Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 1. Introduzione ... · muscolare (membro di destra) è...
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Bioenergetica e fisiologia dell’esercizio
1. Introduzione alla Bioenergetica in vivo nell’uomo,
il Metabolismo Aerobico
Prof. Carlo Capelli Università degli Studi di Verona
Obiettivi • Approccio allo studio della bioenergetica muscolare in vivo
nell’uomo
• I processi ossidativi alla luce della bioenergetica muscolare
• V’O2 allo stato stazionario (applicazioni, concetto di rendimento)
• Il massimo consumo di ossigeno
• Il deficit (o debito contratto di O2)
• Regolazione del metabolismo ossidativo
Schematizzazione della Bioenergetica Muscolare
E = A TP
→ = A TP
← = c VO2 + b La +P Cr
∆GATP = 52-44 kJ mol-1
εs = W /∆GATP = 0.40
Quantità di Energia Metabolica Spesa per Unità di Distanza
per Procedere ad una Determinata Velocità
(kJ km-1; J m-1 kg-1; ml O2 m-1 kg-1) (20.9 J = 1 mlO2 se RQ = 0.96)
1 Determinazione del costo energetico della locomozione umana (C)
V’O2 allo stato stazionario: applicazioni-Il costo energetico della locomozione
Energia Interna e Rendimento della sintesi ossidativa di ATP
• Ossidazione di un’unità glicosidica (162 g di glicogene) sviluppa 2840 kJ e consente la sintesi di 37 moli di ATP
• ∆G ATP: circa 50 kJ/mole ---> accumulo di 1850 kJ di energia libera sotto forma di ATP
• Rendimento termodinamico della resintesi ossidativa di ATP
εR =
E immagazzinata nella sintesi di ATP∆G liberata dall'ossidazione del glicogene
0.65=
ΔG*ATP • nRATP
ΔG*Gl • mGl
= 50 • 372840 • 1
Energia Interna e Rendimento totale
εS =
Lavoro meccanico∆G liberata dalla scissione ATP
= w
∆G*ATP • nSATP
• Rendimento termodinamico della produzione di w dalla scissione di ATP
• Allo stato stazionario nSATP = nRATP; l’energia immagazzinata nella resintesi e nella scissione di ATP sono uguali
εS =
wεR • E liberata dall'ossidazione del glicogene
=w
εR • ∆G*Gl • mGl
Energia Interna e Rendimento totale
• Rendimento totale
εR • εS =
w∆G*Gl • mGl
• Il rendimento termodinamico globale della contrazione muscolare (membro di destra) è uguale al prodotto dei rendimenti di scissione e resintesi dell’ATP (membro di sinistra)
• Rendimento Netto: w’ V’O2netto -1
• Delta Rendimento : ∆w’ ∆V’O2 -1
• Rendimento Lordo: w’ V’O2totale -1
V’O2 allo stato stazionario: applicazioni-Il calcolo del rendimento
• Calcolo del Rendimento Muscolare (es.o della cicloergometria)
(1 ml O2 = 20.9 J)!
• ηtermodinamico = w/∆G • ηmeccanico = w/∆H dei substrati (per i processi ossidativi ∆H
è praticamente uguale a ∆G) in cui ∆H è misurato dal consumo di O2 convertito in energia metabolica prodotta
Massima potenza meccanica aerobica
4, 25 l min-1
~ 360 W
w’aer,max = w’ss,pre + (V’O2max - V’O2ss, pre) •∆η
Fonti energetiche del deficit di O2
1 . Scissione dei fosfati energetici (PCr) - funzione lineare dell’intensità di esercizio - non dipende dalla durata
2. Lattato precoce (early lactate) 3. Deplezione delle riserve corporee di O2
• Quota “obbligatoria”
• Dipendenti dall’intensità di esercizio
• Può essere espresso in valore assoluto o standardizzato per unità di massa corporea
• Determinazione
Specificità dell’esercizio Durata: 7 - 10/12 minuti
Tipo di test: onda quadra, incrementale, step
Eaer,max = A TPaer,max
→ = A TP
←aer,max = c VO2max
Massima Potenza aerobica
• Criteri per il termine del test < 150 ml/kg min (Plateau) Esaurimento QR > 1.10 [La]b > 10. mM HR entro 10 bpm la massima teorica Punteggio Scala di Borg (RPE) 19 -20
• Riproducibilità ed accuratezza
Errore percentuale totale: 5.6 % Errore metodologico: 10 % totale Errore biologico: 90 % totale Riproducibilità: 3 % (CV) Variabilità day-to-day: 4-6 %
Determinazione di V’O2max
• VO2max può essere anche determinato indirettamente - Approccio valido solo per studi epidemiologici
- si basano sulla conoscenza del dispendio energetico di
un esercizio standard (scalino, cicloergometro) -dipendono dalla massima frequenza cardiaca del
soggetto) che è di solito calcolata a priori - errore 20 - 30 %
Misura indiretta
V’O2 e FC Principi ed assunzioni • Si assume una relazione lineare
tra Q’ e V’O2 e tra FC e V’O2 • Si calcola la massima frequenza
cardiaca teorica del soggetto a. 220 - età (aa) b. 208 - 0.7 • età (aa)
80
90
100
110
120
130
140
150
160
170
180
190
200
0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0
consumo di ossigeno (l/min)
freq
uen
za c
ard
iaca
(B
PM
) FC max
• In realtà si utilizza la relazione WL-FC
• Si assume che la relazione tra WL e FC sia lineare: rendimento dell’esercizio costante (25 % se esercizio concentrico, es. in bicicletta)
Esempio: test di Astrand • Problema: per ogni atleta esiste una retta V’O2-FC individuale: impossibile proporre un test
valido per tutti i soggetti • Se il V’O2 è espresso come percentuale di V’O2max, tutte le relazioni si compattano su
un’unica relazione • Cioè, a FC uguali corrispondono percentuali di V’O2max uguali per tutti.
80
90
100
110
120
130
140
150
160
170
0,30 0,40 0,50 0,60 0,70 0,80
Frazione di V'O2max
Fre
qu
enza
car
dia
ca (
bp
m)
Esempio: test di Astrand
• Esercizio al cicloergometro a 150 W della durata di 6’ ad un’intensità in grado di indurre FC di 130 - 150 bpm
• Ogni 50 W---> 600 ml O2 min-1 (0,012 l O2 min-1 W-1) • BMR = 3,5 ml O2 kg-1 min-1 • Poiché la relazione precedente tra FC e % V’O2max è stata costruita su soggetti di
25 anni, si deve correggere per tenere conto dell’età, ovvero della diminuzione della frequenza cardiaca massima che si ha con l’invecchiamento (FC= 8E-05x2 - 0,0153x + 1,3189)
Età (aa) MC (kg)
BMR (l/min) FC (bpm) %V’O2max
(%) VO2tot (l/
min) VO2max (l/min) Coretà
V’O2max,c (l/min)
40 75 0,263 150 60 2,06 3,47 0,83 2,89
Correzione in funzione dell’età
y = 8E-05x2 - 0,0153x +
1,3189
R2 = 0,9978
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
1,0
1,1
1,2
0 10 20 30 40 50 60 70
Età (aa)
Fa
tto
re d
i co
rre
zio
ne
• F ∝ L2 • M ∝ L3
• F = m Ä a • a = F/m ---> L2 / L3 = L-1
• a (L t-2) • t2 ∝ L/a ∝ L / L -1 • t2 ∝ L2
• t ∝ L • w ∝ L2 L -> ∝ L3 • w’ = w/t ∝ L3 /L -> ∝ L2
• L ∝ 3√M
V’O2max ∝ M2/3
V’O2max e Dimensioni Corporee
A: Costill e Fox B: Åstrand e Rodhal C: Saltin: %V’O2max = 94 - 0.1t D: Davies e Thompson:
%VO2max = 91.24-3.79t-0.08 t2
E: Léger et al: LnY = 4.93 - 0.186 lnX (t < 4.6 min) LnY = 4.79 - 0.096 lnX (4.6 < t < 70.4 min) LnY = 5.08 - 0.1566 lnX (t > 173.7 min)
Y:%VO2max; X:t
Utilizzazione della % V’O2max in funzione della durata dell’esercizio
Utilizzazione della % V’O2max in funzione della durata dell’esercizio
1. L’attività della PDH aumenta dopo una dieta lipidica 2. L’accumulo di acetil-CoA e NADH che derivano dall’ossidazione
lipidica conducono alla ridotta attivazione del complesso della PDH ed all’inibizione dell’ossidazione dei carboidrati
3. Probabilmente è la disponibilità dei carboidrati che determina la composizione della miscela di substrati utilizzati. In caso di elevato flusso glicolitico, la Carnitin palmitoiltransferasi 1 (CPT1) è inibita dal malonil-CoA che deriva dall’acetil-CoA (acetil-CoA carbossilasi)
4. Disponibilità di carnitina: in caso di alto flusso glicolitico, acetilcarnitina aumanta e carnitina libera diminuisce. Gli acidi grassi liberi sono trasportati meno facilmente attraverso la membrana mitocondriale interna