Budo Nostalgia. Rivista Arti Marziali EXTRA Ottobre 2013

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I migliori elementi di un decennio. Rivista Cintura Nera Budo International. Arti Marziali tradizionali, sport da combattimento e autodifesa. Download gratuito. Edizione Online EXTRA Ottobre 2013

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Alcuni anni fa fummo onorati di presentarvi sulle pagine della nostra rivista loYoseikan Budo come il Budo del 2000. Ora che il 2000 è passato, torniamo adintervistare uno dei più grandi Maestri contemporanei!

Per molte persone le cose sono quelle che sono, tutto qui… ciò che è stato fattodeve rimanere tale e la tradizione è quell’insieme finito e chiuso che deve ripetersinel tempo. Per Hiroo Mochizuki le cose non stanno così. Per lui la vita è unprocesso di evoluzione ed il Budo il modo di camminare per questo sentiero.Perciò ha dedicato le sue energie allo sviluppo delle Arti Marziali, avvicinandosiad esse non come chi studia stili distinti, ma come chi le vede come un tuttounico, che può e deve essere riorganizzato e reinterpretato. È un “ribelle concognizione di causa” e questa, cari amici, questa è una buona causa! Senzadubbio alcuno le sue conclusioni sono suffragate da un cammino personale riccoed ampio: Judo, Kendo, Karate, Aikido ed un lunghissimo eccetera.

Ho “sentito” che questo personaggio è un Maestro con la “M” maiuscola, unuomo pulito, sincero ed onesto che offre un'esperienza contrastata e soprattuttopiena di vita. No, amici miei! Questo giapponese-francese (o francese-giapponese!)non è un chiacchierone con pretese intellettuali, né un revisionista della tradizione,né un traditore (come alcuni l’hanno voluto etichettare); non siamo di fronte ad unvisionario, ma ad un uomo dotato di forte sensibilità, una persona proiettato nelfuturo, ed è un piacere ed un onore per me averlo conosciuto ed ascoltato.

Sensei Mochizuki incarna la perfetta connessione tra la tradizione ela modernità. Di famiglia guerriera ed erede di un lignaggio dilunga tradizione marziale, ebbe il coraggio e l'onestà di andarepiù in là della mera ripetizione del conosciuto e di affrontarei l suo personale adeguamento ai tempi moderniesattamente come prima fu fatto da Kano, Funakoshi olo stesso Ueshiba. Se qualcuno lo vuole accusare diquesto, faccia pure! Egli, semplicemente e dall’altodella sua onestà, non comprende chi mette indiscussione la sua traiettoria, il suo cammino,cercando d’essere più papista del papa. Ilfatto è che quest’uomo, intelligente e ricet-tivo, si è immerso nell’essenza delleArti guerriere perricrearle in un modocoerente edivertente. Sì,divertente! LoYoseikan è unosti le moltovario e ricco disfumature eforme, che nonannoia nemmeno i lpiù indifferente. Salubre, perché ilMaestro ha corretto i piùpericolosi vizi di altri stil i checonducono frequentemente a lesioni,frutto di posizioni inutilmente tese o forzatamente ripetute, uno stile,infine, integratore, perché permette agli allievi di approfondire unlavoro sia completo che versatile.

Perciò voglio presentarvi il video che abbiamo realizzato nei nostri studisulla sua peculiare Arte, lo Yoseikan Budo, aiutato dai suoi allievi ed inparticolar modo da suo figlio, un giovane ben preparato, acuto e capace,con un grande futuro davanti a sé. Con questa intervista saprete qualcosain più dell'uomo, dell'Arte e del Maestro con la “M” maiuscola qual è,certamente, Hiroo Mochizuki.

Non perdetevi questa sua opera! Vi sorprenderà piacevolmente e,senza dubbio, vi aprirà le porte della comprensione di ciò che è stato edi ciò che sarà il Budo in futuro. Judoka, karateka, kendoka, Aikidokao semplicemente persone interessate al tema del combattimento, tuttitroverete ispirazione nelle sue conoscenze e nella sua creatività. Unvideo che è un’eredità, magnificamente situato nel punto d’incontrotra il passato ed il futuro del Budo: lo Yoseikan Budo di Mochizuki. Ilfuturo del Budo è già qui!

Alfredo Tucci

Il futuro del Budo è già qui!

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BUDO INTERNATIONAL

Yoseikan

Intervista

Budo International: Quando è nato eda che età ha cominciato a praticare leArti Marziali?

Hiroo Mochizuki: Sono nato nel 1936,il 21 marzo e cominciai a praticare a 7anni.

B.I.: Può parlarci della sua famiglia?H.M.: Sì. Mio padre è un Maestro di Arti

Marziali molto importante in Giappone, è10º dan di Aikido. Ha praticato ancheJudo con il Maestro Kano. Nell’Aikido èstato anche aiutante diretto del Maestrofondatore Ueshiba.

B.I.: Con quali Arti Marziali e sport dacombattimento ha cominciato e qualiha praticato e con chi?

H.M.: Ho cominciato prima con i lKendo, quando avevo 7 anni. Poi a 13anni, ho cominciato l'Aikido ed il Judo.Tutto questo, l’ho imparato con miopadre. Poi, a partire dall’età di 18 anni, hoimparato il Karate con un allievo delMaestro Otsuka, fondatore del Wado-Ryu.Ho imparato anche lo Iai con mio padre.Dunque, con mio padre ho imparato ilJudo, l'Aikido lo Iai e le armi tradizionalidel Giappone: il Bo e il Jo.

B.I.: Che gradi ha attualmente inquesti differenti stili?

H.M.: Sono 3º dan di Judo ormai damolto tempo, sono già quasi quarantaanni che sono 3º dan (risate), poi nelKarate sono 7º dan e nello Iaido, nel Ju-Jutsu e nell’Aikido sono 8º dan.

B.I.: Ha praticato altre Arti Marziali osport di combattimento?

H.M.: Sì, ho imparato un po’ di BoxeInglese e di Boxe Francese, cose diquesto genere, ma per piacere personale.

B.I.: E tutte le tecniche con armi cheesistono nello Yoseikan-Budo: i Tonfa, iSai… da dove vengono?

H.M.: Il Sai e gli altri, ho cominciato astudiarli con il Maestro Koizumi; poi hoimparato per conto mio il Tonfa, il Sai e,soprattutto grazie al Ken-Jutsu, ho trovatoun sistema di Kumi-dachi, cioè di Saicontro sciabola, di Tonfa contro sciabola,di Jo contro Bo, cioè al rovescio.

B.I.: Come ha creato lo Yoseikan -Budo?

H.M.: L'organizzazione è stata creatanel 1975, ma ho cominciato ad elaborarlanel 1974 ma le basi dello stile risalgonoagli inizi del ’70.

B.I.: Perché l’ha creato?H.M.: Per prima cosa, mi piaceva il

Judo, il Karate, l'Aikido, il Kendo ed hopensato: perché non farli tutti assieme?Perché è molto difficile praticare tuttequeste Arti Marziali a causa di un’ovviamancanza di tempo. Non avevo il temposufficiente, così ho tentato di riunire tuttoin una sola cosa.

B.I.: Lo Yoseikan è una specie dimiscela di differenti Arti Marziali o è… ?

H.M.: Non è una sintesi. Al principio,forse, lo era in qunato influenzato da miopadre, dato che anche lui aveva fatto studi

di sintesi. Per esempio, tentò di riunirel'Aikido ed il Ken-Jutsu. Tentò anche diinserire nell'Aikido, tecniche di Ju-Jitsu,per esempio, molte tecniche di Judo,ecc.. E questa è un po’ l'idea di base.Perciò, ho tentato anch’io di realizzare unasintesi. Ma, sfortunatamente, fare unasintesi è molto diff ici le. Usiamo unametafora... è molto difficile fare un alberounicamente con una serie di rami raccolti,non si ottiene un gran risultato. Allora, ungiorno, ho trovato il tronco dell'albero, ununico tronco e liì ho attaccato i rami. Apartire da lì, sono riuscito ad attaccaretutte le Arti Marziali.

B.I.: E qual è questo tronco? H.M.: È molto semplice. Tutta l'energia,

il calore, il suono, ecc. si trasmettonoattraverso delle onde. Un'onda di scontroè, per esempio, un colpo secco, un po’come un incidente d’auto. Quandofacciamo grandi movimenti, come i lmovimento del le onde del mare,otteniamo grandi onde. Così, peresempio, abbiamo grandi movimenti nelJudo, piccoli movimenti nel Karate.

Anche nel Kendo abbiamo alcunimovimenti molto grandi come nel Judo.Visivamente sono metodi differenti, maessenzialmente è lo stesso principio. E,alla fine, una cosa è la stessa per tutte. Èquesto ciò che ho trovato.

B.I.: Ma l'onda concretamente checos’è? È un qualcosa che si trovasolamente nella testa o è unmovimento?

H.M.: È il movimento. Per esempio unmovimento potente a livello dei fianchiverso le braccia o a livello del pettoindirizzato alla gamba o anche solamenteun movimento dei fianchi verso la puntadei piedi, o un movimento dei fianchiverso la mano o l'arma. Tutti questi sonospostamenti d'onda, è molto difficile daspiegare, ma è simile all'immagine delleonde e del mare. Un colpo combinaqueste due cose. Per esempio, quandouno sferra un pugno, l'onda viene dallegambe, dai f ianchi, dal petto, dal laspal la, dal gomito, dal braccio… I lmovimento è realizzato a partire dallaspalla e fino alla spalla è il movimento

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Intervista

dell'onda come l'onda del mare. NelKarate, questa vibrazione, l 'onda, èmolto stretta, quasi non si vede. Alcontrario, in una tecnica di fianchi, comeuna proiezione, con la spalla, ecc. sivede molto più facilmente l'onda che saledalle gambe, dai fianchi e dalle spalle.Altro esempio, in una tecnica dispazzata, l 'onda viene al contrar iodall’alto verso il basso, prima a livellodelle spalle, poi della schiena, dei fianchie delle gambe e qui il colpo è sferrato apartire dai fianchi verso i piedi.

B.I.: Stiamo preparando unprogramma televisivo su Bruce Lee echiediamo ad alcuni Maestri la loro

opinione su questo personaggio e il suoruolo nella storia delle Arti Marzialimoderne. Ha qualcosa da dire su di luiper quanto concerne il mondo delle ArtiMarziali?

H.M.: Credo che Bruce Lee abbiacontribuito molto allo sviluppo delle ArtiMarziali grazie al cinema. Ha fatto moltecose buone e tecnicamente era davverobravo. Credo possedesse delle ottimevibrazioni, una notevole concentrazione eforza interiore. Era un’ottima persona. Maoggi nel cinema c’é solo violenzasuperflua. E’ un vero peccato. Ma credoche sia qualcosa d’inevitabile nella vitadello spettacolo.

B.I.: Effettivamente questo noncontribuisce positivamente all’imma-gine delle Arti Marziali...

H.M.: Le Arti Marziali oggi devonocambiare completamente. Perché vi è inesse una parte molto interessante che è laVia, cioè la filosofia che esiste al lorointerno. È un aspetto sostanziale per ilfuturo, in quanto per prima cosa in esso sidiffonde il rispetto di tutti. Il rispettoreciproco è un elemento basilare nelle ArtiMarziali. Sviluppare questo aspetto èimportante per il futuro, perché si tratta direalizzare la pace nel mondo. In esse poic’é tutta la parte del rituale come il saluto,lo sguardo... Tutto questo è moltoimportante. Credo che sia in questo che sipossono trovare le possibilità d’inve-stigazione nelle Arti Marziali, non negliambiti in cui si cerca come vincere ilcombattimento, schiacciare l'avversario,ecc. ecc. Non è l ì dove dobbiamoguardare.

B.I.: A propositodello Yoseikan-Budo,che cosa apportamentalmente ad unpraticante?

H.M.: Innanzi tutto percrearlo ho cominciatodalla sintesi e alla fine hotrovato una base e solodopo ho compreso chequesta base potevaservire a svilupparemolte cose, ad ampliarela nostra visione dellecose, il nostro pensareed il nostro relazionarcicon gli altri. Quando siosserva uno stile parti-colare, una specializ-zazione, per esempio ilJudo o il Karate - è unaspecializzazione, anchel'Aikido lo è - … i pra-ticanti di Aikido cheguardano l’Aikido sonointeressati a quest’Arte,ma un karateka cheguarda l’Aikido noncapisce ciò che staaccadendo, ciò che è,se stanno danzando oaltro… C'è una parte

molto interessante nello studio delle leve,ma non riesce a capirla. E sempre per unkarateka è difficile capire un judoka cheesegue delle ottime tecniche, perché tuttoquesto contiene sensi e significati sottiliche non comprende. Anche il Karatecontiene molte peculiarità sottili, ma per iljudoka è difficile capirle, come anche perl'aikidoka. Così, un metodo non com-prende l’altro. Questo è un grande difettodelle Arti Marziali attuali. Da quandocominciai lo Yoseikan, ho notato che gliallievi si sono interessati a tutto. Si parla diJudo e sono contenti, di Karate e sonocontenti, di Pugilato e sono contenti, diKendo e sono contenti… Quando

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trattiamo dell'Aikido, capiscono moltobene i movimenti con tutta la loropeculiarità. A partire da questo,inevitabilmente nasce una forma dirispetto. Perché? Per che possono dire:“Ah, fanno delle cose molto buone!”, “Ah,è fantastico!”, “Ah, questo devostudiarlo!”. E quando un individuo pensacon questo spirito, comincia a progredirein termini di apertura mentale. Sequest’apertura mentale non esiste, pensoche sia impossibile capirsi, dunque non sipuò ottenere la pace. Con lo Yoseikan-Budo sono arrivato, senza saperlo, ad unbuon risultato per i l futuro delle ArtiMarziali.

B.I.: Quali sono le caratteristichefisiche che conferisce lo Yoseikan -Budo?

H.M.: Naturalmente, in questadisciplina bisogna fare di tutto. C’è unaparte di tecniche con armi, come nelmetodo antico: Iai, Aikaï-jutsu, bastone,Bo, Tonfa, Nunchaku, Sai, ma allo stessotempo vi è l'allenamento delle proiezioni,della muscolatura, degli spostamenticome nell’Aikido, la flessibilità, la forza ela velocità come nel Karate o come nelPugi lato. Questo confer isce unaformazione completa del corpo epermette di possedere allo stesso tempopotenza e f lessibi l i tà. Dunque f is i-camente è un metodo, mi sembra, moltobuono.

B.I.: Che cosa pensa dell'evoluzionedelle Arti Marziali?

H.M.: Penso che, poco a poco, sicominci a rompere la specializzazione. Cisono molti metodi che propongono studidi sintesi. È una buona direzione perchéquando si realizza una sintesi, si deveobbligatoriamente studiare varie stili.Dunque, la visione si amplierà ed ognimetodo diverrà migliore assieme agli altri.Credo che le Arti Marzial i stianoavanzando in una buona direzione.Dichiarano generalmente che lavorano nelsenso della difesa personale, ma sefacessero un passo più, sarebbeveramente ottimo.

B.I. Perché ha rimodernato le“tradizioni” giapponesi?

H.M.: La storia cambia. Tutte le coseche si sono mummificate appartengonoal passato. Ma noi siamo vivi e fintantoche viviamo dobbiamo progredire,andare oltre. Oggi, non serve a nientevoler fare la guerra o fare a pezzi unavversario con una sciabola. Dunque leArti Marziali devono cambiare, rimo-dernarsi ed andare più verso la pace, piùverso lo sport, ma senza perderel'essenzialità dello spirito di base che è lospirito dell’aiuto reciproco, del rispettoreciproco, del progresso reciprocoattraverso l'aiuto reciproco. Penso chequesto corr isponda ott imamenteall'avvenire dell’essere umano.

B.I.: Secondo la sua opinione, checosa penserebbero i Maestri, i GrandiMaestri delle Arti Marziali che hanno

creato vari stili come Ueshiba, Kano,Funakoshi, dell'evoluzione che haimprontato, del lavoro che svolge nelleArti Marziali in genere?

H.M.: Sfortunatamente, se ne sonoandati (sorride), bisogna quindi usarel’immaginazione, ma riguardo a tutti iGrandi Maestri vediamo che, peresempio, il Maestro Ueshiba visse inun'epoca durante la quale il Ju-Jitsu eramolto pericoloso ed ebbe spesso moltipraticanti feriti. Così per evitare che gliallievi si ferissero, trovò una soluzione chepermettesse d’imparare efficacementetutte le tecniche ma ovviando a questoproblema. Questo spirito di progresso vadunque sempre nel senso della pace. IlMaestro Funakoshi di Karate disse: “NelKarate, non c'è un prima, cominciamosempre con la difesa”, detto in altr itermini: “Tentate di essere al massimonella difesa per non ferire l'avversario”.Per fare questo, si deve essere molto piùforti, mille volte più forti dell’avversario,perché se così non fosse, sarebbeimpossibi le non ferir lo. Con i l GranMaestro Kano vale la stessa cosa, il Ju-Jitsu era molto duro e lo ha trasformatoincorporando la flessibilità per quantoconcerne la progressione tecnica,affinché non si dovessero correre troppir ischi. Tutt i i Maestri hanno semprepensato al futuro dell’essere umano, cioèla pace. È per questo che hanno fattoquello hanno fatto ed io anche. Seguo illoro esempio e ho tentato di fareesattamente ciò loro hanno fatto, unsistema forse un po’ differente - questosistema è il mio metodo -, ma lo studio èuguale a quello dei Maestri.

B.I.: Non pensa che praticare moltetecniche differenti: leve, torsioni, pugni,calci, di proiezioni… comporti il rischiodi generare dei praticanti meno forti diquelli che praticano una sola tecnica?

H.M.: Penso che essere più o menoforti non sia molto importante. Quando sieseguono molte ripetizioni, quando sicomincia ad amare quello che si fa,inevitabilmente lo si ripete più volte equanto più si ripete, più diviene efficace.Ma la maggior parte della gente chepensa all'efficacia si riferisce all'efficacianel combattimento. Penso che non sia perquesto che dobbiamo praticare le ArtiMarziali, ma piuttosto per il piacere di farloed, allo stesso tempo, per imparare.Imparare molte cose è interessanteperché conferisce un'apertura di spiritoche cambierà ed amplierà la nostravisione del mondo. Questo è moltoimportante, molto di più dell'efficacia nelcombattimento reale.

B.I.: Dopo quanto tempo si puòarrivare ad essere cintura nera?

H.M.: È difficile da dire perché, inrealtà, dipende da vari fattori. Ce nesono alcuni che vi arrivano molto presto,vale a dire in due anni e mezzo o tre ealtri che impiegano invece sei o setteanni. Varia molto. Ma colui che arriva a

questo traguardo molto presto, cioè al 1ºdan in circa due anni e mezzo, non èinevitabilmente quello che andrà piùlontano. Spesso vale i l pr incipiocontrario (risate). Dunque, per valutare,non si può tener conto solo del fatto chela gente sia dotata o meno, piuttosto sipuò considerare chi ha più pazienza, chiè più coinvolto, chi ama di più quello chefa. Penso che questo sia più importantedel tempo.

B.I.: Lo Yoseikan è uno stile moltocompleto, che cosa presenterà nelvideo?

H.M.: In questo video ho volutopresentare la parte sportiva di quest’Arte.Perché lo sport? La base vienenaturalmente dall'Arte Marziale, ma si puòsvi luppare un sistema di sportesattamente come stiamo facendo. Così,per esempio, nell'utilizzo delle distanzeattraverso l'utilizzo di armi differenti.Quando si usano differenti armi, letatt iche devono obbligatoriamentecambiare. Questo aiuta a sviluppare lacapacità di adattamento. Poi, in ognicaso, si deve trovare una maniera pervincere. Ognuno dunque dovrà riflettere,trovare la sua specialità. La creativitànascerà proprio in quel momento. Efavorire questa creatività aiuteràl'evoluzione della personalità. L'avveniredel mondo dipende dal fatto che ognipersona senta che qualsiasi cosa èimportante. Nessuno è venuto al mondoper niente. Tutti sono venuti per farequalcosa ed ognuno ha un compito dasvolgere. È molto importante riuscire atirar fuori la personalità di ogni individuo.

B.I.: Ultima domanda. Si dice spessoche la competizione di Yoseikan -Budosia una sorta di triathlon delle ArtiMarziali, visto che ci sono tre “prove”.Può spiegarci come si svolge unacompetizione?

H.M.: Il sistema di competizione attualeforse subirà ancora dei cambiamenti, maattualmente per i combattimenti siutilizzano le armi, due bastoni corti controun Ken. Naturalmente è possibile faredelle proiezioni. Si possono ancheutilizzare gli atemi. Il combattimento duraun minuto e poi c'è un cambio ed un altrominuto. Poi, il secondo combattimentoutilizza i guanti ed un equipaggiamento diprotezione, cosa molto importante. Qui siuti l izzano pugni, calci, proiezioni,immobilizzazioni, senza poter realizzareleve né strangolamenti. Naturalmentetutte le tecniche pericolose sono proibite.In caso di pareggio, si avrà un terzocombattimento, una specie di terzo“round”, che dura un minuto. Vi è unattaccante con un bastone di 35 cm, -è lalunghezza di una rivista ben arrotolata edè una pratica molto interessante dautilizzare in difesa personale ed è allostesso tempo un lavoro moltointeressante per i bambini-, mentre noi cidifendiamo a mani nude. Ed è qui che sidecide chi ha vinto.

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“La storia cambia. Tutte le cose che

si sono mummificateappartengono al passato.

Ma noi siamo vivi e fintanto che

viviamo dobbiamo progredire,

andare oltre”.

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1.- I contendenti sitrovano uno di fronte

all’altro.2.- L'aggressore

attacca il Maestro conun pugno circolare.

3.- Il Maestro schiva ilcolpo ed entra dal

basso nella guardiadell'avversario, con-

trollando il braccioattaccante con ambe-

due le mani.4.- Chinandosi per

obbligare il suo rivalead abbassare il

braccio...5.- gira su se stesso...

6.- ed abbatte l'ag-gressore con una proie-

zione di spalla.

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7 8In questa sequenza, vediamo come

il Maestro blocchi con la sua armal’attacco dell'aggressore, perproseguire poi con un contrattaccoalla gola, seguito da un calcio frontaleal basso ventre. Immediatamente,entra nel terreno del suo avversario,controllandolo con le braccia sulbavero ed intorno al collo e, girandosu se stesso, lo proietta al suolo,mettendolo fuori combattimento.

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Le Arti Marziali sono sempre statevincolate al mantenimento e al

recupero della salute. Come mezzoo come fine in se stesso la saluteè indispensabile per lo sviluppodelle nostre potenzial itàindividuali e, dunque, del nostro

sviluppo come artisti marziali. Cosi come in Occidente l'Alchimia, i

Maestri Orientali capirono che la vitaera troppo breve per svi lupparecompletamente le potenzialità della nostracoscienza. D'altra parte la coscienza, comela luce, richiede una quantità ingente dienergia per concretarsi in un individuo.Accumulare questa energia nei nostri corpiè un passo indispensabile per poteraccendere la luce interiore. La tradizionecinese elaborò innumerevoli sistemi peraffrontare questo particolare punto, moltidi essi ancora sconosciuti in Occidente. Il Tao Yin è la collezione di queste Arti

“Interne” ed ancora una volta il MaestroCangelosi ha osato mettere mano ad unargomento nel quale la maggior parte dellepersone preferisce apparire più importante“per ciò che non insegna” piuttosto che perciò che “veramente sa insegnare”. Buon perPaolo, che ancora una volta supera barriereed ostacoli che per altri sono troppo grandi.Il punto è che sapere ed insegnare è il colmodel piacere! Sifu Cangelosi ha realizzato unvideo in cui insegna il Tao Yin e ci regala unarticolo che snocciola l’intero argomento,come è solito fare, dettagliatamente ed inmodo assolutamente pedagogico.

Questa formulazione delle Arti Internemerita tutto i l r iconoscimento el 'attenzione degl i artisti marzial i ,qualsiasi sia lo stile da loro praticato. Ilsuo allenamento si integrerà semprecon il vostro personale cammino,aggiungendo coscienza ai vostrimovimenti ed energia e flessibilità allevostre tecniche. Quindi non perdetel’occasione concedendovi l'opportunitàdi imparare queste Arti con la personapiù adeguata ad insegnarle, un Maestrosenza frontiere, Paolo Cangelosi.

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termine Tao Yin significa Via Interna o Via della Salute ed èun'antica forma di ginnastica interna le cui origini si perdono nellanotte dei tempi.

Già nella leggendaria dinastia Hsia. (epoca in cui Huang Ti.l'Imperatore Giallo, poneva le basi per lo sviluppo della Medicinatradizionale Cinese) si dice esistessero pratiche che miravano a

conservare la salute a livello preventivo e terapeutico.Le origini del Tao Yin e della Medicina Tradizionale Cinese possono

quindi considerarsi contemporanee.Si dice che Huang Ti nei suoi trattati di medicina (raccolti nell'antico

testo Nei Ching Su Wen) spiegasse tecniche fisiche basate su movimentie cicli respiratori utili al mantenimento della salute.

Il Tao Yin è costituito da un insieme di esercizi fisici medico preventiviperfettamente coerenti con gli insegnamenti filosofici taoisti cheprevedono la pratica regolare e quotidiana al fine di mantenere il corpoin buona salute.

La benefica azione degli esercizi del Tao Yin può inoltre apportaremiglioramenti determinanti anche dopo l'insorgenza di molte patologie.

Questo tipo di discipline sono presenti in molte zone dell'oriente; sisono però sviluppate nelle varie culture orientali in modo diverso: in Cinail Tao Yin, in India lo Yoga, in Giappone gli Eki Nikio direttamente derivatidai Ching Ching cinesi, e anche in Corea e in Vietnam si trovano pratichesimili finalizzate agli stessi scopi.

L'importanza attribuita al popolo orientale a queste pratiche ègrandissima, mantenere il corpo in perfette salute prevenendo lemalattie prima di curarle è da sempre una caratteristica della visioneolistica orientale.

L'esecuzione di questi esercizi, privi di sforzo fisico, li rendeaccessibili a chiunque e a qualsiasi età, senza dimenticare cheaccompagnano il praticante nel suo percorso di evoluzione spirituale.

Il campo di applicazione del Tao Yin si è esteso nel tempo sempre piùarrivando a comprendere nuove esperienze terapeutiche come nel casodella digitopressione e dell'automassaggio incluse in un secondo temponel Tao Yin.

Dopo Huang Ti anche il medico Chi Po promotore della pratica delTao Yin proseguì l'opera di ampliamento di questo articolato settore.

Un momento importante di questa opera si ha nella dinastia Han con ilfamoso medico Hua To e il maestro Yun Chun.

Come è avvenuto per l'Arte Marziale cinese anche il Tao Yin si èsviluppato e differenziato in diverse zone del vasto territorio cinese enotevoli sono state le sfumature che hanno diversificato le varie pratichedel Tao Yin. Al Nord abbiamo tecniche che prevedono movimenti dinamicimentre al Sud troviamo tecniche che richiedono posizioni più statiche.

I vari esercizi del Tao Yin inizialmente sviluppati all'interno delle scuolesono stati in seguito promossi a livello popolare e al giorno d'oggi èsufficiente andare nei parchi per vedere persone di ogni età intente nellaloro pratica.

Nella sua evoluzione il Tao Yin ha subito l'influenza delle tre piùimportanti correnti filosofiche cinesi: Buddismo, Taoismo e in misuraminore Confucianesimo.

Ognuna di queste correnti ha dato il suo apporto. In particolare modo ilTaoismo pone maggiormente l'accento sul rapporto dell'uomo con lanatura; il Buddismo privilegia invece l'aspetto interiore e spirituale,mentre il Confucianesimo paragona l'uomo allo "Stato" con le sue leggi eil suo ordinamento, privilegiando così l'aspetto sociale di queste pratiche.

Nel Tao Yin non si può seguire un unica linea di sviluppo coerente adun'unica cronologia famigliare perché non esistono insegnamenti dettatida un unico maestro, nonostante ciò possiamo individuare alcuniimportanti personaggi che ne hanno delineato l'evoluzione.

Ta Mo (Bodhidharma) patriarca del Buddismo Chan introdusse in Cinauna serie di tecniche corporee atte a mantenere il corpo in perfettasalute e il suo contributo fu fondamentale anche per aver insegnato“principi” sull'Arte del Combattimento.

Gli insegnamenti riguardanti la ginnastica interna furono chiamatiChing Ching.

Si dice che questi esercizi fossero originariamente 18, in seguitoampliati a 24 dai suoi discepoli.

Anche per Confucio, come per Ta Mo e Lao Tze era di fondamentaleimportanza l'unione del corpo e dello spirito e, vivere in equilibrio con leleggi dell'energia, era in grado di apportare vigore fisico ed una buonasalute. Troviamo quindi anche nel Confucianesimo una serie di pratichechiamate Soi Chi: letteralmente "Il risveglio dell'energia".

Tuttavia la corrente filosofica che maggiormente ha influenzato il TaoYin è sicuramente il Taoismo.

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I Taoisti, acuti osservatori della natura edelle sue leggi, diventarono maestri inquest'arte. In particolare modo essi dasempre ricercarono attraverso i loro studi lalongevità e l' immortalità, concettiimportantissimi nella dottrina taoista.Racconti leggendari narrano di maestritaoisti vissuti 200 o 300 anni e di alcunifamosi personaggi diventati immortali.Documenti storici attestano che nelladinastia Han l'età media di certi uomini siaggirasse attorno ai 140 -160 anni.

Vediamo ora i vari settori di cui sicompone l'antico Tao Yin:

LIAN YIXUE: E' il termine generale concui vengono designati tutta una serie diesercizi di ginnastica medica.

CHING CHING: Sono esercizi buddisti 18o 24 creati da Ta Mo .

SOI CHI: Tradotti in “I l r isvegliodell’energia” Sono esercizi di matriceconfuciana .

CHI KUNG: E' un settore vastissimo eviene visto anche come disciplina a parte.Ha molti punti di contatto sia con il Tao Yinin generale che con l'Arte Marziale ingenere.

YIJINJANG: Anche questi sono metodi diginnastica medica: sono stati creati dallaclasse contadina e ulteriormente sviluppatianche per sopportare il duro lavoro deicampi: era infatti importante a quei tempiavere un corpo sano e forte per lavorare laterra e saperla difendere dalle scorrerie deibriganti

PA TUAN CHIN: Serie di gruppi di ottoesercizi di ginnastica interna di tradizioneTaoista.

NGA MO TOEI NA: Questo settore puòessere studiato anche al di fuori delcontesto del Tao Yin. Comprendesoprattutto le tecniche di massaggio.automassaggio e digitopressione.

Possiamo concludere dicendo cheattraverso il Tao Yin siamo in grado dilavorare

in tutti i modi il nostro corpo in base ainostri ritmi e alle nostre necessita'. Ma nondobbiamo dimenticare che l’insieme diqueste pratiche e metodologie non sonosolo uno strumento i lavoro sul piano fisicoed energetico. ma rappresentano ancheuna “Via” di arricchimento personale ,conaumento della sensibilità ,maggior aperturamentale e ricerca spirituale; permettendocosì una vita di relazione ,con gli esseriumani e con la natura, più serena,consapevole e naturale.

PA TUAN CHINGià dalla traduzione del nome si intuisce

la preziosità di questa serie di antichiesercizi di matrice taoista: "Gli Otto Pezzi diBrocca" o "Gli Otto pezzi del Tesoro"

Nella loro tradizione sono divisi in gruppidi otto.

Come abbiamo già visto i Pa Tuan Chinsono un settore del Tao Yin, quindi ancheper questi esercizi, il movimento dovràessere sempre morbido e rilassato; il ritmodi ogni singolo esercizio sarà calibrato su

sequenze respiratorie ben determinate e, lacoordinazione del movimento del corpo edil r i lassamento della mente, sarannofondamentali per una corretta pratica.

La respirazione, punto focale di ognipratica interna, deve diventare sottile econtinua come un filo di seta che si dipanalentamente: solo così saremo in grado dientrare in contatto con la nostra energia escambiarla consapevolmente con quelladell’Universo.

Questa prima serie di otto esercizicomprende piegamenti e distensioni cheportano beneficio a livello muscolare ecircolatorio. Vengono interessate learticolazioni e tutta la struttura scheletricanel suo complesso fino ad arrivare astimolare gli organi interni dal cuore ai renisino all’aggregato cerebrale. I l giustomovimento e l’adeguata respirazionestimolano simmetricamente l’energia deimeridiani. A questo punto comincerà adaprirsi il sistema dei canali energetici sottili,normalmente bloccato nell’uomo ordinario.

Questa presa di coscienza del nostrocorpo energetico ci accompagnerà tral’altro nel nostro cammino verso la ricercadella sorgente della vita e della conoscenzacon una consapevolezza nuova, scono-sciuta dalla scienza occidentale e dai suoimezzi di indagine troppo grossolani.

I momenti preferibili per la pratica sono almattino al sorgere del sole e al tramonto:momenti importanti nel ciclo della Natura incui lo Yin si trasforma nello Yang e viceversa.

Al mattino (appena svegli senza toccarené cibo né acqua e vestiti adeguatamente inmodo da non avere né caldo né freddo)questi esercizi ci aiuteranno ad affrontarenel modo migliore la giornata.

Come tempo di pratica possiamo iniziarecon 15 o 20 minuti che aumenterannogradualmente via via che la nostrarespirazione diventerà sempre più profondae rilassata.

Da notare che durante la pratica puòessere uti le visualizzare i l signif icatosuggerito dal nome stesso dell’esercizio.

Ecco la serie dei primi otto:

1) Spingere il cielo2) Dividere le montagne3) Fare una mezzaluna con il corpo4) Spingere la terra5) Fare la gobba6) Sciogliere il corpo7) Guardare la nuvola che passa8) Stendere l’Arco

L’esecuzione dei Pa Tuan Chin insequenza è una pratica classica. ma èpossibile estrarne alcuni e lavorarli a coppieripetendoli più volte; in questo casoverranno chiamati Yan Ti Kam.

In particolare abbiamo: “Spingere il cielo“ripetuto 4 volte in coppia con “Spingere laterra” ripetuto 4 volte; e ancora la coppia:“Spingere la terra “(4 volte) e “Guardare lanuvola che passa “(3 volte) .

L’accoppiamento di questi esercizi èbasato su una legge di equilibrio - squilibrioenergetico. (Approssimativamente si puòdire che si tende a provocarevolontariamente e momentaneamente uno

squilibrio per poi riequilibrare in maniera piùcorretta)

Gli Yan Ti Kam vengono spesso utilizzaticome terapia oltre che come prevenzione.

YUN CHUNSono una serie di dodici antichi esercizi

risalenti alla Dinastia Han codificati dalMaestro Yun Chun dal quale prendono ilnome .

Ispirati principalmente agli animali e aglielementi della natura ritroviamo spesso lecaratteristiche del “volo degli uccelli” edello “stirarsi dell'orso”.

Di questi 12 esercizi: 7 sono consideratibase mentre gli altri 5 di livello superiore esono ormai poco conosciuti

I primi 5 si praticano da terra alternandola posizione a gambe incrociate a quellaseduti sui talloni.

Le regole fondamentali, per praticarequesto settore, sono quelle comuni a tuttigli esercizi "interni "in genere, per cuirilassamento e giusta respirazione saranno irequisiti più importanti ai fini di una praticacorretta.

Se i l lavoro sul ciclo energetico diriequilibrio e tonificazione dell'energia vitalerimane l'aspetto più di importante ,questiesercizi sono anche ottimi strumenti per lacura e i l mantenimento dell'apparatoscheletrico: in particolare per la colonnavertebrale attraverso l'esecuzione di ripetutimovimenti di distensione e allineamento.

I primi 5 sono quelli che affronteremo inquesta sede:

1) L'Apertura delle ali della GrandeAquila:

2) Il monaco di Giada guarda a sinistra ea destra

3) Lo stirarsi dell'orso4) Lo stirarsi del gatto5) Incrociare le dita.

Come abbiamo già detto la sequenza deiprimi cinque viene effettuata a terra.Questo, oltre ad eliminare eventuali proble-mi sull’equilibrio (questione non trascurabilenel caso di eventuali patologie) ci riportagradualmente ed in modo armonico alcontatto con la Terra: sensazioni che ormaiabbiamo perduto con passare degli anni,ma che erano fondamentali nei nostri primianni di vita.

La Terra infatti riveste un ruolo fonda-mentale, ma non riusciamo a comprenderlose le attribuiamo soltanto una “corporeitàmorta”; se non la riconosciamo come“corpo vivente, con una particolare “energiaformativa” attiva in un ordine superiore direaltà ; quella stessa forza che troviamoorganizzata nella sua espressione materialefisica e chimica e che dà forma dinamica eritmo a tutti i processi vitali.

CHI KUNG Il Chi Kung è uno dei metodi principali

per lo sviluppo ed il controllo dell’energiavitale (CHI).

Prima di addentrarci in questo vastissimosettore ,è necessario inquadrare meglio il

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concetto di ”energia”. Secondo la visioneorientale del mondo ,l’energia si manifestanel dinamismo cosmico, che è il risultatodel nascere del crescere e del decrescerecontinuo di due essenze energeticheopposte, ma complementari: Yin e Yang.

Chi pratica discipline orientali in genere ègià entrato in contatto con questa che èconsiderata l’essenza della realtà, ciò che fanascere ed evolvere l’intero universo.

Per le filosofie orientali, l’energia è unflusso vitale che scorre in ogni essere.vivente o inanimato: tutta la realtà vienericondotta ad un principio di unità che legail piccolo al grande, il singolo individuoall’universo.

Per la concezione buddista come perquella Taoista e Induista però l’energia nonpuò essere conosciuta a livello razionale,cioè attraverso un processo logico dellamente. ma solo “sentita” in modo intuitivo .

(?) E allora come può l’uomo occidentale.legato ad una cultura che privi legia i lmetodo sperimentale e analitico. avvicinarsia questa visione del mondo? E’ possibiletradurre in qualche modo questo concettosulla base delle attuali conoscenzescientifiche?

Da Einstein in poi le teorie relativistiche equantistiche e soprattutto le recentiscoperte nel campo della fisica quantisticahanno dimostrato che tutta la materia èEnergia.

In altre parole la realtà che ci circonda:ogni essere vivente ,ogni oggetto e l’uomostesso non sono altro che differenti livelli dicomplessità dell’energia: una sola essenzache si manifesta su infinite vibrazioni.

Ogni particella è in realtà un’onda equindi ogni forma della realtà vibra con unapropria lunghezza d’onda e ad unadeterminata frequenza. La vita si evolveattraverso continui scambi energetici.

Ogni individuo ha quindi un propriocampo elettromagnetico che lo caratterizza,e attraverso questo, realizza una continuaosmosi con le energie che lo circondano. E’quindi estremamente importante l’equilibrioenergetico che ognuno di noi ha con sé econ l’ambiente.

L’interdipendenza tra l’uomo e l’universoè una delle tante intuizioni dell’antichissimaMedicina Cinese, la quale, partendodall’osservazione e all’intuizione è riuscita acreare un insieme teorico e pratico dimetodologie mirate al lavoro energetico.

E’ proprio su queste basi che si inseri-scono i cardini dell’Agopuntura e del ChiKung. L’uomo è percorso da una complessarete di canali energetici chiamati “meridiani”attraverso i quali l’energia può scorrere.Questi canali possiedono degli speciali re-cettori chiamati “punti” (Husue), veri e propripozzi energetici che svolgono, se stimolati,diverse attività, anche a livello fisiologico.

Dal punto di vista energetico, i puntiagiscono come vere e proprie valvole ingrado di modulare il flusso energeticotonificando o disperdendo l’energia delpunto stesso.

La strada verso il benessere psicofisicoviene quindi vista come lo sviluppo econtrollo del potenziale energeticodell’individuo.

Il Chi Kung, letteralmente ”Lavorarel’energia”, è il lavoro interiore del soffiovitale ed è ,ad un tempo, tradizione taoistadi antiche pratiche cinesi di armonizzazionedel corpo, del respiro e della mente emetodo per rinvigorire, potenziare econtrollare l’energia dell’individuo.

I l Chi Kung ha origine da varieesperienze, sia di pratiche interne che diKung Fu tradizionale, settori diversi hannoinfatti contribuito al suo sviluppo. In primaapprossimazione possiamo dividere il ChiKung in: Medico e Marziale. In Cina sononumerosi i centri medici che lavoranoquesto primo metodo, ed anche per quantoriguarda il Chi Kung Marziale, esistono moltiesercizi in grado di risolvere diversi tipi dipatologie.

Essenzialmente possiamo distingueretre sistemi di Chi Kung:

1) Chi Kung Wu Wei E’ un tipo di Chi Kung statico dove

opportune posizioni sono in grado diagevolare i l f lusso energetico e ditonificarlo.

2) Nei Tan Chi Kung viene eseguito attraverso movimenti lenti

e morbidi accompagnati da una opportunarespirazione

3) Wai Chi Kung (Chi Kung esterno)E’ un sistema che fa scorrere e

canalizzare l’energia attraverso movimentieseguiti con tensione muscolare. E’ i lmetodo di lavoro sull’energia chemaggiormente affonda le radici nella piùpura Arte Marziale Cinese Tradizionaleattraverso i vari stili di Kung Fu.

Sono molti i metodi di Kung Fu cheall’interno delle loro forme contengonomovimenti di Wai Chi Kung: in particolaremodo lo stile Hung Gar ; il Tai Chi Chuanstile”Chen” ; il Pa Kua e molti altri stili.

Nella pratica del Chi Kung è moltoimportante la respirazione . Il ritmico alzarsied abbassarsi del diaframma, per azionedella muscolatura del plesso solare edunitamente ai muscoli perineali, determinaun automassaggio degli organi interni efavorisce il libero fluire dell’energia.

Vari studi cl inici hanno dimostratol’efficacia del Chi Kung in diverse patologie,quali ad esempio l’ansia, le malattiepsicosomatiche, l’ipertensione. le malattiecardiovascolari ed anche alcuni tipi ditumori vengono trattati con questemetodologie.

La pratica è consigliata non solo perrinforzare la costituzione dei pazientidurante la convalescenza. ma anche persviluppare un fisico sano e forte.

Come già abbiamo detto la respirazione èfondamentale, e unitamente ad unrilassamento totale del corpo e della mente,porta ad uno stato mentale di quiete e di“concentrazione rilassata” chiamata Rujing.

In questo particolare stato l’energia iniziaa fluire; le funzioni organiche rallentano,l’energia bioelettrica che normalmente vieneimpiegata nell’attività cerebrale siridistribuisce in tutto il corpo .Unitamente aquesto processo si ha una vasodilatazionecon conseguente miglioramento dellacircolazione sanguigna a livello corticale.

Inizia quindi una serie di trasformazioni: alivello muscolare, tissutale e scheletrico.Anche il semplice Wu Wei Chi Kung ,seregolarmente praticato è in grado di daregrandi risultati. Le tecniche di Wu Wei ChiKung stimolano le funzioni vital i erafforzano l’energia, ma possono ancheessere utilizzate come preparazione al WaiChi Kung .

Merita un cenno il concetto di “pressionedi energia” come parametro checaratterizza il buono stato di salute dellapersona . E’ proprio attraverso l’esame deipolsi che si stabilisce intensità e frequenza:indicazione fondamentale di circolazione dienergia nei meridiani.

Nel Wai Chi Kung la” pressione dienergia” svolge un ruolo fondamentale: inpoche parole è necessario aumentare lapressione per poi farla “stagnare” quindi“agire “in alcune zone del corpo. In questomodo si potrà parlare di: controllo ecanalizzazione dell’energia. Negli altri duetipi di Chi Kung l’energia fluisce invece intutto il corpo senza concentrarsi in alcunpunto in particolare.

Attraverso le tecniche di Wai Chi Kung sirinforza l’energia LI WEI (un tipo di energiache avvolge tutto il corpo e lo protegge) e siriequilibra l’energia Yin e Yang.

I maestri di Wai Chi Kung utilizzanol’energia Li Wei canalizzandola indeterminate zone per mezzo di tecniche dicompressione. Nell’Arte Marziale sono moltii maestri che si esibiscono in prove di forzae resistenza attraverso il controllo e lacanalizzazione dell’energia.( i l famosomaestro WANG SHU CHIN era capace disubire tecniche durissime senza accusare ilminimo danno)

Vediamo ora il settore del Nei Tan ChiKung. Il movimento dinamico, ma sempreeseguito con lentezza e con adeguatorilassamento, favorisce il fluire dell’energiaattraverso i meridiani. Lo scopo non èsoltanto quello di mobilitare muscoli earticolazioni. ma anche quello di imparare adirigere il CHI utilizzando la mente comeprincipale artefice del movimentoenergetico. cercando di andare sempre piùverso un’armonia di corpo e mente chevibrano in sintonia.

L’impressione sarà quella di muoversicome in un fluido denso che ci avvolge.stabilendo un contatto con le energie checi circondano. Sono molte le posizioni e letecniche utilizzate nel Nei Tan Chi Kungestratte prevalentemente dagli stili internidi Kung Fu, come il Tai Chi Chuan . il PaKua e l’Hisin -I.

Vengono lavorate singole tecniche osequenze in grado di tonif icaremaggiormente i l f lusso energetico, inparticolare nel Tai Chi Chuan vengonoestratti alcuni movimenti caratteristici dellaforma e lavorati singolarmente.

Attraverso la pratica regolare ad uncambiamento fisico farà seguito uncambiamento energetico: l’energia nel suofluire sbloccherà eventuali stagnazioniripristinando i normali flussi energeticiriportandoci ad uno stato di benesserepsicofisico così importante nella vitacaotica di tutti i giorni.

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Abbiamo visto che anche le semplici posizioni del WuWei Chi Kung possono portare molteplici benefici al nostrocorpo, e vediamo ora più in dettaglio come avviene lapratica e quali sono i punti sui quali dobbiamo porremaggiormente l’attenzione.

Il Chi Kung Wu Wei si sviluppa attraverso una serie di 24posizioni: alcune di queste sono fondamentali, altre sonoinvece specifiche per determinati scopi.

Analizzeremo ora le 5 posizioni che consideriamofondamentali: Queste sono costruite in modo da stimolare ilflusso di energia in tutti i meridiani riequilibrando l’interociclo energetico.

Al fine di ottenere il massimo beneficio, vediamo alcuneregole per una pratica corretta utili per tutti e 5 gli eserciziche descriveremo:

- Posizione in piedi ad una larghezza circa pari a quelladelle nostre anche.

- Peso centrale- Gambe rilassate e ginocchia leggermente flesse- Corretto posizionamento del bacino in modo da

distendere le vertebre lombari eallineamento di tutta la colonna vertebrale in modo che il

rachide assuma le suecurvature naturali.- Spalle rilassate- Respirazione addominale rilassata in armonia con il

movimento del diaframma- Posizionamento della lingua appena sotto l’arcata

superiore dei denti. ( Questo a l ivello di circolazione energetica servirà come

“interruttore” del “Piccolo CircuitoCeleste”, formato dal Meridiano Governatore e dal

Meridiano Concezione)- Viso rilassato e labbra atteggiate ad un leggero sorriso

(Questo soprattutto per nontrascurare l’atteggiamento mentale)

Prima Posizione: YU BEI SHI Chi Kung: è il primostadio posizione naturale piedi paralleli alla larghezza dellenostre spalle ; braccia rilassate lungo i fianchi

Seconda posizione TI BAU SHI Chi Kung: Abbracciarel’albero o Sostenere la luna, a differenza della primaposizione le braccia sono all’altezza della vita e formano uncerchio; la mani sono rilassate e la punta delle dita sonoallineate tra loro. Si dovrà porre attenzione affinché anche leavambracci e il deltoide siano rilassati perché tenderannofacilmente a contrarsi.

Terza posizione TI BAU YE SHI (Cheng Bau Shi):Cambia l’altezza delle braccia che devono sempre formareun cerchio ma questa volta all’altezza dei pettorali

Quarta posizione TUI TIEN SHI (Spingere il cielo conle mani): Questa volta le braccia sono portate verso l’alto ele mani rivolte verso il cielo. Questa posizione è in grado diassorbire l’energia Yang dal cielo.

Quinta posizione TUI TU SHI (Spingere la terra con lemani): Ora le braccia sono portate verso il basso e le manisono rivolte alla terra. Siamo in grado di assorbire l’energiaYin dalla terra.

Per quello che riguarda i tempi di pratica ogni singoloesercizio può essere eseguito partendo da un minimo di 5minuti fino ad arrivare anche a 30 minuti. E’ possibileeseguire i 5 esercizi nella sequenza presentata oppurepraticarli singolarmente.

Durante la pratica si possono avvertire particolarisensazioni: tra le più comuni troviamo calore, formicolio,gonfiore e spesso percezione di fluido tra le mani.

Queste possono essere indicazioni di un buonscorrimento energetico,

mentre si consiglia di sospendere gli esercizi in caso dinausea o giramenti di testa.

Al termine della pratica sarà opportuno riprendere ilmovimento dinamico e le nostre attività quotidiane in modograduale ed armonioso al fine di non disperdere lo stato dibenessere acquisito durante la nostra pratica.

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Il Tao Yin è la collezione di queste Arti“Interne” ed ancora una volta ilMaestro Cangelosi ha osato metteremano ad un argomento nel quale lamaggior parte delle persone preferisceapparire più importante “per ciò chenon insegna” piuttosto che per ciò che“veramente sa insegnare”. Buon perPaolo, che ancora una volta superabarriere ed ostacoli che per altri sonotroppo grandi. Il punto è che sapere edinsegnare è il colmo del piacere! SifuCangelosi ha realizzato un video in cuiinsegna il Tao Yin e ci regala unarticolo che snocciola l'interoargomento, come è solito fare,dettagliatamente ed in modoassolutamente pedagogico.

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengonoidentificati mediante un’etichetta olografica distintiva erealizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD,DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che leserigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamo qui,si tratta di una copia pirata.

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Budo international.netORDINALA A:

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REF.: DVD/PAMEN1 • DVD/PAMEN2

TITOLO: PA MEN CHAN (VOL. 1/2)

REF.: DVD/WCH1 - REF.: DVD/WCH2TITOLO: WING CHUN VOL. 1/VOL. 2

AUTORE: MARTIN SEWER

TITOLO: SHAOLIN HUNG GAR KUNG FU - REF.: DVD/SEWER1TITOLO: SHAOLIN HUNG GAR KUNG FU - REF.: DVD/SEWER2

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AUTORE: SHI DE YANG

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TITOLO:CHOY LI FUT

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Tornano i guerrieri delle ombre!Molti anni di un, perché non dirlo, più che giustificato “esilio” dovuto principalmenteal cattivo uso della concessione dei gradi, ecc… hanno tenuto in “stand by” uno deglistili di combattimento che raggiunse una notevole popolarità nel mondo delle ArtiMarziali: il Ninjutsu. Tuttavia questa situazione non ha “soffocato” le moltissimequalità di quest’Arte nella formazione di lottatori di prima linea. È indubbio chequesto peculiare stile abbia pagato giustamente per i propri peccati, ma èaltrettanto vero che i tempi di difficoltà sono la migliore cura per affinare spiritidilettanti, per testare gli animi, per eliminare i difetti. Così sembra che i guerrieridelle ombre vogliano ritornare in scena, ma questa volta con maggiore accuratezza.Due Ryu tradizionalmente opposti, IGA e KOGA, hanno riunito i loro più eminentirappresentanti per formalizzare un accordo che porti a normalizzare la situazionedel Ninjutsu evitando antichi errori, fatto di cui Juan Hombre vi parlerà in questoarticolo, nel quale vi presenterà anche i suoi ultimi video, i primi ove si insegninosistematicamente le Arti del combattimento della scuola di Koga, essendo lui,attualmente, l'unica persona autorizzata in Europa a rappresentare questa linea diNinjutsu tradizionale. Parte della registrazione è stata realizzata nelle stesse sedidella Koga, dentro la casa Ninja o nei suoi giardini, disseminati di trappole segrete,nei quali si allenano gli studenti avanzati di questo stile. In questidue video imparerete le Arti a mani nude e l'uso delle principaliarmi che caratterizzano la tradizione del Ninjutsu, del Ninjato,dello Shaken, dello Shuriken, ecc. … Juan Hombre, questoartista marziale modello dell’impegno personale, che hasaputo affrontare le limitazioni derivantida un incidente che lo debi l itònotevolmente, incidente che, infran-gendo ogni pronostico, è stato in grado disuperare poco a poco, divenendo oggi, comesanno i nostri lettori grazie al suo precedentevideo, allenatore delle Brigate Paracadutiste delleForze Armate Spagnole. Inquest’articolo imparereteanche alcune curiosità sulsignificato di KogaRyu e sullo spiritoche devonoadottare ipraticanti diun’Arte cosìnobile.

Foto:J. Hombre

© Budo International Publ. Co.Testo:

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l KOGA RYU NINJUTSU sisviluppa, durante l'epoca feudalegiapponese, come una del leorganizzazioni più potenti e conpiù effettivi tra i diversi Clan Ninjache esistevano nel Giappone

medievale. Come racconta il Maestro YUNOKI, lo

Shogun Oda Nobunaga aveva al suoservizio circa 40 Ninja incaricati della suasicurezza personale. Di questo gruppo,20 erano di Iga e gli altri 20 erano diKoga. Si concentravano anche nelcastello di HAKUHO, costruito per ordinedi TAKEDA TORA: gli architetti siavvalsero della sapienza Ninja per la suacostruzione, per cui i l castello diHAKUHO era disseminato di sotterranei edi uscite segrete.

Si stima che fossero 4.000 i NINJAche lì si riunirono e che combatteronocome truppe professionali con le loroarmature e i l loro vestiario (HYOGOGUSARI). Questa resistenza durò solouna sett imana. Più di 2.000 NINJAmorirono con l'arma nelle loro mani ecent inaia furono i torturat i , ma unconsiderevole numero riuscì a scappareattraverso i passaggi segret i delcastello, sparpagliandosi più tardi intutto il Giappone.

Nel decennio 1984-1994, l'Arte delNinjutsu raggiunge un l ivel lo dipopolarità sorprendente nell’ambitodelle Arti Marziali, riuscendo a riuniremigliaia di praticanti occidentali, deiquali molti si recavano in Giappone perapprendere questa disciplina guerriera.Approfittando di questo “f i lone” gl i“avidi di Dan” (per non dire avvoltoi),accorrevano in Giappone per ottenere,in v iaggi meramente tur ist ic i , unagraduazione che erano incapaci diconseguire nelle altre Arti del Budo cheavevano cominciato e che esigevano unimpegno molto maggiore. Che cosaaccadde allora? Beh, molto semplice,questi “avidi di Dan” approfittaronodell’erroneo concetto di quei Maestriche, “con affetto”, consegnavano loroonori vari ed il mondo intero si popolò inpochi anni di Maestri, attribuendo inquesto modo un'immagine totalmentesbagliata del vero significato di “NIN”,che altro non è che quello di SHINOBI eche rappresenta la perseveranza e lospir i to di sacr i f ic io che manterrà i lnostro cuore sempre aff i lato epreparato.

L’ errore di concedere troppi 10º Dan (ea qualcuno persino l’11º Dan!) in soli diecianni, allontanò da quest’Arte gli artistimarziali seri che, a ragione, videro questosproposito come una mancanza dirispetto, dato che se nei Budo conosciutiun 10º Dan ha bisogno di più di 50 anni diallenamento per raggiungere un’adeguatamaestria, ed un praticante di Ninjutsu lootteneva in soli 9 o 10 anni… beh,significava che qualcosa non funzionavaadeguatamente.

Il fatto è che questegraduazioni furonoconsiderate pococonvenzionali e, lamaggior parte delle volte,la scarsa qualità deinuovi “Gran Maestri”generò una naturaledelusione nei confronti diquest’Arte mil lenaria.Queste circostanze pocoa poco portarono il nomedel Ninjutsu verso il rifiutogenerale, fino addiritturaal suo totale discredito.Le famiglie di Iga e diKoga informate daiMaestri contemporaneidel BUDO giapponese,decisero di intervenirevedendo come l'essenzadella loro immagine, datanto tempo protetta, sistava ora screditando.Riunendosi, dunque,ambedue le famiglie inun'assemblea straor-dinaria, accordarono iseguenti 4 punti:

1) Proibire categorica-mente l'uso del termineNinjutsu a chiunque nonpratichi la vera Arte.

2) Nessuno che nonappartenga in lineadiretta alla famiglia onon sia discendente oerede può impartirelezioni di Ninjutsu.

3) Qualsiasi organiz-zazione non autorizzatadeve cambiare il nome“Ninjutsu” in uno chesimboleggi meglio il suoinsegnamento.

4) Una volta firmatoquesto accordo, le fami-glie di IGA e di KOGA siriunirono nel 2000 perconcordare la data delMATSURI (Festival)internazionale dacelebrare nel 2001, a cuisono invitato con i mieiallievi e che la rivistaBudo International ten-terà di immortalare conle sue telecamere, affinché questoavvenimento abbia rilevanza e siaconosciuto in tutto il mondo.

Dopo questa riunione l'Arte conosciutain Occidente come Ninjutsu ha dovutocambiare il proprio nome in Taijutsu oJujutsu, finché poco a poco è andatoperdendosi i l collegamento con i lGuerriero delle Ombre e così migliaia dipraticanti agghindati con vestiti Ninja, sisono trovati a praticare un'Arte Marzialedi Pace denominata Taijutsu, o Jujutsu oAikijutsu, le quali sono, senza dubbio,tecnicamente eccellenti, ma non hanno

nulla a che vedere con l'Arte della guerraconosciuta come Ninjutsu.

Avviso gli ansiosi di Dan che io fungeròda mediatore accanto al mio MaestroYUNOKI, aff inché non riaccadanoavvenimenti tanto deplorevoli; sedecidono di aprire i loro Dojoall’Occidente, sarà per persone onorevoliche vi si recheranno con l’intenzione diimparare e di allenarsi, NON di graduarsi.Prometto che l'allenamento sarà duro,non molti passeranno le prove diammissione, ma con entusiasmo e fede sipuò ottenere tutto, so che se vi

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Ninjutsu

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presenterete con la mano sul cuore saretei benvenuti.

Koga Ryu video

In questi video si possono osservare letecniche basilari richieste per i gradiinferiori conosciuti come GESHIN (SpiritoPrincipiante), CHUSHIN (SpiritoIntermedio) e JOSHIN (Spirito Elevato).

I l primo video è dedicato al l 'al le-namento delle tecniche disarmate, nelquale potrete vedere i movimenti basilaricome rotolamenti, cadute, ecc.., diseguito le tecniche conosciute come“KOGA TAIKEN KAMAE NO JUTSU”“tecniche disarmate usando il Kamae”. Sispiega come l'uso dei KAMAE utilizzatidai guerrieri Ninja, si basasse sul crearetrappole agli occhi dei loro avversari ecome, una volta che il nemico cadeva inqueste trappole, batterlo. Se osservateattentamente, il Ninja, una volta adottatoil KAMAE scelto, blocca ed osserva finoa trovare l'errore del suo avversario ed èin quel momento che decide di realizzarela sua entrata e di sconfiggerlo.L’apprendimento di questo insegnamentoè indirizzato a sviluppare i movimenti

naturali del corpo, perprepararlo alle tecniched’azione.

Questo primo videotermina con le tecnicheconosciute come KOGATAIKEN INTONJUTSU,“Tecniche disarmated’infiltrazione e di fuga”:qui potrete notare come ilNinja si mantenga ad unadistanza di corsa, comese stesse correndo perrealizzare la sua missionee nel suo cammino trovaun oppositore armato chelo sfida. Il Ninja di KOGAinvece di fermarsi,continua la sua corsa emediante l'uso di unafinta, schiva e riesce adevitare ed eliminare il suoavversario e a continuarea correre per portare atermine la sua missione.Queste tecniche disar-mate di INTONJUTSUpossono essere definitecome tecniche d’azione.Come potrete osservareesse si realizzano controun avversario armato conuna spada, ma in questofrangente vi chiedo diutilizzare un Bokken dilegno per evitare

incidenti, anche se devo avvertirvi delfatto che in Giappone si realizza conspade affilate, affinché la precauzione siapresente in tutto lo sviluppo della tecnicae con l'idea precisa di situare il propriocorpo su l inee d’attacco in una

posizione determinata, per approfittareal meglio delle sue leve naturali.

Nel secondo video potrete vedere losviluppo basilare delle armi più comuni,tra le quali si trova i l NINJATO, loSHURIKEN, l’HANBO e l’HIKEN ocoltel lo inverso. Con tutto questomateriale avrete a disposizione unprogramma ampio, il quale, unendo letecniche avanzate, vi permetterà diraggiungere il grado di YAIBASHIN(Spirito Affilato) ed il titolo di CinturaNera (Occidentale).

Il significato della parolaKOGA

Per meglio intendere il Ninjutsu vorreiscomporre per voi i l signif icatonascosto della parola K-O-G-A,senz’ombra di dubbio il luogo dove gliantichi conservarono i loro segreti siaspirituali che tattico-strategici:

La “K” è la prima lettera di KOGA ecorrisponde alla parola KENSATSU, chesignifica “L'ISPEZIONE”, ma non solodell'elemento fisico o delle azioniesterne, intendendo con questol’osservazione del terreno, della

situazione in cui ci si trova, il numerodegli avversari da affrontare, ecc... bensìanche in un senso di “ISPEZIONE”interiore.

KENSATSU: Analisi, esame. Quando ilpericolo imminente minaccia un NINJA,egli deve esaminare la situazione e capiredove si trova ed il perché è lì. Questariflessione porterà la sua mente verso unmiglior intendimento delle cause chehanno motivato questa situazione. Per lapropria sopravvivenza un NINJA deveesaminare ed ispezionare il terreno.Osservare con attenzione i dintorni, gliostacoli geografici e farsi un'immaginementale del posto: con questo acquisiràsicurezza. Non può vagare senza meta néorientamento, deve sempre ricorrere alSUO ISTINTO.

La “O” è la seconda lettera erappresenta la parola ONOZUKARA, chesignifica Spontaneità, ma va sottolineatoche questa spontaneità oltre arappresentare l'uso dei mezzi esternicome oggetti od ostacoli del terreno, siriferisce anche alla nostra capacità diriflessi e di risposta, cioè alla nostrastessa ed unica improvvisazione che cirenderà unici e padroni delle nostredecisioni.

ONOZUKARA: Spontaneità. Qualun-que sia i l luogo o i l problema daaffrontare, un Ninja avrà sempre, perchéci sarà senz’altro, qualcosa su cui potercontare e da usare per la propriasopravvivenza. Per ottenere i suoipropositi esistono molte vie. L'invenzionee la creatività personale possono sempremodificare le circostanze. Il fatto chemanchi un determinato mezzo, non

Koga Ryu

La regione di KOGA fu senza altro il luogo dovepiù profondamente si radicò l'Arte Ninja dellospionaggio e dell'invisibilità. Fu tale il bisogno disopravvivere, che in quest’area si arrivarono adorganizzare 53 famiglie Ninja delle 73 esistenti intutto il Giappone, arrivando a formare un gruppoomogeneo di più di 2500 guerrieri, capaci dioffrire la loro vita per difendere le loro terre e leloro famiglie contro l'abuso del potere stabilito, acausa del fatto che i signori feudali sceglievanoproprio questa regione per le loro disputeguerriere, dato che la sua situazione geograficaera equidistante chilometricamente dalle tregrandi capitali di Osaka, Kyoto e Nagoya ed,inoltre, perché in quest’area vivevano tutti gliemigranti arrivati dalla Cina e dalla Corea ed inessa possedevano il loro principale nucleo dilavoro e di attività. Questa circostanza motivò igiapponesi ad un maggiore distacco versoqueste terre ed i residenti dovettero aguzzarel’ingegno per poter sopravvivere. Quando questoabuso terminò le famiglie Ninja non erano piùnecessarie e, poco a poco, persero rilevanza.

LA REGIONE DI KOGA “L'OCCHIO DELL'URAGANO”

4

5

Abajo: Hohan Soken observa a Fusei Kiserealizando kata. Soken defendiéndose contonfa. Fusei junto a su hijo Isao Kise. SalvadorHerraiz visitando la tumba de Choken Makabe,en Okinawa, en 2007.

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Ninjutsu

significa che non possa realizzare il suoproposito. Il Ninja si guarda attorno edosserva, senza dimenticare il suo “didentro”, né il suo ISTINTO: così troverà lasoluzione.

La “G” è la terza lettera e rappresentala parola GENKI, che significa Vigore, nonsolo inteso come coraggio ed azionepotente a livello fisico, del nostro corpoquindi, ma anche come potere dellanostra “ragione”, potere che lo faràproseguire e continuare nonostante tuttele diff icoltà ed i sacrif ici che deveaffrontare e questo lo dico riferendominon solo al numero di nemici e dicombattimenti, ma anche al numero diconflitti che tutti noi dobbiamo affrontarenella nostra vita quotidiana.

GENKI: Vigore: un NINJA devesuperare sempre il panico e la pauraattraverso la preparazione e lo studioadeguati. Questi lo preparano adaffrontare le difficoltà che può trovare sulsuo cammino. Non deve mai innervosirsi,non ha fretta, né è precipitoso. Nonsciupa troppa energia ed è semprecosciente della sua situazione e dellerelative circostanze. Senza VIGORE néCORAGGIO, un NINJA arriva al panico equesto panico, davanti al desiderio disopravvivere, lo trasformerà in egoista ein opportunista. Solo con un'adeguatapreparazione psicologica ed unanotevole decisione a superare gl iostacoli, egli potrà senz’altro alcunoavvedersi delle ed utilizzare le situazionipiù vantaggiose.

La lettera “A” rappresenta la quartaparola ABUNAI, che significa Pericolo equesto pericolo ci indica la precauzionealla fine di ogni azione, è lo stato diall'erta “ZANSHIN” a cui ogni guerrierodeve arrivare, dato che l'azione della vitanon termina con un successo od unfallimento, in quanto un guerriero sa ecomprende che l'ult imo passo diun'azione, non è altro che il primo diquella successiva e così fino all'infinito,nel circolo interminabile del movimento

della vita che diede impeto al nostro tipodi comportamento.

ABUNAI: Pericolo: Un NINJA inpericolo, per prima cosa valuta lasituazione e prima di prendere unadecisione, studia tutte le possibilità diPERICOLO ed osserva tutte le risorse adisposizione. Egli sa che poche cose sifanno bene se fatte in fretta e alla leggera.Quando decide una via e una soluzione,un NINJA concentra tutta la sua volontàper raggiungere l’obiettivo, ma agendosempre in maniera organizzata,distribuendo missioni ed obiettivi emantenendo sempre l'unità.

Come potrete notare l’allievo Ninjadella KOGA RYU attraversa i differentilivelli della sua formazione come guerrieroNinja: per prima cosa comincia ad“Osservarsi”, GESHIN; poi a“Svilupparsi”, CHUSHIN; dopo arriva il“Coraggio”, JOSHIN ed infine assume la“Precauzione” necessaria YAIBASHIN.Meditate bene su questa progressione.

La legge Ninja

Ho deciso ora diconcludere questocommento sull'Arte delKOGA RYU NINJUTSU,analizzando la suamassima “NINPO IKKAN”come significato di Leggeo Potere del Ninja,

NINJA SEISHINNINPO IKKAN GOGYOSETSU

“Il potere del Ninjache nasce dall'uso deicinque elementi:

“CHI, MOKUTEKIGENKI NO KEIKO”

Chi, l'Elemento Terrarappresenta la fermezzadi carattere che unindividuo acquista con l' intenzione, laconcentrazione ed i lproposito posti nel suoallenamento;

“SUI, SHINOBI JIHINO KOKORO”

Sui, l'Elemento Acquarappresenta l'adat-tabil ità a tutte ledifficoltà e ai bisognidella nostra vita.Quest’adattabilità derivadalla benevolenza delnostro cuore;

“KA , OSHI SHINOBINO SEISHIN”

Ka, l'Elemento Fuoco,rappresenta il coraggioe questo nasce dallamotivazione, dall'inten-zione e dalla capacità disacrificio che raggiun-giamo;

“FU , NINTAI I SHIN DEN SHIN”Fu, l'Elemento Vento, rappresenta la

Fluidità nelle nostre decisioni cheproviene dall'uso della pazienza.

“KU, KYOJITSU TENKAN HO”Infine Ku, l'Elemento del Vuoto

rappresenta “il senza proposito”. Da iònasce il potere del nostro istinto, potereche ci permetterà di sopravvivere sempree di prevalere su tutti quelli che voglionofarci del male.

Prima di congedarmi, vorrei chiedervi,per favore, di valutare l'Arte Ninja nellasua più pura essenza. A tutti coloro chesono stati attanagliati dalla delusione perla brutta immagine trasmessa, dico che vioffro tutto il mio aiuto per risvegliarequella fiamma che un giorno vi spinseall'avventura di scoprire l'emozionantemondo del Guerriero delle Ombre. Sonosicuro di non deludervi.

Il Vostro Juan Hombre, per il vero Ninjut-su. Ambasciatore e delegato per l’Occi-dente del KOGA RYU NINJUTSU.

Il Maestro Suihichiro Yunoki (ambasciatoreculturale tra Cina e Giappone insieme al MaestroJuan Hombre; il Maestro Suihichiro, storicorinomato del Ninjutsu e autore di una decina dilibri, tra i quali spicca la famosa enciclopediaBANSENSHUKAI, ricompilata e ri-tradotta da luistesso nell’attuale lingua giapponese, dato chel'enciclopedia era scritta in una linguaantichissima, tenta con l'aiuto del Gran MaestroYumio Nawa, di unificare gli insegnamenti Ninjadi Iga e di Koga (principali famiglie Ninja e forsele più famose di tutto il Giappone), per porre fineal “male Ninja” che da alcuni anni denigra l'Artee la figura dei Guerrieri delle Ombre...

IGA RYU E KOGA RYU SI UNISCONO?

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“Un Ninja deve superare sempre il panicoe la paura attraverso la preparazione elo studio adeguati. Questi lo preparano

ad affrontare le difficoltà che puòtrovare sul suo cammino”.

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Daniel Rego ci addentra ancora una volta nelBrazilian Jiu Jitsu grazie ad un altro videomagnifico, questa volta incentrato sullefinalizzazioni, cioè sulle tecniche che concludono uncombattimento, quelle che decidono chi vince e chiperde.Le finalizzazioni, “finalização” in portoghese

brasiliano, sono le tecniche che hanno reso famosoil Jiu Jitsu e che permettono ad un uomotecnicamente capace di conseguire la vittorianonostante una differenza di peso o di forza. Siastrangolando che applicando delle leve, l'atleta delJiu Jitsu pratica un sistema di alta efficacia nelcombattimento e nella difesa personale,precisamente per quella capacità di neutralizzarecompletamente l'avversario, di “metterlo a dormire”. Rego ci apre un universo di possibilità dove la

conoscenza tecnica, la tattica e la controtattica, ladifesa d'attacco o l'attacco difensivo, si trasformanoin un tutto che è pura maestria del corpo a corpo. Siamo sicuri che ancora una volta attingerete da

questo pozzo di sapienza, che arriva direttamenteda São Paulo, uno dei “cuori” del BJJ.

Tutti i DVD prodotti da Budo International vengonoidentificati mediante un’etichetta olografica distintiva erealizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD,DivX o simili). Allo stesso modo, sia le copertine che leserigrafie rispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamo qui,si tratta di una copia pirata.

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Sembra che i guerrieri delle ombre voglianoritornare in scena, ma questa volta conmaggiore accuratezza. Due Ryutradizionalmente opposti, IGA e KOGA, hannoriunito i loro più eminenti rappresentanti performalizzare un accordo che porti anormalizzare la situazione del Ninjutsuevitando antichi errori, fatto di cui JuanHombre vi parlerà in questo articolo, nel qualevi presenterà anche i suoi ultimi video, i primiove si insegnino sistematicamente le Arti delcombattimento della scuola di Koga, essendolui, attualmente, l'unica persona autorizzata inEuropa a rappresentare questa linea diNinjutsu tradizionale. Parte della registrazioneè stata realizzata nelle stesse sedi della Koga,dentro la casa Ninja o nei suoi giardini,disseminati di trappole segrete, nei quali siallenano gli studenti avanzati di questo stile.In questi due video imparerete le Arti a maninude e l'uso delle principali armi checaratterizzano la tradizione del Ninjutsu, delNinjato, dello Shaken, dello Shuriken, ecc.

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BUDO INTERNATIONAL

ono molto grato dell'op-portunità offertami di scrivereun articolo per questa rivista.Per favore, perdonatemi sefocalizzo la mia attenzione solosu questioni r iguardanti

l’Aikido. Il fatto è che le mie fondamentanelle Arti Marziali poggiano su questa “Artedella Pace”.

Oggi giorno, l'Aikido, come tutte le altreArti Marziali, sta godendo di un’incredibilepopolarità in tutto il mondo. Con questo siintende anche l’America Latina, l’Australia especialmente l’Europa. Naturalmente io amol'Aikido e penso che sia un'Arte non solomolto potente, ma anche molto bella.Tuttavia, col passare del tempo, soffro nelsentir dire da persone che non l’hanno maipraticata, che essa è inefficace o falsa.Sfortunatamente, a volte, devo essered’accordo con queste opinioni. Quantoappena affermato è vero quando vedostudenti di differenti dojo nel mondo, chepraticano l'Aikido in maniera molto distratta,abitudinaria o come un'attività sociale.Quando scorgo questo tipo di pratica, nonvedo niente di più che un vuoto edun'immensa mancanza di qualità.

Credo che questo atteggiamento nellapratica provenga dal non conoscere la veraessenza dell'Aikido. Dopo tutto, l'Aikido èBudo ed il Budo significa una questione divita o morte.

Grazie al fondatore dell'Aikido, MoriheiUeshiba ed a suo figlio, Kishomaru Ueshiba,questa disciplina fu creata come un'Arteaccessibile non solo all’interno, ma ancheall’esterno del Giappone, in modo che tuttipotessero beneficiarne praticandola.

Ovviamente, oggi giorno non pratichiamo ilBudo per uccidere o per far del male allealtre persone. Ma la ricerca dell’armonia conil nostro “avversario” non deve far sì che ilmodo con cui affrontiamo la nostra praticanon sia coerente con i principi dell'Aikido. Seuna persona è cosciente del fatto che, inqualsiasi movimento di qualsiasi tecnicadeve tenere ben presente l'essenza delBudo, cioè la differenza tra la vita o la morte,allora non le sarà possibile praticare l'Aikidoin modo distratto e privo di vita.

Alcuni degli elementi di cui un individuo habisogno per applicare le tecniche dell’Aikidosul Tatami e al di fuori di esso, sono unatteggiamento positivo, un forte equilibrio edun centro solido. Non sto suggerendod’essere bruschi o di usare la forza bruta,anzi, vi suggerisco di praticare duramente esinceramente, sempre con buona volontàverso il proprio “avversario”. In altre parole,vi sto chiedendo di essere positivi,concentrati e chiari, perché questi sono glielementi dello spirito del Budo. I l miosuggerimento per la vostra praticagiornaliera, qualsiasi sia il vostro stile, è nonsolo di recarvi al Dojo ogni giorno per fareesercizi in maniera abitudinaria, ma diallenarvi quotidianamente in modo che lapratica vi aiuti a migliorare.

È importante eseguire la praticagiornaliera con i principi del Budo edell'Aikido in mente, in modo che i sessantaminuti di lezione siano più significativi perognuno di noi. Come ricompensa a questadedizione, il miglioramento nella qualità delnostro spirito sarà più sostanziale. Questaattenzione al nostro spirito, in conclusione,migliorerà le nostre vite.

È un onore per questa rivista poter annunciarvi l'inizio dellacollaborazione di questo grande Maestro di Aikido: YoshimitsuYamada. Vogliamo far coincidere questo primo articolo conl'apparizione di un nuovo video realizzato con il grande Maestro.In esso, come sempre, godrete dei raffinati commenti delMaestro sulla corretta esecuzione tecnica dell'Arte di Ueshiba.Yamada è famoso per il vigore con il quale realizza le tecniche,un vigore privo d’asprezza, una forza colma di gentilezza.

BIOGRAFIACapo Istruttore del New York Aikikai,

Presidente della United States AikidoFederation, Membro Consulentedell’International Aikido Federation edattuale Presidente della FederazioneLatino Americana di Aikido.

Nasce il 17 febbraio del 1938 a Tokio,Giappone. Studia all'università di AoyamaGakuin. Nel 1955 viene accettato comeuchideschi (studente interno) nell’HombuDojo, per studiare Aikido con il GranMaestro Morihei Ueshiba. Nel 1964 vieneinviato da O'Sensei negli USA e dà vitaalla New York Aikikai, che contaattualmente circa 300 allievi.

Negli ultimi 40 anni migliaia di Aikidokahanno studiato sotto la guida di Y.Yamada Sensei; molti di essi hannoaperto un loro Dojo in tutti gli Stati Unitied in altre parti del mondo.

Attualmente continua ad impartire lesue lezioni alla New York Aikikai, cosìcome numerosi corsi negli USA, inCanada, in America Latina, in Europa, inAsia, in Africa e nel Medio Oriente.

Testo: Michelle Feilen e FranciscoManchón.

L’AIKIDO E YAMADA SENSEIY. Yamada Sensei è innanzitutto un

uomo con uno spirito universale. È unapersona senza frontiere, un ambasciatoredell'Aikido a cui piace trasmettere la suaArte quale autentico Budo, vale a diresenza perdere le sue radici. La suatecnica trasmette una sensazione dipotenza e allo stesso tempo di bellezza.La perfezione delle sue azioni le abbiamopotute percepire sulla nostra stessa pelleservendogli come ukes sui tatami di tuttoil mondo. Movimenti ampi e di grandechiarezza, pieni di energia. Così è luicome persona, un uomo pieno di energia,appassionato per la sua Arte e con unenorme desiderio di diffonderla lungo icinque contenenti.

Ci ha accettato come allievi e noiabbiamo la grande fortuna di potergodere dell'Aikido seguendo una lineadiretta segnata fin dal principio dal GranMaestro Morihei Ueshiba, del quale ilMaestro Yamada fu allievo diretto.

Chiunque desideri avere piùinformazioni riguardo a Y. Yamada Sensei,le può ottenere attraverso i suoi allievi inSpagna: Associazione Culturale FeilenAikido, [email protected].

S

Y. Yamada SenseiTesto:

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Un’Arte rivoluzionaria che provienedirettamente dalla tradizione. HirooMochizuki, erede dello Yoseikan, cipresenta questo stile tanto peculiarequanto completo. Un video che è un’eredità reale,

magnificamente situata nel puntod’incontro, perfettamenteequidistante tra il passato e il futurodel Budo.

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