BOLLETTINO SETTIMANALE DOMENICA 30 OTTOBRE...

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BOLLETTINO SETTIMANALE DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 ANNO GIUBILARE DELLA MISERICORDIA GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO Orario Sante Messe in Parrocchia Festivi: Ore 11.00 Feriali: Ore 13.30 ******** Letture della Domenica CRISTO RE DELL'UNIVERSO CHIUSURA DELL'ANNO LITURGICO * 1 Lettera ai Romani: 12:9-21 * Santo Vangelo di Matteo: 25:31-46 «E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra» *****

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BOLLETTINO SETTIMANALE

DOMENICA 30 OTTOBRE 2016

ANNO GIUBILARE DELLA MISERICORDIA

GESÙ CRISTO RE DELL'UNIVERSO

Orario Sante Messe in Parrocchia

Festivi: Ore 11.00

Feriali: Ore 13.30

********

Letture della Domenica

CRISTO RE DELL'UNIVERSO

CHIUSURA DELL'ANNO LITURGICO

* 1 Lettera ai Romani: 12:9-21

* Santo Vangelo di Matteo: 25:31-46

«E saranno riunite davanti a lui tutte le genti,

ed egli separerà gli uni dagli altri,

come il pastore separa le pecore dai capri,

e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra»

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DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 ORE 11.00

ULTIMA DOMENICA DELL'ANNO LITURGICO

SANTA MESSA PER

TUTTI I FEDELI DEFUNTI

E CHIUSURA DELL'ANNO LITURGICO

DOMENICA 30 OTTOBRE 2016

DURANTE LA SANTA MESSA PARROCCHIALE DELLE ORE 11.00

PREGHEREMO PER TUTTI I NOSTRI FEDELI DEFUNTI

IN PARTICOLARE PER I NOSTRI CARI

E PER COLORO CHE CI HANNO LASCIATO RECENTEMENTE

AL TERMINE DELLA SANTA MESSA CANTEREMO INSIEME

LA PREGHIERA DELL'INCENSO

Shabahol moryo kolkhon ameih

OFFRENDO A DIO LE NOSTRE SUPPLICHE

PER IL RIPOSO ETERNO DI CHI NON E' PIÙ TRA NOI.

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La notte tra sabato 29 ottobre e domenica 30 ottobre

si lascia l'ora legale per tornare all'ora solare.

Ergo: alle 3 della domenica mattina si passerà automaticamente alle 2, recuperando

un'ora di sonno.

Lancette spostate all'indietro e sveglia ancora più lieve.

RICORDATEVI DI SPOSTARE LE LANCETTE

PER NON ARRIVARE TARDI A MESSA!!!!

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FESTA DI SAN GIOVANNI PAOLO II IN PARROCCHIA

Domenica 23 ottobre scorso,nella nostra Chiesa di San Marun la Santa Messa

Domenicale è stata officiata in memoria di San Giovanni Paolo II, di cui ricorreva la

festa liturgica il 22 ottobre. Al termine della Celebrazione, tutti i fedeli partecipanti

hanno potuto venerare la Reliquia del Santo, un goccia del suo sangue, e dopo

hanno ricevuto la benedizione solenne con la stessa reliquia.

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VISITA DEL PATRIARCA RAI A VENEZIA

La settimana scorsa, il nostro Patriarca Cardinale Bechara Rai, si è recato a Venezia

dove ha preso parte, come illustre ospite, nell’ ambito del dialogo interculturale, il 20

e 21 Ottobre una due giorni organizzata dal Gruppo PPE al Parlamento Europeo dal

titolo “Costruiamo un contesto di pace e sicurezza per l’Europa e i suoi vicini“: Sua

Eminenza ha tenuto un intervento e partecipato a tutte le Sessioni del Convegno.

Durante questi giorni il Cardinale Rai ha incontrato anche il Patriarca di Venezia

Mons. Francesco Moraglia. Venerdì 22 ottobre, in serata, Sua Eminenza ha celebrato

una Divina Liturgia presso la Parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice a Gazzera -

Mestre (Venezia). Hanno concelebrato con Sua Eminenza, il Nostro Cappellano

Mons. Tony Gebran, che ha accompagnato il Patriarca Rai durante la Sua

permanenza Veneta, il Parroco di Gazzera, e alcuni membri del clero locale. La

Santa Messa è stata animata dai Canti diretti da Padre Farid Saab ed eseguiti da altri

sacerdoti del Pontificio Collegio Maronita. Alla Celebrazione hanno preso parte molti

fedeli Maroniti residenti nel Triveneto, oltre ai membri dell'associazione di laici

denominata "Gruppo di sostegno per il Libano Santa Maria Ausiliatrice" operante

nella zona. Dopo la Santa Eucarestia vi è stato una momento conviviale in cui il

Patriarca ha saluto personalmente i presenti, a cui ha fatto seguito la cena.

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DOMENICA 6 NOVEMBRE 2016

INIZIO DELL'ANNO LITURGICO SECONDO IL RITO DELLA CHIESA MARONITA

Il diagramma qui sotto riportato mostra chiaramente il ciclo dell'anno liturgico della

Chiesa Maronita. È centrato sulla persona di Cristo, Luce del mondo, Maestro e

Unico Salvatore dell'uomo. Questo ciclo manifesta i grandi avvenimenti storici della

vita di Gesù, Uomo e Dio, sulla nostra terra. La Chiesa, attraverso la liturgia,

attualizza il mistero di Cristo giorno dopo giorno. i tempi dell' Anno Liturgico della

Chiesa Maronita sono: Tempo dell'Avvento, Tempo dell'Epifania, Tempo della

Quaresima, Settimana Santa, Tempo Pasquale, Tempo della Pentecoste, Tempo

dell'Esaltazione della Croce.Il modello dell’anno liturgico plasma la nostra vita su

quella di Cristo. Esso è diviso come segue: L’Avvento e la festa della Natività di

Gesù; La celebrazione del Battesimo e l'Epifania; La Quaresima , tempo di penitenza

che funge come una meditazione sul mistero della salvezza; La Passione, Morte e

Resurrezione. di Cristo. La Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo e la diffusione

della Chiesa in tutto il mondo; L'esaltazione della Santa Croce, che annuncia la

seconda venuta di Cristo fondata sulla sua croce gloriosa.

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SUA ECC.ZA MONS. FRANÇOIS EID A FATIMA PER

IL CONVEGNO ANNUALE DEI VESCOVI ORIENTALI EUROPEI

i rappresentanti di 15 Chiese cattoliche orientali di Europa si sono riuniti a Fatima dal

20 al 23 ottobre scorso per la loro riunione annuale, quest’anno tutta dedicata alla

cura pastorale dei migranti cattolici orientali. L’incontro è avvenuto nel santuario in cui

ricorrerà il centesimo anniversario delle apparizioni, su invito del Cardinale Manuel

Clemente, presidente della Conferenza Episcopale portoghese e Patriarca di

Lisbona. Si è trattato di un incontro-pellegrinaggio, che è scandito dalla celebrazione

dell’Eucarestia nei vari riti orientali, e si è concluso il 23 ottobre dalla celebrazione

della Divina Liturgia celebrata nella Chiesa della SS. Trinità. I 15 rappresentanti delle

Chiese cattoliche orientali si sono confrontati con alcuni colleghi di Occidentali sulle

sfide della cura pastorale dei migranti cattolici orientali in quei Paesi. A

Rappresentare la Comunità Maronita nell'Europa Orientale vi era Sua Ecc.za

Rev.ma Mons. François Eid Procuratore Patriarcale Maronita e Visitatore Apostolico

per i fedeli Maroniti in Bulgaria, Grecia e Romania, nonché grande amico e

sostenitore della nostra parrocchia.

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IL PATRIARCA RAI: COL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SORGERÀ UNA NUOVA ALBA PER IL LIBANO

Il Patriarca Maronita, il Cardinale Bechara Rai, ha detto in settimana che con l'elezione di un capo di Stato, "una

nuova alba sorgerà per il Libano e porterà a un cambiamento della situazione." il Patriarca è deciso a “sostenere

il presidente, chiunque egli sia, perché è il capo dello stato, il difensore della Costituzione e garante delle

istituzioni." Questo secondo le dichiarazioni di Mr. Kaaki, presidente dell'ordine di stampa Libanese, che è stato

ricevuto a Bkerke a capo di una delegazione dell 'ordine. Il Patriarca ha sottolineato in questo contesto che le

opzioni politiche sono lasciate ai politici che dovrebbero essere a lavoro per realizzare costantemente leggi per il

bene Libano." Secondo il sig. Kaaki, il Patriarca ha spiegato che il Patriarcato non ha un suo candidato alla

presidenza, non supporta alcun candidato o impone un veto su un candidato e non si limita a soli quattro

candidati cme dichiarato dalla stampa." Mr. Kaaki ha inoltre rilevato che il Patriarca era contento del suo incontro

con il generale Michel Aoun.

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IL CARDINAL LEONARDO SANDRI HA VISITATO RECENTEMENTE IL LIBANO

Il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, è stato in visita in Libano dal 7

al 10 Ottobre 2016 a presiedere l'ordinazione episcopale del nuovo Vicario Apostolico di Beirut, mons. Cesare

Yesayan. Secondo un comunicato del dicastero, l'ordinazione è stata per Sabato 8 ottobre presso la Cattedrale di

St. Louis a Beirut. Vescovo Yesayan è stato nominato a questa carica da Papa Francesco il 2 agosto scorso.

All'arrivo, il 7 ottobre, il cardinale Sandri ha partecipato alla inaugurazione di una nuova mostra al Museo

Nazionale, alla presenza del ministro italiano degli affari esteri Sig Paolo Gentiloni. Durante la sua visita nel paese

dei Cedri, il cardinale incontrerà il cardinale Bechara Rai, Nostro Patriarca Maronita.

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PAPA FRANCESCO: A SANTA MARTA, “ANCHE OGGI DIO PIANGE DAVANTI A CALAMITÀ E GUERRE”

“Anche oggi davanti alle calamità, alle guerre che si fanno per adorare il dio denaro, a tanti innocenti uccisi dalle

bombe che gettano giù gli adoratori dell’idolo denaro, anche oggi il Padre piange, anche oggi dice: ‘Gerusalemme,

Gerusalemme, figlioli miei, cosa stai (state) facendo?’. E lo dice alle vittime poverette e anche ai trafficanti delle

armi e a tutti quelli che vendono la vita della gente. Ci farà bene pensare che il nostro Padre Dio si è fatto uomo

per poter piangere e ci farà bene pensare che nostro Padre Dio oggi piange: piange per questa umanità che non

finisce di capire la pace che Lui ci offre, la pace dell’amore”. Così Papa Francesco nell’omelia della Messa

mattutina a Casa Santa Marta. Nel Vangelo del giorno, Gesù definisce Erode “volpe” , dopo che alcuni farisei gli

hanno riferito che vuole ucciderlo. E dice quello che succederà: “si prepara a morire”. Gesù poi si rivolge alla

“Gerusalemme chiusa”, che uccide i profeti che gli sono inviati e “incomincia a parlare con tenerezza”, “la

tenerezza di Dio”. Gesù “guarda il suo popolo, guarda la città di Gerusalemme”. E quel giorno “pianse su

Gerusalemme”. “E’ Dio Padre che piange qui nella persona di Gesù: ‘Tante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli

come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali e voi non avete voluto!’”. Il Papa prosegue sottolineando che

“Qualcuno ha detto che Dio si è fatto uomo per poter piangere, piangere quello che avevano fatto i suoi figli. Il

pianto davanti alla tomba di Lazzaro è il pianto dell’amico. Questo è il pianto del Padre”. Francesco ricorda quindi

il padre del figliol prodigo, quando gli chiede l’eredità e se ne va via: “Quel padre non è andato dai suoi vicini a

dire: ‘Ma guarda, guarda cosa mi è accaduto! Ma questo povero disgraziato cosa mi ha fatto! Ma io maledico

questo figlio …'”. Ma, prosegue il Papa: “Sono sicuro, forse se ne è andato a piangere da solo”. Che ha chiosato:

“E perché dico questo? Perché il Vangelo non dice questo, dice che quando il figlio tornò lo vide da lontano:

questo significa che il Padre continuamente saliva sul terrazzo a guardare il cammino per vedere se il figlio

tornava. E un padre che fa questo è un padre che vive nel pianto, aspettando che il figlio torni. Questo è il pianto

di Dio Padre. E con questo pianto il Padre ricrea nel suo Figlio tutta la creazione”. E il pensiero di Francesco va

anche al momento in cui Gesù con la croce va al Calvario: alle pie donne che piangevano, dice di piangere non su

di Lui, ma sui propri figli. Dunque un “pianto di padre e di madre che Dio anche oggi continua a fare”. Davanti alle

calamità, alle guerre, agli innocenti uccisi.

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CARITAS DIOCESANA DI ROMA, RACCOLTE 39 TONNELLATE DI ALIMENTI CON AUCHAN E SIMPLY

2.842 gli scatoloni confezionati nella decima colletta alimentare, che si è svolta l’8 ottobre in 56 punti vendita di

Roma. Raccolti per lo più pasta e riso. Pasta e riso, ma anche pelati e passata di pomodoro, latte, alimenti per

l’infanzia, biscotti, merendine e molto altro ancora. In tutto, sono tate raccolte otlre 39 tonnellate di alimenti lo

scorso 8 ottobre, nella decima colletta alimentare organizzata dalla Caritas diocesana di Roma in 56 supermercati

Auchan, Simply, IperSimply e PuntoSimply della Capitale. Oltre 600 i volotnari impegnati. I beni raccolti,

informano dalla Caritas, vengono distribuiti tra i tre Empori della solidarietà presenti a Roma: la Cittadella della

Carità – Santa Giacinta, Spinaceto e Trionfale. Veri e propri supermercati di medie dimensioni, disponibili

gratuitamente per persone indigenti assistite da parrocchie e servizi diocesani. La collaborazione tra Caritas

Roma e Simply, iniziata nel 2008, informano dall’organismo pastorale, «permette ogni anno la raccolta di oltre 170

tonnellate di alimenti e prodotti di prima necessità donati dai clienti, aiutando le 1.500 famiglie che usufruiscono

degli Empori».

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CALENDARIO LITURGICO E

RICORRENZE SETTIMANALI

1 NOVEMBRE

SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI

Festeggiare tutti i santi è guardare coloro che già posseggono l’eredità della gloria eterna. Quelli che hanno voluto

vivere della loro grazia di figli adottivi, che hanno lasciato che la misericordia del Padre vivificasse ogni istante

della loro vita, ogni fibra del loro cuore. I santi contemplano il volto di Dio e gioiscono appieno di questa visione.

Sono i fratelli maggiori che la Chiesa ci propone come modelli perché, peccatori come ognuno di noi, tutti hanno

accettato di lasciarsi incontrare da Gesù, attraverso i loro desideri, le loro debolezze, le loro sofferenze, e anche le

loro tristezze. Questa beatitudine che dà loro il condividere in questo momento la vita stessa della Santa Trinità è

un frutto di sovrabbondanza che il sangue di Cristo ha loro acquistato. Nonostante le notti, attraverso le

purificazioni costanti che l’amore esige per essere vero amore, e a volte al di là di ogni speranza umana, tutti

hanno voluto lasciarsi bruciare dall’amore e scomparire affinché Gesù fosse progressivamente tutto in loro. E'

Maria, la Regina di tutti i Santi, che li ha instancabilmente riportati a questa via di povertà, è al suo seguito che

essi hanno imparato a ricevere tutto come un dono gratuito del Figlio; è con lei che essi vivono attualmente,

nascosti nel segreto del Padre. (Avvenire)

2 NOVEMBRE

COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI

La pietas verso i morti risale agli albori dell’umanità. In epoca cristiana, fin dall’epoca delle catacombe l’arte

funeraria nutriva la speranza dei fedeli. A Roma, con toccante semplicità, i cristiani erano soliti rappresentare sulla

parete del loculo in cui era deposto un loro congiunto la figura di Lazzaro. Quasi a significare: Come Gesù ha

pianto per l’amico Lazzaro e lo ha fatto ritornare in vita, così farà anche per questo suo discepolo! La

commemorazione liturgica di tutti i fedeli defunti, invece, prende forma nel IX secolo in ambiente monastico. La

speranza cristiana trova fondamento nella Bibbia, nella invincibile bontà e misericordia di Dio. «Io so che il mio

redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!», esclama Giobbe nel mezzo della sua tormentata vicenda.

Non è dunque la dissoluzione nella polvere il destino finale dell’uomo, bensì, attraversata la tenebra della morte,

la visione di Dio. Il tema è ripreso con potenza espressiva dall’apostolo Paolo che colloca la morte-resurrezione di

Gesù in una successione non disgiungibile. I discepoli sono chiamati alla medesima esperienza, anzi tutta la loro

esistenza reca le stigmate del mistero pasquale, è guidata dallo Spirito del Risorto. Per questo i fedeli pregano per

i loro cari defunti e confidano nella loro intercessione. Nutrono infine la speranza di raggiungerli in cielo per unirsi

gli eletti nella lode della gloria di Dio.

4 NOVEMBRE

SAN CARLO BORROMEO

Nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore, era il secondo figlio del Conte Giberto e quindi,

secondo l'uso delle famiglie nobiliari, fu tonsurato a 12 anni. Studente brillante a Pavia, venne poi chiamato a

Roma, dove venne creato cardinale a 22 anni. Fondò a Roma un'Accademia secondo l'uso del tempo, detta delle

«Notti Vaticane». Inviato al Concilio di Trento, nel 1563 fu consacrato vescovo e inviato sulla Cattedra di

sant'Ambrogio di Milano, una diocesi vastissima che si estendeva su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere.

Un territorio che il giovane vescovo visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni

dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Impose

ordine all'interno delle strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Un'opera per la

quale fu obiettivo di un fallito attentanto. Durante la peste del 1576 assistette personalmente i malati. Appoggiò la

nascita di istituti e fondazioni e si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal suo motto:

«Humilitas». Morì a 46 anni, consumato dalla malattia il 3 novembre 1584. (Avvenire)

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INTENZIONI DELLE MESSE

Vorrei far dire una Messa per… Come faccio? Per far celebrare una Messa secondo una propria intenzione ci

si può rivolgere direttamente al Parroco prima o dopo le celebrazioni, oppure presso la Segreteria Parrocchiale.

Nel caso di ricordo dei defunti, si possono elencare i nomi delle persone o delle famiglie.

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SACRAMENTI

BATTESIMO

I modi e tempi sono da concordare con la Segreteria Parrocchiale, per la

preparazione dei genitori, per la scelta adeguata dei padrini e delle madrine, per

la presentazione dei documenti richiesti; per il battesimo degli adulti sarà

richiesto un percorso individualizzato

CONFESSIONI

Le confessioni sono disponibili in Parrocchia DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ prima

e dopo la Santa Messa delle 13.30 e OGNI DOMENICA dalle ore 10.00 alle ore

13.00.

CRESIMA

Al termine del cammino di preparazione (iniziazione cristiana),

si potrà accedere al sacramento della Confermazione in data e modalità da

concordare col Parroco.

COMUNIONE AI MALATI

Per le persone trattenute in casa da una lunga o invalidante malattia si prega

di contattare la Segreteria Parrocchiale per la visita del sacerdote a portare

l’Eucaristia nelle case.

UNZIONE DEGLI INFERMI

l’Unzione è chiesta in caso di malattia di lunga durata o in pericolo di vita, in

questi casi si prega di contattare il Parroco h24 .

CELEBRAZIONE DELLE ESEQUIE (FUNERALI)

La data e l'ora della celebrazione delle esequie sono fissate d'intesa coi

familiari, previo contatto con la Segreteria .

MATRIMONIO

per ricevere informazioni circa le pratiche civili e Parrocchiali, richieste dalla

disciplina del sacramento è necessario rivolgersi alla Segreteria

Parrocchiale, almeno 6 MESI prima della data prevista per la celebrazione del

matrimonio. La Parrocchia ogni anno predispone dei corsi per fidanzati.

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