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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE Sezione San Luigi GUIDA DELLO STUDENTE Anno Accademico 2013-2014 NAPOLI - Via F. Petrarca, 115

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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE

Sezione San Luigi

GUIDA DELLO STUDENTE

Anno Accademico 2013-2014

NAPOLI - Via F. Petrarca, 115

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Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale www.pftim.it

Sede Legale Viale Colli Aminei, 2 - 80131 Napoli tf 081/7410000 - fax 081/7437580

Sezione San Luigi Via F. Petrarca, 115 - 80122 Napoli www.pftim.it/sluigi

Segreteria della Vice Presidenza tf/fax 081/2460278 [email protected] Segreteria della Sezione tf 081/2460276 - tf/fax 081/2460277 [email protected] Amministrazione tf/fax 081/2460206 [email protected]

Presidenza della Facoltà Viale Colli Aminei, 2 - 80131 Napoli - tf 081/7413343 - fax 081/7437580 [email protected]

Segreteria della Presidenza tf 081/7413343 - fax 081/7437580 [email protected]

Pontificio Seminario Interregionale Campano Via F. Petrarca, 115 - 80122 Napoli tf 081/2466017 - fax 081/2466027 [email protected] www.seminarioposillipo.it La presente Guida è edita dal COLLEGIUM PROFESSORUM SECTIONIS SANCTI ALOISII - Napoli

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Presentazione

Mentre stiamo ultimando il lavoro per la pubblicazione della Guida ci giunge

la notizia della nomina a Vescovo di Sessa Aurunca del nostro Professore Ordina-rio don Orazio Francesco Piazza. A lui, con la gratitudine per la lunga, competente e generosa condivisione nel servizio di docenza presso la Sezione, il nostro augurio per il ministero che gli viene affidato e il nostro ricordo nella preghiera.

La Guida è pensata principalmente per introdurre lo studente alla proposta

formativa della Facoltà Teologica, Sezione San Luigi, offrendogli la opportuna do-cumentazione. Tale proposta è stata riconsiderata in questi anni nel ripensare gli obiettivi e le modalità formative per una seria preparazione teologica nella nostra area ecclesiale e nel nostro tempo, in vista di un servizio sempre più adeguato alla Chiesa. Dopo una prima parte informativa su immatricolazioni e iscrizioni ai di-versi Cicli, la seconda parte introduce in concreto all’organizzazione degli studi. Il piano di studi del I Ciclo è strutturato in un biennio filosofico e in un triennio teo-logico. La loro articolazione interna è riportata allo stato attuale, in attesa di con-cludere la revisione avviata circa le aree, il loro rapporto con i settori, l’introdu-zione dei corsi opzionali. Prima della descrizione delle aree, per il biennio filosofi-co e per il triennio teologico, una parte introduttiva aiuta a comprendere la ratio del piano di studi nella distribuzione dei corsi e della didattica. Circa i corsi opzio-nali, nella parte normativa, viene indicato il criterio deciso dal Consiglio di Sezione con l’introduzione dei corsi necessari al fine dell’insegnamento della religione cat-tolica nelle scuole, insieme ad altri corsi opzionali che saranno offerti nell’arco del quinquennio e rispetto ai quali gli studenti dovranno scegliere fino a un determina-to numero di ECTS. Nel contesto di tale organizzazione degli studi vanno consul-tati il quadro dei corsi, le descrizioni di essi e le relative bibliografie.

Con le medesime attenzioni sono presentati i bienni di Licenza in teologia (II

Ciclo): teologia biblica, teologia dogmatica (indirizzo ecclesiologico), teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità). Lo scopo della Licen-za è di integrare la formazione teologica di base e avviare gli studenti alla ricerca scientifica. I diversi settori di specializzazione hanno una loro propria autonomia e specificità. Essi sono tuttavia connessi con gli studi di I Ciclo, di fondo interdipen-denti tra di loro. In particolare, con la programmazione di corsi comuni anche te-maticamente coordinati, si intende favorire una comprensione unitaria e prospetti-ca dei principali temi presentati nel I Ciclo, aiutandone l’approfondimento con la ricerca interdisciplinare. La Guida presenta un piano generale degli studi e, all’ini-zio della descrizione di ciascun biennio, le norme e indicazioni generali per ogni set-tore di specializzazione. Segue il quadro dei corsi e poi la descrizione di essi.

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Il III Ciclo è presentato nelle sue finalità di ricerca specifica nell’ambito della specializzazione già acquisita con la Licenza. Sono indicate condizioni, modalità e procedure per l’iscrizione, per le varie fasi del percorso e per il conseguimento del grado accademico. La Sezione San Luigi conferisce il Dottorato in Sacra Teologia nell’ambito delle specializzazioni in cui la Sezione stessa è qualificata con le Licen-ze che offre.

La Guida di questo anno indica anche qualche avvicendamento di docenti con

l’inserimento di nuovi. A coloro che lasciano l’insegnamento rinnoviamo la nostra gratitudine. Ai nuovi formuliamo l’augurio di una serena e fruttuosa partecipazio-ne al lavoro formativo della Sezione.

Nel quadro della Sezione e come espressione di essa sono presenti alcuni Istitu-

ti. La loro attività non si configura in espressioni didattiche e perciò non sono pre-senti nella Guida. Le loro linee di ricerca, con le pubblicazioni e gli eventi che of-frono, appartengono all’azione formativa della Sezione e sono molto importanti per la vita della nostra comunità accademica.

Come di consueto, il testo stesso della Guida dello Studente e le altre informa-

zioni di rilievo per la vita della Sezione sono reperibili nel sito della Facoltà (www.pftim.it).

Confido che questa pubblicazione sia utile ai nostri studenti e a tutti coloro che

vogliono conoscere la nostra offerta formativa. Qualche accorgimento editoriale è stato inserito per facilitare la lettura e per avere in breve uno sguardo di insieme sulle informazioni principali. Ringrazio la Segreteria della Sezione per la cura nella preparazione di questo sussidio per noi necessario. Auguro a Docenti, Studenti e Collaboratori un buon anno accademico 2013/2014.

Napoli, 29 giugno 2013

Prof. SERGIO BASTIANEL S.J. Vice Preside per la Sezione

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Cenni storici

Il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù in Napoli, fondato nel 1552 e ar-ricchito di scuole universitarie nell’anno 1565, non ha mai cessato di conferire i gradi accademici in Sacra Teologia agli studenti gesuiti, in forza del diritto che i Sommi Pontefici Giulio III, Pio IV, Gregorio XIII e Pio IX hanno confermato.

Sospesa dall’anno 1767 con la soppressione della Compagnia di Gesù nel Regno

delle due Sicilie, la sua Facoltà Teologica è stata ristabilita a Napoli nell’anno 1827 e, dopo la dispersione del 1860, è stata ripristinata nel 1898 nell’attuale sede del Colle-gio Massimo “San Luigi” a Posillipo. I suoi statuti, elaborati secondo le direttive del-la Costituzione Apostolica Deus Scientiarum Dominus del 1931, vennero approvati il 31 luglio 1937. Essa veniva riconosciuta come “Pontificia Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum, clericis sive religiosis sive saecularibus potissimum ex provinciis Italiae Meridionalis destinata”, annessa al Collegio Massimo San Luigi e retta quanto agli studi dalla Ratio Studiorum della Compagnia di Gesù.

In conformità alle direttive del Concilio Vaticano II e alle norme emanate dalla

Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica circa la pianificazione delle Facol-tà, nel 1969 è stata costituita la “Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meri-dionale”. Allo stato attuale essa è costituita da due Sezioni: la Sezione “San Tom-maso d’Aquino”, che corrisponde alla Facoltà già esistente nel Seminario Maggio-re Arcivescovile di Napoli, e la Sezione “San Luigi”, che corrisponde alla “Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum”. Gli Statuti Generali della Facoltà furo-no redatti in base alle Normae Quaedam e successivamente rivisti in conformità al-le norme della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana. Essi sono stati appro-vati in via definitiva il 18 aprile 1986, congiuntamente agli Statuti Particolari delle due Sezioni. La personalità giuridica civile della Facoltà è stata sancita dal D.M. del 2 febbraio 1995 (cf G.U. s.g. n° 217, 16.09.95).

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Parte Prima

L’ISTITUZIONE ACCADEMICA

ISTITUZIONE ACCADEMICA

DOCENTI

INFORMAZIONI

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L’ISTITUZIONE ACCADEMICA

I. LA FACOLTÀ

DIREZIONE DELLA FACOLTÀ

Gran Cancelliere Card. Crescenzio SEPE Vice Gran Cancelliere Carlo CASALONE Preside Gaetano CASTELLO Vice Preside Sergio BASTIANEL Segretario Generale Giuseppe MAGLIONE Direttore Amministrativo Vincenzo FERRARA

MEMBRI DELLA SEZIONE AL CONSIGLIO DI FACOLTÀ

Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Donatella ABIGNENTE Roberto DEL RICCIO Giuseppina DE SIMONE Ettore FRANCO Studenti Orazio Francesco PIAZZA Emilio SALVATORE Antonio FUCCI Sergio TANZARELLA Giammaria CIPOLLONE

II. LA SEZIONE S. LUIGI

DIREZIONE DELLA SEZIONE S. LUIGI

Vice Preside per la Sezione Sergio BASTIANEL Direttore del Settore filosofico Antonio TRUPIANO Direttore del Settore biblico Ettore FRANCO Direttore del Settore dogmatico Orazio Francesco PIAZZA Direttore del Settore vita cristiana Donatella ABIGNENTE Direttore Ammin. della Sezione Gianluca GENTILE Segretario della Sezione Ugo BIANCHI

Istituzione A

ccademica

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CONSIGLIO DI SEZIONE

Membri di diritto Gaetano CASTELLO

Preside della Facoltà

Sergio BASTIANEL Vice Preside e Rettore Collegio Professori S.I.

Antonio TRUPIANO Dir. Settore filosofico

Ettore FRANCO Dir. Settore biblico

Orazio Francesco PIAZZA Dir. Settore dogmatico

Donatella ABIGNENTE Dir. Settore vita cristiana

Roberto DEL RICCIO Rettore Pont. Seminario Campano

CONSIGLIO DELEGATO

Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Roberto DEL RICCIO (Sostituto) Donatella ABIGNENTE Antonio TRUPIANO (Sostituto) Ettore FRANCO Antonio FUCCI (Studente) Giulio PARNOFIELLO Marco STOLFI (Studente Sostituto)

CONSIGLIO AMMINISTRATIVO

Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Giulio PARNOFIELLO (Docente) Gianluca GENTILE (Dir. Amministrativo) Sergio TANZARELLA (Docente) Antonio ORAZZO (Dir. Biblioteca) Rolando LIGUORI (Studente)

CONSIGLIO DI BIBLIOTECA

Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Ettore FRANCO Antonio ORAZZO (Direttore) Orazio Francesco PIAZZA Gianluca GENTILE (Dir. Amministrativo) Antonio TRUPIANO Donatella ABIGNENTE Mariano AMIRANTE (Studente)

Docenti

Giorgio AGNISOLA Enrico CATTANEO Giuseppina DE SIMONE Sergio FERRARO Paolo GAMBERINI Domenico MARAFIOTI Antonio ORAZZO Giulio PARNOFIELLO Nicola SALATO Emilio SALVATORE Sergio TANZARELLA

Studenti

Antonio FUCCI (Segretario) Nicola DE SENA Carmine PASSARO

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COLLABORATORI

Anna CIARDI Filomena IORIO

Maria Cristina DE RUGGIERO Mariapia MANZONI

Anna Maria DE RUVO Paola RIBATTI

Giovanni DRAGO Annalisa STRAZZULLO

Vera GHIDELLI Matilde TIDONE

ISTITUTO DI FILOSOFIA

Direttore: Giuseppina DE SIMONE

Consiglio di Istituto: Giuseppina DE SIMONE (Direttore), Sergio BASTIANEL (Vice Preside), Sergio FERRARO, Antonio ORAZZO, Antonio TRUPIANO

Segreteria: Antonio TRUPIANO

ISTITUTO DI STORIA DEL CRISTIANESIMO

«CATALDO NARO - vescovo e storico della Chiesa»

Direttore: Sergio TANZARELLA

Consiglieri: Anna CARFORA, Dario GARRIBBA, Annalisa GUIDA, Antonio IANNIELLO, Giorgio JOSSA, Sylwia

PRONIEWICZ, Marco VITELLI

Istituzione A

ccademica

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PUBBLICAZIONI DELLA SEZIONE

RASSEGNA DI TEOLOGIA Rivista trimestrale

Direttore: Paolo GAMBERINI

Consiglio di direzione: Giulio PARNOFIELLO (Vice Direttore), Carlo MANUNZA, Gaetano PICCOLO, Nicola SALATO

Capo redattore: Giuseppe GUGLIELMI

COLLANE

Direttore: Domenico MARAFIOTI

Comitato scientifico: Donatella ABIGNENTE, Giuseppina DE SIMONE, Emilio SALVATORE, Sergio TANZARELLA

ALOISIANA Nuova Serie

Edizioni Il pozzo di Giacobbe - Trapani

AI CROCEVIA Edizioni Il pozzo di Giacobbe - Trapani

COLLANA DELLA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI ARTE E TEOLOGIA

Direttore: Giuseppe MANCA - Condirettore: Giorgio AGNISOLA

LE FORME E LA LUCE Percorsi di Arte e Teologia

Edizioni Il pozzo di Giacobbe - Trapani

COLLANE DELL’ISTITUTO DI STORIA DEL CRISTIANESIMO

«CATALDO NARO - vescovo e storico della Chiesa» Direttore: Sergio TANZARELLA

OI CHRISTIANOI

Nuovi studi sul cristianesimo nella storia - Sezione antica

- Sezione moderna e contemporanea Edizioni Il pozzo di Giacobbe - Trapani

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SEGRETERIA DEGLI STUDENTI

Antonio FUCCI (Segretario Coordinatore) Marco STOLFI (Vice Segretario) Rafael AGUILAR FLORES Rolando LIGUORI Mariano AMIRANTE Antonio S. MACOLINO Armando BAZZICALUPO Antonio MELE Giuseppe BISESTI Mirko NASI Giammaria CIPOLLONE Alessandro PALUMBO Alfonso DE CRISTOFARO Enrico PAOLINELLI Nicola DE SENA Carmine PASSARO Alessandro FERRARO Daniele PICARIELLO Vincenzo GALLORANO Mariangela TASSIELLI Davide LEODATO Giulio PARNOFIELLO (Docente)

Rappresentanti del Quinquennio:

1° anno: Mariano AMIRANTE, Alessandro FERRARO, Enrico PAOLINELLI 2° anno: Giuseppe BISESTI, Antonio MELE, Mirko NASI 3° anno: Giammaria CIPOLLONE, Rolando LIGUORI, Carmine PASSARO 4° anno: Vincenzo GALLORANO, Davide LEODATO, Rafael AGUILAR FLORES 5° anno: Alfonso DE CRISTOFARO, Antonio S. MACOLINO, Mariangela TASSIELLI Rappresentanti dei Bienni di Licenza:

Biblico: Armando BAZZICALUPO (anche Rappresentante unico) Dogmatico: Daniele PICARIELLO Vita Cristiana: Alessandro PALUMBO

Istituzione A

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ORGANICO DEI DOCENTI ABIGNENTE DONATELLA

associata Via Sibilla, 13a 80124 Napoli tf 081/6190295 [email protected]

AGNISOLA GIORGIO incaricato Viale delle Querce, 6 81100 Caserta tf 0823/342853 [email protected]

AMARANTE ALFONSO VINCENZO invitato Via Merulana, 31 00185 Roma tf 06/494901 [email protected]

APPELLA VINCENZO ANDREA invitato Via Crispi, 8 85030 Fardella (Pz) tf 0973/572333 [email protected]

ASTI FRANCESCO ordinario (presso Sez. San Tommaso) Via dell’Abbondanza, 26 80145 Napoli tf 081/7402266 [email protected]

AUTIERO ANNAMARIA incaricata Via A. De Gasperi, 1 80035 Nola (Na) tf 081/8239974 [email protected]

BALCIUS VIDAS invitato tf 349/7544793 [email protected]

BASTIANEL SERGIO ordinario Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

CARFORA ANNA incaricata Corso Garibaldi, 76 80055 Portici (Na) tf 081/6076026 [email protected]

CATTANEO ENRICO emerito Corso Vittorio Emanuele, 581 80135 Napoli tf 081/ 7049111 [email protected]

D’ALARIO VITTORIA incaricata Via dell’Epomeo, 257 80126 Napoli tf 081/7673486 [email protected]

DE GREGORIO VINCENZO invitato Via Speranzella, 86 80132 Napoli tf 081/413283 [email protected]

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DE SIMONE GIUSEPPINA straordinaria Via E. Cantone, 104 80038 Pomigliano D’Arco (Na) tf 081/8035226 [email protected]

DEL RICCIO ROBERTO associato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2466011 [email protected]

DI FILIPPO CATERINA incaricata Viale delle Terme, 7 81035 Roccamonfina (Ce) tf 0823/920088 [email protected]

DI GENNARO GIACOMO invitato Via A. Manzoni, 50 80123 Napoli tf 081/7145289 [email protected]

DI NAPOLI GIOVANNI invitato Via S. Michele, 4 84050 Laureana Cilento (Sa) tf 0974/832235 [email protected]

DI SANTO GIUSEPPE assistente Via Scavi, 43 82037 Castelvenere (Bn) tf 0824/940389 [email protected]

FERRARO SERGIO associato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111

FRANCO ETTORE straordinario Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2466011 [email protected]

GAMBERINI PAOLO straordinario Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

GARRIBBA DARIO invitato Via G. Gigante 46 80134 Napoli tf 081/5449787 [email protected]

GIANFREDA FAUSTO assistente Collegio Internazionale del Gesù, Piazza del Gesù, 45 00186 Roma tf 06/69205800 [email protected]

GRECO CARLO emerito Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

GRILLI MASSIMO invitato tf 06/58202458 [email protected]

GUGLIELMI GIUSEPPE associato Via Marechiaro, 38 80123 Napoli tf 081/7690820 [email protected]

Istituzione A

ccademica

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GUIDA ANNALISA assistente Corso Vittorio Emanuele, 110/1 80121 Napoli tf 081/7621499 [email protected]

MAJORANO SABATINO invitato Via Merulana, 31 00185 Roma tf 06/494901 [email protected]

MANUNZA CARLO incaricato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

MARAFIOTI DOMENICO ordinario Corso Vittorio Emanuele, 581 80135 Napoli tf 081/7049111 [email protected]

MASTANTUONO ANTONIO associato Via Novelli, 37 86035 Larino (Cb) tf 0874/823425 [email protected]

MOSSA VITO NICOLA assistente Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460266 [email protected]

NAPOLITANO ERASMO invitato Largo Donnaregina, 22 80138 Napoli tf 338/1847937 [email protected]

NUGNES ARMANDO assistente Pont. Seminario Interregionale Campano Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2466039 [email protected]

ORAZZO ANTONIO ordinario Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

PAGLIARA COSIMO incaricato Via Colanton Fiore, 1 80023 Caivano (Na) tf 081/8319460 [email protected]

PANZA VALERIO incaricato tf 380/7271009 [email protected]

PARNOFIELLO GIULIO associato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

PATAUNER ANDREA lettore Via A. Manzoni, 153/I 80123 Napoli tf 081/5755375 [email protected]

PETITO VERONICA incaricata Salita San Nicola da Tolentino, 50 80132 Napoli tf 081/414789 [email protected]

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PIAZZA ORAZIO FRANCESCO ordinario Corso Cusani, 251 82036 Solopaca (Bn) tf 0824/977827 [email protected]

PICCOLO GAETANO invitato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

PIVA GIUSEPPE incaricato Via Appia Nuova, 54 00040 Ariccia-Galloro (Roma) tf 06/9339191 [email protected]

PORRECA AGOSTINO incaricato Via A. Diaz, 24 81020 Casapulla (Ce) tf 333/3184671 [email protected]

PUCA BARTOLOMEO incaricato Via delle Palme, 13 80017 Melito di Napoli (Na) tf 339/4219907 [email protected]

PURCARO SALVATORE incaricato Via Seminario, 96 80035 Nola (Na) tf 339/4128647 [email protected]

RUSSO FERNANDO invitato Parrocchia S. Paolo Eremita e SS. Epifania, Via Roma, 5 80030 San Paolo Bel Sito (Na) tf 320/6778076 [email protected]

SALATO NICOLA associato Piazza Sant’Eframo Vecchio, 21 80122 Napoli tf 081/7519371 [email protected]

SALVATORE EMILIO associato Via Roma, 164 81011 Alife (Ce) tf 0823/918102 [email protected]

TANZARELLA SERGIO ordinario Via Beneduce, 5 81100 Caserta tf 0823/471311 [email protected]

TODISCO VITO ANGELO incaricato Parrocchia Maria SS. di Montevergine - Rione Mazzini 83100 Avellino tf 329/5913658 [email protected]

TRUPIANO ANTONIO straordinario Corso Vittorio Emanuele, 18 80122 Napoli tf 081/7614170 [email protected]

VITALE ANGELO MARIA incaricato Via S. Passaro, 9 84134 Salerno tf 339/1268007 [email protected]

Istituzione A

ccademica

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PROFESSORI EMERITI BARRUFFO ANTONIO CASALEGNO ALBERTO CATTANEO ENRICO DI PINTO LUIGI FERRARO GIUSEPPE

GALANTINO NUNZIO GIUNCHEDI FRANCESCO GRECO CARLO MANCA GIUSEPPE MARRA BRUNO MURATORE SATURNINO PIZZUTI DOMENICO PROPATI GIUSEPPE

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informazioni

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INFORMAZIONI

STUDENTI

Sono ammessi come studenti della Sezione chierici diocesani, religiosi e laici. Gli studenti si distinguono in:

– ordinari: sono iscritti e frequentano i programmi dei cicli che conducono ai gradi accademici;

– straordinari: sono iscritti e ammessi, dietro consenso scritto del Vice Presi-de, a frequentare corsi secondo particolari “piani di studio” che non con-ducono a gradi accademici;

– uditori: dietro consenso scritto del Vice Preside sono iscritti e ammessi a frequentare solo determinati corsi;

– fuori corso: non hanno espletato gli esami e/o conseguito il grado accademi-co entro il tempo previsto dal ciclo di studi prescelto. Per ulteriori informa-zioni cf Interruzioni e Studenti fuori corso.

IMMATRICOLAZIONI E ISCRIZIONI

Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale, all’Anno pa-storale e al primo semestre dei Bienni di Specializzazione si effettuano presso l’Ufficio di Segreteria dal 2 settembre 2013 al 4 ottobre 2013. Per non incorrere nei diritti di mora è necessario consegnare l’attestazione di versamento in Segreteria entro il 4 ottobre 2013.

La seconda rata di versamento annuale delle tasse accademiche e l’iscrizione al secondo semestre si effettuano dal 13 gennaio 2014 al 21 febbraio 2014. Per non incorrere nei diritti di mora è necessario consegnare l’attestazione di versamento in Segreteria entro il 21 febbraio 2014.

Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contempora-neamente iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili.

Iscrizioni in ritardo: agli studenti che si iscrivono entro il 31 ottobre 2013 (per il primo semestre) o entro il 28 febbraio 2014 (per il secondo semestre) è richiesta la compilazione di una domanda, il pagamento della tassa di mora stabilita dalle Au-torità competenti e l’approvazione per iscritto del Vice Preside.

N.B. Il pagamento dei diritti amministrativi per le tasse accademiche può avve-nire solo mediante versamento sul c/c postale n° 17647801 (intestato a: Pontificia Facoltà Teologica Italia Meridionale: Sezione San Luigi) o assegno bancario o bo-nifico bancario (codice IBAN: IT37O 01010 03497100000000643; dall’estero ag-giungere il codice BIC: IBSPITNA). Il pagamento in contanti è possibile solo per i diritti di Segreteria.

Istituzione A

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Immatricolazione o prima iscrizione

Documenti richiesti: 1. Modulo d’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria. 2. Certificato di nascita in carta semplice. 3. Titolo di studio in originale tale da dare diritto all’iscrizione alle Facoltà uni-

versitarie nella propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore). 4. Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue classiche e moderne richieste. 5. Cinque fotografie formato tessera, su fondo chiaro (sul retro scrivere in stam-

patello nome e cognome).

6. Nulla Osta del proprio Ordinario per sacerdoti, seminaristi, religiosi. Per i laici si richiede una lettera commendatizia dell’Autorità ecclesiastica.

7. Per l’iscrizione degli studenti di nazionalità non italiana è richiesta la documen-tazione stabilita dalle normative dello Stato Italiano.

8. Studenti di lingua non italiana: per ottenere l’iscrizione è richiesto il supera-mento dell’esame di idoneità linguistica, scritto e orale, secondo le modalità stabilite dalle Autorità della Sezione (CdS 06.03.91).

Modulo d’iscrizione ai seminari, corsi integrativi, corsi tutoriali, corsi opzionali, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

N.B. Al momento dell’iscrizione a ogni studente sarà fornito il nome utente e la password per poter accedere alla Pagina Personale dello Studente disponibile on line, a cui si accede dal sito della Sezione San Luigi (www.pftim.it/sluigi).

Rinnovo semestrale/annuale dell’iscrizione

1. Modulo di rinnovo dell’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

2. Comunicazione scritta di ogni eventuale variazione riguardante il proprio stato di sacerdote, chierico diocesano, religioso, laico e i dati anagrafici.

3. Il rinnovo dell’iscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti delle tasse accademiche degli anni precedenti.

Modulo d’iscrizione ai seminari, corsi integrativi, corsi tutoriali, corsi opzionali, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria. Prima iscrizione ai Bienni di specializzazione

1. Modulo d’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

2. Certificato di nascita in carta semplice.

3. Titolo di studio in originale tale da dare diritto all’iscrizione alle Facoltà uni-versitarie della propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore).

4. Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue classiche e moderne richieste.

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5. Attestato del curriculum del Quinquennio filosofico-teologico concluso con il Baccalaureato (per gli studenti che non lo hanno svolto presso la Sezione San Luigi).

6. Documentazione degli studi espletati nei singoli anni del sessennio filosofico-teologico (in questo ultimo caso si richiede l’attestato del superamento di un e-same di ammissione, secondo le modalità stabilite dalle Autorità della Sezione).

7. Cinque fotografie formato tessera, su fondo chiaro (sul retro scrivere in stam-patello nome e cognome).

8. Lettera di presentazione delle competenti Autorità ecclesiastiche.

Entro dieci giorni dall’inizio di ogni semestre gli studenti devono concordare con il Direttore di settore il Piano di studi semestrale. Tale Piano di studi, firmato dal Direttore di settore, deve essere approvato e contro-firmato dal Vice Preside.

La frequenza ai Bienni di specializzazione decorre unitariamente a partire dal semestre di iscrizione. Rinnovo semestrale dell’iscrizione ai Bienni di specializzazione

1. Modulo di rinnovo dell’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

2. Comunicazione scritta di ogni eventuale variazione riguardante il proprio stato di sacerdote, chierico diocesano, religioso, laico e i dati anagrafici.

Entro dieci giorni dall’inizio di ogni semestre ciascun studente deve concordare con il Direttore di settore il Piano di studi semestrale. Tale Piano di studi, firmato dal Direttore di settore, deve essere approvato e contro-firmato dal Vice Preside.

Il rinnovo dell’iscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti delle tasse accademiche dei semestri precedenti. Iscrizione al terzo ciclo

Per accedere al terzo ciclo si richiede, oltre al titolo di Licenza in originale, un’adeguata e documentata conoscenza delle lingue antiche e di almeno tre delle lingue moderne ritenute indispensabili dalle Autorità accademiche.

L’accoglimento della domanda di iscrizione è condizionata all’effettiva possibi-lità di trovare un direttore di tesi nell’ambito del settore di specializzazione pre-scelto. Si ritengono legittimamente iscritti al terzo ciclo gli studenti che abbiano depositato in Segreteria il titolo e lo schema della dissertazione, approvati da una commissione nominata dal Vice Preside e di cui fa parte anche il Vice Preside stes-so, e che siano in regola con il pagamento delle tasse d’iscrizione.

L’iscrizione avverrà quando la commissione e il Vice Preside avranno approva-to il progetto di ricerca e lo studente avrà effettuato il pagamento delle tasse acca-demiche stabilite. Dal momento dell’iscrizione inizia la decorrenza dei due anni minimi richiesti per il conseguimento del Dottorato (cf più avanti la normativa ri-guardante il terzo ciclo).

Istituzione A

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CORSI

1. Le discipline si distinguono in obbligatorie ed opzionali. I piani di studio dei vari cicli prevedono anche corsi tutoriali, dissertazioni, esercitazioni scritte e seminari.

2. I seminari comportano un numero chiuso (normalmente non più di 10 parteci-panti), al fine di rendere effettivo il metodo seminariale. I seminari minori (di 1 credit) si concludono con una indicazione di “rite frequentavit” (R.F.), se svolti regolarmente. I seminari maggiori (di 2 o più credits) comportano di norma un elaborato scritto, la cui valutazione concorre a determinare il voto del semina-rio. Questo elaborato è distinto dalla esercitazione scritta di filosofia o di teolo-gia (cf n. 3).

3. A conclusione del biennio filosofico è prevista una esercitazione scritta di filoso-fia, concordata normalmente col docente del seminario maggiore. Essa dovrà constare orientativamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dat-tiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interlineari di 1,5; cf le Norme me-todologiche in uso presso la Sezione San Luigi). Nel triennio teologico, quando la prova finale è il 1° modello, lo studente è tenuto a presentare una esercitazio-ne scritta di teologia, concordata con un docente. Essa dovrà constare orientati-vamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interlineari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi). Copia di questi due elaborati deve essere conse-gnata in Segreteria entro i termini stabiliti.

4. A conclusione del triennio teologico è prevista, come alternativa al 1° modello, una dissertazione o tesi di almeno 60 cartelle dattiloscritte (cf Esami finali). Questa dissertazione è sostitutiva dell’esercitazione scritta di teologia (cf n. 3).

5. Possono essere ammessi agli esami solo gli studenti regolarmente iscritti, che abbiano partecipato ad almeno due terzi delle ore previste dai relativi corsi o seminari e ne abbiano ottenuto dal docente l’attestazione firmata.

ESAMI Esami di profitto

1. Tutti i corsi di insegnamento devono presentare, al termine del semestre o dell’annualità, oltre all’attestazione di frequenza sul libretto accademico, una valutazione positiva, attestata sullo statino fornito dalla Segreteria.

2. La possibilità di prenotare esami è subordinata all’avvenuto versamento delle tasse accademiche. La prenotazione degli esami avviene on line, direttamente dalla Pagina Personale di ciascun studente. La prenotazione on line può essere effettuata sia da qualsiasi computer connesso a internet sia dal totem a disposi-zione nella Sezione San Luigi. Possono essere prenotati solo gli esami che fac-

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ciano parte del Piano di studi dello studente. Il periodo di prenotazione degli esami è indicato nel Calendario accademico della Sezione San Luigi. Ogni irregolarità nella lista di appelli d’esame o qualunque difficoltà di preno-tazione va segnalata prontamente alla Segreteria.

3. Gli statini di esame vengono consegnati direttamente dalla Segreteria ai docenti. 4. Non sono accettate, salvo autorizzazione scritta del Vice Preside, e solo per

gravi motivi, prenotazioni agli esami oltre i termini di prenotazione stabiliti. In ogni caso, la prenotazione fuori da termini stabiliti può essere effettuata solo dalla Segreteria e comporta una tassa di mora per ogni esame (cf Tasse acca-demiche). L’ordine di prenotazione determina l’ordine con il quale l’esame ver-rà sostenuto nella data di appello scelta.

5. Le sessioni di esame sono indicate nel Calendario accademico. La Segreteria fissa la data degli appelli: eventuali variazioni sono consentite solo da parte dei docenti e previo accordo con la Segreteria.

6. Il voto di un esame superato con esito positivo può essere ricusato una sola vol-ta, o in sede di esame – il docente annoterà la ricusazione sullo statino – o in Segreteria entro il termine della sessione. La ricusazione comporta la ripetizio-ne dell’esame.

7. La ripetizione di un esame non può avvenire nella stessa sessione. 8. Fino a tre giorni prima dell’appello di esame prenotato (inclusi sabato, domenica

e giorni festivi), lo studente può cancellare on line la sua prenotazione, diretta-mente dalla Pagina Personale e deve comunicarlo alla Segreteria. La cancellazio-ne nei tre giorni immediatamente precedenti la data fissata per l’esame è assenza ingiustificata. In caso di assenza ingiustificata verrà applicata una penale per ogni assenza ingiustificata a un esame prenotato (cf Tasse accademiche).

9. Al termine della sessione gli studenti devono consegnare in Segreteria il libretto accademico: il periodo di restituzione verrà indicato dalla Segreteria stessa.

10. Per sostenere ogni esame lo studente ha a disposizione tre sessioni d’esame, compresa la sessione al termine della frequenza. I corsi/seminari frequentati nel primo semestre di un anno accademico saranno considerati arretrati nella ses-sione invernale d’esami dell’anno accademico successivo. I corsi/seminari fre-quentati nel secondo semestre di un anno accademico saranno considerati arre-trati nella sessione estiva d’esami dell’anno accademico successivo. Per sostene-re un esame arretrato è necessario il versamento previo della tassa specifica sta-bilita dall’Autorità accademica (cf Tasse accademiche).

Esami finali

Gli esami finali possono essere sostenuti solo dopo il completo espletamento del relativo ciclo di studi. Il modello di esame orale per la licenza è quello dell’anno accademico in corso (cf CdS 13.05.92).

Per essere ammessi alla sessione di giugno occorre aver superato l’ultimo esame entro e non oltre il venerdì della seconda settimana della sessione estiva di esami. Gli esami finali non possono essere sostenuti al di fuori delle sessioni indi-cate, salvo autorizzazione scritta del Vice Preside.

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1. Sessioni di esami finali nell’Anno Accademico 2013-2014:

7 - 11 ottobre 9 - 13 dicembre 3 - 7 febbraio

10 - 14 marzo 5 - 9 maggio

16 - 20 giugno 2. Baccalaureato

Con decisione del CdS del 26.5.2004 vengono proposti alla scelta dello studen-te due modelli di esame finale:

1° modello Si richiede: a) la partecipazione attiva a un seminario (2 cr. al 1° semestre e 2 cr. al 2° seme-

stre) avente per oggetto una categoria generale o una tematica teologica princi-pale, tenuto da tre docenti – rispettivamente, di area biblica, dogmatica e mora-le –, di cui uno fa da coordinatore;

b) una esercitazione scritta (20-30 pagine), conclusiva del seminario, come appro-fondimento di una delle prospettive trattate (biblica, dogmatica, morale), a scelta dello studente. La valutazione dell’esame finale risulterà dalla media del curriculum del Quin-

quennio, dal voto riguardante la partecipazione attiva al seminario e la esercitazio-ne scritta, dati dai tre docenti.

2° modello Si richiede in alternativa al seminario per l’esame finale (cf 1° modello): a) un corso tutoriale di 2/3 credits, preparatorio alla dissertazione, da svolgere con

il docente scelto come tutor; b) la dissertazione scritta di 60-100 pagine; c) la discussione del lavoro scritto in Commissione con un esame orale su una delle

tre focalizzazioni tematiche o tesi (di carattere biblico, dogmatico, morale) for-mulate dallo studente, d’intesa con il tutor, a partire dalla dissertazione stessa.

Per il 1° modello di esame finale, l’iscrizione a uno dei seminari proposti dovrà avvenire entro la prima settimana di lezioni del 5° semestre.

L’esercitazione scritta, che dovrà constare orientativamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sini-stra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di di-mensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interlineari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi) deve essere consegnata in quattro copie presso la Segreteria almeno un mese prima dell’inizio della sessione di esami finali prescelta, unitamente al versamento delle tasse accademiche.

Per il 2° modello di esame finale, lo studente dovrà consegnare in Segreteria: (1) il titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la bibliografia essen-

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ziale, con la firma del docente che guiderà lo studente nella dissertazione; (2) l’indicazione del corso tutoriale di 2/3 credits, con relativo titolo, schema di svi-luppo e bibliografia essenziale, firmato dal docente con il quale lo studente effet-tuerà il corso tutoriale. Entrambi i documenti vanno consegnati in Segreteria:

entro la fine del mese di ottobre del 5° semestre per gli studenti che intendono sostenere l’esame finale al termine della sessione estiva;

8 mesi prima delle date sopra indicate, per gli studenti che si avvalgono delle altre sessioni di esame. Si ricorda che sono esclusi dal computo i mesi dell’in-terruzione estiva (luglio e agosto).

La dissertazione dovrà constare orientativamente da un minimo di 60 a un massimo di 100 cartelle dattiloscritte (ogni cartella va redatta con margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interli-neari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi). Il te-sto finale rilegato, con la firma del docente e dello studente, deve essere consegna-to in 4 copie presso la Segreteria almeno un mese prima dell’inizio della sessione di esami finali prescelta. Ad esso vanno allegati la segnalazione scritta delle tre foca-lizzazioni tematiche (di carattere biblico, dogmatico e morale) e il versamento delle tasse accademiche. 3. Licenza di specializzazione

Il titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la bibliografia essen-ziale, firmati dal docente che guiderà lo studente nella ricerca e dal Direttore di Settore, devono essere consegnati in Segreteria entro l’ultima settimana del 3° se-mestre del Biennio per gli studenti che sostengono l’esame finale al termine della sessione estiva; 6 mesi prima delle date precedentemente indicate, per gli studenti che si avvalgono delle altre sessioni di esami. Si ricorda che sono esclusi dal com-puto i mesi dell’interruzione estiva (luglio e agosto).

Il testo finale rilegato della dissertazione, orientativamente da un minimo di 100 a un massimo di 200 cartelle dattiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interlineari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi) deve essere conse-gnato in Segreteria unitamente alla domanda di esame finale, all’indicazione scritta del modello di esame orale scelto e all’attestazione del versamento delle tasse acca-demiche. La dissertazione deve essere redatta in quattro copie. Ogni copia della dissertazione deve recare la firma del docente e dello studente. Le quattro copie firmate vanno consegnate in Segreteria almeno un mese prima della sessione di e-sami finali prescelta. 4. Tesi dottorale

Le informazioni sono contenute nella introduzione relativa al Dottorato in Sacra Teologia.

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CERTIFICATI E DIPLOMI

– Certificati e attestati: possono essere richiesti in Segreteria, previo versamento dei diritti stabiliti per l’anno in corso. L’intervallo minimo per l’espletamento della richiesta è di 7 giorni.

– Diplomi: al termine dei relativi corsi di studio e degli esami finali possono esse-re richiesti i diplomi di Studi Filosofici, di Baccalaureato in Sacra Teologia, di Anno Pastorale, di Licenza in Sacra Teologia. Il diploma di Dottorato in Sacra Teologia viene rilasciato solo dopo la pubbli-

cazione della tesi dottorale o di una sua parte, e la relativa consegna in Segreteria, secondo le norme indicate. Subito dopo la difesa della tesi dottorale è possibile ri-chiedere un attestato di Laurea.

All’atto della domanda per i diplomi si richiede il versamento della tassa acca-demica in vigore: l’intervallo minimo per l’espletamento della richiesta è di un mese.

Si ricorda che i Diplomi originali sono documenti non iterabili. Il ritiro può av-venire solo da parte dello studente titolare o, in caso di necessità, mediante delega nominale scritta e presentazione di un documento valido di identità da parte della persona delegata.

INTERRUZIONI E STUDENTI FUORI CORSO

1. Sono considerati in situazione d’interruzione solo gli studenti che hanno comu-nicato per iscritto l’esigenza di interrompere momentaneamente il ciclo di studi. L’accettazione della comunicazione è subordinata al placet del Vice Preside.

2. Per gli studenti appartenenti al Clero diocesano o a Congregazioni religiose è ri-chiesta una comunicazione scritta da parte dei relativi Superiori. Tale comunica-zione è richiesta anche al momento della successiva ripresa degli studi.

3. Uno studente iscritto come ordinario al 1° ciclo (istituzionale) viene considera-to fuori corso quando non consegue il Baccalaureato entro il 5° anno dall’iscrizione. Le sessioni autunnale e invernale successive all’ultimo anno di iscrizione ordinaria sono assimilate all’anno accademico precedente.

4. Uno studente iscritto come straordinario al 1° ciclo viene considerato fuori cor-so quando non conclude il curriculum entro i termini previsti dal suo piano di studi. Le sessioni autunnale e invernale successive sono assimilate all’anno ac-cademico precedente.

5. Uno studente iscritto come ordinario al 2° ciclo (Licenza) viene considerato fuori corso quando non consegue il titolo accademico entro il 2° anno dall’iscrizione.

6. Le due sessioni di esami successive alla normale conclusione del curriculum so-no assimilate al semestre precedente.

7. Uno studente iscritto al 3° ciclo (Dottorato) viene considerato decaduto quando non ha discusso la tesi dottorale entro il 5° anno dall’iscrizione al Dottorato.

8. Agli studenti del 1° e 2° ciclo viene richiesto il rinnovo semestrale/annuale dell’iscrizione anche durante i “periodi assimilati”. Per sostenere gli esami arretrati, gli studenti fuori corso sono tenuti, all’atto del

rinnovo dell’iscrizione, al versamento delle tasse accademiche degli anni o dei seme-stri pregressi, secondo le disposizioni delle Autorità accademiche (cf CdS 13.05.92). Sono inoltre tenuti al versamento delle tasse stabilite per gli esami di anni accade-mici precedenti.

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DECADENZA DEI CORSI

Ai fini del conseguimento dei Gradi Accademici di 1° e 2° ciclo, la Facoltà con-sidera decaduti i corsi e i curricoli degli studenti che hanno superato i dieci anni di iscrizione fuori corso, salvo delibera del Consiglio di Sezione (cf CdF 17.03.1993).

RICONOSCIMENTO DEGLI STUDI COMPIUTI ALTROVE

1. Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eretta

dalla S. Sede, può essere ammesso a continuarli, senza obbligo di ripetere gli anni in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademico senza aver soddisfatto a tutte le condizioni prescritte per detto grado dagli Sta-tuti e dai programmi della Sezione San Luigi.

2. Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla Santa Sede, per essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, soste-nendo gli esami e le altre prove che le Autorità Accademiche determineranno dopo aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal candidato.

3. Il riconoscimento di discipline e di corsi, compiuti con successo nelle Università civili o in altri Istituti o Centri qualificati di studi, viene determinato, caso per ca-so, dal Vice Preside, secondo le direttive stabilite dal Consiglio di Facoltà.

4. Nessuno può essere ammesso a sostenere gli esami o le altre prove prescritte per il conseguimento di un grado accademico senza una regolare partecipazio-ne ai corsi accademici, da stabilirsi caso per caso.

RICONOSCIMENTO DEGLI STUDI COMPIUTI PRESSO GLI ISSR

Il CdF del 24 novembre 2010 ha modificato i due articoli dell’Appendice II

(artt. 7-8) degli Statuti Generali come segue: 1. Attesa la distinta configurazione degli studi in una Facoltà Teologica e in un

Istituto Superiore di Scienze Religiose (cf Introduzione n. 2 e art. 21, Istruzione per gli Istituti Superiori di Scienze Religiose della Congregazione per l’Educa-zione Cattolica, 28 giugno 2008), lo studente in possesso della licenza in Scienze Religiose (laurea magistrale) che volesse conseguire il baccalaureato in teologia, viene iscritto al 4° anno del ciclo istituzionale, con un apposito programma in-tegrativo di almeno due anni (cf art. 21, Istruzione per gli Istituti Superiori di Scienze Religiose), dopo attenta valutazione delle singole discipline del curricu-lum studiorum e un piano di studi approvato per ogni candidato.

2. La Facoltà si riserva di riconoscere e omologare dopo attenta valutazione delle singole discipline gli esami del curriculum degli studenti in possesso del bacca-laureato in Scienze Religiose (laurea) o eventualmente singoli esami di curricula incompleti.

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NOTA SUGLI EFFETTI CIVILI DEI TITOLI ACCADEMICI RILASCIATI

I titoli accademici di Baccalaureato, Licenza e Dottorato in teologia rilasciati dal-

la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale sono di diritto pontificio. Agli effetti civili hanno valore secondo i concordati e le legislazioni vigenti nei vari Stati e le norme particolari delle singole Università o Istituti Universitari.

In Italia, in forza del D.P.R. 2.2.1994 n. 175, art. 2, a integrazione di quanto già stabilito negli Accordi di revisione del Concordato (18.2.1984, art. 10, rat. Legge 25.3.1985 n. 121), per Teologia e Sacra Scrittura vale quanto segue:

«I titoli accademici di baccalaureato e di licenza nelle discipline di cui all’art. 1, conferiti dalle Facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti, a ri-chiesta degli interessati, rispettivamente come diploma universitario e come laurea con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, su conforme parere del Consiglio universitario nazionale. Il ri-conoscimento è disposto previo accertamento della parità della durata del corso di studi seguito a quella prevista dall’ordinamento universitario italia-no per i titoli accademici di equivalente livello; si dovrà anche accertare che l’interessato abbia sostenuto un numero di esami pari a non meno di 13 an-nualità d’insegnamento per i titoli da riconoscere come diploma universita-rio, e pari a non meno di 20 annualità d’insegnamento per i titoli da ricono-scere come laurea. Al predetto fine l’interessato dovrà produrre il titolo accademico conseguito, corredato degli esami sostenuti, in copia rilasciata dalla Facoltà che lo ha conferito, autenticata dalla Santa Sede».

Rimangono inoltre invariate le precedenti disposizioni, che già prevedevano il

riconoscimento della validità dei Diplomi di Licenza e di Dottorato, se vidimati dal-le competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili. In particolare, il titolo di Dottore in Sacra Teologia è dichiarato equipollente al titolo di dottore di ricerca dell’ordi-namento universitario italiano istituito dal D.P.R. n. 382 del 11/7/1980 (cf L. n. 28 del 21/2/1980; art. 74 del D.P.R. n. 382 del 11/7/1980; L. n. 168 del 9/5/1989; L. n. 341 del 19/11/1990: artt. 1 e 5; L. n. 210 del 3/7/1998: artt. 4 e 6; D.L.vo n. 300 del 30/7/1999).

Oltre a fregiarsi legittimamente del titolo di “Dottore”, i Diplomi di Licenza e di Dottorato, se vidimati dalle competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili, consentono:

a) l’immatricolazione nelle Università e Istituti Universitari statali e liberi, salvi sempre i poteri discrezionali dei singoli Consigli di Facoltà degli Atenei e Isti-tuti Universitari;

b) l’esenzione da frequenze e l’abbreviazione dei corsi universitari, sempre a di-screzione delle Autorità Accademiche.

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Per ottenere la vidimazione del Diploma si richiede una domanda da parte del competente Superiore Ecclesiastico, in cui si specifichi l’uso che si intende fare del Diploma. Le vidimazioni richieste per l’Italia sono, nell’ordine:

1. Congregazione per l’Educazione Cattolica (P.zza Pio XII, 3 - Roma). 2. Segreteria di Stato di Sua Santità (Palazzo Apostolico - Città del Vaticano). 3. Nunziatura Apostolica in Italia (via Po, 27 - Roma). 4. Prefettura di Roma/Uff. Legalizzazioni (via Ostiense, 131 - Roma). 5. Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica (P.le J.F. Kennedy, 20 -

00144 Roma EUR).

ORARIO DI SEGRETERIA

da lunedì a venerdì ore 8,45 - 12,30

ORARIO DI BIBLIOTECA

9,30 - 18, 30 (venerdì 17, 30) Sabato chiuso

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TASSE ACCADEMICHE

Quinquennio Immatricolazione € 251,00Iscrizione: I rata 546,00Iscrizione: II rata 546,00Iscrizione Fuori corso (tassa annuale) 491,00Esame di Baccalaureato 104,00Diploma di Studi Filosofici 60,00Diploma di Baccalaureato 93,00

Bienni di specializzazione

Immatricolazione 251,00Iscrizione semestrale 743,00Iscrizione Fuori corso (tassa annuale) 491,00Esame di Licenza 328,00Diploma di Licenza 197,00

Dottorato

Immatricolazione 251,00Iscrizione al Terzo Ciclo 1.004,00Esame di Laurea 491,00Diploma di Dottorato 284,00

Uditori

Immatricolazione 251,00Iscrizione semestrale 121,00

- (più) per ogni corso 33,00- (più) per ogni esame 28,00

Anno pastorale Immatricolazione 251,00Iscrizione: I rata 743,00Iscrizione: II rata 743,00Diploma di Anno pastorale 60,00

Diritti di Segreteria

Esame di anno accademico precedente 11,00Assenza ingiustificata all’esame 16,00Esame fuori sessione 22,00Attestati 6,00Attestati con punteggio 13,00Tassa mora per iscrizione in ritardo 29,00Tassa mora per prenotazione esame in ritardo 29,00Duplicato tesserino 11,00Duplicato libretto 24,00

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Parte Seconda

GLI STUDI

QUINQUENNIO ISTITUZIONALE (1° CICLO) Piano di studi

Piano generale dei corsi Biennio filosofico

Triennio teologico

BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA (2° CICLO) Biennio in teologia biblica

Biennio in teologia fondamentale Biennio in teologia dogmatica

Biennio in teologia della vita cristiana

DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA (3° CICLO)

ANNO PASTORALE (CICLO COMPLEMENTARE)

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Piano di Studi

IL QUINQUENNIO ISTITUZIONALE

(1° ciclo)

PIANO DI STUDI (Approvato ad experimentum dal CdS 31.05.2000)

1. Impostazione generale

1.0. Il Piano di studi del Quinquennio si ispira a tre esigenze fondamentali: a) unificare maggiormente la proposta dei contenuti, così da favorire un migliore

apprendimento e facilitare la sintesi al di dentro dell’attuale pluralismo filoso-fico-teologico;

b) rendere le didattiche più attive e appropriate, riducendo le lezioni cattedrati-che e incrementando forme seminariali, gruppi di studio, ecc.;

c) diminuire il numero dei corsi e degli esami.

1.1. Aree e corsi

1.1.1. Il Piano si struttura attualmente in 7 aree: 2 per il biennio filosofico e 5 per il triennio teologico.

1.1.2. Con lo spostamento dei corsi di Storia della Chiesa nel triennio teologico (delibera del CdS del 26.5.2004) l’area storica resta sospesa. I corsi di Storia della filosofia vengono incorporati nell’area antropologica e i corsi di Storia della Chiesa in quella cristologico-fondamentale.

1.1.3. Ogni area si suddivide in nuclei tematici e questi si esplicitano in temi prin-cipali e temi di approfondimento oppure in approfondimenti e integrazioni.

1.1.4. La strutturazione per nuclei tematici permette al Piano degli studi una di-screta flessibilità, perché consente diversi accorpamenti e una più chiara visibilità del legame dei contenuti sia nei temi principali sia in quelli integrativi o di appro-fondimento.

1.1.5. Ogni area prevede un’introduzione generale in cui si spiegano i diversi nu-clei e il loro collegamento e un riepilogo finale. Ogni nucleo tematico a sua volta richiede un’introduzione specifica.

1.1.6. Uno o più nuclei tematici compongono un corso. Ogni corso costituito da più nuclei tematici può essere svolto da uno o più docenti, secondo le esigenze del-la Sezione e le competenze specifiche, a giudizio del Vice Preside.

1.1.7. Un corso svolto da più docenti deve salvaguardare l’unità dei contenuti e i tipi di didattica, decisi dal Piano e concretizzati dal gruppo stesso dei docenti della materia con il coordinatore della rispettiva area tematica.

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piano di studi

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1.2. I coordinatori

1.2.1. Il Vice Preside, come autorità responsabile dell’applicazione del Piano, nomi-na un coordinatore per ogni area, previa consultazione dei docenti dell’area stessa.

1.2.2. I coordinatori sono scelti ordinariamente fra i docenti stabili, possibilmente fra gli ordinari o gli straordinari, eccezionalmente fra gli associati. La durata del lo-ro incarico è di tre anni, rinnovabili con la medesima procedura della nomina.

1.2.3. Essi costituiscono un Consiglio consultivo del Vice Preside, che questi con-voca quando lo riterrà utile per il coordinamento generale dell’insegnamento nel Quinquennio o per le verifiche del Piano nel suo svolgimento.

1.2.4. Il coordinatore ha il compito di: a) coordinare la didattica attraverso incontri periodici con i docenti assegnati

all’area e incontri sia collettivi (di corso) che personali con gli studenti; b) realizzare un raccordo con le altre aree, impegnate contemporaneamente nel

semestre o nell’anno, così da utilizzare al meglio le possibilità di luoghi e di tempi di cui la Sezione può disporre e favorire l’integrazione interdisciplinare;

c) coordinare la ricerca attraverso la struttura dei seminari permanenti esistenti o da creare.

1.2.5. Il coordinatore, in caso di rilevanti divergenze con uno o più docenti della sua area, a proposito dei contenuti, della didattica e delle verifiche, rimetterà la so-luzione al giudizio del Vice Preside, il quale potrà avvalersi del consiglio degli altri coordinatori. A tale parere superiore può appellarsi autonomamente ogni docente dell’area stessa.

1.2.6. Nel Consiglio dei coordinatori, avendo cura di sentire e riportare il parere degli studenti, ciascuno farà una relazione di bilancio annuale riguardante la pro-grammazione e la verifica della propria area. Su tale base il Vice Preside farà al Consiglio di Sezione un resoconto globale.

1.3. Didattica

1.3.1. Il Piano prevede forme diversificate di didattica: lezioni cattedratiche, semi-nari, gruppi di studio, di discussione e seminariali, assemblee di dibattito e di ap-profondimento, elaborati scritti, corsi tutoriali e semitutoriali.

1.3.2. Le lezioni cattedratiche indicano il senso generale dello studio in questione, il metodo da seguire e i nodi o le categorie più importanti. Orientativamente esse non dovrebbero superare il numero di ore assegnate all’insieme delle altre forme più at-tive di didattica. Fanno eccezione, per la loro indole specifica, i corsi esegetico-teologici, quelli storici, di Diritto canonico e di scienze umane, che possono svolger-si in forma cattedratica per circa i due terzi dei credits complessivi assegnati.

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piano di studi

35

Piano di Studi

1.3.3. I gruppi di studio sono finalizzati principalmente ad approfondire e assimila-re dei contenuti, specie in riferimento a un testo. I gruppi di discussione tendono in particolare alla problematizzazione e al confronto di opinioni, soprattutto attraver-so una bibliografia, assumendo in tal caso la forma seminariale, o almeno seguendo dei questionari di ricerca e di orientamento. Le assemblee di dibattito o di appro-fondimento tendono a scopi simili ai gruppi di discussione, ma si realizzano nell’ambito dell’intera classe. Gli elaborati scritti mirano all’espressione chiara di alcuni punti particolari della materia e possono coronare un lavoro di gruppo o as-sembleare da parte del singolo studente, secondo i suoi personali interessi.

1.3.4. I corsi tutoriali richiedono elaborati scritti, letture di approfondimento e ve-rifiche. Il corso semitutoriale esige la frequenza alle lezioni cattedratiche, un elabo-rato scritto di approfondimento personale e la verifica finale.

1.3.5. Per favorire un apprendimento proporzionato al tempo di studio degli stu-denti, i gruppi di studio o di discussione e seminariali

a) sono riservati ai corsi o ai nuclei tematici più ampi all’interno di ciascuna area e vengono decisi dall’area stessa;

b) in ogni classe e contemporaneamente non se ne potranno svolgere più di due.

1.3.6. A queste forme di didattica si aggiungono a) i seminari che le aree sono invitate a proporre nell’ambito dei credits asse-

gnati a ciascuna di esse, utilizzando i temi di approfondimento; b) un seminario maggiore che introduce l’esercitazione scritta di filosofia, un

seminario di sintesi che introduce l’esercitazione scritta di teologia.

1.4. Le verifiche

1.4.1. Le verifiche sono finali o in itinere. Le verifiche finali corrispondono al nu-mero dei corsi e si svolgono perciò alla fine del semestre per i corsi semestrali e alla fine dell’anno per i corsi annuali. Per i corsi che si svolgono in tre semestri conse-cutivi la verifica finale può avvenire in due tempi.

1.4.2. Il contenuto dell’esame finale di ogni corso è costituito dalle parti esposte in forma cattedratica e viene determinato dall’area, in base a criteri di essenzialità e su proposta dei singoli docenti per la parte riguardante il proprio insegnamento. Possono essere riassunte in un tesario sintetico o in altre forme più idonee.

1.4.3. Gli esami finali dei corsi tenuti da più docenti si svolgono davanti a una commissione oppure, fatta salva l’unità di impostazione (cf sopra, 1.1.7), davanti a un singolo docente, a giudizio del Vice Preside. Nel primo caso la valutazione si computa con la media dei voti espressi da ciascun commissario.

1.4.4. Le verifiche effettuate in itinere riguardano le parti di ciascun corso sviluppate in forma diversa da quella cattedratica. Esse avvengono durante lo svolgimento del

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piano di studi

36

corso stesso e non in momenti particolari intesi come esami. Queste verifiche ri-guardano sia i risultati dell’apprendimento, che l’impegno e la partecipazione attiva.

1.4.5. La valutazione finale di ciascun corso viene calcolata facendo la media tra la votazione riguardante l’esame finale e tutte le altre verifiche effettuate in itinere.

1.4.6. La prova finale per il baccalaureato può avvenire secondo due modalità: a) un seminario di sintesi, che richiede la partecipazione attiva e introduce

all’esercitazione scritta di teologia; b) una dissertazione scritta o tesi, a norma degli Statuti Generali (cf art. 30,7).

1.5. Norme di applicazione

1.5.1. Il Piano è stato applicato con gradualità, a partire dall’anno accademico 2000-2001. L’applicazione è stata integrale iniziando con il primo anno di filosofia, per consentire la sperimentazione nell’arco di 5 anni. Il Consiglio di Sezione può operare modifiche parziali, in punti particolari, quando la sperimentazione lo ri-chieda. Dopo questo periodo la Sezione dovrà rivederlo e approvarlo definitiva-mente con le modifiche che l’esperienza avrà suggerito.

1.5.2. Negli anni del quinquennio nei quali non è entrato in vigore nella sua integra-lità, il Piano è stato applicato parzialmente. Sono rimasti i corsi, le verifiche, le didat-tiche e i contenuti del Piano precedente, ma i corsi e i relativi docenti si sono inseriti nelle aree, come previsto dal nuovo Piano. Sono entrate in vigore anche le funzioni dei coordinatori, come previsto nel numero 1.2.1 della impostazione generale.

1.5.3. Nella fase di applicazione parziale le aree hanno svolto il compito di: a) favorire la collaborazione tra i docenti in vista di una migliore conoscenza

dei rispettivi insegnamenti, di una proposta più organica dei contenuti (evi-tando anzitutto le ripetizioni) e di eventuali prospettive di ricerca;

b) promuovere e gestire, d’intesa con il Vice Preside, sperimentazioni didatti-che circostanziate e parziali, in previsione del nuovo Piano, tenendo conto dell’utilità e delle possibilità concrete degli studenti.

1.6. Corsi opzionali (Delibera del CdS del 10.04.2013)

1.6.1. Per coloro che si iscrivono al I ciclo a partire dall’anno accademico 2013-2014 il Consiglio di Sezione ha deliberato in data 10.04.2013 una modifica del pia-no di studi che offre la possibilità di scegliere un certo numero di corsi opzionali per un minimo di 15 ECTS nell’arco del quinquennio tra le seguenti proposte: Ar-te sacra, Musica sacra, Ecumenismo, Ebraico B, un corso offerto dal Settore Bibli-co, un corso offerto dal Settore Vita cristiana, un’offerta formativa riconosciuta dalla Sezione (partecipazione a convegni e iniziative culturali di vario tipo secondo precise modalità prefissate), e – per quanti intendono accedere in futuro all’inse-

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piano di studi

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Piano di Studi

gnamento della religione cattolica – Pedagogia e didattica, Metodologia e didattica dell’Irc, Teoria della scuola, Legislazione scolastica e tirocinio dell’Irc.

1.6.2. In base ai recenti accordi intercorsi tra la CEI e il MIUR, le ultime quattro discipline sono necessariamente richieste per l’insegnamento della religione catto-lica a partire da settembre 2017.

1.6.3. Per coloro che si sono iscritti al I ciclo nell’anno accademico 2012-2013, se interessati, saranno individuate nel corso del quinquennio istituzionale le modalità di inserimento facoltativo delle suddette discipline.

1.6.4. Per gli iscritti al 1° anno del I ciclo nell’a.a. 2013-2014 sono attivi i seguenti insegnamenti opzionali: Arte sacra e Musica sacra.

2.1. IL BIENNIO FILOSOFICO 2.1.0. Premesse

2.1.1. Il biennio filosofico si articola in due aree tematiche: area epistemologico-metafisica e area antropologica. Nell’area epistemologico-metafisica sono confluite le seguenti discipline: Introduzione alla filosofia, Logica, Epistemologia, Metafisi-ca, Filosofia della natura, Ermeneutica, Estetica, Musica sacra, Arte sacra, Metodo-logia, il Seminario minore e il Seminario maggiore. Nell’area antropologica con-fluiscono l’Antropologia filosofica, l’Etica generale e speciale, la Filosofia della re-ligione e l’Introduzione alla storia delle religioni, la Sociologia, la Psicologia, la Storia della filosofia, il Seminario minore e il Seminario maggiore.

2.1.2. L’Area epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario, che consente di legare insieme le tematiche delle discipline confluite nell’area; quella antropologica si sviluppa attorno alla domanda “chi è l’uomo?” e coinvolge non so-lo le materie strettamente filosofiche, ma anche la Psicologia e la Sociologia.

2.1.3. I corsi di Storia della filosofia si propongono inoltre: (a) di offrire agli stu-denti un’adeguata contestualizzazione degli Autori, cui si fa riferimento anche nei corsi sistematici; (b) un contatto diretto con i testi in cui si cristallizza il pensiero dei classici (lettura e commento di testi-chiave relativi alle diverse epoche); (c) mo-strare la valenza speculativa dell’evento Cristo come storicamente si dispiega nelle diverse figure teoretiche esaminate.

2.1.4. L’area epistemologico-metafisica e quella antropologica propongono ciascu-na un seminario minore di 1 credit e un seminario maggiore di 3 credits, per intro-durre gli studenti ad affrontare temi connessi con le problematiche delle rispettive aree. Tali temi possono essere ripresi e sviluppati nella prevista esercitazione scritta di filosofia.

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piano di studi

38

2.1.5. AREA EPISTEMOLOGICO - METAFISICA

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI

Introduzione alla filosofia Cr. 1 Metodologia Cr. 1 Logica Cr. 2 EpistemologiaCr. 5 Estetica Cr. 2 Musica sacra Cr. 2 Arte sacra Cr. 2 Ermeneutica Cr. 2 Filosofia della natura Cr. 2 Filosofia dell’essere Cr. 6

1. Lettura problematica del presente culturale

2. Quadro storico della

problematica

2.1. I principali mo-delli interpretatividel reale

2.2. I modelli

epistemologici contemporanei

3. Il problema della verità 4. Il dinamismo intenzio-

nale della coscienza co-me metafisica implicita

5. La metafisica esplicita

come integrazione conoscitiva

6. Alla ricerca del Fon-

damento ultimo 7. Il quadro metafisico

creazionista

8. Metafisica e teologia

Introduzione generale al biennio filosofico

L’attuale frammenta-

zione dei saperi Temi di estetica e teorie

della comunicazione La coscienza storica e la

ragione ermeneutica La koiné scientifica

e tecnologica Le nuove cosmologie Evoluzionismo

e creazionismo

Responsabilità per il creato

Il difficile rapporto fides/ratio

Dalla logica sillogistica alla

logica formale: i limiti dei formalismi puri

Ebraismo e filosofia Variazioni della nozione

di natura Le scienze cognitive:

il rapporto mente-corpo

Il problema del male

Seminario minore Seminario maggiore Avvio dell’esercitazione

scritta

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piano di studi

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Piano di Studi

2.1.6. AREA ANTROPOLOGICA

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Antropo-logia filosofica

Costanti filosofiche dell’universo personale

A. Dall’ontologia sostanzialista all’ontologia relazionale

B. Reciprocità (pericòresi, pros-simità e co-esistenza)

C. Storicità, morte e futuro dell’uomo

D. Incarnazione (corpo-corporeità, impegno, presenza e azione)

E. Vocazione (libertà - trascen-denza - interiorità)

1. Fondamenti epistemologici dell’antropologia filosofica

2. La parabola anti-umanistica contemporanea

5

Etica Libertà incarnata e responsabilità dell’essere per-sonale

Temi e problemi

di etica sociale

A. La dimensione morale della persona

B. L’essenza della moralità C. Fondamento ontologico e

oggettività del valore morale

1. Originalità e spe-cificità dell’espe-rienza morale

2. Fenomenologia del valore morale

3. Il dovere come esigenza incondi- zionata di moralità

6

Storia e Filosofia della religione

Trascendenza della persona ed espe-rienza del sacro

A. Le scienze della religione B. La storia delle religioni C. La fenomenologia storica delle

religioni D. Fenomenologia dell’esperienza

religiosa E. Ermeneutica dell’esperienza

religiosa F. Fondamento ontologico-veri-

tativo dell’esperienza religiosa

1. Le religioni universali

2. Secolarizzazione e nuove religioni

3. La questione ermeneutica

4. Teologia filosofi-ca e filosofia della religione

8

Psicologia Natura e struttura della personalità psichica

A. Natura della personalità B. Attributi e processi dell’Io C. Psicodinamica della personalità

1. Principali teorie della personalità

2. Psicologia della religione

3

Sociologia L’uomo nella vita sociale

A. Premesse storico-fenomenolo-giche

B. I concetti fondamentali della vita sociale

C. Stratificazione e disuguaglianze sociali

1. Mappa delle teo-rie macro e micro-sociologiche con-temporanee

2. Sociologia della religione

3

Seminario minore

1

Seminario maggiore

3

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piano di studi

40

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Storia del-la filosofia antica e medievale

1. Lo spirito e il pensiero dell’antichità pagana e cristiana

2. Lo spirito e il pensiero della cristianità me-dievale

A. Le origini della filosofia occi-dentale

B. Sviluppo e figure del pensiero greco

C. Cristianesimo e filosofia D. Sviluppo e figure del pensiero

medievale

Filosofia e religione Filosofia e mitologia Monografia: uno dei

grandi maestri medievali

6

Storia del-la filosofia moderna e contempo- ranea

1. La modernità e il suo pensiero

2. Tra moderno e postmodento: il contemporaneo

A. Genesi della modernità occi-dentale

B. Sviluppo e figure del pensiero moderno

C. Sviluppo e figure del pensiero contemporaneo

Monografie su auto-ri o testi del pen-siero moderno e contemporaneo

6

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piano di studi

41

Piano di Studi

2.2. IL TRIENNIO TEOLOGICO 2.2.0. Premesse

2.2.1. Le aree del triennio teologico, a eccezione di quella biblica, sono di tipo te-matico.

2.2.2. L’area biblica si articola nei due corsi fondamentali di Antico Testamento (comprendente AT/1: Pentateuco, AT/2: Profeti, AT/3: Sapienziali e altri scritti) e Nuovo Testamento (comprendente NT/1: Sinottici-Atti, NT/2: Corpus Paulinum, NT/3: Corpus Johanneum), preceduti dai corsi complementari di Introduzione ge-nerale alla Bibbia e di Lingue (Ebraico A - B e Greco A).

2.2.2.1. Ciascuna parte dei due corsi biblici fondamentali, rispettando la pluralità dei metodi e degli approcci, si propone di introdurre gli studenti a “saper leggere” un testo e comporta perciò un’introduzione critica, esemplificazioni esegetiche e linee di teologia biblica. Non può esserci quindi sovrapposizione tra le parti dello stesso corso.

2.2.3. Le aree tematiche sono: l’area cristologico-fondamentale, l’antropologico-spi-rituale, l’ecclesiologico-sacramentale e la morale. Nell’area cristologico-fondamen-tale confluiscono l’Introduzione alla teologia e la Patrologia, la Teologia fondamen-tale (Rivelazione, Tradizione e Ispirazione), la Cristologia, l’Unità e Trinità di Dio e la Storia della Chiesa. L’area antropologico-spirituale comprende: l’Antropologia te-ologica, la Grazia e le Virtù teologali, l’Escatologia e la Teologia spirituale. L’area ecclesiologico-sacramentale include l’Ecclesiologia e la Mariologia, la Liturgia, la Sa-cramentologia, il Diritto canonico, la Teologia pastorale e la Catechetica. L’area mo-rale comprende la Morale fondamentale e la Morale speciale.

2.2.3.1. Ciascun nucleo tematico viene trattato in tre aspetti distinti e strutturati: a) biblico b) storico o storico-dogmatico c) sistematico e proposte di teologia contemporanea.

2.2.3.2. L’area antropologico-spirituale intende integrare in profondità, pur nel ri-spetto delle diverse metodologie, i contenuti dogmatici e l’esperienza spirituale, che diventa così non solo il culmine della riflessione teologica, ma anche una fonte di ispirazione.

2.2.3.3. I corsi di Storia della Chiesa si propongono di: (a) fornire agli studenti quadri di riferimento storico e storiografico per il futuro studio della teologia; (b) offrire un adeguato supporto allo studio delle discipline più propriamente positive; (c) proporre una congrua metodologia per l’acquisizione di una consapevolezza critica in ordine al superamento di luoghi comuni, anacronismi, facili generalizza-zioni; (d) porre lo studente in rapporto con i vissuti della comunità credente nei diversi periodi.

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piano di studi

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2.2.4. AREA BIBLICA

CORSI NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI CR.

Introduzione generale alla Bibbia

1. Ambiente 2. Testo 3. Ermeneutica

1. Linee essenziali di geografia, archeologia e storia di Israele

2.1. Formazione e trasmissione del testo (AT, NT, Apocrifi)

2.2. Critica testuale (AT e NT) 3. Metodi, strumenti e sussidi

3

Antico Testamento

AT/1: Pentateuco AT/2: Profeti AT/3: Sapienziali e

altri scritti

1.1. I risultati della critica letteraria: composizio-ne, struttura e messaggio dei singoli libri

1.2. Gen 1-11, Es 19-20.24, Dt 6 1.3. Teologia delle tradizioni pentateucali 2.1. Storia dell’interpretazione e teologia ebraica

del profetismo; composizione, struttura e messaggio dei singoli libri (profeti anteriori e posteriori, compreso Dan e l’apocalittica)

2.2. Vocazione ed esistenza profetica; i canti del Servo; la nuova alleanza

2.3. Teologia delle tradizioni profetiche 3.1. La poesia ebraica e il libro dei Salmi: composi-

zione, struttura, generi letterari; la sapienza in Israele: apporto critico di Giobbe e Qohelet; scritti midrashici; ellenizzazione e libri dei Maccabei

3.2. Esegesi, teologia e lettura cristiana di alcuni Salmi

3.3. La giustizia di Dio in Giobbe; creazione, storia e salvezza nel libro della Sapienza; immortalità e risurrezione alle soglie dell’era cristiana

4 4 4

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piano di studi

43

Piano di Studi

CORSI NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI CR.

Nuovo Testamento

NT/1: Sinottici e Atti

NT/2: Corpus

Paulinum NT/3: Corpus

Johanneum

1.1. Storia della ricerca, origine, natura, interpre-tazione, valore storico e teologico dei Vangeli sinottici e degli Atti; struttura e teologia di Mc, Mt, Lc-At

1.2. Esemplificazioni esegetiche della duplice e della triplice tradizione

1.3. Cristologia dei Sinottici 2.1. Vita e opera di Paolo; autenticità, composizio-

ne, struttura e teologia delle singole lettere 2.2. La parola della croce e la risurrezione dai

morti; la giustizia di Dio; Cristo nuovo Ada-mo, la vita nello Spirito

2.3. Linee di teologia e di cristologia paoline 3.1. Sfondo culturale, composizione e struttura

del IV Vangelo, delle Lettere (1-3 Gv) e dell’Apocalisse

3.2. Linee di cristologia ed ecclesiologia giovannea; tematiche teologiche fondamentali

3.3. Esemplificazioni esegetiche

4 4 4

Corsi complementarie propedeutici

Greco classico Greco A (biblico) Ebraico A Ebraico B

4 2 2 2

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piano di studi

44

2.2.5. AREA CRISTOLOGICO - FONDAMENTALE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Introduzione alla teologia e Patrologia

1. Modelli storici di intellectus fidei

2. Oggetto e meto-do della teologia sistematica

A. La teologia dei Padri B. La teologia medievale C. La teologia nell’epoca

moderna D. La teologia nell’epoca

contemporanea

Figure significative della Patrologia

5

Teologia fondamentale

3. La rivelazione

4. La credibilità della rivelazione

5. Rivelazione e tradizione

A. La rivelazione di Dio nella creazione e nella storia

B. La rivelazione in Gesù Cristo(singolarità di Gesù; la pie-nezza della rivelazione nel mistero pasquale)

A. La credibilità: problematica e criteri

B. Mediazione dell’universalità della rivelazione e sua fon-dazione teologica

A. Rivelazione, tradizione e Scrittura (Ispirazione e Canone biblico)

B. Tradizione e magistero C. Il dogma e il concetto di

sviluppo dogmatico

La rivelazione di Dio nelle religioni

1. Tradizione viva e sensus fidelium

2. La tradizione nel dibattito ecumenico

7

Cristologia e Trinità

6. Il Dio di Gesù Cristo

7. Cristologia pneumatologica

8. Soteriologia cristologica

9. Gesù, il Cristo, Figlio incarnato

10. Lo Spirito, do-no del Risorto

11. La comunione della Trinità

A. Unicità di Dio B. Il Padre di Gesù Cristo

A. L’evento dello Spirito dai profeti all’avvento del Regno di Dio

B. Lo Spirito Santo nell’evento di Cristo

A. La passione e morte di Gesù Cristo

B. Significato soteriologico ed escatologico di Gesù risorto

A. Preesistenza di Cristo e Incarnazione

B. La persona di Cristo

L’evento dello Spirito fino alla Parusia

A. Teologia trinitaria e cristologiaB. Modelli di teologia trinitaria

L’ebreo Gesù

La fede di Gesù

Solidarietà e univer-salità della salvez-za in Gesù Cristo

I titoli cristologici

Spirito di Dio Spirito di Cristo

8

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piano di studi

45

Piano di Studi

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Storia della Chiesa antica e medievale

1. Genesi, diffu-sione e struttu-ra del Cristia-nesimo antico

2. Occidente lati-no e germani-co. Incultura-zione, istitu-zioni

3. Sviluppi e crisi dell’universa-lismo

A. Rapporti Cristianesimo-Impero

B. Cristianesimo, ellenismo e giudaismo

C. Migrazioni germaniche ed evangelizzazione

D. Respublica christiana E. Riforma gregoriana F. Teocrazia medievale

Archeologia cristiana

5

Storia della Chiesa moderna e contempora-nea

1. Riforma e con-troriforma

2. La Chiesa nell’età dei lumi

3. La Chiesa nell’Ottocento

4. La Chiesa nel Novecento

A. L’età dell’assolutismo B. Giansenismo e GallicanesimoC. La questione romana D. Il Sillabo e il Vaticano I E. La questione sociale F. Il modernismo G. La Chiesa e i conflitti mon-

diali H. Il Vaticano II e il postconci-

lio

Chiesa e totalitarismi

4

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piano di studi

46

2.2.6. AREA ANTROPOLOGICO - SPIRITUALE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Antropo-logia teo-logica

1. L’uomo creatura A. Teologia della creazione B. Unità dell’uomo (anima-corpo;

uomo-donna) C. L’uomo come persona D. L’uomo immagine di Dio

La creazione tra scienza e cultura

3

Grazia 2. L’uomo figlio di Dio

A. La grazia originale B. Inabitazione della Trinità

e figliolanza divina

La figliolanza divina in differenti mo-delli teologici contemporanei

5

3. L’uomo come libertà liberata

A. Situazione di peccato (originale, personale e sociale)

B. Libertà e grazia (giustificazione, elezione e predestinazione, vo-lontà salvifica universale)

Figliolanza divina e libertà nel con-fronto con modelli culturali dell’Italia meridionale

Virtù teologali

4. La vita dei figli di Dio nella fede, speranza e carità

A. Distinzione e unità nella vita teo-logale di fede, speranza e carità

B. Vita teologale e impegno nel mondo

Speranza cristiana e speranze intra-mondane

Escato-logia

5. Il compimento della figliolanza divina e della libertà

A. L’uomo tra storia ed eschaton (Regno, Parusia, Morte, Giudi-zio, Purificazione)

B. Eschaton e possibilità di falli-mento (vita-morte eterna)

Immortalità e risurre-zione nella teologia contemporanea

2

Teologia spirituale

6. La vita spirituale A. La vita spirituale come espe-rienza della grazia

B. Dinamica verso la santità

La mistica 2

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piano di studi

47

Piano di Studi

2.2.7. AREA ECCLESIOLOGICO - SACRAMENTALE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Ecclesio-logia e Mario-logia

1. Identità origina-ria della Chiesa

2. Struttura della

Chiesa

3. Maria nel mi-

stero di Cristo e della Chiesa

A. Origine e natura teandrica B. Proprietà costitutive della Chiesa

A. La gerarchia B. I fedeli laici C. La vita consacrata

A. La madre di Dio nel rapporto

con Cristo e con la Chiesa B. I dogmi mariani

Modelli di rapporto Chiesa-mondo

Il dialogo ecumenico Indole escatologica

della Chiesa

Culto mariano

e pietà popolare

5

Liturgia e Sacramen-tologia

4. La liturgia della Chiesa

5. I sacramenti

dell’iniziazione cristiana

6. I sacramenti

della guarigione

7. I sacramenti del

servizio della comunione

A. Teologia del culto: simbolo e rito, parola e memoriale; litur-gia e storia salvifica

B. Struttura della celebrazione

A. La dinamica teologica

nell’economia sacramentale B. Il battesimo e la confermazioneC. L’eucaristia

A. Riconciliazione e penitenza B. Unzione degli infermi

A. Il ministero ordinato nella Chiesa B. Il matrimonio

Celebrare nel tempo e nello spazio

Il magistero della

lex orandi Proposte alternative

circa la genesi e la struttura della pre-ghiera eucaristica

Dottrina delle

indulgenze

Le preghiere

di ordinazione

Cultura del Mezzo-

giorno e teologia del matrimonio

3

5

2

2

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piano di studi

48

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Diritto canonico

8. Il diritto nella Chiesa

9. Funzioni

e potestà nel popolo di Dio

A. I fedeli laici B. I fedeli nel ministero sacro o

chierici C. I fedeli nella vita consacrata

A. Funzione e potestà di santificare B. Funzione e potestà di insegnareC. Funzione e potestà di governare

L’associazione dei fedeli

Gli organi di gover-

no della Chiesa universale e delle chiese particolari

5

Teologia pastorale

10. Teologia pastorale

11. Pastorale

giovanile

12. Catechetica

A. Questione epistemologica B. Modelli di teologia pastorale,

specialmente in area italiana C. I soggetti dell’azione pastorale

Progetti e prospettive di pastorale

giovanile, specialmente nell’Italia meridionale

A. Servizio della Parola e educa-

zione alla fede B. Contenuto, fonti, soggetto e

linguaggio della catechesi

L’insegnamento

della religione nelle scuole

2

1

1

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piano di studi

49

Piano di Studi

2.2.8. AREA MORALE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Morale fonda-mentale e generale

1. Questioni fonda-tive di un’etica teologica

2. Principi etici

generali alla luce della fede cristiana

A. Carattere originario del feno-meno morale

B. Intelligenza nella fede dell’esperienza e della cono-scenza morale

C. Intelligenza dell’ethos e dell’etica

A. Norme morali: origine, signifi-

cato, valore e trasmissione B. Rapporto fra moralità personale

e opzioni concrete, tra dimensionesoggettiva e l’oggettività

C. Il peccato, la conversione, la vitacristiana

1. Carattere specifi-co della morale cristiana

2. Dialogo come virtù

1. Storicità delle

norme e plurali-smo culturale

2. Persona e strut-turazione della convivenza umana

5

Morale speciale

3. Etica della vita religiosa

4. Morale della

vita fisica

5. Morale della

vita sociale

A. La virtù della religione B. Culto e morale

A. La difesa della vita B. Problematiche morali della vita

sessuale e coniugale C. Temi di bioetica (aborto, euta-

nasia, trattamento dei malati terminali)

A. I principi etici dell’agire sociale

(sussidiarietà e solidarietà) B. Le virtù sociali: giustizia, carità,

verità C. Coscienza etica e istituzioni

politico-economiche

Religione ed evolu-zione della religio-sità nell’Italia me-ridionale

Razionalità morale

e biotecnologie

1. Diritti umani 2. Legalità, sviluppo

e occupazione nel meridione d’Italia

2

4

5

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PIANO GENERALE DEI CORSI(*)

BIENNIO FILOSOFICO

I ANNO credits ECTS 1° Semestre Area epistemologico-metafisica

AEM Introduzione alla filosofia 1 2 AEM Epistemologia/1 2 3 AEM Metodologia 1 2 AEM Logica 2 3 AEM Estetica 2 3

Area antropologica

AA Psicologia 3 5 AA Sociologia 3 5 AA Storia della filosofia antica 3 5

IL Integrazione linguistica

—— —— 17 28

2° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM Epistemologia/2 3 5 AEM Filosofia dell’essere/1 4 6

CO Musica sacra (opzionale) 2 3

Area antropologica AA Antropologia filosofica 5 8 AA Storia della filosofia patristica e medievale 3 5

SMI Seminario minore 1 2

IL Integrazione linguistica —— ——

18 29

II ANNO

3° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM Filosofia dell’essere/2 2 3 AEM Ermeneutica 2 3 AEM Filosofia della natura 2 3

Area antropologica AA Etica generale 4 6 AA Storia delle religioni 3 5 AA Storia della filosofia moderna 3 5

SMA Seminario maggiore/1 2 3 IL Integrazione linguistica

—— —— 18 28

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piano generale dei corsi

51

Piano di Studi

credits ECTS 4° Semestre Area epistemologico-metafisica

AS Arte sacra 2 3

Area antropologica AA Etica speciale 2 3 AA Filosofia della religione 5 8 AA Storia della filosofia contemporanea 3 5

Area biblica AB Introduzione alla Sacra Scrittura 3 5

Area cristologico-fondamentale ACF Introduzione alla teologia 2 3

SMA Seminario maggiore/2 1 2 IL Integrazione linguistica

—— —— 18 29

Corsi integrativi

IL Lingua greca 4 6 IL Lingua latina 4 6 IL Lingua inglese 4 6 IL Lingua tedesca 4 6

(*) Sia per il biennio filosofico sia per il triennio teologico, in questo piano non sono

ancora indicati i corsi opzionali in via di programmazione (cf corsi opzionali p. 36)

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piano generale dei corsi

52

TRIENNIO TEOLOGICO

I ANNO

credits ECTS 1° Semestre Area biblica

AB AT/1: Pentateuco 4 6 AB NT/1: Sinottici-Atti 4 6 LM Greco A 2 3 LM Ebraico A 2 3

Area cristologico-fondamentale ACF Teologia fondamentale 5 8 ACF Tradizione e ispirazione 2 3 ACF Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana 3 5

—— —— 22 34

2° Semestre Area biblica

AB AT/2: Profeti 4 6 AB NT/2: Corpus Paulinum 4 6 LM Ebraico B 2 3

Area cristologico-fondamentale AC Patrologia 3 5 AC Cristologia 5 8 AC Storia della Chiesa medievale 2 3

—— —— 20 31

II ANNO

3° Semestre Area biblica AB AT/3: Sapienziali e altri Scritti 4 6 AB NT/3: Corpus Johanneum 4 6

Area cristologico-fondamentale ACF Trinità 3 5 ACF Storia della Chiesa moderna 2 3

Area antropologico-spirituale AAS Antropologia teologica 3 5

—— —— 16 25

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piano generale dei corsi

53

Piano di Studi

credits ECTS 4° Semestre Area antropologico-spirituale

AAS Grazia e virtù teologali 5 8 AAS Escatologia 2 3 AAS Teologia spirituale 2 3

Area ecclesiologico-sacramentale AES Ecclesiologia e Mariologia 5 8

Area morale AM Teologia morale fondamentale e generale 5 8

Area cristologico-fondamentale ACF Storia della Chiesa contemporanea 2 3

—— —— 21 33

III ANNO

5° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale

AES Sacramentologia generale. Battesimo e Cresima 2 3 AES Eucaristia 3 5 AES Liturgia 3 5 AES Diritto canonico/1 3 5

Area morale AM Teologia morale speciale/1: vita religiosa 2 3 AM Teologia morale speciale/2: vita fisica 4 6

SF Seminario per l’esame finale 2 3 —— —— 19 30

6° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale

AES Penitenza e Unzione degli infermi 2 3 AES Ordine e Matrimonio 2 3 AES Teologia pastorale 4 6 AES Diritto canonico/2 2 3

Area morale AM Teologia morale speciale/3: vita sociale 5 8

SF Seminario per l’esame finale 2 3

T Tesi/esercitazione scritta —— —— 17 26

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biennio filosofico

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IL BIENNIO FILOSOFICO

Il piano di studi della Sezione San Luigi struttura il quinquennio istituzionale in un biennio filosofico e un triennio teologico. Questa distinzione ha carattere pedagogico in quanto mira a far acquisire allo studente quegli atteggiamenti e quelle conoscenze che consentono di affrontare in profondità le tematiche teologi-che. La distinzione intende, inoltre, rispettare l’autonomia metodologica delle due aree disciplinari: filosofica e teologica.

Ma “distinzione” non significa separazione o estraneità di discorso. Infatti, se l’itinerario filosofico può anche essere perseguito per se stesso, pure non è tale da esaurire la problematica di chi vive e vuol vivere un’esperienza di fede. Per il cre-dente c’è sempre l’esigenza di far confluire il discorso filosofico nell’ambito più va-sto e specifico del suo concreto orizzonte di esistenza. Proprio per questo, egli tro-verà profondamente inadeguata ogni impostazione che si presenti chiusa alla tra-scendenza o implicante una dicotomia insuperabile tra visione filosofica e visione di fede. In questa prospettiva, sia in ambito storico che teoretico, gli studenti ver-ranno messi in condizione di cogliere e di approfondire la rilevanza filosofica dell’evento Cristo, in modo da potersi rapportare alla parabola del pensiero occi-dentale senza complessi di inferiorità o cedimenti alle mode filosofiche ricorrenti.

Per parte sua la teologia avverte, oggi non meno che in passato, l’esigenza di un autentico pensiero filosofico, connesso all’urgenza di dover rendere ragione della fede e dei suoi contenuti all’interno di un contesto culturale pluralistico e se-colarizzato. Da questo punto di vista, quello cioè della necessità di integrare teolo-gia e filosofia, l’esempio della scolastica medievale e di San Tommaso resta sempre attuale (cf Fides et ratio, n. 78).

Il principale obiettivo cui mira la formazione filosofica è, comunque, il rag-giungimento dell’autonomia critica. Tale autonomia è tutt’altro che un dato origi-nario: essa rappresenta un livello di maturazione della persona, che si raggiunge at-traverso la riflessione e opportune decisioni. Il biennio filosofico intende favorire questa maturazione proponendo un duplice itinerario:

1. attraverso una ripresa e un approfondimento della storia della filosofia. È, in-fatti, accostandosi al pensiero di quegli Autori che sono stati in larga misura i maestri e gli artefici della cultura occidentale, che si possono acquisire i rife-rimenti culturali indispensabili per il maturare di una coscienza critica, pie-namente consapevole di sé, dei propri limiti e delle proprie possibilità;

2. affrontando direttamente quei problemi che stanno al centro di ogni auten-tica e seria riflessione.

Ovviamente, non si pretende che nel breve spazio di un biennio lo studente possa giungere a elaborare una compiuta filosofia. Gli insegnamenti storici e teore-tici hanno tuttavia il compito di iniziare a questo e rendere così concretamente possibile una ripresa e un approfondimento delle stesse tematiche filosofiche du-rante gli studi di teologia.

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biennio filosofico

55

Biennio

Filosofico

Il piano di studi struttura il biennio filosofico in due grandi aree tematiche:

1) l’area epistemologico-metafisica;

2) l’area antropologica.

L’intero arco formativo del quinquennio istituzionale giustifica, inoltre, la pre-senza, nel piano di studi del biennio filosofico, di insegnamenti complementari quali l’Introduzione alla storia delle religioni, la Psicologia, la Sociologia, l’Ermeneu-tica, il Corso introduttivo alla S. Scrittura. Lo stesso dicasi per i corsi integrativi di lingue classiche (greco e latino) e moderne (inglese e tedesco). Un contributo con-creto all’acquisizione di un proprio metodo e degli strumenti più idonei allo studio e alla ricerca in ambito filosofico e teologico viene offerto, nell’ambito della prima area tematica, dall’insegnamento di Metodologia.

Nel biennio filosofico lo studente è tenuto a redigere e a discutere l’esercitazione scritta di filosofia, da presentare entro il mese di giugno del quarto semestre. Il tema dell’esercitazione verrà introdotto da un Seminario maggiore che si distende per due semestri. Per gli studenti ordinari il biennio filosofico si conclude col conferimento del Diploma di Studi Filosofici, previsto dagli Statuti Generali (cf art. 33,1).

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biennio filosofico

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QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO FILOSOFICO ANNO ACCADEMICO 2013-2014

I ANNO

credits ECTS 1° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM13011 Introduzione alla filosofia (A. Trupiano) 1 2 AEM13021 Epistemologia/1 (A. Trupiano) 2 3 AEM13031 Metodologia (A. Mastantuono) 1 2

Area antropologica AA13011 Psicologia (C. Di Filippo) 3 5 AA13021 Sociologia (G. Di Gennaro) 3 5 AA13031 Storia della filosofia antica (V. Petito) 3 5 AA13041 Antropologia filosofica (G. Piccolo) 5 8

IL Integrazione linguistica —— ——

18 30

2° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM13022 Epistemologia/2 (A. Trupiano) 3 5 AEM13042 Logica (G. Piccolo) 2 3 AEM13052 Estetica (A.M. Vitale) 2 3 AEM13062 Filosofia dell’essere/1 (A. Trupiano) 3 5

Area antropologica AA13052 Storia della filosofia patristica e medievale

(A. Orazzo) 3 5

SMI Seminario minore 1 2 CO Musica sacra (V. De Gregorio) (opzionale) 2 3

IL Integrazione linguistica —— ——

16 26

II ANNO

3° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM13071 Filosofia dell’essere/2 (A. Trupiano) 3 5 AEM13081 Ermeneutica (A. Trupiano) 2 3 AEM13091 Filosofia della natura (S. Ferraro) 2 3

Area antropologica AA13061 Etica generale (G. De Simone) 4 6 AA13071 Storia delle religioni (V. Panza) 3 5 AA13081 Storia della filosofia moderna (A. Autiero) 3 5

SMA Seminario maggiore/1 2 3 IL Integrazione linguistica

—— —— 19 30

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

credits ECTS 4° Semestre Area epistemologico-metafisica

AS13012 Arte sacra (G. Agnisola) 2 3

Area antropologica AA13092 Etica speciale (G. Parnofiello) 2 3 AA13102 Filosofia della religione (G. De Simone) 5 8 AA13112 Storia della filosofia contemporanea (A. Autiero) 3 5

Area biblica AB13012 Introduzione alla Sacra Scrittura (E. Salvatore) 3 5

Area cristologico-fondamentale ACF13012 Introduzione alla teologia (C. Greco - F. Gianfreda) 2 3

SMA Seminario maggiore/2 1 2 IL Integrazione linguistica

—— —— 18 29

Seminario minore

SMI13012 Saper “vedere” - La discussa filosofia di Teilhard de Chardin (S. Ferraro)

SMI13022 Lettura e commento di testi filosofico-antropologici del XII secolo (A. Orazzo)

Seminario maggiore SMA13011 Le ragioni dell’epistemologia evolutiva/1 (S. Ferraro) SMA13021 Il problema della “costituzione di senso” tra fenomenologia

e metafisica/1 (V. Petito) SMA13012 Le ragioni dell’epistemologia evolutiva/2 (S. Ferraro) SMA13022 Il problema della “costituzione di senso” tra fenomenologia

e metafisica/2 (V. Petito)

Corsi opzionali per il primo anno credits ECTS

AS13012 Arte sacra (G. Agnisola) 2 3 CO13012 Musica sacra (V. De Gregorio) 2 3

Corsi integrativi

credits ECTS IL13011-IL13012 Lingua greca (D. Garribba) 4 6 IL13021-IL13022 Lingua latina (D. Garribba) 4 6 IL13041-IL13042 Lingua tedesca (A. Patauner) 4 6

Legenda codici Corsi:

Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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biennio filosofico

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

PRIMO ANNO

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA

(4 ore sett., 1° sem.: A. TRUPIANO - A. MASTANTUONO)

L’area epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario che si distende per tre semestri e mira a legare insieme le tematiche delle discipline con-fluite nell’area, con una strategia che comporta: (1) un’introduzione generale all’in-tero percorso; (2) l’illustrazione di alcuni nuclei tematici in sequenze molto com-patte di lezioni, seguite da gruppi di studio/discussione per l’appropriazione dei principali temi (anche attraverso brevi scritti); (3) un certo numero di approfon-dimenti e, per quanti sceglieranno quest’area; (4) un elaborato scritto, di circa trenta pagine, introdotto dal seminario maggiore.

Nel primo semestre, dopo l’introduzione generale, tematica e metodologica, vengono proposti i primi due nuclei tematici concernenti: (a) una lettura proble-matica del presente culturale; (b) un quadro storico sintetico dei principali modelli interpretativi del reale. Vengono trattati, inoltre, i problemi relativi a: (1) l’attuale preoccupante frammentazione dei saperi; (2) il rapporto fides/ratio; (3) la moderna koiné scientifica e tecnologica. Nel secondo semestre gli studenti vengono intro-dotti allo studio di temi di estetica in quanto connessi con la problematica episte-mologico-metafisica e allo studio della logica, attraverso la presentazione del suo sviluppo storico e di alcune delle più rilevanti problematiche teoretiche nel conte-sto degli studi teologici.

AEM13011. INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA

(1 ora sett., 1° sem.: A. TRUPIANO)

Il corso, concentrato nella prima parte del semestre, intende introdurre gli stu-denti alla specificità della riflessione filosofica nel contesto della cultura contem-poranea e al rapporto della filosofia con i successivi studi teologici. Particolare at-tenzione sarà dedicata alle radici esistenziali e alla dimensione sapienziale del fare filosofia, sottolineando l’importanza della conoscenza di sé e del coinvolgimento personale. Durante le lezioni sarà presentato uno dei testi base di introduzione alla filosofia, con riferimento ad alcuni aspetti problematici del presente culturale, qua-li il fenomeno della frammentazione dei saperi e il predominio di un modello di razionalità puramente strumentale.

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

BIBLIOGRAFIA

GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. I rapporti tra fede e ragione, Roma 1998; S. MURATORE (ed.), Teologia e filosofia. Alla ricerca di un nuovo rapporto, AVE, Roma 1990; J. ORTEGA Y

GASSET, Cos’è filosofia, Marietti, Genova 1994; E. HUSSERL, La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale, Il Saggiatore, Milano 1983; H.G. GADAMER, La ragione nell’età della scienza, Il Melangolo, Genova 1999; R. BODEI, Una scintilla di fuoco. Invito alla filosofia, Zanichelli, Bologna 2005; M. FOUCAULT, Discorso e verità nella Grecia antica, Donzelli, Roma 2005; P. HADOT, Esercizi spirituali e filosofia antica, Einaudi, Torino 2005; K. JASPERS, Intro-duzione alla filosofia, Raffaello Cortina, Milano 2010. Dispense del Professore.

AEM13021. EPISTEMOLOGIA/1

(2 ore sett., 1° sem.: A. TRUPIANO)

La riflessione sulla problematica della conoscenza, articolata in due semestri, è assunta quale momento fondamentale per la conoscenza di sé e per la comprensio-ne del proprio dinamismo intenzionale. Attraverso un itinerario sia storico che teo-retico, saranno presi in considerazione gli snodi salienti della riflessione occidenta-le sulla conoscenza con particolare attenzione al modello del realismo critico, sia in riferimento alla filosofia di Tommaso d’Aquino che alla luce delle principali istan-ze dell’epistemologia contemporanea.

Proponendo agli studenti di verificare in se stessi l’articolazione dinamica della struttura della conoscenza, si cercherà di prendere posizione rispetto ad alcune questioni fondamentali quali l’oggettività della conoscenza, la differenza tra relati-vità e relativismo, il rapporto tra storicità e pluralismo. Le lezioni frontali saranno accompagnate periodicamente da discussioni collettive e riflessioni di gruppo sui testi proposti. BIBLIOGRAFIA

B. LONERGAN, Ragione e fede di fronte a Dio, Queriniana, Brescia 1977; E. AGAZZI - F. MINAZZI - L. GEYMONAT, Filosofia, scienza e verità, Rusconi, Milano 1989; S. MURATORE, Intelligentia et esse. La dottrina tomista del conoscere, D’Auria, Napoli 1984; M. POLANYI, La conoscenza personale. Verso una filosofia post-critica, Rusconi, Milano 1990; I. LAKATOS - A. MUSGRAVE (edd.), Critica e crescita della conoscenza, Feltrinelli, Milano 1993; P. WATZLAWICK (ed.), La realtà inventata. Contributi al costruttivismo, Feltrinelli, Milano 1992; G. BOCCHI - M. CERUTI (edd.), La sfida della complessità, Feltrinelli, Milano 1994; K. POPPER, Congetture e confutazioni. Lo sviluppo della conoscenza scientifica, Il Mulino, Bo-logna 2009; D. GILLIES - G. GIORELLO, La filosofia della scienza nel XX secolo, Editori La-terza, Roma - Bari 2002; R. CORVI (ed.), La teoria della conoscenza nel Novecento, Utet Uni-versità, Novara 2007; G. PICCOLO, Significato e interpretazione. Indagine sulla conoscenza, Carocci, Roma 2011; M. DE CARO - M. FERRARIS (edd.), Bentornata realtà. Il nuovo reali-smo in discussione, Einaudi, Torino 2012. Dispense del Professore.

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AEM13031. METODOLOGIA

(1 ora sett., 1° sem.: A. MASTANTUONO)

Il Corso si propone di introdurre lo studente al corretto uso degli strumenti di-dattici e di ricerca al fine di iniziarlo al lavoro scientifico nelle discipline filosofiche e teologiche. Il Corso si conclude con un’esercitazione pratica. BIBLIOGRAFIA

J.M. PRELLEZO - J.M. GARCIA, Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, LAS, Roma 20043; G. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Manuale di metodologia. Avviamento alla studio e alla ricerca multidisciplinare, San Paolo, Cinisello Balsamo 20043.

AREA ANTROPOLOGICA

AA13011. PSICOLOGIA

(3 ore sett., 1° sem.: C. DI FILIPPO)

Obiettivo Il Corso si articola in tre parti che hanno tre obiettivi specifici ma collegati tra loro:

– inizialmente s’intende introdurre allo studio della Psicologia ed offrire agli stu-denti i concetti basilari per orientarsi tra i tanti differenti modelli, scuole, indi-rizzi ed approcci esistenti;

– successivamente ci si focalizza sullo studio della Personalità, con l’intento di of-frire una basilare conoscenza degli aspetti che strutturano la personalità e dei meccanismi di funzionamento che la caratterizzano;

– la parte seminariale riguarda il tema “Personalità ed esperienza religiosa”. A par-tire da alcuni contributi significativi s’intende evidenziare i collegamenti ed i parallelismi esistenti tra il percorso di formazione alla maturità religiosa ed il percorso di crescita che porta alla maturità della persona.

Argomenti Definizione, scopi e metodi della Psicologia. Scuole e Modelli: Psicoanalisi,

Comportamentismo, Cognitivismo, indirizzo Fenomenologico-Esistenziale. La Co-noscenza Simbolica e i diversi livelli di consapevolezza. La Personalità come struttu-ra-Razionalità, Fantasia, Emozioni, Corpo. Le Posizioni Relazionali: Genitore, A-dulto, Bambino. Meccanismi di Funzionamento. Personalità ed esperienza religiosa. BIBLIOGRAFIA

A. CENCINI - A. MANENTI, Psicologia e formazione. Strutture e dinamismi, EDB, Bologna 1985; A.M. RAVAGLIOLI, Psicologia. Studio interdisciplinare della personalità, EDB, Bolo-gna 2006; F. IMODA, Sviluppo umano psicologia e mistero, Piemme, Casale Monferrato 1995; G. ARIANO, Diventare uomo. L’antropologia della psicoterapia d’integrazione strutturale,

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

Armando, Roma 2000; D. BRUZZONE, Autotrascendenza e formazione. Esperienza esistenzia-le, prospettive pedagogiche e sollecitazioni educative nel pensiero di V.E. Frankl, Vita e Pensiero-Univ. Cattolica Sacro Cuore, Milano 2001.

Per la parte seminariale: G. SOVERNIGO, Religione e persona. Psicologia dell’esperienza reli-giosa, EDB, Bologna 1990; M. DIANA, Ciclo di vita ed esperienza religiosa. Aspetti psicologi-ci e psicodinamici, EDB, Bologna 2004; S. MARCIANÒ - P. PELLICANÒ, «…secondo il mio cuore…». Sessualità, affettività e vocazione all’amore: un itinerario formativo, un cammino spirituale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; E. FIZZOTTI, Introduzione alla Psicologia della Religione, Franco Angeli, Milano 2008.

AA13021. SOCIOLOGIA

(3 ore sett., 1° sem.: G. DI GENNARO)

Il Corso offrirà gli elementi fondamentali di conoscenza della formazione delle società umane attraverso l’assunzione e l’approfondimento delle elementari catego-rie concettuali che definiscono e spiegano le forme attraverso cui si realizzano le isti-tuzioni, i gruppi sociali, l’interazione sociale, le regole e i processi sociali che carat-terizzano e hanno scandito le trasformazioni delle società e reso più complessa quel-la contemporanea. Con attenzione alla dimensione teorico-concettuale dell’analisi sociologica, si forniranno le nozioni e le varie interpretazioni maturate nel corso della storia della disciplina e che rimandano alle tradizioni teoriche classiche e con-temporanee, con particolare attenzione anche al fenomeno religioso sia conside-rando gli elementi strutturali che ne determinano la persistenza, sia processuali che ne configurano le modificazioni.

Inoltre, un’altra parte del Corso sarà dedicata alle principali teorie sociologiche che configurano il contributo dei classici e dei contemporanei per spiegare la vita sociale e il funzionamento della società. Con attenzione ai modelli macro e micro così come sono andati formandosi, in quello che oggi risulta essere il contributo della sociologia alla conoscenza della realtà sociale, saranno tracciati i legami tra i vari modelli teorici e le altre scienze umane (filosofia, economia, antropologia, sto-ria, psicologia) collocando le differenti prospettive teoriche all’interno delle diver-se tradizioni storico-culturali. Per permettere una migliore comprensione degli e-lementi che caratterizzano l’attuale dibattito sociologico, sarà dato spazio ai più re-centi contributi di autori quali Giddens, Beck, Elster, Boudon. BIBLIOGRAFIA

H. REIMANN, Introduzione alla sociologia. Concetti fondamentali, Il Mulino, Bologna 2000; R.A. WALLACE - A. WOLF, La teoria sociologica contemporanea, Il Mulino, Bologna 2000, pp. 434 (escluso capp. 8 e 9); G. DI GENNARO, «Secolarizzazione/desecolarizzazione: ovve-ro il problema della modernità», in A. MILANO (ed.), La secolarizzazione in Italia nella se-conda metà del Novecento. Bilanci e prospettive, Morcelliana, Brescia 2010.

Ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali saranno forniti durante il Corso.

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AA13031. STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA (3 ore sett., 1° sem.: V. PETITO)

Il corso intende ripercorrere la storia della filosofia greco-romana privilegian-

done, in particolar modo, alcune tappe fondamentali: la nascita della filosofia co-me nuovo paradigma culturale, lo sviluppo di alcune tematiche centrali quali il problema cosmologico e ontologico nel pensiero dei presocratici e la dialettica so-cratica. Sarà dedicata, inoltre, particolare attenzione alla filosofia platonica e ari-stotelica cercando di sviluppare, attraverso momenti seminariali, un approccio cri-tico ai testi. BIBLIOGRAFIA

G. REALE, Il pensiero antico, Vita e Pensiero, Milano 2001; R. REALE - D. ANTISERI - M. BALDINI, Antologia filosofica. I: Antichità e Medioevo, La Scuola, Brescia 1995; H. KRÄMER, Platone e i fondamenti della metafisica, Vita e Pensiero, Milano 1982; K. GAISER, Platone come scrittore filosofico. Saggi sull’ermeneutica dei dialoghi platonici, Bibliopolis, Napoli 1984; PLATONE, Tutti gli scritti, a cura di G. Reale, Bompiani, Milano 2010; ARISTOTELE, Metafisica, a cura di G. Reale, Milano 1998; G. REALE, Autotestimonianze e rimandi dei dia-loghi di Platone alle “dottrine non scritte”, Bompiani, Milano 2008.

AA13041. ANTROPOLOGIA FILOSOFICA

(5 ore sett., 1° sem.: G. PICCOLO)

Obiettivo Aiutare lo studente a prendere consapevolezza della complessità della persona

e a riflettere su alcune dimensione proprie dell’umano.

Programma Persona. Anima e corpo. Creazione ed evoluzione. Differenza di genere. Pen-

sieri e sentimenti. Bisogni, desideri e valori. Libertà, volontà e male. Decisione, a-zioni e felicità. Relazione, linguaggio e dialogo. Oltre l’uomo: spiritualità e ateismo. Morte e vita eterna. BIBLIOGRAFIA

A. AGUTI, Natura umana. Un’indagine storico-concettuale, Meudon, Portogruaro 2010; A. PETAGINE, Profili dell’umano. Lineamenti di Antropologia Filosofica, Franco Angeli, Mila-no 2007; R. SPAEMANN, Persone. Sulla differenza tra “qualcosa” e “qualcuno”, Laterza, Roma - Bari 2005.

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Biennio

Filosofico

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA (10 ore sett., 2° sem.: A. TRUPIANO - G. PICCOLO - A.M. VITALE)

AEM13022. EPISTEMOLOGIA/2

(3 ore sett., 2° sem.: A. TRUPIANO)

Per la descrizione cf p. 59: AEM13021. EPISTEMOLOGIA/1

AEM13042. LOGICA

(2 ore sett., 2° sem.: G. PICCOLO)

Obiettivo Aiutare lo studente a prendere consapevolezza delle strutture logiche necessa-

rie anche nelle argomentazioni teologiche. Attraverso l’analisi del linguaggio e dei metodi di ragionamento, vengono presentati allo studente gli elementi fondamen-tali della logica formale.

Programma Logica enunciativa: Formalizzazione. Proposizione ed enunciato. Tipi di propo-

sizione. Connettivi. Logica predicativa: Classi e diagrammi. Quantificatori. Impegni ontologici. Logica modale: Modalità de dicto e modalità de re. Logica aristotelica: Quadrato logico. Teoria del sillogismo. Logica medievale: Questione degli univer-sali. Teoria dell’argomentazione: Fallacie BIBLIOGRAFIA

R. DAVIES, Gli oggetti della logica. Un folclore della filosofia analitica, Mimesis, Milano 2009; I.M. COPI - C. COHEN, Introduzione alla logica, Il Mulino, Bologna 1999; CH. PERELMAN - L. OLBRECHTS-TYTECA, Trattato dell’argomentazione. La nuova retorica, Torino, Einaudi 2001; G. BONIOLO - P. VIDALI, Strumenti per ragionare, Mondadori, Milano 2002; D. MAS-SARO, Questioni di verità, Liguori, Napoli 2005; F. BERTO, Logica da zero a Gõdel, Laterza, Roma - Bari 2010; G. PICCOLO, Pensare la fede. Manuale di logica per la teologia, San Paolo (in corso di pubblicazione).

AEM13052. ESTETICA

(2 ore sett., 2° sem.: A.M. VITALE)

Articolato in due parti, il Corso ha come obiettivo di chiarire la natura dell’estetica come scienza filosofica avente per oggetto la riflessione sull’arte e sul bello e, dunque, di spiegare la sua posizione all’interno della storia del pensiero fi-losofico-teologico dell’Occidente.

Nella prima parte verrà fornita una illustrazione di alcuni problemi fondamen-tali della storia dell’estetica: i rapporti tra arte e tecnica e tra arte e natura nell’estetica antica; il pulchrum come trascendentale nella tradizione speculativa

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medievale e rinascimentale; il nesso arte-verità nel pensiero filosofico moderno e contemporaneo.

Nella seconda parte verranno approfonditi alcuni aspetti della riflessione esteti-ca di Agostino (con particolare riferimento ai dialoghi De ordine e De musica) e di Dionigi Areopagita, nonché la loro incidenza nella storia dell’estetica occidentale. BIBLIOGRAFIA

Per la prima parte: W. TATARKIEWICZ, Storia dell’estetica, 3 voll., Einaudi, Torino 1979-1980; S. GIVONE, Storia dell’estetica, Laterza, Roma-Bari 20112; H.U. VON BALTHASAR, Glo-ria. Una estetica teologica. I: La percezione della forma, Jaca Book, Milano 1975; ID., Gloria. Una estetica teologica. IV: Nello spazio della metafisica. L’antichità, Jaca Book, Milano 1977; ID., Gloria. Una estetica teologica. V: Nello spazio della metafisica. L’epoca moderna, Jaca Book, Milano 1978; U. ECO, «Arte e bellezza nel pensiero medievale», in ID., Scritti sul pensiero medievale, Bompiani, Milano 2012; L. MOSCATO ESPOSITO, Immagini. Corso di e-stetica, PFTIM, Napoli 20042. Per la seconda parte: AGOSTINO, Ordine, musica, bellezza, Rusconi, Milano 1992; DIONIGI

AREOPAGITA, Tutte le opere, Bompiani, Milano 2009; H.U. VON BALTHASAR, Gloria. Una estetica teologica. II: Stili ecclesiastici. Ireneo, Agostino, Dionigi, Anselmo, Bonaventura, Ja-ca Book, Milano 1978.

AEM13062. FILOSOFIA DELL’ESSERE/1

(3 ore sett., 2° sem.: A. TRUPIANO)

La prima parte del corso intende delineare, attraverso un itinerario storico, al-cuni snodi fondamentali della riflessione metafisica occidentale culminanti nel di-battito contemporaneo sulla crisi della modernità e sulla problematicità dell’interrogare metafisico. In un secondo momento il discorso teoretico, valoriz-zando l’itinerario proposto da B. Lonergan, si concentra sulla rilevanza della meta-fisica latente, identificata con la scoperta del dinamismo intenzionale e della radi-cale apertura del proprio interrogare. Preso atto del significato della svolta al sog-getto nella tradizione filosofica occidentale, la fondazione epistemologica della me-tafisica costituisce la base per la proposta di una filosofia dell’essere che tenga con-to adeguatamente del rapporto con gli altri saperi e affronti il compito di un’integrazione conoscitiva. BIBLIOGRAFIA

S. MURATORE, Filosofia dell’essere, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; B. LONERGAN, In-sight. Uno studio del comprendere umano (Opere di B.J.F. Lonergan 3), Città Nuova, Ro-ma 2007; ID., Comprendere e Essere. Le lezioni di Halifax su Insight (Opere di B.J.F. Lo-nergan 5), Città Nuova, Roma 1993; F.E. CROWE, B.J.F. Lonergan. Progresso e tappe del suo pensiero, Città Nuova, Roma 1995; M. HEIDEGGER, Essere e tempo, Longanesi, Milano 1976; K. JASPERS, Metafisica, Mursia, Milano 1972; J. ORTEGA Y GASSET, Metafisica e ragio-ne storica, Sugarco Edizioni, Carnago 1994. Dispense del professore.

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Biennio

Filosofico

AREA ANTROPOLOGICA

AA13052. STORIA DELLA FILOSOFIA PATRISTICA E MEDIEVALE

(3 ore sett., 2° sem.: A. ORAZZO)

Il Corso intende percorrere la storia del pensiero filosofico medievale, a partire dalle sue origini patristiche. Esso si svilupperà in un arco di tempo che va da san Giustino a san Tommaso. L’ottica sarà quella della Fides et ratio, e tende a far ve-dere come il messaggio cristiano non solo non esoneri dal lavoro di ricerca intellet-tuale, ma lo stimoli e lo esiga. Fede e ragione sono fatte per collaborare, in vista di quell’intellectus fidei che ogni generazione è chiamata a costruire, se vuole presen-tare il messaggio cristiano in maniera significativa a credenti e non credenti. Nella parte seminariale, attraverso il lavoro di gruppo, gli studenti saranno posti a con-tatto diretto con alcuni tra i testi più eloquenti dei padri e degli autori medievali, e avranno la possibilità di elaborare, in forma critica e dialogica, una propria visione delle problematiche affrontate. BIBLIOGRAFIA

É. GILSON, La filosofia nel Medioevo. Dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo (BUR Alta Fedeltà), Rizzoli, Milano 2011; C. MORESCHINI, Storia della filosofia patristica, Morcel-liana, Brescia 2004; G. REALE, Radici culturali e spirituali dell’Europa. Per una rinascita dell’“uomo europeo”, Cortina Editore, Milano 2003.

Altra bibliografia sarà data durante le lezioni.

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SECONDO ANNO

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA (7 ore sett., 3° sem.: A. TRUPIANO - S. FERRARO)

Nell’attuale semestre la seconda parte del corso di Filosofia dell’essere si avvale dell’apporto di altri corsi teoretici, Filosofia della natura ed Ermeneutica. Saranno proposte all’attenzione degli studenti le variazioni concernenti la nozione di natura lungo tutto l’arco della cultura occidentale e gli scenari dischiusi dalle più recenti teorie cosmologiche. La centralità del problema dell’interpretazione, dal canto suo, sollecita la riflessione sugli apporti specifici dell’ermeneutica, che pone nuovi inter-rogativi alla filosofia occidentale e all’esigenza di integrazione tra i saperi.

AEM13071. FILOSOFIA DELL’ESSERE/2

(3 ore sett., 3° sem.: A. TRUPIANO)

Presupponendo la riflessione epistemologica sul realismo critico e sul rapporto tra le varie “figure” della razionalità, la seconda parte del corso segue lo sviluppo dell’itinerario teoretico indicato da B. Lonergan valorizzando la proposta di una me-tafisica esplicita, articolata dapprima in un metafisica del finito e successivamente in un metafisica dell’Essere Trascendente. La riflessione filosofica sull’evoluzione dell’uomo e del cosmo, la possibilità dell’affermazione razionale dell’esistenza di Dio e la considerazione del problema del male costituiscono gli elementi salienti dell’approfondimento teoretico del semestre. Lo sbocco dell’itinerario è il riaccredi-to di una metafisica creazionista, che prelude ai successivi sviluppi teologici. BIBLIOGRAFIA

S. MURATORE, Filosofia dell’essere, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; B. LONERGAN, In-sight. Uno studio del comprendere umano (Opere di B.J.F. Lonergan 3), Città Nuova, Ro-ma 2007; ID., Comprendere e Essere. Le lezioni di Halifax su Insight, Città Nuova, Roma 1993; G. ANCONA (ed.), Cosmologia e antropologia. Per una scienza dell’uomo, EMP, Pado-va 1995; S. MURATORE, L’evoluzione cosmologica e il problema di Dio, AVE, Roma 1993; ID. (ed.), Futuro del cosmo, futuro dell’uomo, EMP, Padova 1997; P. GIANNONI (ed.), La crea-zione. Oltre l’antropocentrismo?, Edizioni Messaggero, Padova 1993; S. BIOLO (ed.), Re-sponsabilità per il creato, Rosenberg & Sellier, Torino 1998; H. JONAS, Il concetto di Dio do-po Auschwitz. Una voce ebraica, Il Melangolo, Genova 2007. Dispense del professore.

AEM13081. ERMENEUTICA

(2 ore sett., 3° sem.: A. TRUPIANO)

Preso atto della svolta dell’ermeneutica contemporanea, il corso intende supe-rare l’equivoco secondo cui l’interpretazione consista in una mera tecnica di lettura dei testi e aiutare a considerare le ragioni per le quali il comprendere costituisce la

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

modalità di fondo dell’esistenza umana. Dopo una breve ricognizione storica del problema, si affronteranno alcuni nodi teoretici significativi quali il rapporto con la tradizione, il ruolo delle precomprensioni, la storicità dell’esistenza, la mobilità e la pluralità degli orizzonti, la dimensione etico-esistenziale inerente al carattere dialogico del comprendere. Gadamer e Habermas, i due principali autori di rife-rimento, aiuteranno a riflettere sulla dimensione intersoggettiva dell’esistenza e sulla fecondità insita nella comunicazione linguistica. BIBLIOGRAFIA

H.G. GADAMER, Verità e metodo, Bompiani, Milano 1983; ID., Il problema della coscienza storica, Guida, Napoli 1974; ID., La responsabilità del pensare. Saggi ermeneutici, Vita e Pensiero, Milano 2002; ID., Linguaggio, Laterza, Roma - Bari 2005; D. DI CESARE, Ermeneu-tica della finitezza, Guerini e Associati, Milano 2004; ID., Gadamer, Il Mulino, Bologna 2007; J. GRONDIN, L’ermeneutica, Editrice Queriniana, Brescia 2012; M. FERRARIS, Storia dell’ermeneutica, Bompiani, Milano 19974; L. PERISSINOTTO, Le vie dell’interpretazione nella filosofia contemporanea, Editori Laterza, Roma - Bari 2002; D. DAVIDSON, Soggettivo, inter-soggettivo, oggettivo, Raffaello Cortina, Milano 2003; K.O. APEL - H.G. GADAMER - J. HABERMAS, Ermeneutica e critica dell’ideologia, Editrice Queriniana, Brescia 1992; J. HABERMAS, Verità e giustificazione, Laterza, Roma - Bari 2001. Dispense del Professore.

AEM13091. FILOSOFIA DELLA NATURA

(2 ore sett., 3° sem.: S. FERRARO)

La riflessione sul rapporto uomo/mondo oggi impone un confronto tra un complessivo modello interpretativo, affermato dalle scienze, gli impliciti epistemo-logici, e a volte ideologici soggiacenti, e le possibilità di una razionalità filosofica adeguata. Il Corso propone un itinerario che: – attraverso il confronto con gli sviluppi dei modelli scientifici e filosofici della

lettura culturale occidentale, – riconfrontati con le attuali dimensioni spazio-temporali del modello cosmico-

evolutivo oggi prevalente, – raccogliendone consistenza, problemi, contrasti e ulteriorità prevedibili, – continui a ricercare una possibile fondazione critica, essa stessa consapevole

della propria dimensione euristica. BIBLIOGRAFIA

P. ROSSI (ed.), Storia della scienza moderna e contemporanea, 6 voll., TEA, Milano 2000, ried. 8 voll., L’Espresso-De Agostini, Roma-Novara 2006; I. PRIGOGINE, La fine delle certezze. Il tempo, il caos e le leggi della natura, Bollati Boringhieri, Torino 1997; L.A. RADICATI DI

BRONZOLO, Pensare la natura, Laterza, Roma - Bari 1999; E. BONCINELLI, Le forme della vita. L’evoluzione e l’origine dell’uomo, Einaudi, Torino 2000; S. ROSE, Il cervello del ventunesimo secolo. Spiegare, curare e manipolare la mente, Codice, Torino 2005. Ulteriori indicazioni bi-bliografiche, appunti e materiali, saranno presentati durante lo sviluppo del Corso.

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AREA ANTROPOLOGICA

AA13061. ETICA GENERALE

(4 ore sett., 3° sem.: G. DE SIMONE)

Obiettivo Il Corso intende proporre una trattazione dell’etica dal punto di vista della per-

sona, costruendosi come fenomenologia dell’esperienza morale che apre a una ri-flessione critica sui fondamenti dell’agire etico.

Programma In tal senso sarà delineato un percorso storico-teoretico che, nel confronto con

le principali teorie etiche, affronterà le questioni inerenti al rapporto tra coscienza e norma, verità e pluralità dei valori, virtù e felicità, ragione e sentimento nella vita morale, autorità e libertà. Particolare attenzione sarà riservata alla dialettica tra eti-ca dell’intenzione ed etica della responsabilità nella attuale riscoperta della filoso-fia pratica e al rapporto tra storicità e oggettività dei valori nel concreto articolarsi dell’imprescindibile nesso che unisce etica, antropologia e ontologia. BIBLIOGRAFIA

A. DA RE, Filosofia morale, Bruno Mondadori, Milano 2003; C. VIGNA (ed.), Introduzione all’etica, Vita e Pensiero, Milano 2001; L. ALICI, Filosofia morale, La Scuola, Brescia 2011; A. FABRIS, TeorEtica, Filosofia della relazione, Morcelliana, Brescia 2010; L. GRION, Persi nel labirinto, Etica e antropologia alla prova del naturalismo, Mimesis, Udine 2012; J. DE

FINANCE, Etica generale, Edizioni del Circito, Cassano-Bari 1975; A. RIGOBELLO (ed.), Per-sona e norma nell’esperienza morale, Japadre, L’Aquila 1982; I. SANNA (ed.), Legge di natura e interculturalità, Studium, Roma 2006; G. CANTILLO, Natura umana e senso della storia, Luciano, Napoli 2005; F. MIANO, Responsabilità, Guida, Napoli 2009; G. Capograssi, In-troduzione alla vita etica, Studium, Roma 1976; P. PIOVANI, Posizioni e trasposizioni etiche, Morano, Napoli 1989; M. SCHELER, Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori, G. Caronello (ed.), San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; R. GUARDINI, Etica, M. NICOLETTI - S. ZUCAL (edd.), Morcelliana, Brescia 2003². Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno date nello svolgimento del Corso.

AA13071. STORIA DELLE RELIGIONI

(3 ore sett., 3° sem.: V. PANZA)

Obiettivo Il corso intende introdurre gli studenti alla conoscenza della dimensione stori-

co-culturale dei fatti religiosi, anche tenendo conto delle problematiche emergenti nel contesto della globalizzazione.

Programma Allo scopo di fornire gli strumenti di base per lo studio delle diverse realtà reli-

giose, si inquadreranno preliminarmente i principali problemi metodologici con-

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

nessi al sorgere e al progredire della Storia delle religioni come disciplina autono-ma nel contesto delle scienze umane:

a) definizione dell’oggetto: religione/religioni; b) la complessità del sacro; c) analisi dei principali schemi morfologici e tipologici di classificazione (in re-

lazione all’origine, alla diffusione e ai contenuti dei singoli sistemi religiosi).

Saranno analizzati i profili essenziali di alcune tra le religioni a maggiore diffu-sione nel passato e nel presente:

d) le religioni di salvezza: monoteismi e dualismi (Zoroastrismo, Giudaismo, Isl m, religioni dualiste);

e) le vie di liberazione e di immortalità: India ed Estremo Oriente (Induismo, Buddhismo, Taoismo, Shint );

f) religione e modernità: mutamento e tradizioni religiose BIBLIOGRAFIA

U. BIANCHI, Problemi di storia delle religioni, Studium, Roma 1993; G. FILORAMO, Che cos'è la religione. Temi, metodi, problemi, Einaudi, Torino 2004; G. FILORAMO - M. MASSENZIO - M. RAVERI - P. SCARPI, Manuale di storia delle religioni, Laterza, Bari-Roma 1998. All’inizio delle lezioni saranno fornite indicazioni precise sulle pagine da studiare ai fini dell’esame.

AA13081. STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA

(3 ore sett., 3° sem.: A. AUTIERO)

Il Corso si propone di ripercorrere la genesi e il farsi del pensiero moderno oc-cidentale dal XVI al XVIII secolo, attraverso i problemi e gli autori che ne hanno caratterizzato lineamenti e percorsi, con una costante sottolineatura del complesso rapporto uomo-mondo-Dio. Nella parte seminariale gli studenti saranno sollecitati alla conoscenza diretta degli stessi attraverso la lettura di pagine scelte da alcuni classici del pensiero moderno proposti al fine di favorire la necessaria autonomia critica e la capacità di leggere la profonda rilevanza filosofica dell’evento cristiano nella storia del pensiero occidentale. Durante il corso saranno proposti vari classici del pensiero moderno, la lettura di uno dei quali, a scelta degli studenti, sarà ar-gomento d’esame. BIBLIOGRAFIA

G. REALE - D. ANTISERI, Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi. II, Ed. La Scuola, Bre-scia 1993; N. ABBAGNANO - G. FORNERO, La ricerca del pensiero. Storia, testi e problemi della filosofia. I-II (A-B), Paravia, Torino 2001; P. ROSSI (ed.), Dizionario di Filosofia, La Nuova Italia, Firenze 2000; K. LÖWITH, Dio, Uomo e Mondo nella Metafisica da Cartesio a Nietzsche, Donzelli, Roma 2000.

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AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA

AS13012. ARTE SACRA (2 ore sett., 4° sem.: G. AGNISOLA)

Ripercorrendo le tappe fondamentali dell’arte connessa con il sacro cristiano,

dalle origini alle ricerche dell’arte contemporanea, si intende sviluppare, attraverso lo studio di immagini significative, una capacità interpretativa e critica mediante l’analisi dei significati espressivi, simbolici e teologici delle opere, anche con l’ausilio di tecniche e linguaggi transdisciplinari. Più in generale si intende testimoniare co-me l’arte possa essere straordinariamente rivelativa del senso di Dio e linguaggio capace di alimentare spiritualmente e psicologicamente il personale universo religio-so. Saranno in particolare “lette” alcune immagini celebri, dal Cristo morto di Ma-saccio alle Annunciazioni del Beato Angelico, alla Crocifissione di Grünewald, all’Annunciata di Antonello da Messina, alla Pietà di Michelangelo, alle opere di Ca-ravaggio, all’Estasi di S.Teresa di Bernini, fino alle più significative testimonianze dell’arte religiosa dell’Ottocento e del Novecento, da quelle di Millet a quelle di Congdon. Saranno sviluppati anche percorsi tematici. All’arte contemporanea, ai suoi linguaggi in relazione al sacro verrà dato ampio spazio, approfondendo anche le problematiche connesse con l’inserimento delle opere nei luoghi di culto. Specifi-che lezioni verranno dedicate, infine, all’architettura sacra contemporanea. BIBLIOGRAFIA

J. PLAZAOLA, Arte Cristiana nel tempo. Storia e significato, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; T. VERDON, L’arte sacra in Italia, Mondadori, Milano 2001; G. DORFLES ET AL., Storia dell’arte, Atlas, Bergamo 2004; N. BENAZZI (edd.), Arte e Teologia. Dire e fare la bellezza nella chiesa, EDB, Bologna 2004; P.A. FLORENSKIJ, L’arte il simbolo e Dio, Medusa, Milano 2004; E. PANOFSKY, Studi di iconologia, Einaudi, Torino 1975 (o altra edizione); M. MARANGONI, Saper Vedere, Garzanti, Milano (edizioni varie); T. VERDON, Attraverso il ve-lo. Come leggere un’immagine sacra, Ancora, Milano 2007; M.L. MAZZARELLO - M.F. TRICARICO (edd.), Dentro e oltre l’immagine, Elledici, Leumann 2007; G. AGNISOLA, L’oltranza dello sguardo in Friedrich, Monet, Cézanne, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010; M. CECCHETTI, I cerchi delle betulle. Apocalisse, Medusa, Milano 2007; F. DEDUYST, Chie-se, arte, architettura, liturgia dal 1920 al 2000, Silvana, Milano 2003; M. CECCHETTI, Pelle di vetro. Il libro dell’antiarchitettura, Medusa, Milano 2010; GIOVANNI PAOLO II, Lettera agli artisti, 1999 (edizioni varie); Luoghi dell’infinito, inserto mensile del quotidiano “Avvenire”.

Altri titoli verranno suggeriti durante il Corso.

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Biennio

Filosofico

AREA ANTROPOLOGICA

AA13092. ETICA SPECIALE (2 ore sett., 4° sem.: G. PARNOFIELLO)

La varietà sconcertante di convinzioni, possibilità di scelte e criteri che il plurali-

smo contemporaneo presenta può far assumere posizioni di contrasto a proposito di valori umani rilevanti. La diffusione mediatica di scenari su perdita di coesione, disin-tegrazione e conflitto tra popoli, culture e religioni è il segno più evidente di un cam-biamento su cui vale la pena indagare per scoprire le ragioni del fenomeno plurale, di fronte al quale si propongono diversi progetti sociali e politici. Confrontandosi con i testi della storia del pensiero antico, moderno e contemporaneo, si proverà a riflettere sul senso che la categoria del “riconoscimento” dischiude sul piano etico, quale per-corso di responsabilità di fronte ad esperienze di negazione e pregiudizio. BIBLIOGRAFIA

T. BONAZZI (ed.), Riconoscimento ed esclusione. Forme storiche e dibattiti contemporanei, Carocci, Roma 2003; Fenomenologia e società 1 (2004): Ragione e riconoscimento nell’età globale; Fenomenologia e società 2 (2005): Riconoscimento e solidarietà; J. HABERMAS - CH. TAYLOR, Multiculturalismo. Lotte per il riconoscimento, Feltrinelli, Milano 1998; M. MANFREDI, Teoria del riconoscimento. Antropologia, etica, filosofia sociale, Le Lettere, Fi-renze 2004; B. MAZZARA, Stereotipi e pregiudizi, Il Mulino, Bologna 1997; P. RICOEUR, Per-corsi del riconoscimento, Raffaello Cortina Editore, Milano 2005; D. SPARTI, L’importanza di essere umani. Etica del riconoscimento, Feltrinelli, Milano 2003.

AA13102. FILOSOFIA DELLA RELIGIONE

(5 ore sett., 4° sem.: G. DE SIMONE)

Obiettivo La filosofia della religione, in quanto riflessione seconda all’esperienza religiosa,

intende accertare criticamente ciò che costituisce l’essenza della religione e il suo fondamento ontologico.

Programma Dopo un’introduzione dedicata alla definizione su base storico-critica dello sta-

tuto epistemologico della disciplina, l’itinerario si articolerà in tre momenti fon-damentali:

a) il momento fenomenologico, volto a rilevare l’essenza della religione (il lin-guaggio dell’esperienza religiosa, la sua struttura di correlazione asimmetri-ca, l’oggetto, il soggetto, l’atto religioso);

b) il momento ermeneutico rivelativo del valore della religione (il conflitto del-le ermeneutiche e la fondazione di un’ermeneutica dell’esperienza religiosa in chiave di trascendenza);

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c) il momento critico-veritativo, inteso ad accertare la verità ontologica della esperienza religiosa quale autentica esperienza della trascendenza.

Quale approfondimento monografico verrà proposta una riflessione sulla pa-ternità come paradigma per rileggere l’esperienza religiosa, riservando una partico-lare attenzione alle dinamiche di senso della religiosità contemporanea. BIBLIOGRAFIA

F. SCHLEIERMACHER, Discorsi sulla religione, a cura di S. Spera, Queriniana, Brescia 1989; G.W.F. HEGEL, Lezioni di filosofia della religione, a cura di I.R. Garaventa - S. Achella, Guida, Napoli 2003; W. DILTHEY, «Il problema della religione», in ID., Ermeneutica e reli-gione, Patron, Bologna 1970; M. SCHELER, L’eterno nell’uomo, a cura di U. Pellegrino, Lo-gos, Roma 1991; M. ELIADE, Il sacro e il profano, Boringhieri, Torino 1984; R. OTTO, Il sa-cro, Feltrinelli, Milano 1987; R. GUARDINI, Fede, religione, esperienza. Saggi teologici, Mor-celliana, Brescia 1984; M. HENRY, Parole del Cristo, tr. it. di G. Sansonetti, Queriniana, Bre-scia 2003; I. MANCINI, Filosofia della religione, Marietti, Genova 19863; AA.VV., In lotta con l’angelo. La filosofia degli ultimi due secoli di fronte al cristianesimo, SEI, Torino1989; C. GRECO, L’esperienza religiosa. Essenza, valore, verità. Un itinerario di filosofia della religio-ne, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; G. DE SIMONE, L’amore fa vedere. Rivelazione e co-noscenza nella filosofia della religione di Max Scheler, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; ID., «Esperienza religiosa e filosofia della religione», in G. LORIZIO (ed.), Teologia Fonda-mentale-Contesto, vol. III, Città Nuova, Roma 2005; J. GOETZ, L’esperienza di Dio nei pri-mitivi. Saggi di etnologia religiosa, Morcelliana, Brescia 1983; E. BACCARINI, Il volto del pa-dre. Tracce di una presenza lacerata (Quaderni di azione sociale 2), Editoriale Aesse, Roma 1999; M. RECALCATI, Cosa resta del padre? La paternità nell’epoca ipermoderna, Raffaello Cortina Editore, Milano 2011; ID., Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramon-to del padre, Feltrinelli, Milano 2013.

AA13112. STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA

(3 ore sett., 4° sem.: A. AUTIERO)

Il Corso si propone di ripercorrere il farsi del pensiero contemporaneo occi-dentale del XIX e del XX secolo, attraverso i problemi e gli autori che ne hanno caratterizzato lineamenti e percorsi, con una costante sottolineatura del complesso rapporto uomo-mondo-Dio. Nella parte seminariale gli studenti saranno sollecitati alla conoscenza diretta degli stessi attraverso la lettura di pagine scelte da alcuni classici del pensiero contemporaneo proposti al fine di favorire la necessaria auto-nomia critica e la capacità di leggere la profonda rilevanza filosofica dell’evento cristiano nella storia del pensiero occidentale considerata nella inevitabile fram-mentarietà e criticità della contemporaneità. Nella parte conclusiva del corso si af-fronterà, per una più esaustiva visione della filosofia del ’900, l’analisi di alcuni pensatori del pensiero ebraico e della significativa esperienza di un “nuovo” filoso-fare. Durante il corso saranno proposti vari classici del pensiero contemporaneo, la lettura di uno dei quali, a scelta degli studenti, sarà argomento d’esame.

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Biennio

Filosofico

BIBLIOGRAFIA

G. REALE - D. ANTISERI, Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi. III, Ed. La Scuola, Bre-scia 1993; N. ABBAGNANO - G. FORNERO, La ricerca del pensiero. Storia, testi e problemi della filosofia, I-II-III (A-B), Paravia, Torino 2001; P. ROSSI (ed.), Dizionario di Filosofia, La Nuova Italia, Firenze 2000; K. LÖWITH, Dio, Uomo e Mondo nella Metafisica da Cartesio a Nietzsche, Donzelli, Roma 2000; F. ROSENZWEIG, «Il nuovo pensiero», in ID., La Scrittura. Saggi dal 1914 al 1929, Città Nuova, Roma 1991, 257-282.

AREA BIBLICA

AB13012. INTRODUZIONE ALLA SACRA SCRITTURA

(3 ore sett., 4° sem.: E. SALVATORE)

Il corso, che funge da “portale di ingresso” allo studio della Bibbia all’interno del percorso accademico, si prefigge, pertanto di aiutare lo studente ad un corret-to approccio alla Sacra Scrittura quale documento pluridimensionale (storico, reli-gioso, culturale e antropologico).

A tal fine, nel suo percorso, offre tre chiavi di lettura: 1. l’ambiente (linee essenziali di geografia, archeologia e storia di Israele e del

mondo greco-romano); 2. il testo: formazione e trasmissione (AT, NT, Apocrifi); cenni alle principali

questioni di critica testuale; 3. l’ermeneutica (metodi, strumenti e sussidi).

Ad ognuna di queste parti corrisponde una prova “in itinere”, volta a facilitare un processo di acquisizione di mentalità e di una convinta motivazione dell’importan-za dello studio della Sacra Scrittura. BIBLIOGRAFIA

L. MAZZINGHI, Storia d’Israele. Dalle origini al periodo romano (Studi biblici 56), EDB, Bo-logna 2007; G. PEREGO, Atlante biblico interdisciplinare. Scrittura, storia, geografia, archeo-logia e teologia a confronto, Paoline, Cinisello Balsamo 1998; R. FABRIS (ed.), Introduzione generale alla Bibbia (Logos 1), Elle Di Ci, Leumann 20062. G. THEISSEN, Motivare alla Bib-bia. Per una didattica aperta della Bibbia (Introduzione allo Studio della Bibbia. Supple-menti 22), Paideia, Brescia 2005.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF13012. INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIA

(2 ore sett., 4° sem.: C. GRECO - F. GIANFREDA)

Obiettivo In vista del percorso formativo del triennio teologico, s’intende proporre agli

studenti del biennio filosofico una riflessione introduttiva di carattere storico-speculativo sul concetto di teologia cristiana.

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Programma I. Storia e significato del termine «teologia» II. Illustrazione dell’evoluzione della teologia nelle diverse fasi storiche III. Introduzione al metodo teologico BIBLIOGRAFIA

J.-Y. LACOSTE (ed.), Storia della teologia, Queriniana, Brescia 2011; R. GIBELLINI, La teolo-gia del XX secolo, Queriniana, Brescia 2007; ID. (ed.), Prospettive teologiche per il XXI seco-lo, Queriniana, Brescia 2003; G. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Metodologia teologica, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, La Teolo-gia oggi: Prospettive, Princìpi e Criteri, LEV, Città del Vaticano 2012.

SEMINARIO MINORE

SMI13012. SAPER “VEDERE”. LA DISCUSSA FILOSOFIA DI TEILHARD DE CHARDIN

(1 ora sett., 2˚ sem.: S. FERRARO)

Attraverso la lettura critica e la discussione degli scritti di Teilhard de Chardin, i partecipanti al seminario saranno invitati a conoscere meglio un autore imbaraz-zante per la classificazione formale ufficiale, che tuttavia continua a inquietare la riflessione metodologica scientifica, filosofica e teologica corrente. BIBLIOGRAFIA

I testi saranno tratti da: Opere di Teilhard de Chardin, 1-10, tr. it. F. Ormea, Il Saggiatore, Milano 1970-1979 (or. fr. Oeuvres de Teil. De Ch., Ed. du Seuil, Paris 1955-1976). I singoli testi ed eventuali commenti saranno precisati negli incontri.

SMI13022. LETTURA E COMMENTO

DI TESTI FILOSOFICO-ANTROPOLOGICI DEL XII SECOLO (1 ora sett., 2˚ sem.: A. ORAZZO)

Il seminario si propone di introdurre alla lettura e alla comprensione di testi di

carattere filosofico-antropologico del secolo dodicesimo. Soffermandosi su autori significativi, esso vuol far emergere la visione sapienziale dell’uomo e la valenza spe-culativa dei pensatori di questo secolo a partire dal commento alla Sacra Scrittura. BIBLIOGRAFIA

S. BERNARDO DI CHIARAVALLE, Il dovere di amare Dio (De diligendo Deo), a cura di A.M. Piazzoni - E. Paratore, Paoline, Milano 1990; ID., Sermoni sul Cantico dei Cantici (Sermones super Cantica), a cura di D. Turco, Vivere In, Trani 1982. Si tengano presenti i seguenti studi:

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

AA.VV., L’antropologia dei maestri spirituali, a cura di Ch.A. Bernard, Paoline, Cinisello Bal-samo 1991; A. ORAZZO, «San Bernardo: un’antropologia nel linguaggio dell’amore», in La Civiltà Cattolica 142 (1991/1) 121-135; ID., «Il mistero della sposa nei Sermones sul Cantico dei Cantici di San Bernardo», in Aa.Vv., Credo Ecclesiam, a cura di E. Cattaneo - A. Terrac-ciano, D’Auria, Napoli 2000, 239-263. Altra bibliografia sarà data durante il seminario.

SEMINARIO MAGGIORE

(2 ore sett., 3° sem. - 1 ora sett., 4° sem.)

I Seminari maggiori (a numero chiuso nel terzo e quarto semestre) forniscono la base per la prevista esercitazione scritta di filosofia, la prova più qualificante del biennio filosofico.

SMA13011-SMA13012.

LE RAGIONI DELL’EPISTEMOLOGIA EVOLUTIVA (2 ore sett., 3 sem. - 1 ora sett., 4 sem.: S. FERRARO)

Sviluppatasi da istanze empirico-naturaliste, l’epistemologia evolutiva, nella

gamma delle sue accezioni, contribuisce in modo determinante, anche se non sem-pre criticamente esplicitato, alla corrente e diffusa interpretazione culturale occi-dentale dell’uomo, del suo mondo, della sua conoscenza e prassi.

Le indicazioni provenienti dal graduale sviluppo dei vari campi di indagine scientifica (dalla genetica alla neurobiologia, all’etologia... alla sociologia), organiz-zate in un quadro teorico preferenziale unitario quale la teoria evolutiva, vengono così a incontrarsi e talvolta a scontrarsi con interpretazioni, metodologie, modelli postkantiani e postfenomenologici. Pongono inoltre interrogativi non marginali per le riflessioni etiche e teologiche.

Categorie quali conoscenza, fondazione, significato, verità e possibilità cogniti-ve ed operative assumono così letture, metodi e orizzonti non sempre convergenti.

Il seminario, attraverso la lettura, la discussione in gruppo e un confronto pos-sibilmente critico, tenterà una introduzione alle “ragioni” di un fenomeno cultura-le così normalizzato e dei suoi contributi non solo inevitabili ma tendenzialmente positivi per una riflessione più specificamente filosofica, capace di riconoscerne non solo la validità empirica ma la strutturale tensione euristica, diffidente ‘statuta-riamente’ di ogni chiusura in quadri teorici predeterminati e definitivi. BIBLIOGRAFIA

E. HUSSERL, Fenomenologia e teoria della conoscenza, Bompiani, Milano 2000; M. HEIDEG-GER, Kant e il problema della metafisica, Laterza, Bari 1981; K.R. POPPER - K. LORENZ, Il fu-turo è aperto, Rusconi, Milano 1989; K.R. POPPER, Conoscenza oggettiva. Un punto di vista evoluzionistico, Armando, Roma 1979; W.V.O. QUINE, Il problema del significato, Ubaldini,

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biennio filosofico

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Roma 1966; I. PRIGOGINE - I. STENGERS, La nuova alleanza, Einaudi, Torino 1981; J. PIAGET, Epistemologia genetica, Laterza, Bari 1973; M.S. GAZZANIGA, Human. Quel che ci rende uni-ci, Raffaello Cortina, Milano 2009. Ulteriori testi e materiali verranno acquisiti durante lo svolgimento del Seminario, anche in preparazione dell’esercitazione di fine biennio filosofico.

SMA13021-SMA13022.

IL PROBLEMA DELLA “COSTITUZIONE DI SENSO” TRA FENOMENOLOGIA E METAFISICA

(2 ore sett., 3 sem. - 1 ora sett., 4 sem.: V. PETITO)

Sin dall’inizio la fenomenologia husserliana si presenta come esigenza radicale di fondare una teoria della conoscenza. A partire da questa prospettiva, il proble-ma della costituzione di senso emerge sul nuovo terreno dei vissuti di coscienza (Erlebnisse) e si chiarifica progressivamente nella relazione Io-mondo e nella rela-zione Io-Altri.

Il seminario, con particolare riferimento alla fenomenologia di E. Husserl e di E. Stein, cercherà, anzitutto, di percorrere – attraverso un confronto con alcuni au-tori significativi della storia della filosofia occidentale – l’itinerario che conduce dalla fenomenologia “descrittiva” alla fenomenologia costitutiva e, in secondo luo-go, di portare l’attenzione sul problema del senso della trascendenza alla luce dell’ottica “etico-metafisica” di E. Levinas. BIBLIOGRAFIA

E. HUSSERL, Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica, I, tr. it di V. Costa, II tr. it. di E. Filippini, rev. di V. Costa, Einaudi, Torino 2002; ID., Meditazioni carte-siane, tr. it. di F. Costa, Bompiani, Milano 1994; ID., Metodo fenomenologico statico e gene-tico, tr. it. di M. Vergani, Il Saggiatore, Milano 2003; ID., La crisi delle scienze europee, tr. it. di E. Filippini, Il Saggiatore, Roma - Bari 1983; E. HUSSERL - M. HEIDEGGER, Fenomenolo-gia, a cura di R. Cristin, Unicopli, Milano 1999; E. STEIN, Psicologia e scienze dello spirito, tr. it. di A. M. Pezzella, Città Nuova, Roma 1999; ID., La ricerca della verità, a cura di A. Ales Bello, Città Nuova, Roma 1999; E. LEVINAS, Scoprire l’esistenza con Husserl e Heideg-ger, tr. it. di F. Sossi, Raffaello Cortina, Milano 1998; ID., Umanesimo dell’altro uomo, tr. it. di A. Moscato, Il Melangolo, Genova 1998; ID., Di Dio che viene all’idea, tr. it. di G. Zenna-ro, Jaca Book, Milano 1999; X. TILLIETTE, Breve introduzione alla fenomenologia, Itinerari, Lanciano 1983; E. BACCARINI, Fenomenologia, Studium, Roma 1981; V. PETITO, Emmanuel Levinas. Dalla fenomenologia all’idea di Infinito, Aracne, Roma 2010.

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

CORSI OPZIONALI

CO13012. MUSICA SACRA

(2 ore sett., 2° sem.: V. DE GREGORIO)

Il Corso si riferisce alla storia dell’arte musicale con particolare attenzione all’uso della musica nella ritualità della Chiesa delle origini e alla organizzazione della musica nella liturgia sia in Oriente sia in Occidente e ai successivi sviluppi, in relazione con l’evoluzione dei linguaggi musicali nelle varie epoche e paesi dove è avvenuta l’inculturazione del Cristianesimo. L’inculturazione del linguaggio litur-gico è motivo di rimando alle diverse prospettive teologiche e delle conseguenti or-ganizzazioni della vita ecclesiale. Sono esaminati i progressivi passaggi dal Canto Gregoriano alla nascita della Polifonia, alla prassi musicale adottata nella Chiesa Cattolica della riforma pre e post tridentina e nelle Chiese riformate e alla crisi do-vuta all’adozione, nei riti, dei linguaggi musicali mutuati dal melodramma profano dal sec. XVII al XIX. L’ultima parte del Corso è dedicata allo studio dei movimen-ti di riforma della musica liturgica che nella seconda metà del XIX secolo prepara-no gli interventi del Magistero nel secolo XX e il decisivo ripensamento imposto, anche alla musica in chiesa, dalla costituzione Sacrosantum Concilium del Vaticano II. In appendice viene studiato l’uso degli strumenti musicali nel culto, in partico-lare l’organo, e le questioni legate alla conservazione degli esemplari storici di que-sto strumento e alla prassi per la loro schedatura e per le procedure di restauro. Il Corso si articola in una parte magistrale e in un’altra laboratoriale dedicata allo studio e all’esercizio pratico del repertorio fondamentale del Canto Gregoriano. BIBLIOGRAFIA

V. DONELLA, La Musica in chiesa nei secoli XVII - XVIII - XIX, Carrara-Bergamo 1995; S. CORBIN, La Musica Cristiana: dalle origini al gregoriano, Jaca Book, Milano 1987; F. RAINOLDI, Sentieri della Musica Sacra: dall’Ottocento al Concilio Vaticano II. Documentazione su ideologie e prassi, CLV-Ed. Liturgiche, Roma 1996; J. GELINEAU, Canto e Musica nel Cul-to Cristiano: principi, leggi e applicazioni, LDC, Torino 1963; V. DONELLA, Musica in chiesa nel terzo millennio, Urban, Saronno 2004; A.P. ERNETTI, Storia del Canto Gregoriano, Vene-zia 1990; AA.VV., Musica e Liturgia nella cultura mediterranea, P. ARCANGELI (ed.), Leo Ol-schki, Firenze 1988; M. FURST-WULLE, Il canto cristiano nella storia occidentale, Claudiana, Torino 1974; G. STEFANI, Musica e religione nell’Italia barocca, S.F. Flaccovio, Palermo 1975; G. BAROFFIO - EUN JU KIM ANASTASIA, Introduzione al Canto Gregoriano, Urban, Saronno 2003; A. BUGNINI, La riforma liturgica, CLV-Ed. Liturgiche, Roma 1983; F. RAINOLDI, Tradi-tio Canendi. Appunti per una storia dei riti cristiani, CLV-Ed. Liturgiche, Roma 2000.

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biennio filosofico

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CORSI INTEGRATIVI

IL13011-IL13012. LINGUA GRECA (2 ore sett., 1° - 2° sem.: D. GARRIBBA)

Il Corso si propone di condurre alla comprensione letterale di brani del Nuovo

Testamento. Il primo contatto con la lingua greca avverrà attraverso la lettura e l’analisi di alcune pericopi del Nuovo Testamento, scelte come specimina per un corretto approccio metodologico e linguistico ai testi.

Obiettivi – acquisizione di un vocabolario di base – conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche – progressiva sistemazione di tali dati.

BIBLIOGRAFIA

B. CORSANI, Guida allo studio del greco del Nuovo Testamento, Società Biblica Britannica & Forestiera, Roma 2005; Nuovo Testamento interlineare greco - latino - italiano, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

IL13021-IL13022. LINGUA LATINA

(2 ore sett., 1° - 2° sem.: D. GARRIBBA)

Il Corso si propone di condurre alla comprensione letterale di alcune pericopi del Nuovo Testamento nella traduzione latina della Vulgata e di documenti del Magistero.

Obiettivi – acquisizione di un vocabolario di base – conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche – progressiva sistemazione di tali dati.

BIBLIOGRAFIA

F. CUPAIUOLO, Sermo Latinus (teoria ed esercizi), Loffredo, Napoli 2004; Nuovo Testamen-to interlineare greco - latino - italiano, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

IL13041-IL13042. LINGUA TEDESCA

(2 ore sett., 1° - 2° sem.: A. PATAUNER)

Il Corso, rivolto a principianti, mirerà allo sviluppo delle abilità fondamentali di comprensione e produzione scritta ed orale.

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biennio filosofico

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Biennio

Filosofico

Sarà affrontato lo studio delle strutture morfologiche e sintattiche della lingua tedesca. Saranno introdotti elementi fonetici e lessicali, portando gli studenti a esprimersi in lingua tedesca con semplici espressioni. Un particolare riguardo sarà dato alla lettura e comprensione dei testi scritti.

- Costruzione della frase diretta, inversa, traspositiva - Proposizioni principali e secondarie (introduzione) - Sostantivi, articoli, pronomi, aggettivi e loro declinazioni - Pronomi e voci interrogative - Verbi ausiliari, deboli, forti, modali, separabili e inseparabili - Numeri cardinali

Per favorire la comprensione della lingua parlata sarà integrato con il videocor-so in DVD Treffpunkt Berlin della Editrice Zanichelli. BIBLIOGRAFIA

C. CATANI - H. GREINER - E. PEDRELLI, Fertig, los! Ein Lehrwerk für die deutsche Sprache, Vol. A con CD audio (con o senza CD-ROM), Zanichelli, Bologna 2009. Ulteriore materiale didattico verrà distribuito a integrazione nel corso dell’anno.

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Triennio Teologico

IL TRIENNIO TEOLOGICO Il triennio teologico ha lo scopo di assicurare una solida formazione teologica

di base attraverso l’esposizione coordinata e sintetica di tutte le principali discipli-ne teologiche e una prima introduzione al metodo della ricerca scientifica. Esso perciò ha carattere istituzionale. La molteplicità e varietà dei corsi è orientata verso una progressiva conoscenza del mistero di Cristo, centro di tutta la Rivelazione.

Lo studente viene anzitutto introdotto alla conoscenza della Sacra Scrittura, che è l’anima di tutta la teologia, attraverso i corsi biblici che comprendono la qua-si totalità dei libri dell’Antico e del Nuovo Testamento. Questo studio, condotto mediante una diligente applicazione dei metodi della critica esegetica, si protrae per i primi due anni del triennio, in sincronia con i principali corsi dogmatici, ai quali fa riferimento. Lo studente ha così modo non solo di attingere il genuino messaggio della Scrittura, ma anche di fondare su di esso e sulla vivente Tradizione della Chiesa la riflessione teologica.

La riflessione teologica prende avvio già nel 1° semestre con i corsi di Teologia fondamentale (Teologia della Rivelazione, della Ispirazione e della Tradizione) e viene sviluppata, nei corsi dogmatici e sistematici dei semestri successivi, attorno a tematiche centrali quali la Cristologia, la Trinità, l’Antropologia teologica, l’Eccle-siologia. Mediante l’esercizio dell’intellectus fidei lo studente ha modo di appro-fondire la conoscenza dei misteri della salvezza e di cogliere l’intima connessione tra gli stessi e il fine dell’uomo; egli viene inoltre stimolato a ricercare i modi più appropriati per annunciare il messaggio di salvezza agli uomini del nostro tempo. La riflessione teologica è integrata e arricchita dallo studio della dimensione ecu-menica e delle problematiche inerenti al dialogo interreligioso.

Per un più ampio e diretto riferimento alla Sacra Scrittura, la trattazione della Teologia morale è introdotta da una riflessione sui “Fondamenti biblici della teolo-gia morale”; viene poi organicamente sviluppata nelle sue varie articolazioni: mora-le fondamentale, morale speciale e morale canonico-sacramentaria.

La formazione specificamente sacerdotale è assicurata – a livello accademico – dall’ampio spazio riservato alla Teologia sacramentaria e dai corsi di Liturgia, Diritto canonico, Teologia pastorale e catechetica, Teologia spirituale e spiritualità sacer-dotale. La dimensione pastorale, inoltre, è tenuta presente nella trattazione di tutte le discipline del quinquennio istituzionale. Infine, a complemento della stessa for-mazione al presbiterato, viene offerto agli studenti che non intendono proseguire gli studi accademici dopo il quinquennio, un sesto anno, detto “Anno pastorale”.

Per il conseguimento del primo grado accademico – Baccalaureato in Sacra Teo-logia – lo studente dovrà sostenere, al termine del triennio teologico, l’esame finale secondo uno dei due modelli proposti (cf Informazioni, p. 24). Gli studenti, infine, sono invitati a continuare lo studio delle lingue antiche e moderne intrapreso nel biennio filosofico. Ai teologi vengono offerti corsi integrativi di greco biblico e di lingua ebraica (obbligatori). Per quanti hanno seguito fin dall’inizio il piano di stu-di della Sezione, l’ammissione al triennio teologico suppone il completo espleta-mento del biennio filosofico (cf SL 21,4).

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QUADRO DEI CORSI DEL TRIENNIO TEOLOGICO ANNO ACCADEMICO 2013-2014

I ANNO

Credits ECTS 1° Semestre Area biblica

AB13021 AT/1: Pentateuco (V.A. Appella) 4 6 AB13031 NT/1: Sinottici-Atti (E. Salvatore) 4 6 LM13011 Ebraico A (V.A. Appella) 2 3 LM13021 Greco A (C. Pagliara) 2 3

Area cristologico-fondamentale ACF13021 Teologia fondamentale (C. Greco) 5 8 ACF13031 Tradizione e ispirazione (E. Cattaneo - A. Nugnes) 2 3 ACF13041 Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana

(S. Tanzarella) 3 5

—— —— 22 34

2° Semestre Area biblica

AB13042 AT/2: Profeti (E. Franco) 4 6 AB13052 NT/2: Corpus Paulinum (C. Manunza) 4 6 LM13062 Ebraico B (F. Russo) 2 3

Area cristologico-fondamentale ACF13052 Patrologia (E. Cattaneo - V. Mossa) 3 5 ACF13062 Cristologia (P. Gamberini) 5 8 ACF13072 Storia della Chiesa medievale (A. Carfora) 2 3

—— —— 20 31

II ANNO

3° Semestre Area biblica AB13061 AT/3: Sapienziali e altri scritti (V. D’Alario) 4 6 AB13071 NT/3: Corpus Johanneum (C. Manunza) 4 6

Area cristologico-fondamentale ACF13091 Storia della Chiesa moderna (A. Carfora) 2 3

Area antropologico-spirituale AAS13011 Antropologia teologica (G. Guglielmi) 3 5

Area morale AM13011 Teologia morale fondamentale e generale

(D. Abignente) 5 8

—— —— 18 28

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credits ECTS 4° Semestre Area cristologico-fondamentale ACF13082 Trinità (P. Gamberini) 3 5 ACF13102 Storia della Chiesa contemporanea (S. Tanzarella) 2 3

Area antropologico-spirituale AAS13022 Grazia e virtù teologali (G. Guglielmi) 5 8 AAS13032 Escatologia (N. Salato - A. Nugnes) 2 3

Area ecclesiologico-sacramentale AES13012 Ecclesiologia e Mariologia (N. Salato) 5 8

—— —— 17 27

III ANNO

5° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale AES13021 Sacramentologia generale. Battesimo e Cresima

(G. Di Napoli) 2 3

AES13031 Eucaristia (A. Porreca) 3 5 AES13051 Diritto canonico/1 (E. Napolitano) 3 5 AES13081 Teologia pastorale (A. Mastantuono) 4 6

Area morale AM13021 Teologia morale speciale/1: vita religiosa

(D. Abignente) 2 3

AM13031 Teologia morale speciale/2: vita fisica (G. Parnofiello) 4 6 SF Seminario per l’esame finale 2 3

—— —— 20 31

6° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale

AES13042 Liturgia (G. Di Napoli) 3 5 AES13062 Penitenza e Unzione degli infermi (D. Marafioti) 2 3 AES13072 Ordine e Matrimonio (D. Marafioti) 2 3 AES13092 Diritto canonico/2 (V.A. Todisco) 2 3

Area antropologico-spirituale AAS13042 Teologia spirituale (F. Asti) 2 3

Area morale AM13042 Teologia morale speciale/3: vita sociale (S. Bastianel) 5 8

SF Seminario per l’esame finale 2 3 T01 Tesi/esercitazione scritta

—— —— 15 23

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Seminario per l’esame finale

SF13011-SF13012 L’esperienza dell’incontro con Dio fra trascendenza e im-manenza. Prospettiva biblica (E. Salvatore)

SF13021-SF13022 L’esperienza dell’incontro con Dio fra trascendenza e im-manenza. Prospettiva sistematica (P. Gamberini)

SF13031-SF13032 L’esperienza dell’incontro con Dio fra trascendenza e im-manenza. Prospettiva morale (G. Parnofiello)

Legenda codici Corsi:

Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

PRIMO ANNO

AREA BIBLICA

AB13021. AT/1: PENTATEUCO

(4 ore sett., 1° sem.: V.A. APPELLA)

Il corso si prefigge di introdurre lo studente nel vasto, variegato e affascinante Corpus letterario dei primi cinque Libri della Bibbia, per conoscerne la prospettiva storica e letteraria e per scoprirne l’impianto teologico, tanto nel canone ebraico (la Torah nella TaNaK) quanto in quello cristiano (il Pentateuco nella LXX, nella Vulgata, fino alla Bibbia attuale).

Le prime lezioni si occuperanno della ricognizione diacronica del Pentateuco, fornendo lo status quaestionis della ricerca critica a suo riguardo, dal Medioevo, passando per l’ipotesi documentaria, fino ai tentativi dei nostri giorni.

In un secondo momento, le lezioni verteranno sulla visione sincronica del ples-so pentateucale (il macroracconto) e quindi sulla presentazione della struttura let-teraria e dei temi teologici dei suoi singoli Libri.

Infine, le lezioni offriranno letture ed esercitazioni esegetiche su sezioni e brani significativi dei singoli Libri (ad es. Es 20 [Dt 5]; Lv 16; Nm 13-14; Dt 10,12-22; ecc.), privilegiando l’incipit della Sacra Scrittura (Gen 1-11). L’approccio impiega-to si baserà sulla continua interazione tra metodologie di stampo storico-critico e di tipo narrativo. BIBLIOGRAFIA

Come manuale, uno dei seguenti testi a scelta: G. BORGONOVO (ed.), Torah e storiografia dell’Antico Testamento (Logos 2), Elledici, Leumann 2012; J. BLENKINSOPP, Il Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia, Queriniana, Brescia 1996; A. ROFÉ, La com-posizione del Pentateuco. Un’introduzione, EDB, Bologna 1999; J.-L. SKA, Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia, EDB, Bologna 2004 (edizione disponibile in varie lingue); F. GARCÍA LÓPEZ, Il Pentateuco, Paideia, Brescia 2004; E. ZENGER (ed.), Introduzione all’Antico Testamento, Queriniana, Brescia 2005, 91-307; T. RÖMER - J.-D. MACCHI - CH. NIHAN (edd.), Guida di lettura dell’Antico Testamen-to, EDB, Bologna 2007, 55-225. Resta valido per l’approfondimento: A. DE PURY - T. RÖMER (edd.), Le Pentateuque en question. Les origines et la composition des cinq premiers livres de la Bible à la lumière des recherches récentes, Labor et Fides, Genève 2002.

Altri testi saranno indicati in classe, come anche la bibliografia d’approfondimento. Schemi del docente.

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AB13031. NT/1: SINOTTICI-ATTI

(4 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)

Il Corso si propone un accostamento ai Vangeli sinottici e agli Atti degli Apo-stoli secondo il seguente percorso:

1. questioni introduttive: dal kerygma al racconto: la prima predicazione cri-stiana; il genere letterario e la sua funzione, il problema sinottico e le diver-se ipotesi, la storicità dei vangeli;

2. struttura e teologia dei vangeli di Marco e Matteo e dell’opera lucana; 3. esegesi di testi scelti (della triplice tradizione: la trasfigurazione, Mc 9,2-10; Mt

17,1-9; Lc 9,14-36; della duplice tradizione: il Padre nostro, Mt 6,9-13; Lc 11,1-4) seguendo un approccio che integri il metodo storico-critico con le nuove metodologie letterarie.

BIBLIOGRAFIA

Per la parte preliminare: R.E. BROWN, Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2001 (orig. ingl. 1997); D. MARGUERAT (ed.), Introduzione al Nuovo Testamento, Claudiana, Torino 2004; V. FUSCO, «Introduzione generale ai Vangeli sinottici», in M. LACONI (ed.), Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli, (Logos. Corso di Studi Biblici 5), Elledici, Leumann 2002², 39-136; K.K. KRIEGER, I veri «detti di Gesù». Il messaggio della fonte Q, San Paolo, Milano 2006; F. PROSTMEIER, Breve introduzione ai vangeli sinottici, Queriniana, Brescia 2007. Per i singoli testi: J.N. ALETTI, L’arte di raccontare Gesù Cristo, Queriniana, Brescia 1991; ID., Il racconto come teologia, EDB, Roma 1996; F. BOVON, Vangelo di Luca, I-II, Paideia, Brescia 2002-2007; U. LUZ, Il Vangelo di Matteo, I-II, Paideia, Brescia 2007-2010; D. MARGUERAT, La prima storia del cristianesimo. Gli Atti degli apostoli, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; C. FOCANT, L’évangile selon Marc, Cerf, Paris 2004. Dispense del Professore.

LM13011. EBRAICO A

(2 ore sett., 1° sem.: V.A. APPELLA)

Il corso si prefigge l’obiettivo di far gradualmente entrare in contatto lo studen-te con l’Ebraico biblico, mediante la memorizzazione dell’alfabeto e lo studio della morfologia di base. BIBLIOGRAFIA

L. PEPI - F. SERAFINI, Corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; F. SERAFINI, Esercizi per il corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006. Saranno forniti altri riferimenti bibliografici durante lo svolgimento del corso.

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LM13021. GRECO A (2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il Corso si propone di avviare gli studenti all’apprendimento del greco biblico

in un tempo ragionevolmente breve. Gli elementi essenziali della grammatica e del-la sintassi verranno esposti in modo progressivo, più che sistematico, così che lo studente possa, fin dalle prime lezioni, tradurre frasi di senso compiuto e quindi leggere passi biblici semplici.

Per facilitare l’apprendimento del greco neotestamentario, gli esercizi e gli esem-pi proposti sono tratti soprattutto dal vangelo di Marco che, almeno da un punto di vista linguistico e stilistico, costituisce uno degli scritti più semplici del NT.

Il metodo intende valorizzare le capacità intuitive direttamente sui testi, non senza il supporto del ragionamento, per arrivare al possesso consapevole della lin-gua e leggere direttamente il vangelo di Marco sul proprio testo del NT. Inoltre, è previsto un breve ed essenziale esercizio sul confronto tra la propria diretta com-prensione (traduzione) di un testo marciano e le varie traduzioni in italiano, non-ché nelle lingue moderne conosciute dagli studenti. BIBLIOGRAFIA

F. SERAFINI, Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; ID. - F. POGGI, Esercizi per il Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; J. SWETNAM, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte Prima. Morfologia. 1-2, C. RUSCONI (ed.), EDB, Bologna 1995; M. ZERWICK, Graecitas biblica, Romae 19666 [= M. ZERWICK - J. SMITH, Biblical Greek Illustrated by Examples, Biblical Institute Press, Romae 19905]; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monfer-rato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of the New Testament Greek, Edinburg 19903; M. ZERWICK - M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament, Biblical Institute Press, Romae 19881; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 19982.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

L’area cristologico-fondamentale propone un percorso coerente e articolato

che si sviluppa lungo tre semestri e comporta: (1) un’introduzione storica e siste-matica alla teologia con l’esame dei principali modelli d’intellectus fidei; (2) la teo-logia fondamentale nelle sue classiche articolazioni (la rivelazione, la tradizione e l’ispirazione); (3) una trattazione ampia e articolata della cristologia e del mistero trinitario, centro e fondamento dell’intera riflessione teologica.

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ACF13021. TEOLOGIA FONDAMENTALE

(5 ore sett., 1° sem.: C. GRECO)

La comprensione attuale della teologia fondamentale attribuisce a questa di-sciplina due compiti fondamentali: (a) l’individuazione della rivelazione e della sua essenza come fondamento della fede (momento fondativo); (b) l’argomenta-zione della sua credibilità (momento apologetico). Pertanto, il Corso si articola in due sezioni, ciascuna con un’adeguata metodologia.

La prima sezione – fenomenologico-ermeneutica – indagando nelle fonti bibli-che dell’AT e del NT e nel magistero conciliare (Vat. I e II), coglie l’essenza della rivelazione in una struttura costituita da parole ed eventi intimamente connessi nel quadro della creazione e della storia. Tale struttura conosce una singolare concentrazione e intensificazione nella persona di Gesù Cristo, che nel suo parti-colare rapporto con il Padre, nei segni di misericordia e di potenza, e nel mistero pasquale, compie e completa tutta la rivelazione.

Determinato lo statuto antropologico e teologico dell’atto di fede, in quanto atto umano responsabile, la seconda sezione – critico-veritativa – si ripropone di argomentare la credibilità della stessa rivelazione di fronte a tre possibili istanze del destinatario: quella della ragione critica, indagando lo statuto ontologico, epi-stemologico e teologico della relazione rivelativa; quella della ragione storica, de-terminando i criteri per il riconoscimento di un evento storico dal significato de-finitivo e universale; quella della ragione etico pratica, evidenziando le modalità concrete dell’efficacia salvifica della fede cristiana nel confronto con le altre offer-te salvifiche; ciò allo scopo di individuare e approfondire lo statuto antropologico e teologico dell’atto di fede, in quanto atto umano e responsabile e dono di Dio.

Un’ultima sezione prende in esame alcune istanze del pluralismo religioso e indaga il problema della rivelazione e della verità della rivelazione cristiana nella prospettiva della teologia delle religioni. BIBLIOGRAFIA

C. GRECO, Rivelazione di Dio e ragioni della fede. Un percorso di teologia fondamentale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012; M. ANTONELLI - M. EPIS, «Sulla credibilità del cristianesimo. Le questioni e gli interrogativi», in La Scuola Cattolica 125 (1997) 3-4; H. VERWEYEN, La pa-rola definitiva di Dio. Compendio di Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2001; S. PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002; J. MOINGT, Dio che viene all’uomo. Dal lutto allo svelamento di Dio, Queriniana, Brescia 2005; M. EPIS, Teologia fon-damentale. La ratio della fede cristiana, Queriniana, Brescia 2009.

ACF13031. TRADIZIONE E ISPIRAZIONE

(2 ore sett., 1° sem.: E. CATTANEO - A. NUGNES)

Contenuto: Seguendo le indicazioni del Concilio Vaticano II, Dei Verbum, c. 2, si esamina dapprima il concetto di Tradizione, nella storia e nella teologia; quindi

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il rapporto Tradizione-Scrittura, con i problemi connessi: il senso dell’ispirazione biblica, la questione delle verità della Scrittura, le norme dell’interpretazione. Infi-ne, si tratterà del Magistero, nei suoi gradi di espressione (magistero autentico, in-fallibile, dogma) e nei rapporti con Tradizione e Scrittura.

Obiettivo del Corso è quello di dare le basi della conoscenza teologica. Metodo: lezioni frontali e discussioni di gruppo.

BIBLIOGRAFIA

CONCILIO VATICANO II, Cost. dogm. Dei Verbum; GIOVANNI PAOLO II, Motu proprio Ad tuendam fidem, 18.05.1998; CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLE FEDE, Professio fidei e Nota illustrativa, 29.06.1998; E. CATTANEO, Trasmettere la fede. Tradizione, Scrittura e Magistero nella Chiesa. Percorso di teologia fondamentale (Intellectus fidei, 2), San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; ID., «La tradizione liturgica alla luce della coppia semantica “rice-vere-trasmettere”, in C. GIRAUDO (ed.), Il Messale Romano. Tradizione, traduzione, adat-tamento. Associazione Professori di Liturgia, XXX settimana di studio, Ed. Liturgiche, Roma 2003, 9-35; ID., «Tradizione e Magistero “fonti” della teologia», in Lateranum 73 (2007) 101-112; ID., «Il mistero delle Scritture: l’ispirazione», in R. FABRIS (ed.), Introdu-zione generale alla Bibbia (Logos 1), Elledici, Leumann 20062, 499-542; D. HERCSICK, Ele-menti di teologia fondamentale. Concetti, contenuti, metodi, EDB, Bologna 2006.

ACF13041. STORIA DELLA CHIESA ANTICA

E ARCHEOLOGIA CRISTIANA (3 ore sett., 1° sem.: S. TANZARELLA)

Il Corso prevede una parte introduttiva sulle concezioni di storia e di storia

della Chiesa, sul metodo storico, sulla storiografia religiosa e sul rapporto storia della Chiesa-teologia. Ci si accosterà poi al mondo giudaico e al mondo ellenistico-romano per una migliore comprensione sia della fondazione e della organizzazione interna della Chiesa, sia dei complessi problemi relativi alla diffusione del cristia-nesimo e alla sua distinzione dal giudaismo. Particolare attenzione sarà dedicata sia al rapporto del cristianesimo con l'impero romano fino alla svolta costantiniana sia alla figura di Costantino con particolare attenzione alla sua azione politica nei con-fronti del cristianesimo e dei cristiani. BIBLIOGRAFIA

Introduzione: H.-I. MARROU, La fine del mondo non è per domani, Medusa, Milano 2000; Parte Generale: P. SINISCALCO, Il cammino di Cristo nell’impero romano, Laterza, Roma-Bari 2009; Parte Monografica: S. ADAMIAK - S. TANZARELLA (edd.), Costantino e le sfide del cristianesimo. Tracce per una difficile ricerca, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013.

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AREA BIBLICA

AB13042. AT/2: PROFETI

(4 ore sett., 2° sem.: E. FRANCO)

Obiettivo In una prospettiva esegetico-teologica, il corso ha un duplice obiettivo: a. introdurre alla conoscenza critica della profezia e degli scritti profetici (la sto-

ria profetica: Gs-2Re, i libri profetici: Is Ger Ez Os-Ml, l’apocalittica: Dn); b. far acquisire un metodo di lettura esegetica che abiliti a comprendere e at-

tualizzare il messaggio teologico.

Programma L’introduzione generale e alcune questioni particolari saranno affrontate e di-

scusse in classe, mentre la lettura critica di una monografia sui profeti dal punto di vista ebraico e lo studio della composizione, struttura e messaggio dei singoli libri dei profeti anteriori e posteriori e di Dn sono affidate allo studio personale e sa-ranno verificate con incontri seminariali.

Le esemplificazioni, orientate all’acquisizione di un metodo esegetico e di una sintesi teologica, riguarderanno: vocazione ed esistenza profetica (Is 6; Ger 1; Ez 1-3); l’inizio e la fine del parlare (Is 40,1-11 e 55,1-13); i canti del Servo del Signore (Is 42,1-4; 49,1-6; 50,4-9; 52,13–53,12); la nuova alleanza (Ger 31); la simbolica di Sion (Is 62). BIBLIOGRAFIA

L. ALONSO SCHÖKEL - J.L. SICRE DIAZ, I Profeti, Borla, Roma 1984; M. BUBER, La fede dei profeti, Marietti, Casale Monferrato 1985; A. HESCHEL, Il messaggio dei profeti, Borla, Roma 1981; A. NEHER, L’essenza del profetismo, Marietti, Casale Monferrato 1984; G. VON RAD, Teologia dell’Antico Testamento. II. Teologia delle tradizioni profetiche d’Israele, Paideia, Brescia 1974; R. RENDTORFF, Introduzione all’A.T. Storia, vita sociale e letteratura d’Israele in epoca biblica, Claudiana, Torino 20013; ID., Teologia dell’A.T. 1. I testi canonici, Claudiana, Torino 2001; E. ZENGER (ed.), Introduzione all’Antico Testamento, ed. it. a cura di F. Dalla Vecchia, Queriniana, Brescia 2005 (or. 1995.20042).

AB13052. NT/2: CORPUS PAULINUM

(4 ore sett., 2° sem.: C. MANUNZA)

Obiettivo Il corso si prefigge di consegnare uno strumentario di base per entrare in con-

tatto con l’epistolario paolino accolto nel canone neotestamentario.

Programma Dopo alcuni cenni introduttivi sulle caratteristiche degli scritti epistolari neote-

stamentari e sulle modalità della loro fruizione, verranno presentati prima la figura di Paolo di Tarso, quindi i contesti e le coordinate delle diverse lettere del Corpus.

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Sarà poi offerta, soprattutto interagendo con diversi brani delle lettere c.d. “pro-topaoline”, la proposta di una “struttura portante” di teologia paolina, in dialogo con qualche elemento teologico del resto dell’epistolario. BIBLIOGRAFIA

La bibliografia verrà data nel corso delle lezioni. Si segnalano indicativamente: N.S. BRODEUR, Il cuore di Paolo è il cuore di Cristo, GBP, Roma 2010; R.E. BROWN, Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2001; A. SACCHI, Lettere paoline e altre lettere, LDC, Torino 1995; C.M. MARTINI, Il Vangelo di Paolo, Àncora, Milano 2007; U. VANNI, L’ebbrezza nello Spirito (1Cor 12,13; Ef 5,18). Una proposta di spiritualità paolina, AdP, Roma 2000; R. FABRIS

- S. ROMANELLO, Introduzione alla lettura di Paolo, Borla, Roma 2009; B. PUCA, Una periauto-logia paradossale. Analisi retorico-letteraria di Gal 1,13-2,21, GBP, Roma 2011; E. FRANCO, Comunione e partecipazione. La koinônia nell’epistolario paolino, Morcelliana, Brescia 1986.

LM13062. EBRAICO B

(2 ore sett., 2° sem.: F. RUSSO)

Dopo il discorso introduttivo sulla lingua ebraica, mediante gli elementi essen-ziali di fonetica e le prime nozioni di morfologia, si proseguirà, nel presente corso, con la sintassi del verbo. Saranno studiati i verbi forti e quelli deboli, nella forma qal, perfetto e imperfetto, nonchè i modi come l’imperativo, il congiuntivo, l’infinito assoluto e costrutto. La lettura e la traduzione di brani come Is 6,1-13, Ger 1,1-1,19, Ez 1,1-28 completerà dal punto di vista linguistico ed esegetico l’approccio al corso di AT/2. BIBLIOGRAFIA

T.O. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew, Darton, Longman & Todd, London 1973; K. ELLIGER - W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelstif-tung, Stuttgart 1977.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF13052. PATROLOGIA

(3 ore sett., 2° sem.: E. CATTANEO - V. MOSSA)

Parte generale (E. Cattaneo) Contenuto: (A) il significato e l’importanza della Patrologia nella storia della teolo-gia; lo statuto epistemologico della Patrologia. (B) Profilo storico, dai Padri Apo-stolici a Giovanni Damasceno. (C) Parte monografica: vedi prof. Mossa.

Obiettivo: evidenziare lo sviluppo del discorso cristiano nelle sue varie articolazio-ni: biblico-dogmatiche, istituzionali, ascetico-spirituali.

Metodo: lezioni frontali con PPT.

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Parte monografica (V. Mossa) Nella controversia contro coloro che affermavano una sola volontà e operazio-

ne in Cristo, quella divina, un contributo decisivo alla difesa della piena integrità della natura umana di Cristo è stato dato da Massimo il Confessore (580-662) con la sua riflessione sulle due volontà e operazioni, sviluppata nell’Op. 6, con partico-lare riferimento all’agonia nel Getsemani. Estratti della Disputatio cum Pyrro aiute-ranno a delineare il quadro complessivo della controversia monotelita e monoe-nergistica del VII secolo. BIBLIOGRAFIA

Parte generale: E. CATTANEO - C. DELL’OSSO - G. DE SIMONE - L. LONGOBARDO, Patres Ecclesiae. Una introduzione alla teologia dei Padri della Chiesa, Il pozzo di Giacobbe, Tra-pani 2008; ATANASIO D’ALESSANDRIA, Lettere a Epitteto, ad Adelfio e a Massimo. Dispense del Professore.

Parte monografica: A. CERESA-GASTALDO (ed.), Massimo il Confessore. Umanità e divinità di Cristo (Collana di testi patristici 19), Città Nuova, Roma 1979; ID. (ed.), Massimo il Confesso-re. Meditazioni sull’agonia di Gesù (Collana di testi patristici 50), Città Nuova, Roma 1985.

ACF13062. CRISTOLOGIA

(5 ore sett., 2° sem.: P. GAMBERINI)

1. L’ebreo Gesù e la terza ricerca storica

2. Il Dio di Gesù Cristo e il Regno-che-viene 2.1. Il pathos del profeta escatologico 2.2. Lo Spirito di Dio nell’evento di Cristo 2.3. Il significato antropologico e teologico della morte di Gesù

3. Dalla cristologia neotestamentaria alla cristologia dogmatica 3.1. I titoli cristologici 3.2. La divinità di Gesù Cristo (Nicea) 3.3. La communicatio idiomatum 3.4. L’umanità di Gesù Cristo (Calcedonia)

4. Linee per una cristologia sistematica 4.1. La soteriologia cristologica 4.2. L’incarnazione di Dio nel dialogo inter-religioso 4.3. La preesistenza di Gesù Cristo 4.4. Essere figli nel Figlio BIBLIOGRAFIA

P. GAMBERINI, Questo Gesù. Pensare la singolarità di Gesù Cristo, EDB, Bologna 2005; J. GNILKA, Gesù di Nazaret. Annuncio e storia, Paideia, Brescia 1993; A.J. HESCHEL, Il Mes-saggio dei profeti, Borla, Roma 1981; E. JÜNGEL, Dio Mistero del Mondo, Queriniana, Bre-

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scia 1982; K. RAHNER, La Trinità, Queriniana, Brescia 1999; G. GRESHAKE, Il Dio unitrino, Queriniana, Brescia 2000; C.M. LACUGNA, Dio per noi. La trinità e la vita cristiana, Queri-niana, Brescia 1997; P. CODA, Dio Uno e Trino, Paoline, Cinisello Balsamo 1993.

Appunti del Professore.

ACF13072. STORIA DELLA CHIESA MEDIEVALE

(2 ore sett., 2° sem.: A. CARFORA)

Il corso si propone di introdurre gli studenti alle problematiche e alle tematiche di storia della Chiesa in epoca altomedievale attraverso l’approccio alle fonti, la trattazione manualistica e l’approfondimento tematico.

Parte generale: Formazione della Christianitas nei suoi aspetti istituzionali e religiosi, conside-

rando la relazione tra potere spirituale e potere temporale, la spiritualità, la nascita e l’evoluzione della vita monastica e religiosa, la religiosità laicale.

Parte monografica: Verranno proposti percorsi di approfondimento tematico sul ruolo delle donne

nel cristianesimo altomedioevale. BIBLIOGRAFIA

Parte generale: G. FILORAMO - D. MENOZZI (edd.), Storia del cristianesimo, II, Laterza, Ro-ma-Bari 2007-2009. Antologia di fonti e articoli di approfondimento distribuiti nel corso delle lezioni.

Parte monografica: C. URSO, Le donne al tempo di Gregorio Magno. La testimonianza del re-gistrum epistularum, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013.

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SECONDO ANNO

AREA BIBLICA

AB13061. AT/3: SAPIENZALI E ALTRI SCRITTI

(4 ore sett., 3° sem.: V. D’ALARIO)

Le prime lezioni hanno carattere introduttivo e illustrano la categoria di “sa-pienza” in Israele e nel vicino Oriente antico. La parte fondamentale del corso ri-guarda i seguenti testi della letteratura sapienziale: Proverbi, Cantico dei Cantici, Salmi, Giobbe, Qohelet, Siracide e Sapienza con particolare riferimento all’apporto critico di Giobbe e di Qohelet. La presentazione di ciascun libro affronta le pro-blematiche generali di ogni introduzione: autore, data di composizione, struttura letteraria, interpretazione e messaggio e prevede inoltre l’esegesi dei passi più signi-ficativi. Il corso si conclude con una rapida introduzione agli scritti midrashici.

L’approccio esegetico ai testi è finalizzato a introdurre lo studente nel lavoro di analisi e di metodologia e mira alla puntualizzazione dei principali temi della lette-ratura sapienziale: creazione, storia e quotidianità dell’uomo; giustizia di Dio e problema del male; immortalità e resurrezione. BIBLIOGRAFIA

A. BONORA - M. PRIOTTO E COLL. (edd.), Libri sapienziali e altri scritti (Logos 4), Elledici, Leumann 1997; L. MAZZINGHI, Il Pentateuco sapienziale. Proverbi Giobbe Qohelet Siracide Sapienza. Caratteristiche letterarie e temi teologici, EDB, Bologna 2012; V. MORLA ASENSIO - A. ZANI, Libri sapienziali e altri scritti (Introduzione allo studio della Bibbia 5), Paideia, Brescia 1997; S. PINTO, I segreti della Sapienza. Introduzione ai Libri sapienziali e poetici, San Paolo, Cinisello Balsamo 2013; M. NOBILE (ed.), «La letteratura sapienziale», in ID., Teologia dell’Antico Testamento (Logos 8/1), Elledici, Leumann 1998, 143-172; G. VON

RAD, La sapienza in Israele, Marietti, Torino 1975.

La bibliografia sui commenti e sui saggi esegetici sarà fornita durante il corso.

AB13071. NT/3: CORPUS JOHANNEUM

(4 ore sett., 3° sem.: C. MANUNZA)

Obiettivo Il corso si prefigge di consegnare uno strumentario di base per entrare in con-

tatto con gli scritti neotestamentari costituenti il Corpus Johanneum.

Programma Un’introduzione generale tratterà alcune coordinate di fondo necessarie per la

comprensione degli scritti trattati, sia di natura storico-critica, quali autore, conte-sto e sfondo culturale etc., sia di altra natura, quali organizzazione del testo, moda-lità di fruizione etc. Privilegiando il Vangelo, ci si soffermerà, poi sulle singole ope-re, delineandone alcune caratteristiche essenziali. Si approfondiranno infine alcune tematiche, offrendo qualche saggio di esegesi.

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BIBLIOGRAFIA

A. CASALEGNO, Perché contemplino la mia gloria (Gv 17,24). Introduzione alla teologia del Vangelo di Giovanni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; alcune parti dei commentari di R.E. BROWN, Giovanni, Cittadella, Assisi 19913; R. SCHNACKENBURG, Il Vangelo di Giovanni, III voll., Paideia, Brescia 1973-1981; R. FABRIS, Giovanni, Borla, Roma 1992; V. MANNUCCI, Giovanni. Il Vangelo narrante, EDB, Bologna 1993; Y. SIMOENS, Secondo Giovanni. Una tra-duzione e un’interpretazione, EDB, Bologna 1997; R.A. CULPEPPER, Anatomy of the Fourth Gospel: A Study in Literary Design, Fortress Press, Philadelphia 1983; D. MOLLAT, Giovanni maestro spirituale, Borla, Roma 1980; R. VIGNOLO, Personaggi del quarto vangelo. Figure del-la fede in San Giovanni, Glossa, Milano 1994; Y. SIMOENS, Le tre lettere di Giovanni. Credere per amare. Una traduzione e un’interpretazione, EDB, Bologna 2012; U. VANNI, L’Apocalisse. Ermeneutica, esegesi, teologia, Dehoniane, Bologna 20014; Y. SIMOENS, Apocalisse di Gio-vanni, Apocalisse di Gesù Cristo. Una traduzione e un’interpretazione, EDB, Bologna 2010; D. MOLLAT, «La foi pascale selon le chapitre 20 de l’évangile de saint Jean (Essai de théolo-gie johannique)», in E. DHANIS (ed.), Resurrexit. Actes du symposium international sur la Ré-surrection de Jésus (Rome 1970), LEV, Città del Vaticano 1974, 316-326; R. INFANTE, Le fe-ste di Israele nel Vangelo secondo Giovanni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2010; C. MANUNZA, L’Apocalisse come “actio liturgica” cristiana. Studio esegetico-teologico di Ap 1,9-16; 3,14-22; 13,9-10; 19,1-8, GBP, Roma 2012; A. LE DONNE - T. THATCHER (ed.), The Fourth Gospel in the First-Century Media Culture, T&T Clark, New York 2011.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF13091. STORIA DELLA CHIESA MODERNA

(2 ore sett., 3° sem.: A. CARFORA)

Il Corso si propone di introdurre gli studenti alle problematiche e alle temati-che di storia della Chiesa in epoca moderna attraverso l’approccio alle fonti, la trattazione manualistica e l’approfondimento tematico.

Parte generale: Problematizzazione dei concetti storiografici di riforma e controriforma nel

XVI secolo. Riforma Luterana. Concilio di Trento. Inquisizione, confessionalizza-zione e disciplinamento. Missione ed evangelizzazione in epoca moderna. Santità e forme di vita religiosa e laicale. La Chiesa nell’età dell’assolutismo. Gallicanesimo. Giansenismo. Chiesa, Illuminismo e Rivoluzione francese.

Parte monografica: Verranmo sviluppati percorsi di approfondimento sulla Controriforma.

BIBLIOGRAFIA

Parte generale: G. FILORAMO - D. MENOZZI (edd.), Storia del cristianesimo, vol. 3, Laterza, Roma-Bari 2007-2009. Antologia di fonti e articoli di approfondimento distribuiti nel corso delle lezioni.

Parte monografica: V. FRAJESE, Le categorie della Controriforma, Bulzoni, Roma 2011; E. BONORA, La Controriforma, Laterza, Roma - Bari 2001.

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AREA ANTROPOLOGICO-SPIRITUALE

Nel piano di studi l’area comprende i corsi che venivano indicati precedentemente come Antropologia teologica, Grazia e virtù teologali, Escatologia e Teologia spiritua-le. Questo insieme di discipline vengono ora unificate in un corso unico interdisci-plinare nel quale i temi di spiritualità si inseriscono nel percorso dogmatico come i-spirazione e modalità di realizzazione dell’uomo alla luce del Vangelo.

Il susseguirsi dei nuclei tematici, iniziando dall’uomo nella sua creaturalità, chiamata alla figliolanza divina, liberata dal peccato per vivere la libertà della fede, della speranza e dell’amore, tende a una pienezza escatologica. Le virtù teologali tendono perciò ad animare e a unificare l’insieme dello studio sia dogmatico che spirituale. A conclusione la teologia spirituale cercherà di esporre nella teologia mistica l’esperienza della grazia nella modalità più alta, collegandola tuttavia a quelle più ordinarie e sostanziali.

Ciascun nucleo tematico previsto dal Piano sarà sviluppato anzitutto secondo la struttura di ogni studio che cerca i fondamenti biblici, esamina la riflessione sto-rico-dogmatica in alcuni esponenti principali, si confronta con il Magistero della Chiesa e indica le linee sistematiche di teologia contemporanea. Questo percorso cercherà di evidenziare però non solo gli aspetti dinamici della trasformazione o-perata dalla Grazia nell’uomo e lo scopo ultimo cui lo indirizza, ma anche la situa-zione e il contesto concreto in cui vivono sia gli studenti, sia l’ambiente meridiona-le ed europeo. Il percorso inizierà perciò da un approccio di contestualizzazione, usufruendo di mezzi audiovisivi e letterari e cercando una ripresa rapida dei risul-tati raggiunti nello studio di antropologia svolto nel biennio filosofico.

AAS13011. ANTROPOLOGIA TEOLOGICA

(3 ore sett., 3° sem.: G. GUGLIELMI)

Il Corso intende offrire una sintesi organica dei principali nuclei dell’antropo-logia teologica (creazione e uomo) sia nella configurazione storico-dottrinale che in quella sistematica. Si procederà pertanto allo studio delle seguenti tematiche:

1. Chiarificazione del concetto biblico-teologico di creatio ex nihilo 2. Creatio in sinu Trinitatis: libertà di Dio e gratuità della creazione 3. Unità e pluralità dell’essere umano 4. Lettura cristologica dell’imago Dei 5. Autopossesso e relazionalità: il fondamento cristologico-trinitario sotteso a

tale dinamica antropologica 6. Ripresa critico-sistematica a partire dall’antropologia fondazionale di B. Lo-

nergan BIBLIOGRAFIA

L. RUIZ DE LA PEÑA, Teologia della creazione, Borla, Roma 1988; ID., Immagine di Dio. Antro-pologia teologica fondamentale, Borla, Roma 1992; L.F. LADARIA, Antropologia teologica,

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Triennio Teologico

Piemme - PUG, Casale Monferrato - Roma 1995; D. SATTLER - T. SCHNEIDER, «Dottrina della creazione», in T. SCHNEIDER (ed.), Nuovo corso di dogmatica 1. Queriniana, Brescia 1995, 145-279; A. GANOCZY, Teologia della natura, Queriniana, Brescia 1997; I. SANNA, L’antropologia cristiana tra modernità e postmodernità, Queriniana, Brescia 2001; CTI, Comunione e servizio. La persona umana creata a immagine di Dio, Città del Vaticano 2004; F.G. BRAMBILLA, An-tropologia teologica. Chi è l’uomo perché te ne curi?, Queriniana, Brescia 2005; A. WÉNIN, L’uomo biblico. Letture nel Primo Testamento, EDB, Bologna 2005; M. KEHL, «E Dio vide che era cosa buona». Una teologia della creazione, Queriniana, Brescia 2009; G. GUGLIELMI, «Creatio in sinu Trinitatis. Schizzo di ontologia trinitaria della creazione», in Ricerche Teologi-che 20 (2009) 359-382; C. DI SANTE, L’uomo alla presenza di Dio. L’umanesimo biblico, Que-riniana, Brescia 2010; G. GUGLIELMI, B.J.F. Lonergan tra tomismo e filosofie contemporanee. Coscienza, significato e linguaggio, Editrice Domenica Italiana, Napoli 2011.

AREA MORALE

AM13011. TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE E GENERALE

(5 ore sett., 3° sem.: D. ABIGNENTE)

I. Senso, fondamenti e criteri di un’etica teologica (A) Contesto attuale della riflessione etico teologica. Dalla Optatam totius alla

Veritatis splendor: esperienza secolare-umana e fonte biblica nel quadro epistemo-logico della teologia morale. (B) Carattere originario della moralità. L’adesione di fede come evento di coscienza morale. Figure bibliche di incontro, di alleanza, di sequela. (C) Intelligenza nella fede dell’esperienza e della conoscenza morale, dell’ethos e dell’etica: disegno storico-genetico dell’ethos biblico nei suoi impulsi principali; rapporto tra morale, fede, storia, culture umane; rapporto tra morale, rivelazione e magistero.

II. Principi etici generali alla luce della fede cristiana (A) Legge naturale e coscienza; norme morali: origine, significato, storicità, tra-

smissione. (B) Rapporto tra moralità personale e opzioni concrete, tra dimensione soggettiva e oggettività. (C) Peccato e conversione; persona e strutturazione della convivenza umana; vita cristiana come sequela del Signore nel mondo secolarizzato.

Il Corso prevede l’alternanza di lezioni cattedratiche e gruppi di studio semina-riali, che favoriscano il confronto diretto sia con il testo biblico che con il pensiero di moralisti contemporanei. BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Teologia morale fondamentale. Moralità personale, ethos, etica cristiana (ad uso degli studenti), PUG, Roma 2001; ID., Autonomia morale del credente, Morcelliana, Brescia 1980; D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede, Gregorian University Press-Morcelliana, Roma-Brescia 2000; J. FUCHS, Etica cristiana in una società secolarizzata, Piemme, Casale Monferrato 1984; D. ABIGNENTE - S. BASTIANEL, Le vie del bene. Oggetti-vità, storicità, intersoggettività, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2009.

Le letture seminariali verranno indicate all’inizio del Corso.

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AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF13082. TRINITÀ

(3 ore sett., 4° sem.: P. GAMBERINI)

1. La dottrina della Trinità come Summa Evangelii 1.1. Dall’esperienza storico salvifica in Gesù alla comprensione trinitaria 1.2. Vestigia Trinitatis: le figure mediatrici nell’Antico Testamento

2. Sviluppi dogmatici, teologici ed ecumenici della dottrina trinitaria 2.1. La divinità e la persona dello Spirito nel confronto con la questione ariana 2.2. L’uso di ipostasi/persona nella dottrina trinitaria 2.3. La questione del filioque

3. Il linguaggio della Trinità 3.1. L’uso della metafora nella dottrina trinitaria 3.2. Modelli di teologia trinitaria 3.3. Modelli di unità di Dio-trinità 3.4. L’uso di assiomi nella comprensione della dottrina trinitaria

4. La logica trinitaria

5. La teo-logica trinitaria BIBLIOGRAFIA

P. GAMBERINI, Un Dio relazione. Breve manuale di dottrina trinitaria, Città Nuova, Roma 2008; K. RAHNER, La Trinità, Queriniana, Brescia 2000.

ACF13102. STORIA DELLA CHIESA CONTEMPORANEA

(2 ore sett., 4° sem.: S. TANZARELLA)

Introduzione Metodo storico e conoscenza storica. Le politiche della memoria, le tentazioni

dell’oblio, i pericoli dei revisionismi e la purificazione della memoria. Uso pubbli-co della storia.

Programma Ricostruzione attraverso la lettura delle fonti di alcuni problemi storiografici re-

lativi ai secoli XIX e XX; la Chiesa cattolica nel processo della Restaurazione; Ro-smini e Delle cinque piaghe della Santa Chiesa; Pio IX e il Concilio Vaticano I; ge-nesi e sviluppi della “questione romana” e della “questione sociale”; Pio X e linee essenziali del modernismo; Benedetto XV e la I guerra mondiale; Pio XI, il fasci-smo e il nazismo; il sostegno della Chiesa italiana al fascismo e all’impegno colonia-le; Pio XII, la II guerra mondiale e la questione della Shoah; Chiesa e società italia-na negli anni ’50; Primo Mazzolari; Giuseppe Dossetti; don Zeno Saltini; Giuseppe Lazzati; Giorgio La Pira; Lorenzo Milani; Giovanni XXIII e la pace; il Concilio Vaticano II; Paolo VI e il dopo Concilio.

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Triennio Teologico

BIBLIOGRAFIA

Introduzione: H.I. MARROU, Tristezza dello storico. Possibilità e limiti della storiografia, Morcelliana, Brescia 1999.

Parte generale: S. TANZARELLA (ed.), Il pericoloso mestiere dello storico. L’uso pubblico della storia del cristianesimo del XX secolo, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013; S. TANZARELLA, «La Parrocchia: vita, morte e miracoli», in Cristiani d’Italia. Chiese, Società, Stato 1861-2011, I, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 2011, 359-376; S. ADAMIAK - S. TANZARELLA, «Co-stantino e la teologia romana del XIX-XX secolo», in Flavius Valerius Costantinus Maximus Augustus, v. III, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 2013 (in corso di stampa).

AREA ANTROPOLOGICO-SPIRITUALE

AAS13022. GRAZIA E VIRTÙ TEOLOGALI

(5 ore sett., 4° sem.: G. GUGLIELMI)

Il trattato denominato «Grazia e virtù teologali» si presenta come il naturale prosieguo del precedente trattato di «Antropologia teologica». Tuttavia, se già la previa riflessione teologica sulla creazione e sull’uomo è stata incentrata a partire dalla celebrazione dell’alleanza tra Dio e l’uomo in Cristo (cf GS 22), nel presente corso si procederà all’approfondimento esplicito della grazia come offerta origina-ria e permanente di partecipazione alla figliolanza divina di Cristo, e delle virtù teologali quali doni di Dio che costituiscono l’uomo nella condizione di vita nuova della giustificazione e che rendono altresì effettivi l’incontro, la comunione e la se-quela di Cristo. L’articolazione del corso si presenterà dunque secondo i due sud-detti nuclei tematici:

1. Teologia della grazia: a. La predestinazione in Cristo come verità dell’antropologia cristiana b. Il peccato originale come esclusione della libertà umana dall’alleanza in Cristo c. Dio a favore dell’uomo: la grazia nella Scrittura e nella riflessione teologica d. La giustificazione come incorporazione degli uomini a Cristo mediante lo Spirito

2. Virtù teologali: a. Fede-speranza-carità nel NT b. Riflessioni teologiche su fede-speranza-carità nel corso della storia:

b. 1) modello tommasiano: fede-speranza-carità come «virtù teologali infuse» b. 2) modello teologico-trascendentale: fede-speranza-carità come «infra-

strutture antropologiche» c. Sintesi sistematica: fede-speranza-carità come «doni di Cristo» offerti

all’uomo giustificato.

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BIBLIOGRAFIA

O.H. PESCH, Liberi per grazia. Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 1988; A. GANOCZY, Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto. Lineamenti fondamentali della dot-trina della grazia, Queriniana, Brescia 1991; L.F. LADARIA, Antropologia teologica, Piemme - PUG, Casale Monferrato - Roma 1995; T. SCHNEIDER, «Dottrina della grazia», in Id. (ed.), Nuovo corso di dogmatica 2. Queriniana, Brescia 1995, 9-58; G. MANCA, La grazia. Dialogo di comunione, San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; D. VITALI, Esistenza cristiana. Fede, spe-ranza e carità, Queriniana, Brescia 2001; G. GRESHAKE, Libertà donata. Breve trattato sulla grazia, Queriniana, Brescia 20022; F.G. BRAMBILLA, Antropologia teologica. Chi è l’uomo perché te ne curi?, Queriniana, Brescia 2005; D. VITALI (ed.), Le virtù teologali. La vita cri-stiana nella fede, speranza, carità, ATI - San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; G. GUGLIELMI - R. DEL RICCIO, «Il peccato originale. Riscoperta di un’intenzione», in Filosofia e Teologia 23 (2009) 239-255; S.P. BONANNI, L’amore che spera e crede. Nella traccia della storia fra antropologia e teologia, Gregorian & Biblical Press, Roma 2010.

AAS13032. ESCATOLOGIA

(2 ore sett., 4° sem.: N. SALATO - A. NUGNES)

L’escatologia non è una delle dimensioni del cristianesimo, ma è, «in senso as-soluto, il tramite della fede cristiana» (J. Moltmann), la traduzione in chiave critica dell’annuncio della fede circa il futuro definitivo dell’uomo e della sua storia, che agisce anche sul suo presente e passato. L’escatologia/escatologico rilegge il pre-sente-passato a partire dalla realtà futura, non è però solo una docta ignorantia fu-turi, bensì suprema promessa del Cristo Risorto. In questa prospettiva si situa il passaggio da un oggetto (cose ultime – De Novissimis) indefinito e non decifrabile, ad una realtà, quella dell’eschaton, che diventa uno spazio di libertà e di relazione. Così anche gli éschata – avvenimenti ultimi (morte, giudizio, inferno, purificazione, paradiso) sono dunque riconsiderati come éschaton – atteggiamento, stile (dimen-sione antropologica) e assumono in Cristo – éschatos (dimensione cristologico-trinitaria), una nuova ineludibile realtà. In questa prospettiva, la Chiesa, comunità escatologica (dimensione ecclesiologica), arricchita dei doni dello Spirito del Risor-to che segnano in lei l’irruzione dei tempi ultimi (LG 48-49), guarda a Maria «ico-na escatologica» (L. Bouyer) della Chiesa quale anticipazione della chiamata di tut-ti i credenti alla gloria futura. BIBLIOGRAFIA

Parte Generale: CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Alcune questioni concer-nenti l’escatologia (17maggio 1979), in EV 6/1528-1549; R. DE LA PEÑA, L’altra dimensione. Escatologia cristiana, trad. E. Lasagna, Borla, Città di Castello 1981; J. JOSÉ TAMAYO-ACOSTA, L’escatologia cristiana, trad. B. Pistocchi, Città di Castello 1986; F.J. NOCKE, Esca-tologia, trad. E. Gatti, Queriniana, Brescia 19904; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIO-NALE, Problemi attuali di escatologia (1992), in EV 13/448-571; J. MOLTMANN, L’avvento di Dio. Escatologia cristiana, trad. D. Pezzetta, Queriniana, Brescia 1998; O.F. PIAZZA, La spe-

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Triennio Teologico

ranza. Logica dell’impossibile, Paoline, Milano 1998; A. CASALEGNO, «Tempo e momento escatologico nel Vangelo di Giovanni», in ID. (ed.), Tempo ed eternità. In dialogo con Ugo Vanni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, 165-194; G. ANCONA, Escatologia cristiana, Que-riniana, Brescia 20072.

Parte Monografica: Il contributo di Tommaso d’Aquino al dibattito escatologico. TOMMASO

D’AQUINO, Summa Theologiae III, Appendix ad Supplementum qq. 69-99.

AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES13012. ECCLESIOLOGIA E MARIOLOGIA

(5 ore sett., 4° sem.: N. SALATO)

La questione del metodo in ecclesiologia. Linguaggio e comunicazione. Cate-gorie utili. Contesti e collocazione del trattato. Chiesa come mistero della fede e il suo rapporto con il Regno di Dio. La rivelazione biblica: immagini e figure. Tratta-zione sistematica: la Chiesa come “mistero”; struttura teandrica; origine trascen-dente e storica; sacramento di comunione e sacramento di salvezza; dimensioni e proprietà essenziali della Chiesa; realtà ministeriale e carismatica; ministero petri-no e collegialità episcopale; le forme della Chiesa e la sua indole escatologica.

La mariologia nel complesso della teologia: la novità del Vaticano II. La piena partecipazione di Maria nel mistero della redenzione. Figura, modello e madre del-la Chiesa. Riferimenti biblici. Sviluppo storico-dogmatico. Riflessione sistematica: presupposti ermeneutici; Madre di Dio; la sempre Vergine; l’Immacolata Conce-zione; Assunta in cielo; il culto mariano. BIBLIOGRAFIA

Appunti del Professore. O.F. PIAZZA (ed.), La Trinità e la Chiesa, San Paolo, Cinisello Bal-samo 2006; A. BARRUFFO (ed.), Sui problemi del metodo in ecclesiologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; G. CANNOBBIO - F. DALLA VECCHIA - R. TONONI, Modelli di Chiesa, Mor-celliana, Brescia 2001; E. MALNATI, La Chiesa: sviluppo storico dell’ecclesiologia, Piemme, Casale Monferrato 1998; S. PIÉ-NINOT, Ecclesiologia, Queriniana, Brescia 2008; C.I. GONZALEZ, Maria Madre e Discepola, Piemme, Casale Monferrato 1998; O.F. PIAZZA, «Col-legialità episcopale», in G. CALABRESE - PH. GOYRET - O.F. PIAZZA, Dizionario di Ecclesio-logia, Città Nuova, Roma 2010, 246-261.

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TERZO ANNO

AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES13021. SACRAMENTOLOGIA GENERALE. BATTESIMO E CRESIMA

(2 ore sett., 5° sem.: G. DI NAPOLI)

La presentazione del differente approccio ai sacramenti sviluppatosi nell’epoca dei Padri e nella riflessione della Scolastica consentirà di collocare in un contesto di-namico e di ampio respiro l’insegnamento del Magistero sui Sacramenti (specifica-mente: Concilio di Firenze, Trento e Vaticano II). In questa direzione si offriranno i seguenti approfondimenti: (1) Mysterion e sacramentum alla luce della Scrittura e dei Padri; (2) il mistero pasquale e la domanda circa l’istituzione dei sacramenti; (3) il termine sacramento riferito a Cristo, alla Chiesa e ai sacramenti; (4) l’intimo rap-porto tra Parola e Sacramento; (5) il legame inscindibile tra fede-celebrazione-vita.

I Sacramenti dell’Iniziazione cristiana: i dati biblici; la prassi celebrativa: dalla Didaché al RICA; la riflessione sistematica. Alcuni approfondimenti: (1) il carattere sacramentale; (2) il battesimo dei bambini; (3) aspetti ecumenici del Battesimo. BIBLIOGRAFIA

C. GIRAUDO, In unum corpus. Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo, Cinisello Bal-samo 2001; C. ROCCHETTA, Sacramentaria fondamentale. Dal «Mysterion» al «Sacramen-tum» (Corso di teologia sistematica 8), EDB, Bologna 1990; M. AUGÉ, L’iniziazione Cristia-na. Battesimo e confermazione, LAS, Roma 2004; A. GRILLO - M. PERRONI - P.-R. TRAGAN (edd.), Corso di sacramentaria. 1. Metodi e prospettive; 2. I sacramenti della salvezza, Que-riniana, Brescia 2000.

AES13031. EUCARISTIA

(3 ore sett., 5° sem.: A. PORRECA)

Il corso vuole esporre, alla luce della fede e sotto la guida della Tradizione e del Magistero della Chiesa, la dottrina cattolica sull’Eucaristia nella sua completezza, evidenziando le dimensioni irrinunciabili del sacramento che “fa” la Chiesa. Il cor-so si propone inoltre di iniziare lo studente alle risorse della metodologia mistago-gica, intesa come struttura permanente della pastorale e via maestra per una nuova evangelizzazione. Punto di partenza è l’approccio metodologico all’Eucaristia se-condo l’indicazione conciliare (cf. SC 48): problemi aperti e prospettive. Alla luce dell’esperienza «per ritus et preces», si scopre come per mezzo dell’Eucaristia ve-niamo ripresentati al mistero di Cristo morto e risorto secondo i ritmi delle nostre pasque domenicali e quotidiane, in vista della nostra progressiva trasformazione nel corpo ecclesiale. Infine, si procede ad un esame attento delle grandi conquiste della scolastica, delle definizioni tridentine e delle successive dichiarazioni del Ma-

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gistero (in modo particolare dal Concilio Vaticano II fino alle Esortazioni Aposto-liche post-sinodali di Benedetto XVI Sacramentum Caritatis (2007) e Verbum Do-mini (2010). Ampio spazio è dedicato allo studio e all’analisi delle anafore eucari-stiche: fonti, struttura dinamica, contenuti teologici. BIBLIOGRAFIA

A. HÄNGGI - I. PAHL, Prex eucharistica, Éditions Universitaires, Fribourg-Suisse 19983; C. GIRAUDO, «In unum corpus». Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo, Cinisello Bal-samo 20072; ID., Stupore eucaristico. Per una mistagogia della Messa «attraverso i riti e le preghiere», LEV, Città del Vaticano 20112; ID., «Eucaristia e Chiesa», in G. CALABRESE - P. GOYRET - O. F. PIAZZA (edd.), Dizionario di Ecclesiologia, Città Nuova, Roma 2010, 644-659; ID., «In persona Christi», «In persona Ecclesiæ». Formule eucaristiche alla luce della «lex orandi», in RdT 51 (2010) 181-195; E. MAZZA, La celebrazione eucaristica. Genesi del rito e sviluppo dell’interpretazione, EDB, Bologna 2003; P. CASPANI, Pane vivo spezzato per il mondo. Linee di teologia eucaristica, Cittadella Editrice, Assisi 2011; A. GRILLO, La forma rituale della fede cristiana. Teologia della liturgia e dei sacramenti agli inizi del XXI secolo, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011; E. MALNATI, Eucaristia. Mistero della fede nel suo svi-luppo teologico, Cantagalli, Siena 2012.

AES13051. DIRITTO CANONICO/1

(3 ore sett., 5° sem.: E. NAPOLITANO)

A. Introduzione: 1. il diritto nella realtà umana: alcune nozioni di filosofia del diritto; 2. natura particolare del diritto nella Chiesa; 3. breve storia del diritto canonico.

B. Illustrazione del diritto canonico vigente a partire dai primi tre libri del CIC del 1983. In particolare: 1. dal libro I: illustrazione di alcune nozioni generali; 2. dal libro II: statuto giuridico dei fedeli, dei laici, dei ministri di culto, dei

membri degli istituti di vita consacrata; norme sulla suprema autorità della Chiesa; le chiese particolari e le loro strutture;

3. dal libro III: scuole, università cattoliche, facoltà ecclesiastiche; strumenti di comunicazione sociale e libri.

BIBLIOGRAFIA

G. GHIRLANDA, Il diritto nella Chiesa mistero di comunione. Compendio di diritto ecclesia-le, Paoline - PUG, Roma 2000; AA.VV., Il diritto nel mistero della Chiesa, PUL, Roma 1986-1992, voll. I-III; Nuovo dizionario di diritto canonico, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993.

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AES13081. TEOLOGIA PASTORALE

(4 ore sett., 5° sem.: A. MASTANTUONO)

Obiettivo Il corso intende proporre gli elementi fondamentali della disciplina “Teologia

pastorale”, evidenziandone il cammino storico che ha portato alla configurazione o-dierna in ambito italiano. L'analisi delle problematiche e delle questioni di tipo epi-stemologico aiuteranno a definire i contorni entro i quali è possibile una riflessione teologico-pastorale nel panorama teologico odierno.

Le successive considerazioni si spostano nell’ambito della prassi pastorale per in-dividuare le forme dell’agire ecclesiale.

Programma - tappe storiche e modelli della teologia pastorale, con particolare riferimento

all’area italiana: configurazione: la questione epistemologica, il nodo teo-ria/prassi, l’itinerario metodologico;

- la prassi ecclesiale: strutture, soggetti, ambiti; - compiti e prospettive della teologia pastorale nell’attuale contesto.

Il corso prevede anche un Laboratorio sul tema: Omelia come evento educativo. BIBLIOGRAFIA

G. TRENTIN - L. BORDIGNON (edd.), Teologia pastorale in Europa. Panoramica e approfon-dimenti, Messaggero, Padova 2002; M. MIDALI, Teologia pratica. Cammino storico di una ri-flessione fondante e scientifica, 5 voll., LAS, Roma 2002-2011; B. SEVESO, La pratica della fede. Teologia pastorale nel tempo della Chiesa, Glossa, Milano 2011.

AREA MORALE

AM13021. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/1: VITA RELIGIOSA

(2 ore sett., 5° sem.: D. ABIGNENTE)

La responsabilità morale in materia di fede richiede una particolare cura da parte del credente. L’incontro personale con Dio in Cristo è momento fondante di ogni percorso che sia riconoscibile come sequela. Nei trattati etici questo ambito è tradizionalmente ricondotto alla morale religiosa, il cui discorso ruota intorno alla “virtù di religione” per spiegare l’esigenza e il compito della preghiera, del culto, della veracità. Resta, comunque, da spiegare il senso e il valore della dimensione e-tica della fede nel suo carattere non scontato e bisognoso di esplicitazione soprat-tutto nei contesti odierni, spesso caratterizzati da crescente difficoltà di approfon-dimento, di riflessione, di personale ricerca critica, di superamento delle visioni parziali. Attraverso le lezioni e gli approfondimenti consigliati si tenterà di favorire una personale presa di coscienza dell’unità di esperienza implicata e affidata.

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Triennio Teologico

BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; D. ABIGNENTE, «Discernere per decidere», in S. BASTIANEL (ed.), Tra possibilità e limiti. Una teologia morale in ricerca, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012, 53-107; D. ABIGNENTE - S. BASTIANEL, Sulla formazione morale. Soggetti e itinerari, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013; R. HAYS, La visione morale del Nuovo Testamento. Problematiche etiche contemporanee alla luce del messaggio evangelico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; H. WEBER, Teologia mora-le speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

AM13031. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/2: VITA FISICA

(4 ore sett., 5° sem.: G. PARNOFIELLO)

La parte speciale della teologia morale relativa alla vita fisica non è un’unità a sé rispetto a quella fondamentale e generale, ma presenta notevoli punti di contat-to e convergenza. Al suo interno, vi sono certamente argomenti peculiari, bisogno-si di un continuo aggiornamento, al punto da essere quasi inimmaginabili fino a tempi recenti. Il fondamento della tutela e della promozione della vita dall’inizio al termine, particolarmente sotto l’aspetto della corporeità, occupa una parte consi-derevole del corso, insieme alle nuove problematiche collegate con la moderna ri-cerca biomedica. Una riflessione significativa va dedicata alla dimensione umana della sessualità, definita nella sua ricchezza e plasticità. In questa stessa cornice, si riprendono alcuni aspetti riguardanti il matrimonio. Risulta imprescindibile il con-fronto con gli insegnamenti magisteriali, l’ampio dibattito teologico in corso e i contributi delle scienze umane. BIBLIOGRAFIA

P. CARLOTTI, Questioni di bioetica, LAS, Roma 2001; D. MIETH, Che cosa vogliamo potere? Etica nell’epoca della biotecnica, Queriniana, Brescia 2003; CONGREGAZIONE PER LA

DOTTRINA DELLA FEDE, Istruzione Dignitatis Personae su alcune questioni di bioetica, LEV, Città del Vaticano 2008; S. LEONE, Nuovo manuale di bioetica, Città Nuova, Roma 2007; S. PRIVITERA - S. LEONE (ed.), Nuovo dizionario di bioetica, Città Nuova, Roma 2004; L. SOWLE CAHILL, Sesso, genere ed etica cristiana, Queriniana, Brescia 2003; H. WEBER, Teologia morale speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES13042. LITURGIA

(3 ore sett., 6° sem.: G. DI NAPOLI)

Con uno sguardo attento alla Tradizione liturgica sia in chiave diacronica (la li-turgia attraverso le epoche culturali), sia in chiave sincronica (la diversificata presen-za delle famiglie liturgiche), si accosterà la teologica del culto cristiano, attingendo

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alla ricchezza della dottrina conciliare. Si passerà poi ad evidenziare la natura e le di-namiche proprie della struttura della celebrazione, facendo ricorso, come a modello paradigmatico, all’Ordo Missae. L’ambito dell’approfondimento sarà invece riservato ai ritmi (anno liturgico/liturgia delle ore) e spazi (arte/architettura) celebrativi. BIBLIOGRAFIA

J. LOPEZ MARTIN, “In Spirito e verità”. Introduzione alla liturgia, Paoline, Cinisello Balsamo 1989; L.F. CONTI - G.M. COMPAGNONI, I praenotanda dei libri liturgici. Liturgia e preghiera. Anno Liturgico. Pastorale, Ancora, Milano 2009; C. GIRAUDO, «Irrepetibilità dell’evento fondatore e iterazione del rito: la mediazione del segno profetico», in Rassegna di Teologia 24 (1983) 385-402; ID., «La celebrazione della Parola di Dio nella Scrittura», in Rivista Liturgica 73 (1986) 593-615; AA.VV., Anàmnesis 1. La Liturgia. Momento storico della salvezza, Ma-rietti, Casale Monferrato 1979 (2a ed., con ristampa del 1981); AA.VV., Anàmnesis 2. Pano-rama storico generale, Marietti, Casale Monferrato 1978; A.J. CHUPUNGO (ed.), Scientia Li-turgica. Manuale di Liturgia, voll. 5, Piemme, Casale Monferrato 1998; ASSOCIAZIONE

PROFESSORI DI LITURGIA (ed.), Celebrare il mistero di Cristo, vol. I, La celebrazione: introdu-zione alla liturgia cristiana, Ed. Liturgiche, Roma 1993; vol. II, La celebrazione dei Sacramenti, Ed. Liturgiche, Roma 1996; K.F. PECKLERS, Liturgia. La dimensione storica e teologica del culto cristiano e le sfide del domani (Giornale di Teologia 326), Queriniana, Brescia 2007.

AES13062. PENITENZA E UNZIONE DEGLI INFERMI

(2 ore sett., 6° sem.: D. MARAFIOTI)

I. Sacramento della Penitenza: Mistero del peccato nella vita del cristiano e neces-sità della riconciliazione con Dio e con la Chiesa. Cristo morto e risorto, sor-gente inesauribile di perdono. I fondamenti biblici nell’AT e nel NT. La prassi penitenziale nell’epoca patristica e sua evoluzione storica. La Riforma e il Con-cilio di Trento. Il Vaticano II, Reconciliatio et Poenitentia. Il Nuovo Rito della Penitenza. Rapporti del sacramento della Penitenza col Battesimo e l’Eucari-stia. Gli orientamenti della teologia attuale.

II. Unzione degli infermi: La sofferenza e la malattia nell’esperienza umana e nella storia della salvezza. Guarigione fisica e guarigione spirituale. Cristo salvatore, aiuto nella vita presente e nel passaggio alla vita eterna. L’intercessione della Chiesa e il Nuovo Rito dell’Unzione degli infermi.

BIBLIOGRAFIA

C. SCORDATO, Il settenario sacramentale, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, 4 voll.; E. MALNATI, I ministeri nella Chiesa, Paoline, Milano 2008; M. MANZONI, La penitenza del cri-stiano. La radice sacramentale della riconciliazione, Cittadella, Assisi 2004; AA.VV., Riconci-liazione. Dono per la Chiesa, Ancora, Milano 1999; AA. VV., L’unzione degli infermi. Sa-cramento di guarigione e di vita, Massimo, Milano 2007; A. MAFFEIS, Penitenza e Unzione dei malati, Queriniana, Brescia 2012; A. BOZZOLO, Il rito di Gesù. Temi di teologia sacra-mentaria, LAS, Roma 2013. Dispense del Professore.

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Triennio Teologico

AES13072. ORDINE E MATRIMONIO

(2 ore sett., 6° sem.: D. MARAFIOTI)

I. Ordine: Attuale problematica sul ministero ordinato. Fondamenti biblici. La teologia del ministero nella storia della Chiesa. Il sacramento dell’Ordine se-condo il Concilio di Trento e il Vaticano II. Collegialità episcopale e presbite-rale. La riflessione teologica postconciliare.

II. Matrimonio: Elementi di antropologia e significato del matrimonio. Crisi e va-lore dell’istituto familiare. Dati biblici. Evoluzione storica e sistemazione teolo-gica. L’insegnamento del Concilio Vaticano II e del Magistero.

BIBLIOGRAFIA

C. SCORDATO, Il settenario sacramentale, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, 4 voll.; E. MALNATI, I ministeri nella Chiesa, Paoline, Milano 2008; PH. GOYRET, Chiamati, consacrati, inviati. Il sacramento dell’Ordine, LEV, Città del Vaticano 2003; R. LAVATORI - R. POLIERO, Mistero e identità del Presbitero. Ripresentazione sacramentale di Gesù Cristo, Urbaniana University Press, Roma 2002; A. VANHOYE - F. MANZI - U. VANNI, Il sacerdozio della Nuova Alleanza, Ancora, Milano 1999; AA.VV., Il Matrimonio. Quaderni del Seminario Teologico di Brescia, Morcelliana, Brescia 1999. Dispense del Professore.

AES13092. DIRITTO CANONICO/2

(2 ore sett., 6° sem.: V.A. TODISCO)

Il Corso, naturale proseguimento del Corso di “Diritto canonico/1”, segue lo schema dei libri IV-VII del Codice di diritto canonico, dei quali si tratterà in parti-colare: a) dal libro IV (la funzione di santificare della Chiesa): i sacramenti in genere, la

penitenza, l’ordine sacro, il matrimonio; b) dal libro V (i beni temporali della Chiesa): sostentamento del clero e gestione

dei beni culturali anche alla luce della disciplina concordataria; c) dal libro VI (le sanzioni della Chiesa): nozioni generali di diritto penale canonico; d) dal libro VII (i processi): nozioni generali di diritto processuale canonico, i

processi matrimoniali, i ricorsi amministrativi. BIBLIOGRAFIA

Oltre la bibliografia indicata per il Corso di “Diritto canonico/1” si consiglia: F. BERSINI, Il diritto canonico matrimoniale. Commento giuridico teologico pastorale, Elledici, Leumann 1994; M. MARCHESI, Diritto canonico complementare italiano, EDB, Bologna 1992.

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AREA ANTROPOLOGICO-SPIRITUALE

AAS13042. TEOLOGIA SPIRITUALE

(2 ore sett., 6° sem.: F. ASTI)

La pienezza dell’incontro con il Dio cristiano è la vita mistica che si sviluppa in un contesto quotidiano dove le virtù e i doni dello spirito riportano l’uomo alla sua immagine e somiglianza originale. Nella prima parte si approfondiranno le dinami-che fondamentali del vissuto secondo lo Spirito Santo quale centro propulsivo da cui arriva e parte la riflessione teologica. Il metodo che sarà utilizzato per tale studio sarà fenomenico-sapienziale. Nella seconda parte del corso si tenterà di delineare una possibile storia della spiritualità da cui osserveremo l’emergere di prospettive oggettive che sono alla base dell’esperienza spirituale cristiana. Infine saranno af-frontate alcune tematiche speciali: il rapporto fra la spiritualità cristiana e le spiri-tualità delle altre religioni; la direzione spirituale, in particolare il discernimento spirituale; i fenomeni straordinari della mistica. Ci soffermeremo particolarmente sulla presenza della Vergine Maria nell’itinerario di crescita umana e spirituale. BIBLIOGRAFIA

F. ASTI, Teologia della vita mistica, LEV, Città del Vaticano 2009; AA.VV., Corso fondamentale di spiritualità, Queriniana, Brescia 2006; D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teo-logia spirituale, Cittadella Editrice, Assisi 2007; M. BELDA, Guidati dallo Spirito di Dio, EDUSC, Roma 2009; L. BORRIELLO, Esperienza mistica e teologia mistica, LEV, Città del Vati-cano 2009; R. ZAS FRIZ DE COL, Teologia della vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2010; J.M. GARCÍA (ed.), Teologia e spiritualità oggi, LAS, Roma 2012; D. SORRENTINO, “Oggi ho toccato il cielo”. Teologia del vissuto di Francesco Saverio Toppi, Città Nuova, Roma 2013.

AREA MORALE

AM13042. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/3: VITA SOCIALE

(5 ore sett., 6° sem.: S. BASTIANEL)

Il Corso presuppone una riflessione precedente sul punto di vista della moralità personale che sarà considerato nella dimensione dell’efficacia storica del bene e del male, avendo una particolare attenzione al peso delle relazioni strutturate. Si farà riferimento alla responsabilità dei credenti a livello sociale, politico ed economico e ai problemi legati alle “strutture di peccato”, alla fame nel mondo e agli squilibri dello sviluppo. Il Corso prevede lezioni cattedratiche circa le tematiche di base. Si prevede, tuttavia, anche il coinvolgimento attivo degli studenti per l’appro-fondimento dei singoli argomenti. BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Moralità personale nella storia. Temi di morale sociale, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011; P. CARLOTTI, Etica cristiana, società ed economia, LAS, Roma 2000; G. PIANA,

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triennio teologico

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Triennio Teologico

Vangelo e società. I fondamenti dell’etica sociale cristiana, Cittadella, Assisi 2005; PONTIFICIO

CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, LEV, Roma 2004; ID., Dizionario di dottrina sociale della Chiesa, LAS, Roma 2005.

SEMINARIO PER L’ESAME FINALE

L’ESPERIENZA DELL’INCONTRO CON DIO FRA TRASCENDENZA E IMMANENZA

SF13011 - SF13012 Prospettiva biblica (E. SALVATORE) SF13021 - SF13022 Prospettiva sistematica (P. GAMBERINI) SF13031 - SF13032 Prospettiva morale (G. PARNOFIELLO)

(2 ore sett., 5° - 6° sem.)

Sono attivati tre gruppi, ognuno con il suo Direttore, nella prospettiva dell’area indicata. Ciascuno studente si iscrive ad uno di essi, fino ad un massimo di 10 stu-denti per gruppo. Le iscrizioni a questo seminario si fanno nel mese di ottobre, nei primi tre giorni di lezione. Il Seminario finale si propone di offrire agli studenti la possibilità di rileggere il cammino di studio compiuto nel quinquennio filosofico-teologico alla luce dell’esperienza dell’incontro di Dio, così come è stata declinata e articolata nell’area biblica, dogmatica e morale.

Le prime settimane del semestre saranno dedicate a lezioni introduttive, tenute dai tre Direttori a tutta la classe. Seguirà il lavoro seminariale nei gruppi, secondo un calendario stabilito all’inizio, in modo che buona parte del secondo semestre sia dedicata alla stesura dell’esercitazione scritta finale, per la quale ci si avvarrà della supervisione di altri docenti delle aree interessate. Nel corso del Seminario saranno fornite piste e indicazioni di contenuto e di metodologia. BIBLIOGRAFIA

La bibliografia specifica verrà indicata all’inizio dei lavori del Seminario.

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triennio teologico

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I BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA (2° ciclo)

PIANO GENERALE DEGLI STUDI

Scopo del secondo ciclo è integrare la formazione teologica di base e avviare gli

studenti alla ricerca scientifica (cf SG 30,8). Di conseguenza, possono essere am-messi al Biennio per la Licenza in Sacra Teologia solo gli studenti che hanno con-seguito il Baccalaureato in Sacra Teologia – superando la mediocrità come media di tutti gli esami sostenuti (media di 24/30 o 88/110) – o, previo esame di ammis-sione, gli studenti che hanno completato il sessennio filosofico-teologico (cf SG 25,3). Nell’un caso come nell’altro, la Sezione si riserva di valutare l’effettiva atti-tudine dello studente a frequentare la specializzazione richiesta. Per l’ammissione si esige anche la conoscenza (da dimostrarsi con un certificato di studi fatti o con una prova) oltre che del latino e del greco – già richiesti per il triennio teologico – di due lingue moderne da scegliersi tra il francese, l’inglese, il tedesco e lo spagno-lo. Spetta al Consiglio del settore stabilire ulteriori requisiti secondo le finalità e le esigenze del settore.

Il secondo ciclo si conclude col 2° grado accademico: la Licenza in Sacra Teolo-gia. Questo titolo abilita all’insegnamento della teologia nei Seminari e negli Istituti superiori di scienze religiose e, più in generale, a funzioni specializzate di apostolato.

La Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale conferisce la Licenza spe-cializzata nei seguenti settori della teologia: (1) teologia dogmatica (indirizzo cristo-logico ed ecclesiologico), (2) teologia biblica, (3) teologia fondamentale, (4) teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità), (5) teologia mora-le sociale (con indirizzo epistemologico e pastorale), (6) teologia pastorale. Ciascun studente può iscriversi a uno solo dei settori e a un solo indirizzo.

Nella Sezione San Luigi si possono conseguire le specializzazioni in teologia biblica, in teologia fondamentale, in teologia dogmatica (indirizzo ecclesiologico), in teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità). I vari settori di specializzazione sono coordinati con gli studi del primo ciclo e sono strutturati sulla base di una interdipendenza di fondo. Ciascun settore conserva però una propria autonomia.

Per quanto riguarda gli studi, l’integrazione con il primo ciclo e l’interdipen-denza tra i vari settori è assicurata dalla programmazione di corsi comuni a tutti i settori di specializzazione e dalla ricerca interdisciplinare all’interno di ciascun set-tore. L’autonomia si attua con la programmazione di corsi e di seminari propri, of-ferti agli studenti che hanno scelto una determinata specializzazione.

Date le finalità e le caratteristiche del secondo ciclo, allo studente viene lasciata una discreta libertà nell’elaborazione di un proprio piano di studi. Questo “piano” deve essere approvato, all’inizio di ogni semestre, dal Direttore di settore e dal Vi-ce Preside.

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bienni per la licenza in sacra teologia

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Salve restando le ulteriori modalità stabilite per ogni settore, nell’elaborare il piano di studi si tengano presenti le seguenti norme generali:

– i corsi e i seminari frequentati dallo studente vengono computati in punti o cre-dits. Un punto o credit corrisponde a un’ora settimanale per un intero semestre. Il numero minimo di credits richiesto per la Licenza è di 48;

– ogni studente deve frequentare, nell’ambito del biennio scelto, almeno due se-minari. Al termine di essi dovrà riportare una valutazione positiva da parte del professore che avrà diretto il seminario;

– i credits dei corsi comuni devono essere almeno dieci (cf SG, art. 30,8); – i credits dei corsi propri, richiesti per ciascun settore di specializzazione, posso-

no oscillare da un minimo di 24 a un massimo di 30. Ulteriori determinazioni (obbligatorietà di corsi, ecc.) spettano al Consiglio di settore. Vengono compu-tati nei credits dei corsi propri anche i credits dei seminari e dei corsi tutoriali;

– i credits rimanenti possono essere di corsi comuni o degli altri settori di specializ-zazione. Possono anche essere frequentati corsi esterni alla Sezione o alla Facoltà. In quest’ultimo caso si esige l’autorizzazione previa del Vice Preside. Per integrare il proprio piano di studio secondo una specifica linea di interesse,

sono ammessi anche dei corsi tutoriali. Per “corso tutoriale” si intende una ricerca proposta dallo studente nell’ambito della specializzazione prescelta e condotta sotto la guida e la responsabilità di un Tutor. Ogni richiesta di corso tutoriale, corredata dal programma e dalla relativa bibliografia, deve essere sottoscritta dal Tutor e dal Direttore di settore e rimessa per l’approvazione al Vice Preside. Non è ammesso più di un corso tutoriale per semestre. Ogni corso tutoriale è computato 2 credits. La dissertazione per la Licenza

La dissertazione è la prova più qualificante del biennio. L’argomento scelto de-ve essere approvato dal Direttore del settore sulla base non solo del titolo, ma an-che di una descrizione schematica del contenuto e del metodo, presentati per iscritto, con la firma del professore che ne ha accettato la direzione.

Nella dissertazione il candidato deve dimostrare rigore di metodo, giudizio cri-tico, maturità di espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di grado su-periore (cf SG 30,9). Non si esige però, necessariamente, un contributo originale allo sviluppo scientifico del tema trattato.

Nella sua stesura definitiva la dissertazione va presentata in quattro copie in Segreteria un mese prima della sua discussione (cf Informazioni, p. 25). La sua ap-provazione da parte del professore che l’ha diretta e di un altro professore, desi-gnato dal Vice Preside, su proposta del Direttore del settore, è condizione per l’ammissione all’esame finale. Nel caso di mancata approvazione da parte del se-condo relatore, questi è tenuto a notificarne le motivazioni per iscritto. In questo caso è previsto un giudizio in seconda istanza da parte di un altro relatore scelto dal Vice Preside. Al nuovo relatore saranno rese note le ragioni della mancata ap-provazione in prima istanza.

Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore.

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bienni per la licenza in sacra teologia

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L’esame finale

Ciascun biennio di specializzazione si conclude con un esame generale orale, il cui programma viene definito dal Consiglio del settore secondo le finalità e le esi-genze specifiche del settore stesso. All’esame finale sono ammessi gli studenti che abbiano superato tutte le prove previste dal secondo ciclo e la cui dissertazione sia stata approvata.

L’esame finale si svolge davanti a una commissione composta dal direttore del-la dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. L’esame ha la durata di un’ora, inclusa la discussione della dissertazione. Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore.

La somma totale dei coefficienti per la valutazione finale della Licenza è di 110/110. Di essi 50/110 spettano al curriculum del biennio, 40/110 alla disserta-zione e 20/110 all’esame finale (cf SP 22,12).

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BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA

NORME E INDICAZIONI GENERALI

1. Presentazione

Il biennio per la Licenza in teologia biblica si propone di condurre lo studente a una conoscenza diretta e globale, secondo accostamenti differenziati, della Sacra Scrittura, a un ripensamento sintetico della teologia nella sua dimensione biblica e all’acquisizione di una metodologia appropriata per lo studio esegetico personale, in vista dell’insegnamento biblico, dell’annuncio della Parola di Dio e della solu-zione, su base scritturistica, dei problemi teologico-morali che si pongono all’ope-ratore pastorale.

A questo scopo, il biennio biblico offre anzitutto alcuni strumenti essenziali: linguistici, di conoscenza dell’“ambiente”, e metodologici, come presupposto e in-troduzione a una corretta interpretazione del testo. In secondo luogo, il biennio programma dei corsi a carattere esegetico: percorrendo l’intero itinerario metodo-logico, lo studente impara a studiare un libro della Sacra Scrittura, o parti di esso, nella varietà dei contenuti e, possibilmente, nella totalità del messaggio. Alcuni corsi propongono l’esplorazione di temi unitari, nell’ambito di una teologia biblica che mostri anche il rapporto tra i due Testamenti. A questi corsi vengono affiancati degli insegnamenti che consentano allo studente di interrogare il testo biblico a partire da una tematica specifica, riguardante questioni di teologia dogmatica o problemi dell’esistenza cristiana. 2. Prerequisiti

Oltre al Baccalaureato, si richiede la conoscenza di 2 lingue moderne (tedesco, inglese, francese, spagnolo) e dell’ebraico e del greco biblico almeno a livello base. Quest’ultimo si verifica all’inizio con un esame di qualificazione per ciascuna lin-gua. Chi non supera o non sostiene l’esame di qualificazione deve frequentare i corsi di Ebraico A e di Greco A e non può iscriversi ai corsi esegetico-teologici. 3. Finalità

Per integrare la formazione biblica di base e avviare alla ricerca scientifica, si propongono i seguenti obiettivi:

introduzione all’analisi filologico-esegetica di singoli testi biblici secondo i vari metodi e approcci;

studio di un genere letterario, di un tema e/o del messaggio teologico pro-prio di un singolo libro o di un corpus di scritti;

visione d’insieme o lettura unitaria dell’Antico e del Nuovo Testamento e reciproco rapporto;

approfondimento metodologico per lo studio analitico e sintetico dei testi;

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biennio in teologia biblica

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Licenza B

iblica

confronto interdisciplinare tra messaggio biblico e cultura-ambiente nel passato e nel presente;

conoscenza della storia dell’interpretazione a partire dai Padri ebrei e cri-stiani.

4. Ambiti o aree

In continuità con l’articolazione dell’area biblica del Quinquennio, per favorire l’approfondimento e l’integrazione e per avviare alla ricerca scientifica, il Biennio si articola in tre ambiti o aree.

1. Area linguistico-metodologica (LM e SB). Articolata in 3 semestri con i corsi di ebraico e greco biblico, critica testuale, geografia-archeologia e storia, erme-neutica e i seminari (metodologico, storico-esegetico e teologico), costituisce la parte fissa del curriculum.

2. Area esegetico-teologica (ET). Ogni piano di studio individualizzato dovrà avere 8 corsi – di cui almeno uno in forma tutoriale – di esegesi e/o teologia bi-blica tra quelli annualmente proposti nei vari nuclei dell’AT (Pentateuco, Pro-feti, Scritti) e del NT (Sinottici-Atti, Paolo e altre lettere, Scritti giovannei) o nell’ambito della letteratura non-canonica e/o della storia dell’esegesi.

3. Area interdisciplinare (AI). Prevede quattro ambiti di confronto tra Bibbia e teologia fondamentale, dogmatica, morale e spiritualità, pastorale. Ciascun stu-dente dovrà scegliere nel proprio curriculum due corsi tra quelli proposti.

5. Didattica

Per favorire lo studio e l’approfondimento personale, ciascun alunno fin dall’inizio verrà affidato dal Direttore del Biennio, d’accordo col Vice Preside, a un tutor onde facilitare la scelta di un ambito specifico, l’organizzazione di un pia-no di studio individualizzato e l’elaborazione entro il primo anno di un’ipotesi di lavoro per la dissertazione finale.

Di conseguenza, le lezioni incideranno non più del 70% sull’intero monte ore (48 credits), mentre il restante 30% sarà riservato ai seminari e ai corsi tutoriali.

I corsi interdisciplinari sono offerti interagendo con gli altri settori (fondamen-tale, dogmatica, morale, spiritualità, pastorale) su temi e problematiche che, pro-vocando la riflessione teologica, interrogano la Scrittura.

La prova principale del biennio è la dissertazione scritta, discussa nell’esame finale. In essa il candidato deve manifestare una reale capacità di affrontare un te-ma, un genere letterario, un brano o un libro biblico con correttezza di metodo, buona conoscenza della relativa bibliografia, appropriata lettura critica, adeguata e coerente capacità di espressione.

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biennio in teologia biblica

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6. In sintesi

CURRICULUM

credits ECTS Area linguistico-metodologica (LM) 18 27

Ebraico A Ebraico B Ebraico C Greco A Greco B Greco C Geografia, archeologia e storia d’Israele Critica testuale dell’AT e del NT Ermeneutica biblica

Seminari (SB) 10 15

SBM Metodologico SBS Storico-esegetico SBT Teologico

Area esegetico-teologica (ET) 16 24

8 corsi di esegesi e/o teologia biblica scelti tra quelli proposti, di cui almeno uno in forma tutoriale

Area interdisciplinare (AI) 4 6

2 corsi comuni tra quelli proposti

Totale Aree e Seminari 48 72

Attività extracurriculari, stesura tesi e esame finale 48

Test iniziale di cultura biblica generale Viaggi di studio Partecipazioni a convegni e iniziative culturali Preparazione per stesura tesi Preparazione per esame finale

Totale 120

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Licenza B

iblica

DISTRIBUZIONE SEMESTRALE

I semestre credits ECTS Ebraico A 2 3 Greco A 2 3 Geografia, archeologia e storia 2 3 Critica testuale dell’AT e del NT 2 3 SBM 2 3 Ermeneutica biblica 2 3 ET 2 3

II semestre

Ebraico B 2 3 Greco B 2 3 SBS 4 6 ET 2 3 ET 2 3 AI 2 3

III semestre

Ebraico C 2 3 Greco C 2 3 SBT 4 6 ET 2 3 ET 2 3

IV semestre

ET 2 3 ET 2 3 ET 2 3 AI 2 3

Totale Aree e Seminari 48 72

Attività extracurriculari, stesura tesi e esame finale 48

Totale 120

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA

ANNO ACCADEMICO 2013-2014

1° SEMESTRE

Corsi comuni - Area interdisciplinare credits ECTS

C13011 Spirito e vita cristiana (S. Majorano) 2 3 C13021 L’agire di Dio nella storia (P. Gamberini) 2 3

Corsi propri - Area linguistico-metodologica

1° anno LM13011 Ebraico A (V.A. Appella) 2 3 LM13021 Greco A (C. Pagliara) 2 3 LM13031 Geografia, archeologia e storia d’Israele (E. Franco) 2 3

SBM13011 Metodologia biblica (B. Puca) 2 3

2° anno LM13081 Ebraico C (F. Russo) 2 3 LM13091 Greco C (C. Pagliara) 2 3

Corsi propri - Area esegetico-teologica

1° e 2° anno ET13011 Il Sal 67(66) e l’irradiazione della discendenza del Servo

(E. Franco) 2 3

ET13021 Il canto della salvezza. Gli inni nel racconto dell’infanzia di Lc 1-2 (E. Salvatore)

2 3

SBT13011 Autorevolezza e preghiera: Mosè in Nm (V.A. Appella) 4 6

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Licenza B

iblica

2° SEMESTRE

Corsi comuni - Area interdisciplinare credits ECTS C13032 La comunione ecclesiale nel Vangelo di Matteo:

tra ortodossia e ortoprassi (M. Grilli) 2 3

C13042 La Chiesa di Cristo, sacramento di comunione con Dio e tra gli uomini (O.F. Piazza - A. Porreca)

2 3

Corsi propri - Area linguistico-metodologica

1° anno LM13042 Critica testuale dell’AT e del NT (E. Franco) 2 3 LM13052 Ermeneutica biblica (E. Salvatore) 2 3 LM13062 Ebraico B (F. Russo) 2 3 LM13072 Greco B (C. Pagliara) 2 3

Corsi propri - Area esegetico-teologica

1° e 2° anno ET13032 La ricerca del volto di Dio (V. D’Alario) 2 3 ET13042 L’inno di Filippesi (C. Manunza) 2 3

SBS13012 L’esperienza di preghiera in Paolo (B. Puca) 4 6

Legenda codici Corsi: Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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biennio in teologia biblica

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

C13011. SPIRITO E VITA CRISTIANA (2 ore sett., 1° sem.: S. MAJORANO)

Obiettivo Alla luce dell’attuale “riscoperta dello Spirito” e del nuovo bisogno di spirituale,

il corso approfondisce le principali categorie morali in prospettiva pneumatologica, rileggendo le affermazioni fondamentali del Vaticano II e del magistero successivo.

Programma 1. Prospettive pneumatologiche del Vaticano (Lumen gentium e Gaudium et spes); 2. la struttura carismatica della persona in Cristo; 3. la coscienza come ascolto dello Spirito; 4. la “legge nuova” e il suo rapporto con i criteri morali oggettivi; 5. la dimensione pneumatica del discernimento morale. BIBLIOGRAFIA

G. GIORGIO - M. MELONE (ed.), Credo nello Spirito Santo, EDB, Bologna 2009; F. LAMBIASI -

D. VITALI, Lo Spirito Santo: mistero e presenza, EDB, Bologna 2005; S. MAJORANO, «La teo-logia morale in prospettiva di spiritualità», in Lateranum 77 (2011/1) 135-155; P. MIRABELLA, Agire nello Spirito. Sull’esperienza morale della vita spirituale, Assisi 2003; A. PITTA, Tra-sformati dallo Spirito. Lectio divina sulle lettere di Paolo, Paoline, Milano 2009; AA.VV., «Spirito Santo e vita morale», in Studia Moralia 36 (1998/2) 325-521.

C13021. L’AGIRE DI DIO NELLA STORIA

(2 ore sett., 1° sem.: P. GAMBERINI)

Il corso comune si propone di affrontare la questione teologico-fondamentale della Provvidenza di Dio, facendo riferimento alla prospettiva biblica, dogmatica e spirituale. Partendo dal tema generale della relazione tra Dio e il mondo, si analizze-rà come la filosofia ha compreso la trascendenza di Dio, la Sua azione nel mondo e in che modo ha articolato universalità e particolarità dell’agire divino. Facendo rife-rimento alla rivelazione biblica, si analizzerà la questione di come sia possibile e in-tendibile una rivelazione di Dio nella storia e un agire provvidenziale nel mondo. Nella seconda parte del corso comune ci si soffermerà su alcune questioni particola-ri e sulla loro interpretazione. È possibile il miracolo? Ha senso la preghiera di ri-chiesta oppure è una mera illusione, in quanto Dio ha già da sempre prestabilito il suo agire nel mondo? In che modo va inteso l’intervento di Dio per eccellenza nel mondo, la resurrezione di Gesù Cristo, senza comprenderlo in maniera mitologica? BIBLIOGRAFIA

ATI, Concilio Vaticano II. Il “balzo innanzi” della Teologia, Glossa, Milano 2012; B. WEISSMAHR, Teologia filosofica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1977; A. TORRES QUEIRUGA,

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biennio in teologia biblica

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Licenza B

iblica

Quale futuro per la fede? Elledici, Torino 2013; A. TORRES QUEIRUGA, Ripensare la Risurre-zione, EDB, Bologna 2001; P. KNAUER, Per comprendere la nostra fede, Borla, Roma 2006; K. RAHNER, Corso Fondamentale della Fede, San Paolo, Cinisello Balsamo 1990; J. RATZINGER, Introduzione al cristianesimo, Queriniana, Brescia 2000.

LM13011. EBRAICO A

(2 ore sett., 1° sem.: V.A. APPELLA)

Il corso si prefigge l’obiettivo di far gradualmente entrare in contatto lo studen-te con l’Ebraico biblico, mediante la memorizzazione dell’alfabeto e lo studio della morfologia di base. BIBLIOGRAFIA

L. PEPI - F. SERAFINI, Corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; F. SERA-FINI, Esercizi per il corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006. Saranno for-niti altri riferimenti bibliografici durante lo svolgimento del corso.

LM13021. GRECO A

(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il Corso si propone di avviare gli studenti all’apprendimento del greco biblico in un tempo ragionevolmente breve. Gli elementi essenziali della grammatica e della sintassi verranno esposti in modo progressivo, più che sistematico, così che lo studente possa, fin dalle prime lezioni, tradurre frasi di senso compiuto e quindi leggere passi biblici semplici.

Per facilitare l’apprendimento del greco neotestamentario, gli esercizi e gli esem-pi proposti sono tratti soprattutto dal vangelo di Marco che, almeno da un punto di vista linguistico e stilistico, costituisce uno degli scritti più semplici del NT.

Il metodo intende valorizzare le capacità intuitive direttamente sui testi, non senza il supporto del ragionamento, per arrivare al possesso consapevole della lin-gua e leggere direttamente il vangelo di Marco sul proprio testo del NT. Inoltre, è previsto un breve ed essenziale esercizio sul confronto tra la propria diretta com-prensione (traduzione) di un testo marciano e le varie traduzioni in italiano, non-ché nelle lingue moderne conosciute dagli studenti. BIBLIOGRAFIA

F. SERAFINI, Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; ID. - F. POGGI, Esercizi per il Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; J. SWETNAM, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte Prima. Morfologia. 1-2, C. RUSCONI (ed.), EDB, Bologna 1995; M. ZERWICK, Graecitas biblica, Romae 19666 [= M. ZERWICK - J. SMITH, Biblical Greek Illustrated by Examples, Biblical Institute Press, Romae 19905]; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monfer-

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biennio in teologia biblica

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rato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of the New Testament Greek, Edinburg 19903; M. ZERWICK - M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament, Biblical Institute Press, Romae 19881; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 19982.

LM13031. GEOGRAFIA, ARCHEOLOGIA E STORIA D’ISRAELE

(2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Il Corso, svolto in modo seminariale, riguarda le culture e il territorio siro-palestinese oggi e ieri e affronta questi nuclei tematici: (1) lo Stato d’Israele e l’atteso Stato Palestinese nella Terra che Dio diede ai nostri padri; (2) le civiltà del Vicino Oriente dall’alba al tramonto (Egitto, Mesopotamia, Canaan); (3) il pro-blema delle origini d’Israele: dalle città del Tardo Bronzo agli Stati nazionali del periodo del Ferro; - Sinai, Negev e deserto di Giuda; (4) la monarchia o Israele u-nito e diviso; - Gerusalemme e dintorni; (5) Israele sotto le grandi potenze: dall’esi-lio all’età ellenistico-romana - la Samaria e la Galilea; (6) l’ambiente delle origini cristiane: siti e reperti, documenti e fonti, movimenti e istituzioni; (7) visione d’insieme: geografia, archeologia, storia, esegesi e teologia, ovvero la Parola sul po-sto. Ciascuno studente dovrà conoscere e utilizzare criticamente una storia d’Israele e uno dei sussidi tra quelli indicati. BIBLIOGRAFIA

A. Storie M. NOTH, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1975 (or. ted. Göttingen 1950, 19666); G. FOHRER, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1980 (or. ted. Heidelberg 1977); R. ALBERTZ, Sto-ria della religione dell’Israele antico 1 e 2, Paideia, Brescia 2006 [= A History of Israelite Re-ligion in the Old Testament Period, I. From the Beginnings to the End of the Monarchy, II. From the Exile to the Maccabees, Westminster - John Knox Press, Louisville 1994 (or. ted. Göttingen 1992)]; ID., Israele in esilio. Storia e letteratura nel VI secolo a.C., Paideia, Brescia 2009 [=Israel in Exile: The History and Literature of the Sixth Century B.C.E., Brill, Leiden 2003 (or. ted. 2001)]; J.A. SOGGIN, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 20022 (19841); I. FINKELSTEIN - N.A. SILBERMAN, Le tracce di Mosè. La Bibbia tra storia e mito (Saggi 14), Carocci, Roma 2002 (or. ingl. 2001); M. LIVERANI, Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele (Storia e società), Laterza, Roma-Bari 2003.

B. Sussidi P. ACQUISTAPACE - E. TURRI (edd.), Guida biblica e turistica della Terra Santa, dir. e coll. E. Galbiati, Istituto Propaganda Libraria, Milano 1992-1996; Y. AHARONI - M. AVI-YONAH, At-lante della Bibbia, Piemme, Casale Monferrato 1987 (or. ebr., ingl. 1968, 1977); Y. AHARONI, The Land of the Bible. A Historical Geography, Burns and Oates, London 1979 (ed. ted., Das Land der Bibel. Eine historische Geographie, Vorwort V. Fritz, Neukirchener Verlag, Neu-kirchen-Vluyn 1984); P. ARATA MANTOVANI, Introduzione all’archeologia palestinese. Dalla prima età del Ferro alla conquista di Alessandro Magno (1200 a.C. - 332 a.C.), (LoB 3.13), Queriniana, Brescia 1992; ID., «L’archeologia siro-palestinese e la storia d’Israele. Rassegna di studi archeologici IX», in Henoch 19 (1997) 95-113; M. AVI-YONAH, The Holy Land from the

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biennio in teologia biblica

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Licenza B

iblica

Persian to the Arab Conquest (566 B.C. - A.D. 640). A Historical Geography, Baker Books House, Grand Rapids 1979; V. FRITZ, Introduzione all’Archeologia biblica, Paideia, Brescia 1991 (or. ted. 1985); I. FINKELSTEIN - A. MAZAR, The Quest for the Historical Israel. Deba-ting Archeology and the History of Early Israel, edited by B.B. SCHMIDT, (Society of Biblical Literature Archaeology and Biblical Studies 17), Society of Biblical Literature, Atlanta (GA) 2007; J. FONTAINE, La Bibbia nella sua terra. Metodo per leggere la Parola di Dio in Terra Santa, Ed. Messaggero, Padova 2010; E.R. GALBIATI - A. ALETTI, Atlante storico della Bibbia e dell’Antico Oriente. Dalla preistoria alla caduta di Gerusalemme nell’anno 70 d.C., Massi-mo - Jaca Book, Milano 1983; E. LOHSE, L’ambiente del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 19932; A. MARCHADOUR - D. NEUHAUS, La Terra, la Bibbia e la Storia, Jaca Book; Milano 2007 (or. fr. Paris 2006); J.P. MEIER, Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico, 3. Com-pagni e antagonisti, (BTC 125), Queriniana, Brescia 2003 (or. New York 2001), 287-649; J. MURPHY-O’CONNOR, La Terra Santa. Guida storico-archeologica, EDB - Eteria, Bologna 1996; R. NORTH, «Problemi cruciali della storia biblica archeologica (cronologia - geogra-fia)», in C.M. MARTINI - L. PACOMIO (edd.), I libri di Dio. I, Marietti, Torino 1975, 366-494; IDA OGGIANO, Dal terreno al divino. Archeologia del culto nella Palestina del primo millen-nio, Carocci, Roma 2005; R. PENNA, «Che cosa significava essere giudeo al tempo e nella ter-ra di Gesù. Problemi e proposte», in E. FRANCO (ed.), Mysterium Regni ministerium Verbi (Mc 4,11; At 6,4). Studi in onore di mons. V. FUSCO, (RivBib.S 38), EDB, Bologna 2001, 137-156; M. PICCIRILLO, La Palestina Cristiana I-VII secolo, EDB, Bologna 2008; M. PICCIRILLO - R. CLEAVE (edd.), La terra del Messaggio. Per un Atlante di Geografia Biblica, Elledici, Leu-mann 1991; B.J. PRITCHARD et al., Atlante del mondo biblico, Elledici, Leumann 1991 (or. The Times Atlas of the Bible, Times Books Limited, London 1987).

C. Links Cf scheda ECTS relativa dalla Pagina Personale del Docente dal sito www.pftim.it/sluigi.

SBM13011. METODOLOGIA BIBLICA

(2 ore sett., 1° sem.: B. PUCA)

Il seminario si propone, attraverso il coinvolgimento attivo dei partecipanti, di aiutare lo studente a sviluppare una familiarità con gli strumenti di lavoro della ri-cerca biblica, e ad apprendere un metodo di ricerca per elaborare uno studio criti-co dei testi, presentandolo secondo le norme metodologiche e grafiche corrette.

L’articolazione del lavoro del seminario sarà la seguente: - conoscenza dei principali strumenti di lavoro (testi biblici nelle lingue originali;

edizioni critiche; sinossi; concordanze; grammatiche, lessici e dizionari; repertori bibliografici, collane, riviste, ecc.), ed esercitazioni pratiche per verificarne l’uso;

- esempi di impostazione di una ricerca biblica di natura scientifica. BIBLIOGRAFIA

J.A. FITMEYER, An Introductory Bibliography for the Study of Scripture (Subsidia Biblica 3), PIB, Rome 19903; S. BAZYLIÑSKI, Guida alla ricerca biblica (Subsidia Biblica 35), San Paolo - Gregorian & Biblical Press, Cinisello Balsamo - Roma 2009; V. FUSCO, «Gli studi biblici e il loro metodo», in G. LORIZIO - N. GALANTINO (ed.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, 165-221.

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biennio in teologia biblica

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LM13081. EBRAICO C

(2 ore sett., 1° sem.: F. RUSSO)

Una volta acquisiti elementi sufficienti dal punto di vista grammaticale, ai fini di un primo approccio alla struttura della frase ebraica, nel presente corso si passe-rà alla Lectio Cursiva di alcuni libri dell’Antico Testamento, tenendo conto della differenza dei generi letterari. Attraverso la Lectio cursiva si cercherà di cogliere le sfumature necessarie ad una traduzione più appropriata: Gb 1-2, Qohelet, Rut, Dan 7, alcuni salmi da definire. BIBLIOGRAFIA

P. JOUON, Grammaire de L’Hebrèu Biblique, Pontificio Istituto Biblico, Roma 1996; T.O. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew, Darton, Longman & Todd, London 1973; K. ELLIGER - W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelstiftung, Stuttgart 1977.

LM13091. GRECO C

(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il Corso si propone di introdurre e avviare gli studenti a tradurre testi del Cor-pus Paulinum e a valutare i vantaggi e i limiti delle principali traduzioni italiane. Con l’analisi sintattica e stilistica di alcuni testi paolini s’intende esaminare da vici-no alcuni espedienti stilistici delle lettere paoline: metafore, similitudini, immagini, antitesi e anacoluto, ecc.; e alcune forme letterarie, tipiche dell’epistolario: formule liturgiche tradizionali, invocazioni, preghiere, dossologie, inni, confessioni di fede, brani autobiografici, parenesi. Il procedimento di traduzione verrà favorito da uno specimen su di un testo del Corpus Paulinum preparato appositamente e distribuito agli studenti all’inizio di ogni lezione.

Inoltre, è prevista una breve ed essenziale trattazione della lingua della versione dei LXX in quei testi citati sia dai sinottici, sia da Paolo. La lingua greca del NT è debitrice dal punto di vista lessicale a quella dei LXX, specialmente per la termi-nologia tecnica teologica del giudaismo, e che il NT ha assunto e accresciuto di nuove accezioni. BIBLIOGRAFIA

M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae 19666; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamen-tum graece, Stuttgart 199327; F. BLASS - A. DEBRUNNER - F. REHKOPF, Grammatica del Greco del Nuovo Testamento, Göttingen 197614; M. CIMOSA, Guida alla studio della Bibbia Greca (LXX). Storia - Lingua - Testi, Società biblica britannica & forestiera, Roma 1995.

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ET13011. IL SAL 67(66) E L’IRRADIAZIONE DELLA DISCENDENZA DEL SERVO

(2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Partendo dallo studio del Sal 67(66), il corso propone, attraverso una rilettura storica e teologica degli ultimi capitoli di Isaia (Is 56-66), la ricerca di identità in tempo di crisi, nell’esperienza di un gruppo “profetico” marginale. La focalizza-zione dell’universo semantico su “popolo – nazioni”, “servi – discendenza”, “giu-stizia – salvezza”, permetterà di delineare i tratti caratteristici dell’identità di que-sto gruppo di “afflitti” che, riscoprendosi come “discendenza” del Servo (Is 53) e della Partoriente (Is 54), rivela una svolta epocale. La comunità dei servi parados-salmente custodisce la differenza della propria identità nell’accoglienza del diverso e dello straniero; non nasce infatti da affinità elettiva né da interessi corporativi, ma dall’ “estraneità” dell’elezione che è la convocazione della berît e si manifesta nell’intenzionalità della giustizia, di Dio e dei suoi servi. Il gruppo dei “ser-vi/eletti”, all’interno del popolo d’Israele in cerca di identità nel post-esilio, si ri-conosce come centro di attrazione e di irradiazione per tutte le nazioni, perché rendendo presente e attuale il patto per l’umanità, è come il succo nel grappolo (Is 65,8), una benedizione per tutti, dal cuore di Sion in ogni angolo del mondo. BIBLIOGRAFIA

U. BERGES, «Servant and Suffering in Isaiah and Jeremiah. Who borrowed from whom?», in Old Testament Essays 25 (2012/2) 247-259; W.A.M BEUKEN, «Isaiah Chapters LXV-LXVI: Trito-Isaiah and the Closure of the Book of Isaiah», in J.A. EMERTON (ed.), Congress Volume. Leuven 1989 (VT.S 43), E.J. Brill, Leiden 1991, 204-221; ID, «Servant and Herald of Good Tidings. Isaiah 61 as an Interpretation of Isaiah 40-55», in J. VERMEYLEN (ed.), The Book of Isaiah. Le livre d’Isaïe. Les oracles et leurs relectures. Unité et complexité de l’ouvrage (BEThL 81), University Press, Leuven 1989, 411-442; ID., «The Main Theme of Trito-Isaiah. ‘The Servants of YHWH’», in Journal for the Study of the Old Testament 47 (1990) 67-87; J. BLENKINSOPP, «The “Servants of the Lord” in Third Isaiah: Profile of a Pietistic Group in the Persian Epoch», in R.P. GORDON (ed.), “The Place Is Too Small for Us”. The Israelite Prophets in Recent Scholarship (SBTS 5), Eisenbrauns, Winona Lake 1995, 392-412; ID., «The Servant and the Servants in Isaiah and the Formation of the Book», in C.C. BROYLES - C.A. EVANS (edd.), Writing and Reading the Scroll of Isaiah. Stu-dies of an Interpretive tradition. I (VT.S) (FIOTL), Köln - Brill, Leiden - New York 1997, 155-175; CHILDS B.S., Isaia, Queriniana, Brescia 2005 (or. Louisville Kentucky 2001); R. DE

HOOP, «Perspective after the Exile: The King, , ‘My Servant’ in Jeremiah - Some Reflections on MT and LXX», in B. BECKING - D. HUMAN (edd.), Exile and Suffering. A Se-lection of Papers Read at the 50th Anniversary Meeting of the Old Testament Society of South Africa OTWSA/OTSSA, Pretoria August 2007 (OTS 50), Brill, Leiden - Boston 2008, 105-121; ID., «The Interpretation of Isaiah 56:1-9: Comfort or Criticism?», in Journal of Biblical Literature 127 (2008/4) 671-695; E. FRANCO, «L’universalità della profezia postesilica (Is 56-66)», in Biblia Notiziario 23 (2009/3) 7-10 (approfondimenti culturali 48); A. GROENEWALD, «Psalm 51 and the Criticism of the Cult. Does This Reflect a Divided Religious Leadership?», in Old Testament Essays 22 (2009) 47-62; ID., «Who Are the “Ser-

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vants” (Psalm 69:36c-37b)? A Contribution to the History of the Literature of the Old Te-stament», in Harvard Theological Studies 59 (2003/3), 735-761; C.B. HAYS, «The Book of Isaiah in Contemporary Research», in Religion Compass 5 (2011/10) 549-566; J.T. HIBBARD, «From Name to Book: Another Look at the Composition of the Book of Isaiah with Special Reference to Isaiah 56-66», in E.F. MASON - S.I. THOMAS - A. SCHOFIELD - E. ULRICH (edd.), A Teacher for All Generations. Essays in Honor of James C. VanderKam (JSJ.S 153/I-II), Brill, Leiden - Boston 2012, 133-149; H.A.J. KRUGER, «Isaiah 61:1-3(4-9) 10-11. Transferor of privileges, an “identikit” of the servant of the Lord?», in Harvard Theological Studies 58 (2002/4) 1555-1576; A. NEUBAUER - S.R. DRIVER, The Fifty-Third Chapter of I-saiah according to the Jewish Interpreters. I: Texts edited from printed books and Mss. by A. Neubauer, II: Translations by S.R. Driver and A. Neubauer, with an introduction by E.B. Pusey - J. Parker - T.O. Weigel, Oxford - London - Leipzig 1876, 2005r VardaBooks, 2010r BiblioBazaar; E.M. OBARA, Le strategie di Dio. Dinamiche comunicative nei discorsi divini del trito-Isaia (AnB 188), Gregorian & Biblical Press, Roma 2010; J.N. OSWALT, «The Na-tions in Isaiah. Friend or Foe; Servant or Partner», in Bulletin for Biblical Research 16 (2006/1) 41-51; ID., «Who were the addressees of Isaiah 40-66?», in Bibliotheca Sacra 169 (2012) 33-47; E. TALSTRA - C.J. BOSMA, «Psalm 67: Blessing, Harvest and History. A Pro-posal for Exegetical Methodology», in Calvin Theological Journal 36 (2001) 290-313; R.L. THOMAS, «The Mission of Israel and of the Messiah in the Plan of God», in The Master’s Seminary Journal 8 (1997/2) 191-210.

Ulteriore bibliografia sarà presentata durante le lezioni.

ET13021. IL CANTO DELLA SALVEZZA.

GLI INNI NEL RACCONTO DELL’INFANZIA DI LC 1-2 (2 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)

Obiettivo Il corso si propone di indagare l’origine e la funzione dei 4 inni presenti nel

racconto dell’infanzia di Luca: il cantico di Maria (1,46-55); il cantico di Zaccaria (1,68-79); il cantico degli angeli (2,14); il cantico di Simeone (2,29-32).

Percorso Una lettura attenta all’intertestualità che li caratterizza e all’interrelazione/pro-

gressione fra di loro, nonché alla loro collocazione nell’ordo narrationis lucano, ne coglie la natura di “luoghi interpretativi” di tutto il racconto dell’infanzia. La fina-lità di tale approccio appare evidente: da una parte individuare la possibile testi-monianza della preghiera delle primitive comunità cristiane, dall’altra anche acqui-sire il modello dell’autentica preghiera del lettore di ieri e di oggi. BIBLIOGRAFIA

R.E. BROWN, La nascita del Messia secondo Matteo e Luca, Cittadella, Assisi 1981; M. COLERIDGE, The Birth of the Lukan Narrative. Narrative as Christology in Luke 1-2, Shef-field Academic Press, Sheffield 1993; O. FLICHY, «Quand le récit se sait poésie. Les Hymnes de Luc 1-2», in C. FOCANT - A. WÉNIN (edd.), Analyse narrative et Bible, Leuven University Press, Leuven 2005, 389-405; A.M. GARCIA SERRANO, The Presentation in the

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Temple. The Narrative Function of Lk 2:22-39 in Luke-Acts, Gregorian & Biblical Press, Roma 2012; D. GERBER, «D’une identité à l’autre. Le Magnificat, le Benedictus, le Gloria et le Nunc dimittis dans le rôle de passeurs», in C. CLIVAZ - A. DETTWILER - L. DEVILLERS - E. NORELLI - B. BERTHO, Infancy Gospels. Stories and Identities, Mohr Siebeck, Tübingen 2011, 374-389; T.P. OSBORNE, «Les “hymnes” du récit de l'enfance de l'évangile de Luc. Première partie: cinq thèses sur la fonction des hymnes de Lc 1-2», in D. GERBER - P. KEITH (edd.), Les Hymnes du Nouveau Testament et leurs fonctions, Cerf, Paris 2009, 281-294; C.-W. JUNG, The Original Language of the Lukan Infancy Narrative, Continuum, Lon-don - New York 2004; R.P. MARTIN, «Some Reflections on New Testament Hymns», in H.H. ROWDON (ed.), Christ the Lord. Studies in Christology Presented to Donald Guthrie, Inter-Varsity Press, Leicester 1982; N. SIFFER, «Les “hymnes” du récit de l'enfance de l’évangile de Luc. Seconde partie: des hymnes de Lc 1-2 et l’accomplissement du dessein salvifique de Dieu», in D. GERBER - P. KEITH (edd.), Les Hymnes du Nouveau Testament et leurs fonctions, Cerf, Paris 2009, 295-308; A. VALENTINI, Il Magnificat. Genere letterario, struttura, esegesi, EDB, Bologna 1987.

SBT13011. AUTOREVOLEZZA E PREGHIERA: MOSÈ IN NM

(4 ore sett., 1° sem.: V.A. APPELLA)

L’autorità e la gestione del potere che ne deriva sono da sempre un tema di at-tualità, tanto per le problematiche che vi si condensano attorno quanto per le pro-spettive che lo stesso lascia intravedere come possibili soluzioni alle prime. La Bibbia, che non ignora la questione, se ne occupa e a più riprese e mette in cantie-re strategie retoriche volte a conquistare il lettore alla sua modalità di concepire la fisionomia dell’autorità e di intendere l’esercizio del potere. Altrimenti detto, il let-tore viene indotto al convincimento che non si può fare a meno della mediazione autoritativa, sommamente rappresentata da Mosè, quand’anche essa fosse conte-stata, magari per motivi ragionevoli almeno all’apparenza.

Il seminario si propone di aiutare i partecipanti ad entrare in un argomento e-stremamente affascinante e ad esplorarlo entro la complessa trama narrativa del Pentateuco. Qui, tra i libri di Es e Nm, in quelle che vengono definite “le tradizio-ni del deserto”, prendono vita i “racconti di mormorazione” caratteristici sia nella forma che nel contenuto. Essi, difatti, paiono essere delle risposte a situazioni co-genti e drammatiche, soprattutto nella ricostruzione postesilica, dove provano (so-no obbligati?) a convivere posizioni teologiche differenti come quelle riconducibili alla leadership sacerdotale, ai gruppi profetici e all’anzianato. La corsa al potere o comunque l’intrigo per arrivarci sarà considerato fatto grave e passibile di puni-zione divina esemplare come dimostra il racconto (centrale?) della ribellione di Core e compagnia (Nm 16). Di grande interesse, poi, è in questi racconti il tratto “orante” di Mosè: egli intercede per il popolo perché l’ira divina non lo distrugga. Cresce così agli occhi del lettore l’autorevolezza del leader di Israele, che diventa un modello di preghiera.

Dopo alcune lezioni di introduzione, in cui si approfondiranno i tratti specifici delle narrazioni bibliche, e di contestualizzazione (per es. l’importanza della legge

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deuteronomica sulla ripartizione dei poteri [Dt 16,18-18,22]), ai partecipanti sarà chiesto di scegliere un testo e di studiarne l’impianto linguistico-letterario, retori-co-narrativo, strutturale (delimitazione, coesione e coerenza, strategia sintattico-narrativa, istanze diegetiche, ecc.) e teologico (con attenzione al tratto “interceden-te” di Mosè), per poi cogliere il suo significato profondo dal punto di vista erme-neutico. Ciascun partecipante produrrà un elaborato scritto in cui dimostrerà di aver acquisito familiarità con gli strumenti metodologici appresi teoricamente nei Corsi di Metodologia già frequentati, affinandone l’impiego e approfondendo la conoscenza dell’ebraico biblico. BIBLIOGRAFIA

Fondamentali sono le seguenti monografie: D. FRANKEL, The Murmuring Stories of the Priestly School. A Retrieval of Ancient Sacerdotal Lore (VT.S 89), Brill, Leiden - Boston - Köln 2002; A. SCHART, Mose und Israel im Konflikt. Eine redaktionsgeschichtliche Studie zu den Wüstenerzählungen (OBO 98), Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 1990; G.W. COATS, Rebellion in the Wilderness. The Murmuring Motif in the Wilderness Traditions of the Old Testament, Abingdon Press, Nashville (TN) 1968.

Altri testi di riferimento: E. APPELLA, Autorità contestata e confermata. Ambizione umana e progetto divino nella storia di Core, Datan e Abiram (Nm 16) (Aloisiana NS1), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013; M. WALZER, All’ombra di Dio. Politica nella Bibbia ebraica, Pai-deia, Brescia 2013 (orig. New Haven - London 2012); M. GIULIANI, Il bastone di Mosè. Pro-fezia e potere nel monoteismo ebraico, Il Margine, Trento 2012; PH.F. ESLER (ed.), Israele antico e scienze sociali, Paideia, Brescia 2009 (orig. Minneapolis 2006); R. ALBERTZ, Israele in esilio. Storia e letteratura nel VI sec. a.C., Paideia, Brescia 2009 (orig. Stuttgart 2001); E. MANICARDI - L. MAZZINGHI (edd.), «Il potere politico. Bisogno e rifiuto dell’autorità», in RStB (2006/1 e 2); A. FILIPPI (ed.), «Il potere», in PSV (2005/1); R. ALBERTZ, Storia della re-ligione nell’Israele antico. I: Dalle origini alla fine dell’età monarchica. II: Dall’esilio ai Mac-cabei, Paideia, Brescia 2005 (orig. Göttingen 19962; 19972); A. WEISER, «L’autorità nell’Anti-co e nel Nuovo Testamento», in H.J. TÜRK (ed.), Autorität. Ricerca interdisciplinare, EDB, Bologna 1977; [L. MURARO, Autorità, Rosenberg & Seller, Torino 2013].

Saranno suggeriti durante le lezioni, oltre ai Commentari, altri studi specifici e ulteriore bi-bliografia per l’approfondimento.

C13032. LA COMUNIONE ECCLESIALE NEL VANGELO DI MATTEO:

TRA ORTODOSSIA E ORTOPRASSI (2 ore sett., 2° sem.: M. GRILLI)

Il corso si prefigge di introdurre lo studente in uno dei temi più suggestivi del Primo Vangelo. Sin dalle origini cristiane, Matteo ha avuto un impatto straordinario nella vita e nella letteratura della chiesa: fino alle ultime decadi del secondo secolo è stato il Vangelo più commentato, più citato e più utilizzato nella liturgia. Le ragioni di un tale successo sono molteplici, ma tra le più importanti è da porre certamente lo spessore di vita ecclesiale racchiuso nelle sue pagine. Tema suggestivo, che in Matteo diventa il fulcro di svariati motivi, quali ad esempio: i criteri per riconoscere

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un’autentica comunità ecclesiale, il posto dei piccoli nella comunità, il ristabilimento della comunione una volta che il fratello ha peccato, il posto di Pietro e dei Dodici nella chiesa, e così via. Il corso tenterà di approfondire questi motivi, focalizzando l’attenzione soprattutto su due grandi complessi redazionali del Vangelo, il discorso sul monte (Mt 5-7) e il discorso comunitario (Mt 18).

A livello metodologico si cercherà di offrire agli studenti un approccio che ten-ga conto dell’aspetto comunicativo e “pragmatico”, con l’accentuazione del pro-cesso di cooperazione che intercorre tra autore e lettore nell’atto della lettura. Questa cooperazione – soprattutto per il testo biblico con la sua pretesa di verità salvifica – riveste una funzione distintiva, in cui manifestazione e trasformazione, ossia estetica ed etica, diventano istanze primarie. Da questo punto di vista, la rile-vanza pragmatica diventa imprescindibile. L’aspetto performativo del testo biblico esige un nuovo modello di lettore, perché leggere e comprendere sta a significare nuove modalità di essere nel mondo. BIBLIOGRAFIA

U. LUZ, Vangelo di Matteo. I, Paideia, Brescia 2006, 285-625; W.D. DAVIES - D.C. ALLISON, The Gospel according to Saint Matthew. A Critical and Exegetical Commentary. I, T. & T. Clark, Edinburgh 1988-1997, 410-731; N. GATTI, ...perché il “piccolo” diventi “fratello”. La pedagogia del dialogo nel cap. 18 di Matteo (TG ST 146), PUG, Roma 2007; M. GRILLI - C. LANGNER, Comentario al Evangelio de Mateo, Editorial Verbo Divino, Estella (Navarra) 2011, 111-191, 459-495; M. GRILLI, «Evento comunicativo e interpretazione di un testo bi-blico», in Gregorianum 83 (2002/4) 655-678; C. BIANCHI, Pragmatica del linguaggio, GLF editori Laterza, Roma-Bari 2003.

C13042. LA CHIESA DI CRISTO,

SACRAMENTO DI COMUNIONE CON DIO E TRA GLI UOMINI (2 ore sett., 2° sem.: O.F. PIAZZA - A. PORRECA)

Obiettivo Ripresentare il dato conciliare nella sua feconda attualità e rilevare, con una mi-

rata analisi ermeneutica, nuovi percorsi di approfondimento e di ricontestualizza-zione nel magistero postconciliare e nel vissuto ecclesiale del meridione.

Programma La chiave ermeneutica della sacramentalità e la categoria della comunione co-

stituiscono gli strumenti per analizzare natura, struttura e missione della Chiesa nell’intimo legame a Cristo e alla prospettiva trinitaria. Chiesa ed Eucaristia, nel dinamismo sacramentale che genera e costruisce la comunione con Dio e tra gli uomini. L’analisi si sviluppa attraverso la lettura critica di alcuni testi conciliari, quali riferimenti fondativi della sacramentalità della Chiesa (SC 5; 26; LG 1; 8; 48) e del dinamismo Chiesa - Eucarestia (SC 2; SC 41-42; LG 3; LG 7; LG 11; LG 26; CD 11), la valutazione teologica della «Communionis Notio» e le prospettive ec-clesiali del magistero episcopale italiano.

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BIBLIOGRAFIA

S. PIÉ-NINOT, «Sacramentalità», in G. CALABRESE - P. GOYRET - O.F. PIAZZA (edd.), Dizio-nario di Ecclesiologia, Città Nuova, Roma 2010, 1242-1255; G. CANOBBIO, «La Chiesa sa-cramento di salvezza. Una categoria dimenticata?», in M. VERGOTTINI (ed.), La Chiesa e il Vaticano II. Problemi di ermeneutica e recezione conciliare, Glossa, Milano 2005, 115-181; B.D. DE LA SOUJEOLE, Il sacramento della comunione, Piemme, Casale Monferrato 2000; A. DULLES, «The sacramental ecclesiology of Lumen Gentium», in Gregorianum 86 (2005/3) 550-562; W. KASPER, «La Chiesa sacramento universale di salvezza», in ID., La Chiesa di Gesù Cristo. Scritti di ecclesiologia, Queriniana, Brescia 2011, 231-313; R. TONONI, «Il rap-porto Eucaristia-Chiesa nel dibattito sulla Lumen Gentium», in AaVv, Eucaristia e Chiesa, Morcelliana, Brescia 2010, 117-153; CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Testimoni di Gesù risorto, Atti del 4° convegno ecclesiale nazionale, EDB, Bologna 2008; O.F. PIAZZA, «Colle-gialità episcopale», in G. CALABRESE - PH. GOYRET - O.F. PIAZZA, Dizionario di Ecclesiolo-gia, Città Nuova, Roma 2010, 246-261.

LM13042. CRITICA TESTUALE DELL’AT E DEL NT

(2 ore sett., 2° sem.: E. FRANCO)

La critica testuale precede, nello studio di un testo biblico, ogni altra forma di in-dagine e consiste nell’accertare il grado di attendibilità del testo di cui si dispone, de-terminando gli eventuali cambiamenti verificatisi nella trasmissione del documento.

Mediante lo studio e l’applicazione dei principi di critica interna e critica ester-na, il corso si propone di abilitare a stabilire il significato di questi cambiamenti e a ricostruire la forma del testo che ha maggiore probabilità di essere originale.

La prima parte sarà dedicata alla storia della trasmissione del testo biblico, la seconda invece a esercizi pratici sulle varianti del testo riportate nelle principali edizioni critiche dell’AT e del NT nelle lingue originali o nelle versioni antiche. BIBLIOGRAFIA

K. ELLIGER - W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Editio quinta emendata, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1997; A. RAHLFS (ed.), Septuaginta Id est Vetus Testa-mentum graece iuxta LXX interpretes, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1935, 1979; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum Graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; P.D. WEGNER, Guida alla critica testuale della Bibbia. Storia, metodi e risultati, San Paolo, Cinisello Balsamo 2009; E. TOV, Textual Criticism of the Hebrew Bible. Third edition revised and expanded, Fortress Press, Minneapolis 2012; P.H. KELLEY - D.S. MYNATT - T.G. CRAWFORD, The Masorah of Biblia Hebraica Stuttgartensia. Introduction and Annota-ted Glossary, Eerdmans, Grand Rapids 1998; E. WÜRTHWEIN, The Text of the Old Testa-ment, Eerdmans, Grand Rapids 19952; N. FERNÁNDEZ MARCOS, La Bibbia dei Settanta. In-troduzione alle versioni greche della Bibbia (Introduzione allo studio della Bibbia: Supple-menti 6), Paideia, Brescia 2000 (orig. spagn. 1999); B.M. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testament. A Companion Volume to the United Bible Societies’ Greek New Testament (Fourth Revised Edition), Leipzig 1994; K. ALAND - B. ALAND, Il testo del Nuovo Testamento (Commentario storico-esegetico dell’Antico e del Nuovo Testamento: Strumenti 2), Marietti, Genova 1987 (orig. ted. 1982); B.M. METZGER, Il testo del Nuovo

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Testamento. Trasmissione, corruzione e restituzione (Introduzione allo studio della Bibbia: Supplementi 1), Paideia, Brescia 1996 (orig. ingl. 1964); A. PASSONI DELL’ACQUA, Il Testo del Nuovo Testamento, Elledici, Leumann 1994.

LM13052. ERMENEUTICA BIBLICA

(2 ore sett., 2° sem.: E. SALVATORE)

Il corso si propone di affrontare le principali istanze che concorrono al proces-so interpretativo del testo biblico, al fine di favorire da parte dello studente l’acquisizione di un quadro di riferimento concettuale, entro il quale collocare le opzioni metodologiche di tipo esegetico.

Il percorso prevede tre parti: - la prima, di natura storica, ripercorre le tappe salienti della storia dell’esegesi

ebraica e cristiana, attraverso il contatto diretto con testi esemplificativi; - la seconda, di natura più sistematica, dopo aver desunto una criteriologia dal

confronto con autori classici e con il documento della PCB (L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, 1983), propone esercitazioni pratiche secondo i diver-si metodi ed approcci;

- la terza, di tipo monografico, diversa di anno in anno, intende approfondire la tipologia biblica, quale possibile modello di teologia biblica.

BIBLIOGRAFIA

Per la prima parte: M. ARTOLA - J.M. SÁNCHEZ CARO, Bibbia e parola di Dio. Introduzione allo studio della Bibbia 2, Paideia, Brescia 1994 (or. sp. 1989). Per la seconda parte: P. BOVATI - P. BASTA, Ci ha Parlato per mezzo dei profeti. Ermeneutica biblica, Gregorian & Biblical Press, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012; J.K. BROWN, Scrip-ture as Communication. Introducing Biblical Hermeneutics, Baker, Grand Rapids 2007. Per la terza parte: P. BEAUCHAMP, L’uno e l’altro Testamento, I, Paideia, Brescia 1985 (or. fr. 1976); ID., L’uno e l’altro Testamento. 2: Compiere le Scritture, Glossa Milano 2000 (or. fr. 1990); G. BENZI, «L’esegesi figurale in Paul Beauchamp», in Teologia 27 (2002) 35-51; P. BOVATI, «Deuterosi e compimento», in Teologia 27 (2002) 20-34; R. KUNTZMANN (dir.), Typologie biblique. De quelques figures vives, Cerf, Paris 2002.

LM13062. EBRAICO B

(2 ore sett., 2° sem.: F. RUSSO)

Dopo il discorso introduttivo sulla lingua ebraica, mediante gli elementi essen-ziali di fonetica e le prime nozioni di morfologia, si proseguirà, nel presente corso, con la sintassi del verbo. Saranno studiati i verbi forti e quelli deboli, nella forma qal, perfetto e imperfetto, nonchè i modi come l’imperativo, il congiuntivo, l’infini-to assoluto e costrutto. La lettura e la traduzione di brani come Is 6,1-13, Ger 1,1-1,19, Ez 1,1-28 completerà dal punto di vista linguistico ed esegetico l’approccio al corso di AT/2.

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BIBLIOGRAFIA

T.O. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew, Darton, Longman & Todd, London 1973; K. ELLIGER - W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelstif-tung, Stuttgart 1977.

LM13072. GRECO B

(2 ore sett., 2° sem.: C. PAGLIARA)

Scopo di questo Corso è d’introdurre alla teoria e alla prassi della traduzione del testo greco dei Sinottici e del vangelo di Giovanni. Il contatto col testo biblico inizia con la propria traduzione o quella degli altri. Pertanto il processo di tradu-zione dei testi sarà attento ad alcuni elementi della loro fisionomia stilistica (pre-senza di certe strutture grammaticali o sintattiche, uso di particolari risorse retori-che); alla funzione del verbo e al problema dei tempi e dei modi (i sinottici amano usare forme verbali passive, iniziare frasi con forme verbali non finite, ecc.). Inol-tre, nella traduzione dei Sinottici verranno suggeriti, mediante esercizi, principi-guida per capire le varie sfumature sinottiche (coincidenze, somiglianze, differen-ze) a livello formale e semantico. Tradurre è sempre un atto linguistico, un atto che presuppone l’esistenza di una lingua, ma anche l’esistenza di un testo. Il Corso si prefigge di aiutare lo studente a praticare una traduzione fedele e leggibile: fedele al contenuto e, nei limiti del possibile, alla forma del testo originale; leggibile a tut-ti i destinatari. Il nostro tirocinio di traduzione verrà favorito da uno specimen su alcuni testi dei Sinottici e di Giovanni preparato appositamente e distribuito agli studenti all’inizio di ogni lezione. BIBLIOGRAFIA

M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae 19666; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamen-tum graece, Stuttgart 199327; F. BLASS - A. DEBRUNNER - F. REHKOPF, Grammatica del Greco del Nuovo Testamento, Göttingen 197614. Per la teoria e la prassi della traduzione: W. EGGER, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento (Studi Biblici 16), EDB, Bologna 1989, 58-74; C. BUZZETTI, La Bibbia e la sua traduzione. Studi tra esegesi, pastorale e catechesi, Elledici, Leumann 1993; ID., Traduzione e traduzioni. La via dell’uso-confronto, EMP, Padova 2001.

ET13032. LA RICERCA DEL VOLTO DI DIO

(2 ore sett., 2° sem.: V. D’ALARIO)

Si inizierà con l’analisi dell’espressione “cercare il volto di Dio” nei Salmi, in-quadrandola nel contesto più generale del tema della ricerca di Dio nella letteratu-ra sapienziale. Si passerà poi al libro del Qohelet, che si distingue dalla teologia

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Licenza B

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tradizionale per la sua singolarità dal punto di vista lessicale e tematico. Dopo una prima indagine sul vocabolario qoheletiano, saranno presi in esame i testi che nel presentare Dio e la sua relazione con l’uomo accentuano il senso della trascenden-za divina e i limiti della sapienza umana. Ampio spazio sarà dato all’analisi del li-bro di Giobbe, in cui la ricerca si sviluppa attraverso un itinerario drammatico nel quale il volto di Dio appare talora sfigurato e irriconoscibile sia nell’esperienza del-la prova sia nelle molteplici interpretazioni che sono formulate nei discorsi degli amici. La ricerca culmina nella “visione di Dio” in Gb 42,1-6, un testo che sarà og-getto di particolare approfondimento. BIBLIOGRAFIA

M. PERANI, «Crisi della sapienza e ricerca di Dio nel libro di Giobbe», in Rivista Biblica 28 (1980) 157-184; G. SEGALLA, «Quaerere Deum nei Salmi», in G. DANIELI (ed.), Quaerere Deum. Atti della XXV Settimana Biblica Italiana, Paideia, Brescia 1980, 173-190; V. D’ALARIO, «Struttura e teologia del libro del Qohelet», in G. BELLIA - A. PASSARO (edd.), Il libro del Qohelet. Tradizione, redazione, teologia, San Paolo 2001, 256-275; B. COSTACURTA, «E il Signore cambiò le sorti di Giobbe», in V. COLLADO BERTOMEU (ed.), Palabra, Prodigio, Poesía. In Memoriam P. Luis Alonso Schökel S.J., PIB, Roma 2003; R. FORNARA, La visione contraddetta. La dialettica fra visibilità e non-visibilità divina nella Bibbia ebraica, PIB, Roma 2004.

ET13042. L’INNO DI FILIPPESI

(4 ore sett. 2° sem.: C. MANUNZA)

Obiettivo Il corso propone un’esegesi del noto passo della lettera ai Filippesi, contestua-

lizzandolo nel suo ambiente originario di fruizione, la lettura pubblica ad alta voce.

Programma Un’introduzione chiarirà diverse caratteristiche dell’ascolto richiesto da questa

lettura, con alcuni cenni all’antropologia che esso presuppone e che lo distanziano dall’antropologia culturale nella quale è normalmente immerso l’uomo contempora-neo. Ciò permetterà di valorizzare la ricchezza di alcuni dati della cultura del Meri-dione d’Italia, che facilitano l’accesso al testo ed il contatto con chi lo ha composto.

L’analisi di alcuni termini e passaggi nella dinamica interattiva del testo per-metterà di mettere in luce le aperture di significato consegnate dalla considerazio-ne della sua performatività, o meglio della sua celebrazione liturgica. Lo studio dell’importanza del passo per la comprensione di tutta la lettera ai Filippesi con-fermerà la fecondità euristica dell’attenzione al portato performativo e interattivo nello studio del testo biblico, anche in chiave pastorale.

Il corso sarà integrato da alcune escursioni su luoghi paolini di Napoli.

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BIBLIOGRAFIA

M. ALCARO, Sull’identità meridionale. Forme di una cultura mediterranea, Bollati Borin-ghieri, Torino 1999; J.N. ALETTI, Saint Paul. Épître aux Philippiens. Introduction et com-mentaire (Études bibliques. Nouvelle Série 55), Gabalda, Paris 2005; R. BAUCKHAM, «The Worship of Jesus in Philippians 2:9-11», in R.P. MARTIN - B.J. DODD (ed.), Where Christo-logy Began: Essays on Philippians 2, Westminster John Knox, Louisville 1998, 128-139; N. BAUMERT, «“Kein unrechtmässiger Besitz” - eine Litotes in Phil 2,6», in Biblische Zeitschrift 56 (2012) 113-117; BENEDICTUS XVI, «Sacramentum caritatis», in AAS 99 (2007) 104-180; ID., «Verbum Domini», in AAS 102 (2010) 681-787; F. BIANCHINI, L’elogio di sé in Cristo. L’utilizzo della periautologia nel contesto di Filippesi 3,1-4,1 (AnBib 164), Pontificio Istitu-to Biblico, Roma 2006; S.N. BRODEUR, Il cuore di Paolo è il cuore di Cristo. Studio introdut-tivo esegetico-teologico delle lettere paoline (Theologia 2), Gregorian&Biblical Press, Roma 2011; J. CARMIGNAC, «L’importance de la place d’une négation: oÙc ¡rpagmÕn ¹g»sato (Philippiens ii.6)» in NTS 18 (1972) 131-166; CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Per un paese solidale. Chiesa italiana e mezzogiorno, Roma 2010; E. DE PEDE - A. WENIN, «Le Christ Jésus et l’humain de l’Éden. L’hymne aux Philippiens (2,6-11) et le début de la Ge-nèse», in RTL 43 (2012) 225-241; R. DUPONT-ROC, «De l’hymne christologique à une vie de koinonía. Étude sur la lettre aux Philippiens», in EstB 49 (1991) 451-472; D.J. FABRICATORE, Form of God, Form of a Servant. An Examination of the Greek Noun morfV in Philippians 2:6-7, Lanham (MD) - Plymouth (UK) 2010; R. FABRIS, «Lettera ai Filippe-si», in ID., Lettera ai Filippesi - Lettera a Filemone (Scritti delle origini cristiane 11), EDB, Bologna 2000; G. GALASSO, L’altra Europa. Per un’antropologia storica del Mezzogiorno d’Italia, Guida, Napoli 2009; K. GAMBER, «Der Christushymnus im Philipperbrief in Litur-giegeschichtlicher Sicht», in Bib 51 (1970) 369-376; M.L. HEANEY, Music as Theology. What Music Has to Say about the Word, Princeton Theological Monograph Series, Eugene (OR) 2012; J. HERIBAN, Retto fronein e kenosis. Studio esegetico su Fil. 2,1-5. 6-11, LAS, Roma 1983; ID., «Inno cristologico (Fil 2,6-11)», in A. SACCHI (ed.), Lettere paoline e altre lettere (Logos. Corso di studi biblici 6), LDC, Leumann 1996, 381-395; J. HERIBAN, «La dimen-sione salvifica della kenosi di Cristo in alcune interpretazioni di Fil 2, 6-7», in Congresso In-ternazionale “La Sapienza della Croce oggi”, Roma, 6-9 febbraio 1984. Salvezza cristiana e culture odierne, I-II, LDC, Leumann 1985, I, 203-228; L.W. HURTADO, «Jesus as Lordly Example in Philippians 2:5-11» in P. RICHARDSON - J.C. HURD (ed.), From Jesus to Paul, Fs. F.W. Beare, Wilfrid Laurier University Press, Waterloo (ON) 1984, 113-126; E. KÄSEMANN, «Kritische Analyse von Phil 2,5-11», in ZTK 47 (1950) 313-360; E. LOHMEYER, Kyrios Jesus. Eine Untersuchung zu Phil 2,5-11, Winter Universitätsverlag, Heidelberg 1928; R.P. MARTIN, A Hymn of Christ. Philippians 2:5-11 in Recent Interpretation and in the Setting of Early Christian Worship (Society for New Testament Studies 4), InterVarsity, Downers Grove (IL) 19973; B. OESTREICH, Performanzkritik der Paulusbriefe (WUNT 296), Mohr Siebeck, Tübingen 2012; A. PITTA, Lettera ai Filippesi (I Libri Biblici 11), Paoline, Milano 2010; J. RATZINGER, Teologia della liturgia: la fondazione sacramentale dell’esistenza cristiana (Opera Omnia 11), LEV, Città del Vaticano 2010; A. RUSSO (ed.), Chiesa nel Sud, chiese del sud. Nel futuro da credenti responsabili, EDB, Bologna 2009; A. WEISSENREIDER - R.B. COOTE, ed., The Interface of Orality and Writing. Speaking, Seeing, Writing in the Shaping of New Genres )WUNT 260), Mohr Siebeck, Tübingen 2010.

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Licenza B

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SBS13012. L’ESPERIENZA DI PREGHIERA IN PAOLO (2 ore sett., 2° sem.: B. PUCA)

Il seminario si propone di rileggere, percorrendo passi scelti dell’epistolario

paolino, la categoria dell’“esperienza”, come chiave di lettura delle tematiche in esse trasmesse e in particolare della preghiera. In altri termini, attraverso un ap-proccio letterario, storico e teologico alle lettere si tenterà di comprendere, se e in che termini, l’esperienza personale di Paolo diventa cifra interpretativa per la comprensione delle sue argomentazioni e modello per la “vita credente” della co-munità, in particolare in riferimento alla preghiera.

Lo studio proposto dal seminario, mediante il coinvolgimento attivo dei parte-cipanti, aiuterà gli studenti a confrontarsi con la poliedricità dell’esperienza dell’apostolo, messa in gioco nelle sue lettere come strumento di evangelizzazione. Il percorso di studio, alternerà momenti di dibattito e momenti di lavoro persona-le, per verificare la capacità scientifica dei partecipanti di confrontarsi con i testi.

I passi principali che ci guideranno nel lavoro del seminario saranno i passaggi autobiografici delle lettere: 1Cor 9,1-27; 2Cor 11,1-12,1; Gal 1-2,21; Fil 3,1-4,1. BIBLIOGRAFIA

Studi e articoli generali: J.-N. ALETTI, «Théologie paulinienne», in L. COENEN ET ALII (ed.), Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 1976, 19914, 866-872; ID., «Galates 1-2. Quelle fonction et quelle démonstration?», in Bib 86 (2005) 305-323; A.P. DELGADO, De Apostol a Esclavo. Exemplum de Pablo en 1 Corintios 9 (Analecta Biblica 182), PIB, Roma 2010; G. BARBAGLIO, La Teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare, EDB, Bologna 1999; ID., Il Pensare dell’apostolo Paolo, EDB, Bologna 2004; F. BIANCHINI, L’Elogio di sé in Cristo. L’utilizzo della periautologia nel contesto di Fil 3,1-4,1 (Analecta Biblica 164), PIB, Roma 2006; B. PUCA., Una periautologia paradossale. Analisi retorico-letteraria di Gal 1,13-2,21 (TGT 186), PUG, Roma 2011; S.N. BRODEUR, Il cuore di Paolo è il cuore di Cristo. Studio introduttivo esegetico-teologico delle lettere paoline. Prima parte (Theologia 2), Gregorian&Biblical Press, Roma 2010; A. PITTA, Paolo, la scrittura e la legge. Antiche e nuove prospettive (SB 57), EDB, Bologna 2008; L. GIANANTONI, La paternità a-postolica di Paolo. Il kerygma, l’evangelizzatore, la comunità, EDB, Bologna 1993; R. PENNA, L’Apostolo Paolo. Studi di esegesi e teologia, Paoline, Milano 1991. Commenti alle Lettere Paoline: J.N. ALETTI, Saint Paul. Épître aux Philippiens (EB 55), J. Gabalda, Paris 2005; F. BIANCHINI, Lettera ai Galati (NT.CES), Città Nuova, Roma 2009; A.M. BUSCEMI, Lettera ai Galati. Commentario esegetico (SBF.An 63), Franciscan Printing Press, Jerusalem 2004; A. PITTA, Lettera ai Galati. Introduzione, versione e commento (SOCr 9), EDB, Bologna 1997, 20002; A. VANHOYE, Lettera ai Galati. Nuova versione, Introduzione e Commento (LBNT 8), Paoline, Milano 2000, 20082; R. FABRIS, Lettera ai Filippesi. Lettera a Filemone, EDB, Bologna 2000; R. PENNA, Lettera ai Filippesi. Lettera a Filemone, Città Nuova, Roma 2002; G. BARBAGLIO, Prima lettera ai Corinti, EDB, Bologna 20052; R. FABRIS, Prima Lettera ai Corinzi, Paoline, Milano 1999; G. LORUSSO, La seconda lettera ai Corinzi, Scritti delle origini cristiane, EDB, Bologna 2007; F. MANZI, Seconda Lettera ai Corinzi, Paoline, Milano 2002; A. PITTA, La seconda Lettera ai Corinzi, Borla, Roma 2006.

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BIENNIO IN TEOLOGIA FONDAMENTALE

Il Biennio è sospeso: non si accettano nuove iscrizioni. Coloro che già lo hanno incominciato possono comunque portarlo a termine regolarmente nelle modalità previste.

NORME E INDICAZIONI GENERALI

I. Criteri ispirativi

Il biennio in teologia fondamentale intende rispondere alle sollecitazioni che provengono dalla situazione attuale degli studi teologici (dimensione intraecclesia-le) e da quella della fede nell’attuale contesto storico (dimensione extraecclesiale).

Quanto al primo aspetto, occorre notare che il pluralismo teologico e la fram-mentazione disciplinare della teologia richiedono un maggiore dialogo e una reci-proca comprensione sulle stesse categorie fondamentali e sui modelli adottati nei diversi settori della riflessione teologica, così da ottenere una maggiore comunica-zione interdisciplinare e una più incisiva trasmissione della fede. Ciò esige che si sappia distinguere una fondazione della teologia in quanto tale (fondamentale ge-nerale) da una fondazione specifica che ciascuna disciplina o settore della riflessio-ne teologica deve costruirsi (fondamentale speciale). Questo biennio intende ap-profondire la fondamentale generale, centrata sulla credibilità della Rivelazione cristiana in quanto tale. La distinzione tra fondamentale generale e speciale emerge dal confronto delle categorie e dei modelli adottati nella fondazione specifica delle singole discipline.

Quanto al secondo aspetto è ormai chiaro che le profonde trasformazioni cul-turali in atto, caratterizzate da una tranquilla e silenziosa apostasia delle masse dal-la prassi ecclesiale (Instr. laboris X Sinodo dei Vescovi, n. 20) e che qualificano la nostra epoca come un’epoca postcristiana; il progresso scientifico e tecnologico, con la radicale trasformazione della visione dell’uomo, della sua identità e del suo destino; la crescente presenza di un pluralismo culturale e religioso, ecc., rendono sempre più urgente e necessario il dovere di riesprimere in maniera significativa l’annuncio cristiano (nuova evangelizzazione) e impongono alla teologia un rinno-vato impegno di giustificazione critica della fede. Ciò esige un dialogo profondo e critico con il destinatario del discorso teologico, che si esprime in particolare nella filosofia, nelle scienze, nel complesso artistico-letterario e mass-mediale e nelle re-ligioni non cristiane. Così la teologia stessa può comprendere in modo attuale e più ricco il messaggio cristiano di cui è portatrice. Poiché il nostro destinatario immediato e diretto vive nell’Italia meridionale, il dialogo dovrà assumere un ca-rattere di inculturazione in tale ambiente.

Per questi motivi il biennio in teologia fondamentale è interdisciplinare in sen-so intra ed extra teologico.

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biennio in teologia fondamentale

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II. Finalità e struttura

Il biennio di specializzazione in teologia fondamentale si ripropone tre compiti nei confronti della riflessione teologica, tenendo sempre conto del contesto in cui essa si svolge e dei destinatari cui si indirizza: la revisione e messa a punto delle ca-tegorie teologiche generali e speciali in uso nelle diverse discipline; l’elaborazione di nuovi modelli giustificativi della fede nell’attuale situazione storica e culturale; l’approfondimento critico di questioni controverse delle singole discipline o di pro-blemi di frontiera posti dall’attuale sviluppo culturale. In questo modo il biennio intende preparare lo studente a un servizio ecclesiale pastorale di più alto profilo e alla ricerca specificamente teologica.

Per brevità possiamo sintetizzare questi momenti in tre sezioni: contesto e de-stinatari, categorie e modelli, questioni controverse. A. Contesto e destinatari

1. Si studia il contesto socio-culturale, in particolare dell’Europa e dell’Italia e in modo specifico dell’Italia meridionale, in vista della ricostruzione della figu-ra culturale e religiosa del destinatario, che ci chiede ragione del senso della no-stra speranza (cf 1Pt 3,15) o che resta indifferente, perché, non credente o di altra religione, alla proposta cristiana.

2. A tale scopo si potranno seguire quattro piste privilegiate di indagine: (a) filo-sofica; (b) scientifica (ivi compresa la sociologia e la psicologia); (c) estetico-letteraria e massmediale; (d) religioni non cristiane, così da individuare catego-rie, mentalità, interrogativi, che favoriscono una nuova comprensione del mes-saggio cristiano o che mettono in questione la riflessione teologica e la fede.

B. Categorie e modelli

1. Identificazione delle categorie teologiche generali in uso nei diversi trattati (es. relazione, comunione, sostanza, intersoggettività, autonomia, immagine...), recu-perandone o accertandone i mutamenti di significato a causa delle trasformazio-ni culturali intervenute o dell’uso in contesti disciplinari diversi, e di quelle spe-ciali (es. rivelazione, grazia, sacramento, soprannaturale, resurrezione...).

2. Ricognizione e valutazione dei diversi modelli di giustificazione della credibi-lità della fede, a partire dall’avvento della modernità fino all’attuale fase po-stmoderna (modello neoscolastico, trascendentale, di correlazione, estetico, ermeneutico, contestuale...), indagando le precomprensioni storiche e teologi-che, le categorie e le procedure, attraverso lo studio diretto dei suoi principali autori. Questo lavoro previo è finalizzato a valorizzare gli elementi positivi di tali categorie e procedure e, al tempo stesso, a considerarne gli elementi ormai storicamente e culturalmente superati, in vista della costruzione di una metodo-logia giustificativa teologicamente e storicamente più adeguata.

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biennio in teologia fondamentale

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3. Il terzo momento sarà di sintesi, cioè l’elaborazione di uno o più modelli pre-ferenziali di giustificazione critica della fede per il contesto e i destinatari attuali, in particolare per il Sud Italia.

C. Questioni controverse

Tenendo conto dei punti precedenti, si approfondiranno nodi critici e que-stioni controverse nell’ambito della teologia o problemi posti alla teologia dall’attuale sviluppo storico, culturale e scientifico. Di fronte a questi problemi si mettono alla prova le categorie e i modelli antichi e nuovi che si vanno ap-profondendo.

III. Metodo e didattica

1. Il metodo è anzitutto induttivo. Si parte da un triplice ascolto: della fede che si vuole capire per poi trasmetterla, dei teologi che prima di noi hanno riflettuto su di essa e dei destinatari nel contesto storico culturale in cui viviamo.

2. Lo studio procede per integrazioni successive e viene verificato in questioni par-ticolarmente difficili. È importante perciò la dimensione storica nell’esame delle categorie e dei modelli e l’integrazione delle sezioni in cui il biennio si sviluppa.

3. Lo studio va concretizzato il più possibile attraverso il contatto diretto con Auto-ri, Teologi o Correnti rilevanti e ben determinati, con le loro opere più significative e tenendo sempre presente il contesto, specialmente contemporaneo e in particola-re quello italiano e meridionale.

4. Il metodo e la didattica sono prevalentemente attivi.

5. Per facilitare la personalizzazione:

a) All’inizio del secondo semestre lo studente individuerà il suo indirizzo prefe-renziale e al di dentro di esso sceglierà il tema della dissertazione scritta. A tale scopo e per aiutarlo nell’organizzazione degli studi, gli sarà assegnato un tutor. Tale scelta sarà concordata con il Direttore del biennio e il Vice Preside della Sezione alla cui gestione il biennio è affidato.

b) A partire dall’assegnazione del tutor e sotto la sua guida, lo studente seguirà un numero adeguato di corsi tutoriali per la preparazione della tesi finale. Ciò avverrà in accordo con il Direttore del biennio.

c) Nella scelta del piano personale di studio il tutor e le Autorità accademiche terranno presenti le concrete capacità dello studente e la destinazione dei suoi studi, così da permettere il perseguimento degli scopi del biennio a livelli diversi.

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biennio in teologia fondamentale

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IV. Norme per l’esame finale

La prova più qualificante del biennio è la dissertazione. Sulla scelta dell’argo-mento, la natura della dissertazione e la sua presentazione, cf il Piano generale de-gli studi (pp. 111-113) e le Informazioni (p. 25).

L’esame finale si svolge davanti ad una commissione composta oltre che dal re-latore, dal correlatore e da un presidente, scelti dal Vice Preside, su proposta del Direttore di Settore.

L’esame comprende: – la discussione della dissertazione (40 minuti); – l’esposizione (20 minuti) su un Autore o su un tema scelto in base a uno dei

modelli sotto indicati. Tale scelta dovrà essere comunicata per iscritto al Diret-tore di Settore e in Segreteria almeno un mese prima della prova. Per giusti mo-tivi, valutati dal Direttore di Settore, è possibile che lo studente proponga un tema e una bibliografia diversi da quelli sotto indicati. Si richiede in ogni caso che l’esposizione abbia le caratteristiche di chiarezza e di sintesi (è possibile av-valersi di uno schema di punti da seguire).

MODELLI DI ESAME FINALE

I. Autori

Presentare la teologia fondamentale di un teologo contemporaneo in base ad una opera consistente o a più saggi significativi, evidenziandone sia i contenuti sia il metodo:

1. H.U. VON BALTHASAR, Gloria. Estetica Teologica. La percezione della forma, vol. I, Jaca Book, Milano 1975; ID., Solo l’amore è credibile, Borla, Roma 1977.

2. M. EPIS, Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2009. 3. H. VERWEYEN, La parola definitiva di Dio. Compendio di Teologia fondamentale,

Queriniana, Brescia 2001. 4. S. PIÉ-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002. 5. K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede, Paoline, Alba 1977. 6. R. LATOURELLE, Teologia della rivelazione, Cittadella, Assisi 1967; ID., A Gesù attra-

verso i Vangeli. Storia ed ermeneutica, Cittadella, Assisi 1979. 7. W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia Fondamentale/4, Que-

riniana, Brescia 1990. II. Tematiche teologico-fondamentali

Presentare uno dei seguenti temi, preparato con sufficiente bibliografia (alme-no tre titoli), di cui l’elenco allegato è solo indicativo. – La credibilità della rivelazione nel contesto attuale. – I principali modelli di giustificazione della fede. – Problematica e limiti della ricerca storica su Gesù di Nazareth. – Storicità e natura dei miracoli.

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biennio in teologia fondamentale

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– La risurrezione di Gesù e la genesi della fede pasquale. – La testimonianza, categoria della conoscenza storica e segno ecclesiale di credi-

bilità. – La questione cristologica nel dibattito della teologia delle religioni.

Bibliografia di riferimento

C. GRECO, Rivelazione di Dio e ragioni della fede, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012; M. EPIS, Ratio fidei. I modelli della giustificazione della fede nella produzione manualistica cat-tolica della teologia fondamentale tedesca post-conciliare, Glossa, Milano 1995; M. EPIS, Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2009; W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia Fondamentale, Queriniana, Brescia 1990; G. LORIZIO (ed.), Teo-logia fondamentale, Città Nuova, Roma 2004; G. THEISSEN - A. MERZ, Il Gesù storico, Que-riniana, Brescia 1999; G. RUGGIERI, Enciclopedia di Teologia Fondamentale. Storia - Proget-to - Autori - Categorie, vol. I, Marietti, Genova 1987; H. KESSLER, La risurrezione di Gesù Cristo. Uno studio biblico, teologico-fondamentale e sistematico, Queriniana, Brescia 1999; B. KOLLMANN, Storie di miracoli del Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2005; S. PIÉ-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002; J. DUPUIS, Verso una teologia del pluralismo religioso, Queriniana, Brescia 1997.

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Licenza D

ogmatica

BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA INDIRIZZO ECCLESIOLOGICO

NORME E INDICAZIONI GENERALI

1. Finalità

Il biennio di teologia dogmatica, con indirizzo ecclesiologico, intende offrire un percorso di approfondimento (metodologico e tematico) che sappia collocare la specializzazione nell’alveo della tradizione ecclesiale e dell’attuale contesto storico-culturale. Il cammino di formazione, in ragione della situazione vitale dello studen-te, vuole promuovere l’acquisizione di un metodo d’indagine e di una capacità criti-ca che permettano di organizzare la sintesi personalizzata dei contenuti teologici studiati. Obiettivo prioritario è quello di aiutare ogni studente a saper armonizzare, in modo creativo, il patrimonio del depositum fidei e la necessità di contestualizzare, nell’oggi, il logos ecclesiale. Per questo è necessario che lo studente, attraverso un’adeguata capacità ermeneutica e storica, sappia ripercorrere le sintesi del vissuto di fede, offerte dalla tradizione della Chiesa, e, nello stesso tempo, mediante l’attenzione agli altri saperi, sappia riconoscere e valorizzare il contesto in cui è col-locato, al fine di rispondere alle più profonde domande del nostro tempo. La cor-retta e personalizzata acquisizione del dato dogmatico e un’attenta sistematizzazione teologico-fondamentale, specie attraverso l’approfondimento di categorie e linee di pensiero, consentirà un discernimento sapiente della realtà ecclesiale per tracciare un’opportuna mediazione tra realtà sociale ed ecclesiale, al fine di offrire un contri-buto personale e concreto per la identificazione di scelte e progettualità pastorali mi-rate alle esigenze del Territorio. 2. Struttura

Le finalità descritte richiedono l’articolazione di due aree di formazione: stori-co-dogmatica e metodologica.

Area storico-dogmatica

Nella complessità dei temi ecclesiologici, la ricerca, l’indagine, il dialogo, con altri saperi e ambiti vitali, richiedono un’accurata formazione storica. È importante saper riconoscere e analizzare gli sviluppi storico-dogmatici delle dottrine come e-videnze e sintesi del vissuto ecclesiale. La conoscenza accurata e critica dei conte-nuti dell’ecclesiologia deve essere accompagnata da una spiccata sensibilità storica che, a sua volta, porterà a rilevare, attraverso i vari contesti, ciò che caratterizza le questioni studiate. Il profilo storico-dogmatico, oltre ad affinare il metodo d’indagine, permetterà di conoscere meglio il tessuto vitale che accompagna le questioni dottrinali in esame e di operare una più completa valutazione teologica e sistematica.

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Area metodologica

La questione del metodo, tornata solo di recente all’attenzione nello studio dell’ecclesiologia, esige e merita, in un percorso di specializzazione, particolari ap-profondimenti e precisazioni. Quest’area, oltre che la conoscenza del percorso sto-rico del metodo e una sua più chiara definizione secondo i contenuti del Vaticano II, dovrà costituire un terreno di dialogo e di confronto con altri settori del sapere teologico e scientifico. Lo studio di alcune categorie specifiche, la rifinitura di con-cetti, contenuti e dottrine, l’indagine sul tema del linguaggio e della comunicazione, valutati in prospettiva ecclesiologica, permetterà di interagire con gli altri contesti del sapere. L’intento principale è quello di avviare una strategia formativa che fa-vorisca l’interdisciplinarietà e il dialogo. La qualità alta del biennio di specializza-zione dovrà emergere soprattutto attraverso la possibilità di comporre armonica-mente formazione e ricerca, valorizzando, la continuità con le aree del corso istitu-zionale di teologia e il contatto con altre facoltà e atenei. La tipologia del biennio è legata alle esigenze del territorio (cultura) e a quelle ecclesiali (rilevanza pastorale) nel nostro meridione. 3. Organigramma

Il biennio di specializzazione conserva il monte crediti formativi richiesto: 48 credits da conseguire in quattro semestri. Nel percorso curriculare assume partico-lare rilievo il Seminario Maggiore che armonizza i vari ambiti della formazione e cura l’acquisizione del metodo, in vista della redazione della Tesi di Licenza. Inol-tre, per consentire la personalizzazione del percorso formativo, ogni studente avrà un Tutor. Nel primo anno del biennio sarà curata particolarmente la formazione metodologica e storico-dogmatica. All’inizio del secondo semestre del primo anno sarà richiesta la presentazione dell’argomento della Tesi di Licenza.

La prova più qualificante del secondo ciclo è la dissertazione. Sulla scelta

dell’argomento, la natura della dissertazione stessa e la sua presentazione, cf il Pia-no generale degli studi (pp. 111-113) e le Informazioni (p. 25).

L’esame finale si svolge davanti a una commissione composta dal relatore, dal correlatore e da un presidente, scelti dal Vice Preside, su proposta del Direttore di settore. L’esame comprende: – la discussione della dissertazione (40 minuti); – l’esposizione (20 minuti) su un Autore o su un tema scelto in base a uno dei

modelli sotto esposti. Tale scelta dovrà essere comunicata per iscritto al Di-rettore di settore e in Segreteria almeno un mese prima della prova. Per giusti motivi, valutati dal Direttore di settore, è possibile che lo studente proponga un tema e una bibliografia diversi da quelli sotto indicati. Si richiede che l’esposizione abbia le caratteristiche di chiarezza e di sintesi idonee a una lectio coram (è consentito avvalersi di uno schema di punti da seguire).

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MODELLI DI ESAME FINALE

I. Teologi delle principali correnti ecclesiologiche

Presentare l’ecclesiologia di un teologo contemporaneo in base a un’opera con-sistente o a più saggi significativi, evidenziando sia i contenuti sia il metodo. 1. H.U. VON BALTHASAR, Sponsa Verbi. Saggi teologici, vol. II, Morcelliana, Brescia 1970. 2. K. BARTH, La Chiesa, Città Nuova, Roma 1970. 3. Y. CONGAR, Un popolo messianico, Queriniana, Brescia 1976; Santa Chiesa. Saggi ecclesio-

logici, Morcelliana, Brescia 1967; Ministeri e comunione ecclesiale, EDB, Bologna 1973. 4. B. FORTE, La Chiesa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione e missione,

San Paolo, Cinisello Balsamo 1995. 5. H. DE LUBAC, Meditazione sulla Chiesa, Paoline, Roma 1965; Cattolicismo, Jaca Book,

Milano 1978; Paradosso e mistero della Chiesa, Jaca Book, Milano 1979. 6. K. RAHNER, Chiesa e sacramenti, Morcelliana, Brescia 1965; «Cristianesimo come chie-

sa», in Corso fondamentale sulla fede, Paoline, Roma 1978, 413-510. 7. J.M. TILLARD, Chiesa di Chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989. 8. J. RATZINGER, Il nuovo popolo di Dio, Queriniana, Brescia 1971; La Chiesa, Paoline, Mi-

lano 1992. 9. S. DIANICH - S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002.

II. Tematiche ecclesiologiche

Presentare uno dei seguenti temi, preparato con una sufficiente bibliografia (almeno tre titoli), di cui l’elenco allegato è solo indicativo. a) La Chiesa mistero e sacramento. b) La Chiesa nella sua dimensione escatologica. c) La Chiesa come comunione. d) Collegialità episcopale e struttura sinodale della Chiesa. e) Chiesa universale e Chiesa locale. f) Carismi e ministeri. g) I ministeri nella problematica ecumenica. h) Magistero, sensus fidelium e teologia. i) Il rapporto Chiesa-mondo.

BIBLIOGRAFIA

J. AUER, La Chiesa universale sacramento di salvezza, Cittadella, Assisi 1988; J.M. TILLARD, Chiesa di Chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989; B. FORTE, La Chiesa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione e missione, San Paolo, Cinisello Bal-samo 1995; F.A. SULLIVAN, Noi crediamo la Chiesa. Lineamenti di ecclesiologia sistematica, Piemme, Casale Monferrato 1990; M. KEHL, La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; S. DIANICH - S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002; A. BARRUFFO (ed.), Sui problemi del metodo in ecclesiologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; B.D. DE LA SOUJEOLE, Il sacramento della comunione, Piem-me, Casale Monferrato 2000; O.F. PIAZZA, «Collegialità episcopale», in G. CALABRESE - PH. GOYRET - O.F. PIAZZA, Dizionario di Ecclesiologia, Città Nuova, Roma 2010, 246-261.

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA

ANNO ACCADEMICO 2013-2014

1° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS

C13011 Spirito e vita cristiana (S. Majorano) 2 3 C13021 L’agire di Dio nella storia (P. Gamberini) 2 3

Corsi propri Area patristica

D13011 Cristo centro della comunione ecclesiale in Agostino (D. Marafioti)

2 3

Area storica

D13021 La libertas ecclesiae in Anselmo (A. Orazzo) 2 3

Area ecumenica

D13031 Vocazione ecumenica della Chiesa (P. Gamberini) 2 3 D13041 Vita sacramentale e quotidiano. Profilo pastorale

(A. Mastantuono) 2 3

Seminario - Area metodologica

DS13011 La Chiesa sacramento di comunione. Parte storica (N. Salato)

2 3

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2° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS

C13032 La comunione ecclesiale nel Vangelo di Matteo: tra ortodossia e ortoprassi (M. Grilli)

2 3

C13042 La Chiesa di Cristo, sacramento di comunione con Dio e tra gli uomini (O.F. Piazza - A. Porreca)

2 3

Corsi propri Area teologico-fondamentale

D13052 Corpo, corporeità e comunione: un approccio fenomenologico-filosofico (G. De Simone)

2 3

Area dogmatica D13062 Vita sacramentale e quotidiano. Profilo liturgico

(G. Di Napoli) 2 3

D13072 Vita sacramentale e quotidiano. Profilo canonico (V. Todisco)

2 3

Area storica D13082 Vota et consilia dei vescovi italiani per il Concilio

Vaticano II (S. Tanzarella) 2 3

Seminario - Area metodologica

DS13022 La Chiesa sacramento di comunione. Parte sistematica (N. Salato)

2 3

Legenda codici Corsi: Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

C13011. SPIRITO E VITA CRISTIANA (2 ore sett., 1° sem.: S. MAJORANO)

Per la descrizione cf p. 120

C13021. L’AGIRE DI DIO NELLA STORIA

(2 ore sett., 1° sem.: P. GAMBERINI)

Per la descrizione cf p. 120

D13011. CRISTO CENTRO DELLA COMUNIONE ECCLESIALE

IN AGOSTINO (2 ore sett., 1° sem.: D. MARAFIOTI)

Sant’Agostino, per risolvere lo scisma donatista, ricentra l’ecclesiologia a livello cristologico. La comunione con Cristo forma la Chiesa, perché il corpo sacramen-tale forma il corpo ecclesiale di Cristo. La Chiesa, corpo di Cristo, ritrova se stessa nel Christus Totus, capo e membra, in cui è possibile riconoscere l’unità e la diver-sità, l’identità di ciascun membro e la complementarietà nell’insieme, la carità che unisce tutti e la libertà di esercizio dei vari carismi.

Attraverso la lettura di alcuni testi agostiniani il corso si propone di considerare le conseguenze per l’oggi della comunione con Cristo per la comunione intra ec-clesiale e per le relazioni ecumeniche. BIBLIOGRAFIA

AGOSTINO: passi scelti del Commento ai Salmi. G. TEJERINA ARIAS, «La ecclesiologia agustiniana del Christus Totus», in Revista Agustinia-na 42 (2001) 1139-79; N. KELLY, «La persona del totus Christus. Interpretación cristiana de san Agustin», in Augustinus 36 (1991) 147-153; TARCISIUS J. VAN BAVEL, «La idea del Chri-stus totus. Un aspecto olvidado de la espiritualitad agustiniana», in Revue des études augu-stiniennes 42/1996 (1995/96); H.R. DROBNER, «Psalm 21 in Augustine’s Sermones ad popu-lum: Catecheses on Christus totus and rules of interpretation», in Augutinian Studies 37 (2006) 145-169. Dispense del professore.

D13021. LA LIBERTAS ECCLESIAE IN ANSELMO

(2 ore sett., 1° sem.: A. ORAZZO)

Il corso si propone di esaminare la categoria filosofico-teologica di libertas in sant’Anselmo. Esso ne prenderà in considerazione le radici teoretiche affrontate nella trilogia sulla libertà (De veritate, De libertate arbitrii, De casu diaboli) e le im-

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plicanze ecclesiologiche che si evidenziano nella difficile esperienza di arcivescovo di Canterbury e primate della Chiesa inglese. Dagli scritti filosofico-teologici da una parte e dal ricco Epistolario dall’altra, si farà emergere come il concetto di li-bertas, elaborato in sede teoretica, sfoci quindi in una determinata visione della li-bertas ecclesiae sul piano della fattualità storica, comprovando come Anselmo sap-pia adoperarsi per tradurre una straordinaria profondità di riflessione teoretica a livello di politica ecclesiastica. Sullo sfondo emergeranno le molte ambiguità e con-flittualità dei rapporti dell’autorità spirituale della Chiesa col potere temporale del-la monarchia inglese, toccando problematiche che avranno una soluzione di com-promesso col Concordato di Worms (1122), ma che si presenteranno in modalità differenti anche in tempi successivi. BIBLIOGRAFIA

ANSELMO D’AOSTA, Opere filosofiche, a cura di S. Vanni Rovighi, Laterza, Bari 2008; ID., ar-civescovo di Canterbury, Lettere, I-II, a cura di I. Biffi e C. Marabelli, Jaca Book, Milano 1990-1993; A. ORAZZO, Analogia libertatis. La libertà tra metafisica e storia in sant’Anselmo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; R.W. SOUTHERN, Anselmo d’Aosta, ritratto su sfondo, Jaca Book, Milano 1998; AA.VV., Anselmo d’Aosta, figura europea, a cura di I. Biffi - C. Ma-rabelli, Jaca Book, Milano 1989; AA.VV., Anselmo d’Aosta, educatore europeo, a cura di I. Biffi - C. Marabelli - S.M. Spina, Jaca Book, Milano 2003.

Altra bibliografia sarà data durante il corso.

D13031. VOCAZIONE ECUMENICA DELLA CHIESA

(2 ore sett., 1° sem.: P. GAMBERINI)

Il corso avrà una parte generale, nella quale verrà presentato l’iter del movimento ecumenico ed esposta la storia e l’identità delle varie Chiese e Comunità ecclesiali. Nella seconda parte verrà presentata l’evoluzione storica della vocazione ecumenica della Chiesa cattolica. Una particolare attenzione verrà riservata alla dichiarazione ecumenica del Concilio Vaticano II Unitatis Redintegratio, al Direttorio ecumenico del 1993 e ai diversi dialoghi bilaterali avviati all’indomani del Concilio. Nella terza parte, più tematica, verranno affrontate le questioni ecumeniche più importanti dal punto di vista ecclesiologico: la questione del “subsistit in”, del ministero ordinato, della successione apostolica e della dottrina eucaristica. BIBLIOGRAFIA

P. NEUNER, Teologia ecumenica, Queriniana, Brescia 1992; Enchiridion Œcumenicum, vol. I; III; V, EDB, Bologna 1986-1995; GIOVANNI PAOLO II, Ut unum sint. Lettera enciclica sull'impegno ecumenico, Documenti della Santa Sede, n. 38, EDB, Bologna 1995; P. GAMBERINI, “Subsistit in ecclesiologia ecumenica”, in O.F. Piazza (ed.), La Trinità e la Chiesa. In dialogo con Gia-como Canobbio, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006, 191-210.

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D13041. VITA SACRAMENTALE E QUOTIDIANO. PROFILO PASTORALE (2 ore sett., 1° sem.: A. MASTANTUONO)

Obiettivo A partire dall'analisi delle cause originanti la distanza avvertita tra la vita sa-

cramentale e la vita quotidiana il corso intende individuare prassi pastorali capaci di evidenziare e attuare esistenzialmente il rapporto che lega vita quotidiana e sa-cramenti. Si tratta di porre in luce come i riti sacramentali sono gesti in cui con-fluisce la vita concreta e allo stesso tempo sono sorgenti di grazia per dare un senso nuovo al vivere di ogni giorno.

Programma - la sacramentalità della vita - i linguaggi della liturgia - i sacramenti nella vita: partecipazione alla missione della Chiesa; testimonianza;

impegno per i fratelli. BIBLIOGRAFIA

Dispensa a cura del docente.

DS13011. LA CHIESA MISTERO DI COMUNIONE. PARTE STORICA

(2 ore sett., 1° sem.: N. SALATO)

Il concetto di comunione è al centro del processo di conoscenza della Chiesa, quale popolo adunato dall’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (LG 4). La Chiesa non coincide tout court con la comunione né la comunione è un suo possesso, essa è prima di tutto il frutto del dono divino della comunione e il luogo in cui questa si manifesta nella storia degli uomini. Per questo, la ragion d’essere della Chiesa è l’assoluto della comunione teologale che nella sua realtà più autenti-ca è comunione con Dio, attraverso la filiazione divina e il suo correlativo nella fra-ternità umana in Cristo (dimensione ontologica). Questa Chiesa si fa visibile come segno ossia comunità di fede, speranza e amore e, nel contempo, costituita e orga-nizzata come società (LG 8) vale a dire come segno ecclesiale esteriore (dimensio-ne antropologica) accessibile a tutti.

Il corso attraverso un excursus storico-dogmatico ripercorre gli snodi maggior-mente significativi, principalmente nei secc. XIX e XX secolo, che hanno dato un essenziale contributo all’idea di Chiesa maturata nel Vaticano II. BIBLIOGRAFIA

Parte Generale: R. AUBERT, «La geografia ecclesiologica del XIX secolo», in J. DANIÈLOU -

H. VORGRIMLER (edd.), Sentire Ecclesiam. La coscienza della Chiesa come forza plasmatrice della pietà, II, Paoline, Roma 1964, 47-120; G. THILS, «L’ecclesiologia del Vaticano I. Pre-parazione, risultati, problemi», in G. ALBERIGO (ed.), L’ecclesiologia dal Vaticano I al Vati-

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cano II, La Scuola, Brescia 1973, 7-25; A. ACERBI, Due ecclesiologie. Ecclesiologia giuridica ed ecclesiologia di comunione nella Lumen Gentium, Dehoniane, Bologna 1975, 1-105; R. AUBERT, «Le grandi correnti teologiche», in R. VANDER GUCHT - H. VORGRIMER (edd.), Bi-lancio della Teologia del XX secolo. II: La teologia del XX secolo, Città Nuova, Roma 1972, 13-65; J. FRISQUE, «L’ecclesiologia nel XX secolo», in R. VANDER GUCHT - H. VORGRIMLER

(edd.), Bilancio della Teologia del XX secolo. III: La teologia del XX secolo, Città Nuova, Roma 1972, 211-240; A. ANTÒN, «Lo sviluppo della dottrina sulla Chiesa nella teologia dal Vaticano I al Vaticano II», in A. ALBERIGO (ed.), L’ecclesiologia dal Vaticano I al Vaticano II, La Scuola, Brescia 1973, 27-86; G. ZIVIANI - V. MARALDI, «Ecclesiologia», in G. CANOBBIO -

P. CODA, (edd.), La Teologia del XX secolo. Un bilancio. II: Prospettive sistematiche, Città Nuova, Roma 2003, 287-381; S. PIÉ NINOT, Ecclesiologia. La sacramentalità della comunità cristiana (Biblioteca di Teologia Contemporanea 138), Queriniana, Brescia 2008.

Parte Monografica: J.A. MÖHLER, L’unità nella Chiesa. Il principio del cattolicesimo nello spirito dei Padri della chiesa dei primi tre secoli, Città Nuova, Roma 1969.

C13032. LA COMUNIONE ECCLESIALE NEL VANGELO DI MATTEO:

TRA ORTODOSSIA E ORTOPRASSI (2 ore sett., 2° sem.: M. GRILLI)

Per la descrizione cf p. 128

C13042. LA CHIESA DI CRISTO,

SACRAMENTO DI COMUNIONE CON DIO E TRA GLI UOMINI (2 ore sett., 2° sem.: O.F. PIAZZA - A. PORRECA)

Per la descrizione cf p. 129

D13052. CORPO, CORPOREITÀ E COMUNIONE:

UN APPROCCIO FENOMENOLOGICO-FILOSOFICO (2 ore sett., 2° sem.: G. DE SIMONE)

Obiettivo Obiettivo del corso è aiutare a comprendere come la comunione passi necessa-

riamente attraverso la corporeità e come il mistero dell’Incarnazione illumini que-sto imprescindibile nesso.

Programma Si muoverà pertanto dalla chiarificazione del valore del corpo e della corporei-

tà, compresi nella loro intima dialetticità, fatta di identità e differenza, per arrivare a riconoscere nella “carne” di Cristo, paradigma della nostra corporeità, il princi-pio e il fondamento di ogni relazione, la possibilità ultima della comunione.

Nel percorso di studio proposto ci si avvarrà del riferimento ad alcuni classici della fenomenologia contemporanea, riservando una particolare attenzione alla o-riginalissima riflessione offerta in merito dagli scritti di Michel Henry: da Philoso-

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phie et Phénoménologie du corps, scritto tra il 1946 e il 1949 e pubblicato nel 1965, a Incarnazione. Una filosofia della carne, pubblicato nel 2000, testo in cui si con-densano i motivi centrali della sua ricerca fenomenologica e della sua fenomenolo-gia del cristianesimo. BIBLIOGRAFIA

E. HUSSERL, Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica, II, tr. it. a cura di E. Filippini, Einaudi, Torino 1976³; M. MERLEAU-PONTY, Fenomenologia della per-cezione, tr. it. a cura di A. Bonomi, il Saggiatore, Milano 1980³; M. HENRY, Philosophie et Phénoménologie du corps. Essai sur l’ontologie biranienne, PUF, Paris 1965 (nuova edizione 1997); ID., L’essenza della manifestazione, II, tr. it. a cura di G. De Simone, Filema, Napoli 2013; ID., Incarnazione. Una filosofia della carne, tr. it. G. Sansonetti, SEI, Torino 2001; G. DE SIMONE, La rivelazione della Vita. Cristianesimo e filosofia in Michel Henry, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007; ID. (ed.), Sentire l’uomo, gustare Dio, Cittadella, Assisi 2013.

D13062. VITA SACRAMENTALE E QUOTIDIANO.

PROFILO LITURGICO (2 ore sett., 2° sem.: G. DI NAPOLI)

Partendo dalla comprensione conciliare della liturgia come culmine e fonte del-la vita della chiesa e del singolo credente, si vorrà sottoporre ad analisi la corretta relazione e la mutua implicanza tra la fede annunciata/creduta-celebrata e vissuta, cogliendo la prassi rituale-sacramentale nella sua collocazione al fondamento stes-so dell’esperienza credente. Percorrendo la proposta celebrativa dell’iniziazione cristiana e degli altri sacramenti si cercherà di evidenziare il loro imprescindibile e fontale apporto in ordine alla formazione del fedele nella chiesa e della chiesa nel singolo fedele. BIBLIOGRAFIA

Si rinvia, come piattaforma di base, a qualsiasi manuale di liturgia e di sacramentaria (si ve-da la bibliografia segnalata per il corso nel quinquennio istituzionale). Bibliografia specifica sarà fornita all’inizio del corso.

D13072. VITA SACRAMENTALE E QUOTIDIANO.

PROFILO CANONICO (2 ore sett., 2° sem.: V.A. TODISCO)

Il dinamismo sacramentale che gratuitamente dona alla persona il “virtuoso cri-stiano” e la sprona a portare a maturità nel quotidiano il “cristiano virtuoso”, rea-lizza nel matrimonio in fieri una nuova costitutività: l’«uni-dualità», che nel ma-trimonio in facto postula di conseguenza un nuovo modo di vita, necessitato a svi-luppare nel quotidie, concesso come dono a ciascuno dei coniugi, lo splendore del

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mistero «unitatis et fecundi amoris inter Christum et Ecclesiam» (can. 1063, 3°), af-finché gli stessi «foedus coniugale fideliter servantes atque tuentes, ad sanctiorem in dies plenioremque in familia vitam ducendam perveniant» (can. 1063, 4°).

Non sempre però il quotidiano coniugale è trasparenza del mistero e sempre più spesso la meta del matrimonio è il divorzio e quella del sacramento il dramma. In Italia, infatti, dai dati Istat di fine maggio 2013 emerge che in sei anni, dal 1995 al 2011, le separazioni sono aumentate del 68% e i divorzi sono raddoppiati. E sempre più spesso la dimensione coniugale-procreativa non sfocia più nell’unione matrimoniale come, parlando a braccio ai membri del XIII Consiglio ordinario della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi il 13 giugno 2013, Papa France-sco ha affermato: «Oggi tanti cattolici non si sposano, convivono, l’unione sacra-mentale è provvisoria».

Il corso, considerando sinotticamente la meta e il quotidiano, si propone di illu-strare le coordinate giuridico-teologiche del matrimonio e, senza trascurare l’idealità cristiana, descriverà le fragilità umane e le radici antropologico-giuridiche delle crisi matrimoniali unitamente alle soluzioni che il Codice e la Giurisprudenza canonica presentano. BIBLIOGRAFIA

Testi e sussidi verranno indicati nel corso delle lezioni.

D13082. VOTA ET CONSILIA DEI VESCOVI ITALIANI

PER IL CONCILIO VATICANO II (2 ore sett., 2° sem.: S. TANZARELLA)

Il corso si propone di introdurre gli studenti ai problemi e ai temi della fase an-te-preparatoria e preparatoria del Concilio Vaticano II, così come fu vissuta a Ro-ma e nelle diocesi italiane con particolare attenzione a quelle meridionali. BIBLIOGRAFIA

Fonti: Acta et documenta Concilio Oecumenico Vaticano II apparando, series I, Città del Va-ticano, II, 3, 1960.

Studi: M. MARIOTTI, «Le proposte dei vescovi calabresi per il Concilio Vaticano II», in A. CESTARO (ed.), Studi di storia sociale e religiosa. Scritti in onore di Gabriele De Rosa, Ferraro, Napoli 1980, 1285-1323; R. MOROZZO DELLA ROCCA, «I “voti” dei vescovi italiani per il con-cilio», in Le deuxième concile du Vatican (1959-1965), Actes du Colloque organisé par l’École française de Rome (Roma 1986), Rome 1989, 119-137; A. MELLONI, «Per un approccio stori-co-critico ai consilia et vota della fase antepreparatoria del Vaticano II», in Rivista di storia e letteratura religiosa 26 (1990) 556-576; Storia del concilio Vaticano II, I, diretta da G. Alberi-go, Leuven - Bologna, Peeters - il Mulino 1995; S. TANZARELLA, Il venerato foglio. I vota dei vescovi della Campania per il Vaticano II (in corso di stampa); M. VELATI, «I “consilia et vo-ta” dei vescovi italiani», in A la veille du Concile Vatican II. Vota et réactions en Europe et dans le catholicisme oriental, éd. par M. Lamberigts, Cl. Soetens, Leuven 1992, 83-97.

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biennio in teologia dogmatica

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DS13022. LA CHIESA MISTERO DI COMUNIONE. PARTE SISTEMATICA

(2 ore sett., 2° sem.: N. SALATO)

Il Seminario, nella sua seconda parte, prevede due momenti di indagine e di confronto: quello del periodo conciliare del Vaticano II e quello, meno omogeneo, del post-Concilio. Lo studio critico di LG passa attraverso la chiave di lettura di una ecclesiologia comunionale, che pur non essendo l’idea principale del Concilio (G. Canobbio), diventa possibilità di espressione della sacramentalità della comu-nità cristiana. Il passaggio da una ecclesiologia societaria ad una ecclesiologia co-munionale sacramentale (comunità visibile/spirituale: LG 8) comporta, quindi, la riscoperta della dimensione relazionale della Chiesa nella sua indole escatologica. Partendo da una corretta ermeneutica in chiave sistematica del concetto di comu-nione si metteranno a fuoco il metodo, il linguaggio, le categorie e i modelli dell’ecclesiologia del Vaticano II. BIBLIOGRAFIA

S. DIANICH, La Chiesa mistero di comunione, Marietti, Genova 19875; W. KASPER, «Chiesa come comunione (1986)», in ID., Teologia e Chiesa (Biblioteca di Teologia Contemporanea 60), Queriniana, Brescia 1989, 284-301; CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Communionis notio: su alcuni aspetti della Chiesa intesa come comunione (28 maggio 1992) in EV 13/1774-1807; G. PHILIPS, La Chiesa e il suo mistero. Storia, testo e commento della Lumen Gentium, Jaca Book, Milano 19935; P. EYT, «L’Église comprise comme commu-nion», in Nouvelle Revue Théologie 115 (1993) 321-334; S. PIÈ NINOT, «La sintesi ecclesio-logica del Concilio Vaticano II. Opzione per l’ecclesiologia sacramentale di comunione», in ID., Ecclesiologia. La sacramentalità della comunità cristiana (Biblioteca di Teologia Con-temporanea 138), Queriniana, Brescia 2008, 75-100; A. MAFFEIS, «Il dibattito sul significato della formula “subsistit in” (LG 8) tra esegesi testuale e interpretazione teologica», in Teo-logia 1 (2013) 26-58.

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Licenza VitaC

ristiana

BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA INDIRIZZI DI MORALE E DI SPIRITUALITÀ

Il biennio ha due indirizzi, morale e spirituale, secondo le istanze del Concilio

Vaticano II, di unità della vita di coscienza e di moralità intesa come ‘vocazione’ a portare frutti nella carità per la vita del mondo (OT,16).

NORME E INDICAZIONI GENERALI

I. Finalità e destinatari La licenza si propone di completare la formazione accademica degli studenti

(seminaristi, sacerdoti, religiosi e laici) che hanno concluso bene il primo ciclo isti-tuzionale di teologia, per aiutarli a vivere oggi il servizio ecclesiale a cui sono chia-mati, interpretando teologicamente la nostra realtà pluralistica. Prevalentemente i destinatari sono sacerdoti diocesani appartenenti al contesto del meridione d’Italia che si impegnano ad acquisire strumenti di carattere scientifico, integrandoli in una riflessione e in una cura personale di formazione. Ciò comporta:

a. ottenere un livello di formazione teologica che renda capaci di continuarla per-sonalmente, in rapporto ai propri impegni ecclesiali;

b. acquisire, nel campo della vita morale e spirituale, uno sguardo sintetico che valorizzi lo studio fatto nel quinquennio assumendolo personalmente;

c. condurre, programmandola su base biennale, una “specializzazione” ragione-vole che possa preparare anche ad un lavoro propriamente scientifico e di ri-cerca nel proprio ambito.

II. Struttura

Volendo collegare in profondità i due indirizzi (Morale e Spirituale) con l’attenzione a un nucleo unitario per tutte le licenze, la struttura del biennio è così composta:

1. Nucleo di base 4 corsi comuni [interdisciplinari] per anno in cui convergono, a partire da un tema e da un punto di vista sintetico, la riflessione etica, spirituale, biblica, an-tropologica, cristologica, ecclesiologica, con attenzione a istanze filosofiche, sociali e culturali contemporanee. I corsi potranno essere tenuti ciascuno da uno o più docenti, il carattere interdisciplinare è tendenzialmente assicurato dall’unità del tema e dal confronto previo tra i docenti.

Ogni anno: 6 cr., 9 ECTS - Totale biennio: 12 cr., 18 ECTS

Il nucleo unitario scelto per il biennio 2013-2015 è: “Chiamati alla comunione col Figlio” (1 Cor 1,9). Il sottotitolo per il biennio di Vita cristiana è: “Assume-re l’intenzionalità dell’operare di Dio nella storia”. Il titolo e il sottotitolo de-termineranno le articolazioni tematiche dei singoli corsi

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biennio in teologia della vita cristiana

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2. Seminari propri 1 seminario Morale o 1 seminario Spirituale ogni anno, connessi alla proposta del “nucleo” di base.

Ogni anno: 2 cr., 3 ECTS - Totale biennio: 4 cr., 6 ECTS

3. Corsi propri 7 corsi per anno.

Ogni anno: 14 cr., 21 ECTS - Totale biennio: 28 cr., 42 ECTS

Ogni semestre uno di questi corsi è scelto per includere un elaborato, con ag-giunta di 1 ECTS (totale biennio: 4 ECTS)

4. Corsi altro settore

2 corsi nell’arco del biennio.

Totale biennio: 4 cr., 6 ECTS

5. Corso tutoriale In vista della tesi e in funzione di essa è previsto uno specifico corso tutoriale, di letture guidate, con il professore che guiderà la tesi (gli ECTS relativi ap-partengono a quelli attribuiti alla tesi).

6. Rimanenti ECTS

I rimanenti ECTS sono attribuiti alle prove finali (tesi ed esame orale).

Totale intera licenza: 120 ECTS

III. Criteri per i programmi

a. Nell’arco del biennio sono previsti almeno: 2 corsi di storia della morale, 2 corsi di morale fondamentale, 2 corsi di Sacra Scrittura e morale, 2 corsi di morale sociale, 1 corso di morale sessuale, 1 corso di bioetica, 2 corsi di spiritualità bi-blica/patristica, 2 corsi di spiritualità ignaziana, 2 corsi di teologia spirituale fondamentale, 2 corsi di antropologia e spiritualità;

b. una parte consistente dell’impegno previsto per i corsi è dedicata alla ripresa di nuclei tematici (teologici e filosofici) coordinati da un lavoro interdisciplinare dei docenti;

c. le modalità di svolgimento dei corsi/seminari possono prevedere articolazioni diverse, con partecipazione di più docenti ad uno stesso corso, con unità didat-tiche “modulari”, con forme tutoriali che permettano di seguire/verificare il la-voro personale.

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biennio in teologia della vita cristiana

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IV. Norme operative

a. Poiché il biennio in teologia della vita cristiana si articola in due indirizzi (mora-le e spirituale) lo studente, all’atto dell’iscrizione, deve comunicare per iscritto l’indirizzo che intende frequentare;

b. nell’elaborazione del Piano di studi lo studente è tenuto a rispettare la specifici-tà dell’indirizzo scelto. Tuttavia, anche i corsi dell’altro indirizzo possono esse-re considerati come corsi “propri”;

c. la dissertazione è prova finale e qualificante del lavoro di licenza. L’argomento, scelto su proposta dello studente con il professore che ne accetta la direzione, deve essere approvato dal Direttore del settore. Per essere ammessa alla discus-sione, la dissertazione deve essere approvata dal professore che l’ha diretta e da un altro professore designato dal Vice Preside, su proposta del Direttore di set-tore;

d. l’esame finale comprende la discussione della dissertazione scritta e l’interroga-zione su un modello scelto dallo studente tra quelli proposti, notificato in Se-greteria all’atto di consegna della dissertazione.

MODELLI DI ESAME FINALE

1. Aspetti di teologia morale fondamentale

– Il rapporto tra la Sacra Scrittura e la teologia morale. – La specificità della morale cristiana: la legge morale naturale, autonomia - teo-

nomia - eteronomia, l’opzione fondamentale cristiana. – La storia della teologia morale [libera scelta di un periodo o un tema]. – La coscienza morale come unità interiore di consapevolezza, libertà e respon-

sabilità. – La genesi, il significato e il ruolo delle norme in campo morale. – La competenza del Magistero e della Tradizione in re morali. – Il peccato e la conversione nella dinamica della vita morale.

BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede. Una riflessione etico-teologica a partire da fi-gure di conversione del vangelo di Luca, Gregorian University Press - Morcelliana, Roma - Brescia 2000; A. AUER, Morale autonoma e fede cristiana, Paoline, Cinisello Balsamo 1991; V. BALCIUS, Virtù e opzione fondamentale. Una riflessione a partire dal contributo di S. Pin-ckaers e J. Fuchs, PUG, Roma 2007; S. BASTIANEL, Autonomia morale del credente. Senso e motivazioni di un’attuale tendenza teologica, Morcelliana, Brescia 1980; P. CARLOTTI, Teo-logia morale e magistero. Documenti pontifici recenti, LAS, Roma 1997; ID., Veritatis Splen-dor. Aspetti della recezione teologica, LAS, Roma 2001; K. DEMMER, Interpretare e agire. Fondamenti della morale cristiana, Paoline, Cinisello Balsamo 1989; ID., Fondamenti di etica teologica, Cittadella, Assisi 2004; G. DE VECCHI, Etica o Scito te ipsum di Pietro Abelardo.

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biennio in teologia della vita cristiana

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Analisi critica di un progetto di teologia morale, PUG, Roma 2005; J. FUCHS, Ricercando la verità morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di mo-rale I. Vita nuova in Cristo. Morale fondamentale e generale, Queriniana, Brescia 1989; V. GÓMEZ MIER, La rifondazione della morale cattolica. Il cambiamento della matrice discipli-nare dopo il Concilio Vaticano II, EDB, Bologna 1998; W. JANZEN, Etica dell’Antico Testa-mento. Un approccio paradigmatico, Claudiana, Torino 2004; E. LOHSE, Etica teologica del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1991; S. MAJORANO, La vita nuova in Cristo, EDB, Bo-logna 1988; ID., La coscienza. Per una lettura cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008; G. PARNOFIELLO, Azione comunicativa e teologia morale. La rilevanza etica della teoria di J. Habermas, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2008; G. PIANA, L’agire morale tra ricerca di senso e definizione normativa, Cittadella, Assisi 2001; R. SCHNACKENBURG, Il messaggio morale del Nuovo Testamento. I. Da Gesù alla Chiesa primitiva, Paideia, Brescia 1989; ID., Il messaggio morale del Nuovo Testamento. II. I primi predicatori cristiani, Paideia, Brescia 1990; B. SCHÜLLER, La fondazione dei giudizi morali. Tipi di argomentazione etica in teologia morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; L. VEREECKE, Da Guglielmo d’Ockam a Sant’Alfonso de’ Liguori. Saggi di storia della teologia morale moderna. 1300-1787, Paoline, Cinisello Balsa-mo 1990; M. VIDAL GARCÍA, Nuova morale fondamentale. La dimora teologica dell’etica, EDB, Bologna 2004; H. WEBER, Teologia morale generale. L’appello di Dio, la risposta dell’uomo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996.

Si raccomanda lo studio di un manuale di teologia morale fondamentale e delle voci attinen-ti di un dizionario di teologia morale, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Magistero sui temi suddetti.

2. Aspetti di teologia morale speciale

– La verità e la veracità a livello personale e interpersonale. – Il corpo e la vita: le responsabilità personali e sociali (espianto/trapianto di or-

gani, suicidio, uccisione, pena di morte). – Le questioni di bioetica teologica: aborto, procreazione umana, ingegneria ge-

netica, eutanasia. – Le problematiche generali e particolari sulla sessualità umana: matrimonio e

coppie di fatto, pianificazione familiare, sviluppo demografico. – La relazione tra la moralità e le attività economiche. – Le strutture della vita sociale, la politica e il bene comune. – L’etica dello sviluppo, della salvaguardia ambientale e della pace.

BIBLIOGRAFIA

G.L. BRENA (ed.), Etica pubblica ed ecologia, EMP, Padova 2005; L. SOWLE CAHILL, Sesso, genere e etica cristiana, Queriniana, Brescia 2003; P. CARLOTTI, Etica cristiana, società ed economia, LAS, Roma 2000; D. GRACIA, Fondamenti di bioetica. Sviluppo storico e metodo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993; W. HUBER - H.-R. REUTER, Etica della pace, Queriniana, Brescia 1993; G. MANZONE, Il mercato. Teorie economiche e dottrina sociale della Chiesa, Queriniana, Brescia 2001; G. PIANA, Nel segno della giustizia. Questioni di etica politica, EDB, Bologna 2005; ID., Vangelo e società. I fondamenti dell’etica sociale cristiana, Citta-della, Assisi 2005; L. LORENZETTI - F. MARZANO - A. QUAGLIO, Economia/finanza. Per

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biennio in teologia della vita cristiana

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Licenza VitaC

ristiana

un’etica degli affari, Cittadella, Assisi 2000; G. PIANA, Bioetica. Alla ricerca di nuovi model-li, Garzanti, Milano 2002; C.-J. PINTO DE OLIVEIRA, La dimensione mondiale dell’etica. Si-tuazione e futuro del mondo umano, EDB, Bologna 1986; E. SCHOCKENHOFF, Etica della vita. Un compendio teologico, Queriniana, Brescia 1997; D. TETTAMANZI, Nuova bio-etica cristiana, Piemme, Casale Monferrato 2000; A.F. UTZ, Etica economica. Filosofia, teologia, sociologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; A. VICINI, Genetica umana e bene comune, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008; H. WEBER, Teologia morale speciale. Questioni fonda-mentali della vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

Si raccomanda lo studio dei manuali di teologia morale speciale e delle voci attinenti di un dizionario di teologia morale, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Magi-stero sui temi suddetti.

3. La dimensione spirituale e morale della vita cristiana

– La vocazione alla santità in Cristo. – La sequela di Gesù nel contesto contemporaneo. – La relazione tra preghiera, liturgia e carità. – L’esperienza mistica e l’esigenza etica. – Il rapporto tra la morale e la spiritualità quali dimensioni della vita teologale

dei credenti. – Il metodo della teologia morale e della teologia spirituale. – La convergenza tra la morale e la spiritualità, due discipline autonome e com-

plementari. BIBLIOGRAFIA

E. ANCILLI (ed.), La preghiera. Bibbia, teologia, esperienze storiche, Città Nuova, Roma 1988; G. ANGELINI - E. COMBI - B. MAGGIONI - C. VAIANI, La cattiva fama della morale. Forma morale e forma spirituale: due interpretazioni concorrenti della vita cristiana?, Glos-sa, Milano 2005; G. ANGELINI - M. VERGOTTINI, Invito alla teologia. II. Teologia morale e spirituale, Glossa, Milano, 1999; S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; CH.A. BERNARD, Teologia spirituale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; ID., Teologia mistica, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; D.J. BILLY - D.L. ORSUTO (edd.), Spirituality and Morality. Integrating Prayer and Action, Paulist Press, New York 1996; D. BONHÖFFER, Sequela, Queriniana, Brescia 2004; P. CARLOTTI, Le opere della fede. Spunti di etica cristiana, LAS, Roma 2002; M. COZZOLI, Etica teologale. Fede, carità, speranza, San Paolo, Cinisello Balsamo 1991; S. FRIGATO, Vita in Cristo e agire morale. Sag-gio di teologia morale fondamentale, Elledici, Leumann 1994; T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di morale V. Liturgia. Etica della religione, Queriniana, Brescia 1995; R. GUARDINI, Fede, religione, esperienza. Saggi teologici, Morcelliana, Brescia 1995; ID., Introduzione alla preghiera, Morcelliana, Brescia 2001; R. HAYS, La visione morale del Nuovo Testamento. Problematiche etiche contemporanee alla luce del messaggio evangelico, San Paolo, Cinisel-lo Balsamo 2000; A. MARIANI, Agire morale e vissuto spirituale. L’uomo: nuova creatura in Cristo, LEV, Roma 2004; P. MIRABELLA, Agire nello Spirito. Sull’esperienza morale della vi-ta spirituale, Cittadella, Assisi 2003; G. MOIOLI, L’esperienza spirituale. Lezioni introdutti-ve, Glossa, Milano 1992; A. NIEMIRA, Religiosità e moralità. Vita morale come realizzazione

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biennio in teologia della vita cristiana

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della fondazione cristica dell’uomo secondo B. Häring e D. Capone, PUG, Roma 2003; X. THÉVENOT, Le ali e la brezza. Etica e vita spirituale, Qiqajon, Magnano 2002; U. VANNI, Con Gesù verso il Padre. Per una spiritualità della sequela, AdP, Roma 2003; M. VIDAL, Mo-rale e spiritualità. Dalla separazione alla convergenza, Cittadella, Assisi 1998.

Si raccomanda lo studio dei manuali di teologia morale e di teologia spirituale e delle voci attinenti dei dizionari relativi, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Ma-gistero sui temi suddetti.

4. Visione sintetica della teologia spirituale nel novecento

– Sviluppi e trasformazioni dei temi della teologia spirituale durante il XX seco-lo.

– La nozione di “esperienza” e la teologia spirituale. – Il problema del metodo nella teologia spirituale. – La teologia spirituale rivisitata agli inizi del XXI secolo. – Il modo di concepire oggi la teologia spirituale nel mondo anglosassone e

nell’ambito europeo (per esempio: Sorrentino e Waaijman). BIBLIOGRAFIA

AA.VV., La teologia spirituale. Atti del Congresso Internazionale OCD, Teresianum, Roma 2001; CH.-A. BERNARD (ed.), La spiritualità come teologia. Simposio organizzato dall’Istituto di Spiritualità dell’Università Gregoriana, Roma 25-28 aprile 1991, Paoline, Milano 1993; A. BERTULETTI - E.L. BOLIS - C. STERCAL, L’idea di spiritualità, Glossa, Milano 1999; E. BOLIS, «La teologia spirituale nel ’900», in Servitium III (1999) 627-632; L. BORRIELLO, «La teolo-gia spirituale. Linee tematiche emergenti nel suo recente sviluppo bibliografico», in Tere-sianum 36 (1985) 189-202; M. GIOIA (ed.), La teologia spirituale, Ave, Roma 1991; E. JULIÀ, «Recenti studi di spiritualità», in Annales Teologici 5 (1991) 387-403; 6 (1992) 113-133; A.G. MATANIC, La spiritualità come scienza. Introduzione metodologica allo studio della vi-ta spirituale cristiana, Paoline, Milano 1990; G. MOIOLI, Guida allo studio teologico della spiritualità cristiana. Materiali e problemi per la sintesi. Pro manuscripto, vol. I, Grafiche Stefanoni, Lecco 1983; ID., L’esperienza spirituale. Lezione introduttive, C. STERCAL (ed.), Glossa, Milano 1992; ID., «Teologia spirituale», in Nuovo Dizionario di Spiritualità, San Paolo, Cinisello Balsamo 19997, 1597-1609; J. MOUROUX, L’esperienza cristiana. Introduzio-ne a una teologia, Morcelliana, Brescia 1956; D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale, Cittadella, Assisi 2007; K. WAAIJMAN, La spiritualità. Forme, Fonda-menti, Metodi, Queriniana, Brescia 2007.

5. La teologia spirituale e la teologia mistica

– Individuazione dei percorsi storici: dai Padri ai nostri giorni. – Questioni metodologiche. – Nessi interdisciplinari. – Status questionis della problematicità del loro mutuo rapporto. – Mistica o spiritualità?

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biennio in teologia della vita cristiana

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Licenza VitaC

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BIBLIOGRAFIA

AA.VV., Sentieri illuminati dallo Spirito. Atti del Congresso internazionale di mistica. Abbazia di Münsterschawarzach, 3-10 settembre 2003, Edizioni OCD, Roma 2006; F. ASTI, Spirituali-tà e mistica. Questioni metodologiche, LEV, Roma 2003; ID., Dalla spiritualità alla mistica, LEV, Roma 2005; ID., «Criteri fondanti della mistica cristiana secondo Ch.A. Bernard, S.I.», in Rivista di ascetica e mistica 1 (2008) 125-162; G. STRZELCZYK, L’esperienza mistica come lo-cus theologicus. Status quaestionis, Eupress - FTL, Lugano 2005; L. ZAK, «Esperienza spiri-tuale, mistica e teologia. Alcune questioni epistemologiche», in Rassegna di Teologia 47 (2006) 617-631; R. ZAS FRIZ DE COL, «A proposito del Congresso Internazionale di Mistica (Münsterschwarzach, 3-10 settembre 2003)», in Rassegna di Teologia 45 (2004) 761-774; ID., «Presente e futuro della pratica religiosa. Un’interpretazione», in Rassegna di Teologia 46 (2005) 237-268; ID., «Verso una nuova teologia mistica?», in Rassegna di Teologia 46 (2005) 586-607; ID., «Teologia spirituale, mistica e filosofia. Il loro rapporto nella riflessione teologi-ca di Ch.A. Bernard, S.I. (1923-2001)», in Mysterion 2 (2008) 94-121; ID., «Coscienza spiri-tuale e coscienza mistica. A proposito di due articoli di Charles André Bernard e della filoso-fia della mente», in AA.VV. Teologia e mistica in dialogo con le scienze umane: primo convegno internazionale Charles André Bernard, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008, 241-262.

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biennio in teologia della vita cristiana

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QUADRO DEI CORSI

BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA ANNO ACCADEMICO 2013-2014

1° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS

C13011 Spirito e vita cristiana (S. Majorano) 2 3 C13021 L’agire di Dio nella storia (P. Gamberini) 2 3

Indirizzo di Morale - Corsi propri

VM13011 Morale e spirituale. Esperienza e teologia (con elaborato)(S. Bastianel)

2 4

VM13021 Bioetiche a confronto: ricercando l’humanum nella storia (V. Balcius)

2 3

VM13031 “Riconosci la tua storicità”. Antropologia cristiana in prospettiva storica (G. Guglielmi)

2 3

Seminario VMS13011 Teologia morale: temi fondamentali

(D. Abignente - S. Purcaro) 2 3

Indirizzo di Spiritualità - Corsi propri

VM13011 Morale e spirituale. Esperienza e teologia (con elaborato)(S. Bastianel)

2 4

VS13011 Teologia spirituale fondamentale (F. Asti) 2 3 VS13021 Spiritualità ignaziana e mondo contemporaneo (G. Piva) 2 3

Seminario VSS13011 La Preghiera: teologia e pratica (G. Piva) 2 3

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2° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS C13032 La comunione ecclesiale nel Vangelo di Matteo:

tra ortodossia e ortoprassi (M. Grilli) 2 3

C13042 La Chiesa di Cristo, sacramento di comunione con Dio e tra gli uomini (O.F. Piazza - A. Porreca)

2 3

Indirizzo di Morale - Corsi propri VM13042 Storia della morale e lettura di testi di spiritualità

(con elaborato) (A.V. Amarante) 2 4

VM13052 «Per la vita del mondo» (Gv 6,51): teorie di giustizia e teologie delle realtà temporali (G. Parnofiello)

2 3

VM13062 Ricerca della verità e cura della coscienza. Magistero conciliare e postconciliare (D. Abignente)

2 3

Indirizzo di Spiritualità - Corsi propri VM13042 Storia della morale e lettura di testi di spiritualità

(con elaborato) (A.V. Amarante) 2 4

VS13032 In Cristo chiamati alla comunione. La visione cristiana dell’uomo come “vocazione” (R. Del Riccio - A. Nugnes)

2 3

VS13042 Discernere i segni dei tempi: natura, cultura, vita credente (S. Purcaro)

2 3

Legenda codici Corsi: Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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biennio in teologia della vita cristiana

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

C13011. SPIRITO E VITA CRISTIANA

(2 ore sett., 1° sem.: S. MAJORANO)

Per la descrizione cf p. 120

C13021. L’AGIRE DI DIO NELLA STORIA

(2 ore sett., 1° sem.: P. GAMBERINI)

Per la descrizione cf p. 120

VM13011. MORALE E SPIRITUALE.

ESPERIENZA E TEOLOGIA (CON ELABORATO) (2 ore sett., 1º sem.: S. BASTIANEL)

Obiettivo Nella pratica e nella riflessione teologica odierna si avverte l’esigenza di una ri-

flessione che colga e valorizzi, in prospettiva di formazione continua, l’unità della vita morale e spirituale. Si potrebbe ricordare che l’attenzione a tale unità è stata una delle istanze espresse dal Concilio Vaticano II che ha segnato il rinnovamento dello statuto epistemologico della teologia morale e della teologia spirituale, rico-noscendo nell’esperienza di coscienza il luogo proprio della moralità e dell’accoglienza dell’operare dello Spirito. Ponendo l’accento sulla cura del rap-porto con il Signore alla base del comprendere e decidere in consapevole e libera responsabilità, il corso vuole riflettere sulla realtà del discernimento come dono spirituale e compito di sequela affidato dal Signore, in riferimento al dia-logo in cui si fa riconoscibile il parlare di Dio e la risposta della persona nella sua oggettiva condizione personale, storica, culturale. La proposta intende favorire una persona-le esperienza riflessa della vita morale e spirituale che ponga in condizione di la-sciarsi guidare dallo Spirito nella autonoma determinazione delle scelte concrete, in fedeltà alla Parola del Signore e alla tradizione ecclesiale, nella prospettiva di una cura da assumere nella relazione con il Signore e nella comunicazione interu-mana all’interno dei contesti etici e religiosi contemporanei.

Programma Dopo una iniziale spiegazione dei termini implicati nell’esperienza morale e spi-

rituale, si porrà l’attenzione sui temi del discernimento e dell’accoglienza della vo-lontà di Dio e della sua chiamata, aiutando a distinguere la diversità di mozioni in-teriori, la verità di scelte e di vocazione. Sarà valorizzato l’essenziale riferimento a testi e “figure” della Scrittura insieme all’esperienza ignaziana degli Esercizi spiri-tuali, in chiave di rapporto con la cultura contemporanea.

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Licenza VitaC

ristiana

Metodo Il corso procederà in prospettiva ermeneutico-sistematica, attraverso le lezioni,

lo studio personale dei testi da parte di ogni studente, le discussioni in assemblea. BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE - S. BASTIANEL, Sulla formazione morale. Soggetti e itinerari, Il pozzo di Gia-cobbe, Trapani 2013; S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, San Paolo, Cinisel-lo Balsamo 2005; ID., Figure di preghiera nella Bibbia, ADP, Roma 2005; ID., «Pluralismo éti-co. La aportación específica de los cristianos», in Estudios Eclesiásticos vol. 86 (2011/n. 337) 267-289; ID. (ed.), Tra possibilità e limiti. Una teologia morale in ricerca, Il pozzo di Giacob-be, Trapani 2012; CH.A. BERNARD, Teologia spirituale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; P. BOVATI, «Genesi 1: vivere l’armonia del creato», in La Civiltà Cattolica 164 (2013/1) 113-124; R. GUARDINI, Fede, religione, esperienza. Saggi teologici, Morcelliana, Brescia 1979; ID., In-troduzione alla preghiera, Morcelliana, Brescia 19796; IGNAZIO DI LOJOLA, Esercizi spirituali; P. MIRABELLA, Agire nello Spirito. Sull’esperienza morale della vita spirituale, Cittadella, Assi-si 2003; G. MOIOLI, L’esperienza spirituale. Lezioni introduttive, Glossa, Milano 1992.

Letture specifiche su tematiche ed autori verranno proposte con l’apporto di schede biblio-grafiche.

VM13021. BIOETICHE A CONFRONTO:

RICERCANDO L'HUMANUM NELLA STORIA (2 ore sett., 1° sem.: V. BALCIUS)

Obiettivo Offrire una visione generale di fondazione, modi d’argomentare e definizioni

concettuali nel campo dell’odierna bioetica, con un approfondimento e un con-fronto dei «progetti di lettura» della realtà relativa alla vita umana e la scelta di al-cune nozioni e tematiche peculiari.

Programma I. Argomento di bioetica e di bioetiche. II. Questioni di fondazione. 1) Bioetica

senza fondazione. 2) Correnti principali delle teorie etiche: ontologica, deontologi-ca, utilitarista, assiologica, personalista. 3) Bioetica fondata sulla nozione di perso-na («specificamente umano» in ricerca, visione «olistica») e di dignità (senso socia-le o morale, stato funzionale o attributo essenziale). Argomentazioni principali di bioetica. III. Linee generali delle due proposte fondamentali in campo di bioetica: approccio anglo-sassone e approccio latino. IV. Riflessione conclusiva. Ricercando l’humanum nella storia: bioetica o bioetiche? BIBLIOGRAFIA

T.L. BEAUCHAMP - J.F. CHILDRESS, Principles of Biomedical Ethics, Oxford University Press, New York - Oxford 19944; H.T. ENGELHARDT, The Foundation of Bioethics, Basic Books, New York 1986; P. SINGER, Etica pratica, Liguori, Napoli 1989; C. ZUCCARO, Bioetica e valori nel postmoderno. In dialogo con la cultura liberale, GDT 297, Queriniana, Brescia 2003.

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VM13031. “RICONOSCI LA TUA STORICITÀ”. ANTROPOLOGIA CRISTIANA IN PROSPETTIVA STORICA

(2 ore sett., 1° sem.: G. GUGLIELMI)

Nel XIX e XX secolo si è sviluppato un complesso e frastagliato movimento storico-filosofico che ha inteso considerare il mondo umano nella sua essenziale determinazione storico-culturale. In seguito anche la teologia è riuscita – non senza un travagliato percorso – ad assumere, verificare e sviluppare le potenzialità elabo-rate dalla coscienza storica moderna che a sua volta affondava le sue radici nella stessa tradizione giudaico-cristiana. Il presente corso si propone di delineare una riflessione sulla “storicità” come cifra della tensione umana tra finitudine e apertu-ra all’assoluto, individualità e universalità, immanenza e trascendenza, divenire e normatività, al fine di elaborare una riflessione antropologica sulla “differenziazio-ne della coscienza” nel mondo mediato dal significato e motivato dal valore. BIBLIOGRAFIA

P. PIOVANI, Conoscenza storica e coscienza morale, Morano, Napoli 1966, 155-237; K. RAHNER, «Sulla storicità della teologia», in ID., Nuovi saggi. III, Paoline, Roma 1969, 99-125; H.-G. GADAMER, Il problema della coscienza storica, Guida, Napoli 1969; E. CASSIRER, Saggio sull’uomo, Armando, Roma 1971; B. LONERGAN, Il pluralismo dottrinale, Paoline, Catania 1977; ID., «Natural Right and Historical Mindedness», in ID., A Third Collection, Paulist Press - G. Chapman, New York - London 1985, 169-183; J. FUCHS, «Storicità e norma morale», in S. FERRARO (ed.), Morale e coscienza storica, AVE, Roma 1988, 15-37; R. BULTMANN, Storia ed escatologia, Queriniana, Brescia 1989; P. RICOEUR, «Il “peccato origi-nale”: studio di significato», in ID., Il conflitto delle interpretazioni, Jaca Book, Milano 1997, 285-302; ID., «Pensare la creazione», in A. LACOQUE - P. RICOEUR, Come pensa la Bibbia, Paideia, Brescia 2002, 49-83; F. DONADIO, Elogio della storicità, Paoline, Milano 1999; D. ABIGNENTE - S. BASTIANEL, Le vie del bene, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2009, 51-95.

VMS13011. TEOLOGIA MORALE: TEMI FONDAMENTALI

(2 ore sett., 1° sem.: D. ABIGNENTE - S. PURCARO)

Obiettivo Il seminario prevede due parti, offerte alternativamente in due anni. Esso in-

tende favorire lo studio critico della teologia morale e lo sviluppo di un personale punto di vista dello studente, attraverso la conoscenza di autori e problematiche presenti nel rinnovamento conciliare e post-conciliare.

Programma Nell’affrontare i termini e concetti principali della disciplina, quest’anno verrà

dedicata una specifica attenzione alla fondazione del discorso etico teologico, con lettura del ruolo della esperienza di coscienza e della tradizione normativa, culturale e magisteriale, nel discernimento e nella realizzazione di scelte libere e responsabili.

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Licenza VitaC

ristiana

Metodo L’esercizio della riflessione verrà condotto, di volta in volta ed in continuità di te-

matica, sulla base di letture di testi, brevi relazioni degli studenti, discussione comune. BIBLIOGRAFIA

Letture specifiche per ogni tematica e autore verranno proposte all’inizio del seminario

VM13011. MORALE E SPIRITUALE.

ESPERIENZA E TEOLOGIA (CON ELABORATO) (2 ore sett., 1º sem.: S. BASTIANEL)

Per la descrizione cf p. 162

VS13011. TEOLOGIA SPIRITUALE FONDAMENTALE

(2 ore sett., 1° sem.: F. ASTI)

Il corso intende approfondire le tematiche specifiche della Teologia Spirituale. Il docente si soffermerà sulle questioni metodologiche, argomento dibattuto negli ultimi anni del XXI secolo. Proporrà una definizione di TS. Indicherà come nell’incontro con Dio, l’uomo scopre sempre più la sua natura ed il suo fine. Si co-struirà una antropologia mistica, mostrando come l’attività della Grazia opera la trasformazione del credente. Non ultimo i mezzi, perché il credente possa incam-minarsi sulla via dello Spirito. BIBLIOGRAFIA

F. ASTI, Teologia della vita mistica. Fondamenti, Dinamiche, Mezzi, LEV, Città del Vaticano 2009; ID., «Le rivelazioni di Maria d’Ágreda», in Marianum 74 (2012) 171-228; ID., «Cono-scenza di sé e conoscenza di Dio. Per una lettura antropologica del Diario di Veronica Giu-liani», in Rivista di Ascetica e Mistica 38 (2013) 147-203; C. LAUDAZI, L’uomo chiamato all’unione con Dio in Cristo. Temi fondamentali di teologia spirituale, OCD, Roma 2006; D. SORRENTINO, “Oggi ho toccato il cielo”. Teologia del vissuto di Francesco Saverio Toppi, Città Nuova, Roma 2013.

VS13021. SPIRITUALITÀ IGNAZIANA E MONDO CONTEMPORANEO

(2 ore sett., 1° sem.: G. PIVA)

Obiettivo Fornire agli studenti una competenza minima nella Spiritualità Ignaziana, e in-

dicare alcune prospettive di incarnazione nel contesto contemporaneo.

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Programma Il Corso partirà da una breve analisi del contesto religioso, sociale e culturale

del XVI, per vedere a quali esigenze la Spiritualità Ignaziana, nel suo sorgere, vo-leva e poteva rispondere. Si cercherà di usare lo stesso metodo in riferimento al contesto religioso, sociale e culturale contemporaneo che, ovviamente, pone alla Spiritualità Ignaziana domande diverse rispetto al passato; nel Corso si cercherà di rispondere a tale questione: questa spiritualità ha in sé elementi che ancora posso-no accompagnare l’uomo contemporaneo nell’attuale contesto? BIBLIOGRAFIA

Oltre alla bibliografia che si indicherà nel Corso, si può consultare: Z. BAUMAN, Il disagio del-la modernità, Mondadori, Milano 2002; ID., Vita liquida, Laterza, Bari 2009; J.-C., DHÔTEL, La Spiritualità Ignaziana. Punti di riferimento, ADP, Roma 2004; J. PLAZAOLA (ed.), Ignacio de Loyola y su tiempo. Congreso Internacional de Historia, Mensajero, Bilbao 1991; R. REMOND, La secolarizzazione. Religione e società nell’Europa contemporanea, Laterza, Ro-ma - Bari 2003.

VSS13011. LA PREGHIERA: TEOLOGIA E PRATICA

(2 ore sett., 1° sem.: G. PIVA)

Obiettivo Aiutare gli studenti ad acquisire una competenza teorica e pratica sul tema del-

la Preghiera, cristiana in particolare.

Programma A partire da una prima considerazione generica della fenomenologia della pre-

ghiera come atteggiamento religioso fondamentale attivo in tutte le religioni, il Corso presenterà l’importanza, le condizioni e i diversi tipi della preghiera cristia-na. Si accennerà, inoltre, anche al rapporto tra preghiera e sviluppo della vita spiri-tuale cristiana, in riferimento a diverse tradizioni spirituali cristiane.

Elaborato finale da 5 a 7 pagine, con esposizione seminariale. BIBLIOGRAFIA

Oltre alla bibliografia che si indicherà nel Corso, si può consultare: E. ANCILLI (ed.), La pre-ghiera, 2 voll., Città Nuova, Roma 1988; J. CASTELLANO CERVERA, Pedagogia della preghiera. Mistagogia pastorale dell’orazione personale e comunitaria, Teresianum, Roma 1993; R. GUARDINI, Introduzione alla preghiera, Morcelliana, Brescia 1948 (e molte edizioni successi-ve); J.M. MARTINEZ - P. MARTINEZ VILA, Abbà, Padre. Teologia e psicologia della preghiera, GBU, Roma 1998; A. PRONZATO, Pregare dove, come, quando, perché, Gribaudi, Torino 1992; B. CASPER, Evento e Preghiera. Per un’ermeneutica dell’accadimento religioso, CEDAM, Pa-dova 2003; M. COSTA, Voce tra due silenzi. La preghiera cristiana, EDB, Bologna 2010.

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Licenza VitaC

ristiana

C13032. LA COMUNIONE ECCLESIALE NEL VANGELO DI MATTEO: TRA ORTODOSSIA E ORTOPRASSI

(2 ore sett., 2° sem.: M. GRILLI)

Per la descrizione cf p. 128

C13042. LA CHIESA DI CRISTO,

SACRAMENTO DI COMUNIONE CON DIO E TRA GLI UOMINI (2 ore sett., 2° sem.: O.F. PIAZZA - A. PORRECA)

Per la descrizione cf p. 129

VM13042. STORIA DELLA MORALE

E LETTURA DI TESTI DI SPIRITUALITÀ (CON ELABORATO) (2 ore sett., 2° sem.: A.V. AMARANTE)

Obiettivo Il corso si propone di seguire l’evoluzione del pensiero morale e della proposta

spirituale così come si è sviluppata nel primo millennio della Storia della Chiesa. La morale e la spiritualità sono due discipline autonome ma esse convergono e si completano.

Programma Durante il corso si darà risalto ad alcuni momenti della storia di queste due

branche teologiche come: la recezione del vangelo da parte delle prime comunità cristiane; l’elaborazione dell’ethos primitivo; dalle catechesi alla elaborazione dei padri; le grandi sintesi morali e spirituali dei Padri della Chiesa; l’affermarsi dell’oggettività; la proposta morale e spirituale della teologia monastica.

Il corso prevede lezioni frontali e lavoro scritto obbligatorio in gruppi da con-cordare con il docente. BIBLIOGRAFIA

Per la Spiritualità: CH.A. BERNARD (ed.), La Spiritualità come Teologia, Paoline, Cinisello Bal-samo 1993; L. BOUYER - E. ANCILLI - B. SECONDIN (edd.), Storia della Spiritualità. III/A: L. BOUYER - L. DATTRINO (ed.), La Spiritualità dei Padri (II-V Secolo). Martirio-verginità-gnosi cristiana, Dehoniane, Bologna 20084. III/B: L. BOUYER - L. DATTRINO - P. TAMBURRINO, La Spiritualità dei Padri (III-VI secolo). Monachesimo antico e i Padri, Dehoniane, Bologna, 19992. III/C: C. BRUNI - E. CAVALCANTI, La Spiritualità della vita quotidiana negli scritti dei Padri, Dehoniane, Bologna 1988; V. GROSSI - L. BORRIELLO - B. SECONDIN (edd.), Storia del-la Spiritualità. III/A: T. SPIDLÍK - I. GARGANO, La spiritualità dei padri greci e orientali, Borla, Roma 1983. III/B: V. GROSSI, La spiritualità dei padri latini, Borla, Roma 2002.

Per la Morale: R. GERARDI, Storia della Morale, EDB, Bologna 2003; T. GOFFI, «Per una fondazione storica dell’etica», in T. GOFFI - G. PIANA (ed.), Corso di morale. I, Brescia 19892, 174-200; G. LAFONT, Storia teologica della chiesa. Itinerario e forme della teologia,

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San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; J.Y. LACOSTE, Storia della Teologia, Queriniana, Brescia 2011; R. OSCULATI, La teologia cristiana nel suo sviluppo storico. I: Primo millennio, San Pao-lo, Cinisello Balsamo 1996; E. DAL COVOLO - G. OCCHIPINTI - R. FISICHELLA (ed.), Storia della teologia, 3 voll., EDB - Ed. Dehoniane, Bologna - Roma 1995-1996. M. VIDAL, Histo-ria de la Teología Moral. III. Moral y espiritualidad en la Cristiandad Medieval (ss. VIII-XIV) (Moral y Ética Teológica 24), PS Editorial, Madrid 2011.

VM13052. «PER LA VITA DEL MONDO» (GV 6,51):

TEORIE DI GIUSTIZIA E TEOLOGIE DELLE REALTÀ TEMPORALI (2 ore sett., 2º sem.: G. PARNOFIELLO)

Nell’attuale contesto di interdipendenza umana, il progresso e la promozione

dell’uomo diventano gli obiettivi di ogni attività scientifica, politica, culturale e re-ligiosa, nella realizzazione di uno spazio vitale dove sia possibile la giusta convi-venza tra persone e popoli. A questo proposito, diversi e significativi sono gli ap-porti della riflessione teoretica, che sono diventati anche veri e propri progetti di trasformazione delle attuali strutture. Anche la teologia, particolarmente dopo il Concilio Vaticano II, ha recuperato positivamente il suo rapporto con il mondo, valorizzando il responsabile apporto dei credenti alle realtà temporali: il modo di concepire il rapporto tra Dio e l’umanità, infatti, fa sentire il suo determinante in-flusso sulla relazione tra la fede e la storia. In questa prospettiva si proverà ad e-splorare alcune delle posizioni che sono state elaborate, tra cui quella della teolo-gia politica in ambito europeo e quella della teologia della liberazione in ambito la-tinoamericano. BIBLIOGRAFIA

E. CHIAVACCI, «Teorie recenti e domanda di giustizia sociale», in Fenomenologia e società 2 (1988) 44-55; F. D’AGOSTINO, Giustizia. Elementi per una teoria, San Paolo, Cinisello Bal-samo 2006; R. GIBELLINI, Il dibattito sulla teologia della liberazione, Queriniana, Brescia 1986; Hermeneutica: Domande di etica, Morcelliana, Brescia 2001; TH. KOCHUTHARA, Theo-logy of Liberation and Ideology Critique. A Study on the Praxis of Liberation in the Light of the Critical Theory, Intercultural Publications, New Delhi 1993; J. KROGER, «Prophetic-Critical and Practical-Strategic Tasks of Theology: Habermas and Liberation Theology», in Theological Studies 46 (1985) 3-20; J.B. METZ, Sul concetto della nuova teologia politica. 1967-1997, Queriniana, Brescia 1998; G. PARNOFIELLO, Azione comunicativa e teologia mo-rale. La rilevanza etica della teoria di J. Habermas, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2008; G. PIANA, Nel segno della giustizia. Questioni di etica politica, EDB, Bologna 2005; P. PRODI -

L. SARTORI (edd.), Cristianesimo e potere, EDB, Bologna 1986; G. TURBANTI, Un Concilio per il mondo moderno. La redazione della costituzione pastorale «Gaudium et Spes» del Va-ticano II, Il Mulino, Bologna 2000; P. VANZAN, «Luci e ombre della teologia della libera-zione», in La Civiltà Cattolica 136 (1985/II) 342-356.

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Licenza VitaC

ristiana

VM13062. RICERCA DELLA VERITÀ E CURA DELLA COSCIENZA. MAGISTERO CONCILIARE E POSTCONCILIARE.

(2 ore sett., 2° sem.: D. ABIGNENTE)

Obiettivo Il corso vuole rispondere, unitariamente, a due istanze presenti oggi all’interno

della riflessione etico-teologica e della prassi cristiana. La prima istanza riguarda un corretto modo di pensare la formazione delle coscienze di fronte alla complessità del mondo attuale, in connessione alla necessità di corretta informazione e di cura atten-ta alla maturazione di statura personale interiore. La seconda istanza riguarda la let-tura della tradizione teologica e del magistero conciliare in relazione ad accenti dei documenti magisteriali seguenti. In questa duplice e unitaria prospettiva di attenzio-ne critica si vuole favorire la consapevolezza libera e l’assunzione responsabile dell’esigenza di formazione di coscienza, capace di indicare il luogo della onestà ‘u-mana’ storica e di un’esperienza di fede aperta a portar frutto per la vita del mondo.

Programma Nel corso verrà posto l’accento sul senso della formazione morale e sulla dupli-

ce cura a cui essa rimanda, in riferimento alla vita propria e altrui. I diversi conte-nuti saranno ripresi a partire da testi selezionati del magistero conciliare e po-stconciliare, in particolare dall’enciclica Veritatis splendor. I punti nodali dei do-cumenti saranno unificati su tre temi: l’autonomia morale compresa alla luce della creazione e della rivelazione, il carattere storico e l’universalità della legge morale naturale, la problematica della decisione concreta con criteri connessi di valutazio-ne e di discernimento.

Metodo La riflessione procederà in prospettiva ermeneutico-sistematica, attraverso le-

zioni e approfondimenti personali. BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE - S. BASTIANEL, Sulla formazione morale. Soggetti e itinerari, Il pozzo di Gia-cobbe, Trapani 2013; S. BASTIANEL, «Pluralismo ético. La aportación específica de los cri-stianos», in Estudios Eclesiásticos vol. 86 (2011/337) 267-289; ID., Teologia morale fonda-mentale. Moralità, ethos, etica cristiana (ad uso degli studenti), Napoli 2010; ID. (ed.), Tra possibilità e limiti. Una teologia morale in ricerca, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012; Z. BAUMAN, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2008; P. CARLOTTI, Teologia morale e magistero. Documenti pontifici recenti, LAS, Roma 1997; P. COGNATO, Fede e mo-rale tra tradizione e innovazione. Il rinnovamento della teologia morale, Il pozzo di Giacob-be, Trapani 2012; K. DEMMER, «Wahrheitsanspruch und Hermeneutik christlicher Praxis», in W. LESCH - A. BONDOLFI, Theologische Ethik im Diskurs. Francke Verlag, Tübingen und Basel 1995, 144-162; K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede, Paoline, Roma 1978; A. RIZZI., Oltre l’erba voglio. Dal narcisismo postmoderno al soggetto responsabile, Cittadella Editrice, Assisi 2003; L. TESTA, La questione della coscienza erronea: indagine storica e ripre-sa critica del problema della sua autorità, Pontificio Seminario Lombardo - Glossa, Roma - Milano 2006; C. ZUCCARO, Teologia morale fondamentale, Queriniana, Brescia 2013.

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VM13042. STORIA DELLA MORALE E LETTURA DI TESTI DI SPIRITUALITÀ (CON ELABORATO)

(2 ore sett., 2° sem.: A.V. AMARANTE)

Per la descrizione cf p. 167

VS13032. IN CRISTO CHIAMATI ALLA COMUNIONE.

LA VISIONE CRISTIANA DELL’UOMO COME “VOCAZIONE” (2 ore sett., 2° sem.: R. DEL RICCIO - A. NUGNES)

Il Corso intende sviluppare una riflessione sistematica sulla relazione fonda-

mentale che unisce ogni uomo a Cristo, a partire dalla quale è possibile giungere ad una piena consapevolezza della propria identità di uomo. La rilettura della tra-dizione antropologica cattolica consentirà di mettere in evidenza il senso profondo di categorie quali “elezione” o “predestinazione” per giungere ad una compren-sione credente dell’esistenza umana in termini di “vocazione”. BIBLIOGRAFIA

CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, «Gaudium et spes», in Enchiridion Vaticanum. I, nn. 1247-1467; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, «Teologia, cristologia e antropo-logia», in ID., Documenti (1969-2004), ESD, Bologna 2006, 164-193; EAD. «Comunione e servizio: la persona umana creata a immagine di Dio», in op. cit., 767-814; J.L. RUIZ DE LA

PEÑA, Immagine di Dio. Antropologia teologica fondamentale, Borla, Roma 1992, 13-85; F.G. BRAMBILLA, Antropologia Teologica, Queriniana, Brescia 2005, 24-35, 85-128, 131-156; L.F. LADARIA, Antropologia Teologica, Piemme, Casale Monferrato 1995, 174-225; P. CODA, «L’uomo nel mistero di Cristo e della Trinità, L’antropologia della “Gaudium et spes”», in Lateranum LIV (1988) 164-194; F. BRANCACCIO, Antropologia di comunione. L’attualità della Gaudium et Spes, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006.

Altre letture specifiche per i singoli punti del programma saranno indicate successivamente.

VS13042. DISCENDERE I SEGNI DEI TEMPI:

NATURA, CULTURA, VITA CREDENTE (2 ore sett., 2° sem.: S. PURCARO)

Obiettivo La Costituzione pastorale Gaudium et spes afferma la necessità di affrontare la

riflessione su alcuni problemi rilevanti della società contemporanea alla luce del Vangelo e dell’esperienza umana (cf GS, 46). Questa risulta ben più di una semplice asserzione: si può sintetizzare in queste coordinate lo spirito generale di un Concilio che ha introdotto contemporaneamente sia un nuovo stile di dialogo con il mondo, sia una nuova modalità di vivere l’esistenza da credenti intelligenti. Il corso, pertan-to, intende accogliere l’istanza conciliare del discernimento dei segni dei tempi, cer-

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biennio in teologia della vita cristiana

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Licenza VitaC

ristiana

cando di favorire l’assunzione del nuovo metodo di lettura etico-teologica introdot-to e auspicato dal Vaticano II. In tale direzione sarà di aiuto la presentazione della riflessione post-conciliare, in particolare del contributo di E. Chiavacci.

Programma Il corso cercherà di presentare, nella prima parte, le coordinate fondamentali

per inserire la Costituzione conciliare nell’ambito della riflessione etica maturata negli anni di preparazione al Vaticano II. Nella seconda parte, conseguentemente, si cercherà – con la lettura e l’approfondimento di testi di E. Chiavacci – di analiz-zare la ricezione del metodo della Gaudium et spes nella prassi ecclesiale e nella vi-ta credente del post-concilio. Il tentativo è cogliere la “nuova ecclesiologia” e la “nuova spiritualità” che il metodo della lettura dei segni dei tempi origina.

Metodo Il corso procederà in prospettiva ermeneutico-sistematica, attraverso le lezioni,

lo studio personale dei documenti e degli articoli da parte dei partecipanti, le di-scussioni assembleari. BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE - S. BASTIANEL, Le vie del bene. Oggettività, storicità, intersoggettività, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2009; S. BASTIANEL (ed.), Tra possibilità e limiti. Una teologia morale in ricerca, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012; A. BONANDI, Il difficile rinnovamen-to. Percorsi fondamentali della Teologia morale postconciliare, Cittadella, Assisi 2003; E. CHIAVACCI, La Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo ‘Gaudium et Spes’, Studium, Roma 1967; ID., «La teologia della Gaudium et spes», in Rassegna di Teolo-gia 26 (1985) 97-120; ID., «La teologia della “Gaudium et spes” e i grandi temi etico-sociali del nostro tempo», in Credere Oggi 15 (1995) 66-83; ID., «La nozione di persona nella “Gaudium et spes”», in Studia Moralia 24 (1986) 93-114; E. PAVLIDOU, «La coscienza e il discernimento cristiano dalla “Gaudium et spes” alla “Veritatis splendor”», in Sapienza 47 (1994) 439-467; B. PETRÀ, «La Teologia morale italiana dal concilio Vaticano II a oggi», in Rivista di Teologia Morale 166 (2010) 165-180; R. TUCCI, «Introduzione storico-dottrinale», in AA.VV., La Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, Leumann, To-rino 1968, 15-34; L. VEREECKE, «L’enseignement de la théologie morale du concile de Tren-te au concile Vatican II», in Seminarium 34 (1994) 22-30

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DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA (3° ciclo)

Il terzo ciclo – ad doctoratum – ha di mira il conseguimento di una vera maturi-

tà scientifica nell’ambito della specializzazione già conseguita nel secondo ciclo, soprattutto mediante l’elaborazione di una tesi dottorale che rechi un reale contri-buto al progresso teologico. Il terzo ciclo si conclude col conferimento dell’ultimo grado accademico (Dottorato in Sacra Teologia), che abilita all’insegnamento delle discipline teologiche – relativamente al settore di specializzazione nel quale è stato conseguito – presso Facoltà ecclesiastiche o altri Centri universitari, o Istituti Su-periori a carattere accademico.

La Sezione San Luigi conferisce il Dottorato in Sacra Teologia nell’ambito del-le specializzazioni in cui la Sezione stessa è qualificata.

Modalità del terzo ciclo

Per accedere al terzo ciclo si richiede:

1. La Licenza in Sacra Teologia, con votazione non inferiore al cum laude probatus. Oppure, se questa votazione non è stata raggiunta, che il candidato sia presen-tato da due professori ordinari o straordinari della Sezione.

2. La conoscenza, oltre che delle lingue classiche, di almeno tre lingue straniere moderne, in maniera sufficiente da poterne leggere i testi.

3. Un colloquio col Vice Preside, previo all’iscrizione regolare al terzo ciclo pres-so l’Ufficio di Segreteria.

N.B. – Possono accedere al 3° ciclo anche coloro che hanno conseguito la Licenza generica secondo la “Deus scientiarum Dominus”. Anche in questo caso si ri-chiede la conoscenza di almeno tre lingue straniere moderne e la presentazione da parte di due professori ordinari o straordinari della Sezione, qualora la vo-tazione risulti inferiore al cum laude probatus. Essi inoltre: a) devono scegliere, all’atto dell’iscrizione, uno dei settori di specializzazione

della Sezione; b) devono conseguire un minimo di 14 credits frequentando i corsi del rispet-

tivo settore e superare gli esami con votazione complessiva non inferiore al 27/30.

Per il conseguimento del Dottorato si richiede:

1. La scelta di un direttore di tesi tra i professori del settore di specializzazione nel quale si è iscritti.

2. La determinazione del tema di ricerca il cui schema, concordato col proprio di-rettore, deve essere approvato da una commissione istituita dal Vice Preside. Una volta approvato, il tema rimarrà riservato per cinque anni.

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dottorato in sacra teologia

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Dottorato

3. L’iscrizione in Segreteria, con la consegna del titolo e dello schema di sviluppo della dissertazione, entrambi con la firma di approvazione del docente respon-sabile e del Vice Preside. Dalla data della consegna e della regolazione dei pre-visti diritti amministrativi inizia la decorrenza del corso per il dottorato (cf CdS 13.5.1992).

4. Che trascorrano non meno di due anni dall’iscrizione, durante i quali il candi-dato attuerà un piano di lavoro concordato col proprio direttore e approvato dal Vice Preside. Il piano può includere: a) un tirocinio didattico (corsi, seminari, ecc.) in cui il candidato dia prova di

attitudine all’insegnamento; b) la frequenza di corsi speciali, presso la nostra Facoltà oppure presso altre

Facoltà ecclesiastiche o statali; c) l’elaborazione e la pubblicazione di articoli, note, recensioni di libri, comu-

nicazioni a convegni e congressi, ecc. 5. Che lo studente elabori, difenda nell’esame di Laurea, e pubblichi (almeno par-

zialmente) la tesi dottorale. La tesi dottorale

Previo consenso scritto del relatore, la tesi viene in un primo tempo depositata in Segreteria senza essere ancora rilegata. Il Vice Preside incarica due altri docenti i quali esprimono per iscritto il loro parere sull’ammissibilità della tesi stessa alla discussione. La decisione definitiva spetta al Vice Preside.

La tesi viene quindi presentata alla Segreteria della Sezione in cinque copie firmate dal direttore. La sua difesa è prevista entro due mesi dalla presentazione. Per questo computo non si tiene conto dei mesi di chiusura estiva, delle vacanze natalizie e di quelle pasquali.

La difesa della tesi si svolge davanti a una commissione di quattro membri no-minata dal Vice Preside. La durata della difesa è di un’ora e un quarto. Il voto fi-nale viene calcolato attribuendo 50/110 al direttore della tesi, 20/110 al primo re-latore, 20/110 al secondo relatore, 20/110 alla valutazione collegiale della difesa. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri sei punti per integrare, even-tualmente, il coefficiente finale.

La pubblicazione di almeno cinquanta pagine del testo della tesi – necessaria per il conseguimento del titolo dottorale – dovrà portare il nulla osta del direttore e dei correlatori, i quali potranno esigere le modifiche e le correzioni che riterran-no opportune. Decadenza degli studi

Uno studente di terzo ciclo decade dagli studi se non discute la tesi entro il 5° anno dall’iscrizione. Lo studente perde ogni diritto a discutere la tesi, a meno che non abbia rinnovata l’iscrizione al ciclo di dottorato e non siano stati opportuna-mente confermati titolo e progetto della tesi.

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ANNO PASTORALE

NORME E INDICAZIONI GENERALI

A completamento della formazione pastorale per il presbiterato, la Sezione San Luigi offre il sesto anno detto Anno pastorale richiesto, dopo il compimento del quinquennio istituzionale, a coloro che non proseguono gli studi accademici (cf SC 74,2).

L’Anno pastorale è aperto anche ai Sacerdoti e agli Operatori pastorali (reli-giosi, religiose, laici) che, dopo un certo periodo di tempo trascorso nel ministero e nell’attività apostolica, sentono il bisogno di un periodo di riflessione e di ri-qualificazione pastorale. Agli studenti che superano gli esami e le altre prove pre-viste per l’Anno pastorale viene rilasciato un Diploma di pastorale.

Gli studenti dell’Anno pastorale, che intendessero in seguito proseguire gli studi accademici, potranno iscriversi regolarmente ai Bienni di specializzazione, beneficiando delle eventuali omologazioni degli esami sostenuti.

Nell’Anno pastorale, lo studente viene anzitutto aiutato a ripensare, in chiave pastorale, le principali tematiche teologiche. Attraverso specifici insegnamenti ed esperienze guidate egli viene inoltre preparato ad affrontare convenientemente il ministero pastorale.

I corsi/seminari per l’Anno Pastorale potranno essere scelti nell’ambito dell’offerta formativa dei bienni di specializzazione del corrente anno accademi-co, previa autorizzazione del Vice Preside.

Per il conseguimento del Diploma ogni studente è tenuto a frequentare, supe-rando i relativi esami, 6 corsi propri, 5 corsi opzionali e 2 seminari (= 24 credits; cf SL, art. 21,19). Egli, inoltre, dovrà svolgere almeno un’esperienza pastorale guidata e discutere un elaborato scritto.

I corsi propri e quelli opzionali sono di due ore settimanali per la durata di un semestre; i seminari sono di due ore settimanali per un semestre. Le ore di lezioni settimanali sono almeno 12 per semestre. I giorni settimanali di frequenza richie-sti sono almeno tre.

Il piano di studi degli studenti iscritti all’Anno pastorale verrà precisato,

singolarmente, dalle Autorità Accademiche.

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Arte e

Teologia

SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI ARTE E TEOLOGIA

1. Percorsi di arte e teologia

2. Proposte per una nuova architettura sacra

3. Promozione e gestione dei beni culturali ecclesiastici

La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia intende promuovere la cono-

scenza della dimensione estetica della teologia e della dimensione teologica dell’arte. È destinata a coloro che a vario titolo sono chiamati a fornire un servizio nell’ambito della creazione, promozione e conservazione dell’arte sacra e a quanti sono interessati, per motivi professionali o di studio o di prospettiva lavorativa o di aggiornamento culturale, ad approfondire il rapporto tra l’arte e la teologia.

DESTINATARI

La Scuola è aperta a coloro che sono in possesso di laurea o di titolo equipol-lente. In particolare, la Scuola si rivolge: – a quanti per motivi di studio, di aggiornamento culturale, di indirizzo lavora-

tivo sono interessati ad approfondire il rapporto tra arte e teologia; – ai direttori e/o ai responsabili o membri degli Uffici Beni Culturali Ecclesiastici

diocesani; – ai direttori e/o ai responsabili o membri degli Uffici Tecnici delle Diocesi; – ai responsabili e operatori delle strutture museali o a quanti sono a vario titolo

impegnati nella promozione e valorizzazione dei beni artistici, soprattutto sacri; – ai progettisti, tecnici, artisti, restauratori qualificati, impegnati o che intendono

impegnarsi nel campo dell’arte sacra e della edificazione, ristrutturazione, ade-guamento dei luoghi di culto;

– agli insegnanti di religione; – ai responsabili dell’orientamento nelle scuole medie e superiori e della forma-

zione dei docenti nelle Università.

Eventuali ulteriori richieste di iscrizione saranno valutate caso per caso dalla Direzione della Scuola.

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scuola di alta formazione di arte e teologia

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PATROCINI

Da diversi anni la Scuola beneficia dei patrocini dei competenti uffici della Conferenza Episcopale Italiana. In particolare dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici, del Servizio Nazionale per l’Edilizia di Culto e dell’Ufficio Li-turgico Nazionale. I corsi beneficiano in genere anche di altri patrocini di organi-smi professionali e strutture universitarie.

Per il corso inerente ai beni culturali in particolare i patrocini e le collaborazio-ni sono stati numerosi e hanno riguardato sia università che enti privati, diocesi, editori, aziende, organismi culturali e di categoria.

TRE INDIRIZZI

Per l’anno accademico 2013-2014 sono previsti tre indirizzi di studio:

1. Percorsi di arte e teologia Il corpo nella dimensione artistica e teologica

2. Proposte per una nuova architettura sacra Gli elementi dello spazio sacro

3. Promozione e gestione dei beni culturali ecclesiastici

ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

L’attività didattica è articolata in moduli, lezioni specialistiche, visite guidate, in-contri, tavole rotonde, attività laboratoriali. Sono altresì previste gite di istruzione. Sono previste lezioni in sede e lezioni esterne.

I corsi avranno inizio con la cerimonia inaugurale che si terrà nel mese di no-vembre 2013 e proseguiranno fino a giugno 2014. Si svolgeranno in genere presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi (Via F. Petrarca, 115 - Napoli) di norma due volte al mese, il venerdì, dalle 15.30 alle 19.15. Talune lezioni potranno essere comuni agli indirizzi di studio della scuola. Lezioni inerenti al secondo indirizzo e relative agli argomenti di carattere squisi-tamente tecnico potranno tenersi anche il sabato mattina, dalle 9.30 alle 13.15, nel giorno successivo alle lezioni del venerdì. Quelle del terzo indirizzo riguarderanno per l’anno accademico 2013-2014 attività laboratoriali ordinate secondo un prefis-sato programma di lavoro. I docenti della Scuola sono professori universitari ed esperti delle specifiche discipline.

È previsto per ciascun indirizzo un colloquio finale teso a evidenziare l’interesse e le ricadute culturali della Scuola, soprattutto in relazione al personale curriculum di studi e alle specifiche competenze professionali.

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scuola di alta formazione di arte e teologia

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Arte e

Teologia

GLI INDIRIZZI E I PROGRAMMI

A) Percorsi di arte e teologia Il corpo nella dimensione artistica e teologica

Il primo indirizzo riguarderà secondo un organico e unitario progetto didattico il rapporto tra la teologia e le arti, l’arte visiva innanzitutto, ma anche la musica, il cinema, la letteratura, il teatro, la danza, il fumetto, la fotografia in un’ottica transdi-sciplinare.

Il percorso di studi sarà informato ad una linea tematica. Vi sarà cioè un tema specifico e trasversale dei corsi, attorno al quale ruoterà la gran parte dei moduli e delle lezioni specialistiche, fatta eccezione per alcune tematiche fondanti, inerenti le riflessioni generali e preliminari relative alla teologia e alla storia dell’arte.

Per l’anno accademico 2013-2014 il tema specifico e trasversale dei corsi sarà Il corpo. Il tema, in relazione con la ricerca teologica, sarà approfondito a vari livelli, in particolare da un punto di vista artistico, estetico-psicologico e antropologico.

Le ore di lezione saranno almeno 70, a cui si aggiungono visite guidate e nei limi-ti del possibile una gita di istruzione. Nel corso delle lezioni o ad integrazione delle stesse sono altresì previsti dibattiti, incontri con artisti, scrittori, musicisti e registi.

All’interno del percorso didattico del primo indirizzo verrà realizzato un appo-sito modulo riguardante specificamente l’insegnamento della religione con l’ausilio delle immagini artistiche.

Le lezioni si terranno, a partire da novembre 2013, ordinariamente il venerdì pomeriggio, due volte al mese, dalle 15,30 alle 19,15. Agli allievi, via online o su supporto cartaceo o elettronico, verrà fornito il materiale didattico della Scuola, nonché le eventuali pubblicazioni disponibili e inerenti agli argomenti delle lezioni.

B) Proposte per una nuova architettura sacra Gli elementi dello spazio sacro: il portale, l’aula, i percorsi, l’impianto liturgico, le vetrate, la copertura, il campanile, il sagrato

Nell’anno accademico 2013-2014 la scuola promuove un corso specialistico i-nerente alla presentazione e all’analisi dell’edificio di culto contemporaneo attra-verso alcuni elementi rappresentativi dello spazio sacro: il portale, l’aula, i percorsi, l’impianto liturgico, le vetrate, la copertura, il campanile, il sagrato.

Il corso è destinato ai tecnici e agli studiosi in genere che vogliano introdursi nelle problematiche tecniche e teologico-liturgico-artistiche inerenti alla progetta-zione, al recupero e all’adeguamento liturgico di un edificio di culto. Si terrà nei mesi di Febbraio e di Marzo 2014 ed avrà una durata minima di 32 ore di lezioni frontale.

Sono previsti inoltre visite guidate ed eventualmente momenti di attività labo-ratoriale.

C) Promozione e gestione dei beni culturali eccelsiastici

Nell’anno accademico 2013-2014 proseguirà l’attività laboratoriale iniziata nell’anno accademico 2012-2013, riguardante i Parchi Ecclesiali Culturali.

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scuola di alta formazione di arte e teologia

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Nel corso dell’anno è prevista altresì, limitatamente alle risorse economiche di-sponibili, l’organizzazione di un modulo integrativo, da tenersi nei mesi di Feb-braio e Marzo 2014 della durata minima di 32 ore di lezione frontale, inerente ad un aspetto specifico della formazione di operatori impegnati nell’attività dei parchi culturali ecclesiali e in generale nella guida alla conoscenza dei luoghi di culto nell’ambito del turismo religioso.

D) Altri corsi e iniziative

Limitatamente alle disponibilità economiche e organizzative la Scuola, su pro-posta e approvazione del Comitato Scientifico, potrà promuovere durante l’anno:

a) Corsi compatti per insegnanti di religione presso le diocesi b) Incontri e seminari con artisti c) Attività laboratoriali inerenti all’architettura sacra contemporanea

PROGRAMMI

Le lezioni sono articolate in moduli e lezioni specialistiche. Per quanto concerne il primo indirizzo, Percorsi di arte e teologia, l’intero

percorso di studi è diviso in due parti, il primo inerente a tematiche generali e fondanti della scuola e che interesserà la prima parte dell’anno accademico, il secondo riguardante il tema di approfondimento prescelto, il corpo nella dimen-sione teologica e artistica.

I moduli fondamentali, distribuiti nelle quattro aree di ricerca della scuola, riguarderanno i seguenti insegnamenti: Teologia dell’arte e dell’architettura, Estetica, Arte ed Ecclesiologia, Arte e Bibbia, Chiesa contemporanea, Archeologia cristiana, Antropologia teologica, Iconografia cristiana, Arte sacra contemporanea, Musica sacra contemporanea.

Le lezioni specialistiche riguarderanno il tema del corpo analizzato in una prospettiva artistica e teologica dal punto di vista delle arti visive, del cinema, della danza, del teatro, del fumetto, della fotografia, della letteratura, della musica.

Il dettaglio, l’articolazione dei moduli e l’indicazione dei docenti sarà resa nota prima dell’inizio dei corsi.

Il secondo indirizzo riguarderà l’approfondimento in un’ottica progettuale di

alcuni elementi fondanti della progettazione e altresì significativi sotto il profilo teologico e liturgico. E precisamente: il sagrato, il portale, l’aula, i percorsi, l’impianto liturgico, le vetrate, la copertura. Si tratta di elementi essenziali di una chiesa che vanno letti in un progetto unitario, pur rappresentando luoghi specifici dell’edilizia di culto, aventi rilevanza teologica oltre che artistica. A ciascun ele-mento verrà dedicata una specifica giornata di studio. Alle lezioni particolareggiate faranno seguito lezioni di analisi dello spazio sacro nel suo complesso.

I dettagli del corso saranno resi noti in occasione della inaugurazione dell’anno accademico della Scuola.

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scuola di alta formazione di arte e teologia

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Arte e

Teologia

Il terzo indirizzo sarà orientato alla prosecuzione del percorso laboratoriale,

inerente alla progettazione di un Parco Culturale Ecclesiale. Prevede una attività di ricerca personale e di gruppo, visite guidate, momenti di approfondimento in aula e di revisione e confronto del lavoro svolto.

L’eventuale corso integrativo specialistico, come sopra specificato, riguarderà la formazione, nell’ambito del turismo religioso e della formazione dei parchi culturali ecclesiali in particolare, di guide esperte nella spiegazione di un monumento sacro.

Il calendario delle attività e il dettaglio del corso specifico saranno resi noti in occasione della inaugurazione dell’anno accademico della Scuola.

ISCRIZIONI

Le richieste di ammissione vanno indirizzate al Direttore della Scuola via posta

elettronica ([email protected]). L’iscrizione deve essere perfezionata presso gli Uffici della Segreteria entro e non oltre il 30 ottobre 2013 mediante:

• La presentazione del certificato di laurea o di un titolo di studio equipollente e/o l’indicazione dell’ufficio professionale esercitato e/o di altri documenti che possano costituire titolo di ammissione; solo per coloro che hanno già frequentato la scuola è consentito di non ripresentare la documentazione già presente in segreteria, che comunque può essere integrata da nuovi titoli.

• La presentazione dell’attestazione di pagamento della prima rata di € 200,00 per il primo e per il secondo indirizzo. Il pagamento può essere effettuato su conto corrente postale n° 17647801 intestato alla Pontificia Facoltà Teologi-ca dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi oppure mediante bonifico ban-cario, codice IBAN n° IT37O 01010 03497100000 000643, Agenzia Banco di Napoli, o mediante assegno bancario. Non è possibile effettuare pagamenti mediante contanti, eccetto per i diritti di Segreteria. Le restanti somme van-no versate entro il marzo del 2014.

• L’intera quota stabilita per la frequenza della Scuola ammonta a € 350,00 per il primo indirizzo e € 300,00 per il secondo indirizzo.

• Gli allievi frequentanti il Laboratorio i Parchi Ecclesiali Culturali nel terzo indiriz-zo sono gli stessi dell’anno accademico 2012/2013 e non devono versare altra quota se non € 20 per diritti di segreteria e biblioteca.

• Le tasse dell’eventuale modulo specialistico del III indirizzo saranno comunicate in seguito.

• Per le quote di iscrizione inerenti agli altri corsi eventualmente promossi durante l’anno accademico verrà data all’occorrenza comunicazione specifica.

• Per gli allievi che hanno già frequentato la Scuola e intendono iscriversi di nuovo e per gli allievi delle due Sezioni (San Luigi e San Tommaso) della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, le quote di iscrizione so-

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scuola di alta formazione di arte e teologia

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no ridotte e fissate in € 220,00 da versarsi in due soluzioni. La prima di € 100,00 è da versarsi entro il 30 Novembre 2013. Altre agevolazioni verran-no attivate per coloro che intendono seguire più corsi.

• La seconda rata dei versamenti deve essere effettuata in ogni caso entro e non oltre il 30 marzo 2014.

Ai fini della validità della iscrizione e della inclusione nel numero dei posti di-sponibili (30 per ciascun indirizzo) farà fede il momento in cui l’iscrizione sarà perfezionata presso gli uffici di Segreteria della Sez. San Luigi della Pontificia Fa-coltà Teologica dell’Italia Meridionale, con la consegna dei documenti richiesti per l’ammissione ai corsi e della ricevuta attestante il versamento della prima rata. La consegna può essere effettuata dal diretto interessato o da persona da lui delegata. Ai fini dell’iscrizione, hanno precedenza assoluta coloro che hanno già frequentato la Scuola di Arte e Teologia e sono in possesso dei titoli di ammissione richiesti.

I corsi potranno non essere attivati se non verrà raggiunto un numero minimo di iscrizioni (15 per il primo indirizzo, 20 per i corsi del secondo indirizzo).

FREQUENZA, ATTESTATO, VALIDITÀ DEI CORSI

Ai fini della validità dei corsi, per il conseguimento dell’attestato, si richiede la

presenza inderogabile ai 2/3 del numero complessivo delle ore di lezione. In casi particolari, dietro approvazione della Direzione, può essere consentito per il solo primo indirizzo il recupero delle assenze frequentando a titolo gratuito, corrispon-dendo le sole spese di Segreteria (€ 30,00), i corsi della Scuola dell’anno accademi-co successivo o i corsi di recupero eventualmente promossi dalla Scuola.

Per gli insegnanti, dietro richiesta, verrà rilasciata attestazione valida come ag-giornamento riconosciuto dal MIUR ai sensi del DM 177/2000.

La partecipazione alle attività didattiche della scuola consente la fruizione gra-tuita della Biblioteca della Facoltà.

La partecipazione alla Scuola verrà comunque attestata da un diploma specifico. L’attestato è titolo significativo nel curriculum professionale (attribuzione di credits universitari). L’elenco nominativo di coloro che avranno conseguito l’attestato finale verrà inviato alle Soprintendenze Italiane e alle Diocesi di provenienza, nonché alle principali Diocesi italiane.

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Arte e

Teologia

Direzione della Scuola: GIUSEPPE MANCA S.I.

Condirettore: GIORGIO AGNISOLA [email protected]

Comitato Scientifico: GIORGIO AGNISOLA, VINCENZO DE GREGORIO, GIOVANNI LICCARDO, LILIANA MOSCATO ESPOSITO, ORAZIO

FRANCESCO PIAZZA, LUIGI RAZZANO, EMILIO SALVATORE, ANDREA DALL’ASTA

Segreteria scientifica: GIULIANA ALBANO [email protected]

Direttori di area Storica (GIOVANNI LICCARDO) Teologica (ORAZIO FRANCESCO PIAZZA) Artistica (GIORGIO AGNISOLA) Filosofica (LILIANA MOSCATO ESPOSITO)

Sede e segreteria della Scuola Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi Via F. Petrarca, 115 - 80122 Napoli tf (lun.-ven. ore 9-13/15-18) 338.1527842

Posta elettronica: [email protected] [email protected]

Sito: www.scuolaarteteologia.it

Pagina Facebook: www.facebook.com/pages/Scuola-di-Alta-For-mazione-di-Arte-e-Teologia/368888446516779

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Parte Terza

APPENDICE

STATUTI

NORMATIVE PARTICOLARI

TESI DI DOTTORATO - LICENZA - BACCALAUREATO

PUBBLICAZIONI

QUADRI DEI CORSI

CALENDARIO ACCADEMICO

INDICE

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statuti generali

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Appendice

STATUTI GENERALI DELLA FACOLTÀ*

Art. 1 Natura e finalità della Facoltà

La Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con il diritto di conferire, a norma dei presenti Statuti, i gradi acca-demici in Sacra Teologia, ha le seguenti finalità:

a. approfondire, mediante la ricerca scientifica, la conoscenza della verità rivelata; b. contribuire all’evangelizzazione, in dialogo interdisciplinare con la cultura contemporanea; c. promuovere le discipline teologiche e le altre con queste connesse per l’inculturazione

del messaggio cristiano, soprattutto nell’Italia Meridionale, in stretta collaborazione con le Chiese locali;

d. curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e laici, si preparano all’insegnamento delle scienze sacre o ad altri compiti apostolici, a servizio del Popolo di Dio e di tutta la famiglia umana;

e. contribuire alla formazione permanente del clero, dei religiosi e degli altri operatori pastorali.

Per meglio raggiungere questi fini la Facoltà collabora con gli altri Centri di studi eccle-siastici e con le Università civili, ed è aperta al dialogo con le altre Chiese e comunità eccle-siali, con i non cristiani e i non credenti.

Nella particolare struttura della Facoltà (cf. artt. 2-3), le iniziative atte a promuovere questi rapporti si svolgono con carattere unitario, in modo da rendere più efficace la sua a-zione specifica nell’area socio-culturale nella quale si trova inserita.

Art. 2

Struttura della Facoltà

La Facoltà consta di due Sezioni: Sezione S. Tommaso, affidata all’Archidiocesi di Napoli, e Sezione S. Luigi, presso il Collegio Massimo “San Luigi”, affidata alla Compagnia di Gesù.

Art. 3

Articolazione e sede degli studi

La Facoltà ha, in ciascuna delle due Sezioni, un proprio corso istituzionale completo per il conferimento del primo grado accademico (1° ciclo). Per il conferimento del secondo e terzo grado accademico essa si articola nei seguenti settori di specializzazione: a. Teologia dogmatica a indirizzo cristologico e Teologia pastorale, presso la Sezione S.

Tommaso; b. Teologia dogmatica a indirizzo ecclesiologico, Teologia biblica e Teologia della vita cri-

stiana, presso la Sezione S. Luigi.

Art. 6 La Comunità accademica

Tutte le persone che a titolo diverso partecipano alla vita della Facoltà sono, ciascuna secondo la propria condizione e funzione, corresponsabili del bene dell’intera Comunità ac-cademica e contribuiscono al conseguimento delle sue finalità.

* Pubblichiamo quelle parti degli Statuti Generali e Particolari che sono d’interesse più immediato e

concreto per gli studenti.

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statuti generali

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Art. 7 Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere

Il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di Napoli “pro tempore existens”; il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore maggiore, delegato dal Preposito Genera-le della Compagnia di Gesù “pro tempore existens”.

Art. 9

Le Autorità accademiche della Facoltà

1. Le Autorità accademiche della Facoltà sono personali e collegiali. Le Autorità personali sono: il Preside, il Vice Preside della Facoltà (cf. art. 14,1), il Vice Preside per la Sezione da cui proviene il Preside. Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Facoltà, i Consigli delle Sezioni S. Tommaso e S. Luigi.

2. Il governo della Facoltà spetta alle Autorità personali e agli Organi collegiali, secondo le

modalità indicate nei documenti della S. Sede, nei presenti Statuti generali e in quelli particolari.

Art. 16

I vari ordini di Docenti

1. Il Corpo accademico è composto da Docenti stabili e non stabili e dagli Assistenti. 2. I Docenti stabili sono i Professori Ordinari, Straordinari e Associati. 3. I Docenti non stabili sono gli Aggiunti, gli Incaricati e gli Invitati. 4. Gli Assistenti sono assunti in aiuto dei Docenti stabili e degli Studenti.

Art. 24

I vari ordini di studenti

1. La Facoltà è aperta a tutti: chierici, religiosi e laici. Gli studenti si distinguono in:

a. ordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi dei cicli che conducono ai gradi accademici; b. straordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi, con piani di studi che non condu-

cono ai gradi accademici; c. ospiti, cioè studenti che frequentano solo qualche corso.

2. Gli studenti che hanno iniziato gli studi del primo ciclo in una delle due Sezioni di Fa-

coltà e non raggiungono la votazione sufficiente, secondo i rispettivi Statuti, per conti-nuarli come ordinari, possono essere ammessi ai successivi corsi dello stesso ciclo e della stessa Sezione come straordinari.

3. Gli Statuti particolari determinano in che modo può avvenire il passaggio da studente

straordinario e ospite a ordinario, secondo le direttive del Consiglio di Facoltà.

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statuti generali

187

Appendice

Art. 32 Descrizione dei gradi accademici

1. I gradi accademici in Sacra Teologia, che la Facoltà conferisce a nome del Sommo Pon-tefice e secondo le indicazioni dell’art. 3 dei presenti Statuti, sono:

a. Baccalaureato in Sacra Teologia, a chi ha superato gli esami e le altre prove richieste nel primo ciclo;

b. Licenza in Sacra Teologia, nei settori di cui all’art. 3, a chi ha superato gli esami e le altre prove del secondo ciclo;

c. Dottorato in Sacra Teologia, a chi ha superato le prove prescritte nel terzo ciclo, ha discusso la dissertazione dottorale e l’ha pubblicata secondo le norme stabilite dal Consiglio di Facoltà.

2. Col conferimento del grado accademico la Facoltà dichiara:

a. chi ha conseguito il primo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teologi-che o discipline con queste connesse nelle scuole secondarie, inferiori e superiori;

b. chi ha conseguito il secondo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teolo-giche o discipline con queste connesse in Istituti o Centri non universitari e ad esse-re assunto nelle Facoltà ecclesiastiche come Assistente;

c. chi ha conseguito il terzo grado accademico, atto a insegnare discipline teologiche, nell’ambito della specializzazione conseguita, in Facoltà ecclesiastiche o altri Centri Universitari.

3. Nei diplomi dei rispettivi gradi, oltre al nome della Facoltà, viene indicato il nome della Sezione in cui sono stati conferiti. Per il secondo e il terzo grado viene indicata anche la specializzazione conseguita.

4. I documenti autentici attestanti il conferimento dei gradi sono sottoscritti dalle compe-tenti Autorità accademiche, secondo la prassi vigente. Per il riconoscimento civile i Diplomi devono essere vidimati dalle competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili.

5. Il Dottorato “ad honorem” può essere conferito, su delibera del Consiglio di Facoltà, per speciali meriti scientifici o culturali, acquisiti nella promozione delle scienze eccle-siastiche, in conformità con l’art. 38 delle Norme applicative di Sapientia Christiana.

Art. 33

Altri diplomi universitari

1. Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste dal biennio filosofico viene rilasciato un Diploma di Studi Filosofici.

2. Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste per l’Anno pastorale (cf. art. 29,2) viene rilasciato un Diploma di Pastorale.

3. L’istituzione di altri curricula di studi nelle discipline teologiche o nelle discipline con queste connesse per il conseguimento di particolari diplomi universitari spetta al Consi-glio di Facoltà, che delibera in questa materia a maggioranza dei due terzi dei voti.

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STATUTI PARTICOLARI DELLA SEZIONE SAN LUIGI

Art. 1

Natura e finalità della Sezione San Luigi

1. La Sezione San Luigi, eretta presso il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù “San Luigi”, è Sezione costituente della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale1. Essa ha il diritto di conferire, a norma degli Statuti Generali della Facoltà, i gradi acca-demici in Sacra Teologia2 e persegue, unitamente alla Sezione San Tommaso, le finalità proprie della Facoltà3.

2. La Sezione San Luigi, in quanto istituzione accademica dello Scolasticato della Com-pagnia di Gesù4, fa proprie le esigenze di serietà e profondità negli studi volute dalla Compagnia nella formazione dei suoi membri5 e dalla Chiesa per la formazione dei presbiteri e dei laici6. Tali note sono garantite da una Facoltà che persegue esplicita-mente gli obiettivi della ricerca e della produzione scientifica7.

3. Nel curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e laici, si preparano all’insegnamento nelle scienze sacre o ad altri compiti apostolici8, la Sezione San Luigi è attenta ai problemi posti dall’inculturazione della fede nell’area dell’Italia Meridionale e conserva vivo il senso dell’universalità della Chiesa, caratteri-stico della Compagnia di Gesù9.

Art. 3

Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere

1. A norma degli Statuti Generali13 il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di Napoli “pro tempore existens” e il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore Maggiore, delegato del Padre Generale della Compagnia di Gesù “pro tempore exi-stens”. In quanto garanti e responsabili di tutta la Facoltà i loro compiti sono definiti dagli Statuti Generali14.

2. La diretta soprintendenza e responsabilità della Sezione San Luigi spetta al Vice Gran Cancelliere15. Per quanto riguarda, tuttavia, il conferimento ai Docenti della missione canonica o dell’autorizzazione a insegnare, la nomina del Vice Preside per la Sezione, eventuali provvedimenti disciplinari di sospensione o di allontanamento, la revoca del-la missione canonica e dell’autorizzazione a insegnare, il Vice Gran Cancelliere agisce a norma degli Statuti Generali16.

3. Oltre le attribuzioni di cui agli articoli 8,1.6b; 16,3.5; 26,2; 28,1; 29,1 dei presenti Sta-tuti, spetta, in particolare, al Vice Gran Cancelliere:

1 Cf. Statuti Generali (=SG), art. 2. 7 Cf. SG art. 1; NG n. 42. 2 Cf. SG artt. 1; 3; 32; 33. 8 Cf. SG art. 1. 3 Cf. SG art. 1. 9 Cf. NG nn. 22-24. 4 Cf. SG Premesse storiche, III. 13 Cf. SG art. 7. 5 Cf. Normae Generales de Studiis (=NG),

nn. 3; 16.

14

15

Cf. SG art. 8. Cf. SG art. 8,4.

6 Cf. Codex Iuris Canonici, can. 248-252; 254; 229 par. 2.

16 Cf. SG artt. 8,5-6; 23,5.7.

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statuti particolari

189

Appendice

a) promuovere l’unione e la collaborazione fra tutti i membri della Comunità acca-demica della Sezione;

b) curare la formazione scientifica e l’incremento del Corpo docente della Sezione; c) vigilare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e siano fedelmente os-

servati gli Statuti e le norme emanate o approvate dalla S. Sede; d) procurare di rendere sempre più qualificato e incisivo il servizio reso dalla Sezione

alle Diocesi dell’Italia Meridionale.

4. In quanto Superiore Maggiore e delegato del P. Generale della Compagnia di Gesù, il Vice Gran Cancelliere si assicura che la formazione intellettuale impartita dalla Sezione agli Studenti gesuiti sia conforme alle indicazioni delle Normae Generales de Studiis e all’Ordo Regionalis Formationis Provinciae Italiae.

Art. 4

Autorità accademiche della Sezione

1. Le Autorità accademiche della Sezione San Luigi sono personali e collegiali. Le Autori-tà personali sono: il Vice Preside per la Sezione17, i Direttori dei settori Filosofico, Bi-blico, Dogmatico, Vita cristiana18. Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Sezione19, il Consiglio delegato20, il Consiglio dei Direttori di settore21, i Consigli dei settori Filo-sofico, Biblico, Dogmatico e Vita cristiana22.

Art. 17

Condizioni per l’ammissione degli studenti

1. A norma degli Statuti Generali l’iscrizione come studente ordinario della Sezione è a-perta a chierici, religiosi e laici che risultino idonei per condotta morale e abbiano con-seguito il titolo di studio richiesto per l’iscrizione alle Università civili114.

2. La Sezione accoglie come straordinari studenti con piani di studi che non conducono ai gradi accademici115, e come ospiti studenti che, col consenso del Vice Preside, sono ammessi a frequentare qualche corso116.

3. La Sezione esamina se dall’attestato degli studi compiuti risultano soddisfatte tutte le condizioni ritenute indispensabili dalla Facoltà per l’iscrizione. Nel caso, in particolare, di mancata o inadeguata conoscenza delle lingue antiche e moderne ritenute indispen-sabili dalla Facoltà117, la Sezione esige dagli studenti ordinari di supplire tempestiva-mente, frequentando appositi corsi e sostenendo i relativi esami. Per l’iscrizione al se-condo e terzo ciclo la conoscenza delle lingue ritenute, dai singoli Settori, indispensabi-li, è condizione previa118.

4. L’iscrizione al sesto anno, o Anno pastorale, esigito come complemento della forma-zione teologico-pastorale per il presbiterato da tutti coloro che non proseguono gli studi accademici119, comporta il pieno espletamento del quinquennio filosofico-teologico. L’Anno pastorale si conclude col conferimento di uno speciale Diploma120.

17 Cf. SP art. 8. 115 Cf. SG artt. 24,1b; 25,1. 18 Cf. SP art. 10. 116 Cf. SG art. 24,1c. 19 Cf. SP artt. 5-6. 117 Cf. SG art. 25,1b. 20 Cf. SP art. 7. 118 Cf. SG art. 25,2; SP art. 21,7.14. 21 Cf. SP art. 10. 119 Cf. SG art. 29,2. 22 Cf. SP art. 9. 120 Cf. SG art. 33,2; SP art. 23,7. 114 Cf. SG artt. 24,1; 25,1.

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statuti particolari

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5. Per il conseguimento del secondo e terzo grado accademico la Sezione accoglie soltanto gli studenti che, in possesso dei requisiti richiesti dagli Statuti Generali121, intendano iscriversi in uno dei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata122.

6. Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale e all’Anno pastorale si effettuano presso l’Ufficio della Segreteria, prima dell’inizio dell’Anno accademico. Eventuali iscrizioni tardive – non oltre il 5 novembre – devono essere autorizzate dal Vice Preside. Le iscrizioni ai Bienni di specializzazione si effettuano anche all’inizio del secondo semestre.

7. Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contemporaneamente iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili123.

Art. 18

Passaggio degli studenti a straordinari e ordinari

1. [Gli studenti straordinari iscritti al Quinquennio istituzionale che, a partire dalla con-clusione del primo biennio, avessero riportato, nelle discipline previste dal loro piano di studi, la media dei 27/30, possono accedere al corso accademico su delibera del Consi-glio dei Direttori di settore, il quale stabilisce le eventuali integrazioni da apportarsi al piano di studi124] (Sospeso, cf. Lettera Congr. Ed. Catt., 30.05.1998).

2. Gli studenti ospiti che, in possesso dei requisiti richiesti125, intendessero iscriversi come ordinari o come straordinari, possono ottenere la convalida dei corsi frequentati e degli eventuali esami sostenuti a giudizio del Vice Preside, udito il Consiglio dei Direttori di settore.

Art. 19

Riconoscimento degli studi compiuti altrove

1. Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede può essere ammesso a continuarli, senza l’obbligo di ripetere gli esami in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademico senza aver soddisfatto a tutte le condizioni prescritte per detto grado dagli Statuti della Facoltà e dai programmi di questa Sezione126.

2. Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede per essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, sostenendo gli esami e le altre prove che il Vice Preside, dopo aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal candidato, determinerà, udito il Consiglio dei Direttori di settore127.

3. Il riconoscimento di discipline e di corsi compiuti con successo nelle Università civili o in altri Istituti o Centri qualificati di studi viene determinato caso per caso dal Vice Pre-side. In particolare:

a) i laureati in filosofia possono essere iscritti al terzo anno del quinquennio istituzio-nale, con l’obbligo, tuttavia, di recuperare, entro la fine del primo ciclo, i principali corsi filosofici teoretici, qualora il Vice Preside ritenga insufficienti o inadeguati i corsi già seguiti;

121 Cf. art. 25,2-4. 125 Cf. SG art. 25,1. 122 Cf. SG art. 3; SP art. 2,1. 126 Cf. SG art. 26,1; SP art. 21. 123 Cf. SG art. 25,5. 127 Cf. SG artt. 26,2; 25,3; SP art. 8,6f. 124 Cf. SG artt. 24,3; 25,1.

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statuti particolari

191

Appendice

b) i laureati in discipline di tipo umanistico possono essere iscritti al secondo anno del quinquennio, con l’obbligo, tuttavia, di frequentare tutti i corsi teoretici e di recupe-rare i corsi storici e le altre discipline del biennio filosofico che non trovassero ade-guata corrispondenza negli studi compiuti;

c) per i laureati in materie scientifiche o tali da non trovare analogie col piano di studi della Sezione, l’iscrizione è al primo anno del quinquennio istituzionale. A giudizio del Vice Preside, tuttavia, possono essere omologati quegli esami che trovassero suf-ficiente corrispondenza col piano di studi della Sezione;

d) il diploma di laurea, in ogni caso, consente la dispensa da un corso opzionale del bi-ennio filosofico, da un seminario e dall’obbligo dell’esercitazione scritta in filosofia;

e) a norma dell’art. 26,3 degli Statuti Generali, inoltre, possono essere omologati, in-dipendentemente dal diploma di laurea, tutti gli esami universitari che, a giudizio del Vice Preside128, trovassero sostanziale corrispondenza coi programmi della Se-zione. Sulla base di questo riconoscimento verrà redatto il piano di studi e stabilito l’anno di iscrizione.

4. I corsi frequentati presso Scuole o Istituti Superiori di Scienze Religiose vengono presi in considerazione per un’eventuale omologazione solo se dette Scuole o Istituti risultano ufficialmente riconosciuti da una Facoltà Teologica129.

Art. 22

Gli esami

1. A norma dell’art. 31,2 degli Statuti Generali possono essere ammessi a sostenere gli esami di una disciplina o di un corso solo gli studenti che risultano ad essi regolarmente iscritti e hanno ottenuto l’attestato della debita frequenza, rilasciata dal Docente al ter-mine del corso. La partecipazione alle lectiones magistrales, agli incontri seminariali o ai gruppi di studio, non deve essere inferiore ai due terzi del totale167. L’esame, inoltre, non viene omologato se lo studente non è in regola con la Segreteria.

2. Gli esami sono pubblici e la loro durata va contenuta in un tempo ragionevole. Nel caso sia prevista una commissione, il voto finale sarà la media delle singole votazioni, a meno che non sia stabilito altrimenti168.

3. Le sessioni ordinarie di esami sono tre: invernale, estiva, autunnale. In ciascuna di que-ste sessioni vengono indetti, per ogni singola disciplina, due appelli, intervallati da un congruo periodo di tempo. Eventuali preappelli o postappelli possono essere concessi in via straordinaria dal Vice Preside, udito il Docente interessato169.

4. L’esaminatore competente per ogni disciplina è il Professore della stessa o il suo Assi-stente. In casi eccezionali il Vice Preside può nominare una commissione esaminatrice con o senza il titolare del corso. Possono essere invitati a far parte di commissioni esa-minatrici anche membri esterni particolarmente qualificati170.

5. Gli esami possono essere orali o scritti171, a discrezione del Docente, tenuto conto dell’interesse degli studenti, e si ritengono superati con la votazione di 18/30. Chi, avendo iniziato l’esame, si ritira o viene giudicato insufficiente, non può ripetere l’esame nella stessa sessione, salva autorizzazione del Vice Preside a norma dell’art. 8,6g.

128 Cf. SP art. 8,6f. 169 Cf. SP art. 8,6g. 129 Cf. SG art. 42,3; Appendice 2a. 170 Cf. SP art. 8,6h. 167 Cf. SG art. 31,2. 171 Cf. SG art. 31,1. 168 Cf. SP art. 22,14.

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statuti particolari

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6. Nell’esprimere le votazioni sull’esito dell’esame si tengano presenti i seguenti criteri: a) capacità di analisi nonché di sintesi e di appropriata esposizione; b) impegno dimostrato durante il corso con la frequenza e l’attiva partecipazione alle lezioni.

7. L’esame finale per il Baccalaureato può essere sostenuto solo dopo aver espletato l’intero quinquennio. Nel caso sia prevista la discussione di una tesi172, deve essere tra-scorso almeno un mese dalla sua effettiva consegna in Segreteria.

8. Il programma dell’esame comprensivo orale173 include tre aree tematiche: bibbia, dogma, morale. Il programma viene elaborato dal Consiglio dei Direttori di settore e approvato anno per anno dal Consiglio di Facoltà, prima dell’inizio del secondo semestre.

9. La commissione per l’esame comprensivo orale che conclude il ciclo istituzionale si com-pone di tre membri, uno per ogni area tematica174. La commissione e il suo presidente so-no designati dal Vice Preside. La durata dell’esame è di circa 60 minuti. Nel caso sia pre-vista la discussione di una tesi175, la commissione risulta formata dal relatore, dal correla-tore e dal presidente, designato dal Vice Preside. La durata dell’esame è di un’ora.

10. Il punteggio per il Baccalaureato si struttura come segue: a) quando la prova conclusiva è l’esame comprensivo orale:

80/110: all’intero curriculum del quinquennio istituzionale 30/110: all’esame comprensivo;

b) quando la prova conclusiva prevede la discussione di una tesi: 80/110: all’intero curriculum del quinquennio istituzionale 20/110: all’elaborato scritto 10/110: alla discussione.

La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmen-te, il coefficiente finale176.

11. I bienni di specializzazione si concludono con un esame generale orale, il cui program-ma viene definito dal Consiglio di settore, secondo le finalità e le esigenze del settore stesso. Vi sono ammessi gli studenti che hanno soddisfatto tutte le prescrizioni del piano di studi e la cui dissertazione risulti approvata. L’esame, della durata di un’ora, si svolge davanti a una commissione composta dal direttore della dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. La prima parte consiste nella discussione della dissertazione; la seconda parte verte sul programma, secondo norme approvate dal Consiglio di Sezione.

12. Il punteggio per la Licenza si articola come segue:

50/110: al curriculum del biennio 40/110: alla dissertazione 20/110: all’esame finale.

La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmen-te, il coefficiente finale177.

13. La difesa della tesi dottorale avviene davanti a una commissione di quattro membri, nominata dal Vice Preside, comprendente il direttore, il primo e secondo relatore e il presidente della commissione. La difesa dura un’ora e un quarto.

172 Cf. SG artt. 29,1; 30,7; 31,8. 71,6 a 82,5 = bene probatus 173 Cf. SG art. 29,1; 31,8. 82,6 a 93,5 = cum laude probatus 174 Cf. SP art. 22,8. 93,6 a 104,5 = magna cum l. probatus 175 Cf. SP art. 22,7. 104,6 a 110 = summa vel maxima cum 176 Equivalenze con la dizione latina: laude probatus da 66 a 71,5 = probatus 177 Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176.

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statuti particolari

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Appendice

14. Il punteggio per il Dottorato si articola come segue: 50/110: al direttore della tesi 20/110: al primo relatore 20/110: al secondo relatore 20/110: voto collegiale sulla difesa. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmente, il coefficiente finale178.

Art. 24

La ricerca scientifica

1. La Comunità accademica della Sezione San Luigi promuove la ricerca scientifica nelle discipline teologiche e in quelle connesse, in conformità con gli Statuti e le direttive im-partite dai Consigli di Facoltà e di Sezione189.

2. Soprattutto nei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata, vengono co-stituiti “Istituti di ricerca”, retti da statuti approvati dal Consiglio di Sezione190.

Art. 25

Le pubblicazioni

1. L’attività scientifica della Sezione ha una sua espressione nella Collana Aloisiana e nella rivista Rassegna di Teologia i cui statuti sono approvati dal Consiglio di Sezione.

2. La Sezione favorisce l’attività pubblicistica dei Docenti, soprattutto quando è frutto di progetti comuni, e collabora alle iniziative editoriali della Facoltà192.

3. La Sezione favorisce la pubblicazione di studi e ricerche di studenti che risultassero par-ticolarmente meritevoli.

Art. 26

La Biblioteca

1. La Biblioteca della Sezione S. Luigi193 è retta da un Direttore, coadiuvato da un Consi-glio di Biblioteca.

2. Il Direttore è nominato dal Vice Gran Cancelliere, su proposta del Vice Preside, udito il Consiglio di Sezione.

3. Il Consiglio di Biblioteca comprende il Direttore, il Vice Preside, il Direttore Ammini-strativo della Sezione, i Direttori di settore e un rappresentante degli studenti194.

4. La durata in carica del Direttore, le sue attribuzioni e quelle del Consiglio di Biblioteca sono fissate negli statuti della Biblioteca, approvati, assieme al regolamento, dal Consi-glio di Sezione.

5. Il Direttore partecipa, su invito del Vice Preside, al Consiglio di Sezione, con voto deli-berativo nelle questioni di sua competenza195.

6. La Biblioteca è aperta al pubblico secondo modalità indicate nel regolamento196.

178 Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176. 193 Cf. SG art. 38.

189 Cf. SG art. 1; 11,1-b; SP artt. 2; 6,1. 194 Cf. SP artt. 10,1; 20,2.

190 Cf. SG artt. 3; 39; SP art. 2. 195 Cf. SP art. 5,6. 192 Cf. SP artt. 10,3c; 15,6; 24,2. 196 Cf. SG art. 38,3.

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statuti particolari

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7. Le Autorità accademiche della Sezione assicurano l’incremento del patrimonio librario e delle attrezzature della Biblioteca, al fine di renderla uno strumento sempre più idoneo allo studio e alla ricerca scientifica197.

Art. 32

Attività culturale della Sezione

1. Nell’ambito dell’unica Facoltà la Comunità accademica della Sezione San Luigi parte-cipa alla vita culturale dell’area nella quale è inserita207.

2. Le iniziative culturali della Sezione sono programmate secondo gli orientamenti del Consiglio di Facoltà e del Consiglio di Sezione.

197 Cf. SG art. 38,1

207 Cf. SG artt. 1; 43; SP art. 1,1.3.

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195

Appendice

NORMATIVE PARTICOLARI

REGOLAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI ALLA VITA E AL GOVERNO DELLA COMUNITÀ ACCADEMICA

(Approvato dal Consiglio di Sezione il 9 marzo 1994)

Art. 1

Finalità e disciplina dell’attività degli studenti

Gli studenti, sia singolarmente che associati, partecipano alla vita e al governo della Comunità accademica per contribuire al bene comune della Sezione e della Facoltà. La par-tecipazione si esplica mediante:

a) la Segreteria degli studenti; b) le Assemblee di classe e i rappresentanti di classe; c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione

e della Facoltà.

Tale attività è disciplinata dagli Statuti Generali della Facoltà (cf. SG artt. 6; 27), dagli Statuti Particolari della Sez. S. Luigi (cf. SP artt. 12; 20) e dal presente Regolamento.

Art. 2

La Segreteria degli studenti

1. La Segreteria degli studenti è un comitato studentesco che tratta, delibera e porta a ese-cuzione tutte le attività atte al conseguimento delle finalità di cui all’art. 1. Inoltre pro-muove iniziative miranti a un adeguato, costante e approfondito rapporto con la realtà religiosa, culturale, sociale e politica in cui è inserita la Sezione.

2. La Segreteria è composta da: a) un Segretario coordinatore e un vice Segretario; b) i rappresentanti di classe del quinquennio (cf. art. 5) e il rappresentante unico del

2°ciclo e dell’anno pastorale (cf. art. 6); c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione

e della Facoltà; d) due studenti eletti dalla Segreteria su proposta del Segretario coordinatore.

3. La Segreteria degli studenti è convocata e presieduta dal Segretario coordinatore: a) all’inizio di ogni anno accademico, entro il mese di ottobre, per assolvere gli adem-

pimenti necessari al suo funzionamento; b) tutte le volte che il Segretario coordinatore lo ritenga opportuno; c) quando un terzo dei suoi membri ne faccia richiesta.

L’ordine del giorno è stabilito dal Segretario coordinatore. Egli redige il verbale delle riunioni, lo rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne tra-smette copia al Vice Preside per la Sezione.

4. Le riunioni della Segreteria sono validamente convocate quando sono presenti i due ter-zi dei membri.

5. Le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi riguardanti persone ed elezioni, da regolarsi secondo l’art. 9.

6. Alle riunioni è presente anche un Docente, nominato dal Vice Preside per la Sezione, con funzione consultiva (cf. SG art. 27,2; SP art. 8,6d).

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Art. 3 Il Segretario coordinatore e il vice Segretario

1. Il Segretario coordinatore e il vice Segretario sono eletti dall’Assemblea generale (cf.art. 4,7) e restano in carica due anni.

2. Il Segretario coordinatore: a) promuove e coordina l’attività della Segreteria degli studenti; b) convoca e presiede le riunioni; c) ne stabilisce l’ordine del giorno insieme al vice Segretario e ne redige il verbale, lo

rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne trasmette copia al Vice Preside per la Sezione;

d) nei casi di urgenza, nei quali è impossibile convocare la Segreteria, prende iniziative decisionali ed esecutive nell’ambito delle competenze della Segreteria, col consenso del vice Segretario e di uno dei rappresentanti al Consiglio di Sezione;

e) è membro di diritto del Consiglio Delegato (cf. SP art. 7,1); f) cura i rapporti con le autorità accademiche e con gli studenti della Sezione S. Tom-

maso su orientamento della Segreteria; g) è membro di diritto del Consiglio di Sezione.

3. In assenza del Segretario coordinatore le sue funzioni sono svolte dal vice Segretario.

Art. 4

Assemblea generale

1. L’Assemblea generale è aperta a tutti gli studenti ordinari e straordinari della Sezione. Hanno voce passiva solo gli studenti ordinari.

2. L’Assemblea generale è convocata dal Segretario coordinatore, udita la Segreteria degli studenti, mediante affissione sulla bacheca degli studenti, dopo che sia stato informato il Vice Preside per la Sezione.

3. L’indizione dell’Assemblea deve precedere di almeno sette giorni la sua convocazione. Qualora un quinto degli studenti ne faccia richiesta, il Segretario è tenuto a spostare l’Assemblea in altra data.

4. Per l’Assemblea generale può essere utilizzata qualche ora dell’orario scolastico comune al 1° e al 2° ciclo, previa intesa con il Vice Preside per la Sezione in tempi utili.

5. L’Assemblea è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti ordi-nari e straordinari in corso del 1° e 2° ciclo. In seconda convocazione l’Assemblea è va-lidamente convocata se è presente il 40% degli studenti ordinari e straordinari in corso del 1° e 2° ciclo.

6. L’Assemblea è presieduta dal Segretario coordinatore. All’Assemblea viene invitato il Docente delegato (cf. SP 8,6d).

7. Ogni due anni l’Assemblea generale elegge, a scrutino segreto e a maggioranza assoluta per le prime due votazioni, a ballottaggio nella terza, il Segretario coordinatore; con vo-tazione distinta, e a maggioranza assoluta per le prime due votazioni, a ballottaggio nella terza, il vice Segretario (cf. art. 9).

8. Salvo i casi della elezione del Segretario e del vice Segretario e quelli regolati dall’art. 9, le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice.

9. L’Assemblea per l’elezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione, ai sensi degli SP art. 5,3, è indetta dal Vice Preside per la Sezione. L’Assemblea generale elegge a questa funzione due studenti da una rosa di candidati presentata dalla Segreteria Studenti.

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Appendice

Art. 5 Assemblee di classe e rappresentanti di classe

1. Ogni classe dibatte i problemi di interesse studentesco in Assemblee di classe, per le quali è prevista un’ora nell’orario scolastico settimanale.

2. L’Assemblea di classe è indetta dai rappresentanti, quando essi lo ritengano opportuno o quando ne faccia richiesta almeno un quinto degli studenti, mediante avviso sulla bacheca degli studenti almeno tre giorni prima della sua convocazione. Essa è validamente convo-cata se è presente la maggioranza degli studenti iscritti all’anno di corso.

3. Le decisioni sono prese a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi riguar-danti persone ed elezioni per i quali ci si regola secondo l’art. 9.

4. All’inizio dell’anno accademico ogni classe, riunita in Assemblea, elegge tre rappresentan-ti, dei quali uno scelto, possibilmente, tra i due rappresentanti uscenti. Hanno voce attiva gli studenti ordinari e straordinari iscritti al corso; hanno voce passiva solo gli ordinari.

5. I rappresentanti di classe durano in carica un anno. Essi fanno parte della Segreteria de-gli studenti, convocano e presiedono le Assemblee di classe e ne stabiliscono l’ordine del giorno; promuovono iniziative dirette ad affrontare i problemi della classe; a metà di ogni semestre verificano con la classe l’andamento didattico dei corsi; sono portavoce delle istanze degli studenti della propria classe presso i professori e negli altri ambiti in cui operano i rappresentanti degli studenti.

Art. 6

Rappresentanza del 2° ciclo e dell’Anno pastorale

1. All’inizio dell’anno accademico, gli studenti in corso del secondo ciclo e dell’Anno di pastorale sono convocati dal Segretario coordinatore in un’unica Assemblea. Essi eleg-gono un rappresentante unico del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Hanno voce attiva gli studenti ordinari e straordinari del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Hanno voce passiva solo gli ordinari iscritti al 2° ciclo e all’Anno pastorale.

2. Il rappresentante unico dura in carica un anno ed è rieleggibile; fa parte della Segreteria degli studenti; è portavoce presso le Autorità e negli organismi accademici del 2° ciclo delle istanze e dei problemi degli studenti.

3. Quando il rappresentante unico lo ritenga opportuno, o ne faccia richiesta almeno un quinto degli studenti in corso, egli convoca e presiede l’Assemblea del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. L’Assemblea è prevista in orario scolastico. Essa è indetta, previo ac-cordo con il Vice Preside, mediante avviso sulla bacheca degli studenti almeno tre giorni prima. Essa è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti in corso del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Le decisioni sono prese a norma dell’art. 5,3.

4. All’inizio dell’Anno accademico, nell’Assemblea di cui al primo comma, gli studenti in corso del 2° ciclo eleggono anche altri due studenti, iscritti rispettivamente ai due bienni di specializzazione ai quali non appartiene il rappresentante unico. Essi e il rappresentante unico hanno il compito di curare i rapporti tra il Direttore di settore, i docenti e gli stu-denti del proprio biennio di specializzazione in ordine alla definizione dei piani di studio, la programmazione dei corsi, e gli altri problemi specifici che potessero sorgere.

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Art. 7 Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà

Gli studenti della Sezione S. Luigi inviano al Consiglio di Facoltà due studenti eletti dal Consiglio di Sezione (cf. SG art. 10) sulla base di una rosa di nomi proposta dalla Segreteria degli studenti.

I rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà durano in carica due anni (cf. SG art. 10,3).

Art. 8

Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Biblioteca, al Consiglio di Amministrazione, alle commissioni

1. La Segreteria degli studenti elegge rappresentanti degli studenti in tutti gli organi collegiali e commissioni, permanenti e temporanee, della Sezione S. Luigi e della Facoltà, quando sia prevista la partecipazione di una rappresentanza studentesca (cf. SP art. 20,2).

2. Per l’elezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione ci si regola in base all’art. 4,9.

3. Rappresentante degli studenti al Consiglio Delegato è il Segretario coordinatore.

4. La Segreteria degli studenti elegge un rappresentante al Consiglio di Biblioteca e uno al Consiglio di Amministrazione della Sezione (cf. SP art. 30,1). Essi durano in carica due anni. Il rappresentante al Consiglio di Amministrazione svolge anche la funzione di e-conomo della Segreteria degli studenti.

Art. 9

Maggioranza per votazioni riguardanti persone ed elezioni

1. Nei casi riguardanti persone si vota a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta.

2. Le elezioni si svolgono a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta nelle prime due vo-tazioni, a ballottaggio nella terza (cf. SP art. 5,3).

Art. 10

Durata in carica dei rappresentanti degli studenti

1. Salvo disposizioni speciali (cf. art. 6,2), i rappresentanti degli studenti durano in carica due anni e possono essere rieletti.

2. In caso di impossibilità, accertata dalla Segreteria degli studenti, di portare a termine il mandato di rappresentante, subentra nella stessa funzione il primo dei non eletti, a me-no che la Segreteria degli studenti non decida di effettuare una nuova elezione.

Art. 11

Regime economico della Segreteria degli studenti

1. Ogni studente è tenuto a contribuire alla costituzione di un fondo per il finanziamento delle attività di cui all’art. 2,1, conferendo una quota annualmente determinata dalla Se-greteria degli studenti.

2. L’economo della Segreteria amministra tale fondo, ne dà conto alla Segreteria e rende pubblico il bilancio.

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normative particolari

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Appendice

Art. 12 Pubblicità

1. La Segreteria degli studenti, al fine di favorire il più possibile la comunicazione tra le va-rie componenti della Comunità accademica, provvede ad informare, con mezzi adegua-ti, il Vice Preside per la Sezione ed eventualmente le altre Autorità accademiche, dei progetti e delle decisioni prese dagli studenti.

2. La Segreteria, mediante affissione su bacheca, informa gli studenti circa la sua attività e ogni altra questione di interesse studentesco.

Art. 13

Modifiche al presente Regolamento

Modifiche al presente regolamento sono apportate con delibera del Consiglio di Sezio-ne prese a maggioranza assoluta, su proposta della Segreteria degli studenti o di un’Autorità accademica della Sezione (cf. SP art. 4).

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Appendice

TESI DIFESE NELL’ANNO ACCADEMICO 2012-2013

TESI DI LICENZA

SETTORE BIBLICO

DELLO IACONO Pasquale (laico), La parabola del padre misericordioso (Lc 15,11-32) (pp. 105). Relatore: Emilio Salvatore. Difesa: 21/06/2013. JEAN BAPTISTE Heberne (relig. CM), The fulfillment of the Scripture according to Luke 4:16-30 (pp. 88). Relatore: Ettore Franco. Difesa: 19/02/2013.

SETTORE FONDAMENTALE

MALEMBI Florent Armel (dioc. Pointe-Noire), Revelation transcendantale et jugement ca-tegoriale. Essai d’analyse transcendantale du dernier Rahner (pp. 141). Relatore: Giuseppe Guglielmi. Difesa: 18/12/2012. SESSA Francesco (dioc. Salerno-Campagna-Acerno), La critica radicale al cristianesimo nella post-modernità. Provocazioni per la Teologia Fondamentale (pp. 108). Relatore: Giuseppina De Simone. Difesa: 21/02/2013.

SETTORE DOGMATICO

LANDOLFI Lucio (assoc. SCV), I movimenti ecclesiali. Riferimenti fondativi e sviluppo po-stconciliare (pp. 110). Relatore: Orazio Francesco Piazza. Difesa: 21/02/2013. ONWUEKWE Cornelius Arinze (dioc. Orlu), Missione, Evangelizzazione e Mass Media nella vita e nel pensiero di Fulton J. Sheen, un padre del Concilio Vaticano II (pp. 134). Relatore: Domenico Marafioti. Difesa: 30/10/2012. ROSSI Giovanni (dioc. Benevento), La discesa agli inferi di Gesù Cristo. Prospettive ermeneu-tiche (pp. 123). Relatore: Nicola Salato. Difesa: 24/10/2012.

SETTORE VITA CRISTIANA-MORALE

TIZZANO Concetta (laica), “Un balsamo per le ferite”. La prossimità a partire dagli scritti di Etty Hillesum (pp. 115). Relatore: Giulio Parnofiello. Difesa: 21/06/2013.

SETTORE VITA CRISTIANA-SPIRITUALITÀ

ARABIA Pierpaolo (dioc. Crotone-Santa Severina), Teologia dell’esperienza spirituale cristia-na. La proposta di Giovanni Moioli (pp. 132). Relatore: Francesco Asti. Difesa: 24/06/2013.

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COMPARATO Biagio (relig. GAM), La Parola di Dio in don Carlo De Ambrogio e nella spiri-tualità del Movimento G.A.M (pp. 132). Relatore: Francesco Asti. Difesa: 10/04/2013. DI SANZO Giacinto (dioc. Tricarico), Mons. Raffaello Delle Nocche direttore spirituale (pp. 149). Relatore: Francesco Asti. Difesa: 24/06/2013. FARACE Simona (relig. PME), L’accompagnamento spirituale nella formazione della coscienza (pp. 111). Relatore: Donatella Abignente. Difesa: 13/03/2013. GIACOBBE Francesco (relig. OM), Curare la sofferenza con la musica (pp. 111). Relatore: Francesco Asti. Difesa: 15/05/2013. IMPERIO Fiorino (dioc. San Marco Argentano-Scalea), La trasformazione interiore negli scrit-ti di Charles Andrè Bernard (pp. 110). Relatore: Francesco Asti. Difesa: 24/06/2013. NAPOLITANO Anna (laica), L’azione cattolica italiana e il suo contributo alla santità della Chiesa (pp. 143). Relatore: Francesco Asti. Difesa: 21/02/2013.

TESI DI BACCALAUREATO

CERBONE Giuseppe (laico), L’insegnamento della religione cattolica nella scuola statale “il ca-so italiano” (pp. 79). Relatore: Antonio Mastantuono. Difesa: 12/12/2012. GIORDANO Roberto (dioc. Aversa), Esperienza di Dio e conoscenza di sé. L’illuminazione di coscienza nell’incontro con Cristo (pp. 87). Relatore: Donatella Abignente. Difesa: 21/06/2013. SIGNORE Mariano (dioc. Capua), La corrispondenza di mons. Delle Nocche a mons. Mallardo: la Storia della Chiesa tra crisi modernista e modernità della ricerca (pp. 110). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 18/06/2013.

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Appendice

PUBBLICAZIONI 2012-2013

I. Pubblicazioni della Sezione

Aloisiana Nuova Serie APPELLA E., Autorità contestata e confermata. Ambizione umana e progetto divino

nella storia di Core, Datan e Abiram (Nm 16) (Aloisiana NS 1), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013.

SALATO N., Persona e Chiesa: un sentiero interrotto. Indizi per un personalismo ec-clesiologico (Aloisiana NS 2), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013.

Oi Christianoi - Sezione antica BASTIT-KALINOWSKA A. - CARFORA A. (ed.), Vangelo, trasmissione, verità. Studi in

onore di E. Cattaneo nel suo settantesimo compleanno (Oi Christianoi 15), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013.

Oi Christianoi - Sezione moderna/contemporanea NICASTRO L., Profezia e politica in Emmanuel Mounier. Nucleo strategico del pen-

siero utopico del Novecento (Oi Christianoi 8), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012.

BRANCATELLI S., Il Signore ci conduce come madre. La missione etiopica di fra Fran-cesco da Mistretta (Oi Christianoi 9), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012.

DIBISCEGLIA A.G., Antonio Palladino (1881-1926). Un prete fuori sacrestia in una diocesi del Mezzogiorno (Oi Christianoi 10), Il pozzo di Giacobbe, Tra-pani 2013.

II. Pubblicazioni dei Docenti

ABIGNENTE D., «Diritti e libertà. Convegno Annuale Jesuit Social Network Onlus 26-28 novembre 2010», in www.jsn.it/public/settori/italiano/Intervento %20Donatella%20Abignente_def.pdf [20.11. 2011].

ID., «Educazione al bene comune e formazione di coscienza. Prospettiva eti-co-teologica», in S. BASTIANEL (ed.), Educare al bene comune. Una sfida per il mezzogiorno, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012, 75-106.

ID., «“Non rubare”. Riflessione etico-teologica», in Atti del Convegno ATISM. Lecce, luglio 2012 [di prossima pubblicazione].

ID., «Verità e formazione della coscienza nell’enciclica Veritatis splendor», in D. ABIGNENTE - S. BASTIANEL, Sulla formazione morale. Soggetti e itine-rari, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013, 53-116.

AGNISOLA G., «L’eclettico Joli: tra navi, scenografie e paesaggi napoletani», in Avvenire, 24 luglio 2012, pagina Arte.

ID., «Nel museo diocesano la bellezza di Melfi», in Luoghi dell’infinito, lu-glio-agosto 2013.

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ID., «Sculture di acqua e di cielo», in Avvenire, 18 settembre 2012, pagina Arte.

ID., «Matese, selvaggio e mariano», in Avvenire, 21 settembre 2012. ID., «La colomba di Matisse e l’occhio metafisico di Cartier-Bresson», in

Avvenire, 13 novembre 2012, pagina Arte. ID., «La città che incantò poeti e scrittori», in Avvenire, 7 febbraio 2013. ID., «la “lanterna magica” degli artisti, in Avvenire, 26 febbraio 2013, pagina

Arte. ID., «De Nittis, il sole a Parigi», in Luoghi dell’ infinito, marzo 2013. ID., «L’albero rosso e le sue meraviglie», in Avvenire, 8 aprile 2013, pagina

Arte. ID., «La Gerusalemme dell’Alto Lazio», in Avvenire, 24 maggio 2013.

AMARANTE A.V., Dire sì alla vocazione, in coll. con A. Donato (Pagine di Forma-zione Cristiana 16), Editrice San Gerardo, Materdomini 2012.

ID., «Un Vescovo Missionario. Nel 250° anniversario dell’elezione ed ordi-nazione vescovile di Alfonso de Liguori», in Spicilegium Historicum CSSR 60/1-2 (2012) 3-32.

ID., «Majella, St Gerard», in S. WALES - D. BILLY (edd.), Lexicon of Re-demptorist Spirituality, Published by the General Secretariat for Re-demptorist Spirituality, Rome 2011, 172-175.

ID., «Gerardo Mayela (san)», in S. WALES - D. BILLY (edd.), Cien palabras para el camino - Dicionario de Espiritualidad Redentorista, Ediciones Scala, Bogotá 2012, 198-202.

ID., recensione a: M. VIDAL, Historia de la Teología Moral. III: Moral y espiritualidad en la Cristianidad Medieval (ss. VIII-XIV), PS Editorial, Madrid 2011, Moral y Ética teológica 24, in Studia Moralia 50/2 (2012) 440-448.

ID., «Il vescovo e la montagna del Taburno», in L’Osservatore Romano, anno CLII n. 141 (20 giugno 2012) 4.

ID., «l’Amorale: Meritocrazia… o raccomandazione?» in In cammino con San Gerardo 112 (2012) 9, 17.

ID., «l’Amorale: Rischiare o sperare?» in In cammino con San Gerardo 112 (2012) 10, 15.

ID., «l’Amorale: Bamboccioni, sfigati o choosy?» in In cammino con San Ge-rardo 112 (2012) 11, 17.

ID., «l’Amorale: Responsabile: un aggettivo da evitare?!» in In cammino con San Gerardo 113 (2013) 1, 17.

ID., «l’Amorale: Lei non sa chi sono io!» in In cammino con San Gerardo 113 (2013) 2, 17.

ID., «l’Amorale: Stima sì, ma a quale prezzo?» in In cammino con San Gerar-do 113 (2013) 3, 17.

ID., «l’Amorale: La tempesta perfetta» in In cammino con San Gerardo 113 (2013) 4, 17.

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Appendice

ID., «Pastorale Giovanile Vocazionale Redentorista» in In cammino con San Gerardo 113 (2013) 4, 24-25.

APPELLA E., Autorità contestata e confermata. Ambizione umana e progetto divino nella storia di Core, Datan e Abiram (Nm 16) (Aloisiana NS 1), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013.

ASTI F., Centuria mistica con i Padri della Chiesa, LEV, Città del Vaticano 2012. ID., «Teologia spirituale e vita mistica», in J.M. GARCÍA (ed.), Teologia e spi-

ritualità oggi, LAS, Roma 2012, 97-127. ID., «Sull’esperienza mistica cristiana fra storia e teologia», in A. BASTIT-

KALINOWSKA - A. CARFORA (edd.), Vangelo, trasmissione, verità. Studi in onore di E. Cattaneo nel suo settantesimo compleanno (Oi Christia-noi 15), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013, 285-317.

ID., «Le lettere di direzione spirituale, modello comunicativo del Seicento», in R. LIBRANDI (ed.), Lingue e testi delle riforme cattoliche in Europa e nelle Americhe (secc. XVI-XXI), Franco Cesati Editore, Città di Castello (PG) 2012, 559-595.

ID., «Mistica e politica: i fratelli Mario e Luigi Sturzo», in Rassegna di Teolo-gia 53 (2012) 383-405.

ID., «Presentazione», in I. LICINIO, Caro amico santo ti scrivo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012, 7-9.

ID., «Le rivelazioni di Maria d’Ágreda», in Marianum 74 (2012) 171-228. ID., «Conoscenza di sé e conoscenza di Dio. Per una lettura antropologica

del Diario di Veronica Giuliani», in Rivista di Ascetica e Mistica 38 (2013) 147-203.

AUTIERO A., «Riflessioni sulla felicità di Pierre Teilhard de Chardin», in Teologia e Vita 5 (2012/6) 49-69.

ID., «Leo Baeck. La responsabilità delle religioni», in Rassegna di Teologia 53 (2012) 29-40.

BASTIANEL S., «Per una formazione responsabile», in D. ABIGNENTE - S. BASTIANEL, Sulla formazione morale. Soggetti e itinerari, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013, 7-22.

ID., «Discernimento e formazione cristiana», in D. ABIGNENTE - S. BASTIANEL, Sulla formazione morale, cit., 23-52.

ID., Moralidade pessoal na história. Temas de ética social, Editorial Cáritas, Lisbona 2013.

BASTIT-KALINOWSKA A. - CARFORA A. (edd.), Vangelo, trasmissione, verità. Studi in onore di E. Cattaneo nel suo settantesimo compleanno (Oi Christia-noi 15), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013.

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D’ALARIO V., «Il silenzio di Dio nell’esperienza di Giobbe e di Qohelet», in M. MILANI - M. ZAPPELLA, «Ricercare la sapienza di tutti gli antichi» (Sir 39,1). Miscellanea in onore di G.L. Prato, EDB, Bologna 2013.

DE SIMONE G. (ed.), Sentire l’uomo, gustare Dio, Cittadella, Assisi 2013. ID. - F. MIANO, «Il novecento filosofico», in A. SABETTA (ed.), Passione educati-

va. Un Itinerario storico tra i maestri del pensiero, Città Nuova, Roma 2012, 293-341.

ID. - F. MIANO, «Fede», in A. PARISI - M. CAPPELLANO, Lessico sturziano, Rubet-tino (in corso di pubblicazione).

DE SIMONE G., «La ricchezza delle stagioni del vivere», in Anthropologica, Annua-rio di studi filosofici 2013 (in corso di pubblicazione).

ID., «L’intériorité via ad Deum dans la phénoménologie du christianisme de Michel Henry», in GR. JEAN - N. MONSEU - J. LECLERCQ (edd.), (Re)-Lire Michel Henry. La Vie et les vivants, Presses Universitaires de Lou-vain (in corso di pubblicazione).

ID., cura della traduzione italiana di: M. HENRY, L’essenza della manifesta-zione, II, Filema, Napoli (in corso di pubblicazione).

DI GENNARO G. - MARSELLI R., «Access to credit and the rate of victimization in an entrepreneurial community», in Sociology Mind 2013 (in corso di stampa).

DI NAPOLI G., «“Croce e Sangue”: la visione eucaristica del Beato Lentini», in ISTITUTO TEOLOGICO DEL SEMINARIO MAGGIORE INTERDIOCESANO DI

BASILICATA (ed.), Il Gusto di Dio. Il Beato Domenico Lentini negli studi storici e teologici, Atti del colloquio teologico Potenza, 04.04.2011, Po-tenza 2012, 7-23.

ID., «Riflessioni sulla liturgia della Parola», in Un servizio d’amore 23 (2012/1) 7-9.

ID., «L’anno Liturgico», in Rivista di Pastorale Liturgica n. 294, 50 (2012/5) 26-33.

ID., «L’orazione colletta del 1° gennaio nel Missale Romanum (1970): un’attribuzione di paternità», in Marianum 79 (2012) 17-63.

ID., «L’altare simbolo di Cristo», in C.A.L. (ed.), Uno spazio per celebrare il mistero. Costruiti come edificio spirituale per un sacerdozio santo (1Pt 2,5) (Iniziazione alla liturgia 6), CLV - Edizioni Liturgiche, Roma 2012, 37-65.

ID., «Il Concilio Vaticano II: tra memoria e futuro», in La Vita in Cristo e nella Chiesa 61 (2012/10) 55-56.

ID., «Sacrosanctum concilium e documenti della riforma: continuità e svilup-pi», in P. CHIARAMELLO (ed.), Il Concilio Vaticano II e la liturgia: me-moria e futuro. Atti della XL Settimana di Studio dell’Associazione Pro-fessori di Liturgia, Rocca di Papa, 27-31 agosto 2012 (BEL/subsidia 165), Edizioni Liturgiche, Roma 2013, 247-280.

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207

Appendice

FRANCO E., «L’antichità dell’alleanza nuova», in Rivista Biblica 60/3 (2012) 293-328.

ID., «Le forme del popolo dei salvati nella Scrittura», in Rivista di Pastorale Liturgica 50 n. 293 (2012) 3-12.

GAMBERINI P., «Miti set humilis corde, discipulos patienter allexit et invitavit. Qua-le cristologia dalla Dignitatis Humanae?», in ATI, Concilio Vaticano II. Il ‘balzo innanzi della teologia’, Glossa, Milano 2012, 123-146

ID., «Ripensare l’identità cristiana. A cinquant’anni dal Vaticano II», in Filo-sofia e Teologia 26 (2012) 475-489

ID., «Vivere, sentire e pensare da credenti omosessuali», in F. CORBISIERO (ed.), Comunità omosessuali. Le scienze sociali sulla popolazione LGBT, Franco Angeli, Milano 2013, 97-114.

GRECO C., «La filosofia nei seminari: la Ratio studiorum e il Decreto di riforma de-gli studi di filosofia», in Seminarium, Nova Series LII (2012/2-3) 527-548

GUGLIELMI G., «Sentire e sapere. Edith Stein e Bernard Lonergan a confronto», in Studium 108 (2012) 693-721.

ID., «Storia e teologia. L’apporto di B. Lonergan», in A. BASTIT-KALINOWSKA

- A. CARFORA (edd.), Vangelo, trasmissione, verità. Studi in onore di E. Cattaneo nel suo settantesimo compleanno (Oi Christianoi 15), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013, 255-261.

ID., «Riflessioni sulla teologia fondamentale a partire dalla proposta metodo-logica di B. Lonergan», in E. CIBELLI (ed.), La centralità del soggetto per la fondazione di un metodo in teologia da parte di Bernard Lonergan, Isti-tuto Italiano per gli Studi filosofici, Napoli 2013, 10-19.

MANUNZA C., L’Apocalisse come “actio liturgica” cristiana. Studio esegetico-teolo-gico di Ap 1,9-16; 3,14-22; 13,9-10; 19,1-8 (AnBib 199), GBP, Roma 2012.

ID., «Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole», in Presbyteri 46 (2012) 507-516.

ID., recensione a: S.N. BRODEUR, Il Cuore di Paolo è il cuore di Cristo. Studio introduttivo esegetico-teologico delle lettere paoline (Theologia 2), GBP, Roma 2011, in Rassegna di Teologia 54 (2013) 164-165.

ID., «La “narrativa” di Ap: “sentire e vivere” la comunione con Cristo incar-nato nel mondo», in E. SALVATORE - A. GUIDA (ed.), Il Racconto bibli-co. Narrazione, storia, teologia, Il pozzo di Giacobbe, Trapani (in corso di pubblicazione)

ID., «L’incredulità attraversata del credente in Giovanni, ponte verso i non credenti», in D. ABIGNENTE - E. FRANCO (ed.), L’incredulità del creden-te, Il pozzo di Giacobbe, Trapani (in corso di pubblicazione)

MURATORE S., “Le categorie generali e speciali nel lavoro fondativo del Method di Lonergan”, in E. CIBELLI (ed.), La centralità del soggetto per la fonda-

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208

zione di un metodo in teologia da parte di Bernard Lonergan, Istituto Ita-liano per gli Studi Filosofici, Napoli 2013, 36-40.

ID., «Presentazione», in C. TADDEI FERRETTI, Tommaso d’Aquino e l’escato-logia intermedia. La conoscenza nelle anime separate, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli 2013, 11.

ID., «Transformations in the fundamental category nature/natural: The con-tribution of Bernard Lonergan», in F. LAWRENCE (ed.), Lonergan Work-shop. 25: Second International Lonergan Workshop, Boston College, Bos-ton 2013 (in corso di pubblicazione).

ID., «Intellectual conversion», in F. LAWRENCE (ed.), Lonergan Workshop, 26: Third International Lonergan Workshop “Intellectual Honesty in Phi-losophy and Theology”, Boston College, Boston 2013 (in corso di pub-blicazione).

ID., «Tommaso e la tradizione», in G. DE SIMONE - A. TRUPIANO (edd.), Dare a pensare. Esercizio della ragione e fecondità della tradizione, Cit-tadella, Assisi 2013 (in corso di pubblicazione).

NUGNES A., recensione a: A. COSTANZO, Il trattato «De vera et falsa poenitentia»: verso una nuova confessione. Guida alla lettura, testo e traduzione (Stu-dia Anselmiana 154), EOS, Roma 2011, in Gregorianum 94 (2013/2) 415- 416.

ORAZZO A., «Anselmo d’Aosta: per un’antropologia del magis», in La partecipa-zione di Anselmo al processo di costruzione della ‘nuova’ Europa (Atti del Congresso Intern. 25-27 novembre 2010, nel IX centenario della morte di Anselmo), Pontificia Università Gregoriana, Roma 2013, 211-240.

PAGLIARA C., «L’analempsis elianica di Gesù (Lc 9,51; 24, 51; At 1,2.11.22)», in A. PITTA - G. DI PALMA (edd.), La Parola di Dio non è incatenata (2Ts 2,9). Scritti in onore di Cesare Marcheselli-Casale, Supplementi di Rivista Bi-blica 54, EDB, Bologna 2012, 166-185.

ID., «Il simbolo nuziale in Osea 2,4-25», in A. BASTIT-KALINOWSKA - A. CARFORA (edd.), Vangelo, trasmissione, verità. Studi in onore di E. Cat-taneo nel suo settantesimo compleanno (Oi Christianoi 15), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013, 51-72.

PICCOLO G., «Gli argomenti dei nuovi atei», in Rassegna di teologia 53 (2012/1) 125-133.

ID., «Conoscenza e interpretazione. Come evitare il rischio del relativismo», in La Civiltà Cattolica n. 3885, 163 (2012) 213-318.

ID., recensione a: A. COLIVA, Scetticismo. Dubbio, paradosso e conoscenza, Laterza, Roma - Bari 2012, in Gregorianum 94 (2013/1) 202-203.

ID., recensione a: G. CATAPANO, I Sermoni di Erfurt, Marcianum Press, Ve-nezia 2012, in La Civiltà Cattolica n. 3909 164 (2013) 309-311.

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209

Appendice

PORRECA A., «La nozione di “persona” nella teologia trinitaria di K. Rahner», in Capys (Rivista di Storia e Scienze Religiose dell’ISSR “S. Roberto Bel-larmino” - Capua), 3 (2012) 153-162.

ID., «Il Bene Comune nel Magistero di Benedetto XVI», in Quaerite (Rivista dell’ISSR “S. Pietro” - Caserta), 3 (2012) 25-40.

ID., LG 6; LG 11; LG 26; PO 5, in M. VERGOTTINI (ed.), Perle del Concilio. Dal tesoro del Vaticano II, EDB, Bologna 2012, 100.121.136.337.

ID., recensione a: R. FISICHELLA, La Nuova Evangelizzazione. Una sfida per uscire dall’indifferenza, Mondadori, Milano 2011, in Rassegna di Teolo-gia 54 (2013) 333-334.

SALATO N., «Gli interventi ecclesiologici di Padre Girolamo da Pistoia (1508-1570) al Concilio di Trento», in Rivista Storica dei Cappuccini di Napoli VII (2012) 5-25.

ID., «La persona in Tommaso d’Aquino. Sondaggio critico a partire da Sum-ma Theologiae I, q.29, a.1», in A. BASTIT-KALINOWSKA - A. CARFORA

(edd.), Vangelo, trasmissione, verità. Studi in onore di E. Cattaneo nel suo settantesimo compleanno, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013, 247-254.

ID., «Prefazione» a A. MAURO, I Conventi Cappuccini in Terra di Lavoro nel decennio francese 1805-1815, Giannini Editore, Napoli 2013, 4-9.

ID., Persona e Chiesa: un sentiero interrotto. Indizi per un personalismo eccle-siologico (Aloisiana NS 2), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013, pp. 270.

ID., «Comunità e Chiesa nell’analisi fenomenologica di Edith Stein. Spunti di riflessione teologica a partire dalla Internationale Edith-Stein-Bibliographie di Francesco Alfieri», in Lateranum (in corso di pubblicazione).

SALVATORE E., «Gesù Cristo educato ed educatore/1. La formazione», in Rasse-gna di Teologia 53 (2012) 183-193.

ID., «Gesù Cristo educato ed educatore/2. Lo stile educativo», in Rassegna di Teologia 54 (2013) 189-220.

TANZARELLA S., «Introduzione» in B. LABANCA, Ricordi autobiografici - Il mio te-stamento, ediz. critica a cura di S. Proniewicz e S. Tanzarella, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012, 5-29.

ID., «Unità d’Italia e contributo della comunità cattolica», in G. CIPOLLONE (ed.), La Geopolitica della solidarietà: dal locale al globale, Cangemi, Roma 2012, 123-155.

ID., «Introduzione», in R. GIARRETTA - S. TANZARELLA, Osare la speranza. La liberazione viene dal Sud, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2012, 5-29.

ID., «Le molte altre: le organizzazioni laicali e i movimenti», in M. PERRONI - A. MELLONI - S. NOCETI (edd.), Tantum aurora est. Donne e Concilio Vaticano II, Lit Verlag, Münster 2012, 87-99 (in collaborazione con A. Carfora e A. de Luzenberger).

ID., «Il Concilio Vaticano II e i poveri», in V. SCHIRRIPA (ed.), L’Italia del Vaticano II, Aracne, Roma 2012, 117-130.

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210

ID., «Prefazione», in L. DI SANTO, Per una Teologia dell’Ultimo. Riflessioni sui diritti umani al tempo della crisi globale, Edizioni Scientifiche Italia-ne, Napoli - Roma 2012, V-XXI.

ID., «Auditores: una presenza nuova e significativa al Concilio Vaticano II», in Credere oggi 33 (2013) 43-52.

ID., «Prefazione. Storia delle parrocchie e storia della Chiesa», in La parrocchia luogo di fede, luogo di storia. Profilo storico-pastorale delle Comunità cri-stiane della diocesi di Sessa Aurunca, Caramanica, Minturno 2013, 7-15.

ID., «Costantino e la teologia romana del XIX-XX secolo», in Flavius Vale-rius Costantinus Maximus Augustus, III, Istituto dell’Enciclopedia Ita-liana, Roma 2013, 377-389.

ID., «Atti e Passioni dei martiri», in L. ORABONA - S. TANZARELLA (edd.), Luciano di Antiochia tra storia e agiografia, Aracne, Roma 2013, 61-77.

ID. (ed.), Il pericoloso mestiere dello storico. L’uso pubblico della storia del cri-stianesimo del XX secolo, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2013.

TRUPIANO A., «G.B. Sala interprete di Kant», in Rassegna di teologia 53 (2012) 497-510.

ID., «La svolta verso il soggetto e il metodo trascendentale: l’incontro di B. Lonergan con l’ermeneutica», in E. CIBELLI (ed.), La centralità del sogget-to per la fondazione di un metodo in teologia da parte di Bernard Lonergan (Atti del Convegno presso l’Istituto Italiano di studi filosofici - Napoli 2010), Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli 2013, 85-112.

VITALE A.M., «Das politische Denken Ignaz Seipels zwischen Scholastik und Korporativismus», in F.S. FESTA - E. FROESCHL - T. LA ROCCA - L. PARENTE - G. ZANASI (hrsg.), Das Österreich der dreissiger Jahre und seine Stellung in Europa, Peter Lang, Frankfurt a/M. 2012, 537-550.

ID., «La nozione di dignitas hominis nella scuola platonico-agostiniana del Cinquecento», in Persona 2 (2012) 131-143.

ID., recensione di: GILES OF VITERBO, The Commentary on the Sentences of Petrus Lombardus, ed. by D.J. Nodes, Brill, Leiden-Boston 2010, in Filosofia e Teologia 2 (2012) 431-433.

ID., «Tra dialogo umanistico e teologia controversistica. Il De iustitia et li-bertate christiana di Girolamo Seripando», in M. COPPOLA - G. FERNI-COLA - L. PAPPALARDO, Il Dialogo tra le religioni tra Tardoantico e Rina-scimento, Città Nuova, Roma (in corso di pubblicazione).

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211

Appendice

QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO FILOSOFICO ANNO ACCADEMICO 2013-2014

I ANNO

1° Semestre credits ECTS AEM13011 Introduzione alla filosofia (A. Trupiano) 1 2 AEM13021 Epistemologia/1 (A. Trupiano) 2 3 AEM13031 Metodologia (A. Mastantuono) 1 2

AA13011 Psicologia (C. Di Filippo) 3 5 AA13021 Sociologia (G. Di Gennaro) 3 5 AA13031 Storia della filosofia antica (V. Petito) 3 5 AA13041 Antropologia filosofica (G. Piccolo) 5 8

IL Integrazione linguistica

2° Semestre AEM13022 Epistemologia/2 (A. Trupiano) 3 5 AEM13042 Logica (G. Piccolo) 2 3 AEM13052 Estetica (A.M. Vitale) 2 3 AEM13062 Filosofia dell’essere/1 (A. Trupiano) 3 5

AA13052 Storia della filosofia patristica e medievale (A. Orazzo) 3 5 SMI Seminario minore 1 2 CO Corso opzionale 2 3

IL Integrazione linguistica

II ANNO 3° Semestre

AEM13071 Filosofia dell’essere/2 (A. Trupiano) 3 5 AEM13081 Ermeneutica (A. Trupiano) 2 3 AEM13091 Filosofia della natura (S. Ferraro) 2 3

AA13061 Etica generale (G. De Simone) 4 6 AA13071 Storia delle religioni (V. Panza) 3 5 AA13081 Storia della filosofia moderna (A. Autiero) 3 5

SMA Seminario maggiore/1 2 3 IL Integrazione linguistica

4° Semestre AS13012 Arte sacra (G. Agnisola) 2 3 AA13092 Etica speciale (G. Parnofiello) 2 3 AA13102 Filosofia della religione (G. De Simone) 5 8 AA13112 Storia della filosofia contemporanea (A. Autiero) 3 5 AB13012 Introduzione alla Sacra Scrittura (E. Salvatore) 3 5

ACF13012 Introduzione alla teologia (C. Greco - F. Gianfreda) 2 3 SMA Seminario maggiore/2 1 2

IL Integrazione linguistica

Corsi opzionali per il primo anno AS13012 Arte sacra (G. Agnisola) 2 3

CO13012 Musica sacra (V. De Gregorio) 2 3

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QUADRO DEI CORSI DEL TRIENNIO TEOLOGICO ANNO ACCADEMICO 2013-2014

I ANNO 1° Semestre credits ECTS

AB13021 AT/1: Pentateuco (V.A. Appella) 4 6 AB13031 NT/1: Sinottici-Atti (E. Salvatore) 4 6 LM13011 Ebraico A (V.A. Appella) 2 3 LM13021 Greco A (C. Pagliara) 2 3

ACF13021 Teologia fondamentale (C. Greco) 5 8 ACF13031 Tradizione e ispirazione (E. Cattaneo - A. Nugnes) 2 3 ACF13041 Storia della Chiesa antica e Archeol. cristiana (S. Tanzarella) 3 5

2° Semestre AB13042 AT/2: Profeti (E. Franco) 4 6 AB13052 NT/2: Corpus Paulinum (C. Manunza) 4 6 LM13062 Ebraico B (F. Russo) 2 3

ACF13052 Patrologia (E. Cattaneo - V. Mossa) 3 5 ACF13062 Cristologia (P. Gamberini) 5 8 ACF13072 Storia della Chiesa medievale (A. Carfora) 2 3

II ANNO 3° Semestre

AB13061 AT/3: Sapienziali e altri scritti (V. D’Alario) 4 6 AB13071 NT/3: Corpus Johanneum (C. Manunza) 4 6

ACF13091 Storia della Chiesa moderna (A. Carfora) 2 3 AAS13011 Antropologia teologica (G. Guglielmi) 3 5 AM13011 Teologia morale fondamentale e generale (D. Abignente) 5 8

4° Semestre ACF13082 Trinità (P. Gamberini) 3 5 ACF13102 Storia della Chiesa contemporanea (S. Tanzarella) 2 3 AAS13022 Grazia e virtù teologali (G. Guglielmi) 5 8 AAS13032 Escatologia (N. Salato - A. Nugnes) 2 3 AES13012 Ecclesiologia e Mariologia (N. Salato) 5 8

III ANNO 5° Semestre

AES13021 Sacramentologia generale. Battesimo e Cresima (G. Di Napoli) 2 3 AES13031 Eucaristia (A. Porreca) 3 5 AES13051 Diritto canonico/1 (E. Napolitano) 3 5 AES13081 Teologia pastorale (A. Mastantuono) 4 6 AM13021 Teologia morale speciale/1: vita religiosa (D. Abignente) 2 3 AM13031 Teologia morale speciale/2: vita fisica (G. Parnofiello) 4 6

SF Seminario per l’esame finale 2 3 6° Semestre

AES13042 Liturgia (G. Di Napoli) 3 5 AES13062 Penitenza e Unzione degli infermi (D. Marafioti) 2 3 AES13072 Ordine e Matrimonio (D. Marafioti) 2 3 AES13092 Diritto canonico/2 (V.A. Todisco) 2 3 AAS13042 Teologia spirituale (F. Asti) 2 3 AM13042 Teologia morale speciale/3: vita sociale (S. Bastianel) 5 8

SF Seminario per l’esame finale 2 3 T01 Tesi/esercitazione scritta

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Appendice

QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA

ANNO ACCADEMICO 2013-2014

1° Semestre credits ECTS

C13011 Spirito e vita cristiana (S. Majorano) 2 3

C13021 L’agire di Dio nella storia (P. Gamberini) 2 3

1° anno

LM13011 Ebraico A (V.A. Appella) 2 3

LM13021 Greco A (C. Pagliara) 2 3

LM13031 Geografia, archeologia e storia d’Israele (E. Franco) 2 3

SBM13011 Metodologia biblica (B. Puca) 2 3

2° anno

LM13081 Ebraico C (F. Russo) 2 3

LM13091 Greco C (C. Pagliara) 2 3

1° e 2° anno

ET13011 Il Sal 67(66) e l’irradiazione della discendenza del Servo (E. Franco)

2 3

ET13021 Il canto della salvezza. Gli inni nel racconto dell’infanzia di Lc 1-2 (E. Salvatore)

2 3

SBT13011 Autorevolezza e preghiera: Mosè in Nm (V.A. Appella) 4 6

2° Semestre

C13032 La comunione ecclesiale nel Vangelo di Matteo: tra ortodossia e ortoprassi (M. Grilli)

2 3

C13042 La Chiesa di Cristo, sacramento di comunione con Dio e tra gli uomini (O.F. Piazza - A. Porreca)

2 3

1° anno

LM13042 Critica testuale dell’AT e del NT (E. Franco) 2 3

LM13052 Ermeneutica biblica (E. Salvatore) 2 3

LM13062 Ebraico B (F. Russo) 2 3

LM13072 Greco B (C. Pagliara) 2 3

1° e 2° anno

ET13032 La ricerca del volto di Dio (V. D’Alario) 2 3

ET13042 L’inno di Filippesi (C. Manunza) 2 3

SBS13012 L’esperienza di preghiera in Paolo (B. Puca) 4 6

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA

ANNO ACCADEMICO 2013-2014

1° Semestre credits ECTS

C13011 Spirito e vita cristiana (S. Majorano) 2 3

C13021 L’agire di Dio nella storia (P. Gamberini) 2 3

Corsi propri

D13011 Cristo centro della comunione ecclesiale in Agostino (D. Marafioti)

2 3

D13021 La libertas ecclesiae in Anselmo (A. Orazzo) 2 3

D13031 Vocazione ecumenica della Chiesa (P. Gamberini) 2 3

D13041 Vita sacramentale e quotidiano. Profilo pastorale (A. Mastantuono)

2 3

Seminario

DS13011 La Chiesa sacramento di comunione. Parte storica (N. Salato) 2 3

2° Semestre

C13032 La comunione ecclesiale nel Vangelo di Matteo: tra ortodossia e ortoprassi (M. Grilli)

2 3

C13042 La Chiesa di Cristo, sacramento di comunione con Dio e tra gli uomini (O.F. Piazza - A. Porreca)

2 3

Corsi propri

D13052 Corpo, corporeità e comunione: un approccio fenomenologico-filosofico (G. De Simone)

2 3

D13062 Vita sacramentale e quotidiano. Profilo liturgico (G. Di Napoli) 2 3

D13072 Vita sacramentale e quotidiano. Profilo canonico (V. Todisco) 2 3

D13082 Vota et consilia dei vescovi italiani per il Concilio Vaticano II (S. Tanzarella)

2 3

Seminario

DS13022 La Chiesa sacramento di comunione. Parte sistematica (N. Salato) 2 3

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Appendice

QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA

ANNO ACCADEMICO 2013-2014

1° Semestre credits ECTS C13011 Spirito e vita cristiana (S. Majorano) 2 3 C13021 L’agire di Dio nella storia (P. Gamberini) 2 3

Indirizzo di Morale - Corsi propri

VM13011 Morale e spirituale. Esperienza e teologia (con elaborato) (S. Bastianel)

2 4

VM13021 Bioetiche a confronto: ricercando l’humanum nella storia (V. Balcius)

2 3

VM13031 “Riconosci la tua storicità”. Antropologia cristiana in prospettiva storica (G. Guglielmi)

2 3

Seminario

VMS13011 Teologia morale: temi fondamentali (D. Abignente - S. Purcaro) 2 3

Indirizzo di Spiritualità - Corsi propri

VM13011 Morale e spirituale. Esperienza e teologia (con elaborato) (S. Bastianel)

2 4

VS13011 Teologia spirituale fondamentale (F. Asti) 2 3 VS13021 Spiritualità ignaziana e mondo contemporaneo (G. Piva) 2 3

Seminario

VSS13011 La Preghiera: teologia e pratica (G. Piva) 2 3

2° Semestre

C13032 La comunione ecclesiale nel Vangelo di Matteo: tra ortodossia e ortoprassi (M. Grilli)

2 3

C13042 La Chiesa di Cristo, sacramento di comunione con Dio e tra gli uomini (O.F. Piazza - A. Porreca)

2 3

Indirizzo di Morale - Corsi propri

VM13042 Storia della morale e lettura di testi di spiritualità (con elaborato) (A.V. Amarante)

2 4

VM13052 «Per la vita del mondo» (Gv 6,51): teorie di giustizia e teologie delle realtà temporali (G. Parnofiello)

2 3

VM13062 Ricerca della verità e cura della coscienza. Magistero conciliare e postconciliare (D. Abignente)

2 3

Indirizzo di Spiritualità - Corsi propri

VM13042 Storia della morale e lettura di testi di spiritualità (con elaborato) (A.V. Amarante)

2 4

VS13032 In Cristo chiamati alla comunione. La visione cristiana dell’uomo come “vocazione” (R. Del Riccio - A. Nugnes)

2 3

VS13042 Discernere i segni dei tempi: natura, cultura, vita credente (S. Purcaro)

2 3

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CALENDARIO ACCADEMICO 2013 - 2014

SETTEMBRE

1 D

2 L - 3 M 4 M - Termine prenotazione esami5 G 6 V - 7 S

8 D

9 L Esami - Sessione autunnale

10 M Esami11 M Esami12 G Esami13 V Esami14 S

15 D

16 L Esami17 M Esami18 M Esami19 G San Gennaro 20 V Esami21 S

22 D

23 L Esami24 M Esami25 M Esami26 G Esami27 V Esami28 S

29 D

30 L

OTTOBRE

1 M Lezione - Apertura Anno Accademico 2 M Lezione3 G Lezione4 V Lezione -5 S

6 D

7 L Lezione8 M Lezione9 M Lezione

10 G Lezione11 V Lezione12 S

13 D

14 L Lezione15 M Lezione16 M Lezione17 G Lezione18 V Lezione19 S

20 D

21 L Lezione22 M Lezione23 M Lezione24 G Lezione25 V Lezione26 S

27 D

28 L Lezione29 M Lezione30 M Lezione31 G Lezione -

Termine prenotazione esami di Baccalaureato e Licenza per ottobre

Termine ordinario iscrizioni Termine iscrizioni seminario finale 1° modello

Termine iscrizioni con mora Termine consegna schemi 2° modello esame finale a giugno

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

Inizio prenotazione esamiApertura iscrizioni

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Appendice

NOVEMBRE

1 V Tutti i Santi 2 S Commemorazione Defunti

3 D

4 L Lezione 5 M Lezione 6 M Lezione - Consiglio di Sezione 7 G Lezione 8 V Lezione - 9 S

10 D

11 L Lezione 12 M Lezione 13 M Lezione 14 G Lezione 15 V Lezione 16 S

17 D

18 L Lezione 19 M Lezione 20 M Lezione - Consiglio di Facoltà 21 G Lezione 22 V Lezione 23 S

24 D

25 L Lezione 26 M Lezione 27 M Lezione 28 G Lezione 29 V Lezione 30 S

DICEMBRE

1 D I di Avvento

2 L Lezione - Inizio prenotazione esami 3 M Lezione 4 M Lezione 5 G Lezione 6 V Lezione 7 S

8 D II di Avvento - Immacolata

9 L Lezione

10 M Lezione 11 M Lezione 12 G Lezione 13 V Lezione - Termine prenotazione esami 14 S

15 D III di Avvento

16 L Lezione 17 M Lezione 18 M Lezione 19 G Lezione 20 V Lezione 21 S

22 D IV di Avvento

23 L 24 M 25 M Natale 26 G 27 V 28 S

29 D Sacra Famiglia

30 L 31 M

Termine prenotazione esami di Baccalaureato e Licenza per dicembre

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

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GENNAIO

1 M Maria SS.ma Madre di Dio 2 G 3 V - 4 S

5 D

6 L Epifania 7 M 8 M Lezione 9 G Lezione

10 V Lezione 11 S

12 D

13 L Lezione - 14 M Lezione 15 M Lezione 16 G Lezione 17 V Lezione - 18 S

19 D

20 L Esami - Sessione invernale 21 M Esami 22 M Esami 23 G Esami 24 V Esami 25 S

26 D

27 L Esami 28 M Esami 29 M Esami 30 G Esami 31 V Esami

FEBBRAIO

1 S

2 D

3 L Esami 4 M Esami 5 M Esami 6 G Esami 7 V Esami 8 S

9 D

10 L - 11 M 12 M 13 G 14 V 15 S

16 D

17 L Lezione - Inizio 2° semestre 18 M Lezione 19 M Lezione 20 G Lezione 21 V Lezione - 22 S

23 D

24 L Lezione 25 M Lezione 26 M Lezione 27 G Lezione 28 V Lezione - Termine iscrizioni con mora

Termine prenotazione esami di Baccalaureato e Licenza per febbraio

Termine prenotazione esami di Baccalaureato e Licenza per marzo

Apertura iscrizioni 2° semestre

Termine consegna schemi Licenza per giugno

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

Termine iscrizioni 2° semestre

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Appendice

MARZO

1 S

2 D

3 L Lezione 4 M Lezione 5 M Lezione 6 G Lezione 7 V Lezione 8 S

9 D I di Quaresima

10 L Lezione 11 M Lezione 12 M Lezione - Consiglio di Sezione 13 G Lezione 14 V Lezione 15 S

16 D II di Quaresima

17 L Lezione 18 M Lezione 19 M Lezione 20 G Lezione 21 V Lezione 22 S

23 D III di Quaresima

24 L Lezione 25 M Lezione 26 M Lezione - Consiglio di Facoltà 27 G Lezione 28 V Lezione 29 S

30 D IV di Quaresima

31 L Lezione

APRILE

1 M Lezione 2 M Lezione 3 G Lezione 4 V Lezione - 5 S

6 D V di Quaresima

7 L Lezione 8 M Lezione 9 M Lezione

10 G Lezione 11 V Lezione 12 S

13 D delle Palme

14 L 15 M 16 M 17 G 18 V 19 S

20 D Pasqua

21 L dell’Angelo 22 M 23 M 24 G 25 V Ann. Liberazione 26 S

27 D II di Pasqua

28 L Lezione 29 M Lezione 30 M Lezione -

Termine prenotazione esami di Baccalaureato e Licenza per maggio

Sessione esamiBaccalaureato e Licenza

Termine consegna elaborati di Filosofia

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MAGGIO

1 G San Giuseppe lavoratore 2 V 3 S

4 D III di Pasqua

5 L Lezione - Inizio prenotazione esami 6 M Lezione 7 M Lezione - Consiglio di Sezione 8 G Lezione 9 V Lezione

10 S

11 D IV di Pasqua

12 L Lezione 13 M Lezione 14 M Lezione - Termine prenotazione esami15 G Lezione 16 V Lezione - 17 S

18 D V di Pasqua

19 L Lezione 20 M Lezione 21 M Lezione - Consiglio di Facoltà 22 G Lezione 23 V Lezione 24 S

25 D VI di Pasqua

26 L Lezione 27 M Lezione 28 M Lezione 29 G Lezione 30 V Lezione 31 S

GIUGNO

1 D Ascensione

2 L Festa della Repubblica 3 M Esami - Sessione estiva 4 M Esami 5 G Esami 6 V Esami 7 S

8 D Pentecoste

9 L Esami

10 M Esami 11 M Esami 12 G Esami 13 V Esami 14 S

15 D SS. Trinità

16 L Esami 17 M Esami 18 M Esami 19 G Esami 20 V Esami 21 S

22 D Corpus Domini

23 L 24 M 25 M 26 G 27 V 28 S

29 D SS. Pietro e Paolo

30 L

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

Termine prenotazione esami di Baccalaureato e Licenza per giugno

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

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Appendice

SETTEMBRE 2014

1 L - 2 M 3 M - Termine prenotazione esami 4 G 5 V 6 S

7 D

8 L Esami - Sessione autunnale 9 M Esami

10 M Esami 11 G Esami 12 V Esami 13 S

14 D

15 L Esami 16 M Esami 17 M Esami 18 G Esami 19 V San Gennaro 20 S

21 D

22 L Esami 23 M Esami 24 M Esami 25 G Esami 26 V Esami 27 S

28 D

29 L 30 M - Termine ordinario iscrizioni

Note Settimane di lezione: 14 (1° semestre) + 13 (2° semestre) Giorni di lezione: 66 (1° semestre) + 63 (2° semestre) Giorni di vacanza: 7 gennaio 2014 2 maggio 2014 Consiglio di Facoltà: 20 novembre 2013 26 marzo 2014 21 maggio 2014 Consiglio di Sezione: 6 novembre 2013 12 marzo 2014 7 maggio 2014

Inizio prenotazione esami autunnali Apertura iscrizioni A.A. 2014-2015

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INDICE Presentazione ................................................................................................. Pag. 3

Cenni storici ................................................................................................... 5 Parte Prima: L’Istituzione Accademica .................................................... 7 I. La Facoltà .................................................................................................... 9

II. La Sezione S. Luigi .................................................................................... 9 – Organico dei docenti ........................................................................... 14 – Informazioni ........................................................................................ 19 – Nota sugli effetti civili dei titoli accademici rilasciati ......................... 28 – Tasse accademiche .............................................................................. 30

Parte Seconda: Gli Studi ............................................................................. 31 IL QUINQUENNIO ISTITUZIONALE: PIANO DI STUDI ................................................ 33

1. Impostazione generale .......................................................................... 33 1.1. Aree e corsi ................................................................................... 33 1.2. I coordinatori ................................................................................ 34 1.3. Didattica ........................................................................................ 34 1.4. Le verifiche..................................................................................... 35 1.5. Norme di applicazione ................................................................. 36 1.6. Corsi opzionali .............................................................................. 36

2.1. Il biennio filosofico ........................................................................... 37 2.2. Il triennio teologico ........................................................................... 41

PIANO GENERALE DEI CORSI ................................................................................ 50

IL BIENNIO FILOSOFICO ..................................................................................... 54 – Quadro dei corsi ................................................................................. 56 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 58

Primo Anno.................................................................................... 58 Secondo Anno................................................................................ 66

IL TRIENNIO TEOLOGICO ................................................................................... 81 – Quadro dei corsi ................................................................................. 82 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 85

Primo Anno.................................................................................... 85 Secondo Anno................................................................................ 94 Terzo Anno .................................................................................... 102

I BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA ..................................................... 111 – Piano generale degli studi.................................................................... 111

Biennio in teologia biblica .............................................................................. 114 – Norme e indicazioni generali .............................................................. 114 – Quadro dei corsi ................................................................................. 118 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 120

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Biennio in teologia fondamentale .................................................................... 136 – Norme e indicazioni generali .............................................................. 136

Biennio in teologia dogmatica: indirizzo ecclesiologico .................................. 141 – Norme e indicazioni generali .............................................................. 141 – Modelli di esame finale ....................................................................... 143 – Quadro dei corsi ................................................................................. 144 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 146

Biennio in teologia della vita cristiana: indirizzi di morale e di spiritualità ... 153 – Norme e indicazioni generali............................................................... 153 – Modelli di esame finale ....................................................................... 155 – Quadro dei corsi .................................................................................. 160 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 162

IL DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA ................................................................... 172 – Modalità del terzo ciclo ...................................................................... 172 – La tesi dottorale .................................................................................. 173 – Decadenza degli studi.......................................................................... 173

ANNO PASTORALE ............................................................................................. 174

SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI ARTE E TEOLOGIA ............................................ 175 – Organizzazione dell’attività didattica ................................................. 176

Parte Terza: Appendice ............................................................................... 183 Statuti Generali della Facoltà .................................................................. 185 Statuti Particolari della Sezione San Luigi .............................................. 188 Normative Particolari ............................................................................... 195

– Regolamento della partecipazione degli Studenti alla vita e al governo della Comunità accademica ............................. 195

Tesi difese nell’Anno Accademico 2012-2013 ........................................ 201 – Tesi di Licenza .................................................................................... 201 – Tesi di Baccalaureato .......................................................................... 202

Pubblicazioni 2012-2013 .......................................................................... 203 – Pubblicazioni della Sezione ................................................................ 203 – Pubblicazioni dei Docenti .................................................................. 203

Quadri dei corsi ........................................................................................ 211

Calendario Accademico 2013-2014 ......................................................... 216

INDICE .............................................................................................................. 223

Tipolitografia “La Laurenziana”

Via Luigi Lanza, 7 – Barra (Napoli) Telefax 081.572.13.85

Finito di stampare il mese di luglio 2013