IUSM guida studente - Università degli Studi di Roma ... dello studente 2013-2014.pdf ·...

218
GUIDA DELLO STUDENTE 2013 • 2014

Transcript of IUSM guida studente - Università degli Studi di Roma ... dello studente 2013-2014.pdf ·...

GU

IDA

DE

LLO

STU

DE

NTE

20

13

• 2

01

4

GU

IDA

DE

LLO

ST

UD

EN

TE

2013/2

014

Piazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 RomaCentralino: tel. + 39 06 36733501/599

www.uniroma4.it

2013•2

014

AN

NO

ACC

AD

EMIC

OGUIDA DELLOSTUDENTE

ANNO ACCADEMICO 2013 • 2014UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “FORO ITALICO”

Rettore: prof. Fabio Pigozzi

L’edizione della Guida dello studente 2013/2014 è stata curata dall’Ufficio stampa di Ateneo.

Questa pubblicazione ha carattere interno di servizio ed è distribuita a titolo del tutto gratuito.

Indice

Offerta didattica • CAPITOLO 1• Dipartimento di Scienze motorie, umane e della salute 7• Centro Linguistico di Ateneo 8• Apprendimento Permanente 10• Offerta didattica 12Corso di Laurea in Scienze motorie e sportive

- 1° anno 14- 2° anno 25- 3° anno 38

Corsi di Laurea Magistrale• Attività motorie preventive e adattate

- 1° anno 57- 2° anno 70

• Attività fisica e salute- 1° anno 78- 2° anno 98

• Management dello sport - 1° anno 107- 2° anno 119

• Scienza e tecnica dello sport- 1° anno 127- 2° anno 140

3

Indic

e

TFA Tirocini formativi attivi 152Specializzazione per le Attività di Sostegno didattico agli alunni con disabilità 153Master• Diritto, economia ed etica dello sport 155• Educazione psicomotoria inclusiva per l’infanzia 158Commissione Ricerca Scientifica 161

Servizi centrali e strutture di Ateneo • CAPITOLO 2• Programmazione Didattica 164• Orientamento, Tutorato e Job Placement 167• Tutorato specializzato e DSA 171• La Biblioteca 180• Relazioni internazionali 185• Comunicazione di Ateneo 188• Centro inter-universitario “Mind in sport team” (MiST) 190• Polisportiva 192• Nucleo di valutazione 196• Le rappresentanze studentesche 197• Servizio di Primo soccorso 199• Cappellania 200• Territorio, sede e trasporti 201• Indirizzi utili 203• Mappe 208

Indic

e

4

Dipartimento di Scienze motorie, umane e della salute Centro Linguistico di Ateneo (CLA) • Apprendimento Permanente

Offerta didattica Laurea triennale • Offerta didattica Lauree MagistraliSpecializzazione Attività di Sostegno e TFA • Master • Commissione Ricerca Scientifica

Capitolo

Offerta didattica

1

Piazza Lauro De Bosis, 15 ➤ 00135 Roma - Piano rialzato - Stanza D205

Direttore ➤ prof.ssa Lucia de AnnaTel. 06 367335302 - [email protected]

Coordinatore Area ➤ dott.ssa Daniela FruciTel./fax 06 36733239 - [email protected]/[email protected]

Segreteria del Direttore di Dipartimento ➤ dott.ssa Elisabetta FestucciaTel./fax 06 36733345 - fax - 06 36733592 - [email protected]

Responsabile Contabilità dipartimentale ➤ Sig. Roberto D’AngeloTel. 06 36733349 - 06 36733293 - [email protected]

➤ Sig. Giancarlo Bruni - tel. 06 36733315 - 06 36733293 - [email protected]

Il Dipartimento di Scienze motorie, umane e della salute è una struttura collegiale vol-ta a organizzare le attività di ricerca, didattica e formazione attraverso la promozionee il coordinamento delle attività di ricerca istituzionali e la definizione della program-mazione didattica.

È articolato nelle seguenti sezioni:

• Scienze del movimento umano e dello sport (Coordinatore Prof. Francesco Felici)• Scienze umane e sociali (Coordinatore Prof. Pasquale Moliterni)• Scienze della salute (Coordinatore Prof. Luigi Di Luigi).

Svolgono attività nell’ambito del Dipartimento il Centro Linguistico di Ateneo e l’Ap-prendimento Permanente.

7

Capitolo

1D

ip.to

Sci

enze

mot

orie

Dipartimento di Scienze motorie, umane e della salute

Piazza Lauro De Bosis, 6 - 00135 Roma - Piano seminterrato - Stanze 24-27Tel. 06 36733241/544/596 - fax 06 36733229

Contabilità CLA ➤ dott. Bruno SerratoreTel.06/36733241 - fax 06 36733229 - [email protected]

Mediateca del Centro linguistico, servizio accoglienza studenti e Segreteriadidattica ➤ dott.ssa Paola ImpedovoTel. 06 36733544 - [email protected]

Orario di apertura al pubblico➤ lunedì, ore 10-15; martedì, mercoledì, giovedì, ore 10-16; venerdì, ore 10-14.

Laboratorio linguisticoPiano seminterrato - Sala registrazioneTel. 06 36733596

Ufficio Traduzioni di Ateneo ➤ dott.ssa Nicoletta [email protected]

Capitolo

1Ce

ntro

Lin

guis

tico

di A

tene

o

8 Centro Linguistico di Ateneo(CLA)

Staff docenteProf.ssa Paola Evangelisti ➤ docente Lingua Inglese (Professore Senior)Dott.ssa Alessandra Fazio ➤ ricercatrice Lingua IngleseDott.ssa Michela Meneghini ➤ ricercatrice Lingua IngleseDott.ssa Alessandra Vitali ➤ assegnista di ricerca

➤ L’orario di ricevimento di ciascun docente e l’elenco dei collaboratori esternimadrelingua sono consultabili presso la bacheca del Centro linguistico (piano semin-terrato).

Il Centro Linguistico di Ateneo (CLA) esplica la propria attività come centro di serviziinterdipartimentali con scopi didattici, di ricerca e di servizio nei settori dell’insegna-mento delle lingue e delle metodologie relative. Lingue insegnate: Inglese - Francese - Italiano per stranieri.

Struttura e finalitàIl Centro Linguistico di Ateneo realizza corsi di lingua straniera a vari livelli, rivolti aglistudenti dell’ateneo, agli studenti dei programmi Erasmus e Socrates e a utenti ester-ni, utilizzando metodologie e tecnologie avanzate in relazione ai progressi della ricer-ca, nell’ambito delle scienze linguistiche, teoriche e applicate.Il Centro promuove inoltre progetti di ricerca applicata all’ambito della didattica lin-guistica e contribuisce all’aggiornamento scientifico e tecnico dei docenti, dei ricerca-tori e dei tecnici che ne fanno parte.

9

Capitolo

1Ce

ntro

Lin

guis

tico

di A

tene

o

Piazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - 2° piano - Stanze A407 - A408 Tel. 06 36733326-303-340 - fax 06 36733527 [email protected]

➤ Dott.ssa Claudia Cerulli Tel. 06 36733303 - fax 06 36733527 - [email protected]

➤ Dott.ssa Italia ZarroTel. 06 36733326 - fax 06 36733527 - [email protected]

Tramite le Attività di Apprendimento Permanente, l’Ateneo estende la sua offerta for-mativa al territorio, organizzando corsi di formazione post-laurea e aggiornamentoprofessionale.È impegnato nella diffusione della cultura motoria e del corretto stile di vita per latutela della salute e la prevenzione delle malattie tramite l’attività fisica; promuove lacittadinanza attiva sul territorio, agendo con compiti di natura progettuale e organiz-zativa, rispondendo alle esigenze di formazione ed educazione continua ed aprendo laricerca e la didattica universitaria ai problemi della società contemporanea. Al di làdella tradizionale attività, tramite l’Apprendimento Permanente, l’Ateneo stabilisceinoltre contatti organici con le Istituzioni territoriali.

Capitolo

1A

ppre

ndim

ento

Per

man

ente

10 Apprendimento Permanente

Ricorrendo al patrimonio scientifico dell’Ateneo, le Attività di Apprendimento Perma-nente spaziano in un arco di settori culturali assai diversificati e sono in grado di offrireproposte e metodologie formative adeguate alle richieste della realtà sociale italiana.

Le Attività di Apprendimento Permanente:

• Si realizzano mediantecorsi, convegni, seminari, workshop, tavole rotonde, nelle sedi dell’Università o insedi territoriali delegate, tirocini formativi per gli studenti dell’Ateneo e opportunitàdi lavoro per i laureati in Scienze motorie.

• Si indirizzano aadulti laureati e non, insegnanti, professionisti, amministratori e funzionari pubblici,operatori sociali, sanitari e di Scienze motorie, volontari, aziendali, sportivi, militarie dell’informatica e, generalmente, al territorio per tutte le attività connesse allapropria missione.

• Possono avvalersi della collaborazione diministeri, enti locali, ASL, uffici scolastici regionali, aziende, strutture militari, centriculturali, case editrici, associazioni professionali, federazioni e società sportive, entidi formazione e del volontariato.

11

Capitolo

1A

ppre

ndim

ento

Per

man

ente

Il Manifesto degli studi contenuto nella presente Guida dello studente riporta l’elen-co delle attività didattiche offerte per il corrente anno accademico 2013/14:

• Corso di Laurea in Scienze motorie e sportive • Corso di Laurea Magistrale in Attività motorie preventive e adattate • Corso di Laurea Magistrale in Attività fisica e salute (percorso internazionale)• Corso di Laurea Magistrale in Management dello sport • Corso di Laurea Magistrale in Scienza e tecnica dello sport • TFA Tirocini formativi attivi• Specializzazione per le Attività di Sostegno didattico agli alunni con disabilità• Master di 2° livello in Etica, economia e diritto dello sport• Master di 1° livello in Educazione psicomotoria inclusiva per l’infanzia

Il percorso accademico degli studenti è fondato sulla attribuzione di crediti formativiuniversitari (CFU, in ambito europeo: ECTS). Il credito formativo esprime l’unità dimisura del lavoro richiesto allo studente per l’espletamento di ogni attività formativa prevista dall’ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio. Ai CFU corri-spondono, in media, 25 ore di lavoro dello studente: questo comprende ore dedicatea lezioni frontali, esercitazioni, laboratori, seminari, tirocinio, tesi, studio ed esercizioindividuale e altre attività formative proposte dal corso di studio. La quantità di lavo-ro medio svolto in un anno da uno studente è fissato in 60 crediti.

Capitolo

1O

ffert

a di

datt

ica

12 Offerta didattica

Nel manifesto degli studi dell’anno accademico 2013/14 per ciascun corso di studiosono indicati i crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa.L’acquisizione dei CFU da parte dello studente avviene attraverso il superamento diuna verifica del profitto secondo modalità stabilite dal docente titolare dell’attivitàformativa.Per il conseguimento del Diploma di Laurea è necessaria l’acquisizione di 180 crediti. Per il conseguimento del Diploma di Laurea Magistrale è necessaria l’acquisizione di120 crediti.

L’offerta didattica dei corsi di Laurea e di Laurea Magistrale prevede alcuni insegna-menti curriculari e altri a scelta dello studente denominati Attività Formative a Scelta(AFS). Le AFS sono scelte direttamente dallo studente fra attività proposte dai docen-ti e possono variare ogni anno. Rilasciano 4 CFU e ciascuno studente deve acquisire12 CFU nell’arco del corso di studi previsto.

Le AFS prevedono la possibilità di ampliare la formazione attingendo tra tutte le offer-te che a vario titolo sono erogate dall’ateneo e vengono utilizzate per orientare unaparte del percorso di studi verso uno specifico settore professionale.

Alcune AFS rilasciano anche qualifiche federali sulla base di convenzioni stipulate dal-l’Ateneo con singole federazioni sportive. Tale qualifica permette allo studente di poteroperare nelle società sportive come istruttore o allenatore.

Analogo significato potranno avere le attività di tirocinio curriculare che più in genera-le, e con le diverse attività pratiche ed esercitative, rivestono grande importanza nel-l’impianto dell’offerta formativa e consentiranno ampie possibilità di scelta, in funzio-ne dei diversi ambiti di interesse.

L’acquisizione dei CFU viene fatta a seguito di: • frequenza di almeno il 75% delle lezioni• superamento della prova finale di idoneità. 13

Capitolo

1O

ffert

a di

datt

ica

Giunta di CorsoProf. Maurizio Ripani (Presidente)Prof. Francesco FeliciProf. Pasquale Moliterni

Offerta didattica - primo anno (L22)

Attività formative Semestre CFUAnatomia applicata all'attività motoria e Antropometria 1 e 2 12Basi delle attività motorie 1 e 2 7Biologia e Biochimica generale e umana 1 e 2 12Giochi sportivi 1 e 2 7Informatica* 1 0Lingua straniera: Inglese o Francese (Modulo introduttivo)* 1 0

Lingua straniera: Francese 1**Lingua straniera: Inglese 1** 2 4

Pedagogia generale e dello sport 2 7Attività formativa a scelta dello studente 2 4

Totale CFU 53

* Insegnamento offerto a 0 CFU come obbligo formativo aggiunto.** Lo studente deve scegliere una di queste due attività formative.

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

14Corso di Laurea inScienze motorie e sportive

ANATOMIA APPLICATA ALL'ATTIVITÀ MOTORIA E ANTROPOMETRIADocenti ➤ Maurizio Ripani, Guido Carpino (Iniziali cognome A-L)Docenti ➤ Antonio Franchitto, Guido Carpino (Iniziali cognome M-Z)Periodo ➤ annuale

Obiettivi formativiLo studente al termine del corso dovrà conoscere e saper descrivere: la morfologia ela struttura della cellula, i tessuti, la classificazione delle ossa, delle articolazioni edei muscoli che caratterizzano l'anatomia in generale e le basi dell'antropometria.Apparato locomotore: riconoscere le singole ossa con le loro caratteristiche, cono-scere l'architettura delle articolazioni ed i loro movimenti e inoltre un ampioapprofondimento della miologia con particolare riguardo ai gruppi muscolari agoni-sti e antagonisti che vanno ad agire sul movimento ed il rapporto di questi con altriorgani, inoltre dovrà conoscere i parametri evolutivi morfo-funzionali e gli indici dellevarie regioni anatomiche.Lo studente dovrà anche conoscere e saper descrivere: gli organi che caratterizzanola testa, il collo, la cavità toracica e quella addominale, con particolare riferimentoall'apparato cardio-respiratorio ed al sistema nervoso. Dovrà anche apprendere irapporti, la struttura, l'irrorazione e l'innervazione degli organi che costituiscono cia-scun apparato e/o sistema.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso• Anatomia generale: La cellula. I tessuti. Struttura delle arterie e delle vene. Strut-

tura dei linfonodi. Apparato tegumentario. Le articolazioni e i muscoli.• Arto superiore: Anatomia di superficie e Antropometria. Lo scheletro dell'arto

superiore. Le articolazioni e i muscoli dell'arto superiore. I vasi e i nervi profondi.Le logge e gli spazi.

• Arto inferiore: Anatomia di superficie e Antropometria. Lo scheletro dell'arto infe- 15

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

riore. Le articolazioni e i muscoli dell'arto inferiore. I vasi e i nervi profondi. Le log-ge e gli spazi.

• Regione mediana del dorso: Anatomia di superficie e Antropometria. Colonnavertebrale. Articolazioni e muscoli del rachide.

• Torace: Sterno. Coste. Articolazioni sterno-costali. Muscoli della parete anterioretoracica.

• Addome: Muscoli dell'addome. Canale inguinale. • Collo: Muscoli anteriori, laterali e posteriori.• Testa: Il cranio. Articolazione temporo-mandibolare. Muscoli masticatori.• Testa: Anatomia di superficie e Antropometria. Gli strati e gli organi superficiali.

Le cavità nasali. La cavità orale. L'occhio. L'orecchio. L'encefalo. Il cervelletto. Iltronco cerebrale.

• Collo: Anatomia di superficie e Antropometria. Gli strati e gli organi superficiali. Lafaringe. L'esofago. La laringe. La tiroide. Le paratiroidi. I vasi e i nervi del collo.Spazio viscerale del collo.

• Regione mediana del dorso: Midollo spinale. Radici spinali.• Torace: Anatomia di superficie e Antropometria. Gli strati e gli organi superficiali.

Gli organi della cavità toracica. Il mediastino. • Addome: Anatomia di superficie e Antropometria. Gli strati e gli organi superficia-

li. La cavità addominale. Lo spazio retroperitoneale. Lo spazio pelvico extraperito-neale. Il perineo.

Testi di riferimento1) Marinozzi G., Gaudio E., Ripani M., Anatomia Clinica, Delfino Editore2) Schunke M., Schulte E., Schumacher U., Prometheus Università, Atlante di Ana-

tomia, Utet 3) Netter F.H., Atlante di Anatomia umana, Ed. Masson.

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

16

BASI DELL'ATTIVITÀ MOTORIADocente ➤ Maria Chiara GallottaPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativi Il modulo intende fornire agli studenti le basi teoriche, tecniche e pratiche finalizzatealla conoscenza dei metodi e della didattica delle attività motorie. Al termine delmodulo gli studenti dovranno aver acquisito la capacità di selezionare ed utilizzare iconcetti ed i principi della metodologia e della didattica delle attività motorie neidiversi contesti nei quali queste si svolgono.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso• Il movimento e le capacità motorie. Concetti di base, definizione e metodi di inse-

gnamento.• Tecnica dei movimenti e modalità esecutiva. Il corpo umano: nomenclatura; assi e

piani; attitudini, atteggiamenti e posizioni. Movimenti, movimenti ginnastici. Posi-zioni ed esercizi delle singole parti del corpo. Esercizi ginnastici a corpo libero:semplici, composti, combinati. Esercizi ai grandi attrezzi (spalliera, quadro). Eserci-zi ai piccoli attrezzi (bacchetta, bastone, pallone medicinale).

Testi di riferimento1) Zimatore G., Gallotta M.C., Glossario di Fisica per Scienze motorie, Maggioli Edi-

tore, Collana Università, 2013.

17

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

Corso integrato diBIOLOGIA E BIOCHIMICA GENERALE E UMANADocenti ➤ Daniela Caporossi, Roberta Ceci, Maria Paola Paronetto (Iniziali cognome A-L)Docenti ➤ Stefania Sabatini, Monica Pittaluga, Paolo Parisi (Iniziali cognome M-Z)Periodo ➤ annuale

Obiettivi formativi • Conoscere i concetti biologici di organizzazione, semplicità/complessità, omeostasi.• Comprendere le origini della diversità dei viventi, dell'evoluzione, delle strutture e

funzioni cellulari.• Conoscere il significato dell'informazione genetica e la sua espressione nel metaboli-

smo, nello sviluppo, nella riproduzione.• Definire i diversi livelli di struttura delle macromolecole e ne conosce gli elementi

essenziali.• Descrivere gli elementi di base della catalisi enzimatica ed i diversi tipi di inibizione

enzimatica.• Conosce le vie metaboliche principali e le loro integrazioni.

PrerequisitiBuona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta. Conoscenze di matematica,chimica, fisica e biologia adeguate a un livello di studi medio superiore.

Contenuti del corso• Propedeutica biologica: Composizione della cellula e richiami di chimica: atomo e

legami, molecole organiche, gruppi funzionali; interazioni deboli: il legame a idroge-no; acqua e soluzioni: acidi, basi e sali; il pH. Le grandi molecole biologiche: glucidi,lipidi, protidi, acidi nucleici.

• Biologia generale e umana: L’evoluzione e l’ambiente. Origine della vita ed evolu-zione dei viventi; procarioti ed eucarioti: i cinque regni; virus e prioni. Evoluzionedell'uomo e sua variabilità biogeografica: adattamenti all’ambiente, polimorfismigenetici, popolazioni.

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

18

• Biologia cellulare riproduzione e genetica: Cellula tipo e sua variabilità. Citopla-sma e organuli; citoscheletro e strutture del movimento. Membrana cellulare e pas-saggio delle sostanze. Energetica cellulare. Riproduzione cellulare: ciclo cellulare,mitosi e meiosi. Leggi di Mendel e principi di genetica classica; geni e cromosomi,determinazione del sesso, caratteri legati al sesso; mutazioni. DNA, codice geneticoe sintesi delle proteine. Nozioni di genetica umana.

• Proteine: struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria. Esempi di rappor-ti struttura-funzione: Emoproteine per trasporto e riserva di ossigeno; collageno;proteine contrattili; proteine recettore.

• Enzimi e catalisi enzimatica: gruppi prostetici, cofattori, coenzimi; concetto di sito atti-vo e di specificità; complesso enzima-substrato, regolazione e inibizione enzimatica.

• Bioenergetica e fosforilazione ossidativa: variazione di energia libera e reazioniaccoppiate; la catena respiratoria e la fosforilazione ossidativa; la teoria chemio-osmotica.

• Biomolecole coinvolte nei processi di controllo e regolazione metabolica: vita-mine; ormoni.

• Metabolismo di glucidi, lipidi, e proteine: glicolisi e fermentazione; ciclo dell’acidocitrico; via del pentoso fosfato; gluconeogenesi; metabolismo degli acidi grassi; che-togenesi; il ciclo dell'azoto; metabolismo di aminoacidi: deaminazione, transamina-zione; ciclo dell'urea.

Testi di riferimentoBiologia1) Solomon E.P., Berg L., Martin D., Elementi di Biologia, EdiSES 2005, 4a edizione2) Campbell N.A., Principi di Biologia, Zanichelli, 1998.Biochimica3) Nelson and Cox, Introduzione alla Biochimica di Lehninger, Zanichelli, ultima edi-

zione4) Arienti, Un compendio di Biochimica, Piccin, Padova5) Voet e Voet, Fondamenti di Biochimica, Zanichelli, ultima edizione.

19

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

GIOCHI SPORTIVIDocente ➤ Antonio TessitorePeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiTrasmettere ampie basi teoriche e pratiche, utili per approfondire conoscenze di cultu-ra generale dello sport ed acquisire conoscenze specifiche (tecnico-disciplinari, didatti-co-operative e relazionali), delle discipline dei giochi sportivi, anche in relazione ai dif-ferenti ambiti professionali: scuola, società sportive, federazioni sportive, media.

PrerequisitiNon sono previsti prerequisiti.

Contenuti del corsoOrigini dei giochi sportivi. Le federazioni sportive nazionali dei giochi sportivi. Carat-teristiche degli sport di situazione. Classificazione e caratteristiche dei giochi sportivi.Analisi dei modelli di prestazione dei giochi sportivi. Teorie del gioco sportivo e svilup-po della capacità di gioco individuale. Caratteristiche del modello di allenamento deigiochi sportivi. Il modello dell'allenamento integrato. L'apprendimento e l'allenamen-to cognitivo-tattico. L'apprendimento e l'allenamento tecnico. L'apprendimento e l'al-lenamento coordinativo. Metodi di allenamento della preparazione fisica applicata aigiochi sportivi. Pianificazione, progettazione e organizzazione delle attività di allena-mento. Lo staff tecnico: ruoli, competenze e gestione delle attività. La conduzione delgruppo-squadra. Criteri di scelta ed organizzazione della selezione dei giocatori. Iltalento sportivo: criteri di selezione e promozione. L'avviamento ai giochi sportivi.Caratteristiche e contenuti dell'allenamento giovanile. Le gare giovanili. Linee guidadell'osservazione della gara nei giochi sportivi. La Match Analysis ed il monitoraggiodell'allenamento.

Testi di riferimentoIl materiale didattico (slide, articoli e riferimenti bibliografici), utili per l'approfondi-mento e la preparazione all'esame, saranno messi a disposizione degli studenti, rac-colti in dispense, e distribuiti periodicamente durante il corso.

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

20

INFORMATICADocente ➤ Stefano RazzicchiaPeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativiIl corso ha l'obiettivo di portare gli studenti ad operare con le apparecchiature infor-matiche in forma autonoma per quelle che sono le normali esigenze di produttivitàindividuale nonché di assimilare i concetti di base che guidano l'evoluzione dellaSocietà dell'Informazione. Particolare attenzione viene riservata alla parte pratica cheapprofondisce l'utilizzo dei più diffusi tools di mercato.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso• Concetti generali.• Hardware: tipologie di computer, unità centrale, periferiche.• Software: Sistema operativo, Applicativi.• Reti informatiche: Comunicazione, Lan/Wan, Internet.• Ergonomia e sicurezza.• Privacy.

Testi di riferimentoAppunti del docente.

LINGUA STRANIERA: FRANCESE 1Docente ➤ docente da definirePeriodo ➤ secondo semestre

Sillabus non pubblicato dal docente. 21

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

LINGUA STRANIERA: INGLESE 1Docente ➤ Alessandra FazioPeriodo ➤ secondo semestre

Obiettivi formativiLingua Inglese: L'Inglese dello sport.Obiettivi: attraverso la pratica delle abilità comunicative che riguardano la quotidia-nità e lo sport, gli studenti raggiungeranno il livello B1 (pre-intermedio) per la lettura,l’ascolto e il parlato, e A2 per lo scritto.

PrerequisitiPrerequisiti: il livello di competenza linguistica richiesto per accedere al modulo è A2(elementare) del Consiglio d’Europa nelle abilità di ascolto, lettura e parlato, mentreper lo scritto è sufficiente il livello A1.

Contenuti del corsoLettura: sviluppo delle strategie di lettura per la comprensione globale e la ricerca diinformazioni specifiche in testi che riguardano la sfera quotidiana e lo sport.Ascolto: sviluppo della capacità di ascolto di dialoghi e discorsi semplici su argomentifamiliari.Interazione orale: sviluppo delle capacità di interazione in situazioni che riguardanoargomenti di interesse personale e la vita quotidiana.Scritto: descrizione e narrazione semplice, lettere e messaggi brevi.

Verifica del profittoProva informatizzata (lettura, ascolto e uso della lingua).

Testi di riferimentoBibliografia essenziale:1) Inside Out Pre-Intermediate/Intermediate (new edition), MacMillan, 20082) New English File (Pre-Intermediate/Intermediate), Oxford UniPress, 2008

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

22

3) Dizionario Oxford Study4) Oxford Essential Dictionary5) Macmillan School Dictionary6) Ulteriore materiale per esercitazioni autonome è disponibile presso il Centro

Linguistico di Ateneo o consultabile attraverso la piattaforma on-line del CLA.

PEDAGOGIA GENERALE E DELLO SPORTDocente ➤ Emanuele IsidoriPeriodo ➤ secondo semestre

Obiettivi formativi Il corso intende fornire agli studenti:• la conoscenza generale dell'evoluzione storica dell'educazione del corpo e dello

sport nella cultura occidentale• le conoscenze relative alla Pedagogia generale, declinata anche come pedagogia

dello sport, ed alla sua funzione di scienza critico-riflessiva all'interno delle Scienzedell'educazione e dello Sport.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoModulo 1 - Educazione fisica e sport nel tempo• II modello dell'educazione del corpo nella paideia classica.• L'educazione del corpo nel Medioevo, nel Rinascimento e nell'Illuminismo.• La nascita dello sport in Inghilterra.• L'educazione del corpo in Europa tra Ottocento e Novecento.• I caratteri dell'educazione olimpica.• Le pedagogie del corpo nella contemporaneità. 23

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

Modulo 2 - La pedagogia dello sport come scienza• Pedagogia, Educazione e Scienze dell'educazione.• La Pedagogia dello sport come scienza.• Ambiti di intervento e principali problemi della Pedagogia dello sport.• L’allenamento sportivo in una prospettiva pedagogica.• I metodi di ricerca nella Pedagogia dello sport.

Verifica del profittoModalità per sostenere l'esame: colloquio orale finale.

Studenti Erasmus/Socrates: sono invitati a concordare il programma del corso e lamodalità di esame direttamente con il docente. Questi studenti potranno sostenerel'esame nelle seguenti lingue: Inglese, Francese, Portoghese e Spagnolo. Testo di riferimento è il volume: Isidori, E., Outline of sport pedagogy. Introductionand research essays, Aracne, Rome, 2009.

Orario di ricevimento del docente ➤ dopo le lezioni.

Testi di riferimentoModulo 11) Barbieri N., Dalla ginnastica greca allo sport contemporaneo, lineamenti di storia

dell'educazione fisica, 2002

Modulo 21) Isidori E., La pedagogia dello sport, Carocci, Roma, 2009 (per intero).2) Isidori E., Reid H.L., Filosofia dello sport, B. Mondadori, Milano, 2011, (alcune

parti)3) Isidori E., A. Fraile Aranda A., Pedagogia dell’allenamento, Nuova Cultura, Roma,

2012 (alcune parti)Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

24

Offerta didattica - secondo anno (L22)

Attività formative Semestre CFUAttività motoria per l'età evolutiva e gli anziani 1 e 2 9Fisiologia umana e dello sport 1 e 2 10Fondamenti di Economia aziendale e gestionale e Istituzioni di Diritto pubblico 1 e 2 8

Psicologia generale e dello sport 1 e 2 10Sport individuali 1 e 2 12Ulteriori conoscenze linguistiche: Francese*Ulteriori conoscenze linguistiche: Inglese* 1 4

Attività formativa a scelta dello studente 1 o 2 4Totale CFU 57

* Lo studente deve scegliere una di queste due attività formative.

25

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

Corso di Laurea inScienze motorie e sportive

ATTIVITÀ MOTORIA PER L'ETÀ EVOLUTIVA E GLI ANZIANIDocenti ➤ Caterina Pesce, Roberta Forte Periodo ➤ annuale

Obiettivi formativiFar acquisire:• conoscenze sullo sviluppo e l’apprendimento motorio in età evolutiva e sulle dege-

nerazioni dovute all’invecchiamento• competenze metodologico-didattiche per realizzare attività motorie per bambini in

età prescolare e scolare centrate sull’aspetto ludico e creativo ed attività motorieper gli anziani finalizzate al potenziamento e mantenimento dell’efficienza fisica e leabilità funzionali.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso• Teoria: Schemi motori di base: come si sviluppano nelle diverse tappe del periodo

evolutivo. Pratica: Esercitazioni a supporto dello sviluppo dello schema corporeo edegli schemi motori di base nell’età della scuola materna e primaria: fabulazione,espressione corporea e imitazione.

• Teoria: Sviluppo delle capacità motorie coordinative e ‘task analysis’. Pratica: Eserci-tazioni centrate sulla polisportività e multilateralità.

• Teoria: L’apprendimento di abilità motorie: approccio prescrittivo ed euristico a con-fronto e loro ricadute applicative. Pratica: Come applicare i criteri della variabilitàdella pratica: uso di variazioni sistematiche per far strutturare e perfezionare i pro-grammi motori generalizzati e modulazione dei gradi di libertà per far esercitare ilprocesso di soluzione creativa di problemi motori.

• Teoria: la capacità di carico e l’efficienza fisica in età evolutiva. Pratica: Potenzia-mento dell’efficienza fisica in forma ludica per bambini ed adolescenti.

• Modificazioni demografiche e classificazione dell’invecchiamento.

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

26

• Modificazioni antropometriche, muscolari, della flessibilità e dell’osso: teoria e pre-scrizione dell’esercizio fisico.

• Modificazioni dell’equilibrio, del controllo posturale e della deambulazione: teoria eprescrizione per la prevenzione delle cadute.

• Modificazioni cardiovascolari e della coordinazione motoria: teoria e prescrizione.

Testi di riferimento1) Slide delle lezioni/slides 2) Bellucci M., 10.000 passi al giorno tutti i giorni per tutta la vita: un obiettivo pos-

sibile? Educazione fisica e sport nella scuola, 2007, 205-206, 28-38. 3) L’educazione fisica che vogliamo: obiettivi specifici di apprendimento dell’educazio-

ne motoria, Capdi 4) Filippone B., Vantini C., Bellucci M., Faigenbaum A.D., Casella R., Pesce C., Trend

secolari di involuzione delle capacità motorie in età scolare: Studio longitudinalesu un campione regionale Italiano, SDS Rivista di Cultura Sportiva, Marzo 2007,72, 31-41

5) Francesconi K., Gandini G., Muoversi per non subire il tempo. Teoria, metodologiae didattica dell’attività motoria per la terza età, EdiErmes, Milano, 2007

6) Frohner G., Principi di allenamento giovanile, Calzetti&Mariucci, 2003 (cap. 1, pp.3-14, cap. 4, pp. 85-94, e pp. 135-176)

7) Pesce C., Insegnamento prescrittivo o apprendimento euristico? Implicazioni didat-tiche delle teorie cognitive ed ecologico-dinamiche dell’apprendimento motorio aconfronto e prospettive d’integrazione, SDS Rivista di cultura Sportiva, 2002, 55,10-18

8) Struzzolino I., Pesce C., Giochi tradizionali di movimento nell’avviamento allo sport.Task analysis e transfer di apprendimento dal gioco di strada all’avviamento allosport: un’indagine nella regione Molise, SDS Rivista di cultura Sportiva, 2009,83. 23-32

9) Tocci N., Scibinetti P., Essere creativi è utile. Indicazioni metodologiche per lo svi-luppo della creatività motoria, SDS Rivista di Cultura Sportiva, 2007, 72, 53-61.

27

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

FISIOLOGIA UMANA E DELLO SPORTDocenti ➤ Francesco Felici, Ilenia Bazzucchi (Iniziali cognome A-L)Docenti ➤ Andrea Macaluso, Ilenia Bazzucchi (Iniziali cognome M-Z)Periodo ➤ annuale

Obiettivi formativiGli obiettivi di apprendimento propri dell'insegnamento della Fisiologia umana e dellosport sono raggiunti tramite un'offerta didattica organizzata in moduli monotematici. Unmodulo è un insieme di argomenti tra loro correlati ed organizzati in cascata dalla fisio-logia di base alla fisiologia dell'esercizio. Al termine del corso lo studente dovrebbe:• conoscere il funzionamento dei principali organi e apparati dell'uomo in condizioni

di riposo• conoscere le risposte dell'organismo umano all'esercizio fisico ed all'attività sportiva• possedere la capacità di trasferire utilmente le conoscenze acquisite all'ambito pro-

fessionale.

PrerequisitiLo studente dovrebbe già possedere sufficienti competenze di biologia, anatomia ebiochimica. Ulteriori abilità linguistiche, matematiche ed informatiche non sono indi-spensabili ma potrebbero rivelarsi assai utili.

Contenuti del corsoModulo 1 - Sistemi di controllo biologici• Ambiente interno ed omeostasi.• Caratteristiche generali dei sistemi di controllo.• Bioelettricità.• Sarcomero.• Basi molecolari della contrazione muscolare.• Meccanica della contrazione muscolare.• L'unità motoria.• Controllo volontario della contrazione muscolare.• Recettori dell'apparato muscolo-scheletrico.• Controllo riflesso della contrazione muscolare.

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

28

• La fatica centrale.• Risposte neuro-muscolari all'allenamento.• Invecchiamento e risposte neuro-muscolari all'esercizio acuto e cronico.Modulo 2 - Funzioni corporee coordinate• Circolazione: Il ciclo cardiaco. La gettata cardiaca. Emodinamica: flusso, pressione e

resistenza. Il circolo polmonare. Il circolo capillare. Aggiustamenti ed adattamenticardiocircolatori all'esercizio e all'allenamento.

• Respirazione: Organizzazione del sistema respiratorio. La meccanica respiratoria.Scambi respiratori. Controllo del respiro. Scambi respiratori durante esercizio.

• Regolazione del bilancio energetico ed idrosalino: funzione renale e bilancio idro-elettrolitico di riposo. Bilancio idro-elettrolitico durante esercizio. Regolazione rena-le del pH a riposo e durante esercizio.

Modulo 3 - Nutrizione umana. Nutrizione e Sport. Energetica muscolare.• Fisiologia dell'apparato digerente.• La spesa energetica e il fabbisogno calorico. Calorimetria. Composizione corporea.

Termoregolazione.• I macro ed i micro-nutrienti. Valore energetico degli alimenti. Composizione della dieta.• La dieta dell'atleta.• Concetti di Energia. Lavoro. Potenza.• Trasformazioni energetiche e termodinamica della contrazione muscolare.• Fonti energetiche anaerobiche alattacide.• Meccanismo lattacido: la soglia anaerobica.• Stato stazionario. Transitori e debito di ossigeno. Massima potenza aerobica. Rendimento.• Adattamenti energetici muscolari all'allenamento.• Tolleranza allo sforzo: la fatica periferica.

Testi di riferimento Nota importante: lo studente ha libertà di scegliere i testi sui quali studiare. 1) AA. VV., Fisiologia dell'Uomo, (a cura di) Di Prampero P.E., Veicsteinas A., EdiEr-

mes, 2002 2) Wilmore J.H., e Costill D.L., Fisiologia dell'esercizio fisico e dello sport, Calzetti&

Mariucci, 2005. 29

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

Corso integrato diFONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E GESTIONALE E ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICODocenti ➤ Alberto Frau, Carmine De AngelisPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativi Istituzioni di Diritto pubblico Il corso ha come obiettivo quello di fornire elementi essenziali dei principi dell'ordina-mento giuridico e delle istituzioni pubbliche. Il corso introduce lo studente, anche, allostudio dell'Amministrazione pubblica, considerando i principi generali in tema di atti-vità amministrativa e organizzazione, facendo riferimento a specifiche questioni didiritto "vivente".Fondamenti di Economia aziendaleIl corso si prefigge di introdurre lo studente alle conoscenze basilari relative al funzio-namento del sistema economico e delle unità produttive.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoIstituzioni di Diritto pubblicoCaratteri generali del fenomeno giuridico. La Costituzione e le sue interpretazioni. Ita-lia e Unione europea. Parlamento. Governo. Presidente della Repubblica. PubblicaAmministrazione. Diritti individuali e libertà. Fondamenti di Economia aziendaleFondamenti dell’attività economica ed economia d’azienda: fatti economici e loroimportanza per la qualità della vita. Bisogni economici e loro caratteristiche. Beni e ser-vizi: definizioni e classificazioni. Ricchezza, patrimonio e reddito. Scarsità e scelta: prin-cipio utilitario ed efficienza. I problemi economici fondamentali. Nozione e partizione.L’azienda: nozione. Elementi specificativi. Classificazione tipologica. Oggetto dell’azien-da. Soggetti aziendali: “soggetto giuridico” e “soggetto economico”. Vari tipi di azienda.

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

30

L’azienda nei suoi più generali caratteri economici: iniziativa individuale in campo eco-nomico: aziende private e pubbliche. Fini dell’azienda. L’equilibrio economico come fon-damentale condizione di vita dell’azienda. Equilibrio economico ed economicità. Possi-bili modalità di remunerazione dei fattori produttivi utilizzati dall’azienda. Rischio d’im-presa. Reddito, valore aggiunto e profitto d’impresa. Gestione aziendale e i suoi aspettimonetario e finanziario: fabbisogno finanziario temporale: nel breve e lungo andare,condizioni di mutabilità, fattori determinativi. Fonti di finanziamento: capitale proprio,capitale di credito. Caratteri specificativi delle fonti di finanziamento. Cenni sul fenome-no autofinanziamento. L’aspetto economico: gestione d’impresa; funzione della produ-zione; profitto imprenditoriale: origine, natura, destinazione; funzione dei costi con ren-dimenti costanti. Logica delle rappresentazioni degli aspetti monetario, finanziario edeconomico della gestione: i momenti logici. Quantità delle rilevazioni. Metodi di rileva-zione. Metodi e sistemi di scrittura. Natura e forma del Conto. Analisi dei fenomeni darilevare. Alcuni esempi concreti di rilevazione contabile. Determinazione reddito totale.

Verifica del profittoPer la valutazione è previsto un test. Sono altresì previste, in itinere, delle verifiche ilcui superamento servirà da esonero di parti del programma.

Testi di riferimentoIstituzioni di Diritto Pubblico1) Caretti P., De Siervo U., Istituzioni di Diritto pubblico, Giappichelli, 2009. Cap. I;

Cap. II; p. 1; p. 11; p. 15; Cap. IV; Cap. V: p. 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27; Cap.VI: Sez. II: p. 7, 8, 9, 10; Cap. VIII: p. 13; Cap. IX; Cap. X; Cap. XI; Cap. XIV: p. 1, 2,3, 4, 5, 9, 10, 11; Cap. XV

o in alternativa 2) Bin R., G. Pitruzzella G., Diritto pubblico, Giappichelli, 2009.

Fondamenti di Economia aziendale1) Frau A., Esercizi di Economia aziendale, Kappa, Roma, 20022) Dispense a cura del docente. 31

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

PSICOLOGIA GENERALE E DELLO SPORTDocenti ➤ Arnaldo Zelli, Francesco Di Russo (Iniziali cognome A-L)Docenti ➤ Arnaldo Zelli, Sabrina Pitzalis (Iniziali cognome M-Z)Periodo ➤ annuale

Obiettivi formativi Modulo 1Il modulo didattico di Psicologia generale ha l’obiettivo generale di presentare aglistudenti la psicologia come disciplina scientifica, e quindi informarli sulle sue areed’indagine, linguaggio, metodi di ricerca e principali modelli teorici.Modulo 2• Capire come le informazioni sensoriali sono utilizzate per guidare l'azione e come

cambia il cervello in conseguenza all'esperienza motoria.• Conoscere in che modo è studiata la personalità dell'atleta e come motivazioni ed

emozioni regolano l'azione e performance.• Conoscere l'influenza del gruppo e del leader sul comportamento dell'individuo nel-

la squadra.• Essere consapevoli delle differenze e degli stereotipi di genere presenti nel mondo

dello sport.• Conoscere i modelli psicologici sottostanti a comportamenti d'abuso (doping e

disturbi alimentari).• Avere una conoscenza di massima delle tecniche psicologiche utilizzate per il miglio-

ramento della performance nello sport d'alto livello.

PrerequisitiModulo 1: Nessuno.Modulo 2: Conoscenze di base in psicologia generale.

Contenuti del corsoModulo 1Attraverso questo corso, lo studente verrà a conoscenza e acquisterà familiarità con le

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

32

aree tematiche principali e le teorie che caratterizzano la "psicologia generale", ossia,lo studio e l'analisi della relazione tra processi mentali e comportamento umano. In particolare, durante il corso, lo studente avrà modo di approfondire i seguenti temi:• Psicologia nel senso comune e come scienza. • Linguaggio, metodi di ricerca e verifica nella scienza.• Percezione. • Apprendimento e sistemi di memoria.• Motivazione ed emozione. • Teorie e Modelli per spiegare la Personalità. • Il comportamento nel “sociale”: gruppi ed interazione sociale.

Modulo 2La percezione e l'attenzione per il controllo dell'azione nello sport. Il cervello motorio.Apprendimento e cervello: abilità e capacità cognitivo-motorie e aspetti di memoria.Cervelli motori esperti: come lavora il cervello di un atleta? Le motivazioni: i moventidell'azione umana: decidere, volere, riuscire. Studi sulla personalità in atleti di altolivello. I gruppi, le dinamiche di gruppo nello Sport. Emozioni e Sport: emozioni degliatleti e degli spettatori. Differenze di genere nella pratica sportiva. Doping: aspettipsicologici. I disturbi dell'alimentazione. Impegno e ottimismo come chiavi del succes-so. Aumentare la concentrazione per fronteggiare la competizione.

Verifica del profittoLa valutazione di profitto prevede un esame scritto a scelta multipla che verterà sututto il programma di studio del modulo 1.

Testi di riferimento Informazioni su: www.psicologia-uniroma4.it Modulo 2 1) Psicologia dello Sport e del Movimento umano (a cura di) Spinelli D., Zanichelli,

Bologna, 20022) Sportivamente. Temi di Psicologia dello sport (a cura di) Lucidi F., LED, Roma, 2011. 33

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

SPORT INDIVIDUALIDocente ➤ Carlo Baldari (Iniziali cognome A-L)Periodo ➤ annuale

Obiettivi formativiAl termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: conoscere il modello di pre-stazione della Ginnastica Attrezzistica, dell'Atletica, della Ginnastica Ritmica, e delJudo; conoscere i mezzi, i metodi e gli ausili necessari per sviluppare una progressio-ne didattica di avviamento alle singole discipline; conoscere gli errori più comuni e leesercitazioni per la loro correzione; conoscere l'insieme delle capacità motorie condi-zionanti la prestazione tenendo presenti le caratteristiche fisiche, psichiche, tecniche etattiche del singolo individuo.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoIntroduzione alle discipline degli Sport individuali: atletica leggera, ginnastica attrez-zistica e ritmica, judo: origini, gare olimpiche, classificazione, suddivisione per catego-rie, cenni sulle caratteristiche degli impianti e regolamenti di gara. Cenni di program-mazione generale e specifica di ogni specialità. Elementi di teoria musicale. Tecnica,didattica, correzione degli errori e caratteristiche degli atleti praticanti le specialitàdell'atletica quali: marcia atletica (cenni), corse di velocità e staffetta 4x100 metri,corse con ostacoli (m 100 e 110 hs), salti in lungo e in alto, lancio del peso e del gia-vellotto. Tecnica, didattica, correzione degli errori degli esercizi di primo approccioall'attrezzistica, degli esercizi di salto, volteggio, rotolamento, giro, rotazione. Tecnica,didattica, correzione degli errori degli esercizi di primo approccio alla ginnastica ritmi-ca, degli esercizi a corpo libero, con piccoli attrezzi, individuali, di squadra, in coppia.Tecnica, didattica, correzione degli errori degli esercizi di primo approccio al Judo,dell'esecuzione di tecniche dinamiche di proiezione, di tecniche di caduta e altre tecni-che corrispondenti al 5 grado KYU (cintura gialla).

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

34

Testi di riferimento1) Brunetti G., Cioffi, P., Massacesi R., Pappalardo A., Appunti di Atletica leggera,

Iusm, A.A. 2003/20042) De Leva P., Materiale didattico per il corso di Struttura, meccanica, tecnica e meto-

dologia della Ginnastica attrezzistica, Iusm, Roma, 20033) Aparo M., Cermelj S., Piazza M., Rosato M.R., Sensi S., Ginnastica Ritmica, Pic-

cin, Padova, 19994) Dispense di lezione.

SPORT INDIVIDUALIDocente ➤ Maria Francesca Piacentini (Iniziali cognome M-Z)Periodo ➤ annuale

Obiettivi formativiAl termine del corso lo studente dovrà essere in grado di conoscere il modello di pre-stazione dei principali sport individuali con particolare riferimento agli sport tecnicocombinatori, all’atletica leggera ed agli sport di combattimento; conoscere i mezzi, imetodi e gli ausili necessari per sviluppare una progressione didattica di avviamentoalle singole discipline; conoscere gli errori più comuni e le esercitazioni per la loro cor-rezione; conoscere l'insieme delle capacità motorie condizionanti la prestazione tenen-do presenti le caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche del singolo individuo. Cono-scere alcune metodiche di allenamento indoor.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoModulo Sport individualiClassificazione degli sport, tecnica e tattica negli sport individuali. Periodizzazione e moni-toraggio allenamento nei diversi sport individuali. Modelli di prestazione e valutazione 35

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

della prestazione (oggettiva e soggettiva). Talento sportivo ed età favorevole per inizioprestazione negli sport individuali. Aspetti scientifici e didattici dell’atletica leggera, deglisport tecnico combinatori degli sport di combattimento e degli sport multidisciplinari.

EsercitazioniModulo Tecnica e Didattica dell'Atletica leggeraIntroduzione all'atletica leggera. Tecnica didattica correzione degli errori e caratteri-stiche degli atleti praticanti corse di velocità e staffette, corse con ostacoli, salti inestensione ed elevazione, lanci del peso, giavellotto, martello e disco. Modulo Tecnica e Didattica della Ginnastica attrezzisticaPreparazione fisica generale e specifica della ginnastica; la tecnica, didattica, assi-stenza e preparazione fisica di:• esercizi di confidenza a tutti gli attrezzi (parallele pari, asimmetriche, anelli, ecc) • esercizi di rotolamento (capovolta avanti e indietro) • esercizi di rovesciamento (verticale e ruota) • esercizi di ribaltamento (rondata, ribaltata, flic flac avanti e indietro) al suolo e al

volteggio. Modulo Ginnastica ritmicaIntroduzione alla tecnica specifica degli esercizi di ginnastica ritmica, sviluppo dellacapacità di organizzazione di piccole e grandi combinazioni a corpo libero e piccoliattrezzi, studio del rapporto tra movimento e ritmo in funzione della strutturazionedel consolidamento e dell'affinamento delle capacità coordinative.Modulo Sport di combattimentoTecnica dei fondamentali del taekwondo e del karate, metodologia di insegnamento per igiovani e regolamento arbitrale e cenni di metodologia dell’allenamento specifico.

Testi di riferimento1) Masala D., Gli Sport individuali, Vol. 1: Le Discipline olimpiche, Arcadia edizioni2) Il manuale dell'istruttore di atletica leggera, FIDAL3) L'allenamento nell'atletica giovanile, prima e seconda parte, FIDAL4) Dispense ed articoli rilasciati a lezione.

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

36

ULTERIORI CONOSCENZE LINGUISTICHE: FRANCESEDocente ➤ docente da definirePeriodo ➤ primo semestre

Syllabus non pubblicato dal docente.

ULTERIORI CONOSCENZE LINGUISTICHE: INGLESEDocente ➤ Michela MenghiniPeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativiPortare gli studenti al livello B2 (intermedio) per la lettura, l'ascolto e il parlato, svi-luppando le competenze specialistiche (micro e macro) del linguaggio dello sport e delmovimento.

PrerequisitiIl livello di competenza linguistica richiesto per accedere al modulo è B1 (pre-interme-dio) del Consiglio d'Europa nelle abilità di ascolto, lettura e parlato, mentre per loscritto è sufficiente il livello A2.

Contenuti del corso• Lettura: analisi e interpretazione di testi accademici e divulgativi.• Ascolto: sviluppo della capacità di ascolto di testi orali riguardanti temi familiari e

dello sport.• Interazione orale: sviluppo delle capacità di interazione con parlanti nativi in situa-

zioni familiari/professionali; capacità di esporre in modo lineare un tema specificoed esprimere un'opinione.

Testi di riferimento1) Materiale e dispense preparati dal docente. 37

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

Offerta didattica - terzo anno (L22)

Attività formative Semestre CFUAttività motoria preventiva e adattata 1 e 2 8Biomeccanica e Traumatologia dell'attività motoria 1 e 2 9Pedagogia speciale e Psicologia dello sviluppo e dell'educazione 1 e 2 9

Endocrinologia e Medicina dello sport 1 e 2 10Sport natatori e Prevenzione negli impianti sportivi 1 e 2 12Teoria e Metodologia dell'allenamento e qualità degli impianti sportivi 2 7

Attività formativa a scelta dello studente 1 o 2 4Tirocinio 5Prova finale 3

Totale CFU 67

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

38Corso di Laurea inScienze motorie e sportive

ATTIVITÀ MOTORIA PREVENTIVA E ADATTATADocenti ➤ Attilio Parisi, Massimo SacchettiPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativi Il corso si compone di 2 moduli che hanno lo scopo di fornire allo studente le cono-scenze teoriche e pratiche per comprendere gli obiettivi ed applicare i principi dell'at-tività motoria preventiva ed adattata.

Modulo 1 - Attività motorie per il benessere e l'efficienza fisicaAl completamento del modulo lo studente dovrà aver compreso il concetto di fitness ewellness nelle sue varie componenti e la loro relazione con l'esercizio e l'attività fisica.Sulla base di tali conoscenze lo studente dovrà essere in grado di strutturare e con-durre delle lezioni di attività motoria utilizzando le metodologie di più ampia diffusio-ne nell'ambito del fitness (cardiofitness, attività di sala di gruppo e individuali), e disaper differenziare e adattare tali metodologie sulla base del grado di efficienza fisicadelle popolazioni adulta.Modulo 2 - Attività motoria adattataIl modulo fornisce informazioni teoriche pratiche rilevanti per la strutturazione di pro-grammi di attività motoria adattata. Al completamento del modulo, lo studente dovràconoscere i fondamenti teorici e le tecniche per la prevenzione e il trattamento dellealterazioni posturali, nonché per l'identificazione di idonei programmi di esercizio perla prevenzione ed il trattamento di diversi stati patologici.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoModulo 1Ruolo dell'esercizio per la prevenzione e l'efficienza fisica nella popolazione adulta.Evoluzione dell'esercizio di gruppo: il fitness ed il wellness. Le componenti dell'efficien- 39

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

za fisica. Esercizio e funzione cardiorespiratoria (principi teorici ed esercitazioni prati-che): attività di sala di gruppo (aerobica, step, ecc.), cardiofitness, circuit-training.Esercizio e funzione muscolare (principi teorici ed esercitazioni pratiche): allenamentoin sala pesi, condizionamento muscolare a corpo libero e con l'ausilio di piccoli attrez-zi (bande elastiche, manubri, stability ball ecc.). Allenamento funzionale e core trai-ning. Esercizio e controllo del peso e della composizione corporea.Modulo 2Principi generali: l'attività motoria adattata. La stratificazione del rischio. Leggi gene-rali dello sviluppo scheletrico e della funzione muscolare, modalità applicative dellacontrazione muscolare a diversi tipi di escursione articolare, catene cinetiche articola-ri e muscolari, principi generali della ginnastica addominale e respiratoria, metodolo-gie e tecniche di allungamento muscolare. La postura: prevenzione e trattamento del-le alterazioni posturali. Il rachide. La valutazione morfo-funzionale. Prevenzione e trat-tamento delle alterazioni posturali. Principi generali delle principali tecniche di riedu-cazione posturale. Principi generali di ergonomia e della Back-school. Scoliosi, eziolo-gia, evolutività, tridimensionalità e biomeccanica del rachide scoliotico, valutazionedello scoliotico e principi dello screening, principi generali di prevenzione cinesiologi-ca delle scoliosi, scoliosi e attività sportiva. Attività fisica e malattie metaboliche. Atti-vità fisica e malattie cardiovascolari. Attività fisica e osteoporosi.

Testi di riferimento1) Piacentini M.F., Il fitness: ricerca e pratica in continua evoluzione, Calzetti&Mariuc-

ci, Perugia, 20102) Kennedy C.A., Yoke M.M., Methods of group exercise instruction, Human Kinetics,

Champaign, IL, 20093) Edward T., Howley e B. Don Franks, Manuale per l'istruttore di fitness,

Calzetti&Mariucci, Perugia, 20024) Buono, Bucci, Attività fisica per la salute + CD, Idelson - Gnocchi Editore, 20095) Tribastone F., Tribastone P., Compendio di educazione motoria preventiva e com-

pensativa, Società Stampa Sportiva, Roma, 2001 6) Eventuale ulteriore documentazione verrà messa a disposizione dal docente.

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

40

Corso integrato diBIOMECCANICA E TRAUMATOLOGIA DELL'ATTIVITÀ MOTORIADocenti ➤ Aurelio Cappozzo, Pier Paolo Mariani, Fabrizio MargheritiniPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiConoscere le metodologie sperimentali e analitiche della biomeccanica e gli elementidi fisiopatologia di base dell’apparato locomotore in relazione alla pratica di attivitàmotorie e sportive.Sapere utilizzare le conoscenze di biomeccanica e di ortopedia nella ottimizzazione deiprogrammi e dei carichi di lavoro connessi alle attività motorie e sportive al fine di preve-nire patologie a carico dell’apparato locomotore e di progettare un percorso rieducativo.Svolgere un’attività professionale basata sulla evidenza scientifica.Sviluppare la capacità di comunicare efficacemente oltre che con i propri colleghianche con operatori sanitari e bioingegneri nell’ambito preventivo, terapeutico e dipromozione della salute.

PrerequisitiGli studenti devono possedere cognizioni di algebra, geometria e fisica di base, non-ché di anatomia dell’apparato locomotore e di biologia.

Contenuti del corso Cinematica del corpo rigidoSistema di riferimento locale. Vettore posizione. Vettore orientamento. Asse elicoida-le. Velocità e accelerazione lineari e angolari.Cinematica articolareModello 2-D del sistema scheletrico. Stima della cinematica articolare utilizzandomisure 2-D. Modello 3-D del sistema scheletrico. Stima della cinematica articolareutilizzando misure 3-D. Cinematica dell’anca. Cinematica del ginocchio. Cinematicadella caviglia. Cinematica dell’articolazione scapolo-omerale.Dinamica della particellaIl principio d’inerzia. Prima e seconda legge della dinamica: definizione di forza. Il 41

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

principio di sovrapposizione degli effetti. Il problema diretto e il problema inverso del-la dinamica. Il principio di azione e reazione.Tipi di forzaLa forza di gravità, elastica, d’attrito. La forza muscolare. La reazione vincolare. Misu-ra di forze.Centro di massa del corpo umanoDefinizione e proprietà del centro di massa di un corpo. Determinazione della massae del centro di massa di un segmento corporeo umano. Determinazione del centro dimassa dell’intero corpo umano.Dinamica del corpo rigidoDiagramma del corpo libero. Definizione di coppia. Definizione di momento di unaforza. Definizione di momento d’inerzia. Diagramma del corpo rigido con asse fisso.Stima della cinematica del centro di massa del corpo umano utilizzando metodi diver-si. Il moto balistico.Dinamica articolare Costruzione del diagramma del corpo rigido con asse fisso di una porzione di sistemascheletrico. Stima del momento delle forze muscolari agenti alle articolazioni o coppiaintersegmentale. Stima delle forze interne. Catene cinetiche aperte e chiuse. Concettianatomici di stabilità articolare.ErgometriaIl concetto di energia e di bilancio energetico. Teorema dell’energia cinetica: definizio-ne di lavoro meccanico e di energia cinetica. Definizione di variazione di energiapotenziale gravitazionale e di energia potenziale elastica. Energia meccanica totale.Lavoro delle forze non conservative (forze di attrito e forze muscolari). Potenza mecca-nica. Il concetto di quantità di calore. Esempi di ergometri/macchine isocinetiche.Proprietà meccaniche dei materialiDensità. Il concetto di sforzo e deformazione specifica. Modulo elastico. Viscosità.Anisotropia. Momento flettente e torcente. Asse neutro e momenti di area. Carichi dirottura. Scorrimento viscoso. Rilassamento.Ca

pitolo

1La

urea

trie

nnal

e

42

Processi biologici dell’infiammazione• Osso: Tipi di microstrutture. Modellamento e rimodellamento. Proprietà meccani-

che. Adattamento funzionale.• Cartilagine: Struttura. Proprietà meccaniche.• Legamenti: Struttura. Proprietà meccaniche. Patologia legamentosa arto inferiore e

principi riabilitativi: instabilità femorotibiale, instabilità femororotulea, instabilitàcollo piede.

• Patologia legamentosa arto superiore e principi riabilitativi: instabilità scapolo-ome-rale, instabilità gomito.

Tendine • Proprietà meccaniche.• Patologia tendinea arto inferiore (over-use, rottura) e principi riabilitativi: tendinite

e rottura tendine rotuleo, tendinite e rottura tendine achilleo.• Patologia tendinea arto superiore (over-use, rottura) e principi riabilitativi: sindrome

da impingement spalla, patologia cuffia rotatori, tendinopatia gomito.Muscolo• Proprietà del muscolo e della contrazione muscolare.• Isocinetica: applicazione clinica.• Patologia della contrazione muscolare: classificazione e trattamento.Analisi del movimento in clinica• Valutazione quantitativa della prestazione motoria.• Valutazione quantitativa della capacità motoria.

Testi di riferimento 1) Levangie P.K., Norkin, Joint structure and function: a comprehensive analysis, F.A.

Davis Company, 2011, 5a edizione. 2) I docenti forniranno degli appunti, nonché copie delle diapositive utilizzate durante

le lezioni.

43

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

Corso integrato diENDOCRINOLOGIA E MEDICINA DELLO SPORTDocenti ➤ Fabio Pigozzi, Luigi Di Luigi, Paolo Borrione (Iniziali cognome A-L)Docenti ➤ Attilio Parisi, Paolo Giuseppe Maria Sgrò, Paolo Borrione, Clara Crescioli,

Silvia Migliaccio (Iniziali cognome M-Z)Periodo ➤ annuale

Obiettivi formativiConoscere il ruolo degli ormoni nell'organismo e nei meccanismi adattativi allo stressfisico, le interazioni tra sistema neuro-endocrino ed attività motorie (preventive, adat-tate e sportive) e nozioni di base sul doping, ormonale e non, nonché gli aspetti profi-lattici e terapeutici correlati alle attività motorie e sportive, unitamente alla fisiopato-logia da sport ed a competenze sui danni correlati all'uso di sostanze e metodi proibitie sulla prevenzione e lotta al doping e all'abuso di altre sostanze.Sapere utilizzare tali conoscenze nella ottimizzazione delle attività motorie, nella pre-venzione e trattamento delle patologie correlate ad un erroneo stile di vita (i.e. seden-tarietà, ecc.), nella prevenzione di danni alla salute negli atleti e nella valutazione fun-zionale anche ai fini della prescrizione e somministrazione delle attività motorie.Sapere essere responsabili della gestione di chiunque pratichi una attività motoria, ancheattraverso la valutazione, nei termini di competenza, delle caratteristiche auxologiche edendocrinologiche individuali, in funzione di specifiche situazioni neuro-endocrine correlabilial genere, alle differenti età e fasi della vita, allo stato di salute e allo stile di vita, e ancheattraverso la acquisizione di competenze di base relative al primo soccorso, alla logistica egestione delle emergenze nelle attività sportive unitamente al quadro organizzativo e nor-mativo della medicina dello sport e alla prevenzione del fenomeno doping.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoPrincipi di Endocrinologia generale• Le ghiandole a secrezione interna e gli ormoni: definizioni, meccanismi generali d’a-

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

44

zione ormonale, il feed-back, funzioni ormonali fondamentali (accrescimento e svi-luppo, omeostasi, riproduzione, metabolismo, ecc.), gli assi endocrini.

• Endocrinologia di base: sistema neuroendocrino, ipotalamo, ipofisi anteriore eposteriore, tiroide (ormoni tiroidei e calcitonina), paratiroidi (ormone paratiroideo),pancreas (insulina, glucagone), ghiandole surrenaliche (cortisolo, aldosterone e ste-roidi sessuali surrenalici), ghiandole midollari del surrene (adrenalina e noradrenali-na), testicoli (testosterone, spermatogenesi), ovaie (estrogeni, progesterone, cicloovarico, ciclo mestruale, menopausa).

• I bioritmi endocrini.• Le patologie endocrine: principi generali.Endocrinologia auxologicaNozioni generali di auxologia e tecniche auxologiche. Accrescimento e sviluppo: i fat-tori dell’accrescimento umano. Endocrinologia della pubertà: modificazioni endocrino-metaboliche e somatiche. Le curve di crescita. La composizione corporea. Disordinidella crescita e della pubertà: concetti generali. Attività motorie, accrescimento epubertà.Endocrinologia applicata alle attività motorie (preventive, adattate e sportive)Stress, omeostasi e danno allostatico. I mediatori endocrini dell’adattamento biologi-co allo stress. Metodologie sperimentali per lo studio delle risposte del sistema endo-crino all’esercizio fisico. Fattori condizionanti le risposte endocrine alle attività moto-rie. Neuro-endocrinologia delle attività motorie. Attività motorie e sistema endocrino:sistema GH-IGF1, asse ipotalamo-ipofisi-tiroide, insulina e glucagone, asse ipotalamo-ipofisi-surrene, catecolamine, asse ipotalamo-ipofisi-testicolo, asse ipotalamo-ipofisi-ovaie. Attività motorie e sistema endocrino nelle differenti fasi della vita (pre-pubertà,pubertà, adulto, menopausa, invecchiamento). Endocrinologia dell’overtraning: con-cetti generali. Esercizio fisico e fisiopatologia delle malattie endocrine (obesità, sin-drome metabolica, diabete, osteoporosi, ecc.): concetti generali.Nozioni generali sulla Medicina dello sportL’organizzazione della Medicina dello sport in Italia e nel mondo. La tutela sanitariadelle attività sportive.La valutazione funzionale medico-sportivaLa classificazione delle attività sportive. La valutazione funzionale medico-sportiva.

45

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

Fisiopatologia e aspetti sanitari nelle attività sportiveApparato cardiovascolare e attività motorie: adattamenti funzionali, patologie cardio-vascolari e la morte improvvisa nell’atleta. Semeiotica fisica e strumentale di interessemedico sportivo.Apparato respiratorio: gli adattamenti funzionali e patologie respiratorieMetodi di valutazione della funzione respiratoria. Alimentazione, supplementazione eattività sportiva. Aspetti sanitari dell’attività sportiva nell’età evolutiva, nell’anziano enella donna.Principi di gestione delle emergenze sanitarie ed elementi di base relativi al pri-mo soccorso nelle attività sportivePrincipi di rianimazione cardiopolmonare. Medicina dello sport e fattori ambientali.Doping Definizioni, cenni storici e nozioni generali sul doping e sull’abuso di sostanze. Aspettinormativi. Le esenzioni per uso terapeutico. Le sostanze proibite. Classificazione edeffetti biologici. Metodi proibiti. Sostanze proibite in particolari sport.

Testi di riferimentoMedicina dello Sport1) Zeppilli P., Palmieri V., Manuale di Medicina dello Sport, Casa Editrice Scientifica

Internazionale, 2a edizione2) International Federation of Sports Medicine, Team Physician Manual, Lippincott

Williams & Wilkins Asia Ltd., 2006 3) Ulteriore materiale didattico sarà indicato nel corso delle lezioni.Endocrinologia1) Borer K.T., Exercise endocrinology, Human Kinetics, 2003 2) Cappa M., Endocrinologia dell’esercizio fisico, Utet, 1999 3) Gardner D.G., Shoback D., Endocrinologia generale e clinica, Piccin, 2007 4) Kraemer K., Rogol A.D., The Endocrine system in sport and exercise, Blackwell

Science, 2005 5) Lenzi A., Lombardi G., Martino E., Trimarchi F., Endocrinologia ed attività motorie,

Elsevier Masson, 2008

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

46

6) Monaco F., Endocrinologia, Società Editrice Universo, 2008 7) Tanner J.M., Auxologia: dal feto all’uomo, Utet, 1981 8) Warren M.P., Costantini N.W., Sports endocrinology, Humana Press, 2000 9) Williams, Textbook of Endocrinology, Saunders, 2007 10) Ulteriore materiale didattico sarà indicato nel corso delle lezioni.

Corso integrato diPEDAGOGIA SPECIALE E PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL'EDUCAZIONEDocenti ➤ Pasquale Moliterni, Simona De Stasio, Mauro CarboniPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativi Didattica e Pedagogia speciale• Conoscere i fondamenti epistemologici e le specificità della Didattica e della Peda-

gogia speciale e le implicazioni con le altre Scienze dell'educazione.• Conoscere le finalità pedagogico-didattiche dell'intervento educativo e gli elementi

costitutivi dell'intenzionalità formativa.• Conoscere e individuare i modelli didattici nei contesti formativi formali, non formali

ed informali.• Riconoscere il senso della ricerca didattica nei processi formativi ed educativi.• Acquisire i fondamenti della ricerca valutativa e della pedagogia sperimentale per la

regolazione dei processi didattici e formativi.• Valorizzare le attività motorie attraverso l'adozione di mediatori didattici come

empowerment dei processi di insegnamento-apprendimento.• Conoscere l'evoluzione storica della Didattica e della Pedagogia speciale.• Conoscere l'evoluzione del processo di integrazione scolastica e sociale in Italia e in

alcuni paesi europei.• Conoscere "lo sfondo integratore" definendo il setting dell'interazione educativa in

termini prosociali.• Ristrutturare il campo delle esperienze d'apprendimento cognitivo e relazionale. 47

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

• Conoscere ed applicare le attività di mediazione corporea e di gioco sportivo neiprocessi d'integrazione, valorizzando le differenti risorse individuali ai fini dell'ap-prendimento in ambito di gruppo.

• Sviluppare pensiero critico-riflessivo in ordine alle tematiche del corso.Psicologia dello sviluppo e dell'educazione L'obiettivo del corso è di fornire allo studente alcune nozioni specifiche sul funziona-mento psicologico nell'intero arco di vita dando maggiore rilievo alle fasi più dense dicambiamento quali l'adolescenza e l'invecchiamento.

PrerequisitiPedagogia speciale Verranno accertate in forma qualitativa le preconoscenze relative agli argomenti delcorso di Didattica e Pedagogia speciale.Psicologia dello sviluppo Conoscenze di base in Psicologia generale e Psicologia dello sport.

Contenuti del corsoDidattica e Pedagogia specialeFondamenti, evoluzione e significati della Didattica e della Pedagogia speciale nelcontesto delle scienze dell'Educazione. La didattica come scienza mediale e sapereprofessionale: la qualità dell'organizzazione e la qualità della didattica per la qualitàdell'integrazione. L'educazione alla salute e alla convivenza civile con riferimento apratiche ed esperienze educative e formative motorie e sportive. Progettazione, orga-nizzazione e valutazione dei percorsi formativi: le attività motorie ai fini del migliora-mento dei processi formativi. Dalla medicalizzazione alla educazione speciale: evolu-zione storica nella realizzazione dei processi d'integrazione. Dall'educazione nellascuola ordinaria all'inclusive education e verso la creazione di sistemi inclusivi: il per-corso legislativo in Italia. Identificazione e classificazione dei problemi educativi. Lamediazione corporea nei progetti d'integrazione educativa in ambito sportivo. Attivitàdi gioco-sport nei processi d'integrazione: dalle risorse individuali alle dinamiche. Par-tecipazione alla sperimentazione nazionale "Il Giornale in Ateneo": selezione e analisicritica di articoli relativi alle tematiche del corso.

48

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Le lezioni verteranno sulle principali prospettive psicologiche che studiano i processidi sviluppo dell'essere umano; saranno oggetto di approfondimento i seguenti temigenerali:• Il concetto di sviluppo ed i metodi di indagine in psicologia dello sviluppo.• Lo sviluppo cognitivo.• Il linguaggio.• La seconda infanzia: lo sviluppo delle competenze emotive e sociali.• L'adolescenza; modificazioni fisiche, culturali e psicologiche.• La terza età; effetti fisici, cognitivi, culturali e psicologici.

I seminari aiuteranno gli studenti ad approfondire alcune tematiche problematichequali: • La problematica del bambino con disturbo da deficit di attenzione/iperattività a

scuola.• Il bullismo in età scolare.

Verifica del profittoPedagogia specialeProve di valutazione delle conoscenze e competenze in itinere e a conclusione delleattività didattiche. L'idoneità ottenuta in tali prove permetterà allo studente l'accessoalla prova d'esame nella prima sessione utile. La valutazione d'esame prevede unaprova scritta a scelta multipla con alcune domande aperte ed una prova orale.Entrambe le prove verteranno su tutto il programma del corso.Psicologia dello sviluppo e dell'educazioneLa valutazione d'esame prevede una prova scritta a scelta multipla con alcune doman-de aperte e una prova orale integrativa. Entrambe le prove verteranno su tutto il pro-gramma del corso.

Testi di riferimentoDidattica e Pedagogia speciale 49

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

Testi base1) de Anna, L., Pedagogia speciale, Guerini, Milano, 1998 2) Moliterni, P., Didattica e Scienze Motorie: tra mediatori e integrazione, Armando,

Roma, 2013.Testi di approfondimento1) Carboni M., Le Tracce del corpo, i riflessi dello sguardo. Pratiche e gesti dell’aiuto

educativo., Pensa Multimedia, Lecce, 2012 2) L'integrazione scolastica degli alunni con disabilità, (a cura di) Canevaro A., Erick-

son, Trento, 2007Psicologia dello sviluppo e dell'EducazioneLe slide delle lezioni e i materiali non presenti nei testi consigliati sono disponibili online al seguente indirizzo: www.psicologia-uniroma4.it o sul sito della facoltà.Testi consigliati per la parte manualistica 1) Camaioni L., Di Blasio P., Psicologia dello sviluppo, Il Mulino, Bologna, 2002 (capi-

toli: 1,4,5,6,7,8)oppure2) Belsky, Psicologia dello sviluppo, Zanichelli, 2009Testi consigliati per la parte monografica1) Confalonieri E., Grazzani Gavazzi I., Adolescenza e compiti di sviluppo, Unicopli,

Milano, 2002oppure 2) Gini G., Pozzoli T., Gli interventi anti bullismo, Carocci, Roma, 2010.

La preparazione per l'esame deve prevedere lo studio degli argomenti su uno deimanuali consigliati e l'approfondimento di un tema a scelta su uno dei testi monogra-fici consigliati.

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

50

Corso integrato diSPORT NATATORI E PREVENZIONE NEGLI IMPIANTI SPORTIVIDocenti ➤ Vincenzo Romano Spica, Valter Magini, Saverio GiampaoliPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiConoscere le basi tecniche e metodologiche degli sport natatori e saperle applicare indiversi contesti e nelle diverse fasce d'età. A partire dall'esempio degli sport natatoriaffrontare i temi connessi alla prevenzione e sicurezza in ambienti per la pratica diattività motoria. Conoscere le basi della prevenzione e dell'igiene applicata allo sport,integrando gli elementi essenziali di sanità pubblica. Acquisire il lessico essenziale,saperne proiettare l'applicazione nel contesto delle attività motorie e sportive a parti-re dal modello delle piscine e degli sport natatori.

Obiettivi professionalizzanti generaliConoscere gli elementi fondamentali per l'insegnamento degli sport natatori e queglielementi di Igiene connessi alle normative igienico-sanitaria sulle piscine ed alle LineeGuida dell'OMS per le acque ad uso ricreazionale. Saper estendere tali conoscenzealle palestre e ad altri contesti sportivi. Sapersi orientare nell'ambito della sicurezzaoccupazionale, salubrità di ambienti per lo sport, e della prevenzione nei viaggi, tra-sferte e grandi eventi sportivi. Possedere gli elementi fondamentali per collaborare acampagne di educazione sanitaria attraverso lo sport e nella promozione della salutenell'ambito degli impianti sportivi e dell'attività motoria.

PrerequisitiConsigliabile avere acquisito le basi biomediche di anatomia, fisiologia e biologia pre-viste per il 1° e 2° anno.

Contenuti del corsoLe lezioni saranno accompagnate da attività facoltative di tutoraggio a piccoli gruppie autoapprendimento guidato online. 51

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

Sport natatoriPrincipi didattici e metodologici relativi all'ambientamento, al galleggiamento ed all'a-vanzamento in acqua. Idrodinamica dei fluidi. Capacità motorie, coordinative, fisiche eschemi motori di base nel nuoto. La programmazione didattica negli Sport natatori eil metodo di insegnamento e la correzione degli errori. Conoscenza pratica e teoricadei Tuffi di base e delle metodiche di insegnamento. Il Rollio nelle nuotate. Cenni fon-damentali di nuoto per salvamento e principi didattici e metodologici relativi alle nuo-tate di salvamento. Cenni fondamentali sul carico natatorio e sulle teorie dell'allena-mento. Fattori limitanti la prestazione negli Sport natatori. Nozioni fondamentali diAquafitness e differenze nell'area Aquatic-Wellness.Prevenzione negli impianti sportiviFondamenti di igiene, medicina preventiva e salute pubblica nelle attività motorie esportive. Piscine ed acque ad uso ricreazionale. Metodologia epidemiologica. Elementidi demografia e statistica sanitaria. Epidemiologia osservazionale e sperimentale; Il con-cetto di rischio. Classificazione, metodi e tempi della prevenzione: obiettivi e strumentifondamentali. Il continuum salute-malattia ed i modelli di malattia. Elementi di tossicolo-gia ambientale. L'inquinamento. Ambienti aperti e confinati. Normative per la tutelaambientale ed occupazionale ed implicazioni igienico-sanitarie in ambienti per le attivitàmotori. Gli stili di vita. Elementi di igiene degli alimenti. Il rischio chimico, fisico, biologi-co. Esposizione a sostanze tossiche e cancerogene. VOCs. EMF, UV; microclima, rumore.Classificazione dei microrganismi. Cenni di immunologia, l'infiammazione. Gli indicatorimicrobiologici nelle acque di piscina. Storia naturale delle malattie. Malattie infettive:rischio infettivo in piscina e strumenti per la prevenzione. Il triangolo epidemiologico.Indici di progressione delle malattie infettive. Le modalità di trasmissione. Veicolo e vet-tore. Zoonosi. Il piede d'atleta, la verruca plantare, epatiti, tetano, legionellosi, pediculo-si, scabbia, malattie esantematiche, malattie a trasmissione sessuale. La prevenzionedelle malattie infettive diretta all'ambiente ed alla persona. Immunoprofilassi, chemioan-tibioticoprofilassi, disinfezione, sterilizzazione, disinfestazione in ambito sportivo. L'ac-cordo Stato Regioni per la sicurezza igienico-sanitaria di impianti natatori. Le malattiecronico-degenerative: La rete di fattori di rischio. Epidemiologia ed eziopatogenesi dineoplasie, malattie cardiovascolari, malattie metaboliche, broncopneumopatie. Atopie e

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

52

53

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

sport natatori. La prevenzione delle malattie multifattoriali. Lo screening . Morbosità emortalità evitabile. Infortuni, incidenti, tossicodipendenza, infezioni nosocomiali. La salu-te per fasce d'età. Idrologia, termalismo. Trasferte, viaggi e rischi per la salute. Il conte-sto dei servizi sanitari sul territorio.

Testi di riferimentoSport natatori1) Counsilman J.E., Counsilman B.E., La nuova scienza del nuoto, Zanichelli, 2004 2) Maglischo E.W., Swimming fastest, Human Kinetics, 20033) Maglischo E.W., Swimming even faster, M.P. Company, 19934) Guzman R.J., Esercizi in vasca e fuori vasca per tutte le nuotate, Società Stampa

Sportiva, 19995) Visentin G., Il nuoto semplice, Libreria dello sport, 20066) Federazione Italiana Nuoto, Il manuale di salvamento acquatico, 20037) YMCA of the USA, Teaching swimming fundamentals, Human Kinetics, 1999Prevenzione negli impianti sportivi1) Brandi G., Liguori G., Romano Spica V., Igiene e sanità pubblica per scienze moto-

rie, Delfino Editore2) Relativi approfondimenti su wikigiene.it: (percorso online: "Laurea in Scienze moto-

rie e sportive").

TEORIA E METODOLOGIA DELL'ALLENAMENTO E QUALITÀ DEGLI IMPIANTI SPORTIVIDocente ➤ Valter Di SalvoPeriodo ➤ secondo semestre

Obiettivi formativiObiettivo del corso è quello di fornire conoscenze e competenze nell'ambito della pia-nificazione, programmazione e gestione dell'allenamento. Avere, inoltre, le conoscen-ze sulle norme che regolano la qualità degli impianti sportivi. In particolare raggiunge-re le seguenti conoscenze:

• Conoscere le definizioni dell'allenamento e suoi principi generali.• Conoscere i principi del carico di lavoro fisico.• Conoscere la distribuzione del carico di allenamento nel tempo.• Saper individuare il modello di prestazione dei giochi sportivi attraverso l'analisi

della letteratura.• Conoscere i metodi e i mezzi per l'allenamento sportivo.• Conoscere i principi per l'elaborazione di programmi di allenamento per le diverse

fasce d'età.• Conoscere i principi per l'allenamento delle capacità fisiche.• Conoscere gli strumenti per pianificare l'allenamento durante una stagione sportiva.• Possedere le conoscenze per programmare sedute di allenamento; individualizzate

all'interno delle diverse discipline sportive.• Conoscere le strumentazioni tecnologiche per il controllo dell'allenamento.• Saper allenare negli sport di squadra.• Saper allenare negli sport individuali.• Conoscere i principi per l'allenamento dei giovani.• Competenze sulle normative riguardanti la qualità degli impianti sportivi.• Conoscenza delle specifiche richieste per differenti impianti sportivi che ne certifica-

no la qualità.• Conoscenza dei principi di igiene necessari nella gestione dell'impianto sportivo.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso• Definizione dell'allenamento e suoi principi generali.• Il carico di lavoro fisico.• Distribuzione del carico di allenamento nel tempo.• Il modello di prestazione:

- componente tecnico-tattica- componente fisico-specifica- match analysis

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

54

• Capacità fisiche.• La forza:

- classificazione- le diverse espressioni di forza- mezzi e metodi dell'allenamento della forza- i test

• La resistenza:- classificazione- principi anatomo-fisiologici dell'allenamento di resistenza- la resistenza specifica- principi metodologici dell'allenamento di resistenza- i test

• La velocità e la rapidità:- classificazione- fattori condizionanti la velocità e la rapidità- mezzi e metodi di sviluppo della velocità e rapidità- i test

• Mobilità articolare ed estensibilità muscolare:- classificazione- fattori anatomo-fisiologici condizionanti la mobilità articolare e l'estensibilità

muscolare- sviluppo della mobilità articolare ed estensibilità muscolare - i test

• Le capacità coordinative.• Caratteristiche della formazione motoria pre-sportiva.• Gli sport individuali.• Gli sport di squadra:

- caratteristiche principali- distribuzione del carico durante le diverse fasi: pre-competitiva, competitiva,

periodo transitorio - mezzi e metodi per l'allenamento della componente fisica specifica 55

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

- valutazione del carico tecnico-tattico• Il controllo dell'allenamento:

- i test specifici per le diverse discipline sportive- scelta dei test- analisi e comparazione dei risultati dei test- utilizzo dei test per l'individualizzazione dell'allenamento

• Qualità degli impianti sportivi:- adeguatezza dell'impianto rispetto alla quanto richiesto e dichiarato- adeguatezza delle attrezzature rispetto alla quanto richiesto e dichiarato- adeguatezza dell'organizzazione e dei servizi erogati a quanto richiesto e dichiarato- adeguatezza delle procedure operative e di controllo a quanto richiesto e dichiarato- rispetto dei principi di buona igiene.

Testi di riferimento1) Bellotti P., Matteucci E., Allenamento sportivo: Teoria, metodologia e pratica, Utet,

Torino, 19992) Weineck J., L'allenamento ottimale, Calzetti&Mariucci, Perugia, 2a edizione.

Capitolo

1La

urea

trie

nnal

e

56

Giunta di CorsoProf. Attilio Parisi (Presidente) Prof.ssa Laura GuidettiProf.ssa Daniela Caporossi

Offerta didattica - primo anno (LM67)

Attività formative Semestre CFUAttività motorie per la salute e l'efficienza fisica 1 e 2 10Attività motorie per l'età evolutiva e gli anziani 1 e 2 10Adattamenti biologici dell’attività motoria 1 e 2 12Informatica applicata 1 1Lingua straniera: Inglese 1 2Medicina interna ed Endocrinologia applicate alle attività motorie 1 e 2 10

Metodi e tecniche per la valutazione della capacità e della prestazione motoria 1 e 2 11

Attività formativa a scelta dello studente 1 e 2 4Totale CFU 60 57

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

Lauree Magistrali

Corso di Laurea Magistrale inAttività motorie preventive e adattate

Corso integrato diADATTAMENTI BIOLOGICI DELL'ATTIVITÀ MOTORIADocenti ➤ Stefania Sabatini, Andrea Macaluso, Francesco Figura, Daniela CaporossiPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiBiologia e genetica della variabilità umana e dell’adattamento - Biochimica eadattamenti metabolici correlati all’attività fisica e la saluteAlla fine del corso, lo studente dovrà essere in grado di:• comprendere e descrivere le basi genetiche dei caratteri mono-e multifattoriali lega-

ti a disabilità motoria• comprendere l’interazione geni-ambiente nella comparsa dei caratteri multifattoriali• comprendere gli adattamenti metabolici correlati con l’attività fisica e la prevenzio-

ne delle patologie multifattoriali• comprendere i meccanismi biochimici e cellulari alla base della risposta individuale

agli stimoli ambientali, con particolare riferimento all’attività fisica• comprendere le basi biochimiche, biologiche e cellulari del processo di sviluppo e

invecchiamento.Fisiologia del controllo motorioAlla fine del corso, lo studente dovrà essere in grado di:• comprendere il processo di integrazione sensitivo-motoria con particolare riferimen-

to alla organizzazione funzionale dei sistemi di controllo del movimento• comprendere i problemi specifici connessi con l’attività fisica svolta in ambienti spe-

ciali e gli adattamenti immediati e a lungo termine messi in atto dall’organismo afini omeostatici

• comprendere gli adattamenti fisiologici all’allenamento della forza e della potenzamuscolare con particolare riferimento all’individuo anziano.

PrerequisitiBiologia, Genetica e Biochimica di base. Fisiologia di base.Ca

pitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

58

Contenuti del corso Biologia• Genetica della variabilità umana.• Ecologia umana e i fattori della variabilità e dell’adattamento.• Biologia e genetica dell’adattamento cellulare.• Biologia e genetica dello sviluppo e dell’invecchiamento.Biochimica• Adattamenti biochimici nel ciclo nutrizione/digiuno.• Adattamenti metabolici nell’obesità.• Adattamenti metabolici nel diabete di tipo I e II.• Tossicità dell’ossigeno e danno da radicali liberi.• Sistemi di difesa antiossidanti.• Biochimica degli eritrociti ed adattamenti nella funzione dell’emoglobina correlati

con i diversi ambienti.Fisiologia del controllo motorioFisiologia del controllo motorio• Concetto di integrazione sensitivo-motoria.• Motilità volontaria e motilità riflessa.• Meccanismi spinali del controllo del movimento.• Controllo della postura e dell’equilibrio.• Organizzazione dei circuiti cerebellari e ruolo funzionale del cervelletto.• Organizzazione morfofunzionale della corteccia cerebrale.• Programmazione e attuazione del movimento volontario. • Funzione motoria dei nuclei della base.Fisiologia degli adattamenti in ambienti speciali • Attività fisica a quote medie ed elevate.• Esercizio fisico e stress termico.• Attività motorie subacquee.• Esposizione alla microgravità. Fisiologia degli adattamenti neuromuscolari • Misura della forza e della potenza muscolare. 59

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

• Differenza di forza e potenza muscolare tra i sessi.• Come allenare i muscoli alla forza e alla potenza.• Modificazioni strutturali e funzionali indotte dall’allenamento.• Adattamenti muscolari e neurali.• Confronto tra maschi e femmine nella risposta all’allenamento.• L’allenamento della forza e della potenza muscolare nell’anziano.

Verifica del profittoUna verifica parziale dell’apprendimento dei contenuti del corso sarà proposta aglistudenti attraverso tre prove in itinere (domande aperte) al termine di ciascun modu-lo, mentre l’acquisizione dei CFU e la verifica finale sarà possibile soltanto al terminedel corso con un eventuale prova orale.

ATTIVITÀ MOTORIE PER LA SALUTE E L'EFFICIENZA FISICADocenti ➤ Massimo Sacchetti, Paola SbriccoliPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire allo studente le nozioni teoriche e gli strumenti praticiper poter pianificare, somministrare e valutare programmi di esercizio individualizzatimiranti alla promozione della salute e al miglioramento dell'efficienza fisica. Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di:• conoscere gli effetti delle varie tipologie di esercizio sulle componenti del benessere

fisico• pianificare programmi di esercizio/attività fisica sulla base della valutazione delle

capacità fisiche, degli obiettivi e delle necessità del singolo individuo• conoscere il ruolo dell'attività fisica nella prevenzione primaria• valutare programmi di esercizio/attività fisica in modo critico e sulla base delle evi-

denze scientifiche internazionali.

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

60

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoAttività fisica, benessere e qualità della vita nell'età adulta • Attività fisica, esercizio e salute. • Le componenti dell'efficienza fisica e del benessere. • Raccomandazioni pubbliche sull'attività fisica per la promozione della salute. Strutturazione e somministrazione di programmi di esercizi • Valutazione degli obiettivi e delle necessità del singolo individuo.• Valutazione del grado di efficienza fisica.• Fasi della pianificazione di un programma.• Strutturazione e somministrazione della singola sessione di esercizio:

- Esercizio per l'efficienza cardiorespiratoria. Benefici e rischi legati alle varietipologie di esercizio. Modalità, intensità, durata, frequenza e progressionedell'esercizio. Esercitazioni pratiche, discussione di studi scientifici esemplari edi casi studio.

- Esercizio e funzione muscolare. Concetto e importanza della forza e della resisten-za muscolare. Ruolo e caratteristiche delle varie metodiche di esercizio contro resi-stenza. Allenamento funzionale. Esercitazioni pratiche, discussione di studi scienti-fici esemplari e di casi studio.

- Esercizio per il controllo del peso e della composizione corporea. Ruolo dell'eserci-zio nella prevenzione del sovrappeso e dell'obesità. Caratteristiche dell'esercizioper il controllo del peso corporeo. Esercitazioni pratiche, discussione di studiscientifici esemplari e di casi studio.

- Esercizio per il miglioramento/mantenimento della flessibilità. Influenza della fles-sibilità sulla efficienza fisica. Caratteristiche e applicazione delle varie metodichedi esercizi per la flessibilità.

- Esercizio per la prevenzione del dolore lombare ed esercizio posturale. La postu-ra: concetto di globalità e correlazioni funzionali. Principi generali delle principalitecniche di rieducazione posturale e di ergonomia. La ginnastica posturale. 61

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

Testi di riferimento1) Bouchard C., Blair S.N., Haskell W.L., Physical activity and health, Human Kinetics, 2007 2) American College of Sports Medicine, ACSM's Guidelines for Exercise Testing and

Prescription, Lippincott Williams and Wilkins, 2009, 8th ed.3) ACSM, Linee guida per i test e la prescrizione d'esercizi, Clueb, Bologna, 2004 4) Howley E., Don Franks B., Fitness Professional's Handbook, Human Kinetics,

2007, 5th ed.5) Weinek J., L'allenamento ottimale, Calzetti&Mariucci, Perugia, 20096) Bellotti P., Zanon S., Il movimento dell'uomo. Storia di un concetto,

Calzetti&Mariucci, Perugia, 20087) Norris C., Back Stability: Integrating Science and Therapy, Human Kinetics, 2008

2nd edition8) Raimondi P., Vincenzini O., Teoria metodologia e didattica del movimento compen-

sativo rieducativo preventivo, Margiacchi, Perugia, 2003 9) Ulteriore documentazione (principalmente articoli scientifici) verrà messa a dispo-

sizione dal docente.

ATTIVITÀ MOTORIE PER L'ETÀ EVOLUTIVA E GLI ANZIANIDocente ➤ Caterina PescePeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiIl corso è finalizzato a: • approfondire il ruolo dell’attività fisica nelle fasi ascendente e discendente della

parabola della vita alla luce della più recente letteratura scientifica • fornire competenze pratiche per la prescrizione (pianificazione, strutturazione, rea-

lizzazione) e valutazione di attività motorie per bambini, adolescenti ed anziani.

PrerequisitiConoscenze e competenze di base in Attività motorie per l’età evolutiva e gli anzianiacquisite nel corso di studi triennale in Scienze motorie e sportive.

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

62

Contenuti del corsoPer ciò che concerne l’età evolutiva vengono trattati i temi della valutazione motoria edella prescrizione dell’attività fisica per lo sviluppo delle capacità coordinative, dell'ef-ficienza fisica e cognitiva per la salute e delle life skills in individui sani e affetti dadisturbi di sviluppo coordinativo (DCD), disturbi dell’attenzione con iperattività(ADHD) e problemi connessi all'inefficienza fisica. Per ciò che concerne l’età anzianavengono trattati i temi della valutazione motoria e della prescrizione integrata di atti-vità motorie atte a mantenere adeguati livelli di coordinazione motoria, equilibrio,efficienza cardiovascolare, forza, flessibilità ed efficienza cognitiva.

Testi di riferimento1) Slide delle lezioni2) Letteratura scientifica internazionale recente inerente agli argomenti del corso.

INFORMATICA APPLICATADocente ➤ Stefano RazzicchiaPeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativiIl corso si propone di far acquisire le metodiche di generazione ed utilizzo dei principa-li strumenti del DataBase - Microsoft Access.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso• Introduzione.• Progettazione Tabelle.• Progettazione Query.• Progettazione Report.

63

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

• Progettazione Maschere.• Relazioni tra gli oggetti.

Testi di riferimentoAppunti del docente.

LINGUA STRANIERA: INGLESEDocente ➤ Alessandra FazioPeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativiSviluppo di micro competenze riguardanti la lettura ed il lessico specialistico delleattività motorie e della medicina dello sport; sviluppo dell'uso comunicativo della lin-gua orale nell'ambito della riabilitazione.

Prerequisiti Il livello di competenza linguistica richiesto per accedere al modulo è B1( pre-interme-dio) del Consiglio d'Europa nelle abilità di ascolto, lettura e parlato, mentre per loscritto è sufficiente il livello A2.

Contenuti del corso • Lettura: analisi e interpretazione di testi scientifici.• Lessico: approfondimento del lessico specialistico. • Interazione orale: sviluppo delle capacità di interazione in situazioni professionali.

Verifica del profittoProva di lettura e uso della lingua.

Testi di riferimento Materiale e dispense preparati dal docente; articoli scientifici.

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

64

Corso integrato diMEDICINA INTERNA ED ENDOCRINOLOGIA APPLICATE ALLE ATTIVITÀMOTORIEDocenti ➤ Fabio Pigozzi, Luigi Di LuigiPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiLo studente deve giungere a possedere, nei limiti delle proprie responsabilità e com-petenze, una solida conoscenza di argomenti di medicina interna e di endocrinologiaapplicati alle attività motorie preventive e adattate, con finalità di tipo preventivo eterapeutico e applicazioni nell’ambito del mantenimento dello stato di benessere indi-viduale e della tutela dello stato di salute.Sapere: gli effetti della sedentarietà e del carico allostatico sullo stato di salute, il ruo-lo degli ormoni nei meccanismi di adattamento all’esercizio fisico, le interazioni traesercizio fisico e sistema endocrino nelle differenti età e fasi della vita, nei differentigeneri e nelle differenti patologie endocrino-metaboliche e non, la valutazione biome-trico-auxologica, la fisiopatologia correlata all’esercizio fisico e all’allenamento, i crite-ri di applicazione delle attività motorie preventive e adattate nelle patologie cardio-vascolari, respiratorie, neoplastiche e muscoloscheletriche, la prevenzione dei dannida attività motorie ed elementi di primo soccorso, nozioni generali sui danni dadoping e da abuso.Saper fare: sapere utilizzare tali conoscenze nella ottimizzazione delle attività moto-rie finalizzate al mantenimento dello stato di benessere ed alla prevenzione e tratta-mento delle patologie correlate ad un alterato stile di vita e nella valutazione auxolo-gica e funzionale dei soggetti sani o affetti da patologie da ammettere alle differentiattività motorie preventive e adattate.Saper essere: sapere essere responsabili della gestione della popolazione praticanteattività motorie preventive e adattate, in funzione di specifiche situazioni endocrino-metaboliche, cardio-respiratorie e funzionali individuali, correlate al genere, alle differen-ti età e fasi della vita e allo stato di salute, ed anche attraverso la acquisizione di compe-tenze specifiche di primo soccorso e di gestione di possibili emergenze sanitarie. 65

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso• Malattie dell'apparato cardiovascolare. Ipertensione arteriosa. Cardiopatia ischemi-

ca. Programmi di esercizio.• Malattie dell'apparato respiratorio. Principi di valutazione funzionale respiratoria:

la spirometria. Asma bronchiale. Broncopneumopatia cronica ostruttiva. Enfisemapolmonare. Programmi di esercizio.

• Malattie neoplastiche: valutazione funzionale e sporterapia del paziente neoplastico.• Malattie muscoloscheletriche. Artriti e Artrosi. Programmi di esercizio. Metodiche

di prevenzione delle lesioni traumatiche (bendaggio funzionale sportivo).• Medicina dello Sport e patologie limitanti la pratica di attività motorie preventive e

adattate. Infezioni dell'apparato respiratorio. Patologie del sistema ematologiche.Patologie genitourinarie.

• Patologie gastrointestinali.• Patologie dermatologiche.• La gestione di emergenze sanitarie nell’ ambito delle attività motorie preventive e

adattate. Nozioni di primo soccorso.• Endocrinologia generale - Cenni generali su ghiandole a secrezione interna e ormoni;

cenni di endocrinologia di base: sistema neuroendocrino, ipotalamo, ipofisi anteriore,ipofisi posteriore, tiroide, paratiroidi, pancreas, ghiandole corticali del surrene, ghiando-le midollari del surrene, testicoli, ovaie. Ormoni e comportamento alimentare; ormoni ebilancio energetico; ormoni e tessuto osseo; ormoni e tessuto muscolare.

• Endocrinologia e biometria auxologica - Metodi di valutazione di interesse auxologi-co; accrescimento e sviluppo: le curve di crescita normali e patologiche; la composi-zione corporea normale e patologica: definizioni e metodi di determinazione; la valu-tazione biometrico-auxologica dello stato di salute e dei fattori di rischio.

• Endocrinologia applicata alle attività motorie - Benessere e stile di vita: concettigenerali; lo stress: definizioni, mediatori endocrini e meccanismi generali di reazio-ne; stato di salute ed adattamento ormonale allo stress; risposte endocrine all'eser-

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

66

cizio fisico acuto; risposte endocrine all'esercizio fisico cronico (allenamento); cro-noendocrinologia e attività motorie; concetti generali sul doping ormonale (andro-geni anabolizzanti, GH, eritropoietina, ecc.).

• Attività motorie preventive e adattate e sistema endocrino in particolari fasi dellavita e nelle principali patologie endocrino-metaboliche. Fase puberale e adolescen-ziale; gravidanza; climaterio e menopausa; sindrome dell'ovaio policistico; obesità;sindrome metabolica; diabete; magrezze e sindromi sarcopeniche; invecchiamento;osteoporosi; disturbi della sessualità.

Testi di riferimentoMedicina interna1) Pigozzi F., Buono P., Salvatore S., Attività fisica per la salute, EIdelson-Gnocchi, 2009 2) American College of Sport Medicine, ACSM's Guidelines for exercise testing and

prescription, Lippincott Williams Wilkins, 20063) International Federation of Sports Medicine, Team Physician Manual, Lippincott

Williams & Wilkins Asia Ltd., 2006 4) Frontera W.R., Rehabilitation of sports Injuries, Blackwell Science, 20025) Ulteriore materiale didattico verrà indicato nel corso delle lezioni.Endocrinologia1) Tanner J.M., Auxologia: dal feto all'uomo, Utet, 19812) Borer K.T., Exercise endocrinology, Human Kinetics, 20033) Cappa M., Endocrinologia dell'esercizio fisico, Utet, 19994) Warren M.P., Costantini N.W., Sports endocrinology, Humana Press, 20005) Barnes D.E., Action plan for diabetes, ACSM, 20046) Bushman B., Action plan for menopause , ACSM, 20057) Winter-Stone K., Action plan for osteoporosis, ACSM, 20058) Kraemer K., Rogol A.D., The Endocrine system in sport and exercise, Blackwell

Science, 20059) Williams Textbook of Endocrinology, Saunders, 200710) Gardner D.G., Shoback D., Endocrinologia generale e clinica, Piccin, 200711) Monaco F., Endocrinologia, Società Editrice Universo, 2008 67

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

12)Lenzi A., Lombardi G., Martino E., Trimarchi F., Endocrinologia ed attività motorie,Elsevier Masson, 2008

13)Hawley J., Zierath J., Physical activity and type 2 diabetes, Human Kinetics, 200814)Rahl R., Physical activity and health guidelines eBook , Human Kinetics, 201015)Ulteriore materiale didattico verrà indicato nel corso delle lezioni.

Corso integrato diMETODI E TECNICHE PER LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITÀ E DELLA PRESTAZIONE MOTORIADocenti ➤ Laura Capranica, Maurizio Ripani, Valentina CamomillaPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiFornire allo studente un quadro generale della teoria della misurazione nelle scienzemotorie adattate, dell'interpretazione dei dati rilevati per mezzo di analisi statistiche,dei metodi e tecniche di indagine, degli strumenti per orientarsi nell'analisi della lette-ratura scientifica sportiva adattata e dei principali criteri per la valutazione funzionaledi diverse popolazioni, in relazione agli effetti della pratica di esercizio fisico.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoModello sistematico di valutazione quantitativa e qualitativa nelle attività motorieadattate. Standard normativi e di criterio per la valutazione delle attività motorieadattate. Analisi della letteratura scientifica sulla valutazione funzionale e delle atti-vità motorie adattate.

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

68

Testi di riferimento1) Vincent W., Statistics in Kinesiology, Human Kinetics, Champaign, Illinois 2) Safrit M., Wood T.M., Measurements concepts in physical education and exercise

sciences, Human Kinetics, Champaign, Illinois 3) ACSM's Guidelines for Exercise Testing and Prescription, Lippincott Williams &

Wilkins 4) Miller, Review of Orthopaedics, Saunders5) Materiale didattico ed articoli scientifici a cura dei docenti.

69

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

Offerta didattica - secondo anno (LM67)

Attività formative Semestre CFUAttività motorie per popolazioni speciali 1 e 2 10Pedagogia e psicologia dell'attività motoria 1 e 2 12Posturologia, traumatologia e rieducazione neuro-motoria 1 e 2 10Sociologia della prevenzione, epidemiologia ed educazione sanitaria 1 e 2 10

Attività formativa a scelta dello studente 1 o 2 4Tirocinio 8Prova finale 6

Totale CFU 62

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

70 Corso di Laurea Magistrale inAttività motorie preventive e adattate

ATTIVITÀ MOTORIE PER POPOLAZIONI SPECIALIDocenti ➤ Attilio Parisi, Laura Guidetti, Paola Sbriccoli Periodo ➤ annuale

Obiettivi formativiI moduli di questo corso mirano a far acquisire agli studenti:• Una conoscenza approfondita dell'Educazione fisica adattata: pianificare programmi

di attività fisiche per individui con speciali necessità quali: ritardo mentale, disabilitàsensoriale e motoria, diabete, disordini cardiovascolari, lombalgia.

• Una conoscenza approfondita dello Sport adattato: pianificare programmi di attivitàsportive per individui con speciali necessità quali: ritardo mentale, disabilità senso-riale e motoria. Esempi di discipline sportive adattate: pallavolo, calcio, torball, pal-lacanestro, scherma.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoDefinizione di popolazioni speciali. Il significato di attività motoria e sportiva adattata.Personalizzazione della efficienza fisica motoria e sportiva, gli Special Olympics. Orga-nizzazione nazionale ed internazionale dello sport per disabili. Cenni sull'idoneitàsportiva e sulla classificazione sportiva. Pianificazione e sviluppo di programmi di atti-vità sportiva per individui con speciali necessità, comprendenti: ritardo mentale, disa-bili motori, disabili sensoriali. Esempi di regolamenti tecnici di sport adattati e specia-li. Analisi di alcune discipline sportive adattate e speciali: pallavolo, calcio (con atletinon vedenti e persone in situazione di ritardo mentale), torball, nuoto, basket in car-rozzina, scherma in carrozzina. Pianificazione e sviluppo di programmi di attivitàmotoria per individui con speciali necessità, comprendenti: diabete, patologie cardio-vascolari, reumatiche e respiratorie.

71

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

Testi di riferimento1) Bertini L., Attività sportive adattate, Calzetti&Mariucci, Perugia, 20052) Winnick J.P., Adapted physical education and sport, 20003) Shephard R.J., Fitness in special populations, 19904) A.C.S.M.'s Exercise management for persons with chronic diseases and disabili-

ties, Human Kinetics, 1997.

Corso integrato diPEDAGOGIA E PSICOLOGIA DELL'ATTIVITÀ MOTORIADocenti ➤ Lucia de Anna, Donatella Spinelli, Mauro CarboniPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativi Pedagogia speciale• Costruire il significato dell'agire educativo e definire le valenze integrative delle pra-

tiche di educazione motoria nella prevenzione delle situazioni di disagio e per l'in-clusione delle persone in situazione di disabilità.

• Sapere riconoscere e identificare i comportamenti socio-affettivi attraverso l'osser-vazione delle relazioni, valorizzando la persona nella sua originalità e creatività conparticolare attenzione ai mediatori analogici e alle attività espressive.

• Conoscere il campo di applicazione della progettazione, programmazione, di inter-venti educativi per la costruzione del processo di autonomia e interrelazione.

• Comprendere il valore pedagogico delle interazioni corporee espressive qualedimensione progettuale della mediazione educativa per affermare il significato del-l'identità corporea e gestuale nei processi formativi.

• Saper lavorare nel web per trasferire i contenuti espressi nel corso in un ambientedi integrazione e interdisciplinarità.

Psicologia• Conoscere l'approccio psicologico per la promozione della salute intesa come benes-

sere complessivo della persona.

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

72

• Saper valutare il ruolo dell'esercizio fisico sulla salute per quanto concerne gli aspet-ti di benessere mentale dell'individuo.

• Conoscere i modelli psicologici per la scelta e il mantenimento di uno stile di vitasano.

• Sviluppare competenze per aiutare altre persone ad adottare e mantenere compor-tamenti di salute, con particolare attenzione all'esercizio fisico.

• Sviluppare la capacità di comunicazione.

PrerequisitiConoscenze di base nella Pedagogia speciale nell'ambito della progettazione educati-va nelle attività motorie adattate. Preparazione di base in Psicologia e Psicofisiologia.

Contenuti del corsoPedagogia specialeProcessi di integrazione e inclusione. Sperimentazioni di percorsi di integrazione nellamediazione espressivo-corporea.• La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità -ONU -2006.• ICF - La Classificazione Internazionale del Funzionamento, Disabilità e Salute -OMS

-2001.• Inclusione e Integrazione sociale e Piani di Zona: la progettazione.• Aspetti educativi e formativi nelle APA per lo sviluppo dei processi d'integrazione e

di inclusione con riferimento al quadro internazionale.• Espressione corporea e musica come arricchimento delle competenze funzionali ed

espressive.• L'utilizzo dei mediatori analogici ed espressivi nella strutturazione di dinamiche

inclusive.• La relazione di aiuto: competenze educative nel rapporto di accompagnamento e

mediazione.• Seminari e Laboratori: alcuni Seminari saranno organizzati in collaborazione con il

Laboratorio di Didattica e Pedagogia speciale, con esperti nazionali e internazionalie la collaborazione dei dottorandi. 73

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

• Sperimentazione in piattaforma e in aula su: comunicazione e inclusione in ambitointerdisciplinare, con particolare riferimento alla progettualità.

Psicologia• Da una concezione bio-medica della malattia/salute ad una concezione psico-bio-

sociale.• Modelli e ricerche caratteristici dell'approccio della Psicologia della salute e, in par-

ticolare, modelli per la scelta e il mantenimento di uno stile di vita sano.• Il malessere mentale (ansia, depressione, burn out) e l'effetto dell'esercizio fisico.

Testi di riferimentoPedagogia1) de Anna L. (a cura di), Processi formativi e percorsi di integrazione nelle Scienze

motorie: ricerca teorie e prassi, Franco Angeli, Milano, 20092) Carboni M., Le Tracce del corpo, i riflessi dello sguardo. Pratiche e gesti dell’aiuto

creativo, Pensa Multimedia, Lecce, 20123) de Anna L., Corpo e disabilità, in Calidoni P., Cunti A., de Anna L., De Mennato P.,

Gamelli I., Tarozzi M., Pedagogia ed educazione motoria, Guerini Scientifica, Mila-no, 2004

4) Canevaro, A., La relazione di Aiuto, Carocci, Roma, 2006. Psicologia1) Zani B., Cicognani E., Psicologia della salute, Il Mulino, Bologna, 2000 (3 capitoli) 2) Jervis G., La depressione, Il Mulino, Bologna, 2002 3) Farné M., L'ansia, Il Mulino, Bologna, 2003.

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

74

Corso integrato diPOSTUROLOGIA, TRAUMATOLOGIA E RIEDUCAZIONE NEURO-MOTORIADocenti ➤ Maurizio Ripani, Guido Carpino, Fabrizio MargheritiniPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiIl programma del corso prevede che lo studente approfondisca lo studio del sistemanervoso centrale nonché di quello periferico con particolare riguardo alle struttureche controllano il movimento e la postura. Enfasi verrà posta sulle cause che ne pos-sono modificare lo status naturale ed in particolare alla relazione con la traumatolo-gia dell'apparato locomotore, con i trattamenti e gli esiti delle patologie muscolosche-letriche. Inoltre verranno studiati i principi di riabilitazione e rieducazione funzionaleapplicati alle attività neuro-motorie.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso• Cenni di Postura.• Organi e Apparati che agiscono sulla Postura.• Morfologia ed Organizzazione in generale del S.N.C.: meningi, emisferi cerebrali.• Morfologia ed Organizzazione del tronco cerebrale e del cervelletto.• Morfologia ed Organizzazione del midollo spinale. Organizzazione delle vie nervose

in generale, vie sensitive.• Vie discendenti: piramidali ed extrapiramidali.• Plesso cervicale e brachiale.• Nervi toracici e plesso lombo-sacrale.• Nervi cranici: I -II -III -IV -V -VI.• Nervi cranici: VII -VIII -IX -X -XI -XII.• Catene cinetiche.• Scienza di base. 75

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

• Principi di scienze riabilitative.• La patologia traumatica (fratture, distorsioni, lesioni muscolo-tendinee).• Traumatologia dello sport.• La patologia degenerativa: artrosi primaria e secondaria, altre artropatie croniche.• Le patologie dell'età evolutiva.

Verifica del profittoLa verifica finale prevede una prova orale con l'assegnazione di 10 CFU in totale.

Testi di riferimento1) Marinozzi G., Gaudio E., Ripani M., Anatomia Clinica, Delfino Editore2) Schunke M., Schulte E., Schumacher U., Prometheus Università, Atlante di Anato-

mia, Utet 3) Mancini-Morlacchi, Clinica Ortopedica, Piccin 4) Miller, Review of Orthopaedics, Saunders.

Corso integrato diSOCIOLOGIA DELLA PREVENZIONE, EPIDEMIOLOGIA ED EDUCAZIONESANITARIADocenti ➤ Vincenzo Romano Spica, Saverio Giampaoli, Pasquale Moliterni,

Simona De Stasio, Alba Giovanna Anna NaccariPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiAcquisire una solida preparazione negli argomenti connessi alla salute nelle diversefasce d'età, con particolare riguardo al contributo preventivo delle attività motorie.Elementi cardine della preparazione comprendono le basi della medicina preventiva,la metodologia epidemiologica, e gli strumenti di sanità pubblica, applicati in un con-testo socio-pedagogico che evidenzia complessità e criticità. Conoscere le misure legi-slative fondamentali in tema di sicurezza sanitaria e igiene del lavoro. Acquisire cono-

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

76

scenze e strumenti per contribuire ad interventi di educazione sanitaria e campagnedi promozione della salute, con particolare riguardo al ruolo preventivo del movimen-to ed agli aspetti di educazione alla corporeità. Integrazione delle attività motoriepreventive ed adattate all'interno di strategie di sanità pubblica.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoIl corso è articolato in moduli.Epidemiologia e medicina preventivaEziologia e storia naturale delle patologie multifattoriali: i metodi per la comprensionedel continuum salute-malattia e gli strumenti di prevenzione. L'attività motoria neitempi della prevenzione e gli interventi di sanità pubblica basati sulle evidenze scienti-fiche. Screening, vaccinazioni. Valutazione dei rischi e variabilità interindividuale. Salu-brità ambientale in strutture per lo sport ed il benessere. Il termalismo. Il contestodelle normative sanitarie e dei servizi sul territorio.Sociologia della prevenzione ed Educazione alla saluteIl ruolo dell'educatore nella tutela e promozione della salute: compiti, competenze,metodi. Educazione alla corporeità ed all'affettività in una società complessa. Il benes-sere, fisico, psichico, sociale e spirituale. Le dipendenze: aspetti sociosanitari e strut-ture sul territorio. Igiene degli stili di vita e promozione della salute.

Testi di riferimento1) Brandi G., Liguori G., Romano Spica V., Igiene e sanità pubblica per scienze moto-

rie, Delfino Editore, e relativi approfondimenti su wikigiene.it (percorso AMPA)2) Corradini L., Cattaneo P., Educazione alla salute, La Scuola, Brescia, 1997 3) Moliterni P., Educazioni e curricolo: verso percorsi formativi integrati, in Corradini

L., Fornaia W., Poli S., Educazione alla convivenza civile, Roma, Armando, 20034) Documentazione e articoli scientifici indicati dal docente.

77

Capitolo

1L.

M. -

Pre

vent

ive

e ad

atta

te

Giunta di CorsoProf.ssa Daniela Caporossi (Presidente)Prof. Norbert Bachl (University of Vienna)Prof. Karsten Froberg (University of Souther Denmark)Prof. Yngvar Omundsen (Norwegian School of Sport Science)Prof.ssa Christiane Wilke (German Sport University)

Offerta didattica - primo anno (LM67-I)

Attività formative Semestre CFUSalute ed esercizio fisico: aspetti biomedici 1 15Aspetti motivazionali nella salute e nell’esercizio: raggiungimento e mantenimento di uno stile di vita attivo, 1 15dall’età dello sviluppo all’età adultaTerapia del movimento e attività fisica per la terza età e per popolazioni speciali 1 15Metodologia della ricerca 2 15

Totale CFU 60

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

78 Corso di Laurea Magistrale inAttività fisica e salute(Interateneo/Titolo congiunto europeo)

79

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

SALUTE ED ESERCIZIO FISICO: ASPETTI BIOMEDICI Docenti ➤ P. Aagaard, A. Baca, N. Bachl, D. Caporossi, L. Di Luigi, F. Felici, A. Parisi,

F. Pigozzi, M. Pittaluga, M. Sacchetti, H. Tschan, B. WessnerPeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativi• Conoscere la biologia della crescita, lo sviluppo e l'invecchiamento.• Comprendere e descrivere il background genetico di tratti monofattoriali e multi-

fattoriale e il ruolo dei polimorfismi genetici nella risposta individuale ai fattoriambientali, con particolare attenzione alle attività fisica.

• Comprendere le relazioni tra attività fisica e salute sotto l’aspetto epidemiologico.• Acquisire conoscenze ulteriori sulla fisiologia, biomeccanica, e metabolismo.• Descrivere e comprendere i meccanismi di adattamento muscolo tendineo e neura-

le indotto da un allenamento di resistenza, così come l'associazione tra capacitàaerobica e salute.

• Comprendere l'importanza della relazione tra ormoni ed esercizio fisico nella pre-venzione e/o trattamento di diverse malattie.

• Comprendere il concetto di doping, nonché di conoscere le principali norme inter-nazionali che regolano i controlli antidoping nelle competizioni sportive internazio-nali e della lista delle sostanze proibite.

Al completamento del corso gli studenti saranno in grado di:Competenze professionali: utilizzare gli strumenti concettuali legati alla biologiaumana, nutrizione, fisiologia, biomeccanica, endocrinologia dell’esercizio fisico nelconcepire un programma di fitness. Applicare i principi di valutazione di idoneità.Competenze teoriche e accademiche: analizzare e leggere criticamente articoliscientifici relativi alle discipline trattate nel modulo.

PrerequisitiConoscenze di base in biologia, genetica, biochimica, biomeccanica, fisiologia, endo-crinologia.

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

80 Contenuti del corso• Attività fisica, salute pubblica e benessere: un approccio dal punto di vista dell'epi-

demiologia.• Salute e sicurezza nello sport e PA.• Variabilità genetica in salute e malattia.• Genetica umana di base: la variabilità genetica e le mutazioni, eredità semplice e

complessa, dal gene al fenotipo.• Variabilità genetica e le interazioni gene-ambiente in relazione al movimento.• Basi genetiche dei disturbi del movimento.• Nutrizione umana in salute, le malattie, lo sviluppo e l'invecchiamento: le applica-

zioni teoriche e pratiche.• Nutrizione, metabolismo ed esercizio fisico.• Biologia della crescita e dello sviluppo.• Biologia dell'invecchiamento.• Nozioni di fisiopatologia cardiovascolare, respiratoria e muscolo-scheletrica nelle

varie fasce di età.• Sindrome metabolica e diabete di tipo 2.• Attività fisica e malattie neurodegenerative.• Adattamento neuroendocrino in risposta all'esercizio fisico.• Rischi medici di abuso di sostanze.• Valutazione della forza muscolare.• Metabolismo energetico nel muscolo scheletrico durante l'esercizio fisico: conside-

razioni metodologiche.• Biomeccanica e analisi del movimento.• Metabolismo energetico nel muscolo scheletrico durante l'esercizio: applicazioni

pratiche.• Metodi di valutazione della forma fisica.• Principi di fitness: benefici dell’allenamento di forza e di resistenza.• Adattamenti dell’apparato locomotore in risposta all’attività fisica.• Regolazione cardiorespiratoria durante l’attività fisica e adattamenti in termini di

prestazioni aerobiche.• Valutazione di idoneità, test da sforzo e prescrizione dell’attività fisica.

81

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

Verifica del profittoTest a risposta multipla, 10 domande su tutto il programma del modulo.Saggio breve (3-5 pagine) su un argomento scelto dallo studente fra le tre scelteindicate.

ASPETTI MOTIVAZIONALI NELLA SALUTE E NELL’ESERCIZIO: RAGGIUNGI-MENTO E MANTENIMENTO DI UNO STILE DI VITA ATTIVO, DALL’ETÀDELLO SVILUPPO ALL’ETÀ ADULTADocenti ➤ M. Audiffren, K. Froberg, E. Isidori, F. Lucidi, Y. Ommundsen, C. Pesce,

N. Schott, T. Skovgaard, D. Spinelli, O. Weiss, A. ZelliPeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativi• Conoscere gli aspetti psico-sociali degli effetti dell’esercizio fisico sulla salute menta-

le e sugli aspetti cognitivi.• Comprendere le determinanti psico-sociali dell’attività fisica.• Conoscere i modelli socio-cognitivi degli interventi comportamentali.• Conoscere le questioni pedagogiche e filosofiche nello sport e l'attività fisica.• Sviluppare la conoscenza sulla formazione di esercizio nella crescita e nella maturazione.

Al completamento del corso gli studenti saranno in grado di:Competenze professionali: utilizzare gli strumenti concettuali relativi alla psicologiagenerale e sociale, pedagogia, sociologia generale applicate alle scienze motore, con-cepire, gestire e monitorare un programma di fitness. Utilizzare gli strumenti concet-tuali e pratici relativi all'esercizio in età evolutiva, alla pedagogia generale, applicataalle scienze motore, nell'ideazione, gestione e monitoraggio di un programma di fit-ness per l’età evolutiva.Competenze teoriche e accademiche: analizzare e leggere criticamente articoliscientifici relativi alle discipline trattate nel modulo.

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

82 PrerequisitiConoscenze di base in psicologia, biologia dello sviluppo. Conoscenze di base delleattività motorie nell’età evolutiva.

Contenuti del corso• Introduzione alla psicologia dell’attività fisica.• Determinanti psicosociali della attività fisica.• Effetti dell’esercizio fisico sulla salute mentale e sui processi cognitivi.• L'attività fisica e il funzionamento ottimale del cervello.• Psicologia della salute e dell'attività fisica nella popolazione anziana.• Questioni pedagogiche e filosofiche sulle relazioni tra sport e attività fisica.• Modelli cognitivi e sociali di cambiamento comportamentale in relazione a uno stile

di vita sano.• Attività fisica e sport come fenomeni sociali.• Analisi psicologica del doping in adolescenza.• Migliorare l'attività fisica: verso un approccio socio-ecologico.• Interventi efficaci per migliorare l'attività fisica nei bambini e negli adolescenti.• L'impatto sociale dei programmi di attività fisica in emergenza e condizioni speciali.• L'attività fisica, fitness e salute dei bambini: elementi teorici e applicazioni pratiche.• Attività fisica nello sviluppo psicomotorio e cognitivo.

Verifica del profittoTest a risposta multipla, 10 domande su tutto il programma del modulo. Saggio breve (3-5 pagine) su un argomento scelto dallo studente tra le tre scelte indi-cate.

83

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

TERAPIA DEL MOVIMENTO E ATTIVITÀ FISICA PER LA TERZA ETÀ E PERPOPOLAZIONI SPECIALI Docenti ➤ Biallas, P. Caserotti, S. Doeven, L. Guidetti, M. Hoff, F. Margheritini,

P.P. Mariani, C. Pesce, C. Remarke, J.J. Temprado, S. Vestegaard, C. WilkePeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativi• Comprendere i principali cambiamenti nelle capacità fisiologiche legati all’invecchia-

mento e la loro importanza per la capacità funzionale e le attività della vita quoti-diana.

• Conoscere gli aspetti sociali e psicosociali di attività fisica negli anziani.• Acquisire le conoscenze di base sulla teoria delle tecniche di diagnostica per imma-

gini in traumatologia e riabilitazione.• Acquisire le conoscenze di base sulla teoria della neuroriabilitazione post-traumati-

ca e nella riabilitazione ortopedica.• Conoscere la teoria della terapia del movimento e dell'attività fisica per popolazioni

speciali.• Conoscere teorie e tecniche di applicazione della terapia del movimento nella cate-

na riabilitazione.• Conoscere le basi teoriche e pratiche della terapia in acqua.• Conoscere le basi teoriche e pratiche di allenamento della forza per le popolazioni

speciali.

Al completamento del corso gli studenti saranno in grado di:Competenze professionali: utilizzare gli strumenti concettuali e pratici che consenti-ranno di concepire, gestire e monitorare un programma di fitness su misura per popo-lazioni speciali. Utilizzare gli strumenti concettuali e pratici relativi all'ideazione,gestione e monitoraggio di un programma di fitness su misura per gli anziani.Competenze teoriche e accademiche: analizzare e leggere criticamente articoliscientifici relativi alle discipline trattate nel modulo.

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

84 PrerequisitiConoscenza di base delle attività motorie. Conoscenze sulle basi teoriche e tecnichedell'attività fisica preventiva e adattata. Elementi di medicina dello sport.

Contenuti del corso• I cambiamenti legati all'invecchiamento nel sistema cardiovascolare, neuromuscola-

re e nella capacità funzionale.• Invecchiamento del sistema sensoriale e del controllo posturale. • Prescrizione degli esercizi fisici per la terza età.• Gerontologia psicosociale e culturale.• L'attività fisica per gli anziani-approcci interdisciplinari. • Esercizio e funzioni cognitive. • Disturbi muscolo-scheletrici e attività sportive. • Promuovere l'inclusione sociale delle persone con disabilità: il ruolo dello sport. • Disturbi muscolo-scheletrici e attività sportive: esperienze pratiche presso Villa

Stuart -Unità di Medicina dello sport. • Prevenzione e trattamento delle malattie degenerative negli anziani. Il Centro Fit-

ness presso l'Unità di Geriatria dell'Università Cattolica. • Neuroriabilitazione nel danno cerebrale post-traumatico - L'esperienza presso l'O-

spedale Cavalieri di Malta.• Imaging e procedure diagnostiche in traumatologia e riabilitazione.• Movimento-terapia, acquaterapia e la classificazione ICF.

Verifica del profittoTest a risposta multipla, 10 domande su tutto il programma del modulo.Saggio breve (3-5 pagine) su un argomento scelto dallo studente tra le tre scelte indi-cate.

85

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

METODOLOGIA DELLA RICERCA Docenti ➤ J. Cabrì, D. Caporossi, S. Loland, m. McNamee, V. Romano Spica, G. Van-nozzi, B. Wessner, A. ZelliPeriodo ➤ secondo semestre

Obiettivi formativi• Comprendere le implicazioni etiche e filosofiche nella ricerca in ambito della scienza

dello sport.• Imparare i principi dei metodi di ricerca e statistica per le scienze sociali.• Imparare i principi dei metodi di ricerca e statistica nel campo delle scienze dello

sport e in ambito sanitario.• Imparare i metodi di ricerca in statistica descrittiva e inferenziale.• Imparare i metodi di ricerca nel campo della ricerca epidemiologica.

Al completamento del corso gli studenti saranno in grado di:Competenze professionali: applicare i principi etici e le norme per la progettazione egestione della ricerca. Utilizzare il consenso informato. Concepire e gestire un proto-collo di ricerca. Preparare e sviluppare una proposta di ricerca.Competenze teoriche e accademiche: analizzare e leggere criticamente articoliscientifici relativi alle discipline trattate nel modulo. Pianificazione di un progetto ditesi.

PrerequisitiConoscenza di base della teoria e tecnica dell'esercizio fisico. Elementi di Medicinadello sport.

Contenuti del corso• Teoria della scienza dello sport.• Posizioni classiche nella teoria della scienza: induttivismo, falsificazionismo, paradigmi• Considerazioni filosofiche ed etiche nella progettazione della ricerca e nella gestione

dei risultati.

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

86 • Paradigmi nelle scienza dello sport: il rispetto per le persone e il consenso informato.• Implicazioni per i progetti degli studenti - gruppo di discussione e presentazioni.• Dall’antropometria alla biotecnologia: applicazioni in scienza dello sport.• Metodi di ricerca: pianificazione, progettazione, acquisizione dati ed elaborazione

del segnale.• Statistiche descrittive.• La ricerca sperimentale e quasi-sperimentale.• Come preparare una proposta di ricerca.• Lavori pratici - la pianificazione di eventuali progetti di tesi.• Discussione dei progetti degli studenti - presentazioni degli studenti.• Metodi di ricerca e statistica per le scienze sociali: teoria e applicazioni pratiche.• Metodi di ricerca in scienza dello sport: la conoscenza e la metodologia.• Problema e ipotesi di lavoro.• Validità, affidabilità, sensibilità, rilevanza.• Ricerca bibliografica: lavoro teorico e pratico.• La scrittura e la presentazione dei risultati.• Epidemiologia e statistica nelle scienze della salute - applicazioni statistica in epide-

miologia e methanalysis.• Statistica inferenziale.

Verifica del profittoTest a risposta multipla, 10 domande su tutto il programma del modulo.Breve saggio scritto individuale (3-5 pagine) su un argomento scelto dallo studentetra le 4 opzioni date.

La modalità d'esame potrebbe essere diversa nelle varie università partner che ospi-tano il modulo.

87

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

Executive BoardProf. Daniela Caporossi (President)Prof. Norbert Bachl (University of Vienna)Prof. Karsten Froberg (University of Souther Denmark)Prof. Yngvar Omundsen (Norwegian School of Sport Science)Prof. Christiane Wilke (German Sport University)

Program - first year (LM67-I)

Module Semester ECTSBiomedical issues in health and exercise 1 15Changing behaviour towards a lifelong healthy lifestyle: from childhood to adulthood 1 15

Movement therapy and physical activity for elderly and special population 1 15

Research methodology 2 15Total 60

European Master inHealth and Physical Activity(Issued jointly by partner universities)(Corso di Laurea Magistrale in Attività fisica e salute)

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

88 BIOMEDICAL ISSUES IN HEALTH AND EXERCISEProfessors ➤ P. Aagaard, A. Baca, N. Bachl, D. Caporossi, L. Di Luigi, F. Felici, A. Pari-si, F. Pigozzi, M. Pittaluga, M. Sacchetti, H. Tschan, B. WessnerPeriod ➤ first semester

Objectives of the modules• Knowing the biology of growth, development and aging.• Understand and describe the genetic background of monofactorial and multifacto-

rial traits and the role of genetic polymorphisms in the individual response to envi-ronmental factors, with specific attention to physical exercise.

• Understand the concepts of physical activity and health based on epidemiologicaldata.

• Acquire an integrative knowledge on exercise physiology, motor analysis and biome-chanics, and understand how metabolism and forces affect the body during dailyactivities.

• Describe and understand the mechanisms of muscular, neural and tendons-aponeu-rosis adaptation induced by resistance training, as well as the association betweenaerobic fitness and health.

• Understand the importance of the relationship between hormones and exercise inprevention and/or treatment of different diseases.

• Understand the concept of doping, as well as to know the main international rulesregulating the doping controls in international sports competitions, and of the list ofprohibited substances.

When finalising the course the students will be able to:Profession competences: utilize the conceptual tools related to human biology, nutri-tion, physiology, motor analysis, exercise endocrinology in conceiving a fitness pro-gram. Apply the fitness assessment principles.Theoretical and academic competences: analyze and critically read scientific articlesrelated to the disciplines treated in the module.

89

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

PrerequisitesBasic knowledge in biology, genetics, biochemistry, biomechanics, physiology, endocri-nology.

Content of the course• Physical activity, public health and fitness: an approach from the point of view of

epidemiology. • Health and safety in sport and PA.• Genetic variability in health and diseases.• Basic human genetics: genetic variability and mutations, simple and complex trait

inheritance, from gene to phenotype.• Genetic variability and gene-environment interactions in relation to movement.• Genetic basis of movement-related disorders.• Human nutrition in health, diseases, development and aging: theoretical and practi-

cal applications.• Nutrition and metabolism in health and exercise.• Biology of growth and development.• Biology of aging.• Cardiovascular, respiratory and muscle-skeletal fitness in health prevention for chil-

dren, adults and elderly.• Metabolic syndrome and type 2 diabetes.• Physical activity and neurodegenerative diseases.• Neuroendocrine adaptation in response to physical exercise.• Medical risks of substance abuse.• Muscle strength assessment and testing.• Neuromuscular adaptation in muscles and tendons in response to health-enhancing

physical exercise.• Energy metabolism in skeletal muscle during exercise: methodological considera-

tions.• Biomechanics and motion analysis.• Energy metabolism in skeletal muscle during exercise: practical applications.

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

90 • Methods of fitness assessment.• Principles of Fitness/Wellness: health benefits of strength and endurance training. • Locomotor apparatus (bones) adaptation in response to health-enhancing physical

exercise.• Cardiorespiratory regulation and adaptations with regard to health-enhancing phy-

sical activity in aerobic performance.• Fitness assessment, and exercise testing and prescription.

ExamsMultiple choice test, 10 questions on the entire module program.Individually written short essay (3-5 pages) on a topic selected by the student amongthree given choices.

CHANGING BEHAVIOUR TOWARDS A LIFELONG ACTIVE LIFESTYLE:FROM CHILDHOOD TO ADULTHOOD Professors ➤ M. Audiffren, K. Froberg, E. Isidori, F. Lucidi, Y. Ommundsen, C. Pesce,N. Schott, T. Skovgaard, D. Spinelli, O. Weiss, A. ZelliPeriod ➤ first semester

Objectives of the modules• Knowing the psycho-social aspects of the effects of physical activity and exercise on

mental health and cognition.• Understand the psycho-social determinants of physical activity. • Knowing the social-cognitive models of behaviour interventions.• Knowing the pedagogical and philosophical issues in sport and physical activity.• Developing the knowledge on exercise training in the growth and development age.• Developing the knowledge on young peoples’ psychosocial growth and develop-

ment and implications of physical activity as an influencing factor.

91

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

When finalising the course the students will be able to:Professional competences: utilize the conceptual tools related to general and socialpsychology, general pedagogy, sociology, applied to motor sciences, conceiving, mana-ging and monitoring a fitness program. Utilize the conceptual and practical tools rela-ted to exercise training in children, general pedagogy, applied to motor sciences, inconceiving, managing and monitoring a fitness program tailored for children. Theoretical and academic competences: analyze and critically read scientific articlesrelated to the scientific disciplines treated in the module.

PrerequisitesBasic knowledge in psychology. Knowledge of growth biology . Basic knowledge ofmotor and exercise activities for children.

Content of the course• Introduction to Psychology and Physical activity.• Psychosocial determinants of Physical activity.• Effects of physical activity and exercise on mental health and cognitive processes.• Physical activity and optimal brain functioning.• Health psychology and physical activity in elderly populations.• Lifestyle assessment and counselling: monitoring and management.• Pedagogical & Philosophical issues in sport and physical activity.• The personal development in counselling related professionals.• Counselling in changing behavior.• Social cognitive models of behavioral change.• Models of Health behavior change.• Physical activity & Sport as social phenomena.• A psychological analysis of doping use in adolescence.• Enhancing physical activity: towards a social-ecological approaches.• Effective intervention to enhance physical activity in young children and adolescents:

a review.• Social impact of physical activity programs in emergency and special conditions.

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

92 • Seminar: The power of sport to promote development and peace: implementingphysical activity projects in disadvantage communities.

• Exercise training in children.• Settings based promotion of physical activity among children and youth - from evi-

dence to practice.• Physical activity, fitness and children's health.• Physical activity, fitness and children's health: practical applications.• Motor development and cognition.• Motor behaviour.

ExamsMultiple choice test, 10 questions on the entire module program.Individually written short essay (3-5 pages) on a topic selected by the student amongthree given choices.

The programme adopts Ects credits for the teaching units. For the evaluation of aca-demic progress, the Ects grading scale will be adopted within the consortium.

MOVEMENT THERAPY AND PHYSICAL ACTIVITY FOR ELDERLY AND SPE-CIAL POPULATIONProfessors ➤ B. Biallas, P. Caserotti, S. Doeven, L. Guidetti, M. Hoff, F. Margheritini,P.P. Mariani, C. Pesce, C. Remarke, J.J. Temprado, S. Vestegaard, C. WilkePeriod ➤ second semester

Objectives of the modules• Understanding the main changes in physiological capacities with age and their

importance for functional ability and activities of daily living.• Knowing the social and psychosocial aspects of physical activity in the elderly.

93

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

• Acquiring the basic knowledge on the theory of diagnostic imaging techniques in trau-matology and rehabilitation.

• Acquiring the basic knowledge on the theory of post-traumatic neurorehabilitation aswell as in orthopaedic rehabilitation.

• Knowing the theory of movement therapy and physical activity for special populations.• Knowing theories and techniques of the application of movement therapy in the reha-

bilitation chain.• Knowing the theoretical and practical basis of coordination training for special popu-

lations.• Knowing the theoretical and practical basis of aqua therapy. • Knowing the theoretical and practical basis of strength training for special populations.

When finalising the course the students will be able to:Professional competences: utilize the conceptual and practical tools related to exerci-se training in special populations as well as in rehabilitation chain, in conceiving, mana-ging and monitoring a fitness program tailored for special populations. Utilize the con-ceptual and practical tools related to exercise training in elderly people, general socio-logy, applied to motor sciences, in conceiving, managing and monitoring a fitness pro-gram tailored for the elderly. Utilize the conceptual and practical tools related to exerci-se training in orthopaedic and neurological post-traumatic rehabilitation chain, in con-ceiving, managing and monitoring a fitness program tailored for special populations. Theoretical and academic competences: analyze and critically read scientific articlesrelated to the scientific disciplines treated in the module.

PrerequisitesBasic knowledge of motor and exercise activities. Basis on preventive and adaptivephysical activity theory and technique. Elements of sports medicine.

Content of the course• Introduction to the module; physical dimensions and individual differences with age.• Age-related changes in cardiovascular system.

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

94 • Neuromuscular changes with aging.• Functional ability - testing procedures and association with adverse health outcomes.• Aging in the sensory system and postural control.• Exercise prescription in aging populations.• Psychosocial and cultural gerontology.• Physical activity for the elderly - interdisciplinary approaches.• Aging and the dynamical systems approach to complexity and biological coordina-

tion in the neuro-musculo-skeletal system.• Exercise and cognitive functions.• Musculo-skeletal disorders and sports activity. Joint diseases: acute and overuse injuries. • Promoting social inclusion for people with disabilities: the role of sport.• Musculo-skeletal disorders and sports activity. Joint diseases: acute and overuse inju-

ries lectures and practical experience at Villa Stuart Sport medicine unit.• Prevention and treatment of degenerative diseases in the elderly. The Fitness centre

experience at the Geriatric unit Catholic University.• Neurorehabilitation in post-traumatic brain injury - The experience at the Cavalieri di

Malta Hospital.• Imaging and diagnostic procedures in traumatology and rehabilitation.• Managing of the overuse injury.• Sports therapy and the ICF classification.• Professional fields.• Aquatherapy.• Immobilisation.• Coordination.• Muscle training for Special populations/ Training with devices (Theory and practical

application): lower extremities.• Sensomotoric system.• Lower extremities: hip.• Gait training and coordination.• Upper extremities.• Trunk.

• Practical applications.• Practical applications.• Systemic diseases.• Summary.

ExamsMultiple choice test, 10 questions on the entire module program.Individually written short essay (3-5 pages) on a topic selected by the student amongthree given choices.

RESEARCH METHODOLOGYProfessors ➤ J. Cabrì, D. Caporossi, S. Loland, M. McNamee, V. Romano Spica, G.Vannozzi, B. Wessner, A. ZelliPeriod ➤ second semester

Training objectives• Understand the ethical and philosophical implications in sport science and research.• Learn the principles of research methods and statistics for social sciences.• Learn the principles of research methods and statistics in sport sciences and health

related research.• Learn the research methods in descriptive and inferential statistics.• Learn the research methods in epidemiological research.

When finalising the course the students will be able to:Professional competences: apply the ethical principles and norms to research desi-gn and management. Utilize informed consent. Conceive and manage a research pro-tocol. Prepare and develop a research proposal.Theoretical and academic competences: analyze and critically read scientific articlesrelated to the scientific disciplines treated in the module. Planning a thesis project.

95

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

PrerequisitesBasic knowledge of motor and exercise activities. Elements of sports medicine.

Content of the course• Theory of sport science - an introduction.• Classic positions in the theory of science: inductivism, falsificationism, paradigms.• Philosophical and ethical consideration in research design and management of

results.• Paradigms in the sport sciences: respect for persons and informed consent.• Implications for student projects - discussion and group presentations.• From anthropometry to biotechnology: research application in sport sciences.• Research methods: planning, design, data acquisition & signal processing.• Descriptive statistics.• Experimental and quasi-experimental research.• How to prepare a research proposal.• Practical work - planning of potential thesis projects.• Discussion of student projects - Student presentations.• Research methods & statistics for the social sciences: theory and practical applica-

tions.• Research methods in sport sciences: knowledge and methodology.• Problem & hypothesis work.• Validity, reliability, sensitivity, relevance.• Literature search: theoretical and practical work.• Writing and presenting the results.• Practical applications.• Research methods in Sport biology.• Epidemiology and statistics in health related sciences - Statistical application in epi-

demiology ad methanalysis.• Inferential statistics - part 1.• Practical work.• Reporting research results.

96

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

• Practical work.• Hands-on practice using experimental data: descriptive statics, inferential statistics,

written and oral presentation.• Practical work.• Orientation to 2nd year.

ExamsMultiple choice test, 10 questions on the entire module program.Individually written short essay (3-5 pages) on a topic selected by the student among4 given choices.

The exam modality could be different in the various partner universities hosting themodule.

97

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

Offerta didattica - secondo anno (LM67-I)

Attività formative Semestre CFUTeoria e pratica dell’attività motoria nella prevenzione e riabilitazione 1 30

Tirocinio finalizzato alla prova finale 14Prova finale 16

Totale CFU 60

98 Corso di Laurea Magistrale inAttività fisica e salute(Interateneo/Titolo congiunto europeo)

99

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

TEORIA E PRATICA DELL'ATTIVITÀ MOTORIA NELLA PREVENZIONE E RIABILITAZIONE Docenti ➤ N. Bachl, D. Caporossi, P. Caserotti, K. Froberg, L. Guidetti, P.P. Mariani, Y.Ommundsen, C. WilkePeriodo ➤ primo semestre

A prescindere dagli ambiti scelti, il progetto didattico del secondo anno prevede laapplicazione sul piano pratico delle acquisizioni teoriche, conferendo la abilità nelrisolvere problemi nuovi o non familiari, anche inseriti in contesti interdisciplinari, enella valutazione critica della applicabilità di tecnologie o metodologie emergenti inciascun settore. In ciascuna delle varianti previste, le conoscenze acquisite e la capa-cità di comprensione renderanno possibile la progettazione, conduzione e monitorag-gio di programmi di attività motoria dedicati a popolazioni di differenti età e condizio-ni di vita, a popolazioni speciali e tese alla prevenzione e al supporto alla riabilitazio-ne di patologie croniche o da condizioni post traumatiche.

Obiettivi formativiNell’ambito delle 7 opzioni possibili a scelta dello studente:1) Psicologia e Pedagogia dell'esercizio fisico nella prevenzione (sede Oslo)• Approfondire le nozioni relative agli aspetti psicopedagogici e filosofici dell'attività

fisica legati all’effetto dell'esercizio sulla salute mentale e sui processi cognitivi.• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi e sulla fisiologia del-

l’esercizio fisico, con quelle degli interventi motori finalizzati al raggiungimento delbenessere psicofisico nelle varie condizioni ed età della vita.

• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi e sulla fisiopatologiadell’esercizio fisico con quelle degli interventi motori finalizzati alla prevenzione del-le malattie croniche e degenerative.

• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi, sulle conoscenzedi fisiopatologia dell’esercizio fisico, con quelle degli interventi motori finalizzatialla acquisizione del benessere psicofisico in fase di riabilitazione ortopedica eneurologica.

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

100 2) Attività motoria e prevenzione per l'età evolutiva (sede Odense)• Approfondire le conoscenze di fisiologia dell’esercizio fisico e le teorie dell’allena-

mento nell'età evolutiva.• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sul ruolo dell'attività fisica negli aspetti

psicosociali della crescita e dello sviluppo fisico, cognitivo e motorio con quelle degliinterventi motori con lo scopo di strutturare protocolli di intervento motorio chefavoriscano un corretto sviluppo psicofisico nell’età evolutiva.

• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi, sulle conoscenze difisiopatologia dell’esercizio fisico, con quelle degli interventi motori finalizzati allaprevenzione delle malattie croniche e degenerative.

• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi, sulle conoscenze difisiopatologia dell’esercizio fisico, con quelle degli interventi motori finalizzati allaacquisizione del benessere psicofisico in fase di riabilitazione ortopedica e neurologica.

3) Attività motoria e prevenzione nell’età adulta (sede Vienna)• Approfondire le conoscenze di fisiologia dell'esercizio fisico, motor analysis e bio-

meccanica volte alla acquisizione dei principi pratici del fitness assessment.• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sul ruolo dell'attività fisica nel manteni-

mento della buona salute con quelle degli interventi motori negli adulti, ai fini diconoscere le strategie per una corretta prescrizione personalizzata dei protocolli diattività fisica.

• Approfondire le nozioni relative agli aspetti psicologici e dell'attività fisica legatiall’effetto dell'esercizio sulla salute mentale e sui processi cognitivi.

• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi con quelle degli inter-venti motori finalizzati alla prevenzione delle malattie croniche e degenerative.

• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi con quelle degli inter-venti motori finalizzati alla acquisizione del benessere psicofisico in fase di riabilita-zione ortopedica e neurologica.

4) Attività motoria e prevenzione per gli anziani (Odense)• Approfondire le conoscenze di fisiologia dell’esercizio fisico e le teorie dell’allena-

mento nella terza età.• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sul ruolo dell'attività fisica sui processi di

101

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

invecchiamento e sulle relative patologie con quelle degli interventi motori neglianziani, ai fini di conoscere le strategie per una corretta prescrizione dei protocollidi attività fisica adatti alle varie condizioni di salute e di vita del soggetto anziano.

• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi con quelle degli inter-venti motori finalizzati alla prevenzione delle malattie croniche e degenerative.

• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi con quelle degli inter-venti motori finalizzati alla acquisizione del benessere psicofisico in fase di riabilita-zione ortopedica e neurologica.

5) Movimento-terapia e Popolazioni speciali (Colonia)• Approfondire la teoria e le applicazioni pratiche relative a: Terapia del movimento e

attività fisica per popolazioni speciali: Movimento terapia nella filiera riabilitativa -Coordination training per popolazioni speciali - Acquaterapia - Allenamento dellaforza in popolazioni speciali.

• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi, le conoscenze di fisio-logia dell’esercizio fisico e quelle degli interventi motori finalizzati al raggiungimentodel benessere psicofisico nelle varie condizioni ed età della vita.

• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi con quelle degli inter-venti motori finalizzati alla prevenzione delle malattie croniche e degenerative.

6) Terapia del Movimento e Neuroriabilitazione (Roma)• Approfondire la teoria e le applicazioni pratiche relative a: Neuroriabilitazione post

traumatica.• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi, le conoscenze di fisio-

logia dell’esercizio fisico e quelle degli interventi motori finalizzati al raggiungimentodel benessere psicofisico nelle varie condizioni ed età della vita.

• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi con quelle degli inter-venti motori finalizzati alla prevenzione delle malattie croniche e degenerative.

7) Terapia del Movimento e Riabilitazione ortopedica (Roma)• Approfondire la teoria e le applicazioni pratiche relative a: Riabilitazione ortopedica.• Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi, le conoscenze di fisio-

logia dell’esercizio fisico e quelle degli interventi motori finalizzati al raggiungimentodel benessere psicofisico nelle varie condizioni ed età della vita.

Capitolo

1L.

M. -

Att

ività

fisi

ca e

sal

ute

102 • Integrare le acquisizioni teoriche apprese sui modelli cognitivi con quelle degli inter-venti motori finalizzati alla prevenzione delle malattie croniche e degenerative.

PrerequisitiAspetti biomedici, socio-psicopedagogici e motori correlati all’attività fisica nella pre-venzione e nella riabilitazione.

Contenuti del corsoNell’ambito delle seguenti opzioni, lo studente dovrà scegliere 2 tra le 7 alternativeper ottenere, con un singolo esame, i 30 crediti.

• Psicologia e Pedagogia dell'esercizio fisico nella prevenzione (sede Oslo).• Attività motoria e prevenzione per l'età evolutiva (sede Odense).• Attività motoria e prevenzione nell’età adulta (sede Vienna).• Attività motoria e prevenzione per gli anziani (sede Odense).• Movimento-terapia e Popolazioni speciali (sede Colonia).• Terapia del Movimento e Neuroriabilitazione (sede Roma).• Terapia del Movimento e Riabilitazione ortopedica (sede Roma).

103

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

European Master inHealth and Physical Activity(Issued jointly by partner universities)(Corso di Laurea Magistrale in Attività fisica e salute)

Program - second year (LM67-I)

Module Semester ECTSSpecialised teaching and internship on physical activity in disease prevention and rehabilitation 1 30

Thesis related internship 14Final exam 16

Total 60

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

104 SPECIALISED TEACHING AND INTERNSHIP ON PHYSICAL ACTIVITY INDISEASE PREVENTION AND REHABILITATIONProfessors ➤ N. Bachl, D. Caporossi, P. Caserotti, K. Froberg, L. Guidetti, P.P. Maria-ni, Y. Ommundsen, C. WilkePeriod ➤ first semester

Training objectivesThe 7 teaching offerings have the following training objectives:1) Psycho-pedagogic aspect of preventing physical activity (Oslo)• Integrating theoretical and practical aspects of psycho-social knowledge of the

effects of physical activity and exercise on mental health and cognition.• Integrating the knowledge of social-cognitive models of behaviour interventions and

those of exercise physiology in the practical application regarding motor interven-tion finalized to fitness, health maintenance and disease prevention in every ageand physical condition.

• Integrating the knowledge of social-cognitive models of behaviour interventions andthose of physiopathology in the practical application regarding motor interventionfinalized to health maintenance during neuro- and orthopedic rehabilitation.

2) Physical activity and disease prevention in children (Odense)• Integrating theoretical and practical knowledge of exercise physiology and training

theories applied to growth & development age.• Integrating the knowledge of social-cognitive models of behaviour interventions and

those of exercise physiology in the practical application regarding motor interven-tions finalized to fitness, health maintenance and disease prevention in growth &development age.

• Integrating the knowledge of exercise prescription and those of physiopathology in thepractical application regarding motor intervention planning finalized to health mainte-nance during neuro- and orthopedic rehabilitation in growth & development age.

3) Physical activity and disease prevention in adult (Vienna)• Integrating theoretical and practical knowledge of exercise physiology, motor analy-

sis, biomechanics, fitness assessment and training theories applied to adult age.

105

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

• Integrating the knowledge of social-cognitive models of behaviour interventions andthose of exercise physiology in the practical application regarding motor interventionsplanning finalized to fitness, health maintenance and disease prevention in adult age.

• Integrating the knowledge of exercise prescription and those of physiopathology inthe practical application regarding motor intervention planning finalized to healthmaintenance during neuro- and orthopedic rehabilitation in adult age.

4) Physical activity and disease prevention in elderly (Odense)• Integrating theoretical and practical knowledge of exercise physiology and training

theories applied to aging.• Integrating the knowledge of social-cognitive models of behaviour interventions and

those of exercise physiology in the practical application regarding motor interven-tions finalized to fitness, health maintenance and chronic as well as degenerativediseases prevention in aging.

• Integrating the knowledge of exercise prescription and those of physiopathology inthe practical application regarding motor intervention planning finalized to healthmaintenance during neuro- and orthopedic rehabilitation in aging.

5) Movement therapy for special populations (Colonia)• Integrating theoretical and practical knowledge of: movement therapy and physical

activity in special populations; movement therapy in rehabilitation chain; coordinationtraining in special populations; aquatherapy; force training in special populations.

• Integrating the knowledge of social-cognitive models of behaviour interventions andthose of exercise physiology in the practical application regarding motor interven-tions finalized to fitness, health maintenance in different health conditions and age.

• Integrating the knowledge of exercise prescription and those of cognitive models inthe practical application regarding motor intervention planning finalized to chronicas well as degenerative diseases prevention.

6) Movement therapy in neurorehabilitation (Roma)• Integrating theoretical and practical knowledge of: post traumatic rehabilitation chain.• Integrating the knowledge of social-cognitive models of behaviour interventions and

those of exercise physiology in the practical application regarding motor interven-tions finalized to fitness, health maintenance in different health conditions and age.

Capitolo

1E.

M. -

Hea

lth a

nd P

hysi

cal A

ctiv

ity

106 • Integrating the knowledge of exercise prescription and those of cognitive models inthe practical application regarding motor intervention planning finalized to chronicas well as degenerative diseases prevention.

7) Movement therapy in orthopedic rehabilitation (Roma)• Integrating theoretical and practical knowledge of: orthopedic rehabilitation chain.• Integrating the knowledge of social-cognitive models of behaviour interventions and

those of exercise physiology in the practical application regarding motor interven-tions finalized to fitness, health maintenance in different health conditions and age.

• Integrating the knowledge of exercise prescription and those of cognitive models inthe practical application regarding motor intervention planning finalized to chronicas well as degenerative diseases prevention.

PrerequisitesBiomedical, psycho-social-pedagogical and exercise aspects related to physical acti-vity in prevention and rehabilitation.

Course program2 choices among the teaching offerings of:

• Psycho-pedagogic aspect of preventing physical activity (Oslo)• Physical activity and disease prevention in children (Odense)• Physical activity and disease prevention in adult (Vienna)• Physical activity and disease prevention in elderly (Odense)• Movement therapy for special populations (Colonia)• Movement therapy in neurorehabilitation (Roma)• Movement therapy in orthopedic rehabilitation (Roma)

Reference textsMonographies and research articles available in the program web site.

107

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

Giunta di CorsoProf. Gennaro Terracciano (Presidente)Prof. Francesco CardarelliProf.ssa Cristiana Buscarini

Offerta didattica - primo anno (LM47)

Attività formative Semestre CFUDiritto dell'ordinamento sportivo 1 8Economia aziendale e Metodi quantitativi 1 e 2 18Igiene, sicurezza e realizzazione degli impianti sportivi 1 4Psicologia dell'organizzazione 2 5Pianificazione sanitaria e Comunicazione nelle attività motorie e sportive 2 8

Teoria, regolamentazione e organizzazione delle attività motorie e sportive 1 8

Attività formativa a scelta dello studente 1 e 2 8Totale CFU 59

Corso di Laurea Magistrale inManagement dello sport

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

108 DIRITTO DELL'ORDINAMENTO SPORTIVODocenti ➤ Angelo Piazza, Francesco CardarelliPeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativiLo studente dovrà acquisire la conoscenza dei concetti fondamentali e degli istitutigiuridici dell'ordinamento sportivo con riferimento sia ai rapporti con l'ordinamentostatale sia alle problematiche specifiche dell'ordinamento sportivo. In particolare gliobiettivi del corso mirano a consentire una conoscenza approfondita dei sistemi digiustizia sportiva, dei principali contratti correlati allo svolgimento delle competizionie dell'attività sportiva in genere, delle relazioni tra organizzazioni sportive ed atleti,tale da consentire la redazione di atti, negozi giuridici, ricorsi, sia pure in forma sem-plificata.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoIl corso di Diritto dell'ordinamento sportivo si articola in tre distinti moduli, dedicati:• All'organizzazione dell'ordinamento sportivo, ai suoi principi e contenuti; inoltre

verrà affrontato il tema dei soggetti di detto ordinamento di settore, e la sua auto-nomia, anche con riferimento alle disposizioni europee. Altro ambito riguarda lerisorse, la contrattualistica, gli impianti. Il lavoro sportivo.

• I meccanismi di giurisdizione interna e statale; il doping.• Le società sportive; i tesserati.

Organizzazione ed autonomia, soggetti istituzionali, risorsePrincipi generali dell'ordinamento sportivo (ordinamento internazionale e nazionale:CONI, Federazioni, Società, Associazioni, Atleti e Tecnici). I rapporti tra ordinamentosportivo e ordinamento statale dalle origini fino alla legge 17 ottobre 2003, n. 280(ordinamento generale e ordinamento settoriale). I contratti commerciali nello sport.

109

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

(Sponsorizzazione e Merchandising. I diritti radiotelevisivi. I diritti di immagine). Ilrapporto di lavoro sportivo. (Il vincolo dei professionisti e la libertà di circolazionedegli atleti. La legge 23 marzo 1981, n. 91. L'evoluzione del rapporto tra atleti pro-fessionisti e società sportive).La giustizia sportiva e dopingRapporti tra giustizia sportiva e statale. Il vincolo di giustizia e la giurisdizione statale.La disciplina vigente: legge e interpretazione giurisprudenziale. La responsabilità civi-le e penale nello sport. Il doping. Le società sportive e i tesseratiLe società professionistiche e dilettantistiche. Aspetti fiscali. Il tesseramento.

Testi di riferimento1) Valori G., Il diritto nello sport, Giappichelli, 20092) Ulteriore materiale didattico sarà reso disponibile nel corso delle lezioni.

Modalità di verificaNel corso dell’unità modulare si terranno: esercitazioni tematiche, discussione di casipratici, svolgimenti di seminari e test. Prova di valutazione finale: orale.

NoteAlla modalità di didattica frontale si associa una esercitativa consistente in seminarididattici finalizzati all’uso pratico dei dispositivi teorici acquisiti nell’unità di modulofrontale.Autoapprendimento: gli allievi potranno usufruire durante il corso di una serie di indica-zioni normative e bibliografiche che rafforzeranno i contenuti offerti nell’unità modulare.Studio individuale: gli studenti usufruiranno di materiali didattico integrativo ancheon line, e svolgeranno altresì test conoscitivi in itinere.

Corso integrato diECONOMIA AZIENDALE E METODI QUANTITATIVIDocenti ➤ Cristiana Buscarini, Alberto FrauPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiL'UDA si prefigge di introdurre lo studente alle conoscenze basilari relative al funzio-namento del sistema economico e delle unità produttive Lo studente ha sentito parla-re dei principali temi dell'economia e gestione aziendale. Più in particolare, l'UDA siprefigge di permettere allo studente di saper applicare quanto ha appreso per inter-pretare dati o fenomeni relativamente ad un contesto aziendale elementare e generi-co. Infine, l'UDA si prefigge di rendere lo studente ad essere in grado di leggere e inda-gare elementari e generici questioni attinenti all'economia e aziendale.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoEconomia aziendale• Etica ed economia.• L'azienda: nozione. Elementi specificativi. Finalità. L'iniziativa individuale in campo

economico: aziende private e pubbliche. Vari tipi di azienda. I soggetti aziendali (giu-ridico ed economico).

• L'attività dell'azienda analizzata attraverso processi e combinazioni produttive.• Logica delle rappresentazioni degli aspetti monetario, finanziario ed economico del-

la gestione; Metodi di rilevazione e logica di determinazione del reddito di periodo.• Economicità e condizioni di equilibrio del sistema aziendale.• Struttura decisionale e potere di controllo nell'azienda (cenni).• Attività dell'azienda per aree funzionali.Metodi quantitativi• Presentazione del corso.• Il bilancio nella normativa civilistica: normativa, forma e contenuto.• Analisi di un case study: il bilancio di una società sportiva professionistica.

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

110

111

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

• Rendicontazione e bilancio sociale. Cenni.• Analisi di un case study: il bilancio sociale di una federazione sportiva nazionale.• Valutazione della performance: analisi economico finanziaria. Riclassificazione dello

stato patrimoniale e del conto economico per le analisi di bilancio.• Sistema degli indici di bilancio.• Flussi finanziari e determinazione dell'autofinanziamento. Cenni.• Analisi di un case study: analisi di bilancio di una società sportiva professionistica.• Il bilancio delle associazioni sportive professionistiche nella normativa civilistica:

normativa, forma e contenuto.• Il bilancio nelle raccomandazioni dei dottori commercialisti.• Analisi della performance nelle associazioni sportive dilettantistiche.• Aspetti amministrativi e fiscali delle associazioni sportive professionistiche.

Testi di riferimento1) Buscarini C., Una nuova dimensione della funzione imprenditoriale, Cedam, Pado-

va, 1994 (solo Parte I)2) Cavalieri E., Franceschi Ferraris R., Economia aziendale, Vol. I, Giappichelli, Torino,

2008, 2a edizione (solo alcuni capitoli concordati con il docente)3) Favotto et altri, Economia aziendale, McGraw Hill, Milano, 2007 (solo alcuni capi-

toli concordati con il docente)4) Frau A., Esercizi di Economia aziendale, Kappa, Roma, 20025) Dispense a cura del docente.

Verifica del profittoEconomia aziendaleÈ prevista una prova orale. Sono altresì previste, in itinere, delle verifiche il cui supera-mento servirà da esonero di parti del programma.Metodi quantitativiSvolgimento di un case study, di tipo prevalentemente applicativo, volto a valutare lacapacità dello studente ad applicare gli strumenti e le tecniche insegnate durante ilcorso, e di una parte orale, volta a valutare le conoscenze teoriche acquisite dallo stu-dente.

IGIENE, SICUREZZA E REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVIDocente ➤ Vincenzo Romano SpicaPeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativiLo studente dovrà conoscere i principi e metodi per la corretta gestione delle proble-matiche igienico-sanitarie nel contesto della progettazione, organizzazione, gestionedelle diverse tipologie di servizi e strutture per lo sport e le attività motorie. Possede-re il lessico fondamentale e le conoscenze dei servizi sanitari sul territorio al fine dipoter adeguatamente interagire con l'autorità sanitaria, promuovere interventi dieducazione alla salute attraverso lo sport, saper gestire situazioni di emergenza sani-taria, assicurare il rispetto dei requisiti per la sicurezza occupazionale per quanto dicompetenza del gestore.

Al termine del corso, lo studente:• conoscerà i principi e metodi fondamentali per la gestione di aspetti igienico-sanita-

ri all'interno di un impianto sportivo, inclusi aspetti connessi con la sicurezzaambientale ed occupazionale

• saprà orientarsi tra i riferimenti normativi necessari per il rispetto della sicurezzaoccupazionale, la tutela del cliente, l'implementazione della sicurezza e qualità diambienti indoor.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoSalute e prevenzione come sicurezza e qualità nelle strutture per lo sportPrincipi e normativa igienico-sanitaria nella gestione di servizi per lo sport e le attivitàmotorie. Aspetti assicurativi e medico-legali negli impianti sportivi. Elementi di baserelativi alla organizzazione e gestione del primo soccorso ed emergenze mediche. Prin-cipi e norme per la sicurezza occupazionale in ambienti dedicati alle attività motorie.

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

112

113

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

Gestione degli infortuni e adempimenti per la medicina del lavoro; il registro degliinfortuni. I compiti del datore di lavoro nella prevenzione.Salute e sicurezza negli ambienti per lo sport e le attività motorieLa salubrità di ambienti confinati: agenti chimici, fisici, biologici, aspetti legati alleprocedure. Gestione della qualità igienico-sanitaria dell'aria, dell'acqua, superfici,materiali, tessuti, equipaggiamento e strutture. Disposizioni particolari per le piscine:aspetti igienici di gestione. Cenni sulla gestione di piscine termali, saune e struttureper la rieducazione motoria in acqua.Il sistema sanitario e gli strumenti per la tutela e promozione della saluteI servizi sanitari di riferimento sul territorio nazionale e all'estero. Le trasferte: pre-venzione e gestione dei rischi per la salute legati ai viaggi. Aspetti assicurativi. Cennisui principi ed obiettivi dell'economia sanitaria. Cenni di medicina delle assicurazioni:l'invalidità, l'handicap, l'assicurazione previdenza. Principi e metodi di educazione allasalute attraverso lo sport.Profili giuridiciAnalisi del d.lgs. 81/2008 e ss.mm.ii. La disciplina degli impianti sportivi. Obiettivo:Fornire gli elementi fondamentali per la conoscenza, gestione e prevenzione dei rischiigienico-sanitari relativi alla pratica sportiva, con particolare riguardo agli aspettiimpiantistici ed alla tutela dei lavoratori.

Testi di riferimento1) Brandi G., Liguori G., Romano Spica V., Igiene e sanità pubblica per scienze moto-

rie, Delfino Editore2) Relativi approfondimenti su wikigiene.it (percorso Management).

Approfondimenti1) OMS. Linee Guida per le acque ricreative, Vol. 1 e 2. Traduzione Italiana su: Qua-

derni sanitari per Scienze motorie, Delfino Editore, Roma, 20102) Normative nazionali e locali di pertinenza saranno indicate nel corso delle lezioni.

PIANIFICAZIONE SANITARIA E COMUNICAZIONE NELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVEDocenti ➤ Fabio Pigozzi, Federica FagnaniPeriodo ➤ secondo semestre

Obiettivi formativiObiettivi didattici: lo studente dovrà giungere a possedere, nei limiti delle proprieresponsabilità e competenze, una solida conoscenza in materia di regolamenti nazio-nali e internazionali, legislazione vigente, procedure di controllo e sanzioni previste,finalizzata alla prevenzione del fenomeno doping, alla gestione e alla organizzazionesanitaria di eventi sportivi. Dovrà, inoltre, essere in grado di inquadrare il fenomenodoping e le tematiche ad esso correlate nell’attuale contesto socio-culturale. Lo stu-dente dovrà inoltre acquisire le conoscenze fondamentali nel campo della teoria dellinguaggio, dell’informazione, della comunicazione, della pubblicità e delle sponsoriz-zazioni, dei metodi di ricerca sui media e sulle dinamiche della loro fruizione e consu-mo, avere il know how necessario per l’organizzazione di eventi nell’ambito delle atti-vità motorie e dello sport.Sapere: la lista delle sostanze e metodi proibiti, soprattutto gli effetti farmacologicidesiderati e quelli negativi per la salute a breve e a lungo termine; le tecniche attuatenei controlli antidoping, le caratteristiche dei campioni biologici e le variabili cheinfluenzano l’attendibilità dei risultati. Lo studente dovrà inoltre essere in grado divalorizzare il concetto di una corretta attività fisica come prevenzione del doping. Infi-ne, lo studente dovrà avere la padronanza del sapere attinente all’uso dei media, lacapacità di pianificare strategie di comunicazione e campagne pubblicitarie, la capa-cità gestionale nell’ambito dell’informazione e della comunicazione, nonché svilupparela capacità organizzativa a 360 gradi per organizzare eventi nell’ambito delle attivitàmotorie e dello sport.Saper fare: sapere utilizzare tali conoscenze nella programmazione delle attivitàmotorie, finalizzandole al mantenimento dello stato di salute anche attraverso strate-gie di prevenzione e di contrasto del fenomeno doping. Lo studente dovrà essere ingrado di saper scrivere comunicati stampa, organizzare conferenze stampa, pianifica-

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

114

115

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

re una strategia di comunicazione e una campagna pubblicitaria, saper gestire offertee richieste di sponsorizzazioni ed organizzare un evento nell’ambito delle attivitàmotorie e dello sport.Saper essere: sapere essere in grado di promuovere e valorizzare il concetto di com-petizione nel rispetto delle regole, della sicurezza, dell’importanza della solidarietà edella lealtà nel riuscire a superare i propri limiti psico-fisici senza ricorrere a sostanzeche alterino le prestazioni sportive e siano dannose per la salute. Saper essere in gra-do di poter agire con competenza e capacità manageriale nel mondo dell’informazio-ne e della comunicazione, nonché avere capacità organizzative necessarie per lo svi-luppo organizzativo di eventi legati al mondo dell’attività motoria e dello sport.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso• Comportamenti a rischio per la salute ed interventi preventivi.• Ruolo delle attività motorie nella prevenzione del fenomeno doping.• La prevenzione del fenomeno doping: lo stato dell’arte in Europa e nel mondo.• Diffusione del fenomeno doping in ambiente professionistico e dilettantistico.• La legislazione vigente e la lista WADA.• Effetti del doping sulla prestazione sportiva e sullo stato di salute.

- Sostanze proibite out of competition- Sostanze proibite in e out of competition- Sostanze proibite in particolari sport- Sostanze sottoposte a monitoraggio- Metodi proibiti

• Tecniche per l’individuazione di sostanze proibite.• Integratori e sport.• La pianificazione e l’organizzazione di eventi sportivi con particolare riguardo alle

implicazioni medico legali.• Ambiente e salute.

• Fondamenti di teoria del linguaggio.• Comunicazione, informazione e rapporti con i mass-media.• Comunicazione delle imprese sportive.• Le sponsorizzazioni.• Gli eventi.

Testi di riferimento1) International Federation of Sports Medicine, Team Physician Manual, Routledge,

Taylor and Francisgroup, 20122) The World Anti-Doping Code, the 2013 Prohibited list, International Standard,

2012 3) http://www.wada-ama.org/

PSICOLOGIA DELL'ORGANIZZAZIONEDocente ➤ Arnaldo ZelliPeriodo ➤ secondo semestre

Obiettivi formativiIl corso dovrebbe consentire allo studente di: • avere familiarità con le tipologie e i modelli di funzionamento delle organizzazioni• conoscere e saper individuare i ruoli gestionali all'interno di una organizzazione• conoscere i criteri generali per valutare il funzionamento di una organizzazione e la

sua efficacia• conoscere gli strumenti teorici necessari per il riconoscimento e la gestione di con-

flitti presenti all'interno delle organizzazioni sportive• acquisire i modelli teorici di riferimento per una varietà di tecniche di intervento nel-

l'organizzazione• approfondire il problema di comportamenti di abuso all'interno di un'organizzazio-

ne sportiva (es: doping) e come questi incidono sull'efficacia dell'organizzazione.

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

116

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoIl corso parte dalla premessa che lo studente abbia già acquisito e disponga di unapreparazione di base in Psicologia.Attraverso questo corso, lo studente verrà a conoscenza e acquisterà familiarità con imodelli principali e le aree di ricerca che caratterizzano la "psicologia dell'organizza-zione", ossia, lo studio e l'analisi dei comportamenti professionali a livello individualee di gruppo all'interno delle organizzazioni.In particolare, durante il corso, verranno presentati i principi generali della disciplinaper quanto riguarda modelli teorici di riferimento, gli aspetti metodologici della ricer-ca applicata, e gli ambiti di intervento della psicologia dell'organizzazione.Il corso prevede anche una serie di seminari relativi allo sviluppo organizzativo cheverranno presentati al fine di sviluppare negli studenti una modalità di osservazione eanalisi dei fenomeni organizzativi.

Valutazione di profittoLa valutazione del profitto prevede un progetto ipotetico di valutazione all'interno diun'organizzazione di problematiche e fenomeni di natura psicologica che lo studentedovrà individuare. Questo progetto dovrà essere materiale per un saggio scritto chesarà poi presentato oralmente.

Testi di riferimentoIl materiale di studio per il corso è selezionato sulla base dei seguenti testi:1) Depolo M., Psicologia delle organizzazioni, Il Mulino, Bologna, 19962) Caprara G.V., Le ragioni del successo, Il Mulino, Bologna, 19963) Favretto G., Lo stress nelle Organizzazioni, Il Mulino, Bologna, 19944) Rumiati R., Bonini N., Le decisioni degli esperti, Il Mulino, Bologna, 19965) March J.G., Prendere decisioni, Il Mulino, Bologna, 19946) Weick K., Organizzare. La psicologia sociale dei processi organizzativi, Isedi, Tori-

no, 1996 117

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

TEORIA, REGOLAMENTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀMOTORIE E SPORTIVEDocente ➤ Laura GuidettiPeriodo ➤ secondo semestre

Obiettivi formativiIl corso intende fornire agli studenti le conoscenze teoriche e tecnico-pratiche per l'or-ganizzazione di attività motorie e sportive.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso• Teoria del processo di allenamento: aspetti manageriali.• Cenni di storia dei Giochi Olimpici. Organizzazione sportiva internazionale e nazio-

nale.• Una visione bioetica dello sport.• Organizzazione e gestione dei servizi per le attività motorie e sportive.• Organizzazione, gestione e controllo di grandi eventi sportivi nazionali ed interna-

zionali.• La comunicazione sportiva: i processi comunicativi nel mondo dello sport e delle

attività motorie.

Testi di riferimento1) Ascani F., Management e gestione dello sport, Sperling & Kupfer, Milano, 2004,

3a edizione2) Peterson JA., Health and fitness program development and operation, in: ACSM's

Resource Manual for Guidelines for exercise testing and prescription, 2009, 6thedition

3) Dispense di lezione.

118

119

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

Offerta didattica - secondo anno (LM47)

Attività formative Semestre CFUDiritto amministrativo e Diritto dell'informazione e della comunicazione 2 10

Diritto comparato dell'impresa e dei contratti 1 6Lingua straniera 1 e 2 6Sociologia e formazione nelle organizzazioni sportive 1 e 2 8Strategie aziendali e governo delle organizzazioni sportive 1 e 2 20Attività formativa a scelta dello studente 1 e 2 8Prova finale 6

Totale CFU 64

Corso di Laurea Magistrale inManagement dello sport

DIRITTO AMMINISTRATIVO E DIRITTO DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONEDocenti ➤ Francesco Cardarelli, Gennaro TerraccianoPeriodo ➤ secondo semestre

Obiettivi formativiLo studente dovrà acquisire la conoscenza dei principi fondamentali e delle principalifigure organizzative del diritto amministrativo. In particolare saranno analizzati i rap-porti dell'ordinamento nazionale con l'ordinamento comunitario, il procedimentoamministrativo, l'attività amministrativa per accordi e per negozi. Quanto al dirittodell'informazione e della comunicazione, cui è dedicata la terza parte del corso, l'o-biettivo è quello di analizzare gli istituti del diritto dell'informazione e della comunica-zione, in ambito nazionale e comunitario, con particolare riferimento ai profili costitu-zionali della libertà di informazione e di comunicazione alla disciplina della privacy,dell'informazione in genere e radiotelevisiva, delle comunicazioni elettroniche.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoPrincipi generali del diritto amministrativo ed organizzazione pubblicaL'ordinamento giuridico interno ed il diritto amministrativo. Le fonti dell'ordinamentoamministrativo. L'ordinamento comunitario ed il processo di integrazione europea. Lesituazioni giuridiche soggettive nel diritto amministrativo. Lo stato: elementi costituti-vi e profili organizzativi. I pubblici poteri e le funzioni pubbliche. L'amministrazionepubblica come organizzazione. Il sistema delle autonomie territoriali. Gli enti pubblicie le imprese pubbliche.L'attività amministrativaL'amministrazione pubblica come attività. La funzione amministrativa e i suoi princìpi.L'esercizio autoritativo dei poteri amministrativi. Atti e provvedimenti amministrativi.Il procedimento amministrativo. Le patologie dell'atto amministrativo. L'autotutela.

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

120

121

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

L'esercizio consensuale del potere amministrativo. L'amministrazione per accordi.L'attività negoziale dell'amministrazione pubblica. I servizi pubblici. I mezzi dell'azio-ne amministrativa. Illeciti e responsabilità nel diritto amministrativo. Profili di giusti-zia amministrativa. Il diritto dell'informazione e della comunicazioneLa libertà di manifestazione del pensiero nella Costituzione. La disciplina della stam-pa. La disciplina della radio televisione e delle comunicazioni elettroniche. Tutela dellaprivacy.

Testi di riferimento 1) Crosetti A., Giuffrida A., Lineamenti di diritto amministrativo, Giappichelli, 20092) Sica S., Zeno Zencovich V., Manuale di diritto dell'informazione e della comunica-

zione, Cedam 2009.

DIRITTO COMPARATO DELL'IMPRESA E DEI CONTRATTIDocente ➤ docente da definirePeriodo ➤ primo semestre

Syllabus non pubblicato dal docente.

LINGUA STRANIERADocente ➤ Paola EvangelistiPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiIl corso si prefigge di portare gli studenti a comunicare con naturalezza in LinguaInglese in situazioni tipiche della vita aziendale. In particolare sarà curata la comuni-cazione orale in situazioni in cui si deve presentare al gruppo interno, o all’esterno, ilrisultato del proprio lavoro con l’ausilio di audiovisivi di diverso genere: immagini, gra-fici, tabelle, etc. Verranno pertanto sviluppate anche tutte quelle abilità trasversali(tansferable skills) necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo.

PrerequisitiConoscenza della Lingua Inglese parlata e scritta a Livello B1 del CEFR ‘CommonEuropean Framework of Reference’. Gli studenti che risultassero essere a livello infe-riore al momento dell’accesso dovranno completare la loro formazione iniziale attra-verso lavoro individuale in self-access su materiali a disposizione sui computer delCentro Linguistico o sulla piattaforma e-learning del Centro stesso. I risultati del recu-pero individuale saranno oggetto di valutazione durante la prima parte del corso.

Contenuti del corso• Lessico e strutture sintattiche utili nel contesto aziendale.• Comportamento al telefono.• Comportamento nelle riunioni aziendali: esporre il proprio punto; esprimere accor-

do/disaccordo.• Presentazioni (1): l’obiettivo, il pubblico, il messaggio.• Presentazioni (2): l’atteggiamento, il linguaggio del corpo, acquisire sicurezza.• Presentazioni (3): l’uso dei supporti visivi, integrazione del messaggio visivo con il

testo scritto e il messaggio orale.• Il lavoro sarà condotto principalmente in forma di Project Work svolto in piccoli

gruppi con l’assistenza della docente e l’ausilio di ricerche in Internet laddove neces-sario.

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

122

123

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

Lingua di comunicazione nel corso: Inglese.

Testi di riferimento1) Erica J. Williams, Presentations in English: Find Your Voice as a Presenter, MacMil-

lan, 20082) Dizionario monolingue a scelta:

- Oxford Advanced Learner’s Dictionary,- Cambridge International Dictionary of English,- Collins English Dictionary.

3) Ulteriore materiale didattico fornito dalla docente.

Corso integrato diSOCIOLOGIA E FORMAZIONE NELLE ORGANIZZAZIONI SPORTIVEDocenti ➤ Arnaldo Zelli, Emanuele Isidori, Pasquale MoliterniPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativi Fornire agli studenti conoscenze e competenze nei processi di apprendimento in etàadulta, nel contesto lavorativo e nella società civile, da un punto di vista pedagogico,sociologico ed organizzativo focalizzato sugli "sports studies".

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso Modulo introduttivoFormazione e sport nella società globalizzata. Le organizzazioni sportive. Il concetto dirisorse umane. L'innovazione nello sport. Le competenze nelle organizzazioni sportive.Le competenze pedagogiche per l'innovazione nello sport. Tecniche per l'autoforma-zione in azienda.

SociologiaLa sociologia come disciplina scientifica. Il processo di socializzazione, gli status e iruoli sociali. Devianza e controllo sociale. Gruppi sociali e organizzazioni. Le proble-matiche e la ricerca caratteristici dell'approccio sociologico allo sport.Formazione inclusivaSviluppo di competenze del manager in scienze motorie con attenzione alla predispo-sizione di contesti organizzativi inclusivi per tutte le persone e a tutte le età, per lapromozione del benessere e benessere nella dimensione della cittadinanza attiva epartecipata, nel coinvolgimento di utenti, famiglie e soggetti formativi del territorioper una comunità sempre più educante.

Testi di riferimento1) Alessandrini G., Manuale per l'esperto dei processi formativi, Carocci, 2005 (capi-

toli 1,2,3,4 e 5)2) Maulini C., Pedagogia della competenza. Epistemologia, modelli e tecniche, Anicia,

Roma, 20063) Maulini C., Casucci S., Dall'action learning al cooperative learning, Anicia, Roma 20064) Russo P., Sport e società, Carocci, Roma, 20045) Articoli e documenti forniti dai docenti.

STRATEGIE AZIENDALI E GOVERNO DELLE ORGANIZZAZIONI SPORTIVEDocenti ➤ Cristiana Buscarini, Giuseppe VannozziPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiIl corso si propone di:• fornire i fondamenti della funzione imprenditoriale e del conseguente comporta-

mento strategico• fornire agli studenti strumenti e tecniche utili per la comprensione del pensiero stra-

tegico collegato all'attività aziendale

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

124

125

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

• trasferire concetti, metodologie e strumenti di analisi per la formulazione e la piani-ficazione delle strategie aziendali dirette al mercato.

PrerequisitiAver sostenuto gli esami relativi all'UDA "Economia aziendale e metodi quantitativi".Concetti base di informatica.

Contenuti del corso• Il rischio economico e il concetto di strategia.• I lineamenti di una teoria del comportamento strategico.• L'orientamento strategico di fondo.• Il processo di gestione strategica (valori, vision e mission, obiettivi di lungo ter-

mine).• L'analisi SWOT per l'identificazione del vantaggio competitivo.• Leve di posizionamento, differenziazione di prodotto, targeting e position.• La formula imprenditoriale e posizionamento strategico.• Il nuovo modello comportamentale di governo dell'impresa: ISO26000.• Soluzioni ICT per la comunicazione e la gestione dell'informazione.• I sistemi informativi: definizioni ed obiettivi, elementi costitutivi e classificazione.• L'utilizzo del sistema informativo per le scelte aziendali.• Analisi dei modelli di programmazione delle attività (business plan, process e

project management, indicatori di performance).• Modalità operative di realizzazione e sviluppo dei modelli di budgeting.• Il Controllo di gestione nelle diverse forme (reporting gestionale e direzionale,

internal audit).• Le Procedure operative (organizzazione per processi).

Testi di riferimento1) Favotto F. et altri, Economia Aziendale, Mc-Graw-Hill, Milano, 2002 (solo III capitolo)2) Buscarini C., Una nuova dimensione della funzione imprenditoriale, Padova,

Cedam, 1994

Capitolo

1L.

M. -

Man

agem

ent s

port

126 3) Buscarini C., La strategia aziendale nel mondo delle organizzazioni dilettantistichedello sport. Spunti per una possibile applicazione del modello di Eminente, in Cheru-bini S., (a cura di), Scritti in onore di Giorgio Eminente, Franco Angeli, Milano, 2008

4) Dispense a cura del docente.

Giunta di CorsoProf.ssa Laura Capranica (Presidente)Prof.ssa Paola SbriccoliProf. Antonio Tessitore

Offerta didattica - primo anno (LM68)

Attività formative Semestre CFUAnatomia funzionale e Traumatologia dello sport 1 10Biologia e Biochimica applicate allo sport 1 6Fisiologia e Biomeccanica dello sport 1 e 2 10Organizzazione e valutazione dell'allenamento e Fondamenti di sport olimpico 1 e 2 12

Psicologia dello sport e Pedagogia dello sport integrato 1 e 2 12Sport 1: Sport ciclici* 1 e 2 9Sport 1: Sport di situazione*Attività formativa a scelta dello studente 1 e 2 8

Totale CFU 67

* Lo studente deve scegliere una di queste due attività formative.127

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

Corso di Laurea Magistrale inScienza e tecnica dello sport

Corso integrato diANATOMIA FUNZIONALE E TRAUMATOLOGIA DELLO SPORTDocenti ➤ Maurizio Ripani, Guido Carpino, Pier Paolo MarianiPeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativiIl modulo mira a fornire allo studente la conoscenza delle basi biologiche dei processiriparativi del lesioni traumatiche osteoarticolari; la conoscenza di base delle principalilesioni articolari e muscolo-tendinee nello sport, traumatiche o da sovraccarico funziona-li, la conoscenza delle principali metodiche riabilitative, le linee guida del riadattamentoalla pratica sportiva dopo trattamenti chirurgici o conservativi, la conoscenza delle prin-cipali metodiche di valutazione clinica e strumentale delle fasi recupero atletico.

PrerequisitiIl modulo presuppone una conoscenza di base dell'anatomia descrittiva degli arti, e laconoscenza di base di Traumatologia dello sport.

Contenuti del corso• Cenni di anatomia articolare, muscolare e funzionale delle grandi articolazioni.• Cenni di clinica, prevenzione e rieducazione funzionale delle grandi articolazioni.• Anatomia clinica della spalla.• Clinica, prevenzione e rieducazione funzionale della spalla.• Anatomia clinica del gomito.• Clinica, prevenzione e rieducazione funzionale del gomito.• Anatomia clinica della mano.• Clinica, prevenzione e rieducazione funzionale della mano.• Anatomia clinica dell'anca.• Clinica, prevenzione e rieducazione funzionale dell'anca.• Anatomia clinica del ginocchio.• Clinica, prevenzione e rieducazione funzionale del ginocchio.• Anatomia clinica del collo-piede.

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

128

129

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

• Clinica, prevenzione e rieducazione funzionale del collo-piede.• Anatomia clinica del piede.• Clinica, prevenzione e rieducazione funzionale del piede.• Anatomia clinica della colonna vertebrale.• Clinica, prevenzione e rieducazione funzionale della colonna vertebrale.

Testi di riferimento1) Peterson L., Renstrom P., Traumatologia dello sport, Utet; Ricerca bibliografica2) Ferrario A., Monti G.B., Jelmoni G.P., Traumatologia dello sport. Clinica e Terapia,

Edi-Ermes.

Corso integrato diBIOLOGIA E BIOCHIMICA APPLICATE ALLO SPORTDocenti ➤ Daniela Caporossi, Maria Paola Paronetto, Stefania SabatiniPeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativiPrincipale obiettivo è approfondire, a livello cellulare e molecolare, i processi biologicie biochimici connessi con l'attività fisica, compresi gli adattamenti metabolici indottidalle diverse tipologie di allenamento. Alla fine del corso, lo studente dovrà essere ingrado di conoscere e comprendere le basi genetiche, cellulari e molecolari che modu-lano la risposta individuale all'esercizio fisico.

PrerequisitiBiologia, genetica e biochimica di base.

Contenuti del corsoBiologiaStudi classici sulla ereditarietà del talento sportivo e loro limitazioni. Studi su famigliedi campioni e su gemelli atleti. Dall'approccio indiretto allo studio molecolare di geni

candidati. Il concetto di gene e la regolazione genica. Limiti della variabilità e dellaespressione delle potenzialità nell'alta prestazione: dal concetto di costituzione fisicaal doping genetico. Genetica molecolare: studio di geni candidati e regolazione delledeterminanti biologiche della prestazione motoria. Fattori che influenzano l'espressio-ne genica: l'adattamento cellulare. Espressione genica e attività sportiva. Espressionegenica preferenziale e specializzazione sportiva. Risposta cellulare allo stress indottodall'esercizio fisico: stress ossidativo e la risposta cellulare alla produzione di radicaliliberi; risposta cellulare all'ipertermia; risposta cellulare alla ipossia.BiochimicaRegolazione ormonale del metabolismo dei substrati energetici. Utilizzazione dei sub-strati energetici nelle diverse condizioni fisiologiche (alimentazione, digiuno, eserci-zio). Metabolismo tessuto specifico: fegato, muscolo scheletrico e cardiaco, cervello,eritrociti. Metabolismo di alcuni nutrienti e loro effetto sulla prestazione: bevandealcoliche e nervine. Sostanze vitamino-simili ed esercizio. Tossicità dell'ossigeno e dan-no da radicali liberi. Sistemi di difesa antiossidante. Meccanismi biochimici nell'acido-si metabolica. Ciclo dei nucleotidi purinici: influenza sulla prestazione.

Testi di riferimentoBiologia - Testi consigliati 1) Solomon et al., Fondamenti di Biologia, Edises oppure2) Purves et al., Elementi di Biologia e Genetica, Zanichelli3) Bouchard et al., Genetics of Fitness and Physical Performance, Human KineticsBiologia - Testi di consultazione 1) Cooper and Hausman, La cellula: un approccio molecolare, Piccin2) Karp, Biologia cellulare e molecolare, Edises3) Articoli su argomenti specifici discussi durante il corso.Biochimica - Testi consigliatiDispense dalle lezioni del docente.

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

130

131

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

Corso integrato diFISIOLOGIA E BIOMECCANICA DELLO SPORTDocenti ➤ Francesco Felici, Ilenia Bazzucchi, Valentina Camomilla, Giuseppe VannozziPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativi Il sapere: Il corso è organizzato in modo da presentare quei dati di conoscenza bio-meccanica fisiologica che sono essenziali per progettare e realizzare adeguati pro-grammi di allenamento sportivo e di educazione fisica. Al termine del corso lo studen-te dovrà possedere solide conoscenze di fisiologia e biomeccanica dello sport, in par-ticolare in tema di bioenergetica, di risposte degli apparati di servizio cardiocircolato-rio e respiratorio all'esercizio fisico e all'allenamento sportivo, di risposte del sistemaneuromuscolare all'allenamento sportivo.Il saper fare: Al termine del corso lo studente dovrà possedere capacità di utilizzazio-ne appropriata degli strumenti concettuali e materiali della biomeccanica e della fisio-logia dell'esercizio. A tal fine, il corso prevede un congruo numero di ore da spendere inlaboratorio. Lo studente eseguirà personalmente le misure, analizzerà e presenterà idati raccolti addestrandosi al metodo sperimentale per tentare di rispondere ai quesitispecifici posti dall'allenamento, identificando le grandezze di interesse ed i metodi piùconvenienti per misurarle e analizzarle. Il conseguimento degli obiettivi sopra elencaticonsentirà allo studente di integrare le nozioni apprese nel contesto più ampio di unasolida formazione di base in scienza e tecnica dello sport che gli permetterà di:• definire il modello fisiologico e biomeccanico di una specialità sportiva• valutare lo stato funzionale di un atleta in funzione delle richieste imposte dalla spe-

cifica prestazione e, quindi, del modello di specialità• alla luce del modello definito in precedenza, saper identificare e caratterizzare quan-

titativamente i mezzi (gli elementi) ed i metodi di allenamento più appropriati per ilparticolare modello di prestazione.

PrerequisitiConoscenze di base di Fisiologia e Biomeccanica. Comprensione dell'Inglese scrittoadeguata alla lettura di materiale scientifico in lingua inglese.

Contenuti del corsoAnalisi qualitativa del gesto sportivo. Elementi che compongono una catena di misurae i principi su cui si basa il loro funzionamento. Strumenti che consentono la misuradel movimento umano (stereofotogrammetria, elettrogoniometria, accelerometria).Strumenti di misura delle forze esterne (dinamometria). Biomeccanica di attivitàmotorie legate allo sport. Descrizione, valutazione e ottimizzazione di un gesto sporti-vo selezionato all'interno di grandi categorie (salti, lanci, rotazioni, colpi) utilizzando illinguaggio della biomeccanica. Caratteristiche dei materiali utilizzati per le pavimen-tazioni degli impianti sportivi e tecnologia delle calzature sportive. Introduzione allafisiologia dello sport. I sistemi motori cerebrali: controllo volontario e riflesso del movi-mento. Integrazione dei sistemi sensitivi e motori. La massima contrazione volontaria.La regolazione della forza muscolare. Il principio della dimensione (size principle),reclutamento e frequenza di scarica. Il modello di Hill e quello di Huxley. La curva for-za-velocità e la potenza muscolare. La misura della potenza: test in laboratorio e sulcampo. Specificità delle risposte del sistema neuromuscolare all'allenamento. L'elet-tromiografia di superficie quale strumento di studio delle risposte neuromuscolariall'esercizio. L'onda M e la velocità di conduzione delle fibre muscolari. Il riflesso diHoffman (riflesso-H) e le misure di eccitabilità del sistema neuromuscolare. Il costoenergetico dell'esercizio: effetti della specializzazione. La massima potenza aerobica:test in laboratorio e sul campo. Determinazione della soglia anaerobica: metodi inva-sivi e non in laboratorio e sul campo. La massima potenza anaerobica: test in labora-torio e sul campo. La misura del "Maximum anaerobic running test (MART)". La valu-tazione dell'atleta anziano (test aerobici ed anaerobici, valutazione della forza e dellapotenza muscolare).

Testi di riferimento 1) Wilmore J.H., Costill D.L., Fisiologia dell'esercizio fisico e dello sport,

Calzetti&Mariucci 2) Dispense preparate dai docenti e lucidi delle lezioni. Articoli in lingua inglese. Ca

pitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

132

133

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

ORGANIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL'ALLENAMENTO E FONDAMENTI DI SPORT OLIMPICODocenti ➤ Laura Capranica, Maria Francesca PiacentiniPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiLo scopo del corso sarà quello di approfondire le proprie conoscenze in tema di sportolimpici. Durante il corso, lo studente dovrà acquisire gli strumenti necessari per unacorretta analisi delle tendenze dello sport di elevato livello in relazione alla pianifica-zione e valutazione dell’allenamento e della competizione.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoNascita ed evoluzione degli sport olimpici moderni in relazione alla politica, ai media,alla tecnologia ed all’etica sportiva. Principi di misurazione da campo e da laboratoriodella prestazione sportiva. Principi di organizzazione ed analisi dei dati per la valuta-zione della prestazione sportiva. Aspetti specifici della prestazione: classificazionedegli sport Olimpici. La prestazione d’élite: come rendere un atleta il più longevo pos-sibile. Aspetti specifici dell’allenamento: la preparazione pluriennale; variabili dell’alle-namento: come cambiano con i livelli tecnici dell’atleta nelle differenti discipline spor-tive; il carico interno dell’allenamento: session RPE, TRIMP; mezzi di recupero: evi-denza scientifica; tapering negli sport ciclici e negli sport di squadra: approcci diffe-renti; detraining; overtraining; allenamento in altura.

Testi di riferimento 1) Bellotti P., Matteucci E., Allenamento Sportivo, Utet 2) Bompa T., Periodization: Theory and Methodology of training, Human Kinetics 3) Cometti G., L'allenamento della Velocità, Società Stampa Sportiva 4) Girginov V., Parry J., The Olympic Games Explained, Routledge, Taylor&Francis

Group, London, 2005

5) Kraemer W.J., Hakkinen K., Strength training for Sport, Blackwell Science 6) McNamee M.J., Parry S.J., Ethics and Sport, Spon Press, Taylor&Francis Group,

2002, London 7) Mujika I., Tapering and peaking for Optimal Performance, Human Kinetics 8) Platonov V.N., Fondamenti dell'allenamento e dell'attività di gara,

Calzetti&Mariucci 9) Platonov V.N., L'organizzazione dell'allenamento e dell'attività di gara, Calzet-

ti&Mariucci10) Vincent W., Statistics in Kinesiology, Human Kinetics.

Corso integrato diPSICOLOGIA DELLO SPORT E PEDAGOGIA DELLO SPORT INTEGRATODocenti ➤ Donatella Spinelli, Francesco Di Russo, Lucia de Anna, Pasquale MoliterniPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiPsicologia dello sport• Conoscersi meglio per lavorare con maggior consapevolezza con gli atleti (motiva-

zioni ad allenare, filosofia di allenamento, percezione di autocompetenza).• Conoscere ed essere in grado di applicare i principi che stanno alla base del mante-

nimento della motivazione nello sport alle diverse età e ai diversi livelli.• Conoscere vantaggi e svantaggi dei diversi stili di leadership.• Conoscere gli stili comunicativi, valutare il proprio e pensare come potrebbe migliorare.• Capire i diversi modi in cui si possono affrontare confitti e confronti nella squadra.• Costruire il profilo di prestazione attraverso l'interazione fra atleta e allenatore.• Saper utilizzare la tecnica di goal setting e di feedback.• Conoscere i principi e fare una piccola esperienza delle tecniche di controllo dell'atti-

vazione e dell'ansia (biofeedback).Pedagogia speciale dello sport• Approfondire i principi fondativi della Pedagogia speciale e dei processi di integrazione.

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

134

135

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

• Conoscere come trasferire le dinamiche interne ai processi di integrazione nellescienze motorie.

• Capire e costruire una relazione educativa inclusiva ed efficace.• Riconoscere i valori della salute, della partecipazione e delle pari opportunità.• Conoscere e approfondire il rapporto tra coach e atleta con disabilità in una pro-

spettiva integrata e prosociale.• Saper costruire una progettazione inclusiva della squadra e delle attività sportive.• Saper motivare gli atleti all'incontro con l'altro e con la diversità.• Saper lavorare in web in un rapporto di integrazione e di interdisciplinarietà.

PrerequisitiConoscenze di base di Psicologia e Pedagogia.

Contenuti del corsoPsicologia dello sportEmozione, attenzione e performance. Ansia, stress. Principi generali per il controllodell’ansia e dello stress. Biofeedback e imagery. Goal setting, feedback. Self-efficacy.Aspetti teorici e applicativi. Psicologia dell’organizzazione in ambito sportivo: dinami-che di gruppo nella squadra; il ruolo del leader. Psicofisiologia dell’eccellenza motoria.Pedagogia speciale dello sportI modelli culturali ed istituzionali attivi nella ricerca pedagogica applicata all'analisidelle situazioni di disabilità nel confronto internazionale. L'ICF. L'educazione comeinclusione ed integrazione. Modalità e forme di integrazione di soggetti in situazionedi disabilità nelle attività sportive. La relazione d'aiuto: le abilità educative e sportivein connessione con la mediazione e la cooperazione. Apprendimento cooperativo esport. Gli strumenti di osservazione educativa per lo sviluppo dei processi di integra-zione e la realizzazione di contesti sportivi di benessere. Analisi di esperienze di inte-grazione di alcune associazioni sportive per l'ampliamento dell'offerta formativa esportiva. Aspetti pedagogici implicati nel doping, nel contesto dell'educazione allasalute e alla convivenza civile. Sperimentazione in piattaforma sulla comunicazione el’inclusione in ambito interdisciplinare.

Testi di riferimento1) Martens R., Bump L.A., Psicologia dello sport. Manuale per allenatori, Borla,

19912) Cei A., Psicologia dello sport, Il Mulino, 19983) de Anna L., Processi formativi e percorsi di integrazione nelle scienze motorie,

Milano, Franco Angeli, 2009.

SPORT 1: SPORT CICLICIDocenti ➤ Maria Francesca Piacentini, Sabrina DemariePeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiObiettivo del corso di studi è di fornire agli studenti conoscenze di base tecniche escientifiche per la pianificazione, il monitoraggio e la calibrazione dell'allenamento pertutte le discipline dell'atletica leggera, degli sport acquatici e del triathlon, con parti-colare attenzione alla programmazione di una stagione sportiva di atleti di vertice.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoSpecializzazione in Atletica leggeraModulo Analisi dei modelli di prestazione nelle discipline dell'atletica leggera• Metodi e mezzi di allenamento della forza, della resistenza e della velocità nelle

discipline di velocità, dei salti in estensione e dei lanci.• Metodi e mezzi dell'allenamento della tecnica nelle corse veloci, nei salti e nei lanci.• Metodi e mezzi dell'allenamento della tattica e tecnica sportiva nelle corse veloci,

nei salti in estensione e nei lanci.• La staffetta.

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

136

137

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

• Programmazione e periodizzazione delle diverse discipline dell'atletica leggera peratleti d'élite.

• Osservazione della programmazione dell'allenamento di atleti di vertice per le corseveloci gli ostacoli ed i salti e dei lanci.

Specializzazione in Sport acquaticiModulo Analisi del movimento negli sport acquatici• Il velocimetro.• La misurazione del drag passivo.• La misurazione del drag attivo.• La dinamometria.• L'analisi filmata.• Individuazione e correzione degli errori di tecnica.Modulo Concetti di base per la pianificazione dell'allenamento negli sport acquatici• Allenamento per la prestazione di breve durata.• Allenamento per la prestazione di media durata.• Allenamento per la prestazione di lunga durata.• Allenamento per la prestazione in acque aperte.• Allenamento in palestra della mobilità articolare.Modulo Triathlon• Analisi del modello si prestazione del triathlon.• Allenamento specifico per le tre discipline del triathlon.• Allenamento per la zona cambio nel triathlon.

Testi di riferimento1) Le Basi scientifiche dell'allenamento in atletica leggera, FIDAL Centro Studi &

Ricerche2) Vittori C., Le gare di velocità, FIDAL Centro Studi & Ricerche3) Il Manuale dell'allenatore di atletica leggera, prima parte: generalità corse e mar-

cia, FIDAL Centro Studi & Ricerche4) Il Manuale dell'allenatore di atletica leggera, seconda parte: salti e prove multiple,

FIDAL Centro Studi & Ricerche

5) Il Manuale dell'allenatore di atletica leggera, terza parte: i lanci, FIDAL CentroStudi & Ricerche

6) Cometti G., L'allenamento della velocità, Società Stampa Sportiva, Roma7) Allenamento delle specialità di corsa veloce per atleti d'élite, FIDAL8) Counsilman e Counsilman, La nuova scienza del nuoto, Zanichellli, 20049) Hannula D., Coaching Swimming Successfully, 2nd Edition, Human Kinetics, 200310) Bonifazi et al., La medicina dello sport per sport: gli sport natatori, Medicina dello

Sport, vol. 53, n. 1, pp. 83-106, 200011) Allenatori di 1° livello, FIN-SIT, 2005.

SPORT 1: SPORT DI SITUAZIONEDocenti ➤ Antonio Tessitore, Paola Sbriccoli, Laura CapranicaPeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativi Il programma fornisce agli studenti gli strumenti per:• accrescere la propria esperienza tecnico-professionale negli sport di situazione (Gio-

chi sportivi di squadra e Sport di combattimento), finalizzata sia all’attività agonisti-ca giovanile e di élite, sia al settore dello sport e del tempo libero

• prepararsi per l'occupazione in una varietà di discipline sportive collegate con que-sta famiglia di sport

• fornire strumenti specifici per la ricerca nel campo degli sport di situazione.Il corso, mediante una combinazione equilibrata di competenze analitiche e pratiche,è progettato per consentire agli studenti di acquisire livelli progressivamente più ele-vati di conoscenze ed abilità tecniche, pratica professionale e favorire l'apprendimentoindipendente.

PrerequisitiLaurea di primo livello in Scienze motorie e sportive.

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

138

139

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

Contenuti del corsoSport di combattimento 1• Definizione degli sport di combattimento: open skill e closed skill.• Cenni storici degli sport di combattimento.• Metodi di indagine per la definizione del modello di prestazione degli sport di com-

battimento.• Profilo fisiologico ed antropometrico degli atleti di sport di combattimento.• Profilo aerobico e anaerobico degli atleti di sport di combattimento.• Profilo cognitivo degli atleti di sport di combattimento.Giochi sportivi di squadra 1• Classificazione dei Giochi sportivi di squadra.• Definizione del modello di prestazione dei Giochi sportivi di squadra.• Allenare in modo integrato:

- fattibilità dell’allenamento integrato: vantaggi e difficoltà- costruire un processo di integrazione- metodi di allenamento integrato

• Le attività dell’allenatore:- condurre un allenamento;- scrivere un programma di allenamento.

Testi di riferimento Materiale didattico fornito dai docenti.

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

140

Offerta didattica - secondo anno (LM68)

Attività formative Semestre CFUEndocrinologia e Medicina dello sport 1 10Legislazione sportiva e Sicurezza sanitaria 1 8Preparazione fisica e recupero dell'atleta infortunato 2 8Sport 2: Sport ciclici* 1 e 2 9Sport 2: Sport di situazione*Tirocinio 12Prova finale 6

Totale CFU 53

* Lo studente deve scegliere una di queste due attività formative.

Corso di Laurea Magistrale inScienza e tecnica dello sport

141

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

Corso integrato diENDOCRINOLOGIA E MEDICINA DELLO SPORTDocenti ➤ Luigi Di Luigi, Paolo BorrionePeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativiEndocrinologiaNel modulo di Endocrinologia lo studente deve giungere a possedere una solida cono-scenza dell'endocrinologia applicata allo sport, nei limiti delle proprie responsabilità ecompetenze, approfondendo altresì in modo adeguato alcune nozioni di base di endo-crinologia normale ed applicata alle attività sportive (equivalenti a quelle acquisibilipresso l’Ateneo nel corso del primo triennio). In particolare, lo studente deve essere aconoscenza: del ruolo del sistema neuro-endocrino nelle risposte adattative ai diffe-renti tipi di attività sportive; degli effetti dell'allenamento di alto livello sul sistemaendocrino; delle interazioni tra sistema endocrino ed attività sportive nei due sessi enelle differenti età della vita, con particolare attenzione alle età peri-puberale ed ado-lescenziale; della fisiopatologia endocrina applicata alle differenti attività sportive;degli aspetti scientifico-sanitari correlati al doping ormonale negli atleti (sostanze,effetti collaterali, ecc.); degli aspetti ormonali del sovrallenamento negli atleti; di ele-menti di valutazione auxologica negli atleti. Medicina dello sportI due moduli di Medicina dello sport sono mirati a far acquisire allo studente cono-scenze e competenze ad alto standard qualitativo in relazione alla gestione delleemergenze in ambito sportivo; all'organizzazione dei servizi medici durante gli eventisportivi; alle normative antidoping nazionali ed internazionali, agli aspetti epidemiolo-gici, profilattici e terapeutici delle attività sportive; alle patologie limitanti l'attivitàsportiva; alla valutazione medico-sportiva, con particolare enfasi sulla valutazione cli-nico-funzionale degli atleti negli sport di endurance, potenza e di squadra.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoEndocrinologia dello Sport• Le ghiandole a secrezione interna e gli ormoni (riepilogo su: classificazione, metabo-

lismo e meccanismi generali d'azione sugli ormoni, recettori ormonali, funzioniormonali fondamentali, il feed-back).

• I bioritmi endocrini.• Concetto di allostasi e danno allostatico.• Il jet lag.• Elementi di auxologia di interesse sportivo.• Attività sportiva e accrescimento.• Attività sportiva e pubertà.• Ormoni, comportamento e performance sportiva.• Endocrinologia applicata allo sport agonistico: concetti generali e metodologici.• Risposte endocrine all'attività sportiva "acuta".• Risposte endocrine all'attività sportiva "cronica".• Ruolo del sistema endocrino nell'adattamento allo sport.• Fisiopatologia del sistema endocrino negli atleti.• Attività sportiva ed ormoni nella senescenza.• Aspetti neuro-endocrini dell'overtraining.• Attività sportiva agonistica nell'endocrinopatie (diabete ecc.).• Integrazione nutrizionale, prodotti ergogenici e sistema neuro-endocrino.• Fisiopatologia del doping ormonale.• Doping con steroidi androgeni anabolizzanti.• Doping con ormoni del sistema GH-IGFI.• Doping con eritropoietina.Medicina dello Sport• Elementi di base relativi al primo soccorso e alla logistica e gestione delle emergen-

ze nei differenti sport.• Patologie di interesse medico-sportivo.• Teoria e pratica di bendaggio funzionale sportivo.• Organizzazione dei servizi medici durante le manifestazioni sportive.

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

142

143

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

• La valutazione funzionale negli sport di endurance.• La valutazione funzionale negli sport di potenza.• La valutazione funzionale negli sport di squadra.• Test da campo di valutazione funzionale.

Testi di riferimento 1) Lenzi A., Lombardi G., Martino E., Trimarchi F., Endocrinologia ed attività moto-

rie, Elsevier Masson, 2008 2) Fortunio G., Moretti C., Elementi di endocrinologia applicata allo sport, Ed. Scuo-

la dello sport, 1985 3) Tanner J.M., Auxologia: dal feto all'uomo, Utet, 1981 4) Borer K.T., Exercise Endocrinology, Human Kinetics, 2003 5) Cappa M., Endocrinologia dell'esercizio fisico, Utet, 1999 6) Sperling M.A., Pedriatic Endocrinology, Saunders, 2002 7) Warren M.P., Costantini N.W., Sports Endocrinology, Humana Press, 2000 8) Larsen P.R. et al., Williams Textbook of Endocrinology, Saunders, 2003 9) Kraemer W., Rogol A.D., The Endocrine System in Sport and Exercise, Blackwell

Science, 2005 10) Zeppilli P., Palmieri V., Manuale di Medicina dello sport, Casa Editrice Scientifica

Internazionale, 2a edizione 200611) IOC Medical Commission, Sport Medicine Manual 2000, McAra Printing Ltd.,

2000 12) International Federation of Sports Medicine, Team Physician Manual, Lippincott

Williams &Wilkins Asia Ltd., 2001 13) Dal Monte A., Faina M., Valutazione dell'atleta, Utet, 2000 14) Harries M. (Preface), Williams C., Stanish W. (eds), Oxford Textbook of Sports

Medicine (Oxford Medical Publications), 2nd Edition Oxford University Press,1998

15) Frontera W.R., Rehabilitation of sports injuries, Blackwell Science, 2002

Corso integrato diLEGISLAZIONE SPORTIVA E SICUREZZA SANITARIADocenti ➤ Vincenzo Romano Spica, Angelo PiazzaPeriodo ➤ primo semestre

Obiettivi formativiFornire gli elementi fondamentali per la conoscenza, gestione e prevenzione dei rischiigienico-sanitari relativi alla pratica sportiva, come particolare riguardo agli aspettiimpiantistici ed occupazionali.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corsoSalute e sicurezza nello sport: cenni sull'epidemiologia delle malattie e degli infortuninell'ambito delle diverse attività sportive e prevenzione dei rischi specifici. Principi enorme per la sicurezza occupazionale in impianti sportivi. Igiene applicata a materialiutilizzati per l'abbigliamento e l'equipaggiamento nei diversi sport. Salute e sicurezzanegli ambienti per lo sport e le attività motorie: la salubrità di impianti sportivi confi-nati (indoor). Disposizioni particolari per gli impianti natatori. Sport outdoor e rischida vettori. I rischi allergici. Aspetti di qualità igienico-sanitaria di impianti sportivi:riferimenti tecnici e normativi. Il sistema sanitario e gli strumenti per la tutela dellasalute: i servizi sanitari di riferimento sul territorio nazionale e all'estero. Le trasferte:prevenzione e gestione dei rischi per la salute legati ai viaggi. Aspetti assicurativi.

Testi di riferimento1) Brandi G., Liguori G., Romano Spica V., Igiene e sanità pubblica per scienze moto-

rie, Delfino Editore, e relativi approfondimenti su wikigiene.it (percorso Scienze eTecniche dello Sport).

Approfondimenti1) OMS, Linee Guida per le acque ricreative, Vol. 1 e 2. Traduzione Italiana su: Qua-

derni sanitari per Scienze Motorie, Delfino Editore, Roma, 20102) Normative nazionali e locali di pertinenza saranno indicate nel corso delle lezioni.

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

144

145

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

PREPARAZIONE FISICA E RECUPERO DELL'ATLETA INFORTUNATODocenti ➤ Valter Di SalvoPeriodo ➤ secondo semestre

Obiettivi formativiFornire conoscenze e competenze nell'ambito della preparazione atletica e del recupe-ro dell'atleta infortunato. In particolare si perseguono i seguenti obiettivi: saper indi-viduare il modello di prestazione dei diversi sport attraverso l'analisi della letteratura;conoscere i metodi e i mezzi per l'allenamento sportivo; conoscere i principi per l'ela-borazione di programmi di preparazione atletica specifici per le diverse fasce d'età;conoscere gli strumenti per pianificare l'allenamento durante una stagione sportiva;possedere le conoscenze per programmare sedute di allenamento individualizzate;conoscere le strumentazioni tecnologiche per il controllo dell'allenamento; conoscere imetodi e le tecniche per la prevenzione degli infortuni; conoscere e saper gestire ledinamiche di gruppo sia nel rapporto con gli atleti, che all'interno dello staff tecnico;conoscere e saper gestire le principali patologie a livello articolare, tendineo, osseo emuscolare; conoscere i principi teorici-pratici per seguire l'atleta durante le diversefasi del recupero dopo un infortunio; conoscere i principi metodologici per riportareun atleta infortunato a gareggiare.

PrerequisitiNessuno.

Contenuti del corso• Descrizione e analisi dei diversi modelli di prestazione in relazione al livello di com-

petizione, all'età e alle differenze di genere.• Metodi e tecniche specifiche di osservazione della gara.• Classificazione e descrizione specifica dei metodi e mezzi di allenamento.• Periodizzazione dell'allenamento.• Costruzione di un programma di lavoro specifico.• Metodi e mezzi di selezione del talento sportivo.

• Metodi e mezzi di allenamento:- l'allenamento coordinativo- l'allenamento della forza muscolare- l'allenamento della resistenza- l'allenamento della rapidità e della velocità- l'allenamento propriocettivo e della mobilità articolare.

• Il controllo dell'allenamento.• La preparazione atletica nelle diverse fasce d'età.• La prevenzione degli infortuni.• Il ruolo del preparatore atletico all'interno dello staff tecnico.• Il recupero dell'atleta infortunato:

- riadattamento fisico-sportivo dopo le lesioni articolari- riadattamento fisico-sportivo delle lesioni tendinee- riadattamento fisico-sportivo delle lesioni ossee- riadattamento fisico-sportivo delle lesioni muscolari.

• Importanza dell'allenamento in acqua.• Valutazione e controllo dell'atleta infortunato.• Perdita e ricondizionamento delle capacità funzionali per l'allenamento e la compe-

tizione sportiva.

Testi di riferimento 1) Kontor K., Guida completa alla preparazione fisica nella pallavolo,

Calzetti&Mariucci, 2002 2) Platanov V., Fondamentali dell'allenamento e dell'attività di gara, Calzetti&Mariuc-

ci, 2004 3) Platanov V., L'organizzazione dell'allenamento e delle attività di gara,

Calzetti&Mariucci, 2004 4) Sannicandro I., Rischio di infortunio e preparazione atletica nel calcio: valutazione

e strategie di prevenzione, Calzetti&Mariucci, 2009 5) Weineck J., La preparazione fisica ottimale del calciatore, Calzetti&Mariucci, 1998.Ca

pitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

146

147

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

SPORT 2: SPORT CICLICIDocenti ➤ Maria Francesca Piacentini, Sabrina DemariePeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiObiettivo del corso di studi è di fornire agli studenti conoscenze tecniche e scientificheper la pianificazione, il monitoraggio e la calibrazione dell'allenamento di atleti prati-canti l'atletica leggera, il nuoto ed il triathlon, di diverse categorie competitive. Inol-tre, il corso è orientato a formare allenatori di secondo livello di nuoto, pallanuoto,tuffi e nuoto sincronizzato con la collaborazione di tecnici federali e la partecipazioni araduni e collegiali delle varie squadre nazionali. Il corso mira ad integrare le piùmoderne metodologie di allenamento volte a portare gli atleti di buon livello ad esse-re di vertice, con i risultati di ricerche scientifiche di alto livello.

PrerequisitiSport ciclici 1.

Contenuti del corsoSport AcquaticiAnalisi del movimento negli sport acquatici• Il velocimetro.• La misurazione del drag passivo.• La misurazione del drag attivo.• La dinamometria.• L'analisi filmata.• Individuazione e correzione degli errori di tecnica.Monitoraggio dell'allenamento negli sport acquatici• Valutazione delle capacità muscolari.• Valutazione delle capacità aerobiche.• Valutazione delle capacità anaerobiche.• Controllo dell'intensità durante l'allenamento.• Monitoraggio dell'efficacia dell'allenamento.

Pianificazione dell'allenamento nel nuoto • Allenamento per la prestazione di breve durata.• Allenamento per la prestazione di media durata. • Allenamento per la prestazione di lunga durata.• Allenamento per la prestazione in acque aperte. • Allenamento in palestra della mobilità articolare. Atletica LeggeraModulo Analisi dei modelli di prestazione nelle discipline del fondo, mezzofondo, marcia e prove multiple dell'atletica leggeraModulo Metodi e mezzi di allenamento nelle discipline dell'atletica leggeraClassificazione tecnica e metabolica delle discipline del fondo, mezzofondo, marcia eprove multiple dell'atletica; Metodi e mezzi di allenamento della Forza muscolare nel-le discipline del fondo, mezzofondo, marcia e prove multiple; Metodi e mezzi dell'alle-namento del fondo, mezzofondo, marcia e prove multiple; Metodi e mezzi dell'allena-mento della tecnica del fondo, mezzofondo, marcia e prove multiple; Metodi e mezzidell'allenamento della tattica sportiva del fondo, mezzofondo, marcia e prove multi-ple; Metodi e mezzi dell'allenamento delle capacità coordinative del fondo, mezzofon-do, marcia e prove multiple; Programmazione e periodizzazione delle diverse discipli-ne dell'atletica leggera per atleti d'élite.Modulo Controllo allenamento del fondo, mezzofondo, marcia e prove multiple Mezzi e tecniche per monitorare l'allenamento ed il recupero; Mezzi e tecniche diosservazione della gara; Test da campo per monitorare le capacità motorie; Selezionedel talento del fondo, mezzofondo, marcia e prove multiple; Differenziazione del pro-gramma di allenamento in base al livello atletico raggiunto. Modulo TriathlonAnalisi del modello si prestazione del triathlon; Allenamento specifico per le tre disci-pline del triathlon; Allenamento per la zona cambio nel triathlon.

Testi di riferimento 1) Counsilman e Counsilman, La nuova scienza del nuoto, Zanichellli, 20042) Hannula D., Coaching Swimming Successfully, Human Kinetics, 2003, 2nd edition

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

148

149

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

3) Bonifazi et al., La medicina dello sport... per sport. Gli sport natatori, Medicinadello Sport, vol. 53, n. 1, pp. 83-106, 2000

4) Allenatori di 1° livello, FIN-SIT, 20055) FIDAL, Contributi e prospettive sul tema del talento in atletica leggera 6) Arcelli-Canova, L'allenamento del maratoneta di alto e medio livello 7) Pfitzinger-Douglas, Advanced marathoning, Human Kinetics 8) Pfitzinger-Douglas, Road Racing for serious runners Multispeed training: 5k to

marathon 9) Hawley J., Running, Blackwell Science 10) Noakes, Lore of Running, Human Kinetics 11) FIDAL, Mezzofondo veloce 12)Articoli scientifici inerenti.

SPORT 2: SPORT DI SITUAZIONEDocenti ➤ Laura Capranica, Paola Sbriccoli, Antonio TessitorePeriodo ➤ annuale

Obiettivi formativiIl programma fornisce agli studenti gli strumenti per:• accrescere la propria esperienza tecnico-professionale negli sport di situazione (gio-

chi sportivi di squadra e Sport di combattimento), finalizzata sia all’attività agonisti-ca giovanile e di élite, sia al settore dello sport e del tempo libero

• prepararsi per l'occupazione in una varietà di discipline sportive collegate con que-sta famiglia di sport

• fornire strumenti specifici per la ricerca nel campo degli sport di situazione.Il corso, mediante una combinazione equilibrata di competenze analitiche e pratiche,è progettato per consentire agli studenti di acquisire livelli progressivamente più ele-vati di conoscenze ed abilità tecniche, pratica professionale e favorire l'apprendimentoindipendente.

PrerequisitiLaurea di primo livello in Scienze motorie e sportive.

Contenuti del corsoSport di combattimento 2• Sviluppo delle capacità cognitive negli sport di combattimento.• La selezione del talento negli sport di combattimento.• Aspetti biomeccanici correlati alla prestazione negli sport di combattimento:

approfondimenti e applicazioni pratiche.• Definizione e analisi del modello di prestazione in atleti di élite.• Controllo e monitoraggio dell’allenamento negli sport di combattimento: sommini-

strazione di test e interpretazione dei dati.• Analisi critica della letteratura di riferimento e stesura di relazioni scientifiche.Giochi sportivi 2Valutare i giocatori• Formare un Rost.• Valutare le abilità tecniche e tattiche.• Valutare l’aspetto motorio specifico.• Valutare il talento.Analizzare la partita e l’allenamento• Tecnologie che supportano l’analisi.• Metodi di analisi di una partita.• Analizzare una partita: il gioco e i giocatori.• Analizzare una partita: le scelte dell’allenatore.• Metodi di analisi dell’allenamento.• Monitoraggio dell’allenamento.• Tecnologie che supportano le attività dell’allenatore.• Formare e coordinare uno staff tecnico.• Costruire una squadra.• Condurre una partita.Ca

pitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

150

151

Capitolo

1L.

M. -

Sci

enza

e T

ecni

ca

Testi di riferimento 1) Dal Monte A., Faina M., Valutazione dell'atleta - Analisi funzionale e biomeccanica

della capacità di prestazione, Utet, 1999 2) Weineck J., L'allenamento ottimale, Calzetti&Mariucci, 2001 3) Bellotti P., Matteucci E., Allenamento sportivo. Teoria, metodologia, Pratica, Utet,

1999 4) Betti Berutto T., Da cintura bianca a cintura nera: nozioni di judo e di arti marziali,

Nuova editrice Spada, Roma, 1997 5) Manno R., 1°Quaderno tecnico Fijlkam - Documenti Tecnico-Scientifici, Atti dei

Seminari tematici 2007-2008. 6) Materiale tecnico fornito dalla FIJLKAM 7) Materiale didattico fornito dai docenti (lezioni, dispense, articoli scientifici).

Capitolo

1Ti

roci

ni F

orm

ativ

i Att

ivi

152 TFA Tirocini formativi attivi Il tirocinio formativo attivo (TFA) è un corso di preparazione all'insegnamento nellascuola secondaria di I e II grado per le classi di abilitazione A030 e A029 Scienzemotorie e sportive. Al termine del percorso gli studenti conseguono il titolo di abilita-zione all'insegnamento in una delle classi di concorso previste dal decreto del Mini-stro della Pubblica Istruzione 30 gennaio 1998, e dal decreto del Ministro dell'Istru-zione, dell'Università e della Ricerca 9 febbraio 2005, n. 22.

Il corso è rivolto a studenti in possesso delle seguenti lauree: Laurea Magistrale inAttività motorie preventive e adattate, Laurea Magistrale in Scienza e tecnica dellosport, diplomati ISEF.

Il corso di studi ha durata annuale.

Contenuti del corso Insegnamenti di scienze dell'educazione, con particolare riguardo alle metodologiedidattiche e ai bisogni speciali; insegnamenti di didattiche disciplinari (che possonoessere svolti anche in contesti di laboratorio); un tirocinio, di cui una parte dedicata alsettore della disabilità, che prevede sia una fase indiretta di preparazione e riflessionesugli argomenti svolti che una diretta di osservazione e di insegnamento attivo pressoistituti scolastici sotto la guida di un tutor; laboratori pedagogico-didattici, dei qualialmeno uno dedicato al settore della disabilità.

È prevista una tesi finale e una relazione finale di tirocinio di cui è relatore un docenteuniversitario e correlatore il tutor o il tutor coordinatore che ha seguito l'attività ditirocinio. La relazione deve consistere in un elaborato originale, non limitato a unasemplice esposizione delle attività svolte.

➤ Per maggiori informazioni vedi: www.uniroma4.it

153

Capitolo

1At

tività

di s

oste

gno

Corso di specializzazione per le

Attività di Sostegno didatticoagli alunni con disabilità

Direttore ➤ prof. ssa Lucia de AnnaPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 RomaTel. 06 367733302 - [email protected]

Il percorso di formazione per il conseguimento della Specializzazione per l’attività disostegno didattico agli alunni con disabilità, prevede:• 60 posti per la scuola dell’infanzia • 60 posti per la scuola primaria• 60 posti per la scuola secondaria di primo grado• 60 posti per la scuola secondaria di secondo grado.

Requisiti richiesti per l'accessoLa partecipazione al corso per gli insegnanti di sostegno è riservata a docenti in pos-sesso dell'abilitazione all'insegnamento per il grado di scuola per il quale si intendeconseguire la specializzazione per le attività di sostegno (art. 5, comma 1 del Decretodel 30 settembre 2011 pubblicato in GU n. 78 del 2/04/2012).

Capitolo

1At

tività

di s

oste

gno

154 Profilo del docente specializzatoL’allegato A all’art. 2 del DM 30 settembre 2011 stabilisce il seguente profilo per gliinsegnanti specializzati:Il docente specializzato per il sostegno è assegnato alla classe in cui è iscritto un alun-no con disabilità; egli assume la contitolarità della sezione e della classe in cui opera,partecipa alla programmazione educativa e didattica e all’elaborazione e verifica delleattività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi deidocenti ai sensi dell'articolo 13, comma 6 della legge 5 febbraio 1992 n. 104. Il docente specializzato si occupa delle attività educativo-didattiche attraverso le atti-vità di sostegno alla classe al fine di favorire e promuovere il processo di integrazionedegli alunni con disabilità. Offre la sua professionalità e competenza per apportareall'interno della classe un significativo contributo a supporto della collegiale azioneeducativo-didattica, secondo principi di corresponsabilità e di collegialità.

Organizzazione del corsoLo sviluppo delle competenze verrà articolato facendo leva sulle sinergie tra i labora-tori disciplinari e i laboratori didattico-pedagogici (allegato B art. 2 del decreto30/09/2011).

I contenuti del corso sono accorpati in tre gruppi di attività:

• Insegnamenti (36 CFU)• Laboratori (diversificati per ciascun grado di scuola - 9 CFU)• Tirocinio (12 CFU, così suddivisi: Tirocinio diretto 6 CFU; Tirocinio indiretto 6 CFU

di cui 2 CFU con i Tutor Coordinatori, 1 CFU con i Tutor dei Tirocinanti e 3 CFU sulleTIC Tecnologie dell’informazione e della comunicazione)

• Prova finale (3 CFU).

155

Capitolo

1M

aste

r

MasterMaster interateneo di secondo livello in Diritto, economia ed etica dello sportin collaborazione con LUISS - Guido Carli

Direttori ➤ prof. Fabio Pigozzi, prof. Sebastiano Maffettone

Segreteria didattica ➤ dott.ssa Carla Persichini, Sig.ra Maria AlessiPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma Tel. 06 36733306/572 - [email protected]

Segreteria MasterPiazza Lauro De Bosis, 6 - 00135 Roma Tel. 06 36733209 - [email protected]

Descrizione del MasterIl Master in Diritto, economia ed etica dello sport, organizzato in collaborazionecon LUISS - Guido Carli, è riservato ai laureati magistrali o del vecchio ordinamento. Il corso ha durata annuale per un totale di 60 CFU (ECTS) ripartiti in moduli cheriguardano le aree tematiche: Etica dello sport, Etica e pratica dello sport, Econo-mia e sport, Diritto e sport, Salute e sport. Al termine del corso, ai partecipanti che avranno completato tutte le attività didatti-

Capitolo

1M

aste

r

156 che previste, l’Università degli Studi di Roma Foro Italico e l’Università LUISS GuidoCarli rilasceranno congiuntamente il titolo di Master di II livello in Diritto, economiaed etica dello sport.

Le attività formative sono finalizzate all’acquisizione di conoscenze specifiche per laformazione di una figura professionale che sia in grado di operare efficacemente, conruoli di direzione generale, dirigenza o responsabilità di settore, nell'ambito degliassetti istituzionali e giuridici entro i quali si colloca il sistema delle attività motorie esportive, o nell’ambito di enti e organizzazioni sportive di livello nazionale e interna-zionale e di strutture e organizzazioni collegate allo sport.

In particolare potrà operare come: dirigente e manager di Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione sportiva,società e associazioni sportive; responsabile, presso enti locali e nazionali, dellagestione, sviluppo e programmazione di politiche di valorizzazione dello sport sul ter-ritorio; responsabile di centri e strutture pubbliche o private per le attività motorieludiche e ricreative e per le attività connesse alla tutela e alla cura della salute; esper-to di politiche di sviluppo dello sport come mezzo di cura e tutela del benessere psico-fisico; consulente presso imprenditori, gestori e responsabili di imprese in settori diattività economica connessi allo sport (direttore, gestore, responsabile di azienda perle attività sportive); consulente presso i settori economici dell’istruzione, della sanitàe dell’assistenza sociale, delle attività culturali, ricreative e sportive e dei servizi allepersone e all’ambiente; docente nei progetti scolastici della scuola secondaria mediae superiore.

Le attività didattiche si svolgono in modalità tradizionale, essenzialmente mediantelezioni frontali, integrate con attività di ricerca e approfondimento su tematiche speci-fiche del corso, studio individuale, studio di casi, esercitazioni, prove di valutazioneintermedie, project work finale.

Sono previste attività di laboratorio e di tirocinio nelle quali sarà potrà applicare spe-

Capitolo

1M

aste

r

rimentalmente le conoscenze e le competenze acquisite durante il percorso formativo.Le organizzazioni che ospiteranno i tirocinanti saranno individuate tra quelle operantinelle realtà regionali e nazionali. Sarà inoltre possibile svolgere stage all’estero.

Sono inoltre previste testimonianze di personalità del mondo dello sport professioni-stico (presidenti di società, rappresentanti degli organi delle Federazioni SportiveNazionali, atleti e professionisti sportivi, giornalisti sportivi) che mirano ad arricchire,sotto il profilo dell’esperienza pratica, le riflessioni e gli approfondimenti scientifici deitemi in esame.

157

Capitolo

1M

aste

r

158 Master di primo livello inEducazione psicomotoria inclusiva per l’infanziaDirettore ➤ prof. ssa Lucia de AnnaPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 RomaTel. 06 367733302 - [email protected]

Segreteria Master ➤ sig. Mauro RealePiazza Lauro De Bosis, 6 - 00135 Roma Tel. 06 36733209 - [email protected]

Il Master in Educazione psicomotoria inclusiva per l’infanzia è organizzato in colla-borazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” secondo quanto formulato dal MIURin base all’accordo quadro sottoscritto tra il MIUR e la Conferenza dei Presidi di Scien-ze della Formazione.Il Master/Corso di Perfezionamento è rivolto a insegnanti di scuola dell’infanzia (100posti a disposizione) per i quali è previsto un finanziamento del MIUR; a insegnantidella scuola primaria (10 posti a disposizione); e a laureati in scienze motorie (10posti a disposizione).

L’attività didattica del corso sarà volta a far acquisire conoscenze e competenze chemettano in grado gli operatori scolastici di attuare in modo approfondito, nell’ambitodell’Educazione psicomotoria inclusiva per l’infanzia, strategie, metodologie e stru-menti idonei allo sviluppo dei bambini, con l'obiettivo di accompagnarli e sollecitarlinella costruzione di una personalità armonica attraverso la maturazione di un'identitàpersonale e la conquista della propria autonomia per lo sviluppo di competenze. Si

159

Capitolo

1M

aste

r

presterà quindi particolare attenzione alle dinamiche relazionali e socio-educative,alle dimensioni cognitive, affettive, emotive, corporee, espressive della personalità deibambini, prestando attenzione anche alle influenze che pregiudizi e stereotipi, pre-senti talvolta anche negli insegnanti, possano condizionare indirettamente lo sviluppodei processi educativi degli alunni. Sarà importante, dunque, orientare la formazioneall‘analisi e alla comprensione degli aspetti metodologico-didattici e organizzativo-gestionali che stanno alla base dell'avvio e dello sviluppo di processi educativi inclusi-vi, in relazione alle proposte educative espressive e motorie.

Inoltre, il corso mira a:

• formare e consolidare le basi teoriche, tecniche e didattiche dell’Educazione psico-motoria inclusiva per l’infanzia

• sviluppare la dimensione pedagogica del corpo e del movimento• implementare le capacità di osservazione e progettazione educativa rispetto alle

diverse problematiche di apprendimento connesse alla sensopercezione e alla rela-zione mente/corpo.

Il Corso di Perfezionamento e Aggiornamento professionale/Master in Educazione psi-comotoria inclusiva per l’infanzia prevede un impegno da parte dello studente di 60crediti formativi universitari (CFU) suddivisi in tre moduli di 20 CFU ciascuno. Ogni CFU è da intendersi equivalente a 25 ore di cui 6 ore di didattica di aula. Per leesperienze dirette (svolte a scuola, con certificazione delle attività da parte del Diri-gente scolastico) e/o tirocinio con tutor e per i laboratori, le ore in presenza per ogniCFU corrisponderanno a 10 ore su 25. L'articolazione complessiva dei moduli e deicrediti fa riferimento alla tabella elaborata dal Comitato tecnico-scientifico del Mini-stero.Il giudizio finale sarà formulato sulla base della media ponderata ottenuta nelle verifi-che conclusive di ciascuna disciplina e del giudizio sul project-work.

Capitolo

1M

aste

r

160 Contenuti del corsoModulo 1Pedagogia del corpo e delle attività motorie - Relazione corpo-mente - Pedagogia spe-ciale - Legislazione scolastica riferita all’inclusione - Didattica - Esperienze dirette e/otirocinio con tutor - Laboratori.Modulo 2 Fondamenti di Anatomia e Fisiologia - Pedagogia sperimentale - Didattica speciale -Metodi e didattiche delle attività motorie per l’infanzia - Esperienze dirette e/o tiroci-nio con tutor - Laboratori.Modulo 3Metodi e didattiche delle attività ludico-motorie e pre-sportive - Dimensione psicomo-toria dei disturbi evolutivi specifici - Igiene dei contesti scolastici - L’approccio bio-psi-co-sociale dell’ICF - Esperienze dirette e/o tirocinio con tutor - Laboratorio.

Presidente ➤ prof. Gian Luca Romani

Servizio Ricerca e ValutazioneCoordinatore ➤ Dott.ssa Benedetta CasiniPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - Rettorato - Piano rialzato - Stanza 208Tel. 06 36733327 - [email protected]/[email protected]

Pratiche dottorandi ➤ Sig.ra Daniela BriziPiazza Lauro De Bosis, 6 - 00135 Roma - Piano rialzato - Stanza A3Tel. 06 36733305 - [email protected]

La Commissione Ricerca Scientifica di Ateneo ha il compito di predisporre, d’intesa con ilNucleo di Valutazione, procedure e criteri operativi per la definizione e l’assegnazione difinanziamenti per le attività di ricerca, e di esprimere periodicamente i propri pareri sul-le richieste di finanziamento, che sottopone al Senato Accademico per approvazione. Ai fini del processo valutativo, e grazie anche alla cooperazione della Commissioneeuropea del Nucleo di Valutazione, la Commissione stabilisce inoltre contatti con esper-ti esterni con funzioni di referee.

Le procedure relative alle tipologie dei finanziamenti, alla tempistica delle richieste e aicriteri di valutazione sono riportate in un apposito Regolamento, anch’esso approvatodal Senato Accademico. 161

Capitolo

1R

icer

ca S

cien

tific

a

Commissione Ricerca Scientifica

Dottorato di ricerca e Scuola dottoraleNelle more dell’attivazione dei nuovi Corsi di Dottorato di Ricerca, che per il ciclo XXIXprevedono un unico corso di Scienze dell'attività fisica e dello sport articolato in diversicurricoli, la Commissione Ricerca interviene anche a supporto del Dottorato, in partico-lare coordinando la Scuola dottorale, alla quale esso afferisce.

La Scuola è una struttura di ateneo, finalizzata al coordinamento dei dottorati e specifi-camente alla gestione delle risorse dirette alle attività di alta formazione, che ha l’o-biettivo di favorire:

• la creazione di competenze interdisciplinari al fine di sviluppare settori di ricerca com-petitivi nel circuito scientifico europeo e internazionale

• la realizzazione di stretti rapporti con le realtà produttive al fine di formare competenzeavanzate nel contesto economico e sociale del territorio

• la costituzione di rilevanti collaborazioni scientifiche nazionali e internazionali• l’attrazione di laureati e dottori di ricerca provenienti da altre università, in particola-

re straniere.

Capitolo

1R

icer

ca S

cien

tific

a

162

Programmazione Didattica ● Orientamento, Tutorato e Job PlacementTutorato specializzato e DSA ● La Biblioteca ● Relazioni internazionali

Comunicazione di Ateneo ● Centro inter-universitario “Mind in sport team” (MiST) Polisportiva ● Nucleo di valutazione ● Le rappresentanze studentesche Servizio di Primo soccorso ● Cappellania ● Territorio, sede e trasporti

Indirizzi utili ● Mappe

Capitolo

Servizi e strutture

2

Delegato del Rettore ➤ prof.ssa Stefania SabatiniPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - Rettorato - Stanza D203 Tel. 06 36733243 - [email protected]

Programmazione e Didattica Responsabile ➤ dott.ssa Carla PersichiniPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - Rettorato - Stanza D203Tel. 06 36733572 - [email protected]/[email protected]

Segreteria banche dati e logistica didattica ➤ dott. Marco Di Giustino Tel. 06 36733552 - [email protected]/[email protected]

Supporto amministrativo ai Corsi di Laurea➤ Sig.ra Maria Grazia Alessi - tel. 06 36733306 [email protected]/[email protected] ➤ Dott.ssa Daniela Parisi - tel. 06 36733343 [email protected]/[email protected]

Pratiche studenti - Attività Formative a Scelta ➤ dott. Marco TamantiniTel. 06 36733324 [email protected]/[email protected] Ca

pitolo

2Pr

ogra

mm

aizo

ne D

idat

tica

164 Programmazione Didattica

La Programmazione Didattica: • fornisce supporto alla direzione politica nella definizione e realizzazione delle linee

d’indirizzo relative alla programmazione didattica annuale e/o triennale dell'Ate-neo e dei servizi di contesto anche attraverso attività di aggiornamento e di studiodella normativa universitaria

• assicura l’offerta formativa di Ateneo attraverso l’espletamento delle procedure diistituzione e attivazione dei corsi di studio e la gestione normativa e organizzativo-gestionale delle attività ad essi correlate

• cura la progettazione di nuove offerte formative e la revisione di offerte formativeesistenti

• esegue analisi della sostenibilità dei progetti formativi in termini di risorse didocenza e di strutture e dei requisiti di norma per l’attivazione dei corsi di laurea

• è responsabile della gestione della Banca Dati MIUR - Regolamenti didattici di Ate-neo - e Offerta formativa annuale

• attiva le procedure e supporta gli organi accademici per l’emanazione e la modificadegli ordinamenti e dei regolamenti didattici dei corsi di studio

• collabora alla redazione di regolamenti relativi alle attività didattiche (Regolamen-to didattico di Ateneo, regolamenti dei corsi di studio, regolamenti dei corsi diMaster, Ordinamenti didattici)

• cura i rapporti con il MIUR, il CUN, i Comitati Regionali di Coordinamento in fasedi istituzione e attivazione dei corsi di studio

• collabora con i corsi di studio per l’istituzione dei Comitati di consultazione con leparti sociali e fornisce supporto per la realizzazione di accordi tra l’Ateneo, gli entie le aziende del territorio per lo sviluppo della formazione anche professionaledegli studenti dei corsi di laurea

• supporta la Direzione nella definizione degli strumenti di monitoraggio e degli indi-catori qualitativi e quantitativi per la valutazione dei corsi di studio e dei servizialla didattica e raccoglie ed elabora i relativi dati per la redazione di rapporti dimonitoraggio delle carriere degli studenti e rapporti di autovalutazione (RAV) fina-lizzati all’Assicurazione Interna della Qualità (AIQ) e all’accreditamento dei Corsi diStudio (D.Lgs. 27 Gennaio 2012, n.19)

• sostiene la Direzione nella definizione e nell’attivazione di meccanismi di migliora- 165

Capitolo

2Pr

ogra

mm

aizo

ne D

idat

tica

mento per la qualità dell'offerta formativa e dei servizi• fornisce supporto amministrativo ai corsi di studio in fase di programmazione e di

erogazione didattica • gestisce tutti i dati dell’offerta formativa in Banca Dati ESSE3, elabora il Manife-

sto annuale degli studi e ne cura la pubblicazione• elabora il calendario accademico, il calendario annuale delle sessioni di esame e

delle sessioni di laurea, gestisce l’assegnazione degli spazi didattici e ne cura ladiffusione e la pubblicazione

• assiste i corsi di laurea per le pratiche studenti e fornisce supporto informativo eorganizzativo ai docenti intra- ed extra- accademici.

Capitolo

2Pr

ogra

mm

aizo

ne D

idat

tica

166

Delegato del Rettore ➤ prof.ssa Stefania SabatiniPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - Rettorato - Stanza D203 Tel. 06 36733243 - [email protected]

Responsabile ➤ dott. Espedito LaterzaPiazza Lauro De Bosis, 6 - 00135 Roma - Piano rialzato - Stanza 8Tel. 06 36733386 - fax 06 36733538 - [email protected]

Il Servizio Orientamento, Tirocinio e Job Placement di Ateneo ha il compito di infor-mare e guidare gli aspiranti studenti nella scelta dell’offerta formativa, informare esostenere gli studenti iscritti durante il percorso di studio e creare collegamenti esinergie tra ateneo e mondo del lavoro. Le sue azioni si esplicano attraverso le atti-vità svolte dalle seguenti strutture, organizzate in modo specifico per rispondere alleesigenze che possono emergere nei differenti momenti del percorso formativo dellostudente.

1. Centro AccoglienzaPiazza Lauro De Bosis, 6 - 00135 Roma - Piano rialzato - Stanza 7

Orario di apertura al pubblico ➤ da lunedì a venerdì, ore 8-18.

È la struttura di Ateneo dove gli studenti possono avere informazioni, nell’orario dipresenza dei collaboratori borsisti, e durante l’orario di apertura, collegarsi a Inter-net o studiare. Al Centro collaborano studenti con borse di collaborazione part-time.

167

Capitolo

2O

rient

amen

to e

Tut

orat

o

Orientamento, Tutorato eJob Placement

2. Orientamento e Tutorato➤ dott . Marco Baggio Piazza Lauro De Bosis, 6 - 00135 Roma - Piano rialzato - Stanza 8 Tel. 06 36733586 - fax 06 36733538 - [email protected]

Orario di apertura al pubblico ➤ da lunedì a venerdì, ore 9-13 e 14-15.

L’unità operativa Orientamento e Tutorato ha il compito realizzare diverse attività al finedi informare studenti e professori della scuola superiore sull’offerta formativa del corso diLaurea e sugli sbocchi professionali. Inoltre fornisce assistenza e tutorato agli studenti.

Azioni• Organizzazione di visite degli studenti delle scuole superiori presso l’Ateneo o par-

tecipazione alle iniziative di orientamento organizzate dagli istituti superiori.• Collaborazione con le istituzioni dedicate all’orientamento distribuite sul territorio

nazionale.• Giornate di orientamento “Porte Aperte all’Università” per gli istituti superiori del-

la Regione Lazio.• In collaborazione con l’Area Servizi agli studenti, fornire informazioni sui bandi di

concorso per l’accesso ai corsi di studio.• Accoglienza delle matricole attraverso “Giornata di Orientamento delle Matricole".• Assistenza agli studenti iscritti al tempo parziale nella formulazione del piano di

studio individuale e controllo del rispetto del Regolamento del Corso di Studi.• Qualora se ne ravvisasse la necessità, agisce da tramite tra docenti e studenti.• Assiste lo studente nella risoluzione di problemi accademici e amministrativi.• Provvede al funzionamento del Centro Accoglienza.

3.Tirocini e Job Placement➤ Sig.ra Daniela CiameiTel. 06 36733458 - fax 06 36733538 - [email protected]➤ Dott. Fabio FlussiTel. 06 36733459 - fax 06 36733538 - [email protected]

Capitolo

2O

rient

amen

to e

Tut

orat

o

168

Orario di apertura al pubblico ➤ da lunedì a venerdì, ore 9-13 e 14-15.

L’unità operativa Tirocini e Job Placement è a disposizione di studenti, laureati eaziende per favorire l'incontro fra domanda e offerta di lavoro e per orientare le scel-te e la formazione professionale nel particolare settore delle discipline sportive e del-le attività motorie, attraverso i tirocini e gli stage post laurea.

Azioni• Osservazione e studio delle richieste del mercato del lavoro nel mondo dello sport.• Informazione a studenti e docenti dell’Università sulla domanda del mercato, per

orientare i processi di formazione. • Promozione dell'attività di tirocinio curriculare e post laurea secondo quelle che

sono le indicazioni del mondo del lavoro.• Informazione a laureandi e neo-laureati sulle offerte di lavoro di enti pubblici e pri-

vati.• Offerta di consulenza ai neo-laureati per l'inserimento nel mercato del lavoro. • Informazione agli enti interessati sulla disponibilità di lavoro e sul profilo professio-

nale relativo ai laureandi o neo-laureati, attraverso consultazione online dei curri-culum vitae.

• Monitoraggio delle carriere dei neolaureati.

Il Job Placement è attivo anche sul fronte della ricerca. Viene monitorata l’attivitàformativa degli studenti e gli interessi nei vari settori lavorativi in modo da prepara-re i contatti con le società presenti sul territorio. Il settore effettua un monitoraggiosulle dinamiche occupazionali nel settore delle Scienze motorie e sulle aspettativeche il mondo del lavoro ha rispetto al profilo professionale dei nostri laureati. Il moni-toraggio, in aggiunta alle indagini AlmaLaurea, consorzio di cui l’Ateneo fa parte, vie-ne effettuato sulle carriere dei laureati per verificare l’effettiva occupabilità dellefigure professionali afferenti al mercato del lavoro delle scienze motorie e dello sport.L’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” partecipa all’intesa SOUL (SistemaOrientamento Università Lavoro), che, in sinergia con le altre università di Roma edella Regione Lazio, ha come obiettivo primario quello di favorire l’incontro tra 169

Capitolo

2O

rient

amen

to e

Tut

orat

o

imprese, laureandi e laureati e per offrire concrete opportunità di inserimento nelmondo del lavoro sul territorio regionale e nazionale.Nella home page del sito istituzionale www.uniroma4.it, si accede, cliccando sul bot-tone “Job Placement e tirocini”, alla sezione on-line dedicata al Settore, nella qualeè possibile trovare informazioni e documentazione sul mondo del lavoro. Analogheinformazioni, con maggiori approfondimenti è possibile reperirle sul minisito SOUL -FORO ITALICO (http://uniroma4.jobsoul.it/)

Capitolo

2O

rient

amen

to e

Tut

orat

o

170

Delegato del Rettore ➤ prof.ssa Lucia de AnnaPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - 2° piano - Stanza A406Tel. 06 36733328/374 - fax 06 36733339 - [email protected]

Responsabile del Servizio Tutorato specializzato ➤ dott. Tullio Zirini Piazza Lauro De Bosis, 6 - 00135 Roma - Piano rialzato - Stanza 21A Tel. 06 36733328 - fax 06 36733339 - [email protected]à da Via Franchetti 2A (con parcheggio)

Orario di apertura al pubblico ➤ martedì, ore 10-12; giovedì, ore 15-17. In altro orario previo appuntamento.

La Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità (CNUDD-CRUI) e il Delegato del Rettore per i problemi connessi alla disabilitàLa legge 28 gennaio 1999, n. 17 (integrazione e modifica della legge-quadro104/1992) istituisce la figura del Delegato del Rettore per i problemi connessi alladisabilità con funzioni di coordinamento, monitoraggio e supporto di tutte le iniziati-ve concernenti l’integrazione nell’ambito dell’Ateneo.Nel 2001, i Delegati dei Rettori per la Disabilità delle diverse sedi universitarie han-no deciso di costituirsi nella Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per laDisabilità (CNUDD), divenuta commissione permanente della CRUI, un organismo ingrado di rappresentare la politica e le attività delle università italiane nei confrontidegli studenti disabili e delle problematiche connesse alla disabilità. 171

Capitolo

2Tu

tora

to s

peci

aliz

zato

Tutorato specializzato per studenti con disabilità e studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)

La finalità principale della CNUDD è di consentire lo scambio di informazioni edesperienze tra le diverse università e di condividere alcune linee di indirizzo (divenu-te Linee guida, che attualmente sono in corso di revisione e aggiornamento) per leattività di tutti gli atenei, attivando i servizi necessari per rendere operative le previ-sioni della Legge 17/99 e cercando risposte adeguate alle esigenze degli studenticon disabilità nel loro percorso formativo universitario. Inoltre, la stessa Conferenza ha favorito e curato lo sviluppo di molte progettualitàritenute più adeguate per favorire l’integrazione degli studenti, con situazioni di disa-bilità e con bisogni speciali. I diversi Delegati, anche attraverso una cooperazioneinteruniversitaria, stanno affrontando in una prospettiva innovativa e sperimentalel’approccio a temi di spiccata attualità quali, tra i tanti, gli approcci didattici relativialle situazioni di dislessia, l’utilizzo delle nuove tecnologie per l’integrazione, la diffu-sione dei testi accessibili in formato alternativo, la comunicazione alternativa eaumentativa, l’accessibilità della rete nella prospettiva dei processi d’insegnamentoe apprendimento, ecc. Oltre a questi aspetti, la CNUDD è divenuta negli anni un autorevole interlocutoredel MIUR per lo sviluppo e l’aggiornamento della normativa sull’integrazione, in par-ticolar modo per quella riferita al mondo universitario.

Il Delegato del Rettore ha inoltre il compito, tra le funzioni previste dalla normativa,di diffondere le informazioni e le conoscenze utili per far divenire l’ateneo, i docentied il personale tutto, più competente nei processi di integrazione svolgendo cosìulteriormente un proprio preciso ruolo di sperimentazione e di ricerca. Costituiscequindi un elemento di riferimento dei vari settori della ricerca scientifica finalizzataall’integrazione delle persone con disabilità, funzione che assume un significato rile-vante di fronte alla caratterizzazione dei Corsi di studio, soprattutto per quelli attiva-ti nel nostro Ateneo dedicato al movimento e allo sport, che è stato il primo in asso-luto in questo settore ad accogliere studenti con disabilità, con la corrispondentenecessità di ricercare conoscenze e competenze che consentano di identificare e pro-porre attività ad alto valore inclusivo per poter sperimentare una didattica innovati-va di esempio per le altre Facoltà e Corsi di studio che trattino le stesse tematiche.

Capitolo

2Tu

tora

to s

peci

aliz

zato

172

L’utilizzazione presso il Tutorato specializzato di personale strutturato di area tecni-co-scientifica, il dott. Tullio Zirini, con professionalità riferibile al settore dell’integra-zione e delle attività motorie e sportive, fornisce un indispensabile supporto a que-sto impegno.

Il Tutorato specializzatoTra le previsioni della L. 17/99 diventa un obbligo per le università la realizzazione diun Tutorato specializzato che assume significato per l’azione specialistica che deveessere posta in essere, relativa a una competenza aggiuntiva sulle problematichedella disabilità e dei processi di integrazione ed inclusione, soprattutto in relazioneal contesto e alle dinamiche universitarie. Inoltre, nel nostro Ateneo tali competenzedevono coniugarsi necessariamente con quelle relative alle Attività motorie e sporti-ve. Pertanto, il Tutorato specializzato è stato strutturato con personale tecnico-scien-tifico incardinato in possesso di tali specifiche e articolate competenze.

Il Delegato del Rettore ed il Personale del Tutorato sono quindi disponibili per valu-tare le diverse situazioni e fornire risposte adeguate ai bisogni specifici di ciascunostudente al fine di consentire le giuste opportunità nell’offerta formativa, riducendoil più possibile le situazioni di disabilità, per garantire un accesso ed una partecipa-zione pieni alla vita dell’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”.

➤ È opportuno che gli studenti interessati segnalino le proprie esigenze e sollecitinoparticolari interventi a loro necessari.

Cosa offre il Tutorato specializzatoPer punti si richiamano di seguito alcuni dei processi attivati dal Tutorato specializza-to come realizzazione delle linee d'indirizzo del Delegato e della CNUDD:

• accoglienza e orientamento degli studenti in situazione di disabilità durante il per-corso formativo, ma anche operando collegamenti sia con la Scuola secondaria diII° grado che verso il mondo del lavoro 173

Capitolo

2Tu

tora

to s

peci

aliz

zato

• ricevimento e tutorato finalizzato a individuare risposte adeguate a ciascuno studenteper la sua integrazione e per le migliori opportunità di accesso all'offerta formativa

• revisione e sperimentazione, pur nell’equipollenza, delle prove per l'accesso ai cor-si, eventuale segnalazione della esigenza di ausili, di tempi aggiuntivi, ecc.

• presenza del personale tecnico durante la selezione per l’accesso ai corsi e in occa-sione delle visite mediche per l’idoneità sportiva

• supporto alla scelta mirata tra i contratti di studio a tempo pieno o parziale e per la defi-nizione del piano di studi (aspetti rilevanti nei confronti di studenti che abbiano specifichesituazioni, ad es. terapie in corso ovvero siano sportivi di alto livello e/o lavoratori, ecc.)

• attività di sensibilizzazione ai problemi dell’integrazione nei processi formativi neiconfronti di docenti/personale/studenti

• incontri di approfondimento con i docenti per l'articolazione nell'offerta didattica• scelta mirata per l’acquisto e la messa a disposizione di ausili tecnologici (anche in

funzione della realizzazione di postazioni informatiche accessibili), delle tecnologieassistive diversificate e di software educativi

• predisposizione di prove di esame equipollenti/modalità di esame differenti• richiesta ai Docenti del materiale didattico e delle presentazioni che viene rielabo-

rato, in un formato fruibile e accessibile, per le specifiche esigenze di studenti condifferenti disabilità

• attivazione e monitoraggio dei servizi di interpretariato LIS (Lingua Italiana deiSegni), di Stenotipia, di Assistenza alla Comunicazione

• corsi per l'orientamento e l'inserimento lavorativo dei laureandi e dei laureati, tiro-cini e stages in aziende con accordi interistituzionali e internazionali

• preorientamento per le scuole superiori di II° grado• disponibilità e accessibilità dell'informazione per gli studenti• presenza del personale tecnico alla visita guidata di orientamento ed alla intervista

alle matricole• interazione con le famiglie• presentazione del Tutorato specializzato ai Comitati/Federazioni/Organizzazioni

sportive, sia per disabili che non, nella prospettiva dello sviluppo dello sport inte-grato, e alle associazioni di categoria

Capitolo

2Tu

tora

to s

peci

aliz

zato

174

• attività connesse alla progettazione di interventi, anche innovativi, e alla rendicon-tazione (al MIUR)

• partecipazione a reti nazionali e internazionali relative a problematiche connesseall’integrazione e alle attività motorie e sportive.

Ancora, nell’ambito delle previsioni per gli studenti con DSA, il tutorato si attiva, adesempio, per realizzare:• l’accoglienza e il tutorato• la facilitazione della individuazione dei casi sospetti di DSA negli studenti• la mediazione con l’organizzazione didattica• la valutazione delle esigenze in riferimento alla accessibilità ai test di ammissione

all’università, ai corsi e alla didattica, agli esami universitari, anche sollecitandol’attivazione delle idonee misure dispensative e compensative

• una consulenza per la realizzazione di lezioni ed esercizi on-line accessibili sul sitodell’università

• una consulenza per l’organizzazione delle attività di studio• il monitoraggio dell’efficacia delle prassi adottate.

Il Tutorato collabora inoltre con diverse strutture dell’ateneo per la realizzazione dispecifiche attività, ad esempio:• con il Laboratorio di Didattica e Pedagogia speciale del Dipartimento di Scienze

motorie, umane e della salute per la partecipazione alle attività di ricerca e di spe-rimentazione

• con l’Area Infrastrutture e Sicurezza per la ricognizione di problemi relativi all’ac-cessibilità e alle barriere architettoniche, alla mobilità interna e tra le diverse sedi,all’accompagnamento, alla sicurezza e alle emergenze

• con il Diritto allo Studio per informazioni riguardo i benefici per gli studenti insituazione di disabilità

• con le Relazioni internazionali per favorire la mobilità internazionale per studenticon disabilità

• con il Job-placement per le iniziative connesse all’orientamento e all’inserimentolavorativo dei laureati 175

Capitolo

2Tu

tora

to s

peci

aliz

zato

• con il Servizio Audiovisivi per la realizzazione di produzioni che consentano la docu-mentazione delle nostre iniziative per l’integrazione e l’inclusione, anche in riferi-mento alle attività motorie e sportive.

Ancora, il personale del Tutorato specializzato su indicazione del Delegato:• risulta tra i componenti della Commissione Disabilità dell’Università degli studi di

Roma “Foro Italico” • insieme al Delegato partecipa agli incontri della CNUDD-CRUI (Conferenza Nazio-

nale Universitaria Delegati Disabilità);• partecipa a convegni sulla integrazione (con particolare riferimento all'Università

e/o alle attività motorie e sportive integrate)• collabora alla definizione di convenzioni/protocolli di intesa e dà supporto alla ope-

ratività delle convenzioni• invia relazioni periodiche sulle iniziative/attività in corso e partecipa a incontri con

il Delegato del Rettore per i problemi connessi alla disabilità per la definizione e lamessa a punto degli interventi.

Infine, presso il Tutorato specializzato è operante un Laboratorio sulle Tecnologie Assistive. Tali Tecnologie, se adeguate a rispondere alle specifiche esigenze della persona insituazione di disabilità, possono promuovere un aumento di performance nel funzio-namento (ICF) e nella partecipazione in ambito scolastico, lavorativo, nel tempo libe-ro e in particolare, con riferimento allo specifico contesto universitario, nell’accessoall’informazione e alla conoscenza.Il Laboratorio, anche in applicazione delle previsioni contenute nelle Linee-guida del-la CNUDD sul “Ruolo della Tecnologia dell’informazione”, si propone di renderedisponibili ausili e Tecnologie Assistive (con la previsione di postazioni accessibili)tanto agli studenti, con e senza disabilità, iscritti ai vari corsi dell’Ateneo, nell’otticadella creazione di un ambiente di studio e lavoro per tutti in un contesto di pienaintegrazione, quanto ai portatori di interesse presenti sul territorio, ad esempio aidocenti dei diversi gradi di Scuola impegnati nell’integrazione e nella promozioneall’uso delle nuove tecnologie soprattutto nella comunicazione.

Capitolo

2Tu

tora

to s

peci

aliz

zato

176

Il Laboratorio si avvale della consulenza di un’equipe multidisciplinare composta da:tecnici informatici e della comunicazione, ingegneri della riabilitazione che, insiemeai pedagogisti, coadiuveranno la persona con disabilità nella scelta, nell’uso e nel-l’applicazione degli ausili idonei a sviluppare forme sempre più autonome di accessoalla offerta didattica e alle prove di esame. Per fornire supporto a questa attività, si èanche provveduto a sostenere la partecipazione del dott. Tullio Zirini ad un Masteruniversitario in “Assistive Technology: ausili per l’utenza ampliata”, mirata proprioall’acquisizione di competenze inerenti la scelta e la disponibilità di ausili tecnologici.

Tra i principali ausili già disponibili presso il laboratorio di Tecnologie Assistive visono un video-ingranditore Clearwiew con Spectrum, un Display Braille, un sensoremultiplo Wafer, un mouse Expert optical, un Joystick Ideability Jouse, un Integra-mouse, un Tracker pro, due tastiere Helpikeys, un Magic Arm 143N, un supporto perbraccio Ergorest, un sensore Big Red, un sensore Jelly Bean, un sensore Micro LightSwitch, un sensore Koogle grande P&G, un comunicatore Smart 128x6, un lightwri-ter SL5, una tastiera Qeekey, uno scanner Sceye Light, ecc.Tra i software vi sono Dolphin Supernova PRO 8 ITA, Dragon 9 Ita Preferred, QualiKey -Tastiera a video, Quali Click - emulatore click mouse, Comunica + 1 PCS + Loquendo, ecc.Sono stati inoltre acquisiti due desktop Dell con monitor da 20”, aventi requisiti disistema sufficienti a garantire la funzionalità delle diverse periferiche e dei software.Sono operanti due postazioni, di cui una dispone di un tavolo Conset con motorizza-zione Bosh per la regolazione in altezza del piano di scrittura (per favorire l’accessi-bilità e l’ergonomia della seduta, anche a fronte dell’utilizzo di utenti con carrozzinedi diverse altezze e ingombro).

Commissione di Ateneo per la disabilitàÈ stata costituita con Decreto Rettorale nel 2002. È presieduta dalla Prof.ssa Luciade Anna e comprende componenti interne dell’Ateneo e componenti esterne, questiultimi in rappresentanza e partecipazione delle Organizzazioni sportive nazionali(CIP-FISD) e delle Associazioni di categoria (FISH - Federazione Italiana per il Supe-ramento dell’Handicap). 177

Capitolo

2Tu

tora

to s

peci

aliz

zato

La Commissione ha un ruolo di promozione e di consultazione ed è coinvolta in rela-zione a specifiche problematiche, anche attraverso suggerimenti e pareri dei singoliesperti, oltre alla intensa attività con cui ha contribuito in occasione della prima atti-vazione dei processi di integrazione presso l’Ateneo. Sono costanti i rapporti ed icontatti di tipo individuale con i componenti per il buon andamento delle iniziative;in particolare con la FISH nell’Osservatorio al quale il Delegato del Rettore, laprof.ssa Lucia de Anna, interviene partecipando anche alle diverse iniziative.

StudentiL’accesso al Corso di Laurea triennale prevede, sin dall’A. A. 2003/04, 10 posti riser-vati per studenti in situazione di disabilità.Negli anni successivi sino ad oggi, si è arrivati ad avere un gruppo di studenti condifferenti disabilità (motorie, sensoriali e miste) o con Disturbi Specifici di Apprendi-mento (dislessia, disgrafia, ecc.) che risultano iscritti a vari anni dei diversi corsi (Lau-rea triennale e Lauree magistrali) e che compiono con profitto i loro studi presso ilnostro Ateneo, tanto da essere pervenuti ai laureati di secondo livello.Per questi aspetti, l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” certamente presen-ta una situazione di riferimento e di avanguardia rispetto a quelle presenti in analo-ghi Corsi di studio sulle attività motorie e sportive attivati presso le altre sedi univer-sitarie italiane.

Capitolo

2Tu

tora

to s

peci

aliz

zato

178

Tabella riepilogativa degli studenti in situazione di disabilità o con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)iscritti all’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” A. A. 12-13

TOTALE studenti iscritti al Corso di Laurea triennale A. A. 12-13con invalidità > 66% 20con invalidità <= 66% 11con DSA 6TOTALE studenti iscritti ai Corsi di Laurea specialistica A.A. 12-13con invalidità > 66% 7con invalidità <= 66% 2

Barriere architettonicheSono state promosse diverse ristrutturazioni, anche se non tutte le barriere sonostate eliminate.Grazie a una collaborazione con l’Architetto Fabrizio Vescovo, esperto di chiara famasulle problematiche dell’accessibilità, si è affidato, ad alcuni borsisti del Corso di for-mazione post-lauream “Progettare per tutti senza barriere”, la ricognizione dellebarriere esistenti presso le nostre sedi.Ciò ha consentito di realizzare il progetto per il loro superamento, intitolato “Trasfor-mare i vincoli in opportunità”, che è stato sottoposto agli Organi accademici compe-tenti per la programmazione e la realizzazione degli interventi.

179

Capitolo

2Tu

tora

to s

peci

aliz

zato

Coordinatore ➤ dott.ssa Manuela CamerinoPiazza Lauro De Bosis, 6 - 00135 Roma - 1°piano tel. 06 36733534 - fax 06 36003199 - [email protected]: 06 36733524 - [email protected] - www.uniroma4.it/biblioteca

Orario di apertura al pubblico ➤ da lunedì a venerdì, ore 9,30-13; martedì e giovedì, ore 13,30-16,30

Avvertenza ➤ la biblioteca rimane chiusa al pubblico dal 1 al 31 agosto e nei perio-di di sospensione dell'attività didattica durante l'anno accademico.

La Biblioteca è accessibile agli utenti in situazione di disabilità e dispone di 2 posta-zioni con lampade per ipovedenti.

Catalogazione e acquisizioni bibliografiche, inventario beni bibliografici e gestio-ne amministrativa dei periodici cartacei ➤ Dott. Alessandro De Bellis - tel. 06 36733578 - [email protected]

Servizio reference e document delivery➤ Sig. Corrado AtzeiTel. 06 36733524 - [email protected] /[email protected]

Gestione banche dati e periodici elettronici, didattica della ricerca bibliografica➤ Sig.ra Tiziana Zilli - tel. 06 36733524 - [email protected]

Capitolo

2La

Bib

liote

ca

180 La Biblioteca

181

Capitolo

2La

Bib

liote

ca

Comitato di IndirizzoProf. Francesco Felici (Sezione Scienze del Movimento umano e dello sport)Dott.ssa Alessandra Fazio (Sezione Scienze umane e sociali)Dott. Paolo Sgrò (Sezione Scienze della Salute)Rappresentante degli studenti (da designarsi)Dott.ssa Manuela Camerino (Coordinatore Biblioteca)

Il servizio offre: • 23 posti lettura (con 2 postazioni con lampade per ipovedenti)• 2 postazioni per la ricerca sul catalogo elettronico• 5 postazioni per la ricerca bibliografica in Internet• 8 postazioni con lettore di VHS e DVD• Rete wireless• 5000 libri• Tutti i testi consigliati per gli esami• 75 periodici cartacei dell’anno in corso• 2800 periodici elettronici • 250 tra VHS, DVD e CD-ROM commerciali sullo sport e l’educazione fisica• 200 VHS e 20 DVD del Centro Produzione Audiovisivi con le lezioni dei nostri

docenti• 2 banche dati specialistiche: Sportdiscus, PsycArticles, • 2 banche dati citazionali: Scopus, Web of Science• Tesi di dottorato dal 2008• Opere di consultazione su educazione fisica e sport • Assistenza nella ricerca bibliografica

Modalità di accesso• Possono accedere alla biblioteca sia utenti interni (studenti, assistenti, ricercatori,

professori e personale tecnico amministrativo dell'Ateneo) che utenti esterni, pro-venienti da altre università o enti di studio e ricerca.

• All’ingresso è necessario depositare borse, sacche e zaini negli appositi armadietti(trattenendo con sé portafogli e oggetti di valore e attenendosi alle specifiche istru-

zioni d’uso esposte in prossimità degli armadietti stessi) e firmare il registro dellepresenze.

• I telefoni cellulari introdotti in biblioteca devono rimanere spenti o in modalitàsilenziosa.

• Non è ammessa l’introduzione in biblioteca di cibo o bevande.

Modalità di consultazione• È consentita la lettura in sede anche di libri propri, che devono essere mostrati al

momento dell'uscita.• La richiesta per la consultazione di libri e periodici o per la visione di materiale

multimediale va redatta sull'apposito modulo, interamente compilato e firmato.• Non si possono richiedere in consultazione più di tre documenti alla volta.• Gli ultimi fascicoli dei periodici correnti sono sistemati in ordine alfabetico sugli

espositori. Prima di portare i fascicoli al tavolo di lettura è necessario compilare ilmodulo di richiesta.

• La distribuzione dei testi viene sospesa 20 minuti prima della chiusura.

Prestito• Il prestito si effettua per un periodo non superiore a 15 giorni, per un massimo di

3 libri. • Dal prestito sono escluse le opere di consultazione (es. enciclopedie, dizionari,

atlanti), i periodici, le videocassette, i dvd, le banche dati su cd-rom e le tesi di dot-torato.

• È consentito il prestito di videocassette, cd-rom e dvd esclusivamente ai professoridell’Ateneo, per la proiezione a fini didattici nei locali dell’Istituto, con l’eccezionedelle videocassette depositate in biblioteca con la riserva che siano visionate esclu-sivamente nei locali della stessa.

Avvertenza: si fa presente che, chi non dovesse rispettare i tempi di restituzione deivolumi, sarà sospeso dal servizio biblioteca e segnalato alla Segreteria Studenti perla sospensione dei relativi servizi, fino a restituzione avvenuta (ex art. 6 Sanzioni delRegolamento della Biblioteca).

Capitolo

2La

Bib

liote

ca

182

183

Capitolo

2La

Bib

liote

ca

Prestito breve per fotocopie• È possibile richiedere il prestito breve per effettuare all’esterno dell’ateneo fotoco-

pie di periodici o monografie.• La richiesta va redatta su un apposito modulo in cui il richiedente si assume la

responsabilità dell’uso personale e non commerciale delle fotocopie effettuate, nelrispetto della normativa sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1941 n. 633 e successivemodifiche). Tale normativa stabilisce una percentuale massima del 15% di cia-scun volume o fascicolo di periodico, escluse le pagine di pubblicità.

• Sono esclusi dal servizio riproduzioni: opere di consultazione, opere in precario statodi conservazione, i libri donati alla biblioteca sotto tale condizione, qualsiasi libro cheil personale di biblioteca ritenga necessario escludere, con debita motivazione.

Periodici elettronici e banche dati: accesso dal sito web della Biblioteca Tutti i periodici elettronici in abbonamento (interrogabili solo dalla rete Intranet diateneo tramite riconoscimento IP) o open access sono ricercabili a partire dal linkTrova il periodico elettronico nella pagina web della Biblioteca. Il link Cerca la cita-zione permette invece di ricercare direttamente un articolo se si dispone dei datibibliografici essenziali (titolo rivista e articolo, DOI, PMID).

La pagina Banche Dati offre invece una panoramica su tutte le banche dati sotto-scritte dal nostro ateneo, più alcune ad accesso libero.

Le più importanti per le nostre discipline sono:

• Sportdiscus with Full Text: educazione fisica, sport, medicina sportiva - parzial-mente full-text

• PsycArticles: psicologia, periodici dell’American Psychological Association (APA) -full-text

Le banche dati citazionali: Web of Science e ScopusLa banca dati citazionale è un formidabile strumento di ricerca bibliografica in quan-to, per ogni articolo pubblicato permette di individuare quali sono gli articoli citati in

quell’articolo e quali autori citano quello stesso articolo nella letteratura successiva.Ricostruiscono in pratica la catena bibliografica della ricerca.

Il JCR - Journal Citation ReportsÈ il repertorio che ogni anno pubblica vari indici di valutazione dei periodici scientifi-ci, tra cui il più noto è l’impact factor.

Consigli per la ricerca bibliografica La lingua di interrogazione delle banche dati internazionali è l’inglese. Prima di ini-ziare una ricerca bibliografica, vi consigliamo di individuare le parole chiave in ingle-se, insieme al docente che vi ha commissionato il lavoro. È necessario, inoltre, portare con sé una pennetta su cui scaricare il risultato dellaricerca. È possibile richiedere un’assistenza personalizzata alla ricerca bibliografica (su pre-notazione).

Capitolo

2La

Bib

liote

ca

184

185

Capitolo

2Re

lazi

oni i

nter

naizo

nali

Piazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - Piano rialzato - Stanza 202D

Coordinatore Relazioni internazionali ➤ dott.ssa Emilia [email protected]

Programma LLP Erasmus, Leonardo [email protected] Magistrale Europea (LM67-I)[email protected]➤ dott. Diego Visentini tel. 06 36733221 - fax 06 36733222 ➤ dott.ssa Ornella Corrente tel. 06 36733385 - fax 06 36733222

Orario di apertura al pubblico ➤ lunedì, mercoledì e venerdì, ore 10 -12.Per informazioni o per disponibilità di ricevimento in altri orari inviare una mail [email protected]

L’Ufficio ha lo scopo di promuovere, integrare e coordinare le attività dell'Università nel-l'ambito delle relazioni internazionali. Fornisce agli organi accademici, al personaledocente, al tecnico-amministrativo e agli studenti sostegno operativo per tutti i pro-grammi che coinvolgano l'Ateneo a livello internazionale; dà informazioni e suggerimentiper promuovere la partecipazione ad iniziative di carattere internazionale di studio, diricerca e di lavoro. Cura i rapporti tra l'Ateneo e le università straniere e si occupa dellamobilità studentesca in particolare in relazione al Programma LLP/Erasmus e Leonardoe nell’ambito dei diversi Master europei fino ad ora sviluppati.

Relazioni internazionali

Programma Lifelong Learning LLP/Erasmus

Il Programma LLP, che sostituisce ed integra i precedenti programmi comunitari Socra-tes e Leonardo nel sottoprogramma Erasmus attraverso l'assegnazione di borse di stu-dio o per tirocinio, consente allo studente di svolgere una parte del proprio curriculumaccademico all’estero per un periodo variabile dai 3 ai 12 mesi.

Nel caso di borsa di studio, lo studente potrà frequentare i corsi e sostenere i relativiesami presso una Università partner, legata, cioè, da accordo bilaterale con il nostroAteneo. L’importo del contributo comunitario per l’anno accademico 2013/14 ammonta a € 230al mese, determinato sui fondi ricevuti dall’Agenzia Nazionale LLP Italia.Ad integrazione, l’Ateneo mette a disposizione borse di studio di € 150 mensili.

Nel caso di borsa per tirocinio, lo studente potrà trascorrere un periodo di formazionelavorativa (placement) presso un’azienda o ente situato in uno dei 27 stati membri del-l’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo e dei Paesi associati al Programma.La durata del soggiorno all’estero può variare fra i 3 e i 6 mesi.L’importo del contributo per l’anno accademico 2013/14 ammonta mediamente a €500 mensili, determinato a seconda del paese di destinazione.

Programma Lifelong Learning LLP/Leonardo

Il progetto YOUR-JOB-IN-EUROPE 2, coordinato dall’Università di Tor Vergata, è finan-ziato dalla Commissione europea e offre la possibilità ai laureati di compiere un’espe-rienza di formazione lavoro, della durata di sei mesi, in un’impresa situata in uno dei 27paesi dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo e dei Paesi associati al Pro-gramma. Il tirocinio, attraverso lo svolgimento di attività coerenti con il proprio corso di studio,consentirà ai beneficiari di acquisire una professionalità in linea con la loro formazioneaccademica.

Capitolo

2Re

lazi

oni i

nter

naizo

nali

186

187

Capitolo

2Re

lazi

oni i

nter

naizo

nali

La Borsa Leonardo da Vinci rappresenta un contributo finanziario diretto per sostenere icosti di mobilità, di importo lordo pari a € 3.617,00 per sei mesi.

Possono partecipare:

• laureati di triennale che abbiano conseguito il titolo accademico entro i 12 mesi prece-denti la data di scadenza del bando in corso, e che non siano iscritti ad un corso di lau-rea specialistica/magistrale/ciclo unico, ad un master universitario, ad un corso di per-fezionamento, alla scadenza del bando e per tutto il periodo dell’eventuale tirocinioall’estero;

• ai laureati di specialistica/magistrale che abbiano conseguito il titolo accademico entroi 12 mesi precedenti la data di scadenza del bando del corso, e che non siano iscrittiad un master universitario, ad un corso di perfezionamento, ad un dottorato o ad unascuola di specializzazione alla scadenza del bando e per tutto il periodo dell’eventualetirocinio all’estero.

È richiesta una buona conoscenza della lingua del Paese di destinazione o di una linguaveicolare. L’impresa ospitante potrà essere reperita direttamente dal candidato, tramite l’intermedia-zione di un docente dell’Ateneo o attraverso l’Ufficio Relazioni internazionali dell’Universitàdi Tor Vergata. La ricerca avrà luogo solo a beneficio degli aggiudicatari delle borse.

Alla fine del tirocinio verrà rilasciato il libretto Europass, che costituisce una certificazio-ne europea di mobilità.

Delegato del Rettore ➤ prof. Fabio PigozziPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - Rettorato - Piano rialzato Tel. 06 36733569 - fax 06 36733351

Addetto stampa ➤ dott.ssa Federica FagnaniPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - Rettorato - Piano rialzato - Stanza A201Tel. 06 36733350 - fax 06 36733351 - [email protected]

Ufficio StampaResponsabile ➤ sig.ra Paola Di Francesco➤ dott. Marco MartiriPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - Rettorato - Piano rialzato - Stanza A201Tel. 06 36733573 - fax 06 36733290 - [email protected]

Servizio Audiovisivi e multimediali ➤ dott. Fabrizio AversaPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - 3° piano - Stanza D509 Tel. 06 36733558 - [email protected] / audiovisiviuniroma4.wordpress.comtwitter.com/cpauniroma4 - vimeo.com/cpauniroma4 - youtube.com/cpauniroma4

Capitolo

2Co

mun

iazi

one

di A

tene

o

188 Comunicazione di Ateneo

189

Capitolo

2Co

mun

icaz

ione

di A

tene

o

Funzioni dei diversi settori della Comunicazione di Ateneo

1. Ufficio Stampa• Tiene i rapporti con la stampa quotidiana e periodica, l’emittenza radiotelevisiva

pubblica e privata.• Organizza conferenze stampa.• Redige una rassegna stampa quotidiana.• Cura la pubblicazione periodica di Flash News e Focus.• Redige il materiale relativo alle conferenze stampa che accompagnano, nel corso

dell’anno, la presentazione di congressi, convegni, seminari, tavole rotonde edeventi di Ateneo.

• Si occupa delle campagne pubblicitarie dell’Ateneo. In questo ambito cura lediverse pubblicazioni delle guide di settore promosse dai maggiori quotidiani ita-liani e sulla stampa specializzata.

• Funziona come struttura di supporto per i vari settori, amministrativi e didatticidell’Istituto, per la produzione di materiale cartaceo promozionale in occasione diconvegni e seminari.

• Cura la pubblicazione della Guida dello studente.

2. Servizio Audiovisivi e multimediali• Produce materiali audiovisivi per fini didattici, scientifici, di aggiornamento, di educa-

zione permanente, di documentazione, di teledidattica e insegnamento/apprendi-mento a distanza.

• Realizza supporti fotografici e multimediali destinati alla comunicazione istituzio-nale.

• Cura la documentazione e l’archiviazione fotografica e audiovisiva delle attività diAteneo.

Vice Direttore del Centro e Referente per l’Università ➤ prof. Arnaldo ZelliPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 RomaTel. 06 36733368 - [email protected]

La psicologia dello sportMind in Sport Team è nato alla fine del 2006 a seguito di un accordo fra i Rettori dicinque Atenei italiani (Trieste, Roma “La Sapienza”, Roma “Foro Italico”, Cagliari eCatania). Recentemente si sono uniti al centro altri due atenei: Verona e Firenze. IlCentro MiST ha sede amministrativa presso l’Università degli Studi di Roma “ForoItalico” e raccoglie psicologi delle diverse sedi universitarie impegnati in attività diricerca e di formazione di rilievo nel campo delle attività motorie e lo sport.

Questa rete vuole promuovere a livello nazionale la psicologia dello sport attraversoricerca e formazione.

In particolare, il Centro persegue gli obiettivi di:

• svolgere ricerca su problemi di interesse teorico generale e applicativo, per com-prendere meglio i processi mentali implicati nel campo delle attività sportive emotorie, dalla pratica agonistica al gesto espressivo nelle diverse fasi del ciclo divita. Particolare attenzione è data allo studio dell’interazione fra esercizio fisico,stile di vita e benessere, nonché all’insieme dei processi e fenomeni psicologici,individuali e sociali, che sottendono sia allo sport agonistico sia all’attività motoria

• organizzare attività di alta formazione, corsi di dottorato, master, corsi di perfezio-

Capitolo

2“M

ind

in s

port

team

190 Centro inter-universitario“Mind in sport team” (MiST)

191

Capitolo

2“M

ind

in s

port

team

namento, seminari, attività e corsi di aggiornamento e convegni di studio, naziona-li ed internazionali su temi di psicologia dello sport

• promuovere il dibattito scientifico, curare la pubblicazione di articoli, testi, manua-li, riviste, indici bibliografici, e offrire adeguato supporto alla didattica in materia

• favorire lo scambio di informazioni e lo sviluppo di conoscenze tra ricercatori delsettore, anche nel quadro di collaborazioni con altri istituti o dipartimenti universi-tari, anche se non aderenti al centro; con organismi di ricerca nazionali e interna-zionali e con unità operative di ricerca costituite presso strutture di ricerca di entipubblici e privati italiani e stranieri.

Delegato del Rettore ➤ prof. Valter Magini Tel. 06 36733556 - [email protected]

Responsabile tecnico ➤ dott.ssa Antonella FerrariTel. 06 36733228 - fax 06 36733574 - [email protected] Responsabile amministrativo ➤ dott.ssa Elena GnesottoTel. 06 36733539 - fax 06 36733567 - [email protected] sociale ➤ dott. Attilio ParisiTel. 06 36733334 - [email protected]➤ sig. Luciano [email protected]

Orario di apertura al pubblico ➤ lunedì, giovedì e venerdì, ore 9,30-12.

A partire dall’A.A. 2005-06 è stata istituita la Polisportiva di Ateneo, associazionesportiva dilettantistica senza fini di lucro, che ha per finalità lo sviluppo e la diffusio-ne di attività motorie e sportive, a carattere ricreativo ed agonistico. Gli studenti dell’Università, a richiesta, possono diventare soci della Polisportiva di Ateneo.Alla Polisportiva di Ateneo fanno capo i diversi gruppi sportivi, gruppi sperimentalie le rappresentative di Ateneo. I gruppi sportivi e sperimentali svolgono la loro atti-vità con continuità durante l’anno accademico e la partecipazione dello studente,tramite selezione da parte dei tecnici incaricati, consentirà di ricevere 4 CFU. I CFUverranno conferiti, a seguito di valutazione dell’attività svolta, da parte dei Consiglidei Corsi di Laurea competenti (triennale o magistrali) cui è iscritto lo studente. Le

Capitolo

2Po

lispo

rtiv

a di

Ate

neo

192 Polisportiva di Ateneo

193

Capitolo

2Po

lispo

rtiv

a di

Ate

neo

rappresentative di Ateneo svolgono saltuariamente, in occasione di particolari eventiistituzionali, attività di rappresentanza dell’Ateneo.

Per il corrente anno accademico sono state attivate le seguenti sezioni agonistiche:

Atletica leggeraTecnici ➤ dott.ssa Paola Cioffi, dott.ssa Alessandra PappalardoAffiliata alla Federazione Italiana Atletica Leggera (FIDAL)Partecipa ai Campionati Nazionali Universitari, campionati di società e a tutte le atti-vità agonistiche della federazioneImpianti: Stadio dei Marmi - Stadio della Farnesina

CalcioTecnico ➤ prof. Antonio TessitorePartecipa al Campionato di calcio delle Università Romane e ai Campionati NazionaliUniversitari.Impianti: Stadio dei Marmi - Campo ”Giulio Onesti”

Calcio a 5 Responsabile ➤ prof. Antonio Tessitore Partecipa ai Campionati Nazionali Universitari di calcio a 5 maschile e femminileImpianti: “Giulio Onesti” - Acqua Acetosa

CiclismoResponsabile ➤ prof. Massimo Sacchetti Tecnico ➤ dott. Aldo PontecorvoAffiliata alla Federazione Ciclistica Italiana (FCI)Partecipa alle gare federali di mountain-bike e su strada

Judo Responsabile ➤ prof. Valter Magini Partecipa ai Campionati Nazionali Universitari.Impianti: Palestra FP2

KarateResponsabile ➤ prof.ssa Paola SbriccoliPartecipa ai Campionati Nazionali Universitari.Impianti: Palestra FP2

NuotoResponsabile ➤ prof. Valter MaginiTecnico ➤ dott. Stefano AmiciPartecipa ai Campionati Nazionali Universitari, a gare universitarie ed incontri con lesquadre affiliate alla FINImpianti: Piscina del Foro Italico

PallacanestroTecnico squadra maschile e femminile ➤ dott. Marco TamantiniPartecipa ai Campionati Nazionali Universitari Impianti: “Giulio Onesti” - Acqua Acetosa

PallanuotoResponsabile ➤ prof. Valter MaginiTecnico ➤ dott. Nicola Izzo Partecipa a gare universitarie ed incontri con le squadre affiliate alla FINImpianto: Piscina del Foro Italico

PallavoloTecnico squadra maschile e femminile ➤ dott.ssa Antonella FerrariPartecipa a Campionati Nazionali Universitari Impianti: “Giulio Onesti” - Acqua Acetosa

RugbyResponsabile ➤ prof. Valter MaginiPartecipa ai Campionati Nazionali Universitari Impianti: Stadio dei Marmi - “Giulio Onesti” - Acqua Acetosa

Capitolo

2Po

lispo

rtiv

a di

Ate

neo

194

195

Capitolo

2Po

lispo

rtiv

a di

Ate

neo

SchermaResponsabile ➤ prof. Valter MaginiTecnico ➤ dott. Giannandrea ParisiPartecipa ai Campionati Nazionali UniversitariImpianti: “Giulio Onesti” - Acqua Acetosa

Teamgym (Ginnastica Attrezzistica)Tecnico ➤ dott.ssa Roberta De PeroAffiliata alla Federazione Ginnastica d’Italia (FGdI)Partecipa al Campionato italiano di specialitàImpianti: Palestra Stadio Olimpico - Palestra FP1

TennisTecnico ➤ dott. Luca LiviaPartecipa ai Campionati Nazionali Universitari e ad incontri con i circoli di tennis diRomaImpianti: Tennis Club Parioli

Tennis TavoloTecnici ➤ prof. Attilio Lombardozzi - Fabio Di SilvioAffiliata alla Federazione Italiana Tennis TavoloPartecipa a Campionati Nazionali Universitari e ai tornei federaliImpianti: Palestra FP4

Gli ArgonautiTecnico ➤ dott. Alessandro MezzettiLaboratorio di ricerca sul movimento, da diversi anni autoproduce spettacoli teatralisul tema, introducendo il concetto di “Teatro dei luoghi”.Impianti: Palestra 47

Presidente ➤ prof. Arnaldo ZelliPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - 3° pianoTel./fax 06 36733327

Ufficio di supportoResponsabile ➤ dott.ssa Benedetta CasiniPiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - Rettorato - Piano rialzato - Stanza 208A Tel./fax 06 36733327 - [email protected]➤ Sig. Marco Cannata - tel. 06 36733341 - [email protected]

Presso l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, quale organo collegiale d'Ate-neo, è istituito il Nucleo di valutazione interna.

• Il Nucleo di valutazione di Ateneo provvede alla valutazione interna della gestioneamministrativa, delle attività didattiche e di ricerca, degli interventi di sostegno aldiritto allo studio universitario, verificando anche mediante analisi comparative deicosti e dei rendimenti, il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, la produttivitàdella ricerca e della didattica, nonché l'imparzialità e il buon andamento dell'azio-ne amministrativa, e con apposita relazione annuale ne trasmette le risultanze alMinistero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed all’Agenzia Nazionale diValutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR).

• Il Nucleo di valutazione è attualmente composto da una Commissione Nazionaleed una Commissione Europea ed il suo funzionamento è disciplinato da appositoRegolamento.

Capitolo

2N

ucel

o di

val

utaz

ione

196 Nucleo di valutazione

197

Capitolo

2R

appr

esen

tanz

e st

uden

tesc

he

Gli organismi nazionali o di Istituto ai quali possono partecipare gli studenti sono iseguenti:

Consiglio nazionale degli studentiÈ il luogo di rappresentanza di tutti gli studenti italiani. Per questa istanza sono pre-viste elezioni specifiche e dirette con procedure fissate dal Ministero.

Consiglio degli studenti Il Consiglio degli studenti è organo ausiliario centrale dell'Ateneo ed ha funzioni pro-positive e consultive nei riguardi degli organi centrali di governo sulle tematiche diinteresse degli studenti stessi.

Il Consiglio:

• formula al Senato Accademico proposte in materia di Regolamento didattico diAteneo, di organizzazione delle attività didattiche, di organizzazione di servizididattici complementari o integrativi e dei servizi di tutorato e di diritto allo studio

• esprime parere: sul regolamento degli studenti; sul piano triennale di sviluppo perquanto concerne la didattica; relativamente a tasse e contributi a carico degli stu-denti

• formula proposte sulle modalità di svolgimento delle attività formative comple-mentari

• promuove i rapporti con le rappresentanze studentesche di altri atenei nazionalieuropei ed internazionali.

Le Rappresentanzestudentesche

Il Consiglio degli studenti dura in carica due anni ed è composto da 15 membri, elet-ti secondo le modalità stabilite dall'apposito regolamento. L'elettorato attivo e passi-vo spetta a tutti gli studenti regolarmente iscritti ai corsi dell'Ateneo. Il Consiglioelegge al proprio interno un presidente ed un vice presidente.

Il Rettore con proprio decreto, sentito il Senato Accademico, emana il regolamentoconcernente il funzionamento del Consiglio degli studenti proposto dallo stesso Con-siglio.

Rappresentanze delle Classi di corso di studioLe classi dei corsi di studio sono attivate dall'Ateneo all'interno del Dipartimento,quali raggruppamenti di corsi di studio, ai sensi dei relativi Decreti Ministeriali.Gli studenti hanno in esse loro rappresentanze. Per le elezioni sono previste votazio-ni specifiche.In base allo Statuto gli studenti devono avere loro rappresentanti in tutti gli organi-smi collegiali d’Ateneo.I rappresentanti nel Senato Accademico partecipano alle elezioni del Rettore.

Capitolo

2R

appr

esen

tanz

e st

uden

tesc

he

198

199

Capitolo

2Se

rviz

io d

i prim

o so

ccor

so

Responsabile ➤ prof. Attilio ParisiMedici addetti: prof. Fabio Pigozzi, prof. Vincenzo Romano Spica, prof. Luigi Di Lui-gi, prof.ssa Laura Guidetti, prof. Andrea Macaluso, prof.ssa Paola Sbriccoli, dott.ssaEmanuela Ciminelli, dott.ssa Monica Pittaluga, dott. Federico Quaranta, dott. PaoloSgrò, dott. Fabrizio Margheritini, Dott. Guido CarpinoInfermiere professionale: sig. Franco OrlandiPiazza Lauro De Bosis, 6 - 00135 Roma - Piano seminterrato - Stanze 31-31A

Orario di apertura al pubblico ➤ da lunedì a venerdì, ore 8,30-20; sabato, ore 8,30-14.

Informazioni e pratiche sanitarie di tipo amministrativo: tel. 06 36733542Primo Soccorso: tel. 06 36733511/542 - fax 06 36733511

Il Servizio sorveglianza sanitaria e Pronto soccorso svolge i seguenti compiti:• primo soccorso, per le patologie sia traumatiche che di altra natura• controllo dello stato di salute degli studenti a seguito di traumi, infortuni o di altre

patologie, compresa l'erogazione di terapie di base• prevenzione sanitaria• controllo dello stato di salute e dell'idoneità alla frequenza dei corsi dopo periodi

di assenza.

Il Servizio Sanitario è dotato dei presidi di medicazione, primo soccorso, apparec-chiature medico-scientifiche e farmaci necessari per l'attività in urgenza ed il primosoccorso.

Servizio di Primo soccorso

Cappellano ➤ Don Adriano PultronePiazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 Roma - Piano seminterrato - Stanza 85 tel. 06 36733581 (cell. 333 3471830) - [email protected]

Orario di apertura al pubblico ➤ da lunedì a giovedì, ore 10-12,30.

La Cappellania universitaria vuole essere uno spazio aperto al servizio della forma-zione integrale della persona:

• un luogo di appoggio per la vita interiore• dialogo sulla presenza divina in noi e sulla nostra risposta profonda• riferimento Eucaristico• organizzazione di colloqui ed eventi nell’Ateneo che favoriscano una visione amplia

dell’essere umano e del suo sviluppo fisico, psicologico e spirituale• esplorazione del contributo personale degli studenti alla civiltà dell’amore.

Capitolo

2Ca

ppel

lani

a

200 Cappellania

201

Capitolo

2Te

rrito

rio, s

ede

e tr

aspo

rti

L’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” ha sede nel complesso sportivo e cul-turale del Foro Italico. Gli edifici che lo ospitano furono inaugurati nel 1932 e con-temporaneamente venne costruito lo Stadio dei Marmi, oggi gestito dall’Università“Foro Italico”. Negli anni successivi si aggiunsero gli altri edifici e il complesso sporti-vo che adesso li circonda e di cui in parte si serve per la propria attività. Per i cam-pionati mondiali di calcio del 1990 fu ampiamente ristrutturato uno stadio preesi-stente che è l’attuale Stadio Olimpico, uno dei più grandi e funzionali tra quelli ita-liani. L’Ateneo può utilizzare la piscina olimpionica coperta e quella “pensile”.

Il complesso è collocato su un territorio tra i più belli e suggestivi di Roma, con ilMonte Mario che lo sovrasta e il fiume Tevere che ne delimita uno dei confini, a pochipassi dal Ponte del Foro Italico (Duca D’Aosta) e dallo storico Ponte Milvio. Sul fiume,di fronte alla sede dell’Università, è sito il Centro Remiero, sezione della Polisportivadi Ateneo, mentre sugli argini, nelle immediate vicinanze, è prevista la costruzionedi un impianto sportivo polifunzionale per basket e pallavolo.

La sede dell’Università è servita da un ricco sistema di trasporti che combina metro-politana sotterranea e di superficie, autobus, autobus veloci e tram. È circondata daampi parcheggi.

Territorio, sede e trasporti

Come arrivare• Si possono utilizzare gli autobus 32-48-69-168-186-200-220-224-232-233-271-

280-301-446-911 o il tram 2 eventualmente in scambio con la linea A della metro-politana, stazione di Piazzale Flaminio, o con il capolinea cittadino della ferroviaRoma Nord.

• Dalla stazione Termini: Metro A fino a Piazzale Flaminio + tram 2; Metro A fino aLepanto + autobus 280; Metro A fino a Ottaviano + autobus 32 o 271.

• Dalla stazione Ostiense: autobus 280.• Dalla stazione Tiburtina: Metro B fino a Termini + Metro A fino a Piazzale Flami-

nio + tram 2.

Capitolo

2Te

rrito

rio, s

ede

e tr

aspo

rti

202

203

Capitolo

2TI

ndiri

zzi u

tili

PALAZZO RETTORALE (Palazzo H)Piazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 RomaCentralino 06 36733501

Segreteria del RettoreTel. 06 36733259/296 - fax 06 3613065 - [email protected]/[email protected]

Segreteria Direzione GeneraleTel. 06 36733505 - fax 06 36733575 - [email protected]

Segreteria del Direttore di Dipartimento di Scienze motorie, umane e della salute Tel./fax 06 36733345 - [email protected]

Programmazione DidatticaTel. 06 36733572 - [email protected]/[email protected] • Segreteria Banche dati e logistica didattica

Tel. 06 36733552 - [email protected]• Supporto amministrativo Corsi di Laurea

Tel. 06 36733306/343 - [email protected] /[email protected]• Pratiche studenti - Attività Formative a Scelta

Tel. 06 36733324 - [email protected]

Indirizzi utili

Commissione Ricerca ScientificaTel. 06 36733327 - fax 06 36733327 - [email protected]

Relazioni internazionaliTel. 06 36733385/221 - fax 06 36733222 - [email protected]• LLP Erasmus e Leonardo

[email protected] • Laurea Magistrale Europea

[email protected]

Ufficio StampaTel. 06 36733573 - fax 06 36733290 - [email protected]

Servizio Audiovisivi e multimedialiTel. 06 36733558 - [email protected]

Apprendimento Permanente Tel. 06 36733303/326 - fax 06 36733527 - [email protected]

Centro inter-universitario “Mind in sport team” (MiST)Tel. 06 36733368 - [email protected]

Polisportiva Tel. 06 36733228/539 - fax 06 36733574/567 - [email protected]

Nucleo di valutazioneTel./fax 06 36733327 - [email protected]

Cappellania Tel. 06 36733581 - [email protected]

pitolo

2In

diriz

zi u

tili

204

205

Capitolo

2In

diriz

zi u

tili

PALAZZO FORO ITALICO (Ex Accademia di Musica)Piazza Lauro De Bosis, 6 - 00135 RomaCentralino 06 36733599

Orientamento, Tutorato e Job Placement• Orientamento e Tutorato

Tel. 06 36733586 - fax 06 36733538 - [email protected]• Tirocini e Job Placement

Tel. 06 36733458/459 - fax 06 36733538 - [email protected]

Tutorato specializzato e DSATel. 06 36733328 - fax 06 36733339 - [email protected]

Segreteria studenti Corso di Laurea e Lauree MagistraliTel. 06 36733532 - fax 06 36733546 - [email protected]

Segreteria Master Tel. 06 36733209 - fax 06 3600233 - [email protected]

Diritto allo StudioTel. 06 36733204 - fax 06 36733206 - [email protected]

Centro linguistico di Ateneo (CLA)Tel. 06 36733241/544/596 - fax 06 36733229 - [email protected]

BibliotecaTel. 06 36733524 - fax 06 36003199 - [email protected]

Servizio di Primo soccorsoTel. 06 36733511/542 - fax 06 36733511

COMPLESSO PALESTRE FEMMINILIPiazza Lauro De Bosis s.n.c. (Entrata Giardino del Cinghiale)Tel. 06 36733529

AULE DI VIA DEI ROBILANT (Ponte Milvio)Via dei Robilant, 1 - 00135 RomaTel. 06 3337676

Capitolo

2In

diriz

zi u

tili

206

207

Capitolo

2In

diriz

zi u

tili

Capitolo

2M

appe

208 MAPPA DEL FORO ITALICO

1. Rettorato, Uffici2. Palestre, Sala Consiliare3. Coni4. Palestre, aule, laboratori, biblioteca,

Centro linguistico, Servizio sanitario5. Piscine coperte6. Piscine scoperte7. Centro sportivo8. Centro remiero9. Casa delle Armi

10. Stadio del tennis11. Stadio della Pallacorda12. Bar - Ristorante13. Campi da tennis14. Stadio Olimpico15. Stadio dei Marmi16. Mensa studenti17. Residenze studenti Adisu18. Ministero degli Affari Esteri19. Stadio della Farnesina20. Aula Magna, aule21. Ponte Milvio22. Ponte Duca d'Aosta

P Parcheggi

Capitolo

2M

appe

210 MAPPA DI ROMA

Come raggiungere l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”

Stazione Termini ➤ Metro A fino a p.le Flaminio + tram 2➤ Metro A fino a Lepanto + autobus 280➤ Metro A fino a Ottaviano + autobus 32 o 271

Stazione Ostiense ➤ autobus 280

Stazione Tiburtina ➤ Metro B fino a Termini + Metro A fino a p.le Flaminio + tram 2

Ferrovia urbana Roma-Viterbo ➤ capolinea p.le Flaminio + tram 2

Aeroporto Leonardo da Vinci ➤ treno “Leonardo Express” per Termini + Metro AAeroporto Ciampino ➤ autobus “Terravision Shuttle” per Termini + Metro ARoma città ➤ autobus 32-48-69-168-186-200-220-224-232-233

271-280-301-446-911 o tram 2

Autostrade ➤ Grande Raccordo Anulare Uscita 6 Flaminia

Università degli Studi di Roma “Foro Italico”

211

Capitolo

2Se

rviz

i

ATENEO

mem

o

mem

o

mem

om

emo

mem

om

emo

La Guida dello Studente 2013/2014è stata curata dall’Ufficio stampa di Ateneo

Stampa: Tipografia Miligraf S.r.l.Via degli Olmetti, 36 - 00060 Formello

Tel. 06 9075142

Finito di stampare: ottobre 2013

GU

IDA

DE

LLO

STU

DE

NTE

20

13

• 2

01

4

GU

IDA

DE

LLO

ST

UD

EN

TE

2013/2

014

Piazza Lauro De Bosis, 15 - 00135 RomaCentralino: tel. + 39 06 36733501/599

www.uniroma4.it