecomunicativi, hanno ottime doti intuitive edifficilmente si scoraggiano. Sono allegri evivaci, hanno spirito avventuroso, adoranoviaggiare e esplorare nuovi ambienti .Benché facili ad andare in collera,dimenticano presto e difficilmente serbanorancore.Sinceri ed espliciti ,spesso mancano didiplomazia, sempre in bilico fra vizi e virtù,prepotenza e giustizia.

Numeri fortunati 15 47 63

I compleanni di Dicembre

BALBO MUSSETTO GINACHARBONNIER ALDO

FRANCHINO ANNAMODICA ROSA ELENA

MALAN SERGIOPACOT CARLA

POLLONE CARLO

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Memorie di storia localeIL TERREMOTO

Nel 1808 si verificò in tutto il Pinerolese unterremoto considerato, per l'epoca,stranissimo perché la terra continuò atremare, irregolarmente, per dei mesi.Il fenomeno terminò solo nel 1810, dopo15.000 scosse registrate scientificamente eregolarmente. Torre Pellice fu tra le zonepiù danneggiate.La prima scossa si avvertì alle 17:45 del 2aprile e, secondo le testimonianzedell'epoca, fu preceduta da un forte vento.Alcune case crollarono e la popolazioneabbandonò subito la zona abitata.Tuoni e tremori si sentirono ancora e poi,verso le 21, la seconda scossaaccompagnata da un forte boato. La pauradella gente si trasformò in terrore, alcunicredettero giunta la fine del mondo. Le scosse continuarono più leggere, manessuno tornò nelle case. Si formò così unaspecie di tendopoli nella zona dove ora sitrova il complesso degli edifici valdesi,chiamata allora Gran Grissa.La popolazione del borgo bivaccò perqualche mese in condizioni inimmaginabili.Non ci fu nessuna vittima, ma quasi tutte lecase presentarono profonde crepe, alcuneerano crollate. La chiesa cattolica fu dichiarata“impraticabile e inagibile”.Altre scosse di rilievo si ebbero verso lafine di aprile, e in continuazione se pure piùleggere.

La prefettura di Torino inviò in valle unacommissione con a capo il fisico Vassalli-Eandi, che stilò una relazione scientifica.Si credette addirittura in una formazionevulcanica sul Vandalino. La fantasia dellagente del posto vide globi di fuoco emeteoriti.La conclusione di Vassalli-Enadi fu che sitrattava di un processo di assestamentodella crosta terreste. Bisognava peròorganizzare i soccorsi e risolvere i problemidella popolazione. Fu aperta in Piemonteuna sottoscrizione che avrebbe potutofronteggiare solo una parte dei bisogni.Di un sussidio napoleonico di ben 500.000lire, Torre Pellice, il comune piùdanneggiato, beneficò di 45.000 lire. Lacosa certa fu che la popolazione ebbe daaffrontare tempi duri e meno prosperi.Ancora oggi si possono notare alcuni“ricordi” del terremoto. Nei pratidell'inverso di Torre si notano alcuni massiisolati. Alcune antiche testimonianze deltempo raccontano che siano rotolati dallependici del Vandalino a causa delle fortiscosse.

(notizie tratte da Archivio comunale estampe dell'epoca)

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