Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)

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Qundicinale di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B.] II Edizione n: 6 Feb. 2015 L’ INFORMAZIONE E’ UN MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda edizione limitata a 200 copie cartacee a colori & bianco e nero di 16 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima mail list. Siamo online [ https://www.facebook.com/carmine.gonnella https://www.facebook.com/lavocealternativa?fref=ts https://twitter.com/ CarmineGonnell1 ] e’ in costruzione un website .... “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“ Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore E-mail : [email protected] Collaboratori: DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia , Goffredo Plmer ini DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario Ponzi. : Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto. La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni : Via posta, pagabili a La Voce Alternativa, 32 Fletchers Close, Bromley BR2 9JD Kent Oppure sul conto corrente N: 69959393 sorte code 09-01-28 Grazie . FREE FREE COMUNICATI ( Goffredo Palmerini\) "XX SECOLO CRESCETE E MOLTIPLICATEVI" INCHIESTE : Caso Alpi, il supertestimone ha mentito IL PRICIPE CHE SUSSURRAVA ALLE PIANTE ..nel ricordo della Grande Guerra Calabritto e d’ intorni Langolo della poesia ( Marylon) 13 14 12 11 15 Giorgio Brignola LA FRENATA Solo Supponiamo Politica A P I C E L L A L’ANGOLINO DEL GOLOSO Ingredienti Per le crepes: 160 g di farina di riso 3 uova 400 ml di l di latte 1 cucchiaio d’olio extra vergine di oliva (per le crepes) sale 100 gr di scamorza 250 gr di speck a fettine 100 gr di robiola (1 quadratino) 2 zucchine 1 spicchio d'aglio 2 cucchiai di olio extravergine di oliva (per le zucchine) 2-3 cucchiai di latte Preparo le crepes con la farina di riso come in questa ricetta. Lascio le crepes da parte e preparo le zucchine mettendo sul fuoco una padella con due cucchiai d’olio e lo spicchio d’aglio, aggi- ungo poi le zucchine e il sale. Lascio cuocere per un quarto d’ora circa. Preparo la “finta besciamella” ammorbidendo la robiola con un paio di cucchiai dilatte. Fodero una terrina (che poi andrà in forno) con le crepes lasciando dei lembi fuori in modo da ricoprire poi la superficie quando avrò fatto tutti gli strati per chiudere bene il mio timballo. Spalmo la crema di robiola sul fondo, aggiungo le zucchine, la scamorza a pezzetti, lospeck a listarelle. Messi tutti gli ingredienti, copro con altre crepes e procedo come prima, fino alla fine. Poi riverso i bordi delle prime crepes all’interno. Inforno a forno preriscaldato a 180 gradi per 10 minuti, il tempo di far sciogliere lascamorza e rosolare lo speck. Se vedete che si colorisce troppo sopra, potete coprirlo con un foglio di carta stagnola. ( cucina24ore.it B I A N I CULTURA & SOCIETA’ NOTE EDITORIALI MAI PIU’ PORCELUMS 4 UNA COSTITUZIONE NON VA MAI RIFORMATA MA ADEGUATA AI CAMBIAMENTI, DI CERTO NON SARA' PIU' MODERNA O EVOLUTA CON L' ITALICUM E IL MONOCAMERALISMO IMPERFETTO, A NOSTRO AVVISO NON CAMBIERANNO DI UNA SOLA VIRGOLA IL POTERE LEGISLATIVO E LO STATUS SOCIO/POLITICO DEL PAESE. DIVERSAMENTE DETTO:" STANNO RIFORMANDO LA COSTITUZIONE A PROPRIO USO E CONSUMO. “ 2 Editoria: 50 milioni, tanto è co- stato agli italiani “Il Foglio” di Giuliano Ferrara L' IGNORANZA ISTITUZIONALE E COSTITUZIONALE DI GRILLO “QUANDO SULLE RIFORME COSTITUZIONALI INIZIANO LE BAGARRE, SIGNIFICA CHE IL PAESE HA BISOGNO DI BEN ALTRE RIFORME 8 9 Zagrebelsky: Punto zero della democrazia DETTO ESOTTOSCRITTO Berlusconi al Quirinale da Mattarella ? Tutte le opposizioni in fila al Colle da papa’ MattarellaXenophobia Italica L'Italia bulla e misogina Timballo Senza Glutine con Crepes di Farina di Riso La ricchezza delle 4 persone più ricche del mondo, è superiore al prodotto interno lordo dei 47 paesi più poveri del mondo. La ricchezza delle 80 persone più ricche del mondo, è superiore al PIL della Cina cioè la ricchezza di 1 miliardo e 300 milioni di persone. Il 4% della ricchezza delle 200 persone più ricche del mondo sarebbe sufficiente per i primi interventi dal punto di vista sanitario, scolastico, alimentare, idrico dell'intera umanità.Questo vuol dire che il mondo è gestito da 2-300 persone o poco più. G I N O 7 QUIRINALE 12 6 5 RIFORME 10 CRIMINI CONTRO L’ UMANITA DIMENTICATI S T R A D A Venne condotto in piazza Campo de' Fiori a Roma, denudato, legato a un palo e arso vivo con l'accusa di eresia. Per questa ragione è divenuto emblema e martire del libero pensiero ULTIME: LIbia Onu parla ma non decide Ennio Remondino 3 STAMPA CARTACEA Mattarella,Quirinale aperto tutti i giorni

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Qundicinale di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [G.B.] II Edizione n: 6 Feb. 2015

L’ INFORMAZIONE E’ UN MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO

CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda

edizione limitata a 200 copie cartacee a colori & bianco e nero di 16 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima mail list.

Siamo online [ https://www.facebook.com/carmine.gonnella https://www.facebook.com/lavocealternativa?fref=ts https://twitter.com/

CarmineGonnell1 ] e’ in costruzione un website ....

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”

Siamo operatori [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo

imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“

Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore

E-mail : [email protected]

Collaboratori:

DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia , Goffredo Plmerini

DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario

Ponzi.

:

Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto.

La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni : Via posta, pagabili a

La Voce Alternativa, 32 Fletchers Close, Bromley BR2 9JD Kent

Oppure sul conto corrente N: 69959393 sorte code 09-01-28 Grazie . FREE FREE

COMUNICATI ( Goffredo Palmerini\)

"XX SECOLO CRESCETE E MOLTIPLICATEVI"

INCHIESTE : Caso Alpi, il supertestimone ha mentito

IL PRICIPE CHE SUSSURRAVA ALLE

PIANTE

..nel ricordo della Grande Guerra

Calabritto e d’ intorni

Langolo della

poesia

( Marylon)

13 14

12 11

15

Giorgio

Brignola

LA FRENATA

Solo Supponiamo

Politica

A

P

I

C

E

L

L

A

L’ANGOLINO DEL GOLOSO

Ingredienti

Per le crepes:

160 g di farina di riso

3 uova

400 ml di l di latte

1 cucchiaio d’olio extra vergine di oliva (per le

crepes)

sale

100 gr di scamorza

250 gr di speck a fettine

100 gr di robiola (1 quadratino)

2 zucchine

1 spicchio d'aglio

2 cucchiai di olio extravergine di oliva (per le

zucchine)

2-3 cucchiai di latte

Preparo le crepes con la farina di riso come in

questa ricetta.

Lascio le crepes da parte e preparo

le zucchine mettendo sul fuoco una padella con

due cucchiai d’olio e lo spicchio d’aglio, aggi-

ungo poi le zucchine e il sale. Lascio cuocere

per un quarto d’ora circa.

Preparo la “finta besciamella” ammorbidendo

la robiola con un paio di cucchiai dilatte.

Fodero una terrina (che poi andrà in forno) con

le crepes lasciando dei lembi fuori in modo da

ricoprire poi la superficie quando avrò fatto tutti

gli strati per chiudere bene il mio timballo.

Spalmo la crema di robiola sul fondo, aggiungo

le zucchine, la scamorza a pezzetti, lospeck a

listarelle. Messi tutti gli ingredienti, copro con

altre crepes e procedo come prima, fino alla

fine. Poi riverso i bordi delle prime crepes

all’interno.

Inforno a forno preriscaldato a 180 gradi per 10

minuti, il tempo di far sciogliere lascamorza e

rosolare lo speck. Se vedete che si colorisce

troppo sopra, potete coprirlo con un foglio di

carta stagnola.

( cucina24ore.it

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CULTURA & SOCIETA’

NOTE EDITORIALI

MAI PIU’

PORCELUMS

4

UNA COSTITUZIONE NON VA MAI RIFORMATA MA ADEGUATA AI CAMBIAMENTI, DI CERTO NON SARA' PIU' MODERNA O EVOLUTA CON L' ITALICUM E IL MONOCAMERALISMO IMPERFETTO, A NOSTRO AVVISO NON CAMBIERANNO DI UNA SOLA VIRGOLA IL POTERE LEGISLATIVO E LO STATUS

SOCIO/POLITICO DEL PAESE. DIVERSAMENTE DETTO:" STANNO RIFORMANDO LA COSTITUZIONE A PROPRIO USO E CONSUMO. “

2

Editoria: 50 milioni, tanto è co-

stato agli italiani “Il Foglio” di

Giuliano Ferrara

L' IGNORANZA

ISTITUZIONALE E

COSTITUZIONALE DI GRILLO

“QUANDO SULLE

RIFORME

COSTITUZIONALI

INIZIANO LE

BAGARRE,

SIGNIFICA CHE IL PAESE

HA

BISOGNO DI BEN ALTRE

RIFORME “

8 9

Zagrebelsky:

Punto zero della

democrazia

DETTO ESOTTOSCRITTO

Berlusconi al

Quirinale da

Mattarella ?

“Tutte le

opposizioni in fila al Colle

da papa’ Mattarella”

Xenophobia Italica

L'Italia bulla e

misogina

Timballo Senza Glutine con Crepes di Farina di Riso

La ricchezza delle 4 persone più

ricche del mondo, è

superiore al prodotto interno lordo

dei 47 paesi più poveri del mondo. La

ricchezza delle 80 persone più ricche

del mondo, è superiore al PIL della

Cina cioè la ricchezza di 1 miliardo e

300 milioni di

persone. Il 4% della ricchezza delle

200 persone più ricche del mondo

sarebbe sufficiente per i primi

interventi dal punto di vista sanitario,

scolastico, alimentare, idrico

dell'intera umanità.Questo vuol dire che il mondo è gestito da 2-300 persone o

poco più.

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RIFORME

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CRIMINI CONTRO L’ UMANITA DIMENTICATI

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Venne condotto in piazza Campo de' Fiori a Roma, denudato, legato a un palo e

arso vivo con l'accusa di eresia. Per questa ragione è divenuto emblema e martire

del libero pensiero

ULTIME: LIbia

Onu parla ma

non

decide

Ennio Remondino

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STAMPA CARTACEA

Mattarella,Quirinale aperto tutti i giorni

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15 2 LOCALNEWS Calabritto e dintorni Note Editoriali Carmine Gonnella

MAI PIU' PORCELLUMS Il pruralismo socio/politico e' impossibile estirparlo con un sistema elettorale ad hoc o cambiando la forma repubblicana con il monocameralismo imper-fetto. premi di maggioranze e livelli di sbarramento, perche' oramai e' parte

integrante di ogni democrazia rappresentativa e partecipativa moderna

IL RUOLO DEL CAPO

DELLO STATO Fascciamo presente che uno dei compiti

primari istituzionale del Capo dello Stato e'

quello di autorizzare la presentazione alle

Camere dei disegni di legge di iniziativa

del Governo e di promulgarli, ma prima di

promulgare la legge , può con

messaggio motivato alle Camere chiedere

una nuova deliberazione. Quindi il ruolo

costituzionale del Capo dello Stato e'

quello di equilibrare l' organo legislativo,

onde evitare conflitti istituzionali tra

Governo e Parlamento.. Ecco perche’

rappresenta l’ Unita’ Nazionale.

LE RIFORME NON

CAMBIERANNO DI UNA SOLA

VIRGOLA IL POTERE

LEGISLATIVO E LO STATUS SOCIO/

POLITICO DEL PAESE

Il popolo ha bisogno di un Primo Ministro che

sappia dirigere la politica generale del Gov-

erno, mantenendone l’unità di indirizzo politico

ed amministrativo, promovendo e coordinando

l'attività dei ministri, nell' interesse esclusivo

della Nazione. Perche' per coloro che non lo

sapesero e' compito della Repubblica rimuovere

gli ostacoli di ordine economico e sociale,

che, limitando di fatto la libertà e la

uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno

sviluppo della persona umana e l'effettiva parte-

cipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione

politica, economica e sociale del Paese. Tutto il

resto e' retorica, politichese e demagogia spic-

ciola

L’ ITALICUM VIOLA L’ ARTICOLO

PRIMO DELLA COSTITUZIONE ITAL-

IANA…

…ergo incostituzionale!

“La sovranità appartiene al popolo, che la eser-

cita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”

Con tutto il rispetto per la Consulta e il Quiri-

nale, ma le liste bloccate, i livelli di sbarra-

mento, le candidature multiple e i premi di

maggioranze, non sono ne’ forme ne’ limiti

della Costituzione Italiana. Per cambiare le

forme e i limiti costituzionali, occorre una legge

costituzionale

L' ERRORE FATTO DA MATTARELLA-

UM DOPO TANGENTOPOLY

Uninominale al 100% e il divieto ai partiti di

candidare e nominare coloro che al momento

della presentazione delle liste e delle nomine

nell' amministrazione pubblica, hanno pendenti

giudiziati sia civili, sia penali; con l' estensione

della mozione di sfiducia a tutti i parlamentari.

Ricordiamo che la Consulta ha gia' sentenziato la

responsabilita' politica anche dei ministri e sotto-

segretari, estendere la mozione di sfiducia anche

ai parlamentari non occorre una legge costituzi-

onale, il provvedimento puo' essere inserito nel

regolamento camerale.

L' ITALICUM RENZIANO E' MENO

DEMOCRATICO DEL SISTEMA

ELETTORALE FASCISTA MUSSOLINIANO

Per chi non lo sapesse..

La legge Acerbo prevedeva un premio di

maggioranza alla lista che prendeva piu' del 25%

di voti degli aventi diritto, non vi erano livelli di

sbarramento o ballottaggi tra i primi due e i seggi

assegnati con il proporzionale puro. In caso in-

vece che nessuna lista superava il 2%% , tutti i

seggi venivano assegnati in proporzione dei voti

ottenuti a livello nazionale, ovviamente non

avendo nessuna ottenuta la maggioranza, v' erano

governi di coalizione. Quindi l' Italicum ( e lo

dice anche il pregiudicato) e' un sistema meno

democratico del siatema fascista mussoliniano.

L' ERRORE FATTO DA MATTARELLA-

UM DOPO TANGENTOPOLY

Uninominale al 100% e il divieto ai partiti di

candidare e nominare coloro che al momento

della presentazione delle liste e delle nomine

nell' amministrazione pubblica, avevano pendenti

giudiziati sia civili, sia penale; con l' estensione

della mozione di sfiducia a tutti i parlamentari

LA POLITICA E' ANCHE E

SOPRATUTTO RESPONSABILE DELLA

GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA

Facciamo presente ancora una volta che nell'

Italia repubblicana i governi sono caduti, cadono

e cadranno , perche i Primi Ministri non sono in

grado di dirige la politica generale della Nazione,

mantenendo l’unità di indirizzo politico ed am-

ministrativo, promovendo e coordinando prag-

maticamente l'attività dei ministri. Il sistema

elettorale e legislativo e' stato ed e' un caprio

espiatorio, per non ammettere le proprie defi-

cienze

LA REPUBBLICA ITALIANA E' ANCHE

UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA. E

DIRETTA

Con il porcellum abbiamo assistito alla fine della

democrazia rappresentativa del nostro Paese, con

l' Italicum assisteremo anche alla fine di quella

partecipativa grazie al premio di maggioranza

alla lista

FOTO D’ EPOCA Quando contestavamo contro lo Stato, mai contro il Popolo

(nota editoriale)

Là il tempo

trascorre pian piano,

se soffia poi il vento

non disturba nessuno.

Sui prati,

bambini ridenti

si danno la mano,

sussurran parole,

giocando coi raggi di sole

o da nuvole chiare

intravedono il mondo

lontano

Il loro tempo terreno

è stato ben poco

ma così, come allora,

anche lì, in Paradiso,

essi giocano ancora.

Della poesia...

IN PARADISO, COME

AL BEL TEMPO DEI

GIOCHI Maria Rosaria Longobardi

l’ Uniproporzionalismo!

Abolire le candidature multiple il candidato

spende troppo per spostarsi da una circoscrizione

o collegio all’ altra, tutti I parlamentari saranno

eletti a livello territoriale come e’ avvenuto per il

Senato, con un sistema elettorale universal da

adottare a tutte le tornate elettorali. (2) Eta' min-

ima e massima d' eleggibilita' e nomine da 25 a

70, dopo i 75 anni si e’ incompatibili con il car-

cere, (3) Due mandati consecutivi ed uno fuori

per essere rieletti, occorre un cambiamento gen-

erazionale, onde evitare che la Politica diventi

casta e potere occulto. (4) L’ incandidabilita’ di

coloro con pendent giudiziari al momento della

presentazione delle liste. e di coloro che hanno

dichiarato al fisco un income superior allo sti-

pendio del parlamentare. (5) Abolizione del quo-

rum referendario e l’ istituzione di referendum

propositivi sempre da parte di 500 mila cittadini

da tenersi sei mesi prima di ogni tornata eletto-

rale. Questo spianerebbe la strada al nuovo legis-

latore. (6) Stesso iter-parlamentare, delle inizia-

tive popolare legislative, equiparandole a leggi

ordinarie e le petizioni ad emendamenti. (7)

Equiparare il ruolo del politico a quello di funzi-

onario pubblico e dipendente dello Stato,

esplicito nell’ articolo 28 della Costituzione.: “I

funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti

pubblici sono direttamente responsabili, secondo

le leggi penali, civili e amministrative, degli atti

compiuti in violazione di diritti.” In altre parole

responsabilita’ morale per politici e amministar-

tori pubblici, il controllore non puo’ continuare

ad autoassolversi, occorre estendere la mozione

di sfiducia a tutti i parlamentari, dovra’ essere il

parlamento a espellere un parlamentare che lede

in qualsiasi modo la sovranita . (8) Abolire il

primo comma dell’ articolo 68 : “I membri del

Parlamento non possono essere chiamati a ris-

pondere delle opinioni espresse e dei voti dati

nell'esercizio delle loro funzioni.

Come funzionerebbe’ il

sistema

uniproporzioale

Semplice, si divide il Paese in circoscrizioni

(ocollegi) in base al numero dei seggi in parla-

mento, in ogni circoscrizione si eleggono un tot

numero di seggi e quindi i partiti presenteranno

le liste ( anche bloccata) con dieci candidati nu-

merati . Il cittadino ha una sola preferenza ( uni-

nominale) ponendo una x sul nome del candi-

dato. Alla fine i seggi verranno assegnati ai

primi candidatI che hanno ottenuti il magior

numero di voto a prescindere dalle liste.

Le liste presentate per essere validate devono

essere sottoscritte a livello circoscrizionale ( o

collegiale) e non piu’ nazionale, in base al nu-

mero dei votanti, in ogni circoscrizione.

Questo darebbe al cittadino piena liberta’ di

scelta, in piena sintonia con gli aticoli 49: “ Tutti

i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente

in partiti per concorrere con metodo democratico

a determinare la politica nazionale, e il 48:

” Il voto è personale e libero” , ma ( e va

detto) il proporzionalismo porrebbe porre

fine anche alla particocrazia intesa come

casta e potere occultI

(Da:” Detto, ridetto e sottoscritto)

Calabritto, auto in fiamme nella notte Risulterebbe di proprietà del dirigente scolastico

Episodio inquietante nella

notte a Calabritto.

E' stata data alle fiamme un'autovettura

che dai primi accertamenti pare sia di

proprietà del dirigente scolastico del

paese. Sul caso indagano le forze

dell'ordine. Non si conosce ancora la

natura del rogo, ma dai primi accerta-

menti pare sia di natura dolosa. Non è il

primo episodio che accade a Calabritto.

Negli ultimi giorni già altre auto sono

state date alle fiamme.

Fonte : ottopagine.it (Avellino)

E siamo al

quinto episodio

in due mesi.

Maniacale, perverso, e poi

cosa si vuol dimostrare? Possi-

bile che una persona non possa

lasciare parcheggiata l'auto in

strada in un tranquillo paese di

2000 anime? Non siamo mica

a Scampia. A quanto pare,

spiega Ottopagine, ci sono

indagini serrate in corso. E

ovvio che tutti i calabrittani attendano con

ansia che si concludano al più presto con

un esito positivo: che escano fuori il

nome/i dei malfattori e sia destinata loro

la sorte che gli spetti. Qualche nome cir-

cola già, ma attendiamo che siano le

Forze dell'ordine a darne ufficialità. In-

tanto va la soidarieta' in questo caso al

professore Giustino Raimato per il grave

atto subito e a tutti gli altri che lo hanno

subito prima di lui

Mimmo Del Guercio

Page 3: Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)

3 14 INCHIESTE ULTIME

Era uccel di bosco dal dicembre del 1997,

quando lasciò l’Italia diretto verso il Regno

Unito. Il supertestimone del caso Alpi, il

somalo che aveva accusatoHashi Omar As-

san- unico condannato per l’agguato costato

la vita alla giovane giornalista del Tg 3 il 20

marzo 1994, a Mogadiscio - si era reso ir-

reperibile dopo aver deposto davanti alla

Digos e alla Procura di Roma. Mai apparso

in Tribunale, lasciando dietro di sé il so-

spetto di una testimonianza in qualche ma-

niera pilotata.

Alla fine sono stati i colleghi di Ilaria Alpi a

scovarlo. Ai giornalisti del programma di

Rai 3 “Chi l’ha visto” Ahmed Ali Rage,

detto Gelle, il supertestimone sparito nel

nulla, ha confermato di aver mentito: “Gli

italiani avevano fretta di chiudere il caso -

riferisce una nota del programma - e gli

hanno promesso denaro in cambio di una

sua testimonianza al processo: doveva ac-

cusare un somalo del duplice omicidio”. Un

capro espiatorio, dunque, un nome da dare

in pasto all’opinione pubblica e alla

famiglia, cercando di chiudere un caso com-

plesso e politicamente delicato.

La lunga fuga di Ahmed Ali Rage è la chiave

di volta del caso Alpi. Già nel 2006 le

autorità italiane conoscevano tutto sul testi-

mone sparito. Una nota dell’Interpol diretta

alla commissione d’inchiesta sulla morte dei

due giornalisti Rai indicava con precisione

molti elementi per trovare e ascoltare Gelle:

l’indirizzo della sua casa a Birmingham,

dove andava a ritirare il sussidio da rifugiato

politico, i suoi contatti nel Regno Unito. E il

nome della moglie, Kadro Arale.

Nel frattempo il Tribunale di Roma aveva

aperto un processo contro il supertestimone

per calunnia, dopo la rivelazione di una tele-

fonata tra il testimone e un giornalista col-

laboratore di Rai International, dove GelleIl

somalo Hashi Omar Hassan, accusato di

concorso nel duplice omicidiososteneva di

essere stato pagato per raccontare il falso.

Nulla, però, è accaduto. Ahmed Ali Rage

non è stato mai trovato dalle autorità italiane

e il processo si è concluso con un’assoluzi-

one, basata sulla impossibilità di verificare

l’autenticità della telefonata e della voce di

Gelle.Per trovare il testimone somalo in

fondo bastava poco. La moglie Kadro Arale

lo scorso anno era regolarmente registrata

sulle liste degli elettori di Birmingham.

Documenti pubblici, consultabili facil-

mente sul web. All’indirizzo indicato

abitava la famiglia di Gelle, strettamente

protetta dalla comunità somala. “Cosa

volete da lui?”, aveva risposto un anno fa

la moglie, mentre vicini e altre famiglie

somale creavano un muro invalicabile.

Gelle in quei giorni era assente, ma

bastava insistere con le domande per

avere la conferma di essere nel posto

giusto. Se il vecchio indirizzo indicato

dall’Interpol nel 2006 era ormai

“bruciato”, le tracce lasciate dalla moglie

e dai figli erano chiari e inequivocabili.

Ora le sue parole registrate da Rai 3 ri-

aprono con forza il caso. La Procura di

Roma - che ha ancora aperto il fascicolo

sull’agguato del 1994 - dovrà capire chi

ha pagato Gelle per mentire. Scoprire chi

ha depistato è la via maestra per arrivare

ai mandanti. Vent’anni dopo l’agguato di

Mogadiscio forse la verità è più vicina.

http://espresso.repubblica.it/

Caso Alpi, il supertestimone ha mentito

Vent'anni dopo l'omicidio la verità è più

vicina

L’Onu tentenna sulla Libia No all’intervento militare

Italia vuole ‘ruolo guida’

Anarchia e guerre per procura non solo Isis. Egitto contro Turchia e Qatar sui 'Fratelli Musulmani'

Prima erano cinquemila soldati schierati dalla

ministra Pinotti pronti a comandare la guerra

alla jihad in Libia, ora l’Italia si acconten-

terebbe di ‘contribuire alla stabilizzazione

della Libia attraverso il dialogo portato avanti

in ambito Onu’, ovviamente ‘pronta ad as-

sumere un ruolo di primo piano in questo

quadro’. Probabilmente all’ambasciatore d’I-

talia all’Onu Sebastiano Cardi la frase gli è

stata imposta da Roma tanto per mimetizzare

le precedenti figure barbine. Comunque, in

attesa di un pigia pigia del mondo a chiederci

di assumere un ‘ruolo guida’, in Libia niente

caschi blu armati.

Consiglio di sicurezza a porte aperte sulla

Libia. Conclusioni più o meno zero. ‘Esistono

spazi e tempi per mediazione Onu, alla ricerca

di un governo di unità nazionale indispensabile

alla stabilizzazione e alla lotta al terrorismo’.

L’Italia auto candidata al ‘ruolo guida’? Vedi

‘monitoraggio di un cessate il fuoco e il man-

tenimento della pace’ (quando mai ci saranno),

oppure ‘addestramento delle Forze armate, già

programmato ‘in una cornice di integrazione

delle milizie in un esercito regolare e per la

riabilitazione delle infrastrutture’. Semplice-

mente un’altra operazione di Peacekeeping

Evidentemente nel viaggio vero New York

molto posizioni bellicose espresse in Patria si

sono ammorbidite. Non solo quelle italiane. Per

prima la Francia, la più attiva all’interno del

Consiglio di Sicurezza. Tutti più prudenti sull’i-

potesi di attivarsi militarmente. L’Italia ora

appoggia l’opera di mediazione dell’inviato

speciale Onu per la Libia, Bernardino Leon, che

spiega come le divergenze tra le parti in Libia

«non sono insormontabili». Più decise le posizi-

oni dei Paesi arabi vicini alla Libia e diretta-

mente coinvolti, Egitto e Giordania, che spin-

gono per armare il governo di Tobruk.

‘Artisti delle sigle, acrobati dell’ipotesi e virtu-

osi con i testi, i comunicati e gli indizi sono al

lavoro’ scrive Quirico su La Stampa: l’Occi-

dente cerca disperatamente qualcuno da

promuovere ad alleato per togliersi di torno,

almeno in Libia, ‘quei preponderanti avversari

che sono gli zeloti dell’ apocalisse califfale.

Vogliamo un libico affidabile che come gli eroi

di Carlyle, consigli in sé i caratteri contraddittori

di ognuno. Necessità e aspirazione frettolosa

che sembra fatta apposta per entrare nella pe-

nombra di nuove tragedie’. Sintesi quasi letter-

aria ma politicamente molto centrata.omunità

internazionale politicamente e culturalmente

disarmata di fronte non a uno Stato e a un anti-

Stato, ma a una pluralità di contendenti armati, a

una guerra civile frammentata e difficilmente

leggibile. Islamismo/anti-islamismo, i contenzi-

oso territoriali e quelli tribali. Caos, anarchia,

ma non soltanto. Il Libia si combatte anche una

guerra per procura tra l’Egitto che appoggia il

governo di Tobruk, e Turchia e Qatar dall’altra,

in sostegno di quella parte dell’islamismo ar-

mato che fa riferimento all’ideologia dei Fratelli

Musulmani. Pasticcio con problemi anche in-

terni Nato.

remocontro.it

’Onu parla parla ma non decide. Salvo stroncare gli azzardi di caschi blu armati in Libia. Nazioni Unite

politicamente e culturalmente disarmate di fronte a una pluralità di contendenti armati, a una guerra

civile frammentata e difficilmente leggibile. Islamismo/anti-islamismo, territori e tribù

By Ennio Remondino

Page 4: Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)

13 4 REGNO UNITO POLITICA Giorgio Brignola

Prince Charles risked provoking a new political

and religious storm yesterday when he said

Muslims living in the UK should follow British

values.

In a staunch defence of Britain's 'Christian

standpoint,' he denounced the radicalisation of

young Britons by Islamic fanatics and said they

should show more respect to 'the values we hold

dear'.

People who had 'come here, were born here or

go to school here' should 'abide by our values,'

he said. His comments were made as he started

a six-day tour of the Middle East, seen as an-

other stage in assuming more of the Queen's

international duties

It is a clear response to critics who say he

should not meddle in sensitive political matters.

The Prince will also challenge Arab leaders

head-on during the trip.

The Mail on Sunday can disclose that he is to

tell new Saudi king Salman bin Abdulaziz al

Saud to his face that he should stop the 1,000

lashes handed down as punishment to Saudi

blogger Raif Badawi for comments which the

regime claimed were critical of Islam

Prince Charles last night called for a halt to the

persecution of Christians by Islamic State and

other militant Islamic groups, telling them

bluntly: 'We were in the Middle East before

you.'

And he killed off speculation that when he be-

comes King he will give up the Monarch's tradi-

tional 'defender of the faith' role in favour of a

multicultural 'defender of faiths' title.

His renewed 'defender of the faith' pledge will

be seen by some as a U-turn and a signal that

the Monarch's role as the head of the Church of

England is far from over.

The Prince's intervention comes hard on the

heels of a new book which claims the Queen is

worried that her heir plans to be an 'activist

king'. The Prince's comments on Islam and

Christianity are broadcast in an interview with

BBC Radio 2's The Sunday Hour this morn-

ing, suggesting he plans to be very active.

'The radicalisation of people in Britain is a

great worry, and the extent to which this is

happening is alarming, particularly in a coun-

try like ours where we hold values dear,' he

says. 'You would think the people who have

come here, or are born here, and go to school

here, would abide by those values and out-

looks.'

It was 'frightening' that young British Muslims

were radicalised by 'crazy stuff on the inter-

net'.

Charles will reinforce his tough stance on

Islamic extremism by telling the new Saudi

king to show clemency to Saudi blogger

Badawi.

His sentence of 1,000 lashes and ten years in

jail over his website which encouraged Saudis

to criticise Islam and their rulers has caused

international outrage.

Diplomatic sources say that Salman bin Abdu-

laziz al Saud may pay more attention to

Charles, a fellow royal, than a foreign political

leader.

he Prince last night touched down in Jordan,

where he will meet Jordanian King Abdullah

II, before travelling on to Saudi Arabia, Ku-

wait and the United Arab Emirates.

Charles also intends to use his Middle East

tour to call for an end to attempts to drive

Christians out of the region. IS terrorists

slaughtered thousands of Yazidis and Chris-

tians in Northern Iraq, and Christians are also

threatened in other Muslim countries.

If nothing was done, the time could soon

come when 'there are no Christians left in the

Middle East… they are intimidated to a de-

gree you can't believe,' the Prince said.

He rammed home his point in uncharacteris-

tically plain terms: 'The tragedy is even

greater because Christians have been in the

Middle East for 2,000 years, before Islam

came in the 8th Century.'

Furthermore, the Prince went out of his way

to quash claims that he does not want to be

'Defender of the Faith' when he inherits the

throne. He said his comment about being

'defender of faiths' to embrace all religions –

made 20 years ago – had been

'misinterpreted'.

The Church of England's role was not to

defend Anglicism to the exclusion of other

religions, he said, but to protect the free prac-

tice of all faiths.

He would approach it from a 'Christian

standpoint' and be both 'defender of the faith'

and 'defender of faiths.'

The former Bishop of Oxford, Lord Harries,

said the Prince's comments were a 'helpful

clarification'. He said some had seen the

Prince's earlier remarks as watering down the

Church of England's historic role in an in-

creasingly multi-faith country.

Lord Harries said the Prince may have been

advised he could not easily change the tradi-

tional title, given to Monarchs since Henry

VIII, because of the constitutional implica-

tions.

The Prince appeared to accept he could be

'deeply immersed' in his own faith in the

Church of England while being 'protective of

other faiths'.

Lord Harries said: 'He is making the impor-

tant point that they are not mutually exclu-

sive.

Prince Charles's trip to the Middle East and

his radio interview come after a new book

Charles: Heart Of A King by writer Cath-

erine Mayer, claimed that the Queen is con-

cerned her son will be an 'activist' Monarch.

Charles's principle private secretary William

Nye was forced to write a public letter de-

scribing it 'ill-informed speculation'. He said

Charles was 'inspired' by his mother's exam-

ple and understood the 'necessary and proper

limitations' on the role of a constitutional

Monarch.

Ms Mayer's biography claims Charles dis-

agrees with the bans imposed in France and

Belgium on Muslim women covering their

faces with burkas and niqabs, seeing the

move as 'an infringement of human rights'

which criminalises women rather than chal-

lenging the custom.

Da: dailymail.co.uk

IL PRICIPE CHE SUSSURRAVA ALLE PIANTE

Il Prince Charles e futuro Re d’ Inglilterra confonde le leggi con i valori

politici, ideologici, e culturali ...

SOLO SUPPONIAMO...

Supponiamo, tanto per non sembrare

indifferenti ai “dolori” d’Italia, che Il PD,

per una serie d’alchimie politiche, possa

mantenere l’accordo con gli uomini dei

partiti che gli consentono la maggioranza

parlamentare. Ipotizziamo, di conse-

guenza, che Renzi consolidi il suo ruolo

di Primo Ministro.

Ammettiamo, sempre per eccesso d’otti-

mismo, che la Legislatura sia potenziata

con un Esecutivo nel quale i Centristi

consolidino la “fiducia” parlamentare. In

un’ottica fantascientifica, ed è scrivere

poco, Renzi potrebbe mantenere, così, il

suo ruolo. Scriviamo in via suppositiva

perché il Primo Ministro, almeno per

quanto c’è dato sapere, non ha la pur min-

ima intenzione d’allearsi o cobelligerare

con altri Partiti del “vecchio” sistema

ancora presenti in Parlamento. Ogni riferi-

mento alla “Patto del Nazareno”, quindi,

rimane fuori portata.

Ora, sarebbe assai difficile un cambia-

mento di direzione; anche perché an-

drebbe contro le promesse fatte agli ital-

iani “de visus” e in Rete. Però, tanto per

rimanere in tema, supponiamo che uno

spiraglio sia concepibile. In ogni caso,

meglio sarebbe chiamarlo”breccia” per i

coinvolgimenti che andrebbe a determi-

nare un rimpasto di Governo; anche con

la possibilità dell’ampliamento della

Maggioranza in più tronconi. La conse-

guenza, oltre al caos politico che ne deriv-

erebbe, sarebbe l’ingovernabilità d’Italia.

Allora, perché Renzi, non taglia corto?

Forse ritiene che essendo pdiessino in nu-

mero “sicuro” alla Camera, non ci siano

scelte discordanti? Di fatto, però, anche

questo Esecutivo, pur con tante contrad-

dizioni, può vivere solo con la “fiducia” del

Parlamento; pur con un Esecutivo ben poco

qualificabile. Oggi, il costrutto si conferma;

ma con un’ottica ben diversa e in un Paese

che non può più permettersi di tirare avanti

con i “moccoli” di un Governo dalle incerte

fortune.

Ancora, supponiamo che Renzi, come

continua ad affermare, resti in carica sino al

2018. A nostro avviso, non farebbe che

dilatare i tempi della crisi che è anche d’in-

coerenza gestionale.

Il buon senso, nonostante tutto, dovrebbe

avere la meglio. Come a scrivere: governo

Renzi per tutto l’anno. Poi, con la nuova

legge elettorale, elezioni politiche entro la

primavera del 2016. Il prossimo Potere

Legislativo sarebbe in grado di gestire in

modo più chiaro la questione che premono

perché sussisterebbe con differente nel nu-

mero, nella composizione e nelle attribuzi-

oni.

Al punto in cui siamo, anche le presunzi-

oni, non proprio ipotetiche, potrebbero

avere un loro valore politico.

Almeno, lo supponiamo!

LA FRENATA

Per la prima volta, da anni, il Prodotto Interno

Lordo (PIL) nazionale s’è attestato sullo”0”.

Dopo valori sempre con segno “meno”, ora la

nostra economia evidenzia segni di ristagno che,

in ogni caso, non sono da interpretare positi-

vamente.

La questione è palese: quando un’autovettura

(la nostra economia) è in discesa libera, se si

tenta di frenarne il percorso, la “sbandata” è

inevitabile. E’ successo anche da noi.

Nonostante le assicurazioni di Renzi e Squadra

al seguito. Un’economia che “sbanda” è, a nos-

tro avviso, assai meno controllabile di una in

discesa libera.

Tant’è che il valore”0” la dice lunga sulle

prospettive di ripresa che vediamo ancora tutte

in ripida salita. In economia, come in fisica,

affrontare una”salita”, senza poter controllare il

moto, si rischia di tornare indietro e con effetti

più devastanti di quanto si potrebbe solo ipotiz-

zare. La china è pericolosa e l’Italia, nel con-

testo europeo, segue la Grecia.

Con tutte le possibili conseguenze che hanno da

tener conto anche della situazione esplosiva che

s’è verificata sulla sponda africana del “Mare

Nostrum”.Quando eventi economici e di guer-

riglia convivono in una situazione sempre più

internazionale, non ci sono rimedi sovrani per

evitare guai peggiori.

La volontà nazionale, che ci appare non uni-

voca, resta uno dei problemi che l’Esecutivo di

Centro/Sinistra dovrà portare il Parlamento, in

tempi brevi, per tentare di dare concretezza a

sviluppi politici che consentano una “frenata”

progressiva della nostra caduta economica. A

parer nostro, non ci sono cure miracolose, né

compromessi razionali per uscirne in tempi

contenuti.

Il Capo dell’Esecutivo punta, sempre, su una

vita governativa sino alla primavera del 2018.

Tre anni sono, onestamente, troppi per conser-

vare una Fiducia basata su un compromesso che

potrebbe non trovare più l’assenso illuminato

del Colle. Le paure nazionali non sono ataviche;

ma ci sono. E’ inutile, se non controproducente,

negarle o, peggio, sottovalutarle. La “frenata”

d’Italia non è da minimizzare. Per il bene del

Paese.

Page 5: Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)

5 12 QUIRINALE RIFORME

L' IGNORANZA ISTITUZIONALE E COSTITUZIONALE DI GRILLO

("Siamo i custodi della Costituzione! Il grido del M5S in aula!!! Alle 3.00 di questa notte all'unisono: Onestà!",

ha commentato su Facebook il leader del M5S Beppe Grillo, postando un video girato nella notte in Aula. )

Ricordiamo che il Capo dello Stato rappresententa l' unita' nazionale e puo' solo intervenire sulle leggi ordinarie chiedendone una seconda debibera se in dubbio. Le riforme costituzionale sono regolate dall' articolo 138 della Costi-tuzione italiana, quando il Parlamento non e' in grado di raggiungere nella seconda lettura della legge la maggioranza qualificata dei due terzi, allorchhe' scatta automatico il referendum senza quorum confermativo. Ricordiamo ancora che leggi ordinarie ad esclusione di quelle tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratifi-care trattati internazionali, sono regolate dall' articolo 75 della Costituzione italiana. Ripetiamo tutte le leggi as eclu-sione di ... totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, possono essere abrogate se lo richiedono 500 mila cittadini. Ci chiediamo quale .azzo di Costituzione abbia letto Grillo.Per esempio se a Grillo non ;iace l’ Italicum inizi a raccogliere le firme per la sua abrogazione.

Approvati dopo una lunga maratona notturna

alla Camera gli emendamenti al ddl sulle ri-

forme costituzionali in un'Aula semivuota per

l'assenza delle opposizioni, ad eccezione di un

presidio di deputati M5s e di Fi. Il voto finale è

previsto a marzo.

"Altro che Aventino, vedranno i sorci verdi",

dice il capogruppo Fi Renato Brunetta, in con-

ferenza stampa congiunta a Montecitorio con

Sel, Lega e Fratelli d'Italia (esclusi i 5 Stelle).

Brunetta ne ha anche per il premier, "è venuto a

fare il bullo in quest'Aula, potrà forse convin-

cere i suoi ma non noi". Nel mirino di Forza

Italia, Lega Nord, Sel, Fratelli d'Italia e i Cin-

questelle la decisione della maggioranza di

chiudere la partita delle riforme in tempi

brevi. Una situazione che contesta anche la mi-

noranza dem: Stefano Fassina e Pippo Civati

non partecipano al voto.

"Renzi è in una mare di guai, dalla seduta fiume

alla palude, e gli si sta spaccando il partito",

aggiunge Brunetta. "Non si è mai visto - incalza

- un premier che in un momento drammatico

piomba in Aula a sfidare le opposizioni, peg-

gio ancora a controllare i suoi parlamentari. E'

inaccettabile, insopportabile. Questa rifles-

sione noi la porteremo fuori di qua, le

urleremo fuori dal palazzo". Brunetta annuncia

poi che il presidente della Repubblica Sergio

Mattarella "ci riceverà da martedì prossimo,

separatamente, gruppo per gruppo".

Ma il premier resta saldo sulla sua posizione e

twitta: "Da anni la politica non fa le riforme.

Noi ascoltiamo tutti, ma non ci facciamo ricat-

tare da nessuno. Avanti. Questa è

#lavoltabuona". Poi in un altro tweet: "La

riforma sarà sottoposta a referendum.

Vedremo se la gente starà con noi o con il

comitato del no guidato da Brunetta, Salvini e

Grillo". Poi all'assemblea Pd, dice: "Non vedo

nessun motivo politico per interrompere la

seduta fiume". Il voto finale alla Camera resta

fissato "all'inizio di marzo".

Nella conferenza stampa del M5S alla Camera,

il pentastellato Riccardo Fraccaro ha affer-

mato: "Oggi abbiamo smascherato il partito

antidemocratico, un partito che ha detto di no a

tutto. Renzi ha detto che la nostra proposta di

referendum senza quorum snatura la Costituzi-

one. Ebbene, non snatura la Costituzione un

Senato di ladri? Di nominati?". Con le riforme

costituzionali "Renzi ha voluto salvare la

casta", e dare modo a una "nuova classe poli-

tica filo-renziana di continuare a rubare più

agevolmente al popolo italiano".

Parole dure anche dal capogruppo di Sel

Arturo Scotto: "L'arroganza cui abbiamo assis-

tito di Renzi e del Pd non ha precedenti.

Stanotte Renzi è venuto in Aula, qui a Monte-

citorio, e poteva fare il premier, invece è

venuto a fare il capo tifoseria. Siamo usciti

dall'aula - specifica - per difendere la separazi-

one dei poteri, per noi un principio non ne-

goziabile". Per la Lega Renzi "svende il

Paese". Ma "c'è anche da dire che l'arbitro non

ha fischiato il fallo, è iniziata male", fa notare

il capogruppo della Lega Massimiliano

Fedriga.

E mentre Stefano Fassina e Pippo Civati ap-

poggiano le opposizioni e non partecipano al

voto ("L'abbandono delle opposizioni è un

fatto politico molto grave", ha detto in aula

Fassina),

Pier Luigi Bersani nel suo intervento all'assem-

blea del Pd sostiene che bisogna fare "ogni

sforzo" per "tenere aperto il dialogo" e recu-

perare le opposizioni nell'esame delle riforme

alla Camera. L'ex segretario ha messo in

guardia: il governo non può pretendere di avere

"il dominio" della partita delle riforme in Parla-

mento.

La seduta notturna giovedì si era conclusa con

una rissa. La bagarre è iniziata con laprotesta

dei pentastellati che in precedenza avevano

minacciato di occupare Montecitorioper poi

'ripiegare' su un ostruzionismo che ha impedito

dibattito e voto. Quindi è scoppiata la rissa tra i

banchi della sinistra: protagonisti Pd e Sel. In-

evitabile la sospensione. Per dare un segno tan-

gibile di fronte all'ostruzionismo e all'atteggia-

mento dell'opposizione, lo stesso premier Mat-

teo Renzi, di rientro da Bruxelles dopo il Con-

siglio Ue, a sorpresa in piena notte ha fatto un

passaggio a Montecitorio.

"Siamo i custodi della Costituzione! Il grido del

M5S in aula!!! Alle 3.00 di questa notte all'uni-

sono: Onestà!", ha commentato su Facebook il

leader del M5S Beppe Grillo, postando un video

girato nella notte in Aula."Il clima non è

granché e mi auguro si trovi una soluzione per

cambiarlo, perché non è quello consono all'op-

erazione che stiamo portando avanti di cambia-

mento della Costituzione", osserva Pier Luigi

Bersani, ospite di 'Agorà' su Raitre. "Il Patto del

Nazareno è finito ma lo rispettiamo? Che cosa

curiosa", prosegue l'ex segretario del Pd.

Fonte : adnkronos.com 13 febbraio

I sorci sono Verdi !

LE RIFORME

RENZIANE

ISTITUZIONALI

INSIEME ALL'

ITALICUM, SONO

PEGGIORI DELLE

RIFORME

BERLUSCONIANE DEL 2005,

BOCCIATE POI DAL

REFERENDUM

CONFERMATIVO DEL

GIUGNO 2006. Ergo....

Berlusconi al Quirinale da Mattarella ?

“INCANDIDABILITA’, SIGNIFICA ESSENZIUILAMENTE PERDITA DA PARTE DEL POLITICO DEL DIRITTO DI

VOTO E QUINDI DIVIETO DI CONCORRRE A DETERMNARE LA POLITICA NAZIONALE E AMMINISTRATIVA

DEL PAESE”

“Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indi-

cati dalla legge.” (dettame costituzionale) La legge Severino e’ una legge delllo Stato che prevede nei casi di sentenza penale irrevocabile la deca-

denza e l’ incandidabilita’ per sei anni dal concorrere a determinare la politica nazionale e amministrativa del Paese. Prima era solo un dettame costi-

tuzionale ora e’ legge [Legge Severivo che tra l;’ altro e’ stata votata nel 2012 con una larga maggioranza al Senato con 256 e alla Camera 480) e

la dovrebbe rispettare anche Silvio Berlusconi.

QUANDO LA POLITICA PERDE ONORABILITA’, DISCIPLINA ED ETICA DIVENTA UN POTERE OCCULTO

Ecco preche’ ... I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi

stabiliti dalla legge. Nel caso del governo, questi giurano di essere (1) fedeli alla Repubblica (2) alla Costituzione (3) alle leggi dello Stato (4) e di

esercitare le loro funzioni nell’ esclusivo interesse della Nazione.

Facciamo nuovamente

presente che il Capo

dello Stato rappresenta l’

Unita’ Nazionale e

quindi la Nazione. Il suo

ruolo istituzionale non prevede interventi

sulle riforme istituzionali e

costituzionali, questo eclusivo compito

spetta del Parlamento e ai cittadini

e Cinque Stelle che, per protesta contro la

seduta fiume alla Camera della scorsa setti-

mana, avevano deciso di disertare i lavori sull

Ddl Boschi. Sul Colle sono stati ricevuti i

rappresentanti del partito di Silvio Berlusconi

e di Nichi Vendola. Presto avranno udienza

anche i pentastellati guidati da Beppe Grillo :

''Mattarella ha risposto alla mia richiesta di

incontro, la ringrazio Presidente!'' annuncia

entusiasta il leader del Movimento, che su

Twitter posta la lettera inviatagli dal presidente

della Repubblica.

Alle 10 il primo a salire al Colle è stato il ca-

pogruppo azzurro alla Camera, Renato Brunet-

tacon un documento di dieci pagine articolato

in 25 punti, una sorta di memorandum-appello,

che suona come un vero e proprio atto di ac-

cusa nei confronti del patto del Nazareno:

l'Italicum e le riforme targate Matteo Renzi

vengono definite un ''mostro giuridico che

potrebbe finire per pregiudicare persino i prin-

cipi supremi della Carta fondamentale dello

Stato'' /PDF. "Il presidente Mattarella ha aus-

picato che il dialogo tra maggioranza e op-

posizioni sulle riforme possa riprendere e

conoscendo la persona, userà tutti gli strumenti

previsti dalla Costituzione per ripristinare un

clima di dialogo'', ha assicurato l'esponente

forzista al termine del colloquio, lanciando un

avvertimento al premier: ''Renzi stia molto

attento: con le sue sparate fatte per dividere,

per comprare gli avversari. Non ci dividerànon

ci comprerà".

In FI scoppia la polemica sull'iniziativa

'solitaria' di Brunetta. ''Di uomini soli al co-

mando pensavamo che ne bastasse uno solo:

Berlusconi'', attacca il deputato 'fittiano', Mauri-

zio Bianconi, che avverte: ''Vediamo con vivo

disappunto che ce n'è un altro, Brunetta che se

ne va solo soletto al Quirinale portando un

documento in 25 che sicuramente non ha con-

frontato col gruppo''. Resta sugli scudi anche

Sel. '''Non si può governare con i colpi di mano

e con accelerazioni che imbavagliano il Parla-

mento, sottoposto a una permanente forma di

umiliazione della funzione legislativa'', av-

verte Nichi Vendola, che dopo l'udienza al

Quirinale insieme ai capigruppo di Camera e

Senato, Loredana De Petris e Arturo Scotto, ha

spiegato che la scelta aventiniana è stata deter-

minata ''in primo luogo perché si pensa che si

possa governare con i colpi di mano, con accel-

erazioni che imbavagliano e umiliano il Parla-

mento, che è il rappresentante del popolo e non

può essere ridotto a un votificio''.

''Ci vediamo al Quirinale'', assicura Grillo,

dando conto dell'invito di Mattarella per parlare

di riforme. "La ringrazio vivamente -si legge

nella missiva datata 16 febbraio inviatagli dal

capo dello Stato- per le cortesi espressioni di

augurio che ha voluto inviarmi in occasione

della mia elezione a Presidente della Repub-

blica. Nella sua lettera -scrive il leader M5S- il

capo dello Stato auspica anche di potermi incon-

trare al Quirinale e desidero assicurarle che sarò

lieto di riceverla prossimamente, in una data che

i nostri uffici potranno concordare''.

“Tutte le opposizioni in fila al Colle da papa’ Mattarella”

17/02/2015 ( adnkronos.com)

Primo round di consultazioni sulle riforme per

Sergio Mattarella con le forze politiche.

Questa mattina il capo dello Stato ha incon-

trato le opposizioni, dopo lo strappo di FI, Sel,

RIFORME

Mattarella,Quirinale aperto tutti i giorni Verranno utilizzati nuovi spazi per attività espositive ANSA) - ROMA, 16 FEB - "Ho disposto che il Quirinale sia, entro breve tempo,

aperto alle visite tutti i giorni". Lo ha annunciato il presidente della Repubblica

Sergio Mattarella spiegando di aver chiesto di aprire "il percorso delle visite ad

altre parti del Palazzo e di utilizzare nuovi spazi per le attività espositive perma-

nenti o temporanee

QUANDO SULLE RIFORME COSTITUZIONALI INIZIANO LE

BAGARRE, SIGNIFICA CHE IL PAESE HA BISOGNO DI BEN ALTRE RIFORME

Page 6: Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)

11 6 COMUNICATO

elettiva della Cube-gallery ed anche del suo

mondo creativo, in cui processi di grande pro-

duttività e accumulazione, danno origine a

mostre che sono il frutto di una stratificazione

esistenziale, fino ad essere puro caos e confu-

sione, come una pellicola di un film che im-

pazzita, srotola immagini a ritmo sfrenato.

“Eppure” spiega Catia Monacelli, curatore e

critico d’arte, “ciò che appare infine davanti ai

nostri occhi è estremamente lucido, calcolato,

tagliente, sottile, in una parola sola: geniale. Ho

visto pochissimi artisti far emergere da tanta

frenetica confusione, una così straordinaria

sintesi”.

Domenica 15 febbraio, a Corciano, presso lo

spazio galleria del Gherlinda, prospicente al

cinema, è stata inaugurata la sua nuova person-

ale dal titolo “XX Secolo. Crescete e moltiplicat-

evi”, che già promette di suscitare grandi po-

lemiche, per i temi sensibili trattati. A rapire

questa volta l’attenzione dell’artista, dopo aver

esposto in tutto il mondo, ed in decine di spazi

Il costituzionalista è inter-

venuto nel dibattito "Meno

democrazia?" organizzato

dalle associazioni "Libertà e

giustizia" e "I popolari" a

Torino: "Bisogna

interrogarsi sulle cause e su

chi ha determinato le

condizioni in cui ciò si è

verificato"

“Un degrado, quasi il punto zero della de-

mocrazia”. Il costituzionalista Gustavo Za-

grebelsky ha commentato così la discussione

delle riforme in Parlamento e le polemiche

sulla decisione del presidente del Consiglio

di andare avanti nonostante le polemiche

dell’opposizione. “Bisogna interrogarsi”, ha

detto il presidente emerito della Corte Costi-

tuzionale, “sulle cause e su chi ha determi-

istituzionali, tra gallerie pubbliche, private e

musei, è proprio “un luogo-non luogo”, come lo

definiscono i sociologi. Siamo infatti all’interno

di un centro commerciale, uno spazio senza

identità, nel quale la civitas, si è geneticamente

trasformata nella civiltà omologante dei con-

sumi. Ed è in questo luogo fluttuante, di passag-

gio, di circolazione e rapida comunicazione,

che Piergiusepe Pesce mette in scena per quin-

dici giorni uno straordinario spettacolo fatto di

colori, di forme, di pensiero e di icone del se-

colo appena trascorso. Vicino alla corrente

internazionale e postmoderna del neo pop, mis-

cela i simboli di culture diverse rimandando al

grafitismo urbano, al mondo dell’underground,

ma anche ai fumetti e al web design. Le opere

che fanno parte di questo progetto raffigurano

soggetti tratti dall’universo mediatico, icone del

quotidiano note a tutti e riconoscibili.

Ed ecco allora che disparati protagonisti sono

costretti a coabiatare in un improbabile spazio

comune. Attraverso il linguaggio critico e lu-

dico che lo caratterizza, anche la carrellata di

personaggi e simboli che l’artista propone rap-

presenta un grande riassunto del secolo che ci

siamo appena lasciati alle spalle, con le sue

contraddizioni, con le sue star, con il suo modo

di vivere il pianeta. “Non mancano anche

questa volta”, continua Catia Monacelli, che ha

presentato il progetto, “richiami critici verso

l’attualità e le notizie di cronaca drammatiche

di questi ultimi tempi: Pesce non può fare a

meno di essere azzardato, ribelle, senza filtri e

brutale, poiché l’arte, quando è tale può dire

tutto, e lui racconta il suo essere Je suis Charlie,

andando ben oltre la scomoda satira, osser-

vando tutto apparentemente da un altro pianeta,

senza giudizi morali o etici, senza vincitori né

vinti”. Lo spettatore entra di diritto a far parte

della scena personificando se stesso e partecipa

ad una performance destinata sia ai principianti

che ai giocatori più esperti. La grande lezione

delle avanguardie storiche del Novecento arriva

fino a noi in veste contemporanea e concettuale.

Anche questa è in fondo un’eredità del XX

secolo: un nuovo approccio nel fare arte e nel

fruirla, un’apertura a 360° verso il mondo in cui

viviamo e che solo ora possiamo percorrere

contemporaneamente sia in senso geografico

che in senso storico. L’iniziativa è promossa da

Oxigene Symbiotic Ambient, nelle persone di

Alessandra Anca Palel e Michele Martinelli,

che hanno deciso di accogliere volutamente un

progetto forte e dirompente, ma di altissimo

livello artistico, capace di attirare non sono gli

esperti d’arte, ma anche un pubblico più gio-

vane. Non a caso le opere di Pesce fanno parte

anche della collezione privata di Fedez, uno dei

volti rap più amati in Italia dai ragazzi e non

solo. Durante la manifestazione è intervenuta

per un saluto il Direttore del Corriere dell’Um-

bria Anna Mossuto, che in particolare ha analiz-

zato i lavori dell’Artista dal punto di vista me-

diatico e comunicativo.

Tra arte e consumo:

Piergiuseppe Pesce

espone in un centro

commerciale

La mostra presentata

da Catia Monacelli,

curatore e critico

d’arte

GUALDO TADINO (Perugia) - Dissacrante,

onnivora, pretestuosa e conflittuale, è tutta

l’opera dell’artista di origini partenopee Pier-

giuseppe Pesce, che vive e lavora da oltre

trent’anni in Umbria, a Gualdo Tadino, sede

nato le condizioni in cui ciò si è verifi-

cato”. Dubbi simili a quelli espressi dal costi-

tuzionalista Alessandro Pace che, in

un’intervista al Fatto Quotidiano, ha detto che

“le Camere si trovano sotto ricatto”.

Zagrebelsky è intervenuto nel corso del dibattito

organizzato dalle associazioni “Libertà e

Giustizia” e “I Popolari” sul tema “Meno de-

mocrazia? e ha rivelato le sue perplessità sulla

situazione politica e sul dibattito in Parlamento.

“Sono 40 anni”, ha detto, “che si parla di ri-

forme costituzionali, chiediamoci in che direzi-

one vanno quelle che sono in cantiere: in quella

di aprire spazi alla politica e alla democrazia o

piuttosto di valorizzare il momento esecutivo,

che non è compatibile con l’ampliamento della

democrazia?”.

Secondo Zagrebelsky, che nel suo intervento ha

ammonito la politica a lavorare in un “clima

costituente“, bisognerebbe porsi la domanda se

siano più importanti “le regole costituzionali o

la qualità di chi le fa funzionare perché una

cattiva Costituzione nella mani di una buona

politica produce comunque risultati accettabili,

mentre la migliore Costituzione nelle mani della

cattiva politica produce risultati cattivi”. Riferen-

dosi, infine, all’eventualità del referendum con-

fermativo, il giurista ha invitato a fare attenzione

perché, ha detto, “qui ci si gioca moltissimo. Se è

richiesto dal Governo sarà un plebiscito e sarà un

voto di schiacciamento da una parte o dall’altra.

Si sta giocando una partita che può essere ter-

ribile”.

Nei mesi scorsi Matteo Renzi aveva liquidato i

commenti dei costituzionalisti dicendo di “aver

giurato sulla Costituzione e non sui professoroni“.

E lo stesso Zagrebelsky, in occasione della festa

del Fatto Quotidiano “Partecipa” ha rivelato di

aver ricevuto una telefonata del ministro delle

Riforme Maria Elena Boschi che cercava di

scusarsi per l’equivoco: “Abbiamo a che fare con

la stampa, per cui le parole che usiamo più sono

pesanti, più passano”, gli ha detto al telefono per

giustificare le espressioni usate dal presidente del

Consiglio. Ma secondo il costituzionalista sarebbe

stato solo un modo per dimostrare che il governo

stava cercando di sentire più esperti possibili sulle

riforme

.Da: lfattoquotidiano.it/2015/02/14

COMUNICATO STAMPA MOSTRA PIERGIUSEPPE PESCE

"XX SECOLO CRESCETE E MOLTIPLICATEVI" (cortesia di Goffredo Palmerini)

Riforme, Zagrebelsky: “Siamo quasi al punto zero della democrazia”

DETTO E SOTTOSCRITTO

Quello che non vi diranno mai i costituzionalisti, ma....

UNA COSTITUZIONE NON VA MAI RIFORMATA MA ADEGUATA AI

CAMBIAMENTI, DI CERTO NON SARA' PIU' MODERNA O EVOLUTA

CON L' ITALICUM E IL MONOCAMERALISMO IMPERFETTO, A NOSTRO

AVVISO NON CAMBIERANNO DI UNA SOLA VIRGOLA IL POTERE

LEGISLATIVO E LO STATUS SOCIO/POLITICO DEL PAESE.

DIVERSAMENTE DETTO:" STANNO RIFORMANDO LA

COSTITUZIONE A PROPRIO USO E CONSUMO. “

Page 7: Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)

7 10 Xenophobia STAMPA CARTACEA

Un milione di insulti contro le donne,

150 mila frasi razziste, oltre 100 mila

omofobe. E poi ci sono quelle intolleranti

nei confronti dei disabili. C'è un'Italia

bulla e misogina scolpita a 140 caratteri, il

linguaggio tutto speciale di Twitter, un

mezzo che avrebbe dovuto velocizzare i

messaggi in poche battute e che invece è

diventato anche un canale naturale per

urlare odio e intolleranza. Un mezzo falli-

mento come ha ammesso il ceo di Twitter

Dick Costolo in una lettera ai dipendenti

rilanciata dal Corriere della Sera. Stesse

conclusioni cui è giunto dopo un anno di

lavoro e un momentale screening il

gruppo di lavoro riunito attorno al pro-

getto di Vox - l'Osservatorio italiano sui

diritti. E' la Mappa dell'Intolleranza: un

panorama sconsolante, di cui ogni giorno

abbiamo conferma dai fatti di cronaca.

L'idea di questo gruppo, un team universi-

tario che ha monitorato, estratto e

studiato, circa due milioni di tweet - la

giornalista Silvia Brena, Marilisa

D'Amico, ordinario di diritto costituzion-

ale all'Università di Milano, co-fondatrici

di Vox; Maurizio Binetti, Cecilia Sic-

cardi, Maura Pelizzari, Roberto Reduzzi

del dipartimento di psicologia dinamica e

clinica della Sapienza Università di Roma;

il Prof. Vittorio Lingiardi e Nicola Carone;

Prof. Giovanni Semeraro e Cataldo Musto

dell' Università Aldo Moro di Bari e Ce-

cilia Siccardi del Dipartimento di diritto

pubblico italiano e sovranazionale all'Uni-

versità di Milano - è di fare prevenzione

sul territorio, mettendo il risultato di questo

lavoro a disposizione di chiunque, comuni

e scuole, per supportare interventi mirati

sul territorio. Un progetto ispirato ad

esempi stranieri, come la Hate Map della

americana Humboldt State University.

Dalla Mappa esce fuori per la prima volta

la diffusione in Italia dei tweet razzisti,

omofobi, misogini, antisemiti e intolleranti

nei confronti dei disabili. Una geografia

sconfortante, con una diffusione a macchia

di leopardo su tutta la penisola delle di-

verse forme di intolleranza. "Nei 140 carat-

teri di twitter comprimiamo i nostri senti-

menti", spiega Silvia Brena, giornalista e

co- fondatrice di Vox. "140 caratteri con

cui ci alleniamo a urlare emozioni, rabbie,

frustrazioni che spesso non riusciamo a

elaborare in altro modo".

Due, gli elementi emersi in modo più rile-

Diciassette anni di contributi e finanziamenti

pubblici. Attraverso l'utilizzo di tutte le leggi

messe in campo dalla presidenza del Consig-

lio a favore dei giornali. Prima creando un

apposito partito. E poi costituendosi in co-

operativa

Certo, qualcosa al bilancio dello Stato è co-

stato”: ha detto un rilassato Giuliano

Ferrara parlando del suo giornale “Il

Foglio” davanti alla Commissione Cultura della

Camera dei deputati nell’ambito dell’esame

della proposta di legge del Movimento 5 Stelle

per l’abolizione del finanziamento pubblico

all’editoria. Qualcosa? 50 milioni 899 mila 407

euro, ecco per l’esattezza quello che “Il Foglio”

di Ferrara è costato ai contribuenti a partire dal

1997, data in cui il giornale ha cominciato a ris-

cuotere i contributi pubblici per l’editoria: 2 mili-

oni 994 mila euro l’anno, 250 mila euro al mese,

8 mila euro al giorno. Per 17 anni. Una bella som-

metta.

GIUSTIZIA E’ SFATTA Nato da un’idea dello

stesso Ferrara, “Il Foglio”, da poche settimane

diretto da Claudio Cerasa, si è sempre contraddis-

tinto per i suoi azionisti di gran calibro: oltre il

finanziereSergio Zuncheddu (editore dell'”Unione

Sarda”) e lo stampatoreLuca Colasanto, l’ex

moglie di Silvio Berlusconi, Veronica Lario e

l’onorevole azzurro Denis Verdini, tra gli altri.

Sin dalla prima ora si è attrezzato per accomo-

darsi al ricco banchetto dei contributi statali per

l’editoria, partecipando alla spartizione della

ricca torta. All’epoca, lo Stato già prevedeva,

tramite la leggedel 1990 sulla “Disciplina delle

imprese editrici e provvidenze per l’editoria”,

l’elargizione di sovvenzioni alle imprese editrici

di quotidiani. E, tra queste, ai giornali organi di

partito. E cosa ha fatto Ferrara? Ha creato un

apposito movimento-partito di cui il suo quotid-

iano è diventato organo ufficiale: la“Convenzione

per la Giustizia”, fondata con gli allora amici-

parlamentari Marcello Pera (Forza Italia) e

Marco Boato (Verdi), con la quale si è garantito

i requisiti per accedere ai finanziamenti. Così,

già nel 1997, al termine del primo anno di pub-

blicazioni, “Il Foglio” ha incassato la prima

tranche di contributi statali: 222 milioni di lire,

cioè 115mila euro circa.

SOLDI SOLDIDall’anno successivo il quotid-

iano ha iniziato a raccogliere somme piùconsis-

tenti: secondo i dati forniti dalla Presidenza del

Consiglio dei Ministri, nel 1998sale a 6,3 mil-

iardi di lire (pari a 3,25 milioni di euro). Stesso

trend per il 1999 con 6,1 miliardi di lire (pari a

3,15 milioni di euro). Al ritmo di oltre 3 milioni

di euro, si calcola che la trovata del giornale di

partito ha consentito a Ferrara e al Foglio di

percepire nei primi 5 anni qualcosa come 13

milioni e 600mila euro.

RICCHI E COOPERATIVI Dal 2001, poi, per

potere continuare ad accedere al fondo spe-

ciale per l’editoria predisposto dalla Presidenza

del Consiglio, “Il Foglio”, come molte altre

testate, hamutato la sua struttura giuridica, di-

ventando unacooperativa. All’interno della

legge finanziaria per il 2001 si definiva infatti

un nuovo soggetto destinatario delle provvi-

denze: “imprese editrici di quotidiani o periodici

organi di movimenti politici, trasformatesi in

cooperative entro e non oltre il 1 dicembre

2001”. E “Il Foglio” si è puntualmente messo in

linea con la nuova situazione.

GIULIANO IN MISERIA Via perciò con un

nuovo inizio: ai 13,6 milioni “raccolti” nei primi

5 anni di vita, il quotidiano ne aggiungerà sfrut-

tando le nuove regole oltre 37 in poco più di un

decennio, a ritmo costante di oltre 3 milioni

l’anno con l’eccezione dell’ultimo biennio, in

cui si è assistito ad un taglio del fondo che non

ha risparmiato neanche il giornale diretto

dall’ElefantinoFerrara. Che, negli ultimi 3

anni, ha visto comunque entrare nelle casse

della sua creatura la “miseria” di 5 milioni di

euro. Bilancio finale per un giornale non

ancora “maggiorenne”: 17 anni di vita, ven-

dite anche molto al di sotto delle 10 mila,

oltre 50 milioni di euro, circa 100 miliardi di

vecchie lire di pubbliche sovvenzioni. Eccolo

il “qualcosa” che Giuliano Ferrara ha lasciato

in eredità a lettori e contribuenti.

CONTRIBUTI STATALI PER-

CEPITI DA “IL FOGLIO” (1997-

2013)

1997 114.966,73 €

1998 3.250.158,97 €

1999 3.157.813,05 €

2000 3.408.615,54 €

2001 3.674.626,21 €

2002 3.202.032,77 €

2003 3.511.906,92 €

2004 3.821.781,05 €

2005 3.821.781,05 €

2006 3.821.781,06 €

2007 3.745.345,44 €

2008 3.745.345,44 €

2009 3.441.668,78 €

2010 3.205.317,44 €

2011 2.251.696,55 €

2012 1.523.106,65 €

2013 1.201.463,75 €

TOT. 50.899.407,39 €

(fonti: Presidenza del Consiglio dei

Ministri – Dipartimento per

l’informazione e l’editoria)

vante. Il primo. Complessivamente la dis-

tribuzione dell'intolleranza, considerati i 5

gruppi, è polarizzata soprattutto al Nord e al

Sud, poco riscontro invece nelle zone del

Centro come Toscana, Umbria, Emilia Ro-

magna. Una situazione, che si capovolge per

quanto riguarda l'antisemitismo, fenomeno

in evidenza soprattutto nel Lazio e nel

Centro Italia. Va segnalato un picco signifi-

cativo in Abruzzo, nell'area tra L'Aquila,

Chieti, Pescara e Teramo. Presente anche in

alcune zone del Nord e del Sud Italia.

Il secondo dato riguarda la misoginia, sulla

quale si concentra la maggiore proliferazi-

one di tweet intolleranti. Il numero di tweet

contro le donne, infatti, in 8 mesi è arrivato

a 1.102.494, con 28.886 tweet geolocaliz-

zati.

"Hate speech è parola dell'odio, parola che

attacca e offende una persona o un gruppo

sociale", dice Vittorio Lingiardi, docente di

Psicologia Dinamica presso La Sapienza-

università di Roma. "Favorite dalla velocità

e custodite dallo spazio cibernetico, le pa-

role possono diventare pietre, incitamento

all'odio e, a volte, crimine".

Fonte ANSA Alessandra Magliaro

NOI SIAMO PER L’ ABOLIZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI GIORNALI E DELL’

ORDINE DEI GIORNALISTI , ONDE EVITARE CHE IL COSIDETTO QUARTO POTERE ,

PARTORISCA ANCORA “MENTITORI “PROFESSIONISTI.... L'Italia bulla e misogina

Editoria: 50 milioni, tanto è costato agli italiani

“Il Foglio” di Giuliano Ferrara

“Le parole

possono diventare

pietre, incitamento

all'odio e, a volte,

crimine".

(ma Salvini non deve

saperlo )

Page 8: Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)

CULTURA & SOCIETA’ 8 Nino Bellinvia 9

Roma- I Jalisse in primo piano con un nuovo

progetto.

Nicola Savino conduttore radiofonico e tele-

visivo, autore televisivo, attore e produttore

discografico italiano, lo scorso 1 febbraio nel

backstage di “Quelli che il calcio” ha firmato

la menzione che verrà offerta alle 15 scuole

medie del Veneto che partecipano a

“Melodie dal Cuore al Fronte”. Un ringrazia-

mento a Nicola Savino dai Jalisse che tor-

nano a far parlare di loro, non per una nuova

uscita discografica, ma per aver sposato

questa iniziativa che li vede protagonisti di

un progetto letterario-musicale, sostenuto

dalla Regione Veneto, che vuole celebrare il

centenario della Grande Guerra, ideato e

promosso dall’Associazione Crescere Crea-

tivi, coordinata dagli stessi Jalisse

(Alessandra Drusian e Fabio Ricci). Un pro-

getto, multidisciplinare e formativo, ispirato

alla scuola dei Cantautori, che si rivolge alle

classi terze delle Scuole Secondarie di primo

grado delle sette province venete.

Nelle classi si scoprirà come nasce una can-

zone, come scaturisce l’ispirazione e come si

scrive un testo legandolo alla musica, per dar

vita al brano che verrà musicato da un’or-

chestra e interpretato da voci soliste e cori in un

concerto aperto al pubblico.

Con il supporto di musicisti, compositori, artisti

noti ed emergenti (scelti dalla Produzione) che

supporteranno i ragazzi delle Scuole, il progetto

“Melodie dal Cuore al Fronte” , organizzato in

più fasi.

I ragazzi inizieranno da un lavoro di ricerca

storica e realizzeranno, in classe, idee e pensieri,

rime e versi liberi, grazie ad uno schema iniziale

dato da Alessandra e Fabio, sulla struttura tipo di

una canzone popolare; quartine, strofe, ritornelli

per portare in musica la figura romantica degli

eroi della Prima Guerra Mondiale.

Un grande concerto finale a chiusura del progetto

riunirà entro marzo ed in luogo da stabilire, le

classi e le famiglie per condividere le emozioni

raccontate dai ragazzi sul tema della Grande

Guerra. Ogni canzone interpretata al concerto

finale sarà illustrata e raccontata anche con at-

tività parallele come disegni, fotografie, video e

tutti i possibili linguaggi espressivi e comunica-

tivi, a sviluppare le competenze individuali degli

alunni.

Il progetto, attivo dal 2005, intende evidenziare

la creatività dei ragazzi attraverso la realizzazi-

one di canzoni partendo dalla scrittura del testo,

proprio come veri Cantautori Nati.

Il duo Jalisse, lo sanno tutti, è formato dai

coniugi Alessandra Drusian e Fabio Ricci (anche

direttore artistico delle Produzioni ed Edizioni

Musicali Tregatti e direttore artistico del Premio

Internazionale “DOC MUSIC CONTEST” 2014

di Rieti). Il duo ha vinto il Festival di Sanremo

nel 1997 con “Fiumi di parole”, ha inciso tre

album (“Il cerchio magico del mondo”, “Siedi e

ascolta”, “Linguaggio universale”) e 15 singoli.

Ultimi dei quali “Tra rose e cielo”, “E se torna la

voce”, “Dove sei” e “L’Alchimista, per sempre

tuo cavaliere”.

I Jalisse, sono tra l’altro testimonial del Premio

Nazionale “Un Mare di Poesia” di Ostia (III anno

consecutivo), ideatori e produttori di “Song of

the Knight” per la Journée Mondiale des Cheva-

liers ed anche ideatori e promotori di “Melodie

dal Cuore al Fronte” Grande Guerra per Regione

del Veneto e di “Cantautori Nati” per nuove leve

e autori in erba.

Tra i premi ricevuti dai Jalisse da ricordare: Best

Award Band 2014 (Europa Song); Premio

“Impegno Sociale” (alla Fiera Internazionale

Musica 2013); Premio alla Carriera al Festival

della Campania 2014"; Premio alla Carriera a

L'Aquila 2014"; Premio alla Carriera a

Mondragone 2014"; Premio “Dono dell'Umanità

2014”. “Melodie da cuore al fronte”. Sito isti-

tuzionale:

HYPERLINK

melodiedalcuorealfronte.wordpress.com

melodiedalcuorealfronte.wordpress.com

Per maggiori informazioni: Jalisse Duo

Ventennale Associazione Culturale “De

Musica” di Savona 11° Concorso Nazionale di

Composizione Pianistica 2015

L’Associazione Culturale “De Musica” di

Savona, fondata nel 1994 dal M° Giusto

Franco, bandisce l’11° Concorso Nazionale

di Composizione Pianistica 2015 che si av-

vale del patrocinio del Comune di Savona,

Provincia di Savona, Provveditorato agli

Studi di Savona, Accademia Musicale Geno-

vese (presidente M° Prof. Vincenzo Silvio

Giauni),Circolo Pirandello Savona

(Presidente Dr. Enzo Motta), Villa Cambiaso

di Savona (Direttore artistico Prof. Pio

Vintera), Distribuzione De Musica Savona/

Milano, Arranger e vocal coach M° Giusto

Franco, Il Secolo XIX, La Stampa, Il Letim-

bro, Liguria 2000 News, Banca di Credito

Cooperativo di Pianfei e Rocca De’ Baldi

Savona.

Al concorso (biennale) possono partecipare

compositori di nazionalità italiana e senza

limiti di età con una o più composizioni

(musica classica di qualsiasi stile) per piano-

forte solo. La composizione dovrà essere

depositata inedita alla SIAE e della durata

massima di sedici minuti. I concorrenti di

nazionalità italiana e senza limiti di età dov-

ranno far pervenire lo spartito entro il 30 set-

tembre 2015. E’ possibile partecipare al con-

corso sino a cinque composizioni con una

sola iscrizione. L’autore dovrà inviare (per

iscrizione Socio De Musica per l’anno acca-

demico 2015/2016) 70 euro a mezzo bonifico

bancario intestato a: BCC Pianfei

e Rocca De’ Baldi – Via F. Niella,

7 – 17100 Savona. IBAN:

IT29Q0875310600000100113503

Associazione Culturale De Mu-

sica

Unitamente allo spartito l’autore

dovrà trasmettere i propri dati

(nome, cognome, luogo di nas-

cita e nazionalità, recapito e nu-

mero telefonico, numero posizi-

one SIAE e la fotocopia della

cartolina Siae del deposito inedito

della composizione. E’ gradita,

invece del manoscritto, la grafica

musicale del PC (ad libitum cd,

dvd, etc.). Il giudizio della Com-

missione, formata da cinque musi-

cisti di chiara professionalità, è

inappellabile. Il materiale inviato

(posta elettronica oppure posta

tradizionale) non sarà restituito e

andrà a far parte dell’Archivio

“De Musica”. La “De Musica”

s’impegna a stampare le tre com-

posizioni che saranno giudicate

vincitrici (1a, 2°, 3a). I tre compo-

sitori vincenti riceveranno in

omaggio venti copie dello spartito

pianistico in elegante veste edito-

riale. Saranno anche assegnati tre

premi speciali: un “Premio speciale della Gi-

uria” per una composizione romantica in

omaggio al M° Attilio Vitale ad memoriam;

“Premio Speciale della Giuria” per una com-

posizione classic-jazz in omaggio al Maestro

franco Zauli ad memoriam; “Premio Speciale

della Giuria” per una composizione breve (non

oltre 24 battute) in omaggio alla Maestra Tina

Fanzino – ad memoriam. Gli autori vincenti

riceveranno ciascuno in omaggio dieci copie

dello spartito pianistico in elegante veste di

stampa.

Saranno segnalate anche composizioni giudicate

per merito artistico, con possibilità di stampa. I

concorrenti saranno informati sull’esito del

concorso entro il 31 ottobre 2015. I nomi degli

autori delle composizioni vincenti saranno noti-

ficati a giornali e riviste musicali. Le sei com-

posizioni vincenti saranno stampate per conto

della Produzione Associazione Culturale “De

Musica” di Savona, la quale s’impegna a dis-

tribuire gratuitamente in Italia e all’estero le

composizioni vincenti, inviandole in omaggio a

Rai Tv, Mediaset, Conservatori, Licei Musicali,

Accademie Musicali, Scuole private di piano-

forte, Scuole Civiche di Musica, Concertisti di

Pianoforte, Associazioni Culturali di Musica.

La premiazione avverrà con concerto nella sta-

gione estiva 2016 presso l’Auditorium Villa

Cambiaso di Savona.

Ricordiamo agli autori che l’iscrizione al Con-

corso comporta l’accettazione piena ed in-

condizionata delle norme ch abbiamo seg-

nalato.

Per informazioni: tel. 3294730217; e-mail:

_ HYPERLINK

"mai l to : f r an co giu s to7 5 @g mai l . co m"

[email protected]_

_HYPERLINK

"mailto:[email protected]"__franco.giust

[email protected]_.

Segnaliamo ai nostri lettori i titoli delle com-

posizioni vincitrici delle precedenti edizioni

del concorso (tra parentesi il nome del compo-

sitore).1995: “Viaggio con Morfeo” (Giovanni

P o l l o n i d i P a d o v a ) ; 1 9 9 7 :

“Preludio” (Giuseppe Bonamico / Bologna);

1999: “Le tempeste” (Giovanni Renzo /

Messina); 2000: “Pensieri vaganti” (Nadyr

Vietti /Aosta); 2002: “Adonis Con-

certo” (Adone Grossi /Conselice-Ravenna);

2004: “Settembre” (Stefano Cornaglia / Alba-

Cuneo); 2006: Marius” (Giuseppe Fricelli /

Firenze); 2008: “Epifanie dimenticate” (Elia

Grassetti / Treia-Macerata); 2010:

“Berceuse” (Pasquale Lucia / Roma); Dolce

Pensiero” (Alessandro Martire / Senna Co-

masco-Como).

Importante segnare anche che tutte le com-

posizioni vincenti sono state stampate per

conto dell’Associazione Culturale “De Mu-

sica” di Savona e distribuite non solo in Italia

ma anche in Svizzera, Austria, Germania,

Spagna, Olanda, Inghilterra, Romania, Alba-

nia, Russia, Ungheria, Usa, Canada, Messico,

Uruguay, Argentina, Brasile, India, Cile, Giap-

pone, Congo, Libia, Senegal e altre nazioni.

Queste le produzioni musicali “De Musica

2015”:”Antologia pianistica di autori contem-

poranei” (Volume 2°) a cura di Giusto Franco

dedicata al Maestro Attilio Vitale; “L’altra

metà del cielo – Antologia Compositrici –

Eccellenza al femminile” a cura di Giusto

Franco dedicata alla Maestra Tina Franzino;

“Master Class Pianoforte Level II” by Giusto

Franco Classic Soundtrack) c/0 Accademia

Musicale Genovese – Genova/Auditorium

Villa Cambiaso di Savona; “Antologia pianis-

tica di autori contemporanei” (volume 3°) a

cura di Giusto Franco, dedicata al Maestro

Alfonso Corsini.

Direttore artistico del Concorso è il M° Giusto

Franco (compositore e pianista) che ricorda a

tutti quanto affermavano in particolare J.S.

Bach (“La musica aiuta a non sentire dentro di

noi il silenzio che c’è fuori”), Beethoven (La

musica è la patria eletta di coloro che vogliono

astrarsi dalle miserie del mondo”) e Nietzsche

(“Senza musica la vita sarebbe un errore”).

I Jalisse nel ricordo della Grande Guerra

“Melodie dal Cuore al Fronte”

M. Giusto Franco “MELODIE DAL

CUORE AL FRONTE”