Il Palazzo Del Patriarca Di Cividale

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ARCHEOLOGIA

MEDIEVALE; cULTURA MaTERIAIE }NSEDlAMENTI,TERRlTQ.RIO

XXVl

1999

Estratto.

' . " ~ . ~ . " - '~ .. ',.. ·::C

, " 'J" )

;".:' ....

ALL ' INSEGNA 'o.EtGf.Guo

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A,rcp-eoJogia MedievaleXX:VI, 1999, -pp, 67-92

Sandra C olussa - Monica Raggio - Cian Pietro Brogiolo

IL PALAZZO D EL PATRIARCA A CIV ID ALE

A. IL P AL AZZO PA TR lA R CA LE N EL LADOCUMEN1AZIQNE SCRltTA .'

L L A srORIA DEGU STUD!

Fino ad ora icontributi indirizzati alla rico-

struzio ne d elle v ic en de e d a lla individuazione del-I'aspetroarchitettonicodel Pa laz zo Pa tr ia r ca le diCividale hanna avuto unoscarsosupporto -di.datimateriali, cosntuito da alcuni lacerti architetto-ni~~e decoroa~i~i.n situ oreimpiegati; questi ulti-nuancora visibilinel xvrn secolo. Inoltregli scaviarcheologici del 1948 edel1986-87, edi lavoridi consolidamento posteriori al terrernoto del- 1976, condom nell'area d el P ala zzo de i P ro vve-ditori Veneti, in antico occupa ta dal P alazzo P a-triarcale, nonerano mirati ana conoscenza del-l'edificio, n e - sono seari successivamente utilizzati

a questa scopo I{Fig.1 n. 4 e n. 6). Di consegnen-Z~, le .ticerche si sono basate in mode pressocheesclusivo sulladocumentazione archivistica,La pin antica trattazione della storia del Palaz-

ze Patriarcaie di Cividale puoessere c~nsiderataquella redatta ne116S0, in occasione de lla c o nte -s~de~ Capitolo- di Cividale centro 1a Collegiatadi Udine (F1). Inquesto documento, evidentemen-

t~ ~l£ine ~i dim.ostrare I'antichita del Capitolocividalese, 1 Capi del Consiglio dena Comunitadi Cividale del Friuli, appoggiandosi alle notiziedegli storici Paolo Diacono, Wolfango Lazio e

Gi~v~nni .Candido, atrestarono l'originec allistia na d el P ala zzo e iluo utilizzo, seppure inmodo .discontinuo, comeresidenza patriarcalefino alia sua distruzione. 'Pili recenternente, alcune notizie intorno aIle

vice nde d el P alazzo P atriarca le di C ivida le furo -no r ac c olte n e lla s ec o nd s m e t a del XVI I I s e co lo dadue eruditi locali, Giovan Battista Belgradoe Gae-~o Sturolo,entrambi cividalesi.ril primo cano-mea ed il.secondo sacerdote del locale Capirolo 2.

II BeIgrado, nella sua "Storia di Ciuidale" del

I -Per gliscavi de l 1948; SwccHr1950, pp , ;2.2·_29;ld. 1951,ppo. 54-56; p er q ue lli del1986~87: AHuMADA Sn.VA 1991.

2 S,:,Ua figura ~eHo Sturolo iii veda BROZZ! 1980, pp . 11-12.Non-vi sono, a rniaconoscenza, studi specifici sui Belgrade.

1789, si base soprattutto sulla documentazionedi periodoveneto, citando solo occasionalmentefontiarchivistiche pili ant iche, rna riuscla deline-are con sufficiente chiarezza .le fasi edilizie del-l'.edi!i~io, e a -p orre con apprezzabili argomenta-zioru II problema della su a collocazione e de llesue dimensioni',Pill completaappare la ricerca dello Sturolo,

che dedico a l Palazzo treseparate trattazioni intre tomi dena sua vasta opera antiquaria, ripe"tendocon pochevariazioni le medesime notiz-ie4.Varie sono le fonti di cui si servi; per quanto-ri-guarda la docurnentazione d'archivio utilizzc IeDefinitiones d el C om un e di Cividale Sed il fondo~ei P ro ce ss i p er la Precendenza 6 , sia negli or ig ina-It, che neUe trascrizioni del canonico Gian Do-.menico Guerra, anche se Ie citazioni delle. fontisono talvolta .imprecisee difficili' da -verificare-tragli eruditi antichi 10 Sturolo ebbe presente

M~rcant~nio Nicoletti e P ie r P a olo .L o ca te llo , c hescrissero intorno alia fine del 1500; e quindi fu-rono testimoni autoptici della dernoliaione deip ala zzo o rm a i fatiscenre, per lasciare ilposto alIanuova sede del P ro vv ed ito re V e ne to 7 , ; talvolta 10Sturolo si avvalse per le sue argomentazioni-an-che della visione diretra di alcuni elementi archi-tettonici superstiti da lui attribuiti al Palazzo. Allasua trattazione it sacerdote allege inoltre due di-segni ricostruttivi, in cui cerco di visualizzare levarie notizie raccolte (Figg. 2 e 3). .

Le conclusioni della Sturolo costiruirono ilpunto di partenza per .l a successiva indagine ar-

cheologica di Michele della Torre . Dal 29 marzc a l

J BELGRADQ 1789,p. 37 e pp . . 44-56.

4.:Per 1aprecision~ son? dedicate specificamente. ~l Pala.uoPatriarcale le .seguenn paglOe:.STUROLO 1772, pp . 420-443 ;JD.1783·84,pp. 2S0·263; 1 0 . 1794, pp. 246·256. Aktine notizie s~rrovano anchein In. 1762, passim . .

5 Definit-ionesMagnificae Communitan», si tratta dei verbalidelle deliberedella Magnifica Comunira di Cividale conservatid,,11301 a11802. . . .., .

6' 5 i tratta del fondo ch e contiene idocumenti prodotti du-~ante _1aconte~a.sorta tra il Capitola di Cividale e Ia Collegiata(II Udine a parnre da l X VI 'secolo,

7 Sui Nicoletti,vedi infra notan, 27; per iILocarello GlAVIITO

1998, pp. 2'21·222. . .

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S . COLUSSA-Mo ._ MGOT O - G.P . ' I ' !ROGIQLO

Fig, 1L'il,reap~lPa.lazz9 P<ltriOU'c;aie)¢,cinle seguentiindicazioni topografiche: 1) chiesett» e li Sarita Matia .di Corte . 2 , ) casa

artigiana medievale 3) .scavo della Torre; 4) scavoStucchi, 5) scavo de Portis; 6") s cavo Ahumada Silva; 7) Pozzodi Callisto." , ' , (daboraiionedi Flaeio Beltrame), -,

7 ap rile 1 -8 19 , infatti, il canonico cividalese effettuod eg li s ca v i n ella .p ro p ri eta S o be rli , antistante all'at-

tuale Palazzo dei Provveditori' Venefi, nellacon-vinzione che taieedifici9~sorgesseneirareajna ntic o o cc up ata 0 4 1 , chiosrro del Palazzo Pa t ri a rca -l e _ ! (F ig . 1 , n. 3 ), c osi.c om e .lo S tu ro lo a ve va ip otiz-z ato (c fr. Fig . 3 ); aHa relazione dello Scavo ilcano- .nico allege' ancheuna brevestoria dell'edificio,rirnasta inedita (F2). '

Anche le s uc c es si ve trattazioni de ll e v ic ende d e n

Palazzo SQllQ debitrici deicontributi del Belgra-do -e.della Stu,rq1o,in pa rt ic o la r e quel la d i France-sC Q d i M anzano ~,;che uril lz:z;o inoltre alcune notizie

del cronista.medievale Giuliano, e.di Giusto Grion w ;

iBRO:lZI1982, pp, 117-118,tolii.riih~ndl aft«5tib'rig~naii,

9pr Me>-N~ol~50-~~,I, p,194.l°_GruoN 1899., pp,}S3-354, Lenotizie del Grionsonosrate

le notizieriferite da q ue st'u ltim o n ella s u a operasu Cividale, per quanto dettagliatecsonoperc in

parte di problematico utilizzo, per Ia mancanzadi . riferimenti allefonti cia cui sono state rrarte,anche se ' eda supporre che molte di e ss e p r oven -gano dal giii citato fondo delle DefinWones

Magnif icae' Comm uni ta ti s11 , . '.

Ibrevi riferirnentia quesro importante edifi-cio, presenti in alcunicontributi piir recenti sullato p og ra fia d i C iv id ale it ) etaalto e b asso m e die va lee sul P alazzo dei P ro vvediro riV eneti, no n -ag giun-g ono a ltr i e le rn en ti e l i rilievo a s h s tudi p recedenti 12,

poi riperute, .senza.controllo' dei dati, in CECCHELLf 1919,1'; 55-56 nota.n. 3i ID , ] 943, p, 45 !" no t a n , J; S ru tCHr 19 50 ,: pp , 2 8-2 9_

11 Miriferiscoiilj:laiticolare.ai dad posteiioi:i all400, cheinformano- sui progressive degrado del Palazzo,

12 BRozz l -TAGLlAfERRI i9S8; p, 28 ; BROziI i9?O, p, -143-i44;

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IL PAIcAZZQ DEL PATRIARCA A CIVIDALE

Fig. 2 - Disegno 'd i Gaetano Sturolo del Palazzo Patriarcale, redatto combinarrdo I e notiziedivarie fonti documentarie,I,;edilkio, 'composro di ortanta stanze, si esrendeva a Nord fino alia chiesa di SantaMaria.di Corte; sono indicati la , "GrQ'1 Sa14 de lPdrlamento" al prime piano, Ie prigioni al piano tetra "S14b s c a l t a c ur ia e patr ia rc ha li s" (C3 'J ), ed ilgiardino(viric4rium) con ilpezzoa Sud. (da STUROLQ 1776, tra p. 576 e p. 577; fotoriproduzione de l .MuseoArcheologico Nazionale di Cividale),

con I'eccezione di alcune notizie che si 'leggono

nella.guida di.Cividaleredatta da Giovanni Marioni

e Carlo Marinelli, non riportate dagli alrri autori,

se nza c he pe ra ltro n e sia in dic ata la fo nte illprove-nienza 13.

2 . PERrO no 1- IL PALAZZO ,CALLiSTIANO

Varie "Vire dei Patriarchi' di eta medievalesonoconcordi nell'attribuire.al Patriarca Callisto

I'edificazione de l palazzo, assiemea quelladella

basilica e dell'omonimo battisteroc-dopo la sua

venuta a Cividale a seguiro della conclusione della

contesacon ilduca Pemmone(Bl; B2;JB; B4;cfr.B 5 ) 1 4 . La data de lla c o str uz io n ed e ll'e d if ic io ~ e o llo -cata posteriormente al 737 d.C., secondo la crono-

Iogia proposta gia dal De Rube ise generalmente

accoltav; come ' terminus ante quem bisogna.por-renaturalmente l'anno di motte del Parriarca.che

nonenoto con precisione.una e iporizzato inter-no al 770. d.C. 16.

11palazzosostirul la precedentesede vescovi-

le, stabilita dall'epoca di Fidenzio, comeattesta

MOUNAR I ·QUENDO . LO 1970,p. 58; BRQZZI 1971.72, pp. 13-.H-;II). 1975a, p. 18; ID . 1975p, p, 13; 10 . 1990, pp. 53-54; FRANcA

1 99 1 ,. p : 468; BI.'OZZI 1994, 'p. Sq.ilMARt()NI-MuTINELLI1958, pp. 254·2 .58. In particolarenon

sono riusciro.a rintracciare la fonte della norizia dell'amplia-mente del palazzo alia fine dell 'XI secolo, che, evidentemerire,se.confermata, assumerebbe notevole irnportanza-ai fini del pre-serite studio, . . . .

'14 .Sulla vicenda 11contribute piirrecente FWAlTO' 1999' , p,200,si v eda a nc he c .- \p o 1992, p. 59.8.

IIDERUBElSJ754 ,_p .249;ctr. P A s C H I N l . 1 9 7 5l, p. 134 nota n. 4.

16 UbHELLI 17 ;20 , c o l . 33 .

esplicitamente Paolo Diacono (A2) , apartire dal-

1a fine del VII -inizio dell'Vlllsecolo d.C. '17, inseguito utilizzata dal suo successore Atnatore(Al;

A3; B4; cfr, B5),e demolita nell'occasionedellanuova edificazione. (B5). Non vi sono invece ele-

menti a sostegno dell'affermazione de l Miuttini,

erudite cividalese vissutoacavallo tra 1::1.econdameta del XVI secolo e l'inizio del xvtlu,. ;secQn-do cui anche Massenzio, predecessore di Fidenzio ,aveva posto la sua residenzaa Civida;le (A1), av-

venimenroche andrebbe collocate net terzo quar-to del VI secolo d.C. 1(Il Palazzo Patriarcale sorgeva nell'area in cui

orasi eleva il Palazzo dei Provveditori Veneti,

come testimoniano, oltre agli elernentiarchitet-tonici superstiti, anchea1cuni eruditi vissuti nel

XV I sec olo , c he 1 0 videro ancora in p iedi od .assi-stettero alIa costruzione de l nuovo edificio (Al;

E1;' E2; E4; E5; E6). A conferrna di questa collo-caz ione del.Palazzo, inolrre, il Belgrado ed ildel-Ia.Torrericordano .unaprocessioneche si svolge-

va rielgiorno dell'anniversario della dedicazionedel Duorno e, dopo aver compiuto il giro dena

piazza, entrava nella curia patriareale, dove sifer-

17 M IRABE L LA RO~ER T I 1975, p,49; BARTOUNI 1990,.p.366,notan. 54 , seguendo.il Liruti, propone-il 705 a.C. irlFEDALTO 1999, p.3341'attivita del vescovoe collocara intorno al 700d.C.

'18 Sue notizie in DarCor. 1998 , p. 48 nota n. 107.

19 F E D A . L T O 1999, p . 3 3 . 4 ' . II problema: 5i l e g a alla c o n t r o v e r s a

questione della presenza in Cividale di una sede vescovilc.-chesecondo alcuniIad esempio MIRABELLA ROl\ERT:I '1975, pp, :48 esgg.) dovrebbe essere anticipata rispetro alia documentaziorieletteraria ed .archeologica rimasta ..

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S. COLUSSA- M.,BAGGIO- G.P.BROCIOLO

Fig, 3 - Disegno ricostnittivo piuttostofantasiosedi Gaetano Smrolo del complesso archirertonico costituito dal PalazzoPatriarcale e dal Duomo, denominate ,rBorgf).ilelDuofflO"" II Duorno, secondoiE<;aoclUieo (opiaione seguita ahehe daMichele_della Torre), .nella sua E ase,medievaleaveva 101facciaea posta a N6rd;_Per quanta riguarda il Palazzo Patriarcale, sinotano l'estensione dell' edifido fino alla chiesa di Santa Maria di Corte, la collocazione della cappelladi S c Paolino a.sinistra del pat~zo •.come 'indicate, dill Nicoletti (E4)_ la presenza IDuna lobiq" i~,-:iridarium con ilpute'!-s posti.a desrra, L~staUe sana Iocalizeate nell'area attualrnente occupata dalla Banca Popolaredi Cividale e scavata da ,Michele della Torre; II

«nuotJo p-alazzo-patriarcale» sorgeva nell'area attualmenre occupata dal Palazzo de Nordis (da BRozzI"1980~ p, 45)~

mava (86); un documento del 1192, redatto.a Ci-vidalemetro ilDuomo ~(ubidominus-pa tr ia rcha's ol et 's e d e r e » ( B 11),.comprova ultericrmentequesta po-smone.Per quanto riguarda la smmurazione interna

dell'edificio, alcuni documentiforniscono un datodi notevole ,interesse 'menzlonando un «maiuspalat ium» in Cividale, nel cui interne furono re-datti (B 14; B 16;B17) , ; il contenuto di questi atti,strettamente attinente alle funzioni amministra-tive del Patriarca 20 " indica che Pediflcio in que-stione, anche se non espressamente nominate,

non poteva essere altro che.il Palazzo Patrjarcale;la definizionedell'edificio come «maggiore pa-lazzr» puo essere intesa "orne raffronto con Tal-tro importante .edificio pubblico cittadino, costi-tuito daJla Demus COmmunis, oppure, piu pro-babilmenre, indica.l'esistenza didue carpi di fab-brica didiverse dimensioniche costituivano i tcomplesso palatine, comeanche Ie emergenzerriurarie sembrano confermare> (BROGIOLO infra).

ZO I documenti BI4,e E17 riguardano.privilegi coaeessi dal Pa-triarca al Capitolo cividalese, mentre ilBlp tratta-di un arbitratedel conte di Goriziit in , question! in cui era interessato il.patriarca,

,2 1Delta stessa.opinioneS'naoto 1783~$4, p.253, cheipotizza-val'esistenza di due palazzi patriarcali di diverse dimensioni,

Poche sono Ie altre notizie che.si possono rica-yare dalle foriti di archivio sull'aspetto dell'edifi-cio, di cui itestimoni mettono in IuceI'aspetto«al ia ( ongobqrda» e la ricchezzadelle decoraz ioni(El; E2.; E4}.A1cuni documenti nominano la«cu-»ia» del palazzo (B 6; BEl; B J 3 ) ; tra essidi partico-lare Interesse e un atto notarile del 122,9 (BB),da cui si apprende che' nella «curia» si trovavauna «domus»; oggettodi un'investitura da parte delPatriarca Bertoldo; I'edificio confinava c ia un latoc o n uri'altra «domus» e dall' altro con 1 0 «stabulum»patriarcale; anche questi ultimi, pertanto, si affac-

ciavanosullacuria. I documenti, inoltre, menziona-no UP « so lar iu s» ( B7 ; B 1 J), una «camera» , del Pa-triarca. (B1Q ; B20), pre cedutada una «said» (B2l),ed alcune «domus Patriarchatus», distinte, quin-di, dalle «domus» appartenenti ad altri possessor](1 31 3; B 18; B 19); none.perc possibile derermi-nare la posizione di questi e1ementi nell'ambitedel palazzo. Infine, una' «uia pub(i(.(lJ>p.elimitavada un late l'intero complesso (B13).

Lcdiflciodi maggiore prestigiocompreso netPalazzo Patriarcale era sicuramente lacappellade-dicata a SanPaolino di Aquileia (morto nell'802

d.C), menzionata per la prima volta nel 1126(B8) " la cui edificazione va logicamente collocatanegli anni in cui la figura del Patriarca inizio <l.dessere oggetto di venerazione, vale a dire gia dal

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~t

IL P ALA ,ZZQ D EL PA TR IA R,CA A CryIDALE

dellaPatriadel Friuli per n r « $ t 8 . 1 . 1 : r Odel palazzo(adesempio '.03; D7; D9; DI0; Dl1)xhe,; none-stante la vetusra, conrinuava ad essere «pu lcbr io rquam. s i t e d if iC i um in bat ciuitate» (D.J O r . Venezia

di tanto in tanto concesse.dei fondi (D4,~D5; D6;D8;,D12},e- dei parziali lavori di.restaure venne-roeffertivamente appalraried eseguiti, soprattut-to interne alia metadel.Xvsecolo (D 'S ; D9; Dl0;

, DJ5). Ma la freque:nzadelle richieste; che insisre-vane sul persistente statodi abbandorro in cuiversaea il p a l a z z o , dimostranoche- i n : r e r u r a gILinterventi.eranodipoco conro, e.non t i e modifi-cavano la sostanziale situazione di degrade ( B R O -

GJOLO infra). AH a ba se df questo scarso interesse:probabilmente viera anche d a paone .della .Sere-nissimala vcil()nt~politicadi non rimetrerein.effi-

cienza.un edificio che rappresentava if simholodell 'autonomia delloStato Patriarcale'" .ItC6Ipo di gliazia, secosi si puo' d ire; venne 'pc r-

tato dal 'terremoto dell'S agostodel 1511, chearre-c o dannigravissimiall'edificio, documentatidaun Necrologic Cividalese, riportato dal Guerra(D14p~.La rovinahrallora de,finitiva,c;omedimo·stra unaJ~1niera·del ,ccardinakGrin1ani del 1 5:37 , , : , c n e1 0 d e m i r S c e .ormai «Iabefactatum ac p en e dirutufJ1>i,

(DJ6)"c ioe nelle stesse cendizioniincui iu viston ellameta d eTXVI se co lo da jacopo VaJvason diManiago (El).: .

Il destine d el P ala zz o trove hi sua: de fini ti vaconclusions nel15S3;in tale anno, .infatti; icivi-dalesi ottennero l'assegnazione -di un .Provvedi-to re con funzioniseparate ed autonomedall'am-minissrazionedel resto della Patria del, Friuli dl;

Ned dec reta : d i as segn~zione, a l punto 4 , e espres-samente affermato ohe.] proventi derivat: dallecondanne peeuniarie dovessero essere impiegatiper la costruzione della residenza di questo nuo-yo magistrato (D l:7). S i- tratta dell'atto 4 i 11,1Qrtedel Palazzo Patriarcale.Ja cui demolizlene si pro-trasse per qualehe anno (DI8; D19; D20),. at,:

.49 -B ign i fi ca tiv"ada ques to : PUIltQ d iv is ta , la n otiz ia r ip or ta iain G)Um{1899; p. 119 (if! solitosenza i ' indiC\lZione-deUaJonte),che nel15 31 i'tivi4alesitic;tie.sero p_efPenrie~jlnavQlta aYeneziaIiistrutturazione.delPalazze Patriari:::a1e,d~ irsare come sede ..

per le r iuni"ori ide1ConSig1io ~lIaComuriita;larisposta ~une~ga ti V l! - aC311$a de ll a mancanza . de ll ' a p p rov a zi o ne ,d< :i P r eg ad i. rn ainvece.ve hne da to inieio alia e ostnszio ne di un nuevo, PalazzoComunale.

s~Altri terremori'che in precedenzaporevano avere arreearo

darmi al palaz~9, erano avVenutj ne] "1 116 (OJ 1\1A,NZANO 1850·7~.1I. p. -99),nel1222 (ibidem, II~p, 281), n~11279 (lb i"dem,In , p.J47',e 149,);nel130~ ( 1 b ' i d em, II~,pp,320~321);neln48( lh idem,V;pp . 55- '57) "n¢1 1'354 ( lbiJem,V, p . : 120Ye D:el1403

~lbidim,Vll~p. 166).5] T A G f l A F E R i U 1976,pp. ) ( X V I e sg g; II 4 ec ie to d i 'c on ce ss io -

ne , e pubblicaeo in GRlON 189'1, pp. LXI~LXIII,n. xx . S ui c on 'te std po lltk o c fre porto all'isrituzione delProweditoraro, si veda,o r a ,M A i X : : H I G J ' . I A 19,99'.

compagnatadalla spoliaziorre dei suoi dementidecorativi (E3) 52 , al f in e di c rea re lospazioper.lato rm entataedifio azio ne .del P alazzo dei Pr0VVe, .ditori.

APPENDICE 1: DOCUMENTI5~

A . I L i'ALAzZ b VESCOVlLE

A1)p~st 1591«(il muro di cinta romano) tendealla volta del

Palazzo Pretoria, do:v'e~a guello di Calisto, rna prirnadi ll,li di Massel?~i9~ di Fidenzioe di Amato_re vescovidi Cividale»,

_ M n r P I I N r , Noti!?i f.{, p.6.

A2) iniz ib delfVlir secolo

«ad {) epi enf an te r iQ ' Te -~e11 'JPo reFjdtmti.,,~e pis cOPU 5 d e -ctistrb.lulienSi, cum v o lunta te 5 ~p ir i6 rum d ucu n» in -tra Foroioufiani castri .n;uroshabi_tduit ibique suie p is co pafU$ s ed em s ta iu it ,» .

PAULUS DlACONUS; ffistorid LAngoqardortJ.m VI~51.

A3) 'pOSt 737

«ad 1m : :l cd ic tam C iu ita tem u en ie n s, A,mq,torem de_Fqrojuliiexpulit, qtqUf! domumifliussibi habitationemstatuit»,

.... DE RllBEis 1740, Cbronicon Patria'rcharumA .qu.~lei~nsium, q t w d i ' n Tab~ l ar io Capi tu l~ in CivitateF O T t J u h t a-d$ervatur,Appendtx I I , p. 8 .,

B. PERibDO 1 - IL p AlA ZzO C AL LIS lA N O

BI) post 737

«post haecPa tr ia rcha (Cal is tu s )a d C i .& i ta tem rediens,ibJ E~cle$ian:,,itt Baptistetitlm,Sam;!i Johannis; atque ,Pa14t;lu'n(lPa~4rchale construxtt»;

DE' RlJBI;':IS 1740, Ch1'Q:nicon Patriarch_4ru;mAquileiensiu~, quod in Tabulario Capituli .in CivitateFbtiju!ii adsetiJdtur,_ AppendiX II, p :" 8 ecol. 321.

B2) post 737

« < : ; a l i s t u s - VeT? cu.m honere ted ien s .e t suscept'!s,Pa/attum et E c c l e s z a m . 1 t f d i c t 4 Ctl!t.tateAU$t:fJaecot1$trf;lX(t»o~,

S2 S J U R (l_LQ 178'3 ~ 1 1 4 ,p , 2-6 ,2 affC1rma cheai suoitemp! si ve-dev3,I1o ancora alcunimateriali qispo:glio' r i. qi ia ~ iane,muriiJel lec as e vi ci ne e e p ec ia lm e n te s u I mUTO d e l B r o lo N o rd i~ fr a l e c as eBrosadQla e ; Torr;;ih BOigp'S[lntaMaria di Corte»" .

J3Lad ()~ul 'l le n ta ii p ne s< ;: ~ i~ s ui P a la z z( )P a tr ia z :c , al .e~ mo leovasta, In questa sede si e dperat'i una selezi one , privilegiando itestiche fomiscono indicazioni in ordine alle strutrurearchiter-toniche dell 'edificio ..Le indieazioni bibliografiche riportateincalceal testa deiddcumem] indicano la pubblic:a:ii :orie incuisono _stati edith. nelle stessesi trovano irimandiper i'riscontricon g l , i ' originali, NeJ case-delle trasq:iziQn.i inedite di documen-ti (o'di' ctiinon sonos.connscenza dell 'e'dizione) del Guerra 0del Bianchi hp riportaro ne l primocaso lefonti di provenlenza,

jci~t~::~:~~~iB;~~t?t1~:t::~:t~'tl;!~~~\~f~~t6e d il G rio n d i c ui n on s ~m o riu sc ito a .v erif ic ar ela provenienza;peressi s i r imanda alla b ib ii ,o g ra fi a. I l r e st o d ei d oc um ent ie st at o r ip ro -d ot to s olo n ella p a rt e u ti le a ll'a rg ome ne o de l presente.studio.

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ILPAL.AZZ;O D,EL MTRlARCA,A CIVJPALE

Fig. 4 - Disegno dell'altarenella Cappella del Sacramentodel Duorno .ad opera di Gaetano Sturolo. Il saeerdorecividalese ritene.va che I'alrare {que statoedificatoreimpiegando .materiali provenienti dalla eappella di SanPaoJinodelJ?aJazz.9 Patriarcale: ·«Li pat-riarcbi s .u(# (di

Paol ino) s uc c e $ so ti : po i fabO tic4 rQ tlQ Un d C hM setta q si:lqo n a re .alia manpsin istrr:zdel Palauo oltredetto diarchitetturabarbara s i ,masQnt l iQsa .e ricca co nAltare.e-C Ollo nette d iuaricolori su' marmo assai pa_gamente iauorato, comes : 'u . sa v ai n . q ue ' t¢mp'i , ad U i : _ c e 1 l i ; cfote~che, pes<. i ecc. Qua lchiesettalu po i .a tterra ta: ass iemeeol Palatiol 'anno 1553;cpl1e c6lhm e (Sic), e mar1,ni del qua'! a l~a re credere; fo_sse[atto I 'Al t4 reprtMente delSSmo d i q ue sta Colleggiata, che:«diquesta(igur:a-o/treposta,.» (S1tJl!:OLO 1762, p. 297) .....altare,ora denominate "Cappella-dei Sacrament6~, collocatoasinistra .del Presb iter io, e state oggetto di re staur i

secteceateschi.ved Ha perso I'aspeti:b,cgn cu i l?Sturolo 1 0

har:a{figurato(da, SW,ROLq 1_7~2, - P ~ 298).; .

lX seco lo=; P oche sono le ' no tizie su .questa ch ie -setta; nominata dai documenti ora come~;ecc¢e_sia»,Qr-a~Qill~ ~ ( c a 1 ? e l l a » ; il .Nicoletrl, che lavide, personal mente, ne la~ciouna breve-descri-

zione ( EA ) : si trattava di una cappellaabsidata,con' p av im en to rn armo re o. e pared affrescateconunciclo pittorico raffigurante episodi della vita·~ - ;

lUPer quanta riguarda ilettltQ'diS. P a oli no ;PN ;CH IN I 1 9 0 6 ,p.p. ESSe Sgs: . ;BROZZI 1987, pp.,9'-13; MENIS 1996, p. 9.

d el P a rr ia rc ar alcune colonnee marmi.osecondo10 S turo lo , furono re im pieg ati per la . co srruzio ned e ll ' A l ta re .d e l S anti ss imo - ne ll a n ava ta sin istra d elDuorno di C ivida le (F ig . 4 ); A I· sub .inte rno sisti..

pulavano-atti notarili (peresempro B 9;B 12; B 1-3 {B1J), anche dopo irestauri bassomedievali delPalazzo (G19)ja detta del.Nicoletti, iPatriarchi,dopa Ia.nominacal memento del lore ingresso.inCi\i 'ida.le,v,isi recavano in a tto di r ingraziamenre(B21 );n el J2 36 due.coniugi erano in ca ri ca ti d i svol-gere I'«off icium» b ella c ap pe lla , u riliz za nd o ipro-venci di J l P manse destinatoa questo fine (B.15).'II NipQlet~i segnaloanche che la chiesetta sit rovava «al la par te sinlsira» del palazzo, ossia tiel

s uo s etto r e s ette n tr io n ale ; benche.l ' indicazionevada. r ifer ita .aU 'edificio nella su a Ease basso rned ieva le ,

rurtavia pub essere r ite nu ta v alid a, c on sid er an doche ilpa lazso ca llistiano .aveva dim ensio ni m inori

d i quando 'fu vista da llo studio soc ivida lese , Q ual-ehe altra in dic azio ne rig ua rdo a lla p osizio rre d el-lacappella si guo r icavare da a lc uni documenti:nel 1 12 -6 · venne sottoscritto un atto «in curia

patr iarcbal iante. eccles iam: San'7t iPq~f ini» (1J~) ;inoltre in duedocum enti la chiese tta e localizzatarispet t ivamente(~upra palacium,patria((hale» (B12.)

e »superpatriarthal! 'palacio» (C19); lacappella d u n > 'q ue si tro va va . a ll'inrerno de lla curia; es i pub sup-p orre che .q uest'ultim a fo sse , a lm eno 'in parte, SO~-praelevata, . .

Le fonti documentarie forniscono pochi .ele-mend utili a definite il problema delle climeo~io·nidel palazzocallisriano; che trova invece con-tributi plu precisi alla suasoluzione dal riesamed elle e rn er ge nze .murarie evidenziate .n eg li s ca videl 1948 e tid 1986·87 (BROGIOm infra).

S ic ur amente v er so Nord I'edificio potevaesten-dersi a l rnassimo finoa lla ch iesa di S a nta , M a ria

.di·Cor~~·,.ch~el1ad{)cu~entaz~qn~ archivisticacoeva esempre distinta dal Palazzo 'PahiarGa~ei3 ,ed era eponima di unacontrata i~ (Fig . 1 , n. 1 ).

Mancarroelernenti sicuri per H lam meridionale,inquantolapresenza di unpozzo.nell'ambito p~.

latino, da identificare 'coil quelle-atrualmentevi-sibile, e g i a ' ,i.ilpassato rioto come"PQzzodiCa lli sto ?' (F ig . l.n . 7 1 , . ~ .te stim o nia ta so lo inepecaposreriore ai lavori di ampliamento di e r a . basso-.m edieva le ; .

A partireda Callisto il palazzo fu usato ininter-rot tamente C O r n e . sede patria rca le fina l Pop one

(1019-1042), che preted risiederead Aqufleia=,

.ll. BROZZlf974 , pp. 11 - 2 0 .

24 . La con'ttdta ~'notaap'attire da l125_2~ ib i dem, pp. 1 : 2 e 1.3.

IS'Sived-:i, ad.esernplo, C. \NUSSI6 1990, pp . 90-9,2: « $ a n t , t a .i t l1cque/Aqui le iensi sede v4tante_, a diuo Paulino ad/Poppuinpatriarc!iaJn i nt er e es s er un t. an ti $t it es X1V( S[ 4 cc ~ ss if) o o rd in e a q

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S. CQLUSSA - M; BAGGIO - GJ~ BROGIOLO

in epoca successiva invece iPatriarchi vi si stabi-lirono solo occasionalmente (Fl), e cia compor-tpprobabilrnente una minore attenzione per I 'edi-6ClO; un documento del 1241, redatto durante il

lunge patriarcato di Bertoldo di Andechsdefini-scegia come «uetus» la sua curia», - '

3. PERlOnO 2 - [L PALAZZO DOPO L'AMpLIAlVlENTO or

GREGORIO DI MONTELONGO " '

La situazione d i d ec ad en za del palazzo cam-b~iaC~)fl l'avvento al seggio patriarcale di Grego-rio di Montelongo (1251-1269),

Menr re per l'e di fic az io ne d ell'e dific io le fonticonvergono ad indicarne come autore Callisto,vi e un'unica notizia, e per giunra di un autorealquanto discusso, che neattribuisee 1a ristruttu-

r~zi~ne a Gregorip di Montelongo. 5i -tratta delg J a citato Marcantonio Nicoletti.notaio cividalesev~ssuto'tta i11?36 ,ediI1596, che, nella.biografiadi questa Patriarca, testualmente riferisce, tra gliavvenimenti dell'anno 1 26 0, che questi«amplioil P a la gio P atr ia rc al .e d i C iv ic kl k» (el).

Piuttosto controversa c\ l'attendibilita del 00-

taio cividalese, ritenutoa volte un raccoglitorescrupoloso.altre un inventore di notizie ", In que-sto caso pero I ' informazione pub e ss er e s en za dub -bio considerata affidabile per due ordini di ra-gioni: in primo luogo l'ampllamento del palazzo

patriarcale ben si inseriva nella SeeIta politica es~ategka da p~rte di Gregorio di M onte longo dinaffermare stabilrnente la sededelPatriarcato in Ci-vidale , in contrapposiz ioneal sU Q . immediato pre-d ec es so re B e rto ld o d i A nde ch s, e d in collegamentoideologico con.Callisto e Paolino, sepolri entrambinella citra Ducale 28, come del resro 10 fu 10 stesso

eandem sedem admissi. Quiomnes Iulii residentiam sisteremaJ14e tunt» ,~ . , . -

u II documerito e parzlalmenre pubblicato iii regesro jh

PASCHINJ J~20, p. 43: «de tribusstationibusde Curia quamrec~erat aD. Can o ni ci s C iv ita t. i n c on i: am b iu m , sitisiuxta viamp " ,b li cam i n s up p lem e n tum Curie veterisbabitae a DiPatriarchaet in.cam~ium».. If contenuto.non era chiaro neppure -a questostu.d~os?; Iii particolaree incertccosa siano le«stationes», ac-q~lsltem«supplementum» alia «curia».

27 Si vedano ad esernpio igiudizi favorevoli espressirrei suoico.ufrpnti in ]oppi 1880, p. 423 ,e DEGAN! 1898, pp. 5-6, e i ecritiche di PASCHlNl 1913; dr.anche MARCHEITI"LoNGHI"1965a,

p.43 nota n. Z .

. ' ,21 S1 . 1 1 1 em otivazio ni. di que sta sc elra MARCHETTI-LONGHI

19?5a, P P . . 10Hl1..Lapredil~zionedel Patriar~.a per Cividaleed u"!-partlcolar~ p.er u .p~lazzoeconfermata dall mgente nume-ro < 1 1 doeumenti redatti in quella sede: veddv1ARCHEITI-LoNGHI.1?65b,passim. Da segnalare ancheche alcuni autori (per esem-P lO GruON 1899, p. ,328; BERGAMINI1977, p. 7 e , eecen rememe,

lORDAN 1999, p. 2:44) attribuiscone-all'epocadi Gregorio diMo~Iteiongo.anchel'ampliamento del DUOfllO, notizia.che pro-ba~Prnente pren~es~unto dalla ~ecisione- di questo Patriarca diunhzz~re le rendite.di Santa Marla del Monte p-er Ia.riparazionedel chiostro edeile officinecapitolari, adiaeeati al Duomo (cfr,

Gregorio 2~; inoltre, I'esistenza e l i lavori di am-pliamento dell' edificio e indirettamente confer-rnata dall'acquisto, avvenuro proprio Qel·1260,.,daparte del Patriarca, di una c asa p ro sp icie nte a 1 p a-

l~zz() (C2), a110scopo, come e stato ipotizzato, diliberate 1 0 spaziocircostanteall'edificio a di to- "gliervi delle servitu ~O;

Altre fonti forniscono elementi che comprova-no l'esistenza diuna certa attivita edilizia nell 'am-bito del palazzo anehe. dopo Ii! motte di Gregoriodi Montelongo, in particolare all'epocadi RaimondodellaTor re (1273-1299) eOttobono de'Razzi ( 1302 -nlS).

NelJ282 il palazzo fudotato di una fonte d'ac-qua?,captata dall'acquedottocornunale, the fu t:e-staurata e resa piu efficiente rid l293 (C7;elO) 11 ,

Nel 1303, «ver su s eccl e si am» venne costruita unatorre con scale.in pietra (C14h forse da identificarecon quella portata alla .luce negli scavi a Sud delPalazzo dei Provveditori Veneti (Fig. 1~.n, 4 ) 3 2 ; inti-- ne, ag li i ll iz i del XIV se co lo e do curn en ta ta la pte-senza di una «nova. domus» ) nelrambito -delPalazzoParriarcale (C16)3J, ad ulteriore riprova della effet-tiva esecuzione di lavori di ammodernamenro delpalazzo:Continuo tuttavia a. rimanere in efficienza 1a

cappella di S. Paolino (C19), e I'inrero edificionon devette subire mutamenri tali da modif icar -

ne l'aspetto di v en era bile a rc aic ita c he mostravaa phi 1 0 descrisse nel XVI secolo. Pertanto e daritenere cheanche la distribuzione interna dellesue strutture-non devette subire-eccessivi stravol-gimenti rispertoalla £ase callistiana,

Per quantoriguarda gli elementi architetronicida cui era composto, i . documenti ricordano un«'! '4gnum p¢latium» (Dl), che costituiva proba-?llmf!nte il corpoprincipaledell'edificio; sonoinoltre nominate una «anticamera» (C3), alcune«camerae», di cui una detta del Patriarca, prece-d~ta da una «sa/a» (C4; CS ; C 9), e quella splen-

dida del Parlamento vista dal Nicoletti (Cf ), una«camera cub icu ia r is» (0 »cubicularia», ell; e25;'

¥ARCHEm-LoI)lGHI 19~5b, pp. 72~73, n-.32, anno 1253), deci-SIO.n~e~e com~tlque. rivela attenzione per 1 0 staro degliedificireligiosi della citta ducale. .

H MARCHEITi"LoNGlil 1965a, pp, 437~438;

30 PASCHlNI 1921, p. 35; MARCHE'rri~LoJ:'lGHI 1 , 9 6 ' 5 1 ' 1 , p, 3 6 3 .

31$cavi condotti.in Piazza del Duomo nel1891 hanno trova-to resti delle condutture d'acqua. di questa fontana (Oil POR'ns1891ae ID•.1891b). .'

.. . 32 ' Da segnalare tutt~~ia che 1 0 S~rplo colloca, seppure ipo-tetrcamenre, la torre all altezza dell attuale palazzo de N ordis

( STUROLO 1794, p. 253).

33 In STtJR()LO-17-83-84,p. 253 sono ricordati altri' due .docu-

men~idel 13.07e d-el13Q8stipulati rispettivamente " in:saia n o v ad011nmPattlafche» e . «in.neua d om o p atr ia -f ch aJ is » . .

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C26),~ed. ut)a«catnera, audientiae» (C2Jj, una«nova db1 fZUS» ( C - 1 6 ) ; in rn olti te sti'eme nzio na ta 1 a«CUrial> (C7; Cl0;Cl1; G1Z ;CL3 ; C15; Ci7; C18;C22; C33; D1) , . in un casodefiriita « s u p e r i o r » (Dlf,

forse in riferimento .a d una, parte di e ss a, d a l mo-men te ; c.q enonvi fmaiesplicita menzjone.nei d9-cumenti di due curiae distinte; su un lato deU a cortesi trovavano Ie - stal lae» . (01 ),come risultava anchein ep o ca a nte rio re a i restauri.ie.suessa siaffacciava

un ( i p a y o l u , f f i » (D1J; i lp a la zz o in o ltr e c omp re nd e-va un ,iviridiir iUf.n>l o ( O r o y l a » " in cuisi trovava un. « ( J # te . u s ) (CZ2; 024; 01,7, no nnominati ne i do cu-menti del la .f as e ca ll is ti an l') :) ,tU l a « l a b i a » (C6; C 8 ) ,un ; « S Q ! a _ n f l S » ( e n , un \(thinello mqg1J()) ) (C2:3) e d ,

uno «superiorj,») (C30)" una «stu'{!a. tnferiQri» (C2~)eduna«superioriJ) ' (~32}, un ~paliigl ionQ» (C29;

CJ1) ; una «canipa» (1)1 W .il1,0 l tri&j~'#~~0 ;wlstodi '« v e a t - c e r e s , , : , ; 'poste «vsub " $ if d lla . c u r i e > ; ( e n 3).

Da questosemplice elencodegli elementi do-cumentati che componevano it palazzo si puoar-gomentare I'esistenza di duepiani, utilizzati en-trambi perrappresentanza.e trova.cenferma.l'im-pressione, gia formulata per.lafase callistianaclreIa curia. del p a la zz o f oss e, a lme no in . p a rt ec so p ra -elevata, Parte ill essagiungeva flifd dietto al Dub-mo, considerate che it cronista Giu li ano i nd ic a chertel'1299 un fu lm in e caduto sulla chiesa danneggicparte « u d e c h o rQ ue rs us cur iam patria,rche.»)·(C1Z)~

II uiridarium sicuramente era .rerrostante a lDuomoe quindi collocate a S ud de lla 'curia;':in-

fatti il .puteu« del palazzo, internoad esso, comesie visto, e : ¢ 'dHoGl to«propk·pak l t ium~> (C27) 'e « p o s te c c l e s i a m ma io rem» (C24): , esicuramente da.identi-fic are c on quello atruale . det to "di Callisto" (Fig. 1n, 6}:J\~hesi trovaappunro posteriormente al-l'abside.del Duorno atrua]e.Ie ~tane~poste~;corn.e.si.~visto, su un lato del-

1 1 ; 1 curia, petrebberoallora essere collocate, pel suolata settentrionale (cfr, F ig .. 3).

Piuttosto.complesso e ilp ro ble rn a d elle d im e n-

sionidell 'edific i o . .La-chiesa illSarita Maria di 'Corte, continuava

a mantenersiesterna ad esso; I'esrensione versoSuddella coniraia Sanpt{! Marie ~~.Curif!nqneattualmentenota d.dleJ9Bti d oc um enta rie , rn a 'la _presenza sull'attuale via Cerchiari di urr edificio'b ' di 1 . .a ssome n ev a e n oro .c om e «casa arngiana», 501'-

tcsu una precedents terre angolare= (Fig.l,n.

4) induce aritenere questa percorso stradalemolto antico, e appare verisimile the fosse que-

!~Ip oz eo .c om e r if er is co no i tB e Jgm ¢6 e lo -S tu ro lo , fu rnesso, ih . l~ceneI 178;3,n segui to a lavori. dJflp;i;v'imentaz:ionedd forr-, d;oiitta:9ai'e;recentemente·il poun esta to esplorato (Forum-jutii

fp lf le o 1 9, 88 ).,

" ~~; i~ 'Inr r o I!Qs i toT;AG LIAI 'ERRl '1988 -89 ,

sr o ilt ra cc ia to c he 'd elim ita va · a S ud .la contrtlta,eche quindicostiruivail limite .senentrionaledelpalazzo.L'edificio confinava anche conIa eontrata

domus commun i s , come-si'puoevincere da un atto<fed1310, che rrarta della cessione d i un ac asa alCapitulo (Cl7); 141notizia pub essere integrata

'con l'indicazione, topografica fornitada un do-cumento del 13S8 ripcrtato dallo Sturolo, redat-tOAiuxta d d tnUm communis v ete re m .iti v ia pub licaante ianuam Patr ia rchal is c'u ri ae » 3\ che ci infor-r n a the l'edificio si es te rid e va Hnoa lle ' v ic in an zede l vecchio Palazzo Comunale», -dal quale era se-parato da una via p",blica,c'heopassaya davantia n a , sua.curia; la contrata era lo c ali zz ar ac on .c er -te zz a.n ella z on a c en tr ale d ella c itr a 3 8,e dil confi-

ne conessa correva quindi ad Ovest del palazzo;I'elernento divisorio eraevidenterrienrecestitui-to dalla o ia p u b li c a ,d a . identificare conquellanominata ne1126Q '(el) e probabi lmente anchenel 1229 (ED). Non e peronotoil percorso di,quesravia anristante allacuria del palazzo, A que-sto proposito, di notevole interesse e 1anotizia diuna ' (<vlanoui ter» 0 « d e . novo facta», definita an-.che «.via Sanae Marte de.Curta», documenratanel156 0 ; c e creatasi inseguiro alia distruzione del-l'edificio finalizzataai lavori di edificazione delPalazzo dei Provveditori Veneti (D19;, D20); an-

ph~ Se u documenro nonloprecisa esplicitamen-te, appareeviderrte.chesi trattadel percorso del-I'attuale via Patriarcato.che eorreappunto da-, vantialla, chiesetta d J Santa Maria di C o r t e ed.alPalazzo dei Provveditori Veneti" (Fig, 1). Ora,considerandoche lachiesetta, come unsaggioarcheologico e le-fonti archivistiche hanna con-cordemenre dimostrato 4U, In eta med ie va le a ve vadimensionimaggiori verso. Ovest rispetto ·allac hie sa a ttu ale , sembra - ra gio ne vo le su pp o rr e.c hela vecchiavia publica, sostiruita dal nuovotrac-ciato stradale in occasionedelladernolizione de l

'p a la zzo , s egu is se uri percorsopiu 'occidentale ri-spetto alla via artuale,

J6STIJRQLQ i783-S4,p. 253.L.o SJ'urola.afferma che i1 docu-menro proviene, dil.«un4,t4r~a 4icpStz Partie». Non.ho rintrac-ciato l'originale, rna I'indicazione sernbra:attei1d1bil~;,i :i i .corisi-:.d~.raziOhedel fattpc_he ho semprepotuto rrovare H riscontro

: c bn g li .a lr r! d9CUfl1~nticitati .dal .sacerdote .

J.7 La.i!om~to1'J1fnunis4eye'quiI1di esserecellocaranon .nel-l'attuale Piazza PaoloDiacono, come comut)-emente sir itiene,.ma in una posizione pili meridionale, verso Piazza del Dnorno.

,.38 La. co~trataeracollocata «prope. sedimen (antis, iuxta

fQ! lr¢m.50/j i" , ed o < j : < ; u p " V < _ I I'area compresa tra leattpaJi Piazea

P ao lo .D ia co no e P ia zz a d el.D uo mo (GRioN'1.8:99,p. 1 17} .J~ Come h.sei" intendereGmots 1899 ; . p . 354.

4 0 L6 S c a v o e st;LtQcondotto nel 1904 ( F ' oGQLAR119 04ks iv ed ala d is cu ss io ne .in B RO 'z z] 2 97 4, pp, 16-J8';per I e f on ti at-chivistiche; ibidpn,pa~im. .

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S. COLU SSA - M . B AG GIO - G .P ' B ROG IOLO

Questa situazione .implica come importanteconseguenza che ilPalazza Patriarcale, perlorne-.no .c on la curia. 0qua lc he ad ia ce nz a a ve ss ed imen-sioni maggiori 5 1 - 1 - questo .lato rispetto al successive

Palazzodei Provveditori 41; in questa quadro as-sume notevole importanza loscavo effertuato daldella Torre nel cortileSoberli, chepotrebbe effet-tivamente avere.riguardato parti dell' edificio (Fig .

1, n. 3) ..Un ulteriore elemento da prendere. inconsiderazione e il farto che un'indagine. archeo-logica condotta riel 1891 nell'angolo formato trait Duomoe. il Palazzo dei Provveditori porto alIaIuce alcuni Iacerti pavimenrali (Fig. In. 5) 42.

Nella zona retrostante al Duomo, .il palazzodovevacostiruire un corpo unico con esso, ancheanteriormente alla riedificazione dell'edificio di

culto nel XVI secolo. Infatti, nell374 venneaffi-dato I'incarico di effettuare una copertura dalbroilo (da identificare con il viridarium) e dallacuria del palazzo fino .alla cappella di S. Andrea(e22), edificata nel Iato sinistro del Duomo edesternamente ad esso 4~ ; inoltre il palazzo si "in-cuneava" nella parte.retrostante dell'attuale DU9:~

mo, occupata dalla sacrestia, con due «cameras

e xiguas, ad mo dum o bscu ras» , come risulta da undocumenro del 1503, redatroquando erano incorso ilavori di rifacimento del Duomo (D13).

II limite meridionale del palazzopuo essere de-

finito dall'esarne delle strutture architettonicheemers~:neUos:cavp a Suddel _Palaz~odei Provve-ditori (Fig. 1 n. 6; BROGIOLO infra).Ladocumentazione archivisrica, aIlo statoat-

male delle ricerche, non fornisce elementi utili achiarire l'estensione del palazzo Verso Est.Gli scarsi elementi fin qui raccolti, relativi alla

distribuzionedelle componenti del palazzo ed allesue dimensioni, portano alla conclusione che, al-rneno dopo le ristrutturazioni avvenute tra la s~-conda meta del X III e .la p rim a m eta del XIV seco-10 , l 'e d if ic io aves se ne l suo complesso dimensioni

maggiori rispettoal successive Palazzo dei Prov-vcditori e the, con le strutture annesse, costituis-se una sorta di corpo unico coli i t Duomo e le s u e 'adiacenze, per cuinon appare inverosimile 1 0 Sturoloquando scrive di un intero quartiere costituito daidue complessi architettonici« ,(efr. F ig , . _3 ).II palazzo fu utilizzato come sede di rappre-

sentanza per circa un secolo e mezzo, ed.in parti-colare. fu una delle sedi delle riunioni del Parla-mento .e del consiglio del Parlamento apartire

41 Contra STUCCHI 1950, p. 29.42 DE PORTIS f891a; ID. 1891b.

43 Bsozz r 1993, p. 70.

44 STURoLd1776, pp. 601e sgg.; 10.1794, pp, 231.e§gg.

doll 1260 fino al1415 4~, anche se ilperiodo dimaggiore splendoreva sicuramente collocato trailpatriarcato d i G r eg o rio di Montelongo e la pri-ma meta del 130046• Dasegnalare la notizia, di

notevole interesse storico-Ietterario, che per duevolte, nel 129.8 e nel 1304, alia presenza dei pa-triarchi Raimondo. della Tone ed Otrobono. de;R a zz i, la curia de l palazzo ospiro rappresenrazio-ni teatrali di contenuto religioso (Cll~ CIS).

4 . PERlODD 3, ~ D EG R AD O E DE .M O LIZIO NE D EL

PALAZZO 47

Laconquista venezianadello statopatriarcalecomporto l'inevitabile declino del palazzo; poi-che le funzioni pelitiche, amministrative e dirap-presentanza in precedenza svelte dall'autorita pa-

triarcale erano ora affidate alla figura del Luogo-tenente della Parria del Friuli, che risiedeva adUdinevcitta i n cui si dovevano tenere anche Ieriunioni del Parlamenrov. La.defunzionalizzazio-ne dell'edificio comporto come conseguenza.an-che un rapido degrade dellesue strutture archi-tertoniche. .

Per la verita, gia nel 1416 venne affidato dalPatriarca Lodovico II di Teck un incarico per lariparazionedi.partedelpalazzo e dellestalle.(Dl).Ma Iadccumentazione inquesto senso diventafrequente soprattutto dopo la conquista veneta.

Nel1425 il Consiglio cittadino Iamento che l'edi-ficin veniva danneggiaro dai bambini eche ne-cessitava di riparazioni nel tetro (D2), episodicche indicache probabilmente in tale data era giain parte dismesso. Da questo momentosono fre-quenti Ie Iamentele e le richieste di contributi ri-volte al govetno veneto attraverso ilLuogorenente

'45 Un.esauriente elenco deiparlamenti e dei consigli del par-lamento tenuti nel palazzo patriarcale cividalese si pub leggerein LEICHT l.Sl17, ID , 1925. e In. 1956.

46 Due documenti a mio avviso fomiscone indizi di un pro-

g re ss iv o a bb an do no d el P ala zz o a .p ar tir e dalla s ec o nd a m e ta -d elX IV secolo, Nell'atto di scornunica lanciaeo ilJdic em bre 1 34 8dar vicario de l patriarca Bertoldo d i A n de ch s contra il ConteE nr ic o d i - Go riz iii (G »J ON 1 8 9 9, n, XI, pp, XV-XVIII) Pedificio esingolarmente definito «palatium quoddam quod patriarcha/edtcttur», come senon fosse piu immediatamente.identificabiledalla.sua funzionejll 28 ottobre 14.12 ilConsiglio di Cividaledelibero Iii accogliere nella corte d el p ala zz o le tr up pe unghere-siinviate insoccorso di Cividale centro Venezi ; l .{GUERRA,.tOl l loXLI,pp.CCLXXIV-CCl:XXV),episodio che sembrerebbe im-plicare un.degrado del palazzo' a ruolo di "caserma",

·~7A proposiro dell'ultima rase del palazzo, rnolte notizie si

possono leggere in GruON 1899, PP:. 353 ..354, a cuisi r imanda,con P avve r te n za ch e di esse non e m ai in dic ata la f on te di prove-'nienza.

48 Sull'organizzazione politica de l Friuli in e p () ca v en et a,P"", .CHINI 197$2 , pp. 74 6 e sgg.; LEICHT ~9S6i pp. XXXIII; TA -GUAFER!ul?73 , pp. XXXIV-XL Ilcqrnpleto esautoramento am -ministrativo del Patriarca avvenne nel 1445 (per lefasi attraversocu is i g iunsea lla convenzione P A S C f i I N J l~BO, p p . : 5 , O e .sgg,) .

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It PA,LAZZO PEL PATRIARCA A.CIVIDAL~

della Patria de l Friuli pet il restaurodel palazzo(ad.esempio D3; D7;D9; DI0; D11) the, nono-stante laverusta, continuavaad essere <~pu1chtiorqitam"sit edificium in hac eioitate» (DIO). VeIie~ia

di tanto in.tanto concessedei fondi (D4;D5; D6;D8;'D1.2), edei parziali l~yoridi restauro venne-ro effertivamente appaltati edeseguiti, soprattut-to into rno alla meta deI-XV secolo(D5;D9; D t 0 ; -D 15)..Mala frequenza delle ric hie ste , c he - irrsiste-vano sulpersistente stato di abbandono in cui

versava 11palazzo ; dimostranoche in realragliirttervenrierane-di poeoconto, e non ne.modifi-e avano la .s o st anzi ale s it ua zi one di degrade (BRO-

GIOLoinfra)., AlIa' base diquesto .scarso interesseprobabilmentevi era anche da p arte .d ella S ere -nissima la volonta politica e ll nonrimettere in effi-

cienzaun edificic the rappresentava j} simbolodell" autonomia della State Patriarcale 49,

n colpo di grazia, se cost sipub dire" venne por-tatodal'jerremoto d~11'8agosto :del15n,,~he arre-~o ,danni gravissimi all'edificio, documentatidaunNecnologio Cividalese, riportato dal Guerra(tH4)so ..La r ov in a.fu a llo ra d efin itiv ac ome d ime -str a.u na le tte ra d el c ar din ale O rimani d eI1 537 ,: 'c he1 0 definisce ormai (labefactatum ac pene d iru tu1n ))

(DIG); cios nellestesse eondizioni in cui fuvistonella m eta del XV I secolo da.jacopoValvason diManiago tEl), .

n destine del Palazzo -trovo la sua definitivaconclusionenel 155,3; in tale anno, iIlfa$, icivi-dales! ottennero Tassegnazione di un Provvedi-tore con funzioru separate ed autonome dall'am-ministrazione del resto della- Patria del Friuli.",Neldecreto di assegnazione, ill punto 4,.eespres~samente affermato che iproventi derivati dalleeondanne pecuniarie dovessero essere impiegatiper .la costrusione della residenza ,di questo.nuo-YO magistrate (DJ7). Si tratta dell'arto di mortedel palazzo Patriarcale, lacui demolizionesipro-trasse perqualche anno (DiS; D 19; D20),_ ac -

4~Significativa da questa punto e li ,vista lanotizia riportataill G ru oN 1 8 .9 9, p , n9' (a l.so lito se nza l'in ~k atio ne d ella fo nte ) ,ch e ne:ll~31 iC ivida les i r i ch i e$IHOpe iFe l lhes ima volta a Venez i aIa r is tru ttu ra zio ne d el P ala zz o Parriareale, da usareco me. -sedeper Ie riunioni d el C () ns ig lio d :e V aCornunita; la.risposta fi:j ne-gativaa;causadella.manCailta dell'approvaeione de l P r eg ad i, rnainvece venne dato.inizio allacostruzione di un nuovuPalazzoComunale.

," s5Altri terremori che in precedenza potevanoavere arrecato.d an ni a l p a la zz o ,'i <r an o : i. vV e nU ti :n el 1 1 1 : 6 (D ! ,MANiAN6185 :0 -?9 , II,.p. 99),nell1i2 (Ibidem, II;p. 281, ) ,ne i 1279 (lbid~m,III;p ~ 1 47 e 149);nel1301 ( Ibidem, Iq ,pp._32:Q-3:21) , nel1348( . ( b i d e m , V ; pp . 5S~51).nd13.54 .( lbiJietn; y. p, ' 12 0) e r i .e114Q3

(Ibidem,VI, p..166).51TAGLI:AFE:Rrut97~;p,XX\i ' I e s gg • .I l d e cr e to diconcessio-

ne ~~pI :lb blk a to i n G i lU 6~ 1899,pp,. LXl~L:XIII,J,l, XX" Su lc o n-testo po1iticQch¢poftOall'jsntuzjone delProvvediroratosl vedao !i :'LMAuCH !GNA 1999.

compagnata dalla spoliazione dej suoielementidecoranvi ( E3 ) 52,al ~finedi create, 10 sp az io p er Iato rmenta ta e dif ic az io n e del Palazzodei Provve-ditori.

A PP END IC E 1 :· DQCDMENTI j~

A. I L pALAzzo VESCOVILE

Al)p9st 1591

«(il muro .di cinta romano) tende -alla volta delPalazzo Pretorio, dov'era quello di Calista, rna primadi lui diMassenzio, di Fidenzioe-di Amatore.vescovidi Cividale».

MIIJ'I"'(!NI, Not(z ie; p.6~

A2)inizio dellYIII s e c Q I Q

«at iv .en ien s J l nt ,e r lo re t (;mpore Fiden tiusep iscopU§ ·Pecas tro Iul ien : si .,C itm voluntate sup,erio,rum d U C u m in -tra'P Q'Toiouiiani castrt. ffJuros!iabitatJit ih ique _sui'ep iscopatus" s 'e ( ie1rf.staiui;»,

PAULUS Qli\CONUS; I ;f t$ t o ri 4 Langoba rJo rnm VI~51.

A3) post 737

< ! - a 4 praedic,tam C iv itate mtJ .e fJ "ie n$jA-m ato re m d eFotojuli i eW /J ulit, atq ue d omum i l l iuss ib i habitationemstatuit», '.

DE RUBEIS1740, Chronic'tin Patfiarcharum'Aquileier is . ium~ q l Jod_ , 'n Tabu lar io Capitu 1 i in GivitateFo ri ju /Ha (# er va tu r, . A pp e nd ix IJ~p. 8.

B.PERIbOO 1- IL PALAzzo CALLIStAND

Bl) post 737'

«pos t ha-ec,Pat riarcha (Cal is tt is ) ad G i i J itat em rediens,iN E( /, 'e s ia it l~ , e t ,Baptisteriutn§anc# j 'ohanni,s, atqu~Pa la ti um Pa tn .a rcha1e con st ru xi t» ,

DE Rr.rB),;IS 1740~ Chronjco'n PatriarcharumAq uile ,ien sium ,q uo d"iii. Tab u/ario C apituli in Civttate·Fori juli i ad$ervatur,Appendix. IIdJ~Be. col. 321.

B2) post 737

,«Calistu$ v e t o Cum. hQnorerediense:tsusgePtus~Palatium e t E c c l e s i a r n m d J c t 4 Ciilitate AtfStfiaf t J J n s t r u x i t . » , ;

5.STIJ ROLQ ·1 78 .3 -8 4,p . 2 '6 2 a'f,ferma.fhe ai suoi tempi si VI;-devan?~ncoraal~u'ni rnateriali di: spo'gtiQ'«quaeia n.~m u r i ' d e l ! ecase -vlcm e e spw alm !!n te suI mum d :e lB to lo N or ms fra l e c as e:J 3 ro sa do la e Torre in B argo S an ta N 1 { l r i a 4 i Corte»:'" La documentazione sc'r,ittasuiPalazzo Patriarcalee molto

vasta, Iii questa sede si eoperata una ~elezione,pdvHegiand6 i_

.sestiche forniscono indicazioni in ordinealle strutture architer-r o ni ch e d e !J 'e d if id o . Le i n~ l; : az i'On i _b ibl iog r a fi cbe_r ip~l rta te incalce al resto dei documenti indicano la pubblicazione in cuisonostati. editi; nelle stesse si ttovano irimandi per~l 'r iscontricongli origi!1ali. Neleaso delle traserizienl inedite.di-documen-ti (0 dicui.non sono acoi1oSl ; :enia , .de)1 'ediZiOi)e) de l Gilejra ..o.del Bianchi ho riportato nelprimo .casole fonti di provenienza,

n el s ec o nd o I e i nd ic az io n i 'b ib li og ra fk he da cu i poter risalirealleforiti .N"')ns,orio riporratii docamenti C:ifitid$ Bdgrad6.1oStUroloedil.Griondi.cui.non sonoriuscito.a verificare la.proveaienzaj per'

essisi rimanda alla.bibliografia.Jl testo d~i docuni~nti :e! i ta to dprQ-d on o s6 1 6 ne lla parte-utileall'argomento de l p re se nt ss tu di o . .

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S. COLUSSA- M. BADGIO -C.P. BROGI0LO

D) ': Rum ; IS1740 , Chrb1i i cumalu /rnm, i niti o mu ti iu rn "quod in;eodf!m Tabular; ioCapitu! i Civi ta te f ls f$ad$l '! f'Vatur ,gppenqix I1I,p. 9. . .

B3) post 737

kaost haec Patriarcha d e carc: e ri bu s ad Ciuitatemre die ns , ib i Ecciesia11'l,et.BapHsieriumSanctijohannis,ei Pa la ti urn Pa tr ia rt ;ba le ' co tl st ru xi t. , .», '

, M UIiA'ro RI 17 30" Vitae EPiscoporum et. PdtriarcbilrnmAquileiensiuma primo: Gliristianae p:erae seculo usque:ad annum MCCCLV lIIab aucto re anpnymo circitereundem que annum conseriptae, t-01 In ..

B 4) post 737

{<Cdlistus v e r a Ciidtate111, quampu!so Anfatbrei ncol endam suscepe ra t, Basilica et . Palatlo ins.igr}iyit»;

MlJR)I.TORI 1730, Vitae Pdtriafcharu1Jt;J;rquilejens;U1iJ:auctore An~on . io Be ll on o u ti rwn si ,c o1 .. 3i. ','

BS) pOst 73'7

< q - e s t i t u t f ' t S I den ique i ul ii C a l l i s f ; U S ; , P U t s i Amatoris a e d e $ l'demolj t~~ Pw'a"!plituilinepatriarchalieas fad fab re { ae tas

',iux#mq,ue'phqnum ,so l lZrt , 'f eu ra! i J. bVav it '" e xq i ,l eAqui le .i dsedis translationern (P rim us Iu li{ sistere uo iui;» '

GANUS .S IQ 19:90 ' , pp. 86-88.

B 6) IX secolod. G .

<ilh dedicatione ecclesiae fit'prOi;.essio .per clau,strum,c ir c ; ? m e u n d o p la te am , et, in(raturC(triampatriarcbakm,e t fit statio».

GruON 18~9,p. 334, not,!l n, 4 ..

B7) 27 fe bb raib 1 091«aaum in C~v.itate ! 1 us tr ia f1 J ( si c) 's uf! ~ tJ :s s o la ri us

Patr iarch e [e lie ite r» , '

LEiCHT 18'97, n, Il.pp. 2 1 6 - 2 1 7 .

H 8) IS giug'tto 112:6

«aetumir: Civita.teA~stt;ia in euri4 pa,triatcha li 4 1 \ tee ccle siam S an cti P au lin ! [ elie ite r» ,

LEiCHT i89?, n, VI,pp, 22t-2:22,

B9). anno 1139

~ ' a c t U : 1 1 ?in CiIJ ita,te A14stra'li Fq rojulii in Ca;N!llaS an ct! P au lin i p,atriatchae.,.

DE RUBj'iIS'1740,'coL 569.Bl0) '7 lugUi) '1178

« i n . o a m e r . q Dom in i V en etab ilis P atriarch e,,,,

Pi:tgamene <d iS . Mari iJ in Val le, tomb Lcarta 73;.',:.

Bll) 9gennaio 1192

«"dUm post eecles iam. maiorem.AitS tr ie, Civitatis ub idomi f fus p il tr ia rcn J1 s ol et s ed er e» ,

LEiCHT 1897,il. XVIII, pp . 234-235.

B12) 2J ' / 1 1 ; , a g g i o . 1224

, «adum dpud AuStriam CiiYitatimin ectPe'sta SandiPdulini sup ra pa laci i/ ff l p atr ia r ch a le » ,

lOPPI 1885, n, X : V ; . pp. 397c39K.

B13) 4 iuglio1229

«D. Bertoldus Deigratia S. Sed is A qu il eg en sis

P atiiar ch a in ue stiv it. M ag is tr itm Valter:ium scutariume iu sq t.te lib er os ·e t h er ed l? _ s et am nlfs e ; . ; ; e Q 4e$cende1Jtesin perpetuum ,d e quadamdoniosita in curia Patt iarchalian te s o la ri um , ciuitatense, que QOWt (S fir1tl;at C4pu(if!; 1 I ; 1 J t l P4.rte in domum,·magistr i 'lohannisFulvi i , i' n alia p c rt-

te in:stabulum d. Patriarche cum dtj.ria eiJem.doinOperti-n .e nte cu ~s uP er !o rib us et, in f~ rio rib us ., ~ n ib u.s , a~C ffs si~ u.s .e te .g re s5 tb us SUtS usque. In vlampublicam ... actum inCiuita;teAustria in c ap ell a piltriarcbiili fe l ic#er».

BIANCA1, Documentict». 100; BiANCHI 1877. p. 8.

B14) 2.g iugno 1233

«in C ivjta~ e Au .stria in -m aio ri palat io» ,

BLo\N,CHI, Dooumen#,n,l1S; B.IANCH! 18n,p.8I~.

B 15)6 agosto 1236

< ;Domina.H emm a una fumfi! io s uo P au lo pro-se etBorum beredibl l s resignaverant unum mansum situfn

in v illa ae B r a z z a n o qui regiturper Marquat4um ets pe .c tat'w 4 m q gis te riu ,m capelle q11:e1p h,abebant abEcc le si a Aqui le gen 's i' et ab ipso D; P atriafclid , q uemd e d e t a r t . t Conra,aDdict iSt4ano~et Alb ¢r# n(! ,uxaris ei,1 4sin do te rn d ep 1'e can tes ipfum d. Patriarcham ut ipsosu id el ic et: C o n radtim Boyanum etAlberiiiJ.am jiigaies, ded ic to . m an se ; tnvestirFdeberet , qui ibidem eo s de; dicta"!.a,nso investi~it salvoeo;quod 5 i. di di i ug al es ,dec,.eder;, e n , tsine commumbu s betedibus qUI superstesfuerttdebethabere ' in vi: ttutwpostsmortem l J . e r o ipsorum debent ce-,deredicto PaUlosuisquehereaibus~ saivoed:quddsuperdlctiiugalesteflea,ntur.fa.tereofficiti'tt 'cape{!cin, curia-dominiPatriarche i p s i , et Borum heredespr.o·superdidd m4ilS6; nsi Paulus decederet sine h eiede quoa.s#per:.dicti i",gal~sd:{beant habere supradic;tum mansum et o mn es ter ras

quas. ipse habet spectantee ad supiiididam cdpeUam ,ef.tuncdeinceps teneantur s¢rt/ irdn.9apel!qD: PaMarchep ro o n} nib l} Ss up r4 iliC tis, e t ib id em superdjcti i1{gates p r o~esuiSque here.dt 'bus per's.t ipuii;t ionem dictum' bffidum/ ace re .p ro rnJ serun t; • . ac tum in . CivitateA,u.stri~ i n cape ll«S. Paulii:tl »,

~Bi%INCHI, Documenti , n, 120; BlANCHI 1'877~p, 8.

B16) Tluglio 1239

«it! ( )i v#a teAus tr ia .i n' rn a io r i p a la ti o» .

J om r8.7 8~n. IX; pp. 29-S3.

BT7) 21 4gosto 12A1

«in Ciuaate Austriainmaibri pala/ib.».

BIA. !>.JCHI1·Documenti , n , 134; BrANcHI 1877, p.9.

Bi8) 12maggia 1252

« in d om ib i} s pairiarchatus».

MARCHETTI-LoNGHI j96Sb, n. 4pp. 5.8-59.

B19)Z4.gitigno 1253

«apud. C ;" v it tl tem in dom q P atr ia rc ka su s» ,

MARCHETII -LONGHd965h, n. 30 pp, 70"71 .

51 IJ documentoe errpneament~ii1d(tato"inPAsCHINI 19fO,

P: 16\nota n.1; provenienred» "FeftAi i teneCi lp i to lati III, u.26".; lacorretta collocazione dell'originale e invece ·«pergameneCi ip i tbla!j H I, n, i 0 , .f 95". La datadel d0cllm¢ntoe stara dame verificata nella pergamena originale (nella. ttascrizione del

Bianch~invece e'i1:rdicato Il giorno 6).

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IL P AL AZZO OE L PA TR IA RCA ~ CIY ID AL E

B 2 ' O ) 12giugnQ 1257

«in s ala an te cam er am D" Patr iarche» .

MARCHEtti-LONGHI 1965b , n: 88, p, 96,

BZ 1 ). . « (ll P atria rc a e ntr av a n el P ala zzo P atria rc ale) nell'in-nm o co rpo de l q ua le , c on de vo zio ne r ic or de vo le d ell'o b-bligo dovuto a D in e a: ' B ene fa rro ri, visita va la chiesuola~a al medes imo P ao lino , ric ca e li m arm i bellissim i e difigure vivamente espresse da eccellenrissimi pittori.» .

NICOLETT) 1927, p. 12.

C. PEIuaDo 2 - IL PALAZzo DOP(),L'AMPlJAMENrODI

GREGORIO bJ MON TE LONGO

Cl) anna 1260-

«~t,tU!to.a un tempo godendo iIrutri della paceapp lico ~ ammo . a due fabbriche , ne ll'una de lle qua li- anip lio 1 1 P ala gio Patriarcale d i C iv id ale , c e l e b r e e tper Ca:lis.tosuo fond~tore, et per 10 seggio Ivi tenutoda Duchi Longobardi, dove era ancora la bellissimachiesa di S~n Paolino-patriarca tuna crostatadi finis-. smu marrru, et la.camera del Parlamento con tutte leinsegne dell'anticanobilra ..» ..'

NICOLETI t ' 1898 , p, 32.

C2) anno1260

«Item eadem anna Pisti, filius q .m ]o bai1 ,ftis deLay oso no d e C iuitate , -ve nd id it d . p atriarch e G r ego riopr o qumque marchisunam s uam . d omum . sltam Civi-ta_te,.c ui c oh e re t: a b un o. l ate re d omu s Stouni [ratr is d ie t!P isti , ab alto via pub lica, e t ab alia est P alatiumPqt~iarcha!e, et ab alio latere terra quedam , que e st, u tdicitur, D. Mendei Cassatti», .

Thesaurus 18472, n, 404, p, 19055•

C3) 26 novembre 1261

«apud Civitatem i 'n un ti camera. pat ri ar ca li » ,

MARCHETTI-LoNGl-iIl9:65b, h.166p. ITS.

C4) 27agos t :01267

« ~ pud C~ v it at e.m Aus tr ia e in p.aIlatio ip s iu s D. o. min iPatnarche In camera sua ub i sedebat id em dom inusPatriarche» , .

MARCHI;:Tn-LQN~HI 1965b,n. 221 pp. 193-166,

CS ) ann.t 1268-69«in camera pat,riarchali,>.

.MARGHETI l ~LONGF l I 1965b, n. 227 p:168;n.233 p.171; nn. 237-239 p. 174;nn. 243-244 pp. 175-176;nn, 246"253 pip. 177-182.

C6) Z7agosto i277

~<actu~ in , C iv ~ta te ~ u str i? t in lob ia ,p,a/at(i d .Ralmundt ,Det gratia-Patriarche Aqui/egensis,>. .

Lacar 1917, n.XVI,pp. 19-20.

. . i; '. ' ffll 24 m{lggio 1282. «'QJinodominiMCCLXXXIJ, die tertioexeunte

., .' .. . "'.

55 I I d o c um ent o- e p u bb li ca to con qua lch e v a ri a ri te in BRAGA TO1 9to ;p . ; ;;:6 jin p a rt ic o la re , i nv e ce di «Pa la tium Patr jarchalews ilegge «plate~ pat¥iprchalis,;.

aug~t?~ ~c~lieet/ r;n oc te p re ce de n ti , v en it p rim o aqua.font:s cuntatentss apud solarium et in curiam dominiPatr ia rc he» .

IULIANO'S in TAMBARA 1906, XXXIII (49)~ p. 15.

C8) 14 feb braip 1 283«in lobia patriarchalis».

GUERRA, to.~? XX~VI.I1 (~~XXXy) , pp. 2 8 -29 (e xm em b r: A rch ltlZ t C ap itali C tvltaten sts sign ata n . 1 42i nt er d is p er sa si .

C9) S maggio 1293

«C iu ita te i n s al a q ue est ante cam eram Patr iarche» .

J OP P I 1 8 78 , n, XIX; p. 44 .

CI0) 21 ottobre 1293

<~(alcunimagrstri} p rom l~ e ru1tt .• . a ptar e [ en tem , q ua ee~ t lux taD?mo CC!m munts, etfontem , que est in Cu,

rta p. Patrtprch~, .Ita qued a q.u a d e fon te m agn o, quiest in me:catoctvttatensl, ue nie t ad [ on te s predictos in.e a quanti tate , que-venire de iure potent ... ;);

MATIAL0l':1I 1998, n. I, p.94,

Cll) 25-27 maggio 1298

«De:iepresentatione ludi ChristiAnno Domini MGCXCVlI I , d ie VII exeunte majo

v~del icet in d ie ?e.nteeast~s etin aliis duobussequentibu~diebus, facta [ uit re pre se ntatio lu di Chri s t i videlicetpassio .n is ,r l ! surret ion . is~a.sge,! s io .n~s , adfe,nt~~ Spirit.u~Sanc.tt e t a d ve n tu s ChrtstlInIUd,clum. In Curta dominI ·p atrz ar ch e A 2fs ~e C iv itatis h on orifie e e t lau dab il iterper clerum. ctuttaiensem»,

IutIANu$ in TAMBARA1906, LXXIII (74), p. 28.

C12) 24 g iugno 1299

. . « ( \ ,n t~lmine) ... etia1./1.fuitin · .capeUasancti Laurent i i,u~r s im i lite r r up i: de muro super altareer fenest1'am:vl~ream, q u e est post ipsum.altare , · et de cutiam a;o ri e te ttam 'd e choro versus curiam pairiasche».

IULIANUs'inTAMIIARA. 19 0 6 . LXXX(82),pp. 29-30.

C13) 17 marzo 1299

ein C iuitate Austria, in curia patriarchal;';'

LE ICHT '1917, n. XXXv, p. 35.

C14) anne 1 .303

«qnno dom in i M CG C III, uenerabilis pater etdominus Ptt?bonus, Dei grasia aquHegens is piltriarcha,feCIt edrfltart e tconstrui in Aus tr ia Civi tate turrim cumscalis !apideis, versuseccleslam ; et incepittnm ajo etp erfectt tp sum op us in augus to . anno .p red ic to . .

IUtlANUs·in TAMBARA 1906~XG(91}" p, 12.

C IS ) 1 7-l9 magg io 1304

«De representatlone passionis Christi et.ludi Dei ut"itadicam ,-

Anno Domini MCCCrv , [acta fuit perclerum sivep er cap itu lum ciu itaten se representatii»; s iu e [ ac telue~u_nt rep,resentationes. infras~ripte: i'lprin:'i.~-d ec rea tt on e pnmo ru tn parentum, deind« d.eannunctatzonebeate V ir ¥ in is , d e. par.tu e t alii$' rnultis,.et de passione ei

resurreetione, as ce nsio ne ed ad ue ntu: S pir itu s S an ctie t de Antichi#to e t allis multis, et d em um de adven t~C h r is ti a d ju d ic ium . B t p re d ic t« facta { ue r un : s o lemn iter

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s. COLU SSA - M . B AGG IO - G .P . .BROGIOLO

in curia dom ini patr iarche, in [esto Pentecostes cum(lUis d uo bu s d ie bu s s eq ue ntib us . p re se nte reueendo do -m in o O tto bo no , pa tr ia rcha aqui leg en s i, d om ino jacoboq uondam dom ini O ttoneUi de C ivitate ,ep iscopoc.oncordiensi.et tZliis mu lti s n ob il ib u s de civ itati bu s e td e cas tr is Fo ri ju li i, die XV exeunte maio, >~

l u L l A N U S in T M l B A R A 1906, XCIII ( 9 2 ) , pp. 34-35.

C1l6) 1 agosto1309

«i n Civi tate , in nova dom o pala';i patriaTChatus>~

LEICHT 1917, n. LI, p. 44.

C17) 11Aprile 1310

«(una casa divisa in Cividale tra it Capitola e Gio.Picossi) q .ue est in con trat'a domus communis antecuriam patriarch alem , cuius h ii sunt co nfin es; ab unolate re est d om us d om in .e S ab iane uxo ris q uo ndam ? P a-gan i B on ifacii. ab alia late re d om uJ quondam? Lau,rentiCarnilu tti et quodam sedim en dom us ... de C ivitate e ta tertia parte posterio ri est quedam ora (sic) vacuaD om in i P atr ia rch e q ue fun domini Nicole de Lupica,et a q uarta p arte anted ori est via pub lica»

GUERRA, tomo XL (ex XXXVI), p. 26 (ex notisA nto ni; N ota ri C iu ita te ns is anna dom in i M CC CXindictione V Im . .

C18) 30 aprile 1 3 10

« i n curia p a t r i a r c h a l i , >

G l J E R R A " tomo X L (e x X X X V I ) , pp . 26·27 (ex notisAntonii Notari Ciuitatensis anna domini MCCCXi nd ic ti on e V II I) .

C19) 3 apn' le1312

« in C iv ita te s up er p atr iar ch ali palacio i n e cc le si aSQ1Icti Paulini»

LEICHT 1917 fl.LVI, p. 49.

C20) 11 marzo 1321

«actum in Civitote Austria apud cur iam patriarchaJem»

LEICHT 1917, n. LXXII , p. 6 0 .

C2l) 1 9-20 gen naio 1 33 7

.. .Civitate aus tr ia . i n camera cub icu la ria s .u p ra so r ip tid . Ber t rand; pa tr iarcbe»

LEICHT 1925, n, CXXXVIll pp. 136·137,

e22) 14 giugno 1374

«jtem di ( : 14 jun , in C ivitate Au st ... o missis ,«, q uo did em N ico laus te ne atu r co op er il'e .e t co op er lam te ne -re.. . to ,tam ma jo rem Ecc le s/ am C iv it. c um clau str o,vid elice t a b ro jlo d om in i Patriarche, et a cu ria ip siusd om in iP atr iar ch eu sq ue ad cap ellam S .A nd re ae ... ite mdictum claustrum, vide l ice t a m uro Capitttli; e t P ortaC laustr i~ p er q uam itur ad Re le rto riu fl1 ., e t a d om o DQ -m ini Mattb ei de Regia usque ' ad C laustrumc ir cumqua qu e . .. »

G U E R R A , tomo X X I V (ex XXI), p. 2 . 5 0 (dai proto-c olli d i N ic olo di Francesco d Desideriis, ab anno 1372usque ad i377, p. 109 th 'gO) l6 ,

SE Il teste del documenro e riportato In STUROLO 1776, p,602; GRJON 1899, p . 328; BROZZ! 1979, p . 84 nota n. 15; 10, , ,

1993, p. 72l'1ota n, 17, can l'erronea indicazione della pagina,

C23) 14-15 febbraio1382

«Civi ta te aust rie Aqu il egens is.d iocesi s . in pa tr iarchal ;p alatio in th in ello m agn o ip sjus p alatii»

« in C i oi ta te Austrie in p atr iar ch ali p alatio , in

camera a ud ie n ti e ip s iu s palaai»bICHT 1925, n, CCCXVIII, pp. 339-340.

C24) 3 settembre 1388

«i n Cioitat« Aus tr ia in u ir id ar io Pa.triaTchali Juxtap ute um p os t e ccle siar n majo rem S. Marie C ivi ta ti s»

GUERRA, tomo XXXIII (ex XXXI),pp. 228-230 (e x 'notis lo han nis q uon dam dom ini Em ilian i de Vanussisin an na d om in i M LXXXVIII) .

C25) 14 giugno 1389

<<actum in Ciuitate AustrieAquilegensis diocesis inpa tr ia tha Ji palac io . . i n camera cubiculaTi in/rascripti d .patriarche»

LEICHT 1925, n. CCCXLVI, pp. 352·353.

C26) 14 giugn o 1 389

«ilctum in C iv ita teAu st ri e, A 4 ui le ge n si s d io ce si s, i np atr ia rc ha li p al ati o e t c ame ra c ub ic ul ar i i nfr as cT ip ti d.patriarche»

LEICHT 1925 , n, CCCXLVII , pp. 353-354.

e27) 30 se ttem bre 1 393

O l i n C iv i'ta te A us tr ia i n v ir id ar io p atr ia rc ha li ; u b i e stp ute us p ro pe p ala tiu m p atr iar ch ate »

GUERRA . tomo XXVIll (ex XXV)" pp. 179-180( lo h an ni s q ,u on da .m Guilieimi de C iu ita te A #s tr ia

Prothoc.ollum ann! MCCCLXXXXII1) .C28) 6 a pr ile 1 4 01

« ac tum in C iv itate A us tr ie in p atr ia rch ali p alatio ets tu pa i nfe ri or i i ps iu s p al at ii »

LEICHT i925, n, CCCCXVi, p. 394.

C2 9) 1 :8giugno 1414

« actum in ci oiia te au str ie in p av eg li o,n o s up er io ri i n~onsigl io p arlam en ti con oo cato , et ccmgregato ad sonum .cam pan e m ore so lito »

LEICHT 1925, n, CCCCXCIl, pp. 452-453.

C30) 30 luglio1414

« actum in ci oita te au str ie i n p alatio patriarchali, intinello superiori, i n cons il io parlamenti ad sonumcam-pane so lemni ter conuocato»

LEICHT 1925, n, CCCCXCI\T, p. 455.

C31) 6 se t t embre1414

«(Jctum in c iv ita te a us tr ie in pa tr iarchal i pa ia tio inp av ig lio no i n co ns ilio p ar la me n# »

LEICHT 1925, n. CCCCXVI, pp, 456-457.

C32) 22 f ebb ra io1415«actum i n C iu ita te A.ustria i n p atr ia rc ha li p al ati o

s .tu pa s up er io ri in 1 ? ie no c on si lio p ar la me nti ad s on umc am p an e m o re s olito congregato»

LEICHT 1956, n. XVII, pp. CXI-CXill.

C33) 10 nouembre 1463

«(riguardo due preti 0 secolari) quod sub pena

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_I L PALAZZO DEL P AT RIA RC A.A C IV JD A LE :

e xcommun icatio nis late se nte n tie nan debeantcelebrareDiu ina . O( f ie ; ia didisduobl4$ existentibus in ecclesia inCivitatB. n is i p ri m o s tr ic te ,r ep on ttn tw m .c ar ce rib us s ub ,scalla, curie :patnarchalis ciuitaten sis» '

De fi ni ti one s Cap itu la re s ,. vo ! . 19, carta 47.

D. PERIODO 3 - DEG~O E DEMOLI~IONE D~L PAL.A:?ZO

DI) anno ~416

. «in ~uria patriarchali.«. (seguono vari nomi) adtn fr as cn ptu m p actu m co nu en er un tin te r e os : v id elice tquo_ d. Dom in ,i M agistr i p rom ise iun t. ap tare to tump~la~lum a!ttfquumsuper Canl pam , e t s ta ll as a.l at er es t iper io r is cur ie de maTQ versus s tr atamus q ue a dmu r umpenes magn um p alatiw n cH m l ig ni s b o ni « . .• e t su umpoyolum . supetcuriamcum p un ctis" s iu e co lu m nis ...te rn Dom in us Patr iar ch a debe t d are m arch as s ol. centumquadrag in ta . .. p ro p re d ic to .la b or ar io »

,GUERRA1 tomo XXIV; p. 457 (e x P ro th oco llo p en esNob .. d . Atexandrum d e M iuti ni s) .

D2) 8 gennaio 1425

, ({super f ac topalac#i Pa tr ia rchal is . Quodde s ttui tu r perpueros , et a li os . e t de c ob o pe ri en do i ps um palatium»

, G tm .~ ,RA .omo XL~ (~XX) (V I I )I P ' 6 2 (Defio it ionesMagmfiae Commumtatls, anna 142.5, f 5 r),.

03) 21 april« 1425

«super facto Palacii Patriarchalis. Quod commitaturAmba, sc Ja to ri b us i tu ri s V e n eti "a s. ,u t s up p l~ c e nt Du ca liDomin ic de reparatione Palat ii Patr iarcbal i$>I

. 'GUERRA, torno XL I (ex XXXVII), PI" 63--64

(D ef in iti on e s Magn if ic ae Communitatis busta 1, a.1425, f. 36r).

D4)26ot tobre '1436

«super r e la tione : Gabr ie li s Dardoni venienti: a Do-mino LOC1fmt~ttte1tti••. rt{tulit. quod'lJresentavit LitterasDu'C,! I~s In facto mille .li br : q ua s Dominium dat insubstdJum reparation is Palat ii Patriarthal is»

G~ tome Xl! (e~XXXVII)~ p. 195 (De{in it ionesMagmficae_GPrnuntta'tls , busta 4.-a.14.36, f, 169t).

'D5) 9 aprile 1438

Duca le 'd e l s er e ni ss imo Doge F an ce sc o P o sc ar i«n ob i Ji e t sapientiviro VictoriBragadenode,$Uo mer i -

to ~ cum .te n~ ti P atriae F ori lulii fideli dilecto salutem,e t dilectionis affectum. In 1-406, mensis octobris5 cripsim us predecesso ribus westris M eorums ~ iXe$so r ibu s .t um Nbs tr is Con s il ii sRogat6 rum , u t d ateIace r~ n l d e tem po re i. n tempus p ro; con tr ibu ti 61 i e a tqu esubsJ#w r ep ar au f!m s! e t la~oreT!0rum fiendoruminPalat to Patnarcbah e xis ie nie m C zv itd te Austriae tibiasmille pa~",orum_ Ptlttl07,,!m~ C um fila f ideUs. nostracommumtas oHera t ultra id quod p er n os contr ibuereiur

~ ; r ; ; i ~ o : : / ~ ~ r ; ; n ~: : p ; ' ! t i t ! ~:u;ar:~J:bi';;·rAAararetu r, e t. m fte rmmum b on um r ed uce re tu r; n un cautl;m n o& s ~ nti m ato p ar te predrctae c ommu nita ti s p ersuum~unttumspecialem. quod ad hue talem

st4biJenttOnem r;on'tr ibutif)f l is nOn.habuerun tn i s i so lumNorM trecentas licet ipsi [ecerint .multas espensas infeparati6ne d ic ti p al atl i, = . in~"8n.dantprQce~ere"perseueranter ad laboreria tepara1toms etusdem babent tbusip si s. c dn tr ib uti on ei n n os tr am p re di ctam q _ uam re q ui ri

/ecerunts,!plici cum in stan iia, e t rogamine, (idelitatinostrae mandamUs cu m nqstris cons il i is an tedia is quodfa ;c ie nti bu s e is d ictum p alatium re patarfdare fdciatise isdem de tem pore in tem pus secundum quod ibu-n treparanilo ad -p artem ad p afte m d en ar io s U sq ue adpredictam summam lib rarum mil le pau : s io ut fuit, et es tnostre, j,!JeI!tio~is e t voluntatis quoniam t al es denariose J S contn~uJ v o _ l t m u s pro, reparatione predicat i (?) p_alatii.e t nonaltter ullo m O dn dummodo v.id eatis ~ dd d ictaco~munitas;_ etiam proiJarte,sua c6ntriliuafillud, quodem necessarium p r o reparations paJatii predicti:»

Processi per f a P re ced enza tomo I; doc. n. 84~f. 203r e VS7•

D6) 20 febbraio 144 '1

~ "de pecu1!iis e:x tant~~u~ apud dO'! l inum patriarchan:p ro r epara ti o ne Pa lac lJ Pa tnarcha lr s. »

GUERAA.,to,tno XLI p. 263 (Defin it iones Milgrtificae

Communttat ls basta '6, a. 1441, f. 27r).D7) 11 l ug li o : 1442

«Palacium' Patriarchale indiget reparar! quia piuit,supra [eno,»

GtJ_ERRA,ome XLI . :(ex: XXXVII).p. 286 (De{initiotzeSMagni{icae Communttat is busta 6 , a . 1442,f. 117 t J .

D8) 8 maTZO 1443

«V en e ti c on c es se ru n t mil le lib ras p ro reparandoPalatio Patriarehalt'»

GUERRA, torno XLI (ex XXX\TII) p. 293 (De{in it ionesMagnifkae Commun#atis , busta 7~a. 1443, f. ,34r).

D9) 12 gemtaio1446«De Pa la ci o Patriarchali reparando.diffinitum [uit quod comm ittatur d . U tin i de

ManZf 'nQ e~d . Prencisco dO. ff li tt iVi tgil i, i quib~ss in t .cumDom inO Lo cum te n en ti etmslsten quod vellt pro_vuiereei dare .~uksjdiu":, quod reparetur et si. ipse dicere: nonposse sine Ii ce n ti a S ,D .. D. ms_ten tu r q u O d scrib at in fa-'vore nostrae Cioitatis»

GUE~, to.mo XLI p, 321 (Defin it iones magn;ficaeCOmmUnl td t l s , busta 8, < i. -1446, f. lOr. .

010) 12genndio144i?

«relaoo facta a d om in o Uiin ld e Man zan o etd; Francescod . Vtrgilii o r a to r e s . .. ad N. Dom inkm Locumte ne ntem ... ad

factum autem P alacii narrauerunt magni{ice ntiae S uaequod Palatium vald e m in atu r ruinasJ,et quod re s e st m a -gnifjca,.~t p u lc h ri or q u am sit·edifici«m in ha« c;vitate,et suppitcavf !TU1it Magni8centiae Suae ut veHt·providerehoc e t quod M ag. D om inus Locum tenens e is respondit~l ifer(?) a~iatviderat ipsum P akttium et q uod valde4isplu;~at stbt et . ~od para~us es t ve~ le .p rov idereet quod~aec CIVItas. d et stb !' omne s m fo rm atto ne s q uas v ult d ar em · hacre'et t p s e scnbat e t facidt quod Cipitati 'videbitur»

GU'~RRA. tomo XLI, pp.321~322 (Definit ionesMagni fi ca e Commun i ta tj s~ busta B, a. 1446; ~.lOt)

Dll) 12maggio 1446

«ut~1Jpplicen't Dominic-quod. prooidea: /acere

tep4rart Palatium P atriarch ate q uo d indiget necessariaet magna reparatione

57 L ' in i zi o d e ll a l et te r a e pubbl icatoin ~LO 1 6 64 , p . 1 52 .

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s. ~OUjSSA- M.BAGGlq-G.P. BRQGIOLO

Insuperdiffiniturnfuit quod sti1?plicet.S. d-d , C =S e~re nis s im o D I J.(: aHD om iniQ )Ut. d tgnet [acere reparar:f a i ? u ; i u m patr ig .r chg l? q u o d· t( !n d it i n ruinam» .

GUERRA, tomo XLI,p·p . .3'23-3"24· (Def~n#iones

Magrlificae :Communitdtis , busta 8~.anno 1446. f. 48 n .D12) 3 maggio 1448

«d e pecun ii s gatt s a.}erenis$imo DuqaliDominlo in ,subsidiutrif .epdrationis Pillatiii patricirchiiliS»

GtJERRA"tomo XLI,p . 342(Defin#iof:lesM~gnificaeCommuftitatis , busta 8; a. 1448;.f. 3:1t).

D13) 1 ,Q o tto b re 1 5.0 3

«{Ci vi ta s eadei n :' #Q"b i s hum i li te r sup li cavi t; tit

Quas4am d uas came ras PaJa ti i. n o st ti C i 'v it at is A t; ts tr ieexiguas, admoduntobscuras.ac nimia prorsus oetustatecoflsumptds, sHam a lte r an« s ci li ce t super alters. ~uperipsius.ecclesie s a q i s t i a , ub i ' s . a C 1 : asen:.a!1tur,qu?tldl( !q~e

Missa italia Diuina c el eb r an tu r o ff ec l4 , ac euam mtraI 'P$OS E ccle sie l'ar i~ ta s. e is co tu ;e de .~ e dig_nar,ernur, ac .ins·up-er' vacuum Q1femdam" «einutile duor.uf!1Passuum lo ng itu ain 'e io cu m d e pO$teribripalatiJ~5f~scurie puteumversJ/S": ' ib j~u,~ una. c, l1m.sa.~ns. tJ9desctruciis desuper Gil ,mens iisdem pnnClp~l~s S1111-

st n lateris Gapel ia imetrtca ratione engatur; bicu: ,rne-dioet max irn a co ngr ut.s protenta proporttombusct/nstmat/Jr».

GRlONI899" n.LXXXUJ .p. GL.

D14) 8agostQ 1511

«e t terremotus fu it m d xi 'm ,# s; et p ars m agn a civita-

ti s co r: ru it: e t permulti interfec_#invetlti tueruntsubruinis domorum: et nostro iudicioperierunt (mime3000; et p o s t . c~cidit palatium patriarchale. Videlice tc~§ i iH t QQ ronaCe rd is : 110S . tr i: sapienti pauca, etpropterp ecc ata : v en iu nl a du eis a» .

~toinoJQCIl (ex XX), p. 47 (Necrologia v a r i 4 l .

D15) 28 aptiieJS 25

«concediturRodoaldo.Domir:! l HierO.~i1flo de Nordl'sf i2cult ,a$cooperi~naiPat. temstabuloritm f!'atn"arch.alium.P!Q eius u'su,cu m:h oc, q uo d d eb eat iuxta eius o b l q t l O 1 i e : nComur ti ta ti al iam pa tt emC( )oper ir e~ in qua t8 nenpO$sm tequl vigi:n:t iqu~nque. Re~ iduum ~ er? di~totumstabulorum s ta ttu tu r q : p.e n st s Con tu nttattste gt d eb er eho sp itand is s ii pe n -d id ri is » ).

Defini t iQIJes ,Mflgnificae Communitaiis, busts 23,a n n a 1525; J. 4.lt (Regesto),

016) 1'6 giugno 1537 l ett era. de l card ina leGr i ]1u~n i 'd {zFo] ign :o

«Magriificiviti aniid catissim i ..sempe.r nosquid~tn propr io quoda ,, !! e rga Ct~ l t t i~em

istamamore affeptt fU1mt!s; quetn.ett,am J,er~dttqf lum· a b iJ n e'm emor ie P atr u« Nos tr « accepimus, CUtUS tflVOS

beneuolentia pr e ceteris s empe r e " xti tjt ~ i ngul ar is , 'neesane immeriio; quamobrem quantum etit i 1 1 ' nobisdabimus operam; itt Palatium.nostrumPatrif1;rchaleiniuria temporum labefactatum.ac penes ,dllu{um

resati::iatut;atque in ·m etio te m fo rm am restituatur. S icenim et Civitatis UnilJetsesplendori ac,omamento, e t.nQ~tranostroru' ,mque co mm od ittitico nsule tu1 j. e ~jtq ueI I b z commode.dtVertf1mus~quando,cumque.Nobzs.lsthuc·s8ced en di facu #as d ah itur» .

Processlperla Precedenza, tomo 1, n.S8, f. t16~

D17) 9 ggo.s.to .J553

«tutte le co n da fi na ~ on p ec im ia ri ~ [ att« d a,: es so ma-grdfi.co [JrDuedit01j et s i ;lOvi (ari0 , "S;tanoa~p. l tcqte . aUaf .abnca delpcf1azzo. ~iella,suaser.ems$tma #dignoryq.f iOs!0

. in c iv idal e; n e l " c f t ! a { esso habbtaadhabttare, e t forulloc h e s ar a. d e tto . p " al a~ t ,o , dette"cr;maattna.s_onsian_rta;ppli,-cate aUa forttficattone et omamento dz essa citta» .

A ntico A rch iv io Comunita, busta 21i n. 60.

DiS) anna 1560

«m an datu m factum addam, ne fabr i ca ret : in ,loco pos tte ift pl um ma ii is "ub i e r a n t dUm necessaria publiw»-.

Defirtitio11es MagnjficPf! Communttatis; busta30;anno 1 5 6 0 , f~33 (Regesto),

D19) 17 apfile lS60

«ad: !abricari fac;iendum de: novo mur os in s ta ,b .u /ispaiacii e t 4 puc/ v'iftm de novo [actam»,

be(inJtio1J:esMagni[ic.qe C01flm,uni~atis ,pusta301a.1560, t 40r.

D20) 29 april? 1560

~ < • • • uia;.. e c u r i a dicti paladiud ECclesiam SandeMarie de Curie so pite» facta .... ~

l Je fjn it id fi es Magn i'{ ic ae Cot;1munitatis , busta 30,a. 1 5 6 0 ; f. 4.1v.

E. DESCRIZIONI CINQUECENTESCHE DEL PAl.AZZQ

£1) c i r c a , 1550

«appresso laquale (Chiesa) e ra un ,gran, Pala_gio

po.St.o in. s~tobello, e maravigl ioso, fabrica dr9ahst,oPatriarca, ilquale con.la sua bellezza superaval'archi-tetturadi ~ue,tempi, ..ma.egli al presente e deeelitro, emmaccia Iltima ruma,»

VA LVA SON E D I MAN IA GO, Desciizione; p .:2.

ElJ anna 1567

«Sono le .reliquie de.Palazzi de Patriarchi, dovealpresente il ~erenjs,siI?o Dorninio ha ~rincipi~to unPala;zzo per IIClarissimo Provedi tore , il quale man-data al.governodi quella citra»

GIRotMtO DI.PORGIA 18'97, pp.60-6T.

E3) anne 1568

«A miei giorni e stata in piedi la superba fab~k~del PalazzoPatriarcale, cds] ricca d'ornamenti dlpreggio come stupendaper .vf;cchiezza:~ella.quale sive gg on o a nc ora molte p ar ric elle n elle c ase di colorache.ebbero i1 car ico : d 'adeguar laa terra»

NiCOLETTI1928 , p, 20

E4) post1578~ari te 1"596

«inhonorsirosi drizzarono mold altari; et iPa-

triarchi successori nel mede simo P ala zz o di. CaIistoalla partesinistra a voltofabricarono unaChiesiola distruttura barbara , maricca, e·sonmosa, coon Fal ta re acoloneUe di va~iicolori, e col solotutto di rnarmo, assaivagam.eOte(coIIlepbrmva Ia.poca c~gnitione d'Architet-

tura.di.que' t,erppi).lavorato a u q:e lh , e t C J ; _ < ? t e ~ c ~ e .Que-s ta Ch ie s io la , eli'ioscrittore, pr ima the dinanzi l'anno1 5 53 in siem ec olP a la zz o fu sse adeguataa'terra, ho.mol-te o e molte v olte v ed uta , e d iv otam en te riverita, era as-sal lunga, et a corrispondente rnisuraassai larga con

s o

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a. PAlAZZO DEL PATR[ARCAACIVIDALE

unsemicircola in capo, tuna adorna, oln:a. molre.pietre. dipre:S.io di riiinutissirne pitture; che e da pres-SQ, e d a Il;IngJr~p'presentayano 1 1 \ ~edesltn, a bellezza,fa medesirna diligenza di mana In quella manrera,che 5i veggono, e s'ammirano queUe o i Giotto.Si'cre-

de, che, (uS-sera.una vera immagine di tutte le-operedlPaulino.»

NiCOLETIi 1736, pp."1.35-f36

ES)a'nuo 1594-1597

«de Longobardi s'e ritrovata in Cividale qualche.memoria, perche er~ f.ab~ricat?al~a Longcbarda itPalazzo armco, che fu lUC~pO lia p ia zz a, .d ov .e .~ , oradaro principio alnovo, e stette in piedi finl'anno 155,3' ,nelqual tempo fu atterratos,

"LoCATELLo,COmmentario , p, 2L

E6J qnno 1594-1597

«quest'istesso Calisto fabtico il Palazzo Patriarcale

p ur a lla .lo ng oba rd a, ilq ua ." I¢ .di sopra hodetto che fin~l 10'53 stette in piedi, dov'e dato principio al.nuovoiiicapo I a p ia z z a » . · · .

Locxrsuo; Commentasio, p: 34.

E Rlco5TRUZl(:)NI STORlCHE DEL PALAZZO

FI) 12 aprile 1650

"Aq ual unq ue illusrrissimoyed., eccejlenttssimoqffizio, etrriagisr.ratp, ove .le presenri vncstre

perverriranrm. Noi Provveditori Capi del Consigliodella 'I;ittadi Cividale del Friuli factialJ10 ~mpla,' edindubitata fede, e COS1;ri"cerc:~tiattestiamo, come gia

gIi i1lu'~.ti issimi e benedertissimi patriarchid'aquileia

hanno to, questa clft.lab1tato, e tenuto lalororesiderr-ZR; .e : se de . p atria rc ale '.int.etPonat~hriente, per 1ungocorso di a nru : a ve nd o C alisrrrp atria rc a Io nd ata .la su aabitazione , fu indi dai successori ampliata con Ia,ressidenza cb,nti~ua:t:a.sino al patriarca Popone .per ilcorso di anrupnr di 309':e dopo quello molti altri

banrio rissedutovma irirerrot"tii.rnente; ed il Palazzop,rppriop;e~ f a . ressidenza de i Patriarchi ,antic~jssirn~fi l da orribile terremoto rovinato •.1 . tempo de nosmati~enati per il.quale spavemevole successo ogni anno.n 16 rnarzo S1 f a " una , Vot iv : ; l .So le n ne : Processioiie ••come,della scprannominataResidenza 'neparlano gli storicied in particolare ilDiacono, Wolfangb Lazio e Candi-do, die aggiungono larnorte e e. sepolturadi piil pa-

tthitchi in quest.:i.Citd. dl Cividale',~d a ' t e m . p i recentidirn91ta~eculi,atr;n.emoria alcuni risiedevanoper buonSpaZl? dianni, ~l.ven·?o gu~!ll.che pOS~OtiO atte~tar~de YtS,lJ, ed altriper tradizione de Progenitori

comprobano la vetusta del Palazzo Patriarcale, e suarovin.;l; la Ducaledel Dereaissimo Doge Francescof?,sc~ri ~ll·i lh ls tr issimo. Luogo tenente della Paria delFriuli VittoreBragadeno dell 'anno 1438 che sinoal-I'anno 14.o6erasta~o luogo a suoi Precessoriconor-dine di far-dare di tempo in tempo lire milledi sussi-dib,.a coritribuzioneper la restaurezione del palazzoPatiiaf!;:ate.esiste~te in Civitate Austrie» '.

di che nitto benche sianotorionon.solo alla Patria,rna ancc faoriad altre Provincie Noi ora per testimo-

nio. della verita,che ricercati abbiamo: commesso ·alnost ro . c anc e ll ie r e Ia presenre .estesacon le solitecorrobo. t 'azioni della: sua m ana e S ig illo P ublico , .e . darioiCapi del Consiglio $Otfoscrit ta: ihql;l.owrn dat inC:;ivitate'PO.riIulii die XII >aptilisMDCL<indktione II I

Fedeeico Roncone Provedirore

G Jo vamii G allo Prbveditdie»

Process; pe r la P re cedeni a, tdn i. o6, . f374 rev.

'F2)atzno 1819

«Abbiamo nel la cronaca dei.Patrianchi d'AgiIil,ei.a(Pergarnena esisrentenell'archivio capitolare ;(:h Civi-da.Le)riportata .dal.de Ruhe,is nella sua grande operaMohiimenta Ecclesie Aquileiensis nell 'appendice a p,8, •che.il patriaca Callisto.l' anne 736. tiasponasse'pelprimo Ia sua residenzapatriarcale in Gividale, deve 'ri-siedetteroisuoi succesori.per piudi cinque seco1i,tioefinoal 1"2.84, chepoi passarono inUdinej.che Ca~ist()patd:¥'ca', al tempo del re.deiLongobardi Liutprando.~~d iPemone duca del Friuli (dequali p rin cip i si con-servanoancora in oggi illustri monumenti.in Cividale)S U t statoquegli che fete costruireilBattisrero.di S. Gio-'vannied .il palazzopatriarcale: " P O $ t ha,ec; PatriarrharCalistus) ad Ciuitatem rediens, lbi Ecclesiam; et.

Bapt! 's~eri¥i1J Sfl.trc(( johannis,atque Pa}q. t iu .m·Patriarcqale ~onstruxit" . ," , palazzo che fu rovesciatodalterremoto l'anno' 1511, secondo lenotechesi han-OQ ! " l e I Necrologio Ca~i~olar~,altro .codi~e; I n ; p . e r g a . -mena ..Dopa la caduta di questopaldzzo, 1 Patriarchi,che inallora facevano. pocil residenza.inDiecesi, lion

pen,saron()a~ifa~b~icarlo,. rn.a..enn,e~.oun appantametcnel convento de Francescani InCividale, Illocale.delpalazzofu venduto aIla n!?bil~farniglia. de Nordis; e.quindi daessa e da altri partieolarifurono fatte?ell~fabbriche sopra quella g ra nd 'a re a, c h:e forma un '1801adalla piazzadel D 1 ) . 9 m o . alia. contrada.del Cerve cop.la conrrada di S, Maria di Cartee c i i m6rce r i a ocorsiadel' Duomo, Nel luogo, dove oraesiste il Palazzo. Pre-

torio, era Porto Patriarcale, comesi rilevadalle anti-che pergamene del Capitola', dove tra . I e altre una del1293 dice: "adpy te u t11 p r ope viridari'!tr! pa_tnarchale"».

'D aLA TbRR Ii. 1817" PrflsptttoStoticoJV. tap. XII.

APPENDICE 2:, GLOSSARIO DEIPRINCIPALI TERMINI ARCHITETIONI'CIRELAT IV I AL PALAZZOPATR IARCALE 5S

broilo . (C22) giardino chiuso da,muraoda siepecamet:(2(B-10j .B20; C4; O S; e21; G23; e25} G26 , i

D 1,3) ~tan"Za,s:pedaI1llente dl p ie co led imensi or» 'carl ipa, (. 0 1) .cantina

ctibiculiJ:riS 0 cubiculdrius (e21;.' C25; C26)re Iati-vo alcubic,ul~m (=ca.hiera)· . .

curia (B6; B8; nH; C7;Cl0; C11; C12; e13; CHiC1h C18;en, e3l; tn: cortile ill un edificio

@1ttus ' (BlJ;B18;IH9·; C16) casao -edi fi ci o ah it at ivo

lab ia ( 06 ;; CB'}galleria,pb"rticato chiuso

paflegliob p.avigUo (C29;' C31) r en da , p a di gli on e

payoium. (D.1) p icco lo balcone- '

saI4(B20; C9) sala, specialmente di grandi dimensio-nf ed importanza .

solarium ("87{Bl3; en s ola io , s ta nz a posta 'al-pianopili. elevate . . .

stab,$lum (B.13,rDJ5; D18)'staHa

.HIia Du CANGE i9T7.,3S.e NlEruv!EYER t9Tq; SS . \ C V ;

81

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S . COW SSA - M . B AG GIO - G .P..B R.-OG IOLO

stupa (C28; C32) stanza fornita di riscaldamentothinello ((;'23; C3:0) sala da pranzo

viridarium (C24; C27) giardino,drto

s.c.

B . I DAT I ARCHEOLOG IC I

1. lRESTI DELLA "eASILICA FQRENSE"

A partegli scavi eseguiti dal canonico MicheleDella Torre ne11819, allo scope precipuo di tro-varne iresti 59 ~ gli interventi successivi non hanna.prestata soverchia attenzione ~1<;vestigia de l pa-Iazzo patriarcale, vuoi perche differenti erano gliobiettivi della ricerca, vuoi perche vi erano pro-blemi piu urgenti di consolidamento srarico.La Stucchi esegul nel 1948 tre saggi di scavo

(Fig; 5), rispettivamente nell'atrio, sul lato norddel portico e nell'orto verso sud est, al fine diricostruire la pianta della basilica forense=.

( a , J Nell'atrio (su una superficiedi rn 9,80 estovest x 20Qrd sud) 61 (1), aldi sopra del terrenevergine, trove iresti d i un acciottolato, (2) quin-di uno strato di terra nera, all'interno del qualevi era un muro, da lui ritenuto romano, ton dire-zione nord sud (est ovest pet 10 Stucchi). Realiz-lata in ciottoli legati da ottima malta, aveva spes-sore di em 7-0~can fondazione di 'W8S. Verso

ovest (sud per 10 Srucchijslefondamenta del muroromano presentano un ingrossamento diem40x40». A 3,75 m verso sud, opposto aquesto,e alia stessaquota, rinvenne una base; di em65 X 40, attribuita a un pilastro 0 a una colonna(3)•.Copriva queste murature uno strato di ciot-toli rnedi .edargilla per QUO spessore di cm S O (4 ).Lo strato era a sua volta tagliato da un muro cher icalcava il primo,. con fondazione peraltro pill,ampia (m 1,15) e alzato di 70 em, connesso conaltromuro ortogonale contraddistinto da fonda-zioni the raggiungevano Ia profondira del muro

romano, rna «da questa e dalle sue fondamentacompletamente staccare», Queste murature in.«ciottoli abbastanza regolarmente disposti-eranointonacate di bianco verso nord (ovest per.lo Stuc-c hiHS ). «Con te ne va -q ue sti mu ri u no strato di «ciot-t ol i g r and i m isro a qualche.traccia di incendio» dellospessore di e m 66 (6), Sigillavail nmo unriempi-

5 9G l i scavi, eseguiti d4 1 Delia Torre in Piazza del Duomohanna messo in lu ce testi di ambientialtomedievali ' con un pavi-rnento in lastre marmoreeesagonali nere e due eapitelli altorne-dievali (BROZZI 1971, g. 8, 1971-(2, p.l.S, nn.16,17. Non. e ,ehiaro se J'edificio, certamente

diqualita e di epoca tarda;a

giudicare dalla pavimentazione, fosse ° meno indipendente dalp ala zz o d el Patriarca (COLUSSA s u p - r , a ) . .

6tl 5TUCCHI 1950 ¢ 1951. •

6 1 SruCCHI195.0 , pp, 23 -24 .

menta di em 80, attribuito al Iivellamento per la

costruzione del palazzo cinquecentesco, . .(b ) Su l lato no rd d el p ortico 62, 10Stucchi segui

unmuro "tomano't.ichedopo untrattosud nord

e l i m 3,15 svoltava a 90° verso est. Ilrnuro, dellaspessore di 70 em econ fondazionedi 95~ inizia-va alla profondita di m 1~7Sassieme allo stratodi terra nera, «fino a raggiungere l'altezza di mi,.6QnelPangolo». A questa: struttura sisovrap-poneva il rnuro «corrispondente a quello pia re-cente dell'atrio», con rasarura a meno 80 em, fon-dazioni a meno 1,60 m e sporgenza verso ovest(sud per Srucchi) di 30 em rispettoalmuro roma-no.Tl tutto eta infine coperto dallo strato diri-porto cinquecentesco,

(c)Nell'orto, verso sudest ", individuo il muro

romano, «prosecuzione di quello incontrato nel-l 'arrio-, a-rneno 2 ,20 mdal piano di calpestio . . I \n~'che in questo case, soprail muro romano, a dettadella scavatore ve ne era un altro costruito «i n unsecondo periodo», .Lo Stucchi interpreto ire muri da lui ritenuti

romani, idue disposti sull'allineamento nord sud,grosso modo sull'asse del Palazzo della Pretura, eil terzo, parallelo ai primi .due, rinvenuto nelpor-tico, come resti dei perimetrali lunghi di un gran-de edificiodim 7,85 X3:7.64• La Jesena e la base d ipilastro o colonna sarebbero state la traccia di

una parrizione medians 6S. In questo grande edifi-c io e ta c ia ric on osc ere la b asilic a, costruita sul l ar oest della piazza che, a suo parere, corrispondevaal foro romano,. DQPo I;abbandono della basilica, I'area sareb-be stata utilizzata come cirnitero: 1 0 attesterebbe-ro due scheletri, «rinvenuti nello straro di terranera» senza.alcun corredo, uno con-il teschio ap-poggiato sulla «base di. colonna» M.

II palazzo di Callisto.si sarebbe infine sovrap-posto all'edificio romano, riutilizzando, come fon-dazioni, Ie murature dei lati lunghi. «La tecnicadi costruzione - aggiunge 1 0 Stucchi - e la stessa,mentre la muraturasipresenta in qualche caso

coperta di un intonaco bianco».Le s eq uenz e e le ricostruzioni dello Stucchi, in

assenza di sezioni dettagli.ate,risultano per taluniparticolaridi non facile comprensione, Nel suo

62 StUCCHI1950/ p p. 2 4 -2 5 .

63 S r uCCH I 1 95 0, p. 25 .

64 Per IoSnicchi la piaritaera certa, perche saggi.di scavoe£fet):uaclne11904 da Fogolari nellapiazza non avevano portato"ad alcun ritrovamento di mud da que! lato:

s s S tu cc hi 1 4 )1 .$ 0 ,p. 55: «L a posizione di questa co lonna fa -sciasupporre,confondamentoquclla.di sene altre, ad un inter-vallo c ia centro a centro di poco meno di m 4».

66STUCCHl1950, p. 27,

&2

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ILPA1Azzo DEL PATRIARCA AcivmALE

Fig.,S - La basilicaforense nell'jnterpretazione dello.Stucchi

(&:is<f'UCCHJ 1951a). Nella pianra soncindicate le tre aree. discavo, .

contribute egliannora irapporti stratigrafici rramnrature, rna presents -talora in modoconrrad-ditto rio iapporti tra queste e gli strati; in parti-

colare nella relazione fondamcnrale tea 1 0 strarodi terra nera;« resti di scttofondo di pavimerita-zionc eInuri della prima fase. Egli nOD fornisce

inolrre alcun elementoarcheolcgicc utile, per unadatazione, «mancando ogni indicazione derivan-

te : rlai reperri discavo», .Anche l'attribuzione ad-eta barbarica delle due

sepolture non puoessere considerate certa, pursela lise cimiterialedi VII-VIIIsetolo, documen-

tata nel 1987-1988 poco piua sud 6 . 7 , la potrebbe

rendere plausibile;~ono deposte nello strato diterra nera (e dunque sono a questo posteriori).e

alrnenouna e altresl successiva anche alla vbase

6 7 LOI'REAl~6 1993 ,.A HU M j\JiA S .ftV A 1"991, 1!l9 8, p,15 5.

di colonna» e dun que si sovrappongono alle strut-ture pi~ antiche, r n a 5:0110 .appunto queste a nonavere una datazione sicura ..I rapporti strarigrafiei proposti dallo Stucchi

nonsono in fa t ti a t tend ib il i. ra lmeno ag iud ica re da'quanta si puoancora osservare nell'atr'toG 8

• Dellemurature da lui rinvenute nel saggio del 1948,sono oravisibili j due rnuri (che honumerato 1011e 1012), men tre son ostati den'! oliti idue pilastri.

Lo Stuechi attribul tali strutture a due fasi esatta-mente sovrapposte: la pili antica rornana, la pilirecente.diera patriarcale, I n realta, quella che lui.considero .la fase piiiantica e la fondazioneag-gettante in ciottoli.nnentre fa secouda-corrispon-

dean' alzato in pierre spaccate.eciotroli, dlspostihi corsi abbastanza regolari, tecnica impiegata

nelle murature che abbiamo assegnaro a 1 petiodoII. An~he le quote di spiccato, defisamente piq

alre di quelle del periodo I, conferrnano questaattribuzione, Llarerizi ditipo rinascirnentale im-

piegati perrestringerela luce della porta (tOB).indicann infine una continuita di utilizzofirro alia'derrrolizicne del 1553.

2, [ P (Y T E 51 D L U N A NubvA SEQUENZ-\' (Fig. 6)

.Attualrtrerrte sono visibili le struttureconser-vare nello scantinato del palazzoe nell'area ester-ri a a sud, QC cup ata d al g ia rd in o 09. Quelle della

scanrinato sono ridottea rnonconi rheernergonotragli scaffali e le casse del deposito del Musco e110n sempre sono osservabili cia vicino. Le altresono state pesanremente restaurate, ilche ne rendedifficoltosa 1 . 1 lettura stratigrafica. In questecon-

dizioni; unici criteri di distinzionesono la diver-

.sa recnica costruttiva e le quote dispiccaro. Inbasea.questi parametri si possono distinguere ir eperiodi, . . .

P erio do I

I l p erio d o 1e cararterizzato.da.muraturein ciot-

toli legatida 'malta a ricco 'tenore di cake usataperaltro con parsimonia ..Gli alzati si differenzia-

(,~Nella trincea dell'atr io, il mum romano.si trovavaall'm-terno:ddlq,trat9cli terra; nera, il che starebbcad indicate Una

PQstedori(~del muro rispetto.alio strata, rna it restorli acciot-

tolaro.ritenuto pertinente a.questo muro,:e.altreSl coperto dal-10strato di rerranera. Riterendo della scavo nel portico, si dietinvece.che muroromanoe strata di rerra.nera iniziano alla sres-sa profondita, rnanon si chiarisce sein rapporto allafoudazione

.o~lI·alza(o ..

O ~ LQ:s:c;avo'nel palazzo del. Prpvved itnri, eseguirealla f ne'Jegli an.l1i'tH)J~stato.in realta uno srerroe l'unica documenra-zione .consiste in una pianta generale;· Ho potu to .esaminare. le

murature nel maggio.del i 99'9,gratie all' aurorizzazionerilasciatadalla dr, Lopresto, che ringrazio, Nuovi rilievi delle: principalisrrutnrresono stari eseguiri.dalf'arch. A. Leva, Per pater tealizzareun rilievo dettagliato planimetrico e.p.rQ>'pe,~tii:o,s;irebbenetes-sario liberare 16 scantinato dal d'epos'icQ di rnateriali discavo,

83

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S: COLUSM - M . BAGGIO -G.R·BROCIOLO

_1IJ-

_iafaS8

Fig. 6 - Piantacon I~ principali sjrutture distinte nei tre periodi principali (tiIieV'odeil'¥Gh. A. Leva).

no per PUSq, nelle spalle ,e nei pilastri, di blocchi

di a renar ia r ic ava ta da banchisuperficiali, Quan-do edisringuibile dall'alzato, la fondazione ap-pare costituitada un solo corso, indizio di unacostruzione forse non troppo sicura staticamen-

te,poco consona sia agli standarr] romani.cheaquelli bassomedievali, Le quote del due Iacerti di

p av ir ne nta zio ne su pe rstiri e d eg li spiccati sonodipocosu pericciallivello delloscantinato attuale(rneno due metri ca, 'risperto all'intradosso delsoffitto).

Si distinguono due allineamenti: it prime,

orientatocome l'edificio attuale, comprende tut-te le strutture fino a i van.i 10-12 compresi, ile-condo, cui so no pertinenti le strutture (10:1"2-

1024) dei vani 13 e i4,son,Q spostaredi alcunigradi v e r s o sud est. I di versiorientanienti si sono

rnantenuti anche nelle fasi successive.

Appartengono 011primo orientamento 13 fram-

menri dirnuratura (1001-1004, 10 . 07 , 10 .0 .8 ,.1010" 1014, 103J ,1Q15,) .o .1 ;6 ,1o .3o. , 1 (}3 3 ) , alsecondo tre (1022, 1024, 10J,()). Hanna spesso-

re variabile da 50 a 70. em e.sono conservati da 1a 5 corsi inalzato, Laposizione di queste mura-ture, the pet 'tecnica e quote sf pub plausibilmen-te ritenere siano state, per la maggior parte.con-temporaneamente in gsa, suggerisce una parti--zione interns in ambienti piuttosto piccoli,

Sono degni.di nota tre elementi strutmrali:

{a ) u n p iia stt;Q (tOOQ : P ig . 7)confor:mato a L ,

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IL PA LA ZZO D EL PA TR IA RC A A C IV ID AL E

IJo

Fig. 7 ~ Foto del pilastro 1000.

~.

conservato in alzato per quattro corsi realizzatiin bozze e ciottoli, can fondazione di un corso, sporegenre di.circa 10 em; gli siappoggiano lungo l'alli-

neamento est ovesr.due trarti.di muratura, forse tam-ponamento di due aperture collegate .al pilastro;

(b) un secondo pilastro rettangolare sporgente

dalla rnuratura 1024, forse spalla di un'aperrura;

(e) una spalla (1015) di un'apertura, forse an-

ch'essa tamptmata.Ma l'elernento pili interessante e un pavirnen-

to a mosaico su vespaio di ciottoli e malta costi-

tuito da un fondo di tessere bianche conservato

per un .tratto di m 4 X 2 ca. (Figg. 8, 9). I[ disegnogeometrico, in tessere nere su fondo bianco, e for-mato da: a) 'una fascia di due tessere nere in adia-

cenza al muro 1008; b) una serie di riquadri di va-

ria dimensione delimitati.da due tessere nere; c) unmotive decorative al centro del riquadro can tesse-re nere checompongono diversi schemi geometrici

(tre file di.due tessere, due file di tre tessere, tre file

in diagonale di tre tessere, quattro tessere, quat-tro tessere ai vertici e una in centro, un rertango-10 , tessere disrribuite in modo irregolare),

Le quote del mosaico sana compatibili canquelle di spiccato delle altre murature e simile ela tecnica costrurtiva in ciottoli del muro 1008 che

10 delimita a sud. 51puo dun que ipotizzare cheque-

sto ambiente sia.statc almena in uso con la rnaggiorparte delle.altre srrutture attribuite al periodo LUn probabile vespaio per pavimento (1005),

costiruiro cia ciotroli fluviali e frammenti di late-

rizi disposti perlopiu di taglioe legati da malta di

cake, si conserva rid lac. 5; verso est, si lega alframrnento di muratura 1004.

La dimensione dell'edificio, cui si puo attribui-re Ia maggior parte delle strutture del periodo I;

,•

Fig.. 8 - Fotopiano del mosaico.

Fig. 9 . - Particolare del mosaico,

non e determinabilecon certezza, rna si puo soloiporizzare.

E probabile che verso sud, oltre ilIimite del

palazzo dei Provvedirori, S I cond udesse prima del-la torre, costruita nel13037~, oltre la quale dove-

70 COLUSSA, supra.

85

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S. COLU$SA - M. BAGGIO - G.P. BR<lGIObGl

va estendersi il v ir idar ium . .Le murarure, scavatenel 1987-8871 e conservate tra la terre ed il pa-Iazzo dei Provveditori, hanno un orientarnentosimile al nostro primo orientamento e sono- ante-riori stratigraficamente sia al palazzo sia alla tor-

re o Aleune, forse pertinenti al periodo I (1034,1035. 1036) sono in ciottoli, altre, certamentedel periodo II (1037, 103-8),sono in pierre sboz-zate e laterizi, L a to rr e, m e nzio na ta nel documen-to del 1303, e addossata al muro 1034.Per it lata nord, 19 Stucchi riconosceva come

limite della «basilica forense» la muratura rinve-nura .ne llo sc av o d el portico, rna j dati documen-taxi sembranosugger i re un'estensione de lle 'p r o-prieta patriarcalia tutto l'isolato che confinavacon la chiesa di S. Maria in torte 72.

Per il limite <west (verso la piazza), l'unico dato

viene dagli scavi del 1948 che hannoportato aliascoper ta e l i un r nu ro i de nti fi ca to come per imetrale ,Non abbiamo alcun elemento per posizionare

illato est; sappiamo peroche le rnuraruredellafase 1 si estendono almeno quanto quelle del pa-lazzo dei Provveditori e che pili in l a , vi era unforte dislivello, E dunque probabileche coinci-desse con ilperirnetrale attuale,

Q~qnto alladatazione, i n , assenza di .d ati d i se a-vo, possiamo valutare la stratigrafia, le tecnichecostrnrtive e gli aspetti storico artistici,

(a ) s t ra t ig ra {iaLe strutture del periodo I~in base ai dati delle

Stucchi, che sembranoconferrnari da quanto si:puQ osservare sotro le fondazioni di alcune mu-raeura.sono le pili antiche conservate, ma;comesi e detto, nori ' e chiaro se siano tutte coeve e sesiano posteriori 0neno ad una lase con terra.nera,indizio di area ad orto 0 giardino,Le quote di rasatura delle murature sono inol-

tre vade: S1va da men02 . 2 0 m, risperto all'intra-dosso del soffitto della s c an ti na to , p e r ilmur91033 ,a meno Z per ilmuro 1014,.a meno 1,35 del pila-

srro 1000, a meno 1;46 del muro 1010, a meno1,72 del muro 1030, a rnenol,71 del.muro 1022,a meno 1,5 9~1,7'1 del n1U!O 102:4. Le diversequote si possono spiegare ammettendo che imuricon rasarure piu basse, in parricolare i'muri 1014e 1'033. che hanno quote inferioria quelle dei li-velli pavimentali, siano piuantichi 0 siano statidemoliti a seguito di trasformazioni della piantaoriginaria, .

Le quote di rasatu:ra sono peraltro tutte infe-riori alle riseghe di fondazione dei mud del pe-

71 LOPREATO 199~.AHUMADA SILVA 1991.72'COLUSSA, supra. .

riodo II.: Q)il~s:ta',;e¥id:~t(z~suggeriscedue diverseintetpretaii6:ni>~fRriia?:!pJu facile, che sia stataartuata · i, J .r ia : "c i fJ r # R ~ ~ ~ t < a ~ ; & em Q l iz ; io n edelle muratu-re p lu anti:cqe,.;prii(j,tllJd.i.~lla costruzione di quelledeiperjQ(.lolI.JrtfeiPt~l~zidne che si scontra con

quanta affermM):-9:~~ .fon;ti scritte, che parlano diun ampliamento non di.una ricostruzione n. Sipotrebbe perciQ. proporre una diversa congettu-.ta': che Iemurariire 'ad settore nord siano statedemolite a d unaquota inferiore 5010 nel 1553.Del resto anoheIe'rasature dei mud del perio-

do Il, at paridi quelle del periodo III, hanno quotepilialte, macomunque assai variabili: da rneno34 a menp93cm per U muro 1011, da meno ~~a meno 1,24 em per ilmuro 1012, da meno 1,07a meno 1,18 cmperil muro 1017.Dope l a demol iz ione , almeno parziale, del pri-

mo edificio, ne venne costruito un secondo dicuisi conservano alcuni tratti di muratura con quotedi spiccato piiialte di una ottantina di em rispertoa l precedente e con murature in pietredi cava perlopiu grigie, disposte incorsi abbastanza regolari,. Le murature di questafase si distribuiscono trailsettore centrale e meridionale delpalazzo deiProvveditori. Questo potrebbe avvalorare l'ipo-te si c he , verso nord, persistevano in a lza ro strut-ture del periodo 1 .

Per concludere: non e certo che le strutture delperiodo I,~-h~ hanno due diversi orientarnenti,siano tutte assegnabili alla rnedesima fase e sianopertinenti al medesimo edificio. E anzi forse piliplausibile ipotizzare ilcontrario, ammettendo lapresenza di due edifici con orientamento diver-so; non ecerto, dal punrodi vista archeologico,se le strutture del periodo I siano state integral-

mente 0 solo in parte demolite prima della rea-lizzazione di quelle del periodo II. Le fonri scritreinducono a privilegiare laseconda .ipotesi.

(b)~ecnica costruttiua

La teenicacostruttive in c io tto li flu via li trovaconfronta, a Cividale, in.edifici sia.romani sia al-tomedievali. L'utilizzo, peri particolari architet-tonici, di pierre sbozzate ricavate da banchi roc-ciosi superficiali (vi e ' traccia di levigazione dellesuperfici) e organizzate in corsi che tendono aliaregolarita trova un confronto diretto e puntualecon gliesterni nerdeovesr del tempietto (i solio ra -n o n i nto n ac a ti ). Si ritrova altresi ne l S . Salva-tore II di Brescia, rna piu che offrire un appigliocronologico, sottolinea come nel VIII secolo aC ivida le e a ltro ve a nc he in altri periodi dell'alto-

medioevo, non fossero ;utive cave.da banchi pro-fondi.cbe ric hie de va no .te cn ic he d i c av a p ili coni-plesse, e si preferisse recuperare in superficie itmateriale da costruzione,

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IL PALAZZO DEL PATRIARCA A CIVIDAL~

Ho gia rimarcato 1a scarsa consistenza. dellefondazioni e l':esiguit3. della maggior parte deglispessori, rna, trattandosidi divisori, questa nondeve stupire pill di tanto. An:che la malta e usata

can parsirnonia eel e generalmente friabile. Ca-ratteristiche che non impedivano, se associate aperimetrali piu solidi, c i i innalzare un edificio finoal secondo piano.

(c) elementi storico artistic!

La forma d ell'e dific io r ic o no sc ib ile n ello sc an -tinato del Palazzo dei Provveditori e , come si esottolineato, fortemente, ipotetica. Irregolarrnen-te.rettangolare, came. gia aveva osservatoIo Stuc-chi, se attribuiamo tutte le,muraturead un unicocomplesso. All'incirca quadrats, se consideriamo

pertinenti al palazzo di Callisto le sole strutturecon orientamento simile al palazzo dei Provvedi-tori.

Can dati co st lacunosi e .d if fi ci le r ic o str ui re lapartizione .iatema ed .apprezzare -unadive~sa fun~zionalita degli ambienti, Se vi era un porticato,questoera sulla strada, rna non ne e emersa alcu-na evidenza riel sondaggio dello Srucchi, II pila-stro conformato a L ricorda, per funzione, quellidena facciata internaporticata dell'edificio di sud

ovest del rnonastero di S. Salvatore in Brescia 7 4 .

In seguito, il portico sarebbe state ripartito in

modo diverso can 1;1costruzione di un ulterioredivisorio (1003).L'elemenro pill utile per una datazione rimane

dunqueil mosaico.", che trova un puntuale e..si-gnificativcconfronto nell'episcopio di Aquileia e

precisamente nel pavirnento -di una grande aula

lunga p iu di 15 m, scoperta nel1960 a nord del-la.basilica (Fig. 1Q) e attribuita alla ristrutturazio-

ne.eseguita «sui resti di quellc the era stato l'Epi-

scopio in Easepost teodoriana» 7~. Laqualita deci-

samente inferiors del nostro mosaico 10 fa rite-nercopera piu tarda e realizzata da maestranze

di basso livello. Lidentita del rnodello iconogra-fico, pur non potendosi a priori escludere la de-rivazione da altri edificl.rende peraltro plausibi-le l'ipotesi che 11mosaico di Cividale possa essereconsiderate un'imitazione .irrrenzionale di quello

aquileiese, Machi ne fu il cornmittente?Paolo Diacono ciinforrna che Fidenzio, vesco-

vo di Zuglio, si era ttasferito nelcapoluogo friu-lano. Alia sua morte era stato e1etto Amatore. MaCallisto, insedia:tosi su i seggio patriaroale, allora

73 COLUSSA,.5upra.74 BROCIOi.O 1991.

75 BhGG [O . infra.

76 BERTACGH[ 1980,p. 234.

fig. 10 - Foro del mosaicodel palazzo episcopale di Aquileia(daBERTACGHI 198 .0) .

spostato da Aquileia a Cormons grazieall'appog-gin di Liutprando, non tollerando di risiedere in

un. centro di minor importanza ,vulgo sociatus,

mentre un suo sottopostosene stava presso la sededucale , 1 0 scaccio ei.in illi~ domo sibi habitationemstatuit», Successivamente, aggiunge il Chronicum

Patriarcarurn Aquileiensium>, oltre alla cartedra-Ie e al Battistero di S; Giovanni, costrul anche H

palazzo patriarcale,Si tratto di un' edificazione ex novo, magari in

un'area diversa rispetto alla domus di Amatore,a, come per gli altri due edifici, di una ristruttu-razione] E dun que it mosaico e attribuibile aCallisto 0ai suoi pre dece ssori ? Domande che, perilmomento, non possonotrovare una risposta,

Pet iodoZ

Dopo la.demolizione, almena parziale, del pri-mo edificio, ne venne costruito un secondo di cui

si conservano alcuni rratti di muratura con quotedi spiccato piu alte di una ottantina dicm rispet-

to al precedente e . con murature in p ie rre d i cavaper 10 pili grigie.xlisposte .in corsi abbastanza. re-golari (Fig. 11). .Le murature di questa fase sidisrribuiscono tra

il settore centrale. e meridionale. del palazzo dei

Provvedirori, Questopotrebbe avvalorare l'ipo-tesi che, verso n-ord, persistevano in alzaro strut-ture gel periodo LSi osserva un'articolazione in pili ambienti in

corrispondenza dell'atrio, con murature checon-

tinuano ve rso sud.

77 H .L .. V I,S 1

7J COLUSSA,. jupra ,~o-cc . Bl-S.

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S. C OW SSA - }"L J :?A GG 10 - .G. !> ' BROC! ] ( )LO

Fig. 1'1 - Muratura de l periodo II.

E . probabile che la ricostruzione sia avvenutanel 1260 7~. La tecnica costruttiva, che haormai

abbandonato la regolarita del rornanico, porreb-

be convenirecon tale datazione. USQ il condizio-nale, perchenon vi sono studi sulle rirurature bas-

somedieval i di C iv id a le .D i cinquant'anni posteriore a questa fase edi-

Iizia e, come si e detto, la torre (1039) rinvenuta

nello scavo del f987-88,se e corretto riconoscerla

nell'edificiocon scale costruito nel130J dietro.l'ab-

side della chiesa , II g iardino co n il pozzc ancor ogg i

denominate di Callisto, ricordaro in un documento

del 138080, era probabilmente delimitate Verso est,a l limire del dislivello, dal m uro 1040: costruito su

di un muro precedente, sembra interprerahile

come muro dl sostruzione 0di recinzione.

P erio do 3

S i attribuisoono a questa fase alcuni interventidi ristrntturazione, anterior! alla demolizione dellS53, A nord, tra ivani 5 . e 6, un rnuro nord sud

di una cantina 0 di una fogna, costruito contro

terra verso ovest, a vista sul lato opposto, dove. sinotano due scarichi. Verso' sud, un muro ed un

pavimento in rnattoninel vano17e la ricostru-

zione di altre murature nei vani 12l 14; 15.Questi interventi, chesi datano ad e t a rinasci-

rnentale, per l'uso nei particolari architettonici

d i l at er iz i di quell'eta, coesistonocon Ie altre mu-

rature de l periodo II.

7·.CQLl!SSA supr«.

10 COLUSSA supra.

3. CONCLl!~ION.1

E dimostrato che le strutture del periodo I noncorrispondono alia basilica forense, E invececer-to che nell 'area che sara infine occupata dal pa-lazzo dei Provveditori veneti, insisteva

finoa]

1553 almeno un sertore del palazzo del patriar-ca, costruito cia Callisto 0dai suoi predecessori eristrutturato nel 1260. Palazzo, che idocumenti

scritti suggeriscono fosse articolato iripiu corpieli fabbrica distribuiti tra la catredralee S~Maria

de Corte.

I resti dell'edificio, 0 pill presumibilmente, dei

due edifici pill antichi (periodo I) avevano unacerta qualita architettonica, considerata la pre-senza di pilasrri e dialmeno un pavirnento musi-

vo. Pur rnancando del tutto repertidi scavo, i

confronti per Ie tecniche e.gli elernenticostruttivi

e per il mosaico non ostacolano una datazione di

almeno una parte di queste strutture al VIII seco-

1 0 .La ricostruzione del periodo II, promossa dal

patriarca Gregorio di Montelongo" fu avviatadopo una parziale demolizione delle strutture de1

periodo r . Lecaratreristiche costtuttivedelle mu-

rature di questa fase si addicono a edifici della

seconda m e t a del Xfll secolo.G li intervenri successivi so110 minirnali; i piu

rilevanti consistono nella predisposizione di fo-

gnee canrine e nel rifacimento di pavirnentazio-ni, situazione the trova il conforto delle fontiscrit-

t e o

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IL PA LA zzO D EL P AT iU AR CA A CiV ID AL E

G. IL PA VIM ENTO A MOSAlCa

P RE M,E SSA D I METOD0

Il mosaico pavirnenrale a decorazione geome-

trica rinvenuto a Forum Iuiii (Cividale) nel «cd,Palazzodel Patriarca», la cui costruzione attribu-ita.dalle fonti al patriarca Callisto deve collocarsitra il 737 e 11170 d.C. 8 t, finora inedito, risultaparticolarmente significative nell' ambito delle te-stimonianze artistiche di questa citta".

L'analisi del pavirnenro, che pur essendo ca-ratterizzato da motivi decorativi. piuttostodiffusisi presenta abbastanza particolare come conce-zione compositiva, consente infatti di proporrequalche riflessione soprattutto sul tipo di decora-zione adottata e su eventuali rapporti artistici di

Cividale can le aree circostanti,Dal punta di vista dell'indagine tipologicavsi

cerchera infatri di affrontare 1 0 studio del mosai-co, seguendo le piu attuali Iinee metodologicheche propongonoconfronti non casuali e acriticirna coerenti sul piano iconografico con la produ-z io ne r nu siv a d elle . ar ee .I im ir ro fe , Tali confronti,in particolare nel CaSQ dei mosaici geometr ici , sifondano su elernenti interni al mosaico stessori-ten-uti significanti, come la cornposizione, cioe lamaniera in cui e organizzato 10 'spazio pavimen-

tale, le forme geometriche usare, la decorazione

che in esse e campita 83. .

La testirnonianza musiva viene cosi ad acqui-stare val ore sin in relazione alle modalita di tra-smissione degli scherni decorativi del repertoriomusivo, sia i n relazione alle vicende storiche re-

lative al sito di rinvenirnento,

D'ESCRIZIONJ; i DEL MOSAICO

Allettata su una preparazione poco accuratadi ciottoli e malta 84, la porzione di tappetomusi-vo in opus tessellatumattualmente visibile presso

it c.d Palazzo del Patriarca si conserva per una

superficie di circa In5 X 250. Nonostante i1 pavi-rnenro sia ampiamentedanneggiato.e. sicuramente

ricostruibile ilmotive decorativo,realizzato con

tessere bianche enere abbastanza regolari di cir-ca 3 em di lato, .

II tessellate, che per dimensioni probabilmen-te doveva decorate ilpavimento di un porticato,ecornposto di una balza monocroma non deco-

~1 COLUSSA SUPT~.

szSu1_1?radi zi one mus iva .d i eta romana a Cividale s i v edanoRROSIN 196.0'1961, PONDERER 198.6.

83 Per Ie nuove prospenivc di merodo applicateai mosaici

geornetriciysi vedano in proposito GHJ;;DIN.l 1996, GHEDIN)'

.BAGGIO·TO~o 1998~

"4 BROGIOLO supra.

rata piuttosro alta.realizzara in grosse tessere bian-che,disposte iii modo da formare un ordito difilari paralleli, che si caratterizza per una pocoaccurata tecniea di esecuzione: Ie tessere infatti

sonoabbastanza grandi e le connessioni piutto-sto irregolari. Questa fascia di rispetto delimitaun campo rettangolare, irnpostato in ordito or~togonale secondo una soluzionecoprente 'con

semplicescherna geometrico di quadrati che siripetono in asscciazione fissa, definiti da due filedi tessere nere .. Sono riempiti da motivi diversi:coppie di ressere disposte su tre file, due file ditre tessere, quattro tessere, quattro tessere poste

di punta ed una al centro, tessere distribuite inmodo irregolare (Fig. 8).

CONFRONTI

Per quanto riguarda it modo illrapportarsi alIasuperficie cia decorate, in linea generale l'orga-nizzazione sintattica della- composizione del pa-vimento di Cividale sembra essere l'evoluzionedi un motivo decorative .molto cornune e diffusonel repertorio dei mosaici romani 3\ pur. can al-cune varianti determinate dall'utilizzo di riempi-tivi piu omenocomplessi fi6. Solitamente tale par-tito viene scelto per coprireampie superfici op-pure I'intero campo del pavimenro,Le testimonianze.piu antiche della schema corn-

positive d t base sono artestaregia in eta tardore-pubblicana e -augustea soprattutto in areacentroi-talica, in contesti sia privati che pubblici 87.

Il.motivo continua ad essere utilizzato nei pri-mi secolidell'impero, tanto che 10'ritroviamo.dif-fuso ancora rtelrepertorio dei mosaici paleocri-stiani di IV e VI secolo 88~ soprattutto in ambitoaltoadriatico 89, a testimoniare una continuita diimpiego di decorazioni e repertori classici:".

I n Halia Settentrionale, pur ,con pill. complessesoluzioni composirive, trova alcuni -antecedentiad Aquileia n.

8S BALMELLE et alii 1 985, 1 1 4 SS.

B 6 5lvecla in proposito ilpiu ricco schema net mosaico di

T r in qu et ai ll e p re ss o Aries in D uvA L 1 98 z , tav, IV ; f ig . 4 .8 B L A K J : . 1930, p a -s sim . .

$8 SAiVATORE 1996, p. 473 S & .

a~~ulla continuita.di utilizzo in ~poca altornedievale del reo

pertorio geomemco tardoromano si Veda CANTINO W;\ .TAGHIN

i990, pp. 269-298.

9 0 _ II modello elaborate ill ambito aquileiese si sanebbe quindi.irradiatb sopratturronelle regioni altoadriatiche e balcaniche,

corneconferrnano Ie restimoriianze.di Parenzo e e l JVN secolod.C., della b asilic a u rb ana di S alo na datata a l V_ s e co l o d.C., del'mosaico absidale della.chiesa a N ovalija dellaprima m e t a de l Vsecolo d.C. (PLF-SNiCAA 1978, p. 211,ri. 5).

91 Si veda inptopositoDoxreajn 1986, pa~5 im . II modelloelaborate ii i ambito aquileiesegode di ampia diffusionesoprat-

tu:tto nelle regioni alroadriatiche eabalcaniche, generalmentein

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S. tOLUSSA - M. RAGGIO - G.P. BROGIOLO

L'esempio del piu tardo mosaico di Cividale,'oggetto di questa breve nota) s i p r es ent a rurtaviasemplificatoesi distinguesopratrurto per ilmo-dulo dei quadrati adottato che risulra didimen-

sioniabbastanza cospicue (em 30 circa).L'insieme degli elementi costitutivi del pavi-

mente (la composizione, Ia decoraiione,il mo-dulo) sembra comunque trovare un confronto par-ticolarmente srringente sempre ad Aquileia e pre-cisamente in un mosaico dell'episcopio paleocri-stiano darato intorno alla.meta del V'secolo d.C.,ristruttnratosui restidi quello cheerastaro l'epi-scopic di eta post-teodoriana ~2. Le uniche diffe-

renze riguardano la minore cura nella posa delmosaico di Cividale, la crornia (bicromo quello diCividale policromoquello di Aquileia) e itipi di

riempimento.Per quanta riguarda ladecorazione posta al-

I'interno dei quadrati, assoluramente generica, epossibiletrovare qualcheconfronto soprattutto

con 1,1nmosaico pavirnentale piu tarde, datato adeta.carolingia, proveniente daS, Rufina.".La rapidarassegnadei confronti sin qui pro-

posti, che nonintende essereesaustiva, ha dun-que evidenziato g li stretti rapporti che intercor-rona tra la produzione musiva di Aquileia e queI-la della vicina Cividale, anche se la banalira deimotivi decorativi impiegati, frequenti riel reper-

torio della tradizione rnusiva e di facile realizza-zione, non rende necessaria ipotizzare una dipen-denza della testimonianza-cividalese rispetto ad.unmodello a q ui le ie se .Tuttavia, tenendo contocheil c.d. Palazzo del

Patriarca e forse daintendersi come sede episco-pale del patriarca Callisto, non 5i 'puo escludereche all'origine dellascelta del motivo vi sia unaprecisa volonta diripresa iconografica ideologi-camente connotata,

M.B.

BIBL lOGAAFIA

AC = Archivio -Capitolare,

ACD = Antico Archivio Comunita Lorenzo D'Orlandi,

AM = Archivio del Museo Archeologico Nazionale di Ci-vidaledelFriuli,

AMC = Archivio della Magnifica Comunita di Cividale delFriuli.

ambienti a destinazione cultuale, come. confermano le testimo-

nianze di.Parensodel rvv secolo d:C:, della 'basilica diSalonada tata ~ 1 V se c~ l(}l del m .'1 > < 1 . i ,e.oa b .s id a le d e ll a c h ie ~ a a No v ali ja

della-prima meta del V ' se c , d .C , Si veda ur propesite PlESNICAR

1978. Non rnancano inohre confronti piu tardi andie in ambitoorientale sernpre.a.destinazione cultuale: ancora utile Kum 1970.

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