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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE Sezione S. Luigi GUIDA DELLO STUDENTE Anno Accademico 2008-2009 NAPOLI - Via F. Petrarca, 115

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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE

Sezione S. Luigi

GUIDA DELLO STUDENTE

Anno Accademico 2008-2009

NAPOLI - Via F. Petrarca, 115

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Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale

Sede Legale Viale Colli Aminei 2 - 80131 Napoli tf 081/7410000 - fax 081/7437580

Presidenza (S. Luigi) Segr. tf - fax 081/7690854 Sezione San Luigi Via F. Petrarca 115 - 80122 Napoli tf 081/2460276 - fax 081/5752319 Pontificio Seminario Interregionale Campano Via F. Petrarca 115 - 80122 Napoli tf 081/2466011 - fax 081/5750716 La presente guida è edita dal COLLEGIUM PROFESSORUM SECTIONIS SANCTI ALOISII - Napoli

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Presentazione La Guida dello studente, che viene qui presentata, non ha solo lo scopo di in-

formare sul tipo di formazione filosofico-teologico offerto dalla nostra Sezione nel presente anno accademico, ma anche di far rilevare gli orientamenti, che ci guida-no, al di dentro della più ampia realtà della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Merdionale.

Nell’ambito del quinquennio istituzionale (1° ciclo) mi piace sottolineare l’isti-tuzione dei corsi di Musica Sacra e Arte Sacra. Non si tratta solo di un doveroso atto ecclesiale, che accoglie subito le norme emanate recentemente dalla CEI per la for-mazione di presbiteri. Come appare dalle nostre programmazioni degli ultimi anni, il rapporto di Arte e Teologia è uno dei punti strategici e qualificanti che intendiamo promuovere, convinti non solo di trovarci di fronte a uno strumento pur prezioso di catechesi, ma a una prospettiva indispensabile di formazione teologica, che si lascia permeare dall’ispirazione artistica del proprio tempo e dei secoli passati e, viceversa, da una produzione artistica in cui nel positivo o nel suo rovescio emerge un’esigenza di Dio, che bisogna individuare e collegare con la proposta evangelica.

Il fatto che, almeno momentaneamente e per motivi di spazi didattici, l’estetica filosofica e i corsi di musica e arte sacra si pongano nel biennio filosofico, indica semplicemente che vengono considerati complementari e interdipendenti, che non vogliono semplicemente aumentare i corsi, ma far cogliere una unità e sintesi.

Sempre in questo ambito un accenno particolare meriterebbero sia i corsi in-terdisciplinari di arte e teologia nei Bienni di specializzazione, sia la seconda edi-zione, più ampia e varia, dell’Alta Scuola di Formazione di Arte e teologia, che ha suscitato un grande interesse e una frequenza superiore a ogni aspettativa.

In generale il progetto di promuovere alcuni Istituti di ricerca, che favoriscono poi una migliore proposta nei Bienni di specializzazione e hanno infine una rica-duta nel 1° ciclo, ci sembra che si rafforzi. Mentre l’Istituto di Storia del Cristiane-simo continua le sue ricerche sempre riuscite e di largo consenso anche nazionale, l’Istituto di filosofia ha ripreso le sue attività e quello di Mistica e Spiritualità af-fronta un anno intenso anche in vista di iniziative esterne di formazione di forma-tori, in collaborazione con il Biennio di Vita Cristiana, indirizzo di Spiritualità.

L’apertura al mondo “esterno”, ossia a coloro che non frequentano i corsi isti-tuzionali della facoltà, penso che meriti una particolare riflessione. Di fatto essi sono corsi universitari e secondo la prospettiva del Processo di Bologna hanno il diritto di essere valutati nel curriculum di ogni studente. Andrebbero perciò inse-riti, anche materialmente, in una Guida dello Studente. Inoltre mostrano la sensi-bilità di una Istituzione accademica alla formazione permanente e all’aggior-namento universitario di persone che spesso hanno già compiti sociali o ecclesiali rilevanti. Naturalmente considero in questo quadro anche il Master per gestori delle politiche pubbliche e consulenti etico aziendali, che fa riferimento alla Facol-tà, benché sia gestita dalla nostra Sezione.

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Ci aspettiamo che lo sforzo crescente di qualificazione nella proposta formativa abbia una risposta non solo numerica, ma soprattutto qualitativa da parte dei no-stri studenti.

Ringrazio di cuore tutte le componenti della comunità accademica, auguro buon lavoro, benedetto da Dio e illuminato nella ricerca, per servirlo nella Chiesa e nella Società. Un ringraziamento particolare al P. Vito Mossa e ai suoi collabora-tori per questa pubblicazione.

Napoli, 1 luglio 2008

Prof. GIUSEPPE MANCA S.I. Vicepreside per la Sezione

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CENNI STORICI

Il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù in Napoli, fondato nel 1552 e arricchito di scuole universitarie nell’anno 1565, non ha mai cessato di conferire i gradi accademici in Sacra Teologia agli studenti gesuiti, in forza del diritto che i Sommi Pontefici Giulio III, Pio IV, Gregorio XIII e Pio IX hanno confermato.

Sospesa dall’anno 1767 con la soppressione della Compagnia di Gesù nel Re-

gno delle due Sicilie, la sua Facoltà Teologica è stata ristabilita a Napoli nell’anno 1827 e, dopo la dispersione del 1860, è stata ripristinata nel 1898 nell’attuale sede del Collegio Massimo “S. Luigi” a Posillipo. I suoi statuti, elaborati secondo le di-rettive della Costituzione Apostolica Deus Scientiarum Dominus del 1931, vennero approvati il 31 luglio 1937. Essa veniva riconosciuta come “Pontificia Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum, clericis sive religiosis sive saecularibus po-tissimum ex provinciis Italiae Meridionalis destinata”, annessa al Collegio Massimo S. Luigi e retta quanto agli studi dalla Ratio Studiorum della Compagnia di Gesù.

In conformità alle direttive del Concilio Vaticano II e alle norme emanate dal-

la Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica circa la pianificazione delle Fa-coltà, nel 1969 è stata costituita la “Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meri-dionale”. Allo stato attuale essa è costituita da due Sezioni: la Sezione “S. Tomma-so d’Aquino”, che corrisponde alla Facoltà già esistente nel Seminario Maggiore Arcivescovile di Napoli, e la Sezione “S. Luigi”, che corrisponde alla “Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum”. Gli Statuti Generali della Facoltà furo-no redatti in base alle Normae Quaedam e successivamente rivisti in conformità al-le norme della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana. Essi sono stati appro-vati in via definitiva il 18 aprile 1986, congiuntamente agli Statuti Particolari delle due Sezioni. La personalità giuridica civile della Facoltà è stata sancita dal D.M. del 2 febbraio 1995 (cf G.U. s.g. n° 217, 16.09.95).

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Parte Prima

L’ISTITUZIONE ACCADEMICA

ISTITUZIONE ACCADEMICA

DOCENTI

INFORMAZIONI

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L’ISTITUZIONE ACCADEMICA

I. LA FACOLTÀ

DIREZIONE DELLA FACOLTÀ Gran Cancelliere Card. Crescenzio SEPE Vice Gran Cancelliere Carlo CASALONE Preside Carlo GRECO Vice Preside Giuseppe MANCA Segretario Generale Ornella MARRA Direttore Amministrativo Federico MAZZONE

MEMBRI DELLA SEZIONE AL CONSIGLIO DI FACOLTÀ

Giuseppe MANCA (Vice Preside) Roberto DEL RICCIO Ettore FRANCO Nunzio GALANTINO Carlo GRECO Studenti Orazio F. PIAZZA Emilio SALVATORE Gianmichele MAROTTA Andrea VICINI Andrea CAMPANILE

II. LA SEZIONE S. LUIGI

DIREZIONE DELLA SEZIONE S. LUIGI Vice Preside per la Sezione Giuseppe MANCA Direttore del Settore filosofico Giuseppina DE SIMONE Direttore del Settore biblico Emilio SALVATORE Direttore del Settore teologico fondamentale Carlo GRECO Direttore del Settore dogmatico Domenico MARAFIOTI Direttore del Settore vita cristiana Rossano C. ZAS FRIZ DE COL Direttore Ammin. della Sezione Gianluca GENTILE Segretario della Sezione Andrea VICINI

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Professoriÿ Donatella ABIGNENTE Enrico CATTANEO Ettore FRANCO Sergio FERRARO Nunzio GALANTINO Saturnino MURATORE Orazio F. PIAZZA Sergio TANZARELLA Antonio TRUPIANO Andrea VICINI

Studenti

Gianmichele MAROTTA Francesco DECICCO Diego MATTEI

CONSIGLIO DI SEZIONE ÿMembri di diritto Giuseppe MANCA Vice Preside Giuseppina DE SIMONE Dir. Settore filosofico Emilio SALVATORE Dir. Settore biblico

Carlo GRECOÿDir. Settore teologico fondamentale Domenico MARAFIOTI Dir. Settore dogmatico Rossano C. ZAS FRIZ DE COL Dir. Settore vita cristiana Roberto DEL RICCIO Rettore Collegio Professori S.I. Vittorio LIBERTI Rettore Pont. Seminario Campano

CONSIGLIO DELEGATO

Giuseppe MANCA (Vice Preside) Gianmichele MAROTTA (Studente) Ettore FRANCO Paolo GAMBERINI (Sostituto) Carlo GRECO Saturnino MURATORE (Sostituto) Orazio F. PIAZZA Agostino PORRECA (Sostituto)

CONSIGLIO AMMINISTRATIVO

Giuseppe MANCA (Vice Preside) Sergio TANZARELLA (Docente) Gianluca GENTILE (Dir. Amministrativo) Orazio F. PIAZZA (Docente) Giulio PARNOFIELLO (Dir. Biblioteca) Alessandro TANZI (Studente)

CONSIGLIO DI BIBLIOTECA

Giuseppe MANCA (Vice Preside) Domenico MARAFIOTI Giulio PARNOFIELLO (Direttore) Emilio SALVATORE Gianluca GENTILE (Dir. Amministrativo) Rossano C. ZAS FRIZ DE COL Giuseppina DE SIMONE Vincenzo MICILLO (Studente) Carlo GRECO

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COORDINATORI D’AREA Biennio filosofico

1. Area epistemologico-metafisica: prof. Saturnino MURATORE 2. Area antropologica: prof. Nunzio GALANTINO

Triennio teologico

3. Area biblica: prof. Ettore FRANCO 4. Area cristologico-fondamentale: prof. Carlo GRECO 5. Area antropologico-spirituale: prof. Giuseppe MANCA 6. Area ecclesiologico-sacramentale: prof. Orazio F. PIAZZA 7. Area morale: prof. Donatella ABIGNENTE

COLLABORATORI Matilde TIDONE (Vice Presidenza) Maria Cristina DE RUGGIERO (Biblioteca) Anna Maria DE RUVO (Segreteria) Carla MAYRHOFER (Biblioteca) Filomena IORIO (Segreteria) Evelina MASTURZO (Biblioteca) Paola RIBATTI (Amministrazione) Gaetano SCHERILLO (Biblioteca) Anna CIARDI (Libreria) Paola GHIDELLI (Ausiliaria Sezione)

ISTITUTO DI FILOSOFIA Direttore: Carlo GRECO ÿDirettori dei Seminari:

Epistemologia Saturnino MURATORE Filosofia della religione Carlo GRECO

Consiglio di Istituto: Carlo GRECO (Direttore) - Giuseppe MANCA (Vice

Preside) - Giuseppina DE SIMONE - Saturnino MURATORE - Antonio TRUPIANO

Segreteria: Antonio TRUPIANO

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ISTITUTO DI STORIA DEL CRISTIANESIMO

Direttore: Sergio TANZARELLA

Consiglieri: Enrico CATTANEO Carlo GALIANO Antonio IANNIELLO

ISTITUTO DI MISTICA E SPIRITUALITÀ

Direttore: Rossano Cesar ZAS FRIZ DE COL

Consiglieri: Francesco ASTI Nunzio GALANTINO Giulio PARNOFIELLO

PUBBLICAZIONI DELLA SEZIONE

RASSEGNA DI TEOLOGIA Rivista trimestrale

Direttore: Paolo GAMBERINI

Consiglieri: Enrico CATTANEO Giuseppina DE SIMONE Nunzio GALANTINO Emilio SALVATORE Andrea VICINI

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COLLANE ÿ

Direttore: Saturnino MURATORE

Comitato scientifico: Donatella ABIGNENTE Paolo GAMBERINI Domenico MARAFIOTI Sergio TANZARELLA

ALOISIANA

Collana di studi Coeditrici: Morcelliana (Brescia) - Gregorian University Press (Roma)

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AI CROCEVIA Collana di studi

Edizioni Il Pozzo di Giacobbe - Trapani

INTELLECTUS FIDEI Collana di manuali a cura della Sezione S. Luigi

Edizioni San Paolo - Cinisello Balsamo (Mi)

RDT/LYBRARY Collana di studi

Edizioni San Paolo - Cinisello Balsamo (Mi)

IL PELLICANO Studi e testi di storia del cristianesimo

Collana diretta da Sergio TANZARELLA Edizioni L’Epos - Palermo

OI CHRISTIANOI

Nuovi studi sul cristianesimo nella storia Collana diretta da Sergio TANZARELLA

Edizioni Il Pozzo di Giacobbe - Trapani

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ÿþýüþûþüúùø÷þýöúøÿûõ÷þôûú Gianmichele MAROTTA (Segretario Coordinatore) Agostino PORRECA (Vice Segretario) Daniele BERTI Gennaro GARZONE Lorena BRAMBILLA Giuseppe MARMORELLA Alfonso CARDELLICCHIO Diego MATTEI Mario CICIRIELLO Marco A. NAPOLITANO Claudio CIPOLLA Domenico PEZZELLA Bernardino COMERCI Francesco STANZIONE Marino CRUDO Alessandro TANZI Marcos A. DE GOES Antimo VIGLIOTTA Pierluigi DE LUCIA Giulio PARNOFIELLO (Docente)

RAPPRESENTANTI DI CLASSE Quinquennio: 1° anno: Daniele BERTI - Marino CRUDO - Domenico PEZZELLA 2° anno: Mario CICIRIELLO - Marco A. NAPOLITANO - Francesco STANZIONE 3° anno: Claudio CIPOLLA - Bernardiono COMERCI - Marcos A. DE GOES 4° anno: Lorena BRAMBILLA - Alfonso CARDELLICCHIO - Antimo VIGLIOTTA 5° anno: Pierluigi DE LUCIA - Gennaro GARZONE - Giuseppe MARMORELLA

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ORGANICO DEI DOCENTI ABIGNENTE DONATELLA

associata Via Sibilla 13A 80124 NAPOLI tf 081/6190295

AGNISOLA GIORGIO

invitato Viale delle Querce 6 81100 CASERTA tf 0823/342853

AMARANTE ALFONSO

invitato Via Merulana 31 00185 ROMA tf 06/494901

ASTI FRANCESCO

invitato V.le Colli Aminei 3 80145 NAPOLI tf 081/7413150

ATTADEMO GIANLUCA

assistente Salita Arenella 13/A 80129 NAPOLI tf 081/5569055

BIANCHINI FRANCESCO

invitato Via del Tanàro 957 Loc. Picciorana 55100 LUCCA tf 0583/997227

CANADÈ MARIA

assistente Salita S. Nicola da Tolentino 50 80132 NAPOLI tf 081/400677

CARFORA ANNA assistente Corso Garibaldi 76 80055 PORTICI (NA) tf 081/6076026 ÿþþÿýÿüûúüÿùø÷úüöÿõôóýüöø÷öÿþôøöòúñö÷�

CASALEGNO ALBERTO

ordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111 ýÿøÿóô�þúñÿù�ôø�ö÷öñö÷�

CATTANEO ENRICO

ordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2466011

D’ANTUONO EMILIA

invitata Via S. Antonio a Capodimonte 46 P.co Villa Teresa lotto 6/A 80131 NAPOLI tf 081/445387

DE GREGORIO VINCENZO

invitato Via Speranzella 86 80132 NAPOLI tf 081/413283

DEL RICCIO ROBERTO

incaricato Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

DE SIMONE GIUSEPPINA straordinaria Via E. Cantone 104 80038 POMIGLIANO D’ARCO (Na) tf 081/8035226 ûòöÿþúùÿóöýô�úø÷ÿñö÷�

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DI FILIPPO CATERINA incaricata Viale delle Terme 7 81035 ROCCAMONFINA (Ce) tf 0823/920088

DI GENNARO GIACOMO

invitato Via Manzoni 50 80123 NAPOLI tf 081/2535882

DI NAPOLI GIOVANNI

invitato Via S. Michele 4 84050 LAUREANA CILENTO (Sa) tf 0974/832235 ôøüòÿþþøõ÷øþÿóüöøûùøúýÿöøõøù�

DI PINTO LUIGI

straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

FERRARO SERGIO

associato Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

FRANCO ETTORE

straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2466011

GALANTINO NUNZIO

ordinario Via Consolare 17 71042 CERIGNOLA (Fg) tf 0885/423658

GALIANO CARLO

invitato Via D. Fontana 101 80128 NAPOLI tf 081/7705202 ýÿ�öü�üúôø�ú�óó�ôÿöøÿþüûùøþõøù�

GAMBERINI PAOLO straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

GAROFALO ANGELO

incaricato Via Antica Chinise 28 70032 BITONTO (Ba) tf 347/8169273

GILLIO FLAVIO

incaricato Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

GIRAUDO CESARE

invitato P.zza S. Maria Maggiore 7 00185 ROMA tf 06/4465589

GRECO CARLO

ordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

GUGLIELMI GIUSEPPE

assistente Via Marechiaro 38 80123 NAPOLI tf 081/7690820

IANNIELLO ANTONIO

invitato Via Roma 85a 81043 CAPUA (Ce) tf 0823/968815

JOSSA GIORGIO

invitato Via Piscicelli 77 80121 NAPOLI tf 081/682040

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LICCARDO GIOVANNI invitato Via Botteghelle 146 80046 SAN GIORGIO A CREMANO (Na) tf 081/273597

MAJORANO SABATINO

invitato Via Merulana 31 00185 ROMA tf 06/494901

MANCA GIUSEPPE straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2466011

MARAFIOTI DOMENICO straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

MARZANATI VANESSA lettrice di inglese Via Morghen 67/A 80129 NAPOLI tf 081/5562215

MASTANTUONO ANTONIO associato Via Novelli 37 86035 LARINO (Cb) tf 0874/822771

MOSCATO LILIANA

incaricata Via Posillipo 55 80122 NAPOLI tf 081/5754766

MOSSA VITO NICOLA assistente Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

MURATORE SATURNINO ordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

ORAZZO ANTONIO

straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

PAGLIARA COSIMO

incaricato Via S. Gimignano 26 00138 ROMA tf 3358289643 þüõÿöøùÿýÿûôùýöùøùü÷ùú�

PALUMMIERI GIUSEPPE

assistente Via S. Maria di Costantinopoli, 104 80138 Napoli öù���õõ�õÿø���ù�ýùû�ÿ�üü÷ùú

PARNOFIELLO GIULIO

incaricato Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

PATAUNER ANDREA

lettore di tedesco Via Manzoni 153/I 80123 NAPOLI tf 081/5755375

PIAZZA ORAZIO FRANCESCO ordinario C.so Cusani 271 82036 SOLOPACA (Bn) tf 0824/977827 ü�õùÿ��ûúù�÷ùú�

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PICCOLO GAETANO assistente Via Petrarca 115 00122 NAPOLI tf 081/2460111

RAZZANO LUIGI incaricato Corso della Resistenza 150/B 80011 ACERRA (Na) tf 081/5201785 [email protected]

RUSSO FERNANDO

invitato Via Largo Fusaro 92 80147 NAPOLI tf 081/5771076

SALATO NICOLA assistente Via San Gennaro Agnano 10 tf 081/5261114 80078 POZZUOLI (Na)

SALVATORE EMILIO associato Via Roma 164 81011 ALIFE (Ce) tf 0823/918102

TANZARELLA SERGIO straordinario Via Beneduce 5 81100 CASERTA tf 0823/471311 ùõüñ÷ûøÿþðÿüõôôÿúùøûü÷ÿöõôýü÷ùø÷ÿþõù÷óûò÷ø�

TODISCO VITO ANGELO incaricato Parr. “Maria SS.ma di Montevergine” Rione Mazzini 83100 AVELLINO tf 329/5913658

TOMMASELLI LORENZO invitato Via De Gasperi 108 80046 S. GIORGIO A CREMANO (Na) tf 081/471727

TRUPIANO ANTONIO associato C.so Vittorio Emanuele 18 80122 NAPOLI tf 081/7614170

VICINI ANDREA associato Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

YAÑEZ MIGUEL

invitato Piazza della Pilotta 4 00187 ROMA tf 06/67011

ZAS FRIZ DE COL ROSSANO C. straordinario Via Petrarca 115 80122 NAPOLI tf 081/2460111

PROFESSORI EMERITI BARRUFFO ANTONIO FERRARO GIUSEPPE GIUNCHEDI FRANCESCO MARRA BRUNO MARRANZINI ALFREDO PIZZUTI DOMENICO PROPATI GIUSEPPE RUSSO BIAGIO SCIBONA ROCCO

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INFORMAZIONI

STUDENTI

Sono ammessi come studenti della Sezione chierici diocesani, religiosi e laici. Gli studenti si distinguono in:

ÿÿ ordinari: sono iscritti e frequentano i programmi dei cicli che conducono ai gradi accademici;

ÿÿ straordinari: sono iscritti e ammessi, dietro consenso scritto del Vice Pre-side, a frequentare corsi secondo particolari “piani di studio” che non conducono a gradi accademici;

ÿÿ uditori: dietro consenso scritto del Vice Preside sono iscritti e ammessi a frequentare solo determinati corsi;

ÿÿ fuori corso: non hanno espletato gli esami e/o conseguito il grado acca-demico entro il tempo previsto dal ciclo di studi prescelto. Per ulteriori informazioni cf Interruzioni e Studenti fuori corso.

IMMATRICOLAZIONI E ISCRIZIONI

Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale, all’Anno pa-

storale e al primo semestre dei Bienni di Specializzazione si effettuano presso l’Ufficio di Segreteria dal 15 settembre al 3 ottobre 2008.

La seconda rata di versamento annuale delle tasse accademiche e l’iscrizione al secondo semestre per i Bienni di Specializzazione si effettuano dal 19 gennaio al 20 febbraio 2009.

Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contempo-raneamente iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili.

Iscrizioni in ritardo: agli studenti che si iscrivono entro il 31 ottobre o entro il 6 marzo è richiesta la compilazione di un modulo di domanda, il pagamento della tassa di mora stabilita dalle Autorità competenti e l’approvazione per iscritto del Vice Preside.

N.B. Il pagamento dei diritti amministrativi per le tasse accademiche può av-

venire solo mediante versamento sul c/c postale n° 17647801 (intestato a Pontifi-cia Facoltà Teologica Italia Meridionale Sezione S. Luigi) oppure mediante asse-gno o bonifico bancario. Il pagamento in contanti è possibile solo per i diritti di Segreteria.

Immatricolazione o prima iscrizione

Documenti richiesti:

1.ÿ Domanda d’iscrizione, su modulo fornito dalla Segreteria. 2.ÿ Certificato di nascita in carta semplice oppure fotocopia di un documento di

identità (passaporto se lo studente è straniero), l’originale del quale deve esse-re esibito in Segreteria.

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informazioni

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3.ÿ Titolo di studio in originale tale da dare diritto all’iscrizione alle Facoltà uni-

versitarie nella propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore). 4.ÿ Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue classiche e moderne richieste. 5.ÿ Quattro fotografie formato tessera, su fondo chiaro (sul retro scrivere in stam-

patello nome e cognome). 6.ÿ Nulla Osta del proprio Ordinario per sacerdoti, seminaristi, religiosi. Per i lai-

ci si richiede una lettera commendatizia dell’Autorità ecclesiastica. 7.ÿ Iscrizione, su modulo fornito dalla Segreteria, ai corsi opzionali, seminari, cor-

si integrativi. 8.ÿ Per l’iscrizione degli studenti di nazionalità non italiana è richiesta la docu-

mentazione stabilita dalle normative dello Stato Italiano. 9.ÿ Agli studenti di lingua non italiana: per ottenere l’iscrizione è richiesto il supe-

ramento dell’esame di idoneità linguistica, scritto e orale, secondo le modalità stabilite dalle Autorità della Sezione (CdS 06.03.91).

Rinnovo semestrale/annuale dell’iscrizione

1.ÿ Domanda di rinnovo dell’iscrizione, su modulo fornito dalla Segreteria. 2.ÿ Iscrizione, mediante apposito modulo, ai corsi opzionali, seminari, corsi inte-

grativi. 3.ÿ Comunicazione scritta di eventuale variazione del proprio stato di sacerdote,

chierico diocesano, religioso, laico. 4.ÿ Il rinnovo dell’iscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti

delle tasse accademiche degli anni precedenti.

Prima iscrizione ai Bienni di specializzazione 1.ÿ Domanda d’iscrizione, su modulo fornito dalla Segreteria. 2.ÿ Titolo di studio in originale tale da dare diritto all’iscrizione alle Facoltà uni-

versitarie della propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore). 3.ÿ Titolo in originale di Baccalaureato in Teologia o documentazione degli studi

espletati nei singoli anni del sessennio filosofico-teologico (in questo ultimo caso si richiede l’attestato del superamento di un esame di ammissione, secon-do le modalità stabilite dalle Autorità della Sezione).

4.ÿ Attestato del curriculum del Quinquennio filosofico-teologico concluso con il

Baccalaureato (per gli studenti che non lo hanno svolto presso la Sezione S. Luigi).

5.ÿ Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue richieste. 6.ÿ Quattro fotografie formato tessera. 7.ÿ Lettera di presentazione delle competenti Autorità ecclesiastiche.

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informazioni

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Gli studenti devono presentare all’approvazione del Vice Preside, all’atto dell’iscrizione, la scheda del piano di studi semestrale, accettata e firmata dal rela-tivo Direttore di settore.

La frequenza ai Bienni di specializzazione decorre unitariamente a partire dal

semestre di iscrizione. Rinnovo semestrale dell’iscrizione ai Bienni di specializzazione

1.ÿ Domanda di rinnovo, su modulo fornito dalla Segreteria.

2.ÿ Comunicazione scritta di eventuale variazione del proprio stato di sacerdote, chierico diocesano, religioso, laico.

Gli studenti devono presentare all’approvazione del Vice Preside, all’atto del rinnovo dell’iscrizione, la scheda del piano di studi semestrale, accettata e firmata dal relativo Direttore di settore.

Il rinnovo dell’iscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti delle tasse accademiche dei semestri precedenti.

Iscrizione al terzo ciclo

Per accedere al terzo ciclo si richiede, oltre al titolo di Licenza in originale, un’adeguata e documentata conoscenza delle lingue antiche e di almeno tre delle lingue moderne ritenute indispensabili dalle Autorità accademiche.

L’accoglimento della domanda di iscrizione, presentata al Vice Preside su modulo fornito dalla Segreteria, è condizionata all’effettiva possibilità di trovare un direttore di tesi nell’ambito del settore di specializzazione prescelto.

Si ritengono legittimamente iscritti al terzo ciclo gli studenti che hanno depo-sitato in Segreteria il titolo e lo schema della dissertazione, approvati dal V. Presi-de, e sono in regola con le tasse d’iscrizione.

Dalla data di iscrizione inizia la decorrenza dei due anni minimi richiesti per il conseguimento del Dottorato (cf più avanti la normativa del terzo ciclo).

CORSI 1.ÿ Le discipline si distinguono in obbligatorie e opzionali. Le discipline obbliga-

torie, a loro volta, si distinguono in principali e complementari. I piani di stu-dio dei vari cicli prevedono anche corsi tutoriali, dissertazioni, esercitazioni scritte e seminari.

2.ÿ I seminari comportano un numero chiuso (normalmente non più di 10 parte-cipanti), al fine di rendere effettivo il metodo seminariale. I seminari minori (di 1 credit) si concludono con una indicazione di “rite frequentavit”, se svolti regolarmente. Il docente può conferire un voto a studenti che si siano partico-larmente distinti nello svolgimento del seminario stesso. I seminari maggiori (di 2 o più credit) comportano di norma un elaborato scritto, la cui valutazio-

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informazioni

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ne concorre a determinare il voto del seminario. Questo elaborato è distinto dalla eventuale esercitazione scritta di filosofia o di teologia (cf n. 3).

3.ÿ A conclusione del biennio filosofico è prevista una esercitazione scritta di filo-sofia, concordata normalmente col docente del seminario maggiore. Essa do-vrà constare orientativamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga. Nel triennio teologico, quando la prova finale è il 1° modello, lo studente è tenuto a presentare una esercitazione scritta di teologia, concordata con un docente. Essa dovrà constare orientati-vamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga. Copia di questi due elaborati deve essere consegnata in Segreteria, entro i termini stabiliti.

4.ÿ A conclusione del triennio teologico è prevista, come alternativa al 1° modello, una dissertazione o tesi, di almeno 60 cartelle dattiloscritte. Questa disserta-zione è sostitutiva dell’esercitazione scritta di teologia (cf n. 3).

5.ÿ Possono essere ammessi agli esami solo gli studenti regolarmente iscritti, che abbiano partecipato ad almeno due terzi delle ore previste dai relativi corsi o seminari e ne abbiano ottenuto dal docente l’attestazione firmata.

ESAMI

Esami di profitto 1.ÿ Tutti i corsi di insegnamento devono presentare, al termine del semestre o

dell’annualità, oltre alla attestazione di frequenza sul libretto accademico, una valutazione positiva, attestata sullo statino fornito dalla Segreteria.

2.ÿ Il periodo di ritiro e di riconsegna degli statini da parte degli studenti viene indicato dalla Segreteria. Gli statini devono essere regolarmente compilati in stampatello, con la corretta indicazione dei corsi, dei relativi docenti, della da-ta, dell’appello e dell’anno di frequenza. L’accettazione delle iscrizioni agli esami è subordinata all’avvenuto versamen-to delle tasse accademiche. Gli statini vengono consegnati direttamente dalla Segreteria ai docenti: non sono ritenuti validi statini di sessioni precedenti. Non sono accettate, salva autorizzazione scritta del Vice Preside, e solo per gravi motivi, iscrizioni agli esami oltre i termini di tempo stabiliti.

3.ÿ Le sessioni di esame sono indicate nel calendario accademico. La Segreteria fissa la data degli appelli: eventuali variazioni sono consentite solo da parte dei docenti e con previo accordo con la Segreteria.

4.ÿ Il voto di un esame superato con esito positivo può essere ricusato una sola volta, o in sede di esame – il docente annoterà la ricusazione sullo statino – o in Segreteria entro il termine della sessione. La ricusazione comporta la ripe-tizione dell’esame.

5.ÿ La ripetizione di un esame non può avvenire entro la stessa sessione.

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informazioni

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6.ÿ L’assenza ad un esame prenotato deve essere segnalata in Segreteria almeno tre giorni prima dell’appello (esclusi sabato, domenica e giorni festivi). In caso di assenza ingiustificata verrà applicata una penale.

7.ÿ Al termine della sessione gli studenti devono consegnare in Segreteria il libret-to accademico: il periodo di restituzione verrà indicato dalla Segreteria stessa.

8.ÿ Ripetizioni di esame ed esami in ritardo comportano il versamento (per ogni esame) della tassa stabilita dall’Autorità accademica. Sono considerati in ritar-do gli esami non espletati entro la sessione invernale dell’anno successivo a quello in cui il corso è stato svolto.

Esami finali

Gli esami finali possono essere sostenuti solo dopo il completo espletamento

del relativo ciclo di studi. Il testo del programma per l’esame finale di baccalaurea-to o del modello di esame orale per la licenza è quello dell’anno accademico in corso (CdS 13.05.92).

Per essere ammessi alla sessione di giugno occorre aver superato l’ultimo esa-me entro e non oltre il venerdì della seconda settimana della sessione estiva di esami. 1. Sessioni di esami finali, A.A. 2008-2009:

13 - 17 ottobre 8 - 12 dicembre 9 - 13 febbraio

16 - 20 marzo 11 - 15 maggio 15 - 19 giugno

2. Baccalaureato

Con decisione del CdS del 26.5.2004 vengono proposti alla scelta dello stu-dente due modelli di esame finale: 1° modello Si richiede:

a) la partecipazione attiva ad un seminario (2 cr. al 1° semestre e 2 cr. al 2° se-mestre) avente per oggetto una categoria generale o una tematica principale della teologia tenuto da tre docenti di area biblica, dogmatica e morale, di cui uno fa da coordinatore;

b) una esercitazione scritta (20-30 pagine), conclusiva del seminario, come ap-profondimento di una delle prospettive trattate (biblica, dogmatica, morale), a scelta dello studente. La valutazione dell’esame finale risulterà dalla media del curriculum del Quin-

quennio, dal voto sulla partecipazione attiva al seminario e sulla esercitazione scritta, data dai tre docenti.

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informazioni

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2° modello Si richiede in alternativa al seminario per l’esame finale (cf 1° modello):

a) un corso tutoriale di 2/3 cr., preparatorio alla dissertazione, da svolgere con il docente scelto come tutor;

b) la dissertazione scritta di 60-100 pagine; c) la discussione del lavoro scritto in Commissione con un esame orale su una

delle tre focalizzazioni tematiche o tesi (di carattere biblico, dogmatico e mo-rale) formulate dallo studente, d’intesa con il tutor, a partire dalla dissertazio-ne stessa.

Per il 1° modello di esame finale, l’iscrizione ad uno dei seminari proposti do-

vrà avvenire entro la prima settimana di lezioni del 5° semestre. L’esercitazione scritta, che dovrà constare orientativamente da un minimo di

20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga, deve essere consegnata in 4 copie presso la Segreteria almeno un mese prima dell’inizio della sessione di esami finali prescelta, unitamente al versamento delle tasse acca-demiche.

Per il 2° modello di esame finale, la prenotazione (su modulo fornito dalla Se-greteria, unitamente al titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la bibliografia essenziale, con la firma del docente che guiderà lo studente nel lavoro) e l’indicazione del corso tutoriale di 2/3 cred. dovrà avvenire:

• entro la seconda settimana di lezioni del 5° semestre per gli studenti che in-tendono sostenere l’esame finale al termine della sessione estiva;

• 8 mesi prima delle date sopra indicate, per gli studenti che si avvalgono delle altre sessioni di esame. Si ricorda che sono esclusi dal computo i mesi dell’interruzione estiva (luglio - agosto).

La dissertazione dovrà constare orientativamente da un minimo di 60 a un

massimo di 100 cartelle dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga. Il testo finale rilegato, con la firma del docente e dello studente, deve essere consegnato in 4 co-pie presso la Segreteria almeno un mese prima dell’inizio della sessione di esami finali prescelta. Ad esso vanno allegati la segnalazione scritta delle tre focalizzazio-ni tematiche o tesi (di carattere biblico, dogmatico e morale) scelte e il versamento delle tasse accademiche. 3. Licenza di specializzazione

Il titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la bibliografia es-senziale, firmati dal docente che guiderà lo studente nella ricerca e dal Direttore di Settore, devono essere consegnati in Segreteria entro l’ultima settimana del 3° se-mestre del Biennio per gli studenti che sostengono l’esame finale al termine della sessione estiva; 6 mesi prima delle date precedentemente indicate, per gli studenti che si avvalgono delle altre sessioni di esami. Si ricorda che sono esclusi dal com-puto i mesi dell’interruzione estiva (luglio - agosto).

La domanda di esame, su modulo apposito, e il testo finale rilegato della dis-sertazione, orientativamente da un minimo di 100 a un massimo di 200 cartelle

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informazioni

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dattiloscritte di 30 righe, 60 battute per riga, con la firma del docente e dello stu-dente, devono essere consegnati in quattro copie al Direttore di settore almeno un mese prima della sessione di esami finali prescelta. Presso la Segreteria dovranno essere effettuate la segnalazione scritta del modello di esame orale scelto e il ver-samento delle tasse accademiche. 4. Tesi dottorale

Le informazioni sono contenute nella introduzione relativa al Dottorato in Teologia.

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informazioni

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CERTIFICATI E DIPLOMI –ÿ Certificati e attestati: possono essere richiesti in Segreteria, mediante modulo

apposito e col versamento dei diritti stabiliti per l’anno in corso. L’intervallo minimo per l’espletamento della richiesta è di 7 giorni.

–ÿ Diplomi: al termine dei relativi corsi di studio e degli esami finali possono es-sere richiesti i diplomi di Studi Filosofici, di Baccalaureato in Sacra Teologia, di Anno Pastorale, di Licenza in Sacra Teologia.

Il diploma di Dottorato in Sacra Teologia viene rilasciato solo dopo la pubblicazione della tesi dottorale o di una sua parte, e la relativa consegna in Segreteria, secondo le norme indicate. Subito dopo la difesa della tesi dottora-le è possibile richiedere un attestato di Laurea.

All’atto della domanda per i diplomi si richiede il versamento della tassa accademica in vigore: l’intervallo minimo per l’espletamento della richiesta è di un mese.

Si ricorda che i Diplomi originali sono documenti non iterabili. Il ritiro può avvenire solo da parte dello studente titolare o, in caso di necessità, me-diante delega nominale scritta e presentazione di un documento valido di identità da parte della persona delegata.

INTERRUZIONI E STUDENTI FUORI CORSO 1.ÿ Sono considerati in situazione d’interruzione solo gli studenti che hanno comu-

nicato per iscritto l’esigenza di interrompere momentaneamente il ciclo di studi. L’accettazione della comunicazione è subordinata al placet del Vice Preside.

2.ÿ Per gli studenti appartenenti al Clero diocesano o a Congregazioni religiose è richiesta una comunicazione scritta da parte dei relativi Superiori. Tale comu-nicazione è richiesta anche al momento della successiva ripresa degli studi.

3.ÿ Uno studente iscritto come ordinario al 1° ciclo (istituzionale) viene conside-rato fuori corso quando non consegue il Baccalaureato entro il 5° anno dall’iscrizione. Le sessioni autunnale e invernale successive all’ultimo anno di iscrizione ordinaria sono assimilate all’anno accademico precedente.

4.ÿ Uno studente iscritto come straordinario al 1° ciclo viene considerato fuori corso quando non conclude il curriculum entro i termini previsti dal suo piano di studi. Le sessioni autunnale e invernale successive sono assimilate all’anno accademico precedente.

5.ÿ Uno studente iscritto come ordinario al 2° ciclo (Licenza) viene considerato fuo-ri corso quando non consegue il titolo accademico entro il 3° anno dall’iscrizione.

Uno studente iscritto come straordinario al 2° ciclo viene considerato fuori corso quando non conclude il curriculum entro i termini previsti dal suo piano di studi. Le due sessioni di esami successive alla normale conclusione del curriculum sono assimilate al semestre precedente.

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informazioni

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7.ÿ Uno studente iscritto al 3° ciclo (Dottorato) viene considerato decaduto quando

non ha discusso la tesi dottorale entro il 5° anno dall’iscrizione al Dottorato. 8.ÿ Agli studenti del 1° e 2° ciclo viene richiesto il rinnovo semestrale/annuale

dell’iscrizione anche durante i “periodi assimilati”.

Gli studenti fuori corso sono tenuti, all’atto del rinnovo dell’iscrizione per so-stenere gli esami arretrati, al versamento delle tasse accademiche degli anni o dei semestri pregressi, secondo le disposizioni delle Autorità accademiche (cf CdS 13.05.92). Sono inoltre tenuti al versamento delle tasse stabilite per gli esami “in ritardo”.

DECADENZA DEI CORSI

Ai fini del conseguimento dei Gradi Accademici di 1° e 2° ciclo, la Facoltà con-sidera decaduti i corsi e i curricoli degli studenti che hanno superato i dieci anni di iscrizione fuori corso, salvo delibera del Consiglio di Sezione (CdF 17.03.1993).

RICONOSCIMENTO DEGLI STUDI COMPIUTI ALTROVE 1.ÿ Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eret-

ta dalla S. Sede, può essere ammesso a continuarli, senza obbligo di ripetere gli anni in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademi-co senza aver soddisfatto a tutte le condizioni prescritte per detto grado dagli Statuti e dai programmi di questa Sezione.

2.ÿ Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla

Santa Sede, per essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, soste-nendo gli esami e le altre prove che le Autorità Accademiche determineranno dopo aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal candidato.

3.ÿ Il riconoscimento di discipline e di corsi, compiuti con successo nelle Università

civili o in altri Istituti o Centri qualificati di studi, viene determinato, caso per ca-so, dal Vice Preside, secondo le direttive stabilite dal Consiglio di Facoltà.

4.ÿ Nessuno può essere ammesso a sostenere gli esami o le altre prove prescritte

per il conseguimento di un grado accademico senza una regolare partecipa-zione ai corsi accademici, da stabilirsi caso per caso.

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NOTA SUGLI EFFETTI CIVILI DEI TITOLI ACCADEMICI RILASCIATI

I titoli accademici di Baccalaureato, Licenza e Dottorato in teologia rilasciati

dalla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale sono di diritto pontificio. Agli effetti civili hanno valore secondo i concordati e le legislazioni vigenti nei vari Stati e le norme particolari delle singole Università o Istituti Universitari.

In Italia, in forza del D.P.R. 2.2.1994 n. 175, art. 2, ad integrazione di quanto già stabilito negli Accordi di revisione del Concordato (18.2.1984, art. 10, rat. Legge 25.3.1985 n. 121), per Teologia e Sacra Scrittura vale quanto segue:

«I titoli accademici di baccalaureato e di licenza nelle discipline di cui all’art. 1, conferiti dalle Facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti, a ri-chiesta degli interessati, rispettivamente come diploma universitario e come laurea con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, su conforme parere del Consiglio universitario nazionale. Il ri-conoscimento è disposto previo accertamento della parità della durata del corso di studi seguito a quella prevista dall’ordinamento universitario italia-no per i titoli accademici di equivalente livello; si dovrà anche accertare che l’interessato abbia sostenuto un numero di esami pari a non meno di 13 an-nualità d’insegnamento per i titoli da riconoscere come diploma universita-rio, e pari a non meno di 20 annualità d’insegnamento per i titoli da ricono-scere come laurea. Al predetto fine l’interessato dovrà produrre il titolo accademico conseguito, corredato degli esami sostenuti, in copia rilasciata dalla Facoltà che lo ha conferito, autenticata dalla Santa Sede».

Rimangono inoltre invariate le precedenti disposizioni, che già prevedevano il

riconoscimento della validità dei Diplomi di Licenza e di Dottorato se vidimati dal-le competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili. Oltre a fregiarsi legittimamente del titolo di “Dottore”, essi consentono: a)ÿ l’immatricolazione nelle Università e Istituti Universitari statali e liberi, salvi

sempre i poteri discrezionali dei singoli Consigli di Facoltà degli Atenei e Isti-tuti Universitari;

b)ÿ l’esenzione da frequenze e l’abbreviazione dei corsi universitari, sempre a di-

screzione delle Autorità Accademiche; c)ÿ l’abilitazione all’insegnamento nelle Scuole Medie di 1° grado, meramente pri-

vate, o legalmente riconosciute, o pareggiate, dipendenti o meno da Enti Ec-clesiastici o Religiosi.

N.B. – Tale riconoscimento viene concesso, mediante la Dichiarazione Ministe-riale di Equipollenza al titolo statale, a coloro che hanno superato due esami (di Italiano e di Storia civile) presso una Facoltà o Istituto Universitario statale o libero (art. 7 del R.D. del 6.5.1925, n. 1084).

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informazioni

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d)ÿ l’ammissione ai Corsi-Esami di Stato per il conseguimento dell’abilitazione o idoneità all’insegnamento nelle Scuole o Istituti, parificati o pareggiati, di istruzione Media di 1° e 2° grado, dipendenti da Enti Ecclesiastici o Religiosi, relativamente a quelle discipline per le quali sono richieste le Lauree in Lettere o in Filosofia conseguite presso le Università statali o libere (art. 31 della legge 19.1.1942, n. 86);

e)ÿ l’esercizio provvisorio dell’insegnamento nelle Scuole di cui al punto d), in at-

tesa del conseguimento delle corrispondenti abilitazioni (Nota Ministeriale del 5.12.1958 e successive estensioni: n. 411 del 10.11.1964; n. 498 del 29.11.1965; n. 429 del 15.11.1966).

Per ottenere la vidimazione del Diploma si richiede una domanda da parte del

competente Superiore Ecclesiastico, in cui si specifichi l’uso che si intende fare del Diploma. Le vidimazioni richieste per l’Italia sono, nell’ordine:

1.ÿ Congregazione per l’Educazione Cattolica (P.zza Pio XII 3 - Roma). 2.ÿ Segreteria di Stato di Sua Santità (Palazzo Apostolico - Vaticano). 3.ÿ Nunziatura Apostolica in Italia (via Po 27 - Roma). 4.ÿ Prefettura di Roma/Uff. Legalizzazioni (via IV Novembre 119/A). 5.ÿ Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica (P.le J.F. Kennedy 20 -

00144 Roma EUR).

ORARIO DI SEGRETERIA

Orario normale da lunedì al venerdì

ore 8,45 - 10,00 12,00 - 13,00

Orario speciale

da lunedì al venerdì ore 8,45 - 13,00

nei seguenti periodi: 1/IX/’08 - 31/X/’08

3/XII/’08 - 12/XII/’08 19/I/’09 - 6/III/’09 4/V/’09 - 19/VI/’09

ORARIO DI BIBLIOTECA

9,00 - 18, 30 (venerdì 17, 30) Sabato chiuso

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informazioni

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TASSE ACCADEMICHE ANNO 2008-2009

Quinquennio Immatricolazione ÿ 200,00Prima rata d’iscrizione (1° sem.) 450,00Seconda rata d’iscrizione (2° sem.) 450,00Fuori corso (tassa annuale) 350,00Esame di Baccalaureato 80,00Diploma di Studi Filosofici 45,00Diploma di Baccalaureato 80,00

Bienni di specializzazione Immatricolazione 200,00Iscrizione semestrale 600,00Fuori corso (tassa annuale) 350,00Esame di Licenza 250,00Diploma di Licenza 150,00

Dottorato Immatricolazione 200,00Iscrizione al Terzo Ciclo 800,00Esame di Laurea 360,00Diploma di Dottorato 200,00

Uditori Immatricolazione 200,00Iscrizione semestrale 90,00

- (più) per ogni corso 25,00- (più) per ogni esame 20,00

Anno pastorale

Immatricolazione - 1a/2a rata: cf Quinq. Diploma di Anno pastorale 45,00

Diritti di Segreteria Ripetizione o ritardo di esame 10,00Assenza ingiustificata all’esame 15,00Esame fuori sessione 20,00Attestati 6,00Attestati con punteggio 12,00Tassa mora-iscrizione 26,00Duplicati: - tesserini 10,00 - libretti 22,00

ÿÿ

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Parte Seconda

GLI STUDI

QUINQUENNIO ISTITUZIONALE (1° CICLO) Nuovo piano di studi

Piano generale degli studi Biennio filosofico

Triennio teologico

BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA (2° CICLO) Biennio in teologia biblica

Biennio in teologia fondamentale Biennio in teologia dogmatica

Biennio in teologia della vita cristiana

DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA (3° CICLO)

ANNO PASTORALE (CICLO COMPLEMENTARE)

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IL QUINQUENNIO ISTITUZIONALE

(1° ciclo)

NUOVO PIANO DI STUDI (Approvato ad experimentum dal CdS 31.05.2000)

1. Impostazione generale

1.0. Il nuovo Piano di studi del Quinquennio si ispira a tre esigenze fondamentali: a) unificare maggiormente la proposta dei contenuti, così da favorire un mi-

gliore apprendimento e facilitare la sintesi al di dentro dell’attuale plurali-smo filosofico-teologico;

b) rendere le didattiche più attive e appropriate, riducendo le lezioni cattedra-tiche e incrementando forme seminariali, gruppi di studio ecc.;

c) diminuire il numero dei corsi e degli esami. 1.1. Aree e corsi

1.1.1. Il Piano si struttura attualmente in 7 aree: 2 per il biennio filosofico e 5 per il triennio teologico.

1.1.2. Con lo spostamento dei corsi di Storia della Chiesa nel triennio teologico (delibera del CdS del 26.5.2004) l’area storica resta sospesa. I corsi di Storia della filosofia vengono incorporati nell’area antropologica e i corsi di Storia della Chiesa in quella cristologico-fondamentale.

1.1.3. Ogni area si suddivide in nuclei tematici e questi si esplicitano in temi prin-cipali e temi di approfondimento oppure in approfondimenti e integrazioni.

1.1.4. La strutturazione per nuclei tematici permette al Piano degli studi una di-screta flessibilità, perché consente diversi accorpamenti, e una più chiara visibilità del legame dei contenuti sia nei temi principali sia in quelli integrativi o di appro-fondimento.

1.1.5. Ogni area prevede un’introduzione generale in cui si spiegano i diversi nu-clei e il loro collegamento e un riepilogo finale. Ogni nucleo tematico a sua volta richiede un’introduzione specifica.

1.1.6. Uno o più nuclei tematici compongono un corso. Ogni corso costituito da più nuclei tematici può essere svolto da uno o più docenti, secondo le esigenze della Sezione e le competenze specifiche, a giudizio del Vice Preside.

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nuovo piano di studi

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1.1.7. Un corso svolto da più docenti deve salvaguardare l’unità dei contenuti e i tipi di didattica, decisi dal Piano e concretizzati dal gruppo stesso dei docenti della materia con il coordinatore della rispettiva area tematica. 1.2. I coordinatori

1.2.1. Il Vice Preside, come autorità responsabile dell’applicazione del Piano, nomina un coordinatore per ogni area, previa consultazione dei docenti dell’area stessa.

1.2.2. I coordinatori sono scelti ordinariamente fra i docenti stabili, possibilmente fra gli ordinari o gli straordinari, eccezionalmente fra gli associati. La durata del loro incarico è di tre anni, rinnovabili con la medesima procedura della nomina.

1.2.3. Essi costituiscono un Consiglio consultivo del Vice Preside, che questi con-voca quando lo riterrà utile per il coordinamento generale dell’insegnamento nel Quinquennio o per le verifiche del Piano nel suo svolgimento.

1.2.4. Il coordinatore ha il compito di: a) coordinare la didattica attraverso incontri periodici con i docenti assegnati

all’area e incontri sia collettivi (di corso) che personali con gli studenti; b) realizzare un raccordo con le altre aree, impegnate contemporaneamente nel

semestre o nell’anno, così da utilizzare al meglio le possibilità di luoghi e di tempi di cui la Sezione può disporre e favorire l’integrazione interdisciplinare;

c) coordinare la ricerca attraverso la struttura dei seminari permanenti esistenti o da creare.

1.2.5. Il coordinatore, in caso di rilevanti divergenze con uno o più docenti della sua area, a proposito dei contenuti, della didattica e delle verifiche, rimetterà la so-luzione al giudizio del Vice Preside, il quale potrà avvalersi del consiglio degli altri coordinatori. A tale parere superiore può appellarsi autonomamente ogni docente dell’area stessa.

1.2.6. Nel Consiglio dei coordinatori, avendo cura di sentire e riportare il parere degli studenti, ciascuno farà una relazione di bilancio annuale riguardante la pro-grammazione e la verifica della propria area. Su tale base il Vice Preside farà al Consiglio di Sezione un resoconto globale. 1.3. Didattica

1.3.1. Il Piano prevede forme diversificate di didattica: lezioni cattedratiche, semi-nari, gruppi di studio, di discussione e seminariali, assemblee di dibattito e di ap-profondimento, elaborati scritti, corsi tutoriali e semitutoriali.

1.3.2. Le lezioni cattedratiche indicano il senso generale dello studio in questione, il metodo da seguire e i nodi o le categorie più importanti. Orientativamente esse non

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nuovo piano di studi

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dovrebbero superare il numero di ore assegnate all’insieme delle altre forme più at-tive di didattica. Fanno eccezione, per la loro indole specifica, i corsi esegetico-teologici, quelli storici, di Diritto canonico e di scienze umane, che possono svol-gersi in forma cattedratica per circa i due terzi dei credit complessivi assegnati.

1.3.3. I gruppi di studio sono finalizzati principalmente ad approfondire e assimila-re dei contenuti, specie in riferimento a un testo. I gruppi di discussione tendono in particolare alla problematizzazione e al confronto di opinioni, soprattutto attra-verso una bibliografia, assumendo in tal caso la forma seminariale, o almeno se-guendo dei questionari di ricerca e di orientamento. Le assemblee di dibattito o di approfondimento tendono a scopi simili ai gruppi di discussione, ma si realizzano nell’ambito dell’intera classe. Gli elaborati scritti mirano all’espressione chiara di alcuni punti particolari della materia e possono coronare un lavoro di gruppo o as-sembleare da parte del singolo studente, secondo i suoi personali interessi.

1.3.4. I corsi tutoriali richiedono elaborati scritti, letture di approfondimento e ve-rifiche. Il corso semitutoriale esige la frequenza alle lezioni cattedratiche, un elabo-rato scritto di approfondimento personale e la verifica finale.

1.3.5. Per favorire un apprendimento proporzionato al tempo di studio degli stu-denti, i gruppi di studio o di discussione e seminariali

a) sono riservati ai corsi o ai nuclei tematici più ampi all’interno di ciascuna area e vengono decisi dall’area stessa;

b) in ogni classe e contemporaneamente non se ne potranno svolgere più di due.

1.3.6. A queste forme di didattica si aggiungono a) i seminari che le aree sono invitate a proporre nell’ambito dei credit assegna-

ti a ciascuna di esse, utilizzando i temi di approfondimento; b) un seminario maggiore che introduce l’esercitazione scritta di filosofia, un

seminario di sintesi che introduce l’esercitazione scritta di teologia. 1.4. Le verifiche

1.4.1. Le verifiche sono finali o “in itinere”. Le verifiche finali corrispondono al numero dei corsi e si svolgono perciò alla fine del semestre per i corsi semestrali e alla fine dell’anno per i corsi annuali. Per i corsi che si svolgono in tre semestri consecutivi la verifica finale può avvenire in due tempi.

1.4.2. Il contenuto dell’esame finale di ogni corso è costituito dalle parti esposte in forma cattedratica e viene determinato dall’area, in base a criteri di essenzialità e su proposta dei singoli docenti per la parte riguardante il proprio insegnamento. Possono essere riassunte in un tesario sintetico o in altre forme più idonee.

1.4.3. Gli esami finali dei corsi tenuti da più docenti si svolgono davanti a una commissione oppure, fatta salva l’unità di impostazione (cf sopra, 1.1.7), davanti a

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nuovo piano di studi

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un singolo docente, a giudizio del Vice Preside. Nel primo caso la valutazione si computa con la media dei voti espressi da ciascun commissario.

1.4.4. Le verifiche effettuate in itinere riguardano le parti di ciascun corso svilup-pate in forma diversa da quella cattedratica. Esse avvengono durante lo svolgimen-to del corso stesso e non in momenti particolari intesi come esami. Queste verifi-che riguardano sia i risultati dell’apprendimento, che l’impegno e la partecipazio-ne attiva.

1.4.5. La valutazione finale di ciascun corso viene calcolata facendo la media tra la votazione riguardante l’esame finale e tutte le altre verifiche effettuate in itinere.

1.4.6. La prova finale per il baccalaureato può avvenire secondo due modalità: a) un seminario di sintesi, che richiede la partecipazione attiva e introduce

all’esercitazione scritta di teologia; b) una dissertazione scritta o tesi, a norma degli Statuti Generali art. 30,7.

1.5. Norme di applicazione

1.5.1. Il Piano è stato applicato con gradualità, a partire dall’anno accademico 2000-2001. L’applicazione è stata integrale iniziando con il primo anno di filosofia, per consentire la sperimentazione nell’arco di 5 anni. Il Consiglio di Sezione può operare modifiche parziali, in punti particolari, quando la sperimentazione lo ri-chieda. Dopo questo periodo la Sezione dovrà rivederlo e approvarlo definitiva-mente con le modifiche che l’esperienza avrà suggerito.

1.5.2. Negli anni del quinquennio nei quali non è entrato in vigore nella sua inte-gralità, il Piano è stato applicato parzialmente. Sono restati i corsi, le verifiche, le didattiche e i contenuti del Piano precedente, ma i corsi e i relativi docenti si sono inseriti nelle aree, come previsto dal nuovo Piano e secondo la descrizione fatta nei punti 2.1.1, 2.2.2 e 2.2.3. Sono entrate in vigore anche le funzioni dei coordinatori, come previsto nel numero 1.2.1 della impostazione generale.

1.5.3. Nella fase di applicazione parziale le aree hanno svolto il compito di: a) favorire la collaborazione tra i docenti in vista di una migliore conoscenza

dei rispettivi insegnamenti, di una proposta più organica dei contenuti (evi-tando anzitutto le ripetizioni) e di eventuali prospettive di ricerca;

b) promuovere e gestire, d’intesa con il Vice Preside, sperimentazioni didatti-che circostanziate e parziali, in previsione del nuovo Piano, tenendo conto dell’utilità e delle possibilità concrete degli studenti.

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nuovo piano di studi

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2.1. IL BIENNIO FILOSOFICO 2.1.0. Premesse

2.1.1. Il biennio filosofico si articola in due aree tematiche: area epistemologico-metafisica e area antropologica. Nell’area epistemologico-metafisica sono confluite le seguenti discipline: Introduzione alla filosofia, Logica, Epistemologia, Metafisi-ca, Filosofia della natura, Ermeneutica, Estetica, Musica sacra, Arte sacra, Meto-dologia e il Seminario maggiore. Nell’area antropologica confluiscono l’Antropologia filosofica, l’Etica generale e speciale, la Filosofia della religione e l’Introduzione alla storia delle religioni, la Sociologia, la Psicologia, la Storia della filosofia, il Seminario minore e il Seminario maggiore.

2.1.2. L’Area epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario, che consente di legare insieme le tematiche delle discipline confluite nell’area; quella antropologica si sviluppa attorno alla domanda “chi è l’uomo?” e coinvolge non so-lo le materie strettamente filosofiche, ma anche la Psicologia e la Sociologia.

2.1.3. I corsi di Storia della filosofia si propongono inoltre: a) di offrire agli studen-ti un’adeguata contestualizzazione degli Autori, cui si fa riferimento anche nei cor-si sistematici; b) un contatto diretto con i testi, in cui si cristallizza il pensiero dei classici (lettura e commento di testi-chiave relativi alle diverse epoche); c) mostrare la valenza speculativa dell’evento Cristo come storicamente si dispiega nelle diver-se figure teoretiche esaminate.

2.1.4. L’area epistemologico-metafisica e quella antropologica propongono ciascu-na un seminario maggiore di 4 credit, per introdurre gli studenti ad affrontare temi connessi con le problematiche delle rispettive aree. Tali temi possono essere ripresi e sviluppati nella prevista esercitazione scritta di filosofia.

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nuovo piano di studi

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2.1.5. AREA EPISTEMOLOGICO - METAFISICA Coordinatore: prof. Saturnino MURATORE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI

Introduzione alla filosofia Cr. 1 Metodologia Cr. 1 Logica Cr. 2 Epistemologia Cr. 5 Estetica Cr. 2 Musica sacra Cr. 2 Arte sacra Cr. 2 Ermeneutica Cr. 2 Filosofia della natura Cr. 2 Filosofia dell’essere Cr. 6

1. Lettura problematica del presente culturale

2. Quadro storico della

problematica

2.1. I principali mo-delli interpretativi del reale

2.2. I modelli

epistemologici contemporanei

3. Il problema della verità 4. Il dinamismo intenzio-

nale della coscienza co-me metafisica implicita

5. La metafisica esplicita

come integrazione conoscitiva

6. Alla ricerca del Fon-

damento ultimo 7. Il quadro metafisico

creazionista

8. Metafisica e teologia

Introduzione generale al biennio filosofico

L’attuale frammenta-

zione dei saperi Temi di estetica e teorie

della comunicazione La coscienza storica e la

ragione ermeneutica La koiné scientifica

e tecnologica Le nuove cosmologie Evoluzionismo

e creazionismo

Responsabilità per il creato

Il difficile rapporto fides/ratio

Dalla logica sillogistica alla

logica formale: i limiti dei formalismi puri

Ebraismo e filosofia Variazioni della nozione

di natura Le scienze cognitive:

il rapporto mente-corpo Il problema del male

Seminario maggiore Avvio dell’esercitazione

scritta

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2.1.6. AREA ANTROPOLOGICA Coordinatore: prof. Nunzio GALANTINO

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Antropo-logia filosofica

Costanti filosofiche dell’universo personale

A. Dall’ontologia sostanzialista all’ontologia relazionale

B. Reciprocità (pericòresi, pros-simità e co-esistenza)

C. Storicità, morte e futuro dell’uomo

D. Incarnazione (corpo-corporeità, impegno, presenza e azione)

E. Vocazione (libertà - trascen-denza - interiorità)

1. Fondamenti epistemologici dell’antropologia filosofica

2. La parabola anti-umanistica contemporanea.

5

Etica

Libertà incarnata e responsabilità dell’essere per-sonale

Temi e problemi

di etica sociale

A. La dimensione morale della persona

B. L’essenza della moralità C. Fondamento ontologico e

oggettività del valore morale

1. Originalità e spe-cificità dell’espe-rienza morale

2. Fenomenologia

del valore morale 3. Il dovere come

esigenza incondi- zionata di moralità

6

Storia e Filosofia della religione

Trascendenza della persona ed espe-rienza del sacro

A. Le scienze della religione B. La storia delle religioni C. La fenomenologia storica delle

religioni D. Fenomenologia dell’esperienza

religiosa E. Ermeneutica dell’esperienza

religiosa F. Fondamento ontologico-veri-

tativo dell’esperienza religiosa

1. Le religioni universali

2. Secolarizzazione e nuove religioni

3. La questione ermeneutica

4. Teologia filosofi-ca e filosofia della religione

8

Psicologia

Natura e struttura della personalità psichica

A. Natura della personalità B. Attributi e processi dell’io C. Psicodinamica della personalità

1. Principali teorie della personalità

2. Psicologia della religione

3

Sociologia

L’uomo nella vita sociale

A. Premesse storico-fenomenolo-giche

B. I concetti fondamentali della vita sociale

C. Stratificazione e disuguaglianze sociali

1. Mappa delle teo-rie macro e micro-sociologiche con-temporanee

2. Sociologia della religione

3

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nuovo piano di studi

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CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Storia del-la filosofia antica e medievale

1. Lo spirito e il pensiero dell’antichità pagana e cristiana

2. Lo spirito e il pensiero della cristianità me-dievale

A. Le origini della filosofia occi-dentale

B. Sviluppo e figure del pensiero greco

C. Cristianesimo e filosofia D. Sviluppo e figure del pensiero

medievale

Filosofia e religione Filosofia e mitologia Monografia: uno dei

grandi maestri medievali

6

Storia del-la filosofia moderna e contem-poranea

1. La modernità e il suo pensiero

2. Tra moderno e postmodento: il contemporaneo

A. Genesi della modernità occi-dentale

B. Sviluppo e figure del pensiero moderno

C. Sviluppo e figure del pensiero contemporaneo

Monografie su auto-ri o testi del pen-siero moderno e contemporaneo

6

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nuovo piano di studi

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2.2. IL TRIENNIO TEOLOGICO 2.2.0. Premesse

2.2.1. Le aree del triennio teologico, ad eccezione quella biblica, sono di tipo te-matico.

2.2.2. L’area biblica si articola nei due corsi fondamentali di Antico Testamento (comprendente AT/1 Pentateuco, AT/2 Profeti, AT/3 Sapienziali e altri scritti) e Nuovo Testamento (comprendente NT/1 Sinottici e Atti, NT/2 Corpus paulinum, NT/3 Corpus Johanneum), preceduti dai corsi complementari di Introduzione ge-nerale alla Bibbia e di Lingue (ebraico A - B e greco biblico).

2.2.2.1. Ciascuna parte dei due corsi biblici fondamentali, rispettando la pluralità dei metodi e degli approcci, si propone di introdurre gli studenti a “saper leggere” un testo e comporta perciò un’introduzione critica, esemplificazioni esegetiche e linee di teologia biblica. Non può esserci quindi sovrapposizione tra le parti dello stesso corso.

2.2.3. Le aree tematiche sono: l’area cristologico-fondamentale, l’antropologico-spirituale, l’ecclesiologico-sacramentale e la morale. Nell’area cristologico-fondamentale confluiscono l’Introduzione alla teologia e la Patrologia, la Teologia fondamentale (Rivelazione, Tradizione e Ispirazione), la Cristologia, l’Unità e Trinità di Dio e la Storia della Chiesa. L’area antropologico-spirituale comprende: l’Antropologia teologica, la Grazia e le Virtù teologali, l’Escatologia e la Teologia spi-rituale. L’area ecclesiologico-sacramentale include l’Ecclesiologia e la Mariologia, la Liturgia, la Sacramentologia, il Diritto canonico, la Teologia pastorale e la Catecheti-ca. L’area morale comprende la Morale fondamentale e la Morale speciale.

2.2.3.1. Ciascun nucleo tematico viene trattato in tre aspetti distinti e strutturati: a) biblico b) storico o storico-dogmatico c) sistematico e proposte di teologia contemporanea.

2.2.3.2. L’area antropologico-spirituale intende integrare in profondità, pur nel ri-spetto delle diverse metodologie, i contenuti dogmatici e l’esperienza spirituale, che diventa così non solo il culmine della riflessione teologica, ma anche una fonte di ispirazione.

2.2.3.3. I corsi di Storia della Chiesa si propongono di: a) fornire agli studenti qua-dri di riferimento storico e storiografico per il futuro studio della teologia; b) offri-re un adeguato supporto allo studio delle discipline più propriamente positive; c) proporre una congrua metodologia per l’acquisizione di una consapevolezza criti-ca in ordine al superamento di luoghi comuni, anacronismi, facili generalizzazioni; d) porre lo studente in rapporto con i vissuti della comunità credente nei diversi periodi.

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nuovo piano di studi

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2.2.4. AREA BIBLICA Coordinatore: prof. Ettore FRANCO

CORSI NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI CR.

Introduzione generale alla Bibbia

1. Ambiente 2. Testo 3. Ermeneutica

1. Linee essenziali di geografia, archeologia e storia di Israele

2.1. Formazione e trasmissione del testo (AT, NT, Apocrifi)

2.2. Critica testuale (AT e NT) 3. Metodi, strumenti e sussidi

3

Antico Testamento

AT/1: Pentateuco AT/2: Profeti AT/3: Sapienziali e

altri scritti

1.1. I risultati della critica letteraria: composizione, struttura e messaggio dei singoli libri

1.2. Gen 1-11, Es 19-20.24, Dt 6 1.3. Teologia delle tradizioni pentateucali 2.1. Storia dell’interpretazione e teologia ebraica

del profetismo; composizione, struttura e messaggio dei singoli libri (profeti anteriori e posteriori, compreso Dan e l’apocalittica)

2.2. Vocazione ed esistenza profetica; i canti del Servo; la nuova alleanza

2.3. Teologia delle tradizioni profetiche 3.1. La poesia ebraica e il libro dei Salmi: composi-

zione, struttura, generi letterari; la sapienza in Israele: apporto critico di Giobbe e Qohelet; scritti midrashici; ellenizzazione e libri dei Maccabei

3.2. Esegesi, teologia e lettura cristiana di alcuni Salmi

3.3. La giustizia di Dio in Giobbe; creazione, storia e salvezza nel libro della Sapienza; immortalità e risurrezione alle soglie dell’era cristiana

4

4

4

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nuovo piano di studi

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CORSI NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI CR.

Nuovo Testamento

NT/1: Sinottici e Atti

NT/2: Corpus

Paulinum NT/3: Corpus

Johanneum

1.1. Storia della ricerca, origine, natura, interpre-tazione, valore storico e teologico dei Vangeli sinottici e degli Atti; struttura e teologia di Mc, Mt, Lc-At

1.2. Esemplificazioni esegetiche della duplice e della triplice tradizione

1.3. Cristologia dei Sinottici 2.1. Vita e opera di Paolo; autenticità, composizio-

ne, struttura e teologia delle singole lettere 2.2. La parola della croce e la risurrezione dai

morti; la giustizia di Dio; Cristo nuovo Ada-mo, la vita nello Spirito

2.3. Linee di teologia e di cristologia paoline 3.1. Sfondo culturale, composizione e struttura

del IV Vangelo, delle Lettere (1-3 Gv) e dell’Apocalisse

3.2. Linee di cristologia ed ecclesiologia giovannea; tematiche teologiche fondamentali

3.3. Esemplificazioni esegetiche

4

4

4

Corsi complementari e propedeutici

Greco classico Greco biblico Ebraico A Ebraico B

4

3

2

2

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nuovo piano di studi

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2.2.5. AREA CRISTOLOGICO - FONDAMENTALE Coordinatore: prof. Carlo GRECO

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Introduzione alla teologia e Patrologia

1. Modelli storici di intellectus fidei

2. Oggetto e meto-do della teologia sistematica

A. La teologia dei Padri B. La teologia medievale C. La teologia nell’epoca moder-

na D. La teologia nell’epoca con-

temporanea

Figure significative della Patrologia

5

Teologia fondamentale

3. La rivelazione

4. La credibilità della rivelazione

5. Rivelazione e tradizione

A. La rivelazione di Dio nella creazione e nella storia

B. La rivelazione in Gesù Cristo (Singolarità di Gesù; la pie-nezza della rivelazione nel mistero pasquale)

A. La credibilità: problematica e criteri

B. Mediazione dell’universalità della rivelazione e sua fon-dazione teologica

A. Rivelazione, tradizione e Scrittura (Ispirazione e canone biblico)

B. Tradizione e magistero C. Il dogma e il concetto di

sviluppo dogmatico

La rivelazione di Dio nelle religioni

1. Tradizione viva e sensus fidelium

2. La tradizione nel dibattito ecumenico

7

Cristologia e Trinità

6. Il Dio di Gesù Cristo

7. Cristologia pneumatologica

8. Soteriologia

cristologica 9. Gesù, il Cristo,

Figlio incarnato

10. Lo Spirito, do-no del Risorto

11. La comunione della Trinità

A. Unicità di Dio B. Il Padre di Gesù Cristo

A. L’evento dello Spirito dai profe-ti all’avvento del Regno di Dio

B. Lo Spirito Santo nell’evento di Cristo

A. La passione e morte di Gesù Cristo

B. Significato soteriologico ed escatologico di Gesù risorto

A. Preesistenza di Cristo e In-carnazione

B. La persona di Cristo

L’evento dello Spirito fino alla Parusia

A. Teologia trinitaria e cristologia B. Modelli di teologia trinitaria

L’ebreo Gesù

La fede di Gesù Solidarietà e univer-

salità della salvez-za in Gesù Cristo

I titoli cristologici

Spirito di Dio Spirito di Cristo

8

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nuovo piano di studi

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CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Storia della Chiesa antica e medievale

1. Genesi, diffu-sione e struttu-ra del Cristia-nesimo antico

2. Occidente lati-no e germani-co. Incultura-zione, istitu-zioni

3. Sviluppi e crisi dell’universa-lismo

A. Rapporti Cristianesimo-Impero

B. Cristianesimo, ellenismo e giudaismo

C. Migrazioni germaniche ed evangelizzazione

D. Respublica christiana E. Riforma gregoriana F. Teocrazia medievale

Archeologia cristiana

5

Storia della Chiesa moderna e contempo-ranea

1. Riforma e con-troriforma

2. La Chiesa nell’età dei lumi

3. La Chiesa nell’Ottocento

4. La Chiesa nel Novecento

A. L’età dell’assolutismo B. Giansenismo e Gallicanesimo C. La questione romana D. Il Sillabo e il Vaticano I E. La questione sociale F. Il modernismo G. La Chiesa e i conflitti mon-

diali H. Il Vaticano II e il postconci-

lio

Chiesa e totalitarismi

4

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nuovo piano di studi

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2.2.6. AREA ANTROPOLOGICO - SPIRITUALE Coordinatore: prof. Giuseppe MANCA

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Antropo-logia teo-logica Grazia Virtù teologali Escato-logia Teologia spirituale

1. L’uomo creatura

2. L’uomo figlio

di Dio

3. L’uomo come

libertà liberata

4. La vita dei figli

di Dio nella fede, speranza e carità

5. Il compimento

della figliolanza divina e della libertà

6. La vita spirituale

A. Teologia della creazione B. Unità dell’uomo (anima-corpo;

uomo-donna) C. L’uomo come persona D. L’uomo immagine di Dio

A. La grazia originale B. Inabitazione della Trinità

e figliolanza divina

A. Situazione di peccato (originale,

personale e sociale) B. Libertà e grazia (giustificazione,

elezione e predestinazione, vo-lontà salvifica universale)

A. Distinzione e unità nella vita teo-

logale di fede, speranza e carità B. Vita teologale e impegno nel

mondo

A. L’uomo tra storia ed eschaton

(Regno, Parusia, Morte, Giudi-zio, Purificazione)

B. Eschaton e possibilità di falli-mento (vita-morte eterna)

A. La vita spirituale come espe-

rienza della grazia B. Dinamica verso la santità

La creazione tra scienza e cultura

La figliolanza divina

in differenti mo-delli teologici contemporanei

Figliolanza divina

e libertà nel con-fronto con modelli culturali dell’Italia meridionale

Speranza cristiana e

speranze intra-mondane

Immortalità e risurre-

zione nella teologia contemporanea

La mistica

3

5

2

2

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nuovo piano di studi

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2.2.7. AREA ECCLESIOLOGICO - SACRAMENTALE Coordinatore: prof. Orazio F. PIAZZA

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Ecclesio-logia e Mario-logia

1. Identità origina-ria della Chiesa

2. Struttura della

Chiesa

3. Maria nel mi-

stero di Cristo e della Chiesa

A. Origine e natura teandrica B. Proprietà costitutive della Chiesa

A. La gerarchia B. I fedeli laici C. La vita consacrata

A. La madre di Dio nel rapporto

con Cristo e con la Chiesa B. I dogmi mariani

Modelli di rapporto Chiesa-mondo

Il dialogo ecumenico Indole escatologica

della Chiesa

Culto mariano

e pietà popolare

5

Liturgia e Sacramen-tologia

4. La liturgia della Chiesa

5. I sacramenti

dell’iniziazione cristiana

6. I sacramenti

della guarigione

7. I sacramenti del

servizio della comunione

A. Teologia del culto: simbolo e rito, parola e memoriale; litur-gia e storia salvifica

B. Struttura della celebrazione

A. La dinamica teologica

nell’economia sacramentale B. Il battesimo e la confermazione C. L’eucaristia

A. Riconciliazione e penitenza B. Unzione degli infermi

A. Il ministero ordinato nella Chiesa B. Il matrimonio

Celebrare nel tempo e nello spazio

Il magistero della lex

orandi Proposte alternative

circa la genesi e la struttura della pre-ghiera eucaristica

Dottrina delle

indulgenze

Le preghiere

di ordinazione

Cultura del Mezzo-

giorno e teologia del matrimonio

3

5

2

2

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nuovo piano di studi

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CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Diritto canonico

8. Il diritto nella Chiesa

9. Funzioni

e potestà nel popolo di Dio

A. I fedeli laici B. I fedeli nel ministero sacro o

chierici C. I fedeli nella vita consacrata

A. Funzione e potestà di santificare B. Funzione e potestà di insegnare C. Funzione e potestà di governare

L’associazione dei fedeli

Gli organi di gover-

no della Chiesa universale e delle chiese particolari

5

Teologia pastorale

10. Teologia pastorale

11. Pastorale

giovanile

12. Catechetica

A. Questione epistemologica B. Modelli di teologia pastorale,

specialmente in area italiana C. I soggetti dell’azione pastorale

Progetti e prospettive di pastorale

giovanile, specialmente nell’Italia meridionale

A. Servizio della Parola e educa-

zione alla fede B. Contenuto, fonti, soggetto e

linguaggio della catechesi

L’insegnamento

della religione nelle scuole

2

1

1

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nuovo piano di studi

49

2.2.8. AREA MORALE Coordinatore: prof. Donatella ABIGNENTE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Morale fonda-mentale e generale

1. Questioni fonda-tive di un’etica teologica

2. Principi etici

generali alla luce della fede cristiana

A. Carattere originario del feno-meno morale

B. Intelligenza nella fede dell’esperienza e della cono-scenza morale

C. Intelligenza dell’ethos e dell’etica

A. Norme morali: origine, signifi-

cato, valore e trasmissione B. Rapporto fra moralità personale

e opzioni concrete, tra dimensione soggettiva e l’oggettività

C. Il peccato, la conversione, la vita cristiana

1. Carattere specifi-co della morale cristiana

2. Dialogo come virtù

1. Storicità delle

norme e plurali-smo culturale

2. Persona e struttu-razione della con-vivenza umana

5

Morale speciale

3. Etica della vita religiosa

4. Morale della

vita fisica

5. Morale della

vita sociale

A. La virtù della religione B. Culto e morale

A. La difesa della vita B. Problematiche morali della vita

sessuale e coniugale C. Temi di bioetica (aborto, euta-

nasia, trattamento dei malati terminali)

A. I principi etici dell’agire sociale

(sussidiarietà e solidarietà) B. Le virtù sociali: giustizia, carità,

verità C. Coscienza etica e istituzioni po-

litico-economiche

Religione ed evolu-zione della reli-giosità nell’Italia meridionale

Razionalità morale

e biotecnologie

1. Diritti umani 2. Legalità, sviluppo

e occupazione nel meridione d’Italia

2

4

5

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nuovo piano di studi

50

PIANO GENERALE DEI CORSI

BIENNIO FILOSOFICO

I ANNO credit 1° Sem. Area epistemologico-metafisica

AEM01. Introduzione alla filosofia 1 AEM04. Epistemologia 2 AEM02. Metodologia 1 AEM03. Logica 2 AEM08. Estetica 2

Area antropologica AA01. Psicologia 3 AA02. Sociologia 3 AA08. Storia della filosofia antica 3

IL. Integrazione linguistica ——

17

2° Sem. Area epistemologico-metafisica AEM04. Epistemologia 3 AEM06. Filosofia dell’essere 4 MS01. Musica sacra 2

Area antropologica AA03. Antropologia filosofica 5 AA09. Storia della filosofia patristica e medievale 3 SMI. Seminario minore 1 IL. Integrazione linguistica

—— 18

II ANNO

3° Sem. Area epistemologico-metafisica

AEM02. Filosofia dell’essere 2 AEM05. Ermeneutica 2 AEM07. Filosofia della natura 2

Area antropologica AA04. Etica generale 4 AA06. Storia delle religioni 3 AA10. Storia della filosofia moderna 3 SMA. Seminario maggiore 2

IL. Integrazione linguistica ——

18

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nuovo piano di studi

51

credit 4° Sem. Area epistemologico-metafisica/4

AS01. Arte sacra 2

Area antropologica AA05. Etica speciale 2 AA07. Filosofia della religione 5 AA11. Storia della filosofia contemporanea 3

Area biblica AB01. Introduzione alla Scrittura 3

Area cristologico-fondamentale ACF01. Introduzione alla teologia 2

SMA. Seminario maggiore 1

IL. Integrazione linguistica ——

18

Corsi integrativi

IL01. Lingua greca 4 IL02. Lingua latina 4

IL03. Lingua inglese 4 IL04. Lingua tedesca 4

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nuovo piano di studi

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TRIENNIO TEOLOGICO

I ANNO

credit 1° Sem. Area biblica AB02. AT/1: Pentateuco 4 AB05. NT/1: Sinottici-Atti 4 LM02. Greco A 2 LM01. Ebraico A 2

Area cristologico-fondamentale ACF02. Teologia fondamentale 5 ACF03. Tradizione e ispirazione 2 ACF04. Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana 3 —— 22

2° Sem. Area biblica AB03. AT/2: Profeti 4 AB06. NT/2: Corpus Paulinum 4 LM08. Ebraico B 2

Area cristologico-fondamentale ACF05. Patrologia 3 ACF06. Cristologia 5 ACF07. Storia della Chiesa medievale 2 —— 20

II ANNO

ÿ3° Sem. Area biblica AB04. AT/3: Sapienziali e altri Scritti 4 AB07. NT/3: Corpus Johanneum 4

Area cristologico-fondamentale ACF08. Trinità 3 ACF09. Storia della Chiesa moderna 2

Area antropologico-spirituale AAS01. Antropologia teologica 3 —— 16

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nuovo piano di studi

53

credit 4° Sem. Area antropologico-spirituale AAS02. Grazia e virtù teologali 5 AAS03. Escatologia 2 AAS04. Teologia spirituale 2

Area ecclesiologico-sacramentale AES01. Ecclesiologia e mariologia 5

Area morale AM01. Teologia morale fondamentale e generale 5

Area cristologico-fondamentale ACF10. Storia della Chiesa contemporanea 2 —— 21

III ANNO

5° Sem. Area ecclesiologico-sacramentale AS02. Sacramentologia generale. Battesimo-Cresima 5 AS03. Eucarestia AS06. Liturgia 3 AS08. Diritto canonico/1 3

Area morale AM02. Teologia morale speciale/1: vita religiosa 2 AM03. Teologia morale speciale/2: vita fisica 4 SF. Seminario per l’esame finale 2 —— 19 6° Sem. Area ecclesiologico-sacramentale AES04. Penitenza e Unzione degli infermi 2 AES05. Ordine e Matrimonio 2 AES07. Teologia pastorale 4 AES09. Diritto canonico/2 2

Area morale AM04. Teologia morale speciale/3: vita sociale 5 SF. Seminario per l’esame finale 2 T01. Tesi/esercitazione scritta —— 17

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biennio filosofico

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IL BIENNIO FILOSOFICO

Il piano di studi della Sezione S. Luigi struttura il quinquennio istituzionale in un biennio filosofico e un triennio teologico. Questa distinzione ha carattere pe-dagogico in quanto mira a far acquisire allo studente quegli atteggiamenti e quelle conoscenze che consentono di affrontare in profondità le tematiche teologiche. La distinzione intende, inoltre, rispettare l’autonomia metodologica delle due aree di-sciplinari: filosofica e teologica.

Ma “distinzione” non significa separazione o estraneità di discorso. Infatti, se l’itinerario filosofico può anche essere perseguito per se stesso, pure non è tale da esaurire la problematica di chi vive e vuol vivere un’esperienza di fede. Per il cre-dente c’è sempre l’esigenza di far confluire il discorso filosofico nell’ambito più vasto e specifico del suo concreto orizzonte di esistenza. Proprio per questo, egli troverà profondamente inadeguata ogni impostazione che si presenti chiusa alla trascendenza o implicante una dicotomia insuperabile tra visione filosofica e visio-ne di fede. In questa prospettiva, sia in ambito storico che teoretico, gli studenti verranno messi in condizione di cogliere e approfondire la rilevanza filosofica dell’evento Cristo, in modo da potersi rapportare alla parabola del pensiero occi-dentale senza complessi di inferiorità o cedimenti alle mode filosofiche ricorrenti.

Per parte sua la teologia avverte, oggi non meno che in passato, l’esigenza di un autentico pensiero filosofico, connesso all’urgenza di dover rendere ragione della fede e dei suoi contenuti all’interno di un contesto culturale pluralistico e se-colarizzato. Da questo punto di vista, quello cioè della necessità di integrare teolo-gia e filosofia, l’esempio della scolastica medievale e di S. Tommaso resta sempre attuale (cf Fides et ratio, n. 78).

Il principale obiettivo, cui mira la formazione filosofica, è, comunque, il rag-giungimento dell’autonomia critica. Tale autonomia è tutt’altro che un dato origi-nario: essa rappresenta un livello di maturazione della persona, che si raggiunge at-traverso la riflessione e opportune decisioni. Il biennio filosofico intende favorire questa maturazione proponendo un duplice itinerario:

1.ÿ attraverso una ripresa e un approfondimento della storia della filosofia. È, in-

fatti, accostandosi al pensiero di quegli Autori che sono stati in larga misura i maestri e gli artefici della cultura occidentale, che si ha modo di acquisire i ri-ferimenti culturali indispensabili per il maturarsi di una coscienza critica, pienamente consapevole di sé, dei propri limiti e delle proprie possibilità;

2.ÿ affrontando direttamente quei problemi che stanno al centro di ogni au-tentica e seria riflessione.

Ovviamente, non si pretende che nel breve spazio di un biennio lo studente

possa giungere ad elaborare una compiuta filosofia. Gli insegnamenti storici e teo-retici hanno tuttavia il compito di iniziare a questo e rendere così concretamente possibile una ripresa e un approfondimento delle stesse tematiche filosofiche da parte della teologia.

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biennio filosofico

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Il nuovo piano di studi struttura il biennio filosofico in due grandi aree tematiche: 1)ÿ l’area epistemologico-metafisica; 2)ÿ l’area antropologica. L’intero arco formativo del quinquennio istituzionale giustifica, inoltre, la pre-

senza, nel piano di studi del biennio filosofico, di insegnamenti complementari quali l’Introduzione alla storia delle religioni, la Psicologia, la Sociologia, l’Ermeneutica, il Corso introduttivo alla S. Scrittura. Lo stesso dicasi per i corsi in-tegrativi di lingue classiche (greco e latino) e moderne (inglese e tedesco). Un con-tributo concreto all’acquisizione di un proprio metodo e degli strumenti più ido-nei allo studio e alla ricerca in ambito filosofico e teologico viene offerto, nell’ambito della prima area tematica, dall’insegnamento di Metodologia.

Nel biennio filosofico lo studente è tenuto a comporre e discutere l’esercitazione scritta di filosofia, da presentarsi entro il mese di aprile del quarto semestre. Il tema dell’esercitazione verrà introdotto da un seminario maggiore che si distende per due semestri. Per gli studenti ordinari il biennio filosofico si conclude col conferimento del Diploma di Studi Filosofici, previsto dagli Statuti Generali (art. 33,1).

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biennio filosofico

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QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO FILOSOFICO ANNO ACCADEMICO 2008-2009

I ANNO

credit ECTS 1° Sem. Area epistemologico-metafisica

AEM01. Introduzione alla filosofia (A. Trupiano) 1 2 AEM04. Epistemologia (A. Trupiano) 2 3 AEM02. Metodologia (A. Mastantuono) 1 2 AEM03. Logica (G. Piccolo) 2 3 AEM08. Estetica (L. Moscato) 2 3

Area antropologica AA01. Psicologia (C. Di Filippo) 3 5 AA02. Sociologia (G. Di Gennaro) 3 5 AA08. Storia della filosofia antica (A. Orazzo) 3 5

IL. Integrazione linguistica —— ——

17 28

2° Sem. Area epistemologico-metafisica AEM04. Epistemologia (A. Trupiano) 3 5 AEM06. Filosofia dell’essere (S. Muratore) 4 6 MS01. Musica sacra (V. De Gregorio) 2 3

Area antropologica AA03. Antropologia filosofica (N. Galantino) 5 8 AA09. Storia della filosofia patristica e medievale (A. Orazzo) 3 5 SMI. Seminario minore 1 2 IL. Integrazione linguistica

—— —— 18 29

II ANNO

3° Sem. Area epistemologico-metafisica AEM06. Filosofia dell’essere (S. Muratore) 2 3 AEM05. Ermeneutica (A. Trupiano) 2 3 AEM07. Filosofia della natura (S. Ferraro) 2 3

Area antropologica AA04. Etica generale (G. De Simone) 4 6 AA06. Storia delle religioni (G. De Simone - G. Palummieri) 3 5 AA10. Storia della filosofia moderna

(E. D’Antuono - G. Attademo) 3 5

SMA. Seminario maggiore 2 3 IL. Integrazione linguistica

—— —— 18 28

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biennio filosofico

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credit ECTS 4° Sem. Area epistemologico-metafisica/4

AS01. Arte sacra (G. Agnisola) 2 3

Area antropologica AA05. Etica speciale (G. Parnofiello) 2 3 AA07. Filosofia della religione (G. De Simone) 5 8 AA11. Storia della filosofia contemporanea

(E. D’Antuono - G. Attademo) 3 5

Area biblica AB01. Introduzione alla Scrittura (E. Salvatore) 3 5

Area cristologico-fondamentale ACF01. Introduzione alla teologia (C. Greco - M. Canadè) 2 3

SMA. Seminario maggiore 1 2

IL. Integrazione linguistica —— ——

18 29

Seminario minore

SMI01. Alle origini della conoscenza: il gioco del sensibile e dell’intellegibile in John Locke (J.I. Piedade)

SMI02. Introduzione alla lettura di testi filosofici (A. Orazzo)

Seminario maggiore

SMA04. Alla ricerca dell’anima (S. Ferraro) SMA03. Diritto e morale. Prospettive islamo-cristiane

(G. De Simone - G. Palummieri)

Corsi integrativi

credit ECTS IL01. Lingua greca (L. Tommaselli) 4 6 IL02. Lingua latina (L. Tommaselli) 4 6 IL03. Lingua inglese (V. Marzanati) 4 6 IL04. Lingua tedesca (A. Patauner) 4 6

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biennio filosofico

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

PRIMO ANNO

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA

(8 ore sett., 1° sem.: S. MURATORE - A. TRUPIANO - L. MOSCATO - A. MASTANTUONO - G. PICCOLO)

L’area epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario, che

si distende per tre semestri e mira a legare insieme le tematiche delle discipline confluite nell’area, con una strategia che comporta: 1) un’introduzione generale all’intero percorso; 2) l’illustrazione di alcuni nuclei tematici in sequenze molto compatte di lezioni, seguite da gruppi di studio/discussione per l’appropriazione dei principali temi (anche attraverso brevi scritti); 3) un certo numero di appro-fondimenti e, per quanti sceglieranno quest’area, 4) un elaborato scritto, di circa trenta pagine, introdotto dal seminario maggiore.

Nel primo semestre, dopo l’introduzione generale, tematica e metodologica, vengono proposti i primi due nuclei tematici concernenti: a) una lettura problema-tica del presente culturale; b) un quadro storico sintetico dei principali modelli in-terpretativi del reale. Vengono trattati, inoltre, i problemi relativi a: 1) l’attuale preoccupante frammentazione dei saperi; 2) il rapporto fides/ratio; 3) la moderna koiné scientifica e tecnologica. Contemporaneamente gli studenti vengono intro-dotti allo studio della logica, attraverso la presentazione del suo sviluppo storico, e allo studio di temi di estetica in quanto connessi con la problematica epistemolo-gico-metafisica.

AEM01. INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA

(1 ora sett., 1° sem.: A. TRUPIANO)

Concentrato all’inizio del primo semestre, il corso intende introdurre alla filo-sofia e al rapporto specifico filosofia/teologia sia quanti abbiano già compiuto un percorso di studi liceali sia quanti provengano da altri indirizzi di studi. Particola-re attenzione è dedicata alla lettura problematica del presente culturale a partire dall’analisi di testi di autorevoli voci della filosofia contemporanea. BIBLIOGRAFIA

GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. I rapporti tra fede e ragione, Roma 1998; S. MURATORE

(ed.), Teologia e filosofia. Alla ricerca di un nuovo rapporto, AVE, Roma 1990; ID. (ed.), Teologia e formazione teologica. Problemi e prospettive, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; J. ORTEGA Y GASSET, Cos’è filosofia, Marietti, Genova 1994; E. HUSSERL, La crisi delle scien-ze europee e la fenomenologia trascendentale, Il Saggiatore, Milano 1983; H.G. GADAMER, La ragione nell’età della scienza, Il Melangolo, Genova 1999; R. BODEI, Una scintilla di fuo-co. Invito alla filosofia, Zanichelli, Bologna 2005. Dispense del Professore.

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biennio filosofico

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AEM04. EPISTEMOLOGIA

(2 ore sett., 1° sem.; 3 ore sett., 2° sem.: A. TRUPIANO)

Il corso si propone di delineare – attraverso un quadro storico della problemati-ca – i principali modelli interpretativi del reale delineatisi nel corso della filosofia oc-cidentale. L’attenzione sarà concentrata, in modo particolare, sull’analisi del dinami-smo intenzionale del soggetto e sui problemi relativi all’oggettività della conoscenza nel quadro dell’attuale dibattito filosofico e scientifico sul realismo critico. BIBLIOGRAFIA

E. AGAZZI - F. MINAZZI - L. GEYMONAT, Filosofia, scienza e verità, Rusconi, Milano 1989; S. MURATORE, Intelligentia et esse. La dottrina tomista del conoscere, D’Auria, Napoli 1984; I. LAKATOS - A. MUSGRAVE (edd.), Critica e crescita della conoscenza, Feltrinelli, Milano 19933; P. WATZLAWICK (ed.), La realtà inventata. Contributi al costruttivismo, Feltrinelli, Milano 19923; G. BRIANESE (ed.), “Congetture e confutazioni” di Popper e il dibattito epistemologico post-popperiano, Paravia, Torino 1991; W. SCHULZ, Le nuove vie della filosofia contempora-nea, vol. I: Scientificità, Marietti, Casale Monferrato 1986; D. DAVIDSON, Soggettivo, inter-soggettivo, oggettivo, Raffaello Cortina Editore, Milano 2003. Dispense del Professore.

AEM02. METODOLOGIA

(1 ora sett., 1° sem.: A. MASTANTUONO)

Il corso si propone di introdurre lo studente al corretto uso degli strumenti didattici e di ricerca al fine di iniziarlo al lavoro scientifico nelle discipline filosofi-che e teologiche, con particolare riferimento alla metodologia delle citazioni e dell’apparato critico in generale. Il corso si conclude con un’esercitazione pratica. BIBLIOGRAFIA

L. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Manuale di metodologia. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinare, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994.

AEM03. LOGICA

(2 ore sett., 1° sem.: G. PICCOLO)

Il corso si propone di riflettere sugli aspetti filosofici della logica e di inserire tale riflessione all’interno del più vasto ambito della filosofia del linguaggio. La prima parte del corso fornisce gli strumenti essenziali per comprendere la logica del primo ordine: connettivi logici, tavole di verità, regole di inferenza. Nella seconda parte il corso ripercorre le grandi tappe della storia della logica, prestando particolare atten-zione al contributo di L. Wittgenstein e a quello più recente di D. Davidson. BIBLIOGRAFIA

La bibliografia verrà indicata in seguito.

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AEM08. ESTETICA

(2 ore sett., 1° sem.: L. MOSCATO)

Il corso indaga i risvolti epistemologici delle immagini, prendendo in conside-razione i contributi filosofici, teologici ed artistici e proponendo altresì la proble-matica estetica nel più ampio contesto dei processi comunicativi. BIBLIOGRAFIA

R. DE FUSCO, Storia dell’arte contemporanea, Laterza, Bari 1983; M. DE MICHELI, Le avan-guardie artistiche del ’900, Feltrinelli, Milano 1977; L. MOSCATO ESPOSITO, Immagini. Corso di estetica, Napoli 2004; E. PANOFSKY, Architettura gotica e Filosofia scolastica, Liguori, Na-poli 1986; ID., La Prospettiva come forma simbolica, Feltrinelli, Milano 1990; W. TATARKIEWICZ, Storia dell’estetica, voll. I - II, Einaudi, Torino 1970.

AREA ANTROPOLOGICA

AA01. PSICOLOGIA

(3 ore sett., 1° sem.: C. DI FILIPPO)

Scopo: il corso intende introdurre allo studio della personalità in prospettiva interdisciplinare.

Argomenti: livelli della vita psichica. Dinamiche emotivo e razionali. L’Io e le sue strutture. Attributi dell’Io: valori, bisogni, atteggiamenti. Processi dell’Io: percezione, difese, apprendimento, motivazione conscia e inconscia. Personalità ed esperienza religiosa.

A partire dall’analisi di alcuni contributi significativi la parte seminariale cer-cherà di favorire un avvicinamento alla psicologia dell’esperienza religiosa soprat-tutto da parte di giovani in ricerca ed educatori. BIBLIOGRAFIA

A. CENCINI - A. MANENTI, Psicologia e formazione. Strutture e dinamismi, EDB, Bologna 1985; A.M. RAVAGLIOLI, Psicologia, Piemme, Casale Monferrato 19922; L.M. RULLA, Antro-pologia della vocazione cristiana. I. Basi interdisciplinari, Piemme, Casale Monferrato 1985; F. IMODA, Sviluppo umano psicologia e mistero, Piemme, Casale Monferrato 1993; C.S. HALL - G. LINDZEY, Teorie della personalità, Boringhieri, Torino 1973.

Per la parte seminariale: N. DAL MOLIN, Verso il blu. Lineamenti di psicologia della religione, EMP, Padova 1995; G. SOVERNIGO, Religione e persona. Psicologia dell’esperienza religiosa, EDB, Bologna 1990; DON S. BROWING, «La psicologia può evitare la religione? Dovrebbe far-lo?», in F. IMODA (a cura di), Antropologia interdisciplinare e formazione, EDB, Bologna 1997, 57-74.

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AA02. SOCIOLOGIA (3 ore sett., 1° sem.: G. DI GENNARO)

Il corso offrirà gli elementi fondamentali di conoscenza della formazione delle

società umane attraverso l’assunzione e l’approfondimento delle elementari cate-gorie concettuali che definiscono e spiegano le forme attraverso cui si realizzano le istituzioni, i gruppi sociali, l’interazione sociale, le regole e i processi sociali che ca-ratterizzano e hanno scandito le trasformazioni delle società e reso più complessa quella contemporanea. Con attenzione alla dimensione teorico-concettuale dell’analisi sociologica, si forniranno le nozioni e le varie interpretazioni maturate nel corso della storia della disciplina e che rimandano alle tradizioni teoriche clas-siche e contemporanee, con particolare attenzione anche al fenomeno religioso sia considerando gli elementi strutturali che ne determinano la persistenza, sia proces-suali che ne configurano le modificazioni.

Inoltre, un’altra parte del corso sarà dedicata alle principali teorie sociologiche che configurano il contributo dei classici e dei contemporanei per spiegare la vita so-ciale e il funzionamento della società. Con attenzione ai modelli macro e micro così come sono andati formandosi, in quello che oggi risulta essere il contributo della so-ciologia alla conoscenza della realtà sociale, saranno tracciati i legami tra i vari modelli teorici e le altre scienze umane (filosofia, economia, antropologia, storia, psicologia) collocando le differenti prospettive teoriche all’interno delle diverse tradizioni storico-culturali. Per permettere una migliore comprensione degli elementi che caratterizzano l’attuale dibattito sociologico, spazio sarà dato ai più recenti contributi di autori quali Giddens, Beck, Elster, Boudon. BIBLIOGRAFIA H. REIMANN, Introduzione alla sociologia. Concetti fondamentali, Il Mulino, Bologna 2000; R.A. WALLACE - A. WOLF, La teoria sociologica contemporanea, Il Mulino, Bologna 2000, pp. 434 (escluso capp. 8 e 9); G. DI GENNARO, «Secolarizzazione/desecolarizzazione: ovve-ro il problema della modernità», in A. MILANO (a cura di), La secolarizzazione in Italia nella seconda metà del Novecento. Bilanci e prospettive, La Morcelliana, Brescia 2006. Ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali saranno forniti durante il corso.

AA08. STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA

(3 ore sett., 1° sem: A. ORAZZO)

Il corso intende percorrere la storia del pensiero dell’antichità greco-romana, collocando le tematiche nel contesto storico e culturale del loro tempo. Sarà privi-legiata un’ottica che tende a far emergere il valore di praeparatio evangelica del pensiero antico, in vista degli sviluppi e della “novità” di cui il messaggio cristiano sarà portatore anche dal punto di vista strettamente filosofico.

Nella parte seminariale, attraverso il lavoro di gruppo, gli studenti saranno posti a contatto diretto con i testi più significativi delle epoche e degli Autori, e avranno la possibilità di elaborare, in forma critica e dialogica, una propria visione delle problematiche affrontate.

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BIBLIOGRAFIA

G. REALE, Il pensiero antico, Vita e Pensiero, Milano 2001; ID. - D. ANTISERI - M. BALDINI, Antologia filosofica. I. Antichità e Medioevo, La Scuola, Brescia 1995; H. KRÄMER, Platone e i fondamenti della metafisica, Vita e Pensiero, Milano 1982; K. GAISER, Platone come scritto-re filosofico. Saggi sull’ermeneutica dei dialoghi platonici; G. REALE, Autotestimonianza e rimandi dei dialoghi di Platone alle “dottrine non scritte”, Bompiani, Milano 2008; ARISTOTELE, Metafisica, a cura di G. Reale, Milano 1998.

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA

(7 ore sett., 2° sem.: S. MURATORE - A. TRUPIANO)

AEM04. EPISTEMOLOGIA (3 ore sett., 2° sem.: A. TRUPIANO)

Per la descrizione cf p. 59

AEM06. FILOSOFIA DELL’ESSERE

(4 ore sett., 2° sem.; 2 ore sett., 3° sem: S. MURATORE)

Nel secondo semestre la proposta teoretica concerne la possibilità di un di-scorso integrato nei confronti dell’universo dell’esperienza. Dopo un veloce itine-rario storico sia epistemologico che metafisico, questo obiettivo viene perseguito attraverso un processo di autoappropriazione delle fondamentali strutture opera-tive della soggettività interrogante (= metafisica latente) e la formulazione di un teorema epistemologico, col quale si prende posizione nei confronti del problema dell’oggettività/verità del conoscere umano, in riferimento a recenti impostazioni epistemologiche del Novecento.

Con la formulazione del teorema epistemologico del realismo critico diventa possibile un esercizio della razionalità filosofica volto al superamento della fram-mentarietà dei saperi empirici. La metafisica si presenta così, anzitutto, come con-creta possibilità di un discorso unitario integrato nei confronti dell’universo dell’esperienza (essere proporzionato). Allo stesso tempo vengono sollevati gli in-terrogativi di senso nei confronti di un universo che si trova ad esistere come sem-plice dato di fatto. Lo sbocco di questo interrogare è il riaccredito di una metafisi-ca creazionista, che prelude ai successivi sviluppi teologici. BIBLIOGRAFIA

Dispense dei Professori. S. MURATORE, Filosofia dell’essere, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; B. LONERGAN, Comprendere e Essere. Le lezioni di Halifax su Insight, Città Nuova, Roma 1993; G. ANCONA (ed.), Cosmologia e antropologia. Per una scienza dell’uomo, EMP, Pa-dova 1995; B. LONERGAN, Insight. Uno studio del comprendere umano (Opere di B.J.F. Lonergan 3), Città Nuova, Roma 2007; S. MURATORE, L’evoluzione cosmologica e il problema di Dio, AVE, Roma 1993; S. MURATORE (ed.), Futuro del cosmo, futuro dell’uomo, EMP, Padova 1997.

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MS01. MUSICA SACRA (2 ore sett., 2° sem.: V. DE GREGORIO)

Il corso si riferisce alla storia dell’arte musicale con particolare attenzione all’uso

della musica nella ritualità della Chiesa delle origini ed alla organizzazione della mu-sica nella liturgia, sia in Oriente sia in Occidente. Sono esaminati i progressivi pas-saggi dal Canto Gregoriano alla nascita della Polifonia, alla prassi musicale adottata nella Chiesa Cattolica della riforma pre e post tridentina e nelle Chiese riformate e al-la crisi dovuta all’adozione, nei riti, dei linguaggi musicali mutuati dal melodramma profano dal sec. XVII al XIX. L’ultima parte del corso è dedicata allo studio dei mo-vimenti di riforma della musica liturgica che nella seconda metà del XIX secolo pre-parano gli interventi del Magistero nel secolo XX e il decisivo ripensamento imposto anche alla musica in chiesa dalla costituzione Sacrosantum Concilium del Vaticano II. Il corso si articola in una parte magistrale ed in un’altra laboratoriale dedicata allo studio e all’esercizio esercizio pratico del repertorio fondamentale del Canto Gregoriano. BIBLIOGRAFIA

V. DONELLA, La Musica in chiesa nei secoli XVII - XVIII - XIX, Carrara, Bergamo 1995; S. CORBIN, La musica cristiana: dalle origini al gregoriano, Jaca Book Milano, 1987; F. RAINOLDI, Sentieri della musica sacra: dall’Ottocento al Concilio Vaticano II – Documenta-zione su ideologie e prassi, CLV - Edizioni Liturgiche, Roma 1996; J. GELINEAU, Canto e musica nel culto cristiano: principi, leggi e applicazioni, LDC, Torino 1963; V. DONELLA, Musica in chiesa nel terzo millennio, Urban, Saronno 2004; A.P. ERNETTI, Storia del Canto Gregoriano, Venezia 1990; AA.VV., Musica e liturgia nella cultura mediterranea, a cura di P. Arcangeli - L. Olschki, Firenze 1988; M. FURST-WULLE, Il canto cristiano nella storia occi-dentale, Claudiana, Torino 1974; G. STEFANI, Musica e religione nell’Italia barocca, S.F. Flaccovio, Palermo 1975; G. BAROFFIO - A. EUN JU KIM, Introduzione al Canto Gregoriano, Urban, Saronno 2003; A. BUGNINI, La riforma liturgica, CLV - Edizioni Liturgiche, Roma 1998; F. RAINOLDI, Traditio Canendi. Appunti per una storia dei riti cristiani, CLV - Edi-zioni Liturgiche, Roma 2000.

AREA ANTROPOLOGICA

AA03. ANTROPOLOGIA FILOSOFICA (5 ore sett., 2° sem.: N. GALANTINO)

Il corso si sviluppa su tre livelli. Il primo, di carattere storico-epistemologico, si

propone di ricercare gli elementi indispensabili per rispondere a quanti trovano de-sueto interrogarsi oggi sull’essenza dell’uomo: dopo un’indagine di carattere seman-tico, si ripercorrono i momenti ed i modelli più significativi della riflessione filosofica sull’uomo. Il livello storico-teoretico concentra l’attenzione sugli elementi di caratte-re squisitamente filosofico che contribuiscono a rispondere alla domanda «chi è l’uomo?», spingendo la riflessione «oltre le strutture-di-pensiero impersonali» e di-chiarando antropologicamente inadeguate le categorie classiche e quelle appartenenti

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allo schematismo kantiano. Il punto di forza di questo secondo momento è il passag-gio da un’ontologia sostanzialistica a un’ontologia relazionale: non si tratta di decre-tare con superficialità il superamento del sostanzialismo aristotelico, quanto di avan-zare un’interpretazione personalistica di esso.

Nella terza parte del corso ci si confronta con figure e percorsi che più di altri hanno caratterizzato la “questione antropologica” in questi ultimi decenni. Va letta in quest’ottica l’attenzione riservata alla presentazione dell’antropologia neoebraica, al tema dell’identità personale ed a quello della natura umana. BIBLIOGRAFIA

N. GALANTINO, Sulla via della persona. L’antropologia filosofica: storia, epistemologia, figu-re e percorsi, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; M. BUBER, Il principio dialogico e altri sag-gi, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993; E. MOUNIER, Il personalismo, AVE, Roma 2004; P. RICOEUR, La persona, Morcelliana 1997; R. GUARDINI, Persona e libertà, La Scuola, Brescia 1987; ID., Mondo e persona, Morcelliana, Brescia 2000; M. KILANI, Antropologia. Una in-troduzione, Dedalo, Bari 1994; S. PALUMBIERI, L’uomo, questa meraviglia. Antropologia fi-losofica I: Trattato sulla costituzione antropologica, Urbaniana University Press, Roma 1999; ID., L’uomo questo paradosso. Antropologia filosofica II: Trattato sulla concentrazione e condizione antropologica, Urbaniana University Press, Roma 2000; M. TOSO - Z. FORMELLA - A. DANESE (a cura di), Emmanuel Mounier. Persona e umanesimo relazionale, I, Las, Roma 2005.

AA09. STORIA DELLA FILOSOFIA PATRISTICA E MEDIEVALE

(3 ore sett., 2° sem.: A. ORAZZO)

Il corso intende percorrere la storia del pensiero filosofico medievale, a partire dalle sue origini patristiche. Esso si svilupperà in un arco di tempo che va da san Giustino a san Tommaso. L’ottica sarà quella della Fides et ratio, e tende a far vede-re come il messaggio cristiano non solo non esonera dal lavoro di ricerca intellettua-le, ma lo stimola e lo esige. Fede e ragione sono fatte per collaborare, in vista di quell’intellectus fidei che ogni generazione è chiamata a costruire, se vuole presenta-re il messaggio cristiano in maniera significativa a credenti e non credenti. Nella parte seminariale, attraverso il lavoro di gruppo, gli studenti saranno posti a contat-to diretto con alcuni tra i testi più eloquenti dei Padri e degli autori medievali, e a-vranno la possibilità di elaborare, in forma critica e dialogica, una propria visione delle problematiche affrontate. BIBLIOGRAFIA

É. GILSON, La filosofia nel Medioevo: dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo (Pa-perbacks Classici 12), La Nuova Italia, Firenze, 2005; C. MORESCHINI, Storia della filosofia patristica, Morcelliana, Brescia 2004; A. ORAZZO, Analogia libertatis. La libertà tra metafisi-ca e storia in sant’Anselmo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; G. REALE, Radici culturali e spirituali dell’Europa. Per una rinascita dell’“uomo europeo”, Cortina Editore, Milano 2003.

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AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA

(6 ore sett., 3° sem.: S. MURATORE - S. FERRARO - A. TRUPIANO)

Con la formulazione del teorema epistemologico del realismo critico (cf seme-stre precedente) diventa possibile un esercizio della razionalità filosofica volto al superamento della frammentarietà dei saperi empirici. La metafisica si presenta così, anzitutto, come concreta possibilità di un discorso unitario integrato nei con-fronti dell’universo dell’esperienza (essere proporzionato). Allo stesso tempo ven-gono sollevati gli interrogativi di senso nei confronti di un universo che si trova ad esistere come semplice dato di fatto. Lo sbocco di questo interrogare è il riaccredi-to di una metafisica creazionista, che prelude ai successivi sviluppi teologici. In questo contesto possono essere fatti confluire gli apporti specifici della filosofia della natura: le variazioni concernenti la nozione di natura lungo tutto l’arco della cultura occidentale, gli scenari dischiusi dalle più recenti teorie cosmologiche e il problema del rapporto mente-corpo, quale emerge dalle recenti scienze cognitive.

La centralità del problema dell’interpretazione, dal canto suo, sollecita la rifles-sione sugli apporti specifici dell’ermeneutica, che pone nuovi interrogativi alla filoso-fia occidentale, il cui ripensamento trae specifiche sollecitazioni dal confronto con il pensiero ebraico.

AEM06. FILOSOFIA DELL’ESSERE

(2 ore sett., 3° sem: S. MURATORE)

Per la descrizione cf p. 59

AEM05. ERMENEUTICA

(2 ore sett., 3° sem.: A. TRUPIANO)

Nel quadro generale dell’area epistemologico-metafisica, la riflessione ermeneu-tica intende concentrare l’attenzione sulla specificità del comprendere e sulla cen-tralità dell’interpretazione, valorizzando sia la consapevolezza della storicità del vi-vere umano sia la costitutiva dimensione di intersoggettività, con l’attenzione a te-matizzare l’universalità del problema ermeneutico nel contesto dei saperi contem-poranei. BIBLIOGRAFIA

H.G. GADAMER, Verità e metodo, Bompiani, Milano 1983; ID., Il problema della coscienza storica, Guida, Napoli 1974; ID., La responsabilità del pensare. Saggi ermeneutici, Vita e Pensiero, Milano 2002; ID., Linguaggio, Laterza, Roma-Bari 2005; D. DI CESARE, Gadamer, Il Mulino, Bologna 2007; M. FERRARIS, Storia dell’ermeneutica, Bompiani, Milano 19974; F. ROSENZWEIG, La Scrittura. Saggi dal 1914 al 1929, Città Nuova, Roma 1991; D. DAVIDSON, Soggettivo, intersoggettivo, oggettivo, Raffaello Cortina Editore, Milano 2003; J. HABERMAS, Verità e giustificazione, Laterza, Roma-Bari 2001. Dispense del Professore.

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AEM07. FILOSOFIA DELLA NATURA (2 ore sett., 3° sem.: S. FERRARO)

La riflessione sul rapporto uomo/mondo oggi impone un confronto tra un

complessivo modello interpretativo, affermato dalle scienze, gli impliciti epistemo-logici e, a volte, ideologici soggiacenti, e le possibilità di una razionalità filosofica adeguata. Il corso propone un itinerario che:

– attraverso il confronto con gli sviluppi dei modelli scientifici e filosofici del-la lettura culturale occidentale,

– riconfrontati con le attuali dimensioni spazio-temporali del modello cosmi-co-evolutivo oggi prevalente,

– raccogliendone consistenza, problemi, contrasti e ulteriorità prevedibili, – continui a ricercare una possibile fondazione critica, essa stessa consapevole

della propria dimensione euristica. BIBLIOGRAFIA ÿ

P. ROSSI (a cura di), Storia della scienza moderna e contemporanea, 6 voll., TEA, Milano 2000, ried. 8 voll., L’Espresso - De Agostini, Roma - Novara 2006; I. PRIGOGINE, La fine delle certezze. Il tempo, il caos e le leggi della natura, Bollati Boringhieri, Torino 1997; L.A. RADICATI DI BRONZOLO, Pensare la natura, Laterza, Roma - Bari 1999; E. BONCINELLI, Le forme della vita. L’evoluzione e l’origine dell’uomo, Einaudi, Torino 2000; S. ROSE, Il cervel-lo del ventunesimo secolo. Spiegare, curare e manipolare la mente, Codice, Torino 2005. Ulte-riori indicazioni bibliografiche, appunti e materiali, saranno presentati durante lo sviluppo del corso.

AREA ANTROPOLOGICA

AA04. ETICA GENERALE

(4 ore sett., 3° sem.: G. DE SIMONE)

Il corso intende proporre una trattazione dell’etica dal punto di vista della persona, costruendosi come fenomenologia dell’esperienza morale che apre ad una riflessione critica sui fondamenti dell’agire etico. In tal senso sarà delineato un percorso storico-teoretico che, nel confronto con le principali teorie etiche, affron-terà le questioni inerenti al rapporto tra coscienza e norma, verità e pluralità dei valori, virtù e felicità, ragione e sentimento nella vita morale, autorità e libertà. Particolare attenzione sarà riservata alla dialettica tra etica dell’intenzione ed etica della responsabilità nella attuale riscoperta della filosofia pratica e al rapporto tra storicità e oggettività dei valori nel concreto articolarsi dell’imprescindibile nesso che unisce etica, antropologia e ontologia.

BIBLIOGRAFIA

A. DA RE, Filosofia morale, Bruno Mondadori, Milano 2003; C. VIGNA (ed.), Introduzione all’etica, Vita e pensiero, Milano 2001; M. IVALDO, Storia della filosofia morale, Editori Riu-

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niti, Roma 2006; J. DE FINANCE, Etica generale, Edizioni del Circito, Cassano-Bari 1975; RIGOBELLO (a cura di), Persona e norma nell’esperienza morale, Japadre editore, L’Aquila 1982; I. SANNA (ed.), Legge di natura e interculturalità, Studium, Roma 2006; G. CANTILLO, Natura umana e senso della storia, Luciano, Napoli 2005; G. CAPOGRASSI, Introduzione alla vita etica, Studium, Roma 1976; P. PIOVANI, Posizioni e trasposizioni etiche, Morano, Napoli 1989; M. SCHELER, Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori, a cura di G. Caronel-lo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; R. GUARDINI, Etica, a cura di M. Nicoletti - S. Zucal, Morcelliana, Brescia 2003². Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno date nello svolgi-mento del corso.

AA06. STORIA DELLE RELIGIONI

(3 ore sett., 3° sem.: G. DE SIMONE - G. PALUMMIERI)

Tenendo conto dell’indubbia centralità della religione per una comprensione dell’umano e del suo fondamento, nonché della problematicità posta dalla molte-plicità delle religioni, il corso, nella sua parte generale, si propone di saggiare la complessità del fatto religioso e la diversità dei molteplici approcci, ma anche e soprattutto di cogliere le strutture espressive che caratterizzano il mondo delle re-ligioni, su cui nel successivo semestre si svilupperà la riflessione sistematica.

In questa prospettiva si farà riferimento alle scienze empiriche della religione, in particolare alla storia delle religioni e alla fenomenologia delle religione, delle quali verranno ricostruiti l’origine, lo sviluppo storico e lo statuto epistemologico, valutando la possibilità di una fenomenologia storica delle religioni.

La parte monografica del corso di Storia delle religioni si propone di avvicina-re lo studente a una comprensione generale dell’Islàm per coglierne le sfumature essenziali attraverso un percorso di analisi storico religiosa. Il principale obiettivo è l’acquisizione, in autonomia da ogni pregiudizio, di un contenuto religioso che per sua natura raggiunge tutte le altre dimensioni della realtà.

Il percorso di studio proposto si articolerà secondo il seguente programma: Nascita dell’Islàm. Comunità islamica e universalismo. Corano e lingua araba. Muhammad: profezia e rivelazione. Pratica rituale. Istituzioni della società civile. Diritti dell’uomo. Islàm e Cristianesimo: differenze e convergenze. L’Islàm mo-derno: movimenti fondamentalisti. Rapporti con l’Occidente. BIBLIOGRAFIA

Parte generale: R. CIPRIANI - G. MURA (a cura di), Il fenomeno religioso oggi. Tradizione mu-tamento negazione, Urbaniana University Press, Roma 2002; G. FILORAMO - C. PRANDI, Le scienze delle religioni, Morcelliana, Brescia 1991; G. LORIZIO (ed.), Religione e religioni. Metodologie e prospettive ermeneutiche, EMP, Padova 1998; A.N. TERRIN, Spiegare o com-prendere la religione?, EMP, Padova 1983; U. BIANCHI, «Storia delle religioni», in AA.VV., Dizionario teologico interdisciplinare, Marietti, Casale Monferrato 1977, 308-323; G. MAGNANI, Storia comparata delle religioni. Principi fenomenologici, Cittadella, Assisi 1999; M. ALIOTTA (a cura di), Cristianesimo, religione, religioni, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; G. FILORAMO, Che cos’è la religione. Temi metodi problemi, Einaudi, Torino 2004.

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Parte monografica: A. BAUSANI (a cura di), Il Corano, Rizzoli, Milano 1999; N.G. PERÍN, Ma-nuale per conoscere l’Islàm. Storia, società, cultura, religione, EDUP, Roma 2003; A. BAUSANI, L’Islàm, Garzanti, Cernusco 1999; G. FILORAMO (ed.), Islàm, Laterza, Roma-Bari 2000; P. BRANCA, Introduzione all’Islàm, San Paolo, Milano 1995; B. PIRONE, La moschea e l’Islàm, Portalupi, Casa-le Monferrato 2004; G. LA TORRE, L’Islàm: conoscere per dialogare, Claudiana, Torino 1991.

AA10. STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA

(3 ore sett., 3° sem.: E. D’ANTUONO - G. ATTADEMO)

Il corso, incentrato sul discorso filosofico della modernità, propone una rico-struzione degli snodi fondamentali della storia della filosofia moderna e dell’interpretazione che della “modernità” questa storia offre. Il filo conduttore è la configurazione del mondo e la progressiva perdita del mondo come esperienza centrale del moderno, i cui esiti drammatici segnano la contemporaneità. Perdita del mondo e diversa configurazione del rapporto uomo-Dio sono illuminati sia at-traverso la riflessione sulla «cristologia filosofica» dell’età moderna e contempora-nea ricostruita da Tilliette sia attraverso l’analisi di quello che E. Lévinas ha chia-mato «pensiero ebraico moderno», latore di una peculiare esperienza e di un «nuovo» filosofare. BIBLIOGRAFIA ÿ

J. HABERMAS, Il discorso filosofico della modernità, Laterza, Bari 1987; G.F.W. HEGEL, Le-zioni di storia della filosofia, III/2, La Nuova Italia, Firenze 1981; K. LÖWITH, Dio Uomo e Mondo nella metafisica da Cartesio a Nietzsche, Donzelli, Roma 2000; ID., Da Hegel a Nie-tzsche. La frattura rivoluzionaria nel pensiero del secolo XIX, Einaudi, Torino 1971; ID., Critica dell’esistenza storica, Morano, Napoli 1967 (i primi 3 cap.); F. ROSENZWEIG, «Il nuo-vo pensiero», in ID., La Scrittura. Saggi dal 1914 al 1929, Città Nuova, Roma 1991; I. KAJON, Il pensiero ebraico del Novecento, Donzelli, Roma 2002; E. D’ANTUONO, Ebraismo e filosofia. Saggio su Franz Rosenzweig, Guida, Napoli 1999; X. TILLIETTE, La cristologia ide-alista, Queriniana, Brescia 1993; ID., Il Cristo dei non-credenti e altri saggi di filosofia cristia-na, AVE, Roma 1994; ID., Il Cristo della filosofia. Prolegomeni ad una cristologia filosofica, Morcelliana, Brescia 1997.

AS01. ARTE SACRA

(2 ore sett., 4° sem.: G. AGNISOLA)

Ripercorrendo le tappe fondamentali dell’arte connessa con il sacro cristiano, dalle origini alle ricerche dell’arte contemporanea, si intende sviluppare, attraverso lo studio di immagini significative, una capacità interpretativa e critica mediante l’analisi dei significati espressivi, simbolici e teologici delle opere, anche con l’ausilio di tecniche e linguaggi transdisciplinari. Più in generale si intende testimoniare co-me l’arte possa essere straordinariamente rivelativa del senso di Dio e linguaggio capace di alimentare spiritualmente e psicologicamente il personale universo reli-gioso. Saranno in particolare “lette” alcune immagini celebri, dalle Annunciazioni

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del Beato Angelico, alla Crocifissione di Grünewald, alle Pietà di Michelangelo, alle opere di Caravaggio, all’Estasi di S. Teresa di Bernini, fino alle più significative te-stimonianze dell’arte religiosa dell’Ottocento e del Novecento, da quelle di Millet a quelle di Congdon. All’arte contemporanea, ai suoi linguaggi in relazione al sacro verrà dato ampio spazio, approfondendo anche le problematiche connesse con l’inserimento delle opere nei luoghi di culto. Le lezioni conclusive verranno dedica-te all’architettura sacra moderna e contemporanea. BIBLIOGRAFIA

J. PLAZAOLA, Arte Cristiana nel tempo, Storia e significato, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; T. VERDON, L'arte sacra in Italia, Mondadori, Milano 2001; G. DORFLES ET AL, Storia dell’arte, Atlas, Bergamo 2004; A. BELVJ- P.A.FIORENSKIJ, L’arte il simbolo e Dio, Medusa, Milano 2004; P.A. FIORENSKIJ, Iconostasi, Medusa, Milano 2008; E. PANOFSKY, Studi di ico-nologia, Torino 1975 (o altra edizione); M. MARANGONI, Saper Vedere, Garzanti (edizioni varie); G.C. SCIOLLA, Studiare l’arte. Metodo, analisi e interpretazione delle opere e degli ar-tisti, Torino 2001; A. GRABAR, Le vie della creazione nell’iconografia cristiana. Antichità e Medio Evo, Milano 1983 (o altra edizione); ID., Arte e Teologia, Dire e fare la bellezza nella chiesa, a cura di N. Benazzi, EDB, Bologna 2004; F. DEDUYST, Chiese, arte, architettura, li-turgia dal 1920 al 2000, Silvana Editoriale, 2003; A. GRÚN, Preghiera e conoscenza di sé, EP, Milano 2007; M. CECCHETTI, I cerchi delle betulle, Apocalisse Medusa, Milano 2007; Lettera agli artisti di Giovanni Paolo II (edizioni varie), 1999. Altri titoli verranno suggeriti durante il corso.

AREA ANTROPOLOGICA

AA05. ETICA SPECIALE (2 ore sett., 4° sem.: G. PARNOFIELLO)

La varietà sconcertante di convinzioni, possibilità di scelte e criteri che il plurali-

smo contemporaneo presenta può far assumere posizioni di contrasto a proposito di valori umani rilevanti. La diffusione mediatica di scenari su perdita di coesione, di-sintegrazione e conflitto tra popoli, culture e religioni è il segno più evidente di un cambiamento su cui vale la pena indagare per scoprire le ragioni del fenomeno plura-le, di fronte al quale si propongono diversi progetti sociali e politici. Confrontandosi con i testi della storia del pensiero antico, moderno e contemporaneo, si proverà a ri-flettere sul senso che la categoria del “riconoscimento” dischiude sul piano etico, quale percorso di responsabilità di fronte ad esperienze di negazione e pregiudizio. BIBLIOGRAFIA

T. BONAZZI (ed.), Riconoscimento ed esclusione. Forme storiche e dibattiti contemporanei, Roma 2003; Fenomenologia e società. Ragione e riconoscimento nell’età globale 1 (2004) numero mo-nografico; Fenomenologia e società. Riconoscimento e solidarietà 2 (2005) numero monografico; J. HABERMAS - CH. TAYLOR, Multiculturalismo. Lotte per il riconoscimento, Milano 1998; B. MAZZARA, Stereotipi e pregiudizi, Il Mulino, Bologna 1997; P. RICOEUR, Percorsi del riconoscimento, Raffaello

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Cortina, Milano 2005; D. SPARTI, L’importanza di essere umani. Etica del riconoscimento, Milano 2003; T. TODOROV, La conquista dell’America. Il problema dell’«altro», Einaudi, Torino 1992.

AA07. FILOSOFIA DELLA RELIGIONE

(5 ore sett., 4° sem.: G. DE SIMONE)

La filosofia della religione, in quanto riflessione seconda all’esperienza religiosa, intende accertare criticamente ciò che costituisce l’essenza della religione e il suo fondamento ontologico. Dopo un’introduzione dedicata alla definizione su base storico-critica dello statuto epistemologico della disciplina, l’itinerario del corso si articolerà in tre momenti fondamentali:

a) il momento fenomenologico, volto a rilevare l’essenza della religione (il lin-guaggio dell’esperienza religiosa, la sua struttura di correlazione asimmetrica, l’oggetto, il soggetto, l’atto religioso);

b) il momento ermeneutico rivelativo del valore della religione (il conflitto delle ermeneuti-che e la fondazione di un’ermeneutica dell’esperienza religiosa in chiave di trascendenza);

c) il momento critico-veritativo, inteso ad accertare la verità ontologica della esperienza religiosa quale autentica esperienza della trascendenza.

Quale approfondimento monografico verrà proposto il tema della conoscenza del divi-no, considerato attraverso la fenomenologia essenziale di Max Scheler e la fenomenologia radicale di Michel Henry. BIBLIOGRAFIA

F. SCHLEIERMACHER, Discorsi sulla religione, a cura di S. Spera, Queriniana, Brescia 1989, G.W.F. HEGEL, Lezioni di filosofia della religione, I, a cura di R. Garaventa - S. Achella, Guida, Napoli 2003; W. DILTHEY, «Il problema della religione», in ID., Ermeneutica e reli-gione, Patron, Bologna 1970; M. SCHELER, L’eterno nell’uomo, a cura di U. Pellegrino, Lo-gos, Roma 1991; M. ELIADE, Il sacro e il profano, Boringhieri, Torino 1984; R. OTTO, Il sa-cro, Feltrinelli, Milano 1987; R. GUARDINI, Fede, religione, esperienza. Saggi teologici, Mor-celliana, Brescia 1984; M. HENRY, Parole del Cristo, tr. it. di G. Sansonetti, Queriniana, Bre-scia 2003; I. MANCINI, Filosofia della religione, Marietti, Genova 19863; AA.VV., In lotta con l’angelo. La filosofia degli ultimi due secoli di fronte al cristianesimo, SEI, Torino1989; C. GRECO, L’esperienza religiosa. Essenza, valore, verità. Un itinerario di filosofia della religio-ne, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; G. DE SIMONE, L’amore fa vedere. Rivelazione e co-noscenza nella filosofia della religione di Max Scheler, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; ID., «Esperienza religiosa e filosofia della religione», in G. LORIZIO (ed.), Teologia Fonda-mentale-Contesto, vol. III, Città Nuova, Roma 2005; ID., La rivelazione della vita. Cristiane-simo e filosofia in Michel Henry, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007.

AA11. STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA

(3 ore sett., 4° sem.: E. D’ANTUONO - G. ATTADEMO)

Il corso, incentrato sul discorso filosofico della modernità, propone una rico-struzione degli snodi fondamentali della storia della filosofia contemporanea e

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dell’interpretazione che della “modernità” questa storia offre. Il filo conduttore è la configurazione del mondo e la progressiva perdita del mondo come esperienza centra-le del moderno, i cui esiti drammatici segnano la contemporaneità. Perdita del mondo e diversa configurazione del rapporto uomo-Dio sono illuminati sia attraverso la rifles-sione sulla «cristologia filosofica» dell’età moderna e contemporanea ricostruita da Tilliette sia attraverso l’analisi di quello che E. Lévinas ha chiamato «pensiero ebraico moderno», latore di una peculiare esperienza e di un «nuovo» filosofare. BIBLIOGRAFIA

J. HABERMAS, Il discorso filosofico della modernità, Laterza, Bari 1987; G.F.W. HEGEL, Le-zioni di storia della filosofia, III/2, La Nuova Italia, Firenze 1981; K. LÖWITH, Dio Uomo e Mondo nella metafisica da Cartesio a Nietzsche, Donzelli, Roma 2000; ID., Da Hegel a Nie-tzsche. La frattura rivoluzionaria nel pensiero del secolo XIX, Einaudi, Torino 1971; ID., Critica dell’esistenza storica, Morano, Napoli 1967 (i primi 3 cap.); F. ROSENZWEIG, «Il nuo-vo pensiero», in ID., La Scrittura. Saggi dal 1914 al 1929, Città Nuova, Roma 1991; I. KAJON, Il pensiero ebraico del Novecento, Donzelli, Roma 2002; E. D’ANTUONO, Ebraismo e filosofia. Sag-gio su Franz Rosenzweig, Guida, Napoli 1999; X. TILLIETTE, La cristologia idealista, Queriniana, Brescia 1993; ID., Il Cristo dei non-credenti e altri saggi di filosofia cristiana, AVE, Roma 1994; ID., Il Cristo della filosofia. Prolegomeni ad una cristologia filosofica, Morcelliana, Brescia 1997.

AREA BIBLICA

AB01. INTRODUZIONE ALLA SACRA SCRITTURA

(3 ore sett., 4° sem.: E. SALVATORE)

Il corso affronterà i seguenti nuclei tematici: 1.ÿambiente (linee essenziali di geografia, archeologia e storia di Israele); 2.ÿtesto: formazione e trasmissione dei testi (AT, NT, Apocrifi); cenni di cri-

tica testuale (AT e NT); 3.ÿermeneutica (metodi, strumenti e sussidi).

BIBLIOGRAFIA

Testo base: R. FABRIS (ed.), Introduzione generale alla Bibbia (Logos. Corso di studi biblici), vol. 1, LDC, Torino 1994; può essere utile anche V. FUSCO, «Gli studi biblici e il loro metodo», in G. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricer-ca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994, 165-221. Dispense del professore.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF01. INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIA

(2 ore sett., 4° sem.: C. GRECO - M. CANADÈ)

L’area cristologico-fondamentale propone un percorso coerente e articolato, che si sviluppa lungo quattro semestri, prevalentemente nel triennio teologico, e compor-

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biennio filosofico

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ta: 1) un’introduzione storica e sistematica alla teologia con l’esame dei principali modelli d’intellectus fidei; 2) un’ampia trattazione della patrologia con le sue princi-pali figure; 3) la teologia fondamentale nelle sue classiche articolazioni (la rivelazione, la tradizione e l’ispirazione); 4) una trattazione ampia e articolata della cristologia e del mistero trinitario, centro e fondamento dell’intera riflessione teologica.

Nell’ambito del 4° sem. del biennio filosofico questo percorso ha inizio con l’appro-fondimento della natura, dell’oggetto e del metodo della teologia, attraverso una ricogni-zione storica dei principali modelli d’intelligenza della fede e una riflessione sistematica sulla natura della teologia, le sue molteplici articolazioni disciplinari e i suoi compiti.

1. Modelli storici d’intellectus fidei: la teologia nel NT; la teologia dei Padri (cf corso di Patrologia); la teologia medievale; la teologia nell’epoca moderna; la teologia nell’epoca contemporanea.

2. Natura, oggetto e metodo della teologia sistematica. BIBLIOGRAFIA

R. LATOURELLE, Teologia, scienza della salvezza, Cittadella, Assisi 19927; R. FISICHELLA - G. POZZO - G. LAFONT, La teologia tra rivelazione e storia, EDB, Bologna 1999; E. DEL

COVOLO - G. OCCHIPINTI - R. FISICHELLA, Storia della teologia, II-III, EBD, Bologna 1996; R. GIBELLINI, La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 1992; ID., Prospettive teologi-che per il XXI secolo, Queriniana, Brescia 2003. Dispense del professore.

SEMINARIO MINORE

SMI01. ALLE ORIGINI DELLA CONOSCENZA. IL GIOCO DEL SENSIBILE E DELL’INTELLEGIBILE IN JOHN LOCKE

(1 ora sett., 2° sem.: J. I. PIEDADE)

Il seminario si propone un duplice scopo: – di metodo: offrire una guida allo studio della filosofia, con riferimenti pratici ed ese-

cutivi ai criteri della ricerca (reperimento fonti, citazioni bibliografiche corrette…) – di contenuti: affrontare insieme ed iniziare a focalizzare gli aspetti teoretici del

conoscere, avvalendosi del Saggio sull’intelligenza umana di John Locke, opera particolarmente significativa nel presentare una metodologia nella classifica-zione delle idee e nell’introdurre importanti distinzioni a livello teorico.

Il percorso muoverà dal rifiuto dei principi innati nella mente (libro 1°), per analizzare il rapporto tra sensibile e intellegibile (libro 2°) e il problema della real-tà della conoscenza, dell’esistenza extramentale delle cose, della soluzione afferma-ta nella garanzia della sensazione attuale (libro 4°).

BIBLIOGRAFIA

J. LOCKE, Saggio sulla intelligenza umana, voll. 1°-2°, tr. it. di C. Pellizzi, Laterza, Roma - Bari 2001; F. COPLESTON, Storia della filosofia, vol. V, Da Hobbes a Hume, Paideia, Brescia 1967, 90-184; J.I. PIEDADE, La sfida del sapere: dalla rappresentazione all’intenzionalità, Laterza, Bari 2006, 103-119.

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biennio filosofico

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SMI02. INTRODUZIONE ALLA LETTURA DI TESTI FILOSOFICI (1 ora sett., 2° sem.: A. ORAZZO)

La descrizione del corso e la bibliografia saranno indicate dal docente all’inizio

delle lezioni.

SEMINARIO MAGGIORE

(2 ore sett., 3° sem.; 1 ora sett., 4° sem.)

I seminari maggiori (che si prolungano nel semestre seguente) verranno pro-posti agli studenti del secondo anno con l’inizio del primo semestre dai coordina-tori dell’area epistemologico-metafisica e dell’area antropologica. I seminari, a numero chiuso, introducono allo studio e all’approfondimento di temi connessi con le problematiche delle rispettive aree e forniscono la base per la prevista eser-citazione scritta di filosofia, la prova più qualificante del biennio filosofico.

SMA04. ALLA RICERCA DELL’ANIMA

(2 ore sett., 2°-3° sem.: S. FERRARO)

Proseguendo la ricerca precedentemente iniziata, dopo il confronto con alcuni testi alle origini della lettura culturale occidentale sull’anima, ci si confronterà con i ‘nuclei caldi’ del pensiero filosofico cui si collega l’attuale dibattito mente/corpo, ri-considerandolo alla luce di una possibile domanda su persona e ‘spirito’.

Introduzione, lettura e discussione dei testi sono riferiti anche alla preparazione metodologica dell’esercitazione scritta prevista per il 4° semestre.

BIBLIOGRAFIA

G. RAVASI, Breve storia dell’anima, Mondadori, Milano 2003; S. ROSE, Il cervello del ventu-nesimo secolo. Spiegare, curare e manipolare la mente, Codice, Torino 2005. Ulteriori preci-sazioni sui materiali di ricerca saranno fornite durante gli incontri.

SMA03. DIRITTO E MORALE

PROSPETTIVE ISLAMO-CRISTIANE

(2 ore sett., 3° sem.; 1 ora sett. 4° sem.: G. DE SIMONE - G. PALUMMIERI)

Il seminario si propone di esaminare il rapporto diritto-morale in chiave filosofi-co-religiosa, facendo emergere le questioni teoriche ad esso connesse. Nella comples-sità delle sue implicazioni, il tema scelto costituirà altresì l’occasione per avviare un confronto tra l’Islàm e il Cristianesimo e i pensieri filosofici ad essi soggiacenti.

Particolare attenzione verrà data, specie nel corso del primo semestre, alla di-mensione metodologica del lavoro seminariale, così da consentire agli studenti un esercizio di concreto apprendimento dei metodi e degli strumenti della ricerca scientifica e della elaborazione tematica.

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biennio filosofico

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BIBLIOGRAFIA

I testi saranno indicati nel corso del seminario.

CORSI INTEGRATIVI

IL01. LINGUA GRECA (2 ore sett., 1°- 2° sem.: L. TOMMASELLI)

Il corso si propone di condurre alla comprensione letterale di brani del Nuovo

Testamento. Il primo contatto con la lingua greca avverrà attraverso la lettura e l’analisi di

alcune pericopi del Nuovo Testamento, scelte come specimina per un corretto ap-proccio metodologico e linguistico ai testi.

Obiettivi: – acquisizione di un vocabolario di base – conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche – progressiva sistemazione di tali dati

BIBLIOGRAFIA

C. CAMPANINI - P. SCAGLIETTI, Greco (Grammatica descrittiva e 2 voll. di esercizi), Ed. Sansoni per la scuola, Milano 2003; Nuovo Testamento interlineare greco – latino – italiano, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

IL02. LINGUA LATINA

(2 ore sett., 1°- 2° sem.: L. TOMMASELLI)

Il corso si propone di condurre alla comprensione letterale di alcune pericopi del Nuovo Testamento nella traduzione latina della Vulgata e di documenti del Magistero.

Obiettivi: – acquisizione di un vocabolario di base – conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche – progressiva sistemazione di tali dati

BIBLIOGRAFIA

F. CUPAIUOLO, Sermo Latinus (teoria ed esercizi), Loffredo, Napoli 2004; Nuovo Testamento interlineare greco – latino – italiano, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

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biennio filosofico

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IL03. LINGUA INGLESE

(2 ore sett., 1°-2° sem.: V. MARZANATI)

Il corso, rivolto a principianti, si fonda su di un approccio metodologico atto a dare un impianto strutturale e comunicativo di base. Saranno introdotti:

– elementi di fonetica e lessicali – articoli, aggettivi, avverbi, pronomi e possessivi – formazione dei verbi – formazione di frasi, affermative, negative, interrogative ed interro-negative

BIBLIOGRAFIA

J. & L. SOARS, New Headway English Course. Elementary, Oxford University Press, Oxford 2005.

IL04. LINGUA TEDESCA

(2 ore sett., 1°- 2° sem.: A. PATAUNER)

Il corso, rivolto a principianti, mirerà allo sviluppo delle abilità fondamentali

di comprensione e produzione scritta ed orale. Sarà affrontato lo studio delle strutture morfologiche e sintattiche della lingua

tedesca. Saranno introdotti elementi fonetici e lessicali, portando gli studenti ad esprimersi in lingua tedesca con semplici espressioni. Un particolare riguardo sarà dato alla lettura e comprensione dei testi scritti.

– Costruzione della frase diretta, inversa, traspositiva – Proposizioni principali e secondarie (introduzione) – Sostantivi, articoli, pronomi, aggettivi e loro declinazioni – Pronomi e voci interrogative – Verbi ausiliari, deboli, forti, modali, separabili ed inseparabili – Numeri cardinali Per favorire la comprensione della lingua parlata sarà integrato con il video-

corso in dvd “Treffpunkt Berlin” della Editrice Zanichelli.

BIBLIOGRAFIA

C. CATANI - H. GREINER - E. PEDRELLI - M.G. DELING, Wie bitte?, Moduli A e B, Zanichel-li, Bologna 2000. Ulteriore materiale didattico verrà distribuito ad integrazione nel corso dell’anno.

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IL TRIENNIO TEOLOGICO Il triennio teologico ha lo scopo di assicurare una solida formazione teologica

di base attraverso l’esposizione coordinata e sintetica di tutte le principali discipli-ne teologiche e una prima introduzione al metodo della ricerca scientifica. Esso perciò ha carattere istituzionale. La molteplicità e varietà dei corsi è orientata verso una progressiva conoscenza del mistero di Cristo, centro di tutta la Rivelazione.

Lo studente viene anzitutto introdotto alla conoscenza della Sacra Scrittura, che è l’anima di tutta la teologia, attraverso i corsi biblici che comprendono la quasi to-talità dei libri dell’Antico e del Nuovo Testamento. Questo studio, condotto me-diante una diligente applicazione dei metodi della critica esegetica, si protrae per i primi due anni del triennio, in sincronia con i principali corsi dogmatici, ai quali fa riferimento. Lo studente ha così modo non solo di attingere il genuino messaggio della Scrittura, ma anche di fondare su di esso e sulla vivente Tradizione della Chie-sa la riflessione teologica.

La riflessione teologica prende avvio già nel 1° semestre con i corsi di Teologia fondamentale (Teologia della Rivelazione, della Ispirazione e della Tradizione) e vie-ne sviluppata, nei corsi dogmatici e sistematici dei semestri successivi, attorno a tema-tiche centrali quali la Cristologia, la Trinità, l’Antropologia teologica, l’Ecclesiologia. Mediante l’esercizio dell’intellectus fidei lo studente ha modo di approfondire la co-noscenza dei misteri della salvezza e di cogliere l’intima connessione tra gli stessi e il fine dell’uomo; egli viene inoltre stimolato a ricercare i modi più appropriati per an-nunciare il messaggio di salvezza agli uomini del nostro tempo. La riflessione teologi-ca è integrata e arricchita dallo studio della dimensione ecumenica e delle problema-tiche inerenti al dialogo interreligioso.

Per un più ampio e diretto riferimento alla Sacra Scrittura, la trattazione della Teologia morale è introdotta da una riflessione sui “Fondamenti biblici della teo-logia morale”; viene poi organicamente sviluppata nelle sue varie articolazioni: morale fondamentale, morale speciale e morale canonico-sacramentaria.

La formazione specificamente sacerdotale è assicurata – a livello accademico – dall’ampio spazio riservato alla Teologia sacramentaria e dai corsi di Liturgia, Dirit-to canonico, Teologia pastorale e catechetica, Teologia spirituale e spiritualità sa-cerdotale. La dimensione pastorale, inoltre, è tenuta presente nella trattazione di tutte le discipline del quinquennio istituzionale. Infine, a complemento della stessa formazione al presbiterato, viene offerto agli studenti che non intendono proseguire gli studi accademici dopo il quinquennio, un sesto anno, detto “Anno pastorale”.

Per il conseguimento del primo grado accademico – Baccalaureato in sacra teologia – lo studente dovrà sostenere, al termine del triennio teologico l’esame finale secondo uno dei due modelli proposti (cf Informazioni, p. 22). Gli studenti, infine, sono invitati a con-tinuare lo studio delle lingue antiche e moderne intrapreso nel biennio filosofico. Ai teo-logi vengono offerti corsi integrativi di greco biblico e di lingua ebraica (obbligatori). Per quanti hanno seguito fin dall’inizio il piano di studi della Sezione, l’ammissione al trien-nio teologico suppone il completo espletamento del biennio filosofico (SL 21,4).

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QUADRO DEI CORSI DEL TRIENNIO TEOLOGICO ANNO ACCADEMICO 2008-2009

I ANNO

credit ECTS 1° Sem. Area biblica AB03. AT/2: Profeti (E. Franco) 4 6 AB05. NT/1: Sinottici-Atti (E. Salvatore) 4 6 LM02. Greco A (C. Pagliara) 2 3 LM01. Ebraico A (F. Russo) 2 3

Area cristologico-fondamentale ACF02. Teologia fondamentale (C. Greco) 5 8 ACF03. Tradizione e ispirazione (E. Cattaneo) 2 3 ACF04. Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana

(S. Tanzarella - A. Carfora) 3 5

—— —— 22 34

2° Sem. Area biblica AB02. AT/1: Pentateuco (F. Gillio) 4 6 AB06. NT/2: Corpus Paulinum (F. Bianchini) (con 2° anno) 4 6 LM08. Ebraico B (F. Russo) 2 3

Area cristologico-fondamentale ACF05. Patrologia (E. Cattaneo - V. Mossa) 3 5 ACF06. Cristologia (P. Gamberini) 5 8 ACF07. Storia della Chiesa medievale (C. Galiano) 2 3 —— —— 20 31

II ANNO

3° Sem. Area biblica AB07. NT/3: Corpus Johanneum (A. Casalegno) 4 6 AB04. AT/3: Sapienziali e altri Scritti (A. Garofalo) 4 6

Area cristologico-fondamentale ACF09. Storia della Chiesa moderna (A. Ianniello) 2 3 ACF10. Storia della Chiesa contemporanea (S. Tanzarella) 2 3

Area antropologico-spirituale AAS01. Antropologia teologica (R. Del Riccio-G. Guglielmi) 3 5 AAS02. Grazia e virtù teologali (G. Manca) (con 3° anno) 5 8 AAS04. Teologia spirituale (R. Zas Friz De Col) 2 3 —— —— 22 34

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credit ECTS 4° Sem. Area antropologico-spirituale AAS03. Escatologia (R. Del Riccio) 2 3

Area biblica AB03. NT/2: Corpus Paulinum (F. Bianchini) (con 1° anno) 4 6

Area ecclesiologico-sacramentale AES01. Ecclesiologia e mariologia (O.F. Piazza) 5 8

Area morale AM01. Teologia morale fondamentale e generale (D. Abignente) 5 8

—— —— 16 25

III ANNO

5° Sem. Area antropologico-spirituale AAS02. Grazia e virtù teologali (G. Manca) (con 2° anno) 5 8

Area ecclesiologico-sacramentale AES02. Sacramentologia generale. Battesimo e Cresima

(G. Di Napoli) 2 3

AES03. Eucarestia (C. Giraudo) 3 5 AES08. Diritto canonico/1 (V. Todisco) 3 5

Area morale AM02. Teologia morale speciale/1: vita religiosa (G. Parnofiello) 2 3 AM03. Teologia morale speciale/2: vita fisica (A. Vicini) 4 6 SF. Seminario per l’esame finale 2 3 —— —— 21 33

6° Sem. Area ecclesiologico-sacramentale AES04. Penitenza e Unzione degli infermi (D. Marafioti) 2 3 AES05. Ordine e Matrimonio (D. Marafioti) 2 3 AES07. Teologia pastorale (A. Mastantuono) 4 6 AES09. Diritto canonico/2 (V. Todisco) 2 3

Area morale AM04. Teologia morale speciale/3: vita sociale (G. Parnofiello) 5 8 SF. Seminario per l’esame finale 2 3 T01. Tesi/esercitazione scritta —— —— 17 26

Corsi non svolti nel presente anno: ACF08. Trinità (P. Gamberini) – AES06. Liturgia (G. Di Napoli)

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

AREA BIBLICA

AB03. AT/2: PROFETI

(4 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Dopo le questioni introduttive, la lettura critica di una monografia sui profeti dal punto di vista ebraico e la conoscenza previa della composizione, struttura e messaggio dei singoli libri dei profeti anteriori e posteriori sono affidate allo studio personale e saranno verificate con incontri seminariali.

Le esemplificazioni, orientate all’acquisizione di un metodo esegetico e di una sintesi teologica, riguarderanno: vocazione ed esistenza profetica (Is 6; Ger 1; Ez 1-3); i canti del Servo del Signore (Is 42,1-4; 49,1-6; 50,4-9; 52,13-53,12); l’inizio e la fine del parlare (Is 40,1-11 e 55,1-13); la nuova alleanza (Ger 31); la simbolica di Sion (Is 62). BIBLIOGRAFIA

L. ALONSO SCHÖKEL - J.L. SICRE DIAZ, I Profeti, Borla, Roma 1984; M. BUBER, La fede dei pro-feti, Marietti, Casale Monferrato 1985; A. HESCHEL, Il messaggio dei profeti, Borla, Roma 1981; A. NEHER, L’essenza del profetismo, Marietti, Casale Monferrato 1984; G. VON RAD, Teologia dell’Antico Testamento. II. Teologia delle tradizioni profetiche d’Israele, Paideia, Brescia 1974; R. RENDTORFF, Introduzione all’A.T. Storia, vita sociale e letteratura d’Israele in epoca biblica, Claudiana, Torino 20013; ID., Teologia dell’A.T. 1. I testi canonici, Claudiana, Torino 2001.

AB05. NT/1: SINOTTICI-ATTI

(4 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)

1.ÿ Questioni introduttive: il genere letterario e la sua funzione, il problema sinot-tico e le diverse ipotesi, la storicità dei vangeli, cenni di storia dell’esegesi.

2.ÿ Struttura e teologia dei vangeli di Mc e Mt e dell’opera lucana. 3.ÿ Esegesi di testi scelti (una parabola della triplice tradizione; un racconto di

guarigione; un sommario; ecc.) seguendo un approccio che integri il metodo storico-critico con le nuove metodologie letterarie.

BIBLIOGRAFIA

Per la parte preliminare: V. FUSCO, «Introduzione generale ai Vangeli sinottici», in M. LACONI (a cura di), Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli (Logos. Corso di Studi Biblici 5), LCD, Leumann 2002², 39-136; F. VOUGA, Il cristianesimo delle origini. Scritti - Dibattiti - Protagonisti, Claudiana, Torino 2001.

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Per i singoli testi: J.D. KINGSBURY, Matteo. Un racconto, Queriniana, Brescia 1998; A. MELLO, Evangelo secondo Matteo, Qiqajon, Magnano 1995; J.N. ALETTI, L’arte di racconta-re Gesù Cristo, Queriniana, Brescia 1991; ID., Il racconto come teologia, EDR, Roma 1996; D. MARGUERAT, La prima storia del cristianesimo. Gli Atti degli apostoli, San Paolo, Cinisel-lo Balsamo 2002. Dispense del professore (in particolare su Mc).

LM02. GRECO A

(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il corso si propone di avviare gli studenti all’apprendimento del greco biblico in tempo ragionevolmente breve anche senza avere fatto studi classici. Gli elemen-ti essenziali della grammatica e della sintassi verranno esposti in modo progressivo, più che sistematico, così che lo studente possa, fin dalle prime lezioni, tradurre frasi di senso compiuto e quindi leggere semplici passi biblici.

Per facilitare l’apprendimento del greco neotestamentario, gli esercizi e gli e-sempi proposti sono tratti soprattutto dal vangelo di Marco che, almeno da un punto di vista linguistico e stilistico, costituisce uno degli scritti più semplici del NT.

Il metodo intende valorizzare le capacità intuitive direttamente sui testi, non senza il supporto del ragionamento, per arrivare al possesso consapevole della lin-gua e leggere direttamente il vangelo di Marco sul proprio testo del NT. Inoltre è previsto un breve ed essenziale esercizio sul confronto tra la propria diretta com-prensione (traduzione) di un testo marciano e le varie traduzioni in italiano, non-ché nelle lingue moderne conosciute dagli studenti.

BIBLIOGRAFIA

F. SERAFINI, Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; F. POGGI - F. SERAFINI, Esercizi per il Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisel-lo Balsamo 2003; J. SWETNAM, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte Prima. Morfologia, 1-2 (ed. it. a cura di C. Rusconi), EDB, Bologna 1995; M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae 19666 [= M. ZERWICK - J. SMITH, Biblical Greek Illustrated by Examples, Biblical Institute Press, Romae 19905]; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum graece, Deutsche Bibelgesellschaft, Stut-tgart 199327; IDD., Nuovo Testamento Greco-Italiano, a cura di B. Corsani - C. Buzzetti, Società Biblica Britannica, Roma 1996; B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of the New Testament Greek, Edinburgh 19903; M. ZERWICK - M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament, Biblical Institute Press, Romae 19881; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 19982.

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LM01. EBRAICO A (2 ore sett., 1° sem.: F. RUSSO)

Il corso si propone come obiettivo un primo livello di apprendimento

dell’ebraico, mediante lo studio delle strutture fondamentali della lingua e la lettu-ra di alcuni brevi testi biblici. BIBLIOGRAFIA

G. DEIANA - A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britanni-ca, Roma 20004.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

L’area cristologico-fondamentale propone un percorso coerente e articolato,

che si sviluppa lungo tre semestri e comporta: 1) un’introduzione storica e siste-matica alla teologia con l’esame dei principali modelli d’intellectus fidei; 2) la teo-logia fondamentale nelle sue classiche articolazioni (la rivelazione, la tradizione e l’ispirazione); 3) una trattazione ampia e articolata della cristologia e del mistero trinitario, centro e fondamento dell’intera riflessione teologica.

ACF02. TEOLOGIA FONDAMENTALE

(5 ore sett., 1° sem.: C. GRECO)

La comprensione attuale della teologia fondamentale attribuisce a questa di-sciplina due compiti fondamentali: a) l’individuazione della rivelazione e della sua essenza come fondamento della fede (momento fondativo); b) el’argomenta-zione della sua credibilità (momento apologetico). Pertanto, il corso si articola in due sezioni, ciascuna con un’adeguata metodologia. La prima sezione – fenome-nologico-ermeneutica – indagando nelle fonti bibliche dell’AT e del NT e nel ma-gistero conciliare (Vat. I e II), coglie l’essenza della rivelazione in una struttura costituita da parole ed eventi intimamente connessi nel quadro della creazione e della storia. Tale struttura conosce una singolare concentrazione e intensificazio-ne nella persona di Gesù Cristo, che nel suo particolare rapporto con il Padre, nei segni di misericordia e di potenza, e nel mistero pasquale, compie e completa tutta la rivelazione.

La seconda sezione – critico-veritativa – si ripropone di argomentare la credibi-lità della stessa rivelazione di fronte a tre possibili istanze del destinatario: quella della ragione critica, indagando lo statuto ontologico, epistemologico e teologico della relazione rivelativa; quella della ragione storica, determinando i criteri per il riconoscimento di un evento storico dal significato definitivo e universale; quella della ragione etico-pratica, evidenziando le modalità concrete dell’efficacia salvifica della fede cristiana; ciò allo scopo di individuare e approfondire lo statuto antro-pologico e teologico dell’atto di fede, in quanto atto umano e responsabile e dono di Dio.

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BIBLIOGRAFIA

C. GRECO, La rivelazione. Fenomenologia, dottrina e credibilità della rivelazione (Intellectus fidei 3), San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Cor-so di Teologia fondamentale, 4. Trattato di gnoseologia teologica, Queriniana, Brescia 1981; M. ANTONELLI - M. EPIS, «Sulla credibilità del cristianesimo. Le questioni e gli interrogati-vi», in La Scuola Cattolica 125 (1997) 3-4; H. VERWEIEN, La parola definitiva di Dio. Com-pendio di Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2001; S. PIE’-NINOT, La teologia fon-damentale, Queriniana, Brescia 2002; J. MOINGT, Dio che viene all’uomo. Dal lutto allo sve-lamento di Dio, Queriniana, Brescia 2005.

ACF03. TRADIZIONE E ISPIRAZIONE

(2 ore sett., 1° sem.: E. CATTANEO) La trasmissione della rivelazione

1.ÿ Rivelazione, Tradizione e Scrittura. 2.ÿ La Scrittura ispirata e il canone biblico. 3.ÿ La tradizione nelle fonti bibliche, nella storia della teologia e nel Magistero. 4.ÿ Il dogma e lo sviluppo dogmatico. 5.ÿ Le qualifiche del Magistero. 6.ÿ Approfondimenti: la tradizione nel dibattito ecumenico.

BIBLIOGRAFIA

E. CATTANEO, Trasmettere la fede. Tradizione, Scrittura e Magistero della Chiesa. Percorso di Teologia fondamentale (Intellectus fidei 2), San Paolo, Cinisello Balsamo 1999.

ACF04. STORIA DELLA CHIESA ANTICA E ARCHEOLOGIA CRISTIANA

(3 ore sett., 1° sem.: S. TANZARELLA - A. CARFORA)

Il corso prevede una parte introduttiva sulle concezioni di storia e di storia del-la Chiesa, sul metodo storico, sulla storiografia religiosa e sul rapporto storia della Chiesa-teologia. Ci si accosterà poi al mondo giudaico e al mondo ellenistico-romano per una migliore comprensione sia della fondazione e della organizzazione interna della Chiesa, sia dei complessi problemi relativi alla diffusione del cristiane-simo e alla sua distinzione dal giudaismo.

Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto del cristianesimo con l’impero romano fino alla svolta costantiniana. È prevista, infine, una sintetica introduzione alle controversie teologiche e agli sviluppi della Chiesa dal IV all’VIII secolo.

La parte monografica sarà dedicata, attraverso la lettura diretta di fonti, al tema del martirio e della donna nel cristianesimo antico.

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BIBLIOGRAFIA

Introduzione: D. GARRIBBA - S. TANZARELLA (edd.), Giudei o cristiani? Quando nasce il cri-stianesimo? Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2005.

Parte generale: G. LICCARDO, Introduzione allo studio dell’archeologia cristiana. Storia, me-todo, tecnica, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; P. SINISCALCO, Il cammino di Cristo, Laterza, Bari 1983.

Parte monografica: La Passione di Perpetua e Felicita. Donne e martirio nel cristianesimo an-tico, a cura di A. Carfora, L’Epos, Palermo 2007.

AREA BIBLICA

AB02. AT/1: PENTATEUCO

(4 ore sett., 2° sem.: F. GILLIO)

Il corso intende offrire un’introduzione generale al mondo letterario, teologi-co-ideologico e storico-archeologico del Pentateuco. Quattro le sezioni principali che articoleranno il corso, seguite da un’appendice finale.

1) Nella prima sezione verrà privilegiato un contatto diretto con i testi del Pen-tateuco, letti nella loro lingua originale con il supporto delle traduzioni in lingua moderna.Dopo avere contestualizzato il Pentateuco all’interno del canone Ebraico e Cristiano, ricorrendo tanto a testimonianze bibliche che extra-bibliche, affronte-remo la problematica circa l’autorità mosaica del Pentateuco e il significato della sua strutturazione canonica, in un continuo dialogo con la teoria dell’Ennateuco, del’Esateuco e del Tetrateuco.

2) Nella seconda sezione saranno presentati alcuni esegeti che hanno offerto contributi fondamentali allo studio del Pentateuco:

a.ÿ Dal Medioevo ai “padri” dell’Ipotesi Documentaria. b.ÿ J. Wellhausen, H. Gunkel, G. von Rad, M. Noth. c.ÿ Caratteristiche letterarie e teologiche delle fonti dell’Ipotesi Documentaria. d.ÿ Oltre l’Ipotesi Documentaria: R. Rendtorff, E. Blum, Blenkinsopp. e.ÿ Il contributo dell’esegesi ebraica contemporanea allo studio del Pentateuco.

3) La terza sezione si soffermerà su alcune problematiche riguardanti il Penta-teuco nella sua forma canonica e finale:

a.ÿ la struttura e l’articolazione teologica e narrativa dei 5 libri del Pentateuco. b.ÿ La “natura” della macro-narrazione del Pentateuco secondo la proposta

di A. Rofé, J.L. Ska, P. Frei e J.P. Weinberg.

4) La quarta sezione offrirà invece alcune letture ed esercitazioni esegetiche di alcuni testi appartenenti al Pentateuco. L’approccio utilizzato si baserà su una continua interazione tra lettura diacronica e sincronica.

La conclusione del corso proporrà invece una riflessione che si incentrerà sulla relazione che è possibile stabilire tra le narrazioni del Pentateuco e l’evidenza archeo-logica.

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BIBLIOGRAFIA

A.ÿ Uno dei manuali seguenti: a)ÿ J. BLENKINSOPP, Il Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia, Brescia

1996. b)ÿ F.G. LOPEZ, Il Pentateuco. Introduzione alla lettura dei primi cinque libri della Bib-

bia, Brescia 2004. c)ÿ A. ROFÉ, La composizione del Pentateuco. Un’introduzione, Bologna 1999. d)ÿ J.L. SKA, Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei

primi cinque libri della Bibbia, Bologna 2004.

B.ÿ Articoli scelti indicati durante il percorso accademico. C.ÿ Per la quarta sezione è consigliata una lettura previa del seguente volume: D.

MARGUERAT - Y. BOURQUIN, Per leggere i racconti biblici. La Bibbia si racconta. Ini-ziazione all’analisi narrativa, Roma 2001.

D.ÿ Appunti delle lezioni.

AB06. NT/2: CORPUS PAULINUM

(4 ore sett., 2° sem.: F. BIANCHINI) I. Sezione introduttiva: introduzione di carattere generale allo studio della vita

e degli scritti di Paolo. II. Sezione esegetica: approfondimento e interpretazione di alcune sezioni del-

le lettere paoline. III. Sezione teologica: elementi di sintesi per una possibile teologia paolina.

BIBLIOGRAFIA

Sezione introduttiva: R. FABRIS, Paolo. L’apostolo delle genti, Donne e uomini nella storia 6, Paoline, Milano 1997.

Sezione esegetica: G. BARBAGLIO, La teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare, La Bibbia nella storia 9, EDB, Bologna 20012.

Sezione teologica: J.D.G. DUNN, La teologia dell’apostolo Paolo, Introduzione allo studio della Bibbia (Supplementi 5), Paideia, Brescia 1999.

Il programma e la bibliografia saranno forniti in modo più dettagliato all’inizio del corso.

LM08. EBRAICO B

(2 ore sett., 2° sem.: F. RUSSO)

Il corso si occuperà di avanzare nello studio della lingua, di cui affronterà la parte relativa alle coniugazioni verbali derivate e ai verbi con una o più radicali gutturali, insieme ad alcune nozioni di sintassi.

Durante questo secondo livello verrà riservato più spazio all’analisi e alla tra-duzione di alcuni testi biblici in prosa e in poesia.

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BIBLIOGRAFIA

G. DEIANA - A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britanni-ca, Roma 20004. Verrà fornita ulteriore bibliografia durante lo svolgimento del corso.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF05. PATROLOGIA

(3 ore sett., 2° sem.: E. CATTANEO - V. MOSSA)

1. II significato e l’importanza della Patrologia nella storia della teologia – lo statu-to epistemologico della Patrologia.

2. La teologia prenicena: quando nasce la teologia cristiana – il canone biblico co-me fondazione – lo spartiacque tra canonici e apocrifi – i Padri Apostolici – gli Apologisti del II secolo – la speculazione gnostica e Ireneo di Lione – la teolo-gia latina (Tertulliano, Novaziano, Cipriano) – la teologia alessandrina (Clemen-te, Origene) – un confronto fra la teologia asiatica e quella alessandrina.

3. La teologia postnicena: Atanasio e l’eresia ariana – il neonicenismo dei Padri Cappàdoci – il modello teologico agostiniano – la scuola antiochena – il dibattito cristologico del V sec. – calcedonismo e neocalcedonismo – la tarda patristica.

BIBLIOGRAFIA

Parte generale: E. CATTANEO - C. DELL’OSSO - G. DE SIMONE - L. LONGOBARDO, Patres Ec-clesiae. Una introduzione alla teologia dei Padri della Chiesa, PFTIM, Napoli 2002; M. SIMONETTI - E. PRINZIVALLI, Storia della letteratura cristiana antica, Piemme, Casale Monferra-to 1999; H.R. DROBNER, Patrologia, Piemme, Casale Monferrato 1998.

Parte monografica: AGOSTINO, Sette libri sul battesimo, L’epos, Palermo 2004.

ACF06. CRISTOLOGIA

(5 ore sett., 2° sem.: P. GAMBERINI)

1. L’ebreo Gesù e la terza ricerca storica 2. Il Dio di Gesù Cristo e il Regno-che-viene 2.1. Il pathos del profeta escatologico 2.2. Lo Spirito di Dio nell’evento di Cristo 2.2. Il significato antropologico e teologico della morte di Gesù 3. Dalla cristologia neotestamentaria alla cristologia dogmatica 3.1. I titoli cristologici 3.2. La divinità di Gesù Cristo (Nicea) 3.3. La communicatio idiomatum 3.4. L’umanità di Gesù Cristo (Calcedonia)

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4. Linee per una cristologia sistematica 4.1. La soteriologia cristologica 4.2. L’incarnazione di Dio nel dialogo inter-religioso 4.3. La preesistenza di Gesù Cristo 4.4. Essere figli nel Figlio BIBLIOGRAFIA

P. GAMBERINI, Questo Gesù. Pensare la singolarità di Gesù Cristo, EDB, Bologna 2005; J. GNILKA, Gesù di Nazaret. Annuncio e storia, Paideia, Brescia 1993; A.J. HESCHEL, Il Messaggio dei profeti, Borla, Roma 1981; E. JÜNGEL, Dio Mistero del Mondo, Queriniana, Brescia 1982; K. RAHNER, La Trinità, Queriniana, Brescia 1999; G. GRESHAKE, Il Dio unitrino, Queriniana, Brescia 2000; C.M. LACUGNA, Dio per noi. La trinità e la vita cristiana, Queriniana, Brescia 1997; P. CODA, Dio Uno e Trino, Paoline, Cinisello Balsamo 1993. Appunti del professore.

ACF07. STORIA DELLA CHIESA MEDIEVALE

(2 ore sett., 2° sem.: C. GALIANO)

Il corso intende essere principalmente un’introduzione alle istituzioni fondamen-tali della disciplina, soprattutto in considerazione della temporalità mediolunga e non lineare che connota, in generale, sia il variare dei paradigmi scientifici (Kuhn: «La sto-ria dimostra che il cammino verso un consenso duraturo nel campo della ricerca è straordinariamente arduo»), sia il mutamento complessivo delle forme di civiltà e mentalità (Braudel: «Esse si trasformano soltanto dopo lunghi indugi, dopo progressi insensibili, nonostante le apparenti fratture»). Di conseguenza, verranno considerate alcune concrete esperienze di Ecclesia e le riflessioni istituzionali e politiche loro con-nesse nel solco della tradizione agostiniana (particolarmente in riferimento a De civita-te Dei, II, 21), entro il quadro dei processi strutturali di formazione ed evoluzione dell’Occidente cristiano latino-germanico. Per ciascuno dei temi affrontati, l’attenzione si concentrerà sul problema dell’assetto locale delle chiese e su quello del rapporto collegialità-centralismo al loro interno (fra vescovi, laici, realtà monastiche, papato), con approccio diretto a una selezione di fonti scritte significative.

1. Storicità della Chiesa. La nozione di medioevo nella storiografia 2. Migrazioni dei popoli germanici ed evangelizzazione 3. Il rinnovamento della cristianità occidentale intorno al papato e l’alleanza

col regno dei Franchi 4. La “respublica Christiana” al tempo dei Carolingi e degli Ottoni 5. La riforma della Chiesa e la lotta per le investiture 6.ÿLa Chiesa alla guida dell’Occidente cristiano

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BIBLIOGRAFIA

G. DRAGON - P. RICHÉ - A. VAUCHEZ - G. CRACCO (edd.), Storia del Cristianesimo. 4. Vescovi, monaci e imperatori (610-1054), Borla - Città Nuova, Roma 1999; A. VAUCHEZ - A. VASINA (edd.), Storia del Cristianesimo, 5. Apogeo del papato ed espansione della cristianità (1054-1274), Borla - Città Nuova, Roma 1997; G.M. CANTARELLA - V. POLONIO - R. RUSCONI, Chie-sa, chiese, movimenti religiosi, Laterza, Roma-Bari 2001; G. PENCO, La Chiesa nell’Europa me-dievale, Portalupi, Casale Monferrato 2003. Fonti e studi monografici saranno indicati durante il corso, a integrazione di specifici argomenti del programma.

AREA BIBLICA

AB07. NT/3: CORPUS JOHANNEUM

(4 ore sett., 3° sem.: A. CASALEGNO)

Il corso si propone un’analisi approfondita del Vangelo, abbozzando sinteti-camente le principali linee di comprensione delle Lettere e dell’Apocalisse. Dopo aver messo in luce alcuni problemi storico-critici e l’organizzazione del testo del quarto Vangelo, si delineano alcune sue caratteristiche essenziali: esso è un ricordo nello Spirito, una testimonianza di fede in un ambiente ostile, fatta da una comu-nità che opera un sorprendente approfondimento cristologico e ripensa se stessa come segno di unità dinanzi al rischio delle eresie della fine del I secolo. Alla luce del tema della gloria e dell’innalzamento, si rileggono alcuni “segni”, mostrando l’importanza della opzione di fede. BIBLIOGRAFIA

Alcune parti dei commentari di R.E. BROWN, Giovanni, Cittadella, Assisi 19913; R. SCHNACKENBURG, Il Vangelo di Giovanni, 3 voll., Paideia, Brescia 1973-1981; R. FABRIS, Giovanni, Borla, Roma 1992.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE ACF09. STORIA DELLA CHIESA MODERNA

(2 ore sett., 3° sem.: A. IANNIELLO) Il corso si articolerà in due parti:

a) la prima, a carattere generale, analizzerà il passaggio dalla Chiesa medievale a quella moderna e il perdurare, in sostanza, dell’idea di ecclesia universalis; la cesura profonda portata alla Chiesa dalla protesta di Martin Lutero e i concetti di “Riforma” e di “Controriforma”; il Concilio di Trento come risposta alla ri-forma protestante e desiderio di rinnovamento della Chiesa; il secolo XVIII e la dipendenza della Chiesa dagli Stati nazionali; Giansenismo e Gallicanesimo; l’Illuminismo e l’antica sfida tra fede e ragione.

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b) la seconda, a carattere seminariale, riguarderà la figura e l’opera del gesuita ri-formatore san Roberto Bellarmino, attraverso lo studio e l’analisi delle predi-che tenute a Capua durante il suo episcopato (1602-1605).

BIBLIOGRAFIA

Per la parte a: G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, voll. I - II, Morcellia-na, Brescia 1993-1995;

Per l’approfondimento: E. MASSA, Una cristianità nell’alba del Rinascimento, Marietti 1820, Genova-Milano 2005; A. TALLON, Il Concilio di Trento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; R. PO-CHIA HSIA, La controriforma. Il mondo del rinnovamento cattolico 1540-1770, Il Mulino, Bologna 2001; L. MEZZADRI, La rivoluzione francese e la Chiesa. Fatti documentazioni interpretazioni, Città Nuova, Roma 2004; ID., - P. VISMARA, La Chiesa tra Rinascimento e Illuminismo, Città Nuova 2006; V. FRAJESE, Nascita dell’Indice. La censura ecclesiastica dal Rinascimento alla Controriforma, Morcelliana, Brescia 2006; P.G. WALLACE, La lunga età della Riforma, Il Mulino, Bologna 2006; A. IANNIELLO (a cura di), Luigi Diligenza. Aspetti e profili di Storia della Chiesa, Luciano Editore, Na-poli 2007.

Per la parte b: R. BELLARMINO, Prediche a Capua (1602-1603), a cura di P. Giustiniani, Mor-celliana, Brescia 2004.

Durante il corso saranno indicati, all’occorrenza, fonti e studi per l’approfondimento perso-nale e per eventuali lezioni integrative, su temi specifici, richieste dagli studenti.

ACF10. STORIA DELLA CHIESA CONTEMPORANEA

(2 ore sett., 3° sem.: S. TANZARELLA) Introduzione: Metodo storico e conoscenza storica. Le politiche della memoria, le tentazioni dell’oblio, i pericoli dei revisionismi e la purificazione della memoria.

Programma: Ricostruzione attraverso la lettura delle fonti di alcuni problemi sto-riografici relativi ai secoli XIX e XX.

– La Chiesa cattolica nel processo della Restaurazione – Rosmini e Delle cinque piaghe della Santa Chiesa – Pio IX e il Concilio Vaticano I – Genesi e sviluppi della “questione romana” e della “questione sociale” – Pio X e linee essenziali del modernismo – Benedetto XV e la I guerra mondiale – Pio XI, il fascismo e il nazismo. Il sostegno della Chiesa italiana al fascismo

e all’impegno coloniale. – Pio XII, la II guerra mondiale e la questione della Shoah; Chiesa e società

italiana negli anni ’50 – Don Primo Mazzolari; Giuseppe Dossetti; Giuseppe Lazzati; Giorgio La

Pira; Don Lorenzo Milani – Giovanni XXIII e la pace. Il Concilio Vaticano II. Paolo VI e il dopo Concilio

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BIBLIOGRAFIA

Fonti: GREGORIO XVI, Mirari vos (1832); PIO IX, Quanta cura (1864); PIO X, Pascendi domi-nici gregis (1907); BENEDETTO XV, Ad Beatissimi (1914); Esortazione ai popoli bellige-ranti e ai loro capi (1915); Nota ai capi degli Stati in guerra (1917); PIO XI, Non abbiamo bisogno (1931); Mit brennender Sorge (1937); GIOVANNI XXIII, Pacem in terris (1963); PAOLO VI, Ecclesiam suam (1964); Populorum Progressio (1967); III SINODO DEI

VESCOVI, La giustizia nel mondo (1971).

Introduzione: C. PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Bari-Roma 2007 op-pure A. MARGALIT, Etica della memoria, Il Mulino, Bologna 2007 oppure S. TANZARELLA, La purificazione della memoria. Il compito della storia fra oblio e revisionismi, EDB, Bolo-gna 2001.

Parte generale: G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, vol. IV, L’età con-temporanea, Morcelliana, Brescia 1995.

Parte monografica: S. TANZARELLA, Gli anni difficili. Lorenzo Milani e le “Esperienze Pastora-li”, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007.

Lo studio delle fonti e dei testi previsti è da intendersi come obbligatorio per il superamento dell’esame.

AREA ANTROPOLOGICO-SPIRITUALE

Nel nuovo piano di studi l’area comprende i corsi che venivano indicati prece-

dentemente come Antropologia teologica, Grazia e virtù teologali, Escatologia e Teo-logia spirituale. Questo insieme di discipline vengono ora unificate in un corso unico interdisciplinare nel quale i temi di spiritualità si inseriscono nel percorso dogmatico come ispirazione e modalità di realizzazione dell’uomo alla luce del Vangelo.

Il susseguirsi dei nuclei tematici, iniziando dall’uomo nella sua creaturalità, chiamata alla figliolanza divina, liberata dal peccato per vivere la libertà della fede, della speranza e dell’amore, tende a una pienezza escatologica. Le virtù teologali tendono perciò ad animare e unificare l’insieme dello studio sia dogmatico che spirituale. A conclusione la teologia spirituale cercherà di esporre nella teologia mistica l’esperienza della grazia nella modalità più alta, collegandola tuttavia a quelle più ordinarie e sostanziali.

Ciascun nucleo tematico previsto dal Piano sarà sviluppato anzitutto secondo la struttura di ogni studio che cerca i fondamenti biblici, esamina la riflessione storico-dogmatica in alcuni esponenti principali, si confronta con il Magistero della Chiesa e indica le linee sistematiche di teologia contemporanea. Questo percorso cercherà di evidenziare però non solo gli aspetti dinamici della trasformazione operata dalla Grazia nell’uomo e lo scopo ultimo cui lo indirizza, ma anche la situazione e il conte-sto concreto in cui vivono sia gli studenti, sia l’ambiente meridionale ed europeo. Il corso inizierà perciò da un approccio di contestualizzazione, usufruendo di mezzi audiovisivi e letterari e cercando una ripresa rapida dei risultati raggiunti nello studio di antropologia svolto nel biennio filosofico.

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AAS01. ANTROPOLOGIA TEOLOGICA

(3 ore sett., 3° sem.: R. DEL RICCIO - G. GUGLIELMI)

Al fine di offrire una sintesi organica dei grandi nuclei della comprensione cri-stiana dell’essere umano, sia nella configurazione storico-dottrinale che in quella si-stematica, si procederà allo studio della creazione come celebrazione dell’alleanza tra Dio e l’uomo in Cristo, e dell’uomo creato ad immagine del Dio uno e trino e costituito come unità pluridimensionale. Cogliendo le provocazioni della rivoluzio-ne scientifica e storico-culturale si offrirà, infine, una visione sintetica dell’uomo a partire dall’antropologia fondazionale di B. Lonergan, incentrata sulla nozione di «coscienza», nel suo dinamismo conscio e intenzionale, nel suo sviluppo storico e dialettico e nella sua apertura a Dio. BIBLIOGRAFIA

J. AUER, Il mondo come creazione, Cittadella, Assisi, 1977; F.G. BRAMBILLA, Antropologia teo-logica. Chi è l’uomo perché te ne curi?, Queriniana, Brescia 2005; G. COLZANI, Antropologia teologica. L’uomo paradosso e mistero, EDB, Bologna 1997; J. FEINER - M. LÖHRER (edd.), La storia della salvezza prima di Cristo (Mysterium Salutis II/2), Queriniana, Brescia 1970; A. GANOCZY, Teologia della natura, Queriniana, Brescia 1997; G. GOZZELINO, Vocazione e de-sino dell’uomo in Cristo. Antropologia teologica fondamentale, LDC, Torino 1986; L.F. LADARIA, Antropologia teologica, Piemme - PUG, Casale Monferrato - Roma 1995; O. H. PESCH, Liberi per grazia. Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 1988; L. RUIZ DE LA

PEÑA, Immagine di Dio. Antropologia teologica fondamentale, Borla, Roma 1992; ID., Teolo-gia della creazione, Borla, Roma 1988; D. SATTLER - T. SCHNEIDER, «Dottrina della creazio-ne», in T. SCHNEIDER (ed.), Nuovo corso di dogmatica 1, Queriniana, Brescia 1995, 145-279. Dispense integrative del docente.

AAS02. GRAZIA E VIRTÙ TEOLOGALI

(5 ore sett., 3° sem.: G. MANCA)

La Grazia/1 Lo sviluppo della grazia come offerta originaria e permanente di partecipazio-

ne alla figliolanza divina di Cristo, avviene attraverso tematiche successive o con-vergenti come la “vita nuova” in Cristo secondo il NT, la partecipazione alla natu-ra divina, la divinizzazione, la santificazione, la comunione, l’intimo legame tra presenza divizzatrice della Trinità e la dignità dell’uomo, mostrando sia la sopran-naturalità di tale dignità, irraggiungibile dalle sole forze creaturali umane, sia il perfezionamento ultimo che la grazia apporta alla dignità stessa dell’uomo. Lo studio sfocia infine nella realtà concreta della situazione di peccato. Lo studio del peccato originale e del suo significato storico e attuale, conclude il corso di Antro-pologia/1.

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La Grazia/2 Ha come argomento principale il rapporto libertà divina-grazia creata e impli-

ca lo studio del peccato originale e personale, la sua liberazione nella redenzione, nella giustificazione e in tutti gli aspetti nei quali il rapporto grazia-libertà viene tradizionalmente esaminato, seguendo per lo più l’elenco delle tematiche espresse già nel Concilio di Trento. Esse vengono tuttavia riviste non soltanto dal punto di vista storico ed ermeneutico, ma nel contesto di dialogo ecumenico e interreligioso della nostra epoca. Una particolare attenzione viene dedicata al rapporto chiesa-salvezza, alla volontà salvifica universale e alla salvezza dei non cristiani o non cre-denti. Lo studio riprende ovviamente le diverse concezioni e i livelli della libertà, che si sono espresse partendo anzitutto dalla teologia agostiniana, poi da S. Tom-maso d’Aquino e infine dalle correnti di teologia trascendentale e dialogica pre-senti nella nostra cultura e si confronta con le concezioni del nostro mondo laico, più in particolare con quelle di alcuni settori dell’Italia meridionale e della cultura mediterranea attuale.

Le virtù teologali. La fede, la speranza e l’amore sono presenti in tutti i nuclei tematici, come abbiamo osservato. In questa parte lo studio vuole riassumere e of-frire una migliore sistematizzazione sia dal punto di vista biblico e magisteriale, sia in alcune correnti teologiche principali, cercando di sottolineare le differenze di ciascuna “virtù” rispetto alle altre, sia la loro unità, così da identificare nella fidu-cia teologale rettamente compresa il centro di tutta la vita umana teologicamente intesa. BIBLIOGRAFIA

Nota: qui vengono indicati i testi più generali, mentre per le singole trattazioni saranno sug-geriti sussidi specifici. J. ALFARO, Cristologia e antropologia, Cittadella, Assisi 1973; ID., Dal problema dell’uomo al problema di Dio (Biblioteca di teologia contemporanea 65), Queri-niana, Brescia 1991; L.F. LADARIA ET AL., L’uomo e la sua salvezza (Storia dei Dogmi II), Piemme, Casale Monferrato 1997; H.U. VON BALTHASAR, Homo creatus est (Saggi teologici V), Morcelliana, Brescia 1991; ID., Teodrammatica. II. Persone del dramma: l’uomo in Dio, Jaca Book, Milano 1992; A. GANOCZY, Teologia della natura (gdt 250), Queriniana, Brescia 1997; H. DE LUBAC, Il mistero del soprannaturale, Il Mulino, Bologna 1965; ID., La Foi chré-tienne. Essai sur la strutture du Symbole des Apôtres, Aubier, Paris 1970; G. COLZANI, An-tropologia teologica. L’uomo paradosso e mistero, EDB, Bologna 1997; J. FEINER - M. LÖRER (edd.), La storia della salvezza prima di Cristo (Mysterium Salutis II/2), Queriniana, Brescia 1970; O.H. PESCH, Liberi per grazia. Antropologia teologica (Biblioteca di teologia contemporanea 54), Queriniana, Brescia 1988; K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede, EP, Roma 1984; ID., Scienza e fede cristiana (Nuovi Saggi IX), EP, Roma 1983; ID., Teologia dell’esperienza dello Spirito (Nuovi Saggi VI), EP, Roma 1978; A. TRAPÈ, S. Agostino. Intro-duzione alla dottrina della grazia, I. Natura e grazia; II. Grazia e libertà, Città Nuova, Roma 1987.1990; G. MANCA, La Grazia. Dialogo di comunione (Intellectus fidei 1), San Paolo, Ci-nisello Balsamo 1997; ID., Antropologia teologica, Dispense, Napoli 2002; ID., Le virtù teolo-gali, Dispense, Napoli 2002.

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AAS04. TEOLOGIA SPIRITUALE

(2 ore sett., 3° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL)

Il corso è concepito come un’introduzione alla disciplina: a partire da una contestualizzazione socio-religioso attuale come frutto di una evoluzione secolare, si presenta una visione generale della vita spirituale che nasce dell’esperienza di due santi (Sant’Ignazio di Loyola e San Giovanni della Croce). Successivamente si cerca un approccio contemporaneo interdisciplinare a tale esperienza, tentando una formulazione aggiornata della tradizionale concezione cattolica della chiamata alla santità di tutto il popolo di Dio. BIBLIOGRAFIA

F. ASTI, Dalla spiritualità alla mistica, LEV, Città del Vaticano 2005; CH.-A. BERNARD, Teolo-gia spirituale, EP, Roma 2002; SAN GIOVANNI DELLA CROCE, Opere complete, San Paolo, Ci-nisello Balsamo 2001; SANT’IGNAZIO DI LOYOLA, Gli scritti, AdP, Roma 2007; J. MARTÍN

VELASCO, Il fenomeno mistico, I-II, Jaca Book, Milano 2001-2003; D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale, Cittadella, Assisi 2007; K. WAAIJMAN, La spiritualità. Forme, Fondamenti, Metodi, Queriniana, Brescia 2007; R. ZAS FRIZ, «Presente e futuro della pratica religiosa. Un’interpretazione», in Rassegna di Teologia 46 (2005) 237-268; ID., «Ideologia e vita spirituale», in Rassegna di Teologia 48 (2007) 711-723; ID., «Coscienza spirituale e coscienza mistica. A proposito di due articoli di Charles André Bernard e della fi-losofia della mente», in AA.VV., Teologia e mistica in dialogo con le scienze umane: Primo con-vegno internazionale Charles André Bernard, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008, 241-262.

AAS03. ESCATOLOGIA

(2 ore sett., 4° sem.: R. DEL RICCIO)

A partire dalla comprensione della creazione come celebrazione dell’alleanza tra Dio e l’uomo all’interno di un mondo in divenire si evidenzia come la speranza cri-stiana nel Regno di Dio sia centrata nel futuro ultimo, in cui, come promesso, Dio compirà definitivamente la storia dell’uomo e della creazione. In questa parte del cor-so dedicato all’escatologia si cerca dunque di chiarire il rapporto tra le gli avvenimenti finali collocati in un lontano futuro (morte, giudizio, inferno, paradiso, purgatorio) e la dimensione personale, comunitaria e cosmica, che scaturisce già oggi dall’evento pa-squale del Cristo risorto. Ci si confronta infine con alcuni interrogativi posti all’escatologia cristiana dall’attuale contesto, cercando sia di accoglierne i contributi e le sfide, che di evitare semplicistiche confusioni con le visioni neo-mitologiche.

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M. BORDONI - N. CIOLA, Gesù nostra speranza, EDB, Bologna 2000; CONGREGAZIONE PER LA

DOTTRINA DELLA FEDE, Temi attuali di escatologia, LEV, Roma 2000; O.F. PIAZZA, «Escato-logia individuale e comunitaria: il punto della situazione», in G. CANOBBIO - M. FINI (edd.), Escatologia contemporanea. Problemi e prospettive, EMP, Padova 1995; ID., La speranza. Lo-gica dell’impossibile, EP, Milano 1998; ID., Lo specchio i frammenti il volto. Frammentazione della storia e destinazione dell’uomo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001.

AREA BIBLICA

AB04. AT/3: SAPIENZIALI E ALTRI SCRITTI

(4 ore sett., 3° sem.: A. GAROFALO)

Il corso inizia con l’illustrazione della categoria “sapienza” in Israele e nel vi-cino Oriente antico, per poi soffermarsi sull’introduzione ai singoli libri sapienziali con particolare riferimento all’apporto critico di Giobbe e di Qohelet. In un se-condo momento si prenderà in considerazione la poesia ebraica, analizzando la composizione, la struttura e i generi letterari di alcuni Salmi. Il corso si conclude con una rapida introduzione agli scritti midrashici.

L’approccio esegetico ai testi è finalizzato a introdurre lo studente nel lavoro di analisi e metodologia e mira inoltre alla puntualizzazione dei principali temi della letteratura sapienziale: creazione, storia e quotidianità dell’uomo; giustizia di Dio e problema del male; immortalità e risurrezione.

BIBLIOGRAFIA

A. BONORA - M. PRIOTTO e COLL. (edd.), Libri sapienziali e altri scritti (Logos, 4), LDC, Leumann 1997; F. MIES (ed.), Toute la sagesse du monde. Hommage à M. Gilbert, Presses Universitaires de Namur, Namur 1999; M. NOBILE (ed.), «La letteratura sapienziale», in ID., Teologia dell’Antico Testamento (Logos 8/1), LDC, Leumann 1998, 143-172; G. VON RAD, La sapienza in Israele, Marietti, Torino 1975. La bibliografia sui commenti e sui saggi esege-tici sarà fornita durante il corso.

AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES01. ECCLESIOLOGIA E MARIOLOGIA

(5 ore sett., 4° sem.: O.F. PIAZZA)

La questione del metodo in ecclesiologia. Linguaggio e comunicazione. Cate-gorie utili. Contesti e collocazione del trattato. Chiesa come mistero della fede e il suo rapporto con il Regno di Dio. La rivelazione biblica: immagini e figure. Trat-tazione sistematica: la Chiesa come “mistero”; struttura teandrica; origine trascen-dente e storica; sacramento di comunione e sacramento di salvezza; dimensioni e

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proprietà essenziali della Chiesa; realtà ministeriale e carismatica; ministero petri-no e collegialità episcopale; le forme della Chiesa e la sua indole escatologica.

La mariologia nel complesso della teologia: la novità del Vaticano II. La piena partecipazione di Maria nel mistero della redenzione. Figura, modello e madre della Chiesa. Riferimenti biblici. Sviluppo storico-dogmatico. Riflessione sistema-tica: presupposti ermeneutici; Madre di Dio; la sempre Vergine; l’Immacolata Concezione; Assunta in cielo; il culto mariano.

BIBLIOGRAFIA

Appunti del professore. O.F. PIAZZA (a cura), La Trinità e la Chiesa, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; A. BARRUFFO (a cura di), Sui problemi del metodo in ecclesiologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; G. CANOBBIO - F. DALLA VECCHIA - R. TONONI, Modelli di Chiesa, Morcelliana, Brescia 2001; E. MALNATI, La Chiesa: sviluppo storico dell’ecclesiologia, Piem-me, Casale Monferrato 1998; S. PIÉ-NINOT, Ecclesiologia, Queriniana, Brescia 2008; C.I. GONZALEZ, Maria Madre e Discepola, Piemme, Casale Monferrato 1998.

AREA MORALEÿ

AM01. TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE E GENERALE

(5 ore sett., 4° sem.: D. ABIGNENTE)

I. Senso, fondamenti e criteri di un’etica teologica

A) Contesto attuale della riflessione etico teologica. Dalla Optatam totius alla Veri-tatis splendor: esperienza secolare-umana e fonte biblica nel quadro epistemologico della teologia morale. B) Carattere originario della moralità. L’adesione di fede come evento di coscienza morale. Figure bibliche di incontro, di alleanza, di sequela. C) In-telligenza nella fede dell’esperienza e della conoscenza morale, dell’ethos e dell’etica: disegno storico-genetico dell’ethos biblico nei suoi impulsi principali; rapporto tra morale, fede, storia, culture umane; rapporto tra morale, rivelazione e magistero.

II. Principi etici generali alla luce della fede cristiana

A) Legge naturale e coscienza; norme morali: origine, significato, storicità, tra-smissione. B) Rapporto tra moralità personale e opzioni concrete, tra dimensione soggettiva e oggettività. C) Peccato e conversione; persona e strutturazione della convivenza umana; vita cristiana come sequela del Signore nel mondo secolarizzato.

Il corso prevede l’alternanza di lezioni cattedratiche e gruppi di studio semi-nariali, che favoriscano il confronto diretto sia con il testo biblico che con il pen-siero di moralisti contemporanei. BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Teologia morale fondamentale. Moralità personale, ethos, etica cristiana (ad uso degli studenti), PUG, Roma 2001; ID., Autonomia morale del credente, Morcelliana,

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Brescia 1980; D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede, Gregorian University Press-Morcelliana, Roma-Brescia 2000; J. FUCHS, Etica cristiana in una società secolarizzata, Piemme, Casale Monferrato 1984. Le letture seminariali verranno indicate all’inizio del corso.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES02. SACRAMENTOLOGIA GENERALE: BATTESIMO E CRESIMA

(2 ore sett., 5° sem.: G. DI NAPOLI)

La presentazione del differente approccio ai sacramenti sviluppatosi nell’epoca dei Padri e nella riflessione della Scolastica consentirà di collocare in un contesto di-namico e di ampio respiro l’insegnamente del Magistero (specificamente Concilio di Firenze, Trento e Vaticano II) sui Sacramenti. In questa direzione si offriranno i se-guenti approfondimenti: 1. Mysterion e sacramentum alla luce della Scrittura e dei Padri; 2) il mistero pasquale e la domanda circa l’istituzione dei sacramenti; 3) Il termine sacramento riferito a Cristo, alla Chiesa e ai sacramenti; 4) l’intimo rapporto tra Parola e Sacramento; 5) Il legame inscindibile tra fede-celebrazione-vita.

I Sacramenti dell’Iniziazione cristiana: i dati biblici; la prassi celebrativa: dalla Didaché al RICA; la riflessione sistematica. Alcuni approfondimenti: 1. Il carattere sacramentale; 2. Il battesimo dei bambini; 3. Aspetti ecumenici del Battesimo. BIBLIOGRAFIA

C. GIRAUDO, In unum corpus. Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo, Cinisello Bal-samo 2001; C. ROCCHETTA, Sacramentaria fondamentale. Dal «Mysterion» al «Sacramen-tum» (Corso di teologia sistematica 8), EDB, Bologna 1990; M. AUGÉ, L’iniziazione Cristia-na. Battesimo e confermazione, LAS, Roma 2004; A. GRILLO - M. PERRONI - P.-R. TRAGAN (edd.), Corso di sacramentaria. 1. Metodi e prospettive; 2. I sacramenti della salvezza, Que-riniana, Brescia 2000.

AES03. EUCARISTIA

(3 ore sett., 5° sem.: C. GIRAUDO)

Mentre nel secondo millennio l’Eucaristia è stata indagata solo sulla base della speculazione sistematica, nel primo veniva compresa e spiegata “per ritus et pre-ces” (cf Sacrosanctum concilium 48), cioè a partire dal vissuto cultuale. Facendo nostra la metodologia professata dai Padri d’Oriente e d’Occidente, in un primo momento (= catechesi) prospetteremo quale ermeneutica dell’Eucaristia il quadro teo-antropologico della redenzione vicaria, “a cominciare dalla Genesi e passando in rassegna tutte le Scritture” (cf Diario di Egeria). Quindi, nel secondo momento (= mistagogia), partendo dall’esperienza celebrativa vedremo in qual modo per

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mezzo dell’Eucaristia veniamo ripresentati all’evento di Cristo morto e risorto se-condo i ritmi delle nostre pasque domenicali e quotidiane, in vista della nostra progressiva trasformazione nel corpo ecclesiale. L’opzione per la metodologia mi-stagogica, ovvero l’attenzione privilegiata al “magistero” della lex orandi, consenti-rà alla Chiesa del terzo millennio di rileggere le grandi conquiste della scolastica e le stesse dichiarazioni magisteriali di Trento in una luce nuova, che evidenzia me-glio la dinamica delle nostre Messe. BIBLIOGRAFIA

C. GIRAUDO, “In unum corpus”. Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; ID., Eucaristia per la Chiesa. Prospettive teologiche sull’eucaristia a partire dalla “lex orandi”, PUG, Roma 1989; ID., Preghiere eucaristiche per la Chiesa di oggi, PUG, Roma 1993; ID., Stupore eucaristico. Per una mistagogia della Messa alla luce dell’enciclica “Ecclesia de Eucharistia”, LEV, Vaticano 2004.

AES08. DIRITTO CANONICO/1 (3 ore sett., 5° sem.: V. TODISCO)

A.ÿ Introduzione:

1.ÿ il diritto nella realtà umana: alcune nozioni di filosofia del diritto; 2.ÿ natura particolare del diritto nella Chiesa; 3.ÿ breve storia del diritto canonico.

B.ÿ Illustrazione del diritto canonico vigente a partire dai primi tre libri del CIC del 1983. In particolare: 1.ÿ dal libro I: illustrazione di alcune nozioni generali; 2.ÿ dal libro II: statuto giuridico dei fedeli, dei laici, dei ministri di culto, dei

membri degli istituti di vita consacrata; norme sulla suprema autorità della Chiesa; le chiese particolari e le loro strutture;

3.ÿ dal libro III: scuole, università cattoliche, facoltà ecclesiastiche; strumenti di comunicazione sociale e libri.

BIBLIOGRAFIA

G. GHIRLANDA, Il diritto nella Chiesa mistero di comunione. Compendio di diritto ecclesia-le, EP-PUG, Roma 2000; AA.VV., Il diritto nel mistero della Chiesa, PUL, Roma 1986-1992, voll. I, II, III; Nuovo dizionario di diritto canonico, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993.

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AREA MORALE

AM02. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/1: VITA RELIGIOSA

(2 ore sett., 5° sem.: G. PARNOFIELLO) La responsabilità morale in materia di fede richiede una particolare cura da

parte del credente e l’incontro personale con Dio in Cristo risulta come il momen-to fondante di ogni percorso che voglia qualificarsi come sequela. Nei trattati etici questo ambito è tradizionalmente ricondotto alla morale religiosa, il cui discorso ruota attorno alla “virtù di religione” per supportare l’obbligo della preghiera, del culto e della veracità. Resta, comunque, da spiegare il senso e il valore della di-mensione etica della fede che appare spesso scontata e poco esplicitata. Il tentativo sarà quello di riflettere su tali temi attraverso le lezioni e di cogliere le provocazio-ni di autori contemporanei che hanno offerto rilevanti contributi in questa dire-zione. BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, Cinisello Balsamo 2005; ID., Figure di preghiera nella Bibbia, Roma 2005; R. HAYS, La visione morale del Nuovo Testamento. Pro-blematiche etiche contemporanee alla luce del messaggio evangelico, Cinisello Balsamo 2000; A. RIZZI, Il problema del senso e il tempo. Tempo, festa, preghiera, Assisi 2006; W. JANZEN, Etica dell’Antico Testamento. Un approccio paradigmatico, Torino 2004; H. WEBER, Teologia morale speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, Cinisello Bal-samo 2003.

AM03. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/2: VITA FISICA

(4 ore sett., 5° sem.: A. VICINI)

Il corso studia i problemi morali legati alle varie fasi della vita umana contem-poranea, considerando le problematiche alla luce degli insegnamenti magisteriali, del dibattito teologico e di contributi delle scienze umane. In particolare, si con-centra su:

I. l’inizio della vita umana (fecondazione e procreazione); II. la vita adulta: salute, (disabilità, malattia, donazione degli organi e trapian-

ti), sessualità (identità, sviluppo, attività), vita coniugale (affettività, dialogo sessua-le, procreazione responsabile, contraccezione, aborto, sterilizzazione);

III. la fine della vita umana (cura dei malati terminali, suicidio assistito ed euta-nasia). BIBLIOGRAFIA

L. SOWLE CAHILL, Sesso, genere e etica cristiana, Queriniana, Brescia 2003; documenti magi-steriali ed encicliche papali (Humanae vitae, Catechismo della Chiesa cattolica, Evangelium

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vitae); E. SGRECCIA, Manuale di Bioetica, vol. 1: Fondamenti ed etica bio-medica, Vita e Pensiero, Milano 1999; ID., Manuale di Bioetica, vol. 2: Aspetti medico-sociali, Vita e Pen-siero, Milano 1996; D. TETTAMANZI, Nuova bioetica cristiana, Piemme, Casale Monferrato, 2000. Ulteriore bibliografia verrà indicata.

SEMINARIO PER L’ESAME FINALE

SF01. L’ESPERIENZA RELIGIOSA CRISTIANA

(2 ore sett., 5°- 6° sem.: A. CASALEGNO - R. DEL RICCIO -G. PARNOFIELLO)

L’obiettivo del Seminario è di favorire l’elaborazione graduale e progressiva di

una sintesi personale da parte dello studente, grazie alla proposta contenutistica, alla didattica e alla redazione dell’esercitazione scritta (20-30 pagine). La metodo-logia didattica comporta: momenti comuni di docenti e studenti (all’inizio, a metà e alla fine del Seminario), lezioni frontali (nel I semestre) integrate dalla partecipa-zione attiva dei docenti e degli studenti, coinvolgimento privilegiato degli studenti nel II semestre, accompagnamento nella scelta e nella redazione dell’esercitazione finale. Il titolo del Seminario è il seguente: l’esperienza religiosa cristiana.

BIBLIOGRAFIA

La bibliografia generale verrà indicata all’inizio del Seminario, mentre gli appro-fondimenti saranno segnalati in itinere.

AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES04. PENITENZA E UNZIONE DEGLI INFERMI

(2 ore sett., 6° sem.: D. MARAFIOTI) I.ÿ Sacramento della Penitenza: Mistero del peccato nella vita del cristiano e neces-

sità della riconciliazione con Dio e con la Chiesa. Cristo morto e risorto, sor-gente inesauribile di perdono. I fondamenti biblici nell’AT e nel NT. La prassi penitenziale nell’epoca patristica e sua evoluzione storica. La Riforma e il Con-cilio di Trento. Il Vaticano II, Reconciliatio et Poenitentia. Il Nuovo Rito della Penitenza. Rapporti del sacramento della Penitenza col Battesimo e l’Eucaristia. Gli orientamenti della teologia attuale.

II.ÿ Unzione degli infermi: La sofferenza e la malattia nell’esperienza umana e nella storia della salvezza. Guarigione fisica e guarigione spirituale. Cristo salvatore, aiuto nella vita presente e nel passaggio alla vita eterna. L’intercessione della Chiesa e il Nuovo Rito dell’Unzione degli infermi.

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BIBLIOGRAFIA

G. MOIOLI, Il quarto sacramento, Glossa, Milano 1996; GIOVANNI PAOLO II, Il sacramento della Penitenza. Messaggi di Giovanni Paolo II alla Penitenzeria Apostolica, LEV, Città del Vaticano 2000; ID., Salvifici Doloris; CEI, Rito della penitenza, Roma 1974; ID., Sacramento dell’unzione e cura pastorale degli infermi, Roma 1974; P. ADNÈS, L’unzione degli infermi. Storia e teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996. Dispense del professore.

AES05. ORDINE E MATRIMONIO

(2 ore sett., 6° sem.: D. MARAFIOTI)

I.ÿ Ordine: Attuale problematica sul ministero ordinato. Fondamenti biblici. La teologia del ministero nella storia della Chiesa. Il sacramento dell’Ordine se-condo il Concilio di Trento e il Vaticano II. Collegialità episcopale e presbite-rale. La riflessione teologica postconciliare.

II.ÿMatrimonio: Elementi di antropologia e significato del matrimonio. Crisi e va-lore dell’istituto familiare. Dati biblici. Evoluzione storica e sistemazione teolo-gica. L’insegnamento del Concilio Vaticano II e del Magistero.

BIBLIOGRAFIA

E. CASTELLUCCI, Il ministero ordinato, Queriniana, Brescia 2002; G. FERRARO, Il sacerdozio ministeriale. Dottrina cattolica sul sacramento dell’Ordine, Grafite, Napoli 1999; A. SCOLA, Il mistero nuziale, PUL-Mursia, 2 voll., Roma 1998-2002; CEI, Direttorio di Pastorale Fami-liare, Roma 1993; A. MIRALLES, Il matrimonio. Teologia e vita, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996. Dispense del professore.

AES07. TEOLOGIA PASTORALE

(4 ore sett., 6° sem.: A. MASTANTUONO)

1.ÿ Il corso affronta e delinea, all’interno del cammino storico della disciplina, i punti-base per una riflessione fondativa di tipo teologico pastorale: – tappe storiche e modelli della teologia pastorale, con particolare riferimento

all’area italiana; – configurazione: la questione epistemologica, il nodo teoria/prassi, l’itinerario

metodologico; – compiti e prospettive della teologia pastorale nell’attuale contesto.

2.ÿ La catechesi come azione ecclesiale, servizio della Parola, educazione alla fede: – contenuto e fonti della catechesi; – soggetto e linguaggio della catechesi.

3.ÿ Laboratorio: pastorale e iniziazione cristiana.

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BIBLIOGRAFIA

M. MIDALI, Teologia pratica. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica, Las, Roma 2002-20023, 4 voll.; S. LANZA, Introduzione alla teologia pastorale. 1. Teologia dell’azione ecclesiale, Queriniana, Brescia 1989; G. TRENTIN - L. BORDIGNON (edd.), Teologia pastorale in Europa. Panoramica e approfondimenti, EMP, Padova 2002; S. LANZA, «Teologia pastorale», in G.CANOBBIO - P. CODA (edd.), La teologia del XX secolo. Un bilancio, vol. 3: Prospettive pratiche, Città Nuova, Roma 2003, 393-475; A. MASTANTUONO, «Teologia pratica. Teologia pastorale e catechetica», in G. LORIZIO - N. GALANTINO, Metodologia teologica. Avviamento al-lo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, 502-540; AA.VV., Andate e insegnate. Manuale di catechetica, LDC, Leumann 2002; E. ALBERICH, La catechesi oggi. Manuale di catechetica fondamentale, LDC, Leumann 2001.

AES09. DIRITTO CANONICO/2

(2 ore sett., 6° sem.: V. TODISCO)

Il corso, naturale proseguimento del corso di “diritto canonico/1”, segue lo schema dei libri IV-VII del Codice di diritto canonico, dei quali si tratterà in par-ticolare:

a)ÿ dal libro IV (la funzione di santificare della Chiesa): i sacramenti in genere, la penitenza, l’ordine sacro, il matrimonio;

b)ÿ dal libro V (i beni temporali della Chiesa): sostentamento del clero e gestione dei beni culturali anche alla luce della disciplina concordataria;

c)ÿ dal libro VI (le sanzioni della Chiesa): nozioni generali di diritto penale canonico; d)ÿ dal libro VII (i processi): nozioni generali di diritto processuale canonico – i

processi matrimoniali – i ricorsi amministrativi. BIBLIOGRAFIA

Oltre la bibliografia indicata per il corso di “diritto canonico/1” si consiglia: F. BERSINI, Il diritto canonico matrimoniale. Commento giuridico teologico pastorale, LDC, Leumann 1994; M. MARCHESI, Diritto canonico complementare italiano, EDB, Bologna 1992.

AREA MORALE

AM04. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/3: VITA SOCIALE

(5 ore sett., 6° sem.: G. PARNOFIELLO)

Il corso presuppone una riflessione precedente sul punto di vista della moralità personale che sarà considerato nella dimensione dell’efficacia storica del bene e del male, avendo una particolare attenzione al peso delle relazioni strutturate. Si farà ri-ferimento alla responsabilità dei credenti a livello sociale, politico ed economico e ai problemi legati alle “strutture di peccato”, alla fame nel mondo e agli squilibri dello

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sviluppo. In tale contesto viene proposto un percorso di lettura dell’insegnamento sociale della Chiesa e dei suoi modelli ermeneutici, fino a individuarne alcune opzio-ni fondamentali. Verranno presentati materiali per l’approfondimento dei singoli ar-gomenti e si prevede il coinvolgimento attivo degli studenti.

BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Moralità personale nella storia, Roma 2005; G. PIANA, Vangelo e società. I fondamenti dell’etica sociale cristiana, Assisi 2005; PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA

E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, Roma 2004; ID., Dizionario di dottrina sociale della Chiesa, Roma 2005.

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I BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA (2° ciclo)

PIANO GENERALE DEGLI STUDI Scopo del secondo ciclo è integrare la formazione teologica di base e avviare gli

studenti alla ricerca scientifica (SG 30,8). Di conseguenza, possono essere ammessi al Biennio per la Licenza in Sacra Teologia solo gli studenti che hanno conseguito – superando la mediocrità come media di tutti gli esperimenti sostenuti – il Baccalaureato in Sacra Teologia o, previo esame di ammissione, gli studenti che hanno completato il sessennio filosofico-teologico (SG 25,3). Nell’un caso come nell’altro, la Sezione si riserva di valutare l’effettiva attitudine dello studente a seguire la specializzazione richiesta. Per l’ammissione si esige anche la conoscenza (da dimostrarsi con un certificato di studi fatti o con una prova) oltre che del latino e del greco – già richiesti per il triennio teologico – di due lingue moderne da scegliersi tra il francese, l’inglese, il tedesco e lo spagnolo. Spetta al Consiglio del settore stabilire ulteriori requisiti secondo le finalità e le esigenze del settore.

Il secondo ciclo si conclude col 2° grado accademico: la Licenza in Sacra Teologia. Questo titolo abilita all’insegnamento della teologia nei Seminari e negli Istituti superiori di scienze religiose e, più in generale, a funzioni specializzate di apostolato.

La Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale conferisce la Licenza specializzata nei seguenti settori della teologia: 1) teologia dogmatica (indirizzo cristologico ed ecclesiologico), 2) teologia biblica, 3) teologia fondamentale, 4) teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità), 5) teologia pastorale. Ciascun studente può iscriversi contemporaneamente ad uno solo dei settori e ad un solo indirizzo.

Nella Sezione S. Luigi si possono conseguire le specializzazioni in teologia dogmatica (indirizzo ecclesiologico), in teologia fondamentale, in teologia biblica, in teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità). I vari settori di specializzazione sono coordinati con gli studi del primo ciclo e sono strutturati sulla base di una interdipendenza di fondo. Ciascun settore conserva però una propria autonomia.

Per quanto riguarda gli studi, l’integrazione con il primo ciclo e l’interdipen-denza tra i vari settori è assicurata dalla programmazione di corsi comuni a tutti i settori di specializzazione e dalla ricerca interdisciplinare all’interno di ciascun settore. L’autonomia si attua con la programmazione di corsi e seminari propri, offerti agli studenti che hanno scelto una determinata specializzazione.

Date le finalità e le caratteristiche del secondo ciclo, allo studente viene lasciata una discreta libertà nell’elaborazione di un proprio piano di studi. Questo “piano” deve essere approvato, all’inizio di ogni semestre, dal Direttore di settore e dal Vice Preside.

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bienni per la licenza in sacra teologia ÿ

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Salve restando le ulteriori modalità stabilite per ogni settore, nell’elaborare il piano di studi si tengano presenti le seguenti norme generali:

ÿÿ i corsi e i seminari frequentati dallo studente vengono computati in punti o credit. Un punto o credit corrisponde a un’ora settimanale per un intero semestre. Il numero minimo di credit richiesto per la Licenza è di 48;

ÿÿ ogni studente deve frequentare, nell’ambito del biennio scelto, almeno due seminari. Al termine di essi dovrà riportare una valutazione positiva da parte del professore che avrà diretto il seminario;

ÿÿ i credit dei corsi comuni devono essere almeno dieci (cf SG, art. 30,8); ÿÿ i credit dei corsi propri, richiesti per ciascun settore di specializzazione,

possono oscillare da un minimo di 24 a un massimo di 30. Ulteriori determinazioni (obbligatorietà di corsi, ecc.) spettano al Consiglio del settore;

ÿÿ i credit rimanenti possono essere di corsi comuni o degli altri settori di specializzazione. Possono anche essere seguiti corsi esterni alla Sezione o alla Facoltà. In quest’ultimo caso si esige la previa autorizzazione del Vice Preside.

Per integrare il proprio piano di studio secondo una specifica linea di interesse, sono ammessi anche dei corsi tutoriali. Per “corso tutoriale” si intende una ricerca proposta dallo studente nell’ambito della specializzazione prescelta e condotta sotto la guida e la responsabilità di un Tutor. Ogni richiesta di corso tutoriale, corredata dal programma e dalla relativa bibliografia, deve essere sottoscritta dal Tutor e dal Direttore di settore e rimessa per l’approvazione al Vice Preside. Non è ammesso più di un corso tutoriale per semestre. Ogni corso tutoriale è computato 2 o 3 credit, a seconda dell’ampiezza della ricerca, a giudizio del Vice Preside.

La dissertazione per la Licenza La dissertazione è la prova più qualificante del biennio. L’argomento scelto

deve essere approvato dal Direttore del settore sulla base non solo del titolo, ma anche di una descrizione schematica del contenuto e del metodo, presentati per iscritto, con la firma del professore che ne ha accettato la direzione.

Nella dissertazione il candidato deve dimostrare rigore di metodo, giudizio critico, maturità di espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di grado superiore (cf SG 30,9). Non si esige però, necessariamente, un contributo originale allo sviluppo scientifico del tema trattato.

Nella sua stesura definitiva la dissertazione va presentata in quattro copie al Direttore del settore un mese prima della sua discussione (cf Informazioni, p. 22). La sua approvazione da parte del professore che l’ha diretta e di un altro professore, designato dal Vice Preside, su proposta del Direttore del settore, è condizione per l’ammissione all’esame finale. Nel caso di mancata approvazione da parte del se-condo relatore, questi è tenuto a notificarne le motivazioni per iscritto. In questo caso è previsto un giudizio in seconda istanza da parte di un altro relatore scelto dal Vice Preside. Al nuovo relatore saranno rese note le ragioni della mancata approva-zione in prima istanza.

Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore.

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bienni per la licenza in sacra teologiaÿ

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L’esame finale Ciascun biennio di specializzazione si conclude con un esame generale orale, il

cui programma viene definito dal Consiglio del settore secondo le finalità e le esigenze specifiche del settore stesso. All’esame finale sono ammessi gli studenti che hanno superato tutte le prove previste dal 2° ciclo e la cui dissertazione è stata approvata.

L’esame finale si svolge davanti a una commissione composta dal direttore della dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. L’esame ha la durata di un’ora, inclusa la discussione della dissertazione. Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore.

La somma totale dei coefficienti per la valutazione finale della Licenza è di 110/110. Di essi 50/110 spettano al curriculum del biennio, 40/110 alla dissertazione e 20/110 all’esame finale (cf SP 22,12).

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BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA

NORME E INDICAZIONI GENERALI

1. Presentazione

Il biennio per la Licenza in teologia biblica si propone di condurre lo studente a una conoscenza diretta e globale, secondo accostamenti differenziati, della Sacra Scrittura, a un ripensamento sintetico della teologia nella sua dimensione biblica e all’acquisizione di una metodologia appropriata per lo studio esegetico personale, in vista dell’insegnamento biblico, dell’annuncio della Parola di Dio e della soluzione, su base scritturistica, dei problemi teologico-morali che si pongono all’operatore pastorale.

A questo scopo, il biennio biblico offre anzitutto alcuni strumenti essenziali: linguistici, di conoscenza dell’“ambiente”, e metodologici, come presupposto e intro-duzione a una corretta interpretazione del testo. In secondo luogo, il biennio programma dei corsi a carattere esegetico: percorrendo l’intero itinerario meto-dologico, lo studente impara a studiare un libro della Sacra Scrittura, o parti di esso, nella varietà dei contenuti e, possibilmente, nella totalità del messaggio. Alcuni corsi propongono l’esplorazione di temi unitari, nell’ambito di una teologia biblica che mostri anche il rapporto tra i due Testamenti. A questi corsi vengono affiancati degli insegnamenti che consentano allo studente di interrogare il testo biblico a partire da una tematica specifica, riguardante questioni di teologia dogmatica o problemi dell’esistenza cristiana. 2. Prerequisiti

Oltre al Baccalaureato, si richiede la conoscenza di 2 lingue moderne (tedesco, inglese, francese, spagnolo) e dell’ebraico e del greco biblico almeno a livello base. Quest’ultimo si verifica all’inizio con un esame di qualificazione per ciascuna lingua. Chi non supera o non sostiene l’esame di qualificazione deve frequentare i corsi di Ebraico A e di Greco A e non può iscriversi ai corsi esegetico-teologici.

3. Finalità

Per integrare la formazione biblica di base e avviare alla ricerca scientifica, si propongono i seguenti obiettivi:

– introduzione all’analisi filologico-esegetica di singoli testi biblici secondo i vari metodi e approcci;

– studio di un genere letterario, di un tema e/o del messaggio teologico proprio di un singolo libro o di un corpus di scritti;

– visione d’insieme o lettura unitaria dell’Antico e del Nuovo Testamento e reci-proco rapporto;

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biennio in teologia biblicaÿ

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– approfondimento metodologico per lo studio analitico e sintetico dei testi; – confronto interdisciplinare tra messaggio biblico e cultura-ambiente nel pas-

sato e nel presente; – conoscenza della storia dell’interpretazione a partire dai Padri ebrei e cristiani.

4. Ambiti o aree

In continuità con l’articolazione dell’area biblica del Quinquennio, per favori-re l’approfondimento e l’integrazione e per avviare alla ricerca scientifica, il Bien-nio si articola in tre ambiti o aree. 1.ÿ Area linguistico-metodologica (LM e SB). Articolata in 3 semestri con i corsi

di ebraico e greco biblico, critica testuale, geografia-archeologia e storia, erme-neutica e i seminari (metodologico, storico-esegetico e teologico), costituisce la parte fissa del curriculum.

2.ÿ Area esegetico-teologica (ET). Ogni piano di studio individualizzato dovrà avere 8 corsi – di cui almeno uno in forma tutoriale – di esegesi e/o teologia biblica tra quelli annualmente proposti nei vari nuclei dell’AT (Pentateuco, Profeti, Scritti) e del NT (Sinottici-Atti, Paolo e altre lettere, Scritti giovannei) o nell’ambito della letteratura non-canonica e/o della storia dell’esegesi.

3.ÿ Area interdisciplinare (AI). Prevede quattro ambiti di confronto tra Bibbia e teologia fondamentale, dogmatica, morale e spiritualità, pastorale. Ciascun studente dovrà scegliere nel proprio curriculum due corsi tra quelli proposti.

5. Didattica

Per favorire lo studio e l’approfondimento personale, ciascun alunno fin dall’inizio verrà affidato dal Direttore del Biennio, d’accordo col Vice Preside, a un tutor onde facilitare la scelta di un ambito specifico, l’organizzazione di un piano di studio individualizzato e l’elaborazione entro il primo anno di un’ipotesi di lavoro per la dissertazione finale.

Di conseguenza, le lezioni incideranno non più del 70% sull’intero monte ore (48 credit), mentre il restante 30% sarà riservato ai seminari e ai corsi tutoriali.

I corsi interdisciplinari sono offerti interagendo con gli altri settori (fondamentale, dogmatica, morale, spiritualità, pastorale) su temi e problematiche che, provocando la riflessione teologica, interrogano la Scrittura.

La prova principale del biennio è la dissertazione scritta, discussa nell’esame finale. In essa il candidato deve manifestare una reale capacità di affrontare un tema, un genere letterario, un brano o un libro biblico con correttezza di metodo, buona conoscenza della relativa bibliografia, appropriata lettura critica e adeguata e coerente capacità di espressione.

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6. In sintesi

CURRICULUM CR. DISTRIBUZIONE SEMESTRALE CR.

Area linguistico-metodologica (LM) 18 I semestre Ebraico A Ebraico A 2 Ebraico B Greco A 2 Ebraico C Geografia, archeologia e storia 2 Greco A Critica testuale dell’AT e del NT 2 Greco B SBM 2 Greco C Ermeneutica biblica 2 Geografia, archeologia e storia ET 2 d’Israele Critica testuale dell’AT e del NT II semestre Ermeneutica biblica Ebraico B 2 Greco B 2 Seminari (SB) 10 SBS 4 SBM Metodologico ET 2 SBS Storico-esegetico ET 2 SBT Teologico AI 2 Area esegetico-teologica (ET) 16 III semestre 8 corsi di esegesi e/o teologia bi- Ebraico C 2 blica scelti tra quelli proposti, di Greco C 2 cui almeno uno in forma tutoriale SBT 4 ET 2 Area interdisciplinare (AI) 4 ET 2 2 corsi tra quelli proposti

48 IV semestre ET 2 ET 2 ET 2 AI 2

48

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA

ANNO ACCADEMICO 2008-2009

1° SEMESTRE Corso comune - Area interdisciplinare credit ECTS

AI01 Giovanni Battista nella tradizione cristiana ed islamica (E. Franco - G. Palummieri)

2 3

Corsi propri - Area linguistico-metodologica 1° anno LM01 Ebraico A (F. Russo) 2 3 LM02 Greco A (C. Pagliara) 2 3 LM03 Geografia, archeologia e storia d’Israele (E. Franco) 2 3 LM05 Ermeneutica biblica (E. Salvatore) 2 3

SBM01 Metodologia biblica (E. Salvatore) 2 3 2° anno LM09 Greco C (C. Pagliara) 2 3 SBT01 Le parabole del vangelo di Luca (C. Pagliara) 4 6

Corsi propri - Area esegetico-teologica

ET44 “Cristo, Sapienza di Dio”: Paolo, i Salmi e la Sapienza di Israele (E. Franco)

2 3

ET45 Giovanni e i Sinottici: trend di ricerca ed esemplificazioni esegetiche (E. Salvatore-A. Guida)

2 3

ET46 Il Nuovo Testamento e la vita politica (G. Jossa) 2 3

2° SEMESTRE Corso comune - Area interdisciplinare

AI02 Spiritualità del Nuovo Testamento: Giovanni e Paolo (A. Casalegno)

2 3

Corsi propri - Area linguistico-metodologica 1° anno LM04 Critica testuale dell’AT e del NT (A. Garofalo) 2 3 LM08 Ebraico B (F. Russo) 2 3 LM07 Greco B (C. Pagliara) 2 3 SBS01 «La Torah ha parlato il linguaggio degli uomini»

(R. Ishmael): decodificare ed interpretare le narrazioni bibliche del Primo Testamento (F. Gillio)

4 6

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2° anno credit ECTS LM06 Ebraico C (A. Garofalo) 2 3

Corsi propri - Area esegetico-teologica ET47 I racconti della risurrezione di Gv 20,1-29 (A. Casalegno) 2 3 ET48 Jesus ben Sirah e il Pentateuco:

un esempio di esegesi intrabiblica (F. Gillio) 2 3

ET49 Alle origini dell’evangelo (Paolo e Marco): ipotesi di ricerca sulla base del confronto dei testi (E. Salvatore)

2 3

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

AI01. GIOVANNI BATTISTA

NELLA TRADIZIONE CRISTIANA ED ISLAMICA (2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO - G. PALUMMIERI)

Nella prospettiva di un serio dialogo interculturale e religioso, il corso

intende proporre lo studio e il confronto della presentazione della figura del Battista nei testi neotestamentari e nelle fonti islamiche.

BIBLIOGRAFIA

A/ per il NT: L.A. SCHÖKEL, I nomi dell’amore. Simboli matrimoniali nella Bibbia, Piemme, Casale Monferrato 1997, 111-133; J. DUPONT, «L’Ambassade de Jean-Baptiste (Matthieu 11,2-6; Luc 7,18-23)», in Nouvelle Revue Théologique 83 (1961) 805-821, 943-959; J. ERNST, «Johannes der Täufer und Jesus von Nazareth in historischer Sicht», in New Testament Studies 43 (1997/2) 161-183; H.T. FLEDDERMANN, Q A Reconstruction and Commentary (Biblical Tools and Studies 1), Peeters, Leuven - Paris - Dudley (MA) 2005, 210-233 - 353-387; FOCANT, «La tête du prophète sur un plat, ou, L’antirepas d’alliance (Mc 6.14-29)», in New Testament Studies 46 (2001) 334-353; G. GAETA, «Battesimo come testimonianza. Le pericopi sul Battista nell’evangelo di Giovanni», in Cristianesimo nella storia 1 (1980) 279-314; P.W. HOLLENBACH, «The Conversion of Jesus: From Jesus the Baptizer to Jesus the Healer», in H. TEMPORINI - W. HAASE (edd.), Aufstieg und Niedergang der römischen Welt (ANRW). Geschichte und Kultur Roms im Spiegel der neueren Forschung, II.25.1, Berlin - New York 1982, 196-219; ID., «John the Baptist», in The Ancor Bible Dictionary, III, Doubleday, New York 1992, 887-899; R. INFANTE, «L’amico dello sposo, figura del ministero di Giovanni Battista nel quarto Vangelo, in Rivista Biblica 31 (1983) 3-19; ID., L’amico dello sposo Giovanni Battista, EDN, Napoli 1984; R. KHOURI, «Where John Baptized», in Biblical Archeology Review 31 (2005) 34-43; E. LUPIERI, «John the Baptist in New Testament Tradition and History», in ANRW II.26.1, Berlin - New York 1992, 430-461; ID., Giovanni Battista fra storia e leggenda (Biblioteca di cultura religiosa 53), Paideia, Brescia 1988; ID., Giovanni Battista nelle tradizioni sinottiche (Studi biblici 82), Paideia, Brescia 1988; J.P. MEIER, Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. 2. Mentore, messaggio e miracoli (BTC 120), Queriniana, Brescia 2002 (or. 1994) 29-122 e 123-281; ID., «John the Baptist in Matthew’s Gospel», in Journal of Biblical Literature 99/3 (1980) 383-405; CH.G. MÜLLER, «Der Zeuge und das Licht. Joh 1,1-4,3 und das Darstellungsprinzip der sÚgkisij», in Biblica 84 (2003) 479-509; J. MURPHY - O’CONNOR, «John the Baptist and Jesus: History and Hypothesis», in New Testament Studies 36 (1990) 359-374; É. NODET, «Jésus et Jean-Baptiste selon Josèphe», in Revue Biblique 92 (1985) 321-348.497-524; E. NOFFKE, Giovanni Battista. Un profeta esseno? L’opera e il messaggio di Giovanni nel suo contesto storico (Piccola biblioteca teologica 88), Claudiana, Torino 2008; P. PROULX - L. ALONSO SCHÖKEL, «Las sandalias del Mesías esposo», in Biblica 59 (1978) 1-37; E. TROCMÉ, «Jean 3,29 et le thème de l’époux dans la tradition pré-évangelique», in Revue des Sciences Religieuses 69 (1995) 13-18; R.L. WEBB, John the Baptizer and Prophet. A Socio-Historical Study (JSNT Sup. 62), Sheffield Academic Press, Sheffield 1991.

B/ per le fonti islamiche: la bibliografia sarà indicata durante il corso.

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LM01. EBRAICO A

(2 ore sett., 1° sem.: F. RUSSO)

Il corso si propone come obiettivo un primo livello di apprendimento dell’ebraico, mediante lo studio delle strutture fondamentali della lingua e la let-tura di alcuni brevi testi biblici. BIBLIOGRAFIA

G. DEIANA - A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britannica, Roma 20004.

LM02. GRECO A

(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il corso si propone di avviare gli studenti all’apprendimento del greco biblico in un tempo ragionevolmente breve. Gli elementi essenziali della grammatica e della sintassi verranno esposti in modo progressivo, più che sistematico, così che lo studente possa, fin dalle prime lezioni, tradurre frasi di senso compiuto e quindi leggere passi biblici semplici.

Per facilitare l’apprendimento del greco neotestamentario, gli esercizi e gli esempi proposti sono tratti soprattutto dal vangelo di Marco che, almeno da un punto di vista linguistico e stilistico, costituisce uno degli scritti più semplici del NT.

Il metodo intende valorizzare le capacità intuitive direttamente sui testi, non senza il supporto del ragionamento, per arrivare al possesso consapevole della lingua e leggere direttamente il vangelo di Marco sul proprio testo del NT. Inoltre, è previsto un breve ed essenziale esercizio sul confronto tra la propria diretta comprensione (traduzione) di un testo marciano e le varie traduzioni in italiano, nonché nelle lingue moderne conosciute dagli studenti. BIBLIOGRAFIA

F. SERAFINI, Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; ID. - F. POGGI, Esercizi per il Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; J. SWETNAM, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte Prima. Morfologia, 1-2 (ed. it. a cura di C. Rusconi), EDB, Bologna 1995; M. ZERWICK, Graecitas biblica, Romae 19666 [= M. ZERWICK - J. SMITH, Biblical Greek Illustrated by Examples, Biblical Institute Press, Romae 19905]; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of the New Testament Greek, Edinburg 19903; M. ZERWICK - M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament, Biblical Institute Press, Romae 19881; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 19982.

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LM03. GEOGRAFIA, ARCHEOLOGIA E STORIA D’ISRAELE

(2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Il corso, svolto in modo seminariale, riguarda le culture e il territorio siro-palestinese oggi e ieri e affronta questi nuclei tematici: 1) lo Stato d’Israele e l’atteso Stato Palestinese nella Terra che Dio diede ai nostri padri; 2) le civiltà del Vicino Oriente dall’alba al tramonto (Egitto, Mesopotamia, Canaan); 3) il problema delle origini d’Israele: dalle città del Tardo Bronzo agli Stati nazionali del periodo del Ferro, e deserto di Giuda, Sinai e Negev; 4) la monarchia o Israele unito e diviso, e Gerusalemme dal tempo di David; 5) Israele sotto le grandi potenze: dall’esilio all’età ellenistico-romana, la Samaria e la Galilea; 6) l’ambiente delle origini cristiane: siti e reperti, documenti e fonti, movimenti e istituzioni; 7) visione d’insieme: geografia, archeologia, storia ed esegesi, ovvero la Parola sul posto.

Ciascun studente dovrà conoscere e utilizzare criticamente una storia d’Israele e uno dei sussidi tra quelli indicati. BIBLIOGRAFIA

A. Storie

L. CAGNI, «Profilo storico del vicino Oriente antico», A. BONORA, «La storia di Israele: dalle origini all’esilio babilonese», P. SACCHI, «La storia del popolo ebraico dopo l’esilio», in R. FABRIS ET AL., Introduzione generale alla Bibbia (Logos. Corso di Studi Biblici 1), LDC, Leumann 1994, 41-57; 59-96; 97-124; G. FOHRER, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1980 (or. ted., Heidelberg 1977); A. LEMAIRE, Storia del popolo ebraico (LoB 3.9), Queriniana, Brescia 1989 (ed. fr. 19852); M. NOTH, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1975 (or. ted. Göttingen 1950, 19666); R. RENDTORFF, Introduzione all’Antico Testamento, Claudiana, Torino 1990. 20013 (or. ted. Neukirchen-Vluyn 19883), 11-107; R. ALBERTZ, A History of Israelite Religion in the Old Testament Period, I. From the Beginnings to the End of the Monarchy, II. From the Exile to the Maccabees, Westminster-John Knox Press, Louisville 1994 (or. ted. Göttingen 1992); J.A. SOGGIN, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1984, nuova edizione Brescia 2002; I. FINKELSTEIN - N.A. SILBERMAN, Le tracce di Mosè. La Bibbia tra storia e mito (Saggi 14), Carocci Editore, Roma 2002 (or. ingl. 2001); M. LIVERANI, Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele (Storia e società), Laterza, Roma-Bari 2003.

B. Sussidi

P. ACQUISTAPACE - E. TURRI (edd.), Guida biblica e turistica della Terra Santa, direttore e collaboratore E. Galbiati, Istituto Propaganda Libraria, Milano 1992.1996; Y. AHARONI - M. AVI-YONAH, Atlante della Bibbia, Piemme, Casale Monferrato 1987 (or. ebr., ingl. 1968, 1977); Y. AHARONI, The Land of the Bible. A Historical Geography, Burns and Oates, London 1979; ed. ted., Das Land der Bibel. Eine historische Geographie, Vorwort V. Fritz, Neukirchener Verlag, Neukirchen-Vluyn 1984; P. ARATA MANTOVANI, Introduzione all’archeologia palestinese. Dalla prima età del Ferro alla conquista di Alessandro Magno (1200 a.C. - 332 a.C.) (LoB 3.13), Queriniana, Brescia 1992; ID., «L’archeologia siro-palestinese e la storia d’Israele. Rassegna di studi archeologici IX», in Henoch 19 (1997) 95-113; M. AVI-YONAH, The Holy Land from the Persian to the Arab Conquest (566 B.C. - A.D. 640). A Historical Geography, Baker Books House, Grand Rapids 1979; V. FRITZ, Introduzione all’Archeologia biblica,

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Paideia, Brescia 1991 (or. ted. 1985); E. GALBIATI, «Geografia biblica, Archeologia biblica», in R. FABRIS et al., Introduzione generale alla Bibbia (Logos. Corso di Studi Biblici 1), LDC, Leumann 1994, 147-170.171-200; E.R. GALBIATI - A. ALETTI, Atlante storico della Bibbia e dell’Antico Oriente. Dalla preistoria alla caduta di Gerusalemme nell’anno 70 d.C., Massimo-Jaca Book, Milano 1983; E. LOHSE, L’ambiente del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 19932; J.P. MEIER, Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico, 3. Compagni e antagonisti (BTC 125), Queriniana, Brescia 2003 (or. New York 2001), 287-649; J. MURPHY-O’CONNOR, La Terra Santa. Guida storico-archeologica, EDB Eteria, Bologna 1996; R. NORTH, «Problemi cruciali della storia biblica archeologica (cronologia - geografia)», in C.M. MARTINI - L. PACOMIO (edd.), I libri di Dio, I, Marietti, Torino 1975, 366-494; R. PENNA, «Che cosa significava essere giudeo al tempo e nella terra di Gesù. Problemi e proposte», in E. FRANCO (a cura di), Mysterium Regni ministerium Verbi (Mc 4,11; At 6,4). Studi in onore di mons. V. Fusco (RivBib.S 38), EDB, Bologna 2001, 137-156; M. PICCIRILLO - R. CLEAVE (edd.), La terra del Messaggio. Per un Atlante di Geografia Biblica, LDC, Torino 1991; B.J. PRITCHARD ET AL., Atlante del mondo biblico, LDC, Leumann 1991 (or. The Times Atlas of the Bible, Times Books Limited, London 1987).

C. Links

www.bible-history.com; www.asor.org; www.bibarch.com; www.ebaf.op.org; www.oi.uchicago.edu/OI/; 198.62.75.1/www1/ofm/sbf/; 198.62.75.1/www1/ofm/fai

LM05. ERMENEUTICA BIBLICA

(2 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)

Il corso sarà articolato in due fasi:

a)ÿ la prima ripercorre alcuni tratti salienti della storia dell’esegesi ebraica e cristiana, attraverso il contatto diretto con testi esemplificativi;

b)ÿ la seconda, dopo aver desunta una criteriologia dal confronto con i classici e con il documento della PCB, propone esercitazioni pratiche secondo i diversi metodi e approcci.

BIBLIOGRAFIA

P. BEAUCHAMP, L’uno e l’altro Testamento, Paideia, Brescia 1985; ID., L’uno e l’altro Testamento. 2. Compiere le Scritture, Glossa, Milano 2001; K. BERGER, Ermeneutica biblica del Nuovo Testamento (Biblioteca biblica 26), Queriniana, Brescia 2001; P. BORI, L’interpretazione infinita. L’ermeneutica cristiana antica e le sue trasformazioni, Il Mulino, Bologna 1987; G. GHIBERTI - F. MOSETTO (a cura di), Pontificia Commissione Biblica. L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, LDC, Leumann 1998; P. GRECH, Ermeneutica e teologia biblica, Borla, Roma 1993; P. RICOEUR, Ermeneutica filosofica ed ermeneutica biblica, Paideia, Brescia 1983; L.A. SCHÖKEL, La Parola ispirata. La Bibbia alla luce della scienza del linguaggio (Biblioteca di cultura religiosa 7), Paideia, Brescia 1987².

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SBM01. METODOLOGIA BIBLICA

(2 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)

Il seminario si propone di aiutare, con una impostazione attiva, lo studente ad accostarsi ai principali strumenti di lavoro (testi biblici nelle lingue originali; edizioni critiche; sinossi, concordanze; grammatiche, lessici e dizionari; repertori bibliografici, collane, riviste ecc.), e con esercitazioni pratiche verificarne l’uso. BIBLIOGRAFIA

V. FUSCO, «Gli studi biblici e il loro metodo», in G. LORIZIO - N. GALANTINO (a cura di), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari (Universo Teologia 28), San Paolo, Cinisello Balsamo 1994, 165-221; J.A. FITZMYER, An Introductory Bibliography for the Study of Scripture (Subsidia biblica 3), PIB, Roma 19903.

LM09. GRECO C

(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA) Il corso si propone di introdurre e avviare gli studenti a tradurre testi del Corpus

Paulinum e a valutare i vantaggi e i limiti delle principali traduzioni italiane. Con l’analisi sintattica e stilistica di alcuni testi paolini s’intende esaminare da vicino alcuni espedienti stilistici delle lettere paoline: metafore, similitudini, immagini, antitesi e anacoluto, ecc.; e alcune forme letterarie, tipiche dell’epistolario: formule liturgiche tradizionali, invocazioni, preghiere, dossologie, inni, confessioni di fede, brani autobiografici, parenesi. Il procedimento di traduzione verrà favorito da uno specimen su di un testo del Corpus Paulinum preparato appositamente e distribuito agli studenti all’inizio di ogni lezione.

Inoltre, è prevista una breve ed essenziale trattazione della lingua della versione dei LXX in quei testi citati sia dai sinottici, sia da Paolo. La lingua greca del NT è debitrice dal punto di vista lessicale a quella dei LXX, specialmente per la terminologia tecnica teologica del giudaismo, e che il NT ha assunto e accresciuto di nuove accezioni.

BIBLIOGRAFIA

M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae 19666; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum graece, Stuttgart 199327; F. BLASS - A. DEBRUNNER - F. REHHOPF, Grammatica del Greco del Nuovo Testamento, Göttingen 197614; M. CIMOSA, Guida alla studio della Bibbia Greca (LXX), Storia - Lingua - Testi, Societa biblica britannica & forestiera, Roma 1995.

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SBT01. LE PARABOLE DEL VANGELO DI LUCA (2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il seminario si propone come obiettivo l’apprendimento del metodo esegetico

applicato allo studio delle parabole di Gesù nei sinottici.

Contenuto e metodo: Introduzione con cenni sulla storia dell’interpretazione; Teoria attuale sulla funzione delle parabole come genere letterario interno ai vangeli; Esempio di esegesi su una parabola lucana; Lavoro personale degli studenti su una parabola a loro scelta. BIBLIOGRAFIA

V. FUSCO, Oltre la parabola. Introduzione alle parabole di Gesù, Borla, Roma 1983; J. JEREMIAS, Le parabole di Gesù, Paideia, Brescia 19732 (orig. ted. Göttingen 19657); H. WEDER, Metafore del regno. Le parabole di Gesù: ricostruzione e interpretazione, Paideia, Brescia 1991 (orig. ted. Göttingen 1978, 19843, rist. 1989).

ET44. “CRISTO, SAPIENZA DI DIO”:

PAOLO, I SALMI E LA SAPIENZA DI ISRAELE (2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Rileggendo l’affermazione paolina «Cristo sapienza di Dio» (1Cor 1,24)

nell’argomentazione sulla “sapienza/follia” della croce (1Cor 1-4) e dell’intero epistolario (Rm 11,33; Ef 1,17; 3,10; cf 1Cor 6,5; 12,8; 2Cor 1,12; Rm 1,14; 16,19; Ef 1,8; 3,10; 5,15; Col 1,9; 2,3; 3,16; 4,5) nel solco della tradizione di Israele, emerge la novità paradossale della morte in croce come thelos e svelamento del “mistero” di Dio. In questa prospettiva la professione di fede (1Cor 8,6) illumina il Salterio e l’intera Scrittura di luce nuova e antica alimentando la contemplazione e l’azione. L’intelligente confronto intertestuale tra la sapienza di Israele, i salmi e le lettere di Paolo permette di riscoprire Dio e l’uomo accomunati e coinvolti nello stesso “mistero”. Il dono/compito di un «cuore sapiente» (Sal 90/89,12) reduplica nella vita di Paolo l’esemplarità unica del Cristo (cf 1Cor 4,16; 11,1; Fil 3,17) e invita ogni credente a giocarsi la vita scegliendo ciò che più conta con la speranza della comunione senza fine. Nella liturgia della vita (Rm 12,1-2), i “figli col Figlio” manifestano al mondo il volto e il cuore del Padre, continuando notte e giorno a pregare: «o profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio!» (Rm 11,33), «nella tua mano affido il mio spirito… nella tua mano i miei tempi» (Sal 31/30,6.16), «io sono da sempre e per sempre con te; mi hai afferrato con la destra, mi guiderai col tuo consiglio e poi mi accoglierai nella gloria» (Sal 73/72,23). BIBLIOGRAFIA

J.-N. ALETTI, «La sagesse dans le Nouveau Testament. État de la question», in J. TRUBLET (éd.), La sagesse biblique. De l’Ancien au Nouveau Testament (Actes du XVe Congrès de

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l’ACFEB [Paris 1993]), Cerf, Paris 1995, 265-278; ID., «Sagesse et Mystère chez Paul: réflexions sur le rapprochement de deux champs lexicographiques», ib., 357-384; ID., Colossiens 1,15-20. Genre et exégèse du texte. Fonction de la thématique sapientielle (AnB 91), Biblical Institute Press, Rome 1981; P. BEAUCHAMP, «Épouser la Sagesse - ou n’épouser qu’elle? Une énigme du Livre de la Sagesse», in M. GILBERT (éd.) La Sagesse de l’Ancien Testament (BEThL 51), Duculot - Leuven University Press, Gembloux - Leuven 1979, 347-369; ID., «Sagesse de Salomon et repas rituel», in M. QUESNEL (éd.), Nourriture et repas dans les milieux juifs et chrétiens de l’Antiquité. Mélanges offerts au Professeur Charles Perrot (LD 178), Cerf, Paris 1999, 41-54; ID., «Sagesse de Salomon: de l’argumentation médicale à la résurrection», in J. TRUBLET (éd.), La sagesse biblique: de l’Ancien au Nouveau Testament (Actes du XVe Congrès de l’ACFEB [Paris 1993]), Cerf, Paris 1995, 175-186; ID., «Saint Paul et l’Ancien Testament: loi et foi», in C. FOCANT (éd.), La loi dans l’un et l’autre Testament (LD 168), Cerf, Paris 1997, 110-139; ID., «Jésus-Christ n’est pas seul. L’accomplissement des Écritures dans la croix», in ID., Le récit, la lettre et le corps : essais bibliques (Cogitatio fidei: théologie et sciences religieuses), Cerf, Paris 1992 [19821], 71-128; ID., «Sagesse et Torah, accomplissement et folie», in R. KUNTZMANN (éd.), Typologie biblique: de quelques figures vives (LD Hors série), Cerf, Paris 2002, 223-239; P.-E. BONNARD, «De la Sagesse personnifiée dans l’Ancien Testament à la Sagesse en personne dans le Nouveau», in M. GILBERT (éd.) La Sagesse de l’Ancien Testament (BEThL 51), Duculot - Leuven University Press, Gembloux - Leuven 1979, 117-149; E. BORGHI, «Il tema della ÿþýüû in 1Cor 1-4», Rivista Biblica 40/4 (1992) 421-458; A. FEUILLET, Christologie paulinienne et tradition biblique, Desclée De Brouwer, Paris 1973; ID., Le Christ Sagesse de Dieu d’après les Epîtres Pauliniennes (Études Bibliques), préface par Y.M.-J. Congar O.P., Gabalda et Cie Editeurs, Paris 1966; P. GARUTI, «ÿþýüû �þ�þ� – ÿþýüû ��þ�», in ID., Apostolica romana quaedam. Études philologiques sur le Nouveau Testament dans le monde gréco-romain (Études Bibliques. Nouvelle série 51), J. Gabalda et Cie Éditeurs, Paris 2004, 107-118; ID., «Le premier-né, image du dieu invisible», ib., 119-139; M. GILBERT, «À l’école de la sagesse. La pédagogie des sages dans l’ancien Israël», in Gregorianum 85 (2004/1) 20-42; B. GOSSE, «L’appel de la sagesse de Proverbes 1 et la constitution finale du Psautier», in Revue Biblique 113/4 (2006) 552-569; H.-CH. KAMMLER, «Die Prädikation Jesu Christi als “Gott” und die paulinische Christologie. Erwägungen zur Exegese von Röm 9,5b», in Zeitschrift für die neutestamentliche Wissenschaft 94/3-4 (2003) 164-180; M. KONRADT, «Die korinthische Weisheit und das Wort von Kreuz. Erwägungen zur korinthischen Problemkonstellation und paulinischen Intention in 1 Kor 1-4», in Zeitschrift für die neutestamentliche Wissenschaft 94/3-4 (2003) 181-214; J. LÉVÊQUE, «Sagesse et dessein de Dieu», in Nouvelle Revue Théologique 129 (2007/2) 189-211; J. LUYTEN, «Psalm 73 and Wisdom», in M. GILBERT (éd.) La Sagesse de l’Ancien Testament (BEThL 51), Duculot - Leuven University Press, Gembloux - Leuven 1979, 59-81; M. MARIN, «Sapienza e saggezza nell’antica filosofia greca», in Salesianum 68 (2006/2) 215-236; R. PENNA, «Infrazione e ripresa del rapporto Legge-Sapienza in Paolo», in ABI, Sapienza e Torah. Atti XXIX Sett. Biblica, Paideia, Brescia 1987, 127-151; poi in ID., L’apostolo Paolo. Studi di esegesi e teologia, Paoline, Cinisello Balsamo 1991, 519-549; C. PERROT, «Les sages et la sagesse dans le judaïsme ancien», in J. TRUBLET (éd.), La sagesse biblique: de l’Ancien au Nouveau Testament. Actes du XVe Congrès de l’ACFEB (Paris, 1993), Cerf, Paris 1995, 131-262; A. PITTA, «Il paradosso della croce (1Cor 1,18-31)», in A. SACCHI (ed.), Lettere paoline e altre lettere (Logos 6), LDC, Leumann 1996, 295-311; poi in ID., Il paradosso della croce. Saggi di teologia paolina, Piemme, Casale Monferrato 1998, 80-110; J.M. ROBINSON, «Jesus as Sophos and Sophia. Wisdom Tradition and the Gospels (1975)», in ID. - C. HEIL - J. VERHEYDEN (édd.), The Sayings Gospel

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Q. Collected Essays (BEThL 189), Leuven University Press - Uitgeverij Peeters, Leuven - Dudley (MA) 2005, 119-130; ID., «Very Goddess and Very Man. Jesus’ Better Self (1988)», ib., 259-273; J. TRUBLET, «Le corpus sapientiel et le Psautier», in ID. (éd.), La sagesse biblique: de l’Ancien au Nouveau Testament (Actes du XVe Congrès de l’ACFEB [Paris 1993]), Cerf, Paris 1995, 139-174; J.P.M. VAN DER PLOEG, «Le Psaume 119 et la sagesse», in M. GILBERT (éd.) La Sagesse de l’Ancien Testament (BEThL 51), Duculot - Leuven University Press, Gembloux - Leuven 1979, 82-89; J. VERMEYLEN, «La sagesse de la Bible. À la recherche d’un art de vivre», in Revue Théologique de Louvain 35 (2004/4) 441-473.

ET45. GIOVANNI E I SINOTTICI:

TREND DI RICERCA ED ESEMPLIFICAZIONI ESEGETICHE (2 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE - A. GUIDA)

Il corso si propone, a partire da esemplificazioni di analisi letteraria condotta

sui paralleli, riconosciuti o contestati tra il Vangelo di Marco e quello di Giovanni (cf tra gli altri: Mc 2,18-22//Gv 2,1-12; Mc 6-8//Gv 6; Mc 14-15//Gv 18-19), da un lato, di tracciare la storia recente dell’interpretazione del rapporto tra i Sinottici e il Quarto Vangelo, dall’altro di presentare le teorie più recenti – e ancora poco recepite nel panorama critico nazionale – che esplorano i rapporti tra i quattro vangeli sulla base di una più moderna nozione di “dipendenza letteraria”. BIBLIOGRAFIA

F. LOZADA - T. THATCHER (edd.), New Currents through John. A Global Perspective (SBL), Atlanta 2006; M.E. GLASSWELL, «The relationship between John and Mark», in JSNT 23 (1985) 99-115; R. BAUCKHAM, «John for Readers of Mark», in ID. (ed.), The Gospels for All Christians. Rethinking the Gospel Audiences, Eerdmans, Grand Rapids - T. & T. Clark, Edimburg 1997, 147-171; I.D. MACKAY, John’s Relationship with Mark. An Analysis of John 6 in the Light of Mark 6-8 (WUNT 2. 182), Mohr Siebeck, Tübingen 2004; M.A. MATSON, «Intertextuality and the Relationship Between John and the Synoptics». Paper presented at the Annual Meeting of the Society of Biblical Literature - Denver (CO), November 17-20, 2001.

ET46. IL NUOVO TESTAMENTO E LA VITA POLITICA

(2 ore sett., 1° sem.: G. JOSSA)

Il corso non vuole indicare l’idea di Stato e di politica che si può ricostruire da una teologia del Nuovo Testamento, ma, con una costante attenzione al contesto storico giudaico e romano, si propone di seguire lo sviluppo delle posizioni assunte dai primi cristiani nei confronti dell’autorità e della politica imperiali, quale appare testimoniato da alcuni fondamentali testi neotestamentari: la risposta di Gesù alla domanda sul tributo di Mc 12,13-17; le lettere di Paolo ai Romani, ai Corinzi e ai Filippesi; i vangeli sinottici e gli Atti degli Apostoli; il vangelo di Giovani e i capitoli 13 e 17 dell’Apocalisse. Il testo conduttore sarà costituito da G. JOSSA, I cristiani e l’impero romano, Carocci, Roma 2006.

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AI02. SPIRITUALITÀ DEL NT: GIOVANNI E PAOLO (2 ore sett., 2° sem.: A. CASALEGNO)

Il corso si propone di approfondire l’ambiente e le linee fondamentali

dell’esperienza interiore di questi due testimoni del cristianesimo primitivo, analizzando motivi o testi specifici dei loro scritti e proponendo un paragone tra le loro spiritualità. BIBLIOGRAFIA

G. BARBAGLIO, Le lettere di Paolo, I-III, Borla, Roma 1980; R.E. BROWN, Giovanni, Cittadella, Assisi 1979; G. HELEWA, «L’esperienza di Dio nell’Antico Testamento», in La Mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, I, Città Nuova, Roma, 117-180; C.A. BERNARD, Introduzione alla teologia spirituale, Piemme, Casale Monferrato 1994; C. GRECO, L’esperienza religiosa. Essenza valore verità. Un itinerario della filosofia della religione, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; N. GALANTINO, «Esperienza», in I Dizionari San Paolo: Teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, 595-607; G. SEGALLA, «L’esperienza spirituale nella tradizione giovannea», in R. FABRIS (a cura di )La spiritualità del Nuovo Testamento, Borla, Roma 1985, 339-397; B. MAGGIONI, «La mistica di Giovanni evangelista», in La Mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, Città Nuova, Roma 1984, 223-250; U. VANNI, «La spiritualità di Paolo», in La spiritualità del Nuovo Testamento, Borla, Roma 1985, 177-228; R. PENNA, «Problemi e natura della mistica paolina», in E. ANCILLI - M. PAPARAZZI (a cura di), La Mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, Città Nuova, Roma 1984, 181-221.

LM04. CRITICA TESTUALE DELL’AT E DEL NT

(2 ore sett., 2° sem.: A. GAROFALO)

La critica testuale, chiamata anche “bassa critica”, nello studio di un testo biblico idealmente precede ogni altra forma di indagine. Prima di analizzare e interpretare occorre, infatti, accertare il grado di affidabilità del testo di cui si dispone, determinando i cambiamenti verificatisi nella lettera e nella disposizione del testo durante la trasmissione del documento. Compito dello studioso è quello di stabilire il significato di questi cambiamenti e ricostruire la forma più vicina possibile all’originale, mediante il confronto tra i diversi testimoni del testo, sia in lingua originale (ebraico/aramaico/greco) che in antiche traduzioni, ossia le cosiddette “versioni”.

Scopo del nostro corso è quello di introdurre al testo dell’AT e del NT nelle sue varie forme, curando di affrontare i problemi maggiori della critica testuale e di far conoscere i principali sussidi necessari allo svolgimento di questa operazione base dell’indagine biblica, che è la critica testuale. BIBLIOGRAFIA

Antico Testamento: K. ELLIGER - W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Editio quinta emendata, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1997; D. BARTHÉLEMY, Critique

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textuelle de l’Ancien Testament (Orbis Biblicus et Orientalis 50), 3 voll., Éditions Universitaires, Vandenhoeck & Ruprecht, Fribourg-Suisse; Göttingen 1982.1986.1992; O. EISSFELDT, Introduzione all’Antico Testamento,. vol. IV. Il canone e il testo (Biblioteca teologica 4), Paideia, Brescia 1984, 179-264 (orig. tedesco 19643); N. FERNÁNDEZ MARCOS, La Bibbia dei Settanta. Introduzione alle versioni greche della Bibbia (Introduzione allo studio della Bibbia: Supplementi 6), Paideia, Brescia 2000 (orig. spagnolo 1979); B.J. ROBERTS, The Old Testament text and versions. The Hebrew text in transmission and the history of the Ancient Versions, University of Wales, Cardiff 1951; T. RÖMER - J.D. MACCHI, Guide de la Bible hébraique. La critique textuelle dans la Biblia Hebraica Stuttgartensia, Labor et Fides, Genève 1994; E. TOV, Textual criticism of the Hebrew Bible, (second revised edition), Fortress, Van Gorcum, Minneapolis, Assen 2001; J. TREBOLLE BARRERA, La Biblia judía y la Biblia cristiana. Introducción a la historia de la Biblia, Editorial Trotta, Madrid 1993; E. WÜRTHWEIN, Der Text des Alten Testaments. Eine Einführung in die Biblia Hebraica, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 19885; ID., The Text of the Old Testament, Eerdmans, Grand Rapids 19952.

Nuovo Testamento: E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum Graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; K. ALAND - B. ALAND, Il testo del Nuovo Testamento (Commentario storico-esegetico dell’Antico e del Nuovo Testamento: Strumenti 2), Marietti, Genova 1987 (orig. tedesco 1982); W. EGGER, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento (Studi biblici 16), EDB, Bologna 1989 (orig. tedesco 1987); C.M. MARTINI, «“Storia del NT greco” e “La restituzione critica del testo”», in ID., Il Messaggio della salvezza, I, LDC, Torino 1972, 171-184; 217-223; B.M. METZGER, Il testo del Nuovo Testamento. Trasmissione, corruzione e restituzione (Introduzione allo studio della Bibbia: Supplementi 1), Brescia 1996 (orig. inglese 1964); B.M. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testament. A Companion Volume to the United Bible Societies’ Greek New Testament (Fourth Revised Edition), Leipzig 1994; A. PASSONI DELL’ACQUA, Il Testo del Nuovo Testamento, LDC, Leumann 1994; H. ZIMMERMANN, Metodologia del Nuovo Testamento. Esposizione del metodo storico-critico, Marietti, Genova 1971 (orig. tedesco 1966).

LM07. GRECO B

(2 ore sett., 2° sem.: C. PAGLIARA)

Scopo di questo corso è d’introdurre alla teoria e alla prassi della traduzione del testo greco dei Sinottici e del vangelo di Giovanni. Il contatto col testo biblico inizia con la propria traduzione o quella degli altri. Pertanto il processo di traduzione dei testi sarà attento ad alcuni elementi della loro fisionomia stilistica (presenza di certe strutture grammaticali o sintattiche, uso di particolari risorse retoriche); alla funzione del verbo e al problema dei tempi e dei modi (i sinottici amano usare forme verbali passive, iniziare frasi con forme verbali non finite, ecc.). Inoltre, nella traduzione dei Sinottici verranno suggeriti, mediante esercizi, principi-guida per capire le varie sfumature sinottiche (coincidenze, somiglianze, differenze) a livello formale e semantico. Tradurre è sempre un atto linguistico; un atto che presuppone l’esistenza di una lingua, ma anche l’esistenza di un testo. Il

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corso si prefigge di aiutare lo studente a praticare una traduzione fedele e leggibile: fedele al contenuto e, nei limiti del possibile, alla forma del testo originale; leggibile a tutti i destinatari. Il nostro tirocinio di traduzione verrà favorito da uno specimen su alcuni testi dei Sinotti e di Giovanni preparato appositamente e distribuito agli studenti all’inizio di ogni lezione. BIBLIOGRAFIA

M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae 19666; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum graece, Stuttgart 199327; F. BLASS - A. DEBRUNNER - F. REHHOPF, Grammatica del Greco del Nuovo Testamento, Göttingen 197614. Per la teoria e la prassi della traduzione: W. EGGER, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione alla studio scientifico del Nuovo Testamento (Studi Biblici 16), EDB, Bologna 1989, 58-74; C. BUZZETTI, La Bibbia e la sua traduzione. Studi tra esegesi, pastorale e catechesi, LDC, Leumann 1993; ID., Traduzione e traduzioni. La via dell’uso-confronto, EMP, Padova 2001.

LM08. EBRAICO B

(2 ore sett., 2° sem.: A. GAROFALO)

Il corso si occuperà di avanzare nello studio della lingua, di cui affronterà la parte relativa alle coniugazioni verbali derivate e ai verbi con una o più radicali gutturali, insieme ad alcune nozioni di sintassi.

Durante questo secondo livello verrà riservato più spazio all’analisi e alla traduzione di alcuni testi biblici in prosa e in poesia. BIBLIOGRAFIA

G. DEIANA - A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britannica, Roma 20004. Verrà fornita ulteriore bibliografia durante lo svolgimento del corso.

SBS01. «LA TORAH HA PARLATO IL LINGUAGGIO DEGLI UOMINI»

(R. ISHMAEL): DECODIFICARE ED INTERPRETARE LE NARRAZIONI BIBLICHE DEL PRIMO TESTAMENTO

(2 ore sett., 2° sem.: F. GILLIO)

La descrizione del corso e la bibliografia saranno indicate dal docente all’inizio delle lezioni.

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(2 ore sett., 2° sem.: A. GAROFALO)

Il corso si propone di completare lo studio della morfologia ebraica – di cui affronta la parte relativa ai verbi deboli – e di aiutare lo studente a cogliere i problemi sintattici del testo, con una particolare attenzione alle peculiarità presenti nei testi narrativi, nei testi legali e nei testi poetici della Bibbia Ebraica. A questo scopo verrà effettuata in classe la lectio corsiva di alcuni passi scelti.

N.B. Il corso necessita delle capacità grammaticali della lingua ebraica conseguite tramite i programmi di Ebraico A e B, dei quali lo studente dovrà già aver sostenuto i rispettivi esami. BIBLIOGRAFIA

G. DEIANA - A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britannica, Roma 20004; T.O. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew, Darton-Longman and Todd, London 19909; E. KAUTZSCH - A.E. COWLEY, Gesenius’ Hebrew Grammar, Oxford 1909; P. JOÜON - T. MURAOKA, A Grammar of Biblical Hebrew, 2 voll., Roma 1996; A. NICCACCI, Sintassi del verbo ebraico nella prosa biblica classica, Jerusalem 1986; ID., Lettura sintattica della prosa ebraico-biblica, Jerusalem 1991.

ET47. I RACCONTI DELLA RISURREZIONE DI GV 20,1-29

(2 ore sett., 1° sem.: A. CASALEGNO)

Il corso si propone di analizzare il testo mettendone in evidenza l’organizzazione, i problemi esegetici, le tematiche teologiche più importanti, facendo un confronto con la tradizione sinottica. Emergerà così il senso del capitolo alla luce di tutto il quarto vangelo e delle problematiche della chiesa della fine del I secolo. BIBLIOGRAFIA

Oltre ai commentari conosciuti di R.E. Brown, R. Schnackenburg e R. Fabris, si consiglia: X. LÉON DUFOUR, Risurrezione di Gesù e Messaggio pasquale, Paoline, Cinisello Balsamo 1973; I. DE LA POTTERIE, «Genèse de la foi pascal d’après Jn 20», in NTS 30 (1984) 26-49; G. GHIBERTI, «Il dono dello Spirito e i poteri di Giov 20,21-23», in P.-R. TRAGAN (ed.), Segni e Sacramenti nel Vangelo di Giovannni, Anselmiana, Roma 1977, 183-220; E. LOPEZ

FERNANDES, «El simbolismo de los “othonia”e del “sudario” de Jesus en el relato del sepulcro vacio de Jn 20,1-8», in Studia Ovetense 22 (1994) 445-266. Ulteriore bibliografia verrà indicata.

ET48. JESUS BEN SIRAH E IL PENTATEUCO:

UN ESEMPIO DI ESEGESI INTRABIBLICA (2 ore sett., 2° sem.: F. GILLIO)

La descrizione del corso e la bibliografia saranno indicate dal docente all’inizio

delle lezioni.

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ET49. ALLE ORIGINI DELL’EVANGELO (PAOLO E MARCO): IPOTESI DI RICERCA SULLA BASE

DEL CONFRONTO DEI TESTI (2 ore sett., 2° sem.: E. SALVATORE)

Il corso intende indagare le tradizioni kerygmatiche paolina e marciana, sulla

base del confronto dei testi, per delineare le prospettive teologiche su alcuni punti nodali quali il rapporto con la Torah (ad es. purità/impurità: cf Mc 2,1-3,6 e Gal); la visione cristologica, in particolare lo «scandalo della croce» (1Cor 1,18-2,16 e Mc 14-15) e il significato della risurrezione (1Cor 15,1-10 e Mc 16,1-8); ed anche affinità di tipo retorico (ad es. la narratio) al fine di tentare di ricostruire le traiettorie delle più antiche tradizioni cristiane sin dalla loro origine. BIBLIOGRAFIA

C.C. BLACK, «Christ Crucified in Paul and Mark: Reflections on an Intracanonical Conversation», in E.H. LOVERING - J.L. SURVEY (edd.), Theology and Ethics in Paul and his interpreters. Essays in honour of Victor P. Furnish, Abingdon, Nashville 1996, 80-104; C. COUSAR, A Theology of the Cross. The Death of Jesus in the Pauline Letters, Fortress, Minneapolis 1990; J. DUNN, Jesus, Paul and the Law, John Knox Press, Westminster 1990; M. HENGEL, Studies in the Gospel of Mark, SCM Press, London 1985; J. MARCUS, «Mark – Interpreter of Paul», in New Testament Studies 46 (2000) 473-487; H.N. ROSKAM, The Purpose of the Gospel of Mark in Its Historical and Social Context (NTS 114), Leiden, Brill, 2004; D.N. PETERSON, The Origins of Mark. The Markan Community in Current Debate, Leiden, Brill, 2000. Verrà fornita ulteriore bibliografia durante lo svolgimento del corso.

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BIENNIO IN TEOLOGIA FONDAMENTALE

NORME E INDICAZIONI GENERALI I. Criteri ispirativi

Il biennio in teologia fondamentale intende rispondere alle sollecitazioni che provengono dalla situazione attuale degli studi teologici (dimensione intraecclesiale) e da quella della fede nell’attuale contesto storico (dimensione extraecclesiale).

Quanto al primo aspetto, occorre notare che il pluralismo teologico e la frammentazione disciplinare della teologia richiedono un maggiore dialogo e una reciproca comprensione sulle stesse categorie fondamentali e sui modelli adottati nei diversi settori della riflessione teologica, così da ottenere una maggiore comu-nicazione interdisciplinare e una più incisiva trasmissione della fede. Ciò esige che si sappia distinguere una fondazione della teologia in quanto tale (fondamentale generale) da una fondazione specifica che ciascuna disciplina o settore della rifles-sione teologica deve costruirsi (fondamentale speciale). Questo biennio intende approfondire la fondamentale generale, centrata sulla credibilità della Rivelazione cristiana in quanto tale. La distinzione tra fondamentale generale e speciale emerge dal confronto delle categorie e dei modelli adottati nella fondazione specifica delle singole discipline.

Quanto al secondo aspetto è ormai chiaro che le profonde trasformazioni culturali in atto, caratterizzate da una tranquilla e silenziosa apostasia delle masse dalla prassi ecclesiale (Instr. laboris X Sinodo dei Vescovi, n. 20) e che qualificano la nostra epoca come un’epoca postcristiana; il progresso scientifico e tecnologico, con la radicale trasformazione della visione dell’uomo, della sua identità e del suo destino; la crescente presenza di un pluralismo culturale e religioso, ecc., rendono sempre più urgente e necessario il dovere di riesprimere in maniera significativa l’annuncio cristiano (nuova evangelizzazione) e impongono alla teologia un rin-novato impegno di giustificazione critica della fede. Ciò esige un dialogo profondo e critico con il destinatario del discorso teologico, che si esprime in particolare nella filosofia, nelle scienze, nel complesso artistico-letterario e mass-mediale e nel-le religioni non cristiane. Così la teologia stessa può comprendere in modo attuale e più ricco il messaggio cristiano di cui è portatrice. Poiché il nostro destinatario immediato e diretto vive nell’Italia meridionale, il dialogo dovrà assumere un ca-rattere di inculturazione in tale ambiente.

Per questi motivi il biennio in teologia fondamentale è interdisciplinare in senso intra ed extra teologico.

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II. Finalità e struttura

Il biennio di specializzazione in teologia fondamentale si ripropone tre compiti nei confronti della riflessione teologica, tenendo sempre conto del contesto e in cui essa sisvolge e dei destinatari cui si indirizza: la revisione e messa a punto delle categorie teologiche generali e speciali in uso nelle diverse discipline; l’elaborazione di nuovi modelli giustificativi della fede nell’attuale situazione storica e culturale; l’approfondimento critico di questioni controverse delle singole discipline o di problemi di frontiera posti dall’attuale sviluppo culturale. In questo modo il biennio intende preparare lo studente a un servizio ecclesiale pastorale di più alto profilo e alla ricerca specificamente teologica.

Per brevità possiamo sintetizzare questi momenti in tre sezioni: contesto e destinatari categorie e modelli, questioni controverse. A. Contesto e destinatari 1. Si studia il contesto socio-culturale, in particolare dell’Europa e dell’Italia e in modo specifico dell’Italia meridionale, in vista della ricostruzione della figura culturale e religiosa del destinatario, che ci chiede ragione dei senso della nostra speranza (cf 1Pt 3,15) o che resta indifferente, perché, non credente o di altra religione, alla proposta cristiana.

2. A tale scopo si potranno seguire quattro piste privilegiate di indagine: a) filosofica; b) scientifica (ivi compresa la sociologia e la psicologia); c) estetico-letteraria e massmediale; d) religioni non cristiane, così da individuare categorie, mentalità, interrogativi, che favoriscono una nuova comprensione del messaggio cristiano ò che mettono in questione la riflessione teologica e la fede. B. Categorie e modelli 1. Identificazione delle categorie teologiche generali in uso nei diversi trattati (es. relazione, comunione, sostanza, intersoggettività, autonomia, immagine...), recuperandone o accertandone i mutamenti di significato a causa delle trasformazioni culturali intervenute o dell’uso in contesti disciplinari diversi, e di quelle speciali (es. rivelazione, grazia, sacramento, soprannaturale, resurrezione...).

2. Ricognizione e valutazione dei diversi modelli di giustificazione della credibilità della fede, a partire dall’avvento della modernità fino all’attuale fase postmoderna (modello neoscolastico, trascendentale, di correlazione, estetico, ermeneutico, contestuale...), indagando le precomprensioni storiche e teologiche, le categorie e le procedure, attraverso lo studio diretto dei suoi principali autori. Questo lavoro previo è finalizzato a valorizzare gli elementi positivi di tali categorie e procedure e, al tempo stesso, a considerarne gli elementi ormai storicamente e culturalmente

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superati, in vista della costruzione di metodologia giustificativa teologicamente e storicamente più adeguata.

3. Il terzo momento sarà di sintesi, cioè l’elaborazione di uno o più modelli preferenziali di giustificazione critica della fede per il contesto e i destinatari attuali, in particolare per il Sud Italia. C. Questioni controverse

Tenendo conto dei punti precedenti, si approfondiranno nodi critici e questioni controverse nell’ambito della teologia o problemi posti alla teologia dall’attuale sviluppo storico, culturale e scientifico. Di fronte a questi problemi si mettono alla prova le categorie e i modelli antichi e nuovi, che si vanno approfon-dendo. III. Metodo e didattica 1. Il metodo è anzitutto induttivo. Si parte da un triplice ascolto: della fede che si vuole capire per poi trasmetterla, dei teologi che prima di noi hanno riflettuto su di essa e dei destinatari nel contesto storico culturale in cui viviamo.

2. Lo studio procede per integrazioni successive e viene verificato in questioni particolarmente difficili. È importante perciò la dimensione storica nell’esame delle categorie e dei modelli e l’integrazione delle sezioni in cui il biennio si sviluppa.

3. Lo studio va concretizzato il più possibile attraverso il contatto diretto con Autori, Teologi o Correnti rilevanti e ben determinati, con le loro opere più signi-ficative e tenendo sempre presente il contesto, specialmente contemporaneo e in particolare quello italiano e meridionale.

4. Il metodo e la didattica sono prevalentemente attivi.

5. Per facilitare la personalizzazione:

a) All’inizio del secondo semestre lo studente individuerà il suo indirizzo preferenziale e al di dentro di esso sceglierà il tema della dissertazione scritta. A ta-le scopo e per aiutarlo nell’organizzazione degli studi, gli sarà assegnato un tutor. Tale scelta sarà concordata con il Direttore del biennio e il Vice Preside della Sezione alla cui gestione il biennio è affidato.

b) A partire dall’assegnazione del tutor e sotto la sua guida, lo studente seguirà un numero adeguato di corsi tutoriali per la preparazione della tesi finale. Ciò avverrà in accordo con il Direttore del biennio.

c) Nella scelta dei piano personale di studio il tutor e le Autorità accademiche terranno presenti le concrete capacità dello studente e la destinazione dei suoi studi, così da permettere il perseguimento degli scopi dei biennio a livelli diversi.

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IV. Norme per l’esame finale La prova più qualificante del biennio è la dissertazione. Sulla scelta

dell’argomento, la natura della dissertazione e la sua presentazione, cf l’introduzione ai Bienni (p. 98) e le Informazioni (p. 22).

L’esame finale si svolge davanti ad una commissione composta oltre che dal relatore, dal correlatore e da un presidente, scelti dal Vice Preside, su proposta del Direttore di Settore.

L’esame comprende: ÿÿla discussione della dissertazione (40 minuti); ÿÿl’esposizione (20 minuti) su un Autore o su un tema scelto in base ad uno dei

modelli sotto indicati. Tale scelta dovrà essere comunicata per iscritto al Direttore di Settore e in Segreteria almeno un mese prima della prova. Per giusti motivi, valutati dal Direttore di Settore, è possibile che lo studente proponga un tema e una bibliografia diversi da quelli sotto indicati. Si richiede in ogni caso che l’esposizione abbia le caratteristiche di chiarezza e di sintesi (è possibile avvalersi di uno schema di punti da seguire).

Modelli di esame finale

I. Autori

Presentare la teologia fondamentale di un teologo contemporaneo in base ad una opera consistente o a più saggi significativi, evidenziandone sia i contenuti sia il metodo:

1. H.U. VON BALTHASAR, Gloria. Estetica Teologica La percezione della forma, vol. I, Jaca Book, 1975; ID., Solo l’amore è credibile, Borla, Roma 1977.

2. P.A. SEQUERI, Il Dio affidabile. Saggio di Teologia Fondamentale, Queriniana, Brescia 1996.

3. H. VERWEIEN, La parola definitiva di Dio. Compendio di Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2001.

4. S. PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002. 5. K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede, Paoline, Alba 1977. 6. H. FRIES, Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 1987. 7. R. LATOURELLE, Teologia della rivelazione, Cittadella, Assisi 1967; ID., A Gesù

attraverso i Vangeli. Storia ed ermeneutica, Cittadella, Assisi 1979. 8. W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia Fondamentale/4,

Queriniana, Brescia 1990. II. Tematiche teologico-fondamentali Presentare uno dei seguenti temi, preparato con sufficiente bibliografia

(almeno tre titoli), di cui l’elenco allegato è solo indicativo. – La credibilità della rivelazione nel contesto attuale. – I principali modelli di giustificazione della fede.

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– La teologia fondamentale nei grandi manuali. – Problematica e limiti della ricerca storica su Gesù di Nazareth. – Storicità e natura dei miracoli. – La risurrezione di Gesù e la genesi della fede pasquale. – La testimonianza, categoria della conoscenza storica e segno ecclesiale di

credibilità. – La questione cristologica nel dibattito della teologia delle religioni. – La questione ecumenica della successione apostolica.

Bibliografia di riferimento

C. GRECO, La rivelazione. Fenomenologia, dottrina e credibilità, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; M. EPIS, Ratio fidei. I modelli della giustificazione della fede nella produzione manualistica cattolica della teologia fondamentale tedesca post-conciliare, Glossa, Milano 1995; M. ANTONELLI - M. EPIS, «Sulla credibilità del cristianesimo. Le questioni e gli interrogativi», in La Scuola Cattolica 125 (1997/3-4); W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia Fondamentale, Queriniana, Brescia 1990; G. LORIZIO (ed.), Teologia fondamentale, Città Nuova, Roma 2004; G. THEISSEN - A. MERZ, Il Gesù storico, Queriniana, Brescia 1999; G. RUGGIERI, Enciclopedia di Teologia Fondamentale. Storia - Progetto - Autori - Categorie, vol. I, Marietti, Genova 1987; H. KESSLER, La risurrezione di Gesù Cristo. Uno studio biblico, teologico-fondamentale e sistematico, Queriniana, Brescia 1999; B. KOLLMANN, Storie di miracoli del Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2005; S. PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002; J. DUPUIS, Verso una teologia del pluralismo religioso, Queriniana, Brescia 1997; J.-M. TILLARD, Chiesa di chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989.

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA FONDAMENTALE

ANNO ACCADEMICO 2008-2009

1° SEMESTRE

Corso comune - Area tematica credit ECTS

C24 La comunicazione della fede nell’Italia Meridionale: “i luoghi” (A. Mastantuono)

2 3

Corsi propri - Area tematica

F29 Fede e scienza: un dialogo possibile? (E. Cattaneo) 2 3 F30 Il tema dell’anima oggi: scienze (neuroscienze), filosofia

e teologia (N. Galantino) 2 3

F31 La Trinità: tra linguaggio teologico, estetico, artistico (L. Razzano)

2 3

Seminario maggiore - Area metodologica

F32 Il problema del metodo in teologia fondamentale. L’istanza della credibilità (C. Greco)

2 3

2° SEMESTRE

Corso comune - Area interdisciplinare

C25 Come interviene Dio nel mondo? Per una comprensione teologico-fondamentale dell’agire provvidenziale di Dio (P. Gamberini)

2 3

Corsi propri - Area tematica

F33 Dire Dio oggi: presupposti, aporie, possibilità (C. Greco) 2 3 F34 Il sentire e i sensi nell’esperienza di Dio (G. De Simone) 2 3 F35 L’incarnazione del Verbo nell’arte:

prospettiva estetico-teologica (L. Razzano)

Seminario maggiore - Area tematica

F36 L’evento pasquale: per un’ermeneutica estetico-teologica dell’arte moderna e contemporanea (L. Razzano-G. Liccardo)

2 3

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

C24. LA COMUNICAZIONE DELLA FEDE NELL’ITALIA MERIDIONALE: “I LUOGHI”

(2 ore sett., 1° sem.: A. MASTANTUONO)

Il clima culturale del terzo millennio induce a riflettere sulle grandi mutazioni, da tempo ormai in atto nella società, e rispetto alle quali va annunciato il Vangelo.

Cambiamenti che hanno – anche nel contesto meridionale – variamente inciso sui “luoghi” tradizionali della “comunicazione” della fede: comunità cristiana, famiglia, società…

Una “lettura” – libera da posizioni ideologiche o riduttive – di questi “luoghi”, del loro configurarsi attuale, sarà un essenziale presupposto per dare concretezza al cristianesimo con il realismo necessario ad incarnare la Chiesa nel contesto in cui opera. La Bibliografia sarà indicata dal docente all’inizio del corso.

F29. FEDE E SCIENZA: UN DIALOGO POSSIBILE?

(2 ore sett., 1° sem.: E. CATTANEO)

Il ritorno della religiosità da una parte e la pressione della mentalità scientifico-tecnologica dall’altra obbligano oggi a riprendere il vecchio contenzioso tra scienza e fede su basi nuove.

Una della maggiori cause dell’ateismo attuale, soprattutto tra gli addetti alle scienze biologiche, deriva dal ritenere incompatibile il fatto dell’evoluzione con la dottrina della Creazione. Il messaggio cristiano «perde ogni credibilità se non può generare una teologia del cosmos conforme alla dottrina biblica, ma che sappia anche integrare la visione evolutiva del mondo fisico uscita dai paradigmi della scienza contemporanea» (B. Bourgine). È questo uno dei compiti prioritari della teologia oggi. Purtroppo è spesso l’altra parte, quella cosiddetta “scientifica”, che, non riuscendo a superare una visione letteralista del primi capitoli della Genesi e della Bibbia ebraica in generale, continua a contrapporre scienza e fede.

Si tratta allora – come ha sostenuto Giovanni Paolo II nella Fides et Ratio e Benedetto XVI nel discorso di Ratisbona – di ritrovare la “ragione” come punto di incontro, come terreno comune tra scienza e fede, sebbene la ragione sia solo uno strumento, non la “fonte” della conoscenza, che è costituita dai “dati” per la scienza e dalle “verità rivelate” per la fede.

L’obiettivo dovrebbe essere quello di «mantenere il più possibile il rigore dell’analisi teologica, senza cedimenti facili a sincretismi o a condordismi, e senza nessuna tentazione di autodifesa che esclude qualsiasi possibilità di comunicazione. Il rigore del metodo è la cosa principale» (G. Ravasi).

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BIBLIOGRAFIA

C. TRESMONTANT, L’esistenza di Dio oggi, Paoline, Modena 1970; ID., Dio ci ha parlato? Ecco il problema, Paoline, Modena 1971; ID., I problemi dell’ateismo, Paoline, Roma 1973; ID., Cristianesimo, filosofia, scienze, Jaca Book, Milano 1981. G.V. COYNE, «Interrogativi religiosi della cosmologia moderna», in La Civiltà Cattolica 1998, I, 142-151; A. MCGRATH, A Scientific Teology, T&T Clarck/W.B. Eerdmans Publishing Co, Edinburgh/Grand Rapids (Mi) 2001; G. TANZELLA NITTI, Teologia e scienza. Le ragioni di un dialogo, Paoline, Milano 2003; J. FANTINO, «Théologie et Science: le projet de théologie scientifique d’A. McGrath», in Rev.Sc.Phil.Th. 91 (2007) 495-507; A. MCGRATH, The Dawkins Delusion? Atheist Fundamentalism and the Denial of the Divine, SPCK Publishing, London 2007; ID., Der Atheismus-Wahn. Eine Antwort auf Richard Dawkins und den atheistischen Fundamentalismus, Gerth Medien, Asslar 2007; G. BRÜNTRUP, «Atheismuswahn versus Gotteswahn», in Stimmen der Zeit 133 (2008) 130-134; S.O. HORN - S. WIEDENHOFER (a cura di), Creazione ed evoluzione. Un convegno con Papa Benedetto XVI a Castel Gandolfo, EDB, Bologna 2007; F. CERAGIOLI, «Alcune considerazioni su scienza e fede», in Archivio Teologico Torinese 13 (2007) 424-440; R. DAWKINS, L’illusione di Dio. Le ragioni per non credere, Mondadori, Milano 2007; C. SOAVE, «È ormai tempo per una nuova sintesi? Riflessioni sullo stato delle teorie evoluzioniste», in Rivista teologica di Lugano 12 (2007) 207-223; CH. KUMMER, «Ein neuer Kulturkampf? Evolutionsbiologen in der Auseinandersetzung mit dem “christlichen Schöpsungmythos”», in Stimmen der Zeit 133 (2008) 87-100.

F30. IL TEMA DELL’ANIMA OGGI:

SCIENZE (NEUROSCIENZE), FILOSOFIA E TEOLOGIA (2 ore sett., 1° sem.: N. GALANTINO)

La diffusione, nella cultura diffusa oltre che in quella riflessa, dei risultati di

studi riguardanti l’intelligenza artificiale e le neuroscienze, ha caricato di caratteri del tutto nuovi ed originali l’approccio all’anima nella cultura contemporanea. Le prospettive adottate presentano talvolta i caratteri di un’aperta dissacrazione di un concetto e di una realtà che ha resistito al materialismo e che nemmeno l’evoluzionismo è riuscito del tutto a seppellire. I trattati di antropologia filosofica e teologica, soprattutto quando affrontano il tema dell’identità dell’uomo, si sentono provocati a misurarsi con parametri e linguaggi inusuali; obbligati, non di rado, a misurarsi con vere e proprie provocazioni rispetto ad asserti tradizionali.

Il corso intende offrire gli strumenti critici per orientarsi in quella che alcuni osservatori contemporanei considerano una vera e propria “battaglia dell’anima” nella quale, a contendersi il campo e ad essere i soggetti di veri propri travalicamenti di campo sono, da una parte, gli scienziati tentati di proclamare o di negare asserzioni metafisiche e dall’altra filosofi e teologi spinti a difendere la consistenza e la permanenza del loro territorio negando o ignorando asserti scientifici.

BIBLIOGRAFIA

N. GALANTINO, Sulla via della persona. La riflessione sull’uomo: storia, epistemologia, figure e percorsi, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; S. NANNI, L’anima e il corpo.

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Un’introduzione storica alla filosofia della mente, Laterza, Bari 2002; AA.VV., L’anima. Annuario di Filosofia 2004, Mondadori, Milano 2004; G. RAVASI, Breve storia dell’anima, Mondadori, Milano 2003; L. RENNA (ed.), Neuroscienze e comportamento umano (Quaderni della Rivista di Scienze Religiose 10), Vivere In, Roma 2006; A. VACCARO, Perché rinunziare all’anima? La questione dell’anima nella filosofia della mente e nella teologia, EDB, Bologna 201; ID., «Chi è l’anima? Interrogativi sull’uomo», in Vita e Pensiero 91 (2008) 120-127; V. MANCUSO, L’anima e il suo destino, Cortina, Milano 2007; G. REALE, Corpo, anima e salute. Il concetto di uomo da Omero a Platone, Cortina, Milano 1999.

F31. LA TRINITÀ:

TRA LINGUAGGIO TEOLOGICO, ESTETICO, ARTISTICO (2 ore sett., 1° sem.: L. RAZZANO)

In continuità con l’indagine della teologia trinitaria il corso si propone di

tradurre con un linguaggio estetico il dinamismo relazionale della Trinità. Il riferimento artistico lungi dal ridursi ad una illustrazione del mistero trinitario, costituisce un vero e proprio luogo teologico che evidenzia, al contempo, l’istanza comunicativa contemporanea, sempre più interessata all’immagine e al suo valore simbolico e linguistico.

Il corso viene svolto con l’ausilio del Power Point e con i tempi di circle time.

BIBLIOGRAFIA

G. BORTONE (ed.), La Trinità. Approccio biblico – teologico – letterario – artistico, Issra, L’Aquila 2000; P. IACOBONE, Mysterium trinitatis. Dogma e Iconografia nell’Italia medioevale, PUG, Roma 1997; S. DIANICH - T. VERDON, La trinità di Masaccio. Arte e teologia, EDB, Bologna 2004; T. VERDON, «Rappresentazione della Trinità», in FACOLTÀ

TEOLOGICA DELL’ITALIA CENTRALE - INSTITUT CATHOLIQUE DE PARIS, Ratio imaginis, EDB, Bologna 2001; J.P. HERNÁNDEZ, Nel grembo della trinità, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; D. ANGE, Dalla Trinità all’Eucaristia, L’icona della Trinità di Rublëv, Ancora, Milano 1999. Altri suggerimenti bibliografici saranno dati durante le lezioni.

F32. IL PROBLEMA DEL METODO IN TEOLOGIA FONDAMENTALE.

L’ISTANZA DELLA CREDIBILITÀ (2 ore sett., 1° sem.: C. GRECO)

Obbligatorio

Il seminario si propone di introdurre in primo luogo alla metodologia propria del biennio di specializzazione in teologia fondamentale con i suoi possibili percorsi di ricerca, la metodologia di studio e di elaborazione del lavoro di tesi per la licenza, l’individuazione del tutor, ecc.

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In secondo luogo si approfondirà la problematica della fondazione in teologia fondamentale, e in particolare l’istanza apologetica della credibilità, a partire dalle proposte metodologiche presenti nei più significativi manuali della disciplina e dal contesto culturale attuale. BIBLIOGRAFIA

W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia Fondamentale/4, Queriniana Brescia 1990; P.A. SEQUERI, Il Dio affidabile. Saggio di Teologia Fondamentale, Queriniana, Brescia 1996; AA.VV. «Sulla credibilità del cristianesimo», in La Scuola Cattolica (1997/3-4), 517-538; M. EPIS, Ratio Fidei, Milano, Glossa 1995, 201-217; H. VERWEIEN, La parola definitiva di Dio. Compendio di Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2001; S. PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002; R. GIBELLINI, Prospettive teologiche per il XXI secolo, Queriniana, Brescia 2003; C. DOTOLO, Un cristianesimo possibile. Tra postmoderno e ricerca religiosa, Queriniana Brescia, 2007. Altre indicazioni bibliografiche saranno offerte nel corso del seminario.

C25. COME INTERVIENE DIO NEL MONDO? PER UNA COMPRENSIONE TEOLOGICO-FONDAMENTALE

DELL’AGIRE PROVVIDENZIALE DI DIO (2 ore sett., 2° sem.: P. GAMBERINI)

Il corso comune si propone di affrontare la questione teologico-fondamentale

della Provvidenza di Dio, facendo riferimento alla prospettiva biblica, dogmatica e spirituale. Partendo dal tema generale della relazione tra Dio e il mondo, si analizzerà come la filosofia ha compreso la trascendenza di Dio, la Sua azione nel mondo e in che modo ha articolato universalità e particolarità dell’agire divino. Facendo riferimento alla rivelazione biblica, si analizzerà la questione di come sia possibile e intendibile una rivelazione di Dio nella storia e un agire provvidenziale nel mondo. Nella seconda parte del corso comune ci si soffermerà su alcune questioni particolari e sulla loro interpretazione. È possibile il miracolo? Ha senso la preghiera di richiesta oppure è una mera illusione, in quanto Dio ha già da sempre prestabilito il suo agire nel mondo? In che modo va intesa l’intervento di Dio per eccellenza nel mondo, la resurrezione di Gesù Cristo, senza comprenderlo in maniera mitologica? BIBLIOGRAFIA

A.T. QUEIRUGA, Ripensare la Risurrezione, EDB, Bologna 2001; P. KNAUER, Per comprendere la nostra fede, Borla, Roma 2006; K. RAHNER, Corso Fondamentale della Fede, San Paolo, Cinisello Balsamo 1990; J. RATZINGER, Introduzione al cristianesimo, Queriniana, Brescia 2000.

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F33. DIRE DIO OGGI: PRESUPPOSTI, APORIE, POSSIBILITÀ (2 ore sett., 2° sem.: C. GRECO)

Dire Dio, oggi, dopo la crisi delle grandi ideologie dell’età moderna e la

proclamata “morte di Dio”, nel contesto della cultura postmoderna, ancorata alla finitezza, alla differenza e alla molteplicità, nell’età di una nuova più profonda rivoluzione tecnologica, quella delle biotecnologie, nonché dell’esperienza del pluralismo religioso, appare un’impresa molto difficile e problematica. Gli spunti di riflessione qui offerti prendono atto della situazione senza drammatizzazioni e pregiudizi e, pur avvertendone i rischi, indicano nei mutamenti in atto una occasione per purificare la fede in Dio e una insospettata possibilità di riscoprire la perenne novità del Dio cristiano. Il corso si articola metodologicamente in tre momenti: un’analisi fenomenologica delle principali trasformazioni storiche e culturali; l’ermeneutica filosofica di tali fenomeni; una valutazione critica delle possibilità di dire Dio nei relativi contesti culturali. BIBLIOGRAFIA

ASSOCIAZIONE TEOLOGICA ITALIANA, Parlare di Dio. Possibilità, percorsi, fraintendimenti, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; A. COZZI, Dio ha molti nomi, Cinisello Balsamo 1999; G. FERRETTI, Filosofia e teologia cristiana. Saggi di epistemologia ermeneutica. II. Le figure, ESI, Napoli 2002; F. NIETZSCHE, Opere, a cura di G. Colli - M. Montinari, Adelphi, Milano 19642, VIII, II; J. LJOTARD, La condizione postmoderna, Feltrinelli, Milano 1981; G. VATTIMO, La fine della modernità, Garzanti, Milano 1998; ID., Credere di credere, Garzanti,Milano 1996; U. GALIMBERTI, Psiche e techne, Feltrinelli, Milano 1999; ID., «Nessun Dio ci può salvare», in Micromega. Almanacco di Filosofia 2 (2000); M. NACCI, Pensare la tecnica. Un secolo di incomprensioni, Laterza, Roma - Bari 2000; F. GARELLI - G. GUIZZARDI - E. PACE (a cura di), Un singolare pluralismo. Indagine sul pluralismo morale e religioso degli italiani, Il Mulino, Bologna 2003; «Il pluralismo religioso in Italia nel contesto postmoderno», ricerca a cura del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni) in Internet: http//:www.cesnur. org); A. RUSSO, Dio a colori. Pensare Dio nell’orizzonte del pluralismo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; E. JÜNGEL, Dio, mistero del mondo, Queriniana, Brescia 1982; P. RICOEUR, Testimonianza, parola e rivelazione, EDR, Roma 1997; J. MOINGT, Dio che viene all’uomo. Dal lutto allo svelamento di Dio, Queriniana, Brescia 2005; ID., Un Dieu à la merci des hommes, Conferenza ad Altkirck del 20.10.2000 in www.pacariane.com/CCCSundgau/Conferences 000920 cf.html; C. GRECO, Dire Dio oggi: presupposti aporie, possibilità, Pubblicazioni dell’ISSR “G. Moscati”, Avellino 2008.

F34. IL SENTIRE E I SENSI NELL’ESPERIENZA DI DIO

(2 ore sett., 2° sem.: G. DE SIMONE)

Attingendo alla tradizione mistica cristiana e attraversando la sensibilità contemporanea, il corso si propone di considerare il ruolo determinante del sentire nell’esperienza di Dio. La tonalità affettiva non è soltanto l’inizio, ma la dimensione

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biennio in teologia fondamentale

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portante della relazione uomo-Dio, tale da risultare fondamentale anche in ordine alla stessa possibilità di argomentazione riflessa della verità della fede.

L’itinerario di riflessione proposto si articola in quattro momenti:

1) Il sentire nella cultura contemporanea. 2) I sensi nell’esperienza spirituale (uno sguardo alla tradizione mistica e oltre). 3) Il sentire quale luogo originario del rivelarsi di un Dio sensible au coeur. 4) La “via delle emozioni” quale via per l’argomentazione della credibilità della

fede (il dibattito della teologia contemporanea). BIBLIOGRAFIA

M. LACROIX, Il culto dell’emozione, Vita e Pensiero, Milano 2002; P. PISARRA, Il giardino delle delizie, I sensi nella vita spirituale, Ave, Roma 2008, M. HENRY, Parole del Cristo, Queriniana, Brescia 2003; P. SEQUERI, Il Dio affidabile. Saggio di teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 1996; A.W.J. HOUTEPEN, Dio una domanda aperta. Pensare Dio nell’era della dimenticanza di Dio, Queriniana, Brescia 2001.

F35. L’INCARNAZIONE DEL VERBO NELL’ARTE:

PROSPETTIVA ESTETICO-TEOLOGICA (2 ore sett., 2° sem.: L. RAZZANO)

La rappresentazione artistica dell’evento incarnativo del Verbo nel corso della

storia ha avuto per lo più un taglio didascalico, riducendo l’opera d’arte ad un livello illustrativo. L’opera d’arte, al contrario, lungi dall’imitare cristomorficamente il volto di Dio, evidenzia il suo crearsi nel tempo, ovvero il distendere della sua umanizzazione nell’uomo che varia nella rappresentazione artistica a seconda della prospettiva teologica ed estetica che l’accosta. Anch’essa dunque costituisce, a suo modo, un’esegesi teologica del mistero di Cristo, un’esegesi che dispone di un linguaggio proprio che esige d’essere compreso ed interpretato. Il corso viene svolto con l’ausilio del Power Point e con i tempi di circle time.

BIBLIOGRAFIA

F. BOESPFLUG, Dio nell’arte, Marietti, Casale Monferrato 1986; BENEDETTO XIV, «Sollecitudini nostrae», in F. BOESPFLUG, Dio nell’arte, cit.; P. CODA - L. GAVAZZI, L’immagine del divino. Nelle tradizioni cristiane e nelle grandi religioni, Mondadori, Milano 2005; M. DOLZ - R. PAPA (edd.), Il volto del Padre, Ancora, Milano 2004; G. SALA - G. ZANCHI (edd.), Un volto da contemplare, Ancora, Milano 2001; M. JOVER, Cristo nell’Arte, LEV, Città del Vaticano 1994; H. PFEIFFER, L’immagine di Cristo nell’arte, Città Nuova, Roma 1986. Altri suggerimenti bibliografici saranno dati durante le lezioni.

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biennio in teologia fondamentale ÿ

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F36. L’EVENTO PASQUALE: PER UN’ERMENEUTICA ESTETICO-TEOLOGICA DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA ÿ

(2 ore sett., 2° sem.: L. RAZZANO-G. LICCARDO)

Il tema religioso nella rappresentazione artistica moderna e contemporanea si concentra quasi esclusivamente su quello della croce, più vicino alla sensibilità drammatica della vita umana attuale. Esso è tuttavia, in non pochi casi, privo di quella dimensione trascendente che preclude lo sguardo verso l’oltre divino. In questo orizzonte artistico il corso intende offrire ua chiave interpretativa per una lettura estetico-teologico dell’arte moderna e contemporanea, capace di lasciar intravedere un riscatto e un presentimento di speranza anche per le sperimentazioni più angosciose. Il corso viene svolto con l’ausilio del Power Point e con i tempi di circle time.

BIBLIOGRAFIA

B. ULIANICH (ed.), La croce. Dalle origini agli inizi del secolo XVI, Electa, Napoli 2000; B. LEONI, La croce e il suo segno, SAT, Verona 1968; R. GUÉNON, Il simbolismo della croce, Rusconi, Milano 1989; D. WIEDERKEHR, Croce e sofferenza, in Enciclopedia Teologica, a cura di P. Eicher, Queriniana, Brescia 19902; E. CAVALCANTI, «Croce», in Enciclopedia dell’Arte medioevale, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, V, Roma 1994; ID., La croce. Iconografia e interpretazione, 3 voll., a cura di B. Ulianich, con la collaborazione di U. Parente, Elio De Rosa editore, Napoli 2007; D. PEZZINI, Il corpo risorto: tra arte e teologia, Milano Ancora, 2000; C. CHENIS (ed.), Stauros per l’arte contemporanea, Silvana, Cinisello Balsamo 2006; T. VERDON, La bellezza nella Parolai, San Paolo, Cinisello Balsamo 2007. Altri suggerimenti bibliografici saranno dati durante le lezioni.

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BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA INDIRIZZO ECCLESIOLOGICO

NORME E INDICAZIONI GENERALI

Scopo del biennio è promuovere nello studente una conoscenza approfondita

della teologia dogmatica con particolare attenzione all’ecclesiologia, in vista del conseguimento di una specializzazione in questo settore. A tal fine si offre allo studente:

–ÿ l’acquisizione di un’opportuna metodologia di ricerca; –ÿ le necessarie integrazioni alla formazione teologica di base; –ÿ l’analisi e l’approfondimento delle tematiche teologiche, soprattutto in

campo ecclesiologico. La prova più qualificante del secondo ciclo è la dissertazione. Sulla scelta

dell’argomento, la natura della dissertazione stessa e la sua presentazione, cf l’In-troduzione ai bienni (p. 98) e le Informazioni (p. 22).

L’esame finale si svolge davanti ad una commissione composta oltre che dal re-latore, dal correlatore e da un presidente, scelti dal Vice Preside, su proposta del Direttore di settore. L’esame comprende:

–ÿ la discussione della dissertazione (40 minuti); –ÿ l’esposizione (20 minuti) su un Autore o su un tema scelto in base a uno

dei modelli sotto esposti. Tale scelta dovrà essere comunicata per iscritto al Direttore di settore e in Segreteria almeno un mese prima della prova. Per giusti motivi, valutati dal Direttore di settore, è possibile che lo studente proponga un tema e una bibliografia diversi da quelli sotto indicati. Si richiede che l’esposizione abbia le caratteristiche di chiarezza e di sintesi idonee ad una lectio coram (è consentito avvalersi di uno schema di punti da seguire).

MODELLI DI ESAME FINALE

I. Teologi delle principali correnti ecclesiologiche

Presentare l’ecclesiologia di un teologo contemporaneo in base ad un’opera consistente o a più saggi significativi, evidenziando sia i contenuti sia il metodo.

1.ÿ H.U. VON BALTHASAR, Sponsa Verbi. Saggi teologici, II, Morcelliana, Brescia 1970.

2.ÿ K. BARTH, La Chiesa, Città Nuova, Roma 1970. 3.ÿ Y. CONGAR, Un popolo messianico, Queriniana, Brescia 1976; Santa Chiesa.

Saggi ecclesiologici, Morcelliana, Brescia 1967; Ministeri e comunione ecclesiale, EDB, Bologna 1973.

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biennio in teologia dogmatica

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4.ÿ B. FORTE, La Chiesa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione e missione, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995.

5.ÿ H. DE LUBAC, Meditazione sulla Chiesa, EP, Roma 1965; Cattolicismo, Jaca Book, Milano 1978; Paradosso e mistero della Chiesa, Jaca Book, Milano 1979.

6.ÿ K. RAHNER, Chiesa e sacramenti, Morcelliana, Brescia 1965; «Cristianesimo come chiesa», in Corso fondamentale sulla fede, EP, Roma 1978, 413-510.

7.ÿ J.M. TILLARD, Chiesa di Chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989.

8.ÿ J. RATZINGER, Il nuovo popolo di Dio, Queriniana, Brescia 1971; La Chiesa, EP, Milano 1992.

9.ÿ S. DIANICH - S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002. II. Tematiche ecclesiologiche

Presentare uno dei seguenti temi, preparato con una sufficiente bibliografia (almeno tre titoli), di cui l’elenco allegato è solo indicativo.

a)ÿ La Chiesa mistero e sacramento. b)ÿ La Chiesa nella sua dimensione escatologica. c)ÿ La Chiesa come comunione. d)ÿ Chiesa universale e Chiesa locale. e)ÿ Carismi e ministeri. f)ÿ I ministeri nella problematica ecumenica. g)ÿ Magistero, sensus fidelium e teologia. h)ÿ Il rapporto Chiesa-mondo.

BIBLIOGRAFIA

J. AUER, La Chiesa universale sacramento di salvezza, Cittadella, Assisi 1988; J.M. TILLARD, Chiesa di Chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989; B. FORTE, La Chiesa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione e missione, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; F.A. SULLIVAN, Noi crediamo la Chiesa. Lineamenti di ecclesiologia sistematica, Piemme, Casale Monferrato 1990; M. KEHL, La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; S. DIANICH - S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002; A. BARRUFFO (ed.), Sui problemi del metodo in ecclesiologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; ID., Ecclesiologia, PFTIM, Napoli 1996 (dispense).

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biennio in teologia dogmatica

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA

ANNO ACCADEMICO 2008-2009

1° SEMESTRE

Corso comune - Area sistematica credit ECTS

C25 Il mistero della chiesa: visibile, invisibile, escatologica (O.F. Piazza)

2 3

Corso proprio - Area pastorale

D32 La trasmissione della fede nella pastorale della Chiesa: traditio-communio-missio (A. Mastantuono)

2 3

Corso proprio - Area storico-dogmatica

D33 Figure teologiche rappresentative: De Lubac e il mistero della Chiesa (D. Marafioti)

2 3

Corso proprio - Area dogmatico-spirituale

V61 Spiritualità del ministero ordinato e della vita consacrata (D. Marafioti)

2 3

Seminario maggiore - Area metodologica

D34 La struttura teandrica della Chiesa nello sviluppo ecclesiologico I. Parte storica (O.F. Piazza - N. Salato)

2 3

2° SEMESTRE

Corso comune - Area dogmatico-fondamentale

C25 Come interviene Dio nel mondo? Per una comprensione teologico-fondamentale dell’agire provvidenziale di Dio (P. Gamberini)

2 3

Corso proprio - Area canonico-ecclesiologica

D35 La dimensione istituzionale della Chiesa: strutture di partecipazione e di responsabilità (V. Todisco)

2 3

Corso proprio - Area liturgico-mariologica

D36 La Chiesa e Maria: le immagini bibliche e liturgiche nella loro rilevanza teologico-ecclesiale (Tenda-Dimora-Tempio, Città-Sposa-Madre) (G. Di Napoli)

2 3

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biennio in teologia dogmatica

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Corso proprio - Area ecumenica credit ECTS

D37 Ecumenismo e unità della Chiesa: l’iter del movimento ecume-nico e le questioni ecclesiologiche emergenti (P. Gamberini)

2 3

Corso proprio - Area storico-dogmatica

D39 Il rapporto chiesa-mondo nel De Civitate Dei di S. Agostino (D. Marafioti)

2 3

Seminario maggiore - Area metodologica

D38 La struttura teandrica della Chiesa nello sviluppo ecclesiologico II. Parte sistematica (O.F. Piazza - N. Salato)

2 3

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biennio in teologia dogmatica

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

C25. IL MISTERO DELLA CHIESA:

VISIBILE, INVISIBILE, ESCATOLOGICA (2 ore sett., 1° sem.: O.F. PIAZZA)

La Chiesa è una realtà complessa e paradossale; struttura teandrica come

tensione organica, asimmetrica e differenziata delle due dimensioni; il carattere escatologico della Chiesa; il rapporto Chiesa – Regno; communio sanctorum mistero escatologico di comunione (LG 49a); la sua triplice via: antropologica, cristologica e pneumatologica. BIBLIOGRAFIA

G. PHILIPPS, La Chiesa e il suo mistero nel Concilio Vaticano II. Storia, testo e commento della Costituzione Lumen Gentium, Jaca Book, Milano 1989; J. RATZINGER, La Comunione nella Chiesa, S. Paolo, Cinisello Balsamo 2004; A. MAFFEIS, Communio sanctorum. La Chiesa come comunione dei santi, Brescia, Morcelliana 2003; R. LAVATORI, Il Signore verrà nella gloria, EDB, Bologna 2007, 33-62. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno offerte durante lo svolgimento del corso.

D32. LA TRASMISSIONE DELLA FEDE NELLA PASTORALE

DELLA CHIESA: TRADITIO-COMMUNIO-MISSIO (2 ore sett., 1° sem.: A. MASTANTUONO)

La trasmissione del significato e delle forme del vivere è infrastruttura

antropologica fondamentale dell’esistenza umana: nell’evento della fede cristiana essa riceve una qualificazione determinante e determinata.

La crisi antropologica che investe le società occidentali – di cui la “frattura” tra le generazioni è un segno – diventa per la comunità cristiana una chance da intercettare, mostrando come la communio costituisca non soltanto una inderogabile esigenza evangelica di cui la Chiesa prende coscienza, ma al tempo stesso una precisa esigenza storica connessa alla possibilità che essa ha oggi di vivere la sua missione, nella testimonianza credibile dell’evento di grazia di cui vive.

Traditio, communio e missio, in altri termini, sono strettamente congiunte: non si può realizzare una incisiva ed efficace traditio della fede, attuando così la missio, senza una matura scelta ed esperienza di communio nella Chiesa. La bibliografia sarà indicata dal docente durante il corso.

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biennio in teologia dogmatica

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D33. FIGURE TEOLOGICHE RAPPRESENTATIVE: DE LUBAC E IL MISTERO DELLA CHIESA

(2 ore sett., 1° sem.: D. MARAFIOTI)

H. De Lubac (1896-1991) è stato uno degli ispiratori del concilio Vaticano II, in particolare per quanto riguarda la nozione della Chiesa come “mistero”, che tanta importanza ha avuto nella elaborazione della Lumen Gentium. Il corso si propone di esplicitare le varie dimensioni della Chiesa, la cui esistenza abbraccia il tempo e si estende all’eternità, attraverso la lettura e il confronto di due opere significative del nostro autore: Meditazione sulla Chiesa e Cattolicismo. In un tempo in cui l’identità della Chiesa è messa in questione e si discute sul valore dell’affermazione conciliare della Chiesa come «sacramento universale di salvezza», vale la pena riflettere sul suo aspetto visibile, spirituale ed escatologico. Una migliore comprensione della identità Chiesa consentirà di capire meglio il significato della sua presenza e della sua missione nel mondo. BIBLIOGRAFIA

Testi: H. DE LUBAC, Meditazione sulla Chiesa, Jaca Book, Milano 1987; Cattolicismo. Aspetti sociali del dogma, Jaca Book, Milano 1992.

Studi: A. RUSSO, Henri De Lubac, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; H. VORGRIMLER, «Henri De Lubac», in R. VANDER GUCHT - H. VORGRIMLER, Bilancio della teologia del XX secolo, Città Nuova, Roma 1972, 207-223; H. VORGRIMLER, «Henri De Lubac», in P. VANZAN - H. J. SCHULTZ, Lessico dei teologi del secolo XX, Queriniana, Brescia 1978, 421-428; R. GIBELLINI, La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 1992, 192-201.

V61. SPIRITUALITÀ DEL MINISTERO ORDINATO

E DELLA VITA CONSACRATA

(2 ore sett., 1° sem.: D. MARAFIOTI)

La comune chiamata alla santità acquista una particolare dimensione in base alla specifica vocazione di ognuno. Il Ministero ordinato e la Vita consacrata costituiscono due risposte qualificate alla sequela Christi. Queste due scelte di vita corrispondono alla dimensione gerarchica e carismatica della Chiesa, e trovano nel sacramento dell’Ordine e nella conformazione a Cristo la sorgente della loro spiritualità. Il corso si propone di individuare i fondamenti spirituali comuni del sacerdozio e della vita religiosa, ripercorrendo i principali documenti del Magistero. Altri elementi verrano desunti dalla struttura del sacramento dell’Ordine, dai testi liturgici e dalla tradizione spirituale occidentale.

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biennio in teologia dogmatica

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BIBLIOGRAFIA

- Documenti, per il Ministero ordinato: Lumen Gentium; Presbiterorum Ordinis; Pastores Dabo Vobis; Pastores Gregis.

- Documenti, per la vita consacrata: Perfectae Caritatis; Vita consacrata; CONGREGAZIONE

PER GLI ISTITUTI DI VITA CONSACRATA, Il servizio dell’autorità e l’ubbidienza (2008).

- Studi: H.U. VON BALTHASAR, Gli stati di vita del cristiano, Jaca Book, Milano 1985; M. COSTA, Tra identità e formazione. La spiritualità sacerdotale, ADP Roma 1999; G. GRESHAKE, Essere preti in questo tempo. Teologia, Prassi pastorale, Spiritualità, Queriniana, Brescia 2008; A. PIGNA, La vita religiosa, teologia e spiritualità, OCD Roma 1991; ISTITUTO

CLARETIANUM (a cura), L’identità dei consacrati nella missione della Chiesa e il loro rapporto col mondo, LEV, Città del Vaticano 1994; G. GHIRLANDA (a cura), Punti fondamentali sulla vita consacrata, PUG, Roma 1994; P.G. CABRA, Breve corso sulla vita consacrata, Queriniana, Brescia 2004.

D34. LA STRUTTURA TEANDRICA DELLA CHIESA NELLO SVILUPPO ECCLESIOLOGICO. I. PARTE STORICA

(2 ore sett., 1° sem.: O.F. PIAZZA – N. SALATO)

L’attenzione mirata alla struttura teandrica della Chiesa, dimensione essenziale per conoscerne natura e missione, aiuta a rileggere, in chiave diacronica, lo sviluppo storico-dogmatico dell’ecclesiologia che precede la stagione conciliare del Vaticano II. Le varie tendenze ecclesiologiche, con le conseguenti variazioni di approccio alla realtà della Chiesa, le spinte di rinnovamento teologico, i vari contesti socio culturali, che si manifestano attraversano due secoli di storia, chiariscono l’origine, le motivazioni e la finalità della svolta conciliare circa la comprensione della Chiesa e della missione. BIBLIOGRAFIA

R. AUBERT, «La geografia ecclesiologica del XIX secolo» in Sentire Ecclesiam, EP, Roma 1964, 47-120; AA.VV., L’ecclesiologia dal Vaticano I al Vaticano II, La Scuola, Brescia 1973; A. ACERBI, Due ecclesiologie. Ecclesiologia giuridica ed ecclesiologia di comunione nella Lumen Gentium, EDB, Bologna 1975. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno offerte durante lo svolgimento del seminario.

C25. COME INTERVIENE DIO NEL MONDO?

PER UNA COMPRENSIONE TEOLOGICO-FONDAMENTALE DELL’AGIRE PROVVIDENZIALE DI DIO

(2 ore sett., 2° sem.: P. GAMBERINI)

Il corso comune si propone di affrontare la questione teologico-fondamentale della Provvidenza di Dio, facendo riferimento alla prospettiva biblica, dogmatica e

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biennio in teologia dogmatica

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spirituale. Partendo dal tema generale della relazione tra Dio e il mondo, si analizzerà come la filosofia ha compreso la trascendenza di Dio, la Sua azione nel mondo e in che modo ha articolato universalità e particolarità dell’agire divino. Facendo riferimento alla rivelazione biblica, si analizzerà la questione di come sia possibile e intendibile una rivelazione di Dio nella storia e un agire provvidenziale nel mondo. Nella seconda parte del corso comune ci si soffermerà su alcune questioni particolari e sulla loro interpretazione. È possibile il miracolo? Ha senso la preghiera di richiesta oppure è una mera illusione, in quanto Dio ha già da sempre prestabilito il suo agire nel mondo? In che modo va intesa l’intervento di Dio per eccellenza nel mondo, la resurrezione di Gesù Cristo, senza comprenderlo in maniera mitologica?

BIBLIOGRAFIA

A.T. QUEIRUGA, Ripensare la Risurrezione, EDB, Bologna 2001; P. KNAUER, Per comprendere la nostra fede, Borla, Roma 2006; K. RAHNER, Corso Fondamentale della Fede, San Paolo, Cinisello Balsamo 1990; J. RATZINGER, Introduzione al cristianesimo, Queriniana, Brescia 2000.

D35. LA DIMENSIONE ISTITUZIONALE DELLA CHIESA:

STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE E DI RESPONSABILITÀ (2 ore sett., 2° sem.: V. TODISCO)

Dalla comunione che vige tra i fedeli in virtù dei sacramenti dell’iniziazione

cristiana, scaturisce una corresponsabilità fondamentale di tutti riguardo all’edificazione del Corpo di Cristo e all’adempimento della missione della Chiesa (cann. 204, 208). Come è opera dello Spirito tale uguaglianza, è opera dello stesso Spirito anche la differenziazione tra i membri della comunione ecclesiale, in virtù del sacramento dell’ordine e delle diverse condizioni giuridiche, per cui sulla corresponsabilità generale fondamentale si innestano differenti responsabilità personali e varie forme di partecipazione. Nella Chiesa, dunque, la partecipazione comporta sempre responsabilità diverse tra i soggetti implicati nel rapporto. In questo modo, essa, esprime ed attua la comunione tra le varie categorie di fedeli.

Il corso si propone di illustrare la partecipazione e la responsabilità la nei vari organismi presenti nella Chiesa particolare e nella Parrocchia, istituiti dal Concilio non per venir incontro ad un’esigenza di rappresentatività sociologica, né per rispondere ad una strategia di maggior efficienza organizzativa, ma come la concretizzazione pratica della communio ecclesiale. Descriverà, quindi, da un lato i vari organismi di partecipazione e la formulazione giuridica che li regola per comprenderne meglio la loro sostanziale portata ecclesiologica, nella convinzione che è sempre quest’ultima, espressa dal Concilio Vaticano II, il criterio ermeneutico fondamentale per comprendere e attualizzare in questi organismi la dimensione comunionale della Chiesa; dall’altro evidenzierà gli uffici che comportano una

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biennio in teologia dogmatica

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responsabilità personale particolare – con capacità, poteri, diritti e doveri propri – e la loro tutela/sanzione disciplinare e pastorale.

BIBLIOGRAFIA

Testi e sussidi verranno indicati nel corso delle lezioni.

D36. LA CHIESA E MARIA: LE IMMAGINI BIBLICHE E LITURGICHE

NELLA LORO RILEVANZA TEOLOGICO-ECCLESIALE (TENDA-DIMORA-TEMPIO, CITTÀ-SPOSA-MADRE)

(2 ore sett., 2° sem.: G. DI NAPOLI)

A partire dalla radici bibliche e della Tradizione dei primi secoli, con scelto

campionario di testi patristici e liturgici, si approfondirà il rapporto Chiesa – Eva-Maria alla luce del cap. VIII della Lumen Gentium. Successivamente si procederà all’analisi di alcune delle immagini ecclesiologiche (cf LG 6) più direttamente pertinenti alla relazione iconica Maria-Chiesa. BIBLIOGRAFIA

H. RAHNER, L’ecclesiologia dei Padri. Simboli della Chiesa, EP, Roma 1971; S. DE FIORES, Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa, Ed. Monfortane, Roma 19843. Bibliografia più dettagliata sarà fornita all’inizio del corso.

D37. ECUMENISMO E UNITÀ DELLA CHIESA:

L’ITER DEL MOVIMENTO ECUMENICO E LE QUESTIONI ECCLESIOLOGICHE EMERGENTI

(2 ore sett., 2° sem.: P. GAMBERINI)

Il corso avrà una parte generale, nella quale verrà presentato l’iter del

movimento ecumenico ed esposta la storia e l’identità delle varie Chiese e Comunità ecclesiali. Nella seconda parte verranno affrontate le importanti questioni ecclesiologiche ecumeniche. Nella terza parte, più pratica, verrà offerta esperienza ecumenica sul territorio napoletano. BIBLIOGRAFIA

P. NEUNER, Teologia ecumenica, Queriniana, Brescia 1992; Enchiridion Œcumenicum, vol. I; III; V, EDB, Bologna 1986-1995; GIOVANNI PAOLO II, Ut unum sint. Lettera enciclica sull’impegno ecumenico, Documenti della Santa Sede, n. 38, EDB, Bologna 1995.

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biennio in teologia dogmatica

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D39. IL RAPPORTO CHIESA-MONDO NEL DE CIVITATE DEI DI S. AGOSTINO

(2 ore sett., 2° sem.: D. MARAFIOTI)

Il rapporto Chiesa-Mondo, direttamente affrontato dal Vaticano II nella costituzione pastorale Gaudium et spes, è un problema costante della comunità cristiana in tutti i tempi. Uno dei momenti privilegiati della riflessione teologica in questo campo è il De civitate Dei di sant’Agostino, che si situa nel passaggio dal mondo antico alla civiltà medievale e moderna. Attraverso la lettura del libro XIX e di altri brani significativi dell’opera agostiniana si vuole mettere in evidenza il valore della presenza della Chiesa nel mondo, il suo compito nella storia e la sua collaborazione con la società civile per la pace tra le classi sociali e tra i popoli, mantenendo viva la tensione escatologica.

BIBLIOGRAFIA

Per il testo de La città di Dio di sant’Agostino, si scelga una delle seguenti traduzioni: C. CARENA, Einaudi-Gallimard, Lonrai 1992; L. ALICI, Bompiani, Milano 2000; D. GENTILI, Città Nuova, Roma 1978. Inoltre gli studi di: É. GILSON, Introduzione allo studio di sant’Agostino, Piemme, Casale Monferrato 1983; G. LETTIERI, Il senso della storia in Agostino d’Ippona, Borla, Roma 1988; P. PIRET, La destinée de l’homme: La Cité de Dieu. Un Commentaire du De civitate Dei d’Augustin, CIET, Bruxelles 1991. Dispense del Professore.

D38. LA STRUTTURA TEANDRICA DELLA CHIESA NELLO SVILUPPO

ECCLESIOLOGICO. II. PARTE SISTEMATICA (2 ore sett., 2° sem.: O.F. PIAZZA - N. SALATO)

Il seminario prevede due momenti di indagine e di confronto: il periodo

conciliare del Vaticano II e quello, articolato e frammentario, del dopo concilio. L’analisi delle fasi preparatorie e la redazione del documento Lumen Gentium, attraverso la chiave di lettura della struttura teandrica della Chiesa, consente di mettere a fuoco la rilevanza delle categorie, dei modelli, del linguaggio e del metodo nell’ecclesiologia del Vaticano II. Il tema della ricezione della dottrina conciliare, il dibattito teologico nei vari autori, i documenti del Magistero, aiuteranno ad immergersi e ad orientarsi nella variegata stagione del dopo concilio. BIBLIOGRAFIA

Acta et Documenta Concilio Oecumenico Vaticano II apparando, Series I, II, Typis Polyglottis Vaticanis, MCMLX - MCMLXIX; G. CAPRILE (a cura di), Il Concilio Vaticano II. Cronache del Concilio Vaticano II, edite da «La Civiltà Cattolica», 5 voll. Roma 1965-1969; D. VALENTINI (a cura), L’ecclesiologia contemporanea, EMP, Padova 1994; G. CANOBBIO - F. DALLA VECCHIA - R. TONONI, Modelli di Chiesa, Morcelliana, Brescia 2001.

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BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA INDIRIZZI DI MORALE E DI SPIRITUALITÀ

Il biennio ha due indirizzi: morale e spiritualità. L’accostamento è intenzionale e

ha un preciso significato. Secondo l’insegnamento del Vaticano II la vita cristiana si presenta come un’unità; e la morale ha un compito assai più ampio che non quello di insegnare il complesso delle leggi e degli obblighi ai quali il cristiano è tenuto. Occorre tener conto della realtà e dell’unità della persona ed evitare una forma di minimalismo, che riserva la perfezione della vita spirituale a pochi eletti. La morale deve infatti mostrare in primo luogo come l’uomo è chiamato personalmente in Cristo dal Dio personale. L’essere chiamato in Cristo dal Padre è da attribuirsi esclusivamente alla bontà divina; ora questa “vocazione” è prima di tutto una vocazione alla salvezza e quindi alla comunione con la Trinità. Di conseguenza è una “vocazione” a vivere una vita in accordo con la salvezza, cioè una vita perfetta nell’amore, secondo il modello e l’esempio di Cristo (il cap. V della LG si intitola appunto “De universali vocatione ad sanctitatem in Ecclesia”). Vita morale e vita spirituale sono dunque un’unità inscindibile. Solo una necessità di carattere didattico induce a sottolineare ora un aspetto ora l’altro.

In questo senso il biennio in teologia della vita cristiana non è altro che lo studio del moto, sotto l’impulso dello Spirito, a vivere conformemente alla vocazione che ci è data: questa esige non solo un’osservanza minima dei comandamenti, ma anche una vita dinamicamente finalizzata alla perfezione del Padre. Non si tratta perciò di due bienni ma di due indirizzi che esaminano, dal rispettivo punto di vista metodologico, la stessa realtà.

NORME E INDICAZIONI GENERALI

1.ÿ Poiché il biennio in teologia della vita cristiana si articola in due indirizzi

(morale e spiritualità), lo studente all’atto dell’iscrizione deve comunicare per iscritto l’indirizzo che intende frequentare.

2.ÿ Nell’elaborazione del piano di studi (cf introduzione generale al 2° ciclo) lo studente è tenuto a rispettare la specificità dell’indirizzo scelto, sia per quanto riguarda i corsi che per quanto riguarda il tema della dissertazione finale. Eventuali corsi dell’altro indirizzo saranno considerati come corsi propri.

3.ÿ Per garantire il carattere proprio dell’indirizzo e degli studi del settore, in riferimento ad un programma di specializzazione, e per valorizzare la forma seminariale, alcuni corsi hanno carattere obbligatorio nell’arco del Biennio. Sempre nell’ambito del ciclo, ogni studente dovrà frequentare, con esito positivo, almeno 2 seminari per un totale di 3 credit.

4.ÿ La dissertazione è la prova più qualificante del secondo ciclo. Nella dissertazione lo studente deve dimostrare rigore di metodo, giudizio critico, maturità di espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di ordine superiore (cf SG

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biennio in teologia della vita cristiana

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art. 30,9). L’argomento, scelto su proposta dello studente e del professore che ne ha accettato la direzione, deve essere approvato dal Direttore del settore. Per essere ammessa alla discussione, la dissertazione deve essere approvata dal professore che l’ha diretta e da un altro professore designato dal Vice Preside, su proposta del Direttore di settore.

5.ÿ L’esame finale ha lo scopo di verificare la maturità teologica dello studente riguardo ai vari problemi morali e/o spirituali e le loro premesse scritturistiche e dogmatiche. Esso comprende la discussione della dissertazione scritta e l’interrogazione su un modello scelto dallo studente fra quelli proposti, notificato in Segreteria all’atto di consegna della dissertazione.

MODELLI DI ESAME FINALE

BIENNIO IN TEOLOGIA DELLAVITA CRISTIANA

1. ASPETTI DI TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE

ÿÿ Il rapporto tra la sacra Scrittura e la teologia morale. ÿÿ La specificità della morale cristiana: la legge morale naturale, autonomia -

teonomia - eteronomia, l’opzione fondamentale cristiana. ÿÿ La storia della teologia morale [libera scelta di un periodo o un tema]. ÿÿ La coscienza morale come unità interiore di consapevolezza, libertà e

responsabilità. ÿÿ La genesi, il significato e il ruolo delle norme in campo morale. ÿÿ La competenza del Magistero e della Tradizione in re morali. ÿÿ Il peccato e la conversione nella dinamica della vita morale.

BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede. Una riflessione etico-teologica a partire da figure di conversione del vangelo di Luca, Gregorian University Press & Morcelliana, Roma & Brescia 2000; A. AUER, Morale autonoma e fede cristiana, EP, Cinisello Balsamo 1991). V. BALCIUS, Virtù e opzione fondamentale. Una riflessione a partire dal contributo di S. Pinckaers e J. Fuchs, PUG, Roma 2007; S. BASTIANEL, Autonomia morale del credente. Senso e motivazioni di un’attuale tendenza teologica, Morcelliana, Brescia 1980; P. CARLOTTI, Teologia morale e magistero. Documenti pontifici recenti, LAS, Roma 1997; ID., Veritatis Splendor. Aspetti della recezione teologica, LAS, Roma 2001; K. DEMMER, Interpretare e agire. Fondamenti della morale cristiana, EP, Cinisello Balsamo 1989; ID., Fondamenti di etica teologica, Cittadella, Assisi 2004; G. DE VECCHI, Etica o Scito te ipsum di Pietro Abelardo. Analisi critica di un progetto di teologia morale, PUG, Roma 2005; J. FUCHS, Ricercando la verità morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di morale I. Vita nuova in Cristo. Morale fondamentale e generale, Queriniana, Brescia 1989; V. GÓMEZ MIER, La rifondazione della morale cattolica. Il cambiamento della matrice disciplinare dopo il Concilio Vaticano II, EDB, Bologna 1998; W. JANZEN, Etica dell’Antico Testamento. Un approccio paradigmatico, Claudiana, Torino 2004; E. LOHSE, Etica teologica

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del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1991; S. MAJORANO, La vita nuova in Cristo, EDB, Bologna 1988; ID., La coscienza. Per una lettura cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008; G. PARNOFIELLO, Azione comunicativa e teologia morale. La rilevanza etica della teoria di J. Habermas, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2008; G. PIANA, L’agire morale tra ricerca di senso e definizione normativa, Cittadella, Assisi 2001; R. SCHNACKENBURG, Il messaggio morale del Nuovo Testamento. I. Da Gesù alla Chiesa primitiva, Paideia, Brescia 1989; ID., Il messaggio morale del Nuovo Testamento. II. I primi predicatori cristiani, Paideia, Brescia 1990; B. SCHÜLLER, La fondazione dei giudizi morali. Tipi di argomentazione etica in teologia morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; L. VEREECKE, Da Guglielmo d’Ockam a Sant’Alfonso de’ Liguori. Saggi di storia della teologia morale moderna. 1300-1787, EP, Cinisello Balsamo 1990; M. VIDAL GARCÍA, Nuova morale fondamentale. La dimora teologica dell’etica, EDB, Bologna 2004; H. WEBER, Teologia morale generale. L’appello di Dio, la risposta dell’uomo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996.

Si raccomanda lo studio di un manuale di teologia morale fondamentale e delle voci attinenti di un dizionario di teologia morale, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Magistero sui temi suddetti.

2. ASPETTI DI TEOLOGIA MORALE SPECIALE

ÿÿ La verità e la veracità a livello personale e interpersonale. ÿÿ Il corpo e la vita: le responsabilità personali e sociali (espianto/trapianto

di organi, suicidio, uccisione, pena di morte). ÿÿ Le questioni di bioetica teologica: aborto, procreazione umana, ingegne-

ria genetica, eutanasia. ÿÿ Le problematiche generali e particolari sulla sessualità umana: matrimonio e

coppie di fatto, pianificazione familiare, sviluppo demografico. ÿÿ La relazione tra la moralità e le attività economiche. ÿÿ Le strutture della vita sociale, la politica e il bene comune. ÿÿ L’etica dello sviluppo, della salvaguardia ambientale e della pace.

BIBLIOGRAFIA

G. L. BRENA (ed.), Etica pubblica ed ecologia, EMP, Padova 2005; L. SOWLE CAHILL, Sesso, genere e etica cristiana, Queriniana, Brescia 2003; P. CARLOTTI, Etica cristiana, società ed economia, LAS, Roma 2000; D. GRACIA, Fondamenti di bioetica. Sviluppo storico e metodo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993; W. HUBER - H.-R. REUTER, Etica della pace, Queriniana, Brescia 1993; G. MANZONE, Il mercato. Teorie economiche e dottrina sociale della Chiesa, Queriniana, Brescia 2001; G. PIANA, Nel segno della giustizia. Questioni di etica politica, EDB, Bologna 2005; ID., Vangelo e società. I fondamenti dell’etica sociale cristiana, Cittadella, Assisi 2005; L. LORENZETTI - F. MARZANO - A. QUAGLIO, Economia/finanza. Per un’etica degli affari, Cittadella, Assisi 2000; G. PIANA, Bioetica. Alla ricerca di nuovi modelli, Garzanti, 2002; C.- J. PINTO DE OLIVEIRA, La dimensione mondiale dell’etica. Situazione e futuro del mondo umano, EDB, Bologna 1986; E. SCHOCKENHOFF, Etica della vita. Un compendio teologico, Queriniana, Brescia 1997; D. TETTAMANZI, Nuova bioetica cristiana, Piemme, Casale Monferrato, 2000; A.F. UTZ, Etica economica. Filosofia, teologia,

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sociologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; A. VICINI, Genetica umana e bene comune, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008; H. WEBER, Teologia morale speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003. Si raccomanda lo studio dei manuali di teologia morale speciale e delle voci attinenti di un dizionario di teologia morale, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Magistero sui temi suddetti.

3. LA DIMENSIONE SPIRITUALE E MORALE DELLA VITA CRISTIANA

ÿÿ La vocazione alla santità in Cristo. ÿÿ La sequela di Gesù nel contesto contemporaneo. ÿÿ La relazione tra preghiera, liturgia e carità. ÿÿ L’esperienza mistica e l’esigenza etica. ÿÿ Il rapporto tra la morale e la spiritualità quali dimensioni della vita

teologale dei credenti. ÿÿ Il metodo della teologia morale e della teologia spirituale. ÿÿ La convergenza tra la morale e la spiritualità, due discipline autonome e

complementari.

BIBLIOGRAFIA

E. ANCILLI (ed.), La preghiera. Bibbia, teologia, esperienze storiche, Città Nuova, Roma 1988; G. ANGELINI - E. COMBI - B. MAGGIONI - C. VAIANI, La cattiva fama della morale. Forma morale e forma spirituale: due interpretazioni concorrenti della vita cristiana?, Glossa, Milano 2005; G. ANGELINI - M. VERGOTTINI, Invito alla teologia. II. Teologia morale e spirituale, Glossa, Milano, 1999; S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; CH.A. BERNARD, Teologia spirituale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; ID., Teologia mistica, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; D.J. BILLY

- D. L. ORSUTO (edd.), Spirituality and Morality. Integrating Prayer and Action, Paulist Press, New York 1996; D. BONHÖFFER, Sequela, Queriniana, Brescia 2004; P. CARLOTTI, Le opere della fede. Spunti di etica cristiana, LAS, Roma 2002; M. COZZOLI, Etica teologale. Fede, carità, speranza, San Paolo, Cinisello Balsamo 1991; S. FRIGATO, Vita in Cristo e agire morale. Saggio di teologia morale fondamentale; LDC, Leumann 1994; T. GOFFI - G. PIANA (ed.), Corso di morale V. Liturgia. Etica della religione, Queriniana, Brescia 1995; R. GUARDINI, Fede, religione, esperienza. Saggi teologici, Morcelliana, Brescia 1995; ID., Introduzione alla preghiera, Morcelliana, Brescia 2001; R. HAYS, La visione morale del Nuovo Testamento. Problematiche etiche contemporanee alla luce del messaggio evangelico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; A. MARIANI, Agire morale e vissuto spirituale. L’uomo: nuova creatura in Cristo, LEV, Roma 2004; P. MIRABELLA, Agire nello Spirito. Sull’esperienza morale della vita spirituale, Cittadella, Assisi 2003; G. MOIOLI, L’esperienza spirituale. Lezioni introduttive, Glossa, Milano 1992; A. NIEMIRA, Religiosità e moralità. Vita morale come realizzazione della fondazione cristica dell’uomo secondo B. Häring e D. Capone, PUG, Roma 2003; X. THÉVENOT, Le ali e la brezza. Etica e vita spirituale, Qiqajon, Magnano 2002; U. VANNI, Con Gesù verso il Padre. Per una spiritualità della sequela, AdP, Roma 2003; M. VIDAL, Morale e spiritualità. Dalla separazione alla convergenza, Cittadella, Assisi 1998.

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Si raccomanda lo studio dei manuali di teologia morale e di teologia spirituale e delle voci attinenti dei dizionari relativi, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Magistero sui temi suddetti.

4. VISIONE SINTETICA

DELLA TEOLOGIA SPIRITUALE NEL NOVECENTO

ÿÿ Sviluppi e trasformazioni dei temi della teologia spirituale durante il XX secolo.

ÿÿ La nozione di “esperienza” e la teologia spirituale. ÿÿ Il problema del metodo nella teologia spirituale. ÿÿ La teologia spirituale rivisitata agli inizi del XXI secolo. ÿÿ Il modo di concepire oggi la teologia spirituale nel mondo anglosassone e

nell’ambito europeo (per esempio: Sorrentino e Waaijman). BIBLIOGRAFIA

AA.VV., La teologia spirituale. Atti del Congresso Internazionale OCD, Ed. OCD del Teresianum, Roma 2001; CH.-A. BERNARD (ed.), La spiritualità come teologia. Simposio organizzato dall’Istituto di Spiritualità dell’Università Gregoriana, Roma 25-28 Aprile 1991, EP, Milano 1993; A. BERTULETTI - E.L. BOLIS - C. STERCAL, L’idea di spiritualità, Glossa, Milano 1999; E. BOLIS, «La teologia spirituale nel ’900», in Servitium III (1999) 627-632; L. BORRIELLO, «La teologia spirituale. Linee tematiche emergenti nel suo recente sviluppo bibliografico», in Teresianum 36 (1985) 189-202; M. GIOIA (ed.), La teologia spirituale, Ave, Roma 1991; E. JULIÀ, «Recenti studi di spiritualità», in Annales Teologici 5 (1991) 387-403; 6 (1992) 113-133; A.G. MATANIC, La spiritualità come scienza. Introduzione metodologica allo studio della vita spirituale cristiana, EP, Milano 1990; G. MOIOLI, Guida allo studio teologico della spiritualità cristiana. Materiali e problemi per la sintesi. Pro manuscripto, vol. I, Grafiche Stefanoni, Lecco 1983; ID., L’esperienza spirituale. Lezione introduttive, a cura di C. Stercal, Glossa, Milano 1992; ID., «Teologia spirituale», in Nuovo Dizionario di Spiritualità, San Paolo, Cinisello Balsamo 19997, 1597-1609; J. MOUROUX, L’esperienza cristiana. Introduzione a una teologia, Morecelliana, Brescia 1956; D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale, Cittadella, Assisi 2007; K. WAAIJMAN, La spiritualità. Forme, Fondamenti, Metodi, Queriniana, Brescia 2007.

5. LA TEOLOGIA SPIRITUALE E LA TEOLOGIA MISTICA

ÿÿ Individuazione dei percorsi storici: dai Padri ai nostri giorni. ÿÿ Questioni metodologiche. ÿÿ Nessi interdisciplinari. ÿÿ Status questionis della problematicità del loro mutuo rapporto. ÿÿ Mistica o spiritualità?

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biennio in teologia della vita cristiana

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BIBLIOGRAFIA

AA.VV., Sentieri illuminati dallo Spirito. Atti del Congresso internazionale di mistica. Abbazia di Münsterschawarzach, 3-10 settembre 2003, OCD, Roma 2006; F. ASTI, Spiritualità e mistica. Questioni metodologiche, LEV, Roma 2003; ID., Dalla spiritualità alla mistica, LEV, Roma 2005; ID., «Criteri fondanti della mistica cristiana secondo Ch.A. Bernard S.I.», in Rivista di ascetica e mistica 1 (2008) 125-162; G. STRZELCZYK, L’esperienza mistica come locus theologicus. Status quaestionis. Eupress-FTL, Lugano 2005; L. ZAK, «Esperienza spirituale, mistica e teologia. Alcune questioni epistemologiche», in Rassegna di Teologia 47 (2006) 617-631; R. ZAS FRIZ DE COL, «A proposito del Congresso Internazionale di Mistica (Münsterschwarznach, 3-10 settembre 2003)», in Rassegna di Teologia 45 (2004) 761-774; ID., «Presente e futuro della pratica religiosa. Un’interpretazio-ne», in Rassegna di Teologia 46 (2005) 237-268; ID., «Verso una nuova teologia mistica?», in Rassegna di Teologia 46 (2005) 586-607; ID., «Teologia spirituale, mistica e filosofia. I loro rapporto nella riflessione teologica di Ch.A. Bernard S.I. (1923-2001)», in Mysterion 2 (2008) 94-121; ID., «Coscienza spirituale e coscienza mistica. A proposito di due articoli di Charles André Bernard e della filosofia della mente», in AA.VV. Teologia e mistica in dialogo con le scienze umane. Primo convegno internazionale Charles André Bernard, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008, 241-262.

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biennio in teologia della vita cristiana

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA

ANNO ACCADEMICO 2008-2009

1° SEMESTRE

Corso comune agli indirizzi di morale e spiritualità credit ECTS

V58 Fondamenti della vita cristiana (F. Asti) 2 3 Corsi propri - indirizzo di morale Area storica

V59 Casistica morale (A. Vicini - G. Parnofiello) 2 3

Area fondamentale V60 Teorie di giustizia e teologie delle realtà temporali

(G. Parnofiello) 2 3

Corsi propri - indirizzo di spiritualità Area sistematica

V61 Spiritualità del ministero ordinato e della vita consacrata (D. Marafioti)

2 3

Area pratico-ignaziana V62 Liturgia e vita spirituale (G. Di Napoli)) 2 3

Area inculturazione V63 Spiritualità e arte moderna e contemporanea

(G. Manca - G. Agnisola) 2 3

Seminari

1° anno V64 Avviamento alla ricerca scientifica (A. Vicini) 2 3

2° anno V65 Elaborazione di un testo di ricerca (R. Del Riccio) 2 3

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biennio in teologia della vita cristiana

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2° SEMESTRE

Corsi comuni credit ECTS C27 Spiritualità, etica e politica in Italia tra il pre- e

il post-concilio Vaticano II (S. Tanzarella - A. Carfora ) 2 3

C28 Spiritualità dei movimenti ecclesiali (F. Asti) 2 3 Corsi propri - indirizzo di morale Area storica

V54 Storia della teologia morale/2 (S. Majorano - A. Amarante) 2 3

Area di bioetica teologica V66 La legge morale naturale (A. Vicini) 2 3

Area sociale V67 Opzione preferenziale per i poveri (M. Yañez) 2 3

Area fondamentale V68 Dignità e ruolo della coscienza (S. Majorano) 2 3

Corsi propri - indirizzo di spiritualità Area sistematica AI02 Spiritualità del Nuovo Testamento: Giovanni e Paolo

(A. Casalegno) 2 3

V69 Ermeneutica del testo mistico (F. Asti) 2 3 V70 Discernimento spirituale: teoria e pratica (R. Zas Friz De Col) 2 3 V71 Il sentire e i sensi nell’esperienza di Dio (G. De Simone) 2 3

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biennio in teologia della vita cristiana

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

V58. FONDAMENTI DELLA VITA CRISTIANA

(2 ore sett., 1° sem.: F. ASTI)

La vita cristiana si sviluppa in una continua comprensione della sua chiamata alla santità. Il corso intende offrire i fondamenti della vita santa cristiana avendo come base la Scrittura e la Tradizione nonché l’esperienza di uomini e di donne che hanno vissuto già nel loro pellegrinare terreno la gioia dell’amore di Dio in vista della comunione perfetta nel regno celeste. Il cammino da svolgere si divide in due tappe: la comunicazione della santità di Dio all’uomo e la risposta della creatura nel processo di santificazione. I mezzi e le difficoltà dell’itinerario sono presi in considerazione per mostrare la potenza innovatrice della santità cristiana. La vita cristiana è, quindi, apertura al Mistero di Dio Trinità che si dona alla creatura. La vita mistica non è eccezionale di per se stessa, perché riguarda il cammino battesimale del credente che si apre al mistero adorabile di Dio. Allora tenteremo di dare una risposta alla domanda: la vita cristiana è vita mistica? E queste espressioni possono riassumersi in quella di vita santa? BIBLIOGRAFIA

Testo base: F. ASTI, Teologia della vita mistica. Fondamenti, Dinamiche, Mezzi, (dispensa).

Per approfondimenti: C. LAUDAZI, L’uomo chiamato all’unione con Dio in Cristo. Temi fondamentali di teologia spirituale, Ed. OCD, Roma 2006; G. THILS, Santità cristiana. Compendio di ascetica e mistica, EP, Milano 19702; P. JOUNEL, Le renouveau du culte des Saints dans la liturgie romaine, C.L.V, Edizioni liturgiche, Roma 1986; F. PELOSO, Santi e santità dopo il Concilio Vaticano II. Studio teologico-liturgico delle orazioni proprie dei nuovi Beati e Santi, C.L.V, Edizioni liturgiche, Roma 1991; B. PLONGERON - CL. SAVART (a cura di), Storia dei santi e della santità cristiana, IX, Grolier Hachette International, Milano 1991; K.L. WOODWARD, La fabbrica dei santi, Rizzoli, Milano 1991; F. VERAJA, Le cause di canonizzazione dei santi, LEV, Città del Vaticano 1992. D. SORRENTINO, «Sul rinnovamento della teologia spirituale», in Asprenas 41 (1994) 511-532. F.-M. LETHEL, «La Théologie des saints dans le Catéchisme de l’Eglise Catholique», in Teresianum 45 (1994) 55-80; A.M. SICARI, La vita spirituale del cristiano, Jaca Book, Milano 1997. F. SCORZA BARCELLONA (a cura di), Santi del novecento. Storia, agiografia, canonizzazioni, postfazione di F. Bolgiani, Rosenberg & Sellier, Torino 1998; D. SORRENTINO, «Esperienza spirituale e intelligenza della fede», in La terra e il seme, M. D’Auria, Napoli 1998, 153-174; D. SORRENTINO, «Storia della spiritualità e teologia. Necessità e fecondità di un nesso», in Asprenas 46 (1999) 163-194. T. VETRALI, Il santo e l’esperienza di Dio, postfazione di C. Prandi, Paoline, Milano 2000; A. CAZZAGO, I Santi danno fastidio, Jaca Book, Milano 2004; CONGREGATIO

DE CULTO DIVINO ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM, Il martirologio romano. Teologia, liturgia, santità, LEV, Città del Vaticano 2005; H. MISZTAL, Le cause di canonizzazione. Storia e procedura, LEV, Città del Vaticano 2005.

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biennio in teologia della vita cristiana

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V59. CASISTICA MORALE (2 ore sett., 1° sem.: A. VICINI - G. PARNOFIELLO)

L’esperienza concreta e la coscienza riflessa hanno un ruolo significativo nelle

decisioni che qualificano eticamente la persona di fronte al bene da fare e al male da evitare. Si tratta di un processo decisionale che si realizza nelle possibilità e nei limiti della storia dove l’uomo si modella autovincolandosi alla legge di ragione. Nel corso della storia si è presentata l’esigenza di riflettere sul modo di comportarsi in dubio juris e l’etica teologica, in una significativa simbiosi con l’etica filosofica, si è sempre occupata della formazione dei giudizi morali, producendo una serie di indicazioni, raccolte in prontuari spesso utilizzati per risolvere i dilemmi e aiutare nel ministero sacramentale della riconciliazione. La casistica è entrata in crisi verso la fine del XVII secolo, anche in seguito alla polemica sulla legittimità dell’argumentum ex ratione, secondo alcuni insufficiente ad assicurare qualcosa di valido per tutti. In un contesto come quello contemporaneo, sembra tornare alla ribalta la questione dei giudizi di coscienza in circostanze complesse; di qui la necessità di riprendere i sistemi morali elaborati e ricollocarli nella situazione umana attuale. BIBLIOGRAFIA

A. AUER, Morale autonoma e fede cristiana, EP, Cinisello Balsamo 1991; J. FUCHS, Ricercando la verità morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; J.F. KEENAN, «The Function of The Principle of Double Effect», in Theological Studies 54 (1993) 294-315; J.F. KEENAN - TH. A. SHANNON (edd.), The Context of Casuistry, Georgetown University Press, Washington 1995; J. MAHONEY, «The Challenge of Moral Distinctions», in Theological Studies 53 (1992) 663-682; ID., The Making of Moral Theology. A Study of the Roman Catholic Tradition, Clarendon Press, Oxford 1987; S. MAJORANO, La coscienza. Per una lettura cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008; K. MCDONNELL, «The Summae Confessorum on integrity of confession as prolegomena for Luther and Trent», in Theological Studies 54 (1993) 405-426; J.T. NOONAN JR., «Development in Moral Doctrine», in Theological Studies 54 (1993) 662-677; J.W. O’MALLEY, Trento e dintorni. Per una nuova definizione del cattolicesimo nell’età moderna, Bulzoni, Roma 2005; B. SCHÜLLER, La fondazione dei giudizi morali. Tipi di argomentazione etica in teologia morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; L. VEREECKE, Da Guglielmo d’Ockham a sant’Alfonso de’ Liguori. Saggi di storia della teologia morale moderna. 1300-1787, EP, Cinisello Balsamo 1990.

V60. TEORIE DI GIUSTIZIA E TEOLOGIE

DELLE REALTÀ TEMPORALI (2 ore sett., 1° sem.: G. PARNOFIELLO)

Nell’attuale contesto di interdipendenza umana, il progresso e la promozione

dell’uomo diventano gli obiettivi di ogni attività scientifica, politica, culturale e religiosa, nella realizzazione di uno spazio vitale dove sia possibile la giusta

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convivenza tra persone e popoli. A questo proposito, diversi e significativi sono gli apporti della riflessione teoretica, che sono diventati anche veri e propri progetti di trasformazione delle attuali strutture. Anche la teologia, particolarmente dopo il Concilio Vaticano II, ha recuperato positivamente il suo rapporto con il mondo, valorizzando il responsabile apporto dei credenti alle realtà temporali: il modo di concepire il rapporto tra Dio e l’umanità, infatti, fa sentire il suo determinante influsso sulla relazione tra la fede e la storia. In questa prospettiva si proverà ad esplorare alcune delle posizioni che sono state elaborate, tra cui quella della teologia politica in ambito europeo e quella della teologia della liberazione in ambito latinoamericano. BIBLIOGRAFIA

E. CHIAVACCI, «Teorie recenti e domanda di giustizia sociale», in Fenomenologia e società 2 (1988) 44-55; F. D’AGOSTINO, Giustizia. Elementi per una teoria, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; R. GIBELLINI, Il dibattito sulla teologia della liberazione, Queriniana, Brescia 1986; Hermeneutica: Domande di etica; Morcelliana, Brescia 2001; TH. KOCHUTHARA, Theology of Liberation and Ideology Critique. A Study on the Praxis of Liberation in the Light of the Critical Theory, Intercultural Publications, New Delhi 1993; J. KROGER, «Prophetic-Critical and Practical-Strategic Tasks of Theology: Habermas and Liberation Theology», in Theological Studies 46 (1985) 3-20; J.B. METZ, Sul concetto della nuova teologia politica. 1967-1997, Queriniana, Brescia 1998; G. PARNOFIELLO, Azione comunicativa e teologia morale. La rilevanza etica della teoria di J. Habermas, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2008; G. PIANA, Nel segno della giustizia. Questioni di etica politica, EDB, Bologna 2005; P. PRODI - L. SARTORI (edd.), Cristianesimo e potere, EDB, Bologna 1986; G. TURBANTI, Un Concilio per il mondo moderno. La redazione della costituzione pastorale «Gaudium et Spes» del Vaticano II, Il Mulino, Bologna 2000; P. VANZAN, «Luci e ombre della teologia della liberazione», in La Civiltà Cattolica II (1985) 342-356.

V61. SPIRITUALITÀ DEL MINISTERO ORDINATO

E DELLA VITA CONSACRATA (2 ore sett., 1° sem.: D. MARAFIOTI)

La comune chiamata alla santità acquista una particolare dimensione in base

alla specifica vocazione di ognuno. Il Ministero ordinato e la Vita consacrata costituiscono due risposte qualificate alla sequela Christi. Queste due scelte di vita corrispondono alla dimensione gerarchica e carismatica della Chiesa, e trovano nel sacramento dell’Ordine e nella conformazione a Cristo la sorgente della loro spiritualità. Il corso si propone di individuare i fondamenti spirituali comuni del sacerdozio e della vita religiosa, ripercorrendo i principali documenti del magistero. Altri elementi verrano desunti dalla struttura del sacramento dell’Ordine, dai testi liturgici e dalla tradizione spirituale occidentale.

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biennio in teologia della vita cristiana

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BIBLIOGRAFIA

- Documenti, per il Ministero ordinato: Lumen Gentium; Presbiterorum Ordinis; Pastores Dabo Vobis; Pastores Gregis.

- Documenti, per la vita consacrata: Perfectae Caritatis; Vita consacrata; CONGREGAZIONE

PER GLI ISTITUTI DI VITA CONSACRATA, Il servizio dell’autorità e l’ubbidienza (2008).

- Studi: H.U. VON BALTHASAR, Gli stati di vita del cristiano, Jaca Book, Milano 1985; M. COSTA, Tra identità e formazione. La spiritualità sacerdotale, ADP Roma 1999; G. GRESHAKE, Essere preti in questo tempo. Teologia, Prassi pastorale, Spiritualità, Queriniana, Brescia 2008; A. PIGNA, La vita religiosa, teologia e spiritualità, OCD Roma 1991; ISTITUTO CLARETIANUM (a cura), L’identità dei consacrati nella missione della Chiesa e il loro rapporto col mondo, LEV, Città del Vaticano 1994; G. GHIRLANDA (a cura), Punti fondamentali sulla vita consacrata, PUG, Roma 1994; P.G. CABRA, Breve corso sulla vita consacrata, Queriniana, Brescia 2004.

V62. LITURGIA E VITA SPIRITUALE

(2 ore sett., 1° sem.: G. DI NAPOLI))

Si partirà dal violento dibattito sviluppatosi nella prima metà del secolo scorso tra l’emergente spiritualità liturgica e le scuole consolidate di spiritualità, per poi enuclearne la nozione, le caratteristiche e la collocazione nella vita della Chiesa a partire dalla ricca dottrina conciliare. Dai Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana, particolarmente dall’Eucaristia, e dalla Liturgia delle Ore emergeranno le realtà basilari e plasmatrici di ogni spiritualità autenticamente cristiana nell’imprescindi-bile relazionarsi del credente al Mistero Pasquale accolto nella Parola e accostato nel Sacramento, per essere incarnato nella vita. BIBLIOGRAFIA

Appunti del professore. B. NEUNHEUSER, «Spiritualità Liturgica», in D. SARTORE - A.M. TRIACCA (a cura), Nuovo Dizionario di Liturgia, Paoline, Roma 1984, 1419-1442; A. M. TRIACCA, «Spirito Santo», ib., 1405-1419; C. VAGAGGINI, Il senso teologico della liturgia, Paoline, Roma 1965 (specificamente 611-695); S. MARSILI, «La Liturgia, momento storico della salvezza», in AA.VV., Anàmnesis 1. La Liturgia. Momento nella storia della salvezza, Marietti, Casale Monferrato 19792, 31-156; M. AUGÉ, Spiritualità liturgica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998; L. ARTUSO, Liturgia e spiritualità. Profilo storico, EMP, Padova 2002; T. WITWER, Spiritualità sacramentale nella vita quotidiana, Teologia e Vita, ADP, Roma 2006.

V63. SPIRITUALITÀ E ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

(2 ore sett., 1° sem.: G. MANCA - G. AGNISOLA)

Il corso intende introdurre alla conoscenza dell’arte moderna e contemporanea segnata da una tensione spirituale. Fondando la lettura delle opere su di una educazione dello sguardo, l’analisi verrà approfondita nella comprensione dei

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biennio in teologia della vita cristiana

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linguaggi e condotta cogliendo il senso dell’arte come spazio della percezione dell’essere del sentire e luogo della rivelazione interiore della vita. Le lezioni riguarderanno prevalentemente le arti visive, ma saranno caratterizzate da un’apertura transdisciplinare, implicando approcci alle varie espressioni artistiche del contemporaneo. BIBLIOGRAFIA

T. VERDON, L’arte sacra in Italia, Mondadori, Milano 2001; G. DORFLES ET AL., Storia dell’arte, volumi terzo e quarto, Atlas, Bergamo 2004; N. BENAZZI (a cura), Arte e Spiritualità. Parlare allo spirito e creare arte, EDB, Bologna 2004; M. CECCHETTI, Le valigie di Ingres. Congedi dall’ultimo secolo, L’obliquo, Milano 2003; D. LE BRETON, Du silence, Métaillié, Parigi 1997; G. AGNISOLA, Viaggio nell’opera. Vedere e sentire l’arte, Moretti & Vitali, 2005; GIOVANNI PAOLO II, Lettera agli artisti, 1999; Luoghi dell’infinito, inserto mensile di Avvenire. Altri titoli verranno forniti durante lo svolgimento del corso.

V64. AVVIAMENTO ALLA RICERCA SCIENTIFICA

(2 ore sett., 1° sem.: A. VICINI)

Il tema del seminario che avvia alla ricerca scientifica è quello del rapporto tra la spiritualità e la morale quali dimensioni della vita teologale dei credenti. Il rinnovamento degli studi teologici voluto dal Concilio Vaticano II richiede un continuo sforzo teso a mostrare la convergenza e la specificità tra le due discipline. Attraverso lo studio e il confronto su autori competenti si avrà l’attenzione di rilevarne le rispettive opzioni metodologiche all’interno del comune orizzonte esperienziale della teologia spirituale e dell’etica teologica. È richiesta, inoltre, la partecipazione attiva degli studenti che saranno anche coinvolti nella valutazione dei propri elaborati. BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, Cinisello Balsamo 2004; D.J. BILLY, «Models and Multivalence: on the Interaction between Spirituality and Morality», in Studia Moralia 38 (2000) 45-66; D. J. BILLY - D. L. ORSUTO, ed., Spirituality and Morality: Integrating Prayer and Action, New York 1996; M. BALLESTER GELABERT, «Etica y vida teologal», in Teologia spiritual 36 (1996) 299-315; R. GUARDINI, Introduzione alla preghiera, Brescia 2001; A. MARIANI, Agire morale e vissuto spirituale. L’uomo nuova creatura in Cristo, ROMA 2004; P. MIRABELLA, Agire nello spirito. Sull’esperienza morale della vita spirituale, Assisi 2003; R. SIMON, «Ethique et Mystique», in Revue d’Ethique et de Théologie Morale 198 (1996) 151-162; W. C. SPOHN, «Spirituality and Ethics: Exploring the Connections», in Theological Studies 58 (1997) 109-123; X. THÉVENOT, Le ali e la brezza. Etica e vita spirituale, Magnano 2002; M. VIDAL, Morale e spiritualità. Dalla separazione alla convergenza, Assisi 1998. Per la metodologia, si suggerisce: J.M. PRELLEZO - J. M. GARCÍA, Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, Roma 20043. Si richiede, inoltre, la conoscenza di alcune voci dei dizionari di spiritualità e di teologia morale.

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V65. ELABORAZIONE DI UN TESTO DI RICERCA (2 ore sett., 1° sem.: R. DEL RICCIO)

Per gli studenti del primo anno il seminario ha come fine orientare lo studente

alla ricerca nel campo della teologia spirituale. Per gli studenti del secondo anno il seminario propone la realizzazione di un elaborato scritto con il quale lo studente utilizzi gli elementi di metodologia già acquisiti, in funzione della redazione della tesina di licenza. BIBLIOGRAFIA

F. ASTI, Spiritualità e mistica. Questioni metodologiche, LEV, Città del Vaticano 2003; U. ECO, Come si fa una tesi di laurea, Bompiani, Milano 1988; R. FARINA, Metodologia. Avviamento alla tecnica del lavoro scientifico, LAS, Roma 19864; C. GARCÍA, Mística, misterio y teología. Historiografía y criteriología de la mística. Lección inagural del curso académico de la Facultad de Teología del Norte de España, Burgos 2003-2004; G. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, Paoline, Milano 1994; A. MATANIC, La spiritualità come scienza. Introduzione metodologica allo studio della vita spirituale cristiana, Paoline, Milano 1990; A. MOLINARO (ed.), Le metodologie della ricerca religiosa, Herder-Università Lateranense, Roma 1983; J. M. PRELLEZO - J.M. GARCÍA, Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, LAS, Roma 2001.

C27. SPIRITUALITÀ, ETICA E POLITICA IN ITALIA

TRA IL PRE E IL POST CONCILIO VATICANO II (2 ore sett., 2° sem.: S. TANZARELLA - A. CARFORA)

Il corso si prefigge di prendere in esame le profonde motivazioni spirituali ed

etiche che animarono le scelte politiche e l’azione sociale di alcuni protagonisti della stagione che precedette e seguì il Concilio Vaticano II. In particolare si considereranno le figure di G. Lazzati, G. Dossetti, G. La Pira, P. Mazzolari, L. Milani, Z. Saltini, V. Bachelet e la partecipazione, di alcuni di loro, alle vicende storico-politiche italiane, dalla Assemblea Costituente al rifiuto del collateralismo, attraverso il significativo snodo conciliare. BIBLIOGRAFIA

V. BACHELET, La responsabilità della politica. Scritti politici, Ave, Roma 1992; Costituzione e Costituente. XIX Settimana Sociale dei Cattolici d’Italia, Firenze 22-28 ottobre 1945, Edizioni Settimane Sociali, Roma 19602; G. DOSSETTI, La ricerca costituente 1945-1952, Il Mulino, Bologna 1994; P. MAZZOLARI, «Rapporto su Chiesa- fascismo e prospettive future», in L. BEDESCHI (ed.), La Chiesa il fascismo, la guerra, Vallecchi, Firenze 1966, 59-71; ID., Il coraggio del confronto e del dialogo, EDB, Bologna 1979; ID., Rivoluzione cristiana, EDB, Bologna 1995; L. MILANI, Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2007; ID., Esperienze Pastorali, LEF, Firenze 1997; G. LA PIRA, L’attesa della povera gente,

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LEF, Firenze 1978; Lazzati, Dossetti e il dossettismo, Ave, Roma 1997; G. LAZZATI, «I cristiani “anima del mondo”: secondo un documento del II secolo», in Vita e pensiero 54 (1972) 65-69; M.V. ROSSI, I giorni dell’onnipotenza. Memoria di una esperienza cattolica, Coines, Roma 1975; Z. SALTINI, Sete di giustizia, Nomadelfia Edizioni, Grosseto 2002.

C28. SPIRITUALITÀ DEI MOVIMENTI ECCLESIALI

(2 ore sett., 2° sem.: F. ASTI)

Introduzione generale al periodo della spiritualità contemporanea. Breve panoramica dei movimenti ecclesiali. L’aspetto predominante: il ritorno al vangelo e reinterpretazione di esso. Tentativo d’interpretazione tipologica e teologica. Alcuni aspetti in comune. Criteri di discernimento dei movimenti: aspetti positivi e negativi. BIBLIOGRAFIA

L. BORRIELLO ET AL., La spiritualità cristiana nell’età contemporanea, vol. 6, Storia della spiritualità, Roma 1985; J. CASTELLANO, Carismi per il terzo millennio. I movimenti ecclesiali e le nuove comunità, Roma 2001; A. FAVALE (a cura), I movimenti ecclesiali contemporanei. Dimensioni storiche, teologico spirituali ed apostoliche, Roma 1991.

V54. STORIA DELLA TEOLOGIA MORALE/2

(2 ore sett., 2° sem.: S. MAJORANO - A. AMARANTE)

Il corso si propone di ricostruire il cammino della teologia morale nell’età moderna, in maniera da comprendere meglio la svolta metodologica richiesta dal Concilio Vaticano II:

1.ÿ La crisi protestantica e le indicazioni del Concilio di Trento. 2.ÿ Dalle “summae” alle “institutiones theologiae moralis”. 3.ÿ Il conflitto tra i “sistemi morali” e l’opera di sant’Alfonso. 4.ÿ Il trionfo dei “manuali” e i fermenti di rinnovamento tra la fine dell’Ottocento

e l’inizio del Novecento. 5.ÿ La questione sociale e il delinearsi della dottrina sociale. 6.ÿ Il Concilio Vaticano II e la sua ricezione in teologia morale. BIBLIOGRAFIA

F. CITTERIO, «Appunti per un capitolo di storia della teologia morale: dal Tridentino al Secondo Concilio Vaticano», in ScCatt 115 (1987) 495-539; R. GERARDI, Storia della morale. Interpretazioni teologiche dell’esperienza cristiana. Periodi e correnti, autori e opere, EDB, Bologna 2003; B. PETRÀ, «Teologia morale», in G. CANOBBIO - P. CODA (edd.), La teologia del XX Secolo. Un bilancio, vol. 3, Roma 2003, 97-193; L. VEREECKE, Da Guglielmo

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d’Ockham a S. Alfonso de Liguori, San Paolo, Cinisello Balsamo 1990; ID., «Storia della teologia morale», in NDTM 1314-1338; M. VIDAL, Nuova morale fondamentale. La dimora teologica dell’etica, EDB, Bologna 2004.

V66. LA LEGGE MORALE NATURALE

(2 ore sett., 2° sem.: A. VICINI)

Il corso intende favorire: (1) l’approfondimento della legge naturale a partire dalla sua formulazione tomista; (2) lo studio delle sue applicazioni in documenti magisteriali riguardanti tematiche bioetiche; (3) l’analisi di contemporanee riproposizioni attualizzanti della legge naturale che valorizzino l’esperienza umana e che si lasciano interpellare da problematiche odierne. BIBLIOGRAFIA

G. ANGELINI (ed.), La legge naturale: i principi dell’umano e la molteplicità delle culture, Glossa, Milano 2007; C.E. CURRAN - R. A. MCCORMICK (edd.), Natural Law and Theology, Readings in Moral Theology No. 7, Paulist Press, Mahwah 1991; J. FUCHS, «La legge di Cristo», in E. MCDONAGH (ed.), Il rinnovamento della teologia morale, Queriniana, Brescia 1967, 90-109; ID., Teologia e vita morale alla luce del Vaticano II, Herder - Morcelliana 1968; B. SCHÜLLER, «Il significato della legge morale naturale per il cristiano», in G. TEICHTWEIER - W. DREIER (edd.), Crisi e rinnovamento della teologia morale, EDB, Bologna 1976, 163-197; J. FUCHS, Responsabilità personale e norma morale: Analisi e prospettive di ricerca, EDB, Bologna 1978; K. DEMMER, Interpretare e agire: Fondamento della morale cristiana, Paoline, Cinisello Balsamo 1989; S. PRIVITERA, «Bioetica, legge naturale e razionalità», in F. ATTARD - P. CARLOTTI (edd.), Teologia morale e pastorale in dialogo: Studi in onore del prof. Guido Gatti, LAS, Roma 2002, 199-215; M. TOSO, Per una laicità aperta. Laicità dello stato e legge naturale, Lussografica, Caltanisetta 2002; M. RHONHEIMER, «La legge morale naturale: conoscenza morale e coscienza. La struttura cognitiva della legge naturale e la verità della soggettività», in J.D.D. VIAL CORREA - E. SGRECCIA (edd.), Natura e dignità della persona umana a fondamento del diritto alla vita. Le sfide del contesto culturale contemporaneo. Atti dell’ottava assemblea generale della Pontificia Academia pro Vita: Città del Vaticano 2002, LEV, Città del Vaticano 2003, 125-158; G. TRENTIN, «La legge morale naturale: aspetti storico-culturali», in Rivista di Teologia Morale 38, 150/2 (2006) 225-231; J. PORTER, Moral Action and Christian Ethics, R. GILL (ed.), Cambridge University Press, Cambridge 1995; ID., Natural Law and Divine Law: Reclaiming the Tradition for Christian Ethics, Novalis - W. B. Eerdmans, Grand Rapids - Cambridge 1999.

V67. OPZIONE PREFERENZIALE PER I POVERI

(2 ore sett., 2° sem.: M. YAÑEZ) Obiettivo: approfondire lo statuto epistemologico dell’opzione preferenziale per i poveri, e la sua incidenza nella strutturazione della coscienza morale umana e cristiana.

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Contenuto: 1) Fondamenti biblici. 2) Nascita del concetto e suo sviluppo nella teologia e nel magistero della chiesa. 3) La liberazione come categoria etico teologica. 4) L’opzione preferenziale per i poveri e la strutturazione della coscienza morale. 5) L’opzione preferenziale per i poveri e la riflessione teologica. Punto di partenza umano: vulnerabilità, alterità e dimensione sociale del soggetto come costitutivi del vivere etico. Punto di vista della fede: creazione e storia, beni e loro destinazione universale, l’uomo come amministratore, incarnazione e presenza del regno di Dio. Punto di vista morale: condivisione e comunione come valori etici irrinunciabili per raggiungere il compimento dell’umanità.

Metodo d’insegnamento: lezioni frontali integrate dalla lettura di testi consigliati e dalla successiva discussione critica. BIBLIOGRAFIA

M. VIDAL, «La preferencia por el pobre, criterio de moral», in Studia Moralia 20/2 (1982) 279-304; J. PIXLEY - C. BOFF, Opción por los pobres, Paulinas, Madrid 1986; Opzione per i poveri, Cittadella, Assisi 1987; A. GONZÁLEZ, «Fundamentos filosóficos de una civilización de la pobreza», in Estudios Centro Americanos 583 (1997) 417-426; H.M. YÁÑEZ, «Opting for the Poor in the Face of Growing Poverty», in L. HOGAN (ed.), Applied Ethics in a World Church: The Padua Conference. Orbis Press Maryknoll 2008, 13-20.

V68. DIGNITÀ E RUOLO DELLA COSCIENZA

(2 ore sett., 2° sem.: S. MAJORANO)

Partendo dalla constatazione che per la teologia morale la coscienza è tornata ad essere “quaestio disputata”, il corso mira a delineare una proposta organica, capace di contribuire all’auspicata “generale mobilitazione delle coscienze” (Evangelium vitae, n. 95), indispensabile per l’affermazione della verità dell’amore:

1.ÿ La coscienza nella teologia morale degli ultimi decenni: punti di convergenza e problematiche aperte.

2.ÿ Principali prospettive magisteriali. 3.ÿ La coscienza come “sacrario dell’uomo” alla luce del mistero del Cristo e come

“giudizio pratico” nel processo del discernimento morale. 4.ÿ La formazione della coscienza in un contesto dominato dai media. BIBLIOGRAFIA

«La coscienza», in Credere oggi 128 (2002/2); S. MAJORANO, La coscienza. Per una lettura cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; J.H. NEWMAN, La coscienza, a cura di G. Velocci, Jaca Book, Milano 1999; J. RÖMELT, La coscienza. Un conflitto delle interpretazioni, Edacalf, Roma 2001.

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AI02. SPIRITUALITÀ DEL NUOVO TESTAMENTO: GIOVANNI E PAOLO

(2 ore sett., 2° sem.: A. CASALEGNO)

Il corso si propone di approfondire l’ambiente e le linee fondamentali dell’esperienza interiore di questi due testimoni del cristianesimo primitivo, analizzando motivi o testi specifici dei loro scritti e proponendo un paragone tra le loro spiritualità. BIBLIOGRAFIA

G. BARBAGLIO, Le lettere di Paolo, I-III, Borla, Roma 1980; R.E. BROWN, Giovanni, Cittadella, Assisi 1979; G. HELEWA, «L’esperienza di Dio nell’Antico Testamento», in La Mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, I, Città Nuova, Roma, 117-180; C.A. BERNARD, Introduzione alla teologia spirituale, Piemme, Casale Monferrato 1994; C. GRECO, L’esperienza religiosa. Essenza valore verità, Un itinerario della filosofia della religione, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; N. GALANTINO, «Esperienza», in I Dizionari San Paolo: Teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, 595-607; G. SEGALLA, «L’esperienza spirituale nella tradizione giovannea», in R. FABRIS (a cura di), La spiritualità del Nuovo Testamento, Borla, Roma 1985, 339-397; B. MAGGIONI, «La mistica di Giovanni evangelista», in E. ANCILLI - M. PAPAROZI (a cura di), La Mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, Città Nuova, Roma 1984, 223-250; U. VANNI, «La spiritualità di Paolo», in La spiritualità del Nuovo Testamento, Borla, Roma 1985,177-228; R. PENNA, «Problemi e natura della mistica paolina», in E. ANCILLI - M. PAPAROZI (a cura di), La Mistica. Fenomenologia e riflessione teologica, Città Nuova, Roma 1984, 181-221.

V69. ERMENEUTICA DEL TESTO MISTICO

(2 ore sett., 2° sem.: F. ASTI)

Interpretare l’esperienza mistica è oggi una tra le sfide più interessanti che il teologo spirituale da affrontare. Varie sono le piste di lettura da cui scaturiscono i principi fondamentali per accostarsi al mondo della mistica. La totalità dell’esperienza spirituale cristiana deve essere posta sotto gli occhi attenti di chi vuole accostarsi all’originalità e originarietà dell’incontro fra Dio e l’uomo. Scegliamo l’itinerario tracciato da C. Greco, proseguendo verso le ipotesi di ermeneutica avanzate da K. Waaijman e D. Sorrentino. Puntiamo l’attenzione ai linguaggi dei mistici, alle “impertinenze” verbali che rendono la loro esperienza vera teologia. BIBLIOGRAFIA

Testo base: F. ASTI, Dire Dio. Linguaggio sponsale e materno nella mistica medioevale, LEV, Città Del Vaticano 2006.

Per approfondimenti: CH.A. BERNARD, Le Dieu des Mystiques. Les voies de l’intériorité, Cerf, Paris 1994; K. WAAIJMAN, «Toward a phenomenological definition of spirituality», in Studies

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in spirituality 3 (1993) 5-57 e «A hermeneutic of spirituality: A preliminary study», in Studies in Spirituality 5 (1995) 5-39; D. SORRENTINO, «Sul rinnovamento della teologia spirituale», in Asprenas 41 (1994) 511-532; «Storia della spiritualità e teologia. Necessità e fecondità di un nesso», in Asprenas 46 (1999) 163-194; «Esperienza spirituale e intelligenza della fede», in La terra e il seme, M. D’Auria, Napoli 1998, 153-174. Per un approccio antropologico: J. RIES

(ed.), Le sacré comme approche de Dieu et comme ressource de l’homme, Centre d’histoire des religions, Louvain-la-Neuve 1983; ID. (a cura), Le symbolisme dans le culte des grandes religions, Centre d’histoire des religions, Louvain-la-Neuve 1985; ID. (a cura), L’expression du sacré dans les grandes religions, Centre d’histoire des religions, Louvain-la-Neuve 1986; C. GRECO, «Storie delle religioni e spiritualità», in CH.A. BERNARD (ed.), La spiritualità come teologia. Simposio organizzato dall’Istituto di Spiritualità dell’Università Gregoriana Roma 25-28 Aprile 1991, Paoline, Milano 1993, 156-168.

V70. DISCERNIMENTO SPIRITUALE: TEORIA E PRATICA

(2 ore sett., 2° sem.: R. ZAS FRIZ DE COL)

La dinamica personalizzata dello sviluppo della vita spirituale che porta il credente all’unione con Dio difficilmente può progredire se non si prendono decisioni secondo lo Spirito. Precisamente il discernimento è quel processo decisionale che il credente realizza quando vuole compiere la volontà di Dio. Il corso offre, a partire della tradizione spirituale cristiana, in generale, e di quella ignaziana, in particolare, un quadro teologico di riferimento in modo che gli studenti abbiano un adeguato orientamento nella pratica del discernimento spirituale personale. BIBLIOGRAFIA

AA.VV., «La scelta di scegliere. Approccio interdisciplinare», in Ignaziana (www.ignaziana.org) 2 (2006) 84-143; S. BITTASI, «“…Per scegliere ciò che conta di più” (Fil 1,10). Il criterio cristologico dello scegliere nella lettera di san Paolo ai Filippesi», in Rassegna di Teologia 47 (2006) 831-849; S. RENDINA, «“Mozioni Spirituali” e “Discernimento” negli Esercizi Spirituali», in Appunti di Spiritualità 50 (2000) 7-60; ID., «Il Discernimento operativo o Elezione», in Appunti di Spiritualità 53 (2001) 7-44; M. RUIZ JURADO, Il discernimento spirituale. Teologia, storia, pratica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; M.I. RUPNIK, «Il sentimento religioso nel discernimento secondo S. Ignazio di Loyola», in CENTRO ALETTI (a cura di), L’intelligenza spirituale del sentimento, Lipa, Roma 1994, 225-254; ID., Il Discernimento. I: Verso il gusto di Dio; II: Come rimanere in Cristo, Lipa, Roma 2000-2001; ID., Il Discernimento, Lipa, Roma 2004. Si può anche vedere l’articolo “discernimento” nei diversi dizionari specializzati.

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biennio in teologia della vita cristiana

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V71. IL SENTIRE E I SENSI NELL’ESPERIENZA DI DIO (2 ore sett., 2° sem.: G. DE SIMONE)

Attingendo alla tradizione mistica cristiana e attraversando la sensibilità

contemporanea, il corso si propone di considerare il ruolo determinante del sentire nell’esperienza di Dio. La tonalità affettiva non è soltanto l’inizio, ma la dimensione portante della relazione uomo-Dio, tale da risultare fondamentale anche in ordine alla stessa possibilità di argomentazione riflessa della verità della fede. L’itinerario di riflessione proposto si articola in quattro momenti:

1)ÿ Il sentire nella cultura contemporanea. 2)ÿ I sensi nell’esperienza spirituale (uno sguardo alla tradizione mistica e oltre). 3)ÿ Il sentire quale luogo originario del rivelarsi di un Dio sensible au coeur. 4)ÿ La “via delle emozioni” quale via per l’argomentazione della credibilità

della fede (il dibattito della teologia contemporanea). BIBLIOGRAFIA

M. LACROIX, Il culto dell’emozione, Vita e Pensiero, Milano 2002; P. PISARRA, Il giardino delle delizie. I sensi nella vita spirituale, Ave, Roma 2008; M. HENRY, Parole del Cristo, Queriniana, Brescia 2003; P. SEQUERI, Il Dio affidabile. Saggio di teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 1996; A.W.J. HOUTEPEN, Dio una domanda aperta. Pensare Dio nell’era della dimenticanza di Dio, Queriniana, Brescia 2001.

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IL DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA (3° ciclo)

Il terzo ciclo – ad doctoratum – ha di mira il conseguimento di una vera

maturità scientifica nell’ambito della specializzazione già conseguita nel secondo ciclo, soprattutto mediante l’elaborazione di una tesi dottorale che rechi un reale contributo al progresso teologico. Il terzo ciclo si conclude col conferimento dell’ultimo grado accademico (dottorato in Sacra Teologia), che abilita all’insegnamento delle discipline teologiche – relativamente al settore di specializzazione nel quale è stato conseguito – presso Facoltà ecclesiastiche o altri Centri universitari, o Istituti Superiori a carattere accademico.

La Sezione S. Luigi conferisce il dottorato in Sacra Teologia nell’ambito delle specializzazioni in cui la Sezione stessa è qualificata.

Modalità del terzo ciclo

Per accedere al terzo ciclo si richiede:

1.ÿ La Licenza in Sacra Teologia, con votazione non inferiore al cum laude probatus. Oppure, se questa votazione non è stata raggiunta, che il candidato sia presentato da due professori ordinari o straordinari della Sezione.

2.ÿ La conoscenza, oltre che delle lingue classiche, di almeno tre lingue straniere moderne, in maniera sufficiente da poterne leggere i testi.

3.ÿ Un colloquio col Vice Preside, previo all’iscrizione regolare al terzo ciclo presso l’Ufficio di Segreteria.

N.B. – Possono accedere al 3° ciclo anche coloro che hanno conseguito la Licenza generica secondo la “Deus scientiarum Dominus”. Anche in questo caso si richiede la conoscenza di almeno tre lingue straniere moderne e la presentazione da parte di due professori ordinari o straordinari della Sezione, qualora la votazione risulti inferiore al cum laude probatus. Essi inoltre: a)ÿ devono scegliere, all’atto dell’iscrizione, uno dei settori di specializzazione

della Sezione; b)ÿ devono conseguire un minimo di 14 credit frequentando i corsi del

rispettivo settore e superare gli esami con votazione complessiva non inferiore al 27/30.

Per il conseguimento del Dottorato si richiede:

1. La scelta di un direttore di tesi, tra i professori del settore di specializzazione nel quale si è iscritti.

2. La determinazione del tema di ricerca il cui schema, concordato col proprio direttore, deve essere approvato da una commissione istituita dal Vice Preside. Una volta approvato, il tema rimarrà riservato per cinque anni.

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ÿ

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3. L’iscrizione in Segreteria, con la consegna del titolo e dello schema di sviluppo della dissertazione, entrambi con la firma di approvazione del docente responsabile e del Vice Preside. Dalla data della consegna e della regolazione dei previsti diritti amministrativi inizia la decorrenza del corso per il dottorato (CdS 13.5.1992).

4. Che trascorrano non meno di due anni dall’iscrizione, durante i quali il candidato attuerà un piano di lavoro concordato col proprio direttore e approvato dal Vice Preside. Il piano può includere: a)ÿ un tirocinio didattico (corsi, seminari ecc.) in cui il candidato dia prova di

attitudine all’insegnamento; b)ÿ la frequenza di corsi speciali, presso la nostra Facoltà oppure presso altre

Facoltà ecclesiastiche o statali; c)ÿ l’elaborazione e la pubblicazione di articoli, note, recensioni di libri,

comunicazioni a convegni e congressi, ecc. 5. Che lo studente elabori, difenda nell’esame di Laurea, e pubblichi (almeno

parzialmente) la tesi dottorale. La tesi dottorale

Previo consenso scritto del relatore, la tesi viene in un primo tempo depositata in Segreteria senza essere ancora rilegata. Il Vice Preside incarica due altri docenti, i quali esprimono per iscritto il loro parere sull’ammissibilità della tesi stessa alla discussione. La decisione definitiva spetta al Vice Preside.

La tesi viene quindi presentata alla Segreteria della Sezione in quattro copie firmate dal direttore. La sua difesa è prevista entro due mesi dalla presentazione. Per questo computo non si tiene conto dei mesi di chiusura estiva, delle vacanze natalizie e di quelle pasquali.

La difesa della tesi si svolge davanti a una commissione di quattro membri nominata dal Vice Preside. La durata della difesa è di un’ora e un quarto. Il voto finale viene calcolato attribuendo 50/110 al direttore della tesi, 20/110 al primo relatore, 20/110 al secondo relatore, 20/110 alla valutazione collegiale della difesa. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri sei punti per integrare, eventualmente, il coefficiente finale.

La pubblicazione di almeno cinquanta pagine del testo della tesi – necessaria per il conseguimento del titolo dottorale – dovrà portare il nulla osta del professore direttore e dei correlatori, i quali potranno esigere le modifiche e correzioni che riterranno opportune. Il “fuori corso”

Uno studente di terzo ciclo va “fuori corso” se non discute la tesi entro il 5° anno dall’iscrizione. Andando “fuori corso” lo studente perde ogni diritto a discutere la tesi, a meno che non sia rinnovata l’iscrizione al ciclo di dottorato e non siano stati opportunamente confermati titolo e progetto della tesi.

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ANNO PASTORALE

NORME E INDICAZIONI GENERALI

A completamento della formazione pastorale per il presbiterato, la Sezione S. Luigi istituisce il sesto anno detto Anno pastorale richiesto, dopo il compimento del quinquennio istituzionale, a coloro che non proseguono gli studi accademici (cf SC 74,2).

L’Anno pastorale è aperto anche ai Sacerdoti e agli Operatori pastorali (religiosi, religiose, laici) che, dopo un certo periodo di tempo trascorso nel ministero e nell’attività apostolica, sentono il bisogno di un periodo di riflessione e di riqualificazione pastorale. Agli studenti che superano gli esami e le altre prove previste per l’Anno pastorale, viene rilasciato un Diploma di pastorale.

Gli studenti dell’Anno pastorale che intendessero in seguito proseguire gli studi accademici, potranno iscriversi regolarmente ai Bienni di specializzazione, beneficiando delle eventuali omologazioni degli esami sostenuti.

Nell’Anno pastorale, lo studente viene anzitutto aiutato a ripensare, in chiave pastorale, le principali tematiche teologiche. Attraverso specifici insegnamenti ed esperienze guidate egli viene inoltre preparato ad affrontare convenientemente il ministero pastorale.

L’Anno pastorale si articola in:

a)ÿ corsi propri: che gli iscritti sono tenuti a frequentare obbligatoriamente; b)ÿ corsi opzionali: che gli studenti possono scegliere tra quelli indicati dal

programma di studio; c)ÿ lavori seminariali: ove le lezioni orientative mirano a stimolare l’interesse e la

partecipazione attiva degli studenti; d)ÿ esercitazioni pratiche: pianificate e seguite dai Docenti, in modo che sia

possibile integrare la partecipazione attiva ad esperienze pastorali con una riflessione e una revisione specifica.

Per il conseguimento del Diploma ogni studente è tenuto a frequentare, superando i relativi esami, 6 corsi propri, 5 corsi opzionali e 2 seminari (= 24 credit). Egli, inoltre, dovrà svolgere almeno un’esperienza pastorale guidata e discutere un elaborato scritto.

I corsi propri e quelli opzionali sono di due ore settimanali per la durata di un semestre; i seminari sono di un’ora settimanale per un semestre. Le ore di lezioni settimanali sono almeno 12. I giorni settimanali di frequenza richiesti sono almeno tre.

Il piano di studi degli studenti iscritti all’Anno pastorale verrà precisato,

singolarmente, dalle Autorità Accademiche.

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SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE di

ARTE e TEOLOGIA

Dopo i primi due anni di esperienza la Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia si apre a nuove attività teoriche e pratiche, continuando nel contempo nella sua linea principale ad approfondire temi e motivi del complesso rapporto tra arte e teologia. Le nuove iniziative riguardano corsi compatti indirizzati alla formazione artistico-teologica degli insegnanti di religione. Inoltre si rivolgono in maniera più specifica alla formazione artistica del clero, mediante corsi residenziali presso la sede di Villa San Luigi. Infine è prevista una collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile-archittetura della Università degli Studi di Napoli “Federico II”, che consentirà di aggiungere agli aspetti teorici propri della scuola anche una formazione tecnica, indispensabile per la progettazione dei luoghi di culto.

La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia intende approfondire la dimensione estetica della teologia e la dimensione teologica dell’arte. È destinata a coloro che a vario titolo sono chiamati a fornire un servizio nell’ambito della creazione, promozione e conservazione dell’arte sacra e a quanti sono interessati, per motivi professionali o di studio o di prospettiva lavorativa o di aggiornamento culturale, ad approfondire il rapporto tra arte e teologia.

DESTINATARI

La scuola è aperta a coloro che sono in possesso di laurea o di titolo equipollente. In particolare la Scuola si rivolge:

ÿÿ A quanti per motivi di studio, di aggiornamento culturale, di indirizzo lavorativo sono interessati ad approfondire il rapporto tra arte e teologia.

ÿÿ Ai direttori e/o ai responsabili o membri degli Uffici Beni Culturali Ecclesiastici diocesani.

ÿÿ Ai responsabili e operatori delle strutture museali o a quanti sono a vario titolo impegnati nella promozione e valorizzazione dei beni artistici, soprattutto sacri.

ÿÿ Ai progettisti, tecnici, artisti, restauratori qualificati, impegnati o che intendono impegnarsi nel campo dell’arte sacra e della edificazione, ristrutturazione, adeguamento dei luoghi di culto.

ÿÿ Ai responsabili dell’orientamento nelle scuole medie e superiori e della formazione dei docenti nelle Università.

Eventuali ulteriori richieste di iscrizione saranno valutate caso per caso dalla direzione della Scuola.

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ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

L’attività didattica è articolata in corsi, lezioni specialistiche, visite guidate. Completerà la formazione uno stage relativo alle attività di tutela e formazione dei beni culturali ecclesiastici. Saranno infine promossi, a cadenza mensile, incontri con personaggi della cultura e dell’arte.

Le attività avranno inizio nel mese di Dicembre 2008 e proseguiranno fino a Maggio 2009. Le ore di lezione previste sono 90. Si svolgeranno presso la Sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, di norma il venerdi, dalle 16.00 alle 19,00. Sono previste, inoltre, lezioni esterne, incontri con artisti e operatori artistici, viste guidate, tavole rotonde, ecc.

L’articolazione dettagliata dei corsi e delle lezioni specialistiche verrà resa nota all’inizio delle lezioni. I docenti della Scuola sono professori universitari, provenienti da varie Facoltà italiane ed esperti delle specifiche discipline.

È previsto un colloquio finale per evidenziare l’interesse e le ricadute culturali della Scuola, soprattutto in relazione al personale curriculum di studi e alle specifiche competenze professionali.

ISCRIZIONI

Le richieste di ammissione, indirizzate al Direttore della Scuola, in carta

semplice, corredate del certificato di laurea o titolo di studio equipollente e/o dell’indicazione dell’ufficio professionale esercitato e/o di altro documento che possa costituire titolo di ammissione, nonché dell’indirizzo, del recapito telefonico e di quello eventuale di posta elettronica, dovranno pervenire agli Uffici della Segreteria entro e non oltre il 20 ottobre 2008.

Il costo della Scuola è fissato in Euro 250,00. Gli studenti ammessi (massimo 50) dovranno perfezionare l’iscrizione prima

dell’inizio dei corsi, versando quale prima rata, con le correnti modalità postali, la somma di Euro 150,00. La seconda rata, di Euro 100,00, dovrà essere versata entro il 31 Marzo 2009. È possibile selezionare preventivamente i corsi da seguire o/e da frequentare come uditori. In questo caso la quota di iscrizione (da versare in un’unica rata) è stabilita in Euro 150,00 per ogni serie di lezioni. Condizioni agevolate verranno ammesse per gli alunni interni alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, frequentanti i bienni di specializzazione o le scuole di dottorato.

FREQUENZA, ATTESTATO, VALIDITÀ DEI CORSI

Ai fini della validità dei corsi si richiede la presenza ai 2/3 del numero

complessivo delle ore di lezione.

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Per gli insegnanti, la frequenza a ciascuno dei quattro corsi fondamentali è valida come aggiornamento riconosciuto dal MIUR ai sensi del DM 177/2000 e titolo significativo nel curriculum professionale.

La partecipazione alla Scuola verrà attestata da un diploma specifico. Anche la partecipazione allo stage verrà attestata da specifico diploma.

L’elenco nominativo di coloro che avranno conseguito l’attestato finale verrà inviato alle Soprintendenze Italiane e alle Diocesi, con l’indicazione del personale curriculum di studi e/o delle specifiche competenze professionali. Corsi

ÿÿBellezza, Teologia, Arte (prof. Luigi Razzano) ÿÿLa comunicazione estetica e simbolica nella prospettiva teologica (prof.sa

Liliana Esposito) ÿÿConcordanze artistico-teologiche tra tarda antichità e medioevo (prof.

Giovanni Liccardo) ÿÿL’avvertimento dell’oltre nell’arte contemporanea (prof. Giorgio Agnisola)

Stage

Lo stage di approfondimento pratico e formativo sarà attivato nel mese di Aprile 2009 presso il complesso Basilicale di Cimitile, con la direzione dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Nola e il patrocinio del Comune di Cimitile. Lo stage sarà condotto con la direzione tecnica della dott.ssa Antonia Solpietro. Lezioni specialistiche

Le lezioni specialistiche saranno indirizzate ad un approfondimento del dialogo tra arte e teologia anche in chiave transdisciplinare. Riguarderanno, tra l’altro, la musica, il cinema, la letteratura. L’indicazione delle lezioni specialistiche e il calendario delle stesse sarà reso noto all’inizio dei corsi. Incontri

Gli incontri con artisti, galleristi e critici d’arte saranno curati dalla dott.ssa Monica Coretti.

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I CORSI COMPATTI PENSARE ESTETICO, VEDERE TEOLOGICO Corso formazione per sacerdoti e religiosi/e

In un contesto culturale in cui sacerdoti, religiosi/e fanno fatica a trasmettere la fede alle nuove generazioni si avverte, più che mai, l’esigenza di una formazione permanente, capace di rispondere alle istanze provenienti sia dalla fede che dalla cultura. Nel tentativo di offrire delle risposte adeguate la Scuola di alta formazione di Arte e Teologia propone loro un Corso di formazione compatta su Pensare estetico e vedere teologico, teso ad evidenziare il carattere estetico della fede, l’aspetto teologico dell’arte, i loro linguaggi comunicativi, compresi come luoghi pastorali dell’oggi ecclesiale. INSEGNARE RELIGIONE CON L’ARTE Corso di formazione per insegnanti di religione cattolica

Il nuovo indirizzo che la scuola italiana ha assunto oggi e le specifiche esigenze formative chiamano gli insegnanti di religione cattolica (IRC) a elaborare percorsi didattici mirati e nuovi, in rapporto alle esigenze formative degli alunni, alle scelte educative delle famiglie, agli stimoli e alle risorse della più ampia comunità sociale. Per questo, la scuola propone corsi di formazione/aggiornamento su l’arte cristiana come metodo e luogo d’insegnamento della fede cristiana, per IRC della Scuola Primaria e Secondaria. Il corso si propone di indirizzare i docenti che lo desiderano alla visione, all’ascolto e alla lettura del linguaggio dell’arte, per renderla produttiva per il lavoro quotidiano con alunni e studenti. In altre parole, vuole collegarsi al curricolum disciplinare dell’IRC, per organizzare le esperienze di apprendimento che un docente intenzionalmente deve progettare e realizzare per gli alunni al fine di conseguire le mete formative desiderate, aprendo l’orizzonte del sapere a tutta l’esperienza umana, comprese le esigenze interiori e spirituali dell’uomo. Direzione della Scuola GIUSEPPE MANCA, S.I.

Condirettore GIORGIO AGNISOLA

Comitato Scientifico GIORGIO AGNISOLA, GIOVANNI LICCARDO, LILIANA MOSCATO ESPOSITO, LUIGI RAZZANO

Coordinamento Insegnare religione con l’arte LUIGI RAZZANO

Coordinamento Pensare estetico, vedere teologico GIOVANNI LICCARDO

Coordinamento Attività culturali MONICA CORETTI Sede e segreteria della Scuola: Pontificia Facoltà Teologica

dell’Italia Meridionale, Sez. S. Luigi Via F. Petrarca, 115 - 80122 Napoli tel. 081/2460276 - fax. 081/5752319 ÿþýüþûþüúùø÷öûúõÿôóýþÿòúûúøúû�

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CORSO DI FORMAZIONE PER FORMATORI DEI PRESBITERI, RELIGIOSI/E

E OPERATORI DELLA PASTORALE VOCAZIONALE

Il corso si presenta come un’opportunità che la Sezione San Luigi della Popntificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, d’intesa con il Centro Regionale Vocazioni, offre alle Diocesi della Campania per approfondire le questioni e le dinamiche dell’accompagnamento vocazionale. Esso pertanto è diretto in prima istanza alla formazione dei formatori di seminaristi, religiosi e religiose, operatori pastorali e incaricati della pastorale vocazionale. In secondo luogo, è aperto a sacerdoti, religiosi/e, laici che vogliano approfondire tali tematiche o riscoprire le motivazioni delle loro scelte vocazionali.

CALENDARIO DELLE LEZIONI E ORARIO

Le lezioni sono previste per tre semestri (da febbraio 2008 sino a maggio

2009), con cadenza settimanale; si terranno il martedì pomeriggio, tenendo conto delle sospensioni delle attività accademiche stabilite dalla Sezione San Luigi.

L’orario prevede quattro ore di lezione di 45 minuti ciascuno (con una pausa di 10 minuti): dalle 15:30 alle 19:00.

I

II

III

IV

15:30 – 16:15

16:25 – 17:10

17:20 – 18:05

18:15 – 19:00

LINEE PEDAGOGICHE

L’orientamento pedagogico del corso di formazione è dato da una

impostazione prevalentemente teorico-pratica, che vuole offrire ai partecipanti l’opportunità di prendere coscienza delle molteplici dimensioni che si intrecciano nella pastorale vocazionale e nella formazione di seminaristi, religiosi/e e laici.

I livelli teorici da sviluppare sono tre: la vita cristiana oggi (3 moduli tematici); le vocazioni nella Chiesa (1 modulo); la pedagogia e pastorale delle vocazioni (8 moduli). Il corso ha un totale di 3 semestri, suddivisi in sei trimestri con due moduli tematici ogni trimestre (12 moduli per tutto il corso). Ogni trimestre dura sei settimane, e ogni settimana include quattro ore di lezione, due per ciascun modulo.

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Il livello pratico si svolge secondo due modalità: le lezioni teoriche di alcune materie e gli spazi dedicati alla formazione personale del partecipante, in particolare un laboratorio psicologico per l’autoconoscenza in modo da rendere consapevole il partecipante della sua maturazione personale in quelle dimensioni che successivamente verificherà nei formandi. Inoltre, un corso di Esercizi Spirituali personalmente guidati, secondo il metodo ignaziano (di dieci giorni compreso il giorno di arrivo e quello di partenza – otto giorni effettivi), guidato da un’équipe di Padri Gesuiti.

Il corso offre 144 ore di materie teorico-pratiche, escluso il laboratorio psicologico, che sarà effettuato fuori dell’orario normale di lezioni, e il corso di esercizi spirituali, che si effettuerà in tempo e luoghi adatti. Sulla base dell’equivalenza, il credito del vecchio ordinamento equivale a 12 ore, quindi le 144 ore equivalgono a 12 crediti del vecchio ordinamento che corrispondono a 24 crediti ECTS (16 x 1,5 = 24). Per il riconoscimento dei credits è necessario sostenere una prova orale con una commissione nominata dal Direttore del Corso alla fine di ogni semestre sulla base della bibliografia di ogni modulo tematico.

L’espletamento del corso di formazione consente agli studenti iscritti al secondo ciclo presso la Sezione S. Luigi di chiedere il riconoscimento di 8 credits per il curriculum dei bienni di licenza.

CONTENUTI E DOCENTI

ore

Anno Semestre Trimestre prima e seconda

15:30 – 16:15 16:25 – 17:10

terza e quarta

17:20 – 18:05 18:15 – 19:00

I (19 feb. – 8 apr.) 1.1 1.2 I feb. - mag. 2008 I

II (15 apr. – 20 mag.) 1.3 2.1-2.3 III (ott. 2008 – nov. 2008) 3.1 3.3

II IV (nov. 2008 – dic. 2008) 3.2 3.4 V (feb. 2009 – mar. 2009) 3.5 3.6

II ott. 2008 - mag. 2009 III

VI (apr. 2009 – mag. 2009) 3.7 3.8 1.ÿ La vita cristiana oggi: contesto, fondamenti, fine, mezzi e sviluppo

1.1.ÿ Visione dell’uomo nel contesto socioculturale attuale. Le sfide alla cultura vocazionale (E. Scognamiglio).

1.2.ÿ Fondamenti biblici della vocazione cristiana (E. Salvatore). 1.3.ÿ Fondamenti teorico/pratici della vita cristiana: fine, mezzi e sviluppo

(F. Asti).

2.ÿ Le vocazioni nella Chiesa (D. Marafioti) 2.1.ÿ Teologia delle vocazioni 2.2.ÿ Teologia del ministero ordinato e della vita consacrata 2.3.ÿ Teologia della sponsalità: famiglia, matrimonio e verginità

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3.ÿ Pedagogia e pastorale delle vocazioni

3.1.ÿ Dinamiche psicologiche della vocazione (C. Di Filippo - A. Vicanolo)

3.2.ÿ Maturità affettiva e psicopatologia nella formazione (P. Luciano)

3.3.ÿ Pedagogia delle vocazioni alla vita consacrata e al sacerdozio (G. Boffelli)

3.4.ÿ Pastorale vocazionale (A. Serra)

3.5.ÿ Ministero ordinato, vita consacrata e conflittualità sociale (D. Pizzuti)

3.6.ÿ Pedagogia della preghiera e direzione spirituale (G. Piva)

3.7.ÿ Discernimento spirituale e accompagnamento vocazionale (V. Liberti)

3.8.ÿ Aspetti canonici della formazione al ministero ordinato e alla vita consacrata (L. Ortaglio)

Per il laboratorio psicologico: G. Boffelli Per gli esercizi spirituali: équipe di Padri Gesuiti

ISCRIZIONI

Le iscrizioni possono essere effettuate presso la Segreteria della Sezione San

Luigi (via F. Petrarca 115 - 80122 Napoli). Orario: nell’orario di apertura della Segreteria. Telefono: 081/24.60.276; fax 081/57.52.329 Per l’iscrizione si richiede l’attestato di diploma di studi superiori e una lettera

di presentazione dell’Ordinario o Superiore religioso. Per gli uditori si richiede soltanto la lettera di presentazione dell’Ordinario o Responsabile diocesano.

TASSE ACCADEMICHE

Immatricolazione 150 � una tantum Iscrizione semestrale 210 � Totale per tutto il corso 600 � per diritti di esami 100 ÿ in più

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CORPO DOCENTE I Docenti sono incaricati o nella Sezione San Luigi o in quella di San

Tommaso, ad eccezione di ÿÿ Annalisa Vicanolo, laureata in psicologia e psicoterapeuta, che svolge

attività di consulenza presso il Seminario Regionale Campano. ÿÿ P. Giampaolo Boffelli, diplomato presso l’Istituto Superiore per Formatori

della Pontificia Università Gregoriana, redattore della rivista Vocazioni, impegnato in molti seminari del Nord d’Italia.

ÿÿ P. Paolo Luciano, psicologo e incaricato della formazione dei PP. Domenicani, per gli anni di studio della filosofia.

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Parte Terza

APPENDICE

STATUTI

NORMATIVE PARTICOLARI

TESI DI DOTTORATO - LICENZA - BACCALAUREATO

PUBBLICAZIONI

CALENDARIO ACCADEMICO

INDICE

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statuti generali

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STATUTI GENERALI DELLA FACOLTÀ*

Art. 1 Natura e finalità della Facoltà

La Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con il diritto di conferire, a norma dei presenti Statuti, i gradi accademici in Sacra Teologia, ha le seguenti finalità:

a.ÿ approfondire, mediante la ricerca scientifica, la conoscenza della verità rivelata; b.ÿ contribuire all’evangelizzazione, in dialogo interdisciplinare con la cultura contemporanea; c.ÿ promuovere le discipline teologiche e le altre con queste connesse per l’inculturazione

del messaggio cristiano, soprattutto nell’Italia Meridionale, in stretta collaborazione con le Chiese locali;

d.ÿ curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e laici, si preparano all’insegnamento delle scienze sacre o ad altri compiti apostolici, a servizio del Popolo di Dio e di tutta la famiglia umana;

e.ÿ contribuire alla formazione permanente del clero, dei religiosi e degli altri operatori pastorali.

Per meglio raggiungere questi fini la Facoltà collabora con gli altri Centri di studi ecclesiastici e con le Università civili, ed è aperta al dialogo con le altre Chiese e comunità ecclesiali, con i non cristiani e i non credenti.

Nella particolare struttura della Facoltà (cf. artt. 2-3), le iniziative atte a promuovere questi rapporti si svolgono con carattere unitario, in modo da rendere più efficace la sua azione specifica nell’area socio-culturale nella quale si trova inserita.

Art. 2 Struttura della Facoltà

La Facoltà consta di due Sezioni: Sezione S. Tommaso, affidata all’Archidiocesi di Napoli, e Sezione S. Luigi, presso il Collegio Massimo “San Luigi”, affidata alla Compagnia di Gesù.

Art. 3 Articolazione e sede degli studi

La Facoltà ha, in ciascuna delle due Sezioni, un proprio corso istituzionale completo per il conferimento del primo grado accademico (1° ciclo). Per il conferimento del secondo e terzo grado accademico essa si articola nei seguenti settori di specializzazione: a.ÿ Teologia dogmatica a indirizzo cristologico e Teologia pastorale, presso la Sezione S.

Tommaso; b.ÿ Teologia dogmatica a indirizzo ecclesiologico, Teologia biblica e Teologia della vita cri-

stiana, presso la Sezione S. Luigi.

Art. 6 La Comunità accademica

Tutte le persone che a titolo diverso partecipano alla vita della Facoltà sono, ciascuna secondo la propria condizione e funzione, corresponsabili del bene dell’intera Comunità accademica e contribuiscono al conseguimento delle sue finalità.

ÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿ* Pubblichiamo quelle parti degli Statuti Generali e Particolari che sono d’interesse più immediato e

concreto per gli studenti.

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statuti generaliÿ

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Art. 7

Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere

Il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di Napoli “pro tempore existens”; il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore maggiore, delegato dal Preposito Generale della Compagnia di Gesù “pro tempore existens”.

Art. 9 Le Autorità accademiche della Facoltà

1. Le Autorità accademiche della Facoltà sono personali e collegiali. Le Autorità personali sono: il Preside, il Vice Preside della Facoltà (cf. art. 14,1), il Vice Preside per la Sezione da cui proviene il Preside. Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Facoltà, i Consigli delle Sezioni S. Tommaso e S. Luigi.

2. Il governo della Facoltà spetta alle Autorità personali e agli Organi collegiali, secondo le

modalità indicate nei documenti della S. Sede, nei presenti Statuti generali e in quelli particolari.

Art. 16

I vari ordini di Docenti

1.ÿ Il Corpo accademico è composto da Docenti stabili e non stabili e dagli Assistenti. 2.ÿ I Docenti stabili sono i Professori Ordinari, Straordinari e Associati. 3.ÿ I Docenti non stabili sono gli Aggiunti, gli Incaricati e gli Invitati. 4.ÿ Gli Assistenti sono assunti in aiuto dei Docenti stabili e degli Studenti.

Art. 24 I vari ordini di studenti

1. La Facoltà è aperta a tutti: chierici, religiosi e laici. Gli studenti si distinguono in:

a. ordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi dei cicli che conducono ai gradi accademici; b. straordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi, con piani di studi che non

conducono ai gradi accademici; c. ospiti, cioè studenti che frequentano solo qualche corso.

2. Gli studenti che hanno iniziato gli studi del primo ciclo in una delle due Sezioni di

Facoltà e non raggiungono la votazione sufficiente, secondo i rispettivi Statuti, per continuarli come ordinari, possono essere ammessi ai successivi corsi dello stesso ciclo e della stessa Sezione come straordinari.

3. Gli Statuti particolari determinano in che modo può avvenire il passaggio da studente

straordinario e ospite a ordinario, secondo le direttive del Consiglio di Facoltà.

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statuti generali

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Art. 32

Descrizione dei gradi accademici

1. I gradi accademici in Sacra Teologia, che la Facoltà conferisce a nome del Sommo Pontefice e secondo le indicazioni dell’art. 3 dei presenti Statuti, sono:

a. Baccalaureato in Sacra Teologia, a chi ha superato gli esami e le altre prove richieste nel primo ciclo;

b. Licenza in Sacra Teologia, nei settori di cui all’art. 3, a chi ha superato gli esami e le altre prove del secondo ciclo;

c. Dottorato in Sacra Teologia, a chi ha superato le prove prescritte nel terzo ciclo, ha discusso la dissertazione dottorale e l’ha pubblicata secondo le norme stabilite dal Consiglio di Facoltà.

2. Col conferimento del grado accademico la Facoltà dichiara:

a. chi ha conseguito il primo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teologiche o discipline con queste connesse nelle scuole secondarie, inferiori e superiori;

b. chi ha conseguito il secondo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teologiche o discipline con queste connesse in Istituti o Centri non universitari e ad essere assunto nelle Facoltà ecclesiastiche come Assistente;

c. chi ha conseguito il terzo grado accademico, atto a insegnare discipline teologiche, nell’ambito della specializzazione conseguita, in Facoltà ecclesiastiche o altri Centri Universitari.

3. Nei diplomi dei rispettivi gradi, oltre al nome della Facoltà, viene indicato il nome della Sezione in cui sono stati conferiti. Per il secondo e il terzo grado viene indicata anche la specializzazione conseguita.

4. I documenti autentici attestanti il conferimento dei gradi sono sottoscritti dalle competenti Autorità accademiche, secondo la prassi vigente. Per il riconoscimento civile i Diplomi devono essere vidimati dalle competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili.

5. Il Dottorato “ad honorem” può essere conferito, su delibera del Consiglio di Facoltà, per speciali meriti scientifici o culturali, acquisiti nella promozione delle scienze ecclesiastiche, in conformità con l’art. 38 delle Norme applicative di Sapientia Christiana.

Art. 33

Altri diplomi universitari

1.ÿ Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste dal biennio filosofico viene rilasciato un Diploma di Studi Filosofici.

2.ÿ Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste per l’Anno pastorale (cf.art. 29,2) viene rilasciato un Diploma di Pastorale.

3.ÿ L’istituzione di altri curricula di studi nelle discipline teologiche o nelle discipline con queste connesse per il conseguimento di particolari diplomi universitari spetta al Consiglio di Facoltà, che delibera in questa materia a maggioranza dei due terzi dei voti.

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STATUTI PARTICOLARI DELLA SEZIONE SAN LUIGI

Art. 1

Natura e finalità della Sezione San Luigi 1.ÿ La Sezione San Luigi, eretta presso il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù “San

Luigi”, è Sezione costituente della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale1. Essa ha il diritto di conferire, a norma degli Statuti Generali della Facoltà, i gradi accademici in Sacra Teologia2 e persegue, unitamente alla Sezione San Tommaso, le finalità proprie della Facoltà3.

2.ÿ La Sezione San Luigi, in quanto istituzione accademica dello Scolasticato della

Compagnia di Gesù4, fa proprie le esigenze di serietà e profondità negli studi volute dalla Compagnia nella formazione dei suoi membri5 e dalla Chiesa per la formazione dei presbiteri e dei laici6. Tali note sono garantite da una Facoltà che persegue esplicitamente gli obiettivi della ricerca e della produzione scientifica7.

3.ÿ Nel curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e

laici, si preparano all’insegnamento nelle scienze sacre o ad altri compiti apostolici8, la Sezione San Luigi è attenta ai problemi posti dall’inculturazione della fede nell’area dell’Italia Meridionale e conserva vivo il senso dell’universalità della Chiesa, caratteristico della Compagnia di Gesù9.

Art. 3

Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere 1.ÿ A norma degli Statuti Generali13 il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di

Napoli “pro tempore existens” e il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore Maggiore, delegato del Padre Generale della Compagnia di Gesù “pro tempore existens”. In quanto garanti e responsabili di tutta la Facoltà i loro compiti sono definiti dagli Statuti Generali14.

2.ÿ La diretta soprintendenza e responsabilità della Sezione San Luigi spetta al Vice Gran

Cancelliere15. Per quanto riguarda, tuttavia, il conferimento ai Docenti della missione canonica o dell’autorizzazione a insegnare, la nomina del Vice Preside per la Sezione, eventuali provvedimenti disciplinari di sospensione o di allontanamento, la revoca della missione canonica e dell’autorizzazione a insegnare, il Vice Gran Cancelliere agisce a norma degli Statuti Generali16.

3.ÿ Oltre le attribuzioni di cui agli articoli 8,1.6b; 16,3.5; 26,2; 28,1; 29,1 dei presenti

Statuti, spetta, in particolare, al Vice Gran Cancelliere:

ÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿ1 Cf. Statuti Generali (=SG), art. 2. 7 Cf. SG art. 1; NG n. 42. 2 Cf. SG artt. 1; 3; 32; 33. 8 Cf. SG art. 1. 3 Cf. SG art. 1. 9 Cf. NG nn. 22-24. 4 Cf. SG Premesse storiche, III. 13 Cf. SG art. 7. 5 Cf. Normae Generales de Studiis (=NG),

nn. 3; 16.

14

15 Cf. SG art. 8. Cf. SG art. 8,4.

6 Cf. Codex Iuris Canonici, can. 248-252; 254; 229 par. 2.

16 Cf. SG artt. 8,5-6; 23,5.7.

ÿ

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statuti particolari

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a)ÿ promuovere l’unione e la collaborazione fra tutti i membri della Comunità accademica della Sezione;

b)ÿ curare la formazione scientifica e l’incremento del Corpo docente della Sezione; c)ÿ vigilare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e siano fedelmente

osservati gli Statuti e le norme emanate o approvate dalla S. Sede; d)ÿ procurare di rendere sempre più qualificato e incisivo il servizio reso dalla Sezione

alle Diocesi dell’Italia Meridionale.

4.ÿ In quanto Superiore Maggiore e delegato del P. Generale della Compagnia di Gesù, il Vice Gran Cancelliere si assicura che la formazione intellettuale impartita dalla Sezione agli Studenti gesuiti sia conforme alle indicazioni delle Normae Generales de Studiis e all’Ordo Regionalis Formationis Provinciae Italiae.

Art. 4 Autorità accademiche della Sezione

1.ÿ Le Autorità accademiche della Sezione San Luigi sono personali e collegiali. Le Autorità personali sono: il Vice Preside per la Sezione17, i Direttori dei settori Filosofico, Biblico, Dogmatico, Vita cristiana18. Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Sezione19, il Consiglio delegato20, il Consiglio dei Direttori di settore21, i Consigli dei settori Filosofico, Biblico, Dogmatico e Vita cristiana22.

Art. 17ÿ Condizioni per l’ammissione degli studenti

1.ÿ A norma degli Statuti Generali l’iscrizione come studente ordinario della Sezione è aperta a chierici, religiosi e laici che risultino idonei per condotta morale e abbiano conseguito il titolo di studio richiesto per l’iscrizione alle Università civili114.

2.ÿ La Sezione accoglie come straordinari studenti con piani di studi che non conducono ai gradi accademici115, e come ospiti studenti che, col consenso del Vice Preside, sono ammessi a frequentare qualche corso116.

3.ÿ La Sezione esamina se dall’attestato degli studi compiuti risultano soddisfatte tutte le condizioni ritenute indispensabili dalla Facoltà per l’iscrizione. Nel caso, in particolare, di mancata o inadeguata conoscenza delle lingue antiche e moderne ritenute indispensabili dalla Facoltà117, la Sezione esige dagli studenti ordinari di supplire tempestivamente, frequentando appositi corsi e sostenendo i relativi esami. Per l’iscrizione al secondo e terzo ciclo la conoscenza delle lingue ritenute, dai singoli Settori, indispensabili, è condizione previa118.

4.ÿ L’iscrizione al sesto anno, o Anno pastorale, esigito come complemento della formazione teologico-pastorale per il presbiterato da tutti coloro che non proseguono gli studi accademici119, comporta il pieno espletamento del quinquennio filosofico-teologico. L’Anno pastorale si conclude col conferimento di uno speciale Diploma120.

ÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿ17 Cf. SP art. 8. 115 Cf. SG artt. 24,1b; 25,1. 18 Cf. SP art. 10. 116 Cf. SG art. 24,1c. 19 Cf. SP artt. 5-6. 117 Cf. SG art. 25,1b. 20 Cf. SP art. 7. 118 Cf. SG art. 25,2; SP art. 21,7.14. 21 Cf. SP art. 10. 119 Cf. SG art. 29,2. 22 Cf. SP art. 9. 120 Cf. SG art. 33,2; SP art. 23,7. 114 Cf. SG artt. 24,1; 25,1. ÿ

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statuti particolariÿ

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5.ÿ Per il conseguimento del secondo e terzo grado accademico la Sezione accoglie soltanto gli studenti che, in possesso dei requisiti richiesti dagli Statuti Generali121, intendano iscriversi in uno dei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata122.

6.ÿ Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale e all’Anno pastorale si effettuano presso l’Ufficio della Segreteria, prima dell’inizio dell’Anno accademico. Eventuali iscrizioni tardive – non oltre il 5 novembre – devono essere autorizzate dal Vice Preside. Le iscrizioni ai Bienni di specializzazione si effettuano anche all’inizio del secondo semestre.

7.ÿ Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contemporaneamente iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili123.

Art. 18ÿ

Passaggio degli studenti a straordinari e ordinari 1.ÿ [Gli studenti straordinari iscritti al Quinquennio istituzionale che, a partire dalla

conclusione del primo biennio, avessero riportato, nelle discipline previste dal loro piano di studi, la media dei 27/30, possono accedere al corso accademico su delibera del Consiglio dei Direttori di settore, il quale stabilisce le eventuali integrazioni da apportarsi al piano di studi124] (Sospeso, cf. Lettera Congr. Ed. Catt., 30.05.1998).

2.ÿ Gli studenti ospiti che, in possesso dei requisiti richiesti125, intendessero iscriversi come ordinari o come straordinari, possono ottenere la convalida dei corsi frequentati e degli eventuali esami sostenuti a giudizio del Vice Preside, udito il Consiglio dei Direttori di settore.

Art. 19

Riconoscimento degli studi compiuti altrove 1.ÿ Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eretta dalla S.

Sede può essere ammesso a continuarli, senza l’obbligo di ripetere gli esami in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademico senza aver soddisfatto a tutte le condizioni prescritte per detto grado dagli Statuti della Facoltà e dai programmi di questa Sezione126.

2.ÿ Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede per essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, sostenendo gli esami e le altre prove che il Vice Preside, dopo aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal candidato, determinerà, udito il Consiglio dei Direttori di settore127.

3.ÿ Il riconoscimento di discipline e di corsi compiuti con successo nelle Università civili o in altri Istituti o Centri qualificati di studi viene determinato caso per caso dal Vice Preside. In particolare:

a)ÿ i laureati in filosofia possono essere iscritti al terzo anno del quinquennio istituzionale, con l’obbligo, tuttavia, di recuperare, entro la fine del primo ciclo, i principali corsi filosofici teoretici, qualora il Vice Preside ritenga insufficienti o inadeguati i corsi già seguiti;

ÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿ121 Cf. art. 25,2-4. 125 Cf. SG art. 25,1. 122 Cf. SG art. 3; SP art. 2,1. 126 Cf. SG art. 26,1; SP art. 21. 123 Cf. SG art. 25,5. 127 Cf. SG artt. 26,2; 25,3; SP art. 8,6f. 124 Cf. SG artt. 24,3; 25,1. ÿ

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statuti particolari

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b)ÿ i laureati in discipline di tipo umanistico possono essere iscritti al secondo anno del

quinquennio, con l’obbligo, tuttavia, di frequentare tutti i corsi teoretici e di recuperare i corsi storici e le altre discipline del biennio filosofico che non trovassero adeguata corrispondenza negli studi compiuti;

c)ÿ per i laureati in materie scientifiche o tali da non trovare analogie col piano di studi

della Sezione, l’iscrizione è al primo anno del quinquennio istituzionale. A giudizio del Vice Preside, tuttavia, possono essere omologati quegli esami che trovassero sufficiente corrispondenza col piano di studi della Sezione;

d)ÿ il diploma di laurea, in ogni caso, consente la dispensa da un corso opzionale del

biennio filosofico, da un seminario e dall’obbligo dell’esercitazione scritta in filosofia;

e)ÿ a norma dell’art. 26,3 degli Statuti Generali, inoltre, possono essere omologati, indipendentemente dal diploma di laurea, tutti gli esami universitari che, a giudizio del Vice Preside128, trovassero sostanziale corrispondenza coi programmi della Sezione. Sulla base di questo riconoscimento verrà redatto il piano di studi e stabilito l’anno di iscrizione.

4. I corsi frequentati presso Scuole o Istituti Superiori di Scienze Religiose vengono presi

in considerazione per un’eventuale omologazione, solo se dette Scuole o Istituti risultano ufficialmente riconosciuti da una Facoltà Teologica129.

Art. 22ÿ

Gli esami 1.ÿ A norma dell’art. 31,2 degli Statuti Generali possono essere ammessi a sostenere gli

esami di una disciplina o di un corso solo gli studenti che risultano ad essi regolarmente iscritti e hanno ottenuto l’attestato della debita frequenza, rilasciata dal Docente al termine del corso. La partecipazione alle lectiones magistrales, agli incontri seminariali o ai gruppi di studio, non deve essere inferiore ai due terzi del totale167. L’esame, inoltre, non viene omologato se lo studente non è in regola con la Segreteria.

2.ÿ Gli esami sono pubblici e la loro durata va contenuta in un tempo ragionevole. Nel caso

sia prevista una commissione, il voto finale sarà la media delle singole votazioni, a meno che non sia stabilito altrimenti168.

3.ÿ Le sessioni ordinarie di esami sono tre: invernale, estiva, autunnale. In ciascuna di

queste sessioni vengono indetti, per ogni singola disciplina, due appelli, intervallati da un congruo periodo di tempo. Eventuali preappelli o postappelli possono essere concessi in via straordinaria dal Vice Preside, udito il Docente interessato169.

4.ÿ L’esaminatore competente per ogni disciplina è il Professore della stessa o il suo

Assistente. In casi eccezionali il Vice Preside può nominare una commissione esamina-trice con o senza il titolare del corso. Possono essere invitati a far parte di commissioni esaminatrici anche membri esterni particolarmente qualificati170.

5.ÿ Gli esami possono essere orali o scritti171, a discrezione del Docente, tenuto conto

dell’interesse degli studenti, e si ritengono superati con la votazione di 18/30. Chi, avendo

ÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿ128 Cf. SP art. 8,6f. 169 Cf. SP art. 8,6g. 129 Cf. SG art. 42,3; Appendice 2a. 170 Cf. SP art. 8,6h. 167 Cf. SG art. 31,2. 171 Cf. SG art. 31,1. 168 Cf. SP art. 22,14. ÿ

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statuti particolariÿ

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iniziato l’esame, si ritira o viene giudicato insufficiente, non può ripetere l’esame nella stessa sessione, salva autorizzazione del Vice Preside a norma dell’art. 8,6g.

6.ÿ Nell’esprimere le votazioni sull’esito dell’esame si tengano presenti i seguenti criteri: a) capacità di analisi nonché di sintesi e di appropriata esposizione; b) impegno dimostrato durante il corso con la frequenza e l’attiva partecipazione alle lezioni.

7.ÿ L’esame finale per il Baccalaureato può essere sostenuto solo dopo aver espletato

l’intero quinquennio. Nel caso sia prevista la discussione di una tesi172, deve essere trascorso almeno un mese dalla sua effettiva consegna in Segreteria.

8.ÿ Il programma dell’esame comprensivo orale173 include tre aree tematiche: bibbia, dogma,

morale. Il programma viene elaborato dal Consiglio dei Direttori di settore e approvato anno per anno dal Consiglio di Facoltà, prima dell’inizio del secondo semestre.ÿ

9.ÿ La commissione per l’esame comprensivo orale che conclude il ciclo istituzionale si

compone di tre membri, uno per ogni area tematica174. La commissione e il suo presidente sono designati dal Vice Preside. La durata dell’esame è di circa 60 minuti. Nel caso sia prevista la discussione di una tesi175, la commissione risulta formata dal relatore, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. La durata dell’esame è di un’ora.

10.ÿIl punteggio per il Baccalaureato si struttura come segue:

a)ÿ quando la prova conclusiva è l’esame comprensivo orale: 80/110: all’intero curriculum del quinquennio istituzionale 30/110: all’esame comprensivo;

b)ÿ quando la prova conclusiva prevede la discussione di una tesi: 80/110: all’intero curriculum del quinquennio istituzionale 20/110: all’elaborato scritto 10/110: alla discussione.

La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmente, il coefficiente finale176.

11.ÿI bienni di specializzazione si concludono con un esame generale orale, il cui

programma viene definito dal Consiglio di settore, secondo le finalità e le esigenze del settore stesso. Vi sono ammessi gli studenti che hanno soddisfatto tutte le prescrizioni del piano di studi e la cui dissertazione risulti approvata. L’esame, della durata di un’ora, si svolge davanti a una commissione composta dal direttore della dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. La prima parte consiste nella discussione della dissertazione; la seconda parte verte sul programma, secondo norme approvate dal Consiglio di Sezione.

12.ÿIl punteggio per la Licenza si articola come segue:

50/110: al curriculum del biennio 40/110: alla dissertazione 20/110: all’esame finale.

ÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿ172 Cf. SG artt. 29,1; 30,7; 31,8. 71,6 a 82,5 = bene probatus 173 Cf. SG art. 29,1; 31,8. 82,6 a 93,5 = cum laude probatus 174 Cf. SP art. 22,8. 93,6 a 104,5 = magna cum l. probatus 175 Cf. SP art. 22,7. 104,6 a 110 = summa vel maxima cum 176 Equivalenze con la dizione latina: laude probatus da 66 a 71,5 = probatus 177 Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176. ÿ

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statuti particolari

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La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmente, il coefficiente finale177.

13.ÿLa difesa della tesi dottorale avviene davanti a una commissione di quattro membri, nominata dal Vice Preside, comprendente il direttore, il primo e secondo relatore e il presidente della commissione. La difesa dura un’ora e un quarto.

14.ÿIl punteggio per il Dottorato si articola come segue:

50/110: al direttore della tesi 20/110: al primo relatore 20/110: al secondo relatore 20/110: voto collegiale sulla difesa.

La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmen-te, il coefficiente finale178.

Art. 24

La ricerca scientifica 1.ÿ La Comunità accademica della Sezione San Luigi promuove la ricerca scientifica nelle

discipline teologiche e in quelle connesse, in conformità con gli Statuti e le direttive impartite dai Consigli di Facoltà e di Sezione189.

2.ÿ Soprattutto nei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata, vengono

costituiti “Istituti di ricerca”, retti da statuti approvati dal Consiglio di Sezione190.

Art. 25ÿ Le pubblicazioni

1.ÿ L’attività scientifica della Sezione ha una sua espressione nella Collana Aloisiana e nella

rivista Rassegna di Teologia i cui statuti sono approvati dal Consiglio di Sezione. 2.ÿ La Sezione favorisce l’attività pubblicistica dei Docenti, soprattutto quando è frutto di

progetti comuni, e collabora alle iniziative editoriali della Facoltà192. 3.ÿ La Sezione favorisce la pubblicazione di studi e ricerche di studenti che risultassero

particolarmente meritevoli.

Art. 26 La Biblioteca

1.ÿ La Biblioteca della Sezione S. Luigi193 è retta da un Direttore, coadiuvato da un Consi-

glio di Biblioteca. 2.ÿ Il Direttore è nominato dal Vice Gran Cancelliere, su proposta del Vice Preside, udito il

Consiglio di Sezione. 3.ÿ Il Consiglio di Biblioteca comprende il Direttore, il Vice Preside, il Direttore Ammini-

strativo della Sezione, i Direttori di settore e un rappresentante degli studenti194.

ÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿ178 Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176. 192 Cf. SP artt. 10,3c; 15,6; 24,2.

189 Cf. SG art. 1; 11,1-b; SP artt. 2; 6,1. 193 Cf. SG art. 38.

190 Cf. SG artt. 3; 39; SP art. 2. 194 Cf. SP artt. 10,1; 20,2.

ÿ

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statuti particolariÿ

190

4.ÿ La durata in carica del Direttore, le sue attribuzioni e quelle del Consiglio di Biblioteca sono fissate negli statuti della Biblioteca, approvati, assieme al regolamento, dal Consiglio di Sezione.

5.ÿ Il Direttore partecipa, su invito del Vice Preside, al Consiglio di Sezione, con voto deliberativo nelle questioni di sua competenza195.

6.ÿ La Biblioteca è aperta al pubblico secondo modalità indicate nel regolamento196. 7.ÿ Le Autorità accademiche della Sezione assicurano l’incremento del patrimonio librario e

delle attrezzature della Biblioteca, al fine di renderla uno strumento sempre più idoneo allo studio e alla ricerca scientifica197.

Art. 32ÿ

Attività culturale della Sezione 1.ÿ Nell’ambito dell’unica Facoltà la Comunità accademica della Sezione San Luigi

partecipa alla vita culturale dell’area nella quale è inserita207. 2.ÿ Le iniziative culturali della Sezione sono programmate secondo gli orientamenti del

Consiglio di Facoltà e del Consiglio di Sezione.

ÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿÿ195 Cf. SP art. 5,6. 197 Cf. SG art. 38,1

196 Cf. SG art. 38,3. 207 Cf. SG artt. 1; 43; SP art. 1,1.3.

ÿ

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191

NORMATIVE PARTICOLARI

REGOLAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI ALLA VITA E AL GOVERNO DELLA COMUNITÀ ACCADEMICA

(Approvato dal Consiglio di Sezione il 9 marzo 1994)

Art. 1 Finalità e disciplina dell’attività degli studenti

Gli studenti, sia singolarmente che associati, partecipano alla vita e al governo della

Comunità accademica per contribuire al bene comune della Sezione e della Facoltà. La partecipazione si esplica mediante:

a) la Segreteria degli studenti; b) le Assemblee di classe e i rappresentanti di classe; c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione

e della Facoltà.

Tale attività è disciplinata dagli Statuti Generali della Facoltà (cf. SG artt. 6; 27), dagli Statuti Particolari della Sez. S. Luigi (cf. SP artt. 12; 20) e dal presente Regolamento.

Art. 2

La Segreteria degli studenti

1.ÿ La Segreteria degli studenti è un comitato studentesco che tratta, delibera e porta a esecuzione tutte le attività atte al conseguimento delle finalità di cui all’art. 1. Inoltre promuove iniziative miranti a un adeguato, costante e approfondito rapporto con la realtà religiosa, culturale, sociale e politica in cui è inserita la Sezione.

2.ÿ La Segreteria è composta da:

a) un Segretario coordinatore e un vice Segretario; b) i rappresentanti di classe del quinquennio (cf. art. 5) e il rappresentante unico del

2°ciclo e dell’anno pastorale (cf. art. 6); c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione

e della Facoltà; d) due studenti eletti dalla Segreteria su proposta del Segretario coordinatore.

3.ÿ La Segreteria degli studenti è convocata e presieduta dal Segretario coordinatore:

a) all’inizio di ogni anno accademico, entro il mese di ottobre, per assolvere gli adempimenti necessari al suo funzionamento;

b) tutte le volte che il Segretario coordinatore lo ritenga opportuno; c) quando un terzo dei suoi membri ne faccia richiesta. L’ordine del giorno è stabilito dal Segretario coordinatore. Egli redige il verbale delle riunioni, lo rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne trasmette copia al Vice Preside per la Sezione.

4.ÿ Le riunioni della Segreteria sono validamente convocate quando sono presenti i due

terzi dei membri. 5.ÿ Le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi riguardanti

persone ed elezioni, da regolarsi secondo l’art. 9. 6.ÿ Alle riunioni è presente anche un Docente, nominato dal Vice Preside per la Sezione,

con funzione consultiva (cf. SG art. 27,2; SP art. 8,6d).

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normative particolariÿ

192

Art. 3 Il Segretario coordinatore e il vice Segretario

1. Il Segretario coordinatore e il vice Segretario sono eletti dall’Assemblea generale (cf.art.

4,7) e restano in carica due anni. 2. Il Segretario coordinatore:

a) promuove e coordina l’attività della Segreteria degli studenti; b) convoca e presiede le riunioni; c) ne stabilisce l’ordine del giorno insieme al vice Segretario e ne redige il verbale, lo

rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne trasmette copia al Vice Preside per la Sezione;

d) nei casi di urgenza, nei quali è impossibile convocare la Segreteria, prende iniziative decisionali ed esecutive nell’ambito delle competenze della Segreteria, col consenso del vice Segretario e di uno dei rappresentanti al Consiglio di Sezione;

e) è membro di diritto del Consiglio Delegato (cf. SP art. 7,1); f) cura i rapporti con le autorità accademiche e con gli studenti della Sezione S.

Tommaso su orientamento della Segreteria; g) è membro di diritto del Consiglio di Sezione.

3. In assenza del Segretario coordinatore le sue funzioni sono svolte dal vice Segretario.

Art. 4 Assemblea generale

1.ÿ L’Assemblea generale è aperta a tutti gli studenti ordinari e straordinari della Sezione.

Hanno voce passiva solo gli studenti ordinari. 2.ÿ L’Assemblea generale è convocata dal Segretario coordinatore, udita la Segreteria degli

studenti, mediante affissione sulla bacheca degli studenti, dopo che sia stato informato il Vice Preside per la Sezione.

3.ÿ L’indizione dell’Assemblea deve precedere di almeno sette giorni la sua convocazione.

Qualora un quinto degli studenti ne faccia richiesta, il Segretario è tenuto a spostare l’Assemblea in altra data.

4.ÿ Per l’Assemblea generale può essere utilizzata qualche ora dell’orario scolastico comune

al 1° e al 2° ciclo, previa intesa con il Vice Preside per la Sezione in tempi utili. 5.ÿ L’Assemblea è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti

ordinari e straordinari in corso del 1° e 2° ciclo. In seconda convocazione l’Assemblea è validamente convocata se è presente il 40% degli studenti ordinari e straordinari in corso del 1° e 2° ciclo.

6.ÿ L’Assemblea è presieduta dal Segretario coordinatore. All’Assemblea viene invitato il

Docente delegato (cf. SP 8,6d). 7.ÿ Ogni due anni l’Assemblea generale elegge, a scrutino segreto e a maggioranza assoluta

per le prime due votazioni, a ballottaggio nella terza, il Segretario coordinatore; con votazione distinta, e a maggioranza assoluta per le prime due votazioni, a ballottaggio nella terza, il vice Segretario (cf. art. 9).

8.ÿ Salvo i casi della elezione del Segretario e del vice Segretario e quelli regolati dall’art. 9,

le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice.

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normative particolari

193

9.ÿ L’Assemblea per l’elezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione, ai sensi degli SP art. 5,3, è indetta dal Vice Preside per la Sezione. L’Assemblea generale elegge a questa funzione due studenti da una rosa di candidati presentata dalla Segreteria Studenti.

Art. 5

Assemblee di classe e rappresentanti di classe 1.ÿ Ogni classe dibatte i problemi di interesse studentesco in Assemblee di classe, per le

quali è prevista un’ora nell’orario scolastico settimanale. 2.ÿ L’Assemblea di classe è indetta dai rappresentanti, quando essi lo ritengano opportuno

o quando ne faccia richiesta almeno un quinto degli studenti, mediante avviso sulla bacheca degli studenti almeno tre giorni prima della sua convocazione. Essa è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti iscritti all’anno di corso.

3.ÿ Le decisioni sono prese a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi

riguardanti persone ed elezioni per i quali ci si regola secondo l’art. 9. 4.ÿ All’inizio dell’anno accademico ogni classe, riunita in Assemblea, elegge tre rappresentanti,

dei quali uno scelto, possibilmente, tra i due rappresentanti uscenti. Hanno voce attiva gli studenti ordinari e straordinari iscritti al corso; hanno voce passiva solo gli ordinari.

5.ÿ I rappresentanti di classe durano in carica un anno. Essi fanno parte della Segreteria

degli studenti, convocano e presiedono le Assemblee di classe e ne stabiliscono l’ordine del giorno; promuovono iniziative dirette ad affrontare i problemi della classe; a metà di ogni semestre verificano con la classe l’andamento didattico dei corsi; sono portavoce delle istanze degli studenti della propria classe presso i professori e negli altri ambiti in cui operano i rappresentanti degli studenti.

Art. 6

Rappresentanza del 2° ciclo e dell’Anno pastorale 1.ÿ All’inizio dell’anno accademico, gli studenti in corso del secondo ciclo e dell’Anno di

pastorale sono convocati dal Segretario coordinatore in un’unica Assemblea. Essi eleg-gono un rappresentante unico del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Hanno voce attiva gli studenti ordinari e straordinari del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Hanno voce passiva solo gli ordinari iscritti al 2° ciclo e all’Anno pastorale.

2.ÿ Il rappresentante unico dura in carica un anno ed è rieleggibile; fa parte della Segreteria

degli studenti; è portavoce presso le Autorità e negli organismi accademici del 2° ciclo delle istanze e dei problemi degli studenti.

3.ÿ Quando il rappresentante unico lo ritenga opportuno, o ne faccia richiesta almeno un

quinto degli studenti in corso, egli convoca e presiede l’Assemblea del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. L’Assemblea è prevista in orario scolastico. Essa è indetta, previo accordo con il Vice Preside, mediante avviso sulla bacheca degli studenti almeno tre giorni prima. Essa è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti in corso del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Le decisioni sono prese a norma dell’art. 5,3.

4.ÿ All’inizio dell’Anno accademico, nell’Assemblea di cui al primo comma, gli studenti in

corso del 2° ciclo eleggono anche altri due studenti, iscritti rispettivamente ai due bienni di specializzazione ai quali non appartiene il rappresentante unico. Essi e il rappre-sentante unico hanno il compito di curare i rapporti tra il Direttore di settore, i docenti e gli studenti del proprio biennio di specializzazione in ordine alla definizione dei piani di studio, la programmazione dei corsi, e gli altri problemi specifici che potessero sorgere.

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normative particolariÿ

194

Art. 7 Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà

Gli studenti della Sezione S. Luigi inviano al Consiglio di Facoltà due studenti eletti dal

Consiglio di Sezione (cf. SG art. 10) sulla base di una rosa di nomi proposta dalla Segreteria degli studenti.

I rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà durano in carica due anni (cf. SG art. 10,3).

Art. 8 Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Biblioteca,

al Consiglio di Amministrazione, alle commissioni 1.ÿ La Segreteria degli studenti elegge rappresentanti degli studenti in tutti gli organi collegiali

e commissioni, permanenti e temporanee, della Sezione S. Luigi e della Facoltà, quando sia prevista la partecipazione di una rappresentanza studentesca (cf. SP art. 20,2).

2.ÿ Per l’elezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione ci si regola in base all’art. 4,9. 3.ÿ Rappresentante degli studenti al Consiglio Delegato è il Segretario coordinatore. 4.ÿ La Segreteria degli studenti elegge un rappresentante al Consiglio di Biblioteca e uno al

Consiglio di Amministrazione della Sezione (cf. SP art. 30,1). Essi durano in carica due anni. Il rappresentante al Consiglio di Amministrazione svolge anche la funzione di economo della Segreteria degli studenti.

Art. 9

Maggioranza per votazioni riguardanti persone ed elezioni 1.ÿ Nei casi riguardanti persone si vota a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta. 2.ÿ Le elezioni si svolgono a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta nelle prime due

votazioni, a ballottaggio nella terza (cf. SP art. 5,3).

Art. 10 Durata in carica dei rappresentanti degli studenti

1.ÿ Salvo disposizioni speciali (cf. art. 6,2), i rappresentanti degli studenti durano in carica

due anni e possono essere rieletti. 2.ÿ In caso di impossibilità, accertata dalla Segreteria degli studenti, di portare a termine il

mandato di rappresentante, subentra nella stessa funzione il primo dei non eletti, a meno che la Segreteria degli studenti non decida di effettuare una nuova elezione.

Art. 11

Regime economico della Segreteria degli studenti 1.ÿ Ogni studente è tenuto a contribuire alla costituzione di un fondo per il finanziamento

delle attività di cui all’art. 2,1, conferendo una quota annualmente determinata dalla Segreteria degli studenti.

2.ÿ L’economo della Segreteria amministra tale fondo, ne dà conto alla Segreteria e rende

pubblico il bilancio.

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normative particolari

195

Art. 12 Pubblicità

1.ÿ La Segreteria degli studenti, al fine di favorire il più possibile la comunicazione tra le

varie componenti della Comunità accademica, provvede ad informare, con mezzi adeguati, il Vice Preside per la Sezione ed eventualmente le altre Autorità accademiche, dei progetti e delle decisioni prese dagli studenti.

2.ÿ La Segreteria, mediante affissione su bacheca, informa gli studenti circa la sua attività e

ogni altra questione di interesse studentesco.

Art. 13 Modifiche al presente Regolamento

Modifiche al presente regolamento sono apportate con delibera del Consiglio di

Sezione prese a maggioranza assoluta, su proposta della Segreteria degli studenti o di un’Autorità accademica della Sezione (cf. SP art. 4).

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TESI DIFESE NELL’ANNO ACCADEMICO 2007-2008

TESI DI DOTTORATO

ALBANO GERARDO (Dioc. Salerno-Campagna-Acerno), Il Sensus Fidelium. La partecipazione del popolo di Dio alla funzione profetica di Cristo (pp. 295). Relatore: Antonio Barruffo. Difesa: 28.05.2008.

BONO DONATO (Dioc. Otranto), “Secondo le Scritture”. Letture neotestamentarie dei canti del Servo del Signore (pp. 270). Relatore: Ettore Franco. Difesa: 04.06.2008.

DEL GAUDIO GIUSEPPINA (Rel. SFI), Il problema del metodo in Ecclesiologia (pp. 323). Relatore: Orazio F. Piazza. Difesa 14.11.2007.

PIVA GIUSEPPE (Rel. SI), “L’uomo è creato per…” (E.S.23). Esercizi ignaziani e antropologia spirituale. Analisi dell’antropologia esplicita ed implicita degli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola e confronto con le moderne antropologie psicologiche, la Psicosintesi in particolare (pp. 389). Relatore: Javier Melloni Ribas. Difesa: 14.03.2008.

SALIS CARMELO (Dioc. Messina-Lipari-S. Lucia del Mela), Possessione diabolica. Fenomeno-logia e discernimento (pp. 240). Relatore: Rossano C. Zas Friz De Col. Difesa: 21.01.2008.

TESI DI LICENZA

SETTORE BIBLICO

BUONADONNA GRAZIANO (Rel. OFM), Giuda Iscariota. Fra storia e teologia (pp. 196). Relatore: Emilio Salvatore. Difesa: 20.12.2007.

DE VITO STEFANIA (laica), Sara ed Agar: storie di salvezza. Una lettura di Gal 4,21-5,1 (pp. 102). Relatore: Stefano Bittasi. Difesa: 11.10.2007.

PEPE ANNA (laica), “Il Signore lo mandò via dal giardino di Eden…”. Peccato dell’uomo e misericordia di Dio in Gen 3,20-24 (pp. 152). Relatore: Vittoria D’Alario. Difesa: 07.02.2008.

SETTORE DOGMATICO

COLLE DARIO (Dioc. Pozzuoli), La Chiesa come Comunione e l’esperienza sinodale. L’VIII Sinodo della Chiesa di Pozzuoli (pp. 137). Relatore: Antonio Mastantuono. Difesa: 18.06.2008.

SETTORE VITA CRISTIANA-MORALE

GRANESE ENZO (Dioc. S.Ang.L.-Conza-Nusco-Bisaccia), La responsabilità politica del credente oggi alla luce della Sollicitudo rei socialis e della Deus caritas est (pp. 146). Relatore: Sabatino Majorano. Difesa: 25.10.2007.

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ÿ

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GRAVINA MARIA (laica), Il Perdono nella relazione interpersonale: vita e moralità (pp. 110). Relatore: Donatella Abignente. Difesa: 28.02.2008.

LUPU CRISTIAN (Rel. OFM Cap.), La realtà dell’aborto procurato in Romania: la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa romena insieme per promuovere la vita umana (pp. 208). Relatore: Andrea Vicini. Difesa: 16.06.2008.

PAVAL CRISTIAN-VASILE (Rel. OFM Cap.), La preghiera come fondamento della vita morale cristiana (pp. 136). Relatore: Giulio Parnofiello. Difesa: 18.06.2008.

PEPICIELLO SILVIO (Dioc. Benevento), L’impegno socio politico della comunità cristiana: una rilettura della Rerum Novarum alla luce della Deus Caritas est (pp. 144). Relatore: Sabatino Majorano. Difesa: 12.03.2008.

SETTORE VITA CRISTIANA-SPIRITUALITÀ

COMUNE ROBERTO (Dioc. Aversa), Sant’Agostino, Dottore e Pastore d’anime (pp. 111). Relatore: Enrico Cattaneo. Difesa: 18.06.2008.

DE BIASE FABIO (Dioc. Sorrento-Castellammare), La maternità di Francesco d’Assisi tra arte e mistica (pp. 114). Relatore: Francesco Asti. Difesa: 18.06.2008.

PISANI ANTONIO (Dioc. Salerno-Campagna-Acerno), Il lungo cammino di un popolo (pp. 105). Relatore: Sergio Tanzarella. Difesa: 20.06.2008.

TESI DI BACCALAUREATO

BACCIN LORENZO (Rel. MCCJ), Da Gesù al Cristo. I teologi del pluralismo religioso e la ricerca storica su Gesù (pp. 75). Relatore: Paolo Gamberini. Difesa: 16.06.2008.

FISCHETTI CARMINE (Dioc. S.Ang.L.-Conza-Nusco-Bisaccia), I “luoghi” della risurrezione. La riflessione sulla risurrezione di Cristo secondo la prospettiva di A. Geschè (pp. 118), Relatore: Roberto Del Riccio. Difesa: 13.11.2007.

PALMIERI EMANUELA (laica), La Kenosi di Dio: Jürgen Moltmann e la sua nuova visione della Trinità (pp. 72). Relatore: Paolo Gamberini. Difesa: 19.12.2007.

PORRECA AGOSTINO (Dioc. Capua), Ecclesiologia patristica e primato petrino nel paradigma Teologico-relazionale di J. Ratzinger e J. D. Zizioulas (pp. 143). Relatore: Paolo Gamberini. Difesa: 18.06.2008.

SASSO GIOVANBATTISTA (laico), “Dalla Carità al Volontariato (pp. 107). Relatore: Giulio Parnofiello. Difesa: 19.06.2008.

VIOLANTE PASQUALE (Dioc. Capua), Le tre “apocalissi sinottiche”. Riflessioni biblico-teologiche (pp. 81). Relatore: Emilio Salvatore. Difesa: 20.06.2008.

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PUBBLICAZIONI 2007-2008

I. Pubblicazioni della Sezione

Ai crocevia DE SIMONE G., La rivelazione della vita. Cristianesimo e filosofia in Michel Henry

(Ai crocevia 1), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007. BONGIOVANNI S., Lasciar-essere: riconoscere Dio nel pensare. Studi di teologia

filosofica 1 (Ai crocevia 2), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007. GUGLIELMI G., La sfida di dirigere se stessi. Soggetto esistenziale e teologia fonda-

zionale in Bernard Lonergan (Ai crocevia 3), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2008.

PARNOFIELLO G., Azione comunicativa e teologia morale. La rilevanza etica della teoria di J. Habermas (Ai crocevia 3), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2008.

Oi Christianoi - Sezione antica CATTANEO E. - DE SIMONE G. - DELL’OSSO C. - LONGOBARDO C., Patres ecclesiae.

Un’introduzione alla teologia dei padri della Chiesa (Oi Christianoi 5), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2008.

CARFORA A. - CATTANEO E., Profeti e profezie. Figure profetiche nel cristianesimo del II secolo (Oi Christianoi 6), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007.

HEISIG J., Il gemello di Gesù. Commento al vangelo di Tommaso (Oi Christianoi 7), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2008.

LICCARDO G., Redemptor meus vivit. Iscrizioni cristiane antiche dell’area napoletana (Oi Christianoi 8), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2008.

Oi Christianoi - Sezione moderna e contemporanea TANZARELLA S., Gli anni difficili. Lorenzo Milani, Tommaso Fiore e le «esperienze

pastorali (Oi Christianoi 1), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007. ARCARA S., Messaggere di luce. Storia delle quacchere Katherine Evans e Sarah

Cheevers prigioniere dell’inquisizione (Oi Christianoi 2), Il Pozzo di Gia-cobbe, Trapani 2007.

II. Pubblicazioni dei Docenti

AGNISOLA G., «Il settimo splendore, la modernità della malinconia», in Studi

cattolici, Settembre 2007. ID., «Mirko, sperimentatore del classico», in Studi cattolici, Novembre 2007. ID., «Geografie invisibili: il sacco di Burri», in Luoghi dell’Infinito, Novembre

2007.

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200

ID., «Nel cuore segreto di Napoli», in Luoghi dell’infinito, Novembre 2007. ID., «Il settimo splendore, la modernità della malinconia», in Studi cattolici,

Settembre 2007. ID., «Mulas e Pistoletto, da Nord a Sud», in Studi cattolici, Marzo 2008. ID., «Salvator Rosa tra mito e magia», in Studi cattolici, Maggio 2008. ID. [con R. PINTO], «Arte sacra in Campania», in Dizionario storico delle diocesi

della Campania, L’Epos, 2008. ID., «L’arte alle soglie del sacro», in Dialoghi, Giugno 2008. ID., «La montagna Sainte-Victoire e l’ultimo Cézanne», in Le forme e la luce.

Percorsi di arte e teologia, Il pozzo di Giacobbe, Trapani, in c.d.s. ASTI F., «Introduzione alla vita di preghiera del cristiano lungo i secoli», in C.

ROSSINI - P. SCIADINI (edd.), Enciclopedia della preghiera, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2007, 509-531.

ID., «La questione mistica agli inizi del Novecento», in Mysterion 1 (2008) 4-31, www.mysterion.it.

ID., «Il valore mistico della novena al Sacro Cuore di San Pompilio Maria Pirrotti», in Disputationes Pompilianae 8 (2007) 290-300.

ID., «Criteri fondanti della mistica cristiana secondo Ch. A. Bernard», in Rivista di ascetica e mistica 1 (2008) 125-162.

CARFORA A., La Passione di Perpetua e Felicita. Donne e martirio nel cristianesimo

antico, a cura di A. CARFORA, Lepos, Palermo 2007. ID., - E. CATTANEO (edd.), Profeti e profezia. Figure profetiche nel cristianesimo

del II secolo, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007. ID., «Martiri cristiani e carisma profetico», in A. CARFORA - E. CATTANEO

(edd.), Profeti e profezia. Figure profetiche nel cristianesimo del II secolo, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, 143-157.

A. CARFORA - C. GALIANO - A. IANNIELLO - G. LICCARDO - S. TANZARELLA, «Campania», in E. GUERRIERO - L. MEZZADRI - M. TAGLIAFERRI (edd.). Le diocesi d’Italia, I, Le regioni ecclesiastiche, San Paolo, Cinisello Balsamo 2007.

ID., «Montevergine», in E. GUERRIERO - L. MEZZADRI - M. TAGLIAFERRI (edd.). Le diocesi d’Italia, III, Diocesi M-Z, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008.

CATTANEO E., «L’ufficio del lettore nei primi secoli», in Rivista liturgica 94

(2007/4) 524-534. ID., «La povertà dei sacerdoti secondo i Padri della Chiesa», in La Civiltà

Cattolica 158 (2007) III 31-40. ID., «Il Nuovo Testamento come “memoria di Gesù”», in Rassegna di Teolo-

gia 48 (2007) 617-634. ID., «Tradizione e Magistero “fonti” della teologia», in Lateranum 73 (2007)

101-112.

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201

ID., Recensione a JUSTIN, Apologie pour les chrétiens. Introduction, texte criti-que, traduction et notes par Ch. Munier, Sources Chrétiennes 507, Cerf, Paris 2006, in Orientalia Christiana Periodica 73 (2007) 550-553.

ID., (a cura di, in collaborazione con A. CARFORA), Profeti e profezia. Figure profetiche nel cristianesimo del II secolo (Oi Christianoi 6), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, pp. 230.

ID., «Figure di vescovi-profeti nel II secolo», in A. CARFORA - E. CATTANEO (a cura di), Profeti e profezia. Figure profetiche nel cristianesimo del II secolo (Oi Christianoi 6), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, 173-203.

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203

PALUMMIERI G., «La Preghiera, l’Elemosina, il Digiuno nella Tradizione islami-ca», in www.megitalia.it/doc/mr2007/09 Preghiera elemosina digiuno.doc

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ID., Un Profeta e tre Religioni. Giovanni Battista nei monoteismi, in c.d.s. SALATO N. [in collaborazione con KRIENKE M.], «A proposito di Ontologia

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ID., Recensione a: M. KRIENKE (Hg.), Rosmini und die deutsche Philosophie - Rosmini e la filosofia tedesca, in Rassegna di Teologia, in c.d.s.

ID., Recensione a: F. VOLPI, Appassionatamente suoi… per una esistenza “eucaristica” (prefazione P.S. Vanzan), Il Calamo, Roma 2005, in Italia Francescana 1- 2 (2007) 237- 240.

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partire dalla promozione critica del bene comune, CUEN, Napoli 2007, pp. 295.

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204

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Ignaziana 4 (2007) 149-161, www.ignaziana.org. ID., «Ideologia e vita spirituale», in Rassegna di Teologia 48 (2007) 711-723. ID., «Compositio locis» e «I gesuiti», in C. ROSSINI - P. SCIADINI (edd.),

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205

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

CALENDARIO ACCADEMICO 2008 - 2009

SETTEMBRE

1 L Ritiro statini 2 M 3 M 4 G 5 V 6 S

7 D

8 L 9 M Termine riconsegna statini

10 M 11 G 12 V 13 S

14 D

15 L Apertura iscrizioni – Sessione autunnale 16 M Esami 17 M Esami 18 G Esami 19 V S. Gennaro 20 S

21 D

22 L Esami 23 M Esami 24 M Esami 25 G Esami 26 V Esami 27 S

28 D

29 L 30 M

OTTOBRE

1 M 2 G 3 V Termine ord. delle iscrizioni 4 S

5 D

6 L Apertura Anno Accademico 7 M Lezione 8 M Lezione 9 G Lezione

10 V Lezione – 11 S

12 D

13 L Lezione 14 M Lezione 15 M Lezione 16 G Lezione 17 V Lezione – 18 S

19 D

20 L Lezione 21 M Lezione 22 M Lezione 23 G Lezione 24 V Lezione 25 S

26 D

27 L Lezione 28 M Lezione 29 M Lezione 30 G Lezione 31 V Lezione – Termine iscrizioni con mora

Termine iscrizione seminario finale 1° modello

Termine consegna schemi 2° mod. esame fin. a giugno

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206

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

NOVEMBRE

1 S Tutti i Santi

2 D Commemorazione Defunti

3 L Lezione 4 M Lezione 5 M Lezione 6 G Lezione 7 V Lezione 8 S Lezione

9 D

10 L Lezione 11 M Lezione 12 M Lezione – CdS 13 G Lezione 14 V Lezione 15 S

16 D

17 L Lezione 18 M Lezione 19 M Lezione 20 G Lezione 21 V Lezione 22 S 23 D 24 L Lezione 25 M Lezione 26 M Lezione – CdF 27 G Lezione 28 V Lezione 29 S 30 D I di Avvento

DICEMBRE

1 L Lezione 2 M Lezione 3 M Lezione – Ritiro statini 4 G Lezione 5 V Lezione 6 S

7 D II di Avvento

8 L Immacolata 9 M Lezione

10 M Lezione 11 G Lezione 12 V Lezione – Termine riconsegna statini 13 S

14 D III di Avvento

15 L Lezione 16 M Lezione 17 M Lezione 18 G Lezione 19 V Lezione 20 S

21 D IV di Avvento

22 L 23 M 24 M 25 G Natale 26 V 27 S

28 D Sacra Famiglia

29 L 30 M 31 M

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207

GENNAIO

1 G Maria SS.ma Madre di Dio 2 V 3 S

4 D

5 L 6 M Epifania 7 M Lezione 8 G Lezione 9 V Lezione

10 S

11 D

12 L Lezione 13 M Lezione 14 M Lezione 15 G Lezione 16 V Lezione 17 S

18 D

19 L Lezione – 20 M Lezione 21 M Lezione 22 G Lezione 23 V Lezione – 24 S

25 D

26 L Esami – Sessione invernale 27 M Esami 28 M Esami 29 G Esami 30 V Esami 31 S

FEBBRAIO

1 D

2 L Esami 3 M Esami 4 M Esami 5 G Esami 6 V Esami 7 S

8 D

9 L Esami

10 M Esami 11 M Esami 12 G Esami 13 V Esami 14 S

15 D

16 L 17 M 18 M 19 G 20 V Termine iscrizioni 2° semestre 21 S

22 D

23 L Lezione – Inizio 2° semestre 24 M Lezione 25 M Lezione – Ceneri 26 G Lezione 27 V Lezione – 28 S

29 D

ÿ

Termine consegna schemi Licenza per giugnoÿ

Termine consegna schemi Bacc. scritto per giugnoÿ

Apertura iscrizioni 2° semestre

Sessioni esami Baccalaureato e Licenza

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208

MARZO

1 D I di Quaresima

2 L Lezione 3 M Lezione 4 M Lezione 5 G Lezione 6 V Lezione – Termine iscrizioni con mora 7 S

8 D II di Quaresima

9 L Lezione

10 M Lezione 11 M Lezione CdS 12 G Lezione 13 V Lezione 14 S

15 D III di Quaresima

16 L Lezione 17 M Lezione 18 M Lezione 19 G Lezione 20 V Lezione 21 S

22 D IV di Quaresima

23 L Lezione 24 M Lezione 25 M Lezione – CdF 26 G Lezione 27 V Lezione 28 S

29 D V di Quaresima

30 L Lezione 31 M Lezione

APRILE

1 M Lezione 2 G Lezione 3 V Lezione 4 S

5 D Palme

6 L 7 M 8 M 9 G

10 V 11 S

12 D Pasqua

13 L 14 M 15 M 16 G 17 V 18 S

19 D Dom. in Albis

20 L Lezione 21 M Lezione 22 M Lezione 23 G Lezione 24 V Lezione 25 S

26 D III di Pasqua

27 L Lezione 28 M Lezione 29 M Lezione 30 G Lezione –

Sessione esami Baccalaureato e Licanza

Termine prorogata consegna elaborati di filosofia

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209

MAGGIO

1 V S. Giuseppe lavoratore 2 S

3 D IV di Pasqua

4 L Lezione – Ritiro statini 5 M Lezione 6 M Lezione – CdS 7 G Lezione 8 V Lezione 9 S

10 D V di Pasqua

11 L Lezione 12 M Lezione 13 M Lezione 14 G Lezione 15 V Lezione – 16 S

17 D VI di Pasqua

18 L Lezione 19 M Lezione 20 M Lezione – CdF 21 G Lezione 22 V Lezione 23 S 24 D Ascensione 25 L Lezione 26 M Lezione 27 M Lezione 28 G Lezione 29 V Lezione 30 S 31 D Pentecoste

GIUGNO

1 L Esami – Sessione estiva 2 M Festa della Repubblica 3 M Esami 4 G Esami 5 V Esami 6 S

7 D

8 L Esami 9 M Esami

10 M Esami 11 G Esami 12 V Esami 13 S

14 D

15 L Esami 16 M Esami 17 M Esami 18 G Esami 19 V Esami 20 S

21 D S. Luigi

22 L 23 M 24 M 25 G 26 V 27 S

28 D

29 L SS. Pietro e Paolo 30 M

Sessione esami Baccalaureato e Licanza

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

Termine riconsegna statini e domande esami finali Baccalaureato e Licenza

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INDICE

Presentazione ................................................................................................. Pag. 3

Cenni storici .................................................................................................. 5 Parte Prima: L’Istituzione Accademica .................................................... 7

I. La Facoltà ................................................................................................... 9

II. La Sezione S. Luigi .................................................................................. 9 –ÿ Organico dei docenti .......................................................................... 15 –ÿ Informazioni ....................................................................................... 19 –ÿ Nota sugli effetti civili dei titoli accademici ...................................... 28 –ÿ Tasse accademiche ............................................................................. 30

Parte Seconda: Gli Studi ............................................................................ 31

QUINQUENNIO ISTITUZIONALE: NUOVO PIANO DI STUDI ....................................... 33 1. Impostazione generale ......................................................................... 33

1.1. Aree e corsi ................................................................................. 33 1.2. I coordinatori .............................................................................. 34 1.3. Didattica ..................................................................................... 34 1.4. Le verifiche .................................................................................. 35 1.5. Norme di applicazione ............................................................... 36

2.1. Il biennio filosofico .......................................................................... 37 2.2. Il triennio teologico .......................................................................... 41

IL BIENNIO FILOSOFICO .................................................................................... 54 –ÿ Quadro dei corsi ................................................................................ 56 –ÿ Descrizione dei singoli corsi .............................................................. 58

IL TRIENNIO TEOLOGICO .................................................................................. 77 –ÿ Quadro dei corsi ................................................................................ 78 –ÿ Descrizione dei singoli corsi .............................................................. 80

I BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA .................................................... 103 –ÿ Piano generale degli studi................................................................... 103

Biennio in teologia biblica ............................................................................. 106 –ÿ Norme e indicazioni generali ............................................................. 106 –ÿ Quadro dei corsi ................................................................................ 109 –ÿ Descrizione dei singoli corsi .............................................................. 111

Biennio in teologia fondamentale ................................................................... 124 –ÿ Norme e indicazioni generali ............................................................. 124 –ÿ Quadro dei corsi ................................................................................ 129 –ÿ Descrizione dei singoli corsi .............................................................. 130

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Biennio in teologia dogmatica: indirizzo ecclesiologico .................................. 137 –ÿ Norme e indicazioni generali ............................................................. 137 –ÿ Modelli di esame finale ...................................................................... 137 –ÿ Quadro dei corsi ................................................................................ 139 –ÿ Descrizione dei singoli corsi .............................................................. 141

Biennio in teologia della vita cristiana: indirizzi di morale e di spiritualità ... 147 –ÿ Norme e indicazioni generali.............................................................. 147 –ÿ Modelli di esame finale ...................................................................... 148 –ÿ Quadro dei corsi ................................................................................. 153 –ÿ Descrizione dei singoli corsi .............................................................. 155

IL DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA .................................................................. 167 –ÿ Modalità del terzo ciclo ..................................................................... 167 –ÿ La tesi dottorale ................................................................................. 168 –ÿ Il «fuori corso» ................................................................................... 168

ANNO PASTORALE ............................................................................................ 169

SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI ARTE E TEOLOGIA............................................ 171 –ÿ Organizzazione dell’attività didattica ................................................ 172 –ÿ I corsi compatti ................................................................................... 174

CORSO DI FORMAZIONE PER FORMATORI DEI PRESBITERI, RELIGIOSI/E OPERATORI DELLA PASTORALE VOCAZIONALE ............................................... 175 –ÿ Linee pedagogiche .............................................................................. 175 –ÿ Contenuti e Docenti ........................................................................... 176

Parte Terza: Appendice .............................................................................. 179

Statuti Generali della Facoltà ................................................................. 181

Statuti Particolari della Sezione San Luigi ............................................. 184

Normative Particolari .............................................................................. 191 Regolamento della partecipazione degli Studenti

alla vita e al governo della Comunità accademica ............................. 191

Tesi difese nell’Anno Accademico 2007-2008 ....................................... 196 –ÿ Tesi di Licenza ................................................................................... 196 –ÿ Tesi di Baccalaureato ......................................................................... 197

Pubblicazioni 2007-2008 ........................................................................ 199 –ÿ Pubblicazioni della Sezione ............................................................... 199 –ÿ Pubblicazioni dei Docenti ................................................................. 199

Calendario Accademico 2008-2009 ........................................................ 205

INDICE ............................................................................................................ 211

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Tipolitografia Laurenziana s.n.c. Via Luigi Lanza, 7 – Barra (Napoli)

Tel. 081.572.99.07 – Tel./Fax 081.255.40.49 Finito di stampare il mese di settembre 2008